LEGENDA: PDA=Primera División Argentina (Serie A Argentina), PDS=Primera División Spagnola (Serie A Spagnola), CR=Copa del Rey (Coppa Nazionale Spagnola), CL=Champions League, L1=Ligue 1 (Serie A Francese), CF=Coupe de France (Coppa Nazionale Francese), CdL=Coupe de la Ligue (Coppa di Lega Francese), PL=Primeira Liga (Serie A Portoghese), CdP=Taça de Portugal (Coppa Nazionale Portoghese), TL=Taça da Liga (Coppa di Lega Portoghese), SLE=Souper Ligka Ellada (Serie A Greca), CI=Coppa Italia
...Serviva talento e fantasia la davanti dopo l'inevitabile partenza di ITURBE e SOGLIANO (con l'avvallo di MANDORLINI) ha portato in gialloblù questo fuoriclasse un po' datato che ha suscitato differenti impressioni nell'esigente piazza scaligera: Chi dice che l'argentino ha già speso altrove i migliori anni della sua carriera, chi si esalta e prefigura una grande stagione per l'HELLAS e pure chi non è mai rimasto particolarmente abbagliato dalla classe del giocatore (leggi Gigi SACCHETTI centrocampista con 5 stagioni di VERONA alle spalle ed attuale allenatore dello ZEVIO)...
La verità? Starà probabilmente nel mezzo... Nessuno ha la boccia di vetro certo però è che fino alla passata stagione l'attaccante ha giocato in quasi tutte le gare dell'OLYMPIACOS (in campionato ed in Champions League) segnando e facendo segnare: Se a questo dato uniamo la fantastica stagione appena conclusa da 'Nonno' TONI e la verve mostrata dal 35enne MÁRQUEZ all'esordio in campionato con l'ATALANTA, i motivi per sperare in questo autentico fuoriclasse non ancora 33enne ci sono tutti!
GIOVANILI E PRIMI ALLORI AL RIVER...
Tale Adolfo Pedernera, talent scout sudamericano dall'occhio evidentemente lungo, lo nota ad appena 9 anni giocare con gli amichetti e lo porta al RIVER PLATE dove 'El Conejo' cresce tra pane, scuola e gol ed esordisce in prima squadra 7 anni dopo.
A 18 anni il suo talento esplode in tutta la sua irrefrenabile grandezza: Javier trascina i Millonarios alla conquista della temporada di apertura 1999, diventa capocannoniere del campionato argentino di quell'anno ed inevitabilmente anche il calciatore sudamericano dell'anno! È nato un fuoriclasse: Gol a ripetizione anche nel 2000 quando, ad Agosto, il BAÇA chiama dall'Europa mettendo sul piatto 22 milioni di dollari (circa 45 miliardi di lire) ma per il CdA del RIVER non bastano...
I Blaugrana ci riprovano l'anno successivo e stavolta, anche grazie all'appello sui giornali del giocatore che ad un anno dalla scadenza chiede di essere lasciato partire anche per far curare in Spagna il genitore malato (che morirà poco dopo), ci riescono riproponendo la stessa cifra: Quinquennale al giocatore con la benedizione del 'dio del calcio' MARADONA che lo indica come suo erede sul campo...
BARÇA, MONACO, SIVIGLIA E REAL MADRID
I primi 3 anni con il BARCELLONA volano: 105 partite e 44 gol ma gli spagnoli non vincono niente e per una squadra di quel calibro è una sentenza; si susseguono in panchina gli olandesi VAN GAAL e RIJKAARD e SAVIOLA viene poco considerato, tanto che nella stagione 2004-2005 viene spedito in prestito al MONACO nel principato poi al SIVIGLIA dove contribuisce con 5 reti in 12 incontri alla conquista della Coppa UEFA.
Tornato alla base nel 2006-2007 gioca con i Blaugrana per l'ultima stagione prima di trasferirsi (a parametro zero!) agli odiati rivali del REAL MADRID firmando un quadriennale da 2,5 milioni di Euro a stagione ma il nuovo tecnico delle Merengues Bernd SCHUSTER praticamente non lo vede mai e così il suo successore Juande RAMOS; così dopo 31 gare in due stagioni (tra campionato e coppe) Javier chiede di andar via...
PORTOGALLO E RITORNO IN SPAGNA
A Giugno 2009 l'ex idolo del Monumental, relegato a soli 28 anni al ruolo di 'giocatore quasi normale', passa al BENFICA per la miseria di 5 milioni di Euro (ma con l'ingaggio raddoppiato rispetto a quanto guadagnato al REAL) e conquista subito campionato e coppa di lega riacciuffando quest'ultimo trofeo anche nel 2010-11 e 2011-12 ultima stagione per El Pibito in Portogallo: Rescissione e ritorno per la terza volta in terra iberica, stavolta col MÁLAGA con il quale firma un contratto annuale...
PRIMA L'HELLAS POI... IL VERONA
Svincolatosi dagli spagnoli nell'estate 2013 SAVIOLA si rimette in gioco nella Souper Ligka Ellada dove vince il campionato greco alla media di un gol ogni due partite ma dall'Hellas al VERONA la strada è praticamente segnata! Javier accetta in 5 minuti il contratto annuale propostogli dal diesse SOGLIANO e sbarca in riva all'Adige dove ad aspettarlo trova i 'vecchietti' TONI e MÁRQUEZ (peraltro già suo compagno al BAÇA per due stagioni)
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Al giro di boa arriva il primo gol in campionato per Javier che titolare nel 5-3-2 contro l'ATLANTA mette a segno il primo gol in Serie A! Un gol pesante che vale 3 punti contro una diretta concorrente, il 230esimo in 6 campionati differenti segnato dal fuoriclasse argentino...
SAVIOLA è ancora papà! A Peschiera il 7 Gennaio 2015 è nato Fabricio il secondogenito di Javier e la compagna Romanela...
Impressionante il palmarès di uno che ha vinto tutto e che ancora non ha smesso! Da quando, appena 18enne, SAVIOLA vinceva il campionato di apertura del 1999 (diventando pure il capocannoniere con 15 gol in 19 gare!) con il RIVER PLATE e diventando il calciatore sudamericano dell'anno, il calciatore ha inanellato una sequenza record di allori personali e di squadra: Un campionato ed una supercoppa in Spagna col REAL MADRID, un campionato e tre coppe di lega in Portogallo col BENFICA, un campionato greco la scorsa stagione con l'OLYMPIACOS e poi una Coppa UEFA col SIVIGLIA, un campionato del mondo Under 20 con l'Argentina nel 2001 ed un oro olimpico ancora con gli albiceleste nel 2004! A ruota seguono un sacco di premi a livello individuale...
Un altro 'conejo' per l'HELLAS dopo LÓPEZ... Fortuna che non c'è più CACCIATORE! Scherzi a parte un altro (e sicuramente migliore) nomignolo con cui è conosciuto SAVIOLA è 'El Pibito' in riferimento al Pibe de oro MARADONA tanto per avere un'idea di quali sono i paragoni per questo autentico fuoriclasse...
Tra i migliori per Pelè e la FIFA (che qualcosina se ne intende), dal 2004 fa parte della FIFA 100 la lista dei 125 migliori calciatori stilata da Pelé...
A Marzo 2011 viene fermato dalla polizia portoghese, mentre era al volante della sua macchina rincasando dopo aver festeggiato il compleanno della moglie, con un tasso di alcool superiore al limite consentito: Il BENFICA non punirà il giocatore, considerato esemplare nel comportamento, che ha fatto un errore che non si ripeterà...
Esordio col RIVER PLATE a soli 16 anni! Il 18 ottobre 1998 Ramon DIAZ, allora tecnico dei Millonarios capisce che quel ragazzino diventerà un fenomeno e lo lancia in prima squadra
Javier Saviola - The Legend
BIOGRAFÍA - Javier Saviola
Javier Saviola
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Javier Pedro Saviola Fernández (Buenos Aires, 11 dicembre 1981) è un calciatore argentino, attaccante dell'Hellas Verona.
Fa parte della FIFA 100, la lista dei 125 migliori calciatori viventi stilata da Pelé nel 2004. È soprannominato El conejo (in italiano il coniglio). Nel 2001 la stampa lo ribattezza el pibito, in riferimento al Pibe.
Caratteristiche tecniche
Centrocampista offensivo, fantasista, o attaccante, Saviola è un calciatore prolifico, di talento, con un'ottimo dribbling, molto veloce e rapido.
Carriera
- Club
All'età di 9 anni, Adolfo Pedernera lo nota in un campo di calcio e ne caldeggia l'acquisto ai dirigenti del River Plate. Entra nelle giovanili del club nel 1990, ma nella capitale argentina deve anche continuare a studiare per poter giocare a calcio. Il 18 ottobre 1998, a 16 anni, Ramon Diaz lo fa esordire in campionato.
Capocannoniere del River Plate nel torneo di apertura 1999 (15 gol in 19 incontri), a fine stagione è premiato da El Clarin come rivelazione dell'anno e della stagione 1999 con 19 gol, lo diventa anche l'anno successivo nel 2000 con 20 reti. Nel 1999 il River lo costringe a saltare il Mondiale Under-20. Nell'agosto 2000 il Barcellona tenta una prima offerta di 22 milioni di dollari (circa 45 miliardi di lire) ma il CdA del River Plate, riunitosi più volte, rifiuta l'offerta. Nell'annata seguente, dopo essersi fatto notare ai Mondiali U-20, alla fine dei quali diviene internazionalmente noto come un fuoriclasse, e il cui cartellino vale 70 miliardi di lire, anche in seguito a una lettera aperta inviata da Saviola ai giornali nazionali, nella quale chiede di essere lasciato partire, i Blaugrana tentano una seconda offerta per la stessa cifra che il River Plate accetta e il 6 luglio 2001 passa al Barcellona firmando un quinquennale e lo stesso Diego Armando Maradona lo elegge a suo erede. Il contratto con il River sarebbe scaduto il 30 giugno 2002. Inoltre il suo trasferimento in Spagna potrebbe favorire le cure di un genitore malato.
A Barcellona disputa in tre anni 105 partite, arricchite da 44 centri in campionato. Con l'arrivo in panchina di allenatori come l'olandese Louis van Gaal e il suo successore Frank Rijkaard, viene relegato spesso in panchina non trovando spazio come prima.
Il 30 agosto 2004 viene ceduto in prestito ai francesi del Monaco, con cui gioca in campionato 29 volte realizzando 7 reti. Il 13 agosto 2005 viene ceduto nuovamente in prestito, al Siviglia, dove colleziona 29 partite e 9 gol in campionato e con cui vinse la Coppa UEFA 2005-2006. Il 12 settembre 2005 s'infortuna al ginocchio sinistro. Nel corso degli anni il contratto con il Barcellona è prolungato fino al giugno 2007.
Nella stagione 2006-2007 torna al Barcellona e ci rimane fino al termine del suo contratto nel giugno 2007. Al termine del suo contratto con il Barça, firma un contratto quadriennale a € 2,5 milioni a stagione con il Real Madrid dove si trasferisce a parametro zero il 10 luglio. Bernd Schuster non lo fa praticamente mai giocare e Saviola chiede di essere ceduto.
Il 26 giugno 2009 passa al Benfica in cambio di € 5 milioni e firmando un triennale da 5 milioni di euro a stagione più opzione per un altro anno. Conquista il campionato 2009-2010 e la Coppa di Lega 2009-2010. A marzo 2011 viene fermato dalla polizia portoghese, mentre era al volante della sua macchina, con un tasso di alcool superiore al limite consentito. Nonostante Saviola prolunghi il contratto fino al 30 giugno 2013, il 31 agosto 2012, dopo aver rescisso il contratto con il Benfica, passa al Málaga firmando un contratto annuale e ritornando così a giocare nuovamente nella Liga per la terza volta. Svincolatosi dal Málaga, il 25 luglio 2013 passa ai greci dell'Olympiakos.
Il primo settembre 2014, nell'ultimo giorno di calciomercato, firma un contratto annuale con la società italiana dell'Hellas Verona. Il 24 settembre fa il suo debutto nella gara interna contro il Genoa, partita terminata 2 a 2. Il 2 dicembre, durante il match di Coppa Italia contro il Perugia segna su rigore la rete del successo per gli scaligeri che consente ai gialloblù di passare al turno successivo della competizione. Il 25 gennaio 2015 realizza il suo primo gol all'Hellas segnando l'unico gol di Verona-Atalanta.
- Nazionale
Nel 2001 vince con la Nazionale Under-20 argentina i Mondiali giovanili, di cui fu anche capocannoniere. Nel 1999 vince il Calciatore sudamericano dell'anno.
Con la Nazionale maggiore ha collezionato 40 presenze sengando 11 reti nel periodo che va dal 2000 al 2007.
Nel 2004 conquistò la medaglia d'oro ai Giochi olimpici di Atene e viene inserito da Pelé nella lista dei FIFA 100.
Palmarès
- Club
Competizioni nazionali
Campionato argentino: 2 River Plate: Apertura 1999, Clausura 2000
Campionato spagnolo: 1 Real Madrid: 2007-2008
Supercoppa di Spagna: 1 Real Madrid: 2008
Campionato portoghese: 1 Benfica: 2009-2010
Coppa di Lega portoghese: 3 Benfica: 2009-2010, 2010-2011, 2011-2012
Campionato greco: 1 Olympiakos: 2013-2014
Competizioni internazionali
Coppa UEFA: 1 Siviglia: 2005-2006
- Nazionale
Campionato del mondo Under-20: 1 2001
Oro olimpico: 1 Atene 2004
- Individuale
Capocannoniere del campionato argentino: 1 Apertura 1999
Calciatore sudamericano dell'anno: 1 1999
Capocannoniere del campionato del mondo Under-20 : 1 2001
Miglior giocatore del campionato del mondo Under-20 : 1 2001
Incluso nel FIFA 100
Javier Saviola
From Wikipedia, the free encyclopedia
This name uses Spanish naming customs: the first or paternal family name is Saviola and the second or maternal family name is Fernández.
Javier Pedro Saviola Fernández (born 11 December 1981) is an Argentine professional footballer who plays for Italian club Hellas Verona F.C. as a forward.
Known for his speed, dribbling and ability to score from almost any attacking position on the field, he represented both Barcelona and Real Madrid throughout his career, and was named as the youngest player, on Pelé's FIFA 100 list of the 125 greatest living footballers in 2004. Due to his ancestry he also holds Spanish nationality since 2004, and he amassed La Liga totals of 196 games and 70 goals over the course of eight seasons.
An Argentine international for seven years, Saviola represented his country at the 2006 World Cup and the 2004 Copa América, where his team reached the final. He also won a gold medal at the 2004 Olympics.
Club career
River Plate
Nicknamed El Conejo (The Rabbit), Buenos Aires-born Saviola made his debut for Club Atlético River Plate at the age of 16, and went on to be a prolific goalscorer for the club.
He helped River to the 1999 Apertura and 2000 Clausura championships, and earned the 1999 South American Footballer of the Year award. Still only 18, he gained a reputation as a phenomenal prospect, and was even regarded as a potential heir to Diego Maradona, in particular after he broke the latter's 1978 record by becoming the youngest player to win the Golden Boot award.
Barcelona
In 2001, aged 19, Saviola moved abroad to play for FC Barcelona in a £15 million transfer. He obtained Spanish citizenship shortly after, thereby not being restricted by the Spanish league maximum on the number of non-European Union citizens allowed in each club. Under coach Carles Rexach, he scored 17 goals in his first season, finishing joint-fourth top scorer in La Liga.
Saviola's second year at the club did not start well, as he only scored two goals in the first half of the season. When Van Gaal was fired and Radomir Antić became the new Barcelona manager, he went on to net 11 goals in the latter half of the campaign; at the start of the following season Frank Rijkaard was appointed as new manager, and the player scored 14 times in the league alone, but was deemed surplus at the club as longtime offensive partner Patrick Kluivert.
Saviola was sent on loan in the summer of 2004, moving to AS Monaco FC in Ligue 1. As he did not fit into Rijkaard's plans he was again loaned out the following year, this time to Spanish club Sevilla FC, in order to replace Real Madrid-bound Júlio Baptista; with his new club he won his first title in Europe, conquering the UEFA Cup — he also scored nine times in the league, good enough for fifth.
Saviola returned to Barcelona for the 2006–07 season, playing in 18 league games, six as a starter, and netting five goals. He benefited greatly from injuries to teammates, most notably to Samuel Eto'o, and added five in as many matches in that season's Copa del Rey, notably a hat-trick against Deportivo Alavés (3–2 win at home, 5–2 aggregate).
Real Madrid
On 10 July 2007 Real Madrid signed Saviola after his Barcelona contract expired, on a three-year deal. Although on a financially lucrative contract, he endured a difficult time at Real, being mainly restricted to cup matches and sporadic appearances (mainly as a substitute) in the league and the UEFA Champions League.
The arrival of Klaas-Jan Huntelaar limited Saviola's opportunities even more, and he finished his Real Madrid spell with five goals in 28 overall appearances.
Benfica
On 26 June 2009, S.L. Benfica and Real Madrid agreed on a €5 million deal that would see Saviola play in Portugal for the next three years, with an option for one more; a €30 million clause was added. He scored his first goal for the club on a penalty in a friendly match against FC Sion and, on 16 July, netted twice to send his team into the Guadiana Trophy finals.
On 22 October 2009 Saviola scored two goals for Benfica, guiding them to a 5–0 victory over Everton for the UEFA Europa League (he would also score in the club's 2–0 win in Liverpool in the second match), adding another brace four days later as the Eagles hammered C.D. Nacional 6–1 in the domestic league.
On 6 December Saviola scored through a chip shot against Académica de Coimbra, in a 4–0 home win. On 20 December he netted the game's only goal as Benfica defeated rivals FC Porto at home; during the victorious campaign, he formed a deadly offensive partnership with Paraguayan Óscar Cardozo, with the pair combining for more than 50 goals overall.
On 3 January 2010, after receiving the Portuguese Liga Player of the Month award, Saviola scored another winning goal against Nacional, again being the game's only scorer in an away defeat of Rio Ave FC, netting in the 46th minute. He netted his 19th goal overall in a 3–1 home triumph against F.C. Paços de Ferreira on 7 March, and the Reds were eventually crowned league champions after a five-year wait.
Málaga
In the last hours of the 2012–13 summer transfer window, Saviola agreed on a move to Málaga CF. He played 45 minutes in his first appearance, a 1–0 win at Real Zaragoza on 1 September.
On 15 September 2012, Saviola scored once and provided one assist in a 3−1 home win against Levante UD. He continued with his streak the following game, Málaga's first-ever in the Champions League group stage, netting in a 3–0 home win over FC Zenit Saint Petersburg.
Olympiacos
On 25 July 2013, Saviola signed a two-year contract with Greek champions Olympiacos FC. He scored his first goal in the Superleague on 25 August, coming in at half-time and helping his team come from behind to win it 2–1 against Atromitos F.C. at home. On 10 December he netted a brace – and also missed a penalty – in a 3–1 success over R.S.C. Anderlecht also at the Karaiskakis Stadium for the group stage's last round, which helped the Piraeus outfit to the second position and the subsequent qualification, at the expense of former side Benfica.
Verona
On 2 September 2014, Saviola joined Serie A club Hellas Verona FC. He made his official debut on 22 September, starting in a 2–2 home draw against Genoa CFC, and scored his first goal on 2 December, netting the only in a home win over Perugia Calcio for the Coppa Italia.
International career
Saviola starred in the 2001 edition of the FIFA U-20 World Cup, held in Argentina. He was top scorer and was voted player of the tournament, as the national team won the competition; with 11 goals in seven games, he became the record goal-scorer in the tournament's history.
Two years later, Saviola played in the 2004 Olympic Games and won the gold medal. Under coach Marcelo Bielsa he was given few playing opportunities for the senior team but, after the former's resignation in 2004, new manager José Pekerman, who also worked with him at youth level, turned the tide in the player's favour; he was also a member of the squads that reached final of the 2004 Copa América and the 2005 FIFA Confederations Cup, netting three times in the former tournament and one in the latter.
Saviola was called up to represent Argentina at the 2006 World Cup – Luciano Figueroa and Luciano Galletti were also in contention for a place on the roster, but his excellent form for Sevilla secured his place in the squad. He scored against Côte d'Ivoire in the country's opening game, and made two assists in the 6–0 victory over Serbia and Montenegro also in the group phase.
Saviola retired from international football on 5 December 2009, although not yet 28. He stated that he felt his career as an Argentina player had come to an end, and that he wanted to concentrate on club football.
FONTE: Wikipedia.org
Disavventura per Javier Saviola. L'ex stella del calcio argentino e mondiale è stata arrestata ad Andorra e ha trascorso la notte in una stazione di polizia: come rivelato dai media locali, sarebbe risultato positivo all'etilometro effettuato nell'ambito di alcuni controlli effettuati dalle forze dell'ordine.
Le autorità hanno infatti stabilito che El Conejo viaggiava a bordo della sua automobile con 1,10 grammi di alcol nel sangue, mentre la soglia consentita non deve superare lo 0,5. L'episodio sarebbe accaduto all'alba, mentre l'ex attaccante del Barcellona rientrava da una festa: non ha opposto resistenza e ha rispettato i protocolli che gli sono stati imposti. Adesso rischia il ritiro della patente per un anno e potrebbe essere sanzionato con una pesante multa.
Saviola si è ritirato dal calcio professionistico nel 2016, dopo aver giocato 612 partite e segnato 212 gol. Ha indossato la maglia di River, Siviglia, Barcellona, Real Madrid, Benfica, Málaga, Olympiacos ed Hellas Verona. Il classe 1981 ha disputato anche 40 partite con l'Argentina, mettendo a segno 11 reti.
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
Dopo Rafa Marquez, un'altra vecchia conoscenza torna a Barcellona per muovere i primi passi da allenatore all'interno della Masia. Javier Saviola è infatti ufficialmente il nuovo allenatore in seconda della Juvenil A, squadra guidata da Oscar Lopez. Per l'ex attaccante argentino è la terza tappa nel club blaugrana, dopo le due da calciatore (tra il 2001 e il 2004 e successivamente nella stagione 2006/07).
❗️ 𝐔́𝐋𝐓𝐈𝐌𝐀 𝐇𝐎𝐑𝐀
🤩 Javier Saviola s’incorpora al Juvenil A com a segon entrenador
STAGIONE 2020-21 + - = NATO OGGI... Javier Saviola, El conejo di Barça e Real con un passaggio all'Hellas Verona
11/12 ALLE 05:00
di SIMONE BERNABEI @SIMO_BERNA
Javier Saviola, detto El conejo, è stato uno dei grandi protagonisti del calcio mondiale a negli anni 2000 e ha vestito molte maglie di spessore, tra le quali delle del Barcellona e del Real Madrid. Nato calcisticamente nel River Plate, furono proprio i blaugrana, dopo averlo visto segnare ben 45 reti in 86 gare con i Millionarios in tre stagioni, a portarlo in Europa e il suo impatto con il calcio spagnolo fu subito positivo. Dopo tre anni molto positivi i prestiti al Monaco e al Siviglia, dove l'attaccante non riuscì però a imporsi, con il Barça che lo richiamò alla base nel 2006 prima di cederlo al Real Madrid. Con la maglia dei Blancos il giocatore non è però mai tornato sui livelli dei suoi primi anni nella Liga e dopo l'esperienza nella Capitale spagnola ha concluso la sua carriera tra Benfica, Malaga, Olympiacos ed Hellas Verona, dove ha messo a segno soltanto due gol in 16 presenze tra campionato e Coppa Italia, prima di chiudere con il calcio giocato tornando al River Plate. Con la maglia della Nazionale argentina ha invece giocato 40 gare mettendo a segno 11 reti. Il suo palmares vanta due campionati argentini, una Liga, una Supercoppa di Spagna, un campionato portoghese, tre coppe di Lega portoghesi, un campionato greco, una Coppa UEFA, una Copa Libertadores e un oro olimpico. Oggi Saviola compie 39 anni.
Sono nati oggi anche Roberto Baronio, Alessandro Melli e Fabrizio Ravanelli.
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
Un post condiviso da Javier Saviola (@javier.saviolaok) in data:
STAGIONE 2018-19 + - = CALCIO ESTERO
17 aprile 2019 - 16:26 Saviola, campione anche nel calcio a 5: titolo e numeri pazzeschi
L’ex Barcellona e anche Verona è un asso anche sul parquet
di Redazione ITASportPress
Javier Saviola protagonista anche nel calcio a 5. L’ex attaccante tra le altre di Barcellona, Real Madrid, Siviglia e anche Verona, dopo aver detto addio al calcio a 11, si è dedicato al calcetto. Ad Andorra, El conejo sta vivendo una nuova giovinezza e si è anche laureato campione con la maglia del Sideco FC Encamp.
Non solo. Il bomber è stato assoluto protagonista giocando in coppia con una leggenda del calcio di Andorra, Juli Sanchez. Saviola, infatti, ha messo a segno la bellezza di 60 goal in 13 partite trascinando la propria squadra alla vittoria dello Scudetto. Nell’ultimo match di campionato è arrivato il titolo a seguito della vittoria per 9-4. Per il Sideco FC Encamp è il 13esimo titolo nazionale della sua storia, il decimo consecutivo celebrato dal giocatore sulla propria pagina Instagram.
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FONTE: ITASportPress.it
NEWS Ex gialloblù, Saviola pagherà 50mila dollari per far recuperare la vista a un bambino
Bel gesto quello dell’ex attaccante argentino dell’Hellas Verona
di Redazione gennaio 6, 2019 - 20:47
Come riportato da diversi media argentini, Renzo Oliva, bambino di un anno e dieci mesi nato con retinopatia, una malattia che impedisce di vedere correttamente. Nonostante sia sottoposto a cure nella città di Paranà, con stimolazione visiva e neurochinesiologia, il ragazzo avrebbe dovuto recarsi in Cina per ricevere un trattamento di cellule staminali. La famiglia ha cercato aiuto attraverso i social e ad inizio anno hanno ricevuto una risposta inattesa. L’ex attaccante dell’Hellas Verona, Javier Saviola, insieme alla moglie Romanella, hanno fatto visita al bambino nell’ultimo fine settimana in ospedale e si sono offerti di pagare i 50.000 dollari necessari per il trattamento in Cina.
FONTE: CalcioHellas.it
NATO OGGI... Javier Saviola, El conejo oro olimpico 2004 e la stagione no a Verona
11.12.2018 05:00 di Lorenzo Di Benedetto Twitter: @Lore_Dibe88
Javier Saviola, detto El conejo, è stato uno dei grandi protagonisti del calcio mondiale a negli anni 2000 e ha vestito molte maglie di spessore, tra le quali delle del Barcellona e del Real Madrid. Nato calcisticamente nel River Plate, furono proprio i blaugrana, dopo averlo visto segnare ben 45 reti in 86 gare con i Millionarios in tre stagioni, a portarlo in Europa e il suo impatto con il calcio spagnolo fu subito positivo. Dopo tre anni molto positivi i prestiti al Monaco e al Siviglia, dove l'attaccante non riuscì però a imporsi, con il Barça che lo richiamò alla base nel 2006 prima di cederlo al Real Madrid. Con la maglia dei Blancos il giocatore non è però mai tornato sui livelli dei suoi primi anni nella Liga e dopo l'esperienza nella Capitale spagnola ha concluso la sua carriera tra Benfica, Malaga, Olympiacos ed Hellas Verona, dove ha messo a segno soltanto due gol in 16 presenze tra campionato e Coppa Italia, prima di chiudere con il calcio giocato tornando al River Plate. Con la maglia della Nazionale argentina ha invece giocato 40 gare mettendo a segno 11 reti. Il suo palmares vanta due campionati argentini, una Liga, una Supercoppa di Spagna, un campionato portoghese, tre coppe di Lega portoghesi, un campionato greco, una Coppa UEFA, una Copa Libertadores e un oro olimpico. Oggi Saviola compie 37 anni.
Sono nati oggi anche Roberto Baronio, Alessandro Melli e Fabrizio Ravanelli.
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
Le 10 più grandi meteore della storia del Barcellona
ottobre 29, 2018 Simone Filippone
Milioni spesi, plusvalenze, valori eccessivi dei cartellini. Il calcio è fatto di scommesse, che possono essere vinte o perse. Anche il Barcellona nel corso degli anni ha cercato di investire su alcuni giocatori, che però non hanno soddisfatto le aspettative.
Oggi, a tal proposito, andremo a raccontare la storia di dieci giocatori che il Barcellona era pronto a lanciare e che, in un modo o nell’altro, si sono poi rivelati dei flop clamorosi.
[...]
9. JAVIER SAVIOLA
Quando Saviola partì con un cesto pieno di speranze, lasciando la sua amata Argentina per accettare la chiamata blaugrana, il ragazzo era considerato a mani basse un futuro craque del calcio europeo e mondiale. Partiamo dai suoi ventitré anni. Si trova al Barcellona e qua il suo soprannome è già diventato “El Pipito” in onore del Pibe, del quale ricorda le movenze e l’estro. Saviola è un giocatore pazzesco, capace di segnare per tre anni una rete ogni due gare e mezzo giocate con una maglia pesantissima. Addirittura Pelè stilerà la classifica dei migliori 100 calciatori della storia del calcio e lo inserirà come il più giovane di tutti. Al Barça, però, oltre lui va tutto male. Gli allenatori vengono cambiati come mutande e fra Van Gaal e Rijkaard, l’argentino finisce relegato in panchina. Sarà quella la sua fine. Fra Monaco, Real Madrid e Siviglia non tornerà mai più quello di prima, assistendo ad un suo ridimensionamento che passerà dalle avventure con Malaga, Olympiakos e Hellas Verona.
EUROPA Saviola: "Al Real il momento peggiore della mia carriera. Meglio il Barça"
21.04.2018 18:19 di Giacomo Iacobellis Twitter: @giaco_iaco
Intervistato da Onda Cero, l'ex attaccante argentino Javier Saviola ha ricordato così le sue avventure al Real Madrid e al Barcellona: "Il momento più difficile della mia carriera è stato a Madrid. Quando un giocatore resta fuori per tanto tempo non può certo viversela bene, la continuità è fondamentale. Fu davvero dura per me. Oggi non nutro comunque alcun tipo di risentimento nei confronti del Real, anzi mi piacerebbe allenarlo un giorno. Barcellona? La prima stagione fu spettacolare, ero ancora giovane e mi lasciò un segno indelebile. Anche il Benfica mi sorprese molto come club". Nel suo lungo girovagare El Conejo è passato anche dalla nostra Serie A, vestendo la maglia dell'Hellas Verona nel 2014-2015.
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
Saviola si dà al futsal
febbraio 16, 2018
L’ex attaccante argentino dell’Hellas Verona, Javier Saviola, ritiratosi nel 2016, inizierà a giocare a Futsal. Secondo Bondia, El Conejo giocherà ad Andorra, nella squadra del Sideco FC Encamp.
FONTE: HellasLive.it
Patentino UEFA A per l’ex Saviola
gennaio 19, 2018
L’ex attaccante dell’Hellas Verona, Javier Saviola, ha conseguito il patentino di allenatore UEFA A. Saviola è il vice allenatore dell’Ordino, formazione che milita nel massimo campionato di Andorra.
FONTE: HellasNews.it
Che fine ha fatto? Il 'conejo' Saviola: da nuovo Maradona alla tristezza Verona
del 09 dicembre 2017 alle 14:30
di Alessandro Di Gioia
"Non ho alcun dubbio: Javier Saviola da Buenos Aires sarà il mio erede": parole e musica del più grande giocatore della storia del calcio, Diego Armando Maradona. Un'investitura importante e carica di aspettative, in grado di bruciare chiunque, figuriamoci un "conejo": già, perché è proprio questo il soprannome del giovane Javier, un po' per quei denti sporgenti che ricordano proprio la fisionomia del coniglio, un po' per l'animo non certo pugnace, abbinato però ad una classe cristallina. Ma andiamo con ordine.
DA PEDERNERA A RAMON DIAZ: 'QUESTO E' UN FENOMENO!' - Javier Pedro Saviola Fernandez nasce nella capitale argentina nel 1981, 36 anni fa, durante una notte di dicembre. Entrato a soli nove anni nelle giovanili dei Millionarios, il River Plate che fu rivale di Maradona, dimostra subito una clamorosa attitudine al palleggio e alla tecnica: centrocampista offensivo, fantasista o attaccante, si fa notare per la prolificità sotto porta e per il dribbling fulmineo. Ad accorgersi di lui è Adolfo Pedernera, ex attaccante e bandiera del River e ai tempi allenatore delle giovanili. Los Millionarios se lo portano a casa, garantendogli la possibilità di continuare a studiare, e a soli 16 anni il tecnico Ramon Diaz lo fa esordire in campionato.
CAMPIONE MONDIALE UNDER 20 E GIOCATORE SUDAMERICANO DELL'ANNO - Saviola sconvolge tutti: segna 15 reti in 19 match nel campionato di Apertura e viene premiato dal giornale El Clarin come miglio rivelazione dell'anno. I due anni seguenti si ripete, prima con 19 e poi con 20 segnature. Il Barcellona non può lasciarsi scappare quel giovane talento e offre 22 milioni di dollari per accaparrarselo, ma il River rifiuta. Poi arriva il Mondiale Under 20 del 2001: Saviola esplode definitivamente, vincendo il torneo e laureandosi capocannoniere, prima di vincere il titolo di miglior calciatore sudamericano dell'anno. Sarà, assieme alla vittoria della medaglia d'oro alle Olimpiadi del 2004, il più grande successo ottenuto dal Conejo con la maglia della sua Albiceleste.
DAL RIVER AL BARCELLONA: IL NUOVO 'PIBE' - Il richiamo dell'Europa e del Barcellona diventa troppo forte: nel 2001 Saviola scrive una lettera al River e la invia ai vari quotidiani nazionali, chiedendo di essere ceduto, anche per poter garantire al padre, gravemente malato, di essere curato in Spagna. Il club lo ascolta e lo vende per 70 miliardi di lire: l'argentino firma un quinquennale e viene accolto in Catalogna come il nuovo Maradona, tanto che in seguito al suo passaggio in blaugrana la stampa lo ribattezza "El pibito", in riferimento proprio al Pibe de Oro.
OSCURATO DA DINHO, COMPARSA AL REAL MADRID - Sembra l'inizio della scalata alle stelle, è l'inizio della fine: a Barcellona disputa in tre anni 105 partite, collezionando 44 centri in campionato. Con l'arrivo in panchina di allenatori come l'olandese Louis van Gaal e il suo successore Frank Rijkaard, viene relegato spesso tra le riserve, non trovando spazio come prima e venendo oscurato dal talento di Ronaldinho. Nel 2004 viene mandato in prestito al Monaco, l'anno seguente al Siviglia, con cui vince la Coppa Uefa: disputa sempre buone stagioni, senza mai eccellere come ci si sarebbe aspettati da lui. Inoltre, un grave infortunio al ginocchio ne condiziona la carriera, tanto da passare al Real Madrid senza essere quasi mai schierato dal tecnico Schuster.
LA TRISTEZZA DI VERONA E LA LIBERTADORES - Il Conejo è triste e ha perso la voglia di giocare: sembra ritrovarla al Benfica, dove vince campionato e coppa in due anni, ma dove incontra anche guai con la legge, venendo fermato alla guida in stato di ebbrezza. Le esperienze nel Malaga e nell'Olympiakos sono esotiche ma non fondamentali, anche se Saviola mette sempre a referto parecchie reti: 8 in Spagna, 12 in Grecia. Nel 2014, durante l'ultimo giorno di calciomercato, firma un contratto annuale con l'Hellas Verona di Mandorlini e Toni: anche in Italia però l'argentino è spento, lontano parente del fenomeno ammirato in gioventù (solo un gol, in mezzo a tante panchine). Così a fine stagione, dopo 14 anni, torna nel suo vecchio e amato club, il River Plate, con cui realizza l'ultimo sogno di una carriera comunque importante, vincere la Coppa Libertadores.
IL CONEJO OGGI - E oggi? Saviola si è ritirato dal mondo del pallone, anche se ancora non definitivamente. Magari aspetta l'occasione per indossare un'ultima volta gli scarpini e tornare indietro con la mente a quell'estate del 2000: quando tutti pensavano che sarebbe diventato il nuovo Maradona, mentre lui si sentiva soltanto un semplice Conejo.
@AleDigio89
FONTE: CalcioMercato.com
STAGIONE 2016-17 + - = EX VERONA Ex Verona, Saviola, la maglia dell’Hellas per la casa di famiglia
L’argentino incontra il sindaco di Paraná e gli regala la casacca gialloblù
di Redazione Hellas1903, 11/01/2017, 08:41
Giornata speciale per Javier Saviola. Come riporta il quotidiano locale “Diario Uno de Entre Rios”, l’ex attaccante gialloblù, assieme alla moglie Romanela Amato, ha incontrato Sergio Varisco, sindaco di Paraná, città argentina e capoluogo della provincia di Entre Rios, regione a nord-est del Paese.
Attualmente, Saviola e la signora Amato, modella e originaria proprio di Paraná, possiedono alcuni terreni della zona. La volontà di entrambi è quella di iniziare a progettare la costruzione di una casa di famiglia, dove andare a vivere in futuro assieme ai figli Julieta e Fabricio, nel medesimo centro cittadino. La coppia ha sottolineato la bellezza di quel territorio e l’atmosfera amichevole che si respira.
In occasione di questo importante evento, tenutosi presso l’ufficio comunale, l’ex calciatore ha regalato a Sergio Varisco una maglia del Verona. Suo figlio Fabricio è nato a Peschiera nel 2015.
EX VERONA Ex Verona, Saviola pronto a giocare gratis con la Chapecoense
Il fantasista argentino offre il proprio sostegno ai brasiliani. Con lui Ronaldinho e Riquelme
di Redazione Hellas1903, 02/12/2016, 08:17
Non solo Ronaldinho, Riquelme e Zé Roberto. Anche Javier Saviola è pronto ad aiutare la Chapecoense, dopo la tragedia aerea che ha colpito la squadra brasiliana martedì.
Come riferisce il canale radiofonico argentino “Radio Continental”, Saviola, al Verona nella stagione 2014-2015, dopo aver vestito le maglie, tra le altre, di River Plate, Barcellona e Real Madrid vuole tornare in campo con la Chapecoense, giocando gratis per i biancoverdi. Nella sciagura del velivolo che si è schiantato in Colombia, si sono salvati tre calciatori, fra i cinque superstiti degli 81 passeggeri.
Nella rosa della Chapecoense c’è un ex gialloblù come Saviola, Claudio Winck, che si è salvato in quanto non convocato per la trasferta colombiana, in occasione della finale di andata di Copa Sudamericana con l’Atletico Nacional de Medellin.
Attualmente, Saviola è l’assistente tecnico dell’Ordino, squadra del campionato di Andorra. Con il Verona, in totale, ha collezionato 16 presenze, segnando 2 gol.
FONTE: Hellas1903.it
EUROPA Saviola: "Iniesta e Xavi da Pallone d'Oro senza Messi e Ronaldo"
19.11.2016 22.34 di Giacomo Iacobellis Twitter: @giaco_iaco
Javier Saviola, ex attaccante di Barcellona, Real Madrid e Verona, ha parlato così a Omnisport dei suoi compagni di squadra in blaugrana Iniesta e Xavi: "Iniesta è un calciatore spettacolare, il suo tocco di palla ha stregato il mondo intero. Sarebbe stato bello vederlo vincere il Pallone d'oro, lui come Xavi. L'avrebbero meritato entrambi, ma purtroppo hanno giocato nell'era di Messi e Ronaldo".
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
DAL MONDO Javier Saviola appende gli scarpini al chiodo e si siede in panchina, ma con un’opzione particolare..
L’ex attaccante di Real Madrid e Barcellona, è diventato vice-allenatore dell’Ordino
di redazionejuvenews, 19/09/2016, 19:04
TORINO – Il ‘Conejo’, dopo le esperienze non esaltanti al Verona (dove ha realizzato una sola rete in 15 presenza) e al River Plate lascia il calcio giocato: è diventato, infatti, viceallenatore dell’ Ordino, formazione di Andorra in prima divisione. Saviola si è già seduto in panchina ieri, durante una gara che la sua nuova squadra ha perso contro i Lusitanos per 1-0: “Per me è tutto nuovo. Proverò a mettere la mia esperienza a disposizione dei giocatori più giovani” ha dichiarato al termine del match come riporta il ‘Mundo Deportivo’. Sembrerebbe una storia come molte altre, ma il trentaquatrenne,che non ha mai annunciato ufficialmente il proprio ritiro da calciatore, potrebbe tornare a giocare: se l’Ordino dovesse avere bisogno di esperienza e goal, l’argentino potrebbe anche mettersi a disposizione della squadra e spaventare le difese avversarie.
FONTE: JuveNews.eu
EUROPA La nuova vita di Saviola. El Conejo vice allenatore ad Andorra
19.09.2016 16.07 di Simone Bernabei Twitter: @Simo_Berna
Nuova avventura per Javier Saviola. L'ex stella, fra le altre, di Barça, Real Madrid, Benfica e Hellas Verona, secondo Marca, è diventato il vice allenatore dell'FC Ordino, squadra del campionato di Andorra. El Conejo inizia così la nuova carriera da allenatore, seppur in un campionato piuttosto modesto.
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
STAGIONE 2015-16 + - = Javier Saviola, tra la voglia di continuare e la decisione di smettere
maggio 18, 2016
Giorni difficili per l’ex Barcellona Javier Saviola. L’attaccante argentino, più volte campione in Spagna, Portogallo, Grecia e Argentina, potrebbe nuovamente tornare in campo dopo la decisione di lasciare tutto lo scorso gennaio. Saviola, infatti, è senza squadra da diversi mesi, dopo la rescissione col River Plate e il momentaneo addio al calcio giocato. L’ex attaccante di Barcellona, Benfica e Olympiacos nelle ultime ore ha rilasciato alcune dichiarazioni ai microfoni di ESPN, dicendosi combattuto tra la decisione di tornare in campo o la scelta di continuare l’inattività che va avanti da gennaio, dando dunque definitivamente l’addio al calcio giocato. Queste le parole di Javier Saviola: “Potrei tornare a giocare, certo. In Argentina o all’estero, non lo so ancora. Sicuramente prenderò una decisione entro questo mese, valuterò se continuare a giocare oppure se terminare la mia carriera. Sceglierò per il mio bene e per quello della mia famiglia”.
Nella scorsa stagione, proprio all’ultimo giorno della sessione estiva di calciomercato, Saviola firmò un contratto della durata di un anno con il Verona: agli ordini di mister Mandorlini, l’attaccante argentino fa il suo esordio il 24 settembre nella gara del Bentegodi contro il Genoa. Il primo gol dell’ex Barcellona arriverà durante il match di Coppa Italia contro il Perugia, su calcio di rigore, decisivo per il successo e per il passaggio del turno degli scaligeri, mentre la prima rete in Serie A è datata 25 gennaio, nella vittoria del Verona sull’Atalanta. Questa l’unica marcatura nel campionato italiano per l’attaccante argentino, che totalizzò 15 presenze per un totale di 452 minuti giocati. Tornato al River Plate in questa stagione dopo 14 anni dall’ultima volta, vince la Copa Libertadores giocando 13 partite, prima di lasciare il club a gennaio rescindendo il contratto. Ora è tempo di riflessioni per Saviola, che a 34 anni vuole capire cosa fare da grande.
FONTE: MaiDireCalcio.com
Saviola può tornare in Italia, ecco dove
di Edoardo Colombo
17 febbraio alle 11:11
Javier Saviola le maglie rossoblù le sa vestire, e gli stanno molto bene. Confezionare 44 reti in 105 partite con il Barcellona, infatti, non è male. Adesso, però, nel River Plate quei colori non gli appartengono più, ma a breve potrebbe tornare a vestirli. Dove? A Genoa o a Bologna, secondo ESPN. Esatto, Saviola potrebbe tornare in Italia. Quest'anno l'argentino è stato un corpo estraneo al River Plate; il club argentino, infatti, ha deciso di svincolare il giocatore. Javier la Serie A ha gia avuto modo di conoscerla: l'anno scorso scorso il Verona di Mandorlini puntò su di lui. Saviola rispose con 15 presenze e una sola rete in campionato.
FONTE: CalcioMercato.com
STAGIONE 2014-15 + - = 24-06-2015 E' periodo di commoventi e romantici ritorni in Argentina. Dopo quello quasi certo di Tevez al Boca, in casa River è a ridosso dell'ufficiale quello di Saviola. "El Conejo" ritrova così la sua squadra del cuore, dopo aver girovagato (e vinto anche tanto) per l'Europa dal 2001 ad ora.
Saviola e il River, quando certi amori sono eterni
RAFFAELE CAMPO
Manca poco e Saviola sarà di nuovo un giocatore dei "Milionarios". Il numero 7 ha sempre sognato di un giorno di tornare a giocare e a segnare all'ombra del "Monumental", il suo primo stadio da calciatore professionista. E ora, a 33 anni, questo desiderio diventerà a breve realtà. Il legame tra lui e il River è qualcosa che va oltre le attuali regole non scritte di calcio mercato.
Più che esaltante è stata la carriera dell'argentino in Europa, tra il 2001 ad oggi, con le maglie di Barcellona, Monaco, Siviglia, di nuovo Barcellona, Real Madrid, Malaga, Benifca, Olimpiakos e, in ultimo, Hellas Verona. Solo con gli scaligeri Saviola ha lasciato sbiaditi ricordi. Poche presenze (15 totali) e solo una rete segnata in Coppa Italia contro il Perugia e l'assit vincente a Nico Lopez che ha regalò all'Hellas il 2-2 nella sfida di San Siro contro l'Inter a metà novembre.
Ma guai a dimenticare il Palmares di "El Conejo": in particolare, la Liga vinta con il Real nel 2008 e l'Europa League alzata al cielo un anno prima con la maglia del Siviglia. Senza dimenticare l'oro olmpico con l'Argentina ad Atene nel 2004.
Ora è venuto il momento il momento di tornare a casa. Queste le sue ultime dichiarazioni, riportate da Gazzetta.it: "Devo solo firmare il contratto però è tutto pronto per tornare. Non vedo l'ora di cominciare ad allenarmi, è arrivato il momento giusto per tornare. La gente non vede l'ora di rivedermi e io farò di tutto per non deluderla. mi sento amato come quando me ne andai. Voglio fare le cose per bene".
Dopo Tevez, Buenos Aires è dunque pronta a (ri)accogliere un'altra leggenda.
FONTE: Vavel.com
Saviola: 'River, non vedo l'ora'
23 giugno alle 22:32
Javier Saviola oggi pomeriggio ha sostenuto le visite mediche con il River Plate, club nel quale torna dopo aver girato mezza Europa fino all'ultima esperienza con il Verona. "Devo solo firmare il contratto pero' e' tutto pronto per tornare - dice El Conejo -. Non vedo l'ora di cominciare ad allenarmi, e' arrivato il momento giusto per tornare. La gente non vede l'ora di rivedermi e io faro' di tutto per non deluderla".
FONTE: CalcioMercato.com
SERIE A ESCLUSIVA TMW - Hellas, Saviola-River: contratto firmato sabato scorso
22.06.2015 18.23 di Pietro Lazzerini
Il River Plate ha chiuso per il ritorno in patria di Javier Saviola. L'incontro decisivo è avvenuto sabato scorso quando l'attaccante ha incontrato personalmente l'allenatore dei Milionarios Marcelo Gallardo prima di firmare il contratto che dal 1° luglio lo legherà al club argentino. Termina dunque dopo una sola stagione l'esperienza italiana dell'ex Barcellona, che dunque lascerà l'Hellas Verona per tornare in patria.
SERIE A Hellas Verona, Saviola torna al River dopo 14 anni e 70 miliardi
22.06.2015 13.51 di Simone Lorini Twitter: @Simone_Lorini
Javier Saviola torna al River Plate: dopo il poco fortunato anno passato all'Hellas Verona, il Conejo tornerà a disposizione dei millionarios ufficialmente a partire dal primo luglio. Comprensibile entusiasmo in casa River, che riabbraccia un calciatore andato via ben 14 anni fa per la cifra monstre di 70 miliardi di lire. Con questo arrivo El Campeón del Siglo XX "risponde" al colpaccio Tevez che il Boca Juniors si appresta a concludere. Quanto meno a livello sentimentale, poi toccherà al campo parlare.
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
River Plate, torna Saviola: tutto fatto
L'attaccante argentino si svincolerà il prossimo 30 giugno dopo l'avventura a Verona
22/06/2015 11:53
RIVER PLATE SAVIOLA OLYMPIACOS VERONA / MADRID (Spagna) - 'El Conejo' torna a casa. Dopo l'esperienza non esaltante con la maglia del Verona, Javier Saviola sarà libero da ogni vincolo contrattuale. Ed il River Plate, riporta lo spagnolo 'Marca', nella giornata di ieri ha sistemato tutti gli ultimi dettagli per il grande ritorno dell'attaccante argentino dopo 14 anni.
L.P.
FONTE: CalcioMercato.it
SERIE A
Numeri e... Trattative - Saviola, ritorno alle origini dopo il flop a Verona
18.06.2015 13.00 di Raimondo De Magistris Twitter: @RaimondoDM
Addio Italia dopo una stagione da cancellare. Javier Saviola saluta la Serie A e torna nel club che giovanissimo lo consacrò come uno dei migliori talenti di argentina: il River Plate. Il conejo nel corso della sua avventura europea non ha del tutto rispettato le enormi attese che c'erano su di lui, ma ha comunque siglato complessivamente più di 200 reti in club professionistici.
L'ultima la sua peggiore stagione, paragonabile in termini realizzativi solo al secondo anno nel Real Madrid in cui, però, giocò ancora meno.
463 - I minuti giocati quest'anno da Saviola in Serie A. In campo in 14 partite, l'attaccante argentino solo quattro volte è partito dal primo minuto e in una sola occasione ha disputato tutta la gara.
1 - I gol segnati in Serie A da Saviola nell'ultima stagione. E' accaduto in occasione della vittoria per 1-0 contro l'Atalanta, l'unica gara in cui ha disputato tutti i 90 minuti.
9 - I club professionistici nei quali ha giocato Saviola. La sua carriera è iniziata a 17 anni nel River Plate e a 20 era già un giocatore del Barcellona. Dopo tre stagioni nelle quali il conejo non esplode secondo le aspettative il club azulgrana decide di mandarlo in prestito: un anno al Monaco, un altro al Siviglia. Torna in Catalogna nel 2006, gioca poco e va in scadenza. Nell'estate 2007 firma un quadriennale col Real Madrid, ma dopo due stagioni con più panchine che partite disputate va via. Discreti i tre anni al Benfica, poi un anno al Malaga e un altro nell'Olympiacos prima del deludente approdo in Serie A con la maglia dell'Hellas Verona.
86 - Il numero di presenze collezionate nella prima squadra del River Plate, club nel quale Saviola dovrebbe chiudere la carriera. E' accaduto tra il 1998 e il 2001. All'attivo anche 45 reti.
40 - Le presenze collezionate con la maglia dell'Argentina. Il suo esordio il 15 agosto del 2000 nella sfida contro il Paraguay, l'ultima gara il 13 ottobre 2007 a Buenos Aires contro il Cile. Entrambe erano valide per la qualificazione al successivo Mondiale.
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
03.06.2015 Il River richiama Saviola
Javier Saviola
Javier Saviola tentato dal ritorno a casa. Il River Plate è sempre una tentazione forte per gli ex cresciuti al Monumental, nella Buenos Aires in trepidazione per la semifinale di Copa Libertadores con i paraguaiani del Guarani e che ha sempre accolto a braccia aperte i campioni allevati in casa. Vedi Aimar e Cavenaghi. Non c'è futuro per Saviola al Verona, in scadenza di contratto ed equivoco fra i più marcati della stagione dell'Hellas perché impossibile da incastrare nel 4-3-3 di Andrea Mandorlini. Saviola non è più il ragazzo prodigio che il Barcellona acquistò diciassettenne dal River, non è più l'erede di Diego Maradona, non è più il giocatore di una volta ma in Argentina rimane una leggenda.
L'Hellas lo lascerà andare senza alcuna proposta di rinnovo, in scadenza di contratto fra 27 giorni e già in patria dove tutti hanno già cominciato ad immaginarsi di nuovo serpentine e colpi ad effetto con la mitica maglia bianca e la diagonale rossa. Saviola non ha più in Europa il richiamo dei bei tempi, per una stagione che all'Olympiakos è di fatto terminata a metà febbraio ed un'altra che all'Hellas non è praticamente mai cominciata a parte qualche squarcio isolato e prodezze figlie di un talento puro ma dispensato ogni tanto.
A.D.P.
FONTE: LArena.it
SERIE A ESCLUSIVA TMW - Hellas Verona, venerdì il contatto River Plate-Saviola
03.06.2015 12.09 di Simone Lorini Twitter: @Simone_Lorini
Dopo il tentativo fallito in inverno, il River Plate torna a pensare a Javier Saviola, che nella sua avventura veronese non ha lasciato il segno, complice una spietata concorrenza dell'immortale Toni. Ora i tempi sembrano effettivamente maturi per un ritorno ai millonarios del Conejo, che venerdì avrà il contatto decisivo con la dirigenza argentina: secondo quanto raccolto dalla nostra redazione, si potrebbe arrivare persino alla firma dell'accordo col giocatore.
SERIE A Verona, addio Saviola: nessuna offerta di rinnovo per l'argentino
03.06.2015 00.13 di Marco Frattino
Termina dopo appena una stagione l'avventura di Javier Saviola (33) con la maglia del Verona. L'Hellas ha infatti deciso di non offrire il rinnovo contrattuale all'argentino, in campo in appena quindici occasioni in Serie A (con un gol all'attivo) oltre una presenza in Coppa Italia. L'ex Barcellona, Monaco, Siviglia, Real Madrid, Benfica e Malaga l'estate scorsa rescisse il contratto di un altro anno con l'Olympiakos per firmare per il Verona fino al 30 giugno di quest'anno. A scriverlo è Gazzetta.it.
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
16:34 | lunedì 27 aprile 2015 Pres. River Plate: «Porte aperte per Saviola»
Continua D'Onofrio: «La decisione deve prenderla il calciatore»
di Massimo Balsamo - twitter:@Massimo_Bals
HELLAS VERONA SAVIOLA PRESIDENTE RIVER PLATE - Solo undici presenze con una rete per Javier Saviola in questa stagione con la maglia dell'Hellas Verona. Arrivato in estate dopo l'esperienza con l'Olympiacos, il fantasista argentino ex Barcellona non è riuscito ad imporsi nella formazione di Andrea Mandorlini, che spesso gli ha preferito Bosko Jankovic e Juanito Gomez. Il suo futuro con il club veneto è in bilico: al termine della stagione infatti è previsto un incontro tra le parti per valutare il futuro del classe 1981, che potrebbe fare ritorno al River Plate.
LE PAROLE DI D'ONOFRIO - A commentare un possibile ritorno ai Millionarios di Saviola ci ha pensato il presidente del club argentino Rodolfo D'Onofrio ai microfoni di Fox Sports: «Sono aperte le porte del River Plater per Saviola, come per tutti i calciatori che sono passati da questo club d'altronde. Sia per la Commissione Direttiva che per il tecnico. Se desidereranno torna con noi, saranno i benvenuti. Ma la decisione deve prenderla il calciatore».
FONTE: CalcioNews24.com
Verona, Saviola: ‘Voglio tornare al River Plate’
By Il Renzaccio - 25 aprile 2015
L’avventura al Verona di Javier Saviola, ex attaccante – fra gli altri – di Real Madrid e Barcellona, non è stata certamente proficua: undici presenze (poche di queste da titolare), un solo goal e moltissima panchina. Difficile, quindi, che l’argentino resti anche il prossimo anno nella società scaligera, nonostante le belle parole spese su Verona e l’Hellas.
El Conejito sarà libero di scegliersi un nuovo club. E la mente, inevitabilmente, porta al Monumental, dove iniziò la carriera con la maglia del River Plate addosso:”Spero – ha dichiarato Saviola a ESPN – di poter tornare al River Plate, club nel quale sono cresciuto ed ho iniziato la mia carriera da professionista, anche per giocare nuovamente con Aimar.”
Dopo quattordici anni trascorsi, con fortune alterne, nel Vecchio Continente vestendo le maglie di Barcellona, Monaco, Real Madrid, Malaga, Benfica, Olympiakos e Verona, Javier Saviola vuole chiudere la carriera in patria, vestendo la maglia della squadra per cui tifa sin da quando era bambino. L’operazione sembra destinata ad andare a buon fine, anche se la dirigenza del club argentino è spaccata al suo interno fra coloro che vedrebbero di buon occhio un ritorno dell’attuale attaccante del Verona e chi, invece, lo reputa un giocatore ormai alla frutta, decisamente poco utile alla causa del River Plate.
FONTE: TuttoCalcioEstero.it
Saviola: "Toni? Un grandissimo, bello giocare con lui"
Postata il 24/04/2015 alle ore 17:15
Verona - Le dichiarazioni dell'attaccante gialloblù, Javier Saviola, rilasciate in esclusiva per il canale televisivo Espn nel programma "SportsCenter" con il giornalista Jorge Barril.
FELICE DI AVER SCELTO IL VERONA
"Perché Verona? Ho scelto di venire perché volevo giocare in Italia. Era il mio grande desiderio in questo momento della mia carriera. Considerando che si sta avvicinando il momento di smettere. Solo avvicinando però, non credo sia ancora il tempo della parola fine (ride, ndr). Mi mancava l’Italia, ho scelto Verona perché mi hanno cercato e mi hanno fatto sentire importante, ma anche perché è una società ambiziosa e in crescita. Sono molto felice, anche dal punto di vista personale visto che qui è nato mio figlio. Sicuramente mi sarei aspettato di giocare un po’ di più, però non potevo saperlo prima di iniziare la stagione e comunque sono molto contento ugualmente".
TONI, CHE ATTACCANTE
"Toni? È un attaccante che si avvia a concludere la carriera, perché ormai anche lui non è più giovanissimo (ride, ndr). Battute a parte, è un grandissimo attaccante, importante sia per il calcio italiano ma anche per quello mondiale. È molto famoso perché ha segnato tantissimo in tutte le squadre in cui ha giocato. È sempre bello poter scendere in campo assieme a un calciatore come Luca".
IN ITALIA UN CALCIO PIU' TATTICO
"Le differenze tra calcio italiano, spagnolo, portoghese e francese? Ognuno di questi campionati è molto diverso dagli altri. Per esempio, la Serie A non assomiglia per niente alla Liga (campionato spagnolo, ndr). In Italia si gioca un calcio più difensivo e tattico, che richiede uno sforzo notevole ai singoli calciatori. Mentre in Spagna le partite sono più aperte, durante le quali si costruiscono diverse occasioni da gol. Il campionato francese, invece, è molto più fisico. Le differenze sono tante. Devi essere bravo a sfruttare le tue caratteristiche che meglio si adattano a diversi stili di gioco se non vuoi incontrare difficoltà".
Ufficio Stampa
FONTE: HellasVerona.it
SERIE A Saviola, il suo addio si fa più vicino
Saviola (foto Alberto Fraccaroli)
verona.iamcalcio.itscritto il 22 Aprile 2015, ore 12:25
Se ne era già parlato quest'inverno durante la sessione del mercato. Poi non si era fatto più nulla, anche perchè lui aveva deciso di rimanere in gialloblù. Ora però il futuro all'Hellas Verona per Javier Saviola si fa sempre più cupo. L'argentino, arrivato ad inizio stagione dall'Olympiakos, purtroppo non ha mai trovato tanto spazio tra gli undici di Mandorlini, sempre relegato in panchina addirittura come vice di tanti altri giocatori. Il contratto di Saviola scade a fine stagione, e sarà per cui libero di decidere e scegliere il proprio destino. E secondo TMW, il futuro di Saviola sarebbe in Argentina. Il River Plate, squadra che lo ha lanciato dai tempi delle giovanili, lo vorrebbe nuovamente indietro. Il club come detto ci aveva già provato quest'inverno, senza però buon fine. Ora le cose si starebbero concretizzando maggiormente, ed il ritorno di Saviola in Argentina si fa sempre più vicino.
Lorenzo Morandini
FONTE: IAmCalcio.it
09:10 | venerdì 30 gennaio 2015 Saviola: «Fui vicino alla Roma. In futuro...»
L'attaccante argentino tra passato e futuro
di Silvana Palazzo - twitter: @silvpalazzo
CALCIOMERCATO HELLAS VERONA SAVIOLA - Dalle giovanili del River Plate al salto nel Barcellona, poi ha girovagato per l’Europa, dove però si è conquistato la fama del talento non sfruttato appieno. Gli mancava solo l’esperienza in Serie A, che sta vivendo con la maglia dell’Hellas Verona. Parliamo di Javier Saviola, che ha allontanato l’ipotesi di andar via in questa finestra di mercato e spiegato ai microfoni de La Gazzetta dello Sport le difficoltà incontrate in Italia: «Ho atteso con fiducia il mio momento e sapevo che sarebbe arrivato: l’importante era farsi trovare pronto. Mandorlini è qui da tanti anni e giustamente ha puntato su ragazzi che conosceva meglio. Io ho saputo aspettare. È chiaro che il 4-3-3 si addice poco alle mie caratteristiche, con il 3-5-2 è un’altra cosa. Ho sempre giocato con un centravanti di grande fisico davanti a me: è stato così con Juan Pablo Angel, Kluivert e ora c’è Toni. Campione straordinario: 300 gol non si fanno per caso».
LA CHIAMATA - L’attaccante argentino ha parlato poi della scelta di trasferirsi nel nostro Paese: «Avevo voglia di fare una nuova esperienza, la Serie A mi mancava e... domenica con l’Atalanta finalmente è arrivato il gol. Qualche giorno prima del trasferimento dall’Olympiacos mi sono sentito con Rafa Marquez, mio compagno ai tempi del Barcellona. Mi ha detto: “Vieni, ambiente e città sono fantastici”. L’ho ascoltato e non sono pentito. Juventus? La verità è che ai tempi del River fui molto vicino alla Roma. Poi scelsi il Barcellona».
CALCIO ITALIANO – Saviola ha poi parlato della Serie A, evidenziando lati positivi e negativo del campionato italiano: «Credo che sia il più duro e al tempo stesso il più bello: la tattica ha un’importanza fondamentale, le partite sono tirate fino al 90’, il risultato è sempre in bilico e non c’è nulla di scontato. Chi si aspettava che l’Inter perdesse col Torino? In altri tornei l’esito di certe partite è quasi inevitabile. Per essere un torneo così avvincente e bello credo che in Italia non ci siano strutture adeguate: in generale gli stadi sono vecchi, brutti, non attraggono, non invogliano le famiglie a passare una giornata diversa andando a vedere dal vivo una partita».
IL FUTURO - L’attaccante, che dopo il gol all’Atalanta ha ricevuto la telefonata di Javier Zanetti, ha parlato poi delle ambizioni dell’Hellas Verona e dei nuovi talenti: «La squadra ha un valore superiore alla classifica attuale e battendo il Palermo faremmo un bel passo avanti. Dybala? Paulo è già una stellina e può migliorare. Vazquez nella Nazionale italiana? Questione di motivazioni. Se Vazquez ha fatto questa scelta non lo condanno. Nico Lopez può diventare un crack. Futuro? A Verona mi trovo bene, vorrei restare. Qui è nato mio figlio Fabricio: insomma mi sento un po’ veronese».
FONTE: CalcioNews24.com
Saviola: "Io e Verona, un bell'amore"
Postata il 30/01/2015 alle ore 11:55
Verona - Le dichiarazioni dell'attaccante gialloblù, Javier Saviola, rilasciate in esclusiva a TeleNuovo e mandata in onda durante il Vighini Show.
UMILTA’ E ALLENAMENTO, ECCO IL MIO CREDO
"Se mi sono mai arrabbiato quest’anno? Quando sono arrivato avevo molta voglia di diventare subito importante per questa squadra e per i tifosi e pensavo di giocare di più. Però il calcio è così. Lo staff tecnico lavorava con alcuni calciatori da molto tempo, quindi già abituati al sistema di gioco. Questo è normale e capibile, però ero sicuro che avrei avuto la mia occasione e sapevo che dovevo farmi trovare pronto. Quando giochi poco è difficile mantenere il ritmo. Quindi l'unica soluzione è quella di allenarti sempre al massimo per mantenere uno stato di forma ottimale in modo da poter approfittare di qualsiasi occasione ti venga data. Il gol contro l'Atalanta? Segnare è stato importantissimo e bellissimo sia per me che per i tifosi, che da quando sono arrivato non mi hanno mai fatto mancare il loro affetto, anche quando non giocavo. Questo mi ha sorpreso: perché, solitamente, quando un calciatore gioca poco la gente fatica ad affezionarsi, però a Verona per me è stato il contrario. Quando esco e vado a fare un giro per la città avverto un clima bello e positivo nei mie confronti, esattamene come quando sono sceso in campo. Quindi il gol all’Atalanta è stato il mio grazie per loro".
IO, GIRAMONDO DEL CALCIO
"Barcellona, Real Madrid e Verona? La scelta di andare via dal Barcellona per il Real Madrid non è stata ben vista dai tifosi del Barca perché mi avevano apprezzato e voluto tanto bene, e la rivalità con i Blancos è tanta, però ero convinto fosse la scelta giusta. Una scelta importante che paragono a quella che mi ha portato a Verona, in una società in crescita, fatta di calciatori forti e che gioca in un campionato difficile come quello italiano, anche questo è motivo di crescita. Dal River al Barcellona per 54 miliardi di lire? Questa cifra non mi ha mai pesato, nonostante fosse altissima. Ho sempre cercato di divertirmi giocando a calcio, il resto sinceramente per me è meno importante. Non è mai stato un peso, anzi mi ha motivato moltissimo a cercare di fare sempre meglio all’inizio della mia carriera in club grandissimo come il Barcellona. Troppe Squadre? Si può essere vero però sono comunque soddisfatto e felice e mi auguro di poter continuare a fare bene come sto facendo adesso in gialloblù, sperando di raggiungere una posizione in classifica ancora migliore di quella che occupiamo adesso. La mia carriera si è divisa tra molte squadre importanti, che mi hanno sempre insegnato qualcosa di diverso e nelle quali ho sempre cercato di dare il mio meglio. La verità è che anche adesso è un momento importante per la mia carriera perché sono venuto in club importante e in crescita come il Verona. Il resoconto è che sono felice e soddisfatto di quello che ho fatto nella mia carriera".
IO EREDE DI MARADONA? ECCO COSA PENSO…
"Il paragone con Maradona? In Argentina, quando un giovane che dimostra di avere qualità importanti si cerca di confrontarlo sempre con Diego. Per me è sempre stato un orgoglio essere accostato a Maradona, perché per me e per tutti gli Argentini è stato grandissimo e ha fatto tantissimo per il calcio. Non è mai stato un peso questo paragone, perché esiste un solo Diego. Arrivare al suo livello è praticamente impossibile per chiunque, comprendere questo ti aiuta a far sì che il paragone non diventi un peso ma ti spinge a dare sempre di più".
LA FAMIGLIA, LA MIA ISOLA FELICE
"Mia figlia Julieta? No, quando le ho dato questo nome non sapevo ancora che sarei venuto a Verona (ride, ndr), lei è nata a Malaga. Però a Verona è nato Fabricio, il mio secondogenito. Siamo davvero felicissimi di aver avuto nostro figlio in una città così bella come Verona, nella quale tutta la mia famiglia si trova bene e si sente molto apprezzata dalla gente. Spero che quando Fabricio sarà più grande possa tornare e affezionarsi alla città nella quale è nato. La mia famiglia è importantissima per me, mi ha dato equilibrio, in primis mia moglie (Romanela, ndr). Uno sportivo nella sua carriera è sottoposto a molte pressioni e avere al tuo fianco una moglie come la mia è davvero un aiuto molto grande. Mentre i figli ti danno tranquillità, perché, quando le cose non vanno, rientrare a casa e trovare i tuoi bambini felici e sereni ti mette di buon umore, poi sono semplicemente la cosa più bella che una persona possa avere".
Ufficio Stampa
Un gol da tre punti. Il più bello di tutti. Prima rete in Serie A per Javier Saviola, 230 quelle realizzate in carriera da un campione senza fine.
1 - Che bella la prima rete in Serie A di Javier Saviola. Il suo sinistro da tre punti decide la sfida contro l'Atalanta
6 - Tutte le lingue del gol. Il campione gialloblù ha segnato in Argentina, Spagna, Francia, Portogallo, Grecia e Italia
9 - Le squadre che hanno ammirato le prodezze di Saviola. L'esordio al River Plate, poi Barcellona, Monaco, Siviglia, Real Madrid, Benfica, Malaga, Olympiacos e Verona
230 - i gol in carriera segnati da uno degli attaccanti più prolifici di sempre. 58 al River Plate, 72 con la maglia del Barca...
... E a Verona la sua avventura è appena iniziata
FONTE: HellasVerona.it
26.01.2015 Saviola rompe il digiuno «Il gol? Una liberazione»
L'argentino alla prima rete in Italia anche perché finora Mandorlini lo ha utilizzato con il contagocce «Il dito al cielo? Dedica a mio papà»
Il tocco di Javier Saviola che batte Sportiello sul cross di Lazaros FOTOSERVIZIO EXPRESS
Un gigante con in braccio un bimbo. Ecco l'immagine che ci regala la foto della domenica. Sono passati un paio di secondi dopo il minuto numero otto della ripresa della partita tra Verona e Atalanta, il gigante è Toni, indomito capitano dell'Hellas, il bimbo è Javier Saviola. Il suo sorriso e quel dito verso il cielo commuovono i tifosi più sensibili. «È per mio padre - dice in spagnolo l'ex Barcellona - è sempre con me. In campo e fuori dallo stesso, il primo pensiero è per lui».
Che bella la storia di Saviola, tra l'altro fresco papà per la seconda volta un paio di settimane fa. «Già sono molto felice anche per il piccolo Fabricio - continua il fantasista gialloblù -. Il gol è stata una liberazione. Ci voleva, ci tenevo tanto».
È la prima rete in Italia di un «campione» che fino a questo momento, a torto o a ragione, Mandorlini aveva usato con il contagocce.
«Non è mai stato un problema per me - precisa Saviola - il mister ha voluto schierare una squadra ed un modulo che non si addiceva alle mie caratteristiche. Sono un professionista, ho atteso il mio turno ed è andata bene. Ho giocato in Coppa, con il Genoa e qualche altro pezzo di gara. Mi auguro di essere utile al Verona come lo sono stato nella partita con l'Atalanta, non solo per il gol». Saviola aveva già avuto una grande occasione nel primo tempo a due passi da Sportiello. «Era stato bravissimo Tachtsidis con quella rovesciata - racconta Javier -. Ho colpito di testa a colpo sicuro, forse dovevo angolarla. È stato bravo e fortunato il portiere dell'Atalanta. Meno male che è arrivato il goal nel secondo tempo, mi sono riscattato».
Già una rete molto bella. Merito da dividere con Lazaros. Il centrocampista greco ha fatto una giocata delle sue, lasciandosi alle spalle due avversari prima di servire Saviola. «È stato bravissimo - commenta El Conejo, come lo chiamano fin da piccolo in Argentina - quella palla meritava di essere spinta dentro. Sono contento per il Verona e per i suoi tifosi». È modesto Saviola, perchè il suo spunto è stato da opportunista vero. «Mandorlini - aggiunge - mi ha detto di aiutare Toni in avanti e restare in mezzo alle due linee dell'Atalanta. Loro praticano un calcio molto duro e difensivo credo che il mio opportunismo sia stato utile anche se mi dispiace per l'occasione fallita, potevo fare doppietta».
In pochi però, hanno sottolineato un'altra azione clamorosa che ha visto protagonista Saviola. Il “lasciailtempochetrova” Doveri, arbitro della gara, non ha decretato un calcio di rigore per fallo di Sportiello su Saviola. Dopo la respinta del portiere sul tiro di Lazaros, Saviola aveva colpito il pallone e il numero uno bergamasco l'aveva steso. A termine di regolamento era rigore. Poco importa che il pallone sia terminato in curva, quando la punta gialloblù è stata toccata la palla era ancora in gioco. «Si pareva anche a me - ammette -. Comunque è andata bene, Abbiamo meritato. Il campionato italiano è molto duro, molto tattico. Non è facile inserirsi. Ci vuole tempo. Siamo in perfetta linea con l'obiettivo della salvezza, poi vedremo». Ma Javier Saviola è ancora sul mercato? «Beh, spero di no. Adesso che mi sto rendendo utile e che ho segnato il primo gol in Italia spero di ripetermi con questa maglia».
Gianluca Tavellin
FONTE: LArena.it
La peculiar cifra de Saviola Con su primer gol con la camiseta del Hellas Verona, el 'conejo' Saviola alcanza unos históricos datos en el fútbol profesional mundial
Saviola estrena la camiseta del Verona
J.A. SÁNCHEZ
25-1-2015 | 17:10 H.
Podríamos darle un nuevo apodo a Javier Saviola. El delantero argentino suma, con el gol conseguido con el Hellas Verona ante el Atalanta en la Serie A, la increíble cifra de 230 goles con nueve equipos diferentes y en seis países distintos. Pese a que el 'conejo' comenzó su carrera profesional en su argentina natal con la camiseta de River Plate -tres temporadas y 58 goles-, la mayor parte de sus años los ha pasado en España, donde ha vestido las camiseta del FC Barcelona, Sevilla, Real Madrid y Málaga.
Su paso por el Barça se dividió en dos periodos, el primero de tres campañas entre el 2001 y el 2004, más otra temporada, la 2006/07, con un total de 72 goles. Entre medio, jugó una campaña en el Mónaco y otra en el Sevilla. Después de finalizar su contrato con el FC Barcelona puso rumbo a la capital para vestir la camiseta del eterno rival, el Real Madrid, con un rendimiento muy inferior: dos temporadas y únicamente cinco goles.
El 'pibito' recuperó la forma con el Benfica y no realizó una mala temporada con el Málaga, hasta que puso rumbo a Grecia para jugar una temporada y media con el Olympiacos, hasta que viajó a Italia para hacer su particular récord. Argentina, España, Francia, Portugal, Grecia e Italia. Seis países, nueve equipos, 230 goles.
FONTE: Sport.es
Saviola: "Condivido il gol con i tifosi"
Postata il 25/01/2015 alle ore 18:45
Verona - Le dichiarazioni dell'attaccante gialloblù, Javier Saviola, rilasciate al termine della sfida Hellas Verona-Atalanta.
UN GOL PER LA SQUADRA
"Il gol vittoria? Sono felice di essere riuscito a segnare. La gente mi ha sostenuto durante questo periodo e ho subito voluto condividere la mia gioia con tutti i tifosi e i miei compagni di squadra, che hanno fatto uno sforzo molto grande per raggiungere i tre punti. Lazaros ha fatto un assist splendido e io, da attaccante, mi sono inserito per colpire la palla sul primo palo. In questi mesi ho sempre cercato di aiutare la squadra, di mantenere un alto livello fisico e tecnico. Ora speriamo di dare seguito a questo vittoria, l'Atalanta è un avversario diretto che lotta con noi per la salvezza, questa è stata una partita molto difficile".
GRAZIE A TUTTI I TIFOSI
"L'affetto della gente? Lo sento, in città e dentro il campo. Questo per me è molto importante, mi aiuta ad allenarmi al massimo per essere pronto quando sono chiamato in causa dall'allenatore. Ho sempre rispettato le sue decisioni, anche quando ha cambiato modulo. Sono sempre rimasto umile, cercando di comportarmi sempre in maniera professionale anche nei momenti difficili. Mi sono allenato in silenzio con tanta voglia di scendere in campo e credo che la gente lo abbia visto, perché i nostri tifosi adorano i calciatori professionali. Speriamo che il mio campionato inizi da questa domenica".
25 gennaio 2015 - Javier Saviola
DEDICHE SPECIALI
"Le mani al cielo dopo il gol? Questa rete è anche per mio padre, che ora è il mio primo tifoso da lassù. Le mie reti sono sempre dedicate a lui. Voglio dedicare il gol anche a tutti i tifosi, che mi hanno sempre sostenuto e mi hanno fatto sentire un grandissimo affetto. Inoltre un pensiero va anche a mio figlio Fabricio, nato qui nella città di Verona. Sono contento di questo, tutta la famiglia lo è, ma lo siamo ancora di più perché ha vinto il Verona".
VITTORIA FONDAMENTALE
"Il nostro momento? Questa vittoria è fondamentale. Il campionato italiano è molto difficile, tattico, equilibrato e anche contro l'Atalanta abbiamo visto che niente è scontato. Ci sono squadre fisiche, complicate da affrontare, tutte le squadre possono vincere o perdere con chiunque".
RESTO QUI
"Io via da Verona? Non credo, non l'ho mai pensato. Sono felice qui, a livello personale e anche a livello calcistico. Spero di continuare in gialloblù, questa è una citta che mi piace molto".
Ufficio Stampa
FONTE: HellasVerona.it
13:42 | lunedì 19 gennaio 2015 Verona, Saviola: «Il mio futuro è qui»
L'attaccante non vuole lasciare l'Hellas nonostante lo scarso utilizzo
di Antonio Parrotto - twitter:@AntonioParr8
CALCIOMERCATO VERONA SAVIOLA - Javier Saviola non vuole lasciare l'Hellas Verona. Nonostante lo scarso utilizzo e i risultati altalenanti del club scaligero, Saviola vuole rimanere in Veneto. Negli ultimi giorni si è parlato di un possibile ritorno in Argentina dell'attaccante ex Barcellona ma è lo stesso centravanti a spegnere le voci di un suo ritorno in Patria.
IO NON MI MUOVO - Intercettato dai microfoni di "Sport Mediaset", Saviola nega dunque le possibilità di un addio immediato al Verona: «Voglio rispettare il contratto e rimanere qui sino a fine stagione. Non c'è motivo per cambiare, mi trovo bene a Verona». Nessuna possibilità di separazione tra Saviola e Verona. La storia d'amore tra il conejo e il club scaligero continuerà almeno fino al termine della stagione. Un rinforzo in più, in questa seconda parte di stagione, per Mandorlini.
09:41 | giovedì 08 gennaio 2015 Corriere di Verona: Saviola resta fino a giugno
L'argentino non ha intenzione di lasciare l'Hellas
di Giovanni Maffeis - twitter:@giomaff092
HELLAS VERONA SERIE A SAVIOLA - Un solo gol - peraltro in Coppa Italia e su calcio di rigore - e poco, pochissimo spazio. Javier Saviola è arrivato a Verona, sponda Hellas, tra l'entusiasmo generale dei supporters di fede gialloblu, ma, sino ad ora, è stato una delle delusioni più cocenti del gruppo di Mandorlini. Doveva essere l'erede di Iturbe sulla fascia, viste anche le grandi qualità tecniche di cui dispone, ma l'ex Barcellona non è ancora riuscito ad ingranare.
NON MI MUOVO - Nonostante le poche presenze, però, Saviola non è intenzionato a cambiare aria a gennaio. Secondo quanto riferito dal 'Corriere di Verona', la famiglia del giocatore s'è ben ambientata in città, e lo stesso Saviola si trova bene nell'Hellas. Escluso, dunque, un addio anticipato: resterà almeno fino a giugno. E, nel frattempo, proverà a far ricredere Mandorlini.
FONTE: CalcioNews24.com
SERIE A Verona, Saviola allontana l'addio: non sarà ceduto a gennaio
08.01.2015 09.23 di Marco Frattino
Javier Saviola (33) non ha intenzione di lasciare Verona. Il Corriere di Verona conferma che il conejo non sarà ceduto in questa sessione di mercato: l'ex Barcellona e Real Madrid vuole restare all'Hellas, scelta condivisa dalla famiglia, che si è ambientata e si trova bene nella città in cui i Saviola sono arrivati a settembre.
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
Verona - Bellissima notizia in casa Saviola. Mercoledì 7 gennaio l'attaccante gialloblù è diventato papà per la seconda volta: dopo Julieta, a Peschiera è nato Fabricio. Auguri a Javier e alla sua compagna Romanela!
Hellas Verona FC
FONTE: HellasVerona.it
RASSEGNA STAMPA Hellas, Corriere di Verona: "Caso Saviola. Ipotesi cessione, lui vuole restare"
27.12.2014 08.53 di Marco Frattino
Javier Saviola (33) è un caso di mercato. Il Corriere di Verona fa il punto sull'attaccante dell'Hellas, spiegando che il conejo è stato finora impiegato al minimo dal tecnico Andrea Mandorlini. Il quotidiano titola nelle proprie pagine sportive "Caso Saviola. Ipotesi cessione, lui vuole rimanere", spiegando che la dirigenza gialloblù ritiene inevitabile cedere l'ex Barcellona e Real Madrid: dalle casse dell'Hellas, da qui a giugno, dovrebbero uscire altri 700mila euro lordi per pagare l'ingaggio di Saviola. Tuttavia il calciatore ha intenzione di restare a Verona almeno fino a giugno, per questo la sua partenza non è sicura.
SERIE A Hellas, Saviola da colpo a mistero. El Conejo in uscita da Verona
25.12.2014 16.19 di Simone Bernabei
In estate, quando così dal nulla apparve l'ufficialità, in molti gridavano al colpo dell'anno. Javier Saviola sbarcò a Verona con un carico enorme di attese, per il momento quasi tutte non rispettate. Arrivato dall'Olympiacos, El Conejo non ha convinto Mandorlini, forse intimorito dalla scarsa adattabilità dell'argentino al suo modulo e ai suoi schemi. Voleva un esterno puro, Mandorlini, e Saviola di certo non lo è. O almeno, a 33 anni non lo è più. Così sono soltanto 5 le presenze in campionato per un totale di 110 minuti giocati, poco più di un'intera partita. Logico quindi pensare ad un addio a gennaio: il tecnico scaligero difficilmente cambierà idea sul Conejo, che al massimo potrebbe rivestire un ruolo da riserva di lusso pronta ad entrare per cambiare le sorti degli incontri. Se accetterà questo ruolo, allora la storia con l'Hellas potrà continuare, altrimenti spazio al mercato, col River attento ai pensieri del suo pupillo degli anni 2000.
SERIE A ESCLUSIVA TMW - Verona-Saviola, il club pronto a cederlo a gennaio
02.12.2014 12.53 di Marco Conterio Twitter: @marcoconterio
Ve lo abbiamo anticipato quindici giorni fa: Javier Saviola chiede all'Hellas Verona di lasciare il club visto che non trova spazio a dispetto di quanto sperasse inizialmente. Tutto confermato: secondo quanto raccolto da Tuttomercatoweb.com, la società scaligera è pronta ad accogliere la richiesta dell'argentino. Saviola è sul mercato, Andrea Mandorlini cercherà presto un nuovo attaccante, perché l'ex Barcellona non lo ha convinto. Resta un problema: trovare l'acquirente già per gennaio.
SERIE A ESCLUSIVA TMW - Verona, valigie pronte per Saviola
15.11.2014 15.54 di Gaetano Mocciaro Twitter: @gaemocc
Valigia pronta per Javier Saviola. I soli 95 minuti col Verona, divisi in 3 gettoni di presenza, sono decisamente troppo pochi per l'ex Barcellona e Real Madrid, considerato da Andrea Mandorlini come alternativa a Luca Toni. L'attaccante chiederà la cessione a gennaio e un futuro lontano dall'Italia diventa a questo punto molto probabile.
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
Saviola: "A disposizione con umiltà"
Postata il 10/11/2014 alle ore 00:20
Milano - Le dichiarazioni dell'attaccante gialloblù, Javier Saviola, rilasciate al termine della partita Inter-Hellas Verona.
CONTENTO DEL RISULTATO
"La partita contro l’Inter era davvero difficile, abbiamo rischiato di perdere. Decisivo il mio colpo di tacco? Sono contento che la squadra sia riuscita ad ottenere un punto contro un avversario così impegnativo. In partite come questa le cose possono cambiare ogni minuto e questo l’allenatore lo sa, io devo soltanto farmi trovare pronto. Mandorlini sa qual è il valore dei suoi calciatori, sa quali sono le decisioni giuste da prendere. Il campionato italiano? E’ molto difficile. A parte Juve e Roma che sono in cima, tutte le altre squadre sono molto vicine in classifica. Le partite sono molto fisiche e tattiche, un campionato molto affascinante, puoi sapere come inizia ma mai come andrà a finire. Quando c’è stato il doppio cambio ci siamo fatti trovare pronti e siamo riusciti a fare la differenza".
MI ALLENO OGNI GIORNO PER LA SQUADRA
"Difficile adattarmi al calcio italiano? Si, è difficile entrare bene all’interno dello schema della squadra, ma vado avanti allenandomi ogni giorno con l’umiltà che mi ha sempre caratterizzato. Io protagonista? Credo di poter diventare decisivo per il Verona, resto a disposizione dell’allenatore e della squadra per quando ci sarà bisogno del mio aiuto. Adesso pensiamo alla prossima partita".
Ufficio Stampa
FONTE: HellasVerona.it
ALTRE NOTIZIE Hellas Verona, contro il Cagliari altra panchina per Saviola
04.10.2014 17.36 di Simone Lorini Twitter: @Simone_Lorini
Javier Saviola non rientra nei piani di Mandorlini per ora, dato che anche oggi, per la sfida che gli scaligeri affronteranno in casa contro il Cagliari, l'argentino non figura nella formazione titolare gialloblù. Al fianco di Toni agiranno Nico Lopez e Gomez Taleb, mentre l'ex Barcellona e Real Madrid dovrà aspettare il proprio turno in panchina, essendo considerato dal tecnico un'alternativa a Toni e non un suo possibile partner.
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
24.09.2014 Hellas, Saviola a un passo dal debutto al Bentegodi
È arrivato il momento di Saviola. L'attaccante argentino, stella ex di Barcellona e Real Madrid, quasi certamente debutterà questa sera al Bentegodi nella gara contro il Genoa, posticipo della quarta giornata di andata di Serie A. Mandorlini è intenzionato a schierare Saviola vicino a Toni, per sfruttare al meglio la sua inventiva e consegnargli quel ruolo di secondo attaccante che ha già ricoperto nelle squadre di club e con l'Argentina. Mandorlini dovrebbe sistemare alle loro spalle Lazaros, capace di diventare centrocampista aggiunto e all'occorrenza di buttarsi negli spazi con la sua progressione.
A.D.P.
FONTE: LArena.it
Saviola: "Qui per fare grande il Verona" / VIDEO
Postata il 04/09/2014 alle ore 15:30
Verona - Le dichiarazioni dell'attaccante gialloblù, Javier Saviola, rilasciate durante la conferenza stampa di presentazione allo stadio Bentegodi di Verona.
PERCHE' VERONA
"E' stata una trattativa molto rapida. Prima di tutto per l'impressione positiva che mi ha fatto questo club, e inoltre perché il campionato italiano è molto competitivo. Questo rappresenta una grande motivazione. E' molto bello per me essere in una società che sta crescendo molto e che dimostra di poter fare grandi cose. E' un privilegio giocare qui. Entrambe le parti erano molto sicure, il Verona mi ha voluto fortemente e io volevo fortemente il Verona. Cercavo una squadra con motivazioni importanti e in crescita, poi desideravo venire in un campionato competitivo e quello italiano è l’ideale, con squadre forti tatticamente e fisicamente. Mi sono sempre comportato in modo umile e professionale, ho giocato in tanti club e in molte città, e scendere in campo in Serie A è importante, mi dà una motivazione in più. Vengo in una squadra con buoni calciatori e spero che i tifosi si possano divertire con il nostro calcio. Non è stato tanto rilevante il punto di vista economico. La cosa più importante è stato l’accordo di venire qui e di andare via dalla Grecia. Il campionato italiano è senza dubbio uno tra i più importanti, assieme a quello spagnolo e inglese. Qui il livello è molto alto e ci sono calciatori di qualità. A tutti i tifosi piace seguire questi campionati perché ci giocano le squadre e i calciatori più forti del mondo. Giocare contro Carlos Tevez? Ho avuto anche l'opportunità di giocarci insieme, durante l'Olimpiade. L’oro olimpico di Atene è un risultato molto prestigioso".
QUI PER FAR CRESCERE L'HELLAS
"Ho avuto altre offerte, però per rispetto di queste squadre non dirò il nome. Io volevo venire qui, questa è stata la motivazione più grande. Ho parlato direttamente con la società e questo ha accelerato tutto, perché sapevo sempre l'idea del club senza che ci fossero intermediari nella trattativa. Vorrei disputare una buona stagione e aiutare la squadra, approfittando anche personalmente di questa nuova esperienza. Mi piacerebbe anche crescere con il club e che il club cresca con me".
LA MIA ESPERIENZA AL SERVIZIO DELLA SQUADRA
"Credo che quando un calciatore arriva in una squadra nuova, si pone sempre degli obiettivi. Il mio è quello di adattarmi il prima possibile perché credo che sia la cosa più importante. Cercare di aiutare la squadra a crescere partita dopo partita grazie anche ai nuovi arrivati, e ovviamente, dare delle gioie ai nostri tifosi. Sicuramente in questa squadra ci sono calciatori con nomi importanti e con tanta esperienza, che hanno giocato in diverse squadre. Cercheremo di trasferire la nostra esperienza anche ai nostri compagni, perché è un campionato lungo e difficile e il gruppo deve sempre essere ad un livello molto alto per poter aiutare l’allenatore quando ne ha bisogno".
Javier Pedro Saviola si presenta
RAFA MARQUEZ, MANDORLINI E IL MIO RUOLO
"Ho conosciuto Rafa Marquez quando giocavo nel Barcellona abbiamo un buon rapporto e adesso voglio iniziare a conoscere i miei compagni e l'allenatore, per capire cosa vuole da me. Ancora non ho avuto la possibilità di parlare con Rafa perché la trattativa è stata molto veloce, e lui è in Messico. Sicuramente, quando tornerà, parleremo molto per poterci adattare il prima possibile alla città e alla cultura italiana, perché anche lui non è qui da molto tempo. Speriamo che questo sia un anno importante per entrambi. Mandorlini? L’ho incontrato solo in occasione del mio primo allenamento e ho scambiato qualche parola con lui. Però abbiamo parlato solo del mio arrivo e della mia accoglienza, non c’è stato tempo per definire il mio ruolo. Nella mia carriera ho giocato quasi sempre alle spalle di un attaccante centrale. Però quando arrivi in una squadra nuova e con un allenatore nuovo, mi devo adattare a quello che chiede l'allenatore e ai miei nuovi compagni. Questo serve per aiutare la squadra che è la cosa più importante".
DA BARCELLONA AD ATENE
"La mia esperienza in Grecia è stata molto positiva, con l'Olympiacos ho vinto il campionato e siamo stati vicini ad approdare ai quarti di finale della Champions League. Eravamo una grande squadra in Grecia, volevamo crescere anche in Europa. Ho voluto cambiare, ma sono molto grato alla gente dell’Olympiacos per come mi hanno trattato. I tifosi greci sono spettacolari, vivono il calcio con passione e sono molto legati alla loro squadra. Gli allenatori della mia carriera? Ho avuto il privilegio di avere dei manager che mi hanno insegnato tanto, sia come calciatore che come uomo, e hanno migliorato tanto il mio modo di giocare. Adesso ho un nuovo allenatore che non conosco molto ma con il quale lavoreremo al massimo per far crescere questa squadra".
HO SCELTO IL NUMERO 7
"Il numero 7 è quello che avevo nel River Plate. E' un numero che mi piace tanto, e averlo qui per me è molto importante".
TRA CANIGGIA E ITURBE
"Sapevo che Caniggia aveva giocato nel Verona, è molto famoso e calcisticamente aiutò molto l'Argentina. Iturbe l’ho visto giocare, già tutto il mondo conosce la sua forza. Purtroppo non è potuto rimanere al Verona, credo che la gente voglia i migliori giocatori, lui ha dato tutto e ai tifosi gialloblù piacciono questi calciatori".
Ufficio Stampa
FONTE: HellasVerona.it
#bienvenidoSaviola
#bienvenidoSaviola - Primo allenamento in gialloblù
Acquistato per 55 miliardi dal Barca, inseguito da Juve e Inter, ecco chi è Saviola
Per l'Hellas pesante l'addio di Iturbe, ma Sogliano pesca ancora il jolly
Alessio Zanotti - Gio, 04/09/2014 - 20:19
L'Argentino, infatti, rimase al Barca nel Gennaio 2007, mentre pochi mesi dopo si accasò al Real Madrid, rifiutando l'offerta nerazzurra. Ora, passati alcuni anni, il suo arrivo in Italia si è concretizzato, perchè l'Argentino ha detto addio all'Olympiacos e ha deciso di venire ad alzare il livello qualitativo della nostra Serie A. A fare il colpo è stato il Verona, che si è assicurato i lampi di classe dell'Argentino, che non sarà più giovanissimo, ma la cui classe rimane intatta, per 650 mila euro l'anno: il contratto durerà fino a Giugno 2015, ma c'è una clausola per un rinnovo fino al 2016.
Senza dubbio Saviola non è più quello di qualche anno fa, quando costava qualcosa come 55 miliardi di lire, soldi spesi dal Barca nel 2001 per portarlo in Spagna. A quei tempi il giocatore era visto come uno dei campioni argentini del domani, ma non confermò le grandi attese che c'erano su di lui, tanto che dopo tre annate in Catalogna cominciò a peregrinare per il Vecchio Continente, passando, tra gli altri, da squadroni come Barca e Real, alle meno blasonate Monaco e Malaga, per finire poi in Grecia. Una carriera che poteva riservargli ancora traguardi maggiori, per un atlento, comunque, capace di realizzare 222 reti.
Insomma, Saviola poteva essere uno dei più grandi dribblatori (e ale) della storia del calcio argentino e mondiale, ma non ha mantenuto appieno quanto il suo potenziale lasciava presagire. Tuttavia è senza dubbio un giocatore di classe sopraffina, capace di fare spogliatoio (chiedete al Malaga, dove giocò, pur sapendo che il club era in bancarotta) e ottimo per il calcio nostrano. Con lui il Verona può aver davvero fatto "13".
FONTE: IlGiornale.it
04.09.2014 Pallone, centro città e autografi Oggi la presentazione ufficiale
Il giorno di Saviola. Primi pensieri e parole, a mezzogiorno, nella sala stampa del Bentegodi. La presentazione ufficiale, il calcio di inizio della sua avventura gialloblù. Nel suo stadio. Dopo il Monumental di Buenos Aires, dopo il Bernabeu, dopo il Camp Nou, dopo il Ramón Sánchez-Pizjuán, dopo l'Estadio da Luz.
L'Hellas dopo River Plate, Real Madrid, Barcellona, Siviglia e Benfica. L'ultimo anno con l'Olympiacos, con tanto di gol e titolo. Il prossimo col Verona. Saviola era in città martedì sera. Un giro in centro, i primi autografi, l'abbraccio dei tifosi. E ieri pomeriggio il primo allenamento, a Peschiera, con tanta gente ad applaudirlo e Mandorlini sullo sfondo con le prime indicazioni. Saviola ha fatto il giro del mondo, come l'Hellas dopo aver preso Marquez e ora l'asso argentino. Serpentine e gol, un'addizione forte per il Verona ma anche per tutta la Serie A.
Saviola non è uno dei tanti, come Saviola quest'estate in Italia ne sono arrivati pochi. Mercato al risparmio per tutti, ma anche per l'Hellas.
Non c'è stato bisogno di parlarsi troppo, tutto è venuto naturale. Dai primi contatti alla firma. Deve già aver capito Saviola che scenario l'attende.
Uno stadio pieno, insieme a Toni e a Nico Lopez. Un tridente da sballo, capace di far saltare molte difese.
Saviola ha preso la sua maglia, la numero 7 che prima era di Campanharo. Ai giganti una concessione è permessa. Così Gustavo ha messo la numero 30, come logica vuole.
Non era scontato, ma è andata così. Saviola è carico, altrimenti non sarebbe all'Hellas.
Non è facile convincere Sogliano, uno che guarda poco il nome e molto la sostanza. Saviola coniuga curriculum alla voglia di restare ai massimi livelli. Come l'amico Rafa Marquez. Fatti della stessa pasta.
Fuoriclasse sotto la stessa bandiera, come è stato a Barcellona. Come sarà anche all'Hellas.
A.D.P.
FONTE: LArena.it
SERIE A ESCLUSIVA TMW - Sacchetti: "Saviola? Non lo avrei preso..."
04.09.2014 16.11 di Lorenzo Marucci
Gigi Sacchetti, storico centrocampista del Verona scudettato non è d'accordo sull'acquisto di Saviola. In esclusiva a tuttomercatoweb.com racconta i suoi dubbi e le sue perplessità sul giocatore, nella stagione in cui la squadra di Mandorlini dovrà fare a meno di Iturbe.
Sacchetti, quali sono le sue impressioni su Saviola?
"Sinceramente non lo avrei preso. Non è un giocatore che si sacrifica, nè che può far fare un salto di qualità. Mi spiego meglio: a volte potrà anche regalare grandi prestazioni, ma in altre occasioni il rischio è che non incida per niente".
Arriva a Verona troppo tardi?
"Non credo, anche perchè gioca in un ruolo in cui non è richiesto un gran sacrificio dal punto di vista fisico. L'importante è che riesca ad aiutare Toni nel reparto offensivo. Ma occorrerà vedere se e come si inserirà nel gioco di Mandorlini".
Per il Verona è comunque un 'nome' importante?
"Certo, ed oltretutto nella squadra c'è bisogno di fantasia. Ma anche se a Verona potrà far bene, per me è un giocatore che è sempre rimasto... a metà strada, non ha mai fatto il definitivo salto".
Secondo lei come verrà utilizzato?
"Finora Mandorlini ha giocato con due esterni larghi e con Toni. Con Saviola dovrà probabilmente passare ad un 4-4-1-1".
Da Iturbe a Saviola il cambio è notevole?
"Sono due giocatori estremamente diversi: al nuovo acquisto del Verona piace avere la palla sui piedi e inventare, Iturbe ama andare sulle fasce e sfruttare gli spazi".
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
02.09.2014 L'Hellas si concede Javier Saviola
Un anno di contratto per l'argentino di 33 anni che, dopo aver vestito le maglie di Real, Barça e Benfica, giocava in Grecia. Niente da fare per Bonaventura
L'Ata Quark Hotel ad un certo punto si ferma. Milano quasi non ci crede. Il Verona ha preso Javier Saviola. Sì, proprio quello delle quaranta partite con la maglia dell'Argentina. Quello che ha giocato con Real Madrid e Barcellona, partendo dal River Plate per continuare con Monaco, Siviglia e Benfica. Quello che ha vinto campionati in Portogallo, Spagna, Argentina e Grecia, quello che con la Nazionale nel 2004 ha portato a casa Copa America ed Olimpiadi. Il botto che squarcia Milano esplode poco prima delle 21, ma parte da molto lontano. Dalla vista periferica di Sean Sogliano, maestro nell'attaccare quei profili non più determinanti ai massimi livelli ma sempre con le stimmate del fuoriclasse. Quelle non spariscono con l'età. Di anni Saviola ne avrà 33 il prossimo 11 dicembre, non più giovanissimo ma ancora parecchio distante dall'età pensionabile. Potenzialmente devastante nel tridente di Mandorlini, addizione di talento formidabile per chi davanti sapeva di dover raccogliere qualcosa dall'ultimo giorno di mercato.
FENOMENO VERO. Saviola ha ancora fame. Il titolo dell'Olympiacos porta anche la sua firma, con 12 gol in 25 partite e le serpentine che l'hanno reso imprendibile nel Barcellona di Frank Rijkaard sotto gli occhi di Rafa Marquez, che una buona parola su Verona deve averla anche spesa prima che Sogliano partisse all'offensiva. Può andare ovunque in attacco Saviola, che con l'Hellas ha firmato un contratto di un anno diventando la terza superstella sotto l'Arena dopo Toni e l'amico Marquez. L'Hellas sapeva quel che voleva. Per questo non ha fatto una grinza neanche quando l'Atalanta ha annunciato Papu Gomez, uno di quelli tenuti sott'occhio fino alla fine ma lasciato andare quando per Saviola si era ormai ai dettagli. L'annuncio alle 21.47, quasi da non crederci. Invece è tutto vero. Già oggi Saviola sarà a Verona.
[...]
Alessandro De Pietro
FONTE: LArena.it
Ufficiale: Javier Pedro Saviola in gialloblù
Postata il 01/09/2014 alle ore 21:47
#bienvenidoSaviola
Verona - L'Hellas Verona FC comunica di aver acquisito le prestazioni sportive del calciatore Javier Pedro Saviola Fernández. L'attaccante, nell'ultima stagione, ha giocato con la maglia dell'Olympiacos.
Verona - El Hellas Verona FC anuncia que ha comprado el jugador Javier Pedro Saviola Fernández. El delantero, la temporada pasada, jugó con la camiseta del Olympiacos.
Ufficio Stampa
FONTE: HellasVerona.it
PRIMA DI VERONA + - = Saviola, El Conejo si accasa a Malaga
Contratto annuale per l'ex attaccante di Barcellona e Real Madrid, che rescinde col Benfica
Venerdì 31 Agosto 2012
MALAGA - Il Malaga ha annunciato di aver preso l'ex attaccante argentino di Barcellona e Real Madrid Javier Saviola. "El Conejo" ha firmato un contratto annuale. L'annuncio sul sito ufficiale del club spagnolo. Saviola, 30 anni, arriva dal Benfica.
FONTE: CorriereDelloSport.it
Calcio:Saviola prolunga con il Benfica
11:15 (ANSA) - LISBONA - L'attaccante argentino Javier Saviola ha prolungato di una stagione il suo contratto con il Benfica. Lo ha reso noto il club portoghese precisando che il contratto del giocatore scadra' ora il 30 giugno 2013. Saviola e' arrivato al Benfica nel 2009 proveniente dal Real Madrid, dove era poco utilizzato. Allora firmo' con il Benfica un contratto di tre anni con opzione per un altro anno e per cinque milioni di euro a stagione.
FONTE: Corriere.it
ALTRE NOTIZIE Benfica, Saviola fermato dalla polizia. Tasso alcolico elevato
17.03.2011 18.36 di Gaetano Mocciaro articolo letto 2847 volte
Fonte: sport.es
L'attaccante argentino del Benfica, Javier Saviola, è stato fermato dalla polizia portoghese, mentre era al volante della sua macchina, con un tasso di alcol superiore al limite consentito. Secondo alcuni media portoghesi segnalato l'episodio è accaduto la settimana scorsa a Lisbona, col giocatore che rincasava dopo aver festeggiato il compleanno della moglie. Il giocatore rischia la sospensione della patente per tre mesi.
"E' molto rammaricato. Non si rendeva conto che aveva bevuto più del solito. Ha dichiarato al quotidiano "Correio da Manha", una fonte vicina al fronte.
Il Benfica ha confermato il caso e ha detto che è a conoscenza dei fatti, tuttavia non punirà il giocatore, considerato esemplare nel comportamento, che ha fatto un errore che non si ripeterà.
Non è la prima volta che succede una cosa simile fra i giocatori del club lusitano. Nel 2007 al brasiliano Luisão registrato un tasso di 1,33 milligrammi di alcol per litro di aria respirato (contro i 0,80 di Saviola).
EUROPA UFFICIALE: Saviola è del Benfica
26.06.2009 22.50 di Stefano Sica
Il Benfica mette finalmente le mani sul fantasista argentino Javier Saviola (27). Lo ha annunciato una nota diramata dal club. Il giocatore del Real Madrid è costato cinque milioni di euro ed ha sottoscritto un contratto triennale con opzione sulla stagione successiva. L'atleta di Buenos Aires lascia le merengues dopo due stagioni.
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
ULTIM’ORA
MADRID, 16:27 CALCIO, 'MARCA': SAVIOLA AL BENFICA, PRIMO A LASCIARE IL REAL
L'argentino del Real Madrid Javier Saviola è vicinissimo al Benfica. La cessione, scrive il giornale sportivo spagnolo 'Marca', è "praticamente fatta" e i portoghesi pagheranno "fra i 4 e 5 milioni di euro".
Saviola sarebbe il primo giocatore a lasciare il nuovo Real di Florentino Perez. La sua partenza, scrive Marca, "dà il via all'operazione uscita" secondo cui verrà ceduta una decina di giocatori attivi nel club nell'ultima stagione.
'Marca' conferma che la Juventus rimane interessata a Mahmadou Diarrà e Wesley Sneijder.
(26/06/2009) (Spr)
FONTE: Sport.Repubblica.it
Sfida decisiva Napoli-Empoli, occhi puntati sul modulo d'attacco di Reja. Ma Marino guarda Saviola
Il dg starebbe corteggiando l'attaccante del Real che non trova spazio tra le «merengues»: lo rivela la «Naciòn»
NAPOLI - [...] Intanto il quotidiano argentino «La Naciòn» rivela che il Napoli avrebbe sondato il terreno per Javier Saviola, che al Real Madrid, alla corte di Schuster, non riesce a trovare spazio.
[...]
Andrea Bello
15 febbraio 2008
FONTE: CorriereDelMezzogiorno.Corriere.it
Il Real ha proposto Saviola ma l' obiettivo è Drenthe
Non solo Cassano. I rapporti tra Sampdoria e Real Madrid sono destinati ad andare oltre alla trattativa per il riscatto di Fantantonio, su cui continua ad esserci un notevole ottimismo. L' operazione Cassano è infatti stata positiva sia per la società blucerchiata che per il Real, che ha visto rivalutare un giocatore finito ai margini. Le due società, oltre del riscatto del giocatore, stanno così parlando anche di altri affari possibili, come ammesso nei giorni scorsi da Beppe Marotta. Le merengues hanno già proposto Javier Saviola, la Samp sta seriamente pensando a Royston Drenthe.
[...]
Il Real nel frattempo aveva proposto Javier Saviola. El Conejo, così detto per la sua velocità, è uno dei tanti eredi non sbocciati completamente di Maradona ed è arrivato a Madrid nell' agosto 2007 a parametro zero dal Barcellona. Con Schuster ha trovato pochissimo spazio e il giocatore ha già chiesto di essere ceduto. Il Real è disposto a liberarlo quasi gratis, ma la società che lo prende deve accollarsi i 2,5 milioni netti di ingaggio. Tra le società che hanno preso informazioni ci sono grandi d' Europa come Lione ed Amburgo, ma Saviola sogna l' Italia.
E così Mijatovic l' ha proposto a Napoli e Samp. L' ingaggio però pare troppo pesante per i blucerchiati e le caratteristiche sono molto, molto simili a quelle di Cassano (Saviola è un attaccante mignon, alto solo 1,65, tutto tecnica e rapidità). Piuttosto ai blucerchiati piacerebbe, e molto, Gonzalo Higuain. Centravanti argentino, considerato l' erede di Trezeguet per le caratteristiche tecniche e per il doppio passaporto (francese e argentino), a Madrid l' ex River Plate è la riserva di Raul e Van Nistelrooy. Se al Real arrivasse anche il centravanti brasiliano Luis Fabiano dal Siviglia, gli spazi per il ventenne di Brest si restringerebbero ulteriormente. E un prestito potrebbe diventare un' ottima soluzione.
LUCA PALMIERI
25 marzo 2008
ULTIM’ORA
MADRID, 15:58 CALCIO, REAL MADRID: SAVIOLA HA FIRMATO PER 4 ANNI
Il Real Madrid ha presentato questa mattina Javier Saviola. L'argentino, svincolatosi dal Barcellona, ha firmato un contratto di quattro anni a 2,5 milioni a stagione.
(Nic. Api) (13/07/2007) (Spr)
SPORT - CALCIO
Il fantasista ha detto di voler continuare nel Barcellona Ronaldo al Milan, si tratta a oltranza
Saviola, la Juventus si allontana
MILANO - [...]
Javier Saviola si allontana dalla Juventus. L'attaccante argentino, in scadenza di contratto con il Barcellona e nei giorni scorsi dato per certo come prossimo rinforzo bianconero, sembra non abbia intenzione di lasciare la Spagna. "La mia prima scelta sarebbe il Barcellona - ha dichiarato Saviola a un'emittente iberica - Ho sempre detto di voler rimanere qui". L'argentino, che a inizio stagione era stato messo fuori rosa da Rijkaard salvo poi essere ripescato a causa dei tanti infortuni in attacco, sta conquistando il tecnico a suon di gol. "Ho avuto momenti difficili - ammette - ma sono rimasto per mostrare a chiunque cosa posso fare come giocatore".
(22 gennaio 2007)
ULTIM’ORA
BARCELLONA, 14:55 CALCIO, BARCELLONA; SAVIOLA: RESTO PER CONQUISTARE UNA MAGLIA
Javier Saviola ha deciso di restare al Barcellona nonstante le molte offerte ricevute. ''Ho deciso di rimanere in base a motivazioni puramente sportive, non economiche. Resto al Barcellona per lottare e per cercare di conquistarmi una maglia. Ho rinunciato a diverse offerte economicamente molto vantaggiose, ma ho pesato i pro ed i contro ed ho preso questa decisione''. Il fantasista argentino ha un contratto con gli azulgrana che scade a giugno del 2007.
(31/08/2006) (Spr)
ULTIM’ORA
MADRID, 15:09 CALCIO, SIVIGLIA: UN MESE DI STOP PER SAVIOLA
Il Siviglia perde per un mese Javier Saviola. L'attaccante argentino, arrivato in estate in prestito dal Barcellona, si è infortunato al ginocchio sinistro in occasione della sfida di ieri contro il Villarreal.
(N.A) (12/09/2005) (Spr)
FONTE: Sport.Repubblica.it
MEDIOTIEMPO | Redacción
31 de Agosto de 2004 El 'Conejito' Saviola fue presentado con el Mónaco
El delantero argentino Javier Saviola, fue presentado hoy en el Principado como jugador del Monaco para la Temporada 2004-2005 de la Primera División de Francia.
El “Conejito” pertenece al Barcelona de España y, pese a haber conseguido su pasaporte comunitario, fue cedido a préstamo al equipo monegasco, con la intención de que tenga una actividad constante y regresa al equipo azulgrana con un nivel extraordinario.
Aunque el ariete de 22 años negó toda comparación con el “Moro” Morientes que regresó al Real Madrid, es un hecho que fue contratado para ocupar su puesto en la delantera del Mónaco, el subcampeón de la Champions League.
Saviola viene de ser subcampeón de la Copa América y de ganar la Medalla de Oro con Argentina en Atenas 2004. Sin duda, uno de los factores que influyeron para que saliera cedido del club Barcelona, fue el hecho de que no hizo la pretemporada con los azulgrana.
El “Conejito” mencionó en su presentación, "Mi aventura en el Mónaco comienza hoy…Mónaco disputa y juega al más alto nivel francés y europeo. Es un club que progresa enormemente, pero existen otras explicaciones para que me haya decidido a aceptar. Tengo la confianza de mis nuevos dirigentes y responsables técnicos.”
"Vengo a Mónaco con toda la tranquilidad de espíritu, y la voluntad de conocer rápidamente al club, y por supuesto a mis nuevos compañeros (..)No me interesan las comparaciones. Son la peor cosa para un jugador. Sé que Morientes dejó muy buenos recuerdos en Mónaco, pero tengo que demostrar mis valores.”
FICHA
Javier Pedro Saviola
Nació el 11 de Diciembre de 1981 en Buenos Aires.
Altura: 1.68 mts.
Peso: 60 kgs.
Comenzó su carrera en River Plate de Argentina donde debutó en el Apertura 1998 gracias a una lesión de Cristian Castillo. Entró al campo y tumbó caña, anotó y se convirtió en ídolo en tan sólo 75 minutos. Su carrera fue meteórica, consiguió un par de títulos en River, fue campeón juvenil con la Sub-20 y después de un telenovelesco fichaje, pasó al Barcelona de España en el 2001.
Saviola es un delantero rapidísimo, un talento de los que hay pocos y con una velocidad impresionante. Su capacidad de definir sobre la carrera destaca por sobre otras cosas y los más importante es su alegría, entrega y dedicación que lo vuelven un jugador ejemplar. No es alto, pero es un verdadero demonio para cualquier defensa.
Ahora pasa al Mónaco francés para adquirir experiencia y regresar al Barcelona, que pinta para cosas grandes, con un nivel gigante.
[mt]
FONTE: MedioTiempo.com
ULTIM’ORA
BARCELLONA, 17:11 Calcio, Barcellona: Saviola in prestito al Monaco
Il Barcellona ha ceduto in prestito al Monaco l'attaccante argentino Javier Saviola. Lo ha comunicato il club spagnolo.
(30/08/2004) (Spr)
FONTE: Sport.Repubblica.it
JUEVES, 13 de noviembre de 2003 El Barça descubre ahora que Saviola es el fichaje más caro de su historia
El club pagó 35,9 millones por el argentino, seis más de lo que en su día dijo Gaspart
¿Cuánto le costó al Barcelona el fichaje de Saviola? El 20 de julio de 2001, cuando el jugador fue recibido con honores de divo en el Camp Nou, el entonces presidente del club, Joan Gaspart, aseguró que la operación le había costado al Barça 4.890 millones de pesetas, unos 29,7 millones de euros. Ya entonces se ofrecieron informaciones diversas sobre el monto real de la operación y, de hecho, el vicepresidente Àngel Fernández declaró que la operación le costó al Barça unos 6.000 millones de pesetas. Es la misma cifra que ayer, debidamente documentada, hizo pública el diario Sport, 35,9 millones de euros. El desglose de las cantidades es el siguiente: 25,4 millones de euros al club de procedencia del jugador, el River Plate; 3,7 millones al jugador por sus derechos; 0,5 millones de aranceles a la Asociación de Futbolistas Argentinos; 3,8 millones de comisión a Saviola y otros 2,5 millones al representante del jugador, Cabrera Brizuela. El desfase entre las cifras de Gaspart y las reales es de 6 millones.
Ferran Soriano, vicepresidente económico del club, refrendó ayer a este periódico que el coste del jugador fue efectivamente de 35,9 millones de euros, aunque la actual junta desconoce el desglose de las comisiones satisfechas por la operación. No obstante, Soriano agregó que la actual junta jamás hubiera abonado esas sumas a los intermediarios.
El club está pagando las cantidades correspondientes al fichaje en dólares porque así se contempla en los contratos firmados en su día. De hecho, el Barcelona le pagó al River Plate el pasado mes de agosto el tercer y último plazo de la operación, que ascendía a 7,3 millones de dólares. El fichaje de Saviola es el más caro en la historia del Barça por encima del de Overmars, que hasta ahora era considerado el más costoso al pagar el Barça al Arsenal 35,14 millones de euros.
El contrato de Saviola también contempla, según el diario Sport, que el jugador percibirá un millón de dólares si obtiene la doble nacionalidad y, caso de ser renovado o de que sea traspasado, su agente tiene derecho a un 5% del coste de la operación.
Josep Maria Minguella, que en la época en que fue fichado Saviola era asesor deportivo de Gaspart, manifestó ayer que ya entonces remitió una carta al presidente del club en la que desaconsejaba que la operación se cerrara de la forma en que se hizo. Minguella mantiene que había advertido al club de que el contrato de Saviola con el River Plate estaba próximo a finalizar y que, "como mucho", la operación tenía que ser cerrada en unos 800 millones de pesetas. "Considero que se trata de un caso de mala gestión porque ir como fue el Barcelona a negociar de frente a Argentina o Brasil provoca que te puedan afeitar. Es algo que le ha sucedido al Barça con Geovanni y que también le sucedió al Madrid en los casos de Rodrigo o Zé Roberto", afirmó Minguella. El fichaje de Saviola está pendiente de juicio. Dos intermediarios que participaron en la negociación han denunciado a Cabrera Brizuela por haberles escatimado la comisión que les correspondía.
FONTE: ElPais.com
EL RETRATO L.L JAVIER ORTIZ JAVIER SAVIOLA, FUTBOLISTA DEL BARCELONA
27/02/2003
Javier Pedro Saviola (Buenos Aires, 11-12-81) vive uno de los momentos más felices de su carrera deportiva, apenas unas semanas después de estar en el otro polo, el de los olvidados. La llegada de Radomir Antic al banquillo del Barcelona ha cambiado completamente su faz: del jugador oscuro e intrascendente que deambulaba en el campo con Louis van Gaal al veloz e insaciable delantero con excelente promedio de goles desde el cambio de técnico.
En realidad, ésas han sido siempre sus virtudes, desde que creció en el barrio bonaerense de Bajo Belgrano, cerca del estadio Monumental, la catedral futbolística de todos los aficionados de River Plate, incluido él. Su aspecto frágil oculta a un competidor feroz y de poderoso espíritu, el mismo que le ayudó a marcar en su primer partido con el equipo de sus sueños, siendo juvenil.
Su fichaje por el Barcelona en el verano del 2001 resultó un paso decisivo en su carrera, aunque apenas recién llegado a la Ciudad Condal falleció su mayor fan, su padre.
Da la impresión de ser el típico chico al que todas las madres querrían tener como yerno. Y además, con sangre extremeña. Con simpatía y amabilidad conmovió a los componentes de la peña que se creó en la localidad de origen de su familia por parte de madre, Alía. Esa ascendencia le será también, aparte de sentimental, muy rentable: será comunitario pronto.
FONTE: ElPeriodicoExtremadura.com
Saviola volvió a mostrar su magia
El delantero argentino fue fundamental en la goleada de Barcelona por 4 a 0 ante Betis. Elogios de la prensa española.
Domingo 23 de Febrero 2003
BARCELONA.- Es imparable. Está pasando por el mejor momento desde que llegó a España. Javier Saviola convirtió tres tantos en la goleada de Barcelona por 4 a 0 ante Betis, por la Liga española de fútbol. El ex jugador de River se siente a gusto con el técnico serbio, Radomir Antic. En los últimos tres partidos ya lleva anotados cinco goles.
"En dos años en Barcelona, Saviola tuvo que soportar ya dos cruces auténticas: Rexach y Van Gaal. Uno no confiaba en él y el otro lo hacía jugar donde no lo tenía que hacer. Ahora, con Antic, estamos viendo al auténtico Saviola. El resultado está muy claro", observó el diario catalán "Sport".
"Saviola paladea sin interrupción su nueva condición de divinidad goleadora, con tres nuevos tantos en su historial y algunas intervenciones que llevaron al éxtasis a los hinchas", señaló "El Mundo".
Todo es color de rosa para el "Conejo" y para Barcelona.
Madrid (España).- Real Madrid, con el mediocampista Esteban Cambiasso de titular, derrotó a Valladolid por 3 a 1, de local, y quedó transitoriamente como único líder de la liga española de fútbol de primera división tras jugarse ayer tres adelantados de la vigésimo tercera fecha.
Con poco fútbol pero mucha efectividad, el equipo blanco se hizo con los tres puntos gracias a dos genialidades de Roberto Carlos y Ronaldo y a una nueva demostración de la capacidad goleadora de Javier Portillo. El tanto de Valladolid fue anotado por Fernando Sales a los 10? del primer tiempo.
El conjunto "merengue" extrañó la magia de Zidane y también acusó mucho la ausencia de Figo. De este modo se quedó sin poder de desborde por la banda derecha, pero dispone de tantos y tan buenos jugadores que resolvió el partido con un par de destellos de calidad con acento brasileño.
El partido se disputó en el estadio Santiago Bernabeu de Madrid ante 62.000 espectadores.
El técnico Vicente del Bosque afirmó que lo mejor del encuentro fueron los tres puntos conseguidos que le permiten a su equipo seguir arriba.
Con este resultado, Real Madrid quedó provisoriamente como único puntero con 45 puntos, con un punto de ventaja sobre Real Sociedad. Este recibirá joy a Osasuna, mientras que Valladolid tiene 27 unidades.
Goleada de La Coruña
Deportivo La Coruña (42 puntos, se ubica en la cuarta colocación) se recuperó de la derrota por la Copa de Campeones en manos de Basilea de Suiza y despachó con un contundente 6 a 0 a Deportivo Alavés (28; décimo). Los goles fueron obras de los delanteros Diego Tristán en tres oportunidades, Makaay -2- y Luque.
Hoy completarán la fecha: Málaga-Celta; Mallorca-Athletic; Sevilla-Espanyol; Real Sociedad-Osasuna; Villarreal-Racing; Recreativo-Atlético de Madrid y Rayo Vallecano-Valencia. (Especial)
FONTE: LaGaceta.com.ar
Brutto ko per i nerazzurri al Camp Nou: finisce 3-0 per la squadra di Antic. Gol: Saviola e Coco nel primo tempo, Kluivert nella ripresa Barcellona implacabile l'Inter affonda in Spagna
Toldo protagonista, ma la difesa è un disastro
Nel finale espulso Recoba per gioco violento
BARCELLONA - E' ben altra cosa il Barcellona formato Champions League plasmato dal nuovo tecnico Radomir Antic. Ben altra cosa rispetto a quello che si era visto negli ultimi mesi nella Liga. E se ne accorge l'Inter, battuta e umiliata in un "Camp Nou" ricolmo d'entusiasmo nonostante la crisi sia ancora un affare da risolvere da queste parti. I nerazzurri hanno avuto il demerito di non affrontare con l'approccio giusto la gara: hanno concesso troppo in fase difensiva, dal centrocampo in giù, e poco hanno fatto in avanti Recoba e Morfeo, schierato a sorpresa per un'Inter di qualità. Vieri ha avuto pochissimi palloni giocabili e l'unico assist vero e proprio, al 12', lo ha sprecato lasciando l'Inter nella situazione di svantaggio.
Il Barcellona ha sicuramente giocato meglio: ha creato un'infinità di palle gol, soprattutto con il fuoriclasse argentino Saviola finalmente libero dalla gabbia in cui lo teneva Van Gaal. Saviola ha potuto spaziare, creare e proporsi portando un gran scompiglio tra le fila nerazzurre.
E' stato proprio Saviola a mandare i suoi in vantaggio, dopo un'inizio grintoso dei blaugrana: Xavi vede il suo guizzo e lo serve, Saviola è bravo ad infilarsi tra Cannavaro e Gamarra, entrare in area e battere Toldo di sinistro sul primo palo. Dopo 7 minuti, quindi, l'Inter è già in svantaggio.
La formazione di Cuper ha cercato una timida reazione, è andata vicina al pareggio con Vieri, come detto, ma se si eccettua qualche spunto di Dalmat sulla destra ha fatto ben poco e si è fatta trovare inspiegabilmente impreparata in occasione del raddoppio: su calcio d'angolo, torre di De Boer, tiro al volo dal dischetto di Kluivert, miracolo di Toldo che respinge ma non può far nulla sulla ribattuta di Cocu. Col passare dei minuti, la manovra dell'Inter è sempre più prevedibile, anche se centrocampo e difesa del Barcellona non sono proprio irresistibili. L'Inter potrebbe chiudere il tempo sul 2-1, ma al 40' su un calcio d'angolo, il colpo di tacco di Cannavaro, l'unica soluzione possibile, è stato respinto sulla linea da Reiziger e sul tiro di Recoba è stato bravo Bonano a mandare in angolo. Nella ripresa il Barcellona ha badato più a controllare un avversario con idee poco chiare che ad attaccare. Sono però sempre i blaugrana, all'8', ad andare vicini al gol con Overmars sul quale Toldo salva la porta dal 3-0.
Il portiere nerazzurro, alla fine il migliore in campo, non può far nulla però al 22': splendida giocata di Saviola che evita Javier Zanetti ed entra in area servendo basso per Kluivert che anticipa in spaccata Gamarra. L'Inter crolla, saltano i nervi e Recoba si fa espellere per un brutto pestone su Puyol. Piano piano la gara si va spegnendo tra gli olè dei tifosi blaugrana. Il Barcellona vola in testa al girone, l'Inter resta a quota 6 ed è seconda. Nulla è perduto.
BARCELLONA - INTER 3-0
BARCELLONA (4-4-2): Bonano; Reiziger, F. De Boer, Puyol, Gabri; Motta (28' st Mendieta), Cocu, Xavi, Overmars (26' st Rochenback); Saviola (31' st Luis Enrique), Kluivert. A disposizione: Henke, Andersson, Riquelme, Dani. Allenatore: Antic.
INTER (4-4-2): Toldo, J. Zanetti, Cannavaro, Gamarra, Cordoba; Morfeo (21' st Kallon), Di Biagio (16' st Okan), C. Zanetti, Dalmat; Recoba, Vieri. In panchina: Fontana, Pasquale, Coco, Conceicao, Guglielminpietro. Allenatore: Cuper.
ARBITRO: Anders Frisk (Sve)
RETI: 7' pt Saviola, 29' pt Cocu, 22' st Kluivert.
NOTE: spettatori 75 mila circa, serata fredda, terreno in perfette condizioni. Ammoniti: Cordoba, C.Zanetti. Espulso: al 35' st Recoba per gioco violento. Angoli: 6-9 per l'Inter. Recupero: 1' e 2'.
(18 febbraio 2003)
FONTE: ElPeriodicoExtremadura.com
01/feb/2002 JAVIER PEDRO SAVIOLA
Javier Saviola nació el 11 de diciembre de 1981, en Capital Federal. Es el único hijo del matrimonio conformado por Roberto y María Antonia, con quienes vive en su casa de la calle Dragones, en el corazón del bajo Belgrano.
Cursó sus estudios primarios en la escuela Espíritu Santo, y los terminó en el Colegio del Honorable Consejo Deliberante. La secundaria lo sorprendió en pleno romance con la pelota, por lo que luego de los arduos entrenamientos, cambiaba botines por libros, y terminó graduándose en el instituto del Club River Plate, en diciembre de 1999.
Sus comienzos en el fútbol, fueron en el Club Ateneo Colegiales, para luego continuar en el Club Río de La Plata, más tarde en la Asociación de Fomento Parque Chás, y aterrizar con todo su talento en 1990, cuando apenas tenía ocho años, en el Club Atlético River.
Pequeño, con cara de pícaro y un enorme camino por andar, llegó Javier al Club Atlético River Plate con un bolsito cargado de ilusiones y un sueño, que al mirarlo en este presente repleto de triunfos, parece un sueño poco ambicioso para tanto talento: llegar a Primera parecía ser, en ese entonces, una utopía.
Javier entró al club millonario cuando apenas tenía 8 años y José Curti, fue el seleccionador de jugadores quien lo fichó para las inferiores de River.
En las categorías 8° y 9°, no jugaba demasiado; alternaba muy seguido en el banco de suplentes, ya que lo consideraban muy "chiquito".
Sin embargo, la vida le deparaba una gran sorpresa. Fue en 1998 cuando llegó el cambio que lo hizo saltar de la sexta a la tercera, y luego de 4 entrenamientos con el plantel de primera, le llegó el broche de oro, o mejor dicho, el comienzo de una carrera llena de gloria.
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Jamás borrará de su memoria, el día que supo que Ramón Díaz lo quería en el banco para el partido contra Gimnasia de Jujuy: "En River, la lista de los jugadores citados para los partidos la anotan en un pizarrón del vestuario. Era mi cuarto entrenamiento con el plantel profesional y antes de bañarme empecé a leer los apellidos, y el último era el mío. No lo podía creer; la miré como tres veces para ver si era verdad. En mi casa estaban preocupados porque eran las 20.30 y no había llegado. Mi papá -Roberto- me estaba esperando en la parada del colectivo y apenas bajé le di la noticia; nos dimos un abrazo y festejamos", dijo con la emoción de un conejo que consigue su zanahoria. Y siguió: "Esa noche no pude dormir. Fue todo demasiado rápido y trataba de encontrarle alguna explicación a todo esto. Tenía la posibilidad de tirar una pared con los mismos jugadores que miraba por la televisión..." La explicación estaba en sus pies, la explicación estaba en el amor al buen fútbol, en su pasión por la pelota.
Y llegó el día de concretar el sueño. Javier debutó en la primera de River el 18 octubre de 1998, ante Gimnasia de Jujuy, y se dio el gusto de comenzar con toda su raza goleadora. Convirtió un tanto, y River empató de visitante 2 a 2. Ramón Díaz, su técnico, confió en el pibe que venía de la cuarta, supo ver a un futuro "crack" y Saviola, quien ingresó a los 15 minutos del segundo tiempo, por Cristian Castillo, no lo defraudó.
Su presente futbolístico es seguido de cerca por Alfredo Cabrera Brizuela, quien desde marzo de 1999 es su apoderado, hasta ese entonces, Hernán Berman había sido el representante de Javier.
- Torneo Apertura 1999
Fue el primer título profesional obtenido de la mano de Ramón Díaz, técnico que lo hizo debutar a los 16 años. Torneo en el cual se afianzó una temible delantera, compuesta por él, Pablo Aimar y Juan Pablo Ángel. Además fue el goleador con 15 goles para todos los gustos: de derecha, de cabeza, de chilena y de penal. Algunos fueron espectaculares y otros decisivos. Pero todos sirvieron para llevar a River hacia la conquista de su 28° título.
- Mejor jugador de América de 1999
Primera distinción internacional para Saviola, luego de un magnífico Torneo Apertura, que lo tuvo como goleador y campeón.
- Olimpia de Plata en Fútbol en 1999
El máximo premio deportivo a nivel nacional lo obtuvo el 20 de diciembre de 1999, tras superar en la terna nada menos que a Juan Román Riquelme y a Pablo Aimar.
- Torneo Clausura 2000
Con la misma fórmula que en 1999, formando el trío con Aimar y Angel, pero esta vez con Américo Rubén Gallego como DT.
- Mundial 2001 Sub-20
Fue el protagonista principal de este Mundial que se jugó en Argentina, el goleador y el mejor jugador. Hasta ahora su mejor logro.
FONTE: SitioRiverPlatense.com.ar
Todos los elogios del más grande.
"Para mi, es un honor que Saviolita diga que le gustaría que yo lo dirigiera, pero me hace sentir viejo. En otras épocas, los pibes con condiciones que iban apareciendo decían que su sueño era jugar conmigo. Pero, bueno, será que cuando me vio jugar yo ya estaba de vuelta. Es un gran jugador. Lo veo y se me pone la piel de gallina. Tiene la calidad de un volante conductor de equipo y a la vez define como Van Basten. La hace fácil: mira al arco y la pone con la cara interna lo más lejos posible del arquero. Se parece mucho a Orteguita, pero así como les exigíamos a los técnicos que el Burrito jugara en los últimos 20 metros de la cancha, hasta que, por suerte, Bielsa lo entendió, ahora, con Saviolita, me parece que sucede lo contrario: para mi, tiene que jugar de diez, con dos delanteros más.
Y si yo fuera el técnico de la Selección Argentina (quien te dice...), los otros dos serían el Cani y palermo. Saviola, arrancando desde atrás, puede ser demoledor para cualquier defensa de cualquier equipo. Porque a medida que los va encarando, los va dejando en el camino, hasta llegar a la asistencia o a la definición. También tiene capacidad para meter un pelotazo cruzado y limpiar las jugadas. Es completo, tiene habilidad y muy buen panorama; por eso te digo que es un desperdicio tenerlo metido adentro del área. Yo le daría libertad y no lo volvería loco con tácticas.
Eso hay que hacerlo con los que no saben jugar y él, me parece, la tiene demasiado clara. También lo rodearía de buenos jugadores porque los habilidosos necesitan que les despejen el camino. Algo que ya tiene en River con Pablito Aimar, el colombiano Angel (que te mata cuando le das un metro) o el Pipa Gancedo, entre otros. Si jugara conmigo, lo pondría de Negro Enrique, arrancando por el otro lado. O de Burru. Nadie se da una idea de lo lindo que es tener jugando a favor a un tipo que tiene las condiciones de Saviola. Con esto, que él me disculpe, pero quiero que quede claro que me hubiera gustado mucho más jugar con él que dirigirlo", Diego Armando Maradona, julio 00, revista mística.
Gracias Diego!!!!!!!!!
FONTE: Saviola.FreeServers.com
Dolor en el ambiente futbolístico Falleció el padre de Javier Saviola
Roberto Saviola, de 59 años, padre del ex delantero de River y actual jugador de Barcelona, Javier, falleció ayer, poco después de las 5, en la Clínica Suizo Argentina como consecuencia del cáncer que lo aquejaba desde hacía varios años. Sus restos fueron inhumados ayer por la tarde en el cementerio Jardín de Paz, de Pilar.
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Roberto Saviola había sido internado de urgencia el miércoles último; frente al grave cuadro, Javier regresó inmediatamente de Barcelona. El goleador y figura del seleccionado nacional que se adjudicó el último Mundial Sub 20, estaba de pretemporada en Nyon, Suiza, con su nuevo club, y llegó a nuestro país el jueves último.
En Barcelona se recibió con consternación la noticia, que fue conocida cuando el plantel llegó a Cracovia, Polonia, donde hoy se enfrentará con Wisla Cracovia en un partido por la etapa previa de la Liga de Campeones.
Tanto el presidente de Barcelona, Joan Gaspart, que se comunicó telefónicamente con Javier, como sus nuevos compañeros, le enviaron condolencias, como también muchos ex compañeros de River Plate, del seleccionado nacional y del ambiente futbolístico.
Es probable que mañana o pasado mañana Saviola -único hijo del matrimonio de Roberto y Mary- regrese a Europa acompañado por su madre.
Saviola fue vendido el 5 de julio último en 26 millones de dólares. El delantero, de 19 años, causó una gran conmoción en su llegada al club catalán, y aunque todavía no debutó en ningún certamen oficial, se convirtió en ídolo de los hinchas de Barcelona.
Desde Cracovia, donde está el equipo de Barcelona, el capitán Sergi dijo que Saviola "recibirá todo el apoyo de la entidad y del vestuario. Sentimos una gran pena porque sabemos cuánto debe estar sufriendo Javier; esperamos que su familia salga adelante".
El DT de Barcelona, Carlos Rexach, señaló: "Saviola tendrá nuestro apoyo y se reincorporará al plantel cuando él lo crea necesario. Sabemos cuánto debe estar sufriendo".
En su momento, Saviola tenía pensado llevar a su padre a Europa para ser atendido; de todos modos, su repentino agravamiento impidió que se concretase el deseo del futbolista.
FONTE: LaNacion.com.ar
Edición Miércoles 08.08.2001 UN DURO GOLPE: AYER A LA MAÑANA MURIO SU PADRE Javier Saviola, en su momento más doloroso
Roberto Saviola tenía 51 años y luchaba desde hace mucho tiempo contra un cáncer.
Murió ayer a la madrugada el padre de Javier Saviola, Roberto, quien desde hace un tiempo prolongado venía luchando contra un cáncer. El deceso se produjo a las 5.10 en la porteña Clínica y Maternidad Suizo Argentino. Roberto Cacho Saviola, de 51 años, fue sepultado por la tarde en el Jardín de Paz de Pilar. Su hijo Javier, quien había viajado a Buenos Aires el jueves desde la concentración del Barcelona en Suiza, se retiró muy compungido del sanatorio pasadas las 6.30.
La llegada al país de la estrella de 19 años se produjo tras un llamado de su madre Mary, quien le informó del empeoramiento de la salud de su papá, internado de urgencia el 1° de agosto. Saviola llevaba un semana en su nuevo club y en el momento de la comunicación con su madre se encontraba con el plantel catalán en la concentración suiza de Nyon. El principal motivo que esgrimió el jugador en su pedido de ser transferido por River al Barcelona fue, justamente, el precario estado de salud de su padre, a quien deseaba trasladar a España para una mejor atención. Inclusive, después de concretada su venta millonaria —en 22 millones de dólares limpios para River— se empezaron a realizar las gestiones y los trámites para trasladar e internar a Roberto Saviola en algunos de los principales centros oncológicos de Barcelona. Sin embargo, su salud desmejoró abruptamente en las últimas horas.
El ex delantero de River y actual campeón mundial con el Sub 20 argentino, exigió un funeral en la intimidad familiar y entonces descartó —aunque agradeció la intención, obviamente— la llegada de representantes del Barcelona para la ceremonia mortuoria. Ayer al mediodía, el presidente del club catalán, Joan Gaspart, le transmitió por teléfono a Javier el pésame en nombre de toda la entidad. Gaspart comentó ayer a la prensa española su diálogo con el jugador: "Le hablé de todo el cariño que el plantel, la afición y los dirigentes le enviábamos. Javier estaba muy unido a su padre y puede afectarlo que empiece una temporada sin su apoyo. La muerte de su padre nos ha caído como un balde de agua fría, porque no pensábamos que su situación fuera terminal. Le dije a Javier que se tomara el tiempo necesario. Tal vez quiera retornar pronto, para evadirse. Tal vez necesite estar más tiempo compartiendo su dolor con su familiar".
Pero según fuentes del cuerpo técnico del Barcelona, que conduce el DT Carlos Rexach, Javier viajaría mañana con destino directo a Inglaterra, donde el equipo azulgrana tiene previsto dos partidos amistosos ante el Derby County y el Blackburn Rovers. Mientras, en lo que iba a ser el debut oficial de Saviola, Barcelona juega hoy en Polonia, por la fase previa de la Copa de Campeones, ante el local Wisla.
FONTE: Edant.Clarin.com
Un pase muy complicado Ahora es Javier Saviola el que quiere irse de River
Por medio de una conmovedora carta a los dirigentes, hizo saber su deseo de pasar a Barcelona
El pase de Javier Pedro Saviola de River a Barcelona sigue dando giros y ya no es extraño que lo que hoy es blanco, mañana sea negro. Ayer, el jugador le hizo llegar al club una carta abierta, dirigida a la entidad y a los hinchas, en la que expresa su intención de ser transferido a la institución catalana por razones familiares y económicas.
Estas son las frases más importantes de la carta:
"Estoy pasando por una situación familiar muy difícil por la delicada salud de mi padre (...) Sólo podré ser feliz teniendo a mi padre a mi lado.
"Esta oferta prestigia a River y asegura mi futuro y el de mi familia.
"El contrato que me ofrece el club Barcelona llegaría a los 2 millones y medio de dólares anuales. River no pudo pagarme, luego de dos años y medio, ni siquiera la prima del primer año en forma completa.
"Hoy se me presenta la gran oportunidad de mi vida, y la voy a aprovechar, porque me esforcé mucho para cumplir este sueño.
"A ningún otro jugador del plantel de River Plate se le negó el pase (...) Espero que el internismo político no sea el obstáculo a lo razonablemente humano de mi pedido.
"Si la decisión de la Honorable C.D. es no otorgarme la transferencia, les pido desde ya se abstengan de ofrecerme soluciones económicas y/o humanitarias, por cuanto la posibilidad de hacerlo ya la tuvieron (...) Independientemente de mi transferencia, mis padres viajarán a la ciudad de Barcelona a los fines de intensificar el tratamiento médico de mi padre.
"¿Cómo podré seguir jugando si tengo lo que más amo en este mundo lejos de mí? (...) Quiero pedirles a los Sres. de la Comisión Directiva y a la gloriosa hinchada de River Plate que no entierren el deseo que más quiero ".
Alfredo Cabrera Brizuela , abogado y representante del delantero, le dijo a La Nación : "La carta la armamos anoche (por anteanoche) entre la mamá de Javier, el papá, yo y él, telefónicamente. En ella se vuelca todo lo que quiere decir el jugador. No queremos que se distraiga del Mundial y por eso no hará declaraciones más allá de la misiva".
Además, Cabrera Brizuela comentó: "Esperaremos qué resuelve la comisión directiva. Saviola va a jugar o jugar en Barcelona. Esa es mi opinión, o mi deseo. Se apunta a otras cosas más allá del pase. Espero que prive el sentido común".
Al salir del club, David Pintado , titular de River, dijo: "La carta ya la tiene la asesoría legal. No voy a expresarme. Este tema y la venta en sí, no se tratarán mañana (por hoy) en la comisión directiva".
Otro dirigente de peso, sin embargo, afirmó: "Pienso que se va a hablar. No es fácil decirle que no a alguien cuando hay tantos millones dando vueltas".
Los dirigentes pensaban compensar a Saviola con un aumento en la prima (con lo que se ahorrarían por Roberto Bonano, aunque anoche se quería reflotar su continuidad) y un seguro, pero esto queda descartado por lo expresado en la carta.
En tanto Ramón Díaz , el nuevo técnico, se reunió ayer con Rodolfo Cuiña y Ernesto Homnsani , ambos del consejo de fútbol, y se supo que todavía no definió el plantel, aunque es un hecho que a la pretemporada de Tandil (entre el 29 del actual y el 16 del mes próximo) irán doce juveniles. .
Por M. Boso y J. Reyes De la Redacción de La Nación
FONTE: LaNacion.com.ar
Wednesday, 11 July, 2001, 13:58 GMT 14:58 UK The next Maradona
BBC Sport's Nigel Adderley unearths the latest batch of Argentine footballing talent.
Juan Sebastian Veron is the latest product off the Argentine production line of world-class players but there are several heirs to his throne.
Most notably the current golden boy of Argentine football in the form of Javier Saviola.
The 19-year-old striker helped the Under-20 national team to lift the World Youth Championship in his home country.
And he will be on show in Europe soon. Saviola has just moved from Buenos Aires-based River Plate to Barcelona for £18m.
His goal in his home city against Ghana ensures he'll continue to be saddled with the tag of being 'The New Maradona' for a bit longer.
His 11 goals during the championships saw him named the player of the tournament just like the great man was following Argentina's first youth title in 1979.
And he's also decided to start his career outside South America at the Nou Camp.
"I only hope my success here will make life easier for me when I go to Barcelona," is Saviola's humble analysis of his performances.
"My parents are coming to Spain with me to help me settle in but I know that hard work is the only way I can impress one of the biggest clubs in the world."
It's likely Saviola won't be the only one to move for big money.
The team's playmaker Andres D'Alessandro was in sublime form during the Ghana match.
And even though River Plate have already lost one jewel, the parlous state of Argentine league football means they'll find it hard to turn a realistic offer down.
Sunderland moved smartly to bring U-20 captain Julio Arca into the Premiership last season and central defender Nicolas Medina revealed to BBC Sport Online he'll be arriving at the Stadium of Light on 23 July.
"I love the English style of football and with Arca's support I hope to adapt very quickly," said Medina.
"I've heard that the rivalry between Sunderland and Newcastle is bigger than River Plate versus Boca Juniors here in Buenos Aires!"
The big question is how many of this precocious squad can graduate to the senior team.
Jose Peckerman has little doubt. He has been the youth coach for the last three championships and has turned down the opportunity to manage the national side on numerous occasions to develop his country's young talent.
"If my players perform to that level next season the door to the national team will open for them very quickly.
"But it's impossible to say at the moment if any will make it into the squad for the World Cup next summer."
The quality of Veron, Ortega and Batistuta probably means they may have to wait.
But if you are planning a long-term flutter on the winners in 2006, a few quid on Saviola and company might be a wise investment.
FONTE: News.BBC.co.uk
IL PERSONAGGIO / LA STELLA DEL RIVER PLATE STA INCANTANDO AL MONDIALE UNDER 20. ORA VUOLE SFONDARE IN EUROPA Saviola come Diego, al Barcellona da re
Il giovane fuoriclasse argentino al club spagnolo. Maradona l' ha già eletto suo erede
IL PERSONAGGIO / La stella del River Plate sta incantando al Mondiale under 20. Ora vuole sfondare in Europa Saviola come Diego, al Barcellona da re Il giovane fuoriclasse argentino al club spagnolo. Maradona l' ha già eletto suo erede Adolfo Perdenera, classe 1918, non poteva sbagliare. Uno dei più grandi centravanti della storia del calcio (con Moreno e Labruna diede vita al leggendario trio d' attacco del River Plate anni Quaranta) e uno dei migliori tecnici sudamericani aveva notato un ragazzino di nove anni su un anonimo campo di calcio ed era rimasto incantato da come il bimbo si muoveva in campo e da come trattava il pallone: non lo calciava, ma lo accarezzava. «Prendetelo e sarà la vostra fortuna», aveva detto ai suoi datori di lavoro, i dirigenti del River Plate, perché non si lasciassero scappare questo potenziale fenomeno. Così a nove anni il destino di Javier Pedro Saviola era già segnato, anche se lui era il più piccolo e il più magro della compagnia. La promessa è stata mantenuta. Due giorni fa, ha ottenuto quello che voleva: lasciare il River e trasferirsi a Barcellona, ripercorrendo la strada percorsa da Diego Armando Maradona, che venne ceduto dal Boca Junior nell' estate ' 82, per vestire la maglia del Barça, proprio alla vigilia del Mondiale spagnolo. La cifra che il presidente Gaspart si prepara a versare nelle casse sempre vuote del River (nonostante in questi anni abbia venduto Crespo, Salas, Ortega, Almeyda, Gallardo, Cruz, Ayala ed Aimar) non è quella destinata ad una giovane promessa (compirà vent' anni in dicembre), ma di un campione vero, quale in fondo Saviola è sempre stato: 55 miliardi di lire, più un contratto quinquennale.
PREDESTINATO - Il ruolo è quello dei predestinati ad accendere la fantasia della gente: centrocampista d' attacco e soprattutto attaccante. Uno che segna tanto e fa sognare, nonostante la statura (168 centimetri di altezza, appena 60 chili di peso) e i denti sporgenti, che gli valgono il soprannome di «el Conejo» (il coniglio). È un fuscello, che resiste a tutto. Saviola non ha fatto nulla per passare inosservato, da quando a nove anni, nell' 80, entrò nel college del River allo stadio Monumental, per giocare a calcio, ma anche per studiare, condizione indispensabile per continuare a divertirsi con il pallone. A 17 anni non ancora compiuti, il 18 ottobre ' 98, viene lanciato in orbita dall' allenatore del River Plate, il famoso Ramon Diaz, che lo fa esordire in campionato.
Nel ' 99, dopo aver vinto il titolo di capocannoniere del «campionato d' apertura» (15 gol in 19 partite, quasi una rete a partita), viene eletto «Rivelazione dell' anno» dal quotidiano di Buenos Aires «El Clarin». Alla premiazione, il portiere del Paraguay, Chilavert, confessa: «Un giovane così bravo e promettente non lo si vedeva emergere da tantissimi anni». Saviola mantiene le promesse con puntualità: nel 2000 esordisce in nazionale e in agosto, il Barcellona parte alla carica, offrendo 22 milioni di dollari (più di 45 miliardi di lire) al River per portarlo in Europa, offrendogli un contratto di sei anni. Il direttivo del River, che viene eletto dai soci e che può essere sfiduciato in qualsiasi momento se sbaglia mossa, resiste, si riunisce più volte e alla fine il responso è negativo. Ma il caso si ripropone dodici mesi dopo. Il Barcellona ha capito che serve un campione così per cancellare le amarezze di una stagione sbagliata, il River è stretto alle corde: da un lato c' è un deficit pesantissimo (60 milioni di dollari), dall' altro il Boca Juniors, che ha appena vinto la Coppa Libertadores. Il River vorrebbe tenersi stretto ancora per un anno il suo gioiello, ma Saviola va all' attacco anche fuori dal campo: invia ai giornali una lettera aperta, spiegando che il River non ha mai impedito ad un suo giocatore di attraversare l' Oceano per cercare fortuna in Europa: Fate così anche con me».
E minaccia di trasferirsi comunque a Barcellona, costi quel che costi, con il madre ammalato, che in Spagna potrebbe essere curato meglio. Saviola capisce che c' è un' occasione da prendere al volo per far cambiare idea ai dirigenti del River ed è rappresentata dal Mondiale Under 20, che si gioca proprio in Argentina. Lo aiuta il contorno perché la nazionale di José Pekermann, che ha già vinto le edizioni del ' 95 e del ' 97, raccoglie talenti straordinari. Saviola fa in fretta a incantare la gente: tre gol all' Egitto, due alla Giamaica nella prima fase; tre (su tre) alla Francia nei quarti; due al Paraguay in semifinale. Domani è il giorno più atteso, quello della finale con il Ghana, ma nel frattempo lui ha già vinto il suo Mondiale.
IN EUROPA - Il River Plate ha finalmente ceduto alle pressioni del Barcellona e ha venduto il suo gioiello, che martedì, quando il Mondiale Under 20 sarà concluso, volerà in Europa e firmerà un sontuoso contratto di cinque anni: «Sono felice, perché questo è il passo che cambierà la mia vita». Nel frattempo Saviola non è più «el Conejo», ma è diventato «el pibito», definizione che riecheggia quella dedicata a Maradona, che ha detto di lui: «È il più grande giocatore del momento, uno così farà fortuna». Michel Platini, che ha assistito agli incontri dell' Argentina contro Francia e Paraguay, ha ammesso: «È il campione giusto per questa nazionale argentina, che sa essere micidiale, quando è il momento di chiudere le partite». La squadra di José Pekermann è la nazionale delle tre «G» («Gaña, Gusta, Golea», «Vince, diverte, segna») e Saviola ne interpreta lo spirito, con il suo gioco fatto di gol, dribbling ad alta velocità, grande lucidità nei gesti decisivi. Ora gli argentini cominciano a chiedersi, un po' increduli, se lui non sia un talento simile a quello di Maradona. La risposta verrà fra un anno, sempreché Saviola riesca a vincere la concorrenza e a trovare spazio nella nazionale di Bielsa, decisa ad andare in Giappone e Brasile per vincere il Mondiale 2002. Ma non è la concorrenza a spaventare Saviola. Quando c' è da giocare, il problema è per gli altri. Sempre. Fabio Monti Ha 19 anni il Barça lo ha pagato 55 miliardi HA 19 ANNI Javier Pedro Saviola è nato a Buenos Aires l' 11 dicembre 1981 ed è stato scoperto da Adolfo Pedernera, uno dei più grandi centravanti della storia del calcio. È alto 168 cm, pesa 60 kg. Gioca da trequartista e da ataccante. Il suo soprannome è il «coniglio», per via dei denti sporgenti.
LA CARRIERA Ha esordito nella serie A argentina con la maglia del River Plate il 18 ottobre ' 98, lanciato da Ramon Diaz. Nel campionato argentino ha segnato 47 gol in 87 partite di campionato. Nel ' 99, ha vinto il titolo di capocannoniere del «Campionato d' apertura», con 15 gol in 19 partite. IL BARCELLONA Due giorni fa, è passato dal River Plate (dove aveva il contratto in scadenza il 30 giugno 2002) al Barcellona, che già lo aveva cercato nell' estate 2000, per cinque milioni di pesetas (55 miliardi di lire). Martedì prossimo firmerà il contratto di cinque anni.
IN NAZIONALE Costretto a saltare il Mondiale Under 20 nel ' 99, perché il River non lo aveva lasciato libero, ha esordito nella nazionale maggiore nel 2000. È il trascinatore dell' Argentina nel Mondiale Under 20, che si chiude domani (con Argentina-Ghana), avendo segnato 10 gol in cinque partite: tre all' Egitto, due alla Giamaica, tre alla Francia e due al Paraguay.
Monti Fabio
Pagina 39
(7 luglio 2001) - Corriere della Sera
Argentina e Brasile, le miniere inesauribili Ai Mondiali under 20 asta selvaggia attorno ai baby-fuoriclasse: Saviola vale già 70 miliardi. Il gioiellino del River Plate piace al Barça. Robert e Parks altri due nomi su cui puntare
Argentina e Brasile, le miniere inesauribili Ai Mondiali under 20 asta selvaggia attorno ai baby-fuoriclasse: Saviola vale già 70 miliardi Il gioiellino del River Plate piace al Barça. Robert e Parks altri due nomi su cui puntare Uno ha tutti gli occhi addosso: Javier Saviola (11 dicembre 1981; 168 centimetri per 60 chili di pura classe), il piccolo fenomeno argentino per il quale il Barcellona ha offerto la luna al River Plate. La dirigenza della squadra di Buenos Aires darà una risposta a fine mese, Javier lo ha già fatto sul campo: 5 gol in 3 partite. Vale 70 miliardi.
[...]
Valdiserri Luca
Pagina 47
(27 giugno 2001) - Corriere della Sera
FONTE: ArchivioStorico.Corriere.it
Voci di corridoio
14 gennaio 2000
...E a proposito di palloni d'oro: per quello del Sud America, il 18enne argentino Javier Saviola, il River Plate ha fatto sapere di aver ricevuto un'offerta di 85 miliardi ma non ha precisato se sia arrivata dalla Spagna o dall'Italia.
FONTE: RaiSport.Rai.it
Contro il razzismo. Diciamolo insieme, diciamolo ovunque: #KeepRacismOut
#VeronaInter Zanetti
Fiorentina 3-1 Verona highlights
8 aprile 2023: un compleanno indimenticabile
Prossima partita
Sabato 23 Novembre ore 15:00 (DAZN)
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22
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Milan *
17
Udinese
16
Bologna *
15
Torino
14
Empoli
14
Roma
13
Hellas Verona
12
Parma
9
Como
9
Cagliari
9
Genoa
9
Monza
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Venezia
8
Lecce
8
* Milan e Bologna una partita in meno
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3-1
Serie A 12ª Giornata
Potevo tifare mille squadre, o magari quelle che tifano tutti. E invece tu mi hai fatto gialloblù.