L'ANALISI DI MAURIZO SETTI AL TERMINE DELLA STAGIONE 'Siamo finalmente riuniti per sancire questa soffertissima salvezza. È stato un anno complicato, che mi ha fatto capire molte cose. La sofferenza c'è sempre stata nella storia di questo club... Non posso dire se il sentimento nei miei confronti dei tifosi e soprattutto della Curva sia giusto o sbagliato. In questo club se un giocatore è molto bravo è sempre di passaggio: la nostra bravura dev'essere quella di mettere sempre sul piatto un altro calciatore altrettanto valido. È assurdo quando sento dire che preferisco andare in B perché c'è il paracadute, è allucinante. L'onestà che ho io nel trasmettere cosa posso fare e come posso farlo è identica a dodici anni fa. Il mio sogno rimane quello di realizzare un centro sportivo, vorrei lasciare quello quando me ne andrò, oltre ovviamente alla squadra in Serie A. Se le vicende legate alla mia azienda quanto sono distaccate dal Verona? Totalmente. L'analisi degli errori commessi in questa stagione? Degli errori sono stati fatti. Questa annata difficile parte da lontano, da prima di questa stagione. Parte da cose che ti avevano fatto vedere in un modo che non era reale. Parte dalla paura di sbagliare o da alcune scelte affrettate. Parte anche da delle 'sfighe'... Abbiamo interpretato in maniera sbagliata alcune scelte ma quello che è accaduto quest'anno ha un sapore bellissimo. Se il Verona è in vendita? Banditi in giro ce ne sono moltissimi... Ho voluto mettere un filtro tra me e questa cosa, c'è un istituto che si occupa di questo aspetto. Il mio stipendio molto alto è un aspetto da rivedere? Ci sono tematiche legate al bilancio' (TuttoMercatoWeb.com)
SETTI A MARGINE DELL'EVENTO AL LICEO 'MAFFEI' IN OCCASIONE DEI 120 ANNI DEL CLUB, parla a 'La Gazzetta dello Sport' della precaria stagione attuale 'Ci sono stati dei nostri errori, è palese. Ma sono andate storte un sacco di cose: tanti infortuni per noi deleteri, dirigenti andati via per loro scelta. Un allenatore (Cioffi, ndr.) che forse non è stato capito, giocatori che non sono abituati a vivere la pressione dei piani bassi. Anche sfortuna, qualche gara non meritavamo certo di perderla e finora non abbiamo avuto ancora un rigore. Qualche acquisto che non si è rivelato giusto nel contesto, ma anche la vecchia guardia che non sta rendendo. Pentito per le cessioni estive? No, quando si vende non bisogna pentirsi, perché c’è sempre una ragione. Inutile tenere un giocatore che non vuole più restare. Poi il bilancio va sempre tenuto presente. Lasciare il club? Vediamo... faccio 70 anni, ci posso ancora stare. Poi ci si rincoglionisce ed è meglio passare la mano. Seriamente, io voglio restare anche se andiamo in B, certo. Progetti? Non c’è un piano B, per ora c’è solo il piano A. Le contestazioni della piazza? Ma no, mi spiace solo di essere stato capito poco in questi anni, e di certe contestazioni. Forse ho sbagliato qualcosa a livello di comunicazione e non vivere la città non ha aiutato. Ma a livello sportivo, considerato quello che c’era prima, posso incolparmi di poco. In questi anni ho portato tanti giocatori e dirigenti importanti, che sono andati via per fare carriera. L’unico rimasto sono io, penso mi sia dovuto come riconoscimento almeno quello' TGGialloblu.Telenuovo.it
NOTA DEL CLUB SCALIGERO in merito alle vicende penali che hanno riguardato il presidente SETTI, sfociate nel sequestro preventivo, emesso dal Giudice delle indagini preliminari di Bologna, poi annullato nel 2022 dalla Corte di cassazione e dal Tribunale di Riesame: 'Del tutto insussistenti le ipotesi accusatorie di appropriazione indebita e antiriciclaggio originariamente formulate a carico del Presidente dell’Hellas Verona. Il Giudice delle indagini preliminari ha disposto l’archiviazione del procedimento penale contro Maurizio Setti che aveva sin da subito manifestato assoluta tranquillità in ordine al proprio operato, affermando di avere sempre agito nel rispetto della legge e a tutela degli interessi della società calcistica' si legge sul sito web ufficiale del club scaligero.
ACCADDE OGGI 10 ANNI FA: Il 23 Giugno 2012 Maurizio SETTI rilevava dal compianto Giovanni MARTINELLI il pacchetto di maggioranza dell'HELLAS VERONA; da allora ad oggi sono 7 le partecipazioni al campionato di A e 3 di B tutte peraltro culminate con la conquista della promozione.
Il sito web scaligero festeggia il prestigioso traguardo elencando altri record raggiunti sotto la presidenza dell'imprenditore carpigiano discutibile e discusso dalla piazza ma concreto ed efficace come pochi da quando, in seguito alla promozione a Direttore Sportivo (in estrema sordina dato che non fu nemmeno presentato) di Tony D'AMICO nel 2018-19 e soprattutto all'arrivo di Ivan JURIĆ nella stagione successiva, si creò una bizzarra ma perfetta armonia che, culminata nella passata annata col gioco a tratti spettacolare di Igor TUDOR, ha portato la squadra gialloblù alla quarta partecipazione consecutiva in Serie A come da più di trent'anni non si vedeva da queste parti.
Stagione 2021-2022: La stagione inizia malissimo per il presidente che deve affrontare nell'ordine un'inchiesta della procura di Bologna, lo spinoso nodo delle multiproprietà vietate dal 2024 e l'esonero di tre allenatori (tra i quali mister DI FRANCESCO a seguito dei 0 punti nelle prime 3 partite) e la consapevolezza di aver sbagliato scelte.
Il clima non è dei migliori, la piazza è in subbuglio e il fatto che da una parte il proprietario del club scaligero 'pianga miseria' continuamente e dall'altra risulti il presidente più pagato della Serie A non migliora certo la situazione... Fortunatamente l'avvento di Igor TUDOR risolleverà il VERONA, SETTI festeggerà la 250esima partita in Serie A con la vittoria nella città del tricolore col 4 a 2 ai danni del SASSUOLO, il diritto a disputare per la quarta volta consecutiva il massimo torneo calcistico italiano (non succedeva dalla fine degli anni '80!) e la Corte di Cassazione annullerà il provvedimento del Tribunale del Riesame di Bologna che, tramite la Guardia di Finanza, aveva sequestrato al patròn 6,5 milioni di Euro nell'ambito delle indagini della procura felsinea.
Finale di stagione ancora turbolento con il sanguinoso addio di Tony D'AMICO lanciato come Direttore Sportivo proprio dal presidente seguito quasi subito anche da quello di Igor TUDOR per il quale 'non c’erano tutti i presupposti che sarebbero serviti per proseguire insieme un percorso'.
Il 'Premio Renato Cesarini' come uno dei più grandi manager del calcio italiano nel contesto della 7a edizione della manifestazione non risolleverà del tutto il morale dell'imprenditore carpigiano ma di sicuro lo renderà meno amaro...
Stagione 2019-2020: Il VERONA è promosso in Serie A per esclusivo merito di mister AGLIETTI eppure, con una mossa che rischia di inimicarsi per sempre la piazza scaligera (già in aperta polemica col primo dirigente), non rinnova il contratto del tecnico toscano ma affida la guida tecnica a Ivan JURIĆ allenatore di croato che, dopo aver portato il CROTONE in Serie B contro tutti i pronostici, non ha più saputo riproporsi e arriva anzi da esoneri in serie al GENOA.
L'All-In del patròn assomiglia tanto (troppo) a quello del 2017-18 quando l'annata, con una squadra improvvisata e piena di scommesse, fu un totale disastro ma, come spesso è accaduto, il presidente non ammette gli errori e ci mette pure il carico affermando che 'Grosso, nonostante i risultati siano stati deludenti, ha comunque portato a casa 49 dei 52 punti totali, mentre Aglietti è stato straordinario, l’uomo giusto al momento giusto. Il merito va diviso tra tutti e due' Apriti cielo! Perchè la sensazione che va per la maggiore è che semmai GROSSO ha frenato una squadra che è invece sbocciata con AGLIETTI... Partiamo male Pres! Molto male.
Ma anche a 'sto giro (per dirla alla RIGHI) l'ineffabile imprenditore carpigiano va dritto per la sua strada, arriva in ritiro con una Mustang personalizzata in gialloblù e ostenta ottimismo.
Dal mercato arriva la punta tanto attesa STĘPIŃSKI, gli svincolati VELOSO e LAZOVIĆ pupilli genoani del mister un difensore sconosciuto come RRAHMANI nemmeno titolare nella DINAMO ZAGABRIA ed un mediano marocchino di origini olandesi che fatica ad emergere al BRUGES in Belgio: Sarà un successo! Il calcio di JURIĆ è aggressivo e diretto, in difesa sboccia miracolosamente KUMBULLA e sulla trequarti il giovane atalantino PESSINA incanta, FARAONI fa la differenza anche in Serie A e l'HELLAS si conferma la sorpresa del campionato arrivando in zona Europa League prima dello stop di tutti i campionati mondiali a causa del maledetto Covid 19.
Alla ripresa molto è cambiato in una Serie A dove si giocano partite ogni tre giorni in un caldo asfissiante: In ogni caso la squadra scaligera si salva con largo anticipo e termina il campionato al nono posto con un risultato che è il migliore degli ultimi vent'anni!
Stagione 2018-2019: Continuano le 'tribolazioni' del Pres alla guida dell'HELLAS dopo l'inopinata retrocessione dalla Serie A in un'annata che abbatte tutti i record più negativi della storia scaligera.
La piazza è in subbuglio dopo e la disastrosa annata appena passata e la protesta verso SETTI, che nel frattempo ha scelto la continuità con la gestione precedente con un diesse al primo incarico come D'AMICO (capo scout di FUSCO) e un allenatore di scarsa esperienza come GROSSO, inizia alla presentazione delle maglie dove un tifoso-sandwich solitario esprime il suo civile dissenso.
Si prosegue con l'esclusione dalla conferenza stampa di presentazione del nuovo tecnico del giornalista 'scomodo' Barana: Apriti cielo! Vengono coinvolte l'USSI e l'Ordine dei giornalisti del Veneto che biasimano il comportamento di Via Francia...
Il patròn scaligero deve difendersi anche lato MANTOVA e spiegare, in maniera convincente a dire il vero, come la società virgiliana non sia un satellite di quella scaligera; è poi il turno della diatriba sul Forte di Lugagnano che doveva diventare una sorta di cittadella dell'HELLAS e invece non è stato così e parte la polemica tra Via Francia e la precedente amministrazione comunale.
SETTI investe anche nella GARELLI suscitando l'ilarità del popolo scaligero che si esprime con goliardia attraverso i social, nel frattempo VOLPI l'ex amico e socio in affari del presidente vince entrambi i contenziosi contro Maurizio ma i legali spiegano che il club scaligero non rischia nulla da questa vicenda...
Il patròn ha purtroppo la brutta tendenza a parlarsi addosso, così alla cena di Natale riferendosi ai tifosi dice fra l'altro '...E' un momento particolare: ce l'hanno con me, ma io li lascio fare': La tribù scaligera risponde tappezzando Verona, Mantova e le relative province di adesivi con la faccia del presidente e sotto la scritta 'BUFFONE'! È guerra aperta.
La stagione non va come previsto e a metà Aprile, con la promozione diretta ormai andata e anche i playoff a rischio, SETTI rompe ancora il silenzio con pessimi risultati, segue una settimana dopo una lettera aperta in cui si parla di COERENZA nella scelta dell'allenatore, CONSAPEVOLEZZA DEL MOMENTO anche se le cose non vanno per il verso giusto e CHIAREZZA di idee per i futuro: Una comunicazione strampalata che non fa altro che esacerbare gli animi ma tuttavia una settimana più tardi, a seguito della sconfitta interna col BENEVENTO, il patròn esonera GROSSO mentre il diesse D'AMICO (mai ufficialmente presentato) rimane ben saldo al suo posto.
Al posto dell'ormai ex tecnico gialloblù arriva AGLIETTI che riacciuffa i playoff e in poche mosse riesce a ridare una fisionomia all'armata Brancaleone scaligera centrando un'incredibile promozione: Il diesse del MANTOVA RIGHI perde una buonissima occasione per stare zitto e il presidente si dissocia.
Si chiude l'annata con il mancato rinnovo ad Aglio, vissuto dalla piazza come l'ennesimo sgarbo, e una kafkiana intervista a 'La Gazzetta dello Sport' in cui SETTI ringrazia GROSSO che 'ha avuto il merito di dare alla squadra un calcio di livello altissimo': Roba da matti!
Stagione 2017-2018: In un'annata in cui è successo un po' di tutto, dal clamoroso ripensamento di CASSANO al litigio con l'ex amico VOLPI (stranamente coinciso con una recessione economica anche da parte di Via Francia) finito sotto la lente di Procura Federale e Guardia di Finanza, culminata con una sacrosanta retrocessione, il presidente ha ribadito che i conti vengono prima del risultato sportivo ma la sensazione generale della piazza è che si sia provata una sorta di puntata alla roulette e sia andata male: Troppa la differenza con le altre squadre anche solo per poter competere fino alla fine.
Dopo aver fallito nell'acquisizione del MODENA, SETTI ha acquisito la quota di maggioranza del MANTOVA tra la diffidenza e la perplessità dei tifosi virgiliani, sentimento peraltro condiviso dalla piazza scaligera delusa e ferita da una stagione umiliante...
Stagione 2016-2017: Imbufalito dall'inaspettata retrocessione in Serie B il presidente può consolarsi con il più abbondante 'paracadute' mai concesso dalle società della Lega di A alle retrocesse (25 milioni nella prima prima stagione più altri 15 in caso di mancata promozione) ma, ben lungi dall'investire quei soldi, ricava il ricavabile dalle cessioni di GOLLINI, IONITA e WSZOŁEK, trattiene PAZZINI e RÔMULO e si affida mani e piedi al nuovo diesse FUSCO e a mister PECCHIA: Una scelta che pagherà (anche quando, dopo alcuni passaggi a vuoto della squadra, la posizione del tecnico non sembrava più così sicura) con il ritorno dei gialloblù nella massima serie senza il passaggio dai playoff...
Stagione 2015-2016: La "rivoluzione" societaria del Presidente (meno potere allo staff e più presenza in società) sul campo non paga anche se BIGON fa risparmiare circa 10 milioni sulla gestione; il VERONA va malissimo in campionato e, dopo il fuoco di paglia all'esordio contro la ROMA, è quasi retrocesso già a Novembre! A Dicembre DELNERI sostituisce MANDORLINI, al mercato di Gennaio i rinforzi non sono all'altezza e la prima vittoria arriva a Febbraio... Praticamente inevitabile la retrocessione in cadetteria.
Stagione 2014-2015: Stagione tribolata per l'HELLAS col presidente che forse imputa a SOGLIANO scelte non condivise (l'acquisto di SAVIOLA?)... A metà stagione è frattura tra la dirigenza e il diesse e dopo la salvezza SETTI annuncia di voler essere più presente in società e novità nella gestione per la prossima stagione che non convincono Sean, il direttore se ne va e al suo posto viene preso BIGON.
Stagione 2013-2014: ...Dopo 11 anni il VERONA torna in Serie A e si fa onore sino alla fine!
Stagione 2012-2013: Maurizio SETTI è il 32° Presidente dell'HELLAS VERONA F.C. e dopo 11 anni gli scaligeri tornano in Serie A!
Maurizio Setti
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Maurizio Setti (Carpi, 5 giugno 1963) è un imprenditore e dirigente sportivo italiano, attuale presidente dell'Hellas Verona e socio di maggioranza del Mantova.
Biografia
Diplomato in ragioneria, è sposato con due figli. Possiede un aereo storico "Falchetto" ed è appassionato della Vespa di cui possiede un esemplare del 1951 esposta nell'atrio della sua azienda a Carpi.
Attività imprenditoriale
Inizia a lavorare come fotografo e successivamente, prima del servizio militare, come magazziniere e autista in un'azienda di moda a Carpi per poi cominciare l'attività imprenditoriale a 22 anni, insieme ad amici, producendo maglieria per i grossisti. Per superare la crisi del settore "conto terzi", nel 1989 crea il Gruppo Antress e punta sul primo marchio proprio, E-Gò, assieme alla socia e stilista Sonia De Nisco, che viene proposto alle catene come Camaieux e Promod.
Per aumentare la marginalità, successivamente acquisisce il brand Manila Grace e lo sviluppa affidandolo alla stilista Alessia Santi, azionista al 20%. Negli anni attorno al 2010 le due aziende, grazie alla creazione sul mercato italiano di negozi mono-marca, alla distribuzione capillare in negozi multimarca e all'internazionalizzazione dei marchi, riscuotono molto successo. Nel 2011 le due aziende vengono fuse nell'unica società Antress Industry Spa che accentra il core business del gruppo. A giugno 2012 Setti ha la maggioranza relativa delle quote ed è l'amministratore unico della holding Moulin Rouge SpA, che controlla la Antress Industry SpA (fatturato di circa 55 milioni di Euro), di cui è Presidente del CdA.
E' amministratore unico della Tex-Spread Srl che fa parte dell'indotto di Antress e possiede la Sfinge Srl e la Murales Srl, due società immobiliari create ad hoc per gestire tutto quanto riguarda l'ambito retail. A fine 2014 il marchio E-gò (Eurofel) è stato trasformato in "SDN - Sonia de Nisco" con la conversione dei negozi E-gò in punti vendita Manila Grace e la creazione di una collezione chic destinata ad una clientela più agiata. Nel 2015 c'è il rilancio del marchio di maglieria Sinä ja??? e l'inserimento degli accessori nelle collezioni Manila Grace (grande successo riscuote la Felicia Bag). Nel 2016, con un finanziamento da un milione di euro garantito da SACE (partecipata al 100% dalla Cassa Depositi e Prestiti) in una iniziativa a sostegno dei piani di sviluppo internazionali, apre quattro boutique mono-brand e un outlet in Polonia, e due store a Berlino.
Nel luglio 2018 acquisisce la licenza del brand "KI6? Who are you" di abbigliamento donna per sviluppare la produzione e distribuzione a livello nazionale ed internazionale; nel successivo settembre, a seguito dell'uscita dalla società di Alessia Santi, assume Gaetano Navarra come direttore creativo di Manila Grace e, a fine anno,tramite Tenax capital, Antress industry emette un prestito obbligazionario da 4 milioni di euro, aumentabile fino a 7 milioni nel 2019, per finanziare gli investimenti in Italia e all'estero per lo sviluppo della società.
A metà novembre 2018, insieme ad altri imprenditori riccionesi e alla ditta sammarinese Armony, intraprende il rilancio del marchio motociclistico Garelli: dapprima si tratta di un contratto d’affitto che in pochi anni dovrebbe sfociare nell'acquisto dell'azienda con diverse quote di partecipazione divise tra le varie figure.
Attività sportiva
Ha militato in gioventù nei dilettanti dell'Athletic Carpi ricoprendo il ruolo di centrocampista. E' stato socio per tre anni del Carpi F.C. con cui ha conquistato due promozioni e dal 2011 fino al 2012 comproprietario e vicepresidente del Bologna (nell'"operazione salvataggio" della società felsinea), finché, nella primavera 2012, non ha rilevato l'Hellas Verona dall'allora proprietario Giovanni Martinelli.
Inizialmente entrato come socio di maggioranza con l'80% delle quote, nel marzo del 2013 acquista l'intero pacchetto azionario del club diventandone proprietario unico. Al termine della stagione la squadra conquista la promozione in serie A, che mancava da undici anni.
La stagione successiva ottengono il 13º posto, mentre è completamente negativa la stagione 2015-16 chiusa con il 20º posto e retrocessione in cadetteria.
Nella stagione 2016-2017 la squadra si classifica al secondo posto e torna in Serie A dopo un solo anno di assenza.
L'anno successivo dopo un'altra stagione negativa, conclusa con il penultimo posto e 25 punti, è retrocesso e contestato dalla tifoseria gialloblu. Anche stavolta centra subito la promozione riportando il team in Serie A dove, con Jurić come allenatore, disputa due stagioni positive.
Durante la sua presidenza militano nella squadra giocatori del calibro di Javier Saviola, Rafael Márquez, Luca Toni, Giampaolo Pazzini, Jorginho.
HELLAS VERONA di Gianluca Vighini, 30/06/2023 10:39 VIGHINI | Facciamocene una ragione: la salvezza è il nostro scudetto. Setti è stato chiaro
Maurizio Setti
Inutile arrabbiarsi. Non c'è nulla da fare. La dimensione del Verona è questa. Finché vi sarà Setti, l'Hellas sarà condannato a vendere, a cedere i giovani, a pensare solo di salvarsi. E' una condizione chiara. Almeno su questo ci sono zero dubbi. Setti non ha nascosto la verità. Il tentativo di crescere e di portare il Verona ad un livello più alto non è riuscito. Del tempo di Juric e D'Amico non è rimasto più nulla. Setti non ha la forza finanziaria di reggere a quel livello. E' stata un'illusione. La realtà è questa. Almeno non ci sono i tentennamenti della scorsa stagione, l'idea di poter fare altri campionati come quelli precedenti. Sarà un'altra stagione durissima, in cui si lotterà per non retrocedere e in cui bisognerà mettersi dietro tre squadre. La compattezza dell'ambiente è fondamentale, come è fondamentale sapere da dove si parte e dove si vuole andare. Più che le cessioni, bisogna guardare a chi arriverà. E' lì che il Verona dovrà sbagliare il meno possibile.
Le idee di Sogliano, la concretezza di Baroni e il Bentegodi faranno il resto. Setti ha permesso al Verona di fare nove anni di serie A negli ultimi dodici. Anche su questo potremo star qui a discutere in eterno, ma se ce lo avessero detto quella domenica in cui stavamo per affrontare la trasferta di Busto Arsizio per non andare in C2, avremmo firmato col sangue.
C'è di meglio di Setti? Può essere. Ma ci può essere anche di peggio. E di esempi ce ne sono tanti in giro. Se il Verona è l'unica squadra del Veneto in serie A, c'è da farsi una domanda e soprattutto darsi una risposta. Esisteva una volta il Chievo, fallito per non aver pagato i contributi allo Stato. Non era il solo, c'è da dire, e Campedelli ha ragione da vendere quando sostiene che la legge non è uguale per tutti. Ma resta il fatto che il Chievo per resistere in serie A tanti anni ha dovuto accumulare debiti. Setti non ne vuole accumulare. Criticarlo oggi non serve a niente e destabilizza solo il Verona.
Semmai il problema è un altro: purtroppo Setti non sembra più in grado di reggere a questi livelli, oggi serve una forza finanziaria diversa, mentre gli arabi hanno lanciato un'opa sul calcio mondiale, rastrellando campioni bolsi per milioni di dollari. Setti sta camminando su una sottile lastra di ghiaccio, sempre più sottile. E il rischio è che prima o poi si rompa. Trascinando lui e soprattutto il Verona in una fossa senza ritorno. Lo ritengo troppo intelligente per non essersene accorto. E sono sicuro che stia lavorando per evitare questo. O cedendo il Verona o cercando finanziatori. Intanto però stiamo uniti e difendiamo la nostra serie A.
FONTE: TGGialloBlu.Telenuovo.it
11.15 - Alla conferenza stampa d'addio di Francesco Marroccu, in programma tra un quarto d'ora nella sede dell'Hellas Verona, interverrà anche il presidente Maurizio Setti. Vi proponiamo di seguito, con una diretta scritta, tutte le sue dichiarazioni.
11.38 - Inizia la conferenza stampa.
Prende la parola Setti: "Siamo finalmente riuniti per sancire questa soffertissima salvezza. È stato un anno complicato, che mi ha fatto capire molte cose: ho passato dodici mesi con due uomini veri (Sogliano e Marroccu, ndr): uno è sempre stato nel mio cuore, c'è sempre stato un rapporto 'carnale', l'altro non lo conoscevo, ma ho avuto modo di farlo e in silenzio ha dato il suo contributo a questo risultato straordinario".
Come misura la sua ambizione oggi? Pensa di cedere il club?
"Dodici anni fa ero seduto qui con Sean e Martinelli e avevo promesso determinate cose. I numeri hanno validità assoluta nella vita: credo che questo sia sempre stato il mio Verona, ho sempre detto di essere predisposto ad ascoltare chi possa avere più disponibilità di me. Anche se non è tutto nel calcio: pensiamo al Chelsea, che spende moltissimo per arrivare tredicesimo in campionato. La sofferenza c'è sempre stata nella storia di questo club. Il mio sogno è sempre quello di provare a fare qualcosa in più di uno Scudetto e basta, che resterà irraggiungibile nel calcio di oggi. Chi mi conosce sa quanto tenga a questo club: nell'ultima conferenza che feci dissi che mi stavo ammalando per il Verona. Non posso dire se il sentimento nei miei confronti dei tifosi e soprattutto della Curva sia giusto o sbagliato. In questo club se un giocatore è molto bravo è sempre di passaggio: la nostra bravura dev'essere quella di mettere sempre sul piatto un altro calciatore altrettanto valido. Hien e Doig sono calciatori che ha acquistato Marroccu. È assurdo quando sento dire che preferisco andare in B perché c'è il paracadute, è allucinante. L'onestà che ho io nel trasmettere cosa posso fare e come posso farlo è identica a dodici anni fa. Il mio sogno rimane quello di realizzare un centro sportivo, vorrei lasciare quello quando me ne andrò, oltre ovviamente alla squadra in Serie A".
Le vicende legate alla sua azienda quanto sono distaccate dal Verona?
"Totalmente".
Qual è la sua analisi degli errori commessi in questa stagione?
"Degli errori sono stati fatti. Questa annata difficile parte da lontano, da prima di questa stagione. Parte da cose che ti avevano fatto vedere in un modo che non era reale. Parte dalla paura di sbagliare o da alcune scelte affrettate. Parte anche da delle 'sfighe': quando retrocedemmo la prima volta dopo tre anni di Serie A ci furono una serie di elementi che portarono a quell'epilogo, quest'anno per certi versi è stata la stessa cosa. Abbiamo interpretato in maniera sbagliata alcune scelte. Non c'è nulla di male a sbagliare l'allenatore: lo scorso anno prendemmo un tecnico molto bravo dopo tre partite. Nelle prime sei partite di Bocchetti ho rivisto il mio Verona, e ho visto anche alcuni errori arbitrali. Sogliano è la persona con la quale ho sempre avuto più feeling, Marroccu si è amalgamato molto bene, tutti insieme abbiamo portato a casa la salvezza, che ha un sapore più bello ogni giorno che passa. Sto pensando a un regalo da fare a questa annata: qualcuno di voi ha scritto delle str... megagalattiche, anticipando un pensiero che non ho ancora fatto. Quello che è accaduto quest'anno ha un sapore bellissimo".
Il Verona è in vendita?
"Io rimarrei qui quaranta anni, sono mosso dalla passione. Non posso competere con certe proprietà, quando e se si presenterà un'occasione non avrò problemi a sedermi a un tavolo. Siamo un club medio-piccolo, l'obiettivo è vendere al meglio e fare una salvezza più tranquilla possibile. La nostra priorità è vedere il Bentegodi che si riempie sempre di più ed essere attrezzati per i sacrifici che si fanno".
Lei prende uno stipendio molto alto: è un aspetto che pensa di rivedere? Anche se è legittimo nel momento in cui l'azienda va bene
"Ci sono tematiche legate al bilancio. È esattamente la risposta che le avrei dato, io non voglio affossare quella che considero la mia casa...".
Pensa di aver cambiato troppi dirigenti in questi anni?
"Io e Sean ci eravamo lasciati perché le mie preoccupazioni sui conti erano maggiori rispetto alle sue. Dopo un periodo intermedio è arrivato D'Amico, che ha fatto quello che ha fatto, e lì è stata fatta la scelta di prendere un allenatore con le caratteristiche giuste. Ogni dirigente ha portato qualcosa: non mi sono mai pentito di una scelta rispetto alla persona".
Cos'ha capito frequentando Verona?
"È una città che mi fa impazzire. I veronesi sono preoccupati per definizione, ma questa città ha potenzialità esagerate... Io mi inc... perché dico sempre che potremmo fare il triplo di quello che facciamo. Verona è una città che merita molto di più di Genova o Torino, prendere 10 milioni in meno di diritti televisivi ha un peso per un club come il nostro, ed è un aspetto che dobbiamo combattere con le idee".
Prosegue Setti: "Ci tengo a sottolineare che io e Sean non abbiamo mai litigato".
C'è stato qualche sondaggio per il club?
"Banditi in giro ce ne sono moltissimi... Ho voluto mettere un filtro tra me e questa cosa, c'è un istituto che si occupa di questo aspetto. L'ultimo a chiamarci, per dire, è stato Romulo, che ci ha riferito dell'interesse di un fondo... Il calcio è fatto di cose concrete: noi dobbiamo fare un calcio provinciale, essere pronti a lottare, con grinta. Quando inizi a imborghesirti in determinate dinamiche, rischi. Nel calcio ormai si buttano dentro tutti: nella vita c'è sempre uno più ricco o più bravo di te, io cerco sempre di dare il massimo, quello che accadrà lo dirà il tempo. Questa è una città che può ambire a qualcosa di più dal punto di vista della crescita. Dopo il rinnovo io e Sean ci siamo detti: 'Andiamo avanti insieme altri tre anni'".
12.28 - Finisce la conferenza stampa
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
22 GIUGNO 2023 Le parole del Presidente Setti, del DS Sogliano e del Responsabile dell'Area Tecnica Marroccu al termine della stagione
Verona - Si è tenuta nella mattinata di oggi, giovedì 22 giugno, la conferenza stampa del Presidente Maurizio Setti, del Direttore Sportivo Sean Sogliano e del Responsabile dell'Area Tecnica Francesco Marroccu.
La conferenza, che si è aperta con il saluto al Club di Francesco Marroccu, ha visto il successivo intervento del Presidente Setti e del Direttore Sportivo Sogliano, che hanno toccato numerosi temi, tra i quali il bilancio della stagione che si è da poco conclusa con la conquista della salvezza, il futuro della Società, le ambizioni dell'Hellas Verona e le scelte tecniche inerenti alla Prima Squadra.
FONTE: HellasVerona.it
il blog di Gianluca Vighini ECCO COSA PENSO REALMENTE DI SETTI
Sport, 17 Giugno 2023
Ma chi è veramente Maurizio Setti? Sono anni che me lo chiedo e francamente non so darvi una risposta. La prima volta che lo intervistai nella vecchia sede, sedeva sulla sedia che era stata di Martinelli. Dissi al mio cameraman che mi aveva colpito per la sua freddezza. Non notai nessuna emozione in lui, nemmeno la scintilla per aver comperato l’Hellas Verona. E’ però un presidente capace e che lascia completa autonomia. Persino chi ha avuto screzi con lui (anche pesanti) glielo riconosce. Con Setti si lavora bene. La filiera è corta, i rapporti sono chiari. Ed è chiaro anche quando parla delle possibilità del Verona. Anche Juric, per esempio, gliel’ha sempre riconosciuto. Setti non vende fumo e non promette avventure europee. Parla di salvezza come del traguardo principale della società. Negli anni è cambiato. E’ arrivato a Verona come se arrivasse da New York e con la spocchia di cambiare la mentalità provinciale dei veronesi. Pian piano e mai sufficientemente rimarcandolo è cambiato lui. Oggi Verona è la sua città, ancora più di Carpi. Quest’anno ha sofferto le pene dell’inferno. Non si aspettava un campionato simile, come a volte fa, ha sottostimato la portata del cambiamento in atto, ritenendo di aver costruito comunque una squadra che potesse salvarsi facilmente.
La mia impressione è che si sia affidato/fidato troppo di qualche procuratore abile nel fargli credere di essere suo alleato ma che nel momento del bisogno è evaporato. Un errore che altri presidenti hanno commesso quando pensano di aver capito tutto del mondo del calcio. Un’altra cosa che so di Setti è che è intelligente. Ha un’intelligenza veloce, ragiona in fretta. Pur non ammettendo mai i propri errori (vi ricordate la famosa sindrome di Fonzie?), in realtà è bravissimo a riconoscere dove ha sbagliato e a cambiare rotta. E’ così veloce nel farlo che a volte si dimentica di essere stato lui a commettere l’errore. Esempio: lui sceglie Cioffi, capisce di aver sbagliato, cambia rotta, e dà la colpa di questo errore a chi difende Cioffi, non tanto come allenatore ma come scelta societaria.
Ma l’errore cruciale di questa stagione, sennò non si capisce di cosa stia parlando, è stato il riscatto di Simeone senza avere la minima intenzione di tenerlo qui. E’ un’operazione che fai solo ed esclusivamente se hai già una società alle spalle che ti “copre” o se hai una sufficiente forza finanziaria cosa che Setti purtroppo non ha. Esempio Iturbe, quando c’era già l’accordo con la Roma. Setti invece ha speso 10 milioni sull’unghia, fidandosi di chi gli aveva garantito che avrebbe comunque fatto un’ottima plusvalenza. Più passavano i giorni più gli bruciava la terra sotto i piedi. Ad un certo punto è stato colto dal panico. Ha iniziato a vendere tutti quelli che poteva vendere, palesando una debolezza finanziaria che per i pescecani che stanno nell’oceano del pallone, era come una preda sanguinante. Alla fine, ma proprio alla fine, ha ceduto anche Simeone, guadagnandoci troppo poco. Sono convinto che se avesse preso 20 milioni da Simeone e 10 da Barak, Caprari sarebbe rimasto qui e tre quarti dei problemi del Verona non ci sarebbero stati.
Ma torniamo a Setti e alla sua capacità di risolvere i problemi. Con Sogliano, dobbiamo ammetterlo, ha fatto un capolavoro. Con Sean i rapporti erano tornati buoni da tempo. Già quest’estate prima di prendere Marroccu, c’era stato un abboccamento con Sogliano. I due si conoscono perfettamente, lo abbiamo già scritto e ognuno sa dell’altro pregi e difetti. In più il tempo ha smussato le asperità. Setti stima Sogliano e il suo modo di gestire la squadra, Sogliano stima Setti per l’autonomia e la chiarezza. Sogliano ha fatto un miracolo, una clamorosa impresa sportiva, con la squadra sprofondata in B a novembre. Setti ne gode i frutti perchè la B era una mazzata finanziaria forse letale.
Il prossimo sarà il quinto campionato consecutivo di Setti in serie A. Pur tenendo presente che oggi un presidente di serie A ha delle entrate che in passato non erano minimamente ipotizzabili (bisognerebbe giudicare Arvedi, Martinelli e anche Pastorello con quasi 40 milioni di diritti garantiti), Setti è nettamente il miglior presidente post scudetto. Non è un giudizio, sono i numeri a dirlo. Nei suoi undici anni di presidenza ne ha vissuti nove (con il prossimo) nella massima serie. Ci sono stati campionati bellissimi, grandi giocatori e un paio di anni veramente pessimi. Quello appena chiuso poteva essere annoverato tra questi, ma comunque già il fatto che la squadra aveva tenuto aperti i giochi fino alla fine era una consolazione. Setti dimostra ai veronesi che avevano isolato Martinelli che non solo il Verona è una meravigliosa realtà sportiva, la più importante di gran lunga in questa città (per favore non facciamo nessun paragone con nessun altro sport perché è offensivo persino) ma che può anche diventare un ottimo business. Vogliamo rimproverarlo di questo? Io non me la sento, per quanto mi sforzi. Mi arrabbio molto di più con chi teorizzava fusioni e che giustifica il mancato impegno nel calcio con la “terribile tifoseria del Verona”, così terribile da applaudire quando si va in C. Ma per favore…
Ora Setti dovrebbe fare un serio esame di coscienza. Non con noi, ma prima di tutto con se stesso: è ancora in grado di garantire un futuro a questa società? Si può ipotizzare una crescita o si deve solo ed esclusivamente pensare a cortissimo raggio? Vi dico subito che a me sta roba degli americani, di ‘sti fondi che arrivano con chissà quali scopi, con gente che non ha nemmeno l’idea di cosa sia il calcio, non è chi mi faccia così impazzire. Credo che qualcosa ci sia stato e che per qualche motivo sia saltato. Ecco: se Setti ritiene di avere ancora benzina, io, ve lo dico con la consueta franchezza mi tengo Setti. Se invece siamo ormai alla “frutta” allora s’impone che il presidente metta il Verona sul mercato e fissi un prezzo congruo. Nel frattempo prepariamoci ad un altro campionato con l’elmetto in testa. Ma non è che ci spaventa dopo tutto quello che abbiamo passato…
FONTE: Blog.Telenuovo.it
Sport Calcio – Mantova, il momento no di Setti: dai debiti con l’azienda allo spettro della B col Verona
31 Maggio 2023
MANTOVA È un periodo difficile per Maurizio Setti. La retrocessione del Mantova è solo uno degli episodi negativi che andranno a incidere sulle scelte future, in ambito sportivo e professionale, dell’imprenditore carpigiano. È di questi giorni la notizia che l’azienda Antress Industry, di proprietà di Setti e attiva nel settore del fashion col marchio Manila Grace, ha subìto perdite per quasi 12 milioni di euro. Il Tribunale di Modena ha nominato un commissario dell’azienda che è stata ammessa al concordato preventivo. Per facilitare il concordato, Setti si è dimesso dal consiglio d’amministrazione di cui era presidente e amministratore delegato.
E poi c’è il Verona. Mentre proseguono nel riserbo più assoluto le trattative per la cessione del club (di cui vi abbiamo dato conto sulla Voce di lunedì) a un fondo qatariota, c’è lo spettro della retrocessione in Serie B da scacciare. Attualmente l’Hellas divide il terzultimo posto con lo Spezia e quindi si andrebbe allo spareggio. Domenica ultima giornata di campionato: i liguri affronteranno all’Olimpico la Roma, mentre il Verona sarà a San Siro contro un Milan già sicuro della qualificazione in Champions. Staremo a vedere.
Per quanto riguarda la situazione col Mantova, la strada è tracciata: Setti cederà le sue quote a Filippo Piccoli. C’è un’intesa di massima, ma manca l’accordo sulla parte economica, che dipenderà in buona parte dalla categoria che disputerà il Mantova il prossimo anno.
FONTE: VoceDiMantova.it
NEWS Da Mantova: accordo di massima Setti-Piccoli per la cessione del club virgiliano
Il presidente gialloblù è pronto a cedere le quote, ma aspetta di conoscere la categoria
di Mattia Zupo Maggio 31, 2023 - 20:35
Come riportato da La Voce di Mantova, sembra tracciata la strada per quanto riguarda la cessione del club del capoluogo lombardo: Maurizio Setti cederà infatti le proprie quote a Filippo Piccoli.
Secondo il quotidiano ci sarebbe anche un’intesa di massima, ma mancherebbe l’accordo sulla parte economica che, visto il possibile ripescaggio, dipenderà in buona parte dalla categoria che la squadra disputerà durante la stagione 2022/2023.
FONTE: CalcioHellas.it
ECONOMIA
Martedì, 30 maggio 2023 Moda, Manila Grace ko: in rosso il marchio del patron dell'Hellas Verona
L'azienda Antress Industry in mano a Maurizio Setti, attiva nel settore del fashion col marchio "Manila Grace", a causa del Covid ha subito perdite per 11,8 mln
di Andrea Giacobino
Antress Industry in rosso, Andrea Billi nuovo amministratore unico
Strada in salita a 40 anni dalla nascita per Antress Industry (Antress), società di moda di proprietà attraverso la Moulin Rouge dell’imprenditore Maurizio Setti, fra l’altro proprietario e presidente dell'Hellas Verona, consigliere delegato e socio di maggioranza del Mantova 1911. Qualche giorno fa, infatti, Emilia Salvatore giudice delegato del tribunale di Modena ha nominato Maurizio Bisi commissario dell’azienda ammessa al concordato preventivo, così accogliendo il ricorso presentato dall’avvocato Andrea Novarese dello studio White & Case.
FONTE: AffarItaliani.it
Maurizio Setti ha concesso alla Gazzetta dello Sport un'intervista in occasione dei 120 anni del club. Un momento per fare il punto della situazione. Setti ha parlato degli errori commessi in questa stagione: «Ci sono stati dei nostri errori, è palese. Ma sono andate storte un sacco di cose: tanti infortuni per noi deleteri, dirigenti andati via per loro scelta. Un allenatore (Cioffi, ndr.) che forse non è stato capito, giocatori che non sono abituati a vivere la pressione dei piani bassi. Anche sfortuna, qualche gara non meritavamo certo di perderla e finora non abbiamo avuto ancora un rigore. Qualche acquisto che non si è rivelato giusto nel contesto, ma anche la vecchia guardia che non sta rendendo».
Nessun pentimento per le cessioni estive: «No, quando si vende non bisogna pentirsi, perché c’è sempre una ragione. Inutile tenere un giocatore che non vuole più restare. Poi il bilancio va sempre tenuto presente».
Setti ha comunque ribadito di non avere intenzione di lasciare il club veronese: «Vediamo... faccio 70 anni, ci posso ancora stare. Poi ci si rin- coglionisce ed è meglio passare la mano. Seriamente, io voglio restare anche se andiamo in B, certo. Progetti? Non c’è un piano B, per ora c’è solo il piano A».
Un passaggio anche per le contestazioni della piazza. Ecco cosa ha detto il presidente: «Ma no, mi spiace solo di essere stato capito poco in questi anni, e di certe contestazioni. Forse ho sbagliato qualcosa a livello di comunicazione e non vivere la città non ha aiutato. Ma a livello sportivo, considerato quello che c’era prima, posso incolparmi di poco. In questi anni ho portato tanti giocatori e dirigenti importanti, che sono andati via per fare carriera. L’unico rimasto sono io, penso mi sia dovuto come riconoscimento almeno quello».
HELLAS VERONA di Gianluca Vighini, 29/03/2023 14:08 VIGHINI. Verona del futuro. Cinque scenari per capire cosa succederà
Maurizio Setti
Cosa succederà da giugno in poi? Quale futuro aspetta il Verona e i suoi tifosi? Che prospettiva avrà la società scaligera che festeggia quest'anno i 120 anni dalla fondazione, unica società provinciale ad avere vinto un scudetto? Tutto, o molto, dipenderà dall'esito sportivo di questa stagione. Per la prima volta dopo i "mitici" anni ottanta, il Verona è riuscito a disputare quattro stagioni in serie A consecutive. Ma quella che doveva essere la stagione del "consolidamento" e di una tranquilla salvezza si è tramutata in un incubo. Gli errori di valutazione estivi, l'ennesimo ribaltone del management, l'addio di personaggi chiave, la debolezza finanziaria del proprietario hanno portato l'Hellas nuovamente sul baratro dell'incertezza. La serie B appare come uno spettro, sebbene dall'alto di un ricco paracadute, che costringerà, un'altra volta a ripartire da zero (o quasi) con tutte le incognite e le difficoltà di un campionato durissimo da vincere. Insomma cosa succederà? Vediamo nel dettaglio.
VERONA IN B, RESTA SETTI. Primo scenario. Il Verona retrocede e Setti resta alla guida. E' lo scenario peggiore: Setti, debole e contestato dalla piazza dovrà trovare risorse per tentare subito la risalita. Non dovrà sbagliare uomini, allenatori, giocatori. E soprattutto avrà a disposizione un solo colpo. "One shot", come dicono gli americani, pena un'eterna condanna nel limbo della B, o peggio addirittura il rischio di un clamoroso contraccolpo come sta capitando ad altre decadute dalla A (Spal, Brescia, Benevento) che stanno lottando per non finire in C.
VERONA IN B, ARRIVA UNA NUOVA PROPRIETA'. E' uno scenario possibile? Appare durissimo che possa accadere, non subito almeno. Perchè dovrebbe arrivare qualcuno a prendere il Verona in B? Solo se Setti si accontentasse di una cifra ragionevole (20/30 milioni di euro), ma a quel punto lo stesso Setti tenterebbe un nuovo salto per tornare subito in serie A per poi andare a prendere, eventualmente, i 70/80 milioni che oggi sono richiesti. Paradossalmente questa è un'ipotesi più plausibile se il Verona fallisse l'immediata risalita in A.
VERONA IN A, RESTA SETTI. Oggi è una speranza minima ma esiste. Il Verona compie un miracolo e Setti resta alla guida della società. Cosa cambierebbe? Poco o nulla. Si continuerebbe a vivere di plusvalenze, in un mercato sempre più difficile. Lacrime sudore e sangue ma con la compensazione di andare a giocare a San Siro con Inter e Milan invece di affrontare (lo diciamo con grandissimo rispetto…) il Catanzaro.
VERONA IN A, SETTI VENDE. E questo potrebbe essere invece lo scenario ideale. Sia per Setti, sia per il Verona. Dipende ovviamente da chi arriverà, ma se fosse una società che accontenta le richieste di Setti, sarà almeno qualcuno pronto ad investire nel Verona. Una piazza che ha tutto, va detto. Storia, tifoseria, logistica, possibilità di fare impiantistica, di avere una vetrina internazionale. La cosa strana è che altre piazze con minor appeal di Verona abbiano già trovati acquirenti e Verona sia ancora qui con Setti.
VERONA IN A, SETTI TROVA UN SOCIO. Questa sarebbe la soluzione auspicata dal presidente. Esiste un mandato alla Deutsche Bank con l'incarico di trovare acquirenti. Setti cullava l'idea di fare un colpaccio alla Percassi. Una cordata che si affidava a lui per la gestione, almeno per un periodo. Setti avrebbe continuato a stare nel mondo del calcio, con lauto stipendio e investitori che gli garantivano una tranquilla vita. In veronese: ovo, galina e cul caldo...
FONTE: TGGialloBlu.Telenuovo.it
Maurizio Setti, imprenditore noto anche nel settore della moda, ha sempre avuto buoni rapporti con il presidente della Lazio
È stato quasi un assedio per il povero Antonio Tajani, ministro degli Esteri e vicepremier che mercoledì 15 marzo sedeva nell’aula di Montecitorio a fianco di Giorgia Meloni pronta a rispondere al suo primo question time. All’uscita infatti ad attendere Tajani c’era un senatore di primo pelo come il presidente della Lazio, Claudio Lotito, che diceva di avere una richiesta urgente al ministro con cui nell’attesa aveva assediato il suo staff. Ed era una richiesta che come spesso accade a Lotito mischia politica e calcio. Il patron della Lazio vorrebbe tanto che la Farnesina nominasse console onorario in Albania un suo collega di campionato: Maurizio Setti, proprietario e presidente dell’Hellas Verona, squadra che sta lottando disperatamente per non retrocedere in B. Setti è un imprenditore anche noto nel settore della moda, dove controlla molti marchi di successo fra cui Manila Grace, e negli ultimi anni ha internazionalizzato la rete di vendita dei suoi prodotti aprendo boutique e outlet in Polonia e Germania. In Albania è volato più volte e spesso ne sono nate voci o su acquisto di squadre di calcio o di trattative di calciomercato, ma non se ne è mai fatto nulla in questi anni. Fra Lotito e Setti i rapporti sono sempre stati buoni, e i due presidenti di calcio ogni volta che pranzano insieme scatenano voci su scambi di giocatori. La scorsa estate la stampa sportiva aveva parlato di un «patto di ferro» fra i due per cui il serbo Ivan Ilic si sarebbe traferito dal Verona alla Lazio. In realtà non se ne è fatto nulla e Ilic è poi finito al mercato di gennaio 2023 in prestito al Torino. C’è però un altro obiettivo di Lotito che potrebbe spiegare il suo interessamento per la nomina di Setti a console in Albania: è il Cholito, Giovanni Pablo Simeone Baldini, figlio del Cholo Diego Simeone e ottimo attaccante. Oggi gioca nel Napoli, ma è in prestito dal Verona che ne ha ancora il cartellino. E alla Lazio piacerebbe molto averlo dalla prossima stagione…
Foto di copertina: ANSA/ANGELO CARCONI | Il senatore di Forza Italia Claudio Lotito in aula al Senato (14 febbraio 2023)
FONTE: Open.online
Maurizio Setti ha certamente cambiato la storia recente dell'Hellas Verona. Se è vero che la squadra era già lanciata verso un ritorno in Serie A - dopo un periodo anche in C - dall'altro è riuscito ad avere buoni risultati economici, pur con possibilità limitate economicamente. Nel corso degli anni è riuscito a creare una isola felice nonostante qualche contestazione da parte dei tifosi, rimanendo in linea di galleggiamento, pur incappando in qualche anno non in linea con le attese.
In attivo finora
Grazie alla gestione Setti nei dieci bilanci finora il Verona è uscito in attivo per ben sei volte - nel 2013-14 c'è però una plusvalenza grazie alla cessione del marchio - portando di fatto il totale in attivo. C'è qualche plusvalenza sospetta nel corso degli anni (in particolare un Andriuoli-Franchetti scambiati con il Genoa allo stesso valore di mercato, ossia 3,5 milioni) ma tutto sommato i conti non vanno poi così male. Un po' di indebitamento IRPEF, IVA e finanziari, ma nulla che la campagna cessioni della scorsa estate non potesse mettere a posto. Un plauso anche a Tony D'Amico per avere trovato i giocatori per innescare una spirale virtuosa tra plusvalenze e acquisti.
E la cessione?
Doveva essere ben avviata, perché nel corso degli scorsi mesi ci sono stati molti investitori interessati, tanto che erano confermati alcuni incontri proprio in sede con i rappresentanti dei fondi stranieri. Sembrava che Setti volesse vendere prima del Mondiale, ma la posizione in classifica - non proprio la migliore per cedere - non ha portato i frutti sperati. Da capire se con una salvezza tutto può cambiare e accelerare i contatti.
I dati
2013-14: 5,3 milioni (plusvalenza cessione marchio)
2014-15: -6,9 milioni
2015-16: 0,7 milioni
2016-17: -0,2 milioni
2017-18: -0,7 milioni
2018-19: 0,2 milioni
2019-20: 8,2 milioni
2020-21: 1,1 milioni
2021-22: 5 milioni
Verona - Hellas Verona FC in merito alle vicende penali che hanno riguardato Maurizio Setti, sfociate nel sequestro preventivo, emesso dal Giudice delle indagini preliminari di Bologna, poi annullato nel 2022 dalla Corte di cassazione e dal Tribunale di Riesame, rende noto quanto segue.
La vicenda si è positivamente conclusa, essendo risultate del tutto insussistenti le ipotesi accusatorie originariamente formulate a carico del Presidente dell’Hellas Verona.
Il Giudice delle indagini preliminari – su richiesta degli stessi organi inquirenti – ha infatti disposto l’archiviazione del procedimento penale contro Maurizio Setti, difeso dal prof. avv. Vittorio Manes di Bologna e, per i profili societari, dall’avv. Paolo Pasetto di Unilegal Avvocati Associati di Verona.
Maurizio Setti aveva sin da subito manifestato assoluta tranquillità in ordine al proprio operato, affermando di avere sempre agito nel rispetto della legge e a tutela degli interessi della società calcistica.
Queste sue affermazioni ora hanno trovato pieno e definitivo riscontro nel decreto di archiviazione, ove si afferma che “si ritengono insussistenti sia il reato di appropriazione indebita che quello di antiriciclaggio” e si evidenzia che Maurizio Setti ha sempre agito “a tutela della Hellas Verona Football Club” e “in modo del tutto legittimo”.
FONTE: HellasVerona.it
Perché il Verona cede il suo miglior giocatore a gennaio nonostante la salvezza sia distante non più di cinque punti, con un evidente miglioramento dall'arrivo di Zaffaroni in fatto di risultati? È una domanda che ha una risposta certa e circostanziata, visto che l'idea è quella di presentare una società sana ai prossimi compratori. La galassia del presidente Setti, da Manila Grace in giù, genera perdite importanti che il club di fatto controbilancia. Quindi il Verona di fatto è un gioiello che può essere venduto nei prossimi mesi. Alcune voci in città parlano di un accordo già in cantiere, a cui mancherebbe solo il closing, mentre un'altra corrente porta a un fondo arabo dal quale è stata presentata la dichiarazione d'intenti per arrivare fino in fondo.
L'idea di Setti è quella di alienare il Verona perché la situazione è oramai irreversibile. A prescindere dalla salvezza o meno, non troppo distante, anche se l'augurio è comunque quella di arrivare quart'ultimo. Sembrava che la situazione potesse già essere perfezionata prima del Mondiale, poi i tempi si sono dilungati perché aveva fatto una richiesta che non è stata accettata dai compratori. Cioè di rimanere all'interno del club con una carica operativa per almeno 3-4 anni. C'è una somiglianza con un'altra società che ha cambiato ultimamente la proprietà ed è l'Atalanta, con il Verona che non è mai arrivato in Europa ma, grazie alla reggenza in dirigenza di Tony D'Amico, le plusvalenze sono state comunque intorno ai 100 milioni dal 2019-2020, quando vennero venduto Rrahmani e Amrabat, con Kumbulla che doveva andare al Napoli e poi rimase.
La speranza era quella di tenere Ilic fino all'estate, con la sospensiva, ma la scelta Torino è sempre stata la prima, anche sopra all'Olympique Marsiglia. Da capire cosa farà Isak Hien, perché vorrebbe rimanere fino alla fine della stagione per poi riposizionarsi subito sul mercato: ha già giocato per due squadre e non può giocare in un altro club in questa stagione. Il Torino ha deciso di offrire cash, subito, circa 15 milioni di euro, mentre l'Olympique Marsiglia avrebbe dilazionato il pagamento. Incassare subito per presentarsi sani è una priorità per il Verona che, a questo punto, cercherà di salvarsi anche senza Ilic.
Il fatto che Ilic sia il trasferimento economicamente più importante da Italia a Italia è chiaramente un segnale dei tempi [...]
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
HELLAS VERONA di Redazione, 13/12/2022 21:20 Natale Hellas, Setti: Auguri a tutti i tifosi, anche se ora sono molto arrabbiati
Setti
Setti
"È doveroso farci gli auguri, anche se è un anno particolare, non bellissimo, ma l'impegno profuso da tutti è encomiabile. Auguri a tutti quelli che lavorano con noi, sponsor e amici. Auguri poi a tutti i tifosi: anche se in questo momento sono molto arrabbiati e li posso capire perché lo sono io per primo. In questo momento è importante essere uniti per affrontare il 2023 con un grande entusiasmo per il nostro obiettivo". Lo ha detto il presidente del Verona, Maurizio Setti, durante l'"Hellas Christmas", serata evento al Teatro Ristori.
FONTE: TGGialloBlu.Telenuovo.it
Stipendio Setti Verona – C’è anche Maurizio Setti, presidente e patron dell’Hellas Verona, tra i nomi dei dirigenti più pagati in Serie A. Il numero uno del club veneto ha visto diminuire le cifre del proprio compenso nel corso della stagione 2021/22 rispetto all’annata precedente, secondo quanto emerge dal bilancio dell’Hellas Verona al 30 giugno 2022 che Calcio e Finanza ha potuto visionare.
Nel dettaglio, i gialloblu hanno chiuso il bilancio al 30 giugno 2022 con un rosso di 5 milioni di euro rispetto a un utile di 1,1 milioni al 30 giugno 2021: si tratta del primo bilancio in perdita dalla stagione 2017/18 per il club veneto. I ricavi sono scesi da 99,1 a 84,5 milioni, seppur vada segnalato che nell’esercizio 2020/21 sono compresi anche ricavi legati al campionato 2019/20 (che, dopo il lockdown per il Covid, si era chiuso con gare disputate a luglio e agosto 2020).
Per quanto riguarda i compensi all’amministratore unico, ovverosia Maurizio Setti, l’Hellas Verona indica compensi pari a 2,7 milioni di euro, in calo di circa un milione di euro rispetto ai 3,7 milioni del bilancio 2020/21.
Questo calo però è in contrasto con la politica degli ultimi anni, considerando che dai 209mila euro ricevuti nel 2018/19 i compensi per Setti sono passati a 3 milioni nel 2019/20 e appunto poi a 3,7 milioni nel 2020/21. Complessivamente, negli ultimi 5 bilanci Setti ha ricevuto compensi per poco più di 10 milioni di euro per il suo ruolo quale amministratore unico del club gialloblu.
In questi cinque esercizi, tuttavia, va segnalato come il Verona abbia registrato un utile aggregato di 3,6 milioni di euro nonostante l’impatto del Covid e che i veneti nella gestione Setti abbia trovato una certa stabilità in termini di partecipazione alla Serie A: quella in corso è la quarta stagione consecutiva che il Verona disputa nel massimo campionato e per trovare una striscia così lunga di permanenza in Serie A bisogna tornare addirittura alla fine degli anni ’80.
Stipendio Setti Verona, le cifre degli ultimi 5 anni
Dati in euro
Bilancio
Fatturato
Risultato netto
Compensi Setti
2017/18
46.997.394
-704.959
202.000
2018/19
45.834.859
218.571
209.000
2019/20
65.590.958
8.275.111
3.061.000
2020/21
99.198.328
1.102.784
3.788.000
2021/22
84.584.986
-5.057.437
2.742.000
TOTALE
385.660.879
3.617.386
10.002.000
Fonte: elaborazione CF su dati Hellas Verona FC Spa
FONTE: CalcioEFinanza.it
29 Novembre 2022 - 10:24 Hellas Live Lettura: 1 min. Hellas Verona, il patto di Setti e Sogliano per la salvezza
La società gialloblù, nonostante i soli 5 punti conquistati in 15 giornate, crede fortemente nella permanenza in Serie A. Decisivo sarà il mese di gennaio, con l’apertura del mercato e le cinque partite in calendario (quattro per chiudere il girone d’andata, ndr) con gli scontri diretti che vedranno gli scaligeri protagonisti al Bentegodi contro Cremonese e Lecce. Con l’arrivo di Sogliano la politica è cambiata in casa veronese: il direttore sportivo non ha alcuna intenzione di privarsi dei pezzi pregiati. Come Doig, una delle poche note positive di questa prima parte di campionato. Basta prestiti con diritti/obbligo di riscatto, ma solo cash. E subito. Ogni uscita corrisponderà poi ad un’entrata e chi non vorrà lottare per la causa gialloblù, sarà messo alla porta e invitato a cambiare casacca.
FONTE: HellasLive.it
Verona - Le principali dichiarazioni del nuovo Direttore Sportivo dell'Hellas Verona, Sean Sogliano, in occasione della sua presentazione ufficiale alla stampa nel pomeriggio di oggi, lunedì 21 novembre.
Alla conferenza stampa sono intervenuti sia il Presidente dell'Hellas Verona, Maurizio Setti, sia il neo Responsabile dell'Area Tecnica, Francesco Marroccu. "Come è noto, io e Sean Sogliano ci conosciamo da tempo: ci siamo sempre sentiti anche dopo la fine del suo contratto con l'Hellas e lo ritengo una delle persone con cui ho costruito il miglior rapporto umano in questi anni. La decisione che abbiamo preso tutti di comune accordo è stata quella di creare un gruppo di lavoro più ampio, scelta alla quale avevo già pensato anche in estate. Dal mio punto di vista, questo è il gradito ritorno di un uomo che stimo sia come persona sia come professionista, con dei valori compatibili ai miei e a quelli di Francesco Marroccu. Ad oggi la nostra necessità è quella di reagire alle difficoltà con i fatti, e credo che il carisma e il carattere di Sean serviranno. La situazione senza dubbio è difficile, ma la nostra volontà è quella di mantenere la categoria. Le decisioni sul budget per il mercato di gennaio e sull'allenatore verranno prese prossimamente, condivise con Sogliano e Marroccu. Se devo esprimere un giudizio sull'operato di Bocchetti in queste sue prime sei partite credo che Salvatore abbia avuto un po' sfortuna in alcuni episodi e abbia pagato alcune circostanze non favorevoli. Sono certo però che conosca a menadito la filosofia dell'Hellas Verona e che lavori ogni giorno con grande impegno".
Queste le dichiarazioni del Presidente del club gialloblù, che ha lasciato poi la parola a Francesco Marroccu: "Sono qui oggi per fare il mio in bocca al lupo a Sean Sogliano, nuovo Direttore Sportivo dell'Hellas Verona. Credo che questo nuovo ingresso servirà per ridare quell'impulso che questa squadra aveva perso nell'ultimo periodo. Negli ultimi mesi io e il Presidente Setti abbiamo condiviso alcuni momenti complessi che hanno consolidato il nostro legame: insieme abbiamo preso la decisione di contattare Sogliano e di coinvolgerlo in questo progetto. Lavoreremo in sintonia, io come Responsabile dell'Area Tecnica e lui come Direttore Sportivo, facendo sempre riferimento al Presidente, tutti e tre allineati sulla stessa lunghezza d'onda".
Direttore, quali sono le sue prime impressioni sul club che ritrova oggi dopo otto anni? "Sono senza dubbio emozionato di essere qui oggi, forse di più rispetto alla prima volta in cui arrivai a Verona. Quelli che ho vissuto in questo club sono stati tre anni molto belli, dei quali ho molti ricordi che mi porto dietro. Sono orgoglioso che il Presidente Setti mi abbia richiamato in questo momento complesso per il club, credo sia un attestato di stima nei miei confronti. Quella che dovremo costruire in questi mesi sarà un'impresa, ma essere stato scelto proprio per un compito del genere per me è motivo d'orgoglio. Dopo la fine del mio contratto con il Verona ho intrapreso delle scelte anche scomode come professionista andando sempre a lavorare dove si poteva aver bisogno di me. Il Presidente mi ha scelto perché mi conosce e sa come lavoro. Io in questo momento non vedo l’ora che la squadra torni per conoscere i ragazzi e per parlare con lo staff e con mister Bocchetti".
Che Presidente ha ritrovato? “In questi otto anni questa società è cresciuta tantissimo: quando sono arrivato non c'era nulla oltre la Prima Squadra, oggi intorno gravita una struttura organizzativa grande e complessa. Oggi l'Hellas Verona è una società consolidata e strutturata, dove si respira un’aria importante e con un Presidente che dopo dieci anni ha acquisito ancora più esperienza. Credo sappia fare il proprio lavoro lavoro meglio di prima, che l'esperienza accumulata in questi anni senza dubbio lo aiuti. Sono orgoglioso e felice che mi abbia riportato qui dopo così tanto tempo”.
Che idea si è fatto di questa squadra? “Ho seguito le ultime partite dell'Hellas e ho potuto vedere delle prestazioni valide di questa squadra, come contro Milan, Roma e Juventus. Quella che ho visto in campo è una squadra tutt'altro che morta. Credo che la principale differenza rispetto allo scorso anno sia nella fase offensiva: la scorsa stagione il Verona riusciva spesso a fare un gol in più degli avversari, aspetto che finora sta mancando. Negli altri reparti invece gli uomini sono pressoché gli stessi. In ogni caso attendo di valutare tutti i giocatori e di confrontarmi con loro nelle prossime settimane".
Come saranno divisi i compiti tra lei e Marroccu? “Io penso che al di là dei ruoli, la cosa più importante è che ognuno sia se stesso. Nella situazione in cui siamo penso che non possiamo concederci il lusso di pensare ognuno al proprio orticello: dobbiamo costruire un'impresa e per farlo è necessaria la collaborazione tra tutti, che sono sicuro non mancherà. Le decisioni che prenderò saranno sempre condivise con Marroccu e il Presidente".
Ha già in mente cosa fare sul mercato di gennaio? "Credo che la situazione che stiamo vivendo sia anomala: molti Direttori Sportivi in questo momento sono in Qatar per i Mondiali, è un periodo difficile per il mercato da questo punto di vista. La nostra decisione è quella di parlare con mister Bocchetti, con lo staff e con i giocatori, di confrontarci e capire cosa possiamo migliorare. Ho le mie idee su questa rosa: il Verona è una squadra corre e che quindi si allena duramente. A volte succede che alcuni giocatori non rendano allo stesso modo per due anni consecutivi, non sempre si ha la forza mentale di reggere certi ritmi. Dovremo provare alcune soluzione, ascoltare le sensazioni che ci darà il campo".
Qual è la sua valutazione di mister Bocchetti per il futuro del Verona? "Bocchetti conosce il calcio dei suoi predecessori - Tudor e Juric - e lo applica. Credo che alcuni siano già in grado di interpretarlo, mentre altri non ancora. Il mio pensiero è che questo tipo di calcio se fatto, va eseguito dando il 100%, magari essendo un po' più scaltri in alcune situazioni e dinamiche. In ogni caso, in questo momento non ho parlato e non parlerò con nessun altro mister finché non avremo preso una decisione definitiva. Mancano 23 partite e dobbiamo pensare sfida dopo sfida: il nostro focus deve essere la partita di Torino, alla quale mancano 40 giorni. Non penso che ci siano partite specifiche che decretino la salvezza o la retrocessione: i punti a disposizione sono tanti, iniziamo a portarne a casa un po' e poi vedremo cosa accadrà".
Il suo ritorno è stato apprezzato dai tifosi: loro rappresentano una motivazione in più? “Il loro affetto senza dubbio mi dà molta gioia, ho sempre avuto un forte rapporto con la tifoseria. Non sono un grande comunicatore perché non amo parlare troppo, ma mi piace vedere i tifosi orgogliosi. Il pubblico conosce il momento di difficoltà che stiamo attraversando e sa cosa può fare per aiutarci. La squadra ha bisogno di loro, del dodicesimo uomo in campo".
FONTE: HellasVerona.it
18 Novembre 2022 - 10:34 Hellas Live Lettura: 1 min. C’eravamo tanto amati
Un rapporto di amore e odio quello tra il presidente Maurizio Setti ed il direttore sportivo Sean Sogliano. Ha sorpreso tutti la decisione del numero uno del club gialloblù di richiamare uno degli artefici del ritorno in Serie A dell’Hellas Verona con Andrea Mandorlini in panchina, annate poi che sono entrate di diritto nella storia della società scaligera grazie alla vagonata di reti di Luca Toni. I due però non si erano certo separati nel migliore dei modi tra lettere e comunicati al veleno. Ma quello oramai fa parte del passato. Sogliano da ieri torna a dirigere il mercato del Verona, una figura di grande personalità che avrà anche il compito di risanare uno spogliatoio abbattuto e frastornato dopo le dieci sconfitte consecutive. Con Bocchetti che salvo colpi di scena resterà alla guida tecnica. L’impresa salvezza passerà quindi anche dalle scelte di mercato a gennaio, col ruolo dell’ex ds Marroccu che è stato invece ridimensionato ad Area Tecnica. Servirà una impresa per confermare il quinto anno consecutivo l’Hellas Verona nella massima serie italiana e spetterà quindi a Sogliano rivoluzionare una squadra che ha dimostrato, nelle prime quindici giornate, lacune sotto il punto di vista tecnico, fisico e mentale.
Come giudicate la scelta del presidente Setti di richiamare Sogliano? I Vostri commenti su sito, app e pagina Facebook di Hellas Live.
FONTE: HellasLive.it
Verona - Le dichiarazioni del Presidente gialloblù Maurizio Setti, rilasciate al termine di Hellas Verona-Spezia, 15a giornata della Serie A TIM 2022/23.
La situazione è grave, dal punto di vista della classifica questa partita era importante: cosa ha in mente di fare riguardo al futuro di Bocchetti e Marroccu? "In questo momento ho messo tutto in discussione. Non me lo sarei mai aspettato. Oggi in campo c'erano nove undicesimi della squadra dell'anno scorso, più Verdi e Djuric. Io non posso pensare che questa sia una squadra che non possa salvarsi. Lo diciamo da dieci partite, però continuiamo a perdere. Non siamo retrocessi, ma è una cosa che faccio fatica a capire, dopo una prestazione come quella contro la Juventus, rifarne un'altra così. Questi alti e bassi vanno capiti, quindi in questo momento, dico la verità, devo riflettere su tutti, su tutta la piramide".
Che idea si è fatto della contestazione. Che cosa si sente di dire riguardo le voci di un'eventuale vendita della società? "Sullo 'smantellamento' della squadra, ripeto, non mi sembra che sia il nostro caso. Mi sembra che sia il nostro caso, da sempre, che tutti gli anni determinati giocatori vadano via per due motivi: uno perché credo che sia necessario per questo club, come modus di vivere; due perché, questi giocatori, nella maggior parte dei casi, vogliono andare via - tolto che non è oggi il giorno per fare polemiche. Perché vogliono guadagnare di più, perché vogliono giocare le coppe, per andare a calcare palcoscenici più importanti. E dobbiamo renderci conto che il Verona è questo, ma non gli ultimi dieci anni di Verona di Setti: il Verona è questo a livello di storia. Perché se guardiamo determinati risultati, forse ne ho parecchi di meriti in questi dieci anni. Oggi siamo qua per frustarci: dieci sconfitte di fila, c'è poco da commentare. Bisogna fare delle grandi riflessioni. Mi dispiace chiaramente che i tifosi, i quali capisco da un lato, prendano me come un esempio di qualcuno che vuole disfare tutti gli anni, perché vi posso garantire che tutti gli anni spendiamo più di quello che incassiamo: quindi non è così.
Per quanto riguarda la vendita, è vero che ci sono degli interessamenti, come ogni anno, ma non esiste nessuna vendita. Io so di almeno sei o sette squadre rimaste al primo giro di vendita e che sono rimaste sul mercato. Quindi non c'è nessuna vendita e penso che in questo momento ce ne sia ancora meno".
Ora arrivano la sosta e poi il mercato: come si può superare questa situazione? “In questo momento non lo so. Devo veramente riflettere. Credo che le persone, sia quelle che sono andate sia quelle che ci sono, siano capaci e che possano fare il bene di questo club. Qualcosa non ha funzionato, ma adesso se vado indietro alle giustificazioni sono cose assurde. Oggi sono sconvolto perchè mi sto ammalando per il Verona, sono dieci giorni che non dormo, non riesco a capire il motivo. Se si va a guardare questa rosa, a detta di tutti, è più forte di quella dell’anno scorso tranne nei singoli davanti che magari non si sono ancora espressi. Oggi ha fatto il primo gol Verdi ma non lo abbiamo avuto praticamente mai, Henry era partito bene ma poi ha avuto un'involuzione. Le cose sono tante, ma io non sono qui a trovare delle giustificazioni. Sono qui a cercare la medicina per risolvere la situazione in questi 50 giorni perché sicuramente non ci si arrende oggi, non siamo retrocessi. Siamo in una situazione molto critica e non posso credere che la squadra sia questa e farò di tutto per trovare la medicina giusta per il resto del campionato. Non mi voglio arrendere, ma soprattutto non vorrei retrocedere. Quando si aprirà il mercato ci saranno determinate dinamiche e noi sicuramente qualcosa faremo. Questa debolezza mentale va risolta".
Pesano più le scelte o la confusione nella gestione tattica delle partite? "Non penso sia una questione di confusione a livello tattico. Penso che Bocchetti sia l'espressione migliore del nostro modo di concepire il calcio, ma sono altrettanto allibito nel pensare che non siamo riusciti a conquistare almeno un risultato. Ci sono tante cause, troppe e la colpa è solo nostra. Le riflessioni che verranno fatte toccheranno tutto".
La tifoseria le imputa un atteggiamento distante dalla squadra. Qual è il suo pensiero in merito? “Credo che il calcio ormai sia molto cambiato rispetto a quello che era stato in passato, negli anni ‘80 o nell’anno dello scudetto. Al giorno d’oggi qualsiasi tipo di iniziativa si voglia organizzare richiede molto più impegno, sotto tutti i punti di vista. Sinceramente sono dispiaciuto del fatto che i tifosi mi reputino distante dal Verona. Io mi ritengo una persona semplice in realtà, chi mi conosce bene lo sa. Credo, però, che in particolar modo in questa piazza il fatto che io viva e lavori in una città che non sia Verona possa far pensare che ne sono anche distaccato: in realtà, sottraggo del tempo al mio quotidiano e a qualsiasi altra cosa per il Verona, e credo che pochi altri dedichino tutto il tempo che dedico ad una causa simile. Non sono una persona che si magnifica, preferisco i fatti. Devo ammettere anche che senza dubbio non mi aspettavo questa situazione e ad oggi non la so ancora giudicare. Dirò la verità, devo riflettere con calma e a mente fredda. Oggi potevamo essere a meno due in classifica dalla zona salvezza, invece siamo a otto punti. Non è finita, ma è il modo in cui ci siamo sciolti dopo aver subito il primo gol che devo ancora capire, non riesco a capacitarmene. Il deficit mentale di questa squadra sicuramente va capito, analizzato e affrontato nei prossimi giorni”.
FONTE: HellasVerona.it
Ma è vero che Setti ha ceduto l’Hellas ? Le domande dei Lettori
Luca, Verona: “Solo così si spiega un mercato così scadente: ormai è già serie B...”
Di Cronaca di Verona - 2 Novembre 2022
Spettabile redazione,
rivolgo una domanda che ormai è sulla bocca di tutti i tifosi del Verona.
Ma è vero che Setti ha già ceduto l’Hellas? Perchèsolo così si può spiegare un mercato così scadente e quella sorta di disinteresse oggi ancora più spiccato del solito. Sembra quasi che la società, a parte il cambio in panchina, tra l’altro a mio avviso discutibile (con tutto il rispetto per Bocchetti, serviva un tecnico più navigato…) nessuno parla, non si protesta per certi arbitraggi, come se la serie B fosse tutto sommato “normale”. E invece, non lo è. Soprattutto se significa andarci così, rassegnati. Tutto questo fa pensare davvero che Setti voglia andarsene e aspetti solo il momento buono per dirlo. Certo, detto che ci ha regalato, soprattutto negli ultimi anni, stagioni molto buone, se è stanco, giusto se ne vada. I presidenti passano, il Verona resta. E deve lottare…
Luca, Verona
Caro Luca,
ci sentiamo di escludere almeno una cosa: che ci sia rassegnazione e che qualcuno abbia voglia di “mollare”. Al di là del valore tecnico (nettamente inferiore a un anno fa, ma non è una novità…) il Verona lotta, lo ha fatto anche con la Roma sfiorando il pareggio con l’uomo in meno.
Non possiamo invece escludere che il presidente Setti abbia intenzione di cedere la società o l’abbia addirittura già fatto. L’ultimissima notizia ci porta a un fondo americano che avrebbe rilevato l’Hellas per 100 milioni.
Quanto a mister Bocchetti, gli va dato atto di un grande coraggio e, a nostro avviso, è presto per alzare bandiera bianca. Certo, è stata anche questa una scelta al risparmio, com’è stato al risparmio un mercato davvero indefinibile. Comunque, stando alle notizie “americane”, l’annuncio dovrebbe avvenire durante la sosta mondiale. Aspettiamo, non ci vuole molto per sapere…
FONTE: CronacaDiVerona.com
HELLAS VERONA di Gianluca Vighini, 01/11/2022 0:07 Vighini: Grazie Setti ma ora è il momento di lasciare
Maurizio Setti
La settima sconfitta è quella che brucia di più. Bocchetti è come quei volontari della Croce Rossa che non riescono a fermare l’emorragia. Ci ha provato, ci sta provando, ma il Verona è un paziente difficile. Non è colpa del simpatico Sasà. Ci mancherebbe. Siamo convinti che non fosse neanche colpa di quel brav’uomo di Cioffi. Allenatori così giovani ed inesperti si meriterebbero società forti, staff adeguati, un’organizzazione che li proteggesse, aiutasse e non li buttasse in pasto ad un campionato come la serie A, in cui vecchi volponi come Josè Mourinho gente così se la sgranocchia a colazione. Il Verona è una squadra debole in tutti i sensi. Debole in campo e debole fuori. Brutti segnali arrivano anche dal settore arbitrale che ha individuato nel Verona una società politicamente assente, vittima sacrificale perfetta. Per riemergere servirebbe una botta d’entusiasmo, un’inversione di tendenza. Tempo ce n’è. Arrivassero gli americani con una paccata di milioni a novembre si potrebbe ricreare uno spogliatoio più consono al gioco di Bocchetti. Ma credere che Setti possa iniettare del Verona soldi freschi è come credere che Gesù sia morto a causa del freddo. E’ più alta la possibilità che venga invece ceduto qualche altro giocatore, le ultime plusvalenze di questi anni. Non ci stupirebbe per niente se Tameze, Ilic e Lazovic giocassero con un’altra maglia a gennaio. E magari anche Doig, uno dei pochi nuovi che ha fatto vedere qualche dote. Non so se Setti se ne andrà tra poco. Ma francamente questo sembra il momento giusto. Il ridimensionamento tecnico di questa stagione ha sancito la sua incapacità di reggere il ritmo finanziario della serie A. Non ce la fa più. E’ costretto a fare scommesse estreme ad ogni stagione per garantirsi stipendi elevati e dividendi milionari. Non solo il Verona deve sostenersi con i propri ricavi, ma deve essere, legittimamente per carità, anche un ricco business per il suo proprietario. La sostanza è che l’Hellas è una macchina superiore alle sue possibilità. L’ambizione della piazza, la valenza della città, la tradizione sono come una Ferrari che ha bisogno di benzina per funzionare. E se non hai i soldi per la benzina, non puoi permetterti la Ferrari. Setti è stato bravissimo a reggere dieci anni ad alto livello, nessuno potrà mai dire il contrario. Ma nel suo agire ci sono state stagioni pessime, quasi ridicole, e una sensazione di non poter mai alzare il livello. Ora forse è arrivato anche lui al capolinea. Per aver riportato il Verona in A, per avercelo mantenuto, per averci fatto vivere grandi stagioni va ringraziato. Ma ora è arrivato il momento di cedere il testimone a qualcuno che possa tornare a ridare al Verona la capacità di sognare. Non sappiamo se questi acquirenti ci siano. Ma sicuramente un’eventuale trattativa sarebbe molto agevolata se Setti non chiedesse cifre fuori mercato e si accontentasse di una comunque ricchissima plusvalenza. L’ultima della sua gestione.
FONTE: TGGialloBlu.Telenuovo.it
Può avere una doppia valenza la nomina di Maurizio Setti, patron di Hellas Verona e Mantova, come consigliere delegato dello stesso club virgiliano arrivata nella giornata di ieri a corredo della nomina di Filippo Piccoli come nuovo presidente.
Dal giorno del suo sbarco in Lombardia, datato giugno 2018, Setti non aveva mai ricoperto cariche ufficiali in seno alla società. La qualifica di presidente, infatti, era stata affidata ad Ettore Masiello, prima della nomina di Piccoli, mentre il ruolo di rappresentante della famiglia era toccato al figlio Federico.
Cosa significa dunque tale novità? Il primo significato, anche abbastanza palese, è che Maurizio Setti, nonostante negli anni una parte della tifoseria virgiliana lo accusassero di scarso interesse o di trattare il club come "succursale" dell'Hellas, ha ancora intenzione d'investire nel progetto Mantova. L'altro significato, forse più nascosto, è che questa "prima volta" di Setti rappresenti un primo passo formale verso il distacco dall'Hellas.
Da mesi oramai si parla di una possibile cessione del club scaligero e oggi che Setti è dentro all'altro suo club in maniera acclarata tale scenari appare decisamente più vicino.
Continuano le grandi manovre in casa Hellas Verona per la cessione della società. Tutto sotto coperta, ovviamente, come dev'essere in queste circostanze, ma Maurizio Setti ha deciso di cedere le proprie quote per una valutazione superiore ai 100 milioni (in dote ci sono le plusvalenze dell'estate appena passata e che quindi hanno fatto lievitare il prezzo) entro la fine dell'anno. Anzi, alcune fonti concordano con il fatto che ci sia un'accelerata e che la cessione potrebbe essere anticipata a prima del Mondiale, quindi a brevissimo giro di posta.
Gli incontri in sede
Nelle passate settimane ci sono stati dei summit in sede, a Verona, fra alcuni emissari dell'eventuale nuova proprietà e Maurizio Setti per discutere delle cifre e della quadratura dell'affare. L'idea di chiudere prima del Mondiale sarebbe anche per affrontare al meglio le settimane del mercato. Dopo quello estivo, fatto di molte cessioni e qualche arrivo spendendo relativamente poco, c'è una dote importante per fare calciomercato in inverno. Ed è evidente che gli investitori si troverebbero una società con meno debiti rispetto al 2021 (45,5 milioni, ultimo dato disponibile) e con una buona riserva con gli obblighi di riscatto di Caprari, Cancellieri, Barak e Simeone. Di fatto queste cessioni alzano (e molto) la valutazione degli scaligeri: la prima offerta, di luglio, era di 80 milioni di euro.
Mandato in esclusiva a Deutsche Bank
A ulteriore conferma delle notizie che si rincorrono, c'è anche un mandato in esclusiva a Deutsche Bank, da parte di Maurizio Setti, per gestire gli eventuali compratori dell'Hellas Verona. La situazione appare avere avuto un'accelerata nell'ultimo mese e mezzo, anche se ad aprile la richiesta era di 150 milioni. Insomma, per 120 milioni la situazione potrebbe sbloccarsi, ma a breve giro di posta ci saranno novità
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
HELLAS VERONA di Gianluca Vighini, 17/10/2022 1:27 Vighini: Com'è dura vivere in simbiosi...
Setti con Marroccu
Stenderei un velo pietoso sugli eventi della scorsa settimana. Per ritrovare un simile grado di improvvisazione bisogna ritornare a tempi che parevano finiti per sempre. Vi ricordate i casini con Beppe Cannella-Colomba-Davide Pellegrini-Sarri-ancora Davide Pellegrini? Ecco pareva di essere tornati proprio lì con una magica macchina del tempo.
Esonerato Cioffi mancava un piano B, ma anche il C e il D erano stati smarriti. Abbiamo atteso quattro giorni per sapere il nome del nuovo allenatore mentre sul Verona aleggiavano corvacci di ogni risma. Marroccu ha risposto alle poche domande concesse dopo la presentazione di Bocchetti con “supercazzola” degna del Conte Mascetti (non il Ciccio, ma l’impareggiabile Tognazzi di Amici Miei), mentre Setti abbandonava frettolosamente la sala stampa prima che qualcuno avesse l’ardire di fargli un paio di domande.
Alla fine è arrivato Sasà Bocchetti, ovviamente secondo Marroccu “la prima scelta, fin dall’estate scorsa” quando lui l’avrebbe proposto a Setti come miglior alternativa al dopo Tudor. Peccato che al suo posto sia poi arrivato via Udinese Gabriele Cioffi, alias “il predestinato” (sic dixit Marroccu) bruciato in sole nove gare dalla stessa società che lo aveva scelto.
Qualcosa nella comunicazione “simbiotica” tra presidente e ds non deve aver funzionato in quel momento e per la verità la “simbiosi” ha avuto qualche problema anche lunedì scorso quando girava per la sede il fidato Diego Lopez, uomo che Marroccu porta nel taschino come una pochette personale. Era lui il prestanome scelto per permettere a Bocchetti di allenare? Qui siamo nel campo delle variabili. Un po’ come la parola incedibile. Che vuol dire sì “incedibile” ma fino a quando un giocatore ti chiede di essere ceduto. E allora non sei più incedibile. Roba che a pensarci su un attimo ti viene il mal di testa con annesso senso di nausea.
Terminata questa meravigliosa farsa che Roberto Puliero avrebbe saputo raccontare con la straordinaria forza della sua satira, siamo arrivati dunque a Sasà Bocchetti. Che senza tutto quel circo sopra descritto, sarebbe stata una bella e coraggiosa idea da perseguire senza dubbio. Bocchetti rappresenta quella continuità che si cercava, un Tudor 2.0, erede di Gasp, Juric e appunto di Igor. Un ragazzo che ha visto come si fa e ha praticato spogliatoi importanti. E infatti gli effetti del suo lavoro si sono già visti contro il Milan. Il Verona si è ripreso quell’intensità da cui non si può prescindere e avrebbe meritato di non perdere questa gara, così come, non avrebbe meritato di perdere a Salerno, peraltro.
Il problema è che ora le sconfitte sono cinque di fila e che in qualche maniera la classifica va corroborata. Aspettarsi una reazione così dopo l’esonero di Cioffi era lecito, ma ora anche per Sasà viene il difficile. Bisogna far finta di niente dopo una partita in cui la sfiga ci ha visto benissimo e fare una grande partita (e soprattutto punti) anche a Sassuolo. Da lì riparte il nostro campionato.
FONTE: TGGialloBlu.Telenuovo.it
14 Ottobre 2022 - 19:02 Hellas Live Lettura: 1 min. Hellas Verona, Setti rafforza la posizione di Marroccu
Chi si aspettava un allontanamento o le dimissioni da parte del direttore sportivo dell’Hellas Verona, Francesco Marroccu, sarà rimasto deluso. Il presidente del club gialloblù, Maurizio Setti, nel corso della presentazione del nuovo allenatore, Salvatore Bocchetti, ha invece confermato quanto sia forte il rapporto tra i due. “Ogni decisione viene presa di comune accordo col direttore sportivo, con il quale ho un rapporto di confronto quotidiano”. Salutato quindi il predestinato Cioffi, ora tocca a Bocchetti rimettere in piedi una squadra che ha perso gioco e punti.
In bocca al lupo, mister. Forza gialloblù!
FONTE: HellasLive.it
14 OTTOBRE 2022 Bocchetti: "Ringrazio la società, darò tutto me stesso per il Verona"
Verona - Le principali dichiarazioni del nuovo allenatore dell'Hellas Verona, Salvatore Bocchetti, in occasione della sua presentazione ufficiale alla stampa nel pomeriggio di oggi, venerdì 14 ottobre.
Alla conferenza sono intervenuti sia il Presidente, Maurizio Setti, che il Direttore Sportivo, Francesco Marroccu. "Sono qui per dare l'in bocca al lupo ad un ragazzo che è stato mio giocatore e ora diventa allenatore. Salvatore ha dimostrato negli anni grande serietà e intelligenza, perciò voglio augurargli il meglio per il suo futuro da allenatore. Partiamo in salita, ma siamo convinti delle scelte fatte. Vorrei aggiungere anche che in questa società ogni mia decisione viene presa sempre di comune accordo con il Direttore Sportivo, con il quale ho un rapporto di confronto quotidiano. Il ruolo dei giocatori, invece, resta sempre e solo relativo al campo: le decisioni societarie, come giusto che sia, vengono prese dalla società".
Questo l'intervento del Presidente dell'Hellas Verona, che ha poi lasciato la parola [...]
FONTE: HellasVerona.it
NEWS TS: “Magra figura Hellas, Marroccu delegittimato”
I colleghi del quotidiano torinese parlano del “caso allenatore” che ha tenuto banco negli ultimi giorni
di Tommaso Badia Ottobre 13, 2022 - 11:35
Alla fine sarà Bocchetti, ma il Verona esce dal cambio di allenatore con una ben magra figura: il commento di Tuttosport sul cambio di allenatore in casa Hellas boccia piuttosto nettamente la gestione del cambio di panchina in casa Hellas, situazione peraltro contestata anche dalla tifoseria.
La confusione generatasi dopo l’esonero di Cioffi non avrebbe fatto onore al club e soprattutto sembra aver delegittimato il direttore sportivo Marroccu, uscito (citiamo testualmente) “con le ossa rotte” da questa situazione. Il principale “sponsor” di Lopez ha infatti visto respingere la candidatura del tecnico uruguayano sia dalla squadra che dal proprio presidente, trovandosi di fatto bocciato.
Al momento si andrà dunque avanti con l’ex tecnico della Primavera, in estate si valuterà invece il rapporto con un d.s. che, sin qui, non ha certo conquistato l’ambiente.
NEWS Curva Sud: “A.S.D. Hellas Verona”
Il tifo organizzato gialloblù, attraverso uno striscione, ha voluto criticare la gestione del cambio di allenatore
di Tommaso Badia Ottobre 13, 2022 - 10:40
In casa Verona sembra regnare la confusione e la Curva Sud, senza mezzi termini, critica la società attraverso uno striscione esposto nottetempo davanti alla sede di via Olanda.
“A.S.D. Hellas Verona“, come potete vedere dalla foto girata sui social nelle ultime ore che abbiamo messo in copertina, è il messaggio del tifo organizzato gialloblù che, dopo il caos post-Cioffi, ha voluto definire “dilettantistica” la gestione del club in occasione del cambio di allenatore.
FONTE: CalcioHellas.it
HELLAS VERONA di G.Vig., 12/10/2022 20:30 Tutto confermato: giovedì il giorno di Bocchetti. Soluzione "interna" per il patentino
Maurizio Setti
Tutto confermato: sarà Salvatore Bocchetti ad allenare il Verona dopo l'esonero di Cioffi. Superato anche il problema del patentino. La società affiancherà al giovane tecnico della Primavera Tony Dervishi, da anni collaboratore tecnico di Setti, che era anche nello staff di Sogliano ed è stato anche amministratore delle società che detenevano il pacchetto di maggioranza del Verona, riconducibili allo stesso Setti. Dervishi, albanese ha un patentino Uefa Pro preso in Albania e riconosciuto in Italia.
FONTE: TGGialloBlu.Telenuovo.it
Questa mattina l’Hellas Verona si è allenato a porte chiuse al centro sportivo lacustre agli ordini di Salvatore Bocchetti. L’idea del ds di sostituire Cioffi con Lopez è stata bocciata da Setti, presidente che ha deciso di affidare la panchina scaligera all’oramai ex allenatore della Primavera gialloblù. Attesa nelle prossime ore l’ufficialità da parte del club veronese.
FONTE: HellasLive.it
NEWS Lopez-Bocchetti-Verona, il triangolo non è considerato
L’attuale tecnico della Primavera sembra essere al centro di tutto. La collaborazione con l’uruguayano non pare un’opzione
di Tommaso Badia Ottobre 12, 2022 - 10:35
Salvatore Bocchetti è al centro di tutto: questo quanto emerge dagli ambienti di via Olanda. A quanto infatti appreso dalla nostra redazione, a causare il ritardo nell’annuncio del nuovo tecnico sarebbe di fatto la posizione dell’attuale allenatore della Primavera.
Andiamo però a fare un po’ d’ordine sull’intricata situazione di casa Hellas.
GLI SCHIERAMENTI. Sin dall’inizio le ipotesi più concrete erano tre, vale a dire il già citato Bocchetti, Diego Lopez e Aurelio Andreazzoli, quest’ultimo però sempre rimasto più defilato. Il primo è il preferito di Maurizio Setti (è ormai “di casa”, conosce il gioco di Tudor e, elemento tutt’altro che irrilevante, costa poco), dall’altra parte c’era però l’uruguayano, fortemente sponsorizzato da Marroccu (che con lui ha già lavorato in passato) ma al tempo stesso non particolarmente gradito al patron gialloblù.
IL TENTATO COMPROMESSO. Per superare l’impasse in via Olanda si era provati a giungere a un compromesso, vale a dire a Lopez affiancato da Bocchetti, con quest’ultimo che avrebbe svolto un ruolo da “vice con ampi poteri”. La presenza del classe ’86 nello staff era infatti la conditio sine qua non di Setti, il quale avrebbe accettato l’ex tecnico del Brescia solo se coadiuvato dal proprio pupillo. Il “triangolo”, però, non è piaciuto alle parti, facendo saltare la trattativa.
SORPASSO E CONTROSORPASSO. Una volta saltata l’opzione, Marroccu sembrava essere riuscito a convincere il patron dell’Hellas, con Diego Lopez che a quel punto pareva vicinissimo alla panchina scaligera e Bocchetti destinato a rimanere in Primavera. Nelle ultime ore, tuttavia, un “colpo di reni” del presidente sembra aver ribaltato il tutto, con il classe ’86 tornato prepotentemente in auge, forte anche del gradimento della squadra. Il problema principale sarebbe il patentino UEFA Pro ancora non posseduto dall’allenatore napoletano, ma a quanto riportato da La Gazzetta dello Sport il club avrebbe richiesto una deroga e sarebbe in attesa di riscontro dalla Federazione, il che spiegherebbe l’allungamento dei tempi. Qualora la rispsota fosse positiva, sembra molto probabile che l’investitura di Bocchetti potrebbe anche diventare immediatamente ufficiale.
FONTE: CalcioHellas.it
12 Ottobre 2022 - 08:21 Hellas Live Lettura: 1 min. Hellas Verona, quarto esonero e decimo allenatore per Setti
Dopo Andrea Mandorlini, Fabio Grosso e Eusebio Di Francesco, il presidente dell’Hellas Verona interrompe il rapporto anzitempo con un altro allenatore. Il quarto nella sua era. Gabriele Cioffi, dalle ore 14:40 di ieri, non è più il tecnico della squadra gialloblù. Fatale per l’ex Udinese la sconfitta di Salerno, la quarta consecutiva. Cioffi è il quarto esonero nella Serie A TIM 2022/23.
Con l’annuncio ufficiale del prossimo tecnico, salgono così a dieci gli allenatori nella gestione decennale di Maurizio Setti: Mandorlini, Delneri, Pecchia, Grosso, Aglietti, Juric, Di Francesco, Tudor, Cioffi e… .
11 Ottobre 2022 - 22:02 Hellas Live Lettura: 1 min. La notte porti consiglio
Dalle ore 14:40 l’Hellas Verona è senza allenatore. Dall’annuncio dell’esonero di Cioffi, il quarto dell’era Setti, in casa gialloblù si rincorrono le scelte. Questo pomeriggio la ripresa degli allenamenti è stata diretta da Salvatore Bocchetti, attuale tecnico della Primavera gialloblù. Se Diego Lopez sino a poche ore fa sembrava il prescelto per l’eredità dell’ex Udinese, ora non lo è più. Le indicazioni dello spogliatoio ed i dubbi del presidente, hanno fatto virare bruscamente su Bocchetti. Resta ancora viva comunque anche la pista che porterebbe a Aurelio Andreazzoli. Nelle prossime ore sono attese comunicazioni ufficiali da parte della società. Spetta ora a Setti prendere la decisione migliore.
11 Ottobre 2022 - 21:00 Hellas Live Lettura: 1 min. Hellas Verona, il dopo Cioffi passa da Bocchetti o Andreazzoli. Lopez sempre più defilato
Come vi abbiamo già raccontato, nelle ultime ore in casa gialloblù c’è stato un ribaltone. Esonerato Cioffi, la panchina sembrava oramai affidata a Lopez, ma da quanto appreso da Hellas Live il club gialloblù ha fatto un passo indietro. Questo pomeriggio l’allenatore della Primavera, Salvatore Bocchetti, ha diretto la ripresa degli allenamenti e lo spogliatoio guidato da capitan Veloso vedrebbe molto bene la promozione dell’ex difensore gialloblù. Il problema della mancanza del patentino UEFA Pro è un ostacolo relativo per Bocchetti. Ma attenzione perché la pista che porta all’ex allenatore dell’Empoli, Aurelio Andreazzoli, non è ancora del tutto chiusa. Maurizio Setti infatti sta valutando proprio in queste ore le due candidature, con Diego Lopez che ora pare sempre più lontano da Verona. Il presidente non vuole sbagliare la scelta, convinto che l’organico possa mantenere la categoria.
11 Ottobre 2022 - 20:01 Hellas Live Lettura: 1 min. Hellas Verona, Setti ci ha ripensato: Bocchetti adesso è in pole, l’arrivo di Lopez può saltare
Questo pomeriggio Salvatore Bocchetti, come già vi abbiamo raccontato, ha diretto l’allenamento al centro sportivo lacustre. L’attuale tecnico della Primavera gialloblù è una figura ben vista dallo spogliatoio scaligero e anche per questo, da quanto appreso da Hellas Live, il presidente Maurizio Setti sta seriamente valutando di affidare la panchina della Prima Squadra all’ex difensore veronese. Potrebbe quindi saltare l’approdo di Diego Lopez in riva all’Adige, chiamato dal suo ex ds Marroccu. Per Bocchetti, non avendo il patentino UEFA Pro, si sta già lavorando per ottenere la deroga. Anche per questo, la società non ha ancora ufficializzato il nome del nuovo allenatore dopo l’esonero di Cioffi. Novità importanti sono attese nelle prossime ore. Foto Nicola Guerra
FONTE: HellasLive.it
HELLAS VERONA di Gianluca Vighini, 11/10/2022 13:42 ESONERO CIOFFI. Slitta l'annuncio, cosa sappiamo e i possibili scenari (alcuni clamorosi)
Marroccu con Setti
Manca ancora l'ufficialità. E a questo punto diventa un “giallo” l'esonero di Gabriele Cioffi. E la mancata ufficialità a poche ore dall'allenamento pomeridiano che deve portare alla delicatissima sfida con il Milan apre molti scenari. Alcuni clamorosi. Vediamoli.
CIOFFI IN SEDE. Stamattina Cioffi era in sede. Perchè? Per trattare un'eventuale buonuscita e la risoluzione? Potrebbe essere un'ipotesi anche se remota. E' difficile che un allenatore riesca ad accettare una simile proposta dopo un esonero senza avere un'alternativa. E allora perchè Cioffi è in sede? Si sta discutendo di un suo ritorno (anche se in realtà non se n'è mai andato)? E l'allenatore toscano potrebbe accettare di tornare con Marroccu con cui ormai non c'è più un rapporto fiduciario?
L'AFFARE LOPEZ-BOCCHETTI. Doveva essere questo il “ticket” voluto da Setti. Bocchetti alla “Palladino”, un ragazzo di Juric promosso per fare il calcio del croato. Un'idea che però ha sbattuto contro il fatto che Bocchetti non ha il patentino. Forse Lopez aveva questo ruolo: quello di fare da “prestanome”. Un'eventualità a cui si sarebbero sottratti sia Bocchetti sia Lopez.
SETTI PERPLESSO. Si racconta di un Setti perplesso su Lopez senza Bocchetti. Il presidente avrebbe allora cercato Andreazzoli. Ma a questo punto Marroccu si sarebbe impuntato. Ma il presidente non è tipo da farsi scavalcare sulla scelta dell'allenatore. Impose Juric, nonostante il miracolo di Aglietti. Accetterà Lopez?
TEMPI STRETTI. Intanto il tempo stringe. E la squadra rischia di vivere malissimo questa transizione. Cioffi era comunque un riferimento e aveva ancora lo spogliatoio in mano. Ora si rischia il caos più completo.
FONTE: TGGialloBlu.Telenuovo.it
Intrigo a Verona. Nel giorno in cui l'Hellas avrebbe dovuto ufficializzare Diego Lopez al posto di Gabriele Cioffi, tecnico ufficialmente esonerato nel primo pomeriggio, è arrivato un cambio di rotta da parte del presidente Setti: intoppo nella definizione dello staff dell'ex Cagliari e nuovi contatti con Salvatore Bocchetti, attuale allenatore della Primavera che potrebbe esser promosso anche su suggerimento dello spogliatoio che ha chiesto questa soluzione.
Hellas, frenata per Diego Lopez: intoppo per la definizione dello staff e Bocchetti risale
MARTEDÌ 10 OTTOBRE 2022, 21:35
di LORENZO DI BENEDETTO
fonte Luca Chiarini e Alessio Alaimo
Frenata a sorpresa nella trattativa tra Diego Lopez e l’Hellas Verona. Dopo l’annuncio dell’esonero di Cioffi, resta vacante il ruolo di allenatore in prima della squadra: un piccolo intoppo nella definizione dello staff dell’uruguaiano il motivo dietro dell’attuale fase di stallo. Parallelamente torna a prendere quota la candidatura di Salvatore Bocchetti (da capire eventualmente chi lo affiancherebbe, essendo l’attuale tecnico della Primavera sprovvisto del patentino per allenare in Serie A). L’ex difensore campano gode peraltro già di ottimi rapporti con gran parte dello spogliatoio, fattore che potrebbe anche risultare decisivo nella decisione finale di Setti. Ore caldissime, domani la risoluzione definitiva: quello tra Lopez e Bocchetti può clamorosamente tornare ad essere un testa a testa.
SERIE A Hellas Verona, Diego Lopez sarà il nuovo tecnico. Con lui Michele Fini
MARTEDÌ 10 OTTOBRE 2022, 09:48
di ANDREA LOSAPIO
fonte Alessio Alaimo
Diego Lopez sarà il nuovo allenatore dell'Hellas Verona. Emergono anche i dettagli sul contratto del tecnico uruguagio: firmerà un annuale con opzione per la riconferma, con Bocchetti che invece rimarrà in Primavera. I preparatori rimarranno quelli attuali, a parte l'inserimento di Michele Fini nello staff.
NEWS Hellas Verona: oggi la ripresa in attesa di novità in panchina
MARTEDÌ 10 OTTOBRE 2022, 08:15
di REDAZIONE TUTTOHELLASVERONA.IT
per Tuttohellasverona.it
Dopo il giorno di riposo i gialloblù riprenderanno oggi la preparazione, in vista della sfida di domenica sera al 'Bentegodi' contro il Milan. Nel frattempo si attendono novità sul fronte tecnico. Oggi, infatti, potrebbe arrivare la notizia dell'esonero di Cioffi e la nomina del suo eventuale successore.
RASSEGNA STAMPA L'Arena: "L'Hellas esonera Cioffi: 2 nomi per la panchina. Dieci tecnici in 10 anni"
MARTEDÌ 10 OTTOBRE 2022, 07:53
di ANTONIO PARROTTO
"L'Hellas esonera Cioffi: 2 nomi per la panchina. Dieci tecnici in 10 anni" scrive L'Arena oggi in prima pagina. Pronta la svolta in casa gialloblù dopo il ko con la Salernitana e dopo i 5 punti raccolti nelle prime 9 giornate di campionato. L'ex Cagliari Diego Lopez oppure l'ex Empoli Aurelio Andreazzoli in lotta per rimpiazzare Cioffi: oggi la decisione. Setti ha cambiato 10 allenatori in 10 anni.
Il ko contro la Salernitana ha lasciato strascichi in casa Hellas Verona. E infatti nella mattinata di ieri il club del presidente Setti ha infatti optato per l'esonero di Gabriele Cioffi per quello che di fatto diventa il quarto allontanamento in panchina in questa stagione di Serie A.
Andreazzoli fumata nera, vicino Diego Lopez. Il primo nome balzato nelle menti dei dirigenti scaligeri è sembrato essere fin da subito quello di Aurelio Andreazzoli, ma il contatto col diretto interessato non ha portato alla fumata bianca. Così, con le ore, è cresciuta la candidatura di Diego Lopez al fianco di Salvatore Bocchetti, anche se alla fine il tecnico della Primavera dovrebbe restare dov'è attualmente, con Michele Fini pronto ad affiancare il tecnico uruguayano in panchina. Già nella giornata di oggi sono attesi ulteriori sviluppi in questo senso, con la firma del nuovo allenatore prevista entro la serata.
SERIE A L'Hellas Verona ha scelto, Diego Lopez sarà il nuovo allenatore: domani la firma
LUNEDÌ 10 OTTOBRE 2022, 23:35
di TOMMASO BONAN
fonte Alessio Alaimo
L'Hellas Verona ha sciolto i dubbi. Dopo le valutazioni delle ultime ore, il club scaligero ha infatti scelto Diego Lopez come nuovo allenatore per il post Cioffi. L'ex difensore di Montevideo nella giornata di domani firmerà il contratto, per poi iniziare la nuova avventura (da capire resta chi ricoprirà il ruolo di vice allenatore).
SERIE A Hellas, Lopez resta in pole per la panchina. Ma il vice potrebbe non essere Bocchetti
LUNEDÌ 10 OTTOBRE 2022, 20:15
di TOMMASO BONAN
fonte Luca Chiarini e Alessio Alaimo
Diego Lopez resta il grande favorito per succedere a Gabriele Cioffi sulla panchina dell'Hellas Verona. La novità delle ultime ore, della quale si sta discutendo proprio in questi istanti, riguarda il ruolo di vice del tecnico uruguaiano: a ricoprirlo dovrebbe essere Michele Fini, e non Salvatore Bocchetti, per il quale non è stato trovato il giusto incastro e che dovrebbe dunque rimanere alla guida della Primavera gialloblù. Ancora qualche dettaglio da sistemare, ma l'ex difensore di Montevideo è in netta pole per raccogliere l'eredità del toscano, il cui esonero verrà annunciato al più tardi nella giornata di domani
Sono ore calde in casa Hellas Verona per l'avvicendamento in panchina, con Gabriele Cioffi che sarà esonerato dopo il ko di ieri a Salerno. Secondo quanto raccolto da TMW, Diego Lopez si trova in queste ore in città e presto potrebbe essere trovato l'accordo con l'ex difensore, che affiancherebbe comunque Salvatore Bocchetti, attualmente sprovvisto di patentino per poter allenare in Serie A. Difficile invece che possa rientrare in corsa Aurelio Andreazzoli, molto più distante rispetto a qualche ora fa.
IL CORSIVO L'Udinese vola, l'Hellas sprofonda. Cioffi in estate ha puntato sul cavallo sbagliato
LUNEDÌ 10 OTTOBRE 2022, 13:46
di RAIMONDO DE MAGISTRIS
Gabriele Cioffi oggi come Eusebio Di Francesco un anno fa. L'Hellas Verona ha deciso di cambiare allenatore prima che sia troppo tardi. Lo scorso anno il patron Setti invertì la rotta ancora prima, dopo sole tre giornate. La decisione di puntare sul tecnico abruzzese per sostituire Ivan Juric fu subito rinnegata per dar spazio già a settembre a Igor Tudor, che di Juric ne ha seguito orme e risultati. Fu quello il cambio della svolta, perché l'Hellas tornò subito sui livelli delle stagioni precedenti e Tudor - grazie a quella stagione - si guadagnò la chiamata dell'Olympique Marsiglia.
Ora Maurizio Setti ha deciso di aspettare un po' di più. Innanzitutto perché questa squadra non è la stessa dello scorso anno: ha venduto tanto, forse troppo. Soprattutto, non sembra aver sostituito adeguatamente quei giocatori come Caprari, Barak o Simeone che hanno rappresentato l'anima dei successi della scorsa stagione. Poi perché probabilmente non c'è un Tudor pronto, ovvero un allenatore che mette d'accordo tutti al 100%, ma un casting in piena fase di svolgimento.
La scelta sbagliata di Cioffi
A pagare in tutto questo è l'allenatore. Terzultimo in classifica con cinque punti conquistati in 9 gare, Cioffi paga gli scarsi risultati ma non solo. Paga il non aver capito in che progetto si sarebbe impelagato, il non aver compreso che la società questa estate voleva ripartire da zero: tutti sul mercato, in tanti andati via. Ma non solo: paga il non aver mai veramente attecchito radici all'interno dello spogliatoio e il non aver avuto adeguata protezione da parte della società. Non a caso, i primi rumors su un suo allontanamento sono circolati ancor prima dell'inizio della stagione.
Un anno fa ebbe il merito e la fortuna di ritrovarsi da vice Gotti a protagonista della rinascita Udinese nel giro di qualche settimana. Risollevò le sorti di una squadra che aveva basi per far bene come oggi sta facendo: il finale fu di quelli importanti e la famiglia Pozzo era pronta a rinnovargli il contratto. Cioffi disse no, perché l'Hellas orfana di Tudor mise sul piatto un biennale a cifre più importanti e perché Verona - vista anche la classifica finale - sembrò la scelta giusta per fare il passo in avanti. I fatti dicono che non era così. Anzi: oggi, dopo 9 giornate, l'Udinese vola con Sottil alla guida ed è terza in classifica. Mentre Cioffi sarà costretto a ripartire da zero. O quasi...
SERIE A L'Hellas e Cioffi, le strade si dividono. Oggi Setti si confronterà con Andreazzoli
LUNEDÌ 10 OTTOBRE 2022, 11:53
di RAIMONDO DE MAGISTRIS
fonte Alessio Alaimo
Si concluderà oggi l'avventura alla guida dell'Hellas Verona di Gabriele Cioffi. All'indomani della sconfitta contro la Salernitana, il club scaligero ha deciso di cambiare guida tecnico e, adesso, sta facendo valutazioni concrete sul suo successore. Il nome in cima alla lista del presidente Setti è quello di Aurelio Andreazzoli, con cui oggi ci sarà un confronto. Diego Lopez è l'alternativa ma non è nemmeno da escludere - sulla falsariga di quanto accaduto a Monza - la promozione dell'allenatore della Primavera, Salvatore Bocchetti.
NEWS L'Arena - Cioffi: «Non ho sentito Setti»
LUNEDÌ 10 OTTOBRE 2022, 08:45
di REDAZIONE TUTTOHELLASVERONA.IT
per Tuttohellasverona.it
fonte L'Arena
"Setti non l'ho sentito, è appena finita la partita" ha commentato Gabriele Cioffi in conferenza stampa, al termine della partita di Salerno, visibilmente deluso per la sconfitta e "infastidito" dalla domanda inerente al suo futuro.
SERIE A Hellas, oggi può dire addio Cioffi. Lopez, Andreazzoli e gli altri: tutte le ipotesi sul tavolo
LUNEDÌ 10 OTTOBRE 2022, 08:30
di LUCA CHIARINI
Sarà una giornata presumibilmente decisiva per il futuro della panchina dell'Hellas Verona. Cioffi è appeso a un filo, e l'ipotesi in questo momento più plausibile conduce dritta all'esonero del tecnico toscano, che ieri a Salerno ha incassato la quarta sconfitta consecutiva in campionato.
Tutti i nomi: c'è anche l'ipotesi interna, ma c'è una complicazione
L'ipotesi di una 'promozione' di Bocchetti, circolata con una certa insistenza nella serata di ieri, ha un fondamento: l'ex difensore rappresenterebbe in assoluto la soluzione più a basso costo, e dalla sua avrebbe l'ottimo rapporto con gran parte dello spogliatoio: lo scorso anno era infatti il vice di Tudor, e ha addirittura giocato con diversi senatori dello spogliatoio (Veloso e Faraoni tra gli altri). Il grande ostacolo riguarda però il fatto che il campano sia sprovvisto del patentino necessario per allenare in Serie A. Occorrerebbe affiancargli qualcuno in possesso dei requisiti: ipotesi non del tutto da scartare, ma oggettivamente complicata. Resta la possibilità, comunque tutta da verificare, che gli venga nuovamente assegnato il ruolo di vice. Magari al fianco di Diego Lopez, profilo ben noto al d.s. Marroccu, che già lo scorso febbraio provò a portarlo a Brescia al posto di Filippo Inzaghi (avvicendamento che non si verificò soltanto a causa della ferma opposizione della tifoseria). L'altro candidato 'su piazza' che piace alla dirigenza è Aurelio Andreazzoli, mentre Ballardini, che va comunque considerato in corsa, in questo momento appare più defilato rispetto agli altri.
PRIMO PIANO Verona: contatti con Diego Lopez, prima alternativa Andreazzoli
LUNEDÌ 10 OTTOBRE 2022, 08:20
di REDAZIONE TUTTOHELLASVERONA.IT
per Tuttohellasverona.it
fonte Sportitalia
Il club gialloblù - a quanto riporta Sportitalia - avrebbe già avviato dei contatti con Diego Lopez, ex tecnico del Cagliari, che ha già lavorato con il diesse Marroccu. In caso di esonero di Cioffi potrebbe essere lui il candidato a sostituirlo con l'alternativa rappresentata da Andreazzoli.
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
Il Tribunale Federale Nazionale presieduto da Roberto Proietti ha prosciolto il presidente del Verona Maurizio Setti e la società gialloblù.
Il patron del Verona era stato deferito in ordine alle indagini della Guardia di Finanza di Bologna nell’ambito dell’operazione denominata ‘Scala Greca’, che vedevano Setti indagato per appropriazione indebita e autoriciclaggio.
HELLAS VERONA di A.F., 11/09/2022 18:57 Setti: Rispetto alle prime gare siamo più sereni, ogni volta che vendo mi contestano
Setti, foto tuttomercatoweb
“Rispetto alla prima gara contro il Napoli, siamo molto più sereni. Le certezze sono state ritrovate, anche se manca ancora qualcosa per completare la rosa. Inoltre attendiamo che alcuni giocatori raggiungano la forma migliore”. Queste in sintesi le dichiarazioni del presidente del Verona, Maurizio Setti, poco prima dell’inizio della gara contro la Lazio, ai microfoni di DAZN. Prosegue il patron gialloblù: “Ogni volta che vendiamo dei giocatori, piovono le contestazioni. Sono sicuro però che chi è arrivato al posto di chi è partito, farà molto bene. La gente deve capire che il club vive grazie anche alla vendita dei giocatori. Chi viene qui deve aver voglia di dimostrare. Il club deve essere al centro di tutto. Non teniamo nessuno controvoglia. Se qualcuno non è soddisfatto di quanto guadagna stando al Verona, è giusto che vada da un’altra parte”.
Sul ds Marroccu: “Lo conoscevo già, anche quando qui c’era D’Amico a cui auguro le migliori fortune. Marroccu è un grande professionista e ha una conoscenza del calcio a 360°. Alcuni giovani presi sono di prospettiva ed altri sono della società. L’obiettivo è ottenere risultati economici e sportivi, simili a quelli che abbiamo ottenuto nelle ultime stagioni”.
FONTE: TGGialloBlu.Telenuovo.it
La prestazione offerta dall’Hellas Verona contro il Napoli non è ovviamente piaciuta ai tifosi presenti al Bentegodi, che hanno visto la loro squadra passare in vantaggio e poi soccombere al cospetto della formazione partenopea. A fine gara il pubblico ha rivolto qualche coro di contestazione al presidente Maurizio Setti, reo di non aver messo fin qui a disposizione dell’allenatore Gabriele Cioffi una rosa già completa.
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
2 Agosto 2022 - 09:43 Hellas Live Lettura: 1 min. Mantova, Setti ha venduto il 50% delle sue quote
Il presidente dell’Hellas Verona, Maurizio Setti, da quanto appreso da Hellas Live, ha ceduto il 50% delle sue quote (deteneva poco più del 90%, ndr) del club virgiliano.
FONTE: HellasLive.it
Il presidente dell’Hellas Verona, Maaurizio Setti ha parlato a La Gazzetta di Mantova riguardo al divieto delle multiproprietà che slitta al 2028:
“Sicuramente adesso la situazione è più rilassata, è meglio di prima. Una scadenza resta, ma è talmente lontana che possiamo anche non pensarci. Nel calcio in sei anni chissà cosa può succedere. Filippo Piccoli ovviamente entrerà lo stesso al mio fianco in società. In caso che Verona e Mantova giochino nella stessa categoria? Si, l’eventuale scappatoia c’è, del resto io penso di essere abbastanza intelligente per programmare le cose il meglio possibile. Per ora, comunque, pensiamo all’attualità. il futuro prossimo del Mantova lo vedo bene: abbiamo una bella squadra, un bell’allenatore e un bel ds. Cominciamo a giocare e vediamo di iniziare a far dei punti, il resto son solo chiacchiere”.
FONTE: CalcioHellas.it
HELLAS VERONA di Gianluca Vighini, 27/07/2022 10:41 Il fondo Pacific Media Group vuole quote del Verona. Hanno anche il 10% del Kaiserlautern
Maurizio Setti
Un fondo americano, il PMG Pacific Media Group, vuole quote del Verona.
L'indiscrezione su una probabile cessione (parziale o totale non si sa) dell'Hellas arriva dal sito Get Italian Football News. Pacific Media Group è un fondo molto attivo nel calcio: ha acquisito recentemente il 10 per cento del Kaiserlautern, e la società olandese Fc Den Bosch. Ha quote anche dei danesi dell'Esbjerg FB e del Nancy in Francia. Ha acquisito anche quote degli inglesi del Barnsley e dell'Oostende in Belgio.
Il rappresentante del PMG è Paul Conway che ha lavorato nella banca di investimenti Oppenheimer & Co. Assieme al cino-americano Chien Lee, fondatore di New City Capital, ha consolidato PMG. Nel gruppo vi sono anche Krishen Sud, e il co-proprietario dei Tampa Bay Rays Randy Frankel. Il gruppo ha creato una SPAC (una società di acquisizione per scopi speciali) con altri investitori che cerca un club, con un valore stimato tra i 200 e i 500 milioni di dollari.
HELLAS VERONA di Gianluca Vighini, 26/07/2022 11:24 CESSIONE VERONA. Tutto quello che sappiamo (e non sappiamo)
Marroccu con Setti
Cosa sappiamo fino ad oggi di una possibile cessione del Verona? Setti vuole davvero mollare l'Hellas? E' questo il tempo giusto? In un ambito del genere, privatistico e dove si firmano contratti per mantenere il massimo riserbo (con pesantissime penali da pagare…) è durissima muoversi. Diffidare da chi (tanti, troppi) mandano vocali sul web accampando fantomatici amici nei giornali (ovviamente bene informati…) è il minimo. E' il tempo dei social. S'invoca a “fare bene il mestiere di giornalista” ignorando che in questo momento “fare bene il giornalista” non significa sparare cavolate senza fondamento, ma basarsi sui fatti e verificare le notizie. Probabilmente se e quando il Verona verrà ceduto lo leggeremo attraverso un comunicato stampa solo a cose fatte. Ma restano comunque degli indizi che è interessante analizzare.
LA STANCHEZZA DI SETTI. Dopo 10 anni di Verona Setti viene descritto come uomo stanco. Ha tenuto botta a situazioni terribili, come quando rischiava di non risalire dalla serie A con Grosso. Ha vinto tante scommesse, forse ha perso quella più importante: avere la stima della piazza. Gli anni di Setti sono stati costellati da clamorosi divorzi. Prima Sogliano, poi Bigon, poi Fusco, infine D'Amico, il figlio “prediletto”, la sua scoperta. Poco si è indagato su questo addio. In realtà un vero trauma per il Verona. Un addio che ha cambiato la mappa del potere dell'Hellas. Oggi in sede comanda Simona Gioè, donna dei conti, e non chi fa la parte sportiva. Setti ha completa fiducia di Gioè, forse è un primo indizio che fa capire che in questo momento è più importante mantenere i conti apposto per un'eventuale cessione che tenere Lazovic o Caprari in gialloblù.
L'INCHIESTA DI BOLOGNA. Capitolo spinosissimo e tutt'ora fronte aperto. Cosa succederà? Finora Setti ha incassato qualche round, ma la partita resta ancora da giocare. E' un fronte caldo che potrebbe vedere al lavoro una “diplomazia” parallela per sistemare i rapporti con Volpi. Setti è convinto di avere ragione, ha sicuramente delle carte in suo possesso, ma l'inchiesta è comunque una spada di Damocle sulla sua testa.
LE DICHIARAZIONI. Qualche anno fa, ricevendo una delegazione di giornalisti a Carpi nella sua azienda, Setti disse: “Se cedo il Verona lo cedo solo a chi è molto più grande di me”. Il riferimento era rivolto a eventuali compratori veronesi che al tempo si erano fatti vivi. Recentemente a Telenuovo, davanti alla domanda se bastassero 100 milioni di dollari per acquistare il Verona, il presidente ha spiegato: “No, penso che valga di più, molto di più”. Cifra che, diceva sempre Setti: “Non è neanche sufficiente per iniziare una trattativa”.
QUANTO VALE? E allora il punto è: quanto vale il Verona? Il Genoa è stato pagato circa 150 milioni di euro, debiti inclusi. Il Verona dunque può valer più o meno questi soldi. Da tenere presente che una franchigia dell'Mls ha un valore molto più alto: dai 500 ai 700 milioni di dollari, come ha spiegato l'agente Andrea D'Amico a Supermercato. Quindi per un gruppo americano spendere 120-130 milioni è tutto sommato un investimento molto abbordabile.
L'INFORMATIVA MERGEMARKET. Ieri Luca Cerchione, un giornalista radiofonico napoletano che è anche “Imprenditore, specializzato in management delle imprese sportive”, ha rilanciato un'informativa di Mergemarket, un sito economico specializzato nel fornire dettagli su un eventuale affare. Nell'informativa si parla di Deutsche Bank come advisor di Setti per una cessione di quote per un valore di 100 milioni di euro. Non si parla in realtà, come dice il giornalista nel suo tweet, di quante quote venderebbe Setti e se lui restasse in maggioranza. Tggialloblu.it ha chiesto a Mergemarket di confermare la notizia, ma a tutt'oggi non è arrivata nessuna risposta.
IL MANTOVA. Infine c'è il capitolo Mantova. Setti dovrà compiere una scelta entro il 2023 e decidere quale società tra quella virgiliana e quella scaligera mantenere. Molti vedono in questa scelta il futuro del Verona. Se Setti scegliesse Mantova, ovviamente, vuol dire che cederebbe il Verona. E viceversa. Forse per non restare imbrigliato in questa logica “costrittiva” che lo penalizzerebbe in una eventuale cessione del Verona (ma è solo una supposizione) Setti ha trovato recentemente un socio per il Mantova. E' Filippo Piccoli, lo sponsor del Verona. L'entrata in società l'ha confermata alla Voce di Mantova lo stessi Setti: “Piccoli? Bravissimo imprenditore, persona in gamba. Confermo che entrerà in società e gestirà l’area commerciale. Con lui potete stare tranquilli” ha detto il presidente del Verona.
TIMING. E dunque sarà ceduto il Verona? A sentire radio mercato Setti e Marroccu stanno cedendo tutto il cedibile e questo potrebbe significare due cose: la prima che Setti vuole sistemare i conti, sistemare eventuali pendenze, collocare la valutazione del Verona a un punto più basso e cedere. Oppure che Setti, come ha sempre fatto in questi anni, cerca di avere un Verona “sostenibile” per la sua forza finanziaria anche a scapito del lato sportivo. La verità si potrebbe scoprire a novembre, quando cade a proposito la lunga pausa per i mondiali. Quale periodo migliore per un closing e un passaggio di consegne societario, tenuto presente che poi c'è anche la finestra di mercato che permetterebbe eventuali “riparazioni”?
FONTE: TGGialloBlu.Telenuovo.it
NEWS “Tesoretto” e valore Hellas, L’Arena fa i conti
Il Verona tra diritti e mercato dovrebbe incassare una cifra importante. Il parco giocatori e le strutture fanno poi salire il prezzo
di Tommaso Badia Luglio 26, 2022 - 15:30
La sessione di mercato dell’Hellas sta lasciando perplessi in molti e tante sono le domande che i tifosi si stanno ponendo, la maggior parte delle quali riguarda ovviamente le cifre che il Verona incasserà dalle diverse cessioni, ma soprattutto se queste ultime potrebbero essere propedeutiche a una imminente vendita della società. Se così fosse, l’altra questione è ovviamente quale possa essere il valore del club, da Setti valutato al di sopra dei cento milioni.
A provare a mettere un po’ d’ordine ci hanno dunque pensato i colleghi de L’Arena, i quali hanno calcolato come attraverso questo calciomercato il Verona potrebbe incassare una cifra ben superiore ai cinquanta milioni. Quasi trenta sono già arrivati o arriveranno da Cancellieri (sette), Casale (sette più tre di bonus) e Caprari (dodici) e, se si riuscisse a piazzare Simeone (sicuro partente) e Barak (probabile) a più di venticinque milioni totali e a chiudere qualche operazione “minore” (il riscatto di Rüegg o qualche altra cessione “indolore” di giocatori fuori dal progetto tecnico), si potrebbe arrivare a sessanta. A questi si aggiungono poi circa quaranta milioni derivanti dai diritti TV che dovrebbero portare il conteggio totale a circa cento.
Si tratta certamente di un bel tesoretto in vista della prossima stagione, anche se bisogna calcolare che non tutto è a disposizione sin da subito (ci sono operazioni con prestiti o diritti di riscatto) e che gli acquisti lo hanno intaccato.
Per quanto riguarda il valore del club, il calcolo tiene invece conto non solo del valore della rosa (ottantacinque milioni, euro più euro meno), ma anche di valore del marchio e strutture di proprietà. Il risultato? Setti potrebbe chiedere centrotrenta milioni di euro. Quanto trattabili, è difficile a dirsi.
FONTE: CalcioHellas.it
Confermate in pieno le anticipazioni di TuttoMercatoWeb dello scorso 20 aprile. Perché Maurizio Setti sta valutando se vendere l'Hellas Verona, anche se le proposte finora arrivate sul tavolo del club scaligero sono troppo basse. Come l'ultima che è pervenuta, tra gli 80 e i 90 milioni di euro, troppo poco per convincere il presidente a cedere. Quindi si va inevitabilmente verso un no alla proposta, con l'idea però di avere un mercato importante sul fronte uscite.
Più di 50 milioni?
Per ora il Verona ha ceduto Casale alla Lazio, ma ha tanti altri calciatori in procinto di salutare. Caprari è praticamente un nuovo giocatore del Monza (tra oggi e domani visite mediche), Simeone vuole andare al Napoli e ha rifiutato un paio di destinazioni fra cui lo stesso Monza, per Barak c'è stato un abboccamento con i brianzoli ma non c'è stato accordo, ma è un altro gioiello sul mercato. Lazovic va verso l'Olympique Marsiglia (anche se per ora è bloccato), ma toccherà capire cosa farà con Ilic, valutato circa 20 milioni di euro.
Cifre simili.
La valutazione che fa Setti del Verona è di 150 milioni, non di 200. Siamo comunque molto lontani dall'offerta finora arrivata, ma non è detto che nelle prossime settimane non ci possano essere novità. Insomma, in autunno non sono da escludere ribaltoni, anche se è ancora da capire come il Verona affronterà quest'ultimo mese (e spicci) di mercato.
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
29 Giugno 2022 - 21:29 Hellas Live Lettura: 1 min. Setti: “La stagione è stata meravigliosa. Cercheremo anche quest’anno di fare il massimo”
“La stagione è stata meravigliosa. Fra un po’ ne inizia una nuova, ci attende un campionato particolare, difficile vista la sosta per il Mondiale. Noi come sempre, cercheremo di fare il massimo. La maglia? Fa parte della nostra storia e speriamo che sia di gradimento a tutti” ha dichiarato a The Night, il presidente dell’Hellas Verona, Maurizio Setti.
FONTE: HellasLive.it
HELLAS VERONA di Redazione, 28/06/2022 8:45 Tommasi Sindaco, Setti: Grande cambiamento per Verona. Spero pensi all’Hellas: priorità stadio
Maurizio Setti
“Sono abituato a lavorare con quelli di sinistra, tra Carpi e Mantova, posso farlo anche con Damiano che stimo. Suo fratello, Zaccaria, sta con noi nel settore femminile. Per Verona è un grande cambiamento. Spero che abbia un occhio di riguardo per l'Hellas. La priorità? Lo stadio. Che è vecchio. Serve sistemarlo, sono graditi nuovi investitori” lo ha detto a La Gazzetta dello Sport il presidente dell’Hellas, Maurizio Setti.
HELLAS VERONA di Gianluca Vighini, 23/06/2022 9:15 Vighini: Un giudizio sincero su Maurizio Setti
Maurizio Setti
Non è stata una storia lineare. Ma certamente Maurizio Setti è un presidente che ha fatto la storia dell’Hellas Verona. Innegabile. I numeri sono dalla sua parte e se paragonati con i vent’anni precedenti non c’è partita. Vince lui, 10-0. Setti da solo, l’ho detto e l’ho scritto in tutte le salse, ha fatto più di tutti i veronesi messi assieme.
Non dobbiamo dimenticarcelo anche se so di essere scomodo ma è il punto centrale. Setti ha preso il Verona quando il Verona per questa città era un peso, un fardello ingombrante. Sappiamo bene quale destino ci era riservato. La fusione con il Chievo non era solo teorizzata o frutto della mente di un manipolo di terrapiattisti. Era ormai una realtà. Per fortuna Giovanni Martinelli si fermò nel perseguire quel turpe disegno e la storia cambiò.
Ma il vecchio presidente pagò lo “sgarbo” con l’isolamento. Prostrato dalla malattia e in confusione per i risultati che non venivano, tentò di cedere l’Hellas a tale Parentela, un calabrese trapiantato a Bologna e poi trovò Setti. Nessun veronese bussò allora alla sua porta, eppure il Verona era stato risanato, aveva un parco giocatori di grande livello (c’era Jorginho in quella rosa) e costava poco.
Setti fece un affare. Capì meglio e prima di tutti gli altri che il Verona era un’azione dell’Apple a un dollaro. Quindi oggi mi fa sorridere chi lo attacca perchè grazie al Verona lui si stacca un assegno milionario ogni anno. Se li merita tutti. E’ il suo modo di dire alla città: visto che il Verona non è solo un fardello ma è anche un’opportunità di business? Bravo Setti.
Gli ultimi tre anni sono stati i migliori della sua gestione. Ce ne ha messo di tempo per mettere a “fuoco” il suo progetto. Spesso ha navigato a vista, s’è affidato a persone sbagliate, ha commesso gaffe imperdonabili per la tifoseria, ha pianificato retrocessioni per percepire paracaduti e risanare i bilanci. Ma su due cose in particolare ha avuto ragione da vendere. 1) Tenere il bilancio sano anche a scapito del risultato sportivo. 2) Puntare sui giovani del vivaio. Quest’ultimo aspetto credo sia quello più gratificante. Il Verona di Setti ha lanciato tanti giovani che hanno creato plusvalenze vere, un segno che caratterizza proprio la presidenza Setti.
Lo abbiamo criticato perché poco “passionale”. Stefano Magrini, ex presidente della Bluvolley però ha dato una chiave di lettura molto interessante. “Il distacco di Setti è il suo punto di forza. Gli permette di non farsi coinvolgere fino in fondo e di avere la freddezza e il coraggio di prendere decisioni che se fosse un tifoso non prenderebbe. Lo sport è una brutta bestia che ti ingurgita e ti fa ragionare in modo diverso rispetto alla tua azienda. Vuoi vincere ad ogni costo e per questo fai cavolate assurde. E’ successo anche a me nel mio piccolo con il volley. Setti invece ragiona non da tifoso ma da manager. Mi sono convinto con il tempo che uno come lui è l’ideale per il Verona”.
Il mio giudizio su Setti, quindi, è assolutamente positivo. Sebbene non gli abbia mai risparmiato una critica anche dura quando pareva non fare il bene del Verona, credo che sia diventato un ottimo presidente e che oggi abbia accumulato anche esperienza e passione per essere considerato tra i migliori di sempre.
FONTE: TGGialloBlu.Telenuovo.it
23 Giugno 2022 - 07:13 Hellas Live Lettura: 2 min. Setti: “Dieci anni fa mi innamorai del Verona: per me è passione vera. Toni è un simbolo, Marroccu e Cioffi hanno fame e voglia di dimostrare”
“Il mio primo ricordo di 10 anni fa? Ero in uscita da Bologna perché c'era poca libertà per lavorare come avrei voluto. Mi guardai intorno. Riconobbi per logistica e capacità di far calcio Verona come una piazza ideale. Andai a vedere 8/9 partite. Iniziai a ragionare e mi colpi Jorginho. In realtà mi bastarono due mesi per capire che sarebbe stato quello il mio progetto. Fu determinante anche la tifoseria: mi innamorai. Oggi il calcio è cambiato molto, lo dimostrano le nuove proprietà straniere. C'è bisogno di numeri costantemente, le scelte di solo cuore non le fai più. Però per me il Verona è una passione vera e non semplice voglia di apparire.
Filiera corta col dg Gioè ed il ds Marroccu? Non puoi non avere una cabina di comando corta. Diventa difficile gestire altrimenti e solo cosi si ottengono risultati. L'orgoglio è avere un club che funzioni in tutte le sue aree e che sia rapido nel risolvere i problemi.
Come mi gestisco? Non smetto mai di imparare. Poi ci metto istinto, caparbietà, continuità, capacità di non farsi condizionare. Non subisco gli insulti e non mi esalto con gli elogi. Sto con i piedi per terra. Faccio passare la nottata nei momenti difficili. Rifletto di più. Ero più impulsivo.
Un calciatore simbolo? Dico Toni. Poi Cacia, Pazzini, Romulo, Jorginho, Iturbe, Zaccagni, Valoti... Luca ha fatto cose straordinarie per l'età: lo ricordo con grande affetto.
Allenatori? Dico Mandorlini, Aglietti, Juric e Tudor. Ivan ha introdotto un modo di pensare vicino al popolo di Verona: attaccare, pressare, verticalizzare. Se ho mai fatto la formazione? Mai. Li pago tutti: chi gioca, gioca, è uguale.
Come vedo il futuro? Mi piacerebbe se qualche veronese in più ci desse una mano, penso che l'appartenenza abbia ancora un senso. Sarebbe bello coinvolgere qualche imprenditore di rilievo.
Marroccu e Cioffi? Due grandi protagonisti con fame e voglia di dimostrare.
Dieci anni volati? Purtroppo si. Non mi giro indietro a guardare, ho le cicatrici addosso e le sento. Per questo guardo sempre avanti. Sono l'uomo del fare e non del dire” ha dichiarato a La Gazzetta dello Sport, il presidente dell’Hellas Verona, Maurizio Setti.
FONTE: HellasLive.it
Verona - Hellas Verona FC celebra oggi - giovedì 23 giugno 2022 - il decimo anniversario della Presidenza di Maurizio Setti, proprietario del Club gialloblù.
Dal suo insediamento come Presidente della Società il 23 giugno 2012, Maurizio Setti ha collezionato sette partecipazioni al campionato di Serie A e tre a quello di Serie B, queste ultime culminate tutte con altrettante promozioni nella massima serie. A livello di Settore Giovanile, con la Primavera gialloblù Setti ha raggiunto una finale al Torneo di Viareggio nel 2015, una di Coppa Italia Primavera nella stagione 2019/20 ed al termine dell'annata 2020/21 ha conquistato l'accesso al campionato di Primavera 1, vincendo quello di Primavera 2.
Nelle sette stagioni in Serie A targate Setti, il Club gialloblù ha conquistato 300 punti in 266 partite, realizzando un totale di 333 reti. Numeri importanti grazie ai quali il Verona ha stabilito alcuni nuovi record, come quello di punti fatti (54) nella stagione 2013/14, di gol realizzati (65) - raggiunto proprio nell'ultima annata 2021/22 - e quello di vittorie conquistate in una singola stagione di A (16, nella stagione 2013/14).
Nel corso di questi dieci anni, Maurizio Setti è diventato anche l'unico Presidente della storia gialloblù ad avere tre diversi capocannonieri in rosa. Il primo di sempre fu Daniele Cacia, che nella stagione di Serie B 2012/13 siglò 24 reti, il secondo Luca Toni - 22 gol nell'annata 2014/15 ed unico capocannoniere per l'Hellas nella massima serie - ed il terzo Giampaolo Pazzini, miglior marcatore delle Serie B 2016/17 con 23 gol.
Il Club celebra questo primo decennio di presidenza Setti alla vigilia di una nuova importante stagione sportiva, la quarta consecutiva in Serie A TIM.
FONTE: HellasVerona.it
“In questi giorni ci siamo confrontati, ho trovato nel nuovo ds un grande professionista, serio, e sono sicuro che nei prossimi anni farà le fortune del nostro club. Abbiamo condiviso con Marroccu tante situazioni, parliamo la stessa lingua. Speriamo sia l’inizio di un percorso importante. Deve esserci la giusta fiducia. Il mercato italiano ha le sue difficoltà ma siamo consci di poterle affrontare nel modo giusto” ha dichiarato il presidente dell’Hellas Verona, Maurizio Setti, prima della presentazione del nuovo direttore sportivo Francesco Marroccu.
FONTE: HellasLive.it
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Potevo tifare mille squadre, o magari quelle che tifano tutti. E invece tu mi hai fatto gialloblù.