DOPO 11 ANNI IL VERONA TORNA IN A E SI FA ONORE SINO ALLA FINE!
...Profilo basso, nessun proclama, unico dichiarato obiettivo la salvezza da ottenere possibilmente senza patemi; questa è l'idea che il Presidente instilla nei suoi e ci riesce bene considerato quello che riesce ad ottenere in una sola stagione:
- Il VERONA è la sorpresa della Serie A e non solo si salva con largo anticipo ma combatte sino alla fine per un posto in Europa!
- Il brand scaligero respira aria nuova dopo anni di quasi totale abbandono: Si moltiplicano le iniziative commerciali extracalcio a marchio HELLAS, si apre un ristorante ed una radio, si sponsorizzano crociere e si 'fortifica' l'immagine del negozio ufficiale in città grazie al cambio di sede ed all'appoggio del colosso Nike sponsor tecnico dei top-club europei e da oggi anche dei gialloblù!
- Grazie all'inserimento nella stanza dei bottoni di gente competente ed esperta come il Direttore Generale GARDINI, il Segretario Generale DIBROGNI nonchè del Direttore Sportivo SOGLIANO, la società è forte e carismatica; nulla (o almeno questa è l'impressione) è lasciato al caso...
Stagione 2012-2013: Maurizio SETTI è il 32° Presidente dell'HELLAS VERONA F.C. e dopo 11 anni gli scaligeri tornano in Serie A!
Il presidente Setti alla presentazione dell'HELLAS '13-'14 |
[Commenta qui sotto o sulla pagina Facebook di BONDOLA/=\SMARSA, condividi a piè di pagina, contenuti liberamente riproducibili salvo l'obbligo di citare la fonte: BondolaSmarsa.BlogSpot.com]
RASSEGNA STAMPA + - =
Maurizio Setti
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Maurizio Setti (Carpi, 5 giugno 1963) è un imprenditore e dirigente sportivo italiano.
Dopo aver militato in gioventù nei dilettanti dell'Athletic Carpi, intraprende diversi mestieri come il magazziniere o il fotografo. Nel 1989 fonda la società di moda femminile Antress Industry Spa assieme alle sue attuali socie e stiliste Sonia De Nisco e Alessia Santi, che vanta un fatturato di poco superiore agli 80 milioni di euro.
Socio per tre anni del Carpi F.C. con cui ha conquistato due promozioni, è quindi stato socio e vicepresidente del Bologna Calcio (nell'"operazione salvataggio" della società felsinea), fino a quando non rileva l'Hellas Verona dall'allora proprietario Giovanni Martinelli, nel 2012, conquistando subito la promozione in Serie A. Inizialmente entrato come socio di maggioranza con l'80% delle azioni nel marzo del 2013 acquista l'intero pacchetto azionario della società scaligera, diventandone in toto proprietario ma comunque lasciando la carica di vicepresidente a Giovanni Martinelli, ancora molto amato dalla tifoseria gialloblù.
FONTE: Wikipedia.org
7 maggio 2014 - Maurizio Setti |
Setti: "Crediamoci ancora, vogliamo vincere" / VIDEO
Postata il 07/05/2014 alle ore 18:45
VERONA - Segui su Hellas Verona Channel l'intervista a Maurizio Setti. Ecco le dichiarazioni del presidente gialloblù, rilasciate in vista della sfida della sfida contro l'Udinese, 37a giornata del campionato Serie A TIM 2013-14: "Bisogna andare avanti. Dobbiamo dare un esempio per far comprendere a tutti degli episodi che erano abbastanza evidenti. Poi, quando tutti capiscono e chiedono scusa, non si può più dire niente. Il campionato va avanti, noi abbiamo fiducia e Sogliano ha già parlato con Mandorlini. Non è perso niente, crediamoci ancora, noi abbiamo l'obbligo di vincere sabato, di avere lo stadio pieno per l'ultima giornata al Bentegodi. Battuti i bianconeri, saranno gli altri a dover fare la corsa e vedremo cosa succederà.
Cosa mi è dispiaciuto di più della partita contro la Lazio? Sicuramente non aver vinto. Se vogliamo essere obiettivi la grande squadra chiude prima il match, considerando le occasioni create. Purtroppo paghiamo anche un po' di inesperienza, ma queste sono le caratteristiche che ci hanno fatto disputare un grande campionato e certi errori dobbiamo per forza di cose pagarli sul campo. Se vogliamo analizzare in questo modo la partita, un po' più di furbizia e malizia da parte dei nostri calciatori ci avrebbe dato l'opportunità di vincere.
Con il Napoli a porte chiuse? Potrebbe essere la partita della vita o una festa, purtroppo non sarà coreografica. Questo è il calcio se non si prendono provvedimenti. Noi siamo fieri dei nostri tifosi, hanno dimostrato di essere in grado di sostenere la squadra senza creare problemi. Lo dico con estrema sincerità, credo che la nostra sia una delle più belle tifoserie che ci sono in Italia, perché lo spirito è quello dell'aggregazione. Occorre creare delle regole per far sì che ci si comporti in un certo modo all'interno degli stadi, rispettarle ma anche poter festeggiare, stare insieme e portare le famiglie allo stadio. Se il calcio vuole continuare deve cambiare delle norme e non dare vie di scampo, seguendo l'esempio dell'Inghilterra.
Cosa penso dopo gli episodi della sfida contro la Lazio? Se noi partiamo con presupposti di complotto, sbagliamo. Non c'è malignità nel fare le cose. Anche se in qualche modo la sudditanza verso squadre più importanti ci può essere, non mi sento di identificare questo come motivo. Ci sono degli episodi sfavorevoli e, a tre giornate dal termine, questi hanno un peso specifico diverso. Ma c'è la volontà di credere che sia tutto in buona fede. Vanno cambiate le regole che vigilano fuori dal rettangolo verde, in campo c'è voglia di competizione e di fare bene. Noi siamo orgogliosi del nostro risultato, come deve esserlo la città e io mi auguro che contro l'Udinese si veda questo clima di soddisfazione. Voglio che i calciatori, come ho detto all'allenatore e al direttore sportivo, si riprendano dalla delusione e facciano vedere che ci siamo guadagnati tutto per merito nostro. Ce la giocheremo fino alla fine per questo sogno, se non si esaudirà ripartiremo al massimo per la prossima stagione.
Il mio colloquio con Lotito? Facevamo due conti, abbiamo scherzato perché ci siamo fatti fuori a vicenda dalla corsa all'Europa League... Il presidente della Lazio lavora per la Lega, si cerca di collaborare e noi abbiamo acquisito nel corso del tempo un'importanza diversa. Ora dobbiamo continuare ad essere chiari e sinceri.
Il rinnovo di Mandorlini? Siamo d'accordo, non dovrebbero esserci problemi. Ma parliamo di calcio, il nostro allenatore era molto arrabbiato dopo la partita contro la Lazio anche se abbiamo giocato una grande gara. Giriamo pagina e andiamo avanti.
Il futuro di Iturbe? Ci siamo resi conto che per lui è stato un anno importante. E' cresciuto tanto per merito di tutti, a partire da Mandorlini e Sogliano. Sta dimostrando qualità tecniche e carattere, alla fine della partita contro la Lazio era molto arrabbiato per quanto successo. E' un campione, il ragazzo qui sta bene e chi lo vuole deve sedersi al tavolo con noi. Se qualcuno vuole acquistare il calciatore, deve sapere che abbiamo la forza per tenerlo".
Ufficio Stampa
Setti: "Sicurezza? Regole più ferree negli stadi"
Postata il 06/05/2014 alle ore 20:32
VERONA - Ecco le dichiarazioni del presidente gialloblù, Maurizio Setti, rilasciate in merito alla sicurezza negli stadi: "Non è sostenibile che le società di calcio si occupino della sicurezza interna ed esterna dello stadio. Ci sono costi di gestione troppo alti, sarebbe più opportuno valutare l'introduzione di regole più ferree, così come è avvenuto in Inghilterra dove atteggiamenti criminosi, o presunti tali, sono stati debellati".
Le dichiarazioni sono state rilasciate all'agenzia ANSA e Rai Sport.
Ufficio Stampa
FONTE: HellasVerona.it
07.05.2014
Hellas, Setti: «Credo ancora al sogno dell’Europa»
Si giocherà a porte chiuse Napoli-Verona, ultima giornata del campionato di Serie A in programma al San Paolo il prossimo 18 maggio. Il giudice sportivo ha infatti inflitto al Napoli la sanzione di dover disputare due partite senza spettatori dopo i fatti dell'Olimpico di Roma della finale di Coppa Italia con la Fiorentina, a cui è stata chiusa la Curva Fiesole per una gara.
E il Verona crede ancora all'Europa League. Parola del presidente Maurizio Setti, che dalla sede dell'Hellas di via Belgio ha lanciato segnali inequivocabili: «Se vinciamo le prossime due partite con Udinese e Napoli possiamo ancora raggiungere il nostro sogno. Abbiamo il dovere di giocarci le nostre possibilità al massimo, a partire da sabato. Quel che è successo con la Lazio è grave, ma non ci arrendiamo. Magari la partita potevamo gestirla diversamente, ma il nostro campionato resta comunque eccezionale. Anche se non è ancora finito. Io, al sogno dell'Europa, ci credo ancora».
Alessandro De Pietro
FONTE: LArena.it
Setti: "Il rinnovo di Toni, Iturbe e..."
Postata il 16/04/2014 alle ore 21:06
MILANO - Ecco le dichiarazioni del presidente gialloblù, Maurizio Setti, rilasciate ai microfoni di Sky Sport 24 durante l'evento "Tutti i colori dello sport" organizzato da Sport Network: "La nostra stagione? E' unica e sta continuando ad esserlo anche con qualche battuta d'arresto. Questo ci rende molto orgogliosi, ma a noi piace lavorare e guardiamo avanti. L'idea è quella di cercare di fare meglio, anche se siamo una neopromossa, facciamo tutto quello che possiamo perché ci piace costruire qualcosa, non pensando solamente al risultato finale della domenica. I nostri tifosi lo sanno, guardiamo l'ottica del calcio come futuro cercando di fare tante altre cose importanti per una società con certi crismi.
Il futuro di Toni? Per me non era una scommessa, ma una certezza. Luca, dopo un anno trascorso qui a Verona, se mi chiedesse di rinnovare altri due anni lo farei per l'uomo e per il giocatore che è. Ha la mentalità giusta, un sorriso contagioso che rappresenta al meglio il modo in cui bisogna fare calcio.
Sogliano? Ha tutta l'intenzione di onorare il contratto che ha con noi. Sono felice di averlo qui dopo anni che lo inseguivo anche nelle categorie minori. Dal nostro punto di vista non ci sono mai stati problemi. Il Verona del futuro è già iniziato e Sean sta già lavorando sulla prossima stagione. Ci sentiamo anche 30 volte al giorno.
Iturbe? L'ho definito un predestinato, riesce a ribaltare una partita in 5 minuti. Finirà sicuramente in un top club, noi di certo lo riscatteremo e se per una serie di circostanze dovesse rimanere a Verona sarebbe un altro piccolo sogno che si realizza. Se invece dovesse arrivare in club come Real Madrid e Barcellona sarebbe comunque un orgoglio averlo lanciato.
Paragoni con l'Udinese? Scoprono talenti da 20 anni, noi solo da uno, è presto per paragonarci. Per noi sarebbe bello scovare un grande giocatore all'anno. Sarebbe bello, con i mezzi che abbiamo riuscire a raggiungere grandi risultati, sarebbe giusto anche come meritocrazia. Stiamo facendo un grande sforzo anche come società, con il settore giovanile e tante altre iniziative presenti e future. Anche l'internazionalizzazione è importante per noi.
Romulo? Non è una sorpresa per noi, lo sarà per l'Italia. Andrà sicuramente al Mondiale perché è un giocatore fantastico con caratteristiche uniche. Può fare ripartenze paurose anche al novantesimo, può ricoprire tranquillamente 2-3 ruoli quindi può davvero essere utile. Romulo ci è sicuramente grato, da noi ha dimostrato che può essere un giocatore da prime cinque squadre italiane. Se vorrà rimanere con noi non ci tireremo indietro, se invece dovesse avere altre richieste o volontà lo asseconderemo. Anche con la Fiorentina c'è un buon rapporto, quindi non ci saranno problemi.
Qualcuno in Italia ha la forza economica per prendere Iturbe? No".
Ufficio Stampa
FONTE: HellasVerona.it
05.03.2014
Setti racconta il modello Hellas: «Ci guida la grande passione»
«Il Milan non ha mai cercato Sogliano e lui non vuole lasciare Verona. Il rinnovo del contratto di Mandorlini? Nessun problema con il mister»
Amici fuori dal campo, rivali domenica. Prima di salire in cattedra all'Università di Parma e diventare docenti per un giorno, Maurizio Setti e Tommaso Ghirardi giocano in anticipo la sfida in programma domenica al Tardini. Un confronto ad alta quota con profumo d'Europa. «Siamo concentrati su una gara molto importante per entrambe le squadre - racconta il presidente del Parma - è una grande soddisfazione essere sesti, ci sono due città italiane importanti, due società che stanno rinascendo. Speriamo che sia una gara molto corretta e la si ricordi per il gioco espresso in campo».
SORPRESE GIALLOBLÙ. Difficile, quasi impossibile, immaginare a inizio stagione Verona e Parma appaiate al sesto posto a questo punto del campionato. «Siamo contenti, stiamo crescendo di anno in anno - prosegue Ghirardi - facendo la media degli ultimi cinque anni, siamo fra le prime dieci squadre italiane e questa è la cosa che mi inorgoglisce di più. Non era facile fare meglio dopo il nono posto della passata stagione ma stiamo facendo un buon calcio e meritando sul campo la classifica che abbiamo. Questa crescita mi sta dà grande soddisfazione».
LA FORZA DELLE IDEE. Ma anche il Verona sta disputando una grande stagione. «Macchè il Parma. Siamo noi la vera rivelazione del campionato - ribatte Setti con il sorriso sulle labbra -. Facciamo tutto con grande passione, siamo una neopromossa. Ci stiamo comportando bene, poi conta anche la componente fortuna, ma di base c'è il lavoro di tante persone che operano in società e non solo i dirigenti che si vedono. Il nostro compito è quello di migliorare, combattiamo ogni giorno contro le grandi potenze, per battere queste corazzate non possiamo confrontarci con gli investimenti economici, serve la forza delle idee».
IL PROGETTO HELLAS. L'aveva detto alla presentazione del Verona, lo ripete anche adesso. «Il calcio è cambiato e penso sia impossibile rivedere una provinciale vincere lo scudetto come successe al Verona tanti anni fa - spiega il presidente - soprattutto perchè il gap economico è incolmabile. Per competere con le grandi del campionato, una società come l'Hellas dovrebbe rimetterci almeno cento milioni di euro l'anno. Una scelta improponibile. Chi potrebbe farlo? Quanto tempo andrebbe avanti? Allora bisogna contrastare le corazzate della Serie A puntando su un progetto chiaro, trasparente, affidabile. Questo è il nostro modello».
L'AFFARE JORGINHO. In quest'ottica va vista an che la cessione di Jorginho al Napoli. «Rifarei ancora tutto, non ho rimpianti - ammette Setti -. L'ho venduto e lo rivenderei, per il suo bene e per il bene del Verona. Abbiamo ceduto la metà del cartellino a una squadra che lotta per grandi obiettivi, lui può arrivare lontano. A tutti questi ragazzi voglio trasmettere valori importanti, devono capire che possono realizzare i loro sogni, basta crederci. E queste scelte possono portare positività a tutti».
PROFUMO D'EUROPA. A salvezza raggiunta cambiano anche gli obiettivi della società. Domenica al Tardini si gioca per l'Europa. «Io voglio sempre il massimo - spiega il presidente del Verona - e Mandorlini lo sa bene. Come sempre, prima del campionato, ne ho parlato con lui. Io ho un sogno ben preciso e penso sia realizzabile. Faremo il possibile per farlo diventare realtà. Cos'è questo sogno? Ho scommesso che potremo raggiungere un certo punteggio. Se fosse così si aprirebbero delle porte che porterebbero a qualcosa di bello».
IL RINNOVO DEL MISTER. Difficile sapere qualcosa di più sulla scomessa e sul sogno. Più semplice parlare del mister. «Non ci saranno problemi legati al rinnovo di Mandorlini - ammette - ora ne parleremo con calma. Penso che l'intento comune sia quello di arrivare a un esito positivo, anche considerando tutto il percorso che è stato fatto in questi anni».
IL FUTURO DI SOGLIANO. Squadra che vince non si cambia. Rinnovo per Mandorlini, avanti con Sogliano. «Siamo come due morosi, ci sentiamo dieci volte al giorno - taglia corto Setti -. Il Milan non lo ha mai cercato e lui non vuole andarsene. L'incontro che avrò con lui sarà solo per programmare la prossima stagione sportiva, sinceramente non vedo all'orizzonte grossi problemi».
Luca Mantovani
FONTE: LArena.it
Setti: "Parma? Vinca il migliore" / VIDEO
Postata il 04/03/2014 alle ore 18:09
PARMA - Segui su Hellas Verona Channel l'intervista a Maurizio Setti. Ecco le dichiarazioni del presidente gialloblù, Maurizio Setti, rilasciate in occasione dell'incontro "I modelli di successo dell'Hellas Verona FC e del Parma FC raccontati dai loro presidenti", organizzato da Master Sport e tenutosi nel pomeriggio di martedì 4 marzo presso presso l'aula Congressi del Dipartimento di Economia dell'Università di Parma: "La sorpresa del campionato siamo noi, quello che siamo riusciti a fare finora è davvero molto bello. Il gap con le migliori della Serie A è incolmabile economicamente, dobbiamo quindi puntare sulle idee per potercela giocare. Il Parma? Ha tanti giocatori pericolosi, su tutti Amauri, Cassano e Parolo, ma anche noi abbiamo le nostre frecce nella faretra. Siamo due squadre molto tecniche, vinca il migliore. Certo, spero finisca come all'andata, non sarebbe male. Europa League? Io voglio sempre il massimo e Mandorlini lo sa bene. Io ho un sogno ben preciso, faremo il possibile per realizzarlo. Il contratto di Mandorlini? Ora ne parleremo con calma, penso che l'intento comune sia quello di arrivare a un esito positivo, anche considerando tutto il percorso che è stato fatto in questi anni. Sogliano? Vorrei fosse chiaro che il Milan non lo ha mai cercato e lui non ha mai avuto intenzione di andarsene o tentazioni di questo tipo. L'incontro che avrò con lui sarà solo per programmare la prossima stagione sportiva, sinceramente non vedo all'orizzonte grossi problemi. Jorginho? L'ho venduto e lo rivenderei, per il suo bene e per il bene del Verona. A questi ragazzi voglio trasmettere le modalità di realizzazione delle loro idee, idee di cui possiamo giovare tutti".
Ufficio Stampa
4 marzo 2014 - Maurizio Setti |
Setti: "La passione alla base del progetto Verona"
Postata il 04/03/2014 alle ore 17:10
PARMA - Ecco le dichiarazioni del presidente gialloblù, Maurizio Setti, intervistato da Sky Sport in occasione dell'incontro "I modelli di successo dell'Hellas Verona FC e del Parma FC raccontati dai loro presidenti", organizzato da Master Sport e tenutosi nel pomeriggio di martedì 4 marzo presso presso l'aula Congressi del Dipartimento di Economia dell'Università di Parma: "Sono amico di Tommaso Ghirardi fin da prima di entrare nel calcio, abbiamo un ottimo rapporto. Alla base del progetto Verona c'è una grande passione, la passione nel voler creare qualcosa che gratifichi i nostri sforzi. Quando si lavora bene i risultati arrivano. Il messaggio che vogliamo passare agli studenti è l'amore per lo sport. Vogliamo migliorare e diminuire il gap con le grandi squadre italiane attraverso l'inventiva e la passione, c'è tanto bisogno di idee".
Ufficio Stampa
FONTE: HellasVerona.it
24.02.2014
Setti in curva con i tifosi si mette anche a cantare E si maschera da alieno
Il presidente: «Ironia, simpatia, passione: il vero tifo»
LIVORNO
Tra i mille tifosi gialloblù s'è visto anche un alieno. Jeans, giacca e pashmina con una maschera verde che sorrideva. Un pomeriggio per il presidente del Verona Maurizio Setti. Il numero uno della società gialloblù, con il segretario generale Massimiliano Dibrogni e il responsabile della comunicazione Fabrizio Cometti, ha seguito la partita tra i gialloblù e il Livorno dalla Curva occupata dai fedelissimi dell'Hellas. Una decisione presa alla vigilia della gara per dimostrare ancora una volta grande solidarietà al popolo gialloblù e per attenuare la tensione dopo la settimana “adrenalinica” che avevano preparato gli ultras del Livorno, con un volantino molto offensivo dove i tifosi venivano chiamati “topi di fogna”.
Una situazione che l'ex arbitro Marcello Cardona, ora questore di Livorno, non aveva certo attenuato, anzi aveva contribuito a gettare benzina sul fuoco ipotizzando di non far entrare allo stadio i tifosi in maschera. Non è successo niente di tutto ciò. E così, sulle gradinate del Picchi, si sono visti il Mago Merlino, un Piccolo Principe, Babbo Natale, tanti frati in processione, una sala operatoria con infermieri e chirurghi. E, per non farsi mancare proprio nulla, anche un tifoso travestito da Roberto Baggio — senza codino e qualche chilo in più — con maglia ufficiale del Brescia e la fascia da capitano al braccio.
Il presidente Setti, nella curva dei tifosi gialloblù, da cui ha assistito al primo tempo del match
Una sfilata di Carnevale nel settore ospiti dell'Ardenza. Alla fine grande festa per tutti. L'Hellas ha vinto in campo, l'ironia sulle gradinate. «È stata la vittoria dei nostri tifosi», dice il presidente gialloblù dopo aver fatto i complimenti alla squadra di Mandorlini negli spogliatoi, «ancora una volta grandissimi. Ironia, simpatia, grande passione. Hanno fatto sentire il loro attaccamento alla squadra in tutto il mondo Hellas. Mi sono divertito a stare con loro, mi hanno fatto vivere grandi emozioni». Canti e cori che hanno sostenuto la squadra dal primo all'ultimo minuto. «Tanti cori e grande emozione», ammette.« Alla fine mi sono messo anche a cantare. Mi è piaciuto, sono talmente travolgenti che non potevo non farlo».
A fine primo tempo, visti tre gol, Setti si è spostato in tribuna, per impegni istituzionali con i dirigenti del Livorno e quelli federali. «Verona non ha più bisogno di esami di maturità per la sua tifoseria», conclude. «Se qualcuno non l'ha capito voglio ricordare che non esistono tifosi come i nostri che idealizzano trovate geniali per andare in costume allo stadio. Ora vi lascio, perché i miei tifosi mi hanno regalato una maschera... vado a travestirmi da alieno!».
L.M.
FONTE: LArena.it
Viareggio Cup - Setti: "Bravi ragazzi, costruiamo il futuro"
Postata il 13/02/2014 alle ore 17:30
VERONA - Il presidente gialloblù Maurizio Setti, al termine della partita Hellas Verona-Palermo alla Viareggio Cup, ha voluto inviare un messaggio a tutta la squadra, allo staff tecnico e agli addetti che operano nella Primavera e nel Settore Giovanile: "Nonostante il risultato, intendo ringraziare e complimentarmi con questi grandi ragazzi! Ci hanno regalato un'emozione straordinaria, raggiungendo un traguardo storico in una manifestazione internazionale così importante e, nonostante l'eliminazione, questo vale come un successo. Dopo il trionfo degli Allievi al trofeo Beppe Viola-Arco di Trento un anno fa, questa rappresenta un'altra immensa soddisfazione che dobbiamo considerare come un'ulteriore testimonianza dell'ottimo lavoro del Settore Giovanile. Bravi ancora ragazzi, questa è la strada giusta da percorrere per costruire il nostro futuro!".
Ufficio Stampa
Hellas Verona FC - Comunicato ufficiale
Postata il 22/01/2014 alle ore 18:10
VERONA - Il presidente Maurizio Setti, a seguito dell’infondato reiterarsi di notizie in merito ad un suo presunto interessamento per l’acquisizione della società Ascoli Calcio, nega categoricamente di aver mai manifestato alcun interesse in tal senso e quindi di aver mai richiesto, a proprio nome o tramite professionisti di fiducia, informazioni in merito alla possibile acquisizione della suddetta società nell’ambito della procedura fallimentare pendente avanti il Tribunale di Ascoli; risulta, invece, che vi siano soggetti che illecitamente stiano spendendo i loro nomi richiedendo informazioni e dati, senza ovviamente alcun motivo ed autorizzazione.
Ciò doverosamente premesso, Maurizio Setti, Hellas Verona FC e l’avvocato Stefano Fanini, legale del club gialloblù, direttamente coinvolti a propria insaputa in quanto sopra descritto, riservandosi sin d’ora ogni tutela dei propri diritti nelle sedi a ciò preposte, diffidano ogni soggetto sta spendendo illegittimamente il loro nome, ad interrompere immediatamente tali comportamenti.
Hellas Verona FC
Setti: "Continuare a lavorare per un futuro solido" / VIDEO
Postata il 30/12/2013 alle ore 14:00
VERONA - Segui su Hellas Verona Channel l'intervista a Maurizio Setti. Ecco le dichiarazioni del presidente gialloblù, rilasciate alla vigilia delle festività: "Il 2013 dell'Hellas? Abbiamo conquistato la promozione e stiamo vivendo un grande momento da sesti in classifica. Io comunque continuo a ribadire che la stagione è ancora lunga, il nostro obiettivo rimane la salvezza e una squadra come la nostra deve lottare sempre. Il nostro brand in crescita? Ne ero convinto dal punto di vista commerciale, perché conosco bene il tessuto di Verona e so cosa può dare. Dal punto di vista tecnico ero sicuro di poter far bene, ma questo è frutto anche dei collaboratori che ogni giorno lavorano e si impegnano per dare quel qualcosa in più. Obiettivi per il 2014? Sicuramente quello di raggiungere la salvezza il prima possibile, questo ci darebbe la possibilità di pensare al prossimo campionato in un modo diverso, far giocare i nostri giovani e dimostrare che l'Hellas ha capacità anche in altri ambiti, come nel Settore Giovanile, che si sta muovendo meglio. La crescita della nostra tifoseria? E' una piccola vittoria che abbiamo fatto, ma ad aver vinto è stato soprattutto il tifoso: se i veronesi continueranno a dimostrare questa intelligenza si completerà una stagione ottima sotto tutti i punti di vista. Una promessa per il 2014? Continuare a lavorare in questo modo, con serietà ed impegno, per mettere basi solide per il futuro, con un Settore Giovanile in crescita ed una società sempre più strutturata".
Ufficio Stampa
FONTE: HellasVerona.it
30 dicembre 2013 - Maurizio Setti |
24.12.2013
Setti punta forte sui giovani
«Abbiamo tanti ragazzi in gamba, meritano di giocare
Con 29 punti in classifica possiamo valorizzarli tutti Toni? Si è dimostrato soprattutto un grande uomo»
A getto continuo, senza fermarsi un attimo. Maurizio Setti ha rifiatato solo nelle pause pubblicitarie ieri sera a TeleArena, ospite di una puntata straordinaria di Lunedì nel Pallone. Bilanci di fine anno e uno splendido presente, punto di partenza per nuovi traguardi. Un imprenditore ragiona così.
ANCOR PIU' GIOVANI. «Arrivati a 29 punti costruirei un percorso che preveda l'impiego di un numero ancora maggiore di giovani. Chi gioca con gente vecchia ma senza obiettivi non va da nessuna parte. La rosa? Cercheremo di migliorarla, ma teniamo conto che in panchina abbiamo sette-otto giocatori che potrebbero sostituire il blocco di quelli che abbiamo confermato. Ragazzi d'esperienza ma che stanno affrontando un campionato nuovo, che stanno vivendo con intensità e con motivazioni diverse rispetto alla B».
IL DOMANI DI ITURBE. «Abbiamo il grande vantaggio di non dover dipendere da nessuno. Iturbe è cercato dalle migliori società. La Roma? È già pronto per una società di quel livello. E la Roma di giovani ne sta facendo giocare tanti. Importante per il Verona è aver dimostrato che possiamo prendere giocatori bravi, valorizzarli perché possano poi crescere in società di alto livello. Che sia il Real Madrid, le inglesi o le tedesche noi dobbiamo continuare a lavorare in questo modo».
IL FAVORE A TONI. «Io giudico sempre prima l'uomo che il giocatore. E con noi Toni è sempre stato correttissimo. Gli dissi quest'estate che sarebbe venuto in una città che l'avrebbe ripagato alla grande.
Ora mi dice che è molto contento, che i tifosi gli danno una grossa mano. Per uno che ha giocato nei più grandi stadi del mondo è una necessità avere dalla sua un pubblico di un certo tipo. Diciamo che il favore ce lo siamo fatti a vicenda».
FRA DS E MISTER. «È un Natale diverso da quello dello scorso anno. Allora Mandorlini non riusciva ad esprimersi al meglio perché pensava potevamo fare delle azioni forti, invece volevamo solo tirar fuori da lui tutto quello che aveva. Adesso è molto più tranquillo.
Il futuro? Quando arriveremo a 40 punti cominceremo a parlarne. Sogliano? Credo abbia apprezzato il fatto di essere fra gli obiettivi di un club importante come il Milan. È una soddisfazione innegabile. In ogni caso il Verona non si fermerebbe, troveremmo soluzioni alternative. Lavoriamo bene insieme. Con Sean ci sentiamo a tutte le ore, stiamo al telefono anche un'ora e mezza senza guardare se è sabato, se è domenica o che ore sono. Questo per me fa la differenza».
BUON NATALE GIALLOBLÙ. «Auguri a tutta la città, agli sportivi di Verona in generale di qualsiasi bandiera e colore.
Anche se gli unici colori gialloblù sono quelli dell'Hellas Verona. Il gol del 2013? Tanti. Il più bello spesso è anche il più importante. Per questo dico quello di Cacia al Brescia, da lì è cominciata una serie impressionante di vittorie. Ci metto anche quello di Iturbe a Bologna, così come quello di Romulo alla Lazio dopo una grande azione».
OLTRE IL PALLONE. «Il calcio è cambiato tantissimo e noi siamo la squadra della città. Su questo non si discute. Verona ha tanto turismo ed un mondo imprenditoriale significativo. E per la nostra visione è possibile esportare il prodotto-calcio anche per società piccole come la nostra. Avendo la fortuna Verona di avere arte e musica non sarebbe male mescolare tutto facendo sinergia col concetto di sport o di moda».
SETTI RACCONTA SETTI. «Non sono uno che vuole apparire. Avete mai visto in faccia voi il presidente del Manchester United o del Manchester City? Vorrei che fosse così anche da noi, una figura che deve dare delle direttive ma non uno che tutti i giorni deve andare sui giornali in stile-Lotito, detto nel senso buono. Sono una persona che non molla, onesta, che non promette mai niente che non possa realizzare. Pochi proclami, molti fatti. Non accetto di essere passivo o di dover attendere. Mi piace andare all'attacco, lo dico anche al mister. A proposito, se il Verona ci mette la giusta volontà e cattiveria può andare a giocarsela in trasferta con tutti, così come succede in casa. Siamo in grado di fare ancora meglio, io non mi accontento».
Alessandro De Pietro
FONTE: LArena.it
Setti: "L'Hellas Verona nel mio cuore"
Postata il 23/12/2013 alle ore 20:00
VERONA - Ecco le dichiarazioni del presidente gialloblù, Maurizio Setti (nella foto, mentre interviene alla conferenza stampa di domenica fingendosi giornalista e intervistando Andrea Mandorlini), rilasciate alla trasmissione "Lunedì nel pallone" in onda su TeleArena e condotta dal giornalista Gianluca Tavellin:
"I tanti complimenti all'Hellas? Siamo una neopromossa, stiamo facendo bene e questo ci dà visibilità. Nessuno si aspettava tutto questo, ma quanto sta accadendo è assolutamente meritato.
La vittoria contro la Lazio? E' stata più semplice del previsto, contro una squadra da alta classifica ma oggi un po' in crisi. Noi abbiamo giocato una grande partita, qui al Bentegodi è difficile per tutti.
Otto vittorie su nove partite casalinghe? Peccato per la sconfitta contro il Chievo, ma va bene anche così. Il nostro lavoro sta venendo fuori, possiamo andare a vincere anche in trasferta e con squadre importanti ma non ci accontentiamo. Si può fare sempre meglio.
La mia domanda a Mandorlini in conferenza stampa? Dopo 17 partite ho visto tutte le squadre, se noi mettiamo lo spirito casalingo anche nelle partite che giochiamo in trasferta possiamo fare ancora meglio.
Il nostro 2013? Lo abbiamo iniziato con fatica, non riuscivamo ad esprimerci. Poi, la vittoria contro lo Spezia, ci ha dato la giusta consapevolezza per arrivare alla promozione. Ricordo ancora la trasferta di Castellammare: dopo la vittoria e tutti i calcoli fatti con Giovanni Gardini e Sean Sogliano, ci siamo resi contro che bastava pochissimo per la Serie A.
Sean Sogliano? Soffre molto, ma trasmette tanta carica alla squadra. Ci sentiamo spesso, è nata una bella amicizia che va oltre al lavoro.
Lui al Milan? Ci siamo parlati, lui è una persona corretta e mi ha assicurato che, se dovessero arrivare offerte da Milano, sarò il primo a saperlo e ne parleremo. Qui ha lavorato benissimo, ha portato tanti giocatori validi che non abbiamo ancora avuto l'occasione di vedere all'opera. La società ha comunque tanta voglia di fare bene, se Sogliano dovesse partire l'Hellas Verona non si fermerà.
Questo un Natale diverso? L'anno scorso abbiamo dovuto fare i conti con la squalifica di Mandorlini. Oggi il mister è cambiato, è più tranquillo perché ha capito che la società vuole solo proteggerlo. Ha compreso gli errori che ha fatto, è cresciuto e si è adeguato. La mia avventura a Bologna? Mi ha fatto crescere, ho visto tutte le cose negative. A Carpi ho raggiunto due promozioni, a Bologna ho fatto 51 punti, ma quello non era il mio mondo, non ero me stesso. Meno male che ora c'è l'Hellas, società che in Lega è stimata e con un grande pubblico.
Come mi descriverei? Non mi piace apparire, preferisco agire nell'ombra per dare tutte le direttive. Faccio calcio per passione, i risultati che ho raggiunto sono, per me, motivo di soddisfazione. Sono onesto, dico ciò che penso, gioco sempre d'attacco. Il mondo del calcio, rispetto a quello della moda, porta via tantissime energie mentali.
Il momento più emozionante del 2013? A Castellammare, quando ci siamo resi conto di aver quasi raggiunto il nostro obiettivo nonostante tutta la pressione che avevamo subito durante l'anno ed i grandi sacrifici, anche economici, che avevamo sostenuto.
Roma ed Hellas insieme per il riscatto di Iturbe? Siamo in buoni rapporti con molte società. Io e Sogliano non dobbiamo favori a nessuno e questo ci permette di essere liberi. Iturbe è cercato dalle migliori squadre, è un calciatore importante, un nostro punto di forza che può ancora crescere. Vedremo se la Roma ne avrà veramente bisogno, visto che ha in rosa molti giovani forti.
Toni? E' un ragazzo straordinario, le sue aspettative stanno venendo ripagate in una società che può giocarsela. Lui qui è molto contento, ed anche il pubblico gli sta dando una mano.
La vecchia guardia dell'Hellas? Sono calciatori che non hanno mai disputato la Serie A, e questo crea stimoli importanti. La nostra rosa ci dà grandi garanzie.
Il mercato di gennaio? Certi giocatori vogliono giocare, ma crediamo anche di poter migliorare qualcosa.
Come far crescere la nostra società? Verona è una città importante, che può offrire molto. Noi siamo la squadra della città e questo apre le porte a tante cose, compreso il fatto di esportare il prodotto calcio muovendosi in un certo modo.
La morte di Martinelli? Una persona straordinaria, ha riportato la squadra in Serie B ed io gli avevo promesso che sarei tornato in Serie A. Ha visto la squadra vincere con il Milan, lui ha creduto molto in me ed ha resistito in sella fino al mio arrivo. Ora nel cuore ho solo l'Hellas, mi sento addosso questi colori.
Se a giugno sarò ancora qui? Setti non si muove. Sono orgoglioso di essere a Verona, ai 40 punti potremo chiarire e progettare il nostro futuro.
Il gol più importante del 2013? Quello di Cacia al Brescia, la partita della svolta definitiva. Un augurio? Lo faccio a tutta la città e a tutti gli sportivi gialloblù, colori che appartengono solo all'Hellas Verona".
Ufficio Stampa
FONTE: HellasVerona.it
21.12.2013
Setti: «Hellas, proviamoci»
«La promozione è stato il mio grande orgoglio. I tifosi sono da applausi Il futuro di Sean? È persona corretta, vedremo. E noi ci miglioreremo»
Maurizio Setti ha imparato a danzare al gran ballo delle debuttanti. E si è divertito. Da subito. Merito del suo Hellas. Scoppiettante. Pure di chi gli sta attorno, che ha sbagliato poco, o quasi niente. Il Verona ruggisce, forte di una posizione di classifica straordinaria. E Setti si diverte a buttare gli occhi verso il cielo. Sempre più su. Ambizione giustificata dai risultati. Senza proclami roboanti. Il coraggio delle idee come supporto al cammino. La strada tracciata da tempo. Ieri il presidente è tornato a parlare nell'incontro natalizio con la stampa organizzato all'Hellas Kitchen. Bastano pochi minuti per disegnare il ricordo di un'annata particolarmente affascinante.
ORGOGLIO GIALLOBLÙ. Setti inizia così: «Il 2013? Il momento più bello l'ho vissuto con la promozione in serie A. Un obbiettivo che avevamo fissato consapevoli che il salto di categoria sarebbe stato il primo passo che ci avrebbe permesso di fare calcio come volevamo davvero noi. Il 2014 dovrà essere anno di crescita, anche per il nostro settore giovanile. Di migliorare non si finisce mai. Vogliamo portare avanti un progetto sociale e le tante iniziative alle quali abbiamo dato seguito fino ad oggi. Credo sia fondamentale saper gestire una società di calcio come un'azienda qualsiasi. Dare cioè un imprinting internazionale al club che non tenga quindi esclusivamente conto dell'aspetto sportivo».
IL FUTURO DI SEAN. In questo ultimo periodo, poi, si è parlato anche della possibilità che Sean Sogliano possa cambiare società. Il Milan pare lo voglia. Già da febbraio. Setti non ha dubbi. «Sean è una persona corretta. Proprio come me. Se dovesse esserci qualche cosa ne parleremo al momento giusto. Oggi ci dobbiamo preoccupare di quello che è il nostro momento. Il fatto, comunque, che il nostro direttore sportivo sia stato inserito nella lista di un club di valore mondiale, sta a significare che noi abbiamo lavorato bene fin qui. E dobbiamo esserne solo orgogliosi. Poi si vedrà. L'Hellas, comunque, va avanti. Non è un problema di chi c'è o chi non c'è. La mia convinzione che questa storia che ci vede oggi protagonisti è destinata a durare così».
APPLAUSO AI TIFOSI. Nei pensieri del presidente c'è spazio anche per un applauso ai tifosi veronesi. Da settembre a oggi molte tifoserie italiane sono state oggetto di misure restrittive dovute a comportamenti deprecabili. Così non è stato per il popolo dell'Hellas: «A livello sportivo si è riusciti a far passare il messaggio che il popolo veronese è molto attaccatto alla maglia e alla società. E che sa tifare in maniera corretta. Lo considero un altro successo della società. Verona ha capito e recepito, e speriamo di poter continuare in questo modo. Oggi chi sta vincendo è la gente dell'Hellas, non le altre curve. Quindi diamo onore a chi tifa Verona».
CAMPIONI E CAPORALI. E si passa inevitabilmente al mercato. Che cosa accadrà a gennaio? «Abbiamo fatti alcuni ragionamenti. Abbiamo tanti giocatori che non hanno dimostrato il loro valore. E altri invece che vengono attaccatid da stampa, tifosi e blog che invece hanno fatto quello che dovevano fare fino in fondo. Se siamo arrivati, però, a questo punto dove pensiamo alla salvezza ma anche a qualcosa di più è perchè abbiamo un gruppo sano e valido. Di testa e di piedi. Io penso sempre ai giovani. Sala, giocando cinque minuti, ha dimostrato di poter giocare a calcio a questi livelli. Cirigliano, invece, nel momento in cui poteva trovare spazio, si è fatto male. Si deve però andare oltre. Come Donadel, che gioca poco ma si comporta da grande professionisti. Tutti stanno dando una grossa mano al mister».
IO E GIOVANNI. E siamo agli auguri e ai ricordi. «E il rimo Natale senza Giovanni Martinelli. Quando l'ho incontrato per la prima volta c'abbiamo messo cinque minuti ad entrare in sintonia. E lui ha capito che ero venuto a Verona mosso da passione e non certo da altri interessi. Garantisco ai tifosi massimo impegno per quelle che sono le mie capacità manageriali, per fare in modo che questa società abbia il futuro più prospero possibile. I punti? Potevamo averne qualcuno in più».
Simone Antolini
20.12.2013
Hellas, Setti: «In A dopo un grande 2013»
Ma è già tempo di pensare al «mercato»
VERONA. «Siamo cresciuti in questo anno e mezzo, ma molto ancora vogliamo fare. Che mi resta del 2013? Tanto, ma soprattutto la promozione in Serie A e l'aver creato una società vera».
Maurizio Setti, presidente del Verona, ha salutato così all'Hellas Kitchen un anno straordinario per l'Hellas, durante gli auguri di Natale con la stampa veronese. Setti ha anche applaudito i sostenitori dell'Hellas, in un momento nero per le tifoserie di mezza Italia, fra provvedimenti fortemente restrittivi e curve chiuse.
«A livello nazionale - ha evidenziato Setti - hanno capito che il popolo del Verona è solo molto attaccato alla propria squadra senza meritare quelle etichette che per tanto tempo gli sono state attribuite». Sull'ipotesi di Sogliano al Milan chiaro il pensiero del presidente: «Sean è una persona corretta e se dovesse esserci qualcosa ne parleremo al momento giusto. Il fatto che Sogliano possa essere nella lista di un club di livello mondiale come il Milan è già un motivo d'orgoglio. L'Hellas va comunque avanti, non è un problema di chi c'è e chi non c'è, ma ho l'impressione che il rapporto durerà a lungo».
I pensieri sono solo a domenica e alla Lazio, ma il mercato è già entrato nel vivo. Probabili le cessioni di Bianchetti e Longo, così come la ricerca di un difensore che però non sarà Dias della Lazio, destinato a tornare in Brasile. Nell'agenda di Sogliano c'è soprattutto, ai primi di gennaio, un appuntamento con Emil Hallfredsson, che ha rifiutato un prolungamento di contratto fino al 2016. In caso di mancato accordo non è esclusa la sua cessione già a gennaio. Dopo la partita con la Lazio il rompete le righe, la squadra si ritroverà il 30 dicembre.
FONTE: LArena.it
20 dicembre 2013 - Maurizio Setti |
Setti: "Nel 2014 vogliamo migliorare ancora" / VIDEO
Postata il 20/12/2013 alle ore 16:30
VERONA - Segui su Hellas Verona Channel l'intervista a Maurizio Setti. Ecco le principali dichiarazioni del presidente gialloblù, rilasciate al "media event - Natale gialloblù" presso il ristorante Hellas Kitchen: "La cosa più bella del 2013? La promozione, sicuramente. Per il 2014 vogliamo migliorare ancora su tutte le attività che stiamo facendo, seguendo la mentalità che ci contraddistingue. Sogliano? Ci siamo già parlati nel momento in cui dovevamo farlo. E' una persona corretta come lo sono io, l'interesse di un club di livello mondiale è per noi solo la conferma che stiamo lavorando bene. I nostri tifosi? Non servono elogi per evidenziare l'intelligenza che stanno dimostrando e che ci sta permettendo di avere lo stadio sempre pieno a differenza di tante altre realtà italiane. Il mercato di gennaio? Abbiamo già in squadra tanti calciatori che non hanno ancora espresso appieno il loro potenziale e ci potranno dare una mano. Se sono soddisfatto? Mi conoscete, secondo me migliorare si può sempre, considerando anche gli avversari che ci troviamo di fronte, spesso alla nostra portata. Colgo l'occasione per ricordare il grande Giovanni Martinelli e per fare i miei auguri a tutti i tifosi gialloblù".
Ufficio Stampa
QUESTA E' LA NOSTRA FORZA
Postata il 19/12/2013 alle ore 13:15
BARDOLINO - QUESTA E' LA NOSTRA FORZA. Il presidente Maurizio Setti con il direttore sportivo Sean Sogliano e l'allenatore Andrea Mandorlini: insieme alla cena di Natale gialloblù (mercoledì 18 dicembre, presso il Parc Hotel Germano di Bardolino), dove erano presenti la società, la squadra, lo staff tecnico e gli sponsor gialloblù. Tutti uniti, sempre di più, ad abbracciarsi in uno spirito di gruppo che cresce giorno dopo giorno. "Perché questa è la nostra forza" ha ribadito il presidente Setti.
Ufficio Stampa
Setti: "Ci vogliono grinta e cattiveria" / VIDEO
Postata il 27/11/2013 alle ore 12:45
VERONA - Segui su Hellas Verona Channel l'intervista a Maurizio Setti. Ecco le principali dichiarazioni del presidente gialloblù, rilasciate durante la cena di presentazione di "Hellas Kitchen - Restaurant & More", il primo ristorante d'Europa di un club in città: "Sono contento di vedere un'iniziativa del genere, unica in Europa e che racchiude tutta la passione dei nostri tifosi. Il nostro cammino in campionato? Da ogni prestazione cerchiamo il massimo, il nostro momento non è brillante ma dobbiamo rimanere con i piedi per terra e tornare a giocare come le prime partite. Sabato una delusione? Non credo, bisogna sempre cercare di migliorarsi. Noi abbiamo le caratteristiche per farlo e dimostrare di meritare la nostra posizione in classifica. Sabato dovevamo scendere in campo con una mentalità più grintosa, probabilmente i ragazzi erano ancora troppo euforici. Ora giriamo pagina".
Ufficio Stampa
26 novembre 2013: Maurizio Setti su 'Hellas Kitchen' ed il momento difficile in campionato... |
Setti: "Dal derby inizia un altro campionato"
Postata il 11/11/2013 alle ore 23:30
VERONA - Ecco le dichiarazioni del presidente gialloblù, Maurizio Setti, ospite alla trasmissione "Vighini Show" in onda su TeleNuovo e condotta dal giornalista Gianluca Vighini: "L'incidente di Genova? Siamo vicini al nostro tifoso e alla sua famiglia, che sta soffrendo molto. Aspettiamo con ansia notizie positive, speriamo che Giorgio si riprenda.
I nostri tifosi? Abbiamo iniziato un percorso, apprezzato dall'Osservatorio. Tutti riconoscono il nostro cambiamento e le qualità che hanno i nostri tifosi. Il nostro è un tifo bello e sano, un patrimonio da difendere di cui andiamo fieri.
Se mi aspettavo un Verona così? Nessuno se lo aspettava, sapevamo di avere una squadra ed un organigramma in grado di poter competere e lottare in ogni campo. Poi si sommano altre componenti, come fortuna e bravura. Siamo partiti forte e abbiamo preso consapevolezza nei nostri mezzi, c'è un mix importante di giovani e calciatori di esperienza, tra loro si è creata la giusta alchimia. Ora dal derby inizierà un altro campionato, se non abbiamo la testa giusta possiamo cadere in basso: la Serie A può dare soddisfazioni, dobbiamo cercare sempre di lottare per essere devastanti.
La sconfitta di Genova? Quest'anno subiamo sempre due gol in pochi minuti, dopo ottime prestazioni ci rilassiamo e paghiamo dazio. Potevamo giocarcela bene ieri ed anche a San Siro: forse, quando prendiamo gol, la concentrazione cala parecchio. Questi sintomi ti fanno capire dove devi intervenire, vanno curati e sistemati durante la settimana.
Il mio rapporto con Mandorlini? Ha delle qualità tattiche importanti, la squadra conosce sempre cosa deve fare, abbiamo un gioco bellissimo, un'identità forte. Lavora bene ed è questo quello che gli chiediamo. A volte vorrei che fosse un po' più spregiudicato, purtroppo in questo campionato non conta solo il bel gioco. Ora Mandorlini ha capito di avere una società vera e forte alle spalle, questa è la nostra forza e tutti lavorano in funzione dei risultati. Mi auguro che le cose vadano avanti così, anche se ci saranno i momenti bui dove tutti dovremo stare uniti.
Il modello Verona? E' dinamico, giovane, veloce. Anche Sogliano ha questo modo di fare calcio, e tutto va costruito per gradi: se non costruiamo, non reggiamo il sistema calcio. Toni? E' molto importante nello spogliatoio, non sei campione del mondo per caso.
Il riscatto di Iturbe? E' un giocatore destinato a grandi palcoscenici, è un problema che ci porremo più avanti. Non dobbiamo fossilizzarci su un giocatore, è opportuno distribuire i nostri sforzi in modo giusto.
Il mio sogno? Salviamoci il prima possibile, dal derby inizierà un campionato diverso e non dobbiamo diminuire la nostra attenzione per giocare al meglio contro squadre alla nostra portata.
Il favorito nel derby? Il Chievo ha tutti i vantaggi. Noi siamo una neopromossa, loro hanno tanta esperienza, mi auguro che sia una bella partita. Se noi la prepariamo bene ce la possiamo giocare.
I nostri rapporti con il Chievo? Sono sani, ma minimi. Condividiamo delle problematiche comuni, come lo stadio.
Il modello Borussia Dortmund? Dieci anni fa erano sull'orlo del fallimento, poi hanno sfruttato ciò che il mercato offriva: stadio, diritti tivù e merchandising. In Italia tutti pensano al proprio orticello, ma questo è un problema globale. Se noi diventiamo schiavi della tivù non andiamo avanti. Vorrei tanto creare un nuovo stadio, ma ad oggi non è fattibile. Ci stiamo dando da fare, anche dal punto di vista del merchandising, e per questo ringrazio i nostri tifosi.
Il rinnovo di Mandorlini? Ho dato ordine a Sogliano e a Gardini di parlare dei vari contratti dopo aver raggiunto i 40 punti. Questo vale per il mister e per altri calciatori come Cacia e Hallfredsson. Penso anche ai giovani, che devono crescere perché sono il futuro della società.
Chi mi piacerebbe riscattare? Abbiamo vari giocatori che vogliamo prendere: Romulo, Cirigliano, Albertazzi, Martinho. Tutti questi possono essere il futuro del Verona".
Ufficio Stampa
FONTE: HellasVerona.it
08:44 | 26/10
Hellas Verona, Setti: «Europa? No, voglio la Coppa Italia»
Il presidente ha le idee chiare: «Punto sui giovani, il modello da seguire è il Borussia Dortmund».
HELLAS VERONA SETTI – A piccoli passi ha riportato in Serie A l’Hellas Verona, ma Andrea Mandorlini con salti importanti ha condotto la squadra al clamoroso quarto posto in classifica: Maurizio Setti, però, non si esalta, resta con i piedi per terra. «Non mi emoziono mai. Preferisco pensare che ogni gara, anche prestigiosa, non sia comparabile col traguardo finale. Il calcio è la mia passione, ma il tempo mi ha insegnato a contenerla. Il Verona deve crescere in prospettiva, non devo pensare solo all’immediato», ha raccontato il presidente del club scaligero ai microfoni de “La Gazzetta dello Sport”.
SCUDERIA - Poi ha parlato del suo gruppo di lavoro: «Conoscevo da tempo il d.s. Sean Sogliano. Lo volevo con me già al Bologna. E poi ho evitato che facesse una stupidata (l’intesa col Genoa n.d.r ). Gardini dg? Per fortuna era libero. In quest’esperienza è diventato il mio riferimento principale. Anche perché io in sede vado sì e no 4 volte al mese e da loro voglio un impegno h 24. Mandorlini? Sono contento di avergli dato fiducia. Fa giocare bene la squadra. Gli siamo stati tutti vicini e lo abbiamo aiutato a superare qualche problema d’immagine».
MODELLO TEDESCO - Sui progetti futuri, invece, Setti ha spiegato: «Ora ci alleniamo a Peschiera, ma la mia idea è di avere un centro sportivo modello. Soprattutto per le giovanili. Il modello per me è il Borussia Dortmund. Verona in Europa? Adesso non ci penso. Se proprio devo sognare penso alla Coppa Italia».
LEGA CALCIO - Setti ha poi rivelato di non metter piede in Lega: «Ho sempre ricavato l’impressione che quell’ambiente non fa bene al calcio. Occorre un cambio di mentalità per uscire dalla provvisorietà. Mi sono unito ai sette club che contestano Beretta? Piano. L’ho spiegato anche ad Andrea Agnelli nell’unica volta in cui l’ho chiamato, dandogli del tu. Il Verona si batte per la trasparenza e sui diritti tv chiede soluzioni che diano a tutti la stessa dignità. Ma io non mi schiero a priori. Lo farei solo se maturasse una linea di cambiamento».
NUOVI INVESTITORI - Sull’arrivo di Thohir all’Inter, invece, ha chiarito: «In Premier e in Francia c’è già internalizzazione. I grandi club devono aprirsi a nuovi investitori, a meno che le grandi famiglie non intendano continuare a perdere soldi. Invece penso che per un club medio sia meglio una guida italiana: capisce meglio il territorio. Se mollerò il Verona? Assolutamente no. Per me Verona è il massimo. Solo se dovessi emigrare all’estero. Ma non mi sembra possibile».
AFFARI - Inevitabili i riferimenti al calciomercato: «Fiorentina e Juventus Jorginho? Io sono abituato a portare a termine i miei lavori. Cirigliano? Mandorlini vorrebbe cambiare modulo per fargli spazio. Riscatto Iturbe? Servono 15 milioni per Juan. Dipende da quanto dimostrerà di essere bravo».
by Silvana Palazzo
FONTE: CalcioNews24.com
PRIMO PIANO
ESCLUSIVA TJ - Setti (Presidente Verona): "Grande sfida con la Juve: gli stimoli non mancano. I bianconeri sono i più forti d'Italia. Cercheremo di stupire"
19.09.2013 17:45 di Nicolò Schira Twitter: @NicoSchira
L'Hellas Verona testerà le ambizioni di tris Scudetto della Vecchia Signora dopo il pareggio di Copenaghen in Champions League. Una sfida di cartello che torna a disputarsi in Serie A dopo ben undici anni. TuttoJuve.com ha interpellato in esclusiva il presidente dei gialloblù Maurizio Setti.
Domenica sfiderete i campioni d'Italia: sensazioni?
"La Juve è la squadra più forte del campionato. Sarà sicuramente una grande sfida".
Il suo Hellas vuole continuare a stupire e ha già sgambettato al debutto il Milan...
"Speriamo di continuare a fare bene come abbiamo iniziato. Sicuramente ci aspetta una gara dura, ma vogliamo ben figurare".
Negli anni Ottanta il duello valeva lo Scudetto: questo Verona ha dato la sensazione di poter ambire a più di una semplice salvezza...
"Per ora dobbiamo stare con i piedi per terra: sia con le grandi che con le piccole bisogna restare sul pezzo e lottare per fare punti".
Il catino dello Juventus Stadium è quasi impenetrabile: uno stimolo in più per l'Hellas?
"La Juve in sé dà grandi stimoli ad affrontarla, a maggior ragione se la sfida si disputa in casa dei campioni d'Italia in carica. Vogliamo fare la nostra gara, cercando di fare bene".
FONTE: TuttoJuve.com
Setti: "Centodieci: la nostra storia" / VIDEO
Postata il 04/09/2013 alle ore 13:27
FUMANE - Segui su Hellas Verona Channel l'intervista a Maurizio Setti. Ecco le principali dichiarazioni del presidente gialloblù, rilasciate durante la presentazione dell'opera "Centodieci", curata dal giornalista Gianluca Tavellin e dal collezionista Nicola Padovani, che ripercorre tutta la storia dell'Hellas Verona: "Ci tenevamo ad essere qui per dimostrare quanto teniamo a questi colori e a questa squadra. I centodieci anni rappresentano sicuramente un momento importante, come tutta la storia di questa società. I fatti di Roma? Sono stati una dimostrazione di quello che noi possiamo fare. L'Osservatorio ci ha fatto i complimenti per come ci stiamo comportando, dovremo continuare su questa linea e tutti si accorgeranno dei nostri progressi. La sosta? Ci servirà per oliare i meccanismi ed essere pronti per la prossima partita. I nostri tifosi? Abbiamo raggiunto un grande numero di abbonati, la nostra tifoseria è una spettacolo che tanti vorrebbero avere".
Ufficio Stampa
FONTE: HellasVerona.it
110 anni dell'Hellas Verona 3 settembre 2013: Maurizio Setti |
Setti: "Il nostro tifo è un modello da imitare"
Postata il 25/08/2013 alle ore 23:18
VERONA - Ecco le dichiarazioni del presidente gialloblù, Maurizio Setti, rilasciate a Radio Sportiva: "La vittoria con il Milan? Importante in chiave salvezza, ho visto uno stadio pieno con un pubblico strepitoso, il nostro è un tifo da imitare. Qualche contatto fra due tifoserie storicamente rivale c'è stato solo dopo il fischio finale, ma è stata una giornata organizzata bene, senza feriti e senza rimostranze. Dobbiamo seguire l'esempio inglese: seri controlli durante le partite e carcere diretto per i tifosi violenti. Balotelli? Avevo fiducia nel pubblico, speravo e sentivo che tutto sarebbe andato nel migliore dei modi. Verona ha un tifo caldo e acceso, ma ieri sono stato felice di vedere molte famiglie allo stadio. Alla fine non c'è stato alcun episodio di razzismo, Balotelli è stato preso di mira solo con ironia. Toni? Ci siamo incontrati, chiedeva di poter essere considerato e ci abbiamo messo un attimo a trovare l'accordo. Gli auguro di poter raggiungere ancora la nazionale. La salvezza? Sono abituato a soffrire, e sarà così fino alla fine. Sono comunque certo che, chi verrà a Verona, non riuscirà a fare punti facilmente. Il mercato? Crediamo tantissimo in Daniele Cacia, ha le caratteristiche per essere pericoloso ed è un nostro patrimonio. Nuovi acquisti? Sicuramente faremo qualcosa".
Ufficio Stampa
Setti: "Il pubblico? E' il vero vincitore" / VIDEO
Postata il 24/08/2013 alle ore 21:43
VERONA - Segui su Hellas Verona Channel l'intervista a Maurizio Setti. Ecco le principali dichiarazioni del presidente gialloblù,rilasciate dopo la vittoria per 2-1 contro il Milan, 1a giornata del campionato Serie A Tim 2013-14: "L'esordio? Abbiamo vinto alla grande sia sugli spalti che in campo, di questo siamo soddisfatti. Il pubblico merita un plauso, ha dimostraro civiltà e ha fatto vedere la vera faccia di Verona. Il nostro impegno? Ci teniamo a fare tutto nel migliore dei modi, dal Settore Giovanile alla prima squadra. Il nostro spirito? Non molleremo un centimetro: con questa mentalità ci toglieremo molte soddisfazioni".
Ufficio Stampa
FONTE: HellasVerona.it
03.08.2013
Setti guarda avanti. Ma senza fretta
VA IN CAMPO IL PRESIDENTE. Si avvicina l'esordio in campionato e il patron gialloblù fa il punto della situazione
«Qualcosa manca ma c'è ancora un mese di tempo Longo? Noi ci siamo sempre comportati correttamente»
Qualcosa manca, ma l'Hellas non ha fretta. «Faremo tutto il possibile, d'altronde c'è ancora un mese di tempo», sottolineava l'altra sera il presidente Maurizio Setti dopo la partita col Levante. Il lavoro di Sean Sogliano va completato, ma alle condizioni dell'Hellas. Come sempre. Guardando al presente e pensando a un domani più lontano della prossima Serie A. Senza dimenticare il classico jolly degli ultimi giorni, quando i prezzi saranno certamente più appetibili di adesso e qualche buona occasione potrebbe capitare, magari in attacco. «Determinante è mettere a posto la nostra rosa - ha evidenziato Setti -, non è determinante un colpo o un non colpo in avanti. La nostra idea ce l'abbiamo, sappiamo quel che vogliamo cercare e la partita col Levante ce ne ha dato una dimostrazione ulteriore». Il budget a disposizione non è terminato, il Verona ha ancora margini operativi che il suo diesse saprà trasformare in pedine di valore. «Qualcosa c'è ancora, Sogliano è stato bravo a fare il suo dovere con acquisti importanti ma anche riscattando giocatori che erano con noi pure l'anno scorso e prendendo elementi tipo Cirigliano e Sala che qualcosa ci hanno già dimostrato in un progetto che deve naturalmente pensare anche al futuro».
In un contesto come questo ci starebbe a puntino proprio Samuele Longo, il ventunenne bomber ex dell'Espanyol per il quale continua il braccio di ferro col Livorno, spalleggiato dall'Inter. L'attaccante invece non ha dubbi: vuole il Verona. «Noi ci siamo comportati più che correttamente nei confronti dell'Inter e del ragazzo, che ha dimostrato grande carattere nel preferire il Verona. Non so come andrà a finire, ma di sicuro questo è un esempio di come il Verona sia tornato e stia dimostrando di essere competitivo a tutti i livelli, con una dirigenza che si sta muovendo nel modo giusto in un contesto differente a tutti gli altri come quello della A». Il mercato però è solo una costola del mondo-Hellas. Il test col Levante ad esempio ha detto molto, non solo in campo. «Andare in giro a riportare il nostro marchio in Europa è un punto di partenza significativo per chi come noi si appresta a giocare un campionato di A, per questo lavoreremo sodo per cercare di mantenere la categoria. La partita? Abbiamo fatto la nostra figura, abbiamo messo minuti nelle gambe. Va bene così. Ricordiamoci che il nostro inizio è il più duro rispetto al calendario delle altre neopromosse, abbiamo bisogno di amichevoli come queste per temprarci e provare ad arrivare alla prima più cattivi degli altri».
Alessandro De Pietro
FONTE: Larena.it
lunedì 29 luglio 2013
Setti: «Importante avere un giocatore come Toni»
Il presidente dell'Hellas Verona: «Ci manca l'abitudine alla categoria dove nessuno ti perdona nulla e quindi dobbiamo restare sempre concentrati nell'arco della stagione. Dobbiamo fare un passo in avanti sotto questo punto di vista»
MILANO - «Nessuna tensione, sappiamo che giocheremo con la Juventus e siamo tranquilli. Dovremo combattere in ogni gara perché sarà un torneo difficile e alla fine farà la differenza la continuità nell'arco del campionato. Ci manca l'abitudine alla categoria dove nessuno ti perdona nulla e quindi dobbiamo restare sempre concentrati nell'arco della stagione.
Dobbiamo fare un passo in avanti sotto questo punto di vista» lo ha detto Maurizio Setti, presidente dell'Hellas Verona, intervistato da Sky Sport che ha ammesso che gli piacerebbe partire contro una grande per togliersi subito il dente dell'esordio in Seria A da presidente: «Derby col Chievo? Non credo che sia sentito come altri, ma manca da molto tempo e noi speriamo di creare un grande evento con lo stadio pieno. Toni? Sono molto contento che sia arrivato da noi. Ha compiuto il suo ciclo importante e ora gioca con grande serenità: è importante per noi sia in campo sia fuori. Mercato? Credo che ci sia ancora molto da fare per migliorarci e migliorare la qualità del nostro gruppo».
FONTE: CorriereDelloSport.it
13.07.2013
«Non credo a Campedelli I derby li vuole vincere...»
Aria di derby, già. Una sfida nella sfida, stimolante per tutti, gratificante per la città che sale al livello di Milano e Torino, Roma e Genova. Aria di derby e Campedelli, sull'altra sponda, s'è già buttato avanti. "Fossi sicuro di salvarmi, li perdo pure tutti e due" ha detto il numero 1 del Chievo. Setti ha letto (legge tutto, eh...), prende atto, strizza l'occhio. "Sulla salvezza, son d'accordo con Campedelli..." sospira. Con una differenza, però. "Sì, con una differenza. Lui ha detto che rinuncia volentieri ai derby pur di restare in serie A. Io, visto che ci siamo, vorrei restare in A e vincere pure i derby..."
Come la vive, questa sfida? "Bella, dà altri motivi di interesse, fa vivere ancora di più la città. Però, detto tra noi non mi fido di quello che dice Campedelli, nè di quello che dice Sannino..." In che senso? "Sannino lo conosciamo troppo bene, è un bel furbone. Ha detto che il derby "dev'essere una giornata di sport e di valori, un'autentica festa", eccetera eccetera. A me non la vende mica, così. Io so già cosa pensa Sannino. Una festa sì, soprattutto se vince il Chievo..."
Battute a parte... "Ho grande stima di Campedelli, anche se ci siamo parlati forse una sola volta. Lui sa che se c'è da collaborare, com'è stato per lo stadio, siamo qua. D'altra parte, sotto certi apetti, il Chievo è un esempio. Non resti in A tutti questi anni, se non hai idee chiare, progetti, capacità di portarli avanti. Però, sappiamo benissimo che le nostre sono comunque strade diverse..." Si spieghi... "Beh, sono diverse le storie, è giusto che sia così e nessuno può cambiarle. Il Chievo ha fatto miracoli ed è un esempio, ma qui la città vive soprattutto per l'Hellas. Non penso di dire niente di nuovo e niente di strano. E' la storia che lo dice e quella non la puoi cambiare. Faccio un esempio, dalle mie parti. Il Sassuolo è in A, ha fatto miracoli, da anni ottiene grandi risultati e ha conquistato la A. Ma se tu parli ai modenesi, ti dicono che il cuore batte per il Modena...."
13.07.2013
«L'Udinese è un esempio Pozzo ha aperto una via Sarebbe bello seguirlo...»
LUI E IL CALCIO. Idee chiare, obiettivi già individuati da perseguire con grande determinazione
«Il calcio non ti perdona niente, se non cominciamo a puntare sulla "cantera", tra un po' resteranno in piedi soltanto le grandi squadre»
Come ci s'innamora di una maglia all'improvviso? «Mah, intanto il Verona me l'avevano già proposto qualche tempo fa, prima che entrasse Martinelli. Poi, le cose non erano andate, ma si vede che c'era un percorso segnato. Poi, come fai a non innamorarti di una maglia come questa? Di una città dove c'è storia, non solo per via dello scudetto? Dove c'è fame, voglia, entusiasmo. Mica per dire, ma qui rispetto a Bologna, siamo 10 a zero. Vi faccio un complimento: anche come stampa, meno aggressiva, meno gossipara...»
Ha detto innamorarsi, parola delicata per un dirigente... «Vero, son d'accordo. Un presidente in realtà non si deve mai innmamorare, né di un giocatore, né di un allenatore. Perché il calcio è strano, oggi ti porta su, domani ti butta via. Se t'innamori, la lucidità va a farsi benedire». Allora, le qualità per un grande presidente? Passione, entusiasmo, ma poi... «... poi mettici razionalità, grande equilibrio. Il calcio non ti perdona niente, mai. Nel calcio non guadagni, sei bravo se fai pari. Questi sono investimenti in gran parte senza ritorno. Se vai solo col cuore e con i sentimenti, finisci male. Anche se quelli comunque, contano».
Chi sono i suoi riferimenti? «Mah, se guardo il panorama di oggi, magari possono non essere tanto simpatici, ma credo che De Laurentiis e Lotito, ad esempio, abbiano impostato un tipo di calcio che dà risultati. Un modello vincente. Chiaro, sono ad altri livelli, rispetto a noi, ma la filosofia mi pare da condividere. Per stare più vicino a noi, dico che Pozzo all'Udinese ha fatto un lavoro straordinario e ne raccoglie i frutti». Crearsi i campioni in casa, un po' lo stile del Barça... «Già, la strada è quella, dev'esserlo sempre di più. Altrimenti, in questo calcio, finiranno per restare soltanto le grandi famiglie, le quattro o cinque squadre che se lo possono pemettere. Per gli altri, c'è una strada obbligata, l'Udinese l'ha indicata».
Presidente, a chi dice che Mandorlini non è il "suo tipo", che risponde? «Alt, cosa vuol dire "non è il mio tipo"? Mandorlini sa benissimo come la penso io e come la pensiamo noi. E sa benissimo che in noi ha sempre avuto degli alleati e non dei nemici. Altrimenti non sarebbe andata a finire così. Certo, sa tante altre cose, perché gliele ho dette, non faccio sconti neanche a lui...» Tipo? «Lui è un grande allenatore, su questo non ci sono dubbi. Un grande allenatore deve saper fare bene soprattutto una cosa, cioè allenare. Per tutto il resto qui c'è una struttura in grado di dargli tutto l'appoggio che serve e che non è mai mancato. Faccio un esempio: è come se a un pilota di Formula 1 chiedessero anche di cambiare le gomme. Ma stai calmo, alle gomme penseranno i meccanici, no?»
Ognuno al proprio posto, dunque... «Ognuno ha un ruolo, nel rispetto di regole che valgono per tutti. Io non ho mai giudicato le sue scelte tecniche, non sono mai entrato negli spogliatoi a dirgli "devi far giocare questo e lasciar fuori quell'altro". Ma sui comportamenti, non transigo. Questione di filosofia, vale per tutti, vale anche per lui».
La gente ha voglia di sognare, che cosa promette per la A? «So quanto Verona voglia bene al Verona, ma io non posso fare promesse a vuoto, non è il mio forte. Oggi dico, chiaro e forte, che l'obiettivo è restare in serie A. Sarebbe sciocco dire un'altra cosa, prima restiamoci, impariamo che cosa vuol dire, poi vediamo. Se venissi qua a dire "andiamo in Europa", non sarei io, mi spiace...» Presidente, parla di salvezza, ma intanto ha preso Toni e Donati... «Li abbiamo presi per salvarci prima... Perché pensiamo che la serie A abbia bisogno del giusto mix tra entusiasmo, gioventù, freschezza ma anche esperienza, concretezza, forza fisica. Toni e Donati sono due "pronti subito", in A non c'è tempo da perdere».
R.T.
FONTE: LArena.it
Setti: "Toni ha grandi motivazioni"
Postata il 06/07/2013 alle ore 11:20
Il presidente gialloblù intervenuto a Radio Sportiva: "Luca è una certezza. Il mercato non è chiuso, vogliamo completare l'organico. Il derby? Ogni gara sarà un derby"
VERONA - Ecco le dichiarazioni del presidente gialloblù, Maurizio Setti, intervenuto alla trasmissione radiofonica "Microfono Aperto" in onda su Radio Sportiva: "La scommessa Toni in gialloblù? Siamo molto contenti di questa operazione. Luca non è una scommessa ma una certezza. L’abbiamo scelto non solo per le sue qualità calcistiche ma anche come uomo spogliatoio perché ha la voglia, la cattiveria e l’esperienza giusta per trascinare i compagni anche nei momenti difficili. Inoltre, diventando papà credo abbia raggiunto quel traguardo e quella serenità che ti permettono di esprimerti al meglio. Toni non è il salvatore della patria ma un calciatore importante, ci sarà utile assieme al nostro dodicesimo uomo in campo che è il pubblico.
Che calcio mi aspetto? Mandorlini ha dimostrato di far giocare bene le squadre che allena, però la Serie A è un’altra cosa: servirà anche adattare il nostro modo di condurre le partite a questa nuova realtà. Noi stiamo facendo il possibile per creare un gruppo competitivo che abbia il giusto entusiasmo ma anche la giusta esperienza. Nella massima serie aumenta notevolmente il tasso tecnico, però adesso è presto, intanto siamo molto contenti di Toni senza dimenticare gli altri arrivi.
Donati? Abbiamo puntato su giocatori di carattere, ripeto in Serie A cambia tutto, ci sono più spazi ma anche molta più qualità e soprattutto paghi a carissimo prezzo ogni minimo errore. Con il mercato vogliamo alzare il nostro livello e per farlo dobbiamo creare il giusto mix tra l’entusiasmo di chi ha contribuito alla promozione e le qualità e l’esperienza dei nuovi arrivati.
Cacia titolare? Daniele è stato determinante nella scorsa stagione con i suoi 24 gol, però in Serie A dovrà lottare come tutti. L’arrivo di Toni aumenta la competizione positiva nel gruppo, nel prossimo campionato tutti dovranno impegnarsi al massimo per ottenere un posto tra gli undici. Ricordo inoltre che il mercato deve ancora finire, non ci fermiamo a Daniele e Luca perché vogliamo completare l'organico.
Il nuovo prato del Bentegodi? In accordo con il Chievo siamo riusciti a trovare una soluzione che risolve i problemi che hanno caratterizzato il manto erboso negli ultimi anni, agevolando anche la manutenzione. Si tratta di un investimento considerevole, ma fa parte del processo di crescita per fare bene in Serie A, dove la palla si gioca a terra.
Il derby? Per noi cambia poco perché dovranno essere tutti derby, per raggiungere il nostro obiettivo dovremmo dare sempre il massimo, indipendentemente da chi ci troviamo davanti”.
Ufficio Stampa
FONTE: HellasVerona.it