RECAP & IMPRESSIONI
...Gara maschia avrebbero detto i cronisti di un tempo (liberi dai fastidiosi lacciuoli di un malsano senso del politically correct) ma in effetti di calcio non se n'è visto molto in un primo tempo dove è stata la garra a farla spesso da padrona.
Un'occasione per parte con SALCEDO al 7° che forse non ci crede a sufficienza e al 23° con VERDI (e la complicità di PANDUR) fermato sulla linea di porta dal colpo di testa di ...
Gli scaligeri avrebbero forse meritato qualcosina di più nel finale di primo tempo con ZACCAGNI, BARÁK e LAZOVIĆ ma al 45° il risultato è rimasto sullo 0 a 0.
Nella seconda metà di gara il VERONA appare più in palla dell'avversario ma negli ultimi metri non crea pericoli così il tecnico spalatino si gioca la doppia punta: Dentro LASAGNA e COLLEY al posto di SALCEDO e ZACCAGNI e gialloblù che virano sul 3-4-1-2.
Al 70° LASAGNA chiama SIRIGU al mezzo miracolo con un tiro a giro che meritava miglior sorte e nel finale ecco la beffa: ANSALDI da destra la mette in mezzo dove GÜNTER lascia a LAZOVIĆ il controllo di VOJVODA, l'esterno granata incorna in maniera velenosa la dove PANDUR non può arrivare e porta avanti i suoi! JURIĆ (e tutti i tifosi scaligeri) non ci credono: Ma come? Se c'è una squadra in campo a meritare i 3 punti è proprio l'HELLAS mentre il TORINO sembra venuto al Bentegodi in cerca del punticino salvezza! A volte il calcio sa essere davvero crudele...
Per fortuna è DIMARCO all'88° a rimettere ordine nell'universo con quell'esterno mancino carico di rabbia che buca imparabilmente il nazionale SIRIGU ma soprattutto agguanta un pari strameritato.
Nel finale il mister scaligero chiama i suoi ad accelerare le operazioni, vuole vincerla, 'sente' il momento ma non c'è più tempo: Al 95° il signor Massa fischia tre volte.
19 a 6 sono i tiri effettuati nel match a favore ovviamente dei gialloblù che, col triplo delle conclusioni rispetto agli avversari hanno rischiato addirittura l'atroce beffa!
Ci ha pensato DIMARCO a rimettere le cose a posto in una gara in cui è stato il VERONA, se non a dominare, almeno a mantenere l'iniziativa in maniera costante... Ma evidentemente è un periodo così: Basta un mezzo tiro in porta degli avversari e i gialloblù cadono.
L'HELLAS rimanda l'appuntamento con la vittoria che al Bentegodi manca dal 15 Febbraio (2 a 1 al PARMA) e ora è atteso dalla trasferta a Crtotne dove gli Squali di casa, già retrocessi, metteranno in campo l'onore per non terminare la stagione anche da ultimi in classifica.
...Come annunciato in conferenza stampa JURIĆ fa esordire in Serie A PANDUR, il giovane portiere di riserva intravisto fino ad ora solo nelle (poche) gare di Coppa Italia ma al centro della difesa MAGNANI lascia il posto a GÜNTER mentre alla sua destra è confermato DAWIDOWICZ e alla sua sinistra torna CECCHERINI dal primo minuto al posto di DIMARCO.
In mediana, con TAMÈZE squalificato e STURARO in panchina, ecco l'inedita coppia BARÁK-ILIĆ mentre sulle esterne giocheranno gli imprescindibili FARAONI e LAZOVIĆ.
Sulla trequarti è ancora SALCEDO a dar manforte a ZACCAGNI mentre LASAGNA fa spazio a KALINIĆ che dopo lungo tempo torna titolare dal primo minuto.
Mister NICOLA risponde col 3-5-2 formato dal nazionale SIRIGU a difendere la porta, l'Under 21 azzurro BUONGIORNO a sostituire l'infortunato IZZO in difesa con NKOULOU e BREMER, il rientrante VERDI a vincere il ballottaggio con LUKIC in mediana con VOJVODA (al posto di SINGO) e ANSALDI sulle esterne.
Scontata la squalifica anche MANDRAGORA è presente nel centrocampo a cinque granata mentre SANABRIA vince il duello con ZAZA come partner d'attacco del GalloBELOTTI che da tempo rimanda l'appuntamento col gol.
Splendida giornata di sole al Binti dove mancano soltanto i tifosi, si parte agli ordini del signor Davide Massa della sezione AIA di Imperia.
SALCEDO NON CI CREDE, PANDUR USCITA KAMIKAZE
7° Bell'1-2 tra LAZOVIĆ (in offside) e ZACCAGNI gran traversone di Mattia dal vertice sinistro sul secondo palo dove SALCEDO, forse aspettando il fischio dell'arbitro a fermare l'azione, incorna con precisione ma scarsa potenza 'favorendo' la respinta di SIRIGU sulla linea di porta...
17° FARAONI da destra in mezzo all'area dove SALCEDO non impatta, c'è KALINIĆ che però la alza sulla traversa.
23° Uscita spericolata di PANDUR che rinvia su VERDI il calcio di punizione di ANSALDI, il torinista la rimette in area dove Ivor cerca ancora la palla ma la dirige verso la propria porta! Sulla linea ILIĆ di testa evita il peggio...
MASSA ESTRAE I CARTELLINI
25° LAZOVIĆ prosegue per la sovrapposizione di ILIĆ sulla mancina, palla sul palo lontano dove FARAONI di prima spara di poco all'esterno del palo.
27° JURIĆ protesta un po' troppo col quarto uomo a causa di un fallo regalato, a suo modo di vedere, a RINCON: Il signor Massa lo 'avvisa' con un cartellino giallo...
32° LAZOVIĆ da fuori area: Palla alta.
33° Fallo di DAWIDOWICZ su BELOTTI: Ammonito Pawel.
37° Cartellino giallo anche per NKOULOU che da dietro abbatte KALINIĆ. Il difensore granata era diffidato e salterà la gara col MILAN.
ZACCAGNI, BARÁK E LAZOVIĆ MA IL MURO GRANATA TIENE
39° Doppio tentativo in pochi secondi con ZACCAGNI e BARÁK ma il muro del TORINO resiste con SIRIGU e BELOTTI a dire di no.
42° ZACCAGNI imbuca per LAZOVIĆ che con un dribbling secco al limite dell'area si beve NKOULOU ma poi, con SALCEDO e KALINIĆ liberi sul lato opposto, preferisce tirare da posizione difficile cogliendo solo l'esterno della porta.
45° Gran tacco di LAZOVIĆ per l'affondo di ZACCAGNI! In area la palla per KALINIĆ è intercettata dalla difesa granata.
JURIĆ VUOLE VINCERLA E PROVA CON LA DOPPIA PUNTA
46° DAWIDOWICZ 'appesantito' dal giallo esce, a dargli il cambio è MAGNANI che nel pregara era stato dato per titolare da mister JURIĆ. Pronti-Via e ZACCAGNI, servito da LAZOVIĆ, da posizione molto decentrata prova la rasoiata intercettata da SIRIGU! Protesta KALINIĆ appostato sul primo palo e ignorato dal compagno.
49° ZACCAGNI a destra la mette a centro area dove KALINIĆ salta ma per un soffio non ci arriva! La palla torna a destra dove ZACCAGNI in fuorigioco si disinteressa a favore di FARAONI poi l'azione si perde...
51° SALCEDO dai 25 metri cerca l'incrocio ma non inquadra la porta, NKOULOU non ce la fa: Al suo posto NICOLA inserisce LYANCO. BREMER scala al centro al posto del compagno uscito.
57° Cambia ancora JURIĆ: SALCEDO e ZACCAGNI escono LASAGNA e COLLEY; l'HELLAS vira sul 3-4-1-2 con Ebrima dietro a LASAGNA e KALINIĆ.
59° Cambia anche il Toro: Fuori VERDI e RINCON, dentro LUKIC e BASELLI.
BELOTTI E LASAGNA!
60° BASELLI lancia BELOTTI in profondità, il capitano granata ci prova d'esterno mancino sul primo palo dove PANDUR devia sul fondo. Sul successivo calcio d'angolo BREMER anticipa GÜNTER ma fortunatamente non inquadra la porta.
65° Gran palla di COLLEY sulla mancina in velocità per l'affondo di LAZOVIĆ, Darko si fa tutta la fascia e al limite passa in mezzo per KALINIĆ che prova la conclusione murata da BUONGIORNO.
70° ILIĆ in verticale per KALINIĆ, Nikola la da a LASAGNA che fa fuori BUONGIORNO con un dribbling a rientrare e con una conclusione a giro cerca da destra il palo lontano: Miracolo di SIRIGU che la devia fuori! Cambia in difesa JURIĆ: DIMARCO rileva CECCHERINI fornendo probabilmente qualcosa di più in fase offensiva.
74° SANABRIA in area fa fuori MAGNANI che scivola, palla in mezzo dove nessuna maglia ospite è in agguato: GÜNTER spazza.
78° Altro doppio cambio Toro: BELOTTI e SANABRIA fanno spazio a ZAZA e BONAZZOLI.
82° Veloce 1-2 COLLEY-LAZOVIĆ palla ancora a Ebrima che prova a concludere a pochi centrimetri dalla linea di fondo: Esterno della porta.
83° GÜNTER nervoso butta via il pallone dopo un fallo: Massa estrae il cartellino giallo.
84° DIMARCO vede SIRIGU fuori dai pali e prova a beffarlo dalla lunghissima distanza ma il portiere granata rientra e abbranca, riparte in contropiede il TORINO con BONAZZOLI che si presenta a tu per tu con PANDUR ma il portierino gialloblù salva la propria porta col piedone sinistro!
1 A 1 IN DUE MINUTI!
86° ANSALDI da destra la mette in mezzo dove GÜNTER lascia a LAZOVIĆ il controllo di VOJVODA: L'esterno granata incorna in maniera velenosa la dove PANDUR non può arrivare e porta avanti i suoi in maniera piuttosto rocambolesca...
88° LASAGNA con un'ottima ripartenza sulla destra, palla a BARÁK che la rimette al limite in zona centrale dove DIMARCO di prima intenzione con l'esterno sinistro buca SIRIGU per il meritato pareggio! Poco dopo Nikola è ammonito per un fallo a metacampo.
90°+5 Finale piuttosto concitato con decisioni ribaltate e presunti falli di mano ma il signor Massa non da ulteriore recupero.
VOTI
PANDUR Ivor è bravo nelle uscite e al 23° del suo esordio in Serie A vuole subito farlo notare a tutti sbagliando tempi (e modi) in maniera clamorosa: Per fortuna che sulla linea di porta ILIĆ è provvidenziale nel rinviarla fuori! Bravo al 60° su BELOTTI lanciato in profondità. Ottima uscita al 75° quando abbranca al volo il calcio d'angolo battuto da sinistra dagli ospiti e all'84° a tu per tu con BONAZZOLI. Gli esordi non sono mai semplici ma Ivor ha superato bene la prova... 6+
DAWIDOWICZ Già ammonito (al 33° per fallo su BELOTTI) rischia molto commettendo un altro vistoso fallo sul 'Gallo' nel finale del primo tempo: Massa lo avvisa che è il terzo e si dia una calmata; nella ripresa il mister lo tiene negli spogliatoi 6 (gli da il cambio MAGNANI al 46°: Una sola incertezza al 74° su SANABRIA in 50 minuti per il resto perfetti 6)
GÜNTER Al 60° si fa anticipare in incornata da BREMER rischiando la frittata, all'83° calcia via la palla nervosamente buscando un'ammonizione assolutamente evitabile, sul gol del TORINO lascia a LAZOVIC il compito di saltare su VOJVODA che infatti lo beffa! Errore gravino direi... 5,5
CECCHERINI Bravo in area al 15° su SANABRIA ma in generale disputa 70 minuti praticamente perfetti in cui non fa rischiare nulla ai gialloblù ma il mister lo toglie per dare alla squadra qualcosa di più in fase offensiva 6,5 (gli da il cambio DIMARCO al 71°: In panca morde il freno ma fino al gol si vede pochissimo, appunto! Grande esterno Federico, da non lasciarsi sfuggire per niente al mondo: Giusto SETTI? 7,5)
FARAONI Sulla corsia di destra si propone più spesso del solito nonostante ANSALDI risulti forse il più pericoloso e propositivo tra i suoi, segno che Marco Davide fornisce oggi un prestazione di tutto spessore 6,5
BARÁK Al 39° sulla ribattuta del tiro di ZACCAGNI va vicino al gol murato da BELOTTI. Continuo a ritenere che sulla linea di centrocampo si spoetizzi ma fornisce a DIMARCO la palla dell'1 a 1 6,5
ILIĆ Al 23° sull'uscita spericolata di PANDUR è provvidenziale ad incornare fuori sulla linea di porta! Bravo anche al 25° in sovrapposizione offensiva e al 70° con quella verticale su KALINIC. Nel finale è ancora lucido spezzando con un tackle chirurgico una possibile ripartenza del TORINO... La miglior prestazione da quando indossa il gialloblù: 7
LAZOVIĆ Un primo tempo da urlo durante il quale è l'anima dell'attacco scaligero con quelle continue discese e gli scambi con ZACCAGNI. Perla di tacco al 45° per l'affondo di Mattia. Nella seconda metà di gara paga un po' dazio dal punto di vista fisico e in apertura di ripresa è troppo egoista con KALINIĆ che reclama palla... Altre due belle giocate al 65° e all'82° poi decide di andare a saltare di testa con VOJVODA che è molto più alto e prestante di lui e infatti concede tranquillamente il jolly all'avversario (anche se la colpa è forse più di GÜNTER che sua) 6+
SALCEDO Al 7° in uno stadio deserto solo lui riesce a sentire un fischio che non esiste facendo imbestialire JURIĆ... Fosse stato un po' più convinto poteva fare meglio su quel colpo di testa intercettato da SIRIGU. Forse l'episodio lo condiziona ma da li in poi non riesce più ad uscire dall'anonimato e infatti il mister lo toglie anzitempo, 5,5 (gli da il cambio LASAGNA al 57°: Fa fuori BUONGIORNO con un dribbling a rientrare al 70° ma purtroppo SIRIGU si dimostra il gran portiere che è e gli devia la conclusione sul fondo... Sua è la ripartenza che all'88° porta il VERONA al pareggio 6,5)
ZACCAGNI Bellissima la palla che fornisce a SALCEDO al 7° e al 39° va vicino al vantaggio. Nella ripresa anche lui cala un po', solita dose di botte da parte degli avversari... 6+ (gli da il cambio COLLEY al 57°: )
KALINIĆ Molto abile nel proteggere il pallone e farsi fare fallo (interrompendo spesso l'azione prima del fischio aribitrale tanto è sicuro del fatto suo) torna in campo di nuovo da titolare dopo circa 3 mesi e si capisce come mai è mancato tanto all'HELLAS: Si propone, fa tutti i movimenti che JURIĆ vuole e in generale, dal punto di vista tattico, emerge di almeno un paio di spanne sui compagni eppure... Anche oggi non trova la via del gol anche se bisogna dire che è spesso (incredibilmente) snobbato dai compagni sottoporta 6,5
JURIĆ Un po' di pretattica nella conferenza stampa prepartita in cui annuncia PANDUR e MAGNANI ma fa esordire il primo e tiene in panchina il secondo, poi nicchia sul discorso delle due punte e invece al 60° prova con buoni risultati tattici anche questa soluzione... Fa entrare DIMARCO al momento giusto con gli avversari che abbassano vistosamente il baricentro e non ci può credere (come tutti noi) quando il VERONA va sotto ma subito dopo, fortunatamente, le sue scelte vengono premiate e porta a casa almeno un pari. Ai microfoni di Dazn spiega che ci è rimasto male dall'inesistente dialogo con la proprietà nonostante la salvezza colta con molto anticipo e, per come la vedo io, potrebbe essere una sorta di inizio d'addio per la prossima stagione ma fin che c'è teniamocelo stretto: SETTI forse non ha ancora capito appieno, dopo un paio di stagioni, quanto è prezioso il croato per le sorti sportive della società ma tant'è... Imprenditori arabo-americani per il VERONA non ce ne sono purtroppo 7
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Mister JURIĆ «Se il pareggio ci sta stretto, viste le oltre 10 occasioni da gol create? Sì, perché abbiamo giocato una partita strepitosa, dominando, costruendo tante palle-gol, facendo bene veramente sotto ogni aspetto: gioco, superiorità tecnica, aggressività. Il nostro unico rammarico è quello di non essere riusciti a segnare di più, perché abbiamo creato veramente tanto e a mio parere la partita sarebbe potuta finire anche 5-0 per noi. Nota di merito per Kalinic, che rientrava dopo tanto tempo e che ci ha permesso di sviluppare un gioco offensivo fluido. Lui, per le tante partite che ha dovuto saltare, è uno dei miei rimpianti di questa stagione. Se chi è subentrato ha dimostrato di avere la giusta mentalità? Questi ragazzi sono stati veramente straordinari, dimostrando ancora una volta di avere una grande voglia, e chi è subentrato ci ha dato ulteriore slancio: c'è davvero poco da rimproverare ai ragazzi. L'esordio in Serie A di Pandur? In allenamento sta dimostrando di essere davvero molto bravo tra i pali e anche con la palla tra i piedi, così era importante per noi dargli la possibilità di mettersi alla prova anche in partita. Ha fatto molto bene, giocando con grande serenità, e il merito va dato anche a Massimo Cataldi, preparatore dei portieri. Se Dimarco, arrivato ora a cinque gol e cinque assist in campionato, sta dimostrando di essere un giocatore sempre più efficace e determinante? Dimarco è un ragazzo splendido e sta disputando una stagione fantastica, nei numeri ma non solo. Arretrando nei tre di difesa quest'anno ha fatto il salto di qualità, riuscendo a mettere ancora più in luce tutte le sue qualità. Se quella contro il Crotone sarà per me una partita particolare? Sicuramente vorrò vincere, perché vedo che la squadra non molla niente, sbaglia davvero pochissimo ed è solamente un po' sfortunata. A Crotone sono stato prima come giocatore e poi come allenatore, riuscendo a ottenere la prima promozione in Serie A nella storia del Club: ho provato emozioni forti e creato tanti rapporti personali, quindi avrò grande piacere nel ritrovarli» HellasVerona.it
Mister NICOLA tecnico del TORINO ai microfoni di Dazn «E' stata una partita molto tosta, venire a giocare contro di loro che hanno un gioco consolidato non è facile. C'è il rammarico di non aver mantenuto il vantaggio maturato nel finale, ma credo il risultato sia giusto. I ragazzi sono bravi, adesso le partite pesano e loro hanno mostrato carattere. Il valore del punto è dato dal valore dell'avversario. Bisogna dare merito agli avversari, se hanno i punti che hanno è perché hanno dimostrato il loro valore nel corso del campionato. Se l'abbiamo fatta lo diremo al termine della stagione, noi crediamo ogni giorno di potercela fare, nella mia gestione la squadra ha dimostrato numeri importanti. Ci mancano quattro partite che saranno da giocare tutte a distanza di tre giorni dalle altre. Il gol del Verona? Non c'è solo un errore ma una sequenza di errori; avevamo rischiato anche in altre circostanze e loro ci avevano messo in difficoltà in altre situazioni. Si poteva avere più punti oggi, ma ci sono partite anche in cui non si riesce a portare casa la posta piena. Sirigu? Adesso secondo me quello che è stato prima conta poco, conta quello che sta dimostrando in queste partite. Salvatore è presente ed ha personalità e sa cosa vuol dire lottare per salvarsi, c'è da battagliare ancora perché non è finita e dobbiamo farci trovare pronti per la prossima» ToroNews.net
Kalinic
Juric
Federico DIMARCO ai microfoni di Dazn nell'immediato dopogara «La nostra gara è stata ottima. Abbiamo preso gol nella loro unica vera azione. Accettiamo il punto, anche se per quanto fatto, meritavamo la vittoria. Stagione compromessa? Non credo. Una volta raggiunto l’obbiettivo ci siamo allenati sempre con costanza e con impegno. Purtroppo non sono arrivati risultati favorevoli. Il mio ingresso nella ripresa? Il mister fa le sue scelte e ognuno deve dare sempre il massimo. Il discorso vale anche per me. Abbiamo pareggiato, meritavamo i 3 punti, ma pazienza. Va bene così. La sconfitta sarebbe stata assolutamente immeritata. Il mio ruolo? Il mister mi ha aiutato tantissimo a migliorare nella fase difensiva. Sono cresciuto tantissimo in zona d’attacco ed i gol che ho realizzato lo dimostrano. Ma anche nel gioco ho dimostrato di esserci, soprattutto negli inserimenti e nelle sovrapposizioni sulla fascia.» TGGialloBlu.it
Nikola KALINIĆ di nuovo titolare dopo lungo tempo ha fatto girare al megli la squadra «Che gara è stata? Oggi abbiamo giocato molto bene, creando tantissime occasioni pericolose e dominando sul piano del gioco per quasi tutta la gara. Ci è mancata solo un po’ di precisone negli ultimi 20 metri, ma giocando così la strada è quella giusta e non era affatto scontato riuscire a rimontare la rete subita nel finale. La mia gara? Sapevo non sarebbe stato facile giocare contro la difesa del Torino, anche perché c'era sempre un uomo fisso in marcatura su di me. Ma ho la consapevolezza di aver dato il massimo per la squadra con l'obiettivo di creare più occasioni possibili. Se sono contento per la continuità che sto ritrovando? Certo, ho avuto alcuni infortuni durante la stagione che hanno frenato il mio rendimento, ma ora sto bene. Continuerò a lavorare per fare sempre meglio e aiutare la squadra in queste ultime partite. L'esordio in Serie A di Pandur? Sono molto felice per lui perché ha messo in campo un'ottima prestazione. Deve continuare così, come sta facendo, e migliorerà ancora: può diventare un grande portiere. Anche in allenamento dimostra sempre tanta qualità e impegno: lavora duro e si meritava un esordio così» HellasVerona.it
Simone VERDI ai microfoni di Torino Channel «Dopo esser andato in vantaggio a pochi minuti dalla fine potevamo tenere il risultato. Ma ci teniamo stretti il punto, perché è stato un risultato importante in ottica salvezza vista la sconfitta del Benevento contro il Cagliari. Abbiamo portato a casa un pareggio contro una squadra forte che nelle ultime partite non ha raccolto punti ma sappiamo quello che è il suo valore. Il Verona è difficile da affrontare è una squadra fisica, una squadra che verticalizza. Una formazione difficile da affrontare. Oggi abbiamo fatto la nostra partita, abbiamo fatto quello che ci ha chiesto il mister e ci teniamo stretto questo punto che è importante. Adesso in queste due settimane giocheremo ogni tre giorni e ci sarà bisogno di tutti. Il gruppo è la nostra forza. Chi è entrato ha fatto benissimo e ha contribuito nel portare a casa il punto con l'azione del vantaggio. Il nuovo ruolo che mi ha assegnato il mister non l'avevo mai fatto nella mia carriera. Il mister ha deciso di farmelo fare sin dal primo giorno che è arrivato, è completamente diverso da quello che avevo fatto in passato. Mi piace e cerco di interpretarlo con le mie caratteristiche, ribaltando velocemente l'azione e di partire da lontano per innescare le punte e giocare in verticale che è una cosa che amo fare» ToroNews.net
Quattro gli anticipi di ieri: Poker del NAPOLI al 'Picco' di La Spezia (liguri sempre più a rischio) e vittoria esterna di misura del BOLOGNA a Udine.
L'INTER festeggia lo scudetto rifilando cinque gol alla malcapitata SAMP mentre in serata la FIORENTINA ha battuto la LAZIO al Franchi in un 2 a 0 che fa spiccare ai viola un decisivo balzo in zona sicura.
Nel lunch-match di oggi il SASSUOLO ha vinto per 2 a 1 al Ferraris contro il GENOA.
L'ATALANTA senza pietà nel 5 a 2 che infligge al PARMA al Tardini, preziosissimo colpo esterno del CAGLIARI che va a vincere sul campo del BENEVENTO diretta concorrente per 3 a 1.
Alle 18.00 ROMA-CROTONE, alle 20:45 sfida che potrebbe valere la Champions a Torino fra la JUVENTUS e il MILAN.
Calciomercato: A salvezza raggiunta scattano gli obblighi di riscatto per BARÁK, MAGNANI e CECCHERINI per un totale di circa 13 milioni di Euro per il VERONA che sarà... (Corriere di Verona).
Paolo MALDINI, responsabile dell'area tecnica del MILAN, avrebbe puntato ZACCAGNI e BARÁK anche se la concorrenza per i due fantasisti è piuttosto folta (FootballNews24.it).
VITA DA EX: Luca TONI, ospite a 'Salotto Gialloblù' su Hellas Channel, 'Contento di avere lasciato un segno nella storia del Verona'. Mimmo MAIETTA raggiunto da HellasLive.it 'A Juric consiglio di rimanere all’Hellas. A Verona c’è tutto per fare bene. Casale a Empoli ha fatto un ottimo campionato'
SUPERFIASCO... Nove dei dodici club ribelli chiedono scusa all'UEFA e ai tifosi e vengono riammessi mentre JUVENTUS, REAL MADRID e BARÇA tengono duro: La SuperLega è solo rimandata...
HIGHLIGHTS Verona-Torino 1-1, gol e highlights. Reti di Vojvoda e Dimarco, solo un punto per Nicola
09 mag 2021 - 16:50
Termina in parità il match della 35^ giornata al Bentegodi, 1-1 che permette ai granata di portarsi a +4 sul Benevento terzultimo (battuto dal Cagliari). Meglio l'Hellas nel primo tempo, pericolosi Salcedo e Kalinic oltre a Lazovic. Succede di tutto nel finale: Vojvoda illude il Toro all'85', tre minuti dopo pareggia Dimarco. Qualche rimpianto per Nicola, che sfiora il colpo in trasferta ma conquista un buon punto nella corsa alla salvezza
VERONA-TORINO 1-1
85' Vojvoda (T), 88' Dimarco (V)
Tutto nel finale al Bentegodi, 1-1 maturato negli ultimi minuti di gara. Un pareggio che nega lo scatto salvezza ai granata, tuttavia Nicola aumenta a 4 i punti di margine sul Benevento terzultimo (battuto dal Cagliari). In avvio Sirigu salva su Salcedo, pericolosi anche Kalinic e Faraoni. Chance che premiano gli uomini di Juric, ma nemmeno Lazovic inquadra la porta prima dell’intervallo. Copione che si ripete dopo la pausa: Zaccagni costringe Sirigu all’intervallo, ma dall’altra parte è Belotti a impegnare Pandur. Sempre attento il portiere granata anche sul neoentrato Lasagna, niente male nemmeno Pandur su Bonazzoli. Succede di tutto ai titoli di coda: già decisivo contro il Parma, Vojvoda si ripete di testa sul cross di Ansaldi per il vantaggio del Toro. Due minuti dopo arriva però il pareggio di Dimarco, servito da Lasagna. Finisce in parità: se Juric non vince in casa da quasi tre mesi, Nicola muove la classifica sulla strada della salvezza.
FONTE: Sport.Sky.it
Verona-Torino 1-1: Dimarco risponde a Vojvoda
Vantaggio granata all'86', ma due minuti dopo arriva il pari dei padroni di casa
Marco Bonetto 09.05.2021 16:59 4 MIN
VERONA - Anonima prestazione del Torino al Bentegodi, ma ancor più folle il modo in cui si è poi fatto raggiungere all’88’, appena 3 minuti dopo essere incredibilmente passato in vantaggio in una delle rare occasioni create (colpo di testa vincente di Vojvoda): ripartenza del Verona, marcature saltate e tiro chirurgico dal limite di Dimarco. I granata si allontano comunque dal Benevento, 18°, sconfitto dal Cagliari: ora sono a +4 sui campani. Ma avrebbero potuto schizzare a +6: la salvezza sarebbe stata praticamente al sicuro, a quel punto. Invece no, ci sarà ancora da soffrire e da far di conto in classifica.
QUASI SOLO VERONA - Il primo tempo è stato di chiara marca scaligera, tranne un’eccezione nel computo delle occasioni: un tiro sbagliato di Ansaldi dal limite, con Pandur fuori porta, deviato dallo stesso giovane portiere del Verona (all’esordio in A) nello specchio e infine respinto sulla linea di testa da Ilic. Era il 24’. Prima e dopo, chance solo per i veneti, più bravi e determinati nell’alzare il ritmo, nell’orchestrare la manovra, nel cercare il varco. Vedi in particolare la testata di Salcedo parata da Sirigu all’inizio, ma soprattutto le due palle gol nel finale di tempo: respinta di Sirigu su conclusione di Zaccagni e poi di Belotti in mischia sulla replica di Barak; infine l’azione personale di Lazovic in dribbling a 3’ dalla fine, terminata con un maldestro tiro sull’esterno della rete.
NKOULOU, NIENTE MILAN - Da segnalare anche l’ammonizione per Nkoulou nei primi 45’ (un fallo inutile a centrocampo): era diffidato. Il granata salterà il Milan, mercoledì. E peraltro è uscito infortunato (brutta contusione) a inizio ripresa: Lyanco al suo posto.
BELOTTI, FINALMENTE UN TIRO - Anche la prima parte del secondo tempo vede il Verona più portato a spingere, con subito una chance per Zaccagni: diagonale respinto di piede da Sirigu. Più elastico e propositivo il 3-4-2-1 di Juric, con Zaccagni, Barak e Lazovic bravi a punzecchiare il Toro in diverse zone del prato. Modesto l’apporto di Verdi e Sanabria alla costruzione del gioco, sull’altro versante. Con Belotti quasi sempre lontano dalla porta. Juric inserisce Lasagna e Colley per Zaccagni e Salcedo per dare nuova verve al reparto offensivo. Nicola risponde con Lukic e Baselli per Rincon e Verdi: cerca brio a centrocampo, lui, per uscire dal buco nero del gioco. E manco a dirlo è proprio il neoentrato italiano a mettere in moto il Gallo in contropiede: fuga e tiro, con deviazione in angolo di Pandur.
SIRIGU SALVA, BONAZZOLI QUASI GOL - I veneti aumentano la pressione, l’atteggiamento del Torino è sempre meno comprensibile e giustificabile. Sirigu in volo salva su un tiro a giro di Lasagna deviando la botta con una mano sola, mentre il centrocampo e la trequarti granata evaporano nel nulla. Entra Zaza per “proteggere” Belotti (stanco e diffidato). E poi Bonazzoli per Sanabria. Ancora un’occasione per Colley (tiro sull’esterno della rete), quindi al 39’ Bonazzoli obbliga in diagonale a una paratona di piede Pandur, in fuga in contropiede.
DUE RETI IN 3 MINUTI - I fuochi d’artificio nel finale. All’improvviso il Toro segna con Vojvoda, già autore del gol vittoria col Parma: cross al bacio di Ansaldi e deviazione vincente di testa del kosovaro, al 40’. Quindi al 43’ i granata si fanno assurdamente infilzare su una ripartenza, con marcature saltate al limite dell’area: e botta angolata decisiva di Dimarco. Pareggio più che meritato, per il Verona. Ma doppiamente colpevole la distrazione del Torino, guardando la classifica, con la salvezza (così) non ancora conquistata.
FONTE: TuttoSport.com
SERIE A - LE PAGELLE DI VERONA-TORINO 1-1: NICOLA S'ILLUDE CON VOJVODA, MA DIMARCO È UNA SENTENZA SERIE A - Grandissima esultanza della panchina granata dopo il gol all'85' di Vojvoda (fino a quel momento il peggiore in campo), poi mitigata 3' più tardi dal sinistro-sentenza di Dimarco, in rete come nella gara di andata.
DA STEFANO FONSATO
PUBBLICATO IL 09/05/2021 A 18:32 GMT+2 | AGGIORNATO 09/05/2021 A 18:35 GMT+2
Verona e Torino dividono la posta e, esattamente come nella gara di andata, pareggiano 1-1 la sfida dello stadio "Marc'Antonio Bentegodi" valevole per la 35a giornata di Serie A. Gara equilibrata e combattuta, sullo 0-0 fino all'85', allorquando Vojvoda insacca di testa su cross mancino di Ansaldi. Il Toro pensa di aver realizzato il gol-salvezza, ma deve fare i conti - ancora una volta come a gennaio - col sinistro micidiale di Dimarco, in rete all'88'. Vediamo insieme migliori e peggiori del match.
=== LE PAGELLE DELL'HELLAS VERONA ===
Ivor PANDUR 6,5: Juric decide di farlo esordire in Serie A nel finale di stagione e con ragione. L'estremo difensore classe 2000, croato calsse 2000, si dimostra esplosivo per reattività tra i pali, chiudendo la saracinesca sia al cospetto di Belotti che di Bonazzoli. Incolpevole sull'incornata di Vojvoda,
Pawel DAWIDOWICZ 5,5: mette grinta e ardore nei contrasti. Talvolta andando oltre le righe con un'ammonizione che lo tiene ancorato negli spogliatoi per il secondo tempo.
Dal 46' Giangiacomo Magnani 6,6: conferma il suo ottimo periodo di forma tra marcature preventive e diagonali realizzate con grande oculatezza.
Koray GÜNTER 6: un paio di chiusure rimarchevoli, ma anche un cartellino giallo preso un po' scioccamente, per aver allontanato il pallone a gioco fermo nel finale.
Federico CECCHERINI 6: preciso in marcatura, così come in fase di disimpegno.
Dal 71' Federico Dimarco 7: una sentenza, per il Torino. Il suo sinistro dalla distanza colpisce ancora, anche se da subentrato. Quarto gol in campionato per il laterale mancino: se ne vedranno delle belle in sede di calciomercato...
Marco Davide FARAONI 5,5: funziona solo a intermittenza lungo l'out di destra. Abbiamo certamente visto sue versioni migliori.
Antonin BARAK 6,5: sempre sgusciante. Suo l'appoggio vincente per Dimarco all'88'.
Ivan ILIC 6,5: buone geometrie in cabina di regia. Conferma le ottime impressioni suscitate nelle settimane e nei mesi passati.
Darko LAZOVIC 7: moto perpetuo lungo gli esterni, confeziona tanti palloni utili per Salcedo, Kalinic e compagni.
Eddie SALCEDO 6: un paio di colpi di testa e qualche discreto movimento là davanti, nel corso del primo tempo.
Dal 57' Kevin Lasagna 6,5: trascina l'azione del gol gi Dimarco, penetrando a tutta velocità lungo la destra.
Mattia ZACCAGNI 5,5: a parte un flipper d'area innescato sugli sviluppi di un corner, poche idee nella trequarti scaligera.
Dal 57' Ebrima Colley 5,5: pochi palloni toccati in fase offensiva.
Nikola KALINIC 5: riesce a durare un'intera partita, ma là davanti le polveri restano bagnate. Mai pericoloso.
Mister Ivan JURIC 6: la sua squadra torna a convincere lungo gli esterni. La carenza di un vero bomber, tuttavia, resta una costante.
=== LE PAGELLE DEL TORINO ===
Salvatore SIRIGU 6,5: compie interventi davvero importanti nonostante un infortunio rimediato per una brutta caduta dopo 9'.
Alessandro BUONGIORNO 6,5: il giovane emerso dalla Primavera granata è protagonista di una nuova prestazione di rilievo. Francobolla Kalinic chiudendo ogni boccaporto.
Nicolas Nkoulou 5,5: pomeriggio difficile. Un giallo sotto diffida, qualche intervento in ritardo e un infortunio patito a inizio ripresa.
Dal 51' Lyanco 6: entra in partita sin da subito, senza particolari disattenzioni.
BREMER 6,5: svaria in diverse aree della retroguardia granata, sempre con grande puntualità.
Mërgim VOJVODA 6: difficile giudicare gare come la sua al "Bentegodi". Per 85' il peggiore in campo, con un pallone perso dietro l'altro. Poi, il colpo di testa imperioso (seconda rete granata, peraltro consecutiva dopo quella al Parma), che illude i granata. La sufficienza "politica" appare, in questo caso, la scelta migliore.
Tomas Rincon 6: gara sporca, ruvida, lungo la mediana, esattamente come gli chiede mister Nicola.
Dal 59' Sasa Lukic 6: apporta una buona dose di freschezza e contrasti vinti a metà campo.
Rolando MANDRAGORA 6: tra i migliori nella zona nevralgica granata nei primi 45'. Perde d'intensità nel corso della ripresa.
Simone VERDI 5,5: "si manifesta" solo a tratti. Gara tutto sommato abulica lungo la trequarti.
Dal 59' Daniele Baselli 6: tanta corsa e volontà in appoggio alla fase offensiva.
Cristian ANSALDI 6,5: cross pennellato, il suo, per il colpo di testa vincente di Vojvoda.
Antonio SANABRIA 5: pochi spunti là davanti per l'ex Betis Siviglia e Genoa.
Dal 78' Federico Bonazzoli 6: subito pericoloso con un'incursione che scalda i guantoni di Pandur.
Andrea BELOTTI 6: tanto pressing e cuore, ma il gol non arriva. Difficile, comunque, non considerarlo sufficiente.
Dal 78' SImone Zaza 6: bene in pressing nel finale di partita.
Mister Davide Nicola 6: la sua squadra disputa una partita attenta, in linea con l'obiettivo salvezza. Dopo Vojvoda s'illude, ma deve incassare la "sentenza Dimarco".
SERIE A - VERONA-TORINO 1-1: I GRANATA S'ILLUDONO CON VOJVODA ALL'85'; DIMARCO PAREGGIA ALL'88' SERIE A - Verona e Torino dividono la posta e, esattamente come nella gara di andata, pareggiano 1-1. Gara equilibrata e combattuta, sullo 0-0 fino all'85', allorquando Vojvoda insacca di testa su cross mancino di Ansaldi. Il Toro pensa di aver realizzato il gol-salvezza, ma deve fare i conti - ancora una volta come a gennaio - col sinistro micidiale di Dimarco, in rete all'88'.
Simone Verdi (Hellas Verona vs Torino)
Credit Foto Imago
DA STEFANO FONSATO
PUBBLICATO IL 09/05/2021 A 14:53 GMT+2 | AGGIORNATO 09/05/2021 A 20:10 GMT+2
Verona e Torino dividono la posta e, esattamente come nella gara di andata, pareggiano 1-1. Gara equilibrata e combattuta, sullo 0-0 fino all'85', allorquando Vojvoda insacca di testa su cross mancino di Ansaldi. Il Toro pensa di aver realizzato il gol-salvezza, ma deve fare i conti - ancora una volta come a gennaio - col sinistro micidiale di Dimarco, in rete all'88'.
LA CRONACA DELLA PARTITA IN 9 MOMENTI CHIAVE
7 - SALCEDO! Colpo di testa imperioso a centro area su cross dalla sinistra di Lazovic: grandissimo intervento in respinta di Sirigu.
23' - ATTENZIONE AL TORINO! Su Punizione dalla trequarti di Verdi, l'esordiente Pandur esce smanacciando nel traffico. La palla arriva allora ad Ansaldi, il cui tiro viene ancora una volta intercettato dal portiere gialloblù, che quasi si butta il pallone in fondo al sacco. La sfera viene ribattuta dalla retroguardia veronese da Ilic!
39' - DOPPIA CONCLUSIONE DI ZACCAGNI E E BARAK! Prima la prende Sirigu, poi Belotti; Verona vicinissimo al gol!
43' - INCURSIONE DI LAZOVIC! Dopo un errore di Vojvoda, il serbo trova l'imbucata in area: la conclusione, però, termina sull'esterno della rete.
60' - BELOTTI PARTE DALLA MANCINA E VA AL TIRO DAL LIMITE! Gran parata di Pandur, che respinge in corner.
69' - LASAGNA! Sinistro a giro sul traversone di Lazovic: grandissima parata in respinta da parte di Sirigu!
84' - BONAZZOLI INCROCIA IL MANCINO DA DUE PASSI! Bolide respinto miracolosamente coi piedi da Pandur!
85' - GOL DEL TORINO CON VOJVODA! Cross pennellato dalla sinistra di Ansaldi e colpo di testa nell'angolino più lontano del kosovaro!
88' - GOL DEL VERONA CON DIMARCO, COME ALL'ANDATA! Bolide mancino dal limite a fil di palo sull'appoggio di Barak e pallone imprendibile per SIrigu!
MVP
Dimarco. Una sentenza, per il Torino. Il suo sinistro dalla distanza colpisce ancora, anche se da subentrato. Quarto gol in campionato per il laterale mancino: se ne vedranno delle belle in sede di calciomercato...
FANTACALCIO
PROMOSSO - Lazovic. Moto perpetuo lungo gli esterni, confeziona tanti palloni utili per Salcedo, Kalinic e compagni.
BOCCIATO - Kalinic. Riesce a durare un'intera partita, ma là davanti le polveri restano bagnate. Mai pericoloso.
FONTE: EuroSport.it
Serie A, il Cagliari passa a Benevento, Torino fermato dal Verona
I sardi vincono sul campo degli uomini di Inzaghi e allungano a +4 sul terz'ultimo posto appaiando i granata (1-1 a Verona) al 15.imo posto
09 maggio 2021
Nella trentacinquesima giornata di Serie A, il Cagliari vince al 3-1 al Vigorito contro il Benevento e vede la salvezza. I sardi vincono grazie ai gol di Lykogiannis, Pavoletti e Joao Pedro, inutile la rete di Lapadula per i campani. La formazione di Semplici si porta a +4 sugli uomini di Inzaghi e aggancia il Torino, fermato sull'1-1 dal Verona. Al Bentegodi, Vojvoda segna di testa all'85', ma tre minuti dopo Dimarco evita il ko a Juric [...]
Il Torino non approfitta al meglio del ko del Benevento, ma ottiene comunque un punto prezioso a Verona contro un Hellas salvato nel finale da Dimarco. La prima vera occasione del match del Bentegodi arriva al 7', con la grande parata di Sirigu sul colpo di testa di Salcedo, servito da un preciso cross di Zaccagni. I granata, però, non stanno a guardare e sfiorano il vantaggio con la conclusione di Sanabria. Dopo un destro di poco a lato di Faraoni, il portiere granata deve superarsi al 39' sulla conclusione ravvicinata di Zaccagni, con Belotti che mura la ribattuta di Barak. Al 42', invece, Lazovic è bravo a dribblare Nkoulou, ma trova solo l'esterno della rete da pochi passi. Nel secondo tempo, Juric cambia la coppia offensiva a sostegno di Kalinic: entrano Colley e Lasagna, che impegna subito Sirigu con un sinistro a giro in area. All'84', Bonazzoli sfiora il gol della vittoria, ma il suo diagonale mancino viene respinto con un grande intervento da Pandur. L'1-0 arriva un minuto dopo: cross di Ansaldi e colpo di testa all'incrocio di Vojvoda. Il vantaggio, però, dura appena tre minuti, perché all'88' Dimarco trova l'1-1 con un gran sinistro dal limite dell'area ed evita il ko alla formazione di Juric. Con questo punto, il Torino sale a 35 e si porta a +4 sul terzultimo posto del Benevento a tre giornate dalla fine.
IL TABELLINO
VERONA-TORINO 1-1
Verona (3-4-2-1): Pandur 6,5; Dawidowicz 5,5 (dal 1' st Magnani 6), Gunter 5,5, Ceccherini 6 (dal 26' st Dimarco 7); Faraoni 6, Barak 6, Ilic 5,5, Lazovic 6; Salcedo 6 (dall'12' st Lasagna 6), Zaccagni 6 (dall'11' st Colley 6); Kalinic 5,5. A disposizione: Silvestri, Berardi, Lovato, Favilli, Cetin, Ruegg, Sturaro, Bessa. Allenatore: Juric 6
Torino (3-5-2): Sirigu 7; Buongiorno 6, Nkoulou 5 (dal 6' st Lyanco 6), Bremer 6,5; Vojvoda 7, Rincon 6 (dal 14' st Lukic 6), Mandragora 5,5, Verdi 5,5 (dal 14' st Baselli), Ansaldi 6,5; Sanabria 5,5 (dal 33' st Bonazzoli 6), Belotti 6 (dal 33' st Zaza 6). A disposizione: Ujkani, Sava, Gojak, Rodriguez, Singo, Linetty. Allenatore: Nicola 6,5
Arbitro: Massa
Marcatori: 40' st Vojvoda (T), 43' st Dimarco (V)
Ammoniti: Juric (V), Dawidowicz (V), Nkoulou (T), Gunter (V), Vojvoda (T), Kalinic (V), Mandragora (T)
LE STATISTICHE
• Federico Dimarco è l'unico difensore italiano che ha segnato almeno cinque gol in questa stagione di Serie A.
• Federico Dimarco ha preso parte a otto gol in questo campionato (cinque reti e tre assist), solo Marco Faraoni (nove) - sempre del Verona - ha fatto meglio tra i difensori italiani.
• Il Torino è l'unica squadra contro cui Federico Dimarco ha realizzato almeno due gol in Serie A.
• Cristian Ansaldi è il primo difensore del Torino a fornire sei assist in una singola stagione di Serie A da quando Opta raccoglie il dato (dal 2004/05).
• Secondo gol di Mergim Vojvoda in Serie A - dopo quello di settimana scorsa contro il Parma, in entrambi i casa su assist di Cristian Ansaldi.
• Il Torino è la squadra che ha pareggiato più gare (14) in questo campionato.
• A partire dallo scorso campionato, solo la Fiorentina (24) ha pareggiato più partite di Verona (23) e Torino (21) in Serie A.
• Ivor Pandur è solo il 2° portiere nato a partire dagli anni 2000 a giocare in Serie A, dopo Stefano Turati del Sassuolo (due match nel dicembre 2019).
• Il Verona è l’unica squadra che ha schierato titolari tre giocatori nati a partire dal 2000 in un match nella Serie A 2020/21, questa contro il Torino è stata la terza volta.
FONTE: SportMediaset.Mediaset.it
HELLAS VERONA NEWS Pagelle Verona Torino 1-1: Sirigu è un muro, Dimarco bombardiere
I top e flop e i voti ai protagonisti del match valido per la 35ª giornata di Serie A 2020/21: pagelle Verona Torino
9 Maggio 2021
Di Emanuele Catone
Le pagelle dei protagonisti del match tra Hellas Verona e Torino, valido per la 35ª giornata del campionato di Serie A 2020/2021.
10 MAG 2021 CAMBIAMO PROSPETTIVA: MA SETTI LO VUOLE DAVVERO JURIC?
È il silenzio che segna e misura le distanze. Tutti commentano, discutono, interpretano ogni parola di Juric, che ieri si è lamentato del fatto che Setti in questi mesi non lo ha mai chiamato o avvicinato, nemmeno per ringraziarlo. Nessuno invece che si soffermi appunto sui silenzi di Setti. Quindi sulla prospettiva di Setti. Perché, torno a ribadire, mentre tutti siamo “distratti” da Juric, è verso Setti che bisogna volgere lo sguardo per capire cosa succederà sulla panchina del Verona. Quindi mentre vi chiedete se Juric desidera davvero rimanere, la domanda vera è: ma Setti lo vuole ancora Juric?
Chi scrive è un ammiratore incondizionato di Juric. Allenatore fantastico, dal calcio rutilante e focoso. Uomo inquieto, avrebbe detto lo scrittore Mankell, profondo, colto e complesso. Ma, si sa, il mondo purtroppo non è degli eroi, Gesù Cristo finì in croce e gli indiani furono dirottati nelle riserve dai coloni americani.
Figurarsi, nel suo piccolo, come se la passa Juric, che più brontola e più in questa storia sembra il famoso cane che abbaia senza mordere. Al contrario di Setti, che tace perché il potere è silenzio e il potere in questa storia ce l’ha lui. Non solo perché lui è il presidente del Verona, mentre Juric “solo” l’allenatore. Non solo perché Juric ha altri due anni di contratto e chi lo volesse dovrebbe pagare profumatamente la rescissione (anche qui, tutti a disquisire sul fatto che a Juric un anno fa stava bene firmare un triennale milionario, ma sfugge ai più che quel rinnovo era anche e soprattutto nell’interesse di Setti come investimento e fonte di eventuale plusvalenza). Il vero potere di Setti non è gerarchico né economico: è psicologico, cioè risiede nella sua convinzione di poter anche rinunciare a Juric senza subire danno.
Insomma Setti si sente forte, fortissimo. E non molla di un centimetro. Del resto, grazie al paracadute, ha saputo trarre profitto perfino dalle retrocessioni, figurarsi ora, pienamente in A, se lo spaventa perdere un allenatore, per quanto bravo. Le plusvalenze, dite? Merito indubbio di Juric, come a suo tempo furono di Sogliano, ma qualche milionaria plusvalenza la si è fatta persino nel rabberciato Verona di Pecchia e Fusco, nel calcio di oggi non è un affare complicato. E comunque, quel che conta in questa analisi, è la convinzione di Setti, certo di poter continuare a fare business con o senza Juric.
Il silenzio di Setti pertanto parla eccome e lo interpretiamo così: o Juric si adegua alla politica societaria, oppure può anche dimettersi o rescindere, o persino per un periodo restare fermo con stipendio assicurato. Una politica rischiosa sul piano squisitamente sportivo. Ma Setti non fa calcio, fa il presidente-manager di un club di calcio. Non è solo una differenza sintattica, ma sostanziale. Ed è questa differenza che spiega la freddezza di Setti con Juric.
Francesco Barana
09 MAG 2021 DIETRO LE PAROLE DI JURIC
Juric non se ne andrà da Verona. Non è questa la sua intenzione. Le sue dichiarazioni hanno un altro fine. Vogliono sottolineare l’eccezionalità dei risultati ottenuti in questi due anni e al tempo stesso la precarietà della situazione.
Sono un monito, un allarme se volete, un messaggio rivolto a Setti. Non dare per scontato le due salvezze che sono il frutto di un pungolo continuo, di uno stimolo, di una guerra perpetua in campo e fuori, con le motivazioni che hanno permesso al Verona di ottenere risultati e plusvalenze.
Juric ci sta avvertendo che non sempre si può fare le nozze con i fichi secchi, che basta pochissimo per prendere delle imbarcate, per ritornare in serie B. E’ chiaramente un messaggio mandato al presidente Setti per far capire che non è il caso oggi di abbassare la guardia, che invece è bene alzare il budget, prendere meno scommesse, rinunciare a qualche plusvalenza.
Juric è come la corrente elettrica per il Verona, evita che ci assopiamo, ci tiene svegli. “Se volete un impiegato” dice “farò l’impiegato”. Ma si capisce lontano un chilometro che non sarebbe lui quello là, inevitabilmente il Verona perderebbe un tecnico che non è mai pacificato, nemmeno quando va a letto la sera. E’ questo sacro fuoco che ha fatto la differenza in questi due anni. E’ questo sacro fuoco che bisogna tutelare e indirizzare dalla parte giusta, per evitare danni collaterali che rischierebbero di bruciare non tanto una delle due parti, ma quello che a noi interessa di più: l’Hellas Verona.
Abbiamo apprezzato molto, di più, moltissimo, Setti, quando ha perseguito il bene comune, che è poi il bene della sua società, che alla fine è anche il bene del suo portafoglio, quando ha accantonato l’orgoglio e il personalismo. Ora il presidente faccia un passo avanti e parli con il suo allenatore. Non si deve avere paura della chiarezza, del dialogo, del confronto. E Juric, dal canto suo, renda merito anche a Setti qualche volta. Non troverà più un posto in Italia dove lo facciano lavorare con questa autonomia e dove possa esprimere tutte le sue idee con questa libertà. In fondo anche nitro e glicerina da soli sono solo due elementi innocui. E’ quando li metti assieme che diventano una miscela esplosiva.
Gianluca Vighini
09 MAG 2021 IL PAGELLONE DI VERONA-TORINO
PANDUR 6.5 Al primo pallone che gli arriva nei paraggi, prima sbaglia l’uscita e poi rischia di farsi gol da solo, deviando verso la sua porta la palla salvata da Ilic sulla linea. Un po’ di emozione, che però col passare dei minuti si scrolla di dosso. Rimane quasi sempre inoperoso, ma si fa trovare pronto sulla botta incrociata di Bonazzoli, che para alla grande. Esame superato.
DAWIDOWICZ 6.5 Segue a uomo Belotti e ne esce un bel duello, molto fisico, che il polacco vince, magari con un po’ troppa irruenza. Che gli costa un cartellino, proprio dopo una simulazione di lotta greco-romana. Per evitare brutte sorprese, ossia rimanere in dieci, il mister lo tiene negli spogliatoi dopo l’intervallo.
MAGNANI 6.5 (dal 1′ s.t.) Condizione strepitosa per Jack che si ripete dopo la buona prestazione di sabato scorso contro lo Spezia. Ha 45 minuti di tempo per annullare l’attacco granata, chiunque gli passi a tiro. Una sicurezza tecnica e tattica.
GUNTER 6.5 Il Torino fa un gran casino, crea poco o niente. Ma sono quelle partite in cui rischi zero e va a finire che ti trovi sotto. E così è. Ma sul gol non ha colpe. Gioca bene, senza affanno, e dirige la difesa con grande disinvoltura. E’ stata una stagione un po’ balorda per lui, condizionata da qualche acciacco di troppo. Ma quando sta bene, si vede.
CECCHERINI 6.5 E’ uno dei pupilli di mister Juric, che lo farebbe giocare anche se azzoppato. Come sempre, grande lottatore e ottimo agonista. Dalle sue parti è dura passare. La gamba non la tira indietro mai quando arrivano gli avversari e quando serve si spinge anche in avanti. Costretto ad uscire per un malanno fisico. Con la speranza che non sia nulla di grave
DIMARCO 7 (dal 25′ s.t.) Insieme a Barak è il bomber di questo Verona. Bellissimo il quinto gol stagionale che dà ai gialloblù quantomeno il pareggio, che rimane comunque risultato strettissimo.
FARAONI 7 A guardare lui, chi potrebbe dire di essere a fine stagione? La fascia di capitano lo esalta ancora di più e contro i granata macina tanti di quei km da far paura. Due cose da segnalare col circoletto rosso: una diagonale difensiva nel primo tempo, da scuola del calcio, e un bel tiro al volo da calcio d’angolo, fuori di pochissimo. Inesauribile.
BARAK 6.5 Il grosso del lavoro, a centrocampo, lo fa lui, lasciato un po’ solo a faticare dal compagno di reparto Ilic. Gara di grande solidità fisica e di intelligenza tattica. I granata gli vanno spesso a sbattere contro. Chiaramente, in quella posizione perde l’efficacia che quest’anno ha fatto vedere sotto porta, ma per me può essere una soluzione valida non solo come ripiego.
ILIC 6 Sulla linea di porta, salva un clamoroso autogol di Pandur che, accidentalmente aveva smanacciato un po’ a caso. Quando torna nella zona di campo che gli compete, è un po’ scolastico, ma comunque non soffre i colleghi granata. Sugli spalti, a vederlo, c’era il ct della nazionale serba, ed ex gialloblù, Dragan Stojkovic. Era lecito aspettarsi qualcosina di più, ma Ivan le qualità per fare bene le ha.
LAZOVIC 6.5 Meriterebbe mezzo voto in più, ma è lui a perdersi Vojvoda, che azzecca il tempo giusto e di testa batte Pandur. E si che proprio Vojvoda è stato il suo bersaglio preferito, scherzato a ripetizione sulla fascia sinistra. Ispiratissimo, ha regalato un paio di giocate sublimi, tra cui un colpo di tacco che ha quasi mandato in porta Zaccagni.
SALCEDO 5.5 Juric ne ha parlato molto bene alla vigilia della partita, convinto di prolungare il suo periodo positivo. L’effetto è stato un po’ contrario perché Eddie si è fermato su un gigantesco gol divorato, a mezzo metro da Sirigu. Un’occasione clamorosa che, probabilmente, avrebbe indirizzato la gara in un’altra direzione. Poco altro, se non un bel tiro da fuori, non di molto sopra la traversa.
LASAGNA 6.5 (dal 12′ s.t.) Un bel tiro a giro che fa scattare i flash dei fotografi sulla parata plastica di Sirigu. Entra bene, con la testa giusta e con una benaugurante intesa con Kalinic. Anche se dal primo minuto Juric non pare intenzionato a giocarseli insieme.
ZACCAGNI 6 Si intravvedono le giocate sul velluto tra lui e Lazovic dei tempi d’oro, ma in maniera mai troppo continua. Si aggiunga il fatto che, dopo una tregua apparente, gli avversari hanno ricominciato a menarlo come dei fabbri e questo non lo aiuta certamente a esprimersi nel migliore dei modi.
COLLEY 6.5 (dal 12′ s.t.) Si rende conto dell’evidente stato confusionale della difesa del Toro e così prova a infierire con un paio di accelerazioni delle sue. Veste bene i panni del rifinitore, anche se i compagni non colgono nel migliore dei modi. Ricordiamoci che è poco più che un adolescente.
KALINIC 6 Nei primi minuti si prende una serie di falli che aiutano la squadra ad alzare il baricentro del gioco. Veste naturalmente i panni del riferimento d’attacco e i compagni lo cercano di conseguenza. Eppure, arriva sempre qualche frazione di secondo in ritardo, pare fiaccato dalla lunga assenza dal campo. Nel secondo tempo beneficia dell’ingresso di Lasagna, col quale fraseggia molto bene. Resto convinto del fatto che con una preparazione adeguata, fisico permettendo, possa ancora essere un ottimo attaccante per la categoria.
ALL. JURIC 6.5 Cosa vuoi dire all’allenatore di una squadra che domina dal primo all’ultimo e che, per puro caso, all’85′ si trova sotto di un gol? Nulla. I suoi creano tantissime occasioni, alcune clamorose, eppure il Verona si ritrova a rincorrere. Tenta la carta della doppia punta e le indicazioni sono positive. Perché non provare ancora con l’esperimento da qui alla fine?
Giovanni Vitacchio
FONTE: Blog.Telenuovo.it
Vojvoda illude i granata, DiMarco la pareggia
By Redazione - 9 Maggio 2021
Verona e Torino dividono la posta e, esattamente come nella gara di andata, pareggiano 1-1. Gara equilibrata e combattuta, sullo 0-0 fino all’85’, allorquando Vojvoda insacca di testa su cross mancino di Ansaldi.
Il Toro pensa di aver realizzato il gol-salvezza, ma deve fare i conti – ancora una volta come a gennaio – col sinistro micidiale di Dimarco, in rete all’88’.
FONTE: HellasNews.it
All’Hellas Verona, per tornare alla vittoria, non basta condurre la partita contro il Torino. Penultimo appuntamento allo stadio Bentegodi per gli scaligeri. Contro la squadra di Nicola, davanti al grande ex Dragan Stojkovic, i gialloblù di Juric si sono presentati col 3-4-2-1 composto da Pandur; Dawidowicz, Günter, Ceccherini; Faraoni, Baràk, Ilić, Lazović; Salcedo, Zaccagni; Kalinić.
Monologo gialloblù nei primi 45’: all’8’, cross di Zaccagni e colpo di testa di Salcedo che trova pronto Sirigu. Passano dieci minuti e Faraoni guadagna il fondo, palla in mezzo e colpo di testa sul fondo di Kalinic. Al 24’, salvataggio sulla linea di porta di Ilic sulla conclusione di Ansaldi, unico pericolo creato dalla squadra di Nicola. Un minuto dopo, traversone di Ilic col pallone che arriva sul secondo palo e destro di Faraoni che termina fuori. Al 27’ ammonito Juric per proteste. Minuto 32 quando Lazovic calcia alto sopra la traversa, da fuori area. Al 36’, Zaccagni in profondità per Lazovic, cross e colpo di testa di Salcedo centrale. Tre minuti più tardi, Sirigu salva sulla conclusione dentro l’area granata di Zaccagni e sulla respinta, il tiro di Barak viene murato da Belotti. I gialloblù continuano a creare, come al 42’ quando l’azione personale di Lazovic si conclude col pallone che termina sull’esterno della rete, alla destra di Sirigu. Primo tempo che si chiude dopo 2’ di recupero.
La ripresa si apre con Magnani al posto di Dawidowicz. Bastano 18 secondi a Zaccagni per creare una nuova occasione a favore dei gialloblù: il n.20 fa sedere Bremer e calcia sul primo palo, ma Sirigu salva coi piedi. Ancora Zaccagni protagonista al 4’, palla in mezzo ma è troppo alta per Kalinic, l’azione si sposta sulla corsia opposta dove Lazovic mette in mezzo ma senza fortuna. Tocca a Salcedo, al 6’, ma il suo destro scoccato dalla distanza si perde sul fondo. Al 12’ il sinistro di Barak viene deviato in calcio d’angolo e Juric ne approfitta per effettuare il secondo e terzo cambio, con Colley e Lasagna per Zaccagni e Salcedo. Tre minuti dopo, sinistro di Belotti indirizzato sul primo palo, ma Pandur è attento e chiude in calcio d’angolo. Sugli sviluppi, colpo di testa potente ma non preciso di Bremer che si perde sul fondo, alla destra dell’estremo difensore gialloblù. Al 21’ calcio d’angolo di Lazovic, respinge la difesa granata, il pallone arriva a Magnani che di sinistro cerca la porta di Sirigu ma la deviazione della difesa porta al secondo corner consecutivo. Kalinic al 24’ serve in corsa Lasagna, sinistro in diagonale ma Sirigu smanaccia. Ancora Hellas con Ceccherini che si sgancia e serve sul secondo palo Faraoni, conclusione al volo che viene respinta da Ansaldi. Quarto cambio per i gialloblù al 25’, con Dimarco per Ceccherini. Al 29’ Gunter ci mette una pezza su Sanabria, ma sono sempre i ragazzi di Juric a dettare i tempi, come al 36’: ottimo appoggio di Kalinic per Lasagna, palla a Colley ma Bremer anticipa e chiude in calcio d’angolo. Al 38’ triangolazione tra Lazovic e Colley e conclusione del classe 2000 che termina sull’esterno della rete, alla destra di Sirigu. Dimarco al 39’ ci prova senza fortuna da centrocampo e sul contropiede granata, gran parata di Pandur su Bonazzoli. Beffa per l’Hellas Verona al 41’: dopo aver condotto la sfida, sono i granata a passare in vantaggio grazie al colpo di testa vincente di Vojvoda che non dà scampo al portiere croato. I gialloblù non si demoralizzano e dopo tre minuti trovano il pareggio: esterno sinistro dal limite dell’area di Dimarco che trova l’angolo giusto e batte Sirigu. Per Dimarco, quinto gol in campionato. Sono 5’ di recupero e nel primo, colpo di testa di Faraoni deviato in corner ed al triplice fischio finale, secondo pareggio consecutivo per i gialloblù, il decimo in campionato, il quinto al Bentegodi.
FONTE: HellasLive.it
VERONA-TORINO 1-1, succede tutto nel finale, Dimarco risponde a Vojvoda
17.00 Finisce qui la nostra diretta! Il Verona gioca un buon match contro il Toro e meriterebbe la vittoria, ma gli ospiti passano in vantaggio a quattro minuti dal 90' con un bel colpo di testa di Vojvoda su cross di Ansaldi. Non passa neanche un minuto a arriva l'immediato pareggio di Dimarco che, come all'andata, realizza un bellissimo gol di sinistro dal limite dell'area. Risultato che va stretto al Verona, per il Toro la salvezza è ancora da conquistare.
90'+5 FINISCE QUI! SUCCEDE TUTTO ALLA FINE, 1-1 TRA VERONA E TORINO!
90'+5 Giallo per Mandragora
90'+4 Tiro cross ancora di Dimarco, palla che attraversa tutta l'area senza trovare compagni!
90'+3 Stacca Faraoni dalla bandierina, palla alta.
90' 5 minuti di recupero
89' Nel frattempo ammoniti Vojvoda e Kalinic.
87' DIMARCOOOOOOOO!! GOOOOOOOL DEL VERONAAAAAAAAAAAAAA! ANCORA LUI COME ALL'ANDATA!!! GRANDISSIMO GOL DA FUORI AREA DI ESTERNO SINISTRO SULL'APPOGGIO DI BARAK!!!!!
86' GOL DEL TORINO! Ancora Vojvoda! Cross perfetto di Ansaldi dalla sinistra, stacca perfettamente Vojvoda, Pandur vola ma non può nulla. Gol pesantissimo per il Toro.
85' GRAN PARATA DI PANDUR! Ci arriva con il piede sulla conclusione di Bonazzoli!
84' Ci prova addirittura da centrocampo Dimarco, la palla non si alza e Sirigu blocca.
83' Giallo per Gunter.
82' Prova a calciare Colley servito sull'esterno da Lazovic, palla che finisce sull'esterno della rete.
81' Ancora un grande intervento di Bremer che in scivolata anticipa Colley sul cross di Lasagna.
78' Doppio cambio nel Torino, cambia il tandem d'attacco: fuori Sanabria e Belotti per Zaza e Bonazzoli.
74' Scivola in area Magnani, cross basso di Sanabria respinto.
71' Esce Ceccherini nel Verona, dentro Dimarco
70' Faraoni prova a botta sicura dopo un cross dalla sinistra con Sirigu che era già andato giù, salvataggio di un difensore granata.
69' LASAGNA!! Gran tiro a giro con il sinistro, vola Sirigu a respingere!
67' Cross di Vojvoda dalla destra, stacca Belotti ma non inquadra la porta.
65' Contropiede velocissimo del Verona condotto da Lazovic il quale serve Kalinic al limite dell'area ma il croato viene chiuso da Buongiorno al momento del tiro!
61' Stacca Bremer sul corner, palla alta.
60' Si fa vedere anche il Toro adesso! Lancio di Baselli per Belotti che conclude sul primo palo, bravo Pandur a deviare in corner.
58' Cambia anche il Toro: fuori Rincon e Verdi, al loro posto Lukic e Baselli.
57' Doppio cambio Verona: fuori Zaccagni e Salcedo, dentro Colley e Lasagna.
56' Anche Barak prova la soluzione da fuori area, la palla termina fuori dopo una deviazione.
52' Problemi per N'Koulou, entra Lyanco al suo posto.
51' Salcedo ci prova da fuori, palla alta non di molto!
49' OCCASIONE VERONA! Se ne va ancora Zaccagni sulla destra, cross dentro per Kalinic che non ci arriva di un soffio!
46' SUBITO ZACCAGNI! Ci prova con il destro il numero 20 gialloblù ma attento Sirigu a coprire il primo palo!
46' SI RIPARTE! Cambio nei gialloblù, fuori Dawidowicz dentro Magnani.
15.55 Buon primo tempo del Verona che chiude in parità il primo tempo pur avendo avuto diverse occasioni per passare in vantaggio, in particolare con Salcedo e Lazovic. Vedremo se i gialloblù riusciranno a sbloccare il match nella ripresa.
45'+2 Angolo per il Toro neutralizzato da Pandur, è l'ultima azione del primo tempo, SI VA NEGLI SPOGLIATOI!
45' 2 MINUTI DI RECUPERO.
45' Zaccagni sbaglia il suggerimento per Kalinic da buona posizione! Palla spazzata in corner.
42' ANCORA VERONA! Azione personale di Lazovic che va via a N'Koulou ma davanti a Sirigu calcia sull'esterno della rete.
39' DOPPIA OCCASIONE VERONA! Punizione laterale di Ilic, prima Zaccagni e poi Barak vanno alla conclusione a botta sicura ma prima Sirigu e poi Belotti respingono i tentativi dei gialloblù.
37' Fallo di N'Koulou, ammonizione per lui. Era diffidato.
36' Sempre Salcedo pericoloso di testa, ancora su cross di Lazovic, ma è attento Sirigu.
33' Ammonito anche Dawidowicz per un fallo su Belotti.
27' Cartellino giallo per Juric, troppo veementi le sue proteste nei confronti dell'arbitro Massa che ha fischiato un fallo dubbio di Ceccherini su Rincon.
25' FARAONI! Ci prova al volo su cross di Lazovic, palla sul fondo.
23' OCCASIONE TORINO! Uscita di Pandur su una punizione di Verdi, va alla conclusione Ansaldi sulla respinta e ancora Pandur respinge il pallone ma verso la sua porta, provvidenziale l'intervento di un difensore gialloblù appostato sulla linea di porta.
18' Ci prova Kalinic di testa su cross di Faraoni, palla alta.
15' Ottima chiusura di Ceccherini che ferma prima Sanabria e poi Belotti che stavano arrivando sul pallone dopo una buona azione personale di Verdi.
13' Cross al volo di Vojvoda a cercare Belotti ma è attenta la retroguardia gialloblù.
10' Cade male Sirigu dopo una presa alta, problemi per lui ma l'ex Psg sembra in grado in continuare.
7' OCCASIONE VERONA!! Cross di Zaccagni dalla sinistra, colpo di testa di Salcedo dimenticato dalla retroguardia granata e gran parata di Sirigu che evita l'1-0!
3' Due contrasti in area del Torino ai danni dei giocatori del Verona, in entrambi i casi lascia correre il direttore di gara.
1' PARTITI!
14.30 Questa la squadra arbitrale per la gara odierna:
MASSA
LONGO – DEI GIUDICI
IV: MARINELLI
VAR: NASCA
AVAR: GALETTO
14.15 Gioca Kalinic dal primo minuto nel Verona, il croato torna titolare nell'attacco gialloblù dopo tre mesi. C'è Ilic e non Sturaro a centrocampo insieme a Barak, altra chance per Salcedo dopo le buone prestazioni (con tanto di gol) contro Spezia e Fiorentina. In difesa turno di riposo per Dimarco, mentre come annunciato da Juric ci sarà Pandur a difendere i pali degli scaligeri.
Nessuna sorpresa invece nel Torino, Buongiorno prende il posto dell'acciaccato Izzo, e Vojvoda e Sanabria vincono i rispettivi ballottaggi con Singo e Zaza. Tornano Verdi e Mandragora dopo il turno di squalifica, confermato Belotti in attacco alla ricerca di un gol che manca da parecchio per il centravanti della Nazionale.
14.05 QUESTE LE FORMAZIONI UFFICIALI DEL MATCH:
HELLAS VERONA (3-4-2-1): Pandur; Dawidowicz, Günter, Ceccherini; Faraoni, Baràk, Ilić, Lazović; Salcedo, Zaccagni; Kalinić.
14.00 Finale di stagione senza pressioni per il Verona che domenica scorsa ha raggiunto aritmeticamente una salvezza che comunque non è mai stata in discussione. Gli uomini di Juric vogliono ritrovare la vittoria dopo quattro sconfitte e un pareggio.
Il Torino si gioca molto quest’oggi al “Bentegodi”. Dopo la vittoria della Fiorentina con la Lazio e la sconfitta dello Spezia contro il Napoli, molto della salvezza granata passa dalla sfida contro i gialloblù, con un occhio anche allo scontro diretto tra Cagliari e Benevento a “Vigorito”.
Benvenuti alla diretta di Verona-Torino, match valido per la 35’ giornata del campionato di Serie A 2020/2021!
Sezione: Primo Piano / Data: Dom 09 maggio 2021 alle 16:00
Autore: Nicola Sordo / Twitter: @NicolaSordo95
FONTE: TuttoHellasVerona.it
HELLAS VERONA di A.F., 09/05/2021 17:34 Juric: Verona fantastico, ma dalla società brutti segnali. Per me è mancanza di rispetto
“Con il ds D’Amico abbiamo un rapporto fraterno. Tra i due è quello più calmo, più sereno. Io sono più… ‘cattivo’. Qua a Verona abbiamo fatto un ottimo lavoro in due anni. Ci sono rimasto male che finora con la società non c’è stato nessun confronto per il futuro e nemmeno una… ‘carezza’ per il lavoro svolto che è stato eccezionale. Ritengo che questo sia irrispettoso e per me è indice di brutti segnali”. Così il mister del Verona, Ivan Juric, al termine del match pareggiato contro il Torino per 1-1. Prosegue l’allenatore gialloblù: “Ad ogni modo si va avanti, mancano 3 partite alla fine di questo Campionato e poi si vedrà. Noi daremo sempre il massimo. Però ci vuole onestà fino in fondo. Voglio un discorso serio da parte della società. In classifica siamo sopra a molte squadre che hanno speso molto di più rispetto a noi, eppure eccoci a guardarle dall’alto. Vedi il Cagliari che l’abbiamo battuto pure in casa sua”.
HELLAS VERONA di Andrea Faedda, 09/05/2021 14:48 Verona sciupone, solo 1-1 col Toro: Dimarco risponde a Vojvoda
Hellas Verona
Tante occasioni per l'Hellas nel match contro il Torino, ma il ritorno alla vittoria non è arrivato nemmeno nel pomeriggio dell'8 maggio. Il successo al Bentegodi per gli uomini di Juric, manca ormai dal 15 febbraio scorso, quando si vinse contro il Parma per 2-1. Gli scaligeri giocano meglio dei granata, spingono e danno ritmo al match, collezionando vari episodi per sbloccare il risultato (soprattutto nella ripresa), ma la porta di Sirigu resta inviolata fino all'88'. Il tabellino dice 19 tiri per il Verona e 6 per il Toro. I padroni di casa si rendono pericolosi già all'8' con Salcedo e si ripetono al 39' con la doppia chance capitata a Zaccagni e Barak. Nella ripresa è Zaccagni ad impensierire Sirugu al 46', ma il portiere respinge di piede. L'Hellas intensifica gli attacchi, ma il risultato non si sblocca. Juric non ci sta e butta nella mischia pure Lasagna al 57' che si affianca a Kalinic. Proprio il neoentrato nr 92 gialloblù, si mette in evidenza al 69' con un tiro a giro che viene respinto da Sirigu. Nel finale di gara è il Torino ad alzare la testa. Prima all'84' è Bonazzoli a sfiorare il vantaggio (gran parata di Pandur), ma all'85' a far centro è Vojvoda su assist di Ansaldi. L'Hellas non ci sta e butta il cuore oltre l'ostacolo per arrivare almeno al pari che arriva all'88' con il bel tiro di Dimarco dal limite dell'area, servito da Barak. Con questo punto i gialloblù salgono a quota 43 in classifica e restano al 10° posto. Il prossimo match sarà contro il Crotone, giovedì 13 maggio alle ore 20.45.
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Fine match
95', giallo a Mandragora.
concessi 5' di recupero
89', giallo a Kalinic.
88', GOL-VERONA, pari di Dimarco. Lasagna dalla destra per Barak che serve al limite Dimarco: esterno sinistro e palla all'angolino basso.
85', GOL-TORINO, incredibile al Bentegodi, Torino in vantaggio. Ansaldi dalla sinistra per la testa di Vojvoda e palla all'incrocio dei pali. I granata vanno in vantaggio, dopo tutte le occasioni buttate al vento dal Verona.
84', Bonazzoli vicino alla rete: tiro a botta sicura di fronte a Pandur che respinge miracolosamente col piede.
84', giallo a Gunter.
83', Colley per Lazovic che gli rende il pallone dentro l'area: tiro defilato del nr 90 gialloblù e palla fuori.
81', ancora Verona: Kalinic lancia Lasagna sulla destra, cross per Colley al centro, ma Bremer devia in corner.
76', nel Torino entrano Bonazzoli e Zaza ed escono Sanabria e Belotti.
70', nel Verona entra Dimarco ed esce Ceccherini.
69', altra occasione per l'Hellas che non riesce proprio a segnare. Lasagna con un tiro a giro effettuato col mancino, impegna Sirigu che respinge.
65', Verona in contropiede, palla a Kalinic che a botta sicura viene murato da Buongiorno.
60', squillo granata di Belotti servito dal neoentrato Baselli, tiro e Pandur devia in corner.
58', nel Torino escono Rincon e Verdi ed entrano Baselli e Lukic.
57', nel Verona escono Zaccagni e Salcedo ed entrano Colley e Lasagna.
51', nel Torino esce Nkoulou ed entra Lyanco.
49', ancora Verona che spinge: Zaccagni stavolta sulla destra mette al centro per Kalinic che di testa non ci arriva di pochissimo.
46', subito Zaccagni pericoloso sulla sinistra, diagonale sul primo palo e Sirigu respinge di piede.
46', nel Verona esce Dawidowicz ed entra Magnani.
Via alla ripresa
Terminano i primi 45' al Bentegodi e Verona e Torino restano sullo 0-0. La sfida è molto combattuta soprattutto in mezzo al campo, ma è l'Hellas la squadra che ha premuto di più e che ha rischiato di passare in vantaggio. All'8' è Salcedo ad impegnare Sirigu con un colpo di testa, mentre al 25' il pericolo per i granata è firmato da Faraoni (botta fuori). I gialloblù si distendono meglio dei granata, sotto la regia di Barak (più che Ilic), sfruttando le sovrapposizioni a sinistra di Lazovic e Zaccagni. In attacco, si vede di più Salcedo rispetto a Kalinic che è rientrato fra i titolari, dopo lo stop che durava da febbraio.
Fine primo tempo
concessi 2' di recupero
45', combinazione Ilic in profondità per Zaccagni, assist per Kalinic, chiuso all'ultimo da un avversario in corner.
42', assolo di Lazovic sulla sinistra e sull'uscita di Sirigu, tiro con il pallone che va sull'esterno della rete.
39', doppia occasione per l'Hellas: punizione di Ilic con palla collocata sul centro-sinistra, uscita a vuoto di Sirigu e sfera che va prima a Zaccagni (murato) e poi a Barak, pure il tiro del ceco, ribattuto.
38', giallo ad Nkoulou per fallo Zaccagni.
36', Hellas ancora sulla sinistra: Zaccagni per la sovrapposizione di Lazovic, cross al centro per la testa di Salcedo, ma Sirigu blocca senza difficoltà.
34', giallo a Dawidowicz per fallo su Belotti.
26', ammonito mister Juric per proteste.
25', Ilic dalla sinistra, cross per Faraoni dall'altra parte, botta e palla fuori di poco.
24', granata pericolosi con Ansaldi. Pandur esce di pugno su cross di Verdi e respinge sui piedi di Ansaldi: tiro e palla respinta di testa sulla linea di porta da un gialloblù.
20', gli scaligeri si propongono in avanti sotto la regia di Barak che tocca tanti palloni e la fascia più pericolosa resta quella sinistra con gli inserimenti di Lazovic e Zaccagni. In uno di questi cross dal settore mancino, sponda di Salcedo di petto per Kalinic, anticipato da un avversario.
15', dopo la fase iniziale favorevole al Verona, la sfida diventa equilibrata.
8', occasione per il Verona: bella azione sulla sinistra con cross di Zaccagni per la testa di Salcedo e Sirigu respinge. Hellas vicino al vantaggio.
5', i gialloblù iniziano il match con grande voglia e ritmo ed in questi primi minuti conducono le operazioni.
Via al primo tempo
Hellas e Toro pronte per la 35^ giornata di Campionato. Nei gialloblù, come annunciato nella conferenza stampa di Juric, alla vigilia del match, in porta spazio a Pandur. In difesa, terzetto composto da Dawidowicz, Gunter e Ceccherini. A centrocampo, gli interni saranno Ilic e Barak, mentre sulle fasce agiranno, Faraoni e Lazovic. Sulla trequarti, Salcedo e Zaccagni saranno a sostegno della punta Kalinic. Nel Torino, occhio in difesa a Nkoulou, Rincon e Mandragora in mezzo al campo ed in zona offensiva, spiccano Verdi, Ansaldi, Sanabria ed ovviamente il “gallo” Belotti.
Arbitro: Davide Massa (Sez. AIA Imperia)
Assistenti: Salvatore Longo (Sez. AIA Paola), Pietro Dei Giudici (Sez. AIA Latina)
HELLAS VERONA di Redazione, 07/05/2021 10:20 La Stampa: Juric nell'agenda di Cairo. Già cercato la scorsa Primavera
Ivan Juric
Anche il Torino si iscrive alla lista delle squadre che vogliono Ivan Juric, tecnico del Verona, per la prossima stagione. "Domenica la sfida con il club guidato da Juric, tecnico sull'agenda di Cairo. Il croato, già cercato la scorsa primavera, è pronto per un nuovo progetto" ha scritto il quotidiano La Stampa nell'edizione di venerdì.
HELLAS VERONA di Redazione, 07/05/2021 11:53 Napoli: si sta spegnendo la stella di Juric. mentre Gattuso...
Ivan Juric
Si sta spegnendo la stella di Juric a Napoli. l'ipotesi che il tecnico del Verona sia il prossimo allenatore dei partenopei si sta facendo sempre più remota. Mentre altre piste prendono consistenza. Compresa quella di gattuso, come spiega il Mattino di Napoli nell'edizione di venerdì. Sarebbe il “potente” ad Chiavelli, vero e proprio consigliere di De Laurentiis a spingere in questa direzione.
HELLAS VERONA di Gianluca Vighini, 07/05/2021 7:58 Juric? Morto un papa se ne fa un altro. Ma potrebbe essere uno come Grosso...
Ivan Juric
Tesi di chi non ritiene Juric il “miracoliere” dell’Hellas Verona: può andarsene tranquillamente, morto un papa se ne fa un altro. Si legge spesso sui social questa frase. Ed è vero. La storia ci ha insegnato che morto un papa se ne fa un altro ma quello che non si dice mai è che i papi non sono tutti uguali.
Certi pontefici passano alla storia, altri cadono nell’oblio. Altri ancora hanno rischiato di far cadere addirittura l’impalcatura della Chiesa.
Il fatto che al posto di Juric arrivi un altro tecnico è indubbio. E’ come dire che dopo il tramonto spunta una nuova alba.
Il problema è che non è detto che questo nuovo tecnico sia bravo come Juric. Anzi: proprio la storia recente ci ha insegnato che non è così facile.
Dopo che l’era Mandorlini si è esaurita, Setti ha sudato sette camicie prima di trovare il tecnico giusto. E nel frattempo il Verona ha rischiato un’imbarcata leggendaria, che rischiava di ridimensionare per sempre la storia di Setti a Verona. Pecchia, ma in misura molto maggiore Grosso, sono stati due sciagure, sportivamente parlando s’intende, che hanno rischiato di sotterrare il Verona quasi in modo definitivo. Pensate che cosa poteva succedere se non fosse arrivato Aglietti. Senza la serie A e con il paracadute finito, Setti sarebbe rimasto invischiato nella palude della serie B chissà per quanti anni. Lo stesso destino che rischiano di correre SPAL e Chievo se non riuscissero ad acciuffare la A quest’anno.
L’allenatore fa le fortune della società, c’è poco da fare. E anche quelle che sembrano più solide e impermeabili a questa variabile in realtà ne pagano le conseguenze. Prendete la Juventus: due anni fa era indicata come la più forte e granitica società italiana ed europea. Ma è bastato che se ne andasse Allegri (anche là dicevano “morto un papa se ne fa un altro”) e la Juventus è diventata una polveriera.
Pirlo è un altro papa, ma non è Allegri, come Juric non è Grosso. Certo, tra Juric e Grosso è probabile che ci siano delle mediazioni, ma perdere il croato, ora, prima di essersi veramente stabilizzati sarebbe una follia.
Ma anche Juric compierebbe una follia a lasciare il Verona adesso. Non c’è miglior società e ambiente dove un allenatore con il suo carattere possa esprimersi. Le sue ambizioni, legittime. sono, anzi dovrebbero essere, le stesse di un tifoso. A parte che siano compatibili con le possibilità di Setti che, altrettanto legittimamente, impone delle regole finanziarie. Ed è grazie a queste regole, va riconosciuto, che ora il Verona ha bilanci solidi e pur senza fare follie potrà partire addirittura davanti a molte altre squadre.
FONTE: TGGialloBlu.it
Secondo quanto riportato da footballnews24.it, il Milan del responsabile dell'area tecnica Paolo Maldini avrebbe puntato due giocatori dell'Hellas Verona in vista della prossima sessione di calciomercato. I due profili rispondono al nome di Mattia Zaccagni, la cui valutazione si aggira intorno ai 15-20 milioni e sul quale è ancora forte anche l'interesse del Napoli, e Antonin Barak, finito nel mirino anche di Inter e Roma.
SERIE A Hellas Verona, 13 milioni di euro per i colpi obbligati: Barak, Ceccherini e Magnani
6/5 ALLE 16:15
di TOMMASO BONAN
Tredici milioni di euro per il prossimo Hellas. E' la cifra che verserà il Verona per confermare tre colonne della squadra di Ivan Juric è questa. Antonin Barak, Giangiacomo Magnani e Federico Ceccherini - riporta infatti il Corriere di Verona - saranno tra poche settimane a tutti gli effetti per intero dei giocatori gialloblù. In realtà - si legge - l’obbligo di riscatto del loro cartellino già c’è, con la salvezza in Serie A conquistata matematicamente dall’Hellas. Per Barak, il club gialloblù sborserà 6 milioni all’Udinese. Per Magnani, ne verranno versati 4.5 al Sassuolo. Per Ceccherini, la somma che andrà alla Fiorentina sarà di 2.5 milioni. In questo modo, prende forma il primo nucleo del Verona che sarà.
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
9 MAGGIO 2021 Serie A TIM | Hellas Verona-Torino 1-1: Dimarco firma il secondo punto consecutivo al ‘Bentegodi’
Verona - È terminata 1-1 la sfida del ‘Bentegodi’, al termine di una gara dominata interamente dai gialloblù, autori di una dozzina di nitide occasioni da rete e in gol al 43’ della ripresa con un bellissimo gol di Dimarco, a pareggiare l’immeritato svantaggio appena siglato da Vojvoda.
Venendo alla cronaca della partita, parte meglio il Verona che all’8’ va vicinissimo al vantaggio con Salcedo, che di testa raccoglie l’assist di Zaccagni ma trova la pronta opposizione di Sirigu. Al 25’ Ilic penetra in area e ribalta il fronte per Faraoni, che tira al volo trovando l’esterno della rete. La maggiore occasione creata dal Toro al 24’, quando Ansaldi va al tiro dopo un’uscita di Pandur, ma lo stesso portiere e Ilic sventano il pericoloso. Clamorosa l’occasione capitata al Verona al 39’, quando prima Zaccagni e poi Baràk trovano il miracolo di Sirigu a difesa battuta. Nel finale di tempo molto ispirato Lazovic, che prima colpisce l’esterno della rete e poi serve Zaccagni, che non riesce a sua volta ad assistere Kalinic.
Nella ripresa il copione non cambia: Hellas nettamente più pericoloso a partire dal 4’, quando Zaccagni mette in mezzo per Kalinic che stacca ma non riesce a impattare la sfera. Tanti tentativi anche da parte dello stesso Kalinic (al 20’) e del subentrato Lasagna (24’), ma Sirigu si fa trovare pronto. Anche Magnani va vicinissimo al gol al 16’, quando raccoglie una palla vagante e la scaglia verso il ‘7’, trovando però la deviazione decisiva di un avversario. A 5 minuti dalla fine il gol-beffa del Torino, quando Vojvoda mette di testa alle spalle di Pandur. I gialloblù però non mollano e riescono a trovare il gol del pari, grazie a una combinazione tra Lasagna e Barak che porta al tiro Dimarco, che dal limite lascia partire un esterno sinistro stupendo che non lascia scampo a Sirigu. Nel finale l’Hellas sfiora ancora il gol vittoria, senza trovarlo.
Il prossimo impegno dei gialloblù è in programma giovedì sera, alle 20.45, allo stadio ‘Scida’ contro il Crotone.
HELLAS VERONA-TORINO 1-1
Marcatori: 40' st Vojvoda (0-1), 43' st Dimarco (1-1)
HELLAS VERONA (3-4-2-1): Pandur; Dawidowicz (dal 1' st Magnani), Günter, Ceccherini (dal 26' st Dimarco); Faraoni, Baràk, Ilić, Lazović; Salcedo (dal 12' st Lasagna), Zaccagni (dal 12' st Colley); Kalinić
A disposizione: Silvestri, Berardi, Lovato, Favilli, Çetin, Rüegg, Sturaro, Bessa
All.: Ivan Jurić
TORINO (3-5-2): Sirigu; Bremer, Nkoulou (dal 6' st Lyanco), Buongiorno; Vojvoda, Rincon (dal 14' st Lukic), Mandragora, Verdi (dal 14' st Baselli), Ansaldi; Sanabria (dal 33' st Bonazzoli), Belotti (dal 33' st Zaza)
A disposizione: Ujkani, Sava, Gojak, Rodriguez, Singo, Linetty
All.: Davide Nicola
Arbitro: Davide Massa (Sez. AIA Imperia)
Assistenti: Salvatore Longo (Sez. AIA Paola), Pietro Dei Giudici (Sez. AIA Latina)
È un Luca Toni a ruota libera quello raccontatosi a Hellas Channel in occasione della nuova puntata del Salotto Gialloblù, durante la quale ha parlato di passato, presente e futuro.
Senza perdere tempo, andiamo quindi subito a vedere le principali dichiarazioni del Vice-Sindaco.
L’ADDIO AL CALCIO. «In questi cinque anni ho messo su qualche chilo (ride, ndr)! Scherzi a parte, è cominciata una nuova vita e mi sto godendo di più la famiglia, aspettando che salti fuori un’occasione per rimettermi in gioco nel mondo del calcio. Il ruolo di opinionista (alla RAI, ndr) comunque mi diverte. L’allenatore? Ho preso il patentino, ma ho visto che alcuni miei compagni sono invecchiati davvero velocemente dopo esserlo diventati».
L’HELLAS. «Il rapporto con i tifosi del Verona è stata una cosa bella e spontanea. Quando sono arrivato ero a fine carriera e in molti pensavano fossi un giocatore finito, però poi è nato un bel legame e insieme ci siamo tolti tante soddisfazioni nell’arco di tre anni in cui ho vissuto una seconda giovinezza. Penso per esempio alla classifica cannonieri vinta con una squadra che lotta per la salvezza, un traguardo raggiunto grazie a un grande gruppo e a una tifoseria che mi ha spinto tantissimo: farlo con una “big” non avrebbe avuto lo stesso sapore. So che per la gente dell’Hellas sono stato un giocatore importante perché in occasione della partita contro la Juventus mi hanno dedicato uno striscione, un omaggio molto raro in una piazza per cui i giocatori sono solo di passaggio mentre la squadra è per sempre. La fascia da capitano? Come detto i giocatori passano, ma è bello lasciare il segno nelle società in cui si milita. Al Verona ora ci sono dei record da battere che ho stabilito io, quindi sono felice di essere entrato nella storia di un club così importante».
LA CITTÀ. «I miei figli sono cresciuti a Verona e ci siamo goduti la città. Io sono riuscito a fare molto bene in campo anche perché sia io che la mia famiglia stavamo bene fuori. Lì ho ancora tanti amici e spero di poter tornare al più presto per fare una cena e magari andare anche al Bentegodi».
IL VERONA DI OGGI. «Nell’Hellas di oggi vedo la grinta che caratterizza questo club, anche se penso che gli attuali giocatori del Verona siano sfortunati in quanto pur giocando molto bene non lo possono fare davanti al pubblico gialloblù, una piazza che ti dà calore dal primo all’ultimo minuto. Juric? Ha trovato un ambiente ideale ed è stato bravo, insieme al direttore e alla società, a trovare i giocatori giusti per lui. Mi piace il suo modo di giocare, la sua è una squadra grintosa, che corre e attacca, caratteristiche che piacciono ai tifosi dell’Hellas. Credo che Juric in questi due anni abbia fatto qualcosa di stupendo: pur cambiando i giocatori, chi arriva a Verona entra subito nella mentalità del tecnico e questo si vede. È un tecnico sanguigno come era Mandorlini, anche se Ivan è forse più “moderno”».
LE PORTE CHIUSE. «Per il mondo del calcio la cosa peggiore di questa pandemia è senz’altro l’assenza dei tifosi: ieri per esempio ho visto la semifinale di Champions tra Chelsea e Real Madrid, ma dopo un po’ avevo voglia di cambiare canale perché senza la gente allo staio non è la stessa cosa. Credo che sia stata molto dura e triste sia per i tifosi che per i giocatori. Spero che a breve si possa riportare la gente allo stadio».
GLI EX COMPAGNI. «Ero al Genoa insieme a Veloso e si vedeva che aveva grande qualità: ha un sinistro veramente magico. Bravo Juric a portarlo a Verona, dove è diventato il leader della squadra. Di recente ho visto anche Zaccagni e gli ho fatto i complimenti, però secondo me può crescere ancora molto perché ha un potenziale incredibile, inoltre è uno dei pochi giocatori che in Italia salta l’uomo. Pazzini? Gli ho detto di godersi il momento e la famiglia e di capire cosa fare “da grande”, ma con calma. Spero che possa tornare nel mondo del calcio».
FONTE: CalcioHellas.it
“In questi giorni, tra un festeggiamento e l’altro, sto ultimando la tesi per il corso da direttore sportivo. Aver raggiunto da dirigente la promozione in Serie A con l’Empoli mi rende orgoglioso, contento e felice, anche se in maniera particolare. Una sensazione che non avevo mai provato prima e che non conoscevo in queste nuove vesti. Dopo 5 promozioni da calciatore, è arrivata la mia prima da dirigente ed è una bella sensazione. Il mio futuro? Non so se resterò ad Empoli e se farò il direttore sportivo, il procuratore o l’allenatore. Ad ora sono Team Manager, ma il mio vero ruolo è quello di vice del ds Accardi. Faccio da collante tra la squadra e la società, un ruolo delicato ma fondamentale in una società. L’Empoli quest’anno ha fatto un campionato straordinario, siamo sempre stati primi, con 28 risultati utili consecutivi e solo due sconfitte. Una delle squadre più giovani della cadetteria, basti pensare che Romagnoli è il “vecchietto” del gruppo e ha 30 anni. Il futuro del veronese Casale? Nicoló ha fatto un ottimo campionato, il ragazzo ha margini di miglioramento e può crescere ancora. I numeri ce li ha. L’Empoli ha il diritto di riscatto, ma ad ora non si è ancora deciso. Come del resto non so nemmeno io quale sarà il mio futuro. Il campionato dell’Hellas Verona? È stato confermato il grande lavoro di Juric e confermarsi è sempre difficile. Questo campionato lo ritengo meglio di quello dell’anno scorso. Peccato per gli ultimi risultati negativi che hanno un po’ macchiato questa grande stagione. Spero finiscano alla grande. Juric? Seguo spesso il Verona, leggo tante cose, ma non so quale sarà il suo futuro. Se dovessi dargli un consiglio, gli direi di rimanere a Verona, una piazza che gli ha dato piena fiducia. All’Hellas si può fare solo che bene. E poi, perché non sognare di andare in Europa col Verona? Spetta poi alla società alzare l’asticella. Juric ha dato tanto ed al tempo stesso ha ricevuto tanto. Verona è così. La sfida di domenica contro il Torino? Spero vinca l’Hellas. Deve chiudere in bellezza questo campionato, in maniera onesta, senza regalare niente a nessuno” ha dichiarato a Hellas Live, l’ex difensore gialloblù, Domenico “Mimmo” Maietta.
FONTE: HellasLive.it