Header ADS

Il buon Claudio si aspettava una carriera diversa dopo aver appeso i guanti al chiodo ma 'Il più forte portiere del mondo. (Senza mani però)' non se l'è presa più che tanto: Essere stato il portiere del più grande è stato il massimo!


Data di nascita:16/01/1955
Luogo di nascita:Torino (TO)
Nazionalità:Italiana
Ruolo:Portiere
Altezza:184 Cm
Peso:80 Kg
Posizione:
CARRIERA DA ALLENATORE/DIRIGENTE +   -   =
 
SQUADRA
STAGIONE
SERIE
PARTITE
RUOLO
Canavese
?-2019
D
-
Osservatore
Barracuda
2015-?
D
-
Dirigente
Canavese
2014-2015
D
-
Osservatore
Pecetto Torinese
2014-2015
Prom.
-
Allenatore
Barracuda
Set.2013-2014
PC
-
Allenatore
Cit Turin
2012-Set.2013
GJ
-
Allenatore
Pergocrema
2011-12
PC
-
Prep. Portieri
Barracuda
2010-11
PC
-
Allenatore
LEGENDA: PC Prima categoria (Torino), GJ Giovanili cat. Juniores, Prom. Promozione (Torino)

CARRIERA DA GIOCATORE +   -   =
 
SQUADRA
STAGIONE
SERIE
PARTITE
GOAL SUBITI
Avellino
Mar.1991-1991
B
2
2
Udinese
1990-Mar.1991
A
0
0
Udinese
1989-90
A
28 (+1CI)
39 (+0)
Udinese
1988-89
B
35 (+8CI)
23 (+9)
Napoli
1987-88
A
28 (+9CI +2CC)
25 (+9 +3)
Napoli
1986-87
A
29 (+9CI +2CU)
20 (+3 +1)
Napoli
1985-86
A
30 (+5CI)
21 (+2)
Hellas Verona
1984-85
A
30 (+5CI)
19 (+3)
Hellas Verona
1983-84
A
30 (+13CI +4CU)
35 (+9 +4)
Hellas Verona
1982-83
A
29 (+12CI)
30 (+16)
Hellas Verona
1981-82
B
30 (+4CI)
24 (+3)
Sampdoria
1980-81
B
37 (+4CI)
31 (+3)
Sampdoria
1979-80
B
38 (+4CI)
27 (+5)
Sampdoria
1978-79
B
38 (+4CI)
39 (+5)
Lazio
1977-78
A
28 (+2CI +4CU +2UI)
36 (+3 +7 +3)
Lazio
1976-77
A
0
0
Novara
1975-76
B
38 (+4CI)
29 (+6)
Casale
1974-75
C
34
27¹
Casale
1973-74
D
34
16
Torino
1972-73
A
1
-
Giovanili Torino
1970-72
-
-
-
LEGENDA: ¹=Claudio realizzò un gol (su rigore) in Serie C col CASALE, CI=Coppa Italia, CU=Coppa UEFA, UI=Coppa Intertoto, CC=Coppa dei Campioni

Claudio Garella il più grosso portiere d'Europa

NEWS E CURIOSITÀ +   -   =
Tra i personaggi più carismatici di quella storica rosa dello scudetto, Claudio GARELLA non era di sicuro bello da vedere in campo in quanto a tecnica: Goffo con le mani, scomposto e qualche volta per forza di cose soggetto anche a papere clamorose (le famigerate 'Garellate'!) ma tremendamente efficace come ebbe a dire Italo ALLODI, il diesse che lo portò al NAPOLI, 'L'importante è parare, non conta come'.
Nonostante parate davvero incredibili 'Garellik', nomignolo col quale i tifosi scaligeri amavano riferirsi al portentoso numero 1, non raggiunse mai la nazionale a causa della concorrenza di gente come GALLI, ZENGA e TANCREDI, veri e propri mostri sacri nel ruolo a quei tempi...

DALLE GIOVANILI GRANATA AL GRANDE CALCIO (CON QUALCHE SVARIONE)
Partito dalle giovanili del TORINO, debuttò in Serie A coi granata nella stagione 1972-73 per poi essere girato nel calcio minore (Serie D e C col CASALE) 'a farsi le ossa'.
Nel 1976-77 fa da secondo al grande PULICI nella LAZIO e nella stagione successiva mister VINÍCIO lo promuove a titolare ma il 23enne GARELLA è ancora 'acerbo' per quel tipo di calcio: Due gare storte e i tifosi biancocelesti lo soprannominano 'Paperella' decidendone il destino per l'annata 1978 - 79: Serie B con la SAMPDORIA.

GARELLIK: LA RIVINCITA SCALIGERA
Rimasto in cadetteria ma passato alla corte di Osvaldo BAGNOLI all'HELLAS, diede inizio a quello spettacolare ed entusiasmante ciclo che, in sole tre stagioni, porto gli scaligeri a giocare in Europa, distinguersi in Coppa Italia (quando il torneo aveva decisamente un diverso e più sentito 'appeal') ed infine a conquistare il primo scudetto della sua carriera: Leggendaria fu la partita del 21 Ottobre 1984 all'Olimpico quando, contro la ROMA, GARELLA blindò letteralmente la sua porta con una serie di interventi prodigiosi (ovviamente nel suo caratteristico stile che consisteva nel... Parare con tutto il corpo!)

BIS TRICOLORE E COPPA ITALIA COL NAPOLI
Passato al NAPOLI del diesse Italo ALLODI che a proposito del discutibile stile di GARELLA disse 'L’importante è che pari, non conta come', arrivò terzo coi partenopei nell'annata 1985-86 e vinse tricolore e Coppa Italia nella stagione seguente con interventi decisivi nella rincorsa del NAPOLI al primo, storico scudetto.

FINE CARRIERA TRA UDINE E AVELLINO
Al seguito di mai meglio precisate beghe di spogliatoio tra alcuni componenti della rosa partenopea (la famosa 'Banda dei quattro' composta, oltre che dal portiere, anche da FERRARIO, BAGNI e GIORDANO) e mister BIANCHI allora tecnico del NAPOLI, GARELLA fu ceduto all'UDINESE in Serie B dove conquistò una promozione prima di concludere la carriera all'AVELLINO a causa di un brutto infortunio.
Chiuse con i Lupi dell'Irpinia una fantastica storia professionale fatta di 245 presenze in Serie A e 218 in cadetteria.

Claudio Garella - Le parateREWIND: CLAUDIO GARELLA (TUTTI PAZZI PER IL CALCIO)

[Commenta qui sotto o sulla pagina Facebook di BONDOLA/=\SMARSA, condividi a piè di pagina, contenuti liberamente riproducibili salvo l'obbligo di citare la fonte: BondolaSmarsa.BlogSpot.com]


ANEDDOTI & ALTRO DA RICORDARE +   -   =


Claudio Garella
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.

Claudio Garella (Torino, 16 maggio 1955) è un dirigente sportivo, allenatore di calcio ed ex calciatore italiano, di ruolo portiere, dirigente dell'U.S.D. Barracuda.

Caratteristiche tecniche
Nonostante la mole fisica robusta, era un portiere agile. Alternava parate coreografiche (in un Udinese-Cremonese parò con una sorta di rovesciata, mentre in un Verona-Udinese effettuò una parata con il sedere) a grossolani errori detti "garellate" da stampa e tifosi.
Famoso per le sue parate con i piedi piuttosto che con le mani, si guadagnò una battuta dell'avvocato Gianni Agnelli, privilegio non da tutti, che disse: «Garella è il più forte portiere del mondo. Senza mani, però». Il suo stile era talmente peculiare che a carriera finita disse di se stesso: «sono stato un portiere anomalo, nessun allenatore ha cercato di cambiarmi. Istinto? Non solo, avevo un mio codice. Ricordo ciò che disse Italo Allodi, il manager che mi portò al Napoli: "L’importante è parare, non conta come"».

Carriera
Giocatore
Debuttò in Serie A nel corso del campionato 1972-1973 con la maglia del Torino (gara contro il Lanerossi Vicenza). Seguirono due stagioni con il Casale in Serie D e Serie C con un gol all'attivo segnato su rigore.
Dopo un anno al Novara fu tesserato dalla Lazio con la quale rimase per due anni: nel primo fu sempre in panchina perché chiuso da Felice Pulici, mentre l'anno successivo divenne titolare, totalizzando 29 presenze, grazie alla fiducia accordatagli dal tecnico biancoceleste Luís Vinício. Dopo due prestazioni condite da papere a Lens nelle coppe europee e in campionato contro il Vicenza, Garella fu contestato per gli svarioni commessi da parte della tifoseria biancoceleste, che cominciò anche a soprannominarlo "Paperella". Fu ceduto, quindi, alla Sampdoria in Serie B, dove militò per tre stagioni, totalizzando in totale 113 presenze e 97 gol subiti in maglia blucerchiata.
Dopo l'esperienza sotto la Lanterna passò all'Hellas Verona allenato da Osvaldo Bagnoli, con il quale partecipò alla storica conquista dello scudetto nella stagione 1984-1985. Garella risulterà decisivo in più partite ma di particolare rilevanza fu Roma-Verona del 21 ottobre 1984, dove mise in mostra una sorta di campionario delle sue caratteristiche parate, fronteggiando l'attacco giallorosso e meritandosi, forse per la prima volta, il soprannome "Garellik".

Nell'estate del 1985 passò al Napoli col quale vinse un altrettanto storico scudetto e la Coppa Italia 1986-1987. Dopo una "rivolta" mai ben chiarita, che lo vide protagonista insieme a Ferrario, Salvatore Bagni e Bruno Giordano contro l'allenatore Ottavio Bianchi, venne ceduto all'Udinese in Serie B.
Si ritirò dopo il campionato 1990-1991 giocato in cadetteria con la maglia dell'Avellino, collezionando 2 presenze e subendo 2 reti, per un brutto infortunio subito nell'autunno del 1990. In carriera ha totalizzato complessivamente 245 presenze in A e 218 in B.

Allenatore
Prima allena a Torino l'U.S.D. Barracuda, squadra di Prima Categoria. Nel 2011 ricopre l'incarico di preparatore dei portieri del Pergocrema. Nella stagione 2012-2013 diventa allenatore della squadra giovanile juniores del Cit Turin. Il 26 settembre 2013 subentra come allenatore della prima squadra del Barracuda in Prima Categoria.

Dirigente sportivo
È stato direttore sportivo di una squadra dilettantistica di Pecetto Torinese, in provincia di Torino, militante in Promozione, e successivamente osservatore della Canavese, compagine di Serie D. Nel 2015 è dirigente dell'U.S.D. Barracuda.

Palmarès
Giocatore
Campionato italiano: 2
- Verona: 1984-1985
- Napoli: 1986-1987

Coppa Italia: 1
- Napoli: 1986-1987

Campionato italiano di Serie B: 1
- Verona: 1981-1982

Campionato italiano di Serie D: 1
- Casale: 1973-1974 (girone A)

Vita privata
È sposato con Laura e ha due figlie, Claudia (classe 1975) e Chantal (classe 1985).

FONTE: Wikipedia.org