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Calciomercato: PALMEIRAS in crisi finanziaria, EMPEREUR verso il rientro al VERONA (TuttoMercatoWeb.com).
JURIĆ il TORINO ti offre 2 milioni l'anno (secondo TuttoSport.com) ma ad attirare il tecnico spalatino è più del contratto, è la possibilità di portare i granata in Europa e misurarsi in palcoscenici più ambiziosi che la semplice salvezza al VERONA; intanto il CAGLIARI sarebbe pronto a rilanciare stando a quanto scrive l'esperto di mercato Alfredo Pedullà: La clausola rescissoria di Ivan? Un gentlemen's agreement con SETTI specifica Gianluca Vighini che parla anche di un rilancio scaligero per il tecnico sia nell'ingaggio che in bonus con un rinnovo fino al 2024.
Pochi minuti fa la 'bomba' di Gianluca Di Marzio: JURIĆ al TORINO, è fatta!
Nazionali Gialloblù: Matteo LOVATO con gli azzurri Under 21 per gli Europei, BARÁK con la REPUBBLICA CECA a Euro 2020.
Master di teoria e metodologia dell’allenamento nel calcio: Lo staff tecnico dell’Hellas Verona sale in cattedra; il Master è stato progettato in collaborazione e convenzione con il Settore Tecnico della F.I.G.C. nell’ottica di potenziare le conoscenze e le competenze dei laureati in Scienze Motorie - in questi specifici ambiti di particolare interesse - e si propone di formare personale altamente specializzato nella preparazione fisica di squadre di calcio (HellasVerona.it).
Lo staff tecnico dell’Hellas Verona sale in cattedra per due giorni al Master di teoria e metodologia dell’allenamento nel calcio |
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DICONO + - =
Antonio DI GENNARO sull'addio di mister JURIĆ (non ancora ufficiale ma ormai certo) «Sono rimasto sorpreso perché al di là del contratto firmato l’anno scorso per altri due anni, con le sirene del Torino e della Fiorentina che c’erano già l’anno scorso, ha sempre detto che a Verona c’erano stati dei miglioramenti organizzativi importanti e speravo si aprisse quindi un ciclo all’Hellas. In questi due anni ha fatto molto bene e nell’intervista post partita di Napoli con Sky Sport, ha fatto vedere la sua forza, difendendo il suo lavoro, visto che Crotone a parte, il Verona ha sempre fatto vedere un buon calcio. Il Torino con lui migliorerà, ma come dice una storica canzone dei tifosi gialloblù, cambieranno i giocatori, il presidente e l’allenatore, ma il Verona resterà per sempre nei nostri cuori. È altrettanto vero però che nelle ultime undici partite, con la salvezza già in tasca, se ne sono perse ben nove. Non so cosa si siano detti lui ed il presidente, ma ricordo che Kalinic l’ha voluto Juric e non ha reso, mentre Lasagna è un buon giocatore ma non è certo un bomber. Questo lo dicono i numeri. Chi sarà il prossimo allenatore? Mi dici che un contatto con Maran c’è stato. Lo conosco, è una persona squisita, lo stimo come tecnico anche se negli ultimi due anni non ha fatto bene, ma al Chievo ha dimostrato il suo valore e se dovesse essere chiamato dall’Hellas, mi auguro riesca a ripetersi» HellasLive.it
Maurizio SETTI a 'Kiss Kiss', radio ufficiale del NAPOLI «Juric al Torino? Ha un contratto di due anni con noi, le cose poi nel calcio cambiano in trenta secondi. Nei prossimi giorni si chiarirà tutto. Zaccagni andrà al Napoli? Vedremo, ho letto anche del Milan. Andare in un grande club vorrebbe dire aver lavorato bene con un ragazzo forte ed un professionista serio come Mattia» TGGialloBlu.it
IN BREVE A PIÉ PAGINA + - =
SERIE A: Mister GATTUSO è il nuovo allenatore della FIORENTINA
RASSEGNA STAMPA + - =
Juric, il futuro è Torino: 2 milioni all'anno
Cairo è sempre più deciso ad aprire un ciclo con l'allenatore in uscita da Verona. Ci sarebbe già stato l'incontro tra il tecnico e la dirigenza del Toro
Marco Bonetto 24.05.2021 14:19 3 MIN
© FOTO MOSCA
C'è già un’intesa: in assenza di sorprese, davvero di cataclismi, il futuro è di Juric. Al di là delle dichiarazioni ufficiali che si possono rilasciare pubblicamente nel solito balletto tra diplomazia, imbarazzi, nascondimenti e la necessità di tenere il piede in più di una scarpa (per prudenza, sino al deposito dei contratti), Cairo e Vagnati si sentono ormai come quei ciclisti in fuga: con sì un gruppetto di concorrenti ancora alle spalle (Cagliari, Genoa, Fiorentina), ma pure con davanti agli occhi un traguardo sempre più vicino. Manca poco per alzare le braccia. E l’ostacolo più grande da superare, a questo punto, si chiama Verona: perché il tecnico croato ha ancora 2 anni di contratto con la società scaligera. In senso teorico, il presidente Setti potrebbe anche non liberarlo. Ma è ovviamente un’ipotesi non contemplata, né contemplabile. E non solo per le problematiche di varia natura (anche giudiziaria) che stanno condizionando pesantemente lo stesso Setti, alimentando inevitabilmente pure numerosi dubbi sulle prospettive del Verona.
Juric ha già incontrato Cairo e Vagnati
Chiuso ieri sera il campionato a Napoli (con alla fine un clamoroso litigio con un giornalista di Sky!), Juric ora vedrà Setti per comunicargli ufficialmente l’addio. Ma già gliel’aveva fatto capire nell’incontro dei giorni scorsi. E sempre nei giorni scorsi, come rivelato ieri in esclusiva da Tuttosport, Juric aveva anche incontrato a Milano Cairo e Vagnati, dopo i numerosi colloqui telefonici precedenti (ancora prima della batosta col Milan). Come già si scriveva ieri, il summit, organizzato dopo la salvezza conquistata da Nicola a Roma, ha avuto un esito positivo: in discussione vi erano i progetti di rilancio di Cairo (chiari, a parole: ma poi bisognerà sempre verificarli con i fatti) e le ambizioni, le idee e le esigenze di mercato del tecnico croato.
FONTE: TuttoSport.com
Esclusiva: Juric decide, il Toro ha offerto 2 milioni a stagione. Il Cagliari rilancia
24.05.2021 | 19:22
Ivan Juric prenderà una decisione sul suo futuro entro questa settimana. Vi abbiamo raccontato della proposta Toro da due milioni a stagione, tuttavia Cairo deve ancora parlare con Nicola. In giornata il Cagliari ha proposto un contratto superiore a quello del Torino, vuole Juric a ogni costo, la conferma che Semplici al momento è appeso a un filo.
Anche la Fiorentina (che studia Fonseca) ci ha riprovato, nel tentativo di recuperare i rapporti compromessi la scorsa estate. Ma intanto il Cagliari mette sul piatto una cifra, con i bonus, superiore ai 2 milioni a stagione. Ricordiamo che Juric deve prima liberarsi dal Verona, ha un impegno fino al 2023.
Foto: Twitter Verona
FONTE: AlfredoPedulla.com
NEWS
A Gamba Tesa | Domandare è lecito. Rispondere è cortesia, Ivan
L’allenatore dell’Hellas Verona Juric si mostra in tutta la sua ferocia e aggressività di fronte al (solitamente, ndr) pacato Ugolini. Nemmeno il tempo di terminare la domanda che il tecnico serbo si infiamma e – tra una minaccia e un insulto – manda tutto all’aria e se ne va dall’area stampa. Proveremo ad elencare i motivi per i quali un comportamento del genere sia da derubricare come “altamente lesivo e dannoso”
Da Alessandro Sticozzi - 24 Maggio 2021 0
FALLO FINIRE! – Da studio avevano inaugurato, direttamente dai seggiolini del “Club” di Sky, in questo modo: “Complimenti a Juric, che ha onorato l’impegno, assistendo contemporaneamente a un dramma sportivo”. Della serie: hanno dato atto della tua sportività e del tuo impegno, prova a sentire cos’altro avranno da chiederti…
Il povero Ugolini, che probabilmente sarebbe andato a parare verso un “simil-piagnisteo”, per due volte (su altrettanti tentativi, ndr) non ha fatto in tempo a terminare la frase principale – in vista poi della subordinata.
Non si è potuti andare oltre un “Abbiamo visto un Verona che si è dimostrato più arcigno rispetto a…” e poi un più tenue “Un Verona oggi combattivo ha ottenuto…”.
Strano a dirsi, ma lo stesso Juric, giusto qualche settimana fa, rimbrottava i suoi con termini similissimi rispetto a quelli dell’inviato Sky. Un ringraziamento al collega Simone Avena, che ha pescato le parole del post Crotone-Verona.
Un semplice “degno erede” del simpatico Gasp o qualcosa di più?
STAI IN TV! – Dovrebbe esistere un criterio di responsabilità da parte di chi si trova a sostare, spesso o per caso, davanti a una telecamera.
Devi poter capire, se dotato di un connubio minimo di cultura e ingegno, che quel che la tua testa produce ed esterna sarà poi ascoltato ed elaborato da menti cangianti e da profili differentissimi tra di loro.
Scagliarsi contro un “uomo medio” come potrebbe essere l’Ugolini di turno, denota scarso coraggio da parte di un leone balcanico che dovrebbe essere abituato a restituire furori a nemici di pari livello “fisico/aggressivo”.
Ricordo Galeazzi e i suoi calorosi abbracci a fine partita, con i calciatori col sangue ancora caldo e l’adrenalina in corpo.
Rammento contemporaneamente lo stile e la veridicità dei protagonisti del tempo – nonostante le invasioni di campo di un “calcio del popolo” – al netto della “minaccia a mano disarmata” di scuola Juric.
PENSA ALL’INTERREGIONALE – Se l’allenatore dell’Hellas Verona, società finanziata da Sky anche per gli spazi d’intervista nel post-gara (Gattuso non si presenta più da più di un mese, ndr), può permettersi questo comportamento, in cosa possono prodursi gli allenatori del paesino di turno di fronte al cronista rampante della situazione?
Non basta il fatto di lavorare perlopiù gratis, a contatto con ambienti dall’ignoranza crassa. Serve che ci sia anche il “giusto” fattore intimidatorio. Chi ha vissuto i campi di provincia, affascinanti quasi in tutte le loro sfaccettature, sa benissimo di cosa stiamo parlando.
Se viene sdoganato il concetto che si può aggredire verbalmente senza che nemmeno la domanda sia terminata per intero, siamo realmente tutti un po’ più poveri. Dalla lagn, poi, siamo passati al contrattacco (quasi, ndr) fisico…
Quando la trattazione è frettolosa e non si dà il tempo di esaurire i concetti, di solito, si arriva all’illusione della risoluzione di un problema. Pratica che tutto sommato fa comodo a chi su quel problema deve pontificare all’infinito per diversi interessi individuali.
Ma questa è un’altra storia. Come quella che Juric, difeso a spada tratta dall’Hellas ieri sera, che sembra aver imboccato velocemente il viale d’addio dal lido gialloblù…
Fonti foto: SportFair | FanPage | YouTube
Alessandro Sticozzi
FONTE: PassioneDelCalcio.it
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Torino-Juric, c'è l'accordo: il croato ripartirà dai granata
Autore: Redazione
Sarà Ivan Juric il prossimo allenatore del Torino. Dopo due stagioni in Serie A sulla panchina dell'Hellas Verona, il croato ha trovato l'accordo con il club di Cairo e ripartirà dai granata.
I DETTAGLI DEL CONTRATTO
L'ex allenatore di Crotone e Genoa si è dunque convinto ad accettare la proposta del Toro, legandosi al club con un contratto triennale da due milioni di euro (più bonus) a stagione. Nulla da fare per il Verona, che nelle scorse ore si era avvicinato alla cifra offerta dai granata per provare a convincere l'allenatore a rimanere alla guida di Faraoni & Co.
FONTE: GianlucaDiMarzio.com
Juric dove vai? Toro immerso nei debiti
By Damiano Conati - 26 Maggio 2021
Da un’indagine di www.toro.it del 23 aprile scorso, il Torino di Urbano Cairo ha chiuso in rosso il suo terzo bilancio consecutivo. Nel 2020, i granata hanno registrato perdite per 19 milioni di euro, che si aggiungono ai 26,2 milioni di rosso accumulati tra 2018 e 2019. Questo ha portato il club a chiedere un doppio finanziamento a quattro istituti bancari per un totale di 30 milioni di euro. Questo è emerso dalla relazione annuale pubblicata dalla società il 20 aprile scorso.
E Juric che voleva programmazione a lunga durata si ritrova così immerso nei debiti. Chissà quanto ci metterà a pentirsene.
Damiano Conati
Veloso a questo punto non rinnoverà
By Damiano Conati - 26 Maggio 2021
Con l’addio di Ivan Juric, arriva probabilmente anche quello di capitan Miguel Veloso. Il portoghese sarebbe rimasto a Verona se il tecnico croato fosse rimasto in gialloblù, ma senza Juric difficilmente troverà un accordo con il Verona per la nuova stagione.
Damiano Conati
Occhio che Juric vuol portare con sè un suo pupillo
By Damiano Conati - 26 Maggio 2021
Come successo con Marasco, che fu costretto a seguire il suo mentore Prandelli a Venezia dopo l’amaro epilogo con Pastorello, stavolta potrebbe essere Faraoni il prescelto di Juric per la nuova avventura piemontese.
Il Torino potrebbe mettere sul piatto una cifra considerevole per il laterale destro gialloblù, gonfiata ulteriormente a favore del Verona come sorta di indennizzo per liberare Juric, visto che non esistono compravendite nel mercato allenatori.
Damiano Conati
Ultima cena D’Amico-Juric
By Damiano Conati - 25 Maggio 2021
Secondo quanto riportato da Gianluca Di Marzio, questa sera D’Amico e Juric si sono incontrati al ristorante per quella che è stata l’ultima cena veronese del tecnico croato. Nessun colpo di scena, perché Juric oggi ha già fatto sapere al Torino il suo sì. Semplicemente una cena d’addio tra i due che a Verona hanno costruito qualcosa di importante in due anni. Juric lascia Verona, toccherà a D’Amico ora far sì che il giocattolo non si distrugga con la partenza del suo condottiero.
Damiano Conati
FONTE: HellasNews.it
Hellas Verona, morto un Juric se ne fa un altro
maggio 26, 2021
Purtroppo era nell’aria. Da troppo tempo. Non è stata quindi un fulmine a ciel sereno la decisione dell’allenatore Ivan Juric di lasciare l’Hellas Verona. Troppi indizi portavano ad una separazione. Poco conta il rilancio del presidente Setti, in extremis, pur di non privarsi del tecnico di Spalato. La decisione Juric l’aveva presa prima ancora di giocarsi l’ultima partita sulla panchina gialloblù, in quel di Napoli. Il contratto firmato l’anno scorso sino al 2023 non ha minimamente influito sulla scelta di Juric di lasciare l’Hellas Verona. I tanti soldi ed il progetto offerti da Cairo alla fine hanno vinto ed ora alla società di Setti non resta che ripartire. Da zero. O quasi. I due anni passati insieme rimarranno indelebili, due campionati che ha visto i gialloblù protagonisti lungo lo stivale nostrano come non si vedeva da anni. Ma tutto questo, oramai fa parte del passato. Bisogna adesso trovare subito la forza per ripartire, non c’è tempo da perdere anche perché c’è tutto da rifare. I tempi ed i modi, ambo le parti, non sono certo stati dei migliori. Ma anche questo fa parte di questo calcio. Dove a comandare sono solo soldi ed interessi. La passione dei tifosi viene sempre più infangata e dimenticata, davanti a faraonici ingaggi e contratti che spesso e volentieri non vengono nemmeno onorati. Juric ha dato tanto al Verona ma al tempo stesso ha ricevuto molto da una società ed una piazza che gli hanno permesso di rilanciarsi nel calcio che conta.
In bocca al lupo, mister! Verona ti ringrazia ma l’Hellas, anche senza di te, andrà avanti. Sempre!
FONTE: HellasLive.it
HELLAS VERONA di Redazione, 26/05/2021 7:17
E la Gazzetta di Cairo non parla di Juric al Torino...
Urbano Cairo
Due giorni e del nome di Juric al Torino non vi è traccia. Sulla Gazzetta dello Sport, giornale di Cairo, sembra sia calato il silenzio sull'affare che porterà il tecnico croato in granata. Un “indirizzo” che lo stesso Cairo, in pesante “conflitto d'interessi” avrebbe dato alla redazione. Così in mezzo a paginate che parlano dell'addio di Conte, di Allegri, di Gattuso alla viola, manca clamorosamente quello di Juric al Torino. E il perchè è presto detto. Pare che Cairo voglia dare solo la notizia quando è ufficiale per non “bruciare” il nome e per evitare scivoloni sulla piazza di Torino che lo sta fortemente contestando. Intanto a informare puntualmente i lettori ci sta pensando il concorrente “Tuttosport” che sull'affare Juric è invece molto bene informato. Fonte Beppe Riso, il procuratore di Juric che ha tessuto la tela e che ha spinto molto per portare il tecnico alla corte di Cairo.
HELLAS VERONA di Gianluca Vighini, 26/05/2021 6:21
Setti-Juric: storia di un divorzio annunciato e di un amore mai nato
Juric e Setti
A ripensare oggi ai due anni di Juric a Verona non c'è mai stato un momento di pace. Lui e Setti non si sono proprio mai presi. Indomito e sincero, Juric ha iniziato fin dal giorno della sua presentazione il 2 luglio 2019 a tirare palle incatenate contro la società e il modo di lavorare che aveva trovato a Verona. Una sorta di “gli è tutto sbagliato l'è tutto da rifare” perenne. Juric iniziò subito a dire che in quella squadra che aveva miracolosamente scalato i play-off con Aglietti c'era gran poca gente che aveva fatto la serie A. Giusto Pazzini e Bessa. La prima “botta” mediatica dopo anni di stucchevoli conferenze stampa in cui si parlava di “squadra in crescita” anche davanti a scoppole memorabili e in cui veniva completamente travisata la realtà del campo.
Bordate che poi sono continuate per tutto l'anno. Juric spiegò con chiarezza che “non c'erano nemmeno i soldi per le trasferte”, dopo che la società aveva fatto andare la squadra a Napoli in treno per risparmiare sul charter e “annusando” le future plusvalenze disse: “Se entra cento, deve uscire ottanta”. Parlava di investimenti Juric, chinando la testa davanti alle cessioni. A fine della straordinaria stagione, spezzata dal Covid e dal lockdown, Juric ebbe il primo “redde-rationem” con Setti. Juric decise di restare, allettato dal triennale e dalla promessa che i soldi delle cessioni sarebbero stati reinvestiti. Ma a fine agosto il bubbone era di nuovo scoppiato. La crisi che forse ha portato al divorzio esplode in ritiro.
Juric si ritrova ad allenare un manipolo di giocatori, annulla le amichevoli, non sa che pesci pigliare, ogni obiettivo di mercato sfuma. L'allenatore medita seriamente di dare le dimissioni. In quella fase Juric è un vulcano. Sente che la stagione è a rischio, mentre la società tentenna sugli investimenti sino alla certezza della cessione di Kumbulla. Juric accumula tensione, nervosismo, rancore. Solo l'abilità diplomatica di Tony D'Amico e dell'addetto stampa Andrea Anselmi riescono in qualche modo ad arginarlo.
Per fortuna i primi risultati riescono a calmarlo, ma la sua comunicazione non cambia. E di nuovo è guerra con il presidente quando a fine mercato, Setti riveste i panni dello “sborone”. Durante la presentazione dei calendari, il presidente parla di investimenti milionari, di follia con l'ingaggio di Kalinic dando l'impressione di chiedere addirittura qualcosa in più della salvezza al suo allenatore. Juric che sa le premesse e che nel frattempo lavora in mezzo a difficoltà di ogni tipo, esce di testa. Non perdona a Setti quelle parole, è il momento della rottura che poi diventerò insanabile. Juric rinfaccia a Setti di aver smantellato la squadra, ricorda ad ogni intervista le cessioni, parla di una squadra che è dovuta ripartire da zero.
La situazione si sta facendo insostenibile, Setti e Juric sono praticamente separati in casa. Fino a Natale quando le diplomazie si rimettono al lavoro e costruiscono un incontro chiarificatore tra i due. Il vertice libera qualche nuvola, ma non porta alla pace. E' solo una tregua armata, in attesa del mercato di gennaio. Quando Setti cerca di accontentare Juric anche grazie alla pressione di D'Amico. Arrivano Lasagna, con un'operazione finanziaria spalmata su più stagioni e Sturaro in prestito, due mosse che riportano un po' di calma.
Ma Juric riprende a martellare forte, qualche settimana dopo. Il tecnico non capisce perché i “gioielli” della squadra siano sempre esposti sui giornali, sempre in vetrina come se la sua squadra fosse perennemente in vendita. Rinfaccia la mancata programmazione, chiede una carezza, è vago sul futuro. Non vede in Setti la sua stessa voglia di migliorare, di fare qualche investimento di livello più alto, che porti il Verona a crescere. E' un leone in gabbia, non riesce proprio a far capire al proprio presidente quanto sia stata miracolosa la salvezza anticipata, quanto sia stato sottile il ghiaccio su cui il Verona ha danzato in questa stagione, quanto sia fondamentale ridurre il gap dalle altre.
Setti lo lascia “appeso”, rinfacciandogli il contratto triennale firmato e Juric è sempre più lontano. Eppure tutti sono convinti che basta poco, un piccolo sforzo per poter continuare ancora assieme. Poi arriva il “giovedì nero”, quando Setti è investito dall'indagine di Bologna. Quella sera Juric è un fantasma in panchina. Silenzioso, pensieroso, si alza solo per farsi espellere, nervosissimo. Forse è quello il momento dell'addio. Anche se cavallerescamente Juric tende la mano al suo presidente: una famiglia in casi come questi deve restare unita.
Il campionato finisce con la straordinaria partita di Napoli, lo sfogo di Juric a Sky, ma prima c'è stato l'ultimo incontro con Setti. Juric ci va e viene “gelato”. Setti non si discosta dalla linea del rigore. Anzi, per certi versi invoca un nuovo periodo di “lacrime, sudore e sangue”. Incontro che fa da contraltare all'incontro con Cairo che nel frattempo si è rimesso alla caccia di Juric dopo il tentativo della scorsa stagione. Cairo offre carta bianca a Juric, investimenti, la possibilità di costruire una squadra da zero. Juric è allettato, non ancora convinto. C'è ancora l'ultima parola della famiglia da tenere presente. Juric condivide sempre le sue scelte con la moglie e con le figlie. E la moglie a Verona si trova benissimo. E' la carta che tutti sperano sia risolutiva e faccia cambiare il corso della storia, assieme all'amore che nel frattempo Verona e i veronesi gli stanno dimostrando.
Ma è proprio la moglie che chiarisce i dubbi: “Ire, che faccio?”. “Ivan a Verona noi stiamo benissimo, ma io voglio vederti felice e nell'ultimo anno non lo sei stato. Fai quello che ti senti di fare”. Per Juric le parole di Irena e le facce di Lucia e Carla, le due figlie, sono come una liberazione. E dice sì al Torino. Verona è stata solo una meravigliosa parentesi della sua carriera. Voleva cambiare la storia, non ce l'ha fatta. Il suo rammarico più grande.
HELLAS VERONA di Gianluca Vighini, 25/05/2021 11:54
Lettera aperta al Generale Ivan: Non devi andare, qui non hai ancora scritto la storia...
Ivan Juric
Sarò brutale, spiccio e anche un po' greve: generale Ivan, ma dove cazzo vuoi andare? Te lo dico così, come se ti avessi davanti in questo momento e te lo dico con quel linguaggio che abbiamo imparato ad ascoltare durante le tue conferenze stampa. Dritto, essenziale, crudo. Dove cazzo vuoi andare? A Torino? A Cagliari? O semplicemente lontano da Setti? Ecco questo è il primo punto da chiarire. Setti… Lo conosciamo, ma forse non troppo. Per la verità noi in questi anni ne abbiamo visti tre, quattro, forse cento di Setti.
C'è quello sborone, quello umile, quello che fa di conto, quello che ogni tanto apre il cuore e fa il romantico, quello che sa tutto lui, quello che crede di aver inventato il calcio, quello che indovina le mosse, quello che quando sbaglia sbaglia di brutto, quello che ha un'intelligenza più fina di quello che appare. Setti è Setti, come tutti noi è umano, ha debolezze umane e pregi umani. Non è nè meglio nè peggio di tanti altri, questo te lo assicuro. Può magari non essere simpatico, a volte è fuori posto, ma chi non lo è? Certo, non è ricco, non può finanziare il Verona e semmai succede il contrario. Ma lui è la dimostrazione all'intera città (che mai lo ha capito) che il Verona non è un fardello insopportabile da portare ma può persino diventare un business. Non serve qui paragonare Setti a Cairo o a Giulini. Ogni rosa, Ivan, ha le sue spine e tu che sei stato con Preziosi, lo sai benissimo. Ma Setti ha scelto te. E questo ha fatto veramente la differenza. Se ci pensi un solo attimo: è quella la sua carezza più bella. Averti trovato e scelto e averti dato in mano le chiavi del Verona. Davvero pensi che sarà così altrove? Davvero dai per scontato che un simile incastro chimico sia facile da trovare?
Guardati intorno, guarda la città, guarda bene nel cuore dei veronesi. Lascia stare i social, hanno un valore relativo. Noi ti vogliamo bene. Questa è la verità. Siamo gelosi del nostro amore per te che quando leggiamo che te ne vai, ci incazziamo e facciamo come i mariti traditi dalla moglie. Ma non c'è dubbio che siamo tutti pronti a seguirti fedelmente in tutte le tue battaglie che sono le nostre battaglie.
Ivan, cittadino del mondo, pur se non te ne sei accorto, sei diventato uno di noi. Sei veronese più di quello che immagini. Verona ti è entrata nella pancia, nel cervello, si è insinuata nella tua famiglia, ti ha avvinghiato. Prova a immaginare ora di svegliarti e non vedere più piazza San Zeno, Castelvecchio, Corso Portoni Borsari, l'Arena… Peschiera, il lago di Garda… Davvero sei pronto a rinunciare a tutto questo?
E poi: può essere che nella tua valutazione sei convinto di non poter far meglio di così, con Setti e con le poche risorse a disposizione. Ma non è vero e tu lo sai. Primo perchè sei bravissimo e ogni anno le tue squadre migliorano. Secondo perchè qui hai dei ragazzi che ti seguono anche nel fuoco. Terzo perchè non hai mica finito il tuo lavoro. Come fai ad andartene senza mai aver odorato il profumo del Napalm del Bentegodi (scusa la citazione cinematografica forse eccessiva)? In due anni abbiamo visto solo una manciata di partite allo stadio poi è arrivata questa merda che ci ha chiuso in casa. Ma tu non hai nemmeno un'idea di che cosa sia quello stadio quando c'è la gente e quando la tua squadra guida la carica. Non hai idea di quali imprese leggendarie sia capace il Bentegodi quando si unisce alla sua squadra. Non è casuale la Fatal Verona. E' la creazione di una magia che scaturisce quando in campo vanno squadre che giocano come le tue, non puoi privarti di vivere tutto questo. Ivan, noi siamo tutt'uno con te e con la tua squadra. Non ti succederà più.
La storia non l'hai ancora scritta qui, te lo assicuro. Il tuo lavoro non è finito. E se te ne vai sarà il tuo più grande cruccio. Roba da pentirsene per sempre. Resta con noi, Generale Ivan!
HELLAS VERONA di Gianluca Vighini, 25/05/2021 11:32
Juric resta? Il Verona rilancia. Ecco tutti i dettagli
Ivan Juric
Non è finita finchè non è finita. E il Verona non vuole perdere Juric a cuor leggero. L’allenatore nelle ultime ore è sempre più vicino al Torino ma una decisione non l’ha ancora presa. Il Verona così ha deciso di giocarsi tutte le carte a disposizione. Arrivando ad offrire sia un allungamento del contratto sia un ingaggio aumentato.
Si parla ora di 1,8 milioni a stagione più bonus (percentuale su future plusvalenze e obiettivi sportivi) e di una scadenza prorogata al 2024, quindi un anno in più rispetto a ora. Juric prima di lasciare Verona insomma ci penserà. E molto. Non è detta l’ultima parola.
HELLAS VERONA di Gianluca Vighini, 24/05/2021 21:45
Juric: più lontano o più vicino? Ecco tutta la verità delle ultime ore
Ivan Juric
Più lontano o più vicino? Veramente ha deciso di lasciare il Verona? Veramente il Torino è pronto a fargli un contratto faraonico? Ecco tutte le notizie che abbiamo raccolto da svariate fonti per capire quale sarà il futuro di Ivan Juric.
L’INCONTRO. La prima notizia è che sicuramente vi è stato l’incontro con il presidente del Torino Cairo la scorsa settimana. Juric e il presidente granata si sono visti a Milano e con Juric era presente anche il suo procuratore Beppe Riso. Una figura chiave in questa storia. Come raccontiamo da qualche anno, Riso è in ottimi rapporti anche con la dirigenza del Verona con la quale ha impostato altri affari che riguardano molti giocatori della rosa. Da Lovato a Salcedo a Pessina per citarne alcuni.
PRIMA CON SETTI. Ma prima di aver incontrato Cairo, Juric si era visto con Setti. Il quale gli ha ribadito la linea societaria. Il Verona pensa solo alla salvezza, nessun volo pindarico. Occhio attento ai bilanci, si acquista solamente dopo aver ceduto. Una linea che Juric sperava si potesse discostare almeno per quanto riguarda qualche giocatore. Non tanto sulle cessioni, almeno due sembrano scontate, quella di Silvestri e quella di Zaccagni, quanto piuttosto sui ragazzi in prestito. Se su Dimarco va fatto un discorso a parte, perchè il difensore vorrebbe giocarsi le sue carte all’Inter, Juric vorrebbe un sacrificio su un talento pronto ad esplodere come Ilic. Tema che resta in discussione se non in forte dubbio. Setti avrebbe anche proposto un allungamento (due anni?) e un adeguamento del contratto all’allenatore con una percentuale su future plusvalenze.
PROPOSTA INDECENTE. La proposta di Cairo è stata invece molto allettante. Aumento dell’ingaggio del trenta trentacinque per cento (due milioni a stagione) e completa rifondazione del Torino. Juric avrebbe carta bianca sul mercato, ma certamente Cairo non potrà dire ad una piazza in subbuglio che la salvezza è l’obiettivo minimo. Quantomeno la società granata punterà alla parte sinistra della classifica, una pressione che potrebbe spaventare Juric e che fino ad oggi è un freno al suo addio al Verona. Ecco perchè ad oggi Juric non ha ancora deciso.
CAIRO HA FRETTA. Lo farà però entro la metà di questa settimana perchè Cairo ha imposto una netta condizione temporale. Juric deve dire si sì in fretta, altrimenti Cairo deve virare sul altri obiettivi.
QUESTIONE INDENNIZZO. Da quello che abbiamo appreso, inoltre, non vi è nessun problema con Setti per quanto concerne un eventuale indennizzo. Juric si svincolerà senza problemi dal Verona, forte di una parole d’onore strappata al presidente nella scorsa stagione al momento della firma. Parola che Setti ha comunque intenzione di rispettare.
SCELTA ANCORA NON PRESA. Juric ha detto la verità quando ha spiegato di non aver ancora scelto. Lo farà nelle prossime ore mettendo sul piatto della bilancia tutte le valutazioni assieme alla sua famiglia che a Verona si trova molto bene. A sfavore del Verona gioca quella “rottura” ormai insanabile con Setti e il fatto che Juric non vorrebbe restare “obtorto collo” e non pienamente convinto. E’ il primo a sapere che la piazza e l’ambiente in generale non potrebbero sopportare un’altra stagione del genere. Ma il fatto di avere comunque un obiettivo minimo, di lavorare in grande autonomia, di avere una grande sintonia con D’Amico sono fattori che hanno ancora un peso.
LE CONCLUSIONI. E poi ci sono la famiglia, la moglie e le figlie che a Verona si trovano benissimo. Anche questo è un dato importante.
In questo momento Juric dunque non è ancora andato via, c’è un margine, non elevato in verità, che possa rimanere. Ma il Torino, inutile nasconderlo è in questo momento in pole position.
FONTE: TGGialloBlu.it
24 MAG 2021
IL PROBABILE ADDIO DI JURIC E LE INACCETTABILI NOZZE CON I FICHI SECCHI
Ma dove lo (ri)troviamo uno così? Juric che ci fa giocare da dio. Juric che ci dà ogni stagione 7-8 punti in più. Juric che va dritto al punto, che rifletta o polemizzi. Juric istrione mattatore in una città che forse non ha gli anticorpi storici per reggerlo del tutto.
Be’ lo stiamo perdendo senza muovere un dito, Juric. E passi il rosario di frasi autoconsolatorie che si leggono in questi giorni: da “conta il Verona” a “ce ne faremo una ragione”, fino al proverbiale e immancabile “morto un Papa se ne fa un altro”. Tutto vero. Tutto persino ovvio. Sul piano strettamente tecnico Setti dovrà trovare un sostituto bravo – emergente o esperto che sia - e non il solito raccomandato che vive di rendita dei fasti da calciatore. Ma non è scontato: lo “storico” non è dalla parte del presidente, che Mandorlini se lo è trovato in casa e quelli che ha scelto – Delneri, Pecchia, Grosso, Aglietti e Juric – tre volte su cinque li ha sbagliati.
Lo stiamo perdendo non per una big, Juric, ma per il Torino, o il Cagliari, o la Fiorentina. Sia chiaro, piazze importati, club danarosi e ambiziosi, in particolare Torino e Firenze. Ecco il punto sta qui: se Juric decide di andarsene non per un vero grande club, ma per società potenzialmente “solo” medio-grandi, significa che con Setti il Verona non potrà mai fare uno step successivo di autentico consolidamento.
Una realtà che è difficile accettare dati i cospicui incassi (tra diritti tv e plusvalenze) che il Verona ha totalizzato in questi anni. Ancor di più alla luce delle recenti notizie sull’inchiesta bolognese. Sulla vicenda giudiziaria è necessario il totale garantismo. La linea difensiva di Setti, si evince dal suo comunicato, è che i 6,5 milioni oggetto dell’indagine non sono stati sottratti illecitamente dalle casse del Verona. E fino a prova contraria, in nome del garantismo, è così. Siamo ancora in territorio di indagini, quindi in una fase precedente a un possibile rinvio a giudizio e a un eventuale processo. Restano però i fatti. Che dalle casse del Verona quei soldi sono effettivamente usciti verso altre società. Fino a prova contraria è tutto legale, ripeto, ma il fatto è che quelli erano soldi del Verona che non sono stati reinvestiti nel Verona. Questo andrà pur sottolineato, visto che la squadra pare destinata eternamente a fare le nozze con i fichi secchi, o no?
Francesco Barana
FONTE: Blog.Telenuovo.it
SERIE A
Empereur verso il ritorno all'Hellas: difficile il riscatto da parte del Palmeiras
DOMENICA 23 MAGGIO 2021 21:15
di RAIMONDO DE MAGISTRIS @RAIMONDODM
© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport
Alan Empereur tornerà questa estate di nuovo all'Hellas Verona. Il Palmeiras fino al 30 maggio avrà l'opzione per riscattarlo per poco più di due milioni di euro, ma al momento il club campione di Sud America è alle prese con una situazione economica non particolarmente florida, e quindi non è intenzionato a riscattare il difensore classe '94. Empereur ha con l'Hellas un altro anno di contratto e senza riscatto tornerà a Verona, col club di patron Setti che dovrà poi decidere del suo futuro.
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
25 MAGGIO 2021
Nazionali | Anche Barák ad Euro 2020
Verona - Anche per Antonín Barák è arrivata la convocazione a Euro 2020, competizione che disputerà con la Repubblica Ceca. Il centrocampista gialloblù ha riconquistato un posto in Nazionale proprio nel corso della stagione 2020/21, la prima con la maglia dell’Hellas.
La squadra del tecnico Jaroslav Šilhavý, che si radunerà a Praga il prossimo 30 maggio per l'ultima fase della preparazione, è stata inserita nel Gruppo D di Euro 2020.
Barák e compagni affronteranno dapprima la Scozia, il 14 giugno a Glasgow, poi la Croazia, il 18 giugno sempre a Glasgow, e infine l'Inghilterra, per l'ultimo match del girone, in programma il 22 giugno a Londra.
24 MAGGIO 2021
Nazionali | Lovato a Euro 2021 con gli Azzurrini
Verona - Il difensore gialloblù Matteo Lovato, dopo le 23 presenze in Serie A con la maglia dell'Hellas e le sue prime 3 gare con l'Italia Under 21, proprio nel corso della corrente stagione 2020/21, ha ricevuto la convocazione del tecnico Paolo Nicolato per gli Europei 2021 di categoria.
Gli Azzurrini inizieranno la loro preparazione domani, martedì 25 maggio, al Centro di Preparazione Olimpica di Tirrenia. Lovato e compagni voleranno poi a Lubiana, dove il 31 maggio affronteranno il Portogallo nei quarti di finale dello Stadio Stožice. Eventuale semifinale e finale sono in programma, rispettivamente, il 3 e il 6 giugno prossimi.
24 MAGGIO 2021
Lo staff tecnico dell’Hellas Verona sale in cattedra per due giorni al Master di teoria e metodologia dell’allenamento nel calcio
Castelnuovo del Garda/Peschiera – Oggi e domani, 24 e 25 maggio, l’Hellas Verona ospita presso il proprio Centro Sportivo “Paradiso” di Castelnuovo del Garda/Peschera gli studenti del Master di I° livello in “Teoria e Metodologia dell'allenamento nel calcio” dell’Università Telematica eCampus.
Il Master è stato progettato in collaborazione e convenzione con il Settore Tecnico della F.I.G.C. nell’ottica di potenziare le conoscenze e le competenze dei laureati in Scienze Motorie - in questi specifici ambiti di particolare interesse - e si propone di formare personale altamente specializzato nella preparazione fisica di squadre di calcio.
Il Master permette altresì agli studenti di acquisire la licenza F.I.G.C. di “Preparatore Atletico per il Settore Giovanile”.
Il tema dello stage è la “Preparazione fisica e la riatletizzazione dell’atleta infortunato”.
Gli studenti sono accompagnati dal Prof. Fabrizio Perroni, che è il Referente Scientifico del Master.
I docenti dello Stage sono cinque componenti dello staff tecnico dell’Hellas Verona, segnatamente il responsabile dei preparatori atletici Paolo Barbero, il preparatore atletico, con specificità sul recupero infortuni, Riccardo Ragnacci, il nutrizionista Antonio Ventura e i fisioterapisti Damiano Stefanini e Umberto Improta.
Di seguito il programma completo della ‘due-giorni’ del Master:
Oggi, lunedì 24 maggio
Ore 9.15 Visita guidata Sporting Center “Paradiso”
Ore 9.45 Il ciclo dell’infortunio nel calciatore: 1^ parte
Docenti: Damiano Stefanini, Umberto Improta & staff sanitario Hellas Verona
Ore 10.45 Il ciclo dell’infortunio nel calciatore: 2^ parte (la riatletizzazione)
Docenti: Paolo Barbero & staff area performance Hellas Verona
Ore 14.30 Attività riabilitativa in palestra: pratica
Docenti: Damiano Stefanini e staff sanitario Hellas Verona
Ore 16.15 Seduta di riatletizzazione in campo
Docenti: Paolo Barbero, Riccardo Ragnacci e staff area performance Hellas Verona
Domani, martedì 25 maggio
Ore 9.00 La programmazione settimanale: principi, mezzi, metodi e valutazione
Docenti: Paolo Barbero e staff area performance Hellas Verona
Ore 10.45 Recovery Training
Docenti: Damiano Stefanini, Antonio Ventura e staff sanitario Hellas Verona
Ore 14.30 Uso GPS: laboratorio
Docenti: staff area performance Hellas Verona
Ore 16.15 L’allenamento della forza
Docenti: Paolo Barbero e staff area performance Hellas Verona
FONTE: HellasVerona.it
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SERIE A: Mister GATTUSO è il nuovo allenatore della FIORENTINA
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