IL DIRETTORE SPORTIVO SEAN SOGLIANO AL TERMINE DELLA STAGIONE dopo il rinnovo fino al 2026 'Il motivo principale di questa conferenza è il saluto a Marroccu, che non sarà più con noi. Siamo felici di aver ottenuto questo risultato, che in certi momenti della stagione era sembrato insperato. Le mie parole per Marroccu non sono di circostanza: abbiamo ottenuto questo risultato per merito di tutti, perché ci siamo aiutati l'uno con l'altro. Arrivando a stagione già iniziata avevo forse la testa più libera. Il punto sul futuro della panchina? Andranno fatte valutazioni ancor più nei particolari: Bocchetti e Zaffaroni hanno fatto un grande lavoro, sono contento di essere riuscito ad arrivare fino in fondo con loro. Ora vanno fatti dei ragionamenti insieme al presidente: oggi ho appuntamento con l'agente di Bocchetti, parleremo anche con Zaffaroni e poi prenderemo una decisione definitiva... Entro la fine della settimana vogliamo essere sicuri della scelta che faremo. Qui si lavora bene? Un direttore sportivo deve fare il direttore sportivo. Io mi ritengo un grande aziendalista, i rapporti diventano quasi familiari, e le mie scelte sono sempre state orientate verso questo aspetto. Non mi piace fare la figurina, voglio andare dove lavoro e dove il presidente mi dà responsabilità. Qui ho trovato la possibilità di vivere questi rapporti al cento percento. Il futuro di Tamèze e Hien? Entro la fine della settimana dobbiamo definire il futuro della guida tecnica della squadra. A Verona rimangono i giocatori che vogliono restare, trattenere chi vuole andarsene sarebbe un errore. Chi resta, deve lottare con il coltello tra i denti' (TuttoMercatoWeb.com).
CON LA MIRACOLOSA SALVEZZA DELL'HELLAS giunta dopo lo spareggio con lo SPEZIA, arriva anche il prolungamento di contratto per Sean SOGLIANO che porta così la scadenza da Giugno 2024 al Giugno 2026.
PICCOLA CHIOSA ALLA CONFERENZA DI SOGLIANO IN CHIUSURA DI CALCIOMERCATO: Al contrario di quando era partito anni fa, l'ho trovato insolitamente 'frenato' e più volte indeciso sul dire, non dire e come dirlo... E questo m'è dispiaciuto non poco in sé e per sé.
Sicuramente ha svicolato sulla questione che ILIĆ potesse effettivamente rimanere in prestito dall'OM (a prescindere da cosa ne pensasse il diesse scaligero in merito ad avere in rosa un giocatore già promesso ad un'altra squadra peraltro nemmeno dello stesso campionato come accaduto a suo tempo con RRAHMANI e AMRABAT) e sulla questione di BARÁK venduto a 2 + 6 ora invece dei 2 + 12 come sarebbe stato a Giugno (evidenziando che non era un obbligo ma un'opzione quando in realtà, come apparso all'epoca sul sito web scaligero, trattavasi di 'diritto di opzione e obbligo di acquisizione definitiva al verificarsi di determinate condizioni' legate alle presenze, ma il punto è: Davvero Antonín rischiava di non raggiungere le presenze per l'obbligo? Oppure è stato il VERONA che ha dovuto monetizzare il prima possibile per imperscrutabili motivi che nessuno mai ci spiegherà? Io credo alla seconda ma sicuramente la mia impressione sarà sbagliata e derivante dai pregiudizi che nutro verso l'attuale proprietà).
Inoltre non ha risposto sul vociferato scambio LASAGNA-SEMPER e sul senso che questa operazione avrebbe avuto (dato che al momento tutto serviva a questo VERONA tranne che un nuovo portiere).
Ovviamente, come spessissimo purtroppo accade in Italia, i giornalisti (o tali ritenuti) si guardano bene dal ricordare all'intervistato che non ha risposto a tutto e che, nell'eventualità, anche un no comment sarebbe stata una risposta; ma in fondo perché sottilizzare su cose che non sapremo mai veramente e fino in fondo?
Ci bastino i 'tozzi di verità' che ogni tanto cadono dal tavolo imbandito di menzogne del calcio italiano; in fondo noi consumatori di calcio mandiamo giù di tutto come lo spezzatino calcistico che obbligherà i gialloblù a giocare tutto il mese di Febbraio di Lunedì e, per 3 volte su 4, al Bentegodi alle 18.30 quando normalmente molti tifosi lavorano, il tutto nel silenzio più totale del club scaligero!
Sogliano: "Ora la squadra ha cuore, voglia di lottare e orgoglio"
17 NOVEMBRE 2022: SOGLIANO TORNA PER DAVVERO! Con un annuncio assolutamente clamoroso, approfittando della lunga pausa per il mondiale in Qatar, Via Olanda comincia a ristrutturare la squadra a partire dalla direzione sportiva riportandosi in casa uno che, da Luglio e per i successivi tre anni, aveva fortemente contribuito alla promozione e alla doppia salvezza in Serie A con 100 punti in due annate non solo scovando calciatori utili alla causa ma anche serrando le fila nei momenti più delicati.
Uomo dal forte temperamento Sean, capace di parlare direttamente coi tifosi (anche appena fuori dal campo di allenamento, de visu) attraverso la forza delle sue idee, delle sue convinzioni e della credibilità del suo lavoro... Insomma altra pasta d'uomo rispetto a MARROCCU che non è stato licenziato ma promosso (?!?) a Responsabile dell'Area Tecnica, qualunque cosa voglia dire e soprattutto qualunque cosa significhi in relazione al periglioso lavoro che attende SOGLIANO per risollevare la squadra scaligera e magari portarla a centrare l'impresa-salvezza per la quarta volta consecutiva partendo ahinoi da ultima in classifica e uno svantaggio rispetto alla terz'ultima di ben 8 lunghezze! Così Sean alla conferenza stampa di presentazione 'Sono orgoglioso che il Presidente, in un momento così delicato, mi abbia nuovamente dato fiducia. Vuol dire che c’è stima, perché qui c’è da fare un’impresa. Contratto? Fino al 2024'.
CLAMOROSO: TORNA SOGLIANO? A metà Maggio '19 alcuni rumors rivelavano un possibile ritorno di fiamma tra Via Francia e SOGLIANO nel ruolo di nuovo Direttore Sportivo dell'HELLAS 2019-20 ma da VENEZIA giungono altre voci: I lagunari avrebbero già contattato l'ex diesse scaligero fermo da un anno dopo il fallmento del BARI. Passa qualche giorno ancora e, stando all'indiscrezione di TGGialloblu.it, Sean è interpellato anche dal PADOVA e per il VERONA prende più forza la candidatura di PERINETTI attuale Direttore Sportivo del GENOA impegnato nella lotta per non retrocedere dalla Serie A.
IL PRESIDENTE SETTI ACCUSA L'EX DIESSE scaligero di aver messo in pericolo le finanze della società per aver portato troppi giocatori, a volte inutili, durante il suo operato a Verona e SOGLIANO risponde da par suo Ho speso troppo per giocatori inutili? Facciamo 4 conti presidente e poi avevamo già in mano BELOTTI, PAPU GOMEZ e BONAVENTURA...' La risposta del presidente SETTI? A stretto giro di web! 'Caro Sean ho sorriso davanti alla tua lettera che, sostanzialmente, è una conferma del fatto che sia stato giusto separarsi e che, forse, con l’esperienza di oggi, avrei interrotto prima un rapporto che impostato sul tuo modo di fare calcio, non sarebbe mai stato possibile sostenere da parte mia. Le tue ambizioni personali, il tuo alzare l’asticella senza tenere conto della parte economica di un club come il nostro, avrebbe portato ad un futuro inesistente. Ci siamo andati vicini ma ci siamo fermati in tempo...'
SOGLIANO ANNUNCIA L'ADDIO! Dopo una lunga tiritera in cui un po' tutti hanno parlato, anche il diesse dice la sua, ma spiazza tutti in poco più di 3 minuti sottolineando che il suo VERONA è una delle squadre che in campionato ha speso meno e che l'ultima gara da Direttore Sportivo scaligero sarà l'ultima contro la JUVENTUS... A bocca asciutta tutti coloro che si aspettavano risposte piccate e/o polemiche varie.
Brutto colpo per la società di Via Belgio che perde (più di) un DS, perde un uomo di campo, grande motivatore e uno dei pochi in grado anche solo di arrivare a pensare a gente come ITURBE, SAVIOLA o MARQUEZ per una piazza come quella gialloblù: Si chiude un ciclo?
FINE MAGGIO, SIAMO AI SALUTI? Dopo la conferenza stampa in cui il diesse è sembrato più o meno salutare Verona, appare sempre più probabile uno scambio 'alla pari' col NAPOLI con l'omologo BIGON che invece pare avvicinarsi sempre più all'HELLAS...
1000 VOCI, GOSSIP E SUSSURRI sul futuro di Sean fresco di premio come miglior disse della Serie A, a fine Maggio (e salvezza da tempo acquisita) il diesse rompe finalmente gli indugi e spinge il presidente SETTI a decidere in un modo o nell'altro sul suo futuro a Verona per cominciare finalmente a programmare la prossima stagione e chiudere prima di tutto i riscatti in corso...
PREMIO INTERNAZIONALE 'MAURIZIO MAESTRELLI' la giuria premia il direttore sportivo gialloblù; la cerimonia di consegna del premio è prevista per lunedì 18 maggio (ore 20) al Teatro Nestor di Frosinone...
...A FINE MARZO SEAN NON HA ANCORA RINNOVATO coi gialloblù e, com'è normale, si susseguono voci sul suo futuro: Al MILAN, che lo corteggia da tempo, non potrebbe lavorare in completa autonomia data l'ingombrante presenza dell'AD GALLIANI, così si immaginano altre ipotesi ma l'esperto di mercato Pedullà annuncia addirittura che SOGLIANO si sarebbe proposto a FIORENTINA e NAPOLI
MOMENTO NO DELL'HELLAS parla il diesse con la solita grinta ma stavolta non convince del tutto con la zona retrocessione a soli 4 punti ad inizio Dicembre e poco prima della partita al 'Binti' contro una SAMP in fortissima...
IL DIESSE SCALIGERO È APPETITO DAL MERCATO e dove ha fallito il MILAN nella passata stagione potrebbe riuscire qualche altra società nella prossima...
PAULINHO? CHE DELUSIONE... anche il diesse SOGLIANO ovviamente è deluso dalla vicenda legata al centravanti ex LIVORNO a lungo seguito e perso poi per un soffio 'ma per come la vedo io forse è meglio così' rivela Sean 'io voglio una squadra di gente convinta...'
Stagione 2013-2014: La 'Banda Sogliano' stupisce in Serie A!
Stagione 2012-2013: Sean SOGLIANO firma un biennale e diventa il nuovo direttore sportivo dell'HELLAS VERONA, sarà un matrimonio proficuo... [Commenta qui sotto o sulla pagina Facebook di BONDOLA/=\SMARSA, condividi a piè di pagina, contenuti liberamente riproducibili salvo l'obbligo di citare la fonte: BondolaSmarsa.BlogSpot.com]
Sean Sogliano
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Sean Luca Sogliano (Alessandria, 28 febbraio 1971) è un dirigente sportivo ed ex calciatore italiano, di ruolo difensore.
Carriera
Giocatore
Figlio di Riccardo, anch'egli dirigente sportivo, ha giocato in Serie A con Ancona, Torino e Perugia, vestendo inoltre le maglie di Varese, Lucchese, Ravenna e Napoli. Il 31 gennaio 2004 ritorna all'Ancona, dove termina la sua carriera.
Dirigente
Si ritirò dal calcio giocato nel 2004 per diventare il direttore generale/sportivo dell'appena rifondato Varese Calcio, che sotto la sua gestione risalì dal campionato dilettantistico regionale di Eccellenza fino alla Serie B, sfiorando anche la promozione in Serie A nei play-off della stagione 2010-2011.
L'8 giugno 2011 diventa il nuovo direttore sportivo del Palermo. Anche lui quindi, come il padre, è stato alle dipendenze di Maurizio Zamparini. Il 1º novembre seguente rassegna le sue dimissioni a causa di incomprensioni col Presidente.
Il 9 giugno 2012 diventa direttore sportivo dell'Hellas Verona e ottiene, alla prima stagione, la promozione in Serie A che mancava alla società scaligera da undici anni e, nelle due successive, la salvezza nella massima serie. Il 28 maggio 2015, a pochi giorni dalla scadenza del suo contratto, annuncia la fine del rapporto con la società scaligera.
Il 1º luglio seguente diventa direttore sportivo del neopromosso Carpi. Il 3 novembre dello stesso anno rescinde di comune accordo con la società il proprio contratto, visto il ritorno in panchina di Castori.
Nel dicembre 2015 diventa Direttore Sportivo del Genoa, e il club ligure si salva molto agevolmente nella Serie A 2015-2016.
Il 1º luglio 2016 passa al Bari, in Serie B; lo segue ancora il suo ex compagno di squadra ai tempi del Perugia, Fabio Gatti, come collaboratore tecnico. Conclude la sua esperienza a Bari nel giugno 2018, a seguito del fallimento della società.
Palmarès
Giocatore
- Competizioni nazionali
Campionato italiano Serie C2: 1 Varese: 1989-1990 (girone B)
FONTE: Wikipedia.org
RASSEGNA STAMPA + - =
STAGIONE 2022-23 + - =
SERIE A
Hellas, Sogliano: "Futuro panchina entro il weekend. Oggi incontro l'agente di Bocchetti"
22/06 ALLE 12:28
di LUCA CHIARINI
11.20 - Alla conferenza stampa d'addio di Francesco Marroccu, in programma tra un quarto d'ora nella sede dell'Hellas Verona, interverrà anche il direttore sportivo Sean Sogliano. Vi proponiamo di seguito, con una diretta scritta, tutte le sue dichiarazioni.
11.38 - Inizia la conferenza stampa.
Prende la parola Sogliano: "Il motivo principale di questa conferenza è il saluto a Marroccu, che non sarà più con noi. Siamo felici di aver ottenuto questo risultato, che in certi momenti della stagione era sembrato insperato. Le mie parole per Marroccu non sono di circostanza: abbiamo ottenuto questo risultato per merito di tutti, perché ci siamo aiutati l'uno con l'altro. Arrivando a stagione già iniziata avevo forse la testa più libera: ringrazio Francesco, gli auguro di trovare soddisfazione in altre avventure. Quando uno si comporta bene cammina sempre a testa alta".
Ci fa il punto sul futuro della panchina? Incontrerete Bocchetti?
"Noi facciamo fatica a staccare, gli unici che ci riescono sono i calciatori. Andranno fatte valutazioni ancor più nei particolari: Bocchetti e Zaffaroni hanno fatto un grande lavoro, sono contento di essere riuscito ad arrivare fino in fondo con loro. Ora vanno fatti dei ragionamenti insieme al presidente: oggi ho appuntamento con l'agente di Bocchetti, parleremo anche con Zaffaroni e poi prenderemo una decisione definitiva. Questa stagione ha tolto molto dal punto di vista nervoso. Ieri abbiamo trovato l'accordo per il rinnovo, che è stata una battaglia (ride, ndr). Entro la fine della settimana vogliamo essere sicuri della scelta che faremo".
Lei ha sempre detto che qui si lavora bene. Ci spiega meglio questo concetto?
"Un direttore sportivo deve fare il direttore sportivo. Io mi ritengo un grande aziendalista, i rapporti diventano quasi familiari, e le mie scelte sono sempre state orientate verso questo aspetto. Non mi piace fare la figurina, voglio andare dove lavoro e dove il presidente mi dà responsabilità. Qui ho trovato la possibilità di vivere questi rapporti al cento percento".
Ci fa il punto sul futuro di Tamèze e Hien?
"Entro la fine della settimana dobbiamo definire il futuro della guida tecnica della squadra. A Verona rimangono i giocatori che vogliono restare, trattenere chi vuole andarsene sarebbe un errore. Chi resta, deve lottare con il coltello tra i denti".
12.28 - Finisce la conferenza stampa
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
22 GIUGNO 2023
Le parole del Presidente Setti, del DS Sogliano e del Responsabile dell'Area Tecnica Marroccu al termine della stagione
Verona - Si è tenuta nella mattinata di oggi, giovedì 22 giugno, la conferenza stampa del Presidente Maurizio Setti, del Direttore Sportivo Sean Sogliano e del Responsabile dell'Area Tecnica Francesco Marroccu.
La conferenza, che si è aperta con il saluto al Club di Francesco Marroccu, ha visto il successivo intervento del Presidente Setti e del Direttore Sportivo Sogliano, che hanno toccato numerosi temi, tra i quali il bilancio della stagione che si è da poco conclusa con la conquista della salvezza, il futuro della Società, le ambizioni dell'Hellas Verona e le scelte tecniche inerenti alla Prima Squadra.
21 GIUGNO 2023
Sean Sogliano rinnova fino al 2026
Verona - Hellas Verona FC è lieto di comunicare il prolungamento del contratto del Direttore Sportivo Sean Sogliano, fino al 30 giugno 2026.
Hellas Verona FC si congratula con Sean Sogliano per il contributo fornito dal suo ritorno nel Club e gli augura un prosieguo di lavoro a capo dell’area sportiva ricco di soddisfazioni.
FONTE: HellasVerona.it
SERIE A
Hellas Verona, c'è l'accordo con Sogliano: rinnovo per altre due stagioni per il ds
18/06 ALLE 12:15
di ANDREA PIRAS
fonte Niccolò Ceccarini
© foto di Federico Gaetano
Sean Sogliano e il Verona ancora insieme a lungo. Dopo l’anticipazione di Tmw dei giorni scorsi sull’intesa tra le parti, il club gialloblù e il direttore sportivo hanno trovato l’accordo per un ulteriore prolungamento. Sogliano, che aveva il contratto in scadenza nel giugno 2024, ha raggiunto un’intesa con il presidente Setti per altre due stagioni, fino al 2026.
Un meritato riconoscimento per l’ottimo lavoro svolto da novembre scorso in poi quando è rientrato in società e culminato con lo spareggio salvezza vinto con lo Spezia.
SERIE A
Hellas Verona, Pecini è un'opzione se va via Sogliano (che piace al Genoa)
17/05 ALLE 13:25
di ANDREA LOSAPIO
Sarà un finale di stagione al cardiopalma per l'Hellas Verona di Maurizio Setti. La vittoria dello Spezia contro il Milan, inaspettata, ha riportato gli scaligeri sull'attenti dopo essere usciti dalla zona rossa per una settimana. Tutti sono in discussione, ma molto dipenderà da come terminerà l'annata: Sean Sogliano ha dimostrato di potere essere una buona scelta per la dirigenza, ma piace anche al Genoa neopromosso - e che prenderà un nuovo dirigente per il prossimo anno. In caso di addio del ds, un nome papabile è quello di Riccardo Pecini, ex Empoli e Sampdoria.
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
HELLAS VERONA di Gianluca Vighini, 16/03/2023 8:53
Il disperato (e romantico) tentativo di Sogliano che ci riconcilia con il calcio
Sean Sogliano
C'è un solo uomo che ci crede ancora: Sean Sogliano. Contro tutto e contro tutti. Contro la logica e contro la ragione. Sean non molla. E se non molla lui non molla neanche il Verona. Abbiamo un piede e mezzo in serie B, diciamoci la verità. La vittoria dello Spezia contro l'Inter è stata una specie di marcia funebre per l'Hellas. Siamo sempre a cinque punti, sette dalla Salernitana. E' il giusto raccolto di quanto seminato dalla società. Non tanto le cessioni, quanto il pressapochismo e il dilettantismo che hanno caratterizzato la stagione. Setti se lo merita, lo stiamo dicendo tutti. Non ce lo meritiamo noi, però, e non se lo merita Sogliano e questo gruppo di giocatori che da gennaio in poi stanno sputando sangue per riuscire a colmare quel gap accumulato.
Sogliano con quell'incidere da orso, quella parlata diretta, viva, onesta è da mettere sotto la protezione del WWF. Un animale in via d'estinzione, come i panda, come gli oranghi del Borneo. Comunque andrà questa stagione, anche nel peggiore dei modi, Sogliano è tornato a farci palpitare il cuore. Per come ha difeso Zaffaroni e Bocchetti, per aver fatto da scudo umano ai “suoi” ragazzi, per averci detto sempre la verità, ma senza farci perdere l'orgoglio e la voglia di crederci ancora. Nonostante tutto. Contro la razionalità e la scienza. Forza Sean, forza Hellas. A volte i miracoli accadono.
FONTE: TGGialloBlu.Telenuovo.it
15 MARZO 2023
Sogliano: "Restiamo uniti nelle difficoltà, e trasformiamo la scintilla in fuoco"
Verona - Le dichiarazioni del Direttore Sportivo gialloblù Sean Sogliano, rilasciate nella conferenza stampa di oggi, mercoledì 15 marzo.
Direttore ci racconta come state vivendo questo momento delicato per il Verona? "Certo, sinceramente credo che ogni tanto sia giusto spiegare i momenti e i periodi che si vivono, e oggi sono qui per questo. Comincio sottolineando la criticità della nostra situazione di partenza. Dalla ripresa del campionato sono passate undici partite, che per noi sono state undici ultime spiagge. Giustamente ho letto che la partita di domenica contro la Sampdoria sarà decisiva, ma credo che finora lo siano state tutte quelle che abbiamo giocato da gennaio in poi. Abbiamo speso molto, e penso che la squadra abbia dato tutto. Siamo consapevoli dei nostri limiti, delle difficoltà, ma questa è una squadra che ha dimostrato di aver ritrovato orgoglio, e grazie all'orgoglio ha guadagnato 14 punti, che non sono pochi, ma che non bastano ancora. Sicuramente è una situazione dura da accettare: la nostra sarebbe una media ottima per una squadra con l'obiettivo di salvarsi, ma in questa situazione purtroppo non bastano. È una realtà che a volte ci deprime, sia noi che i tifosi, ma è importante mantenere lucidità: questi ragazzi ce la stanno mettendo tutta, dobbiamo vivere nelle difficoltà e continuare ad affrontarle".
C'è qualche partita che considera un rimpianto? "Sinceramente sì. Noi abbiamo l'abitudine di riguardarle tutte, e sinceramente io le rivivo più volte nella testa. Penso che qualche punto l'abbiamo lasciato per strada, ma oggi non possiamo focalizzarci su questo: per le difficoltà che stiamo attraversando abbiamo bisogno di un ambiente che solo Verona sa dare. Qualche rammarico ce l'ho anche per partite che non abbiamo giocato noi. È vero che dobbiamo guardare solo a noi stessi, ma nella realtà non è semplice fare solo questo. Possiamo pensare solo a noi e andremo avanti facendo questo".
Pensa che la corsa sia da fare solo sullo Spezia o anche su altre squadre? "È un campionato particolare. L'inizio di stagione è stato negativo, e quest'anno diverse squadre, che come noi hanno l'obiettivo di salvarsi, hanno fatto molti punti nel girone d'andata. È difficile capire quello che può succedere ora: ogni settimana ci sono previsioni diverse. Mancano ancora 12 partite, un terzo del campionato, penso non sia facile oggi capire se qualche squadra può mollare o meno, ma in ogni caso siamo più legati ai punti che dobbiamo fare noi".
Quanto ci sta mettendo di personale? "Senza metterci del personale penso che non farei questo lavoro nel modo giusto. Sono consapevole di non poter piacere forse a tutti, ma questo è il mio modo di interpretare questo mestiere. Conosco la situazione di partenza che ho trovato qui quando sono arrivato, conosco i problemi che ci sono, ma anche in queste difficoltà l'unica cosa che non tollero è non avere dignità professionale e orgoglio. Tutti sbagliamo, ma senza dubbio tutti stiamo provando a fare qualcosa di difficile. Possiamo chiedere alla squadra di fare meglio, di dare il massimo in ogni gara, ma non di fare ciò che non è stato fatto prima".
Quella di domenica sarà una partita da giocare anche sui nervi, ma questa è una squadra che ha perso un po' di morale? "A livello nervoso abbiamo speso tanto nelle ultime undici partite. Siamo in difficoltà da questo punto di vista, ed è una pesantezza che ricade anche sul piano fisico. Abbiamo voglia di ritornare a essere una squadra che corre più degli altri, che è più cattiva degli altri e che sa anche giocare a calcio. Non è semplice, ribadisco che sappiamo di essere in difficoltà. Sembrava quasi una rimonta riuscita, quindi sul piano mentale non è stato semplice ritornare a meno cinque: a livello nervoso è stato un colpo accusato da tutti. In questo momento però dobbiamo avere la forza di ripartire".
Che partita sarà domenica? "Sarà una sfida molto difficile, in uno stadio dove il fattore campo esiste, ma sono sicuro che i nostri tifosi ci aiuteranno. Nella sosta poi avremo forse la possibilità di recuperare, ma in questi giorni non abbiamo tempo per farlo. Il mister dovrà scegliere l'undici più pronto possibile, giocatori che hanno voglia e energia mentale per affrontare un match così."
Cosa serve per avere 'fede' in questa rimonta? "Penso che dovremo essere in grado di dare tutto quello che abbiamo. Personalmente ho vissuto qui tre anni molto belli in passato, ma credo che nelle situazioni bisogna saperci stare anche quando le cose vanno male, bisogna sapere andare avanti anche senza i risultati. Credo che soprattutto nelle difficoltà emergano le persone che hanno quel qualcosa in più, che sanno stare nelle difficoltà, come dovremo saperci stare tutti. Dobbiamo dimostrare orgoglio: chi va in campo sa di indossare una maglia importante. Sono convinto che quando si va in mezzo alla gente bisogna sempre avere orgoglio, avere la consapevolezza di aver dato il massimo, sia quando si vince che quando si perde. Noi abbiamo bisogno del contatto con i tifosi, che a volte dimostrano di essere anche caratterialmente più forti di noi".
Quanto pesano i rientri di Djuric e di Verdi? "In questo momento non abbiamo un giocatore singolo che può fare la differenza, e abbiamo bisogno di tutti proprio per questo motivo, della voglia di tutti di dimostrare qualcosa. Con Verdi sono stato molto chiaro: doveva andare via perché in questi mesi passati al Verona lui si aspettava cose diverse, e probabilmente anche noi. Si aspettava di fare un campionato dove le sue qualità potessero emergere di più. Non ha inciso quando è entrato nelle ultime partite, ma se il mister ha deciso di farlo giocare titolare domenica è perché in settimana ha dimostrato tanto, si è conquistato quella maglia. Siamo contenti che abbia segnato domenica e che abbia dimostrato che sta bene: può darci una mano nelle prossime partite".
Cosa pensa di qualche fischio sentito domenica dello stadio? "Non mi dà fastidio, so che è un momento difficile e che chi viene allo stadio esprime a suo modo ciò che sente dentro. Conosco i nostri tifosi, so quanto ci tengono, so che hanno sempre avuto la forza di andare avanti nonostante i risultati. Sanno che in questo momento devono esserci. Se abbiamo una speranza è insieme a loro".
Il Presidente Setti come sta vivendo questo momento? "Siamo sempre in contatto. Penso che il Presidente in questo momento la viva più da tifoso che da Presidente. Dal punto di vista sentimentale ragiona come fosse un tifoso. Penso che il primo che non si aspettasse un'annata così sia lui, ma in questo momento bisogna restare lucidi. Il mio ruolo mi permette di restare più distaccato, e il mio pensiero è quello che in questo momento serva restare uniti nelle difficoltà".
C'è ancora la scintilla che si era scatenata all'inizio di questa rincorsa? "Sono convinto che quella scintilla ci abbia fatto fare 14 punti, che però sappiamo non bastare. Mancano ancora 12 partite e questa scintilla deve diventare qualcosa di più: deve diventare un fuoco e per far sì che lo diventi dovremo essere più cattivi".
Si aspettava qualcosa di più da Gaich? "Dei giocatori che sono arrivati a gennaio, quello che stava meglio in allenamento era lui ed eravamo contenti di quello che stava facendo vedere. In questo momento paradossalmente quello che sta faticando di più, invece, è proprio lui. Probabilmente gli altri hanno beneficiato più di lui degli allenamenti fisici che hanno fatto. Ha un fisico diverso, e in questo momento non ha ancora la condizione per giocare come noi abbiamo bisogno. Quella contro il Monza penso sia stata l'unica partita dove non ha fatto bene, nelle altre ha dato il suo contributo alla squadra. Resto convinto che possa fare meglio".
Il suo parere sui nuovi arrivati a gennaio? "Il mercato di gennaio è un mercato particolare: può capitare che un giocatore si inserisca subito, mentre altri no. Sinceramente a me piacerebbe riacquistare anche qualche giocatore della vecchia guardia. Abbiamo bisogno che tutti diano il 100%, mi auguro che ci riescano".
FONTE: HellasVerona.it
NEWS
Strigliata di Sogliano alla squadra dopo la sconfitta contro la Fiorentina, ma nessun processo
Il ds gialloblù ha strigliato la squadra dopo la sconfitta casalinga contro i viola
di Mattia Zupo Marzo 2, 2023 - 16:31
Secondo quanto riportato dal Corriere di Verona, dopo la gara persa 3-0 con la Fiorentina, già martedì Sean Sogliano ha parlato con i giocatori, dialogando con Zaffaroni e Bocchetti.
Il direttore sportivo del Verona ha caricato la squadra, mettendo in evidenza quel che non è andato sul piano dell’atteggiamento nella partita del Bentegodi. Nessun «processo», ma una strigliata con l’invito a gettarsi alle spalle un incontro in cui molte cose non hanno funzionato e a tirare fuori, una volta di più, le caratteristiche che hanno spinto i gialloblù a recuperare una situazione che non pareva dare margini di ripresa e che, al contrario, è riaperta.
FONTE: CalcioHellas.it
HELLAS VERONA di Redazione, 21/02/2023 12:21
Sogliano: Sentiamo l'affetto dei nostri tifosi, non molleremo fino alla fine. E lunedì...
Sean Sogliano, ds del Verona, è intervenuto lunedì sera a Supermercato dopo la sconfitta del Verona contro la Roma. “Sentiamo l’affetto dei nostri tifosi, la loro carica. Sarò romantico, sarò all’antica, ma per me queste cose hanno un grande valore. Abbiamo dei limiti, lo sappiamo, ma sicuramente non molleremo un centimetro e ce la giocheremo fino alla fine, orgogliosi di aver riaperto il campionato. Lunedì c’è un’altra partita importante per riprendere il cammino”.
FONTE: TGGialloBlu.Telenuovo.it
Sogliano “oscura” Marroccu: una risposta a tutti i ds con i soldi e senza idee
14.02.2023 | 18:45
Il Verona ha una chimica diversa e c’è una spiegazione. Da quando è tornato Sean Sogliano sono cambiate le cose, il mercato ha avuto una logica e un contenuto, archiviando e oscurando l’era Marroccu piena di errori, omissioni, scelte superficiali. Marroccu ha avuto la fortuna di lavorare in diversi club di spessore, ma non ha mai lasciato il segno. Anzi, l’ha lasciato al contrario. Sogliano era stato costretto a ripartire dalla Serie C, con tutto il rispetto per il Padova, e ora ha recuperato la visibilità che meritava.
Nel frattempo, il Padova (che con Sogliano era andato a un rigore dalla B) con Mirabelli sta precipitando. Sogliano ha saputo utilizzare il budget che aveva, mettendo in evidenza rapidità e idee chiare, una risposta a qualche suo collega che ha bisogno di tempo e di budget infinito. Vagnati ha lasciato il Torino senza l’attaccante che serviva, per prendere Ilic ha ceduto Lukic e poco importa che le decisioni non siano sue, un diesse deve sapersi imporre come vorrebbe Juric.
Quanto alla Salernitana c’è poco da dire: non esiste un gioco, ma improvvisazione. Quando ci sono gli spazi, si può ripartire. Quando bisogna fare la partita, un disastro. Il Verona ha dominato, a prescindere dall’occasione nel finale per Piatek, causata da un errore della difesa gialloblù. Nicola va ringraziato per il lavoro fatto e la salvezza miracolosa, ma insistere sarebbe stato un rischio troppo grande. Anzi, resta paradossale la storia del doppio esonero nel giro di un mese. Lui è il principale responsabile, più o meno come il suo grande “amico” Morgan De Sanctis, il direttore sportivo che ha avuto un budget infinito (contrariamente a Sogliano) con questi risultati. Spendere decine di milioni di euro per trovarsi con l’acqua alla gola è il colmo per un responsabile di mercato. Fossimo in Iervolino, una mezza dozzina di domande ce le saremmo fatte da almeno qualche mese. Adesso il secondo esonero in un mese, dopo aver fatto retromarcia la prima volta, perdendo tanto e troppo tempo all’interno di una situazione che andava gestita meglio (eufemismo).
Foto: Hellas Verona Instagram
FONTE: AlfredoPedulla.com
il blog di Francesco Barana
DEDICATO A QUELLI CHE SCREDITARONO SOGLIANO…
Senza categoria, 14 Febbraio 2023
Occorre uno sforzo di memoria. Sean Sogliano, l’uomo che sta risollevando il Verona, non solo nel 2015 fu silurato da direttore sportivo dopo una promozione e due brillanti salvezze consecutive, ma perfino screditato da una parte dell’ambiente che appoggiava la linea del direttore generale Gardini. Mi riferisco ad alcuni giornalisti ben introdotti ai vari aperitivi, a qualche tifoso eccellente, perfino a qualche big dello spogliatoio a fine carriera che a Sogliano doveva molto, ma condizionato da un procuratore forse non proprio al di sopra delle parti. Sappiamo poi come è andata: Gardini e il fidato Bigon se ne andarono con il Verona retrocesso, non prima però di aver firmato contratti faraonici e pluriennali a calciatori al crepuscolo. Ne pagò le conseguenze anche Mandorlini, che senza l’apporto quotidiano di Sogliano perse la bussola e fu esonerato. Solo la promozione di D’Amico e l’arrivo di Juric, nel 2019, tornarono a dare senso alla gestione economico-sportiva della società.
Perché gira che ti rigira si torna sempre lì: i risultati li ottieni se fai lavorare chi conosce il calcio e pensa al bene del club. Se deleghi chi con i procuratori ci lavora ma dei procuratori non è suddito (e che per non esserlo è finito perfino in serie C). Se ti fidi di chi ti ripulisce moralmente lo spogliatoio difendendo e legittimando fino in fondo il proprio allenatore (Mandorlini ieri, Bocchetti oggi), anche quando non ne condivide tutte le idee. Insomma la questione è semplice, anche se i soloni seguitano a raccontarcela complessa: non è necessario essere santi o puri, ma leali sì, avendo la visione del disegno complessivo. Doti umane e manageriali che possiedono quelli come Sogliano e D’Amico.
Non so se ci salveremo, ma Setti una piccola lezione dopo undici anni al Verona può averla imparata: risultati e plusvalenze dipendono da chi metti al timone della gestione sportiva. Con buona pace anche di quelli che, al tempo, additarono Sogliano. Gente, va detto, che fa tenerezza: leccano e inseguono puntualmente i mediocri, bravissimi nello sbagliare sempre cavallo…
FONTE: Blog.Telenuovo.it
HELLAS VERONA di Redazione, 14/02/2023 10:08
Sogliano e gli "occhi della tigre" nel tunnel del Bentegodi prima del match
Sogliano prima della partita
Aveva promesso che il Verona avrebbe lottato e sputato sangue fino alla fine. E la promessa è stata mantenuta. C’è un coinvolgimento emotivo altissimo di Sean Sogliano da quando ha ripreso la sua avventura veronese. Un cordone ombelicale che si era spezzato in maniera traumatica qualche anno fa con un clamoroso divorzio e che ora è stato rinsaldato. Sogliano ha rivitalizzato una squadra che pareva destinata mestamente alla serie B e la sua carica nello spogliatoio è evidente. Basta guardare le immagini del pre gara con la Salernitana. Sogliano con gli “occhi della tigre” che motiva tutti i suoi ragazzi prima della “battaglia” in campo. Si chiama anima o se volete passione. Quella di cui il Verona è tornato a nutrirsi. E si vede chiaramente dall’atteggiamento in campo.
FONTE: TGGialloBlu.Telenuovo.it
3 FEBBRAIO 2023
Sogliano: "Ora la squadra ha cuore, voglia di lottare e orgoglio"
Verona - Le dichiarazioni del Direttore Sportivo gialloblù Sean Sogliano, rilasciate nella conferenza stampa di fine mercato tenutasi oggi, venerdì 3 febbraio.
Da che punto di vista le sembra di aver migliorato questa squadra? "Sinceramente l'aspetto che più mi soddisfa è l'aver rivisto in quest'ultimo mese una squadra che ha rialzato la testa. A novembre, dopo dieci sconfitte consecutive, vedevo un gruppo molto deluso, che non si aspettava di dover vivere una situazione del genere. Ora la squadra ha ritrovato voglia di lottare e orgoglio, nonostante magari i limiti tecnici che può avere. I ragazzi danno sempre tutto sul campo, vogliono portare a casa punti da ogni partita. L'atteggiamento per noi è molto importante: stiamo conquistando punti soprattutto con la voglia in queste ultime partite, e non dobbiamo vergognarcene".
Quello di oggi è un Verona forse meno bello ma più concreto? "Noi abbiamo bisogno di correre tanto e più degli altri. Al di là dell'aspetto fisico, dell'allenamento, della mentalità, una cosa non ci può mancare: metterci il cuore. Portiamo a casa punti importanti se ci mettiamo il cuore, se ai giocatori brillano gli occhi, se sentono il calore dei tifosi e gli scatta la scintilla. Io lo percepisco e forse questo per me vale di più di un giocatore preso nel mercato. Tutto deve partire dal cuore, io la vivo così. Vedere un abbraccio tra Zaffaroni e Bocchetti per me significa partire da qualcosa, che qualcosa è scattato".
Zaffaroni ha svoltato la squadra: come giudica il suo operato? "Lo abbiamo scelto perché è una persona che capisce di calcio e soprattutto è molto leale. Doveva unire le sue idee a quelle di Bocchetti, un ragazzo che è passato in pochissimo tempo dalla panchina della Primavera a quella della Prima Squadra, soprattutto in un momento difficile. Trovo che siano due persone molto umili che si stanno integrando molto bene, ma tutti quanti in questo momento siamo molto uniti. Credo sia l'unica strada da percorrere. Sappiamo che abbiamo davanti partite molto difficili, a partire da quella di lunedì contro la Lazio, dove avremo bisogno di un 'Bentegodi' che ci sostenga".
Ci racconta la trattativa di Ilic con il Torino e la situazione Hien? "Al giorno d'oggi tutto il calcio italiano, in termini economici, ha sicuramente delle difficoltà, e in questa situazione non è semplice vendere e comprare giocatori. Ilic è stato venduto al Torino perché, come sapete bene, questo club ha come prima intenzione quella di mantenere in ordine il bilancio. Penso che sia stata una decisione corretta: in una squadra come la nostra le cessioni servono per poter investire di nuovo, per credere nel Settore Giovanile e per costruire una squadra che abbia la stima di tutti i tifosi. L'operazione Ilic è stata un'ottima operazione, anche se parliamo di un giocatore che era stato pagato molto dall'Hellas, e i margini di guadagno in questo caso non sono stati elevatissimi. Riguardo all'offerta del Marsiglia, c'è stata un po' di indecisione anche da parte del giocatore, e si sono allungati i tempi. Resto convinto comunque che un calciatore, nella maggior parte dei casi, quando viene ceduto, debba andare via. Inconsciamente o meno, quando si firma per un'altra squadra, il percorso in quella attuale finisce. Noi ora abbiamo assolutamente bisogno che i nostri giocatori si sentano partecipi del progetto e siano concentrati sul Verona. Per quanto riguarda invece Hien la sua situazione era diversa, perché sarebbe stata in più rispetto a quella di Ilic. Non è andata in porto, ma sinceramente non ne sono dispiaciuto. Isak ha ampi margini di miglioramento e penso rappresenti un investimento importante per il Verona".
Può raccontarci la trattativa per Abildgaard? "Volevamo inserire numericamente un altro centrocampista oltre a Duda. Avevamo anche altre ipotesi, che non si sono però concretizzate. Abildgaard ha delle caratteristiche diverse da tutti i nostri centrocampisti. Sono convinto inoltre che abbia anche il carattere per calarsi in questo tipo di realtà: è un ragazzo che lotta, sa mettere il piede e che sa giocare. Ha giocato in Danimarca, è stato capitano del Rubin Kazan, ha giocato in Scozia. Lo abbiamo preso a poche ore dalla fine del mercato, situazioni che spesso non si concretizzano in queste tempistiche. Stava per firmare con una squadra di Serie A danese, ma dopo essersi confrontato con noi ha scelto subito di venire qui, un fatto che ho apprezzato molto. A fine anno capiremo come comportarci con il suo tesseramento, perché il ragazzo arriva dalla Russia che sta vivendo una situazione particolare per via della guerra".
Braaf e Ngonge invece? "Sono ragazzi che devono ancora scrivere il loro futuro, ma hanno voglia di fare bene qui. Hanno qualità, vedremo se saranno capaci di dimostrarle fin da subito".
Qual è la situazione di Verdi? "Nel periodo di mercato ci sono tante situazioni che nascono e finiscono dopo pochi giorni o poche ore. Quello di Simone è un discorso che noi abbiamo affrontato con lui da tempo: è un ragazzo che al momento non ha ancora lasciato il segno, ma non per colpa sua. La sua uscita non si è concretizzata, il suo procuratore ha detto quello che si sentiva, ma posso dire che noi non abbiamo preclusioni per nessuno. Lui indossa la nostra maglia, chissà che questa non sia una sliding doors e non ci faccia fare qualche punto importante per il nostro percorso".
Il riscatto anticipato di Barak? "È stato fatto tutto da un punto di vista amministrativo. Al Verona andavano bene i termini proposti dalla Fiorentina, e la Fiorentina stessa ha dimostrato di voler riscattare subito il giocatore. È stato un vantaggio economico per loro, ma Barak non era Firenze con un obbligo di riscatto, ma con opzione, perciò penso ci abbiano guadagnato tutti in un modo o nell'altro".
Doig è rimasto: è stato blindato oppure non ci sono state offerte adeguate? "In questo momento credo sia giusto pensare più alle situazioni di mercato. Chi è rimasto, è rimasto per scelta. Il club ha scelto di tenere i giocatori che oggi sono a disposizione di mister Zaffaroni. Noi vogliamo giocarci fino in fondo le possibilità di raggiungere il nostro obiettivo".
Ci parla della trattativa per Duda? "È un giocatore che già conoscevo, che avevo notato nella mia prima esperienza da DS del Verona. Si è inserito subito, e infatti a Udine dopo un allenamento il mister lo ha fatto giocare. È un giocatore molto duttile, che può interpretare più ruoli a centrocampo".
E infine un commento su Gaich? "Preferisco non sbilanciarmi su di lui. L'ho visto in allenamento: mi hanno impressionato la sua grinta e la sua voglia. Spero faccia bene, ma soprattutto lo spero per lui. Nell'Under 20 Argentina era uno dei giocatori più chiacchierati, poi dopo la parentesi in Russia è finito un po' nell'anonimato. Ha voluto fortemente tornare in Italia, la sua volontà è stata decisiva".
FONTE: HellasVerona.it
HELLAS VERONA di Gianluca Vighini, 01/02/2023 9:07
VIGHINI. Premiata ditta "Sean Sogliano", specializzata in restauri low cost. Il voto al mercato
Sogliano
“Buongiorno, abbiamo bisogno di restaurare la nostra casa dove ne abbiamo combinate di tutti i colori. Abbiamo venduto malissimo tutto quello che c'era da vendere, abbiamo comprato tanto e a caso. Ci può dare una mano? Ah, dimenticavamo… Non abbiamo soldi, quindi deve riuscire a farci il lavoro ma incassando anche dei soldi…”. Più o meno questa la telefonata partita dal Verona qualche mese fa alla ditta “Sean Sogliano”, specializzata in restauri low cost. E questo puntualmente si è verificato in questo mercato. In cui il ds di ritorno a Verona ha dovuto mettere in campo tutta la sua creatività per sistemare una faccenda paradossale, frutto di errori madornali e con la squadra praticamente in serie B. Sogliano è arrivato a Castelnuovo, ha sistemato l'attrezzatura e come primo lavoro ha cercato di avere chiara la fotografia. Chi sono i giocatori su cui poter contare? Chi l'allenatore giusto? Chi quelli arrivati al capolinea? Cinquanta giorni della sosta mondiale sono stati spesi in questo modo.
Sean è partito da un primo concetto: diamo fiducia a Bocchetti che non è mai stato messo nelle condizioni di lavorare. Così al giovane tecnico ha dato supporto, forza e gli ha affiancato, per risolvere il problema del patentino, una brava persona come Zaffaroni. Sistemata la questione, è partito qualche “scrollone” alla squadra. Nell'ovattato mondo del post D'Amico, inflessibile gestore dello spogliatoio nelle scorse stagioni, si era sostituito il nulla. La nave procedeva per inerzia, silenziosa, senza sussulti. Dopo l'amichevole natalizia con il Bologna Sogliano ha fatto tremare qualche muro e verificata la reazione. Anche Bocchetti ha alzato, per la prima volta, la voce, forte dell'appoggio di Sogliano. Il Verona, per fortuna ha uno spogliatoio sano. Ci sono davvero dei bravi ragazzi che si sono uniti ancora di più. Altri invece hanno fatto chiaramente capire che non c'era più futuro. C'era bisogno di facce nuove, di energie diverse e così Sean, agendo praticamente a costo zero è andato a scandagliare qualche promessa piena di speranza.
Zeefuik, Braaf, Ngonge sono “idee” di mercato, progetti “creativi”, non sicuramente certezze. Ma il problema principale, il mandato di Setti, era di cedere un altro pezzo pregiato. Il disastroso mercato estivo in cui il Verona aveva ceduto tantissimo, ma incassato poco, imponeva un ulteriore sacrificio. Chi cedere, dunque, nel modo più indolore possibile dal punto di vista tecnico? La scelta era limitata a pochi giocatori: Doig, che aveva fatto bene nella prima parte, Lazovic e Ilic. Doig aveva richieste dal Bologna, ma si sarebbe venduto troppo male. Lazovic dal Monza, ma era un giocatore importante. La scelta è caduta così su Ilic, tra l'altro svagato e non più in sintonia. Qui è successo di tutto. Ilic e i suoi procuratori hanno prima rifiutato il Torino accettando le offerte dell'Olympique. Poi hanno fatto retromarcia. Ilic voleva solo il Torino. Infine l'ultimo giorno, quando il Verona aveva finalmente trovato l'accordo con i granata, Ilic ha di nuovo ha puntato i piedi, chiedendo la cessione all'Olympique Marsiglia. Questo per spiegarvi anche cosa ci sia dietro una trattativa e che difficoltà si trovano nel raccontarvi queste fasi che assomigliano più a una farsa teatrale.
Sistemata la questione e incassata la plusvalenza, Sogliano si è finalmente dedicato a rinforzare la squadra. Preventivamente aveva già allestito alcune operazioni bloccando i giocatori con lungimiranza. Sempre senza soldi, sempre a costo zero, dentro i rigidi paletti della società. Ecco così arrivare Ondrej Duda, dal Colonia, il vero colpo di mercato del Verona. Poi Adolfo Gaich, attaccante argentino di un metro e novanta, un marcantonio che potrebbe diventare un idolo al Bentegodi. Infine il problema principale. Quello del centrocampista che sostituisse Ilic. Sogliano aveva bloccato Harroui, olandese-marocchino del Sassuolo, ritenuto perfetto per il gioco di Bocchetti. Ma qui il Sassuolo ha eretto un muro e non ha ceduto il giocatore al Verona considerando i gialloblù diretti concorrenti alla salvezza. Sogliano ha così virato su un colpo clamoroso: Nalib Bentaleb, fortissimo algerino, in passato al Tottenham, attualmente all'Anger. Ma anche qui ha trovato la porta sbarrata. La terza strada portava a Oliver Abildgaard, danesone di oltre un metro e novanta, un gigante per il centrocampo di Bocchetti. Infine il restauro veniva completato dalle ultime cessioni che liberano altro “ossigeno” per il bilancio (quantomeno per gli ingaggi risparmiati). Si poteva fare meglio? Certamente sì, ma non in questa condizione. Con Setti ormai allo stremo dal punto di vista finanziario, incapace di reggere alla minima avversità, la ditta “Sean Sogliano”, ha davvero fatto il massimo, considerando che è riuscita anche a rivitalizzare e a dare speranza ad una squadra che pareva morta. Il voto è sicuramente superiore alla sufficienza, considerati gli stretti pertugi in cui si è agito. Un 6,5 sicuramente che servirà a continuare la lunga e durissima battaglia verso la salvezza.
HELLAS VERONA di Redazione, 16/01/2023 22:30
Sogliano a Telenuovo: Bocchetti e Zaffaroni si completano. Borini? Ecco cos’è successo
Sogliano
“La sosta è servita per ridare orgoglio alla squadra, siamo consapevoli che la sfida è dura, col Lecce dobbiamo fare una grandissima partita. Zaffaroni al fianco di Bocchetti? Scelta condivisa con Setti e Marroccu. Bocchetti è una persona che ha carattere ma è anche umile, ha voglia di crescere. Gli abbiamo affiancato un uomo leale, si completano”. Lo ha detto a Supermercato, su Telenuovo, Sean Sogliano.
Il direttore sportivo dell’Hellas ha continuato: “Mercato? Braaf e Zeefuik sono due ragazzi di buone speranze, ci servono giovani che abbiano entusiasmo. Borini? Sembrava un’operazione facile ma poi il Karagümrük ci ha ripensato, hanno alzato le pretese, quindi ora è tutto fermo ma il mercato non è ancora chiuso”.
“Mercato in uscita? Quando un giocatore vuole andare via, per me deve andare via. Chi rimarrà deve sudare la maglia fino a giugno” ha concluso Sogliano.
FONTE: TGGialloBlu.Telenuovo.it
Hellas Verona, Sogliano: “A Verona solo chi è pronto a dare il 100% per l'Hellas»
© foto di Federico De Luca
Prima di Inter-Verona il diesse gialloblù Sean Sogliano ha parlato così di mercato ai microfoni di Sky Sport: " A Verona rimane solo chi vuole indossare i colori gialloblù e si sente pronto a dare il 100% per l'Hellas Verona".
Sezione: News / Data: Dom 15 gennaio 2023 alle 00:15
Autore: Enrico Brigi / Twitter: @enrico_brigi
FONTE: TuttoHellasVerona.it
HELLAS VERONA di Redazione, 04/01/2023 15:15
Sogliano: Fagundez? È extracomunitario, non abbiamo posti. Borini? C’è un accordo ma…
Sean Sogliano
“Avevamo un accordo con Borini e col suo entourage, ma il Karagumruk sta facendo un po’ di resistenza diversamente da quanto si pensava. Fagundez? È extracomunitario e noi non abbiamo posti disponibili” lo ha detto a Dazn, il direttore sportivo Sean Sogliano.
FONTE: TGGialloBlu.Telenuovo.it
29 Novembre 2022 - 10:24 Hellas Live Lettura: 1 min.
Hellas Verona, il patto di Setti e Sogliano per la salvezza
La società gialloblù, nonostante i soli 5 punti conquistati in 15 giornate, crede fortemente nella permanenza in Serie A. Decisivo sarà il mese di gennaio, con l’apertura del mercato e le cinque partite in calendario (quattro per chiudere il girone d’andata, ndr) con gli scontri diretti che vedranno gli scaligeri protagonisti al Bentegodi contro Cremonese e Lecce. Con l’arrivo di Sogliano la politica è cambiata in casa veronese: il direttore sportivo non ha alcuna intenzione di privarsi dei pezzi pregiati. Come Doig, una delle poche note positive di questa prima parte di campionato. Basta prestiti con diritti/obbligo di riscatto, ma solo cash. E subito. Ogni uscita corrisponderà poi ad un’entrata e chi non vorrà lottare per la causa gialloblù, sarà messo alla porta e invitato a cambiare casacca.
FONTE: HellasLive.it
21 NOVEMBRE 2022
Setti: "Con Marroccu e Sogliano lavoreremo uniti per il bene dell'Hellas Verona"
Verona - Le principali dichiarazioni del nuovo Direttore Sportivo dell'Hellas Verona, Sean Sogliano, in occasione della sua presentazione ufficiale alla stampa nel pomeriggio di oggi, lunedì 21 novembre.
Alla conferenza stampa sono intervenuti sia il Presidente dell'Hellas Verona, Maurizio Setti, sia il neo Responsabile dell'Area Tecnica, Francesco Marroccu. "Come è noto, io e Sean Sogliano ci conosciamo da tempo: ci siamo sempre sentiti anche dopo la fine del suo contratto con l'Hellas e lo ritengo una delle persone con cui ho costruito il miglior rapporto umano in questi anni. La decisione che abbiamo preso tutti di comune accordo è stata quella di creare un gruppo di lavoro più ampio, scelta alla quale avevo già pensato anche in estate. Dal mio punto di vista, questo è il gradito ritorno di un uomo che stimo sia come persona sia come professionista, con dei valori compatibili ai miei e a quelli di Francesco Marroccu. Ad oggi la nostra necessità è quella di reagire alle difficoltà con i fatti, e credo che il carisma e il carattere di Sean serviranno. La situazione senza dubbio è difficile, ma la nostra volontà è quella di mantenere la categoria. Le decisioni sul budget per il mercato di gennaio e sull'allenatore verranno prese prossimamente, condivise con Sogliano e Marroccu. Se devo esprimere un giudizio sull'operato di Bocchetti in queste sue prime sei partite credo che Salvatore abbia avuto un po' sfortuna in alcuni episodi e abbia pagato alcune circostanze non favorevoli. Sono certo però che conosca a menadito la filosofia dell'Hellas Verona e che lavori ogni giorno con grande impegno".
Queste le dichiarazioni del Presidente del club gialloblù, che ha lasciato poi la parola a Francesco Marroccu: "Sono qui oggi per fare il mio in bocca al lupo a Sean Sogliano, nuovo Direttore Sportivo dell'Hellas Verona. Credo che questo nuovo ingresso servirà per ridare quell'impulso che questa squadra aveva perso nell'ultimo periodo. Negli ultimi mesi io e il Presidente Setti abbiamo condiviso alcuni momenti complessi che hanno consolidato il nostro legame: insieme abbiamo preso la decisione di contattare Sogliano e di coinvolgerlo in questo progetto. Lavoreremo in sintonia, io come Responsabile dell'Area Tecnica e lui come Direttore Sportivo, facendo sempre riferimento al Presidente, tutti e tre allineati sulla stessa lunghezza d'onda".
Direttore, quali sono le sue prime impressioni sul club che ritrova oggi dopo otto anni? "Sono senza dubbio emozionato di essere qui oggi, forse di più rispetto alla prima volta in cui arrivai a Verona. Quelli che ho vissuto in questo club sono stati tre anni molto belli, dei quali ho molti ricordi che mi porto dietro. Sono orgoglioso che il Presidente Setti mi abbia richiamato in questo momento complesso per il club, credo sia un attestato di stima nei miei confronti. Quella che dovremo costruire in questi mesi sarà un'impresa, ma essere stato scelto proprio per un compito del genere per me è motivo d'orgoglio. Dopo la fine del mio contratto con il Verona ho intrapreso delle scelte anche scomode come professionista andando sempre a lavorare dove si poteva aver bisogno di me. Il Presidente mi ha scelto perché mi conosce e sa come lavoro. Io in questo momento non vedo l’ora che la squadra torni per conoscere i ragazzi e per parlare con lo staff e con mister Bocchetti".
Che Presidente ha ritrovato? “In questi otto anni questa società è cresciuta tantissimo: quando sono arrivato non c'era nulla oltre la Prima Squadra, oggi intorno gravita una struttura organizzativa grande e complessa. Oggi l'Hellas Verona è una società consolidata e strutturata, dove si respira un’aria importante e con un Presidente che dopo dieci anni ha acquisito ancora più esperienza. Credo sappia fare il proprio lavoro lavoro meglio di prima, che l'esperienza accumulata in questi anni senza dubbio lo aiuti. Sono orgoglioso e felice che mi abbia riportato qui dopo così tanto tempo”.
Che idea si è fatto di questa squadra? “Ho seguito le ultime partite dell'Hellas e ho potuto vedere delle prestazioni valide di questa squadra, come contro Milan, Roma e Juventus. Quella che ho visto in campo è una squadra tutt'altro che morta. Credo che la principale differenza rispetto allo scorso anno sia nella fase offensiva: la scorsa stagione il Verona riusciva spesso a fare un gol in più degli avversari, aspetto che finora sta mancando. Negli altri reparti invece gli uomini sono pressoché gli stessi. In ogni caso attendo di valutare tutti i giocatori e di confrontarmi con loro nelle prossime settimane".
Come saranno divisi i compiti tra lei e Marroccu? “Io penso che al di là dei ruoli, la cosa più importante è che ognuno sia se stesso. Nella situazione in cui siamo penso che non possiamo concederci il lusso di pensare ognuno al proprio orticello: dobbiamo costruire un'impresa e per farlo è necessaria la collaborazione tra tutti, che sono sicuro non mancherà. Le decisioni che prenderò saranno sempre condivise con Marroccu e il Presidente".
Ha già in mente cosa fare sul mercato di gennaio? "Credo che la situazione che stiamo vivendo sia anomala: molti Direttori Sportivi in questo momento sono in Qatar per i Mondiali, è un periodo difficile per il mercato da questo punto di vista. La nostra decisione è quella di parlare con mister Bocchetti, con lo staff e con i giocatori, di confrontarci e capire cosa possiamo migliorare. Ho le mie idee su questa rosa: il Verona è una squadra corre e che quindi si allena duramente. A volte succede che alcuni giocatori non rendano allo stesso modo per due anni consecutivi, non sempre si ha la forza mentale di reggere certi ritmi. Dovremo provare alcune soluzione, ascoltare le sensazioni che ci darà il campo".
Qual è la sua valutazione di mister Bocchetti per il futuro del Verona? "Bocchetti conosce il calcio dei suoi predecessori - Tudor e Juric - e lo applica. Credo che alcuni siano già in grado di interpretarlo, mentre altri non ancora. Il mio pensiero è che questo tipo di calcio se fatto, va eseguito dando il 100%, magari essendo un po' più scaltri in alcune situazioni e dinamiche. In ogni caso, in questo momento non ho parlato e non parlerò con nessun altro mister finché non avremo preso una decisione definitiva. Mancano 23 partite e dobbiamo pensare sfida dopo sfida: il nostro focus deve essere la partita di Torino, alla quale mancano 40 giorni. Non penso che ci siano partite specifiche che decretino la salvezza o la retrocessione: i punti a disposizione sono tanti, iniziamo a portarne a casa un po' e poi vedremo cosa accadrà".
Il suo ritorno è stato apprezzato dai tifosi: loro rappresentano una motivazione in più? “Il loro affetto senza dubbio mi dà molta gioia, ho sempre avuto un forte rapporto con la tifoseria. Non sono un grande comunicatore perché non amo parlare troppo, ma mi piace vedere i tifosi orgogliosi. Il pubblico conosce il momento di difficoltà che stiamo attraversando e sa cosa può fare per aiutarci. La squadra ha bisogno di loro, del dodicesimo uomo in campo".
FONTE: HellasVerona.it
HELLAS VERONA di Francesco Barana, 20/11/2022 7:00
Ecco perché Setti ha scelto Sogliano
Setti e Sogliano
Carta della disperazione, o del rilancio? Il ritorno di Sean Sogliano è forse un po’ tutte e due agli occhi di Maurizio Setti, che aveva (ingiustificatamente) silurato il suo ds nel 2015 dopo tre anni di ottimi risultati sportivi ed economici (leggi plusvalenze), per continuare la storia di amorosi sensi con l’allora direttore generale Gardini. Il quale, mentre accusava Sean di spendere troppo, firmava un quinquennale milionario a un Pazzini con il ginocchio disastrato. Altri tempi.
I tempi di oggi invece accertano che Setti è seriamente preoccupato, altrimenti non avrebbe richiamato uno spirito libero come Sean, lui presidente che – come molti altri – ama avere (legittimamente) il controllo di tutto. Ma Setti è uomo pragmatico e sa che retrocedere significherebbe compiere il primo dei due passi per perdere il Verona e tutto il business che ne deriva. Il secondo passo sarebbe non risalire immediatamente, ca va sans dire, cosa peraltro possibilissima (vedi Parma, che ha ben altri capitali). Diciamocelo: non sempre ti va ricca come l’anno di Pecchia (2016-17), non sempre trovi il Palermo che fallisce, il Cittadella che ti fa l’harakiri e Aglietti il miracolo sulle macerie di Grosso (2018-19). Insomma, Setti è uomo (molto) fortunato (anche quest’anno: scelte disastrose, squadra smobilitata, ma sosta del mondiale provvidenziale), ma è lui il primo a sapere che la fortuna è meglio non sollecitarla troppo che poi magari ti si rivolta contro.
In sostanza Setti, impaurito e sotto-pressione, si trova nella condizione di tornare a fare puramente calcio, ridimensionando la politica dei procuratori e del calciomercato “telecomandato” dall’alto. Da qui la scelta di tornare a lavorare con un uomo di calcio e non di politica, finanza o relazioni.
Basterà? Non lo so, salvarsi resta molto complicato, ma il tempo c’è. Servirà mettere mano alla squadra (cambiare almeno 4 titolari) e forse anche alla conduzione tecnica. Servirà innanzitutto saper vendere chi non serve, per poter comprare i giocatori funzionali alla causa.
Il Sogliano II non è così sorprendente neanche sul piano…emotivo. Lui e Setti si erano lasciati malissimo e fino al 2018 i rapporti (anche pubblici) erano al vetriolo. Poi il graduale riavvicinamento, non a caso già due volte Sean è stato vicino al Verona: nella primavera 2019, prima che arrivasse Aglietti e agguantassimo i play off, e la scorsa estate dopo l’addio di Tony D’Amico.
Il suo ritorno intanto ha già ha avuto un effetto: ha rincuorato e (ri)motivato la tifoseria, molto legata al ds, il quale a sua volta ama Verona (ma in pubblico, per evitare ruffianerie, non lo sentirete mai pronunciare dichiarazioni roboanti al riguardo) e che a Verona torna ad avere una compiutezza sentimental-professionale che in questi anni, altrove, forse aveva smarrito. La mia impressione, infatti, è che Sogliano abbia lavorato in altri club senza mai davvero dimenticare l’Hellas e, anzi, appesantito dal rimpianto di un cammino che lui ha vissuto come interrotto sul più bello. Adesso si chiude un cerchio. E, chissà, forse se ne riapre un altro…
HELLAS VERONA di Gianluca Vighini, 20/11/2022 6:00
Vighini: Sogliano e Ficcadenti, due grandi innamorati del Verona uniti per un’impresa impossibile
Sean Sogliano al microfono di Telenuovo
Sean Sogliano al microfono di Telenuovo
Ogni volta che ho sentito Sean Sogliano in questi anni la cosa che più mi colpiva era la sua nostalgia per Verona. Come se si fosse spezzato un amore così grande e il dolore conseguente lo avesse profondamente penalizzato come uomo e come professionista.
Sean è tipo sentimentale e romantico. Un orso vecchio stampo che non si è mai fatto una ragione del perché avesse dovuto lasciare l’Hellas.
Di Verona ama tutto ma in primis i suoi tifosi. Quella passione che la gente dell’Hellas sa trasmettere alla squadra per Sogliano è un’irrinunciabile “benzina” che gli è mancata dove ha lavorato successivamente.
Ma non è la sola cosa: potrà sembrare strano ma gli è mancato anche Setti. Le frizioni, gli scontri durissimi sono stati limati e ammorbiditi dal passare del tempo e dei bei ricordi. Sean a Verona lavoró bene, in autonomia ma all’interno di un team che funzionó fino a quando qualcuno decise di sabotarlo.
Ora si può dire: Sogliano era in procinto di tornare dopo la debacle del Verona di Grosso, poco prima dell’arrivo di Aglietti e della gara spartiacque col Foggia. Anche allora un Setti alla disperazione si era rivolto al suo ex ds per riprendere il filo del discorso che si era tranciato di netto il 28 maggio 2015. Poi il Verona vinse quella gara e Setti non si fece più sentire.
Anche dopo l’addio di D’Amico ci fu un contatto. Ma anche in questo caso non se ne fece nulla. Non mi ha stupito rivederlo tornare e non credo alla minestra riscaldata. Perché il ciclo di Sean a Verona non era finito ma si era solo interrotto. È una storia aperta e ora c’è la possibilità di chiudere il cerchio costruendo un’impresa che ad ora pare impossibile: raggiungere la salvezza nell’anno in cui errori clamorosi e sfortuna si sono coniugati fino a ridurre una squadra quasi perfetta a una massa informe e senza più un futuro.
Sean dovrà rivoluzionare profondamente un gruppo che va ringraziato in eterno per ciò che ha dato ma che purtroppo ha dimostrato di non avere più nulla da dare. Ma dovrà al contempo cercare un allenatore che sia in grado di accompagnare il gruppo in questa trasformazione. E qui siamo giunti al problema principale, quello che purtroppo ha sempre penalizzato Sogliano negli ultimi anni.
Sean non ha mai indovinato la scelta del tecnico da quando è andato via da qui. È passato da vecchi amici come Sannino a Carpi, poi a Stellone, Colantuono, Grosso a Bari; prese Sullo a Padova e poi cercò di ricostruire l’accoppiata con Mandorlini senza la spinta di Verona in una piazza dura da scaldare. Errori che gli hanno impedito di vincere nonostante un lavoro sontuoso al mercato.
Non c’è dubbio che l’idea di un ritorno al Verona di un gladiatore come Massimo Ficcadenti sia geniale e che Sean in questo caso farebbe una scelta perfetta. Siamo al cospetto di un allenatore che ha lasciato a Verona il cuore, un altro con una storia “aperta”, costretto a lasciare l’Hellas dopo aver attivamente bloccato la “porcata” della fusione. Ficcadenti è diventato nel frattempo uno dei tecnici più stimati del Giappone dove ha vissuto nove anni, fino ad assorbire la cultura di un paese straordinario e dove il calcio ha raggiunto livelli altissimi, sconosciuti a noi europei. In questo momento Ficcadenti è in lizza per diventare ct della nazionale dopo i mondiali. Un posto prestigioso che potrebbe scaraventarlo in una dimensione diversa. Ma la “sirena” Verona è capace di cambiare anche questa incredibile prospettiva professionale che gli si sta presentando davanti.
Essendo sia Sogliano sia Ficcadenti due uomini di calcio, entrambi con l’onestà intellettuale a guidare la loro vita e i loro comportamenti, due caratteri forti e certo intransigenti, ma entrambi legatissimi all’Hellas pur in modi e tempi differenti, non ho nessuna difficoltà a credere che questa strana “accoppiata” possa essere quella giusta per salvare il nostro amato club gialloblù. E a quel punto potremmo persino dire che Setti non ha solo una sfacciatissima fortuna ma anche la capacità imprenditoriale di affidarsi ai collaboratori giusti. Quando vuole.
FONTE: TGGialloBlu.Telenuovo.it
Tuttosport - Hellas, pieni poteri a Sogliano per il mercato
© foto di Federico Gaetano
Sean Sogliano torna in sella al Verona. Dopo essersi lasciato non proprio nel migliore dei modi con il presidente Setti, Sogliano torna all'Hellas con il chiaro obiettivo di risollevare il Verona. Per farlo sarà necessario operare in modo efficace sul mercato e, come riporta l'edizione odierna di TuttoSport, Sogliano ha ricevuto pieno potere da Setti per quelle che saranno i colpi che il Verona metterà a segno durante la prossima finestra di trattative.
Sezione: Rassegna / Data: Sab 19 novembre 2022 alle 12:00 / Fonte: Tuttosport
Autore: Stefano Bentivogli / Twitter: @sbentivogli10
FONTE: TuttoHellasVerona.it
NEWS
Sogliano è tornato. Da solo, però, può fare poco…
Il nuovo direttore sportivo chiamato a piazzare dei colpi importanti, ma servirà che Setti “collabori” e gli fornisca un budget adeguato
di Tommaso Badia Novembre 18, 2022 - 12:35
Difficilmente qualcuno se lo sarebbe aspettato, ma da ieri sera la notizia è ufficiale: Sean Sogliano è (nuovamente) il direttore sportivo dell’Hellas.
Figura di grande carattere, a volte “ingombrante”, il d.s. piemontese salutò l’Hellas dopo tre anni in cui trovò la promozione in Serie A e acquistò elementi di spicco come Toni, Iturbe e Romulo, venendo tuttavia “accusato” da Setti di essere un po’ troppo “spendaccione” a causa di alcuni buchi nell’acqua profumatamente pagati ma rimasti oggetti misteriosi.
Il ritorno di Sogliano sembra essere stato abbastanza gradito alla piazza, memore dei tanti colpi di spicco, ma è chiaro che senza liquidità non potrà fare granché. Difficile comunque immaginare che uno come il buon Sean si sia fatto convincere senza adeguate garanzie sul budget e sul proprio spazio di manovra (a proposito: che ruolo avrà Marroccu, nuovo responsabile dell’area tecnica?).
Il presidente, resosi conto degli errori estivi, si prepara dunque ad allargare i lacci della borsa? I tifosi, ovviamente, se lo augurano.
FONTE: CalcioHellas.it
HELLAS VERONA di L.VAL., 18/11/2022 11:40
Confermare o non confermare Bocchetti? La prima delicata scelta di Sean Sogliano
Un fulmine a ciel sereno: Sean Sogliano inaspettatamente è tornato a ricoprire il ruolo di Ds del Verona dopo il turbolento addio del 2015.
Ma prima delle mosse di calciomercato e del ritorno alla preparazione, sabato 26 novembre, si dovrà sciogliere il nodo più importante: chi ci sarà alla guida della squadra? La panchina gialloblù ora in mano a Bocchetti, dopo 6 sconfitte consecutive, è da giorni che traballa.
Setti, dopo alcune riflessioni, ha risolto la prima questione: quella dirigenziale, affiancando Sogliano a Marroccu (ancora da capire con quali gerarchie…). Ora bisogna risolvere il secondo nodo e il parere del nuovo Ds sarà fondamentale: Sogliano parlerà con Bocchetti e solamente dopo arriverà una decisione ufficiale condivisa con tutta la dirigenza e la presidenza.
Una scelta fondamentale per la continuazione della stagione: Bocchetti o un potenziale nuovo allenatore (sempre in voga i nomi degli esperti Andreazzoli e Ballardini) dovrà gestire tutta la preparazione da fine novembre ad inizio gennaio, in pratica una nuova preparazione estiva prima della sfida contro il Torino di Juric.
Setti al momento ha a libro paga tre allenatori: Di Francesco, Cioffi e Bocchetti. Una situazione che porterebbe al rialzo le quotazioni per una riconferma dell’ex tecnico della Primavera Hellas che ha un contratto da poco rinnovato fino al 2027 (nonostante i risultati negativi). Da escludere un ritorno di Cioffi o Di Francesco anche se con questo Setti, in versione autunno 2022 (con l’inaspettata decisione di richiamare Sogliano e tenere comunque Marroccu), potrebbero esserci ancora delle sorprese…
HELLAS VERONA di L. VAL., 18/11/2022 10:50
Sogliano e Marroccu, una poltrona per due: chi avrà l'ultima parola sul mercato?
Terremoto in casa gialloblù: torna, dopo 7 anni, Sean Sogliano nel ruolo di Direttore Sportivo. Ma resta anche Marroccu che assume la carica di “Responsabile Area Tecnica del Club”.
Una formula che può dire tutto e può dire niente: ad Udine Marino è il responsabile dell’area tecnica e comanda lui nella società friulana.
Quali saranno quindi le nuove gerarchie in casa Hellas? Chi avrà l’ultima parola sul mercato? Difficilmente Sogliano ha accettato di tornare a Verona per ricoprire il ruolo di comprimario.
Per Marroccu si tratta di un ridimensionamento o la decisione di Setti è stata paradossalmente una “promozione”, con il rinforzo di un Ds molto abile soprattutto nel mercato sudamericano? Una situazione che dovrà essere chiarita subito pubblicamente quando lunedì ci sarà la conferenza stampa di presentazione di Sogliano.
FONTE: TGGialloBlu.Telenuovo.it
18 Novembre 2022 - 10:34 Hellas Live Lettura: 1 min.
C’eravamo tanto amati
Un rapporto di amore e odio quello tra il presidente Maurizio Setti ed il direttore sportivo Sean Sogliano. Ha sorpreso tutti la decisione del numero uno del club gialloblù di richiamare uno degli artefici del ritorno in Serie A dell’Hellas Verona con Andrea Mandorlini in panchina, annate poi che sono entrate di diritto nella storia della società scaligera grazie alla vagonata di reti di Luca Toni. I due però non si erano certo separati nel migliore dei modi tra lettere e comunicati al veleno. Ma quello oramai fa parte del passato. Sogliano da ieri torna a dirigere il mercato del Verona, una figura di grande personalità che avrà anche il compito di risanare uno spogliatoio abbattuto e frastornato dopo le dieci sconfitte consecutive. Con Bocchetti che salvo colpi di scena resterà alla guida tecnica. L’impresa salvezza passerà quindi anche dalle scelte di mercato a gennaio, col ruolo dell’ex ds Marroccu che è stato invece ridimensionato ad Area Tecnica. Servirà una impresa per confermare il quinto anno consecutivo l’Hellas Verona nella massima serie italiana e spetterà quindi a Sogliano rivoluzionare una squadra che ha dimostrato, nelle prime quindici giornate, lacune sotto il punto di vista tecnico, fisico e mentale.
Come giudicate la scelta del presidente Setti di richiamare Sogliano? I Vostri commenti su sito, app e pagina Facebook di Hellas Live.
FONTE: HellasLive.it
17 NOVEMBRE 2022
Francesco Marroccu Responsabile Area Tecnica e Sean Sogliano Direttore Sportivo
Verona - Hellas Verona FC è lieto di annunciare, a decorrere da oggi, il ritorno di Sean Sogliano all’interno dell’organigramma della società, in qualità di Direttore Sportivo.
Contestualmente, Francesco Marroccu assume la carica di Responsabile Area Tecnica del Club.
Sean Sogliano, classe 1971 e nativo di Alessandria, al termine della carriera di calciatore intraprende la carriera di dirigente e si lega all’Hellas Verona del Presidente Setti dal 2012 al 2015, ricoprendo la carica di Direttore Sportivo e ottenendo una promozione in Serie A e due salvezze consecutive nella massima serie.
Il Club rivolge a Francesco Marroccu e Sean Sogliano i migliori auguri di buon lavoro, a capo dell’area sportiva del Club gialloblù.
FONTE: HellasVerona.it
STAGIONE 2021-22 + - =
Comunicato Ufficiale
La società Calcio Padova comunica che a far data da oggi termina la collaborazione con il direttore sportivo Sean Sogliano ed il suo assistente Fabio Gatti. A Sean Sogliano e Fabio Gatti vanno la riconoscenza e stima della Società per quanto fatto in questi anni e i migliori auguri per il prosieguo della propria carriera.
Contestualmente, il Calcio Padova comunica che il ruolo di responsabile dell’area tecnica e di direttore sportivo del Calcio Padova viene assunto da Massimiliano Mirabelli. La Società biancoscudata ha siglato con il dirigente un accordo fino al 30 giugno 2024.
FONTE: PadovaCalcio.it
Storie di diesse. Sogliano dai fasti di Verona alla caduta in C. Ma…
By Damiano Conati - 1 Ottobre 2021
Sean Sogliano è uno dei direttori sportivi più amati nella recente storia del Verona. Campioni come Cacia in B, oppure Toni in A sono opera sua, come le scoperte e plusvalenze Iturbe, Romulo, Sala, Gollini, Valoti e Ionita. E a fianco a grandi vecchi come Rafa Marquez, Saviola, Donati e Donadel, anche flop clamorosi come Gonzalez, Cirigliano, Luna o i tantissimi sconosciuti che ogni tanto arrivavano a Verona. Sogliano ogni anno faceva campagne acquisti esagerate nei numeri, ha azzeccato tante operazioni ma alcune le ha anche clamorosamente sbagliate, mentre nelle cessioni non è mai stato brillante. Donsah e Jorginho sono l’esempio di come avrebbe potuto fare decisamente meglio (circa 12 milioni per entrambi), quando recentemente il suo collega D’Amico per Amrabat e Kumbulla ha fatto arrivare a Verona circa 50 milioni di euro.
A causa di ciò, Sean Sogliano non ha ottenuto il rinnovo di contratto con l’Hellas e a seguire non ha più trovato una dimensione di una certa importanza. A Carpi in A è durato 4 mesi, al Genoa 6 mesi, al Bari in B due anni senza grandi sussulti e ora ha iniziato la terza stagione al Padova in C dove per due anni ha fallito la promozione in cadetteria.
Ora la sua carriera calante potrebbe vedere una nuova svolta. Sembra che i nuovi americani proprietari del Genoa vogliano proprio Sean per il rilancio dei liguri. Tanto che a Padova stanno già parlando di nuovi diesse. Tutto dipenderà dalla permanenza o meno di Preziosi al Genoa: l’ormai ex presidente e Sogliano hanno rotto ogni rapporto e quindi la loro coabitazione in rossoblù sarebbe alquanto faticosa. Ma forse uno come Sogliano meriterebbe davvero una nuova chance nel calcio che conta.
Damiano Conati
FONTE: HellasNews.it
STAGIONE 2020-21 + - =
SERIE A
Sogliano: "Zaccagni ha la mentalità per il grande salto. Bravo Hellas con Lovato"
9/12 ALLE 18:35
di DIMITRI CONTI @DIMITRI_CONTI
© foto di Federico Gaetano
Sean Sogliano, ds del Padova, è intervenuto in diretta ai microfoni di TMW Radio. Nel corso della trasmissione Stadio Aperto, condotta da Francesco Benvenuti e Niccolò Ceccarini, il dirigente ha iniziato col parlare di Matteo Lovato, difensore ex biancoscudato oggi all'Hellas Verona: "Siamo contenti, quando porti un giovane a giocare in Serie A è una soddisfazione. Il ragazzo sta facendo bene, oggi a Verona lavorano con molti giovani e ottengono buoni risultati: è passato da fare 15 partite in Serie C ad essere titolare in A. Un salto che non sempre è facile e possibile, ma si vedeva che aveva struttura e che sapesse stare in campo. Siamo contenti per lui, ed è di stimolo per insistere su un settore giovanile dal quale il Padova storicamente ha sempre tirato fuori giocatori molto interessanti".
In Italia si fa troppo scouting sull'estero?
"In B e C qualcosa si può trovare. Le squadre che all'estero ammiriamo perché piene di giovani è perché li fanno anche maturare, mentre da noi vogliamo ottenere subito risultati. Gli alti e i bassi ci stanno, ma prima giocano e prima crescono".
In che direzione va la Serie C?
"In questo momento è difficile trovare una formula perfetta per il campionato, sono sessanta squadra in tre gironi e con poche promozioni. Vincono in tre, e c'è un playoff che secondo me è esagerato, con ventiquattro squadre. Se si vede che ci sono anche città importanti scese in C, dopo anni di A e B, si capisce come anche il campionato stesso sia difficile. Per la formula non saprei, ci sono troppe realtà diverse, ed è una cosa che non va tolta al calcio, ma con sessanta squadre si trovano situazioni totalmente diverse, che necessitano di riflessioni".
[...]
Cos'è cambiato a Verona?
"Stanno seguendo una linea. L'allenatore vuole giocatori con caratteristiche per quello che chiede, e riescono ad ottenere il massimo da ognuno. Chi arriva prende questa mentalità. Secondo me il Verona si sta riconfermando, e solitamente è la grande difficoltà della Serie A: vuol dire che stanno lavorando bene".
Zaccagni è pronto per il grande salto?
"Me lo ricordo bene perché quando ero a Verona l'abbiamo preso per la Primavera, in un percorso con tanto di gavetta in C. La personalità non gli è mai mancata, sin da ragazzino aveva quel piglio anche un po' sfrontato, ma che in campo gli dava qualcosa in più. Oggi è cresciuto, ma è quella la caratteristica che serve per fare il salto di qualità".
Chi è oggi l'allenatore su cui scommettere in Serie A?
"Bella domanda, perché dovresti conoscerli prima. Ci sono allenatori che in questo biennio stanno facendo cose importanti".
Tipo De Zerbi?
"Sì, lui sta facendo ottimi risultati. Poi dipende dalla squadra che si ha a disposizione...".
L'accoppiata Sogliano-Mandorlini, a proposito di coesione, porta sempre risultati.
"Verona la ricordiamo con grande affetto sia io che il mister, ora siamo in Serie C ed è un altro capitolo. Siamo partiti bene, ma il campionato è davvero equilibrato. Qui poi bisogna sporcarsi: non c'è la ribalta, ma solo la passione per questo sport. Io ho sempre detto che non guardo la categoria, ma dove posso fare il mio lavoro".
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
STAGIONE 2019-20 + - =
Sogliano: “Il calcio è un lavoro come tanti altri”
aprile 22, 2020
“Com’è possibile che un gruppo di professionisti non possa allenarsi e gli operai con le mascherine vadano in fabbrica? La cosa che capisco meno è che chi parla di ricominciare ad allenarsi viene etichettato negativamente perché fa parte del mondo del calcio. C’è un populismo imperante che mi fa imbestialire. Ci vuole rispetto per chi va a lavorare tutte le mattine: ma rispetto è allenarsi e giocare, non il contrario. Il calcio è un lavoro come tanti altri" ha dichiarato al Corriere del Veneto, l’ex direttore sportivo dell’Hellas Verona, Sean Sogliano.
FONTE: HellasLive.it
12 febbraio 2020 - 17:50
Padova, Sogliano: “Meglio aprire un ciclo qui che lavorare in un top club. Per tornare grandi l’ambiente conta più dei giocatori. E su Lovato, Gabionetta e Nicastro…”
di Redazione PadovaSport.TV
Ospite di PdSport Flash, il ds del Padova Sean Sogliano ha toccato vari temi (qui sopra il video integrale):
Lovato. É stata un’operazione che deve renderci orgogliosi, è stato il massimo completamente del percorso di un ragazzo partito dalle giovanili. Magari potesse capitare tutti gli anni di cedere un nostro giovane in A. É importante, anche se non facile, riuscire a portare i giovani del nostro settore giovanile in prima squadra. Stiamo lavorando in questa direzione, poi ci saranno ragazzi che si fermeranno in prima squadra e quelli che, se capita l’occasione, andranno via prima. Capisco che c’è stato poco tempo per affezionarsi a Lovato, ma l’occasione era troppo importante.
Plusvalenze. Le migliori in carriera? Gli anni a Verona hanno portato buone operazioni, con giocatori che stanno ancora in A o che hanno fatto bene come Iturbe, Gollini, Ionita, Fares… In serie C è molto più complicato, dobbiamo concentrarci più sul settore giovanile e sui risultati sul campo. In C si lavora diversamente che in A, ma il tempo che dedico al club è lo stesso.
Rivoluzione in attacco. Guardando gol fatti e subiti, la difesa ha fatto bene mentre se guardiamo la totalità dei gol fatti il dato è buono, ma hanno segnato tanti giocatori. La nostra valutazione è stata quella di cambiare due attaccanti, poi con l’arrivo di Mandorlini abbiamo cercato giocatori con altre caratteristiche. Nicastro? A gennaio sono trattative lampo, abbiamo cercato giocatori fortemente motivati, lui ha fatto bene anche in B. Per sue caratteristiche è duttile, poteva andare bene anche con il vecchio modulo. Ci tiene molto alla causa, ha le spalle larghe perchè ha giocato in piazze molto difficili, come Foggia. Ha gran carattere.
Progetto triennale. Tutti gli anni dobbiamo giocare al massimo, da come intendo io, parlando con la proprietà, il cosiddetto progetto triennale va letto come impegno da parte del presidente di prendersi cura, mantenere il comando e investire nel Calcio Padova, questa è la cosa più importante. Con Mandorlini c’è tutta la voglia di aprire un grande ciclo, è uno che vuole dare subito l’impronta anche quando subentra. Oggi però la cosa più importante è concentrarsi sul presente. Non sarà facile uscire da questa categoria, ma dovremo sporcarci per farlo il prima possibile.
Gabionetta. È una situazione nata male, è stato sfortunato lui che si è fatto male subito, le prime partite non potevano essere di un livello di condizione alta. Nel momento in cui stava un po’ meglio ha avuto una ricaduta. A Varese era ragazzino, è rimasto poco, è andato subito in B perchè era forte. Il rammarico è che quest’anno non ha mai avuto la condizione fisica
Milan. Dopo Verona, c’è stata l’opportunità di andare in un grande club, penso al Milan. Ho fatto scelte diverse, per come sono fatto io è più facile che vada a lavorare in una società che deve ripartire e aprire un ciclo piuttosto che in società importanti e di prestigio
Perchè Padova fatica a trovare spazio nel grande calcio? Difficile dire. Guardando gli ultimissimi anni, la stagione scorsa da un B conquistata così di rincorsa, tornare subito in C è stata dura. A livello psicologico una mazzata, capisco la tifoseria. Per uscire da questa categoria serve un ambiente caldo e unito, che influisce più dei giocatori in campo.
Il rapporto con la proprietà. Bianchi e Boscolo sono le persone con cui condivido più tempo, all’Alessandra non scappa niente come spese… Per me è una responsabilità, vedono in me una persona di calcio, loro vengono da settori diversi. Sono io che porto loro i problemi, dicendo che il calcio a volte ha logiche che sfuggono alla razionalità che uno più uno non fa sempre due.
FONTE: PadovaSport.TV
Dopo HALLFREDSSON ecco MANDORLINI, l'ex tecnico scaligero sostituisce SULLO alla guida del PADOVA...
Sean Sogliano: “Avrei preferito giocare. Con Hallfredsson qualcosa potrebbe nascere. Mercato? Non entrerà nel vivo prima di Capodanno”
Intervista a Sean Sogliano: “[...] Hallfredsson? Vuole giocare ancora a buoni livelli perchè vuol giocarsi la convocazione per gli Europei, il fatto che l’ho avuto nei tre anni a Verona ha semplificato. Non vuole rimanere per scelta famigliare in Islanda a giocare, si è trovato bene in Italia, se c’è una possibilità che gli piace la valuta, sentendoci ha deciso di versi allenare con noi. Oltre ad essere un ottimo giocatore, nonostante non sia giovane, è un’ottima persona, un professionista, quando i ragazzi che giocano in C vedono un professionista come lui hanno solo da imparare. Se può nascere qualcosa per noi, sia come Padova che per lui, gli ho chiesto di venire a vedere chi siamo, la categoria l’ha già fatta, ma magari non se la ricorda. Vieni a vedere il livello, guardati qualche partita, un calciatore che ha giocato in Serie A fino a poco tempo fa deve venire in un campionato dove si gioca poco a calcio, o dove comunque ci sono altre difficoltà. Prima di parlare di un possibile rapporto che può nascere abbiamo deciso di approcciare così, se c’è la volontà si deciderà entro poco tempo, credo anche subito dopo Natale. Se ha voglia e spirito faremo una chiacchierata. Lui è stato bene a Verona, è stato bene a Udine, come tipologia di vita lui sta bene qua, questo è un vantaggio, non voglio sbilanciarmi, ma per me può nascere qualcosa. Ne parleremo con calma [...]”
FONTE: PadovaCalcio.it
Sean Sogliano è il nuovo direttore sportivo del Calcio Padova
Sean Sogliano è il nuovo direttore sportivo del Calcio Padova. La Società biancoscudata ha siglato con il dirigente un accordo su base triennale.
Sogliano, che verrà presentato alla stampa nella mattinata di mercoledì 5 giugno, succede quindi a Giorgio Zamuner cui vanno la gratitudine della Società per quanto fatto in questi anni e i migliori auguri per il prosieguo della propria carriera.
FONTE: PadovaCalcio.it
STAGIONE 2018-19 + - =
SERIE B
Padova, Zamuner punta su Tedino. Sogliano su Zironelli o Mandorlini
25.05.2019 13:08 di Tommaso Maschio
In casa Padova le scelte del nuovo direttore generale e del nuovo allenatore sembrano essere strettamente legate. Al momento per il primo ruolo in corsa ci sono Giorgio Zamuner, attuale dg, e Sean Sogliano, ex di Carpi e Bari fra le altre, con ognuno dei due che ha le sue idee su a chi affidare la panchina nella prossima stagione. Il primo, come riferisce Padovagoal.it, punterebbe su Bruno Tedino, allenatore con cui ha un rapporto eccellente fin dai tempi di Pordenone. Il secondo invece tiene calde due piste: la prima porta a Mauro Zironelli, reduce dall’esperienza alla Juve Under23 e in procinto di sbarcare a Bari prima del fallimento della società, la seconda invece ad Andrea Mandorlini, reduce dall’esperienza non positiva con la Cremonese.
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
CALCIOMERCATO
Sogliano in bilico
Perinetti a Verona?
24/05/2019 11:07
Dopo il contatto di due settimane fa tra Sogliano e Setti (successivo alla debacle con il Cittadella), il clamoroso ritorno dell'ex ds si è fermato. Setti ha preso tempo probabilmente per vedere come procedono i play-off, mentre Sogliano è stato contattato prima dal Venezia di Tacopina, poi dal Padova del nuovo padrone Joseph Oughourlian.
Intanto la presenza di Pippo Inzaghi a Verona è sempre più costante. L'ex attaccante di Bortolo Mutti, è stato scelto come futuro allenatore. Era al Bentegodi anche contro il Pescara e in tribuna era molto coinvolto dalle vicende gialloblù, tanto da prendere appunti sul suo smartphone.
Ed Inzaghi potrebbe chiamare a Verona una vecchia volpe del calcio come Giorgio Perinetti con cui ha condiviso l'avventura vincente a Venezia. Perinetti lascerà il Genoa, dove è impegnato in una drammatica corsa salvezza e avrebbe messo Verona in cima alla sua lista dei desideri. (g.vig.)
FONTE: TGGialloBlu.it
SERIE B
TMW - Hellas Verona, a sorpresa può tornare Sogliano
10.05.2019 11:16 di Alessio Alaimo Twitter: @alaimotmw
Un campionato da finire nel migliore dei modi, poi sarà tempo di bilanci e di pensare al futuro. L’Hellas Verona il prossimo anno potrebbe andare incontro a dei cambiamenti dirigenziali e tecnici. E si fa strada, a sorpresa, per il ruolo di direttore sportivo il ritorno di Sean Sogliano.
Qualche anno fa un addio non nel migliore dei modi, ma l’Hellas e Sogliano potrebbero ritrovarsi proprio a partire dalla prossima stagione.
Un’idea a cui si lavora in silenzio, un ritorno che potrebbe concretizzarsi davvero tra qualche settimana. Hellas Verona-Sogliano, ritorno possibile...
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
Sogliano: “Il patrimonio di passione dei tifosi più accesi va valorizzato, non perseguitato”
dicembre 29, 2018
L’ex direttore sportivo del Verona, Sean Sogliano, ha parlato a La Gazzetta dello Sport in merito alla scomparsa di Daniele Belardinelli, il tifoso che ha perso la vita all’esterno di San Siro in occasione di Inter-Napoli. ”Altre esperienze difficili? In piazze importanti come Verona e Bari ho conosciuto i leader delle curve ed è andata bene, non per caso. Il patrimonio di passione dei fan più accesi va valorizzato, non perseguito: a tutti i livelli".
FONTE: HellasLive.it
L'EX DS
Sogliano nel nuovo Milan
Si può fare
23/07/2018 12:03
L'ex ds del Verona Sean Sogliano potrebbe essere l'uomo mercato del nuovo Milan del fondo Elliot.
Il nome di Sogliano sta circolando in queste ore a Milanello.
Già ai tempi di Verona, dopo la scoperta di Iturbe, Sogliano poteva andare al Milan, ma poi scelse di restare in gialloblù, prima della clamorosa rottura con Setti e Gardini.
FONTE: TGGialloBlu.it
NEWS
17 luglio 2018 - 16:08
Crack Bari, Sogliano: “Tutto questo fa male per davvero”
L’ex ds del Verona, da due anni in biancorosso: “Niente bilanci personali, rimangono rabbia e ricordi”
di Redazione Hellas1903
Con il fallimento del Bari, che ripartirà dai dilettanti, si interrompe anche il legame professionale tra il club biancorosso e Sean Sogliano, direttore sportivo del Verona dal 2012 al 2015, da due anni alla guida dell’area tecnica del club biancorosso.
Sogliano, intervistato dal sito www.barinelpallone.it, dice, dopo il crack societario: “Speravo di arrivare in ritiro, raggiungere la squadra e dare a tutti una buona notizia. E invece…non è avvenuto nulla di tutto ciò. Non che nessuno fosse al corrente della situazione, ma cosi fa davvero male. Avrei voluto parlare con tutti a lungo, staff e giocatori. Come sono tristi loro, lo sono anch’io. Tutti eravamo pronti e determinati per affrontare il prossimo campionato di Serie B. Eravamo speranzosi”.
Parlando del fallimento, Sogliano commenta: “Non è dipeso da noi, purtroppo. Bilanci personali? Non è importante questo, ora. Posso solo dire che senza i due punti di penalità la nostra stagione avrebbe potuto avere ben altro esito ed epilogo. Ci portiamo dietro ricordi, rabbia e sofferenze. Avremmo voluto scaricare tutto sul campo e nel modo giusto. Ma cosi non è stato”.
FONTE: Hellas1903.it
STAGIONE 2017-18 + - =
SERIE B
Bari, tra mercato e playoff: Grosso, Sogliano e Henderson ai saluti?
30.05.2018 11:21 di Ivan Cardia Twitter: @ivanfcardia
Il mercato si intreccia coi playoff di Serie B. E toglie un po' di tranquillità a Bari, che aspetta la delicata sfida contro il Cittadella. È quanto riporta il Corriere del Mezzogiorno, nella sua edizione pugliese: a prescindere dalle conferme della società, Fabio Grosso, Sean Sogliano e Liam Henderson sembrano infatti destinati a salutare. L'allenatore, addirittura, è molto vicino all'accordo con l'Hellas Verona, in cerca di un allenatore dopo la disgraziata stagione in Serie A. Il ds, invece, è nel mirino della Cremonese, dove ritroverebbe Andrea Mandorlini, con cui guarda caso ha lavorato proprio a Verona, come allenatore. Il centrocampista, invece, piace al Parma, e per il bilancio del Bari una plusvalenza potrebbe essere oro puro.
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
L'EX DS RISPONDE A SETTI
Lettera aperta di Sean Sogliano: ecco la verità
23/02/2018 15:55
Dopo le accuse di Setti, Sean Sogliano ha deciso di scrivere una lettera aperta a tutti i tifosi del Verona per chiarire tutti i punti che sono stati messi in discussione dall'imprenditore carpigiano.
Ecco la lettera integrale:
Non nego che la separazione da Verona e dal Verona sia stata difficile da superare, un “trauma” che in quel momento mi ha portato a fare scelte azzardate, poi rivelatesi sbagliate. Da quel 30 giugno 2015 non ho rilasciato alcuna intervista, non ho mai più parlato dell’Hellas, un po’ perché, chi mi conosce lo sa, fa parte del mio carattere, ma soprattutto per il rispetto nei confronti dei miei colleghi e, più in generale, di tutti gli “addetti ai lavori” che si sono susseguiti.
Oggi, ahimè, mi trovo costretto a scrivere alcune riflessioni: lo devo a me stesso, alla mia Professionalità, alla mia Integrità Morale, ma soprattutto a tutte le persone che mi vogliono bene, che lavorano e hanno lavorato con me.
Troppe volte il mio nome è stato “usato” in modo poco rispettoso (fuori luogo, fuori tempo) per giustificare eventi negativi, sia tecnici sia finanziari, avvenuti dopo la mia uscita di scena dai piani dirigenziali della Società.
Ho tanti difetti ma essere “accusato” di fare il male dell’Azienda per la quale ho lavorato, è assurdo, è gravissimo, è lontano dalla mia onestà morale e dalla mia logica professionale. Innanzitutto, mi preme puntualizzare alcuni aspetti che hanno caratterizzato la mia gestione triennale da Direttore Sportivo dell’Hellas Verona. Ho fatto parte di un organigramma societario ben strutturato dove c’ero io, c’era un Direttore Generale, c’erano svariate figure professionali divise per aree di competenza, e c’era un Presidente molto presente ed attento alle vicende della società. Dico questo per evidenziare il fatto che tutte (e sottolineo TUTTE), le operazioni e gli ingaggi sono state condivise ed avallate dal Presidente stesso. Ci tengo anche a sottolineare che i fattori che concorrono alla stabilità di una società sono molti: i costi, ma anche la crescita della squadra, i risultati, i piazzamenti ottenuti e il valore dei calciatori. E anche la gestione della squadra nelle piccole e grandi difficoltà quotidiane. Io il ruolo di direttore sportivo l’ho sempre interpretato così, a costo di andarmene, come dimostra la mia storia professionale.
Oltre ad ottenere risultati eccezionali (una Promozione diretta dalla Serie B alla Serie A alla prima stagione e due salvezze in Serie A, ottenendo quasi 100 punti in 2 anni), ci sono altri aspetti che mi riempiono d’orgoglio perché hanno portato prestigio, oltre che valore e stabilità, al Club per il quale ho lavorato con serietà e dedizione:
In primis, l’aver scelto personalmente due calciatori che sono entrati nella storia dell’Hellas: DANIELE CACIA e LUCA TONI che hanno conquistato, grazie al lavoro di tutti, il titolo di capocannoniere nei difficili campionati di Serie B e di Serie A;
la cavalcata compiuta insieme ad ANDREA MANDORLINI (allenatore non scelto da me), è stata frutto di un percorso in cui si sono alternate discussioni e confronti a momenti di intesa e forte unione (come è giusto che sia nei rapporti limpidi e leali), sempre con grande rispetto l’uno dell’altro e sempre anteponendo il bene della squadra e della società davanti a tutto;
il mio carattere ambizioso che mi porta a non accontentarmi mai, mi ha sempre spinto a combattere per nuovi obiettivi una volta raggiunti quelli prefissati. Non riesco a godermi i risultati, penso sempre allo step successivo. Ho sempre lavorato duramente per vedere l’Hellas il più in alto possibile nella graduatoria finale della Serie A, sia per una questione di prestigio ma soprattutto per dare diritto al Club di avere benefici economici dettati dalla ripartizione delle risorse finanziarie in base al ranking. Inoltre, le due salvezze raggiunte consecutivamente sotto la mia gestione hanno permesso al Verona di partecipare al terzo anno consecutivo in Serie A e di avere quindi diritto, successivamente, ad un paracadute fondamentale (25 milioni di euro) da poter utilizzare nell’anno della Serie B 2016-17;
oltre ad aver garantito diritti tv per i due anni di Serie A ed il paracadute ottenuti con i risultati sportivi, non si possono non ricordare le “PLUSVALENZE” realizzate grazie a calciatori portati a Verona sotto la mia gestione e grazie al lavoro del mio staff con a capo Roberto Gemmi e Fabio Gatti. DONSAH, ITURBE, SALA, ZAMPANO, IONITA, DE COL, GOLLINI, BELKHEIR: operazioni che hanno permesso al Club di incassare almeno 25 MILIONI di euro (al netto di eventuali spese d’acquisto o commissioni). In questo dato non considero i 9 milioni di Jorginho (venduto al Napoli), da noi valorizzato ma portato precedentemente dal ds Mauro Gibellini e dallo straordinario Presidente Martinelli;
nella rosa della Prima Squadra ci sono tutt’ora calciatori giovani, portati e valorizzati nei tre anni della mia gestione: VALOTI, BIANCHETTI, CALVANO e FARES. Insieme all’allora responsabile del Settore Giovanile Claudio Calvetti (da me scelto), abbiamo creato e costruito dal nulla, un settore che ha dato e sta dando grandi risultati, di cui il presidente Setti si sente GIUSTAMENTE orgoglioso. FARES, ZACCAGNI, BEARZOTTI, CHECCHIN, CAPPELLUZZO sono alcuni esempi di chi è arrivato già in Prima Squadra. E ancora, fra i giovani: DANZI, KUMBULLA, CASALE, RICCARDI, GUGLIELMELLI, che, insieme ad altri, rappresentano il futuro;
in tre anni di lavoro e con una società da ricostruire dalle fondamenta, ci sta che qualche calciatore abbia disatteso le aspettative che riponevamo in lui prima del suo acquisto. Più volte citato, CONFERMO, con grande onestà che Alejandro Gonzalez, uno dei pochissimi calciatori per i quali la società ha deciso di investire per l’acquisizione a titolo definitivo, non è riuscito a imporsi come pensavamo, pur avendo le qualità fisiche e caratteriali per poterlo fare. Abbiamo investito anche per un altro calciatore, che non è mai stato nominato in questi anni ma che è stato fortissimamente preso e voluto da me e dal mio team di lavoro: l’attuale capitano e VERA ANIMA della squadra ancora oggi, ROMULO;
un grande rimpianto, forse l’unico, che ho è il non essere stato ascoltato fino in fondo dalla società (o da qualcuno della società…), in relazione a tre operazioni che erano già state impostate e definite. Mi riferisco a 3 calciatori che avrebbero trascinato la squadra ancora più in alto: BELOTTI (allora all’AlbinoLeffe), PAPU GOMEZ (proveniente dall’Ucraina e poi ingaggiato in quella stessa sessione di mercato dall’Atalanta) e BONAVENTURA (per il quale avevamo già un accordo con l’Atalanta, ma sfumato INSPIEGABILMENTE e finito al Milan nelle ultimissime ore di mercato). Operazioni che, a livello economico, erano sostenibili e alla portata del nostro Club, ma che avrebbero sicuramente creato ulteriori plusvalenze nel corso del tempo, come poi è stato per le squadre che li hanno ingaggiati.
Sinceramente non credo che un elenco o una lettera possano riassumere i tre anni di lavoro svolti a Verona, un lavoro che non si è limitato al calciomercato. Sono un Direttore Sportivo anomalo per il calcio di oggi, sono un po’ all’antica, mi conoscete bene: parlo poco, preferisco essere presente sul campo, le questioni mi piace affrontarle e risolverle all’interno dello spogliatoio, cerco di essere uno stimolo ma anche uno scudo per il mister e per i calciatori. Sono passati ormai quasi tre anni da quel “famoso” 30 giugno 2015 ed io sono riuscito a girar pagina perché oggi ho la fortuna di poter lavorare per una società gloriosa con una tifoseria molto esigente che vive con passione per la squadra della propria città. Come sempre affronto tutto con grande entusiasmo e grande senso di responsabilità. Fronteggiando numerose problematiche, cerco di fare qualcosa di importante, proprio come anni fa facemmo a Verona.
Per questo motivo voglio augurarmi che in futuro, nessuno si permetta di fare un “uso improprio” del mio nome per sfuggire dalle proprie responsabilità o per evitare critiche che, necessariamente, fanno parte di questo mondo e della vita in generale e dalle quali, le persone intelligenti, prendono spunto per crescere.
Anche io ho voluto bene al mio ex presidente, l’ho dimostrato nei 3 anni di collaborazione professionale ma sopratutto dopo che le nostre strade si sono separate: non mi sono mai permesso di pronunciare una sola parola nei suoi confronti, mi sono tenuto tutto dentro, a volte frenando l’istinto, come fanno le persone serie e riservate. Mi sarei aspettato lo stesso rispetto, almeno quello umano.
Per concludere auguro a tutti i tifosi Veronesi di non dover rivivere un’altra stagione come quella della sciagurata retrocessione 2015-16, definita dal presidente Setti “come la migliore stagione della Sua gestione” (dipende dai punti di vista…).
Un Uomo va valutato per il “dopo”.
E’ il dopo che fa capire il valore di un Uomo.
Non prima, non durante.
Nel bene e nel male.
DOPO.
“Nessuna parola detta o scritta potrà mai cancellare l’orgoglio e la soddisfazione
per i risultati che abbiamo ottenuto TUTTI insieme”.
IL VOSTRO “OUTSIDER”, Sean Sogliano
FONTE: TGGialloBlu.it
Sogliano si libera dei suoi pupilli
By Redazione - 9 gennaio 2018
Prima Moras, liquidato in estate senza tanti pentimenti, ora Martinho e Greco. Il direttore sportivo Sogliano, li ha messi fuori squadra e adesso li ha ceduti entrambi. Il brasiliano è finito a titolo definitivo ad Ascoli, l’ex centrocampista della Roma invece non ha fatto molta strada e si è trasferito in prestito a Foggia.
Adesso a tremare c’è anche l’ultimo pupillo di Sogliano, Nenê, che però sembra godere della stima dell’allenatore.
D.Con.
FONTE: HellasNews.it
CALCIOMERCATO
Calciomercato Bari, il ds Sogliano rinnova fino al 2020
L'ex direttore sportivo di Varese, Palermo, Hellas Verona, Carpi e Genoa ha prolungato per altre 3 stagioni
GIOVEDÌ 12 OTTOBRE 2017 18:04
BARI - Sean Sogliano ha rinnovato il proprio contratto con il Bari. Il direttore sportivo lavorerà con il club pugliese fino al 30 giugno 2020, dopo aver svolto lo stesso ruolo in altre società come Varese, Palermo, Hellas Verona, Carpi e Genoa. Ad annunciare il prolungamento per altre 3 stagioni è stato proprio il club biancorosso con una nota sul proprio sito.
FONTE: CorriereDelloSport.it
STAGIONE 2016-17 + - =
INTERVISTA A TELENUOVO
ESCLUSIVA Sogliano: Mai sceso a compromessi
28/11/2016 15:37
"Il Verona ha vinto perché è una squadra forte: c'è un po' di rammarico perché il Bari aveva fatto un'ottima partita, da quando è arrivato Colantuono sono state prodotte tre ottime gare, soprattutto quest'ultima contro la capolista. Il Verona ha giocatori in rosa, che conosco molto bene, e che con questa categoria non c'entrano niente, sono da categoria superiore e quando accelerano fanno la differenza". Sean Sogliano, Ds del Bari, parla in esclusiva a Telenuovo al microfono di Giovanni Vitacchio.
L'ex Direttore Sportivo del Verona è tornato a parlare del suo passato in riva all'Adige. "Quando sei obbligato a vincere le partite sono sempre molto difficili: Verona è giustamente una piazza esigente, come a Bari del resto. Devi combattere ad ogni partita. L'anno scorso Verona retrocesso senza di me? Non sono uno che parla tanto, preferisco tenere per me le mie impressioni e le mie sensazioni. A Verona ho passato 3 anni positivi, che nessuno può cancellare. Poi capita che le strade si possano dividere. Il Verona comunque è destinato a tornare in Serie A, che è la categoria che merita".
Il Ds del Bari non ha escluso un ritorno a Verona in futuro: "E' sempre una cosa bella quando un Direttore Sportivo viene salutato dalla città dove ha lavorato e dove gli è stata riconosciuta la serietà che ci ha messo. Quando sposo una sfida vivo per quella: se sono andato via poi non significa che non abbia lasciato un segno. Tornare a Verona in futuro? Che mi piaccia la piazza di Verona lo sanno tutti, ma adesso sono solo concentrato sul mio lavoro a Bari".
Sogliano ha continuato: "Nessun rimpianto nella mia uscita dal Verona? Ognuno interpreta il proprio lavoro in maniera sua, io ho fatto una scelta: il mio lavoro è fare il Direttore Sportivo e non scendo a compromessi, non faccio il mio lavoro come magari fanno altri colleghi e dirigenti che interpretano questo lavoro in un'altra maniera".
Infine, Sogliano crede nella promozione dell'Hellas: "Verona in A? Per me sì. E' la squadra più forte: è destinata a tornare in Serie A".
L.VAL.
LA SFIDA DEL BENTEGODI
Riecco Sogliano
Avversario, mai nemico
23/11/2016 15:02
Tornerà con la solita carica, la solita grinta, la solita capacità di galvanizzare lo spogliatoio. Un anno e mezzo dopo l’addio le strade di Sogliano e del Verona tornano a intersecarsi.
Se ne andò da signore, dopo aver capito che il suo spazio gestionale si sarebbe ridotto e dopo che Setti abbracciò le tesi del dg Gardini che voleva più poteri per sè e meno per l'area tecnica.
Sogliano aveva costituito una strana coppia con Mandorlini. Un rapporto al limite del conflittuale ma che produsse i migliori risultati per il Verona. E non è stato un caso che dopo l’addio di Sogliano, il Verona sia franato come un castello di carte, prima nello spogliatoio e poi in campo.
Nel frattempo, Sogliano ha cercato ancora quell’autonomia gestionale che lui ritiene indispensabile per lavorare e che Setti gli aveva concesso nei primi due anni a Verona, producendo grandi risultati ed enormi plusvalenze.
Ma nè l’esperienza al Carpi, nè tantomeno quella al Genoa hanno dato a Sogliano le soddisfazioni che si era preso a Verona. Una piazza che il burbero direttore sportivo ha amato al pari di Varese, che è casa sua, e che lui non avrebbe mai voluto abbandonare.
Tanto che per restare a respirare l’aria del Bentegodi rifiutò addirittura un contratto praticamente già fatto con il Milan.
A Verona, Sean avrebbe voluto costruire un ciclo e forse ce la poteva fare se solo l’avessero fatto lavorare assieme al suo staff.
Non è andata così e il rammarico resta ancora enorme. Domenica alla guida del Bari, Sogliano tornerà nel suo stadio da avversario, mai da nemico. (g.vig.)
FONTE: TGGialloBlu.it
Sogliano frecciata al Carpi? “Testa calda? Preferisco andare via”
Il neo direttore sportivo del Bari ha parlato in conferenza stampa: Sogliano ha parlato anche delle precedenti avventure, “citando” anche il Carpi
di Redazione CCN, @CarpiCalcioNews 04/07/2016, 17:10
Presentato al Bari, il direttore sportivo Sean Sogliano ha parlato della prossima stagione. Come riportato dal Corriere del Mezzogiorno, l’ex Carpi ha anche commentato le esperienze precedenti limitandosi a dire che “Dove non sto bene, non resto legato alla poltrona“. Un riferimento a Genoa e Carpi, dove l’avventura è finita sicuramente molto presto: “Preferisco andare via. Mi dipingono anche come una testa calda, ma mi piace lavorare con le persone con cui ho feeling. Infatti in alcune realtà sono rimasto anche a lungo“.
FONTE: CarpiCalcioNews.it
CALCIOMERCATO
Sogliano riparte da Bari
Moras primo colpo
02/07/2016 11:38
Ora è ufficiale: Sean Sogliano è il nuovo Ds del Bari. Dopo molti problemi societari, adesso la società pugliese è in mano ad Antonio Cosmo Giancaspro che punta alla promozione. Il Bari si candida seriamente ad essere la principale avversaria del Verona per la prossima stagione. L'ex Ds dell'Hellas, che ha lasciato il Genoa in A, vuole allestire una squadra competitiva: l'allenatore sarà Stellone, mentre è in dirittura d'arrivo l'acquisto di Moras, appena svincolato dal Verona.
Queste le sue parole nella conferenza stampa di presentazione: "Ho fatto la gavetta. Sono partito dall'Eccellenza. Ho avuto la fortuna di avere persone eccezionali che mi hanno supportato. Sono una persona seria. Sono venuto a Bari per cercare di dare il massimo, sotto tutti i punti di vista. Non solo quello sportivo ma anche sul piano umano: voglio dimostrarlo con il lavoro e con la serietà. Non voglio illudere nessuno: a me piace dare obiettivi partita dopo partita. Voglio però che la mia squadra esca sempre dal campo a testa alta. Anche quando si perde".
L.VAL.
FONTE: TGGialloBlu.it
STAGIONE 2015-16 + - =
CARPI, LE 5 SCELTE CHE HANNO CONDANNATO SOGLIANO
Redazione FG | 04/11/2015
di Pietro Turchi
Il pareggio casalingo contro il Verona ha smosso i vertici societari del Carpi. Martedì 3 novembre, intorno a mezzogiorno, è stato comunicato l'esonero di Giuseppe Sannino ed il riaffidamento della panchina a Fabrizio Castori. Di lì a poco, l’accordo per la risoluzione del contratto di Sean Sogliano, il direttore sportivo scelto in estate per rimpiazzare Giuntoli. Quattro mesi di lavoro caratterizzati da scelte estreme e mal ponderate che hanno portato inevitabilmente al ribaltone. Ecco le 5 scelte che hanno condannato Sogliano:
1) ACCETTARE CON CASTORI ALLENATORE
Tanto scontato quanto determinante. Sean Sogliano non avrebbe mai dovuto accettare il ruolo di direttore sportivo con Castori in panchina. Questo perché il ds non ha mai nutrito fiducia nei confronti del tecnico marchigiano, anzi, lo ha da subito considerato come di passaggio. Dissidi in sede di mercato e visioni tattiche diverse avevano già minato il rapporto ancora prima cominciare la stagione. Difficile lavorare in questo modo. Il duro calendario di inizio campionato ha, in un certo senso, salvato la panchina di Castori, ma ha di fatto condannato Sogliano nelle scelte successive.
2) FILOSOFIA E SCELTE DI MERCATO
Le caratteristiche del Carpi dovevano rimanere intatte e potenziate dal mercato. Si dovevano ricercare giocatori che potessero portare in dote: corsa e velocità, umiltà, aggressività e verticalità. Bisognava partire da qui e dal gruppo storico per affrontare nel modo migliore la sessione estiva. Frosinone insegna.
Al contrario, si è deciso di snaturare quello che era il Carpi, puntando su giocatori a fine carriera e con stagioni negative alle spalle. Il filo conduttore doveva inevitabilmente essere improntato su giovani affamati con voglia e stimoli, magari con clausole di riscatto a fine stagione. Ovviamente ben venga l’esperienza, ma doveva essere un valore aggiunto, non un peso nelle scelte di formazione. Invece, sono stati formalizzati tantissimi prestiti e contratti annuali, con giocatori che, una volta terminata la stagione, salvezza o meno, se ne sarebbero tornati a casa, lasciando la responsabilità a chi c’è sempre stato ed ha un contratto pluriennale. Alcune scelte particolari hanno poi fatto il resto. Una menzione speciale va fatta infatti per il delicato ruolo del portiere. Dopo le prime due giornate contro Sampdoria e Inter, Brkic, titolare designato, si era mostrato lontano dallo sprizzare sicurezza. Gli errori grossolani avrebbero dovuto convincere Sogliano a tornare sul mercato per un primo portiere. Era stato proposto Pegolo, ma il ds non ne ha voluto sapere. Il risultato è stato quello di subire sconfitte oltremodo umilianti con errori turnati tra i portieri di volta in volta scelti. Da Brkic contro Sampdoria e Roma, passando per Benussi contro il Palermo, finendo con Belec contro Atalanta e Bologna. Senza portiere è stata ancora più dura.
3) COLPEVOLIZZARE GLI ARBITRI
Al termine della gara contro la Fiorentina, Sogliano ha alzato la voce accusando la classe arbitrale di non avere il coraggio di fischiare in favore del Carpi. Uno sfogo importante e che ha gridato vendetta su due rigori non dati (contro Inter e Fiorentina) e un sul gol irregolare segnato dal Palermo al 90’. Un comportamento che ha pubblicamente deresponsabilizzato Castori e appesantito ulteriormente le sue successive scelte.
4) IL MODO DI ESONERARE CASTORI
Due punti in sei gare contro Sampdoria, Inter, Palermo, Fiorentina, Napoli e Roma. Un bottino povero per quanto riguarda la classifica, non allarmante se si tiene conto degli avversari. Per di più, a parte contro Sampdoria e Roma, sono spesso arrivate le prestazioni, ma non il risultato, frutto anche di alcune decisioni arbitrali discutibili, sottolineate appunto da Sogliano. Dopo il tour de force sarebbe arrivato un calendario più abbordabile, o quantomeno in linea con la dimensione del Carpi. Gara interna con un Torino falcidiato dagli infortuni, poi Atalanta, Bologna, Frosinone e Verona. Scontri con dirette concorrenti per la salvezza che avrebbero misurato la febbre al Carpi e a Castori.
Il lunedì dopo la sconfitta con la Roma viene messo alla porta il tecnico della promozione. Un esonero completamente sbagliato per tempi e modi che ha inevitabilmente destabilizzato la piazza.
5) SANNINO
Con l’ambiente in subbuglio per l’esonero di Castori, la goccia che ha fatto traboccare il vaso è stata la scelta di Sannino. Scelta che non è stata mai motivata da Sogliano né in conferenza stampa, né altrove, come se non ci fosse stato nulla da dire a riguardo. Come se fosse stata una scelta lampante, che non avesse bisogno di spiegazioni. Quello di Sannino era infatti un nome che circolava già da luglio nell’ambiente e che, proprio per questo, ha visto da subito appiccicarsi l’etichetta di “raccomandato”. Probabilmente una scelta tecnica diversa avrebbe avuto un impatto diverso. Così ovviamente non è stato. Mai valutato per le sue qualità, Sannino è stato da subito oscurato dal passato e mal voluto per essere appunto un “uomo di Sogliano”. Dopo la vittoria con il Torino, i risultati non lo hanno più assistito, con un punto in quattro partite con Atalanta, Bologna, Frosinone e Verona. Ben presto la fiducia della società nel cambiamento si è esaurita ed a farne le spese sono stati prima Sannino e poi Sogliano.
FONTE: FantaGazzetta.it
Il Carpi cambia pelle: addio con Sogliano
Dopo l'esonero di Sannino e il ritorno di Castori, risoluzione consensuale con il direttore sportivo
© LaPresse/Spada
martedì 3 novembre 2015
CARPI - Non solo Sannino: il Carpi ha annunciato, dopo l'avvicendamento in panchina con il ritorno di Castori, la risoluzione del contratto con il diesse. Questo quanto comunicato dal Carpi: "Il Carpi F.C. 1909 comunica la risoluzione consensuale del rapporto con il direttore sportivo Sean Sogliano, a cui va un ringraziamento per il lavoro svolto in biancorosso". Nel frattempo, Castori dirigeva la prima seduta dal suo ritorno: allenamento con partitella finale alla quale non hanno preso parte Lazzari, Di Gaudio, Marrone, Matos e Gabriel Silva, che hanno svolto una seduta defaticante. Assenti Mbakogu, Iniguez e Martinho, che hanno effettuato solo esercizi di potenza aerobica a secco.
FONTE: TuttoSport.com
Carpi, ufficiale: Giuntoli saluta, Sogliano è il nuovo ds
Redazione 01-07-2015 10:49
In un unico comunicato il Carpi saluta e ringrazia il ds Giuntoli, principale artefice della cavalcata della squadra emiliana dalla D alla A, ed accoglie il nuovo direttore sportivo Sean Sogliano, lo scorso anno al Verona. Di seguito il comunicato integrale: "Il Carpi F.C. 1909 comunica di aver risolto consensualmente il rapporto contrattuale con Cristiano Giuntoli.
Al ds toscano, uno dei grandi artefici della cavalcata trionfale che ha portato il Carpi dalla Serie D al paradiso della Serie A, vanno i migliori auguri per il prosieguo di una brillante carriera da parte della proprietà e di tutti i dirigenti, collaboratori e tesserati del club biancorosso. Contestualmente, si comunica che la direzione sportiva è da oggi affidata a Sean Sogliano, che ha firmato un contratto fino al 30 giugno 2016. Il nuovo ds biancorosso sarà presentato ai media in una conferenza stampa che si svolgerà giovedì 2 luglio alle ore 16".
FONTE: GianlucaDiMarzio.com
STAGIONE 2014-15 + - =
Sogliano: "Tre anni stupendi, grazie a tutti"
Postata il 28/05/2015 alle ore 15:45
Peschiera - Le dichiarazioni del direttore sportivo gialloblù, Sean Sogliano, rilasciate al durante la conferenza stampa in vista della partita Hellas Verona-Juventus.
28 Maggio Sean Sogliano |
GRAZIE A TUTTI, SONO STATI TRE ANNI STUPENDI
"Magari vi aspettavate un commento sui numeri, sul mercato e sulle plusvalenze, ma questa non è la sede giusta per farli e non voglio rovinare le poche parole che ho voglia di dirvi. È comunque doverosa una piccola precisazione, soprattutto leggendo qualche giornale: l'Hellas Verona, in questi due anni di Serie A, è stata la società che ha speso meno per l'acquisizione dei calciatori e la gestione dell'organico. Tutte le operazioni di mercato sono sempre state condivise dalla parte amministrativa e dal presidente, Maurizio Setti. Iturbe, invece, ha creato una plusvalenza sicura dopo l'acquisizione. Non voglio fare polemiche, voglio invece ricordare il 24 agosto 2012, giorno della prima partita con il Verona a Modena, mentre sabato 30 maggio, contro la Juventus, sarà la mia ultima sfida da direttore sportivo gialloblù. E' stato un percorso che mi ha reso orgoglioso, e questo vale più di mille parole. Sono stati tre anni molto intensi, fatti di grandi soddisfazioni e grandi emozioni che ho condiviso con tutti i tifosi. Ringrazio quelli che hanno condiviso con me questa bella strada, ringrazio il presidente e la società per avermi dato fiducia, ringrazio anche i tifosi e voi giornalisti. Auguro il meglio al Verona, e spero riesca ad ottenere grandi risultati nei prossimi anni".
Ufficio Stampa
FONTE: HellasVerona.it
SERIE A
Verona, confermato il divorzio con Sogliano
28.05.2015 09.48 di Antonio Gaito Twitter: @antonio_gaito
E' rottura tra Maurizio Setti e Sean Sogliano. La Gazzetta dello Sport sottolinea che il direttore sportivo parlerà in conferenza stampa e potrebbe annunciare l'addio dopo che nei giorni ha riscontrato diversità di vedute con la proprietà. "Se è finita dipende da noi, non soltanto da lui. Plusvalenze? Da quando sono all'Hellas non mi sono messo in tasca un euro ed ho sborsato 5mln, più quelli investiti per rilevare il club - ha detto Setti a Telenuovo -, la rosa va ridotta, ci vogliono 23 giocatori e non 27 come ore ed il potere di firma su tutte le operazioni lo avrò soltanto io". Per la sostituzione, il presidente del club gialloblù ha già incontrato Riccardo Bigon.
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
Hellas Verona, Sogliano ha deciso: non sarà più il ds
Setti e Sogliano - Hellas Verona
Gianluca Di Marzio22-05-2015 23:07
Scrivania che si svuota, Sean Sogliano è pronto a salutare l'Hellas Verona. L'ex Palermo, infatti, ha deciso che dal 1 luglio non sarà più il direttore sportivo del club gialloblu. Una decisione attesa dopo gli ultimi sviluppi con Riccardo Bigon, ma Sogliano ha comunque effettuato la sua scelta che verrà comunicata ufficialmente al presidente Setti nei prossimi giorni. Il Verona cambia, Sogliano non sarà più il ds.
FONTE: GianlucaDiMarzio.com
Calciomercato Verona, Sean Sogliano direttore sportivo va via: Ufficiale?
Pubblicato da Nicola Salati il 22 maggio 2015
Non è ancora ufficiale, ma manca davvero poco, il direttore sportivo Sean Sogliano sta per salutare il Verona. La decisione è stata già comunicata al presidente Setti che la renderà ufficiale solo nei prossimi giorni anche se la decorrenza della separazione dovrebbe poi essere dal prossimo 1 luglio alla scadenza naturale del contratto. A questo punto tra i tifosi gialloblu già si inizia a pensare chi possa andare a ricoprire il ruolo delicato di direttore sportivo.
Il più accreditato è Riccardo Bigon che è in procinto di lasciare il Napoli. Un dirigente con tanta esperienza accumulata in una piazza esigente come quella partenopea che va a prendere il posto di un altro dirigente che tanto bene ha fatto in Veneto e che potrebbe andare a sedersi proprio sulla poltrona occupata attualmente da Bigon. Una staffetta tra due dirigenti di grande calibro che può portare significative novità in entrambe le formazioni
FONTE: CalcioNow.it
22.05.2015
Arriva Bigon, se ne va Sogliano Nasce l'asse tra Verona e Napoli
Il diesse azzurro avrebbe già incontrato la dirigenza scaligera in sede Sean vede De Laurentiis e portà con sé il collaboratore Fabio Gatti
L'avventura di Sean Sogliano al Verona sembra al capolinea FOTOEXPRESS
Uno va, l'altro viene. È la classica storia da porte girevoli che crea un nuovo scenario sull'asse tra Verona e Napoli. All'orizzonte un clamoroso scambio tra direttori sportivi. Più che possibile. Anzi, a sentire le voci che arrivano proprio da Napoli, quasi sicura. Dunque, come già raccontato in questi giorni, Riccardo Bigon sarebbe molto vicino dal divenire il nuovo direttore sportivo del Verona.
STIMA RECIPROCA. Lo conosce bene il direttore generale gialloblù Giovanni Gardini. La stima è reciproca. Sul piano professionale il figlio di Albertino ha avuto modo di maturare tra Reggio Calabria e Napoli. Crescita sul campo e adesso via verso una nuova avventura. Bigon andrebbe ad occupare il posto di Sean portando con sè anche Marco Zunino, capo degli osservatori del club azzurro. Non solo, pare che l'ormai ex diesse del Napoli ad inizio settimana abbia avuto un incontro in sede all'Hellas con quelli che dovrebbero essere i suoi prossimi compagni di viaggio.
RIVOLUZIONE. Bigon è legato per un'altra stagione alla società di Aurelio De Laurentiis, ma l'impressione è che si possa arrivare ad una risoluzione consensuale. A Napoli, infatti, è prevista una rivoluzione nel giro di pochi giorni. Cambierà l'allenatore. Rafa Benitez è destinato a prendere il posto di Carletto Ancelotti al Real. Il nuovo che avanza si chiama Sinisa Mihajlovic. E dentro a questo nuovissimo progetto è destinato a finire anche Sean Sogliano.
SEAN AI SALUTI? Qui, magari, è meglio andare più cauti. Napoli è piazza in ebollizione e i candidati alla successione di Bigon al ruolo di ds sembra potrebbero essere più di uno. Arrivano, però, anche qui continue indiscrezioni. E pare che lo stesso Sogliano abbia già avuto modo di confrontarsi con De Laurentiis. Voci, naturalmente, che potrebbero trovare conferma nel momento in cui verrà avviata la trattativa. Sean Sogliano potrebbe portare con sè a Napoli l'ex giocatore Fabio Gatti, attuale collaboratore dell'Hellas Verona. La situazione, mai come adesso, è in divenire. E non sono escluse sorprese a stretto giro di posta. Di sicuro, lo stesso Sogliano ha chiesto alla società di capire in tempi brevissimi quali potranno essere i nuovi scenari.
PERCORSO. Bigon, nato a Padova il 26 giugno 1971, ha iniziato nel 2004 la carriera di dirigente sportivo. Partenza alla Reggina con il ruolo prima di team manager e poi di direttore generale. Nel 2009 il passaggio al Napoli con patron De Laurentiis. Lunga esperienza in azzurro e dopo quasi sei anni di permanenza nel club campano, arriva l'opportunità di riavvicinarsi a casa e iniziare una storia tutta nuova. L'ultimo «colpo» partenopeo di Bigon è stato Manolo Gabbiadini, prelevato a stagione in corso dalla Sampdoria. Gol freschi per Benitez, un'intuizione più che felice.
L'arrivo di Bigon nel club di via Belgio potrebbe essere considerata la prima mossa della stagione che verrà. Il presidente Setti ha già impresso nella testa la sua scaletta di interventi.
RINNOVI. L'avvento di Bigon e l'addio a Sogliano dovrebbe essere seguito a stretto giro di posta dal rinnovo di altre due cariche di rilievo: direttore generale e allenatore. E in questo caso con Giovanni Gardini e Andrea Mandorlini, i giochi sembrano essere quasi fatti. La strategia di Setti, oggi, sembra essere quella di dare nuove certezze al Verona del domani. Certo, la società dovrà lavorare sodo sui rinnovi e sulle scelte per l'immediato futuro. Tra giocatori in scadenza e fine prestito sono almeno 20 le situazioni da valutare. Non poche per una società che già la scorsa stagione aveva dato il via ad un profondo rinnovamento nel corso dell'estate.
Simone Antolini
FONTE: LArena.it
Sogliano: "Futuro? Ora è il momento delle decisioni"
Postata il 20/05/2015 alle ore 11:40
Verona - Le dichiarazioni del direttore sportivo gialloblù, Sean Sogliano, rilasciate durante il Charity Party in Gran Guardia, serata di gala inserita nell'ambito delle celebrazioni #UnoStoricoScudetto.
IL PRESIDENTE E LE DECISIONI
"Il mio rapporto col presidente Setti? Lo ringrazio perché quando mi ha scelto tre anni fa mi ha dato la possibilità di prendere decisioni che, ritengo, l’abbiano ripagato della sua decisione perché i risultati sono arrivati. Penso che siano la cosa più bella, perché quelli non te li toglie nessuno, rimangono sempre scritti. Le parole del presidente mi fanno piacere, lui farà le sue valutazioni ed io farò le mie, sicuramente sono orgoglioso di questi tre anni a Verona. I colloqui con il presidente ci sono già stati, ma le decisioni non sono ancora arrivate, penso che sia giusto prendere ora delle decisioni per il Verona soprattutto. Abbiamo parlato domenica e gli ho detto che in questo momento voglio essere molto sincero e chiaro con la piazza ed i tifosi. E’ il momento di decidere, non è più giusto aspettare. Il mio lavoro mi piace farlo bene, quindi se c’è da mettersi al lavoro bisogna farlo subito perché ci sono tante cose da fare. Se invece ci sarà da girare pagina, sicuramente mi porterò dietro questi risultati bellissimi che abbiamo ottenuto insieme. Le mie sensazioni? Mi sento sereno di aver dato tanto e di aver ricevuto tanto, sono determinato a prendere una decisione il prima possibile, in un senso o nell’altro".
ORGOGLIOSO DI CIO' CHE E' STATO FATTO FINO AD OGGI
"Il mio lavoro al Verona? Quando sono arrivato a Verona 3 anni fa ed eravamo in Serie B ho sempre detto chiaramente che il mio modo di lavorare è quello di cercare di fare sempre il massimo e di ottenere i risultati migliori. Sono felicissimo del lavoro che è stato fatto, partendo dalla vittoria del campionato di Serie B fino a queste due stagioni nella massima serie. Abbiamo avuto emozioni forti, sono molto orgoglioso e sereno del lavoro svolto da tutti. Mi conoscete, preferisco fare piuttosto che parlare. Ho preso la mia decisione, la scorsa estate sarei potuto andare in un’altra squadra ma sono rimasto, innanzitutto perché avevo un altro anno di contratto e non mi sembrava giusto interromperlo e poi è stata una mia scelta di continuare qua. Io legato a Verona? Io vivo il mio lavoro con passione, ritengo che i risultati si ottengano quando i rapporti tra le persone che si vedono tutti i giorni siano buoni, sinceri e veri. Per questo motivo sono rimasto qui durante questi 3 anni, è normale che mi senta legato, penso sia giusto continuare se i rapporti si mantengono come lo sono stati fino ad adesso, altrimenti non sarebbe giusto".
SUL MERCATO DI GENNAIO...
"Il mio silenzio dopo il mercato di gennaio? Ognuno ha il proprio carattere, credo che nella vita sia giusto essere sé stessi, a gennaio c’erano momenti di tensione. Penso di interpretare il mio lavoro con la massima preoccupazione perché ci tengo che il Verona faccia il massimo. Molte volte si può avere uno stato d’animo meno rilassato esclusivamente perché è giusto guardare le cose per cercare di migliorarle sempre. Il mercato di gennaio è una fase del lavoro annuale che soprattutto serve per finire bene il campionato in una fase delicata della stagione, quindi mi sono preoccupato di fare bene il mio lavoro e di stare concentrato insieme alla squadra e all’allenatore".
Ufficio Stampa
FONTE: HellasVerona.it
Hellas Verona, il ds Sogliano riflette sul futuro: possibile addio a fine stagione
Settimane decisive per il futuro di Sean Sogliano, indeciso se proseguire o meno con l’Hellas Verona
15 maggio 2015 16:34 - Nino Caracciolo
Futuro ancora da decidere, con le sirene del mercato che suonano sempre più intensamente. Sean Sogliano potrebbe lasciare il ruolo di direttore sportivo dell’Hellas Verona, pronto ad un nuova avventura. Giorni, settimane decisive per decidere se proseguire o meno il rapporto con il club gialloblù: Sogliano ha chiesto (ed ottenuto) un po’ di tempo per scegliere la decisione migliore per la propria carriera. A conferma di ciò, l’annullamento di alcuni appuntamenti già fissati da tempo: operazione di mercato al momento in stand-by. Sull’attuale dirigente dell’Hellas c’è da tempo l’interesse del Milan, ma le riflessioni in corso al momento vanno oltre il corteggiamento rossonero. Futuro ancora da decidere, Sogliano indeciso se proseguire o meno il rapporto con l’Hellas.
FONTE: CalcioWeb.eu
SERIE A
Corriere di Verona: "Hellas avanti con Mandorlini e Sogliano"
13.05.2015 09.03 di Marco Frattino
Andrea Mandorlini è vicino alla permanenza sulla panchina del Verona. L'intesa tra le parti - scrive Il Corriere dei Verona - è da definire, però non è distante e tra poche settimane è attesa la firma sul nuovo accordo. Salvo ribaltoni, l'annuncio arriverà entro la prima metà di giugno. Nel frattempo è atteso l'incontro tra il presidente Maurizio Setti e Sean Sogliano per comprendere come programmare la prossima annata. Il direttore sportivo, al pari di Mandorlini, ha il desiderio di restare a Verona. C'è tuttavia una questione di programmi e presupposti da prendere in esame. E per questo il summit che di qui alla fine di maggio è previsto tra la proprietà e Sogliano dovrà dare delle risposte. La priorità del ds, però, è quella di restare all'Hellas.
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
Il premio "Maestrelli 2015" a Sean Sogliano
Postata il 12/05/2015 alle ore 17:30
Verona - La giuria del Premio Internazionale “Maurizio Maestrelli” ha premiato il direttore sportivo gialloblù Sean Sogliano. La cerimonia di consegna del premio è prevista per lunedì 18 maggio (ore 20) al Teatro Nestor di Frosinone.
Ecco l'elenco di tutti i premiati dell'edizione 2015
Armand Duka - Presidente Federazione Gioco Calcio Albania
Massimo Ferrero - Presidente Sampdoria
Giovanni Carnevali - Direttore Generale Sassuolo
Sean Sogliano - Direttore Sportivo Hellas Verona
Giuseppe Iachini - Allenatore Palermo
Roberto Stellone - Allenatore Frosinone
Massimo Piscedda - Allenatore B Italia
Vincenzo Vergine - Responsabile settore Giovanile Fiorentina
Daniele Rugani - Calciatore Empoli
Gianluca Di Marzio - Giornalista SKY
Alberto De Rossi - Allenatore Primavera Roma
Danilo Cataldi - Calciatore Lazio
Silvio Pagliari - Procuratore
Ufficio Stampa
FONTE: HellasVerona.it
maggio 12, 2015
Sogliano-Verona, è rottura? Milan spettatore interessato
Sean Sogliano (Getty Images)
Il rapporto di Sean Sogliano con l’Hellas Verona potrebbe terminare a breve. Il direttore sportivo del club scaligero ha lavorato alla grande nelle ultime due stagioni, dando a mister Mandorlini una squadra sempre competitiva e abile ad ottenere con ampio anticipo la salvezza in Serie A. Merito del colpo Luca Toni, bomber inossidabile a 37 anni suonati, ma anche dei tanti talenti passati per Verona, da Iturbe a Romulo passando per Juanito Gomez e Sala.
Secondo il portale Tmw.com, il ds veronese potrebbe però rompere con l’Hellas. In ballo sia nuove proposte professionali per Sogliano, sia un futuro cambio di proprietà nel club gialloblu che muterebbe tutte le carte in tavola nei progetti futuri. In settimane è previsto l’incontro decisivo tra Sogliano ed il presidente attuale Maurizio Setti: il Milan è spettatore interessato, visto che lo scorso anno era già stato proposto come nuovo dirigente rossonero.
Se sarà rottura, Sogliano si ritroverebbe libero di accettare nuove proposte. Barbara Berlusconi tempo addietro l’aveva indicato come possibile nuovo ds, con l’incarico di reperire talenti di livello internazionale anche per ringiovanire la rosa rossonera. Chissà se il ritorno di fiamma sia imminente.
Redazione MilanLive.it
FONTE: MilanLive.it
19:34 | mercoledì 22 aprile 2015
Torino-Juventus, Sogliano: «Il derby non è mai scontato»
Continua l'ex granata: «per il Torino riuscire a vincere questo derby significherebbe iniziare al meglio lo sprint finale per cercare di agguantare ancora l’Europa»
di Massimo Balsamo - twitter:@Massimo_Bals ©imagephotoagency.it
TORINO JUVENTUS SOGLIANO - Uno dei big match della 32^ giornata di Serie A sarà certamente quello dell'Olimpico, il derby della Mole tra il Torino di Giampiero Ventura e la Juventus guidata da Massimiliano Allegri. Intervistato da Tuttosport, l'ex difensore granata Sean Sogliano, attuale ds dell'Hellas Verona, ha rilasciato alcune dichiarazioni: «Gara del 1995? Certo che sono passati 20 anni, davvero tanto tempo…Questo fa riflettere. Anche allora, come adesso, è la partita dell’anno per il Toro: in quella stagione abbiamo conquistato entrambi i derby e furono duelli davvero esaltanti, spettacolari. Credo che questo Toro abbia dimostrato di avere personalità sufficiente per provare a battere anche una Juve che è sulla carta più competitiva».
ANCORA SOGLIANO - «Sarà una frase fatta ma è sempre vera: il derby non è mai scontato. Tra l’altro bisognerà tenere conto che la Juve arriverà al derby alla fine di una settimana intensa con l’impegno decisivo di Champions contro il Monaco e potrebbe non essere al meglio. Difficile dire chi potrà essere l’arma in più, ma è chiaro che in questo campionato sui calci piazzati Glik abbia dimostrato di essere decisivo: 8 gol per un difensore sono qualcosa di eccezionale. Certo che per il Torino riuscire a vincere questo derby significherebbe iniziare al meglio lo sprint finale per cercare di agguantare ancora l’Europa. In palio c’è un bottino ancora pesante e con 21 punti a disposizione tutto è possibile».
FONTE: CalcioNews24.com
Roma-Sabatini, divorzio in vista senza 2° posto: Milan alla finestra
di Marco Giordano5
21/apr/2015 08.20.25
Walter Sabatini e la Roma potrebbero dirsi addio in caso di mancato raggiungimento del secondo posto. Sul ds è pronto a fiondarsi il Milan.
[...]
L'altra soluzione porta, invece, all'arrivo di Sean Sogliano dall'Hellas Verona. Il dirigente scaligero ha già avuto qualche contatto con il club capitolino, in particolare per l'affare Iturbe e la corporate giallorossa lo ritiene uno dei profili più interessanti sul mercato dei ds. Inoltre, i rapporti intensi di Sogliano con il Sud America potrebbero mantenere quel filo rosso che ha connotato la precedente gestione.
[...]
FONTE: Goal.com
17.04.2015
Hellas, la frusta di Sogliano «Voglio più intensità»
Sean Sogliano vuole di più dall'Hellas
VERONA. Sean Sogliano tiene tutti sulla corda. Una strigliata in piena regola al Verona, reduce dalla prestazione negativa con l'Inter. «Mancano otto partite e voglio che la squadra faccia otto prestazioni decise», le parole del direttore sportivo del Verona in conferenza stampa oggi pomeriggio a Peschiera. «In campo servirà intensità e l'atteggiamento giusto; in campionato abbiamo alternato grandi vittorie a sconfitte non belle. Di sicuro potevamo essere più continui», ha proseguito Sogliano, che intanto ha avviato le trattative con l'agente di Jacopo Sala per il prolungamento di un contratto in scadenza a giugno 2016.
Tutto da decifrare il futuro di Sogliano, sempre nel mirino del Milan. «Come tutti gli anni, a fine stagione mi siederò a un tavolo col presidente e decideremo se andare avanti e con quali programmi. Adesso mi interessano solo queste ultime otto giornate di campionato, a partire da quella di lunedì contro una squadra fatta di grandi giocatori come la Fiorentina».
Alessandro De Pietro
FONTE: LArena.it
Sogliano: "Otto partite da giocare con cattiveria"
Postata il 17/04/2015 alle ore 16:46
Peschiera - Le dichiarazioni del direttore sportivo gialloblù, Sean Sogliano, rilasciate al durante la conferenza stampa in vista della partita Fiorentina-Hellas Verona.
IL MOMENTO E LA SQUADRA
"Il nostro momento? Mancano otto partite alla fine del campionato ed è normale che io parli dicendo quello che penso. Ultimamente si sta parlando tanto, o forse troppo, della prossima stagione, ma dobbiamo pensare a fare il meglio che possiamo in queste ultime 8 partite. La classifica attuale, sotto certi aspetti, può far sorridere, ma mancano ancora dei punti per raggiungere l'obiettivo della salvezza. Oltre ai punti, ottenuti in una stagione dove abbiamo alternato grandi prestazioni a sconfitte non belle, penso che tutti i calciatori debbano giocare le partite rimanenti come fatto in certe occasioni, con intensità per fare punti. Perché un rendimento così altalenante? Quest'anno è mancata la continuità, abbiamo fatto ottime partite contro squadre forti come Roma, Inter e Napoli, senza scordare la vittoria di Cagliari. In certi momenti, al di là del risultato, è mancata la prestazione ed è quello che ha più rammaricato noi e penso anche i tifosi. Dobbiamo capire cosa non è andato e cercare una soluzione, sarebbe un peccato terminare in modo negativo un campionato che potrebbe regalarci delle gioie. Dove si vuole arrivare in questo finale di stagione? Voglio vedere 8 prestazioni importanti, lo dobbiamo a noi stessi e ai tifosi. Per questo pensiamo solo a fare il massimo, dobbiamo conquistare ancora punti per raggiungere il nostro obiettivo. Se questa non è la mentalità giusta rischiamo di fare degli errori, sotto vari aspetti. L'allenatore dovrà schierare in campo i calciatori che hanno voglia e che non hanno staccato la spina. Ci vuole corsa, dobbiamo sudare per portare a casa i punti che ci meritiamo. Questa una stagione diversa rispetto alle altre? In ogni stagione ci sono cose positive e cose negative, sicuramente lo scorso anno abbiamo fatto un campionato straordinario e mi aspettavo un anno più difficile. Dopo due stagioni di successi è normale trovare delle difficoltà, che in parte siamo riusciti a superare. Sono molto critico sul lavoro di tutti, anche sul mio, poi ci sono cose che non mi sono piaciute ma il fattore più importante è che la squadra senta ancora la voglia di portare a casa punti, per la nostra salvezza e per fare felici i tifosi. Non penso che questa sia una cosa marginale, non lo dico perché non voglio parlare di futuro. Il Verona, per la realtà che è, non deve perdere la voglia e l'entusiasmo di affrontare ogni partita con la volontà di far risultato. Se si perde questo atteggiamento il futuro non sarà positivo, mentre se questa voglia si mantiene penso che finiremo bene il campionato e poi vedremo cosa succederà. Un bilancio di questa stagione? Sono il primo a dire che tutte le squadre sono migliorabili, compresa questa. Tutti vengono giudicati in base ai punti che fanno, con qualche punto in più avremmo potuto avere attestati diversi, ma questi sono discorsi che lasciano il tempo che trovano. Fare punti è sempre difficile, la Serie A è un campionato competitivo con società solide. E' il secondo anno che facciamo questa categoria, non dobbiamo essere presuntuosi e pensare che tutto sia facile. Anche per un calciatore è difficile giocare qui, c'è molta attesa. L'importante è sapere dove si può migliorare, io ho le idee chiare ed è giusto essere positivi. Se possiamo raggiungere qualcosa in più della salvezza? Dipende tutto dalla cattiveria agonistica che metteremo in campo. Se noi giochiamo come contro il Napoli possiamo fare ancora punti in queste ultime partite, e per ottenere questo dobbiamo pensare a giocare con Fiorentina, Sassuolo e Sampdoria, pensando ad una partita alla volta. Solo così possiamo fare punti in queste ultime otto partite. Io per primo voglio parlare del futuro, ho sempre cercato di essere schietto, ma mancano otto partite e voglio delle prestazioni importanti. Cosa voglio vedere contro la Fiorentina? Vedere un gruppo che va a Firenze consapevole di incontrare una squadra forte, con un grande organico, ma che con personalità e cattiveria giocherà una partita per portare a casa punti. Il mio rammarico? Mi piacerebbe avere sempre una squadra che renda la vita difficile agli avversari dal 1' al 90'. Deve scattare qualcosa, si deve trovare quella tensione giusta e riuscire a mantenerla non a tratti, ma per tutto il campionato. Questo può essere un valore aggiunto. Le prestazioni della difesa? Noi curiamo di più il possesso palla e meno la fase di non possesso. Non è una questione di errori dei singoli, che ci sono in tutte le categorie e in tutte le squadre. Con l'atteggiamento bisogna limitare questo tipo di errore. A me dà fastidio avere una squadra che prende troppi gol, ma ora non mi interessa fare processi alla difesa. Quando si prende gol è colpa di tutti, non solo del reparto. Le statistiche sono importanti, ma è altrettanto importante avere l'umiltà di sapere che il Verona deve raggiungere la salvezza. Dobbiamo farlo a tutti i costi, ma nonostante le mille problematiche siamo sempre riusciti a stare lontano dalla zona pericolosa. Il dualismo tra Rafael e Benussi? Ci sono momenti in cui può giocare un portiere ed un altro. E' normale, esistono situazioni così nella carriera di ognuno, Rafael è qui da tanto e lui sta attraversando questo momento. La stima che ha la società o l'allenatore non deve cambiare se il calciatore è il numero 1 e può fare la panchina".
Il diesse scaligero serra le fila prima della gara con la FIORENTINA |
IL FUTURO E LA SOCIETA'
"Il futuro? Prendo come positivo il fatto che si voglia guardare avanti. Farlo, però, significa anche pensare che lunedì vogliamo andare a Firenze a fare una bella figura. Mancano ancora otto partite da giocare, pensare alla prossima stagione può essere pericoloso e non ho voglia di correre certe pericoli. Questo deve essere lo stato d'animo dei calciatori e dell'allenatore. E' il mio terzo anno qui, voi sapete benissimo che alla fine di ogni stagione mi incontro con il presidente per prendere la decisione giusta sul campionato che verrà. Così faremo anche quest'anno, per me questo vuol dire parlare di futuro. Cosa mi sento di dire ai tifosi? Si parla tanto di programmazione, che nasce soprattutto dalla voglia di lavorare per la tua società. E' normale, ci sono degli anni dove bisogna ripartire e altri dove è necessario continuare su una strada. Il fatto che ci siano dei calciatori, l'allenatore e dei dirigenti in scadenza è un fattore da tenere in considerazione, siamo dei professionisti e io pretendo che da ora fino all'ultima giornata di campionato si dia il massimo per questa maglia e per questa società. Qui basi solide? La basi si costruiscono di giorno in giorno, con la voglia e la serietà delle persone che lavorano per la società. Non bisogna pensare esclusivamente al futuro, lo decideremo quando parlerò con il presidente. Verona la mia prima scelta? Non dobbiamo parlare di me e del mio futuro, da quando sono qui mi sono comportato sempre allo stesso modo, lavoro tutti i giorni e al raggiungimento di un determinato obiettivo mi sono sempre incontrato con Maurizio Setti per parlare dell'anno successivo. In base a ciò che accadrà deciderò il mio futuro".
Ufficio Stampa
FONTE: HellasVerona.it
SERIE A
ESCLUSIVA TMW - Milan, nuovi contatti con Sogliano: la situazione
11.04.2015 15.59 di Alessio Alaimo Twitter: @alaimotmw
Ve lo abbiamo già raccontato: Sean Sogliano deciderà il suo futuro entro due settimane. Il direttore sportivo probabilmente lascerà il Verona per affrontare una nuova avventura professionale, ma bisognerà attendere l'incontro con il Presidente Setti per definire il futuro. Intanto Barbara Berlusconi ha avuto nuovi contatti con Sogliano. Il ds gradisce i rossoneri ma accetterebbe soltanto dinnanzi ad un progetto nel quale avrebbe piena autonomia. A quel punto sarebbe da verificare la posizione di Adriano Galliani. Intanto Sogliano resta nel mirino del Milan...
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
Fiorentina, Macia se ne va: chi lo sostituisce?
Il direttore dell'area tecnica viola dovrebbe tornare in Spagna al Betis Siviglia
02/04/2015 19:55
CALCIOMERCATO FIORENTINA DOPO MACIA PRADE' / FIRENZE - L'esperienza di Eduardo Macia alla Fiorentina pare volgere al termine. Numerose fonti spagnole parlano di un addio programmato per la fine della stagione con il direttore tecnico viola destinato al ritorno nella Liga: il Betis Siviglia gli avrebbe offerto un quadriennale.
..., mentre pare più complicato l'ingaggio di un direttore sportivo come Sean Sogliano dell'Hellas Verona, accostato nei mesi scorsi più come un erede eventuale di Daniele Pradè.
O.P.
FONTE: It.EuroSport.Yahoo.com
Serie A - Macia saluta la Fiorentina, rivoluzione in arrivo?
L’addio del direttore tecnico spagnolo potrebbe portare con sé parecchie novità per la Viola del futuro: Montella verrà coinvolto nella svolta? Intanto, non è da escludere l'arrivo di Sean Sogliano
Di Mattia FONTANA (Twitter: @mattiafontana83)
09 aprile 2015 10:34
Eurosport
La notizia era nell’aria da almeno un paio di mesi. Nella serata di mercoledì, però, è divenuta ufficiale. Eduardo Macia ha detto addio alla Fiorentina per divenire il nuovo direttore sportivo del Betis Siviglia. Una perdita che potrebbe passare in sordina, ma rischia di segnare una svolta nella gestione del club viola. Perché la figura di Macia è stata fondamentale nell’ultimo ciclo gigliato. E, molto probabilmente, il suo addio porterà con sé parecchi cambiamenti.
DA MACIA A SOGLIANO? – Macia era arrivato come collaboratore di Pantaleo Corvino nell’autunno del 2011, per poi divenire direttore tecnico a partire dalla stagione 2012-13, quella dell’arrivo di Vincenzo Montella e della svolta “spagnoleggiante” della Viola. Ora, per i Della Valle, si tratta di una perdita molto difficile da rimpiazzare. Anche perché il futuro dello stesso Daniele Pradè, attuale direttore sportivo gigliato, è tutto da vedere. Il braccio destro di Macia non ha davanti a sé un destino scontato. Anche perché iniziano a giungere le prime indiscrezioni sul nome forte che potrebbe rimpiazzare lo spagnolo. Si tratta di Sean Sogliano, l’uomo che ha costruito la resurrezione dell’Hellas Verona e nella passata stagione è stato a un passo dal Milan. Inizialmente, dovrebbe essere Roberto Ripa a essere promosso nel ruolo di dt al fianco di Pradè. Ma, per la prossima stagione, non è escluso che si aggiunga la figura di Sogliano. Del resto, i due si conoscono bene, avendo giocato assieme nel Perugia dal 1998 al 2000.
[...]
FONTE: It.EuroSport.Yahoo.com
Fiorentina, Macia se ne va: chi lo sostituisce?
Il direttore dell'area tecnica viola dovrebbe tornare in Spagna al Betis Siviglia
02/04/2015 19:55
CALCIOMERCATO FIORENTINA DOPO MACIA PRADE' / FIRENZE - L'esperienza di Eduardo Macia alla Fiorentina pare volgere al termine. Numerose fonti spagnole parlano di un addio programmato per la fine della stagione con il direttore tecnico viola destinato al ritorno nella Liga: il Betis Siviglia gli avrebbe offerto un quadriennale.
..., mentre pare più complicato l'ingaggio di un direttore sportivo come Sean Sogliano dell'Hellas Verona, accostato nei mesi scorsi più come un erede eventuale di Daniele Pradè.
O.P.
FONTE: CalcioMercato.it
SERIE A
Hellas, se Sogliano parte c'è pronto Giuntoli
Setti e Sogliano (foto A. Fraccaroli)
verona.iamcalcio.it scritto il 01 Aprile 2015, ore 11:50
Il mercato dei direttori sportivi ora come ora è quasi più gettonato di quello dei giocatori. La stagione infatti sta per concludersi, e tutte le società si iniziano a preparare per la prossima stagione. E prima di pensare ai giocatori, si pensa a sistemare la dirigenza. Come abbiamo già detto in passato, il ds gialloblù dell'Hellas Verona Sean Sogliano è corteggiato da Milan ed in particolar modo dalla Fiorentina. In caso di una sua partenza, il nome che è uscito per sostituirlo è quello di Giuntoli, attuale direttore sportivo del Carpi. Ovviamente sempre che la squadra non riesca a raggiungere la promozione in serie A. Se così fosse, come fanno sapere da TMW, Giuntoli resterebbe dunque per un altro anno al Carpi, e tutte le idee potrebbero ricadere su Romairone, anch'esso molto apprezzato dal presidente gialloblù Setti. A questo punto non rimane che attendere l'estate, che si preannuncia a dir poco rovente.
Lorenzo Morandini
FONTE: Verona.IAmCalcio.it
Esclusiva: Sogliano si propone a due club. E a Verona...
28-03-2015, 00.28
Sean Sogliano potrebbe chiudere il suo ciclo a Verona. Fino a poco tempo fa era nella lista del Milan, può darsi che ci sia rimasto, ma la sua intenzione sarebbe quella di lavorare con autonomia. Nelle ultime settimane Sogliano ha fatto sondaggi con Fiorentina e Napoli, un modo per capire quale potrebbe essere il futuro dei suoi colleghi. Ma la situazione al momento è ferma, con la Fiorentina che sta pensando di promuovere Ripa per la sostituzione di Macia. Nel frattempo a Verona potrebbe avere maggiori poteri Gardini affiancato da Romairone, ex direttore sportivo dello Spezia.
Foto: zimbio.com
FONTE: AlfredoPedulla.com
SERIE A
Due ipotesi per Sogliano. Valzer di ds e cambi in vista a Firenze e Verona
28.03.2015 12.13 di Marco Conterio Twitter: @marcoconterio
Sean Sogliano potrebbe chiudere il suo ciclo a Verona. Fino a poco tempo fa era nella lista del Milan, può darsi che ci sia rimasto, ma la sua intenzione sarebbe quella di lavorare con autonomia. Nelle ultime settimane Sogliano ha fatto sondaggi con Fiorentina e Napoli, un modo per capire quale potrebbe essere il futuro dei suoi colleghi. Ma la situazione al momento è ferma, con la Fiorentina che sta pensando di promuovere Ripa per la sostituzione di Macia. Nel frattempo a Verona potrebbe avere maggiori poteri Gardini affiancato da Romairone, ex direttore sportivo dello Spezia. Lo riporta AlfredoPedulla.com.
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
Milan, sempre occhi su Sogliano
Sean Sogliano piace sempre ai rossoneri: la prossima stagione potrebbe entrare a far parte della dirigenza milanista.
Milan sempre interessato al direttore sportivo dell’Hellas Verona Sean Sogliano. I rossoneri sono da tempo sulle tracce del dirigente gialloblù, tanto che la scorsa primavera sembrava potesse concretamente trasferirsi all’ombra della Madonnina. Il tutto non si è concretizzato, ma il profilo di Sogliano resta molto gradito dalle parti di via Aldo Rossi, tanto che – riporta Gazzetta TV – potrebbe far parte della nuova dirigenza del Diavolo, che si preannuncia destinato a subire una vera e propria Rivoluzione. Il Milan dovrebbe battere la concorrenza della Fiorentina, interessata al d.s. scaligero per il dopo Pradè.
FONTE: IVM.IlCalcioMagazine.it
08:06 | giovedì 12 febbraio 2015
GdS: Verona a rapporto da Sogliano
La squadra e Mandorlini non stanno vivendo un gran momento
di Gianmarco Lotti - twitter:@GianmarcoLotti © www.imagephotoagency.it
SOGLIANO HELLAS VERONA MANDORLINI - L'Hellas Verona non sta vivendo un gran momento di forma e in questo periodo ha raccolto pochi successi e viene da una bruciante sconfitta in casa al Bentegodi. In casa Hellas Verona sono giorni di confronti, alla ripresa degli allenamenti infatti il direttore sportivo Sean Sogliano ha chiamato a rapporto sia la squadra che Andrea Mandorlini e ha parlato con tutti per capire le ragioni del periodaccio.
UNITA' DI CRISI - A Peschiera del Garda, dove il Verona ha il centro di allenamento, i giocatori e Mandorlini hanno avuto un'ora di faccia a faccia con Sogliano che ha voluto spronare i suoi e scuotere il gruppo già dalla prossima trasferta a Marassi. Stando a La Gazzetta dello Sport sotto accusa c'è la mentalità in campo dei giocatori, ma comunque Mandorlini non rischia e non è da considerarsi in bilico.
FONTE: CalcioNews24.com
SERIE A
ESCLUSIVA TMW - La Fiorentina del futuro: c'è l'idea Sogliano. E Berta...
04.01.2015 22.34 di Alessio Alaimo Twitter: @alaimotmw
La Fiorentina cerca un direttore sportivo per la prossima stagione, quando potrebbero andar via sia Daniele Pradè che Edoardo Macia. Vi abbiamo già raccontato dell'interesse concreto per Pierpaolo Marino, ma non è l'unico profilo al vaglio della società viola. Piace molto Sean Sogliano del Verona ed è un'idea concreta, come lui anche Andrea Berta, direttore sportivo dell'Atletico Madrid che già in passato aveva detto no a Milan e Inter. Berta è uno dei punti di riferimento dei Colchoneros, una pedina importante del club spagnolo e un dirigente molto apprezzato dalla proprietà e dal Presidente Cerezo, difficile possa muoversi. E sullo sfondo un'altra idea, un profilo di spessore che fa pensare a Giorgio Perinetti. La Fiorentina riflette e studia le mosse. Tra Marino, Sogliano, Berta e non solo...
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
Sogliano: "Derby? Diamo tutto per i nostri tifosi"
Postata il 17/12/2014 alle ore 16:55
Verona - Le dichiarazioni del direttore sportivo gialloblù, Sean Sogliano, rilasciate durante il "Christmas Lunch", l'evento organizzato presso l'Hellas Kitchen e riservato ai giornalisti.
DERBY, DIAMO TUTTO E GIOCHIAMO PER I TIFOSI
"Il derby? E' sempre una partita particolare, dove tutte e due le squadre ci tengono a vincere. Ci sarà tensione, è normale, noi dobbiamo giocare per i tifosi e mettere in campo tutto. Sappiamo di non essere in un momento brillante, ma rimaniamo concentrati su questa gara. Voglio vedere una squadra consapevole che a Udine ha disputato una partita di carattere, mentre il Chievo, nonostante la sconfitta, ha giocato una buona partita contro l'Inter. Incontriamo una squadra in salute, siamo noi i malati, mettiamo tutto l'ardore che raccoglieremo in settimana e poi vedremo di curarci meglio. Non pensiamo al futuro ma concentriamoci sulla partita, per dare una soddisfazione ai nostri tifosi. Il Chievo? E' una squadra abituata a fare il campionato che sta facendo, conosciamo le loro armi. Pensiamo a noi stessi, dobbiamo fare una partita con il coltello tra i denti sapendo che sarà una partita difficile. Non guardiamo alla classifica, pensiamo solo a fare risultato a tutti i costi".
SIAMO TUTTI UNITI
"L'appoggio a Mandorlini? Questo è un atteggiamento che deve pagare. Una vittoria non può cambiare il campionato, ma una serie di risultati positivi lo può fare, e questo l'ho detto anche ai calciatori. Bisogna lottare fino alla fine, partita per partita, per mantenere questa categoria che noi ci siamo guadagnati con sudore e sacrificio e che i tifosi aspettavano da tanti anni. In ogni partita dobbiamo tenere lo spirito giusto".
17 dicembre 2014 - Sean Sogliano al pranzo di Natale coi media |
LA VITTORIA DI UDINE
"Quella partita l'abbiamo giocata un po' tutti, chi dalla panchina e chi dal campo. Lo spirito dovrà essere sempre quello visto sull'erba del Friuli, è sempre stato così nei momenti difficile ed è giusto mantenerlo. La prestazione è stata figlia di una settimana importante, dove la squadra e tutto l'ambiente hanno pensato solo alla sfida con l'Udinese, cercando di tirare fuori il massimo. Mi auguro che questi giorni siano come quelli passati, con l'unico obiettivo di fare risultato".
TIFOSI? LA LORO CARICA E' FONDAMENTALE
"I tifosi? Personalmente, mi ha fatto piacere incontrarli alle cene di Natale. Per certi calciatori questa è stata una carica in più, hanno visto da vicino cosa vuol dire Hellas per i tifosi e hanno potuto toccare con mano tutto l'amore che questi provano per la loro squadra. I ragazzi sono stati caricati, noi sappiamo che i nostri supporters tengono molto a questa partita e il loro aiuto ci farà correre di più. Allenamento a porte aperte? Sarebbe una cosa bella da fare, ma non possiamo aprire impianti quando vogliamo. Mi piacerebbe riuscirci, altrimenti noi ci alleniamo a Peschiera e se i tifosi vogliono venire a caricarci allo Sporting Center saremo ben felici".
TONI, UN GRANDE CALCIATORE
"Il traguardo di Luca? In lui ci hanno creduto in tanti, non solo noi. E' un grande calciatore, non una figurina, ha ancora tanto dare e questo lo ha sempre dimostrato. Ha lo spirito giusto, per noi è diventato un calciatore importante. Ha dato risultati ampiamente soddisfacenti, ha trovato il feeling giusto con la squadra e con l'ambiente, abbiamo ancora bisogno dei suoi gol".
RODRIGUEZ E FARES
"Rodriguez? E' un ottimo professionista, ha un grande temperamento e quando è stato chiamato in causa ha sempre dato una mano, come la stanno dando tutti. Ci sono anche dei calciatori infortunati su cui non possiamo contare, il nostro difensore ha aspettato il suo momento e può fare anche di meglio. Fares? Lui ha una grande qualità, che è la corsa, e già per questo può essere utile a noi. E' giovane, viene dalla Primavera ed è bello vedere esordire un ragazzo del nostro Settore Giovanile. Spero che sia utile anche a lui, per imparare a vivere nel calcio dei grandi e per poter giocare ancora".
IL MERCATO? C'E' TEMPO PER PENSARCI
"Il mercato? Per pensarci c'è tempo, ora rimaniamo concentrati sul Chievo, partita importante per noi e per la classifica".
Ufficio Stampa
Sogliano: "Momento duro, ne usciamo insieme"
Postata il 09/12/2014 alle ore 01:35
Verona - Le dichiarazioni del direttore sportivo gialloblù, Sean Sogliano, rilasciate al termine della partita Hellas Verona-Sampdoria (1-3).
IL VERONA HA DATO TUTTO
"E’ un momento difficile, lo sa l’allenatore e lo sanno i calciatori. Non abbiamo portato a casa punti, ma abbiamo fatto una buona partita dal punto di vista dell’impegno e dell’agonismo: giocare in dieci per quasi tutto il tempo con una squadra come la Sampdoria è molto difficile. Non recrimino nulla, il rigore e l’espulsione c’erano. E’ stata una partita più complicata di quello che poteva essere. Abbiamo avuto una reazione e siamo riusciti a pareggiare, poi nel secondo tempo è stato tutto molto difficile. L’analisi della sfida è molto chiara: abbiamo incontrato una squadra che ha l’autostima alta e sta bene sotto tutti i punti di vista. Noi le nostre colpe ce le abbiamo, il gruppo ha dato tutto ma non è bastato. Noi volevamo fare una prestazione per cercare quel risultato positivo che serviva a rilanciarci. In questo momento dobbiamo cercare di stare uniti e tirare fuori tutto quello che abbiamo sapendo che questa non è l’ultima giornata di campionato, consapevoli che questo è un momento difficile. Dobbiamo essere molto preoccupati, ma trovare dentro di noi gli stimoli e tirar fuori tutto per fare meglio nelle prossime partite, soprattutto per portare a casa punti per salvarci. Saviola e Marquez? Il primo ha giocato poco, ma quando è stato chiamato in causa si è sempre fatto trovare pronto, mentre l'altro ha alternato ottime partite a episodi come quello di stasera che ha condizionato la gara. Ma questo non è il momento di parlare di singoli ma di alzare la testa e preparare la prossima sfida".
8 dicembre 2014 - Sean Sogliano |
CI METTEREMO ANCORA PIU’ IMPEGNO
"Alzare la testa non vuol dire sottovalutare il momento. Sappiamo anche noi che manca la vittoria e dobbiamo fare più punti possibili per raggiungere la salvezza. Noi dobbiamo giocare alla morte partita dopo partita. Sappiamo dove possiamo cercare di migliorare, dobbiamo avere dentro di noi quella fame che ci ha fatto arrivare in Serie A tutti insieme e fare dei grandi campionati. Non dobbiamo avere vergogna a dirlo, ma dobbiamo metterci la faccia, come stiamo facendo, e reagire. L’unica cosa per fare risultato è lavorare di più e cercare di migliorare il più possibile. Fiducia? Non è questione di fiducia, sappiamo che se avessi avuto la rosa al completo sarebbero andate in difficoltà formazioni più importanti della nostra, mentre avevamo 3 centrocampisti infortunati e uno squalificato. Queste sono cose importanti che possono aiutare in questo momento, dobbiamo cercare di recuperare al più presto i giocatori che per noi sono più importanti. Mercato? Tutte le rose sono migliorabili, ma i 14 punti li ha fatti questa rosa qua. Poi a gennaio vedremo".
I FISCHI? LI TRASFORMEREMO IN APPLAUSI
"Mandorlini? Sicuramente è turbato e dispiaciuto, come tutti noi come succede quando non porti a casa punti. Ha visto che la squadra che ha dato tutto. Su Mandorlini non abbiamo niente da spiegare, abbiamo parlato con lui e con i giocatori non appena è terminata la partita. L’unica cosa che ho detto loro è di cercare di preparare bene la prossima sfida, che sarà un altro incontro molto importante. Sappiamo che quando le cose vanno bene arrivano applausi, quando vanno male arriva qualche fischio. Noi li prendiamo, ce li portiamo dentro e tireremo fuori voglia di riscatto. Li trasformeremo in applausi. Quando le cose vanno male nel calcio le soluzioni sono due: o si attacca l’allenatore, o si attaccano i giocatori. In questo momento fa noi non dobbiamo attaccare nessuno. Fino a qualche settimana fa la nostra posizione in classifica era medio alta e non andava bene nemmeno quello perché avevamo tutti negli occhi il campionato dell’anno scorso, quando invece dovevamo capire altre cose. Non stiamo raccogliendo punti, sia per colpa nostra che per una serie di motivi: non per cercare alibi o piangermi addosso, ma ricordiamoci che abbiamo 8 giocatori infortunati. Magari non interessa a nessuno, ma noi sappiamo perché siamo in difficoltà e dobbiamo lavorare per uscire da questo periodo. Se ho lanciato un ultimatum? No, assolutamente. In questo momento dobbiamo lavorare e trovare la serenità e la forza che ci permetterà di fare punti nelle prossime partite per superare questo momento di difficoltà che stiamo vivendo dopo due anni di stagioni esaltanti e dopo l’inizio di questo campionato".
Ufficio Stampa
Sogliano: "Sporchiamoci la faccia di fango"
Postata il 05/12/2014 alle ore 16:00
Peschiera - Le dichiarazioni del direttore sportivo gialloblù, Sean Sogliano, rilasciate al durante la conferenza stampa in vista della partita Hellas Verona-Sampdoria.
SPORCHIAMOCI LA FACCIA DI FANGO
"Il nostro momento? Non c'è da allarmarsi, ho sempre detto che sarebbe stato un anno difficile, dovuto anche e probabilmente a una stagione sopra le aspettative che abbiamo avuto l'anno scorso. La seconda annata in Serie A presenta sempre difficoltà maggiori. E' un momento dove non rendiamo come nelle prime partite di campionato, ma c'è la consapevolezza che in questo campionato le difficoltà sono normali e io ho sempre pensato potessero esserci. Dobbiamo metterci tutti la faccia e lavorare tanto per uscire dal momento difficile. Squadra più debole rispetto allo scorso anno? All'opinione pubblica interessano i risultati, sono questi che dovrebbero far vedere l'effettiva forza del gruppo. A me non interessa fare un'analisi pubblica, non voglio sentire paragoni con l'anno passato. Mi interessa essere chiaro: le parole sono importanti ma voglio dare ancora più importanza al lavoro quotidiano, fatto sul campo. Noi, in questi due anni e mezzo, abbiamo lavorato tutti i giorni per fare il massimo per questa società, per produrre risultati. E li abbiamo ottenuti. Non dobbiamo essere quasi delusi per un Verona che deve fare un campionato sporcandosi la faccia di fango, perché dobbiamo difendere anche fino all'ultima partita, se necessario, quanto ci siamo guadagnati in questi due anni e mezzo, e di questo dobbiamo andare orgogliosi. Mettiamoci la faccia, tutti insieme, solo così saremo pronti a lottare. Io so cosa devo fare, so che il momento è difficile, ma le nostre responsabilità ce le siamo sempre prese. I momenti difficili sono fatti per essere superati, ma ragioniamo tutti insieme. Difendiamo quello che ci siamo conquistati, e per farlo bisogna sporcarsi la faccia di fango, senza essere troppo eleganti. Noi siamo pronti a farlo".
USCIAMO TUTTI INSIEME DA QUESTO MOMENTO
"Tante aspettative per gli acquisti di Saviola e Marquez? Ci sono anche dei calciatori più operai, che sono comunque importantissimi. I campioni presenti hanno tutti l'atteggiamento giusto, vi invito a vedere gli allenamenti. Le aspettative si potevano anche creare, ma non penso sia questo il problema. Tre partite fa la nostra classifica era migliore, anche se c'era il confronto con lo scorso anno. Questi ultimi risultati hanno cambiato tutto, per meriti degli avversari o per demerito nostro. Alla fine questo incide molto, l'ambiente è stato allarmato da partite dove da cambiare era l'atteggiamento. Non possiamo sbagliarlo, dobbiamo dare sempre il 100%, sudando e cercando di portare a casa il risultato. Non abbiamo mai cercato alibi, sono orgoglio che il Verona sudi e si impegni al massimo per mantenere la categoria, la salvezza è sempre stato il nostro obiettivo. Sappiamo che siamo in un momento difficile, ma non cerchiamo scuse, anche se l'emergenza è più alta visti i tanti infortunati. A centrocampo, ad esempio, non abbiamo mai avuto la possibilità di schierare dei titolari come Sala e Obbadi, che ha giocato poco. Ogni stagione nasce con la propria storia, la nostra è difficile. Tiriamo fuori quello che abbiamo, e facciamolo tutti insime".
CAMBIAMO IL NOSTRO ATTEGGIAMENTO
"Cosa cambiare del nostro atteggiamento? Forse è sbagliato perché in certe partite non riusciamo ad imporre il nostro gioco, perché alcune squadre, dopo la stagione scorsa, ci trattano come una formazione di alta classifica. Abbiamo sofferto di più, pensiamo a essere più concreti, tiriramo fuori tutto e impegnamoci già dalla partita contro la Sampdoria".
SAMPDORIA? RIVELAZIONE DEL CAMPIONATO
"La Sampdoria è la rivelazione del campionato, dopo l'arrivo di Mihajlovic hanno fatto molto bene. Diamo tutto in campo e pensiamo solamente alla partita. Abbiamo giocate tante partite, dobbiamo lottare fino all'ultima sfida. Con la Sampdoria sarà una gara importantissima, deve essere intesa come una finale, ma poi ce ne sarà subito un'altra, che sarà la partita a Udine. Chi ha voglia di combattere sarà utile al Verona, chi ha un altro stato d'animo non lo prendo in considerazione. Usciamo tutti insieme da una situazione che può diventare pericolosa, ma cambiando atteggiamento nell'ambiente possiamo portarla dalla nostra parte. Perché devo vedere squadre che hanno più autostima di noi? Dobbiamo lavorare, difendiamo la categoria con grande sforzo".
5 dicembre 2014 - Sean Sogliano |
TUTTI DANNO IL LORO CONTRIBUTO
"Una rosa ampia non sfruttata? Si gioca in 11, è difficile dare un minutaggio a tutti i calciatori. Gli infortuni hanno condizionato molto alcuni reparti, quando c'è la mancanza di calciatori è normale che debba giocare chi non gioca, ma tutti sono pronti a dare il loro contributo, anche nei pochi minuti in cui sono impiegati. La formazione? E' sempre o giusta o sbagliata, succede questo quando bisogna fare delle scelte. L'allenatore vede i calciatori tutti i giorni e decide per il bene della squadra e della società. Non dobbiamo parlare di un singolo. Saviola? E' vero che ha giocato poco, ma ha più importanza parlare di una partita che dobbiamo giocare. L'attaccante argentino comunque si sta comportando da professionista. Con la Sampdoria andranno in campo i calciatori che stanno meglio perché sarà una partita molto difficile".
TIRIAMO FUORI L'AGGRESSIVITA'
"Il mio messaggio alla squadra? Dico quello che ho detto a voi: non voglio vedere calciatori con la testa bassa. Bisogna avere voglia di difendere i nostri colori e ce la mettiamo tutta, ritrovando quell'autostima che forse ci manca. Siamo orgogliosi di lottare fino alla fine per salvare la Serie A, tutto quello che c'è lo abbiamo costruito con la nostra testa e le nostre gambe, grazie all'aiuto dei tifosi. Ripetersi è sempre la cosa più difficile, ma questo dà stimoli e voglia di portare a casa il risultato. Noi dobbiamo fare punti, il resto mi interessa poco. In campo vanno dei ragazzi, non tutti hanno la stessa testa o lo stesso carattere, noi lavoriamo per mantenere il Verona a questi livelli e lo stiamo facendo. Sbagliamo tutti, ma un conto è farlo in buona fede e lavorare per migliorare le cose. Mi piacerebbe che non ci siano sempre, ad ogni minima difficoltà, gli stessi discorsi. Questa cosa non mi piace di Verona, dobbiamo essere sempre uniti, come la gente che ci ha sempre sostenuto, noi vogliamo fare il massimo ed io lavoro per questi tifosi. C'è un buon gruppo, sono dei bravi ragazzi. Bisogna tirare fuori tutto con mestiere e con quell'aggressività che in qualche momento ci è mancata. Due anni fa, prima del Brescia, c'è stato un momento difficile ma ogni stagione ha la propria storia".
LA FASE DIFENSIVA
"La nostra fase difensiva? Le aspettative e i risultati cambiano i giudizi sui calciatori. Se gli stessi giocavano anche l'anno scorso la prestazione veniva giudicata in maniera diversa, ma questo è il calcio. Non parliamo del singolo, ma noi abbiamo subito tanti gol a Napoli che hanno un pochino sfalsato le statistiche. Bisogna anche andare nello specifico e fare delle analisi. Il calcio è facile, in certi momenti ottieni risultati sopra le aspettative, in altri meno. Noi abbiamo fiducia e dobbiamo allenarla giorno per giorno. Alziamo l'autostima e lottiamo in tutte le partite. Cerchiamo di sfruttare i calciatori abili che abbiamo e tiriamo fuori il massimo da loro".
CON MANDORLINI PARLO TUTTI I GIORNI
"Io e Mandorlini? Ci parliamo tutti i giorni, la società deve essere una risorsa e un aiuto per lui, non un problema. Quando una persona è corretta e quello che fa lo fa per il suo bene e per la società, ti dà la forza di continuare a lavorare in un certo modo. I commenti non mi interessano, teniamo la testa alta perché vogliamo essere prima coretti nei confronti dei calciatori".
IL MERCATO E ROMULO
"Mercato? Tutte le squadre sono migliorabili, bisogna vedere quello che uno riesce a fare. E' normale che il Verona pensi al mercato, come lo fa qualsiasi altra squadra. Ora c'è la partita con la Sampdoria. Saviola via a gennaio? Vuole rimanere, è un ragazzo serio e si sta comportando bene lui come tutti gli altri ragazzi che hanno voglia di fare. Romulo? Non sono preoccupato, ma mi dispiace per il ragazzo. Ogni stagione ha la sua storia, l'anno scorso aveva una brillantezza incredibile, ha giocato un campionato fantastico. Aveva un problema nella zona pubalgica che sembrava di poco conto, poi ha rinunciato al Mondiale. Sembrava tutto risolto ma poi il dolore si è ripresentato alla fine della partita che ha giocato contro il Parma. Noi, insieme alla Juventus e al calciatore, abbiamo optato per l'operazione. Se la Juve ci punta ancora? Speravano di evitare l'intervento perché avevano e hanno bisogno del calciatore, ma lui ha preso una decisione per guarire e per essere pronto a giocare. Tornerà ai suoi livelli, ha fatto vedere cosa vale e se sarà riscattato noi e lui saremo contenti, se tornerà al Verona saremo felice di riaverlo".
Ufficio Stampa
FONTE: HellasVerona.it
08:04 | sabato 18 ottobre 2014
TS: Milan su Brozovic e... Sogliano
Derby per il giovane talento croato, si insiste per il d.s.
di Silvana Palazzo - twitter: @silvpalazzo
[...]
... Un chiodo fisso per il Milan è, invece, Sean Sogliano. Non è da escludere un nuovo assalto al direttore sportivo dell’Hellas Verona, che sta continuando a convincere.
10:00 | mercoledì 08 ottobre 2014
TS: d. s. in fuga, Sogliano e gli altri
Tanti movimenti tra Verona, Genoa, Atalanta, Fiorentina e Palermo
di Michele Ruotolo - twitter:@michelenews24
VERONA GENOA ATALANTA FIORENTINA PALERMO - Chiamateli, se volete "d. s. in fuga": sono i direttori sportivi di alcune delle società più importanti del calcio italiano che, vuoi per un motivo, vuoi per un altro, in questa stagione potrebbero essere sostituiti da altri colleghi. Non è un mestiere facile quello del direttore sportivo, va detto, ma negli ultimi anni il loro compito ha assunto un'importanza sempre maggiore. Verona, Genoa, Atalanta, Fiorentina e Palermo tra le altre ripensano al futuro dei propri d. s.
SOGLIANO E I SUOI FRATELLI - Sean Sogliano, d. s. dell'Hellas Verona, è per certi versi il dirigente più promettente della Serie A: lo voleva il Milan, ma per il momento è rimasto. A fine stagione potrebbe spiccare il volo altrove e al suo posto, scrive Tuttosport, potrebbe arrivare Romairone (Spezia) già sostituito a sua volta in Liguria da Angelozzi (ex Bari). Anche Stefano Capozucca, d. s. del Genoa, potrebbe salutare nuovamente i rossoblu. Dicasi lo stesso di Pierpaolo Marino, che all'Atalanta da qualche mese è in coabitazione con Sartori, ex Chievo. Potrebbe non rinnovare con la Fiorentina Daniele Pradè: al suo posto si pensa ad un ex giocatore viola, Delli Carri. Per il Palermo si parla di Pasquale Sensibile.
FONTE: CalcioNews24.com
Sogliano: "Mercato? Ora pensiamo a lottare"
Postata il 03/09/2014 alle ore 12:50
Peschiera - Le dichiarazioni del direttore sportivo gialloblù, Sean Sogliano, rilasciate al termine della sessione estiva di calciomercato.
MERCATO: SIAMO SODDISFATTI
"Il nostro è stato un mercato di una squadra che doveva cambiare tanto per scelta e per necessità, tenendo dei punti fermi che hanno svolto il campionato lo scorso anno e perdendone altri che hanno fatto una grande stagione. Questi ultimi hanno portato il Verona sotto gli occhi di tutti, hanno dato più stabilità a una società che fa sempre i passi giusti, tenendo i piedi per terra. Vogliamo migliorare, credendo nei calciatori che abbiamo in rosa e volendo il massimo da loro, senza cercare la perfezione che non esiste. La società, ogni stagione, cerca di fare il massimo. Questo è un dato di fatto, a prescindere da ogni commento. Per me il mercato è molto importante, ma il lavoro che viene svolto quotidianamente dal gruppo, dall'allenatore e dalla società è ancora più fondamentale. I risultati che abbiamo raccolto in questi anni sono figli del lavoro che facciamo ogni giorno. Abbiamo una linea societaria molto chiara, non vogliamo fare follie o entrare in competizione per acquistare un calciatore. Dobbiamo sempre cercare di portare a casa la plusvalenza, infatti ci sono state tante operazioni che hanno coinvolto dei giovani. Magari queste sono passate in secondo piano, ma potrebbero portare capitale alla società. Preferisco avere la consapevolezza di aver costruito una squadra con degli attributi".
COLPO SAVIOLA
"Ci tengo a sottolineare che non prendiamo i calciatori per andare sui giornali, ma perché vogliamo portare degli uomini che onorino la nostra maglia e che diano tanto ai ragazzi più giovani, come ha fatto Rafa Marquez nella sfida di Bergamo. Crediamo di aver creato un buon mix tra calciatori di esperienza e giovani scommesse. Saviola è l'attaccante che cercavamo, con delle caratteristiche diverse rispetto a quelli che sono attualmente in rosa, magari più fisici. Con la sua fantasia può cambiare la partita in ogni momento. La scelta è caduta sull'argentino dopo aver valutato altre situazioni, e per una serie di motivi abbiamo pensato a lui per dare qualcosa in più alla nostra squadra. Con Saviola, come con Marquez, abbiamo trovato un accordo immediato. Paradossalmente è più facile con questo tipo di calciatori".
LE QUALITA' DI NICO LOPEZ
"L'anno scorso ha giocato poco, a Udine c'erano molti attaccanti. La stagione prima era a Roma, in una grande squadra con attaccanti veri. Lui ha sempre dimostrato di avere qualità, noi vogliamo tirarle fuori e dargli la continuità che non ha avuto. Poi parlerà sempre il campo, ma crediamo che possa esserci molto utile".
OPERAZIONE CAMPANHARO
"Il Verona deve fare questo tipo di acquisti. Il Brasile è un mercato economicamente forte e florido. Non è facile trattare in questo paese, Campanharo è un calciatore che ho visto durante una partita di coppa tra Bragantino e San Paolo, in mezzo al campo ha fatto un grande match. Se fosse risultata un'operazione difficile dal punto di vista economico non l'avrei conclusa, ma c'erano le condizioni giuste per dare un'opportunità al ragazzo. Lo valuteremo, è un classe '92 di qualità. Parla già la lingua dopo la sua esperienza precedente a Firenze, può far vedere di avere le carte in regola per giocare in Serie A. Ha ceduto la maglia numero 7 a Saviola, è umile e ha capito che non c'era niente di male nel farlo".
INTERVENTI IN DIFESA
"Certi aspetti si migliorano con il lavoro, poi penso che quest'anno abbiamo dei centrali difensivi che possono fare bene. Voglio solo che i calciatori abbiamo lo spirito del Verona, che ci sia un gruppo dedito al lavoro e sempre concentrato a ottenere il risultato. L'allenatore poi farà le sue valutazioni, chi non gioca deve sapere che è importante come chi scende sempre in campo. L'atteggiamento e il carattere restano la cosa principale. Abbiamo aggiunto anche una componente di fisicità, fondamentale per il calcio di oggi".
DA LUCAS A PAULINHO
"Bonavetura? Quando il Verona si trova a lottare per degli obiettivi insieme a delle squadre importanti come Milan e Inter, questo è un orgoglio a livello nazionale e internazionale. E' logico, comunque, che non c'è competizione contro questi club. Per me la cosa più importante è la partita che deve venire, dobbiamo sempre entrare in campo con la mentalità di centrare il risultato, avere sempre fame. Paulinho? Per come sono abituato a trattare io i calciatori, voglio vedere persone convinte di venire a Verona. Paulinho lo abbiamo cercato, la trattativa era chiusa con il Livorno, dopo che il calciatore e l'agente avevano dato l'ok. Hanno cambiato idea, rimangiandosi quanto detto, ed hanno accettato un'altra proposta. Saviola ci ha detto sì in 5 minuti, ha ancora voglia di dimostrare che è un grande calciatore, con tutto il rispetto per Paulinho. Papu Gomez? E' interessante, a me piace, ma si sapeva già che sarebbe andato all'Atalanta, non abbiamo mai affrontato la trattativa. Lucas Evangelista? Sarebbe stata un'operazione di mercato diversa. Lo conosco bene, è un classe '95, ma la politica della società è quella di non fare il passo più lungo della gamba. Ci sono state delle offerte economicamente più alte, ci sembrava giusto non entrare in un gioco di rilancio che potesse essere controproducente. Villalba? Sono andato in Argentina, ma non ho mai trattato il calciatore. Donadel? L'anno scorso ha fatto bene, ma a centrocampo abbiamo esperienza e qualità. Facciamo una valutazione dei calciatori che abbiamo, vediamo poi se sarà il caso di portare avanti un discorso con lui oppure rimanere così".
VERONA, SIAMO UNA SOCIETA' SERIA
"Per prima cosa bisogna valutare la serietà di una società. I calciatori che vengono a Verona lo fanno, guardano il nostro percorso. Sapere che dei campioni con esperienze importanti si sono trovati bene qui è un vantaggio. Tutto l'ambiente ha dimostrato che se un ragazzo è serio, può far vedere tranquillamente quello che sa fare. Avere giocatori importanti però non basta se non c'è la serietà. Abbiamo deciso di inserire dei calciatori di esperienza, motivati dal fatto che quest'anno sarà molto difficile. E' un dato di fatto, la seconda stagione in Serie A è molto dura, soprattutto per noi che dobbiamo giocare un campionato dopo una stagione strabiliante. Abbiamo anche tanti giovani, che con il lavoro settimale possono tirare fuori le doti che hanno. Un esempio è Sala, che non ha messo piede in cmapo per dei mesi e poi tutti abbiamo visto che sa giocare a calcio. Il non scendere in campo non è una bocciatura, ma si può avere una crescita anche passando da questo".
OBIETTIVO: FARE PIU' PUNTI POSSIBILI
"Abbiamo una rosa che ci regala diverse soluzioni. Voglio avere una squadra, un gruppo, dove l'allenatore può scegliere chi mandare in campo e dove tutti non vedono l'ora di dare il loro contributo. Voglio lo spogliatoio unito, che abbia voglia di lottare per fare più punti possibili. Se tanta abbondanza può diventare un problema? E normale in Serie A, ci sono tante alternative in tutte le squadre. Anche gli sbagli che facciamo hanno un perché, cercare di migliorare la squadra e dare delle soddisfazioni ai tifosi. Se i calciatori mettono questa maglia devono sapersi anche comportare nel modo corretto".
DIMENTICHIAMO ITU
"Iturbe ha fatto benissimo qua, ce ne sono 10 al mondo con le sue caratteristiche, con lui rimarrà un buon legame ma oggi non ha senso parlare di come giocava o come lo farà un altro. Ci sono calciatori con caratteristiche diverse. Questo non vuol dire che l'allenatore deve cambiare ruolo, penso che Saviola possa giocare in un modo o in un altro, Mandorlini saprà trovare il sistema giusto per sfruttare al massimo le caratteristiche dei calciatori. Noi non dobbiamo trovare la perfezione, lavoriamo e sfruttiamo al massimo le caratteristiche per fare più punti possibili".
CHANTURIA ANDRA' AL CLUJ
"E' un ragazzo sfortunato, ha svolto un precampionato dove non era in condizione perché veniva dall'infortunio al ginocchio. Abbiamo fatto una valutazione con lui e con il suo agente, pensiamo sia meglio che faccia un campionato dove possa giocare con continuità. E' un dato di fatto che negli ultimi anni è sceso poco in campo, oggi lui ha bisogno di questo più che di aspettare un'occasione qui. E' di nostra proprietà, valuteremo con lui ma credo andrà al Cluj per giocare con continuità".
GRAZIE TIFOSI
"I tifosi per noi sono fondamentali. Ci hanno sempre aiutato anche quando abbiamo avuto partite difficili. E' lì che si capisce quanto la vicinanza è importante. Quest'anno sarà una stagione difficile, l'anno scorso c'era l'entusiasmo giusto per il ritorno in Serie A. Ci servirà più aiuto da parte di tutti".
Ufficio Stampa
FONTE: HellasVerona.it
3 settembre 2014 - Sean Sogliano |
SERIE A
Verona, Sogliano: "Romulo non va via in prestito, per Sorensen trattativa slegata"
27.07.2014 12.07 di Gianluca Losco Twitter: @MrLosco
Il direttore sportivo del Verona sean Sogliano ha parlato ai microfoni di Sky Sport 24, soffermandosi su molti temi di mercato: "Romulo? Ci sono degli aspetti da limare, presto ci sarà un incontro che spero possa essere decisivo. Possibilità? Non ne parlo perché nella vita non si sa mai, è già successo in passato che saltassero delle trattative. Per ora ne stiamo parlando. Se andrà via in prestito? No, le condizioni non sono queste, ma prima di parlare delle modalità vogliamo vedere come si conclude la trattativa. Aspettiamo un attimo.
Sorensen come contropartita tecnica? È un giocatore di cui abbiamo parlato, ma la trattativa per Romulo è slegata dalle contropartite. La Juve ha dei giocatori come Sorensen che possono interessarci, ma le due trattative restano slegate. Rafa Marquez? Sogno concreto? Ne abbiamo già uno omonimo - ha detto con una battuta -. Forse sarebbe difficile averne due. A breve avremo un incontro con il Torino per Rodriguez, vedremo.
Cessioni? La nostra politica è quella di cercare di fare sempre dei risultati, di portare sempre in avanti la società e gratificare i tifosi che per noi sono importanti. I punti contano più di tutto, ma noi siamo un club che per strategia deve cercare dei calciatori per fare delle plusvalenze. Iturbe è un esempio, lo abbiamo venduto ma ci è servito a fare il gran campionato dell'anno scorso. In primis cerchiamo giocatori che ci siano utili, ma di fronte a certe squadre poi è difficile trattenerli. Mercato chiuso in entrata? Purtroppo o per fortuna il mercato è talmente lungo che fino all'ultimo non si può mai sapere".
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
Sogliano: "Sarà un mercato lungo e difficile"
Postata il 19/07/2014 alle ore 00:15
Verona - Le dichiarazioni del direttore sportivo gialloblù, Sean Sogliano, in collegamento dall'Hellas Kitchen e rilasciate durante la trasmissione "Speciale Calciomercato", in onda su Sky Sport 1 e condotta dai giornalisti Alessandro Bonan e Gianluca Di Marzio.
ITURBE, EL MAS GRANDE
"E' una grande promessa, anche se è ancora un ragazzo molto giovane. La Roma ha fatto un ottimo acquisto, Iturbe ha della doti incredibili ed ha la fame giusta per arrivare a grandi livelli. Ora giunge in una piazza ambiziosa, ma dal punto di vista mentale è pronto, visto che Verona non è certo un luogo facile in cui giocare per un ragazzo così giovane che viene da lontano. Qui ha fatto bene sia in campo che fuori, la Roma ha trovato un calciatore veramente forte. E' stata una trattativa importante, soprattutto per noi del Verona. Ogni società ha la propria strategia, noi abbiamo guadagnato una cifra notevale e posso assicurare che la Juventus ha sempre voluto questo calciatore. Quando una trattativa rimane aperta possono nascere delle complicazioni".
I SOGNI DEL MERCATO
"Io di sogni ne ho tanti, magari uno di questi è anche Marquez, capitano del Messico. Poi però mi sveglio (ride, ndr). Il mercato è ancora lungo e difficile, quindi dobbiamo avere pazienza. Chanturia, invece, è un ragazzo molto interessante, ma si deve adattare al nostro calcio che propone sempre un campionato difficilissimo. Difficile dire se abbiamo realizzato il sogno di trovare il nuovo Iturbe".
CAPITOLO ROMULO
"Lo abbiamo riscattato dalla Fiorentina, ha fatto un grande campionato ed ha firmato con noi un triennale. Vediamo cosa succede, ci sono delle possibilità e dobbiamo stare sereni".
Ufficio Stampa
FONTE: HellasVerona.it
SERIE A
Iturbe alla Roma è la vittoria più bella. Di Sogliano
17.07.2014 07.45 di Andrea Losapio Twitter: @losapiotmw
Fino a quando non si è messo Adriano Galliani di mezzo, Sean Sogliano sembrava vicinissimo a diventare il nuovo direttore sportivo del Milan. Barbara Berlusconi stava provando a detronizzare il moloch rossonero, ma alla fine non ci è più riuscita, incagliata probabilmente in una questione di buonuscite che l'ad ha negato, risultando solo come un collaboratore scelto dal Consiglio di Amministrazione. Difficile crederci, ancor più complicato pensare che Galliani, dopo un anno come quello scorso, potesse ancora sparare cartucce in meneghino, soprattutto dopo l'affaire di dicembre.
Appunto, Sogliano a un passo da diventare direttore sportivo, ma che poi rimane all'Hellas Verona. Riscatta Juan Iturbe per 15 milioni dal Porto, lo tratta con più o meno tutti, dalla Juventus al Milan, su una base bassa. Ok, otto milioni di plusvalenza non si buttano mai via, ma Iturbe è stato il talento più sorprendente dell'ultima stagione. Così, alla fine, 22 milioni di euro più bonus (fino a 2,5) senza contropartite tecniche. Il Messi Guaranì si troverà un intero attacco sulle spalle, difficilmente fermabile con Gervinho dall'altra parte. Velocità, potenza, e pure tecnica: quella che era mancata senza la presenza di Francesco Totti.
Una plusvalenza di una decina di milioni per un calciatore ipervalutato già in partenza è una meraviglia, un gioco di prestigio che potrebbe riuscire a una squadra di altissimo livello. Il Napoli con Cavani, per esempio, che era passato a 17 a 64 in parecchie stagioni, diventando la seconda o terza forza del campionato. Ma a una squadra come l'Hellas Verona non capiterà spesso: a meno che Sogliano, dirigente di una bravura immensa, non possa inanellare altri grandi colpi. Come Romulo, in rampa di lancio, del resto.
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
GIU 23
Setti, blinda (presto) Sogliano.
di Matteo Fontana - Il Giallo e il Blu
Adriano Galliani è uno a cui piace parlare di calcio mettendoci un sottofondo musicale (passione presidenziale, peraltro). Quando il Milan riprese Kakà dal Real Madrid anticipò l’operazione ricorrendo alle parole di Antonello Venditti e canticchiando, davanti a telecamere e taccuini, un “certi amori non finiscono…”, eccetera eccetera, che ha fatto da didascalia all’ingaggio. Ma è, quel verso, adatto anche al corteggiamento del Diavolo, nella figura del suo amministratore delegato, per Sean Sogliano.
La considerazione per il direttore sportivo dell’Hellas non si è appannata dopo il “no” al trasferimento al Milan pronunciato dopo che tutto pareva fatto, in inverno. E Galliani non si è imbronciato nemmeno quando Sogliano ha dichiarato che non sarebbe andato in via Rossi per fargli da cameriere. C’è che da Milano assicurano che sia questione di tempo, e del rispetto per il contratto con il Verona, in scadenza tra un anno, per celebrare il matrimonio col dirigente con quel nome anglofono che viene dalla passione di papà Riccardo per la divina Audrey Hepburn, che così aveva chiamato il suo primogenito.
Maurizio Setti ha già disinnescato una volta il pressing del Milan e conta di ripetersi nei prossimi mesi. Certo, ora c’è il mercato che occupa le agende, ma il patron giocherà d’anticipo per non vedersi sfilare l’artefice di un Verona asceso dalla B alla colonna sinistra della classifica di Serie A, emblema di un metaforico ingresso al tavolo della nuova nobiltà calcistica d’Italia. Il desiderio è quello di prolungare l’accordo che lega Sogliano all’Hellas, con poteri e deleghe ancora più forti, un impatto nel processo decisionale crescente e con un budget che, se i risultati fin qui ottenuti saranno confermati, potrebbe farsi più vigoroso.
GIU 06
Il miracolo Verona
di Matteo Fontana - Il Giallo e il Blu
Il Verona è un miracolo sportivo.
Questo è quanto emerge dall’indagine annuale effettuata dal Cies, il centro internazionale di studi sportivi che opera a Neuchâtel, in Svizzera, incardinato nell’università locale e costituito in sinergia con la Fifa. Un osservatorio che ha prodotto in questi giorni l’annuale report sul calcio europeo, da cui sono emersi dati rilevanti. Intanto, l’Hellas.
Secondo quelle che sono le analisi del Cies, il Verona è da considerarsi come una delle realtà che hanno saputo raggiungere performance largamente superiori in rapporto agli investimenti economici effettuati (una prospettiva che va oltre il concetto di budget). Preso ad esempio, l’Hellas, da questo punto di vista, assieme ai francesi del Guingamp, il Crystal Palace in Inghilterra, l’Elche in Spagna, l’Augusburg in Germania.
Dal Brasile, Sean Sogliano ha lanciato messaggi per nulla amletici: “Cambieremo molto, ci saranno cessioni, alcune decise da noi, altre no”. Ha aggiunto: “Costruiremo una squadra competitiva”.
Osvaldo Bagnoli, pochi giorni fa, mi ha detto: “Anche noi vedevamo partire giocatori forti. Dopo la prima stagione in A se ne andarono Penzo e Dirceu. Ma il segreto che avevamo era Mascetti, che sapeva sempre prendere i calciatori giusti per rimpiazzare chi ci lasciava”.
Buon lavoro, Sean: c’è un’altra impresa da compiere.
FONTE: VenetoBlog.CorriereDelVeneto.Corriere.it
Sogliano: "Il Verona, Romulo e Iturbe..." / VIDEO
Postata il 06/06/2014 alle ore 10:00
FORTALEZA (Brasile) - Ecco le dichiarazioni del direttore sportivo gialloblù, Sean Sogliano, rilasciate durante il ritiro della tournée in Brasile: "Che stagione ci aspetta? Fa parte del mio lavoro guardare sempre avanti, questa mini tournée è stata molto bella perché vedere che i ragazzi stanno bene assieme è sempre positivo. Li ho raggiunti alcuni giorni fa perché ero a San Paolo. Poi è normale che quando finisce una bella stagione c'è sempre un po' di malinconia. Dobbiamo essere consapevoli che tra poco affronteremo una stagione complicata, perché ripetere un campionato come l'ultimo sarà molto difficile, non dobbiamo essere malinconici ma sapere che le difficoltà ci saranno. Questa stagione sarà irripetibile? Irripetibile è una parola assoluta. Trovo difficile ripetersi, questo non vuol dire che non dobbiamo crederci. Però dobbiamo sapere e avere la mentalità della squadra che non dà per scontato che il secondo anno di Serie A sarà più facile. Ma deve pensare che ci aspetta e che, mentalmente, sarà una stagione difficile, soprattutto per i calciatori che rimangono e che dovranno cancellare tutto e sorprendere di nuovo.
5 giugno 2014 - Sean Sogliano |
Che mercato sarà? Prevedo un mercato complicato. Stiamo cercando di fare delle valutazioni per capire come affrontare il prossimo campionato. C'è la possibilità che perderemo dei calciatori importanti per noi, alcuni per scelta nostra, altri no. Sicuramente qualcuno andrà via e alcuni rimarranno, però l'anno prossimo dovremo cambiare tanto. Come abbiamo cambiato quest'anno e l'anno scorso, perché certe situazioni ti portano a perdere calciatori e a trattenerne altri, faremo comunque il massimo per fare una squadra competitiva. Però siamo ancora agli inizi del mercato, per chiudere trattative oggi ci vogliono grandi possibilità e noi siamo ancora nel campo delle idee. Vedremo nelle prossime settimane.
Il nome giusto per il Verona? Noi dobbiamo cercare dei calciatori molto motivati che capiscano che indossare la maglia dell'Hellas Verona è una grande occasione per poter creare una squadra competitiva per qualsiasi obiettivo. Il mercato in Brasile? Il calcio qui ha una qualità di gioco alta e i calciatori sono molto competitivi, hanno il pallone nel sangue. Le trattative sono complicate rispetto ad altri paesi sudamericani. È un mercato che riprenderà il suo pieno fermento dopo il Mondiale, perché il campionato brasiliano inizierà subito dopo Brasile 2014.
La situazione di Iturbe? La cosa bella è che tutti, dai compagni all'allenatore e fino alle persone esterne, hanno capito che è un ragazzo speciale. Ed è stato bello vederlo crescere. Ha fatto vedere grandi cose, è destinato a fare una grande carriera se mantiene questa mentalità, che in parte già aveva e che in parte ha acquisito con noi. Non possiamo nasconderci, sappiamo che è al centro di trattative importanti. Sono contento di averlo visto tranquillo, lui sa esattamente come sono le cose, ci sono possibilità che possa andare in una grande squadra. E sa benissimo che il Verona ha fatto uno sforzo inimmaginabile per prenderlo. Per questo oggi si fida di noi, sa che se arriverà l'offerta che riteniamo giusta andrà via, ma, come ha detto anche il presidente, se non arriva l'offerta rimane con noi e ne saremo felicissimi. Detto questo aggiungo che è molto più facile che vada via che vederlo ancora con la maglia del Verona. E' giusto dirlo altrimenti illudo i tifosi e anche me stesso. Iturbe è molto felice di questa stagione. Gli abbiamo dato fiducia e lui è cresciuto tanto sotto tutti i punti di vista. Si è molto legato a tutte le persone che l'hanno circondato, dallo staff ai magazzinieri e anche alla stampa, si vede che qui è felice. Nonostante sia al centro dell'attenzione lui è sereno e consapevole che potrebbe avere davanti l'occasione della vita. Conosce però anche il mondo del che calcio, che molte volte ti illude.
Romulo e la Nazionale: il pensiero di Sogliano? Sono dispiaciuto soprattutto per lui, sarebbe stata un'esperienza bellissima per lui e una soddisfazione per noi. Sicuramente ha pagato una condizione non ottimale nel finale di stagione. È stato molto sfortunato perché non aveva avuto mai nessun infortunio durante la stagione, senza questo intoppo sarebbe stato sicuramente nei 23. Poi se un calciatore non sta bene non può andare al Mondiale. Sono d'accordo con la scelta di Prandelli.
Il rapporto con Mandorlini? C'è stima reciproca. Ognuno deve fare il massimo nel proprio ruolo e penso che la suddivisione ben definita dei ruoli, voluta dal presidente, sia stata una forza. Questo vuol dire comunque aiutarsi ma soprattutto fidarsi uno dell'altro. Certo, i risultati hanno aiutato. Però abbiamo dimostrato unità anche nei momenti difficili. Il nostro interesse più grande è il Verona e credo che fino a quando questo rimarrà il nostro obiettivo saremo sempre più uniti. Abbiamo davanti una stagione difficile e credo che per affrontarla al meglio il mercato sia importante, ma le persone di più. Ci aspetta un'estate molto difficile, i calciatori dovranno riposarsi, noi non ne avremo il tempo, ma è giusto così".
Ufficio Stampa
FONTE: HellasVerona.it