...E COME CILIEGINA SULLA TORTA, ALLA CHIUSURA DEL CALCIOMERCATO INVERNALE, le scandalose dichiarazioni di Maurizio SETTI in esclusiva a LaLazio.com 'Dopo Zaccagni, Baroni, Noslin più altri, Belahyane è l’ultimo regalo che ho fatto alla Lazio... Praticamente continuo a fare tutto io, tanto che abbiamo fatto Belahyane io e Lotito in pochissimo tempo' - e non contento aggiunge - 'Per quello che ha rappresentato per noi e per come è stato valutato, credo sia stato pagato anche poco, è un regalo tecnico e sotto un certo punto di vista anche economico perché se tante volte restava, sono convinto che a fine stagione sarebbe stato valutato anche il doppio, ma va bene così, il ragazzo voleva andare ed era giusto così'. Incredibile davvero!!! Credo che ogni commento sia semplicemente superfluo... Ma il 'Senior Advisor of Football Operations' dell'HELLAS VERONA, stipendiato da Presidio Investors per fare gli interessi del club scaligero da che parte sta? Robe da matti... L'ex Pres ha perso un'altra ottima occasione per starsene zitto ma 'sta cosa, oltre ad essere l'ennesima presa in giro ai tifosi, si trasformerà in un clamoroso boomerang anche per i texani che, arrivati e spariti in nemmeno 20 giorni, dovranno prima o poi spendere due parole per spiegare cos'hanno in mente [qui trovate l'intervista integrale].
CLOSING DOVEVA ESSERE IL 15 GENNAIO e closing è stato, lo ha annunciato ufficialmente il sito web del club scaligero precisando che, come ampiamente annunciato dai rumors che si erano susseguiti in questi giorni, rimarrà Maurizio SETTI in qualità di 'Consigliere esperto delle operazioni calcistiche' di PRESIDIO INVESTORS e rimarranno pure Sean SOGLIANO che proseguirà come Direttore Sportivo e la (ex?) Direttrice Generale Simona GIOÈ che sarà affiancata da Gennaro LEO e Sean FOLEY a loro volta manager affermati nel panorama dello sport internazionale.
Il Presidente Esecutivo sarà quindi Italo ZANZI già Chief Executive Officer alla ROMA (ai tempi dei Pallotta), Managing Director di 'FOX Sports Asia' e Vice Presidente della Major League Baseball USA (insomma uno che... Ne sa 😉 ).
ECCO LA LISTA DEI DIRIGENTI PIÙ PAGATI IN SERIE A, la pubblica CalcioEFinanza.it considerando solo dati ufficiali relativi alla stagione 2023-24 dai quali risulta che SETTI è sesto con 550mila Euro a soli 50mila Euro da SCARONI del MILAN; JUVENTUS sui gradini più alti del podio con GIUNTOLI e SCANAVINO poi LOTITO della LAZIO, eletto al senato e 'compagno di merende' del presidente gialloblù (che quando piange miseria dovrebbe magari ricordare questi dati, comprendere che il suo stipendio non corrisponde nemmeno in minima parte ai risultati ottenuti e smetterla possibilmente di vendere sempre tutto il vendibile dimenticando di investire).
HELLAS ANCORA NEL MIRINO DI UN FONDO AMERICANO? Questo sotiene Bloomberg, l'arcinota multinazionale americana operativa nel settore dei mass media: 'Presidio Investors', gruppo di private equity texano, avrebbe messo insieme ben 75 milioni per rilevare la maggioranza delle azioni del club di Via Olanda o comunque entrare in società anche con una quota di minoranza.
PATRÒN SETTI alla 'Loggia del Consiglio' per la presentazione della nuova prima maglia '…La fortuna ha la sua importanza ma io credo che ci sia tanta volontà, competenza e passione che ci permette di arrivare a certi risultati. Poi delle volte non bastano, è un mix di cose… Ci apprestiamo a fare una stagione che sarà bella, emozionante e difficile, ma posso assicurare che c’è un bel feeling col mister, con Sogliano, è inutile che ve lo dica, e con tutta l’area tecnica. Questo è già un buon inizio. Quello che vi chiedo è sostenerci e di essere positivi, perché la positività porta positività. E alla lunga questa cosa farà bene anche alla squadra. Speriamo sia una grande stagione'.
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Stagione 2023-2024: L'undicesima annata dell'era SETTI è forse la più difficile a livello umano e finanziario per il patròn gialloblù che a Luglio deve dire addio alla madre Laura e a Dicembre, con la cessione del club che pare imminente dato il rincorrersi di rumors in questo senso, deve subire una perquisizione della GdF in sede seguita, un paio di settimane più tardi, da un'indagine per bancarotta a causa di un esposto del magnate Volpi che da tempo tramite i suoi legali battaglia col patròn scaligero.
Nel frattempo si parla di fallimento per il marchio 'Manila Grace' (di proprietà di Setti) e di un 'buco' di 12 milioni che metterebbe a serio rischio la sopravvivenza del club di Via Olanda: Col VERONA che naviga nei bassifondi della classifica si decide di tenere mister BARONI e vendere il vendibile del parco giocatori per abbassare ulteriormente il tetto ingaggi ricorrendo a pescare una volta di più tra gli sconosciuti; fortuna che SOGLIANO pesca bene, risultato? 16 calciatori venduti per un totale di quasi 42 milioni (la metà dei quali provenienti dalla cessione del talentuoso NGONGE) e squadra rivoluzionata a metà stagione quando tutte le concorrenti tendono a 'serrare le fila' e salvare il salvabile tappando qualche debolezza in rosa.
A dispetto di tutto e tutti l'allenatore scaligero (ri)scopre molte risorse che fino a quel momento avevano fatto tanta panca (SERDAR e CABAL su tutti), NOSLIN da brutto anatroccolo si rivela come uno splendido cigno e il VERONA comincia a scalare posizioni in classifica mentre la risoluzione delle questioni con Volpi vengono risolte e il pieno possesso delle azioni del club torna nelle mani del proprietario di Carpi.
Morale della favola? L'HELLAS si salva in maniera aritmetica ad una giornata dalla fine del campionato e patròn SETTI si concede in un'intervista nella quale parla tanto senza dire nulla se non che, alla sesta partecipazione consecutiva in Serie A, il club continuerà sul canovaccio delle ultime stagioni ovvero senza uno straccio di programmazione e puntando la solita fiche sulla roulette del campionato e vada come vada...
Pochi giorni rincara la dose in occasione della cessione di BARONI alla LAZIO 'Noi vendiamo tutto: direttori, allenatori, è la nostra natura' come se la natura del club gialloblù fosse assimilabile a qualunque banchetto di un commerciante ambulante: Roba da matti! Fattostà che di li a poco NOSLIN seguirà l'ex allenatore in biancazzurro con buona pace di tifosi e appassionati che ancora si chiedono come sia possibile che ci siano ancora irrimandabile esigenze di bilancio nonostante i 55 e più milioni incamerati da Gennaio al termine della stagione...
Stagione 2022-2023: Il presidente ricorre a Francesco MARROCCU per sostituire il doloroso addio di D'AMICO e all'inesperto ma 'rampante' Gabriele CIOFFI per la panchina: Due scelte dettate forse dalla fretta e dalla relative pretese economiche dei due ben felici di poter lavorare in una piazza prestigiosa che affronterà la Serie A per il quarto anno consecutivo.
A fine Luglio il ricorso di DE LAURENTIIS, proprietario di BARI e NAPOLI, viene accolto e il divieto di averne slitta al 2028 togliendo non pochi impicci anche a SETTI che può 'liberarsi' con calma di una tra HELLAS VERONA e MANTOVA ma la stagione sportiva col club gialloblù volge presto al peggio: I 'sacrifici' di SIMEONE e BARÁK, CAPRARI (autori di più di 40 gol e numerosi assist nella stagione precedente) ma anche quelli di CASALE e CANCELLIERI inseguendo la filosofia del 'pochi, maledetti e subito', senza un minimo di programmazione, incidono oltremodo soprattutto se non si riescono a trovare ricambi all'altezza, le nuove scommesse faticano e si cerca di imporre ad un allenatore una filosofia non sua (il 3-5-2 del nuovo allenatore mal si abbina ai principi aggressivi del 3-4-2-1 messo apunto da JURIĆ e magnificamente completato da TUDOR).
Forse la preparazione estiva non è all'altezza, forse nello spogliatoio i veterani pretendono di tornare all'antico... Fattostà che dopo 9 partite, 6 sconfitte (di cui le ultime 4 consecutive) ed una sola vittoria, CIOFFI il 'predestinato' (come lo aveva improvvidamente 'battezzato' il nuovo diesse MARROCCU, quello che aveva fra l'altro assicurato l'incedibilità di CAPRARI salvo poi cederlo per pochi spiccioli qualche giorno dopo e perdere qualsiasi credibilità avesse guadagnato con la piazza) viene silurato senza troppi complimenti promuovendo Salvatore BOCCHETTI, al tempo allenatore della Primavera, senza patentino UEFA PRO e anche meno esperto del collega ma allievo di JURIĆ, fresco vice di TUDOR e senz'altro stimato dai veterani dello spogliatoio con cui ha condiviso a Verona l'ultimo anno di calcio giocato.
La 'scossa' però non sembra funzionare, le sconfitte consecutive diventano 10 e l'HELLAS è in evidente caduta libera quando, il 13 Novembre, anche lo SPEZIA diretto concorrente per la salvezza viene a vincere al Bentegodi e vola a +8 in classifica: Nell'ultimo match prima della lunghissima pausa per i mondiali in Qatar (bizzarrie del calcio moderno) i gialloblù hanno solo 5 punti in classifica e la retrocessione sembra ormai scritta.
La prima svolta avviene con il clamoroso ritorno di SOGLIANO che col presidente aveva iniziato alla guida del club ricevuto dalle mani del compianto MARTINELLI: Le (gravi) incomprensioni a mezzo stampa tra i due vengono presto derubricate e accantonate, come del resto MARROCCU promosso (o retrocesso a seconda dei punti di vista) a Direttore dell'Area Tecnica mentre a Sean viene affidato l'incarico di nuovo Direttore Sportivo.
Nel frattempo rimangono da placare anche le ire dell'assoallenatori che vede come fumo negli occhi un allenatore non in posssesso dei requisiti necessari su una panchina di Serie A così, dopo aver vagliato le alternative dei pochi allenatori UEFA PRO disposti a venire al VERONA rischiando di fare da semplici 'controfigure' a BOCCHETTI, la scelta cade su Marco ZAFFARONI, alle spalle tantissima C, pochi mesi di B e mai arrivato in Serie A ma il profilo sembra fatto apposta per collaborare con Sasà: Profilo basso, mai una parola fuori posto, equilibrio massimo e zero fronzoli.
Gli allenatori a libro paga di SETTI salgono così a quattro perché, all'esonerato CIOFFI, si aggiunge ancora DI FRANCESCO fino a Giugno ma l'importante è ritornare al più presto in carreggiata: SOGLIANO è bravissimo a fare mercato praticamente a zero budget, porta i BRAAF, i GAICH, gli ABILDGAARD e i ZEEFUIK ma anche i DUDA e soprattutto la 'testa matta' NGONGE, ragazzo dai colpi notevoli ma anche bad boy che sembra poter sprecare tutte le sue potenzialità come tanti prima di lui; oltretutto si fa passare come necessario anche il 'sacrificio' di ILIĆ tra i migliori in mezzo al campo anche in una stagione tribolata come questa...
Però le cose piano piano ingranano, mister ZAFFARONI e la sua flemma rispondono meglio alle 'sollecitazioni' dei giornalisti nel pre e post match ma soprattutto fornisce al VERONA un'inaspettata solidità difensiva: Al netto dei pessimi scivoloni con FIORENTINA, SAMPDORIA e INTER arrivano gli incoraggianti successi con CREMONESE e LECCE e l'inaspettata rimonta col SASSUOLO al Bentegodi nel giorno della celebrazione del 120esimo compleanno del club scaligero.
Al termine della stagione regolare l'HELLAS ha recuperato e superato lo SPEZIA al quart'ultimo posto ma anche sperperato punti importanti che potevano risultare decisivi (leggasi la mancata vittoria con l'EMPOLI alla penultima giornata): Si andrà allo spareggio!
Il resto è storia recentissima di una partita che suggella un'impresa incredibile in una stagione che entrerà di diritto nella storia dell'ultracentenario club scaligero: Il VERONA domina nel primo tempo, NGONGE fa il fenomeno con una doppietta ma che match sarebbe stato se si fosse vinto facile?
La coerenza è ristabilita da capitan FARAONI che, dopo aver sbloccato il match, si fa espellere sul 3 a 1 regalando un penalty solare agli avversari e lasciando i suoi in inferiorità numerica per quasi tre quarti d'ora recupero compreso!
La frittata sembra fatta ma a quel punto sale sugli scudi San MONTIPÒ che prima para il rigore e poi con interventi miracolosi salva la propria porta dai disperati assalti dei liguri assicurando finalmente ai gialloblù un'altra annata in Serie A.
Stagione 2021-2022: La stagione inizia malissimo per il presidente che deve affrontare nell'ordine un'inchiesta della procura di Bologna, lo spinoso nodo delle multiproprietà vietate dal 2024 e l'esonero di tre allenatori (tra i quali mister DI FRANCESCO a seguito dei 0 punti nelle prime 3 partite) e la consapevolezza di aver sbagliato scelte.
Il clima non è dei migliori, la piazza è in subbuglio e il fatto che da una parte il proprietario del club scaligero 'pianga miseria' continuamente e dall'altra risulti il presidente più pagato della Serie A non migliora certo la situazione... Fortunatamente l'avvento di Igor TUDOR risolleverà il VERONA, SETTI festeggerà la 250esima partita in Serie A con la vittoria nella città del tricolore col 4 a 2 ai danni del SASSUOLO, il diritto a disputare per la quarta volta consecutiva il massimo torneo calcistico italiano (non succedeva dalla fine degli anni '80!) e la Corte di Cassazione annullerà il provvedimento del Tribunale del Riesame di Bologna che, tramite la Guardia di Finanza, aveva sequestrato al patròn 6,5 milioni di Euro nell'ambito delle indagini della procura felsinea.
Finale di stagione ancora turbolento con il sanguinoso addio di Tony D'AMICO lanciato come Direttore Sportivo proprio dal presidente seguito quasi subito anche da quello di Igor TUDOR per il quale 'non c’erano tutti i presupposti che sarebbero serviti per proseguire insieme un percorso'.
Il 'Premio Renato Cesarini' come uno dei più grandi manager del calcio italiano nel contesto della 7a edizione della manifestazione non risolleverà del tutto il morale dell'imprenditore carpigiano ma di sicuro lo renderà meno amaro...
Stagione 2019-2020: Il VERONA è promosso in Serie A per esclusivo merito di mister AGLIETTI eppure, con una mossa che rischia di inimicarsi per sempre la piazza scaligera (già in aperta polemica col primo dirigente), non rinnova il contratto del tecnico toscano ma affida la guida tecnica a Ivan JURIĆ allenatore di croato che, dopo aver portato il CROTONE in Serie B contro tutti i pronostici, non ha più saputo riproporsi e arriva anzi da esoneri in serie al GENOA.
L'All-In del patròn assomiglia tanto (troppo) a quello del 2017-18 quando l'annata, con una squadra improvvisata e piena di scommesse, fu un totale disastro ma, come spesso è accaduto, il presidente non ammette gli errori e ci mette pure il carico affermando che 'Grosso, nonostante i risultati siano stati deludenti, ha comunque portato a casa 49 dei 52 punti totali, mentre Aglietti è stato straordinario, l’uomo giusto al momento giusto. Il merito va diviso tra tutti e due' Apriti cielo! Perchè la sensazione che va per la maggiore è che semmai GROSSO ha frenato una squadra che è invece sbocciata con AGLIETTI... Partiamo male Pres! Molto male.
Ma anche a 'sto giro (per dirla alla RIGHI) l'ineffabile imprenditore carpigiano va dritto per la sua strada, arriva in ritiro con una Mustang personalizzata in gialloblù e ostenta ottimismo.
Dal mercato arriva la punta tanto attesa STĘPIŃSKI, gli svincolati VELOSO e LAZOVIĆ pupilli genoani del mister un difensore sconosciuto come RRAHMANI nemmeno titolare nella DINAMO ZAGABRIA ed un mediano marocchino di origini olandesi che fatica ad emergere al BRUGES in Belgio: Sarà un successo! Il calcio di JURIĆ è aggressivo e diretto, in difesa sboccia miracolosamente KUMBULLA e sulla trequarti il giovane atalantino PESSINA incanta, FARAONI fa la differenza anche in Serie A e l'HELLAS si conferma la sorpresa del campionato arrivando in zona Europa League prima dello stop di tutti i campionati mondiali a causa del maledetto Covid 19.
Alla ripresa molto è cambiato in una Serie A dove si giocano partite ogni tre giorni in un caldo asfissiante: In ogni caso la squadra scaligera si salva con largo anticipo e termina il campionato al nono posto con un risultato che è il migliore degli ultimi vent'anni!
Stagione 2018-2019: Continuano le 'tribolazioni' del Pres alla guida dell'HELLAS dopo l'inopinata retrocessione dalla Serie A in un'annata che abbatte tutti i record più negativi della storia scaligera.
La piazza è in subbuglio dopo e la disastrosa annata appena passata e la protesta verso SETTI, che nel frattempo ha scelto la continuità con la gestione precedente con un diesse al primo incarico come D'AMICO (capo scout di FUSCO) e un allenatore di scarsa esperienza come GROSSO, inizia alla presentazione delle maglie dove un tifoso-sandwich solitario esprime il suo civile dissenso.
Si prosegue con l'esclusione dalla conferenza stampa di presentazione del nuovo tecnico del giornalista 'scomodo' Barana: Apriti cielo! Vengono coinvolte l'USSI e l'Ordine dei giornalisti del Veneto che biasimano il comportamento di Via Francia...
Il patròn scaligero deve difendersi anche lato MANTOVA e spiegare, in maniera convincente a dire il vero, come la società virgiliana non sia un satellite di quella scaligera; è poi il turno della diatriba sul Forte di Lugagnano che doveva diventare una sorta di cittadella dell'HELLAS e invece non è stato così e parte la polemica tra Via Francia e la precedente amministrazione comunale.
SETTI investe anche nella GARELLI suscitando l'ilarità del popolo scaligero che si esprime con goliardia attraverso i social, nel frattempo VOLPI l'ex amico e socio in affari del presidente vince entrambi i contenziosi contro Maurizio ma i legali spiegano che il club scaligero non rischia nulla da questa vicenda...
Il patròn ha purtroppo la brutta tendenza a parlarsi addosso, così alla cena di Natale riferendosi ai tifosi dice fra l'altro '...E' un momento particolare: ce l'hanno con me, ma io li lascio fare': La tribù scaligera risponde tappezzando Verona, Mantova e le relative province di adesivi con la faccia del presidente e sotto la scritta 'BUFFONE'! È guerra aperta.
La stagione non va come previsto e a metà Aprile, con la promozione diretta ormai andata e anche i playoff a rischio, SETTI rompe ancora il silenzio con pessimi risultati, segue una settimana dopo una lettera aperta in cui si parla di COERENZA nella scelta dell'allenatore, CONSAPEVOLEZZA DEL MOMENTO anche se le cose non vanno per il verso giusto e CHIAREZZA di idee per i futuro: Una comunicazione strampalata che non fa altro che esacerbare gli animi ma tuttavia una settimana più tardi, a seguito della sconfitta interna col BENEVENTO, il patròn esonera GROSSO mentre il diesse D'AMICO (mai ufficialmente presentato) rimane ben saldo al suo posto.
Al posto dell'ormai ex tecnico gialloblù arriva AGLIETTI che riacciuffa i playoff e in poche mosse riesce a ridare una fisionomia all'armata Brancaleone scaligera centrando un'incredibile promozione: Il diesse del MANTOVA RIGHI perde una buonissima occasione per stare zitto e il presidente si dissocia.
Si chiude l'annata con il mancato rinnovo ad Aglio, vissuto dalla piazza come l'ennesimo sgarbo, e una kafkiana intervista a 'La Gazzetta dello Sport' in cui SETTI ringrazia GROSSO che 'ha avuto il merito di dare alla squadra un calcio di livello altissimo': Roba da matti!
Stagione 2017-2018: In un'annata in cui è successo un po' di tutto, dal clamoroso ripensamento di CASSANO al litigio con l'ex amico VOLPI (stranamente coinciso con una recessione economica anche da parte di Via Francia) finito sotto la lente di Procura Federale e Guardia di Finanza, culminata con una sacrosanta retrocessione, il presidente ha ribadito che i conti vengono prima del risultato sportivo ma la sensazione generale della piazza è che si sia provata una sorta di puntata alla roulette e sia andata male: Troppa la differenza con le altre squadre anche solo per poter competere fino alla fine.
Dopo aver fallito nell'acquisizione del MODENA, SETTI ha acquisito la quota di maggioranza del MANTOVA tra la diffidenza e la perplessità dei tifosi virgiliani, sentimento peraltro condiviso dalla piazza scaligera delusa e ferita da una stagione umiliante...
Stagione 2016-2017: Imbufalito dall'inaspettata retrocessione in Serie B il presidente può consolarsi con il più abbondante 'paracadute' mai concesso dalle società della Lega di A alle retrocesse (25 milioni nella prima prima stagione più altri 15 in caso di mancata promozione) ma, ben lungi dall'investire quei soldi, ricava il ricavabile dalle cessioni di GOLLINI, IONITA e WSZOŁEK, trattiene PAZZINI e RÔMULO e si affida mani e piedi al nuovo diesse FUSCO e a mister PECCHIA: Una scelta che pagherà (anche quando, dopo alcuni passaggi a vuoto della squadra, la posizione del tecnico non sembrava più così sicura) con il ritorno dei gialloblù nella massima serie senza il passaggio dai playoff...
Stagione 2015-2016: La "rivoluzione" societaria del Presidente (meno potere allo staff e più presenza in società) sul campo non paga anche se BIGON fa risparmiare circa 10 milioni sulla gestione; il VERONA va malissimo in campionato e, dopo il fuoco di paglia all'esordio contro la ROMA, è quasi retrocesso già a Novembre! A Dicembre DELNERI sostituisce MANDORLINI, al mercato di Gennaio i rinforzi non sono all'altezza e la prima vittoria arriva a Febbraio... Praticamente inevitabile la retrocessione in cadetteria.
Stagione 2014-2015: Stagione tribolata per l'HELLAS col presidente che forse imputa a SOGLIANO scelte non condivise (l'acquisto di SAVIOLA?)... A metà stagione è frattura tra la dirigenza e il diesse e dopo la salvezza SETTI annuncia di voler essere più presente in società e novità nella gestione per la prossima stagione che non convincono Sean, il direttore se ne va e al suo posto viene preso BIGON.
Stagione 2013-2014: ...Dopo 11 anni il VERONA torna in Serie A e si fa onore sino alla fine!
Stagione 2012-2013: Maurizio SETTI è il 32° Presidente dell'HELLAS VERONA F.C. e dopo 11 anni gli scaligeri tornano in Serie A!
Maurizio Setti
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Maurizio Setti (Carpi, 5 giugno 1963) è un imprenditore e dirigente sportivo italiano, attuale proprietario e presidente dell'Hellas Verona.
Biografia
Diplomato in ragioneria, è stato sposato e ha due figli, ora si accompagna con Patrizia Ricci. Possiede un aereo storico "Falchetto" ed è appassionato della Vespa di cui possiede un esemplare del 1951, esposto nell'atrio della sua azienda a Carpi.
Attività imprenditoriale Gruppo Antress
Inizia a lavorare come fotografo e successivamente, prima del servizio militare, come magazziniere e autista in un'azienda di moda a Carpi per poi cominciare l'attività imprenditoriale a 22 anni, insieme ad amici, producendo maglieria per i grossisti. Per superare la crisi del settore "conto terzi", nel 1989 crea il Gruppo Antress e punta sul primo marchio proprio, E-Gò, assieme alla socia e stilista Sonia De Nisco, che viene proposto alle catene come Camaieux e Promod.
Per aumentare la marginalità, successivamente acquisisce il brand Manila Grace e lo sviluppa affidandolo alla stilista Alessia Santi, azionista al 20%. Negli anni attorno al 2010 le due aziende, grazie alla creazione sul mercato italiano di negozi mono-marca, alla distribuzione capillare in negozi multimarca e all'internazionalizzazione dei marchi, riscuotono molto successo. Nel 2011 le due aziende vengono fuse nell'unica società Antress Industry Spa che accentra il core business del gruppo. A giugno 2012 Setti ha la maggioranza relativa delle quote ed è l'amministratore unico della holding Moulin Rouge SpA, che controlla la Antress Industry SpA (fatturato di circa 55 milioni di Euro), di cui è Presidente del CdA.
E' amministratore unico della Tex-Spread Srl che fa parte dell'indotto di Antress e possiede la Sfinge Srl e la Murales Srl, due società immobiliari create ad hoc per gestire tutto quanto riguarda l'ambito retail. A fine 2014 il marchio E-gò (Eurofel) è stato trasformato in "SDN - Sonia de Nisco" con la conversione dei negozi E-gò in punti vendita Manila Grace e la creazione di una collezione chic destinata ad una clientela più agiata. Nel 2015 c'è il rilancio del marchio di maglieria Sinä ja??? e l'inserimento degli accessori nelle collezioni Manila Grace (grande successo riscuote la Felicia Bag). Nel 2016, con un finanziamento da un milione di euro garantito da SACE (partecipata al 100% dalla Cassa Depositi e Prestiti) in una iniziativa a sostegno dei piani di sviluppo internazionali, apre quattro boutique mono-brand e un outlet in Polonia, e due store a Berlino.
Nel luglio 2018 acquisisce la licenza del brand "KI6? Who are you" di abbigliamento donna per sviluppare la produzione e distribuzione a livello nazionale ed internazionale; nel successivo settembre, a seguito dell'uscita dalla società di Alessia Santi, assume Gaetano Navarra come direttore creativo di Manila Grace e, a fine anno,tramite Tenax capital, Antress industry emette un prestito obbligazionario da 4 milioni di euro, aumentabile fino a 7 milioni nel 2019, per finanziare gli investimenti in Italia e all'estero per lo sviluppo della società.
A fine maggio 2023, dopo un'importante perdita economica subita durante il periodo del covid e non risolta, la società Antress Industry controllata tramite la holding Moulin Rouge, sempre di proprietà di Setti, è stata ammessa dal tribunale di Modena al concordato preventivo in bianco, in modo da avere un periodo di tempo limitato e definito per cercare di fare una proposta ai creditori o cedere il marchio e salvare il posto ai 100 dipendenti. Il successivo 5 agosto il Gruppo Casillo, che gestisce già la linea "Manila Grace Girl", annuncia di subentrare nella gestione della linea donna salvando il marchio. Dopo la revoca del primo concordato perché l’offerta del Gruppo Casillo non era totalmente coerente ai parametri stabiliti dal Tribunale, il 16 gennaio 2024 lo stesso gruppo campano acquista, tramite l’asta pubblica, il marchio Antress Industry, che nel frattempo è passata da 93 a 35 dipendenti, per 700 mila euro, chiudendo definitivamente l'era Setti.
Garelli
A metà novembre 2018, insieme ad altri imprenditori riccionesi e alla ditta sammarinese Armony, intraprende il rilancio del marchio motociclistico Garelli: dapprima si tratta di un contratto d’affitto che in pochi anni dovrebbe sfociare nell'acquisto dell'azienda con diverse quote di partecipazione divise tra le varie figure.
Attività sportiva Carpi e Bologna
Ha militato in gioventù nei dilettanti dell'Athletic Carpi ricoprendo il ruolo di centrocampista. È stato socio per tre anni dal 2008 al 2011 del Carpi F.C. con cui ha conquistato due promozioni e dal 2011 fino al 2012 è stato comproprietario e vicepresidente del Bologna (nell'"operazione salvataggio" della società felsinea).
Hellas Verona di Gianluca Vighini, 06/02/2025 10:39 DOPO LE PAROLE DI SETTI | Adesso abbiamo capito: non era ancora il Verona della Presidio
Maurizio Setti
Non sottovalutate mai le debolezze umane: a volte ci dimentichiamo che siamo uomini e che certe azioni sono legate al nostro ego più profondo, anche alle nostre debolezze. L'intervista di Setti a lalazio.com va letta in questo senso. Setti, affarista, pokerista, uomo d'affari, è pur sempre un uomo. E il calcio, il Verona, questo ambiente sono la sua debolezza, potremmo definirla “droga”, un ambiente che provoca scariche adrenaliche, ma anche grande notorietà, un senso di potenza universale. Rinunciare a tutto questo non è facile. Tanto che Setti, proprio per non rinunciarci, si è ritagliato un piccolo spazio dentro la nuova società. Senior advisor, un consigliere, un consulente. Per uno che fino a quindici giorni fa era il plenipotenziario, un de-mansionamento feroce. Infatti, negli ultimi quindici giorni, diciamo dal 15 gennaio alla fine del mercato, Setti non se l'è più filato nessuno. Come se non ci fosse stato. In quell'intervista improvvida a lalazio.com è come se Setti avesse voluto riprendersi la scena. “Sappiate che qui continuo a fare tutto io…”. Questa caduta ha provocato uno sconquasso nella logica di ogni tifoso. Ma come? Perchè c'è ancora Setti? E la Presidio che ancora non ha avuto la decenza di presentarsi? Cosa sta succedendo? A che farsa stiamo assistendo?
In realtà, forse, le cose sono più semplici di quello che appaiono. Ed è proprio l'evidenza dei fatti che ci suggerisce che dal 15 gennaio, giorno appunto della cessione, al 3 febbraio, giorno della chiusura del mercato, il Verona non era in realtà quello della Presidio, ma ancora quello di Setti. A deviarci la mente è stata quella firma sul contratto, ma sicuramente subordinata al fatto che sarebbe stato Setti a togliere, si spera per l'ultima volta, le castagne dal fuoco da un bilancio ancora “problematico”.
Ecco allora che “l'ultimo” regalo a Lotito, va letto in questo senso. Setti si è preso in carico nel rapporto contrattuale, e probabilmente per alzare la quotazione della società, di questo peso. Ma aveva al contempo l'esigenza di cedere velocemente, essendo ormai incapace di sostenere finanziariamente la società col rischio che gli restasse in mano in maniera devastante il classico cerino. Gli americani ci hanno messo una pezza, avrebbero forse fatto meglio per la trasparenza ad acquistare l'Hellas il 4 febbraio, il giorno dopo la fine del mercato. A dire che le cose stanno così due indizi: il primo è che la Presidio Investors parlerà probabilmente la prossima settimana. Appunto a mercato finito e ad opera settiana conclusa. E poi l'altro l'avremo a giugno quando operativamente partirà il lavoro della nuova società. In quel momento vedremo chiaramente se ci sarà uno scostamento dal “modello Setti”. Resta poi l'enorme disastro comunicativo di questi giorni. Una quisiquillia a mio avviso rispetto alla battaglia campale che ci aspetta per salvarci. E sul cui esito, adesso sappiamo, il responsabile sarà ancora una volta Maurizio Setti. Nel bene e nel male. Ovviamente si spera nel bene come nelle ultime fortunate stagioni.
FONTE: TGGialloBlu.Telenuovo.it
Parla l’ex patron del Verona autore dell’operazione col presidente laziale: “E’ un tuttocampista, il Chelsea non lo riteneva pronto, peggio per loro…”
“Dopo Zaccagni, Baroni, Noslin più altri, Belahyane è l’ultimo regalo che ho fatto alla Lazio, credetemi Reda darà grandissime soddisfazioni…“. A parlare a pochi giorni dall’ufficialità e dalla chiusura della trattativa tra Verona e Lazio per il centrocampista marocchino è l’ex proprietario della società gialloblù Maurizio Setti che non ha più le redini della società anche se ammette “praticamente continuo a fare tutto io, ma lo dico in senso buono, tanto che abbiamo fatto Belahyane io e Lotito in pochissimo tempo e assicuro che la Lazio ha preso un gran bel giocatore, ma non lo dico perché ha giocato nel Verona“. E’ soddisfatto dell’operazione appena conclusa e, anche se non lo dice apertamente, con un pizzico di soddisfazione in più che l’abbia fatta e conclusa proprio con la Lazio e con Lotito.
Su questo ragazzo c’erano diverse squadre, con la Lazio che aveva iniziato un percorso prima di Natale per poi pensarci e rituffarsi sopra un giocatore che per Maurizio Setti, almeno per come è andata, è già un piccolo rimpianto: “Per quello che ha rappresentato per noi e per come è stato valutato, credo sia stato pagato anche poco, è un regalo tecnico e sotto un certo punto di vista anche economico perché se tante volte restava, convinto che a fine stagione sarebbe stato valutato anche il doppio, ma va bene così, il ragazzo voleva andare ed era giusto così, il tempo giusto per cambiare squadra e andare in una grande come la Lazio. Per me è destinato a fare grandi cose”.
Setti: “E’ un tuttocampista, quantità e qualità, carattere e testa eccezionali”
Si è parlato tanto delle squadre che ci stavano in questi ultimi giorni ma anche prima, tanto che Maurizio Setti non ha problemi a parlarne, almeno adesso: “Si dicono sempre una mera di sciocchezze in questi casi, ma su di lui c’è stato il Chelsea che voleva prenderlo e ne abbiamo parlato parecchio, ma loro volevano un giocatore pronto, alla fine non l’hanno considerato tale, peggio per loro, a questo punto meglio per la Lazio. Ma c’erano anche Marsiglia e Rennes, più altre importanti squadre italiane che si erano affacciate prima, ma Lotito è stato il più convinto e più veloce. Abbiamo fatto un affare tutti e due, il Verona e la Lazio, vedrete che mi ringrazierete, diventerà un idolo alla Lazio e farà innamorare i tifosi“. E vedendo gli acquisti fatti in passato tra Zaccagni, ma anche Noslin e lo stesso Baroni che aveva un contratto col Verona.
Maurizio Setti non è solo un dirigente del Verona a tutti gli effetti ma la sua storia fa capire che è anche uno che sa fare calcio, sa scegliere i dirigenti e anche i calciatori e su Reda Belahyane sa quel che dice e ne decanta le lodi: “Lo ripeto, la Lazio ha fatto un gran bell’affare, ne abbiamo fatti tanti in questi ultimi anni, per non parlare di Baroni, grande uomo e grande allenatore”. E si torna sul giocatore: “Reda darà grandissime soddisfazioni, se lo dovessi descrivere credo sia proprio un tuttocampista con attitudine a morsicare le caviglie degli avversari, anche perché ha una grandissima capacità palla al piede e testa alta ad uscire da situazioni difficili e complicate. Quando vedi che è impossibile o quasi, ecco che lo vedi uscire da situazioni incredibili, quantità e qualità. E a centrocampo può giocare ovunque, ma Marco (Baroni ndr) lo sa bene. Reda, poi, è fortissimo di testa, ma, non fraintendetemi, la testa che intendo io è la mentalità ovviamente, anche perché non è molto alto, ma ha una velocità di pensiero e carattere fuori dal comune anche io ne rimasi impressionato le prime volte, ha tutto per diventare un top-player. A Roma diventerà un idolo“. Parola di Maurizio Setti.
FONTE: LaLazio.com
il blog di Francesco Barana LUCI E OMBRE DI SETTI, VINCENTE MAI AMATO. FONDI STRANIERI? CALCIO SPECCHIO DEL PAESE
Senza categoria, 17 Gennaio 2025
Maurizio Setti, nel Verona, è stato soprattutto e certamente un ottimo uomo d’affari, che ha comprato il club a poco e lo ha rivenduto a molto, anche al netto dei debiti. E nel frattempo ci ha guadagnato (e bene).
In questi suoi 12 anni e mezzo ha saputo costruire e sfruttare relazioni “politiche” nel palazzo calcistico, è stato fortunato e certamente abile, ma soprattutto ha avuto intuizione e timing: cioè ha saputo entrare e operare nel calcio nel periodo storico giusto, quello dove medi imprenditori come lui, forse anche con qualche aiuto personale (per anni si è parlato del cono d’ombra dei rapporti con Volpi…), potevano inserirsi e poi camminare da soli grazie a un sistema che grazie a enormi diritti tv e a paracaduti per le retrocesse dava la benzina necessaria per fare business speculativo (compra e vendi giocatori). Ed è uscito di scena prima di essere fagocitato dallo stesso sistema che sta cambiando alla velocità della luce, con i nuovi fondi della finanza globale che la fanno sempre più da padrone.
Questo timing perfetto ha permesso a Setti di essere il presidente del Verona più vincente dell’era moderna (quindi degli ultimi 35 anni). Eppure, il meno amato (in tandem con Pastorello). Perché?
Forse perché non è mai stato del tutto trasparente, né nella gestione (la Falco e la complessa architettura finanziaria in Lussemburgo nei primi anni, le indagini, la querelle con Volpi…), né nella comunicazione. Sono stati anni contradditori, i suoi: di sparate (“modello Borussia”) e di silenzi; di campionati illuminanti (con Mandorlini, Juric e Tudor) e di retrocessioni umilianti; di investimenti (primi anni di Sogliano-Mandorlini e poi stagione di Tudor) e di inopinate spending review (chiedere a Fusco e Pecchia). Il suo Verona ha sempre vissuto di chiari di luna, sul filo, volubilmente, tra curve e cambi di direzione improvvisi. Fino al sipario, che per Setti era calato da almeno un anno, in un calcio che non era più adatto alle sue possibilità e al suo modus operandi.
La sua, dicevo, è stata un’uscita di scena perfetta, per se stesso e anche il Verona. Ed è questo, alla resa dei conti, il merito storico di Setti: non tanto o solo i dieci campionati di serie A (questo è il sesto consecutivo), ma l’aver condotto l’Hellas da un’era all’altra del calcio: da quella ancora naif (per quanto già moderna) degli imprenditori nostrani, al capitalismo finanziario e globalista di oggi.
Un calcio che non è più sport, ma nemmeno intrapresa economica, ma perlopiù un contenitore di mera finanza, con centinaia di milioni di euro che girano protetti da complessi meccanismi e articolazioni. In questo contesto non potevamo pretendere che fossero dei veronesi – ma nemmeno degli italiani – a comprare il club. Non solo è un business che non interessa, ma è soprattutto un business a loro inaccessibile per molte ragioni. Inoltre l’Italia è segnata dalla deindustrializzazione e ancora caratterizzata da un capitalismo familiare ormai al crepuscolo. Non è un caso che anche molte aziende veronesi siano state acquisite da fondi. Come scriveva il compianto Oliviero Beha, il calcio non è altro che lo specchio del Paese.
FONTE: Blog.Telenuovo.it
Presidio Investors, società di private equity con sede ad Austin, Texas, e Maurizio Setti sono lieti di annunciare che Presidio ha acquisito il 100% della proprietà dell'Hellas Verona Football Club.
Presidio sarà impegnata nella costruzione di un nuovo percorso, partendo dalle fondamenta che Maurizio Setti ha creato durante la sua gestione del Club nelle ultime tredici stagioni.
Il Club sarà guidato da un Consiglio di Amministrazione altamente qualificato, in cui figura, nella veste di Presidente Esecutivo, Italo Zanzi, che ha ricoperto in passato la carica di CEO dell’AS Roma, quella di Managing Director di FOX Sports Asia e quella di Vice President della Major League Baseball.
Maurizio Setti resterà legato alla società con un nuovo ruolo, quello di Senior Advisor of Football Operations, supportando le attività dello staff sportivo e del Direttore Sportivo, Sean Sogliano. Simona Gioè conserverà un ruolo di leadership e sarà affiancata da Gennaro Leo e Sean Foley, manager affermati nel panorama dello sport internazionale.
Italo Zanzi, Presidente Esecutivo del Board dell’Hellas Verona, ha rilasciato la seguente dichiarazione: “È un immenso onore unirmi all’Hellas Verona, un Club che incarna la passione e il patrimonio della città di Verona. Saremo impegnati a rispettare la ricca tradizione della società, lavorando al contempo al suo rafforzamento in tutti gli ambiti. Siamo pienamente consapevoli delle responsabilità che derivano dall'acquisizione del Club. Non vediamo l'ora di iniziare a dare il nostro supporto e lavorare al fianco dello staff, dei giocatori e dei tifosi dell'Hellas Verona, così come della città di Verona, per realizzare un piano di crescita che possa portare la società a essere sempre più competitiva e che sfrutti appieno il suo potenziale”.
Christian Puscasiu, Managing Partner di Presidio Investors, ha rilasciato la seguente dichiarazione: “Siamo entusiasti di annunciare l'acquisto dell'Hellas Verona. Abbiamo lavorato duramente negli ultimi mesi per raggiungere questo obiettivo e siamo impazienti di muovere i nostri primi passi in questa città storica, guidando un Club che è parte integrante di Verona e della sua gente. Desideriamo ringraziare il presidente Setti per il prezioso lavoro e per aver facilitato questa transizione. Siamo certi che il suo impegno, unito a quello di Sean Sogliano e Simona Gioè, giocherà un ruolo importante per i futuri successi del Club”.
Maurizio Setti, Senior Advisor of Football Operations dell’Hellas Verona, ha rilasciato la seguente dichiarazione: “Ripensando a questi 13 anni da Presidente dell’Hellas Verona sono tanti i ricordi per cui provo orgoglio ed emozione. Dalla prima promozione in Serie A, al mio primo anno, all’ultima salvezza della scorsa stagione, sono molti i momenti nei quali ho gioito per questi colori. Abbiamo raggiunto risultati, sia in campo sia fuori dal campo, che all’inizio sembravano inimmaginabili. Insieme abbiamo condiviso tanti momenti bellissimi, altri più complicati, ma con il lavoro e la passione di tante persone, che sono state con me in questo percorso, siamo riusciti a raggiungere traguardi che resteranno sempre nella storia di questo Club. Ora si apre un nuovo capitolo per la società e per la città di Verona. Sono certo che Presidio Investors rappresenterà una grande opportunità per l’Hellas Verona e che lavorerà instancabilmente dando il 100% per assicurare il miglior futuro possibile a questo Club. Infine, vorrei esprimere anche la mia soddisfazione di poter proseguire il mio rapporto con l’Hellas Verona attraverso un nuovo incarico. Mettendo a disposizione l’esperienza che ho maturato in questi anni, mi auguro di continuare a raggiungere, insieme a Presidio, importanti risultati per la città e i suoi tifosi”.
Informazioni su Presidio:
Fondata nel 2007, Presidio Investors è una società leader nel campo del private equity, che si lega ad aziende in crescita e di nicchia nei settori media and entertainment, della tecnologia e dei servizi finanziari. Presidio Investors vanta una lunga storia di successi in Nord America e in Europa.
Informazioni sull’operazione:
Presidio è stata supportata da Hogan Lovells che ha agito in qualità transaction legal counsel con un team internazionale guidato da Eric Andalman e Paola Barometro. Hogan Lovells ha fornito consulenza su tutti gli aspetti di natura legale e commerciale relativi alla strutturazione e realizzazione dell'acquisizione.
Deloitte Sports Business Group, ha fornito a Presidio la consulenza in materia di due diligence finanziaria, fiscale e commerciale.
Star Ball di Maurizio Setti è stata assistita da Deutsche Bank, quale Advisor finanziario, con il team guidato da Andrea Tortoroglio e Giacomo Satta, e da Unilegal Avvocati Associati, in particolare nelle persone dei partners Antonella Benedetti e Paolo Pasetto, per tutti gli aspetti legali.
Media inquiries
Dino Guerrini
guerrini@hellasverona.it
FONTE: HellasVerona.it
il blog di Gianluca Vighini SETTI VA RINGRAZIATO PER AVER RIMESSO IL VERONA AL CENTRO DEL VILLAGGIO
Sport, 13 Gennaio 2025
Dire che il Verona ha giocato una grande partita dopo una sconfitta sembra assurdo. Ma è proprio la verità. Il Verona a Napoli ha giocato una grande partita, ha fatto il massimo che era nelle proprie possibilità ha reso la vita durissima ad una squadra che costa almeno venti volte tanto e che ha già vinto lo scudetto dell’ultimo mercato. Il Napoli di Conte è fortissimo, solidissimo, prende pochi gol. Avversario impossibile se aggiungiamo che l’impegno dei partenopei era massimale, dopo aver visto l’Inter vincere nel pomeriggio contro il Venezia.
Il Verona ha cercato di rendere la vita dura ai napoletani. La squadra di Paolo Zanetti adesso ha le idee chiare e s’inizia anche a vedere il lavoro dell’allenamento. La difesa non balla più e chi vuole segnare adesso, lo deve fare con le proprie capacità e non con i nostri regali. Esattamente quello che ha fatto il Napoli, aiutato dai suoi campioni e anche dalla fortuna (vedi pallone che sbatte sul palo e che poi finisce sulla schiena di Montipò). Non solo: i gialloblù adesso giocano palla a terra, le trame offensive sono piacevoli, si arriva in zona gol con puntualità. Purtroppo non sempre le ciambelle vengono col buco e Tengstedt che ci ha abituati a caviale e champagne stavolta non è stato precisissimo. Lui e Sarr sono il naturale sbocco di questa squadra. E’ questa la sensazione che hai quando giocano assieme sebbene non in grande serata. Ma si deve insistere su questa coppia perché alla fine anche il calcio ha una sua logica e quando entrambi saranno al cento per cento e avranno perfezionato l’intesa, il Verona raccoglierà copiosi frutti. Ottima la gara di Faraoni: comunque andrà, la gara col Napoli è stata importantissima per lui. Se restasse a Verona, finalmente potremo contare su un giocatore utilissimo. Viceversa, Davide ha dimostrato di avere ancora un mercato. E’ stata probabilmente anche l’ultima partita da presidente di Maurizio Setti. Questa sarà la settimana del closing. Il Verona americano è un capitolo tutto da scrivere. Sarà la storia come sempre a giudicare i nuovi padroni. A Maurizio Setti, comunque, va detto grazie. Se il Verona è tornato ad avere orgoglio, dignità e ha ripreso il suo posto al centro del villaggio, il merito è stato suo.
FONTE: Blog.Telenuovo.it
L'Arena di oggi informa sul passaggio di mano che dovrebbe investire l'Hellas Verona: la firma è slittata due settimane dopo Capodanno, ma i giochi sono fatti. Il passaggio di consegne tra Maurizio Setti e Presidio Investors è fissato per mercoledì. Il fondo texano, dunque, si appresta a diventare nuovo proprietario dell’Hellas. I legali di Setti e degli americani sono al lavoro in queste ore per definire i dettagli di un’operazione lunga e laboriosa ma arrivata al suo epilogo.
Da una parte, per Setti, lo studio Unilegal, con gli avvocati Paolo Pasetto e Antonella Benedetti. Dall’altra, i rappresentanti di Presidio, Deloitte e Hogan Lovells. Il preliminare è già stato firmato poco prima della gara giocata tra Verona e Udinese. E, non a caso, la rappresentanza texana è stata immortalata sulle tribune del Bentegodi proprio la sera della gara pareggiata dai gialloblù di Zanetti contro i friulani. Setti resterà, con ruolo diverso, all’interno del nuovo board dell’Hellas. Con lui è prevista pure la permanenza dell’attuale direttore generale Simona Gioè. Ruolo centrale, salvo sorprese, anche per Sean Sogliano, che attende di ricevere dai nuovi padroni le indicazioni essenziali per dare impulso al mercato di riparazione del club scaligero.
Già designata da tempo la figura del nuovo amministratore delegato: si tratta di Italo Zanzi, atteso pure lui in città nella giornata di mercoledì, già Ceo della Roma nel quadriennio 2012-2016. Il Verona, durante questa lunga trattativa, è stato valutato tra 120 e 130 milioni di euro. Da intendersi compresi anche i 90 milioni di esposizioni verso gli istituti di credito (risultanza al 30 giugno 2024) che, però, hanno subito notevole ribasso nell’ultimo periodo. La gara di ieri sera contro il Napoli, dunque, deve essere considerata l’ultima dell’era Setti.
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
Quanto guadagnano i membri dei consigli d’amministrazione dei top club di Serie A? E quanto incassano i dirigenti più pagati (tra quelli per i quali sono disponibili le cifre ufficiali) del massimo campionato italiano? Pubblicati tutti i bilanci delle big del torneo per il 2023/24, Calcio e Finanza ha realizzato un approfondimento sui vari dirigenti e manager a libro paga delle società, con particolare attenzione a tutti i componenti dei rispettivi Consigli di Amministrazione.
Dai documenti ufficiali dei club relativi alla stagione 2023/24 emergono, infatti gli stipendi di alcune delle principali figure dirigenziali nel calcio italiano. Partiamo proprio dagli amministratori. I compensi ai CdA di sette dei primi dieci club classificatisi in Serie A nella scorsa stagione – in ordine di classifica Inter, Milan, Juventus, Atalanta, Roma, Lazio e Napoli – sono stati complessivamente pari a 17,5 milioni di euro, in aumento rispetto ai circa 14,3 milioni del 2022/23.
Dirigenti più pagati Serie A – Le spese per il CdA nelle ultime cinque stagioni
Andando a riprendere i dati delle ultime cinque stagioni calcistiche, tutte le società mostrano un trend sostanzialmente in crescita, fatta eccezione per la Roma e – guardando solo all’ultima stagione – per la Juventus. Nei cinque anni presi in esame, la società che ha speso di più per gli stipendi del proprio Consiglio di Amministrazione è il Milan, che in totale ha riconosciuto 19,2 milioni di euro, staccando tutti. Alle spalle dei rossoneri si trova l’Atalanta, con 13,5 milioni, mentre il terzo posto premia il Napoli, con quasi 11,9 milioni.
Juventus e Inter seguono con cifre complessive nell’ordine dei 9 milioni di euro, mentre le due romane – Roma e Lazio – chiudono questa particolare classifica, mettendo a referto rispettivamente 6,3 e 5 milioni di euro.
Come si può vedere, i rossoneri rimangono al primo posto anche se si considera solamente la stagione scorsa, che ha fatto registrare una crescita quasi dell’8% rispetto al 2022/23. Fatta eccezione per la Juventus (in calo del 20% rispetto all’esercizio precedente) e per la Lazio (i cui dati sono rimasti invariati), tutti gli altri club di Serie A hanno aumentato i compensi al CdA tra il 2022/23 e il 2023/24: detto del Milan, troviamo Atalanta (+87,5%), Inter (+26,5%), Napoli (+10,1%) e Roma, con una crescita addirittura del 1100%, passando da 82mila a 991mila euro.
Dirigenti più pagati Serie A – Giuntoli e Scanavino davanti al derby Lotito-Souloukou
Guardando invece ai dirigenti, e considerando solamente i dati ufficiali, il più pagato nel corso della stagione 2023/24 è stato il Managing Director Football della Juventus Cristiano Giuntoli, grazie a un compenso, tra parte fissa e variabile, di 2,9 milioni di euro. Dietro di lui Maurizio Scanavino, CEO del club bianconero, con 1,22 milioni di euro. Chiude il podio Claudio Lotito: il presidente della Lazio ha percepito 1,1 milioni di compenso durante la stagione 2023/24, superando la ormai ex CEO della Roma Lina Souloukou, ferma a 850 mila euro.
Tra i dirigenti per cui i dati non sono ufficiali va sottolineato il presidente e AD dell’Inter Giuseppe Marotta, che ha rinnovato oltre un anno fa il suo accordo come AD del club nerazzurro fino al 2027 e che, successivamente, è stato nominato anche presidente con l’arrivo di Oaktree. Nel precedente accordo, secondo le indiscrezioni aveva un ingaggio da circa 1,5 milioni di euro.
Di seguito l’elenco dei dirigenti più pagati tra i club di Serie A nel 2023/24, considerando i soli dati ufficiali:
Cristiano Giuntoli, Managing Director Football Juventus – 2,9 milioni di euro
Maurizio Scanavino, amministratore delegato Juventus: 1,22 milioni di euro;
Claudio Lotito, presidente Lazio – 1,1 milioni di euro;
Lina Souloukou, ex CEO Roma – 850 mila euro;
Paolo Scaroni, presidente Milan – 600 mila euro;
Maurizio Setti, presidente Hellas Verona – 550 mila euro;
Gianluca Ferrero, presidente Juventus – 405mila euro.
FONTE: CalcioEFinanza.it
Presidio Investors, Setti: “Sono americani, ma il calcio non ha tempo”
Il presidente del Verona attende ormai poco pazientemente la fine dei controlli del fondo americano
di Giovanni Vit
27 Dicembre 2024 12:21
Passato Natale si attende ancora il passaggio di proprietà tra la famiglia Setti e il fondo americano Presidio Investors.
Sulla trattativa vige un silenzio tombale da entrambe le parti, pare arrivato da qualche giorno l’accordo per la parte economica, ma si sta ancora lavorando per la gestione dei dirigenti.
Tutto tace, ma nel frattempo, i colleghi de L’Arena riportano una frase scivolata di bocca all’attuale presidente Setti che attende pazientemente (non troppo) la fine dei controlli: “Sono americani, ma il calcio non ha tutto questo tempo!”.
FONTE: CalcioHellas.it
L'Hellas Verona, nonostante alcuni problemi societari, è riuscito a mantenere un livello alto e a disputare gli ultimi sei campionati di Serie A (compreso quello attuale). Tutto questo nonostante le tante cessioni illustri degli ultimi anni, che hanno fruttato circa 134 milioni - senza contare gli eventuali bonus -: è questo l'ammontare delle plusvalenze realizzate dal club gialloblù, secondo un'indagine condotta e pubblicata da calcioefinanza.it che ha analizzato i bilanci ufficialmente chiusi, dalla stagione 2013/2014 alla stagione 2022/2023.
La cessione più importante è stata quella di Marash Kumbulla alla Roma (25,5 mln), seguita dalla vendita di Cyril Ngonge al Napoli (19,3 mln). Poi ci sono quelle di Ilić al Torino (8 mln) e Zaccagni alla Lazio (7 mln). In fondo all'elenco, invece, il passaggio al Napoli di Amir Rrahmani (5,6 mln), cos' come quelli di Iturbe (7 mln), Amrabat (6,8 mln), Casale (6,6 mln), Lovato (6,3 mln) e Noslin (5,7 mln).
Serie A Hellas Verona, accordo per la cessione a una cordata americana. Sprint finale per le firme
16/12 alle 21:10
di Andrea Losapio @losapiotmw
Un anno dopo, l'Hellas Verona è finalmente vicino alla cessione. Perché dodici mesi fa c'era stato un accordo per il passaggio di quote da Maurizio Setti, proprietario del club, e una cordata mai svelata. Un affare che era saltato per il sequestro delle quote in capo al patron per una questione giudiziaria. La situazione era già praticamente delineata, ma poi c'è stato il bisogno di ricominciare da capo per trovare sia un compratore sia la valutazione corretta che sarà comunque ben oltre i 100 milioni di euro.
A fine agosto del 2024 le quote erano tornate a Setti, con il dissequestro dopo l'accordo con Volpi. “La revoca del sequestro preventivo – aveva spiegato il Verona sul proprio sito internet – è conseguente al verificarsi dei presupposti per la chiusura del fallimento H23, in seguito agli accordi conclusi tra le società di Maurizio Setti e le società Delta, Lonestar e Santa Benessere”.
In ogni caso l'accordo sembra in dirittura d'arrivo e nei prossimi giorni arriverà lo sprint finale per la firma. Potrebbe anche arrivare dopo Natale, ma non è escluso si possa fare prima. Così anche il Verona diventerà americano, aumentando ulteriormente la percentuale di proprietà americane nella nostra Serie A. Così ulteriori notizie sono attese a breve giro di posta.
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
Verona-Presidio Investors, si accelera. Ma la cifra si è abbassata
Chiusura prevista entro fine anno con il fondo statunitense
di Redazione
12 Dicembre 2024 12:00
Secondo Il Corriere di Verona, l’accordo tra Presidio Investors e Hellas Verona è in vista. Si lavora alle cifre per il passaggio, che saranno comunque inferiori a quelle emerse in un primo momento, al di sotto della «forchetta» compresa tra i 72 e i 75 milioni inizialmente indicata.
CAMPO E CLASSIFICA. Altro elemento che va messo in rilievo: in nessun modo lo sviluppo della trattativa ha inciso sulla scelta fatta in merito all’allenatore, alla vicenda legata alla conferma di Paolo Zanetti o al suo esonero, giunta ieri alla soluzione. Nel dialogo, questo sì, un peso l’ha avuto, e ce l’ha ancora, la situazione sul campo del Verona, con le difficoltà che sta mostrando la squadra e il suo cedimento in classifica che ha effetto nel confronto sul prezzo della società.
MANAGEMENT. Nessun contratto, per ora, è stato firmato. La compravendita di una società prevede che ne siano sottoscritti, in ordine temporale, due. Uno, con la fase di signing, ovvero la formalizzazione del preliminare, e il secondo che porta a quella di closing, con il trasferimento delle quote dell’azienda. Questione di giorni, ad ogni modo, per procedere in questa direzione. Presidio ha piani delineati. Si affiderà a un management in parte tedesco. Sta strutturando il board, ragionando sulle figure che avranno la gestione dell’Hellas. Rimane forte la possibilità che, perlomeno fino alla fine della stagione, resti l’assetto dirigenziale attualmente in essere, composto da Setti, Sean Sogliano e Simona Gioè, per un periodo di transizione e garanzia anch’esso da determinare nella sua durata.
STADIO. Nei programmi di Presidio, che ha in «portafoglio» investimenti nei settori dei media, della tecnologia e finanziari, c’è l’intervento sul Bentegodi, un business che passa dall’abbattimento dello stadio e la sua ricostruzione sullo stesso sito, in Piazzale Olimpia, con la squadra che, intanto, giocherebbe in un impianto provvisorio. L’intenzione dell’amministrazione comunale, espressa da Damiano Tommasi, di aprire a una manifestazione d’interesse in merito -, con lo sguardo rivolto alla riqualificazione del quartiere Stadio e alla candidatura di Verona ad essere tra le città ospitanti degli Europei del 2032 è un’opportunità in più per Presidio.
FONTE: CalcioHellas.it
Nell’ambito delle trattative per due calciatori, il presidente dell'Hellas Verona, Maurizio Setti, aveva intrattenuto rapporti con un soggetto non iscritto al Registro Nazionale degli Agenti Sportivi CONI.
A seguito dell’accordo di patteggiamento raggiunto dalle parti (ex art. 126 CGS), il presidente del Verona Maurizio Setti è stato sanzionato con 9.000 euro di ammenda. A titolo di responsabilità diretta anche il club è stato sanzionato con un’ammenda di 4.000 euro.
A carico di Setti era stato aperto un procedimento per violazione dell’art. 4, comma 1, del Codice di Giustizia Sportiva, sia in via autonoma che in relazione a quanto disposto dagli artt. 1 e 18, commi 1 e 2, del Regolamento degli Agenti Sportivi della FIGC “per aver intrattenuto rapporti, nelle trattative finalizzate al tesseramento del calciatore Reda Belahyane e alla cessione del calciatore Bruno Amione, nonché per aver sottoscritto appositi mandati di rappresentanza, rispettivamente nelle date 23 gennaio 2024 e 28 gennaio 2024, con il Sig. Juan Pablo Pachon Chaves, all’epoca dei fatti soggetto non iscritto al Registro Nazionale degli Agenti Sportivi CONI, senza verificare che lo stesso fosse regolarmente iscritto nel predetto Registro”.
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
Hellas Verona di g.vig., 03/12/2024 20:21 CESSIONE VERONA | Verso il closing. Il ruolo di Francesca Petriccione. La situazione
Francesca Petriccione
Prosegue spedita la trattativa per la cessione del Verona al fondo di private equity Presidio Investors con sede ad Austin in Texas.
Il fondo americano vorrebbe chiudere entro la fine del mese, sicuramente prima del mercato di gennaio.
Definito il ruolo di Maurizio Setti che resterà a gestire la società, almeno inizialmente, con Sean Sogliano che continuerà a lavorare come ds, garantendo dunque la continuità.
Fondamentale il mercato di gennaio in cui servirà un maquillage alla rosa, soprattutto nel settore difensivo.
Il profilo del business del fondo americano è sul medio-lungo periodo.
L'intenzione è di aumentare il livello del business del Verona anche attraverso il volano dello stadio che gli americani vorrebbero edificare ex novo, nello stesso sito dove è ora il Bentegodi.
La regia dell'affare è affidato a Francesca Petriccione, MBA (master in business administration) a Yale, avvocato internazionalista, con una rete di clienti che spaziano dall'Arabia, ai paesi del Nord Africa.
La chiusura dell'affare potrebbe avvenire entro Natale, al massimo entro la fine dell'anno.
FONTE: TGGialloBlu.Telenuovo.it
Serie A Cessione Verona a Presidio vicina: nuovo stadio e management tedesco. Le news
02 dic 2024 - 12:49
Manuele Baiocchini
Il Verona continua a giocare su due tavoli. Lotta in campo e tratta in società. Se le cose non stanno andando affatto bene per la squadra di Zanetti, sconfitta anche a Cagliari dopo una settimana intera di ritiro e con l’allenatore probabilmente all’ultima spiaggia nella sfida di domenica prossima contro l’Empoli, avanza senza intoppi la negoziazione per la cessione del club agli americani di Presidio Investors
Il fondo texano con sede ad Austin, operante nei settori entertainment e nuove tecnologie, è deciso a lanciarsi in questa nuova avventura nel calcio italiano e sembra avere le idee molto chiare riguardo il futuro dell’Hellas, soprattutto per quanto riguarda gli aspetti di rilancio del club, a partire dal tema stadio. Presidio vorrebbe un Bentegodi tutto nuovo. Non un semplice restyling, come successo per altri impianti italiani, ma un vero e proprio rifacimento. Demolizione dell’esistente e costruzione del nuovo sugli stessi terreni. L’attuale progetto, realizzato da un team di architetti statunitensi, ha stimato l’intera lavorazione nell’arco di un anno. Nel frattempo, l’idea dei possibili nuovi proprietari, sarebbe quella di far giocare il Verona, per una stagione o due stagioni, in uno stadio provvisorio. Chiaro che dovrebbero arrivare tutte le autorizzazioni del caso, in un percorso burocratico comunque già avviato. E’ stato lo stesso presidente Maurizio Setti ad accompagnare gli esponenti di Presidio Investors dal primo cittadino Damiano Tommasi, che da ex giocatore, oltre che sindaco, sarebbe ben lieto di cogliere un’ottima opportunità di crescita a livello sportivo, economico e sociale. Il nuovo Bentegodi, infatti, verrebbe utilizzato anche per altre iniziative al fine di generare maggiori revenues. Sarebbero state agganciate anche le migliori aziende locali per coinvolgerle nel progetto in termini di iniziative commerciali.
Cessione vicina: le cifre dell'accordo
Tornando alla trattativa della cessione, sembra che le parti si stiano accordando su una cifra definitiva tra i 72 e i 75 milioni di euro netti più bonus, con la volontà comune di chiudere il deal, con tutte le firme del caso, entro Natale. Negli accordi in via di definizione con il fondo americano, che si avvarrà di un management in parte tedesco, il presidente Setti, il direttore generale Simona Gioè e l’attuale direttore sportivo Sean Sogliano rimarranno ai loro posti, per un periodo di tempo, a garanzia di un percorso sportivo che fino al termine della scorsa stagione aveva portato risultati sorprendenti, con le ultime due incredibili salvezze centrate nonostante una situazione finanziaria molto complicata. Aspettando l’ufficialità della cessione, il nome del presidente che succederà a Setti in futuro è ancora segreto, ma secondo ambienti vicini all’attuale dirigenza, filtra che la regia di questa operazione sia da attribuire all’avvocato internazionalista Francesca Petriccione, che vanta un network di clienti di alto profilo nella regione del Medio Oriente, in Nord Africa e nei Paesi del Golfo, in particolare Arabia Saudita, oltre che US. Il conto alla rovescia per la cessione del Verona è già iniziato, ma intanto tocca alla squadra provare a rialzare la testa e risalire la classifica per evitare un’altra stagione di sofferenze.
FONTE: Sport.Sky.it
Presidio Investors, chiusura entro la fine dell’anno?
Un quadro completo di come potrebbe funzionare la trattativa con il fondo del Texas
di Giovanni Vit
29 Novembre 2024 12:45
Il fondo americano pare abbia fretta di chiudere la trattativa per l’acquisto del Verona. Come riportano oggi i colleghi de L’Arena, da una prima comunicazione trapelata dall’interno del fondo, la volontà americana era quella di subentrare già entro la fine di ottobre, non è stato così.
Un ingresso a gennaio è tuttavia frettoloso sia sul piano burocratico, siamo ormai a dicembre e quelle che si sentono sono solo voci, che sul piano finanziario, ma pare siano motivi interni al Presidio Investors a volerlo.
Una soluzione potrebbe essere la creazione di una società parallela che finanzi il mercato invernale del Verona, lasciando al loro posto Setti e i dirigenti scaligeri, anche perchè, va ricordato, il fondo non ha nessuna esperienza in campo calcistico.
Se non si dovesse chiudere nel 2024? Gli scenari sarebbero due, opposti: o il fondo sposta la sua attenzione su altri lidi, oppure potrebbe aspettare la fine del campionato nel quale i risultati sportivi (salvezza o no) e le cessioni di mercato sposterebbero di molto il valore complessivo dell’operazione.
FONTE: CalcioHellas.it
Hellas Verona di g.vig., 26/11/2024 16:04 CESSIONE VERONA | Il nodo resta Setti: cosa farà il presidente? Consulente o socio?
Setti
Il nodo è ancora una volta legato alla figura di Setti. Se da una parte il fondo Presidio Investors con sede ad Austin vorrebbe accelerare le operazioni per acquisire il Verona, dall'altra parte non è ancora deciso il ruolo di Maurizio Setti.
L'attuale proprietario dell'Hellas infatti non ha ancora deciso se accettare l'offerta di restare come consulente nella società, come prospettato dal fondo di private equity, per dare continuità aziendale alla società veronese. Setti vorrebbe probabilmente un ruolo più attivo: restare come socio e avere il ruolo di amministratore ma questa situazione pare non essere quella che piace agli americani che invece vorrebbero acquisire la società al 100 per 100.
Il Verona è ritenuto un investimento con alto valore nel medio-lungo periodo, piace anche l'idea che ci sia il business di uno stadio di proprietà ancora da sviluppare. Un business da sviluppare appunto con calma e senza grandi scossoni. La stabilizzazione in serie A e il miglioramento dei conti sono gli obiettivi del fondo. Setti è ritenuto appunto la figura ideale per continuare a svolgere un lavoro “tecnico” ma evidentemente non viene visto come socio, sebbene di minoranza.
Il nodo deve essere sciolto a breve. Presidio Investors vorrebbe chiudere l'affare entro la fine dell'anno così da affrontare anche il mercato di gennaio. Altrimenti se ne riparlerà a giugno. Quando il Verona potrebbe anche essere retrocesso in B. E a quel punto tutte le valutazioni potrebbero cambiare drasticamente.
FONTE: TGGialloBlu.Telenuovo.it
Data: 24/11/2024 Che cos'è Presidio Investors, il fondo in trattativa per l'acquisto del Verona
Il fondo opera sugli investimenti nel mercato medio-basso: ora è pronto a entrare nel mondo dello sport
Autore: Redazione
Il Verona è in trattativa avanzata per la cessione a Presidio Investors, fondo di private equity statunitense. La cessione potrebbe verificarsi a breve, a favore di un fondo che entrerebbe per la prima volta nel mondo dello sport.
Chi è Presidio Investors: fondo giovane esperto negli investimenti
La società di private equity Presidio Investors vanta una tradizione di oltre 75 anni ed è specializzata in investimenti nel mercato medio-basso. Il fondo, con sede ad Austin, Texas, collabora principalmente con aziende di nicchia in crescita nei settori della tecnologia, dei media e dei servizi finanziari.
Ma che cos'è il private equity? È un investimento a medio-lungo termine in aziende non quotate, con alto potenziale di crescita, effettuato principalmente da investitori istituzionali per ottenere un guadagno significativo dalla futura vendita o quotazione in borsa.
Forte di una consolidata esperienza sia negli investimenti che nella gestione operativa, Presidio adotta un approccio collaborativo per sostenere le imprese nel loro sviluppo, con l'obiettivo di generare risultati positivi per tutti gli stakeholder, come si legge sul sito ufficiale della società.
Presidio Investors potrebbe acquistare il Verona per una cifra intorno ai 75-80 milioni di euro. Un progetto avviato mesi fa, con l'intenzione di valorizzare le consolidate competenze dirigenziali e tecniche già presenti nel Verona, prevedendo in particolare il coinvolgimento di Maurizio Setti.
Data: 23/11/2024 Verona in trattativa avanzata per la cessione a Presidio Investors: le potenziali cifre
Il club gialloblù verso la cessione al fondo statunitense
Il Verona è in trattativa avanzata per essere ceduto a un fondo americano, Presidio Investors, con sede ad Austin, in Texas. Questo fondo opera in vari settori, tra cui finanza, immobiliare, entertainment, tecnologie e moda, ma è la prima volta che entra nel mondo del calcio.
Il Verona verso la cessione a un fondo americano
Come raccolto da Manuele Baiocchini di Sky Sport, l’acquisizione del club, che potrebbe concretizzarsi dopo oltre un anno di trattative altalenanti, dovrebbe avvenire per una cifra che oscilla tra i 70 e gli 80 milioni di euro.
Il fondo americano è rappresentato da un importante avvocato internazionalista e ha come obiettivo principale il rilancio del Verona, sia a livello sportivo che finanziario, dopo un periodo segnato da difficoltà. Una delle questioni cruciali da affrontare sarà quella dello stadio: l'attuale impianto, il Bentegodi, necessita di ammodernamenti significativi per offrire un’esperienza migliore ai tifosi e rimanere competitivo nel panorama calcistico moderno.
Secondo le informazioni trapelate, l'accordo dovrebbe essere definito entro la fine dell'anno, con l'ufficialità che potrebbe arrivare nelle prossime settimane. Maurizio Setti, l’attuale presidente del Verona, pur non confermando pubblicamente la trattativa, non ha nemmeno smentito i contatti in corso. In ogni caso, sembra che Setti resterà coinvolto nel club, almeno inizialmente, per un periodo di transizione.
FONTE: GianlucaDiMarzio.com
Sempre secondo Bloomberg la società del patron Maurizio Setti sarebbe aperta sia alla cessione della maggioranza che di una quota di minoranza. Nel bilancio 2022/23, ultimo disponibile, il club ha registrato una perdita di 19,9 milioni, aumentata rispetto ai 5,1 dell'esercizio precedente. Nelle prossime settimane ne sapremo di più e sarà chiaro se arriverà una vera e propria offerta da 75 milioni di euro.
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
20 novembre 2024 Alla Camera dei Deputati è stato inaugurato l'Hellas Club Parlamento
Roma - È nato oggi, presentato nella Sala Stampa della Camera dei Deputati a Roma, l’Hellas Verona Club Parlamento. Lo scopo dell’Hellas Verona Club Parlamento è quello di sostenere l’Hellas Verona e diffondere i valori di lealtà sportiva che hanno sempre caratterizzato la società e la città.
All’iniziativa hanno partecipato il Presidente Maurizio Setti e il Team e Club Manager Sandro Mazzola. Durante la presentazione sono intervenuti i parlamentari simpatizzanti e sostenitori della squadra: il Presidente della Camera dei Deputati, Lorenzo Fontana; il Presidente della Commissione Giustizia della Camera, Ciro Maschio, promotore dell’iniziativa; il Sottosegretario alla Cultura, Gianmarco Mazzi, gli Onorevoli Alessandro Amorese e Marco Padovani, il Senatore Matteo Gelmetti, i deputati Alessia Ambrosi, Maddalena Morgante e Maria Paola Boscaini.
Questi gli interventi dei presenti.
Onorevole Ciro Maschio
Siamo molto felici di essere qui oggi per l'istituzione dell'Hellas Club Parlamento. In passato si era già cercato di dare vita a questo progetto senza mai riuscirvi. Per questo motivo oggi siamo felici e orgogliosi di poterlo presentare ufficialmente. Sarà un’associazione che non si fermerà a questo atto di nascita simbolico ma si proporrà di portare avanti una serie di iniziative che valorizzino quei sani valori calcistici della lealtà sportiva, dell'attaccamento alla maglia e del rispetto che fanno parte dello spirito sportivo di cui noi ci faremo portatori e ambasciatori. Questo Club annovera già un centravanti di sfondamento di caratura internazionale, che è il Presidente Lorenzo Fontana.
Ci fa molto piacere che la società e la squadra dell'Hellas Verona abbiano apprezzato questa iniziativa e siano qui a condividerla con noi.
Presidente della Camera dei Deputati Lorenzo Fontana
Per prima cosa ci tengo a ringraziare la delegazione presente, i deputati che hanno deciso di prendere parte a questa avventura e soprattutto ringrazio il Presidente del Verona Maurizio Setti per essere qui perché trasmette importanza a un'iniziativa di questo tipo.
L’Hellas Verona è una squadra di una città importante, ma pur sempre di provincia e comunque è una città che anche a livello calcistico ha fatto la storia, perché è l'unica provinciale in Italia ad aver vinto uno Scudetto in questo mondo dove spesso e volentieri i ragazzini si affezionano molto ai grandi campioni. È bello vedere che c'è ancora una grande componente in cui più che ai grandi campioni o alle vittorie ci si affeziona ai colori e all'identità di una squadra. Per noi veronesi, per quelli che tifano Verona, essere tifosi dell’Hellas significa essere parte di una grande famiglia, che comprende persone che hanno un sentimento comune, un'identità comune che ci fa essere fondamentalmente uniti nelle vittorie e anche nelle sconfitte. Penso che questo sia il più bel messaggio, perché lo sport non è fatto solo da grandi campioni, dai tanti soldi o da chi vince le coppe, ma è fatto anche di tanta sofferenza e di tante difficoltà che, unendosi come gruppo, poi si riescono a superare. Questo è un messaggio che va dal di là della questione sportiva e del calcio.
È qualcosa di bello che ci unisce ed è per questo che ho voluto essere qui, perché quando si prende la parte bella del calcio è veramente qualcosa che è molto di più di un semplice sport.
Si parla spesso dei tifosi, delle persone che sono lì a seguire la partita, tutte con le loro problematiche durante la settimana che però stanno lì in quei 90 minuti unite, che si sentono parte di una comunità ed è la cosa più bella che spero che il calcio non distrugga ma, perché penso che sia l'essenza fondamentalmente di questo sport.
Presidente Hellas Verona Maurizio Setti
Mentre il Presidente Fontana parlava, ripercorrevo un po' tutta la mia di storia nel Verona. Tutto per me è partito dalla passione. Il Verona e la città di Verona sono qualcosa di stupendo con un pubblico incredibile. Quando sono arrivato a Verona circa 14 anni fa, spinto da questa incredibile passione, dopo che da 11 anni militava tra la Serie B e la Serie C, ho cercato di costruire un percorso e l’essere qui oggi lo considero come mettere un po’ una ciliegina sulla torta.
Appena arrivato a Verona ho promesso delle cose, che poi siamo riusciti a realizzare, come ricostruire un centro sportivo e un Settore Giovanile che era distrutto, e cercare di mantenere il Club il più possibile in Serie A. Abbiamo fatto tanti record nella storia del Verona e oggi posso dire di essere veramente molto onorato di essere qui in mezzo a voi per celebrare questo che sembra un piccolo traguardo ma che in realtà rappresenta qualcosa di grande perché secondo me Verona è una città che merita di avere un calcio club come questo.
Mi auguro di cuore che questo sia solo l’inizio di una collaborazione sana che possa portare avanti nel tempo un progetto di un calcio club che per Verona è un importante riconoscimento.
In Parlamento non tutte le squadre possono vantare un calcio club, quindi oggi per noi è un ulteriore onore perché aggiunge un altro tassello alle tante iniziative che il Club porta avanti, come l’aver rilevato una società di calcio femminile, avere una fondazione che ci permette di portare avanti importanti iniziative nel sociale e un Settore Giovanile che ci consente di fare calcio nel modo giusto, cercando di mantenere un equilibrio economico ma anche di continuare a far crescere i nostri bambini e i nostri ragazzi. Abbiamo preso un centro sportivo da poco, l’Hellas Sports Center, che stiamo sistemando per farlo diventare la casa dei nostri giovani calciatori.
Continuerò a lavorare per il Verona cercando di mantenerlo ancora una volta in Serie A. Per farlo dobbiamo continuare a lottare, siamo un Club che nella sofferenza trova le gioie e cercheremo di farlo anche quest'anno.
Sottosegretario alla Cultura Gianmarco Mazzi
Per noi veronesi in Parlamento l’Hellas è la squadra più bella del mondo con un nome fantastico, Hellas Verona. Personalmente ho dei ricordi fantastici e due date in particolare che ci tengo a condividere. Una è il 20 maggio 1973, quando il Verona vinse 5-3 contro il Milan di Gianni Rivera.
Poi ricordo il 12 maggio 1985, che per noi rimane una data storica, quando il Verona con una settimana d'anticipo vinse lo Scudetto a Bergamo. Per noi l’Hellas è una passione grandissima e ci tengo a ringraziare il Presidente Setti perché oggi è molto difficile mantenere una squadra al massimo livello. Ci sono tante città importantissime che non sono rappresentate in Serie A e ci sono anche regioni intere che non hanno una scuola nella massima serie. Il Presidente Setti, con grande tenacia, con grande impegno e anche secondo me con una grande conoscenza del settore, consente a Verona da tanti anni di rimanere ai vertici del calcio italiano e per questo lo ringrazio.
Onorevole Marco Padovani
Ricordo benissimo la mia prima partita del Verona che ho visto quando ero un ragazzino e fu nel lontano gennaio 1973 a Milano.
Essere tifosi dell'Hellas è un qualcosa che va oltre a essere parte di una qualsiasi altra tifoseria. La nostra è una fede, una fede vera e propria, dove ovviamente la passione che ci accomuna è enorme. Sono molto felice della nascita di questo club.
Senatore Matteo Gelmetti
Questa bella iniziativa coincide con le celebrazioni dei 40 anni dello Scudetto del Verona, quindi per noi quest'anno è molto importante. Vogliamo considerarlo come il primo grande evento della celebrazione dello Scudetto del 1984/85. Questa è la mia seconda tessera che faccio nell'ambito sportivo, perché la precedente tessera era legata alle Brigate Gialloblù, il nucleo fondante del tifo organizzato veronese. Sono orgoglioso di avere la tessera di questo calcio club che è molto significativo per tutti quelli che vivono il tifo del Verona e che ha un valore simbolico perché oggi piantiamo orgogliosamente una bandiera, la nostra bandiera dell’Hellas Verona.
FONTE: HellasVerona.it
A margine dell'odierna Assemblea di Lega, il presidente dell'Hellas Verona Maurizio Setti ha parlato ai microfoni di TMW tornando sulla trattativa che ha portato Juan Cabal alla Juventus, con l'Inter beffata all'ultima curva. "Ci sono state riunioni peggiori...", ha esordito il numero uno scaligero in merito all'incontro con gli altri prresidenti.
Soddisfatto dell'operazione Cabal alla Juventus?
"Soddisfatto, se ti chiamano Inter e Juventus diventa difficile...".
Marotta le ha tirato le orecchie, visto che l'Inter sembrava in vantaggio?
"Noi, anzi è stato carinissimo. Perché giustamente dice che i tempi contano, gli allenatori devono decidere, ci sono cose che si possono fare e cose no. Molto bene comunque, ho un ottimo rapporto con entrambi".
Era davvero in vantaggio Inter?
"No, non c'è mai stato un vantaggio, credo sia stato un discorso di decisioni interne e scelte condivise".
Contenti tutti quindi...
"Certo, dovrebbe essere così sempre".
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
Presente alla Loggia del Consiglio in piazza Dei Signori a Verona per la presentazione della nuova maglia dell’Hellas Verona, il presidente Maurizio Setti ha rilasciato le seguenti dichiarazioni:
”Ormai è un po’ di anni che ci conoscete e di sicuro sapete che in nessuna battaglia avrete problemi ad avere delle competenze, delle persone che la sanno fare. La fortuna ha la sua importanza, io credo che ci sia tanta volontà, competenza e passione che ci permette di arrivare a certi risultati. Poi delle volte non bastano, è un mix di cose… Ci apprestiamo a fare una stagione che sarà bella, emozionante e difficile, ma posso assicurare che c’è un bel feeling col mister, con Sean è inutile che ve lo dica e con tutta l’area tecnica. Questo è già un buon inizio. Quello che vi chiedo è sostenerci e di essere positivi, perché la positività porta positività. E alla lunga questa cosa farà bene anche alla squadra. Speriamo sia una grande stagione”.
Inoltre, si è registrato un piccolo siparietto tra il presidente e Tavsan, con il presidente che ha detto queste parole mentre l’attaccante scendeva dal palco: “È il tuo anno”.
Sesto campionato consecutivo in Serie A per il Verona
Non male considerando che il record è di otto stagioni di fila
di Andrea Molinari
5 Luglio 2024 22:30
Il campionato 2024/2025 sarà il sesto consecutivo in Serie A per il Verona, un risultato importante considerando che il record è di otto stagioni consecutive nel massimo campionato italiano, ottenuto dal 1982 al 1990.
Durante quel periodo, il Verona vinse anche lo scudetto con l’allenatore Bagnoli, il punto più alto nella storia del club. Con la gestione di Maurizio Setti, il prossimo campionato sarà il decimo in Serie A da quando ha preso il controllo del club.
Andrea D’Amico: “Zanetti una garanzia. Il suo Verona sarà elastico”
Il procuratore del nuovo allenatore dell'Hellas ha parlato anche di mercato e della dirigenza gialloblù
di Tommaso Badia
2 Luglio 2024 11:10
Raggiunto dai microfoni de L’Arena, Andrea D’Amico ha commentato l’approdo di Paolo Zanetti (suo assistito) sulla panchina del Verona, ma non solo.
Di seguito, dunque, le principali dichiarazioni rilasciate dal noto procuratore veronese [...]
IL MERCATO. «La cessione di Noslin andava fatta, è stata un’ottima operazione. Per le piccole le plusvalenze sono l’unica via per andare avanti».
LA DIRIGENZA. «Setti e Sogliano sono molto competenti, hanno fatto un miracolo sportivo ed economico: a gennaio il treno pareva deragliare, invece il club ha sistemato le questioni con Volpi e quelle giudiziarie, riuscendo poi a salvarsi e a trovare ottime cessioni. Il presidente? È diventato sempre più “lavoratore”. Non è semplice mantenersi a galla quando non si hanno grandi disponibilità, soprattutto se il sistema non ti protegge»
FONTE: CalcioHellas.it
Contro il razzismo. Diciamolo insieme, diciamolo ovunque: #KeepRacismOut
#VeronaParma Zanetti e Valentini
Verona 0-0 Parma highlights
Italo Zanzi in conferenza stampa
8 aprile 2023: un compleanno indimenticabile
Prossima partita
Domenica 6 Aprile, ore 15:00 (DAZN)
VS
Serie A 31ª Giornata
Classifica
Serie A 2024-2025
Inter
67
Napoli
64
Atalanta
58
Bologna 1
56
Juventus
55
Roma
52
Lazio
52
Fiorentina
51
Milan 1
47
Udinese
40
Torino
39
Genoa
35
Como
30
Hellas Verona
30
Cagliari
29
Parma
26
Lecce
25
Empoli
23
Venezia
20
Monza
15
Ultima partita
Lunedì 31 Marzo, ore 18:30 (Sky Sport/DAZN)
0-0
Serie A 30ª Giornata
Potevo tifare mille squadre, o magari quelle che tifano tutti. E invece tu mi hai fatto gialloblù.