RECAP & IMPRESSIONI
Gran caldo in campo e VERONA teso fra la voglia di vincere subito per controsorpassare lo SPEZIA e la paura di incappare in una disattenzione che rischierebbe di essere fatale contro un avversario in forma e ricco di giovani talenti.
Ne nasce un primo tempo bruttino con una occasione-gol per parte e poche emozioni per il pubblico che fischia i gialloblù all'uscita dal campo: Per battere l'EMPOLI (un pari sarebbe pressoché inutile) serve ben altro; BOCCHETTI e ZAFFARONI rifletteranno negli spogliatoi.
Nella ripresa entra CECCHERINI al posto di un CABAL che appare in affanno fisico ma la qualità del solo NGONGE non si vede ancora, il pubblico invoca VERDI ma i tecnici gialloblù propendono per FARAONI e GAICH e sembrano averci visto lungo perché al 61° è proprio Julian a sbloccare il risultato: SULEMANA ruba palla a CAMBIAGHI in uscita, NGONGE riceve e prova il tiro dai 25 metri, VICARIO si tuffa ma non trattiene, spunta GAICH che da sotto misura anticipa il marcatore e insacca!
Ma mister ZANETTI (giustamente) non ci sta e, dopo aver imbottito la sua squadra di attaccanti, butta in mischia nel finale anche STOJANOVIĆ l'esterno che ad un minuto dal termine entra in area dal vertice destro, giochicchia con qualche finta davanti a DEPAOLI e poi scarica in porta un tiro che sembra ad uscire non fosse per la coscia di MAGNANI che la devia imparabilmente nella propria porta ingannando MONTIPÒ.
Una mazzata tremenda che arriva proprio sul fil di lana e che potrebbe essere decisiva per il prossimo futuro degli scaligeri dato che lo SPEZIA, che fino al 96esimo era obbligato a vincere contro la ROMA per ri-sorpassare l'HELLAS, potrà anche perdere all'Olimpico per accedere allo spareggio con i gialloblù che per parte loro a San Siro contro il MILAN non hanno mai vinto in 120 anni di storia e poche volte hanno strappato almeno un punto.
Con questa premessa e comprendendo i timori che avranno attanagliato la squadra scaligera e i suoi tecnici prima e durante la partita, ritengo madornale l'errore del VERONA nell'essersi abbassato troppo dopo il vantaggio (anche per la scelta da parte di BOCCHETTI e ZAFFARONI di poter fare a meno della qualità di VERDI) ma questa d'altronde è la faccia che l'HELLAS, depredato del miglior talento dentro e fuori dal campo in estate, ci ha praticamente sempre fatto vedere...
Ad un certo punto sembrava persino si cercasse di non perdere! Poi vai in vantaggio per un fortunoso caso del destino e all'ultimo cambio fuori NGONGE e dentro COPPOLA e non VERDI? Ma come si fa? E come si fa a far passare così STOJANOVIĆ senza nessun raddoppio in un match così importante?
Sono basito! Questo come e più di tanti altri era un match-point da non fallire.
IL GIORNO DOPO, A MENTE FREDDA...
...Lo sconcerto e la delusione sono se possibile ancora maggiori: Pensi alle 10 sconfitte di fila e a come un paio di pareggi in più potevano fare la differenza, ai punti persi da situazione di vantaggio quando dovresti sopperire con la grinta e il carattere alle qualità tecniche (e con tutto il rispetto in qualche caso anche umane) che ti mancano, alla partita di Genova con la SAMPDORIA dove non ci hai nemmeno provato, alla paura che ti ha bloccato a La Spezia e al non aver osato di più in superiorità numerica a Cremona.
Poi analizzi la situazione razionalmente e ti accorgi che alla fine, per la mediocrità che unisce LECCE, SPEZIA e VERONA, in quest'annata sarebbero dovute retrocedere in cinque (comprendendo CREMONESE e SAMPDORIA) senza troppi complimenti ma che almeno i pugliesi da neopromossi il loro l'hanno fatto, gli Aquilotti hanno investito moltissimo rispetto a via Olanda andando su un allenatore esperto come SEMPLICI e su un prestito a perdere come SHOMUDOROV (oltre ad aver avuto la forza contrattuale di trattenere uno NZOLA ad inizio stagione), i grigiorossi hanno trovato un loro senso grazie all'arrivo di BALLARDINI e persino i blucerchiati, con una situazione societaria pessima, ci hanno creduto più di noi al 'Ferraris' nonostante fossero praticamente retrocessi. SETTI invece non solo a Gennaio non ha investito un centesimo uno sul mercato ma ha ceduto ILIĆ e ha affiancato ad un allenatore assolutamente alle prime armi (anche in Primavera), il cui unico merito (con tutto il rispetto del caso) era aver fatto da secondo a TUDOR, un altro tecnico che non aveva mai allenato in Serie A e in B aveva fatto solo 6 mesi nel 2021, portando così a quattro i mister a libro paga: Siamo seri, la retrocessione sarà più che meritata e se, per il rotto della cuffia, arrivassimo miracolosamente alla salvezza, che nessuno s'azzardi a 'pontificare' quello che per il VERONA non dorme, piange miseria, e nel frattempo, dopo quattro annate di vacche grasse e 12 milioni di Euro malcontati di stipendio personale incamerati, non ha trovato un paio di milioni per arrivare ad un tecnico di categoria per tutelare la sua gallina dalle uova d'oro...
Mister ZAFFARONI ritrova MAGNANI dal primo minuto e conferma il giovane CABAL ai lati di HIEN, mentre in mediana esordisce il duo SULEMANA-VELOSO con DEPAOLI e TERRACCIANO sulle esterne, TAMÈZE giocherà presumibilmente più alto in linea con NGONGE dietro a ĐURIĆ.
4-2-3-1 per mister ZANETTI che deve rinunciare all'ultimo a CAPUTO in attacco e inserisce l'ex PICCOLI.
Tra i pali è confermato VICARIO dietro ai centrali ISMAJLI-LUPERTO e ai terzini CACACE e EBUEHI, a centrocampo tocca a GRASSI e HAAS mentre sulla trequarti sono confermati AKPA AKPRO, FAZZINI e CAMBIAGHI che tanto bene hanno fatto una settimana fa contro la JUVENTUS.
Bella giornata di sole al Bentegodi che fa da cornice ai 22mila e più spettatori, dirige il signor Daniele Chiffi della sezione AIA di Padova.
PRIMO TEMPO
6° Calcio di punizione battuta da VELOSO dalla trequarti sinistra in mezzo per la rovesciata di NGONGE che purtroppo vola alta sopra la traversa.
10° Palla persa dal VERONA in mezzo al campo, CAMBIAGHI parte a razzo e CABAL è costretto al fallo da ammonizione sull'avversario; alla battuta va FAZZINI che dalla distanza cerca la porta trovando solo il fondo.
14° LUPERTO sulla trequarti non controlla bene una palla alta, ne approfitta NGONGE che scappa verso la porta ma è troppo precipitoso e la sua conclusione dal limite finisce malamente sul fondo.
15° Ancora NGONGE da dentro l'area decentrato a destra a pochi centimetri dalla linea di fondo: VICARIO devia sul fondo col piede destro.
19° Grande confusione al limite dell'area dopo un'uscita improvvida di MONTIPÒ, alla fine spunta CACACE in azione solitaria in area che fortunatamente, a tu per tu col portiere scaligero, prova il diagonale centrale che Lorenzo intercetta con le gambe e spedisce sul fondo! Occasione-Gol per i toscani.
22° Cross da sinistra di EBUEHI per l'incornata di FAZZINI sul primo palo: Palla alta.
24° Doppia occasione di testa in mezzo all'area toscana: Prima ĐURIĆ poi NGONGE non riescono ad angolare a dovere ad un passo dalla porta avversaria.
33° CACACE pasticcia in uscita, TAMÈZE serve in verticale ĐURIĆ che prima la difende poi la da a sinistra a NGONGE che anche in questa occasione non è freddo e sparacchia malamente a lato dalla parte opposta...
35° Ripartenza dell'EMPOLI causata dall'errore di CABAL che cede palla al pressing di AKPA AKPRO, CAMBIAGHI dal vertice sinistro cerca l'eurogol ma spara in Curva Sud.
39° TERRACCIANO dal vertice destro con un cross sul secondo palo dove NGONGE incorna velenosamente: VICARIO con la punta delle dita la alza sulla traversa! Occasione-Gol per l'HELLAS.
45°+5 Tra cooling-break e infortuni il signor Chiffi propende per un adeguato recupero prima di terminare il primo tempo.
SECONDO TEMPO
46° CABAL rimane negli spogliatoi, al suo posto entra in campo CECCHERINI tra le fila gialloblù.
56° VELOSO placca lo sgusciante CAMBIAGHI con un fallo tattico: Inevitabile il giallo per il capitano gialloblù.
57° Doppio cambio EMPOLI: PICCOLI e FAZZINI lasciano il posto a SATRIANO e DESTRO. Fallo battuto lungo su EBUEHI che spunta solitario davanti a MONTIPÒ ma fortunatamente incorna male! Altra occasione-gol per gli ospiti.
59° Doppio cambio anche per il VERONA: Fuori TERRACCIANO e VELOSO per FARAONI e GAICH, i gialloblù virano su un 3-4-1-2 con NGONGE sulla trequarti mentre lo stadio invoca VERDI! 61° HELLAS in vantaggio: SULEMANA ruba palla a CAMBIAGHI in uscita, NGONGE riceve e prova il tiro dai 25 metri, VICARIO si tuffa ma non trattiene, spunta GAICH che da sotto misura anticipa il marcatore e insacca! Esultanza comprensibile per Julian che si toglie la maglia e subisce il cartellino giallo come da regolamento (inutilmente rigido per non dire altro).
67° Spazio anche all'ex HENDERSON, esce HAAS nelle fila dell'EMPOLI.
75° Tocca ad ABILDGAARD sostituire TAMÈZE e puntellare il VERONA in mediana: Adrien esce tra gli applausi.
76° Doppio cambio EMPOLI: STOJANOVIĆ per EBUEHI e l'ex Ceo VIGNATO al posto di AKPA AKPRO per un EMPOLI a proiezione offensiva spinta e un 4-2-4 che la racconta lunga sulle intenzioni di mister ZANETTI.
79° STOJANOVIĆ giù in area subito dopo l'ingresso dal vertice destro, prova il tiro a giro CAMBIAGHI ma fortunatamente non inquadra la porta.
80° GAICH approfitta della sponda di ĐURIĆ ed entra in area sul filo del fuorigioco ma il suo tiro si spegne a lato.
82° NGONGE si accascia a terra vittima di crampi: Entra il giovane COPPOLA.
86° CAMBIAGHI da sinistra per SATRIANO che si tuffa in area ma HIEN in pressione lo contrae...
87° CECCHERINI trattiene CAMBIAGHI in maniera evidente: Ammonizione per Federico.
90°+3 Girata di GRASSI dal limite centrale ma insidiosa: MONTIPÒ la blocca in tuffo sulla destra.
90°+5 STOJANOVIĆ all'improvviso da fuori area: MONTIPÒ la ribatte a lato con un gran riflesso e salva la porta! 90°+6 STOJANOVIĆ entra in area dal vertice destro, giochicchia con qualche finta davanti a DEPAOLI che non lo affronta poi prova la conclusione che è deviata da MAGNANI nella propria porta! Il Bentegodi ammutolisce e il VERONA torna a pari punti con lo SPEZIA.
90°+7 Tra cooling-break e cambi il signor Chiffi concede ampio anticipo prima del triplice fischio finale: Che delusione per i gialloblù accasciati in campo tra qualche fischio che pure piove dagli spalti...
VOTI
MONTIPÒ Piccola incertezza in uscita al limite dell'area al 19° poi bravo a rimanere in piedi fino all'ultimo e chiudere le gambe sulla conclusione di CACACE. Determinante anche nel finale sulle conclusioni a tu per tu di GRASSI e STOJANOVIĆ. Spiazzato in maniera imparabile sulla maledetta deviazione di MAGNANI al 96esimo 6,5
MAGNANI Controlla bene l'avversario senza andare troppo per il sottile e prova anche a rilanciare (con scarsa fortuna) l'azione quando può... Peccato per quella involontaria deviazione che costa due punti (e una salvezza che sembrava ormai quasi acciuffata) ma tant'è: Che un difensore cerchi di proteggere la propria porta è inevitabile... 6
HIEN Anche oggi un match in cui non solo mette la museruola ad un PICCOLI che da queste parti non abbiamo particolarmente apprezzato, ma combatte da vero gladiatore contro chiunque minacci la porta scaligera lasciando agli avversari solo le briciole: Impeccabile! 7
CABAL Il giovane colombiano è tra quelli che paradossalmente sembra soffrire di più il caldo quest'oggi. Grande freddezza al 25° quando in anticipo sulla mancina prende palla riparte e costringe l'avversario a concedere l'out ma anche due-tre palle sanguinose perse malamente. Ammonito e 'spompato' rimane negli spogliatoi alla ripresa 5,5 (gli da il cambio CECCHERINI al 46°: Fa il suo come sempre senza infamia e senza particolari lodi 6)
TERRACCIANO Tanti errori, zero affondi, un'unica palla utile sulla testa di NGONGE al 39°. L'abbiamo visto senz'altro più performante di così... 5+ (gli da il cambio FARAONI al 59°: Dorme un po' al 69° quando l'EMPOLI crea scompiglio battendo in velocità un fallo laterale poi si rifà subito conquistando un corner con una delle sue perentorie discese alle quali non assistiamo da un po' 6-)
VELOSO Col 2003 FAZZINI la lotta è tra la sua esperienza e la vivacità dell'avversario: I suoi pidei sono gli unici in grado di dare all'HELLAS una qualche geometria ma viene ammonito ad inizio ripresa così i mister lo richiamano anticipatamente in panchina 6- (gli da il cambio GAICH al 59°: Un gol da opportunista che poteva regalare al VERONA 3 punti forse fondamentali per giocare ancora in Serie A il prossimo anno ma anche la sponda di ĐURIĆ un po' sprecata all'80°... 6,5)
SULEMANA Dinamico ed efficace nella sua zona di competenza in relazione all'età e all'esperienza che ha. Sua la palla rubata in mediana che avvia l'azione del gol gialloblù 6+
DEPAOLI Cerca di fare il suo sulla mancina ma il caldo non lo aiuta (come non aiuta il suo avversario diretto). Un pizzico di intraprendenza in più rispetto a TERRACCIANO ma alla fine l'apporto è quello... Non affronta direttamente STOJANOVIĆ al 96° aspettando un raddoppio dei compagni che invece si guardano bene dal prendere iniziative e rinculano ulteriormente 5,5
TAMÈZE Già 'promesso sposo' del MONZA (e dell'avidità del presidente) Adrien affronta la gara ballando fra trequarti e centrocampo con la duttilità che lo contraddistingue e sbaglia meno di altri sotto pressione. Bella la palla per ĐURIĆ al 33° poi si limita per lo più a distruggere senza emergere più dalle pieghe del match 6- (gli da il cambio ABILDGAARD al 75°: Entra per aiutare la squadra a tamponare un avversario che preme sempre più ma non riesce a non retrocedere finendo per venire impallinato sul fil di lana come tutta la squadra 5,5)
NGONGE Tre occasioni buone nel primo tempo ma due le spreca con frettolosità mentre al 39°, sulla terza, impegna VICARIO. Sua al 61° la conclusione che sorprende VICARIO (anche se dalle immagini televisive appare chiaro come Cyril controlli il pallone con la parte bassa dell'avambraccio destro ad inizio azione fortunatamente non visto da Chiffi). Dopo l'infortunio ha perso un po' di fiducia ma anche a mezzo servizio in questa squadra fa la sua porca figura... Ed è tutto dire per uno arrivato a Gennaio ostracizzato dal GRONINGEN 7- (gli da il cambio COPPOLA all'83°: Cerca di mettere una toppa in difesa ma fa quel che può nel marasma generale Non giudicabile)
ĐURIĆ Due tre sponde gli riescono pure bene, in special modo quella che spedisce GAICH a tu per tu con VICARIO all'80° ma ad un attaccante si richiede qualche gol o almeno qualche tiro o colpo di testa pericoloso nello specchio e invece anche oggi... Sarà per la prossima! 5,5
ZAFFARONI (e/o BOCCHETTI) Premesso che, anche fossero arrivati i 3 punti, il mio giudizio non sarebbe cambiato, il duo in panchina vara l'ennesima formazione stagionale (anche ma non solo) a causa delle indisponibilità varie dimostrando una volta di più, per dirla con ZAFFARONI, che tutti saranno utili fino alla fine ma anche che dopo mesi, MONTIPÒ, HIEN, LAZOVIĆ (quando c'è stato) e TAMÈZE sono gli unici perni in mezzo ad una sorta di indecisione cosmica che anche da sola non fa bene alla squadra. Normale che se le idee non sono chiare in panchina lo saranno ancora meno in campo com'è chiara la pressoché totale assenza di idee che prescindano dalla palla lunga su ĐURIĆ/GAICH e speriamo che qualcosa succeda. Passati miracolosamente in vantaggio si guardano bene dall'inserire la poca qualità che hanno anche all'82° scoccato quando al posto di NGONGE entra COPPOLA: Qualcuno sperava forse che la squadra non rinculasse più e che l'EMPOLI desistesse visto il caldo e il risultato in classifica ormai assodato? Boh... Più cerco di capire e meno capisco ma la scusa non può essere sempre la rincorsa fatta fin'ora per giustificare un po' tutto! Anzi è proprio per quello che le ultime partite sarebbero state da non sbagliare per non vanificare tutto! E oggi si gettano nel cesso, ad un giro scarso di lancette di orologio, tutti gli sforzi per coronare la disperata impresa 4
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Mister ZAFFARONI «I cambi nel finale ci hanno fatto abbassare troppo? I cambi sono dovuti quasi sempre a situazioni fisiche. Siamo arrivati a queste partite un po' tirati, dal punto di vista numerico. Bisogna considerare tutto: la tipologia di gara, quanto sarebbe stata pesante la vittoria... Ci sono componenti emotive clamorose in partite così. C'è ovviamente grande delusione, sappiamo tutti quanto sarebbe stata importante questa vittoria, ma abbiamo la possibilità di giocarci la salvezza nell'ultima partita. Dobbiamo rialzarci. In queste partite contano soprattutto gli aspetti nervosi ed emotivi. La squadra, nonostante tutti gli acciacchi, ha fatto la prestazione, e non era semplice. Sotto questo profilo ci sono aspetti positivi: ora si vede tutto negativo, ma bisogna analizzare le cose con equilibrio. Quello che conta, ora, è la capacità di recuperare e rialzare la testa. Verdi? Non ha giocato perché non aveva recuperato. L'errore di Abildgaard su Stojanovic? Sul gol c'è un errore, perché bisogna intervenire prima, ma occorreva anche fare un raddoppio. Le gare che stiamo facendo ti portano via tante energie... Non è un alibi, sono sempre stato abbastanza coerente sotto questo profilo: fisicamente abbiamo speso quanto gli altri, ma a livello di energie nervose il nostro percorso è stato molto faticoso. È giusto riconoscere quanto di buono è stato fatto: siamo a pari punti con lo Spezia e ci andremo a giocare la salvezza all'ultimo. Non dev'esserci uno scoramento eccessivo. Difficoltà a gestire le energie mentali? Manca forse l'abitudine di giocare per determinati obiettivi. L'Empoli aveva la testa più libera rispetto a noi, e questo incide in maniera decisiva. Ma nonostante le difficoltà della gara la partita è stata giocata e abbiamo creato occasioni importanti per segnare. Nel finale ci siamo abbassati inconsciamente, e abbiamo subito gol su un tiro deviato in maniera decisiva: un po' di sfiga c'è stata. Ma quello che è fondamentale e decisivo è che bisogna rialzare subito la testa. Ora conta recuperare energie fisiche e nervose, oltre a qualche giocatore. A livello numerico siamo un po' in difficoltà. Prendere gol così è una mazzata, ma come abbiamo avuto la forza di rialzarci in tutto questo periodo, dobbiamo fare l'ultimo sforzo per completare il nostro percorso. Oggi si sono sentiti tanti fischi? Bisogna tenere conto del tipo di gara che affrontavamo. In altre situazioni la squadra è in grado di fare cose migliori, ma va considerato quello che c'era in palio. C'è rammarico per aver preso un gol così, che fa vedere tutto nero, ma bisogna avere equilibrio e giocarci l'ultima al meglio» TuttoMercatoWeb.com
Mister ZANETTI tecnico dell'EMPOLI «Siamo venuti qui a fare la nostra partita per onorare il campionato come giusto che sia ma anche per migliorare la nostra classifica. Nel primo tempo meritavamo qualcosa in più, nella ripresa abbiamo iniziato morbidi ma poi abbiamo ampiamente meritato il pareggio. Stojanovic voleva dimostrare di valere qualcosa di più? In realtà Stojanovic è molto forte e che ha caratteristiche ben precise. In alcuni momenti diventa determinante ma deve crescere nelle situazioni difensive. Si merita la nostra stima. Vicario? Penso proprio che non resterà. Credo che dopo le due stagioni che ha fatto si meriti di andare in una big. Gli auguro di andare in un calcio di altissimo livello ovvero dove merita di stare e non solo perché è forte in campo» TuttoMercatoWeb.com
Julian GAICH autore del vantaggio gialloblù «Risultato che lascia l'amaro in bocca? Purtroppo sì, ma dobbiamo comunque restare positivi. Dobbiamo pensare che oggi abbiamo conquistato un punto in ogni caso, e che manca ancora una battaglia da giocare a San Siro, dove dovremo dare tutto. Come si prepara la sfida al Milan? Penso sia una gara che andrà preparata principalmente dal punto di vista mentale. È una sfida sicuramente da affrontare bene, ma dovremo andare a San Siro a testa alta, pronti a dare il massimo. Dovremo avere l'atteggiamento giusto per dare tutto fino alla fine» HellasVerona.it
Petar STOJANOVIĆ autore del pareggio dell'EMPOLI all'ultimo minuto di recupero «Una partita difficile perché sapevamo cosa voleva dire la vittoria del Verona. Ma anche per noi che vogliamo vincere tutte le partite durante l'anno. Per noi è così anche quando ci alleniamo facciamo così. Per noi è un punto buono, a loro manca ancora una partita e voglio fare l'in bocca al lupo. Esultanza a zittire qualcuno? Faccio sempre così quando segno, non è per i tifosi del Verona. Perché a Zagabria i giornalisti parlano sempre male e quando faccio gol faccio questo gesto...» TuttoMercatoWeb.com
Nell'anticipo di Venerdì è finita 2 a 2 a Marassi tra la SAMPDORIA e il SASSUOLO mentre ieri, all'Arechi, la SALERNITANA ha salutato il proprio pubblico con la vittoria al 96esimo sull'UDINESE e il TORINO ha annichilito lo SPEZIA al 'Picco' con 4 gol e 2 legni; in gol anche il fresco ex Ivan ILIĆ: La squadra di JURIĆ (preso peraltro di mira da alcuni insulti razzisti nello stadio ligure) rimane implacabile in questo finale di campionato.
La FIORENTINA ha poi ribaltato la ROMA in 3 minuti al 'Franchi' passando dallo 0 a 1 al 2 a 1 nel finale. 3 a 2 a Milano tra INTER e ATALANTA.
Alle 15.00 BOLOGNA-NAPOLI e MONZA-LECCE, alle 18.00 LAZIO-CREMONESE, alle 20.45 JUVENTUS-MILAN chiuderanno la penultima giornata del campionato di Serie A 2022-23.
Sammarco: "Orgoglioso del percorso fatto insieme a tutti i ragazzi e allo staff"
Florio: "Un gruppo unito anche nei momenti difficili, contento di farne parte"
#PRIMAVERA 1 I gialloblù di SAMMARCO chiudono la stagione con un pari di gran peso specifico contro la capolista LECCE; così il mister 'Orgoglioso del percorso fatto insieme a tutti i ragazzi e allo staff' gli fa eco il centrocampista FLORIO 'Un gruppo unito anche nei momenti difficili, contento di farne parte'.
#CALCIOMERCATO Già chiuso l'accordo per TAMÈZE al MONZA: Al VERONA 3 milioni al giocatore un quadriennale da circa un milione a stagione (TuttoMercatoWeb.com).
Lo YOUNG BOYS ha annunciato ufficialmente che non riscatterà Kevin RÜEGG: Il terzino contrattualizzato da via Olanda fino al 2025 tornerà quindi in gialloblù a smaltire l'infortunio al polpaccio che gli farà saltare la fine della stagione nel campionato svizzero.
il blog di Francesco Barana COMUNQUE VADA SARÀ UN (IN)SUCCESSO (MA AL CUOR NON SI COMANDA)
Senza categoria, 29 Maggio 2023
Nemmeno il leggendario lato B di Maurizio Setti (in senso di fortuna), che pure si è palesato anche quest’anno (vedi mega-sosta per il mondiale e il ciapano-salvezza), sembra nulla potere dinanzi all’imbarazzante pochezza della squadra. Di più imbarazzante delle storiacce di campo c’è solamente la proprietà dell’Hellas, che gioca d’’azzardo ogni anno sulla ruota del campionato, con inopinate campagne svendite e zero programmazione sportiva.
Neppure con un Empoli che per 80 minuti ha pigramente giochicchiato e il cui portiere, con un errore da principiante (respinta centrale, fin dai pulcini insegnano che si respinge ai lati), ci ha regalato il vantaggio, siamo riusciti a vincere. Ogni volta che il Verona ha in canna il colpo del ko (sullo Spezia), fallisce miseramente. Non è un caso, of course.
Si decide tutto domenica. L’Hellas a San Siro col Milan, lo Spezia all’Olimpico con la Roma. Si aggira lo spettro dello spareggio e, va sottolineato, per il Verona sarebbe un mezzo miracolo visto com’era messo a gennaio e visto il teatro degli orrori gestionali a cui abbiamo assistito (mercato, scelta allenatori, ingaggio di Marroccu).
Comunque vada però sarà un insuccesso: retrocedere, si sa, è un dramma sportivo e anche finanziario. Anche perché risalire sarà più complicato rispetto al passato (quando peraltro ci aveva assisto una buona dose di coincidenze fortunose). L’ipotesi serie B potrebbe indebolire anche la leadership di Setti e forse facilitare un suo addio nel giro di un anno (se non si tornasse subito in A). Se dovessimo salvarci, invece, non so come il patron possa tornare improvvisamente a investire il necessario per dare dignità a un nuovo campionato – non si parla di chissà quali cifre in una serie A nella quale ormai ti salvi a meno di 35 punti. Il rischio, insomma, è di rivivere la sciagura di questi mesi, sebbene già confermare Sogliano alla direzione sportiva potrebbe facilitare le cose.
Ma questi sono ragionamenti, che approfondiremo a giochi fatti. Ora c’è solo il cuore, a cui non si comanda e che spera ardentemente in un miracolo a San Siro. Una speranza senza logica e senza ratio, il nostro è solo folle romanticismo.
il blog di Gianluca Vighini ULTIMA FERMATA MILANO
Sport, 28 Maggio 2023
Illudersi e poi tornare sulla terra. Anzi sotto. Illudersi e poi morire. Illudersi per l’ennesima volta, soffrire come bestie, accarezzare l’idea di essersi quasi salvati e poi rimettere tutto in discussione. Dopo Lecce, oggi, dopo l’Empoli. L’Hellas ha buttato alle ortiche una vittoria che l’avrebbe avvicinata al sogno di salvarsi, ha trovato un Empoli che ha onorato l’impegno sino alla fine, con senso sportivo così elevato da far notizia. Noi che siamo italiani non ci siano abituati. Infatti ci fa strano e ci chiediamo perchè l’Empoli già salvo abbia giocato gli ultimi dieci minuti come se dovesse andare in Champions. In realtà dovremmo chiederci perchè non lo fanno tutte e non lo fanno sempre. Tipo l’Udinese qualche settimana fa contro il Lecce in una partita stucchevole o lo stesso Lecce contro lo Spezia.
Ora siamo tutti a criticare quegli ultimi sette minuti di recupero in cui la squadra, scarsa e piena di problemi, non è riuscita nemmeno a rendere la gara un carnaio, una guerriglia urbana in ogni zona del campo. E’ questo che fa incazzare. Almeno vedere un Verona brutto, cattivo e soprattutto sporco che azzanni qualche caviglia degli avversari, che spari la palla verso le tribune, che perda tempo. Niente, niente, niente… Accidenti a voi… Djuric che è in campo solo per spizzare e difendere palloni là davanti cade senza nemmeno un sussulto, Abildgaard rincula come se avesse un elasticone che lo tira verso la porta, Magnani che tocca col ginocchio il tiro di Stojanovic deviandolo in porta.
Ora manca l’ultima battaglia che solo grazie al generale Ivan che ha “rullato” lo Spezia come una delle sue sigarettine fatte a mano, ci permette di tenere viva la speranza. Sarà un’ultima battaglia, a Milano, col Milan rivale storico. Mai l’Hellas nella sua storia ha vinto a San Siro, nemmeno negli anni d’ora di Bagnoli. C’è sempre una prima volta, si dice. Sarebbe bello che il momento fosse arrivato. Vai Hellas, fino alla fine. Quando, tra l’altro si faranno i conti di questa pazzesca annata. Non è finita, finchè non è finita.
il blog di Giovanni Vitacchio IL PAGELLONE DI VERONA-EMPOLI
Sport, 28 Maggio 2023
MONTIPO’ 7 Bravo su Cacace nel primo tempo, miracoloso nella ripresa su Stojanovic che da fuori fa tremare il Bentegodi. Non può niente sempre sullo sloveno che, sfruttando una deviazione decisiva pareggia la partita per la disperazione di tutto lo stadio. Ha poco da rimproverarsi e si riprende il trono di migliore della stagione, dopo il disastro di Bergamo.
MAGNANI 6 Con l’Empoli che giochicchia, ha poco di che preoccuparsi. Senza infamia e senza lode, controlla con calma i palloni che gli capitano nei paraggi. Ma la sua partita è tutta racchiusa in quel tiro di Stojanovic, che sarebbe uscito di un metro abbondante, e che lui, con enorme sfortuna devia quel tanto che basta per metterla nella porta di Montipò. Si chiama sfiga, c’è poco altro da dire. Una sfiga che rischia di mandare all’aria tutto.
HIEN 6 Non è facile con Piccoli che, dopo i disastri fatti vedere a Verona, evidentemente ha qualcosa da dimostrare. Il duello è molto fisico, un corpo a corpo estremo che il difensore gialloblù non sempre vince. A volte macchinoso, ci mette la malizia quando le cose rischiano di mettersi male e Chiffi sorvola. Anche Satriano è un brutto cliente, ma tiene botta fino alla fine
CABAL 4.5 Si prende subito un cartellino giallo. Qualche minuto dopo gli va grassa perché Chiffi non si accorge che allarga pericolosamente il gomito sulla faccia di Ebuhei, peraltro in area. Sarebbe stato secondo giallo e rigore. Non ci capisce nulla, dal primo fino al cinquantesimo, quando finisce il primo tempo. Sempre in ritardo, sempre la scelta sbaglia anche col pallone a terra. Non è pronto, ha bisogno di lavorare tantissimo.
CECCHERINI 6 (dal 1° s.t.) Ci mette energia, va poco per il sottile, spazza quando serve, stende gli avversari quando iniziano a farsi pericolosi.
TERRACIANO 5 Il Verona di suo gioca pochissimo sulle fasce e lui ci impiega poco per sparire dal campo. Poca energia, pochi palloni giocati, quasi tutti male. E’ giovane e sente evidentemente troppo il peso della partita. Giusto toglierlo dal campo.
FARAONI 5.5 (dal 14° s.t.) Ha un paio di palloni nella metà campo avversario da gestire e le scelte non sono azzeccatissime.
SULEMANA 5.5 Ha energia, voglia e forza per poter correre, anche più dei compagni. Con Veloso più in fase difensiva che altro, tocca a lui costruire il gioco del Verona, ma è davvero dura in una partita bruttissima e dal peso specifico allucinante. Paga l’inesperienza, ma cerca di recuperare con la sfrontatezza dei suoi anni. Tanto impegno, insomma, risultati non sempre all’altezza.
VELOSO 6 Il vecchio capitano, probabilmente all’ultima partita davanti al pubblico del Bentegodi, segue Fazzini in ogni centimetro del campo. Si preoccupa più della fase difensiva, lasciando la costruzione del gioco, non brillante a Sulemana. Un paio di diagonali difensive risolutive, senza le quali il Verona sarebbe andato terribilmente in difficoltà. Non lucidissimo sui calci piazzati, ma con la benzina che ha in corpo, fa quello che può.
GAICH 7 (dal 14°s.t.) Fa il gol che fa sognare tutti i tifosi gialloblù, che esplodono in un urlo liberatorio. Ha l’occasione per raddoppiare, ma la sciupa goffamente. Il suo, comunque, lo ha fatto, eccome.
DEPAOLI 5.5 Come per Terraciano, è una partita tatticamente durissima per lui che ha poche occasioni per fare male. Ne ha più del suo giovane compagno ma le gambe girano a due cilindri. Aiuta in fase difensiva, seppur l’Empoli, fino allo 0-0, non è che vada a duemila all’ora. E’ mancato un po’ in fase di spinta e nella creazione di quei cross che avrebbero fatto tanto comodo a Djuric.
NGONGE 7 E’ il più pericoloso del Verona, tira quando può e anche di testa costringe Vicario a un miracolo da distanza ravvicinata. Non è sempre incline alla giocata più semplice, cerca i ghirigori a volte inutili, ma tiene su l’attacco gialloblù. Dal suo sinistro teso e angolato nasce la parata non facile di Vicario che respinge sui piedi di Gaich, bravo a metterla dentro. Prezioso anche in fase difensiva, fino a qualche tempo fa a lui sconosciuta.
COPPOLA s.v. (dal 38° s.t.)
TAMEZE 5.5 Primo tempo di enorme difficoltà, soprattutto fisica, ma anche tattica. Non riesce, infatti, a trovare la giusta posizione in campo e la colpa non è tutta sua, ma anche dei tecnici che decidono di togliergli le solite certezze. Il linguaggio del corpo non è rassicurante, sembra non averne davvero più. Nella ripresa, invece, tira fuori le ultime energie e riesce ad alleggerire. Ma è davvero alla fine (fisica e mentale) di una stagione particolarmente tribolata.
ABILDGAARD 5 (dal 30° s.t.) Tampona discretamente fino a quando Stojanovic lo punta con decisione e fa partire il destro che fa sprofondare il Verona nell’incubo più terrificante. Lascia troppo spazio allo sloveno, che non perdona.
DJURIC 5.5 Eh, in un partita in cui di occasioni se ne vedono poche, così come i palloni dalle fasce, ha il suo bel da fare per trovare un posto al sole. Prova il fraseggio con Ngonge, ma i risultati sono rivedibili. E quindi cerca di mettere il suo solito testone al servizio della squadra, ma sono gli inserimenti a mancare. Di occasioni per segnare non ne ha, e questo è un fatto. E’ anche un fatto che lasci tutto sul campo, arrivando alla fine stremato.
ALL. ZAFFARONI 5.5 Un Verona che sente tremendamente la partita nella testa e, conseguentemente, nelle gambe. Poche idee, soprattutto confuse, ma nell’economia della gara poteva essere prevedibile. Sceglie i giovani e la loro teorica energia, ma la scommessa non paga. Discutibile la gestione dei cambi e la scelta di imbottire nei minuti finali la squadra di difensori. Così attira nella tana l’Empoli che sfodera un vero e proprio assalto, che sorprende i gialloblù. La salvezza era cosa fatta. Ora diventa un nuovo miracolo da costruire, a Milano, su un campo dove il Verona non ha mai vinto nella sua storia.
FONTE: Blog.Telenuovo.it
NEWS CdS: “Mancano il rosso a Cabal e un rigore per l’Empoli”
I colleghi romani giudicano insufficiente la prestazione dell’arbitro Chiffi
di Giovanni Vit Maggio 29, 2023 - 12:00
La partita tra Verona ed Empoli al Bentegodi è stata contraddistinta da ben quattro cartellini gialli, tutti per l’Hellas: tre per fallo tattico e uno a Gaich per essersi tolto la maglia nell’esultanza dopo il gol del momentaneo vantaggio. Sarebbero potuti essere di più se l’arbitro Chiffi fosse stato più fiscale, ma il peso della gara ha fatto prevalere il buon senso.
Secondo i colleghi del Corriere dello Sport, però, il fischietto padovano avrebbe preso troppo alla leggera l’episodio di Cabal che, saltando e guardando il pallone, ha rifilato una gomitata in pieno volto a Ebuhei: sarebbe stato il secondo giallo per il veronese e rigore per l’Empoli.
Secondo il quotidiano romano non si tratta comunque dell’unico errore, in quanto Chiffi non avrebbe nemmeno visto il tocco di braccio di Ngonge in occasione del gol gialloblù. In questo caso, comunque, la colpa viene condivisa con il VAR Mazzoleni, reo di non aver aiutato l’arbitro.
LE PAGELLE DI CALCIO HELLAS Verona-Empoli 1-1, le pagelle gialloblù di CH
L’Hellas porta a casa un punto che sa di beffa. Pessima la decisione di chiudersi in difesa nel finale
di Tommaso BadiaMaggio 28, 2023 - 15:10
Più che un punto guadagnato, due punti persi: a un minuto e mezzo dal termine della partita, il Verona conduceva infatti sull’Empoli e assaporava la salvezza, ma l’autogol di Magnani porterà i gialloblù a giocarsi tutto al Meazza contro il Milan.
Con l’amaro in bocca, andiamo dunque a vedere le pagelle gialloblù di CalcioHellas.
MONTIPÒ: 6
Qualche “non uscita” che desta preoccupazione, ma per buona parte della partita è sostanzialmente inoperoso. Nel finale, quando l’Empoli stringe d’assedio la sua area, fa di tutto per permettere all’Hellas di portare a casa tre punti, venendo però alla fine beffato dalla deviazione di Magnani.
CABAL: 5
Costretto a spendere il giallo dopo pochi minuti (non per colpa sua), appare in affanno. Scontata la decisione di toglierlo all’intervallo.
HIEN: 6
Partita in cui si trova spesso a lottare con il fisico, alla fine forse lascia rimbalzare un paio di palloni di troppo ma è efficace.
MAGNANI: 5,5
Parte un po’ contratto, poi prende le misure. Sfortunato, però, quando la sua deviazione mette fuori casa Montipò.
TERRACCIANO: 5,5
Un po’ avulso dal gioco, si vede poco.
VELOSO: 5,5
Gioca quasi da difensore centrale e sotto questo aspetto non sfigura. Non riesce tuttavia a dare ordine alla manovra e, come di consueto, il gioco gialloblù latita.
SULEMANA: 6
Il giovane centrocampista ci mette voglia ed energia, anche se non è sempre più pulito.
DEPAOLI: 5,5
Compitino.
TAMEZE: 6
Prova a fare l’elastico tra centrocampo e trequarti, tira fuori una prestazione senza infamia e senza lode.
NGONGE: 6,5
Nel primo tempo è di fatto l’unico a provarci, anche se quasi mai impensierisce davvero Vicario. Sul gol gialloblù, però, è lui a tirare da fuori costringendo il portiere dell’Empoli alla respinta corta.
DJURIC: 6
Tante sponde per permettere ai compagni di trovare spazi. Arriva al termine del match stremato.
CECCHERINI: 6
Entra per Cabal e disputa una gara ordinata.
FARAONI: 6
Non al meglio, ma prova sufficiente.
GAICH: 6,5
Qualche tentativo a vuoto, poi si trova al posto giusto al momento giusto e segna il gol che illude il Verona. Altra rete pesante per lui, anche se chiaramente si sperava fosse da tre punti.
ABILDGAARD: 5
Si porta in area Stojanovic e lo sloveno, grazie anche ala deviazione di Magnani, trova l’1-1.
COPPOLA: s.v.
ZAFFARONI: 5
Il Verona non gioca una gran partita, ma il tap-in di Gaich sembra poter far dimenticare tutto. A dir poco discutibile la scelta di rintanarsi in difesa per l’ultimo quarto d’ora (recupero incluso) di gara.
FONTE: CalcioHellas.it
29 Maggio 2023 - 16:20 Hellas Live Lettura: 1 min. Hellas Verona, solo riscaldamento per Verdi contro l’Empoli
All’antivigilia della sfida contro l’Empoli, l’allenatore Zaffaroni aveva dichiarato che l’ex Milan era tornato in gruppo da qualche giorno e che sarebbe stato sicuramente a disposizione. Ieri invece, dopo buona parte del secondo tempo passato a riscaldarsi sotto la Curva Sud, con tanto di ovazione ed invito da parte del pubblico scaligero a farlo entrare, Verdi è stato costretto a seguire mestamente i compagni solo dalla panchina. Al termine dell’amara partita, ad esplicita domanda sull’ex Salernitana, il tecnico veronese ha risposto che non è ancora al meglio e per questo non è stato impiegato nemmeno in uno spezzone di gara. Un’affermazione che ha lasciato perplessi i più.
29 Maggio 2023 - 08:13 Hellas Live Lettura: 1 min. Hellas Verona, persi 26 punti da situazione di vantaggio
I gialloblù sono la squadra che in Serie A ha perso più punti da situazione di vantaggio (26). Ieri al Bentegodi contro l’Empoli, l’ennesimo passo falso degli scaligeri, capaci di subire il gol del definitivo 1-1 al sesto minuto dei sette di recupero.
28 Maggio 2023 - 14:58 Hellas Live Lettura: 1 min. Pagelle
Erano quasi 23mila (22.831 per la precisione) gli spettatori presenti ieri sugli spalti del Bentegodi per la sfida tra Verona-Empoli, conclusasi purtroppo con un pareggio quando la vittoria era pronta per finire in cassaforte.
Gela il "Bentegodi" a tempo scaduto. Petar Stojanovic ha trovato il gol del pareggio al 96', anche se la Lega ha assegnato l'autogol a Magnani, che spegne le speranze dell'Hellas di sorpassare lo Spezia. "Ha il merito del pareggio toscano, deviazione a parte", scrive Tuttosport.
"Impatto devastante: entra al 77’, impegna un paio di volte Montipò e poi lo trafigge all’ultimo respiro" il commento della Gazzetta dello Sport. Questa invece l'analisi di TMW: "Il suo ingresso è decisivo. Memore della sua esperienza al Chievo punisce il Verona con un tiro velenoso che vale l'1-1 anche se non figurerà sul tabellino per la deviazione di Magnani".
LE PAGELLE
TuttoMercatoWeb.com: 7
Gazzetta dello Sport: 6,5
Tuttosport: 6,5
Corriere dello Sport: 7
SERIE A Le pagelle di Gaich: croce e delizia, segna il gol del vantaggio ma si divora il raddoppio
29/05 ALLE 14:00
di ANDREA PIRAS
Non è bastato il gol di Adolfo Gaich al Verona per portare a casa l'intera posta in palio e conquistare un pezzo di salvezza. L'attaccante gialloblu, entrato in campo nella ripresa, ha comunque timbrato il cartellino contro l'Empoli. "Due minuti dopo l'ingresso segna - scrive la Gazzetta dello Sport - sembra l'uomo della Provvidenza poi sbaglia il 2-0".
Tuttosport invece fa una media fra la rete realizzata e quella fallita, dando al giocatore un 6: "Bravo nel gol, cestina il possibile raddoppio". Questo il commento di TMW: " Ci mette 112 secondi per scaraventare in porta il gol dell'1-0. Poi però sbaglia da buona posizione il gol del 2-0 che avrebbe chiuso la partita".
LE PAGELLE
TuttoMercatoWeb.com: 6,5
Gazzetta dello Sport: 6,5
Tuttosport: 6
Corriere dello Sport: 6,5
Il Verona non ha mai battuto il Milan in trasferta
Non ci sono dubbi che il Verona abbia gettato la vittoria alle ortiche. I gialloblù potevano fare un importante passo in avanti verso la salvezza, ma gli ultimi 7 minuti del match contro l'Empoli sono stati fatali. La squadra di Zaffaroni, ha pensato esclusivamente a difendersi, facendolo però senza la giusta cattiveria e alla fine ha pagato a caro prezzo il gol messo a segno dai toscani, che hanno disputato una partita vera, onorando così questo loro finale di campionato.
Adesso mancano 90 minuti alla fine del campionato e San Siro sarà lo scenario dove verrà deciso in quale categoria giocherà il Verona la prossima stagione. Il Milan ha ottenuto la matematica qualificazione in Champions League e non ha nulla da chiedere al campionato. La partita con l'Empoli, però, insegna che non bisogna mai fidarsi di nessuno. Contro i rossoneri diventa obbligatorio ottenere il massimo risultato. E per farlo servirà anche sconfiggere la cabala, che nella storia non ha mai visto il Verona vittorioso a San Siro. Che sia finalmente la volta buona? Se lo augurano tutti, sperando, soprattutto, che il pareggio subito all'ultimo respiro contro l'Empoli, non abbia lasciato strascichi a un gruppo che sarà chiamato a giocarsi il tutto per tutto per cercare di evitare la caduta in B.
HELLAS VERONA
Montipò 6,5 - Attento su Cacace nel primo tempo, compie almeno due interventi decisivi nella ripresa. Poi in pieno recupero si arrende solo al fuoco amico di Magnani.
Magnani 5 - Capitano e quasi allenatore in campo per come guida i compagni. Nel finale una sua deviazione sfortunata su tiro di Stojanovic permette all'Empoli di pareggiare e getta nello sconforto i 22mila del Bentegodi.
Hien 6 - È il più ordinato della difesa gialloblu nel primo tempo, ma nella ripresa perde un po' le misure e rischia in un paio di occasioni di lasciare campo aperto all'Empoli ma è caparbio nel rimediare ai propri errori.
Cabal 5 - Soffre le iniziative centrali dell'Empoli e si fa ammonire dopo poco. Rischia grosso su Ebuehi quando lo atterra in area e viene graziato da Chiffi e dal Var. Dal 45' Ceccherini 6 - Ci mette fisico ed esperienza in una ripresa dove il Verona inizia a soffrire solo negli ultimi dieci minuti.
Terracciano 6 - Resta a guardia della fascia lasciando campo a Ngonge. Dal 59' Faraoni 5,5 - Si vede che non sta bene e infatti il suo ingresso in campo non dà niente di più alla manovra del Verona.
Sulemana 7 - È tra i migliori in campo per quanto riguarda il Verona. Sembra un veterano per la sicurezza che mette in mezzo al campo. Recupera un gran numero di palloni dando una mano decisiva a tutta la squadra.
Veloso 5,5 - È la guida del Verona ma in fase difensiva soffre molto la sfida nella sfida con Fazzini. A inizio ripresa prende un giallo sacrosanto per fallo su Cambiaghi e Zaffaroni lo cambia lanciando in campo l'uomo della provvidenza. Dal 59' Gaich 6,5 - Ci mette 112 secondi per scaraventare in porta il gol dell'1-0. Poi però sbaglia da buona posizione il gol del 2-0 che avrebbe chiuso la partita.
Tameze 6 - Dovrebbe essere l'arma in più di Zaffaroni ma non riesce a trovare la posizione giusta per far male. Sale nella ripresa con un paio di cross invitanti ma esce perché non ce la fa più. Dal 76' Abildgaard 5 - Stende il tappeto rosso a Stojanovic in occasione del gol del pari.
Depaoli 6 - Lotta e corre senza però trovare sbocchi in fase offensiva. Quando la partita sale di tono non si ferma mai anche se perde un po' di lucidità a causa della stanchezza.
Ngonge 7 - Nel primo tempo è il più vivo e pericoloso, una sorta di spina nel fianco della difesa toscana. Bravissimo a recuperare palla e calciare impegnando Vicario in occasione del gol di Gaich. Ottimo anche in fase di ripiegamento, esce stravolto tra i meritati applausi veronesi. Dall'83' Coppola s.v.
Djuric 6 - Totem offensivo per statura ed esperienza ma l'Empoli lo chiude bene raddoppiandolo anche nei semplici colpi di testa. Bellissimo l'assist di testa che Gaich non sfrutta per il 2-0.
Marco Zaffaroni 6 - I cambi sono croce e delizia: ottimo quello di Gaich, decisivo in negativo quello di Abildgaard. La squadra ha comunque gettato il cuore oltre l'ostacolo. Ora serve un'impresa a San Siro e sperare che le altre sbaglino qualcosa ma la salvezza resta in gioco a 90' dal termine. Una cosa impensabile solo pochi mesi fa.
EMPOLI
Vicario 6 - Un uomo in più nel palleggio dell'Empoli. Bravo in due occasioni su Ngonge nel primo tempo. In occasione del gol di Gaich respinge centralmente il tiro di Ngonge.
Ebuehi 6,5 - Meriterebbe il calcio di rigore a favore per l'intervento di Cabal ma Chiffi lascia correre. Vicino al gol nella ripresa con un colpo di testa che finisce alto. Esce per infortunio. Dal 76' Stojanovic 7 - Il suo ingresso è decisivo. Memore della sua esperienza al Chievo punisce il Verona con un tiro velenoso che vale l'1-1 anche se non figurerà sul tabellino per la deviazione di Magnani.
Ismajli 6 - Ordinato in fase di costruzione ma soffre in area la fisicità di Ngonge e Djuric.
Luperto 6 - Rischia tanto quando sbaglia un retropassaggio che lancia Ngonge verso la porta di Vicario. Regge nei momenti più complicati e poi si butta in avanti a caccia del pareggio.
Cacace 5 - Vicino al gol con una sortita per vie centrali, in difesa deve fare i conti con la verve di Ngonge. Si fa anticipare da Gaich in occasione dell'1-0, una dormita che costa caro all'Empoli.
Grassi 6 - In difesa è attento e bravo a raddoppiare sui colpi di testa di Djuric e compagni. Nel finale calcia benissimo ma anche troppo centrale.
Haas 6 - Partita di lotta e di governo che però non entrerà nella memoria dei tifosi empolesi. Dal 67' Henderson 6,5 - Il suo ingresso in campo dà il via all'assalto dell'Empoli. La sua qualità è preziosa in tal senso.
Akpa Akpro 6 - Alza il livello agonistico di tutta la squadra con caparbietà e intelligenza. Nella ripresa si spegne lentamente fino al giusto cambio. Dal 76' Vignato s.v..
Fazzini 6 - Inizia piano poi cresce quando prende le misure a Veloso. Inizia bene anche il secondo tempo ma Zanetti decide di cambiare i piani tattici e lo sostituisce. Dal 57' Satriano 5,5 - Tocca pochi palloni e non riesce a trovare la zampata vincente anche nel mezzo del traffico di fine gara.
Cambiaghi 6 - La sua tecnica aiuta l'Empoli nei momenti di pressione avversaria ma al 61' regala la palla a Ngonge in una zona sanguinosa del campo e sugli sviluppi arriva il vantaggio empolese. Si riprende nel finale quando guida l'assalto all'arma bianca dei suoi.
Piccoli 6 - Torna da ex e si mette al centro dell'attacco empolese facendo a sportellate. Non trova particolari guizzi e viene sostituito a inizio ripresa. Dal 57' Destro 5 - In molti non si sono accorti nemmeno del suo ingresso in campo.
Paolo Zanetti 6,5 - Il primo tempo avrebbe meritato di finire avanti ma a inizio ripresa la sua squadra entra molto morbida. Il gol del Verona avrebbe potuto mettere il punto sulla partita ma i suoi cambi e la voglia della squadra di non perdere hanno spinto i suoi fino al pareggio finale. L'ingresso in campo di Stojanovic è decisivo, merito ovviamente anche delle scelte del tecnico.
L'Hellas Verona non va oltre l'1-1 in casa contro l'Empoli dopo essere andata in vantaggio nel corso della ripresa con il gol di Gaich. Lo stesso argentino ha parlato a fine gara cercando di spronare i suoi compagni dichiarando a Sky Sport: "Dobbiamo essere positivi e lottare fino alla fine". Anche il tecnico dei gialloblu Zaffaroni nonostante la delusione per il gol subito al 96', ha dichiarato: "La delusione deve essere momentanea e poi dobbiamo ripartire perché è ancora tutto aperto". Adesso l'Hellas Verona si giocherà la salvezza contro il Milan a San Siro sperando che lo Spezia faccia peggio in trasferta all'Olimpico contro la Roma. In caso di arrivo a parità di punteggio ci saranno gli spareggi e non conterà la classifica avulsa come nelle passate stagioni.
Hellas Verona e Spezia si giocheranno la permanenza in Serie A nell'ultima giornata di campionato. Il Verona giocherà contro il Milan, mentre lo Spezia affronterà la Roma. Il Lecce, invece ha ottenuto la salvezza tirandosi fuori dalla lotta per non retrocedere.
Verona e Spezia hanno entrambe 31 punti in classifica e in caso di parità di punti anche alla fine del campionato, non conterebbero gli scontri diretti e la differenza reti. Si giocherà lo spareggio. La Figc infatti ha cambiato il regolamento proprio all'inizio della stagione: in caso di arrivo a parità di punti, sia nella lotta per non retrocedere che per lo scudetto, si disputa lo spareggio. L'eventuale spareggio si giocherà in partita secca, senza eventuali supplementari, con i calci di rigore in caso di parità anche al 90'.
SERIE A Corsa salvezza, rimane una questione tra Spezia ed Hellas. Oggi sarebbe spareggio
28/05 ALLE 17:18
di DIMITRI CONTI
Con la salvezza del Lecce, rimangono solamente Spezia ed Hellas Verona a contendersi l'ultimo posto disponibile per rimanere in Serie A. Attualmente a pari punti, finisse oggi il campionato le due squadre andrebbero a giocarsi la permanenza in massima serie tramite spareggio (inutili gli scontri diretti, in cui sarebbe avanti lo Spezia). Rimangono però ancora 90 minuti: Roma-Spezia e Milan-Verona gli incontri conclusivi per le due squadre.
Montipò 6,5: provvidenziale sia tra i pali che soprattutto nelle uscite, basse o alte che siano, salva su Cacace al 19' e sulla botta di Stojanovic nel recupero. Può poco sul destro incrociato dello stesso sloveno che gela il "Bentegodi".
Magnani 5,5: sporca una gara nel complesso ordinata con la deviazione nel finale sul destro incrociato di Stojanovic che mette fuori gioco Montipò.
Hien 6,5: in mezzo alla linea difensiva è un vero e proprio gladiatore, combatte con cattiveria agonistica su ogni pallone, il recupero rabbioso su Satriano nel finale è la perfetta fotografia della sua giornata.
Cabal 6: il colombiano dimostra una volta di più come in stagione avrebbe probabilmente meritato più spazio, fase difensiva senza sbavature impreziosita dalle uscite decise palla al piede, dopo l'intervallo resta negli spogliatoi per via del giallo speso in avvio per evitare una pericolosa imbucata in verticale (dal 1' st Ceccherini 6: entra e si mette a servizio della causa, tiene la posizione senza andare quasi mai in difficoltà).
Terracciano 5,5: le numerose defezioni nella batteria degli esterni gli consegnano una chance dal 1' nella gara più importante della stagione, ci mette tanta buona volontà ma gli manca ancora il passo per poter dire la sua su questi palcoscenici, lascia il campo nella ripresa (dal 14' st Faraoni 6: l'ingresso del capitano garantisce una fisiologica maggiore consistenza alla squadra).
Sulemana 6,5: prova di sostanza per il classe 2003 ghanese al centro della mediana, non mostra timore nell'andare a cercare il pallone per poi costruire l'azione offrendo densità in mezzo al campo (dal 38' st Coppola 5,5: entra piuttosto titubante per difendere il risultato con l'Empoli che invece finisce per segnare).
Veloso 6: torna a vedersi in campo dopo quattro partite ai box, spende un giallo ad inizio ripresa per andare a fermare una ripartenza di Cambiaghi, esce dal rettangolo verde poco prima l'ora di gioco (dal 14' st Gaich 7,5: entra e si fa trovare nel posto giusto al momento giusto al 18' per spingere in porta con il destro sulla respinta corta di Vicario al tentativo dal limite di Ngonge).
Depaoli 6: partita di sacrificio per l'ex Sampdoria e Benevento sulla corsia di sinistra, non spinge particolarmente ma non rischia praticamente nulla in fase di copertura.
Tameze 6: schierato in un'inusuale posizione sulla tre-quarti non si fa disdegnare in fase offensiva, esce dal campo ad un quarto d'ora dal termine tra gli applausi del "Bentegodi" (dal 30' st Abildgaard 5,5: entra per apportare nuova linfa in mediana ma finisce inghiottito nel forcing finale empolese).
Ngonge 7: il più vivo fin dalle prime battute, va vicino al vantaggio al 14' quando entra in area in seguito ad una leggerezza di Luperto concludendo con un destro in diagonale masticato che si spegne sul fondo. Ci prova di testa prima al 25' poi al 39' con Vicario che gli dice di no, propizia il goal del vantaggio nella ripresa con una rasoiata dal limite che l'estremo difensore dell'Empoli riesce solo a deviare prima del tap-in di Gaich.
Djuric 6,5: Là davanti funge da riferimento facendo a sportellate fin dal 1' con i difensori empolesi. Al 25' offre una sponda invitante per Ngonge che di testa da posizione ravvicinata non riesce ad imprimere la forza necessaria al pallone, bloccato da Vicario.
All. Zaffaroni 6: alle prese con diverse assenze cerca di schierare il miglior undici possibile, il Verona palesa tanta, troppa paura; sebbene il risultato gli darebbe ragione fino al 95' quando arriva una doccia gelida che toglie all'Hellas un vantaggio in classifica sullo Spezia che sarebbe stato vitale a novanta minuti dalla fine del campionato.
Vicario 6 - Un uomo in più nel palleggio dell'Empoli. Bravo in due occasioni su Ngonge nel primo tempo. In occasione del gol di Gaich respinge centralmente il tiro di Ngonge.
Ebuehi 6,5 - Meriterebbe il calcio di rigore a favore per l'intervento di Cabal ma Chiffi lascia correre. Vicino al gol nella ripresa con un colpo di testa che finisce alto. Esce per infortunio. Dal 76' Stojanovic 7 - Il suo ingresso è decisivo. Memore della sua esperienza al Chievo punisce il Verona con un tiro velenoso che vale l'1-1 anche se non figurerà sul tabellino per la deviazione di Magnani.
Ismajli 6 - Ordinato in fase di costruzione ma soffre in area la fisicità di Ngonge e Djuric.
Luperto 6 - Rischia tanto quando sbaglia un retropassaggio che lancia Ngonge verso la porta di Vicario. Regge nei momenti più complicati e poi si butta in avanti a caccia del pareggio.
Cacace 5 - Vicino al gol con una sortita per vie centrali, in difesa deve fare i conti con la verve di Ngonge. Si fa anticipare da Gaich in occasione dell'1-0, una dormita che costa caro all'Empoli.
Grassi 6 - In difesa è attento e bravo a raddoppiare sui colpi di testa di Djuric e compagni. Nel finale calcia benissimo ma anche troppo centrale.
Haas 6 - Partita di lotta e di governo che però non entrerà nella memoria dei tifosi empolesi. Dal 67' Henderson 6,5 - Il suo ingresso in campo dà il via all'assalto dell'Empoli. La sua qualità è preziosa in tal senso.
Akpa Akpro 6 - Alza il livello agonistico di tutta la squadra con caparbietà e intelligenza. Nella ripresa si spegne lentamente fino al giusto cambio. Dal 76' Vignato s.v..
Fazzini 6 - Inizia piano poi cresce quando prende le misure a Veloso. Inizia bene anche il secondo tempo ma Zanetti decide di cambiare i piani tattici e lo sostituisce. Dal 57' Satriano 5,5 - Tocca pochi palloni e non riesce a trovare la zampata vincente anche nel mezzo del traffico di fine gara.
Cambiaghi 6 - La sua tecnica aiuta l'Empoli nei momenti di pressione avversaria ma al 61' regala la palla a Ngonge in una zona sanguinosa del campo e sugli sviluppi arriva il vantaggio empolese. Si riprende nel finale quando guida l'assalto all'arma bianca dei suoi.
Piccoli 6 - Torna da ex e si mette al centro dell'attacco empolese facendo a sportellate. Non trova particolari guizzi e viene sostituito a inizio ripresa. Dal 57' Destro 5 - In molti non si sono accorti nemmeno del suo ingresso in campo.
Paolo Zanetti 6,5 - Il primo tempo avrebbe meritato di finire avanti ma a inizio ripresa la sua squadra entra molto morbida. Il gol del Verona avrebbe potuto mettere il punto sulla partita ma i suoi cambi e la voglia della squadra di non perdere hanno spinto i suoi fino al pareggio finale. L'ingresso in campo di Stojanovic è decisivo, merito ovviamente anche delle scelte del tecnico.
SERIE A Le pagelle dell'Empoli - Cacace si fa fregare da Gaich. Stojanovic uomo della provvidenza
28/05 ALLE 14:45
di PIETRO LAZZERINI
Vicario 6 - Un uomo in più nel palleggio dell'Empoli. Bravo in due occasioni su Ngonge nel primo tempo. In occasione del gol di Gaich respinge centralmente il tiro di Ngonge.
Ebuehi 6,5 - Meriterebbe il calcio di rigore a favore per l'intervento di Cabal ma Chiffi lascia correre. Vicino al gol nella ripresa con un colpo di testa che finisce alto. Esce per infortunio. Dal 76' Stojanovic 7 - Il suo ingresso è decisivo. Memore della sua esperienza al Chievo punisce il Verona con un tiro velenoso che vale l'1-1 anche se non figurerà sul tabellino per la deviazione di Magnani.
Ismajli 6 - Ordinato in fase di costruzione ma soffre in area la fisicità di Ngonge e Djuric.
Luperto 6 - Rischia tanto quando sbaglia un retropassaggio che lancia Ngonge verso la porta di Vicario. Regge nei momenti più complicati e poi si butta in avanti a caccia del pareggio.
Cacace 5 - Vicino al gol con una sortita per vie centrali, in difesa deve fare i conti con la verve di Ngonge. Si fa anticipare da Gaich in occasione dell'1-0, una dormita che costa caro all'Empoli.
Grassi 6 - In difesa è attento e bravo a raddoppiare sui colpi di testa di Djuric e compagni. Nel finale calcia benissimo ma anche troppo centrale.
Haas 6 - Partita di lotta e di governo che però non entrerà nella memoria dei tifosi empolesi. Dal 67' Henderson 6,5 - Il suo ingresso in campo dà il via all'assalto dell'Empoli. La sua qualità è preziosa in tal senso.
Akpa Akpro 6 - Alza il livello agonistico di tutta la squadra con caparbietà e intelligenza. Nella ripresa si spegne lentamente fino al giusto cambio. Dal 76' Vignato s.v..
Fazzini 6 - Inizia piano poi cresce quando prende le misure a Veloso. Inizia bene anche il secondo tempo ma Zanetti decide di cambiare i piani tattici e lo sostituisce. Dal 57' Satriano 5,5 - Tocca pochi palloni e non riesce a trovare la zampata vincente anche nel mezzo del traffico di fine gara.
Cambiaghi 6 - La sua tecnica aiuta l'Empoli nei momenti di pressione avversaria ma al 61' regala la palla a Ngonge in una zona sanguinosa del campo e sugli sviluppi arriva il vantaggio empolese. Si riprende nel finale quando guida l'assalto all'arma bianca dei suoi.
Piccoli 6 - Torna da ex e si mette al centro dell'attacco empolese facendo a sportellate. Non trova particolari guizzi e viene sostituito a inizio ripresa. Dal 57' Destro 5 - In molti non si sono accorti nemmeno del suo ingresso in campo.
Paolo Zanetti 6,5 - Il primo tempo avrebbe meritato di finire avanti ma a inizio ripresa la sua squadra entra molto morbida. Il gol del Verona avrebbe potuto mettere il punto sulla partita ma i suoi cambi e la voglia della squadra di non perdere hanno spinto i suoi fino al pareggio finale. L'ingresso in campo di Stojanovic è decisivo, merito ovviamente anche delle scelte del tecnico.
L'Hellas Verona vede sfumare al 96' una vittoria che poteva avvicinarlo alla salvezza. Dopo il vantaggio di Gaich al 61', infatti, in pieno recupero il cross di Stojanovic deviato da Magnani beffa la squadra di Zaffaroni e riporta l'Empoli sull'1-1. In classifica, dunque, l'Hellas aggancia lo Spezia, si deciderà tutto all'ultima giornata. Ecco la classifica aggiornata dopo la gara delle 12.30:
Napoli 86
Inter 69*
Lazio 68
Milan 64
Atalanta 61*
Roma 60*
Juventus 59
Torino 53*
Fiorentina 53*
Monza 52
Bologna 50
Udinese 46*
Sassuolo 45*
Empoli 43*
Salernitana 42*
Lecce 33
Spezia 31*
Verona 31*
Cremonese 24
Sampdoria 19*
SERIE A Le pagelle dell'Hellas Verona - Gaich in gol dopo 112 secondi. Sulemana giovane vecchio
28/05 ALLE 14:38
di PIETRO LAZZERINI
Montipò 6,5 - Attento su Cacace nel primo tempo, compie almeno due interventi decisivi nella ripresa. Poi in pieno recupero si arrende solo al fuoco amico di Magnani.
Magnani 5 - Capitano e quasi allenatore in campo per come guida i compagni. Nel finale una sua deviazione sfortunata su tiro di Stojanovic permette all'Empoli di pareggiare e getta nello sconforto i 22mila del Bentegodi.
Hien 6 - È il più ordinato della difesa gialloblu nel primo tempo, ma nella ripresa perde un po' le misure e rischia in un paio di occasioni di lasciare campo aperto all'Empoli ma è caparbio nel rimediare ai propri errori.
Cabal 5 - Soffre le iniziative centrali dell'Empoli e si fa ammonire dopo poco. Rischia grosso su Ebuehi quando lo atterra in area e viene graziato da Chiffi e dal Var. Dal 45' Ceccherini 6 - Ci mette fisico ed esperienza in una ripresa dove il Verona inizia a soffrire solo negli ultimi dieci minuti.
Terracciano 6 - Resta a guardia della fascia lasciando campo a Ngonge. Dal 59' Faraoni 5,5 - Si vede che non sta bene e infatti il suo ingresso in campo non dà niente di più alla manovra del Verona.
Sulemana 7 - È tra i migliori in campo per quanto riguarda il Verona. Sembra un veterano per la sicurezza che mette in mezzo al campo. Recupera un gran numero di palloni dando una mano decisiva a tutta la squadra.
Veloso 5,5 - È la guida del Verona ma in fase difensiva soffre molto la sfida nella sfida con Fazzini. A inizio ripresa prende un giallo sacrosanto per fallo su Cambiaghi e Zaffaroni lo cambia lanciando in campo l'uomo della provvidenza. Dal 59' Gaich 6,5 - Ci mette 112 secondi per scaraventare in porta il gol dell'1-0. Poi però sbaglia da buona posizione il gol del 2-0 che avrebbe chiuso la partita.
Tameze 6 - Dovrebbe essere l'arma in più di Zaffaroni ma non riesce a trovare la posizione giusta per far male. Sale nella ripresa con un paio di cross invitanti ma esce perché non ce la fa più. Dal 76' Abildgaard 5 - Stende il tappeto rosso a Stojanovic in occasione del gol del pari.
Depaoli 6 - Lotta e corre senza però trovare sbocchi in fase offensiva. Quando la partita sale di tono non si ferma mai anche se perde un po' di lucidità a causa della stanchezza.
Ngonge 7 - Nel primo tempo è il più vivo e pericoloso, una sorta di spina nel fianco della difesa toscana. Bravissimo a recuperare palla e calciare impegnando Vicario in occasione del gol di Gaich. Ottimo anche in fase di ripiegamento, esce stravolto tra i meritati applausi veronesi. Dall'83' Coppola s.v.
Djuric 6 - Totem offensivo per statura ed esperienza ma l'Empoli lo chiude bene raddoppiandolo anche nei semplici colpi di testa. Bellissimo l'assist di testa che Gaich non sfrutta per il 2-0.
Marco Zaffaroni 6 - I cambi sono croce e delizia: ottimo quello di Gaich, decisivo in negativo quello di Abildgaard. La squadra ha comunque gettato il cuore oltre l'ostacolo. Ora serve un'impresa a San Siro e sperare che le altre sbaglino qualcosa ma la salvezza resta in gioco a 90' dal termine. Una cosa impensabile solo pochi mesi fa.
Finisce 1-1 Hellas Verona-Empoli con i toscani che in pieno recupero trovano il gol del pareggio con una sfortunatissima deviazione di Magnani nella propria porta. Come da copione la salvezza per il Verona si giocherà all'ultima giornata contro il Milan a San Siro e in attesa di sapere come finirà Roma-Spezia.
Grande pubblico e tensione alle stelle
Bentegodi delle grandi occasioni a Verona con 22mila tifosi presenti per spingere l'Hellas verso una vittoria che possa alimentare il sogno salvezza. Si respira tensione nell'aria, con gli uomini di Zafferoni e Bocchetti che sentono la responsabilità di ottenere un risultato che sembrava ormai insperato ad inizio 2023. Dal canto suo l'Empoli non è intenzionato a scansarsi e anzi, già dalle dichiarazioni del pregara Akpa Akpro ha avvisato gli avversari che sarebbe stata una partita vera.
L'Hellas Verona è costretto a lasciare fuori, almeno inizialmente, due protagonisti come Verdi e Faraoni per le loro precarie condizioni fisiche. Mentre l'Empoli non porta nemmeno in panchina Caputo a causa di un attacco febbrile e dunque in campo da titolare scende un ex della sfida come Piccoli.
Poco spettacolo
La partita è molto tirata e le occasioni arrivano soprattutto sugli errori avversari, come al 14', quando Luperto sbaglia il retropassaggio per Vicario e permette a Ngonge di scappare e concludere a rete. Non c'è però precisione nel tiro dell'attaccante veronese con la palla che esce di poco. Episodio che poteva essere chiave al 19' quando, a margine di un'azione che si concluderà con la conclusione verso la porta del Verona da parte di Cacace, deviata in angolo da Montipò, uno scontro tra Cabal ed Ebuehi avrebbe potuto essere sanzionata con rigore ed ammonizione per il difensore che aveva già preso un giallo in precedenza. Chiffi poi non prende decisioni in merito e la partita prosegue senza scosse. Occasione al 39' di nuovo per Ngonge, bravo a saltare da fermo al centro dell'area impegnando Vicario in angolo.
L'uomo della provvidenza
La ripresa inizia con un brivido per i 22mila del Bentegodi con Ebuehi che va vicinissimo alla rete con un colpo di testa che però schiaccia troppo. Poi però arrivano i cambi di Zaffaroni e Bocchetti che danno una svolta alla partita. Entra Gaich, a digiuno di gol da 5 partite ma con la bava alla bocca per provare a cambiare la storia di questa Serie A veronese. Gli bastano 112 secondi per mettere la firma sul match e forse anche sulla stagione dell'Hellas: Ngonge sfrutta un brutto controllo di Cambiaghi per controllare, forse col braccio, e calciare in porta con Vicario che respinge centralmente permettendo all'argentino di anticipare Cacace e segnare l'1-0 nel tripudio dello stadio gialloblu. Al 79' ancora Gaich potrebbe chiudere la partita sulla spizzata di Djuric ma il tiro finisce di poco a lato da ottima posizione.
Assalto e gol finale
Nel finale l'Empoli abbassa la testa e si spinge avanti alla ricerca del pareggio e lo trova in modo clamoroso a due minuti dal triplice fischio. Dopo un tiro da fuori di Stojanovic parato da Montipò, è lo stesso ex Chievo a rendersi protagonista con un tiro da posizione defilata che trova la deviazione di Magnani nella propria porta. Ammutolito il pubblico del Bentegodi che pensava di aver già vinto questa partita. Adesso la classifica vede Verona e Spezia a pari merito con la salvezza ancora tutta in gioco a 90 minuti dal termine del campionato.
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
28 MAGGIO 2023 Serie A TIM | Hellas Verona-Empoli termina 1-1
Verona - Si è conclusa 1-1 Hellas Verona-Empoli, 37a giornata della Serie A TIM 2022/23.
Venendo alla cronaca, la prima occasione dell’incontro, al 14’, è del Verona: spizzata di Djuric per l’inserimento di Ngonge alle sue spalle, il quale vince il duello con Luperto, entra in area e conclude con il destro ad incrociare verso il secondo palo, ma il pallone termina fuori.
L’Empoli risponde al 19’ con il destro ravvicinato di Cacace da posizione defilata all’interno dell’area: Montipò non si fa sorprendere e respinge in angolo con il piede destro.
La formazione toscana ci prova poi al 22’ con il cross dalla sinistra da parte di Cambiaghi: traiettoria a rientrare verso il centro dell’area dove Fazzini colpisce di testa, ma senza centrare lo specchio della porta.
Occasione Hellas al 24’: cross dalla destra di Terracciano che trova Djuric sul secondo palo, il quale stacca e fa da sponda per Ngonge posizionato sul palo opposto, nuovo colpo di testa dell’attaccante belga, troppo debole però e Vicario blocca.
Al 34’, verticalizzazione di Tameze per Djuric che anche in questo caso si appoggia su Ngonge, libero sul limite destro dell’area: mancino rasoterra a giro verso il secondo palo, ma il pallone termina di poco fuori.
Cross di Terracciano, al 38’, dal limite destro dell’area: Ngonge, sul secondo palo, stacca e colpisce l’incrocio dei pali alla destra di Vicario.
Nella ripresa, l’Empoli si rende pericoloso con il colpo di testa di Ebuehi, sul secondo palo, dopo il traversone dalla sinistra di Cacace, ma il pallone termina alto.
Il Verona passa in vantaggio al minuto 61’: conclusione da fuori area di Ngonge che chiama Vicario alla respinta, il pallone rimane in area e il subentrato Gaich è il più rapido di tutti a ribadire in rete da pochi passi.
L’Empoli si riporta in avanti al 79’: tiro a giro di Cambiaghi dal vertice destro dell’area, il suo mancino termina però fuori di poco rispetto all’incrocio dei pali più lontano.
Un minuto più tardi, nuovamente Gaich entra in area sul lato destro, per poi concludere ad incrociare con un tiro rasoterra, ma il pallone finisce largo di poco sul secondo palo.
Al 93’, girata di sinistro dal limite dell’area da parte di Grassi: traiettoria centrale e Montipò blocca distendendosi sulla propria destra.
Due minuti più tardi, conclusione potente dai venti metri di Stojanovic, su suggerimento di Cambiaghi: Montipò è attento e respinge il destro del difensore ospite tuffandosi sulla propria destra.
L’Empoli pareggia al 96’ con Stojanovic che, da posizione defilata sul lato destro dell’area, calcia verso il palo più lontano trovando con una deviazione la rete dell’1-1.
Il prossimo impegno dei gialloblù sarà in trasferta contro il Milan, allo stadio ‘Giuseppe Meazza’ di Milano, gara valida per la 38a e ultima giornata di campionato.
Verona - Si è concluso con un pareggio per 2-2 contro la capolista Lecce il campionato di Primavera 1 2022/23 dei ragazzi mister Paolo Sammarco.
Venendo alla cronaca, è il Lecce a provarci per primo, dopo due minuti di gioco, con la conclusione mancina di McJannet dal vertice sinistro dell'area: pallone fuori di poco rispetto al palo più lontano.
Il Verona passa in vantaggio al 12’: azione personale di Patané, che raccoglie il pallone in mezzo al campo e si invola verso la porta avversaria: sinistro rasoterra a incrociare, dal limite dell'area, che tocca il palo alla sinistra di Borbei e finisce in rete.
Il Lecce prova a reagire al 25’ con il destro al volo, a centro area, da parte di Bruhn che però termina alto di poco sulla traversa.
Occasione per gli ospiti al 31’: calcio d'angolo da sinistra verso il secondo palo, dove c'è l'inserimento da dietro di Hasic, il quale colpisce di destro al volo, ma il pallone termina fuori.
Il primo tempo si chiude, di fatto, con il doppio e decisivo salvataggio di Schirone, praticamente sulla linea di porta, sui tentativi a botta sicura di Bruhn all’altezza del primo palo.
Nella ripresa, il Lecce ci prova al 52’ con Daka che si gira sul destro all’interno dell’area e sfiora l’incrocio dei pali più vicino, alla sinistra di Toniolo.
Due minuti più tardi, Daka crossa a centro area dove trova Bruhn: colpo di testa a botta sicura, ma il numero undici degli ospiti non trova lo specchio della porta da posizione ottimale, concludendo fuori.
La formazione pugliese va vicinissima al gol del pareggio, ma Toniolo è superlativo e con un grande riflesso respinge di piede il tiro ravvicinato di Hegland.
Il Verona risponde al 58’ con Patané che libera il destro da posizione defilata, tiro rasoterra e incrociato, ma debole, che viene bloccato da Borbei.
Un minuto più tardi, ancora una volta è decisivo Toniolo a deviare in calcio d’angolo la conclusione dai venticinque metri di Munoz che era destinata all’incrocio dei pali.
Continua il botta e risposta in queste fasi del match: al 61’, Diao scende sulla destra e serve all'indietro Patané che, dall'interno dell'area, prova a cogliere in contro tempo Borbei calciando con il destro, ma il pallone sfiora il primo palo.
Il Lecce ci prova poi al 61’ con Hegland, destro debole da buona posizione che viene bloccato senza problemi da Toniolo.
Gli ospiti raggiungono il pareggio al 67’, grazie al destro di Hegland dai sedici metri che finisce all’incrocio dei pali alla destra di Toniolo.
Punizione potente di Berisha dai trenta metri, al 77’, ma Toniolo è attento e sventa il destro del numero dieci del Lecce respingendo in sicurezza il pallone con la mano sinistra destinato sul palo più lontano.
All'89' il Verona passa nuovamente in vantaggio: punizione dalla trequarti destra di Patané e cross che viene deviato nella propria porta, alle spalle di Borbei, dal difensore ospite Abdellaoui.
Un minuto più tardi, al 90', la squadra allenata da mister Coppitelli riporta definitivamente il risultato in equilibrio grazie al destro di Kljun che si insacca sul primo palo alla destra di Toniolo.
La sfida si chiude quindi in pareggio, senza altre occasioni degne di nota, dopo i quattro minuti di recupero assegnati dal direttore di gara.
SECONDO TEMPO
95' Triplice fischio: finisce con un 2-2 contro la capolista il campionato dei ragazzi di mister Paolo Sammarco
94' Tentativo di Gueddar con l'esterno del piede destro, dai sedici metri, pallone di poco fuori rispetto al primo palo
90' Assegnati 4 minuti di recupero
90' GOL! Il Lecce trova immediatamente il 2-2 con il destro dal limite di Kljun che finisce sul primo palo, alla destra di Toniolo
89' GOOOLLL!!! Punizione dalla trequarti destra di Patané, deviata poi da Abdellaoui e pallone che finisce alle spalle di Borbei per il vantaggio dei gialloblù
83' Destro a giro verso il primo palo da parte di Bruhn, ma il suo tentativo dal limite dell'area termina fuori
77' Punizione potente di Berisha dai trenta metri, ma Toniolo è attento e sventa il destro del numero dieci del Lecce respingendo in sicurezza con la mano sinistra il pallone destinato sul palo più lontano
67' GOL! Pareggio del Lecce con il destro dai sedici metri di Hegland che si insacca all'incrocio dei pali
62' Il Lecce risponde con la conclusione di Hegland , anche questa dall'interno dell'area: destro debole da buona posizione che viene bloccato senza problemi da Toniolo
61' Botta e risposta in queste fasi del match: Diao scende sulla destra e serve all'indietro Patané che, dall'interno dell'area, prova a cogliere in contro tempo Borbei calciando con il destro, ma il pallone sfiora il primo palo
59' Ancora decisivo Toniolo, questa volta togliendo dall'incrocio dei pali alla propria sinistra la conclusione dai venticinque metri di Munoz: pallone in calcio d'angolo
58' Destro incrociato, da posizione defilata, da parte di Patané: rasoterra però debole, Borbei blocca
57' Toniolo! Intervento superlativo del portiere gialloblù sul destro ravvicinato del subentrato Hegland: riflesso e deviazione con il piede destro che nega il pareggio ospite
54' Ancora Lecce in avanti, questa volta Daka crossa dalla destra e trova Bruhn nel cuore dell'area: colpo di testa a botta sicura, ma il numero undici degli ospiti non trova lo specchio della porta da posizione ottimale, concludendo fuori
52' Daka si gira sul destro, all'interno dell'area, e calcia verso il primo palo: pallone fuori di poco rispetto all'incrocio dei pali
46' Si riparte: dai ragazzi!
PRIMO TEMPO
46' Si chiude qui la prima frazione di gioco, dopo l'ultima azione del Lecce da calcio d'angolo, concessa dal direttore di gara che non aveva assegnato minuti di recupero: Verona vanti 1-0 grazie al gol di Patané
45' Schirone! Doppio salvataggio praticamente sulla linea di porta del numero otto gialloblù, sui tentativi a botta sicura di Bruhn, dopo il cross basso dalla destra di Munoz all'altezza del primo palo
34' Punizione mancina di Salomaa dai venticinque metri, il pallone supera la barriera, ma la conclusione è debole e Toniolo blocca
31' Occasione per gli ospiti: calcio d'angolo da sinistra verso il secondo palo, dove c'è l'inserimento da dietro di Hasic, il quale colpisce di destro al volo, ma il pallone termina fuori
27' Destro di Dalla Riva, di prima intenzione, dai venti metri, su suggerimento di Patané: pallone fuori di poco rispetto al palo più lontano
25' Tentativo al volo di Bruhn dal cuore dell'area: piatto destro alto di poco sopra la traversa
17' Ancora gialloblù in avanti con l'inserimento di Patané sul lato sinistro dell'area, ma la sua conclusione di prima intenzione viene ribattuta dalla difesa del Lecce. Il pallone termina fuori dell'area, dove Florio controlla e calcia con il destro, centralmente, però, e Borbei blocca senza problemi
12' GOOOLLL!!! Vantaggio del Verona: azione personale di Patané, che raccoglie il pallone in mezzo al campo e si invola verso la porta avversaria: sinistro rasoterra a incrociare, dal limite dell'area, che tocca il palo alla sinistra di Borbei e finisce in rete
2' È il Lecce a provarci per primo con la conclusione mancina di McJannet dal vertice sinistro dell'area: pallone fuori di poco rispetto al palo più lontano
1' Fischio d'inizio al Sinergy Stadium: dai ragazzi!
Hellas Verona: Toniolo, Patané, Schirone, Florio, Matyjewicz, De Battisti (dal 74' Ebengué), Dalla Riva (dall'80' Agbonifo), Furini (dal 64' Riahi), Dentale (dal 64' Zorom), Diao (dall'80' Dias Patricio), Nwanege
A disposizione: Boseggia, Marchetti, Caia, Bernardi, Szimionas, Bragantini, Pavanati, Valenti, Vermesan
Allenatore: Paolo Sammarco