.
Il finale in questione è ovviamente quello del calciomercato con la (non lieve) differenza, rispetto alla passata stagione, che stavolta il giocatore è davvero di caratura superiore in un'operazione che probabilmente è convenuta a tutti perchè
Personalmente sono molto fiducioso sul fatto che, una volta ritrovata la continuità, KALINIĆ eleverà di molto la pericolosità offensiva della squadra scaligera; certamente non sarà un TONI-bis (
) ma qualcosa che possa andargli nei pressi anche si visto che il giocatore croato troverà un 11 che giocherà per lui e, grazie al gioco aggressivo di
, avrà a disposizione diverse occasioni per bucare la porta.
Tecnicamente Nikola è un ambidestro in grado di fare reparto da solo in attacco quanto a caratteristiche tecniche e atletiche e rappresenta appieno quello che oggi è identificato come una prima punta 'di manovra' in grado sia di far salire i compagni che di trasformarsi in primo difensore quando è il caso.
Il quasi metro e novanta di altezza lo rende ovviamente molto pericoloso nel gioco aereo ma, a dispetto della stazza, il centravanti croato è rapido nei movimenti, letale in area (dove sa far gol un po' in tutte le maniere) e generoso nel pressing e nella ricerca di spazi.
Punti deboli? L'età non gioca certo a suo favore (anche se oggigiorno un calciatore di 32 anni può ancora essere considerato abbastanza al top della condizione) ma anche il fatto che, da un paio di stagioni, non ha trovato continuità e potrebbe risentire di antiche ruggini...
Nato a Solin a pochi chilometri da Spalato, Nikola entra nelle giovanili dell'HAJDUK a 10 anni ed intorno alla maggiore età riesce ad esordire con la prima squadra: I sacrifici fatti
(sempre con l'inseparabile zainetto del MILAN a contenere a fatica grandi sogni di gloria) al centro sportivo di Spalato dopo aver cambiato due autobus, sono finalmente ripagati.
L'annata 2006-07 trascorsa per metà all'ISTRA e poi al SIBENIK a dimostrare che si, KALINIĆ se la può giocare nella prima liga croata e dalla stagione successiva è già titolare all'HAJDUK dove mette a segno 32 gol fino al 2009 attirando gli sguardi interessati dalla
che però nel campionato inglese non ingrana: 2 gol in 26 presenze alla prima annata, 5 in 18 apparizioni nella seconda e per Nikola è già tempo di migrare un'altra volta ma stavolta a costo zero: Il DNIPRO dall'Ucraina è pronto a scommettere sul giovanissimo vicecapocannoniere della
per due stagioni di seguito.
L'esordio contro gli odiati rivali dello SHAKHTAR DONETSK non è dei migliori perchè da subentrato segna il gol della bandiera ma si fa anche espellere un paio di minuti più tardi! Ma mister RAMOS non è tipo da farsi impressionare dall'eccesso di foga agonistica, Nikola mantiene la fiducia del tecnico spagnolo e conquista presto la maglia da titolare a suon di doppiette trascinando i suoi al 4° posto finale in
con 10 gol in 19 presenze.
Seguono altre due stagioni di buon livello ma l'exploit avviene nell'annata 2014-15 quando con 4 gol porta il DNIPRO in finale di
e segna anche l'illusorio vantaggio nel match conclusivo prima del ritorno del SIVIGLIA che alla fine vincerà per 3 a 2.
dove potrà misurarsi con l'amato MILAN e magari chissà, in futuro indossare i colori rossoneri: I viola offrono un quadriennale al giocatore e 5 milioni agli ucraini e lo spalatino fa i bagagli per Firenze.
L'impatto con la massima divisione calcistica nostrana non è dei migliori, KALINIĆ non si sblocca ma mister SOUSA gli da fiducia e dopo 5 gare l'attaccante riesce finalmente a infilarla nel sacco realizzando il 2 a 0 contro il BOLOGNA al Franchi e la Domenica successiva entra definitivamente nella storia gigliata mettendo a segno una
a domicilio: Prima di lui solo VIANI e un certo BATISTUTA erano riusciti a fare 3 gol in una partita ai nerazzurri.
Conclude la stagione con 12 centri in 36 match, la Viola è quinta e parteciperà all'
.
Il 2016-17 va anche meglio per Nikola dal punto di vista realizzativo con 15 gol in campionato e 5 nella competizione europea e in estate ecco materializzarsi il sogno di una vita: Al MILAN serve un bomber come tirarsi indietro? Il diesse CORVINO non è d'accordo e prova a trattenere l'attaccante in tutti i modi ma KALINIĆ fa presto sapere come la pensa '
'.
e, col senno di poi, anche il massimo realizzabile da un calciatore che inizia la sua parabola discendente...
Il MILAN di MONTELLA non brilla ed il 6° posto in classifica dell'annata precedente fa storcere il naso a molti tifosi rossoneri, Nikola è accolto come un novello ŠEVČENKO ma ben presto si trasforma in una sorta di
: 41 presenze totali tra campionato e coppe ed il misero bottino di 6 gol, mister MONTELLA è stato esonerato a fine Novembre ed il nuovo tecnico GATTUSO, infilato a forza nel 'tritacarne' rossonero, non può fare meglio.
La piazza milanista è in subbuglio e KALINIĆ è fra i capri espiatori: Viene tristemente
; Via Rossi decide di cederlo alla prima occasione 'accontentandosi' di poco più di 14 milioni.
...Ma il deludente 2017-18 della prima punta croata non finisce con la Serie A: A Luglio ci sono i Campionati del Mondo in Russia con la nazionale croata che, forte come forse mai prima, culla legittimi sogni di gloria che però non prevedono l'impiego di Nikola o almeno non da prima scelta e così,
.
Apriti cielo! A fine gara i due si spiegano e anche l'allenatore croato è irremovibile nel mandare a casa l'attaccante per il bene della nazionale e del gruppo stesso.
Destino vuole che la nazionale a quadretti venga sconfitta solo in finale dalla FRANCIA e che la medaglia d'argento vada di diritto anche a Nikola che, coerentemente con le scelte fatte ad inizio torneo, rifiuta il premio: '
la prima punta spalatina non è considerata titolare ma, ironia della sorte, vince il primo trofeo in carriera, la SuperCoppa UEFA, guardando i colleghi dalla panchina appena sbarcato a Madrid.
e alla fine arriverà seconda a -11 punti dal BARÇA ma a +8 dal REAL MADRID e tuttavia il periodo di appannamento di KALINIĆ si protrae con un paio di gol in campionato (a fronte di 17 presenze) e altri due in Coppa del Re così a fine stagione decide di cogliere l'occasione fornita dalla ROMA e
.
Anche mister FONSECA lo utilizza col contagocce: Tra i giallorossi Nikola viene molto dopo capitan DZEKO e il modulo che prevede una prima punta e due esterni non lo aiuta di certo e così, dopo 5 gol in 15 presenze (
si ritrovano con un costoso esubero da piazzare per il finale del calciomercato 2020-21.
In realtà le offerte non mancano con TORINO e BESIKTAS in prima fila ma è l'HELLAS del connazionale (e quasi compaesano)
a spuntarla sul fil di lana prospettando a Nikola un tipo di calcio aggressivo che solitamente crea molto per gli attaccanti in progetto molto convincente nel quale KALINIĆ verrebbe messo al centro: '
'.
Ora è davvero tutta nelle sue mani (anzi nei suoi piedi) l'occasione per dimostrare che, se messo nelle condizioni ideali, Nikola KALINIĆ è ancora in grado di essere determinante!
, che firma un contratto biennale con opzione per il terzo anno.
È stato un giocatore chiave per la Croazia ai livelli giovanili, Under-17, Under-19 e Under-21. La sua prima apparizione in una competizione internazionale è arrivata durante l'Europeo Under-17 del 2005, concluso in testa alla classifica marcatori con 11 reti. Con l'Under-19, segna 5 gol nella fase di qualificazione all'Europeo di categoria. Segna anche una tripletta contro i pari-età moldavi, che permette alla nazionale croata di passare al turno successivo. In più, con l'Under-21, ha segnato 2 gol in 2 presenze.
Le sue abilità gli permettono di avere un posto nella Croazia che partecipò al campionato d'Europa 2008. Debutta con la nazionale croata il 24 maggio 2008, subentrando al 62' della partita terminata 1-0 contro la Moldavia[34]. Ha debuttato a Euro 2008, con la sua maglia numero 9, durante la partita contro la Polonia, sostituendo l'autore del gol della vittoria per 1-0, Ivan Klasnić. Continua a giocare con la maglia della Nazionale con regolarità tra il 2011 e il 2013, scendendo in campo in alcune gare di qualificazione sia per il campionato d'Europa 2012 che per il campionato del mondo 2014. Convocato per la fase dell'Europeo, non giocherà nessun minuto, mentre resta fuori dalla rosa della competizione mondiale.
Torna tra i convocati in nazionale nell'estate 2015 in virtù dei buoni risultati ottenuti prima con la maglia del Dnipro, finalista di Europa League, e poi con quella della Fiorentina.
. Il 4 giugno 2016 sigla un tripletta nella vittoria per 10-0 contro San Marino. Convocato per l'Europeo in Francia,
che permette alla nazionale croata di qualificarsi come prima classificata nel girone.
, vinta dalla Croazia per 2-0 contro la Nigeria. La nazionale croata ha terminato poi la manifestazione in finale, venendo sconfitta soltanto dalla Francia per 4-2:
STAGIONE 2023-24 + - =
CALCIO ESTERO
Kalinic lascia il calcio giocato e inizia subito una nuova carriera. Sarà il ds dell'Hajduk
27/05 ALLE 14:56
di GIACOMO IACOBELLIS @GIACO_IACO
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
Nikola Kalinic appende gli scarpini al chiodo. Il 36enne ormai ex attaccante croato mette fine alla sua lunga carriera da giocatore, che l'ha visto vestire anche le maglie di Fiorentina, Milan, Roma e Verona in Italia, per assumere il ruolo di direttore sportivo nel club in cui ha iniziato la sua carriera professionistica e in cui ha giocato negli ultimi mesi, l'Hajduk Spalato.
Questo l'annuncio ufficiale:
SERIE A
Nikola Kalinic torna a giocare. Firma con l'Hajduk Spalato per sei mesi a un euro
03/01 ALLE 17:57
di ANDREA LOSAPIO @LOSAPIOTMW
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
Nikola Kalinic torna a giocare. L'ex attaccante di Milan, Hellas Verona e Fiorentina firma a 37 anni con l'Hajduk Spalato, club in cui aveva giocato nel 2022-23, salvo poi lasciare scadere il proprio contratto in estate. Kalinic ha firmato un accordo per sei mesi allo stipendio di un solo euro per cercare di aiutare l'Hajduk a vincere il campionato. In questo momento il club di Spalato è primo in classifica a 41 punti, davanti al Rijeka a 35 e la Dinamo Zagabria a 34. Kalinic sarà quindi un possibile sostituto di Marko Livaja.
Le parole del direttore sportivo dell'Hajduk Mindaugas Nikoličius. "Conoscete la situazione intorno a Nikola, è mancato per molto tempo, dobbiamo vedere come reagirà, come apparirà in allenamento. Dovremmo prenderci un po' di tempo per vedere in che condizioni è. Finanziariamente è stato il più semplice, è stato a Hajduk per tre anni e non è tornato a causa dei soldi. Ci siamo accordati per uno stipendio di un euro. Normalmente non lo diciamo mai, ma posso dirlo. Vuole aiutare l'Hajduk, vincere il titolo, questo è il suo unico motivo e obiettivo per il quale è tornato".
Sulla scelta da parte di Trajkovski di lasciargli la numero nove. "Assolutamente, grande rispetto per Aleks, che lo ha capito e ha giocato in Italia, a Palermo. Quando gli abbiamo detto che Nikola Kalinić sarebbe tornato all'Hajduk, per lui non è stato un problema ed è stato felice di consegnarci la maglia".
FONTE:
TuttoMercatoWeb.com
STAGIONE 2021-22 + - =
CALCIO ESTERO
Hajduk Spalato, primo gol per Nikola Kalinic ma non basta per vincere a Pola
ALLE 19:13
di GAETANO MOCCIARO
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
Primo gol per Nikola Kalinic con la maglia dell'Hajduk Spalato. L'ex attaccante del Verona è andato a segno a Pola contro l'Istra 1961 ma non è bastato a garantire il successo ai suoi: 1-1 il finale con l'Hajduk ora quarto e a -5 dalla Dinamo Zagabria prima in classifica
FONTE:
TuttoMercatoWeb.com
Vita da ex. Per Kalinic un inizio non proprio brillante
By Damiano Conati - 3 Marzo 2022
Tre partite di campionato, una di Coppa nazionale ieri sera, due da titolare, una seduto in panchina e un subentro in Coppa, tre vittorie, nessun gol, ma un assist bellissimo il giorno del debutto, ma soprattutto la sconfitta nell’ultima di campionato contro il Rijeka, che è costata il terzo posto momentaneo al suo Hajduk. Non si può definire un avvio brillante quello di Nikola Kalinic a Spalato, in quello che è stato un ritorno tanto clamoroso quanto inaspettato per i tifosi croati. Tifosi che però ora si aspettano grandi cose dall’ex bomber gialloblù, che, insieme a Livaja, forma una delle coppie gol più pericolose della Croazia. Il tempo c’è, anche perché le prime tre della classe non sono lontane.
Damiano Conati
FONTE:
HellasNews.it
11 Febbraio 2022 - 22:31 Hellas Live Lettura: 1 min.
Risoluzione Kalinic, per l’Hellas Verona un risparmio di oltre 700.000 euro
Un addio solo anticipato. Anche se a sorpresa. Sicuramente sbagliato per modi e tempi. Una separazione che ha permesso all’Hellas Verona di risparmiare però un bel gruzzelletto. Nikola Kalinic infatti percepiva più di un milione e cinquecentomila euro, più premi. Netti. Contratto che era in scadenza il prossimo 30 giugno. La volontà del croato era quella di tornare in patria ed il club gialloblù ne ha così giovato economicamente per accontentarlo.
FONTE:
HellasLive.it
HELLAS VERONA di Redazione, 08/02/2022 20:07
Kalinic si presenta all’Hajduk: Era tutto fatto dieci giorni fa…
Kalinic
“È una grande giornata per me, sono orgoglioso di essere tornato nel mio club e a Spalato. Avevo già concordato tutto 10 giorni fa, da allora ho dormito male, avevo solo quello nella testa”. Dopo aver rescisso con il Verona, Nikola Kalinic si è presentato oggi ai tifosi dell’Hajduk Spalato: Questa decisione risale a tanto tempo fa. Un anno fa ci siamo incontrati a Verona e ci siamo accordati per l’estate successiva, poi abbiamo deciso che adesso sarebbe stato il momento giusto. L’Hajduk sta
bene senza di me ma spero che starà ancora meglio con me”.
HELLAS VERONA di Redazione, 08/02/2022 17:00
Kalinic: Grazie a Tudor che mi ha lasciato andare
Kalinic a Spalato
"Sono orgoglioso di essere tornato: l’Hajduk sta andando molto bene e spero che con me andrà ancora meglio. Vorrei ringraziare Tudor, allenatore con cui ho avuto un ottimo rapporto: mi ha detto che avrebbe rispettato la mia decisione e mi ha lasciato andare. Le prossime gare? Già contro la Juventus stavo già pensando alla prossima sfida dell’Hajduk: speriamo di riuscire a vincere". Queste le dichiarazioni di Nikola Kalinic, durante la conferenza di presentazione come nuovo giocatore dell’Hajduk Spalato.
FONTE:
TGGialloBlu.Telenuovo.it
HELLAS VERONA di Gianluca Vighini, 08/02/2022 13:05
Kalinic, l'uomo che rendeva il Verona una vettura di lusso
Hellas Verona
Avete presente quelle belle auto super accessoriate e piene di optional? Ecco Nikola Kalinic per il Verona era proprio un optional che rendeva l’auto, una vettura di lusso, di classe superiore. Ora si dirà: ad un lusso ci puoi rinunciare, ed è vero. Perchè si può fare senza un sedile riscaldato e si può fare senza Nikola Kalinic anche perchè Lasagna e Simeone sono evidentemente sufficienti per arrivare il più in fretta possibile a quei 40 punti che segnano, come sempre la matematica certezza di giocare ancora in serie A il prossimo campionato.
Ma dopo la rescissione del giocatore croato, arrivata con un timing discutibile, appena un’ora dopo la fine della gara contro la Juventus, la sua partenza lascia il Verona un po’ più povero. Magari più ricco finanziariamente, visti i cinque mesi di ingaggio risparmiato, ma sicuramente un po’ più povero dal punto di vista tecnico e delle scelte offensive.
Niente di grave sia chiaro. Anche perchè Kalinic non è mai riuscito a dare al Verona quello che da lui ci si poteva aspettare. Non lo fece l’anno scorso, quando era arrivato in pesante ritardo e senza la preparazione adeguata, alla prese con mille e uno problemi fisici, non lo ha fatto pienamente neanche quest’anno, quando però abbiamo tutti capito meglio che giocatore fosse e quale qualità potesse mettere in campo ogni volta che stava bene. Kalinic è stato soprattutto un giocatore intelligente , perfetto collante offensivo per i due trequartisti, una sorta di regista avanzato che faceva rendere al meglio chiunque gli giocasse al fianco.
E anche un fine realizzatore, capace di farsi trovare al posto giusto nel momento giusto, come è accaduto proprio contro il Bologna, quando è sbucato perfettamente di testa in area di rigore, regalando i tre punti al Verona, l’ultima sua eredità al mondo gialloblù. Ha preferito tornare a casa sua all’Hajduk Spalato, chiudendo anzitempo un rapporto che si sarebbe comunque concluso il 30 giugno. Lasciando un Verona ormai salvo, ma sicuramente in campo un po’ più debole.
FONTE:
TGGialloBlu.Telenuovo.it
Cronistoria di un addio annunciato. Dovidenja Kale!
By Damiano Conati - 7 Febbraio 2022
Addio Kalinic. Dispiace dare questo annuncio. Dispiace per la tempistica: dopo il calciomercato, ma soprattutto immediatamente dopo una delicata sfida di campionato, addirittura prima di terminare le interviste del post gara. Dispiace non essere stati smentiti: è da dicembre che l’Hajduk lancia messaggi attraverso la stampa croata, di amore, di proposte concrete, di iniziative rivolte al tentativo di riportare Kalinic a Spalato. Addirittura prima di Natale vi riportavamo un articolo in cui era già stata fissata la gara d’esordio di Kalinic con l’Hajduk (LINK QUI). Alla fine tutto rinviato di una settimana, ma avevamo ragione a ritenere quell’offerta più che mai veritiera. Tanto che nei giorni scorsi avevamo annunciato l’addio di Kalinic a fine stagione (LINK): sapevamo di un colloquio tra l’attaccante e la squadra delle sue origini, ma nessuno immaginava un epilogo del genere. Per questo dispiace ancora di più. Perché i croati avevano già pronto il video girato nella casa natia di Nikola e poi a Verona e in Arena, avevano già fatto indossare la maglia bianca a Kale, avevano già programmato la conferenza stampa di presentazione per la giornata di domani. Dispiace vederlo andar via così, all’improvviso, quasi di soppiatto. E dispiace soprattutto non sia arrivato un sostituto: il mercato di gennaio doveva servire a colmare lacune e quella lasciata da Kalinic là davanti non può essere riempita dai soli Simeone e Lasagna, nessuno dei due, tra l’altro con le caratteristiche del 34enne croato.
È andata così e forse tutta la vicenda non è nemmeno stata gestita troppo bene nè dal Verona, nè da Kalinic stesso, nè dall’Hajduk. L’Hellas perde il suo numero 9, con il suo contratto pesantuccio, ma che sarebbe durato ancora pochi mesi. Il mercato va così e davanti alle scelte di vita non si può fare altrimenti. Arriverà uno svincolato in sostituzione? In teoria no, il Verona dovrebbe restare com’è oggi, anche perché sennò il sostituto l’avrebbe preso una settimana fa, a mercato aperto.
Dovidenja Kale! Buona chiusura di carriera nella tua Croazia.
Damiano Conati
FONTE:
HellasNews.it
Traduzione dal serbocroato all'italiano a cura di Google Traduttore
BENTORNATO A CASA: NIKOLA KALINIC È DI NUOVO UN NOVE BIANCO!
7/2/2022 - 00:05
Prima squadra
Foto: Robert Matić / Hajduk.hr
L'HNK Hajduk può confermare con grande soddisfazione che la nostra prima squadra nel proseguimento della stagione sarà più forte per Nikola Kalinic , che torna al Poljud dopo più di 12 anni e riprende il suo numero 9! Nikola arriva all'Hajduk all'età di 34 anni come free agent dopo aver rescisso il contratto con l'Hellas Verona.
Kalinic è il figlio di Hajduk, ha superato tutte le categorie di età della nostra Academy ed è diventato uno dei suoi prodotti più riconoscibili nella storia recente del Club. Ha giocato un totale di 79 partite ufficiali per la prima squadra dei Bianchi e ha segnato 44 gol. Nella stagione 2007/2008 ha segnato 17 gol e nella stagione successiva ha segnato 15 gol. Ha lasciato il Poljud nel 2009 con un trasferimento da record all'inglese Blackburn. Nella sua ricca carriera, ha giocato per il Dnipro ucraino, poi per i primi campionati italiani Fiorentina, Milan e Roma, e per l'Atletico Madrid spagnolo. Nella sua carriera, ha segnato oltre 170 gol in partite ufficiali e registrato oltre 50 assist per i suoi compagni di squadra.
- Sappiamo tutti molto bene che tipo di giocatore di calcio affermato è, ha giocato per alcuni dei più grandi club del mondo nei campionati più forti al più alto livello di qualità calcistica. Fin dal primo momento delle trattative, abbiamo visto la sua determinazione e il suo interesse a tornare, così come il suo desiderio di far parte del nostro progetto per creare un Hajduk forte. Nikola sta tornando nel suo club, pieno di motivazioni per aiutarci nella lotta per i trofei. Questo dice abbastanza su che tipo di persona è, perché nonostante le offerte più generose e l'opportunità di rimanere in Italia, ha scelto di tornare a casa sua. Il suo aspetto, la sua personalità e, alla fine, la cosa più importante, ovvero la qualità del calcio, porteranno molto alla nostra squadra. Non solo in termini di calcio, ma anche in termini di modelli di comportamento,
Nikola non ha nascosto la sua soddisfazione per il ritorno in maglia bianca.
- Il ritorno all'Hajduk è un momento speciale della mia vita. Ho firmato contratti con molti club, grandi club, ho giocato per loro, ma l'Hajduk è il più grande per tutti noi che siamo cresciuti qui e ci siamo emotivamente attaccati. È qui che sono cresciuto, è lì che ho ottenuto la mia affermazione calcistica, alla fine è qui che sono nato ed è qui che è la mia gente. Farò del mio meglio per rallegrare tutti coloro che respirano per l'Hajduk e conservare questo momento e l'emozione che regna intorno al club il più a lungo possibile - ha detto Kalinic.
La presentazione ufficiale di Nikola Kalinic sarà martedì alle 12 in una conferenza stampa che si terrà a Poljud.
Nicola, bentornato a casa! Vi auguriamo buona fortuna e successo con la maglia bianca!
FONTE:
Hajduk.hr
7 FEBBRAIO 2022
Buona fortuna, Kale!
Verona - Hellas Verona FC comunica la risoluzione consensuale del contratto con il calciatore Nikola Kalinić, 34enne attaccante croato che lascia il Club gialloblù, con il quale - in una stagione e mezza - ha disputato complessivamente 33 partite in Serie A, mettendo a segno 6 reti e servendo 2 assist-gol.
Hellas Verona FC ringrazia e saluta affettuosamente ‘Kale’, augurandogli le migliori soddisfazioni per il prosieguo della sua carriera sportiva.
FONTE:
HellasVerona.it
6 Febbraio 2022 - 23:57 Hellas Live Lettura: 1 min.
Per Kalinic scelta di vita
L’attaccante Nikola Kalinic, da quanto appreso da Hellas Live, ha deciso di rescindere il contratto (scadenza 30 giugno 2022, ndr) con l’Hellas Verona per tornare in Croazia. Una scelta di vita per l’ex Milan, decisione che è stata avvallata dal club gialloblù. Su Kalinic resta vivo l’interesse dell’Hajduk Spalato.
FONTE:
HellasLive.it
Kalinic, sarà addio, ma solo a giugno
By Damiano Conati - 2 Febbraio 2022
Nikola Kalinic alla fine ha deciso di restare e come lui hanno scelto Tudor e D’Amico. Ultimi 6 mesi di contratto rispettati, come chioccia di Simeone, ma soprattutto come valore aggiunto, partendo dalla panchina o anche titolare, quando l’argentino non potrà giocare, come accadrà domenica prossima.
Kalinic ha dimostrato con Tudor di non essere un errore di mercato, anzi… si tratta di un giocatore forte, che vede la porta e che ha qualità da vendere. Purtroppo con il gioco super difensivista di Juric e nel periodo sfortunato di Di Francesco, non è mai stato realmente in condizione di segnare. Con Tudor, che gioca sempre per farne uno in più dell’avversario, è esplosa tutta la vena realizzativa del croato, alla quale si aggiungono grinta e esperienza da vendere. Il fisico ovviamente non è più quello di un tempo ed è per questo che a giugno non rinnoverà. Avrà 34 anni e mezzo e dirà addio al calcio che conta. Tornerà nella sua Croazia, nella sua Spalato, dove è nato e dove è cresciuto come calciatore. L’Hajduk, che l’ha tentato parecchio proprio in questo gennaio, lo aspetta a braccia aperte e lui tornerà volentieri. Non sappiamo come andranno questi ultimi 6 mesi in gialloblù, ma è sicuro che lascerà un bel ricordo nei tifosi del Verona.
Soprattutto se continuerà a segnare, magari già contro la Vecchia Signora.
Foto: instagram
Damiano Conati
FONTE:
HellasNews.it
26 Gennaio 2022 - 09:46 Hellas Live Lettura: 1 min.
Kalinic vuole restare all’Hellas Verona
Ultimi mesi di contratto col club gialloblù per l’attaccante Nikola Kalinic. La volontà del croato pare sempre più quella di onorare l’accordo con l’Hellas Verona. Kalinic, richiesto con insistenza dall’Hajduk Spalato e timidamente dalla Lazio, è pienamente ristabilito dagli infortuni che ne hanno limitato il minutaggio. Il classe 1988 è stato protagonista sia contro Sassuolo (assist) che Bologna (gol) e contro la Juventus, alla ripresa del campionato, con tutta probabilità sarà lui a guidare l’attacco della squadra di Tudor, complice anche la squalifica di Simeone.
FONTE:
HellasLive.it
L'Arena - "Nessuno tocca «Kale»"
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
Nikola Kalinić - a quanto riporta oggi "L'Arena" - non dovrebbe muoversi da Verona. Nonostante l'interesse dell'Hajduk Spalato, del quale si vocifera da alcune settimane, l'attaccante croato, come lui stesso ha confermato al termine del match con il Bologna, pare intenzionato a rispettare i cinque mesi di contratto che ancora lo legano con la squadra gialloblù. Poi si vedrà.
Sezione: Rassegna / Data: Dom 23 gennaio 2022 alle 15:00 / Fonte: L'Arena
Autore: Stefano Bentivogli / Twitter: @sbentivogli10
FONTE:
TuttoHellasVerona.it
HELLAS VERONA di A.F., 21/01/2022 22:53
Kalinic: Dopo l'infortunio mi sono ripreso, voglio aiutare la squadra
Kalinic
“Ero fuori per infortunio due mesi, ma per me non era importante tanto segnare, quanto dare una mano alla squadra. Abbiamo giocato bene e ci siamo portati a casa 3 punti importantissimi. Dobbiamo continuare a lavorare come stiamo facendo”. Queste in sintesi le parole dell’attaccante del Verona, Nikola Kalinic, al termine del match vinto contro il Bologna per 2-1. Prosegue il nr 9 gialloblù, autore del gol vittoria: “Giochiamo a mille sempre per vincere e non importa l’avversario contro cui siamo di fronte, per noi è fondamentale confermare la nostra identità contro chiunque”.
Sul gioco del Verona: “Difendiamo e attacchiamo tutti insieme, il segreto è quello”.
Sul suo futuro: “Non so ancora nulla, si vedrà”.
FONTE:
TGGialloBlu.Telenuovo.it
CALCIOMERCATO
Calciomercato, Kalinic a un passo dal ritorno all’Hajduk
Continua la “mezza rivoluzione” in casa gialloblù. L’ufficialità sarebbe addirittura attesa per la prossima settimana
di Tommaso Badia Gennaio 15, 2022 - 10:00
Dopo Mert Çetin e Giangiacomo Magnani, sembra che a breve anche Nikola Kalinic possa a breve lasciare l’Hellas: come infatti riportato da Dalmacija News, il prossimo futuro dell’attaccante sarebbe in patria, più nello specifico all’Hajduk Spalato.
La trattativa sarebbe ai dettagli, con l’ufficialità che potrebbe arrivare già durante la prossima settimana.
NEWS
D.s. Hajduk: “Kalinic è un nostro obiettivo, ma ha ancora sei mesi di contratto col Verona”
Le dichiarazioni del direttore sportivo del club croato sulla situazione dell’attaccante dell’Hellas
di Mattia Zupo Gennaio 4, 2022 - 12:37
Mindaugas Nikoličius, d.s. dell’Hajduk Spalato, ha parlato al portale 24sata.hr dell’interesse per l’attaccante dell’Hellas Verona, Nikola Kalinic:
“Attualmente Kalinic è un giocatore del Verona. Ogni buon giocatore croato è interessante per l’Hajduk, quindi Kalinic è un nostro obiettivo. È un grande calciatore, ma come detto ha ancora un contratto di sei mesi con l’Hellas. Vedremo come si svilupperanno le cose”.
NEWS
Ag. Kalinic: “Può ancora segnare tanti gol in Serie A. Ritorno all’Hajduk? Grande coppia con Livaja”
Le dichiarazioni dell’ex attaccante e procuratore del centravanti croato di proprietà dell’Hellas Verona
di Mattia Zupo Dicembre 31, 2021 - 11:36
Dalla Croazia continuano ad accostare con forza Nikola Kalinic all’Hajduk Spalato. Del possibile ritorno in patria ne ha parlato anche l’ex attaccante e attualmente agente del centravanti del Verona, Tomislav Erceg al portale Sportske Jutarnji:
“Kalinic e Livaja insieme? Gli attaccanti non dipendono da se stessi. Tutta la squadra è importante per il loro rendimento, soprattutto chi gli ha il compito di raccordo. Vale a dire, tutti questi attaccanti hanno bisogno di qualcuno che crei occasioni da gol. Se arriva Kalinic, allora il tandem con Livaja sarebbe il più mortale del campionato! Livaja è al top della forma, non ha mai giocato così bene in carriera. Se arrivasse Kalinic, a patto che sia sano e pronto, e sappiamo tutti che grande giocatore è, allora l’Hajduk sarebbe avvantaggiato rispetto alle altre. Perché il vero Kalinic può ancora segnare tanti gol in Serie A, e non solo in HNL. Livaja e Kalinic sanno giocare, sarà uno spettacolo nell’attacco dell’Hajduk”.
FONTE:
CalcioHellas.it
HELLAS VERONA di Redazione, 29/12/2021 12:17
MERCATO. Ecco perché Kalinic potrebbe andarsene a gennaio
Kalinic
Nikola Kalinic è stato un investimento importante del Verona. Ma il suo rendimento è stato troppo discontinuo. Nessuno discute sulle sue qualità. Kalinic è un giocatore ottimo, un attaccante intelligente che sa far girare la squadra e il reparto avanzato. Ma è andato sempre a sprazzi, complici tanti infortuni. Il Verona sta meditando se cederlo a gennaio, visto il contratto in scadenza a giugno 2022, liberandosi così di un ingaggio importante che potrebbe essere dirottato su qualche altro rinforzo. Kalinic piace alla Lazio che vorrebbe dare un’alternativa a Immobile a Sarri. Tare ci sta pensando, il Verona non alzerà barricate.
FONTE:
TGGialloBlu.Telenuovo.it
Lasagna-Kalinic: il mercato li pone al centro, Tudor in panchina
By Damiano Conati - 28 Dicembre 2021
Barak, Caprari, Simeone. Questo è il terzetto titolare che ha sempre schierato mister Tudor. Lasagna è sempre stato considerato riserva di uno dei due trequartisti, Kalinic invece l’alternativa al Cholito. Dubbi in merito? Nessuno e a dimostrarlo è sempre stato il campo.
Ora arriva il mercato e in tanti, troppi, sussurrano questi due nomi: Kalinic e Lasagna improvvisamente piacciono a tutti. Il croato addirittura è stato già dato per partente assicurato verso casa sua, con i media locali che hanno già fissato la data d’esordio con l’Hajduk Spalato (il 29 gennaio in trasferta). Sono stati entrambi accostati alla Lazio, che però non mette sul piatto nemmeno un euro ed è per questo che forse a Tare può interessare più Kalinic che Lasagna. Kale è a scadenza di contratto, ha un ingaggio pesante e il Verona non ostacolerebbe la sua cessione. Per Kevin non si scende sotto gli 8 milioni di euro, per cui bye bye Lazio.
La novità odierna è che il Cagliari avrebbe fatto un sondaggio per Lasagna, magari scontando il riscatto di Simeone in cambio di un suo passaggio in Sardegna. L’ipotesi non scalda i cuori nè dell’attaccante, nè del Verona, ma se ne riparlerà.
Insomma, i due partiranno? Lo abbiamo sempre detto: di fronte all’offerta giusta, nessuno è incedibile. I due resteranno sicuramente? Fosse per Tudor non c’è dubbio, ma il calciomercato, si sa, non vive mai di certezze. Fatto sta che stan facendo parlare parecchio di loro e, essendo due riserve, rappresentano in pieno tutta la bontà della rosa del Verona. Nel frattempo tutti i le vol, ma nessuno le tol.
Damiano Conati
Clamoroso dalla Croazia. Kalinic all’Hajduk Spalato
By Damiano Conati - 24 Dicembre 2021
Non ci sono fonti ulteriori e l’unica per ora è questo link
https://www.tportal.hr/sport/clanak/hajduk-je-odradio-jos-jedan-fantastican-transfer-zaboravljeni-bivsi-hrvatski-reprezentativac-vraca-se-na-poljud-foto-20211223.
Secondo il sito Tportal.hr, l’attaccante gialloblù Nikola Kalinic è vicinissimo al ritorno in patria e alla firma con l’Hajduk Spalato, dove la sua carriera è iniziata. Si parla già di cifre (500 mila euro a favore del Verona), di data d’arrivo del croato (non più tardi di metà gennaio) e di debutto con la nuova maglia dell’Hajduk (29 gennaio contro il Sibenik).
Per ora non ci sono conferme nè smentite perché si tratta del classico fulmine a ciel sereno, sul quale però Hellasnews vi terrà aggiornati.
Damiano Conati
Kalinic si infortuna. Arrivederci al 2022
By Damiano Conati - 27 Novembre 2021
Nikola Kalinic ha riportato una lesione di primo grado del muscolo gemello mediale del polpaccio sinistro. Un infortunio che ha bisogno di almeno un mese per il pieno recupero, ma nel caso di un quasi 34enne forse anche qualche giorno in più.
Arrivederci quindi nel 2022 con Kalinic che potrebbe tornare a giocare il 6 gennaio contro lo Spezia, dove avrebbe anche la possibilità di festeggiare il compleanno del giorno prima.
Foto: instagram Hellas Verona
Damiano Conati
FONTE:
HellasNews.it
Verona, Kalinić sembra rinato: i tifosi gongolano e sperano
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
Nikola Kalinić è il simbolo di questo Verona. Arrivato all'Hellas tra tanti proclami, i suoi primi mesi in gialloblu sono stati tutt'altro che esaltanti. L'attaccante croato non è riuscito mai a lasciare il segno, anzi, si ricordano diversi suoi gol clamorosamente sbagliati e un apporto poco efficiente alla squadra. Il Verona ha voluto puntare su di lui anche in questa stagione che ora sembra essere un altro giocatore. Contro il Genoa è arrivato il suo terzo gol in quattro giorni, compresa la doppietta contro la Salernitana. Tutti gol decisivi per il Verona.
Non sappiamo se sta tornando il Kalinić di Firenze, quello che tutti abbiamo ammirato e che poi si è perso nelle tappe successive tra Milan, Roma e Atletico Madrid. Certo è che se dovesse continuare a offrire queste prestazioni e a essere cosi decisivo, per il Verona sarebbe una risorsa in più fondamentale per raggiungere il prima possibile la salvezza. L'attaccante gialloblù sembra rinato, Tudor se lo gode e la speranza è che non si fermi più.
Sezione: Primo Piano / Data: Dom 26 settembre 2021 alle 19:45
Autore: Stefano Bentivogli / Twitter: @sbentivogli10
FONTE:
TuttoHellasVerona.it
SERIE A
Le pagelle di Kalinic: grazie a Tudor i gialloblu vanno alla riscoperta del bomber perduto
23/9 ALLE 13:15
di PIETRO LAZZERINI
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
Nikola Kalinic è il giocatore che ha goduto in tempi più rapidi della cura Tudor. Ieri la sua doppietta non ha permesso ai gialloblu di vincere ma la prestazione di assoluto valore fa ben sperare in vista delle prossime partite. La Gazzetta scrive che "è tornato il terminale di gioco conosciuto" anche se serve continuità da ora in poi. Tuttosport lo definisce "l'eroe dell'Arechi" mentre L'Arena lo definisce "giocatore ritrovato" e aggiunge che è tornato a mostrare "la classe e le movenze del bomber di razza". Infine TMW, che lo definisce "redivivo", scrive: "Tudor lo schiera a sorpresa dall'inizio, lui ripaga la scelta dell'allenatore in grande stile".
I voti
TMW: 7,5
Gazzetta dello Sport: 7,5
Corriere dello Sport: 7,5
Tuttosport: 7,5
L'Arena: 7,5
FONTE:
TuttoMercatoWeb.com
HELLAS VERONA di Redazione, 23/09/2021 11:03
Kalinic recuperato, ora manca solo Lasagna
Kalinic
Nella serata di Salerno non ci sono state solo note negative. Il Verona ha infatti recuperato un giocatore fondamentale com Kalinic che ha segnato una doppietta e colpito un palo.
Una prova ottima da parte dell'attaccante di Spalato, inserito a sorpresa da Tudor come titolare.
Kalinic stavolta ha unito al suo solito repertorio, fatto di giocate intelligenti e di gioco corale, anche la concretezza sotto porta.
Nel primo gol è stato bravissimo ad anticipare il difensore della Salernitana, nel secondo ha inventato uno scavino che fa parte del suo bagaglio tecnico.
Ora Tudor deve solo pensare a recuperare Lasagna, che non ha giocato nè con la Roma nè con la Salernitana ma a cui il tecnico ha dedicato un pensiero in conferenza stampa: “Avrei voluto farlo giocare, ci sarà spazio anche per lui”.
FONTE:
TGGialloBlu.Telenuovo.it
SERIE A
Hellas, finalmente Kalinic. Prima doppietta per il croato: ora Tudor ha un'arma in più
23/9 ALLE 09:45
di LUCA CHIARINI
Un punto nel catino dell'Arechi che, per come s'era messa, può tutto sommato soddisfare. Prova ne sia il gesto inequivocabile di Tudor che, pizzicato dalle telecamere in pieno extra-time, si rivolge a un suo giocatore dicendogli (edulcorando) "ma dove vai?", e invitandolo a rimanere basso per scongiurare ogni rischio di ripartenza degli avversari. Quattro punti nelle prime due per il croato: roba da metterci la firma a occhi chiusi. Certo è che l'Hellas si era lasciato ingolosire dalla prospettiva di un en plein, dopo un primo tempo di pregiata fattura, e a lungo disputato in vantaggio di due reti.
E se la presenza da titolare al centro dell'attacco di Kalinic ha sorpreso un po' tutti, figurarsi quello che è venuto dopo. La doppietta di Nikola - la prima in gialloblù - ha quasi dato l'illusione di una vittoria soltanto da ratificare. Non è stato così, ma la serata dell'ex Roma è un toccasana per il ventaglio d'opzioni di Tudor, che vede rinvigorita la contezza di avere a disposizione un attaccante in più, meritevole dello status di titolare, e in potenza capace di segnare gol pesanti, e magari di avvicinarsi quanto più possibile alla doppia cifra.
Una rondine non fa primavera, questo è evidente. Ma due indizi fanno (quasi) una prova. Perché l'endorsement ripetuto di Tudor, che dal suo insediamento in panchina ha più volte ribadito la propria stima per Kalinic, si è tradotto repentinamente nella miglior prestazione di Nikola in maglia Hellas. Che fosse questa la scintilla di cui aveva bisogno per sbloccarsi mentalmente e scrostare quella patina d'opacità che ha sin qui accompagnato la sua esperienza veronese? Sarà il tempo a dirlo, ma una prima risposta c'è stata. E un po' di sana competizione con il nuovo arrivato, Simeone, non può che giovare ad entrambi.
SERIE A
Hellas Verona, Kalinic torna al gol in grande stile: la doppietta mancava dai tempi di Roma
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
22/9 ALLE 20:53
di PIERPAOLO MATRONE
A secco da maggio scorso, Nikola Kalinic ha ritrovato la via del gol nel 2-2 dell'Hellas Verona sul campo della Salernitana. Un pareggio ottenuto nel segno del centravanti croato, che non si è accontentato di una sola rete. Il ritorno al gol è in grande stile: con doppietta. Una marcatura multipla alla punta mancava dalla sua esperienza alla Roma: 1° marzo 2020, ultima giornata pre-Covid, contro il Cagliari. Più di un anno e mezzo dopo, rieccolo festeggiare due volte, sfruttando i suoi primi due tiri nello specchio in campionato. Igor Tudor ha un attaccante in più su cui può fare affidamento.
FONTE:
TuttoMercatoWeb.com
HELLAS VERONA di Redazione, 28/08/2021 14:08
Simeone "libera" Kalinic, ci pensa la Sampdoria
Kalinic
Contro il Sassuolo una prova senza gol, contro l'Inter nemmeno utilizzato. Sembra che il futuro di Nikola Kalinic, dopo appena una stagione, sia giunto al capolinea. In aggiunta all'arrivo del Cholito Simeone, gli spazi per lui si riducono enormemente. Annunciato come una pazza follia (economicamente si intende) da Setti per completare il mercato di Juric, oggi rischia di rivelarsi un fallimento (tecnico e di bilancio). Ma il mercato è imprevedibile: la notizia dell'ultima ora è che sulle tracce di Kalinic ci sia la Sampdoria, che insegue Petagna (ma non si sblocca per la resistenza del Napoli), e allora l'ex attaccante dell'Atletico Madrid potrebbe essere il profilo che i blucerchiati starebbero pensando come piano B. Ci sarà tempo fino al 31 agosto per capire se Kalinic sarà ancora utile alla causa gialloblù…
FONTE:
TGGialloBlu.Telenuovo.it
La Gazzetta dello Sport: Hellas Verona-Catanzaro, bene Cancellieri in ritardo Kalinić
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
Dopo la vittoria conquistata dal Verona contro il Catanzaro, valevole per i 32esimi di Coppa Italia, la "Gazzetta dello Sport" si sofferma sulle prestazioni di Matteo Cancellieri e Nikola Kalinić. Il giovane attaccante "mostra di essere in gran forma" mentre il bomber croato "é protagonista di una prestazione sottotono. Non riesce a incidere, gli manca il gol".
Sezione: Rassegna / Data: Dom 15 agosto 2021 alle 12:30 / Fonte: La Gazzetta dello Sport
Autore: Enrico Brigi / Twitter: @enrico_brigi
FONTE:
TuttoHellasVerona.it
SERIE A
Hajduk Spalato su Kalinic: può lasciare Verona ma preferisce restare in Italia
26/7 ALLE 18:40
di MARCO CONTERIO
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
Quello di Nikola Kalinic è un nome che sul mercato riscuote sempre consensi. Stavolta da una big in patria, che potrebbe e vorrebbe rilanciarne la carriera e renderlo il suo simbolo. Si tratta dell'Hajduk Spalato che, secondo quanto raccolto da Tuttomercatoweb.com, ha preso contatti per riportare in Croazia il giocatore.
L'ex Fiorentina e Milan, però, sta declinando le proposte: potrebbe sì lasciare l'Hellas Verona che non l'ha messo nella lista degli incedibili ma la priorità di Kalinic sarebbe quella di restare in Italia.
FONTE:
TuttoMercatoWeb.com
NEWS
Günter-Kalinic-Zaza, intreccio di mercato con il Torino
I granata offrono l’attaccante per arrivare il difensore, ma in caso di permanenza del croato l’operazione è di difficile realizzazione
di Tommaso Badia Luglio 2, 2021 - 16:00
L’operazione che dovrebbe portare Koray Günter a Torino resta viva: come infatti riportato da L’Arena, i granata vorrebbero accontentare Di Francesco inserendo nella trattativa Simone Zaza, attaccante molto gradito al tecnico gialloblù.
L’ipotesi resta comunque complicata a causa di Kalinic, il cui stipendio (circa un milione e mezzo) rende impossibile al Verona accollarsene un altro di uguale peso. Se il croato dovesse tuttavia trovare un’altra sistemazione, tutto si potrebbe sbloccare.
FONTE:
CalcioHellas.it
STAGIONE 2020-21 + - =
CALCIOMERCATO
Kalinic, fame di riscatto e voglia di rimanere a Verona nonostante l’addio di Juric
di Mattia Zupo Maggio 28, 2021 - 20:30
L’attaccante è reduce da una prima stagione opaca in maglia gialloblù, ma vuole restare nonostante la partenza dell’allenatore croato
Dopo i rinnovi di Lazovic e Dawidowicz, anche Nikola Kalinic sembra orientato a rimanere all’Hellas Verona. Nonostante l’addio di Ivan Juric, che lo aveva fortemente voluto la scorsa estate, l’attaccante croato vuole rispettare l’impegno con la società gialloblù, con la quale ha firmato un contratto fino al 30 giugno 2022. È quanto filtra dall’entourage dell’ex Atletico Madrid e Milan.
Tanta voglia di riscatto dopo i soli 2 gol messi a segno in questa stagione e i tanti infortuni per il 33enne. Indipendentemente da chi siederà sulla panchina gialloblù nella prossima stagione.
FONTE:
CalcioHellas.it
SERIE A
Hellas Verona, con Juric in partenza anche il futuro di Kalinic può essere lontano
27/5 ALLE 16:53
di PIETRO LAZZERINI
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
Nikola Kalinic con ogni probabilità è destinato a dire addio al Verona nel corso della prossima estate. Fortemente voluto da Ivan Juric, con la sua partenza e vista anche la stagione sottotono disputata soprattutto a causa di diversi guai muscolari, pare difficile che Setti decida di confermarlo. Il suo ingaggio è pesante per le casse del club che ora potrebbe trovargli una collocazione in uscita. A riportarlo è Il Corriere di Verona.
FONTE:
TuttoMercatoWeb.com
SERIE A
Kalinic ha finalmente rotto il digiuno. E la sua avventura all'Hellas può continuare
20/5 ALLE 09:30
di LUCA CHIARINI
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
Qualche barlume dei bei tempi andati. Nulla di più, ma sufficiente per ritrovare il gol e increspare le labbra in un sorriso appena percettibile. Il gol contro il Bologna, per Nikola Kalinic, è stato una liberazione. Da mesi di digiuno (l'ultimo centro risaliva a gennaio), dagli ingolfamenti al motore che non ne avevano mai permesso la piena integrità fisica. Ma soprattutto si son riviste, o intraviste, quelle movenze che l'hanno reso grande a Firenze.
Certo un gol non basta a riscattare una stagione che - a meno di un miracolo contro il Napoli - passerà alla sua personale storia come la peggiore a livello realizzativo. Due reti sono un bottino troppo misero, sebbene mitigato nei giudizi dalla sequela di infortuni che mai gli ha permesso di entrare realmente a regime. C'era quasi riuscito alle soglie di dicembre, poi è arrivato il primo stop, di un mese. Quindi un'altra inerpicata per inseguire la forma e di nuovo un intoppo, questa volta più serio, che l'ha tenuto fermo per oltre sessanta giorni.
Lunedì è stata per lui la terza presenza consecutiva da titolare, circostanza che non si verificava dalle prime settimane dell'anno. Postulare che sia un timido segnale di ripartenza, o di un nuovo inizio, sarebbe prematuro e incauto. Di certo il Verona lo spera, perché su di lui ha fatto un investimento piuttosto corposo, senza sin qui raccogliere i dividendi. Che faccia parte del parco attaccanti anche il prossimo anno è scenario tutt'altro che irrealizzabile, rafforzato dalla quasi totale impossibilità di trovare acquirenti disposti ad un esborso (anche ridotto) per un trentatreenne con qualche ammaccatura ancora da riparare. E dunque la convivenza, per alcuni versi forzata, sembra destinata a proseguire. Con la necessaria postilla dell'imprevedibilità del mercato, mai trascurabile.
FONTE:
TuttoMercatoWeb.com
9 MAGGIO 2021
Kalinić: "Creato molto, la strada è quella giusta. Pandur? Felice per lui, lavora duro e si meritava un esordio così"
Verona - Le principali dichiarazioni dell'attaccante gialloblù Nikola Kalinić, rilasciate al termine di Hellas Verona-Torino, 35a giornata della Serie A TIM 2020/21.
"Che gara è stata? Oggi abbiamo giocato molto bene, creando tantissime occasioni pericolose e dominando sul piano del gioco per quasi tutta la gara. Ci è mancata solo un po’ di precisone negli ultimi 20 metri, ma giocando così la strada è quella giusta e non era affatto scontato riuscire a rimontare la rete subita nel finale. La mia gara? Sapevo non sarebbe stato facile giocare contro la difesa del Torino, anche perché c'era sempre un uomo fisso in marcatura su di me. Ma ho la consapevolezza di aver dato il massimo per la squadra con l'obiettivo di creare più occasioni possibili. Se sono contento per la continuità che sto ritrovando? Certo, ho avuto alcuni infortuni durante la stagione che hanno frenato il mio rendimento, ma ora sto bene. Continuerò a lavorare per fare sempre meglio e aiutare la squadra in queste ultime partite. L'esordio in Serie A di Pandur? Sono molto felice per lui perché ha messo in campo un'ottima prestazione. Deve continuare così, come sta facendo, e migliorerà ancora: può diventare un grande portiere. Anche in allenamento dimostra sempre tanta qualità e impegno: lavora duro e si meritava un esordio così".
FONTE:
HellasVerona.it
HELLAS VERONA di Redazione, 15/04/2021 7:00
Kalinic, lascia o raddoppia? L'attaccante croato ad un bivio
Nikola Kalinic
Restano otto partite per capire il futuro di Nikola Kalinic. L’andamento del campionato del croato non è stato all’altezza nè della sua carriera nè del suo ingaggio. Ma Kalinic è stato bersagliato dagli infortuni in questa stagione e Juric continua a ritenerlo perfetto per il suo gioco. In più l’attaccante è innamorato di Verona e proprio come l’allenatore, sta pensando di acquistare casa in centro. Insomma, l’avventura di Kalinic a Verona è tutt’altro che finita e potrebbe raddoppiare soprattutto se Juric continuasse l’avventura in gialloblù.
HELLAS VERONA di Redazione, 09/04/2021 18:21
Verona in attesa per Kalinic. Ci sarà con la Lazio?
Nikola Kalinic
Attesa per Nikola Kalinic. L'Hellas Verona, in vista della partitissima con la Lazio di domenica al Bentegodi, potrebbe avere l'attaccante a lungo infortunato. Già disponibile contro il Cagliari ma non convocato, il croato si è allenato regolarmente con la squadra ma non gioca dal 7 febbraio scorso (contro l'Udinese). Finora soltanto un gol (contro il Crotone) in questa stagione. Tanta la voglia di riscatto per Kalinic, e tanta anche la voglia di Ivan Juric di poterlo rilanciare per il finale di campionato. Che la Lazio sia l'occasione giusta per rivederlo di nuovo in campo?
FONTE:
TGGialloBlu.it
HELLAS VERONA di Redazione, 06/04/2021 7:38
Kalinic, come stai? Settimana decisiva per il futuro dell’attaccante
Kalinic
Kalinic non c’è non è ancora in condizione. Ivan Juric è stato come al solito chirurgico nel definire lo stato di forma del suo attaccante più importante.
Si pensava che la gara con il Cagliari potesse almeno essere il punto di ripartenza del croato ma evidentemente per i livelli chiesti da Juric Kalinic è ancora molto lontano.
Mancano nove partite alla fine del campionato e Kalinic deve ancora dare il suo contributo al Verona.
Passato da un infortunio all’altro dopo aver saltato la preparazione Kalinic ha segnato fino ad oggi solo un gol.
Troppo poco per un top player come lui. La gara con la Lazio di domenica dovrebbe servire al suo recupero. Se Juric ritrovasse il suo pupillo, il Verona potrebbe prendersi ancora molte soddisfazioni da qui alla fine.
HELLAS VERONA di Redazione, 01/04/2021 9:44
Verona, arriva il momento di Kalinic
Kalinic, attaccante del Verona
Kalinic ha deluso. Ma non per colpa sua. La classe non si discute. E' il migliore attaccante del Verona. Il problema è che Juric non ha potuto lavorarci e inserirlo. Arrivato tardissimo, a campionato iniziato, Kalinic ha sempre lavorato di rincorsa. Ha cercato di portarsi al livello fisico dei compagni, ma sul più bello si è sempre fatto male. E quindi ha dovuto riprendere tutto da capo. Ora ha dieci partite ancora da giocare. E in queste dieci gare il Verona deve capire che affidabilità ha il giocatore croato. A Cagliari la prima chance. Conoscendo Juric è difficile che parta subito titolare. Ma è molto probabile la staffetta con Lasagna. Successivamente Juric avrà ancora l'occasione di farli giocare assieme, magari a gara in corso.
HELLAS VERONA di Redazione, 25/03/2021 8:20
Kalinic: ecco perché quest'anno mi sono infortunato troppo
La Gazzetta dello Sport di giovedì 25 marzo
Kalinic ha spiegato alla Gazzetta dello Sport di giovedì il motivo dei suoi infortuni in questa stagione: “Purtroppo ho saltato il ritiro, mi sono allenato da solo a Spalato. Questo ritengo, mi ha esposto agli infortuni che mi hanno bloccato. E quando riprendi dopo essere stato fermo a lungo non è mai facile trovare la piena condizione, che non arriva subito. Ora ci sono, ed è la cosa più importante”.
Kalinic dunque tornerà a disposizione di Juric per la gara del 3 aprile a Cagliari.
HELLAS VERONA di Redazione, 19/03/2021 8:34
Che fine ha fatto Kalinic? Tutti i dettagli sull'attaccante
Nikola Kalinic
Che fine ha fatto Kalinic? L'attaccante del Verona è ormai uscito dai radar dopo l'infortunio al bicipite femorale. Praticamente è dalla gara con l'Udinese del 7 febbraio (il fallito esperimento delle due punte…) che l'attaccante croato non si vede. Una stagione “maledetta”. Kalinic sino ad oggi ha fatto solo 12 presenze con la maglia del Verona per un totale di 706 minuti giocati. E' rimasto fuori per dodici partite e quella con l'Atalanta di domenica sarà la tredicesima. Ma ora si vede la fine del tunnel. Kalinic tornerà dopo la sosta, probabilmente per la gara del 3 aprile contro il Cagliari.
FONTE:
TGGialloBlu.it
NEWS
11 gennaio 2021 - 19:58
Kalinic il lottatore: ecco com’è tornato
Allenamenti allungati per ritrovare la condizione, il supporto del “Prof” Barbero, dietro alla ripresa del bomber
di Redazione Hellas1903
Nikola Kalinic ha dedicato alla propria famiglia il gol segnato al Crotone, ma ha allargato l’omaggio anche a se stesso.
Il centravanti del Verona l’ha fatto, come ha spiegato, per i sacrifici che ha affrontato per recuperare dall’infortunio riportato con il Sassuolo.
Dietro al rientro di “Kale” c’è il grande impegno in allenamento, la voglia di non mollare e di lottare. Al suo fianco, il “Prof” Paolo Barbero, preparatore atletico dell’Hellas che l’ha seguito passo dopo passo nel suo percorso.
Serve ricordare che Kalinic è arrivato al Verona dopo lunghe settimane a svolgere un programma personale, da solo, a Spalato, con l’Atletico Madrid che gli ha dato il nulla osta per restare in Croazia.
Completato il passaggio all’Hellas, l’attaccante doveva raggiungere la forma migliore. E la strada era quella, in effetti, finché Kalinic non si è fermato col Sassuolo, il 22 novembre.
Poi, 40 giorni fuori, a denti stretti, perché non c’era soltanto da ritornare dall’infortunio, ma anche da riprendere quella condizione che “Kale” stava raggiungendo prima di bloccarsi.
Ora Kalinic sta bene. Il gol con il Crotone è una spinta forte per lui. E la voglia di continuare così è tantissima, per dimostrare quanto grande sia il suo valore, per l’Hellas e per una Serie A in cui ha già messo a segno tanti gol tra Fiorentina, Milan, Roma e, dunque, Verona.
FONTE:
Hellas1903.it
PRIMO PIANO
Verona, Kalinic può essere il colpo di mercato ma non basta
11/1 ALLE 09:30
di STEFANO BENTIVOGLI
per Tuttohellasverona.it
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
Il Verona prosegue la sua formidabile marcia verso la salvezza. Steso anche il Crotone, grazie al gol di un ritrovato Kalinic e ad un'altra pera la Dimarco. Ivan Juric vuole chiudere il discorso salvezza il prima possibile e ci sta riuscendo. Anche contro i pitagorici il Verona detta legge, soprattutto nel primo tempo quando il vantaggio poteva anche essere più ampio. Nella ripresa è venuto fuori il Crotone, ma l'Hellas ha saputo tenere botta e portare a casa i tre punti.
Tante note liete nella vittoria di ieri, soprattutto quella rappresentata da Nikola Kalinic. Primo gol in gialloblu per il croato che potrebbe essere un'importante risorsa per il proseguo del campionato. Il Verona deve sempre completare il reparto avanzato con nuovi innesti nel mercato di gennaio, ma Kalinic potrebbe rappresentare il colpo di mercato dell'Hellas, già in casa. Juric ha sempre lodato il suo attaccante, anche quando non segnava. Se trova continuità, Kalinic potrebbe essere determinante per il raggiungimento degli obiettivi.
Chiaramente Kalinic non basta, serve chiudere qualche operazione in entrata e non solo in attacco. Il Verona è al lavoro, ma intanto l'Hellas è ripartito con un Kalinic in più.
FONTE:
TuttoMercatoWeb.com
10 GENNAIO 2021
Kalinic: "Il gol è importante, aver vinto ancora di più. Ora prepariamo al meglio il match di Bologna"
Verona - Le principali dichiarazioni dell'attaccante gialloblù Nikola Kalinić, rilasciate al termine di Hellas Verona-Crotone, 17a giornata della Serie A TIM 2020/21.
"La vittoria di oggi? È una grandissima giornata sia per me che per la squadra. Portiamo a casa i tre punti contro una squadra tosta, giocando anche questa volta il nostro calcio e scendendo in campo senza paura. Come ci siamo preparati in settimana a questo match? Sono stati dei giorni molto importanti, abbiamo affrontato Spezia, Torino e Crotone ottenendo 7 punti su 9: la strada è quella giusta, e proprio per questo non dobbiamo mollare. Il mio gol di oggi? Sono felicissimo della mia prima rete in maglia gialloblù. Barák mi ha fornito un assist perfetto, ho calciato forte e la palla è entrata. Questo gol è per la mia famiglia, ma anche per me dopo i tanti sacrifici fatti per recuperare dall’infortunio. 27 punti in 17 giornate? Dobbiamo pensare partita per partita e continuare a lavorare duramente in settimana. Adesso l'obiettivo è far bene contro il Bologna nel prossimo turno. Questa intera settimana di allenamento ci servirà per affinare il nostro gioco di squadra, ma non solo. Per me sarà molto importante allenarmi al massimo per trovare la miglior condizione. Darò tutto per segnare ancora, certo, ma soprattutto per aiutare la squadra”.
FONTE:
HellasVerona.it
NEWS
Kalinic segna il primo gol con il Verona e regala la maglia ad un raccattapalle
10/1 ALLE 16:02
di STEFANO BENTIVOGLI
per Tuttohellasverona.it
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
Bell'episodio al termine del primo tempo di Verona-Crotone. Nikola Kalinic, che ha segnato il suo primo gol con la maglia dell'Hellas, ha regalato la sua maglia ad un raccattapalle poco prima di rientrare nello spogliatoio. Probabilmente l'attaccante croato l'avrà promesso al giovane che ora ha per le mani un grande cimelio: la maglia del primo gol in gialloblu di Kalinic.
FONTE:
TuttoMercatoWeb.com
CALCIOMERCATO
Dalla Turchia: offerta del Verona per Ljajic. Il Besiktas chiede Kalinic
La società gialloblù sarebbe interessata a riportare il 29enne serbo in Serie A
di Mattia Zupo Gennaio 1, 2021 - 11:40
Come riportato dal portale turco Fanatik, il Besiktas ha deciso di mettere sul mercato Adem Ljajic. Solo 6 presenze per il serbo in questo inizio di stagione, che solo un anno fa venne acquistato per 6,5 milioni dal Torino e ha il contratto in scadenza nel 2022. La prima offerta per l’ex Fiorentina e Roma sarebbe arrivata dall’Hellas Verona. Il club gialloblù ha mostrato interesse e i turchi stanno valutando la proposta.
D’altra parta, la società di Istanbul resta interessata a Nikola Kalinic, che aveva provato a tesserare già lo scorso ottobre. L’ex Atletico Madrid non si è ancora sbloccato in questa stagione e dovrebbe rientrare a disposizione di Juric per la gara contro lo Spezia. Il Besiktas ha chiesto l’attaccante croato come contropartita da inserire nella trattativa.
FONTE:
CalcioHellas.it
RASSEGNA STAMPA
Il Corriere di Verona: "Hellas, già finito il 2020 di Kalinic. Out contro Viola e Inter"
19/12 ALLE 09:38
di MATTIA VERDORALE
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
Rischia di essere già finito il 2020 per Nikola Kalinic. Col Sassuolo, lo scorso 25 novembre, ha accusato un problema muscolare che ancora adesso lo costringe a stare fuori. Salterà anche la partita da ex a Firenze e sarà altrettanto dura che possa esserci mercoledì con l'Inter. Per lui, al momento non è proprio un'annata fortunata. Lo stesso potrebbe dire anche Juric che ancora non ha potuto disporre di più soluzioni da gestire in rosa. A scriverlo è il Corriere di Verona.
FONTE:
TuttoMercatoWeb.com
L'Arena: "La parola ai tifosi: quando diventerà decisivo Kalinić?"
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
Al termine di Verona - Sassuolo il quotidiano "L'Arena" ha raccolto le impressioni tra i tifosi gialloblù. "Molti - si legge - sostengono la squadra alle prese con la grande emergenza infortuni, altri pensano a Kalinić". Alcuni, infatti, riguardo all'attaccante aggiungono "Non ci voleva l'infortunio però deve dare di più. Quando è entrato Salcedo ha fatto molto bene".
Sezione: Rassegna / Data: Lun 23 novembre 2020 alle 10:00 / Fonte: L'Arena
Autore: Enrico Brigi / Twitter: @enrico_brigi
FONTE:
TuttoHellasVerona.it
NEWS
20 novembre 2020 - 16:52
The hitman
Kalinic is looking for the first goal with Verona. The rise of a great forward
di Richard Hough
Getty Images
The column of the week from Richard Hough for all the Verona-lovers speaking english.
Only two players have scored more than 10 Serie A goals in a season for Hellas Verona in the last 20 years. Nikola Kalinić is certainly capable of adding his name to that short list, and he could make a good start by scoring against Sassuolo on Sunday afternoon.
Kalinić began his playing career with his hometown club, Hajduk Split, notching up an impressive 32 goal tally in 59 appearances. In 2009 he moved to Blackburn Rovers for a reported fee of £6 million, but after falling out of favour with coach Steve Kean, he left the Lancashire club having scored just 7 goals in 44 appearances.
He enjoyed more success with Ukrainian side Dnipro Dnipropetrovsk, with 37 goals in 86 appearances, including the opener in the Europa League Final against holders Sevilla.
Arguably the happiest spell of his playing career came at Fiorentina, for whom he signed in August 2015, just as Mohamed Salah was heading to Roma. Under the leadership of Portuguese coach Paulo Sousa, Nikola scored 12 goals in 35 Serie A appearances, including a hat-trick in a famous 4-1 away victory over Internazionale, a result that propelled the Tuscans to the top of Serie A for the first time in 15 years! Fiorentina finished the season in 5th place with Kalinić just a goal behind Josip Iličić, as La Viola’s top goal scorer that season.
He went one better the following season, earning the title of capocannoniere with 20 goals in all competitions, although La Viola couldn’t improve on their previous season’s performance and finished in a disappointing 8th place.
At the start of 2017–18 season, Kalinić’s number 9 shirt was handed to the incoming Giovanni Simeone, an indication that the big Croat had fallen down the pecking order under new coach Stefano Pioli. In fact, within a week of Simeone’s arrival at Fiorentina, Kalinić was on his way to Milan.
It proved to be an unhappy spell at AC Milan, where he scored just six goals in 41 appearances. He moved on to La Liga giants Atlético Madrid the following summer where, despite an injury to Diego Costa, Kalinić managed just 17 appearances and two goals, before returning to Italy the following summer on loan to Roma. He scored five goals in 15 appearances, but again failed to settle in the Italian capital.
At the World Cup in Russia in 2018, Modric’s Croatia lost in the final to France, having overcome England in a thrilling extra-time semifinal, but Kalinić declined his runners-up medal after being sent home from the tournament for refusing to come on as a substitute in Croatia’s opener against Nigeria.
Coming to Verona is yet another opportunity for a player who has often found it difficult to settle. He’s an experienced striker and proven goal-scorer – exactly what Hellas Verona have been lacking these past couple of seasons. With emerging talents like Eddy Salcedo, Eb Colley and Andrea Favilli yet to prove themselves, this could be Kalinić’s last big chance.
He’s now made four appearances since joining in October (including one from the bench), hitting the crossbar against Benevento and coming close against Milan. Despite not scoring, his overall contribution has been impressive – holding the ball up well, like he did for Barak’s goal against Benevento, an offensive characteristic that Hellas have been lacking since the days of the mighty Luca Toni.
Oh, and in case you are still wondering, the only two players to have scored more than 10 Serie A goals in a season in the last 20 years are of course Luca Toni, who scored 22 in 2014/15, and Adrian Mutu, who scored 12 in 2001/02.
FONTE:
Hellas1903.it
I NUOVI DEL VERONA RACCONTATI DA BARANA
Rimettere Kalinic al centro del Villaggio
21/10/2020 17:24
Ha bisogno di sentirsi dannatamente importante Nikola Kalinic. Carattere difficile, personalità forte, ego da non sottovalutare: al punto da farsi cacciare dopo una partita dal Mondiale in Russia due anni fa dopo uno scazzo con il ct Dalic. Motivo? Kalinic si era rifiutato di entrare in campo per un mal di schiena. La Croazia poi avrebbe raggiunto una storica finale contro la Francia. Certo, Kalinic formalmente si può considerare vicecampione del mondo in carica, ma quell'episodio rivela come l'attaccante di Salona non sia precisamente un'educanda.
Per questo risulta ancora più rilevante la sua dichiarazione sul perché, a 32 anni, ha scelto il Verona: “Perché voglio giocare e perché c'è Juric”. In queste due affermazioni non vi è nulla di banale o compiaciuto, non vi è traccia di paraculaggine o ruffianeria. E' semplicemente la verità.
Kalinic, dopo 38 gol in serie A in quattro stagioni tra Fiorentina, Milan e Roma, e 160 marcature in carriera, arriva all'Hellas per tornare protagonista. Con la benedizione di un tecnico suo connazionale e corregionale (entrambi sono spalatini-dalmata) e nativo di quella Spalato dove Kalinic invece è cresciuto calcisticamente ed stato goleador in due stagioni tra il 2007 e 2009.
Insomma Kalinic per tornare a fare quello che sa, cioè gol, sentiva bisogno in qualche modo di aria di casa. Al punto da rinunciare alla montagna di soldi del Besiktas. Il giocatore si conosce: stazza fisica imponente, tecnica e capacità di palleggio, senso del gol, visione di gioco (leggi assist) e capacità di svariare su tutto il fronte offensivo. Talento di razza incapace di sfondare ai più grandi livelli (leggi il fallimento all'Atletico Madrid, o le annate mediocri al Milan e alla Roma) proprio per quel carattere un po' balcanico, quindi anarcoide, sfrontato ed egocentrico che gli è costato persino un mondiale irripetibile.
Kalinic non sopporta di sentirsi comprimario, la panchina o il part-time lo intristiscono. Per questo Verona ha tutto per essere la sua piazza e Juric il suo allenatore. Kalinic non è Toni (ma quanti in Europa lo sono da vent'anni a questa parte?), ma è il centravanti che da un po' mancava da queste parti. E checché ne dica Setti, non è stata nemmeno tutta questa follia: il suo rimanente anno di contratto con l''Atletico (3 mln di euro) è stato spalmato su due, con il club castigliano che contribuisce non poco agli 1,5 milioni del primo anno, salvo poi (in base al rendimento del giocatore) ricevere un pagamento posticipato di massimo 5 milioni (il valore di un buon centrocampista di A). Per dire, Pazzini e di Stepinsky (questa sì una follia) sono costati di più.
Piuttosto Kalinic è una delle operazioni più intelligenti di Setti a Verona. Un "top player" nella fascia media-bassa della classifica.
FRANCESCO BARANA
FONTE:
TGGialloBlu.it
NEWS
Juric su Kalinić: «Ho visto piena disponibilità. Verona è il posto giusto per lui»
© foto di www.imagephotoagency.it
20/10 ALLE 15:00
di STEFANO BENTIVOGLI
per Tuttohellasverona.it
fonte Sky Sport
Ivan Juric ha parlato ai microfoni di Sky su quello che si aspetta da Nikola Kalinić: «Sono stato chiaro con lui prima che venisse qua. Gli ho detto chiaramente le cose, se lui ha accettato di venire per una squadra per lui piccola, sa cosa gli aspetta. Ho visto grande disponibilità da parte sua. Lui sa che non è più al Milan o all'Atletico Madrid. C'è meno lusso, ma se gli piace giocare al calcio questo è il posto giusto».
FONTE:
TuttoMercatoWeb.com
NEWS
20 ottobre 2020 - 12:28
Hellas, Kalinic sa già come si fa
Mezz’ora in campo per il centravanti. Condizione da trovare, ma l’impatto è chiaro
di Redazione Hellas1903
Ha giocato mezz’ora con l’Hellas, al debutto in gialloblù, e la sua presenza si è subito fatta notare.
La condizione è quella che è, come si sapeva, avendolo dichiarato con tutta evidenza quando si è presentato. Nikola Kalinic, al tempo stesso, ha dimostrato quale possa essere il suo impatto sugli equilibri del Verona.
Servono i gol a questo Hellas, che è pressoché a tenuta stagna dietro (una sola rete subita, miglior difesa della Serie A al pari del Milan che è in testa alla classifica) ma che non trova la porta (unica marcatura, quella di Andrea Favilli con l’Udinese),
Kalinic è stato ingaggiato per questo. Occorreva un finalizzatore, un Terminator. La sua storia, la sua esperienza, la sua classe: ecco che cosa è in grado di dare la punta croata al Verona.
Si è notata subita, la sua qualità. Appena entrato, uno scarico di tacco per innescare Darko Lazovic. L’Hellas, che sta premendo con maggior insistenza nei minuti che hanno preceduto il suo ingresso, ha recuperato metri, mettendo alle corde il Genoa.
Le occasioni per segnare sono aumentate. Clamorosa quella che ha visto Eddie Salcedo (a proposito: anche il suo innesto si è fatto sentire) colpire di testa, con Mattia Perin a negargli in gol con un miracolo.
Nei 4′ di recupero, è stato proprio Kalinic a sfiorare la correzione decisiva.
Urge essere pazienti, d’accordo. Forse con la Juventus, domenica, ci sarà modo di avere a disposizione il 29 gialloblù con maggior minutaggio.
Siamo soltanto alla quarta giornata e la certezza che c’è è che se Kalinic dovesse entrare appieno negli automatismi costruiti da Ivan Juric allora sì che il Verona avrebbe il bomber ideale per mettere al sicuro l’obiettivo.
Qual è? Per gli smemorati, sempre quello: salvarsi.
M.F.
@teofontana
FONTE:
Hellas1903.it
NEWS
Ag. Kalinic: “Besiktas? Scritte tante fake news. Verona credo sia la scelta giusta”
Le dichiarazioni del procuratore del centravanti croato sul mancato passaggio al Besiktas
di Mattia Zupo Ottobre 17, 2020 - 15:38
Tomislav Erceg, agente dell’attaccante dell’Hellas Verona, Nikola Kalinic, ha parlato al portale turco Fanatik:
“Il Besiktas è un club molto grande. Tuttavia, solo una volta un manager del club mi ha contattato. Anche il loro allenatore, Sergen Yalçın, lo ha chiamato per dirgli che lo avrebbe voluto allenare. Rispetto tutti i club. Nella scelta abbiamo dovuto considerare alcuni criteri. Ci sono problemi economici al Besiktas e la squadra non ha iniziato bene questa stagione. Non gioca le competizioni europee. In questa sessione abbiamo ricevuto offerte da altri paesi e di conseguenza abbiamo scelto Verona. Il Besiktas si è interessato anche ad altri attaccanti, ma sono rimasto sorpreso del fatto che non siano riusciti ad acquistare nessuno”.
FAKE NEWS. “Conosco bene il calcio turco. In passato avevamo ricevuto offerte da altri club turchi. Tuttavia, quando fai una scelta, devi sentirti a tuo agio. Pensiamo di aver preso la decisione giusta. È stato scritto che abbiamo fatto delle richieste eccessive al Besiktas, come bonus e biglietti aerei. Nessuna di queste notizie è vera. Potete chiedere al Besiktas”.
SU VIDA CHE AVREBBE SCONSIGLIATO A KALINIC IL BESIKTAS. “Lo conosco bene, così come Kalinic. Durante questa trattativa, non ha mai detto a Kalinic qualcosa del tipo ‘Non venire qui, non puoi avere i tuoi soldi’ “.
CALCIOMERCATO
Dalla Turchia: Kalinic-Besiktas, trattativa saltata per le richieste eccessive del croato
I dettagli del mancato affare tra il club turco e il centravanti croato classe 1988
di Mattia Zupo Ottobre 17, 2020 - 15:15
Come riportato dal portale turco Fanatik, la trattativa che avrebbe dovuto portare Nikola Kalinic al Besiktas non è andata a buon fine a causa delle eccessive richieste del croato. L’ex Atletico Madrid avrebbe chiesto uno stipendio da 2,5 milioni di euro e 1,5 milioni solo per la firma. Il classe 1988 aveva chiesto inoltre anche 1 milione di euro di bonus per la vittoria del campionato e 500mila euro in caso di vittoria della Coppa di Turchia.
Le richieste dell’ex Roma e Fiorentina però non finiscono qui. Cinque biglietti aerei all’anno per la business class, una casa, due auto e l’ultimo modello dell’iPhone. Kalinic alla fine ha firmato per l’Hellas Verona un contratto da 1,5 milioni sino al 30 giugno 2022, con opzione per un altro anno.FONTE:
CalcioHellas.it
Kalinic a Verona per dimenticare Milan e Roma: è un colpo da novanta
del 09 ottobre 2020 alle 18:00
Un colpo da novanta per sopperire agli addii di due punte come Pazzini e Stepinski e un giocatore di qualità come Pessina. Il Verona piazza sul gong del mercato l'ultimo affare, probabilmente il più importante, in una sessione caratterizzata soprattutto dalle uscite. Tanti i calciatori che hanno lasciato il Veneto: dai prestiti scaduti come il già citato Pessina e Verre alle cessioni importanti come Rrahmani, Amrabat e soprattutto Kumbulla. La squadra sorpresa dell'anno scorso andava rivoluzionata, e il patron Setti ha regalato un inaspettato colpo finale. "Serviva fantasia, l'opportunità Kalinic è venuta tramite il direttore sportivo D'Amico" ha spiegato. "E' un colpo importante per il Verona. Quanto è costato? Molto, fuori categoria, ma abbiamo fatto una pazzia perché è un investimento, è nostro ed è importante".
VALUTAZIONE : 3.5/5
Il 32enne attaccante croato arriva a titolo definitivo all'Hellas Verona con un contratto biennale e opzione per il terzo anno senza costi di cartellino. Nonostante l'età, portarlo a casa a costo zero è un buon colpo per i gialloblù, che si aggiudicano una prima punta forte nel gioco aereo. Il voto alto è dettato soprattutto dai termini vantaggiosi dell'affare, ma ad incidere positivamente è anche la grande esperienza maturata in 335 presenze tra Serie A, Liga e Premier League. Pesano invece in negativo le statistiche di performance non costanti e alcuni infortuni fisici che hanno condizionato la sua carriera.Il(negli ultimi 2 anni ha collezionato appena 9 reti e 3 assist in 43 presenze). Resta comunque un colpo tattico dell'Hellas Verona che si porta a casa un gran bagaglio di esperienza per un investimento limitato, di qui il Moneyfarm Score alto attribuito dal nostro modello di valutazione.
Già, un'opportunità. Un investimento tattico da parte dell'Hellas, che coglie al volo la possibilità di acquistare un attaccante di livello, che ben conosce la Serie A. I gialloblù hanno battuto una folta concorrenza: in Serie A, nelle settimane precedenti ci aveva (ri)pensato la Roma, alla ricerca di un vice-Dzeko, il Torino, che ha poi ripiegato su Bonazzoli. Nikola Kalinic sbarca all'ombra dell'Arena a costo zero, ma la spesa per l'ingaggio non è indifferente: 3 milioni in due anni, per un Hellas che dopo l'exploit dell'anno scorso intende confermarsi. Per il primo anno, tuttavia, parte dell'ingaggio verrà pagato dall'Atletico Madrid. Già, l'Atletico Madrid. Poco fortunata la parentesi spagnola nel 2018-2019, con sole 17 presenze e 2 gol. In gialloblù Kalinic sarà tra gli elementi di maggior spessore a disposizione di Juric: un'ottima occasione per rilanciarsi dopo stagioni deludenti, specie in Serie A. Si pensi al Milan, che - dopo le spese folli dell'estate 2017 e il colpo a sorpresa Bonucci - rinunciò ad Aubameyang per puntare sul croato, ricevendo in cambio soli sei gol in 31 partite. Si pensi anche alla Roma, che lo acquistò lo scorso anno: il bottino finale parla di 5 reti in 15 presenze. A Verona, invece, Juric lo potrà utilizzare nel suo 3-4-2-1 o in un 3-4-1-2 in coppia con Di Carmine. Per Kalinic è arrivato il momento del riscatto: il Verona punta anche e soprattutto su di lui.
FONTE:
CalcioMercato.com
SERIE A
Fiducia e voglia di riscatto: perché Kalinic può essere la sorpresa del Verona
Stefano Silvestri
Dopo tante annate poco positive, Nikola Kalinic riparte dal Verona. Un matrimonio che, complice la presenza del connazionale Juric, può funzionare.
Nikola Kalinic e il Verona. Un matrimonio strano, apparentemente poco credibile, ma reale. Si è consumato proprio nelle ultime ore del mercato, quando sembrava essere il Torino il club più accreditato a riportare in Italia l'ex attaccante di Fiorentina, Milan e Roma. Blitz gialloblù, visite mediche, firma, annuncio. Tutto in poche ore.
Mentre l'ambiente dell'Hellas vive di puro entusiasmo per un colpo di mercato così inatteso, la domanda sorge spontanea: quale Kalinic si vedrà all'ombra dell'Arena? Quello che faceva sognare la Fiorentina, trascinandola addirittura in vetta alla classifica nella prima parte della stagione 2015/16, con tanto di tripletta in casa dell'Inter, o quello intristito e opaco visto al Milan, all'Atletico Madrid e infine alla Roma?
Bella questione. Ma guardarla dal lato positivo è più che lecito. Perché Kalinic ha già dimostrato, se messo nelle giuste condizioni, di essere un centravanti potenzialmente letale. Nel 2015 non conosceva il calcio italiano, ma il calcio italiano ha conosciuto lui: 12 reti nella prima annata a Firenze, 15 nella seconda. Sempre in doppia cifra.
Fiducia: ecco la parola chiave. Kalinic ne ha bisogno estremo, anche a costo di lottare per obiettivi minori. Se la sentiva addosso alla Fiorentina, e si è visto. Al Milan invece non l'ha mai avuta, complice l'annata storta di una squadra partita con ambizioni altissime dopo gli acquisti estivi di Bonucci e tanti altri. A Milano Nikola è pure partito bene, con tanto di doppietta immediata alla SPAL, poi si è spento. E, messo in concorrenza con André Silva e soprattutto con l'emergente Cutrone, non si è più ripreso.
Diverso il discorso all'Atletico Madrid e alla Roma, altre esperienze dimenticabili. Sia nella rosa di Simeone che in quella di Fonseca, Kalinic aveva un ruolo chiaro: quello del comprimario, del sostituto del centravanti titolare. Dzeko doveva rifiatare? Dentro il croato. Poche presenze, pochi minuti, sempre con quella sgradevole sensazione di essere uno dei tanti, una ruota di scorta. No, non poteva funzionare.
"Perché sono venuto al Verona? Per giocare. A me non piace giocare poco - ha detto Kalinic durante la conferenza stampa di presentazione - Avevo altre offerte, ma quando Juric mi ha chiamato è cambiato tutto. Mi ha detto: 'Se ami il calcio vieni da noi'. Il Verona attacca, crea occasioni, gioca per il centravanti. So come lavora Juric".
L'Hellas lo ha preso per fare il titolare dopo l'annata trascorsa col pur ottimo Di Carmine a trascinare l'attacco. E poi, come sottolineato da Kalinic, in panchina c'è Juric, stesso sangue nelle vene, intesa destinata a decollare subito e un modulo, quel 3-4-2-1 senza troppi punti di riferimento offensivi, che pare tagliato su misura per una punta mobile e leggera come lui.
Kalinic e il Verona, insomma, è un matrimonio che ha tutti i crismi per poter funzionare. L'ex rossonero sa che le aspettative su di lui sono altissime: non accadeva da tempo, da quel 2017 che ha poi segnato l'inizio del suo declino. Il bell'Hellas di Juric, che lo scorso anno ha stupito l'Italia e che si sta ben comportando - nonostante il ko di Parma - anche in questa stagione, può segnare la sua rivincita.
FONTE:
Goal.com
7 OTTOBRE 2020
Kalinić: "Avevo tante proposte, decisiva la telefonata di Juric. Io la 'stella'? No, ma voglio dimostrare di essere quello di Firenze"
Verona - Le principali dichiarazioni dell'attaccante gialloblu Nikola Kalinić, rilasciate in occasione della sua presentazione ufficiale alla stampa.
"Perché ho scelto il Verona? Facile, sono qui per giocare. All'Atletico non lo facevo ed era una condizione che non poteva starmi bene. Sono qui per dare il massimo per la squadra. Avevo tante proposte, ma la telefonata di mister Juric è stata decisiva. Cosa mi ha detto? Di venire a lavorare con lui e che a Verona c'è una squadra forte e una Società con la dimensione di una famiglia. Mi ha anche convinto dicendomi che il 'suo' Verona crea tante occasioni da gol. Io so come lavora Juric, ci ho anche giocato assieme in Nazionale quando ero giovane. Se i suoi allenamenti mi preoccupano? Tutti mi dicono che si lavora tanto, ma non mi fa paura. Anche io sono uno che lavora duro. Lo ho fatto anche con Gattuso e Simeone, che sono due allenatori molto esigenti.
Il primo impatto con la squadra? Sono stati tutti molto accoglienti, ho trovato dei bravi ragazzi. Un giudizio tecnico-tattico sulla squadra? Molto positivo, sin dalla scorsa stagione, quando il Verona era un avversario: nel sistema di gioco di Juric penso di potermi trovare bene. Il mio ruolo? Mi adatto a più posizioni, l'importante è giocare. Il mio carattere? Direi mite e pacato. Che non significa però che non sia un agonista. L'allenamento vale come una partita, per me. Nel senso che do sempre tutto.
Se l'obiettivo è andare in doppia cifra a livello di gol? Dopo la Fiorentina non ho giocato molto nelle esperienze con le maglie di Milan, Atletico Madrid e Roma. Qui giocherò per aiutare la squadra e vedremo quanti gol riuscirò a segnare.
Che Kalinic dovete aspettarvi? Alla Fiorentina giocavo quasi sempre, a Milano sono stato condizionato da qualche infortunio. A Roma non ho fatto male, perché - pur giocando solo 7 partite da titolare - ho segnato 5 gol. Se giocherò con la continuità delle stagioni in cui ho militato nella Fiorentina, potrò dare tanto. Anche lì non ho segnato nelle primissime partite, poi però mi sono sbloccato e non ho più smesso. Ho bisogno di sentire fiducia attorno a me.
Cosa vuol dire per me il gol? Tutti gli attaccanti vogliono segnare e anche io lo voglio. Ma prima di tutto viene la squadra, perché se giochiamo bene anche io gioco bene.
Il mio stato di forma? Juric sa che gli ultimi due mesi non mi sono allenato al massimo, quindi mi ha detto di lavorare sodo - da subito - per arrivare il prima possibile al livello degli altri.
Se nella mia scelta ha contato la città? Sì, per me e per la mia famiglia. Verona è una città bellissima".
FONTE:
HellasVerona.it
JUGARÁ EN ITALIA
Acuerdo con el Hellas Verona para el traspaso de Kalinic
5 de octubre, 2020 - 19:30
El delantero croata, que la pasada temporada militó en el AS Roma en calidad de cedido, emprende una nueva etapa profesional.
El Atlético de Madrid ha alcanzado un acuerdo con el Hellas Verona para el traspaso de Nikola Kalinic.
El ariete croata, que llegó a nuestro club en verano de 2018, jugó el pasado curso en el AS Roma en calidad de cedido, tras haber disputado un total de 24 partidos oficiales en la campaña anterior como rojiblanco.
Desde el Atlético de Madrid le deseamos el mayor de los éxitos a Nikola Kalinic en esta nueva etapa profesional.
FONTE:
AtleticoDeMadrid.com
5 OTTOBRE 2020
Ufficiale: Nikola Kalinić al centro dell’attacco gialloblu sino al 2022
Verona – Hellas Verona FC comunica di aver acquisito a titolo definitivo da Club Atlético de Madrid il diritto alle prestazioni sportive del calciatore Nikola Kalinić, Il 32enne attaccante croato si è legato al Club gialloblu sino al 30 giugno 2022, con opzione per un altro anno di contratto.
Nato a Solona, città della regione spalatino-dalmata, in Crozia, il 5 gennaio 1988, Nikola Kalinić è un attaccante centrale ambidestro e dalla struttura fisica longilinea (187 cm di altezza per 80 kg di peso forma).
In carriera Nikola Kalinić ha giocato 480 partite fra i professionisti, realizzando 162 reti e fornendo 52 assist-gol. Nei massimi campionati nazionali ha totalizzato 335 presenze: 115 le partite in Serie A (38 gol), 17 in Liga (2 gol) e 44 in Premier League (7 gol).
Al suo attivo anche 5 presenze in Champions League e 57 (con 16 reti e 7 assist-gol) in Coppa Uefa/Europa League.
GLI INIZI IN CROAZIA
Nikola Kalinić cresce alla scuola calcistica dell'Hajduk Spalato, dove approda giovanissimo. Nel 2006 viene trasferito in prestito al Pula, in 1. HNL, la prima divisione croata, esordendo – ancora minorenne - nella massima serie e mettendo a segno ben 7 reti in 20 presenze. Torna all’Hajduk Spalato, e di gol ne segna 13 in 21 presenze, aiutando la sua squadra a classificarsi al 5º posto in campionato e a raggiungere la finale della Coppa di Croazia.
Nella stagione successiva (2008-2009) Kalinić è il capocannoniere dell'Hajduk con 15 gol e il vicecapocannoniere del campionato, dietro al solo Mario Mandžukić (16 reti).
In questa stagione realizza anche il suo primo gol europeo, nelle qualificazioni alla Coppa Uefa (ora Europa League), andando a segno nel 4-0 dell'Hajduk contro il Birkirkara.
IL BIENNIO IN INGHILTERRA AL BLACKBUNN ROVERS
Nell’estate del 2009 viene acquistato dal Blackburn Rovers, in forza al quale rimane per un biennio mettendo a segno complessivamente 13 gol in 53 presenze tra Premier League e coppe.
LE QUATTRO STAGIONI AL DNIPRO
Nell’estate del 2011 si trasferisce in Ucraina, al Dnipro, nelle cui file milita per quattro stagioni, realizzando complessivamente 49 reti (8 gli assist-gol) in 125 incontri. Il 30 luglio 2014 esordisce nella UEFA Champions League, giocando da titolare la sfida pareggiata 0-0 contro il Copenaghen. Nella stagione 2014-2015, l’ultima in forza al Dnipro, firma ben 19 reti in 48 partite, mettendosi in luce anche in Europa League, dove segna il suo primo gol il 20 agosto 2014, proprio contro la sua ex squadra, l'Hajduk Spalato, sconfitto per 2-1. In quella edizione della seconda competizione europea per importanza realizza complessivamente 5 gol, di cui uno il 27 maggio 2015 nella finale a Varsavia contro il Siviglia, persa per 3-2.
L’APPRODO IN ITALIA ALLA FIORENTINA
A metà agosto del 2015 viene acquistato a titolo definitivo dalla Fiorentina. Esordisce in maglia viola il 23 agosto nella partita di campionato Fiorentina-Milan (2-0). Segna il suo primo gol in Viola il 17 settembre nella partita di Europa League Fiorentina-Basilea (1-2). Si ripete il 23 settembre nella partita di campionato contro il Bologna. Il 27 settembre segna una tripletta (la terza in carriera) a San Siro in Inter-Fiorentina 1-4. Nella sua prima esperienza in Serie A firma 12 reti in 26 presenze. Chiude invece la sua seconda stagione alla Fiorentina con 20 gol totali, di cui 15 in campionato e 5 in Europa League.
L’ANNO AL MILAN
Nell’estate del 2017 si trasferisce al Milan. Il 17 settembre 2017 Kalinić trova le sue prime reti (una doppietta) in maglia rossonera, decidendo la gara di Serie A contro l'Udinese. A fine stagione colleziona, fra campionato ed Europa League, 41 presenze, realizzando 6 gol (tutti in Serie A).
IN SPAGNA ALL’ATLETICO MADRID
Il 9 agosto 2018 inizia ufficialmente la sua avventura in Spagna all'Atlético Madrid, con cui vince il primo trofeo della carriera dopo appena sei giorni dal suo arrivo, segnatamente il 15 agosto, nella sfida per la SuperCoppa UEFA contro il Real Madrid. Realizza il primo gol con la maglia dei Colchoneros il 5 dicembre 2018 nel match valido per i sedicesimi di finale di Coppa del Re, contro il Sant Andreu. Nella Liga firma invece il suo primo gol l’8 dicembre 2018 nel vittorioso match (3-0) contro l'Alavés.
IL RITORNO IN ITALIA ALLA ROMA
Nella scorsa stagione Kalinić è tornato a giocare in Italia, vestendo la maglia della Roma, con la quale ha messo a segno 5 gol in campionato in 15 partite.
IN NAZIONALE
Nella Nazionale croata - dove è stato compagno di squadra di mister Ivan Juric - ha disputato 42 match e segnato 15 reti, la più importante delle quali può essere considerata quella del 21 giugno 2016 agli Europei di Francia contro gli allora campioni in carica della Spagna, sconfitti dai croati per 2-1.
Hellas Verona FC rivolge un caloroso benvenuto a Nikola Kalinić, augurandogli le migliori soddisfazioni – personali e di squadra – in maglia gialloblu.
FONTE:
HellasVerona.it
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Nikola Kalinic Hellas Verona Goals Passes Skills | NIKOLA KALINIC • AC MILAN • Goals, Skills, Assists • 2017 / 2018 | Tutti i gol di Nikola Kalinić con la Fiorentina |
PRIMA DI VERONA + - =
CALCIOMERCATO
Kalinic al Verona, ecco quanto ha speso Setti
06/10/2020 10:00
"Quanto è costato Kalinic? Molto, fuori categoria, ma abbiamo fatto una pazzia perché è un investimento, è nostro ed è importante" Così il presidente Maurizio Setti ha parlato a Sky alla fine del Calciomercato.
Ma quali sono le cifre? Per il cartellino al momento il Verona non ha speso nulla. L’Atletico Madrid ha lasciato andare via gratis l'attaccante croato ma con delle clausole: bonus che possono arrivare fino a 5 milioni di euro se dovessero avvenire determinate condizioni in questo campionato.
Per quanto riguardo l'ingaggio, Kalinic prenderà 1,5 milioni a stagione (biennale da 3 milioni complessivi), ma una parte dell’ingaggio della prima stagione sarà pagata dall'Atletico Madrid, che ha dato anche una buonuscita a Kalinic per farlo partire, come riporta la Gazzetta dello Sport.
Lo stipendio del croato potrebbe aumentare in base a quanti gol farà durante la stagione.
IL NUOVO ATTACCANTE
Kalinic scatenato: “Non ci alleniamo stasera?”
05/10/2020 19:10
Kalinic già scatenato firma i primi autografi: appena sbarcato a Verona ha chiesto ai dirigenti se stasera ci fosse allenamento. Voleva scendere in campo a tutti i costi e conoscere i nuovi compagni.
FONTE:
TGGialloBlu.it
Kalinic per i prossimi 2 anni a Verona
By Redazione - 5 Ottobre 2020
Foto: Zimbio
Una formula complessa, ma vantaggiosa per tutti. Nikola Kalinic sposa il progetto Hellas e lascia l’Atletico Madrid con pochi bei ricordi. I colchoneros avevano messo il croato fuori rosa e cercavano da mesi il miglior acquirente, dando la disponibilità anche di accollarsi parte dello stipendio pur di non tenerlo a Madrid.
Kalinic arriva a Verona a titolo gratuito. Il contratto di 3 milioni a stagione viene diluito su due anni, con l’Atletico che collaborerà nel pagamento del primo anno.
Kalinic a Verona troverà il suo amico, quasi concittadino in Croazia e ex compagno di nazionale, Juric. L’Hellas ha finalmente il suo bomber, ancora relativamente giovane visti i 32 anni e capace anche di fare da chioccia a tutti i ragazzotti che compongono la rosa gialloblù.
Grande colpo per D’Amico e bel regalo per Juric. Ora parola al campo.
Damiano Conati
FONTE:
HellasNews.it
Kalinic, l’Hellas al traguardo: contratto biennale e visite pronte
05.10.2020 | 09:27
Fonte Foto: Twitter uff Roma
Nikola Kalinic viaggia veloce verso l’Hellas Verona, al punto che è stato convocato per le visite. Pronto un contratto biennale, accordo con l’Atletico Madrid al termine di una giornata – quella di ieri -movimentata. Kalinic si era avvicinato al Torino, poi sembrava sul punto di andare al Besiktas, quindi l’irruzione Verona che evidentemente vuole far ritrovare il sorriso. Nella speranza che sia il Kalinic quello vero, quello che a Firenze ha lasciato il segno.
Calciomercato
Verona-Kalinic in chiusura: pronto un biennale
05/10/20 00:06| Calciomercato | Autore: Redazione
Il Verona e Nikola Kalinic sono sempre più vicini.
L'attaccante è praticamente in arrivo: l'accordo è stato raggiunto con il giocatore in serata dopo aver ricevuto l'ok dell'Atletico Madrid al trasferimento a titolo definitivo.
Non resta che da limare un piccolo gap economico ma le parti sono vicine alla chiusura di questa operazione che riporterà in Serie A il giocatore, pronto a firmare un contratto biennale con il Verona.
Calciomercato
Kalinic verso il Verona
04/10/20 22:31| Calciomercato | Autore: Redazione
Il Verona ci prova per Nikola Kalinic.
Tentativo in corso da parte del club gialloblù che ha puntato l'attaccante dell'Atletico Madrid (reduce da una stagione in prestito alla Roma) e col quale sta cercando l'intesa dopo aver raggiunto l'accordo con il club spagnolo.
FONTE:
GianlucaDiMarzio.com
PRIMO PIANO
Kalinic il possibile rinforzo per l’attacco che sorprende, ma può avere un perché
04.10.2020 09:30 di Elena Rossin
Fonte: Elena Rossin
La trattativa con l’Atletico Madrid è stata avviata per Kalinic, che è in uscita dal club spagnolo, e pare decisamente a buon punto, ma nel mondo granata ha sorpreso e non tutti pensano che sia la soluzione ideale per risolvere i problemi in attacco del Torino visto che il calciatore croato nelle ultime stagioni, sia a Madrid sia a Milano con i rossoneri e a Roma sponda giallorossa, non ha accumulato più di tante presenze e neppure ha segnato chissà quanti gol, 15 in totale da quando il 22 agosto 2017 è approdato al Milan dopo che aveva fatto molto bene nella Fiorentina , e per giunta ha compiuto 32 anni lo scorso 5 gennaio.
Allora perché sceglierlo visto che già Zaza non si è rivelato una spalla così utile per Belotti? I maligni risponderebbero perché molto probabilmente costa relativamente poco, Transfermarkt lo valuta 5,5 milioni, e l’indubbia abilità di Cairo di trattare al ribasso potrebbe permettergli di spuntare magari anche un prestito gratuito o comunque una cifra bassa. Ma possono esserci anche ragioni che vanno al di là di quelle economiche. Infatti, Kalinic non metterebbe pressione a chi già c’è e non altererebbe gli equilibri di un reparto delicato com’è quello offensivo. Dal punto di vista tecnico è forte fisicamente ed è incline ai ripiegamenti difensivi, ha un più che discreto gioco aereo e può sorprendere gli avversari con colpi di tacco. Qualche acciacco lo ha avuto, il campionato scoro la frattura del perone, che ha superato, la stagione precedente un infortunio all’articolazione della caviglia e risalendo ancora di un anno un problema agli adduttori, una contusione al piede e ha sofferto di pubalgia, ma questo non gli ha impedito nel Milan nella stagione ‘17-‘18 di collezionare fra campionato, Europa League e Coppa Italia 41 presenze per un totale di 2235 minuti (fonte Transfermarkt).
E’ Kalinic la punta che serve a Giampaolo? Solo lui può rispondere e difficilmente lo farà. Alla fine sarà proprio il croato il rinforzo per l’attacco del Torino? Parrebbe di sì, ma resta ancora in piedi la pista Inglese e come alternative, seppur più defilate, ci sono Torregrossa e Bonazzoli. Comunque non c’è molto da aspettare visto che il mercato chiuderà lunedì e poi nel caso sarà il campo a dare il suo incontrovertibile responso.
FONTE:
TorinoGranata.it
Torino, fatta per Kalinic: l’attaccante croato torna in Serie A
Il Torino ha definito il trasferimento di Nikola Kalinic: l’attaccante croato lascia l’Atletico Madrid per fare ritorno in Serie A
Di Redazione CalcioNews24 - 3 Ottobre 2020
© foto www.imagephotoagency.it
Il Torino ha raggiunto un accordo con l’Atletico Madrid per il trasferimento di Nikola Kalinic.
Come riportato da Sky Sport, l’attaccante croato farà dunque ritorno in Serie A dopo le esperienze vissute con le maglie di Fiorentina, Milan e Roma.
FONTE:
CalcioNews24.com
Sbarco in Turchia per l’ex viola Nikola Kalinic? Il Besiktas è sulle sue tracce
Di Redazione Fiorentina.it - 4 Settembre 2020
L’ex attaccante viola, di proprietà dell’Atletico Madrid, piace molto ai turchi del Besiktas. Dopo il prestito alla Roma, probabile il suo addio alla Spagna
L’ex viola Nikola Kalinic verso una nuova maglia. L’attaccante di proprietà Atletico Madrid, nell’ultima stagione in prestito alla Roma, può lasciare ancora la Spagna.
Sulle sue tracce, come riporta La Gazzetta dello Sport, ci sono i turchi del Besiktas che trattano per un prestito con diritto di riscatto, mentre l’Atletico punta ad una cessione a titolo definitivo.
FONTE:
Fiorentina.it
Roma, la scelta su Kalinic: il croato non sarà riscattato
Nikola Kalinic tornerà all'Atletico Madrid al termine della stagione
Di Nicola Borretti - 11 Febbraio 2020
Nikola Kalinic, fonte Wikimedia Commons
Doveva essere la stagione del riscatto quella di Nikola Kalinic, tornato in Italia nella scorsa estate per ritrovare lo smalto di un tempo e tornare quel giocatore decisivo apprezzato con la Fiorentina. La Roma era pronta a rilanciarlo, l’ha prelevato dall’Atletico Madrid in prestito con diritto di riscatto, ma il croato ha deluso le attese.
RENDIMENTO – Kalinic è sbarcato nella capitale per svolgere il ruolo di vice Dzeko, ma non è mai stato impiegato con continuità: fino a questo momento l’attaccante ha collezionato solo 11 presenze tra Serie A, Coppa Italia ed Europa League, senza mai trovare la via della rete. Minutaggio ridotto soprattutto a causa dei numerosi infortuni e di una condizione fisica che tarda ad arrivare.
FIDUCIA – La Roma ha scelto di tenerlo nel mercato di gennaio, nonostante l’interesse del Monaco e della Sampdoria. La società aveva fiducia nelle qualità del giocatore, ma il fatto che non sia riuscito ancora ad inserirsi ha cambiato le carte in tavola.
DECISIONE – Salvo clamorosi colpi di scena, il futuro dell’attaccante sarà lontano dalla capitale nella prossima estate. I giallorossi avrebbero infatti deciso di non riscattarlo, con il giocatore pronto a far ritorno all’Atletico al termine del campionato.
FONTE:
DailyNews24.it
LA ROMA ACQUISTA A TITOLO TEMPORANEO NIKOLA KALINIC
02 set 2019
L’AS Roma rende noto di aver acquistato dall’Atletico Madrid a titolo temporaneo, fino al 30 giugno 2020, i diritti alle prestazioni sportive del calciatore Nikola Kalinic, a fronte di un corrispettivo fisso di 2 milioni di euro.
L'accordo prevede il diritto di opzione per l'acquisizione a titolo definitivo a fronte di un corrispettivo di 9 milioni di euro.
“Sono molto contento, perché sono arrivato in un grande club”, ha dichiarato il calciatore croato nella sua prima intervista in giallorosso. “Sono orgoglioso di far parte di questa squadra. La Roma ha una grande storia e sono davvero felice di essere qui”.
Per Kalinic, cresciuto nell’Hajduk Spalato e passato per Blackburn e Dnipro, si tratta della terza esperienza in una squadra italiana dopo quelle nella Fiorentina e nel Milan. Nella scorsa stagione si è trasferito in Spagna nell’Atletico Madrid.
“Kalinic è stato sin da subito in cima alle nostre preferenze per la sua capacità di muoversi da prima punta e al contempo di affiancare Dzeko”, ha dichiarato il direttore sportivo Gianluca Petrachi. “Riteniamo che il nostro reparto offensivo sia completo anche grazie alle sue caratteristiche e auspichiamo che possa rilanciarsi in Italia”.
Il croato indosserà la maglia numero 19.
FONTE:
ASRoma.com
01 settembre 2019 - 21:12
La sveglia alle 5 col papà, la passione-Milan e il flop a San Siro: ecco Kalinic, l’ex Condor in cerca di emozioni
L’attaccante croato a Spalato cambiava ogni giorno due autobus accompagnato dal padre per allenarsi. Dopo l’esplosione alla Fiorentina la delusione in rossonero. In Russia fu cacciato dalla Croazia poi vicecampione del mondo, alla Roma vuole rilanciarsi
di Marco Prestisimone, @M_Prestisimone
Chissà se Nikola Kalinic ha visto Dark, la serie tedesca targata Netflix. Di certo spera che la distinzione tra passato, presente e futuro sia un’illusione. Perché guardandosi indietro vedrebbe sì la consacrazione alla Fiorentina, ma anche l’incredibile delusione con il Milan che San Siro non gli ha mai perdonato. E che lo ha anche immalinconito, visto che nell’ultimo anno all’Atletico ha giocato scampoli di partita (poco più di mille minuti) e segnato solo quattro gol. Petrachi l’ha scelto per il ruolo di vice-Dzeko e per sostituire Patrik Schick. Non un’impresa impossibile, soprattutto nei cuori dei romanisti.
GRAZIE PAPÀ – Il flop in rossonero è certamente l’errore più difficile da perdonarsi. Da piccolo infatti andava ad allenarsi a Spalato sempre con uno zaino del Milan, che i genitori gli avevano regalato quando aveva dieci anni e dal quale era diventato inseparabile. Con lui c’era sempre papà Jozo, che con lui si svegliava alle 5 del mattino e cambiava due autobus per accompagnarlo fino allo stadio dove si allenava. Anche il fratello Zdravko giocava a calcio e inizialmente era anche ritenuto il più bravo dei due fratelli, ma a differenza sua Nikola aveva una passione smisurata.
Dall’Hajduk viene girato al Pula, nella prima divisione croata, dove segna 7 gol in 20 partite a soli 18 anni. Prestazioni che gli valgono il ritorno a Spalato, dove nel 2009 chiude da vicecapocannoniere del campionato alle spalle solo di Mandzukic.
GIRAMONDO – La Premier gli mette gli occhi addosso ed è il Blackburn a comprarlo per 7.5 milioni di euro: in Inghilterra non va molto al di sotto delle aspettative (14 gol in 57 partite) ma nel 2011 va in Ucraina al Dnipro ed è lì che attira l’attenzione della Fiorentina. In viola esplode, i tifosi se ne innamorano (lo soprannominano “Condor”)e i due anni a Firenze sono ancora i migliori della sua carriera: la serata migliore è quella a San Siro contro l’Inter, quando segna una tripletta nel 4-1 contro i nerazzurri portando la sua squadra momentaneamente in testa alla classifica. Nessuno avrebbe immaginato che quello stesso stadio sarebbe diventato un incubo. Nel 2017 la coppia Fassone-Mirabelli lo sceglie per rilanciare il Milan della nuova gestione Yonghong Li: insieme a lui arrivano tra gli altri anche Biglia, Bonucci, André Silva, Conti, Calhanoglu, Kessie. La sua stagione, così come quella dei rossoneri, sarà invece un flop: sei gol in 41 presenze e i fischi dello stadio in cui aveva sempre sognato di giocare, che però sperava fin dal mercato in un attaccante diverso.
RINASCITA – In estate lo scossone con la Croazia: si rifiuta di entrare contro la Nigeria nella prima partita del Mondiale in Russia e il c.t. Dalic lo manda a casa. Quella nazionale sarà la sorpresa del torneo e si fermerà solo in finale sconfitta dalla Francia. Chi non demorde però è Simeone, che lo porta nel suo Atletico Madrid, dove vincerà il suo primo titolo in carriera (la Supercoppa Europea contro il Real Madrid). Da Diego Costa e Dzeko, il suo ruolo sarà ancora una volta quello di vice-bomber. Con il bosniaco ha caratteristiche simili, perché è un centravanti a cui piace palleggiare con i compagni e far giocare bene la squadra. Per questo è arrivato l’ok di Fonseca, che lo vede più utile rispetto a Schick. Con lui, che ha anche una passione per il tennis, in Italia arriveranno anche la moglie Vanja i due figli.
FONTE:
ForzaRoma.info
RITRATTO DI UN SUPERERRORE #1: Nikola Kalinic
Luglio 30, 2019
Ci sono errori ed errori. Alcuni passano inosservati, alcuni sono rimediabili, altri no. Ci sono poi quegli sbagli che ti segnano la vita, magari anche in positivo, cambiandoti il modo di vedere le cose, il modo di pensare.
Al Milan in questi anni ne hanno fatti parecchi in questo senso, errori che hanno cambiato un po’ la nostra cultura calcistica, che ci hanno forse abituati a standard una volta sconosciuti.
Magari non ci hanno portato grandi risultati, ma qualche momento di gioia e spensieratezza, nonostante la loro scarsità, ce lo hanno regalato.
Signori e signore, benvenuti alla prima puntata di :
RITRATTO DI UN SUPERERRORE.
Oggi vogliamo partire da quello che per noi è un simbolo, uno degli emblemi dei SUPERERRORI. Lo andiamo a trovare subito, ci spostiamo dall’Italia, destinazione Croazia. Era il 5 gennaio del 1988, quando venne al mondo quello che oggi ricordiamo come l’inventore della funzionalità nel calcio, Nikola Kalinic.
Fino a prima del suo avvento nel calcio generalmente si distinguevano “giocatori forti“, “giocatori scarsi“, “giocatori fisici o tecnici” e così via. Nessuno però ebbe mai l’idea di imparare ad essere funzionale.
Come quella di molti campioni, l’infanzia di Nikola non fu delle più semplici, nasce a Salona, ma già a 3 anni si trasferisce a Spalato che a inizio anni 90 fu soggetta a bombardamenti ed è qui che il superpotere del ragazzo inizia ad emergere.
La leggenda narra che con la forza del pensiero, riusciva a far sbagliare ogni colpo sparato ai soldati, seppur bambino, si dimostro subito coraggioso e con doti sovrannaturali.
Presto Nikola ritrova anche la serenità, il periodo di bombardamenti fini e lui finalmente ha il tempo di iniziare a dedicarsi a quello che più amava, a quello che era chiaramente il suo destino: il calcio.
Inizia a giocare nelle piccole squadre di oratorio, dove grazie anche alle sue doti sovrannaturali riesce a far mancare la porta ai calciatori avversari, il tutto unito al suo talento immenso fa sì che la sua squadra vinca a mani basse qualsiasi sfida.
Nel 1998 finalmente lo nota l’hajduk Spalato, una delle società più prestigiose in Croazia, che convinta di avere in mano il talento del futuro lo tessera.
Kalinic domina la scena, i video su YouTube di lui che ridicolizza i suoi avversari con facilità estrema spopolano, lo considerano un Mix tra Suker e Boksic, praticamente un attaccante perfetto.
Un giorno però tutto cambia. Era sera e per Kalinic ormai adolescente, anche le ragazze iniziavano a non mancare e una sera, post allenamento decide di uscire con una di queste.
La madre, chiaramente preoccupata dal suo ritardo, non appena lo vede rientrare, sfoga la tensione sgridandolo e tentando di colpirlo con una ciabatta. È in questo momento che Nikola, utilizza il suo potere, senza però accorgersi di essere accanto ad uno specchio, che di fatto gli rivoltò contro la sua forza.
Nikola cade a terra stordito, un po’ come Dida dopo il petardo, sembrava tutto ok al momento, ma dopo quel colpo nulla fu piu lo stesso.
Il nostro Supereroe aveva una fama talmente smisurata, che nonostante le cattive prestazioni, nessuno ebbe mai un dubbio, si sa, generalmente gli slavi sono discontinui, nemmeno Boban e Savicevic erano fenomeni 365 giorni l’anno.
Di lì a poco l’esordio in prima squadra con l’Hajduk, nel 2005, 6 sole presenze in 6 mesi, poi i gol che non arrivano spingono i dirigenti a prestarlo in provincia a farsi le ossa.
La porta non la vede nemmeno in provincia, è una maledizione, che però a tratti sembra abbandonarlo, come se qualcuno dal cielo gli volesse dare una chance. Finito l’esilio in provincia, torna a casa e realizza 32 gol in 2 anni a Spalato, reti che lo fanno tornare il nuovo talento croato emergente.
L’ESODO
Le offerte non mancano, ed è tempo di deliziare anche altri occhi, la Premier chiama, il Blackburn precisamente.
Nikolino accetta, sembra pronto al grande salto, ma la maledizione lo colpisce, riesce ad essere il giocatore della Premier con il maggior numero di errori in campionato, diventa una barzelletta quasi, 7 gol in 44 partite, persino Javi Moreno aveva una media gol migliore.
Dopo 2 stagioni venne ceduto.
DNIPRO
A prenderlo è il Dnipro, squadra ambiziosa che vuole emergere. In Ucraina arriva come un Dio, c’è chi lo chiama lo Sheva della Croazia, eppure in Ucraina non fa così caldo per arrivare a dire certe cose, fatto sta che su Nik si punta tutto.
Le difficoltà non se ne vanno, la maledizione lo continua ad affliggere e neanche con difensori del calibro di Bastos e Tiago Cionek riesce a fare la differenza. La sua carriera è ad un bivio ed è qua che si vede il vero fuoriclasse. ESSERE FUNZIONALE.
Per contare i gol sbagliati servirebbe un pallottoliere, ma lui riesce ad illudere tutti con le sponde, con la lotta, con i movimenti. La stampa gli crede e nessuno nota più i suoi errori.
GLI APICI
L’apice arriva quando raggiunge la finale di Europa League, segnando gol decisivi, perché si, ogni tanto riusciva anche a segnare, quanto bastava per illudere tutti, un po’ come i cioccolatini regalati alla fidanzata per farsi perdonare qualche ritardo di troppo.
Il Siviglia si rivelò più forte, Kalinic non alzó la coppa, ma la Fiorentina ad agosto se lo portò a casa.
Si parte e la stampa italiana, sempre alla ricerca di nuovi spunti per far credere che il nostro calcio sia quello degli anni 90, prende al balzo la storiella della funzionalità e Nikolino ricambia con doppiette a raffica nei primi 6 mesi.
Per poi furbescamente gestire la maledizione che tornava a colpirlo periodicamente, con dei gol su rigore che tenevano calme le acque.
Il MILAN
L’intelligenza non è mai di certo mancata a Kalinic, capiva che a Firenze iniziavano a intuire il pacco, decide così astutamente di dichiararsi milanista, sfruttando la presenza di Mr. Sorriso Montella, suo mentore a Firenze proprio sulla panchina rossonera.
La combo con il Ds Mirabelli fu micidiale, i 2 come un dirigente interista qualunque, buttarono ben 25 mln di euro per assicurarsi le prestazioni del Croato, continuando a promuovere il messaggio della funzionalità.
Maglia numero 7, doppietta all’esordio e ai milanisti Sheva sembra tornato.
Il tutto però dura poco, il Milan era davvero troppo, la Maledizione si palesò nuovamente e la funzionalità, non fu più abbastanza, l’ultimo a crederci fu Gattuso, che però dovette arrendersi difronte all’autogol in finale di Coppa Italia con la Juve.
Da lì in poi il declino, la Croazia che lo rispedisce a casa dal mondiale, perché giurava a tutti di aver perso il talento dopo gli infiniti errori sotto porta e il trasferimento all’Atletico sulle orme di Cerci che tuttora non sta rilanciando quello che di fatto è un calciatore in declino.
Forse Nikola non ha avuto la carriera che si poteva auspicare, ma una cosa è certa, è stato l’unico a riuscire per anni a confondere tutti la sua scarsità con l’aggettivo “funzionalità”. Per questo noi, anche se la ciabattata gli ha tolto il suo superpotere, Kalinic sarà sempre un bellissimo Supererrore.
FONTE:
PapaVanBasten.com
Il Calciobidone 2018 Kalinic del Milan | «Sport Mediaset» del 09/01/2019
Nel corso dell'Edizione delle 13,00 di Sport Mediaset del 09/01/2019, andata in onda su Italia 1, c'è un servizio di Davide Dezan dedicato alla proclamazione della vittoria di Nikola Kalinic nel Calciobidone 2018. La particolarità è che il Giornalista chiama erroneamente "Bidone d'Oro" la competizione, ignorando che quest'ultimo non esiste più da anni. Ma è inequivocabile che stia parlando del nostro Premio
FONTE:
Canale Youtube Calciobidoni
A Kalinic va il Calciobidone 2018
Nell’anti-Pallone d’Oro per eccellenza prevale per la prima volta un milanista. Ed è subito derby grazie alla vittoria nel “Jolly” da parte di Joao Mario dell’Inter
08/01/2019
di Cristian VitaliLeggi i Profili dei Candidati Edizione 2018
E’ diventato papà (per la seconda volta) proprio pochi giorni fa. Ma questa possiamo considerarla l’unica notizia positiva di un periodo non certo da ricordare per il croato Nikola Kalinic, passato da acquisto top del Milan nell’estate 2017 a grande flop appena un anno dopo, non riuscendo a confermare le buone stagioni alla Fiorentina. E neppure la cessione all’Atletico Madrid, dove non ha lesinato critiche all’ambiente rossonero, è servito a farlo “rinascere”. Come ciliegina sulla torta, quindi, Kalinic si è aggiudicato anche il Calciobidone 2018, il tradizionale appuntamento di fine anno assegnato grazie ai voti degli oltre 13.000 utenti (13.323 per la precisione, nuovo record) che hanno affollato i siti di Calciobidoni, Fantagazzetta, Guerin Sportivo e Delinquenti del Pallone esprimendo le proprie preferenze.
UN PADRE “ORFANO” DEL GOL – L’ex rossonero Kalinic stravince questa 10^ Edizione “conquistando” il 49,1% delle preferenze, totalizzando 6.546 voti complessivi, a causa di un’annata decisamente incolore, con appena sei reti realizzate e mettendo la firma a una clamorosa autorete nella finale di Coppa Italia (stra)persa con la Juventus. Al secondo posto, praticamente “doppiato” il romanista Patrik Schick (2.568 voti e 19,3%), proveniente da una stagione in netto chiaroscuro (appena 2 reti) nonostante sia stato l’acquisto più costoso nella storia dei giallorossi. Terza piazza per un altro milanista: Andrè Silva (1.774 voti e 13,3%), anche lui a segno solo in due occasioni e presto rispedito in Spagna, dove però torna a gonfiare le reti avversarie. Fuori dal podio il terzino Henrique Dalbert dell’Inter, che prosegue la triste epopea della fascia sinistra nerazzurra.
CLASSIFICA FINALE «CALCIOBIDONE 2018»
— I guai non finiscono mai — |
Posizione | Nominativo | Squadra | Percentuale |
1) | Kalinic | (Milan) | 49,1 |
2) | Schick | (Roma) | 19,3 |
3) | Andrè Silva | (Milan) | 13,3 |
4) | Dalbert | (Inter) | 5,5 |
5) | Pjaca | (Fiorentina) | 4,8 |
6) | Aristoteles | (Crotone) | 2,4 |
7) | Niang | (Torino) | 2,3 |
8) | Armenteros | (Benevento) | 2,1 |
9) | Defrel | (Roma/Sampdoria) | 1,0 |
10) | Danilo | (Udinese/Bologna) | 0,2 |
[...]
FONTE:
CalcioBidoni.it
Copa del Rey: l’Atletico cala il poker al Sant Andreu, in gol anche Kalinic
05.12.2018 | 21:24
L’Atletico Madrid, dopo l’1-0 dell’andata, al Wanda Metropolitano cala il poker al modesto Sant Andreu. La formazione di Tercera Division viene punita dai gol di Lemar, Correa, Vitolo e anche dell’ex milanista Nikola Kalinic. Per il croato si tratta della prima firma con la maglia dei Colchoneros. Diego Pablo Simeone sorride e avanza in Copa del Rey.
Foto: Atletico Madrid Twitter
FONTE:
AlfredoPedulla.com
9 agosto 2018
COMUNICATO UFFICIALE: NIKOLA KALINIC
L'attaccante croato è stato ceduto a titolo definitivo all'Atletico Madrid
AC Milan comunica di aver ceduto a titolo definitivo all'Atletico Madrid il diritto alle prestazioni sportive del calciatore Nikola Kalinic.
La società desidera ringraziare il giocatore per la professionalità sempre dimostrata nell'indossare la maglia del Milan augurandogli le migliori soddisfazione sportive per il prosieguo della sua carriera.
FONTE:
ACMilan.com
ABBAGLI ESTIVI
"Calciobidone" Kalinic, Howedes, Nani e... ballerine: il peggio del 2017-'18
Già scottati da Bacca, ai rossoneri in attacco non va molto meglio con il croato ed Andre Silva. Ma anche Dalbert e Guzman in quanto a delusioni non scherzano
Luca Taidelli
20 agosto - 20:50 - MILANO
1 di 5: Nikola Kalinic
Arrivato per 30 milioni dopo una lunga trattativa con la Fiorentina, l’attaccante croato che in riva all’Arno aveva incantato non riesce certo a ripetersi lungo il Naviglio. Fino a vincere a mani basse il Calciobidone 2018 (primo milanista da quando esiste il premio) grazie ad appena 6 gol - a fronte di decine e decine mangiati, alcuni in modo incredibile - e di un’autorete da Gialappa’s nella finale di Coppa Italia (stra)persa contro la Juve. “Volevo solo il Milan” aveva ruggito il croato appena sbarcato a Milanello. A settembre - dopo una doppietta all'Udinese - aveva aggiunto raggiante: "Ora vinciamole tutte. E a me basta giocare sempre". Ma a fine stagione i rossoneri, delusi anche da Andre Silva, hanno stappato champagne quando è passato all’Atletico Madrid.
[...]
FONTE:
Gazzetta.it
CAMPIONATI ESTERI
Tutti odiano Nikola Kalinic... ma si tratta di quello sbagliato!
Disavventura a causa di una omonimia per il giocatore serbo
09.08.2018 21:39 di Paolo Terrasi Twitter: @P_T_B
I mondi del calcio e della pallacanestro non sono estranei alle vicendevoli contaminazioni. Il legame tra i due mondi è noto, specie ad alti livelli, con calciatori come Griezmann dell’Atletico Madrid vestito a Carnevale come un Harlem Globe-trotter, o con cestisti appassionati al calcio (come Joel Embiid). Ha fatto anche notizia la sfida di Zlatan Ibrahimovic a Lebron James, vicini di casa a Los Angeles.
In questi giorni, tuttavia, i due mondi sono venuti a contatto per caso, per via di una... omonimia. Il calciatore croato Nikola Kalinic, decisamente inviso ai suoi tifosi (per usare un eufemismo), è stato insultato su Twitter in virtù di un suo possibile trasferimento, con i tifosi del Milan che ne “auguravano” la partenza. Tuttavia, l’attaccante non ha Twitter: ne consegue che il bersaglio delle invettive milaniste è stato si Nikola Kalinic, ma l’ala serba del Fenerbahce!
L’ala tuttavia l’ha presa con filosofia e umorismo all’inizio: già il 19 luglio consigliava alla gente, ridendo, di utilizzare Google; ieri, probabilmente stizzito dall’aumento di interazioni non volute, ha dichiarato di non essere un giocatore di calcio; infine, con l’ufficializzazione del trasferimento del croato all’Atletico Madrid, è tornato all’ironia, dichiarando di essere in realtà il calciatore, suggerendo alla gente di seguirlo sul social network.
FONTE:
Basketissimo.it
MONDIALI
Croazia, Kalinic rifiuta la medaglia d'argento: "Grazie lo stesso, ma io non ho giocato"
Sarebbero stati gli stessi compagni dell'attaccante croato rispedito a casa da Dalic a Mondiale in corso a contattarlo per convincerlo ad accettare l'argento. Lui, però, ha declinato l'offerta non sentendo suo quel risultato
20 lug 2018 - 23:33
“Grazie lo stesso, ma non posso accettarla: io non ho giocato”. Si chiude così il “caso Kalinic” in casa Croazia, con il rifiuto dell’attaccante di fronte alla possibilità di ricevere la medaglia d’argento, conquistata (dai suoi compagni) con il secondo posto al Mondiale dopo la sconfitta in finale contro la Francia. Rifiuto che segue a un altro (grande) rifiuto, quello che ha dato origine a tutta la storia.
I fatti sono noti: all’inizio del Mondiale, Kalinic è tra i convocati di Dalic ma non parte titolare nelle gerarchie del Ct, cosa che all’attaccante del Milan non va proprio giù. Nella prima gara contro la Nigeria “accetta” la panchina, ma poi, nel momento in cui viene chiamato da Dalic per fare il suo ingresso in campo (a 5’ dalla fine) lamenta un improvviso dolore alla schiena e si rifiuta di entrare. Il giorno dopo Dalic è durissimo e spiegando che ha bisogno di giocatori al top della forma, rispedisce Kalinic a casa. Provvedimento con cui il giocatore paga un comportamento simile tenuto già in un’amichevole pre-Mondiale contro il Brasile.
Da quel momento in poi la Croazia inizia una marcia trionfale verso la finale, mentre Kalinic (rientrato a Milano e già in ritiro con i rossoneri) inizia a mangiarsi i gomiti. Normale chiedersi se abbia diritto alla medaglia (in fondo era uno dei convocati e ha “partecipato” alla prima partita) e così il “caso Kalinic” inizia a far discutere. A chiudere la questione ci ha pensato proprio lui, parlando al giornale croato “Sportske Novosti”. Sarebbero stati gli stessi compagni di squadra a contattarlo per convincerlo a ritirare la medaglia, ma lui non riesce proprio a sentirsi “vicecampione del mondo”: “Grazie lo stesso, ma io in Russia non ho giocato”. Dopo quello a Dalic, probabilmente questa volta il 'no' era la risposta più giusta da dare.
FONTE:
Sport.Sky.it
CALCIO
12 luglio 2018 - 14:17
La medaglia più triste: se la Croazia vince…Kalinic è campione del mondo
Durante la fase a gironi l’attaccante è stato rispedito a casa dal CT Dalic. E i 22 compagni rimasti hanno portato la Croazia a un passo dal sogno e Kalinic a uno dall’incubo. Ci si può perdonare di essersi quasi autoesclusi da un mondiale vinto?
di Redazione Il Posticipo
Tutta la Croazia festeggia la finale raggiunta. Tutta tutta? Beh, forse no. A ben vedere, c’è qualcuno che potrebbe anche stare molto male per gli inaspettati risultati della squadra di Dalic. Nikola Kalinic ha iniziato il viaggio mondiale assieme a Modric, Rakitic, Mandzukic e Perisic. Ma mentre domenica i grandi protagonisti della storica cavalcata croata saranno in campo a giocarsi la Coppa, l’attaccante del Milan guarderà la partita dalla TV. Non per scelta propria, ma poco ci manca. Lo scontro con il CT gli è costato il posto e, a giudicare dai risultati, la Croazia non sembra sentire la sua mancanza.
INFORTUNIO – Il motivo del contendere? Un infortunio alla schiena dalle proporzioni mai del tutto chiarite. Ma abbastanza da impedirgli di entrare nella partita con la Nigeria, la prima del mondiale della nazionale slava. E di saltare più di qualche allenamento. Un atteggiamento che ha prima insospettito e poi infastidito Dalic, memore forse dei rimproveri che Gattuso aveva fatto a Kalinic durante la stagione. Il milanista è un calciatore che quando non è considerato nelle rotazioni non sempre trova le motivazioni giuste. Un atteggiamento visto a Milanello e replicato nel ritiro croato. E alla fine il CT ha perso la pazienza e l’infortunio (vero o diplomatico) si è ritorto contro il rossonero. “Mi servono giocatori sani” e l’attaccante è stato rispedito a casa.
SOGNO E INCUBO – E i 22 rimasti, sani o no, hanno portato Dalic a un passo dal sogno e Kalinic a uno dall’incubo. Ci si può perdonare di essersi quasi autoesclusi da un mondiale vinto? Forse il milanista spera di non scoprirlo mai. Anche perchè a ricordarglielo ogni giorno, paradossalmente, potrebbe esserci un cimelio importante, ma che in questo caso potrebbe non essere apprezzato. Alla FIFA importa poco che il CT lo abbia rispedito a casa. Ufficialmente il croato fa parte della spedizione, essendo anche finito in distinta nel match in cui non è entrato. E quindi la medaglia (d’oro o d’argento, lo deciderà il campo) per Nikola Kalinic è comunque già pronta. E la maggior gioia possibile per un calciatore potrebbe coglierlo…sul divano di casa. Sarebbe un caso davvero unico. Una distinzione a cui il milanista, forse, rinuncerebbe volentieri. Anche a costo di vedere il suo paese perdere? Chissà.
FONTE:
IlPosticipo.it
HEAD COACH'S DECISION
NIKOLA KALINIĆ TO LEAVE CROATIA WORLD CUP SQUAD
On Monday, Croatia head coach Zlatko Dalić explained his decision regarding Nikola Kalinić.
18.06.2018.
photo by: HNS
In agreement with his coaching staff, Croatia head coach Zlatko Dalić decided to exclude Nikola Kalinić from the World Cup squad. Kalinić leaves Croatia basecamp in Roshchino on Monday and returns to Croatia.
"During the Nigeria encounter, Kalinić was warming up and was supposed to come on in the second half. However, he then stated that he wasn't ready to come on due to a back issue. The same thing happened during the Brazil friendly in England, as well as before the practice session on Sunday. I have calmly accepted that, and since I need my players fit and ready to play, I have made this decision", explained Dalić.
Croatia's second World Cup challenge is scheduled for 21 June against Argentina in Nizhny Novgorod.
FONTE:
HNS-CFF.hr
Kalinic: “Ronaldo e Ibra i miei modelli. Da bambino tifavo Milan, la mia famiglia è rossonera perché…”
23.08.2017 | 13:08
Nikola Kalinic, nuovo attaccante del Milan, ha parlato ai microfoni di Milan TV: “Quando ero bambino tifavo Milan, così come tutta la mia famiglia. È anche per questo che sono così felice di essere arrivato al Milan. Il tifoso più appassionato è mia mamma, lei tifa Milan da sempre così come mio fratello. Ma tutta la famiglia è rossonera, anche i nostri amici. Forse perché ci hanno giocato Boban e Simic. Quando ero giovane guardavamo sempre le partite del Milan, non so bene perché ma glielo chiederò. I miei modelli? Ho sempre fatto il tifo per Ronaldo e Ibrahimovic. Il Milan? È un grande club, che vuol vincere sempre e prendere i migliori giocatori del mondo e gioca un uno stadio incredibile. Il Milan è un top club e io non vedo l’ora di vestire questa maglia e di giocare a San Siro. È uno stadio imponente, ogni giocatore spera di giocare almeno una volta nella vita a San Siro. Il miglior portiere? Difficile da dire, ma credo che sia il mio nuovo compagno Gigio Donnarumma”.
FONTE:
AlfredoPedulla.com
Milan, Mirabelli a Kalinic: «Segna o ritorni là...». Rabbia Fiorentina
Divertente siparietto durante la presentazione dell'attaccante croato, ma il club viola protesta con una nota ufficiale: «Firenze merita rispetto»
martedì 22 agosto 2017
MILANO - Nel giorno della presentazione di Nikola Kalinic, il direttore sportivo del Milan ha fatto una battuta sul lieto fine della telenovela: «Metti la palla dove sai, altrimenti ti facciamo ritornare là...». Massimiliano Mirabelli, non nuovo a questi show durante le ufficializzazioni, ha fatto sorridere ai migliaia di tifosi collegati su Facebook.
LE SCUSE - A seguito della nota ufficiale della Fiorentina sulle parole del nostro Direttore Sportivo e Responsabile dell’Area Tecnica al momento della firma di Nikola Kalinic, giudicate “fuori luogo e evitabili”, AC Milan intende condividere le seguenti dichiarazioni di Massimiliano Mirabelli: ”Provo da sempre grande stima e ammirazione per la Fiorentina, la sua proprietà, i suoi manager, i suoi tifosi. Se qualcuno ha percepito nelle mie parole una mancanza di rispetto, me ne scuso. Credo fosse evidente, per il tono, la mia espressione, lo stesso linguaggio del corpo, che quanto detto non voleva che essere una battuta colloquiale, certo non un contenuto dal tono denigratorio".
VIOLA DI RABBIA - Nel pomeriggio la Fiorentina ha pubblicato un comunicato per contestare l'uscita del ds rossonero durante la presentazione del nuovo acquisto croato («Metti la palla dove sai, altrimenti ti facciamo ritornare là...».). Ecco la nota del club viola: «ACF Fiorentina esprime stupore e dissenso per il tono utilizzato dal Direttore Sportivo di AC Milan Massimiliano Mirabelli durante la presentazione del calciatore Nikola Kalinic. I termini utilizzati dal Dirigente rossonero, che parlando della possibilità di far tornare il calciatore croato alla Fiorentina, ha usato un denigratorio “là”, appaiono totalmente fuori luogo e decisamente evitabili. Ci terremmo a ricordare al DS Mirabelli che la Fiorentina è una società importante nella quale hanno giocato campioni che hanno fatto la storia del calcio e che questo Club rappresenta Firenze, una delle città più belle e conosciute al mondo e che pertanto merita e pretende, nel riferirsi ad esso oggi e in futuro, un rigoroso rispetto».
FASSONE - «Kalinic è il giocatore che volevamo per esperienza e qualità. Abbiamo sempre parlato di mix e completiamo la spina dorsale che prevede anche Bonucci e Biglia. Lui completa la rosa, siamo contenti e orgogliosi che sia un nuovo giocatore del Milan». Così l'ad del Milan Marco Fassone, durante la diretta social dell'annuncio dell'arrivo di Nikola Kalinic. ''Siamo arrivati a 11 acquisti quest'anno - aggiunge Fassone - e la sua è stata una storia lunga e difficile. Ma se siamo qui a poterla raccontare è perché lui ha voluto così fortemente diventare rossonero. Ha un amore sconfinato e storico per la nostra maglia che ha permesso di sbloccare questa lunga contrattazione che io e Mirabelli abbiamo avuto con la Fiorentina''.
FONTE:
TuttoSport.com
Milan, UFFICIALE Kalinic fino al 2021. Fassone: 'Con lui la rosa è completa'
del 22 agosto 2017 alle 13:50
Nikola Kalinic è a tutti gli effetti un nuovo acquisto del Milan. L'attaccante croato nella giornata di ieri ha sostenuto le visite mediche e oggi è arrivato a Casa Milan per "passare alle cose formali" e apporre le firme sul contratto con il club rossonero.
IL COMUNICATO DEL MILAN - Il nostro a.d., Marco Fassone, al rientro dalla tournée cinese, l'aveva promesso: "Faremo ancora qualcosa, non c'è fretta". Detto, fatto: Nikola Kalinic è un nuovo giocatore rossonero e indosserà la maglia numero 7. Ecco il comunicato: AC Milan comunica di aver acquisito a titolo temporaneo con obbligo di riscatto da ACF Fiorentina, le prestazioni sportive di Nikola Kalinic, che ha firmato un contratto con il Club rossonero fino al 30 giugno 2021.
PARLA ANCHE FASSONE - Parlando a MilanTV l'ad rossonero Marco Fassone ha presentato così Kalinic: "Avevamo perso un po’ il ritmo nell’ultimo periodo. Con Nikola credo che completiamo la squadra. Siamo arrivati a 11 acquisti quest’anno e la sua è stata una storia lunga e difficile. Ma se siamo qui a poterla raccontare è perché lui ha voluto così fortemente diventare rossonero. Ha un amore sconfinato e storico per la nostra maglia che ha permesso di sbloccare questa lunga contrattazione che io e Massimiliano abbiamo avuto con la Fiorentina. Lui è il giocatore che volevamo per esperienza e qualità. Abbiamo sempre parlato di mix e completiamo la spina dorsale che prevede anche Bonucci e Biglia. Nikola completa la rosa, finalmente ce l’abbiamo fatta e siamo contenti e orgogliosi che sia un nuovo giocatore del Milan”.
PARLA MIRABELLI - Massimiliano Mirabelli ha così parlato dell'arrivo dell'attaccante croato: “Do il benvenuto a Nikola. La sua trattativa è durata un po’ di mesi, ma abbiamo apprezzato tantissimo come lui abbia voluto tantissimo questa maglia. Ora basta scherzare, metti la palla dove sai. Se no ti facciamo tornare indietro”.
IL COMUNICATO DELLA FIORENTINA - ACF Fiorentina comunica di aver ceduto, a titolo temporaneo con obbligo di riscatto, il diritto alle prestazioni sportive del calciatore Nikola Kalinic (classe ’88) all’ A.C. Milan
FONTE:
CalcioMercato.com
22 agosto 2017
UFFICIALE: KALINIC È ROSSONERO
L'attaccante croato arriva al Milan in prestito con obbligo di riscatto. Ha firmato un contratto di 4 anni
Il nostro a.d., Marco Fassone, al rientro dalla tournée cinese, l'aveva promesso: "Faremo ancora qualcosa, non c'è fretta". Detto, fatto: Nikola Kalinic è un nuovo giocatore rossonero e indosserà la maglia numero 7. Ecco il comunicato ufficiale:
AC Milan comunica di aver acquisito a titolo temporaneo con obbligo di riscatto da ACF Fiorentina, le prestazioni sportive di Nikola Kalinic, che ha firmato un contratto con il Club rossonero fino al 30 giugno 2021.
Da quando è in Italia, 83 presenze e 33 gol. I numeri parlano chiaro: Nikola Kalinic segna in media ogni 2-3 partite ed è una certezza della Serie A. Un attaccante completo e imprevedibile, un valore aggiunto. Il suo territorio di caccia è l'area di rigore, dove riesce a colpire con freddezza in qualsiasi situazione: di piede - il destro è quello preferito - ma anche di testa, segnando e facendo segnare. Un giocatore di 29 anni (187 cm per 80 kg), arrivato al punto più importante di una carriera già ricca di esperienze internazionali: Europa League compresa, competizione sfiorata nel 2015 - nella quale ha realizzato un gol nella finale persa - e che quest'anno ci riguarda da vicino.
FONTE:
ACMilan.com
Kalinic al Milan arriva direttamente dagli anni Cinquanta
La presunta modernità del nuovo attaccante di Montella non è altro che un ritorno a Reims, ai tempi nei quali giocava Kopa che diventando centravanti cambiò (un po') il calcio
GIOVANNI BATTISTUZZI 16 AGO 2017
Nikola Kalinic che lascia Firenze e raggiunge la Milano rossonera, quella senza o finale, il Milan; che lascia Stefano Pioli, che la Viola l'allena, per abbracciare Vincenzo Montella, che la Fiorentina l'allenava e che alla Fiorentina l'avrebbe voluto. Arrivò un anno in ritardo, pronto per l'èra Paulo Sousa, con l'Aeroplanino già volato altrove. Nikola Kalinic che è attaccante, numero nove, di maglia e di posizione, ma atipico, o così almeno lo descrivono i più; che segna il giusto, che si sbatte e si danna più di quello che si richiede a uno che di professione dovrebbe segnare dimorando nell'area di rigore; che quando il pallone lo hanno gli avversari torna indietro, si avvicina ai compagni e con loro difende e poi una volta ripresa la sfera cerca i colleghi, passa il pallone e si ributta lì dove dovrebbe stare, vicino a quei tre pali che vogliono dire gol; che è moderno, modernissimo, almeno per i commentatori di calcio, perché atipico, quasi l'atipicità ormai fosse diventata normalità. Nikola Kalinic che "avevo Tomislav Erceg, che era grande grosso ed esperto, e Niko Kranjcar, che era veloce e spettacolare ma di cristallo se affaticato, per cui ho detto a Nikola, sbattiti tu. Lui ha capito e lo ha fatto. E' un ragazzo dalla straordinaria intelligenza empirica", disse di lui Luka Bonačić, che lo allenò nel 2006 allo Hajduk Spalato, alla televisione croata.
Atipico eppure tipico come pochi. Perché Kalinic segna e questo è quanto e questo basta sopra ogni ragionevole dubbio: trentatré gol in due anni a Firenze sono un bottino buono e migliorabile soprattutto in una squadra che, almeno a vedere le prime partite e a leggere la rosa, potrebbe lottare per un posto in Champions League. Atipico eppure perfettamente in linea con quello che è il gioco del calcio ora e con qualche cambiamento e qualche rivoluzione dagli anni Cinquanta in poi. Da quando in Francia Albert Batteux si sedette sulla panchina dello Stade de Reims e si imbatté in un giocatore "secco, alacre, aspro, ma che con la palla ai piedi sapeva scrivere romanzi d'amore". Quel giocatore era Raymond Kopa, due gambe rubate alle miniere, perché quello era il destino di tutti i Kopaszewski da generazioni, ben prima della fuga dalla Polonia del nonno nel 1919 verso Nœux-les-Mines. Quel giocatore era Raymond Kopa e i romanzi li aveva iniziati a narrare sulla fascia, quella destra. Almeno sino al colpo di scena di Batteux. Perché piccolo, scattante, veloce altro non poteva essere che un'ala Kopa in quel calcio nel quale "i difensori difendevano, gli interni recuperavano i palloni, le mezzali lo portavano nella metà campo altrui e poi decidevano se allargarlo sulle fasce oppure farlo arrivare ai centravanti", scrisse Emilio De Martino nello Sport Illustrato nel 1955. Lo stesso anno nel quale Kopa venne accentrato da Batteux: numero nove, centravanti.
"Kopa era meraviglioso, un calciatore eccezionale dotato di un arte rara, quello del dribbling", scrisse Claude Quesniaux, giornalista dell'Equipe. Talmente meraviglioso che sull'ala non serviva. Meglio al centro, meglio il più vicino possibile alla porta, perché per attitudine e abitudine "Kopa scendeva, si affiancava ai mediani e a loro concedeva il suo aiuto". Atipico, forse, sicuramente non moderno, perché era lì che "Raymond pressava, aiutava, recuperava la sfera e subito si dimenticava di avere altri calciatori al suo fianco. Portava la palla affianco del piede e non la lasciava mai. L'avrebbe portata pure nello spogliatoio se gli fosse stato concesso", continuava Quesniaux. Kopa difendeva per avere la palla, poi se ne fregava di tutto. Le partite le vinceva da solo. Con lo Stade de Reims raggiunse la finale di Coppa dei Campioni. La perse contro il Real Madrid degli invincibili. E al Real degli invincibili si trasferì l'anno dopo. Per Santiago Bernabeu, il presidente dei Blancos, non c'erano alternative: "Il Real è la squadra migliore al mondo e acquista i giocatori migliori. Kopa non può giocare altrove". Alfredo Di Stefano gli fece eco: "Giocatori come Kopa non ne esistono. Non poteva non giocare se non nel Real". Kopa vestì la maglia delle Merengues e da lì cambiò. Di nuovo ala, ancora dribbling, ma a favor di squadra. Di Stefano era il centravanti e la mente: "Il Real è squadra, Kopa ne farà parte". Durò tre anni a Madrid, poi ritornò a Reims a essere Kopa e basta.
Albert Batteux cambiò il centravanti, lo rese atipico, rivelò Kopa. Montella non ha cambiato il centravanti e neppure il calcio, ma è uomo furbo, che conosce il calcio e sa che l'atipico nel calcio non è altro che impegno. E sa che Nikola Kalinic di questo in campo ne riversa in abbondanza.
FONTE:
IlFoglio.it
News
Domani Nikola Kalinic torna a Moena nel ritiro della Fiorentina, finisce il suo momento di riflessione
Il calciatore croato lascia la Croazia e torna a disposizione di mister Pioli, da domani sarà di nuovo a Moena
By Flavio Ognissanti - 18 Luglio · 21:240103
Firenze, stadio Artemio Franchi, 22.12.2016, Fiorentina-Napoli, Foto Fiorenzo Sernacchioli. Copyright Labaroviola.com
Finisce il periodo di riflessione in Croazia di Nikola Kalinic, il centravanti viola tornerà domani a Moena nel ritiro della Fiorentina a disposizione di Stefano Pioli come riportato da Radio Bruno. In questo momento si prova a far tornare il sereno in casa viola e tra le due parti, con il Milan sempre sullo sfondo.
FONTE:
Labaroviola.com
CALCIO
Kalinic rompe con la Viola: “Grazie, ma voglio cogliere l’opportunità Milan”
Mauro Abbate
- 4 Luglio 2017
Il croato, intervistato da Sky, ha risposto a Pantaleo Corvino, che aveva dichiarato di non volerlo cedere.
La Fiorentina è nel caos più totale. Nel pomeriggio Pantaleo Corvino ha ammesso la volontà di Bernardeschi di non rinnovare (e quindi la possibilità che vada alla Juventus), oltre che la decisione di cedere Borja Valero all’Inter. L’unica certezza espressa dal dirigente viola era stata quella di mantenere Kalinic in rosa, rifiutando qualunque proposta del Milan. Ma lo stesso attaccante ha pochi minuti fa rotto gli indugi ai microfoni di Sky Sport: “Grazie Fiorentina per questi due anni e per l’opportunità data, ma io voglio fare uno step superiore e per questo voglio andare via“.
Kalinic apre al Milan: “So che mi vogliono“
Non solo. Kalinic ha infatti già le idee chiare su dove voler andare a giocare nella prossima stagione: “So che il Milan mi vuole e penso che per me questa sia una grande opportunità. Ecco perché voglio andare al Milan e ritengo chiuso il mio ciclo con la Fiorentina“. Quale sarà la risposta della società a queste ennesime dichiarazioni di rottura? Accetterà Corvino di sedersi a tavolino con il Milan accettando la ricca proposta rossonera? Probabilmente nei prossimi giorni avremo le necessarie risposte.
FONTE:
NewsMondo.it
#LazioFiorentina | Immobile vs Kalinic
Lazio-Fiorentina significa anche Immobile vs Kalinic. Una sfida affascinante a colpi di gol e giocate extra-lusso.
15 Dicembre 2016
Gol al potere, Immobile e Kalinic. Ognuno alla sua maniera, gol per palati fini, raffinati. Maestri dell'area di rigore. Segnano e ti trafiggono in tutte le maniere possibili. Ciro Immobile, napoletano doc, 26 anni e 76 reti in carriera sparsi per mezzo mondo. Dall'altra parte c'è Nikola Kalinic, 28 anni croato e la sua storia parte da lontano, sul lungo mare di Spalato. Carriere diverse, ma entrambi sono legati da un filo conduttore, segnare. L'attaccante si sa vive per quello, Ciro ha fatto il giramondo, a Pescara ha lasciato una traccia indelebile, Santo subito lo volevano a Corso Umberto, a Torino si sono subito innamorati, perche trascinava folle intere. Vagonate di gol contro tutti, ma non contro la Viola, manca lei in bacheca, insieme all' Empoli sono le uniche squadre a non essere state infilate dal Ciro Nazionale.
La storia del Condor invece è diversa: appena arrivato in Italia ci si chiedeva chi fosse, in poco tempo si è fatto conoscere. Prima punta di manovra, fisico, generoso in appoggio ai compagni e in pressing sulle difese avversarie. Sempre in cerca della profondità, svelto, abile a prendersi gli spazi.
Entrambi ad un passo dalla doppia cifra, 9 reti per Immobile, 8 per Kalinic, la varietà del loro repertorio è in continuo aggiornamento e se non si voltano a leggere il numero che hanno ha sulla maglia, si giocheranno presto il titolo di bomber principi della Serie A.
FONTE:
SSLazio.it
Croazia Spagna 2-1 GOL DI KALINIC !! Euro2016
Goal di Nicola Kalinic che pareggia il conto dei goal nell'ultima partita del girone D. Croazia-Spagna
FONTE:
Canale YouTube SportMusic RWC
ESCLUSIVE
05 febbraio 2016 - 18:00
Ag. Kalinic a VN: “Aspettative alte, Sousa sa come aiutarlo”. E sul futuro…
Le parole di Erceg: “In estate Kalinic non si è mai fermato. Mercato? Deve ripagare la fiducia che gli ha dato la società, ma nel calcio non si sa mai… “
di Alessio Crociani, @AlessioCrociani
Nikola Kalinic non segna più. Questa l’amara sentenza di questo inizio di 2016 nel quale, a dirla tutta, tutta la squadra viola appare meno brillante rispetto alla Fiorentina ammirata durante il girone d’andata. Per saperne di più sulla piccola crisi dell’attaccante croato, Violanews.com ha contattato il suo agente, Tomislav Erceg:
L’ultima rete di Kalinic con la maglia della Fiorentina risale alla partita contro il Chievo. Da allora un mese e mezzo di digiuno: cosa è successo?
“Io non lo so, dovreste chiederlo a lui. Come prima andava tutto bene, adesso va tutto male. Questo è il calcio. Speriamo torni a fare gol, è ancora lungo il campionato”.
A mancare, oltre che al gol, c’è anche il prezioso lavoro di squadra che ha contraddistinto le prestazioni di Kalinic nella prima parte della stagione. Visto che la prima partita ufficiale disputata dal giocatore risale addirittura a luglio, possiamo parlare di un calo fisiologico di natura fisica?
“E’ possibile. Non ha mai riposato in estate perché il campionato ucraino è iniziato troppo presto. Si è adattato molto bene in Italia ma nelle ultime cinque partite non ha giocato come tutti avremmo creduto. Lui deve solo lavorare e pensare a fare bene. L’importante è che si impegni e che lavori, di conseguenza ritroverà la sua forma. Durante il girone di andata ha giocato molto bene, quindi su di lui ci sono aspettative da parte di tutti, ma non c’è una formula per uscire da questo periodo negativo”.
Crede che con l’assistenza di un compagno di reparto a fianco la situazione potrebbero migliorare?
“Sono cose difficili da capire per noi che, a differenza di Sousa, vediamo la squadra dall’esterno. Lui deve tanto all’allenatore che l’ha portato in Italia. La Fiorentina ha giocato grande calcio per buona parte del campionato, ora un po’ meno ma l’importante è vincere. Sousa è un grande allenatore, lui sa come aiutare sia il giocatore che la squadra”.
L’intenzione del giocatore è quella di rimanere a Firenze anche nella prossima stagione?
“Deve ripagare la fiducia che gli ha dato la società, ma nel calcio non si sa mai. Deve fare bene a Firenze. Magari avrà l’opportunità per andare in una grande squadra, oppure non arriveranno richieste per lui. Tutto cambia in pochi mesi nel calcio. Ci tengo a dire, però, che non è giusto parlare del futuro di un giocatore quando è legato ad una società, c’è un contratto che lo vincola”.
FONTE:
ViolaNews.com
06 dic 2015
SERIE A TIM
UFFICIALIZZATO A BADELJ IL PRIMO GOL DELLA FIORENTINA
Anticipiamo di qualche ora rispetto al solito la spiegazione della paternità del primo gol della Fiorentina perchè non è necessario visionare tutte le immagini a nostra disposizione per chiarire la dinamica del gol, basta l'inquadratura della retroporta per togliere ogni dubbio.
Poco prima della mezz'ora di gioco Badelj raccoglie palla qualche metro fuori dall'area friulana e scaglia un tiro verso la porta dell'Udinese che, complice il tocco con la gamba destra di Kalinic, si infila in rete ingannando Karnezis. Il centravanti della Fiorentina, nel suo movimento a rientrare verso il limite dell'area per togliersi da una posizione di fuorigioco, viene "colpito" dal pallone, non si ravvisa in lui la volontà di intervenire sul tiro del compagno. Per questa tipologia di azione si applica il Criterio 2A delle Linee Guida per l'Assegnazione dei gol dubbi, ossia "tiro indirizzato nello specchio della porta e deviato involontariamente in rete da un proprio compagno". Non si applica il 2B in quanto il tocco di Kalinic con l'interno della gamba destra non è volontario (non c'è nessun movimento del centravanti verso il pallone), pur se la deviazione risulta decisiva nello spiazzare il portiere dell'Udinese, ma il fatto che il cambio di traiettoria sia netto o impercettibile non è un fattore che viene preso in considerazione per decidere l'autore di una rete.
Esistono anche due precedenti identici al caso Badelj-Kalinic, entrambi del 2013. In Cagliari-Sampdoria (disputata sul neutro di Trieste il 21 settembre 2013), fu assegnato il gol a De Silvestri con la decisiva, ma involontaria, deviazione di Gabbiadini sulla sua conclusione. Stessa dinamica il 30 novembre del 2013 in Genoa-Torino, con protagonisti Farnerud come tiratore ed El Kaddouri "colpito" dal tiro del compagno.
FONTE:
LegaSerieA.it
10 ottobre 2015 - 22:39
Kalinic show in nazionale, gol e assist di tacco
L’attaccante della Fiorentina dà spettacolo in Croazia-Bulgaria 3-0
di Simone Bargellini, @SimBarg
Momento magico per Nikola Kalinic che, dopo la tripletta di San Siro e l’assist al bacio per Verdù contro l’Atalanta, dà spettacolo anche in Nazionale. L’attaccante ha propiziato il 2-0 della Croazia contro la Bulgaria con un colpo di tacco a smarcare Rakitic. Poi ha chiuso il match con il tap in sotto misura per il 3-0.
FONTE:
ViolaNews.com
Croatia vs Bulgaria 3 - 0 All Goal Highlight 2015.10.11 [EURO 2016]
NVS TV
Stadium: Maksmir, Zagreb
Goal: Croatia [Perisic, Kalinic]
Fulltime: Croatia 3 – 0 Bulgaria
Data: 2015.10.11
Thanks you for the watched and subscribe now.
NVS TV.
FONTE:
Canale Youtube NVS TV
CALCIO
Fabrizio Gabrielli 2 ottobre 2015 6'
Normale ma eccezionale
Pur non avendo proprio il passaporto del grande attaccante, a Nikola Kalinic riesce tutto.
Nikola Kalinic ha definito la sua prestazione contro l’Inter di domenica scorsa, quando con una tripletta ha sgretolato il cammino trionfale di Mancini: «Il miglior match della mia vita».
Ed è difficile trovare argomenti per contraddirlo: in un mare magnum di straordinaria normalità, come quello nel quale il croato sguazza praticamente da tutta la carriera, anche un’epifania abbastanza prevedibile nel contesto di un campionato (e quando si gioca al centro dell’attacco con la maglia numero 9) come un hat-trick riesce a donare la gioia fanciulla del sole che torna a splendere dopo una settimana di pioggia.
«Mi chiamano tutti per congratularsi», dice ancora Nikola, si può immaginare con un sentimento frammisto di stupore e allegria friccicarella.
Due elementi che testimoniano l’umile ordinarietà dell’attaccante: 1) in occasione del primo gol si frappone ad Handanovic in una maniera che sembra chiedere «scusa, scusa, permesso»; 2) nell’esultanza dopo la tripletta, poi, non c’è arroganza, il gesto con cui mostra la triade mignolo-anulare-medio quasi implora perdono.
La prolificità di Kalinic, o dovrei meglio dire la sua bomberitudine, somiglia più a una leggenda metropolitana utile da presentare durante il calciomercato che a un dato di fatto: anche per tenere il conto del tempo passato dalla sua ultima tripletta siamo ormai arrivati all’uso della seconda mano, visto che risale al 2007, contro lo Zadar. Ma è nondimeno un’associazione di pensiero che verrebbe da fare, a primo acchito, guardando i numeri del suo rendimento ai tempi dell’Hajduk, effettivamente mostruosi: 44 gol in 79 partite ufficiali.
Una media non difficile da tirare, anche il suo picco massimo è un onesto score di 17 gol in 25 partite, che diventano 26 con quelli di coppa, nel 2007-2008, forse il suo annus mirabilis.
Nei video YouTube di Nikola ai tempi dell’Hajduk, ci sono i gol, certo (altrimenti che compila di YouTube sarebbe?), ma ci sono anche molti gesti tecnici che spiegano, con un livello di approfondimento maggiore, che tipo di calciatore era e continua a essere.
Quella di Nikola è una promessa che si è realizzata solo in parte. Nel 2005, all’Europeo U-17, si era laureato capocannoniere con undici reti: la Croazia si era classificata quarta, sconfitta nella finalina per il terzo posto dall’Italia, e per Kalinic si erano spalancate le porte della prima squadra. In quell’Hajduk c’erano Tomislav Erceg, che avrebbe disputato l’ultima stagione da professionista prima di diventare agente (oggi è l’agente di Nikola) e Niko Kranjcar. che veniva additato come il nuovo Prosinecki.
Sempre in tema di similitudini, Nikola veniva spesso paragonato a Ibrahimovic, ma sarebbe sibillino se non fuorviante metabolizzare il paragone con in mente l’immagine di Ibra che abbiamo oggi: Nikola non somigliava allo Zlatan pantocrator e dominante che abbiamo imparato a conoscere all’Inter, ma—e non è neppure un’ipotesi che mi convince appieno—al calciatore (anche) associativo, corale, accentratore di manovra e al contempo anello inscindibile della stessa che si era messo in mostra al Malmö e all’Ajax.
Il giovane Kalinic, la personalità per inscenare uno one-man-show tamarro come questo di un giovanissimo Zlatan, non l’ha comunque mai avuta.
Circoscrivendo il campo semantico “attaccanti ai quali somiglia Kalinic” alla microcategoria “attaccanti croati ai quali somiglia Kalinic”, forse la similitudine più calzante è quella che inquadra Nikola come un ibrido: il fermo immagine di un morphing che si situa a metà strada tra Davor Suker (del quale ha la stessa capacità di affondare infiltrandosi negli spazi, ma senza possederne la dimestichezza con entrambi i piedi) e Alen Boksic (del quale ricalca le mosse, pur non dando l’impressione di avere lo stesso peso specifico, di non essere fatti dello stesso tipo di pelle).
Peraltro l’ultima tripletta segnata in Serie A da un croato è vecchia di vent’anni; l’autore era stato proprio Alen Boksic, in un Lazio – Foggia molto anni ’90 (finito 7-1 e perciò anche molto zemaniano, il terzo gol soprattutto, sul finale di partita, è assai Kalinìccico).
Della stessa materia di cui è fatto il pallone
Scrivere di Nikola Kalinic non è semplice, e farlo dopo l’attenzione che gli si è riversata addosso in questo giorni post exploit senza per forza doversi avventurare in un’esegesi non facilita il compito: per costruire le statue bisognerebbe sempre saper scegliere la lega metallica giusta per l’occasione, e l’oro ha il difetto di ossidarsi presto (oltre che di andare sempre troppo per la maggiore, perché è il metallo dell’entusiasmo).
Un elemento che emerge in Kalinic è la pietrosità della sua figura. Non sappiamo nulla della sua vita prima che diventasse un calciatore professionista. Non sembra avere una storia personale fatta di drama, di esperienze lacrimevoli, di infanzia bellica: nel ’91, quando Spalato veniva bombardata, aveva 3 anni, e non è neppure detto che in quegli anni vivesse a Spalato, a Salona, non ha mai raccontato che cosa facessero i suoi genitori, o lui, negli anni ’90, mentre la Jugoslavia si dissolveva: ha osservato Suker nei Mondiali francesi del ’98? Sognava di ispirarsi a lui?
Il problema si acuisce ulteriormente dal momento che non sappiamo niente della sua esperienza fuori dal campo nemmeno dopo che è diventato un calciatore professionista. Se da una parte l’assoluta mancanza di appigli al mondo reale potrebbe essere eloquente della sua riservatezza, o della sua ordinarietà, o forse semplicemente del fatto che in Inghilterra (dove ha giocato con il Blackburn) e in Ucraina (dove ha difeso i colori del Dnipro) a nessuno interessasse conoscere questi aspetti, dall’altra rende Kalinic interessante nella misura in cui gli unici strumenti interpretativi di cui disponiamo per decodificare chi è e chi non è sono quelli che ci fornisce quando indossa una maglia da gioco. È come se Kalinic fosse fatto della stessa materia di cui è fatto il pallone.
Se si guarda Kalinic al Dnipro nella stagione scorsa, si trovano tentativi di acrobazia che non appartengono al suo corredo genetico, qualche palla sbucciata, qualcosa di indescrivibile appieno che ci parla di fallibilità. Soprattutto nello storytelling che si può sviluppare intorno alla sua figura.
Lo stile di gioco di Kalinic affonda a piene mani nella legacy degli anni ‘90: pur sapendosi adattare perfettamente ai dettami tattici più in voga nella nostra epoca calcistica, ogni sua giocata trasuda calcio della Seconda Repubblica.
C’è un commento, in calce a un video su YouTube del periodo all’Hajduk, che credo ci aiuti un po’ di più a capire che tipo di giocatore fosse, e per certi versi continua a essere, Kalinic: l’ha scritto Giuseppe Prisco, napoletano all’epoca trapiantato a Spalato, e dice: «È molto ma molto più forte di Iaquinta e Floccari messi insieme». (Anche Iaquinta calciava i rigori sempre di destro, e verso destra. Poi, per chi se lo fosse dimenticato, ha anche segnato un gol al Mondiale.)
Al di là del giudizio di merito, sono i termini di paragone utilizzati a stuzzicare le sinapsi. Iaquinta e Floccari non sono van Basten e Batistuta: ma neppure Kalinic lo è. Come le due punte originalmente tirate in ballo, Nikola è fisicamente prestante, e sembra perfetto per fare il punto di riferimento in attacco.
Ma allo stesso modo è assai mobile, gli piace uscire dall’area, farsi incontro ai compagni sulla trequarti, allargarsi sulle fasce: ha una protezione di palla degna di un numero nove di quelli che come si dice adorano fare a sportellate, e comunque la sua resistenza agli assedi non è mai fine a sé stessa, ma orientata a far salire la squadra, o a mettere i suggeritori sulla trequarti, Kuba, Ilicic, Borja Valero nella condizione di prendere in mano le redini della sceneggiatura del nuovo formato televisivo “1001 modi di mandare a rete Nikola Kalinic”.
Come all’esordio in Serie A contro il Milan, quando ha ricevuto palla dal centrocampo, tenendo a distanza Romagnoli, toccandola per Borja facendosi trovare subito pronto, con rapidità tutta sua, a puntare la porta avversaria.
La dimostrazione più forte del copione di gara che vede Kalinic dare il meglio di sé, forse, è tutta racchiusa nell’azione che ha donato al Dnipro, nell’ultima finale di Europa League, l’illusorio vantaggio: Nikola esce sulla trequarti incontro alla palla, la tocca leggermente di testa per l’uomo sulla fascia (Matheus) e subito si allarga al centro dell’area, dove si fa trovare pronto per schiacciare comodamente in rete:
E la riprova, semmai ce ne fosse bisogno, arriva dall’analisi delle sue prestazioni finora in Serie A: dei venti passaggi in media che ha effettuato a partita, la metà sono a centrocampo, con passaggi corti all’indietro o sulle fasce laterali.
Non è tempo (ancora) per le statue
C’è un video, abbastanza divertente, girato al Mercato Centrale di Firenze durante una visita di Nikola allo store ufficiale dei viola, in cui un macellaio simpaticamente lo coinvolge in una scenetta da colonnina destra di quotidiano nazionale.
In quello scambio di battute si annida una verità sincera fino all’atrocità: quando il macellaio gli ripete più di una volta «sei il nuovo Batistuta», qualcuno fuori campo risponde «Speriamo». E poi aggiunge: «Per lui. E per noi».
Nikola Kalinic non è, e forse mai potrà essere, il tipo di calciatore che era Gabriel Omar Batistuta, così come la Fiorentina di Paulo Sousa sembra distante anni siderali da quella di Trapattoni. Il miglior auspicio che si possono fare i Viola, a oggi, è quello di poterne eguagliare, da un punto di vista personale e di squadra, almeno i risultati.
Per Nikola diventare un tipo di calciatore diverso, completamente diverso, da quello che è ora, e per costruirgli statue d’oro, ecco, c’è tempo. E per noi, per capire in fondo chi è, e chi non è, Nikola Kalinic, pure.
FONTE:
UltimoUomo.com
Blaszczykowski e il croato Kalinic portano i viola al secondo posto
Dodici punti e secondo posto in classifica per la Fiorentina di Sousa
Jacopo Granzotto - Gio, 24/09/2015 - 07:00
Dodici punti, secondo posto in classifica, tre dalla vetta interista e l'impressione che qualcosa di decente quest'anno possa anche succedere.
La Fiorentina di Paulo Sosa prosegue la sua corsa verso l'ignoto e batte con una certa fatica (e possesso palla catalano) un Bologna che rinunciatario è dire poco. La squadra di Delio Rossi fa calcio antico con schema obbligato: lancione e vediamo che fa Destro, versione (poco) aggiornata dell'Andersson che fu. Destro che in un paio di occasioni turba l'attento Tatarusanu. La partita, un monologo viola, si sblocca al minuto 26 del secondo tempo. Come insegnano i maestri di Spagna se pressi feroce e tiene palla generalmente la vinci. E i viola raccolgono il risultato di tanto forcing al minuto 26 del secondo tempo con il polacco Blaszczykowski che, ironia della sorte, neanche doveva giocare. Rebic lavora un buon pallone sulla sinistra, il cross viene sfiorato da Vecino e finisce nella zona di Blaszczykowski, che segna in spaccata. La Fiorentina di quest'anno quando va in vantaggio vince e anche stavolta riesce a congelare il risultato con il raddoppio del subentrato Kalicic, il croato in spaccata raccoglie un cross dello spagnolo Alonso. Morale della favola? Viva la Spagna. Nel finale, standing ovation per l'altro spagnolo Borja Valero, migliore in campo. Applaude anche Pepito Rossi che, invece di deprimersi per l'inspiegabile mancata partecipazione, incita come un matto i suoi. Campione anche senza giocare.
FONTE:
IlGiornale.it
Kalinic oggi a Firenze per firmare: i dettagli dell'affare
Pubblicato il: 13 Ago 2015 08:17
Autore: Angelo Giorgetti - La Nazione
CINQUE milioni e mezzo al Dnipro e contratto di quattro anni per Nikola Kalinic, che oggi sarà a Firenze per le visite mediche. La priorità del mercato viola – così l’aveva definita martedì Daniele Pradè – è stata risolta ieri definendo con il Dnipro e le banche ucraine le modalità per le garanzie e i tempi di pagamento: arriva a Firenze un attaccante croato di 27 anni, rinforzo gradito a Paulo Sousa che già l’aveva richiesto un anno fa a Basilea. Forte fisicamente e con attitudini risolutive nei colpi di testa in mischia, Kalinic va a completare un organico avanzato che – a meno di colpi di scena, magari legati a Ilicic – si è in pratica definito.
Un’operazione programmata per riempire il vuoto lasciato da Mario Gomez, nel contesto di un reparto avanzato che il nuovo allenatore pretende più dinamico (come il resto della squadra). Kalinic parte in teoria dietro a Babacar, ma non gli mancheranno certo le opportunità per mettersi in mostra e in alcune occasioni – considerata la sua mobilità – potrà far coppia anche con l’attaccante senegalese all’interno dei moduli che Paulo Sousa alternerà durante le partite.
L’arrivo di Kalinic a Firenze è previsto in tarda mattinata, anche se dall’Ucraina ieri sera non c’erano certezze sull’orario di partenza. Dopo le visite mediche il giocatore raggiungerà la sede per firmare il contratto, dettaglio che nonostante il freschissimo choc della vicenda Milinkovc-Savic viene considerato davvero una formalità. C’è accordo su tutto, compresa la cifra di 1,1 milioni di stipendio all’anno, più bonus. Un investimento sensibile da parte della Fiorentina.
FONTE:
Fiorentina.it
CALCIOMERCATO
09 agosto 2015 - 19:52
SCHEDA VN: Nikola Kalinic, una punta di peso che gioca per la squadra
Ha tentato un’esperienza in Inghilterra ma non è andata bene. I suoi numeri e le caratteristiche
di Redazione VN
Nikola Kalinic nasce il 5 gennaio 1988 a Solin, in Croazia. È attualmente un attaccante del Dnipro e della Nazionale Croata.
CARRIERA – Cresce nelle giovanili dell’Hajduk Spalato, club che nell’agosto 2006 lo manda in prestito all’NK Istra, con lo scopo di farlo maturare calcisticamente. Una maturazione che avviene solamente l’anno dopo, nella stagione 2007-08, quando diventa un punto fermo dell’Hajduk, giocando 25 partite e segnando 17 reti e distribuendo 10 assist. La conferma avviene anche nel 2008-09, trovando sempre la via del gol per 15 volte, contribuendo a raggiungere con i suoi un ottimo secondo posto, che è valso la qualificazione in Champions League. ‘Esplosione’ completata del tutto, se ne accorge il Blackburn Rovers, che lo preleva per 7,5 milioni di euro. La musica cambia, cambia come il suo rapporto con la rete. Media-gol deludente: in due anni colleziona appena 7 reti in 44 apparizioni. L’avventura in Inghilterra non riesce a decollare, non si è mai ambientato con il calcio inglese. Ci pensa allora il Dnipro, che punta a farlo tornare il giocatore che ha stregato in Croazia. In Ucraina torna a segnare, 10 gol in 19 partite alla prima annata. In totale, mette a segno 49 reti in 123 presenze, contando Campionato, Coppe Nazionali e Europa League. Un bottino tutto sommato discreto, per un attaccante che ha ancora molto da dare. È stabilmente nel giro della Nazionale Croata, dal Maggio 2008 ad oggi sono 14 le convocazioni per lui.
CARATTERISTICHE TECNICHE – Punta di spessore, capace di fare reparto da solo. Alto (1,87 m) e ben piazzato, è molto forte fisicamente, difficile spostarlo. Attaccante comunque mobile, che aiuta la squadra anche nel ripiegare in fase di non possesso. Buona elevazione, da sfruttare nelle palle inattive. Molto freddo sotto porta, forse non rapidissimo.
Espressamente richiesto da Paulo Sousa, ha il contratto in scadenza nel dicembre 2019.
LORENZO MEONI
FONTE:
SSLazio.it
CALCIOMERCATO
06 agosto 2015 - 18:57
Spunta il nome di Kalinic, è vicino alla Fiorentina
Il 27enne centravanti croato del Dnipro è stato espressamente richiesto da Sousa
di Redazione VN
C’è un nome nuovo tra gli obiettivi della Fiorentina: si tratta dell’attaccante del Dnipro Nikola Kalinic, ventisettenne croato. Sul suo nome arrivano conferme da ambienti vicini alla Fiorentina, i viola ci stanno provando con forza, visto che è stato richiesto espressamente da Paulo Sousa. Il ruolo è quello della prima punta: è esperto ed è certamente un giocatore di valore (suo il gol nella finale di Europa League persa dal Dnipro contro il Siviglia) che può diventare anche titolare. La richiesta del Dnipro è di otto milioni e l’accordo col giocatore pare già esserci.
La notizia riportata da tuttomercatoweb.com è stata confermata dal sito di Alfredo Pedullà (LEGGI).
CALCIOMERCATO
06 agosto 2015 - 21:13
Pedullà: interesse viola per Kalinic
Sul suo sito, Alfredo Pedullà conferma l’interesse della Fiorentina per Nikola Kalinic, 27enne centravanti croato attualmente vincolato al Dnipro fino al 2019. Con Destro a un passo dal Bologna e …
di Redazione VN
Sul suo sito, Alfredo Pedullà conferma l’interesse della Fiorentina per Nikola Kalinic, 27enne centravanti croato attualmente vincolato al Dnipro fino al 2019. Con Destro a un passo dal Bologna e Fabio Borini sempre prima scelta
della società viola. Tra l’altro nelle ultime ore i contatti con il Liverpool hanno portato a un sostanziale sconto sul cartellino: l’attaccante può arrivare per 5 milioni più bonus. Borini ha un ingaggio superiore ai 2 milioni.
FONTE:
ViolaNews.com
Kalinic heads to the Ukraine
Posted on: Thu 11 Aug 2011
Nikola Kalinic has ended his two-year spell with Rovers after transferring to Ukrainian side Dnipro Dnipropetrovsk for an undisclosed fee.
The Croatian international arrived at Rovers following a move from Hadjuk Split in the summer of 2009, his first season saw him score 7 from 33 appearances, whilst last year he bagged 6 from 20 outings.
Nicko scored the winner in Rovers' first pre-season game against Accrington Stanley in July, but decided his future lay outside England, completing the move to the Ukraine this Thursday.
FONTE:
Rovers.Co.uk
Traduzione dall'inglese a cura di Google Traduttore
Affare Kalinic "completo" dei Rovers
Di Jure Bohoric
Martedì 4 agosto 2009 11:25, UK
Kalinic: Possibile arrivo dei Rover
Nikola Kalinic ha completato il suo passaggio al Blackburn Rovers, secondo l'agente dell'attaccante.
L'agente di Striker afferma che il trasferimento è stato completato
Il nazionale croato Nikola Kalinic ha completato il suo passaggio al Blackburn Rovers, secondo l'agente dell'attaccante. Il 21enne era vicino a unirsi a Portsmouth all'inizio della pre-stagione, ma l'accordo è fallito e il capo dei Rovers Sam Allardyce è precipitato. Allardyce, che ha trascorso l'estate a cercare avanti, ha già confermato il suo interesse per Kalinic e ora sembra che abbia preso il suo uomo. Il rappresentante della star dell'Hajduk Split, Tomislav Erceg, afferma che è stato concordato un accordo tra i club e tutto ciò che è necessario ora è ottenere un permesso di lavoro. "È finito, il trasferimento è completato. Ora tutto ciò di cui Nikola ha bisogno è un permesso di lavoro, che non dovrebbe essere un problema", ha detto Erceg a Sportske novosti. Kalinic ha dichiarato: "Finalmente posso concentrarmi sul calcio". Voglio iniziare ad allenarmi con la mia nuova squadra il prima possibile ed entrare in ottima forma ". I rapporti dicono che Kalinic ha firmato un contratto quadriennale con Rovers, dove sarà dovrebbe sostituire Roque Santa Cruz dopo il suo trasferimento al Manchester City. I Rovers hanno anche preso in prestito dal Chelsea Franco Di Santo per dare ulteriore spinta alle opzioni offensive di Allardyce.
FONTE:
SkySports.com
Traduzione dal serbocroato a cura di Google Traduttore
TRASFERIMENTO RECORD: KALINIC A BLACKBURN!
08/03/2009 - 17:55
Prima squadra
Nikola Kalinic ha firmato per il Blackburn! L'ex attaccante dell'Hajduk Kalinic ha firmato un contratto quadriennale, assicurandosi un trasferimento record da Poljud in 98 anni di storia.
Fino a 14 milioni di euro è l'importo totale del trasferimento, che è un lavoro straordinario dell'attuale leadership del club.
È in fase di ottenimento un permesso di lavoro per il nuovo attaccante del Blackburn e, una volta assicurato, riceverà 3,5 milioni di euro sul conto dell'Hajduk lo stesso giorno. Altri 3,5 milioni di euro che Blackburn pagherà il 16 agosto 2010 e altri 500.000 euro non appena Nikola segnerà il 15 ° gol (indipendentemente dal periodo di tempo).
Quando Kalinic verrà venduto al terzo club, l'Hajduk riceverà un altro 15 percento della differenza nel prossimo trasferimento superiore a 7,5 milioni di euro! Il restante importo fino a 14 milioni andrà a Nikola nelle prossime quattro stagioni.
FONTE:
Hajduk.hr