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LAZIO 1-2 HELLAS VERONA: Terza vittoria scaligera all'Olimpico a distanza di 35 anni dall'ultimo successo, altro capolavoro tattico di JURIĆ


#LazioVerona +   -   =

RECAP & IMPRESSIONI
Gara che per lunghi tratti si caratterizza per le scelte tattiche dei due allenatori con INZAGHI che piazza PAROLO centrale difensivo a uomo su ZACCAGNI e JURIĆ che risponde con TAMÈZE centrattacco e LOVATO che segue come un'ombra MILINKOVIC SAVIC fino a centrocampo impedendogli di ragionare come vorrebbe.
Ritmi tutt'altro che impressionanti sia da parte dei padroni di casa (reduci però dal match di Champions League col BRUGGE) che del VERONA che parrebbe quasi rinunciare alla sua caratteristica più pericolosa fin qui; ne nasce un primo tempo in cui le occasioni sono scarse e più frutto di estemporanei errori della fase difensiva che altro ma nel finale l'HELLAS sembra prendere decisamente l'iniziativa con alcune ripartenze che fanno male agli opposti.
Al 46° sono gli scaligeri a passare in vantaggio con la classica azione che passa da un esterno all'altro: FARAONI conquista palla sulla destra, TAMÈZE prosegue con un veloce uno-due su SALCEDO che a sua volta lancia Marco Davide sul fondo, palla sul secondo palo dove DIMARCO prova la voleé che sembra uscire ma LAZZARI, nel disperato tentativo di recuperare, insacca nella propria porta.
La LAZIO scende in campo con un piglio diverso nella ripresa e alza i ritmi in cerca del pari che puntuale arriva al 56°: CAICEDO riceve da LAZZARI appena dentro l'area e si gira in un amen nonostante la presenza fisica di DAWIDOWICZ: Rasoiata che s'insacca imparabilmente per SILVESTRI e capolavoro dell'ecudoriano che si esibisce in un vero pezzo di bravura balistica purtroppo!
Ma il VERONA non demorde e di rimessa punge i padroni di casa che dal canto loro cercano il colpo del ko: Al 67° Clamoroso errore di RADU a destra sul pressing di SALCEDO che gli soffia palla e serve il liberissimo TAMÈZE, il centrocampista ATALANTA a gioco facile nell'aggirare REINA e depositare nel sacco. Proteste vibranti da parte della LAZIO che circonda Abisso e chiede il fallo sul difensore biancazzurro ma, dopo il doveroso check in sala VAR, non ottiene nulla.
Finale d'assalto da parte dei biancazzurri che si rendono pericolosissimi con il neoentrato FARES, MILINKOVIC SAVIC e PEREIRA ma non riescono a superare un SILVESTRI monumentale!



Gara molto tattica e non certo bella per gran parte del primo tempo a causa dei ritmi non eccelsi ma alla fine il VERONA passa in vantaggio e, come successo a Bergamo, soffre le pene dell'inferno riuscendo a strappare i 3 punti in un campo davvero difficile.
La trovata tattica di JURIĆ anche stasera risulta decisiva con TAMÈZE che non solo segna il gol vittoria ma fisicamente offre un'ottima sponda alla squadra e regge l'urto dei difensori avversari e LOVATO a tutto campo su MILINKOVIC SAVIC (dopo la 'minaccia' del tecnico spalatino di sostituirlo a causa di un inizio piuttosto approssimativo di Matteo).
Il resto lo fa SILVESTRI che, con almeno due parate fantastiche, chiude perentoriamente la porta alla LAZIO.
L'HELLAS sale a quota 19 ed è praticamente a metà strada nella corsa alla salvezza: Dopo i pareggi con ROMA (trasformato poi in vittoria a tavolino), JUVENTUS e MILAN e le splendide vittorie esterne con l'ATALANTA e di stasera con la LAZIO, gli outsider gialloblù stanno guadagnando di diritto il titolo di ammazza grandi; per i sogni e il resto... C'è sempre tempo.
Piedi per terra e bareta fracà hasta la victoria!



LA PARTITA


VOTI


  • SILVESTRI Ad un primo tempo tempo da spettatore non pagante, replica con una ripresa in cui, con tre paratone nel finale, salva letteralmente i tre punti: Monumentale 8

  • LOVATO La sua missione è francobollare MILINKOVIC SAVIC in ogni zona del campo e nei primi 10 minuti la fallisce clamorosamente, poi JURIĆ gli fa vedere che lo vuole sostituire e lui non sbaglia più nulla concedendo al centrocampista serbo solo un colpo di testa all'86esimo! Altra grandissima prestazione per Matteo 7,5

  • MAGNANI Implacabile su IMMOBILE per tutta la gara ma soprattutto al 71° quando di fisico fa capire definitivamente al bomber di casa che stasera... Non è serata, 7

  • DAWIDOWICZ Non sono mai 'tenero' con Pawel che ritengo troppo poco reattivo e di solito viene gabbato al primo magheggio della punta avversaria ma stasera corre come un pazzo, di fisico è insuperabile (ma non è una novità) ed è sempre puntuale. Il gol subito nell'uno contro uno contro CAICEDO? Quello è un pezzo d'arte pura dell'ecuadoriano più che un errore del difensore polacco che fa quanto può anche in quella occasione... 7

  • FARAONI Per gran parte del primo tempo si limita a controllare MARUSIC ma appena si prende una piccola licenza dagli ordini tattici fa piangere la LAZIO con quell'affondo al 46° che porta al primo vantaggio gialloblù: 7

  • BARÁK Prende il posto di TAMÈZE al fianco di VELOSO e, pur senza brillare, risulta preziosissimo in fase di filtro a centrocampo 6,5

  • VELOSO Soffre maledettamente la marcatura di AKPA AKPRO e al 13°, con un tocco di una sufficienza vergognosa, per poco non fa prendere un coccolone al mister e a tutti i tifosi gialloblù. Poi riguadagna la concentrazione e, incalzato dalle urla di JURIĆ, la mantiene fino alla fine: 6

  • DIMARCO Un gol provocato, uno lisciato davanti alla porta e la solita dinamicità che crea grossi grattacapi agli avversari in combinazione con ZACCAGNI 7

  • SALCEDO Entra nell'azione del primo vantaggio ma, in veste di suggeritore, si distingue soprattutto per quel gran tocco a lanciare il contropiede poi sprecato dal traversone fuori misura di FARAONI al 54°. Piedi buoni, forse qualche pausa di troppo ma in generale buona la prima da titolare per Eddie: 6,5 (gli da il cambio COLLEY al 76°: La gara da battaglia (come gli urla JURIĆ quando vede che il ragazzino va giù troppo facilmente) non si addice alle sue movenze da gazzella... Dovrà imparare in fretta a stare in campo con questo HELLAS se vorrà giocarsi al meglio le sue ottime carte. Stasera entra tardi e sparisce presto: 5,5)

  • ZACCAGNI PAROLO lo randella senza pietà ma lui incassa e si ripropone con continuità. Si distingue anche in fase difensiva (provvidenziale l'anticipo al 66° su AKPA AKPRO che aveva trovato un corridoio sanguinoso in zona centrale e aveva puntato SILVESTRI). Errori non da lui al 18°, quando sbaglia un facile passaggio per SALCEDO e spreca un contropiede, e sul finale del primo tempo quando si fa ipnotizzare da REINA a tu per tu col poriere spagnolo... 6,5 (gli da il cambio LAZOVIĆ all'88°: Non giudicabile)

  • TAMÈZE In un'inedita posizione da centrattacco esegue alla lettera gli ordini di scuderia e decide la partita con un gol rocambolesco. Partita di sostanza; il VERONA trova un falso nove inaspettato ed una freccia in più nella faretra per JURIĆ: 7,5 (gli da il cambio FAVILLI al 69°: Entra a fare il nove vero e cercare di tenere alto il baricentro, compito che gli riesce a metà visto che il VERONA è in fase calante e la LAZIO attacca con la bava alla bocca: 6)


  • JURIĆ Ennesimo capolavoro tattico per il mister che inventa TAMÈZE falso nove e LOVATO difensore ovunque. La sua truppa nutre una cieca fiducia in lui e anche stasera lo dimostra sul campo cogliendo un'altra vittoria di prestigio dopo quella sull'ATALANTA. Il VERONA non sbancava l'Olimpico dall'anno dello scudetto quando in panca il deus ex machina era un certo BAGNOLI e ora il paragone con l'eminentissimo risulta sempre meno azzardato: 8

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DICONO +   -   =

Mister INZAGHI tecnico della LAZIO «Prima del lockdown si era creata una sinergia importante con i nostri tifosi, ora però dobbiamo cercare di fare meglio. Oggi ho fatto scelte cercando di mettere in campo la miglior formazione, non è facile giocare ogni tre giorni. Le tante partite ravvicinate tolgono lucidità ma il calcio è questo. Sapevamo che l'Hellas ci avrebbe creato problemi, la squadra ha dato tutto ma purtroppo ha pagato cari gli errori. Gli episodi sono stati determinanti, ci siamo fatti due gol da soli. Non meritavamo sicuramente la sconfitta. La squadra ha comunque dato tutto, meritava di più: Reina è stato impiegato in una sola parata. Dopo il pareggio però avremmo dovuto essere più lucidi. Caicedo? Ha fatto una grande gara, purtroppo però veniva da qualche settimana travagliata a livello fisico» SSLazio.it

Mister JURIĆ «L'assenza dei tifosi? Ci mancano davvero tanto, quando ci sono dei momenti così belli è un peccato non poterli condividere con loro. Sia io che i ragazzi ci teniamo molto, sentiamo sempre la loro vicinanza. Quando mi capita di fare una passeggiata in centro a Verona, ti dimostrano tutto il loro calore e la passione per i colori gialloblù. Tameze 'falso nove'? Ha fatto una grande partita. È un calciatore che ha una grande dinamicità e tanta corsa, quando ha libertà di movimento può fare davvero bene. Ha fatto un ottimo lavoro in pressione su Reina grazie al quale siamo stati molto pericolosi tra le linee. Baràk? In mezzo al campo ha dato grande qualità in fase di impostazione e di palleggio, e in generale sono davvero soddisfatto della prestazione dei ragazzi. Anche difensivamente abbiamo fatto una prestazione di alto livello. Venire qui e vincere contro la Lazio, che ha appena superato il turno di Champions League, è una vera e propria impresa. I nostri obiettivi? 19 punti sono tanti e abbiamo il dovere di continuare così, ma l’obiettivo era e resta la salvezza. Lotteremo con tutte le nostre forze per raggiungerla. Non dobbiamo mai abbassare la guardia, abbiamo grandi margini di miglioramento e possiamo crescere ancora, tutti insieme. Stasera abbiamo vinto tutti insieme. Il vero merito è dei ragazzi che interpretano al meglio le mie idee e danno tutto sul campo. Dobbiamo continuare così perché questa è la strada giusta» HellasVerona.it


Adrien TAMÈZE ha deciso la partita, così a Dazn «Il ruolo da 'falso nove'? Ho giocato più avanti rispetto al solito, dietro la linea dei loro centrocampisti, per dare fastidio alla difesa avversaria e al loro primo portatore di palla. Io sono un centrocampista, ma posso giocare dovunque serva alla squadra, più indietro o anche più avanti, se così decide il mister. Questa è una grande vittoria e vogliamo continuare su questa strada. Il gol? Sono molto contento e voglio dedicarlo a mia madre» HellasVerona.it

Marco SILVESTRI autore di parate-miracolo nel finale spiega ai microfoni di Danz «L'ultima mia parata? Sinceramente non so nemmeno io come ho fatto a prenderla. Ho visto la deviazione, ho allungato i piedi ed è andata bene. Stasera abbiamo fatto una prestazione fantastica contro una squadra fortissima. Per noi sono 3 punti incredibili. Ci fa piacere stare in alto in classifica, ma i nostri obiettivi sono altri. L'importante è fare più punti possibili, poi la graduatoria la guarderemo più avanti. Il mister è stato chiaro da appena arrivato. Ci voleva così. Sempre, come oggi. I nuovi arrivati si sono integrati benissimo da questo punto di vista. Sono tutti ragazzi intelligenti e bravi. Vogliono tutti combattere per questo Verona. Il mister è il nostro portabandiera, ma noi gli siamo dietro tutti appiccicati. Tameze attaccante? E' un giocatore molto duttile ed intelligente calcisticamente. Può giocare in vari ruoli ed oggi s'è visto anche come falso nueve. Per noi è importante» TGGialloBlu.it

L'ex gialloblù PAROLO stasera nell'inedito ruolo di difensore centrale «Oggi è stata una partita dura e spigolosa, purtroppo gli episodi ci hanno condannato. Il primo tiro sarebbe uscito, mentre il secondo è stato un infortunio. A noi invece ogni deviazione ha girato in modo sfortunato: la prestazione c'è stata contro una grande squadra, adesso però dobbiamo guardare avanti per ripartire. Olimpico? Ormai non esiste più il fattore campo, tutte le squadre possono far punti ovunque. Dobbiamo trovare il modo di invertire questa rotta e lavorare perché il campionato è ancora lungo. Serve ricompattarci per trovare quella continuità che manca. A marzo/aprile vedremo dove saremo» SSLazio.it




LE ALTRE DI A +   -   =

Negli anticipi del pomeriggio il SASSUOLO ha battuto il BENEVENTO grazie al rigore realizzato da BERARDI e pur giocando in inferiorità numerica per quasi tutto il secondo tempo, sonora vittoria tra le mura amiche anche per il CROTONE che con un poker ha seppellito lo SPEZIA.
Continua la crisi del TORINO battuto in casa dall'UDINESE: I granata l'avevano anche raddrizzata in un solo minuto con BELOTTI al 66° e BONAZZOLI al 67° prima di subire il gol del ko al 69°.



RASSEGNA STAMPA +   -   =