
SOGLIANO A DAZN dopo la disfatta al 'Bentegodi' che spinge l'HELLAS al terz'ultimo posto in classifica 'Sono preoccupato perchè la squadra dopo il primo gol, arrivato in maniera fortunata, si è spenta. Atteggiamento completamente sbagliato. La colpa non è solo dell’allenatore, qui le salvezze sono sempre state travagliate e i giocatori che garantivano le prestazioni ora non le stanno garantendo più. Chiaramente quando manca la prestazione c’è la responsibilità del tecnico, ci prenderemo 24-48 ore per prendere una decisione sul futuro'.
GRAN GALÀ DEL CALCIO italiano: Sean premiato come miglior dirigente sportivo della stagione 2023-24 '...La cosa più difficile nel calcio è ripetersi, e l'anno scorso ci siamo riusciti ottenendo ancora la salvezza. Io sono molto legato al Verona: alla piazza, alla città e ai tifosi che hanno capito chi sono davvero. Chi lavora per il Verona sa che lavora per una squadra alla quale ci si affeziona, quindi lo si fa sempre al 100%'.
'MAGO' SEAN ha fatto incassare al VERONA 70 milioni nelle ultime due sessioni di mercato: Da NOSLIN a NGONGE, Tuttosport celebra le imprese di un talent scout straordinario che - dice - avrebbe meritato un’occasione in una big dopo aver sfiorato il Milan ai tempi di Barbara Berlusconi...
IL DIESSE SI CONFESSA DALLE PAGINE DE L'ARENA e svela qualche retroscena '...Quel momento in cui potevo entrare nella dirigenza del Milan? Avevo fatto bene a Varese e qui al Verona. Ci fu una chiacchiera con Galliani, ma non avrei avuto tutto lo spazio operativo. Qualcosa non andò bene e mi ritrovai pure senza l’Hellas... Il presidente più estroso che ho avuto? Senza dubbio Gaucci. A Perugia sono rimasto 5 anni e ne ho viste di tutti i colori. Ho visto transitare più giocatori lì che in tutta la mia carriera. Lui portò arabi, cinesi, giapponesi, olandesi, tedeschi e americani. Un aneddoto? Una volta arrivò in allenamento un cinese. E dai, capimmo subito che a malapena riusciva a passare il pallone. Aveva sbagliato persona. Giuro è andata così. Setti? Un dirigente che lascia lavorare ma è sempre presente. Non so se il suo sia coraggio o che cosa. Lui crede nei giovani e non ha paura a prenderli. Spinge sempre al massimo affinché arrivino al Verona ma io alla fine faccio la parte di quello prudente. I paesi interessanti in chiave mercato? L'Olanda; in quei campionati, a parte le prime squadre olandesi, nelle altre ci sono calciatori interessanti con ingaggi alla nostra portata. Abbiamo avuto bravura e fortuna con Noslin, oggi ci riproviamo con Livramento. A me piacerebbe avere un calciatore esperto e uno giovane. A volte il mercato e le condizioni economiche te lo concedono, altre no... Qui tutti hanno una chance. Noi dobbiamo lottare per ottenere il massimo e salvarci. Il colpo? Non esiste, perché penso più magari a qualche delusione. Chiaro che oggi dire Ngonge o Noslin è facile. Ma dietro al calciatore che fa bene c’è un grande lavoro di gruppo. Certo al Verona la cosa che ricordo con piacere è quella di avere allungato la carriera di un certo Luca Toni. Quando andammo a prenderlo insieme al presidente Setti e pranzammo con lui a Carpi. La Fiorentina gli aveva offerto al massimo una squadra giovanile, noi lo convincemmo che aveva ancora tanto da dare'
POCHI FRONZOLI E DRITTI AL PUNTO AD INIZIO STAGIONE com'è nel consueto stile di Sean alla conferenza stampa di presentazione del nuovo tecnico Paolo ZANETTI: 'Sarà una stagione dura a causa della crescente competizione con proprietà straniere più ricche e quindi con più mezzi' e d'altra parte, anche in quest'annata, nonostante i 42 milioni incassati a Gennaio, i 13 milioni e più derivanti dalla posizione di classifica 2023-24 sommati ai 15 più bonus derivanti dalla cessione di NOSLIN, i giocatori più bravi verrano 'sacrificati' per mantenere basso il monte ingaggi e realizzare ulteriori plusvalenze.
NEWS E CURIOSITÀ DALLE PASSATE STAGIONI + - =
Stagione 2023-2024: Il diesse supera se possibile il miracolo della passata stagione quando a Novembre difende e conferma un BARONI sull'orlo dell'esonero dopo sei sconfitte di fila e a Gennaio, complici i guai finanziari di SETTI e le ormai consuete di bilancio, piazza altrove ben 16 giocatori cambiando completamente volto alla squadra gialloblù che a quel punto paradossalmente comincia ad offrire prestazioni via via più convincenti anche grazie ad un SERDAR ritrovato, un SUSLOV campioncino ma soprattutto a quel NOSLIN arrivato in sordina a sostituire il rimpianto NGONGE (grandissima plusvalenza finita a fare panca al NAPOLI in crisi) ma rivelatosi un vero e proprio crack a sua volta: L'olandese coi suoi gol, i suoi cambi di ritmo e i suoi movimenti trascina il VERONA alla quinta salvezza di fila e poi, in pieno stile SETTI, subito venduto alla LAZIO entro il 30 Giugno ancora per salvaguardare un bilancio in eterno rosso nonostante i 42 milioni ragranellati a Gennaio ai quali vanno aggiunti i 13 e più arrivati dalla Serie A per il piazzamento finale in campionato (e se qualcuno avanzasse dubbi sulla gestione economica dell'ineffabile patròn gialloblù... Comprelo ti el Verona!😂 ).
Stagione 2022-2023: Veni, Vidi, Vici! accostare l'imperatore Gaio Giulio Cesare al vecchio Sean è oltremodo esagerato, perché ben conosciamo le difficoltà che un VERONA praticamente retrocesso ha dovuto superare per conquistare, peraltro allo spareggio, una salvezza che a Novembre sembrava pura utopia, eppure il ritorno del 'figliol prodigo' SOGLIANO è stato certamente prodromo alla lenta risalita dei gialloblù e fondamentale nel reperire al mercato di Gennaio, con scarsissime risorse, le pedine giuste per far avverare l'impossibile.
Stagione 2013-2014: La 'Banda Sogliano' stupisce in Serie A!
Stagione 2012-2013: Sean SOGLIANO firma un biennale e diventa il nuovo direttore sportivo dell'HELLAS VERONA, sarà un matrimonio proficuo...
Il diesse SOGLIANO presenta mister ZANETTI
Sean Sogliano
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Sean Luca Sogliano (Alessandria, 28 febbraio 1971) è un dirigente sportivo ed ex calciatore italiano, di ruolo difensore.
Carriera
Giocatore
Figlio di Riccardo, anch'egli dirigente sportivo, ha giocato in Serie A con Ancona, Torino e Perugia, vestendo inoltre le maglie di Varese, Lucchese, Ravenna e Napoli. Il 31 gennaio 2004 ritorna all'Ancona, dove termina la sua carriera.
Dirigente
Si ritirò dal calcio giocato nel 2004 per diventare il direttore generale/sportivo dell'appena rifondato Varese Calcio, che sotto la sua gestione risalì dal campionato dilettantistico regionale di Eccellenza fino alla Serie B, sfiorando anche la promozione in Serie A nei play-off della stagione 2010-2011.
L'8 giugno 2011 diventa il nuovo direttore sportivo del Palermo. Anche lui quindi, come il padre, è stato alle dipendenze di Maurizio Zamparini. Il 1º novembre seguente rassegna le sue dimissioni a causa di incomprensioni col Presidente.
Il 9 giugno 2012 diventa direttore sportivo dell'Hellas Verona e ottiene, alla prima stagione, la promozione in Serie A che mancava alla società scaligera da undici anni e, nelle due successive, la salvezza nella massima serie. Il 28 maggio 2015, a pochi giorni dalla scadenza del suo contratto, annuncia la fine del rapporto con la società scaligera.
Il 1º luglio seguente diventa direttore sportivo del neopromosso Carpi. Il 3 novembre dello stesso anno rescinde di comune accordo con la società il proprio contratto, visto il ritorno in panchina di Castori.
Nel dicembre 2015 diventa Direttore Sportivo del Genoa, e il club ligure si salva molto agevolmente nella Serie A 2015-2016.
Il 1º luglio 2016 passa al Bari, in Serie B; lo segue il suo ex compagno di squadra ai tempi del Perugia, Fabio Gatti, come collaboratore tecnico. Conclude la sua esperienza a Bari nel luglio 2018, a seguito dell'esclusione della società dal campionato cadetto.
Il 3 giugno 2019 viene annunciato come nuovo direttore sportivo del Padova. Il 23 gennaio 2022, il club biancoscudato comunica di averlo rimosso dall'incarico.
Il 17 novembre dello stesso anno, fa il suo ritorno a Verona come direttore sportivo dell’Hellas Verona contribuendo alla rimonta salvezza con il mercato di gennaio (da sottolineare l’acquisto di Cyril Ngonge, autore di 5 gol nel girone di ritorno tra cui la doppietta decisiva nello spareggio contro lo Spezia). A fine stagione prolunga il contratto con il club fino al 2026.
Carriera in sintesi
- 2004-2011:
Varese - Direttore generale
- giu. - dic. 2011:
Palermo - Direttore sportivo
- 2012-2015:
Verona - Direttore sportivo
- giu. - dic. 2015:
Carpi - Direttore sportivo
- dic. 2015-2016:
Genoa - Direttore sportivo
- 2016-2018:
Bari - Direttore sportivo
- 2019-2022:
Padova - Direttore sportivo
- 2022-:
Verona - Direttore sportivo
Palmarès
Giocatore
- Competizioni nazionali
Campionato italiano Serie C2: 1 Varese: 1989-1990 (girone B)
FONTE: Wikipedia.org
RASSEGNA STAMPA + - =
20 Febbraio 2025 - 13:15 Hellas Live
La continuità dell’Hellas Verona è Sean Sogliano
A poco più di un mese dal passaggio di proprietà da Maurizio Setti al fondo texano Presidio Investors, i nuovi padroni del pluricentenario club gialloblù non hanno voluto dare un taglio al passato, ma anzi con grande fermezza hanno deciso di confermare tutti i vertici del sodalizio veronese.
Tra questi, la certezza per i tifosi scaligeri porta il nome di Sean Sogliano.
Il direttore sportivo ha un contratto sino al 30 giugno 2027, a 1.2 milioni di euro lordi a stagione. Accordo stipulato che prevede anche il premio salvezza e, a ribasso, in caso di mancato raggiungimento dell’obiettivo stagionale.
Spetterà quindi al ds, in primis quest’anno, portare la nave gialloblù in porto, per poi ricostruire l’Hellas Verona 2025/26. Insieme al Senior Advisor of Football Operations dell’Hellas Verona, Maurizio Setti.
FONTE: HellasLive.it
Calciomercato
Mercato dei DS: la Roma pensa a Sogliano per il futuro
09/01 alle 15:30
di Francesco Galvagni
per Tuttohellasverona.it
© foto di Federico Gaetano
Secondo quanto riportato da tuttomercatoweb, la Roma starebbe seriamente pensando a Sean Sogliano come nuovo possibile direttore sportivo. L'ex d.s. di Varese e Padova è legato all'Hellas Verona da un contratto fino al 2026 anche se le carte in tavola potrebbero rapidamente variare in seguito all'insediamento della nuova proprietà alla guida del club. Nel frattempo però il club giallo-rosso di patron Friedkin si starebbe muovendo per andare ad attuare una vera e propria rivoluzione per la prossima estate.
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
Hellas Verona di Redazione, 24/12/2024 10:15
SUPERMERCATO | L’intervento di Walter Sabatini: “Sogliano è il miglior ds in circolazione”
Una puntata di ”Supermercato” quella di ieri sera che ha visto l’intervento telefonico di Walter Sabatini, uno dei più talentuosi e istrionici ds del nostro calcio. Queste le sue principali dichiarazioni: ”Ho conosciuto Sogliano quando ce l’avevo al Perugia, era una pedina fondamentale di quella difesa. Quel Perugia ha sorpreso tutti, anche con la fantasia di un Presidente come Gaucci, che era un grande, a differenza di come tanti pensano”. Ha proseguito poi Sabatini: “Quando vado a cercare un calciatore cerco l‘armonia del movimento, la sensibilità del piede: quel calciatore deve emozionarmi subito. Credo sia lo stesso sentire di Sogliano, visto il suo operato, e penso che sia attualmente il miglior direttore sportivo in circolazione“. Sabatini che in conclusione si è soffermato anche sulla nuova proprietà texana, che si sta insidiando a Verona: “Zanzi l’ho conosciuto a Roma: è una persona colta e perbene. Un professionista esemplare, che sa fare il suo lavoro“.
FONTE: TGGialloBlu.Telenuovo.it
Sogliano: “In campo con l’atteggiamento di Parma. Sulla cessione del club…”
Il direttore sportivo dell'Hellas ha parlato a DAZN poco prima del match contro il Milan
di Tommaso Badia
20 Dicembre 2024 20:20
Intervenuto a DAZN nel pre-partita di Verona–Milan, Sean Sogliano ha parlato del momento dell’Hellas, della rosa e dell’eventuale cambio di proprietà.
Di seguito, dunque, le principali dichiarazioni del direttore sportivo gialloblù.
IL MOMENTO. «La settimana prima di Parma è stata difficile, ma sono momenti normali per una squadra che si deve salvare. Al Tardini abbiamo disputato una buona gara, ora però affrontiamo una partita tosta contro un Milan che deve vincere. Anche noi però abbiamo bisogno di punti e quindi dobbiamo scendere in campo con l’atteggiamento visto la settimana scorsa».
LA ROSA. «Ogni anno acquistiamo giocatori che arrivano da altri Paesi e c’è chi si adatta subito e chi invece ha bisogno di più tempo. Noi però ne abbiamo poco e quindi cerchiamo di entrare nella loro testa per velocizzare il processo. Ciò che conta, comunque, è giocare sempre con il cuore e correre, perché così si fa sempre bella figura».
LA CESSIONE DEL CLUB. «Siamo tutti in attesa di novità su un eventuale cambio di proprietà, ma dobbiamo stare concentrati sul campo. Setti ci ha detto che, se ci saranno cambiamenti, ci saranno tempi e modi per parlarne».
FONTE: CalcioHellas.it
Hellas Verona di Gianluca Vighini , 12/12/2024 11:23
VIGHINI | Caro Barana, stavolta non sono d'accordo con te. E ti spiego perché
La scelta impopolare, Barana: "Zanetti e il paradosso di Sogliano"
Francesco Barana è un ottimo polemista, un osservatore attento, i suoi post sono uno degli ingredienti del successo di Tggialloblu. Ospito sempre volentieri i suoi interventi che mi danno spunti di riflessione e credo li diano anche a voi. Ho difeso strenuamente Francesco dagli attacchi della società in passato, come quando decisero di non farlo entrare allo stadio non concendendogli gli accrediti proprio per quel suo pensare "contro" e "libero" nel vero senso della parola. Un pericoloso precedente, caduto nell'indifferenza generale.
In ritardo molti se ne sono poi accorti. Detto questo, ho letto con gusto il suo ultimo intervento. Vi dico la verità. Mi sono persino avvantaggiato, leggendolo in anticipo e tenendolo in stand by, visto che lo aveva scritto prima della conferma ufficiale di Zanetti. Ho dato il via alla pubblicazione nel momento in cui abbiamo capito che l'attuale allenatore sarebbe rimasto. Quindi, mi sono potuto preparare con calma questa replica. Francesco sostiene: "Zanetti è funzionale al metodo di lavoro di Sogliano, che ha bisogno di essere quotidianamente dentro la squadra e di mantenere un filo diretto ed ultra-dialettico con il suo allenatore, per incidere, nella convinzione che solo in questo modo la situazione può restare sotto controllo e si può raggiungere l’obiettivo finale. Con l’attuale tecnico il feeling c’è, mentre con qualsiasi altro il rapporto sarebbe tutto da costruire.
Chi scrive pensa che questo sia un limite del nostro diesse. Un limite relativo e non assoluto, intendiamoci, perché se poi questo metodo, in un modo o nell’altro, porta al risultato è chiaro che il gioco vale la candela. Eppure un cambiamento di paradigma probabilmente aiuterebbe non poco anche la carriera dello stesso Sogliano, che con allenatori di profilo diverso valorizzerebbe meglio la sua indiscutibile abilità nello scegliere i calciatori. Ecco, se vogliamo, sta tutta qui l’anomalia e la contraddizione di Sogliano: difendendo Zanetti indirettamente espone alle critiche (ingiuste) il suo calciomercato, dunque se stesso".
Francesco denuncia come limite questo modo di procedere di Sogliano, mentre a mio avviso è proprio questo che fa la differenza tra il ds del Verona e il resto del mondo. Innanzi tutto perché a Sogliano di fare carriera non frega proprio nulla. Poteva andare al Milan qualche anno fa, altri avrebbero fatto carte false per avere quel ruolo, ma prima di accettare fece sapere urbi et orbi che lui non avrebbe fatto "il maggiordomo di nessuno". Barana conosce Sogliano come lo conosco io e sa benissimo che questa è la verità. Abbiamo a che fare con un tipo ruvido, romantico, intelligente, onesto e coerente. Per lavorare in questo calcio, Sogliano ha bisogno di essere in un contesto passionale, in una società che lo lasci decidere, in cui i tifosi siano la sua linfa vitale. La sua realizzazione professionale non passa né attraverso i soldi, né il prestigio della società in cui lavora. Per poter continuare a fare questo lavoro con questi presupposti ha persino accettato di andare a lavorare in serie C, a Padova, dove ha messo veramente a repentaglio la carriera. Ha difeso Mandorlini, sia a Verona, sia a Padova. da una parte stimolandolo, dall'altra proteggendolo come nessuno ha mai fatto. A Padova, sue parole, non lo esonerò perché quella richiesta gli venne dalla squadra. Avesse ceduto avrebbe infranto un principio e si sarebbe gettato in pasto per sempre dello spogliatoio, esponendosi ai ricatti dei senatori. Ha difeso ancora di più Marco Baroni, nella scorsa stagione. Una scelta rischiosa ma che alla fine ha portato alla salvezza. Ed oggi si parla di “Baroni-landia”, con Sacchi che sulla Gazzetta si sbilancia in lodi sperticate per il bravo Marco. Il quale, senza la coerenza di Sogliano, oggi probabilmente accetterebbe la panchina del Brescia o del Sudtirol. Far cadere la testa di un allenatore credo sia la cosa più facile del mondo. Tra l'altro libera il ds da un sacco di problemi. Ma appesantisce la società di contratti inutili e dannosi (un peso enorme nel passato ma persino ancora nel presente del Verona...) e spesso non è nemmeno vincente basti vedere gli esempi di Spezia, Cremonese e Sassuolo nelle ultime stagioni.
La scelta del tecnico non è mai semplice. Quest'estate c'erano alcune possibilità, Sogliano le ha vagliate attentamente e ha scelto quello che a lui sembrava la migliore per il momento del Verona e per le difficoltà che la società attraversa. Lo stesso Barana quest'estate scriveva: "Paolo Zanetti non è il migliore del mondo, ma è il migliore dei mondi possibili (per il Verona). Nel mazzo di carte che aveva in mano Sogliano, dato il budget, era la scelta più sensata, più di Donati o Inzaghi: perché già esperto, ma ancora tra i rampanti; perché di forte temperamento – come si conviene storicamente alla piazza di Verona – ma non egotico; perché allenatore tout court e non sbiadito di luce riflessa del passato di ex campione; perché tecnico dalla marcata identità tattica, ma non talebano – vedi la capacità di variare schieramento dalla trequarti in su, dove serve adattarsi ai calciatori di talento. Inoltre, Zanetti ha dimostrato che, se supportato dalla società e da calciatori di qualità, raggiunge gli obiettivi prefissati" Ed ancora: “Zanetti ha fame di rivincita e lo ha detto senza auto-censure, non gli è andato giù l’esonero di Empoli dopo i 43 punti della stagione precedente (“un’impresa sportiva. quella” ha ricordato). Per questo “quando mi ha chiamato il Verona ho sentito il serpente nello stomaco, per venire qui ho rinunciato a proposte economicamente più allettanti, ma non mi interessano i soldi, ho fame e spirito di rivalsa e questo è un club importante, allenare il Verona è una grande responsabilità”. Zanetti poi ha ammesso di sentirsi in sintonia sentimentale con la piazza, altro particolare non banale, perché il Verona storicamente ha sempre fatto bene con allenatori dal forte carattere più che con i giochisti”. Le premesse morali, tecniche e tattiche ci sono, l’impressione è (decisamente) buona. La parola al campo". Ecco, credo sia ingiusto proprio per questo imputare a Sogliano di aver sbagliato la scelta dell'allenatore o che sia questa scelta o la prudenza a fermargli la carriera. Sogliano è semplicemente coerente. Ed io, come tifoso del Verona, uno così non vorrei mai perderlo.
FONTE: TGGialloBlu.Telenuovo.it
il blog di Francesco Barana
ZANETTI E IL PARADOSSO DI SOGLIANO
Senza categoria, 11 Dicembre 2024
Una scelta, quella del Verona di confermare Zanetti, che è un eufemismo definire controcorrente e impopolare. Va contro l’evidenza, la logica e i numeri, ma – al netto dell’aspetto economico (il Verona ha poco budget) e del prossimo probabile cambio di proprietà (ma in un affare in cui ballano 70-75 milioni di euro non incide l’ingaggio di un allenatore) – forse si può spiegare così: Zanetti è funzionale al metodo di lavoro di Sogliano, che ha bisogno di essere quotidianamente dentro la squadra e di mantenere un filo diretto ed ultra-dialettico con il suo allenatore, per incidere, nella convinzione che solo in questo modo la situazione può restare sotto controllo e si può raggiungere l’obiettivo finale. Con l’attuale tecnico il feeling c’è, mentre con qualsiasi altro il rapporto sarebbe tutto da costruire.
Chi scrive pensa che questo sia un limite del nostro diesse. Un limite relativo e non assoluto, intendiamoci, perché se poi questo metodo, in un modo o nell’altro, porta al risultato è chiaro che il gioco vale la candela. Eppure un cambiamento di paradigma probabilmente aiuterebbe non poco anche la carriera dello stesso Sogliano, che con allenatori di profilo diverso valorizzerebbe meglio la sua indiscutibile abilità nello scegliere i calciatori. Ecco, se vogliamo, sta tutta qui l’anomalia e la contraddizione di Sogliano: difendendo Zanetti indirettamente espone alle critiche (ingiuste) il suo calciomercato, dunque se stesso. Tradotto: ma se non è colpa dell’allenatore, sarà che la squadra è scarsa? Ma come si possono considerare scarsi calciatori di livello internazionale come Serdar, Duda e Suslov, un gioiellino come Belahyane e un attaccante come Tengstedt che finalmente sta mostrando le qualità che gli addetti ai lavori gli hanno sempre riconosciuto? Gli stessi Magnani e Dawidowicz, che hanno centinaia di presenze in serie A, non saranno diventati brocchi tutti di un colpo. La verità è che sul piano tecnico e individuale questo Verona è da salvezza tranquilla.
Del resto, il “metodo Sogliano” con gli allenatori lascia molte domande aperte. Per esempio, non sapremo mai se con un altro tecnico al posto di Bocchetti e Zaffaroni, o di Baroni l’anno scorso, avremmo fatto meglio o peggio (però Zaff è arrivato in corsa e ha inciso, quindi quello si può considerare un cambio). Conta il risultato finale e se l’obiettivo è minimale, cioè una salvezza anche risicata (retrocedono tre squadre su venti, salvarsi mica è questa questa impresa…), forse Sogliano pensa ancora che può riuscirci con Zanetti, nonostante tutto. Salvaguardando il suo metodo di lavoro. Fino a prova contraria: Parma questa volta decide davvero.
FONTE: Blog.Telenuovo.it
Hellas Verona di Andrea Faedda, 09/12/2024 20:56
PANCHINA | Verona resta in riflessione, queste le opzioni: ancora Zanetti o promuovere Sammarco
Sono ore decisive per la panchina del Verona e la società al momento resta sempre in riflessione nella scelta dell'allenatore. La situazione è molto delicata e la dirigenza scaligera non vuol prendere scelte azzardate di cui poi potrebbe pentirsi addirittura nel breve periodo. Le opzioni in ballo al momento sono due: proseguire con Paolo Zanetti, dandogli l'ultima chance nella prossima gara contro il Parma (domenica 15 dicembre alle ore 15.00), oppure promuovere in Prima Squadra, Paolo Sammarco, tecnico della Primavera gialloblù. Se si optasse per questa seconda soluzione, il ruolo di Sammarco però dovrà essere considerato come “rafforzato” e non come quello di un semplice traghettatore da qui fino a gennaio 2025, in cui si aprirà il calcio-mercato invernale. Il nodo verrà sciolto nella mattinata del 10 dicembre e sono assolutamente escluse le ipotesi di un ritorno di Bocchetti e Zaffaroni.
FONTE: TGGialloBlu.Telenuovo.it
8 Dicembre 2024 - 18:15 Hellas Live
Sky Sport. Hellas Verona, Zanetti verso l’esonero, Bocchetti possibile sostituto
Dopo la pesante sconfitta subita al Bentegodi contro l’Empoli, la posizione di Zanetti pare sempre più critica. Al suo posto, in caso di esonero, potrebbe subentrare Salvatore Bocchetti, sotto contratto con l’Hellas Verona sino al 30 giugno 2027.
FONTE: HellasLive.it
I fatti del giorno
Vola l'Empoli, ma con la salvezza sempre in testa. Hellas in crisi nera, Zanetti ai saluti?
09/12 alle 00:42
di Paolo Lora Lamia
Qual è la definizione di settimana da sogno? Per informazioni chiedere all’Empoli. La squadra di D’Aversa, infatti, prima elimina i ‘vicini’ della Fiorentina agli ottavi di finale di Coppa Italia e poi si aggiudica uno scontro salvezza annichilendo il Verona al Bentegodi con un netto 1-4. Una vittoria figlia di una prestazione coi fiocchi, l’ennesima fornita quest’anno dai ragazzi in maglia azzurra. Alla gioia empolese fa da contraltare lo sconforto veronese, con l’ennesima batosta subita dopo quelle contro Atalanta e Inter. Per giocarsi la salvezza fino alla fine, serve assolutamente una svolta.
D’Aversa predica equilibrio
Nella conferenza stampa post partita, D’Aversa ha dichiarato: "Questi ragazzi stanno facendo qualcosa di impensabile all'inizio de campionato, raramente ho trovato un gruppo così dedito al lavoro e devo solo fare i complimenti. Serve rimanere con i piedi per terra nonostante la soddisfazione che c'è dopo questa domenica. Serve continuare a spingere sull'acceleratore come stiamo facendo". Vietato dunque fare voli pindarici: l’ennesima salvezza dell’Empoli è ancora lontana.
Ore calde per Zanetti
“Qualcosa non va e ci saranno delle riflessioni, oggi non prenderemo nessuna decisione definitiva ma ci prenderemo 24-48 ore. Evidentemente in campo non si stanno riuscendo a trovare le giuste prestazioni, un po' è colpa dell'allenatore, un po' dei giocatori ma oggi ci aspettavamo tutt'altra prestazione”. Così si è espresso il ds gialloblù Sean Sogliano dopo la partita. La sensazione è che l’avventura di Zanetti a Verona possa essere giunta al capolinea ma, come ribadito più volte, non è certo lui l’unico responsabile del tracollo gialloblù.
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
_
Sogliano (DAZN): “Mancano le prestazioni, questo mi preoccupa”
Parla il dirigente scaligero dopo la prestazione disastrosa del Verona
di Giovanni Vit
8 Dicembre 2024 18:59
Il direttore sportivo dell’Hellas, Sean Sogliano, ha parlato ai colleghi di Dazn spiegando la situazione in casa gialloblù.
Dopo la pesante sconfitta contro l’Empoli le sue parole sono state queste:
“Sono preoccupato perchè la squadra dopo il primo gol, arrivato in maniera fortunata, si è spenta. Atteggiamento completamente sbagliato. La colpa non è solo dell’allenatore, qui le salvezze sono sempre state travagliate e i giocatori che garantivano le prestazioni ora non le stanno garantendo più. Chiaramente quando manca la prestazione c’è la responsibilità del tecnico, ci prenderemo 24-48 ore per prendere una decisione sul futuro.”
FONTE: CalcioHellas.it
1 Dicembre 2024 - 10:37 Hellas Live
Hellas Verona, il Torino vuole Sogliano
Da quanto appreso da Hellas Live, il direttore sportivo gialloblù è stato contattato dalla società di Cairo, club granata che ad oggi pare intenzionato a non rinnovare la fiducia a Vagnati.
FONTE: HellasLive.it
Serie A
Mandorlini consiglia l'Inter[...]
22/11 alle 13:08
di Giacomo Iacobellis
Mister Andrea Mandorlini, intervistato dal quotidiano Tuttosport, ha dato qualche consiglio per gli acquisti ad Ausilio e Marotta in vista del prossimo mercato. Queste le sue dichiarazioni, a partire dal centrocampista classe 2004 del Verona Reda Belahyane [...] Infine una battuta sull'ottimo lavoro di Sean Sogliano: "Sean è un talent scout straordinario, ma il calcio in Italia è strano. Ci sono situazioni che non capisci perché vadano in questa maniera. Indubbiamente Sogliano meriterebbe la chiamata di un top club per come ha lavorato, ma soprattutto per i tanti talenti comprati a pochi soldi e diventati poi plusvalenze straordinarie".
Serie A
Hellas Verona, Sogliano: "Belahyane via a gennaio? Se arriveranno offerte le valuteremo"
18/11 alle 21:15
di Daniel Uccellieri
Sean Sogliano, direttore sportivo dell'Hellas Verona, è intervenuto a margine del Gran Galà Calcio del Calcio Italiano. Queste le sue parole raccolte da TMW
"Siamo in un contesto complicato, legato a un periodo di pausa internazionale. I nostri stop sono un po’ più difficili da gestire perché abbiamo tanti giocatori che militano in nazionali diverse, quindi molti di loro sono impegnati altrove per le competizioni internazionali. Questo rende più complicato per noi lavorare come gruppo, non è un momento in cui si può lavorare al 100%, ma è una difficoltà che condividiamo con tutte le squadre. Ora ci prepariamo per affrontare l’Inter, una squadra di grande forza. Sappiamo che per competere contro di loro non basta fare una buona partita: serve dare più del 100% per ottenere un risultato positivo. Faremo del nostro meglio per portare a casa un risultato utile".
Calhanoglu è in dubbio per la sfida con l'Hellas
"L’Inter ha una rosa di 25-26 giocatori, di altissimo livello, sarà in grado di mettere in campo una squadra molto forte".
Guardando la classifica, cosa non è andato fino ad ora?
"Non mi piace soffermarmi troppo sulle difficoltà: sicuramente abbiamo lasciato per strada dei punti, ma dobbiamo guardare avanti. Ogni stagione affrontiamo il campionato con le difficoltà tipiche di una squadra che, per necessità, deve spesso vendere i suoi giocatori migliori. Ogni anno dobbiamo ripartire, costruendo una squadra che possa sopperire alle partenze. Abbiamo alternato buone partite ad altre meno brillanti. I dati non li guardo sempre, ma ogni tanto li analizzo: lo scorso anno, a questo punto della stagione, avevamo 4 punti in meno rispetto ad oggi. È un dato particolare, considerando che quest’anno abbiamo ottenuto 4 vittorie e subito 8 sconfitte. Va analizzato a fondo. La cosa più importante, però, è mantenere la voglia di lottare e di migliorare, soprattutto dopo due salvezze molto importanti. Quest’anno vogliamo ottenere una terza salvezza e lavoreremo con lo stesso spirito per arrivarci."
Vi aspettavate questo ottimo inizio di Belahyane? Ci sono state delle squadre che lo hanno richiesto?
"È un ragazzo giovane che ha dimostrato grande valore in questo inizio di campionato. Non è facile convivere con la necessità di mantenere la concentrazione in una squadra che ha come obiettivo principale la salvezza. Come ho già detto, il Verona è un club che spesso vende i suoi giovani più promettenti. È una sfida trovare l’equilibrio tra costruire una squadra competitiva e far fronte alle necessità del mercato. Non è facile, ma dobbiamo essere bravi a gestire queste situazioni."
Belahyane resterà a gennaio?
"Vedremo. Fosse per me li terrei tutti, ma ci sono situazioni che vanno oltre le intenzioni del club. A gennaio discuteremo cosa sia meglio per lui e per la società. Non è un giocatore facile da sostituire, ma queste valutazioni spettano anche al presidente. È un talento molto forte, e se arriveranno offerte le valuteremo con attenzione."
Marco Baroni: ti aspettavi che facesse così bene alla Lazio?
"Abbiamo dato una mano a Marco nei suoi primi passi a Verona, soprattutto nei momenti iniziali di difficoltà. Molti non erano soddisfatti dei risultati nei primi mesi e chiedevano un cambio, ma noi abbiamo sempre valutato il lavoro che faceva, non solo per i risultati ma anche per quello che dimostrava in settimana. Con il mercato di gennaio ha trovato una strada vincente, portando la squadra alla salvezza. Ora sta dimostrando il suo valore alla Lazio, un club importante. Sono felice per lui: è un uomo con idee chiare e l’atteggiamento giusto per fare bene anche in una grande squadra. È bello vedere come stia confermando le sue qualità".
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
19 novembre 2024
Gran Galà del Calcio | Sean Sogliano premiato come miglior dirigente sportivo 2023/24
Verona - Prestigioso riconoscimento per il Direttore sportivo dell'Hellas Verona FC Sean Sogliano, che questa sera, lunedì 18 novembre, a Villa Egidio (Latina), è stato premiato al "Gran Galà del Calcio - Italian Football Awards", come miglior dirigente sportivo per la stagione 2023/2024.
L'evento, giunto alla 13esima edizione, è concepito con l’intento di omaggiare e premiare il Calcio Italiano e le differenti professionalità che si sono contraddistinte durante l’anno nelle rispettive categorie di appartenenza, attraverso le singole preferenze di una Giuria Tecnica composta da Giornalisti Sportivi.
Queste le parole del direttore sportivo Sean Sogliano al momento della premiazione: "Per questo premio vorrei ringraziare tutte le persone che lavorano quotidianamente con me, tutta la mia squadra. La cosa più difficile nel calcio è ripetersi, e l'anno scorso ci siamo riusciti ottenendo ancora la salvezza. Noi lavoriamo ogni giorno per raggiungere l'obiettivo. Il nostro è un lavoro particolare, molto stancante che dà però delle grandi soddisfazioni. Io sono molto legato al Verona: alla piazza, alla città e ai tifosi che hanno capito chi sono davvero. Chi lavora per il Verona sa che lavora per una squadra alla quale ci si affeziona, quindi lo si fa sempre al 100%".
FONTE: HellasVerona.it
Sogliano, molto più di un diesse
Macchè spogliatoio rotto, i ragazzi sono con Zanetti e l'uomo in più è Sogliano
di Giovanni Vit
5 Novembre 2024 12:28
Fa sorridere e riflettere il comportamento di Sogliano in panchina durante la gara contro la Roma.
Infatti, sotto la tribuna stampa “Roberto Puliero” del Bentegodi, in corrispondenza della panchina gialloblù, è saltata all’occhio, nelle fasi conclusive della partita la grinta di Sean Sogliano.
Dall’ingresso di Livramento il diesse gialloblù è rimasto in piedi, in un angolo, all’interno dell’area tecnica insieme a Mazzola.
Al primo pallone sbagliato dal capoverdiano si è sentito l’urlo di Sean che si è lasciato andare ad un gesto di stizza. In occasione del gol l’esultanza è stata sfrenata, poi, all’espulsione sempre di Livramento, è stato lui il primo a protestare vigorosamente con il quarto uomo, a spingere il giocatore giù dal tunnel per gli spogliatoi.
In queste settimane si è fantasticato su uno spogliatoio rotto, ma la grinta di Zanetti, la carica di Sogliano, la risposta dei ragazzi in maglia gialloblù, dimostrano compattezza e gasano la piazza.
Al di là di ogni risultato, che bello un calcio così.
FONTE: CalcioHellas.it
3 ottobre 2024
Sogliano: "Voglio vedere determinazione da parte di tutti"
Verona - Nella vigilia della 7a giornata di Serie A Enilive 2024/25, Hellas Verona-Venezia, a causa di un incidente stradale avvenuto sull'autostrada A4 - che non lo ha riguardato - mister Paolo Zanetti non è potuto essere presente. La conferenza stampa prepartita è stata tenuta dal Direttore Sportivo Sean Sogliano. Di seguito le sue dichiarazioni.
"Vista l'assenza del mister, dovuta all'ancidente in autostrada per cui non riesce a raggiungerci, oggi parlo io. Ci tengo a dire che domani ci aspetta una partita molto difficile. Siamo solo all'inizio, ma abbiamo vissuto gli ultimi due campionati conquistando il nostro obiettivo con grande fatica, lottando fino alla fine in ogni partita. In queste prime sei giornate delle cose sono andate bene e altre no. In questo momento dobbiamo mantenere concentrazione, lucidità, e affrontare partita per partita senza eccessive analisi, quelle le faremo in altri momenti. Domani viene qui a giocare una squadra che farà di tutto per portare a casa il risultato, sarà molto difficile. Come sempre avremo bisogno di un ambiente che ci aiuti. Anche domani i nostri tifosi ci daranno una mano per affrontare al meglio delle nostre possibilità questa sfida. Veniamo da un periodo di infortuni che hanno condizionato questo inizio di campionato. Quella di domani è una partita in cui può succedere di tutto. Da parte mia voglio vedere determinazione, perché dobbiamo pensare di star giocando la partita del campionato, non solamente la settimana giornata. Vorrei che la squadra avesse questo atteggiamento, poi vedremo il risultato. Al di là di chi va in campo, delle scelte del mister, io dico sempre che sono tutti fondamentali, chi gioca cinque minuti come chi gioca di più. Per me tutti hanno la stessa importanza. Dobbiamo diventare squadra ma è normale dato che ogni anno ripartiamo da capo in questo senso. Lavoriamo in questa direzione, sempre più uniti giornata dopo giornata".
Direttore come sta Serdar? È lui il giocatore che potrà darvi più equilibrio? "Ha iniziato la parte atletica, sta correndo e sta lavorando per tornare ad avere la giusta condizione fisica che gli permetta di allenarsi a pieno regime. Ora c'è la sosta, affrettare il suo recupero per la partita di domani sarebbe stato solo un rischio. Credo che aumenterà la prossima settimana l'intensità per poi tornare ad essere in gruppo la settimana successiva, per cercare di essere a disposizione per il Monza. Gli infortuni capitano a tutte le squadre. Da noi è stato un po' particolare, perché ha caratterizzato giocatori dello stesso reparto. Quando è così gli infortuni si sentono di più, siamo stati un po' più penalizzati. Come siamo stati anche penalizzati, ma questo anche per colpa nostra, nel giocare in 10 nelle ultime due gare, questo un po' ha condizionato l'esito finale delle partite. Per tanti motivi domani dobbiamo sapere che è una partita in cui fare risultato".
Arriva di nuovo la sosta per le Nazionali, Duda e Suslov ci torneranno subito? "La Nazionale è una cosa bella che porta poi però anche delle problematiche. Quest'anno il calendario è impegnativo da questo punto di vista. Il Club non ha voce in capitolo per determinare se accettare o meno una convocazione. I giocatori sono contenti di andare in Nazionale, e i Club non possono negare le convocazioni. Dobbiamo convivere con questo aspetto, c'è poco da valutare. Le convocazioni vanno accettate, speriamo questa volta di avere meno problematiche rispetto all'ultima sosta. Una sosta dovrebbe permettere di recuperare, di fare gruppo, mentre a settembre noi avevamo solo metà squadra qui a disposizione. Pensiamo comunque a domani che è più importante".
Che giocatore è Lambourde? "Noi prendiamo giocatori giovani, e abbiamo anche un allenatore che ha coraggio nel farli giocare, facciamo di necessità virtù, ma i giovani per giocare devono avere qualcosa. Vanno sicuramente aspettati, a volte costano qualche punto, ma i giovani oggi ci stanno dando tanto, in questi anni ci hanno dato tanto. A me piace chi ha fame, voglia di lottare, di farsi conoscere, le caratteristiche dei giocatori che preferisco sono queste. Lambourde ha delle grandi qualità, grazie al suo agente è arrivato qui a condizioni basse per il suo valore, e il suo ex Club si è tenuto una percentuale sulla rivendita. Lui ha quel qualcosa in più, anche se poi in Italia è difficile affermarsi. In ogni caso chi gioca è perché in allenamento dimostra qualcosa. Lui può fare bene, può crescere, ha già forza nelle gambe, ma ce ne sono altri oltre a lui. Noi ora dobbiamo ritrovare compattezza come squadra, tutti devono mettere il proprio mattoncino. Per fare risultato serve l'aiuto di tutti. Dobbiamo vivere dell'entusiasmo dei giovani, ma abbiamo bisogno di tutta la squadra compatta. Stiamo migliorando ma dobbiamo fare dei passi avanti".
Che campionato sarà? "Il livello di difficoltà ogni anno si alza, ma non lo scopro io. Le neopromosse di quest'anno sono società importanti, hanno fatto squadre che possono competere nelle parti medio-alte della classifica. Ogni anno ripartire è difficile. Arriviamo a fine stagione dopo aver speso tantissimo, ripartire subito non è facile. Chi non vuole ripartire non deve restare qui, a volte è meglio finire bene e andare via perché la cosa più difficile è la consapevolezza che qui c'è da sudare, da lottare, per ottenere il risultato. L'energia nervosa è fondamentale. A noi la danno i tifosi, il nostro stadio, la passione della città. I nostri sono ragazzi che vanno aiutati, che sono già sotto pressione perché come società facciamo capire subito quello che vogliamo. I tifosi ci danno sempre quel qualcosa in più che ci serve. Alla settima giornata sappiamo già che quella di domani è una partita importante vista la difficoltà del campionato".
Siete la squadra più ammonita della Serie A, siete davvero così cattivi? "Per me a volte lo siamo poco. Ci sono state partite in cui abbiamo avuto pochi ammoniti. Contro la Juventus non ne abbiamo avuto uno, una cosa per me assurda per come vedo io il calcio, ma questi sono solo dati. I dati sono importanti ma vanno analizzati bene. Anche a Como abbiamo avuto ammoniti, ma ogni fallo era un'ammonizione, perciò dico che i gialli vanno analizzati. Quello di oggi è un calcio in cui ci sono tanti contatti e dipende dal metro di giudizio dell'arbitro, da quello dipende come viene indirizzata la partita, come si valutano i contrasti. Dipende da chi arbitra".
Andrebbe riguardato il regolamento del VAR secondo lei? "Difficile dire. Penso che come il VAR possa intervenire per segnalare un rosso, dovrebbe poterlo fare anche quando un doppio giallo comporta un cartellino rosso, penso potrebbe intervenire, potrebbe esserci un cambiamento, credo che sarebbe praticabile e razionale. Come si interviene per sanzionare, penso che si potrebbe farlo anche per togliere delle sanzioni".
Come valuta il ritorno Cataldi? "Dopo lo spareggio di Reggio Emilia Massimo ha deciso di seguire Juric per intraprendere un'avventura nuova dopo tanti anni che era qui. Ho sempre detto che uno di noi per stare qui deve essere al 100%, voglio persone al 100% a livello emotivo. Lui è una persona seria. A volte ci sono momenti in cui si ha bisogno di cambiare. Quando sei legato a una maglia a volte si esauriscono le energie nervose. Lo scorso anno abbiamo promosso Matthias, suo allievo, che sta crescendo come professionista e ha fatto un buon lavoro, non abbiamo cercato alternative. Quella del ritorno di Cataldi è stata un'opportunità per il Verona. Lui ha desiderato tornare. Lavorerà con Matthias, potenziando un reparto dello staff tecnico. Il calcio è cambiato oggi, in Prima squadra ci sono quattro portieri più quelli della Primavera; per un solo preparatore è difficile per seguire la settimana di tutti. A maggior ragione avere una persona legata a questo ambiente, e che ha già lavorato con Matthias, penso possa essere solo una cosa che porta qualcosa di positivo al Verona. Anche Cataldi è molto legato al Club, sa chi siamo, penso sia un vantaggio per tutti, anche per il lavoro di mister Zanetti".
FONTE: HellasVerona.it
Altre Notizie
I Soglianos !
01/10 alle 07:35
di Redazione TMW @TuttoMercatoWeb
fonte CLAUDIO NASSI
© foto di Federico Gaetano
Sean Luca Sogliano (Alessandria, 28 febbraio 1971) è un dirigente sportivo ed ex calciatore italiano, di ruolo difensore, direttore sportivo del Verona.
Venerdì ho parlato con Riccardo Sogliano.
Ha ottantatre anni, vive a Forte dei Marmi, va in bicicletta un'ora e mezzo al giorno sul lungomare della Versilia e dal 2011 non parla di calcio. Attenzione, ai miei tempi capiva come pochi. Con Sandro Vitali, lo ritenevo il miglior operatore di mercato. Un passato da buon centrocampista, vince la B col Varese, la Coppa Italia '72 e '73 e la Coppa delle Coppe col Milan, ma come dirigente si supera. Lavora con Roma, Parma, Genoa, Brescia, Udinese e Varese, ma, soprattutto, è apprezzato consigliori. Prima da Moggi, un amico, poi da Galliani, Boniperti e molti altri. Rimaneva simpatico perché non scendeva a compromessi. Anch'io ero disposto a pagare per errori miei, non di altri. Salutavo all'istante. Sembra impossibile, Riccardo mi superava. La cosa grave è che certi elementi non siano presi in considerazione per la Scuola di Coverciano. La trasmissione delle loro esperienze sarebbe fondamentale.
Questo signore ha un figlio, Sean, D.S. del Verona. Ha preso dal padre, per un carattere non facile. Dopo aver giocato a Varese, Ancona, Torino, Lucca, Ravenna, Perugia e Napoli, comincia la carriera a Varese. Dall'Eccellenza sale in B e sfiora la A. Nel 2011 arriva a Palermo a giugno e a novembre saluta Zamparini. Troppe incomprensioni. Nel 2012 a Verona è subito Serie A. Poi due salvezze. Quindi Carpi e, nel 2015, Genoa. Salvezza agevole. Infine Bari dal 2016 al '18 e, dal giugno '19 al gennaio '22, Padova. Nel novembre torna a Verona, dove compie un'impresa. Rivoluziona la squadra al mercato di gennaio, costretto dai problemi del Presidente Setti, chiude con 40 milioni di attivo e, con Baroni in panchina, riesce a salvarsi.
Non ho il piacere di conoscerlo, ma dai colleghi gode grande considerazione. Ritengono sia tra i migliori con Sartori e Angelozzi, senza dimenticare Marchetti e il Cittadella. La cosa buffa è che il padre stravede per il figlio. Si sentono tre volte alla settimana. E' vietato parlare di calcio. Hanno idee diverse. Immagino la fatica di Riccardo nel non poter trasmettere le sue esperienze. Ma se pensa al passato deve fermarsi. Non era tipo da accettare consigli. Preferiva sbagliare da solo.
di Claudio Nassi
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
Hellas Verona di Redazione, 26/08/2024 21:00
Sogliano: “Mercato? La squadra va completata, Baroni voleva andare alla Lazio”
“Come scoviamo tutti questi talenti? Il Verona è un club che deve vivere di queste operazioni. Ormai è un calcio globale e valutiamo tutto, dando però importanza ai ragazzi del settore giovanile, come Coppola. Comprare nel campionato italiano non è facile e al momento il Verona fa fatica. Per i giocatori che vengono dall’estero c’è un lavoro di gestione non scontato, devono adeguarsi e non è facile, noi ci proviamo. Gli ultimi giorni di mercato succede di tutto, nel bene e nel male. Oggi pensiamo alla Juventus e poi qualcosa faremo per completare una squadra che va completata”. Lo ha detto Sean Sogliano a Dazn.
“La scelta dell’allenatore è la cosa più difficile, perché deve entrare subito in sintonia con tutti. Baroni è voluto andare alla Lazio, Zanetti ha fame per fare una stagione importante e raggiungere il nostro obiettivo che è la salvezza. L’abbiamo scelto anche per la sua motivazione” ha concluso Sogliano.
FONTE: TGGialloBlu.Telenuovo.it
Editoriale
Ma perché Sogliano non è ancora in una big? L'Hellas che da gennaio a oggi ha incassato 65 milioni continua a stupire. Mosquera e Livramento (insieme) sono costati 1.2 milioni
20/08 alle 12:00
di Raimondo De Magistris
Un esperto e quotato dirigente del nostro calcio mi ripete spesso: "Ad acquistare son tutti bravi. Un bravo direttore sportivo lo riconosci nel come vende i suoi calciatori". Ha ragione, non fa una piega. Ma proprio in virtù di questo ragionamento c'è da chiedersi per quale motivo Sean Sogliano - per la fortuna dei tifosi dell'Hellas Verona e soprattutto di Maurizio Setti - sia stato escluso dal valzer dei direttori sportivi andato in scena al termine dell'ultimo campionato. Da quando nel novembre 2022 ha fatto ritorno a Verona s'è reso protagonista di una lunghissima serie di eccellenti operazioni di calciomercato che hanno tenuto in vita sia economicamente che calcisticamente un club che con qualsiasi altro dirigente sarebbe probabilmente in un altra categoria. O di un'altra proprietà.
Sogliano inizia a operare a Verona nel gennaio 2023. L'Hellas si trova nelle retrovie e in quel mese di gennaio vende Ivan Ilic al Torino per oltre 16 milioni di euro. Pochi di quei soldi vengono investiti: arriva in prestito Adolfo Gaich, che segnerà un paio di gol decisivi. Arriva soprattutto Cyril Ngonge dal Groningen per 500mila euro: sei gol in una manciata di mesi, una doppietta nello spareggio contro lo Spezia e una plusvalenza assicurata che verrà definita qualche mese più tardi, nel gennaio 2024: un anno dopo l'acquisto per mezzo milione, va al Napoli per 18 più bonus.
Ma la stagione 2023/24 non è stata solo quella della cessione di Ngonge. Il giocattolo Hellas è stato smontato e rimontato con pezzi del tutto nuovi e sconosciuti. La squadra scaligera è stata più volte data per spacciata e invece ha saputo salvarsi giocando il girone di ritorno con una squadra diversa da quella del girone d'andata. S'è salvata realizzando, nel frattempo, una lunghissima serie di cessioni che hanno allontanato la reale possibilità di una cessione del club.
Nell'estate 2023 hanno salutato definitivamente Simeone, Cancellieri e Caprari. Sogliano ha poi creato ulteriore spazio e budget vendendo calciatori come Sulemana e Tameze. Tanti volti nuovi, soprattutto Suslov e Jackson Tchatchoua: complessivamente pagati cinque milioni di euro, oggi valgono 12-15 milioni di euro a testa. E' una estate di prestiti e fine prestiti: arrivano anche Folorunsho e Serdar, tornano Amione e Hongla, calciatori che poi verranno rivenduti a gennaio. E proprio in quel mese, agli albori del 2024, Sogliano mette in piedi il miracolo. La società deve mettersi in sicurezza e allora arriva il via libera per vendere tutti. Letteralmente tutti. Non è solo il mese in cui Ngonge passa al Napoli per 18 milioni di euro, ma anche quello in cui partono tanti altri calciatori: Doig al Sassuolo per sei milioni, Hien all'Atalanta per nove, Terracciano al Milan per 4.5, Amione va al Santon Laguna e Hongla al Granada (ceduti entrami per tre milioni di euro). Viene venduto anche Djuric al Monza per due milioni di euro, viene liberato Saponara (destinazione Ankaragücü) e Faraoni va in prestito alla Fiorentina.
Tantissime cessioni, nessun club Europeo nel gennaio 2024 ha incassato più soldi dell'Hellas: 44.7 milioni di euro. Di questi, reinvestiti sul calciomercato solo una piccola parte. Ma anche qui, acquisti non banali: viene riscattato Suslov per due milioni di euro, viene acquistato per tre milioni Tijjani Noslin dal Fortuna Sittard. Arrivano anche altri calciatori: da Mitrovic a Belahyane, da Centonze e Vinagre. Il minimo comun denominatore è sempre lo stesso: o investimenti a basso costo o prestiti (se possibile con diritto di riscatto).
Il 1° febbraio l'Hellas riparte con una squadra nuova di zecca e con molti più soldi. Per tutti è già spacciata, ma la realtà sarà diversa: trascinata dai gol di Noslin e Folorunsho, ispirata dalle giocate di Suslov, l'Hellas ottiene un'altra insperata salvezza. Più miracolosa della precedente.
Arriviamo così a questa estate, quella in cui Baroni va alla Lazio e viene scelto Zanetti per sostituirlo. Nuova sessione di calciomercato, nuova infornata di cessioni oltre agli addii di tanti giocatori prelevati a titolo temporaneo (soprattutto Folorunsho, nel frattempo approdato in Nazionale). Juan David Cabal è stato ceduto alla Juventus per undici milioni di euro più bonus, Tijjani Noslin alla Lazio al triplo rispetto alla cifra spesa cinque mesi prima per prelevarlo dal Fortuna Sittard. Solo calcolando quanto incassato da gennaio a oggi, l'Hellas ha definito cessioni per circa 65 milioni di euro e ne ha reinvestiti molto meno della metà. Potrebbe non essere finita qui perché Coppola, Tchatchoua e Suslov sono giocatori che hanno tanto mercato e non è detto che non partano. Tutt'altro.
Intanto però la stagione è iniziata ed è partita con un clamoroso 3-0 rifilato al Napoli grazie allo show di due volti nuovi. Perché è vero che un direttore sportivo deve saper vendere, ma anche acquistare a buon prezzo non è aspetto da sottovalutare. E' il primo fondamentale passaggio per una buona plusvalenza. E in questo senso Dailon Livramento e Daniel Mosquera - autori dei tre gol che hanno steso il Napoli di Conte costati complessivamente 1.2 milioni di euro - hanno subito dato segnali incoraggianti. Se il buongiorno si vede dal mattino...
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
La rivincita del Mago Sean, da Iturbe a Mosquera per un Verona d’oro
Come dieci anni fa, il ds sforna intuizioni e garantisce plusvalenze: 70 milioni d’incasso in due stagioni
di Mattia Zupo
20 Agosto 2024 10:00
Come riportato da Tuttosport, a Verona ormai l’hanno ribattezzato affettuosamente Mago Sean. D’altronde la serie di talenti sconosciuti, scovati a prezzi di saldo e poi rivenduti a 10 volte la cifra pagata per acquistarli pochi mesi prima, rappresenta per davvero una specie di magia. Sean Sogliano continua a realizzare capolavori e non smette più di stupire: dal suo arrivo al capezzale di un Verona ultimo in classifica e con un piede in Serie B nell’inverno 2022 si è passati alla testa della classifica (almeno per questa settimana) nel giro di soli 20 mesi.
METODO. Il presidente Maurizio Setti, riportando all’Hellas il dirigente alessandrino, ha pescato un jolly clamoroso, visto che le intuizioni di Sogliano hanno fatto incassare oltre 70 milioni nelle ultime due sessioni di mercato e soltanto il 15% di tale cifra è stato reinvestito per la campagna acquisti. Il ds ha pescato sopratutto tra Olanda e Portogallo talenti semi-sconosciuti a prezzi abbordabilissimi. Alla faccia degli algoritmi ha sfruttato fiuto e competenza, puntando sui mercati meno frequentati e battuti dalle società più ricche. Basti pensare che a gennaio prese Noslin dal Fortuna Sittard per 3 milioni e l’ha riveduto alla Lazio sei mesi dopo al triplo. Ancor più clamorosa la plusvalenza Ngonge sfornata in soli 12 mesi tra gennaio 2023 e quello del 2024, in cui l’attaccante è volato al Napoli per 20 milioni dopo che l’anno prima era stato pagato appena 550mila euro al Groningen. Operazioni che andrebbero fatte studiare ai futuri economisti e manager d’impresa sui banchi della Bocconi. Un talent scout straordinario che avrebbe meritato un’occasione in una big dopo aver sfiorato il Milan ai tempi di Barbara Berlusconi […].
RIVINCITA. Pronti-via il Verona ha surclassato 3-0 il Napoli. Una lezione di calcio che ha avuto un valore speciale per Sogliano, che a marzo era stato in lizza per la poltrona di ds del club azzurro prima che De Laurentiis gli preferisse Manna. Ieri Sean si è preso la sua rivincita, visto che tutta la campagna acquisti della formazione gialloblù è costata meno del solo Rafa Marin (il Napoli l’ha prelevato dal Real Madrid a 12 milioni per scaldare la panchina). La squadra di Conte è stata abbattuta dalle reti delle ultime due scoperte targate Sogliano, ovvero Dailon Livramento e Daniel Mosquera. Il primo scovato addirittura nella Serie B olandese (MVV Maastricht) per 600mila euro; mentre il secondo è arrivato per 700mila euro dall’America de Cali dove nell’ultima stagione aveva realizzato solamente 7 reti. Gli sono bastati, invece, sessanta secondi dal suo esordio in A per bucare la porta napoletana. Una doppietta quella del colombiano entrata negli annali, visto che era dal 2013 che un calciatore dell’Hellas non segnava due gol alla prima di campionato. Ci aveva pensato un certo Toni contro il Milan. Alla fine dell’anno vinse la classifica dei cannonieri. Chissà che la storia non possa ripetersi. Mosquera ci spera e intanto a Verona si sente già nell’aria il profumo dell’ennesima plusvalenza…
FONTE: CalcioHellas.it
Primo Piano
Verona da capogiro: Sogliano e Zanetti i valori aggiunti
20/08 alle 09:00
di Stefano Bentivogli
per Tuttohellasverona.it
Sean Sogliano e Paolo Zanetti possiamo considerarli assolutamente gli artefici dello strepitoso successo del Verona all'esordio in campionato con il Napoli. Il primo è riuscito a costruire ancora una volta una squadra con giocatori di talento, ai più sconosciuti. L'allenatore, invece, ha subito applicato le scelte giuste all'inizio e durante la prima partita di campionato, trasmettendo alla squadra una mentalità vincente.
Contro i partenopei, Il neo tecnico gialloblù ha indovinato tutte le mosse. Formazione iniziale e cambi in corso di gara ma, soprattutto, è riuscito a tirare fuori le qualità di ogni singolo giocatore. E' lui il direttore d'orchestra perfetto di una squadra costruita ancora una volta in modo magistrale da Sean Sogliano. Il diesse gialloblu è il vero valore aggiunto. Si conferma nel corso degli anni di essere uno dei migliori. Visiona in giro per il mondo giocatori, trovando calciatori sconosciuti che spesso consentono la realizzazione di importanti plusvalenze.
Ora, però, il Verona non deve commettere l'errore di volare troppo in alto. Serve restare con i piedi per terra. Giusto godersi questa vittoria, ma meglio mantenere un profilo basso. C'è una stagione intera davanti e una salvezza da conquistare.
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
Hellas Verona di Redazione, 19/08/2024 1:39
Bergomi a Sky: elogio a Sogliano (e complimenti a Belahyane)
“Mi piace sottolineare il lavoro che sta facendo Sogliano a Verona da tre anni a questa parte, dal Verona che era quasi retrocesso e si salva allo spareggio e poi l’anno scorso. Perchè prende giocatori funzionali che noi non conosciamo, me lo sono segnato il nome di Belahyane, abbiamo visto Mosquera. Perchè esaltiamo sempre determinati direttori sportivi e altri no, questi le squadre le sanno creare bene, perché conoscono i giocatori, perché vanno in giro”. Così Beppe Bergomi durante il commento su Verona-Napoli al club su Sky.
FONTE: TGGialloBlu.Telenuovo.it
Sogliano: “Dobbiamo ripartire bene. Negli ultimi giorni di mercato…”
Il direttore sportivo gialloblù ha parlato a DAZN prima della partita contro il Napoli
di Tommaso Badia
18 Agosto 2024 18:20
Intervenuto ai microfoni di DAZN, Sean Sogliano ha parlato di mercato e non solo nel pre-partita della sfida contro il Napoli.
Queste, dunque, le sue principali dichiarazioni:
«Sono cinque anni che partiamo con un allenatore nuovo, anche per motivazioni non dipendenti da noi. Zanetti ha bisogno di tempo, ma sta facendo bene. Dobbiamo trovare la forza di ricominciare bene il campionato. Da qui alla fine del mercato poi può succedere di tutto: per noi le plusvalenze sono fondamentali per mantenere il club in sicurezza, quindi davanti a determinate offerte non si può rifiutare. Sicuramente non è facile sostituire i partenti, ma ci sono tanti giocatori che l’anno scorso hanno fatto bene e che si devono ripetere, anche se è sempre difficile. Perché Tengstedt? L’anno scorso sono cambiate un po’ di dinamiche e siamo passati da un giocatore come Djuric a uno come Noslin. Casper può attaccare la profondità e con le sue caratteristiche fare bene».
FONTE: CalcioHellas.it
SERIE A
Sogliano e la 'sliding door' col Milan: "Chiacchiera con Galliani, non avrei avuto spazio"
31/07 ALLE 15:00
di PAOLO LORA LAMIA
© foto di Antonello Sammarco/Image Sport
In un'intervista riportata da L'Arena, il ds del Verona Sean Sogliano ha toccato vari temi ricordando innanzitutto quel momento in cui poteva entrare nella dirigenza del Milan: "Avevo fatto bene a Varese e qui al Verona. Ci fu una chiacchiera con Galliani, ma non avrei avuto tutto lo spazio
operativo. Qualcosa non andò bene e mi ritrovai pure senza l’Hellas. Ho avuto altre esperienze più o meno felici ma quel che conta è la realtà. Sono qui e lotto con i gialloblù".
Sul presidente più estroso che ha avuto: "Senza dubbio Gaucci. A Perugia sono rimasto 5 anni e ne ho viste di tutti i colori. Lui però era un innovatore. Ho visto
transitare più giocatori lì che in tutta la mia carriera. Lui portò arabi, cinesi, giapponesi, olandesi, tedeschi e americani. Un aneddoto? Una volta arrivò in allenamento un cinese. E dai, capimmo subito che a malapena riusciva a passare il pallone. Aveva sbagliato persona. Giuro è andata così".
Sul patron gialloblù Setti: "Un dirigente che lascia lavorare ma è sempre presente. Non so se il suo sia coraggio o che cosa. Lui crede nei giovani e non ha paura a prenderli. Spinge sempre al massimo affinché arrivino al Verona ma io alla fine faccio la parte di quello prudente".
Sui paesi interessanti in chiave mercato, in primis l'Olanda: "In quei campionati, a parte le prime squadre olandesi, nelle altre ci sono calciatori interessanti con ingaggi alla nostra portata. Abbiamo avuto bravura e fortuna con Noslin, oggi ci riproviamo con Livramento. A me piacerebbe avere un calciatore esperto e uno giovane. A volte il mercato e le condizioni economiche te lo concedono, altre no".
Sulla filosofia gialloblù e sul suo colpo migliore: "Qui tutti hanno una chance. Noi dobbiamo lottare per ottenere il massimo e salvarci. Il colpo? Non esiste, perché penso più magari a qualche delusione. Chiaro che oggi dire Ngonge o Noslin è facile. Ma dietro al calciatore che fa bene c’è un grande lavoro di gruppo. Certo al Verona la cosa che ricordo con piacere è quella di avere allungato la carriera di un certo Luca Toni. Quando andammo a prenderlo insieme al presidente Setti e pranzammo con lui a Carpi. La Fiorentina gli aveva offerto al massimo una squadra giovanile, noi lo convincemmo che aveva ancora tanto da dare".
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
22 Luglio 2024 - 13:28 Hellas Live
Sogliano: “Il mercato è lungo, la squadra va completata. Dobbiamo dare il massimo per questi straordinari tifosi”
“Il risultato conta relativamente in queste gare, l'importante sono la concentrazione e l'impegno. Dobbiamo dare il massimo per questi tifosi che si confermano straordinari. Ci seguono dappertutto, ma quest'anno la distanza da Verona è minore e ciò aiuta ancora di più. Il mercato? È lungo e la squadra va completata. In attacco sono andati via giocatori importanti e sappiamo quanto sia difficile trovare profili in grado di segnare e finalizzare. Sarà fondamentale, però, lottare e andare pure oltre i propri limiti, ma i ragazzi lo faranno” ha dichiarato a L’Adige, il direttore sportivo dell’Hellas Verona, Sean Sogliano.
FONTE: HellasLive.it
Zanetti: “Ecco cosa non deve mancare al mio Hellas. E sul mercato…”
Il tecnico gialloblù si è presentato alla stampa in conferenza
di Andrea Molinari
9 Luglio 2024 15:00
Intervenuto ai microfoni della sala stampa della sede di via Olanda, Paolo Zanetti ha risposto alle domande dei giornalisti presenti nella sua conferenza di presentazione. Al suo fianco presente anche il direttore sportivo Sean Sogliano.
Di seguito, dunque, le dichiarazioni diesse gialloblù.
SOGLIANO. «Ci apprestiamo a iniziare un campionato dove dovremo fare veramente un lavoro importante e dimostrare di essere una società che si unisce alla gente di Verona per lottare e far i gioire i nostri tifosi. La grande unione con la tifoseria ci ha contraddistinto.
Siamo ancora qua sapendo che sarà una stagione difficile: il livello si alza sempre di più, le proprietà straniere sono entrate in pianta stabile, come Parma, Venezia e Como. A maggior ragione quest’anno dovremo fare un’altra impresa, lotteremo partita per partita.
Sono contento di presentarvi Zanetti, non è facile cambiare un altro mister, proseguire la guida tecnica sarebbe più naturale e sensato, ma sono contento che Paolo abbia accettato e trasmetterà tutto sul campo. Si è reso conto dell’occasione e di quanto sia bello allenare il Verona anche nelle difficoltà, problemi ne abbiamo, ma cercheremo di smaltirli. Siamo gli stessi delle scorse stagioni, dobbiamo mantenere certe dinamiche economiche e cercare di prendere giocatori che a Verona vogliono farsi conoscere.
Le plusvalenze servono per tenere i conti a posto, anche noi siamo dispiaciuti, ma non stiamo giocando al monopoli. Continueremo a lavorare così, servono giocatori che hanno fame perché chi ha già dato non è dato alla filosofia di questo club. E’ difficile scegliere l’allenatore, fidatevi. Abbiamo parlato con diversi profili, tutti sono preparati e spesso si va a sensazione. Lui dopo i 43 punti a Empoli forse non ha avuto le stesse energie, qui invece spendiamo tanto dal punto di vista nervoso e lui ha tanto da dare dopo quella delusione. Il reparto offensivo è sicuramente da completare, ma per noi è più facile fare mercato nella seconda parte» [...]
FONTE: CalcioHellas.it
SERIE A
Hellas Verona: partenza veloce per il calciomercato
07/07 ALLE 08:30
di FRANCESCO GALVAGNI @GALVAVR
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
E' un calciomercato iniziato con decisione quello dell'Hellas Verona, dove sembrerebbero esserci le idee chiare per quello che sarà il sesto campionato consecutivo in massima serie. Dopo la plusvalenza piena realizzata con la cessione di Tijjani Noslin alla Lazio Sogliano ha individuato praticamente subito il sostituto, si chiama Daniel Mosquera, attaccante colombiano classe 1999 reduce dalla vittoria de campionato di Apertura con l'Atletico Bucamaranga per il quale ha contribuito con sette goal.
Un altro colpo in canna pensando alle nuove priorità
Praticamente fatta poi anche per Abdou Harroui, interessante jolly tattico in arrivo dal Frosinone, capace di giocare sia da centrale di centrocampo ma anche come tre-quartista e all'occorrenza esterno d'attacco. Con il reparto offensivo ormai solo da puntellare la prossima priorità sulla quale ci si potrà concentrare è quella dell'esterno sinistro di difesa. Salutato Vinagre e con un Cabal che ad oggi appare più fuori che dentro Sogliano dovrà ora lavorare per coprire quella porzione di campo.
Tra svincolati sicuri e nuove sorprese
I nomi accostati al club di via Olanda sono già diversi, a partire da Nicola Murru, svincolatosi dalla Sampdoria per il quale servirebbe eventualmente discutere soltanto l'ingaggio; arrivando al giovane brasiliano di grandi prospettive Rikelme, per cui però servirà trattare con il Cuiabà che non sembrerebbe intenzionato a lasciarlo partire per meno di tre milioni, con l'Hellas al lavoro alla ricerca di un punto di incontro. Piace poi anche il portoghese Mangas del Vitoria Guimaraes, sulle cui tracce è segnalato anche l'Udinese.
FONTE: TGGialloBlu.Telenuovo.it