Nato a/il: | Ravenna (RA) il 17/07/1960 |
Italiana | |
Contratto: | Definitivo fino a Giu. 2017 (+1 opzione sul 2018) |
Ruolo da giocatore: | Libero |
Altezza: | 182 Cm. |
Peso: | 74 Kg. |
Posizione: |
CARRIERA DA ALLENATORE + - = | ||||||
Squadra | Stagione | Serie | Partite | |||
Hellas Verona | 2015 - Nov. 2015 | A | 14 (+1CI) | |||
Hellas Verona | 2014 - 2015 | A | 38 (+3CI) | |||
Hellas Verona | 2013 - 2014 | A | 38 (+2CI) | |||
Hellas Verona | 2012 - 2013 | B | 42 (+4CI) | |||
Hellas Verona | 2011 - 2012 | B | 44 (+4CI) | |||
Hellas Verona | Nov. 2010 - 2011 | LP1 | 26 | |||
CFR Cluji | 2010 - Nov. 2010 | LI (+1SR) | 7 (+1) | |||
CFR Cluji | Nov. 2009 - 2010 | LI (+4CR +2EL) | 21 (+4 +2) | |||
Sassuolo | 2008 - 2009 | B | 42 (+3CI) | |||
Siena | Giu. 2007 - Nov. 2007 | A | 12 (+1CI) | |||
Padova | Dic. 2006 - Giu. 2007 | C1 | 18 | |||
Bologna | Nov. 2005 - Mar. 2006 | B | 16 | |||
Atalanta | 2004 - Dic. 2004 | A | 14 (+6CI) | |||
Atalanta | 2003 - 2004 | B | 46 (+3CI) | |||
Vicenza | 2002 - 2003 | B | 38 (+9CI) | |||
Spezia | 2001 - 2002 | C1 | 36 (+12CI) | |||
Spezia | 2000 - 2001 | C1 | 36 (+10CI) | |||
Spezia | 1999 - 2000 | C2 | 34 (+6CI) | |||
Triestina | 1998 - 1999 | C2 | 36 (+1CI) | |||
Ravenna (da Vice) | 1994 - 1998 | C1 | - | |||
Manzanese | 1993 - 1994 | CND | - | |||
LEGENDA: CND=Campionato Nazionale Dilettanti, CI=Coppa Italia, CU=Coppa Uefa, CC=Coppa Campioni, LILiga I (Serie A Rumena), CR=Cupa României (Coppa di lega romena), EL=Europa League, SR=Supercupa României (Supercoppa romena), LP1=Lega Pro 1^ Divisione |
CARRIERA DA GIOCATORE + - = | ||||||
Squadra | Stagione | Serie | Partite | Goal | ||
Udinese | 1992 - 1993 | A | 11 | 0 | ||
Udinese | 1991 - 1992 | B | 31 | 2 | ||
Inter | 1990 - 1991 | A | 18 (+2CI +7CU) | 0 (+0 +1) | ||
Inter | 1989 - 1990 | A | 24 (+3CI +2CC) | 3 (+0 +0) | ||
Inter | 1988 - 1989 | A | 26 (+8CI +4CU) | 3 (+0 +0) | ||
Inter | 1987 - 1988 | A | 27 (+11CI +6CU) | 2 (+0 +0) | ||
Inter | 1986 - 1987 | A | 30 (+8CI +7CU) | 1 (+1 +0) | ||
Inter | 1985 - 1986 | A | 26 (+6CI +10CU) | 0 (+1 +1) | ||
Inter | 1984 - 1985 | A | 29 (+11CI +10CU) | 0 (+1 +0) | ||
Ascoli | 1983 - 1984 | A | 29 (+4CI) | 2 (+1) | ||
Ascoli | 1982 - 1983 | A | 17 (+6CI) | 1 (+0) | ||
Ascoli | 1981 - 1982 | A | 27 (+7CI) | 2 (+0) | ||
Atalanta | 1980 - 1981 | B | 34 (+4CI) | 1 (+0) | ||
Torino | 1979 - 1980 | A | 22 (+5CI +2CU) | 0 (+0 +0) | ||
Torino | 1978 - 1979 | A | 5 | 0 | ||
Giovanili Ravenna | Fino al 1978 | - | - | |||
LEGENDA: CI=Coppa Italia, CU=Coppa Uefa, CC=Coppa Campioni |
I gol del mister nell'Inter dei record '88-89: Inter 1-0 Lazio, Sampdoria 0-1 Inter, Ascoli 1-3 Inter |
15 FEBBRAIO 2017: L'era di mister MANDORLINI a Verona tramonta definitivamente con la rescissione consensuale a qualche mese dalla scadenza naturale del contratto... Sullo sfondo il PESCARA che ha esonerato ODDO e che ora potrebbe puntare sull'ex tecnico per la nuova guida tecnica.
NEWS E CURIOSITÀ DALLE PASSATE STAGIONI + - =
- 2015-2016 Il presidente SETTI prende decisamente in mano le redini del club dopo l'addio a SOGLIANO; il nuovo diesse è l'aziendalista BIGON ed il primo 'colpaccio' di mercato è l'arrivo in attacco di PAZZINI ad affiancare TONI ma dopo l'inoraggiante pari all'esordio con la ROMA, per il VERONA arrivano solo pareggi e sconfitte sino al duro ko sul campo del FROSINONE dove RAFAEL perde la testa causando un rigore ed un'espulsione che di fatto fanno scoppiare tutti i malumori dello spogliatoio.
È il 29 Novembre 2015 e mister MANDORLINI viene esonerato, due giorni dopo viene ufficializzato DELNERI. - 2014-2015 Il VERONA parte bene ma dopo una serie di infortuni e le solite crepe in difesa i gialloblù vanno in grossa difficoltà tanto che a metà Febbraio la panchina del mister traballa, la società fa però quadrato e piano piano il periodo difficile passa: MANDORLINI raggiunge l'obiettivo salvezza...
- 2013-2014 Il VERONA si fa rispettare anche in Serie A nonostante la stragrande maggioranza della squadra non la conosca per niente! JORGINHO prima e TONI poi prendono prendono per mano i gialloblù guidati in panca da un ottimo MANDORLINI...
- 2012-2013 La nuova dirigenza porta linfa economica, idee e uomini giusti al fianco del presidente MARTINELLI che regala a mister MANDORLINI rosa importante con la 'ciliegina' CACIA: La massima serie non può sfuggire e per il tecnico ravennate è la seconda Promozione con l'HELLAS in 3 anni...
- 2011-2012 Grandissima stagione in cadetteria dopo 4 anni di C1 e mezzi economici minimi: Il VERONA di MANDORLINI, separato in casa col diesse GIBELLINI, raggiunge i playoff e recrimina per un finale rovinato da una clamorosa svista arbitrale...
- 9 Novembre 2010 Mister MANDORLINI è il nuovo allenatore dell'HELLAS! Succede all'esonerato GIANNINI dopo l'ennesima batosta subita a Salerno...
ANEDDOTI & ALTRO DA RICORDARE + - =
- 700esima panchina in carriera per mister MANDORLINI che festeggia al meglio il traguardo alla guida del CLUJI nel campionato rumeno battendo il PETROLUL per il quarto successo di fila in SuperLiga României
- Per la seconda metà della stagione 2022-23 mister MANDORLINI si siede sulla panchina del MANTOVA in Serie C al posto dell'altro ex gialloblù Nicola CORRENT ma non riesce ad evitare la retrocessione dell'ACM quindi ritorna alla guida del CLUJ nel campionato rumeno per la stagione 2023-24
- Per provare la scalata alla Serie B il PADOVA ingaggia mister MANDORLINI a fine 2019 ma le cose non vanno per il verso giusto e dopo un'altra sfortunata stagione le parti si salutano.
- A fine Aprile 2018 mister MANDORLINI va ad allenare la CREMONESE in Serie B dopo l'esonero di TESSER ma viene esonerato a Novembre dell'annata successiva.
- La quarta sconfitta consecutiva in 6 partite costa all'ex tecnico scaligero la panchina appena ritrovata in Serie A col GENOA e pensare che, secondo un'indiscrezione dell'edizione genovese del quotidiano Repubblica, avrebbe potuto tornare alla guida del VERONA a metà Febbraio! Fantasia giornalistica o realtà? Non lo sapremo mai..
- Nuova avventura al GENOA per mister MANDORLINI che sostituisce l'esonerato JURIC in una che ribolle a causa dei deludenti risultati in campionato
- Risoluzione anticipata Con qualche mese di anticipo rispetto alla naturale scadenza di Giugno l'ex tecnico del VERONA MANDORLINI avrebbe risolto il contratto che lo legava ancora ai gialloblù, ad annunciarlo è il quotidiano 'Gazzetta dello Sport'. Considerata anche la posizione di mister PECCHIA, che dalla gara del Partenio è (per forza di cose) in discussione, la mossa della dirigenza (se confermata) toglierebbe di torno anzitempo una presenza comunque ingombrante...
- MANDORLINI all'INTER nel caso salti DE BOER? L'ex tecnico scaligero è stato già associato alle panchine di BARI e CESENA ma col Biscione tornerebbe praticamente a casa vista la sua fede nerazzurra dopo anni di militanza da giocatore a Milano...
- Sirene cinesi... Trivenetogoal rivela sirene dalla Cina a metà Ottobre 2016 per mister MANDORLINI che però avrebbe per ora rimandato la proposta ai mittenti
- Dopo la gara col CARPI la reteocessione è praticamente certa, è quindi periodo di grandi riflessioni per SETTI: Tenere DELNERI o richiamare MANDORLINI a libro paga fino a Giugno 2017? Che fare con TONI qual'ora smettesse col calcio giocato? E BIGON?
- Simpatica svista sulla Gazzetta dello Sport: MANDORLINI guida il BOLOGNA? ...Anche la rosea sbaglia verrebbe da dire leggendo l'articolo sulla cronaca di BOLOGNA-LAZIO in cui, ad un mese di distanza dall'esonero dall'HELLAS, l'ex tecnico dei gialloblù viene fatto sedere sulla panchina dei felsinei! A segnalarlo LArena.it
- Il mister a Radio24 dopo l'esonero 'Avevo parlato col Presidente e con la società. Per me era giusto e più dignitoso andare giù insieme. Sono stati 5 anni stupendi partendo dalla C fino a sfiorare l’Europa League e l’anno scorso altra bella salvezza. Questa è stata una stagione negativa sotto tanti aspetti. Se doveva essere così, saremmo andati giù insieme per poi ripartire. Però la società le deve provare tutte com’è giusto che abbia fatto e credo proprio che questo passo doveva compierlo'
- Dopo la sostituzione in corsa MANDORLINI si confessa dalle colonne de L'Arena 'Sono stati cinque anni meravigliosi. Ho provato emozioni incredibili, abbiamo regalato soddisfazioni immense ai nostri tifosi che ci sono sempre stati vicini, anche nei momenti difficili. Certo, non mi sono mai sentito invincibile o immortale, solo l’Hellas lo sarà per sempre perchè alle spalle c’è una storia, una tradizione, una passione incredibile. Proprio in queste notti insonni ho capito che quando tutto finisce, niente finisce. Non lascerò il mio appartamento, tornerò tutte le settimane a Verona. L’ho detto tante volte, lo voglio ripetere: Verona sarà sempre casa mia e io a casa mia sto bene'
- 30 Novembre ore 18.12 ufficiale l'esonero del mister dopo cinque anni in crescendo, due promozioni e tre anni di Serie A; non può che dispiacere umanamente la triste chiusura con cui si conclude l'esperienza scaligera anche in virtù del fatto che ormai risulta clamorosamente tardiva e con ogni probabilità ininfluente in una situazione che pare ormai largamente compromessa...
Con MANDORLINI vanno il preparatore atletico MARINI, il preparatore dei portieri MORINI e il collaboratore tecnico NICOLINI, rimarranno ZANCHETTA e BORTOLUZZI come vice-allenatore.
Curiosità: Il 30 Novembre è Sant'Andrea e giorno di nascita delle Brigate Gialloblù nel 1971 - Dopo la bruciante sconfitta di Frosinone, gara che per stessa ammissione doveva essere da dentro fuori, si susseguono i nomi per il dopo MANDORLINI sulla panchina dell'HELLAS ma a questo punto la mossa della società per quanto necessaria sarebbe ormai pressoché inutile... I nomi sono tanti e più o meno probabili dal suggestivo MALESANI all'ex CORINI, dallo sconosciuto YAKIN a DEL NERI, la situazione è quantomai in evoluzione per una squadra retrocessa peraltro già a fine Ottobre
- A cappello della riconferma il mister, in conferenza congiunta col Direttore Sportivo BIGON, cerca di rispondere al fuoco di fila delle domande di una platea giornalistica piena e 'carica' sulla gestione del momento sportivo più drammatico delle ultime 3 stagioni dell'HELLAS...
- ...Tanto tuonò che non piovve è proprio il caso di dire! Nelle 48 ore scarse che vanno dal cappotto interno col BOLOGNA alla riconferma (per certi versi clamorosa) di MANDORLINI, sono stati vari gli allenatori messi sulla panchina del mister scaligero che ha compiuto proprio Lunedi 9 Novembre i 5 anni in gialloblù: Dall'ex GUIDOLIN a DI CARLO, dall'amico e paesano BALLARDINI a Sandokan MALESANI, da STRAMACCIONI finito ad Atene al possibile outsider LOPEZ passando per i sogni impossibili PRANDELLI e MAZZARRI... Al termine della riunione fiume a casa SETTI, presenti BIGON, GARDINI e pure l'interessato ultimo MANDORLINI, si è deciso quello che il patròn aveva anticipato all'indomani della sconfitta al Bentegodi con la FIORENTINA e cioè che, almeno fino a Dicembre, sarà ancora l'allenatore ravennate a guidare i gialloblù.
- 6 punti in 12 partite e il mister sbotta! Sempre più sotto pressione a causa di una luce in fondo al tunnel che ancora non si intravede nemmeno, MANDORLINI se la prende anche col giornalista inviato dal TGGialloblu che, tutto considerato, non fa una domanda nemmeno 'cattiva' (ammesso e non concesso che una domanda lo possa essere)
- L'HELLAS continua a soffrire, per i gialloblù 5 punti in 8 gare, 1 solo gol su azione sui 7 messi a segno fin'ora, almeno 1 gol preso a partita (a fornte di 11 subiti), 5 le rimonte subite e mai una vittoria... Numeri impietosi che naturalmente non possono non mettere in discussione la posizione del mister
- 3 punti in 6 gare e seconda sconfitta di fila per un HELLAS ridotto ai minimi termini da una falcidiata mai vista di infortuni: Mister MANDORLINI serra ancor più le fila 'Ora più uniti che mai!'
- Emergenza infortuni già alla quinta! Dopo la frattura al perone del Primavera appena arrivato in prima squadra FARES, si fa male HALLFREDSSON, si annunciano le ricadute di ROMULO (tornato ad operarsi in Brasile ne avrà per 3 mesi abbondanti) e IONITA (intervento chirurgico a Monaco di Baviera per 2 mesi e mezzo di stop) e, come se non bastasse, si aggiungono gli infortuni per TONI e MÁRQUEZ: Per l'HELLAS è emergenza a centrocampo ma anche il carattere ed il gioco di una squadra abituata alla dirompente di Luca ne risentirà inevitabilmente... MANDORLINI serra le fila e incita a remare tutti dalla stessa parte perché ci attenderà un periodo di vacche magre!
- MANDORLINI fino al 2017! Il mister rinnova fino a Giugno 2017 con opzione per la società di Via Belgio anche per il terzo anno
Andrea Mandorlini
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Andrea Mandorlini (Ravenna, 17 luglio 1960) è un ex calciatore e allenatore di calcio italiano, dal 9 novembre 2010 alla guida dell'Hellas Verona.
Carriera
Giocatore
Cresciuto nel Ravenna, ha iniziato a giocare nel calcio professionistico nel Torino, con cui ha fatto il suo esordio in Serie A il 4 febbraio 1979 appena diciottenne. Dopo le 5 presenze nel primo campionato ne giocò 22 l'anno successivo, prima di passare all'Atalanta in Serie B.
Tornò a giocare in A con l'Ascoli, dove rimase per tre stagioni prima di venire chiamato dall'Inter nel 1984. A Milano giunse all'apice della carriera, arrivando a vincere il prestigioso "scudetto dei record" con Giovanni Trapattoni. Vinse quindi la Supercoppa Italiana e la Coppa UEFA nel 1991, nella sua ultima stagione al club.
Approdato all'Udinese, dopo due stagioni, nel 1993, appese le scarpette al chiodo.
Vanta anche una presenza in Nazionale Under 21.
Allenatore
Inizia la sua carriera da allenatore a 33 anni con il Manzanese, squadra militante nel Campionato Nazionale Dilettanti, non riuscendo a salvare la squadra dalla retrocessione in Eccellenza.
Fra il 1994 e il 1998 è stato allenatore in seconda al Ravenna, ottenendo nel 1996 la promozione in Serie B.
Nel 1998 subentra a stagione in corso alla guida della Triestina in Serie C2, chiudendo la stagione al secondo posto, e perdendo la finale play-off, valida per la promozione, contro il Sandonà.
Nel 1999 viene chiamato allo Spezia, conquistato al primo anno la promozione in Serie C1 con 15 punti di vantaggio sulla seconda classificata. Le due stagioni successive rimane con i liguri, perdendo contro la Triestina nelle semifinali dei play-off, valide per la promozione in Serie B.
Il 6 giugno 2002 viene assunto alla guida del Vicenza, in Serie B. Dopo un inizio che l'aveva vista in vetta alla classifica dopo ventidue giornate, la squadra termina la stagione all'ottavo posto.
L'approdo all'Atalanta, Padova e Siena
Il 10 giugno 2003 firma con l'Atalanta, guidando la squadra alla promozione in massima serie. Il 6 dicembre 2004, dopo aver ottenuto sette punti in quattordici giornate, senza alcuna vittoria (7 pareggi e 7 sconfitte) e con la squadra ultima in classifica a sei punti di distanza dalla zona salvezza, viene sollevato dall'incarico e sostituito da Delio Rossi. La sua è stata la peggiore gestione in massima serie della storia della società orobica.
Il 9 novembre 2005 a seguito dell'esonero di Renzo Ulivieri, viene assunto alla guida del Bologna, in Serie B. Il 5 marzo 2006 viene esonerato a causa di mancanza di continuità nei risultati.
Il 18 dicembre 2006 firma un contratto di due anni con il Padova, in Serie C1. Dopo un'iniziale rimonta, che porta la squadra in zona play-off, la squadra inanella una serie di risultati altalentanti, chiudendo la stagione al settimo posto. Il 3 giugno 2007 rescinde il contratto che lo legava ai biancoscudati.
Il 12 giugno 2007 passa sulla panchina del Siena, in Serie A. Il 12 novembre, a seguito della sconfitta interna subìta nel derby contro il Livorno (2-3 il finale), con la squadra ultima in classifica a nove punti (frutto di una vittoria, sei pareggi e cinque sconfitte), viene esonerato dalla società toscana, con cui rescinde consensualmente il suo contratto; lo sostituisce Mario Beretta.
Sassuolo e l'esperienza in Romania
Il 7 luglio 2008 firma un contratto biennale con il Sassuolo, neo promosso in Serie B, chiudendo la stagione al settimo posto. Il 10 giugno 2009 rescinde consensualmente il suo contratto con il Sassuolo, in quanto i programmi della società non coincidono con quelli del tecnico.
Il 13 novembre 2009 firma un contratto annuale con il Cluj, in Romania. Al termine della stagione vince il campionato rumeno, il secondo nella storia del club, la Cupa României e la Supercoppa di Romania. Il 13 settembre 2010, a causa di un inizio di stagione negativo, con la squadra undicesima in classifica a sei punti dalla vetta, viene sollevato dall'incarico.
Hellas Verona
Il 9 novembre 2010, a seguito dell'esonero di Giuseppe Giannini, subentra sulla panchina del Verona, in Lega Pro Prima Divisione. Termina la stagione al quinto posto, ottenendo la promozione tramite i play-off, dopo aver eliminato prima il Sorrento e poi la Salernitana, riportando il Verona in Serie B dopo quattro anni di distanza.
Al termine di Salernitana-Verona (1-0), valida per la finale di ritorno dei play-off promozione, venne aggredito negli spogliatoi a causa di alcune sue dichiarazioni polemiche verso la Salernitana. Poche settimane dopo, durante la presentazione ufficiale della squadra dinanzi ai tifosi, l'allenatore intonò al microfono "Ti amo terrone", dedicandolo ai salernitani, invitando i tifosi a cantare ripetendo tale coro. L'episodio portò al deferimento di Mandorlini da parte del Procuratore Federale della FIGC, con la stessa società Hellas Verona che venne deferita per responsabilità oggettiva e concorrente. Mandorlini poi affermò che tale coro fu una goliardata. La vicenda si chiuse nel dicembre successivo col patteggiamento di un'ammenda di 20.000 euro a carico dell'allenatore.
Partito nell'estate del 2011 con l'obiettivo di salvarsi, l'Hellas Verona guidato da Mandorlini sfiorò la promozione il primo anno chiudendo la stagione al quarto posto in classifica con 78 punti, ma uscendo sconfitto nelle semifinali play-off contro il Varese (2-0; 1-1). Durante la stagione la squadra eguagliò il record per la serie B di otto vittorie consecutive in campionato. L'11 ottobre 2011 prolunga il suo contratto fino al 30 giugno 2014.
Il 22 ottobre 2012 venne deferito dal Procuratore Federale per delle dichiarazioni giudicate offensive nei confronti dei tifosi e dei cittadini livornesi. A seguito del comportamento di Mandorlini è stata deferita alla Commissione Disciplinare Nazionale anche la società dell'Hellas Verona per responsabilità oggettiva e per responsabilità concorrente. Il deferimento si chiuse il 19 dicembre 2012 con il patteggiamento di una squalifica fino al 31 gennaio 2013.
Nella stagione 2012-2013 guidò l'Hellas Verona alla promozione in serie A, che mancava alla società scaligera da 11 anni, centrando il secondo posto con 82 punti al termine di un lungo testa a testa con il Livorno. Quella degli scaligeri si rivelò la miglior difesa del campionato ed il suo attaccante Daniele Cacia il capocannoniere del torneo (24 reti). Mandorlini fu il primo allenatore della storia gialloblu ad ottenere due promozioni e venne confermato per il successivo campionato di Serie A. Il 3 marzo 2014, gli allenatori lo classificarono secondo alla Panchina d'argento, il riconoscimento, assegnato al miglior allenatore della serie B 2012-13.
Nella stagione 2013-2014, iniziata con l'obbiettivo salvezza raggiunse il decimo posto; il 3 novembre 2013 eguagliò il record di sei vittorie consecutive in casa in serie A dell'Hellas Verona e, a fine stagione, batté il record di reti totali segnate dal Verona in un campionato di A (62 gol) e il numero di successi in una stagione in A degli scaligeri (16 vittorie). Il 21 maggio 2014 rinnova il contratto per la stagione successiva che chiude al tredicesimo posto. Il 9 giugno 2015 rinnova il suo contratto fino al 30 giugno 2017, con un'opzione per la stagione successiva a favore del Club. Il 30 novembre 2015 viene esonerato in seguito ad un inizio di stagione molto complicato, con la squadra all'ultimo posto in classifica a soli sei punti (nessuna vittoria in 14 partite di campionato).
I suoi figli Davide e Matteo sono anch'essi calciatori.
Palmarès
- Giocatore
Competizioni nazionali
Campionato italiano: 1 Inter: 1988-1989
Supercoppa italiana: 1 Inter: 1989
Competizioni internazionali
Coppa UEFA: 1 Inter: 1990-1991
- Vice-Allenatore
Campionato italiano di Serie C1: 1 Ravenna: 1995-1996
- Allenatore
Campionato italiano di Serie C2: 1 Spezia: 1999-2000
Campionato rumeno: 1 Cluj: 2009-2010
Coppa di Romania: 1 Cluj: 2009-2010
Supercoppa di Romania: 1 Cluj: 2010
FONTE: Wikipedia.org
RASSEGNA STAMPA + - =
STAGIONE 2024-25 + - =
Serie A
Mandorlini consiglia l'Inter[...]
22/11 alle 13:08
di Giacomo Iacobellis
© foto di Paolo Baratto/Grigionline.com
Mister Andrea Mandorlini, intervistato dal quotidiano Tuttosport, ha dato qualche consiglio per gli acquisti ad Ausilio e Marotta in vista del prossimo mercato. Queste le sue dichiarazioni, a partire dal centrocampista classe 2004 del Verona Reda Belahyane: "L’ho seguito con attenzione e mi piace molto. Belahyane sarebbe certamente un profilo giusto per l’Inter dietro Calha. È pronto per una big. D’altronde la miglior garanzia è Sogliano: Sean difficilmente sbaglia ed è davvero bravo nello scoprire e lanciare talenti sconosciuti" [...]
Infine una battuta sull'ottimo lavoro di Sean Sogliano: "Sean è un talent scout straordinario, ma il calcio in Italia è strano. Ci sono situazioni che non capisci perché vadano in questa maniera. Indubbiamente Sogliano meriterebbe la chiamata di un top club per come ha lavorato, ma soprattutto per i tanti talenti comprati a pochi soldi e diventati poi plusvalenze straordinarie".
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
Mandorlini: “Il Verona si è ritrovato a livello psicologico. Kean? Firenze gli è salutare”
Le dichiarazioni dell’ex allenatore gialloblù in vista della partita con i viola
di Redazione
8 Novembre 2024 20:43
L’ex allenatore dell’Hellas Verona, Andrea Mandorlini ha parlato a Radio Bruno in vista della partita contro la Fiorentina: “Kean? La piazza di Firenze gli è salutare. Ambiente, allenatori e compagni sono importanti per lui. È un bene per la società che lo ha scelto e ci ha creduto”.
APOEL. “Ci sta di perdere una partita, la Fiorentina sta vivendo un periodo fantastico. Ci saranno degli altri incidenti di percorso, non è che tutte le volte si possa farne una grossa questione. La prossima è contro il Verona, un’altra partita importante per la Fiorentina, per tornare a dimostrare e confermare di essere la sorpresa sin qui del campionato. Seconde linee? Non ci ho mai creduto alla storia che non ci siano titolari e riserve. Succede in tutte le squadre che ci siano 8/9 titolari. Centrocampo? Non è sicuramente positivo avere i giocatori solo a fine mercato, ma poi una volta arrivati i calciatori di conseguenza sono arrivati anche i risultati”.
PALLADINO. “Ci vuole tempo in tutte le cose, per assemblare le idee. Ci poteva stare un inizio così, poi il lavoro premia e credo che Raffaele stia dimostrando il suo valore. Non cambia niente la sconfitta di ieri, ha accelerato l’identità nuova che la Fiorentina ha messo in luce nelle ultime gare. Sta dimostrando di essere davvero un bravo allenatore. Ha esperienza, ha vissuto queste situazioni da giocatore e sa valutare e capire i momenti”.
VERONA. “Era partito molto bene con la vittoria sul Napoli, contro la Roma ha fatto un grande gara sotto il punto di vista mentale. A livello psicologico si è ritrovato e adesso si confronta con la Fiorentina che, allo stesso tempo, ha una sua forte identità”.
FONTE: CalcioHellas.it
Mandorlini: “Sono stato molto vicino ad allenare la Lazio. E sul Verona…”
L'ex tecnico del Verona ha parlato della prossima sfida dei biancocelesti all'Olimpico, svelando anche un retroscena
di Chiara Del Buono
13 Settembre 2024 15:00
Manca sempre meno al ritorno della Lazio in Serie A: la squadra di Marco Baroni ospiterà il Verona, ex formazione del tecnico toscano. La sfida valevole per la quarta giornata di campionato, vedrà i biancocelesti voler tornare subito alla vittoria dopo il pareggio contro il Milan. A parlare del match dell’Olimpico ci ha pensato Andrea Mandorlini, ex allenatore dei gialloblù: ecco cos’ha detto ai microfoni di Radio Roma Sound durante la trasmissione Cronache Laziali.
Le parole di Mandorlini sulla Lazio
“Le mie sfide contro la Lazio sono sempre state belle e avvincenti, con grandi giocatori da una parte e dall’altra. Quella di lunedì sarà sicuramente molto interessante, entrambe hanno cominciato abbastanza bene, anche se siamo all’inizio. Il Verona ha fatto due vittorie importanti e forse inaspettate. Rimpianti per non avere fatto il salto in una big come Baroni? Credo che ci sia poco spazio per quello. Sono stato anche vicino alla Lazio: una volta andai a parlare con il presidente Lotito e allenare la Lazio sarebbe stato sicuramente molto bello e importante. Al di là di questo credo che Marco stia facendo bene e stia dando continuità al suo lavoro. Ogni storia ha un suo perché, la mia ne ha avuto un altro. Adesso vorrei ritornare in Italia il prima possibile ma conta poco pensare a quello che non è stato e poteva essere. Conta il presente, e lunedì vedremo una partita bella” [...]
FONTE: SoloLaLazio.it
Serie A
Mandorlini: "Sogliano non mi sorprende. Gli acquisti? Scommesse per molti, non per lui"
08/09 alle 22:00
di Alessio Del Lungo
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
Andrea Mandorlini, ex allenatore dell'Hellas Verona, nella sua intervista rilasciata a TMW, ha parlato anche dei gialloblù, che ogni anno riescono a sorprendere con operazioni di mercato davvero interessanti. Gran parte del merito va ovviamente a Sean Sogliano, un dirigente che il tecnico conosce bene:
"Sono scommesse per molti, ma per lui no. Ha una conoscenza internazionale nota, si merita tutto ciò che sta ottenendo e non mi sorprende, ha abilità. Insieme io e lui ci siamo tolti tante soddisfazioni, il Verona mi ha fatto una grande impressione alla prima e alla terza, nell'ultima ha fatto una gara di grande personalità, mentre con la Juve è andata così, così. Sono contento e ora anche Zanetti lavorerà con più serenità e più tranquillità e avrà più tempo per conoscere i nuovi".
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
STAGIONE 2023-24 + - =
Intervista esclusiva a Andrea Mandorlini: "Europei equilibrati, ma non dobbiamo chiedere troppo all'Italia. Esonero di Cluj una ferita. Padova? Il problema è l'ambiente..."
Davide Martini Pubblicato il Giu 26 2024
Euro 2024 è in pieno svolgimento, tra delusioni e sorprese. La redazione ha raggiunto l'ex difensore dell'Inter dei record ed ex allenatore, tra le altre, del Verona, reduce da un'esperienza in Romania. Il suo punto di vista sul percorso degli Azzurri, ma anche sugli opposti percorsi di due sue ex squadre, Mantova e Padova, nell'ultimo campionato di Serie C.
[...] Spostandosi di pochi chilometri, una piazza in cui lei è ancora amatissimo è quella di Verona. Ha un legame particolare con Setti e soprattutto con Sogliano, cementato poi a Padova. Tutti danno meriti a Baroni per l’impresa salvezza, ma c’è anche tanto del ds che ha saputo prendere giocatori giusti e di valore a prezzi accessibili… Sogliano ha deciso di restare. Pensa possa essere la miglior garanzia possibile per Zanetti all’alba di un’altra stagione in cui probabilmente ci sarà da soffrire? O che avrebbe fatto bene a cambiare aria, magari per approdare in un club più ambizioso?
Come ho già detto in altre interviste i meriti per la salvezza del Verona vanno ripartiti equamente tra Sogliano che è andato a pescare ottimi giocatori a gennaio e mister Baroni che ha saputo amalgamarli. Del resto senza unione di intenti non si possono ottenere risultati di questo tipo, soprattutto in una situazione particolare come quella che si era creata a gennaio. Per quanto riguarda la scelta di Sogliano di rinnovare con il Verona non posso che dire che Sean ha fatto ottime cose ovunque è stato, ma è molto legato alla piazza. Conosco bene il Direttore, abbiamo lavorato insieme anche a Padova arrivando a fare una finale playoff, poi l’anno dopo io non c’ero più e lui è stato esonerato a gennaio, ma la squadra costruita è comunque arrivata a giocarsi un’altra finale. Diciamo che entrambi siamo un po’ in debito con la fortuna…
[...] Ringraziandola per la disponibilità, mister, le chiedo se bolle qualcosa in pentola. L'esonero subito al Cluj a gennaio grida ancora vendetta, visto il cammino successivo della squadra in particolare nei playoff e in Coppa... Rivedremo a breve Mandorlini in panchina?
Qualche contatto l’ho avuto. Sono pronto a ripartire, Italia o estero per me non fa differenza. L’esonero di Cluj mi ha fatto male. Si era creato l'ambiente giusto, avevo portato cinque giocatori nuovi e stavamo andando bene. Eravamo in semifinale di Coppa e in campionato era tutto aperto, visto che in Romania ci sono i playoff. Purtroppo chi è venuto dopo di me non ha fatto meglio... Il calcio comunque è così, ma la motivazione per ripartire c’è eccome e spero succeda presto…
FONTE: News.SuperScommesse.it
LE INTERVISTE DI TB
ESCLUSIVA TB - Mandorlini: "Spezia-Ascoli vale tanto. Secondo posto? Dico Cremo. Il Palermo può imporsi ai playoff, il Bari pensi a salvarsi. Mantova merita la B. Sassuolo e Verona…"
30.03.2024 21:05 di Marco Lombardi
Mandorlini
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
Lo raggiungiamo telefonicamente nel mentre assiste in tv al trionfo dell’Atalanta, di cui è stato giocatore e allenatore in Serie B e A, al ‘Maradona’ di Napoli. Lui è Andrea Mandorlini, con il quale abbiamo fatto una lunga chiacchierata sulla cadetteria (e dintorni) [...]
Tra Verona e Sassuolo, realtà che lei conosce bene, chi ha più chance di evitare la discesa in Serie B?
“Domanda difficile. Il Sassuolo vive un momento molto delicato, dopo tanti anni a buonissimi livelli. È una situazione complessa da comprendere e soprattutto da risolvere per il mio amico Davide Ballardini. Quanto all’Hellas, è più abituato (e pronto) a lottare per la salvezza. Ovviamente sono molto legato al Verona, per cui spero vivamente che ce la faccia. Ecco, il Sassuolo ha valori importanti e tecnicamente più qualità, ma per salvarsi serve un’altra mentalità, oltre all'abitudine alla lotta; sotto questo aspetto, l’Hellas potrebbe essere avvantaggiato” [...]
FONTE: TuttoB.com
SERIE A
Zaccagni nel mirino della Juve, Mandorlini: "Pochi come lui in Italia, lo vedrei bene..."
16/02 ALLE 10:53
di RAIMONDO DE MAGISTRIS @RAIMONDODM
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
Intervista concessa al quotidiano 'TuttoSport' dall'allenatore Andrea Mandorlini. Il tecnico 63enne ha allenato nel corso della sua avventura alla guida dell'Hellas Verona Mattia Zaccagni, ala della Lazio che è tra gli obiettivi della Juventus per la prossima estate: "Zaccagni lo vedrei bene alla Juventus. È un talento che ha raggiunto la piena maturità, dimostrando negli ultimi anni di essere uno dei migliori giocatori della Serie A. In Italia sono davvero in pochi ad avere le sue qualità".
Poi in un altro passaggio ha aggiunto: "Sarebbe un giocatore molto utile ai bianconeri. Zaccagni è un elemento che abbina alle indubbie qualità tecniche anche quelle fi siche. Corre tanto e aiuta parecchio la squadra in fase di non possesso. Poi con la palla tra i piedi può determinare e fare la differenza negli ultimi 30 metri con una sola giocata. Soprattutto nell’uno contro uno ha uno spunto importante".
Per Mandorlini, la Juventus potrebbe rappresentare per Zaccagni un importante step nella sua carriera: "Credo sia per lui motivo d’orgoglio essere appetito dalla Juventus. Sono contento che abbia dimostrato in questi anni tutto il suo valore, per me è un top player. Alla Lazio da punta esterna è diventato uno dei migliori del campionato, dando il meglio di sé. Ci sono molto affezionato: l’ho sentito pure poco tempo fa per augurargli una pronta guarigione dall’infortunio".
CALCIO ESTERO
CFR Cluj, risoluzione consensuale del contratto con Andrea Mandorlini
24/01 ALLE 10:12
di LUCA BARGELLINI @BARGELLINILUCA
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
Si separano le strade di Andrea Mandorlini e del CFR Cluj, club della massima serie rumena nel quale era tornato ad allenare nel giugno scorso, a 13 anni di distanza dalla prima volta, mettendo a referto 11 vittorie, 9 pareggi e 7 sconfitte in 27 apparizioni.
Con una nota ufficiale il club rumeno ha, infatti, comunicato la risoluzione consensuale del rapporto con il tecnico italiano.
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
Mandorlini esonerato, al suo posto arriva Mutu: al Cluj è staffetta tra ex Serie A
Stefano Silvestri
21 gen 2024 17:31+01:00
Getty Images
Andrea Mandorlini non è più l'allenatore del Cluj: fatale un ko contro il Botosani ultimo. Il proprietario del club: "Il nuovo allenatore sarà Mutu".
L'avventura di Andrea Mandorlini in Romania, la seconda, è già finita. L'ex allenatore tra le altre del Verona è stato esonerato dal Cluj e, dunque, vede chiudersi qui l'ennesimo capitolo della propria carriera in panchina.
Una decisione arrivata domenica pomeriggio, al termine della gara che il Cluj ha perso per 1-0 in casa del Botosani fanalino di coda per la ventiduesima giornata del massimo campionato romeno. Un ko deleterio anche per la classifica, che vede la squadra di Cluj-Napoca sempre più lontana dal primo posto.
Curiosa è anche la staffetta in panchina, perché al posto di Mandorlini arriva un'altra vecchia conoscenza della Serie A e del calcio italiano: Adrian Mutu.
7 SCONFITTE IN 22 GIORNATE
Florescu a segno al 64', Cluj sconfitto di nuovo, Botosani ancora ultimo ma vincente. Per l'ormai ex squadra di Mandorlini, che nel corso della propria storia recente ha ospitato calciatori italiani come Roberto De Zerbi, si tratta della settima sconfitta nelle prime 22 giornate: troppo, per un club che ogni stagione inizia il campionato con l'obiettivo di portarselo a casa.
Mandorlini era tornato in Romania nel giugno del 2023, 13 anni dopo la prima esperienza, che nel 2009/2010 lo aveva visto conquistare campionato, Coppa e Supercoppa. Era reduce dalla retrocessione alla guida del Mantova, poi riammesso in Serie C e oggi grande protagonista con Davide Possanzini in panchina.
PRIMO POSTO SEMPRE PIÙ LONTANO
Attualmente il Cluj, che ha vinto per l'ultima volta la Liga I nel 2021/2022, è secondo in classifica con otto punti di ritardo dalla capolista: la Steaua Bucarest.
La formazione della capitale, però, deve ancora giocare la propria partita del ventiduesimo turno: lo farà lunedì sera contro l'UTA Arad. In caso di vittoria, salirà a 47 punti contro i 36 del Cluj: +11.
ARRIVA MUTU
E dunque, come già accennato, ecco che in panchina arriva un altro volto noto del calcio italiano: Adrian Mutu. 45 anni compiuti da un paio di settimane, l'ex attaccante di Inter, Parma e Fiorentina è senza panchina da dicembre, dopo un paradossale esonero da parte degli azeri del Neftçi Baku.
Perché paradossale? Perché negli stessi giorni Mutu è tornato in Romania per il funerale della madre. Con il Neftçi che, all'interno del comunicato nel quale annunciava il suo esonero, inseriva anche le condoglianze per la dolorosa perdita.
LA CONFERMA DEL CLUB
"Sì, è vero. Ci arrendiamo - ha confermato il proprietario del Cluj, Ioan Varga, a proposito del cambio in panchina - Non si può più andare avanti, non sopporto di vedere la squadra giocare così. Quando non riesci a battere l'ultima in classifica, non c'è nulla da dire. Non voglio giocare i playoff, voglio lottare per il titolo. A Mandorlini ho dato un sacco di possibilità, ma è finita.
Adrian Mutu è il nome del futuro allenatore. Avevo parlato con lui anche alla fine dell'anno scorso, prima della sfida contro il Cluj. Poi è successo quello che è successo con sua madre, abbiamo vinto 4-0 e ho deciso di non cambiare allenatore dopo una vittoria così larga.
Non credo che abbiamo una brutta squadra, ma da parte di Mandorlini c'è un problema di comunicazione. Oggi non abbiamo mostrato niente. Non ha scuse: tutto era come aveva chiesto, gli stipendi sono in regola. Non ne posso più, voglio qualcos'altro dalla squadra".
FONTE: Goal.com
CALCIO ESTERO
Mandorlini: "A Bucarest il mio Cluj fa paura. Non mi sento in bilico"
06/12 ALLE 15:25
di MICHELE PAVESE
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
Andrea Mandorlini non è in bilico. Dopo le parole del presidente Nelutu Varga, che ha annunciato una "rivoluzione" qualora il Cluj non riesca a vincere le prossime quattro partite, il club rumeno ha precisato in un comunicato che le notizie su un possibile cambio in panchina sono prive di fondamento: "Siamo completamente delusi da questi tentativi mirati e in malafede contro il nostro club, che hanno l'unico intento di destabilizzare la squadra. Ci attende un programma impegnativo con quattro partite importanti prima della pausa e vogliamo che tutta la nostra energia sia concentrata esclusivamente in questa direzione, non per smentire periodicamente gli articoli. Anche se gli ultimi risultati non sono stati come desideravamo, sia i giocatori che il nostro allenatore godono del sostegno della dirigenza. Il gioco della nostra squadra, apprezzato dalla stragrande maggioranza degli esperti del settore, ci dà fiducia per le restanti partite di questa stagione".
Il Cluj, secondo in classifica alle spalle dell'FCSB, ha conquistato solo due punti nelle ultime quattro partite ma nessuno mette in dubbio la bontà del lavoro svolto finora dal 63enne tecnico di Ravenna. E lo stesso Mandorlini ha voluto fare alcune precisazioni ai microfoni di Tuttomercatoweb.com: "Sono molto dispiaciuto soprattutto perché queste notizie hanno avuto grande risalto in Italia, la mia patria, dove vorrei tornare un giorno", ha commentato a poche ore dall'importantissima sfida di Coppa contro il Rapid di Cristiano Bergodi. "Purtroppo è sempre la stessa storia: la stampa di Bucarest cerca di destabilizzare le altre squadre. Siamo secondi e siamo stati in testa per tanto tempo; so bene che la pressione è aumentata ma queste sono polemiche politiche, montate ad arte. Forse hanno paura di noi, del resto non vincono da tempo".
Mandorlini scende nei dettagli: "Sono arrivato e ho ereditato una squadra in costruzione, che ha cambiato otto titolari. L'obiettivo era quello di ristrutturare creando un progetto attraente e finora ci siamo riusciti, facendo giocare tanti giovani ed esprimendo un bel calcio. In una stagione tutti vivono dei momenti negativi; anche il Manchester City non vince da diverse partite, ma siamo contenti di quello che abbiamo fatto finora e lo è anche la proprietà. C'è grande sinergia tra noi".
Come si spiega allora gli ultimi risultati negativi?
"Abbiamo pareggiato una partita nonostante 30 tiri in porta, mentre nell'ultimo turno è arrivata una sconfitta dopo aver colpito tre pali, con un tiro al 90'. I risultati contano ma bisogna pensare al percorso e alle prestazioni, e non posso rimproverare nulla alla mia squadra. E poi in Romania la stagione è divisa in due parti: ci sono i playoff, regole particolari. È ancora lunga".
In che modo la stampa di Bucarest influenza l'opinione pubblica?
"Faccio un esempio: per un paio di settimane ho lasciato in panchina Deac, uno dei senatori della squadra, e subito le tv hanno chiamato il padre per mettere in discussione le mie scelte. Si è creato un caso che non esiste, lo stesso giocatore si è scusato con me per le parole del genitore. Il problema è che dopo ogni sconfitta vogliono subito mandarti a casa; se non ci fossero i playoff e fossimo ottavi in classifica potrei capirlo, ma è chiaro che si cerca solo lo scandalo, molto più che in Italia. La società mi ha affidato un progetto nuovo, che consenta ai giovani di crescere. Un cambio radicale, ma per farlo ci vuole tempo".
Si è parlato di Mutu come suo possibile sostituto.
"Io ho un'esperienza trentennale in panchina, lui ha appena cominciato. Non ci possiamo paragonare. Di sicuro non mi sento in bilico anche se so che dipendo dai risultati e stasera ci aspetta una partita molto delicata".
In Romania, al netto di questa vicenda, come si sta trovando?
"Al Cluj ho vinto campionato, Coppa e Supercoppa nel 2010, amo questo club. È un calcio meno seguito ma in grande crescita e lo dimostrano i risultati raggiunti dalla Nazionale, che si è qualificata a Euro 2024. Ci sono stadi sempre pieni e strutture all'avanguardia, è un piacere vivere certe emozioni".
Il pensiero, però, è rivolto sempre all'Italia.
"Vorrei tornarci, sento di poter dare ancora tanto. Ma adesso penso solo al Cluj".
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
20 Settembre 2023 - 08:00 Hellas Live
Il Cluj celebra le 700 panchine di Andrea Mandorlini
Prestigioso traguardo per l’ex allenatore dell’Hellas Verona. Lunedì sera nel successo (quarto consecutivo in campionato, ndr) contro il Petrolul, Mandorlini ha tagliato il traguardo delle 700 panchine in carriera.
FONTE: HellasLive.it
ESCLUSIVE
ESC. CH – Mandorlini: “L’Hellas si salverà contro tutto e tutti, me lo dice il cuore”
L’ex allenatore gialloblù ha parlato in esclusiva ai nostri microfoni
di Andrea Molinari Agosto 10, 2023 - 11:30
Dopo l’ultima esperienza in Italia sulla panchina del Mantova in Serie C, Andrea Mandorlini ha deciso di tornare al Cluj, in Romania. A più di 1200 chilometri da Verona, però, un pensiero per l’Hellas non manca mai: il mister ci ha parlato delle sue sensazioni in vista della stagione che sta per cominciare e non solo.
Di seguito, dunque, la nostra intervista esclusiva.
Inizia un altro anno di Serie A dopo la salvezza ottenuta contro lo Spezia. Ha guardato lo spareggio?
«Sì, ho guardato la partita a casa con la mia famiglia. L’Hellas è arrivato bene alla gara decisiva e meritatamente si è salvato. Io ci credevo, poi da quando è arrivato Sogliano si sono sistemate un po’ di cose e la squadra ha cominciato a crederci. Credo sia un risultato giusto dopo un lavoro fatto bene».
In una recente intervista aveva detto che sarebbe tornato a Verona a piedi. Sogliano ci ha fatto un pensierino per il dopo Zaffaroni-Bocchetti?
«No (ride ndr), la società ha fatto la scelta giusta con Baroni. Chiaro che per me l’Hellas rimane e resterà sempre un momento importante della mia vita. Ho dato tanto e ho ricevuto tantissimo ma sono quelle cose che si dicono perché ho dentro dei sentimenti forti per la piazza. Ora sono contento che Sogliano sia tornato con un contratto di tre anni e quindi con una programmazione».
Al momento il direttore ha portato Saponara e Mboula, dobbiamo aspettarci tanti colpi in entrata da qui alla fine del mercato?
«Sai, il calciomercato è molto lungo. Prendere tutti subito non è una cosa buona per nessuno, potrebbero uscire altri profili di mercato interessanti. Anche le altre squadre fanno così, prima serve valutare tutti i dettagli e credo sia giusto così».
Si aspettava l’addio di Marco Zaffaroni e Salvatore Bocchetti?
«Sono cose che fanno parte del calcio. Bocchetti è giovane e potrà fare bene in altre piazze e anche Zaffaroni troverà un’altra collocazione. La gestione di due allenatori è stata un po’ strano vista da fuori però credo che sia servita sia all’Hellas che a loro».
E un pensiero su Marco Baroni?
«A Lecce non ha fatto bene… Benissimo!. Ha i requisiti giusti ed è già stato a Verona. Parte con delle conoscenze superiori. Il Lecce sulla carta era una di quelle squadre che potevano rischiare di retrocedere e invece è riuscito a mantenere la categoria. Sensazioni? Ancora prima di giocare è difficile fare previsioni, il cuore dice che l’Hellas si salverà contro tutto e tutti».
Perché la scelta di tornare al Cluj?
«Ho avuto qualche offerta dall’Italia ma penso di aver fatto bene a scegliere il Cluj anche se sono lontano da casa. Si tratta di un club importante anche dal punto di vista internazionale. Un calcio così mi mancava e l’obiettivo è vincere il campionato in Romania».
FONTE: CalcioHellas.it
STAGIONE 2022-23 + - =
Traduzione dal rumeno a cura di Google Traduttore
BENVENUTO A GRUIA, ANDREA MANDORLINI!
16-giu-2023 07:31
L'obiettivo del nostro club di continuare l'ascesa degli ultimi anni, insieme alla vasta esperienza e professionalità di Andrea Mandorlini, sarà fare squadra nella nuova stagione agonistica! Il tecnico che ha reso possibile, nel 2010, il secondo evento nella storia del CFR Cluj torna sulla panchina tecnica di Gruia.
Bentornato, Mister!
FONTE: CFR1907.ro
19 Maggio 2023 - 09:48 Hellas Live Lettura: 1 min.
Mandorlini: “Atalanta-Verona per me è la sfida del cuore”
“Sono le due squadre che mi sono rimaste più nel cuore, quelle con cui ho ottenuto i migliori risultati da allenatore. L'Atalanta è arrivata per prima, ero agli inizi: abbiamo vinto un campionato di Serie B, è stata un'esperienza unica e ricordo tutto e tutti volentieri. A Bergamo sono stato bene e ci vivono ancora tanti amici. Ripenso con affetto a tutto il mondo Atalanta, inclusa la figura del presidente Ruggeri, recentemente scomparso. Sono ancora grato a chi mi diede quell'opportunità. Quando torno a Bergamo è sempre bello. Entrambe le squadre si giocano tanto: l'Atalanta deve fare di tutto per tornare in Europa, ma il Verona si gioca la categoria. Tatticamente le due squadre si assomigliano. Al Verona serve di più la vittoria, perché è questione di vita o di morte, dal punto di vista calcistico: poi all'Atalanta auguro di arrivare in Europa e sono sicuro che ce la farà” ha dichiarato a L’Eco di Bergamo il doppio ex di Atalanta-Hellas Verona, Andrea Mandorlini.
FONTE: HellasLive.it
CALCIO di Redazione, 13/03/2023 15:56
Abbate, che lezione al "maestro" Mandorlini
Per Matteo Abbate, Andrea Mandorlini è una specie di guru. I due si erano conosciuti al Verona in serie C e da allora il loro rapporto è sempre stato intenso. Per Abbate, Mandorlini è stato il miglior allenatore avuto in carriera, amicizia e stima cementate dall’aver conquistato insieme la serie B con l’Hellas.
Logico che Matteo Abbate era molto emozionato quando domenica alla guida del Piacenza, ultimo in classifica, ha affrontato il Mantova, attualmente affidato a Mandorlini che ha preso il posto di Corrent.
Ma quello che Abbate non si sarebbe aspettato era di vincere una gara pazzesca. La partita è finita 4-2 per il Piacenza che ha riacceso per un istante la fiammella della speranza, gettando nello sconforto il Mantova che non riesce invece a risollevarsi da una complicata situazione nemmeno con l’arrivo di Mandorlini. Mantova al 16′ posto a 35 punti, Piacenza ultimo a 28. E per una volta l’allievo che ha superato il maestro.
FONTE: TGGialloBlu.Telenuovo.it
21 Febbraio 2023
Andrea Mandorlini è il nuovo allenatore del Mantova
MANTOVA – Mantova 1911 dà il benvenuto ad Andrea Mandorlini come nuovo allenatore della Prima Squadra.
Nato a Ravenna il 17 luglio 1960, cresce nel settore giovanile giallorosso prima di approdare al Torino, con cui esordisce in Serie A. Dopo una stagione in cadetteria con l’Atalanta si trasferisce all’Ascoli, dove milita per 3 stagioni. Nel 1984 il salto all’Inter, con cui conquista lo scudetto dei record con Giovanni Trapattoni (1988/89), oltre a una Supercoppa italiana e una Coppa UEFA (1991).
Conclusa con la maglia dell’Udinese la carriera da calciatore, affronta la prima esperienza da tecnico nel ’93 con la Manzanese. Fa da vice per 4 anni nel Ravenna, poi chiude al 2° posto in C2 con la Triestina. Ottiene la promozione in C1 con lo Spezia centrando il record di punti per la categoria (76, senza sconfitte al passivo), per raggiungere le semifinali playoff nelle due stagioni seguenti.
Col Vicenza chiude all’8° posto in Serie B nel 2002/03, mentre il ritorno all’Atalanta gli vale la conquista della A. Dopo Bologna, Padova, Siena e Sassuolo l’exploit in Romania, al Cluj, dove aggiunge in bacheca campionato, Coppa e Supercoppa nazionale. All’Hellas Verona ottiene la promozione in B e poi quella nella massima serie, seguite da un 10° ed un 13° posto. Genoa e Cremonese precedono il ritorno al Padova, dopo tredici anni.
Ora Mandorlini è pronto a intraprendere una nuova avventura: buon lavoro, Mister!
FONTE: Mantova1911.club
SERIE A
Mandorlini: "L'Hellas ha riaperto la corsa salvezza. Doig? Verona un bel trampolino"
15/2 ALLE 05:45
di SIMONE BERNABEI
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
Nel corso del suo intervento a Piazza Affari su TMW Radio, il tecnico Andrea Mandorlini ha parlato del momento del Verona dopo il successo sulla Salernitana:
Verona in risalita, è la squadra più in forma del campionato a parte il Napoli?
“Questo non lo so, ma in ogni caso anche contro la Salernitana ha disputato una buona gara dal punto di vista tecnico e tattico. Sta facendo punti importanti e adesso la corsa salvezza si è riaperta. Da dopo il mondiale è tornato anche il direttore sportivo Sogliano, che ha fatto un mercato intelligente e funzionale per le idee di Bocchetti e Zaffaroni. Non bisogna dimenticare che ad inizio stagione se ne erano andati giocatori che avevano portato una quarantina di gol, perciò un avvio stentato era da mettere in conto”.
Doig è un giocatore da big?
“Non lo conoscevo ma ha una gamba e un piede incredibili. Ora deve concentrarsi per rimanere al servizio della squadra, ma ha delle qualità importanti. Verona già in passato si è rivelata un trampolino di lancio per molti giocatori”.
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
NEWS
Mandorlini: “Il Verona si è rimesso in carreggiata”
L’ex tecnico gialloblù ha parlato della corsa salvezza dell’Hellas
di Tommaso Badia Febbraio 8, 2023 - 11:35
«La lotta salvezza sarà serrata perché il Verona sta cominciando a macinare punti. L’Hellas dovrà sudare e lottare fino alla fine: la squadra si è rimessa in carreggiata, il distacco si è ridotto e dovrà approfittarne. Non andranno sbagliate le occasioni che si presenteranno».
Queste le principali dichiarazioni rilasciate da Andrea Mandorlini a 1 Football Club.
FONTE: CalcioHellas.it
SERIE A
Mandorlini: "Abuso di farmaci? Ci ho pensato. Spero di essere più fortunato di altri"
24/1 ALLE 12:53
di ALESSIO DEL LUNGO
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
Andrea Mandorlini, ex difensore tra le altre dell'Inter, ha rilasciato un'intervista esclusiva a TuttomercatoWeb.com, nella quale ha parlato anche del tema dell'abuso di farmaci in passato, in relazione alle dichiarazioni di altri ex colleghi: "Ho fatto parte anche io di quel periodo ed era un po' così, bisogna essere un po' 'fortunati', non so se capisce il mio discorso. Ci sono state delle situazioni che mi hanno fatto pensare, non nego che ho avuto dei giorni in cui ho pensato a quello che abbiamo preso e che ci hanno dato. Negli anni seguenti siamo un po' migliorati sotto questo aspetto, io spero di essere più fortunato di altri ex colleghi".
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
NEWS
Mandorlini: “L’Hellas ha ancora margine per salvarsi. Rimpianti? Ne ho due…”
Il doppio ex di Inter-Verona ha presentato la sfida ai microfoni de L’Arena
di Tommaso Badia Gennaio 14, 2023 - 12:45
Ph. Mirko Barbieri - BPE
Raggiunto dai colleghi de L’Arena per parlare di Inter-Verona, Andrea Mandorlini ha toccato anche molti altri argomenti interessanti.
Di seguito, dunque, le principali dichiarazioni rilasciate al quotidiano dal doppio ex dell’incontro in programma stasera al Meazza.
I RIMPIANTI. «Tornassi indietro, vorrei rigiocare con un altro arbitro la semifinale di ritorno dei play-off contro il Varese e ridisputare Lazio-Verona quando siamo stati a un passo dalla qualificazione in Europa League».
DOPPIO EX. «Ho avuto la fortuna di giocare nell’Inter, la squadra per la quale facevo il tifo da bambino, ma anche di allenare l’Hellas. A Verona ho vissuto anni splendidi. Ricordo anche la partita contro l’Inter in Coppa Italia: lassù c’erano diecimila persone che ci incitavano, sembrava che le loro voci venissero dal cielo…».
IL GRANDE RITORNO. «Ho sentito Sogliano poco prima che tornasse a Verona e sono felice che sia nuovamente in pista. Ha polso e idee, inoltre conosce l’ambiente e l’ho visto carico».
LA PARTITA. «L’Inter rimane favorita sul Verona, ma sin qui ha avuto qualche problema e l’Hellas ha cambiato atteggiamento. Guarderò la partita? Non lo so…».
LA SALVEZZA. «Il Verona può ancora salvarsi, ha margine per farcela. Nei bassifondi della classifica non vedo grandissimi individualità e penso che l’Hellas sia in grado di mettersi tre squadre alle spalle. Quali giocatori mi piacciono del Verona? Ilic è giovane e interessante, ma anche Lazovic, calciatore che conosco molto bene».
IL FUTURO. «Mi sto tenendo aggiornato, non sono vecchio e ho la rabbia giusta per tornare in sella. Sono ancora in gamba!».
FONTE: CalcioHellas.it
18 Novembre 2022 - 13:09 Hellas Live Lettura: 1 min.
Mandorlini: “Sono molto contento del ritorno di Sogliano all’Hellas. Auguro al Verona di risollevarsi”
“Sono davvero molto contento per Sean, è sempre stato attaccato all’Hellas. Dopo un anno un po’ così, rientrare a Verona, in Serie A, penso sia più che felice. Conoscendolo, avrà sicuramente grandi motivazioni, specie in una piazza in cui abbiamo fatto molto bene. Auguro alla società ed ai tifosi di uscire da questa situazione. Servirà però un miracolo sportivo, ma so cosa può trasmettere Sogliano alla squadra ed all’allenatore. La sosta ed il mercato sono molto importanti, ci sarà da lavorare ma la cosa certa è che a Verona è tornata una figura importante. Sean è un bel martello e da uomo di calcio qual è, conosce bene certe dinamiche. È chiaro che bisogna però cambiare il trend. Se mi ha sorpreso il suo ritorno? No, nella vita le cose cambiano. A tanti tifosi piacerebbe un mio ritorno a Verona? Sapete tutti cosa rappresenta per me l’Hellas… ma oggi posso solo dire che sono molto contento per Sogliano, a cui auguro il meglio. Il mio futuro? Al momento non ci sono novità” ha dichiarato a Hellas Live, l’ex allenatore gialloblù Andrea Mandorlini.
FONTE: HellasLive.it
Data: 05/10/2022
Mandorlini e la voglia di tornare: “Sono nato per stare in campo, osservare il calcio è un’agonia”
L’intervista esclusiva ad Andrea Mandorlini ai microfoni di gianlucadimarzio.com
Autore: Andrea Molinari
475 giorni senza una panchina. Il tempo deve passare lentissimo quando non puoi fare quello che ami. Lo sa benissimo Andrea Mandorlini, ex allenatore tra le altre di Hellas Verona e Padova, fermo da luglio 2021. Sulla sua foto Whatsapp c’è un cane, Mistral: chissà quante volte l’avrà portato a spasso per le vie di Ravenna pensando alla sua carriera. Quando lo telefoniamo per l’intervista aveva appena finito di parlare con il suocero e con lui c’era il nipotino Andrea.
"Padova? Sceso di categoria per mettermi in gioco"
La famiglia lo svaga ma il calcio è un’altra cosa, lo si sente dalla voce, che un misto di carica e nostalgia: “Da 1 a 10 quanto mi manca? 11. Sono sceso di categoria con il Padova per rimettermi in gioco, è andata male nonostante un campionato e una finale playoff dominata. Poi il rigore sbagliato all’ultimo...”. Già perché con il club veneto era tornato in Serie C come allenatore dopo quasi vent’anni: “Ho sempre pensato, anche da quando ho cominciato a giocare a calcio, che la mia strada fosse piena di curve. Se fosse un po’ più dritta non sarebbe neanche male”.
Eppure, i risultati parlano per lui: nel 2021 arriva primo a pari punti con il Perugia, nel 2018 salva la Cremonese in Serie B e la storia con l’Hellas Verona... Beh quella la sanno un po’ tutti. Dalla C alla A in tre stagioni. Nemmeno Ivan Juric e Igor Tudor in tempi più recenti sono riusciti a superare il record di 54 punti in campionato: “Penso che i numeri parlino per me, con il ds Sogliano in Serie A abbiamo fatto 100 punti in due anni a Verona, la nostra unione è basato su un rapporto solido e sui risultati”
"Verona? Se mi chiamano torno a piedi in ciabatte"
“Ora vado a vedere le partite e gli allenamenti del Sassuolo. Ma è più un’agonia per me. Il campo mi manca. Ho fatto anche il commentatore però io credo di essere nato per il campo. Dopo Padova ho avuto qualche offerta dalla Turchia e dalla Serie B ma non se ne è fatto nulla”. Forse la strada è piena di curve perché ha preso la panoramica. E dopo tanto tempo passato ad aggiornarsi e a ricaricare le pile non ha dubbi: “Se mi chiamasse domani il Verona? Parto domani a piedi in ciabatte”. I direttori sportivi sono avvisati.
FONTE: GianlucaDiMarzio.com
SERIE A
Mandorlini: “Dybala poteva essere appetibile, ma l’Inter era già a posto”
2/8 ALLE 20:00
di LORENZO DI BENEDETTO
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
L’ex calciatore e allenatore Andrea Mandorlini è intervenuto durante la trasmissione A Tutto Mercato, su TMW Radio, per fare il punto della situazione del mercato di Serie A [...]
Cosa pensa della situazione del Verona?
“C’è da valutare la situazione del mercato in uscita. La società ha la comunque la capacità di allestire una squadra per un campionato di buona qualità. In particolare mi piace tanto Ilic”
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
STAGIONE 2021-22 + - =
19 Giugno 2022 - 18:24 Hellas Live Lettura: 1 min.
Mandorlini: “La promozione col Verona a Salerno è un ricordo indelebile nella mia mente e nel mio cuore, per tutta la vita”
“Undici anni fa il ritorno in Serie B? Anche a distanza di tempo, i ricordi sono vivi in me. E lo saranno per sempre. La promozione fu come una liberazione. Siamo usciti da una categoria incredibile, un inferno, dove il Verona non centrava niente. Siamo riusciti a tornare in Serie B e non è stato affatto facile specie in quell’ambiente. Mi tornano in mente tante persone, su tutte il presidente Martinelli. Che gioia! Fu il passo più importante e l’inizio di un ciclo, senza dimenticare che già al primo anno di cadetteria sfiorammo subito la promozione in Serie A, ma fummo gravemente penalizzati contro il Varese. L’Hellas di oggi? La base tecnica è buona, la squadra da tre anni sta facendo bene e ha uno zoccolo importante che andrebbe preservato. Cioffi non ha tanta esperienza ma ha fatto molto bene a Udine. I tifosi possono stare tranquilli” ha dichiarato a Hellas Live, l’ex allenatore dell’Hellas Verona, Andrea Mandorlini. Foto trivenetogoal.it
FONTE: HellasLive.it
SERIE A
Mandorlini: "Hellas vera sorpresa della stagione. Inter? Si parla molto poco di Dzeko"
2/6 ALLE 19:30
di TOMMASO BONAN
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
L'allenatore Andrea Mandorlini è intervenuto alla trasmissione “A Tutto Mercato”, su TMW Radio, per commentare vari temi dell'attualità:
Un commento sul cambiamento in panchina del Verona?
"Un cambiamento un po' inaspettato, anche perché Tudor da primo allenatore ha fatto molto bene nel suo primo effettivo anno. Cioffi sicuramente è un buon sostituto anche vedendo la stagione dell’Udinese. Tudor tra l’altro è comunque arrivato in corsa e ha fatto cose che nessuno si aspettava, possiamo dire sicuramente che è stata la sorpresa".
Meglio il Verona di Juric o Tudor?
"E’ difficile scegliere una delle due annate anche perché ogni stagione è a sé. Sicuramente dopo Juric si era cercato con Di Francesco di fare un qualcosa di diverso per poi ritornare sui propri passi. Il Verona ha fatto due ottime annate ora però deve confermarsi anche alla prossima".
Per quanto riguarda Simeone non si sa il suo futuro e si parla di Piccoli come sostituto, che ne pensa?
"Simeone ho avuto la fortuna anche di allenarlo e si è dimostrato un grande calciatore e un grande bomber. Piccoli sicuramente è il futuro ma non so se è già pronto per prendere un eredità di un giocatore che ha fatto così tanti gol con il Verona questa annata. Casale ha fatto una grande annata comunque si deve riconfermare e crescere" [...]
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
NEWS
Mandorlini: “Non sarei mai andato via da Verona. Iturbe? Carriera inspiegabile”
L’ex tecnico gialloblù a parlato a L’Arena del Verona di ieri e di quello di oggi
di Tommaso Badia Maggio 27, 2022 - 09:30
Il record di punti e i giocatori rimasti nel cuore, ma anche il Verona di oggi e i probabili cambiamenti estivi che vedranno protagonisti i gialloblù: è una lunga intervista quella concessa da Andrea Mandorlini ai colleghi de L’Arena.
Senza perdere tempo, ecco dunque le principali dichiarazioni rilasciate dall’ex tecnico dell’Hellas.
IL VERONA DI MANDORLINI. «Il primo anno in Serie A fu particolare e ci tenevamo a fare bene. Alla fine è arrivato un record di punti che resiste ancora. Il Verona di quest’anno ha fatto molto bene e credo che uno o due punti in meno non cambino molto, però un po’ sono contento di non essere stato raggiunto perché l’annata 2013/2014 fu davvero straordinaria. La notte più insonne? Sicuramente quella prima della sfida di Salerno».
I SINGOLI. «Hallfredsson è un giocatore e un ragazzo fantastico, lo ringrazio ancora. È quasi come un figlio per me, con lui e con tanti altri abbiamo fatto un importante percorso insieme. Juanito era un po’ sornione, ma mi auguro che giochi ancora un po’ perché ha voglia di farlo. Iturbe? Non so spiegarmi la sua carriera, aveva qualità immense ma poi si è un po’ perso. Dispiace perché avrebbe potuto dare di più, ma a Verona ha fatto cose importanti».
L’HELLAS DI OGGI. «L’Hellas quest’anno ha disputato un campionato importante, si sono visti idee, gioco, qualità, entusiasmo… La gente di Verona aveva bisogno di una stagione così. Simeone? Giovanni è un ragazzo fantastico e ha dimostrato che nell’ambiente giusto può far bene. Se lo merita perché è un ragazzo fantastico e generoso. Spero che resti a Verona, anche se ci sono tante voci su di lui».
I CAMBIAMENTI ESTIVI. «Sento che l’Hellas potrebbe cambiare sia l’allenatore che il direttore sportivo, ma questo è il calcio. Io ero un po’ più nostalgico, non sarei mai andato via da Verona, ma si può capire se qualcuno dopo una stagione del genere voglia provare qualcosa di diverso. La base comunque è forte e credo che non ci siano problemi per il futuro. Cioffi? Negli ultimi mesi ha fatto bene, ha dimostrato di essere un tecnico valido e ha dato un’identità all’Udinese. Ecco, forse tutto ora è più veloce perché bastano pochi mesi per essere pronti a tutto, mentre una volta ci voleva più tempo, ma se la società ha scelto lui per il dopo-Tudor avrà fatto le proprie valutazioni».
IL PRESENTE. «Al momento sono a casa, per il momento si è mosso poco. Ho ricevuto qualche offerta dall’estero ma non sono andato, quindi per il momento mi godo i nipoti e riposo un po’. Spero comunque di rientrare il primo possibile».
FONTE: CalcioHellas.it
4 Maggio 2022 - 18:50 Hellas Live Lettura: 1 min.
Mandorlini: “Milan favorito per lo scudetto, Leao è il simbolo. Ottimo il campionato dell’Hellas, domenica Barak può essere decisivo”
“Per lo scudetto vedo favorito il Milan. E’ vero, ha un calendario più difficile rispetto all’Inter, però arrivati a questo punto del campionato diventano importantissimi e decisivi i punti, e il Milan ne ha di più. L’Hellas ha fatto un ottimo campionato lottando contro chiunque dando sempre tutto sul campo. Fatico a sbilanciarmi per la partita di domenica, ma se il Verona dovesse fare risultato per me l’uomo decisivo sarà Barak. Nel Milan vedo molto bene Tonali, non lo conoscevo, ma quest’anno mi ha stupido, ha fatto un campionato pazzesco trascinando il centrocampo rossonero. L’uomo simbolo del Milan? Senza dubbio ti dico Leao. Si vedeva che aveva del potenziale, ma quest’anno ha fatto veramente qualcosa di incredibile. Mi piace, è un attaccante concreto, ovvero che bada alla sostanza. E’ molto adatto al gioco di Stefano Pioli e del Milan. L’allenatore rossonero? Non ha mai vinto uno scudetto. Quest’anno ha fatto un grandissimo lavoro, se dovesse arrivare in fondo al primo posto, se lo meriterebbe. Mi piace perché è uno che non è mai sopra le righe ma a cui piace rispondere sul campo” ha dichiarato a radiorossonera.it, l’ex allenatore dell’Hellas Verona, Andrea Mandorlini.
FONTE: HellasLive.it
NEWS
Mandorlini: “Battere l’Hellas non è facile. Ilic mi piace da morire
Il doppio ex di Inter-Verona ha parlato a Tuttosport in vista del match in programma domani al Meazza
di Tommaso Badia Aprile 8, 2022 - 10:35
Tra i tanti doppi ex di Inter-Verona a spiccare è senz’altro Andrea Mandorlini: sette anni da giocatore in nerazzurro e cinque da allenatore in gialloblù, il tecnico ravennate è legato a doppio filo a entrambe le squadre in campo domani al Meazza.
Ecco dunque perché i colleghi di Tuttosport hanno deciso di raggiungerlo e di scambiare con lui quattro chiacchiere non solo sulla gara, ma anche sulla stagione e su qualche giocatore dell’Hellas.
Di seguito, dunque, le sue principali dichiarazioni.
LA PARTITA. «L’Inter è rientrata in corsa per lo scudetto e sembra avere il calendario più facile, ma le partite vanno giocate. Battere il Verona non sarà facile perché è una squadra che sta bene e che giocherà a mente libera. Hanno gamba, autostima e proveranno come sempre a pressare alto per rubare palla vicino alla porta, forti anche del grande seguito dei propri tifosi (sfondata quota mille biglietti venduti, ndr)».
LA STAGIONE. «Il campionato dell’Hellas è al di sopra delle aspettative e hanno a più riprese dimostrato di potersela giocare a viso aperto anche contro avversarie più quotate. L’entusiasmo e la voglia di arrivare potrebbero essere una molla importante».
I SINGOLI. «Ho avuto il piacere di Simeone, un giocatore che fino a qualche anno fa spendeva moltissimo e arrivava poco lucido sotto porta, mentre ora negli ultimi metri è diventato letale. Oggi potrebbe fare comodo all’Inter. Barak si distingue da ormai un paio d’anni e Casale è bravo, ma tra tutti a me piace da morire Ilic: con quel fisico e con quelle qualità è destinato a un grande club».
FONTE: CalcioHellas.it
NEWS
Mandorlini: “Jorginho-Ilic? Parallelo che ci sta, anche se sono differenti”
L’ex tecnico gialloblù ha parlato del centrocampista serbo ai microfoni di Radio Verona
di Tommaso Badia Marzo 11, 2022 - 16:15
«Un parallelo Jorginho-Ilic ci sta tutto, anche se sono due giocatori leggermente differenti: entrambi hanno qualcosa di diverso. Ilic comunque ha veramente tutto per diventare un giorno un grandissimo centrocampista».
Questo il pensiero su Ivan Ilic espresso ai microfoni di Radio Verona da Andrea Mandorlini.
NEWS
Mandorlini: “Verona vera rivelazione del campionato. Tudor sulle orme di Juric”
Le dichiarazioni dell’ex allenatore gialloblù in vista della gara contro gli azzurri
di Mattia Zupo Marzo 9, 2022 - 23:32
L’ex allenatore dell’Hellas Verona Andrea Mandorlini ha parlato a Radio Kiss Kiss:
VERONA. “Quest’anno è una squadra che sta facendo benissimo. Tudor sta ripercorrendo la strada di Juric, il Verona è la vera rivelazione del campionato. Gioca un bel calcio ed è bella da vedere, quindi tanti complimenti davvero.
NAPOLI. “Il Napoli doveva recuperare i giocatori importanti e ora li ha recuperati, è una squadra che ha una propria identità e bella da vedere. Col Verona sarà difficile, ma il Napoli ha tutte le qualità per fare bene.
POCHI GOL DEL NAPOLI. “Mi piace molto il grande possesso e la qualità del gioco. Poi Osimhen è davvero un attaccante incredibile, solo non capisco perché viene così poco impiegato un attaccante come Mertens, che ha fatto la storia del Napoli. Il motivo lo conosce sicuramente Luciano, che è un allenatore molto più bravo di me”.
FONTE: CalcioHellas.it
giovedì 20 Gennaio 2022 - Ore 10:00 - Autore: Staff Trivenetogoal
«Fortunato chi li ha, per quel che sanno darti dentro ma anche fuori dal campo». Ad affermarlo con estrema sincerità è chi li conosce benissimo: sulle colonne de “L’Arena” Andrea Mandorlini parla del derby di domenica tra Legnago e Virtus Verona analizzando due giocatori che ha allenato per moltissimo tempo, vale a dire Gomez e Hallfreddson: «Due figli, che porterò sempre nel cuore. Persone vere, ragazzi che vorresti avere a fianco ogni giorno. Esempi soprattutto per i giovani, anche se certi concetti sembrano essersi persi: troppi ragazzi pensano ormai di essere chissà chi, ai valori veri purtroppo non si dà più alcuna rilevanza. Gomez l’anno scorso ha fatto bene. Hallfredsson l’avevo a Padova e ai play off è stato il migliore: mi spiace solo che qualcuno abbia dato invece un giudizio diverso, ma è gente che non conosce davvero Emil, gente che uno come lui non è nemmeno in grado di giudicarlo. Troppo bistrattato, la verità invece è che Hallfredsson ancora oggi non c’entra nulla con la Serie C. Saranno allenatori quando smetteranno? Hanno tutto per poterlo diventare. E sappiano che appena decideranno di non giocare più un posto nel mio staff ci sarà sempre. Come finirà domenica? Di punti avrebbe maggior bisogno il Legnago, ma la mia partita sarà confinata ad Emil e Juanito. Non andrò troppo oltre».
FONTE: TrivenetoGoal.it
8 Dicembre 2021 - 17:16 Hellas Live Lettura: 1 min.
Mandorlini: “La vittoria di Venezia un orgoglio per tutti. Simeone ragazzo fantastico. Un plauso per il lavoro che sta facendo a Tudor”
“L’Atalanta oramai è una bella realtà del nostro calcio. Stasera gioca una partita importante ma da anni sono abituati a disputare tre gare in una settimana. Il Verona sta bene, lo ha dimostrato anche a Venezia, ma contro la squadra di Gasperini sarà una partita difficile. Al Penzo la squadra ha dimostrato di avere carattere, di non essere mai morta, conquistando un risultato bellissimo che deve rendere orgogliosa la società e tutto il popolo gialloblù. Tudor? Non lo conoscevo ma all’Hellas si sta facendo apprezzare, con un bel gioco e risultati importanti. Io intanto aspetto la chiamata, mi aggiorno sempre andando in giro, e quando posso vengo più che volentieri a Verona. Sapete tutti cosa rappresenta per me la vostra splendida città. Simeone? L’avevo già detto in tempi non sospetti. Giovanni è un giocatore generoso che sta facendo benissimo. Ha sempre dimostrato le sue qualità anche in passato, ma quest’anno è migliorato tanto. Un ragazzo davvero fantastico. È sotto gli occhi di tutti quello che sta facendo e per lui penso che sia già un traguardo importante affermarsi, a questi livelli, in Serie A” ha dichiarato a Hellas Live, il doppio ex di Hellas Verona-Atalanta, Andrea Mandorlini.
FONTE: HellasLive.it
SERIE A
Hellas Verona, Mandorlini: “Simeone è come un figlio per me”
L’ex allenatore dell’Hellas Verona ha parlato del momento d’oro di Giovanni Simeone: solo complimenti ed elogi per il figlio d’arte
di Mattia Cinelli
Andrea Mandorlini, ex allenatore dell’Hellas Verona, ha rilasciato delle dichiarazioni in una diretta Twitch di calciomercato.com trattando il tema del Cholito Simeone, vice capocannoniere della Serie A: “Per me è come un figlio. Sta facendo benissimo, rispetto al passato oggi ha trovato l’ambiente ideale e la mentalità giusta. È un ragazzo fantastico, un generoso che forse prima spendeva troppe energie correndo dietro a tutti, e così perdeva un po’ di lucidità sotto porta. Ora lo vedo molto più concreto, rispetto al periodo nel quale stava con me è migliorato molto”.
FONTE: FootballNews24.it
22 Ottobre 2021 - 17:33 Hellas Live Lettura: 2 min.
Mandorlini: “La partita contro il Verona significherà tanto per Zaccagni. Mattia l’ho fatto esordire io”
“Ieri è stata una partita non facile, il Marsiglia ha buoni giocatori e non è facile affrontarla. La Lazio meritava di vincerla per quanto si è visto nel secondo tempo poi ovviamente non si possono vincere tutte le partite ma il periodo è buono. Zaccagni l’ho fatto esordire io, credo che ad oggi sia maturato. I suoi ultimi anni a Verona sono stati importanti. Adesso giocare alla Lazio aumenta tutto il suo bagaglio e comporta anche maggiore responsabilità. Avrà tutto il tempo per dimostrare quanto vale. La partita contro il Verona significherà tanto per Mattia, ci tiene tanto e credo voglia fare una grandissima partita. È un giocatore che ha ampi margini di miglioramento e ancora non abbiamo visto il vero Zaccagni. Io ho visto giocare il Verona che ha ripreso un po’ i concetti di Juric, è una squadra dura da battere. Ci sono tanti duelli su tutto il campo, la Lazio dalla sua ha un bagaglio tecnico superiore. Il Verona però non ti fa giocare bene, anzi ti porta a fare male. Adesso la Lazio deve fare risultato. La gara contro l’Inter mi è sembrata a due facce: i nerazzurri avevano il pallino del gioco, poi la gara si è ribaltata. La Lazio ha qualità importanti per vincere anche le partite con i singoli. La squadra di Sarri può fare bene, e deve vincere con il Verona se vuole proseguire nel suo cammino. Ogni partita ha una sua storia, ed è difficile fare pretattica oggi. La Lazio ha il suo modo di fare, e non sempre fare il gioco ti porta il risultato però ha tante armi a disposizione. Il Verona ha il vantaggio di non avere le coppe, gioca in casa con i suoi tifosi e questo aiuta. Vedremo cosa ci riserverà questa gara, sarà molto tirata. Ieri sera qualcuno ha riposato, probabilmente dal punto di vista fisico bisogna fare delle valutazioni anche perché il Verona ti impegna tanto dall’inizio alla fine” ha dichiarato a Lazio Style Channel, l’ex allenatore dell’Hellas Verona, Andrea Mandorlini.
FONTE: HellasLive.it
SERIE A
Mandorlini: "Ricordo l'esordio di Zaccagni: Lazio occasione importante"
8/9 ALLE 09:00
di RICCARDO CAPONETTI
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
Il 23 settembre 2015 l'ha fatto esordire in Serie A a San Siro in un Inter-Verona. Domenica Andrea Mandorlini, ex allenatore dei gialloblù, si godrà il debutto di Mattia Zaccagni, nuovo acquisto della Lazio, proprio a Milano, ma contro i rossoneri. "È passato tanto tempo da quel giorno, Mattia era un ragazzo giovane. Si vedevano le sue qualità, che adesso sono migliorate. La Lazio è un passaggio importante per la sua carriera", ha commentato Mandorlini in un'intervista per TuttoMercatoWeb.com:
Come vede Zaccagni nel 4-3-3 di Sarri?
"Ha velocità, forza e ha imparato a trovare la porta con più continuità. È un ragazzo intelligente, ha fatto tanto per arrivare in alto. A quei tempi, quando lo avevo io, giocava trequartista o addirittura a centrocampo. Negli ultimi periodi invece è diventato più offensivo e fa quasi l'attaccante. Deciderà Sarri: con un tecnico così e con dei giocatori forti vicino può solo che migliorare".
[...]
L'Hellas di Di Francesco vivrà una stagione più difficile rispetto all'era Juric?
"Può succedere, viene da due stagioni importanti. C'è stato un cambiamento tecnico, anche se molti giocatori importanti sono rimasti. L'ossatura è la stessa e davanti la squadra si è rinforzata con Simeone che ho avuto al Genoa. Il campionato è molto lungo, credo possa vivere un'annata tranquilla".
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
Mandorlini si esprime su Mattia Zaccagni
By Sara Orlandini - Settembre 4, 2021
Mattia Zaccagni è stato l’ultimo acquisto in casa Lazio: l’attaccante ha di fatto chiuso il mercato estivo dei biancocelesti. Il giocatore si è già messo a disposizione di Maurizio Sarri che lo utilizzerà nel suo 4-3-3. Andrea Mandorlini, ex allenatore di Zaccagni al Verona, ha espresso il proprio parere in merito al classe ’95.
Mandorlini: “Zaccagni? È cresciuto molto”
Andrea Mandorlini ha allenato per diverso tempo Mattia Zaccagni, ormai ex Hellas Verona, che ora comincerà la sua nuova avventura con la Lazio. Il mister ai microfoni di TuttoMercatoWeb, ha detto: “Lui è cresciuto molto, giocherà con calciatori di livello come quelli della Lazio. E poi Maurizio Sarri è un allenatore importante. Ci sono tutti gli ingredienti affinché Mattia possa diventare un giocatore ancora più importante di quello che è. Non è più il ragazzino di cinque o sei anni fa, ha campionati, partite alle spalle. Ha un bagaglio d’esperienza importante. Adesso gioca in una squadra forte, la competizione è aumentata e per stare nella Lazio devi davvero fare bene. Se il club ha puntato su di lui, si vede che ha visto qualità e doti, e lo confermo. Chiaro è che nessuno ti regala niente, quindi dev’essere lui che deve dimostrare in campo”. Infine, l’allenatore conclude dicendo che Zaccagni dovrà seguire tutte le direttive di Sarri: “È veramente uno dei migliori in circolazione (Sarri, ndr). Mattia dovrà seguirlo, crescerà sicuramente anche il suo bagaglio tecnico e di giocatore”.
FONTE: Sport.PeriodicoDaily.com
STAGIONE 2020-21 + - =
Il Calcio Padova ringrazia Mister Mandorlini
Il Calcio Padova ringrazia Mister Mandorlini per l’impegno e la professionalità messi al servizio del club e gli augura le migliori fortune nel prosieguo della carriera.
FONTE: PadovaCalcio.it
PADOVA CALCIO di Redazione, 19/06/2021 15:42
Intervista Jorginho, Gibellini replica a Mandorlini: Era meglio se stava zitto
L’intervista al “Telegraph” di Jorginho ha scatenato polemiche. Mandorlini ha accusato l’ex diesse del Verona, Mauro Gibellini, di essere il “suggeritore” di alcune parole (“Non credo siano parole di Jorge, ma se ci metti di mezzo Gibellini, avrà fatto qualche cazzata” ha detto alla vigilia di Padova-Alessandria) che non hanno fatto piacere all’allenatore del Padova.
E Gibellini ha deciso di replicare. “Mio malgrado sono costretto a intervenire su una vicenda che non mi riguarda personalmente. Era una faccenda fra Jorginho e Mandorlini, ma sono stato chiamato in causa, e quindi devo puntualizzare per difendere la mia dignità professionale. Fra l’altro ho aspettato fino ad oggi, perché non volevo che le mie parole turbassero il lavoro di nessuno durante i play-off. Trovo allucinante quanto detto da Mandorlini nei miei confronti, anche perché credo che Jorginho non abbia bisogno di un mio suggerimento per realizzare un’intervista. Inoltre, vivo da 5 anni a Fossalta di Portogruaro, un paese di 2mila anime, e qui nessuno ha saputo dell’apertura di una redazione del Telegraph. Ma forse ne è a conoscenza Mandorlini… L’intervista di Jorge? La realtà è sempre stata ben diversa da come l’ha descritta l’allenatore del Padova: Jorginho, ripeto, che non ha bisogno del mio aiuto per parlare con i media, ha raccontato la verità su come sono andate le cose. Personalmente mi sono speso tantissimo per lui all’inizio della carriera, ho fatto di tutto per convincere l’allenatore a tenerlo in squadra. Soltanto il compianto presidente Martinelli credeva quanto me alle doti tecniche e umane dell’italo-brasiliano, oltre alla sua piena realizzazione sportiva. E l’allenatore del Padova ha perso l’ennesima occasione per starsene zitto, avrebbe fatto più bella figura”.
[...]
FONTE: TGGialloBlu.Telenuovo.it
SERIE C
Padova, la rivoluzione dopo la mancata promozione: ai saluti Sogliano e Mandorlini
VENERDÌ 18 GIUGNO 2021 16:34
di CLAUDIA MARRONE @CLAUDILYN87
© foto di Chiara Biondini
Un campionato perso prima nelle regular season, dove il Perugia ha avuto la meglio per gli scontri diretti, poi ai playoff, ai calci di rigore nella finalissima.
Brucia tutto questo in casa Padova, dove sembra ormai finito un ciclo e dove ci saranno probabilmente sicuri cambiamenti. Stando infatti a quanto riferisce padovasport.tv, pare certo l'addio di mister Andrea Mandorlini, in scadenza di contratto e opzionato solo in caso di promozione, ma molto probabile è anche quello del Ds Sean Sogliano: tempo fa, il direttore ricordò che avrebbe atteso prima il termine della stagione e poi sciolto le riserve sul futuro, ma, al netto dell'anno di contratto che ancora lega le parti, l'addio non è ipotesi lontana.
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
Povero Mandorlini: è lui l’allenatore più sfigato in Lega Pro
17 Giugno 2021
Deve essere atroce perdere due volte il campionato nella stessa stagione, peraltro in modo così beffardo da sentirsi veramente “sfigato”.
Lui che dieci anni fa etichettò il collega Sarri alla stessa maniera.
Andrea Mandorlini, 40 giorni fa, aveva portato il Padova al primo posto nel girone B della Lega Pro, al termine della stagione regolare, con 79 punti in classifica. Gli stessi conquistati dal Perugia di Fabio Caserta, salito direttamente in serie B, a scapito della formazione padovana che aveva segnato 68 gol subendone 26 mentre quella perugina ne aveva realizzato uno in meno (67) incassandone 4 in più (30).
E’ il regolamento, bellezza!
Decisiva, in quel caso, la differenza reti negli scontri diretti, finiti con lo stesso risultato, una vittoria per parte: all’andata si era imposto il Perugia per 3-0, nella gara di ritorno successo del Padova ma con una sola rete di scarto.
E così il Padova è andato ai playoff, ufficialmente classificatosi secondo, nonostante il primo posto alla pari con il Perugia.
Il resto è storia nota: il Padova è andato avanti nel suo cammino ed ha battuto pure l’Avellino nella gara di ritorno al Partenio, dopo avere pareggiato 1-1 all’andata all’Euganeo.
La finale per la promozione in serie B si è giocata tra Alessandria e Padova: all’andata pareggio in casa dei padovani, al ritorno stesso risultato.
Per decidere la quarta squadra da promuovere in B, si è reso necessario battere i calci di rigore.
Sapete com’è andata? Ha vinto l’Alessandria, con un rigore di scarto, beffando il Padova come aveva fatto il Perugia.
Dispiace per Mandorlini ma per la stagione appena andata in archivio, l’unico titolo che l’allenatore è riuscito a conquistare è quello di “sfigato” della Lega Pro, in senso buono s’intende perchè professionalmente nessuno mette in discussione un tecnico con un illustre passato come il suo.
A proposito di sfigati, dieci anni fa Mandorlini definì Maurizio Sarri l’allenatore più sfigato della serie B.
Quell’anno lui era alla guida del Verona e Sarri era l’allenatore dell’Alessandria (corsi e ricorsi storici…)
“Sarri porta sfiga”: questo era stato il pensiero di Andrea Mandorlini quando nel 2011, sempre in sella all’Hellas Verona, si apprestava a salire in serie B attraverso i play off dove si scontrò nella finale contro la Salernitana.
Nel lotto di chi si giocava l’accesso in massima serie c’era anche la piccola Alessandria, guidata da uno sconosciuto Sarri che non andò oltre la semifinale lamentando un trattamento arbitrale ingiusto “atto ad aiutare piazze più grandi”.
Fu forse un caso, forse no, ma l’attuale tecnico della Lazio ebbe ragione visto che la promozione se la giocarono tra Verona e Salerno.
Mentre Sarri criticava gli arbitri, Mandorlini criticava – senza motivo – Sarri: “A me non piace parlar male di allenatori ma so che Sarri è uno che veste di nero e non porta proprio bene. Vede le cose negative”: uno schiaffo alla carriera di un collega fatta di sacrifici e costruita sulla passione.
L’allenatore ex del Napoli e ora alla Lazio, sorrise senza replicare. Ha le sue scaramanzie, tra queste c’è quella di indossare spesso il nero. Alternandolo al blu. Insomma gli piace vestire scuro, un look che ha fatto suo da quando ha intrapreso la carriera in panchina.
Ma quella non fu l’unica uscita infelice di Mandorlini. Il suo Verona vinse la finale playoff contro la Salernitana, approdando in serie B, mandando in estasi la tifoseria scaligera.
Per la festa della promozione, il tecnico Mandorlini si esibì in uno show saltellava e ballava con i tifosi gialloblù cantando «Ti amo terrone»: festival del razzismo puro.
Qualche mese più tardi ci pensò un napoletano, Aniello Cutolo, a rispondergli per le rime a nome di tutti i terroni: giocava con la maglia del Padova (corsi e ricorsi storici pure in questo…) e in occasione del derby veneto a Verona, il napoletano dopo avere segnato uno spledido gol con un tiro da venticinque metri, fece di corsa tutto il campo per andare ad esultare in faccia a Mandorlini: «Ti amo coglione».
Alzi la mano chi vorrebbe imitare Cutolo.
FONTE: IrpiniaOggi.it
HELLAS VERONA di MC, 12/06/2021 17:03
Mandorlini su Jorginho: "Ecco quello che penso veramente di lui"
Andrea Mandorlini
“Non credo siano parole sue. Credo che siano venute fuori da qualcun altro. Se ci metti di mezzo Gibellini, avrà fatto qualche cazzata. Ma se dovesse averle dette veramente lo perdono. Non credo siano parole sue, lo ripeto. Non ci ho dato peso. Per me lui è stato importantissimo. Sono pronto a scommettere che non sia roba sua. In ogni caso lo perdono". Così mister Andrea Mandorlini sulla dichiarazione di Jorginho alla stampa inglese che, parlando dell'attuale tecnico del Padova, allora all'Hellas Verona, ha detto: “Fosse stato per lui, sarei ancora in Lega Pro a giocare”.
FONTE: TGGialloBlu.it
"Ti amo terrone": lo striscione all'esterno dell'Hotel de la Ville, dove alloggia il Padova
I tifosi dell'Avellino hanno accolto il Padova, all'Hotel de la Ville, con grande compostezza e signorilità, nonostante il clima rovente scatenatosi alla vigilia della gara.
E' possibile vedere, all'esterno dell'Hotel de la Ville, lo striscione "Ti amo terrone", apposto dai tifosi biancoverdi, chiaro riferimento ai cori razzisti dell'andata e a Mandorlini, che cantò questa canzone ai tempi del Verona, a promozione ottenuta contro la Salernitana.
Uno striscione ben visibile, che sarà certamente visto dai padovani quando lasceranno l'hotel per raggiungere il Partenio-Lombardi.
Sezione: News / Data: Mer 09 giugno 2021 alle 14:29
Autore: Marco Costanza
FONTE: TuttoAvellino.it
ULTIMISSIME CALCIO NAPOLI
20 maggio 2021 - 20:20
Mandorlini: “Champions grande traguardo, il Napoli non dovrebbe avere problemi con il Verona”
di Tony Sarnataro
GENOA, ITALY - FEBRUARY 26: Andrea Mandorlini the new head coach of Genoa during the Serie A match between FC Crotone and Cagliari Calcio at Stadio Luigi Ferraris on February 26, 2017 in Genoa, Italy. (Photo by Paolo Rattini/Getty Images)
L’allenatore del Padova ed ex Verona, Andrea Mandorlini, ha rilasciato alcune dichiarazioni quest’oggi a Radio Punto Nuovo su alcuni temi attuali in casa azzurra.
“Inizieremo i play-off il 30 maggio da seconda classificata, le avversarie sono tante e di prestigio, le variabili nella post-season sono numerose e indecifrabili. L’Avellino dovrà affrontare il Palermo, è una sfida che ha poco a che vedere con la Serie C. Da avversario di Maradona, posso dire che è stato un onore affrontarlo. Non si lamentava mai se subiva fallo, è stato e resterà nel cuore di tutti. Il Napoli è in ottima forma, non penso che avrà eccessive difficoltà nel battere il Verona, che ha fatto un bel campionato, ma è in frenata già da diverse settimane. Il raggiungimento della Champions League è un obiettivo importantissimo per gli azzurri. Le mie incomprensioni con Salerno nel 2011? Fu un episodio goliardico e ironico, ho sbagliato e pagato, ma non sono antimeridionalista, allenerei senza problemi una squadra del Sud Italia”.
FONTE: CalcioNapoli1926.it
Arezzo-Padova: Cutolo e Mandorlini di nuovo avversari dopo quel faccia a faccia. Tutti gli ex
Un Arezzo che cerca di uscire dalla crisi, un Padova di valore anche se in emergenza. Oltre a questo ci sono anche gli ex a rendere ancor più suggestiva l'incontro del Comunale
Matteo Marzotti 21 ottobre 2020 14:42
Campionato di serie B 2011-2012, quinta giornata. Al Bentegodi si trovano di fronte i padroni di casa dell'Hellas Verona allenati da Andrea Mandorlini e i biancoscudati di Alessandro Dal Canto che schiera in campo, con il numero 11, Aniello Cutolo. Fin dal riscaldamento i tifosi di casa non vanno certo per il sottile nei confronti di quello che oggi è il capitano dell'Arezzo, ex di turno beccato anche per le sue origini napoletane fin dal riscaldamento.
Il Verona passa in vantaggio con Russo, ma poco prima della mezz'ora Cutolo si inventa un sinistro dei suoi: traversa e pallone che varca la linea di porta prima di uscire. Una traiettoria che non sfugge al guardalinee e all'arbitro che indicano il dischetto. L'esultanza di Cutolo è sfrenata, una corsa che i compagni faticano a trattenere con il numero 11 che lancia un guardo di sfida dalle tribune dove erano piovuti i fischi, passando anche davanti a Mandorlini. Ne nasce un battibecco che porta all'espulsione del tecnico. La partita per la cronaca terminò 2-2.
In mix zone Cutolo ammise di aver esagerato ma di essere stato anche colpito a più riprese dai fischi e dagli insulti dei tifosi di casa arrivando quidi al battibecco con Mandorlini, oggi tecnico del Padova. "Siamo un allenatore e un giocatore come tanti, se capita gli stringerò la mano" ha detto ieri alla vigilia Mandorlini. Tra l'altro Cutolo dopo quella partita segnò anche nel derby del 2013 sempre contro la squadra allenata da Mandrolini.
Tutti gli ex Arezzo-Padova [...]
FONTE: ArezzoNotizie.it
FRANCESCO ANDREOSE | 19.10.2020
HO SCELTO MANDORLINI PER AMICO
Un allenatore tanto bravo quanto controverso.
La parabola sportiva di Andrea Mandorlini ci restituisce un allenatore che ha saputo ben figurare in ogni categoria e anche all’estero, riuscendo a ottenere traguardi ambiziosi. Se si guarda ai risultati, a fronte di qualche esonero di troppo, troviamo un palmares di tutto rispetto che conta la vittoria di un campionato di C1, una promozione in Serie B e due in A, oltre a un campionato rumeno e una coppa di Romania conquistate con il CFR Cluj.
Un curriculum da fare invidia a tanti. Poi però, se parlate con qualcuno di Mandorlini, la prima e forse unica cosa che uscirà fuori riguarderà l’intemperanza più volte mostrata in panchina. Il suo modo di porsi, a metà tra il bullo di quartiere e lo spaccone arrogante, le sue uscite fuori luogo, l’hanno portato a inimicarsi una buona fetta dell’opinione sportiva italiana, oltre ad una vasta platea di tifosi, facendo passare in secondo piano anche i buoni risultati raggiunti sul campo. Un outsider che con troppa spavalderia e poca diplomazia ha finito per indossare i panni dell’antagonista brutto, sporco e cattivo. Sempre dalla parte sbagliata della storia.
Così accade il 21 agosto del 2002 quando da neoallenatore del Vicenza fa visita allo Spezia, sua ex, per una partita di Coppa Italia. Gli Spezzini, per lui, quella sera riservano soltanto fischi. Sono già sbiaditi i ricordi della promozione in C1, conquistata due anni prima, e le ultime stagioni concluse ai play-off per la B. Rimane soltanto la scelta di lasciare la città per sposare il più ambizioso progetto del Vicenza. Evidentemente la mossa era sembrata il più classico dei tradimenti.
La stessa storia si ripete quasi un anno dopo, il 30 novembre 2003, quando da allenatore dell’Atalanta passa al Menti per la sfida di campionato contro il Vicenza. Anche stavolta i tifosi locali non gli fanno sconti srotolando uno striscione che recita: “Onore a Iachini, merda in faccia a Mandorlini”. Iachini, per inciso, è il nuovo allenatore dei berici. Gli ultrà biancorossi non hanno perdonato a Mandorlini l’aver “abbandonato la nave che stava affondando”, come recita un altro striscione, dopo aver mancato di poco la promozione a causa di una flessione nella seconda parte del campionato. Mandorlini però non incassa il colpo e, in seguito alla vittoria con la sua Atalanta, si lascia andare esprimendo così la propria gioia:
Il tecnico ravennate rincara la dose qualche mese più tardi: da neopromosso in A, sempre con la Dea, fa fuori nuovamente il Vicenza per 4-2 nei preliminari di Coppa Italia. Stesso siparietto: tifosi locali che lo insultano, lui che a fine partita risponde augurandogli un anno di sofferenze. Un teatrino che si rinnoverà cinque anni più tardi, nell’ottobre del 2008, quando Mandorlini alla guida del Sassuolo fa visita ai vicentini. Identico copione: tifosi inferociti e lui quasi divertito, ormai entrato nella parte.
Finirà 1 a 0 per i padroni di casa, ma il risultato passerà in secondo piano perché Mandorlini aveva deciso di rendere omaggio ai vincitori andando a pescare nel più classico dei cliché: “Si vede che gli antenati di quei tifosi hanno mangiato troppi gatti randagi, e gli effetti si fanno sentire ancora oggi…”. Apriti cielo, nuovo round di polemiche e titoloni sui giornali.
Intanto Mandorlini, dopo un settimo posto in campionato, decide di accettare le lusinghe che arrivavano dalla Romania e di dire sì al CFR Cluj. Esperienza positiva, che si chiude con un licenziamento in videoconferenza dopo una sconfitta nel derby con il Rapid e dieci mesi che valgono un campionato e una coppa nazionale.
Mandorlini però non ha troppo tempo per rammaricarsi perché dall’Italia arriva la proposta dell’Hellas Verona, impantanato in C. Una sfida difficile che Mandorlini affronta diventando un tutt’uno con i tifosi e portando la squadra alla finale play-off con la Salernitana. Un doppio confronto tesissimo che si conclude, il 19 giugno 2011, nella bolgia di Salerno con il Verona promosso ed assediato dai tifosi locali. Nei corridoi degli spogliatoi dell’Arechi Mandorlini viene aggredito, riportando un ematoma all’occhio sinistro.
Ancora una volta la sua presenza, e soprattutto le sue dichiarazioni al pepe di qualche giorno prima, fanno da detonatore. Mandorlini è comunque vincitore in campo, l’unica cosa che conta: poteva finire lì, e invece no. Un mese più tardi, durante la presentazione della squadra, il mister interrompe un coro dei tifosi gialloblu intonando la strofa: “Ti amo terrone” del brano degli Skiantos Italiano terrone che amo, e dedicandolo ai nuovi nemici granata. Per il tecnico ravennate è di nuovo trincea.
Ancora articoli sui giornali, accuse di razzismo e indignazione generale. A nulla servono le parole di Mandorlini che parla di goliardata, l’uscita del tecnico non passerà impunita: arriva un deferimento e un patteggiamento chiuso con un’ammenda di 20.000 a suo carico. Ma soprattutto si rompe definitivamente quello steccato ideale che divide Mandorlini dal grande pubblico. Fino a prima di questo fatto, le baruffe mandorliniane sono circoscritte a lui e ai tifosi avversari. Ora, il comportamento di Mandorlini è sulla bocca di tutti, anche di chi non segue il calcio.
L’episodio del coro non rimarrà l’unico scivolone pubblico di Mandorlini, perché nell’ottobre dell’anno successivo verrà nuovamente deferito per dichiarazioni offensive verso i tifosi e i cittadini del Livorno. Il pomeriggio del 18 ottobre 2012 alla vigilia di Livorno-Verona, una partita molto sentita per le differenti posizioni politiche delle tifoserie, per caricare la squadra in vista del match Mandorlini se ne esce con un’altra dichiarazione caustica:
Anche stavolta l’affondo di Mandorlini non passa sotto traccia e l’occhio della giustizia sportiva non può soprassedere. Il lunedì dopo il Procuratore Federale deferisce Andrea Mandorlini alla Commissione Disciplinare del Settore Tecnico «per aver reso pubbliche dichiarazioni che violano i principi di lealtà, correttezza e probità da osservare in ogni rapporto comunque riferibile all’attività sportiva, dichiarazioni che integrano altresì espressioni lesive e discriminatorie e che, inoltre, sono finalizzate a denigrazione e insulto territoriale, nonché a propaganda ideologica inneggiante a comportamenti discriminatori nei confronti della città di Livorno e conseguentemente del Livorno calcio».
Si tratta dell’ennesimo fattaccio che inchioda la reputazione di Mandorlini, sempre più prigioniero del proprio personaggio, amato solo a Verona e dal suo tifo che in maniera speculare si vede da sempre affibbiare etichette poco edificanti. In campo, fortunatamente, le cose vanno in modo differente: Mandorlini riuscirà a riportare in A il Verona dopo undici anni, diventando uno degli allenatori più amati dai veronesi. Il tecnico, dal canto suo, ripagherà l’affetto rimanendo sulla panchina scaligera; dietro al motto “Soli contro tutti”, caro agli ultras gialloblu, Mandorlini sembra aver trovato ideale riparo.
Arriveranno due salvezze tranquille, i quarantadue gol in due stagioni di Luca Toni e un calcio che sapeva far divertire. Dal canto suo Mandorlini sembra cambiato: più equilibrato nel modo di porsi e nelle sue reazioni, in generale più capace di gestire le relazioni con i giornalisti e il pubblico. Niente più dichiarazioni fuori posto, niente più goliardate alle feste della squadra o scenette con i tifosi.
L’idillio gialloblu si chiude in maniera inaspettata il 30 novembre 2015 con l’esonero, dopo un inizio di campionato disastroso. A fine stagione l’Hellas Verona, nel frattempo passato nelle mani di Luigi Del Neri, retrocede comunque, a conferma che la squadra era troppo debole per l’obiettivo della salvezza. Mandorlini invece rimarrà senza panchina per oltre un anno nonostante le ottime cose fatte vedere con il Verona. Nel calcio italiano sembra non esserci posto per un personaggio controverso e divisivo come lui.
Nel febbraio 2017 arriva la chiamata di Enrico Preziosi ma l’esperienza genoana dura solo sei partite e quattro punti, prima di un nuovo esonero. Sarà la sua ultima apparizione in A. L’anno successivo Mandorlini è sulla panchina della Cremonese in Serie B, subentrato, nell’aprile 2018, ad Attilio Tesser: vi rimane un anno scarso venendo esonerato nonostante dodici punti nelle prime dieci partite. L’ennesima porta in faccia al tecnico ravennate. Mandorlini non faceva fare bella figura perché alle spalle aveva un passato problematico, che non ammetteva repliche e non permetteva nemmeno le riabilitazioni concesse a chi si era sporcato le mani nel calcioscommesse.
Mandorlini ha sbagliato in più di un’occasione, lo si deve riconoscere senza se e senza ma; i suoi errori non meritano scuse o acrobatiche giustificazioni, sia chiaro. Ma Mandorlini ha pagato per tutto e ha pagato caro, forse più di altri che, forti di un network di amicizie importanti, hanno saputo rimanere nel giro che conta nonostante tutto. Quest’anno Mandorlini è alla guida del Padova in C, ha tra le mani una squadra adeguata e una società alle spalle che punta alla promozione.
Personalmente gli auguriamo di vincere anche questa sfida. Vorremmo risentire le curve delle sue ex squadre fischiarlo, per leggere poi le sue dichiarazioni. Saremo i primi a condannarlo se se lo meriterà ma, nell’edulcorato spettacolo di questi tempi incerti, una personalità come quella di Mandorlini – anche se spesso criticabile – servirebbe ancora. Perché il calcio deve accendere la passione più profonda, riscaldare gli animi, generare contrasti. E vivere anche di uomini scorretti, non solo di personaggi irreprensibili e di frasi fatte.
Francesco Andreose gestisce anche il blog Non chiamateli provinciali, di cui è creatore
FONTE: RivistaContrasti.it
STAGIONE 2019-20 + - =
Serie C
Padova, Mandorlini: “È giusto che per ora il calcio passi in secondo piano. E mi piacerebbe che…”
venerdì 13 Marzo 2020 - Ore 10:00 - Autore: Staff Trivenetogoal
Mister Mandorlini, personalmente come sta vivendo l’emergenza Coronavirus?
“La percezione è che ci sia un po’ di confusione, la situazione e le misure cambiano di giorno in giorno. Viviamo tutti sul chi va là, un po’ alla giornata. L’isolamento e i pochi contatti personali fanno sembrare irreale tutta questa situazione che invece è molto seria. È importante che tutti facciano il massimo per contenere il problema”.
Dove starà per il prossimi giorni e come pensa di passarli?
“Adesso sono a Padova come tutta la squadra, non sono tornato a casa. Con la mia famiglia ci sentiamo spesso, spero di vederli presto e nel frattempo utilizziamo il telefono per vederci e sentirci”.
La prossima settimana la squadra ricomincerà ad allenarsi, anche se c’è più di qualche dubbio su quando riprenderà il campionato, continuare ad allenarsi serve anche a dare un parvenza di normalità a questa situazione?
“Per creare una tabella di allenamento è essenziale stabilire comunque degli obiettivi. Bisogna essere consapevoli che prima o poi le cose torneranno alla normalità e per noi sarà importante farci trovare pronti per tornare a fare punti e risalire la classifica. Sono pensieri lontani, certo, ma ci sono”.
È difficile programmare il lavoro atletico con questa incertezza?
“Abbiamo lavorato molto nelle scorse settimane, anche in funzione delle partite che poi non abbiamo potuto giocare. Stavamo lavorando nella maniera giusta e le sensazioni erano positive, ma il riscontro più importante ce lo doveva dare la sfida con l’Arzignano. Adesso possiamo staccare qualche giorno senza avere il problema di perdere la forma fisica. Certo, abbiamo dovuto rimodulare il programma, ma questo vale per tutti. Quando torneremo a competere, vincerà chi sarà più bravo a ricomporre velocemente tutte le componenti che servono, non solo dal punto di vista fisico ma anche da quello tecnico e tattico”.
Che tipo di programma avete dato ai giocatori per i prossimi giorni?
“Purtroppo i giocatori possono fare poco da casa. Sarà più importante ritrovare la serenità rispetto alla situazione generale. Anche se è la nostra vita, è giusto che per ora il calcio passi in secondo piano”.
Come state vendendo i giocatori? Vi hanno espresso perplessità o timori?
“Ci siamo parlati anche oggi, loro come tutti noi sono preoccupati per la loro salute, per quella delle loro famiglie e per la gente di Padova e d’Italia. Anche negli allenamenti si vede, si è cercato di tenere alta l’attenzione ma oggettivamente è molto, molto difficile. I pensieri si vedono, si possono quasi toccare con mano. Anche per questo, è giusto fermarsi”.
Per quella che è la tua impressione i campionati verranno conclusi oppure si chiuderà tutto in anticipo?
“Personalmente penso che come serie C abbiamo più spazio di manovra e perciò mi auguro che prima o poi si possa riprendere e terminare regolarmente il campionato. Nel frattempo restiamo alla finestra, ma ripeto che è giusto così. Per tutti, è più importante risolvere la situazione legata al virus”.
Sarebbe favorevole a fine campionato in giugno?
“Mi piacerebbe che si potesse finire ma ripeto, non è detto e non deve essere una priorità. Dobbiamo uscire da questa pandemia”.
Qualche persona che conosce che ha preso il virus?
“No, nessuno”.
FONTE: TrivenetoGoal.it
Mandorlini: “Complimenti Hellas Verona”
febbraio 11, 2020
“Nessun si aspettava un Hellas Verona così, è la sorpresa del campionato, ha grande forza fisica, stanno bene, complimenti davvero, stanno facendo qualcosa di eccezionale – ha dichiarato l’ex allenatore dell’Hellas Verona, Andrea Mandorlini, a Palla al Centro – Gialloblù in Europa League?
Se lo meriterebbero, giocano un bel calcio, non danno punti di riferimenti in attacco, un modo di giocare che non se lo aspettava nessuno, senza un attaccante di ruolo, con Di Carmine e Pazzini che entrano dalla panchina.
Una squadra che ti viene a pressare alto.
Ai miei tempi, ce la siamo giocata quasi fino alla fine, mi ricordo che a Roma ci diedero un rigore contro con la Lazio nei minuti finali e poi abbiamo mollato nelle ultime due partite, però questi se lo meriterebbe di andare in Europa".
FONTE: HellasLive.it
NEWS
Moras ad Hallfredsson e Mandorlini: “Vi serve un difensore?”
Simpatico siparietto social tra l’islandese e il greco, con quest’ultimo che si è “proposto” al Padova
di Tommaso Badia24 Gennaio, 2020 - 10:00
«Dieci anni fa Mister Mandorlini stava con l’Hellas Verona: con lui siamo passati dalla C alla A e abbiamo ottenuto buoni risultati, sfiorando per esempio il piazzamento europeo.
Abbiamo vissuto momenti entusiasmanti, e chissà cosa possiamo fare qui a Padova. Di nuovo insieme per fare bene!».
Questo il ben messaggio affidato da Hallfredsson ai social, parole con cui l’islandese ha ricordato i vecchi tempi in gialloblù con Mandorlini, riportando alla mente grandi ricordi a tutti i tifosi scaligeri.
Come se ciò non fosse bastato a far scendere una lacrimuccia ai supporters del Verona, ad aumentare il “peso nostalgico” del post è intervenuto Moras: il greco ha infatti risposto domandando se al Padova servisse un difensore, proponendo quindi di riunire un trio che tante emozioni ha regalato in terra scaligera.
Proposta reale o semplice battuta? Ai posteri l’ardua sentenza.
Un post condiviso da Emil Hallfreðsson (@emilhallfreds) in data:
FONTE: CalcioHellas.it
NUOVO ALLENATORE IN C
Mandorlini a Padova: Mai litigato con Sogliano
21/01/2020 14:43
E’ stato presentato il "nuovo" allenatore del Padova Andrea Mandorlini. Dopo 13 anni è tornato ad allenare in città e saluta così i tifosi: "Ero in debito, sono contento che dopo tanti anni mi sento ancora a casa. Ho sbagliato ad andare via. Ora sono qui e voglio fare bene".
A proposito della squadra ha detto: "Sono felice di essere tornato al campo e anche di allenare mio figlio. Le emozioni sono stata tante ma sono già passate. Io voglio lavorare per il bene della squadra e per riportarla alta in classifica. Ero all’estero quando il direttore mi ha chiamato e ho accettato con entusiasmo di venire qui. La squadra l'ho trovata come tutte le squadre in cui arriva un nuovo allenatore dopo un esonero. Ho buone sensazioni, non posso stravolgere da subito il modulo della squadra. Per ora inoltre ritengo si debba agire più sulla mente che sui moduli, le motivazioni sono più importanti".
Per quanto riguarda il rapporto con il figlio: "Matteo allenato da me? Lui si dice contento che succeda. Non so come sarà il rapporto in campo, lo vedrò vivendo, è una cosa nuova. Per ora è stata una grande emozione, in campo vediamo. Bisogna che diamo il massimo entrambi".
Poi si dice contento di aver ritrovato il direttore Sogliano e che, come a Verona, spera di aprire un ciclo con i biancoscudati. Mandorlini come giocatori ritrova anche Hallfredsson e Krešić: "Con Emil abbiamo condiviso un percorso importante, al di là dell’aspetto tecnico è un ragazzo fantastico, può giocare davanti alla difesa, o anche a sinistra. Domenica l’ho sentito, era molto motivato per venire, si è messo in gioco. Con Sean non abbiamo mai litigato, ci sono sempre stati confronti ma non aspri, il resto è un po’ romanzato. Dodici anni dopo, spero di poter riaprire un ciclo come a Verona”.
FONTE: TGGialloBlu.it
Andrea Mandorlini è il nuovo allenatore del Calcio Padova
Il Calcio Padova informa che la panchina della prima squadra è stata affidata a Mister Andrea Mandorlini. Il tecnico ravennate ha sottoscritto un contratto con la società biancoscudata fino al 30 giugno 2020, con opzione di rinnovo [...]
FONTE: PadovaCalcio.it
ESCLUSIVE
ESCLUSIVA TG -Andrea Mandorlini: "Verona tosto. Verdi può dare di più"
12.12.2019 12:30 di Federico Danesi
In tempi e con modalità diverse, Toro e Verona sono state la sua vita. Rivederle in campo domenica, anche per Andrea Mandorlini, sarà un bel tuffo nel passato, quello recente ma anche quello di quando era un giovane calciatore. E lui si aspetta una partita interessante perché "il Verona sta giocando veramente bene, la cura Juric funziona e ha perso solo con squadre che hanno organici superiori. Il Toro sulla carta ha una rosa più competitiva ma resta un'incognita".
Per quello che ha visto in stagione, c'è una favorita?
"Difficile dirlo, perché il Verona in casa si esalta ma anche in diverse trasferte ha dimostrato di essere formazione organizzata, solida. Ha una delle migliori difese della Serie A, si vede che c'è un bel lavoro dietro. Mazzarri invece arriva da due vittorie di fila ma per quel poco che ho visto non sono state prestazioni esaltanti".
La chiave tattica della gara?
"Sono due squadra moto fisiche, ma l'Hellas in questo momento mi sembra più in palla fisicamente, corrono molto e mai a vuoto. Credo che la pressione sui portatori di palla granata potrà fare la differenza".
A proposito di teste pensanti, Amrabat quanto l'ha stupita?
"Un giocatore di forza e solidità, fisica e mentale. Ha capito che questa poteva essere la sua occasione e la sta sfruttando alla grande. Un plaudo alla società che ha credito in lui e a Juric che gli ha affidato le chiavi del centrocampo".
[...]
FONTE: TorinoGranata.it
Mandorlini: “Atalanta-Hellas Verona partita speciale per me. Complimenti a Juric”
dicembre 6, 2019
“Atalanta-Hellas Verona? Mi legano grandi ricordi a queste due società. Ho trascorso anni importanti, due tifoserie che si assomigliano molto per la passione e l’attaccamento verso la squadra. In questi giorni mi trovo in Croazia per visionare alcune partite, altrimenti domani sarei andato a Bergamo a vedere quella che penso sarà una partita bella ed interessante. Si affronteranno due squadre che giocano a calcio, a viso aperto – ha dichiarato Andrea Mandorlini a Hellas Live – Attacco più prolifico contro la terza miglior difesa del campionato? Sono numeri importanti per entrambe le squadre ed anche per questo motivo, domani mi aspetto una bella partita. L’aspetto difensivo alla lunga fa sempre la differenza. Juric? Gli vanno fatti i complimenti per quanto ha fatto sino ad oggi. Ha portato a Verona giocatori con cui ho lavorato anch’io, come Veloso e Lazovic. Un plauso va fatto anche alla società per come si è mossa sul mercato. Amrabat? Ne parlano tutti. Un giocatore solido, di forza, che dà grande equilibrio alla squadra. Pazzini? Giampaolo l’ho fatto esordire e dopo anni l’ho ritrovato a Verona. È un grande professionista, si fa sempre trovare pronto quando viene chiamato in causa e la carriera che ha fatto parla per lui. Lo ritengo una figura molto importante per lo spogliatoio”
FONTE: HellasLive.it
NEWS
Mandorlini: “Verona non è razzista. Con Balotelli il razzismo non c’entra…”
L’ex tecnico del Verona, parla in un’intervista a Tuttomercatoweb di Mario Balotelli, secondo lui non da Nazionale al momento
di Redazione Novembre 18, 2019 - 11:23
Mandorlini
Queste le parole di Andrea Mandorlini su Mario Balotelli e sul ‘caso Balotelli’, scoppiato poche settimane fa a Verona: “La Nazionale? Non credo che oggi possa farne parte. Sicuramente ha grande talento, ma oggi non lo vedo nel contesto azzurro”.
A proposito di Balotelli. Qualche settimana fa a Verona è scoppiato il caso…
“Il razzismo va combattuto, ma credo che in quel caso contasse poco. Verona non è razzista: di queste cose meno se ne parla meglio è”.
FONTE: CalcioHellas.it
ESCLUSIVE TUTTOHELLASVERONA
Inter-Verona vista da... Andrea Mandorlini
09.11.2019 10:00 di Enrico Brigi Twitter: @enrico_brigi
Inter-Verona è senza dubbio la sua partita. Con la maglia nerazzurra ha trascorso la parte più importante della sua carriera di calciatore mentre sulla panchina gialloblù ha conquistato due promozioni consecutive - unico allenatore nella storia del club - entrando a pieno titolo nel cuore dei tifosi gialloblù, secondo solo a Osvaldo Bagnoli. Raggiungiamo Andrea Mandorlini al quale chiediamo le sue impressioni sulla sfida di San Siro.
Dopo 10 giornate la squadra di Juric si trova con un ragguardevole bottino di 15 punti. Cosa ne pensi ? «Il Verona in questo primo scorcio di campionato si è dimostrato una squadra molto solida e concreta, che difende molto bene, con ottime caratteristiche di corsa e buone individualità. Si trova in un'ottima situazione di classifica, a mio avviso ampiamente meritata. Ai gialloblù non posso che fare i miei complimenti».
La difesa gialloblù è la migliore di tutta la serie A in quanto a minor numero di reti subite. Un risultato importante vicino al quale stride in un certo senso un'inattesa sterilità offensiva. Pensi che questo alla lunga possa diventare un problema? «Riuscire a difendere bene in un campionato impegnativo come la serie A è un aspetto molto importante. Riguardo alla fase realizzativa ci troviamo ancora a circa un terzo del campionato quindi rimangono ancora molte partite da giocare. Il tempo per poter migliorare sotto questo punto di vista c’è tutto. Rimango molto fiducioso».
A San Siro la squadra di Juric incontra una formazione nerazzurra che viaggia a vele spiegate. L’arrivo sulla panchina di Antonio Conte e una campagna acquisti importante fanno dell’Inter una delle principali antagoniste della Juventus nella lotta per lo scudetto. « In questa stagione l’Inter è partita molto forte dimostrandosi squadra competitiva in grado di lottare a pieno titolo per la vittoria finale. Il campionato è ancora lungo, come detto sono trascorse solo dieci giornate, tuttavia rispetto agli anni precedenti l’organico nerazzurro è sicuramente di grande qualità».
Tra Verona e Inter si contano 56 precedenti in serie A con 32 vittorie per i nerazzurri, 20 pareggi e solo 4 vittorie gialloblù, nessuna delle quali ottenuta a San Siro. La prossima sfida ritieni possa essere un incontro dall’esito scontato? « La storia parla sicuramente a favore dell’Inter ma nel calcio tutto può succedere e ogni pronostico è fatto per essere sovvertito. Il Verona, tuttavia, avrà il grande vantaggio di poter giocare senza particolari assili di classifica, con la testa sicuramente sgombra da pensieri particolari e senza l'ansia di dover fare risultato a tutti i costi. Potrà, quindi, giocare la sua partita cercando di provare a portare a casa un risultato positivo ».
Un'ultima domanda riguardo al tuo futuro. « In questo momento sono alla finestra, in attesa di un progetto serio. Dopo l’esonero dello scorso anno con la Cremonese ci sono stati alcuni contatti ma poi non si è sviluppato nulla di concreto. Non faccio alcuna differenza tra iniziare a luglio o entrare in corsa a campionato iniziato, ll’importante è trovare una proposta interessante. Vediamo cosa succede».
FONTE: TuttoHellasVerona.it
LE INTERVISTE
Mandorlini: "L'Hellas non avrà nulla da perdere contro il Napoli, gli azzurri non saranno contenti..."
A Radio Marte è intervenuto Andrea Mandorlini, ex allenatore dell'Hellas, proprio in vista del match che vedrà la squadra di Verona contro il Napoli.
15.10.2019 07:00 di Redazione Tutto Napoli.net Twitter: @tuttonapoli
A Radio Marte è intervenuto Andrea Mandorlini, ex allenatore dell'Hellas, proprio in vista del match che vedrà la squadra di Verona contro il Napoli di Carlo Ancelotti: “Il Verona non è debole, anzi sta bene. Ha entusiasmo ed ha anche conquistato tanti punti, fondamentali per una squadra che si deve salvare. A Napoli giocherà con tranquillità e il Verona sa che si tratta di una gara proibitiva, ma non ha nulla da perdere.
Il Napoli non merita di essere quarto in classifica, non può essere contento di questo inizio di stagione, ma per fortuna c’è tempo per recuperare e già col Verona può recuperare.
Jorginho è un giocatore fantastico, ha avuto una crescita incredibile, ma Allan, Zielinski e Fabian formano un centrocampo fortissimo, magari vanno trovate delle dinamiche, ma il Napoli ha in rosa calciatori davvero forti.
Il gap tra la Juve e tutte le altre credo ci sia ancora e per questo Inter e Napoli devono fare ancora tanto per avvicinarsi.
Il mio futuro? Ho tanta voglia di rimettermi in gioco. Non credo di far parte della vecchia scuola di allenatori, ma ho fatto tanta gavetta, come Sarri mentre tanti altri allenatori arrivano subito senza esperienza”.
FONTE: TuttoNapoli.net
Andrea Mandorlini a Il Festival dello Sport 2019: "L'Hellas Verona lo vedo benissimo"
10 ott 2019
Intervistato dai microfoni di YSport nel primo giorno de Il Festival dello Sport 2019, mister Andrea Mandorlini ha detto la sua anche sull'ottimo inizio di campionato dell'Hellas Verona.
FONTE: Canale YouTube YSport Tv
ESCLUSIVE
07 settembre 2019 - 13:30
ESCLUSIVA PM – Mandorlini: “Milan, a Verona devi andare nel modo giusto”
L’ex tecnico del Verona Andrea Mandorlini ha parlato in esclusiva per PianetaMilan.it del prossimo match dopo la sosta tra gli scaligeri e il Milan
di Peppe Gallozzi
Andrea Mandorlini (credits: GETTY Images)
ULTIME MILAN – Alla ripresa del campionato dopo la sosta per le Nazionali, il Milan affronterà il Verona allo stadio ‘Bentegodi‘ in quella che, tradizionalmente, non può mai essere considerata una trasferta comoda per i rossoneri.
Per capire il clima che Marco Giampaolo e i suoi ragazzi troveranno in terra scaligera abbiamo ascoltato, in esclusiva per ‘PianetaMilan.it‘, le parole di Andrea Mandorlini. L’ex allenatore dei gialloblu, nel 2013 vinse 2-1 con l’allora Milan di Massimiliano Allegri rendendo amara la trasferta in terra scaligera a Mario Balotelli e soci.
“La trasferta di Verona per il Milan è sempre stata dura e difficile – ha spiegato Mandorlini -. Credo lo sappiano anche i protagonisti. Al di là dei miei trascorsi e dei bei ricordi ho tanti amici veronesi che ricordano sempre grandi battaglie, a volte anche vinte, con i rossoneri. Il Milan deve andare al ‘Bentegodi‘ nel modo corretto e con il giusto approccio perché non sarà facile”.
[...]
FONTE: PianetaMilan.it
STAGIONE 2018-19 + - =
A TU PER TU
...con Mandorlini
“Verona, a lavoro per i rinforzi. Veloso, garantisce Juric. E io...”
12.07.2019 00:00 di Alessio Alaimo Twitter: @alaimotmw
[...]
Mister e il suo ex Verona?
“Conosco la piazza: ci terranno tutti a fare bene, la società si sta muovendo per rinforzare la squadra. Farà di tutto per mantenere la categoria”.
Miguel Veloso il nuovo rinforzo gialloblù...
“Al Genoa l’ho avuto poco, era spesso infortunato. Ma Juric lo conosce meglio di me, se ha deciso di puntare su di lui ha calcolato bene tutto. Se Miguel sta bene è un giocatore importante”.
Come si sta muovendo l’Hellas?
“La Serie A è complicata. Però... Bocchetti, il rinnovo di Zaccagni, Miguel Veloso sono bei segnali. Il Verona si rinforzerà ancora”.
E lei, mister?
“Mi aggiornerò e vedrò allenamenti. Ho avuto pochi contatti...”.
SERIE B
Spezia, anche Mandorlini in corsa per la panchina
11.06.2019 12:42 di Luca Bargellini Twitter: @BargelliniLuca
Si allunga la lista dei tecnici vagliati dallo Spezia per prendere il posto di Pasquale Marino. Secondo quanto riportato da Il Secolo XIX il dg Angelozzi ha iniziato a prendere in esame anche la candidatura di Andrea Mandorlini, ex tecnico di Cremonese ed Hellas Verona.
SERIE B
Padova, Zamuner punta su Tedino. Sogliano su Zironelli o Mandorlini
25.05.2019 13:08 di Tommaso Maschio
In casa Padova le scelte del nuovo direttore generale e del nuovo allenatore sembrano essere strettamente legate. Al momento per il primo ruolo in corsa ci sono Giorgio Zamuner, attuale dg, e Sean Sogliano, ex di Carpi e Bari fra le altre, con ognuno dei due che ha le sue idee su a chi affidare la panchina nella prossima stagione. Il primo, come riferisce Padovagoal.it, punterebbe su Bruno Tedino, allenatore con cui ha un rapporto eccellente fin dai tempi di Pordenone. Il secondo invece tiene calde due piste: la prima porta a Mauro Zironelli, reduce dall’esperienza alla Juve Under23 e in procinto di sbarcare a Bari prima del fallimento della società, la seconda invece ad Andrea Mandorlini, reduce dall’esperienza non positiva con la Cremonese.
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
NEWS
Mandorlini: “Mi aspetto una partita piena di sorprese. L’Hellas non è secondo a nessuno”
L’ex tecnico della Cremonese ha parlato in vista della partita che vedrà impegnati i gialloblù nei playoff contro il Perugua
di Redazione maggio 16, 2019 - 09:00
L’ex allenatore dell’Hellas Verona, Andrea Mandorlini, ha parlato a L’Arena in vista dei playoff:
VERONA. “L’importante era entrare, prendersi i play off. Centrare l’obiettivo. Qualcosa si è rischiato. Ma la possibilità di lottare per la serie A rimane. E questa è la cosa più importante”.
PERUGIA. “Mi aspetto una partita aperta, perché il Perugia ha qualità. Li ho seguiti nell’ultima di campionato (vinto dagli umbri 3-1 contro la Cremonese ndr). Ritmo, risorse, qualità diffusa. Può essere partita piena di sorprese”.
FATTORE BENTEGODI. “Ma il Verona ha il vantaggio del campo. La gioca in casa. Se la gioca davanti ai propri tifosi. La vittoria con il Foggia credo abbia portato entusiasmo. Parto con un vantaggio che va considerato. Poi, serve stare sul pezzo, questo è sicuro. Hai due risultati su tre a disposizione”.
AMBIENTE. “Giusto. L’ambiente, in questo momento, deve remare nella stessa direzione. Ma credo esista la maturità necessaria per fare le scelte migliori. Tutti insieme, senza farsi prendere da particolari ansie”.
PLAYOFF. “Non c’è una ricetta che vale per tutti. Di certo, non bisogna avvertire paura. I timori vanno allontanati. Serve restare lucidi. Trovo difficile, poi, fare un viaggio a ritroso per riscoprire le emozioni vissute da noi. Vivi il momento”.
FIDUCIA. “Aglietti ha sufficiente esperienza per saper gestire il momento. Poi, ciascuno di noi, nell’intimo dà interpretazione personale a quello che accade, a quello che gli sta intorno. La fiducia sta alla base di tutto. Fiducia sorretta da condivisione”.
SERIE A. “Credo che il Verona abbia già fatto una grande cosa: si è meritata la possibilità di giocarsi la chance che voleva. Per prendersi quello che tutti sognano da inizio stagione”.
TESTA. “Psicologia, certo. Perché tutti sanno che la gara vale tantissimo. Ma poi c’è il campo, altri aspetti che non puoi controllare. Perché tutto non può essere controllato. Pure la condizione. Che in queste partite vale molto».Non c’è più il Palermo retrocesso. Benevento e Pescara aspettano di conoscere il nome della rivale”.
FAVORITA. “Sono scaramantico, non mi piacciono le previsioni. Da punto di vista tecnico, l’Hellas non è secondo a nessuno e non ha niente da invidiare alle altre”.
FONTE: CalcioHellas.it
Mandorlini: “A Cremona volevo programmare un’altra Verona. L’Hellas è la squadra più forte del campionato”
marzo 29, 2019
“A Cremona c’era tutto per fare bene e inseguire i playoff, ma c’è stata troppa smania di cambiare. L’inesperienza e la poca conoscenza del d.s. Rinaudo sono state lampanti. Avevo tante aspettative, volevo programmare un’altra Verona, peccato. In B ho fatto due promozioni e quasi l’80% di risultati positivi, con diversi capocannonieri: i numeri sono dalla mia parte”. Queste le dichiarazioni dell’ex allenatore dell’Hellas Verona, Andrea Mandorlini, a La Gazzetta dello Sport. Hanno cambiato tecnico 10 squadre su 19: sono tante? “Io guardo al mio caso, forse c’è incompetenza, credo che in generale servano una maggior idea di calcio e soprattutto più pazienza, perché non si può giudicare un allenatore in pochi mesi” Che destino: un esonero arrivato proprio a Verona… “Ero stato accolto bene e avevo ringraziato i miei giocatori per la grande partita. L’esonero è stato inaspettato, nessuno se lo aspettava. Che partita sarà per l’Hellas a Cremona? Il Verona ha più qualità, è la squadra più forte del campionato, con due grandi attaccanti come Di Carmine e Pazzini. La Cremonese però deve fare punti e in quello stadio è dura per tutti, soprattutto adesso che entriamo nella fase decisiva e i punti pesano. Brescia e Palermo davanti fino in fondo? Il Brescia gioca bene e ha più continuità, con Donnarumma che segna a raffica. Il Palermo ha avuto più alti e bassi, ma forse ha superato il momento difficile dovuto ai problemi societari: Foschi da vero lupo di mare ha fatto un grande lavoro rimettendo in piedi la barca. Chi può inserirsi? Oltre al Verona, c’è il Lecce che gioca il calcio migliore, con un mio ex giocatore come Tachtsidis che fa la differenza. Se trova continuità può farcela anche il Benevento, ma solo ai playoff”.
FONTE: HellasLive.it
IL PROSSIMO AVVERSARIO
CREMONESE, UN DISASTRO IL DOPO MANDORLINI
27/03/2019 10:33
Al Bentegodi giocò una partita tutta grinta e cuore e forse il risultato di parità andava persino stretto alla Cremonese di Andrea Mandorlini. Il tecnico di Ravenna, applauditissimo dal Bentegodi, non sapeva ancora che quella sarebbe stata la sua ultima gara alla guida dei grigiorossi.
Due giorni dopo, infatti, gli venne comunicato l'esonero. Un fulmine a ciel sereno. Mandorlini pagava gli screzi con il ds Rinaudo con cui non aveva mai legato.
Al suo posto arrivò Rastelli e una faraonica campagna acquisti a gennaio. Assieme all'ex capitano del Verona Caracciolo, la Cremonese prese Soddimo, Mbaye, Strizzolo, l'ex Verona Longo. Eppure dall'esonero di Mandorlini la squadra non è mai migliorata, anzi è peggiorata notevolmente.
Così la società ha deciso addirittura (il 28 febbraio) di cacciare il ds Rinaudo evitando però di riaffidare la squadra a Mandorlini come logica avrebbe voluto.
Da notare che con Mandorlini alla guida la Cremonese vedeva ad un tiro di schioppo i play-off, mentre oggi si parla solo di salvezza.
La prossima gara del Verona è quindi contro un avversario sulla carta molto forte ma che non ha ancora un'identità ben precisa e che continua a navigare senza una meta precisa. Una partita che senza dubbio il Verona deve vincere per poter sperare ancora nella promozione diretta. (g.vig.)
FONTE: TGGialloBlu.it
NEWS
Ancora Mandorlini: “Mi piacerebbe lavorare per il Verona”
L’ex tecnico gialloblù ha parlato della stagione dell’Hellas e non solo
di Redazione marzo 22, 2019 - 09:30
Andrea Mandorlini, ex allenatore di Cremonese e Hellas Verona, ha parlato in un’intervista a L’Arena:
SERIE B. “Non credo che sia cambiato molto. I distacchi sono minimi. Perdi due partite e sei in difficoltà, le vinci ed intravedi la serie A. Il torneo è molto lungo e difficile. Io l’ho fatta a 42 ed anche a 46 partite. Quest’anno ci sono meno partite e bisogna essere “cattivi” ora per l’obiettivo che si insegue”.
GIOCO. “Ma in serie B si vive di momenti. Anche il mio Verona giocava bene due o tre gare e poi la quarta era importante portarla a casa. L’Empoli di Sarri, il Livorno di Nicola, Il Sassuolo di Di Francesco ed il mio Verona, giocavano un buon calcio però in B fatichi a mantenere la continuità di rendimento. Credo che il Brescia e il Lecce giochino un buon calcio. Tutte e due col regista. Anche il Perugia a strappi. Poi naturalmente l’Hellas e il Palermo, anche se hanno avuto delle pause. Non è facile essere i favoriti”.
INTER-ICARDI. “Ma sai, è difficile giudicare. Però vedi un dirigente esperto come Marotta d’accordo con il club ha preso una decisione, dolorosa, ma l’ha presa a tutela del gruppo, dell’allenatore e adesso la cosa sembra risolversi”.
NAZIONALE. “Beh, credo che Roberto stia facendo un ottimo lavoro. Tanti giovani inseriti da subito, ora sono cresciuti e stanno rispondendo. Il vento è cambiato. E’ tornata la qualità. Credo che si possa essere ottimisti”.
TORNARE A VERONA. “L’ho detto un anno fa e lo ripeto ora. Mi piacerebbe lavorare per il Verona, ho casa in città. Con l’avventuriero è dura, ma se riprende a viaggiare… “.
FONTE: CalcioHellas.it
SERIE A
RMC SPORT - Mandorlini: "L'Inter non può sbagliare contro la Juventus"
04.12.2018 19:15 di RMCSport Redazione Twitter: @RMCSportnetwork
Andrea Mandorlini, ex giocatore dell'Inter ed ex allenatore anche di Genoa e Verona, a RMC Sport Live Show: "Inter-Juve? E' il derby d'Italia e ne ho giocati tanti nella mia carriera. Ricordo la vittoria 4-0 alla prima che giocavo a Milano. Me lo ricordo benissimo perché per un interista come me vincere 4-0 con la maglia nerazzurra era il massimo".
[...]
L'Hellas Verona troverà il passo giusto per puntare alla A?
"Come potenziale tecnico è di gran lunga superiore a tante altre. Ora non vive un momento esaltante ma è un campionato ancora lungo e c'è il tempo per potersi riprendere. Palermo? Mi auguro che abbia trovato un gruppo importante che possa riportare il Palermo nella categoria che gli compete"
[...]
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
ESCLUSIVE
ESCLUSIVA – Mandorlini: “Verona è nel mio cuore, si rialzerà”
L’ex allenatore gialloblù ha parlato ai nostri microfoni nel corso della serata di presentazione del nuovo sito web di Romulo
Redazione CalcioHellas di Redazione novembre 19, 2018 - 22:35
L’Hellas quest’anno è ripartito dalla Serie B, cosa ne pensa della formazione di Grosso e del difficile momento che sta attraversando?
“Io credo che sia una squadra forte, bisogna avere pazienza. Purtroppo, e io lo so bene, nel calcio di pazienza ce n’è sempre meno. Alla lunga comunque i valori verranno fuori. L’Hellas è sempre nel mio cuore quindi mi auguro che riescano a sollevarsi il prima possibile da questo momento. L’unico modo per uscirne è lavorare tutti insieme”
Oggi è il Romulo Day, il brasiliano è stato un giocatore importante nel suo percorso da allenatore. Cosa ha rappresentato per lei questo giocatore?
“Romulo è un giocatore fantastico. È stato uno dei protagonisti di quella stagione incredibile dove abbiamo sfiorato l’Europa League. Ha fatto 6 gol e tanti assist, è un giocatore che ha dato tanto all’Hellas e che ha dato tanto a me, quindi sono molto contento di essere qua e orgoglioso di aver allenato un giocatore come Romulo”
Lei ha allenato in Romania al Cluj. Consiglia un’esperienza all’estero ad un allenatore italiano?
“Io l’ho presa come un’avventura che poi è veramente andata molto bene. Siamo andati addirittura ai gironi di Champions League. Poi la società mi ha praticamente scaricato, ma da li ho trovato l’Hellas, la squadra dove ho vissuto sei anni indimenticabili, quindi non posso che consigliare esperienze di questo tipo”
FONTE: CalcioHellas.it
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ALTRE NEWS
DI ANDREA FERRARI PUBLISHED ON : 5 NOVEMBRE 2018
MANDORLINI-CREMONESE, UN AMORE MAI SBOCCIATO
TROPPO POCHI I PUNTI GUADAGNATI: SOLO 3 VITTORIE IN 16 GARE UFFICIALI, E UN RAPPORTO CON LA TIFOSERIA MAI PARTICOLARMENTE CALOROSO, OLTRE AGLI SCREZI INTERNI ALLA SOCIETÀ. MA PER LA SALVEZZA DEL 12 MAGGIO MANDORLINI VA RINGRAZIATO
È durato 194 giorni il regno di Andrea Mandorlini sulla panchina della Cremonese, condito da 16 partite ufficiali, 15 di campionato e una di Coppa Italia. 17 i punti guadagnati in Serie B tra il finale della scorsa stagione e l’inizio di quella in corso, frutto di sole 3 vittorie, 8 pareggi e 4 sconfitte, troppo poco per essere riconfermato dalla società grigiorossa. Durante l’estate numerose le sconfitte in amichevole, oltre all’eliminazione immediata dalla Coppa Italia contro il Pisa, formazione di categoria inferiore, per il 5-7 dello Zini dopo i calci di rigore (3-3 ai tempi supplementari).
In questo breve lasso di tempo non è mai stato amore tra Mandorlini e la Cremonese, così come tra Mandorlini e Cremona. A partire dalla conferenza di presentazione alla stampa del 24 aprile scorso, quando insieme al presidente Rossi e ad alcuni membri del Consiglio di Amministrazione si vociferava di un ritorno in Serie A nel giro di un paio di stagioni, nonostante allora fosse seriamente in bilico la permanenza nel campionato cadetto. Raccogliere la pesante eredità di Tesser, mister eroe del ritorno in B della Cremo, non era per nulla semplice, sia perché mancavano solo 5 giornate alla fine, sia perché la maggior parte dei tifosi avrebbe dato ulteriore fiducia all’allenatore di Montebelluna, benché la vittoria mancasse da gennaio.
Mandorlini però ci è riuscito, con quel 5-1 al Venezia che abbiamo ancora negli occhi, una prestazione maiuscola che ha consentito alla Cremonese di guadagnarsi aritmeticamente un altro campionato di Serie B. L’allenatore ravennate è rimasto composto anche in quella circostanza, se non qualche momento di euforia sul campo, dando l’impressione che egli aveva solamente svolto il proprio dovere e che il grande obiettivo sarebbe stato, l’anno successivo, riportare in A i grigiorossi vent’anni dopo l’ultima volta. Questo si intravedeva nei suoi occhi, invece erano semplicemente i segni di un carattere schivo e introverso.
Confermato dalla dirigenza, in società sono arrivati il direttore generale Paolo Armenia e il nuovo direttore sportivo Leandro Rinaudo. Specialmente con il secondo il rapporto non è stato dei migliori fin da subito, come raccontato dallo stesso Mandorlini una volta appresa la comunicazione dell’esonero: divergenze sul mercato, frizioni di vario tipo, per il gioco espresso e anche per il carattere del mister ex Verona, che si sapeva essere piuttosto “focoso”, cosa non particolarmente gradita neppure al patron Giovanni Arvedi.
A stento si è rapportato con gli organi di stampa e con la gente di Cremona, che però al termine di ogni partita veniva ringraziata per l’apporto fornito nei confronti suoi e della squadra, anche dopo il pareggio di Verona, perché nonostante la folla del Bentegodi inneggiasse a lui per i trascorsi in gialloblù, nonostante il viso provato dalla durezza del match, ai nostri microfoni ha voluto sottolineare il tifo del Settore Ospiti. Non è bastato per ratificare la vicinanza alla piazza? Molti ritengono di no, che fosse eccessivamente apatico. Ma quando passi da Tesser a Mandorlini, uno che si è sempre e solo concentrato sul fattore campo, aspettarsi altro da un punto di vista emotivo e sentimentale era difficile.
Lo vogliamo comunque ringraziare per averci regalato un altro anno di Serie B. La sua esperienza è servita per infondere grinta e cattiveria nella partita casalinga di quel 12 maggio, ultima partita davanti al pubblico dello Zini, ultima chance per restare aggrappati alla cadetteria tanto inseguita per 11 anni. In bocca al lupo per il futuro.
FONTE: CuoreGrigioRosso.com
04 novembre 2018
Cremonese, esonerato Andrea Mandorlini: per la successione favorito Di Carlo
La Cremonese ha deciso per il cambio in panchina, esonerato Andrea Mandorlini nonostante l'1-1 di Verona contro l'Hellas. Cinque gare senza vittoria per i grigiorossi, al momento all'11° posto in classifica. Per la successione c'è il sogno Nicola, ma Di Carlo è il favorito
Non è bastato ad Andrea Mandorlini il pareggio per 1-1 al Bentegodi contro l'Hellas Verona per evitare l'esonero, la Cremonese ha deciso per il cambio nonostante il punto conquistato contro i gialloblù. Ci si aspettava evidentemente di più dalla squadra grigiorossa, al momento undicesima in classifica con 12 punti in campionato dopo dieci giornate. Andrea Mandorlini paga il rendimento negativo dell'ultimo periodo, la Cremonese infatti non vince da ben cinque partite. L'ultimo successo lo scorso 26 settembre, per 2-0 in casa contro il Cosenza. Poi due pareggi per 0-0 contro Ascoli e Salernitana, le sconfitte contro Benevento e Venezia e l'ultimo 1-1 contro l'Hellas Verona. Appena tre punti conquistati nelle ultime cinque gare di campionato, rendimento che ha portato alla decisione di cambiare allenatore. Questo il comunicato della squadra grigiorossa: "L’U.S. Cremonese comunica di aver sollevato l’allenatore Andrea Mandorlini dalla guida tecnica della prima squadra. Proprietà e società ringraziano il signor Mandorlini e il suo staff per il lavoro svolto con impegno e professionalità sin dall’arrivo a Cremona e augurano loro le migliori fortune per il prosieguo della carriera".
I quattro nomi per il dopo-Mandorlini
Sono quattro i nomi in lista per la successione. La società grigiorossa vorrebbe provare a convincere Davide Nicola, che però al momento sembra intenzionato ad aspettare una squadra di Serie A. Un altro nome valutato è quello di Mimmo Di Carlo, ci sono stati già dei contatti in attesa della decisione definitiva. In seconda fila ci sono Cosmi e Calabro, dietro però i primi due nomi. Considerando la volontà di Serie A di Nicola, Di Carlo sembra essere il favorito anche perché ha già allenato alcuni calciatori in rosa come Piccolo, Greco e Paulinho.
FONTE: Sport.Sky.it
CAMPIONATO
MISTER MANDORLINI SOLLEVATO DALLA GUIDA TECNICA DELLA PRIMA SQUADRA
4 NOVEMBRE, 2018
L’U.S. Cremonese comunica di aver sollevato l’allenatore Andrea Mandorlini dalla guida tecnica della prima squadra. Proprietà e società ringraziano il signor Mandorlini e il suo staff per il lavoro svolto con impegno e professionalità sin dall’arrivo a Cremona e augurano loro le migliori fortune per il prosieguo della carriera.
FONTE: USCremonese.it
“Il Verona è sempre e per sempre!”
By Stefano Pozza - 2 novembre 2018
Queste le dichiarazioni Mandorlini a fine gara: “mi sono emozionato per quei cori! Sono stati fantastici, ci tenevo a fare bene e ringrazio la mia squadra per aver fatto una buona partita, facendomi fare bella figura. Verona per me è sempre e per sempre! Le emozioni sono state forti come lo sono state negli anni in cui sono stato qui.
Ho detto a Grosso di non mollare e stare tranquillo, la squadra è forte e deve solo avere pazienza. Per loro è importante l’equilibrio soprattutto a livello mentale.
Noi ai playoff? Viviamo alla giornata, qualche sconfitta di troppo e soprattutto moltissimi infortuni.
Volevamo fare il risultato è lo abbiamo fatto. Non parlo del Verona, magari fra tanti anni dirò la mia, ora non è il momento!
FONTE: HellasNews.it
L'ALLENATORE IN CONFERENZA
Mandorlini: Addio Verona?
Parlerò solo in futuro..
02/11/2018 23:46
"Sono contento per la risposta del pubblico e per come mi ha accolto: Verona è per sempre nel cuore, poi le cose personali me le tengo per me (GUARDA VIDEO CONFERENZA). Sono contento della prestazione dei miei ragazzi. La forza del Verona? Sono là davanti, la rosa ha tanta qualità, ho parlato con Fabio, deve stare tranquillo: i risultati arriveranno. Chiaro che l'ambiente pretende tanto. Gestione Pazzini? Non parlo del Verona, penso solo alla Cremonese". Andrea Mandorlini parla così in conferenza stampa dopo il pareggio del Bentegodi.
L'allenatore della Cremonese ha parlato anche del suo passato in gialloblù: "Del mio addio a Verona? Adesso non mi va di parlarne, dovrà passare ancora un po' di tempo, magari parlerò in futuro... Mi sono commosso a tornare qui al Bentegodi. Parlano gli anni passati qui e i tanti numeri fatti. Possiamo essere l'outsider della Serie B? Abbiamo buone qualità, dobbiamo sfruttarle".
FONTE: TGGialloBlu.it
02 NOV 2018
IL CONDOTTIERO CHE DIVENNE PIU’ FORTE DELL’IDEA
Fu tutto incredibile. Arrivò via Parentela, un calabrese che voleva acquistare il Verona da Martinelli. Prese il posto di Giannini, uno che aveva promesso un calcio bello come il Barcellona e che naufragò in mezzo alla sua presunzione. L’avevano cacciato dalla Romania, credo che le prime settimane a Verona le fece da incazzato per quell’esonero. Poi disse: “Meno male che mi hanno cacciato altrimenti non avrei conosciuto Verona”. Disse anche: “Se i romeni son romeni un motivo ci sarà”. Politicamente scorrettissimo. Il primo compito fu riportare ordine e concretezza in una squadra senza ordine e senza concretezza. Infilò un filotto di pareggi. poi vinse le partite che doveva vincere e centrò i play-off in qualche maniera. E poi fece un capolavoro. Si caricò città, squadra, società sulle spalle. Si mise davanti a tutti, diede sicurezza, fece saltare i nervi alla Salernitana. Fu serie B. Inaspettata, bellissima. E lui divenne il Mandorla, l’uomo della provvidenza gialloblù. Dopo averle prese a Salerno, ebbe la colpa di fare un coro. Ancora politicamente scorrettissimo, ma solo per chi stava strumentalizzando la situazione politica. Mandorlini contro il Sud, lo ricordate? Un’iperbole voluta dai giornaloni nazionali che ci unì ancora di più. Soli contro tutti. Il Verona giocava e vinceva. Vinceva e giocava. Mandorlini era un vulcano. Martinelli lo amava, Gibellini il ds lo conteneva. Mandorlini lo prese di petto, Gibellini se la legò al dito e a fine stagione attaccò. Mandorlini univa ma anche divideva. Arrivò Setti. E soprattutto Sogliano. Una strana coppia Mandorlini e Sogliano. Sogliano comandava. Mandorlini anche. Incredibilmente quel gioco delle parti divenne la forza del Verona. Purtroppo lo si capì anni dopo. Sogliano era il bastone dello spogliatoio. Mandorlini la carota. Insieme una forza. Il primo Verona in serie A sfiorò la perfezione. Iturbe, Romulo, Toni. Che meraviglia. Al secondo anno, crepe. Forse doveva finire lì, dopo una salvezza tranquilla tutt’altro che scontata. Invece si proseguì. Sogliano se ne andò, Mandorlini fece l’errore di pensare di essere diventato il capo di tutto. Gardini pilotò da dietro la situazione. Gli venne fatto un ricco biennale, forse anche inconsciamente, in quel momento Mandorlini si sentì arrivato. Venne Bigon, ds all’opposto di Sogliano. E il Verona si sciolse. Pazzini divenne un caso. Poi si fece male. Prima si ruppe Toni. Ma quello che si era rotto era proprio l’ambiente. Mandorliniani contro anti Mandorliniani. Il Verona veniva dopo. Sempre dopo. Il condottiero che deve applicare l’Idea, più forte dell’Idea. Si potrebbe scrivere un trattato di politica sull’argomento.
Ho amato il primo Mandorlini, lo confesso. Molto. Moltissimo. Era l’allenatore che avrei sempre voluto al Verona. Ho amato meno, molto meno il secondo e terzo Mandorlini. Non ho sopportato che Mandorlini, la sua immagine, divenisse più forte dell’Hellas Verona. Un meccanismo perverso che in realtà denunciava una debolezza intrinseca. Per dire: non esiste che al Real Madrid un singolo, pur fortissimo, diventi più forte nell’immaginario collettivo del Real stesso.
Stasera Mandorlini tornerà al Bentegodi e sarà inevitabile il confronto con l’incolore successore che siede oggi sulla panchina del Verona. In molti salirà anche il rimpianto. Ed è giusto. Ma il nostro compito è tifare Verona. Solo quello. Per questo spero che Mandorlini esca battuto dal Bentegodi.
“La nostalgia” dice Arthur Bloch (quello della Legge di Murphy) “è rendersi conto che le cose non erano insopportabili come sembravano allora”.
Gianluca Vighini
FONTE: Blog.Telenuovo.it
INTERVISTE
DI LORENZO COELLI PUBLISHED ON : 19 OTTOBRE 2018
MANDORLINI: «VI SVELO PERCHÉ HO SCELTO CREMONA»
MISTER MANDORLINI SI RACCONTA AI MICROFONI DI DAZN E, OLTRE A RIPENSARE AL PASSATO E GUARDARE AL FUTURO, PARLA DEL SUO PRESENTE, LA CREMONESE.
Il campionato di Serie B ricomincia per tutti, ma non per la Cremo: i grigiorossi dovranno infatti affrontare un turno di riposo prima della sfida con il Benevento di sabato prossimo. Per questo motivo Andrea Mandorlini ha parlato ai microfoni di Dazn per la rubrica dedicata ai condottieri delle squadre del campionato cadetto, parlando di sé e della Cremonese.
La Cremo è attualmente sesta in classifica con 11 punti ed è, insieme al Pescara, ancora imbattuta: «Il fatto di essere imbattuti è importante, siamo stati bravi, forse ci manca qualcosa ma abbiamo fatto sicuramente cambiamenti importanti rispetto ad agosto». Durante la conferenza di presentazione dello scorso aprile Mandorlini sottolineò di aver rifiutato varie offerte dalla Serie A a favore della Cremonese, e quando gli è stato domandato il perchè di questa scelta il Mister ha risposto: «In verità dopo essere venuto a vedere qualche partita in cuor mio pensavo “Speriamo che non mi chiamino” perchè vedevo che c’era una situazione difficile. Poi invece non so di preciso cosa mi abbia stregato, probabilmente le sensazioni e l’istinto».
L’intervista ha inoltre permesso di scoprire un curioso particolare riguardante il rapporto tra il Mister e il torrone, dolce tipico cremonese: «Il torrone mi piace da morire, ma da quando sono qui non l’ho ancora mangiato, aspetto l’occasione giusta per farlo».
16 avventure diverse in carriera, come giocatore prima ed allenatore poi, sono un bagaglio d’esperienza di tutto rispetto. Ecco dunque che Mandorlini ha deciso di commentare alcune delle esperienze fatte nei suoi 40 anni di calcio. Spezia, Hellas Verona e Inter sono i ricordi più belli: «A Verona ho passato tanti anni conditi da tante vittorie e record, l’Inter è il sogno che si ha da bambini e che si è realizzato, a La Spezia ho passato tre anni bellissimi».
Il Mister ha poi concluso parlando della sua Cremonese e del futuro: «Sono contento di essere qui, vedremo dove arriveremo con questa squadra e questa società».
FONTE: CuoreGrigioRosso.com
Mandorlini: “Giovanni Martinelli era innamorato di Verona e dell’Hellas!”
ottobre 15, 2018
“Oggi voglio mettere un’altra foto di questa persona… perché merita tanto! Ci bastava uno sguardo o una stretta di mano in un mondo con sempre meno valori. Uomo d’altri tempi, persona seria e onesta. Innamorato di Verona e dell’Hellas! Il destino ci ha fatto incontrare e spero che, in qualche modo, abbia contribuito a rendere la tua vita, soprattutto negli ultimi momenti, migliore. Ciao Presidente, il Mister”. Nel giorno del quinto anniversario della scomparsa dell’ex n.1 dell’Hellas Verona, il ricordo di Andrea Mandorlini sui social.
Mandorlini: “Onorato di aver fatto parte della sua vita Presidente”
ottobre 15, 2018
“Tutto iniziò da qui…. Onorato di aver fatto parte della sua vita Presidente. Sempre nel mio cuore #gialloblu”. Questo il commento e la foto pubblicati sui social dall’ex allenatore dell’Hellas Verona, Andrea Mandorlini, nel giorno del quinto anniversario della scomparsa di Giovanni Martinelli
FONTE: HellasLive.it
EX GIALLOBLÙ
GdS, parola ai Mandorlini. Chi va in A? Andrea: "Cremonese e Padova", Matteo: "Benevento e Verona"
22.09.2018 08:00 di Anna Vuerich
Fonte: Gazzetta dello Sport
GdS, parola ai Mandorlini. Chi va in A? Andrea: "Cremonese e Padova", Matteo: "Benevento e Verona"
Matteo ci resta un po’ male quando il babbo lo ignora per buttarsi sulle nipotine. Poi però si parla di calcio, Andrea torna a fare l’allenatore e si dedica al figlio calciatore. Domani i due Mandorlini sono contro in Padova-Cremonese e sono felici. Il tecnico della Cremonese perché allena una squadra ambiziosa e torna in una città che lo ha amato, il centrocampista perché ci sarà: tra i protagonisti della promozione in B, era finito fuori rosa. I compagni ne hanno chiesto il ritorno, il tecnico Bisoli si è convinto, il club ha approvato. E la sfida in famiglia si rinnova. È la sesta volta, un po’ di emozione ci sarà ancora?
ANDREA «Il figlio è il figlio, quando era fuori rosa l’ho visto soffrire. Mi fa piacere ritrovarlo, lo merita. Un mio giocatore mi ha detto che lo mena. Gli ho risposto: “Non poco, mi raccomando”».
MATTEO «Molta. Non pensavo di poterlo più affrontare. L’ultima volta nel 2012-13 (Grosseto-Verona, ndr), poi lui è andato in A e io in C. Invece rieccoci».
La prima volta (Verona-Brescia 2011-12) come era stata?
A «Lui entrò dalla panchina e io andai ad abbracciarlo, commovente. Ero orgoglioso di lui».
M «Clamorosa. Era il mio esordio col Brescia, poi ho sempre giocato. Ho fatto il terzino e passavo davanti alla sua panchina: era contento, ha vinto...».
Al ritorno andò diversamente: vittoria del Brescia al 90’...
A «Sì, ero un po’ incazzato...».
M «Anche quella volta ho giocato praticamente davanti alla sua panchina. Me ne ha dette di tutti i colori. Massacrava i suoi giocatori, ma anche me».
Che consigli dava il Mandorlini ex calciatore al figlio che voleva diventare calciatore?
A «Ho sempre lasciato libertà, so cosa vuol dire per un allenatore avere a che fare con certi genitori. Però in privato qualcosa gli dicevo».
M «Di calcio parliamo tutti i giorni, anche con mio fratello (Davide ha smesso dopo aver portato il Ravenna in C nel 2017, ndr). Papà mi correggeva solo quando facevo un po’ il fenomeno e alzavo la cresta».
Andrea è rimasto fermo da aprile 2017 (Genoa) ad aprile 2018 (Cremonese), Matteo è stato fuori rosa fino a due settimane fa. Come sta un Mandorlini ai margini?
A «È dura, soprattutto per chi ci sta vicino. Lui ha le bimbe che lo consolavano, ma quando ci vedevamo o ci sentivamo l’amarezza era evidente».
M «Lui stava male per me, come io stavo male per lui. Però abbiamo vissuto questa situazione con professionalità: mi allenavo a prescindere dalla rabbia. E adesso il mio momento è arrivato, il lavoro paga».
L’estate insieme nella spiaggia di famiglia a Marina di Ravenna: s’è parlato di questo confronto?
A «Ho anche pensato di portarlo a Cremona. È un giocatore bravo, avrei voluto allenarlo».
M «Sì, aspettavo questa sfida: meno male poterci essere».
Susanna, moglie di Andrea e mamma di Matteo, per chi tifa?
A «Non verrà, deve stare con i nipoti, di sicuro da mamma preferirà il figlio».
M «Tiferà 50 e 50, anzi no: 51 per me».
E Davide per chi tifa?
A «Spero che venga, sarà emozionato anche lui».
M «Mi sa 51 per il babbo».
Anche Davide ha due figli: che voto diamo a nonno Andrea?
A «Potrei fare meglio, sono poco presente. Con le tre bimbe cambio, non mi riconosco. Davide ha un maschio, che ha chiamato proprio Andrea: ha 8 anni e la dinastia prosegue. È l’unico mancino di famiglia, bello tosto, gli piace giocare: si vede che è un Mandorlini».
M «Nove. Un nonno dolce, si scioglie, non si direbbe...».
Tutti e due interisti?
A «Anche Andrea junior, non scherziamo: lo vede un Andrea Mandorlini non interista? Abbiamo grandi aspettative, da Cremona potrò andare spesso a San Siro».
M «Dalla nascita. Mio padre è molto attaccato, all’Inter ha vinto lo scudetto 1989. Nelle prime tre ci arriviamo, ma è sempre pazza Inter».
Anche Bisoli si troverà contro il figlio quando sfiderà il Brescia.
A «Anche per lui sarà un’emozione, sembra burbero ma in fondo – in fondo – ha un cuore grande.
M «Provo a immedesimarmi, sarà così anche per loro».
Padova: il passato per Andrea, il presente per Matteo.
A «Un bellissimo ricordo. Andai via solo perché mi chiamò il Siena in A e il Padova era in C, ma sbagliai: dovevo aspettare, costruire e arrivare in alto con più calma».
M «I tifosi mi parlano bene di mio padre e questo affetto mi ha aiutato. Io però qui ho vinto un campionato, lui invece...».
Giorgio Zamuner è stato giocatore di Andrea alla Triestina e ora è direttore di Matteo.
A «Ci lega tantissimo, lo volevo anche come allenatore in seconda. Non avevo capito la situazione di Matteo fuori rosa, poi tutto si è risolto”.
M «Lo conosco da quando avevo 14 anni, è stato mio agente per dieci anni. Lo stimiamo».
Vi piace questa B a 19 (o 20...)?
A «È molto più competitiva, ci saranno tante sorprese».
M «A 22 era lunghissima, potevi trovarti in un attimo in alto o in basso. Così si alza il livello, è più difficile salvarsi».
Chi va in A?
A «Retrocesse e Palermo sono i più attrezzati, ma può succedere di tutto, anche per noi...».
M «Benevento e Verona, poi Palermo e Crotone. E occhio alla Cremonese».
Una rivelazione?
A «Cremonese e Padova, scontato. Noi abbiamo una proprietà seria, cerchiamo di non deludere il cavalier Arvedi».
M «Il Padova può dire la sua».
Quale Mandorlini arriva davanti?
A «Se lo merita il papà, per l’esperienza...».
M«È davanti quello grande, però adesso ci può essere il sorpasso, occhio!».
FONTE: TuttoHellasVerona.it
SERIE B
Cremonese, Mandorlini: "Che errore lasciare Padova per andare a Siena"
20.09.2018 17:27 di Tommaso Maschio
Il tecnico della Cremonese Andrea Mandorlini ha parlato della sfida contro il Padova in cui milita il figlio Matteo: “È sempre un qualcosa d’immenso incontrarlo anche se la cosa è già capitata in passato. Matteo ha vissuto recentemente una situazione così così, ma ora è rientrato a piano in rosa e di questo sono contento perché ha dato tanto ai colori biancorossi ed è stato male a restare ai margini della squadra e anche io ho sofferto per lui. - continua Mandorlini a Tv7 Triveneta - Passato? Lo dico sempre che sarei dovuto restare a Padova e invece il richiamo della Serie A mi spinse ad andare via e approdare al Siena. Fu un errore perché lasciavo una situazione che conoscevo in cui avrei potuto fare un cammino simile a quello di Verona. Nella vita può capitare di sbagliare, ma tra me e il club biancoscudato non è mai venuta meno la stima reciproca, a Padova sono stato sempre accolto bene e non credo ci siano problemi”.
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
STAGIONE 2017-18 + - =
SERIE B
Cremonese, Mandorlini: "Contento, orgoglioso e onorato di essere qui"
24.04.2018 16:42 di Marco Frattino Twitter: @MFrattino
Appena nominato nuovo tecnico della Cremonese, Andrea Mandorlini ha così parlato dell'esperienza iniziata quest'oggi. "Sono contento, orgoglioso e onorato di essere qui. Ma le parole oggi hanno poco senso: dobbiamo uscire alla svelta da questa situazione e programmare il futuro. Sono contentissimo della mia nuova famiglia e ho una gran voglia di rivincita. Parlerò con i ragazzi e li guarderò negli occhi: ad un mese dalla fine bisogna dare il massimo per raggiungere la salvezza e poi progettare il futuro. Tesser va ringraziato per quanto fatto. A lui vanno i miei saluti, è un amico e nei prossimi giorni non mancherò di chiamarlo. Purtroppo attraversa una situazione che è capitata anche a me", le parole dell'ex tecnico del Verona.
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
23 aprile 2018
Serie B, Cremonese: esonerato Tesser, Mandorlini è il sostituto
Clamoroso ribaltone in casa grigiorossa, con l’allenatore che è stato allontanato dopo la serie negativa di 15 gare consecutive senza vittorie. Il ds Stefano Giammarioli si è invece dimesso. Il club ha deciso di affidare la guida tecnica a Mandorlini. Per l'ex Verona due anni di contratto
Attilio Tesser non è più l'allenatore della Cremonese (LaPresse)
Andrea Mandorlini è il nuovo allenatore della Cremonese. L'ex tecnico del Verona prende il posto di Attilio Tesser, esonerato nella serata di ieri. Per il neo allenatore due anni di contratto e una situazione di classifica da migliorare nel più breve tempo possibile per evitare la pericolosa coda playout. Dopo il quindicesimo turno di campionato senza vittorie la società ha, dunque, deciso di cambiare. Novità in panchina ma anche il società, il direttore sportivo Giammarioli ha infatti rassegnato le dimissioni. Il tutto è stato comunicato con una nota ufficiale pubblicata sul sito della società grigiorossa.
Questo il comunicato della Cremonese, apparso sul sito nella giornata di ieri: "Il Consiglio di Amministrazione dell’U.S. Cremonese presieduto dal dott. Paolo Rossi, si è riunito per esaminare la difficile situazione in cui si trova la prima squadra, analizzando e approfondendo le diverse motivazioni e la responsabilità operativa delle scelte che hanno condotto all’odierna insoddisfacente condizione, che pone a rischio la stessa permanenza in Serie B e non corrisponde al concreto e ingente sforzo compiuto dalla proprietà. Una situazione di incertezza e stallo da cui è necessario uscire in modo energico e convinto, ridando forza, slancio, motivazioni e stimolo ai giocatori, che hanno l’onore e l’onere di difendere in campo i colori grigiorossi con professionalità, impegno costante, convinzione e determinazione. Il Cda ha pertanto esonerato il signor Attilio Tesser dall’incarico di allenatore della Prima Squadra, ringraziandolo per l’impegno e la professionalità dell’attività svolta e per i significativi risultati che ha contribuito a raggiungere".
Giammarioli si è dimesso
E ancora: "Il Cda ha altresì preso atto delle dimissioni presentate dal Direttore Sportivo, signor Stefano Giammarioli. Il Consiglio ha ascoltato le motivazioni addotte dal sig. Giammarioli e si è riservato di assumere una decisione in merito nei prossimi giorni. Forte ed unanime il richiamo a tutte le componenti dell’U.S. Cremonese, affinché assicurino il massimo impegno per onorare una maglia che rappresenta l’intera comunità cremonese sino ad oggi sostenuta con lealtà ed affetto dai tifosi. Solo attraverso l’impegno, il lavoro e l’unità di intenti potrà essere raggiunto il traguardo della salvezza e salvaguardata la presenza in una categoria attesa e inseguita per anni". Due giorni dopo ultima sconfitta si è così chiusa la storia con l’allenatore che meno di un anno fa portava la squadra in Serie B. La comunicazione è arrivata al termine dell’allenamento. Per quanto riguarda la parte dirigenziale, Paolo Armenia - ex segretario del Piacenza Calcio e del Livorno ed attuale dg del Pro Piacenza - sarebbe inoltre pronto a diventare il nuovo direttore generale. Il club grigiorosso continua nelle sue riflessioni, si attendono ulteriori comunicazioni nelle prossime ore.
FONTE: Sport.Sky.it
Andrea Mandorlini presente al Vinitaly
aprile 16, 2018
L’ex allenatore dell’Hellas Verona, Andrea Mandorlini, presente al Vinitaly allo stand Allegrini in compagnia della moglie Susanna e del figlio Davide
FONTE: HellasLive.it
INTERVISTE
06 aprile 2018 - 06:31
Le Loro storie, Andrea Mandorlini: “Io a piedi, Mihajlovic ancora nel giro senza aver vinto nulla”
Esclusiva / Da giocatore di Toro e Inter ad allenatore che divide: “Se alleni il Verona hai molti nemici, io difesi i miei colori”
Anche Andrea Mandorlini non si sottrae alla tradizione de Le Loro storie e ci manda il suo selfie.
Un nuovo modo di raccontare il calcio: quello dei protagonisti. Calciatori, allenatori, dirigenti. Sempre sotto la luce dei riflettori, ma mai veramente compresi o comprensibili. Noi li vogliamo avvicinare ai tifosi e ribaltare il meccanismo delle interviste. Non saremo noi a chiedere, saranno loro a raccontarci un aspetto del mondo in cui vivono. Un tema libero, potremmo dire. Sono i protagonisti stessi della nostra passione a condividere con noi “Le Loro storie”. Senza filtri, senza meta.
Spigoloso, schierato, politicamente non sempre corretto. Eroe sotto il balcone di Giulietta, empio a Livorno, Salerno o nella stessa Genova del Grifone che è stata la sua ultima delusione. Andrea Mandorlini è uno degli ultimi ragazzi del Fila, ma la storia l’ha fatta a Verona (e, forse sorprendentemente, in Romania). Ora è “a piedi”, come si suol dire. Ed è incazzato.
Ai miei figli ripeto sempre che per noi la strada è piena di curve, di rettilinei ce ne sono pochi. Per me è stato così già da giocatore: al Toro, dopo aver giocato trenta partite a 19 anni, aprirono le porte agli stranieri, arrivò Van de Korput e allora “Mandorlini vai in prestito”; all’Inter giocavo partite incredibili, poi 5 in pagella. Ma come? La mia vita è sempre stata piena di curve, devi essere bravo a non uscire di strada
GENOA, ITALY – APRIL 02: Head coach of Genoa Andrea Mandorlini looks on during the Serie A match between Genoa CFC and Atalanta BC at Stadio Luigi Ferraris on April 2, 2017 in Genoa, Italy. (Photo by Paolo Rattini/Getty Images)
È stato un onore essere allenato dal Trap (all’Inter, ndr). Gente come lui o Mazzone mi ha dato tanto dal punto di vista caratteriale, come uomo. È anche grazie a loro se queste curve riesco ad affrontarle, perché oggi veramente mi viene il nervoso. Dopo tutto quello che ho fatto a Verona, dopo il record di risultati utili consecutivi nella storia dell’Atalanta, dopo aver vinto un campionato di C senza mai perdere una partita, io sono a casa. Senza squadra. Non ero mai stato fermo una stagione nella mia carriera da allenatore, poi negli ultimi due anni sono stato fermo praticamente un anno su due. Sono sinceramente sorpreso.
Il Genoa è stato uno sbaglio. Mi è mancata un po’ di pazienza. Dopo Verona avrei potuto aspettare un progetto diverso, ma morivo dalla voglia di tornare ad allenare. La stagione era già molto avanti, i tifosi contestavano il presidente, forse non ero pronto io, forse non era la piazza per me. Di sicuro non sono stato accolto bene. Portavo in dote tanti risultati buoni, ma appena sono arrivato a Genova hanno sbattuto in prima pagina una frase di anni prima: “È quello che quando veniva a giocare qui con il Verona diceva ‘per noi è un derby’”. È vero, quella frase la dissi, ma all’interno di un discorso più generale. I giornalisti sono andati a spulciare e hanno puntato solo su quella. Il Verona è gemellato con la Sampdoria, per cui dissi che era un derby per caricare l’ambiente. Quando un allenatore si trova a dover fare le veci della società, come mi è capitato in alcuni frangenti all’Hellas, è costretto a esporsi.
I giornali locali riportarono alla luce anche un episodio di vent’anni prima: nel ’97 facevo il vice di Novellino a Ravenna. Il mister fu espulso nella gara prima dello scontro decisivo tra Ravenna e Genoa. Ci fu un esodo di undicimila tifosi rossoblù, perché se avessero vinto sarebbero tornati in A. Pareggiammo e quel punto non bastò a loro per la promozione. Ebbene, quando arrivai al Genoa da allenatore, scrissero “Era in panchina il giorno del misfatto”. Come fai a partire bene?
VERONA, ITALY – MARCH 15: Head coach of Hellas Verona FC Andrea Mandorlini celebrates victory after the during the Serie A match between Hellas Verona FC and SSC Napoli at Stadio Marc’Antonio Bentegodi on March 15, 2015 in Verona, Italy. (Photo by Dino Panato/Getty Images)
Genoa e Verona sono sempre state ai ferri corti per questioni di tifoseria. Credo che la politica influenzi in un certo qual modo le società e le tifoserie, ma a me non ha mai condizionato. Ci penso poco, pochissimo. La maggior parte delle volte si parla per sentito dire e si dicono cose inesatte, su di me è successo spesso. Quando alleni il Verona ed esci da Verona hai tanti contro e pochi pro, perché la sua tifoseria ha molte rivalità in Italia e solo due gemellaggi, pochissimi. Ho vissuto sei anni là e ho fatto tutto per salvaguardare i miei colori, la mia squadra, mettendomi anche in situazioni un po’ antipatiche. Sicuramente qualcosa ho pagato, pago e pagherò. Poi però ci sono i numeri e credo che debbano contare anche quelli.
A Verona in tre anni ho ottenuto due promozoni e un playoff. Cento punti in Serie A in due stagioni, lanciando giovani come Iturbe e Jorginho e facendo vincere titoli di capocannoniere. Poi l’allontanamento improvviso. Tra me e il presidente Setti non c’è mai stata grande stima. Sapevo che aveva già contattato altri allenatori, ma io ero amato dalla gente e ho voluto caparbiamente restare a Verona ancora un anno. Sono andato contro tutto e forse ho sbagliato. Però ho perso, nell’arco di una domenica e il successivo turno infrasettimanale, prima Toni, poi Pazzini. Alla quinta giornata, con la squadra tranquilla a metà classifica, mi sono trovato senza i due attaccanti titolari. Nel momento in cui li ho recuperati e stavano tornando a ingranare, Setti mi ha cacciato. Ora invece la squadra è penultima e dopo trenta partite l’allenatore è ancora lì. Due pesi, due misure.
VERONA, ITALY – DECEMBER 08: Head coach of Hellas Verona Andrea Mandorlini (R) and head coach of UC sampdoria Sinisa Mihajlovic before the Serie A match between Hellas Verona FC and UC Sampdoria at Stadio Marc’Antonio Bentegodi on December 8, 2014 in Verona, Italy. (Photo by Dino Panato/Getty Images)
È il bello e il brutto del calcio. Chi ha fatto qualcosa nella sua carriera viene dimenticato in un attimo, chi invece ha ottenuto molto, molto meno non si dimentica mai. Queste sono le cose che mi fanno un po’ incavolare. Voi al Toro (che ringrazio perché è stata la mia famiglia, l’inizio di tutto, a Torino ho anche conosciuto mia moglie) avete avuto uno come Mihajlovic, un sergente di ferro. Non me ne voglia, lo uso solo come esempio, ma lui non ha mai vinto nulla e continua a essere trattato bene dai media. Da allenatore non ha raggiunto nessun traguardo, dove è stato lo hanno spesso mandato via eppure parla come se avesse vinto i Mondiali, con questa spavalderia, con questa arroganza. Io non credo di essere mai stato arrogante nelle mie dichiarazioni, però dicono che ho un carattere difficile. Non credo sia vero, se mi conosco un po’. Mihajlovic, invece, con questo atteggiamento è considerato “uno tosto”. Qual è il metro di giudizio? I Mourinho, i Capello, gente che ha vinto titoli, posso capire, ma se leggi il suo curriculum alla voce risultati trovi solo niente – esonerato – niente – niente – cacciato – niente”.
So che il mondo del calcio funziona così e non ne faccio una malattia. Quando ero al Sassuolo avevo praticamente la stessa squadra neo-promossa dalla C e a fine stagione ero convinto di aver fatto non bene, benissimo. Invece la società non era d’accordo, così, non appena si presentò l’opportunità di andare in Romania, la presi al volo, per pura rabbia. Al Cluj in un anno ho vinto tutto: campionato, coppa e super coppa. Unico allenatore straniero a riuscirci nella storia della Romania. La stagione successiva ero impaziente di fare l’esordio in Champions League, invece il presidente impazzì e da un giorno all’altro cambiò tecnico.
Tutte curve la mia vita. Me ne andai a fine settembre, a inizio novembre ero già a Verona per cui, in fondo, non tutto il male viene per nuocere.
Quello che su cui rifletto ora è che delle mie vittorie in Romania sanno in pochi. Mentre ero là, qui in Italia si parlava del nuovo corso di Zeman con il Foggia in Serie C che nemmeno riuscì a conquistarsi la promozione in B. E qualche anno dopo, quando il suo Pescara vinse il campionato, io allenavo il Verona e arrivammo quarti. In rosa, però, lui aveva i Verratti, gli Insigne, gli Immobile…. Si sentiva solo parlare di Zeman, “Zemanlandia è tornata”. Bah…
Il mondo è cambiato e forse dovrei cambiare anch’io. Sono un po’ all’antica, oggi conta l’immagine e io faccio un po’ fatica. Non ho Facebook, non ho Twitter, non so cosa sia Instagram. In questi mesi cerco di tenermi aggiornato, nei weekend giro molto per andare a vedere partite e provare a immaginare cosa farei se mi dovessero chiamare in quella o quell’altra squadra. Cerco di farmi trovare preparato, ma soprattutto tento di non uscire dal giro, ché è un attimo. Viaggio per incontrare addetti ai lavori, amici, procuratori. Ricordare a tutti che esisto, insomma. Un metodo un po’ alla vecchia maniera, ma sono fatto così.
TURIN, ITALY – JANUARY 18: Hellas Verona FC head coach Andrea Mandorlini looks dejected during the Serie A match between Juventus FC and Hellas Verona FC at Juventus Arena on January 18, 2015 in Turin, Italy. (Photo by Valerio Pennicino/Getty Images)
Qualche trattativa c’è stata, ero in contatto con due o tre società in difficoltà. Poi hanno ricominciato a fare punti e le cose si sono arenate. In quei giorni caldi basta un risultato al posto di un altro e cambia tutto. Almeno ho portato fortuna a loro, rido per sdrammatizzare.
Mi dico di avere pazienza, ma non ce la faccio. Sono uno che deve stare in campo e mi manca, mi manca, mi manca.
Mi manca.
FONTE: ToroNews.net
Mandorlini: “All’Hellas tornerei a piedi. Forse per il Verona ho fatto degli sbagli per troppo amore”
marzo 30, 2018
“Non sarò allo stadio ma seguirò la partita alla tv. So già che sarà una grande emozione. Cos’è l’Inter per Mandorlini? Il grande sogno che si realizza. Vi rendete conto che cosa vuol dire andare a giocare per la squadra che tu hai sempre amato? Non ci credevo finché non ho indossato quella maglia nerazzurra per la prima volta e per quella maglia ho sempre dato tutto. Penso di essere entrato nel cuore dei tifosi soprattutto per questo. L’Hellas Verona? Due storie diverse, due vite diverse. Verona è l’amore della maturità, non avrei mai voluto andare via, mi sono sentito sempre a casa, fin dal primo giorno. Il ricordo più bello? Sono tanti, penso ai playoff di Lega Pro. Siamo diventati ancora più forti nelle avversità. Non volevo certo fare il capo popolo prima di Salerno ma dovevo fare quella dichiarazione, volevo alzare la tensione su quella partita, perché meritavamo di andare in serie B in modo corretto. Non volevo accusare e attaccare nessuno, solo difendere i miei ragazzi, la società, il presidente Martinelli, la città. Ho pagato a caro prezzo per quelle frasi, probabilmente sto pagando ancora adesso ma non ho mai pensato di aver fatto un errore – ha dichiarato l’ex allenatore dell’Hellas Verona, Andrea Mandorlini, a L’Arena – La retrocessione del 2016? A dire il vero non sono retrocesso, mi hanno esonerato alla fine del girone d’andata. Ho sofferto molto per l’esonero, ho sofferto molto per l’Hellas in B. Sono ancora convinto che c’era ancora il tempo per arrivare alla salvezza. Basta vedere cosa sta succedendo quest’anno, mister Pecchia viene tutelato anche dopo risultati negativi e questo concede al tecnico e alla squadra di lottare ancora per la salvezza. Potevamo farlo anche noi, nel girone d’andata abbiamo pagato tanti infortuni, qualche gara sfortunata, qualche partita buttata via per una questione di testa ma con il recupero di Viviani, di Ionita, di Toni al 100%… Io ci speravo. Invece dopo dopo Frosinone mi hanno messo la porta. Ma non ho mai sentito la fiducia della società, mi avevano messo in discussione già dopo sei o sette giornate. Avevo portato Il Verona dalla C alla A, la mia resta ancora la squadra che ha fatto tanti record, per tre anni abbiamo avuto il capocannoniere del campionato, nonostante questo ho sempre dovuto elemosinare il rinnovo del contratto. Anche quell’estate, prima della firma, la società aveva contattato un altro allenatore. L’ho saputo dopo. Forse ho sbagliato ma si può sbagliare per troppo amore. Volevo rimanere a Verona tutti costi, restare in serie A con l’Hellas. Tutto il resto non mi interessava. C’erano tutti i presupposti per mettere le basi per una storia importante. Dopo anni difficili, grazie al lavoro in primo luogo della società, l’Hellas aveva ritrovato dignità nel calcio. Eravamo in A, stavano crescendo giovani interessanti, giocatori di buon livello e grandi campioni, vedi Toni o Rafa Marquez, erano pronti a mettersi in gioco. Leggo in questi giorni che ci sono offerte del Manchester o di altre squadre inglesi per Jorginho. Nel gennaio del 2014, quando andò al Napoli aveva cercato di convincere il presidente Setti, avevo detto che se restava con noi alla fine dell’anno avrebbe guadagnato il doppio e noi potevamo lottare per la Uefa fino all’ultima giornata. Diciamo che è stato sacrificato sull’altare del bilancio. Se tornerei a Verona? Mai dire mai. La proprietà è una cosa, la squadra un’altra. Ho comprato casa a Verona, lì sono sempre stato bene, mi sento amato. Se chiamasse l’Hellas… tornerei anche a piedi”.
FONTE: HellasLive.it
A TU PER TU
...con Mandorlini
“Juve, oggi grande occasione. Atalanta, la società la tua forza. Chievo, ti rialzerai...come il Sassuolo. Io pronto a rientrare e la prossima avventura sarà bellissima”
14.03.2018 00:00 di Alessio Alaimo Twitter: @alaimotmw
“La Juventus ha un’occasione importante. È una squadra cinica, sa quello che vuole. Attenzione però, tutti danno per scontato il risultato ma l’Atalanta è un avversario ostico”. Così a TuttoMercatoWeb l’ex allenatore di Verona e Genoa Andrea Mandorlini presenta la partita di questo pomeriggio tra Juventus e Atalanta.
Il Napoli intanto rallenta...
“Beh anche contro la Roma non ha fatto una brutta partita. Domenica contro l’Inter poteva vincere o perdere, gli sta mancano qualcosa. Ci sono tanti punti a disposizione, ma la Juve è troppo cínica”.
L’Atalanta si sta confermando.
“Nel secondo tempo contro il Bologna è stata straripante. Sta bene. Ormai l’Atalanta non è più una sorpresa, si è consolidata. Parte tutto dalla società, che è alla base di ogni vittoria”.
Deludono le veronesi. Che succede?
“Non è un bel momento ne per una e ne per l’altra. Per l’Hellas sono stati tre punti fondamentali. Al Chievo hanno tutte le qualità per riprendersi: l’esperienza di alcuni calciatori aiuterà tutto il gruppo”.
Fatica anche il Sassuolo.
“La società è forte e la società è alla base di tutto. Troverà nei giocatori la forza per uscire da questo momento. A parte il Benevento che credo sia fuori dai giochi, la lotta è aperta. E forse il Chievo è la squadra più abituata anche se gli ultimi campionati gli hanno fatto dimenticare la sofferenza della salvezza”.
E lei, mister?
“Questa è una fase di aggiornamento lunga e mi sono anche stancato. Sono carico, pronto per ritornare. E la prossima sarà una bella avventura”.
Se chiama il Chievo?
“Non credo... E poi Rolando è bravo. Non penso rischi. La società è con lui, cosa che non è accaduta a me nell’ultimo periodo. Il Chievo si rialzerà”.
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
L'EX VERONA
Mandorlini alla Spal? "Non ho visto nessuno"
13/02/2018 19:36
Leonardo Semplici è stato confermato sulla panchina della Spal nonostante il momento di flessione e una classifica non positiva. Tra i vari nomi che circolavano per la panchina della matricola c'era anche quello di Andrea Mandorlini. "Contatti con la Spal? Non ho sentito nessuno, mi sarebbe piaciuto, ma vedrò Napoli-Spal da casa. Non ho avuto contatti diretti con la Spal”, ha detto l’ex tecnico di Genoa e Verona a Radio Crc.
FONTE: TGGialloBlu.it
RASSEGNA STAMPA
La Nuova Ferrara: "La SPAL ripete: 'Leo resta'". Giallo Mandorlini
13.02.2018 09:38 di Luca Bargellini Twitter: @BargelliniLuca
Dopo la giornata di voci circa il possibile esonero di Leonardo Semplici dalla guida della SPAL il club estense ha deciso di continuare con il tecnico fiorentino. Di questo si parla sulla prima pagina de La Nuova Ferrara che titola: "La SPAL ripete: 'Leo resta'. Ma c'è il giallo Mandorlini". L'ex tecnico del Verona è e rimane, infatti, il nome più caldo in caso di cambio in panchina.
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
Mandorlini: “Qualche punto in più poteva farlo l’Hellas Verona. Il vantaggio è la straordinaria tifoseria”
gennaio 26, 2018
“Sarà un campionato difficile, duro, da combattere fino alla fine, ma si sapeva. Qualche punto in più poteva farlo, ma lotterà fino in fondo per la salvezza – ha dichiarato l’ex allenatore gialloblù, Andrea Mandorlini, a Radio Bruno – Il Verona ha una tifoseria straordinaria e questo è sicuramente un vantaggio”.
FONTE: HellasLive.it
HELLAS VERONA
24.01.2018 | 23:35
L’indiscrezione: Pecchia, ultima chiamata Firenze. Tra Reja (più di Di Carlo) e una tentazione
Il Verona ha confermato Fabio Pecchia, ma senza troppa convinzione. Soprattutto perché non c’erano i tempi tecnici per arrivare a una rapida soluzione. Ma il Verona non è contento, non può esserlo, del lavoro dell’attuale allenatore. E Setti continua a pensare a una soluzione, perché in caso di ennesima sconfitta a Firenze la svolta sarebbe automatica. In lizza Reja, nelle intenzioni del club più di Di Carlo, ma bisogna capire se ci saranno i margini per un’intesa. Ma occhio a una tentazione, che poi sarebbe un ritorno, quella che chiama in causa Andrea Mandorlini, protagonista di un lungo ciclo. Il problema sarebbe la durata del contratto, il Verona non vorrebbe impegnarsi oltre giugno, ma è una suggestione da seguire. Intanto, Firenze ultima chiamata per Pecchia.
FONTE: AlfredoPedulla.com
Mandorlini a tutto campo: «L’Inter? Prenda appunti dalla Juve…» – ESCLUSIVA
Mandorlini fa le carte al campionato su Calcio News 24: il duello Napoli-Juve, l’Inter, il Milan. E poi il passato: dal Genoa al Verona, con uno sguardo al futuro e ai suoi pupilli
Di Paolo Pirisi - 17 gennaio 2018
© foto www.imagephotoagency.it
Porta a spasso i suoi cani, riservandosi anche il dolce vizio di andare a caccia. Ma la voglia di tornare in pista di Andrea Mandorlini si moltiplica di giorno in giorno. Ed è comprensibile. Vuole dimenticare la parentesi col Genoa della passata stagione. E avrebbe sperato di lasciarsi alle spalle la parentesi rossoblù già poche settimane fa, quando il Sassuolo sembrava intenzionato a bussare alla porta del tecnico di Ravenna. Ma Squinzi ha preferito puntare su Beppe Iachini, ex compagno di squadra di Mandorlini, che comunque non ha rimpianti. E rimane fermo ad aspettare la chance per rimettersi in gioco.
Sembrava tutto pronto per il ritorno in Serie A. Ma alla fine il Sassuolo si è affidato a Iachini…
«Peccato, perché mi sarebbe piaciuto tantissimo tornare in un ambiente dove già mi ero trovato benissimo. Sarebbe stato bello provare a fare una grande stagione anche nella massima serie, ma sono contento per Beppe: è bravo e sta facendo benissimo, gli auguro il meglio. Però non nascondo che ho una voglia matta di tornare in pista…».
In estate si era pure fatto avanti lo Spezia.
«Sarebbe stato un altro posto perfetto per fare calcio, in una società seria con un progetto serio, ma i matrimoni si fanno in due. Non importa, aspetterò l’occasione per tornare».
Facciamo le carte al campionato: Napoli o Juve?
«Juve tutta la vita. Sono fortissimi, hanno dei titolari di grande livello e anche le seconde linee sarebbero in grado di competere per lo Scudetto. Rispetto al Napoli li vedo meglio sotto tutti i punti di vista, anche in prospettiva. Basta guardare anche al mercato che stanno allestendo in vista del prossimo anno: Emre Can è fortissimo e sarà in grado di rinforzarli ulteriormente. Con una società così attenta nella programmazione è tutto più facile».
E l’Inter?
«L’Inter per me finora ha fatto benissimo, molto di più di quello che ci si poteva aspettare. Ora avranno modo di ripartire: andranno in Champions League, ma non sarà semplice. Hanno giocatori di grandissima qualità, ma mancano ancora i cambi all’altezza. Aumentando la qualità della rosa potranno competere per lo Scudetto: è giusto che, in questo senso, prendano spunto dal modo vincente di lavorare della Juve».
Il Milan in Champions League ci può ancora andare?
«Eh, non bisogna dimenticarsi che non ci vanno sette/otto squadre in Champions League, ma solo quattro (ride, ndr). Per il momento sono molto, forse troppo lontani. E’ un gruppo che per me ha tante potenzialità inespresse: possono e devono fare di più, ma per la Champions League la vedo davvero dura».
Torniamo al passato. Rifarebbe la scelta di accettare la panchina del Genoa?
«Nì. Nel senso che in quel periodo ero convinto che a Genova si potesse lavorare in una certa maniera, perché ritengo sia un ambiente ideale per fare calcio, dove senti il calore della gente. Ma purtroppo mi sono ritrovato in una piazza che con me è stata prevenuta fin dall’inizio. E mi sono sentito come uno che combatte contro i mulini a vento».
Un sorriso glielo strappiamo con il Verona.
«Ricordi bellissimi, ogni volta che penso a quella città mi emoziono: ho vissuto cinque anni meravigliosi e sono convinto che possano salvarsi anche quest’anno. Pecchia sta facendo un campionato in linea con le aspettative. C’è un solo aspetto che mi rammarica…».
E sarebbe?
«Mi dispiace non vedere in società una figura come Luca Toni. Hanno fatto delle scelte che non condivido, ma sono convinto che uno come lui avrebbe potuto iniziare una nuova carriera sul solco di quella di Pavel Nedved alla Juve. E’ una grande occasione sprecata».
Contento di vedere un Jorginho padrone del centrocampo del Napoli?
«Contentissimo, ma per niente stupito. Lui è un campione, già ai tempi di Verona ritenevo potesse essere l’erede di Pirlo in Nazionale, ma mi presero per matto. E invece ora sto avendo ragione. Con Benitez non giocava perché lo impiegava in un centrocampo a due, ma ora con Sarri sta facendo vedere tutte le sue immense qualità».
Dal principe Jorginho al brutto anatroccolo Iturbe. Si aspettava una simile involuzione?
«Questo è davvero un mistero. Non mi spiego la parabola discendente di Manuel perché è un giocatore che ha tutto: tecnica, velocità, serietà dentro e fuori dal campo e anche tanta personalità. L’esperienza di Roma lo ha cambiato, probabilmente anche lui ha qualche colpa. Ora si deve fare delle domande e dare delle risposte: è ancora giovane e ha tutto il tempo per tornare nel grande calcio».
Così come Mandorlini. Perché un allenatore che vanta 124 panchine in Serie A e una gavetta come la sua è un delitto lasciarlo a casa. Il divano comincia a stargli stretto.
FONTE: CalcioNews24.com
ESCLUSIVE
ESCLUSIVA – Mandorlini: “Nazionale? Preferirei il Verona, ci verrei anche a piedi”
di Lorenzo Salvadori novembre 22, 2017 - 14:00
Sassuolo-Hellas Verona, 14a giornata di Serie A 2017/18: Fabio Pecchia si presenta alla partita con 6 punti in classifica. Frosinone-Hellas Verona, 14a giornata di Serie A 2015/16: Andrea Mandorlini si presenta alla partita con 6 punti in classifica. Ma c’è chi non crede alle coincidenze. CalcioHellas ha parlato in esclusiva con uno dei più amati allenatori della storia recente gialloblù. Un uomo che, francamente, tornerebbe a Verona pure a piedi.
Due stagioni fa è stato esonerato alla 14a giornata con 6 punti in classifica: Sassuolo è decisiva per Pecchia?
“Non so se sia decisiva, sono tutte importanti. Io credo poco alle coincidenze, credo al campo e alle partite importanti come lo era quella con il Bologna. L’importante ora è fare punti. Sull’allenatore le decisioni le prende la società. Sono loro che decidono e come sempre cercheranno di fare il meglio per il Verona“.
Se le dicessero: dopo il Sassuolo torna Mandorlini ad allenare il Verona?
“Per me Verona è una cosa a parte. Non potrei mai rifiutare un incarico così, ma stiamo parlando di niente. L’importante è che ora la squadra faccia i punti. Io sarei sempre contento di tornare, ma è difficile per mille motivi. Per me Verona non è mai stata una parentesi chiusa e me ne rendo conto ancora adesso però è così. A Verona ci tornerei anche a piedi. Anche in una situazione precaria com’è adesso, ma mi auguro che le cose si sistemino e che, per il quieto vivere di tutti le cose vadano bene. Se sia una parentesi chiusa dalla parte opposta va chiesto ad altre persone, per me Verona non è mai stata chiusa e non sarà mai chiusa Verona, ma non credo che dipenda da me“.
Pecchia ha Pazzini, Mandorlini aveva Toni. Chi è più fortunato? Come vede questo impiego da precario di Giampaolo?
“Io Toni all’ultimo anno non l’ho mai avuto, l’ho recuperato alla quattordicesima ma ormai era tardi. Io in quel periodo non sono stato molto fortunato, sia Toni che Pazzini non li ho mai avuti dalla quarta giornata e non averli per dieci giornate in una squadra che si deve salvare è un dato importante; io non li ho avuti e le cose non sono andate bene. Sono due cose diverse, in quel momento avevamo tanti infortuni. Sicuramente Pazzini è un giocatore importante in Serie A. Precario vuol dire che si hanno alternative a lui, in questo momento non mi sembra ce ne siano“.
Ha avuto giocatori molto validi il primo anno in A (2013/’14), un po’ meno l’ultimo anno (2015/’16). Manca un progetto di stabilizzazione in massima serie?
“Fatico a parlare di oggi: sicuramente il Verona ha avuto buoni giocatori e quando li ha avuti ha fatto bene. Quando non li hai qualche problema viene fuori. Quando non si hanno buoni giocatori o non si è fortunati ad averli non lo so perché (piccola risata, ndr), però questo è quello che è successo a me. Io ho avuto la fortuna di avere buoni giocatori, di avere un ambiente positivo e adesso credo che non sia così“.
Cos’ha pensato quando Toni ha lasciato il posto da dirigente del Verona?
“Credo che Luca doveva, poteva, anche perché se lo meritava, rimanere un punto fermo della Società. Così non è stato ma chi decide è sempre più in alto“.
I migliori del Verona in questo avvio di campionato?
“Rômulo. Lui è un giocatore che non ho mai avuto se non il primo anno, ma si vedono i giocatori che hanno fatto la Serie A e hanno esperienza: gli altri hanno pagato un po’ lo scotto. Rômulo alla Juventus ha giocato poco, si è fatto male e ha saltato anche i Mondiali. È un giocatore che deve stare bene e quando era con me il primo anno credo abbia fatto la miglior stagione da quando è qua in Italia. L’ho utilizzato da centrocampista, ma è un giocatore che se sta bene può fare anche tanti altri ruoli“.
Mandorlini allenatore della Nazionale…
“Verrei molto più volentieri a Verona. A parte gli scherzi: verrei molto più volentieri a Verona che ad allenare la Nazionale. In entrambi i casi ci sarebbe da lottare e far fatica. Sono entrambe situazioni in cui devi ripartire“.
FONTE: CalcioHellas.it
Mandorlini esalta Jorginho: «Merita la Nazionale. Sarebbe bello…»
Il parere del tecnico sul playmaker del Napoli
BY: FLAVIO FRANCESCA 10 NOVEMBRE, 2017 17:15
Andrea Mandorlini, ex tecnico dell’Hellas Verona tra le altre, ha detto la sua su Jorginho ai microfoni di Radio Crc. Ecco quanto evidenziato da “Ilnapolionline.com”:
«Jorginho merita la convocazione in Nazionale e sarebbe bello vederlo in campo stasera contro la Svezia. Ma, già esserci, è una bella cosa. Non mi ricordo, personalmente, un Mondiale senza l’Italia, motivo per cui sono ottimista su questo playoff. Penso che dovremo essere bravi sulle palle inattive.
[...]
FONTE: IlNapoliOnLine.com
Mandorlini: “L’importante è arrivare quart’ultimi”
By Redazione - 27 ottobre 2017
«Ciao come state? Si è vero, sto venendo a Verona: mi hanno chiesto di essere in un teatro a Sona per parlare di calcio e sto arrivando». Andrea Mandorlini, casa e amici in città, appena può torna su un palcoscenico caro a parlare di una squadra che ha sentito più di ogni altra.
«Sicuramente» dice, «il mio cuore è qui. Anni indimenticabili. Martinelli, la doppia promozione dalla C alla A e poi tanti amici e l’affetto dei tifosi con una curva unica al mondo. Nei giorni scorsi pensavo a cos’era l’aeroporto quando tornammo da Salerno, pazzesco». Ad invitare Mandorlini, Raffaele Tomelleri – già giornalista de L’Arena – che ora porta in giro il calcio d’altri tempi per i teatri della provincia.
Contattato prima che salisse sul palco, Mandorlini ha iniziato a parlare. «Che bello passare un po’ di tempo a Verona». Eppure lui è in convalescenza per un incidente di caccia. «Ma quale incidente di caccia?», ride l’ex mister di Toni, «ho diviso due cani che si stavano azzannando e mi è quasi partito un dito me l’hanno sistemato». La chirurgia fa davvero miracoli oggigiorno. Come un «miracolo calcistico» avrebbe dovuto fare l’Hellas a Bergamo per fermare l’Atalanta. E dopo il primo tempo c’erano pure delle buone indicazioni.
«Non vorrei parlare del Verona», commenta, «non è giusto nei confronti di mister Pecchia e di un gruppo di lavoro che è diverso da quello dei miei tempi. Fra l’altro non l’ho mai osservato molto bene. L’ho fatto solo dalla tv e da lì si ha una visione parziale». Insistiamo perché l’occasione è troppo ghiotta e troviamo il solito Andrea innamorato di Verona e dell’Hellas, con qualche sassolino, forse, ancora nelle scarpe.
D’altronde il suo con Martinelli prima e Setti poi, fu un ciclo vincente. Lo dicono i risultati, lo dicono i numeri. Come Donadoni a Bologna o Di Francesco al Sassuolo, anche se loro hanno sempre avuto budget diversi e qui non è colpa di nessuno.
«Va bene, qualche difficoltà esiste e si vede» racconta Mandorlini sul Verona di oggi «però non fatemi parlare, non è giusto. Seguo poco e leggo le dichiarazioni dei responsabili. È normale che ci siano delle situazioni difficili. L’importante è arrivare quart’ultimo, quindi. Guardate, ho visto dal vivo Sassuolo-Udinese. Due squadre nervose e con gli stessi problemi del Verona. Quando sei lì sotto fai fatica ad essere sereno». Tre stagioni fa, complice un battesimo, Mandorlini si ritrovò insieme a Setti, Toni e Pazzini. Il presidente comprò l’ex milanista. Non ci fu tregua mediatica Mandorlini che ad ogni intervista doveva rispondere sempre alla stessa domanda: «Pazzini e Toni possono coesistere?».
Adesso ne è passata di acqua sotto al Ponte di Castelvecchio, luogo che il Pazzo adora, ma… «Lo so cosa volete chiedermi», intuisce Mandorlini, «nel rispetto di tutti vi dico, che un allenatore deve fare molte riflessioni e tener conto di tanti fattori. Il Pazzo è stato fondamentale nello scorso campionato di B. Personalmente mi dispiace, anche perché in serie A l’esperienza conta e quindi dovrebbe avere un po’ più di continuità, però ripeto è una cosa che riguarda la dirigenza, il mister e il Pazzo. Non voglio andare oltre perché non ho ne elementi per farlo e non mi compete. Mi auguro sul serio che l’Hellas riesca a salvarsi perché qui a Verona se lo meriterebbero tutti».
E Mandorlini che cosa fa?«Vorrei rientrare», confida l’ex difensore dell’Inter, «perché mi manca il campo, però non vorrei partire dalla serie B perché soltanto in un’occasione, quella di Verona, accettai di partire dal basso e mettermi alla prova. Venivo dalla Champions con il Cluj ma non era un problema ripartire dalla C in una piazza come questa. Ascoltai Martinelli e fu una bella storia, ringrazio tutti». E proprio alcuni giorni fa l’ex mister gialloblù ha partecipato ad una celebrazione a Sandrà in memoria di Giovanni Martinelli. Sul futuro insomma, top secret. «Non c’è nulla, vediamo». Radio mercato racconta che abbia rifiutato il Brescia e di contatti ve ne siano. Potrebbe diventare un rivale diretto dell’Hellas nella lotta per non retrocedere. «Magari vado alla Juve, no, quello mai…», ride Mandorlini che per ora fa il nonno sulla spiaggia di Marina di Ravenna approfittando di questo agosto travestito da ottobre.
Per ilo resto si vedrà. «Un saluto a tutti i tifosi gialloblù e a quelli che mi hanno dato una vera mano in ogni ambito per mettere insieme anni ricchi di soddisfazioni. Ciao a tutti».
Fonte: L’Arena
FONTE: HellasNews.it
15.10.2017
Anche Mandorlini alla messa per Martinelli
C’era anche Andrea Mandorlini stamattina nella chiesa di Sandrà alla messa delle 9 in ricordo di Giovanni Martinelli, presidente del Verona scomparso a Castelnuovo il 15 ottobre del 2013, esattamente quattro anni fa, dopo una lunga malattia all’età di 62 anni. Con Mandorlini c’erano anche Mauro Marini ed Ermes Morini, rispettivamente preparatore atletico e dei portieri del Verona salito dalla Prima Divisione alla Serie A.
«Una persona speciale, Martinelli riuscì a creare qualcosa di unico», le parole di Mandorlini, rimasto a Sandrà per il pranzo al ristorante «La Meridiana», a due passi dal vecchio campo di allenamento ai tempi della scalata dell’Hellas, sotto la presidenza di Martinelli promosso in Serie B dopo il doppio spareggio contro la Salernitana. Mandorlini, Morini e Marini si sono intrattenuti brevemente con Elena Sabaini, la moglie di Martinelli, prima di ricevere l’abbraccio di alcuni tifosi del Verona. Nel pomeriggio Mandorlini sarà al Mapei Stadium per vedere la partita fra Sassuolo e Chievo.
Alessandro De Pietro
FONTE: LArena.it
L'EX ALLENATORE DELL'HELLAS
Mandorlini: Non vedo molto bene il Verona...
20/09/2017 12:29
"Mi spiace per il Verona, l'ho visto male anche l'altra sera con la Roma. A livello tecnico ha fatto poco, sono stato lì tanti anni, ma c'è troppa differenza tecnica con le altre squadre. Il mio futuro? Spesso vado allo stadio a guardare qualche partita di calcio, aspetto una chiamata". Andrea Mandorlini, ex allenatore del Verona, è intervenuto così a "Tutti convocati" su Radio 24 parlando dell'attuale situazione dell'Hellas di Pecchia.
FONTE: TGGialloBlu.it
Mandorlini: ”Jorginho in quel ruolo non ha rivali. Il Napoli può fare bene a Verona”
''Gli azzurri ieri sera sono stati sfortunati''
Pubblicato il 17/08/17 alle 12:38 da Redazione IamNaples.it •
Andrea Mandorlini, ex allenatore del Verona, è stato intervistato da Radio Crc: ”Il Napoli ha affrontato il preliminare nel migliore dei modi anzi gli azzurri possono recriminare di non aver segnato di più. A Verona ci sono sempre partite difficile, ma i partenopei hanno tutte le qualità per fare bene. Il Verona deve pensare a salvarsi e ci sarà anche la difficoltà della chiusura delle curve. Sono contento che Jorginho abbia segnato ieri sera. Ventura non convoca Jorginho? Ognuno ha le sue idee, ma in quel ruolo è il migliore”.
FONTE: IAmNaples.it
STAGIONE 2016-17 + - =
EX ALLENATORE HELLAS
Mandorlini: Verona in A? Era la squadra più forte
17/06/2017 11:08
"Il Verona promosso in A? Certo che fa piacere. In B non c’è niente di scontato, nel calcio nemmeno. Comunque era la squadra più forte e alla fine è stato così. E’ stato tutto un po’ strano: a quattro minuti dalla fine perdeva il derby col Vicenza, poi lo ha ribaltato con quel finale incredibile e da lì tutto è filato liscio. Sono andato al Bentegodi? No, non ce l’ho ancora fatta. Non so se succederà. Non è semplice. In B sono andato solo a Cesena un paio di volte". Andrea Mandorlini parla così in un'intervista alla Gazzetta dello Sport di questa mattina.
L'ex allenatore del Verona ha continuato: "Chi sento a Verona? I miei ex giocatori storici: innanzitutto Luca Toni che ho avuto il piacere di allenare. Poi sento ancora Juanito Gomez, Hallfredsson e voglio bene anche a Rafael che ha fatto bene a Cagliari, come Ionita, altro gran giocatore. Romulo? Io ho visto quello forte, gli auguro di star bene, può essere importante. Deve soltanto stare tranquillo. Il Verona ha una base molto importante: penso a Pazzini. Io credo che lui possa essere un centravanti protagonista anche in serie A. In questo campionato ha mostrato grandi doti e segnato tanti gol. Lui è la prima polizza del Verona. Sul resto, non fatemi sbilanciare in tema di mercato".
Il tecnico ravennate ha proseguito: "Sono tifoso del Verona? Sono un allenatore, difficile dire che sono tifoso. Ma qui parliamo di tanti anni della mia vita. Anni bellissimi. Ho comprato una casa a Verona, ci vado ogni tanto, mi ritrovo con gli amici, vado a mangiare sempre al Pompiere che è una seconda casa. Sono legato all’ex sindaco Flavio Tosi e a quello che potrebbe diventarlo: Federico Sboarina, un bravo avvocato e un buon ex assessore allo sport. Pensi che andavo a vederlo giocare con la Catena Beach al sabato quando ero in ritiro con il Verona ai tempi del presidente Martinelli. E voglio molto bene ai tifosi".
Mandorlini ha concluso: "Il Verona deve innanzitutto salvarsi. Bisogna partire forte, questo è fondamentale. E poi devi avere qualità nei calciatori. In Serie A la tecnica conta tanto".
L.VAL.
FONTE: TGGialloBlu.it
Rivoluzione Spezia: idea Bonato come ds, con lui in panchina andrebbe Mandorlini
SERIE B
04/06 19:00 | Calciomercato | Autore: Redazione
Una possibile rivoluzione, con molti scenari che potrebbero cambiare nel futuro immediato. Lo Spezia lavora per avere come ds Nereo Bonato, che ha appena lasciato l'Udinese: il suo arrivo porterebbe in panchina Andrea Mandorlini. I due hanno lavorato assieme a Verona e sarebbero pronti a ricomporre la coppia anche a La Spezia: per Mandorlini sarebbe un ritorno, visto che è già stato su questa panchina tra il 1999 e il 2002. Primi contatti avviati tra le parti, lo Spezia pronto a cambiare.
FONTE: GianlucaDiMarzio.com
Mandorlini poteva tornare a Verona, ma preferì il Genoa
del 11 aprile 2017 alle 11:55
di Marco Tripodi
La fatica che Fabio Pecchia sta dimostrando di avere nel guidare il Verona in Serie B, aveva convinto qualche settimana fa la dirigenza scaligera a sostituire l'allenatore partenopeo con un indimenticabile idolo della tifoseria gialloblu: Andrea Mandorlini, peraltro ancora sotto contratto dopo l'esonero dell'autunno 2015.
A rivelarlo è l'edizione genovese di Repubblica, che racconta come a metà febbraio la fiducia della società veronese in Pecchia fosse ormai agli sgoccioli ed il suo destino pareva segnato con un ritorno all'antico.
Peccato che nel frattempo il trascinatore dell'Hellas nella doppia promozione dalla Lega Pro alla Serie A avesse rescisso il suo contratto con il club veneto per accettare la proposta del Genoa.
Una scelta che, con il senno del poi, si è rivelata totalmente sbagliata. Accolto tra lo scetticismo dei tifosi rossoblu, memori di antichi torti subiti per mano dell'allenatore romagnolo, l'avventura di di Mandorlini in Liguria è stata tutt'altro che fortunata. Dopo appena sei partite, il tecnico ha infatti ricevuto il ben servito da Preziosi che ha deciso di riaffidare la squadra a Ivan Juric.
FONTE: CalcioMercato.com
EX VERONA
Ex Verona, Mandorlini esonerato dal Genoa
Fatale la quarta sconfitta consecutiva per il tecnico ravennate
di Redazione Hellas1903, 10/04/2017, 11:12
UDINE, ITALY - APRIL 09: Head coach of Genoa Andrea Mandorlini looks on during the Serie A match between Udinese Calcio and Genoa CFC at Stadio Friuli on April 9, 2017 in Udine, Italy. (Photo by Dino Panato/Getty Images)
La quarta sconfitta consecutiva del Genoa (con 10 gol subiti e zero fatti) patita a Udine per 3-0 costa la panchina ad Andrea Mandorlini.
Il club rossoblù ha deciso di esonerare l’ex tecnico del Verona dopo sei gare nelle quali la squadra ha conquistato quattro i punti. Al Genoa torna Ivan Juric.
Per Mandorlini è la quarta panchina di serie A su quattro che si conclude con un esonero.
NEWS
Ex Verona, Genoa umiliato, Mandorlini nella bufera
I tifosi genoani contestano tutti dopo la disfatta interna con l’Atalanta
di Redazione Hellas1903, 02/04/2017, 18:36
Terza sconfitta consecutiva per il Genoa di Mandorlini, che oggi ha perso per 5-0 a Marassi con l’Atalanta.
Durissima la contestazione dei tifosi genoani, già sul piede di guerra da settimane, nei confronti di Preziosi, della squadra e dell’allenatore ex Verona. Al termine dell’incontro Preziosi ha commentato: “Abbiamo toccato il fondo anche oggi. Se non mi vogliono verrà qualcun altro”. Poi un lungo incontro negli spogliatoi con la squadra e Mandorlini, che non si è presentato alle telecamere per più di un’ora.
FONTE: Hellas1903.it
Mandorlini: “Bagnoli punto di riferimento”
febbraio 22, 2017
“Con Osvaldo Bagnoli siamo amici ed è un punto di riferimento. Io darò tutto quello che ho, sono veramente orgoglioso di essere in un grande club, il più antico d’Italia. Un’emozione forte – ha dichiarato l’ex allenatore dell’Hellas Verona, Andrea Mandorlini, durante la presentazione come nuovo tecnico del Genoa – Il rifiuto di Nicolini? Sinceramente mi aspettavo anche questo. Con Enrico non siamo stati soltanto compagni di squadra. Siamo amici fraterni e proprio perchè ci vogliamo bene da fratelli non gli avrei mai chiesto di seguirmi al Genoa. I tifosi sembra non siano contenti del mio arrivo al Genoa? Io sono qua. Da professionista ho sempre dato tutto per difendere i colori che allenavo”.
FONTE: HellasLive.it
Tatticamente: come gioca Andrea Mandorlini
Di Lino Marmorato - 21 Feb 2017
Tatticamente il lavoro di Mandorlini non è diverso da quello degli altri allenatori perché basato sulla corsa e sull’attenzione. L’idea resta pur sempre quella di non concedere spazi e sfruttare la capacità dei calciatori per mettere in difficoltà le difese avversarie potenzialmente sbilanciate: in altre parole, difesa e ripartenze.
Rispetto alle sue apparizioni in Serie A nelle scorse stagioni si spera che il nuovo tecnico non ripeta un calo delle prestazioni e dei risultati nell’ultima fase di campionato. Mandorlini dopo la preparazione estiva è sempre partito forte per mettere subito punti in classifica.
Gioca – o comunque ha giocato – con un 4-3-3 in cui gli interni di centrocampo e gli esterni d’attacco devono scambiarsi la posizione per creare densità nel cuore del gioco e anche tra le linee avversarie. Nell’ultima stagione di Serie A disputata dal tecnico di Ravenna con le 14 partite sulla panchina dell’Hellas Verona prima dell’esonero, Mandorlini aveva giocato in ben 12 occasioni appunto con il 4-3-3 schierando questa formazione “tipo”: Rafael; Pisano, Rafa Marquez, Moras, Souprayen; Sala (Ionita), Greco, Hallfreddson; Jankovic, Toni (Pazzini), Gomez.
Soltanto in due occasioni si schierò con un apparente 3-5-2 in cui gli esterni di centrocampo, in entrambe le occasioni dotati di attitudini più difensive che offensive (erano infatti Pisano, Souprayen o Albertazzi), si trasferivano sulla linea di difesa composta da tre centrali. Ecco che il modulo sembrava mutare in un 5-3-2 o 5-4-1.
Nell’idea di gioco basilare di Mandorlini, minore dovrebbe essere il possesso del pallone viste le caratteristiche nelle transizioni dei calciatori genoani e dovrebbe concretizzarsi un particolare affidamento agli esterni d’attacco e di centrocampo nel cercare di arrivare ad un gioco che si potrebbe poi definire “frizzantino”.
Specialmente nelle partite in cui lo scopo è non scoprirsi, i due esterni d’attacco dovrebbero essere centrocampisti offensivi con il compito di sostenere la punta centrale in un lavoro che, nei numeri dei moduli, si caratterizzerebbe per essere un 5-4-1.
Togliere spazio agli avversari sarà il programma di Mandorlini al suo primo approccio con il Genoa e per farlo terrà d’occhio anche i giovani arrivati nell’ultimo calciomercato invernale. Proverà a trasformare Beghetto nel Jacopo Sala del Verona dei miracoli trasformandolo in un’ala terzino di gran corsa e farà in modo di ricordarsi di Federico Viviani che arrivava dal Latina, subito gettato nella mischia e capace di far ritornare Toni bomber. Chissà dunque se Mandorlini butterà nella mischia Morosini per rifornire le punte.
Indipendentemente dalla fase offensiva, il nuovo tecnico rossoblu dovrà subito rabberciare la difesa che non è più impenetrabile e per ottenere risultati avrà bisogno del lavoro di tutti. Il compito del ravennate non sarà facile visto il suo carattere sanguigno, e lavorare con una parte di ambiente che gli sarà ostile e non seguirà senza risultati immediati il suo progetto tattico non sarà semplice.
Per il bene del Genoa, Mandorlini faccia venire a galla alla svelta quelli che sono i suoi valori, dentro e fuori dal campo.
FONTE: BuonCalcioATutti.it
RASSEGNA STAMPA
E Mandorlini spacca già i tifosi
di Manuel Piano, 21/02/2017, 10:47
Non è stato gradito da tutti i tifosi rossoblù l’ingaggio di Mandorlini come nuovo allenatore del Genoa. Tuttosport racconta infatti di come una parte della tifoseria sui social abbia citato alcuni episodi poco felici dell’ex tecnico del Verona nei confronti del Grifone. In primis quelli con la memoria più lunga si ricordano ad esempio come nella tristemente famosa partita di Ravenna del 1997 ad allenare i romagnoli c’era proprio Mandorlini, quel giorno sostituto dello squalificato Novellino. All’epoca del Verona poi, alla vigilia di un match al Ferraris contro i rossoblù, ci furono dichiarazioni di simpatia nei confronti della Sampdoria, che aveva concesso agli scaligeri la struttura per allenarsi. Al di là di queste polemiche la maggior parte dei tifosi invece è convinta che saranno i risultati l’ago della bilancia per Mandorlini.
FONTE: PianetaGenoa1893.it
Genoa: striscione pro Gasperini a Pegli nel primo giorno di Mandorlini
Non si placa la contestazione in casa Genoa, i tifosi invocano ancora il nome dell’ex allenatore rossoblù Gasperini e non apprezzano la scelta Mandorlini
Di Lorenzo Bonsignorio - 21 febbraio 2017
© foto Facebook: "La voce rossoblu"
Il Genoa sta attraversando uno dei periodi più duri della sua storia recente. I due punti nelle ultime dieci giornate di campionato hanno imposto un cambio di rotta che è avvenuto, in ritardo, solo dopo la debacle sportiva di Pescara. A farne le spese l’ormai ex mister Ivan Juric, esonerato e sostituito da Andrea Mandorlini. Il neo allenatore, fermo da circa un anno e mezzo dopo l’esperienza all’Hellas Verona, non trova però i favori della tifoseria che già nel primo giorno di allenamento ha protestato silenziosamente sia contro di lui che contro il presidente Enrico Preziosi, invocando poi un nome che nella Genova rossoblù non passa mai di moda ma che anzi viene da molti, moltissimi rimpianto: quello di Gianpiero Gasperini. I successi e il bel gioco proposto per anni dal Gasp, nonostante le ormai celebri rivoluzioni di mercato del Grifone, non sono stati dimenticati dai supporter che anche oggi nel giorno uno di Mandorlini hanno nuovamente esposto al centro sportivo Gianluca Signorini uno striscione che riassume in una breve frase il pensiero di gran parte dei tifosi, esplicitando chiaramente una delle cause primarie degli attuali problemi: «Mando vai se Gasp non ce l’hai».
Intanto la seduta odierna è durata circa due ore e mezza con una prima parte dedicata all’aspetto puramente fisico atletico e una seconda metà tutta incentrata sulle prove del nuovo modulo, il 4-3-3. Fin da subito dunque l’ex Verona sembra voler puntare sullo schieramento tattico più utilizzato in carriera accantonando per ora la ventilata ipotesi di un più coperto 3-5-2. Il clima in casa Genoa resta comunque teso ed è possibile un’ulteriore contestazione nei confronti del neo tecnico, per i suoi trascorsi ostili a parte della tifoseria, e della società nella partita di domenica, quando al Ferraris arriverà il Bologna di Donadoni. Juric è stato esonerato, Mandorlini è arrivato, ma i grifoni continuano a pensare a Gasperini unico allenatore in grado di portare risultati e tranquillità a un club in continuo mutamento e senza un reale e concreto progetto futuro.
FONTE: CalcioNews24.com
RASSEGNA STAMPA
Il Secolo XIX presenta "Il Genoa di Mandorlini": si passa al 3-5-2
21.02.2017 07.48 di Ivan Cardia Twitter: @ivanfcardia
"Il Genoa di Mandorlini". Titolo semplice e pulito, le pagine sportive de Il Secolo XIX si aprono con la presentazione dei rossoblù targati Andrea Mandorlini. Dal 3-4-3 di Juric al 3-5-2: tre centrocampisti per il tecnico ex Hellas Verona. E in attacco uno tra Pandev e Palladino si giocherà il posto di seconda punta al fianco del Cholito Simeone.
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
20.02.2017
Nicolini non segue Mandorlini al Genoa «Io sampdoriano»
Enrico Nicolini (a sx) con Andrea Mandorlini
Enrico Nicolini è tifoso della Sampdoria e per questo motivo non seguirà Andrea Mandorlini sulla panchina del Genoa quale vice allenatore.
Lo ha spiegato lo stesso Nicolini attraverso un post su Facebook. «Mio padre mi ha insegnato tra le tante cose il rispetto per la gente e l’amore per la Samp. Se fossi andato al Genoa avrei tradito i tifosi blucerchiati e mancato di rispetto al popolo rossoblù. Penso che nella vita avere degli ideali conti ancora! Capisco che i soldi possano farti stare bene ma la coerenza con le proprie idee non ha prezzo!».
Nicolini, nato a Genova e cresciuto da giocatori nelle giovanili della Sampdoria squadra per la quale fa il tifo, aveva lavorato con Mandorlini durante la sua esperienza al Cluj in Romania e soprattutto al Verona dal 2013 al 2015. Intanto cresce sul web la protesta dei tifosi genoani che non gradiscono la scelta di Mandorlini quale nuovo tecnico. Nel mirino due episodi: la gara Ravenna - Genoa del 1997 che costò ai rossoblù la promozione in serie A e vide il Ravenna giocare in maniera aggressiva proprio con Mandorlini in panchina quale vice di un Novellino squalificato. E alcune dichiarazioni del 2015 quando alla guida del Verona alla vigilia della sfida con il Genoa si allenò a Bogliasco, casa della Sampdoria, dichiarando «noi gemellati con la Samp è come un derby. Sarebbe bello fare risultato per i nostri amici blucerchiati».
FONTE: LArena.it
Ecco chi è Andrea Mandorlini, nuovo tecnico del Grifone
Andrea Mandorlini
20 Febbraio 2017 alle 11:10
Ravennate, classe 1960, Andrea Mandorlini ha legato il suo nome e la sua carriera soprattutto alla maglia nerazzurra dell'Inter, squadra di cui si è sempre dichiarato tifoso e con la quale ha giocato dal 1984 al 1991, disputando qualcosa come 180 gare ufficiali, impreziosite anche da 9 reti. Cresciuto nelle giovanili della sua città, Mandorlini passa ad appena 18 anni al Torino, arrivando anche a meritarsi la chiamata nelle Nazionali minori, dove però non scende mai in campo. Decide di trasferirsi in B all'Atalanta ma già l'anno successivo torna nella massima serie con la maglia dell'Ascoli, dove resta fino al 1984 quando arriva la chiamata dell'Inter. Fu tra i protagonisti dello scudetto dei record nerazzurro del 1989, con Trapattoni che gli affida le chiavi della difesa inserendolo nel ruolo di libero. Alla fine della stagione vince anche la Supercoppa italiana e, due anni dopo, la Coppa Uefa.
Nel '91 si trasferisce all'Udinese contribuendo alla risalita dei friulani in Serie A per poi ritirarsi dal calcio giocato nel 1993, all'età di 33 anni. Da qui comincia però la sua carriera da allenatore. Mandorlini decide di partire dai dilettanti, accettando la panchina della Manzanese, squadra della provincia di Udine con la quale però l'ex-Inter non riesce a salvarsi, seppur solo per un soffio ed arriva la retrocessione in Eccellenza. L'occasione per ripartire gli viene offerta dal suo Ravenna, che lo ingaggia come vice di Buffoni in C1. L'anno dopo arriva la promozione in Serie B sotto la guida di Carmignani, poi un campionato da protagonista nella serie cadetta al fianco di Novellino e infine, nel 1997/98, una salvezza più che tranquilla con Sandreani. Dopo quattro anni da vice, Mandorlini si sente pronto per camminare sulle proprie gambe e decide di accettare la panchina dell'ambiziosa Triestina, in Serie C2. La squadra gioca un ottimo calcio, terminando il campionato al secondo posto e vedendo infrangersi il sogno promozione solo nella finale playoff persa di misura contro il Sandonà.
Mandorlini però è ormai sotto la luce dei riflettori ed approda così allo Spezia, dando vita nella stagione '99-2000 ad una cavalcata strepitosa che porta gli aquilotti a chiudere il campionato addirittura imbattuti: 21 vittorie e 13 pareggi, primo posto con 76 punti all'attivo, ben 15 in più dell'Alessandria, seconda in classifica. Una stagione chiusa con una vittoria storica in amichevole contro il Milan campiona d'Italia di Zaccheroni, che viene umiliato dallo Spezia per 4-1. In C1, Mandorlini conduce lo Spezia per due stagioni di fila ai playoff ma in entrambi i casi deve arrendersi in semifinale: contro il Como nel 2001 e contro la Triestina nel 2002. Proprio quest'ultima annata rappresentò la delusione più cocente per Mandorlini e il suo Spezia. Dopo un testa a testa serrato per il primo posto con il Livorno, chiuso in favore degli amaranto per soli tre punti, lo Spezia arriva con il serbatoio a secco ai playoff e, in semifinale, cede ad una Triestina giunta solo quinta in campionato, con qualcosa come 17 punti in meno delle Aquile.
A questo punto arriva per Mandorlini la chiamata del Vicenza, in Serie B e l'anno dopo quella dell'Atalanta, con la quale il tecnico ravennate parte fortissimo nella prima parte di campionato ma poi paga dazio da primavera in poi, riuscendo comunque a strappare alla fine un biglietto che vale ai bergamaschi la promozione in Serie A per la stagione 2004/05. L'impatto con la massima serie però è duro, anzi durissimo. Nelle prime 14 giornate l'Atalanta raccoglie appena 7 punti e la società lo esonera a favore di Delio Rossi. Il brutto campionato in nerazzurro gli costa un anno di "ostracismo", fino a quando non è il Bologna (in serie B) a offrirgli la propria panchina nel gennaio del 2006, al posto dell'esonerato Ulivieri.
Qualche partita senza lasciare il segno e i rossoblù tornano sui propri passi, sollevando dall'incarico Mandorlini e riaffidandosi a Uliveri. Il doppio esonero lo costringe ad accettare di scendere di nuovo in Serie C, con il Padova e anche stavolta però da subentrato. La squadra mira alla promozione ma si trova nei bassifondi. Mandorlini la rigenera, portandola in zona playoff ma proprio sul più bello il giocattolino si inceppa e il Padova chiude alla fine resta fuori dalla griglia post-season per un soffio. Il suo lavoro però convince il Siena a dargli una nuova opportunità in Serie A ma, anche stavolta, l'avventura non arriva nemmeno a Natale. Non bastano la vittoria 3-0 sull'Empoli e il pareggio 1-1 contro il Milan e Mandorlini deve cedere il timone della squadra a Beretta che, alla fine, porterà i toscani ad una salvezza tranquilla.
Nel 2008 approda al Sassuolo dove stupisce tutti con una partenza fulminea, tanto che gli emiliani arrivano a meritarsi l'appellativo di "Nuovo miracolo Chievo". Il calo nella seconda parte di stagione (che costa i playoff) e le divergenze con i vertici societari, portano Mandorlini alla rescissione del contratto alla fine della prima stagione in neroverde. A consolare il tecnico ravennate arriva però una telefonata dall'estero. Dalla Romania, per la precisione, dove l'ambizioso Cluj lo vuole sulla propria panchina. La squadra vince subito il campionato, oltre alla Coppa e alla Supercoppa nazionali, qualificandosi anche per la Champions, in un girone nel quale spiccano Bayern Monaco e Roma. Nonostante Mandorlini porti in Romania un piccola colonia di italiani, l'inizio della sua seconda stagione in Romania è deludente e la società lo esonera proprio alla vigilia della prima grande sfida europea. E il 13 settembre del 2010 e Mandorlini vede chiudersi davanti a sé un altro portone.
A novembre però arriva la chiamata del Verona, dopo l'esonero di Giuseppe Giannini, e Mandorlini riporta subito i gialloblù in Serie B ma la sua estate è tutt'altro che tranquilla e riposante. Dopo la finale di ritorno contro la Salernitana, Mandorlini viene aggredito da alcuni tifosi campani e lui, in tutta risposta, qualche settimana dopo, alla presentazione del nuovo Verona, intonò la canzone degli Skiantos "Italiano, terrone che amo", dedicandola ai salernitani. L'episodio ovviamente scatenò un immenso polverone e Mandorlini si ritrovò nell'occhio del ciclone, patteggiando alla fine una multa di 20mila euro. Alla seconda stagione sulla panchina del Verona, sfiora una clamorosa promozione in A, che peraltro centra un anno dopo. Ad ottobre 2012, Mandorlini bissa la non certo esaltante "goliardata" di un anno prima, venendo nuovamente deferito per alcune frasi giudicate offensive nei confronti dei tifosi del Livorno. Alla fine della stagione 2012/13, comunque, il Verona conquista la promozione in A e Mandorlini si classifica al secondo posto nella corsa per la prestigiosa "Panchina d'Oro", il premio votato dagli stessi allenatori di calcio.
La stagione 2013/14 segna la rivincita di Mandorlini sulla sfortuna che finora aveva sempre accompagnato le sue grandi occasioni nella massima serie. Il Verona ovviamente parte per salvarsi ma conquista un esaltante decimo posto, con il record di reti (62) per gli scaligeri in Serie A e il record di successi totali, ben 16 alla fine dell'anno. L'anno seguente, un'altra ottima stagione chiusa al 13° posto, con Luca Toni vincitore della classifica dei bomber ex-aequo con Mauro Icardi e diversi risultati brillanti, come il 2-0 rifilato al Napoli. La stagione 2015/16 però non inizia al meglio:il Verona parte male e si ritrova ultimo con appena 6 punti in 14 partite. Ne fa le spese proprio Mandorlini che viene sollevato dall'incarico. Ieri sera, l'annuncio ufficiale del suo ingaggio come nuovo allenatore del Genoa e una nuova avventura che si spalanca davanti all'ex difensore dell'Inter.Marco Innocenti
FONTE: IAmCalcio.it
GENOA CFC – COMUNICATO STAMPA
19 febbraio 2017, 23:49
Il Genoa Cricket and Football Club rende noto di aver affidato la conduzione tecnica della prima squadra a mister Andrea Mandorlini. Il nuovo allenatore ha sottoscritto un contratto con scadenza giugno 2018.
FONTE: GenoaCFC.it
Ufficiale: risoluzione consensuale per Andrea Mandorlini
15/FEBBRAIO/2017 - 11:30
Verona - L'Hellas Verona FC comunica di aver risolto consensualmente il contratto con l'allenatore Andrea Mandorlini.
Per cinque anni di grandi gioie, per il sincero amore dimostrato verso la maglia del Verona, per i ricordi indelebili che ha lasciato nella mente di tutti quelli con il gialloblù nel cuore, l'Hellas Verona ringrazia Andrea e gli augura il meglio per il suo futuro personale e professionale.
FONTE: HellasVerona.it
ESCLUSIVA, Pescara: per la panchina si pensa a Mandorlini
Ultime Notizie: 14 febbraio 2017
Andrea Mandorlini © Getty Images
L’esonero di Massimo Oddo costringe il Pescara a cercare subito un nuovo allenatore. Sono molti i nomi sulla lista del presidente Daniele Sebastiani ma queste saranno ore di riflessioni: esiste una reale possibilità di lasciare in panchina Luciano Zauri fino al termine della stagione ma si sta valutando anche quella di cambiare e iniziare a programmare la nuova stagione.
Il favorito numero uno è Andrea Mandorlini
Il nome in cima alla lista della dirigenza abruzzese è quello di Andrea Mandorlini: il tecnico ha rescisso oggi con l’Hellas Verona e secondo quanto raccolto dalla nostra redazione in queste ore avrà un incontro con il presidente Sebastiani per vedere se ci sono le possibilità di iniziare questa nuova avventura. Il Pescara ha scelto, ora manca la fumata bianca…
FONTE: CalcioMercatonews.com
NEWS
Mandorlini-Verona, accordo raggiunto, contratto risolto
Chiuso il rapporto tra l’ex tecnico e il club gialloblù. La scadenza era il 30 giugno prossimo
di Redazione Hellas1903, 14/02/2017, 08:11
Raggiunto l’accordo per la risoluzione del contratto che legava Andrea Mandorlini all’Hellas.
L’allenatore, al Verona dal 2010 al 2015, ha guidato la squadra dalla Lega Pro alla Serie A per poi essere esonerato la scorsa stagione dopo aver raccolto 6 punti nelle prime quattordici giornate.
Mandorlini andava in scadenza con il club gialloblù il prossimo 30 giugno.
FONTE: Hellas1903.it
SERIE B
Mandorlini? Ha risolto il contratto
14/02/2017 07:53
Andrea Mandorlini ha risolto il contratto che lo legava al Verona sino al 30 giugno 2017. La risoluzione arriva nel momento in cui la posizione di Pecchia è stata messa in discussione da molti tifosi dopo i risultati negativi di queste ultime settimane soprattutto in trasferta. Risultati che come conseguenza avevano proprio il rifiorire delle voci su un eventuale ritorno dell'ex tecnico ancora legato da un contratto. Ora tra Mandorlini e il Verona non c'è più nessun rapporto. La notizia è stata riportata dalla Gazzetta dello Sport e non ha ancora l'ufficialità della società.
FONTE: TgGialloblu.it
INTER
Serie A, Mandorlini: «Sogno ancora di allenare l'Inter»
L'allenatore: «A un certo punto, sul cambio di De Boer, c'è stato qualche discorso...»
© LaPresse
LUNEDÌ 13 FEBBRAIO 2017 11:18
MILANO - “Da bambino tifavo Inter. A un certo punto, sul cambio di De Boer, c'è stato qualche discorso. Mi piacerebbe allenarla ma ne parlo come una questione sentimentale”. Parola di Andrea Mandorlini, ospite della trasmissione “Pezzi da 90” su Radio Onda Libera. Il focus poi si sposta sul campionato italiano. “Monotono non lo definirei. Non è il più bello né spettacolare, ma resta il più difficile. La Juve è sempre là, ora tornano le coppe e bisognerà vedere gli scontri diretti anche se ha un certo margine”, continua l'ex tecnico dell'Hellas Verona.
OFFERTE DALL'ESTERO - “Ho avuto qualche proposta da lontano e sicuramente l'interesse verso la scuola dei tecnici italiani vuol dire che ci sono capacità riconosciute e che è all'avanguardia”.
REAL MADRID-NAPOLI - “Queste sono partite belle da giocare. Ho visto il Napoli nelle ultime due partite ed è in grande salute con un livello di fiducia molto alto. Non dovrà snaturarsi. Può fare male a tutti quando è in giornata e adesso sta veramente bene anche a livello di condizione. Il Real mantiene un leggero vantaggio perché abituato a certe sfide d'alto livello, ma il Napoli gli si è avvicinato parecchio”.
FONTE: CorriereDelloSport.it
IL CENTROCAMPISTA DEL PADOVA
Mandorlini Jr: Papà non verrà a vedere il derby
13/01/2017 10:14
"Verona? Questa gara darà indicazioni da prendere con le molle, sia in caso di vittoria che di sconfitta. Manca ancora una decina di giorni alla ripresa del campionato, è quello il vero obiettivo, ma rimane una sfida affascinante e che possiamo utilizzare per vedere ancora di più di che pasta siamo fatti". Matteo Mandorlini, come riporta il sito ufficiale del Padova, parla della sfida amichevole di sabato tra i biancoscudati e il Verona.
Il centrocampista del Padova ha parlato anche di suo padre, ex allenatore dell'Hellas: "È una sfida particolare? Di sicuro, contro l’Hellas ho giocato varie volte con la maglia del Brescia, anche sfidando mio padre. Non credo che verrà a vedere la partita, ma non ritengo che sia rimasto ferito: per lui sono stati cinque anni bellissimi, rimarrà sempre legato a quella città e a quella tifoseria".
L.VAL.
FONTE: TgGialloblu.it
NEWS 3 gennaio 2017
Mandorlini: “Iturbe ritornerà quello di Verona. Forse è stato sfruttato diversamente da come lo usavo io…”
Parla l'allenatore che più di tutti ha capito Iturbe.
(fotoTedeschi)
Andrea Mandorlini, allenatore che da tecnico dell’Hellas Verona ha lanciato Iture nel calcio europeo facendo diventare oggetto di interesse di grandi club, è tornato a parlare del nuovo calciatore del Torino ai microfoni de La Stampa. Queste le parole dell’ex allenatore dei veneti.
A Verona Iturbe ha dato il meglio della sua carriera: si aspettava di essere ancora I’unico tecnico ad aver compreso e valorizzato il paraguaiano?
“Pensavo che il ragazzo crescesse, invece dopo quasi tre anni deve ancora decidere cosa vuole diventare da grande perché le cose belle le ha fatte tutte quando era ragazzino”.
Chi è Iturbe?
“Una macchina importante che deve ricominciare a correre forte. II potenziale c’e tutto: tecnica, velocità, forza e resistenza ed è anche una brava persona con valori importanti”.
Perché negli ultimi anni s’è perso?
“Con me giocava da esterno secondo le sue caratteristiche. Era imprendibile quando puntava la porta ed era molto abile negli spazi e anche nell’uno contro uno, avendo anche una buona tecnica. Forse gli altri l’hanno sfruttato in maniera diversa”.
A Roma si sostiene che Iturbe sia un pò fragile da un punto di vista caratteriale: è d’accordo?
“Il ragazzo è un latino, ha bisogno di un ambiente caldo che lo riempia d’attenzione e fiducia. Torino assomiglia a Verona, sono convinto chi in granata si rilancerà anche grazie a Mihajlovic, tecnico che, come me, pretende molto: ci sono i presupposti perchè torni il mio Iturbe”.
Pregi e difetti di Iturbe?
“Dal punto di vista dell’impegno non è secondo a nessuno, sa di essere bravo, però, non deve strafare: Iturbe era un giocatore completo, deve ritornare tale”.
di Marco Scipioni
FONTE: ASRomaRumors.it
ULTIMA ORA
Mandorlini: “Inter? Mi sarebbe piaciuto. Gabigol mi ricorda Iturbe. Se non gioca…”
L’ex allenatore dell’Hellas Verona ha parlato ai microfoni di TMW Radio
di Daniele Vitiello, @DanViti 15 dicembre 2016, 13:30
Andrea Mandorlini, ex allenatore dell’Hellas Verona ed ex calciatore dell’Inter, ai microfoni di TMW Radio è tornato sulla possibilità di qualche mese di sedersi sulla panchina nerazzurra dopo l’addio a Frank de Boer: “Mi sarebbe piaciuto moltissimo. Ho giocato tanti anni nell’Inter, non so cosa ci fosse sotto. So che qualche contatto c’è stato, però direttamente anche in questo caso non ne ho avuto”.
Ha fatto il casting come altri colleghi?
“No, a me non l’hanno fatto fare. Ho parlato con ex compagni e personaggi del mondo del calcio, però un casting vero e proprio non l’ho fatto”.
Cosa non sta funzionando?
“Il potenziale è alto, però ci sono stati tanti cambiamenti. Che portano un po’ di destabilizzazione, ora c’è tanto tempo e ci sono partite: Pioli è bravo, mi auguro che riesca a risollevare le sorti dell’Inter”.
Che idea si è fatto dell’ultima estate interista?
“Credo che le situazioni vengano decise a livello societario e credo che, anche se da lontano, all’Inter ci siano stati tanti cambiamenti, che non portano all’equilibrio”.
Manca un dirigente importante, come per esempio Monchi?
“Io sono un tecnico e non mi permetto di parlare di dirigenti. Come avete detto voi il potenziale è importante. Si parla di Gabigol però nessuno lo ha visto e se non gioca mai qualche problema lo avrà. Serve tempo e gliene danno poco, forse qualche problema tecnico c’è”.
A parte l’eventuale dispiacere per non essere stato scelto, Pioli è stato la scelta giusta?
“È la scelta. Sono contento che sia capitato a lui, siamo colleghi, è italiano e bravo. Ha fatto risultati abbastanza buoni e c’è ancora un girone intero. Il valore c’è, Stefano è bravo e gli auguro il meglio possibile”.
Tornando a Gabigol. Oltre a lui c’è anche Banega. Ogni anno l’Inter svaluta o perde importanti capitali tecnici ed economici.
“È difficile parlare da lontano. Io non so valutare dall’esterno. Banega a Siviglia era un gran giocatore, all’Inter non è facile, in un nuovo contesto e con un modo di giocare diverso. Gabigol è stato pagato tanto, però è un ragazzo giovane. Mi ricorda Iturbe: al Verona ha fatto benissimo con me, alla Roma ha avuto difficoltà. Bisogna avere tempo, pazienza ed equilibrio: in Italia mi pare che manchino”.
FONTE: FCInter1908.it
L'EX ALLENATORE DEL VERONA
Mandorlini:La Fiorentina ha un gioco scontato
16/11/2016 18:31
Andrea Mandorlini, ex tecnico del Verona (sotto contratto con l'Hellas ancora fino a giugno 2017), torna a parlare in un'intervista a riguardo della Fiorentina, e indirettamente del Verona, su Violanews.com: "Il gioco della Fiorentina? Mi sembra sia un pò scontato, questo fa sì che gli avversari abbiano preso le contromisure e che la squadra non riesca ad esprimere le potenzialità e le idee del proprio allenatore. Mi pare una squadra conosciuta. Non mi piace molto il possesso palla ricercato come ha fatto in questi anni la Fiorentina, preferisco un gioco più veloce e più verticale. Penso che in questo momento il gioco della Fiorentina sia troppo statico, troppo poco veloce”.
Mandorlini ha risposto poi sull'eventualità di sedersi sulla panchina dei viola: "Mi piacerebbe tanto allenare la Fiorentina, ma Paulo Sousa è bravissimo: deve esser lui a trovare le soluzioni. Ognuno ha il proprio modo di vedere le cose: a lui piace molto il possesso e quindi deve trovare le soluzioni in relazione al suo calcio. Badelj? Se fossi alla Fiorentina, mi dispiacerebbe darlo via perché è specifico nel suo ruolo. In passato i Della Valle mi hanno cercato? Mi avrebbe fatto un piacere immenso allenare la Fiorentina, non lo nascondo. Per di più c’è il gemellaggio col Verona, ma non ho mai avuto contatti con il club viola".
FONTE: TGGialloBlu.it
Mandorlini: ”Fortunato ad avere indossato la maglia dell’Inter”
L'ex allenatore dell'Hellas Verona e giocatore dell'Inter, Andrea Mandorlini è stato il protagonista della nuova puntata di Memorabilia, format di Inter Channel.
By Alex Buccino - 15 novembre 2016
L’ex allenatore dell’Hellas Verona e giocatore dell’Inter, Andrea Mandorlini è stato il protagonista della nuova puntata di Memorabilia, format di Inter Channel.
Ecco l’intervista integrale le sue parole:
ALLENATORE E INTER – Qualcuno me l’aveva predetto tempo fa. Mi reputo fortunato per aver potuto vestire questi colori che per me sono importanti. Sono sempre stato interista e ho avuto la fortuna di poterci giocare, senza però mai riuscire a batterla da allenatore.
GIOCATORE – Tanti errori commessi, con l’esperienza di oggi da allenatore non si farebbero. L’esperienza è importante, conosci tante cose però fare l’allenatore è diverso e responsabilizzante verso tutto l’ambiente.
TORINO E ASCOLI – Tre anni con Mazzone mi hanno formato sia dal punto di vista sportivo che umano. Grazie a lui poi ho trovato i miei colori. Lo ringrazio ogni volta che lo incontro per questo.
MAGLIA NERAZZURRA – Tra l’84 ed il ’91 in Serie A c’erano i giocatori migliori al mondo. Io avevo 24 anni, giocavo per una delle più grandi squadre del mondo e per questo i ricordi sono solamente belli. Lo Scudetto dei Record, la Coppa UEFA e la Supercoppa sono sicuramente tra i migliori, in anni fondamentali per la mia carriera. Ho avuto tutte le maglie tranne la 9 e quella del portiere, per il resto li ho messi tutti. Compreso il 10 a San Siro. L’anno dei Record inziò con un’estate un po’ turbolenta perché giravano alcuni nomi per sostituirmi. Trapattoni però ha creduto in me, avevo fatto bene alcune partite nel ruolo di libero ed ero comunque supportato da grandissimi giocatori. Abbiamo perso in Coppa Italia con la Fiorentina e dopo una riunione in Pinetina nacque quella stagione unica.
SERIE A ATTUALE – Il campionato italiano oggi è molto difficile, magari non spettacolare ma tatticamente è tra i più complessi. Nelle mie squadre ho sempre cercato di proporre un’idea di gioco aggressiva, cercando di giocarci la partita anche contro le grandi.
FONTE: InterDipendenza
ALTRE NOTIZIE
Mandorlini: "Inter, ricordi belli. Scudetto dei record grazie a una riunione"
15.11.2016 00.20 di Marco Frattino Twitter: @MFrattino
"Tra l'84 ed il '91 in Serie A c'erano i giocatori migliori al mondo. Io avevo 24 anni, giocavo per una delle più grandi squadre del mondo e per questo i ricordi sono solamente belli. Lo Scudetto dei Record, la Coppa UEFA e la Supercoppa sono sicuramente tra i migliori, in anni fondamentali per la mia carriera". Parole firmate da Andrea Mandorlini, che sfoglia l'album dei ricordi a 'Memoribilia' su Inter Channel. L'ex tecnico dell'Hellas Verona ha proseguito sulla esperienza in maglia nerazzurra: "Ho avuto tutte le maglie tranne la 9 e quella del portiere, per il resto li ho messi tutti. Compreso il 10 a San Siro. L'anno dei Record iniziò con un'estate un po' turbolenta perché giravano alcuni nomi per sostituirmi. Trapattoni però ha creduto in me, avevo fatto bene alcune partite nel ruolo di libero ed ero comunque supportato da grandissimi giocatori. Abbiamo perso in Coppa Italia con la Fiorentina e dopo una riunione in Pinetina nacque quella stagione unica". Uno sguardo anche al presente: "Il campionato italiano oggi è molto difficile, magari non spettacolare ma tatticamente è tra i più complessi. Nelle mie squadre ho sempre cercato di proporre un'idea di gioco aggressiva, cercando di giocarci la partita anche contro le grandi", riporta Inter.it.
SERIE B
ESCLUSIVA TMW - Bari, per la panchina spunta anche il nome di Mandorlini
06.11.2016 22.49 di Alessandra Stefanelli
Fonte: Raffaella Bon
Spunta un nuovo nome per la panchina del Bari. Secondo quanto raccolto da Tuttomercatoweb.com, per prendere il posto di Roberto Stellone - ormai sfiduciato dopo il ko subito sul campo del Latina - ci sarebbe tra i papabili anche Andrea Mandorlini, ex allenatore del Verona. Con gli scaligeri l'ex difensore dell'Inter ottenne una promozione.
SERIE A
Ferri: "Mandorlini ha i tasti giusti da schiacciare. Spero che l'Inter lo scelga"
01.11.2016 18.37 di Simone Lorini Twitter: @Simone_Lorini
Ai microfoni di Premium Sport, l'ex difensore nerazzurro Riccardo Ferri avanza la candidatura di Andrea Mandorlini per il dopo Frank de Boer sulla panchina dell'Inter: "L'importante è che ci sia un'idea unica di andare su un allenatore che conosca l'ambiente interista. Io vedrei più in pole position Mandorlini rispetto a Pioli. Non me ne voglia Pioli, ha fatto bene nel nostro campionato e lo stimo tantissimo, ma Mandorlini conosce l'ambiente, conosce Appiano Gentile e molti degli addetti ai lavori attuali, quindi sarebbe più facilitato. L'ho sentito ed è disponibilissimo. Lui è a stretto contatto con il dg Gardini, erano legati a Verona: ha dei tasti giusti da schiacciare. Mi auguro che anche la società possa optare per questa scelta che credo sia la più ponderata".
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
ALLENATORI
Mandorlini dice di no
A Palermo resta De Zerbi
01/11/2016 15:56
Andrea Mandorlini dopo la panchina del Cesena avrebbe rifiutato anche quella del Palermo. L'indiscrezione del contatto tra il presidente rosanero Zamparini e il tecnico ancora sotto contratto con il Verona è uscita oggi su Mediagol.it.
Zamparini avrebbe sondato le disponibilità di Mandorlini e di Edy Reja prima della sfida poi persa dal Palermo a Cagliari, nel posticipo di ieri. Incassati due no il presidente rosanero avrebbe deciso di andare avanti con De Zerbi, riconfermato quest'oggi dallo stesso Zamparini e dal d.s. del Palermo Faggiano.
CALCIOMERCATO
Cesena, candidatura forte di Mandorlini
27/10/2016 12:43
Mentre De Boer ha salvato per il momento la panchina all'Inter grazie alla vittoria contro il Torino, a Cesena quella di Drago è praticamente saltata.
Foschi, ds dei romagnoli, ex del Verona, sta cercando un sostituto. E da qualche settimana il nome di Andrea Mandorlini, ancora sotto contratto con il Verona, è tra i più gettonati.
Oltre a Mandorlini a Cesena stanno vagliando anche il nome di Colantuono.
FONTE: TgGialloblu.it
Bergomi suggerisce Mandorlini all’Inter
By Andrea Decorato - 25 ottobre 2016
Beppe Bergomi prova a suggerire l’allenatore ideale per ripartire all’Inter: si tratta di Andrea Mandorlini, ex tecnico dell’Hellas Verona ed eroe dell’Inter dei record di Trapattoni annata 1988-89.
Il commentatore ed opinionista storico di Sky Sport ha sponsorizzato il suo ex compagno di squadra, ritenuto dallo Zio il profilo più adattato per rimpiazzare Frank De Boer alla guida dell’Inter. Queste le sue dichiarazioni a Top Calcio 24: “So come ragionano all’Inter, non possono più sbagliare allenatore. Cercheranno un tecnico esperto, con più esperienza rispetto alla mia. De Boer credo che abbia avuto il tempo sufficiente per esprimere le sue doti e, se dovessi fare un nome al suo posto, farei quello di Mandorlini: lo metterei davanti a Pioli e Guidolin. Mandorlini è stato un mio compagno, so come allena e qual è il suo carattere. All’Inter serve più serietà, organizzazione e secondo me lui sarebbe l’allenatore adatto.
Io in società come dirigente? In questo campo sono meno in imbarazzo, mi sentirei pronto. Però in società c’è già una grande bandiera come Javier Zanetti”.
FONTE: InterDipendenza.net
SERIE A
Mandorlini e l'Inter: "Nessun contatto, ma sarei super orgoglioso"
24.10.2016 22.59 di Marco Frattino Twitter: @MFrattino
Andrea Mandorlini è tra i tecnici candidati alla successione di Frank de Boer, qualora la proprietà dovesse decidere di esonerare il tecnico olandese. L'ex tecnico del Verona è stato intercettato da Fcinter1908.it, dichiarando in merito al presunto interesse del club nerazzurro: "Per me sarebbe un qualcosa di grandissimo, sarei super orgoglioso visto che manco da circa 20 anni da Appiano Gentile. E' un momento un po' così, ma queste cose ovviamente passano in secondo piano. Allenare l'Inter rappresenta il mio sogno, io sono qua. Contatti con l'Inter? Direttamente no. Ero all'estero a vedere delle partite, sono tornato stasera e mi sono limitato a leggere ed ascoltare quello che si dice in giro. So che tanta gente sarebbe contenta, ho sentito molte cose positive e mi fa piacere. Un ritorno di Moratti? Non so cosa possa accadere, suo padre è stato comunque importantissimo per i nostri colori", le parole di Mandorlini.
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
L'EX TECNICO
Inter, se salta De Boer è pronto Mandorlini
20/10/2016 15:38
Andrea Mandorlini è pronto a coronare un sogno. L'ex tecnico del Verona potrebbe infatti sedere sulla panchina dell'Inter se dovesse saltare De Boer. La scelta sarebbe logica. L'Inter versa in una crisi d'identità e dopo l'addio di Mancini non ha ricevuto dal tecnico olandese la giusta spinta.
Mandorlini, che non ha mai nascosto il suo tifo per i nerazzurri, potrebbe portare quell'identità e quel pragmatismo che in questo momento mancano ai nerazzurri.
A Milano Mandorlini ritroverebbe anche Gardini, l'ex dg del Verona, finito nel mirino delle critiche nelle ultime vicende societarie.
Mandorlini è ancora legato al Verona da un contratto che scadrà a giugno 2016.
FONTE: TgGialloblu.it
COPERTINA
Mandorlini: “Io all’Inter? In cuor mia questa speranza c’è sempre. Ma il presente…”
L’ex tecnico dell’Hellas Verona ha parlato a 4-4-2 della partita dei nerazzurri e delle voci che lo vogliono come sostituto dell’olandese
di Eva A. Provenzano, @EvaAProvenzano 20 ottobre 2016, 15:26
Mandorlini, ex giocatore nerazzurro ed ex allenatore dell’Hellas Verona, è stato accostato all’Inter in queste ore. Intervistato da 4-4-2 ha detto:
Pronostico di Inter-Southampton?
Sarà una gara importante in un momento delicato, vedremo. Mi auguro che l’Inter torni alla vittoria perché è la soluzione migliore.
Quali sono i problemi dei nerazzurri?
Dall’esterno è difficile valutare le situazioni perché noi da fuori conosciamo solo quello che si vede durante le partite. Credo sia riduttivo dare dei giudizi quando non si ha la conoscenza profonda di una squadra. Abbiamo fatto una grande gara contro la Juve, si pensava che da lì fosse tutto risolto e così invece non è stato. Spero si ritorni a fare dei risultati positivi che in questo momento non stanno arrivando.
Troppa fretta nella scelta di de Boer?
I cambiamenti sono stati repentini però è stato preso un allenatore nuovo e si è iniziato un nuovo percorso. In Italia si vuole sempre tutto e subito: de Boer avrà il tempo per dimostrare le sue qualità. In questo momento stanno mancando i risultati ma solo la società potrà dire se è stata una scelta affrettata. L’unica medicina possibile è la vittoria.
Io tra i candidati per il dopo de Boer?
Magari. Ringrazio chi ha fatto il mio nome, mi piacerebbe, in cuor mio c’è sempre questa piccola speranza ma adesso il presente si chiama de Boer che deve fare bene per questi colori e per tutta la gente interista. Auguro a lui il meglio, ringrazio tutti i tifosi interisti per l’affetto e chissà se un giorno esaudirò questo sogno.
Il 4-3-3 è il modulo giusto?
Il modulo credo che si sposi sempre con le caratteristiche dei giocatori. La rosa dell’Inter è composta da tanti calciatori bravi, è arrivato Banega che secondo me è fantastico. Poi alla fine in un sistema di gioco è la disponibilità dei giocatori che fa la differenza.
Icardi condizionato nelle prossime gare?
Non lo so, ha dimostrato di avere personalità. Un poco potrà subire la pressione ma come ha avuto carattere nello scrivere alcune cose dovrà dimostrare anche in campo di essere un giocatore con gli attributi, facendo gol come ha sempre fatto.
Giusto lasciargli la fascia da capitano?
Credo sia stata una scelta condivisa da società, allenatore e squadra. Se hanno scelto così credo che sia la scelta migliore.
(Fonte: SportMediaset, 4-4-2)
FONTE: FCInter1908.it
SERIE B
Bari, confermato Stellone ma Mandorlini piace molto
18.10.2016 11.39 di Luca Bargellini Twitter: @barge82
Per il momento il Bari ha deciso di continuare con Roberto Stellone in panchina. Dopo il confronto post sconfitta di Frosinone la dirigenza ha rinnovato la fiducia nel tecnico, ma la sensazione è che sia una soluzione temporanea. Secondo quanto riportato dalla Gazzetta del Mezzogiorno, infatti, il nome di Andrea Mandorlini sarebbe più che gradito alla società, dove il ds Sean Sogliano ha già avuto modo di lavorare col tecnico al Verona. Altri nomi presi in esame sono quelli di Stefano Colantuono e Delio Rossi.
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
NEWS
Cesena, sondaggio per Mandorlini
Gli emiliani stanno valutando se proseguire o meno con Massimo Drago in panchina
di Redazione Hellas1903, 16/10/2016, 19:12
Dopo il pareggio interno con la Spal, nell’anticipo di venerdì sera, e i 9 punti raccolti in queste prime 9 giornate, in casa Cesena si sta valutando se proseguire o meno con Massimo Drago alla guida della squadra.
In caso di esonero del tecnico, secondo quanto riportato da gianlucadimarzio.com, sarebbe Andrea Mandorlini il candidato numero uno per la panchina bianconera, con la società emiliana che avrebbe già fatto un sondaggio per l’ex allenatore gialloblù, attualmente ancora sotto contratto col Verona.
FONTE: Hellas1903.it
Dalla Cina: offerta per un allenatore italiano
del 13 ottobre 2016 alle 20:44
Altra offerta contrattuale in arrivo dalla Cina. Questa volta è il turno di Andrea Mandorlini, ex allenatore dell'Hellas Verona. Come riporta Trivenetogoal, il tecnico italiano, ancora sotto contratto con i mastini gialloblu, non sembrerebbe però interessato alla proposta cinese.
FONTE: CalcioMercato.com
Nessuna rescissione del contratto in vista per Mandorlini con l’Hellas Verona
ottobre 3, 2016
Per sostituire l’esonerato Iachini a Udine, oltre a Gigi Delneri che resta in pole per la panchina dell’Udinese, è stato accostato anche il nome dell’ex allenatore dell’Hellas Verona, Andrea Mandorlini.
Da quanto appreso da Hellas Live, Mandorlini non sta trattando la rescissione del contratto (scadenza 30 giugno 2017, ndr) col club di via Belgio e la società di Setti non è mai stata contattata dall’Udinese per liberare il tecnico ravennate.
FONTE: HellasLive.it
Mandorlini sente il profumo di A: contatti con l’Udinese
2 ottobre 2016
Setti a breve potrebbe non avere più a libro paga l’ex allenatore gialloblù Andrea Mandorlini.
Il tecnico di Ravenna è infatti in contatto con la famiglia Pozzo che starebbe pensando a lui per sostituire Iachini, da ieri ufficialmente in bilico sulla panchina dell’Udinese.
Si trovasse l’accordo, l’Hellas si libererebbe del pesante ingaggio di Mandorlini, in carico fino a giugno 2017.
FONTE: HellasNews.it
Andrea Mandorlini tra gli ospiti del galà di presentazione del “Ravenna Top Cup 2016"
Mercoledì 3 Agosto 2016
Continuano i preparativi per il Galà di Presentazione del Torneo “Ravenna Top Cup 2016", che si svolgerà venerdì 9 Settembre dalle ore 20, nell’area dell’Arena del Pala de André di Ravenna. L’evento rappresenta un appuntamento imperdibile per gli appassionati di calcio e l’Edizione del 2016 sarà più ricca che mai di ospiti ed amici, che condivideranno con tutti i presenti le emozioni e la grande qualità del “Ravenna Top Cup”, nella seconda Edizione del Torneo e nell’anno di Ravenna Città Europea dello Sport 2016.
Il Comitato Organizzatore è quindi lieto di annoverare come ospite d’onore Andrea Mandorlini (Ravenna, 17 luglio 1960) ex calciatore di Ravenna, Torino, Atalanta, Inter ed Udinese nonché allenatore di Ravenna, Atalanta, Bologna, Siena, Sassuolo ed Hellas Verona.
FONTE: RavennaNotizie.it
NEWS
Panchine piene, Mandorlini resta a piedi
L’ex allenatore del Verona rimane in attesa, con un contratto fino al 2017 con l’Hellas
di Redazione Hellas1903, 13/07/2016, 12:35
Con Giuseppe Sannino alla Salernitana è stato apposto l’ultimo tassello al puzzle degli allenatori di A e di B per la stagione 2015-2016.
42 tecnici (molti i cambi, specialmente in cadetteria) si apprestano a iniziare il nuovo campionato.
Non è così per Andrea Mandorlini, che dopo essere stato accostato nelle scorse settimane, secondo alcune voci, a club quali Sampdoria, Crotone e Bari, resta senza squadra, forte peraltro del contratto che lo lega al Verona fino a giugno 2017 per circa 650 mila euro netti.
Fatte salve le intenzioni dell’allenatore, che potrebbe aver anche deciso di prendersi una pausa dal campo, Mandorlini, dopo i successi all’Hellas dei precedenti anni, pagherebbe, quindi, il disastroso avvio dello scorso campionato, con soli 6 punti, e zero vittorie, conquistati in 14 giornate.
Probabile che ora il tecnico ravennate attenda una chiamata in seconda battuta, subentrando a qualche collega a campionato in corso, cosa che già gli accadde a Trieste, Bologna, Padova, Cluj-Napoca e Verona.
FONTE: Hellas1903.it
STAGIONE 2015-16 + - =
CALCIOMERCATO
Ex Verona: Bari, ipotesi Mandorlini
L’ex tecnico gialloblù tra i papabili per la panchina dei pugliesi
di Redazione Hellas1903, 25/06/2016, 09:20
Dopo le vicende societarie di queste ultime settimane, il Bari può pensare al mercato. Uno dei nodi più importanti da sciogliere è quello dell’allenatore: come riporta Alfredo Pedullà, tra i candidati a guidare i biancorossi figurerebbe anche Andrea Mandorlini, che dovrebbe però superare la concorrenza di Stellone e Colantuono.
L’ex tecnico dell’Hellas nei giorni scorsi è stato accostato anche al Crotone, che ha poi scelto Davide Nicola.
FONTE: Hellas1903.it
L'EX ALLENATORE DEL VERONA
Mandorlini-Crotone
Il retroscena
21/06/2016 11:48
Non ha ancora trovato una panchina Andrea Mandorlini. L'ex allenatore del Verona ha ricevuto solo un'offerta da parte del Crotone, neo-promosso in Serie A, che cerca ancora il sostituto di Ivan Juric. La famiglia Vrenna ha incassato il no dell'allenatore ravennate: l'offerta dei pitagorici era di 150.000 euro all'anno. Mandorlini è ancora attualmente sotto contratto con il Verona (più di 600.000 euro netti all'anno, fino a giugno 2017), ma Setti è stato categorico: ha ribadito più volte, nelle sue conferenze stampa, che non tornerà a Verona.
FONTE: TgGialloblu.it
Mandorlini-Crotone: il retroscena
19 giugno 2016
Nella scelta dell’allenatore, il Crotone ha virato su Fabio Grosso (ed eventualmente Lucescu o Sannino), perché l’ex mister gialloblù Andrea Mandorlini ha rifiutato la panchina calabrese.
Il tecnico di Ravenna non ha accettato la proposta del club pitagorico ed ha deciso di aspettare una nuova opportunità. All’Hellas resta così ancora l’onere di dovergli pagare gli emolumenti.
FONTE: HellasNews.it
SERIE A
Crotone, incontro con Mandorlini: è lui il nome nuovo per la panchina
17.06.2016 00.22 di Simone Lorini Twitter: @Simone_Lorini
Andrea Mandorlini nome a sorpresa per la panchina del Crotone. E' questo quanto è emerso da "Calciomercato - L'originale", approfondimento serale dedicato alle trattative dalla redazione di Sky. Oggi i pitagorici hanno incontrato l'ex tecnico dell'Hellas Verona e potrebbe essere proprio lui il sostituto di Juric alla guida della squadra.
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
NEWS
Fusco: “Risolvere il contratto con Mandorlini? Bisogna essere in due”
Il ds: “L’ex tecnico non farà mai ombra a Pecchia”. E per l’allenatore ravennate spunta un’ipotesi Bari
di Redazione Hellas1903, 08/06/2016, 19:06
“Se Pecchia riuscisse a fare con l’Hellas quello che ha fatto Mandorlini saremmo più che contenti, questo lo dico per dare atto dell’ottimo lavoro svolto in passato a Verona dall’ex allenatore. Ma se mi chiedete se Pecchia potrà vivere con disagio il fatto che Mandorlini sia ancora sotto contratto col nostro club, vi dico di no. Il presidente e io abbiamo deciso di svoltare rispetto al passato. Pecchia lavorerà, da questo punto di vista, nella massima serenità”.
Filippo Fusco parla anche del rapporto che lega ancora l’allenatore ravennate al Verona. Un anno di contratto fino al giugno 2017, per un esborso lordo, staff tecnico compreso, attorno al milione e mezzo di euro.
“Se pensiamo di risolvere il contratto con Mandorlini? Si chiama risoluzione consensuale – prosegue il neo ds gialloblù – e quindi bisogna volerlo in due”.
Nel frattempo Gianluca Di Marzio riporta di un interesse del Bari per Mandorlini. I pugliesi cercano con forza Stellone ma potrebbe anche restare Camplone. Come terza possibilità ci sarebbe l’ex Verona.
FONTE: Hellas1903.it
IN TRIBUNA
Mandorlini a Cittadella per vedere il figlio
18/04/2016 19:54
L'ex allenatore del Verona Andrea Mandorlini è stato avvistato martedi sera allo stadio di Cittadella, dove la capolista della Lega pro giocava contro il Pordenone, la squadra dove milita il figlio del tecnico.
Mandorlini era accompagnato dal procuratore Tullio Tinti, da Fausto Pari e dall'ex del Padova Ivone De Franceschi.
FONTE: TGGialloBlu.it
Calciomercato Verona, ipotesi Mandorlini per la risalita
Il tecnico, sostituito da Del Neri, potrebbe tornare sulla panchina gialloblu
Andrea Mandorlini (Getty Images)
23/03/2016 18:10
MERCATO VERONA PANCHINA MANDORLINI FUTURO/ VERONA - Potrebbe prospettarsi un clamoroso ritorno al Verona. I gialloblu - secondo quanto riportato da 'tuttosport.com' - starebbero valutando l'ipotesi di richiamare Mandorlini per affidargli la squadra nelle ultime partite di serie A. L'obiettivo sarebbe quello di dare la possibilità al tecnico di pianificare meglio il futuro per un'immediata risalita al massimo campionato dalla serie B. Il Verona vista la classifica sembra, infatti, ormai condannato alla retrocessione.
M.S.
FONTE: CalcioMercato.it
PANCHINA BOLLENTE
Toni dirigente e Mandorlini in panca?
22/03/2016 14:52
Ore concitate in casa del Verona. La gara con il Carpi ha fatto precipitare la fiducia di Setti. Il presidente per ora non parla, ma è chiaro che in questo momento sta riflettendo sul domani. Continuare con Delneri, Bigon, Barresi e la "longa manus" di Gardini da Milano o cambiare tutto? Attenzione perché in queste ore sta circolando un'altra ipotesi. Una rivoluzione morbida, appoggiata da Tullio Tinti, procuratore di Toni, Pazzini e in ottimi rapporti con Mandorlini. L'idea del potente procuratore bresciano sarebbe quella di far tornare Mandorlini sulla panchina del Verona, dando un ruolo dirigenziale a Luca Toni, relegando quindi in un angolo Bigon che resterebbe solo perché legato da un contratto. Resta da vedere se anche Setti si farà convincere da questo scenario, dopo la netta chiusura di gennaio al ritorno di Mandorlini, sebbene in presenza di un contratto che lega il tecnico romagnolo sino al 2017. (g.vig.)
FONTE: TGGialloBlu.it
Mandorlini: 'Verona nel cuore. Sto studiando l'inglese...'
29 febbraio alle 21:00
Andrea Mandorlini, ex tecnico dell’Hellas Verona, ha commentato a Fox Sports il proprio periodo sulla panchina dei gialloblu: "Verona ti resta sempre nel cuore, per la vita. Al di là di come sia finita, sono stati sei anni magnifici. Al momento sto studiando inglese per poter ampliare i miei orizzonti. Negli ultimi tempi il giocatore più forte che abbia lanciato è Jorginho. E' in grado di ricoprire quel ruolo a centrocampo in una grande squadra. E' cosa difficile".
FONTE: CalcioMercato.com
CALCIOMERCATO
C'è l'Udinese nel futuro di Mandorlini
22/02/2016 07:09
Potrebbe esserci l'Udinese nel futuro di Mandorlini. L'ex allenatore del Verona, ancora legato contrattualmente alla società scaligera, è nella rosa di nomi che il presidente Pozzo sta vagliando per sostituire Colantuono.
Pozzo ieri ha spiegato che "Colantuono non si cambia perchè in giro non c'è di meglio", frase che ha in pratica sancito il divorzio a fine stagione.
L'Udinese cerca quindi un tecnico e Mandorlini è un possibile obiettivo. Tra l'altro Mandorlini ha sempre avuto un ottimo feeling con la famiglia Pozzo, visto che a Udine ha finito la carriera da calciatore. (g.vig.)
FONTE: TGGialloBlu.it
Mandorlini a 4-4-2: "Inter, mai senza Icardi"
L'ex tecnico dell'Hellas: "Verona campo sempre difficile, i nerazzurri restano i favoriti per la corsa Champions"
Mandorlini, Lapresse
5 Febbraio 2016
Il cuore diviso a metà, tra il Verona che è stato suo nelle stagioni da allenatore e l'Inter, la squadra in cui ha vissuto gli anni migliori da calciatore. Andrea Mandorlini anticipa i temi della sfida del Bentegodi intervenendo al nostro 4-4-2 e dice: "La trasferta di Verona è difficile. L'Hellas è tornata alla vittoria e deve credere nella salvezza". Contro però ci sarà il ritrovato Icardi: "Mancini non deve mai rinunciare a uno come lui".
"Mauro - continua Mandorlini - è l'unico giocatore della rosa dell'Inter con quelle caratteristiche, il solo a poter giocare come centravanti. L'anno scorso, insieme a Toni, ha vinto la classifica dei marcatori. E' uno che segna e ti dà profondità, è fondamentale". Anche perché i nerazzurri gli hanno adesso affiancato Eder: "Ideale per giocare con Icardi? Eder è ideale per giocare con tutti, perché è bravo, un ottimo giocatore. E' il compagno di reparto giusto per chiunque. La società ha fatto la scelta migliore puntando su di lui".
Un rinforzo, insomma, buono per dare la caccia al terzo posto: "Credo che la favorita per la Champions sia proprio l'Inter, anche se la Fiorentina sta giocando bene e Paulo Sousa ha fatto un lavoro incredibile. I viola stanno andando ben al di là di quello che la società avrebbe potuto aspettarsi e tutto sommato credo che lo stesso valga per Mancini, cui nessuno ha chiesto di competere per lo scudetto già in questa stagione. Il Milan? Forse ha perso troppi punti all'inizio. Certo è che Mihajlovic, molto criticato, adesso ha trovato il bandolo della matassa e la squadra è migliorata molto".
FONTE: SportMediaset.Mediaset.it
PRIMO PIANO
Mandorlini: "Presto per guardare serenamente il Verona. Ci sto troppo male"
27.01.2016 18:00 di Anna Vuerich
Fonte: www.torinogranata.it
L'ex allenatore dell'Hellas Verona Andrea Mandorlini ha rilasciato un'intervista esclusiva per il giornale online TorinoGranata in vista della sfida di domenica tra Torino, la squadra in cui ha esordito come calciatore in Serie A, e Verona, l'ultima piazza in cui ha allenato.
Buongiorno Mandorlini, dopo un ciclo di successi che ha portato l’Hellas Verona a scalare le categorie e ad affermarsi in serie A sfiorando l’Europa, è arrivato l’esonero dopo un inizio di stagione molto negativo. Cosa si è rotto nel suo giocattolo che sembrava perfetto?
“Purtroppo l’unica cosa che si è rotta in questa stagione sono stati i giocatori. Tanti, troppi infortunati e tutti nello stesso momento. Diventa difficile così essere competitivi, ma abbiamo anche avuto sfortuna: in molte partite meritavamo di raccogliere più di quanto poi il campo ci ha dato. Con la massima serenità posso dire che a Verona è stato l’unico problema, non ne avevamo altri. Si usa spesso dire che un ciclo arriva al termine, ma io credo che non sia stato così in questo caso: eravamo anche più forti degli scorsi anni e c’erano tutte le possibilità per continuare il percorso intrapreso”.
I risultati al momento dicono che il suo esonero non ha portato la scossa che si sperava di ottenere. Se il Presidente Setti dovesse ripensarci e richiamarla, accetterebbe l’incarico?
“Quando sono andato via la distanza dalla quart’ultima era di 8 punti. Adesso è quasi raddoppiata. Io sapevo che c’era questo pericolo, ma la società ha pensato che il cambio di gestione potesse servire a recuperare. Una scelta giusta, legittima. Non avevamo mai vinto una partita e quindi non mi sento di criticare la scelta, però stavamo recuperando dei giocatori importanti e arrivavano partite più abbordabili, che in passato avevamo sempre vinto: sono dell’idea che ci fossero le possibilità per risollevarci. Sono però discorsi soggettivi. Mi dispiace, però restano i 5 magnifici campionati fatti insieme, galoppando forte insieme. I rapporti sono rimasti ottimi, ma non ho mai pensato all’eventualità di un ritorno. Non lo so se accetterei, mi devo ancora rendere bene conto di essere stato mandato via dopo tanto tempo. Sono molto legato e attaccato alla piazza veronese, questo ambiente merita il meglio e non la situazione attuale di classifica”.
Veniamo al Torino. Ventura ha appena rinnovato e la sua panchina appare salda, però i recenti risultati insieme ad altri fattori hanno un po’ logorato il rapporto con la piazza che sembrava, fino ad inizio stagione, solido come la roccia.
“Io credo che i tifosi dovrebbero essere soddisfatti di quanto fatto da Ventura al Toro. L’anno scorso hanno giocato l’Europa League, hanno ottenuto risultati importanti, come non succedeva da un po’. Quest’anno il Toro ha lavorato bene, ma serve un pochino di pazienza con la rosa rinnovata. Giocatori di qualità, ma giovani come Belotti, Zappacosta e Baselli hanno bisogno di tempo per ambientarsi e rendere al meglio. Certo, in un ambiente come quello granata, fatto di grande storia e tradizione, si vorrebbe ottenere tutto e subito come in qualunque grande società, ma visto questo calcio fatto ormai di numeri servono investimenti diversi per vincere qualcosa”.
Soffermiamoci su Ventura. Tra gli addetti ai lavori il tecnico ligure è considerato un maestro, un allenatore apprezzato. Come giudica i quindi malumori verso di lui? È stato attaccato dalla stampa locale e molti tifosi sembrano avergli voltato le spalle. È tutto figlio solo degli ultimi deludenti risultati?
“Io sono lontano quindi è difficile giudicare, ma credo che il Torino stia facendo quello che deve fare. Chiaro che tre posizioni in più di classifica renderebbero tutti più contenti. Per ora non penso possano ambire a lottare per la qualificazione in Champions League, quindi è fondamentale riuscire a mantenere la categoria, togliendosi qualche soddisfazione. Il Toro comunque ha investito sui giovani, una scelta ottima che getta le basi per il futuro: va attesa però. Riguardo i malumori, penso che forse andrebbe guardato a chi sta messo peggio piuttosto che al vertice della classifica. Comunque mancano ancora 17 partite, c’è tempo per zittire i mugugni e disputare un campionato importante. Sono convinto che Ventura avrà ragione ancora una volta”.
I malumori riguardo al mister si concentrano soprattutto sul non gioco della squadra e su questo modulo molto rigido e senza alternative che continua a schierare in qualsiasi occasione. Lei che è un tattico esperto, cosa pensa del 3-5-2? Tra l’altro non sono più moltissime le squadre che lo adottano nei campionati migliori d’Europa, e con questi interpreti fatica a rendere al meglio.
“Sì i moduli sono importanti, ma più che altro lo sono i giocatori che puoi schierare. Perché per esempio la Juve lo adotta spesso e vince a mani basse da anni. Questo modulo poi può piacere o non piacere, a quello che conta alla fine è l’espressione che i giocatori riescono a dargli sul campo. Al comando c’è Ventura comunque ed è l’unico che sa cosa è meglio per la squadra”.
Secondo lei in un modulo simile non servirebbe un play più tecnico, invece di mediani di rottura che schiera sempre il Torino, magari supportato da mezzali più muscolari?
“Sì forse potrebbe esserlo, ma dipende molto da chi hai a disposizione. In questo momento il Toro ha Vives e Gazzi e li usa cercando di farli rendere al meglio per le loro caratteristiche. Anche sul mercato non è facile reperire un giocatore con queste qualità: io ho avuto Tachtsidis per esempio con queste caratteristiche e con me ha disputato stagioni brillanti. Li ha Torino è stato sei mesi giocando pochissimo. Magari non è riuscito a inserirsi, io non lo so. Soltanto l’allenatore conosce tutte le dinamiche della sua squadra ed è in grado di dire se un certo tipo di giocatore può migliorarla o meno”.
Visto che ha citato il greco, possibile nuovo arrivo in granata, cosa ci dice su questo giocatore talentuoso ma discontinuo che conosce bene?
“Con me ha fatto benissimo in serie B e poi l’anno scorso, tornando da Roma. Con certi giocatori bisogna anche trovare la chiave giusta per farli rendere al meglio, sfruttando le qualità che madre natura gli ha donato. Io forse sono stato fortunato a trovare questa chiave. Io lo avrei rivoluto con me a Verona, perché è un giocatore di forza e qualità, non posso che parlarne bene. Giampiero comunque lo conosce, sa cosa può dare e se conviene provare a riprenderlo o meno”.
In un futuro prossimo, le piacerebbe allenare il Torino?
“Sai io ho firmato un biennale col Verona perché pensavo di continuare il percorso con gli scaligeri. Non ho mai pensato di andare via, di trovarmi altrove. Certo che il Torino è una società importante, in cui sono nato calcisticamente parlando. Già in passato sono stato riconoscente a questi colori e lo ribadisco: ho potuto godere e beneficiare di tutti i privilegi che si hanno quando impari nel settore giovanile del Toro. Al futuro però, ora non ci penso”.
La domanda di rito visto la sfida di domenica mi tocca farla: col cuore diviso a metà, per che risultato tifa?
“Ultimamente è sempre stata una bellissima sfida, aperta e con tanti gol. Un pareggio non servirebbe al Verona perché deve vincere per risollevarsi e, visto il momento, nemmeno al Torino. Credo quindi che sarà una bella battaglia, in cui entrambe le squadre faranno di tutto per portare a casa i tre punti senza troppi tatticismi”.
Guarderà la partita?
“Sarò sincero, faccio fatica a vedere la mia ex squadra, ci sto troppo male. Ti faccio una confessione: in diretta non l’ho mai vista. Mi informo chiaramente sul risultato, ma è ancora troppo presto per guardarla serenamente”.
FONTE: TuttoHellasVerona.it
19.01.2016
Serie A
Da più di un mese non è più l’allenatore del Verona ma ieri mattina la «Gazzetta dello Sport» ha riportato Andrea Mandorlini in panchina. Nell’edizione del lunedì della «rosea», a pagina 19, nel sottotitolo della pagina dedicata alla sfida tra Bologna e Lazio si legge «La squadra di Mandorlini avanti con Giaccherini e Destro...». Un errore che avrà strappato un sorriso non solo a Mandorlini ma anche a Donadoni....
FONTE: LArena.it
VISTO DA NOI
MANDORLINI, OVVERO QUANDO IL SILENZIO È D’ORO
L’ex tecnico e quelle interviste che fanno riflettere
di Benny Calasanzio Borsellino, @bennycalasanzio 27/12/2015, 10:53
Quattro interviste in 25 giorni: l’Arena, il Corriere di Verona, Radio Sportiva e, alla vigilia di Natale, Radio 24. Interviste che, in quanto ancora vincolato con l’Hellas Verona, Andrea Mandorlini non avrebbe potuto rilasciare se non previa autorizzazione da parte della società. Interviste a ruota libera, un climax scomposto, culminate nel testuale “Dopo tutto quello che abbiamo fatto negli anni scorsi secondo me era giusto e anche più dignitoso quest’anno andare giù tutti assieme e poi ripartire, e l’ho detto anche alla società. Capisco però che si doveva provarle tutte e che questo passo andava fatto”.
Commentare le sue parole sarebbe un esercizio inutile in quanto esse riescono a farlo benissimo in autonomia. Ciò che mi perplime è altro. Verona, il Verona, i veronesi hanno bisogno di pacificazione. Dopo cinque stagioni e mezzo con un allenatore che ha certamente diviso (e su questo ha molto giocato) ma a cui mai è venuto meno il sostegno da parte di tutti, c’è l’assoluta necessità di tranquillità, di silenzio, di lavoro e di concentrazione. Non può esserci spazio per interviste surreali e grondanti di astio un giorno sì l’altro anche.
La questione è delicata e apre scenari societari inediti. L’ex allenatore ha avvertito Via Belgio delle interviste e in Via Belgio (Setti? Gardini?) hanno dato il via libera (infischiandosene quindi dei risvolti “sportivi” e dell’opinione del diesse Bigon)? Oppure le regole sulle interviste valgono per tutti tranne che per Mandorlini? Oppure, infine, Andrea Mandorlini è stato prima diffidato e poi multato?
Mi chiedo ciò perché quello che ad oggi è l’unico allenatore dell’Hellas, Gigi Delneri, ha il diritto di lavorare in un clima sereno e di essere tutelato dalla propria società da tutti gli elementi esterni che possano minare il delicatissimo percorso verso la salvezza. Non può vivere ogni giorno con lo spettro di un allenatore esonerato che non fa mistero di voler tornare a Verona, spinto anche da un comitato di fedelissimi “probiviri” che sembrano aspettare il cadavere sportivo di Delneri sulla riva dell’Adige, per poter restaurare l’antico regime. Se la società continuerà a permettere a Mandorlini di dire la sua non su aspetti generici, si badi bene, ma finanche sulla questione infortuni, esonero, salvezza e retrocessione, farà ancora una volta la figura da non-società che quest’anno sta costruendo con passione e precisione chirurgica.
Non continuiamo ad avvelenarci e ad avvolgerci in discussioni tra “mandorliniani” e “anti-mandorliniani”. Gli amici di Andrea lo facciano riflettere. Quello che fa, oltre a turbare la piazza e distrarre calciatori, staff e tifosi, rovina se stesso: mai nessun allenatore è stato tanto inelegante anche nei confronti di un collega. Un lettore del nostro sito, Matteo, ha lasciato un commento perfetto a cui mi unisco in toto: “Eri diventato un qualcosa di speciale per noi tifosi. Ora non rovinare tutto”.
FONTE: Hellas1903.it
L'EX ALLENATORE DEL VERONA A RADIO24
“Se fossimo scesi era giusto farlo insieme”
24/12/2015 19:21
«Come sto dopo l'esonero? Stavo meglio 3-4 settimane fa anche se la situazione non era rosea. È proprio il caso di dire: si stava meglio, quando si stava peggio». Così Andrea Mandorlini, durante la trasmissione Tutti convocati condotta da Pierluigi Pardo, su Radio 24. L’ex mister dell'Hellas prosegue: «Ognuno ha la sua storia. Verona è stata pesantina, dopo 5 anni e 6 Campionati. Ci son state tante cose positive e uscire così è stata un po’ dura. Però fa parte del gioco. Cosa è accaduto? Ogni stagione ha la sua storia. Abbiamo avuto un’infinità di emergenze, tanti infortunati in settori importanti. In primis Toni e Pazzini persi nel giro di 3 giorni. Insomma, i problemi principali sono derivati dagli innumerevoli infortuni. Dando uno sguardo alle partite poi, siamo andati 5-6 volte in vantaggio ma siamo sempre stati recuperati. Purtroppo la Serie A è questa e non ci ha permesso di lavorare serenamente. Rosa sopravvalutata? Adesso è facile dirlo. Errori ne abbiamo fatto tutti, io per primo e me ne assumo la responsabilità. Credo che quello più grosso che poi non è stato un errore è l’infortunio di Toni. Il più pesante di tutti. Continuità non ne abbiamo mai avuto e senza il giocatore più importante è stato difficile prendere piede. Senza contare che chi doveva sostituirlo e cioè Pazzini s’è fatto male anche lui. Rimango a queste situazioni qui. Poi di errori, ripeto, ne abbiamo fatto tutti. Anche la società e infatti li sta pagando».
Alla domanda “se vale davvero per una società cambiare allenatore”: «Avevo parlato col Presidente e con la società. Per me era giusto e più dignitoso andare giù insieme. Sono stati 5 anni stupendi partendo dalla C fino a sfiorare l’Europa League e l’anno scorso altra bella salvezza. Questa è stata una stagione negativa sotto tanti aspetti. Se doveva essere così, saremmo andati giù insieme per poi ripartire. Però la società le deve provare tutte com’è giusto che abbia fatto e credo proprio che questo passo doveva compierlo».
«Se avevo bisogno di uno stimolo nuovo? Assolutamente no. Anzi, quest’anno mi sentivo più forte di tutti gli altri anni. Vedevo le difficoltà ma nel preparare le partite, anche nell’approccio mi sentivo molto più maturo e migliore. Questo però non è bastato. Abbiamo perso tanti giocatori per troppe giornate. Era un’annata così e per quello a mio parere era più giusto viverla insieme fino alla fine».
Sul futuro: «Ho ancora un anno e mezzo di contratto col Verona e sinceramente non saprei. È ancora tutto troppo fresco e non ho ancora pensato a niente. Ho ancora in testa Verona».
ANDREA FAEDDA
FONTE: TGGialloBlu.it
ALTRE NOTIZIE
Mandorlini: "L'Inter può stare in cima fino alla fine"
12.12.2015 14.07 di Tommaso Bonan
Ai microfoni di Radio Sportiva, l'ex tecnico del Verona Andrea Mandorlini ha espresso un suo parere sul campionato dell' Inter: "Hanno fatto il paragone anche con la mia Inter dei record, no partimmo benissimo faticammo le prime 7-8 partite vincevamo sempre 1-0 con grande difficoltà perché la serie A a parte il gioco spettacolare della Fiorentina è un campionato difficile, in campo devi lottare, però il risultato è importante. Io non sono più dell´avviso di qualche tempo fa: ho visto nelle ultime due partite e l´Inter sta cominciando, cominciando a credere nei propri mezzi, avere consapevolezza, fiducia, perché i risultati portano a questo credo. E che dovremmo anche cambiare il nostro modo di pensare all'Inter, ci può stare in cima fino alla fine".
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
Hellas Verona, Mandorlini commenta l’esonero: “un dramma…”
L’ex tecnico del Verona Mandorlini commenta l’esonero con l’Hellas ed i motivi dell’avvio difficile
11 dicembre 2015 22:31 - Stefano Vitata
LaPresse/Garbuio
Il Verona sta attraversando un inizio di stagione difficilissimo, il campionato sorprendente della scorsa stagione è un lontano ricordo, la società ha deciso di esonerare Mandorlini ed affidare la panchina a Delneri. I risultati non sono però cambiati, almeno nell'immediato, l'ex tecnico del Verona intervistato da Radio Sportiva ha definito l'esonero "un piccolo dramma". "Il rammarico più grande l'emergenza infortuni e il rammarico per qualche partita in cui avremmo meritato e magari eri in vantaggio e per banalità ci siamo fatti raggiungere ed in A se non vinci poi le cose diventano difficili. Talmente tanti i punti a disposizione che credo ci sia ancora lo spazio per salvarsi".
"Sono stati 5 anni, sei campionati, ora personalmente la vedo come una sconfitta perché l'esonero personalmente lo vivo tra virgolette con un piccolo dramma, ma razionalizzando sono stati sei campionati incredibili. Quest'anno forse abbiamo anche forse sbagliato nelle valutazioni dei giocatori e del recupero di alcuni come Romulo, Ionita e altri. Infortuni di Toni e Pazzini nella stessa settimana... Non credo che questi problemi cancellino quello che ho fatto. Io mi sento forte e cresciuto in una piazza che ha un tifo incredibile che rimarrà al fianco della squadra".
FONTE: CalcioWeb.eu
Hellas Verona, Parla Mandorlini: “Dispiaciuto per come è finita, ma rimarrò tifoso”
Posted on dic 8 2015 - 4:17pm by Andrea Pertile
VERONA. Andrea Mandorlini, ex allenatore dell’Hellas Verona (ora allenato da Gigi Del Neri), torna a parlare a pochi giorni dal suo esonero e lo fa tramite le colonne del quotidiano veronese l’Arena.
“HO TRASCORSO CINQUE ANNI MERAVIGLIOSI”. Il tecnico ravennate è amareggiato per il triste epilogo della quinquennale e trionfale carriera sulla panchina gialloblu, fatta di una straordinaria cavalcata dalla Prima divisione della Lega Pro (all’epoca Serie C1) sino alla promozione in Serie A avvenuta nel 2013 dopo un campionato cadetto dominato centrando una promozione che mancava dal 2003, ma non porta rancore per la decisione presa dalla proprietà e resta fedele ad una squadra che tanto gli ha dato e che lui ha contribuito a far diventare grande. “Sono stati cinque anni meravigliosi, dove ho provato emozioni incredibili, regalando soddisfazioni immense ai nostri tifosi che ci sono sempre stati vicini, anche nei momenti difficili. Non mi sono mai sentito invincibile o immortale, solo l’Hellas lo sarà per sempre perchè alle spalle c’è una storia, una tradizione, una passione incredibile. Non lascerò questa città: Verona sarà sempre casa mia e io a casa mia sto bene”.
“NON CERCO NESSUN ALIBI”. L’inizio di stagione non è andato come i tifosi si aspettavano, e questa situazione non se la immaginava nemmeno lo stesso tecnico. In ogni caso, Mandorlini non cerca alibi ed ammette che l’interruzione del rapporto con la sua squadra è perchè non riusciva più a capire cosa stava accadendo. “Se l’avessi capito il Verona non sarebbe ultimo in classifica e io non sarei stato esonerato. Non ho mai cercato giustificazioni ma resta il rammarico di non aver avuto a disposizione tutta la rosa almeno per una partita, in quanto ogni settimana dovevamo fare i conti con tanti, troppi infortunati. Problemi muscolari? No, soprattutto sfortuna perchè non possiamo dimenticare tutti quelli che sono stati fuori per traumi di gioco. Non dimentichiamo che molti giocatori hanno stretto i denti e sono andati in campo anche se non erano al cento per cento, ma solo perchè volevano bene all’Hellas, alla squadra ed al mister”.
“LA SQUADRA PUO’ ANCORA SALVARSI”. Per quanto riguarda il futuro stagionale dei gialloblu, Mandorlini resta convinto che la squadra possa comunque centrare la salvezza, anche lottando sino all’ultima giornata: “Sono ancora convinto che questa squadra può farcela. L’avevo detto anche al presidente Setti, a Riccardo Bigon dopo la sconfitta con il Bologna. Potevo essere esonerato già lì, invece abbiamo deciso di andare avanti tutti insieme proprio perchè ci credevamo, perchè ci credevo. Invece è andata così. Ho una grande amarezza dentro, mi dispiace sia finita così ma farò sempre il tifo per l’Hellas. Auguro a Gigi Del Neri, mio successore, di onorare la squadra come ho fatto io e di portare la squadra alla salvezza, anche se non sarà facile. Forza Hellas”, così Mandorlini ai microfoni del quotidiano veronese l’Arena.
Ricordiamo che al momento, dopo la quindicesima giornata, l’Hellas è fanalino di coda del nostro campionato con soli 6 punti, con 6 pareggi e 9 sconfitte, senza una sola vittoria in campionato.
FONTE: News.SuperScommesse.it
Parla Andrea Mandorlini: "Mi spiace sia finita così, ma tiferò sempre Hellas"
È un Andrea Mandorlini amareggiato per l'epilogo poco felice della sua lunga avventura in panchina alla guida dell'Hellas, ma senza risentimenti ed anzi con il solito amore nei confronti di una squadra che tanto gli ha dato e alla quale ha dato moltissimo
La Redazione 4 Dicembre 2015
Fresco di esonero, ma senza rancori, Andrea Mandorlini oramai ex tenico dell'Hellas Verona, ha scelto di parlare con il giornale l'Arena della sua attuale situazione, dei suoi sentimenti di oggi così come quelli maturati nel corso della sua lunga permanenza, ben cinque anni, alla guida della squadra gialloblu: "Sono stati cinque anni meravigliosi. Ho provato emozioni incredibili, abbiamo regalato soddisfazioni immense ai nostri tifosi che ci sono sempre stati vicini, anche nei momenti difficili. Certo, non mi sono mai sentito invincibile o immortale, solo l’Hellas lo sarà per sempre perchè alle spalle c’è una storia, una tradizione, una passione incredibile. Proprio in queste notti insonni ho capito che quando tutto finisce, niente finisce. Non lascerò il mio appartamento, tornerò tutte le settimane a Verona. L’ho detto tante volte, lo voglio ripetere: Verona sarà sempre casa mia e io a casa mia sto bene".
Le cose quest'anno non sono affatto andate come il pubblico si aspettava, e forse un inizio di stagione così deludente non se lo attendeva nemmeno Mandorlini. Ad ogni modo l'ex tecnico del Verona non cerca alibi, così come emerge chiaramente dall'intervista rilasciata all'Arena, ma ammette che se l'esonero è arrivato alla fine è stato anche perché onestamente non si sentiva più in grado di comprendere quel che stava accadendo: "Non lo so, se l’avessi capito il Verona non sarebbe ultimo in classifica e io non sarei stato esonerato. Non ho mai cercato giustificazioni ma resta solo il grande rammarico di non aver avuto a disposizione tutta la rosa, almeno per una partita. Ogni settimana dovevamo fare i conti con tanti, troppi infortunati. Proble- mi muscolari? No, soprattutto sfortuna perchè non possiamo dimenticare tutti quelli che sono stati fuori per traumi di gioco. Senza dimenticare che molti giocatori hanno stretto i denti e sono andati in campo anche se non erano al cento per cento, solo perchè volevano bene all’Hellas, alla squadra, al mister".
E sul futuro della squadra tuttavia Andrea Mandorlini non ha mai avuto dubbi, oggi come ieri resta infatti convinto che l'Hellas ce la possa fare a salvarsi, pur certo dovendo magari lottare fino all'ultima giornata del campionato: "Sono ancora convinto che questa squadra può farcela. L’avevo detto anche al presidente Setti, a Riccardo Bigon dopo la sconfitta con il Bologna. Potevo essere esonerato già lì, invece abbiamo deciso di andare avanti tutti insieme proprio perchè ci credevamo, perchè ci credevo. Invece è andata così. Ho una grande amarezza dentro, mi dispiace sia finita così ma farò sempre il tifo per l’Hellas".
FONTE: VeronaSera.it
Verona, Mandorlini svela: “La gente mi ha ringraziato, non uscivo di casa da mesi”
Mandorlini torna a parlare dopo l’esonero dal Verona: “Sono sicuro che saremmo usciti da questa situazione, credevo nella mia squadra”
4 dicembre 2015 11:53 - Federico Gottero
LaPresse
Andrea Mandorlini, sollevato dall’incarico di allenatore dell’Hellas Verona da qualche giorno, è tornato a parlare ai microfoni dell'”Arena”. Ecco le sue dichiarazioni:
“Prima sono partito da casa mia, a Veronetta, e ho fatto una passeggiata in via Mazzini, ho respirato dopo tempo l’aria del centro. Mi ha fermato tanta gente comune. Molti mi hanno ringraziato, vi rendete conto mi hanno ringraziato. Bellissimo, affascinante, da brividi. Non uscivo da due mesi, chiuso nel mio appartamento a vedere Dvd, a studiare gli avversari, a preparare le partite. Maledizione, sapevo che potevamo uscire da questa situazione, volevo farlo perché credo in questa squadra, in questi uomini. Questi sono ragazzi che hanno dato tanto per l’Hellas, soffrono come soffro io”.
FONTE: CalcioWeb.eu
10:45 | venerdì 04 dicembre 2015
Hellas Verona, Mandorlini: «Anni indimenticabili, Hellas nel cuore»
Il tecnico: «Credo nella salvezza, e tiferò per Delneri»
di Giovanni Maffeis - twitter:@giomaff092©imagephotoagency.it
MANDORLINI HELLAS VERONA ULTIMISSIME - «Sono ancora convinto che la squadra possa farcela. Lo avevo già detto al presidente Setti e al ds Bigon, dopo la sconfitta contro il Bologna. Avrei potuto essere esonerato già allora, invece si è deciso di proseguire proprio perché ci credevamo, perché ci credevo. Poi, si sa, è andata com'è andata. Sono molto amareggiato, mi dispiace sia finita così, ma farò sempre il tifo per l'Hellas». A pochi giorni di distanza dall'esonero, Andrea Mandorlini, che ha allenato il Verona per cinque lunghi anni, ha parlato ai microfoni de L'Arena.
NEL CUORE - «Sono stati cinque anni indimenticabili - prosegue Mandorlini - Ho provato emozioni indescrivibili, abbiamo regalato soddisfazioni ai tifosi che non han mai fatto mancare la loro vicinanza anche nei momenti più bui. Non mi sono mai sentito invincibile o immortale, solo l'Hellas lo sarà per sempre grazie alla storia che ha alle sue spalle, grazie alla tradizione, una passione incredibile. Proprio in queste notti insonni, ho capito che quando tutto finisce, niente finisce. Tornerò ogni settimana a Verona, non lascerò il mio appartamento. L'ho detto tante volte, e lo ribadisco ancora: Verona sarà sempre casa mia, e io a casa mia sto bene».
FONTE: CalcioNews24.com
SERIE A
Mandorlini saluta Verona. A mali estremi, estremi rimedi. Dopo sei anni
01.12.2015 08.30 di Ivan Cardia Twitter: @ivanfcardia
Duecentosedici partite dopo, Andrea Mandorlini e il Verona si dicono addio. Finiscono così, dopo sei pareggi e otto sconfitte nel campionato in corso, i sei anni d'amore fra il tecnico ravennate e la società scaligera, un rapporto fatto quasi solo di alti dal punto di vista del risultato, con qualche basso in questa stagione e prima ancora nel rapporto fin troppo stretto con la piazza, anche quando si trattava di cantare un coro stonato. Da domani, il Verona di Setti navigherà in un mare sconosciuto: dal 2012 a oggi, c'è stato solo Mandorlini per l'imprenditore di Carpi. È stata una grande avventura, per entrambi: per il tecnico è stata l'occasione di tornare in Italia dopo i due anni al Cluj, ripartendo dalla Lega Pro ma con un progetto serio e che ha dato subito i suoi frutti. Per il patron, la possibilità di portare la squadra nel calcio che conta, dalla Prima Divisione alla Serie A nel giro di tre stagioni.
Promozione al primo tentativo dalla terza serie alla cadetteria, seppur passando per i play-off, poi il quarto posto in Serie B al secondo anno e la nuova promozione in A al terzo. Percentuale di vittorie sopra il 50% nei due anni di B, appena più bassa in quelli di A, costellati di tante soddisfazioni: perché, oltre al sodalizio con Setti, nasce anche quello con Luca Toni. Dato per bollito da troppi, il bomber di Pavullo nel Frignano viene rivitalizzato dalla cura Mandorlini, che gli affida la guida morale della squadra e ne fa l'unico terminale del gioco scaligero, utile anche per i compagni oltre che sotto porta. 20 gol nel 2013-2014, 22 nella stagione successiva: Toni trascina il Verona, Mandorlini ottiene un decimo e un tredicesimo posto. Per intendersi, bisogna ritornare al 1999-2000 per trovare il Verona più in alto in classifica, quando in panchina vi era un certo Cesare Prandelli.
L'infortunio dello stesso Toni, oltre a un dualismo non del tutto convincente con l'amico, ma incompatibile come partner d'attacco, Giampaolo Pazzini, è soltanto la più evidente spiegazione per una stagione nata storta e che rischia di proseguire peggio: 6 punti in classifica, per i gialloblù risalire la china non sarà facile, con o senza Mandorlini, forse troppo legato alla squadra per adottare le soluzioni drastiche che potrebbero servire, forse l'unico da poter cambiare non potendosi sostituire 25 giocatori. A mali estremi, estremi rimedi, si dice: Setti, che nella sua carriera di proprietario del Verona non ha conosciuto altri che Mandorlini, è costretto a cambiare. Perché duecentosedici partite valgono una carriera, ma anche l'amore più forte può finire, senza una vittoria in quattordici gare.
RASSEGNA STAMPA
Il Corriere di Verona in prima pagina: "Hellas, finita l'era Mandorlini"
01.12.2015 07.43 di Pietro Lazzerini
Il Corriere di Verona di questa mattina dedica l'apertura in prima pagina al cambio sulla panchina dell'Hellas Verona: "Finita l'era Mandorlini". Dopo cinque anni e due promozioni viene esonerato lo storico allenatore gialloblu. Al suo posto è sfida tra due ex Chievo Verona: Corini o Delneri.
SERIE A
ESCLUSIVA TMW - Bordin: "Dispiaciuto per Mandorlini. Era inevitabile"
30.11.2015 18.36 di Raffaella Bon
E' arrivata da poco la notizia dell'esonero di Andrea Mandorlini dalla panchina del Verona. Per parlare di questa decisione presa dalla società scaligera, la redazione di Tuttomercatoweb.com ha contattato in esclusiva l'ex vice dello stesso Mandorlini Roberto Bordin: "Mi spiace per i tifosi e per tutti i protagonisti di questa situazione. Con il Frosinone era l'ultima possibilità, l'esonero era inevitabile. Per me è sempre stato il miglior allenatore possibile perché è colui che conosce meglio la piazza e poteva tirare fuori il meglio dai giocatori. Ha avuto la sfortuna di perdere per infortunio molti giocatori titolari. Sono stati mesi assurdi, dove ha fatto fatica a fare le convocazioni dovendo portare con sé tanti Primavera. Diventa difficile mettere la squadra migliore. Dispiace a tutti dopo cinque anni insieme. Pensavo che potesse risollevare la squadra ma non ce l'ha fatta. Le colpe non sono solo del mister, ma alla fine è sempre lui a pagare gli errori di tutti. Quando una squadra ha solo sei punti in classifica, gli errori devono essere divisi tra tutti, compresi dirigenti e presidente".
Perché il primo a saltare è stato lei nella scorsa estate?
"Il mister mi ha chiamato dicendo che la società aveva deciso di cambiare il vice-allenatore oltre che il direttore. Non so il motivo".
La sua assenza ha pesato sul rendimento del gruppo?
"Di sicuro. Lo staff era una bella squadra dove io stavo molto bene. Non sarei mai andato via da Verona visti i risultati dei nostri cinque anni insieme. Io stavo bene con la squadra e la squadra stava bene con me. A me è andata male dall'estate e ora tocca al mister. Con Mandorlini ho collaborato per ben 10 anni ma lui ha dovuto accettare le richieste della società. Eravamo un gruppo affiatato, c'è più di una cosa che non torna in questa stagione, soprattutto a livello societario".
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
L'Hellas Verona ha esonerato Mandorlini.
Per la sostituzione si parla di Corini
Andrea Mandorlini non è più l'allenatore dell'Hellas Verona. Ufficiale la decisione del club scaligero. Il tecnico ravennate ha diretto la seduta di questa mattina in vista dell'impegno di Coppa Italia contro il Pavia, poi poco prima delle 14 ha lasciato le strutture di Peschiera senza rilasciare alcuna dichiarazione. Un vertice in programma nl primo pomeriggio dovrebbe ratificare il cambio di guida tecnica, resosi necessario alla luce del disastroso avvio di stagione della formazione veneta.
SUCCESSORE
Si apre così il toto-successione in casa Verona. C'è un favorito d'obbligo: si tratta di Eugenio Corini, 45 anni, lo scorso anno esonerato dal Chievo dopo sole sette giornate (e cinque sconfitte), già contattato dalla dirigenza veronese. Corini è sotto contratto con i clivensi fino al 2017, ma non dovrebbe avere problemi a svincolarsi e trovare l'accordo con la società, tanto che avrebbe espresso una disponibilità di massima e potrebbe essere contrattualizzato nelle prossime ore.
FONTE: Leggo.it
18:17 | lunedì 30 novembre 2015
Verona: salgono le quotazioni di Del Neri
Dopo l'esonero di Mandorlini, l'ex Chievo prende quota su Corini
di Michele Ruotolo - twitter:@michelenews24 © www.imagephotoagency.it
DELNERI CHIEVO CORINI VERONA MANDORLINI - Andrea Mandorlini non è più da qualche minuto l'allenatore dell'Hellas Verona: fatale la sconfitta di ieri col Frosinone. Potrebbe esserci un colpo di scena nella corsa alla successione del ravennate, con Gigi DelNeri che nelle ultime ore starebbe prendendo quota rispetto alla concorrenza di Eugenio Corini, ancora tecnicamente sotto contratto con il Chievo fino a fine stagione. Sarebbe proprio questo uno dei nodi che potrebbero portare al mancato ingaggio di Corini: al momento l'ex centrocampista non si è liberato dal suo ex club. Per DelNeri, stando alle ultime indiscrezioni, pronto un contratto fino al termine della stagione, di circa otto mesi dunque, con possibilità di rinnovo in caso di raggiungimento della salvezza. Si tratterebbe della stessa tipologia di contratto proposta proprio a Corini.Hellas: Mandorlini è stato ufficialmente esonerato
HELLAS VERONA: AVANZA DEL NERI! - Corini avrebbe mostrato perplessità riguardo alla possibilità di firmare un accordo di così breve scadenza e si sarebbe preso qualche ora di riflessiore, da qui l'idea da parte della dirigenza scaligera di vagliare anche il secondo candidato alla panchina, DelNeri, che avrebbe accettato. Al momento dunque resta da capire se e come Corini accetterà e, soprattutto, se potrà liberarsi dal contratto del Chievo (che potrebbe anche essere uno scudo per declinare l'offerta dell'Hellas). Testa a testa iniziato: stando alle ultime della redazione di calcionews24.com tutto è tornato in gioco.
FONTE: CalcioNews24.com
30.11.2015
L'Hellas Verona esonera Mandorlini
In arrivo Corini?
Mandorlini stop: esonerato dall'Hellas
Il Verona ha deciso di voltare pagina.
L'Hellas Verona FC informa, con una nota sul sito internet ufficiale, di aver sollevato dall’incarico il tecnico Andrea Mandorlini e i suoi collaboratori. Ad Andrea e al suo staff i ringraziamenti da parte del club: "per aver, attraverso dedizione, indiscutibile professionalità e intensa passione, condiviso gioie, dolori ma soprattutto vittorie, sul campo e fuori, che hanno portato la squadra dalla Lega Pro fino al palcoscenico della Serie A. Al mister e al suo staff il più sincero in bocca al lupo per il futuro professionale".
Mandorlini stamattina era a Peschiera per l'allenamento di ripresa dell'Hellas, in vista della partita di mercoledì sera al Bentegodi col Pavia, mentre la società sta però cercando di arrivare ad Eugenio Corini, scelto come successore di Mandorlini ma ancora legato al Chievo. Corini, compagno di squadra di Toni ai tempi del Palermo, l'anno scorso fu esonerato dopo sette partite in cui aveva raccolto appena quattro punti dopo essere subentrato a Mimmo Di Carlo nel 2012 e l'anno dopo a Beppe Sannino, ereditando una situazione molto simile a quella del Verona di oggi, con l'ultimo posto a 6 punti dopo 12 giornate
Luca Mantovani
FONTE: LArena.it
Nota ufficiale del Club
Postata il 30/11/2015 alle ore 18:12
Verona – L’Hellas Verona FC informa di aver sollevato dall’incarico il tecnico Andrea Mandorlini e i suoi collaboratori. Ad Andrea e al suo staff i ringraziamenti da parte del Club per aver, attraverso dedizione, indiscutibile professionalità e intensa passione, condiviso gioie, dolori ma soprattutto vittorie, sul campo e fuori, che hanno portato la squadra dalla Lega Pro fino al palcoscenico della Serie A. Al Mister e al suo staff il più sincero in bocca al lupo per il futuro professionale.
FONTE: HellasVerona.it
SERIE A
ESCLUSIVA TMW - Hellas Verona, esonerato Mandorlini
30.11.2015 17.36 di Pietro Lazzerini
L'Hellas Verona ha comunicato l'esonero al tecnico Andrea Mandorlini dopo la sconfitta di ieri contro il Frosinone. Insieme all'allenatore, vengono esonerati anche il preparatore atletico Marini, il preparatore dei portieri Morini e il collaboratore tecnico Niccolini. Restano Zanchetta e Bortoluzzi, che continuerà col suo ruolo di vice-allenatore.
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
12:23 | lunedì 30 novembre 2015
Hellas Verona, Mandorlini non dirige l'allenamento | Sky Sport
In arrivo Corini come nuovo tecnico
HELLAS VERONA MANDORLINI CORINI ULTIME - Fatale la sconfitta contro il Frosinone per il tecnico dell'Hellas Verona Andrea Mandorlini. Ieri la formazione capitana da Luca Toni è stata sconfitta al Matusa per 3-2 dall'undici di Roberto Stellone, ko che lascia i gialloblu a quota 6 punti in classifica dopo 14 giornate, senza una vittoria ancora nel ruolino. Nelle ultime ore si sono intensificate le voci riguardanti un esonero dell'ex tecnico del Cluj, che trovano ampie conferme direttamente da Peschiera del Garda, luogo dell'allenamento odierno dei veneti.
IN ARRIVO CORINI - Infatti, come riporta Sky Sport, l'Hellas Verona sta effettuando il classico lavoro di scarico ma Andrea Mandorlini non è presente a guidare la seduta. Colui che prenderà il suo posto è Eugenio Corini: il giovane allenatore è a colloquio con il Chievo Verona, avendo ormai vinto il ballottaggio con Gigi Delneri, per risolvere il contratto che lo lega alla società di Campedelli. Si attendono notizie ufficiali ma gli sviluppi sono chiari: addio a Mandorlini, ecco Corini.
11:17 | lunedì 30 novembre 2015
Verona: via Mandorlini, c'è Corini | Sky Sport
L'ex Chievo sta risolvendo il proprio contratto, oggi l'annuncio?
di Michele Ruotolo - twitter:@michelenews24© www.imagephotoagency.it
CHIEVO CORINI HELLAS VERONA MANDORLINI - È ormai giunta al termine l'avventura di Andrea Mandorlini all'Hellas Verona: il tecnico degli scaligeri dovrebbe essere esonerato nel pomeriggio. In queste ore i dirigenti del Verona avrebbero già preso contatto con Eugenio Corini: l'ex allenatore e giocatore del Chievo dovrebbe tornare in città in queste ore per firmare l'accordo con la società, da parte sua sarebbe già arrivata la disponibilità, sbaragliata dunque la concorrenza di Gigi DelNeri. Nel mentre il Verona ha comunicato poco fa che sono ripresi i lavori, con Mandorlini presente, come vi avevamo annunciato: possibile che per il tecnico ravennate questa sia l'ultima occasione per salutare i propri giocatori, svuotare il proprio armadietto ed andare via. Con Corini accordo ormai ufficiosamente raggiunto: già oggi può arrivare l'annuncio.Corini ha superato la concorrenza di DelNeri
HELLAS VERONA: VIA MANDORLINI, ECCO CORINI - A comunicarlo poco fa fonti Sky Sport, secondo cui ci sarebbe l'accordo di massima tra Corini ed il Verona: l'ex Chievo in queste ore avrebbe chiesto alla sua ex squadra di rescindere il contratto che lo legava ancora a loro fino al termine della stagione. Questione di poco e tutto dovrebbe risolversi.
10:15 | lunedì 30 novembre 2015
Mandorlini allena, oggi la sentenza | GdS
Il tecnico del Verona attende: Corini (ex Chievo) o DelNeri?
di Michele Ruotolo - twitter:@michelenews24© www.imagephotoagency.it
DELNERI CHIEVO CORINI VERONA MANDORLINI - Andrea Mandorlini per il momento rimane al suo posto, ma potrebbe essere questione di ore prima che il tecnico dell'Hellas Verona lasci la panchina dei veneti per fare posto al suo successore (l'ex Chievo Eugenio Corini o Gigi DelNeri, stando alle ultime). Tra pochi minuti è fissato infatti l'inizio dell'allenamento della squadra scaligera, ultima in classifica: poco fa Mandorlini è arrivato al centro di allenamento del Verona regolarmente e sempre regolarmente dovrebbe allenare i suoi. Nel pomeriggio però è previsto un summit tra la dirigenza veronese, con il direttore sportivo Riccardo Bigon che già ieri aveva annunciato una riflessione accurata sul futuro del mister. Ad ora tutto lascia pensare che tra qualche ora effettivamente la panchina di Mandorlini possa saltare, non sono escluse novità.Tutto lascia pensare ad un esonero nel pomeriggio
VERONA: MANDORLINI ALLENA, OGGI L'ESONERO? - Come riportato poco fa dal sito de La Gazzetta dello Sport alle 10 e 30 è fissato l'inizio dell'allenamento del Verona. Dopo la sconfitta di ieri contro il Frosinone la squadra si è riunita poco fa al centro di allenamento. Mandorlini dirigerà forse la sua ultima sessione di allenamento, a meno che non arrivi un miracolo a salvare la sua panchina almeno fino alla prossima giornata di campionato.
FONTE: CalcioNews24.com
30.11.2015
Mandorlini allena ma il Verona pensa a Corini
Mandorlini, grinta da mister
Il Verona ha deciso di voltare pagina. Mandorlini stamattina era a Peschiera per l'allenamento di ripresa dell'Hellas, in vista della partita di mercoledì sera al Bentegodi col Pavia, mentre la società sta però cercando di arrivare ad Eugenio Corini, scelto come successore di Mandorlini ma ancora legato al Chievo. Corini, compagno di squadra di Toni ai tempi del Palermo, l'anno scorso fu esonerato dopo sette partite in cui aveva raccolto appena quattro punti dopo essere subentrato a Mimmo Di Carlo nel 2012 e l'anno dopo a Beppe Sannino, ereditando una situazione molto simile a quella del Verona di oggi, con l'ultimo posto a 6 punti dopo 12 giornate.
Luca Mantovani
FONTE: LArena.it
SERIE A
ESCLUSIVA TMW - Verona, si valuta anche il profilo di Malesani per la panchina
29.11.2015 21.59 di Alessandra Stefanelli
Fonte: Raffaella Bon
Spunta un nome nuovo per la panchina del Verona nel caso in cui la società dovesse decidere di sollevare dall'incarico Andrea Mandorlini. Secondo quanto raccolto da Tuttomercatoweb.com, ci sarebbe anche Alberto Malesani oltre a Eugenio Corini e Luigi Delneri sul taccuino del club scaligero.
SERIE A
Verona, si riparte da un ex Chievo: oltre a Corini si segue Del Neri
29.11.2015 20.35 di Alessandra Stefanelli
Il Verona potrebbe ripartire da un ex Chievo. È questo il paradosso in casa Hellas nel caso in cui dovesse saltare la panchina di Andrea Mandorlini. Secondo Sky Sport, infatti, il club scaligero per la panchina starebbe vagliando i nomi di Eugenio Corini e di Luigi Delneri, con il primo favorito. La decisione arriverà domani, dopo in confronto in serata tra il ds Riccardo Bigon e il presidente Maurizio Setti.
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
SE MANDORLINI NON ERA COLPEVOLE PRIMA NON LO E’ NEANCHE OGGI
Mandorlini è vicino all’esonero. Mai stato così vicino. La sconfitta con il Frosinone rischia di essere l’ultima fermata per il tecnico che a Verona ha ottenuto due promozioni e che in serie A ha sfiorato l’Europa.
Mi chiedo, se la società prenderà questa decisione, che cosa sia cambiato oggi rispetto a un mese fa. Mandorlini è sempre lui, la squadra è sempre la stessa, gli errori difensivi sempre quelli.
Seguendo il ragionamento fatto da Setti, Mandorlini non va da cambiato nemmeno dopo Frosinone. Anzi, dirò di più: quel sussulto finale che ha fatto tremare la volenterosa squadra di casa, è un punto a favore del mister.
Vuol dire che la squadra non ha girato le spalle a Mandorlini, vuol dire che quello che la società auspica da tempo, può già verificarsi alla prossima partita con l’Empoli.
Perché esonerarlo adesso, dunque? E soprattutto cos’è cambiato rispetto al dopo Udinese, o al dopo Genoa, o al dopo Sampdoria? L’unica cosa che è cambiata è che in effetti oggi Mandorlini ha meno colpe di allora. Se Rafael non avesse commesso quello sciagurato fallo, il Verona questa partita l’avrebbe vinta.
L’impressione è che in via Belgio inizi a serpeggiare l’idea che i buoi siano ormai scappati e che qualcosa bisogna pur fare pur di non considerarsi retrocessi a novembre (NOVEMBRE!!!!!).
In pesantissimo ritardo, dopo aver contornato le dichiarazioni di tutte le scuse possibili, dopo aver bellamente affermato che il pareggio di Carpi era un buon punto, dopo aver fatto finta di non vedere la sconfitta con il Bologna, dopo aver messo la testa sotto la sabbia fino ad oggi.
Ora la società è pronta a rimangiarsi tutto, a dare l’intera responsabilità del fallimento a Mandorlini, che certamente non è scevro da colpe, ma che non è l’unico colpevole. E’ la mossa della disperazione, caduto l’alibi Mandorlini (se cadrà), cadranno anche tutti gli altri.
GIANLUCA VIGHINI
DOPO IL FROSINONE
Mandorlini vacilla Lunedì la decisione
29/11/2015 20:32
Setti, Gardini e Bigon se ne sono andati dal Matusa in auto. Un viaggio che servirà a riordinare le idee e a capire se è il caso di continuare con Mandorlini. "Qualcosa bisogna fare" ha detto Bigon ai vari microfoni. Leggendo tra le righe (ma neanche tanto), la posizione di Mandorlini non è mai stata così in dubbio. L'alibi degli infortuni non regge più, anzi in questo momento è un aggravante. La notizia che anche Pazzini e Gomez hanno subito due infortuni muscolari è la spia che qualcosa non funziona anche a livello di preparazione. Il mister del Verona non è mai stato così vicino all'esonero. Pur concedendogli tutte le attenuanti, unitamente ad una fiducia che è durata sino ad oggi, i risultati sono impietosi. "Siamo ultimi" ha sussurrato Bigon "e questa purtroppo è l'unica certezza in questo momento". Toccherà poi a Setti prendere l'ultima decisione, così come da filosofia di Bigon che anche recentemente in una lezione a Coverciano spiegava che non tocca al ds scegliere l'allenatore ma che è il presidente che si deve "esporre" in una decisione così strategica.
In una situazione molto "liquida" ovviamente si è subito scatenato il toto allenatore. Rispetto a qualche settimana fa la rosa dei papabili si è fatta molto più esigua. C'è la pista che porta a Corini (amico di Toni e quindi "agevolato"), quella che porta a Inzaghi (uomo di Tinti, procuratore molto influente oggi nel Verona...) e poi tutte le altre: da Malesani a Del Neri non necessariamente in quest'ordine.
Ma sicuramente bisogna fare in fretta e la decisione arriverà già lunedì, magari in mattinata. Poi il Verona dovrà preparare la gara con il Pavia in Coppa Italia e soprattutto l'altra sfida salvezza con l'Empoli (che ha sconfitto 1-0 la Lazio nel posticipo e che è salito a 18 punti in classifica). Se con un nuovo tecnico lo si saprà molto presto.
FONTE: TGGialloBlu.it
SERIE A
Verona, Corini in pole per sostituire Mandorlini
29.11.2015 18.18 di Marco Frattino Twitter: @MFrattino
In casa Verona si valuta la posizione di Andrea Mandorlini, reduce dalla sconfitta di Frosinone che trattiene l'Hellas all'ultimo posto in classifica. Secondo Mediaset Premium, Eugenio Corini al momento è il principale candidato a sedersi sulla panchina scaligera in caso di cambio tecnico.
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
18:11 | domenica 29 novembre 2015
Hellas Verona, i nomi per il dopo Mandorlini | SkySport
Il tecnico ora rischia grosso, Corini resta in pole
di Giuseppe Carotenuto - twitter:@GiuCarotenuto © www.imagephotoagency.it
HELLAS VERONA MANDORLINI CORINI - Ennesima sconfitta stagionale per l'Hellas Verona che ora occupa l'ultima posizione in solitaria. Il Carpi, infatti, vincendo contro il Genoa ha fatto un importante balzo avanti di tre punti, mentre gli scaligeri continuano ad essere l'unica squadra che dopo 14 giornate di campionato non ha ancora vinto. Ed ora Mandorlini rischia davvero.
LE ULTIME - Come riportato da Sky Sport in caso di esonero la società gialloblu avrebbe in mente due possibili sostituti. I nomi più in voga sono quelli di Corini e Delneri, con il primo che però resta in pole position. Ora resta da capire se l'Hellas Verona darà ancora fiducia a Mandorlini o cambierà per dare una scossa alla squadra: seguiranno aggiornamenti.
FONTE: CalcioNews24.com
Calciomercato Verona, Bigon: "Mandorlini? In serata prenderemo una decisione"
Il ds dei gialloblu ha parlato al termine della sfida contro il Frosinone
29/11/2015 17:38
MERCATO FUTURO MANDORLINI BIGON PAROLE/ROMA - Ancora una sconfitta per il Verona che mette sempre più a rischio la posizione di Mandorlini. Il ds dei gialloblu, Bigon, ha parlato al termine del match contro il Frosinone, facendo il punto sul futuro del tecnico: "Questa sera faremo le nostre riflessioni col presidente - afferma ai microfoni di 'Sky Sport' - Tutti le componenti si assumano le proprie riflessioni. Ci sarebbero tante cose da dire su queste 14 partite, non va perso tempo per analizzare le partite però. nella serata, nottata di oggi, prenderemo delle decisioni per il futuro".
M.S.
FONTE: CalcioMercato.it
Hellas Verona, notte di riflessione per il futuro di Mandorlini: la situazione
Andrea Mandorlini - Hellas Verona FC
Gianluca Di Marzio 29-11-2015 17:31
Sempre più giù, l'Hellas Verona si piega anche al Frosinone. Una partita in salita, complicatasi dopo l'espulsione del portiere Rafael, che ha complicato e non poco la situazione di Mandorlini sulla panchina. Mentre la società opta per il silenzio stampa, sarà una notte decisiva per l'allenatore gialloblu: domani la decisione sul suo futuro. Ancora non è chiaro cosa sceglieranno Bigon e la società, valutato già il nome di Corini ma ancora da capire se la fiducia nei confronti di Mandorlini sarà confermata o meno.
FONTE: GianlucaDiMarzio.com
Verona, sconfitta a Frosinone: Mandorlini torna a rischio
I gialloblu hanno raccolto solo sei punti in quindici giornate
Andrea Mandorlini (Getty Images)
29/11/2015 17:02
VERONA MANDORLINI PANCHINA A RISCHIO/ ROMA - Si fa sempre più complicata la posizione di Andrea Mandorlini dopo la sconfitta del suo Verona contro il Frosinone. Nonostante il ritorno in campo di Luca Toni la squadra gialloblu non è riuscita a trovare il primo successo in campionato. Sei pareggi in quindici giornate è il bottino fin qui raccolta dagli uomini di Mandorlini. Troppo poco per una squadra che vuole salvarsi. Serve una scossa immediata e come accade spesso in questi casi a pagare potrebbe essere il tecnico.
M.S.
FONTE: CalcioMercato.it
SERIE A
ESCLUSIVA TMW - Hellas Verona, spunta anche Yakin per la panchina
29.11.2015 16.56 di Gianluigi Longari Twitter: @Glongari
La sconfitta di oggi contro il Frosinone complica ulteriormente la posizione di Andrea Mandorlini sulla panchina dell'Hellas Verona, nonostante il buon tentativo di rimonta. Tanti i nomi dei possibili successori, a partire da Guidolin fino al sogno Cesare Prandelli. La novità riguarda il possibile interesse anche nei confronti dello svizzero Murat Yakin, il quale era stato oggetto di trattativa anche da parte della Samp prima di virare su Montella.
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
Verona, Mandorlini resta. Ma la squadra va in ritiro
By Alessandro Fasanaro23 novembre 2015
Continua la lenta agonia di Andrea Mandorlini sulla panchina dell’Hellas Verona. Nonostante le voci sull’esonero si inseguano ormai da due settimane, il tecnico ravennate resterà alla guida della squadra almeno per un altro turno di campionato. Stando a quanto riporta la Gazzetta, il suo destino sarà deciso dallo scontro-salvezza contro il Frosinone previsto domenica prossima. Per preparare al meglio questo impegno cruciale, la società ha deciso di mandare i giocatori nel classico ‘ritiro‘, a partire da mercoledì. In questo momento l’Hellas Verona è ultimo con il Carpi a 6 punti.
FONTE: RadioGoal24.it
Calciomercato Verona, Mandorlini all'ultima spiaggia: Frosinone decisivo
Intanto la squadra andrà in ritiro per preparare lo scontro salvezza
Andrea Mandorlini (Getty Images)
23/11/2015 10:14
CALCIOMERCATO VERONA MANDORLINI FROSINONE / VERONA - Andrea Mandorlini era e resta l'allenatore del Verona nonostante la sconfitta contro il Napoli e l'ultimo posto in classifica con zero vittorie all'attivo. Ma secondo la 'Gazzetta dello Sport', lo scontro diretto della prossima giornata contro il Frosinone sarà l'ultima spiaggia per Mandorlini costretto a vincere per evitare l'esonero. A tal fine il club scaligero andrà in ritiro per preparare al meglio la partita.
M.R.
FONTE: CalcioMercato.it
07:30 | lunedì 23 novembre 2015
Verona, ultima chance per Mandorlini
Squadra in ritiro, rispuntano Guidolin e Del Neri per la panchina
di Silvana Palazzo - twitter: @silvpalazzo© Foto: www.imagephotoagency.it
HELLAS VERONA MANDORLINI ULTIME - La destinazione non è stata ancora decisa, ma è certo che l’Hellas Verona andrà in ritiro da mercoledì. La scelta ricadrà, secondo La Gazzetta dello Sport, su Peschiera del Garda, nella sede abituale degli allenamenti, o più lontano. Se ne saprà di più domani. La necessità è compattare la squadra e prepararla al meglio in vista dello scontro diretto per la salvezza contro il Frosinone. La permanenza di Andrea Mandorlini sulla panchina del club veneto non è in dubbio per ora: è stato blindato dai vertici societari dopo la sconfitta con il Bologna. La dirigenza gli ha, infatti, rinnovato la fiducia in automatico già prima della gara con il Napoli.
ULTIMA CHANCE – Il prossimo turno, però, potrebbe essere decisivo per Mandorlini, che continua a traballare. Le riflessioni sono comunque in corso in casa gialloblù: se dovesse arrivare un altro ko, sarà quasi certamente divorzio. E, stando a quanto riportato da Tuttosport, Guidolin e Del Neri restano le alternative più gettonate, mentre c’è chi accarezza il sogno Prandelli.
FONTE: CalcioNews24.com
Mandorlini: «Le voglio provare tutte»
Postata il 22/11/2015 alle ore 15:55
Verona - Segui l'intervista ad Andrea Mandorlini. Ecco le principali dichiarazioni dell'allenatore gialloblù, rilasciate al termine di Hellas Verona-Napoli (0-2): «Col Napoli abbiamo fatto la partita che dovevamo fare, l'infortunio ci ha costretto a cambiare assetto in corsa, in un momento in cui stavamo reagendo. Non abbiamo concesso niente al Napoli fino al gol. Ogni stagione ha la sua storia, in questo momento dobbiamo andare oltre, siamo al cospetto di prove difficili, questo è lo stato delle cose. Non vedo una squadra abbattuta, questo è un gruppo che lotta, contiamo di recuperare qualche calciatore. E' un campionato ancora lungo, dobbiamo lavorare mantenendo la concentrazione. Io sento la fiducia, della squadra, società e ambiente però bisogna fare risultati. Prima di mollare casa mia le provo tutte».
Mandorlini: «Riecco Toni, gioca Checchin»
Postata il 21/11/2015 alle ore 16:30
Peschiera - Le dichiarazioni dell'allenatore gialloblù, Andrea Mandorlini, rilasciate durante la conferenza stampa alla vigilia di Hellas Verona-Napoli.
RIECCO TONI, E IL NAPOLI...
«Toni? È tra i convocati, l'importante è che ci sia. E' fondamentale dal punto di vista tecnico e mentale. Impiegarlo dall'inizio sarebbe una forzatura, sta bene e la sua presenza è un motivo di grande soddisfazione. Sarà la partita a parlare sulle modalità del suo rientro in campo, ma lui non ha problemi. Contro il Napoli dovremo cercare di fare meno errori in certe situazioni di gioco, considerando che loro in attacco hanno degli elementi molto forti. Dovremo moltiplicare energie e concentrazione. Come si ferma il Napoli? Bisognerà chiudere gli spazi, limitare i grandi calciatori e lavorare di squadra. Conosciamo l'importanza di questa partita. Le differenze fra Benitez e Sarri? Non spetta a me dirlo, analizzo le partite e la squadra attuale gioca in maniera diversa. Mi baso solo su questi dati, loro stanno bene e hanno grande entusiasmo, sono fra le contendenti per vincere lo Scudetto. Sarà una grande prova, speriamo di riuscire a superarla. La sosta ci ha aiutato a recuperare psicologicamente, volevamo riavere qualche calciatore ma non è andata bene. E' un momento in cui siamo messi alla prova, stringiamoci tutti insieme e superiamolo. Se un pareggio sarebbe positivo? In questo momento dobbiamo pensare a fare risultato, e il pareggio lo rappresenterebbe. Sarri? Ha degli obiettivi diversi dai tempi dell'Empoli, si sta prendendo i suoi meriti e sta inseguendo un traguardo importante. Higuain? Forse è il primo o il secondo attaccante del mondo, è straordinario e i numeri parlano per lui. Stanco o non stanco, è un grande campione. Jorginho? E' un calciatore fantastico, l'anno scorso eravamo un po' dispiaciuti per lui ma ora sono contento che abbia trovato il suo spazio. Ora si sta ritrovando, la squadra lo aiuta e ha tante qualità».
CHECCHIN DALL'INIZIO, IL MODULO E PAZZINI
«I moduli? Proviamo sempre alternative, ma abbiamo un modo di essere e di giocare. Abbiamo lavorato tanto e bene, siamo contenti di aver fatto le cose giuste e ora tocca al campo. Toni e Pazzini insieme? In questo momento sarebbe una forzatura. La strada per la salvezza è ancora lunga, con il Napoli sarà una gara difficile. Dobbiamo restare concentrati di partita in partita. Chi giocherà in mezzo? Partirà dall'inizio Checchin, con noi dal ritiro estivo. Questo è un fatto positivo. Giocherà davanti alla difesa, potevamo cambiare qualcosa ma abbiamo preso questa scelta. Non avremo Matuzalem, ma Checchin è un giovane importante. Pazzini? Sta meglio, la sosta lo ha aiutato. Si allena bene e la via del gol lo aiuterebbe dal punto di vista psicologico. Mi auguro che sia la volta buona, in una partita importante. La settimana prossima dovrebbero rientrare Ionita e Sala, già a disposizione abbiamo Zaccagni e Guglielmelli. Sarà importante farsi trovare pronti al momento giusto».
VICINI ALLA FRANCIA
«Inno francese? Credo sia giusto in momenti così duri. Le immagini che abbiamo davanti agli occhi sono forti, di grande amarezza e preoccupazione. È il minimo per ricordare tutto quello che è successo, e mi auguro non accada più».
FONTE: HellasVerona.it
08:20 | sabato 21 novembre 2015
Mandorlini si gioca 5 anni di lavoro | Ts
Rientra Toni, ma è emergenza a centrocampo in vista del Napoli
di Silvana Palazzo - twitter: @silvpalazzo © Foto: www.imagephotoagency.it
HELLAS VERONA MANDORLINI - E’ una sfida estremamente delicata quella contro il Napoli per l’Hellas Verona. Ma anche proibitiva. Lo sanno i giocatori di Andrea Mandorlini, che infatti sono in ritiro da giovedì sera per preparare la partita con la massima attenzione. Il club veneto vuole dare una sferzata alla stagione, costellata anche da molti infortuni, e si affida a Luca Toni, che è reduce dall’intervento al collaterale del ginocchio sinistro. La sua assenza ha inciso e non poco, ora si candida per un posto da titolare. La rifinitura odierna sarà decisiva per capire se potrà scendere in campo dal 1’.
REBUS E OMBRE – Ma Mandorlini deve fare i conti nuovamente con l’emergenza a centrocampo: Sala non ci sarà e ci sono forti dubbi anche sull’impiego di Matuzalem, che si va ad aggiungere alle defezioni di Viviani e Romulo. Bisognerà allora ricorrere ad un giovane: il duello, secondo Tuttosport, è tra Zaccagni e il Primavera Checchin, che ha debuttato in Serie A nel match perso contro il Bologna. Il dubbio sarà sciolto oggi. Intanto Mandorlini si trova a fare i conti con le ombre sulla sua panchina. Contro il Napoli, infatti, l’allenatore si gioca cinque anni di lavoro, di ottimo lavoro.
FONTE: CalcioNews24.com
Bigon e Mandorlini: «Crediamo nella squadra»
Postata il 11/11/2015 alle ore 16:50
Peschiera - Le dichiarazioni del Direttore Sportivo Riccardo Bigon, rilasciate durante la conferenza stampa tenutasi nella sala stampa dello 'Sporting Center' di Peschiera.
[...]
Le dichiarazioni di mister Andrea Mandorlini, rilasciate durante la conferenza stampa tenutasi nella sala stampa dello 'Sporting Center' di Peschiera.
DOVREMO FARE UN’IMPRESA ECCEZIONALE
«Il mio faccia a faccia con la squadra di ieri? Quello che ci siamo detti rimane tra noi. Come ha detto il Direttore Bigon, la responsabilità e le colpe le abbiamo tutti. Dobbiamo recuperare mentalmente le condizioni, in questo momento poche chiacchiere e lavoriamo. Ci siamo parlati, come sempre, non è che uno si rincoglionisce in un mese e mezzo, questo lavoro parte da lontano, credo di aver guadagnato del credito nel tempo. Non mi sono mai sentito solo, questa situazione mi fa sentire più forte, mai stato nudo o da solo, ci troviamo in una situazione eccezionale e dobbiamo fare qualcosa di eccezionale per uscirne, tutti assieme».
LE MIE MOTIVAZIONI SONO PIÙ FORTI DI PRIMA
«Col Bologna il risultato è stato effettivamente penoso, vedo la squadra allenarsi e faccio le mie valutazioni, poi la partita va giocata e gli episodi sono importanti, dopo 12 minuti eravamo 2-0, un risultato pesante a livello psicologico. Sul piano tecnico abbiamo fatto degli errori. C’è ancora tempo, in sei anni quante partite abbiamo vinto, abbiamo recuperato in mille occasioni, le condizioni psicologiche possono cambiare in un attimo, purtroppo in questo periodo gira male. Voglio che torni la mia squadra, voglio vedere ancora gli occhi cattivi, in questo momento non ci riesce, dobbiamo fare di più. Siamo ancora qua e io ci credo, le mie motivazioni sono più forti di prima. Non ho mai avuto nessun dubbio, la squadra si dovrà sacrificare e fare tanta fatica. In questi anni abbiamo battuto tanti record, i numeri parlano e per il sottoscritto sono importanti».
IL MERCATO, TRA IERI E OGGI
«Il momento di Sala? E’ il terzo anno che Jacopo è qui, nei primi due ha giocato sei mesi ed è stato fuori gli altri sei. E’ un calciatore importante e di qualità, come tutti vive eccessivamente le problematiche di questo periodo, per lui questo è un momento di crescita. Deve migliorare e fare bene, lui vuole tornare ad essere importante a tutti i costi, lo ha dimostrato giocando sotto infiltrazioni, ci tiene, da parte sua c’è un grande senso di responsabilità, lui lo sa che può dare molto di più e sta a noi aiutarlo ad esprimersi al meglio. Pazzini? Ci sono capitate cose che non ci aspettavamo, in tre giorni abbiamo perso Luca Toni e poi lui. Ha avuto un problema alla caviglia, l’abbiamo gestito e lo gestiremo ancora ma si tratta di un infortunio pesante, nonostante la sosta non riuscirà a recuperare al 100%. Le sue condizioni sono queste e stiamo lavorando insieme per recuperarlo. Il rammarico più grande è quello di non aver mai potuto lavorare con la rosa al completo, questo mese abbiamo pagato un conto. Non si tratta di un alibi, la gente ha capito la nostra situazione e ci aiuta, questo ci deve dare la forza per ripartire per arrivare alla salvezza. Il mercato di gennaio? Anche lo scorso anno abbiamo perso 5 partite e in questo periodo dicevo che il nostro mercato è il recupero degli infortunati, che sono fondamentali e determinanti per questo Club. Luca Toni? Il suo rientro è vicino, si parla di circa 10 giorni, non sarà al massimo della forma ma la sua presenza e il suo spirito sono importanti per questa squadra, so che lui ha molta voglia di tornare, ci basterebbe che intanto in questi giorni tornasse a lavorare sul campo, con i compagni».
FONTE: HellasVerona.it
LA CONFERMA
Mandorlini: sono qui perchè l'ho guadagnato
11/11/2015 16:00
"Sono qui perchè me lo sono guadagnato con i grandi risultati che ho fatto in passato, con i record che resteranno nella loro storia, con tutto quello che voi conoscete benissimo. Non credo di essere rincoglionito in un mese e mezzo. Purtroppo più di così adesso la squadra non può fare. Gli infortuni ci impediscono di allenarci bene, dobbiamo solo superare questo momento. Sono convinto che ce la faremo, che la salvezza la otterremo. Non mi sono mai sentito solo. Sono sempre stato accompagnato dalla società con cui ho sempre parlato". Così Andrea Mandorlini ha spiegato la riconferma sulla panchina del Verona e il periodo no. Sperava in una grande partita con il Bologna, ma "in questo momento non riusciamo a fare più di questo". Con il direttore sportivo Riccardo Bigon a fianco, l'allenatore dell'Hellas ha detto: "Come l'anno scorso la nostra campagna acquisti sarà riavere a disposizione tutti gli infortunati".
FONTE: TGGialloBlu.it
VERONA
Verona-Mandorlini: fiducia a tempo
Congelata la posizione dell'allenatore che si aggrappa al recupero di Toni
© LaPresse/Spada
MARTEDÌ 10 NOVEMBRE 2015 11:14
VERONA - Al momento Mandorlini resta al suo posto. Non è ancora il momento di calare il sipario. C'è ancora da tracciare un identik giusto in caso di benservito all'allenatore. Ieri il chiaremento tra le parti, ma il clima resta pesante intorno alla squadra. Anche perchè alla ripresa c'è il Napoli. Finora bisogna fare i conti con il cammino nerissimo del Verona: zero vittorie in dodici giornate. Colpa degli infortuni a catena (sotto imputazione la preparazione estiva), ma i tifosi non risparmiano la società che in estate ha puntato su Viviano e Romulo, due giocatori in condizione precarie. Mandorlini adesso conta di recuperare Toni, di portarlo almeno in panchina contro il Napoli.
TRA DI CARLO E GUIDOLIN - Nulla di fatto per Guidolin che dall'estero ha smentito ogni contatto con il Verona. Apertura invece di Di Carlo, ex Chievo, anche se non supportata da una richiesta: "All'Hellas andrei di corsa, impossibile rifiutare".
FONTE: CorriereDelloSport.it
RASSEGNA STAMPA
Il Corriere di Verona e la panchina dell'Hellas: "Mandorlini resiste"
10.11.2015 08.43 di Pietro Lazzerini
"Mandorlini resiste". Titola così questa mattina il Corriere di Verona a proposito del rischio esonero del tecnico dell'Hellas, che però, dopo l'ennesima sconfitta contro il Bologna, è riuscito a convincere il presidente Setti a non esonerarlo. La decisione della società è arrivata anche a causa delle titubanze di Guidolin e Ballardini e alla mancata occasione Stramaccioni. Ieri, dopo l'incontro tra il tecnico e il presidente, è arrivata la decisione definitiva: avanti insieme. Per ora.
SERIE A
Verona, avanti con Mandorlini. Senza se e senza ma, con tanti forse
10.11.2015 08.15 di Ivan Cardia Twitter: @ivanfcardia
Francesco Guidolin ha detto no, anzi forse, anzi nessuno lo ha contattato: l'ex tecnico dell'Udinese ha dichiarato di non aver ricevuto offerte dall'Hellas Verona per prendere il posto di Andrea Mandorlini, ma qualcosa si è mosso. Si sono fatti anche i nomi di Domenico Di Carlo e del cavallo di ritorno Alberto Malesani, c'è stato, pare, un contatto con Andrea Stramaccioni che però aveva già sposato la causa del Panathinaïkos. Insomma, ripetiamo, qualcosa si è mosso, ma senza che alla fine la situazione si smuovesse davvero: avanti con Mandorlini, senza se e senza ma, con tanti forse.
L'arrivo della sosta rappresentava e rappresenta tuttora la miglior occasione possibile per cambiare guida tecnica: il subentrante avrebbe avuto tempo a sufficienza per lavorare sulla squadra, in una sorta di mini-preparazione. Cambio in panchina, niente più: la sconfitta casalinga contro il Bologna, che sembrava ciliegina su una torta ormai bruciata, non fa vittime. Decisione per molti aspetti comprensibile: difficile salutare l'uomo che nel giro di quattro anni ha portato gli scaligeri dalla Prima Divisione alla Serie A, per poi portarli al decimo e tredicesimo posto. Anche se quest'anno tutto sembra andare per il verso sbagliato: dodici partite in campionato, nessuna vittoria. Sei pareggi e altrettante sconfitte, ultimo posto a pari merito con il Carpi, con il peggior attacco della massima divisione e la seconda peggior difesa.
Tante le scusanti: oltre qualche elemento con rendimento ben al di sotto delle aspettative, spiccano i due infortuni occorsi a Luca Toni e Gianpaolo Pazzini che hanno privato Mandorlini delle sue punte di diamante. Sulla cui compatibilità, però, di dubbi ve n'erano parecchi: la fortuna del Verona l'anno scorso è stata fondata sul 4-3-3, modulo non ripetibile con due centravanti di questo livello. Un mercato costoso (6,3 milioni di euro spesi, 850 mila alla voce incassi, dati Transfermarkt) e in parte contraddittorio: le colpe dell'allenatore vanno ripartite anche con quelle dirigenza. Che va avanti con Mandorlini, senza se e con qualche ma. Con tanti forse e qualche però.
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
07:20 | martedì 10 novembre 2015
Guidolin nicchia, Verona a Mandorlini | GdS
Non si cambia al Bentegodi: ecco perché
di Gianmarco Lotti - twitter:@GianmarcoLotti© www.imagephotoagency.it
GUIDOLIN HELLAS VERONA MANDORLINI - L'Hellas Verona poteva cambiare allenatore ma ha deciso di dare fiducia ancora una volta a Andrea Mandorlini che da anni è sulla panchina dei gialloblu e sta continuando a riscuotere la stima della dirigenza scaligera. Nelle ultime ore però si è veramente assistito a un clamoroso cambio di rotta che poteva portare all'esonero dell'ex nerazzurro, al suo posto sarebbe arrivato Francesco Guidolin ma alla fine non se ne è fatto nulla. Ricordiamo che il Verona è ultimo e non ha ancora mai vinto.
GUIDOLIN E MANDORLINI - Francesco Guidolin avrebbe potuto sedersi sulla panchina del Verona ed è stato contattato nelle ultime ore anche se i contatti non sono andati a buon fine, come si legge nella ricostruzione de La Gazzetta dello Sport. Guidolin al momento è in vacanza a Londra e il Verona gli avrebbe chiesto disponibilità, l'ex bianconero avrebbe nicchiato un po' troppo e si sarebbe preso troppo tempo per decidere e quindi il Verona ha deciso di continuare con Mandorlini, che ha pure la fiducia della squadra.
FONTE: CalcioNews24.com
SERIE A
Guidolin e l'Hellas Verona: "Non mi ha contattato nessuno"
09.11.2015 21.30 di Raimondo De Magistris Twitter: @RaimondoDM
Francesco Guidolin, interpellato da Hellas1903.it, ha risposto così alla domanda riguardante i contatti col Verona. In mattinata il club scaligero, compresa l'impossibilità di arrivare all'ex manager dell'Udinese, ha deciso di confermare Andrea Mandorlini: "Non mi ha contattato nessuno, davvero. Magari ci sentiamo tra un mese per parlare di altro. La ringrazio", ha detto Guidolin.
SERIE A
Hellas Verona, Mandorlini confermato in panchina
09.11.2015 19.15 di Andrea Losapio Twitter: @losapiotmw
L'Hellas Verona ha confermato Andrea Mandorlini sulla propria panchina. No, quindi, a soluzioni come Di Carlo o Ballardini, mentre Guidolin aveva rifiutato l'incarico.
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
novembre 9, 2015
La sconfitta di Salerno è fatale a Giuseppe Giannini e così il 9 Novembre 2010, il presidente Giovanni Martinelli, insieme a Alberto Parentela su suggerimento di Spartaco Landini, presenta il nuovo allenatore dell’Hellas Verona, Andrea Mandorlini. Inizia così nella sede di via Torricelli l’avventura dell’ex tecnico del Cluj a Verona. Mandorlini vince il ballottaggio al fotofinish con Paolo Vanoli e l’avvio non è certo dei migliori tanto che la prima vittoria in campionato arriva dopo cinque pareggi consecutivi, al Bentegodi contro la Paganese il 20 Dicembre, 4-0 per i gialloblù il risultato finale. Il primo di una lunga serie di successi. Al termine della stagione regolare, l’Hellas Verona è quinto, playoff centrati, obiettivo che era solo un lontano miraggio all’arrivo a Verona di Mandorlini. La cavalcata è di quelle trionfali e nonostante la sconfitta di Salerno, i gialloblù possono festeggiare dopo quattro anni di inferno in Lega Pro, il ritorno in Serie B.
Al primo anno in cadetteria, l’Hellas Verona sfiora solo la promozione, uscendo ai playoff contro il Varese di Maran e durante la stagione, Mandorlini eguaglia il record della serie B di otto vittorie consecutive. Nella stagione 2012/13, l’allenatore di Ravenna entra sempre più nella storia del club passato intanto da Giovanni Martinelli a Maurizio Setti centrando con qualche difficoltà di troppo la promozione in Serie A, arrivando secondo alle spalle del Sassuolo, scaligeri trascinati a suon di gol dal capocannoniere del campionato (24 reti) Daniele Cacia. Mandorlini diventa così l’unico allenatore nella storia dell’Hellas Verona ad avere ottenuto due promozioni in gialloblù.
Al ritorno in Serie A dopo 4031 giorni dalla sciagurata retrocessione di Piacenza (5 Maggio 2002, ndr) i gialloblù di Mandorlini sono una delle sorprese del campionato grazie all’eterno Luca Toni (20 reti), il talento di Juan Manuel Iturbe, il dinamismo di Romulo e le qualità di Jorginho che valgono il decimo posto finale in classifica ed il record (6) di vittorie consecutive in Serie A al Bentegodi. L’anno seguente cambiano tanti interpreti, ma rimane Luca Toni che a suon di gol trascina ad una tranquilla salvezza l’Hellas Verona, bomber gialloblù che diventa il primo capocannoniere in Serie A nella storia scaligera grazie ai 22 centri in campionato.
Mandorlini il 9 Giugno 2015 si lega all’Hellas Verona sino al 30 Giugno 2017. Ma l’avvio del terzo campionato consecutivo in Serie A è a dir poco traumatico, con sei sconfitte nelle prime dodici giornate, 6 punti, zero vittorie ed ultimo posto in classifica. Oggi il futuro di Mandorlini all’Hellas Verona è appeso ad un filo, un rapporto che meriterebbe sicuramente ben altro finale.
FONTE: HellasLive.it
09.11.2015
L'Hellas conferma la fiducia a Mandorlini
Mandorlini, mister dell'Hellas
Il Verona dà fiducia a Mandorlini. La decisione è arrivata dopo un lungo incontro oggi con il tecnico, il presidente Maurizio Setti, il direttore generale Giovanni Gardini ed il direttore sportivo Riccardo Bigon. Mandorlini dirigerà regolarmente l'allenamento di ripresa domani a Peschiera alle 15.30.
A.D.P.
FONTE: LArena.it
Hellas Verona, confermato Mandorlini in panchina
Andrea Mandorlini - Hellas Verona (HellasVeronaFC)
Gianluca Di Marzio 09-11-2015 19:09
Un inizio di campionato difficile, con soli sei punti conquistati e l'ultimo posto in classifica. Il momento dell'Hellas Verona non è dei migliori e i risultati negativi avevano indotto il club gialloblù a fare le dovute valutazioni su Andrea Mandorlini. E il destino della panchina della società del presidente Setti è stato definito: avanti con Mandorlini, che quindi viene confermato. Nessuno stravolgimento, l'Hellas non cambia allenatore. Decisivo per la conferma in panchina è stato un incontro avvenuto oggi a Bologna al quale erano presenti il Presidente Setti, il Direttore Generale Gardini, il Direttore Sportivo Bigon e lo stesso Mandorlini.
FONTE: GianlucaDiMarzio.com
Verona, Mandorlini a forte rischio. Tra una riunione fiume e le alternative: il punto
09 novembre alle 16:00
Una posizione a rischio, un esonero possibile. Andrea e Mandorlini e il Verona, una storia d'amore che potrebbe raggiungere il capolinea. Questo pomerggio c'è stato un vertice a casa Setti per definire il futuro dell'allenatore. La sconfitta interna con il Bologna ha lasciato il segno, l'Hellas è ultimo in classifica in compagnia del Carpi, dai piani alti c'è prendendo piede l'ipotesi di un cambio della guida tecnica. Circolano già i primi nomi: Guidolin, Diego Lopez, Ballardini e Di Carlo.
FONTE: CalcioMercato.com
Verona, Mandorlini a forte rischio. Tra una riunione fiume e le alternative: il punto
09 novembre alle 16:00
Una posizione a rischio, un esonero possibile. Andrea e Mandorlini e il Verona, una storia d'amore che potrebbe raggiungere il capolinea. Questo pomerggio c'è stato un vertice a casa Setti per definire il futuro dell'allenatore. La sconfitta interna con il Bologna ha lasciato il segno, l'Hellas è ultimo in classifica in compagnia del Carpi, dai piani alti c'è prendendo piede l'ipotesi di un cambio della guida tecnica. Circolano già i primi nomi: Guidolin, Diego Lopez, Ballardini e Di Carlo.
FONTE: GianlucaDiMarzio.com
ESCLUSIVO
Davide Russo de Cerame (@DRussodeCerame)
Calciomercato Verona, ESCLUSIVO - Mandorlini puo' restare, ma c'è sempre ombra di Ballardini: le ultime
L'attuale tecnico del Verona è ancora a rischio esonero
Andrea Mandorlini (Getty Images)
09/11/2015 13:27
MERCATO VERONA SITUAZIONE PANCHINA / VERONA - Andrea Mandorlini potrebbe restare sulla panchina del Verona: il tecnico romagnolo ha un contratto di 600mila € fino al 30 giugno 2017 e la società veneta sta pensando di dargli un'altra opportunità, anche perché la situazione economica non è delle migliori (nelle ultime sessioni di calciomercato alcune operazioni hanno complicato le finanze del club). Per l'eventuale sostituzione resta avanti Davide Ballardini: con l'ex allenatore della Lazio l'accordo è praticamente stato trovato, ma il Verona non vorrebbe, sempre per motivi economici, che porti con sé tutto il suo staff. Resta così ancora in corsa Domenico Di Carlo, soprattutto dopo la vittoria ottenuta ieri dal Palermo, che ha salvato dall'esonero Iachini: l'allenatore ex Chievo aveva, infatti, chiesto tempo, proprio perché aspettava eventuali evoluzioni sulla panchina del club siciliano.
FONTE: CalcioMercato.it
Ballardini tra Hellas Verona e Palermo
09 novembre alle 13:21
L'Hellas Verona ha mancato di nuovo l'appuntamento con la vittoria nella sfida salvezza con il Bologna. La società si interroga sul futuro di Mandorlini, tra una conferma caldeggiata da parte dello spogliatoio e l'esonero.
PROBLEMA ECONOMICO - Secondo quanto appreso da Calciomercato.com, il nome forte in caso di ribaltone è quello di Davide Ballardini. Contatti telefonici che vanno avanti da una decina di giorni ma c'è uno scoglio da superare: l'aspetto economico. Ballardini vuole portare con sè tutti i quattro collaboratori storici mentre l'Hellas Verona vorrebbe tenere l'attuale di Mandorlini. Dettagli da limare, in attesa di una decisione che potrebbe arrivare già in giornata. A Verona c'è già a libro paga Diego Bortoluzzi, vice storico di Guidolin che non ha ancora sciolto le proprie riserve sulla destinazione scaligera.
OPZIONE ROSANERO - Nella lunga carriera da allenatore di Ballardini una delle esperienze migliori fu quella di Palermo della stagione 2008/2009. Subentrato a Colatuono, Ballardini si piazzò ottavo in classifica, conservando un ottimo rapporto con Zamparini. Proprio il patron rosanero nei giorni scorsi ha telefonato direttamente al suo ex-tecnico per sondare il terreno in vista di un possibile ritorno con Iachini sotto stretta osservazionie. Panchine girevoli in serie A, Ballardini tra Verona e Palermo.
FONTE: CalcioMercato.com
SERIE A
Verona, oggi si decide il futuro di Mandorlini: conferma possibile
09.11.2015 11.00 di Pietro Lazzerini
Andrea Mandorlini attende la giornata di oggi per conoscere il proprio futuro. Il presidente dell'Hellas Verona Maurizio Setti si è preso qualche ora per riflettere sul da farsi, con in mente due o tre nomi per l'eventuale sostituzione dell'allenatore. La società ha pensato a Ballardini, ma anche a Di Carlo, visto che il primo nome in lista, Guidolin, resta titubante favorendo la possibile conferma del Grigio.
Il presidente riconosce a Mandorlini anche il fatto di non aver mai avuto a disposizione l'intera rosa e quindi la possibilità che venga confermato non è così impossibile, anzi, al momento sembra la più plausibile. A riportarlo è La Gazzetta dello Sport.
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
07:30 | lunedì 09 novembre 2015
Verona, oggi la decisione su Mandorlini
Quotazioni in leggera risalita per l'attuale tecnico del club scaligero
di Silvana Palazzo - twitter: @silvpalazzo© Foto: www.imagephotoagency.it
HELLAS VERONA MANDORLINI - Il giorno della verità: oggi capiremo cosa accadrà all’Hellas Verona. E’, infatti, in programma un summit tra i vertici del club scaligero per fare il punto della situazione dopo la sconfitta contro il Bologna e prendere una decisione sul futuro di Andrea Mandorlini. Non c’è una soluzione ben definita, ma tante ipotesi su cui riflettere. Al momento, secondo Tuttosport, il tecnico resiste, ma la sua panchina non è più salda come prima. Mandorlini, che ha dichiarato di sentire ancora la fiducia dei tifosi e della società, parlerà nelle prossime ore con la dirigenza, che gli comunicherà la decisione presa.
RIFLESSIONI – Il direttore sportivo Riccardo Bigon ha stilato già una lista dei candidati alla successione: Francesco Guidolin, che sembra restìo all’ipotesi, poi Davide Ballardini, Eugenio Corini e Domenico Di Carlo. Finora, come evidenziato da La Gazzetta dello Sport, non ci sono stati contatti diretti e non ci sono riscontri sul tentativo in extremis per Andrea Stramaccioni prima della sua firma con il Panathinaikos. C’è la convinzione di potersi risollevare con il rientro di Luca Toni, Romulo e Federico Viviani. Anche per questo le quotazioni di Mandorlini sono in leggera risalita. Oggi il responso.
FONTE: CalcioNews24.com
SOS SALVATE IL VERONA
08 NOV 2015 AUTORE Gianluca Vighini
Tutto può succedere dopo la sconfitta con il Bologna. Ogni scenario è possibile, perchè in questo momento il Verona è un malato che appare moribondo e con un piede in serie B.
Può ovviamente saltare Mandorlini, perchè in questo momento, a mercato chiuso, è l’unica strada che la società può percorrere per rivitalizzare la squadra. Guidolin, Di Carlo, Corini e Ballardini sono alla finestra.
Altrettanto ovviamente è possibile che Setti decida di dare ancora a fiducia a Mandorlini, come ha già dichiarato dopo la Fiorentina. Ma quella gara veniva prima dei due scontri diretti, con il derelitto Carpi e con il Bologna in cui il Verona ha incassato uno stiracchiato punticino solo grazie alle parate di Rafael. Non credo che Setti pensasse a questo epilogo. Ma il presidente ha parlato di superconferma, ribadendo ai microfoni di essere uno che dà seguito a quello che dice, cioè appunto confermare Mandorlini.
Esiste anche una terza via che qualcuno aleggiava stasera dopo il match. E cioè che in cuor suo Setti (a cena sabato sera a Sommacampagna nè con Gardini nè con Bigon) possa pensare di tenere Mandorlini e di ricomporre la coppia con Sean Sogliano, il direttore sportivo a cui è stato più legato e con cui ha ottenuto risultati eccezionali.
Un’idea che appare al momento fantamercato e che darebbe il via ad un ribaltone interno di enormi proporzioni, ma nel calcio mai dire mai. Due anni fa era, per esempio, impensabile ipotizzare un divorzio tra Setti e Sogliano e abbiamo visto com’è andata. Francamente mi sembra una via poco percorribile, ma, ripeto, nel calcio mai dire mai e se certi voci serpeggiano è perchè da qualche parte se ne parla.
Di certo, l’unica cosa che Setti non può permettersi è l’immobilismo. Perchè stando fermi e andando avanti così la baracca sta affondando. Faccia qualcosa e la faccia in fretta.
SETTI RIFLETTA ANCHE SULL’ASSETTO SOCIETARIO
08 NOV 2015 AUTORE Francesco Barana
In principio furono le maglie, con quei colori sociali così sconosciuti. Due anni fa qualcuno mi disse e scrisse che in fondo “è un dettaglio”, e “conta la serie A”, e “sono discorsi estivi” eccetera, come se l’argomento identità fosse equiparato a una ‘sveltina’ estiva da rotocalco patinato, o Parigi valesse bene una messa. In realtà il sottoscritto – memore di un grande proverbio popolare, rivisitato alla sua maniera dal Manuel Fantoni di Borotalco – ha sempre pensato che “l’abito fa il monaco, eccome se lo fa!” e vedeva nella scelta di Gardini di abdicare alla tradizione in nome del puro marketing, la cartina di tornasole di una certa freddezza della dirigenza nei confronti dell’ambiente e della piazza.
Con l’addio di Sogliano, ancora acerbo sul piano “politico” (le vicende di Carpi lo confermano) ma uomo passionale e ”di campo”, e la promozione del ‘cardinale’ Gardini (attraverso la nomina del ‘parroco’ Bigon alla direzione sportiva) a deus ex machina di via Belgio, questa freddezza si è riverberata anche nella sfera tecnica. E così ecco un calciomercato estivo verticistico, con non pochi denari, ma senza intuito e fantasia, condotto dagli uffici (Bigon ha dichiarato che lui non visiona direttamente i giocatori, ma delega al suo scouting) e ridotto perlopiù a un collezionismo di ‘figurine’ di giocatori imbolsiti (Pazzini, quinquiennale a 31 anni), poco utili (Bianchetti, riscattato a 1 milione) e in discutibili condizioni fisiche (Viviani, costato 4 milioni). Aggiungici un Mandorlini gestito come mai si dovrebbe: blindato da un biennale (lui che il meglio di sé lo ha sempre dato sotto pressione) e senza un sano rompicoglioni alla Sogliano a fargli da contraltare.
Ora (quasi) tutti chiedono l’esonero di Mandorlini ed è comprensibile vista la fallimentare gestione tecnica di queste prime 12 partite. Tuttavia io mi chiedo se non sia il caso che Setti rifletta anche sull’assetto dirigenziale. Lo schema della netta separazione tra aree (amministrativa e tecnico-sportiva) funzionava alla perfezione. Perché non riproporlo?
FONTE: TGGialloBlu.it
SERIE A
ESCLUSIVA TMW - Verona, Guidolin verso il no. In corsa Di Carlo e Malesani
08.11.2015 21.53 di Alessandra Stefanelli
Situazione sempre caldissima in casa Verona. Secondo quanto raccolto da Tuttomercatoweb.com, oggi ci sarebbe stato un summit per decidere il futuro della panchina del club scaligero. Francesco Guidolin sarebbe ormai orientato verso il no, dunque a questo punto restano in corsa Domenico Di Carlo e Alberto Malesani come possibili sostituti di Andrea Mandorlini.
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
Hellas Verona, ore decisive per il futuro di Mandorlini: le ultime
Andrea Mandorlini - Hellas Verona
Gianluca Di Marzio 08-11-2015 21:48
Dentro o fuori, il futuro di Mandorlini in bilico tra fiducia e sfiducia. Sono ore decisive per conoscere ciò che ne sarà della panchina dell'Hellas Verona, ora che per due settimane non si giocherà per la pausa nazionali. Si cambia o no? La società ha valutato i pro e i contro di un addio di Mandorlini, ora è pronta a decidere. Dovesse saltare, ci sarebbe Di Carlo in vantaggio tra i profili sondati, gruppo di cui fanno parte anche Guidolin e Diego Lopez. Minuti decisivi a Verona, tra stanotte e domattina la decisione.
FONTE: GianlucaDiMarzio.com
EUROPA
ESCLUSIVA TMW - Panathinaikos, c'è la firma di Stramaccioni
08.11.2015 16.49 di Marco Frattino Twitter: @MFrattino
Andrea Stramaccioni è il nuovo allenatore del Panathinaikos. Il tecnico, secondo indiscrezioni raccolte dal nostro direttore Michele Criscitiello, ha appena firmato col sodalizio greco. Per l'ex mister di Inter e Udinese, invece, non è mai esistita la possibilità legata a un approdo sulla panchina del Verona.
SERIE A
Verona: continuano le riflessioni su Mandorlini, contattato anche Stramaccioni
08.11.2015 15.58 di Marco Frattino Twitter: @MFrattino
Tra le file del Verona continuano le riflessioni per quanto riguarda la panchina. Andrea Mandorlini, nonostante l'ennesima sconfitta maturata ieri contro il Bologna, potrebbe restare ancora alla guida della formazione scaligera. La società del presidente Setti infatti sta ancora valutando il da farsi, in vista della prossima gara in casa contro il Napoli. Intanto, in caso di cambio, il presidente gialloblù ha provato a contattare anche Andrea Stramaccioni. Niente da fare, però, per l'ex Inter e Udinese: l'allenatore ha già un accordo con il Panathinaikos e nella giornata di oggi dovrebbe proprio firmare il suo nuovo contratto con il club greco fino al giugno 2017. Ieri il ds Riccardo Bigon ha provato a parlare con Beppe Bozzo, agente del tecnico che firmerà a breve col sodalizio ellenico.
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
PANCHINA BOLLENTE
Mandorlini resiste
Ma Bigon cerca sostituti
08/11/2015 14:53
Mandorlini resiste. Nonostante tutto. Forse per assenza vera di candidati che possano sostituirlo sulla panchina. La situazione è cristallizzata in questo momento. La società sta riflettendo, che in concreto vuol dire che sta scandagliando il mercato. Da tempo c'è un contatto con Guidolin (che risale ancora alla scorsa stagione...) ma il tecnico di Castelfranco è tiepido. La situazione si è incistata, la classifica piange, i rischi sono maggiori dei benefici che prendere la panchina adesso comporta. Chi legge tra le righe, non può non pensare alla frase pronunciata da Setti la scorsa settimana "Guidolin può restare in vacanza". Forse una chiusura dopo il no di Guidolin che a Verona ha pur sempre un "informato" avamposto con il suo fedele vice Bortoluzzi che senza dubbio lo avrà relazionato sulla situazione veronese.
Le altre candidature stazionano tra il "mi propongo" e il "ci penso". Corini si è sicuramente informato sui movimenti dell'Hellas ed è attento a ciò che succede. Idem per Di Carlo. Anche Ballardini è un candidato, lo era stato anche lui la scorsa stagione.
Notizia dell'ultim'ora, il tentativo con Stramaccioni. Bozzo, suo agente, avrebbe ricevuto una telefonata da Bigon ieri sera. Ma Stramaccioni è già in parole con il Panathinaikos e anche lui avrebbe rifiutato. Mandorlini dunque resiste e a meno di clamorose sorprese, guiderà l'allenamento alla ripresa. (g.vig.)
FONTE: TGGialloBlu.it
11:35 | domenica 08 novembre 2015
Verona: Mandorlini resta appeso | Sky Sport
La dirigenza riunita in queste ore: può prevalere la pazienza
di Michele Ruotolo - twitter:@michelenews24
HELLAS VERONA MANDORLINI ESONERO ULTIME - Dopo la sconfitta di ieri col Bologna l'esonero pareva scontato, ma oggi non lo è più di tanto: Andrea Mandorlini può rimanere sulla panchina dell'Hellas Verona ancora per un'altra partita, queste le ultime. Il tecnico scaligero al momento è effettivamente in bilico: la dirigenza ha discusso ieri in nottata della sua posizione e ne discuterà anche oggi attentamente. Sul banco ci sono diverse ipotesi per la sostituzione (Francesco Guidolin il favorito, ma ci sono anche altri nomi), ma nulla al momento può dirsi assolutamente scontato: l'idea è quella di dare un'altra occasione a Mandorlini per tenersi la panchina. Le prestazioni della squadra quest'anno sono state pessime, è vero, ma c'è da calcolare anche un mercato non all'altezza delle aspettative, tranne che in attacco, e soprattutto i tanti infortuni di inizio stagione.Mandorlini è sulla panchina dell'Hellas dal 2010
HELLAS VERONA: MANDORLINI PUÒ RIMANERE - Come riferito poco fa da Sky Sportnelle prossime ore si avranno scenari certi: Mandorlini potrebbe essere esonerato solo su esplicita richiesta della dirigenza o del presidente Maurizio Setti, che però per il momento sarebbe dell'idea di avere pazienza. Seguiranno aggiornamenti.
FONTE: CalcioNews24.com
Hellas Verona, Mandorlini può resistere: gli aggiornamenti
Andrea Mandorlini - Hellas Verona (HellasVeronaFC)
Redazione 08-11-2015 11:33
Dopo gli ultimi risultati negativi, la situazione in casa Hellas Verona è molto calda. Andrea Mandorlini in bilico? Sì, ancora. Ma l'allenatore gialloblù potrebbe resistere sulla panchina del club del presidente Setti. Le valutazioni da parte di quest'ultimo sono ancora in corso, ma al momento sono in rialzo le quotazioni della permanenza. Mandorlini dunque può restare in sella all'Hellas Verona, si attendono altri aggiornamenti.
FONTE: GianlucaDiMarzio.com
Verona, Mandorlini si dimette?
L'allenatore potrebbe rassegnare le dimissioni dopo la sconfitta col Bologna
Andrea Mandorlini (Getty Images)
08/11/2015 10:40
VERONA MANDORLINI SI DIMETTE? / VERONA - La sconfitta contro il Bologna potrebbe rappresentare l'ultima partita di Andrea Mandorlini da allenatore del Verona. Secondo quanto scrive oggi in edicola il 'Corriere dello Sport', il tecnico potrebbe rassegnare le dimissioni. Come rivelato in anteprima esclusiva da Calciomercato.it, il favorito per il 'dopo Mandorlini' a Verona è Ballardini.
S.D.
FONTE: CalcioMercato.it
DOPO LA DISFATTA COL BOLOGNA
Quel Mandorlini "nudo"
Triste, solitario y...
08/11/2015 09:57
Ci vorrebbe Osvaldo Soriano ad accompagnare Mandorlini per le vie di Verona... Triste, solitario y final. Il romanzo dell'allenatore di Ravenna forse ha ancora qualche capitolo da scrivere ma quello che abbiamo visto ieri sera è stato un Mandorlini sorprendente, lucido al limite dell'autoanalisi in pubblico, terribilmente triste.
NESSUN ALIBI. Mandorlini ha abbattuto, in un lacerante atto di onestà, tutti gli alibi che qualche amico compiacente pure gli offriva in conferenza stampa. Non si è aggrappato a nulla. Non ha potuto, messo all'angolo suo malgrado da errori, sfortuna e mancanza di analisi. Sono stati mesi terribili per lui. Un uomo solo al comando, con l'imperativo di non sbagliare, alla guida di quella che era la "squadra più mandorliniana di sempre". Non c'era Saviola, il mercato, i "17 nuovi acquisti" ieri sera. Non c'era più nessuna copertura. Neanche il tema degli infortuni, nemmeno la mancanza di Luca Toni.
RASSEGNAZIONE. Mandorlini ha tirato giù ogni argomento, prendendosi tutte le responsabilità, ammettendo gli errori in serie della difesa, ammettendo che in questo momento non sa più cosa fare. E ha detto che lui non è e non sarà mai un problema per il Verona. Vista così pare la resa di un uomo che ha trovato a Verona la sua dimensione e che ha perso l'equilibrio proprio quando pensava di averlo trovato. Senza Gibellini, senza Sogliano, senza "nemici" Mandorlini si è trovato "nudo" davanti alla sua gente, forse anche stanco e logorato dalle tante battaglie condotte sempre fuori giri e con il volume altissimo.
DIMISSIONI. Ieri circolava la notizia che Mandorlini avesse rassegnato le dimissioni, che sarebbero un atto di amore "estremo" per Verona e per il Verona. Voce non confermata. Mandorlini ha anche spiegato di poter risollevare l'Hellas, come però non lo ha detto, ma probabilmente tutta la sua speranza è di poter riavere il miglior Toni nel più breve tempo possibile sperando di frenare per quanto possibile la caduta fino a quel momento.
LA SOCIETA'. La società valuta, ma ancora non decide. Mandorlini resta un formidabile ombrello per coprire gli sbagli di questi mesi . Un ombrello che però, almeno ieri sera, si è chiuso e ha fatto passare pioggia e grandine. Non è lui il problema. Non lo sarà mai.
GIANLUCA VIGHINI
FONTE: TGGialloBlu.it
SERIE A
Verona, Mandorlini verso l'esonero: corsa a due per la sostituzione
08.11.2015 09.33 di Antonio Gaito Twitter: @antonio_gaito
La seconda vittoria di fila di Roberto Donadoni fa traballare la panchina di Andrea Mandorlini. Il Verona esce sconfitto per 2-0 dalla sfida col Bologna e - riferisce il Corriere della Sera - per il tecnico ora le cose si mettono male. Il compito di provare a salvare il Verona andrà ad uno tra Mimmo Di Carlo e Davide Ballerini.
SERIE A
Hellas Verona, Mandorlini cade ma resiste: "La società è con me"
08.11.2015 09.00 di Daniel Uccellieri
Al Bologna di Donadoni è bastato un quarto d'ora per mettere al tappeto il Verona, con gli uomini di Mandorlini incapaci di imbastire un'azione degna di nota. Il Verona è in crisi, i tifosi gialloblu a fine gara hanno perso la pazienza e hanno deciso di contestare. La posizione del tecnico Mandorlini, nonostante tutte le difficoltà, appare ancora solida: "È un momento difficile, ma sento ancora la fiducia della società e dei tifosi". Lo riporta Tuttosport.
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
08:30 | domenica 08 novembre 2015
Verona, Mandorlini rischia: le ultime | GdS
Ore decisive per la panchina del club veneto: gli scenari
di Silvana Palazzo - twitter: @silvpalazzo© Foto: www.imagephotoagency.it
HELLAS VERONA MANDORLINI ULTIME - Sconfitta senza appello per l’Hellas Verona, la cui crisi è conclamata. I tifosi veneti, encomiabili per aver sostenuto la squadra per tutta la partita, alla fine hanno perso la pazienza e deciso di contestare: in 200 si sono accalcati al cancello che porta all’esterno dello stadio per esporre uno striscione eloquente, «Tutti colpevoli». Il presidente Maurizio Setti non parla, né il direttore generale Giovanni Gardini e il direttore sportivo Riccardo Bigon. Non pubblicamente, perché ieri, dopo aver chiamato tutti a una riunione dello spogliatoio, hanno rimandato tutto a una notte di riflessione.
GLI SCENARI – Dunque, si deciderà tra oggi e domani del futuro di Andrea Mandorlini, appeso ad un filo. Come evidenziato da La Gazzetta Sportiva, sarebbe una beffa per il tecnico perdere il posto a cinque anni dall’assunzione, ma intanto si valutano le alternative: la prima scelta è Francesco Guidolin, che potrebbe rifiutare di salire su una nave che ha imbarcato acqua, mentre Eugenio Corini, Luigi De Canio e Davide Ballardini sono le alternative.
FONTE: CalcioNews24.com
SERIE A
Verona, serve la scossa: Mandorlini rischia nel giorno dell'anniversario
08.11.2015 07.20 di Marco Frattino Twitter: @MFrattino
Il peggior anniversario possibile per Andrea Mandorlini, tecnico del Verona che domani festeggia i cinque anni dall'approdo sulla panchina scaligera. Il ko interno incassato ieri al Bentegodi contro il Bologna potrebbe segnare il divorzio tra le parti, con la società che valuta altre piste per il futuro visto (a dir poco) il disastroso avvio di campionato. Gli infortuni hanno falcidiato la squadra settimana dopo settimana, ma l'Hellas non può trovare troppi alibi in quanto occupa l'ultima posizione ed è l'unica compagine a non aver ancora vinto in Serie A. Il ruolino di marcia è da brividi: 6 punti in dodici turni disputati non lasciano spazio ad altre interpretazioni, con la prospettiva (vista la media punti di 0,5 a partita) di arrivare a meno di quota venti a fine stagione. Si attende il ritorno in campo dell'eterno Luca Toni, bomber che potrebbe però tornare a disposizione sotto la gestione di un altro allenatore. Francesco Guidolin è in pole, ma l'ex Udinese sta decidendo se salire o meno su una nave che ha già imbarcato tanta acqua, mentre l'alternativa risponde al nome di Mimmo Di Carlo. Per l'Hellas, con la sosta alle porte, è giunto il tempo di cambiare: ora o mai più, complice i giorni senza campionato che favorirebbero il nuovo mister e la conoscenza col gruppo. Serve la scossa, quella che Roberto Donadoni è riuscita a dare al Bologna. Il Verona, visto il ko di ieri, ne sa qualcosa.
SERIE A
ESCLUSIVA TMW - Verona, ore calde: per la panchina occhi su Guidolin e Di Carlo
07.11.2015 21.47 di Alessandra Stefanelli
Momento delicatissimo in casa Verona dopo la sconfitta subita oggi per mano del Bologna. Al termine della gara, circa trecento tifosi hanno contestato la squadra e il tecnico Andrea Mandolini, che potrebbe essere il primo a pagare per tutti. Secondo quanto raccolto da Tuttomercatoweb.com, Francesco Guidolin è sempre la prima scelta in caso di esonero. Quest'ultimo starebbe riflettendo se accettare o meno, in caso di rifiuto è forte anche la candidatura di Domenico Di Carlo.
SERIE A
Verona-Bologna 0-2. Altro successo per Donadoni, Mandorlini sprofonda
07.11.2015 19.59 di Gaetano Mocciaro Twitter: @gaemocc
Seconda vittoria in due partite per Roberto Donadoni sulla panchina del Bologna. Vittoria pesantissima quella dei felsinei sul campo del Verona contro una diretta concorrente nella lotta per non retrocedere. Finisce 2-0 per i rossoblù con partita decisa nei primi 14'. Vantaggio di Emanuele Giaccherini con una splendida girata dopo 5' su cross dalla sinistra di Masina. Ancora il terzino sinistro ha messo lo zampino nel gol del 2-0, mettendo un altro splendido pallone a centro area solo toccato da Destro e poi tradotto in rete da Donsah. Si tratta del primo successo esterno per il Bologna, il terzo in assoluto dopo le vittorie contro Frosinone e Atalanta. In attesa delle partite di domani la squadra esce dalla zona retrocessione, scavalcando Frosinone e Palermo. Crisi nera per il Verona, ultimo in classifica e al sesto ko in 12 partite. Gli scaligeri sono gli unici in Serie A a non aver vinto ancora un incontro.
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
Calciomercato Verona, ESCLUSIVO: se salta Mandorlini pronto Ballardini
Il tecnico potrebbe pagare con l'esonero la sconfitta contro il Bologna
Davide Ballardini (Getty Images)
ESCLUSIVO
Davide Russo de Cerame (@DRussodeCerame)
07/11/2015 20:22
CALCIOMERCATO VERONA ESCLUSIVO MANDORLINI BALLARDINI / VERONA – Mandorlini potrebbe pagare a caro prezzo la sconfitta casalinga contro il Bologna. Il Verona, ultimo in classifica, potrebbe decidere di esonerare il tecnico: secondo quanto appreso da Calciomercato.it in caso di esonero di Mandorlini, il club avrebbe quasi raggiunto l'accordo con Ballardini per la guida tecnica della squadra fino al termine della stagione con rinnovo automatico in caso di salvezza . L'ex tecnico di Bologna, Genoa e Cagliari al momento è infatti favorito su Di Carlo per la panchina degli scaligeri.
FONTE: CalcioMercato.it
Hellas Verona, ore di riflessione su Mandorlini: la situazione
Gianluca Di Marzio 07-11-2015 20:50
Una sconfitta pesante con il Bologna non tanto per il risultato, quanto per la classifica ed ora è arrivato il tempo delle riflessioni in casa Hellas Verona. Dopo il ko tutta la squadra e la dirigenza si sono riunite nello spogliatoio del Bentegodi per un confronto. Ore decisive per capire il futuro di Andrea Mandorlini, sulla cui posizione sono in corso attente valutazioni.
In caso di esonero, il possibile successore potrebbe essere Francesco Guidolin, ma dopo aver fatto le dovute valutazioni il club gialloblù potrebbe pensare anche da altri nomi.
In corso anche una contestazione all'esterno del Bentegodi dopo il match. Presenti circa trecento tifosi, che hanno esposto uno striscione con la scritta "Tutti colpevoli". Un sabato da dimenticare per l'Hellas Verona, in una situazione molto difficile.
FONTE: GianlucaDiMarzio.com
Mandorlini: «Basta parole, vogliamo fare di più»
Postata il 07/11/2015 alle ore 21:35
Verona - Segui l'intervista ad Andrea Mandorlini. Ecco le principali dichiarazioni dell'allenatore gialloblù, rilasciate al termine di Hellas Verona-Bologna (0-2): «Non ci sono tante parole da dire, la partita l'avevamo preparata bene ma per noi è stata tutta in salita fin da subito. C'era il tempo per metterla in piedi ma non è stato così, i ragazzi ci hanno provato ma non ci sono riusciti. Luca Toni per noi era qualcosa di importante, se una squadra perde il capocannoniere arrivano i problemi. C'erano le premesse per fare bene ma non è stato così, abbiamo parlato con la società e c'è tanta amarezza, volevamo fare qualcosa di diverso. Difficile trovare una società che stia così vicina nelle difficoltà. Avrei voluto festeggiare diversamente i miei 5 anni al Verona, non abbiamo giocato al meglio delle nostre qualità. I tifosi anche oggi ci hanno incitati fino alla fine, è un momento così, le difficoltà sono tante, mai avuto un sostegno così tutti vorremmo fare di più».
FONTE: HellasVerona.it
Mandorlini nervoso: basta domande così (TGGialloblu) |
Mandorlini: «Diamo una risposta forte»
Postata il 06/11/2015 alle ore 15:40
Peschiera - Le dichiarazioni dell'allenatore gialloblù, Andrea Mandorlini, rilasciate durante la conferenza stampa alla vigilia di Hellas Verona-Bologna.
BOLOGNA GARA IMPORTANTE
«Con il Bologna dobbiamo dare una risposta forte e ci manca molto la vittoria. Ci sono ancora 27 partite da giocare e tanti punti a disposizione, dobbiamo recuperare e prima lo facciamo, meglio sarà per tutti. Il Bologna ha tre punti in più di noi, ci si presenta la possibilità di affiancarli e dovremo essere pronti. Sono una squadra molto simile a noi, perché hanno investito molto e sicuramente non hanno fatto l’inizio che si aspettavano. Hanno tanti calciatori importanti e Destro si è sbloccato. Un commento su Donadoni? Non è la prima volta che lo incontriamo, ogni gara ha la sua storia e dobbiamo fare risultato. Ho letto le dichiarazioni dei miei calciatori, tutti dicono che ci manca tanto così e quel poco dobbiamo andarcelo a prendere. Al di là di qualche errore ci sono molte premesse per andare a prendere il risultato. Si giocherà in casa e saremo spinti dalla nostra gente, mi auguro che questo sia la cosa più importante, stiamo un po’ meglio e mi auguro che faremo una buona gara».
LA SQUADRA
«Come sta la squadra? Qualche giocatore si è allenato con continuità, abbiamo certificato qualche recupero. Giovedì si sono allenati anche Ionita e Sala, che in settimana hanno avuto dei problemi. Pazzini questa settimana ha fatto tanto lavoro fisico, ma è importante averlo con noi. Il suo problema alla caviglia non passa dall’oggi al domani, a Genova ha avuto una leggera distorsione e poi altra botta sempre nello stesso punto, dobbiamo gestirlo. Per il resto la situazione non cambia. Un commento sui pochi gol? E’ importante innescare Pazzini ma non solo lui, dobbiamo fare tutti meglio la fase offensiva. dobbiamo fare qualcosa in più, senza gol è difficile vincere le partite, dobbiamo cercare di essere più cattivi negli ultimi 30 metri. Creiamo tante premesse per fare male, ora dobbiamo essere più pericolosi, ed è compito dell’allenatore trovare questo tipo di soluzioni. Sala? Ha fatto bene, anche lui si porta dietro un problema al tendine ma è un calciatore importante. Sicuramente può fare molto di più ma questo fa parte del miglioramento e crescita di ogni calciatore. Per me Jacopo è molto importante e questo lui lo sa. Toni? Probabilmente tornerà a fine mese».
TUTTI UNITI CONTRO LE DIFFICOLTÀ
«In queste situazioni un po’ di sicurezza può venire a mancare, ma si passa da queste esperienze per migliorarsi e crescere. Siamo andati in vantaggio per primi tante volte, in casa la squadra ha sempre fatto bene, non è facile ma bisogna andare avanti pensando positivo. Un commento sulla visita del Presidente Setti? In settimana abbiamo fatto una cena tutti insieme, messaggi positivi come questi sono difficili da trovare. Che idea mi sono fatto di questo campionato? Sarà una stagione di grandi sacrifici e di sofferenza, anche la piazza lo sa. Ora c’è una partita da giocare e bisogna conquistare la vittoria per tirare un sospiro di sollievo».
FONTE: HellasVerona.it
06.11.2015
Mandorlini: «Con il Bologna risposta forte».
Mandorlini, mister dell'Hellas
«Con il Bologna dobbiamo dare una risposta forte e conquistare quella vittoria che ci manca molto. Ci sono ancora 27 partite da giocare e tanti punti a disposizione, dobbiamo recuperare e prima lo facciamo, meglio sarà per tutti». Così il tecnico del Verona, Andrea Mandorlini, alla vigilia dell’anticipo di domani pomeriggio, al Bentegodi, contro i rossoblù di Donadoni.
«Loro hanno tre punti in più di noi, ci si presenta la possibilità di affiancarli e dovremo essere pronti - spiega il tecnico dell’ Hellas -. Sono una squadra molto simile a noi, perchè hanno investito molto e sicuramente non hanno fatto l’inizio che si aspettavano. Hanno tanti calciatori importanti e Destro si è sbloccato. Donadoni? Non è la prima volta che lo incontriamo, ogni gara ha la sua storia e dobbiamo fare risultato». Mandorlini è ottimista e crede nei suoi ragazzi, altrettanto convinti di poter uscire da questa difficile situazione. «Ho letto le dichiarazioni dei miei calciatori, tutti dicono che ci manca tanto così e quel poco dobbiamo andarcelo a prendere. Al di là di qualche errore ci sono molte premesse per andare a prendere il risultato. Si giocherà in casa e saremo spinti dalla nostra gente, mi auguro che questa sia la cosa più importante, stiamo un pò meglio e mi auguro che faremo una buona gara».
Mandorlini parla anche delle condizioni della squadra. «Qualche giocatore si è allenato con continuità, abbiamo certificato qualche recupero. Giovedì si sono allenati anche Ionita e Sala, che in settimana hanno avuto dei problemi. Pazzini questa settimana ha fatto tanto lavoro fisico, ma è importante averlo con noi. Il suo problema alla caviglia non passa dall’oggi al domani, a Genova ha avuto una leggera distorsione e poi un’altra
botta sempre nello stesso punto, dobbiamo gestirlo. Per il resto la situazione non cambia».
In assenza di Toni i gol di Pazzini sono vitali per l’ Hellas. «È importante innescare Pazzini ma non solo lui, dobbiamo fare tutti meglio la fase offensiva. Dobbiamo fare qualcosa in più, senza gol è difficile vincere le partite, dobbiamo cercare di essere più cattivi negli ultimi 30 metri. Creiamo tante premesse per fare male, ora dobbiamo essere più pericolosi ed è compito dell’allenatore trovare questo tipo di soluzioni. Sala? Ha fatto bene, anche lui si porta dietro un problema al tendine ma è un calciatore importante. Sicuramente può fare molto di più ma questo fa parte del miglioramento e della crescita di ogni calciatore. Per me Jacopo è molto importante e questo lui lo sa. Toni? Probabilmente tornerà a fine mese».
Mandorlini chiede unità di intenti per iniziare la rimonta in classifica. «In queste situazioni un po' di sicurezza può venire a mancare, ma si passa da queste esperienze per migliorarsi e crescere. Siamo andati in vantaggio per primi tante volte, in casa la squadra ha sempre fatto bene, non è facile ma bisogna andare avanti pensando positivo». In settimana c’è stata la visita del presidente Setti: «abbiamo fatto una cena tutti insieme, messaggi positivi come questi sono difficili da trovare», il commento di Mandorlini che poi conclude così: «sarà una stagione di grandi sacrifici e di sofferenza, anche la piazza lo sa. Ora c’è una partita da giocare e bisogna conquistare la vittoria per tirare un sospiro di sollievo».
FONTE: Larena.it
SERIE A
Verso la dodicesima, Hellas: Mandorlini, cinque anni dopo è ultima spiaggia
06.11.2015 12.00 di Andrea Losapio Twitter: @losapiotmw
Andrea Mandorlini, esattamente cinque anni fa, prendeva il posto di Giuseppe Giannini sulla panchina dell'Hellas Verona. Tra alti - tanti - e bassi, i gialloblù sono riusciti a tornare in Serie A e a rimanerci per due anni, senza grossi problemi. Certo, nella passata stagione qualche spiffero su un ipotetico esonero del tecnico, ex Atalanta, si è fatto sentire. Però, più in generale, Mandorlini ha fatto un ottimo lavoro: Serie B al primo tentativo, A nella seconda stagione di cadetteria, due stagioni più o meno tranquille, senza rischiare più di troppo. Ora l'ultimo posto in campionato è dovuto certamente agli infortuni, da Pazzini a Toni, passando per Romulo. I giocatori più rappresentativi, insomma, quelli che potrebbero (e dovrebbero) fare la differenza.
Contro il Bologna di Donadoni - conosciuto sul campo in parecchi derby della Madonnina - Mandorlini ritroverà finalmente Pazzini dal primo minuto, ristabilito dopo i vari malanni di queste prime giornate. È il recupero più importante perché il centravanti è fondamentale per il gioco dell'ex Inter. Una sconfitta significherebbe salvezza molto lontana, nel migliore dei casi a cinque punti. In tutti le circostanze, però, sarebbe ancora ultimo posto. E Mandorlini, cinque anni dopo e due promozioni conquistate, saluterebbe infine Verona.
SERIE A
ESCLUSIVA TMW - Verona, se salta Mandorlini c'è anche Di Carlo
04.11.2015 11.21 di Raffaella Bon
Andrea Mandorlini continua a essere in bilico e nella prossima partita contro il Bologna si giocherà una grande fetta di panchina. In caso di sconfitta arriverà l'esonero, con la società gialloblu che si sta guardando intorno ormai da settimane. Il primo nome resta quello di Francesco Guidolin che però nelle ultime ore ha preso tempo costringendo il presidente Setti a cercare anche delle potenziali alternative. L'ultima idea è quella che porta a Domenico Di Carlo, che però piace anche al Palermo come eventuale sostituto di Iachini.
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
Mandorlini: «La classifica è ancora corta»
Postata il 01/11/2015 alle ore 18:40
Verona - Segui l'intervista ad Andrea Mandorlini. Ecco le principali dichiarazioni dell'allenatore, rilasciate al termine di Carpi-Hellas Verona (0-0): «La mia lettura della partita? In qualche situazione abbiamo rischiato, almeno abbiamo chiuso la striscia negativa. Siamo arrivati tante volte verso la porta per la giocata finale, in questo momento si vede che abbiamo poca lucidità. I ragazzi devono star tranquilli e giocare, i calciatori hanno preso in mano la partita, finita questa ce n'è un'altra sabato. Siamo sempre lì, la classifica è molto corta, la vittoria avrebbe potuto cambiare la situazione. Toni è importante, capocannoniere delle ultime due stagioni di Serie A, mentre Pazzini, che lo sostituisce, gioca a ritmi bassi per colpa degli infortuni. Abbiamo visto segnali positivi però ci vuole concretezza, serve la vittoria. Abbiamo guadagnato un punto sul Frosinone, sabato sarà un'altra partita importantissima. I nostri tifosi? Loro sono sempre stati vicini, sono venuti in massa e ci hanno sostenuto in ogni momento, capiscono il momento».
FONTE: HellasVerona.it
Verona: ultimatum a Mandorlini
Mandorlini Verona
29 ottobre alle 12:27
Futuro in bilico per Andrea Mandorlini. L'allenatore del Verona deve invertire la rotta a partire dalla sfida contro il Carpi, in caso contrario il suo esonero è molto probabile. Il club gialloblù è ultimo in classifica proprio in compagnia degli uomini di Sannino.
FONTE: CalcioMercato.com
SERIE A
Carpi Diem. Altrimenti la fiducia per Mandorlini avrà fine
29.10.2015 11.45 di Marco Conterio Twitter: @marcoconterio
Il fatto che l'Hellas Verona, ultimo in classifica, confermi la fiducia ad Andrea Mandorlini conferma che in fondo c'è sempre una speranza. Per il calcio italiano, s'intende, perché anni addietro sarebbe già saltato qualche giornata fa. Invece adesso le società, vedi Bologna, cercano di difendere sino all'ultimo il proprio progetto, le proprie basi, i propri intenti. "Ringrazio il presidente per la fiducia. Con la società ho un rapporto sereno e franco. Non ci meritiamo questo momento così difficile. Speriamo di uscirne tutti insieme il prima possibile", dice l'allenatore. Però il Carpi sarà decisivo ed il club, oltretutto, ha optato per la soluzione migliore: cambiare di giovedì, con la gara del week-end alle porte, sarebbe stato rischioso anche per l'eventuale successore (Francesco Guidolin). Sicché avanti con Mandorlini, che però dovrà cogliere l'attimo. Carpi Diem. Altrimenti la fiducia di Setti avrà fine.
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
Mandorlini: «Che cuore la squadra. Grazie tifosi»
Postata il 29/10/2015 alle ore 00:10
Verona - Segui su Hellas Verona Channel l'intervista ad Andrea Mandorlini. Ecco le principali dichiarazioni dell'allenatore, rilasciate al termine di Hellas Verona-Fiorentina (0-2): «Con la Fiorentina è stata una partita impari, la squadra ha fatto quello che poteva fare, una grande gara. Abbiamo tenuto la partita aperta fino a quando abbiamo potuto. Adesso dobbiamo recuperare le forze, domenica ci attende il primo vero scontro diretto di questo campionato. I conti si fanno alla fine, ringrazio il Presidente, condividiamo tutto e pure questo momento di grande emergenza. Ho un rapporto sereno e franco con lui».
Mandorlini: «Faremo di tutto per fare punti»
Postata il 27/10/2015 alle ore 16:50
Peschiera - Le dichiarazioni dell'allenatore gialoblù, Andrea Mandorlini, rilasciate durante la conferenza stampa alla vigilia di Hellas Verona-Fiorentina.
FIORENTINA? SFIDA DURA, FAREMO DI TUTTO PER FARE PUNTI
«Un commento alla trasferta di Marassi? Oramai la gara con la Samp è il passato, non conta più niente. Abbiamo già nella testa la Fiorentina, è inutile piangersi addosso e pensare a quello che è stato. La Fiorentina? Hanno qualità importanti e occupano le prime posizioni in testa alla classifica, a noi manca la vittoria ma abbiamo sempre giocato, seppur i tre punti debbano ancora arrivare. Sarà una partita difficile, contiamo di fare meglio e di rendere la sfida dura anche per i viola. C'è poco da dire, bisogna giocare e pensare a portare a casa dei punti».
MOMENTO DIFFICILE, NE USCIREMO PIÙ FORTI
«Come sto vivendo questo momento difficile? È umano soffrire, fa parte del gioco e questo ci impone di continuare a giocare, cercando di trovare i risultati che non arrivano. Ci sono calciatori che sono qui da tanti anni, quando il Verona va male diventa una ferita al cuore e questo vale anche per me. Per il Verona soffro, bisogna guardare avanti e tocca a noi uscire da questo momento. Mi prendo tutte le responsabilità, è solo colpa nostra. Abbiamo i nostri problemi e ce li portiamo avanti, ci vogliamo prendere le nostre responsabilità e uscire da questa situazione, così diventeremo più forti. A Genova abbiamo fatto bene all'inizio, l'esito non doveva essere quello e proprio per questo dobbiamo farci delle domande. Il calendario? Conta la sfida contro la Fiorentina, dobbiamo fare il massimo domani sera e poi penseremo al Carpi. Il risultato per noi è fondamentale, troviamo una squadra con dei valori tecnici importanti, attrezzata per vincere lo Scudetto. I punti sono importanti, è un momento difficile ma abbiamo superato tanti ostacoli insieme. Magari ce la faremo anche questa volta, ce la giocheremo, con i nostri difetti e i nostri pregi. Le vittorie possono cambiare l'esito di tanti aspetti, soprattutto a livello nervoso, e speriamo che domani sia così. Conosco i calciatori, li sprono sempre per migliorare. Conta questo, il resto sono chiacchere».
LA CONTA DEI PRESENTI
«Chi sarà della partita? Sia Pazzini che Hallfredsson non ci saranno, ma altri calciatori sono pronti a scendere in campo. Abbiamo recuperato Winck e porteremo 5 ragazzi della Primavera, dando valore a quanto di bello sta facendo il Settore Giovanile. Il modulo? Conta l'atteggiamento, che dovrà essere importante. Viviani? Stava facendo bene, ci dava pericolosità sulle palle ferme. Ora non c'è ed è inutile parlare di lui, le alternative in quel ruolo le abbiamo. Pensiamo a chi c'è, per dare il massimo nelle difficoltà. Gli infortuni muscolari? Hallfredsson ha preso una botta, Pazzini è caduto male sulla caviglia infortunata, non si tratta di problemi muscolari. Se Pazzini ci sarà contro il Carpi? Valuteremo le situazioni dopo questa gara, lo staff farà di tutto per recuperare gli infortunati».
FONTE: HellasVerona.it
Verona, Mandorlini: "Il toto allenatori fa parte del gioco"
In conferenza stampa il tecnico parla delle voci su un possibile esonero
Andrea Mandorlini (Getty Images)
27/10/2015 16:19
VERONA MANDORLINI ESONERO / VERONA - Ordinaria amministrazione: così Andrea Mandorlini parla delle voci che lo vogliono a un passo dall'esonero. In conferenza stampa prima della sfida con la Fiorentina, il tecnico del Verona spiega: "Il toto-allenatore è una cosa normale per chi fa questo mestiere. Io sono concentrato soltanto sulla partita".
B.D.S.
FONTE: CalcioMercato.it
Verona, i possibili sostituti di Mandorlini
26 ottobre alle 12:40
Secondo Tuttosport, in caso di esonero di Andrea Mandorlini, le alternative per la panchina del Verona sarebbero Francesco Guidolin e Roberto Donadoni.
FONTE: CalcioMercato.com
Mandorlini: «Dobbiamo e possiamo fare di più»
Postata il 25/10/2015 alle ore 15:30
Genova - Segui su Hellas Verona Channel l'intervista ad Andrea Mandorlini. Ecco le principali dichiarazioni dell'allenatore gialloblù, rilasciate al termine di Sampdoria-Hellas Verona (4-1): «Abbiamo attaccato in maniera decisa all'inizio, l'errore sul primo gol ci ha dato un brutto colpo. Siamo molto molto dispiaciuti, dovevamo e volevamo fare di più, ma ricordiamoci che il campionato è ancora lungo. La classifica conta, la preoccupazione, i problemi ci sono è innegabile. La squadra la sento mia e mi sento responsabile, la responsabilità è dell'allenatore. Col direttore e il presidente ci parliamo sempre, siamo amareggiati. Non so cosa sarà, dobbiamo stare uniti, l'aspetto nervoso è predominante. Viviamo situazioni mentali e nervose particolari, bisogna andare oltre e fare di più, abbiamo giocatori di responsabilità, che ora servono, la vittoria è la medicina di questi guai».
FONTE: HellasVerona.it
SERIE A
ESCLUSIVA TMW - Verona, Setti scuro in volto dopo il ko: i nomi per il dopo Mandorlini
25.10.2015 15.06 di Marco Frattino Twitter: @MFrattino
Fonte: Raffaella Bon
ESCLUSIVA TMW - Verona, Setti scuro in volto dopo il ko: i nomi per il dopo Mandorlini
Il ko per 4-1 con la Sampdoria non è stato ben accolto dal presidente del Verona, Maurizio Setti. Il numero uno dell'Hellas ha abbandonato lo stadio Marassi scuro in volto, mentre inizia a pensare al possibile dopo Mandorlini. I nomi forti sono quelli di Francesco Guidolin e Roberto Donadoni.
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
Sampdoria-Verona, Mandorlini rischia: i tifosi 'sognano' Prandelli
La pesante sconfitta di 'Marassi' potrebbe costare cara al tecnico scaligero
Andrea Mandorlini (Getty Images)
25/10/2015 14:23
CALCIOMERCATO VERONA FUTURO MANDOLINI / GENOVA - Ultimo in classifica, insieme al neo-promosso Carpi. Inizio di stagione da dimenticare per il Verona di Andrea Mandolini, che esce con le ossa rotte dalla trasferta di 'Marassi' contro la Sampdoria, che si è imposta per 4-1 sugli scaligeri. A pagare potrebbe essere cosi il tecnico, che rischia grosso dopo la 'scoppola' odierna: se Mandorlini dovesse essere esonerato, il 'sogno' dei tifosi dell'Hellas sarebbe il ritorno di Cesare Prandelli, mentre le ipotesi più percorribili porterebbero a Donadoni, Guidolin o Del Neri. Difficile anche la pista Montella.
G.M.
FONTE: CalcioMercato.it
Verona, Mandorlini: 'Il responsabile sono io'
25 ottobre alle 15:26
Andrea Mandorlini, allenatore del Verona, parla ai microfoni di Sky dopo la pesante sconfitta sul campo della Sampdoria: "Eravamo un po' padroni del campo, sembrava una sfida equilibrata ma in questo momento le cose non vanno come vorremmo. La classifica conta, c'è un po' di preoccupazione e si vede anche nel gioco. Se questa squadra la sento ancora mia? La squadra la sento mia e sono responsabile perché la metto in campo. Possiamo fare di più, ovviamente il responsabile è l'allenatore che deve trovare delle soluzioni e in questo momento non è in grado di trovarle".
Ha avuto modo di parlare con Setti e Bigon?
"Col direttore e col presidente parliamo sempre, loro sono amareggiati quanto me. Dobbiamo stare ancora più attaccati, l'aspetto nervoso è dominante e forse ne abbiamo meno degli altri. Guardiamo avanti, mercoledì torniamo in campo. Non abbiamo mai vinto e questo diventa un fardello che ci portiamo dietro al primo gol che prendiamo. L'autostima nasce anche dai risultati raccolti, la vittoria è una medicina e adesso facciamo fatica. Siamo stati recuperati in cinque partite, la nostra classifica non è quella. Ritiro? No, siamo sempre insieme... Ci sono tante situazioni da poter leggere. La lettura più brutta è questa classifica, ma volevamo, potevamo e dovevamo fare di più. Abbiamo fatto poco per giocare la partita fino alla fine".
FONTE: CalcioMercato.com
Mandorlini: «Ne usciremo restando uniti»
Postata il 24/10/2015 alle ore 15:21
Peschiera - Segui su Hellas Verona Channel l'intervista ad Andrea Mandorlini. Le dichiarazioni dell'allenatore, rilasciate durante la conferenza stampa alla vigilia della sfida Sampdoria-Hellas Verona.
MARASSI CAMPO DIFFICILE, MA NOI…
«Il momento del Verona? La squadra sta bene, ci siamo allenati tanto durante la settimana e vogliamo fare una grande partita. Zenga? Sono contento di rivederlo, ho un bellissimo rapporto con lui e sono felice che sia tornato nel calcio italiano. Ha avuto una grande carriera, ma come tutti i portieri qualche errore l'ha fatto anche lui (ride, ndr). A parte le battute, sono sicuro che con la Samp sarà una partita dura, davanti sono davvero bravi, noi dobbiamo fare la partita che abbiamo preparato durante la settimana. Abbiamo il nostro modo di giocare che in questi anni ci ha dato tante soddisfazione negli anni, quindi noi percorriamo la nostra strada. Ferraris campo ostico per l’Hellas? L'aspetto ambientale è molto importante, e noi dobbiamo essere bravi dal punto di vista nervoso e pensare che è solo una partita in uno stadio di calcio. Sarà una gara difficile, ma possiamo comunque fare bene».
COME DICONO LELE ED EMIL: TUTTI UNITI!
«Un commento alle dichiarazioni di Moras e Hallfredsson? Evangelos ha voluto dare una scossa non solo a noi ma a tutto l'ambiente, ci può stare. Sono d'accordo, ci vuole positività. Emil ha ragione, noi siamo artefici del nostro futuro e ne usciremo tutti insieme. Un consiglio per Rafael? Soltanto di stare tranquillo e di trovare la serenità. Sbagliare fa aperte del gioco, sa che ha la fiducia della squadra. Come riusciremo a voltare pagina? Questo è il mio sesto campionato qui, noi abbiamo sempre vissuto momenti positivi e anche quelli meno positivi li abbiamo sempre gestiti alla grande. Quando sono arrivato eravamo in fondo alla classifica della Lega Pro ed ora eccoci qui. Il futuro dipende da noi e questo è bellissimo perché dobbiamo lottare per uscirne con le nostre forze. Sono tranquillo perché vedo come si allenano i ragazzi».
TANTE ALTERNATIVE A NOSTRA DISPOSIZIONE
«L’infortunio di Viviani? Purtroppo bisogna avere pazienza. Si allenava sempre un po’ a parte, aveva tanta voglia di giocare e faceva di tutto per essere in campo. Stringendo sempre i denti qualche problema può uscire. E’ un ragazzo sensibile, ha tanta voglia di tornare. Chi calcerà le punizioni al suo posto farà bene, per noi sono una soluzione importante. Possono prendere il suo posto in regia sia Greco che Matuzalem, che sta migliorando in condizione fisica. Ionita? Siamo contenti che sia tornato, però bisogna andare con calma, sta bene ma è appena rientrato. È molto positivo averlo con noi. Pazzini? Felice che abbia segnato. Non è ancora al top della forma, ha svolto un lavoro differenziato fino a mercoledì poi però si è allenato bene, quindi ci sarà dal primo minuto. Se ricorreremo al turn over? Abbiamo dei problemini, si è fermato Wszolek, mentre Bianchetti è due giorni che non si allena, però c'è una partita da giocare e noi siamo fiduciosi. Sala e Pisano sono due alternative, adesso valuteremo. Con Jacopo basso abbiamo soluzioni diverse da quelle che offre Pisano, quindi vedremo. Davanti abbiamo 4 attaccanti e solitamente ne giocano 3, domani scopriremo chi va in campo. Non è importante chi gioca, conta come affronti la gara e noi faremo una bella partita».
FONTE: HellasVerona.it
10:18 | mercoledì 21 ottobre 2015
Hellas Verona, trasferta di Marassi decisiva per Mandorlini: c'è Guidolin
Nella città veneta ritroverebbe il suo vice allentore storico Bortoluzzi
di Daniele Longo - twitter:@86_longo
HELLAS MANDORLINI GUIDOLIN - Non riesce a trovare la vittoria l'Hellas Verona in campionato, unica squadra a secco dopo otto giornate. Contro l'Udinese i tre punti sono volati via quando mancano solo cinque minuti alla fine delle ostilità. La dea bendata sta voltando le spalle ai ragazzi di mister Mandorlini che mai come quest'anno sta trovando delle difficoltà per dare imprevedibilità alla sua squadra. Il rapporto con i tifosi e la piazza è ancora saldo e forte ma i risultati nel calcio sono fondamentali e in questo momento l'Hellas si trova impelagato nelle sabbie mobili.
SAMPDORIA DECISIVA- Domenica a Marassi andrà in scena la gara tra deluse: da una parte la Sampdoria che deve riscattare la figuraccia di Frosinone, dall'altra proprio i veneti chiamati a salvare la panchina del proprio allenatore. Stando alle ultime informazioni in nostro possesso, trovano sempre più conferme le voci che portano a Francesco Guidolin che avrebbe detto no al Palermo in attesa proprio del Verona.
BORTOLUZZI C'E' - Un piccolo particolare interessante: all'Hellas è già arrivato Diego Bortoluzzi, vice storico di Guidolin con il quale ha condiviso gli ultimi dodici anni di carriera. Una pura casualità o un indizio interessante? Per i tifosi dell'Hellas non resta che aspettare la gara del Marassi che potrebbe essere della svolta, in un senso o nell'altro.
FONTE: CalcioNews24.com
Hellas Verona: i pro ed i contro sulla conferma di Mandorlini
Posted on 20 ottobre 2015 by Davide Artale
Come anticipato ieri, la partita con la Sampdoria e più in generale le prossime partite saranno decisive per il futuro del tecnico veneto. Mandorlini è in questo momento l’allenatore più longevo fra i 20 di Serie A, essendo alla sua quinta stagione sulla panchina giaaloblu.
Analizzando bene i pro ed i contro rispetto alla conferma dell’ex bandiera nerazzurra emergono alla luce dei dati interessanti. Innanzitutto è innegabile come Mandorlini sia diventato ormai parte integrante del tifo veronese, tanto che a lui è dedicata pure una pagina su uno dei social più importanti, spazio che ha più di un migliaio di sostenitori.
Un po’ di malumore si percepisce nella piazza ma la maggior parte dei supporters dell’Hellas è con il proprio simbolo, che gode di un credito ampio.
Inoltre lo stipendio del tecnico è inferiori al mezzo milione di euro, pertanto licenziarlo e prendere un altro allenatore comporterebbe un esborso pesante per le casse di Setti, visto che gli eventuali sostituti dovrebbero percepire un salario quanto meno simile.
La squadra inoltre non sta remando assolutamente contro il proprio leader, ragion per cui la sfortuna che si è accanita sotto forma di infortuni fisici ed in campo (alcuni dei goal subiti oppure la traversa di Sala contro l’Inter 57 secondi prima del decisivo goal di Melo) stanno giocando un ruolo chiave.
La novità di un tecnico nuovo potrebbe portare entusiasmo e voglia di fare in alcuni giocatori che stanno rendendo al di sotto delle aspettative.
La medicina potrebbe semplicemente essere una vittoria, necessaria a far svoltare un ambiente che è in difficoltà, con il campo che sarà l’unico giudice, con o senza Mandorlini nei prossimi mesi.
FONTE: VociDiSport.it
Verona, Mandorlini è in bilico: pronto il sostituto
Scricchiola panchina di Andrea Mandorlini al Verona. Decisive le prossime sfide contro Sampdoria e Carpi. I gialloblù intanto hanno già pronto il sostituto: Francesco Guidolin
20 ottobre 2015 11:02 - Federico Gottero
LaPresse/Spada
Dopo 8 giornate di campionato l’unica squadra ad aver cambiato allenatore è il Carpi. A farne le spese è stato Castori, che si è visto ‘soffiare’ il posto da Sannino. Presto però l’ex tecnico degli emliani potrebbe avere compagnia. In Serie A, infatti, sono due le panchine che scottano: quella del Bologna e quella dell‘Hellas Verona.
La situazione più delicata è forse quella degli scaligeri, che sono senza vittorie e non brillano nel gioco. Mandorlini è chiamato a dare una scossa alla sua squadra nelle prossime due partite contro Sampdoria e Carpi se vuole salvare la sua panchina.
Secondo quanto appreso dalla nostra redazione, infatti, se la situazione non dovesse migliorare, i gialloblù avrebbero già pronto il sostituto del tecnico romagnolo: Francesco Guidolin.
FONTE: CalcioWeb.eu
SERIE A
Hellas Verona, un mese per conoscere il futuro. Anche di Mandorlini
20.10.2015 08.53 di Pietro Lazzerini
Il mese di novembre sarà decisivo per conoscere il futuro dell'Hellas Verona. Andrea Mandorlini è stato confermato dalla società alla guida dei gialloblu, ma il prossimo periodo sarà fondamentale per conoscere anche il suo destino. A breve ci saranno tanti scontri diretti, dal Carpi al Bologna, fino al Frosinone dopo il Napoli. E poi a inizio dicembre sarà la volta dell'Empoli in casa. Tutte partite fondamentali per uscire dalla crisi e per far mangiare il panettone al tecnico. Che ora non è in discussione, ma che per evitare di entrare in un incubo ha bisogno di ritrovare la via della vittoria. A riportarlo è il Corriere di Verona.
SERIE A
Hellas Verona, Mandorlini ora rischia: Sampdoria decisiva
19.10.2015 19.15 di Pietro Lazzerini
Secondo quanto riportato da TuttoHellasVerona la posizione di Andrea Mandorlini non sarebbe più così solida. La squadra gialloblu, ancora a secco di vittorie in questa stagione, e penultima in classifica insieme al neo promosso Carpi, sta vivendo un momento di crisi. Per questo, la gara contro la Sampdoria sarà probabilmente decisiva. Serve una vittoria, altrimenti il ds Bigon potrebbe decidere di cambiare guida tecnica.
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
Mandorlini: «Solo insieme ce la faremo»
Postata il 18/10/2015 alle ore 18:30
Verona - Segui su Hellas Verona Channel l'intervista ad Andrea Mandorlini. Ecco le principali dichiarazioni dell'allenatore gialloblù, rilasciate al termine di Hellas Verona-Udinese (1-1): «La sfida contro l'Udinese? Questa è la quinta volta che ci recuperano nel finale, come ha detto il direttore sportivo, Riccardo Bigon, paghiamo i problemi degli infortunati e di chi è rientrato. La classifica la guardiamo sempre, mi dispiace, ora ci aspetta una partita difficile, a Genova contro la Sampdoria, in uno stadio ostico. Dovremo andare in tutti i campi a prenderci i punti. Dal punto di vista fisico paghiamo, dovevamo vincerla come tante altre ma così non è stato. Non abbiamo nessun alibi, al di là degli errori dei singoli e di squadra non piace essere recuperati così. I fischi fanno sempre male, ma si vive un po' il momento, dobbiamo uscire tutti assieme da questo periodo».
FONTE: HellasVerona.it
Verona, anche Mandorlini in bilico? La fiducia è a tempo
Il tecnico dei gialloblu - al pari di Rossi e Colantuono - sarebbe sotto stretta osservazione
07/10/2015 11:06
VERONA MANDORLINI PANCHINA FIDUCIA / VERONA - Non solo Colantuono e Rossi, ma anche Andrea Mandorlini sarebbe a rischio esonero in vista della ripresa del campionato. L'allenatore del Verona, stando a quanto riporta il 'Corriere dello Sport' - gode al momento della fiducia della proprietà che tuttavia se non arrivasse una svolta dopo la sosta potebbe valutare un allontanamento dalla panchina.
O.P.
FONTE: CalcioMercato.it
Chievo e Hellas Verona, cammini opposti: la muraglia clivense e le difficoltà degli scaligeri
di Nicola Deidda 6 OTT 2015
3. Hellas Verona - Zero gol subiti...ma solo nei primi tempi
Può una squadra durare un solo tempo per ben sette partite? Sì. Chiedete all'Hellas Verona per maggiori informazioni. La squadra scaligera infatti ha saputo sfruttare al meglio i primi quarantacinque minuti di gioco delle parti - così come la Fiorentina - non subendo neanche una rete. Peccato che nella ripresa i gol subiti sono ben dieci. Tanti punti persi che costano alla squadra il terzultimo posto in classifica con soli 4 punti conquistati in sette match.
2. Hellas Verona - La squadra è dalla parte del tecnico
I soli 4 punti in sette partite non mettono in pericolo la posizione di Andrea Mandorlini. Il tecnico del Verona infatti gode della massima fiducia della squadra e della società. Le attenuanti ci sono: l'infortunio di Toni prima e Pazzini - suo naturale sostituto - dopo ha reso gli scaligeri poco incisivi in attacco. Questo ha aumentato le difficoltà della squadra in questo inizio di stagione. La squadra continua a remare dalla parte del tecnico e questo permette a Mandorlini di poter lavorare senza l'ombra di un esonero.
[...]
FONTE: 90Min.com
INIZIO STAGIONE HELLAS
La seconda peggiore partenza del millennio
06/10/2015 16:56
Non è iniziata nel migliore dei modi la stagione del Verona. Dopo sette giornate la squadra di Mandorlini è penultima in classifica insieme alla matricola Frosinone con solo quattro punti conquistati: dietro c’è solamente il Bologna di Delio Rossi. Nei sei anni passati in riva all’Adige, questo è l’inizio peggiore di sempre per Andrea Mandorlini. Nel nuovo millennio, il Verona era andato peggio solamente una volta: nel primo anno della C quando in panchina sedeva Franco Colomba.
TRA LA A E LA B. A pochi mesi dal paventato "Millennium bug", i punti raccolti nel primo anno di serie A di Prandelli, dopo sette giornate, furono sette: stessi punti raccolti dal Verona targato Attilio Perotti nell’anno che si chiuse con lo spareggio di Reggio Calabria. Sempre dopo sette giornate, Malesani fece otto punti nell’anno del “naufragio” di Piacenza, mentre nel Malesani-bis (in Serie B) si raccolsero nove punti. Nella stagione 2003-2004 anche Salvioni racimolò nove punti. Nel triennio di Ficcadenti, dopo sette giornate, si conquistarono sette punti nel primo anno, dodici nel secondo e solo sei nell’anno della retrocessione.
COLOMBA E IL PRINCIPE. Nel primo anno di Serie C si segnala la peggiore partenza di sempre: Colomba portò a casa solo due punti nelle prime sette partite: l’esonero fu inevitabile. Negli anni di Remondina si fecero registrare otto punti nel primo anno e ben quindici nel secondo. I punti di Giannini sulla panchina del Verona furono solo sei. Dopo sette giornate il principe vinse solo una volta: contro il Monza nel roboante 1-5 allo stadio Brianteo (con un’inusuale tripletta di Le Noci).
L'ERA MANDORLINI. Con l’avvento di Mandorlini sempre ottime partenze: in serie B si sono fatte registrare, sempre dopo sette giornate, partenze da 11 e 15 punti. Ottimo l’avvio anche nel primo anno di Serie A: furono 13 i punti raccolti da Iturbe, Jorginho e compagni. L’anno scorso invece, si registrarono 11 punti. Quest’anno avvio shock: quattro punti e zero vittorie. Al momento, il Verona è l’unica squadra della Serie A senza vittorie: nel nuovo millennio, l'Hellas registrò lo stesso trend negativo solamente nell’anno di Colomba. Contro l’Udinese vietato sbagliare: dopo la sosta bisogna cambiare rotta.
Hellas: tabella dopo sette giornate di campionato negli anni duemila
1999-2000: 7 punti (Prandelli)
2000-2001: 7 punti (Perotti)
2001-2002: 8 punti (Malesani)
2002-2003: 9 punti (Malesani)
2003-2004: 9 punti (Salvioni-Maddè)
2004-2005: 7 punti (Ficcadenti)
2005-2006: 12 punti (Ficcadenti)
2006-2007: 6 punti (Ficcadenti-Ventura)
2007-2008: 2 punti (Colomba-Pellegrini- Sarri-Pellegrini)
2008-2009: 8 punti (Remondina)
2009-2010: 15 punti (Remondina-Vavassori)
2010-2011: 6 punti (Giannini-Mandorlini)
2011-2012: 11 punti (Mandorlini)
2012-2013: 15 punti (Mandorlini)
2013-2014: 13 punti (Mandorlini)
2014-2015: 11 punti (Mandorlini)
2015-2016: 4 punti (Mandorlini)
LUCA VALENTINOTTI
FONTE: TGGialloblu.it
SERIE A
Cosa va, Hellas Verona: fiducia immutata nel tecnico Mandorlini
06.10.2015 12.30 di Simone Lorini Twitter: @Simone_Lorini
L'inizio molto problematico della squadra non ha scosso le certezze ferree della società, soprattutto nei riguardi del tecnico Andrea Mandorlini: pur nelle difficoltà, la posizione dell'allenatore romagnolo non è mai stato a rischio. D'altronde, le attenuanti ci sono: il ko di Toni in primis e l'assenza contemporanea di Pazzini, hanno dato enormi problemi alla squadra, che spesso nella scorsa stagione si è affidata completamente al fiuto del gol del capocannoniere per uscire dalle difficoltà. Con questo doppio infortunio, è ovviamente rimandato il percorso di adattamento ad un modulo più adatto alla contemporanea presenza dei due.
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
04.10.2015
«Complimenti Hellas, sfiorata la vittoria»
«Maledetti ultimi minuti. Pensavo di essere riuscito a vincere la gara ma nel calcio tutto può accadere. Noi bravi nonostante la grande emergenza»
Mandorlini comanda, il Verona lo segue
L'abbraccio con Maran a fine gara e poi via nel tunnel mentre i suoi ragazzi restano fuori per raccogliere l'ultimo applauso di una Curva Sud, mai doma. Andrea Mandorlini arriva in sala stampa con un mezzo sorriso. «Ho visto un bel derby senza colpi proibiti e due squadre che hanno cercato di superarsi. Noi non potevamo fare di più».
Mister perche' quel cambio a dieci minuti dalla fine? «Perchè Sala non ne aveva più e volevamo avere più copertura dietro. Le cose a volte non vanno come vorresti. Devo rivedere la rete che abbiamo subito. Una cosa non mi va giù. Abbiamo fatto una buona partita, ma è la settima volta che subiamo gol nella ripresa».
Come se lo spiega? «Non lo so, ho meglio posso spiegarmelo con la grande rincorsa iniziata dalla scorsa estate. Non abbiamo mai avuto i giocatori chiave a posto fisicamente, sono cose che poi paghi».
Il Verona ha sorpreso il Chievo nel primo tempo... «L'abbiamo preparata così. Per fermare il Chievo deve correre e tanto. Loro forse non si aspettavano una partenza così veloce, ma i ragazzi sono stati davvero bravi. In mezzo Greco, Viviani e Hallfredsson hanno cantato e portato la croce. Siamo riusciti quasi sempre a ripartire. Abbiamo avuto occasioni sia da palla inattiva che su azione manovrata. Non potevamo fare di più».
È mancata la punta centrale? «Direi di si, anche se Juanito Gomez ha fatto un lavoro straordinario. Anche lui è sceso in campo in condizioni precarie, ma è stato ben supportato da Sala e Jankovic. Siamo anche riusciti ad andare in vantaggio con un po' di fortuna potevamo portarla a casa, ma alla fine crdeo che sia giusto il risultato di parità».
La rete di Pisano era irregolare, lo sa? «Così mi hanno fatto vedere alla pay-tv, ma cosa dovremmo dire noi che abbiamo perso un derby per un gol irregolare. Al Chievo è andata bene, lo hanno pareggiato. Credo che sia stata una decisione difficile da prendere per l'arbitro».
Helander è una splendida realtà? «Filip sta crescendo gara dopo gara, ma tutti hanno fatto bene, anche Souprayen. Sono contento. È un punto guadagnato, in attesa di recuperare qualcuno per la ripresa del campionato».
Nella rete del Chievo un' ingenuità di pisano e la mancata chiusura di Souprayen su Castro. È così? «Può essere che Eros perde la palla su Meggiorini, ma loro hanno fatto una cosa eccezionale. Abbiamo pareggiato contro una delle squadre più difficili da affrontare in questo momento. Hanno tecnica, corsa e fisicità. Il Chievo è forte anche sulle palle inattive».
Giornata rovinata dalla vittoria del Carpi sul Toro? «Non guardiamo agli altri. Noi pensiamo a noi stessi. La classifica è brutta, ma questo punto ci da grande forza. L'abbiamo strameritato giocando una grande gara, con ottima intensità. Mi auguro di recuperare più giocatori possibili per la sfida con l'Udinese. Quella è la gara che non dobbiamo sbagliare, come quelle che arriveranno».
Pazzini in campo con l'udinese? «C'è tempo, vedremo ormai non voglio più commentare queste situazioni, mi sa che portano sfortuna. Meglio non pensarci».
Gianluca Tavellin
FONTE: LArena.it
Mandorlini: «Abbiamo comunque fatto bene»
Postata il 03/10/2015 alle ore 23:45
Verona - Ecco le principali dichiarazioni di mister Andrea Mandorlini, rilasciate al termine di Chievo-Hellas Verona (1-1): «Per l'ennesima volta siamo andati in vantaggio e ci siamo rimasti fino a 7 minuti dalla fine. E' un momento un po' così, abbiamo sbagliato il gol del 2-0, al di là degli infortuni ci abbiamo provato. Pazzini e Toni sono due giocatori importantissimi e ci mancano, sono dei riferimenti. Recuperemo gli infortunati, dobbiamo tenere duro. Commettiamo degli errori, ora ci manca qualcosina però penso che la squadra abbia fatto bene».
Mandorlini: «Derby? Non esistono favoriti»
Postata il 02/10/2015 alle ore 16:45
Peschiera - Le dichiarazioni dell'allenatore Andrea Mandorlini, rilasciate durante la conferenza stampa alla vigilia di Chievo-Hellas Verona.
DERBY? SE GUARDIAMO LA STORIA…
«Un commento sul derby? Da due anni è una partita sentita, da quando sono qui loro hanno vinto una partita in più, però negli anni abbiamo sempre chiuso il campionato sopra di loro, l’importante è la corsa e mi piacerebbe chiudere anche quest’anno più in alto di loro. Sarà una partita difficile e dura, per la storia siamo noi i favoriti, mentre la classifica lo sono loro, hanno 11 punti e noi solo 3. Il derby è una partita particolare, tutti ci tengono a vincerla e in linea di massima non ci sono favoriti. Un commento sul Chievo? Stanno facendo bene, complimenti a loro. Però ogni squadra ha le sue caratteristiche e noi non siamo secondi a nessuno».
FORMAZIONE? TUTTO ANCORA IN BILICO
«Situazione infortunati? Veniamo da una settimana particolare e ci sta visto il nostro momento. La formazione a grandi linee ce l’ho in mente, molto dipenderà se Pazzini recupererà in tempo. Manca ancora la rifinitura, quindi non mi sbilancio. Il Verona che ho in mente? Mi è piaciuta la prestazione contro la Lazio, dispiace per il risultato, la partita era incanalata sulla nostra vittoria. Il derby sarà una partita importante dal punto di vista nervoso, vorrei una prestazione importante dai miei. Siligardi? E’ tra i convocati, si è allenato con noi da ieri, sembrava che non ce la facesse ma è riuscito a recuperare. Sala? Ha fatto una buonissima partita con la Lazio, per noi è un valore aggiunto perché può ricoprire diversi ruoli, è un calciatore universale. Pazzini? Convocato anche lui, dare man forte allo spogliatoio è importante, ma pensiamo che sarebbe meglio vederlo in campo. Sta convivendo con il dolore, stringe i denti, vedremo, tutto è possibile. Anche Viviani sta facendo grandi prestazioni, si vede che fa fatica ma indubbiamente la sua situazione migliorerà come quella di tutti. Helander? Sono molto soddisfatto, avevo visto dall’inizio le sua qualità. Ha avuto la sua possibilità, l’ha sfrutta bene ed è giusto dargli continuità. Siamo stati noi a credere in lui, mentre lui è stato bravo a farsi trovare pronto».
TONI HA DETTO BENE, DOBBIAMO…
«Un commento alle parole di Toni? Luca ha detto bene, dobbiamo fare meglio, bisogna sempre pensare a migliorarsi. Abbiamo i nostri problemi ma questo non importa, c’è una partita da giocare. Abbiamo dimostrato di poter fare bene, ora dobbiamo fare meglio. Giusto guardare classifica? Non sono queste le cose che mi fanno paura, certo che dobbiamo guardarla a e fare di tutto per migliorarla».
Mandorlini: «Ora uniti più che mai»
Postata il 27/09/2015 alle ore 18:40
Verona - Segui su Hellas Verona Channel l'intervista ad Andrea Mandorlini. Ecco le principali dichiarazioni dell'allenatore gialloblù, rilasciate al termine di Hellas Verona-Lazio (1-2): «Abbiamo fatto la partita che dovevamo fare nonostante la grande emergenza, mettendo in campo cuore e coraggio. Ci hanno punito gli episodi, peccato perché la nostra situazione è difficile e abbiamo fatto bene. I ragazzi sono stati grandi, hanno dato tutto, ma il cuore non è bastato. Dobbiamo essere più decisi negli episodi chiave, però credo che quella del rigore sia stata una decisione generosa. Eravamo in emergenza, potevamo giocare solo così e sono contento della prestazione. Devo elogiare i ragazzi per la prova di carattere che abbiamo fatto, adesso proviamo a recuperare qualcuno. Gomez? Ha avuto un problema fisico come Greco. Prossimo turno con il Chievo? Sono tutte importanti per noi. Ci troviamo domani e guardiamo avanti con fiducia. Rientri? Toni ne avrà per molto, per quanto riguarda Pazzini vedremo. Oggi abbiamo perso Gomez e Greco, sarà dura. Helander? Ha fatto bene al di là del gol, sapevo che poteva fare una partita importante, la scelta di metterlo in coppia con Moras non è stata casuale».
Mandorlini: «Peccato perdere così»
Postata il 23/09/2015 alle ore 23:50
Milano - Segui su Hellas Verona Channel l'intervista ad Andrea Mandorlini. Ecco le principali dichiarazioni dell'allenatore gialloblù, rilasciate al termine di Inter-Hellas Verona (1-0): «Sapevo che avremmo fatto una partita importante è così è stato, gli episodi hanno fatto la differenza, è un peccato perdere così. Melo? Andava ammonito subito, hanno ammonito molto prima Albertazzi. Loro sono una squadra fisica e hanno fatto valere questa caratteristica. Pazzini? Bisogna vedere, vedendo la caviglia non credo che lui posso essere della gara. La prova dei giovani? Hanno fatto la gara che dovevano fare, siamo stati contenti, ho fatto i complimenti a tutti. Ora siamo in forte emergenza, aspettiamo la sosta. Il modulo? Oggi l'abbiamo preparata così, vedremo».
Mandorlini: «Ritorno al Meazza per fare bene»
Postata il 22/09/2015 alle ore 17:30
Peschiera - Le dichiarazioni dell'allenatore Andrea Mandorlini, rilasciate durante la conferenza stampa alla vigilia di Inter-Hellas Verona.
INTER PRIMA CON MERITO, MERCOLEDI’ SARA’ DURA
«La sfida contro l'Inter? È una partita notoriamente difficile, e lo sarebbe stata comunque vista la nostra storia. Abbiamo perso dei calciatori importantissimi ma c'è una gara da giocare. Questo è il bello del calcio e chi scenderà in campo avrà delle grandi motivazioni per fare bene. Pile ricaricate? C'era poco da ricaricare dopo l'Atalanta, quello che conta è il pareggio arrivato alla fine. Abbiamo fatto un punto importante, ora c'è un'altra partita contro un avversario forte e vedremo come andranno le cose. L'Inter? È davanti a tutti, merita di stare lì ma non partiamo battuti in partenza. È una squadra forte nei titolari e nelle seconde linee, per loro ci sono le premesse di una stagione importante, ma speriamo si fermino domani (ride, ndr). Mai dire mai, ci manca tanto fare risulato e ce la andiamo a giocare. E lo faremo con cuore ed entusiasmo».
TONI E MARQUEZ PERDITE IMPORTANTI
«L'assenza di Toni? Abbiamo un attaccante come Pazzini. Giampaolo è sempre stato dentro al gruppo. Su di lui non ho dubbi, ha qualità diverse nel gestire l'attacco e la squadra deve adeguarsi con molta serenità e tranquillità. Nella mia testa c'era già l'idea di fare qualche cambio, il bollettino medico è pesante ma c'è la partita che è la cosa più bella. Giocheremo anche per i ragazzi che non ci sono. Marquez? Dispiace per lui, veniva da prestazioni importati. Siamo rammaricati per lui e per Luca, come per tutti gli altri infortunati. Ci sono altri calciatori e altre partite da giocare, la squadra è pronta a battagliare, tutta unita».
FORMAZIONE ANCORA DA SCEGLIERE
«Sala? Ogni partita e ogni prestazione hanno la loro storia. È stata una gara storta per molti quella di Bergamo. Da qui si cresce, Jacopo per noi è determinante come tutti gli altri. Guardiamo avanti e pensiamo a fare meglio. Helander o Bianchetti? Matteo ha fatto bene e Filip è pronto. Ci penserò. Wszolek? È un ragazzo fantastico, sempre sorridente. Può fare diversi ruoli, vediamo domani. Chi gioca in porta? Rafael è il titolare, vedremo domani chi giocherà. Senza Luca cambio di modulo? Siamo stati sfortunati, ma abbiamo Giampaolo Pazzini e ce lo godiamo. Dobbiamo cercare di sfruttare al massimo le sue caratteristiche. Forse porteremo Matuzalem in questa trasferta, poi avremo il tempo di recuperare qualche calciatore. Hallfredsson speriamo di averlo per il Chievo, Romulo si opera, così come Ionita. I nostri sono tutti infortuni lunghi».
CHE CARATTERE CON L’ATALANTA
«Il gol subito da Maxi Moralez? Era un momento un po' particolare della partita, si può prendere gol in mille modi. Potevamo fare meglio nell'occasione, come potevamo andare in vantaggio noi. Quella di Bergamo è stata una gara difficile, poi è venuto fuori il carattere e le tante convinzioni che la squadra ha. Il pareggio è stato motivo di grande soddisfazione e di grande orgoglio. Ora è il momento di fare grandi sacrifici, per tanti motivi, e questo deve unirci tutti».
Mandorlini: «Punto d'oro, possiamo fare meglio»
Postata il 20/09/2015 alle ore 18:55
Bergamo - Segui su Hellas Verona Channel l'intervista ad Andrea Mandorlini. Ecco le principali dichiarazioni dell'allenatore gialloblù, rilasciate al termine di Atalanta-Hellas Verona (1-1): «Un commento alla partita con l'Atalanta? Non una giornata brillante però l'abbiamo messa in piedi alla fine, gli episodihanno fatto cambiare una giornata non positiva. E' stata una partita dura, però abbiamo conquistato un punto molto importante. Abbiamo grinta e cuore, sarebbe stato bello fare un altro tipo di partita, perché due qualità che ha questa squadra sono grinta e cuore. Quello di oggi non era l'atteggiamento giusto, ci può stare, alla fine il risultato è stato più che positivo. Toni? Ha male al collaterale, valutaremo poi dopo. Domani facciamo la conta, abbiamo 2 giocatori infortunati, uno squalificato che è Jankovic, ce la prepareremo e giocheremo. Il prossimo turno? Sarà un mercoledì da leoni, l'Inter dopo 4 giornate è a punteggio pieno, erano un po' di anni che non lottava in prima posizione. Andremo a giocare la nostra partita».
Mandorlini: «Spirito giusto, potevamo vincere»
Postata il 13/09/2015 alle ore 16:03
Verona - Segui su Hellas Verona Channel l'intervista ad Andrea Mandorlini. Ecco le principali dichiarazioni dell'allenatore gialloblù, rilasciate al termine di Hellas Verona-Torino (2-2): «E' stato un peccato, abbiamo ampiamente e largamente meritato di vincere la partita, da parte nostra c'è stata tanta fatica ma con un niente il Torino ha recuperato la sfida. Non abbiamo gol subito gol per il poco equilibrio, ma perché facciamo qualche errore. Sono cose che ci portiamo dietro da tanto tempo e questo è un peccato. Si vede che doveva andare così. Viviani? Da noi dovrà essere importante, ma deve dimostrare ancora tanto».
FONTE: HellasVerona.it
08:51 | giovedì 10 settembre 2015
Mandorlini: «Ventura anomalia, fa un calcio moderno»
Elogi del tecnico del Verona alla controparte del Torino
di Gianmarco Lotti - twitter:@GianmarcoLotti © www.imagephotoagency.it
VERONA TORINO MANDORLINI VENTURA - Andrea Mandorlini ha esordito con il Torino nel calcio che conta e adesso se lo ritrova contro in Verona - Torino coi granata capolista in Serie A. Mandorlini ricorda ancora i tempi al Filadelfia e elogia il Toro dicendo che i sei punti sono diretta conseguenza delle scorse stagioni. «Da un po' di anni tra la Serie B e la Serie A col Torino ci scontriamo a suon di gol, loro a Verona vincono sempre. Speriamo che il fattore campo cambi» commenta proprio il mister del Verona.
VERONA VS TORINO - Il match non sarà facile, dice Mandorlini che sul suo attacco afferma: «Toni e Pazzini possono giocare assieme anche contro il Torino ma entrambi soffrono per alcuni acciacchi». Il tempo per Toni non passa mai, secondo Mandorlini quest'anno il bomber emiliano è anche messo meglio fisicamente e ha detto che serve pazienza per avere ragione su Toni. Mandorlini e Ventura sono due anomalie del calcio italiano essendo da molto tempo sulle solite panchine: «È l'ambiente giusto per entrambi, mi piacerebbe continuare qua per un po'».
FIGLIO DEL FILA - La parola magica potrebbe essere progetto ma Mandorlini è realista e sa che tutto va bene finché ci sono i risultati, poi bastano due gare così così e cambia tutto. Tornando sulla gara col Torino, ecco cosa dice il mister del Verona: «Di Ventura apprezzo l'idea che dà alla squadra, esprime un calcio moderno. A loro toglierei Glik e anche Baselli che mi fa impazzire». Dopo aver parlato della conferma di Sala come una sorpresa, Mandorlini a Tuttosport ha rivelato: «A chi non piacerebbe allenare il Torino? A Verona sto bene e voglio togliermi soddisfazioni anche se non potrei dire di no al Torino».
FONTE: CalcioNews24.com
Mandorlini: «Dobbiamo trovare l'equilibrio»
Postata il 30/08/2015 alle ore 23:50
Genova - Segui su Hellas Verona Channel l'intervista a mister Andrea Mandorlini. Ecco le principali dichiarazioni dell'attaccante gialloblù, rilasciate al termine di Genoa-Hellas Verona (2-0): «Un commento sul Genoa? Loro hanno fatto bene, sapevamo che erano aggressivi. Questa squadra in casa riesce a far bene, abbiamo fatto un errore sul secondo gol, complimenti al Genoa che è andato più forte di noi. Loro hanno fatto la partita che dovevano fare, non abbiamo subito particolarmente, loro c'hanno creduto, sono stati più aggressivi, nel secondo gol potevamo fare meglio e tenerla fino in fondo e invece no. Mi spiace, forse siamo stati poco coraggiosi nelle ripartenze, speravamo di portare a casa qualcosa. Le risposte di Toni e Pazzini sono state buone, il 'Pazzo' si meritava il gol. Hallfredsson? Credo che starà fuori per un po'. Ora recuperiamo e prepariamoci, il Torino è una squadra consolidata, ci aspetta una partita dura».
Mandorlini: «Con la Roma un punto importante»
Postata il 22/08/2015 alle ore 21:36
Verona - Segui su Hellas Verona Channel l'intervista a mister Andrea Mandorlini. Ecco le principali dichiarazioni dell'allenatore gialloblù, rilasciate al termine di Hellas Verona-Roma (1-1): «Quando giochi con la Roma, qualcosa devi anche concedere. Per un’ora abbiamo fatto bene bene, dopo 75 minuti avevamo giocatori un po' arrivati ma va bene, abbiamo conquistato un punto positivo. Abbiamo fatto la partita che dovevamo fare, per carattere ed intensità di gioco, peccato essere rimasti poco in vantaggio, magari avremmo potuto portarla un po’ più avanti. Avrei voluto mettere prima Pazzini, ho avuto due cambi forzati e molti giocatori sulle corde. Non so dove potremo arrivare, nove undicesimi erano quelli dell’anno scorso, giocatori che conoscono il mio gioco, poi nel finale ci siamo schierati diversamente coi nuovi. Ogni anno ha la sua storia, oggi è andata così, le fasi delle gare sono diverse, verso la fine non avevamo più forza di ripartire, i due esterni hanno chiesto il cambio, poi Rafael ha fatto grandi parate. Ad ogni modo prima possibile dobbiamo conquistare la salvezza».
Mandorlini: «Roma? Ci siamo preparati bene»
Postata il 21/08/2015 alle ore 17:30
Peschiera - Le dichiarazioni dell'allenatore Andrea Mandorlini, rilasciate durante la conferenza stampa alla vigilia della sfida Hellas Verona-Roma.
ROMA SQUADRA FORTE
«L'esordio con la Roma? Troveremo una squadra che si è tanto rinforzata. Sono forti, se guardassimo i numeri si direbbe che non c'è partita, ma il calcio è lo sport più bello del mondo e può succedere di tutto. Ce la giocheremo. La forza della Roma? Hanno nelle loro corde il possesso palla e attaccanti molto forti. Per vedere la forza della squadra basta guardare le cosiddette seconde linee, sono costruiti per lottare fino alla fine per lo Scudetto. Noi ci siamo preparati bene e speriamo di creare qualche pericolo. Pazzini e Toni insieme? Vedremo come si schiereranno loro. Sarà importante l'atteggiamento con cui andremo in campo, loro hanno dei valori tecnici altissimi noi abbiamo lavorato tanto e vogliamo rendere dura la partita. Questa partita come Verona-Juve? È stata una bellissima giornata di calcio, ogni partita ha la sua storia ma questo è l'inizio della Serie A e sarà una partita difficile con grande curiosità, interesse e tutto avranno voglia di esserci».
TANTA LA VOGLIA DI SCENDERE IN CAMPO
«Il segreto con Luca Toni? Non credo di avere segreti, sono cose che nascono e non si sa il perché. Sarà determinante in questa squadra come Pazzini, anche lui qualche gol in carriera l'ha fatto. Entrambi si conoscono bene. Souprayen? Ha fatto bene con il Foggia, ha voglia di esserci ma potrebbe giocare anche Albertazzi. Vedremo come si schiererà la Roma. Sala? Lo vedo tranquillo. È sereno, l'obiettivo è la partita di domani e io lo vedo concentrato lì. Ha un atteggiamento positivo. Viviani? È rientrato questa settimana, siamo contenti e domani vogliamo portarlo con noi. Sono dei piccoli passi in avanti e abbiamo voglia di rivederlo in campo al Bentegodi. Ha voglia di tornare e lo aspettiamo. Problemi numerici a centrocampo? Manca solo Ionita, che non sarà fra i convocati. Ma abbiamo calciatori a sufficienza per affrontare la partita, inoltre ci sono anche i recuperi di Viviani e Romulo. Davanti alla difesa ci sarà Greco, Marquez potrebbe essere un'alternativa e io sono molto sereno, Leandro può giocare in quel con le sue caratteristiche e qualità. Farà il bene della squadra. La nostra condizione? È in aumento, c'è tanta voglia di giocare. Abbiamo davanti un avversario che ci può far tirar fuori il massimo sotto tanti punti di vista. Hanno tanti calciatori forti, ma noi vogliamo rendere la vita difficile alla Roma. Se un pareggio andrebbe bene? I risultato positivi sono sempre ben accetti, la Roma si è avvicinata alla Juve che vedo ancora in leggero vantaggio per la vittoria finale del campionato perché vincere aiuta a vincere. Sarà comunque una Serie A molto combattuta. Il nostro pubblico? Deve essere stimolante. La pressione è normale che ci sia, ma i nostri tifosi saranno importanti».
FONTE: HellasVerona.it
Mandorlini sull'ultimo test match 2015-16
Hellas Verona, Mandorlini: “Voglio una squadra concreta. Sala? Se resta con noi è meglio”
Andrea Mandorlini (ph.Grigolini)
Redazione 07-08-2015 12:55
Prendi un centravanti di esperienza e capace di segnare gol a raffica, che ha il volto di Luca Toni. Ed aggiungici tanti giovani di qualità ed un’organizzazione di gioco collaudata da anni. Il risultato è il Verona di Mandorlini, ormai una realtà del nostro calcio. E proprio l’allenatore gialloblù ha parlato così del gioco del suo Verona, e di tanto altro, ai microfoni di Sky Sport: “Mi piacerebbe avere una squadra solida. Magari anche non bellissima, ma concreta nel raggiungere in fretta l’obiettivo. Cerchiamo però di giocare anche un calcio propositivo e di lanciare qualche giovane importante".
"Sala? Magari - ha proseguito l'allenatore gialloblù - se ritardiamo di un anno il suo lancio in una grande squadra sarebbe meglio per noi”. E sulle altre squadre della serie A aggiunge: “Credo sia ancora la Juventus la squadra da battere. Anche se le altre si stanno rinforzando, i bianconeri hanno un margine di vantaggio anche notevole. In Italia forse non si gioca il calcio migliore, ma è sicuramente quello più difficile perché ti devi confrontare con molti moduli, diverse situazioni di gioco, con allenatori molto attenti all’aspetto tattico. E’ questo che lo rende il calcio più difficile, nonostante non sia ricco e bello come gli altri. I migliori allenatori? Ne sono tanti. Credo che l’allenatore della nazionale rivesta un ruolo importante. Antonio Conte ha dimostrato, e continuerà a farlo anche in nazionale, di essere il miglior allenatore italiano”.
FONTE: GianlucaDiMarzio.com
Mandorlini: «Il Verona mi è piaciuto»
Postata il 01/08/2015 alle ore 19:53
Amburgo - Segui su Hellas Verona Channel le dichiarazioni dell'allenatore gialloblù, Andrea Mandorlini, rilasciate al termine di Amburgo-Hellas Verona, quinto test match terminato 2-1.
La squadra raggiungerà in tarda serata il ritiro austriaco di Bad Kleinkirchheim.
Mandorlini: «Inizio di campionato difficile»
Postata il 27/07/2015 alle ore 20:15
Verona - Le dichiarazioni dell'allenatore gialloblù, Andrea Mandorlini, rilasciate dopo il sorteggio del calendario della Serie A TIM 2015/16.
«Alla prima giornata incontriamo subito la Roma, una squadra forte. È un inizio difficile, prima o poi bisogna incontrarle tutte ma è inutile negare il fatto che le prime giornate siano toste».
Mandorlini: «Siamo tutti vicini a Moras»
Postata il 19/07/2015 alle ore 22:45
Racines - Segui su Hellas Verona Channel le dichiarazioni dell'allenatore gialloblù, Andrea Mandorlini, rilasciate al termine di Hellas Verona-Sudtirol, secondo test match di questo ritiro e terminato 3-0 per i gialloblù.
Tanti auguri ad Andrea Mandorlini
Postata il 17/07/2015 alle ore 10:05
Il Presidente Setti, la Società e lo staff tecnico
augurano tanti auguri di buon compleanno ad Andrea Mandorlini.
L'allenatore gialloblù compie 55 anni.
Mandorlini: «Buona la prima»
Postata il 16/07/2015 alle ore 20:15
Racines - Le dichiarazioni dell'allenatore gialloblù, Andrea Mandorlini, rilasciate al termine del test match disputato dai gialloblù contro la Rappresentativa Valle Isarco.
RISULTATO POCO SIGNIFICATIVO, MA SEGNALI POSITIVI
«Al di là dei gol e dell'avversario sono soddisfatto, è un avvicinamento a questa nuova stagione. Pazzini ha fatto bene, è un po' carico di lavoro, ma intanto ha già fatto gol e sta prendendo confidenza col gruppo. Fares può giocare sia basso che alto, ci puntiamo tanto. Questo test comunque lascia il tempo che trova. Abbiamo cambiato e cambieremo ancora in questa stagione, però ho visto che lo spirito è quello giusto, come il modo di stare in campo, la disciplina e l'ordine. Toni e Pazzini potranno giocare insieme o da soli, i problemi sono soprattutto per gli avversari, io devo solo trovare l'equilibrio generale. Dispiace per Viviani, lo vedremo più avanti, Greco però si è dimostrato molto affidabile. Siligardi? Ha caratteristiche che mi piacciono. Luca viene da diversi infortuni, ma ha già giocato in Serie A, a me piace. Gomez? Cresce ogni volta che viene in ritiro, contro la Valle Isarco gli ho dato la fascia, per noi è indispensabile».
16 luglio 2015 - Andrea Mandorlini |
MERCATO? MANCA ANCORA TANTO
«Nuovi arrivi? Il mercato è ancora molto lungo, ci sono tante situazioni ancora, già così siamo una squadra che ha dei valori, vedremo. Possiamo giocare in mille maniere, ci sono qualità importanti, il ritiro è utile per tutti. Sicuramente dovremo valutare qualche situazione in uscita. Per ora ci sono calciatori che ci godiamo, poi vedremo, ma bisogna avere pazienza».
FONTE: HellasVerona.it
Mandorlini alla presentazione dell'Hellas 2015-16 |
09.07.2015
Mandorlini suona la carica all'Hellas «Si volta pagina, bisogna dare di più»
«Sono molto contento di essere rimasto, è quello che volevo. Ormai Verona è casa mia Sono rimasti giocatori importanti ma voglio ringraziare anche quelli che sono andati via Un tridente d'attacco con Pazzini, Toni e Setti? Io farei sempre giocare il presidente...»
I giocatori del Verona con lo staff tecnico prima dell'allenamento all'interno del Parco Termale di Colà Villa dei Cedri. La preparazione continuerà oggi e domani a Peschiera FOTOSERVIZIO EXPRESS
Nessuno allena in A e B la stessa squadra da più tempo. Solo Bagnoli è rimasto più a lungo sulla panchina gialloblù. Un legame che difficilmente si potrà sciogliere. Andrea Mandorlini l'ha ribadito anche ieri pomeriggio, al Parco Termale Villa dei Cedri di Colà dove il Verona si è trasferito per il primo giorno di lavoro atletico e relax per riprendere confidenza con i compagni, lo staff tecnico, i dirigenti. Manca più di un mese alla sfida agonistica di Coppa Italia ma l'avventura è già iniziata. «Sono venuto fin qua per sentire che cosa mi dice il mister», ha detto sorridendo il sindaco Flavio Tosi che in poche ore si è diviso tra la presentazione ufficiale del Chievo al Bottagisio e la prima uscita ufficiale dell'Hellas a Colà.
«Un vanto per tutta la nostra città - ha detto Tosi - avere due squadre che giocano nel massimo campionato italiano». Ma a Colà si parla soprattutto si Hellas, comincia la terza stagione consecutiva in A, si riparte con Mandorlini in panchina. «Le nostre vacanze sono finite - attacca l'allenatore del Verona -, ora sfruttiamo il benessere di questo centro per cominciare la stagione, per lavorare in un clima e in un ambiente che facilitano oò nostro allenamento. Io sono pronto, sono molto carico per iniziare la mia sesta stagione con questo club. Mi sento parte integrante di questa città e di questo gruppo, l'avevo detto anche prima del rinnovo del contratto. Questo mi rende felice e orgoglioso. È quello che volevo ed è quello che ho ottenuto. Abbiamo due anni davanti per lavorare insieme e per raggiungere nuovi obiettivi».
In estate si ragiona, si fanno progetti, si costruiscono squadre, si pongono traguardi da raggiungere. «Il nostro obiettivo? È la salvezza, inutile pensare ad altro. Dobbiamo arrivarci il prima possibile. Magari facendo un punto in più dell'anno scorso. Fondamentale voltare pagina ma è meglio non alzare subito l'asticella. «Sono stati due anni importanti - spiega Mandorlini - e non possiamo dimenticare che il Verona ha raccolto cento punti in due campionati ma mi rendo conto che parlare del passato non conta più e ora pensiamo ad iniziare questa stagione. Tutti vogliono migliorare. Il presidente, i nostri tifosi, i giocatori, anch'io voglio fare sempre meglio».Sono arrivati rinnovi importanti come Jankovic, Gomez, Rafael... Tanti giocatori sono rimasti, qualcuno se n'è andato, qualche altra farà le valige fra qualche giornata ma lo «zoccolo duro» della squadra c'è. Si va avanti con un'idea chiara.
«Il Verona che sarà? È un periodo particolare, non possiamo volere sempre tutto e subito, ci vorrà tempo - sottolinea il mister gialloblù -. La società ha fatto bene a rinnovare il contratto ai calciatori che hanno dato molto e che faranno ancora tanto. Colgo l'occasione per ringraziare chi c'è stato, chi ha dato il suo contributo nella stagione scorsa e in quella precedente. Adesso si parte, ci aspetta un'altra stagione importante. Quelli che sono rimasti e quelli che sono arrivati devono mettersi subito a correre».
Tra quelli che non ci sono più anche Roberto Bordin, da anni il vice di Mandorlini. La società ha deciso di non rinnovargli il contratto. «È stato il mio capitano per dieci anni, per cinque è stato il mio vice - racconta l'allenatore del Verona - è stata una decisione sofferta. Le nostre strade si dividono, almeno per il momento, ma non escludo che si possano incrociare ancora». Quand'era arrivato a Verona aveva detto che avrebbe voluto ripercorrere la strada di Bagnoli. È sicuramente sulla buona strada visto che è l'allenatore più longevo in A e B sulla stessa panchina. «Meglio non fare gesti scaramantici - butta lì con un sorrisetto - e godiamoci questi due anni che abbiamo davanti. Io come Bagnoli? Sarà dura raggiungerlo intanto spero anch'io di festeggiare ottant'anni in salute come ha fatto lui. Per quanto riguarda il mio legame con l'Hellas vuol dire che qualcosina abbiamo fatto». E Pazzini? Arriva non arriva? È già una questione di moduli. «C'è un interesse - conclude - ho già allenato il Pazzo e so che cosa può dare. Che modulo adotterei con Setti, Toni e Pazzini in attacco? Il presidente giocherebbe sempre...».
Luca Mantovani
FONTE: LArena.it
Mandorlini: «Io un tutt'uno con squadra e città»
Colà di Lazise (Verona) - Le dichiarazioni dell'allenatore gialloblù, Andrea Mandorlini, rilasciate durante la giornata della squadra al Parco Termale 'Villa dei Cedri'.
SONO CARICO
«Abbiamo trascorso le nostre vacanze, ora sfruttiamo il benessere di questo centro per cominciare la stagione. Io sono pronto e carico per iniziare il mio 6°anno. Mi sento parte integrante di questa città e di questo ambiente, questo mi rende felice e orgoglioso. E' quello che volevo ed è quello che ho ottenuto».
OBIETTIVO SALVEZZA
«Il nostro obiettivo? E' la salvezza, e dobbiamo arrivarci il prima possibile. Poi potremmo migliorare la nostra classifica. Sono stati due anni importanti, parlare del passato non conta più e ora pensiamo ad iniziare questa stagione. Tutti vogliono migliorare, noi compresi».
CHI RESTA E CHI VA
«Il Verona che sarà? E' un periodo particolare, si vuole sempre tutto e subito, ci vorrà tempo. La società ha fatto bene a rinnovare il contratto a dei calciatori che hanno dato molto e che faranno ancora tanto. Colgo l'occasione per ringraziare chi c'è stato, chi ha dato il suo contributo nella stagione scorsa e in quella precedente. Ora si parte, ci aspetta un'altra stagione importante».
RAGGIUNGERE BAGNOLI, OBIETTIVO IMPORTANTISSIMO
«Io come Osvaldo Bagnoli? Mi sento parte integrante di questa squadra, e arrivare a raggiungerlo sarebbe per me un obiettivo importantissimo. Io il più longevo tra gli attuali allenatori di Serie A e B? Vuol dire che qualcosina abbiamo fatto, ma questo conta poco e bisogna saper ripartire e guardare avanti».
FONTE: HellasVerona.it
23.06.2015
Ha vinto ancora una volta il suo calcio. Di sacrificio, di lotta, di sostanza.
Ha vinto ancora una volta il suo calcio. Di sacrificio, di lotta, di sostanza. Andrea Mandorlini ha cambiato strada poche volte, rifugiandosi anche in un 5-3-2 portato avanti a lungo durante i mesi invernali che però non ha elevato più di tanto il rendimento di una squadra che nella sua testa ha sempre avuto due attaccanti esterni fedeli alla fase di non possesso e una mediana robusta, imperniata su Tachtsidis.
Il Verona può piacere o non piacere, ma Mandorlini al traguardo ci arriva sempre. Anche in anticipo. Col suo 4-3-3 cautelativo ed una predisposizione naturale prima di tutto a guardarsi le spalle. Il suo Hellas ha dovuto convivere per un anno intero con un equivoco come Saviola, meraviglioso campione più del passato che del presente, mai davvero dentro al calcio di Mandorlini se non quando il Verona è passato alle due punte. Spesso con gli uomini contati per infortuni vari che hanno bloccato a lungo mezza rosa e soprattutto Obbadi e Sala, il Verona s'è appoggiato a una vecchia guardia che come al solito non ha tradito.
Partendo da Hallfredsson per finire a Gomez, anche se la fase difensiva ha continuato a soffrire tantissimo. Solo Cagliari, Cesena e Parma, le tre retrocesse, hanno subito più dei 65 gol incassati dal Verona che dietro non ha avuto il contributo migliore possibile da parte di Rafa Marquez. Per la prossima stagione servirà una difesa molto diversa dalle ultime versioni. E questo lo sa anche Mandorlini.
FONTE: LArena.it
07:14 | lunedì 15 giugno 2015
Mandorlini: «Verona fantastica, Toni campione»
Il tecnico dell'Hellas: «Cercheremo di salvarci il prima possibile»
di Gianmarco Lotti - twitter:@GianmarcoLotti © www.imagephotoagency.it
MANDORLINI HELLAS VERONA TONI - Andrea Mandorlini ha da poco rinnovato il contratto con l'Hellas Verona e nel segno della continuità proseguirà la sua avventura al Bentegodi. Adesso Mandorlini è in vacanza e si gode la famiglia e quando ripensa al Verona non può che tornare agli inizi della sua esperienza e essere contento e orgoglioso. C'è poi questo Luca Toni che nonostante l'età segna il doppio delle giovani punte nostrane: «Toni è un campione, un uomo immenso con cui ho un rapporto speciale».
MANDORLINI DIXIT - Mandorlini ama il suo lavoro, come ha detto lui stesso, e ha tanta voglia di insegnare ancora. Si è detto felice di Jorginho, di Tachtsidis e anche di Iturbe e ha pure fatto una promessa ai tifosi: «Cercheremo di salvarci il prima possibile, è inutile alzare l'asticella. Avrò una rosa meno ampia». E, a proposito degli acquisti estivi, a La Gazzetta dello Sport Mandorlini ha dichiarato: «Rinforzeremo la difesa, Marquez resta. Penso sia difficile trattenere Sala». E infine l'elogio di Mandorlini a Verona e alla sua gente: «L'Europa mancata è l'unico rammarico, Verona è fantastica e ti trascina, è stato un crescendo di emozioni».
FONTE: CalcioNews24.com
Mandorlini: "Obiettivo? Migliorare sempre"
Postata il 12/06/2015 alle ore 23:15
Milano Marittima (Ravenna) - Le dichiarazioni dell'allenatore gialloblù, Andrea Mandorlini, rilasciate a Sky Sport durante l'evento 'Quando il calcio diventa famiglia'.
FELICE DI RESTARE A VERONA
«Il mio rinnovo? Sono molto contento e orgoglioso, non si può arrivare ai livelli di Bagnoli, rimarrà nella storia del Verona, ma ho la possibilità di giungere al mio settimo anno in gialloblù. Sono felice, ci aspetta un'altra stagione importante e dobbiamo essere all'altezza perché sarà un campionato difficile».
TONI? UN CAMPIONE
«Toni? E' diventato capocannoniere, in due campionati ha segnato 42 gol, è un campione non solo per i numeri ma anche per quello che fa vedere in campo e nello spogliatoio. Siamo molto contenti che abbia rinnovato insieme al suo allenatore e ora ci aspetta un altro anno insieme».
OBIETTIVO? MIGLIORARE SEMPRE
«Obiettivo per il prossimo campionato? Nei cuori e nei sogni è quello di migliorare sempre, in due stagioni di Serie A abbiamo fatto 100 punti, dopo dei campionati difficili. Sognare non costa niente, ma prima dobbiamo raggiungere la salvezza che resterà il nostro obiettivo».
BIGON E IL MERCATO
«Mercato? Innanzitutto vorrei ringraziare Sean Sogliano per degli anni importanti, fatti di vittorie. Riccardo Bigon ha già dimostrato di poter far bene, Verona è una piazza importante ed esigente. Il mercato sarà lungo e difficile, fare dei nomi sarebbe superfluo. L'importante è che ci sia voglia di fare. Jorginho? E' un calciatore che piace, dovranno risolvere la situazione Verona e Napoli. E' un calciatore importante che abbiamo già avuto modo di apprezzare in passato. Sala? E' un jolly, il diamante della nostra società e non sempre ti puoi tenere dei calciatori che valgono così tanto. Sarei contento di farlo crescere ancora».
SOGNO FUTURO? PENSO AL PRESENTE
«La mia panchina dei sogni? Non è un mistero, l'ho sempre detto. Ero interista anche da bambino, ma ora altri mi aspettano due anni importanti a Verona, che vorrei coronare nel migliore dei modi. Rimango al presente, che è gialloblù ed è bellissimo».
Valoti: "Il mio futuro? Voglio restare a Verona"
Postata il 12/06/2015 alle ore 18:15
Milano Marittima (Ravenna) - Le dichiarazioni del centrocampista gialloblù, Mattia Valoti, rilasciate durante ai microfoni di Sky Sport durante l'evento 'Quando il calcio diventa famiglia'.
IL FUTURO? VOGLIO RESTARE A VERONA
«Se il mio futuro è a Verona? Credo di sì. L’Albinoleffe, che detiene il mio cartellino, è retrocesso in Serie D, sono riscattabile, vediamo che cosa vorrà fare la società. Vorrei rimanere in gialloblù, perché a Verona mi sono trovato bene».
I MIEI OBIETTIVI
«La Nazionale? Ho avuto l’onore di farle tutte fino all’Under 20, mi manca l'Under 21. Quest’anno non ho giocato molto e non sono stato convocato, mi spiace perché questa estate c’è l'Europeo Under 21 in Repubblica Ceca. Il mio obiettivo è quello di dare il meglio nella prossima stagione per guadagnarmi la maglia azzurra l’anno prossimo».
FONTE: HellasVerona.it
10.06.2015
Batte forte il cuore gialloblù Ora Mandorlini insegue Bagnoli
Il patron e il mister sulla stessa lunghezza d'onda «Continua il progetto che ha portato grandi risultati Sono contento, ho sempre voluto rimanere a Verona»
Ha giocato in anticipo. Da perfetto difensore. Maurizio Setti con la maglia dell'Athletic Carpi era abituato a puntare la porta e sintonizzarsi sulle frequenze del gol. Stavolta, invece, non ha aspettato la palla e con 24 ore di anticipo si è visto con Andrea Mandorlini. Doveva essere oggi il giorno della verità. Setti ha preferito anticipare i tempi. Per chiudere ogni discorso e pensare già al futuro. Ieri l'incontro tra le parti. Per dirsi nuovamente sì. Tutti si aspettavano fosse oggi il giorno. Spiazzati. «Continuiamo un percorso che ci ha portato a conquistare negli anni grandi risultati - ammette il patron -. Siamo felici di aver raggiunto questo accordo che ci permette di guardare al futuro con fiducia».
ANCORA DUE ANNI. Setti e Mandorlini continueranno insieme per due anni più opzione per la stagione successiva. In tutto, potenzialmente, sei anni e mezzo di giallo e di blù per il tecnico di Ravenna. L'incontro della scorsa settimana aveva già aperto la porta al rinnovo. Le parti, però, avevano deciso di congelare pensieri e idee e far decantare aspirazioni e ambizioni. Mandorlini, però, non ha mai pensato seriamente di prendere in considerazione l'idea di ripartire in una piazza diversa da Verona. Dal canto suo, Setti non ha mai pensato di annacquare il preziosissimo lavoro svolto dal tecnico in questi anni di Verona. Il confronto era necessario. «Rimanere a Verona è quello che ho sempre voluto - ha dichiarato il mister dopo la firma dell'accordo, sono felice di continuare questo cammino insieme».
RICHIESTE. La società ha chiesto a Mandorlini di iniziare ad operare su una rosa più contenuta. L'obiettivo è contenere i costi, valorizzare i giovani, costruire una squadra per il futuro prossimo e venturo. Senza, naturalmente, sminuire il presente, il valore del brand Verona che vive anche di luce riflessa direttamente dai risultati del campo. Mandorlini, inoltre, dovrà cavalcare il cambiamento. E le novità non sono mancate. La più significativa riguarda l'addio di Sean Sogliano. Il suo posto sarà preso da Riccardo Bigon, uomo da inserire sulla nuova asse Hellas: Setti-Gardini-Bigon-Mandorlini. In più anche il mercato porterà novità e cambiamenti. Inoltre, anche lo staff tecnico dell'allenatore potrebbe subire ulteriori modifiche. Insomma, a Mandorlini è stato chiesto di operare in un contesto dinamico. Proprio come vuole Setti che detesta l'immobilismo e gli scenari stantii.
INTESA. Dunque, tra Mandorlini e Setti è stata trovata una nuova intesa. Non si tratta di un compromesso. Non servirebbe a nessuno dei due. Setti ha scelto l'allenatore che più di chiunque altro sa capire i moti ondosi che governano l'Hellas e che in passato ha dimostrare di saper governare difficoltà e peripezie capitate ai gialloblù. Era giusto ripartire da lui per dare continuità ad un progetto che si rinnova ma che allo stesso tempo affonda le sue radici in un passato condiviso. Mandorlini, invece, sa di poter essere a suo agio in un ambiente che stimola, che pressa, che pretende, ma che allo stesso tempo ha imparato ormai ad amarlo ed ascoltarlo. In qualsiasi altra situazione il tecnico sarebbe stato costretto a ripartire da zero. Qui a Verona vanta crediti quasi illimitati, ma soprattutto su una base solidissima creata con pazienza nel tempo.
E POI C'È LUCA. La conferma di Mandorlini alla guida del Verona anche per il prossimo biennio accelera il processo di conferma di Luca Toni. Ci sarà anche lui la prossima stagione. E il popolo che tifa gialloblù avrà modo così di ripartire dalle sue certezze: il condottiero e pure il capocannoniere dell'ultimo torneo. Gardini e Bigon adesso avranno modo di entrare in scena per ricalibrare la squadra in vista del terzo campionato consecutivo in A, è già arrivato il momento di ripartire.
Simone Antolini
FONTE: LArena.it
Il Presidente e il mister: "Guardiamo al futuro con fiducia"
Postata il 09/06/2015 alle ore 20:09
Verona - Le dichiarazioni del Presidente Setti e di mister Mandorlini, rilasciate dopo il rinnovo e il prolungamento del contratto dell'allenatore gialloblù.
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MISTER MANDORLINI
"In questo momento sono un allenatore non contento, di più! Rimanere a Verona è quello che ho sempre voluto, sono felice di continuare questo cammino insieme".
Ancora #insiemeate Mister |
Ancora insieme a te Mister
Postata il 09/06/2015 alle ore 18:54
Verona - La Società comunica di aver ufficialmente provveduto a rinnovare e prolungare il contratto di mister Andrea Mandorlini. Pertanto la nuova scadenza è stata portata a giugno 2017, con un'ulteriore opzione per la stagione successiva a favore del Club.
Il Presidente Setti e tutto l'Hellas Verona FC augurano al tecnico e ai suoi collaboratori di inanellare altri eccellenti risultati sulla falsariga di quelli ottenuti nelle ultime annate, e di condividerli ancora una volta con i sostenitori gialloblù, per il bene e il futuro del Club.
FONTE: HellasVerona.it