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SETTI e l'HELLAS 2023-2024

DOPO LE ULTIME ESTERNAZIONI DEL PRES SETTI secondo cui 'Noi vendiamo tutto: direttori, allenatori, è la nostra natura' non so se ridere per la sbruffonaggine con cui candidamente ammette che per lui il VERONA è una mera fonte di guadagno (parlandosi addosso una volta di più visto che nella natura di una squadra di sport professionistico dovrebbe esserci quella di vincere o comunque di crescere per arrivare a farlo) o piangere perché ormai, dopo che ha fatto passare la fivoluzione di Gennaio come una splendida intuizione per rimanere in Serie A (e non una disperata ricerca di liquidità immediata), nessuno si scandalizza più delle parole del patròn che vengono fatte passare per ordinarie...
Probabilmente sono io ad essere assolutamente fuori moda in questo calcio sempre meno calcio e sempre più business, perché in fondo ciò che conta davvero è partecipare alla Serie A per la sesta volta di fila no? Povero il mio HELLAS in che mani sei capitato...

...A SALVEZZA ACQUISITA CON UNA GIORNATA D'ANTICIPO la conferenza stampa di fine stagione: Setti ha parlato a lungo senza dire niente con quella franchezza che alcuni di noi 'leoni da tastiera' scambiano per spocchia ed arroganza (ma quello è un problema nostro).
Spero che qualcuno non si sia illuso che avrebbe rivelato chissà che cosa! Ha semplicemente parlato dei soliti concetti, rispondendo come fa di solito alle solite domande preconfezionate fatte da giornalisti 'addomesticati' che in ogni caso, se pure avessero fatto domande 'scomode', non avrebbero comunque cavato un ragno dal buco e quindi: Avanti come fatto fino ad ora, un po' alla garibaldina, puntando la solita fiche sulla roulette del campionato e vada come vada.
Come ha fatto a esplodere il costo del personale di Via Olanda (passato da 39 a 54 milioni in un anno)? L'ingiustificato stipendio che il patròn continua ad autoelargirsi essendo il dirigente più pagato in Serie A? Dettagli!
Progetto sportivo? Consolidarsi e crescere? Maddeché!
Se in più pensiamo che anche in quest'annata ha abbassato ulteriormente gli ingaggi e ha imparato che pure a Gennaio è possibile ripartire da zero e poi salvarsi... Beh! Perché non riprovarci nella prossima stagione avendo il doppio delle possibilità di realizzare plusvalenze?
E dal suo punto di vista come dargli torto?

REVOCA DEL SEQUESTRO PREVENTIVO dell’intera partecipazione della società Hellas Verona F.C. s.p.a. da parte della Procura di Bologna che ha disposto così la conseguente restituzione della partecipazione all’avente diritto Star Ball s.p.a. di Maurizio Setti. Si chiude così definitivamente, in seguito agli accordi con le società di VOLPI, il contenzioso che aveva fatto temere tutti i tifosi gialloblù sul futuro prossimo della società di Via Olanda.

SETTI-VOLPI CHIUSA OGNI CONTROVERSIA LEGALE una nota del club scaligero apparsa sul sito web informa che 'Star Ball, socio unico di Hellas Verona, e le altre società facenti capo a Maurizio Setti hanno raggiunto un accordo con le società Delta, Lonestar e Santa Benessere' - riconducibili a VOLPI n.d.S - 'che ha portato alla definizione di tutte le controversie, di natura civile e penale, insorte tra le parti, comprese quelle che hanno dato luogo, nel dicembre 2023, al sequestro della partecipazione in Hellas Verona' e non può che essere una buona notizia per l'HELLAS VERONA FC soprattutto in vista dei nuovi investitori che, prima del sequestro delle azioni in mano al proprietario del club, sembravano ormai aver chiuso l'accordo per il loro ingresso nel club che poteva sperabilmente portare ad una stabilizzazione finanziaria del club e, magari chissà, ad un più consono progetto di consolidamento e crescita del club scaligero Serie A.

PATRON SETTI SI DECURTERÀ LO STIPENDIO su richiesta del Curatore Giudiziario: 'Il patron dell’Hellas Verona Maurizio Setti ha rinunciato ad una componente variabile inserita nel suo stipendio e legata in particolare alle plusvalenze derivanti dalle cessioni dei calciatori' (CalcioEFinanza.it)

SEQUESTRO AZIONI HELLAS VERONA: Il tribunale del Riesame di Bologna ha respinto il ricorso del club gialloblù in quanto da parte di SETTI vi è 'una propensione a compiere operazioni societarie relative alla partecipazione di HVfc spa per scopi personali, senza alcuna salvaguardia per gli interessi dei creditori delle varie società fallite' e inoltre le indagini della GdF 'hanno evidenziato come la libera disponibilità delle azioni da parte di Setti (per il tramite della sua società-schermo Star Ball srl) stia gravemente pregiudicando il patrimonio di HVfc spa, tramite delibere di distribuzioni di importanti dividendi e di attribuzione di lauti compensi all'organo amministrativo Seven 23 srl (di cui Setti è socio unico) per un valore di 10,9 milioni di euro' (la notizia è stata riportata e/o ripresa da molte fonti, io qui vi accludo quella di TGGialloBlu.Telenuovo.it ma la stessa cosa raccontano IlRestoDelCarlino.it, LArena.it, TuttoMercatoWeb.com, ecc...).

IL GRUPPO CASILLO RILEVA IL MARCHIO 'MANILA GRACE' società di proprietà di 'Antress Industry' di SETTI che lo scorso maggio era finita in concordato preventivo per un ammanco finanziario di quasi 12 milioni di euro: Con un'operazione da 700mila euro il gruppo campano, peraltro unico partecipante all'asta disposta dal Tribunale di Modena, rileva così anche stabilimento e negozi dell'ormai ex azienda di proprietà del patròn scaligero.

PASSIVO HELLAS A QUASI 12 MILIONI: A leggere il bilancio HELLAS VERONA 2022-23 (spiegato molto chiaramente dal team di VeronaColCuore) si capisce come mai, anche in questa occasione, SETTI sia obbligato a realizzare il prima possibile per ripianare il bilancio, quello che non si capisce (ma è un limite mio) è l'esplodere del costo del personale di Via Olanda (passato da 39 a 54 milioni in un anno!) e, sopratutto, l'ingiustificato stipendio che il patròn continua ad autoelargirsi in barba a tutto... Ma questo, come anticipato, è un limite mio; più difficile conciliare il fatto che le casse del club gialloblù siano in rosso da una parte mentre dall'altra, secondo i dati pubblicati da CalcioEFinanza.it, il patròn gialloblù sia stato ancora una volta il dirigente più pagato della Serie A (salvo poi non investire nulla nel momento del bisogno come stiamo vedendo).
Quanto potrà ancora reggere tutto questo? Meglio, per il bene dell'HELLAS, non conoscere la risposta...


...ALTRI GUAI PER SETTI: Il 20 DIcembre un'ANSA rivela che 'Il proprietario del club, l'imprenditore Maurizio Setti, risulta indagato per bancarotta' mentre Il Sole 24 Ore precisa che la società Star Ball, di proprietà del patròn gialloblù, sarebbe oggetto di un sequestro preventivo da parte della Guardia di Finanza di Bologna ma il pres si dichiara ancora una volta sereno e tranquillo spiegando in comunicato che il sequestro non riguarda il patrimonio di Hellas Verona F.C. s.p.a. ed è da inquadrarsi nella lunga vicenda giudiziaria che ancora oppone il gruppo societario del numero uno di Via Olanda a gruppo societario di Gabriele Volpi (per gli appassionati del genere la nota del club gialloblù con i passaggi che hanno portato fino a questo).
A prescindere da come finirà e considerato che il VERONA chiuderà il bilancio con quasi 12 milioni di perdite, è chiaro che il tutto non è un bel segnale nei confronti del vociferato passaggio alla nuova proprietà (peraltro smentito ufficialmente Giovedì ammesso e non concesso che ci sia mai veramente stato) e che ancora una volta, con il 100% delle azioni in mano all'unico proprietario SETTI ora bloccate dall'azione di Volpi, il diesse scaligero si recherà all'ormai prossimo mercato con zero risorse e in ogni caso, come scrive 'La Gazzetta dello Sport', sul mercato Setti non avrà più carta bianca: ogni decisione della società dovrà avere l'avallo del custode nominato dal tribunale. Il che non significa necessariamente non comprare nessuno: il custode può dare il via libera se riterrà che quella determinata operazione è compatibile con l'interesse del Verona e non pregiudica la situazione societaria'.
Non del medesimo avviso il 'Corriere di Verona' che specifica come Reverberi, il commercialista nominato custode delle azioni di Star Ball sequestrate, non sia un amministratore bensì un custode giudiziario quindi sarà Setti a decidere come muoversi durante la sessione invernale del calciomercato (non che cambi molto all'atto pratico vista continua necessità di abbassare il monte ingaggi negli ultimi tempi e l'esiguo investimento effettuata da Via Olanda anche nell'ultimo calciomercato).

L'ANSA RIPORTA DI UNA PERQUISIZIONE DELLA GDF NELLA SEDE DEL VERONA: Il club sarebbe coinvolto in un'indagine su sponsorizzazioni ottenute mediante fatture false ma Via Olanda si è affrettata a precisare il 6 Dicembre sul proprio sito web che 'la Guardia di Finanza sta effettuando un’indagine su una società terza e non sull’Hellas Verona. Non è stata effettuata alcuna perquisizione né nella sede né altrove. Il Club ha spontaneamente messo a disposizione le proprie risultanze contabili relative ai rapporti con detta società' - e - 'In ogni caso, si smentisce in maniera categorica che l’oggetto dei documenti fiscali richiesti attenga a contratti di sponsorizzazione'.
Conferma anche il colonnello Ivan Bixio, comandante provinciale della Guardia di Finanza di Reggio Emilia titolare dell'indagine, a TGVerona.it 'L’avviso di garanzia al legale rappresentante della società Hellas Verona Football Club (Maurizio Setti, ndr) è stato notificato questa mattina nella sede del club; il giudice ha emesso un decreto di perquisizione, che non è stato necessario eseguire perché la società ha prodotto la documentazione da porre sotto sequestro. Si tratta di fatture emesse da un’altra società nei confronti dell’Hellas Verona F.C.'.


...DOPO LA FRASE SIBILLINA DI SETTI all'evento per celebrare il 60esimo anniversario della prima partita giocata allo stadio Bentegodi il 15 dicembre 1963 c'è chi tra i media assicura che il presidente non cederà la proprietà e chi, al contrario, prende quella frase per assicurare il contrario; in effetti, in puro stile settiano, dire 'continuerò a far parte della storia del Verona (così mettiamo in chiaro certe cose)' equivale a non dire nulla ma... Ci sta: Per come la interpreto io, come avevo già anticipato all'indomani del match a Udine, cambierà tutto senza che cambi nulla nel senso che il patròn rimarrà alla guida (magari pure con una certa quantità di quote) e MARROCCU farà da garante nei confronti del nuovo investitore (il CEO di Merlyn Advisors Alessandro Barnaba che già aiutò Friedkin con la ROMA e poi provò di acquisire la SAMPDORIA individuato da Calciomercato.com?)

CESSIONE PROPRIETÀ HELLAS VERONA torna d'attualità il passaggio di quote del club scaligero da SETTI (che potrebbe rimanere come gestore e/o con una quota di minoranza) al fantomatico fondo di cui si parla da un po' di tempo: Luca Pesenti di SportItalia.com si è sbilanciato per primo parlando di passaggio imminente, TeleArena ha colto i rumors indicando nel gruppo Merlin (che gestisce Gardaland e altri parchi divertimenti) il compratore, altri azzardano cifre, altri ancora sono più prudenti... Probabilmente la verità vera la sanno solo l'attuale patròn gialloblù e chi è intenzionato ad acquistare; quel che appare abbastanza certo è cha a brevissimo, a Gennaio o un po' più in la, il club passerà di mano.

SUL VERONA ANCHE PREZIOSI Il giornalista Paganini durante la trasmissione '90esimo minuto' 'Sul Verona non c'è solamente l'interesse di un fondo americano ma anche quello di Enrico Preziosi, ex presidente del Genoa, che avrebbe intenzione di rilevare il club gialloblù'.

HELLAS VERONA: VICINO AL PASSAGGIO DI PROPRIETÀ Secondo Michele Criscitiello, direttore di SportItalia, il club scaligero sarebbe ad un passo dal passaggio ad un fondo con l'attuale patròn Maurizio SETTI che rimarrà in sella come presidente e l'ex Direttore Sportivo Francesco MARROCCU a fare da tramite tra l'attuale proprietà e il fondo stesso.

SETTI A TUTTO TONDO su Serie A, mercato e caduta del vincolo territoriale sugli arbitri parla ai microfoni di 'Radio TV Serie A RDS' «L’anno scorso è stato difficilissimo e si è risolto come sappiamo. Ma serve prudenza nell’emettere giudizi affrettati. Indubbiamente, in questa stagione siamo partiti col piede giusto e l’atteggiamento dei giocatori mi fa ben sperare per un campionato meno turbolento rispetto a quanto vissuto l’anno precedente. C’è ancora del lavoro da fare sul fronte del mercato. Stiamo monitorando attentamente le necessità e le opportunità. La rotta intrapresa è quella giusta e riconosciamo la necessità di completare la rosa. Siamo pienamente consapevoli di tale esigenza e ci assicureremo che venga soddisfatta. La designazione di Doveri? Credo che non ci debba essere un vincolo legato alla regione o alla provincia, da parte nostra non c’è nessun problema e sono fiducioso che la direzione della gara sarà regolare come dev’essere. Credo sia corretto dare a Doveri la serenità di venire ad arbitrare, è un grande arbitro e sono convinto che farà una partita senza sbavature e retropensieri. Benvenga il fatto di non avere queste preclusioni» CalcioHellas.it

SCOOP TMW IL VERONA PASSERÀ DI PROPRIETÀ A FINE ANNO! 'Verona "tecnicamente" venduto a un fondo americano. Closing entro la fine dell'anno?' questa è la notizia bomba lanciata da Andrea Losapio di TuttoMercatoWeb.com stamane un minuto dopo le 10.00: Quanto c'è di vero? L'analisi del giornalista sarà quella corretta? È lui stesso a dire che il non è ancora sicuro al 100% ma che un fondo americano potrebbe aver trovato la quadra per rilevare il club scaligero sta nell'ordine delle cose visto il costante passaggio di mano di varie società calcistiche italiane a fondi stranieri; non ci resta che aspettare e vedere, nel frattempo sarà meglio che l'HELLAS si concentri sul campo per ottenere la sesta salvezza...

IL PATRÒN DEL VERONA alla 'Gazzetta di Mantova' dopo aver ceduto le quote di maggioranza del club virgiliano 'Ho cercato di sfruttare tutti i vantaggi della multiproprietà, valorizzando i giovani del Verona ma anche aiutando il Mantova a crescere. Il rapporto con la piazza? Non è che se uno non si espone oppure non salta e non urla non prova nulla… Amo poco apparire ed esternare emozioni. Corrent? Pensavo sarebbe cresciuto e poi in futuro diventato l’allenatore del Verona'.

SETTI CEDE IL 46,5% DELLE QUOTE DEL MANTOVA presentando poi del dimissioni dal consiglio del club virgiliano; ora l'unico presidente multiproprietario in Serie A, dopo il passaggio della SALERNITANA dalle mani di LOTITO a quelle di IERVOLINO di un anno e mezzo fa, rimane DE LAURENTIS patròn del NAPOLI e del BARI che ha sfiorato la promozione dalla Serie B nello spareggio col CAGLIARI lo scorso Giugno.

...È SCOMPARSA LAURA, la mamma del presidente: Questo blog si unisce al messaggio di condoglianze di HellasVerona.it e partecipa con vicinanza al dolore della famiglia SETTI.

L'HELLAS RIPARTE DA MARCO BARONI: Archiviata la tribolata stagione appena trascorsa e memore degli errori commessi a partire dalla guida tecnica, il patròn scaligero si affida all'ex difensore gialloblù già vice di MALESANI ma con un'ormai pluriventennale carriera alle spalle ed un'ultima stagione a Lecce terminata con affanno ma non essendo mai stato nelle ultime tre.
SETTI proseguirà nel cercare di trovare un accordo alternativo con mister CIOFFI (altri 700mila Euro di ingaggio da qui a Giugno 2024) e soprattutto con mister BOCCHETTI che, col suo quadriennale a 500mila Euro a stagione, rischia di pesare non poco sulle malandate casse scaligere: Ci sarebbe da chiedersi se non sarebbe stato più saggio temporeggiare prima di offrire un contratto così lungo ad uno che, con ogni rispetto del caso, fuori dal campo ha avuto l'unico merito di imparare da JURIĆ e affiancare TUDOR nell'esaltante 2021-22 prima di prendere in mano la Primavera ma quella è un'altra storia ed un altro dei troppi errori commessi dal presidente e da MARROCCU...


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NEWS E CURIOSITÀ DALLE PASSATE STAGIONI +   -   =



Stagione 2022-2023: Il presidente ricorre a Francesco MARROCCU per sostituire il doloroso addio di D'AMICO e all'inesperto ma 'rampante' Gabriele CIOFFI per la panchina: Due scelte dettate forse dalla fretta e dalla relative pretese economiche dei due ben felici di poter lavorare in una piazza prestigiosa che affronterà la Serie A per il quarto anno consecutivo.
A fine Luglio il ricorso di DE LAURENTIIS, proprietario di BARI e NAPOLI, viene accolto e il divieto di averne slitta al 2028 togliendo non pochi impicci anche a SETTI che può 'liberarsi' con calma di una tra HELLAS VERONA e MANTOVA ma la stagione sportiva col club gialloblù volge presto al peggio: I 'sacrifici' di SIMEONE e BARÁK, CAPRARI (autori di più di 40 gol e numerosi assist nella stagione precedente) ma anche quelli di CASALE e CANCELLIERI inseguendo la filosofia del 'pochi, maledetti e subito', senza un minimo di programmazione, incidono oltremodo soprattutto se non si riescono a trovare ricambi all'altezza, le nuove scommesse faticano e si cerca di imporre ad un allenatore una filosofia non sua (il 3-5-2 del nuovo allenatore mal si abbina ai principi aggressivi del 3-4-2-1 messo apunto da JURIĆ e magnificamente completato da TUDOR).
Forse la preparazione estiva non è all'altezza, forse nello spogliatoio i veterani pretendono di tornare all'antico... Fattostà che dopo 9 partite, 6 sconfitte (di cui le ultime 4 consecutive) ed una sola vittoria, CIOFFI il 'predestinato' (come lo aveva improvvidamente 'battezzato' il nuovo diesse MARROCCU, quello che aveva fra l'altro assicurato l'incedibilità di CAPRARI salvo poi cederlo per pochi spiccioli qualche giorno dopo e perdere qualsiasi credibilità avesse guadagnato con la piazza) viene silurato senza troppi complimenti promuovendo Salvatore BOCCHETTI, al tempo allenatore della Primavera, senza patentino UEFA PRO e anche meno esperto del collega ma allievo di JURIĆ, fresco vice di TUDOR e senz'altro stimato dai veterani dello spogliatoio con cui ha condiviso a Verona l'ultimo anno di calcio giocato.
La 'scossa' però non sembra funzionare, le sconfitte consecutive diventano 10 e l'HELLAS è in evidente caduta libera quando, il 13 Novembre, anche lo SPEZIA diretto concorrente per la salvezza viene a vincere al Bentegodi e vola a +8 in classifica: Nell'ultimo match prima della lunghissima pausa per i mondiali in Qatar (bizzarrie del calcio moderno) i gialloblù hanno solo 5 punti in classifica e la retrocessione sembra ormai scritta.
La prima svolta avviene con il clamoroso ritorno di SOGLIANO che col presidente aveva iniziato alla guida del club ricevuto dalle mani del compianto MARTINELLI: Le (gravi) incomprensioni a mezzo stampa tra i due vengono presto derubricate e accantonate, come del resto MARROCCU promosso (o retrocesso a seconda dei punti di vista) a Direttore dell'Area Tecnica mentre a Sean viene affidato l'incarico di nuovo Direttore Sportivo.
Nel frattempo rimangono da placare anche le ire dell'assoallenatori che vede come fumo negli occhi un allenatore non in posssesso dei requisiti necessari su una panchina di Serie A così, dopo aver vagliato le alternative dei pochi allenatori UEFA PRO disposti a venire al VERONA rischiando di fare da semplici 'controfigure' a BOCCHETTI, la scelta cade su Marco ZAFFARONI, alle spalle tantissima C, pochi mesi di B e mai arrivato in Serie A ma il profilo sembra fatto apposta per collaborare con Sasà: Profilo basso, mai una parola fuori posto, equilibrio massimo e zero fronzoli.
Gli allenatori a libro paga di SETTI salgono così a quattro perché, all'esonerato CIOFFI, si aggiunge ancora DI FRANCESCO fino a Giugno ma l'importante è ritornare al più presto in carreggiata: SOGLIANO è bravissimo a fare mercato praticamente a zero budget, porta i BRAAF, i GAICH, gli ABILDGAARD e i ZEEFUIK ma anche i DUDA e soprattutto la 'testa matta' NGONGE, ragazzo dai colpi notevoli ma anche bad boy che sembra poter sprecare tutte le sue potenzialità come tanti prima di lui; oltretutto si fa passare come necessario anche il 'sacrificio' di ILIĆ tra i migliori in mezzo al campo anche in una stagione tribolata come questa...
Però le cose piano piano ingranano, mister ZAFFARONI e la sua flemma rispondono meglio alle 'sollecitazioni' dei giornalisti nel pre e post match ma soprattutto fornisce al VERONA un'inaspettata solidità difensiva: Al netto dei pessimi scivoloni con FIORENTINA, SAMPDORIA e INTER arrivano gli incoraggianti successi con CREMONESE e LECCE e l'inaspettata rimonta col SASSUOLO al Bentegodi nel giorno della celebrazione del 120esimo compleanno del club scaligero.
Al termine della stagione regolare l'HELLAS ha recuperato e superato lo SPEZIA al quart'ultimo posto ma anche sperperato punti importanti che potevano risultare decisivi (leggasi la mancata vittoria con l'EMPOLI alla penultima giornata): Si andrà allo spareggio!
Il resto è storia recentissima di una partita che suggella un'impresa incredibile in una stagione che entrerà di diritto nella storia dell'ultracentenario club scaligero: Il VERONA domina nel primo tempo, NGONGE fa il fenomeno con una doppietta ma che match sarebbe stato se si fosse vinto facile?
La coerenza è ristabilita da capitan FARAONI che, dopo aver sbloccato il match, si fa espellere sul 3 a 1 regalando un penalty solare agli avversari e lasciando i suoi in inferiorità numerica per quasi tre quarti d'ora recupero compreso!
La frittata sembra fatta ma a quel punto sale sugli scudi San MONTIPÒ che prima para il rigore e poi con interventi miracolosi salva la propria porta dai disperati assalti dei liguri assicurando finalmente ai gialloblù un'altra annata in Serie A.



Stagione 2021-2022: La stagione inizia malissimo per il presidente che deve affrontare nell'ordine un'inchiesta della procura di Bologna, lo spinoso nodo delle multiproprietà vietate dal 2024 e l'esonero di tre allenatori (tra i quali mister DI FRANCESCO a seguito dei 0 punti nelle prime 3 partite) e la consapevolezza di aver sbagliato scelte.
Il clima non è dei migliori, la piazza è in subbuglio e il fatto che da una parte il proprietario del club scaligero 'pianga miseria' continuamente e dall'altra risulti il presidente più pagato della Serie A non migliora certo la situazione... Fortunatamente l'avvento di Igor TUDOR risolleverà il VERONA, SETTI festeggerà la 250esima partita in Serie A con la vittoria nella città del tricolore col 4 a 2 ai danni del SASSUOLO, il diritto a disputare per la quarta volta consecutiva il massimo torneo calcistico italiano (non succedeva dalla fine degli anni '80!) e la Corte di Cassazione annullerà il provvedimento del Tribunale del Riesame di Bologna che, tramite la Guardia di Finanza, aveva sequestrato al patròn 6,5 milioni di Euro nell'ambito delle indagini della procura felsinea.
Finale di stagione ancora turbolento con il sanguinoso addio di Tony D'AMICO lanciato come Direttore Sportivo proprio dal presidente seguito quasi subito anche da quello di Igor TUDOR per il quale 'non c’erano tutti i presupposti che sarebbero serviti per proseguire insieme un percorso'.
Il 'Premio Renato Cesarini' come uno dei più grandi manager del calcio italiano nel contesto della 7a edizione della manifestazione non risolleverà del tutto il morale dell'imprenditore carpigiano ma di sicuro lo renderà meno amaro...



Stagione 2020-2021: Nonostante la pandemia Covid morda ancora pesantemente, la Serie A riparte (tra mille controlli sanitari ed estrema prudenza) e mister JURIĆ, corteggiato da mezza Serie A, decide per la permanenza sulla panchina dell'HELLAS VERONA dopo un 'tiramolla' col patròn che trova la quadra proprio quando il giocattolino rischiava di rompersi: Per il tecnico spalatino rinnovo biennale e la promessa da parte del Pres che sul mercato Via Olanda si sarebbe mossa premiando il gran risultato ottenuto nel campionato appena terminato.
Ma subito si ha l'impressione che ancora una volta le parole di SETTI siano state scritte sulla sabbia: PESSINA torna all'ATALANTA senza che si sia fatto praticamente niente per trattenerlo (e per JURIĆ è un colpo tremendo: Sente che il suo lavoro di valorizzazione sul ragazzo andrà a premiare la società bergamasca e non sbaglia), cambiano casacca anche i 'promessi sposi' KUMBULLA, AMRABAT e RRAHMANI (peraltro già venduti a Gennaio per far cassa), BORINI emigra in Turchia in cerca di glorie europee che Via Olanda non gli può garantire e pure VERRE (per la verità senza troppe lacrime da parte dei tifosi) fa ritorno alla SAMP che non concede sconti per il fantasista.
In difesa arrivano CECCHERINI (troppo frettolosamente ostracizzato da Firenze) e MAGNANI (reduce da un lungo infortunio), a metacampo BARÁK (in cerca di rivincita), ILIĆ (dalla B olandese), TAMÈZE e VIEIRA ma soprattutto BENASSI (sul quale si punta molto per qualità e quantità) mentre FAVILLI (anche lui fermo da tempo causa infortunio) e il 32enne KALINIĆ vanno a rinforzare il reparto offensivo ma è chiaro che per JURIĆ sarà tutto da rifare: I patti col Pres di certo non erano questi ma SETTI perde comunque l'ennesima (ottima) occasione per stare zitto e, a fine mercato, parla di sacrifici importanti, della 'ciliegina' KALINIĆ e sembra caricare sulle spalle del tecnico spalatino tutte le responsabilità...
Ovviamente Ivan non ci stà e, furente, riporta tutto nella giusta ottica ribadendo che gli accordi con la proprietà erano diversi e che sul mercato si doveva fare un maggiore sforzo; il patròn gli da ragione in tutto ('Le intenzoni iniziali erano queste. Il momento particolare e molto difficile anche sotto il profilo economico per tutto il calcio italiano mi ha consigliato, in chiusura del calcio mercato, maggiore prudenza' ma nonostante questo l'imprenditore carpigiano si assegna ben 3 milioni di stipendio per la stagione 2019-20) : Il primo, duro, scambio di vedute è servito ed è solo l'inizio di Novembre!
Il lavoro del tecnico spalatino è comunque ancora una volta encomiabile e il VERONA costruisce la salvezza con un ottimo girone di andata fatto di prestazioni di spessore e alcune esaltanti vittorie (su tutte il 2 a 0 ottenuto a Bergamo, il 2 a 1 dell'Olimpico sulla LAZIO e il 3 a 1 sul NAPOLI al Binti) mentre nel ritorno i gialloblù calano vistosamente mentre crescono le voci che vogliono JURIĆ su un altra panchina per la prossima stagione nonostante il suo contratto scada nel 2023.
A tre partite dal termine il mister sbotta 'Qua a Verona abbiamo fatto un ottimo lavoro in due anni. Ci sono rimasto male che finora con la società non c’è stato nessun confronto per il futuro e nemmeno una… ‘carezza’ per il lavoro svolto che è stato eccezionale. Ritengo che questo sia irrispettoso e per me è indice di brutti segnali. Noi daremo sempre il massimo. Però ci vuole onestà fino in fondo. Voglio un discorso serio da parte della società': È l'inizio... Della fine del rapporto tra SETTI e JURIĆ e infatti poco dopo il presidente risponde al mister (ancora dalle colonne del quotidiano locale) che 'Quello che mi ha dato fastidio è che avremmo potuto parlarne insieme, privatamente, come già avvenuto in altre occasioni, non c’era bisogno di farlo a mezzo stampa'.
Alla fine i due si incontrano ma successivamente JURIĆ si dichiara ancora una volta deluso 'In sostanza' - dice - 'dovremo ripartire da zero' quasi naturale, a pochi giorni dall'ultima di campionato pareggiata al 'Diego Armando Maradona' di Napoli, il divorzio repentino del tecnico dal VERONA e la 'fuga' al TORINO quasi senza salutare.

Finale di campionato complicato per il patròn scaligero che prima in Lega non prende posizione come dovrebbe contro le grandi del calcio italiano (leggi JUVE-INTER-MILAN) e il loro balzano progetto Superleague 'tradendo' al contempo le squadre della fascia medio-piccola danneggiate, come del resto l'HELLAS VERONA, dalle decisioni delle suddette, poi viene anche indagato dalla procura di Bologna per 'Appropriazione indebita, autoriciclaggio e 'maquillage contabile': Avrebbe illecitamente sottratto fondi (6,5 milioni) alle casse della società calcistica e impiegato indebitamente quei fondi per ristrutturare un'altra società...



  • Stagione 2019-2020: Il VERONA è promosso in Serie A per esclusivo merito di mister AGLIETTI eppure, con una mossa che rischia di inimicarsi per sempre la piazza scaligera (già in aperta polemica col primo dirigente), non rinnova il contratto del tecnico toscano ma affida la guida tecnica a Ivan JURIĆ allenatore di croato che, dopo aver portato il CROTONE in Serie B contro tutti i pronostici, non ha più saputo riproporsi e arriva anzi da esoneri in serie al GENOA.
    L'All-In del patròn assomiglia tanto (troppo) a quello del 2017-18 quando l'annata, con una squadra improvvisata e piena di scommesse, fu un totale disastro ma, come spesso è accaduto, il presidente non ammette gli errori e ci mette pure il carico affermando che 'Grosso, nonostante i risultati siano stati deludenti, ha comunque portato a casa 49 dei 52 punti totali, mentre Aglietti è stato straordinario, l’uomo giusto al momento giusto. Il merito va diviso tra tutti e due' Apriti cielo! Perchè la sensazione che va per la maggiore è che semmai GROSSO ha frenato una squadra che è invece sbocciata con AGLIETTI... Partiamo male Pres! Molto male.
    Ma anche a 'sto giro (per dirla alla RIGHI) l'ineffabile imprenditore carpigiano va dritto per la sua strada, arriva in ritiro con una Mustang personalizzata in gialloblù e ostenta ottimismo.
    Dal mercato arriva la punta tanto attesa STĘPIŃSKI, gli svincolati VELOSO e LAZOVIĆ pupilli genoani del mister un difensore sconosciuto come RRAHMANI nemmeno titolare nella DINAMO ZAGABRIA ed un mediano marocchino di origini olandesi che fatica ad emergere al BRUGES in Belgio: Sarà un successo! Il calcio di JURIĆ è aggressivo e diretto, in difesa sboccia miracolosamente KUMBULLA e sulla trequarti il giovane atalantino PESSINA incanta, FARAONI fa la differenza anche in Serie A e l'HELLAS si conferma la sorpresa del campionato arrivando in zona Europa League prima dello stop di tutti i campionati mondiali a causa del maledetto Covid 19.
    Alla ripresa molto è cambiato in una Serie A dove si giocano partite ogni tre giorni in un caldo asfissiante: In ogni caso la squadra scaligera si salva con largo anticipo e termina il campionato al nono posto con un risultato che è il migliore degli ultimi vent'anni!




  • Stagione 2018-2019: Continuano le 'tribolazioni' del Pres alla guida dell'HELLAS dopo l'inopinata retrocessione dalla Serie A in un'annata che abbatte tutti i record più negativi della storia scaligera.
    La piazza è in subbuglio dopo e la disastrosa annata appena passata e la protesta verso SETTI, che nel frattempo ha scelto la continuità con la gestione precedente con un diesse al primo incarico come D'AMICO (capo scout di FUSCO) e un allenatore di scarsa esperienza come GROSSO, inizia alla presentazione delle maglie dove un tifoso-sandwich solitario esprime il suo civile dissenso.
    Si prosegue con l'esclusione dalla conferenza stampa di presentazione del nuovo tecnico del giornalista 'scomodo' Barana: Apriti cielo! Vengono coinvolte l'USSI e l'Ordine dei giornalisti del Veneto che biasimano il comportamento di Via Francia...
    Il patròn scaligero deve difendersi anche lato MANTOVA e spiegare, in maniera convincente a dire il vero, come la società virgiliana non sia un satellite di quella scaligera; è poi il turno della diatriba sul Forte di Lugagnano che doveva diventare una sorta di cittadella dell'HELLAS e invece non è stato così e parte la polemica tra Via Francia e la precedente amministrazione comunale.
    SETTI investe anche nella GARELLI suscitando l'ilarità del popolo scaligero che si esprime con goliardia attraverso i social, nel frattempo VOLPI l'ex amico e socio in affari del presidente vince entrambi i contenziosi contro Maurizio ma i legali spiegano che il club scaligero non rischia nulla da questa vicenda...
    Il patròn ha purtroppo la brutta tendenza a parlarsi addosso, così alla cena di Natale riferendosi ai tifosi dice fra l'altro '...E' un momento particolare: ce l'hanno con me, ma io li lascio fare': La tribù scaligera risponde tappezzando Verona, Mantova e le relative province di adesivi con la faccia del presidente e sotto la scritta 'BUFFONE'! È guerra aperta.
    La stagione non va come previsto e a metà Aprile, con la promozione diretta ormai andata e anche i playoff a rischio, SETTI rompe ancora il silenzio con pessimi risultati, segue una settimana dopo una lettera aperta in cui si parla di COERENZA nella scelta dell'allenatore, CONSAPEVOLEZZA DEL MOMENTO anche se le cose non vanno per il verso giusto e CHIAREZZA di idee per i futuro: Una comunicazione strampalata che non fa altro che esacerbare gli animi ma tuttavia una settimana più tardi, a seguito della sconfitta interna col BENEVENTO, il patròn esonera GROSSO mentre il diesse D'AMICO (mai ufficialmente presentato) rimane ben saldo al suo posto.
    Al posto dell'ormai ex tecnico gialloblù arriva AGLIETTI che riacciuffa i playoff e in poche mosse riesce a ridare una fisionomia all'armata Brancaleone scaligera centrando un'incredibile promozione: Il diesse del MANTOVA RIGHI perde una buonissima occasione per stare zitto e il presidente si dissocia.
    Si chiude l'annata con il mancato rinnovo ad Aglio, vissuto dalla piazza come l'ennesimo sgarbo, e una kafkiana intervista a 'La Gazzetta dello Sport' in cui SETTI ringrazia GROSSO che 'ha avuto il merito di dare alla squadra un calcio di livello altissimo': Roba da matti!




  • Stagione 2017-2018: In un'annata in cui è successo un po' di tutto, dal clamoroso ripensamento di CASSANO al litigio con l'ex amico VOLPI (stranamente coinciso con una recessione economica anche da parte di Via Francia) finito sotto la lente di Procura Federale e Guardia di Finanza, culminata con una sacrosanta retrocessione, il presidente ha ribadito che i conti vengono prima del risultato sportivo ma la sensazione generale della piazza è che si sia provata una sorta di puntata alla roulette e sia andata male: Troppa la differenza con le altre squadre anche solo per poter competere fino alla fine.
    Dopo aver fallito nell'acquisizione del MODENA, SETTI ha acquisito la quota di maggioranza del MANTOVA tra la diffidenza e la perplessità dei tifosi virgiliani, sentimento peraltro condiviso dalla piazza scaligera delusa e ferita da una stagione umiliante...
  • Stagione 2016-2017: Imbufalito dall'inaspettata retrocessione in Serie B il presidente può consolarsi con il più abbondante 'paracadute' mai concesso dalle società della Lega di A alle retrocesse (25 milioni nella prima prima stagione più altri 15 in caso di mancata promozione) ma, ben lungi dall'investire quei soldi, ricava il ricavabile dalle cessioni di GOLLINI, IONITA e WSZOŁEK, trattiene PAZZINI e RÔMULO e si affida mani e piedi al nuovo diesse FUSCO e a mister PECCHIA: Una scelta che pagherà (anche quando, dopo alcuni passaggi a vuoto della squadra, la posizione del tecnico non sembrava più così sicura) con il ritorno dei gialloblù nella massima serie senza il passaggio dai playoff...
  • Stagione 2015-2016: La "rivoluzione" societaria del Presidente (meno potere allo staff e più presenza in società) sul campo non paga anche se BIGON fa risparmiare circa 10 milioni sulla gestione; il VERONA va malissimo in campionato e, dopo il fuoco di paglia all'esordio contro la ROMA, è quasi retrocesso già a Novembre! A Dicembre DELNERI sostituisce MANDORLINI, al mercato di Gennaio i rinforzi non sono all'altezza e la prima vittoria arriva a Febbraio... Praticamente inevitabile la retrocessione in cadetteria.
  • Stagione 2014-2015: Stagione tribolata per l'HELLAS col presidente che forse imputa a SOGLIANO scelte non condivise (l'acquisto di SAVIOLA?)... A metà stagione è frattura tra la dirigenza e il diesse e dopo la salvezza SETTI annuncia di voler essere più presente in società e novità nella gestione per la prossima stagione che non convincono Sean, il direttore se ne va e al suo posto viene preso BIGON.
  • Stagione 2013-2014: ...Dopo 11 anni il VERONA torna in Serie A e si fa onore sino alla fine!
  • Stagione 2012-2013: Maurizio SETTI è il 32° Presidente dell'HELLAS VERONA F.C. e dopo 11 anni gli scaligeri tornano in Serie A!




Maurizio Setti
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Maurizio Setti (Carpi, 5 giugno 1963) è un imprenditore e dirigente sportivo italiano, attuale presidente dell'Hellas Verona, consigliere delegato e socio di maggioranza del Mantova 1911.

Biografia
Diplomato in ragioneria, è sposato con due figli. Possiede un aereo storico "Falchetto" ed è appassionato della Vespa di cui possiede un esemplare del 1951 esposta nell'atrio della sua azienda a Carpi.


Attività imprenditoriale
Gruppo Antress
Inizia a lavorare come fotografo e successivamente, prima del servizio militare, come magazziniere e autista in un'azienda di moda a Carpi per poi cominciare l'attività imprenditoriale a 22 anni, insieme ad amici, producendo maglieria per i grossisti. Per superare la crisi del settore "conto terzi", nel 1989 crea il Gruppo Antress e punta sul primo marchio proprio, E-Gò, assieme alla socia e stilista Sonia De Nisco, che viene proposto alle catene come Camaieux e Promod.

Per aumentare la marginalità, successivamente acquisisce il brand Manila Grace e lo sviluppa affidandolo alla stilista Alessia Santi, azionista al 20%. Negli anni attorno al 2010 le due aziende, grazie alla creazione sul mercato italiano di negozi mono-marca, alla distribuzione capillare in negozi multimarca e all'internazionalizzazione dei marchi, riscuotono molto successo. Nel 2011 le due aziende vengono fuse nell'unica società Antress Industry Spa che accentra il core business del gruppo. A giugno 2012 Setti ha la maggioranza relativa delle quote ed è l'amministratore unico della holding Moulin Rouge SpA, che controlla la Antress Industry SpA (fatturato di circa 55 milioni di Euro), di cui è Presidente del CdA.

E' amministratore unico della Tex-Spread Srl che fa parte dell'indotto di Antress e possiede la Sfinge Srl e la Murales Srl, due società immobiliari create ad hoc per gestire tutto quanto riguarda l'ambito retail. A fine 2014 il marchio E-gò (Eurofel) è stato trasformato in "SDN - Sonia de Nisco" con la conversione dei negozi E-gò in punti vendita Manila Grace e la creazione di una collezione chic destinata ad una clientela più agiata. Nel 2015 c'è il rilancio del marchio di maglieria Sinä ja??? e l'inserimento degli accessori nelle collezioni Manila Grace (grande successo riscuote la Felicia Bag). Nel 2016, con un finanziamento da un milione di euro garantito da SACE (partecipata al 100% dalla Cassa Depositi e Prestiti) in una iniziativa a sostegno dei piani di sviluppo internazionali, apre quattro boutique mono-brand e un outlet in Polonia, e due store a Berlino.

Nel luglio 2018 acquisisce la licenza del brand "KI6? Who are you" di abbigliamento donna per sviluppare la produzione e distribuzione a livello nazionale ed internazionale; nel successivo settembre, a seguito dell'uscita dalla società di Alessia Santi, assume Gaetano Navarra come direttore creativo di Manila Grace e, a fine anno,tramite Tenax capital, Antress industry emette un prestito obbligazionario da 4 milioni di euro, aumentabile fino a 7 milioni nel 2019, per finanziare gli investimenti in Italia e all'estero per lo sviluppo della società.

A fine maggio 2023, dopo un'importante perdita economica subita durante il periodo del covid e non risolta, la società Antress Industry controllata tramite la holding Moulin Rouge, sempre di proprietà di Setti, è stata ammessa dal tribunale di Modena al concordato preventivo in bianco, in modo da avere un periodo di tempo limitato e definito per cercare di fare una proposta ai creditori o cedere il marchio e salvare il posto ai 100 dipendenti.

Garelli
A metà novembre 2018, insieme ad altri imprenditori riccionesi e alla ditta sammarinese Armony, intraprende il rilancio del marchio motociclistico Garelli: dapprima si tratta di un contratto d’affitto che in pochi anni dovrebbe sfociare nell'acquisto dell'azienda con diverse quote di partecipazione divise tra le varie figure.


Attività sportiva
Carpi e Bologna
Ha militato in gioventù nei dilettanti dell'Athletic Carpi ricoprendo il ruolo di centrocampista. È stato socio per tre anni dal 2008 al 2011 del Carpi F.C. con cui ha conquistato due promozioni e dal 2011 fino al 2012 è stato comproprietario e vicepresidente del Bologna (nell'"operazione salvataggio" della società felsinea).

Hellas Verona
Nella primavera del 2012, ha rilevato l'Hellas Verona dall'allora proprietario Giovanni Martinelli. Inizialmente entrato come socio di maggioranza con l'80% delle quote, nel marzo del 2013 acquista l'intero pacchetto azionario del club diventandone proprietario unico. Al termine della stagione la squadra conquista la promozione in serie A, che mancava da undici anni. Nel campionato successivo in massima serie gli scaligeri sono una delle sorprese del campionato e chiudono al decimo posto. La stagione successiva ottengono il 13º posto, mentre è completamente negativa la stagione 2015-16 chiusa con il 20º posto e retrocessione in cadetteria. Nella Nella stagione 2016-2017 la squadra si classifica al secondo posto e torna in Serie A dopo un solo anno di assenza. L'anno successivo dopo un'altra stagione negativa, conclusa con il penultimo posto e 25 punti, è retrocesso e contestato dalla tifoseria gialloblu. Anche stavolta centra subito la promozione riportando il team in Serie A dove, con Jurić come allenatore, disputa due stagioni positive seguite dal 9º posto nella Serie A 2021-2022 con Tudor, subentrato dopo tre giornate a Di Francesco, come allenatore.

Durante la sua presidenza militano nella squadra giocatori del calibro di Javier Saviola, Rafael Márquez, Luca Toni, Giampaolo Pazzini, Jorginho.

Mantova 1911
Il 27 giugno 2018 acquista per 623 mila euro (tramite la Fiduciaria Emiliana) le quote di maggioranza del Mantova, militante in Serie D, anche se non ricopre cariche dirigenziali nell'organigramma virgiliano. Nel 2020 conquista la promozione in Serie C e la salvezza nei due anni a seguire. Nel corso del 2022 cede la metà delle quote del Mantova all'amico Filippo Piccoli ed entra a far parte del CDA in qualità di Consigliere Delegato.

Controversie
Nel 2017 la Procura Generale della FIGC apre un'inchiesta, archiviata quasi subito, per fare luce sulla proprietà del Verona: ha destato sospetti un prestito di 10 milioni tra la HV7, la società attraverso cui Setti controlla il club scaligero, e la San Rocco Immobiliare di Gabriele Volpi, ex patron dello Spezia Calcio. Nel luglio 2014 il giocatore paraguayano Juan Iturbe viene acquistato per 15 milioni di euro dall'Hellas, dove era in prestito, e viene ceduto alla Roma solo due settimane più tardi per 22 milioni: lo stesso Volpi per mezzo di una offshore panamense, secondo L'Espresso, ha ricevuto il diritto a ottenere il 20% da una futura cessione del giocatore. Il 10 dicembre 2019 la Santa Benessere & Social presenta istanza di fallimento al Tribunale di Bologna nei confronti della HV7 di Setti che deve a Volpi in tutto circa 18 milioni di euro; il patron del Verona avrebbe trasferito le azioni del club dalla HV7 alla HV23, entrambe in liquidazione, e poi alla Star Ball Srl per evitare di pagare il debito. Il 3 febbraio 2021 la Corte di Appello annulla le sentenze del Tribunale di Bologna che aveva dichiarato il fallimento delle società H23 e HV7 in quanto l'H23 ha la capacità economica per pagare gli eventuali creditori e HV7 non debitrice della Santa Benessere & Social. Il 13 maggio 2021 viene indagato dalla procura di Bologna per appropriazione indebita e autoriciclaggio eseguita dalle casse della società calcistica per ristrutturare un’altra società per evitarne il fallimento. La Guardia di Finanza ha contestualmente eseguito il sequestro 6,5 milioni di euro, ritenuto l'importo sottratto. Secondo il GIP che ha firmato il sequestro preventivo, Setti “per acquistare e gestire la società Hellas Verona si è interamente fatto finanziare da società riconducibili a Volpi”. Il 13 aprile 2022 la Corte di cassazione ha annullato il sequestro preventivo dei 6,5 milioni di euro che il Tribunale del Riesame di Bologna aveva confermato e, il successivo 26 settembre, è prosciolto, assieme al Verona, anche dalla Procura FIGC dall'accusa di autoriciclaggio.

FONTE: Wikipedia.org

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