Nato a/il: | Bari (BA) il 12/07/1982 |
Nazionalità: | |
Contratto: | Definitivo fino a Giugno 2018 |
Ruolo: | Centrocampista |
Altezza: | 175 Cm |
Peso: | 80 Kg |
Posizione: |
CARRIERA DA GIOCATORE + - = | ||||||
Squadra | Stagione | Serie | Partite | Goal | ||
Hellas Verona | 2017 - 2018 | A | - | - | ||
Sampdoria | 2016 - 2017 | A | 0 | 0 | ||
Sampdoria | 2015 - 2016 | A | 24 (+1CI) | 2 (+0) | ||
Parma | 2014 - Gen. 2015 | A | 19 (+1CI) | 5 (+0) | ||
Parma | 2013 - 2014 | A | 34 (+2CI) | 12 (+1) | ||
Inter | 2012 - 2013 | A | 28 (+2CI +9EL) | 7 (+1 +1) | ||
Milan | 2011 - 2012 | A | 16 (+3CL) | 3 (+1) | ||
Milan | Gen. 2011 - 2011 | A | 17 (+4CI) | 4 (+0) | ||
Sampdoria | 2010 - Gen. 2011 | A | 7 (+2CL +3EL) | 4 (+1 +0) | ||
Sampdoria | 2009 - 2010 | A | 32 (+1CI +6CU) | 9 (+2 +2) | ||
Sampdoria | 2008 - 2009 | A | 35 (+4CI +6CU) | 12 (+1 +2) | ||
Sampdoria | 2007 - 2008 | A | 22 (+2CI +1CU) | 10 (+0 +0) | ||
Real Madrid | 2006 - 2007 | PDS | 7 (+1CR +4CL) | 1 (+1 +0) | ||
Real Madrid | Gen. 2006 - 2006 | PDS | 12 (+4CR +1CL) | 1 (+1 +0) | ||
Roma | A | 2 (+1) | ||||
Roma | 2004 - 2005 | A | 31 (+8CI +3CL) | 9 (+1 +1) | ||
Roma | 2003 - 2004 | A | 33 (+6CU) | 14 (+4) | ||
Roma | 2002 - 2003 | A | 27 (+5CI +11CL) | 9 (+1 +4) | ||
Roma | 2001 - 2002 | A | 22 (+3CI +5CL) | 5 (+1 +0) | ||
Bari | 2000 - 2001 | A | 27 (+2CI) | 3 (+0) | ||
Bari | 1999 - 2000 | A | 21 | 3 | ||
Bari | 1997 - 1999 | Primavera | - | - | ||
Giovanili Bari | 1996 - 1997 | - | - | - | ||
Giovanili Pro Inter | 1994 - 1996 | - | - | - | ||
LEGENDA: CI=Coppa Italia, CL=Champions League, CU=Coppa UEFA, PDS=Primera División Spagnola (Serie A Spagnola), CR=Copa del Rey (Coppa Nazionale Spagnola), EL=Europa League |
NEWS E CURIOSITÀ + - = | 25 Luglio 2017 |
Uno che davvero con i piedi ci potrebbe probabilmente anche scrivere e che, per una serie di circostanze a volte anche indipendenti dalla sua volontà, ha raccolto molto meno di quanto ci si aspettava da lui dal giorno in cui incantò l'Italia con quel numero incredibile con stop di tacco al volo a saltare BLANC e poi anche PANUCCI prima di battere FERRON... Era il 18 dicembre 1999 e il 17enne CASSANO vinceva col suo BARI contro l'INTER in un San Nicola in tripudio, in panca a lanciarlo l'ex allenatore tanto caro ai tifosi gialloblù Eugenio FASCETTI.
18 anni dopo eccolo al VERONA a illudere un po' tutti (da ZIGONI al più giovane dei tifosi gialloblù) ma in due settimane, come neve che si scioglie al primo sole, il bluff di Antonio diventa evidente: Prima gli manca la famiglia e convoca una conferenza stampa in cui vuole dare l'addio al calcio (a otto giorni dalla firma con l'HELLAS) ma in questa conferenza spiega che è stato un momento di debolezza e che in realtà è pronto a ripartire più risoluto che mai, sei giorni dopo lascia anzitempo il ritiro di Primiero con un permesso speciale accordatogli dalla società e il pomeriggio del 24 Luglio gela di nuovo tutti dall'account twitter della moglie 'Mi ritiro, a Verona non ho stimoli' salvo poi correggere il tiro (forse per paura che non gli venga concessa la rescissione e la possibilità di giocare a Genova vicino alla famiglia?) ed Esternare che 'Cassano ci ha riflettuto bene: Lascia il calcio non il Verona' come aveva detto nella conferenza stampa del 18 Luglio, insomma idee poche e ben confuse!
Sedotti e abbandonati da un uomo davvero piccolo ma, tutto considerato, meglio ora che a stagione in corso...
El pibe de Bari Vecchia ha un sacco di account Twitter ufficiali ma, come abbiamo visto, ama scrivere da quello della moglie Carolina Marcialis che trovate clickando Qui https://twitter.com/chriscarol99.
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Una sceneggiata di cui non si sentiva davvero il bisogno! + - =
Web scatenato sulla vicenda CASSANO (che a quanto pare già pensa di tornare a giocare in una sorta di triste e noiosa telenovela), le migliori:
[Lercio.it]
[YouBari.net]
...Queste invece arrivano dritte dall'account Twitter di Carlina Marcialis, moglie di Antonio:
ANEDDOTI & ALTRO DA RICORDARE + - =
- Il 'solito' CASSANO a Sky Sport 'CStramaccioni? La peggior persona incontrata nel calcio, giusto venire alle mani'... Un gran professionista il fu FantAntonio, non c'è che dire!
- A 'Tiki Taka' va in onda l'ultimo schiaffo di CASSANO al VERONA '...Me ne sono andato anche perchè a 35 anni non me la sentivo di fare un campionato di sofferenza nella lotta per retrocedere': Premettendo che sono tra quelli a cui il CASSANO fuori dal rettangolo verde non è mai piaciuto, non sono d'accordo con i tifosi scaligeri che pensano che 'FantAntonio' abbia lasciato l'HELLAS in maniera così eclatante e repentina a causa della forza tecnica (vera o presunta tale) della squadra. L'ormai ex calciatore CASSANO, adilà di qualsiasi suo stesso pensiero (che è peraltro perfettamente in grado di contraddire e ribaltare nello spazio di pochissimo tempo come abbiamo ahinoi visto recentemente) e da perfetto opportunista qual'è sempre stato, coglie la palla al balzo per farsi indiretta pubblicità alle spalle della situazione complicata della squadra scaligera... Anche e soprattutto in questo, a mio avviso, dimostra di aver ormai già staccato la spina col mondo del calcio, che lo voglia ammettere a sé stesso oppure no.
Peccato perchè anche in questa occasione le sue parole non rendono onore né alla verità ne alla carriera di grande calciatore che ha avuto. - Pronti-Via e arriva la prima cassanata! Poco prima delle 14.00 la Gazzetta dello Sport spara sul proprio portale web una notizia scioccante per i tifosi scaligeri (e non solo) 'A otto giorni dalla firma del contratto col Verona Antonio Cassano decide di chiudere col Calcio! Il motivo? Sembra che alla base della decisione ci sia la nostalgia verso la famiglia'. Passano poco più di due ore e alla conferenza stampa lo stesso giocatore ritira tutto 'È stato un momento di debolezza, ho fatto una cazzata, ringrazio la società per avermi fatto incontrare mia moglie ed i miei figli, ora ho le idee più chiare e voglio vincere questa sfida! Chiedo scusa ai tifosi se si sono sentiti offesi...' Beh caro Antonio credo proprio che ci vorranno ben più di un paio di giocate per riappacificarti col pubblico gialloblù: Le cassanate e le pazzie lasciale lontane dalla nostra maglia e d'ora in poi testa bassa, lavorare duro e zero parole, a parlare dovranno essere i fatti e prima di tutto il rispetto per il nostro blasone!
- Tre metri sopra il cielo... Alla presentazione all'INTER un giornalista chiede conto ad Antonio delle frasi altisonanti spese solo una stagione e mezza prima al MILAN quando disse che quello rossonero era il club più titolato al mondo e che sopra al MILAN non c'era più nulla tranne il cielo: La risposta dell'interista CASSANO è geniale quanto tagliente per gli ex tifosi 'Embè? Qual'è il problema? Dopo il cielo c'è l'INTER'. La battuta ovviamente non piace in casa MILAN e viene tenuta presente anche nella stagione successiva quando El pibe de Bari passa al PARMA (definendo l'ex allenatore MAZZARRI falso e bugiardo); commenta così BONERA compagno di Antonio in rossonero 'L'Inter per lui era sopra il cielo. Magari, adesso, a Parma troverà dei satelliti'
- Problemi di cuore... Ma di quelli per cui si rischia la vita! Sabato 29 Ottobre 2011 appena dopo l'atterraggio a Malpensa di ritorno dalla trasferta di Roma, Antonio accusa un lieve malore alzandosi dal seggiolino dell'aereo; pensando che fosse uno sbalzo di pressione fa subito presente la cosa al medico sociale del MILAN che lo obbliga all'immediato ricovero a causa di un difetto cardiaco congenito mai rilevato prima: La diagnosi è ischemia, pochi giorni dopo l'intervento condotto dal professor Mario Carminati e la sua equipe, il problema è risolto in poco più di mezz'ora...
- Nomignoli a go-go Come tutti i personaggi e i grandi campioni ad Antonio hanno affibbiato tanti sopranomi ha partire dall'esperienza alla ROMA dove lo chiamavano 'El Pibe di Bari Vecchia' o 'FantAntonio' (scomodando impegnative memorie con fuoriclasse assoulti e addirittura veneratissimi santi), passando poi per il 'Gordito' (grassone in spagnolo) assegnato dai tifosi del REAL MADRID a causa dei kili di troppo che CASSANO si porto quando emigrò nella capitale spagnola insieme al suo tecnico in giallorosso CAPELLO... Ultimo in ordine di tempo fu quel 'Cappellaio Matto' con cui il telecronista di Mediaset Carlo Pellegatti lo battezzò dopo un passaggio a sombrero stupendo in un CAGLIARI-MILAN del Gennaio 2011
- Matrimonio... Misto con Carolina Marcialis (pallanuotista del NERVI) il 19 Gugno 2010, i due sono fidanzati da un paio d'anni ma Antonio è ateo, nonostante sia battezzato, abbia ricevuto il sacramento della comunione e abbia ammesso di aver portato a lungo appesa al collo una medaglietta di Padre Pio, quindi è servita un'autorizzazione speciale dal vescovo a don Alessandro e don Fortunato per sposare la coppia nella chiesa dell'incantevole Portofino. Il frutto dell'amore di Antonio e Carolina sono Christopher nato il 14 Aprile 2011 e Lionel (in omaggio al fuoriclasse blaugrana Lionel MESSI) il 18 Marzo 2013
- Fuori rosa per 'comportamento gravemente offensivo e irrispettoso' nei confronti del presidente GARRONE alla SAMP nell'autunno del 2010 (perchè rifiuta di presenziare col patròn blucerchiato alla consegna di un premio) ma anche al REAL MADRID Antonio è messo ai margini della squadra dopo una lite con mister CAPELLO 'reo' di averlo relegato in panchina...
- Preso di mira dalla parodie a causa di atteggiamenti non certo degni di un atleta professionista, di quel modo di fare spesso strafottente e soprattutto di quei kili di troppo: A Roma diventa presto 'vittima' preferita di Lallo Circosta durante la trasmissione 'Guida al Campionato'. Al Real CASSANO diventa El Gordito (RONALDO era già El Gordo) e su di lui s'avventa Carlos Latre uno degli imitatori spagnoli più popolari e specializzati in questo in Spagna. Ad Agosto 2016 ci risiamo: FERRERO presidente della SAMP dichiara che il giocatore non rientra più nei piani blucerchiati e viene messo fuori squadra ancora ma Antonio rifiuta tutte le destinazioni e rimane a Genova ad allenarsi con la formazione Primavera
- Come a Cassano è il titolo del cortometraggio che il regista Pippo Mezzapesa ha dedicato al talento di Bari vecchia nel 2006...
- Alla ROMA per 60 miliardi! All'epoca (estate 2001) fu l'ottavo acquisto calcistico più costoso, al BARI andarono 50 miliardi delle vecchie lire in contanti più il cartellino di D'AGOSTINO del valore di altri 10, e al giocatore che come regalo dei 18 anni aveva chiesto ai Matarrese una Golf GTI ne andarono ben 36 in 5 anni... Abbastanza naturale il primo pensiero di mamma Giovanna 'Abbiamo vinto al Superenalotto' ma, aldilà delle cifre economiche astronomiche, per CASSANO fu il realizzarsi di un sogno il giocare con Francesco TOTTI suo idolo assoluto...
CASSANATE + - =
Ovviamente non è possibile scrivere di Cassano ignorando le Cassanate, termine coniato da Fabio Capello ed entrato nei neologismi catalogati Treccani nel 2008, e le due combinate da Antonio a soli 14 giorni dall'aver firmato un contratto col VERONA (annunciando il ritiro ai giornalisti della Gazzetta dello Sport, forse prima che alla società, salvo poi fare marcia indietro e tirarsi ancora indietro a causa di mancanza di stimoli giusti al VERONA, poi riannunciare il ritiro salvo poi ripensarci il giorno dopo la risoluzione consensuale col VERONA) sono le ultime di una lunghissima serie di cassanate:
- Lite con Stramaccioni 1 Marzo 2013 il tecnico dell'INTER promosso dalla Primavera interrompe anzitempo la partitella mandando tutti sotto la doccia, la decisione non piace ad Antonio che commenta 'Ecco, Mourinho ha fischiato la fine'; la frase è captata dalle orecchie del mister e i due cominciano una discussione che degenera negli spogliatoi quando i due non vengono alle mani solo perchè separati da altri componenti della squadra
- Alla Juve ci sono soltanto soldatini 15 Ottobre 2012 CASSANO è appena andato all'INTER nello scambio che ha coinvolto PAZZINI ma, ospite da Fabio Fazio, rivela che anche la Juventus lo aveva cercato (per ben tre volte) ma lui aveva rifiutato perchè in bianconero prendono soltanto soldatini che eseguono pari pari gli ordini e invece lui, spirito libero, ha bisogno di 'uscire dai binari' nel caso ne avesse voglia... Naturale la risposta piccata da parte juventina con mister CONTE che gli da del Quaraquaqua e dichiara che 'Chi parla troppo non è da Juve' e BONUCCI che twitta 'Più che soldatini... professionisti!' come a dire che Antonio non lo è.
- Milan, tutto fumo e niente arrosto 25 Agosto 2012 alla prima conferenza stampa da interista 'FantAntonio' si toglie più di qualche sassolino dalla scarpa... Parte piano poi è un fiume in piena e, come spesso gli è accaduto, finisce anche per parlarsi addosso 'Non ho sbagliato io ma qualcuno al Milan che sta sopra i giocatori e sopra l'allenatore mi ha preso in giro, promettendo senza fare i fatti. Qualcuno ha fatto il furbo e a me non è piaciuto' - il riferimento è all'AD rossonero GALLIANI - 'Prometteva, faceva tanto fumo e poco arrosto... Faceva il furbo e sono dovuto andare via'
- Scivolone antigay... 12 Giugno 2012 prima di cominciare glie Europei in Polonia e Ucraina si sentiva proprio il bisogno di un'esternazione di CASSANO riguardo alla rivelazione del conduttore TV Cecchi Paone secondo il quale, nella nazionale azzurra, ci sarebbero almeno due calciatori gay non dichiarati: I giornalisti non vedono l'ora di ascoltare l'idea di CASSANO in merito e lui, nonostante sia stato avvisato a dovere dagli addetti stampa, non si sottrae 'Froci in nazionale? Problemi loro ma spero di no...' Poco dopo arrivano le scuse ma ormai la frittata (o meglio l'ennesima cassanata) è fatta e la UEFA gli commina una multa di 15mila Euro per frasi discriminatorie
- GARRONE vecchio di merda! 26 Ottobre 2010 A pochi mesi dal suo matrimonio con Carolina Marcialis 'El Pibe de Bari Vecchia' non vuole presenziare al ritiro di un premio col presidente blucerchiato GARRONE che insiste facendo infuriare Antonio, tra un vaffanculo e l'altro 'La Gazzetta dello Sport' riporta anche un bassissimo Vecchio di merda sparato in faccia dal calciatore al patròn prima di sbattere la porta e andarsene, passato il solito momento di rabbia Antonio chiede scusa ma ormai il rapporto è compromesso e, nonostante l'essere messo fuori rosa, la multa e la decurtazione di stipendio, a Gennaio è inevitabile il trasferimento al MILAN...
- Lite con DELNERI (bis) 21 Gennaio 2010 escono voci circa una presunta lite tra il calciatore di Bari Vecchia e mister DELNERI, non sarebbe la prima visto che i due bisticciarono anche alla ROMA, fattostà che l'allenatore di Aquileia smentisce tutto e con lui la società ma i dubbi rimangono e nella successiva gara a Udine Antonio rimane in panca ufficialmente per scelta tecnica, il calciatore deve riposare...
- Arbitro Pierpaoli ti aspetto qui! 2 Marzo 2008 alla SAMPDORIA in coppia con PAZZINI Antonio da sei mesi sta cercando di convincere tutti di essere cresciuto anche mentalmente dopo le bizze al REAL MADRID ma, durante la gara dei blucerchiati al 'Marassi' contro il TORINO, il signor Pierpaoli ammonisce il fantasista che non la smette di protestare subendo così il secondo giallo e la conseguente espulsione: CASSANO sbrocca! Prima si leva la maglia e la scaglia contro il direttore di gara poi lo minaccia con un bel 'Ci vediamo dopo, ti aspetto qui' e una sfilza di altri simpatici nomignoli che la giacchetta nera non apprezza per niente... Scattano cinque giornate di squalifica, a nulla valgono le solite scuse al mondo intero.
- Fammi imitare il mister va... A Gennaio 2006 tutti intravedevano un futuro luminosissimo per CASSANO REAL MADRID, in coppia col miglior RAUL, Antonio doveva fare sfracelli e invece anche in Spagna è un flop e, oltre al Gordo RONALDO, i tifosi iberici devono fare i conti con le bizze del Gordito. Le Merengues soffrono una stagione travagliata e poco cambia col passaggio da mister LUXEMBURGO a mister LÓPEZ CARO... Antonio continua a giocare poco e anche quando in estate arriva Fabio CAPELLO il fantasista è spesso relegato in panca: Il 28 Ottobre segna per CASSANO l'inizio della fine quando Don Fabio esclude il calciatore a Terragona e i due hanno una discussione molto accesa, due giorni più tardi Antonio è messo fuori rosa e quando il 22 Dicembre un video lo pizzica al Bernabeu intento ad imitare l'allenatore friulano prendendolo in giro si capisce come andrà a finire anche se a Gennaio El Gordito viene reintegrato
- Alla Roma liti un po' con tutti e corna all'arbitro Rosetti 'reo' di averlo espulso il 31 Maggio 2003 ma partiamo dall'inizio: Il presidente SENSI sgancia al BARI 60 miliardi delle vecchie lire per CASSANO ma il rapporto del giocatore con mister CAPELLO (destinato a deteriorarsi ancor più quando i due si riincontreranno in Spagna) non è dei migliori tra qualche plateale mandata a quel paese di Antonio al tecnico, l'abbandono dell'allenamento il 9 Gennaio 2004 e varie sfuriate negli spogliatoi, come quella volta in cui l'allenatore venne pure alle mani col calciatore barese (la cosa si seppe molto più tardi), si arriva alla finale di Coppa Italia 2002-03 quando FantAntonio lancia un Vaffa in faccia al signor Rosetti che lo caccia, segue una delle più famigerate sbroccate del barese e il gesto delle corna...
Nella nuova stagione DELNERI rileva CAPELLO che passa alla JUVE e la situazione, se possibile, peggiora: Il 31 Ottobre 2004 CASSANO non gradisce la sostituzione e al tecnico di Aquileia sembra abbia detto 'Tu non conti niente, non sei un uomo e io parlo solo con gli uomini veri', via DELNERI con SPALLETTI non si registrano fiammate particolari ma nel frattempo anche l'amicizia con capitan TOTTI va a farsi benedire così Antonio viene ceduto al REAL MADRID per 'soli' 5,5 milioni di euro... - Il buon giorno si vide dal mattino quando, il 24 marzo 2001, il 18enne CASSANO venne lasciato in panca dall'allora cittì dell'Under 21 GENTILE contro la ROMANIA: Antonio non sopporta l'affronto e abbandona il ritiro azzurro. Il commissario tecnico minimizza, gli addetti ai lavori cercano di ricucire lo strappo ma alla fine con gli azzurrini El Pibe De Bari disputa solo 4 gare...
18.12.99 Antonio Cassano e i gol della storica partita Bari-Inter che lo rese famoso | Antonio Cassano Numeri | Antonio Cassano - Best Skills & Goals Ever - Serie A History |
Antonio Cassano
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Antonio Cassano (Bari, 12 luglio 1982) è un calciatore italiano, attaccante del Verona. Con la nazionale italiana è stato vice-campione d'Europa agli Europei 2012.
Cresciuto nel Bari, dopo la sua esplosione nel capoluogo pugliese viene riconosciuto da alcuni come l'erede di Roberto Baggio. Nel 2001, a 19 anni, si trasferisce alla Roma, con cui vince la Supercoppa italiana 2001 e disputa, nella stagione 2003-2004, l'annata più prolifica della sua carriera: 18 gol in 39 presenze, 14 solo in campionato. A 23 anni, nel gennaio 2006, passa al Real Madrid: nonostante la grande opportunità di giocare con i Blancos, il barese si presenta in Spagna completamente fuori forma, tanto da guadagnarsi il soprannome di El Gordito ("il grassottello", sulla falsariga del nomignolo El Gordo, attribuito al compagno di squadra Ronaldo). In una stagione e mezza non riesce più a ritornare in condizione, segnando appena 4 reti in 29 incontri e vincendo la Liga 2007 da comprimario.
Tornato in Italia, veste la maglia della Sampdoria: a Genova trascorre i suoi anni migliori, dispensando 42 assist e segnando 41 reti in 115 sfide tra campionato, Coppa Italia, Coppa UEFA/Europa League e Champions League. Alla Samp forma un'ottima coppia offensiva con l'attaccante Giampaolo Pazzini, tanto che i due sono paragonati ai «gemelli del gol» degli anni novanta, Roberto Mancini e Gianluca Vialli. Al termine della stagione 2009-2010, Cassano e Pazzini contribuiscono in modo decisivo a riportare la Sampdoria in Champions League dopo diversi anni. Negli anni seguenti, Cassano vive momenti altalenanti vestendo le maglie prima del Milan - dove vince lo scudetto 2011 e un'altra Supercoppa italiana - poi dell'Inter, dimostrando sempre ottime qualità da assist-man. In seguito gioca anche col Parma, dove ritorna a esprimere un buon gioco, quindi, svincolatosi a gennaio 2015 dal Parma che non gli pagava lo stipendio da sei mesi, dopo qualche mese da svincolato, fa il suo ritorno alla Sampdoria.
Esordisce nella Nazionale italiana nel 2003, con la quale partecipa a tre Europei (2004, 2008 e 2012) e al Mondiale 2014. È il miglior marcatore dell'Italia al campionato europeo (3 gol complessivi, a pari merito con Mario Balotelli).
Nel corso della sua carriera, Cassano ha avuto diversi soprannomi: Peter Pan da giovane, Il Pibe di Bari Vecchia ai tempi della Roma, il già citato El Gordito dopo il suo passaggio al Real Madrid e Fantantonio con la maglia della Sampdoria.
Biografia
Cassano è originario della zona popolare del quartiere San Nicola, nucleo originale della città di Bari. Quand'è ancora giovane, il padre abbandona lui e sua madre. Vivendo in una realtà complicata, Cassano da un certo momento in poi non va più a scuola, stringendo amicizie negli ambienti della malavita: nel 2002 qualcuno rubò la sua Porsche, restituita poi presso la casa della madre di Cassano a neanche un giorno dal furto.
Dopo due anni di fidanzamento, il 19 giugno 2010 Antonio Cassano ha sposato, con matrimonio misto in quanto ateo, la pallanuotista del Nervi Carolina Marcialis, presso la chiesa di San Martino di Portofino. La coppia ha due figli: Christopher e Lionel (il cui nome è stato scelto in omaggio a Lionel Messi).
Il 19 novembre 2008 ha pubblicato la sua autobiografia, Dico tutto, scritta con il giornalista e amico Pierluigi Pardo.
Caratteristiche tecniche
Attaccante forte fisicamente, è capace di giocare in qualsiasi ruolo dell'attacco, a partire dalla posizione di trequartista, fino ad arrivare a quella di ala sinistra, seconda punta, e alla posizione di centravanti. Cassano è dotato anche di un eccellente controllo di palla, anche in velocità e negli spazi stretti.
Forte tecnicamente e dotato di un'ottima tecnica individuale, risulta essere molto abile nel dribbling, e nei calci piazzati. Inoltre è molto abile nel servire assist ai compagni con precisi passaggi filtranti o con giocate dettate da pura fantasia. Egli stesso afferma infatti di preferire l'assist al gol.
La sua carriera è stata fortemente limitata da comportamenti non sempre ineccepibili, divenuti noti come "cassanate".
Carriera
- Club
Bari
Iniziò a tirare i primi calci a un pallone nella Pro Inter, società giovanile della periferia barese, nel quartiere Carbonara. Nel 1995, a 12 anni, fece un provino per il Casarano, chiamato dall'allora direttore sportivo dei pugliesi Pantaleo Corvino, che però ebbe esito negativo. Dopo due provini con l'Inter e uno con il Parma tutti senza esito positivo, il giocatore fu notato proprio dagli osservatori del Bari e ben presto indossò la maglia della squadra Primavera della società pugliese. L'allenatore della prima squadra, Eugenio Fascetti, notò il suo talento e decise di farlo esordire in Serie A l'11 dicembre 1999 a 17 anni, in un derby contro il Lecce, perso dal Bari per 1-0.
Nella giornata di campionato seguente fu schierato titolare contro l'Inter e realizzò all'88º minuto la sua prima marcatura in Serie A, il gol decisivo del 2-1.
Cassano chiuse la prima stagione al Bari con 21 presenze e 3 reti e in quella seguente disputò 27 partite segnando ancora 3 gol, restando tra i giocatori più popolari per la tifoseria barese.
Roma
Nell'estate del 2001, dopo una lunga trattativa con la Juventus, a 19 anni Cassano passò alla Roma per un importo di 60 miliardi di lire (50 miliardi in contanti più la comproprietà di Gaetano D'Agostino).
Nella prima stagione in maglia giallorossa Cassano esordì in UEFA Champions League l'11 settembre 2001 in occasione di Roma-Real Madrid, partita terminata 1-2 per la squadra spagnola. Il primo gol in Champions League arrivò nella stagione successiva in occasione di Genk-Roma del 2 ottobre 2002 (0-1).
Nella sua terza stagione nella Roma esordì anche in Coppa UEFA il 15 ottobre 2003 nella gara Vardar-Roma terminata 1-1. In questa competizione riuscì a realizzare il suo primo gol il 6 novembre 2003 in occasione di Roma-Hajduk Spalato, terminata 1-0 per la squadra giallorossa.
Il rapporto con la società giallorossa iniziò a logorarsi quando Cassano, in scadenza di contratto, rifiutò una prima proposta di rinnovo a 3,2 milioni di euro annui.
Nel 2006 il regista Pippo Mezzapesa ha girato un cortometraggio dal titolo "Come a Cassano", ispirato alla carriera del giocatore barese.
Real Madrid
Nel gennaio 2006, dopo una lunga trattativa e continue voci di mercato che lo accostavano a Juventus e Inter, a 23 anni Cassano passò al Real Madrid per 5 milioni di euro.
Subito gli fu accostato l'epiteto di "El Gordito" ("Il Grassottello"), per i suoi chili di troppo e per distinguerlo dal compagno di squadra Ronaldo, soprannominato "El Gordo" ("Il Grasso"). Dai primi giorni a Madrid, avendo giocato pochissimo nella prima parte della stagione a Roma, Cassano dovette intraprendere una durissima serie di allenamenti e una dieta ferrea, per riportare all'allenatore madridista López Caro il giocatore in una forma più accettabile. In Spagna, a causa dell'eccessivo peso corporeo e degli atteggiamenti irriverenti, è stato parodiato con successo da un popolare comico televisivo, Carlos Latre.
Esordì con la maglia del Real Madrid il 18 gennaio 2006 in un incontro di Coppa del Re contro il Betis, entrando intorno al ventesimo minuto della ripresa e segnando il gol della vittoria dopo appena tre minuti dal suo ingresso. Da lì in poi, però, l'allenatore del Real Madrid gli preferì spesso altri giocatori, sicché Cassano scese in campo in altre 16 partite di cui solo 4 da titolare (3 in campionato e una in coppa del Re).
Durante l'estate del 2006, con l'arrivo del suo ex allenatore della Roma Fabio Capello, Cassano migliorò la sua forma fisica e mostrò buone prestazioni, tanto da riguadagnare un posto nella Nazionale guidata, dopo il trionfo mondiale, da Donadoni, che preparava la qualificazione a Euro 2008. Tuttavia ulteriori screzi con Capello portarono Cassano a essere messo fuori rosa dal Real Madrid già alla fine del mese di ottobre del 2006, salvo poi essere reintegrato nel febbraio del 2007.
Con il Real Madrid Cassano ha vinto la Liga 2006-2007, nella quale ha disputato 7 partite segnando un gol.
Sampdoria
Il 13 agosto 2007 a 25 anni, Cassano fu ceduto alla Sampdoria in prestito gratuito con diritto di riscatto fissato a 5,5 milioni di euro; la Sampdoria pagò 1,2 milioni di stipendio al calciatore, mentre i restanti 3 milioni furono versati dal Real Madrid.
Fece il suo esordio con la maglia della Sampdoria il 23 settembre seguente nel derby contro il Genoa (finito 0-0) La domenica successiva, nella partita casalinga contro l'Atalanta, Cassano siglò, a pochi minuti dal suo ingresso in campo nel secondo tempo, il suo primo gol con la nuova squadra che fissò il risultato finale sul 3-0. Alla fine della stagione i gol furono 10 in 22 presenze, oltre a diversi assist per i compagni.
Il 29 maggio 2008 la Sampdoria raggiunse l'accordo con il Real Madrid per l'acquisto definitivo di Cassano, che firmò un contratto con il club ligure fino al 2013, con un ingaggio da circa 2,8 milioni di euro a stagione. Per il cartellino del calciatore la Sampdoria non pagò nulla, obbligandosi però a versare al Real Madrid 7 milioni di euro in caso di cessione del giocatore nell'estate 2008 o 5 nel caso di cessione nei tre anni successivi.
La stagione 2008-2009 vide la Sampdoria raggiungere la finale di Coppa Italia, persa contro la Lazio ai rigori dopo l'1-1 dei tempi regolamentari. Cassano sbagliò il primo tiro dal dischetto della serie. In campionato realizzò 12 gol e la Sampdoria si classificò tredicesima.
Nella stagione 2009-2010, il 24 marzo 2010, Cassano tornò a giocare a Bari dopo nove anni, allo stadio San Nicola, segnando un gol dopo il quale decise di non esultare per rispetto della sua ex squadra e per questo fu applaudito dalla tifoseria avversaria. Ha concluso la stagione con 11 reti totali realizzate, di cui 9 in campionato e 2 in Coppa Italia. La Sampdoria si è classificata al quarto posto, potendo così giocare i preliminari, poi persi contro il Werder Brema, della Champions League 2010-2011.
Durante la stagione 2010-2011, il 29 ottobre 2010, Cassano è stato messo fuori rosa per "comportamento gravemente offensivo e irrispettoso" tenuto tre giorni prima nei confronti del presidente Riccardo Garrone, che ha deciso di appellarsi al collegio arbitrale per poter sanzionare di conseguenza il giocatore. Il tribunale il 16 dicembre 2010 ha deciso, benché ve ne fossero gli estremi, di non disporre la risoluzione contrattuale tra la Sampdoria e Cassano, poiché si era trattato di un singolo episodio, ma ha imposto nei confronti di Cassano la sospensione dagli allenamenti e dello stipendio dal 29 ottobre 2010 al 31 gennaio 2011 e una decurtazione dell'ingaggio pari al 50% a partire dal 1º febbraio 2011 fino al 30 giugno 2013, data della scadenza del contratto con la società genovese.
Milan
Il 27 dicembre 2010 Cassano, con il permesso della Sampdoria, si è aggregato al Milan per partecipare al ritiro invernale della squadra a Dubai in attesa che la società milanese potesse tesserare il giocatore alla riapertura del calciomercato. Il 3 gennaio 2011, primo giorno utile per il calciomercato invernale 2011, è stato depositato negli uffici della Lega Serie A il contratto firmato da Cassano con il Milan. La Sampdoria, lo stesso Cassano e il Milan hanno deciso di dividere in tre parti uguali i 5 milioni di euro da dare al Real Madrid, cifra stabilita al momento della cessione di Cassano alla Sampdoria. Il giocatore, che ha scelto come quando era alla Sampdoria la maglia numero 99, non ha potuto giocare la Champions League 2010-2011 con il Milan, poiché aveva già preso parte alla stessa con la Sampdoria nei preliminari.
Il 6 gennaio seguente ha esordito con la maglia del Milan nella partita esterna vinta 1-0 contro il Cagliari, effettuando l'assist per il gol-partita del compagno Rodney Strasser. Ha segnato il primo gol col Milan il 12 febbraio 2011 a San Siro contro il Parma su assist di Gennaro Gattuso al 17º minuto di gioco. Il 7 maggio successivo ha vinto il suo primo scudetto con i rossoneri a due giornate dal termine del campionato grazie allo 0-0 contro la Roma.
Il 6 agosto 2011 ha vinto, senza scendere in campo, la Supercoppa italiana con il Milan battendo l'Inter a Pechino per 2-1.
Il 29 ottobre seguente, al ritorno dalla trasferta del Milan a Roma, Cassano ha accusato un malore all'Aeroporto di Milano-Malpensa ed è stato ricoverato al Policlinico di Milano, dove gli è stata diagnosticata una sofferenza cerebrale su base ischemica causata dalla presenza di un difetto interatriale. È stato operato per chiudere il forame ovale pervio nella mattinata del successivo 4 novembre presso l'Unità di Cardiologia del Policlinico di Milano. Il 3 aprile del 2012, a cinque mesi dall'operazione, Cassano ha riottenuto l'idoneità medico sportiva, potendo così tornare ad allenarsi regolarmente con i compagni di squadra e a giocare. È tornato a giocare il 7 aprile seguente entrando al 39º minuto del secondo tempo di Milan-Fiorentina, partita terminata sul punteggio di 1-2. Il 29 aprile 2012, dopo poco meno di 6 mesi dall'intervento al cuore e a distanza di 206 giorni dall'ultima marcatura realizzata, è tornato al gol nella partita di campionato vinta per 4-1 in casa del Siena, in cui Cassano ha segnato la prima rete e ha fornito due assist per la doppietta di Zlatan Ibrahimović.
Inter
Il 22 agosto 2012 viene ufficializzato il suo trasferimento all'Inter, nell'ambito dell'operazione che ha portato Giampaolo Pazzini, suo compagno di squadra alla Sampdoria, al Milan con un conguaglio di 7,5 milioni a favore dei nerazzurri; il giocatore firma un contratto biennale fino al 30 giugno 2014 da 3 milioni di euro a stagione, più bonus.
Debutta da titolare in Pescara-Inter 0-3 fornendo l'assist a Diego Milito per il secondo gol. Segna il primo gol in nerazzurro alla seconda giornata di Serie A contro la Roma a San Siro il 2 settembre 2012, partita persa per 3-1.
Il pugliese conclude la sua prima e unica stagione da interista con 39 presenze collezionate, 15 assist e 9 gol segnati complessivamente.
Parma
Il 3 luglio 2013 diventa ufficiale il suo trasferimento al Parma a titolo definitivo dove firma il contratto per tre anni, nell'ambito della trattativa che ha portato Ishak Belfodil in maglia nerazzurra. Segna il suo primo gol con la nuova maglia al debutto nel 4-0 al Lecce in Coppa Italia. Il 23 novembre, contro il Napoli, segna la sua 100ª marcatura nella prima divisione italiana. Il 30 novembre segna il suo 100o gol in Serie A nel pareggio casalingo contro il Bologna (1-1). In tutta la stagione Cassano mette a segno 12 gol e 7 assist in campionato contribuendo in maniera significativa al sesto posto del Parma.
Il 23 gennaio 2015 viene rivelato che Cassano avrebbe chiesto la messa in mora del Parma per il mancato pagamento degli stipendi arretrati; tuttavia la società smentisce con un comunicato, parlando di semplice invito di pagamento. Viene convocato per la gara contro il Cesena del 25 gennaio persa 1-2 dopo essere subentrato a Francesco Lodi a inizio ripresa e a fine partita la squadra, ultima in classifica e indebitata nonostante la nuova proprietà, viene contestata sotto la curva e Cassano ha un duro confronto in campo con un ultras. Il giorno dopo rescinde anticipatamente il suo contratto con il Parma. La stessa sera in collegamento a Tiki Taka su Italia 1 spiega di aver deciso di lasciare il club per lo stipendio non pagato da luglio 2014, per la poca chiarezza che la vecchia proprietà ha avuto nei riguardi di tutti i giocatori e per l'inconcludenza e la poca presenza di quella nuova.
Nel suo anno e mezzo al Parma ha collezionato complessivamente 56 presenze, 18 gol e 9 assist.
Il ritorno alla Sampdoria
Il 9 agosto 2015 la Sampdoria ufficializza il ritorno di Cassano in blucerchiato dopo 4 anni e mezzo. Firma un contratto biennale da 680 000 euro più bonus. Il suo arrivo comporta da subito un forte aumento degli abbonamenti e il crescente entusiasmo dei tifosi blucerchiati. Debutta in campionato il 23 agosto giocando gli ultimi 15 minuti di Sampdoria-Carpi 5-2. Il 10 gennaio 2016 torna al gol in blucerchiato nella sconfitta interna per 1-2, subita ad opera della Juventus.
Il 5 luglio 2016 il presidente dei blucerchiati, Massimo Ferrero, afferma che Cassano non rientra più nei piani tecnici della Sampdoria ed il giorno dopo gli propone il ruolo di dirigente della squadra, ma Cassano rifiuta l'offerta. A inizio agosto avviene la rottura definitiva con il presidente blucerchiato, che decide di metterlo fuori squadra e sul mercato. Il giocatore rifiuta tutte le offerte propostegli e, ottenuto il permesso di allenarsi con la formazione Primavera, resta alla società genovese fino al 25 gennaio 2017, giorno in cui il contratto viene consensualmente risolto.
Verona
Il 10 luglio 2017 diventa ufficialmente un nuovo giocatore del Verona, scegliendo di indossare nuovamente la maglia numero 99 e ritrovando l'ex compagno di reparto Giampaolo Pazzini, con cui aveva instaurato un'ottima intesa ai tempi della Sampdoria.
- Nazionale
Giovanili
Cassano esordisce nelle nazionali giovanili nel 1998 con l'Under-15 contro i pari età della Nuova Zelanda, segnando un gol. Nello stesso anno, dopo 9 presenze e due reti con l'Under-15, gioca due partite amichevoli con l'Under-16 contro la Germania.
Il 20 settembre 1999 esordisce nella nazionale Under-18 in una partita contro la Svizzera valida per le qualificazioni all'Europeo di categoria del 2000.
Nel 2000 con la nazionale Under-20 prese parte al Torneo Internazionale di Madeira, dove colleziona 3 presenze e un gol contro la Turchia, e al Torneo di Tolone, in cui scese in campo in 4 occasioni segnando una rete nella prima gara contro la Costa d'Avorio. In totale con l'Under-20 ha disputato 8 gare nelle quali ha segnato 2 gol.
Sempre nel 2000 esordisce con la nazionale italiana Under-21 contro il Messico e nella successiva gara contro l'Ungheria, valida per le qualificazioni all'Europeo Under-21 2002; mette a segno le prime reti con gli Azzurrini segnando una doppietta nel 3-0 finale. Dopo l'arrivo di Claudio Gentile al posto di Marco Tardelli come selezionatore dell'Under-21 Cassano trova poco spazio per i rapporti conflittuali con il nuovo allenatore, disputando solo 4 partite. Anche per questo Cassano non viene inserito da Gentile nei convocati per la fase finale dell'Europeo Under-21 2002. In totale tra il 2000 e il 2002 il giocatore barese gioca 9 gare e segna 3 reti in Under-21.
Maggiore
Cassano ha esordito nella nazionale maggiore a 21 anni, il 12 novembre 2003 nella partita amichevole Polonia-Italia (3-1), segnando un gol al suo debutto. Il CT Giovanni Trapattoni, che lo aveva fatto esordire, lo convoca per l'Europeo 2004, dove Cassano risultò il miglior giocatore della spedizione italiana, segnando 2 gol nelle 3 partite del primo turno. Dopo gli Europei viene convocato solo in due occasioni dal nuovo CT Marcello Lippi. Il giocatore perde quindi la possibilità di essere convocato per i Mondiali 2006, poi vinti dalla Nazionale italiana.
Nel 2006, dopo più di un anno di assenza, Cassano ritorna in Nazionale con il CT Roberto Donadoni, che lo impiega nelle prime 2 partite di qualificazione agli Europei 2008. Dopo queste partite Cassano non viene più convocato, anche per via della stagione 2006-2007 al Real Madrid in cui ha giocato poco. Autore di una buona stagione al suo ritorno in Italia con la Sampdoria, il CT lo inserisce nella lista dei convocati per l'Europeo 2008. Fa quindi il suo ritorno in Nazionale a Firenze il 30 maggio 2008 entrando nel secondo tempo di Italia-Belgio (3-1), l'ultima amichevole prima della competizione. Viene impiegato in tutte le partite disputate dalla nazionale durante l'Europeo, collezionando quindi 4 presenze. Sia contro i Paesi Bassi sia contro la Romania entra nel secondo tempo, mentre contro la Francia fu titolare e contribuisce alla vittoria italiana per 2-0. Nei quarti di finale contro la Spagna esce al 79° minuto per fare spazio ad Antonio Di Natale.
Il tecnico Lippi, ritornato alla guida della nazionale dal 2008 al 2010, non lo convoca mai.
Dopo due anni Cassano torna in nazionale con il nuovo CT Cesare Prandelli, che il 10 agosto 2010 lo impiega come titolare nella partita amichevole Italia-Costa d'Avorio (0-1) disputata a Londra.
Il 10 agosto 2011 ha indossato per la prima volta la fascia di capitano in occasione dell'incontro amichevole contro la Spagna (vinto per 2-1), disputato nella sua Bari. Con 6 gol segnati è stato il capocannoniere del Girone C di qualificazione all'Europeo 2012, vinto dall'Italia con 26 punti.
Dopo l'avvenuto recupero dai problemi cardiaci, è stato convocato per l'Europeo 2012, dove ha vestito la maglia numero 10. Nella terza giornata del girone eliminatorio è andato a segno nella vittoria per 2-0 ai danni dell'Irlanda conseguendo il premio come Migliore in campo, risultato che ha consentito agli Azzurri di raggiungere i quarti di finale come seconda nel girone, dietro alla Spagna. Durante la semifinale contro la Germania terminata sul punteggio di 2-1, Cassano ha fornito l'assist per il gol di testa di Balotelli valido per il momentaneo 1-0 in favore dell'Italia. Nel corso della manifestazione, chiusa dall'Italia al secondo posto dopo la sconfitta per 4-0 in finale contro la Spagna, Cassano ha disputato da titolare tutte le 6 partite degli Azzurri, venendo però sempre sostituito.
Grazie alla sua ottima prestazione nel Parma nella stagione 2013-2014, è stato inserito nella lista di 30 calciatori pre-convocati in vista dei Mondiali 2014. Il 31 maggio subentra nel secondo tempo a Ciro Immobile nell'amichevole pareggiata 0-0 contro l'Irlanda, tornando a vestire la maglia azzurra a quasi due anni di distanza dalla finale persa contro la Spagna. Il 1º giugno viene confermato nella lista definitiva dei 23 convocati per il Mondiale in Brasile.
Durante la manifestazione iridata, dopo aver saltato la prima gara con l'Inghilterra (vinta 2-1 dagli Azzurri), scende in campo nel secondo tempo sia con la Costa Rica che con l'Uruguay. Tuttavia non riesce a incidere, anche per via del poco tempo a disposizione, e l'Italia viene eliminata al primo turno.
"Cassanate"
Cassano non si è contraddistinto solamente per le sue capacità tecniche e sportive, ma talvolta anche per il suo comportamento al di fuori delle regole, estroverso sino ad arrivare agli eccessi e all'indisciplina, nonché per il carattere a volte particolarmente esuberante. Tali atteggiamenti sono stati definiti "cassanate", termine coniato da Fabio Capello e poi entrato nel gergo comune del giornalismo sportivo.
Una delle prime avvenne nel 2001, quando il tecnico Claudio Gentile lo lasciò in panchina per tutta la durata dell'incontro Under-21 Italia-Romania: il giorno successivo Cassano abbandonò il ritiro della squadra. Trasferitosi alla Roma, si rese protagonista di una serie di insulti all'arbitro Roberto Rosetti, a cui rivolse anche il gesto delle corna, dopo l'espulsione ricevuta nel corso della finale di Coppa Italia 2002-2003.
Nel 2006, al Real Madrid, fu inquadrato da una emittente televisiva spagnola durante una sua imitazione, a mo' di presa in giro, del proprio allenatore Fabio Capello: da quel giorno cessò di giocare con continuità. Nel 2008, dopo essere stato espulso per proteste dall'arbitro Nicola Pierpaoli all'87º minuto della partita Sampdoria-Torino, Cassano rivolse minacce allo stesso arbitro, a cui lanciò contro anche la propria maglietta di gioco. Questo episodio gli costò 5 giornate di squalifica con diffida e una multa di 15 000 euro. Durante la stagione successiva litigò sia con il proprio allenatore Luigi Delneri (che lo escluse dalla rosa per sei partite), sia con il presidente della Sampdoria Riccardo Garrone. Proprio quest'ultimo diverbio gli costò l'essere messo fuori rosa ed il dimezzamento dello stipendio. Per la gravità dell'accaduto, lo stesso Garrone dichiarò che il giocatore non avrebbe più indossato la maglia della Sampdoria; Cassano venne ceduto dopo poco tempo al Milan.
Nel luglio 2012 è stato sanzionato dalla UEFA con una multa di 15 000 euro, per aver rilasciato "dichiarazioni discriminatorie alla stampa" (in violazione dell'articolo 11 bis del Regolamento disciplinare UEFA) nei confronti di eventuali giocatori omosessuali presenti in rosa.
L'8 maggio 2016, alla fine del derby di Genova perso per 3 a 0, ha una discussione accesa con l'avvocato Antonio Romei, braccio destro del presidente blucerchiato Massimo Ferrero, che porta all'invio da parte della società di una lettera di licenziamento che viene però poco dopo stracciata da parte della stessa.
Nell'estate dello stesso anno la Samp propone a Cassano la risoluzione anticipata del rapporto di lavoro, ma Cassano si oppone preferendo restare a Genova, anche se fuori rosa, piuttosto che trasferirsi in altri club.
Controversie giudiziarie
Nel giugno 2015 viene indagato per evasione fiscale per non aver dichiarato al fisco una parte di stipendio percepito al Real Madrid nel 2006 pari a 3 milioni di euro sugli 8 totali.
Palmarès
- Club
Campionato spagnolo: 1 Real Madrid: 2006-2007
Campionato italiano: 1 Milan: 2010-2011
Supercoppa italiana: 2 Roma: 2001, Milan: 2011
- Individuale
Oscar del calcio AIC: 2 Miglior giovane 2001 e 2003
FONTE: Wikipedia.org
Cassano, il retroscena sull'ex squadra: "I tifosi mi chiamavano terrone. Non presi neanche un euro"
In una puntata della Bobo TV, l'ex calciatore Antonio Cassano ha ricordato un episodio relativo alla chiusura della carriera.
Giuseppe Biscotti
18 GEN 2023 22:42
La carriera di Antonio Cassano si è conclusa nel 2017 dopo l'estate burrascosa vissuta nel ritiro del Verona. In una puntata della Bobo TV di qualche tempo fa, l'ex calciatore barese parlò così dell'esperienza con i veneti: "Mi viene da ridere. Setti aveva fatto di tutto per convincermi, ma la verità è che dopo 2-3 giorni di ritiro non riuscivo più a correre. Stavo già morendo, così andai da Fusco e da Pecchia (ds e allenatore, ndr) e parlai loro molto chiaramente: 'La squadra è scarsa, non facciamo tre passaggi di fila e così non andremo da nessuna parte'".
"Vedevo Pazzini con problemi al ginocchio, Cerci che non stava bene... Volevo solo tornamene a casa e dissi a mia moglie di venirmi a prendere, in quattro ore lei era già su... Il Verona mi chiese di aspettare, ci prendemmo qualche altro giorno, poi durante un allenamento sentii i 'buu' e le offese dei tifosi come “terrone, tornatene a casa” continuò Fantantonio.
"Non ci vidi più, avevo chiuso. Lo dissi chiaramente a tutti, ringraziandoli comunque per l'opportunità. Non a caso, non presi neanche un euro in segno di rispetto verso il club. La mia carriera è finita lì" concluse Cassano.
FONTE: AreaNapoli.it
SERIE A
Cassano su Napoli-Hellas: "Tudor sta facendo qualcosa di allucinante. Sorpreso da Barak"
LUNEDÌ 08 NOVEMBRE 2021 23:23
di LUCA BARGELLINI @BARGELLINILUCA
Ospite della BoboTv Antonio Cassano ha parlato della sfida fra Napoli ed Hellas Verona: “Tudor sta facendo un capolavoro a Verona. Sta facendo una cosa allucinante. Il Napoli anche giocando meno bene del solito avrebbe meritato di vincere. Non so dove potrà arrivare a fine stagione ma la qualità e l’identità di gioco lo porterà fino in fondo, fino a maggio. Barak non mi è mai piaciuto ma quello che sta facendo con Juric, prima, e con Tudor ora è qualcosa d’impressionante. Bravo a chi ha creduto in lui: è diventato un giocatore vero”
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
Cassano: “Al Verona dopo 2-3 giorni di ritiro non riuscivo più a correre. Dissi a Fusco e Pecchia che la squadra era scarsa. Durante un allenamento sentii le offese dei tifosi e decisi di chiudere la carriera”
aprile 16, 2021
“Mi viene da ridere. Setti aveva fatto di tutto per convincermi, ma la verità è che dopo 2-3 giorni di ritiro non riuscivo più a correre. Stavo già morendo, così andai da Fusco e da Pecchia (ds e allenatore, ndr) e parlai loro molto chiaramente: “La squadra è scarsa, non facciamo tre passaggi di fila e così non andremo da nessuna parte”. Vedevo Pazzini con problemi al ginocchio, Cerci che non stava bene… Volevo solo tornamene a casa e dissi a mia moglie di venirmi a prendere, in quattro ore lei era già su… Il Verona mi chiese di aspettare, ci prendemmo qualche altro giorno, poi durante un allenamento sentii le offese dei tifosi. Non ci vidi più, avevo chiuso. Lo dissi chiaramente a tutti, ringraziandoli comunque per l’opportunità. Non a caso, non presi neanche un euro in segno di rispetto verso il club. La mia carriera è finita lì” ha dichiarato alla Bobo Tv su Twitch, l’ex attaccante dell’Hellas Verona, Antonio Cassano.
FONTE: HellasLive.it
7.9.2020
FantAntonio all’Hellas
Una storia mai iniziata
Antonio Cassano in maglia Hellas FOTOEXPRESS
Confessioni di fine maggio. «Verona mi attizza». Presto detto, presto fatto. Antonio Cassano arrivò a firmare per il Verona. Tre anni fa. Serie A con in panchina Fabio Pecchia. Stagione (la 2017-2018 ndr) che si rivelò essere tumultuosa. Conclusa, tra l’altro, con una dolorosa retrocessione in serie B. Ma FantAntonio non fece in tempo a partecipare alla resa sul campo. Perché decise di iniziare, in ritiro. E di finire subito. Una sorta di rigetto dell’anima. Una piece da teatro dell’assurdo. Dentro e fuori il Verona. Quattro corse in salita. Ossigeno che manca. La decisione di farsi da parte. In fretta. Lasciando tutti senza parole. «Ho tifato perché il Verona tornasse in serie A». L’Hellas ci resta poco. Giusto il tempo di veder sfilare Antonio. Arrivato a Verona quando ormai anche la carriera del barese era al capolinea. Il 18 luglio 2017, a 35 anni, Cassano annuncia il ritiro. Lo fa dopo avere sfiorato il mondo Hellas. Giusto quattro giocate da stella. Saudade italica. Un’altra delle sue cassanate? A posteriori, visto che Antonio non è più tornato a giocare, forse doveva andare così. Presagio di una fine anticipata dentro ad una carriera fatta di colpi di genio ma anche di colpi di scena.
FONTE: LArena.it
TS: "Cassano, ancora un effetto speciale. Si iscrive al corso di direttore sportivo"
14.09.2019 10:00 di Anna Vuerich
Fonte: TuttoSport
Antonio Cassano sa come far parlare di sè e oggi è tornato protagonista sui giornali con una nuova avventura: "Fantantonio" si è iscritto al corso Figc per diventare direttore sportivo.
Lunedì cominceranno le lezioni e lui, a 37 anni, tornerà a sedersi sui banchi di scuola per imparare un nuovo mestiere "dopo che nelle ultime due stagioni aveva sostanzialmente rifiutato la possibilità di tornare in campo", commenta TuttoSport.
La "cassanata" che tutti ricordano a Verona, e non solo, è stato il tira e molla avvenuto pochi anni fa. Le maglie con il suo nome erano già state stampate (e comprate da qualcuno) ma poi era arrivato il dietrofront: Cassano non avrebbe più vestito il gialloblù.
Il talento napoletano ora potrebbe avere un futuro come diesse, "se riuscirà a seguire le quasi 150 ore di corso", specifica il quotidiano sportivo.
Cassano: "Al calcio ho dato poco. Solo il 40-50% di quello che potevo"
10.08.2019 13:53 di Ivan Cardia Twitter: @ivanfcardia
"Al calcio ho dato solo il 40-50% di quello che potevo dare". Parla Antonio Cassano, raggiunto sulle colonne di SportWeek: "Il calcio mi ha dato tanto, io invece gli ho dato poco". Il Pibe de Bari ha raccontato di essere felicissimo ("Da zero a cento? Di più, mille") ed è tornato sulle possibilità avute di tornare a giocare con Verona ed Entella, spiegando di aver avuto una sorta di debito morale col club ligure, ma di aver capito dopo pochi giorni che "non c'era più il Cassano di una volta".
Si diverte ancora, col pallone, ma il venerdì sera in doppia partita: "La prima coi genitori dei compagni di scuola dei miei figli, gli do assist da sogno e in queste partite sono bravo, molto paziente. Poi la partita vera col mio amico Beppe Borrone, Mario Bortolazzi, Gennaro Ruotolo. E lì esce il vero Cassano".
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
STAGIONE 2018-19 + - =
MULTA CONTESTATA
CASSANO, RESISTENZA A PUBBLICO UFFICIALE
17/04/2019 16:35
Antonio Cassano è indagato a Genova per resistenza a pubblico ufficiale. La vicenda risale allo scorso anno quando l'ex attaccante, alla guida della sua auto, venne fermato da una pattuglia della polizia locale per eccesso di velocità a Nervi. Secondo l'accusa Cassano sarebbe sceso dall'auto e avrebbe insultato i vigili, strappando dalle mani di un agente che stava verbalizzando il libretto delle multe. A quel punto è scattata la denuncia.
Il procuratore aggiunto Francesco Pinto nei prossimi giorni invierà il decreto di citazione a giudizio. Il legale di Cassano, l'avvocato Pietro Bogliolo, ha già fatto opposizione contro la multa.
FONTE: TGGialloBlu.it
Cassano-Ferrero, incontro a Genova: possibile ritorno alla Sampdoria?
Emanuele Patacca
04 NOV 2018
Antonio Cassano non smette mai di stupire. Dopo l'addio al calcio lo scorso anno, qualche settimana dopo aver firmato un contratto con l'Hellas Verona, la voglia di tornare a giocare, l'accordo con l'Entella e l'addio dopo tre giorni.
Ora, il talento di Bari Vecchia, si gode la pensione e la famiglia. Intanto però, studia, per diventare direttore sportivo.
Secondo quanto riporta Il Secolo XIX, l'ex giocatore ha incontrato Massimo Ferrero, presidente della ?Sampdoria, in un ristorante di Genova. I due si sono incontrati, abbracciati e parlato, dopo i vecchi rancori che sembrano essere messi da parte.
Incredibili le voci che circolano. Possibile un ritorno di Cassano nel club ligure, per una collaborazione. Si tratterebbe del terzo ritorno nei blucerchiati, in altre vesti logicamente e dopo il patentino da Ds da prendere a Coverciano, per lui nuove (o vecchie a questo punto) strade da intraprendere...
FONTE: 90Min.com
13 ottobre 2018
Antonio Cassano lascia il calcio con una lettera: "Non ho più la testa per allenarmi, ho altre priorità"
Dopo i primi giorni di allenamento con l'Entella, Cassano lascia il calcio giocato con una lettera su Twitter: "E' finita per davvero, ho capito che non ho più la testa per allenarmi con continuità: in questo momento ho altre priorità". Gozzi, presidente del club ligure: "Abbiamo fatto di tutto, ma non è bastato"
GLI ULTIMI 6 GIORNI DA CALCIATORE ALL'ENTELLA
FOTO: TUTTE LE "CASSANATE"
LA CARRIERA DI CASSANO IN 10 FOTO
Sembrava vicino al ritorno in campo con la maglia dell'Entella, club con cui si è allenato negli ultimi giorni. Invece Antonio Cassano ha deciso di lasciare definitivamente il calcio giocato. Lo fa attraverso una lettera pubblicata su Twitter da Carolina Marcialis, moglie dell'ex attaccante: "Cari amici, è arrivato il giorno, quello in cui decidi che è finita per davvero. Ringrazio il presidente Gozzi e i ragazzi dell’Entella per l’occasione che mi hanno concesso. Gli auguro tutto il meglio. In questi giorni di allenamento però ho capito che non ho più la testa per allenarmi con continuità. Per giocare a pallone servono passione e talento, ma soprattutto ci vuole determinazione e io in questo momento ho altre priorità. Voglio ringraziare tutti i compagni di squadra di questi anni, gli avversari, gli allenatori e dirigenti (sì, certo, anche quelli con cui qualche volta ho litigato). Ma soprattutto voglio salutare i tifosi, quelli dalla mia parte e anche gli avversari, perché senza di loro il calcio non esisterebbe. Il pallone mi ha dato tantissimo. Mi ha fatto conoscere persone magnifiche, grandi campioni e gente comune. Mi ha tolto dalla strada, mi ha regalato una famiglia meravigliosa e soprattutto mi ha fatto divertire da matti. Ancora oggi quando mi capita di vedere una qualsiasi partita resto ipnotizzato. E’ il gioco più bello che c’è. Sì, lo so, con un altro carattere avrei potuto vincere di più e giocare meglio, ma credetemi, ho vissuto comunque emozioni incredibile e oggi ho accanto a me le uniche cose che contano davvero. La mia famiglia, gli amici e zero rimpianti. Adesso comincia il secondo tempo della mia vita, sono curioso e carico di dimostrare prima di tutto a me stesso che posso fare cose belle anche senza l’aiuto dei miei piedi. Grazie a tutti di cuore”.
Gozzi (presidente Entella): "Abbiamo fatto tutto il possibile"
Il presidente dell'Entella, Antonio Gozzi, ha voluto salutare e ringraziare Cassano per la breve parentesi in allenamento con il club ligure. Ecco il testo della lettera pubblicata sul sito ufficiale dell'Entella: "Caro Antonio, sapevo che sarebbe stata una scommessa difficile da vincere, ma era giusto provarci. Perché ti sei dimostrato un amico, offrendo il tuo aiuto nel momento più difficile della mia Entella, perché valeva la pena tentare di recuperare un campione che in una famiglia come la nostra avrebbe potuto chiudere la carriera raccontando a Christopher e Lionel una pagina a lieto fine. In pochissimo tempo hai ridato entusiasmo e unità ad un ambiente che vive questa incredibile incertezza con tanta rabbia e disperazione. Da parte nostra abbiamo fatto tutto il possibile, il tecnico Boscaglia ti ha accolto con stima e incredibile professionalità, l’intera dirigenza si è messa a tua disposizione con encomiabile dedizione e assoluta partecipazione. Per questo, ancora una volta, sono molto orgoglioso dei miei collaboratori. Tutta la squadra ti ha fatto sentire dal primo giorno uno di loro. Grazie ragazzi, siamo un grande gruppo. Non è bastato, giusto separarsi subito in amicizia, senza rancore. I patti erano chiari, mettiamoci alla prova senza vincoli. Per una settimana il nostro e il tuo sogno hanno costeggiato la realtà e tutto il mondo ha parlato di noi. Ma le motivazioni e gli stimoli li dovevi trovare solo tu. L’Entella non poteva fare di più. Ciao Antonio".
FONTE: Sport.Sky.it
Da lunedì Cassano si allena con l’Entella
06 Ottobre 2018
La Virtus Entella comunica di aver accolto la richiesta di Antonio Cassano che da lunedì prossimo si allenerà con la prima squadra agli ordini del tecnico Roberto Boscaglia, senza alcun vincolo contrattuale.
La seduta avrà inizio alle ore 15,30 e sarà a porte aperte.
FONTE: Entella.it
Calciomercato
Cassano ad un passo dall’Entella: i retroscena
Da Vincenzo Astarita - 2 ottobre 2018
Sono passati più di novecento giorni dall’ultima partita di Antonio Cassano tra i professionisti in un freddo pomeriggio di una stracittadina genovese; da quel momento tante (forse troppe) indecisioni, tira e molla con l’Hellas Verona, desiderio di un ritorno a Bari ma volontà di giocare ancora ad alti livelli. Risultato? Fantantonio deriso dal web ed attualmente svincolato.
Il talento di Bari Vecchia però non si è dato per vinto e pochi giorni fa ha strizzato l’occhio all’Entella, club che sta lottando per la promozione in
serie B. La trattativa sembra essere veramente alle fasi conclusive, tanto che mancherebbe solo la firma per considerare Cassano un giocatore biancazzurro.
Da Chiavari però nessuno si sbilancia per paura di un passo indietro del fantasista 36enne (vedi Gennaio 2017).
Il Presidente dei liguri Gozzi- intervistato dai colleghi della Gazzetta dello Sport- ha dribblato la domanda su Fantantonio sostenendo che ora c’è altro a cui pensare, ma ha lasciato intendere la reale possibilità di vedere il talento pugliese presto in Liguria:
“C’è un bel rapporto di amicizia e affetto. Oggi siamo concentrati su una dura battaglia per vedere riconosciuti i nostri diritti, ma sapere di avere anche lui al nostro fianco è motivo di soddisfazione e orgoglio. Nelle difficoltà non sono molti quelli disposti a darti una mano”.
Forse è giunto il momento che il campione barese riallacci le scarpette e torni a fare ciò che gli riesce meglio: incantare sul rettangolo verde.
Antò, ti aspettiamo (ancora)!
FONTE: Novantesimo.com
Cassano rifiuta il Monza: “Posso ancora giocare in Serie A, in categorie più basse solo all'Entella"
Di Agenti Anonimi
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Silvio Berlusconi e Adriano Galliani hanno appena rilevato il Monza e uno dei primi giocatori accostati al club della Brianza è stato nientemeno che Antonio Cassano. L'attaccante barese, 36 anni, è fermo da maggio 2016 dopo la sua seconda esperienza alla Sampdoria. Poco più di un anno fa Fantantonio aveva firmato con l’Hellas Verona, neopromosso in Serie A, ma la sua avventura nella squadra di Pecchia era durata solamente due settimane. L'ex giocatore di Milan e Inter, però, ha smentito le ultime voci su di lui in un'intervista del quotidiano genovese Il Secolo XIX.
Ma Cassano ha aperto anche alla possibilità di giocare in un campionato di livello inferiore, con un'unica, possibile destinazione: “Se proprio devo scendere di categoria, a questo punto in Serie B o in Serie C, andrei in una sola squadra: l’Entella. Lo farei soprattutto per il rapporto di grande stima e amicizia che coltivo da tempo con il presidente Gozzi e anche con l’ambiente. Chiavari mi piace molto, ci vado spesso con la mia famiglia. E mi piacerebbe scrivere un pezzetto di storia dell’Entella. Sono convinto di potercela fare, assieme a Gozzi, una persona stupenda e squisita. È una di quelle sfide che mi intrigano. Offrire il mio contributo per scrivere la storia di una società come l’Entella. C o B non fa differenza per me“.
Raffaele Campo
FONTE: It.EuroSport.com
L'EX VERONA ANCORA INDECISO
Cassano vuole fare il DS anzi no ci ripensa...
05/09/2018 16:31
Ancora una volta Cassano ci ripensa. Dopo il "tira e molla" al Verona dell'anno scorso, è durata pochi minuti l'iscrizione di Antonio Cassano al prossimo corso per direttore sportivo organizzato dalla FIGC, a Coverciano, a partire dalla prossima settimana.
"Fantantonio" ha comunicato alla Federazione la propria volontà di rinunciare al corso perchè vuole ancora giocare e solo nei prossimi anni vorrà tentare una nuova carriera come Ds.
Ma ad oggi nessuna squadra gli ha offerto un contratto gradito e per ora rimane svincolato.
FONTE: TGGialloBlu.it
ALTRE NOTIZIE
Cassano: “Juve? Mai pensato, durerei poco. CR7 incide in Champions”
25.08.2018 13:27 di Marco Frattino Twitter: @MFrattino
Antonio Cassano, ex attaccante di Roma, Milan, Inter e Real Madrid, ha parlato a Radio Deejay confermando la sua intenzione di tornare a giocare nell’immediato.
Quando torni a giocare? “A me piacerebbe farlo subito”.
Non hai mai pensato alla Juve? “Mai, l’ho detto tante volte. Durerei tre giorni: per la presentazione, il primo allenamento e poi andrei via”.
Quanto inciderà Cristiano Ronaldo in Italia? “Non serviva Ronaldo per vincere lo Scudetto, inciderà certamente in Champions League. Lì il portoghese è decisivo. La Juve è come Bolt ai nastri di partenza, parte sempre come grande favorita”.
Perché hai salutato il Verona quasi subito? “Avevo già parlato con Pecchia, avrei giocato da falso centravanti. Non è mai scattata la scintilla, non so il perché”.
Con quale calciatore hai avuto grande feeling in campo? “Totti, tutta la vita. C’era anche grande amicizia fuori dal campo. Ha disputato una carriera al 60-70%, nel senso che ha deciso di restare alla Roma ed è una scelta di vita da rispettare. In pochi l’hanno fatto, come Maldini ad esempio. Se Francesco fosse andato al Real Madrid, quando l’hanno chiesto, avrebbe vinto tanto e almeno un paio di Palloni d’oro”.
Futuro al Bologna per Cassano? “Mi piacerebbe tanto, è una piazza importante. Ha rivitalizzato Baggio, Signori, Di Vaio. Mi piacerebbe giocare a Bologna, sono convinto che possa essere la piazza ideale per giocare e per puntare a qualcosa in più della salvezza. A Bologna non piace l’ordinarietà, io non gioco per soldi. Ora gioco per passione, ho guadagnato quello che dovevo. Se avessi giocato per soldi, avrei accettato la Cina. Bologna è una grande piazza, per ora ci sono porte e portoni chiusi ma continuo ad allenarmi. Ho perso 10 chili in quattro mesi”.
Quali squadre ti piacciono? “Sono interista, spero che l’Inter possa vincere lo scudetto ma giocare a San Siro è dura per tanti calciatori. Io sento spesso Ausilio, mio amico. Gli dico che, invece di prendere sei giovani oppure sei buoni calciatori, deve puntare a prendere due top player. Altrimenti - ha detto - è dura competere. Prenderei Thiago Alcantara o Mousa Dembele, calciatori abituati a giocare a grandi calciatori”.
Capitolo nazionale: nel 2014, per il Mondiale in Brasile, avete fallito il ritiro? “Sono cazzate che si dicono al momento. Nel 2006, quando l’Italia vinse il Mondiale, c’erano tante problematiche eppure la nazionale ha vinto la Coppa del Mondo. Dal 2014 in poi mi è dispiaciuto che Prandelli non sia riuscito a trovare una grande squadra, ha avuto difficoltà a Valencia e al Galatasaray. Gliel’ho scritto qualche settimana fa, lo scandalo del calcio italiano è che lui non riesca a trovare una panchina. Lui mi ha risposto che lo scandalo più grande è che io non giochi in questa Serie A”.
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
PARLA CAROLINA, MOGLIE DI CASSANO
"Addio al Verona? Fummo costretti a quel tweet"
21/08/2018 10:04
“L'addio al Verona con un messaggio su Twitter? Un pasticcio causato dal fatto che Antonio non usa i social e utilizza i miei. Per ottenere la risoluzione del contratto fummo costretti a postare quel tweet d'addio ma lui mentalmente è ancora un calciatore e può dare ancora tanto". Così Carolina Marcialis, intervistata dalla Gazzetta dello Sport, è tornata a parlare dell'incredibile vicenda (con figuraccia nazionale) dell'addio di Antonio Cassano, suo marito, al Verona.
L'x Sampdoria prima aveva lasciato i gialloblù, poi ci aveva ripensato con una conferenza davanti alla stampa al fianco del Ds Fusco, e dopo ancora aveva dato l'addio definitivo con un messaggio tramite i social della moglie.
FONTE: TGGialloBlu.it
EX VERONA
07 agosto 2018 - 12:43
Cassano: “In A gioco anche gratis”
La proposta di FantAntonio: “Firmerò a fine stagione se la squadra sarà soddisfatta”
di Redazione Hellas1903
Antonio Cassano ha rilasciato una lunga intervista al Corriere dello Sport, in cui ha espresso il desiderio di tornare a calcare i campi da gioco.
“Mi alleno per rientrare. Ho ricevuto tante offerte, squadre di A e di B, per ora non mi hanno convinto. Non vado dove non c’è un progetto”. Cassano, inoltre, risponde così a chi gli chiede se non sia stato fermo per troppo tempo: “Almeyda tornò dopo due anni di inattività e giocò per altri quattro. Io non ho mai subito infortuni, né muscolari, né di altro tipo. Sono integro, perfettamente in salute. L’unico infortunio l’ho avuto alla testa, ma l’ho curata con e per i miei figli”.
Continua il talento di Bari vecchia: “Adesso peso 82 chili, record assoluto. Neppure a vent’anni ero sceso a 82. Di solito arrivavo in ritiro a 85, 86 e giocavo a 83, 84. Salvo una volta che superai quota mille. La verità è che avrei dovuto dare ascolto a chi mi voleva bene veramente: se solo avessi fatto il 50% di ciò che mi dicevano Totti e il suo procuratore oggi sarei ancora ad altissimi livelli”.
Squadre interessate? “Bologna, Parma, Torino, Sassuolo: lì andrei a zero, non voglio soldi, se ne riparla alla fine. È la mia scommessa: se a giugno la squadra sarà soddisfatta, contratto di altri due anni, altrimenti torno a casa e mi metto a studiare da direttore sportivo”.
Ipotesi Bari? “Voglio la Serie A, io sono da Serie A. Il Bari ce l’ho nel cuore ma non ho troppo tempo per riconquistarlo, il campionato”.
Fonte: sport.sky.it.
FONTE: Hellas1903.it
CALCIO
02 agosto 2018 - 18:52
Cassano: “Ho voglia di giocare, posso fare ancora la differenza. Ecco cosa cerco”
“Fisicamente sto da Dio, sulla bilancia sono 82 kg: non ho mai avuto questo peso in vita mia”
di Redazione ITASportPress
(Getty Images)
Antonio Cassano è in vacanza, ma ha un chioso fisso: vuole tornare ad essere a tutti gli effetti un calciatore.
Fantantonio, direttamente dalla Sardegna, si è confidato ai microfoni di Sky Sport sottolineando l’intenzione di essere nuovamente protagonista in campo:
“Ho tanta voglia di giocare calcio. Fisicamente sto da Dio, sulla bilancia sono 82 kg: non ho mai avuto questo peso in vita mia. Dove vorrei giocare? Al massimo a 2 ore di distanza da casa mia (ride, ndr). Ho tanto entusiasmo, ma voglio trovare un allenatore e una società che si fida di me: sono convinto che posso ancora fare la differenza perché posso ancora fare la differenza. Verona? L’anno scorso ho detto le cose come stavano a Pecchia che Fusco, a cui voglio bene: volevo andare via perché non era scattata la scintilla”.
Insomma, un vero e proprio messaggio, quello dell’attaccante classe ’82, indirizzato alle squadre che cercano magari di alzare il tasso tecnico del reparto avanzato.
FONTE: ItaSportPress.it
Cassano al Parma no, o forse sì. Anzi no
francescoscalzo
13 luglio 2018 15:34
Un anno fa stava per iniziare la telenovela o, chiamandola con il suo vero nome, la pagliacciata tra Antonio Cassano e l’Hellas Verona: dopo l’iniziale accordo tra calciatore e club, FantAntonio aveva deciso di dare l’addio agli scaligeri salvo poi ripensarci e decidere di portare a termine il suo impegno; passano pochi giorni e Cassano cambia di nuovo la sua decisione e saluta l’Hellas Verona, scrivendo una pagina tragicomica sia per la sua carriera che per la storia del club che aveva deciso di dargli un’altra possibilità in Serie A.
Ad un anno di distanza si parla di un possibile ritorno di Cassano tra le file del Parma, squadra in cui aveva militato l’anno del suo fallimento ma che aveva lasciato a gennaio viste le difficoltà economiche, che riabbraccerebbe una piazza a lui cara e anche la massima serie italiana. Ma, ammesso che l’affare vada in porto, sarà in grado, fisicamente e mentalmente, di supportare una sfida come questa? Il Cassano visto ultimamente non vede il campo da gioco da troppi mesi e sicuramente avrà bisogno di più tempo per ritrovare la forma ottimale, ammesso che abbia voglia di rimettersi in gioco seriamente. Il Parma, che sicuramente dovrà acquistare dei giocatori esperti per giocarsi la salvezza, sa a quale tipo di giocatore sta andando incontro: tecnicamente indiscutibile e capace di fare cose che in pochi in Italia sono in grado di fare, ma anche un carattere che tutti abbiamo imparato a conoscere in questi anni e che è stato il suo più grande limite.
Chissà se non avesse avuto la famosa “testa calda” dove sarebbe arrivato, magari sarebbe stato in grado di imporsi in club prestigiosi e sarebbe diventato un vero e proprio top player mondiale. Ma con i forse non si va da nessuna parte, non si vincono le partite, i campionati né i trofei e questo Cassano lo sa molto bene; tante occasioni sprecate e buttate al vento a causa del suo carattere fumantino, ci si ricorda più di queste che delle sue giocate. Il passato, soprattutto quello più recente come l’episodio di Verona, non fa bene né al calciatore ma nemmeno ai club che prima di tuffarsi su di lui valutano altri profili; un altro punto a sfavore di Cassano è l’età: 36 anni appena compiuti non sono pochi e una squadra che pensa a lui, che sia il Parma o qualsiasi altro team, ci riflette più di una volta e prende tempo prima di formulare un’offerta.
Troppe “cassanate” hanno fatto male all’immagine di un calciatore di 36 anni che è alla ricerca di un’ennesima opportunità nel grande calcio e che difficilmente qualcuno sarà disposto a concedergli; le uscite fuori luogo, i litigi con compagni e staff, alcuni brutti comportamenti tenuti in campo hanno segnato per sempre la carriera, ormai agli sgoccioli, di uno dei potenziali migliori talenti italiani che si è trasformato nella più grande delusione degli ultimi anni.
Antonio Cassano è questo: prendere o lasciare. Io, personalmente, lascerei, consapevole che è solo il mio pensiero e sicuramente il Parma (o altre squadre interessate al calciatore) sapranno valutare ogni aspetto per prendere la decisione migliore.
FONTE: VivoPerLei.CalcioMercato.com
NEWS
12 luglio 2018 - 11:44
Cassano un anno dopo: ora “chiama” il Parma
Un’estate fa la telenovela del fantasista a Verona. Adesso vorrebbe tornare in Emilia
di Redazione Hellas1903
Un’estate fa la telenovela di Antonio Cassano (che oggi compie 36 anni) a Verona era appena agli inizi.
Fu breve e colma di sorprese, all’insegna delle immancabili “cassanate”. L’Hellas elaborò persino un decalogo comportamentale per il fantasista, ma non ebbe modo di applicarlo.
Cassano, pochi giorni dopo l’arrivo tra fuochi d’artificio in gialloblù, manifestò l’intenzione di lasciare il Verona. Nel giro di qualche ora, in una paradossale conferenza stampa, fece marcia indietro.
In realtà l’addio fu solamente rinviato. Chiuso il ritiro, Cassano annunciò il divorzio dall’Hellas, firmò un accordo per cui, avesse trovato una squadra, avrebbe dovuto versare una penale al Verona e se ne andò.
Forse Cassano si rese conto subito delle carenze dell’organico dell’Hellas, cosa dichiarata in seguito. Forse, rientrato in gioco dopo un lungo periodo di inattività, i problemi di adeguamento ai ritmi della preparazione lo indussero a cedere. Forse nello spogliatoio non trovò la sintonia che voleva avvertire.
Il fatto che rimane è che, da allora, Cassano non ha ricevuto l’offerta che l’avrebbe indotto a rientrare sul campo da calcio.
Adesso l’ultima indiscrezione riporta del suo desiderio di tornare al Parma, appena risalito in A. In Emilia ha giocato e dato spettacolo per un anno, ma con la crisi del club, destinato al fallimento, lasciò a gennaio 2015. Per il momento, Cassano rimane distante. Quel balletto con l’Hellas non fece bene a lui, ma ancor di più danneggiò il Verona, che azzardò l’ingaggio di un campione che poteva essere soltanto una suggestione per i gialloblù e che tale è rimasto.
FONTE: Hellas1903.it
STAGIONE 2017-18 + - =
NOTIZIE NERAZZURRE
29 giugno 2018 - 9:23
Ex Inter, Cassano rivela: “Aspetto l’offerta giusta ma se non parto in ritiro è tutto finito”
Fantantonio è alla ricerca di una nuova squadra con cui ripartire
di RaffaeleCaruso
Torna a parlare Antonio Cassano. Questa volta l’ex attaccante nerazzurro lo fa in esclusiva sulle colonne de Il Secolo XIX per parlare del suo futuro.
Dopo il clamoroso dietrofront a Verona della scorsa estate, il talento di Bari vecchia non chiude le porte a un ritorno in campo: “Se arriverà una proposta giusta valuterò. Ma se non parto in ritiro adesso allora è tutto finito”.
Attualmente svincolato, Fantantonio ha disputato la sua ultima partita ufficiale l’8 maggio 2016: non una partita qualunque, ma il derby della Lanterna con la sua Sampdoria, perso per 0-3. Le offerte non sono di certo mancate in questi anni, soprattutto provenienti dalla B e dall’estero: prima la Virtus Entella, poi la suggestione del ritorno al Bari e la Cina. La scelta poi è ricaduta sul Verona: il 10 luglio 2017 arriva la firma con il club neopromosso in A ma dopo sole due settimane, il 27 luglio, dopo diversi tira e molla, Cassano decide di risolvere consensualmente il contratto.
Il 21 maggio a San Siro il Pibe di Bari è sceso nuovamente in campo al fianco di Pirlo nella partita d’addio al calcio del suo ex compagno di squadra rendendosi protagonista di giocate pazzesche e assist che hanno incantato la platea. Una dimostrazione che vale più di mille parole. Ora c’è solo da capire chi punterà su di lui.
FONTE: PassioneInter.com
28.05.2018 | 19:56
Cassano duro su Stramaccioni: “La peggior persona incontrata nel calcio, giusto venire alle mani”
Antonio Cassano, ex calciatore di Roma, Milan e Hellas Verona, è tornato a parlare della lite avvenuta con Andrea Stramaccioni cinque anni fa. Queste le sue dichiarazioni rilasciate a Sky Sport: “Stramaccioni è stata la peggior persona incontrata nel mondo del calcio. Ne ho incontrate tante, ma lui le ha battute tutte. Non è stata una persona leale e onesta, davanti ti diceva una cosa e dietro tante altre. Raramente sono venuto alle mani con qualcuno, ma con lui fu giusto farlo. Era una persona che non mi piaceva, continua a non piacermi e non mi piacerà mai”.
Foto: zimbio
FONTE: AlfredoPedulla.com
Fascetti: “Perché Cassano ha lasciato l’Hellas Verona? Ha visto la squadra e se n’è andato”
maggio 3, 2018
“Perché Cassano ha lasciato Verona? Ha visto la squadra e se n’è andato. Questa è la mia idea. E ha avuto ragione. Anche con Antonio il risultato finale non sarebbe cambiato, forse però qualche punto in più l’avrebbero fatto”. Eugenio Fascetti
FONTE: HellasLive
Cassano: 'Sarò calciatore in eterno, solo i 'pipponi' possono dire di essere ex. Sul futuro...'
del 24 aprile 2018 alle 17:01
Antonio Cassano ha parlato in esclusiva a Sky Sport: "Io sarò calciatore in eterno, solo i pipponi possono dire di essere ex perché quando giocavano erano pipponi. Non so quando tornerò, so sicuramente che ho voglia di farlo. Ho perso 5 kg in un mese, voglio giocare non per i soldi, a maggior ragione adesso, ma per orgoglio, per rivincita e per dimostrare che posso fare la differenza, ne sono convinto cento per cento. Poi voglio divertirmi".
SULLA SQUADRA 'GIUSTA' - "Una che ha un'idea di gioco, con giocatori interessanti: non andrei in una che lotta per la salvezza, piuttosto me ne sto a casa con la famiglia. Vorrei avere un allenatore che punta su di me per farmi rendere al massimo".
SULLE 'CASSANATE' - "Bisogna metterle in conto, ma molto meno perché ora ho due figli che stanno crescendo. Quello più grande mi chiede perché non son rimasto tanto a Madrid, gli ho risposto che ero pazzerello. Racconterò meglio tutto quando i miei figli saranno più grandi".
Cassano ha tradito tutti ma non se stesso: almeno ha detto no alla Juve...
del 24 aprile 2018 alle 08:05
di Antonio Martines
Che fine ha fatto Cassano? Casacca e scarpini appesi al chiodo, ma in pochi sentiranno la sua mancanza sui campi di gioco. Stiamo parlando infatti di quello che potenzialmente avrebbe potuto essere uno dei giocatori più forti nella storia del calcio italiano e invece ha letteralmente bruciato il suo talento e una carriera che avrebbe potuto regalargli ben altre soddisfazioni.
Fantantonio da Bari vecchia infatti, aveva una tecnica e una base atletica, che avrebbero potuto tranquillamente permettergli di collocarsi tra i primi 30 giocatori di ogni tempo, peccato però che non aveva la personalità e la mentalità per poter gestire un simile patrimonio. Intendiamoci, di geni pazzi e sregolati ne è piena la storia del calcio, ma alcuni sono riusciti a guadagnare la propria immortalità, altri invece hanno fatto di tutto per essere dimenticati. Alla prima categoria appartengono i Best e i Maradona, che nonostante una vita scellerata sono diventati comunque delle icone, della seconda invece fanno parte i Gascoigne e... i Cassano appunto, giocatori che sono riusciti a condensare in poche giocate tutto il loro immenso talento, ma che poi, a parte perle di rara bellezza calcistica disseminate qua e là quasi con strafottenza, non hanno trovato mai la loro giusta collocazione nel calcio. Nel caso di Cassano, la sua carriera può essere racchiusa in quel gol segnato nel lontano 1999 contro l'Inter, un gol che sembrava una promessa di matrimonio, ma che invece non era altro che una scappatella passionale e occasionale.
L'esultanza del San Nicola, con quel boato fragoroso e il ragazzino di Bari vecchia che corre sotto la curva stracolma della sua gente, con quel gruppo di persone impazzite, tra fotografi che lo inseguivano e raccattapalle che volavano per aria scivolando sulla pista di atletica bagnata, rappresenta se vogliamo la summa di tutta la sua carriera. Un'istantanea che racchiude una galassia di speranze e promesse tradite già in quello stesso istante, un paradossale scherzo del destino, che dovrebbe essere tenuto bene a mente da tutti quelli che un giorno sognano di diventare un calciatore. Cassano ha illuso tutti i suoi tifosi, tutte le squadre in cui ha giocato, tutti coloro che hanno creduto in lui, ma soprattutto ha preso in giro se stesso, rimanendo vittima della sua strafottenza che mal si accompagnava a quel tesoro inestimabile che era il suo talento.
Fantantonio ha bruciato una dopo l'altra, tutte le enormi possibilità che ha avuto: la grande Roma di inizio millennio, il Real dei Galacticos, la Samp che lo amava alla follia, l'ultimo grande Milan, l'Inter (la squadra per cui tifava da ragazzino), un Parma a misura d'uomo e infine ancora Samp, per chiudere poi nel peggiore dei modi a Verona, una squadra e una piazza che sicuramente non meritavano la patetica sceneggiata della scorsa estate, nella quale però, per l'ennesima volta, l'unica vera vittima, è risultata essere solo e soltanto - ancora una volta - Cassano. Lo stesso copione, caratterizzato da alti è basso è andato in scena anche con la maglia della Nazionale, dove dopo un inizio promettente, si è assistito al solito spettacolo caratterizzato da promesse mancate e delusioni enormi. In tutto ciò, di positivo, rimane una cosa, e cioè quella sua implacabile e immarcescibile coerenza verso se stesso che lo ha portato a rifiutare per ben 3 volte la Juve, forse l'unico club che avrebbe potuto provare a raddrizzarlo, ma a Cassano i bianconeri non solo non sono mai piaciuti, ma procuravano una sorta di vera e proprio repulsione, la stessa che evidentemente provava (inconsapevolmente?) per il suo enorme talento.
@Dragomironero
FONTE: CalcioMercato.com
Cassano ancora indeciso: «Torno a giocare o faccio il ds»
Antonio Cassano non ha ancora sciolto le riserve relativamente all’addio al calcio giocato: «Voglio continuare a giocare, altrimenti farò il ds»
Di Marco Pagano - 6 marzo 2018
© foto www.imagephotoagency.it
Nell’ultimo periodo Antonio Cassano non è stato sempre perfettamente chiaro relativamente al suo addio al calcio giocato. Prima il contratto con l’Hellas Verona e il doppio ripensamento che lo aveva portato ad abbandonare gli scaligeri, poi la comunicazione che avrebbe appeso gli scarpini al chiodo, seguita da ulteriori aperture per un’ultima avventura nel mondo del calcio. Un anno e mezzo, quello appena trascorso, nel quale l’ex numero 99 della Sampdoria non ha sciolto dunque tutte le riserve relativamente al definitivo addio all’attività agonistica.
Lo ha ribadito lo stesso Fantantonio in una intervista rilasciata al Corriere della Sera: «Voglio ancora giocare – ha affermato il barese –, il cuore sta bene: dopo due anni sopra il mio “ombrellino” – il riferimento è ad una operazione al cuore per chiudere il forame ovale pervio, avvenuta nel 2011, ndr – si è formata la carne, significa che è tutto in regola. Aspettiamo giugno, se mi vogliono e mi vogliono davvero bene. Altrimenti troverò un altro lavoro, credo mi piacerebbe fare il direttore sportivo. E comunque resto ottimista, sempre».
FONTE: SampNews24.com
Cassano: 'Nessuna si fida più di me'
del 14 febbraio 2018 alle 14:41
Antonio Cassano, ex di Sampdoria, Parma, Inter e Milan, parla a Il Secolo XIX del suo mancato ritorno nel mondo del calcio: "Nessuno si fida di me… pace. Io sono e resto molto sereno. Negli ultimi tempi sto anche vedendo meno calcio in televisione. A parte il Barcellona, la mia grande passione. Sabato scorso, per dire, c’erano tante partite in programma, tra Premier, Liga e Bundesliga, e ho visto la finale di futsal tra Portogallo e Spagna. E poi sono uscito con la mia famiglia. Una volta il sabato sera non mi muovevo da casa. Per carità, gioco a calcio da vent’anni e resta il mio primo amore, però adesso mi diverte davvero molto il tennis".
FONTE: CalcioMercato.com
Cartolina: il dritto di Fantantonio
By Redazione - 13 febbraio 2018
FONTE: HellasNews.it
SERIE A
Cassano: “Se si ritira Buffon mi do all’ippica. Voglio un’altra chance in Italia, Bari? No, ecco perché…”
Le parole dell’attaccante barese (oggi 35enne e svincolato) dal possibile addio al calcio giocato di Gianluigi Buffon fino al suo ipotetico futuro, ribadendo la volontà di continuare a giocare calcio in Italia…
30/01/2018, 10:24
Ospite della trasmissione televisiva “Tiki Taka”, Antonio Cassano, oggi 35enne e svincolato dopo la molto breve esperienza (quasi comica) all’Hellas Verona, ha parlato di svariate tematiche, dal possibile addio al calcio giocato di Gianluigi Buffon fino al suo ipotetico futuro, ribadendo la volontà di continuare a giocare calcio in Italia.
Queste alcune delle sue dichiarazioni più significative: “Io e Buffon? Rapporto speciale. Secondo me ha mille dubbi nella testa, perché può fare ancora la differenza e grandi cose, Federer insegna. Già mi hanno tolto il 40% delle partite che guardo con l’addio di Totti. Se mi tolgono anche Buffon mi do all’ippica. Nel caso in cui avesse disputato il sesto mondiale, al 100% avrebbe smesso”.
Sulla lotta per lo scudetto e sul suo futuro: “Il Napoli vince le partite, quando vinci hai sempre ragione. Ma gli azzurri giocano in 12, la Juventus ha molti più giocatori. Ma è un film già scritto, in quanto vincerà la squadra di Allegri. Se continuerò a giocare? Ho una moglie meravigliosa e due figli pazzeschi, potrei stare a casa ma voglio quest’ultima occasione, ma la devo scegliere io. Non voglio spostarmi dall’Italia. Dove vorrei giocare? Nel giardino a casa mia (ride, ndr). Vorrei un allenatore che si fidi di me. Io al Bari? Sarei troppo lontano da casa…”.
Continua Antonio Cassano: “Rimpianti? Zero, sono felice così. Mi pento solo dell’errore con Garrone. Ho perso tanto nella vita e mi sono bruciato da solo. Ho messo in disparte le cazzate che facevo e ora sono felice così”.
Poi una battuta chiara e sintetica sulla tecnologia VAR: “È una pagliacciata”.
FONTE: MediaGol.it
CALCIOMERCATO
Cassano adesso ha un nuovo agente
19/01/2018 10:56
Continua il momento di confusione di Antonio Cassano.
Dopo aver spinto per farsi tesserare dal Verona attraverso svariate interviste e dopo aver abbandonato il ritiro scaligero quest'estate, Cassano aveva recentemente detto di non avere un agente che lo rappresentasse. Ma la moglie Carolina Marcialis ha fatto sapere ieri via twitter che Cassano è rappresentato (da qualche mese) da Alessandro Moggi. Cassano vuole rientrare a giocare, ma nessuno al momento gli ha fatto offerte.
FONTE: TGGialloBlu.it
Cassano ha un nuovo procuratore, lo annuncia la moglie: 'E' Moggi!'
del 18 gennaio 2018 alle 20:28
Antonio Cassano ha voglia di tornare a fare il calciatore. Se nei mesi scorsi diversi club di Serie B, soprattutto Spezia ed Entella, avevano pensato all'ex Verona, nelle ultime settimane sono poche le squadre che hanno mostrato interesse per il fantasista di Bari Vecchia. Alla ricerca di un club, da qualche mese Fantantonio si è affidato ad Alessandro Moggi. Lo annuncia la moglie, Carloina Marcialis, con un post sul proprio profilo Twitter: "Ci tengo a precisare che non sono io il procuratore di Antonio...da qualche mese il procuratore di Antonio è Alessandro Moggi".
Ci tengo a precisare che non sono io il procuratore di Antonio...da qualche mese il procuratore di Antonio è Alessandro Moggi. ⚽️
— CarolinaMarcialis (@chriscarol99) 18 gennaio 2018
FONTE: CalcioMercato.com
Cassano: 'Il flop di Bonucci non mi sorprende. Dybala non è un campione'
del 14 gennaio 2018 alle 17:00
Antonio Cassano fa sempre notizia. Quando gioca, quando combina le sue 'cassanate', quando lascia il Verona dopo pochi giorni. E quando parla, come nell'intervista pubblicata oggi dal Corriere dello Sport.
RITIRO - "Sono un calciatore perché mi alleno ogni giorno, ma non ho richieste soddisfacenti. Se arrivasse l’opportunità che mi fa felice, sarei pronto. Non mi piace sentir dire che sono finito o che peso 20 chili di troppo, quando in questo momento sono pronto. Prima del Verona, nel gennaio 2017, potevo andare al Crotone. In Serie A vedo tanta gente normale o scarsa che fa cose buone… Contro questi giocatori io posso fare la differenza a 35 anni e mezzo".
TOTTI - "Totti ha sbagliato a smettere, gliel’ho ripetuto anche 3 mesi fa: in questo campionato, con i giocatori che ci sono, poteva divertirsi un altro anno. In tribuna mi sembra triste, uno che non c’entra niente con quel ruolo".
PASSATO - "Io mi sono bruciato da solo, per colpa del mio carattere. Se potessi tornare indietro qualcosa eliminerei. Se avessi conosciuto Carolina a 20 anni oggi avrei a casa un Pallone d’Oro".
LO SCUDETTO - "Lo vincerà ancora la Juve, facilmente. E' di un altro livello e ha un allenatore troppo più forte degli altri. Ogni tanto lo sento con piacere ed affetto".
SU SARRI - "Il suo è il miglior calcio in Italia? E chi lo dice? Sarri fa giocare bene una squadra di ottimi giocatori, ma gestire i campioni e fare i risultati come fanno Allegri, Mourinho, Ancelotti, Capello e Guardiola è molto più complicato".
DYBALA - "Dybala è un ottimo giocatore, non un campione. Quando lo scorso anno è stato paragonato a Messi… io ridevo. Leo è un’altra cosa".
BONUCCI - "Non sono sorpreso dal suo flop in questa stagione. Il Milan ha dei buoni giocatori e basta. A San Siro è dura per i buoni giocatori, perché si ca…o addosso. A Bonucci voglio bene, è un bravo ragazzo e siamo stati bene in Nazionale. Però è diventato forte perchè aveva ai suoi lati due mostri come Barzagli e Chiellini, alle spalle Buffon e davanti Pirlo. Al Milan è costretto a difendere uno contro uno, con tanto campo alle spalle ed è durissima. Sergio Ramos, Piqué, Barzagli e Pepe sono un’altra cosa…".
BALOTELLI E POGBA - "Mario per me è un ottimo calciatore, ma deve ringraziare il grande Mino che gli ha sempre trovato… tutto, più di quello che meritava. Idem Pogba, un altro che dovrebbe fare una statua a Raiola".
FONTE: CalcioMercato.com
Cassano è pronto: «Non sono un ex, voglio tornare»
Antonio Cassano non si sente un ex calciatore: dopo l’addio al Verona si è allenato e ora manda un messaggio di calciomercato. Le ultime notizie e le dichiarazioni
Di Gianmarco Lotti - 13 gennaio 2018
© foto www.imagephotoagency.it
Sono passati solo pochi mesi dalla firma di Antonio Cassano con il Verona. Il giocatore pugliese ha poi risolto il contratto con l’Hellas e adesso è svincolato. Su di lui squadre francesi, belghe e cinesi ma vuole restare in Italia. Il Benevento ci pensa, ma Fantantonio preferirebbe rimanere vicino a Genova. Virtus Entella, Parma, Spal e Sassuolo sono altre possibilità. Dalle sue parole emerge la volontà di tornare a giocare.
«Non sono un ex e sono pronto a tornare. Sono convinto di poter vincere la mia ultima sfida. Non ho mai avuto un infortunio importante in carriera e posso dare ancora tanto al calcio. Sono pronto, peso ottantacinque chili come quando ero alla Sampdoria» è quanto ha detto Cassano, stando all’edizione de La Gazzetta dello Sport di oggi. Si attendono solamente novità dal calciomercato.
FONTE: CalcioNews24.com
Cassano: 'Ho fatto la fame vera, giocavo per mille lire! Quanti errori al Real, quella volta con Capello...'
del 08 gennaio 2018 alle 11:55
Dai vicoli di Bari vecchia al Santiago Bernabeu, poi la caduta. Antonio Cassano si racconta a Canal Plus, partendo proprio dagli anni più difficili della sua vita: "Fino a 17 anni ho vissuto la fame nel vero senso della parola. Mia madre non lavorava, era casalinga, e guadagnavamo 3-4mila lire al giorno: con quelle dovevamo mangiare. Giocavo per la strada, tra i vicoletti, e naturalmente c’erano le persone più grandi che mi sceglievano, io guardavo chi mi dava mille lire in più o in meno potevo farlo perché ero il più forte di tutti. Non avevo soldi, mai visti nella mia vita: dicevo ‘scegli me, ti faccio vincere’ e ogni giorno giocavo in strada, per guadagnare qualcosina. La mia grande occasione è sempre stata il calcio, all’epoca mi aveva portato a vivacchiare perché per me duemila lire in un più o in meno facevano la differenza".
LA SVOLTA - "Quel Bari-Inter. Avevo 17 anni, era la partita che poteva cambiare la mia vita in tutto e per tutto, farmi diventare ricco, famoso e anche bello. Il calcio fa diventare tutti belli".
REAL MADRID - "Ero nel club migliore della storia, avrei potuto restare a lungo e vincere molto, avrei potuto fare la storia del calcio. Invece ho seguito il mio istinto e ho fatto i miei errori, un allenatore non mi ha fatto giocare, l’ho insultato, ma la mia storia era iniziata bene con il Real. Dovevo sostituire Figo e Owen, due palloni d’oro, il che significava che ero un grande giocatore anche se avevo 23 anni. A Madrid ho incontrato due dei più grandi campioni di tutti i tempi, Zidane e Ronaldo, il fenomeno. Molti avrebbero pagato per giocare in quella formazione. Ma a volte non giocavo e mi lamentavo, un giorno Capello mi ha sostituito e gli ho detto di tutto nel tunnel degli spogliatoi, l’ho insultato in italiano e in spagnolo, senza motivo. Dopo un anno di discussioni con tutti, ho lasciato”. Sarebbe potuto cambiare qualcosa, forse? Sì, la risposta di Fantantonio: “Penso che se nella vita avessi avuto una persona autoritaria a fianco, qualcuno come un padre, questo mi avrebbe messo sulla strada giusta".
FONTE: CalcioMercato.com
Cassano: «Potevo essere come Messi…»
Antonio Cassano si scaglia contro la Serie A, considerata ormai priva di talento. Poi parla della sua carriera e fa autocritica
Di Francesco Toscano - 22 ottobre 2017
Mai banale Antonio Cassano, che intervista da Rai Sport per il programma Antidoping, ha parlato così del calcio italiano: «Giocatore come me e Totti giocavano per strada, rincorrevamo il pallone tra le macchine. Oggi è tutto diverso: sono tutti con ipad e videogiochi. Per chi fa questo mestiere il calcio non è un hobby, ma passione e divertimento. Oggi vedo un’involuzione incredibile in Italia. C’è tanta organizzazione, ma poco talento. Le partite di A mi annoiano, vedo solo sfide tra scapoli e ammogliati. Quando sento le parole di Ventura e di altri che parlano di nuove generazioni, mi chiedo se anche l’Italia le ha».
Sul proprio carattere: «Sono un tipo problematico, dipende da come mi sveglio. Potevo giocare su un altro pianeta, ma non volevo allenarmi e mangiavo senza controllo. Mi sono rovinato da solo. Ho giocato nei migliori club del mondo, come Real Madrid, Inter e Milan: se avessi avuto un’altra testa, oggi giocherei su Marte, sarei a livello di Messi, Neymar e pochi altri».
FONTE: CalcioNews24.com
NOTIZIE NERAZZURRE
Cassano: “Inter, la squadra più bella del mondo. Il gol più bello? Contro i nerazzurri”
Il fantasista barese stasera è stato uno degli ospiti della puntata di “Chi ha incastrato Peter Pan”
di simonetortoriello, @simonzibon 20 ottobre 2017, 0:03
Ospite della puntata di odierna del programma televisivo condotto da Paolo Bonolis “Chi ha incastrato Peter Pan”, in onda su Canale 5, Antonio Cassano, ex attaccante di Inter e Milan, si è concesso in una lunga intervista, dove ha anche parlato del suo futuro: “Il mio gol più bello è stato in Bari-Inter. Quando fai gol in Serie A diventi bello agli occhi di tutti, ecco perchè i calciatori hanno sempre delle bellissime donne.”
I figli: “Uno ha 6 anni, Cristopher, e gioca a calcio. Lionel invece fa un altra cosa che a me piace tanto, mangia!”
La vita familiare: “Mia moglie non è molto contenta che sto sempre in casa, perchè vedo solo calcio, calcio, calcio… Sono un po’ pesante.”
Sull’addio al Verona, Cassano riconferma le parole espresse a La Gazzetta Dello Sport in estate: “A Verona mi sentivo un alieno. Ma non ho mai pensato di lasciare il calcio davvero. Questo è il mio mondo. Dopo 3-4 giorni ho detto a Pecchia che volevo andare via, mi sentivo come un pesce fuor d’acqua: tutti giovani, non era l’ambiente ideale per me e ho preferito lasciare subito e non a campionato iniziato. E’ non è un problema fisico: in 15 giorni avevo perso 7 chili”. Il suo futuro potrebbe ricondurlo all’Entella, squadra che aveva già preso contatti con lui in passato: “Con Gozzi ho un rapporto che va al di là del calcio. A gennaio c’era stata una stretta di mano però poi non me la sono sentita di andare in B. L’ho spiegato anche a lui, mi ha capito. E lo ringrazio. Ora sono pronto: portare in A l’Entella diventerebbe il mio sogno”.
Fantantonio ha anche parlato dell’addio al calcio di Francesco Totti, che, a suo dire, potrebbe ancora fare la differenza in Serie A: “Il suo addio? Poche volte mi sono emozionato nel calcio,quella è stata una delle poche volte. Io gli avevo consigliato di continuare a giocare, la sua vita era giocare a calcio, non ce lo vedo a fare il dirigente: lo vedo triste e cupo. Ha fatto la differenza per 25 anni, non può giocare tutte le partite ma in Serie A ci sono almeno una decina di squadre dove potrebbe ancora dire la sua. Io ho scelto la Roma per lui, mi voleva anche la Juve ma per me in quel momento era il più forte di tutti”.
Sulla sua esperienza migliore, non ha dubbi: “Una sola volta sono stato felice di andare in una squadra col contratto in bianco, ed era la squadra più bella del mondo, l’Inter.”
FONTE: PassioneInter.com
Fusco: “Cassano con noi si è comportato in modo impeccabile”
By Redazione - 6 ottobre 2017
Filippo Fusco, è tornato anche sulla questione relativa ad Antonio Cassano:
“Ci ho messo il cuore. Come cerco di fare con tutti i calciatori che ho avuto nelle mie squadre. Il presidente lo avrebbe preso a gennaio della scorsa stagione, io avevo dei dubbi ed infatti non lo prendemmo Ci è stato proposto a giugno e da lì ci ho parlato molto spesso e a lungo. Cassano è un campione che ci ha colpiti con voglia ed entusiasmo ma che non ha retto a questioni personali che vanno rispettati. C’è rammarico tecnico, è ovvio, ma evidentemente le condizioni non erano ideali, gli mancava la famiglia dopo pochi giorni e lo ha detto e poi riabituarsi a un contesto agonistico non è stato facile. In quel brevissimo lasso di tempo con noi si è comportato in modo impeccabile, poi ha avuto questo rigetto e nostalgia verso Genova e abbiamo pensato che fosse meglio che ci separassimo prima che dopo…” – ha dichiarato a Tuttomercatoweb
FONTE: HellasNews.it
CASSANO: ADDIO AL CALCIO? "MI BASTA LA FAMIGLIA!"
Pubblicato il 2 ottobre 2017 alle 12:10:12
Categoria: Gossip
Autore: Pietro Sala
Appare in forma Antonio Cassano. Dimagrito, sorridente... ma senza una squadra.
Ha rifiutato offerte economicamente vantaggiose in Cina e nulla da fare neanche con il Verona. Ma Antonio non si dispera: il contratto giusto arriverà. E se non arrivasse, poco male: c'è sempre la famiglia, i figli Christopher, 6 anni, e Lionel, 4. E poi Carolina, sempre al suo fianco, che dopo l'esperienza alla US Locatelli in serie A2, proprio in questi giorni ha firmato il tesseramento con il Rapallo Pallanuoto, avanzando in A1.
La famiglia prima di tutto quindi. D'altronde la coppia funziona e tutti sembrano alquanto felici.
FONTE: DataSport.it
Cassano, ci risiamo: «Con il calcio ho finito». Poi la smentita
Carolina Marcialis, moglie dell'attaccante barese, precisa: «Nessuno ha mai detto di aver chiuso col calcio»
© ANSA
MERCOLEDÌ 27 SETTEMBRE 2017 12:53
ROMA - La parola fine arriva a Genova, nella città che forse Antonio Cassano ha più amato da giocatore: «Con il calcio ho finito, basta». L'attaccante barese, in visita con la famiglia al Salone Nautico di Genova, si sarebbe fatto sfuggire davanti a tanti tifosi una dichiarazione chiara e cristallina. Dopo la delusione di Verona, con un'avventura durata appena una manciata di giorni fra annunci e smentite, e dopo essersi ritrovato fuori dal mondo del calcio con nessuna squadra interessata ad ingaggiarlo, sarebbe arrivato l'annuncio ufficiale di Fantantonio poi - in puro stile Cassano - prontamente smentito dalla moglie, Carolina Marcialis, attraverso il suo profilo twitter: "Antonio non ha mai fatto questa dichiarazione... nessuno ha mai detto di aver chiuso col calcio!!!".
#AntonioCassano ⚽️ pic.twitter.com/dSDsUlod90
— CarolinaMarcialis (@chriscarol99) 27 settembre 2017
FONTE: CorriereDelloSport.it
HELLAS VERONA
Cassano: “Verona? Non me la sentivo di lottare per non retrocedere. Messi per Dybala è inarrivabile”
19.09.2017 | 0:25
Antonio Cassano, ospite nel programma Tiki Taka, è tornato a parlare del clamoroso dietrofront opposto al Verona in estate, con la rescissione arrivata poche settimane dopo l’ufficialità: “Il problema è che quando Cassano sceglie di fare qualcosa diventa matto oppure è depresso. Con il Verona non è scattata la scintilla, se frequenti una donna e non ti attira la lasci. Ho deciso di andarmene, ho rinunciato a un bel po’ di soldi e non tutti lo fanno. Perché dovevo rimanere se la situazione che non mi andava a genio? Mi hanno detto di dire che smettevo, ma la realtà dei fatti è che mi sono lasciato con loro in ottimi rapporti, ma non volevo restare lì, punto. Non ero disposto, a 35 anni, a fare un campionato di sofferenza. Dieci anni fa mi sono preso delle responsabilità andando dal Real Madrid alla Sampdoria, adesso non me la sono sentita. Questo sapevo che era un campionato di sofferenza per il Verona, ma non sapevo se potevo dare il 100% per lottare per non retrocedere. Messi? Per me è il calciatore più grande della storia, Dybala è un ottimo calciatore. L’unico che si può avvicinare a Messi è Cristiano Ronaldo. Non puoi paragonare qualcosa di inarrivabile con un grande giocatore. Questo nulla toglie a quello che è Dybala. Somiglia molto a Montella, è forte, furbo, fa tanti gol. Messi è una cosa diversa. Lo scudetto? Secondo me lo vincerà l’Inter. Ha Spalletti in panchina che è troppo forte, riesce a stimolare i propri giocatori al massimo. Quando ci siamo incrociati a Roma io avevo già problemi con la società, sono stati pochi giorni, poi sono andato al Real Madrid. Mi ha fatto giocare qualche partita, mi sarebbe piaciuto essere allenato da lui. Io sono particolare, lui anche, non so se alla fine saremmo andati d’accordo”.
FONTE: AlfredoPedulla.com
16 settembre 2017
Cassano non molla: "Mi sto allenando, voglio rimanere in Italia"
L'ex giocatore dell’Hellas Verona è tornato ad allenarsi da solo e spera di rientrare a fine settembre: "Per adesso non ho offerte dall’Italia, mi hanno cercato da Francia e Belgio ma io voglio restare qui. Altrimenti aspetterò gennaio"
Antonio Cassano e la moglie Carolina Marcialis (Foto dal profilo Instagram carolinamarcialis)
E' la storia infinita di Antonio Cassano che di ritirarsi non vuole proprio saperne, pur avendo annunciato attraverso un tweet la sua decisione di appendere le scarpe al chiodo, dopo la rottura definitiva con il Verona nel mese di Luglio. “Mi manca la famiglia, in questo momento è la mia priorità”. Un messaggio chiaro ed inequivocabile. Certo, ma Antonio ci ha abituato a continui e repentini cambi di programma. Ed ecco l’ennesimo colpo di “testa” del Pibe di Bari Vecchia, che in un’intervista rilasciata al Secolo XIX ha manifestato la sua volontà di continuare e c’è qualcuno che ha già bussato alla sua porta.
Le offerte da Francia e Belgio
"Per adesso non ho offerte dall’Italia, mi hanno cercato da Francia e Belgio ma io voglio restare qui. Chissà, forse sono diventato troppo ingombrante. Continuo ad allenarmi, seguo la tabella che mi ha dato Ago (Agostino Tibaudi, ex preparatore atletico della Sampdoria, ndr). Se non uscirà qualcosa nelle prossime due settimane – prosegue - ho comunque in programma di fare una mini preparazione nei prossimi mesi. In vista di gennaio, quando il mercato riaprirà e qualcuno potrebbe pensare a me, avere bisogno di uno come me!. Gennaio come deadline, in attesa di una chiamata dall’Italia per rimettersi ancora in gioco a 35 anni suonati.
Un’estate tribolata: “Vado, scusate resto, anzi torno a casa”
Il dieci luglio Fantantonio si accorda con il Verona e firma un contratto annuale fino giugno 2018. Si ricompone la premiata ditta con Pazzini, il duo che ha fatto tanto sognare i tifosi della Samp. Verona freme e spera di vivere una stagione entusiasmante. Dopo otto giorno Cassano annuncia all’improvviso di volersi ritirare, nonostante i tentativi del presidente Setti e dello staff tecnico di fargli cambiare idea. “Mi manca Carolina, la mia famiglia e il mare di Genova”. Proprio Carolina, parte direzione Verona per convincere il marito. La conferenza stampa c’è ma non è più un addio: “Scusate ci ho ripensato, resto qui”. I dirigenti accolgono positivamente la contro-reazione del giocatore, via di nuovo insieme. Si, ma ancora per poco, ancora per qualche giorno. Cassano fa nuovamente un passo dietro, questa volta definitivo. “Vado via, chiedo scusa al Verona, non ho più le motivazioni”. La moglie fa chiarezze e annuncio il ritiro di Fantantonio anche se poi è lo stesso giocatore a rettificare: Continuo e aspetto una squadra italiana”. In attesa della prossima puntata, del prossimo colpo di “testa” del Pibe di Bari.
FONTE: Sport.Sky.it
AIC, UFFICIALE l'elenco degli svincolati: non c'è Cassano
del 05 settembre 2017 alle 17:04
L'Aic, Associazione italiana calciatori, ha diffuso la lista di tutti gli svincolati. Un elenco lunghissimo, di cui fanno parte anche Sulley Muntari e Cristian Zaccardo, accostato nelle ultime ore all'Inter. Ma in cui spicca l'assenza di Antonio Cassano, ancora alla ricerca di una squadra dopo il repentino addio al Verona.
FONTE: CalcioMercato.com
SERIE A
L'indeciso - Antonio Cassano: a Verona dura una settimana
01.09.2017 16:15 di Simone Lorini Twitter: @Simone_Lorini
Stress, lontananza della famiglia e ritmo della preparazione sono i motivi che hanno privato l'Hellas Verona del grande talento di Antonio Cassano, ma anche di tutte le conseguenze che il barese si porta dietro. Dopo una settimana di tira e molla, addii annunciati e poi ritrattati, il numero 99 più famoso d'Italia ha scelto di lasciare Verona e rimettersi alla ricerca di una piazza in grado di stimolarlo più degli scaligeri. Una vicenda poco piacevole per tutti gli ammiratori di Fantantonio e per i tifosi del Verona stessi, delusi dalle scelte di uno dei talenti più bizzosi della storia del calcio italiano.
Nome - Antonio Cassano
Trasferimento - Tesserato dal Verona e svincolato 17 giorni dopo
Ruolo - Attaccante
Carriera - Il "Pibe di Bari Vecchia" si mette in luce con la maglia della sua città giovanissimo, guadagnandosi la chiamata della Roma: nella Capitale fa grandi cose, litiga con tutti e passa al Real Madrid. In Spagna le cose non vanno e riparte dalla Samp, che conduce persino in Champions League. Dopo l'ennesima rottura, vive due fugaci esperienze con Milan e Inter, prima di passare al Parma. Il fallimento dei ducali lo riporta in blucerchiato, ma l'esperienza dura poco.
Valutazione - Parametro zero
Dicono di lui - “È un talento straordinario, ma ormai è un passato. Con lui abbiamo vissuto una settimana intensa e divertente, ma ormai è il passato. Lo avevamo voluto fortemente, poi sapete com’è andata a finire”. (Fabio Pecchia, allenatore Hellas Verona)
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
NEWS
Fusco su Cassano: “Ho sbagliato, ma non me ne pento”
Il direttore gialloblù: “È un campione, un tentativo andava fatto”
di Redazione Hellas1903, 01/09/2017, 15:56
Il direttore sportivo del Verona, Filippo Fusco, ha parlato anche del caso Cassano.
“Faccio mea culpa ogni giorno perchè potevamo prenderlo già a gennaio. A luglio la situazione è stata più complicata e Cassano ha fatto un tentativo per recuperare la condizione atletica. Evidentemente non riusciva a reggere un certo ritmo agonistico. Peccato, credo che a Verona avrebbe espresso al meglio il proprio talento. Ma Cassano è un campione e un tentativo andava fatto.”
J.M.B.
FONTE: Hellas1903.it
Torino, Cairo chiude a Cassano: 'Ma ci manca ancora un innesto'. Tutto su Niang
del 27 agosto 2017 alle 10:03
Il Torino si prepara per gli ultimi movimenti di mercato, che però non coinvolgeranno Andrea Belotti e Antonio Cassano: il primo è finito nel mirino del Monaco, il secondo è stato accostato ai granata ma non rientra nei loro piani. Lo conferma il presidente Urbano Cairo a margine del Trofeo Mamma Cairo: "Belotti non si vende, non se ne parla nemmeno e Mihajlovic lo sa. Faremo ancora qualcosa per un Toro ancor più competitivo senza vendere nessuno - riporta La Gazzetta dello Sport - Con Fantantonio ho un buon rapporto, quando ha annunciato l'addio a Verona gli ho telefonato perché ci ripensasse, solo per amore verso il bel calcio, senza secondi fini".
[...]
FONTE: CalcioMercato.com
Cassano al Torino? L’idea stuzzica i granata
Antonio Cassano è senza squadra e ci sono voci di calciomercato che lo vogliono vicino al Torino: Urbano Cairo lo ha richiesto e si potrebbe mettere a segno un affare col Verona
Di Gianmarco Lotti -26 agosto 2017
Antonio Cassano è libero da vincoli contrattuali, ora che ha lasciato il Verona. Ha tempo fino a settembre e poi si ritirerà, ma intanto sta aspettando un’offerta in extremis. Urbano Cairo lo ha contattato e l’idea Torino sta prendendo forma. I granata non hanno un’alternativa a Adem Ljajic in attacco e potrebbero pensare all’ex sampdoriano per rinforzare l’attacco di Sinisa Mihjalovic. Per ora è solamente un’ipotesi, ma comunque si sta facendo sempre più reale. Per averlo il Toro dovrà sborsare un indennizzo di cinquecentomila euro al Verona, che però potrebbe avere in cambio il prestito di Lucas Boyé. Stando a Tuttosport la trattativa del Torino per Cassano è molto più seria delle voci uscite nei giorni scorsi, e chissà che non arrivi un’offerta in tempo.
FONTE: CalcioNews24.com
NEWS CALCIO ITALIA
L'ATTACCANTE SE, INVECE, SMETTERÀ COL CALCIO, FARÀ IL DIRIGENTE SPORTIVO
Cassano torna al fantacalcio? "Vado al Cagliari o all'Entella. A Verona mi sentivo un alieno. Per lo Scudetto dico Inter..."
Cassano (getty)
Redazione Fantagazzetta | 25/08/2017 11:38 1'
Intervista fiume di Antonio Cassano a La Gazzetta dello Sport, ve ne riportiamo uno stralcio. L'attaccante ha così parlato del suo futuro: "Solo Entella o Cagliari possono convincermi a tornare in questo momento, nient’altro. Con Gozzi ho un rapporto che va al di là del calcio. A gennaio c’era stata una stretta di mano però poi non me la sono sentita di andare in B. L’ho spiegato anche a lui, mi ha capito. E lo ringrazio. Ora sono pronto: portare in A l’Entella diventerebbe il mio sogno. A Cagliari invece ritroverei Tibaudi, il mio preparatore storico: lui sa come allenarmi. E poi io amo la Sardegna e la sua gente, ci vado in vacanza ogni anno. Con Giulini c’è stima e simpatia reciproca.
Non sono pentito di Verona. Non era scattata la scintilla. Dopo 3-4 giorni ho detto a Pecchia che volevo andare via, mi sentivo come un pesce fuor d’acqua: tutti giovani, non era l’ambiente ideale per me e ho preferito lasciare subito e non a campionato iniziato. Non è un problema fisico: in 15 giorni avevo perso 7 chili. Basta chiedere al Verona: i risultati dei test sono lì. A 25 anni avevo un’altra forza fisica e mentale, a 35 non ce l’ho fatta a ripartire completamente da zero. A Verona mi sentivo un alieno. Ma non ho mai pensato di lasciare il calcio davvero. Questo è il mio mondo.
Del mondo del calcio in questo mese mi sono stati vicini Allegri, Ausilio e Palmieri, ne cito solo tre. E ho ricevuto una telefonata speciale: quella di Urbano Cairo. Mi ha detto: “Ti stimo come persona e come calciatore”. Se un presidente come Cairo mi chiama solo per dirmi questo significa che in questi anni qualcosa di buono l’ho fatta, sia in campo che fuori.
Dico Inter davanti a Juventus e Napoli per lo Scudetto. L’Inter ha fatto un mercato intelligente e non aveva bisogno di Sabatini. Skriniar è un fenomeno, mi bastarono pochi allenamenti alla Samp per capirlo. Lui, Borja Valero e Vecino sono colpi di Ausilio. Montella è bravo e il Milan ha speso tanto ma San Siro non è per tutti.
Quando smetterò di giocare rimarrò comunque nel mondo del calcio e potrei fare il direttore sportivo".
FONTE: FantaGazzetta.com
A tu per tu con Cassano (tra il serio e il faceto)
Buongiorno Antonio. Grazie per averci concesso un pò di tempo.
"Figurati! Mi annoio di brutto qui in vacanza, poltrisco tutto il giorno in attesa di una chiamata."
Beh certo che se non ti alleni è difficile che qualche squadra ti chiami.
"Non avete visto cosa offre il buffet ogni giorno..."
Parlando di cose serie: c'è qualche club che si è fatto sentire in questi giorni?
"Uno ci sarebbe..."
Prego.
(ride) "La Juventus. Quella squadra lì non sa proprio che pesci prendere. Vedrete che a fine mercato riusciranno ad acquistare solamente Nagatopo e il Divino Jonny."
La sua risposta alla Juve?
(mostra il petto)" Assolutamente no! Ho già rifiutato la formazione bianconera 3 volte in passato."
Come ci si sente ad essere il protagonista di questo mercato?
"Mi sono divertito un sacco. Sono riuscito a mandare in tilt i giornalisti."
Cosa ne pensa del caso Donnarrumma? Doveva restare al Milan o andare al Real Madrid?
"Gigione ha sbagliato. In Spagna, oltre che vincere molte più coppe, c'è molta più vita notturna, rispetto all'Italia: si sarebbe potuto divertire come un matto."
Ci spiega la reale ragione per cui ha lasciato Verona?
"Sono stato accolto come un re da dirigenti, tifosi e compagni. Il problema è stato l'arrivo di Robben. Quando facevamo le gare di velocità, e io capitavo contro di lui, mi massacrava. Per me è stato uno shock."
E adesso quale squadra lo intriga di più?
"Parma o Entella."
Parliamo del campionato: quale squadra vede favorita?
"Inter e Napoli sono un gradino sopra le altre."
Juve, Milan e Roma dove le collochi?
"La Juve deve prendere un difensore se vuole lottare per lo scudetto fino all'ultima giornata; il Milan, pur essendo una squadra di scappati di casa, lotterà insieme alle altre 3, mentre la Roma, pur avendo un ottimo allenatore, la vedo male."
La sorpresa del campionato?
"Il Torino: Belotti e Ljajic sono due fenomeni."
La sopresa della prima giornata di campionato?
"La sconfitta della Roma con l'Atalanta."
Grazie Antonio e buona fortuna!
"Grazie a te: ora scappo che devo mettermi in fila per la cena."
Sono solo le 18.00. Il ristorante apre alle 19...
"Voglio essere il primo ad entrare, altrimenti mi rubano tutte le patatine fritte."
N.B.
Questa intervista non è stata realmente realizzata. Scrivete nei commenti se vi è piaciuta e il personaggio da utilizzare nel quarto episodio. Grazie.
STERNALISTA
FONTE: VivoPerLei.CalcioMercato.com
SERIE B
Virtus Entella, Castorina: “Cassano? Lo apprezziamo molto, ma non ci sono gli estremi”
Il tecnico dell’Entella Castorina ha detto la sua sul possibile approdo di Antonio Cassano al club di Chiavari.
12/08/2017, 16:52
Dopo l’epilogo infelice dell’avventura all’Hellas Verona, durata appena poche settimane, l’addio di Antonio Cassano al calcio giocato, poi il ripensamento.
FantAntonio è in cerca di sistemazione, “cercatemi entro settembre” il monito del fantasista barese in attesa della giusta proposta per far ripartire l’entusiasmo che lo ha sempre contraddistinto. Unico ostacolo la distanza da casa, dalla città di Genova dove la moglie Carolina e la famiglia vivono e non hanno intenzione di lasciare. Ed ecco che la soluzione Virtus Entella può farsi concreta, d’altronde solo un’ora di macchina dividerebbe l’ex Samp dalla famiglia essendo Chiavari in provincia di Genova. Fantacalcio secondo il tecnico dell’Entella Gianpaolo Castorina che, tra campo e mercato, si è così espresso ai microfoni di Sky Sport24: “Cassano è un nome accostato a noi, perché ha sempre fatto capire di non volersi muovere da Genova. È chiaro che alla società e al presidente piacciono i giocatori talentuosi, ma credo che non vi siano gli estremi. Però è un giocatore che la società apprezza“.
FONTE: MediaGol.it
Pubblicato il 02/08/2017 da Francesco "Straydog" Healy
Max Pescatori e il suggerimento a Fantantonio: “Antonio Cassano hai finito con il calcio, vieni nel poker”
E’ un mercato estivo particolarmente infiammato, sopratutto per la cessione di Bonuccci al Milan, senza dimenticare il possibile affare del secolo, ovvero il trasferimento di Neymar al PSG. Tuttavia, l’uomo del momento, soprattutto in Serie A, è Antonio Cassano.
Fantantonio non gioca una partita ufficiale da gennaio 2016, e a 35 anni suonati, forse è arrivato per lui il momento di appendere le scarpe al chiodo. Lui però dice di volersi mettere ancora in gioco e l’ha dimostrato accettando l’offerta dell’Hellas Verona poche settimana fa. Poi però sappiamo tutti com’è andata con i gialloblu: ripensamento last minute e ritorno a casa. L’ennesima cassanata, che in una recente intervista per La Stampa ha motivato così:
“La vita è fatta di scelte. Anche professionali. Si può farne una che si ritiene giusta e poi ripensarci, è successo miliardi di volte nel mondo. Ma se capita a un calciatore fa più clamore - spiega -. Se poi è Cassano, allora è matto. Nella mia vita di c…e ne ho fatte tante, ma non sono scemo. E soprattutto sono sempre stato coerente. Per il resto, sono abituato a convivere con la pressione mediatica. Sono diventato un k-way, la pioggia mi scivola via. Con l’Hellas Verona non è scattata la scintilla, l’ho capito subito... è come stare con una donna e accorgersi di non avere voglia di passarci del tempo insieme. Una questione di feeling, di aria. L’ho detto al presidente Setti, al direttore sportivo Fusco, all’allenatore Pecchia. Ho pensato fosse meglio interrompere, anziché trascinare la cosa".
Non è un dunque un ritiro, ma semplicemente un ripensamento: "Ritirarmi? Quando ho parlato col Verona non ho mai detto ‘mi ritiro’. Sfido chiunque a sostenere il contrario. Poi sono state scritte altre cose, ma la verità è questa - assicura Antonio -. Infatti al momento della rescissione mi hanno proposto di inserire la clausola di risarcimento, nel caso trovassi un’altra squadra. E io ho accettato. La nostalgia di casa non c’entra. Di sicuro voglio continuare, ho più di qualche idea, ma non ho offerte…”.
Max Pescatori alle WSOP
Beh in verità un’offerta è arrivata, però non dal mondo del calcio. La proposta è venuta in mente a Max Pescatori, che su Twitter convoca Fantantonio nel mondo del Texas Hold’em: “Caro Antonio Cassano, hai finito con il calcio, perché non vieni nel poker? Secondo me ha ottime possibilità di successo (ride)”.
L’idea non sarebbe male, solo che il pro di Lottomatica, il Pirata Max, poi si dovrebbe impegnare a dare lezioni di poker a Cassano, dato che con i piedi sarà più bravo, con i colpi di testa pure, ma chissà con le carte… Comunque l’idea non sarebbe male, di certo sarebbe un’operazione interessante per rilanciare il gioco o comunque per attirare l’attenzione dei grandi media.
Poi Cassano sarebbe il giocatore ideale (caratterialmente). Al tavolo con lui ci sarebbe da divertirsi. Uno showman. Non sarebbe male. L’unico ostacolo potrebbe essere la famiglia. Eh già, lasciare moglie e figli a casa per girare il mondo giocando a poker? Ovvio, non dovrebbe giocare tutti gli eventi per forza, anche se il bankroll di sicuro non gli manca per farlo, e comunque c’è anche il poker online, che potrebbe giocare comodamente da casa, e così solo ogni tanto potrebbe farsi qualche trasferta, magari con famiglia a seguito.
Insomma Antonio, il poker ti aspetta a braccia aperte!
FONTE: PokerItaliaWeb.org
NEWS
Caso Cassano: pronta la Virtus Entella
01.08.2017 07:50 di Anna Vuerich
Fonte: www.tuttomercatoweb.com
Secondo quanto riportato da "Sportitalia", il futuro di Antonio Cassano potrebbe essere alla Virtus Entella: le due parti starebbero discutendo i dettagli dell'accordo, ma la stretta di mano finale non è troppo lontana.
FONTE: TuttoHellasVerona.it
RASSEGNA STAMPA
Il Genoa ha bisogno di due acquisti. E Cassano…
Servono un titolare in difesa che sostituisca Burdisso e un rinforzo più fisico a centrocampo. Da valutare l’impatto di Centurion: si parla dell’ipotesi di prendere l’ex blucerchiato
di Matteo Albanese, 31/07/2017, 11:57
Antonio Cassano contro Sebastien De Maio nel derby stravinto 3-0 dal Genoa l'8 Maggio 2016 (Foto Valerio Pennicino/Getty Images)
[...]
Cassano – Fantantonio ha lasciato il Verona, ha nostalgia della famiglia che abita a Genova ed è abbastanza legato coi Preziosi. Lo cercava l’Entella lo scorso anno, ma dopo il dietrofront non ci dovrebbe esser un Cassano bis: e se, pazza idea, giocasse nel Genoa? Sarebbe clamoroso, certo, ma ha voglia di rivincita nei confronti della Sampdoria. In più il Grifone dovrebbe pagare 200mila euro di penale al Verona, senza contare come potrebbe risultare inviso a gran parte della tifoseria.
FONTE: PianetaGenoa1893.net
ALTA QUOTA
Carolina e Monte Bianco… e Cassano rinasce!
L’aria d’alta montagna, si sa, può aiutare a rinfrescare le idee e magari risolvere qualche questione ancora spinosa: ecco allora che Antonio Cassano – dopo il clamoroso tira e molla sul suo trasferimento al Verona, con alla fine un clamoroso ripensamento sulla squadra gialloblù ed il ritorno a casa, a Genova – in attesa di prendere una decisione definitiva sul suo futuro da calciatore, riflette in santa pace e ritrova soprattutto il sorriso, con un po’ di relax, al fianco della famiglia e soprattutto della moglie Carolina Marcialis, con una vacanza sul Monte Bianco!
Chissà che – sul cucuzzolo della montagna – Antonio Cassano non riesca finalmente a prendere una decisione definitiva. Già, perché il ripensamento sulla prospettiva di un passaggio al Verona è stato a dir poco clamoroso, ed ha indispettito parecchio anche la stessa società veneta. Addio al Verona o addio al calcio? Su questo non c’è ancora assoluta chiarezza da parte di Fantantonio che – al di là di quel celebre tweet di smentita rispetto alla moglie – conferma sempre un enorme legale con la bella Carolina Marcialis, probabilmente l’unica persona al Mondo – insieme ovviamente alla madre – in grado di interpretare al meglio tutte le lune, dritte o forse no, da parte di Fantantonio.
A proposito: Cassano resterà sul Monte Bianco o presto ripartirà da qualche altra squadra, magari in Liguria, vicino a casa? Non è un mistero che la Virtus Entella di Chiavari, in serie B, farebbe carte false per averlo. Discorso invece un po’ più complesso, se non altro per la sua lunga militanza in blucerchiato, col Genoa di Juric, con cui peraltro esiste un ottimo rapporto (vi ricordate quella cena galeotta di qualche mese fa, naturalmente a Genova?).
Chissà cosa succederà, intanto – nell’attesa – Cassano sfoglie la margherita e si gode l’alta montagna. E naturalmente la moglie Carolina Marcialis, una vetta che di sicuro – nel cuore di Fantantonio – non conosce rivali!
FONTE: SocialFC.it
Editoriali
PAOLO VOLPE – Cassano-Verona: ti amo, ti lascio, torniamo insieme, anzi meglio di no
Il calciomercato è iniziato da appena un mese, ma possiamo dire che per il momento il vero e proprio tormentone è stato quello riguardante Antonio Cassano con l’Hellas Verona. Il sodalizio scaligero, neo-promosso in Serie A, aveva deciso di affidarsi al fantasista pugliese per mantenere la categoria, ma non aveva fatto i conti con una sua giocata.
Un dribbling eseguito magistralmente, ma non sul campo, come spesso ci ha abituato. Nell’arco di una settimana ha cambiato idea per ben tre volte sul suo futuro, prima annunciando il ritiro per poi nello stesso giorno rimangiarsi tutto ammettendo di aver avuto un momento di debolezza e, per concludere, decidere di rescindere dai gialloblù alcuni giorni più tardi. Non è dato sapere se la carriera da giocatore di Fantantonio sia giunta al termine, data la possibilità che possa restare vicino la sua famiglia giocando in categorie inferiori, ma resta un po’ di malumore per la sua decisione.
La sua scelta avrà fatto storcere il naso alla società e a gran parte della tifoseria, ma va rispettata: in pochi avrebbero rinunciato al proprio oneroso ingaggio, in tal senso la scelta di dire basta è stata lecita e frutto di una serie di errori imparati in passato. Tuttavia, mi viene da sorridere ripensando alle opportunità di scendere in Serie B a due passi da casa avute nella passata stagione per attendere per mesi (perdendo anche la forma partita, dopo la rescissione con la Sampdoria) una chiamata dalla Serie A che fu cercata anche con appelli in televisione. Ed ora che il treno era arrivato al binario Verona ha deciso di scendere alla prima fermata utile...
FONTE: Novantesimo.com
Genoa, Carolina riporta Cassano in Liguria. E i rossoblù ci pensano
del 31 luglio 2017 alle 08:20
di Marco Tripodi
Sembra ogni giorno più probabile un possibile ritorno da calciatore di Antonio Cassano in Liguria.
Chiusa la turbolenta parentesi veronese con l'Hellas, il Pibe de Bari ha infatti dichiarato di non aver alcuna intenzione di terminare la propria carriera professionistica. Anzi la sua volontà è fermamente quella di continuare a tirare calci ad un pallone.
GENOVA PER LUI - Il desiderio mai nascosto di Cassano è quello di restare vicino a quella che ormai è la sua città adottiva, Genova. Escludendo un improbabile terzo ritorno alla Sampdoria, per Fantantonio le piste possibili rimangono Genoa ed Entella. In particolare il club chiavarese da almeno un anno sta facendo una corte spietata al 35enne fantasista pugliese e già nell'ultimo mercato invernale era sembrato ad un passo dal concludere un accordo che sfumò solo all'ultimo momento. Ora però le cose potrebbero cambiare. Il presidente biancoceleste Antonio Gozzi, amico personale di Cassano, ha sempre detto che accoglierebbe a braccia aperte il suo sbarco al Comunale. Oltrettutto, adesso l'Entella dovrà rinunciare forzatamente al suo numero 10 designato, dopo che Andrea Catellani è stato costretto ad abbandonare l'attività agonistica a causa dell'insorgenza di una disfunzione cardiaca.
E lo stesso Antonio, intervistato dal Secolo XIX, lascia più di una porta aperta sull'opportunità: "La sfida sarebbe grande, tentare il miracolo serie A. A febbraio sono stato ad un passo, avevo detto sì. Poi la notte ho riflettuto. Non me la sentivo ancora di scendere in B non c'era niente altro sotto. Il rapporto umano fra me e Gozzi non è cambiato è ottimo e ci sentiamo con frequenza".
SALTO MORTALE - Ma anche il Genoa sarebbe tentato dal dare una nuova chance a Cassano, nonostante i suoi trascorsi blucerchiati. Juric ha sempre mostrato stima per il giocatore il quale a sua volta non pare certo il tipo da farsi troppi problemi nel passare da una sponda all'altra della città, come del resto ha già fatto ai tempi di Milano.
E anche in questo caso, sempre dalle pagine del Secolo, l'ex merengues si dice disponibile: "Conosco Enrico e Fabrizio preziosi e l'avevo già detto. Inoltre stimo Juric è uno che ha il fuoco dentro".
DOLCE META' - In tutto questo un peso decisivo lo avrà Carolina Marcialis, la moglie di Fantantonio. Tornata a giocare da qualche mese a pallanuoto, la signora Cassano, proprio come il consorte, è in queste settimane alla ricerca di una nuova società in vista della prossima stagione. Sfumata l'ipotesi Padova, dopo la fuga di Antonio da Verona, ora la Marcialis sarebbe molto vicina al Rapallo, altra squadra del massimo campionato italiano. Una destinazione, guarda caso, a metà strada tra Genova e Chiavari...
FONTE: CalcioMercato.com
Cassano: 'Non smetto, ma se nessuno mi chiama...'
'Non sono scemo, a Verona non è scattata la scintilla'
"La vita è fatta di scelte. Anche professionali. Si può farne una che si ritiene giusta e poi ripensarci: è successo miliardi di volte nel mondo. Ma se capita a un calciatore fa più clamore. Se poi è Cassano, allora è matto. Però...".
Così Antonio Cassano nel corso di una intervista al quotidiano La Stampa dopo il suo clamoroso addio al Verona e l'intenzione di lasciare il calcio che ora sembra essere già rientrata.
"Nella mia vita di c...e ne ho fatte tante, ma non sono scemo. E soprattutto sono sempre stato coerente", ha aggiunto Fantantonio. Per Cassano a Verona "non è scattata la scintilla, l'ho capito subito. Una questione di feeling, di aria. Ho pensato fosse meglio interrompere, anziché trascinare la cosa", ha proseguito.
"Se smetto? Voglio continuare", ha poi dichiarato Cassano. "Vicino a Genova? Sì e no.... Conosco da tempo la famiglia Preziosi. Stimo Juric, ha il fuoco dentro. Offerte? A oggi, zero", ha detto ancora Fantantonio. Cassano idee ne ha "qualcuna. Anzi più di qualcuna. La cosa fondamentale è che mi diverta. Come ho sempre fatto in 18 anni di carriera". Vicino a casa c'è l'Entella.
"La sfida sarebbe grande: tentare il'miracolo' serie A. Sono stato a un passo a febbraio, avevo detto 'sì' ma la notte ho riflettuto, non me la sentivo ancora di scendere in B", ha spiegato Cassano. L'ex attaccante del Real Madris si è comunque dato un limite di attesa. "Settembre: se sarò a casa, ci resto per davvero", ha concluso Cassano.
lunedì, 31 luglio 2017, ore 10.59
FONTE: RaiSport.Rai.it
Cassano: “Voglio giocare ancora, con il Verona è mancata la scintilla”
Dopo le controversie degli ultimi giorni Antonio Cassano è tornato a parlare: “Sono abituato alla pressione mediatica mi scivola addosso”
Gianni De Simon31 luglio 2017
La vicenda Cassano è diventata un libro infinito di capitoli da scrivere giorno per giorno. Quello nuovo lo ha scritto personalmente senza dar adito ai media di interpretare ciò che voleva o non voleva dire. Le sue dichiarazioni in un intervista a La Stampa sono l’ennesima riprova di una spontaneità unita ad un estro speciale di chi è unico nel suo genere: “Nella vita si fanno delle scelte soprattutto nell’ambito professionale. Quella dell’addio all’Hellas Verona è stata una delle mie tante scelte. Capita miliardi di volte alle persone di prendere una decisione e poi cambiare idea. Se poi lo fa un calciatore fa più rumore. Se è Cassano allora è matto. Nella mia vita di c…e ne ho fatte tante, ma non sono scemo. Penso che alla fine sono rimasto coerente con il mio modo di essere. Ormai sono abituato alla pressione mediatica, mi sento un k-way: la pioggia mi scivola addosso”.
Cassano è entrato nel particolare sulla sua disavventura con il Verona presentandola con una metafora: “Non è scattata la scintilla. È come quando sei con una donna e ti accorgi di non volerci passare del tempo insieme. È questione di feeling, di aria. L’ho detto al presidente Setti così come a Pecchia – l’allenatore del Verona, ndr – così ho preferito interrompere subito invece che portare avanti una cosa trascinata”.
E ora? Cosa farà Cassano?: “Non ho intenzione di ritirarmi. Non l’ho mai avuta. Poi sono state riportate delle cose diverse ma io non ho mai detto che avrei lasciato il calcio. Infatti al momento della rescissione hanno proposto di mettere una penale da pagare nel caso mi sarei accordato con un’altra squadra e ho accettato. Di sicuro voglio continuare, ho più di un’idea ma non ho offerte. La cosa fondamentale è che mi diverta. Entella? Sarebbe una bella sfida per tentare il miracolo della promozione in Serie A. A febbraio avevo praticamente accettato ma poi non me la sono sentita di scendere di categoria. In questo momento mi piacerebbe molto essere allenato di Gianpaolo, sarei perfetto per il suo gioco. Io non ho un procuratore chi mi vuole deve chiamarmi personalmente. Se non ho offerte entro settembre resto a casa”.
Antonio Cassano è uno dei personaggi più controversi del nostro calcio. Il talento di Bari vecchia ha esordito in Serie A con la maglia della squadra della sua città, il Bari nel dicembre 1999 con mister Eugenio Fascetti nel derby pugliese perso per 1-0 contro il Lecce. La prima rete risale alla settimana successiva: è la storica marcatura contro l’Inter quando prima di battere a rete lasciò sul posto Panucci e Blanc. GENIO E SREGOLATEZZA
FONTE: CalcioDAngolo.com
NUOVO CAPITOLO
Cassano senza agente vuole giocare ancora
31/07/2017 10:29
Tullio Tinti non è più il procuratore di Antonio Cassano. La seperazione è avvenuta dopo l'incredibile dietrofront del fantastista barese che ha detto addio al Verona, annunciando in più riprese la volontà di lasciare il calcio giocato, salvo poi tornare (più volte) sui suoi passi. L'ultimo capitolo della farsesca vicenda dice che Cassano vuole continuare a giocare. In serie B c'è la Virtus Entella pronta a metterlo sotto contratto. In serie A si era parlato del Genoa, ma al momento la porta del Grifone resta chiusa.
Il Verona si è cautelato nel momento della risoluzione del contratto, facendo firmare a Cassano un paio di clausole. Se il giocatore sottoscriverà un contratto con una società di serie A dovrà pagare una penale di 200mila euro. Se finirà in B, dovrà invece versare 50mila euro nelle casse gialloblù. (L.F.)
FONTE: TGGialloBlu.it
CALCIOMERCATO
Virtus Entella, l’addio di Catellani può aprire le porte a Cassano
Il ritiro forzato di Catellani, potrebbe costringere la Virtus Entella a tornare sul mercato per la sua sostituzione. Il nome nuovo è quello di Antonio Cassano
di Donato Bulfon, @DonatoBulfon 29/07/2017, 20:37
Antonio Cassano, ex attaccante del Milan, ha lasciato il Verona ma con ogni probabilità non il calcio. Il calciatore nativo di Bari Vecchia attende l’offerta giusta che potrebbe essere vicina ad arrivare.
Secondo quanto rivelato da Sky Sport, infatti, il problema fisico accusato da Catellani, che lo costringerà a lasciare il calcio, farà tornare sul mercato la Virtus Entella, alla ricerca di un attaccante. Torna quindi in auge il nome di Cassano che potrebbe accettare un’eventuale proposta del club di Chiavari, città molto vicina alla sua Genova, dove il barese ha la famiglia e dalla quale non vuole allontanarsi.
FONTE: PianetaMilan.it
CALCIOMERCATO
Cassanovela: non lascio il calcio
28/07/2017 21:08
Nuovo capitolo della Cassanovela: dopo la risoluzione con il Verona adesso il giocatore potrebbe tornare a giocare.
Sull'account della moglie è sparito anche il tweet in cui si annunciava il ritiro al calcio. Una cosa è certa: se Cassano venisse ingaggiato da qualcuno il Verona incasserà una penale, come da clausola contenuta nell'accordo di risoluzione.
FONTE: TGGialloBlu.it
Calciomercato
Verona, caso Cassano: Fantantonio ritorna sui suoi passi, niente addio al calcio
Antonio Cassano non smette mai di stupire. Secondo quanto riportato qualche minuto fa da Sky Sport, Fantantonio ha deciso di non lasciare più il calcio, come annunciato da lui stesso giorni fa, ma di ritornare a giocare. Da capire ancora quale sarà la destinazione del fantasista barese, sicuramente non tornerà all’Hellas Verona.
Intanto l’edizione di oggi della Gazzetta dello Sport, spiega quali potrebbero essere le motivazioni dell’addio all’Hellas di Cassano.
Secondo quanto riportato dal quotidiano sportivo, il giocatore non era sereno, non aveva stretto con i nuovi compagni di squadra e gli mancava la famiglia.
FONTE: Novantesimo.com
Pinuccio chiama Antonio Cassano, dopo il suo abbandono all’Hellas Verona calcio.
28 LUGLIO 2017 YOUBARI.NET
Pinuccio chiama Antonio Cassano, dopo il suo abbandono all’Hellas Verona calcio. Sottotitoli compresi nel video per i non Baresi…
FONTE: YouBari.net
Tardelli: “Caro Cassano non ti giudico, ma lo sport è anche esempio”
Di Redazione Cm24 - 28/07/2017
Attraverso le pagina de La Stampa l’ex Campione del Mondo ha scritto una bella lettera toccando più temi. Particolare attenzione alla scelta di Antonio Cassano.
La lettera di Marco Tardelli
Caro Antonio, ti confesso che ci ho pensato molto prima di scriverti perché ti conosco più come calciatore, come campione, che come uomo, nonostante un breve periodo trascorso insieme in Nazionale. E dunque ogni giudizio sui tuoi comportamenti va soppesato e ponderato. Le tue vicissitudini delle ultime settimane raccontano di un’intima sofferenza. La tua decisione altalenante, e a tratti incomprensibile, di lasciare prima la squadra e poi il mestiere di calciatore, poi solo l’una salvando l’altro e, forse, addirittura, fuggire chissà dove, comunque lontano dal calcio, ha prodotto uno smarrimento nella «categoria» degli sportivi. C’è chi ti ha addossato la colpa di indecisioni caratteriali che hanno accompagnato varie fasi della tua pur luminosa carriera di atleta e di campione, e in effetti anch’io ritengo che avresti potuto fare molto di più.
Un carattere bizzarro, contraddittorio, incoerente, imprevedibile. Molti scrittori e analisti si sono esibiti nel metterti a nudo sui loro lettini di scrutatori d’anime. Non so quanto queste diverse e spesso impietose «analisi» siano corrette. Sto ai fatti. Hai lasciato una squadra, il Verona, che ti voleva bene e ti regalava ottime opportunità, tanto che, in un ripensamento dopo il primo addio, hai chiesto scusa a tutti e promesso di fare il bravo. Poi ci hai ripensato tirando in ballo la famiglia, il richiamo dei figli, la nostalgia per la vita non costretta dal rigore degli allenamenti e hai dato di nuovo forfait, promettendo di lasciare in cantina, per sempre, i tuoi improvvisi colpi di testa. Colpi di testa senza il pallone, però. Ciascuno potrà giudicarti con severità o con comprensione. Mi tiro fuori dal circuito dei giudici di giornata. Osservo solo che i campioni, tutti i campioni, di tutti gli sport, hanno dei doveri di coerenza prima di tutto verso lo sport che li ha resi famosi e talvolta perfino ricchi. Devono cioè comportarsi con linearità, come se lo sport fosse un servizio. Poi ci sono i tifosi, il pubblico, i fan. Mi fanno amaramente sorridere quelle sceneggiate che a volte si vedono quando un giocatore si accasa in una squadra e si esibisce nel bacio alla maglia, come se fosse un giuramento di fedeltà… Finché morte non ci separi.
Ecco, anche dal punto di vista etico, una maggiore sobrietà nei gesti e un sincero rispetto per i tifosi lo considero obbligatorio per tutti coloro che sono in questo grande e meraviglioso mondo dello sport. Lo sport è anche esempio. Esempio che gli atleti più in vista, più ancora di quelli di seconda fila, debbono dare al pubblico che li segue e spesso li ammira. La generosità del pubblico va ripagata con l’esempio e non con le bizze, gli esibizionismi un po’ infantili, tanto più se diventano sceneggiate ripetute che perdono qualsiasi autenticità e senso del reale. Insomma, caro Antonio, stai attento perché le tue gesta di grande calciatore che tanto hanno entusiasmato i tuoi tifosi sono state appannate dalle tue debolezze. L’esperienza e i tanti brutti esempi in circolazione insegnano a moderare gli eccessi dello spettacolo fuori dal campo. Il calcio, in particolare, non ha bisogno di aggiungere ombre, fischi e giravolte al suo zoppicante cammino. Auguri. Tuo Marco.
P.s. Fai come diceva quel guru indiano: prima di parlare pensa e pensa dopo aver respirato a lungo per ossigenare il cervello. Ti assicuro, serve e aiuta a star meglio.
FONTE: CalcioMercato24.com
Storie di Calcio
Cassano, una carriera che poteva dare di più!
Cassano ha deciso di dire addio con il calcio con il quale avrebe potuto fare di più se la sua tecnica fosse stata accompagnata dalla testa.
di Enrico Imperiale - 28 luglio 2017
Con l’addio definitivo dato al Verona qualche giorno fa, Cassano ha anche annunciato che per lui la carriera nel calcio è terminata. Ha scelto di dire basta con pallone e di stare vicino alla famiglia dal quale starci lontano in questi dieci giorni è stato troppo duro e ha preferito per questo motivo rescindere il contratto con i gialloblu e tornare a casa. E dire che era iniziato tutto con molto entusiasmo e con alcune amichevoli che facevano già sognare i tifosi del verona che con il trio Cerci-Cassano-Pazzini speravano in un campionato da protagonisti. Ma fantantonio negli ultimi giorni ha vissuto male la lontananza dalla famiglia dicendo basta una prima volta per poi cambiare idea nel pomeriggio fino a dire definitivamente stop con il calcio qualche giorno fa, questa volta convinto della scelta.
Una carriera iniziata in maniera splendida con quel gol contro l’Inter nella stagione 1999-00 portandosi il pallone avanti col tacco, poi con la testa ed infine spiazzando Ferron: quel giorno gli italiani conobbero uno dei giocatori più talentuosi degli ultimi anni ma la cui testa purtroppo a volte non andava in direzione parallela con la tecnica. Cassano rimase un’altra stagione con il Bari segnando poco ma dimostrando grandissime qualità e nell’estate del 2001 fu al centro di un asta tra Juventus e la Roma che alla fine la spuntò per 60 miliardi di lire. Le prime annate sono buone con i giallorossi ma con il tempo il rapporto si inclina soprattutto per il rifiuto di Cassano di prolungare il proprio contratto con i giallorossi e inoltre anche alcuni suoi comportamenti come le corna all’indirizzo di Rossetti per via di un espulsione rimediata durante la partita di Coppa Italia portarono la società giallorossa nel gennaio del 2006 alla clamorosa cessione del giocatore al Real Madrid dove arrivò piuttosto fuori forma tanto che al suo arrivo lo chiamarono subito el Gordito (il grassottello). Il debutto fu spettacolare con un gol alla prima apparizione con i Blancos con cui però per via della forma fisica non trovò molto spazio. L’anno dopo sulla panchina del Real giunse Capello e le cose inizialmente andarono meglio per Cassano fino a quando una televisione non riprese il giocatore che imitava il proprio allenatore con il giocatore che fu messo fuori rosa.
La carriera di Cassano tra gemme e “cassanate”
A fine stagione salutò la Spagna passando alla Sampdoria dove trovò pace per diversi anni disputando le sue migliori stagioni in coppia con Pazzini. Le sue buonissime prestazioni della prima stagione gli valsero la riconferma con la Samp che pagò il riscatto. Ma anche qui non mancarono le “cassanate”: la prima fu dopo un’espulsione in Sampdoria-Torino dove Cassano lanciò al maglia all’arbitro che gli costò cinque giornate di squalifica, poi una lite successiva con mister Del Neri fino al 29 ottobre del 2010 quando litigò con il presidente Garrone, un litigio che lo portò ad esser messo fuori rosa per “comportamento gravemente offensivo e irrispettoso” tenuto nei confronti del presidente. Nel mercato invernale passò al Milan con cui vincerà il suo unico scudetto e nel quale vi resta anche l’anno successivo ma un piccolo problema al cuore lo costringe a star fermo diversi mesi tornando solo ad aprile. A fine stagione passa ai cugini dell’Inter in cambio di Pazzini coloro che fecero sognare la Sampdoria. Resta solo un anno con i nerazzurri per poi passare al Parma con la quale disputa un ottima stagione ma l’anno dopo decide di mettere in mora la società per i mancati pagamenti fino ad arrivare al punto di rescindere il contratto a gennaio.
Ad agosto del 2015 Cassano fa il suo ritorno nella sua amata Sampdoria ma dopo il primo anno il presidente Ferrrero comunica al giocatore che per lui non c’è piu spazio e gli offre un posto da dirigente che lui rifiuta. Viene messo fuori rosa e a gennaio ottiene la risoluzione del contratto. Poi in quest’estate arriva la firma con Verona con cui rimane appena dieci giorni per poi arrivare alla decisione di ritirarsi dal calcio. Cassano sarà per sempre un grande rimpianto del calcio italiano che poteva dare tanto ma che per colpa sua non ha ottenuto risultati importanti. La storia di questo giocatore fa capire ancora una volta che il talento da solo non basta ma che bisogna avere oltre alla tecnica anche la testa altrimenti non si va da nessuna parte, Baggio e Del Piero ne sono due esempi.
FONTE: MerlinSportivo.it
NEWS
Risoluzione Cassano: penale se torna a giocare
Il Verona inserisce due clausole che prevedono un risarcimento all’Hellas
di Redazione Hellas1903, 28/07/2017, 07:37
Nella risoluzione del contratto che legava Antonio Cassano al Verona sono state inserite due clausole. Come rivela Sky qualora il calciatore dovesse tornare a giocare in serie A, dovrà versare nelle casse dell’Hellas 200 mila euro.
Se, invece, dovesse far ritorno in B, Cassano sarà tenuto a una penale di 50 mila euro nei confronti del club gialloblù.
Foto: Francesco Grigolini – Fotoexpress
NEWS
Codacons: “Maglie di Cassano da rimborsare”. Il Verona: “Ecco come”
Allo Store dell’Hellas sarà possibile cambiare la casacca del fantasista con un’altra
di Redazione Hellas1903, 27/07/2017, 18:47
Sulla scelta di Cassano di abbandonare l’Hellas, e probabilmente anche il calcio, è intervenuto anche il Codacons, associazione nata nel 1986 con lo scopo di difendere l’ambiente e i consumatori.
Codacons ha chiesto ufficialmente al Verona di rimborsare i tifosi gialloblù che abbiano già acquistato la maglia dell’attaccante barese. Questo il contenuto della nota: “Molti tifosi avevano già acquistato la maglia ufficiale del Verona di Cassano. Ci sembra corretto che il Verona Calcio rimborsi l’acquisto a tutti coloro che ne fanno richiesta. Ingiusto che i tifosi paghino le conseguenze della scelta di Cassano. Attendiamo un riscontro dalla Società Verona alla nostra richiesta”.
La risposta del Verona è stata perentoria. Ecco il post nella pagina Facebook ufficiale dell'”Hellas Verona Store”: “Gentili Clienti, coloro che desiderassero sostituire la propria maglia di Antonio Cassano potranno farlo presso tutti gli Hellas Verona Store presentandosi entro il 30/08/2017 con la maglia e una prova di acquisto. La sostituzione potrà avvenire con lo stesso prodotto e taglia, con differente personalizzazione”.
FONTE: Hellas1903.it
UFFICIALE: RISOLUZIONE CONSENSUALE PER ANTONIO CASSANO
27/LUGLIO/2017 - 17:00
Verona - L'Hellas Verona FC comunica di aver risolto consensualmente il rapporto con il calciatore Antonio Cassano.
FONTE: VeSport.it
L’addio di Antonio Cassano, il creatore che ha distrutto
Posted on 26 luglio 2017 in Calcio
È stato brusco il risveglio dal sogno di una notte di mezza estate dei tifosi scaligeri. L’Hellas Verona, dopo un anno di purgatorio, era tornato in Serie A con le migliori prospettive e con rinnovate ambizioni: basti pensare al mercato messo a segno tra giugno e luglio, e che era capace di proporre, almeno sulla carta, un tridente offensivo di tutto rispetto. L’obiettivo, chiaramente, era una salvezza agevole, ma molti addetti ai lavori erano pronti a scommettere in qualcosa di più: soprattutto, considerando la presenza di giocatori come Giampaolo Pazzini, Alessio Cerci e, soprattutto, Antonio Cassano.
Pazzini CassanoProprio sulla figura di Antonio Cassano vertevano le maggiori curiosità non soltanto della stampa, ma anche degli stessi tifosi veronesi: l’ex talento di Bari Vecchia, che in carriera ha vestito maglie prestigiose come quelle del Real Madrid, del Milan, dell’Inter e della Roma, appena compiuti i 35 anni, pareva pronto a tornare sul palcoscenico calcistico del Belpaese. Per dimostrare, forse più a sé stesso che agli altri, che non era ancora finita: che le cassanate appartenevano al passato, che c’era ancora qualcosa che potesse dare.
Un sogno appunto, durato appena pochi giorni, e caratterizzato da continui colpi di scena e clamorose decisioni. Dapprima l’annuncio dell’addio, poi smentito in poche ore presso una conferenza stampa dinanzi a decine di giornalisti. Poi, l’addio vero, quello che non ti aspetti, e che ha posto il punto esclamativo non soltanto su una vicenda assurda, ma anche su una carriera terminata tra mille rimpianti e tra colpi di testa che, se evitati, avrebbero consegnato al calcio italiano uno dei talenti più cristallini degli ultimi anni.
Scorrendo indietro nel tempo, così, sono parecchie le cassanate che emergono dal cassetto della memoria: dai litigi con la dirigenza del Parma a quelli con il fu Riccardo Garrone. Dalle sanzioni inflitte dalla UEFA per i comportamenti inadeguati, alle polemiche con il Milan e l’Inter. Fino ad arrivare al Real Madrid e a Fabio Capello, i momenti in cui forse la sregolatezza ebbe maggiormente il sopravvento sul genio. Antonio Cassano è stato tutto questo, ma da ieri è un ex calciatore.
FONTE: VeSport.it
Prandelli: “Cassano può diventare un grande direttore sportivo”
luglio 26, 2017
“L’addio Cassano? Antonio ha grandi valori, ha anteposto la famiglia a tutto. Non è stato facile per lui ma è stato onesto con tutti – ha dichiarato Cesare Prandelli a Radio Uno – Adesso non deve più ripensarci, ma deve continuare a studiare. Sa tanto di calcio, per me può diventare un grande direttore sportivo. Quando parlavamo tra noi non sbagliava mai un calciatore”.
FONTE: HellasLive.it
Gianni Morandi ad Antonio Cassano: «Diventa capitano della Nazionale cantanti»
Il celebre artista lancia l'idea: «Antonio, facciamo un singolo insieme e diventa la bandiera della nostra squadra»
MERCOLEDÌ 26 LUGLIO 2017 16:38
ROMA - Un singolo insieme e poi la fascia di capitano della Nazionale cantanti. E' la proposta lanciata via Facebook da Gianni Morandi ad Antonio Cassano, appena ritiratosi dal calcio dopo la brevissima parentesi con l'Hellas Verona. "Caro Antonio, il tuo enorme talento non è mai stato in dubbio, c'è anche chi dice che in Italia nessuno abbia mai eguagliato le tue doti calcistiche. Hai annunciato il tuo addio al calcio, peccato... - scrive Morandi -. Mi è venuta un'idea. So che ami molto la musica, perché non facciamo una canzone insieme, così puoi diventare il capitano della nostra squadra, la Nazionale Italiana Cantanti? E potrai giocare a calcio fino a settant'anni!".
FONTE: CorriereDelloSport.i
CALCIOMERCATO
ULTIM'ORA:CASSANO-VERONA
VERSO LA RISOLUZIONE
26/07/2017 16:19
Il Verona ha trovato l'accordo con il procuratore di Cassano Tullio Tinti per risolvere il contratto del giocatore.
La firma avverrà nelle prossime ore. Cassano smetterà con il calcio, anche se resta sempre un dubbio dopo il tweet della moglie Carolina Marcialis che aveva pubblicato un comunicato a nome del giocatore in cui si annunciava l'addio al Verona per mancanza di stimoli ma non al calcio giocato.
Cassano dopo quel tweet si è scusato personalmente con il presidente Setti, con il ds Fusco e con la tifoseria dell'Hellas, smentendo quel comunicato e quindi la moglie. Il Verona accorderà la risoluzione, forse inserendo delle clausole in cui Cassano non potrà vestire per alcuni mesimaglie di altre squadre nel caso dovesse tornare a giocare.
FONTE: TGGialloBlu.it
Carolina Marcialis: “Antonio non voleva stravolgerci la vita”
luglio 26, 2017
“Antonio semplicemente non voleva stravolgerci la vita, far cambiare tutto a me e ai bimbi. Io sono la prima che lo appoggia in qualsiasi scelta: anche se ci fosse da andare in Cina lo seguirei con i bimbi – ha dichiarato la moglie di Antonio Cassano, Carolina Marcialis a Oggi, in edicola da domani – Mi ambiento ovunque e a Chris e Lionel ho trasmesso i miei valori e questa mia "adattabilità". L’importante è essere uniti: per il resto possiamo andare in capo al mondo. Sono partita di mattina presto da Genova, a intuito, perché conosco mio marito meglio di chiunque altro. Appena ho sentito la sua voce, al telefono, mi sono messa in macchina con i bambini e mi sono sparata 450 chilometri: Anto neppure lo sapeva, che stavamo arrivando”.
FONTE: HellasLive.it
EX VERONA
Ex Verona, Fascetti: “Cassano, che delusione!”
Il tecnico che l’ha lanciato: “Sono più di 8 anni che non lo sento, lui si sente sopra tutto e tutti”
di Redazione Hellas1903, 26/07/2017, 12:20
Eugenio Fascetti, ex allenatore del Verona tra ’90 e ’92, nonchè tecnico che ha lanciato Antonio Cassano nel grande calcio, non ha voluto esprimersi sulla vicenda creatasi tra FantAntonio e l’Hellas.
“Mi sono davvero scocciato di parlare di Cassano, della vicenda col Verona non parlo”.
Poi, a tuttomercatoweb.com, ha aggiunto: “Non l’ho sentito neanche dopo i miei auguri per la nascita dei figli sulla Gazzetta. Si vede che lui si sente sopra a tutto e tutti, bastava contraccambiare gli auguri come tutte le persone normali, semplicemente farsi vivo. Sono oltre otto anni che non lo sento e, umanamente, da questo punto di vista non lo conoscevo. Sono deluso”.
J.M.B.
FONTE: Hellas1903.it
Cassano-Genoa, pericolo scampato
gryphon82
26 luglio 2017 10:13
Le strade di Cassano e del Genoa si sono incrociate diverse volte negli ultimi anni, per fortuna sempre in modo infruttuoso. Pallino da sempre del Presidente Preziosi e di suo figlio Fabrizio, Cassano ha rischiato diverse volte di finire a giocare con la maglia rossoblù una volta finita la sua esperienza blucerchiata.
La prima volta venne contattato dopo le infelici stagioni a Milano 2011/12 sponda rossonera e 2012/13 dalla parte nerazzurra.
Tutto sembrava già scritto perché potesse tornare a Genova, ma dalla sponda opposta, fortunatamente il brusio (meglio detto contestazione pronta ad esplodere) della tifoseria consigliò la famiglia Preziosi a lasciare perdere l'ingaggio del pibe di Bari Vecchia, che venne ingaggiato dal Parma del "crisantemo" (così definito da lui), Donadoni.
Fallito il Parma ci fu il ritorno alla Sampdoria, ma i rapporti col presidente Ferrero e soprattutto col suo braccio destro Romei (un'accesissima discussione post derby perso col Dott. Romei fu la goccia che fece traboccare il vaso) si incrinarono molto presto, mettendo di fatto Fantantonio fuori rosa a partire da Agosto 2016.
Cassano rifiutò ogni offerta che la società gli proponeva per andare via, perchè a suo dire voleva onorare il contratto con la Sampdoria fino alla fine dei suoi giorni (ergo voleva tutti i soldi che gli venivano dal contratto in essere fino all'ultimo centesimo), ottenne di potersi allenare con la formazione Primavera fino a fine Gennaio 2017, quando ci fu l'accordo per la rescissione consensuale del contratto (e relativa buonuscita, chiaramente).
E qui entrò in gioco per la seconda volta il Genoa. Come dichiarato dallo stesso Cassano, uno dei suoi migliori amici nel mondo del calcio era ed è tuttora Fabrizio Preziosi, il quale gli propose di potersi allenare con il Genoa (e magari poi ingaggiarlo, chi lo sa) visto il suo essere svincolato e quindi senza possibilità di allenarsi. La crescente contestazione dei tifosi rossoblù verso la Presidenza ed un campionato di bassissimo profilo, dove si rischiava seriamente la retrocessione in Serie B, fece nuovamente abbandonare l'idea di aggiungere altra benzina sul fuoco con Cassano in quel di Pegli.
Storia recente è l'acquisto del talentuoso Peter Pan da parte del Verona, ma dopo soli 15 giorni di ritiro chiede la rescissione, troppo distante la famiglia la giustificazione ufficiale (nel mezzo un teatrino di lascio-no non lascio anzi raddoppio da far impallidire anche il più bravo dei cabarettisti).
E il Genoa cosa c'entra qui? C'entra eccome, perché il Grifo ha appena perso l'ingaggio di Centurion e l'idea Cassano stavolta può davvero decollare definitivamente per tappare un buco che si è creato all'improvviso e El Gordo tornerebbe vicino alla sua amata nella Superba. Ma ancora una volta non se ne fa nulla (e menomale) per il momento, poichè Cassano dopo aver detto che lasciava Verona ma non il calcio, si rimangia tutto in mezza giornata dichiarando sui social "Smetto".
Ma chi ci crede?
Ad oggi la rescissione non c'è ancora stata, e sembra che il Verona sia molto piccato nei suoi confronti per questa scelta folle (come è nel suo personaggio, qualcuno lo ha definito a tal proposito il Balotelli bianco) tanto da voler far firmare al calciatore una scrittura privata dove si dichiara che non potrà giocare in nessun altra squadra se non nel Verona (da qui la sua dichiarazione di "voler" smettere col calcio).
Preziosi però è in agguato (Dio ce ne scampi), se vedesse un piccolo spiraglio per poter tentare l'ultimo colpo di teatro, l'ultimo sgarbo verso i tifosi rossoblù non se lo farebbe scappare, per nulla al mondo.
FONTE: CalcioMercato.com
Cassano pronto a rescindere il contratto con l’Hellas Verona
luglio 26, 2017
Nei prossimi giorni, l’agente di Antonio Cassano incontrerà l’Hellas Verona per risolvere il contratto che lo legava al club di via Francia sino al 30 giugno 2018, accordi per un anno a circa 300.000 euro netti a stagione con bonus a salire in base ai risultati. Da svincolato, come conferma La Gazzetta dello Sport, Antonio Cassano potrà tornare così sul mercato: su talento di Bari Vecchia ci sono Genoa, Spezia ed Entella. Foto: Gingerin col bianco
Cassano, l’invito del Legino
luglio 26, 2017
“Cassano venga a giocare a Savona: sarà vicino a casa e non sentirà la nostalgia". È l’invito lanciato dalla società Unione Sportiva Legino 1910, squadra di Savona che milita nel campionato di Promozione e che ha visto i ‘primi passi’ di Stefan el Shaarawy. A lanciare la proposta l’allenatore e dirigente Fabio Tobia con l’appoggio dall’assessore allo sport Maurizio Scaramuzza. Se l’ingaggio di Fantantonio potrebbe rappresentare un ostacolo insormontabile per un club di Promozione, l’allenatore e l’assessore hanno trovato una soluzione: "Il Legino calcio non può permettersi, per il budget limitato, di sostenere i costi per un campione di questo calibro. Tuttavia a Antonio Cassano garantiremo l’ospitalità e l’accoglienza della città e tutte le volte che lo desidererà, la nostra farinata bianca".
FONTE: HellasLive.it
25 luglio 2017
Crisi Cassano? “Ha bisogno d’affetto”
"Le ultime crisi di Antonio Cassano? Non si possono comprendere se non si conosce a fondo la sua storia. Non ha mai avuto affetto da nessuno e adesso non si riesce a staccare dalle attenzione della moglie Carolina e dei figli". Tonino Rana, presidente della Pro Inter Bari, e il primo che scoprì il talento di Bari Vecchia, analizza così con l'ANSA l'ultimo colpo di testa di 'Fantantonio', che dopo l'ennesimo dietrofront ha annunciato l'addio al calcio . "Antonio ha bisogno di un ambiente che lo coccoli - ha aggiunto - anche perché nella sua infanzia il padre non c'era. Poi magari nello spogliatoio è stato un malandrino, ma conserva una serie di fragilità". Sulla fine dell'esperienza a Verona Rana puntualizza: "Ci ha provato ma non c'è riuscito. Purtroppo ho il rammarico di aver creato un grande giocatore, ma un piccolo uomo". Sul futuro però nessuno può sbilanciarsi: "Spero ci ripensi, Tonino Cassano è sano, fa vita sana da atleta, potrebbe fare altri due o tre anni a buoni livelli''.
FONTE: Sky.it
25 Luglio 2017
FONTE: Lercio.it
Caos Cassano: ora si torni alla normalità, per il bene dell’Hellas
By Federico Messini - 25 luglio 2017
Passata la tempesta, si torni alla normalità.
Dopo la bufera causata dalle bizze del signor Cassano, il Verona non deve assolutamente correre il rischio di pensarci su troppo.
Fantantonio, alla luce dei fatti, non sarebbe stato un valore aggiunto per l’Hellas della triade Setti-Fusco-Pecchia, che ha sempre avuto il concetto di equilibrio come punto fermo.
Inserire un giocatore con certe caratteristiche in uno schema così ben definito e rodato rappresentava un rischio altissimo e per fortuna il patatrac é succeso a fine luglio e non più avanti, quando le conseguenze potevano essere ben peggiori.
Ora è necessario tornare alla normalità, focalizzarsi sulla preparazione per il debutto stagionale e non perdere la concertazione. In questa direzione vertono le dichiarazioni rilasciate a caldo dal presidente Setti nella giornata di ieri – “A Verona il gruppo viene prima dei singoli” – e così deve essere.
Troppo importante per l’Hellas non smarrire la quadratura che ha permesso alla squadra gialloblù di centrare subito il ritorno in serie A e che ora è fondamentale per riconfermarsi nella massima serie.
Cassano é stato un flash, e più non deve essere. Qualcosa che poteva essere e non è stato. Un’incompiuta sia sportiva, sia umana, che non deve portare conseguenze negative all’Hellas.
Come si suol dire, non tutto il male vien per nuocere. Ora si torni a correre. E non ci si guardi indietro.
FONTE: HellasNews.it
NEWS
Prandelli: “Cassanata? No, scelta matura”
L’ex ct a “la Repubblica: “Antonio ragazzo con grandi valori. Va applaudito”
di Redazione Hellas1903, 25/07/2017, 14:18
A difendere la scelta di Antonio Cassano di lasciare il Verona e il calcio è Cesare Prandelli, intervistato da “la Repubblica”.
Prandelli, che ha guidato Cassano quando era ct dell’Italia, e che ha allenato dal 1998 al 2000 l’Hellas, dice: Antonio ha valori importanti. Credo che si tratti di una decisione molto onesta, che avvalora tutto quello che ho sempre pensato di questo ragazzo. Antonio ha valori importanti, è fortemente legato ai suoi cari, alla sua famiglia. E prendendo una decisione di questo tipo, in questo momento dell’anno, sono convinto che abbia avuto rispetto di tutti: dei tifosi del Verona, della città, ma anche del presidente e di tutta la società. Non ha voluto rimanere in un posto senza avere l’anima giusta per starci, i giusti stimoli. Sono convinto che sia stata una decisione fortemente sofferta, ma allo stesso tempo molto dignitosa. Gli va fatto un grande applauso”.
Prosegue Prandelli: “Non è assolutamente una ‘Cassanata’, questa è la scelta ponderata di uomo maturo, che a 35 anni è consapevole delle proprie priorità. Mi dispiace perché poteva regalare ancora giocate importanti: dispiacerà ai tifosi del Verona, ma anche a tutti gli appassionati di questo nostro sport. La sua storia la conosciamo, sappiamo bene di cosa è capace con la palla al piede. Fa effetto che smetta dopo Totti, sono stati compagni e amici, hanno giocato insieme e ho avuto il piacere di allenarli. Senza la sua famiglia secondo me Antonio non ci può stare, e allora ha preferito lasciar perdere soldi per avvicinarsi alla moglie Carolina e ai figli. Scelta che, ripeto, ho trovato di una grandissima maturità, e che dimostra lo spessore della persona”.
FONTE: Hellas1903.it
NEWS
Repubblica: "Cassano: basta calcio. È il suo grido di aiuto"
25.07.2017 12:00 di Anna Vuerich
Fonte: La Repubblica
Cassano ieri si è nuovamente messo al centro della scena e ha fatto parlare di sé per un nuovo annuncio di ritiro, questa volta apparentemente definitivo.
"La Repubblica" nel taglio basso presenta un articolo intitolato: "Cassano: basta calcio. È il suo grido d'aiuto", che poi prosegue "Di Antonio Cassano conosciamo quasi tutto da tempo. Quel che invece non sappiamo, né noi né peggio ancora lui, è chi sia davvero oggi questo uomo di trentacinque anni che deve lasciare il calcio, suo grande amore e sua salvezza".
FONTE: TuttoHellasVerona.it
CALCIOMERCATO
Cassano-Verona, a giorni la risoluzione del contratto
La dirigenza gialloblù e l’agente del giocatore stanno trattando la chiusura del rapporto
di Redazione Hellas1903, 25/07/2017, 10:08
Entro pochi giorni il contratto che lega Antonio Cassano al Verona fino al 30 giugno 2018 sarà risolto.
Dopo le tensioni di ieri, le parti hanno iniziato a confrontarsi e si va verso la chiusura del rapporto.
Cassano aveva siglato un accordo a circa 500mila euro netti per una stagione. La dirigenza dell’Hellas e l’agente del giocatore, Tullio Tinti, stanno trattando lo svincolo.
NEWS
Volpati: “Caso Cassano, l’errore è stato prenderlo”
La bandiera gialloblù: “Ingaggiato un giocatore che non c’entra nulla col Verona”
di Redazione Hellas1903, 25/07/2017, 08:50
Domenico Volpati, leggenda gialloblù, al Verona dal 1982 al 1988, commenta, interpellato da “La Gazzetta dello Sport”, il caso Cassano.
Dice Volpati: “Lo sbaglio è a monte: Cassano non andava preso. Non c’entra nulla con una squadra come il Verona, che ha ben altre necessità. Si è puntato su un giocatore che era già arrivato alla conclusione della carriera. D’accordo, quando vai in A hai bisogno di ingaggiare uomini d’esperienza, ma Cassano non faceva al caso dell’Hellas”.
Continua Volpati: “Non mi scandalizzo, né lancio strali contro di lui, non avrebbe alcun senso. Piuttosto, provo a vedere il bicchiere mezzo pieno: il caso si è aperto e chiuso a luglio, non nel pieno della stagione, cosa che avrebbe prodotto danni superiori e, probabilmente, irreparabili. Come si dice quando si verificano situazioni come queste, non tut- ti i mali vengono per nuocere”.
VISTO DA NOI
Lettera d’addio a Cassano
Poteva essere un grande amore, invece è stato tutto il contrario. Ma il Verona non perde nulla
di Lorenzo Fabiano, @lollofab 25/07/2017, 08:36
Egregio Antonio,
Prometto che questa è la mia ultima missiva. Le confesso di essere stato indeciso fino all’ultimo. Sa, cerchi di capire, non mi prenda per matto, ma ho scritto più a Lei che alle donne che nella mia vita ho amato. Poi ho pensato che pure questa è a suo modo una lettera d’amore. Di un amore mancato, di un amore che avrebbe potuto sbocciare ma non si è nutrito abbastanza per poter prendere forma. Le Sue due settimane con il Verona Le ha trascorse con la testa altrove, immerso in dubbi e paure mal celate da bullesca sfrontatezza. A Mezzano non ci sono le montagne russe di un Luna Park. Quindi ha pensato bene di mettercele Lei.
La scorsa settimana pareva essere tutto rientrato; l’arrivo a Mezzano di Sua moglie con i figli, la conferenza stampa con il Direttore Fusco. Si era trattato di un momento di debolezza dettato dalle difficoltà contingenti. Come già Le ho scritto, ci stava. E invece, una volta rimasto solo c’è ricascato di nuovo. Dopo la partita di sabato, ha chiesto e ottenuto dalla società un permesso anticipato, ed è tornato a Genova da Carolina e i Suoi bambini. E’ stata una fuga, il suo ultimo dribbling, la serpentina con cui qui (e non solo) la ricorderemo. Mi dispiace più per Lei che per la squadra che amo. Da qui alla fine del mercato, c’è tempo, e la società saprà intervenire a ricucire il vulnus da Lei aperto. Dispiace perché l’Hellas Verona poteva essere l’occasione per chiudere con una bella pagina una carriera fatta di tante occasioni mancate, di ciò che poteva essere e alla fine non è stato.
La sua storia calcistica si è chiusa nel peggiore dei modi, il più amaro. Se n’è andato come un fuggiasco tradendo (mi passi il termine) chi tanta fiducia e umana comprensione aveva saputo darLe. Arrivato a Genova si è barricato in casa, e ha lasciato a Sua moglie il fardello di scrivere un tweet (oggi nella società usa-e-getta si usa fare così), peraltro maldestro, che Lei stesso in serata ha dovuto correggere con paese imbarazzo. Non è stata una bella uscita di scena. Ha scelto il modo peggiore per arrivare ai titoli di coda. A quanti in tutti questi anni L’hanno definita un incompiuto, ieri sul foglio a quadretti Lei ha fornito la prova del nove.
Mentre scrivo sento riecheggiare nella stanza il vocione di Pavarotti nel Miserere. Lasciamoci qui, con questa musica severa, note che sanno di rimpianto. Le auguro di trovare un po’ di serenità. A questo punto, lontano dai campi di calcio che forse più male che bene Le hanno fatto, ma stando insieme alla Sua famiglia spero possa trovare un po’ di equilibrio. Non si butti via almeno, mi raccomando. Quanto a noi… Beh noi andiamo avanti. Siamo lì dal 1903. Siamo gente tosta, abituata al sacrificio, al duro lavoro, e alla sofferenza. Non saranno certo i suoi capricci a fermarci. Senza alcun rancore, ma solo con dispiacere e umana delusione La saluto.
Cordialità
Lorenzo Fabiano
foto Grigolini-Fotoexpress
FONTE: Hellas1903.it
DOPO LA BUFERA
COSA LASCIA IL CASO CASSANO
25/07/2017 08:34
La domanda che resta sul tappetto dopo la bufera mediatica del caso Cassano è semplice: che ripercussioni avrà tutto questo sulla squadra di Pecchia? In qualche modo Cassano ha avuto influenza sullo spogliatoio gialloblù? E' una domanda che da oggi il ds Fusco, l'allenatore e naturalmente il presidente Setti si dovranno fare.
Per quanto Cassano sia ritenuto un "matto" e quindi come tale giudicato anche dal gruppo, è ovvio che qualche compagno di squadra si possa essere risentito da questo comportamento che non ha avuto rispetto nè dello spogliatoio nè della società.
Il comunicato di ieri di Setti, quanto mai opportuno, andava proprio in quella direzione.
A Verona il gruppo è più forte di tutto. E se riascoltate tutte le dichiarazioni fatte fino ad oggi da tutta la vecchia guardia, sentirete chiaramente e a più riprese questo concetto ripetuto più volte.
E' un'impronta che lo stesso ds Fusco ha voluto dare fin dall'inizio alla vicenda Cassano. Conscio che portare dentro alla squadra un giocatore di questo tipo comportava rischi enormi. Cassano era considerato una scommessa, una ciliegina sulla torta, un valore aggiunto: mai un elemento fondamentale della squadra. E ciò dovrebbe avere salvaguardato gli equilibri di uno spogliatoio cementato dalla vittoria in campionato della scorsa stagione, quando si sono superate moltissime difficoltà.
Cassano era insomma un corpo a sè stante, non ancora inglobato all'interno della squadra e del gruppo. E il fatto che tutto si sia risolto in brevissimo tempo permetterà al Verona di riprendere tranquillamente il cammino senza il talento di Bari vecchia.
Si noti che nemmeno Pazzini, che aveva un feeling particolare con Cassano ai tempi della Sampdoria, ha speso una parola in questa vicenda. E anche a livello mediatico non si trovano molte immagini del "Pazzo" in compagnia di Cassano.
Persino nelle partitelle giocavano in squadre opposte, visto che Pecchia considerava Cassano un'alternativa al centravanti titolare.
Pazzini è un leader del Verona ed è un attaccante che vuole ancora dimostrare il suo valore in serie A, dopo aver fatto una stagione fantastica in B. In ritiro era più concentrato a trovare un feeling con Cerci che con Cassano.
Un'illusione estiva, niente di più, dunque. Ora si torna a lavorare. Senza Cassano, probabilmente più uniti di prima.
GIANLUCA VIGHINI
FONTE: TGGialloBlu.it
25 LUG 2017
ADDIO DI CASSANO, FORTUNA PER IL VERONA
Pecchia non era affatto convinto di Cassano. Lo aveva fatto capire qualche mese fa quando era uscita la notizia di un interessamento del Verona per il giocatore barese. Avere i piedi buoni non è tutto nel calcio di oggi (e di Pecchia), anzi. Servono altre qualità come la corsa e il sacrificio. Cassano corre poco, non sembra predisposto al sacrificio e di sicuro non è uno che accetta volentieri di fare la riserva in una neopromossa che si deve salvare. Abituato poi a certi ingaggi, aver accettato cifre decisamente più basse al suo standard, non ha agevolato la sua nuova avventura. Non mi convincono per niente le spiegazioni del suo addio. La storia della nostalgia della famiglia è una grande buffonata. Lui pensava di entrare nel gruppo di Pecchia come una grande star, di avere il posto assicurato e trattamenti speciali. Quando ha capito la situazione, ha deciso di lasciare in modo farsesco, com’è nel suo stile. Nessuno qui sentirà la sua mancanza.
Giornalisticamente avremo qualche titolo in meno, ma va benissimo così. La realtà è che Cassano non è cambiato, non è maturato, non si è sintonizzato sulla lunghezza d’onda di Pecchia e di un Verona che deve lottare per salvarsi. Questo Cassano è meglio lasciarlo al Genoa, all’Entella o alla sua Carolina. Nell’Hellas avrebbe fatto solo danni perché questo Cassano non ha intenzione di essere uno dei tanti, un contorno, un panchinaro e nemmeno una ciliegina sulla torta. Lui vuole essere la torta intera. Troppo pericoloso tenere uno così in squadra. Per questo il Verona, Setti, Fusco, Pecchia, al di là della rabbia per come il barese si è comportato, devono sentirsi fortunati.
Adesso però bisogna tornare a pensare alla rosa, a prendere una vera alternativa a Pazzini, un altro difensore centrale di categoria e ad effettuare qualche altro (necessario) ritocco.
Luca Fioravanti
25 LUG 2017
ORA SETTI E FUSCO FACCIANO QUADRATO
Sono un po’ preoccupato. Non vorrei che le mattane di Cassano creassero un precedente. La società ha mostrato qualche cedimento.
Due fughe di notizie in 6 giorni. La prima martedì scorso alla Gazzetta dello Sport, con la dirigenza ignara e spiazzata; la seconda ieri a Gianluca Di Marzio. Una discutibile conferenza stampa (ancora martedì scorso), che annunciando una retromarcia ha in sostanza avallato quella che giornalisticamente era una mera, per quanto pesante, indiscrezione. Una reazione (e torniamo a ieri) – ancora, nonostante tutto! – comprensiva di Setti (“Cassano non ce la fa di testa, peccato perché professionalmente non gli si può dire nulla”), convinto del ritiro del giocatore nel momento delle dichiarazioni all’Ansa. Neanche il tempo di dichiarare che il presidente è rimasto con il cerino in mano dopo il tweet vergognoso di Cassano sul profilo della moglie (“lascio il Verona che non mi stimola, non il calcio”). A seguire la nuova reazione di Setti, finalmente cazzuto come si deve, che ha ammansito Cassano confezionandone infine (ne siamo certi?) l’ennesima giravolta (“lascio il Verona e mi ritiro”).
I calciatori generalmente sono primedonne, vere e proprie aziende con entourage pachidermici. Chi ha dato le notizie alla Gazzetta e a Di Marzio? Escludendo ovviamente il Verona, che ci ha solo rimesso, la logica conduce a persone vicine a Cassano. Non è che al primo momento di difficoltà (personale o di squadra) qualcun’altro potrebbe sentirsi legittimato a farsi i cazzi suoi? Contiamo ovviamente sulla professionalità dei nostri calciatori, sul ruolo riconosciuto di Fusco nello spogliatoio (molti giocatori sono umanamente legati al ds) e sul mestiere di Setti, che ha tanti difetti ma è sufficientemente “sgamato” e non è uno sprovveduto.
La speranza, insomma, è che si tratti di un incidente di percorso isolato e legato al fascino della sfida e alla presenza di un talento “incontrollabile” come Cassano, che a mio avviso peraltro è stato manovrato (come Balotelli è da sempre pilotato). Ma Setti e Fusco è bene che riuniscano la squadra, diano spiegazioni, fissino nuove regole più severe e facciano quadrato. Così operando, la debolezza di una circostanza muterebbe in forza nei prossimi mesi. Ne va della stagione del Verona.
P.S. ”Tu in quest’aula vedi parlamentari, leader, presidenti e correnti, ma non vedi ciò che conta più di tutto: il partito delle mogli”.
Giulio Andreotti tanti anni fa a un allora giovane parlamentare di nome Giulio Tremonti.
P.P.S. Ma per entourage di Cassano non intendo tanto o solo la moglie…
Francesco Barana
FONTE: Blog.Telenuovo.it
Sport
Cassano il quaquaraquà lascia Verona e il calcio dopo un tira e molla lungo una settimana
La decisione comunicata su Twitter: "Non ho intenzione di lasciare il calcio". Poi altra giravolta: "Qui finisce la mia carriera"
24 luglio 2017
Non lo sa, Antonio Cassano. Lui non sa che dire 'me ne vado perché, nonostante la firma sul contratto, nonostante la fiducia accordatami da squadra e società, non ho stimoli a star qui' significa dichiararsi, una volta di più, il quaquaraquà del calcio italiano. Quello che lui sa, è come si fa a toccare la palla come se i suoi piedi fossero di velluto. Sa saltare l'uomo e scodellare un assist prezioso. E certo conosce i mille modi a disposizione di un calciatore per far saltare anche i nervi di dirigenti, allenatore e compagni.
Antonio Cassano ci ha dunque ripensato, terza volta in una settimana: ha lasciato il ritiro dell'Hellas Verona. Prima ha precisato che il problema erano gli stimoli, che a Verona non era riuscito a trovare: "Non ho intenzione di lasciare il calcio - aveva scritto sul profilo Twitter della moglie - semplicemente non me la sento di continuare con l’Hellas Verona… Fisicamente sto benissimo come dimostrato nei 15 giorni di preparazione, ma mentalmente non sono stimolato a continuare in questo club! Ringrazio di cuore il presidente Setti… il ds Fusco, Pecchia e la squadra per la disponibilità concessa!!".
Neanche un'ora, colto da compulsione, Cassano ha fatto l'ennesima giravolta: "Non lascio solo il Verona, ma il calcio: la priorità sono i miei figli e mia moglie. Al contrario di quanto apparso sui profili social ufficiali di mia moglie, vorrei precisare quanto segue. Carolina ha sbagliato, dopo averci pensato e riflettuto alla fine ho deciso: Antonio Cassano non giocherà più a calcio".
Il commento del presidente scaligero, Maurizio Setti: "Questo ragazzo non ce la fa di testa, anche se fisicamente e atleticamente sta molto bene. Dal punto di vista professionale, non gli si può rimproverare nulla, ma evidentemente non riesce a rimanere sereno e lucido in un gruppo e vuole restare a casa. Ha degli up and down, parla e poi sta muto: peccato, perché stava facendo tutto per bene".
La settimana scorsa, il 'ragazzo' FantAntonio era già stato protagonista di un doppio colpo di scena con l'annuncio dell'addio al calcio, rimangiato nel giro di poche ore. Adesso è ufficiale: il barese ha comunicato la sua decisione tramite Twitter. Sarebbe la mancanza della famiglia e dei figli ad aver minato la stabilità del 'guastatore' di Bari vecchia. Lui si era detto pronto a rispondere ad altre, più stimolanti chiamate. Poi ci ha ripensato, ancora.
FONTE: Globalist.it
HELLAS VERONA
24.07.2017 | 23:55
Setti è basito? Ma allora avrebbe dovuto conoscere meglio Cassano
Il presidente Setti si è detto basito, parole sue, per le evoluzioni della vicenda Cassano. Con tutto il rispetto e la simpatia per il numero uno dell’Hellas Verona, siamo noi a essere basiti per lo stupore di Setti. Il balletto di Cassano (prima lascia, poi resta, poi lascia ma non il calcio, poi lascia ma anche il calcio, aiuto…) fa parte delle contraddizioni striscianti che hanno caratterizzato da sempre il percorso del fantasista di Bari Vecchia. E prima di provvedere alll’operazione, come abbiamo cercato di consigliargli in tempo non sospetti, avrebbe dovuto fare molta attenzione ai rischi che avrebbe corso. Enormi rischi. Ora Setti dice che il gruppo conta più del singolo. Certo, ha ragione ma avrebbe dovuto intuirlo prima. E non restare basito ora, era tutto chiaro e scontato già al momento della firma di Cassano per il Verona.
FONTE: AlfredoPedulla.com
24 LUG 2017
CASSANO E LE RESPONSABILITA’ DELLA SOCIETA’
Quando prendi uno come Cassano sai a cosa vai incontro. Lo sai e basta. Quindi ci devi pensare bene prima. Nel momento in cui l’hai preso ti infili in un ottovolante da cui non puoi più scendere. Ecco l’unico errore che ha fatto la società in questa grottesca situazione. Un errore fatto in buona fede. Valutati i pro e i contro s’era deciso di puntare su un giocatore che da un anno e mezzo non giocava e le cui pazzie sono notissime.
Visto l’entusiasmo che si era creato attorno a Cassano puntare oggi i fucili contro la società pare davvero sbagliato. Si voleva regalare un giocatore dalle qualità eccelse ad una tifoseria che va pazza per questo tipo di giocatori. Il costo economico era sostenibilissimo, l’ingaggio basso, le motivazioni del giocatore (a parole) enormi. Cassano era stato sponsorizzato da Toni e prima dal suo procuratore Tinti. Si era proposto al Verona con una serie di interviste molto “pilotate”. Aveva parlato bene della città, della squadra, di Setti.
Fusco era stato prudentissimo. Aveva voluto incontrare Cassano più volte, lo aveva “testato” a fondo, aveva cercato un punto di contatto, convinto di poterne accendere l’anima e di poterlo domare. Forse anche questo un errore, sempre in buona fede: Cassano è un dissipatore di talento, un egoista. Ora con il senno del poi è facile inveire. Contro Cassano e contro chi lo ha voluto a Verona.
Cassano lascia dietro di sé un fallimento. Umano e sportivo. Ne ha lasciati altri nella sua carriera. Aveva mandato a quel paese il presidente che più di tutti lo aveva amato e strapagato: Garrone.
Avesse smesso con il calcio avrebbe dimostrato almeno un po’ di dignità. Così invece dimostra solo di essere un opportunista. Se ne va lasciando dei cocci, ma per fortuna tutto è avvenuto in un lampo di luglio. Se vogliamo l’unico dato positivo di tutta questa vicenda.
Gianluca Vighini
FONTE: Blog.Telenuovo.it
...Della serie: Poche idee ma ben confuse!
NEWS
Donati a Cassano: “Se non hai stimoli a Verona…”
L’ex gialloblù interviene sulla vicenda relativa all’attaccante barese
di Redazione Hellas1903, 24/07/2017, 17:10
Sul “caso Cassano” interviene anche Massimo Donati, mediano in forza agli scozzesi dell’Hamilton Accies e all’Hellas nella stagione 2013/2014.
L’attaccante ex Sampdoria ha postato poche ore fa un messaggio in cui diceva di non avere stimoli al Verona.
Così, Donati ha pubblicato questo status dal profilo Twitter (@massimodonati5), chiaramente inidirizzato a Cassano: “Se non hai stimoli in una città stupenda come Verona… una tifoseria pazzesca… una società sana e seria… dove li puoi avere? Boh…”
FONTE: Hellas1903.it
SETTI: «AL VERONA IL GRUPPO VIENE PRIMA DEL SINGOLO»
24/LUGLIO/2017 - 16:55
Verona - Le dichiarazioni del presidente Maurizio Setti, rilasciate in esclusiva a hellasverona.it, riguardo la vicenda relativa ad Antonio Cassano.
«Rimango, e rimaniamo, basiti per quanto appreso riguardo la presunta mancanza di stimoli di Cassano. Nel sottolineare che il calciatore è tuttora un tesserato gialloblù, voglio altresì ribadire che al Verona il gruppo viene prima del singolo e la maglia prima di qualsiasi calciatore. Verona è una piazza storica e appassionata, che merita considerazione e rispetto. Per quanto ci riguarda, proseguiremo nel lavoro per rendere questa squadra in grado di poter lottare per il nostro obiettivo».
FONTE: HellasVerona.it
VISTO DA NOI
Presi per i fondelli, è stato un Cassano senza vergogna
Come un bambino viziato sputa nel piatto, ma il Verona si toglie un peso
di Andrea Spiazzi, @AndreaSpiazzi 24/07/2017, 16:33
Si chiude oggi un penoso capitolo della storia del Verona. Antonio Cassano è stata una scommessa perduta in partenza. I rischi c’erano tutti, ma immaginare si potesse arrivare a tanto era difficile.
Il Verona si è comportato, nei suoi confronti, in maniera impeccabile. Coccolato e soccorso da Filippo Fusco, spronato da Setti, il calciatore barese ha avuto persino un trattamento speciale, con tanto di visita della moglie in ritiro e di partenza anticipata dallo stesso.
Nonostante ciò, come un capriccioso bambino viziato, Cassano ha sputato nel piatto preparato con tanta cura per lui. Ha nel frattempo, mentre meditava l’addio, firmato autografi e dispensato sorrisi. Preso per i fondelli tutti.
Perché il fatto più grave è la sua dichiarazione sul twitter della moglie: “Non ho intenzione di lasciare il calcio, semplicemente non me la sento di continuare con l’Hellas Verona… mentalmente non sono motivato a continuare in questo club”. In sostanza dice che “la colpa” è del Verona (forse qui doveva allenarsi come gli altri?) perché scripta manent, e questo è quello che c’è scritto. Che poi in realtà sia la mancanza di volontà o una testa che non gira a dovere la causa del suo mal, poco oramai ci importa. Speriamo almeno non parli più, magari volendo raccontare i motivi, veri o fasulli, del suo schiaffo all’Hellas, qualcuno lo fermi.
Oggi è arrivato Marcel Buchel, onesto centrocampista che merita molta più attenzione, così come gli altri nuovi arrivati e come quelli rimasti.
Le cassanate son finite, ora entrino in scena i calciatori degni di questo nome.
Foto: Francesco Grigolini – Fotoexpress
FONTE: Hellas1903.it
IL RETROSCENA
MEZZO MILIONE DI EURO PER LIBERARE CASSANO
24/07/2017 16:49
Il Verona appare molto irritato dal comportamente di Cassano.
Il tweet di Carolina Marcialis ha mandato su tutte le furie il presidente Maurizio Setti.
La società aveva messo nel conto che Cassano potesse dire basta con il calcio, ma il fatto che invece abbia deciso di continuare viene preso come un affronto.
Sia il presidente scaligero sia Fusco sia Pecchia hanno investito moralmente moltissimo sul giocatore. Setti si è speso in prima persona e ora chiede rispetto per la società e per i propri tifosi.
Il Verona è fortemente intenzionato a non concedere a Cassano la risoluzione consensuale del contratto. Setti lo ha fatto sapere al suo procuratore.
Chi vorrà Cassano dovrà, insomma vedersela con il Verona che ha stabilito il prezzo: cinquecentomila euro.
Cassano avrebbe fatto sapere, sempre informalmente, al presidente di voler smettere con il calcio. Ma il Verona a questo punto potrebbe anche convocarlo per la seduta di mercoledì. Il braccio di ferro è appena iniziato. (g.vig.)
FONTE: TGGialloBlu.it
Cassano e l'addio imbarazzante. Ma 'quel no alla Juve' lo gasa ancora...
“Alla Juve ho detto no ben quattro volte”, raccontava con orgoglio Antonio Cassano due anni fa. Gonfiava il petto, il barese (per la pancia ci sarebbe stato ancora tempo): “I bianconeri non mi hanno mai affascinato”. Parole che si aggiungono alla buffa lista di dichiarazioni dell’ex ragazzo prodigio sui bianconeri. Da “la Juve vuole soltanto soldatini” a “Conte quaquaraquà”, fino ad arrivare a “Pogba sopravvalutato” (perché lui, invece…).
Fa quasi tenerezza riascoltare adesso le frecciate di FantAntonio - un soprannome che suona ormai come una presa in giro - all’indirizzo del club più vincente d’Italia. Una società che, per fortuna, ha scampato il pericolo di vederlo calcare i campi di Vinovo. Da ultimo se lo sono “goduti” i tifosi dell’Hellas Verona, intenti a sfotterlo mentre ansimava sui campi di allenamento. “Non ce la fa più”, ridacchia un supporter gialloblù in un video rimbalzato in questi giorni sul sul web. Come dargli torto.
Dopo il primo addio e il successivo dietrofront, Cassano ha deciso oggi di chiudere infine la propria carriera. L’ultimo capitolo di uno show durato fin troppo vedrà - salvo nuovi ripensamenti - la risoluzione del contratto firmato poche settimane fa con il Verona. Chissà se, caracollando fuori dalle porte del centro sportivo di Peschiera, avrà ancora il coraggio di dire: “Non mi pento di aver detto no alla Juve”. Tiriamo tutti un sospiro di sollievo, va’…
del 24 luglio 2017 alle 15:00
di Il Gobbo
FONTE: IlBianconero.com
Cassano, lo scempio di una storia gloriosa (non la sua)
Articolo pubblicato il 24/07/2017 alle ore 14:34.
foto account twitter Hellas Verona
Mi ero ripromesso di non parlare più dell'Hellas Verona. Di vivere il tifo come un fatto privato e di non esprimere più alcun giudizio sulla mia squadra, né sui giornali, né in tv, né sui siti "specializzati": troppo critica, la mia visione, rispetto ad aspetti societari, sportivi e organizzativi per quella pax vigente nell'ambiente Gialloblù e che non volevo "turbare".
Osceno e ripugnante è però quello che è accaduto nella farsa Cassano, un tizio che ha fatto nella sua carriera più "cassanate" che gol. Preso dopo un anno e mezzo che non giocava un match e che sosteneva allenamenti decisamente "soft", a Verona si è reso protagonista di una delle più grandi pagliacciate della storia del calcio.
Sei giorni fa, alle 14, il burlone, perché il sinonimo è da querela, comunica ai compagni la decisione di lasciare; pochi minuti dopo qualcuno parla con la Gazzetta dello Sport che spara la notizia: Cassano lascia Verona e calcio. A stretto giro arriva la società con una conferenza stampa surreale durante la quale il barese stava stravaccato sulla sedia come fosse al bar sport alla quinta media.
Il mai fu golden boy ringrazia tutti e dice che scherzava. Cioè, che sì, voleva lasciare, ma la società, violando la sacra uguaglianza dello spogliatoio, gli ha concesso di incontrare la famiglia. E qualche giorno dopo di lasciare il ritiro prima degli altri. Perché lui, in effetti, non è come gli altri: deve dimostrare tutto.
Oggi arriva l'ufficialità: lascio l'hellas verona, non il calcio. hellas verona minuscolo, invece i cognomi di Setti, Fusco e Pecchia in maiuscolo. L'ultimo sfregio ad una tifoseria colpevole di?
Proprio quelli in maiuscolo, tranne il mister che Cassano lo ha subìto dall'inizio alla fine, dopo questa pagliacciata sulla pelle di un club fondato nel 1903 dovrebbero dimettersi, uno per uno. Prima hanno preso un ex calciatore in uno stato di forma imbarazzante che manco terminava un giro di campo; poi gli hanno consentito tutto ciò che chiedeva, poi hanno raccontato alla stampa che è tutto rientrato dopo una prima megagalattica figura marrone e, alla fine, si sono fatti "fondellare": Cassano ci ha lasciato con un tweet dall'account della moglie. Chiudete tutto, per favore.
Nel tweet dell'acneico ex calciatore nessun riferimento ai tifosi, nessuna scusa a loro che lo hanno accolto come un (vero) calciatore. Io non ce l'ho con un sopravvalutato che nella vita non ha mai vinto nulla. Ce l'ho con chi oggi è proprietario dei colori della mia squadra e di quei colori ha fatto non un brand, ma un mocio da wc.
Seguite l'esempio di Giovanni Gardini, scappate nottetempo.
Benny Calasanzio
FONTE: VillafrancaWeek.it
IL RETROSCENA
ULTIM'ORA: RISOLUZIONE? CASSANO PER ORA RESTA...
24/07/2017 14:33
Risoluzione per Cassano? Per ora la società scaligera non ha nessuna intenzione di accettare la proposta del barese.
Il giocatore rischia di essere convocato mercoledì prossimo quando la squadra tornerà al lavoro.
La società vuole cautelarsi dopo aver appreso tramite il tweet della moglie che Cassano non smetterà con il calcio visto che fino a prova contraria il giocatore è sotto contratto. Chi vuole Cassano, deve parlare con il Verona. A meno che Cassano non decida veramente di smettere di giocare... (g.vig.)
FONTE: TGGialloBlu.it
LASCERA' IL VERONA, NON IL CALCIO CASSANO: GENOA O ENTELLA?
24/07/2017 13:56
La decisione di Cassano diventa ancora più clamorosa: il barese ha infatti detto addio al Verona e non al calcio.
La conferma in un tweet della moglie Carolina Marcialis che riporta il pensiero del giocatore.
Cassano potrebbe accasarsi al Genoa o all'Entella come da tempo si vocifera.
FONTE: TGGialloBlu.it
NEWS
Cassano: “Non me la sento di continuare col Verona”
Il giocatore: “Non ho intenzione di lasciare il calcio”
di Redazione Hellas1903, 24/07/2017, 13:54
Antonio Cassano interviene in prima persona circa le voci di fine mattinata secondo le quali vorrebbe lasciare il Verona.
L’attaccante, tramite il profilo Twitter della moglie Carolina Marcialis (@chriscarol99), manda un messaggio.
Questo il contenuto: “Non ho intenzione di lasciare il calcio semplicemente non me la sento di continuare con l’hellas verona… fisicamente sto benissimo come dimostrato nei 15 giorni di preparazione ma mentalmente non sono motivato a continuare in questo club! Ringrazio di cuore il presidente Setti… il ds Fusco, Pecchia e la squadra per la disponibilità concessa!! AC”
FONTE: Hellas1903.it
Cassano ci ripensa di nuovo: pronto l'addio all'Hellas Verona
Verona
24/07/17 12:12| | News calcio | Autore: Redazione
Nuova clamorosa svolta sul futuro di Cassano. L’attaccante dell’Hellas Verona, infatti, ha deciso di lasciare la società gialloblu e il calcio giocato. Il motivo sarebbe da attribuire al forte stress che sta vivendo in questo periodo lontano dalla famiglia, a cui è molto legato. Se la prima volta l’Hellas Verona era riuscito a convincere Cassano a ritornare sui propri passi, questa volta la società gialloblu sembra rassegnata alla decisione di Fantantonio, ormai prossimo all'addio. La decisione è definitiva, già oggi lascerà il ritiro e risolverà il contratto che lo lega all'Hellas Verona.
FONTE: GianlucaDiMarzio.com
SERIE A
CALCIOMERCATO VERONA, CASSANO CI RIPENSA ANCORA: SARÀ ADDIO
Dopo il dietrofront di qualche giorno fa Antonio Cassano ha definitivamente deciso di lasciare il Verona: si va verso la risoluzione del contratto.
12:10
Il caso Antonio Cassano torna sotto i riflettori in casa Verona: dopo il dietrofront di qualche giorno fa, l'attaccante barese ha definitivamente deciso di dire addio al club scaligero. L'ex Milan e Inter starebbe valutando il ritiro dal calcio giocato.
Secondo quanto riferisce 'Sky Sport', questa volta 'Fantantonio' ha veramente deciso di dire basta. Salvo altri clamorosi ripensamenti, Cassano rescinderà il proprio contratto con il Verona: il giocatore ha già lasciato il ritiro e non si presenterà alla ripresa degli allenamenti.
Non inizierà dunque la nuova avventura dell'ex attaccante della Sampdoria con il Verona. A pochissimi giorni dalla sua firma il giocatore ha deciso di dare priorità alla famiglia: le crepe mostrate sei giorni fa sono dunque tornate nella testa del vulcanico fantasista.
La conferma arriva direttamente dal presidente Maurizio Setti all'Ansa: "Questo ragazzo non ce la fa di testa, anche se fisicamente e atleticamente sta molto bene. Professionalmente non gli si può rimproverare nulla, evidentemente non riesce a rimanere sereno e lucido in un gruppo e vuole restare a casa. C'è un up e un down, parla e poi sta muto: peccato, perché dal punto di vista professionale stava facendo tutto per bene".
"Ho avuto un momento di debolezza, prendere la decisione di pancia era una c******", aveva dichiarato Cassano nella conferenza stampa straordinaria indetta pochi giorni fa. Ora il nuovo shock per la dirigenza scaligera, che questa volta sembra rassegnata all'ennesima 'cassanata'.
FONTE: Goal.com
FOCUS
Amelia: "Cassano dimostrerà il suo valore, in una piazza bella come Verona"
22.07.2017 21:30 di Giorgia Segala
Fonte: tuttomercatoweb.com
Le dichiarazioni rilasciate dal portiere Marco Amelia a TMW:
"Cassano? E' comprensibile. Antonio l'anno scorso ha avuto delle difficoltà, ha ripreso quest'anno in una piazza bellissima come Verona. L'ho visto molto bene e motivato, ci sta che la mancanza della famiglia abbia creato un momento di debolezza, ma parliamo di un talento che fa divertire la gente.
Cassano è un ragazzo di cuore, gli auguro di dimostrare a tutti la sua forza mentale."
FONTE: TuttoHellasVerona.it
LA SIMPATICA MAGLIETTA
E' già Cassanomania: Antonio spopola
22/07/2017 19:41
Simpatica iniziativa da parte di alcuni tifosi del Verona, in occasione del match amichevole contro il Trapani a Mezzano di Primiero. I supporters veneti si sono presentati all'impianto trentino con una maglietta verde, con al centro una scritta arancione "#SaltutaAntonio". Goliardica idea, pensata senz'altro, anche dopo l'ultima "cassanata" del fantasista che prima aveva annunciato il suo ritiro, per poi ritrattare tutto nel giro di poche ore.
IL RETROSCENA
Quella telefonata tra Setti e Cassano...
21/07/2017 21:39
Carolina, i figli, Fusco e una telefonata di Setti.
È stato proprio il presidente del Verona a fare la "mossa giusta" per convincere Fantantonio a tornare sui propri passi dopo aver deciso di ritirarsi.
Chi ha assistito alla telefonata ha confidato di non avere mai sentito Setti così coinvolto. Ha toccato i tasti giusti, fino quasi a commuovere Cassano.
"Sei una nostra scommessa e sono sicuro che la vinceremo. Devi giocare ancora per far vedere ai tuoi figli quanto sei bravo" avrebbe detto Setti. E Cassano, convinto, ha poi ringraziato i dirigenti. "Gente come Setti e Fusco non l'ho mai trovata nella mia vita. Mi hanno "salvato" quando stavo per fare la più grande cazzata della mia carriera" ha detto Cassano. (g.vig.)
FONTE: TGGialloBlu.it
Ferrero: “Felice per Cassano, ora dimostri chi è veramente”
By Federico Messini - 21 luglio 2017
“Sono molto felice che Cassano abbia trovato una squadra e gli auguro di raggiungere la sua strada perché è un talento” – ha dichiarato Massimo Ferrero alla GdS.
“Dimostri chi è il Cassano uomo – ha aggiunto il presidente della Sampdoria – senza pensare all’immagine che ha dato finora. Lo conosco, è una brava persona, sa giocare a calcio, però ognuno ha le sue particolarità. Di Ferrero dicono che sia pazzo, di lui che è un artista..”
FONTE: HellasNews.it
Verona, Cassano non inizia affatto bene
Verona, Cassano esausto dopo i giri di campo ed il pubblico lo prende di mira
Di Redazione Cm24 - 20/07/2017
Verona, non si può dire che l’avventura di Cassano sia iniziata col piede giusto. FantAntonio infatti si sta più distinguendo in negativo che in positivo.
No, non ci riferiamo di certo al suo incredibile dietrofront dopo “un momento di debolezza” in seguito al quale voleva dare addirittura l’addio al calcio. Stavolta infatti sono gli stessi tifosi del Verona che lo pizzicano durante gli allenamenti e vengono colti da un profondo sconforto.
nelle immagini infatti si può notare come la forma fisica del campione di Bari Vecchia non sia propriamente al top, a voler usare un eufemismo. Cassano infatti si ferma esausto dopo un giro di campo e si accascia al primo appiglio disponibile per riprendere fiato. Da questo momento partono gli sfottò impietosi dei tifosi giunti al ritorno della squadra.
FONTE: CalcioMercato24.com
Sport
Bari, ex allenatore di Cassano dopo ritiro farsa: “Campione come Messi. Stupido rinunciare ai soldi”
Antonio Loconte 19 Lug 2017
“Cassano non può abbandonare il calcio perché ce l’ha nel sangue, con i piedi meravigliosi che ha può giocare fino a 40 anni”. Antonio Spizzico era l’allenatore di Fantantonio Cassano ai tempi della Pro Inter, quando il talento barese del calcio era poco più che undicenne, un’idea tutta sua di quello che è successo in questi giorni ce l’ha.
Nei giorni scorsi è andata in scena l’ennesima “cassanata”, col fantasista forse più capriccioso del calcio italiano di sempre che prima firma il contratto d’ingaggio col Verona, poi annuncia il ritiro e a stretto giro torna sui suoi passi, giustificando tutto con un momento di debolezza.
“È un fenomeno ai livelli di Messi e Maradona – dice Spizzico – ma perché non sia stato determinante nelle squadre in cui ha militato sinceramente non lo so. Lui è uno che col pallone ci parla e il pallone lo ascolta, fa quello che lui gli dice”.
“Può essere un problema di testa, o forse di strafottenza – punzecchia il vecchio allenatore – sa di essere un fenomeno perché alla fine non è che glielo ha insegnato nessuno. Cassano è nato Cassano. L’unico allenatore che esiste ancora oggi è sua mamma Giovanna, che lo ha fatto, è nato calciatore”.
FONTE: Bari.IlQuotidianoItaliano.com
IN RITIRO
Cassano stanco? Ma se fa i gradoni...
19/07/2017 12:04
Stanco? Si probabilmente lo era lunedì sera prima della convulsa giornata in cui avrebbe dovuto ritirarsi e invece poi ha deciso di continuare. Ma dalle 16 di martedì pomeriggio, Cassano è ripartito con un nuovo slancio.
Mercoledì mattina ha addirittura fatto i "gradoni", l'esercizio reso famoso da Zeman che ogni giocatore vede come il fumo negli occhi.
Senza battere ciglio, faticando ma resistendo Cassano ha vinto anche questa sfida.
Nostalgia e stanchezza sembrano già lontanissime.(g.vig.)
FONTE: TGGialloBlu.it
VISTO DA NOI
Lettera aperta ad Antonio Cassano
Il ritiro, anzi no, di un campione che a Verona può tornare grande
di Lorenzo Fabiano, @lollofab 19/07/2017, 08:23
Egregio Antonio,
non ci conosciamo. Spero di aver presto occasione di farlo, magari alla prossima conferenza stampa. Le scrivo all’indomani di una giornata che definire convulsa è poco. Da tifoso ho sofferto, ma ancor di più Le confesso che ho sofferto da uomo per Lei e per coloro che Le vogliono bene e Le si stringono in queste ore attorno con affetto. E’ dura Antonio, molto di più di quanto pensasse. Lo ha capito anche Lei. A 35 anni e qualche chiletto in più, non gioca una partita da un anno e mezzo. Rimettersi in pista a faticare e sudare non è affatto facile.
Vede, in tutta franchezza io non stavo tra quanti vedevano con favore la possibilità di un suo arrivo. Troppo il peso delle incognite sulla bilancia, scrivevo con una buona dose di cinismo. Sabato ero a Mezzano e ho potuto tastare il polso all’entusiasmo che la gente dell’Hellas nutre per Lei. Le confesso che è stato bellissimo. Lei è il calcio, quel calcio che si giocava nei vicoli e nei cortili. La vedo sa, arrivare con il pallone sotto braccio, fare le squadre per poi sfidarsi e darsele di santa ragione per ore e ore sui ciottoli sino al far della sera. Ecco, quel calcio non c’ è più ma nell’immaginario nostalgico vive in giocatori come Lei, che al pallone danno del tu con toda joya y toda beleza.
Il calcio Le ha dato molto, non si offenda se Le dico che è di più di quanto gli abbia dato Lei. Ha avuto grandi occasioni, non ha saputo, o meglio voluto, sfruttarle appieno. Una sua scelta, che ovviamente non mi permetto di discutere. La realtà dice che si avvicina il capolinea, Antonio. Ha incrociato Verona sul viale del destino, quando le scarpette erano prematuramente vicine al chiodo. Verona è una città bellissima, che imparerà ad apprezzare. Aggiungo che siamo molto meglio di come tanti ci descrivono. Siamo un’oasi di passione nel deserto delle emozioni del calcio attuale. Gente riservata, che aspetta sempre un attimo prima di sprigionarsi, ma che una volta che la miccia si è accesa sa dare molto e soprattutto voler bene. Immagino glielo avranno già detto.
Qui in passato Zigoni lo elevarono a divinità e un danese di nome Elkjaer Larsen lo elessero sindaco. Capisce? Non dico che bisogna arrivare a tanto, ma sabato scorso sotto le Pale di San Martino dopo solo otto giorni Lei era già un beniamino. Un bell’inizio, non c’è che dire. Riparta da lì. Antonio, qui Lei ha la possibilità di giocare a calcio divertendosi e divertendo. Del resto è quello che ha sempre voluto, no? Può persino far sorridere gli archi dell’Arena che un gruppo rock locale ha decantato con il broncio. La scriva allora questa bella pagina! Sarà l’ultima? Tanto meglio, così tutti ne conserveranno il vivo ricordo. Mi auguro di cuore che la giornata di ieri Le sia stata di aiuto a capire, a capirsi. In un mondo dove il disagio è una vergogna inconfessabile, Lei ha avuto il coraggio di esternarlo. E’ molto umano da parte Sua.
Detto questo, non la butti via questa occasione. Abbassi il capo e si metta giù a lavorare duro. Sia di esempio ai tanti giovani in squadra che la prendono a modello. Ha terreno fertile sotto quei piedi di velluto. Dipende tutto da come decide di coltivarlo. Lo faccia per Lei, per la sua famiglia, per l’Hellas Verona che tanta fiducia ha posto in Lei. Lo faccia soprattutto per la cosa che ama di più, il pallone. Dai, divertiamoci insieme.
In fede
FONTE: Hellas1903.it
IN RITIRO
Dopo la bufera
Cassano in campo
18/07/2017 18:38
Dopo la "bufera" mattutina in cui aveva deciso di ritirarsi dal calcio e il dietrofront del pomeriggio, Cassano si è regolarmente allenato nel pomeriggio assieme a tutta la squadra.
Cassano ha svolto interamente l'allenamento sostenendo tutti gli esercizi e ha giocato la partitella con i compagni.
A fine seduta un cinque con molti compagni e un abbraccio con Romulo.
FONTE: TGGialloBlu.it
FOCUS
Regalia: "Cassano? Troppo precipitoso. Dovrà ripagare la fiducia concessa dal Verona"
19.07.2017 08:00 di Giorgia Segala
L'ex direttore sportivo del Bari Carlo Regalia ha parlato del caso Cassano ai microfoni di TMW Radio:
"È molto attaccato alla sua famiglia, ma è stato un po' precipitoso. Avrebbe dovuto parlarne con la società e il suo procuratore. Quando si comincerà a giocare, se avrà sua moglie vicina non credo che ci saranno problemi.
Mi auguro che vada tutto bene, in carriera ha fatto errori che non hanno però niente a che vedere con la cosa successa oggi
Gli auguro di finire bene la sua carriera, non deve perdere questa occasione e deve ripagare il Verona che lo ha preso dopo un anno di inattività del giocatore".
La solita, enorme, meravigliosa Cassanata. Ma il Verona che può fare?
18.07.2017 18.11 di Andrea Losapio
Antonio Cassano si ritira. Anzi no. Chissà cos'è passato nella mente del Pibe di Bari Vecchia, nelle ultime 24 ore, passando da una rottura insanabile in mattinata a cambiare le carte in tavola in una conferenza stampa "non petita", che non ci sarebbe stata se non fosse che l'organizzatore era la società che otto giorni fa ha preso Antonio Cassano dalla lista gratuita.
L'Hellas Verona si è ritrovata al centro della geniale Cassanata, probabilmente non l'ultima, sicuramente non la prima. Con una esposizione mediatica altissima, una pressione derivante anche dalle aperture di tutti i quotidiani online dopo l'uscita della Gazzetta di oggi. I motivi, insomma, sembrano essere i soliti. La lontananza da casa, certo, la voglia di allenarsi che sarebbe venuta meno, forse, ma chissà che non sia anche una questione di scelte già comprese e mancanza di rassicurazioni tecniche. Si vedrà.
Ma cosa può fare il Verona in questo momento? È giusto che il club confermi Cassano dopo la conferenza stampa di oggi, dopo le idee che si sono rannuvolate dopo nemmeno dieci giorni di ritiro? La realtà è che Cassano rappresenta un sogno per la città di Verona, una nuova scommessa dopo Toni, mentre Pazzini-Cerci già parlano la stessa lingua in campo. Solo per questo, per un credito portato dalle grandi giocate in quasi vent'anni di carriera, l'Hellas lo riconfermerà. Pur sapendo che non è l'ultima Cassanata.
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
CALCIOMERCATO
Fusco: Cassano patrimonio del calcio
18/07/2017 16:54
"Siamo contenti che Antonio abbia cambiato idea. E' stato accolto benissimo da tutti, sono convinto che possa vincere la sua scommessa. Il calcio italiano recupera un grande giocatore. Un giocatore da solo senza squadra non serve a nulla, insieme possiamo fare molto bene. I test fisici di Antonio sono ottimi, adesso deve ritrovare il sorriso e avere il piacere di tornare a giocare calcio. Cassano può tornare ad essere uno dei principali interpreti del nostro calcio, che è sempre volto ad un gioco propositivo". Filippo Fusco parla così in conferenza dopo che aveva accompagnato Cassano davanti ai giornalisti. Il trequartista barese rimane a Verona, non lascierà il calcio giocato.
Il Ds del Verona ha concluso: "Quando ho saputo che Cassano voleva lasciare il calcio ero deluso, poi ci ho parlato e sono ancora più sicuro che vincerà questa scommessa con l’Hellas".
L.VAL.
FONTE: TGGialloBlu.it
Cassano se ne va, anzi no, resta all’Hellas Verona. L’ironia del web
luglio 18, 2017
La notizia dell’addio all’Hellas Verona ed al calcio di Antonio Cassano e la retromarcia dopo poche ore del talento di Bari Vecchia, è stata raccontata così via internet.
FONTE: HellasLive.it
18 LUG 2017
IL PENULTIMATUM
Cassano ci ha ripensato di nuovo. Resta. E noi stiamo impazzendo come dei poveri cretini
Un tira e molla degno di Ridge e Brooke. Sarà una stagione lunga, molto lunga.
Ti amo. Ti odio. ma in realtà ti amo. Ti prendo e ti lascio. Ma poi ti riprendo. Uno psicodramma.
“Ho avuto un momento di debolezza”. Non che noi, Antonio, ci sentiamo tanto bene. Antonio fa caldo (cit.).
“Ti volevano fregare”. “Li hai fregati tutti tu”. (autocit.).
Deve avere letto il mio pezzo di ieri:
[E’ sempre stato tutto molto divertente: loro ti tiravano per la giacchetta della morale e delle convenzioni e sul più bello che si spalleggiavano del loro nulla per essere riusciti a convertirti… tu quella giacchetta te la toglievi del tutto e tornavi a scandalizzare, irriverente e incontrollabile". E ancora: "Ezio Vendrame, oggi poeta e scrittore, negli anni ’70 calciatore sontuoso, ribelle e anticonformista come Meroni e Zigoni, nel suo libro “Se mi mandi in tribuna godo” racconta che in una puntata della ‘Domenica Sportiva’ di Gianni Minà in cui era ospite, Aldo Agroppi, opinionista della trasmissione, gli disse: “Io con i tuoi piedi e tu con la mia testa, ecco il fuoriclasse assoluto”. Vendrame, anziché incassare quello che voleva essere un elogio, rispose irriverente davanti a milioni di italiani: “Ti regalo volentieri i miei piedi, ma la mia testa non la cambio con nessuno, tanto meno con te”].
Devo averlo ispirato, Cassano. Dite: “Lui ti dà argomenti”. Mi sa che sono io a darli a lui.
Antonio è tornato. Come i bis delle star ai concerti.
L’ultima parola di Cassano è come l’ultima birra della sera. Non è mai l’ultima.
Love.
P.S. Il club esce ammaccato dalla vicenda. Prima l’entourage di Cassano dà la notizia alla Gazzetta (senza che nessuno della società sapesse nulla), poi Cassano chiede di indire una conferenza stampa. Alla conferenza stampa non si smentisce nulla, ma si fa retromarcia. Il cerino è rimasto in mano alla dirigenza del Verona. Do atto però a Fusco di averci messo la faccia.
Francesco Barana
18 LUG 2017
CASSANATA, ANZI NO
In due ore abbiamo vissuto due colpi di scena. Prima la notizia shock del ritiro di Cassano, poi quando tutti eravamo pronti a prendere atto di questa decisione che avrebbe avuto ripercussioni comunque limitate sul Verona, Antonio ci ha infilato con un tunnel dei suoi. Non è vero, resto, non vado via, mi hanno fatto cambiare idea, scusatemi, stavo facendo la più grande cazzata della mia vita.
Ha chiesto scusa cento volte, ha promesso una grande stagione. Il problema è che a Cassano ogni tanto si chiude la vena e invece di pensare e di ragionare agisce. Tante volte nella sua vita ha spezzato rapporti e non è riuscito a incollare i cocci, nessuno alla fine è riuscito a limitarlo.
Così gli è successo ieri sera: era stanco, gli mancavano i figli, ha avuto un terribile momento di depressione. Invece di pensare ha convocato la squadra e ha comunicato a tutti che si sarebbe ritirato.
Poi è arrivata Carolina a Antonio si è placato. Ha visto i suoi bimbi e ha sorriso.
Cassano è un ragazzo buono. E’ sincero. La conferenza stampa di oggi è stata uno spaccato di verità, di sentimenti contrastanti che fanno a pugni con la plastica del mondo del calcio moderno. Cassano ha sbagliato, dobbiamo imparare a perdonare queste sue cazzate. Ne farà altre, quasi certamente. Ma poi basta vederlo cinque minuti in partitella e vi assicuro che ogni moralismo va a farsi benedire.
Ha promesso che sarà una grande stagione, ha perso già sette chili, è pieno di voglia di riscatto. Credo sia ancora una scommessa vincente. Mi smentirà, ne sono sicuro. Ma gli voglio bene lo stesso.
Gianluca Vighini
FONTE: Blog.Telenuovo.it
Cassano changes his mind: he's staying with Hellas Verona
Verona
18/07/17 16:31| News | Autore: Redazione
It was a shock, but during his press conference today, Antonio Cassano changed his mind about leaving Hellas Verona and retiring: "I will continue with this club, as it was only a moment of weakness. I will win this bet and I have made many mistakes when I decide in a panic, but this time I will not make the same mistake. I would not have left Hellas Verona, but football in its entirety and if the fans feel offended then I apologize."
Hellas Verona Sporting Director Fusco also commented: "It was my error to schedule a public event and Cassano is courageous to be in front of everyone here."
FONTE: GianlucaDiMarzio.com
CASSANO: «MOMENTO DI DEBOLEZZA, RESTO E VOGLIO VINCERE QUESTA SFIDA»
18/LUGLIO/2017 - 16:00
Mezzano di Primiero (Trento) - Le principali dichiarazioni dell'attaccante gialloblù Antonio Cassano, intervenuto oggi in conferenza stampa.
«Quello di stamattina è stato un momento di debolezza, poi mi sono confrontato con tutti: famiglia, società, staff e squadra. E ho capito che mi stavo sbagliando, ho deciso che voglio vincere questa sfida. In questi giorni i tifosi mi hanno trasmesso una carica pazzesca, e proprio a loro rivolgo le mie scuse. Loro, che sono il nostro dodicesimo e tredicesimo uomo in campo. Ora voglio solo fare una grande stagione con il Verona, posso dare ancora tanto e farò dimenticare questo episodio».
Le dichiarazioni del direttore sportivo gialloblù Filippo Fusco, intervenuto durante la conferenza.
«Penso sia umano vivere un momento di debolezza, ora sono contento che Antonio ci abbia ripensato. Il suo percorso sarà lungo, ma con le giuste motivazioni possiamo arrivare lontano. Antonio in questi giorni ci ha dimostrato di essere un trascinatore, un atleta, e un ragazzo speciale. Oggi ci ha messo la faccia, ed è pronto per questa nuova sfida, sono convinto che possa essere un valore aggiunto per questa squadra, con il supporto della sua famiglia, degli amici e di tutto l'Hellas Verona».
FONTE: HellasVerona.it
Hellas Verona, CLAMOROSO: Antonio Cassano si ritira!
Andrea Fabris Lug 18, 2017 14:13
A solamente una settimana dal suo approdo all’Hellas Verona, Antonio Cassano, come sempre, spiazza tutti. Infatti, il fantasista barese avrebbe deciso di tornare sui suoi passi e abbandonare il calcio giocato.
Secondo le ultime indiscrezioni, nel pomeriggio – precisamente alle ore 16,00 – il giocatore dovrebbe fare un annuncio ufficiale in cui spiegherà le motivazioni che lo hanno spinto a compiere questa scelta. Alla base di questa decisione ci sarebbero dei motivi familiari, fra cui la lontananza da casa. Accolto benissimo dalla squadra e dalla società, Cassano era già partito in ritiro con i suoi compagni agli ordini di Fabio Pecchia. Nonostante durante le prime uscite avesse dispensando giocate di alta classe e qualche assist, Fantantonio avrebbe deciso di apprendere gli scarpini al chiodo.
Dovrebbe chiudersi oggi, quindi, la carriera di uno dei più grandi rappresentanti del binomio “genio e sregolatezza” del calcio moderno. Cassano dirà addio dopo 18 anni di carriera tormentata da problemi disciplinari e incostanza, divisi fra Bari, Roma, Real Madrid, Sampdoria, Milan, Inter e Parma, con un totale di 515 presenze e 140 gol, che lo hanno portato a vincere una Liga (con i Blancos), 1 Scudetto (con il Milan) e 2 Supercoppe italiane (con i Rossoneri e la Roma). Il talento cristallino di Bari Vecchia, però, ad intermittenza – come sempre – ha cercato di illuminare anche le notti della nostra Nazionale, partecipando agli Europei 2004, 2008 e 2012 e ai Mondiali 2014, senza mai però risultare molto decisivo, anche a causa delle divergenze con i CT. Si infrange questo pomeriggio, quindi, il sogno dei tifosi veneti di vedere il tridente delle meraviglie Cassano-Pazzini-Cerci.
Andrea Fabris (@andreafabris96)
FONTE: AgentiAnonimi.com
Hellas Verona, Cassano già ai saluti: pronto a lasciare anche il calcio
Verona
18/07/17 14:07| News | Autore: Redazione
The signature on his contract came only days ago, but Antonio Cassano's adventure with Hellas Verona seems to be already over. The striker is thinking about leaving Hellas Verona, but also retiring from the sport. In anticipation of a meeting with the club, Cassano revealed to some of his teammates on retreat that he made this decision. At 1600 CEST, there will be a press conference where Cassano will announce his decision. It seems like it is already set, as Antonio Cassano is ready to leave Hellas Verona and retire.
18/07/17 13:57| Calciomercato | Autore: Redazione
La firma sul nuovo contratto era arrivata soltanto pochi giorni fa, ma adesso l'avventura di Antonio Cassano con l'Hellas Verona sembra già arrivata al termine. L'attaccante sta infatti pensando non solo di lasciare il club gialloblu, ma anche il calcio. In attesa di un confronto con la società, Cassano avrebbe rivelato la sua situazione ad alcuni compagni in ritiro, dove si trova ancora in attesa di sviluppi: alle 16 l'ex Sampdoria chiarirà ogni dubbio in conferenza stampa, ma la decisione sembra ormai presa ed assolutamente irrevocabile. Antonio Cassano è pronto a lasciare l'Hellas Verona e il calcio.
Troppa nostalgia di casa, questa la motivazione alla base della scelta di Cassano: con la famiglia che non può spostarsi, l'attaccante ha avvertito la mancanza dei figli. Da qui la decisione: addio all'Hellas Verona e al calcio.
FONTE: GianlucaDiMarzio.com
NEWS
Clamoroso: Cassano lascia il Verona
La notizia anticipata da “La Gazzetta dello Sport”. Il fantasista darà l’annuncio a breve
di Redazione Hellas1903, 18/07/2017, 13:49
Clamoroso: Antonio Cassano lascia il Verona e pensa al ritiro.
La notizia arriva da “La Gazzetta dello Sport”, tramite il proprio sito web.
Il fantasista (foto Grigolini-Fotoexpress) avrebbe preso questa decisione per nostalgia di casa. Nel pomeriggio l’annuncio.
FONTE: Hellas1903.it
Famiglia Cassano in visita in ritiro
luglio 18, 2017
La moglie Carolina, accompagnata dai figli Christopher e Lionel, questa mattina si è presentata in ritiro a Primiero San Martino di Castrozza. I baby Cassano hanno riso e scherzato con papà in campo, una mattinata che ha ricaricato il talento di Bari Vecchio.
FONTE: HellasLive.it
17 LUG 2017
L’ULTIMA CASSANATA
Caro Antonio,
ti hanno voluto fregare. Volevano normalizzarti. Tra una cassanata e l’altra loro ci provavano: “Ora si è messo a posto” dicevano. Quante volte l’hai sentita questa frase? Ma li hai fregati tutti tu: sei rimasto quello che hai sempre voluto essere. Bello o brutto, puro o stronzo, sensibile o forse solo egoista, eccessivamente generoso, ma anche irrimediabilmente egocentrico…comunque tu.
E’ sempre stato tutto molto divertente: loro ti tiravano per la giacchetta della morale e delle convenzioni e sul più bello che si spalleggiavano del loro nulla per essere riusciti a convertirti… tu quella giacchetta te la toglievi del tutto e tornavi a scandalizzare, irriverente e incontrollabile.
Nel loro cieco e ottuso moralismo ti hanno pure chiesto se “ti sei pentito”, perché loro che misurano tutto in grandeur, gloria e trofei pensano che hai sprecato un’occasione per il tuo talento. Ma tu sai che l’occasione l’hanno persa loro e non solo di tacere, ma di vivere senza sovrastrutture, compromessi, finzioni sociali o istituzionali. Una risata li seppellirà, anzi li ha già seppelliti.
Il fatto è che tu hai sempre e solo voluto disegnare calcio a modo tuo e che non ti rompessero i coglioni. Lo hai fatto. Non aveva senso farlo alla Roma, al Real Madrid, all’Inter o al Milan come dicevano loro; meglio farlo alla Samp o al Parma come dicevi tu.
Loro non si rendono conto che tu non avevi alternative. Sì, una volta ci hai provato a fare il bravo scolaretto (europei 2008), forse per vedere l’effetto che fa. Ma ingabbiato nella disciplina che ti eri auto-imposto ti eri smarrito e appiattito anche in campo, perfettino, senza sbavature, ma anche avulso, impalpabile, modesto. Non eri tu, tu sei nato per altro: per il genio e la follia, per l’incanto e il tormento, la magia e il ripudio, il sogno e lo scandalo. Prendere o lasciare. Pacchetto completo.
Ezio Vendrame, oggi poeta e scrittore, negli anni ’70 calciatore sontuoso, ribelle e anticonformista come Meroni e Zigoni, nel suo libro “Se mi mandi in tribuna godo” racconta che in una puntata della ‘Domenica Sportiva’ di Gianni Minà in cui era ospite, Aldo Agroppi, opinionista della trasmissione, gli disse: “Io con i tuoi piedi e tu con la mia testa, ecco il fuoriclasse assoluto”. Vendrame, anziché incassare quello che voleva essere un elogio, rispose irriverente davanti a milioni di italiani: “Ti regalo volentieri i miei piedi, ma la mia testa non la cambio con nessuno, tanto meno con te”.
Ecco Antonio, non so ora se ci regalerai gloria o fallimento, solo il tempo lo dirà. Ma lo sbaglio che faremmo qui a Verona (Setti, Fusco, Pecchia, i tuoi compagni, noi giornalisti e i tifosi) è provare con presunzione ciò che hanno già provato altri: voler cambiare la tua testa. No, finché crediamo in te (e ora ci crediamo, abbiamo il dovere di crederci) dobbiamo accettarla e capirla, proteggerla e coccolarla.
E’ l’unico modo perché la scommessa si tramuti in successo. E a quel punto sì che ci regalerai l’ultima cassanata, un sonoro vaffanculo agli scettici.
Francesco Barana
FONTE: Blog.Telenuovo.it
OSSERVATO SPECIALE
La sofferenza di Cassano tra calcioni e ripetute
17/07/2017 18:01
Osservato speciale: non c'è un tifoso sulle tribune dell'impianto sportivo di Mezzano che non segua ogni mossa di Antonio Cassano.
Fantantonio fa il suo ingresso per ultimo e strappa subito un applauso. Poi si sistema seduto all'ombra di un gonfiabile e parte un mormorio misto a una risata.
Poi però si fa sul serio: partitella a chi fa più tocchi. Col pallone tra i piedi non sbaglia nulla, è il fiato che manca. Bruno Zuculini gli tira una scarpata e Cassano si ferma. Pecchia allora fischia la fine dell'esercizio prima che gli animi si scaldino.
In casacca bianca Antonio deve affrontare una serie di ripetute. Valoti ha il passo da quattrocentrista, Cassano arranca, sbuffa, ansima. Ma non molla. Nel suo precario stato di forma sembra dire ad ogni passo "chi me lo fa fare", ma intanto lo fa. E completa l'esercizio.
Pecchia poi lo sistema a fare il rifinitore, sempre tra i bianchi. "Bravo Antonio" urla il mister, e Cassano sbaglia, facendo partire un altro mormorio.
Quando c'è il momento di bere arriva per ultimo, si fa dare una bottiglietta, sorseggia un goccio e si sistema in panchina, seduto. Lui e Luppi non partecipano al nuovo round di ripetute. Anche Cerci e Pazzini, casacca blu, stanno al palo. Pecchia, che non ama pause, li invita a trasportare la porta grande in mezzo al campo. Antonio partecipa e poi si appoggia stremato alla rete. Poi scherza con Pazzini e Cerci. Ora è tempo di partitella a campo ridotto e Cassano è il falso nueve dei bianchi. Assiste a un duetto da favola Pazzini (sombrero), Cerci (gol al volo), corre e accenna a qualche scatto. Poi delizia: stop di petto, rientro e palla al bacio per Verde che cicca la rete da un metro. La cosa più bella è un'apertura no look per Zaccagni che porta al gol di Luppi. Durissima la strada per tornare calciatore vero. Ma questo Cassano che non molla mai ce la può fare.
GIANLUCA VIGHINI
FONTE: TGGialloBlu.it
NEWS
Arturi: “Cassano non sarà un problema per il Verona”
La firma della Gazzetta dello Sport: “Giocherà se andrà di corsa, non se darà i numeri”
di Redazione Hellas1903, 14/07/2017, 08:42
Franco Arturi, firma de “La Gazzetta dello Sport”, nella sua rubrica “Porto Franco”, risponde a un lettore scettico sull’arrivo e l’impiego di Antonio Cassano all’Hellas.
Scrive Arturi: “Se non sarà da corsa, il Verona non lo farà certo giocare. E lo stesso avverrà se darà i numeri. Quanto a quello che avrebbe potuto essere e non è stato, andrei morbido una volta di più: Cassano ha raccolto quello che ha seminato. Non mi sembra poco se pensiamo al contesto da cui è partito. La seccatura è di chi lo ha battezzato un super molto prima del tempo e si è creato aspettative esagerate. Ma è un problema suo, molto più che di Fantantonio”.
NEWS
Cassano, parla Pecchia: “Antonio, fidati di me”
L’allenatore gialloblù: “Non vanno bruciate le tappe, serve pazienza per avere al meglio lui e Cerci”
di Redazione Hellas1903, 13/07/2017, 08:36
Fabio Pecchia parla del Verona, di Antonio Cassano (foto Grigolini-Fotoexpress) e Alessio Cerci in un’intervista rilasciata a “La Gazzetta dello Sport” oggi in edicola.
Dice il tecnico gialloblù, tra l’altro: “Cosa chiedo a Cassano? Di fidarsi di me. Di fidarsi dei miei collaboratori. Tra un po’ di tempo Antonio avrà voglia di giocare. E ci saranno tanti appassionati di calcio che lo vorranno in campo. Io dovrò trattenere la sua voglia di bruciare le tappe. La sua e di Cerci. Ci vorrà un po’ di pazienza per averli al meglio. Io lavoro per il bene loro e del Verona”.
FONTE: Hellas1903.it
Cassano torna in campo: genio e sregolatezza, in 20 «cassanate»
Il fenomeno di Bari vecchia riparte dal Verona: dalle corna all'arbitro alle 700 donne, dall'imitazione di Capello ai gay in Nazionale. Avrà messo la testa a posto?
13 JUL, 2017
di NICOLA BAMBINI
Digitando su internet «cassanata», uno dei primi risultati a comparire è il sito della Treccani che, dal 2008, ha inserito il neologismo nel suo vocabolario: «gesto, comportamento, trovata, tipici del calciatore Antonio Cassano». D’altronde, far finta di nulla avrebbe avuto ben poco senso: da quando, appena maggiorenne, il fenomeno di Bari vecchia è esploso agli occhi degli appassionati di calcio, la sua carriera è stata infatti un continuo alternarsi di genialità ed eccessi. Tanto da renderlo un’icona, un personaggio, che ancora oggi, nonostante vizi ed eccessi, si prepara a tornare sul palcoscenico della Serie A, con la maglia del Verona.
D’altronde lo scorso febbraio, con in mano l’ennesimo Tapiro di Striscia, era stato fin troppo chiaro: «Con le “pippe” che ci sono in giro, io voglio giocare in Serie A, altrimenti me ne sto a casa a fare il manager a mia moglie». Senza peli sulla lingua, al solito, come quando nella sua autobiografia ha rivelato di aver avuto circa 700 donne, alcune addirittura «soffiate» al bellissimo David Beckham: così tante da meritarsi una convocazione ufficiale da Rocco Siffredi, che in un video diventato virale lo ha invitato a tentare l’avventura dell’attore di film porno. «Non posso, mia moglie sennò mi caccia di casa», ha risposto ridendo Fantantonio.
Che, a dirla tutta, dopo il matrimonio con la sua Carolina si è dato davvero una calmata: «Ero malato di sesso, ora sono un marito felice». Sono lontani i tempi di quando fu beccato alla guida di un auto con solo il foglio rosa, senza accompagnatore, o della fuga dal ritiro della Nazionale Under 21 per un litigio col ct Gentile. Naturalmente non è stato l’unico tecnico con cui Fantantonio ha avuto dei «problemini»: su tutti spiccano Fabio Capello, che dopo averlo fatto imbestialire per aver portato il cellulare a tavola gli fece l’imitazione davanti ai compagni, e Andrea Stramaccioni, col quale – si vocifera – sfiorò addirittura una rissa.
Neppure con i compagni è sempre andato tutto liscio, vedi la frattura con Francesco Totti, poi ricomposta, o il recente battibecco con Mario Balotelli, bollato come «sopravvalutato». Ma la categoria più presa di mira sono ovviamente gli arbitri: le corna a Rosetti e la «minaccia» a Pieri sono i punti più bassi del «Cassano furioso», che nel 2003 invece chiese scusa a Pierluigi Collina per aver spaccato con un calcio una bandierina. E gli amici? Sono tanti, da Zlatan Ibrahimovic, che gli rifilò per gioco un calcio in testa durante la festa Scudetto, a Lorenzo Insigne, portato in bicicletta sul seggiolino del figlio: risate assicurate.
Insomma, se Cassano oggi abbia veramente messo la testa a posto lo dirà il campo. Nel caso, però, qualcuno dovrà modificare quella parolina sul vocabolario.
FONTE: VanityFair.it
Cassano, il problema che nessuno ha mai risolto (anche perché era lui il primo a non volerlo)
Tra mille occasioni sprecate, eccocii all'ultimo atto di una storia fatta di tanti "peccato" per un talentuoso giocatore che avrebbe potuto essere molto di più.
Roberto Beccantini
E così, a 35 anni bruciacchiati, Vasco Cassano (o Antonio Rossi, a scelta), quello della carriera maleducata, di una vita che se ne frega di tutto (e di tutti), una vita che non è mai tardi, piena di guai, eccetera eccetera, torna in pista. Tocca all’Hellas Verona, l’ultima società in ordine di tempo e di rischio che ha deciso di portarsi in casa «il» problema. E risolverlo.
Il gordito di Bari ritroverà il «pazzo» Pazzini: insieme, all’epoca della Sampdoria, fecero scivolare lo scudetto dalle tasche della Roma in quelle dell’Inter del triplete. Ricapitolando: Bari, poi Roma, Real Madrid, Sampdoria (appunto), Milan, Inter, Parma, ancora Samp, Verona. Eugenio Fascetti, che lo lanciò a Bari, non vede l’ora. Cassano è Cassano, la variabile spericolata di ogni piano regolatore. Capace di troppo, un Aladino pieno di lampade che a volte dimentica e a volte nasconde, un invito allo spreco.
In bilico perenne fra il traditore e il tradito, si è divorato fior di occasioni, dalla Roma al Real, alle milanesi. Anche in Nazionale ha raccolto meno di quello che avrebbe potuto (e pure lì, in un’orgia di sperperi romanzeschi e non sempre romantici).
Gianfranco Zigoni, che ai giovani lettori dirà poco e invece a noi anziani continua a scandire le trasgressioni di un’età lontana ma felice, invita ad accettare Cassano per quello che è. Si piace così. Come Mario Balotelli, un altro che ha buttato via una buona dose di talenti, se non proprio di talento. Sono pochi, pochissimi, i sopravvissuti agli eccessi: Diego Maradona, eccone uno. E quanto a Zlatan Ibrahimovic, chi può giurare che la metà del «ballerino» ne avrebbe scolpito il torrenziale nomadismo senza la metà del «gangster»? Glielo chiesi ad Appiano Gentile. Sorrise.
Per molti, come genio selvaggio, Pietro Maiellaro se li mangiava tutti. Pietro Maiellaro. Il livello tecnico dell’attuale serie A è tale che persino il mezzo Cassano degli ultimi scorci potrebbe sbranare i luoghi comuni. Soprattutto, in relazione agli obiettivi spiccioli del club che lo paga, non certo da scudetto.
Ogni tanto, scrivendo di Antonio, mi scappa un banalissimo «peccato». Peccato per tutto quello che ha tolto a noi guardoni, e peccato per tutto quello che noi guardoni, fin troppo bacchettoni, gli abbiamo probabilmente inflitto. Il nocciolo della questione non sono le «cassanate». O se lo sono, non lo sono in misura determinante. Penso a quello che combinava Omar Sivori, e come avremmo reagito se, a quei tempi, ci fossero stati la tv e i social di oggi. Vero, in campo, Omar sventolava il sinistro come una bandiera, mentre Cassano è spesso prigioniero più dei numeri che dà che non dei numeri che fa. Il confine rimane questo.
E allora, nei panni di Fabio Pecchia, accenderei un cero a sant’Antonio, l’autentico. Nei panni di Cassano, viceversa, accetterei persino l’idea di una stagione «normale», l’aggettivo che più detesta. Fuori classe, fuori dalla classe (in senso scolastico). Siamo agli ultimi dribbling. C’è ancora tempo per le bevute al Roxy bar. A patto di andare (e non di lasciarsi andare). Il vostro parere?
FONTE: It.Eurosport.com
SERIE A
ESCLUSIVA TMW - Scanziani: "Cassano, talento inarrivabile. Non si accontenti"
12.07.2017 13:54 di Raffaella Bon
"Tanti auguri per i tuoi 35 anni. Se riguardo la tua carriera, le squadre in cui hai giocato, le possibilità che hai avuto, mi viene una tristezza infinita. Tu, pieno di talento calcistico, dotato di un grande genio tattico offensivo, tecnica inarrivabile, quanta invidia mi nasce dentro, per me 'normale'". Raggiunto da TMW, l'ex calciatore Alessandro Scanziani fa gli auguri ad Antonio Cassano, da ieri nuovo attaccante dell'Hellas Verona, nel giorno dei 35 anni:
"La tua carriera è anche la dimostrazione che il talento non è solo quello tecnico, spesso arrivano a vincere molto di più quelli dotati del talento della 'volontà', quelli che sudano in ogni allenamento, che, consci della loro qualità, sopperiscono con la volontà, quelli che amano questo sport e lo vivono ogni giorno come fosse l’ultimo. Tanti auguri comunque perché è sempre un piacere vedere le tue giocate e ammirare il tuo talento tecnico".
Cassano al Verona: cosa ci dobbiamo aspettare?
"Mi piacerebbe essere nei panni del suo allenatore, stimolarlo a dare sempre il massimo, a non accontentarsi di poche 'giocate'. All'Hellas giocheranno tutti per lui, perché sanno che è l’ago della bilancia, che può determinare una vittoria o meno. Gli consiglio di prendersi una rivincita su quanti sono scettici, non tanto del talento indiscusso, quanto della volontà di fare fatica, di allenarsi bene, di essere sempre concentrato in ogni allenamento. Deve dimostrare che questo anno di lontananza dal campo lo ha fatto diventare più consapevole di quanto sia bello giocare".
Si riforma la coppia Cassano-Pazzini.
"Grande coppia. Ricordo le vittorie con la maglia a me cara della Samp. Sono un po' meno giovani, ma sicuramente l’intesa che c’era una volta la ritroverete subito. Ora sono più maturi, magari si corre di meno ma con meno errori. Il talento non manca, uno in fase realizzativa, uno con gli assist: possono tornare a divertirsi e a far divertire i tifosi e tutti gli appassionati di calcio con le loro giocate".
[...]
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
IL BLOG
Antonio Cassano, la fantasia trova casa a Verona
12/07/2017 13:00 CEST
Piero Faltoni Laureato in Scienze Politiche
ANSA
"Fantantonio" è ritornato. Nel giorno del 35° anniversario della vittoria italiana al Mundial spagnolo, un giorno prima del suo 35° compleanno, uno dei calciatori più controversi, criticati e amati degli ultimi vent'anni ha firmato un contratto annuale con il neopromosso Hellas Verona, cancellando la parola "svincolato" che concludeva il suo curriculum da gennaio scorso.
Ha scelto la maglia col numero 99 che lo accompagna da diversi anni. Un numero che è un po' come Antonio Cassano, al quale è sempre mancato un punto per fare 100.
Il talento di Bari Vecchia si presentò, diciassettenne, all'attenzione di tutti con un biglietto da visita da allora in poi visualizzato milioni di volte su YouTube: il fantastico gol del 2-1 con cui il Bari di Fascetti rimandò a casa sconfitta l'Inter di Lippi.
Quello che succederà nei diciotto anni successivi è già tutto contenuto in quei pochi secondi di impertinente maestria: l'aggancio di tacco, la cavalcata saltando gli avversari, il tiro a fil di palo a superare l'esperto Peruzzi, lo sberleffo del monello di strada alla Beneamata, in questo caso l'Inter. La squadra per cui Antonio fa il tifo da bambino e per la quale giocherà una turbolenta stagione, dopo aver trascorso quattordici anni a deliziare, indispettire, illudere e deludere allenatori, compagni, presidenti e tifosi.
L'elenco è lungo e noto a chi segue le vicende "pallonare", ma il copione è lo stesso. Antonio arriva, accolto a braccia aperte dalla nuova piazza che da lui si attende meraviglie, il presidente se ne innamora, calcisticamente, lo stesso dicasi del mister che a volte si spinge a manifestare sentimenti paterni nei suoi confronti, i compagni dell'attacco dicono che giocare con lui è molto facile e divertente.
Ed è vero: Antonio Cassano è probabilmente il miglior assist-man del calcio italiano dai tempi di Rivera, Mancini e Baggio, con la parentesi del Totti degli inizi e di fine carriera. Una seconda punta o trequartista anche difficile da buttare giù, tutt'altro che un ninnolo da salotto.
Quelli che lo buttano giù sono i comportamenti sopra e sotto le righe, dentro e fuori dal campo, le cosiddette "cassanate", tali e tante da poterne aprire un capitolo a parte nella biografia del "Gordito", poco amabile soprannome affibbiatogli dai tifosi del Real Madrid, a sottolinearne l'eccessivo amore per la buona tavola.
Il fantasista pugliese, ligure d'adozione, incanta tutti per una o due stagioni (v. Roma, Sampdoria, Milan, Parma), poi è come se scattasse dentro di lui qualcosa che lo porta a rovinare irrimediabilmente tutto quanto.
Forse la migliore spiegazione l'ha data proprio "Peter Pan" Cassano nove anni fa nella sua autobiografia: "Nella mia vita non ho mai lavorato. Anche perché non so fare nulla. A oggi mi sono fatto 17 anni da disgraziato e 9 da miliardario. Me ne mancano ancora 8, prima di pareggiare".
Gli otto anni sono scoccati nel 2016. Il conto, adesso, dovrebbe essere pari. C'è da augurarsi che questo pareggio, con l'aiuto della moglie, dei due figli e delle persone che gli vogliono bene veramente, possa restituire al nostro calcio il talento più incompiuto di tutti. A 35 anni è finito il tempo degli alibi e dei pentimenti tardivi. Resta solo da fare quel punto per arrivare a 100. E chiudere in grande bellezza.
FONTE: HuffingtonPost.it
Cassano, 35 anni e una nuova squadra, il Verona: l'ultima chance per tornare a sentirsi genio
Di Agenti Anonimi
Dal nostro partner Agenti Anonimi
Antonio Cassano è uno degli esempi più lampanti di come tante volte il destino sia crudele. Talento cristallino, piedi vellutati e una testa calda. Se Cassano avesse avuto un’altra testa probabilmente a quest’ora staremmo parlando di uno dei più grandi del calcio europeo e invece ci troviamo qui a raccontare le gesta di un prode paladino dell’ignoranza calcistica (talvolta anche in un’accezione ben diversa da quella moderna).
Un personaggio così, dotato anche di molto carattere, difficilmente verrà dimenticato. Anche perchè ci ha regalato un termine che è diventato di uso comune nel linguaggio italiano: “Cassanata”, parola utilizzata per descrivere le pazzie del Pibe de Bari. La prima risale proprio ai tempi della sua avventura in Puglia. L’allora giovanissimo Antonio era nel giro dell’Under 21 di Claudio Gentile, storico e paziente ct degli azzurrini. Siamo nel marzo del 2001 e, escluso dalla sfida con la Romania, Cassano ebbe un duro diverbio col ct che prima lo allontanò dal campo di gioco e poi addirittura dal ritiro. Fumantino il ragazzo…
Ma quell’episodio è solo il primissimo atto dello show che Antonio Cassano avrebbe regalato nella sua abbastanza lunga carriera. Nel suo vagabondare calcistico ricordiamo anche parecchi cartellini rossi, non tanto per falli ma per lo più per proteste e maleducazioni varie. Ma ancora più epiche sarebbero state le reazioni alle suddette espulsioni. La prima (ma non la più clamorosa) Cassano l’ha riservata all’arbitro Rosetti che si è visto recapitare dalla lontananza un bel paio di corna dopo un cartellino indigesto. Quando si dice arbitro cornuto.
Cassano è sicuramente un uomo destinato a far parlare di sé nello spogliatoio. Con un allenatore in particolare aveva un buon rapporto: Fabio Capello. Con il tecnico friulano, alla vigilia di un Roma-Juve, una volta fece una scommessa. “Fabio, se faccio gol tiro un calcio alla bandierina e la sfondo“. Capello la prese sul ridere: vuoi mai che quello l’avrebbe fatto seriamente? Come dicono a Milano “Taac!”. Doppietta di Cassano che festeggia… spaccando in mille pezzi un’inerme bandierina.
Ma il bellissimo rapporto con Fabio Capello si incrina (per poi rompersi) nella splendida Madrid. Proprio l'allenatore ex Roma e Milan lo aveva voluto con sè, pentendosene a posteriori però amaramente. Prima di un’importante partita, in conferenza stampa, Cassano ebbe la geniale idea di fare un’imitazione di Don Fabio. Morale della favola: Capello non gradì affatto e l’avventura di Cassano conobbe l’inizio della fine.
Chiudiamo con una delle meno datate Cassanate, ai tempi della Samp. In un rocambolesco Sampdoria-Torino, Cassano ne combinò una davvero da almanacco della follia. Dato che secondo lui l’arbitro Pierpaoli stava dirigendo male il gioco, Cassano iniziò a coprirlo di insulti e proteste. Tutto ha un limite: il direttore perse la pazienza e sventolò in faccia a Fantantonio il cartellino rosso. Perse le staffe, Cassano iniziò a minacciarlo (anche cercando il contatto fisico nel post partita) e gli tirò addirittura addosso la maglia. 5 giornate di squalifica e multa: jackpot.
Personaggio folkroristico, talento sopraffino e top player mancato. In due parole: Antonio Cassano, un talento contradditorio che a 35 anni suonati vuole ancora dimostrare di poter dare qualcosa con l'Hellas Verona, il club ha scelto di dargli fiducia nonostante i chili di troppo, il lunghissimo stop (l'ultima gara ufficiale risale all'8 maggio 2016) e i dubbi di natura atletica e caratteriale. Se riuscirà a vincere la sua sfida oppure sarà solo l'ennesimo controverso atto della sua carriera lo sapremo molto presto. Di certo ci sarà da divertirsi...
FONTE: It.Eurosport.com
Antonio Cassano: 35 anni vissuti in un’altalena tra talento e pazzia
Ilaria Macchi 12 luglio 2017
Antonio Cassano, uno dei talenti migliori del calcio italiano che non è però mai riuscito a esprimersi del tutto a causa di un carattere impetuoso, festeggia oggi il suo 35esimo compleanno.
Antonio Cassano: genio e sregolatezza
Cassano esordisce in serie A l’11 dicembre 1999 a 17 anni in un derby contro il Lecce, perso dal Bari per 1-0. Già nella giornata successiva viene schierato dal primo minuto contro l’Inter, sua squadra del cuore, condannata alla sconfitta per un suo gol.
Nell’estate 2001, proprio mentre sembrava in procinto di passare alla Juventus, viene ceduto alla Roma. I tifosi giallorossi lo amano subito, ma già in questa occasione appaiono evidenti le bizze del suo carattere. A gennaio 2006 sarà così ceduto al Real Madrid, senza particolari motivi di rammarico.
Antonio Cassano: Madrid il grande rimpianto
Nel 2006, a soli 24 anni, Antonio Cassano ha forse l’occasione più importante della carriera. A chiamarlo è il Real Madrid, la formazione più vincente in Europa.
Quasi subito, infatti, i tifosi spagnoli lo soprannominano “El Gordito” per i chili di troppo e l’insofferenza mostrata nel rispettare i rigidi ritmi di lavoro. Un nomignolo nato anche per distinguerlo da un altro compagno celebre, Ronaldo, chiamato “El Gordo”. Dopo il debutto con gol in Coppa del Re contro il Betis Siviglia, il resto della stagione viene impegnato solo per pochissimi minuti e quasi mai dal primo minuto.
Nella stagione successiva sulla panchina dei “Blancos” arriva Fabio Capello, che lo aveva guidato alla Roma. La fiducia del tecnico italiano lo porta a migliorare la sua forma fisica e, di conseguenza, anche il rendimento. Arriva così anche la convocazione in Nazionale. Non mancano comunque alcuni battibecchi con l’allenatore, che lo porteranno a essere messo fuori rosa per qualche tempo.
La cessione nell’agosto 2007, in prestito con diritto di riscatto alla Sampdoria, è quindi qausi inevitabile.
Antonio Cassano: a Milan tra luci e ombre
L’esperienza in blucerchiato sarà caratterizzata da alti e bassi, una costante della carriera di Cassano. Dopo un inizio esaltante che lo vede brilare al fianco di Pazzini grazie a prestazioni che consentiranno alla Samp di tornare in Champions League, arriveranno i primi problemi.
A causa di un battibecco con il presidente Garrone, che lo aveva difeso a più riprese, viene infatti messo fuori rosa. Il Milan ne approfitta e a gennaio 2011 sceglie di puntare su di lui. Il contributo del numero 99 in quella seconda parte di stagione fu davvero determinante per arrivare alla conquista dello scudetto, l’ultimo finora nella storia rossonera.
Tutto sembra proseguire al meglio anche nella stagione successiva, complice anche l’ottima intesa con Ibrahimovic. A interrompere questo scenario positivo subentra però un problema al cuore riscontrato dal dottor Tavana, medico sociale del Milan, a ottobre 2011 di ritorno da una trasferta a Roma. L’attaccante viene così accompagnato in tutta fretta in ospedale dove verrà poi operato. L’intervento si rivelerà davvero fondamentale.
In estate passa sull’altra sponda del Naviglio, l’Inter. Una scelta che sarà accolta malamente dai milanisti, che lo tacciano di irriconoscenza dopo che si era fatto il possibile per salvargli la vita. In nerazzurro, nonostante l’entusiasmo iniziale, giocherà solo una stagione: 39 presenze, 15 assist e 9 gol.
Nell’estate 2013 si trasferisce al Parma dove resterà per un anno e mezzo: 56 presenze, 18 gol e 9 assist.
Non mancano i tormenti, ma Cassano sembra finalmente trovare pace nell’estate 2015 quando tornerà nuovamente in blucerchiato. Anche questa esperienza durerà però poco.
Antonio Cassano: la nuova avventura con il Verona
Proprio poche ore prima del suo 35esimo compleanno Cassano ha ricevuto il regalo che tanto attendeva, una nuova squadra pronta a puntare su di lui. Il Verona, fresco della promozione in Serie A, ha infatti deciso di puntare sul talento del “Pibe di Bari”. I tifosi gialloblù, che sognano di restare a lungo nel massimo campionato, possono quindi sognare con la coppia d’attaco che formerà con Pazzini, con cui l’intesa ai tempi della Sampdoria è stata perfetta. Insieme a loro ci sarà un altro elemento desideroso di riscatto, Alessio Cerci.
L’attaccante pugliese, che torna al calcio giocato dopo la brusca separazione con i blucerchiati, è elettrizzato per questa opportunità: “Sono felice di essere a Verona, ma non ho ancora sentito Pazzini. Contento di ritrovarlo? No, contento di essere qui. Perché Verona? Mi eccita tanto” – ha detto con grande entusiasmo.
FONTE: MilanoSportiva.com
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Antonio Cassano all’Hellas Verona: statistiche e curiosità
Il pibe de Bari, dopo un'anno di inattività, ritorna al calcio giocato. Riuscirà ad essere brillante come prima?
Antonio Cassano torna a giocare a pallone. “Sono contento, molto contento. Ed entusiasta”. Queste le prime parole del calciatore sulla sua nuova avventura. Il barese ha raggiunto l’accordo con l’Hellas Verona e andrà a completare un attacco formato già da Pazzini, Cerci, Verde e Siligardi. Alcuni giorni fa mister Pecchia si era espresso sul calciatore: “Cassano è un grande giocatore e a me la qualità piace, poi francamente non so cosa succederà”. L’ufficialità arriverà a breve. Ció che è certo è che servirà un grande lavoro fisico e mentale per far raggiungere a Cassano livelli quantomeno decenti.
Dati sul calciatore (la scorsa stagione Cassano non è praticamente mai sceso in campo, dunque abbiamo considerato la stagione precedente)
Età: 35 anni
Presenze con la Sampdoria nella stagione 2015/2016: 24
Reti realizzate con la Sampdoria nella stagione 2016/2017: 2
Cartellini gialli/rossi: 1/0
Costo trasferimento: svincolato
Tornano i gemelli del goal
Con l’approdo del barese al Verona, si ricostituirà una coppia che a cavallo tra il 2007 e il 2010, ha fatto impazzire metà dei difensori della Serie A. Stiamo parlando dei ‘nuovi gemelli del goal’ ovvero Cassano e Pazzini. I due hanno fatto faville nella Samp di Mazzarri, arrivando al loro apice sotto la gestione Del Neri, in cui raggiunsero la qualificazione ai preliminari di Champions League. Ecco qui a voi una carrellata delle migliori giocate dei due:
Ancora cassanate?
Giunto ormai a 35 anni, questa potrebbe essere davvero l’ultima chance ad alti livelli per Cassano. Vedremo se la sfrutterà, come ben sappiamo, sovente sono le sue liti con allenatori e dirigente. Partendo da Capello a Roma e Real Madrid, passando per Garrone, Galliani e Stramaccioni, arrivando a Leonardi e Ferrero. Ovunque Cassano ha creato qualche scompiglio, ma ha sempre e comunque regalato giocate di alta classe e goal straordinari. Lui è fatto così, ed è un giocatore sicuramente mediatico che spacca sempre in due l’opinione pubblica: Cassano o lo si ama o li odia.
Punto tattico su Cassano
La forma fisica sicuramente non c’è, probabilmente neanche quella mentale. Cassano dovrà lavorare molto quest’estate per arrivare pronto all’inizio del campionato. La classe non si discute, la tecnica neanche, ció che preoccupa è il minutaggio. Cassano sarà l’uomo degli ultimi 10 minuti (stile Totti), o sarà il titolare inamovibile? Noi propendiamo soprattutto per ‘l’uomo degli ultimi 10 minuti’, considerata anche la sua scarsa attitudine a rimanere in forma in tutto l’arco della stagione. Tatticamente, Pecchia lo schiererà dietro le punte se adotterà il 4-3-1-2, o lo metterà di fianco all’attaccante se dovesse giocare col 4-4-2. L’ipotesi che giochi sulla fascia la scartiamo a priori.
FONTE: OkPronostico.it
NEWS
Zigoni: “Per Cassano torno al Bentegodi”
L’ex gialloblù: “Antonio talento formidabile. E sarà orgoglioso di giocare per il Verona”
di Redazione Hellas1903, 12/07/2017, 11:15
“Per vedere Cassano tornerò al Bentegodi”.
Gianfranco Zigoni parla del fantasista di Bari Vecchia e del suo arrivo all’Hellas, intervistato dal “Corriere di Verona” oggi in edicola.
Dice Zigo: “È un colpo eccezionale. Cassano non di discute, come tutti i campionissimi del calcio. Fidatevi di me. Quanto a classe pura, non c’è nessuno che lo valga. Né Cristiano Ronaldo, né Messi. Non esagero. Antonio è il più forte. Uno dei migliori di sempre. Potrà dirsi orgoglioso di essere all’Hellas”.
NEWS
Cassano corre, ci sono 4 chili da perdere
Il fantasista deve calare di peso e spinge per recuperare la forma migliore
di Redazione Hellas1903, 12/07/2017, 08:57
La bilancia ha parlato: Antonio Cassano (foto Grigolini-Fotoexpress) deve perdere 4 chili.
Il fantasista si è messo subito a impegnarsi a pieno ritmo nel ritiro di Mezzano.
Come riferisce “La Gazzetta dello Sport”, il numero 99 dell’Hellas è in sovrappeso e spinge per recuperare la forma migliore.
Dopo un anno di inattività, Cassano corre per trovare la condizione.
NEWS
Cassano e i suoi primi 35 anni: genio e sregolatezza, che colpi!
FantAntonio tra numeri e bizze. Alle spalle una carriera piena di fuochi d’artificio
di Raffaele Campo, 12/07/2017, 08:06
Genio e sregolatezza: espressione che calza su misura ad Antonio Cassano, che oggi compie 35 anni. Sì, perché se da un lato l’attaccante barese ha regalato gol con annesse giocate incredibili – su tutte, e forse neanche casualmente, la primissima rete siglata in Serie A contro l’Inter lo scorso 18 dicembre 1999, quando infilò Ferron con una cavalcata solitaria da metà campo – dall’altro Cassano si è reso protagonista, dentro e fuori dal rettangolo verde, di alcuni episodi molto singolari, ai quali è stato assegnato un termine preciso (il copyright originale fu di Fabio Capello): le “cassanate”.
Andiamo a ripercorrere quelle più indimenticabili.
1. L’ABBANDONO DEL RITIRO DELL’ITALIA UNDER 21. Cassano compie il primo autentico gesto fuori dagli schemi con la Nazionale Under 21, precisamente a marzo 2001. Gli azzurrini erano guidati da Claudio Gentile, con cui Cassano aveva avuto un rapporto poco idilliaco. E così, a seguito di una panchina nell’amichevole contro la Romania, lascia il ritiro dell’Italia dopo un diverbio con “Ghento”. Non viene nemmeno convocato per gli Europei Under 21 del 2002.
2. LE CORNA ALL’ARBITRO ROSETTI. E’ il 31 maggio 2003 e a San Siro si gioca la gara di ritorno della finale di Coppa Italia tra Milan e Roma, squadra dove il calciatore è approdato nell’estate 2001. I giallorossi, sconfitti all’andata per 4-1 cercano l’impresa. Cassano, sul punteggio di 2-1 per la sua squadra, viene espulso dall’arbitro Rosetti, e per reazione gli mostra le corna. Il match terminerà poi col punteggio di 2-2.
3. IL CALCIO ALLA BANDIERINA. Siamo nella stagione 2003/2004, e l’8 febbraio è in programma, allo stadio “Olimpico”, il big match tra Roma e Juventus. FantAntonio promette al tecnico Fabio Capello che, in caso di marcatura, avrebbe rotto la bandierina, e così fu…
4. LA PRESENTAZIONE AL REAL. A gennaio 2006, Cassano passa al Real Madrid, divenendo il secondo giocatore italiano a militare nel club spagnolo dopo Christian Panucci. E il giorno di presentazione al Bernabeu, l’attaccante si presenta con un’insolita pelliccia che non passa inosservata ai media e ai tifosi. L’esperienza in Liga non sarà facile, tutt’altro.
5. LA REAZIONE CONTRO L’ARBITRO PIERPAOLI. L’ultima “cassanata” degna di nota risale al 2 marzo 2008, in occasione della gara di campionato tra Sampdoria, squadra dove è approdato sei mesi prima, e Torino. L’arbitro Pierpaoli espelle Antonio per proteste, e la reazione dell’attaccante non è delle più pacate: si toglie la maglia e minaccia ripetutamente il direttore di gara aspettandolo fuori dal tunnel degli spogliatoi. Risultato: cinque turni di squalifica e pesante multa.
FONTE: Hellas1903.it
La Società, lo staff tecnico e tutta la squadra
augurano buon compleanno ad Antonio Cassano.
L'attaccante gialloblù compie oggi 35 anni.
FONTE: HellasVerona.it
Il primo allenamento di Cassano | Le prime magie di Cassano | Pecchia: Cassano? Serve pazienza |
SERIE A
ESCLUSIVA TMW - Venturini: "Cassano e Cerci? Molto dipenderà da Pecchia"
11.07.2017 11:42 di Luca Bargellini Twitter: @BargelliniLuca
Fonte: Raffaella Bon
L'ex attaccante dell'Hellas Verona Luciano Venturini, intervistato da TuttoMercatoWeb.com delle ultime mosse di mercato degli scaligeri: "Cerci e Cassano? Sono due acquisti importanti, ma molto dipenderà dalla loro gestione di mister Pecchia. Il Verona ha l'obiettivo della salvezza e loro due saranno importanti sul piano della mentalità. Dovranno mettersi a disposizione della squadra e se questo avverrà per il Verona saranno due ottimi acquisti. Cassano di nuovo in coppia con Pazzini? Si conoscono bene. Pazzini come punta e dietro di lui Cerci, Cassano e Verde, possono garantire al Verona un attacco davvero competitivo. Il problema a quel punto saranno difesa e centrocampo. Serviranno elementi solidi. L'inattività di Cassano? Stiamo parlando di un giocatore che fa della fantasia la sua arma migliore, non credo che poi sarà un grosso problema. Magari ci metterà un po' ad entrare in forma ma potrà essere comunque un valore aggiunto".
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
NEWS
Cassanomania a Verona: arriva la brioche gigante per Fantantonio
La Pasticceria Roma omaggia il neo acquisto gialloblù con una maxi prelibatezza
di Redazione Hellas1903, 11/07/2017, 11:23
In pieno spirito veronese i ragazzi della Pasticceria Roma di via Cesena omaggiano Antonio Cassano con una brioche gigante e la scritta “Colazione da Antonio Cassano (da campioni). Benvenuto a #verona #hellas #hellasverona“.
Così il locale, dove non manca il tifo per l’Hellas, accoglie Fantantonio, postando sulla pagina facebook la foto con l’enorme prelibatezza.
Probabilmente Fabio Pecchia non sarebbe molto contento se l’attaccante dovesse arrivare a saziarsene per intero. Di certo c’è che i pasticcieri, al momento, gliela fanno arrivare solo via web.
VISTO DA NOI
Il dado è tratto
Con Cassano e Cerci insieme a Pazzini, al Verona può succedere di tutto, meno che annoiarsi
di Lorenzo Fabiano, @lollofab 11/07/2017, 11:01
“Cassano è un campione, un giocatore di grande qualità. Ma non sono cose che dovete chiedere a me” aveva detto Fabio Pecchia venerdì scorso sulla scalinata di Palazzo Barbieri. Pareva che il tormentone di giugno fosse una pazza idea finita nel cestino e invece ecco che Fusco rompe ogni indugio, prende tutti in contropiede e varca il Rubicone.
In 48 ore il DS gialloblù ingaggia Alessio Cerci e Antonio Cassano. Sul tavolo verde del calciomercato il Verona fa dunque All In. Da bella addormentata, la società di Via Belgio si eleva al rango di regina mettendo a segno una doppietta di grande effetto. L’Hellas cala un tris d’attacco che fa sognare i tifosi; Cassano, Cerci, Pazzini. La carica dei trentenni (e oltre). La suggestione è altissima. Le incognite pure. Pazzini dopo le pene del primo anno in gialloblù, ha mostrato il suo vero volto e condotto a suon di gol la squadra alla risalita. A 33 anni è ora chiamato alla conferma in massima serie. Se supportato dalla salute, non vediamo perché non debba riuscirvi. Sarà lui infatti il primo beneficiario nell’avere a fianco due fantasisti dai piedi di velluto come Cerci e Cassano. Qui tuttavia si annidano i punti interrogativi.
Fossimo in Pecchia, faremmo volentieri due chiacchiere con il ct della Nazionale Gian Piero Ventura. Alessio Cerci le cose migliori in carriera le ha fatte a Pisa e a Torino con il tecnico genovese in panchina. Lasciato il Toro tre anni fa è andato in cerca di gloria e fama a Madrid, sponda Atletico. Non gli ha detto bene. Il trentenne talentoso esterno di Valmontone viene infatti da due stagioni molto tribolate, in cui ha giocato poco o nulla, e per di più male. Ha ora grande voglia di rilanciarsi. Questa è la leva su cui fa forza per rinascere. Le rive dell’Adige potrebbero essere l’ambiente giusto per ripartire. Tatticamente, si adatta benissimo sia al 4-3-3 che al 3-5-2 di Pecchia. Può infatti giostrare sia da esterno che da seconda punta. Ha dribbling, tiro, e visione. Insomma, se trova la luna giusta e accende la miccia può veramente fare la differenza. L’entusiasmo con cui lo abbiamo visto accettare la nuova sfida fa ben sperare.
Lo stesso discorso motivazionale vale più o meno anche per Antonio Cassano. I dubbi riguardano semmai la condizione atletica, l’instabilità del carattere, e la collocazione tattica. Su di lui c’eravamo già espressi in tempi non sospetti. A 34 anni e qualche chiletto di troppo, Cassano è reduce da un lungo periodo di stop. Delle ultime tre stagioni, ne ha disputata a stento una e mezza. Non gioca una partita dal 8 maggio dello scorso anno, allorché all’indomani della pesante sconfitta nel derby con il Genoa, la Sampdoria lo mise fuori rosa.
Chiaro che la prima cosa da fare è recuperarlo dal punto di vista fisico e rendergli una condizione accettabile. Sulle bizze del suo carattere si potrebbe scrivere un libro (cosa che del resto ha già fatto lui stesso). Il termine Cassanata è entrato nei dizionari. Siamo però convinti che l’orgoglio e la voglia di dimostrare alle cassandre che per la pensione c’è tempo, possano tenere a freno i bollenti spiriti. Per carità, non ci aspettiamo che indossi i panni del grande saggio, ma perlomeno che resti nei ranghi. Sa anche che potrebbe essere lui il nuovo idolo del Bentegodi. Come tutti i grandi fantasisti, la collocazione tattica non è semplice.
FantAntonio ama la confidenza con il pallone, la giocata di classe, non certo la mobilità. Pecchia nel suo 4-3-3 richiede gamba. In alternativa il sarto di Lenola potrebbe ritagliargli un abito da trequartista rifinitore a ridosso di Cerci e Pazzini in un 4-3-1-2 con Bessa, Romulo, e Zuculini sulla linea di centrocampo. Vedremo. Tutto lavoro per il mister. Quando meno ce lo aspettavamo in 48 ore ci siamo tutti ritrovati di fronte a una grande scommessa, ricca d’intrigo, fascino, e incognite. Alea iacta est, il dado è tratto. Intanto una cosa è certa: non moriremo di noia.
NEWS
De Agostini: “Bene Cassano, ora servono i gregari”
L’ex terzino: “Stuzzica la coppia con Pazzini, però c’è bisogno di gente di corsa”
di Redazione Hellas1903, 11/07/2017, 10:50
Gigi De Agostini, terzino sinistro dell’Hellas nella stagione 1986-87, commenta, interpellato dal “Corriere di Verona” oggi in edicola, l’ingaggio da parte dei gialloblù di Antonio Cassano, assieme ad Alessio Cerci.
Dice De Agostini: “Non è agevole dare un giudizio univoco sull’ingaggio di Cassano. Si va dalla considerazione sul fascino certo del suo approdo al Verona agli interrogativi legati alla sua condizione dopo un anno di inattività. A stuzzicare è l’idea che si ricomponga la coppia con Pazzini”.
Continua De Agostini: “Se la dirigenza del Verona aggiungerà dei gregari che percorrano in campo i metri che chi ha qualità, là in avanti, per le caratteristiche che hanno, non copriranno, potrà essere un bell’Hellas”.
INVITATO SPECIALE
Calamai: “Cassano al Verona è la magia del calcio”
L’inviato della Gazzetta dello Sport: “Con lui e Cerci è un Hellas intrigante”
di Redazione Hellas1903, 11/07/2017, 10:29
Luca Calamai, inviato e grande firma de “La Gazzetta dello Sport”, scrive, sulla Rosea di oggi, un editoriale sull’arrivo all’Hellas di Antonio Cassano e Alessio Cerci.
Osserva Calamai: “Il neo promosso Verona aveva bisogno di impreziosire la rosa con figure di alto profilo. Missione compiuta. La palla ora passa al tecnico Pecchia. Toccherà a lui creare il giusto habitat tattico per due rinforzi con grande entusiasmo, ma che devono ritrovare un minimo di brillantezza fisica”.
Poi: “L’allenatore potrebbe affidarsi al 4-2-3-1, il modulo caro al suo maestro Rafa Benitez. Il vero Cerci ha sempre fatto la differenza sulla corsia esterna. Deve solo ritrovare la gamba giusta e il clima agonistico. Nell’Atletico ha disputato appena due partite. Niente. Cassano, invece, è nato per muoversi dietro a una prima punta. Dribbling e tocco non vanno mai in pensione. Ma al campione barese servirà tempo per ritrovare la rapidità nei movimenti”.
Chiude Calamai: “Il Verona diventa una delle squadre più intriganti di un campionato d’agosto appena iniziato. Scopriremo se Cassano è sempre Fantantonio. Sperando di non restare delusi: queste storie un po’ folli e un po’ romantiche sono la magia del calcio”.
FONTE: Hellas1903.it
L'ARRIVO DI CASSANO
Clausola anti-cassanate
I segreti del contratto
11/07/2017 08:23
Guadagnerà molto meno rispetto a tutti gli altri contratti. Del resto non è qui per i soldi. Quelli li ha già messi abbondantamente da parte nella sua carriera.
Cassano è a Verona per dimostrare di essere un giocatore ancora utile, o meglio: un campione che può ancora fare la differenza.
Agendo su queste leve, il Verona ha fatto sicuramente un affare: Cassano guadagnerà meno di 500 mila euro all'anno, accordo per una stagione.
Ma all'interno del contratto di Cassano vi sono altre clausole che "salvaguardano" la società. Regolarità negli appuntamenti, rispetto delle regole e del gruppo, accettazione delle decisioni di Pecchia.
Se Cassano dovesse cadere nei vecchi vizietti, la società romperebbe unilateralmente il contratto.
Ma tutti in casa scaligera sono certi che non servirà ad arrivare a tanto. Cassano è motivatissimo e ha voglia di spaccare il mondo. Ha già potuto apprezzare Verona e i suoi tifosi che lunedì pomeriggio in una brevissima passeggiata all'ospedale di Borgo Trento lo hanno preso d'assalto.
Il resto lo farà il dialogo e la capacità di persuasione in cui Fusco e Pecchia sicuramente brillano. (g.vig.)
FONTE: TGGialloBlu.it
NEWS
Bigon: “Cassano? Impossibile trovarsi male a Verona”
Il ds del Bologna, ex Hellas: “Antonio arriva in una piazza caldissima”
di Redazione Hellas1903, 11/07/2017, 08:11
Intervenuto ai microfoni di Sky Sport, Riccardo Bigon, direttore sportivo del Bologna e al Verona nella stagione 2015/2016, ha avuto modo di parlare anche di Cassano e del suo approdo in gialloblù.
Dice Bigon: “Penso che Verona sia un ambiente giusto un po’ per tutti, è difficile trovarsi male in una piazza così calda e importante, se Antonio sta bene può fare grandi cose in gialloblù”.
FONTE: Hellas1903.it
CALCIOMERCATO
Il benvenuto di Pecchia a Fantantonio
11/07/2017 00:12
Antonio Cassano ha raggiunto lunedì sera il ritiro del Verona. Ad attenderlo fuori dall'Hotel c'era il tecnico del Verona Fabio Pecchia che ha voluto personalmente accogliere il talento barese. Pecchia ha messo una sciarpa dell'Hellas sulle spalle di Cassano e poi ha abbracciato il nuovo giocatore. Cassano si è poi intrattenuto con Giampaolo Pazzini con il quale aveva giocato alla Sampdoria
FONTE: TGGialloBlu.it
NEWS
Fascetti su Cassano: “Verona ambiente ideale, ci divertiremo”
Il tecnico che l’ha lanciato in Serie A: “Ha molto da dire e da dare, qualità ne ha ancora tanta”
di Redazione Hellas1903, 10/07/2017, 21:13
Eugenio Fascetti, ex allenatore gialloblù e tecnico che ha lanciato Cassano in Serie A nel Bari, parla così dell’arrivo di Fantantonio all’Hellas.
“Se è tornato a giocare – riporta tuttomercatoweb.com – significa che ha ancora tanto da dire e da dare. A Verona ritrova il suo vecchio compagno Pazzini, con cui si è trovato alla perfezione alla Sampdoria, e potrà usufruire anche di un ambiente ideale. Credo proprio che con lui ci divertiremo”.
Prosegue Fascetti: “Vedendolo in tv e nelle foto mi è sembrato magro e in buona forma. Credo che, se si allenerà forte, a settembre potrà essere subito in ottima condizione. Magari non potrà giocare tutte le partite per novanta minuti ma quando entrerà potrà incidere parecchio. Ripeto, ci farà divertire. È stato fermo un anno? Qualità ne ha ancora tanta, non scherziamo”.
FONTE: Hellas1903.it
IRONIA DEL COMICO
Ecco la battuta di Gene Gnocchi su Cassano
10/07/2017 20:54
Anche Gene Gnocchi ha commentato con una folgorante battuta delle sue l'ingaggio di Cassano da parte del Verona.
"Problemi a Verona. Cassano ha superato le visite mediche ma il tapis-roulant è fuori uso" ha twittato Gene.
FONTE: TGGialloBlu.it
Verona - L'Hellas Verona FC comunica di aver acquisito le prestazioni sportive del calciatore Antonio Cassano. L'attaccante gialloblù, dopo aver sostenuto le visite mediche nel pomeriggio, è partito alla volta di Primiero per raggiungere il ritiro dei gialloblù.
Cassano ha scelto di indossare la maglia numero 99.
FONTE: HellasVerona.it
Cassano è gialloblù! |
PRIMA DI VERONA + - =
NEWS
Cassano: “Verona mi eccita”
Continua l’attaccante: “Contento di essere qui, non ho ancora parlato con Pazzini”
di Redazione Hellas1903, 10/07/2017, 19:55
Antonio Cassano ha superato le visite mediche e si appresta a diventare un nuovo giocatore del Verona.
L’attaccante è stato intercettato da Sky Sport, a cui ha rilasciato queste brevi dichiarazioni riguardanti la sua nuova avventura in gialloblù:
“Sono felice di essere a Verona, ma non ho ancora sentito Pazzini. Contento di ritrovarlo? No, contento di essere qui. Perché Verona? Mi eccita tanto”.
J.M.B.
VIDEO
VIDEO – Cassano a Verona, è subito show: “Sta a fa’ caldo!”
Le prime immagini di Fantantonio che scherza con i primi tifosi
di Redazione Hellas1903, 10/07/2017, 17:30
Sono le 16.50, nel caldo torrido di Verona Antonio Cassano, accompagnato dal capo ufficio stampa dell’Hellas Matteo Viscione, spunta dal reparto di Medicina dello Sport dell’Ospedale di Borgo Trento per recarsi in un altro reparto a proseguire le visite mediche.
Cassano è di buon umore, va di passo spedito tra alcuni fotografi, poi si ferma con un ragazzo malato in carrozzina per il primo selfie. Quindi arriva un signore che vuole la foto ma che non ha “girato” la telecamera. E lui..
Il video di hellas1903.it
FONTE: Hellas1903.it
PRIME IMMAGINI
Esclusiva: Ecco Cassano "Sono entusiasta"
10/07/2017 16:14
"Sono contento, molto contento. Ed entusiasta". Sono le prime parole di Antonio Cassano da giocatore del Verona, rilasciate al microfono del nostro Gianluca Vighini. L'attaccante è arrivato pochi minuti al centro medicina dello sport dell'ospedale di Borgo Trento per le visite mediche. Il diktat del niente interviste è stato superato con un sorriso. L'avventura di Cassano a Verona è cominciata.
FONTE: TGGialloBlu.it
CASSANO è gialloblù!
RITRATTO DI UN GIOCATORE CHE FA DISCUTERE
Cassano, talento e follie
10/07/2017 15:32
Talento e follia. Un matto tra i matti. Fantantonio è tutto questo e anche di più.
Nato a Bari Vecchia, esplode proprio nella squadra della sua città, una sera di dicembre (era il 18 dicembre 1999), contro l'Inter. Il suo maestro, mentore e anche secondo papà si chiama Eugenio Fascetti. Un allenatore che a Verona si conosce bene, uomo di cultura, ironico, profondo, mai banale. Uomo di destra con una capacità di pensiero fuori dal comune. Al "Genio" piacciono i "geni" e Cassano lo è. Un predestinato che col pallone può fare quello che vuole. Abbandonato dal papà arriva da una famiglia poverissima. Dirà: «Se quel Bari-Inter non ci fosse stato sarei diventato un rapinatore, o uno scippatore, comunque un delinquente. Molte persone che conosco sono state arruolate dai clan. Quella partita e il mio talento mi hanno portato via dalla prospettiva di una vita di m….».
La mamma Giovanna fa la bidella, la vita a Bari non è una passeggiata. Cassano ha una qualità calcistica fuori dall'ordinario e dal Bari alla Roma, il passo non è così breve come sembra. I giallorossi lo pagano 60 miliardi di lire, una cifra iperbolica.
A Roma conosce Fabio Capello, uno dei pochi con Cassano instaura un rapporto nel mondo del calcio. Tanto che proprio don Fabio lo porta con sè al Real Madrid. Un'esperienza disastrosa. Cassano è tutto fuorchè un professionista. Mangia, ingrassa, gli piacciono le donne. In Spagna lo chiamano "El gordo", diventa una macchietta da cartoon.
Per rilanciarsi torna in Italia, alla Sampdoria.
E lì, assieme a Pazzini, torna ad essere finalmente un grande calciatore.
Arriva in finale di Coppa Italia contro la Lazio e gioca i preliminari di Champions League contro il Werder Brema.
A Genova, dove sta benissimo, commette l'errore più grande della sua vita. Manda a quel paese il presidente Garrone, che lo voleva presente ad una festa di un club. Un errore che Cassano non si perdonerà mai, anche dopo le scuse al vecchio presidente.
Passa allora al Parma, dove la sua classe continua a brillare. Ma anche quest'avventura è destinata a finire malissimo. Addirittura con il fallimento degli emiliani.
Cassano, svincolato torna alla Sampdoria, ma i fasti di un tempo sono lontanissimi. Sopportato dai vari tecnici che si avvicendano alla Samp, viene praticamente messo fuori rosa da Ferrero. Non gioca per tutta la stagione, cercando soprattutto un ingaggio in una squadra di A. Ora è arrivato il Verona, l'ultimo capitolo di una carriera che poteva essere straordinaria e che è piena di rimpianti. (g.vig.)
FONTE: TGGialloBlu.it
CALCIOMERCATO
Sky: “Cassano-Hellas, accordo fatto”
Contratto annuale per il fantasista di Bari Vecchia
di Redazione Hellas1903, 10/07/2017, 12:38
Secca sterzata nella trattativa per il passaggio di Antonio Cassano al Verona.
Riporta Sky Sport 24 che tra l’Hellas e il fantasista è stato trovato l’accordo. Oggi la firma.
Contratto annuale per Cassano, visite mediche a breve.
FONTE: Hellas1903.it
SERIE A
Hellas Verona, c'è l'accordo con Cassano: si riforma la coppia col Pazzo
10.07.2017 12:26 di Ivan Cardia Twitter: @ivanfcardia
Hellas Verona, c'è l'accordo con Cassano: si riforma la coppia col Pazzo
Antonio Cassano all'Hellas Verona. Secondo quanto riferito da Sky Sport 24, il fantasista barese ha trovato l'accordo per un contratto annuale con gli scaligeri. Visite mediche fra oggi e domani, Cassano riparte da Verona. E dalla coppia con Gianpaolo Pazzini, che alla Sampdoria fece sfracelli, dieci anni fa.
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
CALCIOMERCATO
Hellas, la porta per Cassano resta aperta...
09/07/2017 16:00
Cerci non esclude Cassano. L'arrivo a Verona dell'esterno ex Atletico Madrid (lunedì visite mediche e firma) non è detto che escluda a priori l'arrivo anche di Antonio Cassano in riva all'Adige.
La pista che portava all'ex giocatore di Roma, Real Madrid, Milan e Inter pareva essersi raffreddata dopo l'addio di Toni (che spingeva per portarlo a Verona con il suo procuratore Tinti) ma Fusco non ha mai abbandonato la pista che porta al trequartista barese.
Tutto è nelle mani di Pecchia: sarà lui a decidere se portare Cassano a Verona. Dopo qualche giorno di ritiro e schemi, l'allenatore dell'Hellas dovrà stabilire se un giocatore come Cassano possa essere adatto al suo progetto tattico per la Serie A.
FONTE: TGGialloBlu.it
L’addio di Toni chiude l’Era Tinti. La virata di Fusco
By Redazione - 9 luglio 2017
[...]
Solo a gennaio l’ultimo tentativo di ammiccamento tra Tinti e l’Hellas, con Cassano che bussava prepotentemente alla porta del club di via Belgio. Una trattativa troppo lunga. Una telenovela che ha indispettito il direttore sportivo Filippo Fusco, per niente convinto della bontà dell’operazione e stanco di subire pressioni continue per tesserarlo.
Per questo Cassano non arriverà. L’addio di Toni ne è la testimonianza. Tra le parole di commiato dell’ex bomber, la convinzione che il barese sarebbe stato un valore aggiunto per il Verona. E la sensazione che sia stato proprio il naufragio della trattativa Cassano a rompere gli equilibri con Tullio Tinti, la cui presenza, ora, rischia di estinguersi.
[...]
FONTE: HellasNews.it
CALCIOMERCATO
Spunta Cerci ma Cassano...
07/07/2017 08:13
Spunta il nome a sorpresa di Cerci per rafforzare il Verona. L'Hellas potrebbe ingaggiare l'ex Toro battendo proprio la concorrenza dei granata. Un esterno perfetto per Pecchia, ma anche un giocatore da ricostruire.
Così come Cassano che Fusco continua a sentire sottotraccia. La pista Cassano non è abbandonata e potrebbe tornare di grande attualità soprattutto con l'assenso di Pecchia. (g.vig.)
FONTE: TGGialloBlu.it
CALCIOMERCATO
Cassano al Cagliari, trattativa avviata
Il fantasista, dopo l’allontanamento dal Verona, è vicino al club sardo
di Redazione Hellas1903, 04/07/2017, 09:59
Antonio Cassano si avvicina al Cagliari.
Dopo lo stop al confronto con l’Hellas, che ha scelto di non ingaggiare subito il fantasista, da un anno inattivo, rimandando qualsiasi decisione alla fine del mercato, Cassano ha cercato un posto per ricominciare altrove.
Dopo un contatto con il Crotone, è il Cagliari la prima società pretendente a Cassano. Come riferisce “La Gazzetta dello Sport”, l’accordo non è distante.
FONTE: Hellas1903.it
IL FANTASISTA SVINCOLATO
Cassano, dopo l'Hellas adesso tenta il Cagliari
03/07/2017 15:22
Non si ferma la ricerca di Antonio Cassano (classe ’82) e del suo procuratore Tullio Tinti (lo stesso di Luca Toni). Il fantasista svincolatosi dalla Sampdoria, vuole una squadra a tutti i costi e si sta adoperando a 360° per ottenerla. Dopo essersi proposto al Verona già da qualche tempo, a Fantantonio s’è accostato il Crotone, piazza a lui forse non propriamente gradita. Adesso però, come ha fatto con l’Hellas, l’attaccante di Bari Vecchia, s’è proposto al Cagliari del patron Tommaso Giulini. La società gialloblù che poteva prenderlo immediatamente, ha nicchiato troppo. L’unico forse a credere ciecamente in lui era Luca Toni, ormai ex gialloblù non solo come giocatore, ma anche come dirigente e consigliere del presidente Setti. «Potevamo ingaggiarlo per pochi soldi», ha ammesso Toni nell’odierna conferenza stampa, «Cassano mi ha ricordato il sottoscritto, quando tutti pensavano che ero finito. Inoltre, a tutela del club, ci sarebbe stata una clausola nell’accordo che le parti avrebbero firmato: in caso di comportamento scorretto del giocatore, Setti avrebbe potuto tranquillamente stracciare il contratto». Insomma, per la vicenda Cassano, Toni “sì”, ma per il ds Fusco a cui spettava l’ultima parola, è “no”. Ed al momento ha prevalso questa. Nel frattempo, ecco l’autoproposta al Cagliari. Cassano non ha intenzione di aspettare e s’è fatto avanti col club sardo, il quale però temporeggia. Sulla stessa linea del Verona. Troppe le incognite. Non tanto quelle sportive, quanto piuttosto quelle disciplinari, stravanganti e bizzare che potrebbero destabilizzare l’ambiente, pur considerando le eventuali "clausole comportamentali" inserite nel "nero su bianco". Cassano ed il presidente rossoblù Giulini come riporta l’Unione Sarda, si sarebbero incontrati 2 settimane fa al Forte Village, resort a 30 km circa da Cagliari. Entrambi per qualche giorno di vacanza con le proprie famiglie. La “scintilla” sarebbe nata così, pur mantenendosi contenuti sulla decisione finale. Al ds rossoblù Rossi adesso, il compito di vedere il da farsi, anche se le indecisioni persistono.
ANDREA FAEDDA
FONTE: TGGialloBlu.it
CALCIOMERCATO
Cassano, ipotesi Crotone
Offerta della società calabrese per il fantasista, sempre più lontano dal Verona
di Redazione Hellas1903, 23/06/2017, 10:26
Nelle sue ultimi dichiarazioni, mercoledì a Sky, Antonio Cassano ha fatto sapere di non voler più aspettare: ha intenzione di tornare presto in campo.
Il Verona, con cui c’erano stati contatti soprattutto a gennaio, al momento non considera Cassano una priorità.
Così il fantasista guarda altrove. Sempre Sky riporta che nelle scorse ora l’entourage del giocatore si è incontrato con il Crotone.
La società calabrese valuta un’offerta per l’ingaggio di Cassano.
FONTE: Hellas1903.it
CALCIOMERCATO
Cassano: Verona? Vado dal primo che mi vuole
21/06/2017 21:55
"Il Verona mi ha cercato forte a gennaio... È una piazza che mi piace... ma io non posso aspettare il 31 agosto perché ho bisogno di allenarmi. Vado con il primo che mi vuole" Così Antonio Cassano al microfono di Massimo Ugolini di Sky ha parlato della possibilità di giocare con la maglia del Verona il prossimo campionato.
Cassano ha indirettamente confermato che il Verona si è preso una "pausa" di riflessione sul suo ingaggio e che sta cercando anche altre sistemazioni.
"Lascio la porta aperta al Parma" ha poi aggiunto.
CALCIOMERCATO
Hellas, si raffredda la pista Cassano
17/06/2017 11:55
Antonio Cassano a Verona? Ormai da settimane si parla della trattativa tra il Verona e l'ex fantasista di Real Madrid, Roma, Milan e Inter. Fusco è stato molto cauto sull'eventuale arrivo del trequartista barese: "Il tempo passa per tutti" aveva dichiarato in un'intervista poche settimane fa. Passano i giorni e la trattativa si fa sempre più complicata: il Verona vuole puntare di più a costruire una squadra di giovani, con solamente 2/3 leader esperti sopra i trent'anni.
Cassano, al di là delle grandi garanzie tecniche, sarebbe anche un problema tattico per Pecchia che punta di più su due esterni offensivi in grado anche di difendere in un campionato di Serie A.
L'ex Sampdoria appare leggermente più lontano da Verona ma il suo procuratore è Tinti (diventato agente di Cassano da pochi mesi), che ha realizzato molte operazioni col Verona. Tutto è ancora in ballo...
L.VAL.
Cassano non c'è... Ma già divide
08/06/2017 08:03
Cassano non c'è, è solo un'idea, forse qualcosa di più. Ma ha già scatenato un effetto: sta dividendo la tifoseria. Una presenza ingombrante ma anche affascinante, un matto tra i matti, ma anche uno spaccaspogliatoio, un giocatore dal talento immenso, ma anche abulico e rissoso. Insomma pare come se l'intera contrastata carriera di Cassano si rifletta in questo momento sul sentimento del tifoso gialloblù.
UTILE. Utile o inutile: questo è il primo punto. Nel Verona che dovrà lottare "come il Crotone" per restare in serie A, che cosa serve uno come Cassano? Ieri Nico Penzo a Tgggialloblu.it lo ha definito una "ciliegina sulla torta che deve essere messa su una squadra abituata alla salvezza". Non il caso del Verona che ritorna in serie A e che come tale, dovrà ragionare da neopromossa. In molti però sostengono che Cassano sia il giocatore in grado di sparigliare il tavolo, di cambiare il corso della partita, quindi di portare punti preziosi alla causa. E può essere vero anche questo.
LA FREDDEZZA DI FUSCO. In mezzo a questo dibattito va sicuramente registrata la freddezza di Fusco, il ds che avrà quasi certamente l'ultima parola per l'arrivo di Cassano. Cassano sabato mattina è stato avvistato in città, sicuramente il feeling c'è ed è sempre più convinto che Verona possa essere la città ideale per rilanciarsi. Ma Fusco va cauto. Non vuole assolutamente farsi legare mani e piedi in questa trattativa. E' come se volesse tenersi un margine di manovra per decidere in maniera più distaccata possibile, analizzando tutti i pro e i contro e senza farsi tirare dalla giacchetta.
SETTI POSSIBILISTA. Anche il presidente, pur più possibilista, non ha intenzione di aprire un caso Cassano. Setti è sicuramente più affascinato dall'idea, gli piace pensare che dopo Toni il Verona possa dare una seconda giovinezza anche a questo campione. Ma le premesse sono diverse e Setti che conosce perfettamente le dinamiche del calcio sa benissimo che il rischio implosione è dietro l'angolo.
LA PAROLA DI PECCHIA. Infine ultimo ma non ultimo c'è Fabio Pecchia. La sua parola può essere decisiva perchè è lui che può decidere o meno di avere Cassano che ha sempre avuto rapporti "complessi" con i suoi allenatori. E' indubbio che Pecchia è in una posizione delicatissima. In serie A avrà tutti gli occhi puntati addosso e questa potrebbe essere la stagione del suo consacramento. Se vuole farlo mettendosi in casa un giocatore come Cassano ancora non si sa.
GIANLUCA VIGHINI
FONTE: TGGialloBlu.it
Calciomercato Verona: idea Kean e un "no grazie" a Cassano
Calciomercato Verona: idea Kean e un "no grazie" a Cassano
Il direttore sportivo Fusco: «Il gioiellino della Juventus? Magari... Fantantonio? Ci avevamo pensato a gennaio, ma il tempo passa per tutti»
MERCOLEDÌ 7 GIUGNO 2017 10:21
ROMA - [...] un giocatore, Antonio Cassano, con una carriera importante alle spalle ma che non gioca ormai da un anno dopo la rottura con la Sampdoria. A Verona ritroverebbe Pazzini con cui aveva fatto grandi cose in blucerchiato. «Non credo che possa arrivare - ha detto Fusco -. E' un campione, puo' essere una valore aggiunto ed è un'ipotesi suggestiva ma il tempo passa per tutti. Ci avevamo pensato a gennaio, lui non era convintissimo e anche io non lo ero. Ci sono state le sue parole di stima nei confronti del Verona, parole importanti, ma noi dobbiamo fare calcio, in ogni caso vedremo, valuteremo tutte le situazioni».
FONTE: CorriereDelloSport.it
Fusco in vacanza a Napoli non ha incontrato Cassano a Verona
giugno 4, 2017
Nessun incontro in centro a Verona tra il ds gialloblù e Antonio Cassano. In molti ci avete chiesto in queste ore conferme in merito, ma il direttore sportivo dell’Hellas Verona, Filippo Fusco, ieri non si è incontrato con l’attaccante classe 1982 di Bari Vecchia. Da quanto appreso da Hellas Live, Fusco da mercoledì si trova in vacanza a Napoli.
FONTE: HellasLive.it
CALCIOMERCATO
ESCLUSIVA: CASSANO OGGI A VERONA CON FUSCO
03/06/2017 18:57
Antonio Cassano si è incontrato sabato mattina con il direttore sportivo del Verona Filippo Fusco. I due hanno passeggiato in città e sono stati avvistati in centro storico. Cassano portava pantaloni neri sportivi (tipo tuta) e una maglietta grigia. I due sono stati visti passeggiare vicino a Piazza Erbe, mescolati a numerosi turisti. Evidentemente Fusco ha mostrato a Cassano le bellezze di Verona.
Dopo il contatto di gennaio è la prima volta che Cassano viene a Verona.
Confermati quindi i rumors di mercato che davano il talento di Bari vicino al Verona. Abboccamento confermato da Setti e poi raffreddato da Fusco nell'ultima conferenza stampa. Ora Cassano è diventato a tutti gli effetti una trattativa reale. (g.vig)
CALCIOMERCATO
Si raffredda la pista Cassano
29/05/2017 11:15
Se arriverà sarà solo dopo una profonda riflessione e non dovrà in ogni caso rappresentare un problema per Pecchia. La sensazione è che dopo la vampata mediatica della scorsa settimana la pista che porta a Cassano si sia raffreddata. Setti, Fusco e Pecchia pensano ad un mercato di "sostanza" prima di prendere Cassano. E la maggioranza dei tifosi pare d'accordo con questa impostazione.
FONTE: TGGialloBlu.it
VISTO DA NOI
Il lodo Cassano
L’estate non è ancora iniziata ma un tormentone c’è già
di Lorenzo Fabiano, @lollofab 25/05/2017, 15:06
Ce l’avessero propinato in spiaggia sotto l’ombrellone, il Lodo Cassano avrebbe avuto forse un suo perché. . In fondo, visto che un lodo in Italia non si nega a nessuno, ci sta. Il diretto interessato ha furbescamente alimentato il falò con una dichiarazione d’amore incondizionato verso Verona e la sua squadra. Ne prendiamo atto, ma in tutta onestà non capiamo dove tanta focosa passione tragga origine visto che in passato, pure recente, il Bentegodi non lo ha mai accolto a lancio di petali, anzi. Ieri Filippo Fusco ha indossato la divisa da pompiere: ha confermato l’ammiccamento, ma allo stesso tempo ha rivelato di essersi opposto all’arrivo di Cassano a gennaio, in quanto “avrebbe stravolto gli equilibri” (parole sue). Ha infine chiosato dicendo che nulla è deciso e che la questione è tutta da valutare. Bene ha fatto.
Il ds ha sottolineato che la società vuole ripartire dall’ossatura che ha centrato la promozione con in testa ovviamente Fabio Pecchia. Ci chiediamo allora come un personaggio come Antonio Cassano, possa risultare destabilizzante a gennaio e costruttivo a giugno. Almeno che non ci troviamo dinanzi a una quattro stagioni, la questione appare abbastanza curiosa. Il Verona ha in rosa giovani di valore sui quali continuare ad investire per modularne crescita e maturazione. Che il presidente Setti sia affascinato dai mercatini dell’antiquariato è fuor di dubbio. Lo è altrettanto che l’unico vero affare a usato sicuro andato a buon fine è stato quello di un campione a 360° come Luca Toni. Dal Mercante in Fiera sono però arrivati anche tromboni come El Capitàn Rafa Marquez e El Conejo Xavier Saviola. Che per la massima serie ci sia bisogno di qualche elemento di comprovata esperienza, lo sanno anche in gradini del Bentegodi. Pecchia tuttavia ha bisogno di risorse, non di problemi. Di quelli si troverà ad affrontarne in abbondanza. Perchè quindi aggiungergliene?
In questa ottica riteniamo che Antonio Cassano sia un rischio che non val la pena di correre. Troppe le incognite. Il talento è fuori discussione, ma testa e gambe assolutamente sì. A 35 anni l’ex Pibe di Bari Vecchia è fermo da un bel po’, negli ultimi due anni ha giocato pochissimo. La linee rotonde ne erano testimoni l’ultima volta che lo abbiamo visto (si fa per dire) sgambettare. Temiamo siano ulteriormente lievitate. Sul carattere, o meglio sulle Cassanate, si potrebbe scrivere un libro. Anzi no, perché lo ha già fatto lui stesso. La sua carriera incompiuta è il diario di ciò che avrebbe potuto essere e non è stato, dei condizionali al posto degli indicativi; di treni mancati perché al binario si presentava regolarmente in ritardo, di plateali sceneggiate, litigi e soprattutto di promesse fatte e regolarmente non mantenute (per i dettagli rivolgersi a Capello, Prandelli, Garrone solo per citare qualcuno).
A noi basterebbe e avanzerebbe per dire grazie e arrivederci, ma siccome la leggenda popolare narra che saremmo tuti mati, la tesi che a Verona un tipo così si troverebbe benissimo sta trovando inaspettato credito. (S)parlando di sana follia vengono scomodate in queste ore icone come Zigo e Elkjaer. Perdonateci se per l’occasione invochiamo l’immediato ripristino della pena per il delitto di lesa maestà, ma ci pare quanto mai necessaria. Non scherziamo…quei due, saranno stati un po’ matti, ma in campo davano tutto mettendosi al 100% a disposizione del gruppo con la massima dedizione e rispetto. Cassano ci avrà pure provato, ma nei fatti ha dimostrato di essere altro.Probabilmente la differenza sta tutta qui. Confondere le due cose provoca di solito danni irreparabili. Bisognerebbe tenerlo bene a mente.
FONTE: Hellas1903.it
CALCIOMERCATO
Quello che sappiamo dell'affare Cassano
25/05/2017 09:15
Sarà il grande tormentone dell'estate. E se arriverà non sarà nei primi giorni di mercato, ma probabilmente alla fine, dopo attente valutazioni. Ma cosa sappiamo fino ad ora dell'"affare Cassano"? Cerchiamo di fare chiarezza.
1) HA CAMBIATO L'AGENTE. A dicembre, forse deluso per come è andata alla Sampdoria, Cassano cambia lo storico agente: da Beppe Bozzo passa alla scuderia di Tullio Tinti. Le voci di una rottura si rincorrevano da giugno 2016, ma erano state smentite nettamente da Carolina Marcialis, la moglie di Cassano.
2) CHI E' TINTI. Tullio Tinti è un potente agente di Brescia. Ha avuto molti campioni nella sua scuderia tra cui Toni e Pazzini. Anche molti allenatori come Mandorlini e De Zerbi sono nella sua "sfera" d'influenza. L'ex direttore generale del Verona Gardini è legatissimo a Tinti. Con il presidente Setti c'è un rapporto di stima e amicizia.
3) TINTI PROPONE CASSANO AL VERONA. A gennaio, appena passato con Tinti, Cassano viene proposto al Verona. Tinti parla direttamente con Setti che è molto "tentato" dal fare un colpaccio. L'operazione trova però l'opposizione del ds Fusco che teme un contraccolpo eccessivo per il Verona. Cassano è già ingombrante in serie A, in B, gli svantaggi avrebbero superato i vantaggi. Fusco dice no all'operazione e Setti capisce le ragioni.
4) ESCONO LE PRIME DICHIARAZIONI DI CASSANO. In varie interviste prima al Secolo XIX, poi alla Gazzetta dello Sport, Cassano inizia a far capire che Verona è una piazza molto gradita. Parla benissimo di Setti e Fusco e elogia i tifosi del Verona. Si capisce che l'operazione si potrebbe fare in caso di serie A.
5) L'AMMISSIONE DI SETTI. A fine campionato, a serie A conquistata il presidente Setti ammette l'"abboccamento" con Cassano.
6) IL NO DI FUSCO. Successivamente il ds Fusco conferma pubblicamente il no di gennaio a Cassano. Ma lascia aperta una porta. Cassano è forte, è un giocatore che può fare la differenza. Ma non è vero che l'affare è concluso. Il Verona ci deve pensare bene. L'Hellas non dovrà sbagliare nessuna mossa in serie A.
GIANLUCA VIGHINI
CALCIOMERCATO
C'è la mano di Tinti dietro Cassano
24/05/2017 16:28
C'è la mano di Tullio Tinti dietro la possibile operazione Cassano-Hellas Verona. Da gennaio, infatti, il talento di Bari Vecchia ha lasciato lo storico agente Bozzo passando alla scuderia del potente agente bresciano. Tinti per anni è stato al fianco di Luca Toni ed è anche l'agente di Pazzini. Da sempre molto amico di Setti, Tinti aveva proposto Cassano lo scorso gennaio, ma il direttore sportivo Fusco allora disse no.
(g.vig.)
FONTE: TGGialoBlu.it
HELLAS VERONA
Antonio Cassano: “Hellas, sono pazzo di te. Tifosi gialloblu, assieme possiamo divertirci”
L’intervista a FantAntonio: “Ho tifato affinché l’Hellas tornasse in A, ai tifosi dico che possiamo divertirci assieme. Toni e Pazzini…”
23/05/2017, 11:52
Antonio Cassano sta per tornare. A luglio compirà 35 anni, ma non ne vuole sapere di appendere gli scarpini al chiodo.
Chiusa la parentesi Sampdoria (ultimamente ha vissuto in blucerchiato da separato in casa), FantAntonio rintraccia nell’Hellas Verona (appena tornato in A) la sua squadra ideale. “Perché proprio Verona? Sono pazzo dell’Hellas. Un club che in Serie B porta allo stadio 25.000 spettatori, in A ti regala emozioni fortissime – ha spiegato attraverso le colonne de L’Arena -. Ho una voglia pazzesca di tornare. E voglio farlo in una piazza piena di entusiasmo. Mi immagino il Bentegodi pieno, il tifo caloroso, la carica che i tifosi potranno trasmettere a tutti. Verona mi attizza. Ho pregato perché l’Hellas venisse in A. Perché sono convinto che venire lì sia la cosa migliore che posso fare”.
Sulla sua condizione fisica, parla sinceramente. “Mi alleno sei giorni su sette. Ormai da tempo. Riposo alla domenica. Ho già perso tre chili. Me ne mancano ancora due per arrivare a quella che posso ritenere una condizione al top. Non mi sono mai fermato in questo lungo periodo di assenza dei campi. Di sicuro, non sono uno che ama fare brutta figura”. In gialloblu ritroverebbe Pazzini: “Con il Pazzo abbiamo condiviso momenti bellissimi alla Sampdoria. Con lui in campo c’era un’intesa silenziosa. Toni? Un campione. Dentro e fuori dal campo. Mi piacerebbe averlo proprio come dirigente. Contatti in passato con Setti? Confermo. E adesso vorrei che questa storia ci portasse ad un lieto fine. Con Setti e Fusco c’è grande stima. Sono convinto di poterci ancora stare in Serie A. E a Verona l’esempio lampante è stato proprio Luca Toni. Due campionati alla grande. La testa fa la differenza. Sono integro, non ho subito infortuni gravi, ho una voglia pazzesca. Sto tornando al 100%. E posso restare a questi livelli per un po’ di anni. Cosa può dare Cassano al Verona? Il mio entusiasmo, la mia voglia. Tutto quello che mi è rimasto dentro. So che posso ricevere molto. So che posso dare molto”.
“Ai tifosi veronesi dico che possiamo divertirci insieme. E tanto anche – ha concluso Cassano -. E se io vengo lì ci divertiamo per davvero. Il campo sarà giudice, certo. Ma non ho certo paura di rimettermi in discussione. Spero accada davvero. Tifosi caldissimi, piazza stimolante. Ed entusiasmo alle stelle. Di più non posso chiedere davvero”.
FONTE: MediaGol.it
CALCIOMERCATO
Pazzini su Cassano: “Contatti col Verona avviati a gennaio”
L’attaccante ospite e Tiki Taka conferma l’interesse dell’Hellas per il fantasista
di Redazione Hellas1903, 23/05/2017, 07:08
Arrivano conferme anche da Giampaolo Pazzini sull’interesse del Verona per Antonio Cassano.
Ospite a “Tiki Taka”, il capitano dell’Hellas a precisa domanda risponde: “Sapevo che mi avreste chiesto di Cassano, con lui il Verona ha avviato i contatti già lo scorso gennaio”.
Nulla di nuovo, dunque, rispetto alla notizia comparsa sulla Gazzetta dello Sport un mese fa. Prima di Pazzini, anche il presidente dell’Hellas Maurizio Setti, nel giorno della promozione a Cesena, aveva spiegato: “Con Cassano c’è stato un abboccamento, ora vedremo…”
FONTE: Hellas1903.it
CALCIOMERCATO
Cinque motivi per dire sì a Cassano
21/05/2017 09:12
Tra i (mille) buoni motivi per dire no a un ingaggio discutibile come quello di Cassano ce ne sono anche cinque (ottimi) per dire sì. Vediamo.
1) LA VOGLIA DI RISCATTO. Al di là di ogni considerazione umana, Cassano è senza dubbio uno dei talenti più puri e cristallini che il calcio italiano abbia prodotto negli ultimi vent'anni. Un talento che è stato immolato sull'altare della dissipazione e dello spreco. Ma Cassano ha voglia ancora di dimostrare di essere un grande giocatore in un calcio sempre più povero di qualità. Verona quindi potrebbe essere la sua ultima chance per chiudere in bellezza.
2) L'ESEMPIO DI TONI. Proprio a Verona c'è un esempio eclatante: quello di Luca Toni. Arrivato tra mille perplessità dalla Fiorentina, il bomber di Pavullo ha conosciuto una nuova giovinezza. Due stagioni fantastiche che lo hanno persino issato sul trono dei goleador italiani. Toni ha trovato a Verona la perfetta dimensione umana e tecnica per esprimersi al meglio.
3) MEDIATICAMENTE UN GRANDE COLPO. Con l'ingaggio di Cassano, Verona e l'Hellas avrebbero un grande ritorno di immagine. E questo potrebbe, oltre a portare qualche problema, anche avere molti vantaggi dal punto di vista pubblicitario. Un aspetto non secondario.
4) AFFASCINANTE COPPIA CON PAZZINI. Tecnicamente potrebbe essere ancora utile? Beh sicuramente il concetto di gioco di Pecchia potrebbe esaltare le sue caratteristiche. Il Verona che gioca palla a terra potrebbe trovare nelle geniali soluzioni di Cassano un grande vantaggio. Per di più si ricomporebbe quella fantastica coppia che permise alla Sampdoria di Delneri di arrivare alla Champions League.
5) UN MATTO IN MEZZO AI MATTI. Ultimo ma non ultimo. Cassano ha la fama di "matto" e verrebbe a giocare in una città che è per definizione "matta". Potrebbe nascere uno di quei connubbi, inaspettati, in cui Cassano si nutrirebbe della follia dei veronesi traendo fiducia e stima. Verona è sempre stata celebre per "rilanciare" grandi talenti. Il capolavoro potrebbe essere rilanciare "Fantantonio".
GIANLUCA VIGHINI
FONTE: TGGialloBlu.it
Verona in Serie A, in arrivo il primo colpo
Di Ernesto Bottone - maggio 19, 2017
Dopo il pareggio di ieri sera, il Verona è ufficialmente tornato in Serie A. Ritorno celere, visto che è servita appena una stagione in serie cadetta per tornare nel massimo campionato. Adesso per la dirigenza arriva il momento più difficile: creare una rosa competitiva per restare in Serie A. Le basi sono più che buone ma è chiaro che serva qualche rinforzo per raggiungere una salvezza tranquilla. Il primo reparto da migliorare potrebbe essere l’attacco, trovando un giocatore da affiancare al bomber Pazzini.
Secondo quanto riferito da La Gazzetta dello Sport, il Verona sarebbe molto vicino a mettere sotto contratto Antonio Cassano. La notizia circolava già da un po’ di tempo, con il fantasista barese che si era dichiarato entusiasta all’idea. D’altra parte il club scaligero, insieme ai suoi tifosi, sogna di ricostituire una delle coppie d’attacco più prolifiche degli ultimi anni: Cassano-Pazzini. Sembra dunque giunto il momento per l’ex Sampdoria di tornare sui campi da calcio e dimostrare di poter ancora fare la differenza.
FONTE: OkCalcioMercato.it
Cassano-Hellas Verona: primi contatti. Si riforma la coppia con Pazzini?
Ritorno in Serie A per il Verona, ritorno in A anche per Antonio Cassano? Cassano-Hellas Verona: primi contatti. Si ricompone la coppia con Pazzini?
Di Antonio Parrotto - 19 maggio 2017
© foto www.imagephotoagency.it
L’Hellas Verona ha festeggiato ieri il ritorno in Serie A dopo un solo anno di purgatorio. Il club scaligero ha già iniziato la programmazione in vista della prossima stagione e Gianpaolo Pazzini, bomber indiscusso della formazione gialloblù, potrebbe tornare a lavorare in coppia con Antonio Cassano. FantAntonio e Il Pazzo hanno fatto molto bene alla Sampdoria tra il 2009 e il 2010 e secondo “La Gazzetta dello Sport” l’idea del Verona è quella di tornare a formare la coppia-gol doriana. Cassano è da tempo in contatto con i gialloblù e presto potrebbero esserci novità. Cassano-Hellas Verona: qualcosa si muove.
FONTE: CalcioNews24.com
SPORT
Hellas Verona. Qui Cassano può rinascere davvero (ancora)
di Dario D'Angelo 19.05.2017 12:44 CEST
Cassano, attaccante del Parma Reuters
Al triplice fischio di Cesena-Verona ce lo immaginiamo sul divano di casa, pronto ad esultare: eccolo, Antonio Cassano. Ha capito che è l’Hellas promosso in Serie A la sua (ennesima, e forse ultima) occasione di rilancio.
Non è mai stato un timido il ragazzo di Bari Vecchia. Quando si è trattato di dichiararsi ha sempre fatto il primo passo senza timore di andare incontro ad un rifiuto. Basta ricordare cosa fece per tornare alla Sampdoria: era il posto che considerava come “casa”, e non c’era giorno - dopo essersi svincolato dal Parma - che non lo ricordasse alla stampa. A Cassano si può dire tutto, ma non che non metta passione in ciò che fa. Pensate a quando lasciò Genova per approdare al Milan: disse che sopra i rossoneri c’era solo il cielo. E come giustificò il rinato entusiasmo dettato dal passaggio all’Inter? Ovvio, disse che “sopra il cielo c’è l’Inter”.
La fantasia non gli è mai mancata, in campo e fuori. Ne avesse avuta un po’ meno, forse, avrebbe giocato e vinto di più. Ma non sarebbe stato Fantantonio. Ed è proprio nel suo stile, adesso, rincorrere una nuova storia d’amore. Cercare di mettersi alle spalle la freddezza di Genova, sentirsi di nuovo protagonista. Cassano, in fondo, non è un cattivo. Può ferire, può risultare inappropriato, ma è un buono. Non si possono dimenticare le lacrime che versò agli Europei del 2004, quando il “biscotto” tra Svezia e Danimarca rese vana la sua rete con la Bulgaria. La corsa verso la panchina, la speranza di essere diventato il salvatore della Patria trasformata nella consapevolezza che tutto era perduto.
Ed è in questo valzer di sentimenti traditi, di occasioni buttate, che si inserisce l’ultima speranza di rinascita di Antonio Cassano. Lui stesso, qualche giorno fa, ha ammesso di aver rifiutato diverse offerte negli ultimi mesi: non era fisicamente pronto, non poteva rischiare di compromettere il proprio futuro. Sì, perché Cassano a 34 anni suonati crede ancora di poter essere protagonista. E forse non ha neanche torto. Non avrà il passo dei giorni migliori, ma non è mai stata questa la sua caratteristica. La sua forza è stato il talento, il genio, la capacità di vedere e creare spazi. Antonio Cassano è ancora oggi uno dei pochi giocatori in attività in grado di inventare calcio, e in una Serie A che non corre a 200 all’ora il suo piede, la sua qualità, possono ancora fare la differenza.
Certo, bisogna trovare il contesto perfetto: serve un palcoscenico importante, se non glorioso quanto meno storico. Bisogna circondarsi di persone che pensino a lui come ad un protagonista e non un comprimario. Serve l’ardire di mettere Cassano al centro del progetto, per quanto si sappia che dopotutto altro non è che una scommessa. Per questo Verona può diventare il nuovo trampolino di (ri)lancio perfetto per Antonio Cassano. Lo ha spiegato lui stesso, si è dichiarato ai giornali nella speranza di solleticare l’appetito dei tifosi prima e della società poi, perché alla fine Cassano è sempre Cassano. Ha spiegato che quei 25mila tifosi allo stadio sono fantastici, ha proiettato l’immagine di sé al Bentegodi, ha instillato nel popolo gialloblu l’idea di ricomporre la coppia-gol Cassano-Pazzini che portò la Samp in Champions League. E ora che l’Hellas è in Serie A, è quasi impossibile pensare di negare alla città questa follia e a Cassano questa chance. Troverà ad attenderlo il Pazzo, l’attaccante con cui ha avuto il maggiore feeling in tutta la carriera (tolto forse Ibra), e una tifoseria pronta ad acclamarlo, come lui desidera. E quando inizierà a macinare gol e assist, se tutto andrà secondo i suoi piani, inizierà a lanciare messaggi d’amore anche alla Nazionale, perché lo abbiamo detto, Cassano non è mai stato un timido. E ad un allenatore come Ventura, che il barese lo conosce bene, nell'anno del Mondiale potrebbe perfino dire:"Mister, mett’a Cassano".
FONTE: It.IBTimes.com
Il Verona progetta la prossima stagione: due colpi nel mirino
Pubblicato il 10 maggio 2017 di Fabio Iacono
L'Hellas Verona è sempre più vicino al ritorno in Serie A per la prossima stagione gli scaligeri vogliono fare le cose in grande con il Presidente Maurizio Setti e il ds Fusco pronti a cogliere le occasioni che il mercato offre.
In quest'ottica, secondo quanto riportato da calciomercato.com si sta lavorando ad un possibile tentativo per riportare in gialloblu Cesare Prandelli. Oltre ad essere un gradito ritorno, sarebbe l'uomo d'esperienza richiesto dalla piazza per permettere di raggiungere il prima possibile la salvezza. Ma le novità non riguardano solo la panchina. per quanto riguarda il mercato in entrata si cerca il colpo ad effetto da regalare ai tifosi: Cassano è il nome caldo. Il talento di Bari ha infatti confidato di sentirsi bene fisicamente e pronto per rimettersi in gioco. Fondamentale la volontà di Luca Toni che lo aveva cercato a gennaio, incassando un no per via della categoria. Con la serie A ad un passo, Antonio Cassano è pronto a dire sì per ricomporre la coppia con il suo amico Giampaolo Pazzini. Un altro nome caldo nelle ultime ore è quello di Manuel Iturbe. L'attaccante, in prestito dalla Roma al Torino, potrebbe ritornare in Veneto per rilanciarsi. Qualora l'affare Cassano non andasse in porto, il ds Fusco opterà per l'argentino. Tutto dipenderà dalle rchieste del club giallorosso.
FONTE: BZona.it
Cassano ha voglia di tornare protagonista: l'Hellas Verona sulle sue tracce
Niccolò Mariotto
07 MAY 2017
L'Hellas Verona con la vittoria per 2-1 di ieri pomeriggio sul campo della Virtus Entella ?è ad un passo dal ritorno in Serie A. I gialloblu in vista della prossima stagione puntano ad un campionato relativamente tranquillo con la dirigenza che è pronta a mettere a segno alcuni importanti colpi di mercato in entrata: uno di questi potrebbe riguardare anche l'allenatore con l'attuale mister Fabio Pecchia che potrebbe essere sostituito da Cesare Prandelli, tecnico che in passato ha già allenato il Verona.
Secondo le ultime indiscrezioni però anche in attacco sarà presumibilmente messo a segno un colpo importante. Il nome in cima alla lista dei desideri della squadra mercato gialloblu è quello di Antonio Cassano, attualmente svincolato a seguito della rescissione di contratto con la Samp. Fantantonio ha confidato di sentirsi bene fisicamente e di essere pronto a rimettersi in gioco dopo mesi di inattività: in caso di trasferimento al Verona il fantasista barese ritroverebbe il suo grande amico nonché gemello del gol Giampaolo Pazzini, con il quale ha letteralmente fatto sognare i tifosi della Sampdoria nella stagione 2008/2009.
Il fatto di ritrovare Pazzini in squadra potrebbe essere un fattore determinante per la buona riuscita dell'affare: Cassano a 34 anni suonati è pronto a rimettersi in gioco e a tornare protagonista. Sarà Verona la sua prossima casa? Staremo a vedere.
FONTE: 90Min.com
Il Verona prova il colpo Cassano
del 06 maggio 2017 alle 22:50
di Daniele Longo
L'Hellas Verona, con la vittoria ottenuta oggi sul campo dell'Entella, è sempre più vicina al ritorno nella massima serie. Per la prossima stagione gli scaligeri vogliono fare le cose in grande, tanto che ci sono spifferi su un possibile tentativo per riportare in gialloblu Cesare Prandelli. Ma non solo, il Presidente Maurizio Setti sta lavorando ad un grande colpo per l'attacco.
COLPO CASSANO - Alla Sampdoria hanno fatto sognare i tifosi nella stagione 2008/2009, trascinando la squadra fino alla finale di coppa Italia persa ai rigori contro la Lazio. Giampaolo Pazzini e Antonio Cassano, i gemelli del gol ancora insieme. E' questa l'idea dell'Hellas che, da qualche settimana, sta lavorando sottotraccia questa idea. Contatti in corso, l'intesa è vicina: contratto annuale con opzione per la seconda stagione.
CASSANO SPINGE, TONI ASCOLTA - Fantantonio ha confidato di sentirsi bene fisicamente e pronto per rimettersi in gioco. Fondamentale la volontà di Luca Toni che lo aveva cercato a gennaio, incassando un no per via della categoria. Con la serie A ad un passo, Antonio Cassano è pronto a dire sì per ricomporre la coppia con il suo amico Giampaolo Pazzini.
FONTE: CalcioMercato.com
27 APR 2017
CASSANATA
Parlare di Cassano a quattro gare dalla fine del campionato di B con la serie A ancora tutta da conquistare pare un esercizio totalmente privo di logica. Però Cassano si propone al Verona e da quello che sappiamo c’è stato già anche un contatto. La notizia quindi c’è, è reale, è vera e non è solo una suggestione. Ora dire se Cassano sarà sicuramente al Verona nella prossima stagione è impossibile. Però certamente Cassano piace al Verona e il Verona piace a Cassano.
Il fascino di avere un giocatore simile è pari al rischio di averlo in rosa. Cassano è famoso per le “cassanate” e spesso diventa un soggetto da emarginare nello spogliatoio. E’ indubbio che classe e talento non si discutono al pari dell’impatto mediatico che un ingaggio del genere si porterebbe dietro. Innamorati da sempre di Zigoni, i veronesi potrebbero trovare in Fantantonio un nuovo idolo da adorare.
Ma Cassano non deve diventare una foglia di fico da tirare in faccia alla gente per nascondere una campagna acquisti di basso cabotaggio. In caso di A, credo che ognuno di noi ne sia conscio (speriamo lo siano anche i costruttori della prossima squadra), il Verona avrà bisogno di pesantissimi ritocchi. Servono giocatori veri, adeguati alla A e anche una revisione del progetto “tecnica-tecnica-tecnica” con importante immissione di massa muscolare. Dalla difesa all’attacco, il Verona ha bisogno di quattro, cinque, qualcuno dice sei, sette, nuovi acquisti. E di questi, Cassano può solo rappresentare la ciliegina sulla torta, non il fumo da seminare per nascondere altre deficienze.
Gianluca Vighini
FONTE: Blog.Telenuovo.it
INTERVISTA ALLA GAZZETTA
Cassano: parlato con Setti, Verona perfetta
27/04/2017 09:20
Dopo aver espresso il suo gradimento al Verona in un'intervista sul Secolo XIX, Cassano torna a parlare stamattina sulla Gazzetta dello Sport della società scaligera.
A Filippo Di Chiara che lo ha intervistato, il campione barese racconta: "Si sono fatti avanti il Pescara con Zeman, il Palermo, il Crotone, l'Entella e ho chiacchierato anche col Verona: il suo presidente, Setti, si è fatto da solo come me, è una società perfetta. Non rientrare è stata una mia scelta, perchè non mi sentivo pronto fisicamente e non potevo bruciarmi con un flop. Tra due mesi sarà tutto diverso".
E poi qualche riga più sotto, alla domanda "La piazza giusta per ripartire?", Cassano aggiunge: "Mi stuzzicano Udinese, Bologna, e Sassuolo. Anche giocare a Verona, in A, sarebbe bello: tifosi fantastici, in 25 mila allo stadio...".
FONTE: TGGialloBlu.it
Striscia la notizia, il dramma di Antonio Cassano oggi
Pubblicato il 15 feb 2017
Striscia la notizia, il dramma di Antonio Cassano oggi
Un tapiro d'oro per Antonio Cassano da parte di Striscia la notizia, il calciatore svela il suo dramma e racconta che oggi per vivere fa con sua moglie...
FONTE: Canale FunWeek
INTERVISTA [SIPARIETTO] BUFFON CHE FA COMMUOVERE CASSANO. GIGI:"La gente si deve ricordare di te" |
Antonio Cassano: «Da malato di sesso a marito felice»
Il calciatore racconta la sua vita prima dell'incontro con la moglie Carolina Marcialis. «Lei mi ha salvato», ha detto in un'intervista. «E ora sogno di allargare la famiglia»
1 JUN, 2015
di ANTONELLA ROSSI
L’amore, a volte, migliora le persone. È ciò che è successo ad Antonio Cassano quando, sette anni fa, Carolina Marcialis è entrata nella sua vita. «Ero malato di sesso», ha confidato il calciatore (al momento senza squadra, ndr), in un’intervista alla Gazzetta dello Sport.
«Carolina è stata la mia dottoressa perché mi ha salvato, prima stavo più o meno con tutte». Una «frenesia», l’ha definita l’attaccante, «Che nascondeva una grande inquietudine».
La Marcialis, però, allora pallanuotista del Nervi, non è stata una conquista facile.
«Mi ha fatto aspettare un mese e mezzo prima di darmi un bacio a stampo», ma «Già sapevo che con lei avrei fatto dei figli».
Dopo le nozze, celebrate nel 2010, sono arrivati due maschietti, Christopher, 4 anni, e Lionel, 2, e oggi Antonio sogna di allargare la famiglia.
«Mi piacciono troppo i bambini, ne voglio altri due o tre, infatti siamo sempre al lavoro». Ora che quell’inquietudine appartiene al passato, a mancargli è solo il campo. «Da uno a dieci, oggi sono felice mille anche senza calcio, ma con il calcio lo sarei diecimila».
Cassano & co., se la moglie «porta i soldi a casa»
Fantantonio pensa al ritiro e scherza: «Farò il manager di Carolina». Ma non è il solo che si dovrà reinventare: da Totti a Casillas, quando la carriera dello sportivo tramonta. E continua quella della sua compagna
17 FEB, 2017
di NICOLA BAMBINI
Dalle magie sui campi di calcio alle casse automatiche del supermercato. Incredibile ma vero, la nuova vita di Antonio Cassano passa da lì, tra il banco della verdura e il reparto surgelati. Certo, per immaginarselo alle prese con sacchetti e bilance serve un discreto sforzo di fantasia, ma visto che l’élite del calcio sembra essersi dimenticata di lui, Fantantonio deve pur riempire le giornate. Così, tra un allenamento e l’altro per mantenere la forma, si dedica a casa e famiglia, lasciando più tempo libero alla moglie Carolina, tornata in grande spolvero al suo primo amore: la pallanuoto.
«Qualcuno della famiglia deve portare la bandiera, adesso tocca a lei», se la ride Cassano mentre riceve l’ennesimo Tapiro di Striscia la Notizia. Stare lontano dai campi non gli ha tolto il suo proverbiale buon umore: «Non sono bravo a cucinare, ma la spesa la faccio io, su suggerimento di Carolina. E porto i figli a scuola, lo faccio da sempre. D’altronde nessuna squadra di Serie A mi cerca, ci sono buone probabilità che alla fine della stagione appenda le scarpette al chiodo. Cosa farò dopo? Chissà, magari il manager di mia moglie. Adesso è lei che porta a casa il grano». Ovvero, i soldi.
Non che ne abbiano bisogno, s’intende, Antonio ha guadagnato parecchio. Ma, a prescindere dal lato economico, uno dei problemi principali degli sportivi sta proprio nel doversi reinventare molto presto, abbandonato l’agonismo, e con gran parte della vita davanti. A differenza delle compagne che, seppur non sia il caso di Carolina visto che pure lei è un’atleta, continuano il loro percorso professionale e raggiungono il top più tardi. Così, se Gigi Buffon e Francesco Totti sono ormai al tramonto della loro strepitosa carriera, lo stesso non si può dire delle dolci metà, Ilaria D’Amico e Ilary Blasi.
In questa specie di staffetta nella gestione del bilancio familiare, stessa sorte toccherà ai centrocampisti Alberto Aquilani e Daniele De Rossi, al fianco di due attrici come Michela Quattrociocche e Sarah Felberbaum, e anche agli spagnoli Gerard Piqué e Iker Casillas, sposati rispettivamente con la cantante Shakira e la giornalista Sara Carbonero. Per un periodo di tempo è già toccata invece all’ex milanista Kevin Prince Boateng, ritrovatosi a casa dopo essere stato licenziato da un club tedesco, mentre la bellissima moglie Melissa Satta dominava la scena tra passerelle e salotti in tv.
Ancora peggio è andata a Federico Balzaretti, ex calciatore costretto a smettere a causa di un fastidioso problema fisico: accanto a lui la splendida ballerina Eleonora Abbagnato, ex étoile a Parigi e ora direttrice del corpo di ballo dell’Opera di Roma. Ne dovrà fare tanta di strada invece Vivian Sibold, rampante imprenditrice e designer di interni, perché superare il marito Nico Rosberg, pilota che ha deciso di lasciare la F1 dopo essersi laureato campione del mondo, non è mai stato facile per nessuno. Le servirà un’impresa, come quella di Erjona, la fidanzata del calciatore Blerim Dzemaili.
«Mi finsi giornalista per poterla corteggiare, adesso lei è più famosa di me». Sorpasso riuscito.
FONTE: VanityFair.it
CASSANO: RISOLUZIONE CONSENSUALE DEL CONTRATTO IN ESSERE
mercoledì 25 gennaio 2017 19:02
L’U.C. Sampdoria e Antonio Cassano comunicano di aver risolto consensualmente il contratto in essere. Al calciatore sarà permesso di continuare gli allenamenti con la formazione Primavera.
FONTE: Sampdoria.it
2 SETTEMBRE 201612:51
Cassano si allenerà con la Primavera della Sampdoria
Il barese, fuori rosa, dalla prossima settimana sarà sul campo con i giovani blucerchiati
Il futuro di Cassano sarà con la Primavera della Sampdoria. Non in campo ma almeno per gli allenamenti il talento di Bari Vecchia metterà a disposizione, dalla prossima settimana, il suo talento e la sua esperienza al servizio dei più giovani. Dopo i continui rifiuti alla cessione per lui ormai non c'è più spazio nella rosa della prima squadra doriana. Il calciatore non è infatti stato inserito nella lista dei 25 per la Serie A.
Ora almeno non sarà più solo durante le sue sessioni giornaliere di allenamento e non dovrà più cambiarsi nello spogliatoio dei magazzinieri, come aveva denunciato la moglie, ma potrà rivivere l'atmosfera e il clima spogliatoio al fianco dei giovani. Chissà che non possa dargli anche qualche prezioso consiglio su come non sperperare il talento e la propria carriera lui che è un esempio di talento sprecato tra genio e sregolatezza.
La Samp, in testa al campionato a punteggio pieno dopo due giornate, aveva anche pensato di convocarlo per le partite di campionato per farlo rimanere a contatto con i suoi compagni, senza comunque poterlo schierare non essendo stato inserito nella lista dei 25 per la Serie A. Ma visto l'ottimo avvio in campionato della squadra di mister Giampaolo meglio non alterare gli equilibri del gruppo con una presenza ingombrante e pesante come quella di Fantantonio.
FONTE: TGCom24.it
Calciomercato Sampdoria, Ferrero: «Cassano fuori rosa, rifiuta ogni destinazione»
© LaPresse/Valerio Andreani
MERCOLEDÌ 31 AGOSTO 2016 15:16
[...]
CASSANO FUORI ROSA - "Cassano non fa più parte della Sampdoria, ma rifiuta tutte le soluzioni. Non capisco perché. E’ fuori rosa. Si è comportato molto male con me e questo deve servirgli da lezione, nel calcio la riconoscenza è un’optional, si guarda solo ai soldi e si fanno guerre stupide. E' un bravo ragazzo, ma è consigliato male. E’ un bravo giocatore, nulla si può dire sul suo talento naturale, ma perché non va a giocare? Non mi parla quindi non posso fargliele queste domande, dovrei convocarlo. E’ come se facesse una ripicca nei confronti della Samp, ma chi ama la squadra non fa queste cose. Perchè stare lì e usare la sua carriera solo per continuare a far parlare di lui? Non capisco a cosa serve anche perché così facendo si fa del male da solo. Ha ancora un paio di anni per potersi esprimere. A giugno mi ha dato la mano e mi ha detto che sarebbe andato via dopo il cambio tecnico: Montella è andato via mentre Cassano è ancora lì. Gli ho anche detto che gli avrei pagato lo stipendio pur di farlo giocare, ma credo voglia finire in questo modo ed è brutto ricordare Cassano così. Deve andare ad Entella o allo Spezia e portare la squadra in A, solo dopo potrà attaccare le scarpine al chiodo con un ultimo trofeo. L’unico errore che ho fatto è averlo portato alla Sampdoria, ad oggi posso dire solo questo. Il mercato del Napoli? Non si può dire nulla a De Laurentiis che ha investito tutti i soldi incassati dalla cessione di Higuain".
FONTE: CorriereDelloSport.it
SPORT
"Non è vero che si cambia con i magazzinieri"
Ferrero a Gradinata Sud: "Cassano vada a giocare dove lo vogliono"
martedì 23 agosto 2016
GENOVA - Ferrero non le manda a dire ad Antonio Cassano. Il presidente della Sampdoria è intervenuto telefonicamente durante la prima puntata di Gradinata Sud, e interpellato sul talento barese non ha avuto peli sulla lingua: "Voglio bene a Cassano, ma dovrebbe andare a giocare o a insegnare calcio dove lo vogliono. Avevamo un impegno: averlo in Sampdoria per un anno. Così è stato. Quando giocava si lamentava, quando non giocava si lamentava".
Il presidente blucerchiato ha anche parlato del tweet della moglie di Cassano, Carolina: "Non è assolutamente vero che si cambia con i magazzinieri".
[...]
FONTE: PrimoCanale.it
Ferrero: “Ho proposto a Cassano di fare il dirigente, ha detto no.
7 luglio 2016
E’ destinato a proseguire il tormentone Cassano. Il giocatore – nella giornata di ieri – si è presentato regolarmente al raduno indetto da Giampaolo (a Bogliasco), mostrando un’ottima condizione atletica. Condizione che non ha smosso la volontà del presidente Ferrero, intenzionato a chiuder le porte del Mugnaini al fantasista barese.
E’ di oggi, infatti, la notizia del ruolo da dirigente che – il produttore romano – avrebbe avanzato al 99 doriano. “Gli ho proposto di fare il dirigente con me, ma ha rifiutato. Cassano è un talento, ma ho preso un allenatore che predilige i ragazzi, e meno male. Ci sono giocatori di 30 anni che sono giovani e giocatori di 20 anni che sono vecchi”.
Ferrero liquida Cassano: “Una storia finita.
5 luglio 2016 - ultimo aggiornamento: 09:40
E’ un Ferrero vulcanico quello che si presenta ai microfoni di Rai Sport. Il presidente blucerchiato liquida – senza troppi giri di parole – Antonio Cassano ed è pronto a far spiccare volo a Roberto Soriano. Come ogni sessione di mercato, rimbalza poi il tam tam mediatico attorno a Mario Balotelli, che Ferrero si dice pronto ad accogliere.
Parole d’addio, quelle in riferimento al fantasista barese, che con la Sampdoria ha ancora un anno di contratto. “Cassano? E’ un grande talento ma credo che non farà più parte del nostro progetto. Io gli ho dato una possibilità ed è andata come è andata. Ora la possibilità è finita”.
[...]
FONTE: TeleNord.it
Sport
Capello: con Cassano siamo arrivati alle mani
L'allenatore ha rivelato al quotidiano As i difficili rapporti con il calciatore barese, soprattutto ai tempi della Roma
Capello e Cassano ai tempi della Roma
5 febbraio 2016
"Sì, con Cassano siamo arrivati alle mani. Ma non quando eravamo a Madrid, ai tempi della Roma". A rivelare l'aneddoto è Fabio Capello in un'intervista con il quotidiano spagnolo 'As' in cui parla anche del suo difficile rapporto con il talento barese. "Con Cassano ci siamo scontrati molto" ammette Capello, che ai tempi del Real Madrid mise fuori rosa FantAntonio dopo che una televisione spagnola pizzicò il barese intento in una sua imitazione.
Lo scontro probabilmente più duro fu però a Roma e, come confermato da Capello, sfociò quasi in una vera e propria rissa: "Siamo quasi arrivati alle mani? Ci siamo arrivati ma a Roma, dove avevo un gruppo di uomini eccezionali con cui vincemmo un campionato. Io rispetto i giocatori e pretendo da loro rispetto. Questo è essere seri, non duri. Ora Cassano capisce il rispetto che deve avere nei confronti della gente", sottolinea il tecnico di Pieris.
FONTE: Globalist.it
Cassano non ferma la rincorsa Juve
Nona sinfonia con il brivido per la Juventus. I campioni d’Italia battono la Sampdoria, chiudono l’andata alle spalle del Napoli di nuovo capolista e agganciano l’Inter
Davide Pisoni - Lun, 11/01/2016 - 08:12
In nove giornate dal dodicesimo posto al secondo, dal meno undici al meno due che vuol dire zona Champions e soprattutto definitivamente di nuovo in lotta per lo scudetto. Tutto questo nonostante una «Cassanata», nel senso di gran gol di Cassano e un finale stile Carpi, con il fiato sospeso e Chiellini a salvare.
Signora che conferma le sue amnesie, le fragilità nel gestire il vantaggio, ma sarà più facile correggere questi difetti con questo passo. La vittoria di Marassi, in una giornata in cui solo il Carpi ha vinto in casa, è pesante perché Allegri la centra senza la spina dorsale della squadra: Barzagli-Marchisio-Mandzukic. Morata confermato vice croato, mentre dietro c’è l’esordio di Rugani dal primo minuto e in mezzo il ritorno di Hernanes che non giocava da novembre. Sarà anche per questo che Allegri non rispetta la «regola» degli esterni: uno offensivo, l’altro difensivo. Dentro insieme Lichtsteiner ed Evra per dare più copertura. Per un tempo missione compiuta con la Sampdoria, che Montella conferma per dieci-undicesimi dopo la vittoria nel derby (Cassani per De Silvestri), mai al tiro. La Juve non è perfetta nella fase di contenimento, ma è una squadra che ha ritrovato certezze tattiche e consapevolezza della propria forza. La conferma arriva sul campo dove lo scorso maggio ha festeggiato l’ultimo scudetto. Soprattutto nel primo tempo. Lo si capisce dall’atteggiamento: aggredisce la gara, poi quando sembra tirare il fiato affonda il colpo. Invenzione di Pogba in area: controllo aereo e girata di sinistro. La Signora giochicchia, si concede qualche pausa di troppo, quelle che tanto fanno arrabbiare Allegri. Hernanes, uomo in calzamaglia, non è sempre sul pezzo soprattutto nell’interpretazione del ruolo in difesa ma non perde mai la bussola. Cassano come al solito è animato dalla voglia di far male ai «soldatini» bianconeri, che gli concedono poco ma quel poco il barese lo trasforma sempre in qualcosa di interessante.
Il primo tempo scorre via senza altri sussulti, tranne l’uscita di Soriano, ko dopo un colpo alla testa. Dybala dopo 45 minuti a intermittenza cambia passo al rientroin campo:in unminutofa tuttoluifino all’assist peril raddoppio di Khedira, secondo gol in campionato per il tedesco in continuo progresso dopo i tanti guai fisici. Due gol di vantaggio e la Samp fatica a riorganizzarsi con il solo Fernando a cavalcare l’onda dell’entusiasmo generata del derby appena vinto. Appagato soprattutto Eder che dopo un’ora di anonimato appoggia fuori di testa una caramella di Cassano. E allora Fantantonio decide di fare da solo riaprendo la gara dopo che Morata si era appena divorato il tris. Un gol di classe che mancava al barese da oltre un anno, ottobre 2014, dalla gara contro il Sassuolo con la maglia del Parma. La Sampdoria ha subito la possibilità del pareggio con Fernando, Montella sogna la rimonta stile 4-2 con la Fiorentina e mette Muriel, ma la Juve trema senza cadere chiudendo con l’uomo in più (rosso a Moisander). La Signora, che suona la nona sinfonia anche senza il talismano Marchisio, è definitivamente tornata, se mai se ne era andata.
FONTE: IlGiornale.it
CASSANO È BLUCERCHIATO: «SONO FELICE, SEMPRE FORZA SAMP!»
domenica 09 agosto 2015 12:02
Ancora qui per dire di sì. Ai sentimenti e alla Sampdoria. Milleseicentosettantanove giorni dopo l’addio ufficiale, un’altra ufficialità: Antonio Cassano è nuovamente un calciatore blucerchiato. Per la soddisfazione del presidente Massimo Ferrero e di tutta la società, questa mattina a Genova – alla presenza del direttore sportivo e dell’avvocato Giuseppe Bozzo -, l’attaccante barese ha firmato il contratto che lo legherà alla Sampdoria fino al 30 giugno 2017.
Parole. «Sono felice, sempre forza Samp!», sono state le prime parole di Fantantonio, che nel tardo pomeriggio di oggi sarà al centro sportivo “Gloriano Mugnaini” di Bogliasco per la prima seduta di allenamento agli ordini di Walter Zenga.
FONTE: Sampdoria.it
PARMA FC E ANTONIO CASSANO: RESCISSIONE CONSENSUALE...
SOCIETÀ
Collecchio 26 gennaio 2015 – Parma Fc comunica di aver raggiunto in data odierna l’accordo per la risoluzione consensuale anticipata del contratto per le prestazioni sportive del calciatore Antonio Cassano.
FONTE: FCParma.com
NEWS
Rai Sport - Barone: "La sconfitta di oggi segna la resa del Parma"
25.01.2015 18:18 di Mario Domina per parmalive.com
Simone Barone, ex centrocampista gialloblù, ha dichiarato durante la trasmissione sportiva Rai Sport: "La sconfitta di oggi è grave, gravissima, soprattutto perchè si pensava che il Parma potesse vincere. La sconfitta cambierà anche gli ultimi giorni di mercato. Se non è una resa, poco ci manca". Su Cassano: "Ha chiesto gli stipendi arretrato, ma è vero che quando è entrato in campo ha cercato di dare la scossa. Inoltre ci ha messo la faccia nel post-partita caldo con i tifosi".
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
4 Mag. 2014
Parma-Samp 2-0 nel segno di Cassano: un gol e tanti assist nel suo derby del cuore
di Vanni Zagnoli
Un girone fa, Antonio Cassano voleva tornare a tutti i costi a Genova, Mihajlovic però era perplesso, mentre il presidente Garrone l’avrebbe rivoluto a patto di spendere poco. Nell’1-1 d’andata restò fuori perchè si fece ammonire con il Cagliari e dunque squalificare, con l’inizio del mercato confessò la sua nostalgia blucerchiata ma rimase a Parma sereno, pagando però con un paio di panchine: oggi ha sbloccato la partita a favore dei crociati, mantenendoli a un punto dal Torino, in attesa del confronto diretto all’Olimpico granata. Aspettando il posticipo Lazio-Verona, la squadra di Donadoni resiste al settimo posto nonostante sia appena alla 2^ vittoria in 9 gare, dopo quei 17 risultati utili.
[...]
FONTE: Sport.IlMessaggero.it
Sport
Parma, è derby fantasia: Cassano contro Diamanti, un duello da favola
Il fantasista barese contro il jolly del Bologna, a confronto i giocatori che, assieme a Pjanic, hanno realizzato il maggior numero di passaggi decisivi del nostro campionato. Estro e sregolatezza, che sfida
Guglielmo Trupo
28 novembre 2013 17:35
Due “matti” da legare, uno destro, l’altro mancino. Due ragazzi che con il pallone tra i piedi ti fanno stropicciare gli occhi. Due artisti che, forse, non hanno espresso tutta la potenzialità e il loro talento, spesso li abbiamo sentiti parlare e dire: “Tornassi indietro, mi comporterei meglio, certe cose non le farei”, segno che un piccolo pentimento, anche loro, ce l’hanno e qualcosa da rimproverarsi, a livello caratteriale, pure. Ma senza questa peculiarità, i due non sarebbero Antonio Cassano e Alessandro Diamanti.
FANTASIA E SACRIFICIO - Sabato incendieranno il derby, con la loro eleganza mista a “follia” sana, quella che spesso ti serve per decidere una partita, magari con un tocco che nemmeno ti sai spiegare. Con un calcio di punizioni magari, una saetta dalla distanza, un gancio mancino che ti mette ko. Tipico di Diamanti, uno che ci mette pure la corsa. In un Bologna che gli ha costruito al fianco un progetto tattico interessante, in una piazza che lo ha eletto capitano anche fuori dal campo, che lo ama perdutamente. Durante la sessione di calciomercato, Alino è stato vicinissimo a lasciare il rossoblù, causa di una corte serrata di Juventus e Milan che lo volevano strappare alla proprietà che ha investito in maniera decisa su di lui. Ma i tifosi del Bologna hanno ringraziato il loro presidente e per aver trattenuto il loro diamante prezioso, che, diciamola tutta, avrebbe voluto vivere una stagione diversa da quella che sta vivendo fino ad ora, causa gli 11 punti in classifica e una situazione societaria da definire e capire bene. Ma Diamanti pensa solo al campo, a vedere come scardinare le difese e a lanciare bombe da lontano. Uno che da il meglio di sé da metà campo in giù, tipico di quei calciatori che odiano i vincoli tattici. Ma lui li accetta, cavolo se li accetta, è pronto a dare una mano in difesa, ci mette la gamba e contrasta, dribbla e scassina le difese avversarie, da vicino e da lontano, con qualche punizione o un lancio per il compagno, una sgroppata oppure una bordata da fuori.
ANTONIO ASSIST-MAN - Più solista di Cassano, nasce come un’ala sinistra che da il meglio a destra quando si accentra e tira, che può benissimo stare in mezzo al campo oppure dietro le o la punta. Come contro l’Inter, pronto a innescare Bianchi o a favorire i tagli dei centrocampisti. La fantasia operaia insomma, quella che ti fa innamorare quando la osservi e che ti fa apprezzare il sacrificio. Un po’ meno incline a questo tipo di lavoro è Cassano. FantAntonio è così, prendere o lasciare, decisivo nei 30 metri, con tanti assist e pochi dribbling. Quando ha di fronte l’avversario lo salta sì, ma non è tipo da progressione, più da fioretto che da sciabola, sa fare male al momento giusto, chiedere al Napoli. Un tipo che sa mandare in gol da qualsiasi posizione, che può risolvere con la giocata che ti aiuta. Ora fa pure gol, quindi. Ne ha sempre fatti Cassano, ma a fine stagione si è sempre trovato a contare gli assist, innumerevoli, i gol, è bene che li segnino altri, infondo lui esulta di più quando assiste. Come Diamanti, due matti
FONTE: ParmaToday.it
Milan – Daniele Bonera ironico su Cassano: “L’Inter era sopra il cielo. Ora a Parma troverà dei satelliti”
Di Alessandro De Padova 14:26 11.07.13
Nel giorno della sua presentazione, il neo acquisto del Parma Antonio Cassano non ha risparmiato l’attuale tecnico dell’ Inter, Walter Mazzarri, considerato dal centravanti barese “falso” e “bugiardo”. Il gioiello di Bari vecchia, però, non è nuovo sicuramente a queste entrate in gamba tesa. Basti pensare alle polemiche sorte dopo l’addio al Milan o, ancor prima, quelle contro la Sampdoria. Il suo ex compagno di squadra al Milan, Daniele Borena, nel corso di una conferenza stampa, ha lanciato una frecciata a Cassano: “L’ Inter per lui era sopra il cielo. Magari, adesso, a Parma troverà dei satelliti”, ha detto il difensore rossonero
di Alessandro De Padova
FONTE: CalcioWeb.eu
Pubblicato il 03 mar 2013
Lite Cassano Stramaccioni
FONTE: Walrus TV Channel
03/mar/2013 11.07.00
Cassano-Stramaccioni, i retroscena della lite: di mezzo pure un certo Mourinho, mentre parte la caccia alla 'spia'...
Il barese avrebbe paragonato il giovane tecnico al portoghese, provocando un'escalation di provocazioni. Strama infuriato anche con chi ha fatto trapelare la notizia...
Tra Antonio Cassano ed Andrea Stramaccioni è andata esattamente così. Venerdì, partitella di fine allenamento: il barese si ribella ad una decisione del tecnico, che ad un certo punto manda tutti sotto la doccia. Il sarcasmo dell'attaccante, del tipo 'Ecco, Mourinho ha fischiato la fine', ha lo stesso effetto di una bomba.
Nasce un battibecco che prosegue fin dentro gli spogliatoi, dove i due contendenti arrivano quasi alle mani, prima del pronto intervento degli altri giocatori. E' il racconto dell'accaduto che ha scosso l'ambiente Inter, riportato dalla 'Gazzetta dello Sport'.
Il resto è storia nota: Strama ha deciso di non convocare Cassano per la trasferta di Catania, pur aprendo le porte ad una sua chiamata per il successivo impegno, a Londra contro il Tottenham. La società, Moratti in testa, approva la scelta del tecnico.
Non è la prima volta - in casa nerazzurra, ed in generale nella sua carriera - che 'FantAntonio' si rende protagonista di liti con gli allenatori (e qualche volta con i compagni, con gli arbitri...). Pare inoltre che il barese sia apparso ultimamente di cattivo umore anche perchè poco soddisfatto del livello tecnico di molti dei suoi attuali compagni di squadra: "Qui non si fanno tre passaggi di fila", si è lamentato qualche volta in allenamento.
Ma Stramaccioni, ennesima cassanata a parte, è arrabbiato anche per un altro aspetto, e cioè per il fatto che sia uscita fuori dallo spogliatoio - luogo sacro, a suo dire - una storiaccia così. E' già partita la caccia al misterioso delatore: "Chi ha raccontato tutto ciò non vuole il bene dell’Inter", è stato il j'accuse del giovane allenatore nella conferenza pre-Catania.
FONTE: CalcioWeb.eu
15 novembre 2012
Cassano a Conte: quaquaraquà. L'allenatore: non sei da Juve
FantAntonio replica al tecnico bianconero: "E' un quaquaraquà, non può farmi la morale...". Conte: "Non ha i requisiti che richiedo ai miei calciatori". Chiellini: "Sulla sua moralità nessun dubbio"
L'attacco di FantAntonio - "Quaquaraqua non sono io ma lui che è stato squalificato per omessa denuncia. Ho fatto tante cassanate nella mia carriera e per questo sono stato squalificato, ma se lui viene a parlare di moralità a me è finito il mondo". Così in una intervista a Sport Mediset, Antonio Cassano replica al tecnico della Juve Antonio Conte. "Con l'espressione 'soldatini' volevo semplicemente dire che sono troppo professionali e professionisti, io non lo sono mai stato. Non era mia intenzione offenderli, se se la sono presa", ha aggiunto Cassano.
La difesa di Chiellini - "La moralità del mister è da 110 e lode...". E' la risposta che una delle bandiere della Juventus Giorgio Chiellini ad Antonio Cassano nel botta e risposta indiretto con Antonio Conte. "La moralità di Conte - ha detto Chiellini - non si può mettere in dubbio".
La rettifica di Conte - "Mi sembra che il signor Cassano nella propria carriera abbia piu' volte dimostrato sul campo e fuori dal campo di non avere i requisisti richiesti dal sottoscritto". Così Antonio Conte, replica attraverso una dichiarazione messa online sul sito della società bianconera all'attaccante dell'Inter.
"Leggo con stupore le dichiarazioni rilasciate oggi dal signor Cassano, a seguito delle quali mi trovo costretto a fare alcune precisazioni - la controreplica di Conte affidata al sito della Juventus - In primo luogo, non ho mai proferito il termine moralità, della quale, tra l'altro, sono molto dotato, nonostante la squalifica per omessa denuncia sulla quale ho già espresso le mie opinioni in passato. Alla domanda su come vengano effettuate le scelte dei giocatori della Juventus - spiega Conte - ho fatto riferimento all'uomo, inteso come interprete del ruolo di calciatore in maniera professionalmente ineccepibile. Vale a dire: l'impegno, il rispetto delle regole, il rispetto dei ruoli, l'attaccamento al bene comune della squadra. Mi sembra che il signor Cassano - la 'punzecchiatura' di Conte - nella propria carriera abbia più volte dimostrato sul campo e fuori dal campo, vedi imitazioni di Capello al Real Madrid, o le corna mostrate all'arbitro Rosetti ed altri episodi, di non avere i requisisti richiesti dal sottoscritto. Inoltre altri aneddoti in tal senso ce li ha raccontati lui stesso nella sua biografia - conclude l'allenatore bianconero - Ritengo pertanto di non dover aggiungere altro, fermo restando che quando uso determinati termini, ne valuto appieno il significato letterale".
FONTE: Sport.Sky.it
Cassano:"Conte è un quaquaraquà!"
Pubblicato il 15 nov 2012
Cassano contro Conte e un Quaquaraqua!
L'attaccante nerazzurro contro l'allenatore bianconero: "E' stato squalificato per omessa denuncia, se mi fa la morale è finito il mondo. Con la frase sui soldatini volevo solo dire che sono troppo professionali, io non lo sono mai stato". Ironia su Prandelli: "Non l'ho più sentito, forse perché ho cambiato numero". Il tecnico replica sul sito della Juve: "Mai parlato di moralità, non ha i requisiti per giocare nella Juventus"
Le affermazioni di Cassano ("Alla Juventus vogliono soldatini"), oltre ad infastidire i vertici della società bianconera, il tecnico e i giocatori, hanno dato il via ad un polemico botta e risposta a cui hanno replicato Marotta, Conte e poco fa anche Chiellini ("La moralità di Conte è da 10 e lode. Cassano ha perso il treno per venire alla Juventus"). Fantantonio scrolla le spalle e va avanti per la sua strada. "Ho fatto tante cassanate nella mia carriera e per questo sono stato squalificato", spiega il 99 nerazzurro proseguendo: "Se lui (Conte) viene a parlare di moralità a me è finito il mondo. Lui che, lo ripeto, è stato squalificato per omessa denuncia".
Poi Cassano entra nello specifico e spiega: con la parola soldatini "volevo semplicemente dire che sono troppo professionali e professionisti. Io non lo sono mai stato. Non era mia intenzione offenderli, se se la sono presa... amen". L'attaccante non dimentica nulla, così a Bonucci dice: "Conosco bene Leo, è un bravo ragazzo. E' attaccatissimo alla nazionale. Ha detto la verità, io ho sempre fatto fatica a correre. Non mi sono offeso. Accetto la battuta perché rimane in ambito calcistico". Ancora una battuta sulla Juventus: "Stringere la mano ai bianconeri? Certo, io stringo la mano a tutti".
FONTE: Canale Alessandro Fiorani
SPORT & MILIARDI
Conte: ‘Cassano? Un chiacchierone’. Il barese: ‘Proprio lui parla di moralità?’
L'attaccante barese cerca di stemperare le polemiche sul termine "soldatini" usato per descrivere i giocatori della Juventus: "Volevo solo dire che sono troppo professionali. Io non lo sono mai stato. Non era mia intenzione offenderli, se se la sono presa... amen"
di RQuotidiano | 15 novembre 2012
“Conte mi ha dato del quaquaraquà? Non sono io, ma lui che è stato squalificato per omessa denuncia. Ho fatto tante ‘cassanate’ nella mia carriera e per questo sono stato squalificato. Se lui viene a parlare di moralità a me è finito il mondo”. E’ la dura replica dell’attaccante dell’Inter Antonio Cassano all’allenatore della Juventus Antonio Conte, che in una videochat con i tifosi ha commentato, senza mai nominarlo, le parole dell’attaccante barese di un mese fa: “Ci sono soldatini alla Juve? No, qui ci sono professionisti seri e impeccabili. Quando andiamo a prendere un calciatore, le cose che andiamo a vedere sono i suoi requisiti umani perché nei momenti di difficoltà il giocatore viene sempre in secondo piano ed emerge l’uomo. Se dietro l’uomo c’è solo un chiacchierone – aggiunge il tecnico della Juventus – allora preferiamo lasciare questo giocatore agli altri”.
Alla replica di Cassano segue la controreplica dell’allenatore della Juventus: “Leggo con stupore le dichiarazioni rilasciate oggi dal signor Cassano, a seguito delle quali mi trovo costretto a fare alcune precisazioni – scrive il tecnico in una nota sul sito del club-. In primo luogo, non ho mai proferito il termine moralità, della quale, tra l’altro, sono molto dotato, nonostante la squalifica per omessa denuncia sulla quale ho già espresso le mie opinioni in passato. Alla domanda su come vengano effettuate le scelte dei giocatori della Juventus – spiega Conte – ho fatto riferimento all’uomo, inteso come interprete del ruolo di calciatore in maniera professionalmente ineccepibile. Vale a dire: l’impegno, il rispetto delle regole, il rispetto dei ruoli, l’attaccamento al bene comune della squadra”.
Conte fa poi riferimento alle ‘cassanate’ del giocatore nerazzurro. “Mi sembra che il signor Cassano nella propria carriera abbia più volte dimostrato sul campo e fuori dal campo, vedi imitazioni di Capello al Real Madrid, o le corna mostrate all’arbitro Rosetti ed altri episodi, di non avere i requisisti richiesti dal sottoscritto -aggiunge Conte-. Inoltre altri aneddoti in tal senso ce li ha raccontati lui stesso nella sua biografia, ad esempio a pagina 109. Ritengo pertanto di non dover aggiungere altro, fermo restando che quando uso determinati termini, ne valuto appieno il significato letterale”.
La frase incriminata da cui è partita la polemica, Cassano l’ha detta come ospite di Fabio Fazio a ‘Che tempo che fa’ su Raitre: “La Juventus l’ho rifiutata tre volte. Lì vogliono solo soldatini, che vanno sempre dritti. Io sono uno che spesso esco dai binari”. Il centravanti nerazzuro intervistato oggi da Sport Mediaset cerca anche di stemperare le polemiche sul termine “soldatini” usato per i giocatori della Juve: “Volevo semplicemente dire che sono troppo professionali e professionisti. Io non lo sono mai stato. Non era mia intenzione offenderli, se se la sono presa… amen”. Sul difensore della Juventus Bonucci, che aveva risposto affermando di essere “solo dei professionisti” aggiunge: “Conosco bene Leo, è un bravo ragazzo. E’ attaccatissimo alla nazionale. Ha detto la verità, io ho sempre fatto fatica a correre. Non mi sono offeso. Accetto la battuta perché rimane in ambito calcistico”.
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FONTE: IlFattoQuotidiano.it
Bonucci replica a Cassano:“Soldatini? No, professionisti”
Stoccata dello juventino dopo le parole polemiche del barese
Pubblicato il 16/10/2012
Ultima modifica il 16/10/2012 alle ore 16:43
«Più che soldatini... professionisti!». Poche parole, un solo destinatario: Leonardo Bonucci risponde così, sul proprio profilo ufficiale di twitter, ad Antonio Cassano, che ieri aveva espresso il proprio punto di vista sull’atteggiamento dei giocatori della Juventus. «L’ho rifiutata tre volte. Ho l’idea che lì vogliano solo soldatini che vadano diritti sul binario» le dichiarazione del giocatore dell’Inter ospite su Raitre alla trasmissione “Che tempo che fa” condotta da Fabio Fazio. Dichiarazioni che non sono piaciute al difensore bianconero che, impegnato a Milano con l’Italia per la gara di questa sera contro la Danimarca, ha trovato comunque il tempo di rispondere per le rime al collega nerazzurro.
FONTE: LaStampa.it
Inter, Cassano: “Venire qui era il mio sogno. Gol? Preferisco l’assist”
Di Redazione CalcioNews24 -1 ottobre 2012
© foto www.imagephotoagency.it
INTER MILAN CALCIOMERCATO ANTONIO CASSANO – Antonio Cassano interviene in una lunga intervista a ‘Undici’, programma in onda su Mediaset. Sul suo ottimo momento commenta: “Molto probabilmente come realizzazioni si, ma posso ancora fare meglio. Ma a me piace molto più fare l’assist che il gol. Sono ancora convinto che sia meglio un assist di un gol. Quale percentuale? Non lo voglio dire, so solo che mi sento bene, sto mettendo in atto buone prestazioni e per me l’importante è essere felice. -riporta Inter.it- Agli Europei venivo da quasi 6 mesi di inattività, adesso sono due mesi che sto lavorando alla Pinetina e mi sento bene. Io ho bisogno di sentirmi importante e alla Pinetina mi fanno sentire tale dal primo all’ultimo, dall’ultima persona che conta , si fa per dire, al Presidente. Sento la fiducia dell’ambiente. Per me i soldi sono importanti è vero, ma alcuni grazie al cielo li ho già messi da parte, quindi non sono certo l’unica cosa che conta.“
Sulla sua decisione di lasciare il Milan, anche dopo l’addio di Ibrahimovic che avrebbe concesso maggiori spazi, spiega: “Non mi fu fatto nessun discorso in questo senso e comunque ora sono contento perchè l’Inter era il mio sogno. Se ci sono momenti da ricordare in rossonero? Ho vinto uno scudetto, con i miei compagni ho avuto un rapporto stupendo e sento ancora Mauro Tassotti, ogni due o tre giorni. C’è anche qualcun altro che non sento, ma per mia volontà. Yepes è mio amico, una persona speciale per me. Con Nagatomo -prosegue parlando dei suoi rapporti professionali- c”è tantissimo feeling, è un grandissimo calciatore e poi ha sempre il sorriso sulle labbra, dalla mattina alla sera”.
“Il calcio è felicità, serenità, indipendentemente dai risultati che arrivano. Il calcio è la cosa più bella del mondo” chiude Cassano.
FONTE: CalcioNews24.com
Pubblicato il 26 ago 2012
Cassano sopra il cielo c'è l'inter
Cassano se la cava simpaicamente
FONTE: Canale Dedux
25 agosto 2012
Cassano: "Al Milan solo promesse. L'Inter è sopra al cielo"
Presentazione pirotecnica di FantAntonio che attacca l'ambiente Milan, dal contratto alle cessioni di Ibra e Thiago: "Tutto fumo e niente arrosto". Poi la dichiarazione d'amore per l'Inter: "Qui per vincere. Maicon? Spero resti".
Di più non poteva dire. Antonio Cassano è stato presentato dall'Inter ad Appiano Gentile e, come suo solito, ha detto tutto. Ha spiegato i motivi dell'addio al Milan, attaccando duramente Galliani e la dirigenza rossonera. Ha dichiarato l'amore per l'Inter e ha anche anticipato la probabile partenza di Maicon. Cassano a tutto campo, insomma.
"Grazie Inter". "Sto molto bene, la cosa importante per me era che sia il presidente, sia Marco (Branca, ndr) e Piero (Ausilio, ndr) e l'allenatore fossero d'accordo per il mio acquisto. In particolare, voglio ringraziare sia Marco che Piero. Sono stato chiaro con loro, per me è importante che mi hanno preso e che hanno fiducia dell'uomo Antonio". Sono le prime parole di Antonio Cassano, nel corso della presentazione ufficiale.
"Milan, tutto fumo e niente arrosto". "Non ho sbagliato io ma qualcuno al Milan che sta sopra i giocatori e sopra l'allenatore mi ha preso in giro, promettendo senza fare i fatti. Qualcuno ha fatto il furbo e a me non è piaciuto": Antonio Cassano non cita direttamente Adriano Galliani ma è chiarissimo il riferimento all'amministratore delegato rossonero per spiegare il suo addio al Milan.
"Prometteva, faceva tanto fumo e poco arrosto... Faceva il furbo e sono dovuto andare via". "Devo ringraziare il Milan perché mi è stato vicino quando ho avuto il problema al cuore. Devo ringraziare Silvio e Barbara Berlusconi, devo ringraziare la gente del Milan. Davanti voglio avere uomini che mi parlino chiaro. Qui è stato così... Da un'altra parte, qualcuno non faceva altrettanto...", aggiunge. "Si era parlato di un prolungamento del contratto (al Milan, ndr)? Se n'era parlato già dopo lo scudetto" del 2010-2011. "Sto aspettando ancora... Questa persona è abituata a parlare con chi gli lecca i piedi... E io me ne sono andato...". "Il Milan poi ha ceduto due miei amici, due giocatori come Thiago Silva e Ibrahimovic che sono insostituibili. Durante gli Europei ho detto all'allenatore Allegri e a Galliani che volevo andare via", prosegue prima di evidenziare i rapporti complicati con il tecnico rossonero: "Per Allegri ero la quinta, la sesta, la settima punta. Non mi prometteva niente? Ok, ma non mi faceva nemmeno sentire importante. Contavo come le coppe quando a briscola comanda bastoni...".
"Possiamo vincere. Io meglio di Pazzini". "L'Inter può giocarsela alla grande con tutti, non siamo secondi a nessuno. Abbiamo grandi giocatori, entusiasmo, voglia: sta a noi, voglio vincere con questa maglia. Per un tifoso interista come me, sarebbe il massimo", dice tra un siparietto e l'altro ("Sono venuto per togliermi lo sfizio di conoscere Nagatomo") con la 'forzata' complicita' involontaria dei dirigenti Piero Ausilio e Marco Branca, presenti accanto al giocatore. "Qui mi hanno voluto tutti: il presidente, l'allenatore, i dirigenti e anche i compagni. Mi sono allenato in questo periodo, sarò al 50-60% della forma. Si gioca ogni 3 giorni, si possono mettere minuti nelle gambe". A chi gli ha fatto notare che lui aveva detto "Dopo il Milan c'è il cielo", Cassano ha risposto che "Dopo il cielo c'è l'Inter. Chi vuoi che ci guadagni nello scambio con il Milan? Ci guadagna l'Inter, certo che è così".
FONTE: Sport.Sky.it.it
NEWS
Assist di Cassano, si avvicina il bonus: i dettagli!
26.08.2012 23:02 di Guglielmo Cannavale per fcinternews.it
Fonte: Gianlucadimarzio.com
Cassano è partito col piede giusto: un grande assist per Milito. Così il barese può avvicinarsi al super-bonus, come spiega Gianluca Di Marzio: "Ora occhio ai bonus nel contratto di Cassano. Se farà 20 tra assist, gol e rigori procurati, riceverà il super-bonus: 200 mila euro. Ora ne mancano già 19, dopo la prima partita. In totale, tra super-bonus e bonus legati agli obiettivi della squadra, può arrivare a 800 mila euro di bonus in premi personali".
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
MERCATO: ANTONIO CASSANO È DELL'INTER
Acquistato a titolo definitivo, ha firmato un contratto fino a giugno 2014; il benvenuto dell'Inter
22/08/2012 - 12:17
MILANO - F.C. Internazionale dà il benvenuto ad Antonio Cassano. Presso la Lega Serie A sono stati depositati i documenti con i quali la Società nerazzurra ha acquistato dall'A.C. Milan a titolo definitivo l'attaccante barese, che ha siglato un contratto biennale, con scadenza giugno 2014.
FONTE: Inter.it
21/ago/2012 12.50.00
Cassano-Pazzini e Milan-Inter, tutto fatto: visite mediche, poi l'annuncio ufficiale
Si attende l'annuncio da parte delle due società, sullo scambio dell'estate. Giornata di visite mediche per entrambi, c'è accordo totale.
L'accordo è stato trovato, ora l'operazoine va definita negli ultimi dettagli prima dell'annuncio ufficiale. Questione di ore. Tutto è pronto per sancire lo scambio tra Milan e Inter: Antonio Cassano in nerazzurro, Giampaolo Pazzini in rossonero.
E' stato proprio il centravanti a fare il primo passo verso il trasferimento, sostenendo le visite mediche per il suo nuovo club. In mattinata i primi test a Busto Arstizio, nel pomeriggio tappa a Milanello per ultimare la procedura e prendere contatto con l'ambiente.
Sul versante opposto Antonio Cassano ha sistemato le ultime pratiche relative al suo nuovo contratto con l'Inter. L'agente Beppe Bozzo ha incontrato lo stato generale dell'Inter - Branca, Ausilio e Ghelfi - per perfezionare l'intesa: biennale - con opzione per un altro anno - da circa tre milioni di euro.
“Siamo d’accordo su tutto - ha confermato Branca come riportato da 'Sky' -, non ci sono problemi ma stiamo ancora lavorando. Oggi ci saranno le visite mediche”.
"Dobbiamo ancora concludere, ma a chi è che non piace un giocatore come Cassano...": è con queste parole, riprese anche al sito ufficiale del club, che Moratti ha di fatto confermato l'arrivo in nerazzurro di Fantantonio.
Tra i due club è tutto sistemato dalla serata di lunedì. Decisivo l'incontro tra Moratti e Galliani per dare l'accelerata defintiiva ad una trattativa comunque ben avviata. L'Inter, oltre a Cassano, riceverà dal Milan anche un conguaglio di 7 milioni.
FONTE: Goal.com
Sport
Frase contro i "froci", Uefa condanna Cassano
Il calciatore del Milan e della nazionale è stato condannato dalla Commissione disciplinare e di controllo per "dichiarazioni discriminatorie" a pagare una multa di 15mila euro
Redazione
20 luglio 2012 17:29
"Ci sono froci in nazionale? Se penso quello che dico sai che cosa viene fuori...sono froci, problemi loro, mi auguro che non ci siano veramente in nazionale".
Per questa frase, pronunciata in una conferenza stampa durante gli Europei giocati in Polonia e Ucraina, il calciatore Antonio Cassano è stato condannato dalla Commissione disciplinare e di controllo Uefa ad una sanzione di 15mila euro.
Cassano è stato condannato per "dichiarazioni discriminatorie alla stampa", come previsto dall'articolo 11bis del Regolamento disciplinare.
Ora il calciatore avrà tre giorni di tempo dalla pubblicazione per iscritto della sentenza completa per presentare un'eventuale ricorso.
FONTE: Today.it
Dichiarazione shock di Cassano: "Froci in Nazionale? Spero di no"
Pubblicato il 14 giu 2012
E' arrivata la prima tripletta di Cassano agli Europei. Durante la conferenza stampa di oggi ha messo a segno ben tre (auto)gol che hanno fatto gongolare la stampa e - speriamo - rivoltare molti altri: omofobia, blasfemia e spregio della grammatica italiana.
Cominciamo dal Cassano neo-mistico. A proposito del suo grave problema cardiaco di qualche mese fa, ha spiegato ai giornalisti che se l'è vista "brutta, brutta, brutta". E fin qui, nulla di strano. Poi però la ciliegina sulla torta: "Non sono credente, ma sono stato graziato". Tipicamente italiano: come avere sul cruscotto della macchina l'immagine della Madonna accompagnata dal cornetto rosso che pende dallo specchietto retrovisore.
Sulla totale ignoranza della grammatica italiana sorvoliamo, un po' perché sappiamo già che Cassano non conosce il congiuntivo e i suoi amici, né la differenza tra il dialetto e l'italiano, un po' perché questo aspetto si apprezza meglio guardando il video della conferenza stampa già diffusissimo su internet e non solo.
Andiamo al Cassano omofobo. Un giornalista gli chiede se sia vero, come detto da Cecchi Paone, che anche in Nazionale ci siano dei gay. E lui (riportiamo testualmente): "Sò froci? Problemi loro! Ve la spiego così, sennò mi attaccano da tutte le parti. Sò froci - immaginate l'espressione a metà tra l'imbarazzato e il divertito - Se la vedessero loro! Mi auguro che non ce ne sono veramente in Nazionale, però se l'ha detto Cecchi Paone che ce stanno..."
Probabilmente Cassano non sa neanche cosa voglia dire omofobo. Però nella sua sottocultura, condivisa peraltro e purtroppo da molti italiani, quelli sono froci ed è meglio che stiano alla larga. "Sò problemi loro" non vuol dire "l'omosessualità non dovrebbe essere un problema per nessuno", ma "loro hanno un problema e io, che sono eterosessuale, no". Tra scommettitori incalliti e omofobi, la Nazionale quest'anno è partita proprio benone. Forse rappresenta meglio di altre istituzioni il vero spirito italico. Chissà che con queste premesse non si vincano anche gli Europei e si venga ricevuti al Quirinale con tutti gli onori del caso.
FONTE: Canale VOCEDITALIA
Cassano sprezzante sui gay. "Froci nel calcio ? Speriamo di no". Questi ci rappresentano all'estero
Pubblicato il 12 giu 2012
FONTE: Canale altrestorieVI
NEWS
Cassano torna al gol dopo 206 giorni
29.04.2012 16:20 di Pietro Mazzara
206 giorni. Tanti ne sono passati dall’ultimo gol di Antonio Cassano con la maglia del Milan. L’attaccante barese, prima del gol di oggi pomeriggio contro il Siena, aveva segnato contro la Lazio alla prima di campionato a San Siro e in casa contro il Palermo.
FONTE: MilanNews.it
Bentornato Cassano
E' l'unico sorriso Milan
Ovazioni, dribbling, occasioni: entrato al 39' di Milan-Fiorentina dopo cinque mesi e mezzo di assenza, ha giocato 11 minuti (recupero compreso). I rossoneri si consolano con il loro campione ritrovato
Milano, 08 aprile 2012
Cinque mesi e mezzo racchiusi in undici minuti. Il processo di restituzione al calcio di Antonio Cassano si è completato ieri pomeriggio dopo 38 minuti (e 4 secondi) del secondo tempo di Milan-Fiorentina. Ha fatto un certo effetto rivedere in campo un ragazzo che appena cinque mesi fa — era il 4 novembre — entrava in sala operatoria per essere operato al cuore. Eppure il tempo e le cure hanno dato la loro risposta. E lui ci ha messo tutto se stesso: coraggio, forza di volontà e spirito di sacrificio. Il risultato è racchiuso in quegli undici minuti. Inutili ai fini del risultato — il vero miracolo in fondo Cassano l’ha già fatto —, essenziali per restituirgli un futuro da calciatore.
FONTE: Gazzetta.it
4 aprile 2012
CASSANO: IL GRANDE RITORNO
Antonio Cassano può tornare a giocare. Superate le visite per il rientro all'attività agonistica sostenute presso l'Istituto di medicina dello sport di Milano. Nel pomeriggio allenamento con la Primavera.
PRIMA SQUADRA
MILANO - C'è l'ok definitivo: Antonio Cassano può tornare a giocare. Ieri mattina l'attaccante rossonero in compagnia del Responsabile Sanitario dell’A.C. Milan, Dottor Rodolfo Tavana, si è presentato all'Istituto di medicina dello sport di Milano per sottoporsi alla visita di idoneità agonistica.
Dopo il parere positivo arrivato lunedì 2 aprile dalla Commissione della Federazione Medico Sportiva Italiana, per Antonio Cassano è dunque arrivato anche l'atteso giudizio di idoneità dell’Istituto di Medicina dello Sport di Milano della FMSI.
Questo il comunicato diffuso dalla Società rossonera subito dopo il parere positivo per la ripresa della sua attività agonistica:
ANTONIO CASSANO Ė IDONEO E PUÒ TORNARE A GIOCARE
AC Milan comunica che oggi Antonio Cassano ha espletato anche gli aspetti legislativi inerenti all'idoneità medico sportiva per la ripresa della sua attività agonistica presso l'Istituto di Medicina dello sport della Federazione medico sportiva italiana di Milano. Cassano da subito può regolarmente tornare ad allenarsi con la squadra.
Antonio Cassano ieri pomeriggio è tornato ad allenarsi regolarmente. La fresca giornata primaverile lo ha visto in campo, in pantalone della tuta e felpa, per tutta la durata della seduta fino alla partitella finale. Un atteso, gradito e grande ritorno per i colori rossoneri.
FONTE: ACMilan.com
Dopo l'aggressione Cassano chiede scusa alla troupe di Telenord
Fantantonio ammette: "Colpa di un attimo di nervosismo". E si scusa con la giornalista e il cameraman dell'emittente
Lucio Di Marzo - Mer, 21/12/2011 - 13:47
Che Antonio Cassano non abbia un carattere facile non è certo notizia di oggi.
Il calciatore barese, noto per essere abbastanza "vivace", è stato vittima ieri di un equivoco che di certo non ha contribuito a modificare la sua fama in questo senso.
Il calciatore milanista si trovava a Quinto, nei pressi di un bar, insieme alla famiglia. Vicino a quel bar si trovavano accidentalmente anche una giornalista, Jessica Nicolini, e un operatore video, Edoardo Elemento. Entrambi dell'emittente ligure Telenord, i due stavano realizzando alcune interviste in vista delle prossime elezioni comunali del paese, nel tentativo di raccogliere le impressioni dei cittadini.
Nulla di strano. E soprattutto nulla a che vedere con una "paparazzata" al calciatore. Peccato che Antonio questo non lo sapesse. Convinto di essere l'oggetto delle riprese, Cassano non ha esitato ad aggredire i due giornalisti, increduli. Urla, spintoni, tra lo sbigottimento dei passanti, accorsi mentre il calciatore spintonava il cameraman, mentre la giornalista di Telenord tentava inutilmente di spiegare che erano lì per tutt'altro motivo, che c'era stato sicuramente un equivoco.
"Cassano ci deve delle scuse", aveva dichiarato ieri la giornalista, ricordando che stava solo "facendo un sondaggio". Cassano, continua, "ha aggredito il mio operatore dicendogli che gli avrebbe spaccato la faccia". Ironico il commento dell'Associazione giornalisti della Liguria, che commenta la vicenda con un "siamo contenti che Antonio Cassano si stia riprendendo bene dal serio problema di salute che lo ha colpito qualche tempo fa".
Ma oggi, il giorno dopo, la situazione sembra si sia già ricomposta. Fantantonio si è scusato pubblicamente con la troupe della televisione ligure.
FONTE: IlGiornale.it
11 mag 2012: Un commovente Cassano racconta gli attimi del suo malore |
13 giu 2013: "Me la sono vista brutta" ALT incontra Antonio Cassano
23 novembre 2011
UNA NUOVA VITA
Lunedì Milanello è come se si fosse fermata. Antonio Cassano. Una presenza importante, abbracci forti e sentiti. Alcune delle sue frasi: "Da oggi inizia una nuova vita" e "Che bello! E' stato come il primo giorno di scuola".
PRIMA SQUADRA
MILANELLO - Alle 13.45 di lunedì scorso, Antonio Cassano è entrato a Milanello. Quindici giorni dopo essere stato dimesso dal Policlinico di Milano, ecco il nostro Campione a casa sua.
Il primo giocatore ad abbracciarlo, lungamente e forte, è stato Rino Gattuso all'altezza del parcheggio del Centro sportivo rossonero. Molto significativi i primi momenti e i primi saluti anche con Mauro Tassotti, Marco Landucci e Vittorio Mentana. Quindi, abbraccio lunghissimo con Clarence Seedorf, all'interno della club-house di Milanello. In sala da pranzo stessa cosa con Kevin Prince Boateng. Di fronte a questi primi contatti, una delle addette alla pulizia di Milanello si è sinceramente commossa.
Al di fuori dalla club-house è toccato alle braccia di Christian Abbiati stringere Antonio. Davanti agli spogliatoi, ecco il sorriso e la grande accoglienza di Ibra per Cassano. Alle 14.30 Antonio, dopo aver salutato tutti in palestra, compresi Roma e Nocerino, è entrato nello spogliatoio.
Milan Channel ha mandato in onda in esclusiva i momenti salienti degli incontri, con relativi scambi di battute, fra Antonio e il dottor Tavana, e fra lo stesso Antonio e il nostro allenatore, Massimiliano Allegri. Da non perdere i cori rivolti a Cassano da Robinho e Taiwo, così come gli scambi di battute con Pato e con lo stesso Gattuso.
FONTE: ACMilan.com
Pubblicato il 21 nov 2011
Ritorno di Cassano a Milanello 21/11/11
Cassano ritorna per la prima volta a Milanello dopo l'operazione. 21/11/11. Milan Channel Video. No Copyright infringement intended.
FONTE: Canale PoisonOak07
04/11/2011
Antonio Cassano operato al cuore: la causa del malore un difetto cardiaco congenito
È stato operato questa mattina Antonio Cassano, il fantasista del Milan, colpito da "sofferenza cerebrale su base ischemica". L'intervento, perfettamente riuscito, è durato mezz'ora ed è stato eseguito in anestesia locale.
Ad operarlo, presso l’ospedale Maggiore dove il giovane atleta è ricoverato, Mario Carminati, primario di cardiologia dei difetti congeniti del Policlinico S. Donato e ritenuto uno dei più autorevoli esperti in Europa.
Qual è stata la causa del malore del giovane calciatore? L’Ictus è stato ricondotto a una patologia congenita piuttosto diffusa chiamata "forame ovale pervio cardiaco interatriale": un piccolo foro che mette in comunicazione l’atrio destro e quello sinistro del cuore resta aperto dopo la nascita. Questa anomalia cardiaca congenita sembra interessare il 25-30% della popolazione e può restare silente anche per tutta la vita di un individuo.
L’apertura tra i due setti fa sì che il Sangue passi da un Atrio all’altro portando con sé anche eventuali coaguli di sangue che salgono dalle gambe e possono bloccare il flusso sanguigno nelle piccole artiere.
Il professor Carminati e la sua equipe hanno provveduto a chiudere questo canale di comunicazione tra i due atri utilizzando una tecnica denominata "a ombrellino": un piccolo device viene introdotto per via percutanea e viene collocato nel setto interatriale; il dispositivo consiste in due dischi che si aprono (proprio come un piccolo ombrello) e occludono il foro da entrambi i lati.
In questo modo il flusso di comunicazione tra atrio destro e atrio sinistro viene interrotto. Cassano dovrà seguire una terapia anticoagulante e nel giro di pochi mesi potrebbe tornare in campo.
FONTE: PagineMediche.it
Cassano sarà operato al cuore
Confermata la diagnosi. Il giocatore si sottoporrà all'intervento nei prossimi giorni e potrà riprendere a giocare. Lettera di Maradona: «So come ti senti»
di Redazione · 02 novembre 2011
L'ischemia è confermata. Antonio Cassano sarà operato al cuore nei prossimi giorni e potrà tornare a giocare nei prossimi mesi. In un comunicato pubblicato sul suo sito ufficiale dopo la diffusione del bollettino medico, la società del Milan spiega che il calciatore «ha manifestato una sofferenza cerebrale su base ischemica». Gli esami cui si è sottoposto hanno «evidenziato la sofferenza di un'area cerebrale circoscritta che non ha determinato deficit neurologici persistenti».
Le condizioni cliniche del barese però sono buone. Cassano sarà sottoposto a un piccolo intervento al cuore nei prossimi giorni, i tempi di recupero per il ritorno all'attività agonistica «verosimilmente saranno di qualche mese». «La causa», si legge ancora nella nota, «è stata identificata nella presenza di un forame ovale pervio cardiaco interatriale, evidenziabile solo con sofisticati esami specialistici. La tempestività della terapia instaurata ha permesso un rapido recupero e miglioramento delle condizioni».
Intanto il fuoriclasse, ricoverato al Policlinico di Milano, riceve le visite e i messaggi di solidarietà da parte dei colleghi: questa mattina è stato il turno di Massimo Ambrosini, Zlatan Ibrahimovic, Adriano Galliani e Rudy Tavana, medico sociale della società rossonera. A sorpresa poi è arrivato un messaggio da parte di Diego Armando Maradona: «So quali sono i pensieri, le paure, i tormenti che si stanno rincorrendo nella tua mente», scrive El Pibe de Oroa a Cassano, conosciuto nel 2005 a Trigoria.
«Conosco quel senso di smarrimento e perchè no anche di solitudine che all'improvviso ti fa vedere tutto nero. Ma sono anche convinto che il tuo carattere positivo, il tuo fisico forte e l'aiuto e l'affetto di chi ti sta vicino ti aiuteranno a superare quest'avversità. Mi auguro di rivederti in tempi brevi ancora felice a rincorrere un pallone», conclude, «Lo auguro anche al calcio, perchè la fantasia che sanno offrire talenti come te non basta mai».
FONTE: VanityFair.it
Cassano sarà operato al cuore a breve
Tornerà in campo entro sei mesi
SPORT & MILIARDI
Sofferenza cerebrale su base ischemica: il responso ufficiale del Policlinico di Milano conferma le indiscrezioni sulle cause del malore che ha colpito il fantasista, affetto da un'anomalia cardiaca congenita. La carriera del talento di Bari Vecchia non è a rischio; da comprendere i motivi per cui Milan Lab non ha riscontrato la malformazione
di Dario Pelizzari | 2 novembre 2011
“Sofferenza cerebrale su base ischemica”. E’ questo il responso ufficiale dei medici del reparto di Neurologia del Policlinico di Milano che hanno seguito l’evolversi del malore che ha colpito Antonio Cassano sabato scorso. La notizia è stata pubblicata poco fa dal sito web ufficiale rossonero.
Nel comunicato, che porta la doppia firma dell’ufficio stampa del nosocomio e del club di via Turati, si conferma la necessità di intervenire chirurgicamente nei prossimi giorni per risolvere un problema cardiaco. “Gli esami strumentali e neuroradiologici – si legge nel documento – hanno richiesto 72 ore per il loro svolgimento e hanno evidenziato la sofferenza di un’area cerebrale circoscritta che non ha determinato deficit neurologici persistenti. La causa è stata identificata nella presenza di un forame ovale pervio cardiaco interatriale, evidenziabile solo con sofisticati esami specialistici. La tempestività della terapia instaurata ha permesso un rapido recupero e miglioramento delle condizioni cliniche che sono buone. Il calciatore verrà sottoposto nei prossimi giorni a un piccolo intervento di cardiologia interventistica (chiusura del forame ovale), i tempi di recupero per il ritorno all’attività agonistica saranno meglio definiti dopo l’intervento, ma verosimilmente saranno di qualche mese”. In tal senso, si parla di un ritorno in campo in un arco di tempo che va dai quattro ai sei mesi.
Dunque, tutto vero quello che si diceva fino a qualche ora fa. Cassano è stato colpito da un’ischemia cerebrale. Che fortunatamente non ha lasciato danni permanenti. Il talento di Bari Vecchia è vigile e non accusa sintomi di alcun tipo. La crisi, stando alle parole dei medici che l’hanno in cura, sarebbe ormai completamente superata. Come del resto avevano già avuto modo di verificare di persona i numerosi amici e compagni di squadra che hanno fatto visita al giocatore nelle ultime 48 ore.
A causare la sofferenza cerebrale, sarebbe stato un “forame ovale pervio” (Pfo), un’anomalia cardiaca congenita che, secondo le prime informazioni raccolte, interessa statisticamente circa il 25-30% della popolazione adulta. Un difetto quindi piuttosto diffuso anche tra gli atleti, ma riscontrabile solo con esami cardiologici approfonditi. Va detto che il Pfo non rappresenta di per sé una patologia. Soltanto in condizioni particolari (la bibliografia scientifica parla di “eventi rarissimi”) può favorire l’insorgenza di un ictus o di un’ischemia. E’ capitato a Cassano, insomma, ma poteva capitare a chiunque altro.
Il Pfo non sarebbe riscontrabile con i comuni esami diagnostici, quelli per intenderci che vengono consigliati alle persone che non praticano sport a livello agonistico e professionale. Ma è un’anomalia diffusa e può provocare problemi di una certa gravità. Da qui, la domanda, che non nasconde alcun tipo di malizia: poteva una struttura sanitaria di prim’ordine come il Milan Lab, il centro di ricerca scientifica ad alto contenuto tecnologico che segue da vicino e da tempo tutti i calciatori rossoneri, non conoscere il difetto del cuore di Cassano? E, più in generale, se il Pfo è davvero così diffuso come si legge un po’ ovunque sul web, è ipotizzabile che i calciatori di serie A non siano sottoposti ad un’analisi specifica per verificare la presenza o meno di questa anomalia?
di Dario Pelizzari | 2 novembre 2011
FONTE: IlFattoQuotidiano.it
31 OTT 2011 15:53
GIALLO CASSANO - IL GIOCATORE DEL MILAN HA AVUTO DUE MALORI, UNO DOPO LA PARTITA CON LA ROMA E UNO IERI, ED È STATO RICOVERATO AL REPARTO DI NEUROLOGIA - DAI SINTOMI, SI È TEMUTO ADDIRITTURA PER L’ICTUS: ANNEBBIAMENTO DELLA VISTA, DISORIENTAMENTO E DIFFICOLTÀ A PARLARE O A MUOVERSI - MA GALLIANI: “C'E' PRIVACY, NULLA A CHE FARE COL CALCIO'” - ALLEGRI: “STA MEGLIO, MA LA SQUADRA È SOTTO CHOC” - LA MADRE IN LACRIME LO VISITA E DICE SOLO: “SPERIAMO, SPERIAMO”…
1 - CALCIO: CASSANO; NOTTE IN OSPEDALE, OGGI NUOVI CONTROLLI...
(ANSA) - Antonio Cassano si trova ancora ricoverato al terzo piano del reparto neurologia del Policlinico di Milano. Al momento non filtra nulla sulle condizioni di salute dell'attaccante del Milan che oggi, seguito dal primario Nereo Brusolin, dovrebbe sostenere nuovi controlli per fare luce sul malore che lo ha colto sabato sera appena sbarcato a Malpensa di ritorno dalla trasferta di Roma. Fuori dal padiglione Monteggia è radunata una decina fra fotografi, operatori televisivi e giornalisti.
2 - DAI SINTOMI, SI È TEMUTO UN ICTUS...
Libero-News.it - L'ansia, se non l'angoscia per le condizioni di Fantantonio è palpabile. La causa ufficiale del malore che l'ha colto all'arrivo a Malpensa, dopo la vittoriosa trasferta di Roma, è "problemi neurologici". Ma c'è chi come il neurologo Roberto Sterzi, già primario dell'ospedale Niguarda di Milano, ha lanciato l'allarme: "I sintomi riferiti fanno pensare ad un lieve ictus. Episodi del genere, non infrequenti, possono avvenire per un danneggiamento di un'arteria".
Tutto ciò, ha spiegato Sterzi, "può succedere anche per qualche trauma provocato durante l'attività sportiva". Ma non è da escludere "un calo della pressione o un episodio di ipoglicemia". In attesa di ulteriori esami, sia dal Milan sia dall'ospedale è stata alzata una cortina di silenzio. Accanto a Cassano, oltre alla mamma Giovanna, c'è la moglie Carolina.
Il ricovero - I compagni di squadra a bordo dell'aereo che è volato da Roma a Milano hanno raccontato che Antonio, in viaggio, era sereno e sorridente. Una volta sbarcato, nel momento in cui si era avviato verso la navetta, ha avuto un principio di svenimento: annebbiamento della vista, spossatezza, disorientamento e addirittura difficoltà a parlare o a muoversi.
Per prima cosa si è pensato a un calo di pressione o a un virus intestinale. Cassano è stato quindi portato in ospedale. Rodolfo Tavana, medico del Milan, ha commentato laconicamente: "Il ragazzo non sta bene e stiamo indagando". Inoltre sembra che domenica mattina Cassano sia stato dimesso, ma dopo un nuovo malessere sarebbe stato nuovamente ricoverato nel reparto di neurologia, dove dovrà restare almeno fino a lunedì per controlli e accertamenti.
3 - ALLEGRI, SQUADRA E' SOTTO CHOC...
(ANSA) - "In questo momento i medici stanno facendo gli accertamenti e lui sta meglio". Lo ha detto l'allenatore del Milan Massimiliano Allegri a Malpensa. "Non ho sentito Cassano ma ieri ci siamo inviati dei messaggi. Lui risponde, certo che tutta la squadra è sotto choc e molto dispiaciuta per ciò che è accaduto".
4 - GALLIANI: 'CASSANO L'HO SENTITO 5' FA,E' SERENO'...
(ANSA) - "Ho sentito Cassano 5 minuti fa,. Era di buon umore, sereno". Sono le parole dell'ad del Milano Adriano Galliani all'aeroporto di Malpensa prima di partire per Minsk.
5 - GALLIANI 'C'E' PRIVACY, NULLA A CHE FARE COL CALCIO'...
(ANSA) - "Credo che Cassano abbia diritto alla sua privacy. Lasciamo lavorare tranquillamente i medici": lo ha detto Adriano Galliani all'aeroporto di Malpensa in partenza per Minsk. L'ad del Milan sottolinea come tutta la squadra si sia stretta intorno a Cassano e anche come questa vicenda arrivi totalmente inaspettata: "E' una cosa che non ha a che fare con il calcio. Come già quella di Gattuso. Ma Antonio è forte e sono certo che ne uscirà bene".
Galliani non vuole parlare di sfortuna: "E' la vita - aggiunge prima di partire col MIlan in aereo per la Bielorussia - A volte dimentichiamo che i calciatori sono esseri umani come tutti gli altri ed è difficile accettare che alcune cose possano capitare ad un atleta. Penso che la squadra domani farà bene, cercheremo di vincere".
6 - LA MAMMA E LA MOGLIE GLI FANNO VISITA IN OSPEDALE...
(TMNews) - "Speriamo, speriamo..." con queste parole, poco dopo le 11, la signora Giovanna insieme con la moglie del figlio, Antonio Cassano, sono giunte al padiglione Monteggia, il reparto di neurologia dell'ospedale Policlinico di Milano, dove il fantasista del Milan è ricoverato dalla sera di sabato scorso dopo la trasferta a Roma. Carolina Marcialis, moglie di Antonio, ha lasciato l'ospedale intorno alle 12.30 da un'uscita laterale a bordo di un taxi.
A vigilare sugli sviluppi del malore che ha colpito il calciatore barese, ricoverato in una stanza singola al terzo piano, è il primario Nereo Brusolin. Sulle condizioni del giocatore, a parte lasciar trapelare un generico miglioramento, vige il massimo riserbo e nessuno dei medici e degli infermieri vuole parlare.
FONTE: DagoSpia.com
ottobre 30, 2011
Milan, malore Cassano: Non sta bene, indaghiamo!
LE ULTIME SUL MALORE DI CASSANO – Antonio Cassano all’arrivo all’aeroporto di Malpensa dopo la trasferta di Roma ieri sera ha avuto un malessere ed è ricoverato al Policlinico di Milano per accertamenti. Lo rende noto il Milan in un comunicato. C’è il più fitto riserbo intorno alle sue condizioni. Il giocatore del Milan in aereo rideva e scherzava con Ibrahimovic e Aquilani, poi una volta atterrato ha cominciato a sentirsi male. Ha avuto un calo della vista e altri sintomi, che sembravano inizialmente collegabili a un calo di pressione, ma nonostante volesse andare a casa da solo il medico del Milan Tavana ha insistito per mandarlo in ospedale per alcuni controlli. E ancora lì si trova: è stato trasferito dal Pronto Soccorso al reparto di neurologia. Si dice che il giocatore faccia fatica a parlare, e che si stiano svolgendo accertamenti di tipo cardiologico e neurologico. “Il ragazzo non sta bene e stiamo indagando”, ripete soltanto il dottor Tavana. Di certo, Cassano non partirà per Minsk e sarà fuorigioco per alcuni giorni.
Fonte: Gazzetta.it
Giacomo Giuffrida
FONTE: MilanLive.it
10-08-2011
Cassano capitano in Italia-Spagna
Lo ha deciso la squadra per omaggio per rientro in azzurro
BARI, 10 AGO - Non sara' Gianluigi Buffon ma Antonio Cassano il capitano per l'amichevole Italia-Spagna: lo ha deciso la nazionale, come forma di omaggio all'attaccante barese che torna per la prima volta al San Nicola con la maglia azzurra.
Altre news
FONTE: RaiSport.Rai.it
4 gennaio 2011
UFFICIALMENTE... CASSANO!
Antonio Cassano è a tutti gli effetti un giocatore del Milan. Ieri l'annuncio ufficiale: il talento di Bari arriva a titolo definitivo. Per Fantantonio inizia una nuova avventura.
PRIMA SQUADRA
MILANO - Adesso è ufficiale: Antonio Cassano, già aggregato al Milan per il ritiro invernale in Dubai con il permesso della Sampdoria, e già protagonista della prima uscita in maglia rossonera contro gli arabi dell’Al Alhi, è a tutti gli effetti un giocatore del Milan. Infatti ieri, alle 12.41, tramite il sito ufficiale, l’A.C. Milan ha comunicato di aver acquisito a titolo definitivo il campione barese.
Cassano rossonero, dunque. Questo è l'epilogo di una trattativa iniziata solo dopo il verdetto del Collegio arbitrale della Lega e nell'ambito di un'operazione che non escludesse la formazione blucerchiata. Il club di via Turati non ha fatto nulla per compromettere l'eventuale riappacificazione tra il talento italiano e la Sampdoria.
Adesso però per Cassano inizia una nuova storia, quella con il Milan. Quello stesso Milan a cui in passato ha fatto gol in tre occasioni: in Roma-Milan 1-2 del 6 gennaio 2004, con la maglia giallorossa, in Sampdoria-Milan 2-1 dell'1 marzo 2009 e, ancora in Sampdoria-Milan 2-1 del 18 aprile 2010. Il giocatore, oggi ventottenne (12 luglio 1982), è cresciuto nel Bari, squadra con cui ha esordito nel 1999, grazie alla fiducia di Fascetti, a soli 17 anni. Nell'estate 2001 il passaggio alla Roma, dove realizza il sogno di giocare con Francesco Totti e dove soprattutto conosce il grande calcio, non solo in Serie A, ma anche in Champions League. Con i giallorossi segna 39 gol in campionato, prima di passare al Real Madrid, dove ritroverà Fabio Capello. Nel gennaio 2006 Cassano va in Spagna e con i Galacticos vince la Liga 2006-2007.
Il 13 agosto 2007 Cassano torna in Italia e inizia la sua storia in quel di Genova, con la maglia della Sampdoria, con cui torna FantAntonio, amatissimo e apprezzatissimo, al punto di riconquistare la Nazionale Italiana. Oltre cento i gol di Cassano, innumerevoli assist e magie per il calciatore che, da poco sposato, è in attesa del primo figlio. Una gioia che proverà con la maglia del Milan. La sua nuova realtà.
FONTE: ACMilan.com
CASSANO, PRIMO GIORNO DI MILAN
Il fantasista barese ex Sampdoria è partito con i rossoneri alla volta di Dubai. Oddo: "Cassanate? Lo terremo un po' a bada...". Fascetti: "Non può fallire".
MILANO - È il primo giorno di Antonio Cassano al Milan. Il fantasista barese, con il permesso della Sampdoria, si è recato a Milanello questa mattina e nel pomeriggio è partito insieme ai nuovi compagni alla volta di Dubai, dove i rossoneri effettueranno un richiamo della preparazione prima del rush finale della stagione. Sorridenti e rilassati la truppa rossonera è partita dalla Malpensa alle 11:30: i primi ad entrare nel gate sono stati mister Allegri, Ibrahimovic ed un sorridente Antonio Cassano.
CORI PER IL PIBE DI BARI. L'arrivo di "Fantantonio" è stato accolto con entusiasmo dalla tifoseria rossonera: una cinquantina di sostenitori si sono radunati allo scalo milanese di Malpensa e gli hanno dedicato cori di incoraggiamento prima della partenza per gli Emirati Arabi. Il giocatore non ha rilasciato dichiarazioni, ma è apparso sorridente e pronto per la nuova avventura. Il suo contratto verrà depositato alla Lega Calcio il 2 gennaio.
ODDO: "LO TERREMO NOI A BADA". Dell'arrivo di Cassano ha parlato Massimo Oddo, che ha detto di "aspettarsi tanto da lui" e di ritenerlo "un valore aggiunto" per la squadra. Il laterale rossonero non è sembrato preoccupato nemmeno per la cattiva fama del suo nuovo compagno: "Cassanate? Non so, speriamo vada tutto bene, il Milan è un ambiente favorevole, dà tutto ed esige rispetto". Oddo si è inoltre dimostrato disponibile ad aiutare il barese: "Il nostro è un bel gruppo, cercheremo anche noi di tenerlo un po' a bada".
"LEONARDO? HA FATTO BENE". Oddo ha commentato anche il passaggio di Leonardo all'Inter. "Leonardo ha avuto una grande opportunità e giustamente ha accettato questa sfida. Gli anni passati al Milan rimangono tali, ha fatto una scelta di lavoro e va rispettata".
FASCETTI: "CASSANO NON PUO' FALLIRE". "Sono ancora arrabbiato con Cassano per essersi lasciato scappare la grande chance del Real Madrid. Avrebbe dovuto giocarsela meglio. Pochi giocatori sono da Real e in Spagna aveva tutte le chances per diventare veramente grande. L'ultima cassanata a Genova, comunque, mi è sembrata un po' voluta: credo che l'abbiano cercata. Adesso al Milan non potrà fallire, ma non intendo in campo perchè li Antonio non ha problemi". Così Eugenio Fascetti, ex allenatore del Bari che lanciò Fantantonio, ha commentato l'inizio del percorso del suo pupillo al Milan. "Nel comportamento deve capire che è in un gruppo e che certe cose non vanno fatte. Ci sono grandi campioni e mi auguro che questa volta possa arrivare la sua consacrazione. Allegri? Può essere l'allenatore giusto: era un bel talento in campo ma non è che avesse una testolina tanto per la quale. Penso che i due possano andare d'accordo perchè si somigliano".
BRONZETTI: "HO FORTI DUBBI". Più pessimista l'agente Fifa Ernesto Bronzetti: "Cassano lo conosco bene, ma sinceramente ho forti dubbi. Non tanto per le qualità che ha. Io ero per Ronaldinho, e Cassano, che può fare anche la prima punta, non potrà però giocare in Champions League, è un handicap. L'operazione di mercato è stata perfetta. E' molto migliorato, ma credo che sia l'ultimissimo treno per Cassano. Sbagliare al Milan sarebbe smettere con il calcio".
lunedì, 27 dicembre 2010
FONTE: TG1.Rai.it
20 dicembre 2010
Ci siamo: Cassano è del Milan
Accordo raggiunto, martedì la firma
Antonio Cassano è ormai un giocatore dal Milan. L'accordo di massima tra la Sampdoria e il club rossonero per la cessione del fantasista barese è stato raggiunto dopo un incontro tra i dirigenti delle due società lunedì mattina a Milano. Appianata anche la questione dei 5 milioni da versare come indennizzo al Real Madrid, che saranno sostanzialmente divisi tra i due club e il giocatore, che dovrebbe firmare il nuovo contratto il 3 gennaio.
Un terzo, un terzo e un terzo: è questa la soluzione che ha consentito di superare l'ultimo ostacolo per Cassano dalla Samp al Milan. Il giocatore si è ridotto l'ingaggio da tre milioni a due milioni e ottocentomila euro, mentre la Sampdoria pagherà un milione e mezzo al Milan pur di dire addio al giocatore. Il resto sarà saldato dal Milan al Real Madrid, che percepirà cinque milioni di euro, pattuiti nel contratto che l'allora ad dei doriani, Marotta, siglò con il club spagnolo e che appunto prevedeva un saldo in caso di cessione di Cassano da parte della Samp ad un'altra società.
Sull'aereo Emirates in partenza il 27 alle ore 14.30 destinazione Dubai si imbarcherà dunque proprio il fantasista di Bari Vecchia, che debutterà quindi in maglia rossonera il 2 gennaio nell'amichevole contro l'Al-Ahly (squadra di Fabio Cannavaro) che verrà trasmessa da Premium Calcio.
[...]
FONTE: Sportmediaset.Mediaset.it
20 dicembre 2010
Cassano-Milan, è fatta: c'è l'accordo con Samp e Real
L'intesa definitiva per il passaggio in rossonero è stata raggiunta. Trovata anche la formula per il versamento dei famosi 5 milioni di euro alla società spagnola. FantAntonio, che si è ridotto leggermente l'ingaggio, firmerà un contratto fino al 2014
Antonio Cassano corre verso Milano, il suo passaggio al Milan è ormai imminente
Antonio Cassano lascia la Samp. Domani arriverà la firma dell'attaccante barese con il Milan fino al 2014. Il giocatore si è ridotto l'ingaggio da tre milioni a due milioni e ottocentomila euro, mentre la Sampdoria pagherà un milione e mezzo al Milan pur di dire addio al giocatore. Il resto sarà saldato dal Milan al Real Madrid, che percepirà cinque milioni di euro, pattuiti nel contratto che l'allora ad dei doriani, Marotta, siglò con il club spagnolo e che appunto prevedeva un saldo in caso di cessione di Cassano da parte della Samp ad un'altra società.
Un terzo, un terzo e un terzo, insomma: dovrebbe essere questa la soluzione per superare l'ultimo scoglio sulla via del passaggio di Antonio Cassano dalla Samp al Milan. La trattativa negli ultimi giorni si era arenata sui 5 milioni di euro che il Real pretendeva come premio di valorizzazione - incluso nel contratto di Fantantonio a Genova -: ora Samp Milan e giocatore avrebbero deciso di dividere appunto in parti uguali il carico della spesa, per girare l'intera somma al club spagnolo che nel 2007 cedette il giocatore al club blucerchiato.
FONTE: Sport.Sky.it
Antonio Cassano Fuori Rosa dopo la Lite con Garrone
Antonio Cassano è ufficialmente fuori rosa dopo la lite con il presidente della Sampdoria Riccardo Garrone.
Cassano ne ha combinata un’altra delle sue. Questa “cassanata” potrebbe avere conseguenze importanti sulla sua carriera. Proprio ora che si era conquistato la fiducia di Prandelli ed un posto da titolare e “leader” della nazionale italiana.
Tutto è iniziato in settimana, più precisamente martedì 26 ottobre 2010, quando il presidente Garrone si era presentato al campo di allenamento della Samp a Bogliasco per chiedere ad Antonio Cassano di accompagnarlo a ritirare il premio “Rete d’Argento” del club De Paoli di Lavagna (Genova). Cassano si è rifiutato ed è cominciata una dura discussione tra il talento di Bari Vecchia ed il presidente, e sono volate parole grosse. Il tutto davanti agli occhi dei compagni di squadra di Cassano.
Il presidente della Sampdoria ha invitato Antonio Cassano a firmare poi un documento “simbolico” di scuse, ma Fantantonio si è rifiutato. Di conseguenza la Sampdoria ha messo fuori rosa Cassano per “comportamento gravemente offensivo ed irrispettoso”.
Ecco il comunicato stampa ufficiale pubblicato sul sito della Sampdoria www.sampdoria.it il 29 ottobre 2010:
Genova – In riferimento all’episodio accaduto nella giornata di martedì 26 c.m. presso il centro sportivo “Gloriano Mugnaini” durante il quale il calciatore Antonio Cassano ha tenuto un comportamento gravemente offensivo e irrispettoso nei confronti del presidente dott. Riccardo Garrone, l’U.C. Sampdoria S.p.a. comunica di aver attivato presso gli organi competenti le richieste per i conseguenti provvedimenti disciplinari. Comunicato Stampa U.C. Sampdoria – 29 ottobre 2010
Cassano rischia ora di perdere, non solo la Sampdoria, ma anche la nazionale. E potrebbe diventare il pezzo pregiato del calciomercato di gennaio 2011, quando Inter, Milan e Juventus potrebbero tentare di accaparrarsi il talento di Bari Vecchia.
Il Matrimonio di Antonio Cassano e Carolina Marcialis
Il fantasista della Sampdoria Antonio Cassano si è sposato ieri, sabato 19 giugno 2010, a Portofino nella chiesa parrocchiale del Divo Martino.
Antonio Cassano si è sposato con Carolina Marcialis. Il talento di Bari vecchia ha detto si nella chiesa di San Martino a Portofino (Genova) il 19 giugno 2010 alle ore 17.
Gli invitati alle nozze di Cassano erano 160. Presenti il presidente della Samp Riccaro Garrone, i compagni di squadra Pietro Accardi e Nicola Pozzi, l’ex allenatore Gigi Del Neri ed anche Eugenio Fascetti, il mister che lo lanciò in prima squadra ai tempi del Bari.
Presenti anche le compagne di squadra della moglie di Cassano, Carolina Marcialis, pallanuotista della Diavolina di Nervi.
Cassano è arrivato in chiesa verso le ore 16.30 a bordo di un’Audi nera, accompagnato dalla mamma Giovanna.
Il vestito di Cassano era blu, con camicia bianca e cravatta grigio perla. Carolina invece indossava un abito bianco intarsiato di perle con un lungo strascico di satin ed il velo. La festa di matrimonio si è svolta ex Abbazia della Cevrata. La serata è stata allietata dalle canzoni di Gigi D’Alessio.
Il viaggio di nozze Antonio e Carolina lo faranno alle isole Fiji e in Polinesia.
FONTE: Calciatori-OnLine.com
19 giugno 2010
SAMPDORIA
Cassano e Carolina
Nozze blindate a Portofino
Il fuoriclasse della Samp ha sposato la diciannovenne stellina della pallanuoto genovese, conosciuta due anni fa. Cerimonia sobria con un centinaio di invitati, tra loro il presidente Garrone e l'ex tecnico blucerchiato Delneri
Dall'inviato MASSIMO CALANDRI
PORTOFINO - "Cassano who?". In piazzatta a Portofino, un gruppo di turisti chiede incuriosito: Cassano chi? Parlano inglese e non capiscono tutto questo affolarsi di fotografi e cameramen pronti a celebrare il giorno più bello di Fantantonio. Forse sono americani. O forse sudafricani, maligna un tifoso genoano. Probabilmente lo stesso che srotola dal balcone che s'affaccia sul sagrato della chiesa del Divo Martino una grande bandiera rossoblù, e che un'ora prima della cerimonia acconsentirà a toglierla. Per non turbare la serenità dello sposo. E allora via al grosso, grasso e blindatissimo matrimonio.
Antonio Cassano ha sposato Carolina Marcialis, diciannovenne stellina della pallanuoto genovese conosciuta due anni fa in una pizzeria di Nervi. La ragazza acqua e sapone che dicono abbia davvero cambiato la burrascosa vita del ventottenne fuoriclasse blucerchiato: che da quando si è fidanzato, da quel pomeriggio sulle gradinate della piscina del porticciolo - quello del bacio attraverso la grata - ha detto basta alle "cassanate", in campo e fuori, e magari si è lasciato alle spalle la rabbia per la mancata convocazione in Sudafrica. La data della cerimonia era già stata fissata a novembre: perché in fondo lui lo sapeva da allora, che Lippi non l'avrebbe mai chiamato. La chiesa veramente era quella di San Giacomo di Corte, a Santa margherita Ligure: ma qualche settimana fa Cassano è stato giustamente 'sfrattato' da un operaio del posto, che aveva prenotato l'altare prima di lui. E allora tutti appassionatamente nella piccola e discreta chiesa del Divo Martino, a Portofino, dove nove anni fa Maurizio Raggio e Turso Chazaro avevano portato a spalle la bara della contessa Francesca Vacca Agusta.
Il borgo è sempre quello, elegante e snob. Ma gli ospiti l'hanno appena sfiorato. C'erano tutti i coloratissimi amici e parenti di Barivecchia. Quelli della sposa e le compagne di squadra di lei. C'erano alcuni uomini Samp, un paio di dirigenti della pallanuoto. Riccardo Garrone e Gigi Delneri, reduce da una straordinaria ed empatica annata con l'attaccante. C'era Eugenio Fascetti, il solo senza cravatta, il papà sportivo di Antonio. Lo conosce così bene che gli ha regalato una sveglia, e infatti dice: "Gli piace sempre dormire. Speriamo abbia messo la testa a posto. Voglio proprio vedere oggi come si comporta. Però l'ho visto cambiato, migliorato. Lippi non lo vuole? Ogni allenatore fa le sue scelte". Garrone ha trovato anche il tempo di parlare di calcio: "Cassano resta alla Samp? Dipenderà da me, da noi, da lui. Pazzini e Palombo non si toccano, proma risolviamo le comproprietà".
Tre i testimoni dello sposo: Mimmo, titolare di una pizzeria nel centro del capoluogo barese, il cugino Rosario e Nicola Marulli detto "Il cammello". C'erano anche venerdì sera, per il morigeratissimo addio al celibato in un ristorante di Santa Margherita, 15 ospiti e tutti a letto un'ora prima della mezzanotte. Alla cerimonia tanti vestiti gessati e qualche cravatta sgargiante di troppo, Pietro Accardi - il solo calciatore presente, insieme a Nicola Pozzi - è arrivato in chiesa molti minuti dopo la sposa, mocassini senza calze e bretelle penzoloni. Da segnalare il regalo di nozze di Garrone, che a Cassano pare sia molto piaciuto: un servizio di piatti con le immagini di loro due, calciatore e presidente.
Lasciando la chiesa, la mamma del fuoriclasse - Giovanna - si è rivolta ad alcuni tifosi che applaudivano: "Io amo il popolo", ha detto orgogliosa. Misuratissimi gli sposi: lei si è commossa, lui - molto emozionato - da laico dichiarato non ha fatto la Comunione. Si chiama matrimonio misto, la coppia ha avuto un permesso speciale dalla Curia. Padre Fortunato Romeo, rettore degli Emiliani che ha curato la preparazione religiosa della coppia, spiega: "Carolina la conosco bene. E' dolcissima, timida. Antonio è molto simpatico". Pare che Carolina abbia pianto.
Dopo la cerimonia, ricevimento nel suggestivo scenario dell'abbazia della Cervara, a due passi dalla Villa Bonomi-Bolchini di Silvio Berlusconi: torta rigorosamente barese (metà campo da calcio e metà piscina di pallanuoto) poi concerto dell'amico Gigi D'Alessio e fuochi d'artificio. "Molto meglio che una partita di calcio", ha detto Antonio ai microfoni di Sky, che faceva la diretta. Si riferiva a Italia-Nuova Zelanda? Di sicuro gli sposini non guarderanno il match in tivù oggi: sono in partenza per la Polinesia e le Isole Figi, la luna di miele termina il giorno del pre-raduno genovese, 6 luglio. Cassano si presenterà un giorno dopo. E intanto spera in un altro regalo di nozze: una maglia azzurra, pare gliel'abbia promessa Prandelli.
FONTE: Repubblica.it
Serie A - Bari festeggia Cassano, ma non solo...
Eurosport - mer, 24 mar 17:07:00 2010
Cassano apre le danze e non esulta per rispetto verso la tifoseria barese, Meggiorini e Barreto non ci stanno e siglano le reti della vittoria. Bari batte Sampdoria 2-1
Atmosfera magica al San Nicola in occasione del ritorno di Antonio Cassano nella città che lo ha lanciato nel calcio che conta. Fantantonio saluta a modo suo i tifosi che, visto l'affetto dimostrato, ancora lo osannano, saltellando sotto la curva con al collo proprio la sciarpa biancorossa. Questa la prima nota intonata di una gara piacevole sul piano del ritmo e del gioco, e che vede proprio il genio di Bari vecchia rompere gli indugi al 20esimo del primo tempo. Ma la squadra di Ventura reagisce con carattere, grinta e determinazione: Meggiorini prima e Barreto poi ribaltano il risultato confezionando una vittoria che spedisce i pugliesi sempre più verso l'Europa.
IL GOL DELL'EX, CASSANO ILLUDE... - Primo tempo frizzante al San Nicola tra Bari e Sampdoria, con i pugliesi aggressivi fin dalle primissime battute, con Gastaldello che mette un piede provvidenziale sul pallonetto dall'area piccola di Barreto. Al 14' è Rivas a impensierire Storari con un tocco morbido di esterno destro, ma a bucarsi per prima è la rete di Gillet. Minuto numero 20: la retroguardia barese si addormenta completamente, Guberti si libera alla perfezione sull'out di destra e serve centralmente Cassano, che non deve fare altro che infilare la palla nel sacco. Proprio Fantantonio serve con un tocco delizioso Palombo al 24', ma il massimo difensore del Bari questa volta risponde 'presente'. La squadra di Ventura non accusa il colpo, al contrario inizia ad attaccare a testa bassa sull'asse Almiron-Alvarez. Padroni del centrocampo, i due sfornano assist al bacio per Meggiorini e Barreto, che però non riescono a concretizzare. Si va al riposo sull'1-0 in favore della Sampdoria.
[...]
FONTE: It.Eurosport.Yahoo.com
Caso Cassano, Garrone: "Un campione che non sa controllare i raptus che ha"
Pubblicato il 22 nov 2010
Ormai è certo tra il presidente della Sampdoria, Riccardo Garrone, ed il suo fantasista, Antonio Cassano, il rapporto è finito. Il patron della Samp, a Bari per il progetto Mus-e, è tornato a parlare del talento di Bari vecchia. Parole molto decise ed inequivocabili.
FONTE: Canale Antenna Sud
01 novembre 2010
Cassano pentito: "Chiedo scusa a Garrone davanti all'Italia"
La società non si è ancora espressa dopo le scuse di FantAntonio che sarebbe pronto a decurtarsi pesantemente l’ingaggio pur di restare in blucerchiato: "Più di chiedere scusa non so che fare, eppure mi stanno facendo passare per un terrorista".
Antonio Cassano sarebbe pronto a decurtarsi pesantemente l'ingaggio pur di restare in blucerchiato
La versione di Antonio - "C'è stato un diverbio molto acceso tra me e il presidente: io ho usato toni sbagliati. Gli chiedo scusa davanti a tutta Italia, ma non gli ho mai detto vecchio di m...". Così Antonio Cassano ha chiesto scusa pubblicamente al presidente Garrone dopo quanto successo nei giorni scorsi. "Io voglio assolutamente rimanere alla Sampdoria: l'ho detto, lo ripeto e lo dirò sempre. Voglio chiudere la carriera qui. Più di chiedere scusa non so che fare, eppure mi stanno facendo passare per un terrorista. Mi spiace anche mettere in difficoltà i miei compagni, che non c'entrano nulla. E sono stati molto bravi ieri a ottenere questa importante vittoria".
Il pentimento - Un milione di euro: è quanto è disposto a pagare Antonio Cassano perché la Sampdoria decida di ritirare il deferimento presso il collegio arbitrale della Lega dopo il pesante diverbio con il presidente Garrone, a cui ieri ha ribadito anche le sue scuse. Il giocatore ha fatto sapere al club di volersi decurtare pesantemente l'ingaggio annuale, attualmente di 2 milioni e 700 mila euro, pur di tornare a giocare con la maglia della Sampdoria, ma al momento la società ha deciso di aspettare, valutando anche la richiesta del suo agente Beppe Bozzo di potersi allenare regolarmente a Bogliasco. In realtà, il club aveva già dato la possibilità a Cassano di allenarsi al Mugnaini ma non contemporaneamente al resto della squadra. Il presidente Garrone nel frattempo non ha voluto commentare le scuse pubbliche del giocatore. Al momento resta il silenzio stampa dei tesserati, presidente compreso, fino alla decisione dei giudici della Lega.
Il giudizio di Delneri - "Antonio come giocatore non si discute: l'ho lasciato maturo quando sono andato via da Genova e non capisco cosa sia accaduto ora. Lui ha questa spada che ogni tanto ricade e che può essere un danno, ma come patrimonio tecnico abbiamo il dovere di tutelarlo".
Gigi Delneri si augura che lo strappo tra Cassano e la Samp possa sanarsi: il tecnico della Juventus, ospite di Radio anch'io Lo sport, ha allenato il fantasista barese anche nella parentesi romana e non nasconde il dispiacere per la lite tra il giocatore e il presidente blicerchiato Garrone.
"E' un ragazzo bizzarro - prosegue Delneri -, ma se con lui ho avuto incomprensioni nei primi mesi, poi c'è stato un rapporto intenso. Cassano è un talento naturale, per qualità tecniche e anche fisiche. Io penso, e spero, che il rapporto con la Samp possa ricucirsi. Certo c'è un dato che rimane: il rispetto è fondamentale. Le sue intemperanze sono gravi: se è vero che è andato contro il presidente il rapporto diventa difficile. Penso sia un dovere usare fermezza, ma se c'è una minima possiblità di recupero va messa in pratica". Quanto a un futuro bianconero per Cassano Delneri al momento non lo vede: "Noi siamo a posto così, spero che il suo futuro sia alla Samp".
[...]
FONTE: Sport.Sky.it
Cassano, che insulti a Garrone
Ricostruita la lite con il presidente
31 Ottobre 2010
E' stata una serie di insulti impronunciabili a convincere la Sampdoria a chiedere la rescissione del contratto di Antonio Cassano. La Gazzetta dello Sport ha ricostruito quanto accaduto quel giorno tra il barese e il numero uno del club blucerchiato, apostrofato da FantAntonio con epiteti vergognosi. In particolare Cassano avrebbe rivolto a Garrone "una quantità innumerevole di insulti tra i quali 'sonori vaffanculo'".
All'origine della lite furiosa c'è la richiesta a Cassano di presenziare a un premio consegnato a Sestri Levante. Ecco, stando alla Gazzetta, lo scambio di frasi tra il barese e Garrone:
GARRONE
"Vorrei venissi con me a Sestri Levante per il premio Rete d'argento. Basta che lo ritiri, puoi anche non fermarti a cena"
CASSANO
"No. Io a Sestri non ci vengo. Perché? Perché no. Eh sì che vado a prendere un premio in quella m... di albergo"
GARRONE
"Ma chi ti credi di essere? Non dirmi che sto alzando la voce, con te non l'ho mai fatto e lo sai bene". (Cassano si alza e se ne va sbattendo la porta con violenza)
CASSANO ANDANDOSENE
"Fanculo. Vecchio di m... (insulti vari mentre torna nello spogliatoio). Vaff... bocch... Fighi de' bocch..."
Il tutto passando davanti ad alcuni tifosi e ai compagni di squadra Pazzini, Lucchini, Marilungo, Pozzi e Dessena.
FONTE: SportMediaset.Mediaset.it
ALTRE NOTIZIE
Sampdoria, Del Neri su Cassano: "Non sono impazzito"
22.01.2010 15:49 di Ivan Cardia
Come previsto, arrivano subito le dichiarazioni di Luigi Del Neri, allenatore della Sampdoria, provenienti dalla consueta conferenza stampa pomeridiana. A farla da padrone, ovviamente, l'argomento Antonio Cassano: "Non sono impazzito, la società è con me. Smentiscono ogni teoria su una lite tra di noi. Un allenatore, poi, non può garantire di giocare a nessuno. Ne abbiamo parlato io e lui, da uomini. So che è una scelta scomoda ma a Udine ho bisogno di profondità e lui ha bisogno di recuperare la forma. Abbiamo parlato e gli ho spiegato le mie idee, ma non c'è stato nessuno scontro, abbiamo avuto un colloquio sereno, da uomini, nella correttezza dei ruoli. Mi dispiace per le informazioni che sono uscite su quello che è accaduto, questo lede la nostra immagine e quella dell'ambiente. A Udine voglio attaccanti che sappiano pressare. È una scelta normale per un allenatore ed è normale da parte del giocatore di accettarlo, come è stato. La mia scelta è stata concordata con la società".
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
Sampdoria: lite Delneri-Cassano?
di Gioia Bò 21 gennaio 2010
Sarà l’imminente matrimonio o la consapevolezza di non poter partecipare ai prossimi mondiali in terra sudafricana, ma nell’ultimo periodo Antonio Cassano sembra essere più nervoso del solito, tanto da litigare con il proprio allenatore, Gigi Delneri, a qualche giorno dall’insidiosa trasferta in quel di Udine. Questo almeno sosteneva nel pomeriggio una rete televisiva. laciando intendere che il talento di Bari Vecchia sarebbe disposto anche a sbattere la porta per cercare una collocazione migliore. Ma ora arriva la smentita della società blucerchiata per bocca di uno dei portavoce ufficiali:
Assolutamente non vi è mai stato nessun litigio né alcuno scontro tra il giocatore e il suo allenatore. Cassano al momento è infortunato ma è a completa disposizione dell’allenatore.
Niente cassanate, dunque, né colpi di testa improvvisi, anche se non sarebbe poi così strano assistere all’ennesima presa di posizione di uno che non le manda certo a dire.
FONTE: CalcioPro.com
Dinho-Cassano, chi è il migliore?
Le pagelle di Maurizio Mosca
Di Maurizio Mosca
Samp-Milan: c'è la sfida nella sfida tra due fuoriclasse che hanno nell'assist uno dei numeri più esaltanti e spettacolari. Finora, Ronaldinho ne ha fatti sei contro i sette di Cassano. Ronnie ha formato un eccezionale asso con Pato. Il giovanissimo sudamericano ne ha beneficiato per ben quattro volte. Ma Pato non è stato il solo a fare coppia con Ronnie. Le sue magie infatti sono state preziose pure per Borriello. Entrambe vissute col Parma. La prima per liberare il compagno davanti alla porta rivale. La seconda con un traversone buttato in rete da Borriello con una perfetta mezza girata al volo.
Mannini invece deve ringraziare il barese: quattro delle sue cinque prodezze sono state ispirate dal genio di Cassano. Il vero gioiello compiuto dall'intesa Cassano-Mannini è avvenuto contro l'Udinese con un colpo di tacco per liberare il compagno davanti alla porta del numero uno friulano.
Ronaldinho e Cassano non sono certo nuovi agli assist. La classifica finale del campionato scorso vide il barese vincere la graduatoria insieme a Kakà e Simplicio con nove tocchi-gol. Ronnie non andò oltre le quattro magie. La differenza fra gli assist di Ronaldinho e Cassano sta spesso nel fatto che Ronnie offre palle da foca più da fermo mentre il fuoriclasse della Samp si muove di più.
Lo spettacolo che si annuncia sabato a San Siro ci dà lo spunto, partendo dai magici assist, di ampliare il confronto Ronnie-Cassano con le nostre pagelle.
RONALDINHO | CASSANO | |
9 | TIRO | 8 |
8 | POTENZA | 8 |
10 | DRIBBLING | 10 |
10 | ASSIST | 10 |
7 | MOVIMENTO | 9 |
10 | FANTASIA | 10 |
8 | SENSO DEL GOL | 8 |
10 | PALLEGGIO | 9 |
10 | CALCI PIAZZATI | 10 |
10 | SCATTO BREVE | 9 |
10 | TECNICA | 10 |
102 | TOTALE | 101 |
4 dicembre 2009
FONTE: SportMediaset.Mediaset.it
«Cassano? Qualcuno gli vuole male...»
Filippo Grassia - Gio, 20/08/2009 - 02:08
Viareggio «C'è qualcuno che vuole male a Cassano, mi chiedo come possa stare fuori dalla Nazionale che ha bisogno come il pane di giocatori di talento», denuncia con un sorriso beffardo Eugenio Fascetti. Il suo telegramma ha un preciso destinatario in Marcello Lippi. Viareggino l'uno, viareggino l'altro: un derby a tinte forti.
Ne ha mai parlato con il ct?
«E chi lo vede mai a Viareggio. O è in trasferta o va in barca».
Perché Lippi esclude Cassano?
«Non lo so, non riesco a spiegarmelo, forse perché ha parlato bene di Donadoni, solo una battuta, sia chiaro. La verità è che Lippi non ama i numeri 10, si comportò allo stesso modo con Baggio, il più forte calciatore italiano degli ultimi ventanni».
Questione forse di carattere, di comportamenti...
«Ma non facciamo ridere. Cristiano Ronaldo è un santo? No, non lo è. Eppure nessuno lo mette in discussione».
Cassano non è Cristiano Ronaldo...
«Ma inventa calcio, è forte fisicamente, resiste a ogni carica, segna 12-13 gol a campionato e ne fa segnare altrettanti, lo chieda a Pazzini cosa significa giocare insieme a lui. Con Gilardino ha fatto grandi cose nelle nazionali giovanili. I due formerebbero una coppia perfetta».
Ci sarà però un motivo se è rimasto alla Sampdoria.
«So per certo che lo volevano Juve e Inter. Poi qualcuno l'ha sconsigliato prima a Blanc e poi a Branca. È il calcio dei luoghi comuni. Di tecnici che non accettano le sfide, troppo facile gestire Cambiasso e Cannavaro. Sivori si allenava un giorno sì e uno no, preferiva le fritture di pesce alle bistecchine, andava a letto tardi, ma la domenica non deludeva mai. I campioni non sono soldatini».
All'Inter lo avrebbe visto bene?
«Mamma mia che coppia farebbe con Eto'o, da far girare la testa a tutte le difese, e non lo dico solo perché sono interista da sempre. Ci ripensino Moratti e Mourinho, Cassano costa due euro, con lui possono vincere la Champions League».
Si riscatterà la nazionale ai Mondiali?
«Può far bene purché Lippi lasci da parte il tridente come ha fatto in Germania. Non c'è nessuno in Europa che gioca con tre punte».
E la sua Inter?
«Sono incacchiato, mai visto giocare una grande squadra così male».
Allora è critico con Mourinho?
«Non mi fraintenda. Il portoghese ha portato un valore aggiunto al nostro campionato, ha rivitalizzato una categoria appiattita, di gente che non dice mai la verità e non fa presa sulla gente. Lui invece ha il coraggio di criticare. L'Inter gioca male e fa poca strada in Europa perché non ha grandi giocatori a centrocampo. E se non hai un centrocampo con i fiocchi, non vinci in Europa. Se poi Mourinho fa giocare Thiago Motta esterno invece che in mezzo con Cambiasso, sbaglia di grosso anche lui».
Cosa pensa della cessione di Ibra?
«Tutto il bene possibile, lui non voleva restare, al suo posto è arrivato Etoo che non gli è da meno insieme a una montagna di soldi. È l'operazione migliore fatta da Moratti al quale ho una richiesta da fare... Visto che ha chiamato tanti allenatori ad eccezione del sottoscritto, mi faccia un regalo, la maglia di Cambiasso. Lui sì un fuoriclasse».
Ma è da scudetto, l'Inter?
«Certo che lo è. La Juve è debole dietro, il Milan non è al momento competitivo, la Roma si porta appresso i problemi societari».
Cosa c'è nel suo futuro oltre la televisione?
«Mi hanno fatto fuori anche a Coverciano. Ma non sono da pensione. Mi piacerebbe essere chiamato a costruire una squadra».
FONTE: IlGiornale.it
Sampdoria
Pazzini & Cassano la nuova ditta del gol
Cene, pesca e discoteca: anche fuori dal campo è nato il feeeling tra i due giocatori. "Mi godo Antonio, con i suoi passaggi segnerebbe chiunque"
di STEFANO ZAINO
GENOVA - Galeotta fu la telefonata. La Sampdoria aveva appena comprato Pazzini, nove milioni di euro, colpo di gennaio necessario per rendere meno anemico il proprio attacco, Cassano, che da tempo caldeggiava il suo acquisto, è felice e ai dirigenti blucerchiati chiede il suo numero di telefono. La squadra è in ritiro a Roma, alla sera perderà in campionato contro i giallorossi, i due si parlano a lungo. Alla fine del colloquio una frase di Cassano che assomiglia ad un ordine: "Ti ho messo da parte la maglia numero 10, è tua, ti spetta, è quella dei campioni, guai a te se ne scegli un'altra". Un messaggio secco che fa scoccare la scintilla, l'inizio di un grande feeling in campo e fuori, in una squadra che è abituata ai "gemelli del gol", sin dai tempi di Mancini e Vialli. Pazzini ubbidisce, sulla schiena si mette il numero benedetto da Fantantonio. Ma soprattutto si rende conto che in area di rigore ci sarà da divertirsi, con quegli assist geniali da trasformare in gol. Lo afferma subito, sin dal suo arrivo a Genova: "Con Cassano segnerebbe chiunque, i passaggi non mancheranno, sta a me non sprecarli". Lo ripete ora, dopo che da quattro partite inserisce il suo nome con regolarità nel tabellino dei marcatori, invenzione del talento barese, rete di Pazzini, una costante che ha fatto tornare il sorriso sul volto del tecnico Mazzarri e ha allontanato la Sampdoria dalla zona retrocessione.
Cassano lo fa segnare a porta vuota (Siena), davanti a Buffon (Juventus) o Consigli (Atalanta), Pazzini non sciupa niente e ringrazia: "Cassano? Me lo godo. Giocare con lui a fianco è fantastico". Divertente è pure frequentarlo lontano da corsa e pallone, perché il barese non è mai banale, il nuovo Cassano ha imparato a comportarsi, è diventato quasi irreprensibile, si è tolto di dosso un po' di pazzia e ribellione, ma non ha perso la sua incredibile voglia di scherzare.
Gli hobby dei due non sono proprio simili, Pazzini ama pescare, la quiete del mare, con la sua casa in riviera, vicino al campo d'allenamento; Cassano guarda le onde, ma poi ha sempre bisogno di un po' di rumore. Uno è gioviale, ma tranquillo, cattivo solo davanti al portiere avversario, l'altro non sa mai stare fermo, se vede che l'atmosfera dello spogliatoio è dimessa, organizza subito una cena di gruppo per riportare alle stelle l'allegria.
Pazzini, oltre a rifugiarsi nelle braccia di Silvia, con cui convive da otto anni, frequenta Palombo, Raggi, Accardi, Bellucci, canna e stivaloni, qualche pesce nella cesta, oppure consuma la play station, Cassano invece tira per la giacca il portiere Mirante e si tuffa nel casino di un locale, quando non decide di isolarsi (innamoratissimo) con la fidanzata Carolina. Per carattere sembrerebbero agli antipodi e invece, cosa non fa il calcio, l'intesa fra i due è enorme ed è diventato solido legame anche fuori dal campo. Anche perché un assist non vale niente se poi non c'è il gol, la rete non può arrivare se non hai il pallone giusto, Cassano e Pazzini lo hanno capito, feeling e amicizia in ogni ora del giorno (magari scegliendo lo stesso ristorante) non possono che aiutare. La coppia incanta e non corre alcun rischio di scoppiare. Semmai il rimpianto per i tifosi è un altro, il ritardo con cui si è formata. Anche in questo Cassano aveva rubato il tempo a tutti, voleva Pazzini già l'estate scorsa, ha dovuto aspettare sino a gennaio. Se la Sampdoria gli avesse dato ascolto, adesso non sarebbe ai confini della zona retrocessione. Ma in lotta per la Uefa.
23 febbraio 2009
FONTE: Repubblica.it
18 Gen. 2009
Parodia di Antonio Cassano (Lallo Circosta) durante la trasmissione 'Guida al Campionato'
FONTE: Canale Tipquadp
Pubblicato il 01 dic 2008
Gene Gnocchi parla di Antonio Cassano
Gene Gnocchi intervistato per la puntata de "Il Graffio" su Antonio Cassano.
FONTE: Canale IlGraffioTelenorba
Cassano era il gordito ora terrorizza Villa & C.
>MAURIZIO CROSETTI VIENNA - Forse non bisogna dire a Cassano che la vendetta è un piatto da servire freddo, altrimenti lui se lo mangia e poi gli spagnoli lo prendono in giro. Ma di sicuro la rivincita dell' ex ciccione riempie l' attesa e non accenna a sgonfiarsi, a differenza del girovita del nostro: otto chili persi dai tempi in cui, a Madrid, lo chiamavano "El gordito", il cicciotello, usando il diminutivo non per gentilezza ma perché "El gordo", ovvero il grasso, era un soprannome già occupato da Ronaldo. Però è una storia di molte merendine fa. Ora il ragazzo è più asciutto di un cracker, anche se forse sta asciugando un po' troppo anche il suo gioco. Non vorremmo che a forza di correttezza, in campo e fuori, finisse per diventare un giocatore normale.
Il solo azzurro che da due Europei non conceda un' intervista, avendo risposto in questi giorni ad un' unica domanda (starai zitto per tutto il tempo, come nel 2004? «Sì»), comunica a gesti e non soltanto con la palla. Durante l' intero allenamento di ieri, sul prato del Prater, ha riso insieme a Buffon. Allegro anche nel gioco: a un certo punto ha cominciato a fare delle piroette di tacco, qualcosa un po' difficile da spiegare (si tratta di un doppio saltello nel quale, più o meno a metà rotazione, Cassano controlla il pallone con il tacco). Il diamante all' orecchio, una nocciola, brillava al sole come una lampadina o una piccola stella. E poi una serie di scucchiaiate, seguite da palleggi multipli tra fronte e spalle come faceva un altro grande orecchino, Maradona. Infine nella partitella, ecco un balletto di finte e passaggi pizzicati, parabole smorzate, stop come se fosse a piedi nudi sulla sabbia.
Donadoni gli dice qualcosa, lui allarga due volte le braccia, poi mima che fa troppo caldo e lentamente, un passo dopo l' altro, raggiunge la zona d' ombra sul lato destro del campo dove palleggerà nella frescura. Stasera allo stadio ci sarà anche il suo vecchio amico Zizou Zidane. Quand' erano a Madrid, il francese gli voleva bene forse perché vedeva in quella specie di bomba a orologeria, in quel nodo di passione e infantilismo, classe e buio, qualcuno che gli somigliava. Un anno solo nel Real, per il monellaccio, con appena 19 partite e due gol. Su You Tube resistono, indelebili, le imitazioni del comico Carlos Latre: Cassano che divora merende "Pantera Rosa" rubandole ai bambini, oppure prende a calci un distributore automatico, o segna gol di pancia. Gli spagnoli ci misero niente a trasformare un campione in una macchietta, poi lo restituirono all' Italia con un calcio nel sedere, e pure sottocosto (5,5 milioni di euro il diritto di riscatto del prestito, da parte della lungimirante Samp).
Ora se lo vedono all' orizzonte, affusolato come i denti di un cobra. «Non si poteva fare la vita da atleta a Madrid, troppe tentazioni, troppe belle donne, non dormivo mai» ha detto a Fabio Fazio, qualche tempo fa. «Dopo tre mesi di Spagna avevo già voglia di ritornare». A volte ritornano, infatti. Il resto è il coraggio di Donadoni, che si è preso in casa il bambino cattivo come aveva fatto il Trap, a suo rischio e pericolo, sapendo però che se la luna gira nel modo giusto non c' è nessuno come lui. E proprio da Trapattoni era rimasto Cassano, con quel gol inutile contro la Bulgaria nel 2004 seguìto da un pianto inconsolabile. Ma per il resto, neanche una sbavatura: un comportamento perfetto, esemplare, come se la maglia azzurra lo proteggesse anche da se stesso.
Non come a Madrid, quando Capello lo mise fuori rosa per tre mesi. Non come a Marassi, quando il ragazzo arrivò a dire "ti aspetto fuori" all' arbitro, frase inaudita, poi altre lacrime e l' inevitabile squalifica. Stasera potrebbe aver voglia di dire "vi aspetto dentro" alla Spagna, e sarebbe francamente la migliore delle cassanate. Ma è davvero cambiato, Antonio Cassano? Ed è opportuno che sia così? Finora non ci sono state grane, a parte una breve ma intensa reazione a un fallo di Chiellini in allenamento. Ed è stato bravissimo, il discolo, a ricacciare nel profondo quello che avrebbe voluto fare (o almeno dire) al francese Evra, che lo aveva mazzolato per bene. Nell' attesa della vendetta (in spagnolo, "venganza"), Cassano non smette di ridere. Tipo ieri sera, quand' è uscito dallo stadio abbracciato al suo amico Materazzi, l' altro uomo nero del gruppo. Sembravano, a dirla tutta, una simpatica coppia comica, finché Antonio non ha cacciato fuori la linguaccia. Forse non è una bomba, ma un bimbo.
MAURIZIO CROSETTI
22 giugno 2008
FONTE: Ricerca.Repubblica.it
Accordo tra doriani e madridisti per il giocatore barese
La Samp riscatta Cassano dal Real
ROMA - Sarà sicuramente ancora protagonista nella Sampdoria Antonio Cassano, che diventa a tutti gli effetti un giocatore blucerchiato. Il Real Madrid ha accettato le condizioni poste dalla società doriana per il riscatto del calciatore barese. Cassano ha firmato un contratto fino al 2013, sulla base di un ingaggio di circa 2,8 milioni a stagione. Decisivo un blitz del suo procuratore, Antonio Bozzo, nel ritiro di Coverciano. Per acquisire a titolo definitivo il cartellino di Cassano, la Sampdoria non ha pagato nulla. Qualora il barese fosse ceduto subito, comunque, il Real Madrid percepirebbe sette milioni di euro, cinque in caso di vendita entro i prossimi tre anni. È prevista anche una clausola di rescissione tra i 18 e i 20 milioni di euro, che chiunque potrà versare se vorrà acquistare il giocatore.
[...]
(29 maggio 2008)
FONTE: Repubblica.it
Blitz del procuratore in ritiro
E Cassano rimane alla Samp
Trovato l'accordo con il Real: Antonio passa al club blucerchiato a titolo definitivo. Merito dell'agente del barese, che nonostante l'aut-aut di Donadoni ("Basta parlare di calciomercato") è riuscito a entrare a Coverciano grazie a un permesso della Figc
MILANO, 29 maggio 2008 - Via i procuratori dal ritiro di Coverciano? Ieri il c.t. della nazionale, Roberto Donadoni, era stato chiaro: "Sarebbe meglio se gli argomenti di calciomercato restassero fuori da qui". Oggi, però, c'è stata un'eccezione. Antonio Bozzo, agente di Antonio Cassano, era a Coverciano. La Figc gli aveva concesso un permesso speciale per chiudere una trattativa delicata: quella, appunto, tra l'attaccante barese, il Real Madrid e la Sampdoria.
L'ACCORDO - Una trattativa che è andata a buon fine. Cassano resterà alla Sampdoria. Antonio ha firmato un contratto che lo legherà al club blucerchiato fino al 2013 con un ingaggio da 2,8 milioni a stagione. E' prevista anche una clausola di rescissione tra i 18 e i 20 milioni di euro, che chiunque potrà sborsare se vorrà acquistare Cassano.
PARAMETRO ZERO, SE.. - Per il cartellino del calciatore la Samp non ha pagato nulla. Qualora il barese fosse ceduto subito, comunque, il Real Madrid percepirebbe sette milioni di euro, cinque in caso di vendita entro i prossimi tre anni.
gasport
FONTE: Gazzetta.it
Diffusa la lista dei giocatori azzurri che andranno agli Europei
Il ct: "Se dovessi fallire sarei il primo a togliere il disturbo"
Euro 2008, ok a Cassano e Del Piero
Confermato Donadoni fino al 2010
"Antonio sa cosa significa stare in questo gruppo e si adeguerà"
ROMA - Il viaggio verso Euro 2008 è iniziato. Con la lista dei convocati e con la conferma di Roberto Donadoni sulla panchina azzurra fino al 2010. Tra i 24 giocatori ci sono sia Alessandro Del Piero sia Antonio Cassano (come anticipato di Repubblica).Tra le novità il portiere del Siviglia, Morgan De Sanctis, e il centrocampista della Roma, Alberto Aquilani ("uno tra i giovani più interessanti"). Resta fuori Pippo Inzaghi ("per scelta tecnica") e non ci sarà nessuna garanzia per nessuno. Neanche per Del Piero dal quale un anno fa era arrivato una sorta di ultimatum: o gioco nel mio ruolo, o niente azzurro: "L'unica garanzia è la loro disponibilità" taglia corto Donadoni.
E oggi è arrivato anche l'annuncio del prolungamento del contratto al ct per altri due anni, fino al 2010: "E' un riconoscimento del lavoro fatto. Per me non ci sono stati mai problemi e se l'Europeo andrà male sarò io ad andarmene". Nell'accordo c'è una clausola di rescissione libera e reciproca per liberarsi, da far valere entro 10 giorni dalla fine dell'Europeo per l'Italia. Anche se il presidente della Figc Giancarlo Abete precisa: "Si può avere un risultato negativo per semplice sfortuna pur giocando benissimo, non colleghiamo una situazione a una posizione di classifica".
Poi Donadoni manda un preciso messaggio al fantasista della Sampdoria: "Basta parlare di scommessa Cassano, l'ho detto anche a lui. Antonio sa cosa significa stare in questo gruppo e si adeguerà". E sarebbe proprio Cassano, insieme a Montolivo e Quagliarella, uno dei tre giocatori che, seppur inseriti nella rosa odierna, potrebbero restare a casa.
Donadoni, infatti, porterà agli Europei 23 giocatori. Per ora, ovviamente, il ct non si sbilancia: "Non ci sono riserve. Non c'è alcun tipo di decisione, non sarebbe piacevole per nessuno. Tutti si devono sentire nelle stesse condizioni".
Cauti anche i toni del ct sull'andamento del torneo. "Non ho in mente una squadra che possa avere il ruolo di favorita. Sarà un Europeo difficile dopo una stagione complicata e mi auguro che i miei ragazzi riescano a scaricare dal punto di vista mentale e a mantenere la soglia alta dal punto di vista fisico" dice Donadoni.
Questa la lista dei 24 convocati.
Portieri: Gianluigi Buffon (Juventus), Marco Amelia (Livorno), Morgan De Sanctis (Siviglia).
Difensori:
Cristian Panucci (Roma), Fabio Cannavaro (Real Madrid), Andrea Barzagli (Palermo), Marco Materazzi (Inter), Fabio Grosso (Olympique Lione), Gianluca Zambrotta (Barcellona), Giorgio Chiellini (Juventus).
Centrocampisti:
Rino Gattuso, Andrea Pirlo, Massimo Ambrosini (Milan), Daniele De Rossi, Simone Perrotta, Alberto Aquilani (Roma), Mauro German Camoranesi (Juventus), Riccardo Montolivo (Fiorentina).
Attaccanti:
Luca Toni (Bayern Monaco), Marco Borriello (Genoa), Antonio Di Natale, Fabio Quagliarella (Udinese), Alessandro Del Piero (Juventus), Antonio Cassano (Sampdoria).
Gli azzurri si ritroveranno domenica 25, entro le ore 12, a Coverciano. Il 28 maggio sarà consegnata alla Uefa la lista definitiva dei 23. Dopo l'amichevole del 30 a Firenze contro il Belgio, gli azzurri avranno due giorni di riposo, nella serata di domenica primo giugno il nuovo raduno a Milano e il giorno dopo la partenza per il ritiro austriaco di Baden. Esordio azzurro contro l'Olanda, il 9 giugno a Berna.
(20 maggio 2008)
FONTE: Repubblica.it
4/3/2008
Calcio:Cassano fuori per 5 turni
Giudice sportivo: "Intimidì arbitro"
Il giudice sportivo ha inflitto cinque giornate di squalifica ad Antonio Cassano della Sampdoria per il comportamento tenuto in occasione dell'espulsione durante l'ultima gara dei blucerchiati con il Torino. Il talento barese si era tolto la maglia, lanciandola verso il direttore di gara, insultandolo e intimidendolo. Cassano ha avuto anche l'ammonizione con diffida e un'ammenda di 15mila euro. La Samp non presenterà ricorso.
Una squalifica lunga, ma non certo inattesa. Infatti, già da domenica sera si prevedeva uno stop variabile tra le 4 e le 5 giornate. Evidentemente, non sono servite a nulla le scuse fatte da Cassano a Pierpaoli nell'immediato dopo gara e nemmeno la lettera scritta dal giocatore barese per chiedere perdono a tifosi e dirigenti sia avversaria che della Sampdoria stessi. Nel computo totale delle giornate di squalifica, hanno pesato i molteplici capi d'accusa che pesavano su cassano: il comportamento non regolamentare in campo, le frasi ingiuriose e reiterate rivolte all'arbitro, il lancio della maglietta e le minacce rivolte al direttore di gara che Cassano a rivolto a Pierpaoli mentre si trovava a bordo campo.
Nelle prossime ore si dovrebbe sapere anche l'entità della multa che la società infliggerà all'attaccante di Bari vecchia. Nell'immediato post partita, Marotta, dg doriano, aveva parlato di una sanzione pari al compenso di cinque giorni lavorativi per ogni giornata di squalifica. Insomma, è ipotizzabile una multa pari a quasi un mese di stipendio. La Sampdoria non intende presentare ricorso, probabilmente per mandare un segnale forte, anche allo stesso Cassano che, al di là delle intemperanze, rientra nei piani della società blucerchiata, tanto che si sta sottoponendo al procuratore del giocare un rinnovo contrattuale fino al 2013. In difesa di Cassano è intervenuto il suo allenatore Walter Mazzarri che ha detto: "Purtroppo era stanco, ha giocato dopo aver recuperato in extremis da una notte di febbre e secondo me, ha disputato anche un'ottima partita. Si e' parlato ancora una volta in maniera eccessiva dei suoi comportamenti, tralasciando una prestazione nuovamente importante".
Non è dello stesso avviso Roberto Boninsegna che nella stagione 1976-1968, quando militava nel Cagliari, ricevette 11 giornate (in seguito ridotte a 9) per aver aggredito verbalmente e spintonato il direttore di gara di Varese-Cagliari: "Cinque giornate di squalifica a Cassano, a dire il vero, mi sembrano troppo poche. A me, per molto meno, ne inflissero di più.
FONTE: TGCom24.Mediaset.it
Cassano, Raging Bull
Pubblicato il 03 mar 2008
Antonio Cassano loses the plot again against Torino
FONTE: Canale SerieATV
Il doriano, cacciato per doppia ammonizione, perde le staffe lancia la sua maglia contro il direttore di gara. Poi lo minaccia
Cassano espulso, insulta l'arbitro poi le scuse a tutti, anche a Collina
A freddo, con un comunicato: "Chiedo scusa, ho fatto una cavolata". Novellino: "E' un istintivo, va capito e aiutato"
GENOVA - Tutto Cassano in poco più di mezz'ora: dal gol del 2-2 contro il Torino (un colpo da biliardo alla sua maniera) alla nuova, inattesa "cassanata". Cartellino rosso, insulti all'abitro, al quale lancia anche la sua maglietta e poi, a freddo, le scuse a tutti, lui che si vanta di non scusarsi mai, addirittura con un comunicato: scuse al pubblico, ai compagni, al designatore Collina che era in tribuna: "Ho fatto una cavolata".
Il fattaccio avviene al 42' della ripresa, quasi alla fine di un secondo tempo contrappuntato anche dalle giocate di fino del barese. L'azione si svolge dalle parti della bandierina del calcio d'angolo. Il contrasto tra Cassano e Comotto non sembra affatto falloso. Anzi il blucerchiato dà l'idea di volersi sottrarre al contatto. L'arbitro Pierpaoli la pensa diversamente e il fallo glielo fischia. Lui protesta vivacemente e, considerando che era stato già ammonito per aver preso a calci la bandierina dopo il gol, si ritrova il rosso sventolato davanti agli occhi. Apriti cielo: due "vaffa" in rapida sequenza rivolti al direttore di gara (accusato anche di aver dato un rigore inesistente al Toro, per un fallo fuori area).
Tutti a quel punto cercando di fermarlo, anche gli avversari e tra questi il suo amico Rosina. Niente da fare: Cassano si sfila la maglietta e la scaglia contro l'arbitro. Intanto il pubblico prende a contestare Collina in tribuna: gli spettatori che sono seduti vicino al disegnatore, in tribuna, si alzano e cominciano ad applaudirlo in segno di scherno. Lui regge per un po' ma poi se ne va.
Intanto in campo la furia di Cassano non si placa. L'arbitro è sempre al centro degli insulti. Il blucerchiato gli grida: "Sei una merda " e dal sottopassaggio fa gesti inequivocabili: "Vieni, vieni, ti aspetto alla fine della partita". Non succederà, perché alla fine Cassano, visibilmente più calmo, andrà a salutare il pubblico, i compagni e gli avversari. Il suo terzo tempo. Ma l'arbitro non lo incrocerà affatto.
Una sceneggiata che adesso rischia di costare cara a Cassano, proprio nel momento in cui ha raggiunto una forma strepitosa. Non solo una squalifica, che potrebbe anche essere di tre giornate, ma anche in chiave azzurra: il ct della nazionale Donadoni aveva applaudito al suo ritorno ad alti livelli, aggiungendo però che avrebbe dovuto limare alcuni aspetti caratteriali. Questo improvviso ritorno al passato complica non poco il quadro.
Dopo la nuova "cassanata" sono però arrivate le scuse, scritte. Cosa certo non usuale per un personaggio che finora si è sempre vantato di non aver chiesto mai chiesto scusa a nessuno nella sua vita. "Mi scuso con tutti", si legge invece in un comunicato. "Ho compiuto un gesto assolutamente da censurare che ha compromesso quanto di buono fatto fino a quel momento. Ho compreso quasi subito di aver commesso una grossa cavolata". "A fine gara - prosegue Cassano - ho chiesto scusa ai tifosi e ai compagni e ho chiarito l'accaduto anche con il designatore Pierluigi Collina. Antonio Cassano".
"L'espulsione di Cassano è ineccepibile", ha commentato il dg blucerchiato Giuseppe Marotta, "anche se il 'vaffa' all'arbitro è oramai entrato nell'ordine del linguaggio...". "C'è la trance agonistica, ma senza dubbio Cassano ha sbagliato", ha chiosato Marotta aggiungendo che negli spogliatoi il giocatore ha avuto un confronto chiarificatore con l'arbitro Pierpaoli.
"Mi dispiace per Cassano, non credevo così bravo ma alla fine è caduto in un attimo non bello ma dobbiamo perdonarlo", ha commentato a Sky il tecnico del Torino Walter Novellino schierandosi a favore del numero 99 doriano. "Lui è un talento naturale - dice ancora Novellino - ed un bravissimo ragazzo. E' un istintivo, e va aiutato, viene da due anni particolari in cui ha accumulato rabbia ed energia, e oggi ha avuto uno sfogo. Si è fatto prendere da un attimo di rabbia. Non è stato un bel comportamento però a freddo ha chiesto scusa e quindi va aiutato e capito".
(2 marzo 2008)
FONTE: Repubblica.it
cassanata
Neologismi (2008)
cassanata s. f. (scherz. iron.) Gesto, comportamento, trovata, tipici del calciatore Antonio Cassano.
Da quando è alla Roma, la sua storia si divide tra grandi colpi e grandi colpi di testa. Spettacolare in campo, pirotecnico anche fuori: un gol e una «cassanata». Con lui, insomma, non ci si annoia mai e a Trigoria, ormai, hanno imparato a conviverci. (Ernesto Menicucci, Corriere della sera, 21 novembre 2003, p. 55, Sport) • Cassano le cassanate ormai le fa anche in campo. (Roberto Renga, Messaggero, 13 settembre 2004, p. 27, Sport)
«Sfide» non ha fatto sconti a Cassano, i problemi relativi al carattere del giocatore sono stati affrontati. Gli scherzi impossibili nelle giovanili del Bari, le prime vere mattane, diventate poi «cassanate» quando [Fabio] Capello inventò il neologismo. Comportamenti che, se reiterati, finiscono, sempre, nella stessa maniera: l’isolamento di Cassano. A Roma, nel Real Madrid. Adesso che Cassano è alla Sampdoria e adesso che la Sampdoria su Cassano vuole puntare, la società ha cercato di prevenire. (P[aolo] Giamp[ieri], Secolo XIX, 19 aprile 2008, p. 41, Sport).
Derivato dal nome proprio (Antonio) Cassano con l’aggiunta del suffisso -ata.
FONTE: Treccani.it
Sampdoria's Peter Pan refuses to grow up
Antonio Cassano's latest hissy fit proves he still has plenty of maturing to do at Sampdoria
Paolo Bandini
Tuesday 18 December 2007 12.44 GMT
Ninety minutes to sum up an infuriating career. On Sunday at the Stadio Luigi Ferraris, Antonio Cassano sparkled as brightly as he has since returning from Spain. The trademark feints, dummies and close control were there, but so was the end product. Against a disjointed but talented Fiorentina, it was Cassano who forced the opener, creating space for an acutely-angled drive which was parried into the path of Daniele Gastaldello; at 2-1 down it was also Cassano who, with an impeccably weighted header from Christian Maggio's deep cross, scored the equaliser Sampdoria so richly deserved.
By that point he was lucky to still be on the pitch.
Fabio Capello coined the term cassanata (Cassano-ism) to describe Cassano's all-too-regular tantrums back in 2002, and five minutes before half-time the striker provided a vintage example. Denied a free-kick in the build-up to Adrian Mutu's equaliser, Cassano unleashed a stream of vitriol (he insists he merely asked why the foul wasn't given, but replays suggest otherwise) at fourth official Danilo Giannoccaro, who promptly instructed referee Gabriele Gava to show him a yellow card. Cassano responded by beginning to cry, threatening Gava with a clenched fist, and ultimately throwing himself to the ground and thumping the grass with all the desperation of an eight-year old deprived of his sweeties.
The reason for such a hissy fit? Cassano had now accrued enough yellows to earn him a ban for this week's trip to Roma, the club where, between 2001 and 2006, he enjoyed the most successful years of his career to date. "Roma is my past," sniffed Cassano afterwards. "It would have been the most important game of my life."
If the temptation is to draw comparisons with Paul Gascoigne's tears at Italia 90, it must be resisted. It is one thing to crumble at the prospect of missing a World Cup final, quite another to kick off over a fixture that comes around every season.
Both characters share self-destructive tendencies, the result of apparent emotional insecurity, but there is a brattish sense of entitlement about Cassano that Gazza never possessed. Everywhere he has played, Cassano has sooner or later fallen out with managers, coaches and team-mates. In one season at Roma under Capello - who he later dubbed "like a father" - Cassano walked out of training on three separate occassions.
Perhaps we shouldn't be surprised; after all, Cassano's real father deserted him and his mother when he was a baby. Many a pop-psychologist has attributed his difficulty with managers and referees and even the police - over his repeated arrests for driving a motorbike without a licence - to his lingering resentment towards his father, and hence any male authority figure. Certainly he is imbued with a natural aggression Gazza, for all his lapses into recklessness, never possessed. Brought up in Bari Vecchia, one of Italy's roughest neighbourhoods, Cassano was a serial truant from school - dubbed u' matt (a madman) by his peers - and would while away the days knocking out cars' headlights from distance with a football to impress his friends.
Exposed to some of life's harsher realities at an early age, Cassano was shielded from others. His friends included local gangsters who ensured his protection. When his Porsche was stolen in Bari in 2002, it was returned less than a day later to his mother's house, complete with a bouquet of flowers. Plucked off the streets by a Bari scout while still in his teens, meanwhile, football ensured Cassano he never saw education as a necessity for ensuring a future income.
Hailed as Italy's successor to Roberto Baggio at No10 even when Alessandro Del Piero was at his peak, we can hardly be surprised he developed an excessive sense of importance. In Bari he was, and remains, a hero. On one occasion early in Cassano's career, Italy's Under-21 coach Claudio Gentile had to be rescued by police from a restaurant in the city after being mobbed by fans furious that he had dropped and criticised the striker.
All of these factors, and doubtless many more, have contributed to a volatility which Cassano is entirely aware of. "It makes me laugh to see it on TV," beamed Cassano recently. "When I have these so-called 'Cassanata' episodes it cracks me up."
Others are less impressed.
"His is a life of bullying, crude gestures, stupidity and running away," says Germano Bovolenta in yesterday's Gazzetta. "Then he repents, asks for pardon from all those who are close to him, who understand him. But it doesn't last, it starts again and he continues to lose friends and defenders - in other words, all those who speak highly of him."
Herein lies the crux of the issue. Nobody truly believes Cassano ever lost the talent that brought him to the world's attention - the ability to humiliate a marker, to tame a 60-yard pass first-time with a flick of the heel and finish with precision. Mere flashes of such talent this season have been enough for many - this column included - to suggest he might even find his way back into the Italy fold in time for Euro 2008. But days like Sunday make that prospect seem far more alien. For all Cassano shines when things are going his way, he crumbles when they aren't - either spitting his dummy, as yesterday, or collapsing into self-pity, as when he walked straight off the pitch without waiting for treatment when he injured himself against Catania in October. The positives may outweigh the negatives for a Sampdoria side with limited ambitions in this season's Scudetto, but a country expecting success in Euro 2008's toughest group can hardly be so patient.
Cassano claims to be maturing at Samp, to have finally found a mentor in manager Walter Mazzari, to want to commit his future to the club, but we have heard such claims before. The evidence continues to suggest otherwise. Nicknamed Peter Pan in his younger days, this little boy, sadly, has no intention of growing up.
FONTE: TheGuardian.com
A rete anche Bellucci e Sanmarco nel 3-0 ai bergamaschi che rilancia la squadra di Mazzarri anche in chiave europea
Cassano torna al gol, Montella ispira la Samp si ritrova contro l'Atalanta
Gli uomini di Del Neri hanno giocato una buona gara cogliendo un palo e una traversa Cassano torna al gol, Montella ispira la Samp si ritrova contro l'Atalanta
GENOVA - La Sampdoria piega l'Atalanta rimandandola a casa con tre gol al passivo ma soprattutto trova nuovo morale in vista del match di giovedì con l'Aalborg in Danimarca che vale l'accesso al secondo turno di Coppa Uefa. Tre a zero per i blucerchiati il risultato finale con reti di Bellucci nel primo tempo e di Sammarco e anche di Cassano (che torna al gol in Italia) nella ripresa, anche se il punteggio non deve far pensare che l'Atalanta sia stata a guardare visto che ha colpito un palo con Carrozzieri ed una traversa con Doni.
[...]
Ma è Cassano al 38' a chiudere l'incontro segnando in contropiede su bel lancio di Volpi la rete del 3-0. Il barese non sta nella pelle (e nella maglia) dalla gioia: si denuda e corre ad abbracciare tutti. A cominciare da Mazzarri che ha creduto in lui.
SAMPDORIA-ATALANTA 3-0
SAMPDORIA (3-4-2-1): Mirante; Lucchini, Sala, Gastaldello (1'st Sammarco); Campagnaro, Volpi, Palombo, Pieri; Delvecchio (27'st Franceschini), Bellucci (10'st Cassano); Montella. In panchina: Castellazzi, Ziegler, Caracciolo, Foti. Allenatore: Mazzarri
ATALANTA (4-4-1-1): Coppola; Rivalta, Capelli, Carrozzieri, Belleri; Padoin, De Ascentis, Bernardini (36'st Muslimovic), Ferreira Pinto (1'st Floccari); Doni;
Zampagna (15'st Defendi). In panchina: Ivan, Pellegrino, Guarente, Tissone. Allenatore: Del Neri
ARBITRO: Ayroldi di Molfetta
RETI: 3'pt Bellucci, 12'st Sammarco, 38'st Cassano.
NOTE: pomeriggio sereno, terreno in buone condizioni, spettatori 21.000 circa. Angoli 5-3 per l'Atalanta. Ammoniti Bernardini, Campagnaro, Capelli, Doni, Cassano. Recupero: 1'; 3'.
(30 settembre 2007)
FONTE: Repubblica.it
SERIE A
UFFICIALE: Cassano è della Sampdoria
14.08.2007 22:43 di Germano D'Ambrosio
Antonio Cassano è ufficialmente un giocatore della Sampdoria: i blucerchiati pagheranno 1 milione e 200 mila euro per il suo ingaggio, mentre i restanti 3 milioni verranno sborsati dal Real Madrid. Cassano, rispetto al suo precedente stipendio, guadagnerà in tutto 500.000 euro in meno.
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
Cassano-Sampdoria: è fatta
Trovato l'accordo a Madrid tra Marotta e Mijatovic: il barese passa in blucerchiato per una stagione con la formula del prestito con diritto di riscatto. La Samp gli pagherà 1,2 milioni di euro netti di ingaggio, i restanti 3 milioni verranno corrisposti dal Real
Antonio Cassano torna in Italia: destinazione Sampdoria. Ap
MADRID, 13 agosto 2007 - Antonio Cassano è un giocatore della Sampdoria. Trovato l'accordo tra il d.s. del Real Madrid Mijatovic e il d.g. blucerchiato Giuseppe Marotta. Il talento barese passa alla Samp con la formula del prestito per un anno con diritto di riscatto a favore del club ligure, che pagherà 1,2 milioni di euro netti di ingaggio, mentre i restanti 3 milioni verranno corrisposti dal Real Madrid.
"Ormai abbiamo superato tutti gli ostacoli". L'ha detto il direttore generale della Sampdoria, Giuseppe Marotta. "Ormai abbiamo superato tutti gli ostacoli. Crediamo molto in questa operazione". Cassano, da parte sua, avrebbe confidato a chi ha parlato con lui di non vedere l'ora di iniziare questa avventura. Tuttavia Giuseppe Bozzo, agente del calciatore, ha voluto frenare, sottolineando che mancano le fime sul contratto: "È stato tutto aggiornato a domani; non c'è ancora alcun accordo». La firma infatti dovrebbe avere nelle prossime ore.
gasport
CASSANO SHOW..... a MADRID
FONTE: Canale Axexore
Il Real mette fuori rosa Cassano
Dopo il battibecco di sabato scorso a Tarragona con Fabio Capello la società gli ha inflitto una multa e ha disposto il suo allontanamento dalla prima squadra per indisciplina
MADRID, 30 ottobre 2006 - Sembrava l'uomo adatto a domare il suo talento selvaggio. Solo pochi mesi fa, durante il ritiro estivo del Real Madrid, il barese parlava con entusiasmo del suo tecnico ritrovato. "Fabio Capello è il più grande allenatore del mondo, migliore di tutti quelli in circolazione. Con lui al mio fianco potrete ammirare il vero Cassano".
Il rapporto tra Fabio Capello e Antonio Cassano, sbocciato a Roma, sembrava destinato a proseguire in Spagna nonostante qualche panchina di troppo. Però il lupo perde il pelo ma non il vizio. Un luogo comune che calza a pennello per Cassano, che si è ribellato anche al tecnico friulano. Il fantasista non ha tollerato l'ennesima esclusione sabato scorso per la gara contro il Tarragona, e nel tunnel degli spogliatoi ha avuto un battibecco con Don Fabio. "E' cosi che mi ripaghi? Io ti ho sempre difeso e alla Roma sono sempre stato dalla tua parte", queste le rimostranze di Cassano a Capello.
Il Real Madrid, a quanto pare indirizzato in questa direzione proprio dall'ex allenatore della Juventus, ha preso subito posizione infliggendo a Cassano una multa con tanto di allontanamento dalla prima squadra per indisciplina fino a data da destinarsi.
Ora torna in discussione anche il suo futuro con il Real: la concorrenza è notevole e certi scatti d'ira non lo aiuteranno. Chissà che la profezia del suo mentore Eugenio Fascetti ("deve tornare in Italia al più presto, se resta al Real la sua carriera rischia di bloccarsi") non possa realizzarsi già a gennaio.
FONTE: Gazzetta.it
30/10/2006
Cassano messo fuori rosa dal Real
Al barese fatale litigio con Capello
E' costato molto caro ad Antonio Cassano il litigio con Fabio Capello dopo la gara di domenica scorsa a Terragona vinta per 3-1 dal Real. Il barese è stato multato ma soprattutto è stato messo fuori rosa per "indisciplina" fino a data da destinarsi. Il giocatore, che a Madrid continua a trovare poco spazio nonostante l'arrivo del suo mentore, aveva contestato pesantemente il tecnico, invitandolo a quanto pare a vergognarsi.
Il lupo perde il pelo...Ci risiamo, Antonio Cassano proprio non riesce a starsene tranquillo, un po' per il suo carattere focoso, un po' perchè la saggezza insegna che dai propri errori si impara e forse Cassano tanto saggio non è. E dopo le delusioni calcistiche della passata stagione, quando era sulle prime pagine di tutti i giornali più per il suo peso che per le magie in campo, adesso arrivano anche le pecche caratteriali, quelle che hanno sempre contraddistinto il talento di Bari Vecchia.
Sempre ad eccezione della parentesi felice di Roma, quando sulla panchina giallorossa sedeva proprio Don Fabio. E la notizia sta proprio qui, in questa punizione inflittagli con Capello allenatore, segnale probabilmente che il futuro spagnolo di Cassano è sempre meno blanco, nonostante a Madrid sia arrivato il suo mentore.
Ma il litigio con Capello dopo la vittoriosa trasferta di Terragona non è andata a genio alla dirigenza che ha deciso di multare il giocatore, ma soprattutto metterlo fuori rosa fino a data da destinarsi per motivi di "indisciplina". La causa? Non averlo schierato in campo, tanto che Cassano, a quanto pare, sarebbe sbottato contro il tecnico: "E' così che mi ripaghi? Io ti ho sempre difeso anche nei momenti più difficili. E questo è il modo di ringraziarmi, io che alla Roma sono sempre stato dalla tua parte?". Adesso il fantasista avrà modo di riflettere, quando correrà a bordo campo da solo, al massimo aggregato alla squadra primavera. Sempre che nel suo futuro ci sia ancora la maglia delle merengues.
FONTE: TGCom24.Mediaset.it
I convocati per la doppia sfida del girone eliminatorio europeo
Incontri con la Lituania (a Napoli) e la Francia (a Parigi)
Cassano ritorna in Nazionale
Donadoni non chiama Del Piero
2-1 alla Bulgaria, che era andata in vantaggio su rigore
ROMA - Antonio Cassano ritorna in Nazionale. Il neo ct Roberto Donadoni lo ha inserito nella lista dei convocati per la doppia sfida nel girone eliminatorio degli europei, contro Lituania (sabato 2 a Napoli) e Francia (mercoledì 6 a Parigi).
Ecco la lista completa
Portieri: Abbiati (Torino), Amelia (Livorno), Buffon (Juventus).
Difensori: Barzagli (Palermo), Cannavaro (Real Madrid), Dainelli (Fiorentina), Grosso (Inter), Oddo (Lazio), Pasqual (Fiorentina), Zaccardo (Palermo), Zambrotta (Barcellona).
Centrocampisti: Ambrosini (Milan), De Rossi (Roma), Gattuso (Milan), Marchionni (Juventus), Perrotta (Roma), Pirlo (Milan), Semioli (Chievo).
Attaccanti: Bonazzoli (Sampdoria), Cassano (Real Madrid), Di Michele (Palermo), Gilardino (Milan), Inzaghi (Milan), Rocchi (Lazio).
Fra i campioni del mondo manca Del Piero, ed è una scelta tecnica. Fuori anche Iaquinta e Camoranesi. Totti e Toni sono considerati in ritardo di condizione, Materazzi è squalificato, Nesta infortunato. Peruzzi ha dato già l'addio all'azzurro.
Confermati - dopo l'amichevole del 16 agosto, persa con la Croazia- Pasqual, Ambrosini, Semioli, Di Michele e Rocchi. Tra i nuovi Dainelli, Bonazzoli e Marchionni.
(27 agosto 2006)
FONTE: Repubblica.it
19/4/2006
Cassano, campione di imitazioni
Spopola suo clone: grasso e mangione
A gennaio il passaggio di Antonio Cassano al Real Madrid suscitò grande clamore. Ora, quasi sempre in panchina, l'attaccante continua ad attirare su di sé l'attenzione per un'imitazione in cui il comico Carlos Latre gli va il verso: davanti alle telecamere Latre si presenta con un pancione e dieci ciambelle al cioccolato. E intanto Benito Floro, direttore tecnico del Real, lo scarica: "Non ho chiesto io il suo acquisto".
Una volta il gordo era Ronaldo. Ora, il non invidiabile appellativo è passato ad Antonio Cassano che, nei programmi televisi spagnoli, sta letteralmete spopolando. Non per meriti calcistici, ma per essere ormai noto come "ottima forchetta". Colpa, o merito a seconda dei punti di vista, di Carlos Latre, uno dei più famosi imitatori spagnoli che conduce un programma intitolato "Maracanà06"..
Davanti alle telecamere, Latre si presenta con la maglia del Real numero 19, con un pancione smisurato e un vassoio strapieno di ciambelle al cioccolato. Tutta colpa dei primi giorni spagnoli dell'attaccante barese che, a quanto si racconta, si fece beccare proprio da Latre mentre "gustava" la bellezza di 10 ciambelle al cioccolato. Il suo arrivo sucitò enorme clamore sia in Italia sia in Spagna, ma ad oggi Cassano ha preso confidenza solo con la panchina: 106 giorni spagnoli e appena 484 minuti con due soli gol.
Ma in tv ormai è diventato un tormentone. Il suo clone spopola, grasso, mangione e, diciamo, non troppo sagace. Colpa anche del suo conflittuale rapporto con la stampa, visto che raramente si concede ai microfoni e taccuini dei giornalisti. E intanto a Madrid iniziano a scoppiare le prime polemiche sul suo arrivo. Il direttore tecnico del Real, Benito Floro, avrebbe infatti candidamente ammesso: "Io non ho mai chiesto l'acquisto di Antonio Cassano. Avevo in mente un attaccante forte e con altre caratteristiche, ma in quel momento non ce n'era nessuno sul mercato. Prima che Raul e Ronaldo si infortunassero, il club ha deciso di prendere un altro attaccante come Cassano". In poche parole una bocciatura vera e propria che apre ulteriori spiragli di mercato: un ritorno in Italia? Forse, ma attenzione perché anche da noi la Gialappa's incombe.
FONTE: TGCom24.Mediaset.it
9/3/2006
Ecco il cortometraggio su Cassano
Presentato a Bari il film sul giocatore
Antonio Cassano è approdato sul grande schermo. E' stato infatti presentato giovedì sera a Bari "Come a Cassano", il cortometraggio del regista Mezzapesca che racconta la storia di un bambino di Bari vecchia che vuole diventare un calciatore. Un po', quindi, la storia del giocatore del Real. Molte delle giovanissime comparse del film giocano nella Pro Inter, il vivaio pugliese nel quale mosse i primi passi proprio Cassano.
La favola del 'pibe de Bari' è il liet motiv di "Come a Cassano", cortometraggio dedicato ad un bambino del borgo antico che sogna di diventare un calciatore. Dalle stradine della città vecchia fino ad arrivare al grande palcoscenico della serie A e della Nazionale, la storia di Antonio Cassano è raccontata in una pellicola di dodici minuti, proiettata giovedì sera a Bari, la città natale del talento del Real Madrid. Il film, la seconda creazione del regista Pippo Mezzapesa (vincitore nel 2004 del David di Donatello per 'Zinana"), sceneggiato da Antonella Gaeta, è un colorito viaggio nei vicoli del centro storico barese del quale riproduce emozioni, culture e musica. Molte delle giovanissime comparse del film sono aspiranti calciatori della Pro Inter, uno dei più apprezzati vivai della Puglia calcistica, scuola calcio nella quale mosse i primi passi lo stesso Cassano.
"E' un personaggio romantico - ha spiegato Mezzapesa, il produttore del lavoro - Il giovane che passa dal centro storico di Bari ad esultare sotto le curve dei più grandi stadi europei". Un cortometraggio che ha creato entusiasmo per le vie del capoluogo barese: "Mentre giravo le scene, mi chiedevano di cosa parlasse. Appena saputo che riguardava Cassano sembravano entusiasti e ci hanno aiutato in tutto e per tutto. Lo adorano". L'idolo di un quartiere povero della cittì il sogno che diventa realtà. Antonio Cassano.
FONTE: TheGuardian.com
3 Gennaio 2006
Antonio il terribile
La parola "cassanata" l'ha inventata Fabio Capello. Era il novembre del 2002: il barese, imbestialito perché aveva capito che non avrebbe giocato contro il Perugia, non si presenta in ritiro e così si prende un'altra multa. Un'altra, perché in realtà le bizze a Roma Antonio Cassano aveva cominciato a farle a settembre quando in Champions League si era rifiutato di entrare in campo contro l'Aek. E in quel caso anche Capello non la prese bene. Campione in campo, discolo irriverente fuori: la facile etichetta del talentuoso barese, figlio dei quartieri degradati, istintivo fino all'ennesima potenza, nasce presto. Appena partito alla ribalta del calcio.
Nel dicembre del 2000, aveva appena 18 anni e già tentava il Manchester United, fece imbestialire i giocatori del Bologna: negli ultimi minuti della partita dribblò più volte con leziosità i difensori felsinei, che si infuriarono a morte. Cassano si difese: "Non volevo offendere nessuno". Guai poi anche Under 21 a marzo 2001: Gentile a Treviso scelse la coppia Bonazzoli e Cipriani al posto suo in Romania-Italia: Totò se ne tornò a casa accusando un dolore agli adduttori, ma ci fu scontro tra giocatore e tecnico. Nel corridoio che dagli spogliatoi portava al campo tra i due ci sarebbe stato anche un diverbio con parole pesanti.
E guai anche con i compagni in azzurro che videro la fuga di Cassano dal ritiro di Treviso aveva offeso i compagni che lessero nell'atteggiamento del barese anche una mancanza di rispetto nei loro confronti. Lo stesso Gentile disse "è sempre nervoso e scontento...". Genio e sregolatezza fuori da campo: a Bari si fa comminare una doppia contravvenzione guidando col foglio rosa e senza accompagnatore l'auto e scorazzando con un motorino senza casco per i vicoli di Bari vecchia (a Roma, poi collezionerà un fermo per eccesso di velocità nella notte in compagnia di Montella).
Nel 2002 viene richiamato nella trasferta di Madrid per un cellulare che squilla a tavola nonostante le disposizioni. Gennaio 2003. Cassano si autoesclude dalla trasferta di coppa Italia a Vicenza, dicendo di non stare bene: ma il giorno dopo si allena da solo a Trigoria. A Udine (23 febbraio) rimedia una squalifica per parolacce all'arbitro Pieri. Venti giorni dopo, contro l'Arsenal in Champions, copre d'insulti anche l'arbitro Meier, che fa finta di non capire.
Nella finale in coppa Italia contro il Milan (31 maggio) fa le corna a Rosetti che lo ha appena espluso. Il 20 novembre Capello lo esclude dalla partitella di allenamento e lui se ne va dal campo. Contro la Fiorentina (settembre 2004) reagisce dando una manata a Chiellini: rosso.
Capitolo Voeller: il tedesco non lo convoca per la Dinamo Kiev, dopo un'accesa discussione in allenamento.
Interregno Sella: anche con lui discussioni.
Arriva Del Neri, e le cose sembrano migliorare. Ma sembrano soltanto: nella partita con l'Inter (3 ottobre), l'allenatore sostituisce Cassano dopo un'ora di gioco: il barese non gradisce, protesta davanti a tutti e poi, due giorni dopo. Fermato per qualche giorno, si allena da solo, ufficialmente per recuperare la condizione fisica e poi mettersi a disposizione del tecnico. Rimane fuori fino al Palermo (24 ottobre), poi torna ad allenarsi con la prima squadra.
Con la partita con la Juve (28 ottobre) gioca 90': ma indispettisce la tifoseria è l'atteggiamento in campo nei confronti di Zebina, Emerson e Capello, con sorrisi, pacche sulle spalle e scambio di maglietta addirittura alla fine del primo tempo. Insomma, il barese non dimostra grinta e rabbia agonistica che ci si aspetta da una partita così sentita da parte del popolo giallorosso.
Altri guai con Del Neri: va in campo dall'inizio anche contro il Cagliari (31 ottobre). Nell'intervallo il tecnico decide la sostituzione: dentro Montella, fuori Antonio. E qui scatta l'ennesima discussione, negli spogliatoi. Ufficialmente scambio verbale e basta. Tanto che il giorno dopo il giocatore si allena regolarmente col gruppo, pur non scambiando una parola con Del Neri. Che non lo convoca nemmeno per la Champions, contro il Bayer Leverkusen. Poi, in vista di Milano, stessa procedura dei giorni che precedono la trasferta di Torino: Cassano fuori, Cassano dentro, fino a quando la società ufficializza che il giocatore è fuori rosa.
Più di una volta il giocatore si sofferma a parlare con i tifosi (con la stampa non parla da anni), affermando di voler restare, ma ormai con lo stadio il rapporto è logorato e spesso viene beccato con i fischi. L'ultimo acuto è il gol a Bergamo contro l'Atalanta lo scorso campionato che in pratica salva i giallorossi. Le ultime due litigate le riserva per Conti e Spalletti quando decidono di togliergli i gradi di vicecapitano della Roma, nel ritiro di Castelrotto. La società persino lo multa per la mancata partecipazione alla prima amichevole in Alto Adige. Poi l'ultimatum di Rosella Sensi, le partite con la Primavera e l'allontanamento progressivo dalla Roma.
FONTE: Gazzetta.it
Del Neri scarica Cassano
L'attaccante barese neppure convocato per la Champions, rischia un lungo periodo fuori squadra. Fiducia a Totti e Montella.
Di Eurosport
Il 02/11/2004 alle 17:19
“Cassano non lo porto neppure in panchina, in questo momento non serve!” Parole forti e inequivocabili quelle pronunciate in sala stampa da Del Neri per commentare la mancata convocazione dell’attaccante barese per la gara di Champions contro il Leverkusen. Il clima a Trigoria è bollente e nessuno ha voglia, almeno a parole, di raffreddarlo.
Dopo la gara in Germania bollata da Sensi come “una prestazione da schiaffi”, una settimana in castigo da separato in casa, Cassano era stato schierato a sorpresa nel big match di Torino contro la Juventus. Prestazione incolore ma soprattutto un abbraccio agli ex compagni Emerson e Zebina, che per i tifosi della Sud è stato un pugno allo stomaco. La lite con Del Neri nell’intervallo di Roma-Cagliari ha completato il quadro di un rapporto, tra giocatore e società, ormai virtualmente concluso.
Trapelano intanto le esternazioni di domenica del numero 18 giallorosso, come risposta ai rimbrotti tattici dell’allenatore di Aquileia: “Io gioco come mi pare, se ti va bene è così altrimenti pazienza”. Poi la discussione s’inasprisce e a Cassano scappa una battuta che non sarà facilmente dimenticata a Roma: “Tu non conti niente, non sei un uomo – rincara la dose all’indirizzo di Del Neri – e io parlo solo con gli uomini veri”. Gelo!!! L’ex tecnico di Chievo e Porto non si scompone: “Non conto niente? E allora fatti la doccia, entra subito Montella”.
A giudicare dall’esclusione odierna per l’ultima spiaggia in Europa, il tempo delle “cassanate”, almeno a Trigoria, è ufficialmente scaduto. Prima del suo contratto che lo libererebbe da giugno 2006. Anche per il futuro Del Neri ha le idee chiare, a partire dalla sfida con il Milan di domenica a San Siro: “Giocheremo sempre con due punte. Totti è il nostro capitano e Montella (8 gol) è in gran forma”. Discorso chiuso e per Cassano lo spazio in squadra è sempre più ridotto. Il tutto in attesa di una futura destinazione dove, come ha suggerito il suo concittadino Antonio Matarrese, “riceva più schiaffi e meno coccole”.
FONTE: It.EuroSport.com
27 ottobre 2005
È mistero sul futuro di Cassano
L’affare è ingarbugliatissimo e come accade ormai da tempo sono Inter e Juve a ritrovarsi di fronte nella sfida per il talento barese.
Antonio Cassano, 23 anni, è pensieroso: andrà via dalla Roma già a gennaio?
di Carlo Laudisa
Parliamo di Antonio Cassano. O meglio, del suo futuro. Il mercato di gennaio ruota chiaramente attorno a questa vicenda, in incubazione ormai da mesi. La rottura ormai conclamata tra la Roma e il furiclasse barese non ammette soluzioni alternative. E’ arduo prevedere, infatti, che l’attaccante resti in giallorosso sino a fine stagione. E non solo per una valutazione economica. Ormai l’aspetto ambientale è decisivo. E questo lo sanno, in particolare, l’Inter e la Juve: vale a dire le pretendenti più accreditate nella rincorsa al suo talento.
Ed è proprio questo il bello della storia. Chi riuscirà a destreggiarsi tra le esigenze della Roma e quelle del giocatore? L’Inter ha un posto in più in rosa, considerato che al momento Mancini può contare «solo» su 4 attaccanti. Invece Fabio Capello per quel ruolo non solo ha Fel Piero, ma lo stesso Mutu. E la Roma rischia di non poter fare operazioni in entrata al mercato di gennaio, visto che è pendente il giudizio del Tas sull’ormai noto caso-Mexes.
L’affare, insomma, è ingarbugliatissimo e come accade ormai da tempo Inter e Juve si ritrovano di fronte. Quasi a ripetere il duello di due inverni fa per Stankovic. Allora furono i nerazzurri ad avere la meglio contando sull’assenso del serbo. Comprensibile, dunque, l’attesa per una contesa che s’aprirà ufficialmente all’inizio del nuovo anno, ma che già in questi giorni sta offrendo pagine avvincenti. In un caso da antologia del mercato che più ci appassiona, quello dei fuoriclasse.
FONTE: Gazzetta.it
GLI EUROPEI 2004
Cassano si consola, la nazionale è ai suoi piedi
Il romanista nuova stella degli azzurri. I laziali meritavano da Trapattoni più spazio e più fiducia A Fiumicino una ventina di ragazzi ha insultato il gruppo per pochi minuti Cinque fermati. Emerson incontra Moggi. Fiore andra' al Valencia. Alle buste per Dabo.
A Fiumicino sono sbarcati ieri, in tarda serata. In valigia, solo tanta amarezza. Per i romani ci sono poche cose da ricordare con gioia. Su tutte, i guizzi di Antonio Cassano, che non a caso ha ricevuto fiori dai tifosi presenti all' aeroporto. Breve contestazione, invece, per il resto della comitiva da parte di un gruppetto di 15-20 ragazzi. «Vergognatevi», «Mercenrai», hanno gridato. Cinque di loro sono stati fermati dalla polizia.
TOTTI - Il 4 è inevitabile. Non è solo lui il capro espiatorio azzurro, ma certo lo sputo al difensore danese è stato un boomerang sia tecnico che di immagine. Era l' uomo che avrebbe dovuto trascinarsi in finale e magari al titolo, ma il suo Portogallo è diventato presto una via crucis. Dalle treccine agli scarpini, dai calzini alle frasi sul Milan, fino ad arrivare alle telecamere personalizzate della tivù danese e alle tre giornate di squalifica. In campo, nella prima partita, non aveva brillato, ma non era stato nemmeno tra i peggiori: un paio di tiri pericolosi, un bellissimo assist per Zambrotta, poi il fallo (da rosso) su Henriksen. Ma le immagini dello sputo, se le porterà dietro a lungo.
CASSANO - Il migliore. Dei «romani» e di tutta la nazionale. In campo e fuori. Antonio, l' ultimo arrivato, ha dato una dimostrazione di professionalità a tanti «senatori»: non ha mai fatto una polemica, anche quando gli è stato preferito Del Piero (con la Danimarca) o è stato sostituito dal Trap (con la Svezia), è stato in silenzio e ha pensato a giocare. Inoltre, ha sempre avuto un atteggiamento positivo: allegro, sorridente, è riuscito a far gruppo e ha provato a trasmettere, in un' Italia piena di insicurezze, la gioia di giocare a calcio e di divertirsi. In campo, è stato eccezionale: due gol (e con tre reti, ha già segnato la metà dei gol di Totti in azzurro: 6 in 41 partite), un rigore procurato e non fischiato dall' arbitro, tantissime giocate da campione. Il voto, 8, è strameritato. La sua fanciullesca felicità dopo l' inutile 2-1 alla Bulgaria, e il suo pianto dopo aver saputo di Svezia-Danimarca, sono istantanee da custodire gelosamente.
PANUCCI - Buon Europeo, il suo. Specie nell' arrembaggio alla Svezia. Da campione l' assist a Cassano contro la Svezia.
ODDO - Non ha brillato, ma ha detto una cosa giusta: che Trapattoni, dando la formazione venti giorni prima dell' esordio, aveva «scaricato» il gruppo. Sacrosanto. FIORE - Ha reclamato spazio, ha polemizzato sulla moda degli oriundi (a Camoranesi sono fischiate le orecchie...), poi però, chiamato in causa, non è andato oltre il compitino.
FAVALLI - Uno spezzone contro la Svezia, per il simbolo del fallimento del Trap. Non è colpa sua, ma la sua entrata in campo è stata valutata come uno dei più grandi errori commessi dal c.t..
CORRADI - Ha sostituito Vieri, provando a metterci almeno un po' d' agonismo. Avrebbe meritato più spazio e più fiducia.
PERUZZI - È stato il primo a lamentarsi e a capire che tirava una brutta aria. Trapattoni aveva promesso opportunità a tutto il gruppo. All' atto pratico, come Peruzzi temeva, così non è stato. Avrebbe fatto meglio, forse, a tornarsene a casa un mese fa.
Ernesto Menicucci
TOTTI La grande delusione e il grande caso dell' Italia in questi Europei portoghesi. La manifestazione doveva consacrarlo agli occhi del mondo, invece lo sputo al danese Poulsen ne ha macchiato gravemente l' immagine. Con lui in campo, forse, le cose sarebbero andate diversamente
4 PERUZZI Trentaquattro anni, impossibile giudicarlo: il portierone è stato ignorato dal c.t.
6 FAVALLI Trentadue anni, l' ex capitano laziale ha dato il massimo quando è sceso in campo 6 CORRADI Ventotto anni, due stagioni in biancoceleste, ha dimostrato impegno e serietà 6 ODDO Ventotto anni, da due alla Lazio, è uno di quelli utilizzati poco e in ritardo dal Trap
6 FIORE Ventinove anni, laziale dal 2001, ha patito la scarsa considerazione di Trapattoni
7 PANUCCI Trentuno anni, in giallorosso da tre, ha convinto anche chi alla vigilia lo considerava poco
8 CASSANO Ventidue anni il mese prossimo, nato a Bari, è alla Roma dalla stagione 2001-2002
[...]
Menicucci Ernesto, Pinelli Pietro
Pagina 53
(24 giugno 2004) - Corriere della Sera
FONTE: ArchivioStorico.Corriere.it
A Guimaraes una vittoria inutile per gli azzurri l'Italia chiude a cinque punti, con le lacrime
Quanta fatica per niente
Un Cassano da ricordare
2-1 alla Bulgaria, che era andata in vantaggio su rigore
dal nostro inviato DARIO OLIVERO
GUIMARAES - L'Italia è fuori dagli Europei. Anche se ha vinto 2-1 contro la Bulgaria. Finisce l'avventura, finisce l'era Trapattoni, finisce la carriera in Nazionale di tanti che avevano qui e ora la grande occasione di vincere qualcosa a questo livello. Danimarca-Svezia finisce 2-2. Per molti sarà la conferma dei sospetti di una partita combinata tra i nordici a danno degli azzurri. Ci sarà tempo anche per questo. Intanto il campo ha mostrato gravi lacune che la vittoria, arrivata in pieno recupero con un gol di Cassano, non può nascondere.
La partenza fulminante vista contro la Svezia non c'è stata. Anzi, non c'è stato nulla di quanto visto in quella partita. Solo sofferenza. Più umida e fredda per la pioggia di quella vista contro la Danimarca, ma a tratti forse più impotente. Da una squadra che per giorni ha ripetuto in tutti i modi che avrebbe dato tutto ci si aspettava di più. Vera invece l'altra frase ripetuta fino alla noia: che il risultato di Danimarca-Svezia non ci avrebbe condizionato. Perché comunque fino al 48' del secondo tempo l'Italia stava pareggiando e fino al 3' della ripresa stava perdendo.
Ci saranno mesi interi per analizzare tutto a mente fredda. Per ora si può dire che l'Italia ha giocato un pessimo primo tempo e un secondo tempo migliore. Che forse meritava un rigore a favore, che ha avuto un po' di sfortuna, ma tante, troppe cose non hanno funzionato. Siamo fuori.
Bisogna aspettare 11 minuti per vedere la prima azione pericolosa degli azzurri: Cassano fa scorrere la palla sulla sinistra e mette in mezzo una palla troppo aretrata perché Corradi e Del Piero possano fare qualcosa. Tre minuti dopo ancora Cassano, ancora sulla sinistra (i suoi cambi di fascia saranno uno dei temi della partita), cross e Fiore gira al volo, sulla ribattuta di Zdravkov Del Piero mette fuori.
Ma il ritmo resta basso, anche la Bulgaria mette in difficoltà due volte Buffon con il motivatissimo Petrov oppure con uno slalom in area fine primo tempo di Lazarov e siamo pericolosi solo in contropiede. La costruzione del gioco degli azzurri vista contro gli svedesi sembra uno di quei sogni che al mattino ci ricordiamo solo per frammenti. Qualche fuga di Zambrotta (che comunque ci prova), poche fughe di Panucci.
Quello che rende più grave la situazione è che i due centrali, Pazin e Zagortchitch, non sono di certo irresistibili e si pestano i piedi tra loro. La litigiosità interna della squadra bulgara non è un mistero e si vede anche in campo come quando al 7' Petrov lancia un urlaccio a Stoyanov colpevole di non avergli passato la palla come diceva lui. In più i bulgari riescono a tenere il centrocampo e a costruire gioco nonostante la lentezza da calcio anni Settanta di Hristov. E in difesa riescono a coglierci in fuorigioco più per la lentezza dei nostri e rientrare o il ritardo a passare palla che per una particolare abilità tattica.
Del Piero spesso arretra e prova a impostare l'azione da trequartista, Pirlo si ritrova a fare lanci lunghi che Cassano, sorvegliato dall'altissimo Stoyanov, non può controllare. In poche parole, l'Italia non funziona. E si rompe al 44' del primo tempo quando Berbatov cade in area dopo un contrasto con Materazzi. Petrov festeggerà a lungo sotto la curva un gol che non cambia nulla per il destino della Bulgaria comunque eliminata.
Ripresa, e Italia con slancio. Al 3' Perrotta riaccende le speranze buttando dentro una palla che Cassano aveva scagliato contro la traversa. C'è ancora un mare di tempo. Si può fare. Trapattoni gioca la carta Vieri all'8'. Il suo ginocchio sinistro non sembra messo male. Smette di piovere, l'Italia ora sembra più tonica. Vieri va di testa due volte, fuori. Del Piero continua a non vedersi. La squadra, già lunga nel primo tempo è adesso è dispersa in tutto il campo. Ci provano Cassano e Pirlo. Ci prova e riprova Vieri. Il gioco è quello che è, ma almeno qualche occasione la si vede. L'Italia chiede anche un rigore al 32' per fallo su Cassano di Kotev. Niente. Ci prova Zambrotta da fuori. La tensione cresce, Trapattoni non si siede più. Entra anche Di Vaio al 38' al posto di Materazzi. Ma è Nesta ad avere una bella occasione di testa. Comunque la Bulgaria trova un paio di contropiede pericolosi e Buffon salva a tempo scaduto e sempre a tempo scaduto Cassano raccoglie palla sulla destra e porta l'Italia in vantaggio. Non basterà.
Nota a margine. Al 37' ci sono due palloni in campo. Materazzi ne scaglia in curva uno. Il tifoso che lo raccoglie si porta a casa solo un pallone. Non un cimelio. Nessun DeLillo ne racconterà la storia.
(22 giugno 2004)
FONTE: Repubblica.it
Lite con Capello, Cassano lascia l'allenamento
L'allenatore non fa sconti: «Solo i conigli scappano». E il barese si confida col vice-Galbiati
10 Gennaio 2004
Lati del carattere che hanno fatto la fortuna (o la sfortuna, in altri casi) di personaggi illustri in diversi campi. Trasferendo questo concetto al mondo del calcio, gli esempi sono diversi, uno di questi gioca nella Roma, fa l'attaccante ed ha un nome e cognome ben preciso: Antonio Cassano. Un giocatore così farebbe la fortuna di ogni allenatore per quel suo talento che si manifesta in giocate imprevedibili, brillanti, che lasciano di stucco gli avversari e fanno applaudire chi le guarda.
Ma in questi casi un rovescio della medaglia c'è sempre. Stavolta è il carattere del giocatore, un po' Gianburrasca che a volte esplode in atteggiamenti che farebbero perdere le staffe anche ad un santo. Il talento di Bari Vecchia, per i suoi atteggiamenti, ha fatto anche coniare dagli addetti ai lavori un neologismo: la cassanata.
Ed è proprio una nuova «cassanata», quella accaduta ieri a Trigoria quando, durante la seduta di allenamento, c'è stato un nuovo scambio di battute tra Fabio Capello ed il giocatore. La squadra aveva appena finito di lavorare in palestra ed era scesa in campo per iniziare la parte tecnico-tattica per provare qualche schema in vista della trasferta di Perugia.
Capello ha ordinato degli esercizi sul possesso palla ed è qui che è entrato in ballo l'estro di Cassano che ha cominciato con qualche tocco di palla lezioso, più volte ripreso dal tecnico che voleva più concretezza nella manovra. All'ennesimo colpo di tacco, a gelare l'aria del campo di allenamento del Fulvio Bernardini, si è levato un «basta con queste cose, non sei Maradona», firmato Fabio Capello, destinatario Antonio Cassano.
Il barese non ha gradito e per tutta risposta ha smesso di allenarsi per andare e mettersi seduto in panchina. Ma al barese non è bastato il solo estraniarsi dal gioco, ad un certo punto ha fatto di più: si è alzato e si è diretto verso gli spogliatoi, testa bassa e lamentele. Ed è in questo momento che la pazienza di Capello è andata a farsi benedire con un bel «dove vai, solo i conigli scappano».
Cassano non ha lasciato però il centro sportivo, è rimasto a Trigoria, si è confidato con Galbiati, il vice di Capello e poi è andato via. Nessun faccia a faccia con il tecnico, tutto rinviato a questa mattina quando la squadra si ritroverà per la classica rifinitura. Insomma, come le altre volte, la cosa rientrerà al più presto nei binari giusti. Bastone e carota, disse una volta il tecnico Goriziano per spiegare il suo rapporto con il barese, questo metodo, finora, sembra sempre aver funzionato anche se i litigi (o divergenze) tra i due non sono una novità. L'ultimo in ordine di tempo, un paio di mesi fa, il 20 novembre scorso quando Cassano, reduce dagli impegni azzurri, venne escluso dalla partitella in famiglia e lasciò il terreno di gioco nonostante i ripetuti richiami di dell'allenatore. In quell'occasione il giocatore era dolorante ad una caviglia e fu costretto ad allenarsi in maniera differenziata per un paio di giorni. Tornando indietro nel tempo, nel marzo del 2001 abbandonò il ritiro dell'Under 21 polemizzando con Gentile che lo aveva tenuto in panchina contro la Romania, nel novembre del 2002, invece, non si presentò a Trigoria per allenarsi e venne escluso dalla lista dei convocati per la gara successiva. Intanto non verranno presi provvedimenti disciplinari per lui e domani sarà regolarmente in campo contro il Perugia.
FONTE: IlTempo.it
Cassano non evita il naufragio degli azzurri
Il gioiello romanista debutta con un gol a cucchiaio, ma la Polonia affonda l' Italia con una tripletta
DA UNO DEI NOSTRI INVIATI VARSAVIA - L' Italia raffazzonata dell' ultima ora, il puzzle selvaggio chiamato a timbrare il cartellino ai meno 2 di Varsavia, la squadra con tre debuttanti (Cassano, Marchionni e, nel finale, pure Bazzani), cede di schianto davanti ai polacchi a dimostrazione di come le amichevoli non facciano per noi e di come una spedizione internazionale non si possa improvvisare. Vincono i polacchi per 3-1 e Cassano festeggia il battesimo azzurro con un gol, unica consolazione di una gara da archiviare in fretta. Gli azzurri non perdevano dal 16 ottobre dell' anno scorso (1-2 in Galles), dicono addio all' imbattibilità maturata nei 9 incontri giocati quest' anno: non incassavano tre gol addirittura dal 13 novembre 1999 (1-3 a Lecce con il Belgio).
A suo modo è stata una partita surreale, non tanto per il gelo che mordeva anche l' anima, quanto soprattutto perchè la notizia dell' estremo sacrificio dei nostri soldati in Iraq, vittime di una guerra senza esclusione di colpi, ha tolto in tutti noi la voglia di partecipare a questa che, al di là dei consueti buchi neri di tutte le amichevoli azzurre (impedimenti più o meno diplomatici, schermaglie sotterranee tra i club ed il c.t.), sarebbe stata comunque una festa sportiva. Forti, ovviamente, sono state le pressioni per cancellare addirittura l' evento, difficile intuire se in base a calcoli di pura speculazione politica o seguendo autentiche e dolorose emozioni. Fatto sta che, essendo gli azzurri ospiti in casa altrui, non è stato possibile neppure ipotizzare un mutamento di programma. E del resto la vita deve andare avanti e lo spettacolo deve continuare, magari senza gli eccessi che hanno indotto mamma Rai a rinunciare alla diretta del toccante minuto di silenzio (trasmesso poi in differita durante l' intervallo), con lo stadio del Legia freddo e muto, per mandare in onda gli immancabili spot pubblicitari. E' stato così dopo l' 11 settembre e dopo che il terremoto di San Giuliano di Puglia si è portato via un' intera scolaresca.
I nostri soldati, militari professionisti, sono caduti sul lavoro, un lavoro ad altissima percentuale di rischio, e i nostri calciatori milionari hanno espresso in maniera concreta, (cioè tirando calci ad un pallone e, dunque, impegnandosi nel proprio lavoro) la loro solidarietà ai connazionali caduti in un Paese lontano, inseguendo una pace che rimane una chimera. Il resto è soltanto demagogia. Sul piano più strettamente spettacolare, la partita non ha mai toccato picchi elevati, complice soprattutto un terreno maledetto, caratterizzato da vaste aree ghiacciate. Il 4-4-2 classico degli azzurri ha subito sofferto l' aggressione degli avversari e non poteva essere diversamente, vista l' improvvisazione con cui questa Italia numero 36 del Trap era arrivata ai nastri di partenza. Le sofferenze azzurre sono state immediate, con due gol incassati in una dozzina di minuti ed entrambi sugli sviluppi di due calci da fermo, a testimonianza di meccanismi difensivi imperfetti: al 6' un rinvio basso e corto di Cassano a seguito di calcio d' angolo offriva a Bak la possibilità di sparare un destro vincente dal limite, al 18' una punizione destrorsa di Zewlakow era girata in rete da Klos che di testa bruciava Perrotta.
A cancellare il rischio di un tracollo provvedeva però proprio Cassano, un minuto dopo il 2-0 polacco, scaricando a fil di palo il destro dopo avere addomesticato il pallone che Vieri, attivato da Marchionni, aveva sapientemente corretto di testa. Debutto con i fuochi d' artificio, per il romanista, le cui capacità tecniche erano addirittura esaltate dalle asperità del terreno di gioco. Emarginato alla periferia degli schemi era invece Di Vaio, costretto a muoversi come centrocampista di sinistra a tutti gli effetti e dunque molto simile ad un pesce fuor d' acqua. Quanto a Vieri, lo abbiamo visto avventarsi con furore sui pochi palloni disponibili: purtroppo per lui stavolta l' Italia arrembante di questo felice 2003 pareva la copia fedele dell' Inter pre-Zaccheroni, lanci lunghi e pedalare. Gli abbondanti travasi con cui nella ripresa Trapattoni ha mutato fisionomia agli azzurri, ci hanno restituito una squadra in apparenza aggressiva e più incline a lavorare la palla grazie ad una formula più spregiudicata, con tre centrocampisti (Perrotta, Zanetti e Gattuso) e tre attaccanti (Miccoli, Vieri e Cassano). Miccoli ci ha subito illusi, sparando male un pallone non facile svirgolato dal portiere polacco Dudek, un minuto dopo il suo ingresso ma, a gioco lungo, lo scollamento della nostra formazione, ormai lunga e sfilacciata in difesa, spalancava praterie troppo invitanti al contropiede polacco. Così al 40' Zurawski centrava il palo e Krzynowek ribadiva in rete, con il presepe azzurro immobile e quasi stupito a prenderne atto.
Alberto Costa
POLONIA 3 ITALIA 1
Marcatori: Bak al 6' , Klos al 18' , Cassano al 19' pt; Krzynowek 40' st
POLONIA (4-4-2): Dudek 6; Klos 6,5, Bak 6,5 (Hajto s.v. 27' st), Zielinski 6,5, Zewlakow 6,5 (Rzesa s.v. 32' st); Kosowski 6,5 (Gorawski s.v. 50' st), Kukielka 6, Lewandowski 6, Krzynowek 6,5; Niedzielan 6 (Zurawski s.v. 36' st), Rasiak 5,5 (Saganowski s.v. 43' st). All: Janas 6,5
ITALIA (4-4-2): Toldo 5,5; Panucci 6 (Grosso 6 10' st), Nesta 6,5, Cannavaro 6,5 (Materazzi 5,5 1' st, Ferrari s.v. 46' st), Pancaro 5 (Oddo 5,5 1' st); Marchionni 6 (Gattuso 6 10' st), Perrotta 6, Zanetti 6, Di Vaio 5 (Miccoli 5,5 17' st); Vieri 6, Cassano 6,5 (Bazzani s.v. 38' st). All: Trapattoni 5,5
Arbitro: Ovrebo 7
Ammoniti: Rasiak, Perrotta, Materazzi
Costa Alberto
Pagina 45
(13 novembre 2003) - Corriere della Sera
FONTE: ArchivioStorico.Corriere.it
Cassano vs. Rosetti
Pubblicato il 15 ago 2007
antonio cassano fa le corna al signor. rosetti!!
FONTE: Canale Ignazio Guaglione
Under 21, clamorosa decisione del ct che non convoca il talento romanista: "Stia a casa, non garantisco il posto a nessuno"
Gentile scarica Cassano "Si lamenta troppo"
di MATTIA CHIUSANO
ROMA - Diciannove anni dopo aver piallato Maradona, Claudio Gentile ha sistemato un altro fantasista. Giovane, giovanissimo, nato nella notte in cui lui entrava nella storia, vincendo il Mondiale poche ore prima che a Bari apparisse lui, Antonio Cassano. Il futuro del calcio italiano, parola di Trapattoni, Capello, e dello stesso Gentile, ora ct dell'Under 21, che però l'ha escluso dalla lista dei ventiquattro convocati (24!) per il doppio match con la Polonia. Decisivo per il futuro, molto più modesto, degli azzurrini nel campionato europeo. Escluso, Cassano, ma anche bocciato, con parole che non lasciano spazio alle interpretazioni: "In questo momento Cassano sta bene, però tutte le volte che l'ho chiamato e non è partito titolare l'ho sempre trovato nervoso e scontento. Non posso garantire il posto da titolare a nessuno, Antonio si è sempre comportato in un certo modo, se non ha il posto da titolare crea problemi. I miei ragazzi devono stare tranquilli".
Povero Cassano, cocco di Capello, allievo di Totti, al punto da aver adottato la frase culto "è normale che...". La Roma, che per averlo spese 50 miliardi più la comproprietà di D'Agostino, l'ha presa malissimo. Sensi è nero: "Quando i ct fanno queste dichiarazioni si assumono tutte le responsabilità del caso e del posto che occupano". Lui,
Cassano, si aspettava di essere convocato, quando ha saputo dell'esclusione si è avviato verso casa con poca voglia di parlare. Negli ultimi giorni aveva fatto di tutto per riabilitare la sua immagine. Con una camicia dalle geometrie lisergiche aveva ringraziato "il mister" per l'occasione concessa contro l'Anderlecht, aveva incassato le strigliate di Capello in campo, si era scusato coi compagni per non aver segnato. E a Gentile aveva inviato un messaggio di pura umiltà: "In nazionale ci andrei a piedi".
Niente, Gentile non si è commosso, manco si trattasse della maglia di Zico. Alle immagini freschissime dei dribbling a velocità supersonica contro l'Anderlecht, ha preferito un dossier che tiene ben custodito nel suo cuore. Un dossier che parla di ribellioni, fughe, infortuni misteriosi. A partire dal debutto nell'Under 20, ct Gentile, lieve contrattura e rapida uscita dal ritiro, passando per la famosa pubalgia dopo una partita passata in panchina in Romania, finendo con il dolore alla coscia al momento di partire per la Lituania. Con tre gol Cassano decise anche due partite dell'Under 21, ma aveva sbagliato ct: allora c'era Tardelli.
Antonio da Bari non è cattivo, indisciplinato, alla Roma si è messo in coda quando molti temevano scintille. Nell'Under gioca e scherza coi massaggiatori, i magazzinieri, ha una certa confidenza con Fogli e Rampanti, vice di Gentile. I compagni invece sono più grandi di lui, difficile trovare un amicone o un fratello maggiore alla Totti. Ma Cassano non si può stivare in qualche categoria conosciuta. Infatti Fascetti, il padre di tutti i burberi, il tecnico che al Bari gli urlava di andare al circo, ha già deciso con chi schierarsi: "Gentile non sa gestire un talento naturale come Cassano e non lo convoca? E Maradona allora? Bisognava ucciderlo?".
(2 novembre 2001)
FONTE: Repubblica.it
Nessun caso Cassano
Gentile difende la sua oasi azzurra e ringrazia Fascetti per la saggezza
Ponzano Veneto, Treviso, 26 marzo 2001
Porte sempre aperte nell'under 21 per Cassano, ma il gioiellino del Bari dovra' capire che gli potra' capitare anche in altre occasioni, a lui come a tutti, di partire dalla panchina all'inizio di una gara della nazionale.
Claudio Gentile difende la sua oasi azzurra, "e' ancora felice - spiega - e non ha accusato alcun colpo", e alla vigilia della partita di domani con la Lituania a Treviso ribadisce che non vi e' un "caso Cassano", ma apprezza le parole sagge di Fascetti. Il quale ieri, in buona sostanza, aveva invitato il giovane fantasista a parlare meno e a dimostrare di piu' sul campo il proprio valore. "Io - ha risposto Gentile, a chi gli chiedeva un giudizio sulle parole del tecnico del Bari - devo giudicare il ragazzo da quello che vedo in questo gruppo, ma ritengo Fascetti una persona saggia".
I rapporti tra Gentile e Cassano comunque rimangono freddi. Il tecnico dell'Under, rispondendo ai cronisti, ha precisato di non aver ancora sentito al telefono il giocatore da quando ha lasciato il ritiro, l'altro ieri a Treviso. "Cassano - ha aggiunto il ct - e' importante e a me piacciano i giocatori che si arrabbiano perche' non giocano". Pero', ha avvisato Gentile, confermando che lo richiamera' per il prossima impegno degli azzurrini, anche Cassano deve comprendere la necessita' di "conquistarsi il posto che merita".
Gentile ha gettato acqua anche sulle divergenze presunte tra il barese ed i compagni in azzurro. "Cassano e' tornato a Bari a causa di un lieve problema fisico - ha sottolineato - e gli eventuali attriti tra lui e la squadra li risolvera' con i compagni, che sono tutti ragazzi intelligenti".
Il primo a voler chiarire subito le cose con l'ex compagno di squadra nel Bari, e' l'interista Matteo Ferrari, il quale dal ritiro di Ponzano ha precisato di non aver "mai pronunciato nei confronti di Cassano le parole che oggi la stampa mi attribuisce". Riferendosi in particolare alla frase della "tirata d'orecchi" per Cassano, Ferrari ha sostenuto che anche fossero state dette veramente, quelle parole non andrebbero ad intaccare la loro amicizia. Ma, ha insistito il difensore, "quelle dichiarazioni non le ho mai fatte e mi spiacerebbe che Antonio pensasse che non sia cosi'".
"Cassano - ha aggiunto - ha forse un carattere un po' particolare ma come tanti altri nel collettivo. Lo capisco se s'e' arrabbiato per il fatto di essere rimasto in panchina, e' capitato alcune volte anche a me; ma sarebbe stato preoccupante se avesse fatto finta di nulla perche' voleva poter dire che non ci teneva a giocare".
FONTE: RaiSport.Rai.it
Cassano alla Roma, ma il mercato cambia
Al Bari 60 miliardi, al giocatore 36 in 5 anni. Sui trasferimenti accordo tra Ue e il calcio
ROMA - «È un regalo al nostro pubblico, che con un talento così potrà godersi uno spettacolo ancora più bello; a Capello, che sognava di vederlo correre sul prato di Trigoria, dove lo aveva incantato un anno fa con la Primavera del Bari; e se permettete anche a me, che finché campo voglio provare a divertirmi con la Roma». Ieri Franco Sensi ha potuto finalmente annunciarlo senza scatenare terremoti a Piazza Affari: Antonio Cassano è della Roma. Regalarsi il nuovo gioiello del calcio italiano gli è costato tanto: 60 miliardi al Bari, 36 al giocatore. Nelle casse della società pugliese finiranno 50 miliardi in contanti, da versare in tre anni, più i 10 coperti dalla comproprietà di Gaetano D' Agostino, altro giovane figlio del Sud dai piedi di platino. Un affare da quasi 100 miliardi, ma Sensi ormai aveva deciso: voleva consegnare a Capello il diciottenne più caro della storia del calcio (e l' ottavo acquisto più dispendioso di sempre), «perché serviva alla Roma» e perché bisognava strapparlo alla Juve.
La seconda frase per la verità Sensi l' ha più sussurrata che detta, ma le cose stanno effettivamente così: battere Luciano Moggi conserva per il numero uno della Roma un sapore sempre particolare. Ma stavolta c' è dell' altro. Stavolta, c' è un ragazzo di neppure 19 anni («Fantantonio» è nato il 12 luglio dell' 82, ventiquattr' ore dopo il trionfo azzurro ai mondiali di Spagna) che dovendo scegliere un futuro tra Roma e Juventus non ci ha pensato due volte a puntare il dito su Roma. E va bene che la mamma Giovanna ama troppo il sole per trasferirsi a nord e lo stesso Antonio - sono parole del presidente del Bari, Vincenzo Matarrese - «sognava da sempre di giocare al fianco di Totti, che chiama "il mio libro di testo"».
La svolta epocale resta: la Roma di Sensi, oggi, è non solo in grado di battere finanziariamente la Juventus un tempo padrona del mercato, ma addirittura di farsi preferire da un calciatore richiesto da mezzo mondo. Perché alla porta del Bari - Roma e Juve a parte - avevano bussato Inter, Milan, Manchester United, Real Madrid e Barcellona. «Fantantonio» però, con quel poster di Totti sempre appeso nella stanza del suo appartamento in strada San Bartolomeo, a Bari Vecchia, non ha avuto il minimo tentennamento. Attraverso il suo procuratore-consigliere, Bozzo, s' era promesso alla Roma già un paio di settimane prima di Natale: 36 miliardi lordi per cinque anni, poco più di tre miliardi e mezzo netti a stagione, una casa all' Eur, diritti d' immagine a favore del club di Sensi.
«Abbiamo vinto al Superenalotto», l' immediato commento di mamma Giovanna. A quel punto, restava da convincere il Bari, e soprattutto la famiglia Matarrese, «i Kennedy di Andria», secondo l' etichetta adorata da don Tonino, ex numero uno Figc oggi «ministro degli esteri» del pallone. Era stato lui, più che il fratello Vincenzo, ad impegnarsi con Juve e Milan: «Se decidiamo di venderlo, lo daremo a voi». A far pendere la bilancia verso Roma, la volontà del giocatore, che voleva trasformare Totti da idolo in compagno, e i miliardi di Sensi, che la Juve non è mai arrivata a offrire.
Ieri l' annuncio ufficiale, anticipato per dribblare le conseguenze della nuova normativa Ue sui contratti: Cassano rischiava di tornare libero a tutti gli effetti; ora è vincolato da un accordo sul quale nessuna legge potrà intervenire retroattivamente. Certo, l' acquisto di «Fantantonio», benedetto da Fascetti («meritava una grande squadra») e dallo stesso Totti («coi campioni si vince: benarrivato anche a lui») apre nuovi scenari di mercato. La Roma farà il possibile per trattenere Montella, che però continua a scalpitare; punterà allo scambio Nakata-Buffon col Parma; preleverà dall' Auxerre il giovanissimo francese Mexes: per gli 007 di Sensi, è «il Cassano dei difensori».
Stefano Petrucci
CHI È Antonio Cassano è nato il 12 luglio 1982 (il giorno dopo la vittoria dell' Italia mundial) a Bari. Alto 175 cm, pesa 70 kg. Gioca attaccante
IN SERIE A Cassano è cresciuto nel Bari: ha esordito in serie A l' 11 dicembre 1999 (Lecce-Bari 1-0), in due stagioni ha disputato finora 40 partite in serie A segnando 6 gol. 25 MILIONI Cassano aveva firmato da poco il contratto che lo legava al Bari fino al 2005: guadagnava 25 milioni al mese, 300 l' anno NELL' UNDER 21 Con Pirlo, Cassano è il leader dell' under 21 di Claudio Gentile: il neoacquisto romanista ha esordito il 2/9/2000 (Ungheria-Italia 0-3) segnando due gol
Petrucci Stefano
Pagina 43
(6 marzo 2001) - Corriere della Sera
FONTE: ArchivioStorico.Corriere.it
Le nuove stelle
L'ultima giornata del millennio ha scoperto due talenti: Cassano e Enynnaya
La favola di Antonio Cassano
Bari, 21 dicembre 1999
Il sogno comune era giocare insieme in prima squadra, magari tra due-tre anni; la favola comune e' quella vissuta ieri sera al San Nicola e il sogno e' ormai alle spalle: loro sono Antonio Cassano e Hugo Enynnaya, 35 anni in due e un gol ciascuno nella vittoria contro l' Inter, piccoli fuoriclasse che crescono tra i ranghi del Bari.
Cassano, 17 anni, di Bari, ha festeggiato in casa con un piatto di penne all' arrabbiata che la madre gli aveva promesso; Hugo, e' ripartito per la Nigeria: torna a Warri, il paese dove e' nato a 100 chilometri da Lagos e dove vive la sua famiglia: si porta dietro una valigia colma di emozioni e il ricordo di una notte magica vissuta insieme al suo compagno di ritiro, l' altro baby, Cassano. Hugo, 1,80 di altezza per 78 chilogrammi di peso, autentica montagna di muscoli e tenacia, fu scoperto dal direttore generale del Bari, Carlo Regalia, nella primavera scorsa, quando il nigeriano, di proprieta' dell' Ebedy di Lagos, giocava nel Molenbeek, serie B Belga, 20 presenze e sei gol. E' fu una scoperta fatta quasi per caso, quasi un segno del destino: il Bari doveva comprare un centrocampista dal cognome prestigioso, il fratello di Sunday Oliseh, ma quella partita non si gioco' e Regalia decise comunque di dare un' occhiata all' allenamento della squadra belga. ''Hugo - ricorda il Dg del Bari - mi colpi' subito: lottava su ogni pallone, correva, tirava di prima intenzione''.
Alla fine, il Bari decise di portarsi a casa il nigeriano: prima in prova per 10-15 giorni, poi con un contratto di cinque anni. Costo dell' operazione: poco meno di 200 milioni di lire. Enynnaya che vive solo in una stanza dell' albergo ritiro casalingo del Bari, ha ripagato la fiducia della societa' pugliese a suon di gol: tantissimi in allenamento, tanti nella squadra primavera e la gemma contro l' Inter. I compagni gli vogliono un gran bene, il nigeriano li ha conquistati con il suo carattere sereno e anche con uscite singolari all' inizio della sua avventura biancorossa, come quando decise di dormire sul pavimento perche' trovava i materassi italiani troppo morbidi.
Ma il feeling particolare e' con Cassano, il ragazzino della citta' vecchia, quello che la gente del borgo antico osservava sempre quando palleggiava a pochi passi da casa in via San Bartolomeo. Cassano gioca nel Bari da quando aveva 11 anni, contratto di cinque anni. Prima ha giocato nella Pro-Inter, quasi un segno del destino, societa' giovanile di Bari. ''E' uno - dice Regalia - che ha sempre fatto un salto di categoria: quando era giovanissimo giocava con gli allievi, quando era tra gli allievi giocava in primavera e adesso e' in prima squadra''. Lui, Cassano, spera di diventare per Bari e per il Bari ''quello che Totti rappresenta per la Roma''. Il poster del campione giallorosso gia' ce l' ha, adesso attende la maglia.
FONTE: RaiSport.Rai.it
GLI AZZURRINI / DOPPIETTA DELL' ATTACCANTE BARESE E GLI UNGHERESI DEVONO ARRENDERSI. A SEGNO ANCHE COLOMBO
Uno show di Cassano, la nuova Under di Tardelli parte bene
DA UNO DEI NOSTRI INVIATI BUDAPEST - Lunga è la strada verso la maturità, ma vincere fa sempre bene. Specie così, con un 3 a 0 che pesa e dà fiducia, un 3 a 0 forse anche sorprendente, visto che qui siamo solo all' inizio e questi ragazzi appena si conoscono. La nuova Under 21 di Marco Tardelli, erede di quella che ha vinto gli Europei tre mesi fa a Bratislava, non sa ancora se riuscirà a crescere bene e a diventare grande come l' altra. Però ieri sera Budapest, contro i pari grado dell' Ungheria, ha cominciato con un acuto degno della migliore tradizione (quattro titoli nelle ultime cinque edizioni). Mettendo al tappeto l' avversario grazie a una strepitosa doppietta di Cassano (38' p.t. e 31' della ripresa, il primo gol nato su invenzione geniale di Pirlo) e rete conclusiva di Colombo (38' s.t.), e dimostrando sotto il diluvio di possedere già una buona tempra e una discreta propensione allo scontro agonistico.
Tardelli sa che lo aspetta un lavoro paziente e difficile, ma la partenza è quanto di meglio potesse chiedere a questi ragazzi, nella prima gara ufficiale valida per le qualificazioni agli Europei del 2002. Pur avendo perso strada facendo tre elementi non proprio di secondo piano (il perugino Blasi, lo juventino Maresca e l' atalantino Bellini, tutti infortunati), il tecnico azzurro ha saputo ugualmente allestire un blocco all' altezza della situazione. Trascinata da Pirlo, capitano e punto di riferimento, e guidata in difesa dall' altro interista Ferrari, i soli reduci della vecchia squadra, l' Under 21 ha portato a casa la prima vittoria capitalizzando al massimo le occasioni da rete costruite.
Difendendo con lodevole lucidità il vantaggio acquisito in chiusura di primo tempo, e poi dilagando nel finale, approfittando degli spazi concessi dall' Ungheria. La palla a "cucchiaio" servita da Pirlo a Cassano al limite dell' area ungherese, controllata e poi girata in rete dal talento barese (il più giovane della comitiva, tra l' altro, con i suoi 18 anni compiuti nemmeno due mesi fa), e la successiva prodezza dello stesso Cassano (colpo di tacco e breve fuga solitaria verso la porta ungherese, palla piazzata nel primo angolo di piatto destro) hanno illuminato una serata pesantemente condizionata dalla pioggia.
Gli azzurri, superiori sotto ogni profilo, hanno rischiato qualcosa in un paio di occasioni all' inIzio della ripresa. Ma Rossi, il portierino, è sempre riuscita a cavarsela bena. Assieme a lui, e oltre, naturalmente a Cassano, protagonista principe della vittoria, si è messo in evidenza il napoletano Troise (cura Zeman?), il centrale Olivi e il tornante di destra Campedelli. A sprazzi Pirlo, preziosissimo però sul piano tattico. Il prossimo appuntamento è fissato per il 6 ottobre contro la Romania a Novara. Mentre stasera si raduna alla Borghesiana l' Olimpica, in partenza martedì prossimo per Sydney a caccia di una medaglia.
Giuseppe Toti
UNGHERIA 0-3 ITALIA
MARCATORI: Cassano al 38' p.t. e al 31' s.t., Colombo al 38' s.t.
UNGHERIA U. 21 (4-4-2): Takacs 5; Bodnar 6, Odvari 5.5, Szollar 5; Korolovsky 5.5; Simek 6, Low 6, Hajnal 6.5, Halmosi 5.5 (Nagy s.v. dal 26' s.t.); Szabics 5.5, Bajzat 5 (Tokody 5.5 dal 1' s.t.): All.: Gellei 5.5
ITALIA U. 21 (3-4-1-2): Rossi 6.5; Ferrari 7, Olivi 7, Troise 7; Campedelli 6.5, Corrent 6, Brighi 6 (Donati 6.5 dal 20' s.t.), Mora 6; Pirlo 6.5; Cassano 8, Bonazzoli 6 (Colombo 7 dal 20' s.t.). All.: Tardelli 8
ARBITRO: Ditlefsen (Norvegia) 6.5 ESPULSI: nessuno
AMMONITI: Bajzat, Halmosi
RECUPERI: 2' più 4'
Toti Giuseppe
Pagina 41
(3 settembre 2000) - Corriere della Sera
FONTE: ArchivioStorico.Corriere.it
19 Dicembre 1999
Antonio Cassano: la mamma e il primo presidente
Intervista di Salomone, giornalista sportivo di Telenorba, alla mamma del calciatore Antonio Cassano, all'indomani della leggendaria partita Bari - Inter del 18/12/1999, che segnò la svolta della carriera calcistica di Antonio.
Seguono alcuni stralci estratti dal libro Dico Tutto, autobiografia di Cassano, e letti da Mingo. Finale con un'intervista ad Antonio Rana, scopritore ufficiale di Cassano, e presidente della Pro Inter Bari, dove il calciatore cominciò a giocare a 7 anni. Rana narra alcuni esilarantissimi aneddoti sul mitico Tonino Cassano.
Estratto dalla trasmissione "Il Graffio" (Telenorba)
FONTE: Canale LadyGroove71b
"Cassano? Doveva sempre fare il tunnel"
Parla Tonino Rana, presidente della Pro Inter, la prima squadra di Antonio Cassano. Il fenomeno di Bari Vecchia ha visto la maglia nerazzurra dall'età di 7 anni. Antonio Procacci ha intervistato il suo scopritore per la puntata de "Il Graffio" su Antonio Cassano (1° dicembre 2008).
"Da piccolo Antonio poteva finire all'Inter"
Tonino Rana, presidente della Pro Inter Bari, la prima squadra di Antonio Cassano, racconta che il fenomeno di Bari Vecchia poteva finire alla Fiorentina, al Parma e all'Inter prima di approdare al Bari. I nerazzurri non lo vollero perché prendevano solo giovani lombardi. Il servizio è di Antonio Procacci per la puntata de "Il Graffio" (Telenorba) su Antonio Cassano (1° dicembre 2008).
FONTE: Canale Antonio Procacci
CASSANO a 8 anni premiato nella PRO INTER | Goal del piccolo Antonio CASSANO |