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Igor TUDOR e L'HELLAS VERONA

Data di nascita:16/04/1978
Luogo di nascita:Spalato (Croazia)
Nazionalità:Croata
Contratto:Definitivo fino a Giugno 2022
con opzione di rinnovo automatico
in caso di salvezza
Ruolo:Difensore
Altezza:193 Cm
Peso:90 Kg
Posizione:
CARRIERA DA ALLENATORE +   -   =
 
SQUADRA
STAGIONE
SERIE
PARTITE
RUOLO
Hellas Verona
Set.2021-2022
A
35
Allenatore
Hajduk Spalato
2020-Ago.2020
PL
1
Allenatore
Hajduk Spalato
Nov.2019-2020
PL
19
Allenatore
Udinese
2019-Nov.2019
A
10
Allenatore
Udinese
Mar.2019-2019
A
10
Allenatore
Udinese
Apr.2018-2018
A
4
Allenatore
Galatasaray
2017-Dic.2017
SLT
16
Allenatore
Galatasaray
Feb.2017-2017
SLT
13
Allenatore
Karabükspor
2016-Feb.2017
SLT
20
Allenatore
PAOK Salonicco
2015-Mar.2016
SLG
25
Allenatore
Hajduk Spalato
2014-Feb.2015
PL
19
Allenatore
Hajduk Spalato
2013-14
PL
36
Allenatore
Hajduk Spalato
Apr.2013-2013
PL
4
Allenatore
LEGENDA: PL=Prva Liga (Serie A Croata), SLG=Souper Ligka Ellada (Serie A Greca), SLT=Süper Lig (Serie A Turca), CI=Coppa Italia
CARRIERA DA GIOCATORE +   -   =
 
SQUADRA
STAGIONE
SERIE
PARTITE
GOAL
Hajduk Spalato
2007-08
PHNL
8
1
Juventus
2006-07
B
0
0
Siena
2005-06
A
24
1
Siena
Gen.2005-2005
A
15
1
Juventus
2004-Gen.2005
A
2 (+1CI +1CL)
0 (+0 +0)
Juventus
2003-04
A
15 (+6CI +5CL)
2 (+1 +0)
Juventus
2002-03
A
14 (+2CI +11CL)
1 (+0 +1)
Juventus
2001-02
A
14 (+1CI +6CL)
4 (+0 +2)
Juventus
2000-01
A
25 (+2CI +5CL)
6 (+0 +1)
Juventus
1999-00
A
17 (+2CInt +2CI +7CU)
1 (+0 +0 +1)
Juventus
1998-99
A
23 (+1SC +4CI +6CL +2SQCU)
1 (+0 +0 +0 +0)
Hajduk Spalato
1996-98
PHNL
49 (+3QCU +1CU)
5 (+0 +0)
Trogir
Gen.1996-1996
THNL
5
1
Hajduk Spalato
1995-Gen.1996
PHNL
9
0
Giovanili Hajduk Spalato
Fino al 1995
-
-
-
LEGENDA: PHNL=Prva Hrvatska Nogometna Liga (Serie A Croata), THNL=Treća hrvatska nogometna liga (Serie C Croata), QCU=Qualificazioni Coppa UEFA, CU=Coppa UEFA, SC=Supercoppa Italia, CI=Coppa Italia, CL=Champions League, SQCU=Spareggio Qualificazione Coppa UEFA, CInt=Coppa Intertoto


NEWS E CURIOSITÀ +   -   =
Tre partite, zero punti ed è scattata il clamoroso esonero di DI FRANCESCO scelto da SETTI e D'AMICO per dare un seguito 'di livello' al biennio JURIĆ e tentare il tris salvezza in Serie A che non arriva dai tempi di BAGNOLI.
Scelta scioccante che pagherà le ambizioni di Via Olanda? Sarà il tempo a dirlo (io ad esempio non sono ancora del tutto convinto che l'addio al buon Eusebio, con 2 anni di contratto a più di un milione a stagione, sia definitivo) ma intanto ci si affida al sergente TUDOR, allenatore che personalmente non mi affascina ma al quale va riconosciuta una certa abilità nell'organizzazione difensiva ed una carattere 'alla JURIĆ' nel condurre e motivare la squadra (ammesso e non concesso che questo aspetto sia di qualche aiuto nei confronti di un gruppo che pare stia comunque smarrendo quella 'sana' aggressività che, insieme a tanto altro va scritto, aveva fatto le fortune di Ivan e dell'HELLAS).

Spalatino come JURIĆ e (si dice) da lui consigliato al club scaligero come successore, Igor è in effetti una sorta di pallino per il patròn gialloblù che, per averlo alla guida del VERONA, ha smentito la tendenza che aveva avuto con MANDORLINI prima, e PECCHIA e GROSSO poi, mantenendoli sulla panchina scaligera contro ogni senso logico e in barba ai crescenti mugugni della piazza.

Tatticamente il calcio di TUDOR si è inizialmente espresso col 4-2-3-1 appreso da Edy REJA quando gli fece da vice all'HAJDUK alla sua prima esperienza dopo il calcio giocato ma via via si è spostato al 3-5-2 modulo che molto probabilmente applicherà anche nell'HELLAS VERONA ormai troppo avvezzo alla difesa a tre per cambiare in tempi brevi.



CALCIATORE TRA CROAZIA E ITALIA...
Il TUDOR ricalca le orme di JURIĆ anche come calciatore: Entrambi spalatini crescono nelle giovanili e si ritrovano poi nella prima squadra dell'HAJDUK ma, a differenza del collega centrocampista, Igor è un arcigno centrale difensivo dal fisico imponente e dai piedi 'inaspettatamente' educati.

Nell'estate del 1998 MOGGI lo porta alla corte di LIPPI, alla JUVENTUS, strappandolo alla concorrenza del REAL MADRID convincendo l'HAJDUK con 8 miliardi di Lire e l'allora grande prospetto 20enne con un quadriennale.
In bianconero sei stagioni e mezza, due scudetti e due supercoppe, si distingue anche per la grande duttilità tattica che lo farà impiegare pure da terzino, da centrocampista e persino da centravanti; poi, a Gennaio 2005, anche a causa dei molti infortuni che ne pregiudicano inevitabilmente il rendimento, migra al SIENA per conquistare due salvezze.

Nell'estate 2006 il ritorno alla JUVENTUS, l'ennesimo infortunio patito in precampionato ed il mesto finale di contratto coi bianconeri precipitati in Serie B con i quali non ha occasione di scendere in campo mai.
Per l'ultima stagione in carriera torna a giocare per il club che lo ha allevato ma i guai fisici non gli danno tregua così, dopo le ultime 8 presenze ed un gol con l'HAJDUK, decide di appendere gli scarpini al chiodo a soli 30 anni.


...ALLENATORE GIRAMONDO
Anche l'esperienza in panchina inizia per Igor dall'HAJDUK quando, ad Agosto 2009, l'ex tecnico gialloblù REJA lo vuole come vice ma questa prima esperienza si chiuderà con la rescissione Edy dopo appena un semestre ed il conseguente addio anche da parte dell'ex centrale juventino che però ritorna a Dicembre 2011 come allenatore dell'Under 17 spalatina.
Sette mesi più tardi l'esperienza internazionale da vice commissario tecnico della nazionale croata che dura circa un anno.

Ad Aprile 2013 il ritorno alla sua città natale, stavolta da allenatore capo all'HAJDUK e tre settimane più tardi la conquista della Coppa di Lega croata che rimane ad oggi l'unico trofeo vinto da allenatore da parte di TUDOR. Confermato alla guida dei 'Splitski Bili' anche per il 2013-14 conquista il terzo posto nella Prva Hrvatska Nogometna Liga con uno score di 17 vinte e 8 perse su 36 match disputati nella prima divisione croata e la partecipazione all'Europa League. Poco dopo la metà dell'annata successiva si dimette.
Per il 2015-16 viene assunto nella Serie A greca, al PAOK con un triennale ma viene esonerato a Marzo nonostante risultati soddisfacenti anche in Europa a causa di commenti poco corretti sulla rosa a sua disposizione.

Segue l'esperienza in Turchia in una Lega nuova al KARABÜKSPOR squadra all'inseguimento della salvezza ma lascia a Febbraio a seguito della corte del più blasonato GALATASARAY: Con i Leoni di Istanbul il raggiungimento del quarto posto nella Süper Lig turca ma le nozze con i giallorossi terminano nel dicembre successivo nonostante la squadra sia al secondo posto in classifica e Igor abbia condotto i suoi alla vittoria in ben 10 gare su 16; il secondo esonero è servito.

Nell'Aprile 2018 il ritorno in Serie A come sostituto di ODDO all'UDINESE ed il raggiungimento di una difficile salvezza coi friulani che però non gli rinnovano la fiducia e si affidano invece allo spagnolo VELÀZQUEZ che viene a sua volta esonerato alla 12esima e sostituito da NICOLA fino alla 28esima prima della nuova chiamata a TUDOR a Marzo 2019 ed il raggiungimento del 12esimo posto.
Stavolta i POZZO gli rinnovano la fiducia ma solo fino a Novembre quando dopo il brutto avvio in campionato e gli 11 gol incassati da ROMA e ATALANTA, la dirigenza friulana decide di cacciarlo.

Igor fa così ritorno all'HAJDUK dove termina la stagione trascinando i suoi al quinto posto finale, per la stagione successiva arriva un'offerta irrinunciabile (anche se il ruolo offerto è quello di viceallenatore): A chiamare è la JUVENTUS per il dopo SARRI, il capo allenatore sarà Andrea PIRLO ingaggiato inizialmente per guidare l'Under 23 bianconera in Serie C.
Al termine della stagione l'esonero dell'ex fuoriclasse bresciano pone fine anche alla sua esperienza attiva da assistente anche se il contratto coi bianconeri permane fino alla risoluzione nel pomeriggio del 14 Settembre prima dell'ufficializzazione alla guida del VERONA.

Igor TUDOR non è attualmente attivo sui social e i suoi profili Instagram e Twitter risalgono ai tempi delle sue esperienze lavorative in Turchia.

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ANEDDOTI & ALTRO DA RICORDARE +   -   =
  • ...A fine stagione è già addio tra Via Olanda e il mister che spiega 'Decisione difficile, perché nel Verona ho trovato un ambiente di lavoro e un gruppo di giocatori e uomini fantastici che mi hanno permesso di esprimermi al meglio. Ci ho riflettuto a lungo, confrontandomi con il Presidente ma entrambi abbiamo convenuto che non c’erano tutti i presupposti che sarebbero serviti per proseguire insieme un percorso. Alla luce di ciò era giusto separarci...'
  • Media punti da record per mister TUDOR che non ha infranto il record di MANDORLINI ma, con tre partite in meno a disposizione, i 53 punti del tecnico spalatino valgono comunque la media record pari a 1,51 a partita! Da quando le vittorie valgono 3 punti nessun allenatore scaligero aveva tenuto una media così alta.
  • Gialloblù... Per cambiare Particolare curioso nell'esperienza professionale di TUDOR è l'aver lavorato in Italia fino ad ora per squadre con i colori sociali bianconeri: Prima la JUVE, poi il SIENA, quindi l'esperienza da allenatore all'UDINESE seguita da quella da vice ancora alla JUVENTUS; col VERONA il tecnico spalatino proverà l'ebbrezza di indossare qualcosa... 💛💙 Di diverso rispetto al solito!
  • 'Mai più vice...' L'esperienza in panchina alla JUVENTUS ha lasciato molto amaro in bocca a TUDOR che anche nel rapporto con PIRLO ha avuto qualcosa da ridire ai microfoni di 'Sportske novosti': 'Pirlo mi ha chiamato, con Nedved che era accanto a lui. Mi ha offerto il posto da assistente e ho accettato, perché era la Juve. Oltre a me, Pirlo ha preso anche Roberto Baronio che è un suo amico e un analista. Ci ha trattati tutti allo stesso modo: non era giusto, perché io sono un allenatore. È stata dura, ma alla fine siamo riusciti a qualificarci per la Champions e abbiamo vinto la Coppa Italia. Nonostante questo, ci hanno mandato via. Mi sono detto che, dalla prossima stagione, non sarò più il vice di nessuno'👍 👏
  • Malumori in bianconero A fine Aprile 2021 il NAPOLI vince allo 'Stadium' con la JUVE, la Champions League è a rischio per i bianconeri e 'La Gazzetta dello Sport' parla di un TUDOR ormai ai margini dello staff diretto da PIRLO a causa di contrasti col resto del gruppo che l'avrebbero addirittura esautorato dal ruolo di allenatore in seconda! Vero o no qualcosa deve essere successo se al termine della stagione l'ex centrale difensivo juventino sbotterà contro gli ex colleghi...
  • Calcisticamente e umanamente si ispira a LIPPI e ANCELOTTI e alla sua prima esperienza italiana da allenatore all'UDINESE confida a 'La Gazzetta dello Sport': 'Da ex difensore, dico che cerco di attaccare, di essere propositivo. La differenza oggi la fa avere un’idea e cercare di trasmetterla a chi alleni. Sono contrario al lancio lungo del centrale, tendo a giocarla' - e aggiunge - 'I giocatori? Sono come i bambini: devi dar loro amore e disciplina'😍 👊🏻
  • Fisico imponente, muscoli da granatiere 💪 ma Igor TUDOR è ricordato da calciatore anche come il 'Gigante di Cristallo' a causa dei numerosi infortuni che ne pregiudicarono la carriera e lo fecero ritirare a soli 30 anni.
  • Famiglia natale composta da papà Mario (passato anche lui dalle giovanili dell'HAJDUK prima di dedicarsi ad un negozio di alimentari), mamma Oydana casalinga ed una sorella Ivona di un paio d'anni più piccola. Igor TUDOR, diplomato ragioniere, è sposato con Stefanija dal 2005 e ha tre figli di 14, 12 e 3 anni tutti residenti a Spalato perchè l'ex centrale difensivo croato preferisce vivere da solo le proprie esperienze lavorative da allenatore.


Igor Tudor
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.

Igor Tudor (Spalato, 16 aprile 1978) è un allenatore di calcio ed ex calciatore croato, di ruolo difensore o centrocampista, tecnico del Verona.

Cresciuto in patria nell'Hajduk Spalato, club in cui ha anche chiuso la carriera agonistica, ha speso la maggior parte dei suoi trascorsi da calciatore in Italia, legando il suo nome a quello della Juventus.


Caratteristiche tecniche
- Giocatore
Calciatore dotato sia fisicamente sia tecnicamente — riassumibile in un «fisico da stopper, piedi da mezzala talentuosa» —, pur non assurgendo ai massimi livelli è stato comunque capace di imporsi tra i migliori jolly della sua generazione.

Emerso agli esordi come difensore puro, impiegato principalmente come centrale ma all'occorrenza anche da terzino, nel prosieguo di carriera è stato avanzato con successo a mediano per via del notevole apporto che era capace di offrire in entrambe le fasi di gioco: in contenimento si ergeva a mo' di «pilone» davanti alla retroguardia, aiutato dalla sua mole fisica, mentre in ripartenza, grazie a una buona tecnica di base, palla al piede mostrava visione di gioco e sapeva dettare i tempi del passaggio. Inoltre, accentuandone l'innata propensione offensiva, in situazioni di emergenza o in concitati finali di gara è stato gettato nella mischia come centravanti, onde sfruttare la sua abilità nel gioco aereo e in particolar modo nelle sponde verso i compagni.

Nonostante questa eccellente duttilità che, unita a una personalità decisa e spesso al limite delle maniere rudi, nonché a un discreto numero di reti talvolta anche risolutive, ne ha fatto un elemento di sicura affidabilità per la squadra, la sua carriera è stata minata da numerosi infortuni — facendogli guadagnare, suo malgrado, la nomea di «gigante di cristallo» — che più volte ne hanno frenato l'impiego e la costanza di rendimento, portandolo a un precoce ritiro dall'attività agonistica all'età di trent'anni.

- Allenatore
Si dimostra un tecnico di carattere, a suo agio nel rapportarsi anche con piazze molto difficili a livello ambientale. Sul versante tattico predilige il 4-2-3-1 come modulo di base, ricorrendo in misura minore anche al 3-5-2.


Carriera
- Giocatore
Club
Tudor inizia la sua carriera nell'Hajduk Spalato, dove è anche cresciuto. Nella sessione invernale del calciomercato 1995-1996 viene mandato a farsi le ossa al Trogir, club militante nella terza serie croata.

Rientra quindi all'Hajduk dove si fa notare dalla Juventus, che lo acquista nel 1998. Il difensore rimane a Torino per i successivi sei anni e mezzo, imponendosi soprattutto a partire dalla stagione 2001-2002, quella che vede il ritorno in panchina di Marcello Lippi, tecnico che lo avanza con successo a centrocampista: in quell'annata il croato realizza 4 reti molto importanti ai fini della corsa allo Scudetto (nella stracittadina contro il Torino, nelle rimonte col Verona e col Chievo, e nello scontro diretto contro l'Inter). La stagione seguente, un suo gol al Deportivo La Coruña all'ultimo minuto è decisivo nell'ottica della qualificazione bianconera ai quarti di Champions League.

Dopo sei stagioni juventine, coronate dalle vittorie di due scudetti e due Supercoppe di Lega, nel gennaio 2005, a seguito di molti infortuni che ne minano l'impiego oltreché per la concorrenza di Lilian Thuram e del neoacquisto Fabio Cannavaro nel ruolo, passa in prestito al Siena dove rimane anche per tutta la stagione successiva, raggiungendo due salvezze.

Nell'estate 2006 torna al club piemontese, ma nell'annata seguente non ha occasione di scendere in campo causa il protrarsi di un infortunio patito nel precampionato; la società, dopo aver tentato di rescindere anticipatamente il suo contratto nel febbraio 2007 per via della prolungata indisponibilità, lo mantiene in rosa fino alla scadenza naturale di fine stagione, a seguito dell'autoriduzione dello stipendio da parte dello stesso calciatore.

Nell'estate 2007 fa quindi ritorno da svincolato all'Hajduk di Spalato, dove gioca per un'ultima stagione. Nel luglio 2008, ancora afflitto da continui problemi fisici, si ritira dal calcio giocato.

Nazionale
È stato titolare della nazionale croata nel decennio a cavallo degli anni 1990 e 2000, giocando in maglia scaccata i Mondiali di Francia 1998 chiusi al terzo posto, e di Germania 2006, e saltando l'edizione di Corea del Sud-Giappone 2002 solo per infortunio; ha inoltre preso parte agli Europei di Portogallo 2004, dove ha segnato la prima delle sue tre reti in nazionale, nella sconfitta per 4-2 contro l'Inghilterra.


- Allenatore
Nell'agosto 2009, con l'arrivo del tecnico Edy Reja sulla panchina dell'Hajduk Spalato, Tudor ne diventa assistente; questa prima parentesi all'interno dello staff del club si chiude nel febbraio 2010, con la rescissione del contratto del tecnico friulano. Una seconda parentesi inizia nel dicembre 2011, quando il direttore sportivo Sergije Krešić gli affida la guida della formazione Under-17.

Nel luglio 2012 diventa vice del commissario tecnico della nazionale croata, Igor Štimac, incarico che mantiene fino all'anno seguente.

Nell'aprile 2013 viene nominato allenatore della prima squadra dell'Hajduk, subentrando all'esonerato Mišo Krstičević di cui lo stesso Tudor era stato anche vice: appena tre settimane dopo vince la Coppa di Croazia, suo primo trofeo da allenatore. Si dimette nel febbraio 2015. Nel giugno dello stesso anno si siede sulla panchina della squadra ellenica del PAOK, dove rimane fino al marzo 2016 quando viene sollevato dall'incarico, a causa dei risultati negativi e dei suoi commenti sprezzanti riguardo alla qualità della rosa.

Nel giugno 2016 viene chiamato alla guida del Karabükspor, club turco neopromosso in Süper Lig. Si dimette a stagione in corso, nel febbraio 2017, per accettare l'offerta del più blasonato Galatasaray, con cui chiude il campionato al quarto posto. Rimane al club istambulino fino al dicembre 2017, quando viene esonerato a causa di risultati ritenuti insoddisfacenti, pur con la squadra al secondo posto in classifica.

Nell'aprile 2018 è ingaggiato dall'Udinese, in sostituzione dell'esonerato Massimo Oddo, traghettando la formazione italiana alla salvezza in Serie A. Nonostante ciò, non viene confermato sulla panchina dei friulani per la stagione successiva; tuttavia nel marzo 2019 viene richiamato a Udine per subentrare all'esonerato Davide Nicola, guidando per la seconda volta la squadra bianconera alla salvezza. Stavolta confermato per la stagione successiva, un negativo avvio di campionato porta l'Udinese a esonerarlo nel novembre 2019.

Il mese seguente torna alla guida dell'Hajduk, terminando il campionato croato 2019-2020 al quinto posto. Nell'agosto 2020 rescinde il suo contratto con il club spalatino per fare ritorno dopo tredici anni alla Juventus, con cui firma un biennale ed assumendo il ruolo di vice del tecnico Andrea Pirlo; al termine della stagione viene esonerato insieme al tecnico bresciano.

Il 14 settembre 2021, dopo aver risolto il contratto con la società piemontese, firma per il Verona, sostituendo l'esonerato Eusebio Di Francesco.


Palmarès
- Giocatore
Competizioni nazionali
   Campionato italiano: 2 Juventus: 2001-2002, 2002-2003
   Supercoppa italiana: 2 Juventus: 2002, 2003
   Campionato italiano di Serie B: 1 Juventus: 2006-2007

Competizioni internazionali
   Coppa Intertoto UEFA: 1 Juventus: 1999

Individuale
   Calciatore croato dell'anno: 1 2001

- Allenatore
   Coppa di Croazia: 1 Hajduk Spalato: 2012-2013

FONTE: Wikipedia.org