HELLAS ANCORA NEL MIRINO DI UN FONDO AMERICANO? Questo sotiene Bloomberg, l'arcinota multinazionale americana operativa nel settore dei mass media: 'Presidio Investors', gruppo di private equity texano, avrebbe messo insieme ben 75 milioni per rilevare la maggioranza delle azioni del club di Via Olanda o comunque entrare in società anche con una quota di minoranza.
PATRÒN SETTI alla 'Loggia del Consiglio' per la presentazione della nuova prima maglia '…La fortuna ha la sua importanza ma io credo che ci sia tanta volontà, competenza e passione che ci permette di arrivare a certi risultati. Poi delle volte non bastano, è un mix di cose… Ci apprestiamo a fare una stagione che sarà bella, emozionante e difficile, ma posso assicurare che c’è un bel feeling col mister, con Sogliano, è inutile che ve lo dica, e con tutta l’area tecnica. Questo è già un buon inizio. Quello che vi chiedo è sostenerci e di essere positivi, perché la positività porta positività. E alla lunga questa cosa farà bene anche alla squadra. Speriamo sia una grande stagione'.
[Commenta qui sotto o sulla pagina Facebook di BONDOLA/=\SMARSA, condividi a piè di pagina, contenuti liberamente riproducibili salvo l'obbligo di citare la fonte: BondolaSmarsa.BlogSpot.com]
NEWS E CURIOSITÀ DALLE PASSATE STAGIONI + - =
Stagione 2023-2024: L'undicesima annata dell'era SETTI è forse la più difficile a livello umano e finanziario per il patròn gialloblù che a Luglio deve dire addio alla madre Laura e a Dicembre, con la cessione del club che pare imminente dato il rincorrersi di rumors in questo senso, deve subire una perquisizione della GdF in sede seguita, un paio di settimane più tardi, da un'indagine per bancarotta a causa di un esposto del magnate Volpi che da tempo tramite i suoi legali battaglia col patròn scaligero.
Nel frattempo si parla di fallimento per il marchio 'Manila Grace' (di proprietà di Setti) e di un 'buco' di 12 milioni che metterebbe a serio rischio la sopravvivenza del club di Via Olanda: Col VERONA che naviga nei bassifondi della classifica si decide di tenere mister BARONI e vendere il vendibile del parco giocatori per abbassare ulteriormente il tetto ingaggi ricorrendo a pescare una volta di più tra gli sconosciuti; fortuna che SOGLIANO pesca bene, risultato? 16 calciatori venduti per un totale di quasi 42 milioni (la metà dei quali provenienti dalla cessione del talentuoso NGONGE) e squadra rivoluzionata a metà stagione quando tutte le concorrenti tendono a 'serrare le fila' e salvare il salvabile tappando qualche debolezza in rosa.
A dispetto di tutto e tutti l'allenatore scaligero (ri)scopre molte risorse che fino a quel momento avevano fatto tanta panca (SERDAR e CABAL su tutti), NOSLIN da brutto anatroccolo si rivela come uno splendido cigno e il VERONA comincia a scalare posizioni in classifica mentre la risoluzione delle questioni con Volpi vengono risolte e il pieno possesso delle azioni del club torna nelle mani del proprietario di Carpi.
Morale della favola? L'HELLAS si salva in maniera aritmetica ad una giornata dalla fine del campionato e patròn SETTI si concede in un'intervista nella quale parla tanto senza dire nulla se non che, alla sesta partecipazione consecutiva in Serie A, il club continuerà sul canovaccio delle ultime stagioni ovvero senza uno straccio di programmazione e puntando la solita fiche sulla roulette del campionato e vada come vada...
Pochi giorni rincara la dose in occasione della cessione di BARONI alla LAZIO 'Noi vendiamo tutto: direttori, allenatori, è la nostra natura' come se la natura del club gialloblù fosse assimilabile a qualunque banchetto di un commerciante ambulante: Roba da matti! Fattostà che di li a poco NOSLIN seguirà l'ex allenatore in biancazzurro con buona pace di tifosi e appassionati che ancora si chiedono come sia possibile che ci siano ancora irrimandabile esigenze di bilancio nonostante i 55 e più milioni incamerati da Gennaio al termine della stagione...
Stagione 2022-2023: Il presidente ricorre a Francesco MARROCCU per sostituire il doloroso addio di D'AMICO e all'inesperto ma 'rampante' Gabriele CIOFFI per la panchina: Due scelte dettate forse dalla fretta e dalla relative pretese economiche dei due ben felici di poter lavorare in una piazza prestigiosa che affronterà la Serie A per il quarto anno consecutivo.
A fine Luglio il ricorso di DE LAURENTIIS, proprietario di BARI e NAPOLI, viene accolto e il divieto di averne slitta al 2028 togliendo non pochi impicci anche a SETTI che può 'liberarsi' con calma di una tra HELLAS VERONA e MANTOVA ma la stagione sportiva col club gialloblù volge presto al peggio: I 'sacrifici' di SIMEONE e BARÁK, CAPRARI (autori di più di 40 gol e numerosi assist nella stagione precedente) ma anche quelli di CASALE e CANCELLIERI inseguendo la filosofia del 'pochi, maledetti e subito', senza un minimo di programmazione, incidono oltremodo soprattutto se non si riescono a trovare ricambi all'altezza, le nuove scommesse faticano e si cerca di imporre ad un allenatore una filosofia non sua (il 3-5-2 del nuovo allenatore mal si abbina ai principi aggressivi del 3-4-2-1 messo apunto da JURIĆ e magnificamente completato da TUDOR).
Forse la preparazione estiva non è all'altezza, forse nello spogliatoio i veterani pretendono di tornare all'antico... Fattostà che dopo 9 partite, 6 sconfitte (di cui le ultime 4 consecutive) ed una sola vittoria, CIOFFI il 'predestinato' (come lo aveva improvvidamente 'battezzato' il nuovo diesse MARROCCU, quello che aveva fra l'altro assicurato l'incedibilità di CAPRARI salvo poi cederlo per pochi spiccioli qualche giorno dopo e perdere qualsiasi credibilità avesse guadagnato con la piazza) viene silurato senza troppi complimenti promuovendo Salvatore BOCCHETTI, al tempo allenatore della Primavera, senza patentino UEFA PRO e anche meno esperto del collega ma allievo di JURIĆ, fresco vice di TUDOR e senz'altro stimato dai veterani dello spogliatoio con cui ha condiviso a Verona l'ultimo anno di calcio giocato.
La 'scossa' però non sembra funzionare, le sconfitte consecutive diventano 10 e l'HELLAS è in evidente caduta libera quando, il 13 Novembre, anche lo SPEZIA diretto concorrente per la salvezza viene a vincere al Bentegodi e vola a +8 in classifica: Nell'ultimo match prima della lunghissima pausa per i mondiali in Qatar (bizzarrie del calcio moderno) i gialloblù hanno solo 5 punti in classifica e la retrocessione sembra ormai scritta.
La prima svolta avviene con il clamoroso ritorno di SOGLIANO che col presidente aveva iniziato alla guida del club ricevuto dalle mani del compianto MARTINELLI: Le (gravi) incomprensioni a mezzo stampa tra i due vengono presto derubricate e accantonate, come del resto MARROCCU promosso (o retrocesso a seconda dei punti di vista) a Direttore dell'Area Tecnica mentre a Sean viene affidato l'incarico di nuovo Direttore Sportivo.
Nel frattempo rimangono da placare anche le ire dell'assoallenatori che vede come fumo negli occhi un allenatore non in posssesso dei requisiti necessari su una panchina di Serie A così, dopo aver vagliato le alternative dei pochi allenatori UEFA PRO disposti a venire al VERONA rischiando di fare da semplici 'controfigure' a BOCCHETTI, la scelta cade su Marco ZAFFARONI, alle spalle tantissima C, pochi mesi di B e mai arrivato in Serie A ma il profilo sembra fatto apposta per collaborare con Sasà: Profilo basso, mai una parola fuori posto, equilibrio massimo e zero fronzoli.
Gli allenatori a libro paga di SETTI salgono così a quattro perché, all'esonerato CIOFFI, si aggiunge ancora DI FRANCESCO fino a Giugno ma l'importante è ritornare al più presto in carreggiata: SOGLIANO è bravissimo a fare mercato praticamente a zero budget, porta i BRAAF, i GAICH, gli ABILDGAARD e i ZEEFUIK ma anche i DUDA e soprattutto la 'testa matta' NGONGE, ragazzo dai colpi notevoli ma anche bad boy che sembra poter sprecare tutte le sue potenzialità come tanti prima di lui; oltretutto si fa passare come necessario anche il 'sacrificio' di ILIĆ tra i migliori in mezzo al campo anche in una stagione tribolata come questa...
Però le cose piano piano ingranano, mister ZAFFARONI e la sua flemma rispondono meglio alle 'sollecitazioni' dei giornalisti nel pre e post match ma soprattutto fornisce al VERONA un'inaspettata solidità difensiva: Al netto dei pessimi scivoloni con FIORENTINA, SAMPDORIA e INTER arrivano gli incoraggianti successi con CREMONESE e LECCE e l'inaspettata rimonta col SASSUOLO al Bentegodi nel giorno della celebrazione del 120esimo compleanno del club scaligero.
Al termine della stagione regolare l'HELLAS ha recuperato e superato lo SPEZIA al quart'ultimo posto ma anche sperperato punti importanti che potevano risultare decisivi (leggasi la mancata vittoria con l'EMPOLI alla penultima giornata): Si andrà allo spareggio!
Il resto è storia recentissima di una partita che suggella un'impresa incredibile in una stagione che entrerà di diritto nella storia dell'ultracentenario club scaligero: Il VERONA domina nel primo tempo, NGONGE fa il fenomeno con una doppietta ma che match sarebbe stato se si fosse vinto facile?
La coerenza è ristabilita da capitan FARAONI che, dopo aver sbloccato il match, si fa espellere sul 3 a 1 regalando un penalty solare agli avversari e lasciando i suoi in inferiorità numerica per quasi tre quarti d'ora recupero compreso!
La frittata sembra fatta ma a quel punto sale sugli scudi San MONTIPÒ che prima para il rigore e poi con interventi miracolosi salva la propria porta dai disperati assalti dei liguri assicurando finalmente ai gialloblù un'altra annata in Serie A.
Stagione 2021-2022: La stagione inizia malissimo per il presidente che deve affrontare nell'ordine un'inchiesta della procura di Bologna, lo spinoso nodo delle multiproprietà vietate dal 2024 e l'esonero di tre allenatori (tra i quali mister DI FRANCESCO a seguito dei 0 punti nelle prime 3 partite) e la consapevolezza di aver sbagliato scelte.
Il clima non è dei migliori, la piazza è in subbuglio e il fatto che da una parte il proprietario del club scaligero 'pianga miseria' continuamente e dall'altra risulti il presidente più pagato della Serie A non migliora certo la situazione... Fortunatamente l'avvento di Igor TUDOR risolleverà il VERONA, SETTI festeggerà la 250esima partita in Serie A con la vittoria nella città del tricolore col 4 a 2 ai danni del SASSUOLO, il diritto a disputare per la quarta volta consecutiva il massimo torneo calcistico italiano (non succedeva dalla fine degli anni '80!) e la Corte di Cassazione annullerà il provvedimento del Tribunale del Riesame di Bologna che, tramite la Guardia di Finanza, aveva sequestrato al patròn 6,5 milioni di Euro nell'ambito delle indagini della procura felsinea.
Finale di stagione ancora turbolento con il sanguinoso addio di Tony D'AMICO lanciato come Direttore Sportivo proprio dal presidente seguito quasi subito anche da quello di Igor TUDOR per il quale 'non c’erano tutti i presupposti che sarebbero serviti per proseguire insieme un percorso'.
Il 'Premio Renato Cesarini' come uno dei più grandi manager del calcio italiano nel contesto della 7a edizione della manifestazione non risolleverà del tutto il morale dell'imprenditore carpigiano ma di sicuro lo renderà meno amaro...
Stagione 2020-2021: Nonostante la pandemia Covid morda ancora pesantemente, la Serie A riparte (tra mille controlli sanitari ed estrema prudenza) e mister JURIĆ, corteggiato da mezza Serie A, decide per la permanenza sulla panchina dell'HELLAS VERONA dopo un 'tiramolla' col patròn che trova la quadra proprio quando il giocattolino rischiava di rompersi: Per il tecnico spalatino rinnovo biennale e la promessa da parte del Pres che sul mercato Via Olanda si sarebbe mossa premiando il gran risultato ottenuto nel campionato appena terminato.
Ma subito si ha l'impressione che ancora una volta le parole di SETTI siano state scritte sulla sabbia: PESSINA torna all'ATALANTA senza che si sia fatto praticamente niente per trattenerlo (e per JURIĆ è un colpo tremendo: Sente che il suo lavoro di valorizzazione sul ragazzo andrà a premiare la società bergamasca e non sbaglia), cambiano casacca anche i 'promessi sposi' KUMBULLA, AMRABAT e RRAHMANI (peraltro già venduti a Gennaio per far cassa), BORINI emigra in Turchia in cerca di glorie europee che Via Olanda non gli può garantire e pure VERRE (per la verità senza troppe lacrime da parte dei tifosi) fa ritorno alla SAMP che non concede sconti per il fantasista.
In difesa arrivano CECCHERINI (troppo frettolosamente ostracizzato da Firenze) e MAGNANI (reduce da un lungo infortunio), a metacampo BARÁK (in cerca di rivincita), ILIĆ (dalla B olandese), TAMÈZE e VIEIRA ma soprattutto BENASSI (sul quale si punta molto per qualità e quantità) mentre FAVILLI (anche lui fermo da tempo causa infortunio) e il 32enne KALINIĆ vanno a rinforzare il reparto offensivo ma è chiaro che per JURIĆ sarà tutto da rifare: I patti col Pres di certo non erano questi ma SETTI perde comunque l'ennesima (ottima) occasione per stare zitto e, a fine mercato, parla di sacrifici importanti, della 'ciliegina' KALINIĆ e sembra caricare sulle spalle del tecnico spalatino tutte le responsabilità...
Ovviamente Ivan non ci stà e, furente, riporta tutto nella giusta ottica ribadendo che gli accordi con la proprietà erano diversi e che sul mercato si doveva fare un maggiore sforzo; il patròn gli da ragione in tutto ('Le intenzoni iniziali erano queste. Il momento particolare e molto difficile anche sotto il profilo economico per tutto il calcio italiano mi ha consigliato, in chiusura del calcio mercato, maggiore prudenza' ma nonostante questo l'imprenditore carpigiano si assegna ben 3 milioni di stipendio per la stagione 2019-20) : Il primo, duro, scambio di vedute è servito ed è solo l'inizio di Novembre!
Il lavoro del tecnico spalatino è comunque ancora una volta encomiabile e il VERONA costruisce la salvezza con un ottimo girone di andata fatto di prestazioni di spessore e alcune esaltanti vittorie (su tutte il 2 a 0 ottenuto a Bergamo, il 2 a 1 dell'Olimpico sulla LAZIO e il 3 a 1 sul NAPOLI al Binti) mentre nel ritorno i gialloblù calano vistosamente mentre crescono le voci che vogliono JURIĆ su un altra panchina per la prossima stagione nonostante il suo contratto scada nel 2023.
A tre partite dal termine il mister sbotta 'Qua a Verona abbiamo fatto un ottimo lavoro in due anni. Ci sono rimasto male che finora con la società non c’è stato nessun confronto per il futuro e nemmeno una… ‘carezza’ per il lavoro svolto che è stato eccezionale. Ritengo che questo sia irrispettoso e per me è indice di brutti segnali. Noi daremo sempre il massimo. Però ci vuole onestà fino in fondo. Voglio un discorso serio da parte della società': È l'inizio... Della fine del rapporto tra SETTI e JURIĆ e infatti poco dopo il presidente risponde al mister (ancora dalle colonne del quotidiano locale) che 'Quello che mi ha dato fastidio è che avremmo potuto parlarne insieme, privatamente, come già avvenuto in altre occasioni, non c’era bisogno di farlo a mezzo stampa'.
Alla fine i due si incontrano ma successivamente JURIĆ si dichiara ancora una volta deluso 'In sostanza' - dice - 'dovremo ripartire da zero' quasi naturale, a pochi giorni dall'ultima di campionato pareggiata al 'Diego Armando Maradona' di Napoli, il divorzio repentino del tecnico dal VERONA e la 'fuga' al TORINO quasi senza salutare.
Finale di campionato complicato per il patròn scaligero che prima in Lega non prende posizione come dovrebbe contro le grandi del calcio italiano (leggi JUVE-INTER-MILAN) e il loro balzano progetto Superleague 'tradendo' al contempo le squadre della fascia medio-piccola danneggiate, come del resto l'HELLAS VERONA, dalle decisioni delle suddette, poi viene anche indagato dalla procura di Bologna per 'Appropriazione indebita, autoriciclaggio e 'maquillage contabile': Avrebbe illecitamente sottratto fondi (6,5 milioni) alle casse della società calcistica e impiegato indebitamente quei fondi per ristrutturare un'altra società...
- Stagione 2019-2020: Il VERONA è promosso in Serie A per esclusivo merito di mister AGLIETTI eppure, con una mossa che rischia di inimicarsi per sempre la piazza scaligera (già in aperta polemica col primo dirigente), non rinnova il contratto del tecnico toscano ma affida la guida tecnica a Ivan JURIĆ allenatore di croato che, dopo aver portato il CROTONE in Serie B contro tutti i pronostici, non ha più saputo riproporsi e arriva anzi da esoneri in serie al GENOA.
L'All-In del patròn assomiglia tanto (troppo) a quello del 2017-18 quando l'annata, con una squadra improvvisata e piena di scommesse, fu un totale disastro ma, come spesso è accaduto, il presidente non ammette gli errori e ci mette pure il carico affermando che 'Grosso, nonostante i risultati siano stati deludenti, ha comunque portato a casa 49 dei 52 punti totali, mentre Aglietti è stato straordinario, l’uomo giusto al momento giusto. Il merito va diviso tra tutti e due' Apriti cielo! Perchè la sensazione che va per la maggiore è che semmai GROSSO ha frenato una squadra che è invece sbocciata con AGLIETTI... Partiamo male Pres! Molto male.
Ma anche a 'sto giro (per dirla alla RIGHI) l'ineffabile imprenditore carpigiano va dritto per la sua strada, arriva in ritiro con una Mustang personalizzata in gialloblù e ostenta ottimismo.
Dal mercato arriva la punta tanto attesa STĘPIŃSKI, gli svincolati VELOSO e LAZOVIĆ pupilli genoani del mister un difensore sconosciuto come RRAHMANI nemmeno titolare nella DINAMO ZAGABRIA ed un mediano marocchino di origini olandesi che fatica ad emergere al BRUGES in Belgio: Sarà un successo! Il calcio di JURIĆ è aggressivo e diretto, in difesa sboccia miracolosamente KUMBULLA e sulla trequarti il giovane atalantino PESSINA incanta, FARAONI fa la differenza anche in Serie A e l'HELLAS si conferma la sorpresa del campionato arrivando in zona Europa League prima dello stop di tutti i campionati mondiali a causa del maledetto Covid 19.
Alla ripresa molto è cambiato in una Serie A dove si giocano partite ogni tre giorni in un caldo asfissiante: In ogni caso la squadra scaligera si salva con largo anticipo e termina il campionato al nono posto con un risultato che è il migliore degli ultimi vent'anni!
- Stagione 2018-2019: Continuano le 'tribolazioni' del Pres alla guida dell'HELLAS dopo l'inopinata retrocessione dalla Serie A in un'annata che abbatte tutti i record più negativi della storia scaligera.
La piazza è in subbuglio dopo e la disastrosa annata appena passata e la protesta verso SETTI, che nel frattempo ha scelto la continuità con la gestione precedente con un diesse al primo incarico come D'AMICO (capo scout di FUSCO) e un allenatore di scarsa esperienza come GROSSO, inizia alla presentazione delle maglie dove un tifoso-sandwich solitario esprime il suo civile dissenso.
Si prosegue con l'esclusione dalla conferenza stampa di presentazione del nuovo tecnico del giornalista 'scomodo' Barana: Apriti cielo! Vengono coinvolte l'USSI e l'Ordine dei giornalisti del Veneto che biasimano il comportamento di Via Francia...
Il patròn scaligero deve difendersi anche lato MANTOVA e spiegare, in maniera convincente a dire il vero, come la società virgiliana non sia un satellite di quella scaligera; è poi il turno della diatriba sul Forte di Lugagnano che doveva diventare una sorta di cittadella dell'HELLAS e invece non è stato così e parte la polemica tra Via Francia e la precedente amministrazione comunale.
SETTI investe anche nella GARELLI suscitando l'ilarità del popolo scaligero che si esprime con goliardia attraverso i social, nel frattempo VOLPI l'ex amico e socio in affari del presidente vince entrambi i contenziosi contro Maurizio ma i legali spiegano che il club scaligero non rischia nulla da questa vicenda...
Il patròn ha purtroppo la brutta tendenza a parlarsi addosso, così alla cena di Natale riferendosi ai tifosi dice fra l'altro '...E' un momento particolare: ce l'hanno con me, ma io li lascio fare': La tribù scaligera risponde tappezzando Verona, Mantova e le relative province di adesivi con la faccia del presidente e sotto la scritta 'BUFFONE'! È guerra aperta.
La stagione non va come previsto e a metà Aprile, con la promozione diretta ormai andata e anche i playoff a rischio, SETTI rompe ancora il silenzio con pessimi risultati, segue una settimana dopo una lettera aperta in cui si parla di COERENZA nella scelta dell'allenatore, CONSAPEVOLEZZA DEL MOMENTO anche se le cose non vanno per il verso giusto e CHIAREZZA di idee per i futuro: Una comunicazione strampalata che non fa altro che esacerbare gli animi ma tuttavia una settimana più tardi, a seguito della sconfitta interna col BENEVENTO, il patròn esonera GROSSO mentre il diesse D'AMICO (mai ufficialmente presentato) rimane ben saldo al suo posto.
Al posto dell'ormai ex tecnico gialloblù arriva AGLIETTI che riacciuffa i playoff e in poche mosse riesce a ridare una fisionomia all'armata Brancaleone scaligera centrando un'incredibile promozione: Il diesse del MANTOVA RIGHI perde una buonissima occasione per stare zitto e il presidente si dissocia.
Si chiude l'annata con il mancato rinnovo ad Aglio, vissuto dalla piazza come l'ennesimo sgarbo, e una kafkiana intervista a 'La Gazzetta dello Sport' in cui SETTI ringrazia GROSSO che 'ha avuto il merito di dare alla squadra un calcio di livello altissimo': Roba da matti!
- Stagione 2017-2018: In un'annata in cui è successo un po' di tutto, dal clamoroso ripensamento di CASSANO al litigio con l'ex amico VOLPI (stranamente coinciso con una recessione economica anche da parte di Via Francia) finito sotto la lente di Procura Federale e Guardia di Finanza, culminata con una sacrosanta retrocessione, il presidente ha ribadito che i conti vengono prima del risultato sportivo ma la sensazione generale della piazza è che si sia provata una sorta di puntata alla roulette e sia andata male: Troppa la differenza con le altre squadre anche solo per poter competere fino alla fine.
Dopo aver fallito nell'acquisizione del MODENA, SETTI ha acquisito la quota di maggioranza del MANTOVA tra la diffidenza e la perplessità dei tifosi virgiliani, sentimento peraltro condiviso dalla piazza scaligera delusa e ferita da una stagione umiliante... - Stagione 2016-2017: Imbufalito dall'inaspettata retrocessione in Serie B il presidente può consolarsi con il più abbondante 'paracadute' mai concesso dalle società della Lega di A alle retrocesse (25 milioni nella prima prima stagione più altri 15 in caso di mancata promozione) ma, ben lungi dall'investire quei soldi, ricava il ricavabile dalle cessioni di GOLLINI, IONITA e WSZOŁEK, trattiene PAZZINI e RÔMULO e si affida mani e piedi al nuovo diesse FUSCO e a mister PECCHIA: Una scelta che pagherà (anche quando, dopo alcuni passaggi a vuoto della squadra, la posizione del tecnico non sembrava più così sicura) con il ritorno dei gialloblù nella massima serie senza il passaggio dai playoff...
- Stagione 2015-2016: La "rivoluzione" societaria del Presidente (meno potere allo staff e più presenza in società) sul campo non paga anche se BIGON fa risparmiare circa 10 milioni sulla gestione; il VERONA va malissimo in campionato e, dopo il fuoco di paglia all'esordio contro la ROMA, è quasi retrocesso già a Novembre! A Dicembre DELNERI sostituisce MANDORLINI, al mercato di Gennaio i rinforzi non sono all'altezza e la prima vittoria arriva a Febbraio... Praticamente inevitabile la retrocessione in cadetteria.
- Stagione 2014-2015: Stagione tribolata per l'HELLAS col presidente che forse imputa a SOGLIANO scelte non condivise (l'acquisto di SAVIOLA?)... A metà stagione è frattura tra la dirigenza e il diesse e dopo la salvezza SETTI annuncia di voler essere più presente in società e novità nella gestione per la prossima stagione che non convincono Sean, il direttore se ne va e al suo posto viene preso BIGON.
- Stagione 2013-2014: ...Dopo 11 anni il VERONA torna in Serie A e si fa onore sino alla fine!
- Stagione 2012-2013: Maurizio SETTI è il 32° Presidente dell'HELLAS VERONA F.C. e dopo 11 anni gli scaligeri tornano in Serie A!
Maurizio Setti
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Maurizio Setti (Carpi, 5 giugno 1963) è un imprenditore e dirigente sportivo italiano, attuale proprietario e presidente dell'Hellas Verona.
Biografia
Diplomato in ragioneria, è stato sposato e ha due figli, ora si accompagna con Patrizia Ricci. Possiede un aereo storico "Falchetto" ed è appassionato della Vespa di cui possiede un esemplare del 1951, esposto nell'atrio della sua azienda a Carpi.
Attività imprenditoriale
Gruppo Antress
Inizia a lavorare come fotografo e successivamente, prima del servizio militare, come magazziniere e autista in un'azienda di moda a Carpi per poi cominciare l'attività imprenditoriale a 22 anni, insieme ad amici, producendo maglieria per i grossisti. Per superare la crisi del settore "conto terzi", nel 1989 crea il Gruppo Antress e punta sul primo marchio proprio, E-Gò, assieme alla socia e stilista Sonia De Nisco, che viene proposto alle catene come Camaieux e Promod.
Per aumentare la marginalità, successivamente acquisisce il brand Manila Grace e lo sviluppa affidandolo alla stilista Alessia Santi, azionista al 20%. Negli anni attorno al 2010 le due aziende, grazie alla creazione sul mercato italiano di negozi mono-marca, alla distribuzione capillare in negozi multimarca e all'internazionalizzazione dei marchi, riscuotono molto successo. Nel 2011 le due aziende vengono fuse nell'unica società Antress Industry Spa che accentra il core business del gruppo. A giugno 2012 Setti ha la maggioranza relativa delle quote ed è l'amministratore unico della holding Moulin Rouge SpA, che controlla la Antress Industry SpA (fatturato di circa 55 milioni di Euro), di cui è Presidente del CdA.
E' amministratore unico della Tex-Spread Srl che fa parte dell'indotto di Antress e possiede la Sfinge Srl e la Murales Srl, due società immobiliari create ad hoc per gestire tutto quanto riguarda l'ambito retail. A fine 2014 il marchio E-gò (Eurofel) è stato trasformato in "SDN - Sonia de Nisco" con la conversione dei negozi E-gò in punti vendita Manila Grace e la creazione di una collezione chic destinata ad una clientela più agiata. Nel 2015 c'è il rilancio del marchio di maglieria Sinä ja??? e l'inserimento degli accessori nelle collezioni Manila Grace (grande successo riscuote la Felicia Bag). Nel 2016, con un finanziamento da un milione di euro garantito da SACE (partecipata al 100% dalla Cassa Depositi e Prestiti) in una iniziativa a sostegno dei piani di sviluppo internazionali, apre quattro boutique mono-brand e un outlet in Polonia, e due store a Berlino.
Nel luglio 2018 acquisisce la licenza del brand "KI6? Who are you" di abbigliamento donna per sviluppare la produzione e distribuzione a livello nazionale ed internazionale; nel successivo settembre, a seguito dell'uscita dalla società di Alessia Santi, assume Gaetano Navarra come direttore creativo di Manila Grace e, a fine anno,tramite Tenax capital, Antress industry emette un prestito obbligazionario da 4 milioni di euro, aumentabile fino a 7 milioni nel 2019, per finanziare gli investimenti in Italia e all'estero per lo sviluppo della società.
A fine maggio 2023, dopo un'importante perdita economica subita durante il periodo del covid e non risolta, la società Antress Industry controllata tramite la holding Moulin Rouge, sempre di proprietà di Setti, è stata ammessa dal tribunale di Modena al concordato preventivo in bianco, in modo da avere un periodo di tempo limitato e definito per cercare di fare una proposta ai creditori o cedere il marchio e salvare il posto ai 100 dipendenti. Il successivo 5 agosto il Gruppo Casillo, che gestisce già la linea "Manila Grace Girl", annuncia di subentrare nella gestione della linea donna salvando il marchio. Dopo la revoca del primo concordato perché l’offerta del Gruppo Casillo non era totalmente coerente ai parametri stabiliti dal Tribunale, il 16 gennaio 2024 lo stesso gruppo campano acquista, tramite l’asta pubblica, il marchio Antress Industry, che nel frattempo è passata da 93 a 35 dipendenti, per 700 mila euro, chiudendo definitivamente l'era Setti.
Garelli
A metà novembre 2018, insieme ad altri imprenditori riccionesi e alla ditta sammarinese Armony, intraprende il rilancio del marchio motociclistico Garelli: dapprima si tratta di un contratto d’affitto che in pochi anni dovrebbe sfociare nell'acquisto dell'azienda con diverse quote di partecipazione divise tra le varie figure.
Attività sportiva
Carpi e Bologna
Ha militato in gioventù nei dilettanti dell'Athletic Carpi ricoprendo il ruolo di centrocampista. È stato socio per tre anni dal 2008 al 2011 del Carpi F.C. con cui ha conquistato due promozioni e dal 2011 fino al 2012 è stato comproprietario e vicepresidente del Bologna (nell'"operazione salvataggio" della società felsinea).
Hellas Verona
Nella primavera del 2012, ha rilevato l'Hellas Verona dall'allora proprietario Giovanni Martinelli. Inizialmente entrato come socio di maggioranza con l'80% delle quote, nel marzo del 2013 acquista l'intero pacchetto azionario del club diventandone proprietario unico. Al termine della stagione la squadra conquista la promozione in serie A, che mancava da undici anni. Nel campionato successivo in massima serie gli scaligeri sono una delle sorprese del campionato e chiudono al decimo posto. La stagione successiva ottengono il 13º posto, mentre è completamente negativa la stagione 2015-16 chiusa con il 20º posto e retrocessione in cadetteria. Nella Nella stagione 2016-2017 la squadra si classifica al secondo posto e torna in Serie A dopo un solo anno di assenza. L'anno successivo dopo un'altra stagione negativa, conclusa con il penultimo posto e 25 punti, è retrocesso e contestato dalla tifoseria gialloblu. Anche stavolta centra subito la promozione riportando il team in Serie A dove, con Jurić come allenatore, disputa due stagioni positive seguite dal 9º posto nella Serie A 2021-2022 con Tudor, subentrato dopo tre giornate a Di Francesco, come allenatore.
Durante la sua presidenza militano nella squadra giocatori del calibro di Javier Saviola, Rafael Márquez, Luca Toni, Giampaolo Pazzini, Jorginho.
Mantova 1911
Il 27 giugno 2018 acquista per 623 mila euro (tramite la Fiduciaria Emiliana) le quote di maggioranza del Mantova, militante in Serie D, anche se non ricopre cariche dirigenziali nell'organigramma virgiliano. Nel 2020 conquista la promozione in Serie C e la salvezza nei due anni a seguire. Nel corso del 2022 cede la metà delle quote del Mantova all'amico Filippo Piccoli ed entra a far parte del CDA in qualità di Consigliere Delegato. Il 31 luglio 2023 cede le restanti quote allo stesso Piccoli, dimettendosi dal consiglio di amministrazione e uscendo del tutto dalla società virgiliana.
Controversie
Nel 2017 la Procura Generale della FIGC apre un'inchiesta, archiviata quasi subito, per fare luce sulla proprietà del Verona: ha destato sospetti un prestito di 10 milioni tra la HV7, la società attraverso cui Setti controlla il club scaligero, e la San Rocco Immobiliare di Gabriele Volpi, ex patron dello Spezia Calcio. Nel luglio 2014 il giocatore paraguayano Juan Iturbe viene acquistato per 15 milioni di euro dall'Hellas, dove era in prestito, e viene ceduto alla Roma solo due settimane più tardi per 22 milioni: lo stesso Volpi per mezzo di una offshore panamense, secondo L'Espresso, ha ricevuto il diritto a ottenere il 20% da una futura cessione del giocatore. Il 10 dicembre 2019 la Santa Benessere & Social presenta istanza di fallimento al Tribunale di Bologna nei confronti della HV7 di Setti che deve a Volpi in tutto circa 18 milioni di euro; il patron del Verona avrebbe trasferito le azioni del club dalla HV7 alla HV23, entrambe in liquidazione, e poi alla Star Ball Srl per evitare di pagare il debito. Il 3 febbraio 2021 la Corte di Appello annulla le sentenze del Tribunale di Bologna che aveva dichiarato il fallimento delle società H23 e HV7 in quanto l'H23 ha la capacità economica per pagare gli eventuali creditori e HV7 non debitrice della Santa Benessere & Social. Il 13 maggio 2021 viene indagato dalla procura di Bologna per appropriazione indebita e autoriciclaggio eseguita dalle casse della società calcistica per ristrutturare un’altra società per evitarne il fallimento. La Guardia di Finanza ha contestualmente eseguito il sequestro 6,5 milioni di euro, ritenuto l'importo sottratto. Secondo il GIP che ha firmato il sequestro preventivo, Setti “per acquistare e gestire la società Hellas Verona si è interamente fatto finanziare da società riconducibili a Volpi”. Il 13 aprile 2022 la Corte di cassazione ha annullato il sequestro preventivo dei 6,5 milioni di euro che il Tribunale del Riesame di Bologna aveva confermato e, il successivo 26 settembre, è prosciolto, assieme al Verona, anche dalla Procura FIGC dall'accusa di autoriciclaggio. Il 6 dicembre 2023, è indagato assieme all'Hellas Verona in un procedimento per falsa fatturazione di una società terza. Il 20 dicembre 2023, sempre per la querelle con Volpi, la GdF sequestra il 100% delle azioni dell'Hellas Verona ed è indagato per bancarotta. Il 18 marzo 2024, attraverso il sito dell'Hellas Verona, annuncia la definizione di tutte le controversie civili e penali con le società di Volpi.
FONTE: Wikipedia.org
RASSEGNA STAMPA + - =