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SETTI E L'HELLAS 2021-2022

'Premio Renato Cesarini': Il presidente SETTI premiato come uno dei più grandi manager del calcio italiano nel contesto della 7a edizione della manifestazione (HellasVerona.it).

Lunga intervista del presidente SETTI a TGGialloblù su Telenuovo: 'D’Amico va via? Lui è mio figlio, è difficile allontanarsi da lui, è bravissimo... Finché uno non va via ufficialmente c’è sempre la speranza che rimanga ma io gli ho detto a Tony che se vuole partire può farlo. Nuovo possibile Ds? Non ho ancora deciso nulla, Marroccu è un profilo che ho sondato ma non ho ancora deciso, perché poi Tony è ancora qui. Non c’è solo Marroccu come nome, ci sono altri nomi in ballo, nei prossimi 8-10 giorni deciderò. Accardi? Lo vedo simile a D’Amico, è uno giovane ma è bravo e già formato. Petrachi? E’ un mio amico ed è un profilo interessante, vediamo… ma poi c’è un altro nome di Ds che nessuno sa… ma non ve lo dico…magari sarà lui il nuovo Ds. Tudor ha un rinnovo automatico e quindi in teoria l’allenatore ce l’ho. Io ho già parlato col mister una prima volta e dobbiamo parlare ancora. Io sono stato onesto e chiaro con Tudor sulle possibilità della nostra società. Se Tudor va via arriva Cioffi? Se Igor abbandona sarà un bel casino, non saprei che allenatore prendere. Cioffi ce l’avevo a Carpi e lo conosco ma ad ora non c’è nulla. Ci serve un allenatore che entri in un meccanismo già assodato. Ci sono poi altri profili di tecnici, magari che ora sembrano delle scommesse. Simeone? Credo che cerchi qualcosa di importante. Per noi ha uno stipendio alto. Il riscatto è più di 11 milioni, faremo delle valutazioni col Ds che ci sarà e poi vedremo se rimarrà. Comunque per Simeone il riscatto iniziale è tutto pronto. Barak? E’ un giocatore che si sente pronto per un grande club, magari anche all’estero. Piccoli in entrata? Per ora l’abbiamo bloccato in nostro favore'. Qualche giorno dopo il bis a TeleArena in cui il presidente afferma più o meno le stesse cose salutando quasi ufficialmente Tony D'AMICO e facendo qualche nome in più sul mercato e la rosa scaligera...

Il patròn ha deciso mister CORRENT sarà l'allenatore del MANTOVA a dispetto dello striscione esposto contro l'ormai ex allenatore della primavera gialloblù da parte degli ultrà virgiliani: 'Non prendo Corrent perché è di Verona o legato all’Hellas, lo faccio perché l’ho visto lavorare negli ultimi anni e ho capito che è veramente bravo. E allora mi sono detto: perché andare a cercare altrove se un tecnico capace ce l’abbiamo in casa? Poi ovviamente sarà il campo a decidere, gli allenatori sono tutti legati ai risultati. Per quanto mi riguarda, la scelta è fatta' e prima dell'epilogo della stagione all'Olimpico contro la LAZIO del VERONA dice 'Sicuramente è stata una stagione bellissima, che ci ha consacrato per la terza volta nella parte sinistra della classifica. E’ un orgoglio mio, e di tutti i ragazzi che sono con me da tanto tempo. D’Amico? Sto lanciando un figlio. Per Tudor c’è un discorso diverso. Abbiamo fatto un po’ di parole e penso che la prossima settimana concluderemo queste parole per capire come dovremo interpretare il prossimo campionato. Fiducioso di continuare con lui? Io gli ho espresso il mio punto di vista e devo aspettare la sua risposta. Simeone? Il Cholito ha fatto un campionato strepitoso, ma è nelle sue corde. Il mercato deve iniziare e ha le sue dinamiche. Dobbiamo capire cosa lui vuole fare, ma noi il Cholito ce lo terremmo ben stretto. A giugno capiremo cosa può succedere. Il riscatto? Dobbiamo capire perché il ds è un po’ di qua e un po’ di là in questo momento: dobbiamo parlare con lui. L’idea è provare a riscattarlo, ma non siamo i soli a dover decidere'.

Hellas Verona, contatti per la cessione. Setti vuole 150 milioni, valutazione da 120 (TuttoMercatoWeb.com)

La Corte di Cassazione ha annullato il provvedimento del Tribunale del Riesame di Bologna che, tramite la Guardia di Finanza, aveva sequestrato 6,5 milioni di Euro quasi un anno fa al presidente SETTI ipotizzando un movimento non corretto di fondi dal VERONA HELLAS ad altra società del patròn per la ristrutturazione della stessa. Sospiro di sollievo per il patròn che 'ha sin da subito affermato di aver sempre agito in totale trasparenza, nel rispetto della legge e a tutela degli interessi del Club' fa sapere la nota ufficiale apparsa su HellasVerona.it.

'Ciccio'... Onorato a metà Al 'Meazza' i gialloblù dovrebbero indossare il lutto al braccio in memoria del leggendario MASCETTI scomparso in sdettimana ma lo fanno solo nel secondo tempo! Il 'giallo' è presto chiarito dal presidente che al termine del match chiarisce 'Chiedo scusa a famiglia e tifosi: Abbiamo dimenticato le fasce in hotel e le abbiamo recuperate solo a partita iniziata'... Può succedere ma la pessima figura del club scaligero rimane e quel che è peggio, com'è ovvio, è l'aver dimostrato coi fatti, che il ricordo di 'Ciccio' (e quindi della storia dell'HELLAS) era poco più che di circostanza...

Lunga intervista del presidente alla trasmissione 'La politica nel pallone' su GR Parlamento; tanti i temi toccati dal problematico momento nel calcio impoverito dal Covid alle limitazioni negli stadi, dalla scelta di JURIC come allenatore alle 250 presenze da presidente in Serie A, dai risultati del VERONA alla crescente valutazione di BARAK.

250esima partita in Serie A per il presidente SETTI che festeggia nella città del tricolore col 4 a 2 ai danni del SASSUOLO!

SETTI è il dirigente più pagato della Serie A con 3 milioni e 788mila Euro di stipendio precedendo GAZIDIS (CEO del MILAN) di quasi 640mila euro e PARATICI ex Managing Director dell’area Football della JUVENTUS fermo (si fa per dire) a 2,6 milioni secondo i dati riportati da 'La Gazzetta dello Sport'

Lettera aperta al presidente che a Dazn proclama 'Stiamo parlando di milioni in ballo, bisogna avere delle regole per andare avanti. Ci sono accordi importantissimi da rispettare, quindi abbiamo stilato nuove regole che hanno la funzionalità di far disputare tutte le gare o quasi': Caro Pres, pur comprendendo le ragioni che spingono gli imprenditori (soprattutto del calcio ma non solo) a passare sopra ogni cosa pur di non fermare l'economia, non le sembra che l'ultima trovata che avete partorito in Lega e cioè quella che, per giocare, bastino 13 giocatori (12 + 1 portiere) tra prima squadra e Primavera (nati entro il 31 dicembre 2003) sia un tantino forzata?

Anche tralasciando il principio sportivo secondo cui debba vincere il più bravo partendo da condizioni similari (tipo nella boxe dove un peso massimo non è messo in competizione con un peso leggero per ovvi motivi) che comunque rimane imprescindibile anche in una disciplina che continua a pretendersi sportiva come il calcio, non le pare che far giocare degli scafati professionisti contro dei Primavera non sia corretto? Ovvero, per dirla con TUDOR, se in una qualunque partita fossero in palio punti scudetto o salvezza (com'è di fatto ogni match della Serie A), non troverebbe ingiusto far giocare dei Primavera contro dei campioni affermati lasciando il tutto in mano al giudice Covid?

Non so... Chiaro che sarà praticamente impossibile avere a disposizione meno di 13 giocatori in una rosa di 50 elementi o più ma vogliamo dare dignità anche alla credibilità del campionato o crede che quest'ultima venga solo dopo il vostro profitto come proprietari delle squadre?

In attesa di sue rimango fiducioso.

..Terzo esonero in stagione per SETTI che, dopo DI FRANCESCO al VERONA e LAURO al MANTOVA è il turno di mister PACHERA ormai ex allenatore del VERONA femminile.

La Lega ha deciso: Stop alle multiproprietà dal 2024-25, il presidente dovrà scegliere tra HELLAS VERONA e MANTOVA e ai media virgiliani dice 'Non ho assolutamente deciso nulla e sul tavolo ci sono tutte le opzioni'.

3 partite, 0 punti e DI FRANCESCO esonerato! Smentendo clamorosamente la tendenza (e la pazienza) che il patròn scaligero aveva avuto con MANDORLINI, PECCHIA e GROSSO, mantenendoli sulla panchina scaligera contro ogni senso logico, caccia il sostituto di JURIĆ senza dargli il tempo necessario di incidere realmente sulla squadra col suo calcio: C'è qualcosa che non sappiamo? Oppure stavolta SETTI ha voluto imprimere una svolta dall'inizio per confermare la terza salvezza consecutiva in Serie A che non si realizza dai tempi di BAGNOLI? Chi vivrà saprà (o magari anche no).

Capitolo chiuso? Il presidente della Lega Pro Francesco Ghirelli 'A chiudersi non sarà il progetto seconde squadre, semmai nei prossimi due anni quello delle multiproprietà', il presidente SETTI in qualità di proprietario dell'HELLAS VERONA e dell'AC MANTOVA 'Io non ne so nulla'.

Dal 2023 multiproprietà vietate per scongiurare un altro 'pastrocchio' alla LOTITO, proprietario di LAZIO e SALERNITANA, che ha teoricamente intestato la società campana al cognato arrivando ad una soluzione all'italiana (ma se entro il Gennaio prossimo non si riuscirà a sanare definitivamente la situazione, come imposto dalla Lega, cosa succedera?)...
Anche SETTI (patron di HELLAS VERONA e MANTOVA) e DE LAURENTIIS (a capo di NAPOLI e BARI) dovranno scegliere che società tenere e non saranno più ammessi incroci in futuro non solo nei campionati professionistici ma anche con i club della Lega Dilettanti: Mi pare cosa buona e giusta...

La nuova stagione deve ancora cominciare ma la Curva Sud, nonostante l'innegabile contentezza per i risultati ottenuti dalla squadra gialloblù nelle ultime due annate, in questo comunicato apparso al centro sportivo di Mezzano nel giorno della prima amichevole della stagione, già contrasta il numero uno di Via Olanda e si chiede, riferendosi alle recenti vicende 'che, ancora una volta, gettano ombre e perplessità sulla gestione a livello economico-finanziario del patrimonio Hellas Verona da parte di Maurizio Setti' ed in attesa che la procura di Bologna faccia il suo lavoro: 'perché questi milioni sono stati spostati dalle casse dell’Hellas ad altre società che nulla hanno a che vedere con la questione sportiva? È corretto trattare l’Hellas Verona come una qualunque “anonima” ditta? È eticamente giusto usare come “paracadute” per altre aziende una società la cui prima ricchezza sono una storia ultracentenaria ed il supporto di una città intera?'.
Domande legittime su una vicenda ancora tutta da chiarire.


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NEWS E CURIOSITÀ DALLE PASSATE STAGIONI +   -   =

Stagione 2020-2021: Nonostante la pandemia Covid morda ancora pesantemente, la Serie A riparte (tra mille controlli sanitari ed estrema prudenza) e mister JURIĆ, corteggiato da mezza Serie A, decide per la permanenza sulla panchina dell'HELLAS VERONA dopo un 'tiramolla' col patròn che trova la quadra proprio quando il giocattolino rischiava di rompersi: Per il tecnico spalatino rinnovo biennale e la promessa da parte del Pres che sul mercato Via Olanda si sarebbe mossa premiando il gran risultato ottenuto nel campionato appena terminato.
Ma subito si ha l'impressione che ancora una volta le parole di SETTI siano state scritte sulla sabbia: PESSINA torna all'ATALANTA senza che si sia fatto praticamente niente per trattenerlo (e per JURIĆ è un colpo tremendo: Sente che il suo lavoro di valorizzazione sul ragazzo andrà a premiare la società bergamasca e non sbaglia), cambiano casacca anche i 'promessi sposi' KUMBULLA, AMRABAT e RRAHMANI (peraltro già venduti a Gennaio per far cassa), BORINI emigra in Turchia in cerca di glorie europee che Via Olanda non gli può garantire e pure VERRE (per la verità senza troppe lacrime da parte dei tifosi) fa ritorno alla SAMP che non concede sconti per il fantasista.
In difesa arrivano CECCHERINI (troppo frettolosamente ostracizzato da Firenze) e MAGNANI (reduce da un lungo infortunio), a metacampo BARÁK (in cerca di rivincita), ILIĆ (dalla B olandese), TAMÈZE e VIEIRA ma soprattutto BENASSI (sul quale si punta molto per qualità e quantità) mentre FAVILLI (anche lui fermo da tempo causa infortunio) e il 32enne KALINIĆ vanno a rinforzare il reparto offensivo ma è chiaro che per JURIĆ sarà tutto da rifare: I patti col Pres di certo non erano questi ma SETTI perde comunque l'ennesima (ottima) occasione per stare zitto e, a fine mercato, parla di sacrifici importanti, della 'ciliegina' KALINIĆ e sembra caricare sulle spalle del tecnico spalatino tutte le responsabilità...
Ovviamente Ivan non ci stà e, furente, riporta tutto nella giusta ottica ribadendo che gli accordi con la proprietà erano diversi e che sul mercato si doveva fare un maggiore sforzo; il patròn gli da ragione in tutto ('Le intenzoni iniziali erano queste. Il momento particolare e molto difficile anche sotto il profilo economico per tutto il calcio italiano mi ha consigliato, in chiusura del calcio mercato, maggiore prudenza' ma nonostante questo l'imprenditore carpigiano si assegna ben 3 milioni di stipendio per la stagione 2019-20) : Il primo, duro, scambio di vedute è servito ed è solo l'inizio di Novembre!
Il lavoro del tecnico spalatino è comunque ancora una volta encomiabile e il VERONA costruisce la salvezza con un ottimo girone di andata fatto di prestazioni di spessore e alcune esaltanti vittorie (su tutte il 2 a 0 ottenuto a Bergamo, il 2 a 1 dell'Olimpico sulla LAZIO e il 3 a 1 sul NAPOLI al Binti) mentre nel ritorno i gialloblù calano vistosamente mentre crescono le voci che vogliono JURIĆ su un altra panchina per la prossima stagione nonostante il suo contratto scada nel 2023.
A tre partite dal termine il mister sbotta 'Qua a Verona abbiamo fatto un ottimo lavoro in due anni. Ci sono rimasto male che finora con la società non c’è stato nessun confronto per il futuro e nemmeno una… ‘carezza’ per il lavoro svolto che è stato eccezionale. Ritengo che questo sia irrispettoso e per me è indice di brutti segnali. Noi daremo sempre il massimo. Però ci vuole onestà fino in fondo. Voglio un discorso serio da parte della società': È l'inizio... Della fine del rapporto tra SETTI e JURIĆ e infatti poco dopo il presidente risponde al mister (ancora dalle colonne del quotidiano locale) che 'Quello che mi ha dato fastidio è che avremmo potuto parlarne insieme, privatamente, come già avvenuto in altre occasioni, non c’era bisogno di farlo a mezzo stampa'.
Alla fine i due si incontrano ma successivamente JURIĆ si dichiara ancora una volta deluso 'In sostanza' - dice - 'dovremo ripartire da zero' quasi naturale, a pochi giorni dall'ultima di campionato pareggiata al 'Diego Armando Maradona' di Napoli, il divorzio repentino del tecnico dal VERONA e la 'fuga' al TORINO quasi senza salutare.

Finale di campionato complicato per il patròn scaligero che prima in Lega non prende posizione come dovrebbe contro le grandi del calcio italiano (leggi JUVE-INTER-MILAN) e il loro balzano progetto Superleague 'tradendo' al contempo le squadre della fascia medio-piccola danneggiate, come del resto l'HELLAS VERONA, dalle decisioni delle suddette, poi viene anche indagato dalla procura di Bologna per 'Appropriazione indebita, autoriciclaggio e 'maquillage contabile': Avrebbe illecitamente sottratto fondi (6,5 milioni) alle casse della società calcistica e impiegato indebitamente quei fondi per ristrutturare un'altra società...



  • Stagione 2019-2020: Il VERONA è promosso in Serie A per esclusivo merito di mister AGLIETTI eppure, con una mossa che rischia di inimicarsi per sempre la piazza scaligera (già in aperta polemica col primo dirigente), non rinnova il contratto del tecnico toscano ma affida la guida tecnica a Ivan JURIĆ allenatore di croato che, dopo aver portato il CROTONE in Serie B contro tutti i pronostici, non ha più saputo riproporsi e arriva anzi da esoneri in serie al GENOA.
    L'All-In del patròn assomiglia tanto (troppo) a quello del 2017-18 quando l'annata, con una squadra improvvisata e piena di scommesse, fu un totale disastro ma, come spesso è accaduto, il presidente non ammette gli errori e ci mette pure il carico affermando che 'Grosso, nonostante i risultati siano stati deludenti, ha comunque portato a casa 49 dei 52 punti totali, mentre Aglietti è stato straordinario, l’uomo giusto al momento giusto. Il merito va diviso tra tutti e due' Apriti cielo! Perchè la sensazione che va per la maggiore è che semmai GROSSO ha frenato una squadra che è invece sbocciata con AGLIETTI... Partiamo male Pres! Molto male.
    Ma anche a 'sto giro (per dirla alla RIGHI) l'ineffabile imprenditore carpigiano va dritto per la sua strada, arriva in ritiro con una Mustang personalizzata in gialloblù e ostenta ottimismo.
    Dal mercato arriva la punta tanto attesa STĘPIŃSKI, gli svincolati VELOSO e LAZOVIĆ pupilli genoani del mister un difensore sconosciuto come RRAHMANI nemmeno titolare nella DINAMO ZAGABRIA ed un mediano marocchino di origini olandesi che fatica ad emergere al BRUGES in Belgio: Sarà un successo! Il calcio di JURIĆ è aggressivo e diretto, in difesa sboccia miracolosamente KUMBULLA e sulla trequarti il giovane atalantino PESSINA incanta, FARAONI fa la differenza anche in Serie A e l'HELLAS si conferma la sorpresa del campionato arrivando in zona Europa League prima dello stop di tutti i campionati mondiali a causa del maledetto Covid 19.
    Alla ripresa molto è cambiato in una Serie A dove si giocano partite ogni tre giorni in un caldo asfissiante: In ogni caso la squadra scaligera si salva con largo anticipo e termina il campionato al nono posto con un risultato che è il migliore degli ultimi vent'anni!


  • Stagione 2018-2019: Continuano le 'tribolazioni' del Pres alla guida dell'HELLAS dopo l'inopinata retrocessione dalla Serie A in un'annata che abbatte tutti i record più negativi della storia scaligera.
    La piazza è in subbuglio dopo e la disastrosa annata appena passata e la protesta verso SETTI, che nel frattempo ha scelto la continuità con la gestione precedente con un diesse al primo incarico come D'AMICO (capo scout di FUSCO) e un allenatore di scarsa esperienza come GROSSO, inizia alla presentazione delle maglie dove un tifoso-sandwich solitario esprime il suo civile dissenso.
    Si prosegue con l'esclusione dalla conferenza stampa di presentazione del nuovo tecnico del giornalista 'scomodo' Barana: Apriti cielo! Vengono coinvolte l'USSI e l'Ordine dei giornalisti del Veneto che biasimano il comportamento di Via Francia...
    Il patròn scaligero deve difendersi anche lato MANTOVA e spiegare, in maniera convincente a dire il vero, come la società virgiliana non sia un satellite di quella scaligera; è poi il turno della diatriba sul Forte di Lugagnano che doveva diventare una sorta di cittadella dell'HELLAS e invece non è stato così e parte la polemica tra Via Francia e la precedente amministrazione comunale.
    SETTI investe anche nella GARELLI suscitando l'ilarità del popolo scaligero che si esprime con goliardia attraverso i social, nel frattempo VOLPI l'ex amico e socio in affari del presidente vince entrambi i contenziosi contro Maurizio ma i legali spiegano che il club scaligero non rischia nulla da questa vicenda...
    Il patròn ha purtroppo la brutta tendenza a parlarsi addosso, così alla cena di Natale riferendosi ai tifosi dice fra l'altro '...E' un momento particolare: ce l'hanno con me, ma io li lascio fare': La tribù scaligera risponde tappezzando Verona, Mantova e le relative province di adesivi con la faccia del presidente e sotto la scritta 'BUFFONE'! È guerra aperta.
    La stagione non va come previsto e a metà Aprile, con la promozione diretta ormai andata e anche i playoff a rischio, SETTI rompe ancora il silenzio con pessimi risultati, segue una settimana dopo una lettera aperta in cui si parla di COERENZA nella scelta dell'allenatore, CONSAPEVOLEZZA DEL MOMENTO anche se le cose non vanno per il verso giusto e CHIAREZZA di idee per i futuro: Una comunicazione strampalata che non fa altro che esacerbare gli animi ma tuttavia una settimana più tardi, a seguito della sconfitta interna col BENEVENTO, il patròn esonera GROSSO mentre il diesse D'AMICO (mai ufficialmente presentato) rimane ben saldo al suo posto.
    Al posto dell'ormai ex tecnico gialloblù arriva AGLIETTI che riacciuffa i playoff e in poche mosse riesce a ridare una fisionomia all'armata Brancaleone scaligera centrando un'incredibile promozione: Il diesse del MANTOVA RIGHI perde una buonissima occasione per stare zitto e il presidente si dissocia.
    Si chiude l'annata con il mancato rinnovo ad Aglio, vissuto dalla piazza come l'ennesimo sgarbo, e una kafkiana intervista a 'La Gazzetta dello Sport' in cui SETTI ringrazia GROSSO che 'ha avuto il merito di dare alla squadra un calcio di livello altissimo': Roba da matti!


  • Stagione 2017-2018: In un'annata in cui è successo un po' di tutto, dal clamoroso ripensamento di CASSANO al litigio con l'ex amico VOLPI (stranamente coinciso con una recessione economica anche da parte di Via Francia) finito sotto la lente di Procura Federale e Guardia di Finanza, culminata con una sacrosanta retrocessione, il presidente ha ribadito che i conti vengono prima del risultato sportivo ma la sensazione generale della piazza è che si sia provata una sorta di puntata alla roulette e sia andata male: Troppa la differenza con le altre squadre anche solo per poter competere fino alla fine.
    Dopo aver fallito nell'acquisizione del MODENA, SETTI ha acquisito la quota di maggioranza del MANTOVA tra la diffidenza e la perplessità dei tifosi virgiliani, sentimento peraltro condiviso dalla piazza scaligera delusa e ferita da una stagione umiliante...
  • Stagione 2016-2017: Imbufalito dall'inaspettata retrocessione in Serie B il presidente può consolarsi con il più abbondante 'paracadute' mai concesso dalle società della Lega di A alle retrocesse (25 milioni nella prima prima stagione più altri 15 in caso di mancata promozione) ma, ben lungi dall'investire quei soldi, ricava il ricavabile dalle cessioni di GOLLINI, IONITA e WSZOŁEK, trattiene PAZZINI e RÔMULO e si affida mani e piedi al nuovo diesse FUSCO e a mister PECCHIA: Una scelta che pagherà (anche quando, dopo alcuni passaggi a vuoto della squadra, la posizione del tecnico non sembrava più così sicura) con il ritorno dei gialloblù nella massima serie senza il passaggio dai playoff...
  • Stagione 2015-2016: La "rivoluzione" societaria del Presidente (meno potere allo staff e più presenza in società) sul campo non paga anche se BIGON fa risparmiare circa 10 milioni sulla gestione; il VERONA va malissimo in campionato e, dopo il fuoco di paglia all'esordio contro la ROMA, è quasi retrocesso già a Novembre! A Dicembre DELNERI sostituisce MANDORLINI, al mercato di Gennaio i rinforzi non sono all'altezza e la prima vittoria arriva a Febbraio... Praticamente inevitabile la retrocessione in cadetteria.
  • Stagione 2014-2015: Stagione tribolata per l'HELLAS col presidente che forse imputa a SOGLIANO scelte non condivise (l'acquisto di SAVIOLA?)... A metà stagione è frattura tra la dirigenza e il diesse e dopo la salvezza SETTI annuncia di voler essere più presente in società e novità nella gestione per la prossima stagione che non convincono Sean, il direttore se ne va e al suo posto viene preso BIGON.
  • Stagione 2013-2014: ...Dopo 11 anni il VERONA torna in Serie A e si fa onore sino alla fine!
  • Stagione 2012-2013: Maurizio SETTI è il 32° Presidente dell'HELLAS VERONA F.C. e dopo 11 anni gli scaligeri tornano in Serie A!


Maurizio Setti
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.

Maurizio Setti (Carpi, 5 giugno 1963) è un imprenditore e dirigente sportivo italiano, attuale presidente dell'Hellas Verona e socio di maggioranza del Mantova.

Biografia
Diplomato in ragioneria, è sposato con due figli. Possiede un aereo storico "Falchetto" ed è appassionato della Vespa di cui possiede un esemplare del 1951 esposta nell'atrio della sua azienda a Carpi.

Attività imprenditoriale
Inizia a lavorare come fotografo e successivamente, prima del servizio militare, come magazziniere e autista in un'azienda di moda a Carpi per poi cominciare l'attività imprenditoriale a 22 anni, insieme ad amici, producendo maglieria per i grossisti. Per superare la crisi del settore "conto terzi", nel 1989 crea il Gruppo Antress e punta sul primo marchio proprio, E-Gò, assieme alla socia e stilista Sonia De Nisco, che viene proposto alle catene come Camaieux e Promod.

Per aumentare la marginalità, successivamente acquisisce il brand Manila Grace e lo sviluppa affidandolo alla stilista Alessia Santi, azionista al 20%. Negli anni attorno al 2010 le due aziende, grazie alla creazione sul mercato italiano di negozi mono-marca, alla distribuzione capillare in negozi multimarca e all'internazionalizzazione dei marchi, riscuotono molto successo. Nel 2011 le due aziende vengono fuse nell'unica società Antress Industry Spa che accentra il core business del gruppo. A giugno 2012 Setti ha la maggioranza relativa delle quote ed è l'amministratore unico della holding Moulin Rouge SpA, che controlla la Antress Industry SpA (fatturato di circa 55 milioni di Euro), di cui è Presidente del CdA.

E' amministratore unico della Tex-Spread Srl che fa parte dell'indotto di Antress e possiede la Sfinge Srl e la Murales Srl, due società immobiliari create ad hoc per gestire tutto quanto riguarda l'ambito retail. A fine 2014 il marchio E-gò (Eurofel) è stato trasformato in "SDN - Sonia de Nisco" con la conversione dei negozi E-gò in punti vendita Manila Grace e la creazione di una collezione chic destinata ad una clientela più agiata. Nel 2015 c'è il rilancio del marchio di maglieria Sinä ja??? e l'inserimento degli accessori nelle collezioni Manila Grace (grande successo riscuote la Felicia Bag). Nel 2016, con un finanziamento da un milione di euro garantito da SACE (partecipata al 100% dalla Cassa Depositi e Prestiti) in una iniziativa a sostegno dei piani di sviluppo internazionali, apre quattro boutique mono-brand e un outlet in Polonia, e due store a Berlino.

Nel luglio 2018 acquisisce la licenza del brand "KI6? Who are you" di abbigliamento donna per sviluppare la produzione e distribuzione a livello nazionale ed internazionale; nel successivo settembre, a seguito dell'uscita dalla società di Alessia Santi, assume Gaetano Navarra come direttore creativo di Manila Grace e, a fine anno,tramite Tenax capital, Antress industry emette un prestito obbligazionario da 4 milioni di euro, aumentabile fino a 7 milioni nel 2019, per finanziare gli investimenti in Italia e all'estero per lo sviluppo della società.

A metà novembre 2018, insieme ad altri imprenditori riccionesi e alla ditta sammarinese Armony, intraprende il rilancio del marchio motociclistico Garelli: dapprima si tratta di un contratto d’affitto che in pochi anni dovrebbe sfociare nell'acquisto dell'azienda con diverse quote di partecipazione divise tra le varie figure.

Attività sportiva
Ha militato in gioventù nei dilettanti dell'Athletic Carpi ricoprendo il ruolo di centrocampista. E' stato socio per tre anni del Carpi F.C. con cui ha conquistato due promozioni e dal 2011 fino al 2012 comproprietario e vicepresidente del Bologna (nell'"operazione salvataggio" della società felsinea), finché, nella primavera 2012, non ha rilevato l'Hellas Verona dall'allora proprietario Giovanni Martinelli.

Inizialmente entrato come socio di maggioranza con l'80% delle quote, nel marzo del 2013 acquista l'intero pacchetto azionario del club diventandone proprietario unico. Al termine della stagione la squadra conquista la promozione in serie A, che mancava da undici anni.

Nel campionato successivo in massima serie gli scaligeri sono una delle sorprese del campionato e chiudono al decimo posto.

La stagione successiva ottengono il 13º posto, mentre è completamente negativa la stagione 2015-16 chiusa con il 20º posto e retrocessione in cadetteria.

Nella stagione 2016-2017 la squadra si classifica al secondo posto e torna in Serie A dopo un solo anno di assenza.

L'anno successivo dopo un'altra stagione negativa, conclusa con il penultimo posto e 25 punti, è retrocesso e contestato dalla tifoseria gialloblu.

Durante la sua presidenza militano nella squadra giocatori del calibro di Javier Saviola, Rafael Márquez, Luca Toni, Giampaolo Pazzini, Jorginho.

Il 27 giugno 2018 acquista per 623 mila euro (tramite la Fiduciaria Emiliana) le quote di maggioranza del Mantova, militante in Serie D, anche se non ricopre cariche dirigenziali nell'organigramma virgiliano

FONTE: Wikipedia.org

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