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#InterVerona match proibitivo al Meazza... EDITORIALE: Il trick di Agnelli e la Superlega, tifosi italiani 'piccoli fans'


#InterVerona +   -   =

...Sei sconfitte nelle ultime sette partite e un match che non promette niente di buono per l'HELLAS atteso a Milano dall'INTER che vorrebbe chiudere al più presto il discorso scudetto e far dimenticare ai propri tifosi, con una gioia che manca da 11 anni, la magra figura del club di Viale della Liberazione accodatosi a JUVENTUS e MILAN nel tentato golpe #SuperLega fallito fortunatamente in 48 ore.
Non che i tifosi nerazzurri abbiano manifestato particolare disaccordo all'operazione in realtà, forse perchè preoccupati dal fatto che la proprietà cinese fatichi a pagare gli stipendi a fine mese ed è bene non creare altre problematiche fuori dal campo...
In ogni caso, guardiamo in casa nostra dove il club scaligero, ormai appagato dall'obiettivo raggiunto con largo anticipo e distratto dalle voci di mercato, rischia di terminare il torneo con mestizia e finalmente di rovinare quanto di buono aveva combinato nella prima parte della stagione.

Precedenti
Meazza campo tabù per gli scaligeri che mai hanno avuto la meglio a casa dei nerazzurri nei 29 precedenti sin qui disputati (e solo in 8 occasioni sono andati in gol), mentre per 11 volte hanno strappato un punto (l'ultima volta nel 2 a 2 del 9 Novembre 2014 al termine del quale fu esonerato Walter MAZZARRI attuale tecnico del TORINO) e in 18 sono stati battuti come negli ultimi tre precedenti in ordine decrescente


Prima del pari del 2014-15 di cui sopra, la durissima sconfitta del 26 Ottobre 2013 quando, in meno di un quarto d'ora, l'HELLAS veniva bucato due volte da JONATHAN e PALACIO, prima di reagire con MARTINHO e andare sotto altre due volte... A metà del secondo tempo il 2 a 4 finale di RÔMULO rendeva meno amaro il pomeriggio gialloblù.

La prossima sfida sarà affidata alle cure del signor Rosario Abisso della sezione AIA di Palermo.


QUI MILANO (sponda nerazzurra)
...Al mezzo passo falso del 'Picco' dove la squadra di mister CONTE ha raccolto 'solo' un pareggio, ha fatto seguito la sconfitta interna del MILAN ad opera dell'ambizioso SASSUOLO (vedi alle volte il karma anti #SuperLega cosa ti va a combinare 🤣😂) che ha portato il vantaggio nerazzurro a 10 lunghezze sui cuginastri in rossonero e a 11 dalla JUVENTUS (che invece, karma o non karma, ha riposto con una tripletta all'iniziale vantaggio dei ducali): Con 6 partite alla fine, se non è scudetto, poco ci manca!
Fuori VIDAL a causa di un problema al ginocchio e KOLAROV vittima di un infortunio muscolare, il 3-5-2 del Biscione vede attualmente ben tre ballottaggi all'orizzonte con SENSI che morde il freno ed è in vantaggio sul danese ERIKSEN, il duello PERISIC-YOUNG sulla mancina e infine MARTINEZ in concorrenza col nino maravilla SANCHEZ per un posto in coppia col castigamatti LUKAKU.

Probabile formazione
3-5-2 con Handanovic; Skriniar-De Vrij-Bastoni; Hakimi-Sensi-Brozovic-Barella-Perisic; Sanchez-Lukaku.


QUI VERONA
In dubbio per forza di cose gli assenti dell'ultimo match contro la FIORENTINA e cioè LOVATO, VELOSO e VIEIRA, STURARO squalificato, recupera CECCHERINI, sulla trequarti dovrebbe rientrare dal primo minuto ZACCAGNI in tandem con BARÁK dietro a LASAGNA.

Convocati
Fuori LOVATO, VELOSO e VIEIRA, recupera il solo CECCHERINI.

1 Silvestri, 3 Dimarco, 5 Faraoni, 7 Barák, 8 Lazović, 9 Salcedo, 11 Favilli, 13 Udogie, 14 Ilić, 15 Çetin, 17 Ceccherini, 19 Rüegg, 20 Zaccagni, 21 Günter, 22 Berardi, 23 Magnani, 25 Pandur, 27 Dawidowicz, 29 Kalinić, 40 Bessa, 61 Tamèze, 90 Colley, 92 Lasagna.

Probabile formazione
3-4-2-1 con Silvestri; Dawidowicz-Guenter-Dimarco; Faraoni-Tameze-Ilic-Lazovic; Barak-Zaccagni; Lasagna.


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DICONO +   -   =

Mister CONTE tecnico dell'INTER «Ci aspetta una gara dura, tosta contro una squadra che stava facendo benissimo in campionato poi è incappata in una serie di risultati negativi ma io ho visto un po’ le partite e devo dire che non meritava gli ultimi risultati. È allenata da un bravissimo allenatore, Juric, un tipo di tecnico che fa le fortune dei Club perché porta al miglioramento dei giocatori attraverso il lavoro, l’ha fatto l’anno scorso e lo sta rifacendo quest’anno, non posso che parlarne bene perché è sotto gli occhi di tuti quello che sta facendo Juric e il Verona» Inter.it

Mister JURIĆ «Se in questa settimana abbiamo lavorato su qualche aspetto in particolare? Ci sono momenti nelle scorse partite in cui abbiamo davvero dominato, mentre sotto alcuni aspetti dobbiamo ancora migliorare. La sensazione è che subiamo troppo, in questo momento. Cosa mi auguro da qui a fine campionato? Nelle ultime partite contro Sassuolo, Lazio, Sampdoria e Fiorentina abbiamo fatto un salto di qualità a livello di gioco e di dominio della gara, ma abbiamo perso. Non siamo solidi quanto prima, e non va bene per me e per la squadra. Bisogna capire che non è tutto semplice, e che quello che abbiamo fatto finora ce lo siamo sudati con il duro lavoro. Nel gioco siamo cresciuti molto, ora dobbiamo tornare a riacquisire una mentalità vincente. Come si prova a fermare una squadra come l'Inter? Per me quella nerazzurra è la 'rosa' più forte del nostro campionato perché ha un allenatore che sposta gli equilibri. Conte per me è il più bravo, alla pari di Gasperini, ma anche il più tosto, uno che non molla mai. Ha le idee chiare, e un grande pregio è sicuramente quello di avere la percezione di cosa ti serva per migliorare: possiede tutte le caratteristiche di cui ha bisogno un allenatore forte, e quest'anno ha trovato il modo di vincere. Per me il rendimento dell'Inter non è una sorpresa, vedendo come hanno lavorato negli ultimi due anni. Che giudizio ho del gioco dell'Inter? Hanno costruito qualcosa di pazzesco e giocato grandissime partite, mostrando un calcio totale. L'Inter ha grandi campioni e una grande sostanza in difesa, a loro è difficilissimo segnare, poi davanti sono straordinari. Dove possiamo migliorare la nostra 'rosa' per fare un salto di qualità? Più che un salto di qualità, noi vogliamo mantenere il livello raggiunto in questi due anni. Per quanto riguarda l'attacco, nelle ultime partite ho visto Lasagna giocare come voglio che giochi una punta, e se continua così può veramente dare una grande mano alla squadra. In mezzo al campo e in difesa, anche per un po' di sfortuna, abbiamo avuto alcuni problemi in questa stagione e quindi ci è mancata un po' di sostanza. Cosa può riservare il futuro? Con il Presidente il rapporto è molto schietto e trasparente. Io mi sento sempre più dentro al progetto del Verona. Il nostro obiettivo deve essere quello di consolidarci in Serie A, migliorando quegli aspetti che - confrontandoci - potremo e vorremo migliorare. Dopodiché, faremo le nostre valutazioni» HellasVerona.it

L'indimenticato Dragan STOJKOVIC attuale cittì della SERBIA 'La Gazzetta dello Sport' «Ilic è nato nella mia stessa città e anche lui gioca nel Verona, si vede che è destino. È un calciatore di talento e come Juric penso che se crescerà un po’ sotto il piano fisico, potrà diventare un centrocampista di livello internazionale. Il ragazzo gioca in modo intelligente, pensa e passa velocemente: deve rafforzarsi in palestra e migliorare sotto il lato tecnico, se lo farà diventerà un giocatore top nel ruolo. Il suo riscatto? Ivan arriverà ad avere un valore molto più alto, quindi è un investimento sicuro. So che è facile parlare quando a pagare non sei tu, ma personalmente lo riscatterei perché è un giovane forte e di prospettiva. Lazovic? Darko è una persone umile e generosa e un giocatore eccellente. Visto che gol contro la Sampdoria? Peccato che non sia servito a portare a casa punti, ma è stato meraviglioso, un colpo fenomenale. Il mio Hellas? Provo stima e ammirazione per la famiglia Mazzi: Eros era un uomo appassionato che amava la squadra, Stefano è stato il “mio” presidente e avevamo un ottimo rapporto. Mi è dispiaciuto moltissimo non aver potuto soddisfare le aspettative che avevano nei miei confronti, ma le mie condizioni non me lo permisero. Verona mi manca: mi mancano i compagni che ho conosciuto lì, la città, il club e i tifosi. Era tutto perfetto, tranne il mio ginocchio. La vittoria contro l’Inter? Ricordo che quel giorno stavo bene e mi sentivo leggero come una farfalla: li distruggemmo, ma due giorni il ginocchio mi faceva di nuovo male... La Serie A attuale è lontano anni luce da quella in cui giocai io: ai tempi era il campionato più bello e prestigioso del mondo e ci giocavano tutti i migliori. In questi anni però non si è speso bene e, al contrario degli altri Paesi, non si è andati avanti» CalcioHellas.it

Domenico VOLPATI a 'La Gazzetta dello Sport' «Dispiace per questa serie negativa, ma non credo si tratti di un calo di motivazioni: penso piuttosto che ci sia da mettere in conto una certa stanchezza psicofisica che è subentrata nel ritorno. Il Verona è andato fortissimo nel corso dell’andata, ha fatto tanti punti e compiuto grandi imprese, ma ora sta vivendo un rallentamento legato al grande dispendio di energie. L’importante comunque è chiudere con orgoglio e, soprattutto, programmare già il futuro, cosa che peraltro sono sicuro la società stia già facendo. L’aspetto principale è proprio questo» CalcioHellas.it

Beniamino VIGNOLA a 'La Gazzetta dello Sport' «Vedere una squadra che ha fatto tanto come l’Hellas incappare in queste sconfitte dà fastidio: la freschezza non può essere quella di tempo fa, ma si può fare di più. Forse c’è anche stato un involontario rilassamento post-salvezza e ai livelli della Serie A se ti distrai un attimo finisce che paghi sempre, sono cose che capitano, ma mi aspetto una ripresa. Come ripartire? Ritrovando la continuità delle prestazioni e limitando certi errori che ci sono stati» CalcioHellas.it

Antonio DI GENNARO a 'La Gazzetta dello Sport' «Sia contro la Sampdoria che contro la Fiorentina il Verona avrebbe potuto portarsi al riposo avanti di due o tre gol, invece a Genova era in vantaggio soltanto di una rete e martedì addirittura sotto. Con un po’ più di precisione probabilmente non si parlerebbe di due sconfitte. Sono comunque dell’avviso che la squadra possa prendersi delle soddisfazioni nelle sei partite che restano. A prescindere dagli ultimi turni di campionato, ritengo poi che sia fondamentale la chiarezza che c’è sul piano del progetto tecnico, con una linea precisa che va dal presidente al d.s. e all’allenatore» CalcioHellas.it

Luigi DE AGOSTINI a 'La Gazzetta dello Sport' «Mi sarebbe piaciuto vedere l’Hellas salire ancora più in alto e le opportunità ci sono state, ma nel finale di alcune gare è spesso girata male e sono svaniti dei punti. Gli obiettivi del club sono comunque stati centrati con largo anticipo, quindi non c’è niente da dire in merito, è stato fatto davvero il massimo da tutti. Per ritrovare la vittoria dovrà esserci un forte la volontà di chiudere un buonissimo campionato nella maniera migliore» CalcioHellas.it


Paolo MALDINI DT del MILAN a Sky Sport «Come poteva Paolo Maldini accettare la Superlega? Vorrei precisare che non sono mai stato coinvolto nelle discussioni che riguardavano la Superlega, ho saputo domenica sera come tutti voi, con lo statement congiunto delle varie squadre. E' una cosa che si è decisa a livello più alto rispetto al mio dirigenziale. Cosa ho pensato? Un po' di confusione. Questo sinceramente non mi esenta dal prendere la responsabilità di scusarmi nei confronti dei tifosi, non solo del Milan ma in generale che magari si sono sentiti traditi da quelli che sono i principi fondamentali dello sport, che al Milan abbiamo sempre rispettato. Credo sia una cosa da dire, che mi sento di dire. E' anche normale che un dirigente di calcio di una grande squadra nel 2021 sappia che i ricavi sono importanti, che la sostenibilità è imporrante. Se possiamo prendere un insegnamento da questa vicenda è fino a che punto ci possiamo spingere, sicuramente non cambiando i principi dello sport che sono fatti di principi, di meritocrazia» CalcioMercato.com

Antonio DI GENNARO a 'Il Mattino' «La Superlega? Mi basta dire che dopo 36 anni dalla nostra vittoria, ancora se ne parla. È stata apprezzata da tutto il pubblico, non solo dai veronesi. Se vince una squadra che non lo ha mai fatto, diventa una novità che piace a tutti i tifosi. Noi eravamo la Cenerentola di quel campionato, ma nessuno poteva pensare al Verona come pretendente per lo Scudetto. La gente ci ha apprezzato anche per questo. Il calcio è questo, una squadra meno blasonata che può fare il colpaccio» TuttoMercatoWeb.com




ALTRE NEWS IN ALLEGATO +   -   =

Il trick di Andrea Agnelli e la Superlega: Tifosi italiani 'piccoli fans'... Fallito il golpe al cuore del calcio ordito dal 'burattinaio' Florentino Perez, patròn del REAL MADRID nonché presidente della (fu) Superlega, in collaborazione con l'omologo italiano della JUVENTUS (fu) suo vice nel medesimo, ignobile progetto, vorrei portare l'attenzione dei miei lettori su un fatto a mio modo di vedere banale ma rivoluzionario: I supporters d'oltremanica, mettendo temporaneamente da parte i colors, hanno unito le loro voci in una protesta decisa e vibrante che ha convinto qualche grande sponsor delle squadre inglesi ad alzare il telefono per manifestare il loro malcontento alle squadre sponsorizzate e, in definitiva, a far cambiare idea alle varie ARSENAL, CHELSEA, TOTTENHAM, CITY, UNITED e LIVERPOOL facendo naufragare in 48 ore la malsana idea della sporca dozzina.

E in Italia (e Spagna)? Solo 24 ore più tardi i Vikings bianconeri hanno fatto sapere come la pensavano sconfessando il presidente dell'amata squadra, da parte degli altri gruppi juventini (e milanisti e interisti e di tutte le altre squadre di calcio professionistiche che avrebbero dovuto sentirsi comunque chiamati in causa) un imbarazzante silenzio da 'piccoli fans', (non) giustificato dal fatto che probabilmente noi latini tendiamo a vedere 'come butta' (e magari cosa ci conviene di più) prima di prendere posizione.

Stupito dalla strana situazione che ha palesemente sconfessato sir Winston Churchill (secondo il quale 'Gli italiani perdono le partite di calcio come se fossero guerre e perdono le guerre come se fossero partite di calcio') ma compiaciuto che, almeno in questo caso, gli alteri inglesi si siano sentiti (senza magari nemmeno immaginarlo) un po' più italiani, rimango delusissimo dai tifosi nostrani che spesso hanno portato allo stadio distorte idee politiche che nulla avevano a che fare col calcio salvo poi mancare clamorosamente proprio quando avrebbero avuto la possibilità di manifestare a proposito e nel merito.

Intanto, lontani dall'aver preso un'importante lezione, i maggiori club europei continuano a pensare che il modo per guadagnare più soldi sia rastrellarli in qualunque modo e con ogni mezzo sul mercato, cercando regolarmente di aggirare i limiti imposti dal Fair Play Finanziario UEFA, salvo poi venire a piangere il morto perché sommersi dai debiti ed imporre le proprie regole ai club minori che, pur facendo i salti mortali, riescono a sopravvivere.

L'errore politico di SETTI (juventino) da sempre in Lega con i poteri forti, da GARDINI ad AGNELLI (e i suoi compagnucci di merende della #SuperLega) passando per LOTITO ... Una scelta di campo legittima e che può essere stata anche strategica in un certo modo ma che ora, dopo i recenti fatti, rischia di ritorcerglisi contr come non manca di segnalare Gianluca Vighini su TGGialloBlu.it

5 cose che sono durate più della #SuperLega nata e morta nel giro di 48 ore? CASSANO all'HELLAS ad esempio ma anche VIERI alla SAMPDORIA o L'isola delle Rose! Segnalo (per merito 😉) questo gustoso post di FantaCalcio.it scritto da Alfredo De Vuono e allegato in 'Rassegna Stampa'.



Primavera: Solo un pari con gli occhiali nel recupero della quarta giornata di campionato contro la CREMONESE, ma è un pari comunque prezioso dopo 10 vittorie di fila...

Calciomercato: ...Anche il VERONA seguirebbe KOLAROV in scadenza con l'INTER; l'ormai 36enne serbo non ha intenzione ancora di appendere gli scarpini al chiodo e in gialloblù, agli ordini di JURIC, potrebbe trovare una nuova giovinezza...



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