#RomaVerona + - =
RECAP & IMPRESSIONI
La miglior difesa del campionato cade rovinosamente all'Olimpico, fatale l'1-2 tra il 19esimo e il 22esimo in cui i gialloblù sono stati completamente sorpresi dietro e hanno cominciato a giocare preoccupati di poter subire un'imbarcata.
Al 29° il 3 a 0 MKHITARYAN chiude virtualmente una gara praticamente mai cominciata per l'HELLAS che non arriva mai a tirare in porta nel primo tempo.
L'HELLAS sembra anestetizzato anche nella ripresa nonostante l'esordio di LASAGNA così JURIĆ prova a scuotere i suoi con un triplo cambio che vede gli ingressi di DIMARCO, BESSA e COLLEY.
La mossa incide certamente nell'atteggiamento della squadra scaligera che accorcia le distanze al 61° grazie al gol di COLLEY e poi prende coraggio contentendo finalmente la gara agli avversari per almeno 20 minuti ma poi il possesso palla dei padroni di casa è impeccabile e la ROMA vince per 3 a 1 salendo al terzo posto in classifica.
Cominciamo col dire che DZEKO o non DZEKO la ROMA è troppe spanne sopra il VERONA per qualità di squadra e obiettivi ma l'HELLAS visto stasera, per quasi un'ora, non somiglia nemmeno lontanamente a quello tante volte ammirato fino a qui.
Basti ricordare che per la prima volta in stagione in campionato subisce 3 gol giocandosi la partita in meno di 10 minuti: La miglior difesa del campionato ha pagato a carissimo prezzo l'1-2 romanista e, temendo l'imbarcata, ha arretrato il baricentro subendo anche il terzo gol che ha definitivamente tagliato le gambe.
Da lì in poi la squadra di JURIĆ ha giocato come attendesse al più presto il fischio finale e solo il triplo cambio del mister, a partita ormai abbondantemente compromessa, ha fornito ai gialloblù un minimo soffio di vitalità.
Fa male, a dirla in breve, vedere che il VERONA è sceso in campo all'Olimpico senza la necessaria fame e con un calo di concentrazione preoccupante non fosse per quei 30 punti già in carniere...
LA PARTITA
Radiografia del Gol gialloblù 2020-21 | ||||
Giocatore | Coppa | Campionato | Totale | |
ZACCAGNI | 0 | 5 | 5 | |
BARÁK | 0 | 4 | 4 | |
DIMARCO | 0 | 3 | 3 | |
FAVILLI | 0 | 2 | 2 | |
VELOSO | 0 | 2 | 2 | |
ILIĆ | 1 | 1 | 2 | |
COLLEY | 1 | 1 | 2 | |
LAZOVIĆ | 0 | 1 | 1 | |
TAMÈZE | 0 | 1 | 1 | |
KALINIĆ | 0 | 1 | 1 | |
SALCEDO | 1 | 0 | 1 | |
VIEIRA | 1 | 0 | 1 |
Il 3-4-2-1 di mister FONSECA somiglia moltissimo a quello atteso alla vigilia con Pau LOPEZ tra i pali, il rientro di MANCINI in difesa accanto a SMALLING e IBANEZ, VERETOUT e VILLAR in mezzo al campo con KARSDROP e SPINAZZOLA ad aiutarli sulle esterne e il triangolo offensivo con PELLEGRINI ed il recuperato MKHITARYAN sulla trequarti dietro a MAYORAL che ha realizzato una doppietta nell'ultima di campionato contro lo SPEZIA.
Sorprende un po' anche il 3-4-2-1 del VERONA con CECCHERINI di nuovo titolare in difesa accanto al centrale GÜNTER e al massiccio DAWIDOWICZ a destra con DIMARCO a partire dalla panchina a favore di LAZOVIĆ al suo posto sulla fascia sinistra con FARAONI dalla parte opposta e la coppia TAMÈZE-ILIĆ immutata al centro.
Sulla trequarti confermati anche BARÁK e ZACCAGNI a supporto di KALINIĆ al centro dell'attacco (e l'esordio in maglia gialloblù del nuovo acquisto LASAGNA soltanto rimandato a quando il croato necessiterà del cambio).
In tribuna il cittì MANCINI parla con Stephan EL SHAARAWY appena tornato in giallorosso, sugli spalti anche DZEKO 'in castigo' confabula con l'altro nuovo acquisto REYNOLDS. Tutto pronto all'Olimpico, si parte agli ordini del signor Marco Piccinini della sezione AIA di Forlì.
1-2 ROMA IN TRE MINUTI, VERONA ALLE CORDE
12° Problemi al flessore sinistro per SMALLING, dentro l'ex gialloblù Marash KUMBULLA.
14° MKHITARYAN affonda in area dal vertice sinistro e con un rasoterra cerca MAYORAL anticipato all'ultimo da GÜNTER a un metro dalla porta scaligera!
17° PELLEGRINI stende ZACCAGNI che stava ripartendo, fallo tattico e cartellino giallo inevitabile per il capitano romanista.
19° VERETOUT in verticale per MAYORAL affrontato da DAWIDOWICZ, Pawel devia sul fondo la conclusione dello spagnolo. Sul successivo calcio d'angolo MANCINI la incorna verso SILVESTRI che, forse ingannato dalla presenza di un gruppo di giocatori che la ciccano la fa finire in porta.
22° Bis della ROMA: MAYORAL parte dietro i difensori scaligeri indisturbato, SILVESTRI esce a contrastarlo e lo insegue sul centrodestra dell'area, lo spagnolo riesce a girarsi mentre Marco torna fra i pali, palla sul vertice sinistro dove MKHITARYAN la controlla e con una botta fulminea buca il portiere scaligero sul primo palo!
IL 3 A 0 DI MKHITARYAN CHIUDE LA PARTITA CON LARGO ANTICIPO
23° FARAONI ostacola la ripartenza di MKHITARYAN, il signor Piccinini estrae il giallo.
29° Tre a zero ROMA: Sulla battuta del calcio d'angolo SILVESTRI di pugno la repinge proprio sui piedi di PELLEGRINI che al limite dell'area colpisce al volo, Marco riesce a respingere sulla linea di porta ma non trattiene, il più veloce è MAYORAL che insacca! ROMA avanti 3 a 0 e partita virtualmente chiusa dopo meno di mezz'ora.
32° TAMÈZE perde palla in mezzo al campo, ne approfitta MKHITARYAN che punta subito SILVESTRI e dal limite calcia in porta spedendo in curva inseguito da tutta la difesa scaligera: VERONA completamente in confusione.
38° ILIĆ salta KUMBULLA che lo stende, ammonizione anche per l'ex gialloblù.
45° +3 Dopo tre minuti di recupero il signor Piccinini termina il primo tempo.
LASAGNA ALL'ESORDIO, GLI FA SPAZIO L'EVANESCENTE KALINIĆ
46° KALINIĆ rimane negli spogliatoi, al suo posto LASAGNA esordisce in maglia gialloblù.
50° SPINAZZOLA dentro l'area gialloblù nei pressi del vertice sinistro ignora PELLEGRINI e si mette in proprio sparando a lato...
54° PELLEGRINI da destra la mette in mezzo per MKHITARYAN che imbuca di prima in area a cercare VERETOUT controllato da TAMÈZE in attesa dell'uscita (tardiva) di SILVESTRI, il francese della ROMA riesce a colpire a sorpresa ma la palla fortunatamente esce sopra la traversa.
56° Triplo cambio HELLAS, JURIĆ prova a dare la scossa: DIMARCO, BESSA e COLLEY rilevano rispettivamente FARAONI, ILIĆ e ZACCAGNI: LAZOVIĆ cambia fascia, BARÁK scala sulla linea mediana mentre i nuovi entrati si posizionano nei consueti ruoli.
58° Contropiede ROMA condotto dall'incontenibile MKHITARYAN, SPINAZZOLA va al tiro ma SILVESTRI col piedone destro respinge.
COLLEY RENDE MENO AMARA LA SERATA GIALLOBLÙ
61° Cross perfetto di LAZOVIĆ da destra sul palo lontano dove irrompe COLLEY 'dimenticato' da MANCINI, l'ex ATALANTA incorna in porta sottomisura trovando il primo gol in Serie A (aveva rotto il ghiaccio in Coppa Italia).
65° SPINAZZOLA scappa sulla fascia destra, palla a VERETOUT che dal vertice lascia partire un tiro teso respinto sul fondo da SILVESTRI.
68° Sulla respinta del tiro di LAZOVIĆ COLLEY prova a girarsi in area ma conclude sopra la traversa.
70° Sostituzione ROMA: VILLAR fa spazio a CRISTANTE.
80° C'è spazio anche per UDOGIE, il Primavera entra al posto di CECCHERINI, il 2002 fa l'esterno sinistro mentre DIMARCO scala sul centrosinistra in difesa.
82° Destro di VERETOUT da fuori area, palla a lato.
85° Triplo cambio anche per la ROMA: DIAWARA, PERES e PEREZ al posto VERETOUT, KARSDROP e MAYORAL; MKHITARYAN va a fare il finto 9.
89° BARÁK in verticale per LASAGNA che scatta sul filo del fuorigioco inseguito da IBANEZ, il mancino dell'ex UDINESE è troppo angolato ed esce a a lato sul palo opposto.
90° +3 Il signor Piccinini fischia tre volte.
VOTI
- SILVESTRI È sembrato completamente sorpreso in occasione del primo gol(lonzo), qualcosa da rivedere anche sul raddoppio romanista quando è preso in contropiede da MKHITARYAN, incolpevole sul terzo gol... Nel secondo tempo qualche intervento di rilievo ma in generale Marco stasera non è esente da colpe 5
- DAWIDOWICZ Fuori per infortunio in occasione del primo gol non è probabilmente in posizione in occasione del secondo quando MKHITARYAN tira più o meno libero; nei primi 20 minuti prova anche a cercar gloria sulla destra poi affonda insieme ai compagni 5,5
- GÜNTER Decisivo al 14° in anticipo su MAYORAL ma invisibile, al pari dei compagni, nella successiva mezz'ora... 5,5
- CECCHERINI Forse il migliore dei tre la dietro, abbandona nel finale quando forse l'infortunio al tendine ricomincia a farsi sentire 6- (gli da il cambio UDOGIE all'80°: Dieci minuti per riassaggiare un boccone di A dopo lungo tempo incluso d'infortunio e a 18 anni non è cosa da poco, Non giudicabile)
- FARAONI Da laziale doveva giocare col sangue agli occhi e invece... 5 (gli da il cambio DIMARCO al 57°: Porta un po' della vitalità che mancava e sicuramente fa soffrire la ROMA sulla fascia sinistra mettendo in campo mezz'ora di grande intensità, in questo momento non può essere lasciato in panchina 6,5)
- TAMÈZE Al 32° perde una palla in mezzo al campo sulla quale MKHITARYAN per poco non trova la doppietta; spesso prova il dribbling di troppo e nei primi 60 minuti non riesce a difendere una-pallauna in mezzo al campo, si riprende parzialmente nel secondo tempo 6-
- ILIĆ Quando il VERONA naufraga dopo 20 minuti è il più lucido nel cercare di mantenere in piedi la barca 6 (gli da il cambio BESSA al 57°: Completamente ignorato da COLLEY che al 66°, invece di andare per le spicce, pasticcia in area e poco dopo anche DIMARCO non lo cerca quando è libero sul secondo palo... L'impressione è che lui i movimenti li abbia ma la squadra non si sia ancora abituata a lui 5,5)
- LAZOVIĆ Nel primo tempo non trova mai lo spunto ma con l'ingresso di DIMARCO mette sul secondo palo da destra una pennellata fondamentale per il gol dell'1 a 3 6-
- BARÁK Nella prima metà di gara non vede letteralmente palla, si riscatta parzialmente nei secondi 45 minuti, specialmente quando scala a centrocampo 6-
- ZACCAGNI Nei primi 3 minuti subisce 2 falli ed è comunque il più 'ispirato' nel marasma della seconda metà di primo tempo, poi si arrende e JURIĆ lo toglie anzitempo 6- (gli da il cambio COLLEY al 57°: Quattro minuti dopo il suo ingresso trova il suo primo gol in Serie A ma il maggior merito va di certo allo stupendo assist di LAZOVIĆ poi, forse troppo galvanizzato dal gol, prova a fare il fenomeno sbagliando decisioni e perdendo un paio di palloni preziosi nell'area avversaria 6+)
- KALINIĆ Non pervenuto (nel senso che avrà toccato si e no un pallone in 48 minuti), IBANEZ lo ha completamente annullato 4 (gli da il cambio LASAGNA al 46°: In una partita per forza approssimativa l'ex UDINESE è servito sul vertice sinistro da DIMARCO al 76° ma di prima strozza la palla, ha una seconda opportunità nel finale ma angola troppo 6)
- JURIĆ L'esclusione di DIMARCO e l'aver puntato ancora una volta su KALINIĆ non mi ha convinto del tutto stasera, probabilmente tardivi anche i tre cambi che rischiano di riaprire la gara 6-
DICONO + - =
Mister FONSECA tecnico della ROMA «Ora tutti parleranno di Scudetto? Io devo mantenere sempre l’equilibrio. Un tecnico diceva che tutti gli allenatori devono avere la valigia sempre pronta. Ed è così, io ce l’ho sempre pronta. Sono stato sempre tranquillo e focalizzato sul mio lavoro. Innanzitutto, devo dire che abbiamo fatto gol alla migliore difesa del nostro campionato. Non è facile fare tre gol ad una squadra come l’Hellas Verona, che è molto aggressiva e molto forte. Ma penso che la squadra abbia capito che, per giocare questa partita, dovevamo cambiare le nostre intenzioni. La nostra prima parte è stata perfetta: quando affrontiamo una squadra come l’Hellas Verona, abbiamo bisogno di cambiare le nostre intenzioni. Lo abbiamo fatto e abbiamo segnato tre gol contro una squadra fortissima ma la cosa più importante è stata vedere che la squadra ha reagito molto bene dopo l’eliminazione con lo Spezia. Questa vittoria è figlia di uno spirito di squadra. Il gruppo sta credendo in se stesso e sta lavorando insieme. Squadra cresciuta anche sotto l'aspetto fisico? Quando giochiamo ogni tre giorni, è più difficile per la squadra recuperare. Questa settimana abbiamo avuto la possibilità di lavorare tutti i giorni e di preparare bene la partita. Credo che sia qui la differenza» ASRoma.it
Mister JURIĆ «...Abbiamo iniziato molto bene la partita, non concedendo occasioni alla Roma. Poi però, sul primo calcio d'angolo a sfavore, con un saltatore come Dawidowicz che era momentaneamente fuori dal terreno di gioco, abbiamo preso gol, e nei 7-8 minuti successivi non abbiamo fatto bene. Quando si affrontano squadre come la Roma bisogna essere al meglio, altrimenti si fa fatica... Spesso quest'anno abbiamo messo in difficoltà avversarie molto forti come la Roma, oggi invece non ci è riuscito e dobbiamo accettarlo. Ci sta di perdere, ma avremmo dovuto essere più concentrati nella fase di gara in cui abbiamo subito i gol. Se mi è piaciuto Lasagna all'esordio? Quando è entrato ha dato vivacità alla nostra manovra offensiva. Kevin deve inserirsi con tranquillità, sicuramente farà bene. Se è importante in questo momento guardare subito alla prossima partita contro l'Udinese? Anche l'Udinese ha in ‘rosa’ diversi giocatori molto importanti, quindi come sempre sarà una gara dura per noi, ma se saremo tosti e se avremo il giusto atteggiamento potremo sicuramente giocarcela. La partita di oggi ci può servire di lezione, ora però vogliamo ripartire con il piede giusto» HellasVerona.it
MKHITARYAN decisivo con un gol e tante azioni pericolose «Sapevamo che era una partita difficile, contro una bella squadra, fisicamente forte. Ma siamo stati pronti. Abbiamo fatto un primo tempo fantastico, segnato tre gol, nella ripresa potevamo segnarne altri. Non ci siamo riusciti, ne abbiamo preso uno e si è complicata un po’. Abbiamo meritato di vincere. Roma terza in classifica? Ogni partita cerchiamo di dimostrare e cercare di restare in alto. Non esistono partite facili. Sappiamo che dobbiamo lottare con le altre fino alla fine. Vediamo alla fine dove saremo...» ASRoma.it
CECCHERINI «Se dispiace per quei 9 minuti? Molto, perché in quel breve tratto di gara abbiamo avuto commesso alcuni errori di distrazione che di solito non commettiamo mai. Aver perso qualche duello di troppo non ha aiutato, ma nel secondo tempo c’è stata una bella reazione di carattere: siamo riusciti ad accorciare ma non a fare il secondo gol, che avrebbe definitivamente riaperto la partita. Ma è proprio da questa reazione che dobbiamo ripartire per affrontare le prossime gare. La mia decisione di venire a Verona? È stata sicuramente una scelta importante per me e per la mia carriera. Devo ringraziare la società, che mi ha voluto fortemente: sono qui anche per ripagarne la fiducia. Mi trovo bene con la squadra e con tutto lo staff gialloblù. La prossima sfida con l'Udinese? Dobbiamo dimenticare in fretta questo passo falso e dimostrare di avere voglia e fame di riscatto, come abbiamo sempre avuto finora» HellasVerona.it
IBANEZ difensore della ROMA «È stata una partita difficile, ma siamo riusciti a fare bene. Ci siamo allenati bene nella preparazione nei giorni scorsi e abbiamo fatto una bella gara... Dopo l'uscita di Smalling ho dovuto giocare al centro? Giocare centrale o sulla sinistra non cambia, devo farmi trovare pronto sempre. Abbiamo lavorato bene questa settimana, duro, cercando di capire come attaccarli per trovare gli spazi sul campo. Siamo stati bravi il primo tempo, chiudendo qualsiasi varco agli avversari. E poi abbiamo gestito la partita nella ripresa. Alcuni lanci lunghi nel primo tempo? Abbiamo lavorato su questo, per lasciare i terzini liberi. È stata una scelta del mister e abbiamo fatto bene» ASRoma.it
Ceccherini | Juric |
LE ALTRE DI A + - =
Negli anticipi: Venerdì la FIORENTINA è passata in vantaggio con RIBERY al comunale 'Grande Torino' ma dopo la doppia inferiorità numerica ha dovuto subire il pari di BELOTTI a due minuti dal 90esimo.
In testa alla classifica non è cambiato nulla comunque, perchè ieri al 2 a 1 (di rigore) del MILAN a Bologna, ha risposto l'INTER infliggendo un duro 4 a 0 al BENEVENTO; infine il 2 a 0 della JUVENTUS al 'Ferraris' sulla SAMP.
Nel lunch match di oggi vittoria per 1 a 0 dell'UDINESE in trasferta a La Spezia.
Il CAGLIARI vede sfumare la vittoria al 94esimo col SASSUOLO, mentre in trasferta il GENOA ha regolato il CROTONE con un rotondo 3 a 0 e la LAZIO ha vinto sul campo dell'ATALANTA per 3 a 1.
2 a 0 del NAPOLI a spese del PARMA al 'San Paolo' in serata prima della partita all'Olimpico tra ROMA e VERONA.
ALTRE NEWS IN ALLEGATO + - =
Quarto risultato utile per la Primavera di mister CORRENT che pareggia per 0 a 0 a Brescia.
IN BREVE A PIÉ PAGINA + - =
VITA DA EX: PAZZINI bordocampista per DAZN.
Alan EMPEREUR racconta della trattativa lampo che dall'HELLAS l'ha portato al PALMEIRAS poco dopo il rinnovo con Via Olanda 'Dal Palmeiras mi hanno chiamato dopo la gara contro il Milan e lì è iniziata la trattativa. Prima il confronto con il direttore D’Amico, poi lui ha parlato con Juric che a sua volta mi ha chiesto se fossi convinto. Una chiacchierata di 5 minuti, conclusa con un sorriso e un abbraccio, anche se l’ho visto dispiaciuto'. Superato lo scoglio RIVER PLATE, i Verdao hanno conquistato la Copa Libertadores (equivalente alla Champions League europea) superando in finale il SANTOS al mitico ' Maracanà'.
Stagione finita per Claude ADJAPONG che ha riportato la rottura del tendine d'Achille in uno scontro di gioco nel pareggio col PORDENONE.
Fabio BORINI intervistato da TMW (anche) sull'addio al VERONA rivela 'Parlando con il mister e la società prima della fine della stagione le ambizioni sembravano altre. Anche Juric aveva accennato alla necessità di avere rinforzi. Quando vuoi raggiungere grandi cose e sei ambizioso, in certe situazioni ti senti stretto... Ora il Verona sta facendo molto bene, l’allenatore è molto bravo, un martello. Però... parliamo di sorpresa. Il Verona meriterebbe di consolidarsi per quello che è e fare come l’Atalanta'
RASSEGNA STAMPA + - =
CALCIO / SERIE A
Roma-Verona 3-1: Fonseca sorpassa la Juve e avvisa Pirlo
All'Olimpico segnano Mancini, Mkhitaryan e Borja Mayoral ma Smalling va ko: seconda vittoria di fila per i giallorossi, che nel prossimo turno faranno visita ai bianconeri (ora a -1 ma con una gara in meno) senza lo squalificato Pellegrini
31.01.2021 22:42 4 MIN
© LAPRESSE
ROMA - La regola della Roma non sbaglia mai. Come sempre accaduto in questa stagione con le squadre che precede in classifica, la squadra di Fonseca supera anche il Verona all'Olimpico (3-1) e dopo il successo al cardiopalma contro lo Spezia si mette definitivamente alle spalle la precedente batosta incassata nel derby con la Lazio ('rispedita' a -3) e l'eliminazione ai quati di Coppa Italia per mano dello Spezia. Vittoria pesante per i giallorossi che si riportano così a -6 dal Milan capolista e a -4 dall'Inter, scavalcando al terzo posto la Juve a cui faranno visita nel prossimo turno: uno ora il punto di vantaggio sui bianconeri, che devono però ancora recuperare il match contro il Napoli).
Nove minuti 'di fuoco'
L'avvio è equilibrato e sembra quasi 'stregato' per Fonseca, che già all'11 perde Smalling per infortunio (dentro Kumbulla) e poi vede l'arbitro Piccinini ammonire Pellegrini (fallo su Zaccagni), diffidato e costretto così a saltare la prossima trasferta sul campo della Juve. Ma prima di pensare a i bianconeri la Roma deve battere il Verona ed è proprio il capitano a dare la scossa: perfetto il cross da corner per la testa di Mancini che al 20' sblocca il risultato. La squadra di Juric accusa il colpo e due minuti dopo incassa ancora: a firmare il micidiale uno-due è Mkhitaryan, che col destro dal limite infila Silvestri ingannandolo sul primo palo dopo il servizio di Borja Mayoral. Promosso a protagonista dopo la rottura tra l'allenatore e Dzeko (anche oggi in tribuna, mentre in panchina dopo il lungo stop si rivede Pastore), l'attaccante spagnolo è in partita e al 29' cala il tris: splendido desro al volo di Pellegrini, respinta corta e maldestra del portiere sui piedi dell'ex Real che non fallisce il tap-in. Tre gol in nove minuti per la Roma, con il Verona che va al riposo tramortito.
A Juric non basta Colley
Al rientro in campo Juric (arrivato all'Olimpico senza Benassi, Magnani, Ruegg, Sturaro, Veloso e Vieira), si gioca la carta Lasagna: il nuovo attaccante, arrivato dall'Udinse, prende il posto dell'ex di turno e deludente Kalinic. La mossa non spariglia le carte né cambia il copione del match, con la Roma in pieno controllo e vicina al quarto gol ancora con Borja Mayoral, Spinazzola e Veretout. Il tecnico scaligero allora prova a stravolgere il Verona con un triplo cambio al 57': dentro Bessa, Dimarco e Colley rispettivamente al posto di Ilic, Faraoni e di un evanescente Zaccagni. A provarci è però di nuovo la Roma, con Silvestri chiamato in causa da Spinazzola mentre sul ribaltamento di fronte è bravo Ibanez a far muro in scivolata su un destro di Colley. Buono comunque l'impatto del gambiano su un match che prova a riaprire al 62', quando legge bene il cross di Bessa, sbuca alle spalle di Mancini e di testa supera Pau Lopez. Ora il Verona si scopre e tocca ancora a Silvestri tenerlo in partita, con una respinta di piede su conclusione di Borja Mayoral, mentre Fonseca già pensa alla Juve e toglie il diffidato Villar (dentro Cristante al 71') ma trema quando Lasagna spreca un bel cross di Dimarco e nel finale incrocia troppo il sinistro. Sono gli ultimi veri brivido per una Roma che vince 3-1 e si prepara ora a sfidare i campioni d'Italia.
FONTE: TuttoSport.com
CALCIO SERIE A 4 MIN
Roma-Verona 3-1: Borja Mayoral e Mkhitaryan show, Fonseca è terzo
Dopo la vittoria rocambolesca contro lo Spezia, il successo netto sulla squadra di Juric dà nuova forza al tecnico portoghese nel complicato rapporto con Dzeko
© LAPRESSE
31.01.2021 22:47
ROMA - Tre gol in nove minuti per mettere da parte i cattivi pensieri, travolgere il Verona e riprendersi il terzo posto in classifica. Dopo la vittoria rocambolesca contro lo Spezia, il successo netto sulla squadra di Juric dà nuova forza a Fonseca nel complicato rapporto con Dzeko (sorridente in tribuna insieme ai nuovi acquisti El Shaarawy e Reynolds) nella settimana che porterà alla sfida di sabato sera a Torino contro la Juve (senza Pellegrini, diffidato e ammonito e con Smalling uscito subito per infortunio). Contro il Verona (nel girone d'andata miglior difesa insieme ai bianconeri e specializzata nel fare punti contro le grandi), la doppietta di Borja Mayoral e la firma di Mkhitaryan tra il 20' e il 29' fanno dimenticare per un momento anche l'amarezza per il caso Diawara dell'andata (i dirigenti giallorossi sperano ancora nel ricorso contro la sconfitta a tavolino del Bentegodi).
Dzeko in tribuna, Borja Mayoral si scatena
Fonseca ripropone Borja Mayoral punta centrale, con Mkhitaryan e Pellegrini a supporto. Pau Lopez confermato in porta, mentre in difesa torna Mancini al posto di Kumbulla. L'ex veronese, però, è subito lanciato in campo per Smalling, che esce al 12' per un problema muscolare. Nonostante la prima difficoltà, la Roma dimostra di essere scesa in campo convinta e determinata. La difesa controlla bene il pericoloso trio veronese formato dall'ex giallorosso Kalinic e da Barak e Zaccagni in appoggio. Al 19' un destro rasoterra di Borja Mayoral che, deviato, sfiora il palo è la scintilla che accende la Roma. Sul successivo calcio d'angolo, Mancini stacca di testa anticipando Barak e superando Silvestri.
Mkhitaryan c'è, Colley entra e segna
La squadra di Fonseca continua ad attaccare e 2' dopo trova il raddoppio. Protagonista ancora Borja Mayoral, che scatta in profondità e sull'uscita di Silvestri appoggia indietro per Mkhitaryan: l'armeno è bravissimo nel controllare e beffare il portiere gialloblù con un destro preciso sul primo palo. Il Verona perde l'equilibrio e sbanda, consegnandosi ai giallorossi. Che ne approfittano subito. Al 29' Silvestri respinge con fatica una potente conclusione di Pellegrini da fuori area, sulla ribattuta arriva per primo Borja Mayoral che firma la doppietta. Juric è arrabbiato e in avvio di ripresa cambia inserendo il nuovo arrivato Lasagna al posto di Kalinic. Poco dopo entrano anche Dimarco, Bessa e Colley. Spinazzola e Veretout vanno vicini al quarto gol, ma è il Verona a segnare al 17' con Colley che sorprende di testa Mancini e Pau Lopez. Fonseca risponde con Cristante al posto di Villar. La Roma resta comunque in controllo della partita e nel finale c'è posto anche per Diawara, Bruno Peres e Carles Perez.
FONTE: CorriereDelloSport.it
CALCIO SERIE A
ROMA-VERONA 3-1, LE PAGELLE: MANCINI ANNULLA ZACCAGNI, MAYORAL DECISIVO IN TUTTI I GOL
SERIE A - Diamo i voti ai protagonisti del match dell'Olimpico tra Roma e Verona: Mancini marca a uomo Zaccagni e lo contiene, ottime prestazioni anche da parte di Ibanez e Spinazzola. Mayoral e Mkhitaryan decisivi, mentre negli ospiti entra bene Colley. Male Kalinic e Ilic.
Mancini esulta dopo il gol in Roma-Hellas Verona, Serie A 2020/21
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DA FRANCESCO SESSA
PUBBLICATO IL 31/01/2021 A 23:04 | AGGIORNATO 31/01/2021 A 23:07
Roma-Verona, match della 20a giornata della Serie A 2020-2021 andato in scena allo stadio Olimpico, si è concluso col punteggio di 3-1. Gara arbitrata da Piccinini, la Roma di Paulo Fonseca in virtù di questo risultato si riprende il terzo posto mentre il Verona di mister Ivan Juric si allontana dalla zona Europa. A segno Mancini, Mkhitaryan, Mayoral e Colley. Di seguito le pagelle dell’incontro per scoprire insieme ai voti dei nostri giornalisti i promossi e i bocciati del match, informazioni utili anche per farvi una prima idea se giocate a qualsiasi Fantacalcio.
LE PAGELLE DELLA ROMA
Paul LOPEZ 6 – Non è chiamato a interventi particolarmente complicati, non può nulla sul gol di Colley.
Gianluca MANCINI 7 – Sblocca il match con il colpo di testa in mischia, dietro marca a uomo Zaccagni e lo fa alla grandissima.
Chris SMALLING S.V. – Sfortunato: esce per infortunio dopo pochi minuti. (Dal 12’ KUMBULLA 6,5 – Lavoro essenziale in copertura, molto bene nelle corse all’indietro sugli scatti di Lasagna nel secondo tempo).
Chris Smalling, Roma-Hellas Verona, Getty Images
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IBANEZ 7 – Dopo l’uscita di Smalling si sposta al centro della difesa ma non patisce, anzi: prova di personalità. Dà una mano a Mancini nel contenere Zaccagni.
Rick KARSDORP 6,5 – Bella prestazione, sia in spinta sia soprattutto in ripiegamento: applicazione da sottolineare. (Dall’86’ Bruno PERES S.V.)
Jordan VERETOUT 6,5 – Lo si trova ovunque, sempre più tuttocampista: regia semplice e che punta alla verticalità unita a un prezioso lavoro in interdizione. (Dall’86’ Amadou DIAWARA S.V.)
Gonzalo VILLAR 6,5 – Non ha paura a farsi dare il pallone tra i piedi, anche con la pressione avversaria. Gioca con l'ormai consueta pulizia. (Dal 70’ Bryan CRISTANTE 6 – Entra per evitare che Villar si faccia ammonire e salti la Juve: con lui il centrocampo aumenta in fisicità).
Leonardo SPINAZZOLA 7 – In costante spinta, anche nei minuti finali. E soprattutto in fiducia: quando il fisico risponde bene, è un fattore di questa squadra.
Lorenzo PELLEGRINI 6,5 – Dal suo calcio d’angolo nasce il gol del vantaggio di Mancini, da un complicato destro al volo il 3-0 di Mayoral. Ancora trascinatore.
Henrikh MKHITARYAN 6,5 – E’ ispirato fin dalle prime battute, il gol del raddoppio è una perla e taglia le gambe del Verona pochi secondi dopo il vantaggio di Mancini.
Borja MAYORAL 7 – L’angolo dell’1-0 è figlio di una sua ottima giocata. Da un suo spunto, con grande lucidità, nasce il 2-0. Con freddezza brucia Silvestri per il 3-0. Non male come vice-Dzeko. (Dall’86’ Carles PEREZ S.V.)
All. Paulo FONSECA 6,5 – Qualche critica, problemi con Dzeko, sviste di natura regolamentare ma la Roma è lì, al terzo posto e a -6 dalla vetta: la vittoria contro il Verona ha un valore enorme.
I giocatori della Roma festeggiano Mkhitaryan, Roma-Verona, Serie A 2020-21, Getty Images
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LE PAGELLE DEL VERONA
Marco SILVESTRI 6 – Non impeccabile in occasione del gol di Mayoral, ma nella ripresa compie diversi interventi importanti.
Pawel DAWIDOWICZ 6 – Il migliore nella retroguardia del Verona: regge nell’uno contro uno contro gli attaccanti della Roma.
Koray GUNTER 5,5 – Qualche buon intervento, ma anche diversi errori banali in impostazione.
Federico CECCHERINI 5,5 – Nella ripresa spinge con una buona costanza sulla sinistra, ma nel primo tempo è distratto come tutta la retroguardia. (Dal 80’ Destiny UDOGIE S.V.)
Davide FARAONI 5 – Soffre Spinazzola, quasi mai riesce a contenerlo. Tanti errori anche banali: brutta prestazione. (Dal 56’ Federico DIMARCO 6 – Il suo ingresso aumenta la pericolosità del Verona sulle fasce, anche se non riesce a incidere particolarmente).
Adrien TAMEZE 6 – L’avvio di partita è ottimo: è ovunque, il più ispirato nel centrocampo di Juric. Con il passare dei minuti sbaglia troppo dal punto di vista tecnico, ma è comunque importante con il suo dinamismo.
📸 El Shaarawy e Reynolds seguono #RomaVerona dalla tribuna pic.twitter.com/BufJbB8NJ6
— Il Romanista (@ilRomanistaweb) January 31, 2021
Ivan ILIC 5 – La sua importante personalità non si vede: poche giocate da sottolineare, tantissime palle perse banali. (Dal 56’ Daniel BESSA 6,5 – Entra bene e pesca Colley per il gol che riapre la partita).
Darko LAZOVIC 5 – Oggi stecca: tante discese sulla sinistra, innumerevoli errori al cross e anche con giocate più semplici.
Mattia ZACCAGNI 5 – La luce del Verona stasera viene spenta dalla difesa della Roma, da Mancini in primis. Pochi spunti interessanti da parte del fantasista. (Dal 56’ Ebrima COLLEY 6,5 – Il suo ingresso dà freschezza all’attacco del Verona, si fa trovare pronto in occasione del gol).
Antonin BARAK 5,5 – Anche lui non riesce a essere incisivo, anche se mette in mostra qualche lampo interessante.
Nikola KALINIC 5 – Prestazione impalpabile: tocca pochissimi palloni, non riesce a liberarsi dei difensori avversari. (Dal 46’ Kevin LASAGNA 5,5 – Decisamente meglio rispetto a Kalinic, ma calcia malissimo poco dopo il gol di Colley: occasione importante per rientrare definitivamente in partita).
All. Ivan JURIC 6 - Il Verona entra bene in campo e ha una buona reazione dopo il gol. Stupisce il black-out dopo il gol della Roma, un'anomalia per i gialloblù.
CALCIO SERIE A
SERIE A, ROMA-VERONA 3-1: MANCINI, MKHITARYAN E MAYORAL RIPORTANO FONSECA AL TERZO POSTO
SERIE A - La Roma risponde alle vittorie delle rivali e torna al terzo posto, a -6 dal Milan capolista: 3-1 al Verona. Giallorossi straripanti del primo tempo con i gol di Mancini, Mkhitaryan e Mayoral, nella ripresa Colley accorcia le distanze ma non basta: seconda vittoria consecutiva per Fonseca.
Mkhitaryan esulta insieme ai compagni per il gol al Verona, Roma-Hellas, Serie A 2020-21, Getty Images
Credit Foto Getty Images
DA FRANCESCO SESSA
PUBBLICATO IL 31/01/2021 A 22:38 | AGGIORNATO 31/01/2021 A 23:11
La Roma risponde all'appello lanciato dalle prime della classe, tutte vittoriose in questo turno di campionato, e si riprende il terzo posto con un risultato importante: 3-1 al temibile Verona di Juric sotto gli occhi di El Shaarawy e Reynolds, in tribuna insieme a un sorridente Dzeko. Il momento chiave del match è la metà del primo tempo: in pochi secondi i giallorossi segnano due reti, con Mancini e Mkhitaryan. Un uno-due tremendo per i gialloblù, che poco prima della mezz'ora si trovano addirittura sotto di tre gol dopo il tap-in vincente di Mayoral. Primo tempo perfetto per Fonseca, se non fosse per l'infortunio di Smalling e il giallo a Pellegrini, che era diffidato e salterà la Juve. Nella ripresa Colley dà speranza al Verona, ma non basta: Roma a sei punti di distanza dal Milan capolista, gli uomini di Juric a -7 dal quinto posto occupato dal Napoli.
IL TABELLINO
ROMA-VERONA 3-1 (primo tempo 3-0)
ROMA (3-4-2-1): Pau Lopez; Mancini, Smalling (12' Kumbulla), Ibanez; Karsdorp (86' Bruno Perez), Villar (70' Cristante), Veretout (86' Diawara), Spinazzola; Pellegrini, Mkhitaryan; Mayoral (86' Carles Perez). All. Fonseca.
VERONA (3-4-2-1): Silvestri; Dawidowicz, Gunter, Ceccherini (80' Udogie); Faraoni (56' Dimarco), Tameze, Ilic (56' Bessa), Lazovic; Barak, Zaccagni (56' Colley); Kalinic (46' Lasagna). All. Juric.
Arbitro: Piccinini.
Ammoniti: Pellegrini (R), Faraoni (V), Kumbulla (R)
Gol: 20' Mancini (R), 22' Mkhitaryan (R), 29' Mayoral (R), 62' Colley (V)
Assist: 1-0 Pellegrini (R), 2-0 Mayoral (R), 3-1 Bessa (V)
Borja Mayoral esulta dopo il gol al Verona, Roma-Hellas, Serie A 2020-21, Getty Images
Credit Foto Getty Images
LA CRONACA IN 7 MOMENTI CHIAVE
11 INFORTUNIO PER SMALLING - Problemi per l'ex United: partita finita, dentro Kumbulla.
17' PELLEGRINI SALTA LA JUVE - Primo giallo del match: Pellegrini, fallo su Zaccagni. Era diffidato il capitano della Roma, salta la Juve.
20' GOL DI MANCINI - Calcio d'angolo dalla destra, stacco di Mancini sul secondo palo: Silvestri ingannato dalla mischia davanti alla porta.
22' GOL DI MKHITARYAN - Mayoral scappa in campo aperto, prova a saltare Silvestri ma scarica per l'armeno, che prende in controtempo il portiere del Verona e trova una gran conclusione sul secondo palo.
29' GOL DI MAYORAL - Destro al volo di Pellegrini da fuori, Silvestri risponde in qualche modo e lo spagnolo deve solo mettere in rete da pochi passi.
58' SILVESTRI SU SPINAZZOLA - Grande occasione: contropiede guidato da Pellegrini e palla per l'esterno, che calcia a botta sicura. Ottimo intervento con i piedi del portiere.
62' GOL DI COLLEY - Gli ospiti provano a riaprire il match: cross dalla destra di Bessa, stacco vincente sul secondo palo.
IL MOMENTO SOCIAL
Dopo il terzo gol ora l'attenzione è tutta rivolta alla lista dei giocatori presentata dalla Roma.#RomaVerona
— Unfair Play (@unfair_play) January 31, 2021
IL MIGLIORE
Gianluca MANCINI - Sblocca il match con il colpo di testa in mischia, dietro marca a uomo Zaccagni e lo fa alla grandissima.
IL PEGGIORE
Nikola KALINIC – Prestazione impalpabile: tocca pochissimi palloni, non riesce a liberarsi dei difensori avversari.
LE PAGELLE
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FONTE: EuroSport.it
01 FEB 2021
SEGNALI DI STRAORDINARIA NORMALITA’
Erano anni che non si vedeva un mercato di questo tenore. Abituati alle vacche magre e a vivere l’ultimo giorno di mercato con la stessa apprensione degli alleati quando sbarcarono sulle coste della Normandia, non ci sembrerà vero di poterci rilassare oggi in ufficio. Nessun click compulsivo sui vari siti di mercato, nessun messaggio disperato su whatsapp, nessun scoramento finale.
Una volta tanto il Verona ha acquistato ciò che serviva con anticipo, scegliendo ciò che più era adatto all’allenatore e al suo gioco, persino investendo una cifra considerevole. Tutto così strano che un tifoso del Verona potrebbe vivere anche una crisi d’identità. Invece è solo ciò che tanti altri tifosi vivono da anni, mica la luna nel pozzo, mica follie da imperatori.
In questo cambio di passo epocale, vorrei vederci una straordinaria normalità. Vorrei vederci un Setti che non consideri il Verona come una vacca da mungere ma come un’azienda da far crescere e da cui ottenere giusti guadagni. Vorrei vederci una stabilità, un livello superiore da perseguire con oculatezza ma anche con tenacia. E vorrei vederci anche un segnale di pace per l’uomo che ha reso tutto questo possibile, lo stesso uomo che ha agitato i nostri sonni in questi mesi con la sua ruvida verità e la sua scomoda inquietudine.
Dicevo qualche tempo fa che questo mercato sarebbe stato un bivio nei rapporti tra Setti e il suo allenatore. Stavolta Setti ha mantenuto la sua parola, senza proclami, ma facendo parlare i fatti. E sono sicuro che Juric abbia apprezzato. Roma è solo un piccolo incidente di percorso, ma bene ha fatto Juric ad alzare le sirene degli allarmi. Sarà pure pacificato, ma sicuramente mai tranquillo. E anche stavolta ha ragione lui.
Gianluca Vighini
31 GEN 2021
IL PAGELLONE DI ROMA-VERONA
SILVESTRI 5+ Un paio di interventi che evitano l’imbarcata totale non gli bastano per salvare una partita condizionata da due errori su due dei tre gol della Roma, secondo e terzo. Anche sull’1-0 di Mancini non mi è sembrato particolarmente reattivo, ma lì ad ingannarlo ci si è messo anche Ceccherini, con lo svarione decisivo.
DAWIDOWICZ 5 Soffre dannatamente la velocità di Mkhitarian, non riesce mai a tenerlo. Il primo tempo è davvero da incubo, ed esce malconcio anche da un corpo a corpo con Borja Mayoral (fatalità i padroni di casa la sbloccano quando lui è momentaneamente fuori). Nella ripresa un po’ meglio, anche perché la Roma rallenta. Ma quando accelera, sono sempre dolori.
GUNTER 4.5 Subito due palloni in disimpegno sparati in fallo laterale in maniera del tutto scriteriata, senza avversari in pressione. Poi, sotto di un gol, con la squadra ancora incredula, tiene in gioco Borja Mayoral che dà il “la” al raddoppio della Roma. In confusione totale, non riesce a riprendersi e rimane a rimuginare sugli errori che hanno inevitabilmente condizionato il risultato.
CECCHERINI 5 Nel colpo di testa di Mancini, che sblocca il risultato, potrebbe respingere il pallone sulla linea di porta, ma lo cicca clamorosamente. Falloso, troppo falloso. Ed esageratamente frenetico nelle giocate. Non mi è piaciuto. Pellegrini lo mette in difficoltà, anticipandolo spesso e lui, fisicamente non al 100% arranca tentando di recuperare. Nel disastro totale del primo tempo non riesce a limitare i danni.
UDOGIE s.v. (dal 35′ s.t.)
FARAONI 5 Mi fa un certo effetto dargli un’insufficienza, perché anche nelle giornate storte della squadra, lui ha sempre portato a casa la pagnotta. E invece incappa nella sua prima topica stagionale. Dalla sua parte c’è Mkhitaryan che sembra un ossesso e lui ci capisce davvero poco. Finisce sotto la doccia molto prima rispetto a suoi standard, considerano che Juric non lo cambia praticamente mai.
DIMARCO 6 (dall’11′ s.t.) Aveva probabilmente bisogno di rifiatare, ed evidentemente gli sono bastati 45 minuti in panchina, perché quando è entrato ha fatto bene.
TAMEZE 6.5 E’ l’unico, soprattutto nel primo tempo, che non va in confusione e a tentare di dare una parvenza di squadra ai suoi compagni, che non hanno invece alcuna forma. Corre anche per gli altri nove ma non basta ad evitare la figuraccia. Anche nella ripresa, con i nuovi innesti, si arrende solo quando il discutibile arbitro Piccinini fischia la fine.
ILIC 5 In mezzo al campo i giallorossi entrano come il classico coltello caldo nel burro. Paga la grande velocità di gioco della Roma, lui che non è certo uno agile nel breve. Ma nemmeno nel lungo. Dovrebbe far ragionare la squadra, ma lui è il primo a non essere lucido. Anche difensivamente gli vanno via abbastanza in scioltezza.
BESSA 6.5 (dall’11′ s.t.) Il gol di Colley è per la metà suo. Bellissimo, infatti, il pallone che mette sulla testa del giovane attaccante gialloblù. Ma non si è fermato lì, perché ha fatto vedere altre belle giocate e ha dimostrato di trovarsi bene coi compagni (che lo cercano tantissimo). Juric non ha un giocatore con le sue caratteristiche, vero regista offensivo, capace anche di vedere la porta. Sono convinto che nel momento in cui troverà la condizione fisica ideale, potrà mettere in difficoltà il mister nelle scelte.
LAZOVIC 6 A sinistra ha sofferto, o comunque sia, non ha brillato come al suo solito. Discorso completamente diverso nella ripresa quando Juric lo ha riportato nel suo ruolo naturale. Buona l’intesa con l’ispiratissimo Bessa. La cosa che preme maggiormente è che ritrovi la stessa condizione della scorsa stagione.
BARAK 5.5 Primo tempo praticamente nullo. Secondo meglio, quando Juric lo abbassa, mettendolo al posto di Ilic. Non ha gli spunti visti contro il Napoli e quindi ci mette il fisico che di certo non gli manca. Ecco, in certe partite, sono convinto che il suo ruolo sia in mezzo al campo. Il graduale inserimento di Bessa potrebbe agevolare questa soluzione.
ZACCAGNI 5 Sotto gli occhi del c.t. della Nazionale, Roberto Mancini, stecca la partita. I difensori giallorossi gli preparano il comitato di benvenuto con la clava in mano e lui non fa nulla per giocare con “astuzia”. Ci prova anche a tentare qualche giocata delle sue, ma le buone intenzioni non si trasformano in concretezza. Colley prende il suo posto. E segna.
COLLEY 6+ (dall’11′ s.t.) Entra in campo indemoniato. Trova il gol subito, poi un’altra grande occasione, sparata però alta. Non gestisce al meglio un contropiede che avrebbe potuto riaprire la partita. Ma non condivido le critiche esagerate che ho sentito su di lui. Sono il primo a chiedergli sempre la voglia di fare il diavolo a quattro. Oggi l’ha fatta vedere. Spiegatemi voi cosa avrebbe dovuto fare di più di così…
KALINIC 4.5 A fondo lui, come a fondo tutta la squadra nel primo tempo. Gli arriva qualche pallone, per carità, nulla di clamoroso, ma lui pur con quel poco che gli arriva combina nulla. Lo cercano sempre col lancio lungo e sistematicamente finisce di sbattere contro la difesa della Roma. Rimane negli spogliatoi dopo l’intervallo.
LASAGNA 6+ (dal 1′ s.t.) Vince lui il “confronto” con Kalinic, ma, lungi da me creare una lotta intestina. E’ innegabile, però, che abbia fatto meglio rispetto al croato. Si crea un paio di occasioni, una buona, che finisce sul fondo solo per una deviazione giallorossa. Acquisto che permette finalmente a Juric di avere più opzioni dalle quali pescare.
ALL. JURIC 6 Io non lo boccio, perché quei dieci minuti di delirio della squadra non sono prevedibili, assolutamente. La formazione che manda in campo non è sbagliata. Forse un appunto solo su Dawidowicz a uomo su Mkhitaryan. Nella ripresa, però, prova a cambiarla e la squadra dà segni di vita che nel primo tempo aveva dato solo nei primi venti minuti. Insista su Bessa perché uno così, con quel tipo di caratteristiche non ce l’ha in rosa.
Giovanni Vitacchio
FONTE: Blog.Telenuovo.it
Verona appisolato, la sveglia arriva tardi. La Roma ringrazia (3-1)
By Redazione - 31 Gennaio 2021
All’Olimpico il Verona non scende in campo nella prima frazione e la Roma ne fa tre. Un incubo per i ragazzi di Juric che in nove minuti si fa bucare tre volte. Nella ripresa non va certo meglio, nonostante il debutto di Lasagna per il solito deludentissimo Kalinic, fino al sessantesimo, momento in cui l’uomo dei Balcani decide di inserire DiMarco, Bessa e Colley. Con loro l’attacco gialloblù guadagna in brio e poco dopo l’assist di Bessa pesca la testa di Colley che liberissimo infila Lopez. Il 3-1 galvanizza l’Hellas che guadagna campo e prova l’assalto, purtroppo sempre respinto dalla Roma. La maggiore esperienza permette ai giallorossi di giocare con il cronometro in mano e di soffocare le residue speranze dei gialloblù che diminuiscono poco a poco la pericolosità fino a spegnersi con il triplice fischio.
FONTE: HellasNews.it
Pagelle
gennaio 31, 2021
Silvestri 5.5, Dawidowicz 5, Gunter 5, Ceccherini 5 (Udogie sv); Faraoni 5.5 (Dimarco 6), Tameze 6, Ilic 5.5 (Bessa 6), Lazovic 5; Barak 6, Zaccagni 5.5 (Colley 6.5); Kalinic 5 (Lasagna 6). All: Juric 5.5
Finale, Roma-Hellas Verona 3-1
gennaio 31, 2021
Per un’ora, troppo brutto per essere vero. Serata in buona parte da dimenticare per la squadra scaligera.
Il girone di ritorno dell’Hellas Verona si apre allo stadio Olimpico contro la Roma, la prima di due trasferte consecutive per i gialloblù di Juric. Davanti al Ct Mancini, gli scaligeri si presentano col 3-4-2-1 composto da Silvestri, Dawidowicz, Gunter, Ceccherini; Faraoni, Tameze, Ilic, Lazovic; Barak, Zaccagni; Kalinic.
Sesta partita consecutiva da titolare per l’ex Atletico Madrid. La prima nota della sfida che chiude il 20º turno, arriva all’11’ quando Smalling per un problema fisico chiede il cambio, al suo posto l’ex gialloblù Kumbulla. Ottima chiusura al 14’ di Gunter sul traversone di Mkhitaryan, giallorossi che ci provano con Mayoral al 20’, diagonale che termina sull’esterno della rete. Padroni di casa che si portano in vantaggio subito dopo grazie al colpo di testa di Mancini: Ceccherini liscia davanti a Silvestri ed il pallone termina alle spalle del portiere gialloblù. Ma bastano solo due minuti alla Roma per raddoppiare con Mkhitaryan, destro chirurgico che spiazza Silvestri. Al 28’ Zaccagni mette sul primo palo dove c’è Faraoni ma l’esterno gialloblù non riesce ad impattare il pallone. La squadra di Fonseca detta i tempi allo stadio Olimpico ed al 29’ cala il tris con Mayoral che ribatte in gol la conclusione di Pellegrini da fuori area. Primo tempo da dimenticare per i gialloblù di Juric che si chiude dopo 2’ di recupero.
La ripresa si apre con Lasagna al posto di Kalinic, Roma che con Mayoral prima e Spinazzola poi prova ad impensierire ancora Silvestri. Triplice cambio per l’Hellas Verona al 12’ con Dimarco, Bessa e Colley per Faraoni, Ilic e Zaccagni. Ma è Silvestri a salvare su Spinazzola al 13’, gialloblù che ci provano con Lasagna che brucia il diretto avversario, palla che arriva a Colley ma il classe 2000 aspetta troppo e viene murato. Hellas Verona che prova a riaprire la partita al 17’ col gol di Colley (primo in Serie A, ndr) su assist da destra di Bessa. Ancora Colley protagonista al 24’ ma la sua conclusione termina alta. Al 31’ ottimo servizio di Dimarco per Lasagna, ma l’ex Udinese non trova il pallone in area giallorossa. Quinto ed ultimo cambio per la squadra di Juric, con Udogie al posto di Ceccherini al 35’. Veretout da fuori area non trova la porta due minuti dopo, gialloblù che arrivano alla conclusione al 44’ con Barak che serve Lasagna, ma il diagonale dell’attaccante viene deviato in calcio d’angolo da Lopez. Sfida All’Olimpico che si chiude dopo 3’ di recupero. Una sconfitta, la sesta in campionato, la terza lontano dal Bentegodi, che non cancella quanto di buono fatto sino ad oggi.
FONTE: HellasLive.it
Verona, le pagelle di CM: Colley entra troppo tardi. Silvestri disastroso
del 31 gennaio 2021 alle 22:43
Roma-Verona 3-1
Silvestri 4,5: Contro il suo futuro? Possibile. Ma se gioca così a Trigoria ci ripensano. Imbambolato sul gol di Mancini, avventato nell’uscita su quello di Mkhitaryan, disastroso nella respinta di Pellegrini. Nella ripresa due parate di piedi alzano un po’ la media.
Dawidowicz 5: Devia provvidenzialmente un tiro di Mayoral ma pure lui rimane a sguardo sbarrato quando la Roma fa sul serio.
Gunter 4,5: Mezz’ora minuti di gambe molli e occhi spaesati. Fa rimpiangere Kumbulla.
Ceccherini 5,5: Devia inconsapevolmente il colpo di testa di Mancini. E inconsapevole passa il resto del primo tempo. Si risveglia nel secondo. (35’st Udogie ng)
Faraoni 5: Tifoso della Lazio ma ha ben poco da sorridere. Karsdorp lo annulla e dietro non brilla. (11’st Di Marco 6: sorprende vederlo così tardi)
Tameze 6: Inizio con la sciabola e prosegue senza abbassare mai la guardia
Ilic 5: Travolto, prova a rimettere la testa fuori dall’acqua a fine primo tempo ma non ci riesce. (11’st Bessa 6,5: vedi Colley, senza gol ma con assist)
Lazovic 5: Assente in entrambi le fasi. Quasi irriconoscibile.
Barak 5: Domenica di riposo non giustificato.
Zaccagni 5,5: Provoca il giallo a Pellegrini e qualche frattura in avanti. Ma è più fumo che arrosto. (11’st Colley 7: mette subito in apprensione la difesa romanista mostrando quella spigliatezza che mancava poi buca Pau Lopez. Merita spazio)
Kalinic 4,5: Dente avvelenato? Macché. Non riesce mai a creare un pericolo. (1’st Lasagna 6: esperienza e velocità, e un brivido finale)
Juric 5: Alla vigilia aveva protetto il lavoro di Fonseca, in campo lo celebra in senso negativo vedendo forse il miglior Verona della stagione. Nella ripresa i cambi sono giusti, ma evidenziano qualche errore di formazione iniziale.
Juric: 'Verona realtà molto piccola, tifosi e giornalisti fuori di testa. Non vedono che...'
del 31 gennaio 2021 alle 23:32
Intervenuto in conferenza stampa, Ivan Juric, allenatore del Verona, ha così parlato dopo il ko con la Roma: "Penso che la nostra realtà è molto piccola. Tifosi e giornalisti sono fuori di testa, non vedono quello che facciamo. Se i miei giocatori pensano a rilassarsi finisce male: è un campanello d'allarme, non deve succedere quanto visto oggi. Chi sta sotto di noi e ha una rosa migliore si deve chiedere perché, non noi".
FONTE: CalcioMercato.com
Verona, Colley buca la Roma: primo gol in Serie A per l’attaccante
Ebrima Colley ha realizzato il primo gol in Serie A: colpo di testa vincente per l’attaccante gialloblù nella sfida tra Roma e Verona
Di Redazione Calcionews24 - 31 Gennaio 2021
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Ebrima Colley ha realizzato il primo gol in Serie A in occasione della sfida tra Roma e Verona, valevole per la ventesima giornata di campionato.
L’ex attaccante dell’Atalanta ha svettato sul cross dalla destra di Daniel Bessa, battendo di testa Pau Lopez.
Verona, esordio Lasagna: prima in gialloblù per l’ex Udinese
Kevin Lasagna ha esordito con la maglia del Verona in occasione del match contro la Roma: prima in gialloblù per l’ex attaccante dell’Udinese
Di Redazione Calcionews24 - 31 Gennaio 2021
© foto www.imagephotoagency.it
Kevin Lasagna ha collezionato la prima presenza con la maglia del Verona, subentrando nel secondo tempo della sfida contro la Roma.
Esordio amaro per l’ex attaccante dell’Udinese, considerando lo svantaggio di 3-0 per la formazione allenata da Ivan Juric.
Moviola Roma Verona: l’episodio chiave del match
L’episodio chiave del match valido per la 20ª giornata di Serie A 2020/21: moviola Roma Verona
Di Redazione CalcioNews24 - 31 Gennaio 2021
© foto www.imagephotoagency.it
L’episodio chiave della moviola del match tra Roma e Verona, valido per la 20ª giornata della Serie A 2020/21. Dirige la sfida l’arbitro Piccinini
L’EPISODIO CHIAVE DEL MATCH
Episodio contestato dal Verona al 27′; sul risultato di 2-0, una bella verticalizzazione trova Tameze in area; l’ex Atalanta prova il cambio di direzione per poi liberarsi al tiro ma cade sul contrasto di Ibanez; il replay non dà certezze ma l’impressione è che non ci sia uno sgambetto, giusto dunque non accordare il rigore.
Regolare invece il 3-0 di Borja Mayoral al 29′: sul tiro di Pellegrini, lo spagnolo è tenuto in gioco da Lazovic e dunque non ha problemi ad insaccare da due passi sulla corta respinta di Silvestri.
FONTE: CalcioNews24.com
Serie A 2020/2021
Roma – Hellas Verona 3-1: pratica risolta in 10 minuti
Pubblicato da Gianluca De Bianchi - 31 Gennaio 2021038
Roma - Hellas Verona 2020/2021 - asromavincipernoi.com
Bastano poco più di 600 secondi per mettere in cantiere una partita sulla carta non facile. La Roma viene peraltro da un periodo poco positivo, viste le vicende che riguardano Dzeko e la società. Il Verona invece vola sulle ali dell’entusiasmo: ottima posizione in classifica e morale alto dopo aver battuto il Napoli.
Eppure la squadra di Juric non sembra quella dei giorni migliori e la Roma prova ad alzare il ritmo, ma al 10′ Smalling esce per infortunio e al suo posto entra l’ex Kumbulla.
Al 20′ si sblocca il match: corner di Pellegrini, colpo di testa di Mancini che inganna, con una strana traiettoria, Silvestri.
Nemmeno un minuto e la Roma raddoppia: lancio lungo per Mayoral che arriva leggermente defilato davanti a Silvestri che gli chiude l’angolo di tiro. Lo spagnolo poggia la palla dietro per Mkhitaryan che calcia un preciso destro a fil di palo, prendendo il portiere in controtempo.
Il terribile uno-due stende il Verona che al 30′ capitola ancora: forte conclusione da lontano di Pellegrini, Silvestri vede sbucare all’ultimo il pallone e respinge come può, Mayoral si avventa sul pallone e mette a segna la terza rete per i giallorossi.
Prima dello scadere Roma ancora vicina al gol con un potente sinistro di Mkhitaryan che termina però alto.
Nella ripresa la squadra di Fonseca ha altre grosse occasioni per mettere definitivamente la parola fine al match. Ma come spesso accade, se non segni poi te lo fanno. E in effetti così succede.
Al 62′ Colley sfrutta una disattenzione difensiva e batte Pau Lopez con un colpo di testa.
La Roma si arena nella fase offensiva e il Verona esce allo scoperto, cercando di riaprire la partita. Ma l’unica occasione per poter impensierire la Roma arriva solo al 90′ con un diagonale di Lasagna che finisce di pochissimo al lato.
Con i 3 punti di stasera la Roma resta al terzo posto in classifica, a -4 dall’Inter e -6 dal Milan e a +1 sulla Juventus (che ha una gara in meno) che incontrerà nella prossima giornata di campionato.
ROMA – HELLAS VERONA 3-1: il tabellino
ROMA (3-4-2-1): Pau Lopez; Mancini, Smalling (11′ Kumbulla), Ibanez; Karsdorp (86′ Peres), Villar (70′ Cristante), Veretout (86′ Diawara), Spinazzola; Pellegrini, Mkhitaryan; Borja Mayoral (86′ Perez).
A disp.: Mirante, Fuzato, Santon, Calafiori, Pastore.
All. Paulo Fonseca
HELLAS VERONA (3-4-2-1): Silvestri; Dawidowicz, Günter, Ceccherini (80′ Udogie); Faraoni (57′ Dimarco), Tameze, Ilic (57′ Ilic), Lazovic; Barak, Zaccagni (57′ Colley); Kalinic (46′ Lasagna).
A disp.: A. Berardi, Pandur, Çetin, Amione, Lovato, Terracciano.
All. Ivan Juric
Marcatori: 20′ Mancini, 21′ Mkhitaryan, 30′ Borja Mayoral, 62′ Colley
FONTE: ASRomaVinciPerNoi.com
7 STATISTICHE DOPO ROMA-VERONA 3-1
Dopo il successo sullo Spezia, la Roma batte anche il Verona e si riprende il terzo posto in classifica, scavalcando nuovamente la Juventus, che ieri aveva espugnato Marassi, sponda Samp. I giallorossi hanno archiviato la pratica in nove minuti, tra il 20' e il 29' della prima frazione di gioco.
Ecco 7 statistiche in chiave romanista dopo il successo ottenuto all'Olimpico per 3-1 dagli uomini di Fonseca.
15
La Roma non perde da 15 partite casalinghe in Serie A e non fa meglio da febbraio 2017.
10
La Roma è la squadra che in più partite di questo campionato ha realizzato almeno tre reti (10).
9
Henrikh Mkhitaryan ha già raggiunto il numero di gol realizzati nello scorso campionato di Serie A (nove): in una singola stagione nei top-5 campionati europei ha fatto meglio solo nel 2015/16 con il Borussia Dortmund (11).
17
Mkhitaryan ha partecipato a 17 reti in questo campionato (nove gol, otto assist): solo Bruno Fernandes (18) ha fatto meglio tra i centrocampisti dei top-5 campionati europei.
3
Tutti i tre gol di Gianluca Mancini in questo campionato sono arrivati in gare casalinghe.
4 su 5
Borja Mayoral ha segnato in quattro delle sue cinque presenze da titolare in Serie A, tutte le ultime quattro.
3 gol in 30'
Tre gol subiti dal Verona nei primi 30 minuti di gioco in Serie A. Ai gialloblù non accadeva da settembre 2017 contro la Fiorentina.
ROMA-HELLAS VERONA 3-1: CRONACA E TABELLINO
Passa la Roma contro il Verona. Segna tre gol nel primo tempo e li amministra con relativa tranquillità nella ripresa. Mancini, Mkhitaryan e Mayoral a rete. Terzo posto in classifica salvaguardato.
La sfida assume subito i connotati previsti. Duelli accesi a tutto campo, alta intensità in entrambe le squadre. Al 12’ Smalling è costretto a lasciare il campo per un problema muscolare, al suo posto subentra l’ex Kumbulla. Al 19’ il primo squillo giallorosso, Veretout in profondità per Mayoral, lo spagnolo conclude sul primo palo, ma la conclusione viene deviata in angolo. Sugli sviluppi del corner, irrompe Mancini di testa che insacca alle spalle di Silvestri. Vantaggio Roma.
Al 22’ ancora Roma: imbucata per Mayoral, lo spagnolo – a tu per tu con Silvestri – non si fa ingolosire dal tiro, appoggia per Mkhitaryan, il 77 chiude sul primo palo quasi spiazzando il portiere dell’Hellas. La squadra di Fonseca è avanti di due gol dopo 22 minuti di gioco.
I giallorossi insistono e, al minuto 29, trovano anche il terzo. Sempre da un calcio d’angolo, la palla arriva a Pellegrini, il 7 si coordina di destro, Silvestri respinge corto, Mayoral ribadisce in rete. 3-0. Avvio poderoso della Roma, che non si ferma. Avrebbe anche un altro paio di occasioni potenziali, ma il risultato non cambia nei primi 45 minuti.
Nella ripresa la Roma torna in campo con la stessa attenzione e aggressività, sfiorando il quarto gol con Veretout. Al 13’ Spinazzola sfiora il poker, Silvestri salva come può. Al 16’ il Veromna si rifà sotto, trovando il 3-1 con Colley di testa. Il gol dà entusiasmo al Verona, ma la Roma tiene botta senza correre rischi troppo grossi. Al 37’ Veretout prova un destro dal limite, fuori. L’ultima occasione è sui piedi di Lasagna, ma il suo tiro a incrociare va fuori, deviato in calcio d’angolo.
ROMA (3-4-2-1): Pau Lopez; Mancini, Smalling (12’ pt Kumbulla), Ibanez; Karsdorp (41’ st Peres), Villar (26’ st Cristante), Veretout (41’ st Diawara), Spinazzola; Mkhitaryan, Pellegrini, Mayoral (41’ st Perez)
Allenatore: Fonseca
Panchina: Mirante, Fuzato, Santon, Pastore, Calafiori
HELLAS VERONA (3-4-2-1): Silvestri; Dawidowicz, Gunter, Ceccherini (35’ st Udogie); Faraoni (11’ st Dimarco), Ilic (12’ st Bessa), Tameze, Lazovic; Zaccagni (12’ st Colley), Barak; Kalinic (1’ st Lasagna)
Allenatore: Juric
Panchina: Berardi, Pandur, Lovato, Cetin, Terracciano, Amione
ARBITRO: Piccinini di Forlì
MARCATORI: 20’ pt Mancini, 22’ pt Mkhitaryan, 29’ pt Mayoral, 16’ st Colley
NOTE: stadio a porte chiuse da protocollo Covid, terreno buono, serata fresca, maglia Roma rossa, pantaloncini rossi, calzettoni rossi, recupero 3+3, angoli 4-5, ammoniti Pellegrini, Kumbulla
FONTE: ASRoma.it
HELLAS VERONA
Brescia-Hellas Verona, le pagelle dei gialloblù: Bertini sempre attivissimo, Yeboah un po' in ombra
Le pagelle della squadra di Corrent
GIACOMO MOZZO 30.01.2021 20:20
Borghetto 7: strepitoso in avvio su Barazzetta e sul tap-in di Parzajuk, nella ripresa risponde presente su Trezza e Danesi. In un paio di occasioni, è bravo ad uscire dalla propria area e a rinviare con i piedi.
Gresele 5,5: sempre encomiabile il suo impegno in fase di spinta, ma oggi si rivela troppo impreciso quando arriva sul fondo e prova a servire i compagni in mezzo all'area. Interessante duello, senza esclusione di colpi, con Barazzetta.
Diaby 5,5: meglio in fase offensiva che difensiva, soffre un po' troppo le folate di Boafo e Rassega, che lo costringono a restare più bloccato. (dal 53' Bernardi 6: solita grande partecipazione alla manovra in fase d'attacco, ma dopo un ottimo avvio cala alla distanza.)
Coppola 6: lotta di fisico e coraggio con Parzajuk, bravo anche ad impostare l'azione. Soffre nel finale sulle ripartenze del Brescia, ma è comprensibile, visto lo sbilanciamento della squadra gialloblù.
Squarzoni 6: solita regia sapiente, prova anche a rendersi pericoloso in fase di rifinitura e con un destro dal limite che termina a lato. (dal 64' Florio 6: questa volta il suo ingresso in campo non sposta gli equilibri. Si fa vedere molto, si sbatte e prende falli, ma fatica a trovare la posizione migliore nel caotico finale.)
Calabrese 6,5: abbina sempre alla perfezione eleganza e durezza, imposta bene l'azione dal basso e ingaggia molti duelli fisici con gli attaccanti avversari. Uno dei perni della squadra di Corrent.
Bertini 7: il più attivo dei suoi, l'elemento che con più continuità prova a creare grattacapi alla difesa delle Rondinelle. A volte si incaponisce in qualche dribbling di troppo, ma quando parte palla al piede è difficile da contenere.
Pierobon 6,5: nel vivo del gioco, tocca molti palloni e lo fa sempre con tecnica ed intelligenza. Colpisce il palo con uno splendido destro a giro, rischia un po' nel finale quando tocca debolmente verso Borghetto e per poco Barazzetta non ne approfitta.
Yeboah 5,5: molto presente nel primo tempo, quando sfiora più volte il gol, difettando di precisione al momento del tiro. Nella ripresa quasi scompare.
Jocic 6: come spesso gli capita, alterna giocate d'alta scuola a lunghe pause. Soprattutto nel secondo tempo, però, lotta e si sacrifica per la squadra, arretrando anche il proprio raggio d'azione. Con una giocata sopraffina, manda al tiro Cancellieri.
Cancellieri 6: si innervosisce quando non gli riescono alcune giocate, ma dal suo sinistro nascono sempre pericoli e quando punta il diretto avversario sono spesso dolori. Mette un bel pallone sulla testa di Yeboah, sfiora un eurogol e ci prova anche di testa. (dal 90+1' Elvius s.v.)
PRIMAVERA 2A
[FINALE] - Primavera 2A, Verona 0-0: pareggio con giallo finale
Primavera 2A, la cronaca live di Brescia-Hellas Verona
GIACOMO MOZZO 30.01.2021 00:30
Altro match di assoluto interesse, nel campionato Primavera 2A. Al Centro Sportivo San Filippo, scendono in campo Brescia e Verona, per la sfida forse più interessante della settima giornata: i ragazzi di Gustavo Aragolaza vengono da due convincenti vittorie consecutive, ai danni di Reggiana e Pordenone; la squadra di Nicola Corrent, invece, è reduce dal roboante 6-1 inflitto al Monza, risultato che è valso il momentaneo primo posto in classifica, in attesa che vengano disputati tutti i recuperi in programma. Sarà dunque una partita tutta da seguire, con MondoPrimavera.com che vi offrirà il consueto live testuale. Fischio d'inizio alle ore 14:30.
CRONACA
90+9': FINISCE QUI! 0-0 AL SAN FILIPPO TRA BRESCIA E VERONA! Ma incredibile quello che è successo all'ultimo secondo: Del Barba si invola in contropiede e batte Borghetto per il vantaggio dei padroni di casa, tutta la panchina bresciana si riversa in campo, ma a sorpresa arriva il fischio dell'arbitro ad invalidare la rete della vittoria. Momenti di grande stupore e tensione, subito dopo arriva il triplice fischio di Costanza e il match termina sullo 0-0. E' tutto dal San Filippo, un saluto da Giacomo Mozzo e a risentirci per i prossimi appuntamenti con MondoPrimavera.com.
90+1': Corrent mette dentro Elvius per gli ultimi disperati assalti. Fuori Cancellieri.
90': Ci saranno 5 minuti di recupero.
87': DANESI! Il numero 3 delle Rondinelle va via in contropiede e calcia in diagonale. Ottima la deviazione col piede da parte di Borghetto.
84': Grande giocata di Bertini, che offre poi a Cancellieri. Il tiro dell'ex Roma è deviato in corner da un difensore.
78': Trezza si invola in contropiede e calcia in diagonale. In due tempi Borghetto.
77': Sostituzioni Brescia: Bui e Del Barba per Boafo e Parzajuk.
75': Ultimo quarto d'ora di gioco, sempre 0-0 tra Brescia e Verona.
71': IMPROVVISA OCCASIONE PER IL BRESCIA! Pierobon sbaglia l'appoggio per Borghetto, Barazzetta anticipa l'estremo difensore gialloblù e poi conclude a lato da posizione defilata.
70': Insidiosa punizione di Cancellieri, con la traiettoria deviata dalla barriera.
66': Doppio cambio per Aragolaza: entrano Trezza e Cristini, escono Canciani e Butturini.
64': Sostituzione Hellas: Florio prende il posto di Squarzoni.
55': Cancellieri colpisce di testa un cross dalla sinistra di Bernardi. Palla alta sulla traversa.
53': Primo cambio per Corrent, che inserisce Bernardi al posto di Diaby.
52': PALO CLAMOROSO DI PIEROBON! Stupenda soluzione a giro sul secondo palo e palla che colpisce proprio il montante alla sinistra di Rovelli.
49' CANCELLIERI SFIORA LA TRAVERSA! Bellissima azione gialloblù, gran giocata di Jocic e splendido sinistro a giro di Cancellieri, che termina di poco alto.
46': COMINCIA LA RIPRESA! Un cambio all'intervallo per il Brescia: dentro Manu, fuori Rassega.
45': FINISCE IL PRIMO TEMPO AL SAN FILIPPO, 0-0! Reti bianche all'intervallo tra Brescia e Verona, una partita divertente e giocata con grande intensità: occasioni per Parzajuk da una parte, per Yeboah dall'altra. A tra poco per le emozioni della ripresa su Mondo Primavera.
39': Lunga manovra della squadra di Corrent, Bertini appoggia per Squarzoni, il cui destro termina a lato.
34': Ammonito Cancellieri per un fallo ai danni di Boafo.
31': Barazzetta ci prova da lontano, Borghetto non si fa sorprendere.
27': Ancora Cancellieri, che arriva sul fondo e mette dentro. Rovelli fa buona guardia e fa suo il pallone.
25': PARZAJUK SFIORA L'1-0! Barazzetta allarga bene per Canciani, sul cui ottimo cross rasoterra arriva la zampata di Parzajuk a pochi passi dalla porta di Borghetto. Palla alta di pochissimo.
20': YEBOAH VICINO AL GOL! Cancellieri va via alla grande sull'out destro e serve al centro l'attaccante scaligero, il quale però, di testa, non riesce a centrare lo specchio di porta.
18': Altra bella azione Hellas, con Yeboah che cerca lo spazio per il tiro e Danesi che è bravissimo a fermarlo.
16': Ammonito Butturini, che fa ostruzione su Borghetto mentre questi cercava di lanciare velocemente un compagno di squadra.
15': Punizione calciata da Castellini, palla sulla barriera.
10': Sono trascorsi 10 minuti di gioco al San Filippo, risultato ancora fermo sullo 0-0 ma partita più che godibile, giocata su ottimi ritmi.
6': HELLAS PERICOLOSO! Bella azione manovrata dei gialloblù: Squarzoni serve in profondità Yeboah, che controlla e calcia, ma la sua conclusione viene sporcata in corner.
2': DOPPIA GRANDE OCCASIONE BRESCIA! Rassega serve in profondità Barazzetta, su cui è tempestiva la chiusura di Borghetto, che poi si oppone alla grande anche al tap-in di Parzajuk.
1': PARTITI! Cominciata la sfida tra Brescia e Verona!
IL TABELLINO DI BRESCIA-HELLAS VERONA
Marcatori:
Brescia: Rovelli, Boafo (77' Bui), Danesi, Bertoni, Maccherini, Castellini, Rassega (46' Manu), Butturini (66' Cristini), Parzajuk (77' Del Barba), Canciani (66' Trezza), Barazzetta. A disposizione: Prandini, Mor, Bacchin. Allenatore: Gustavo Aragolaza
Hellas Verona: Borghetto, Gresele, Diaby (53' Bernardi), Coppola, Squarzoni (64' Florio), Calabrese, Bertini, Pierobon, Yeboah, Jocic, Cancellieri (90+1' Elvius). A disposizione: Kivila, Aznar, Fornari, Martone, Nkosi Kansaku, Ferrarese, Bragantini. Allenatore: Nicola Corrent
Ammoniti: Butturini (B), Cancellieri (HV), Jocic (HV), Trezza (B)
Arbitro: Antonino Costanza (Agrigento). Assistenti: Stefano Camilli (Foligno) e Andrea Cravotta (Città di Castello).
FONTE: MondoPrimavera.com
SERIE A
L'Hellas cade a Roma 3-1 all'Olimpico
31/01/2021 22:45
L'Hellas si ferma all'Olimpico: la Roma vince 3-1 grazie a 9 minuti "di fuoco" e con la complicità di qualche errore della retroguardia gialloblù. Al 20' Mancini porta avanti i giallorossi con un colpo di testa sugli sviluppi di un corner. Poi al 22' Mhkitaryan raddoppia su assist di Mayoral (Silvestri esce male) e infine lo stesso attaccante spagnolo fa tris al 29'. L'Hellas reagisce solamente nella ripresa con i cambi di Juric e trova il gol della bandiera con Colley (assist di Bessa). Prossima sfida al Bentegodi contro l'Udinese domenica alle 15 al Bentegodi.
Finisce qui: 3-1 per la Roma.
Tre minuti di recupero
89' Filtrante di Barak per Lasagna: palla deviata in corner sulla conclusione in diagionale dell'ex Carpi.
87' Ultimi tentativi Hellas: la Roma appare comunque in controllo.
85' Triplo cambio per Fonseca: dentro Diawara, B.Peres e C.Perez. Fuori Veretout, Kardsrop e Mayoral.
80' Ultimo cambio per Juric: entra il giovane Udogie per Ceccherini.
78' Cross di Dimarco: Lasagna prova a calciare in porta ma colpisce male, Ibanez allontana la palla.
75' L'Hellas ora fa la partita, la Roma si difende con ordine.
71' Cambio di Fonseca. Gonzalo Villar esce per far spazio a Cristante.
68' L'Hellas ora attacca a testa bassa: dopo una conclusione respinta su Lazovic, ci prova Colley. La palla è alta ma è un altro Verona con il triplo cambio di Juric.
65' Ci prova ancora Veretout che calcia dal limite: Silvestri si oppone con i piedi e si rifugia in corner.
62' GOOOOOOOOLLLLL DEEELLL VERROOONAAAAA!!!!! Bessa serve un cross perfetto per Colley che di testa batte Pau Lopez. 3-1 Roma, l'Hellas prova la rimonta.
58' Spinazzola calcia potente da ottima posizione: Silvestri respinge la conclusione dell'esterno della Nazionale Italiana.
57' Triplo cambio per Juric. Entrano Dimarco, Colley, Bessa. Fuori Faraoni, Ilic e Zaccagni.
54' Veretout calcia con il destro: conclusione alta sopra la traversa.
51' Mkhitaryan serve Spinazzola che calcia di destro sul primo palo: palla fuori di poco.
49' Cross di Spinazzola: colpo di testa di Mayoral che finisce di poco alto sopra la traversa.
48' Bella parata di Pau Lopez su Faraoni, ma azione fermata perché la palla era uscita sul fondo prima del cross di Barak.
46' Entra Lasagna, esce Kalinic.
Parte la ripresa
Notte fonda all'Olimpico per l'Hellas: Roma all'intervallo avanti con tre gol in 9 minuti (20' Mancini, 22' Mkhitaryan, 29' Mayoral).
Finisce qui il primo tempo
Due minuti di recupero
42' L'Hellas alza il baricentro e prova a reagire: ma non riesce a rendersi pericoloso davanti a Pau Lopez.
38' Ammonito Kumbulla per un fallo su Ilic.
32' Mkhitaryan entra in area e calcia violentemente in porta: palla di poco alta sopra la traversa.
29' GOL ROMA Pellegrini calcia al volo: Silvestri non blocca e Mayoral fa 3-0. Notte fonda all'Olimpico per i gialloblù. Juric senza parole.
24' Ammonito Faraoni per un fallo su Mkhitaryan.
22' GOL ROMA Mhkitaryan raddoppia su assist di Mayoral (Silvestri era uscito dalla porta sull'attaccante spagnolo). 2-0 Roma, doccia fredda per Juric.
20' GOL ROMA Mancini porta avanti la Roma con un colpo di testa dagli sviluppi di un corner. 1-0 Roma all'Olimpico.
19' Squillo della Roma con Mayoral: Dawidowivcz è decisivo nel deviare la conclusione, dell'attaccante spagnolo, sull'esterno della rete.
17' Ammonito Pellegrini per un fallo a metà campo su Zaccagni.
12' Smalling si fa male: problema muscolare per l'ex Manchester United, entra l'ex Verona Kumbulla.
10' Partita bloccata all'Olimpico: le squadre non si scompongono e tengono il baricentro basso.
5' Le squadre si studiano.
Live
Juric rinuncia a Lasagna per la sfida all'Olimpico contro la Roma. Il nuovo attaccante gialloblù parte dalla panchina: dal primo minuto gioca Kalinic con alle spalle Barak e Zaccagni. In difesa spazio a Dawidowicz, Günter e Ceccherini. Fonseca, senza Dezeko si affida a Mayoral.
ROMA-VERONA 3-1 (20' Mancini, 22' Mkhitaryan, 29' Mayoral, 62' Colley)
ROMA (3-4-2-1): Pau Lopez; Mancini, Smalling, Ibanez; Karsdrop, Veretout, Villar, Spinazzola; Pellegrini, Mkhitaryan; Mayoral. A disposizione: Mirante, Fuzato, Cristante, Santon, Kumbulla, Pastore, Perez, Peres, Diawara, Calafiori. All.: Paulo Fonseca.
VERONA (3-4-2-1): Sivestri; Dawidowicz, Günter, Ceccherini; Faraoni, Tameze, Ilić, Lazović; Barak, Zaccagni; Kalinić. A disposizione: Berardi, Pandur, Dimarco, Lovato, Udogie, Cetin, Terracciano, Amione, Bessa, Colley, Lasagna. All.: Ivan Jurić.
Arbitro: Marco Piccinini (Sez. AIA Forlì)
Assistenti: Giacomo Paganessi (Sez. AIA Bergamo), Tarcisio Villa (Sez. AIA Rimini).
L.VAL.
FONTE: TGGialloBlu.it
SERIE A
Le pagelle di Juric - Assiste inerme al collasso del suo Verona e la rosea gli rimprovera una scelta
1/2 ALLE 12:15
di GIACOMO IACOBELLIS
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
Lo sguardo stranito a bordocampo è espressione fedele di un sentimento inevitabile all'Olimpico: il suo Hellas Verona è irriconoscibile, soprattutto nel primo tempo. Poi reagisce, con carattere, ma è ormai troppo tardi. "Squadra molle nel primo tempo, poi con i cambi la rianima. Ma perché Dimarco fuori?", si chiede oggi La Gazzetta dello Sport nel commento sulla prova (sorprendentemente) deludente dei gialloblù di mister Ivan Juric. "Assiste, inerte e inerme, al collasso del primo tempo. Poi con i cambi alza il livello ma è tardi. Dov'era il suo Verona?", le fa prontamente eco anche il Corriere dello Sport. Brutta battuta d'arresto, principalmente dal punto di vista del gioco e dell'approccio, anche se a Udine ci sarà subito l'occasione per rifarsi.
TMW: 5
La Gazzetta dello Sport: 5,5
Corriere dello Sport: 5
Tuttosport: 5
SERIE A
Le pagelle di Borja Mayoral - Il lato positivo del caso Dzeko: ormai è titolare per merito suo
1/2 ALLE 11:30
di GIACOMO IACOBELLIS
© foto di Antonello Sammarco/Image Sport
Ha l'arduo compito di cancellare l'invadente ombra di Dzeko e ieri sera, c'è da giurarci, nessuno o quasi si sarà accorto dell'assenza del bosniaco in attacco. Disturbo decisivo sull'1-0 e gol del tris: Borja Mayoral si candida così al ruolo di titolare fisso della Roma targata Fonseca. "Un altro gol, un altro assist: il lato positivo del caso Dzeko. A questo punto è titolare per merito, non per mancanza di alternative", è difatti la lettura odierna del Corriere dello Sport sulla convincente prova da 7 in pagella (all'unanimità) dell'attaccante spagnolo. Che ha convinto, ovviamente, anche La Gazzetta dello Sport: "Ancora un gol e tanto movimento lungo tutto il fronte d'attacco. Generoso, bene quando gioca di sponda", si legge sulla rosea.
TMW: 7
La Gazzetta dello Sport: 7
Corriere dello Sport: 7
Tuttosport: 7
VoceGiallorossa: 7
SERIE A
Le pagelle di Fonseca - Il "Fattore M" gli regala una notte serena. E per 90' si scorda di Dzeko
1/2 ALLE 10:45
di GIACOMO IACOBELLIS
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
La Roma di Paulo Fonseca ci mette un po' a ingranare le marce a lui più care, ma quando lo fa non c'è partita: il Verona viene letteralmente spazzato via nell'arco di appena nove minuti grazie alla potenza di fuoco dei suoi. Il "Fattore M" (Mancini, Mkhitaryan e Mayoral) gli regala i tre punti e anche una notte finalmente serena, del tutto. "Polverizza la miglior difesa del campionato con le armi migliori dell'avversario: aggressività uomo contro uomo, concretezza e verticalità. Dopo 29 minuti è già sicuro di aver conservato il terzo posto", è non a caso la lettura odierna del Corriere dello Sport sulla grande notte dell'Olimpico giallorosso. "Ibanez al centro è la soluzione migliore. Almeno per ora", è invece il focus de La Gazzetta dello Sport sulla convincente scelta di schierare l'ex Atalanta e Bologna al centro della retroguardia. Che dire di più? Partita perfetta e voti alti meritatissimi, tra il 6,5 e il 7,5, per l'allenatore portoghese.
TMW: 7
La Gazzetta dello Sport: 6,5
Corriere dello Sport: 7,5
Tuttosport: 7
VoceGiallorossa: 7,5
RASSEGNA STAMPA
Roma-Verona, la moviola del Corriere dello Sport: "Tameze-Ibanez, non c'è rigore"
1/2 ALLE 08:33
di ALESSANDRO TEDESCHI
© foto di Federico De Luca
"Tameze-Ibanez, non c'è rigore", scrive il Corriere dello Sport nella moviola post Roma-Hellas Verona. Una partita chiusa in nove minuti non può che avere un'influenza anche sull'arbitraggio. Piccinini è bravo a non complicarsela, fischia 26 falli e ammonisce tre giocatori (corrette), è bravo poi a giudicare il contatto Ibanez-Tameze e il tocco di braccio di Faraoni: entrambi non sono rigori. Su Tameze entrambi sterzano cercando la migliore posizione, giusto non considerarlo rigore, mentre su Faraoni il pallone prima va sul piede del difensore e poi sul braccio, che rimane però troppo largo.
SERIE A
Roma-Hellas 3-1, le pagelle: Mayoral sembra Dzeko, Mkhitaryan fa tutto. Illusione Colley
1/2 ALLE 06:46
di DIMITRI CONTI
fonte pagelle dell'Hellas a cura di Luca Chiarini
© foto di www.imagephotoagency.it
Risultato: Roma – Hellas Verona 3-1
20' Mancini (R); 22' Mkhitaryan (R); 29' Mayoral (R); 62' Colley (H)
ROMA
Pau Lopez 6 - Per l'estremo difensore di casa poco lavoro: dopo un primo tempo in cui l'inattività è alle stelle, di fatto comincia la sua ripresa raccogliendo dalla rete il pallone colpito da Colley.
Mancini 7 - Si mangia Zaccagni in ogni duello che ci ingaggia contro, impreziosisce la sua serata già dagli albori, sbloccando il match. Non perfetto sul 3-1, ma gli si può perdonare.
Smalling s.v. - La sua partita dura poco più di dieci minuti, finché un infortunio alla gamba sinistra lo mette fuori gioco.
(dal 12' Kumbulla 6 - Partita che per lui conta moltissimo, visto che all'Hellas ci è cresciuto e diventato uomo, guadagnandosi il palcoscenico di Roma. Non sfigura).
Ibanez 7 - Quando si fa male Smalling, passa a fare il centrale dei tre. Non si scompone, anzi: non sbaglia più neanche un intervento, non rinunciando però al suo vigore.
Karsdorp 6 - Fin troppo morigerato rispetto alle sue usanze, l'olandese nel felicissimo primo tempo dei suoi si occupa soprattutto di tenere a bada Lazovic. Ogni tanto avanza anche.
(dall'86' Bruno Peres s.v.)
Villar 6,5 - Vera rivelazione di questa prima parte del campionato per la Roma, anche la sua prima partita nel girone di ritorno conferma l'andamento: pulito, attento, preciso.
(dal 71' Cristante 6 - Entra quando la partita è già ampiamente indirizzata, si limita a sbagliare meno possibile. Poco più che il compitino).
Veretout 6,5 - Sicuramente poteva risultare un filo più preciso in alcune situazioni offensive, ma con altrettanta certezza si può dire che non si sia risparmiato neanche per un attimo.
(dall'86' Diawara s.v.)
Spinazzola 6,5 - Motorino inesauribile, i suoi compagni sanno che a sinistra c'è un appoggio sicuro. Arriva anche una volta davanti a Silvestri, ma gli manca l'istinto del killer.
Pellegrini 6,5 - C'è il suo zampino sia nel primo che nel secondo gol: serve l'assist sulla testa di Mancini, poi è dalla sua splendida volée che il pallone arriva a Mayoral. Unico neo il giallo: salterà la Juve.
Mkhitaryan 7 - Ah, quant'era mancato! Fonseca se ne accorge in occasione del gol del raddoppio, una vera raffinatezza balistica. Totale, in ogni veste: crea, ispira, cuce e segna pure.
Mayoral 7 - Ha l'arduo compito di cancellare l'invadente ombra di Dzeko, e questa sera, c'è da giurarci, nessuno o quasi si sarà accorto dell'assenza. Disturbo decisivo sull'1-0, e gol del tris: si candida a sostituto.
(dall'86' Carles Perez s.v.)
Allenatore: Fonseca 7 - La Roma ci mette un po' ad ingranare le marce a lui più care, e quando lo fa non c'è partita: il Verona viene letteralmente spazzato via nell'arco di appena nove minuti grazie alla potenza di fuoco dei suoi. Il Fattore M (Mancini, Mkhitaryan e Mayoral) gli regala i tre punti ed una notte finalmente serena, del tutto. Neanche il gol di Colley dopo un'ora, infatti, sposta più di tanto gli equilibri di una partita che già all'intervallo era pienamente nelle sue mani.
HELLAS VERONA
Silvestri 5,5 - La giocata difensiva di Ceccherini sul colpo di testa di Mancini lo trae in inganno, e a quel punto nulla può per opporsi. Mayoral disinnesca la sua uscita temeraria e apparecchia per Mkhitaryan, trafiggendolo qualche minuti più tardi dopo una respinta centrale.
Dawidowicz 5 - Fatica a trovare contromisure quando l'onda giallorossa monta sul suo lato: Spinazzola è uno stantuffo, lui non capitola ma qualcosa inevitabilmente concede. Serata non indimenticabile.
Gunter 5 - La voragine che si spalanca nella difesa gialloblù in occasione del raddoppio della Roma ha origine da un suo mancato intervento in zona centrale. Peccato, perché le premesse iniziali sembravano di tutt'altra foggia.
Ceccherini 5,5 - Meno propulsione e più attitudine difensiva: questa la riflessione che induce Juric a preferirlo inizialmente a Dimarco. Lui rientra dall'infortunio con carattere, che si rimesta a qualche disattenzione qua e là. Il velo (non voluto) sulla zuccata di Mancini mette fuori causa Silvestri.
(dall'80' Udogie s.v.).
Faraoni 5 - Poche, pochissime discese, anche perché l'esuberanza di Spinazzola gli impone di restare piuttosto abbottonato. Perdipiù rimedia un giallo al ventitreesimo, che condiziona inevitabilmente la sua partita.
(dal 57' Dimarco 6 - Quantomeno ci prova: mette un po' di brio).
Tameze 5 - Qualche buona giocata appena abbozzata, poi una spola affannosa tra i due fuochi del centrocampo giallorosso (Veretout e Villar). Alla distanza cala e non garantisce quell'impatto fisico che Juric pretende da lui invano.
Ilic 5 - I valori dell'avversario amplificano gli effetti dell'assenza di un vero interditore in mezzo al campo. Juric ne incensa le doti e ne ha ben donde, ma la fragilità nei duelli fisici è uno scotto che paga caro questa sera.
(dal 56' Bessa 6 - Buon ingresso: serve l'assist a Colley).
Lazovic 5 - Gli affondi sulla sinistra si concludono sistematicamente con un nulla di fatto. La connection quasi telepatica con Zaccagni, che fu una delle armi più taglienti lo scorso anno, questa sera non decolla.
Barak 5 - Leggero in marcatura su Mancini, che gli mangia in testa e sblocca il parziale. Pochissimi ricami sulla trequarti: spento e imbottigliato nel traffico, un po' come il resto dell'attacco.
Zaccagni 5,5 - Nel ciclone del primo tempo è forse l'unico che prova ad ispirare qualche giocata. Da soli, però, è tutto più difficile, e lui finisce per predicare nel deserto.
(dal 57' Colley 6,5 - Regala un'illusione: primo gol in A).
Kalinic 5 - Juric scioglie il dilemma Kalinic-Lasagna puntando forte sull'elemento rivalsa che pende a favore del croato. Una scommessa per non paga, perché l'ex giallorosso pare disorientato, isolato e mai pericoloso in zona gol.
(dal 46' Lasagna 5,5 - Tante attenuanti, ma lo si vede poco: solo nell'extra-time).
Allenatore: Juric 5 - Lo sguardo stranito a bordocampo è espressione fedele di un sentimento inevitabile questa sera: la squadra è irriconoscibile, soprattutto nel primo tempo. Poi reagisce, con carattere, ma è troppo tardi.
I FATTI DEL GIORNO
Juric riporta tutti sulla terra: l'Hellas Verona deve combattere se vuol essere straordinario
1/2 ALLE 00:57
di DIMITRI CONTI
© foto di www.imagephotoagency.it
Fa quasi scalpore, abituati come siamo a vederlo sempre solido e soprattutto in grande spolvero con le big, sapere che l'Hellas Verona ha subito i tre gol decisivi per la sconfitta di Roma nell'arco di appena nove minuti. La miglior difesa della Serie A si è improvvisamente squagliata a ripetizione sotto i colpi degli attaccanti giallorossi, offrendo una versione di sé ben lontana da quella che tutti avevano apprezzato fin qui. Pochi i motivi per sorridere, forse giusto il primo centro in Serie A del giovane Colley, una delle mosse della ripresa che hanno portato almeno ad un minimo di reazione, anche se non forse quella attesa da Juric. Intervenuto nel post-partita, l'allenatore croato al solito non si è nascosto dietro troppi giri di parole, affibbiando di fatto ad una mancanza generale di temperamento i motivi della sconfitta e di come essa sia maturata, ma allo stesso tempo anche ridimensionando qualche volo pindarico di troppo nell'ambiente. D'altronde, come ha sempre insegnato, questo Verona deve lottare e combattere col coltello tra i denti, se vuole raggiungere la dimensione dello straordinario.
I FATTI DEL GIORNO
Per una notte nessun problema: alla Roma bastano 9'. Con Dzeko invece quanto ci vorrà?
1/2 ALLE 00:55
di DIMITRI CONTI
© foto di www.imagephotoagency.it
Dimenticarsi dei problemi in una sola notte: in quell'ottovolante emotivo che più comunemente risponde al nome di Roma, sembrerebbe essere stato raggiunto un momento di stabilità che non ha quasi precedenti negli ultimi tempi, visto il clima tutt'altro che leggero che si è venuto a creare nella piazza dopo il caso Dzeko, con il bomber bosniaco che anche col Verona è stato costretto ad osservare soltanto i propri compagni dalla tribuna. Una partita che ha vissuto il suo momento cruciale in soli nove giri d'orologio, quelli passati a cavallo dal minuto 20, quando si è sbloccata grazie a Mancini, al minuto 29, quando invece Mayoral ha insaccato il terzo ed ultimo gol dei suoi. A quel punto è diventato tutto troppo facile per un gruppo che può contare su individualità di alto livello, anche senza il suo punto di riferimento là davanti. Degnamente sostituito, tra le altre cose, da quel Mayoral su cui momentaneamente poggia il peso dell'attacco. Fonseca, nel post-partita, però, dopo aver provato inizialmente a glissare, è stato chiaro: ancora prima dei vantaggi nel gioco, ci sono una serie di principi e comportamenti sui quali transigere, lui, proprio non può. Per battere l'Hellas Verona sono bastati nove minuti: quanto ci vorrà invece per ricucire con Dzeko?
SERIE A
Le pagelle dell'Hellas - Kalinic delude, Zaccagni non brilla. Centrocampo in difficoltà
31/1 ALLE 22:49
di LUCA CHIARINI
© foto di www.imagephotoagency.it
Roma-Hellas Verona 3-0
Marcatori: 20' Mancini, 22' Mkhitaryan, 29' Mayoral, 62' Colley
Silvestri 5,5 - La giocata difensiva di Ceccherini sul colpo di testa di Mancini lo trae in inganno, e a quel punto nulla può per opporsi. Mayoral disinnesca la sua uscita temeraria e apparecchia per Mkhitaryan, trafiggendolo qualche minuti più tardi dopo una respinta centrale.
Dawidowicz 5 - Fatica a trovare contromisure quando l'onda giallorossa monta sul suo lato: Spinazzola è uno stantuffo, lui non capitola ma qualcosa inevitabilmente concede. Serata non indimenticabile.
Gunter 5 - La voragine che si spalanca nella difesa gialloblù in occasione del raddoppio della Roma ha origine da un suo mancato intervento in zona centrale. Peccato, perché le premesse iniziali sembravano di tutt'altra foggia.
Ceccherini 5,5 - Meno propulsione e più attitudine difensiva: questa la riflessione che induce Juric a preferirlo inizialmente a Dimarco. Lui rientra dall'infortunio con carattere, che si rimesta a qualche disattenzione qua e là. Il velo (non voluto) sulla zuccata di Mancini mette fuori causa Silvestri. (Dall'80' Udogie s.v.).
Faraoni 5 - Poche, pochissime discese, anche perché l'esuberanza di Spinazzola gli impone di restare piuttosto abbottonato. Perdipiù rimedia un giallo al ventitreesimo, che condiziona inevitabilmente la sua partita. (Dal 57' Dimarco 6 - Quantomeno ci prova: mette un po' di brio).
Tameze 5 - Qualche buona giocata appena abbozzata, poi una spola affannosa tra i due fuochi del centrocampo giallorosso (Veretout e Villar). Alla distanza cala e non garantisce quell'impatto fisico che Juric pretende da lui invano.
Ilic 5 - I valori dell'avversario amplificano gli effetti dell'assenza di un vero interditore in mezzo al campo. Juric ne incensa le doti e ne ha ben donde, ma la fragilità nei duelli fisici è uno scotto che paga caro questa sera. (Dal 56' Bessa 6 - Buon ingresso: serve l'assist a Colley).
Lazovic 5 - Gli affondi sulla sinistra si concludono sistematicamente con un nulla di fatto. La connection quasi telepatica con Zaccagni, che fu una delle armi più taglienti lo scorso anno, questa sera non decolla.
Barak 5 - Leggero in marcatura su Mancini, che gli mangia in testa e sblocca il parziale. Pochissimi ricami sulla trequarti: spento e imbottigliato nel traffico, un po' come il resto dell'attacco.
Zaccagni 5,5 - Nel ciclone del primo tempo è forse l'unico che prova ad ispirare qualche giocata. Da soli, però, è tutto più difficile, e lui finisce per predicare nel deserto. (Dal 57' Colley 6,5 - Regala un'illusione: primo gol in A).
Kalinic 5 - Juric scioglie il dilemma Kalinic-Lasagna puntando forte sull'elemento rivalsa che pende a favore del croato. Una scommessa per non paga, perché l'ex giallorosso pare disorientato, isolato e mai pericoloso in zona gol. (Dal 46' Lasagna 5,5 - Tante attenuanti, ma lo si vede poco: solo nell'extra-time).
Ivan Juric 5 - Lo sguardo stranito a bordocampo è espressione fedele di un sentimento inevitabile questa sera: la squadra è irriconoscibile, soprattutto nel primo tempo. Poi reagisce, con carattere, ma è troppo tardi.
SERIE A
Le pagelle della Roma - Fonseca si gode il fattore M: Mkhitaryan totale, Mayoral il sostituto
31/1 ALLE 22:45
di DIMITRI CONTI
© foto di www.imagephotoagency.it
Risultato: Roma – Hellas Verona 3-1
20' Mancini (R); 22' Mkhitaryan (R); 29' Mayoral (R); 62' Colley (H)
Pau Lopez 6 - Per l'estremo difensore di casa poco lavoro: dopo un primo tempo in cui l'inattività è alle stelle, di fatto comincia la sua ripresa raccogliendo dalla rete il pallone colpito da Colley.
Mancini 7 - Si mangia Zaccagni in ogni duello che ci ingaggia contro, impreziosisce la sua serata già dagli albori, sbloccando il match. Non perfetto sul 3-1, ma gli si può perdonare.
Smalling s.v. - La sua partita dura poco più di dieci minuti, finché un infortunio alla gamba sinistra lo mette fuori gioco.
(dal 12' Kumbulla 6 - Partita che per lui conta moltissimo, visto che all'Hellas ci è cresciuto e diventato uomo, guadagnandosi il palcoscenico di Roma. Non sfigura).
Ibanez 7 - Quando si fa male Smalling, passa a fare il centrale dei tre. Non si scompone, anzi: non sbaglia più neanche un intervento, non rinunciando però al suo vigore.
Karsdorp 6 - Fin troppo morigerato rispetto alle sue usanze, l'olandese nel felicissimo primo tempo dei suoi si occupa soprattutto di tenere a bada Lazovic. Ogni tanto avanza anche.
(dall'86' Bruno Peres s.v.)
Villar 6,5 - Vera rivelazione di questa prima parte del campionato per la Roma, anche la sua prima partita nel girone di ritorno conferma l'andamento: pulito, attento, preciso.
(dal 71' Cristante 6 - Entra quando la partita è già ampiamente indirizzata, si limita a sbagliare meno possibile. Poco più che il compitino).
Veretout 6,5 - Sicuramente poteva risultare un filo più preciso in alcune situazioni offensive, ma con altrettanta certezza si può dire che non si sia risparmiato neanche per un attimo.
(dall'86' Diawara s.v.)
Spinazzola 6,5 - Motorino inesauribile, i suoi compagni sanno che a sinistra c'è un appoggio sicuro. Arriva anche una volta davanti a Silvestri, ma gli manca l'istinto del killer.
Pellegrini 6,5 - C'è il suo zampino sia nel primo che nel secondo gol: serve l'assist sulla testa di Mancini, poi è dalla sua splendida volée che il pallone arriva a Mayoral. Unico neo il giallo: salterà la Juve.
Mkhitaryan 7 - Ah, quant'era mancato! Fonseca se ne accorge in occasione del gol del raddoppio, una vera raffinatezza balistica. Totale, in ogni veste: crea, ispira, cuce e segna pure.
Mayoral 7 - Ha l'arduo compito di cancellare l'invadente ombra di Dzeko, e questa sera, c'è da giurarci, nessuno o quasi si sarà accorto dell'assenza. Disturbo decisivo sull'1-0, e gol del tris: si candida a sostituto.
(dall'86' Carles Perez s.v.)
Allenatore: Fonseca 7 - La Roma ci mette un po' ad ingranare le marce a lui più care, e quando lo fa non c'è partita: il Verona viene letteralmente spazzato via nell'arco di appena nove minuti grazie alla potenza di fuoco dei suoi. Il Fattore M (Mancini, Mkhitaryan e Mayoral) gli regala i tre punti ed una notte finalmente serena, del tutto. Neanche il gol di Colley dopo un'ora, infatti, sposta più di tanto gli equilibri di una partita che già all'intervallo era pienamente nelle sue mani.
SERIE A
Serie A, la classifica aggiornata: la Roma torna al terzo posto a -4 dall'Inter seconda
31/1 ALLE 22:41
di ALESSANDRA STEFANELLI
© foto di www.imagephotoagency.it
Prosegue il buon momento della Roma, che dopo la vittoria contro lo Spezia batte anche il Verona. Con questo risultato i giallorossi si portano al terzo posto in solitaria a -4 dall’Inter seconda. L’Hellas resta invece al nono posto con 30 punti. Di seguito la classifica aggiornata:
Milan 46
Inter 44
Roma 40
Juventus 39*
Napoli 37*
Lazio 37
Atalanta 36
Sassuolo 31
Verona 30
Sampdoria 26
Fiorentina 22
Benevento 22
Udinese 21
Genoa 21
Bologna 20
Spezia 18
Cagliari 15
Torino 15
Parma 13
Crotone 12
* Una partita in meno
SERIE A
Nove minuti di tempesta e la Roma batte un Hellas vivace solo a tratti: all'Olimpico finisce 3-1
31/1 ALLE 22:37
di DIMITRI CONTI
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Finisce 3-1 per la Roma, che sfrutta nove minuti di spettacolo nel primo tempo e batte l'Hellas Verona. In gol Mancini (20'), Mkhitaryan (22') e Mayoral (29') per i padroni di casa, ha accorciato le distanze per gli ospiti Colley (62').
Le scelte di formazione - Fonseca riabbraccia Mkhitaryan, e senza neanche pensarci piazza subito l'armeno in campo dal 1' nel tandem di trequartisti alle spalle di Mayoral, il sostituto del grande assente (anche se in tribuna al pari dei nuovi acquisti El Shaarawy e Reynolds, ndr) Dzeko. Juric riserva invece una sola grande sorpresa: non c'è Dimarco, apparso in grande forma nelle ultime partite, sostituito da Lazovic a sinistra nell'undici di partenza. Davanti l'ex giallorosso Kalinic costringe il neo-arrivato Lasagna ad accomodarsi in panchina.
Inizio equo, poi si ferma Smalling - In avvio il Verona sembra essersi presentato a Roma col piglio giusto, e inizia con la solita quantità di aggressioni alte e di compattezza in non possesso. Dopo dieci minuti, il primo espisodio. Un infortunio: deve lasciare il campo Smalling, sostituito da Kumbulla, che sfida il Verona dopo averci giocato una vita e averlo salutato da pochi mesi.
Nove minuti di Roma incontenibile - La partita trova la sua chiave di volta a metà del primo tempo, fase in cui l'incontro prende inesorabilmente la direzione dei padroni di casa. Anche fortunati a trovare il vantaggio grazie ad un rocambolesco tentativo aereo di Mancini con annesso disturbo decisivo di Mayoral (20'), ma assolutamente devastanti nell'andare a prendersi di cattiveria il raddoppio con Mkhitaryan, sempre più decisivo in questa squadra e bravissimo nel dialogare con Mayoral prima di freddare Silvestri con un colpo di biliardo, di quelli da prestigiatore ameno qual è. Finita qui? Neanche per scherzo: al 29' ecco servito il gol del 3-0 firmato da Borja Mayoral, lesto nell'avventarsi sulla bella volée di Pellegrini inizialmente parata da Silvestri. Nove minuti di tempesta che rappresentano un colpo da ko, e infatti il Verona fino all'intervallo non reagisce.
Juric cambia carte e inerzia - Al rientro in campo dopo il quarto d'ora di pausa, si può già vedere una faccia nuova: è quella di Kevin Lasagna, che Juric fa esordire in gialloblu facendogli prendere il posto di uno spento Kalinic. La Roma continua però a spingere, e sfiora più volte il quarto gol: prima Mayoral, poi Spinazzola e quindi Veretout. Tutti però senza fortuna: Juric si gioca altre tre sostituzioni al 57', e stavolta la mossa paga nell'immediato. Tempo cinque minuti e due subentrati confezionano il 3-1: Bessa sgassa sulla destra e crossa per Colley, che sotto misura beffa Pau Lopez.
Il Verona non cambia le sue sorti - Da lì rischia di cominciare una nuova partita, se non fosse che la reazione degli scaligeri rimane più nelle intenzioni che non sul campo da gioco dell'Olimpico, e che la squadra di Fonseca riesce a raffreddare i bollenti spiriti ospiti. Ci prova ancora Colley e giusto un paio di volte Lasagna, che arriva in quelle circostanze ad innescare il suo gas ma non riesce a sfruttarlo appieno. Anche i giallorossi si affacciano in avanti, ma non cambia più nulla: al triplice fischio è 3-1.
PRIMO PIANO
Roma-Verona 3-1, brutta gara del Verona, la Roma trionfa all'Olimpico
31/1 ALLE 20:32
di NICOLA SORDO
per Tuttohellasverona.it
© foto di PhotoViews
22.41 Termina qui la diretta di Verona-Roma. I gialloblù non riescono a rimettere in piedi nella ripresa una gara che la Roma mette in cassaforte già nel primo tempo. Nel giro di due minuti, tra il 21' e il 22', prima Mancini e poi Mkhitaryan portano i giallorossi sul 2-0. Alla mezz'ora Mayoral firma il terzo gol e il primo tempo termina così. Nel secondo tempo Juric prova a svegliare i suoi con i cambi, ed è proprio da due subentrati che arriva la rete della speranza, con Bessa che serve a Colley la palla per il 3-1. L'Hellas sembra essere rinvigorito dalla rete ma i gialloblù non riescono mai a rendersi realmente pericolosi, tranne che per un diagonale insidioso di Lasagna nel finale. Battuta d'arresto per i ragazzi di Juric dopo la convincente vittoria sul Napoli di sette giorni fa, la Roma invece riacquista fiducia e morale in un momento molto delicato della sua stagione.
90'+3 TRIPLICE FISCHIO ALL'OLIMPICO!
90' TRE MINUTI DI RECUPERO.
89' OCCASIONE VERONA! Barak dentro per Lasagna ma il diagonale dell'ex Udinese viene deviato in angolo da Pau Lopez!
88' Lancio in profondità a cercare la velocità di Lasagna, esce a spazzare Pau Lopez.
85' CAMBIA ANCHE LA ROMA: Bruno Peres, Diawara e Carles Perez entrano al posto di Karsdorp, Veretout e Mayoral.
82' Tiro da fuori di Veretout che termina a lato, controlla il match ora la Roma.
80' CAMBIO VERONA: il giovane Udogie rileva Ceccherini.
76' Cross di Di Marco per Lasagna che colpisce male, spazza la difesa della Roma.
75' Meglio ora il Verona ma i gialloblù non riescono a rendersi pericolosi dalle parti di Pau Lopez.
70' CAMBIO PER LA ROMA: fuori Villar, dentro Cristante.
68' Ancora Colley! Il neo entrato conclude alto in girata su un cross dalla destra. E' un altro Verona adesso.
65' Non arretra la Roma, conclusione di Veretout respinta con i piedi in angolo da Silvestri.
64' Ci crede ora il Verona, i cambi di Juric sembrano aver dato nuova energia ai gialloblù!
59' GOL DEL VERONAAA! Accorcia la squadra di Juric con i nuovi entrati: cross dalla destra di Bessa e colpo di testa di Colley che trafigge Pau Lopez e sigla il suo primo gol in Serie A! Prova a riaprirla il Verona!
57' ANCORA SPINAZZOLA VICINO AL GOL! Contropiede Roma e ancora pericolosissimo l'esterno giallorosso, bravo Silvestri ad opporsi.
56' TRIPLO CAMBIO VERONA: fuori Faraoni, Ilic e Zaccagni, dentro Di Marco, Bessa e Colley.
53' ANCORA ROMA PERICOLOSA: Mkhitaryan lancia Veretout, protegge male la sfera Tameze che permette al francese di calciare ma la palla termina alta.
50' Non c'è per adesso la reazione del Verona: ancora pericolosi i giallorossi con Spinazzola che dal limite dell'area conclude a lato.
48' Attacca la Roma con Spinazzola, cross per Mayoral che di testa non inquadra la porta.
46' Inizia il secondo tempo con un CAMBIO NEL VERONA: fuori un mai pericoloso Kalinic e dentro il nuovo arrivato Kevin Lasagna.
Notte fonda per il Verona all'Olimpico. Dopo una partenza equilibrata, la Roma si porta sul 2-0 con un uno-due micidiale in pochi minuti grazie alle reti di Mancini e Mkhitaryan. La reazione del Verona non arriva e allora i padroni di casa calano il tris con Mayoral, che è il più svelto di tutti a ribadire in rete una respinta di Silvestri. Nel secondo tempo i gialloblù dovranno riorganizzarsi e provare a rimettere i piedi una partita che fino a questo momento non li ha visti scendere in campo. Vedremo se Juric cambierà qualcosa in questa ripresa e se lancerà il neo arrivato Lasagna.
45'+2 Finisce qui il primo tempo!
45' DUE MINUTI DI RECUPERO.
41' Prova a farsi vedere in avanti il Verona ma gialloblù imprecisi nell'ultimo passaggio.
39' Ci prova Barak ma il suo tiro viene deviato in corner dalla barriera.
37' GIALLO PER KUMBULLA. Fallo del difensore albanese e punizione interessante per i gialloblù.
32' Ancora Roma pericolosa con Mkhitaryan, la conclusione dell'armeno finisce alta. Ora è notte fonda per il Verona.
30' GOL DELLA ROMA: Mayoral raccoglie una respinta di Silvestri su conclusione di Pellegrini e insacca. 3-0 all'Olimpico.
27' Va giù Tameze in area, il centrocampista gialloblù chiede il rigore ma il direttore di gara lascia correre.
23' Giallo per Faraoni
22' RADDOPPIO ROMA! Mayoral serve Mkhitaryan per il raddoppio. In difficoltà ora il Verona.
21' GOL DELLA ROMA! Dall'angolo stacca Mancini che insacca alle spalle di Silvestri. C'è stato forse anche un tocco di Mayoral, ma per ora il gol è assegnato al difensore ex Atalanta.
19' OCCASIONE ROMA. Veretout lancia Mayoral che calcia a rete, decisiva la chiusura di Dawidowicz che devia in angolo.
18' Primo giallo del match: Pellegrini stende Zaccagni e viene ammonito. Era diffidato.
17' Punizione laterale per il Verona, ma il cross in mezzo è facile preda di Pau Lopez.
14' Si fa vedere in avanti la Roma, bravo Gunter a chiudere su un cross basso di Mkhitaryan.
12' CAMBIO PER LA ROMA: non ce la fa Smalling, entra quindi l'ex gialloblù.
11' Problemi per Smalling, si prepara l'ex Marash Kumbulla.
8' Tanti contrasti e tanti duelli in questa fase, gioco molto spezzettato.
6' Cross di Lazovic dalla sinistra, troppo lungo sia per Kalinic che per Barak che si era inserito.
3' Fallo di Mancini su Zaccagni e metà campo, fase iniziale di studio tra le due squadre ma i ritmi sono buoni.
1' Partiti! E' iniziata Roma-Verona!
20.44 Entrano in campo le squadre. Manca poco all'inizio del match.
20.43 Questa la squadra arbitrale per la gara di stasera:
Piccinini
Paganessi – Villa
Iv: Giua
Var: Guida
Avar: Lo Cicero
20.40 All'andata il match si concluse sullo 0-0, due legni per il Verona e uno per la Roma, ma per un errore nella compilazione della distinta da parte dei giallorossi il giudice sportivo assegnò la vittoria e i conseguenti 3 punti agli scaligeri.
20.35 Il Verona si presenta all'Olimpico forte del successo casalingo di sette giorni fa contro il Napoli e di un trend positivo contro le big in trasferta, dove i gialloblù non hanno mai perso e sono addirittura usciti con il bottino pieno da Bergamo e proprio da Roma contro la Lazio. Girone d'andata molto positivo per i ragazzi di Juric, che si trovano addirittura in zona Europa League, e che si sono resi protagonisti di ottime prestazioni guidati da uno straripante Mattia Zaccagni.
Roma che invece si trova forse nel momento più delicato della stagione, con il caso Dzeko (anche oggi in tribuna) a fare da sfondo a una situazione tutt'altro che serena, in cui il tecnico Fonseca, nonostante la buona posizione di classifica, è nel mirino di tifosi e società. I giallorossi nell'ultimo turno hanno battuto in extremis lo Spezia, dopo che i liguri erano riusciti a recuperare un passivo di due gol, e ora non possono permettersi altri passi falsi dopo il pesante ko nel derby e l'eliminazione dalla Coppa Italia.
Nel Verona fuori a sorpresa Di Marco, Ceccherini agirà da terzo di difesa insieme a Gunter e Dawidowicz, mentre la corsia mancina sarà occupata da Lazovic. Sarà ancora Kalinic a guidare l'attacco gialloblù, sostenuto da Barak e dall'insostituibile Zaccagni, iniziale panchina quindi per il neo acquisto Lasagna. Tameze e Ilic completano l'undici di Juric, con Faraoni sul binario di destra.
Poche sorprese invece nella Roma, Pau Lopez vince il ballottaggio con Mirante per la porta e Villar quello con Cristante a centrocampo. Ce la fa Mkhitaryan che si posiziona con Pellegrini alle spalle di Mayoral.
Queste le formazioni ufficiali del match:
ROMA (3-4-2-1): Pau Lopez; Mancini, Smalling, Ibañez; Karsdorp, Villar, Veretout, Spinazzola; Pellegrini, Mkhitaryan; Mayoral. All. Fonseca
VERONA (3-4-2-1): Silvestri; Dawidowicz, Gunter, Ceccherini; Faraoni, Tameze, Ilic, Lazovic; Barak, Zaccagni; Kalinic. All. Juric
Benvenuti alla diretta di Roma-Hellas Verona, partita che inaugura il girone di ritorno del campionato di Serie A 2020/2021.
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
31 GENNAIO 2021
Roma-Hellas Verona 3-1: gialloblù battuti all’Olimpico, prima rete di Colley nella reazione della ripresa
Roma - È terminata 3-1 per la Roma la sfida dell’Olimpico, nella quale i giallorossi hanno segnato tutte e tre le reti in appena 9 minuti nel cuore del primo tempo. Nella ripresa è arrivata la reazione dei gialloblù, che hanno confezionato diverse occasioni e sono riusciti ad accorciare con il primo gol in Serie A TIM di Ebrima Colley. Debutto, nella ripresa, anche per il nuovo arrivato Lasagna.
Venendo alla cronaca della sfida, il primo tempo è di marca giallorossa, con la Roma che alla mezz’ora è già avanti di tre gol per effetto delle reti di Mancini (20’), Mkhitaryan (22’) e Mayoral (29’). Nel mezzo diverse buone iniziative dei gialloblù, che mettono in mezzo cross velenosi ma sfortunati con Lazovic (7’) e Zaccagni (28’), oltre a diversi calci d’angolo.
Nella ripresa, che vede il debutto in gialloblù di Lasagna dal 1’, il Verona prova a scuotersi e va vicino al gol al 2’, quando Baràk si porta fuori il pallone proprio al momento del cross basso dalla destra. Al 13’ è Lasagna a lanciarsi nello spazio e mettere all’indietro per Colley, che va alla conclusione: parata. È il preludio del gol dello stesso attaccante gambiano, che arriva al 16’, di testa, sul perfetto cross dalla destra di Bessa. Primo gol in campionato per Colley, primo assist per il centrocampista brasiliano. Cinque minuti più tardi è ancora Colley ad avere la chance per accorciare ma, lanciato in contropiede, non riesce a trovare Bessa. Al 31’ altra occasione, con Dimarco che mette in mezzo per Lasagna, che non trova il miglior impatto col pallone. Nel finale il Verona si batte fino all’ultimo e va vicino al gol con un tiro a incrociare di Lasagna al 44’, ma non riesce a passare: termina 3-1 per i giallorossi.
La prossima sfida, sempre in trasferta, è in programma domenica prossima alla ‘Dacia Arena’ contro l’Udinese (ore 15).
ROMA-HELLAS VERONA 3-1
Marcatori: 20' pt Mancini (1-0), 22' pt Mkhitaryan (2-0), 29' pt Mayoral (3-0), 17' st Colley (3-1)
ROMA (3-4-2-1): Pau Lopez; Mancini, Smalling (dal 12' pt Kumbulla), Ibanez; Karsdorp (dal 41' st Perez), Veretout (dal 41' st Diawara), Villar (dal 25' st Cristante), Spinazzola; Pellegrini, Mkhitaryan; Mayoral (dal 41' st Peres)
A disposizione: Mirante, Fuzato, Santon, Pastore, Calafiori
All.: Paulo Fonseca
HELLAS VERONA (3-4-2-1): Sivestri; Dawidowicz, Günter, Ceccherini (dal 35' st Udogie); Faraoni (dal 12' st Dimarco), Tameze, Ilić (dal 12' st Bessa), Lazović; Barak, Zaccagni (dal 12' st Colley); Kalinić (dal 1' st Lasagna)
A disposizione: Berardi, Pandur, Lovato, Çetin, Terracciano, Amione
All.: Ivan Jurić
Arbitro: Marco Piccinini (Sez. AIA Forlì)
Assistenti: Giacomo Paganessi (Sez. AIA Bergamo), Tarcisio Villa (Sez. AIA Rimini)
NOTE. Ammonizioni: Pellegrini, Faraoni, Kumbulla
FONTE: HellasVerona.it
[OFFTOPIC] + - =
VITA DA EX: PAZZINI bordocampista per DAZN.
Alan EMPEREUR racconta della trattativa lampo che dall'HELLAS l'ha portato al PALMEIRAS poco dopo il rinnovo con Via Olanda 'Dal Palmeiras mi hanno chiamato dopo la gara contro il Milan e lì è iniziata la trattativa. Prima il confronto con il direttore D’Amico, poi lui ha parlato con Juric che a sua volta mi ha chiesto se fossi convinto. Una chiacchierata di 5 minuti, conclusa con un sorriso e un abbraccio, anche se l’ho visto dispiaciuto'. Superato lo scoglio RIVER PLATE, i Verdao hanno conquistato la Copa Libertadores (equivalente alla Champions League europea) superando in finale il SANTOS al mitico ' Maracanà'.
Stagione finita per Claude ADJAPONG che ha riportato la rottura del tendine d'Achille in uno scontro di gioco nel pareggio col PORDENONE.
Fabio BORINI intervistato da TMW (anche) sull'addio al VERONA rivela 'Parlando con il mister e la società prima della fine della stagione le ambizioni sembravano altre. Anche Juric aveva accennato alla necessità di avere rinforzi. Quando vuoi raggiungere grandi cose e sei ambizioso, in certe situazioni ti senti stretto... Ora il Verona sta facendo molto bene, l’allenatore è molto bravo, un martello. Però... parliamo di sorpresa. Il Verona meriterebbe di consolidarsi per quello che è e fare come l’Atalanta'
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DAZN, nuova avventura per Giampaolo Pazzini
gennaio 30, 2021
L’ex attaccante dell’Hellas Verona, Giampaolo Pazzini, questa sera torna protagonista allo stadio Meazza per Inter-Benevento nelle vesti di bordocampista per DAZN, insieme a Diletta Leotta e Federico Balzaretti. Foto Instagram
FONTE: HellasLive.it
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Storie
Empereur: “Con Juric sono diventato uomo. Ora voglio la Libertadores”
29/01/21 18:40 | Storie | Autore: Mattia Zupo
Minuto 73 di Milan-Hellas Verona, settima giornata di campionato. Risultato momentaneo 1-2. Magnani chiede il cambio ed esce, al suo posto Juric sceglie Çetin e non Empereur, che si stavano scaldando. Lì per lì una decisione come un’altra, ma 24 ore dopo viene ufficializzata la cessione del brasiliano. Un addio inaspettato, visto che era novembre e il mercato era chiuso. Ma non in Brasile. “Dal Palmeiras mi hanno chiamato dopo la gara contro il Milan e lì è iniziata la trattativa. Prima il confronto con il direttore D’Amico, poi lui ha parlato con Juric che a sua volta mi ha chiesto se fossi convinto. Una chiacchierata di 5 minuti, conclusa con un sorriso e un abbraccio, anche se l’ho visto dispiaciuto”. Così Alan Empereur a Gianlucadimarzio.com.
Dopo il suo addio, l’allenatore croato ha dichiarato che Empereur è stato il giocatore cresciuto maggiormente sotto la sua gestione. Più dei vari Amrabat, Kumbulla e Rrahmani. “Dopo la semifinale col River, gli ho scritto un messaggio. L’ho ringraziato per tutto quello che mi ha dato, è stato fondamentale nella mia carriera: mi ha reso più forte mentalmente, consapevole dei miei limiti e delle mie qualità. Juric è una persona diretta e sincera, mi fa molto piacere che abbia detto quelle parole. Mi ha fatto diventare uomo”.
Da comprimario a titolare. Ed è stato proprio Empereur a inaugurare l’era Juric a Verona, con un gol in una sconfitta contro la Cremonese in Coppa italia. “Con lui non ho giocato tanto il primo anno, però quando sono andato via ero titolare. Ho sfruttato le opportunità. Ero contento di lavorare con lui e gliel’ho detto, ma gli ho anche spiegato che questa chance non potevo lasciarmela scappare perché era il mio sogno sin da bambino”.
LA CHIAMATA DI ABEL PER REALIZZARE UN SOGNO
Il difensore classe ‘94 è tornato in patria, dopo dodici anni in Italia e avrà subito l’opportunità di vincere la Copa Libertadores, in un derby paulista contro il Santos. Dalle giovanili della Fiorentina alla gavetta in C e in B, prima di andare in A con l’Hellas. Adesso vuole farsi un nome casa sua. “È nato tutto dal fatto che Abel Ferreira è andato ad allenare al Palmeiras. Lui mi voleva portare al Paok Salonicco un anno fa. Mi ha mandato un messaggio per capire se fossi disponibile e io ho accettato questa sfida perché si tratta di una società molto grande in Brasile, al pari della Juventus, dell’Inter o o del Milan in Italia. Ho lasciato il Brasile a 13 anni, ma ho sempre desiderato giocare in un top club ed essere conosciuto nel mio Paese”.
Un rapporto sorprendente quello con l’allenatore portoghese, visto che i due non avevano mai lavorato insieme. “Mi ha notato guardando il campionato italiano, poi essendo stato compagno di squadra di di Miguel Veloso gli ha chiesto informazioni. I primi mesi della scorsa stagione, quando non stavo giocando, ho ricevuto la sua proposta per andare al Paok, ma alla fine non sono andato. Così come non sono voluto andare al Nacional di Montevideo. Poi dopo il lockdown ho iniziato a giocare all’Hellas e ho rinnovato il contratto”.
L’ESPERIENZA BRASILIANA
L’impresa solo sfiorata di battere il Milan a domicilio, il rientro a Verona, la chiacchierata con Juric e D’Amico, le valigie e poi dodici ore di volo dall’Italia a Sao Paulo. Tutto nel giro di 24 ore, compreso l’esordio con la maglia del Verdao. “Lo stesso giorno che sono arrivato in Brasile ho giocato nei quarti di finale della Copa do Brasil”. A testimonianza della grande fiducia riposta in lui. Un inizio sognato, prima delle difficoltà. “A causa del covid: è stato un perido difficile, perché sono rimasto rinchiuso in albergo per due settimane. Abbiamo avuto 14 giocatori positivi, ma il peggio è passato e adesso stiamo tutti bene”.
Il Palmeiras è in lotta su tre fronti, oltre al campionato è in finale di Copa do Brasil e Libertadores. Un cammino a cui ha preso parte anche Empereur. “Ho debuttato contro gli ecuadoriani del Delfin in Libertadores e poi ho giocato le due gare di semifinale contro il River. Ho dato il mio contributo. Il calcio brasiliano è migliorato tanto: ci sono una decina di squadre che lottano per il titolo ogni anno. In Italia c’è più intensità, ma tecnicamente qui tutti i giocatori sono bravi, tutti giocano a viso aperto e c’è meno tattica”.
Un calcio diverso, con i suoi pregi e i suoi difetti. Prima della semifinale di andata contro il River Plate, i brasiliani si sono dovuti spogliare per strada per l’allenamento di rifinitura: “Questo ci ha dato ancora più forza per batterli”. Viaggi lunghissimi anche per le trasferte in campionato, partite in altura e climi differenti. Meno intensità, ma la fatica si fa sentire lo stesso per un calendario fittissimo: “Quasi non ci alleniamo, perché giochiamo ogni tre giorni: abbiamo giocato 10 partite questo mese! E se vinceremo la Libertadores giocheremo il Mondiale per Club e a febbraio inizierà il campionato statale, quindi potremmo essere il club che giocherà di più nel 2021”.
Imágenes del entrenamiento del ayer de Palmeiras en el predio de San Lorenzo. pic.twitter.com/JXDzs32Nen
— ♎@𝐚𝐥𝐞𝐩𝐚𝐫𝐫𝐢𝐥𝐥𝐚𝐨𝐤 🎤 (@Aleparrillaok) January 5, 2021
ALLA RICERCA DELLA GLORIA ETERNA
Per rincorrere i suoi sogni ha lasciato un Verona che sta replicando i risultati dello scorso anno. Come testimonia il 3-1 al Napoli e l’ottavo posto in classifica. ”Se lo scorso anno eravamo la rivelazione, oggi l’Hellas è una certezza. Una sqadra forte, un gruppo unito composto da tanti bravi ragazzi”. Si sente ancora uno di loro Alan. “Sono ancora nel gruppo Whatsapp. Sono stato bene con loro in questi due anni. È stato un addio inaspettato anche per il direttore D’Amico, perché avevo appena rinnovato. Se un giorno dovrò tornare, lo farò col sorriso perché mi sono trovato bene con tutti, compagni e dirigenti”.
Ora però è tempo di guardare avanti, alla Gloria Eterna, come è definità la più importante competizione sudamericana a livello di club. “È come la Champions League. Per me che ho vinto solo un campionato di C e una Coppa Italia Primavera sarebbe un sogno che si avvera: la voglia di vincerla è indescrivibile. Da bambino tifavo per le brasiliane che arrivavano in finale, quest’anno spero la vinca il Palmeiras”. Appuntamento a sabato sera, ore 21 italiane al Maracanã.
FONTE: GianlucaDiMarzio.com
A TU PER TU
...con Fabio Borini
“Karagumruk, convinto dal progetto: gol ed Europa League, voglio dare il massimo. Addio al Verona? Sono ambizioso, l’Hellas merita di stare in alto. Milan, puoi farcela”
28/1 ALLE 00:00
di ALESSIO ALAIMO @ALAIMOTMW
Due gol nelle ultime due partite, nessun problema di ambientamento perché Fabio Borini è uno che si adatta facilmente. Da giovane ha fatto la valigia da Bologna a Londra, una valigia carica di sogni e ambizioni in direzione Chelsea. Poi l’Italia, con la chiamata del Parma. La Roma. Il Liverpool, il Sunderland, di nuovo il Liverpool e ancora il Sunderland. La chiamata del Milan, il Verona e adesso la Turchia, il Karagumruk “Sono arrivato ad inizio dicembre, ho lavorato per trovare il prima possibile la condizione e ora sto raccogliendo i frutti del lavoro”, dice l’attaccante a TuttoMercatoWeb.
Borini, gioca in Turchia ma ha tanti compagni italiani o che conoscono bene l’Italia. Tra Viviano, Bertolacci, Biglia e Castro in che lingua si parla nello spogliatoio?
“Italiano e spagnolo su tutte, poi c’è l’inglese che fa da padrone. Io sono il meno italiano di tutti, ormai non lo parlo neanche a casa. É tutto cosmopolita, va bene cosi”.
Perché ha scelto il Karagumruk?
“Eravamo a dicembre, le ambizioni del club mi hanno convinto. Qui c’è un obiettivo importante, andare in Europa League. Ho scelto questa opportunità piuttosto che altre perché non volevo lottare per la salvezza”.
A lei ha pensato il Crotone...
“Nessuna offerta. Hanno parlato con il mio agente”.
Perché non è rimasto al Verona?
“Parlando con il mister e la società prima della fine della stagione le ambizioni sembravano altre. Anche Juric aveva accennato alla necessità di avere rinforzi. Quando vuoi raggiungere grandi cose e sei ambizioso, in certe situazioni ti senti stretto”.
Il Verona però sta facendo molto bene...
“L’allenatore è molto bravo, un martello. Però... parliamo di sorpresa. Il Verona meriterebbe di consolidarsi per quello che è e fare come l’Atalanta”.
Torniamo al presente. Ha avuto qualche difficoltà iniziale?
“Nessuna. Mi adatto facilmente. Una difficoltà non è inerente alla Turchia ma alle restrizioni legate al Covid. Sono stato quarantacinque giorni senza la mia famiglia”.
Il suo ex Milan lotta per lo Scudetto. Se l’aspettava?
“No, davvero. Con le rose che hanno altre squadre non pensavo che il Milan lottasse per questo obiettivo. Però sono contento che si parli di riportare il Milan dove merita non solo a parole ma anche con i fatti”.
In Turchia potrebbe raggiungerla Jacopo Sala, avete condiviso l’esperienza al Chelsea, nelle giovanili.
“Ci conosciamo da molto tempo. Ma non ci vediamo da tanto. Siamo stati insieme da sedici a vent’anni. Ma a vent’anni sei un giocatore, a trenta un altro”.
L’obiettivo del Karagumruk?
“L’Europa League senza nessuna esitazione. A livello fisico sto iniziando ad ingranare, voglio fare gol. E poi i conti li faremo alla fine. Un obiettivo ce l’ho, ma lo tengo per me”.
Perché la società guarda così tanto al campionato italiano?
“Parlando con il presidente so che guardano molto all’Italia con grande ammirazione. C’è dedizione al lavoro, siamo un popolo passionale come loro. Non è un mercato come quello spagnolo dove si parla di cifre esorbitanti, in un momento cosi tutti fanno i conti in tasca”.
Ci pensa al ritorno in Italia?
“No. Penso al presente, sono concentrato su questa esperienza. E voglio fare bene. Ma se capiterà, vedremo”.
FONTE: TuttoMercatoWeb.com