Nato a/il: | Imbituba (Brasile) il 20/12/1991 |
Brasiliana e italiana | |
Contratto: | Comproprietà col NAPOLI |
Ruolo: | Centrocampista |
Altezza: | 180 Cm |
Peso: | 65 Kg |
Posizione: |
CARRIERA DA GIOCATORE + - = | ||||||
Squadra | Stagione | Serie | Partite | Goal | ||
Napoli | 2014 - 2015 | A | 23 (+1CI +2CL +6EL) | 0 (+1 +0 +0) | ||
Napoli | Gen. 2014 - 2014 | A | 15 (+4CI) | 0 (+1) | ||
Hellas Verona | 2013 - Gen. 2014 | A | 18 (+1 CI) | 7 (+0) | ||
Hellas Verona | 2012 - 2013 | B | 41 (+3CI) | 2 (+0) | ||
Hellas Verona | 2011 - 2012 | B | 31 (+2PO +1CI) | 2 (+0 +0) | ||
Sambonifacese | 2010 - 2011 | 2^ Div. | 31 (+2CI) | 1 (+0) | ||
Giovanili Hellas Verona | Fino al 2010 | - | - | - | ||
LEGENDA: CI=Coppa Italia, PO=Playoff, EL=Europa League, CL=Champions League |
NEWS E CURIOSITÀ + - = | 8 Agosto 2011 |
Di lui si è detto fin'ora un gran bene e nella stagione scorsa, dopo un'annata con la Beretti scaligera (ed un prestito al SASSUOLO per disputare un Torneo Viareggio), ha potuto misurarsi con un campionato duro come la Seconda Divisione nella SAMBONIFACESE scendendo in campo per 18 volte e andando anche in gol contro il CASALE a metà Novembre dell'anno scorso.
Con i rossoblù di VALIGI disputò una bella partita al 'Bentegodi' dove la SAMBO umiliò i gialloblù schierati malissimo da GIANNINI.
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ANEDDOTI & ALTRO DA RICORDARE + - =
- FRELLO racconta degli inizi al VERONA con l'agente che lo sfruttava e MANDORLINI che non lo voleva 'A Verona ho conosciuto Rafael e siamo diventati amici. Mi ha chiesto come me la passassi e gli ho detto che vivevo con 20 euro a settimana. Ha detto 'Aspetta un attimo, qualcosa non torna'. Ha fatto alcune ricerche e ha scoperto che il mio agente prendeva soldi senza che io ne sapessi niente. A quel punto volevo mollare, ero completamente devastato. Ho chiamato casa in lacrime e mia madre mi ha detto che dovevo tenere duro. Così sono rimasto, ho continuato ad allenarmi con la prima squadra. Potevo rimanere nella Berretti, ma a quel punto sono voluto andare in prestito, in C2, alla Sambonifacese.
Quando l'anno dopo sono tornato al Verona, nel frattempo promosso in Serie B, il tecnico Mandorlini mi ha detto che non avevano bisogno di me, che avevo giocato soltanto in C2. Uno dei dirigenti che conoscevo si è impuntato per me, ha discusso col tecnico. A ottobre non avevo ancora mai giocato e pensavo di andarmene a gennaio, poi il titolare nel mio ruolo si è infortunato e anche la sua riserva naturale era out. Il tecnico non sapeva se improvvisare o scegliere me. Ho giocato io e ho fatto bene, sono rimasto e da allora lui mi ha aiutato molto e ha fatto tanto per me' - JORGINHO campione in Europa League col CHELSEA che in finale ha battuto i connazionali dell'ARSENAL letteralmente crollati nel secondo tempo... Impressionante il traguardo raggiunto da Jorge Luiz se solo si pensa che solo 9 anni fa militava nella SAMBONIFACESE (Seconda Divisione di Lega Pro) in prestito dal VERONA!
- 'Il più forte nel suo ruolo' e a sentenziarlo non è un addetto ai lavori qualunque ma mister MOURINHO che spiega 'Per me Jorginho è il miglior centrocampista d’Europa. È incredibile il mondo in cui controlla il gioco, come recupera il pallone in fase di transizione e come riesce a sopportare la pressione'
- Sfumata l'Under 21 ecco la Nazionale maggiore! Dopo essere passato da esubero a pilastro del centrocampo al NAPOLI, Giorgio viene convocato dal citi CONTE per le amichevoli con SPAGNA e GERMANIA; il centrocampista aveva sfiorato l'esordio in Under 21 azzurra ai tempi dell'HELLAS quando in panchina a dirigere gli azzurrini c'era Devis MANGIA poi non se n'era fatto nulla a causa della burocrazia FIFA. Il brasiliano JORGINHO è convocabile dall'ITALIA in quanto italiano dal 16 ottobre 2012 grazie ai nonni originari del vicentino.
- JORGINHO definitivamente al NAPOLI A poche ore dalle 19.00 del 25 Giugno 2015, ultimo termine per definire le comproprietà prima delle fatidiche buste, i partenopei si assicurano il centrocampista di scuola HELLAS per circa 4 milioni di Euro...
- ...Butta male a Napoli Dopo una stagione non esaltante dei partenopei subito eliminati dalla Champions League, buttati fuori in semifinale di Europa League e perso il terzo posto in campionato all'ultima giornata in una sorta di spareggio con la LAZIO che al San Paolo vince per 4 a 2, sembra non esserci più spazio in azzurro (soprattutto dopo l'addio di BENITEZ) per JORGINHO che potrebbe tornare a Verona... Ma pur avendo la società di Via Belgio la metà del cartellino del giocatore ed essendo l'ambiente che ha lanciato il giocatore nel grande calcio, il centrocampista piace (o è piaciuto) a molti in Serie A (MILAN, FIORENTINA, TORINO e PALERMO in ordine di tempo) e SETTI potrebbe voler finalmente chiudere la plusvalenza generata da FRELLO nella passata stagione...
- Primo incrocio contro l'HELLAS da ex, mister MANDORLINI dopo averlo lanciato in prima squadra e averlo confermato fino in Serie A gli dedica un pensiero... Paterno! «È stato un figlio per me, ricordo il giorno del suo debutto e quando, il giorno dopo, mi raccontò delle critiche ricevute e che gliene avevano dette e scritte di tutti i colori. Gli consigliai di andare avanti per la sua strada. Ed ho avuto ragione»
- La doppietta che abbatte il PARMA! Il VERONA vince di rimonta con 'Giorgio' che dedica uno dei due gol della prima doppietta in Serie A all'amatissimo Presidente Giovanni MARTINELLI da poco scomparso...
- Patto di rigore con TONI... È 'Giorgio' il rigorista dell'HELLAS; il centrocampista di scuola HELLAS s'è accordato col Campione del Mondo ma non si sa esattamente quali siano i termini
- Primo gol in Serie A su rigore il 25 Settembre a Torino contro i granata: Nel 2 a 2 finale andrà a segno per la prima volta nella massima serie calcistica italiana ancge Juani GOMEZ
- Talento sotto osservazione A Gennaio 2013 si dice che addirittura l'ARSENAL di WENGER stia monitorando il 'gioiellino' scaligero ma si dovrà mettere in fila! Seguiranno il MILAN, il PSG, lo ZENIT, la DINAMO KIEV, lo SHAKHTAR, il CHELSEA, il MANCHESTER UNITED, il LIVERPOOL, il SIVIGLIA, la FIORENTINA, la JUVENTUS, l'INTER e la squadra che riuscirà alla fine ad ingaggiarlo: Il NAPOLI...
- JORGINHO in azzurro! Il 9 Novembre 2012 Devis MANGIA, a caccia di giovani centrocampisti dai piedi buoni, lo convoca per la prima volta in Under 21 azzurra in vista di un'amichevole contro i pari età della SPAGNA: L'italo-brasiliano rimarrà in panchina a causa di noie burocratiche con la UEFA ma lo stesso sarà una grande emozione rivedere un giocatore della 'cantera' scaligera vestire di nuovo la maglia della Nazionale!
- Passaporto italiano grazie al trisnonno paterno originario di Lusiana in provincia di Vicenza; il 2 Ottobre 2012 ottiene la cittadinanza tricolore dal sindaco Tosi con una piccola cerimonia in comune e già si parla di Under 21 azzurra!
- L'exploit con mister MANDORLINI che, dopo averne fatto un punto fermo in Prima Divisione lo schiera titolare anche in Serie B; JORGINHO non delude ed il 19 Novembre 2011 mette a segno il suo primo gol in cadetteria al 'Castellani' di EMPOLI! La quinta vittoria consecutiva lancia i gialloblù al 4° posto in classifica...
- Al 'Binti' incanta subito da avversario! 'Giorgio' torna a a Verona da avversario il 20 ottobre 2010 e la sua SAMBO, diretta ottimamente dalle sue geometrie in mediana, umilia l'HELLAS di GIANNINI in Coppa Italia con un clamoroso 5 a 2 finale!
- Mister VALIGI lo vuole alla SAMBONIFACESE dove non ancora 19enne 'Giorgio', come lo chiamano affettuosamente i tifosi scaligeri, gioca stabilmente in Seconda Divisione andando anche a segno a Novembre 2010 in trasferta contro il CASALE
- Ad una settimana dal suo 17° compleanno REMONDINA lo manda in campo ad inizio del secondo tempo come sostitituto di BELLAVISTA in un'amichevole contro il SANTA LUCIA ma lui non si scompone e pochi minuti dopo regala a TIBONI l'assist per il gol che sbloccherà il risultato...
- Ingaggiato dall'HELLAS 16enne per 35mila Euro dopo una partita che metteva in mostra giovani talenti al centro Monsignor Carraro; Lo notò il diesse Riccardo PRISCIANTELLI che lo propose con successo a Leonardino PREVIDI e al Conte ARVEDI: I gialloblù appena retrocessi dalla Serie B vivono una crisi profonda dalla quale sembrano non poter più uscire (rischieranno di retrocedere immediatamente in C2!) ma, come spesso accade, proprio in quei momenti si mettono le basi per rialzarsi e diventare più forti di prima. Il contratto che lega il ragazzino brasiliano alla società scaligera prevede anche una diaria di 11 Euro e mezzo al giorno con la quale pagare il collegio che gli garantisce vitto e alloggio! La dimostrazione che con talento, sacrificio e la giusta dose di fortuna si possono raggiungere grandissimi traguardi!
Jorge Luiz Frello
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Jorge Luiz Frello Filho, conosciuto come Jorginho (Imbituba, 20 dicembre 1991), è un calciatore brasiliano naturalizzato italiano, centrocampista del Napoli.
Caratteristiche tecniche
Centrocampista "totale", capace di ricoprire tutti i ruoli nella zona centrale del campo. Durante la militanza al Verona veniva schierato in posizione centrale nel 4-3-3 di Andrea Mandorlini. I tifosi azzurri lo hanno soprannominato O Piranha in virtù del temibile agonismo dimostrato sin dalle prime partite.
Carriera
- Club
Gli esordi e il Verona
Cresciuto calcisticamente nel vivaio gialloblù, inizia la propria carriera nella Berretti scaligera. Dopo una breve parentesi in prestito al Sassuolo per disputare un Torneo Viareggio, gioca per una stagione in Lega Pro Seconda Divisione nelle file della Sambonifacese, scendendo in campo per 31 volte e siglando un gol.
Esordisce in Serie B nelle file del Verona il 4 settembre 2011, divenendo in breve tempo un giocatore importante della formazione scaligera che arriva fino alla semifinale dei playoff, persa contro il Varese. Nella stagione 2012-2013 contribuisce alla promozione in Serie A del Verona con 41 presenze e 2 gol ed è tra i protagonisti dell'impresa scaligera.
Il 24 agosto 2013 fa il suo esordio in Serie A nella partita contro il Milan, vinta dagli scaligeri 2-1. Il 25 settembre 2013 segna su rigore il suo primo gol in Serie A contro il Torino e il 20 ottobre seguente realizza la sua prima doppietta contro il Parma, realizzando due reti su rigore nel 3-2 finale.
Napoli
Il 18 gennaio 2014 viene acquistato in compartecipazione dal Napoli, con cui firma un contratto fino al 2018. Esordisce il 25 gennaio successivo nel pareggio interno (1-1) contro il Chievo, subentrando a Blerim Džemaili al 56'. Quattro giorni dopo disputa la sua prima gara da titolare nei quarti di finale di Coppa Italia contro la Lazio (1-0), nella quale colpisce un palo e viene sostituito al 90' da Džemaili. Escluso dalla lista UEFA, ma utilizzato molto frequentemente in campionato e in Coppa Italia, il 12 febbraio 2014 sigla la sua prima rete in maglia partenopea nella semifinale di ritorno di Coppa Italia contro la Roma, siglando il 3-0 definitivo per i partenopei. Il 3 maggio 2014 mette in bacheca anche la sua prima Coppa Italia, giocando titolare la finale vinta 3-1 contro la Fiorentina.
Il 19 agosto 2014, al primo incontro ufficiale dell'annata 2014-2015, disputa la sua prima partita nelle coppe europee in occasione del turno di play-off di Champions League, pareggiata 1-1 contro gli spagnoli dell'Athletic Bilbao. Nel prosieguo della stagione, Jorginho incontra difficoltà nel trovare un posto da titolare in squadra, dimostrandosi incompatibile col centrocampo a due di Benítez, chiuso dai nuovi arrivati Gargano e López. Tuttavia, sfruttando i vari impegni del Napoli tra campionato e coppe, torna ad avere un buon minutaggio in maglia azzurra, ma non sempre con buone prestazioni. Il 22 dicembre subentra a Jonathan de Guzmán durante i tempi supplementari della Supercoppa Italiana contro la Juventus, contribuendo, nonostante un errore dal dischetto, alla conquista del trofeo da parte della squadra azzurra. Il 22 gennaio, negli ottavi di finale di Coppa Italia contro l'Udinese, realizza su calcio di rigore il gol del momentaneo 1-1 (la partita terminerà ai rigori con la vittoria del Napoli). Il 25 giugno 2015 il Napoli riscatta l'altra metà del cartellino dal Verona per 3,5 milioni di euro: Jorginho diventa così un giocatore interamente degli azzurri. Il costo complessivo dell'operazione di acquisizione del cartellino è quindi di circa 8,5 milioni di euro.
La stagione 2015-2016, con un Napoli foriero di novità a cominciare dall'arrivo in panchina di Maurizio Sarri, vede Jorginho relegato a riserva del neo acquisto Valdifiori. Dopo poche partite, tuttavia, il tecnico inverte le gerarchie: Jorginho, a suo agio come regista del 4-3-3 schierato da Sarri, diventa ben presto una pedina inamovibile della squadra partenopea e il 23 dicembre 2015 rinnova il proprio contratto col Napoli fino al 2020. Grazie alle prestazioni offerte in quest'annata, la società Opta, che raccoglie dati e statistiche sulle competizioni sportive, lo inserisce al primo posto nella classifica per i giocatori con più palloni toccati nei cinque principali campionati europei, mentre l'Osservatorio del calcio (CIES Football Observatory) di Neuchâtel, in Svizzera, lo classifica quinto in una speciale classifica dei nomi dei migliori centrocampisti tra i principali campionati europei. La definitiva affermazione del centrocampista ai massimi livelli coincide inoltre con una stagione record per il Napoli, che si conclude con un secondo posto in campionato dietro la Juventus e con la conseguente qualificazione alla successiva Champions League.
Nella stagione 2016-2017, Jorginho è spesso messo in ballottaggio con il neo acquisto Diawara per il posto di titolare. Proprio l'arrivo del guineano crea non poche difficoltà all'italo-brasiliano che non riesce a mettersi in mostra come la passata stagione, finendo spesso in panchina, complici anche alcune prestazioni al di sotto delle aspettative. Sul finale di stagione, però, si riprende il posto da titolare e contribuisce al terzo posto del Napoli, utile per la qualificazione ai preliminari della Champions League 2017-2018.
All'esordio nella stagione 2017-2018, il 16 agosto realizza dal dischetto, nel preliminare di andata di Champions League 2017-2018, il gol del definitivo 2-0 contro il Nizza, nonché il suo primo gol in assoluto nelle competizioni europee. Il 20 settembre 2017 trova il primo gol in campionato con la maglia del Napoli, nella vittoria per 4-1 contro la Lazio. Segna l'ultima rete con la maglia del Napoli nella vittoriosa trasferta contro l'Udinese il 23 novembre 2017.
Chelsea
Il 14 luglio 2018 viene acquistato dal Chelsea, firmando un contratto quinquennale; secondo organi di stampa, il cartellino del giocatore sarebbe costato agli inglesi 60 milioni di euro più 3 di bonus. Nella squadra inglese ritrova il tecnico Maurizio Sarri, già suo allenatore nelle tre stagioni precedenti al Napoli. Esordisce con la maglia dei Blues il 5 agosto seguente, a 26 anni, disputando la partita valida per il Community Shield 2018, trofeo perso per uno 0-2 a favore del Manchester City. Esordisce in Premier League l'11 agosto 2018, nella partita esterna contro l'Huddersfield (0-3): tra le reti dei londinesi, figura anche il primo centro di Jorginho, su rigore, con la maglia del club inglese. Durante la stagione riceve numerose critiche dai commentatori inglesi, per via del suo rendimento considerato non all'altezza. In campionato raccoglie 37 presenze e realizza 2 gol (l'altra su azione al Fulham). Il 29 maggio 2019 vince l'Europa League giocando titolare nella finale vinta 4-1 contro l'Arsenal a Baku, disputando un'ottima partita.
All'inizio della stagione successiva, disputa tutti i 120 minuti della gara valida per la Supercoppa UEFA, siglando anche una delle due reti dei Blues: la gara verrà poi persa ai calci di rigore, in favore del Liverpool. Viene designato come rigorista della squadra dal nuovo allenatore Frank Lampard e realizza tutti e tre i rigori calciati in Premier League. Il 5 novembre 2019 realizza la sua prima doppietta (entrambe le reti segnate su rigore) con il club londinese nella partita di Champions League disputata contro l’Ajax. Jorginho offre un buon rendimento durante la stagione, e disputa la finale di FA Cup persa 2-1 contro l'Arsenal a Wembley.
All'inizio della stagione 2020-2021 trova meno spazio con Lampard (nel periodo con lui in panchina ha anche sbagliato due rigori nelle sconfitte contro Liverpool e Arsenal), per poi tornare a essere titolare col suo successore Thomas Tuchel, offrendo un buon rendimento. Il 15 maggio 2021 disputa la seconda finale consecutiva di FA Cup, persa 1-0 contro il Leicester City. Quattordici giorni dopo lui (così come la squadra) si riscatta vincendo la UEFA Champions League in finale contro il Manchester City, contribuendo alla vittoria partendo da titolare.
- Nazionale
In virtù della cittadinanza italiana riconosciutagli per discendenza il 2 ottobre 2012 a Verona (la famiglia paterna era originaria di Santa Caterina di Lusiana, in provincia di Vicenza, da dove proviene la famiglia Frello), sceglie di rappresentare l'Italia, rispondendo alla chiamata del CT dell'Under 21 Devis Mangia che lo convoca tra le file degli azzurrini per l'amichevole disputata il 13 novembre 2012 contro i pari età della Spagna, nella quale tuttavia non viene impiegato.
Il 19 marzo 2016 viene convocato per la prima volta in nazionale maggiore dal CT Antonio Conte, ed esordisce il 24 marzo subentrando a Marco Parolo nel finale della partita amichevole contro la Spagna (1-1) disputata a Udine. Inserito nel gruppo dei 30 pre-convocati per l'europeo 2016 in Francia, viene poi escluso dalla lista definitiva.
Nel novembre 2017 l'agente del giocatore dichiara che Jorginho ha scelto definitivamente la nazionale italiana in luogo del Brasile. Sebbene venga inizialmente escluso dal CT Gian Piero Ventura nelle convocazioni per le qualificazioni al mondiale 2018, Jorginho viene infine convocato nel novembre 2017 per il play-off contro la Svezia, giocando da titolare la gara di ritorno terminata 0-0, che sancisce l'eliminazione della nazionale.
Con il cambio ai vertici della nazionale, Jorginho riceve piena fiducia dal nuovo CT Roberto Mancini. Il 7 settembre 2018, nella partita di esordio in UEFA Nations League disputata a Bologna contro la Polonia fissa il risultato sul definitivo 1-1 su calcio di rigore: per lui è anche il primo gol siglato con la maglia azzurra. Nelle qualificazioni all'europeo 2020 segna 3 gol su rigore nei successi contro Finlandia (1-2), Grecia (2-0) e Armenia (9-1). Convocato per Euro 2020, segna anche il rigore decisivo nella semifinale contro la Spagna (1-1 dts, 5-3 dtr), rigore che qualifica la nazionale italiana alla finale del torneo. Laureatosi campione d'Europa (nonostante lui nella finale contro l'Inghilterra avesse sbagliato il proprio tiro dal dischetto), Jorginho viene inoltre inserito nella squadra del torneo dell'europeo.
Palmarès
Club
- Competizioni nazionali
Coppa Italia: 1 Napoli: 2013-2014
Supercoppa italiana: 1 Napoli: 2014
- Competizioni internazionali
UEFA Europa League: 1 Chelsea: 2018-2019
UEFA Champions League: 1 Chelsea: 2020-2021
Nazionale
Campionato d'Europa: 1 Europa 2020
Individuale
Squadra della stagione della UEFA Europa League: 1 2018-2019
Squadra della stagione della UEFA Champions League: 1 2020-2021
Squadra del torneo del campionato europeo: 1 Europa 2020
FONTE: Wikipedia.org
STAGIONE 2021-22 + - =
Welcome to The Arsenal, Jorginho 👊 pic.twitter.com/jHXqAUBKKQ
— Arsenal (@Arsenal) January 31, 2023
NEWS
Mandorlini: “Jorginho-Ilic? Parallelo che ci sta, anche se sono differenti”
L’ex tecnico gialloblù ha parlato del centrocampista serbo ai microfoni di Radio Verona
di Tommaso Badia Marzo 11, 2022 - 16:15
«Un parallelo Jorginho-Ilic ci sta tutto, anche se sono due giocatori leggermente differenti: entrambi hanno qualcosa di diverso. Ilic comunque ha veramente tutto per diventare un giorno un grandissimo centrocampista».
Questo il pensiero su Ivan Ilic espresso ai microfoni di Radio Verona da Andrea Mandorlini.
FONTE: CalcioHellas.it
Data: 26/12/2021
Jorginho nella storia della Premier: nessuno come lui su rigore
Il centrocampista del Chelsea implacabile dal dischetto: a segno anche nel Boxing Day con una doppietta dagli undici metri
Autore: Redazione
Nel posticipo delle 18.30, il Chelsea ha sfidato l'Aston Villa al Villa Park di Brimingham. Passati in svantaggio a causa dell'autorete di Reece James, i blues hanno ribaltato la gara con la doppietta di Jorginho e una rete di Romelu Lukaku.
Proprio le reti odierne hanno permesso al centrocampista di battere un importante record: almeno in Premier League, l'ex Napoli è stato perfetto dagli undici metri.
Eguagliato Gerrard
Jorginho Frello è entrato di diritto nella storia della Premier League. Dall'inizio del 2021, il centrocampista italo-brasiliano ha realizzato dieci reti dagli undici metri. Con la doppietta contro l'Aston Villa, il centrocampista classe 1991 è il calciatore a segnare il maggior numero di rigori in un anno solare.
Nella storia del campionato inglese, il primato apparteneva a Matthew Le Tissier e Steven Gerrard. Entrambi hanno segnato nove rigori in un anno solare. Le Tissier ci era riuscito nel 1994 con la maglia del Southampton, nel 2014 Gerrard con quella del Liverpool.
Dopo aver sbagliato un rigore contro l'Arsenal esattamente un anno fa, nel Boxing Day del 2020, Jorginho ha segnato nove rigori consecutivi prima di quello realizzato contro l'Aston Villa.
Con la rete odierna, l'ex Hellas Verona e Napoli è anche diventato il miglior marcatore del Chelsea in stagione, con nove reti segnate.
Perfetto con il Chelsea, meno con l'Italia
Il 2021 di Jorginho si è chiuso con un altro sorriso, dopo aver vinto l'Europeo con l'Italia, Champions League e Supercoppa Europea con il Chelsea e il podio per il Pallone d'Oro.
Eppure, nell'anno (quasi) perfetto di Jorginho Frello c'è un aspetto negativo, ovvero la mancata qualificazione dell'Italia al mondiale del Qatar del 2022.
Proprio con la maglia azzurra, le statistiche del classe 1991 cambiano drasticamente: dopo il rigore glaciale contro Unai Simón che valse la finale di Wembley, Jorginho ha sbagliato tre rigori consecutivi. Prima quello contro l'Inghilterra in finale mondiale, poi i due contro la Svizzera. Errori, questi ultimi due, poi costati il secondo posto nel girone di qualificazione.
Rincorsa, stop, saltello, tiro, gol. Ripetuto per 10 volte in un anno solare vale un record per la Premier League. Ed è tutto italiano. Che però, sicuramente, non gioiranno tanto...
FONTE: GianlucaDiMarzio.com
HELLAS VERONA di Redazione, 07/12/2021 15:40
Il Chelsea dedica un documentario a Jorginho: le riprese a Verona, Rafael al Bentegodi
Riprese documentario Jorginho
L'amore per il calcio, la lontananza dal Brasile, gli amici, Verona, Napoli. E poi il sogno che si realizza, arrivando a vincere prima l’Europeo, poi la Champions League con la maglia del Chelsea e salendo sul podio del Pallone d’Oro. La bellissima storia del calciatore Jorginho diventerà un documentario. A commissionarlo è proprio la società calcistica inglese, che ha inviato una troupe in terra scaligera per ripercorrere la vita veronese del campione. Dopo Verona, le riprese proseguiranno a Napoli, questa volta per immortalare attraverso la macchina da presa fatti e curiosità del periodo che Jorginho ha vissuto nella città partenopea.
La troupe inglese è già in città, sulle tracce degli amici e delle persone che hanno contribuito a far crescere Jorginho come calciatore e come uomo, consigliandolo quando ancora da giovane viveva in un convitto a Verona o quando per la prima volta firmò un contratto calcistico. Dalla Sambonifacese al Chelsea, passando dall’Hellas Verona e il Napoli, contribuendo anche alla vittoria dell’Italia agli Europei a Londra, il tutto attraverso aneddoti e qualche chicca inedita riguardante la vita fuori dal rettangolo verde.
E questa mattina l’appuntamento è stato allo stadio Bentegodi, con l’ex portiere del Verona e amico di Jorginho, Rafael. Anche lui brasiliano, il portiere è stato un punto di riferimento importante per Jorginho, oltre che un compagno di squadra all'Hellas Verona. Una sorta di fratello maggiore, che lo accompagnava in auto a casa dopo l'allenamento e che lo aiutava nella routine di tutti i giorni. Un amico sincero, che gli ha insegnato com’è il mondo del calcio e come muoversi all’interno, così come ha fatto anche Corrado, “papà italiano” a Verona del giovane calciatore, anche lui intervistato precedentemente.
Dopo lo stadio la troupe ha fatto anche delle riprese in centro città, per poi partire per Napoli ed incontrare altri amici del calciatore. Al rientro a Londra, la troupe incontrerà lo stesso Jorginho, che il 20 dicembre compirà 30 anni. Il documentario sarà visibile su tutti i canali del Chelsea, da Youtube ad Instagram, da inizio gennaio 2022.
FONTE: TGGialloBlu.Telenuovo.it
28 SETTEMBRE 2021 11:39
La rivincita di Jorginho sugli inglesi: “Al Chelsea per Sarri? La cosa che mi ha infastidito di più”
Il 2021 di Jorginho è straordinario e lui, poco alla volta si prende le sue rivincite. Il centrocampista del Chelsea e della Nazionale Italiana ha ricordato le critiche ricevute nel corso della sua prima stagione a Londra nel corso di un’intervista a BT Sport e ha rispedito al mittente quelle parole: “Non è corretto, ho il mio valore”.
A cura di Vito Lamorte
Jorginho è uno dei calciatori di cui si parla di più in Europa da qualche tempo e il suo nome è stato inserito nella lista dei pretendenti al prossimo Pallone d'Oro. Il centrocampista del Chelsea e della Nazionale Italiana nel giro di pochi mesi si è preso prima la Champions League e poi l'Europeo, dimostrando di essere il fulcro di entrambi gli impianti di gioco. L'ex Hellas Verona e Napoli è insostituibile sia per Thomas Tuchel che per Roberto Mancini e i suoi numeri lo dimostrano: mentre gli altri centrocampisti possono essere coinvolti nelle rotazioni, lui no. Un grande attestato di stima per il classe 1991, che nel corso dell'estate è stato elogiato da tutti per le sue prestazioni con la maglia azzurra e per come è diventato il faro della squadra grazie al nuovo adattamento tattico.
Il numero 5 del club campione d'Europa ha iniziato in maniera un po' lenta la stagione e su di lui sono piovute molte critiche soprattutto dopo le prestazioni con l'Italia nelle qualificazioni per i Mondiali 2022 e il rigore sbagliato in Svizzera. Jorginho è temprato, non si lascia intimidire dalle polemiche e nel corso di un'intervista a BT Sport il centrocampista della Nazionale ha parlato di quelle ricevute nel corso della sua prima stagione a Londra e delle affermazioni che gli hanno fatto più male: "La cosa che mi ha infastidito di più è sentire che sono arrivato qui per Sarri, che senza di lui non sarei mai qui. Che non meritavo di essere in questo club perché non ero bravo abbastanza. Non è corretto, ho il mio valore".
In tanti non lo ritenevano adatto all'intensità della Premier League e che fosse li solo grazie a Maurizio Sarri. La risposta? Una Europa League, una Champions League, una Supercoppa Europea e il premio UEFA Men's Player of the Year 2021. Il ‘magic moment' non sembra essere finito e lui si prende le sue rivincite.
FONTE: FanPage.it
AZZURRI
Jorginho, Sarri nel destino: «Lo incrociò a 16 anni nell’Hellas, l’inizio di tutto»
La storia di Jorginho è una di quelle sempre più rare nel calcio: il racconto degli inizi difficili a Verona e l’incontro con Maurizio Sarri
Pubblicato il 18 Settembre 2021
Di Redazione CalcioNews24
Jorginho è ora sul tetto d’Europa ma ha trascorso anni difficile, soprattutto in Italia. A Sportweek, Riccardo Prisciantelli, direttore sportivo del Verona nel 2007, racconta un curioso aneddotto con Sarri nel destino.
«Non potevamo tesserarlo, pareva quasi un infiltrato. Era l’unico modo per dargli una chance, aveva 16 anni. Durante il periodo natalizio Maurizio Sarri prende la panchina dell’Hellas per alcune gare. In allenamento incrocia Jorginho. Sarà l’inizio di tutto».
FONTE: CalcioNews24.com
NEWS
“A tutti coloro che stanno sognando”: un racconto di Jorginho Frello
Il centrocampista ha ripercorso la propria carriera calcistica attraverso una lettera-articolo affidata al sito The Players’ Tribune
di Tommaso Badia Settembre 10, 2021 - 09:50
È una lettera-articolo davvero lunga, ricca di aneddoti e decisamente interessante quella affidata da Jorginho a The Players’ Tribune: il centrocampista italo-brasiliano, vestiti per un giorno i panni di scrittore, ha infatti raccontato la propria vita calcistica attraverso un pezzo intitolato A tutti coloro che stanno sognando.
Di seguito, dunque, l’estratto relativo alla sue esperienza all’Hellas Verona:
«[…] quando avevo 15 anni ho firmato per il Verona. Mi misero in un vecchio monastero. Eravamo sei giocatori in una stanza minuscola con tre letti a castello. Non era molto, ma io ero così entusiasta.
In Italia!!! Adesso tutto era possibile.
I primi tre mesi furono fantastici. Ma dopo iniziò a farsi pesante, perché non avevo idea di quando sarei potuto tornare a casa. E vivevo con i 20 euro che mi dava il mio agente, lo stesso che mi aveva invitato al camp. Li spendevo sempre per le stesse cose. Cinque euro per telefonare alla mia famiglia in Brasile, qualcuno in più per shampoo, deodorante e dentifricio. Durante il weekend, poi, spendevo il resto in un Internet caffè per parlare con gli amici e la famiglia su MSN.
Qualche volta, se volevo davvero qualcosa di diverso, andavo nella piazza principale di Verona e compravo un milkshake da McDonald’s. Costava un euro. Patatine? Hamburger? Scordatevelo! Gli Happy Meal erano per i bambini ricchi. Poi mi sedevo su una scalinata all’angolo della piazza e… guardavo la gente che andava e veniva. Guardavo gli uccelli e i turisti, mentre i miei pensieri vagavano. Ecco come passavo i miei sabati pomeriggio.
Era un’esistenza solitaria, davvero. Ho trascorso un anno e mezzo così, vivendo per il calcio. Ma quando avevo 17 anni e avevo iniziato ad allenarmi con la prima squadra del Verona, io e il mio agente abbiamo litigato. Non mi va molto di parlarne, però è stato brutto. Stavo a pezzi.
Avevo sofferto per due anni in un lurido football camp in Brasile.
Avevo vissuto per 18 mesi in Italia con 20 euro a settimana.
E ora questo?
Ho chiamato mia madre piangendo: «Mamma, ho finito. Questo è troppo per me. Mi manchi. Torno a casa». Nella mia testa ero già tornato ad Imbituba.
Ma lei disse: «La porta sarà chiusa».
E io: «Cosa?».
Lei disse: «Tu non torni a casa. Se ti presenti, non ti aprirò». Ero scioccato. Vi immaginate vostra madre che vi dice così???
Ho chiamato mio padre. Visto che erano separati, pensavo che sarei potuto andare a vivere con lui. Ma lui mi disse che anche la sua porta era chiusa.
Poi i miei genitori si riunirono e mi chiamarono. Dissero qualcosa tipo: «Jorge, ti stai allenando con i professionisti e vuoi mollare ora? Dopo tutto quello che hai sofferto? Non ha senso. Credici. Vai avanti. Il tuo sogno diventerà realtà».
Mia sorella maggiore più tardi mi disse che mia madre dopo aver attaccato il telefono scoppiò a piangere.
Grazie a Dio, i miei genitori furono forti quando dovevano esserlo.
Fortunatamente li ho ascoltati. Ho trovato un nuovo agente, Joao Santos, che è con me ancora oggi. Devo anche ringraziare Rafael, che era il portiere della squadra e oggi per me è come un fratello. Quando vivevo con 20 euro a settimana, mi portò a casa sua e mi comprò cibo e vestiti. Joao e Rafael hanno avuto un ruolo importantissimo nel percorso che mi ha portato alla prima squadra del Verona nel 2011. Non dimenticherò mai quello che hanno fatto per me».
FONTE: CalcioHellas.it
Calciatore dell’Anno UEFA, premiato l’ex gialloblù Jorginho
agosto 26, 2021
Il centrocampista del Chelsea e dell’Italia è stato votato Calciatore dell’Anno UEFA 2020/21.
Il 29enne, che nella passata stagione è diventato il decimo calciatore a vincere nello stesso anno Coppa dei Campioni e EURO, ha battuto la concorrenza del centrocampista del Manchester City, Kevin De Bruyne e del compagno del Chelsea N’Golo Kanté. Il premio è stato annunciato durante il sorteggio della fase a gironi di UEFA Champions League 2021/22 a Istanbul.
La top ten
1 Jorginho (Chelsea e Italia) – 175 punti
2 Kevin De Bruyne (Manchester City e Belgio) – 167 punti
3 N’Golo Kanté (Chelsea e Francia) – 160 punti
4 Lionel Messi (Barcellona, ora Paris e Argentina) – 148 punti
5 Robert Lewandowski (Bayern e Polonia) – 140 punti
6 Gianluigi Donnarumma (AC Milan, ora Paris e Italia) – 49 punti
7 Kylian Mbappé (Paris e Francia) – 31 punti
8 Raheem Sterling (Man. City e Inghilterra) – 18 punti
9 Cristiano Ronaldo (Juventus e Portogallo) – 16 punti
10 Erling Haaland (Dortmund e Norvegia) – 15 punti.
Fonte: uefa.com
FONTE: HellasLive.it
Jorginho: “Un milkshake, la Bra, il pallone d’oro e Verona nel cuore”
By Damiano Conati - 11 Agosto 2021
Jorginho è stato intervistato da Prime Video poco prima della Supercoppa europea: “Tutto è iniziato a Verona. Ci sono arrivato nel 2006, a 15 anni, quando ricevevo 20 euro a settimana. Prendevo un milkshake, costava un euro, mi sedevo sugli scalini di Piazza Bra e mi facevo il pomeriggio lì a vedere la gente passare. Sono tornato lì e mi è venuto in mente di prendere la stessa bibita di un euro, di sedermi su quegli scalini, dopo tutti questi anni di lavoro e sacrificio. Sedermi lì da solo con la bibita di un euro alla mano, dopo tutto questo successo, è stato davvero emozionante. Quattordici anni fa la gente non sapeva neanche cosa stesse facendo quel bambino col milkshake in mano”.
Cosa diresti oggi a quel ragazzino?
“Di credere sempre in sé stesso e di non mollare mai. I momenti difficili arriveranno sempre, tanta gente vorrà buttarti giù, ma puoi contare sempre su chi è al tuo fianco in ogni momento. Nessuno può dire quale sarà il tuo futuro, lo deciderai tu”.
Gianfranco Zola ha detto che meriti il Pallone d’Oro. Ci pensi?
“Dopo tante chiacchiere alla fine il pensiero ce lo fai, è normale. Gianfranco è una grande persona, abbiamo vissuto tante belle cose qui al Chelsea e gli voglio bene”.
D.Con.
FONTE: HellasNews.it
Jorginho vince anche la Supercoppa Europea
agosto 11, 2021
L’ex centrocampista dell’Hellas Verona, Jorginho, dopo la Champions League ed il campionato europeo, questa sera contro il Villareal ha vinto ai rigori la Supercoppa Europea con il Chelsea.
FONTE: HellasLive.it
NEWS
Prisciantelli: “Jorginho ha fatto tanta strada, è da Pallone d’Oro!”
L’ex d.s. gialloblù, raggiunto da L’Arena, ha parlato del centrocampista partito dall’Hellas e diventato dominatore d’Europa
di Tommaso Badia Luglio 13, 2021 - 13:00
Jorginho? Merita il Pallone d’Oro! Ne è sicuro Riccardo Prisciantelli, il d.s. che lanciò l’italo-brasiliano ai tempi del Verona. Raggiunto dai microfoni de L’Arena, l’ex dirigente gialloblù ha infatti “coccolato” il classe ’91 divenuto re d’Europa.
Queste, infatti, le sue principali dichiarazioni:
«Quando Jorginho ha sbagliato il rigore ho pensato che non aveva fatto il saltino prima di calciare, forse era troppo stanco. Prima di tirare fa sempre un saltino, in quel momento guarda il portiere, vede dove si butta e lo spiazza: anche da questo si capisce quanto è intelligente quel ragazzo.
Jorge sempre dimostrato la sua capacità tattica. L’aveva portato in Italia Alessandro De Blasi, un imprenditore che aveva interessi anche in Brasile e che l’aveva proposto al Verona insieme ad altri ragazzi. Così l’abbiamo fatto allenare con gli Allievi. Un giorno mi chiamarono per farmelo vedere: era veramente bravo tecnicamente e lo è ancora, inoltre anche se non sembra corre tantissimo.
La prima squadra? Quando arrivò a Verona noi eravamo a un passo dalla C2, ma lui era già maturo e decidemmo di puntare su quel centrocampista piccolino e minuto con due piedi d’oro e senza grilli per la testa. Ha fatto tanta strada, se lo merita e visto quello che ha fatto adesso meriterebbe il Pallone d’Oro».
FONTE: CalcioHellas.it
Mamma Jorginho: “Verona gli ha segnato la vita. L’Italia rappresenta tantissimo per noi”
luglio 13, 2021
“Quando l’Italia ha chiamato, lui ha parlato con la Federazione brasiliana, che gli ha detto di aspettare. Così ha scelto la maglia azzurra, senza mai pentirsi, anzi amandola sempre di più: quando vedo come canta l’inno, con il cuore, penso ai dieci anni che ha vissuto lì. A Verona, che gli ha segnato la vita e a Napoli: l’Italia rappresenta tantissimo per noi” ha dichiarato al Corriere della Sera, la mamma di Jorginho, Maria Tereza Freitas. Foto Instagram
FONTE: HellasLive.it
SERIE A
Jorginho rivela: "Nel 2017 mi ha cercato anche il Brasile. Ma l'Italia aveva bisogno di me"
13/7 ALLE 12:53
di SIMONE LORINI
© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport
Jorginho, ospite di SportTv, emittente brasiliana, ha parlato della sua scelta di vestire l'azzurro e rinunciare così a rappresentare il Brasile, suo paese di origine: "Ho anche giocato nell'U21 per l'Italia. Non appena mi è arrivata la chiamata, ho accettato subito. Onestamente vedevo la nazionale brasiliana come qualcosa di lontano. Sono cresciuto in Italia (nelle giovanili del Verona, ndr) e l'Italia mi ha aperto delle porte. Insomma, onestamente non ci ho pensato due volte. Dopo l'Under 21, avevo giocato con la Nazionale maggiore azzurra solo amichevoli. A novembre 2017 arrivò la convocazione per lo 'spareggio' mondiale con la Svezia ma in quel periodo mi aveva cercato anche il Brasile. Edu Gaspar, ex coordinatore della nazionale verdeoro, mi aveva detto: 'Jorge, stiamo pensando di chiamarti, ma non posso garantire nulla. So che è difficile, parla con la tua famiglia'. E tutto si è complicato. Era il mio sogno d'infanzia giocare col Brasile. Ma sentivo che l'Italia aveva bisogno di aiuto, si giocava quella partita fondamentale con la Svezia. E quando ho avuto bisogno di aiuto, l'Italia mi ha aiutato, mi ha abbracciato e mi ha aperto le porte. Non mi sentivo a mio agio a voltarle le spalle. Il mio cuore ha detto 'No, l'Italia ha bisogno di te'. Quindi ho fatto quella scelta e sinceramente ne sono molto contento".
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
Di Gennaro: “Jorginho, partito da Verona, merita il Pallone d’oro”
By Damiano Conati - 8 Luglio 2021
Ecco le parole di Totò Di Gennaro a Tmw parlando di Jorginho:
“Prima del rigore di Jorginho? Ero sicuro, perché Jorginho è uno che non sbaglia mai. Mi ha ricordato Maradona, perché Diego li batteva così: piano, con un colpettino a spiazzare il portiere. Se vincessimo l’Europeo giocherebbe per il Pallone d’Oro e se lo meriterebbe, anche perché parte da Verona, posto che per me ha qualcosa di speciale”
FONTE: HellasNews.it
NEWS
Gli ex gialloblù raccontano Jorginho: “Si vedeva fosse forte”
Gomez, Orfei, Ceccarelli, Maietta, Donadel e Donati parlano dell’italo-brasiliano partito dall’Hellas e arrivato alla finale di EURO 2020
di Tommaso Badia Luglio 8, 2021 - 11:30
Juanito Gomez, Giovanni Orfei, Luca Ceccarelli, Domenico Maietta, Marco Donadel e Massimo Donati: sono loro i profili scelti dai colleghi de L’Arena per parlare di Jorginho, senz’altro l’ex gialloblù più “in voga” del momento.
Senza perdere tempo, ecco dunque le loro principali dichiarazioni.
GOMEZ. «Avevo sbagliato due rigori di fila col Gubbio. Un giorno ci sentimmo al telefono, glielo raccontai e lui mi suggerì di calciare dopo aver fatto il saltino come fa sempre. Lo ascoltai e quello successivo lo segnai. Al Verona li calciavamo io e Cacia, poi Mandorlini scelse Jorginho: era freddo, preciso e aspettava l’ultimo momento prima di decidere l’angolo. Era così fin da piccolo. Da pelle d’oca vederlo prima alzare la Champions col Chelsea e ora in finale con l’Italia».
ORFEI. «Gli ho mandato un sms martedì sera, mi ha risposto nella notte. Si è meritato tutto, già quell’anno in Serie C2 era un martello, aveva voglia di arrivare e non pensava ad altro che al pallone e a come migliorare. Quando un giovane ha qualcosa in più si vede subito. Non è stato tutto facile, ricordo ancora quando a fine allenamento lo portavo al convitto: il futuro era sempre un’incognita, quando sei agli inizi è così. Se vincesse l’Europeo sarebbe giusto vincesse pure il Pallone d’Oro».
CECCARELLI. «Un pomeriggio lo vidi sotto la pioggia avviarsi verso il campo dell’Antistadio a piedi. Timido com’era non aveva neanche avuto il coraggio di mandare un messaggio a un compagno più grande per farsi dare uno strappo. Quando lo vedo guidare l’Italia con personalità mi viene sempre in mente questo episodio. Era molto chiuso, ma ha fatto tanti sacrifici e piano piano è diventato uno dei più forti in assoluto. Era bravo, ma la differenza l’ha fatta la sua serietà: già a sedici anni ragionava come un adulto».
MAIETTA. «Quando Jorginho stava per calciare il rigore ero tranquillissimo perché sapevo come sarebbe finita. Era scritto che sarebbe diventato uno dei più bravi in assoluto. Ne parlavamo spesso nello spogliatoio, tutti pronti a scommettere su di lui. Già un fenomeno allora, parlava già il linguaggio di Toni, Iturbe e Romulo. Una certezza già a vent’anni».
DONADEL. «Un conto era giocare in Serie A, un altro salire fino ai massimi livelli. Di Jorginho mi colpì subito la qualità del passaggio: forte, pulito, preciso. Aveva qualche difficoltà a livello fisico, ma con il tempo ha compensato con nozioni tattiche e una lettura del gioco ancora migliore. Uno così vorresti sempre averlo dalla tua parte, sa pressare in avanti ma anche coprire».
DONATI. « È tutto è nella testa, la sua rispetto agli altri viaggia al doppio e forse anche al triplo della velocità. Era chiaro che fosse bravo, ma sinceramente mai avrei detto che potesse salire così in alto. Era un buon giocatore, ma come tanti altri, lo scatto l’ha fatto quando ha dimostrato di saper reggere l’impatto con certe piazze. Da quand’era con noi al Verona è stato tutto un crescendo, dote rara per un calciatore».
FONTE: CalcioHellas.it
Vita da ex. Jorginho in finale con l’Italia e sogna il pallone d’oro
By Damiano Conati - 7 Luglio 2021
Vittoria della Champions League con il Chelsea. Stagione ottima in Premier con i londinesi. Ora finale europea con l’Italia da protagonista, con il rigore decisivo segnato con una freddezza, una tecnica e una facilità disarmanti. Jorginho si candida prepotentemente alla vittoria del pallone d’oro, anche se ovviamente sono gli attaccanti che di solito si contendono il titolo.
Vediamo come andrà la finale dell’Europeo nella sua Londra e poi si capirà se potrà davvero ambire al premio del miglior giocatore al mondo. Sarebbe una soddisfazione immensa anche per il Verona che ha scoperto e lanciato Jorginho nel mondo del calcio.
Damiano Conati
FONTE: HellasNews.it
HELLAS VERONA di Gianluca Vighini , 07/07/2021 10:33
C'è un pezzettino di Verona nell'Italia che vince. Ma quanto rammarico per Jorginho e Pessina...
Jorginho e Pessina con la maglia della nazionale
C’è un piccolo pezzettino di gialloblù nella meravigliosa Italia di Mancini che martedì sera ha raggiunto la finale degli Europei. Due ragazzi che a Verona ci siamo goduti poco, troppo poco e che però hanno lasciato un segno profondo perchè qui sono cresciuti e probabilmente diventati uomini.
Jorginho e Pessina, il primo leader e trascinatore della nazionale, glaciale tiratore dell’ultimo calcio di rigore che ha permesso agli azzurri di battere la Spagna, cresciuto a Verona e nel Verona, oggi pèossibile pallone d’oro dopo aver vinto la Champions League con il Chelsea. Jorginho era il pupillo di Giovanni Martinelli, talemto purissimo che il Verona stava per perdere, finito in prestito, pensate un po’ alla Sambonifacese e poi riportato indietro grazie alla visione di Mauro Gibellini che non ha mai avuto dubbi: Jorginho aveva le stimmate del campione. E si vide prima in B e poi in serie A, quando Mandorlini ne fece l’architrave del suo centrocampo, dopo l’iniziale diffidenza, affidandogli le chiavi della squadra. Jorginho venne ceduto a gennaio al Napoli in una delle più controverse operazioni di mercato della gestione Setti, con una formula penalizzante che non fece sicuramente raccogliere al Verona quello che Jorginho in realtà valeva.
Diversa ma alla fine uguale la storia di Matteo Pessina, pescato miracolosamente dal vivaio dell’Atalanta e diventato a Verona un leader in campo e fuori. Anche in questo caso il Verona se lo è goduto e coccolato solo per una stagione e qui il rammarico è persino maggiore perchè Pessina, di proprietà dell’Atalanta non ha fruttato nulla al Verona. Su di lui si è consumata la frattura con Juric, la prima crepa, con l’allenatore che chiedeva alla società di investire sul talento di un giocatore il cui costo fissato a 12 milioni di euro era ritenuto troppo elevato. Un investimento fuori portata del Verona e che ovviamente pone oggi tanti interrogativi dopo il divorzio di Juric.
Jorginho e Pessina sono state alla fine due veloci meteore e se volete anche un po’ il simbolo di quello che è stato in questi anni il Verona. Una società che sì sta giocando in serie A, ma che sta ancora cercando di stabilizzarsi e di alzare il livello. E tornando al presente è molto probabile che questa stagione segni uno spartiacque in questo senso. Salvarsi per il terzo anno di fila, vorrebbe dire iniziare un discorso diverso e in prospettiva un po’ più elevato. Perchè gente come Jorginho e Pessina sarebbe bello goderseli un po' di più.
FONTE: TGGialloBlu.Telenuovo.it
NEWS
Gibellini racconta come ha scoperto Jorginho: “Un fuoriclasse già a 13 anni”
L’ex direttore sportivo gialloblù ha raccontato di come scoprì l’attuale centrocampista del Chelsea
di Mattia Zupo Luglio 6, 2021 - 12:55
Mauro Gibellini, ex ds dell’Hellas Verona, ha raccontato al Corriere di Verona di come scoprì Jorginho nel 2004:
“Era il 2004, ero ds del Verona. Andai in Brasile per visionare alcuni giocatori, alla fine trovai lui. Chi erano gli altri? Anderson, che poi è stato a lungo nel Manchester United, Paulinho, che ha fatto ottime cose al Livorno, e dopo Ederson Tormena, che ha giocato in Belgio. Ma tra una partita e l’altra spesso c’era da aspettare, così nel frattempo mi fermavo a guardare le gare di squadre giovanili. Fu così che incontrai Jorginho. Il mio interlocutore sul posto era César Behling. Fu lui a portarmi a Imbituba. Guardai questa partita da un gabbiotto di cemento, c’era un sole a picco talmente forte che mi scottai pur essendo al coperto. Mi colpì subito l’abilità di un ragazzino smilzo che faceva sempre la cosa giusta. Chiesi subito informazioni: aveva 13 anni ed era proprio di Imbituba. Con Behling nacque l’idea di aprire una scuola calcio per far crescere i ragazzi del posto. Pochi mesi più tardi finì la mia esperienza al Verona. Nel frattempo, ci muovemmo con le amministrazioni del luogo, lo Stato di Santa Catarina, per sviluppare il nostro progetto. La scuola fu realizzata a Guabiruba e ci serviva un allenatore. Mi rivolsi a Oreste Cinquini (direttore sportivo, tra gli altri, di Fiorentina, Bologna, Lazio, Venezia e Zenit San Pietroburgo, ndr ), per chiedergli un consiglio. Mi fece il nome di Mauro Bertacchini, un toscano della Lunigiana. Il primo tecnico di Jorginho, di fatto, è stato lui”.
TUTTO NACQUE A GUABIRUBA. “Sì, da una riunione che si svolse proprio a casa di Jorginho, con sua madre e i genitori di altri ragazzi che prendemmo alla scuola calcio, per illustrare i piani che avevamo. Tra gli altri c’era un coetaneo di Jorginho che tutti chiamavano Leche, un soprannome che gli avevano dato perché aveva le orecchie a sventola, in gergo si diceva così. Jorginho era già di un altro mondo. Ricordo che Alessandro De Blasi, imprenditore che finanziò inizialmente la scuola, volle realizzare un video promozionale in cui compariva proprio Jorginho che palleggiava facendo vari “trucchi” con la palla. Numeri alla Maradona, per capirci. Mi viene da ridere a sentire che qualcuno sostiene che non sia un fenomeno tecnicamente. Ad ogni modo, dopo qualche tempo lasciai la mia quota nella scuola calcio, ma era un destino che ritrovassi Jorginho”.
VERONA. “Tornai all’Hellas come diesse nel 2010, lui era arrivato in gialloblù qualche anno prima e doveva andare a giocare con continuità. Mi accordai per il prestito con la Sambonifacese, che era in Seconda divisione, mettendo un premio di trentamila euro sulla sua valorizzazione. Fece bene e quindi l’estate successiva lo riportai al Verona. Il resto, è cosa nota”.
LA CITTADINANZA ITALIANA. “Mai dubitato. Ero sbalordito quando vedevo che non lo convocavano in Nazionale. A proposito, aggiungo che mi prodigai molto per fargli avere la cittadinanza italiana. Nel 2012, alla fine del mio rapporto con l’Hellas, andai al Como. Chiamai Jorginho e lo consigliai: “Ascoltami, prendi il doppio passaporto, è più facile che ti chiami l’Italia che il Brasile”. Lo misi in contatto con Stephania Puton, avvocato specialista in queste pratiche. Jorginho ha ascendenze a Lusiana, nel Vicentino, nel giro di pochi mesi ebbe i documenti”.
SENSAZIONI IN VISTA DI ITALIA-SPAGNA. “Mi ricorda Falcão, un leader che gioca con un radar, sempre vicino all’azione e alla palla. Con la Spagna sarà una grande partita, tra squadre molto tecniche. Jorginho si confronterà con un gigante, Sergio Busquets, e lo farà da pari a pari”.
PALLONE D’ORO. “Dovesse vincere l’Europeo, dopo la Champions League, se lo meriterebbe. Perché di campioni come lui ce ne sono pochi. E lo era già quando aveva 13 anni quando lo vidi a Imbituba, tra le balene e l’Atlantico”.
FONTE: CalcioHellas.it
HELLAS VERONA di Redazione, 01/07/2021 9:40
Jorginho: Quanto mi piace cantare l'inno di Mameli, rivedo tutto il percorso che ho fatto
Jorginho in Nazionale
''Ogni volta che canto l'inno di Mameli mi vengono tanti pensieri, rivedo tutto il percorso che ho fatto e per questo motivo che io quel momento lo sento tanto''. Lo ha detto a Coverciano Jorginho, uno dei tre oriundi della nazionale azzurra insieme a Emerson Palmieri e Toloi.
Il centrocampista del Chelsea, punto fermo del gruppo di Roberto Mancini, è nato in Brasile a Imbituba, ha la cittadinanza italiana per le origini del padre ed è cresciuto calcisticamente nel vivaio del Verona. "Rappresentare l'Italia è qualcosa di veramente grande che sento dentro, come pure cantare l'inno insieme ai compagni" ha aggiunto Jorginho.
FONTE: TGGialloBlu.Telenuovo.it
STAGIONE 2020-21 + - =
Jorginho Frello moglie e figli: gli amori con Natalia Leteri e Catherine Harding, ex di Jude Low
Il centrocampista della Nazionale di calcio dell’Italia e del Chelsea Jorginho Frello ha tre figli: Victor, Alicia e Jax. L’ex campione del Napoli, nato in Brasile ma con origini italiane da parte di padre, ha un bellissimo rapporto con la madre. Di lei racconta su Instagram: “Mia madre è una calciatrice ed è solo grazie a lei che gioco a pallone”. Sposato per due anni con Natalia Leteri, nel 2020 è diventato padre di Jax, in seguito alla relazione intrapresa con Catherine Harding, ex di Jude Low.
GOSSIP NEWS 25 GIUGNO 2021 12:55 di Gabriele Crispo
Jorginho Frello centrocampista del Chelsea e della Nazionale di calcio dell'Italia, attualmente impegnato a Euro 2020, ha avuto una vita sentimentale molto burrascosa e movimentata. Sposato con Natalia Leteri dal 2017 al 2019, ha avuto con lei due figli, Victor e Alicia. Dopo il passaggio dal Napoli alla squadra londinese, il gossip del The Sun sul flirt con Elisa Scalcon, traduttrice del club. E la relazione con la cantante irlandese Catherine Harding, da cui ha avuto un terzo figlio Jax. Nella sua vita tra le varie donne, note e non, la madre Maria Tereza Freitas è sicuramente uno dei suoi punti di riferimento: "Mia madre è una calciatrice ed è solo grazie a lei che gioco a pallone".
I figli con l'ex moglie Natalia Leteri e Catherine Harding
Il centrocampista si è sposato a San Paolo in Brasile il 10 giugno del 2017 con Natalia Leteri, la sua storica fidanzata conosciuta in Veneto ai tempi della militanza nell'Hellas Verona. Già genitori di Vitor, nato nel 2015 a Napoli, a fine 2018, a Londra, è arrivata la secondogenita Alicia. Dopo aver chiuso nell'anno seguente in gran segreto il matrimonio con Leteri, il Blues è stato al centro del gossip sui principali tabloid britannici, in particolare del The Sun, per lo scandalo legato ai presunti messaggi hot scambiati dal giocatore con la traduttrice del Chelsea Elisa Scalcon e per la gravidanza di Catherine Harding.
in foto: Jorginho e l’ex moglie Natalia
La storia con Harding, cantante di The Voice Uk e storica ex di Jude Law, è stata a lungo tenuta segreta da Frello. Ad agosto del 2020 è nato loro figlio Jax. Sui rapporti attuali di Jorginho con l'ex moglie e Harding nessuna certezza: su Instagram segue entrambi i profili di Harding e quello di Leteri (tutti e tre privati).
L'amore di Jorginho per la madre
Delle sue relazioni e dei suoi figli, nessuna traccia su Instagram. Ma Maria Tereza Freitas, la madre, è di sicuro, insieme a lui, protagonista del profilo. A gennaio 2016 condivise un post in cui raccontava ai suoi follower e tifosi parte della sua infanzia e il rapporto con lei:
Mia madre era una calciatrice e mi portava in spiaggia tutti i giorni quando finiva di lavorare. Faceva la collaboratrice domestica per portare avanti la famiglia ma il calcio era la sua passione. Passavamo interi pomeriggi ad allenare la tecnica sulla sabbia e la sua determinazione nella vita è diventata la mia mentalità sin dalla prima scuola calcio. Io gioco a pallone solo grazie a lei. |
Frello nutre un amore incondizionato per Maria e glielo dimostra platealmente con numerosi post. In uno scriveva nel 2019: "Congratulazioni a tutte le mamme, soprattutto alla mia, che è fantastica, pazza, divertente, scontrosa, testarda".
La carriera del centrocampista con Napoli nel cuore
Jorginho è nato il 20 dicembre del 1991 nel sud del Brasile, ma è cresciuto in Italia, a Lusiana (il paese d’origine del padre) in provincia di Vicenza. L'esordio nel mondo del calcio con la giovanile dell’Hellas Verona. Nel 2010 si è trasferito in prestito alla Sambonifacese, squadra della provincia di Verona. Al termine della stagione è tornato al Verona, diventando uno dei pilastri della squadra gialloblù. Nel 2014 è stato acquistato dal Napoli, esordendo nel 2016 in Nazionale. Nello stesso anno, dopo quattro anni e mezzo nel club campano è passato al Chelsea, che lo ha pagato più di 60 milioni di euro. Il calciatore ha lasciato un pezzo di cuore nella città partenopea e sul suo profilo Instagram, in quell'occasione, scrisse una lunga lettera ai suoi tifosi:
Oggi è un giorno molto speciale per me, perché sto concludendo un capitolo molto importante della mia vita, gli anni vissuti a Napoli sono stati quelli della maturità, come uomo e come giocatore. Mio figlio Vitor è napoletano e il mio cuore è azzurro, il colore che ho difeso con tutto me stesso in questi cinque anni. Una maglia che ho sentito mia dal primo giorno e che mi ha dato tante gioie, vittorie e qualche record perché siamo stati un gruppo bellissimo, allegro e molto unito. Individualmente ho raggiunto la convocazione con la nazionale italiana e ne vado fiero, e oggi sto per approdare in uno dei più grandi club d’Europa, una cosa pazzesca per me che sono venuto da una piccola città della provincia brasiliana. |
FONTE: Gossip.FanPage.it
Inter, Stramaccioni svela: 'Una volta Ausilio mi segnalò un playmaker, fece una partita strepitosa ma purtroppo...'
del 15 giugno 2021 alle 01:03
Intervistato da Sky, l'ex allenatore dell'Inter, Andrea Stramaccioni, svela un retroscena di mercato.
"Giocammo una partita di Coppa Italia contro il Verona, che stava dominando la Serie B. Devo essere onesto: Piero Ausilio mi disse: 'Guarda il playmaker'. Io non lo conoscevo. Vincemmo 2-0, era la partita in cui Palacio andò in porta. Jorginho giocò una partita strepitosa. Purtroppo, però, il Napoli era più avanti di noi e lo prese. Bigon fece un grande lavoro. Un grande giocatore".
FONTE: CalcioMercato.com
Riccardo Pisciantelli: «Jorginho meriterebbe il pallone d'oro per quanto ha sofferto»
© foto di Image Sport
Riccardo Prisciantelli, fino al 2010 direttore sportivo dell'Hellas Verona, oggi uscito dal mondo del calcio, ha concesso un'intervista a "La Gazzetta dello Sport", con la quale ha ripercorso le tappe dell'approdo di Jorginho in Italia: "Nel 2007 mi proposero dei prospetti sudamericani. Il club non aveva budget, ma uno ci impressionò. Era Jorginho, allora non potevano tesserarlo e non poteva nemmeno vivere in convitto, era quasi un infiltrato. Lo affidai a una comunità di preti per dargli un letto e un pasto caldo. Quando potevo gli passavo 20 o 50 euro, che lui spendeva tutti per sentire al telefono la mamma Maria Tereza. Non immagino le lacrime versate nelle notti in quella stanza buia e triste. So solo che non ha mollato. In campo lavora più di tutti, meriterebbe il pallone d'oro per quanto ha sofferto".
Sezione: Ex gialloblù / Data: Gio 10 giugno 2021 alle 20:00 / Fonte: La Gazzetta dello Sport
Autore: Francesco Galvagni
FONTE: TuttoHellasVerona.it
Jorginho: “Mandorlini a Verona non mi voleva. È stato Gibellini ad insistere”
giugno 10, 2021
“Non giocavo molto all’Hellas nel 2010 e ho finito per andare in prestito alla Sambonifacese, in Lega Pro. Mi sono divertito molto lì, ma poi, quando sono tornato a Verona, erano stati promossi in Serie B e Mandorlini, l’allenatore, non mi voleva. È stato il direttore sportivo Gibellini a insistere perché mi desse una possibilità: se non li avessi convinto dopo sei mesi sarei andato via. Mandorlini mi ha fatto giocare in tutti i ruoli in precampionato: terzino destro, centrale, ovunque. Speravo di fare qualche minuto, ma poi è iniziata la stagione e non andavo in panchina. Sono stato lasciato in tribuna in ogni partita. Pensavo tra me e me: “Questo allenatore sta scherzando con me”. E così, dal nulla, mi ha fatto partire in una posizione nella quale non mi ero mai allenato, da numero 10, contro il Torino. Abbiamo perso in casa 3-1 e ho ricevuto ogni tipo di critica. La gente diceva “è troppo magro” e “non è pronto”. Non ho più giocato per un mese, allora ho chiamato io mio agente Joao Santos e gli ho detto: “Parto a gennaio!". Avevo ricevuto anche una telefonata dall’allenatore con cui lavoravo alla Sambonifacese, Claudio Valigi. Aveva firmato per il Mantova. E mi voleva con lui. Gli ho risposto che ci avrei pensato, ma appena ho riattaccato ho chiamato Joao: “Senti, vado a Mantova”, mi disse di calmarmi. E poi, due o tre settimane dopo, una una partita contro il Bari, un nostro giocatore si fa male nel primo tempo. Mandolini mi guardava in panchina, sembrava disperato: “Mio Dio che faccio?”. Alla fine mi mette dentro e vinciamo 1-0 in trasferta. La settimana dopo ho iniziato titolare contro l’Empoli, ho segnato un gol e fatto un assist. Migliore in campo. Tutto è cambiato dopo. Per me è stata la svolta” ha dichiarato a Telegraph, l’ex centrocampista dell’Hellas Verona, Jorginho.
FONTE: HellasLive.it
NEWS
Dall’Hellas alla Champions, Rafael e il legame con Jorginho: “Siamo come fratelli”
Le dichiarazioni dell’ex portiere gialloblù, che ieri sera era presente a Oporto per la finale tra Chelsea e City
di Mattia ZupoMaggio 30, 2021 - 13:42
L’ex portiere dell’Hellas Verona, Rafael ha parlato a Grandhotelcalciomercato.com del rapporto con Jorginho, fresco vincitore della Champions League con la maglia del Chelsea:
“Siamo come fratelli, ci conosciamo da tantissimo tempo. Ormai sono parte della sua famiglia e lui è parte della mia. Quando arrivai a Verona non lo conoscevo. Mi dissero che nelle giovanili c’era questo giovane ragazzo, molto bravo, che era brasiliano. Pensa, neanche lo sapevo. Legammo subito. Lo aiutai nei suoi primi mesi al Verona, soprattutto per quella storia del contratto”.
DOPO VERONA. “L’ho sempre seguito, da Napoli a Londra. Ero anche a Baku quando ha vinto l’Europa League. E ieri non potevo non stare qui. Abbiamo cercato di lasciarlo tranquillo. Lo so bene quanto è importante prima dei grandi appuntamenti rimanere sereno. Eravamo più tesi di lui. Io, la sua famiglia. Ma era giusto stare un passo indietro. Abbiamo cenato tutti insieme, con le famiglie dei giocatori. E’ stata una serata bellissima. Magari lo continuerò a seguire nella sua carriera. Vediamo (ride, ndr)”.
FONTE: CalcioHellas.it
Dalla Berretti gialloblù al tetto d’Europa.
— Hellas Verona FC (@HellasVeronaFC) May 29, 2021
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HELLAS VERONA di Redazione, 06/05/2021 7:45
Jorginho, dal Verona alla finale di Champions col Chelsea
Jorginho
Grazie al 2-0 contro il Real Madrid il Chelsea giocherà la finale di Champions League contro il Manchester City.
Leader dei blues Jorginho, il campione brasiliano che ha iniziato la sua carriera nel Verona.
Pupillo dello scomparso presidente Giovanni Martinelli e del tecnico Mandorlini, Jorginho fu ceduto da Setti al Napoli nella prima stagione di A, a gennaio.
Ora Jorginho giocherà la più importante partita della sua carriera a Instanbul, allo stadio Ataturk, il prossimo 29 maggio.
FONTE: TGGialloBlu.it
HANNO DETTO
Jorginho: «A 17 anni, a Verona con i monaci, volevo mollare»
Jorginho racconta i suoi inizi di carriera e il suo sogno di giocare in Europa: ecco le dichiarazioni del centrocampista del Chelsea
Redazione CalcioNews24
17 Aprile 2021 Di Redazione CalcioNews24
Il centrocampista del Chelsea, Jorginho, racconta il suo inizio di carriera al Daily Mail.
LA CARRIERA – «Il posto non era dei migliori, a volte dovevamo mangiare lo stesso cibo per 3 giorni e in inverno non avevamo l’acqua calda per le docce. Un giorno mia madre venne a trovarmi e voleva riportarmi a casa con la forza dopo aver visto quanto era orribile e sporco quel posto. Ma io le dissi che quella era la mia opportunità, non sarei andato via perché il bagno non era pulito. Diventare calciatore professionista in Brasile già mi avrebbe reso felice, andare a giocare in Europa era un sogno che vedevo molto lontano».
ESPERIENZA A VERONA IN MONASTERO – «Ho chiamato mia madre piangendo, dicendo che volevo tornare a casa e rinunciare al calcio. I miei genitori mi avevano sempre detto che la vita calcistica è dura e che ci sarebbero state persone orribili di cui non mi sarei potuto fidare ma in quel momento ho detto a mia madre che non volevo più vivere in questo modo. Mia madre mi ha impedito di mollare e tornare a casa».
FONTE: CalcioNews24.com
Jorginho, l'uomo dei 100 palloni a partita: imprescindibile per l'Italia e per... Verratti
del 01 aprile 2021 alle 15:00
di Angelo Taglieri
Ha messo al sicuro la partita contro la Bulgaria, terra in cui l'Italia non aveva mai vinto, e ha cucito gioco ieri sera, contro il muro lituano. Manuel Locatelli continua a crescere: al Milan sprazzi di talento, colpi da urlo e discontinuità, com'è normale che sia per un teenager, a Sassuolo fiducia piena, continuità e maturità, con De Zerbi che lo ha messo nelle condizioni ideali per esprimersi. Con gli Azzurri è tornato all'antico, regista davanti alla difesa in un centrocampo a tre, e ha dimostrato solidità, candidandosi a leader del prossimo futuro. E validissima alternativa per il presente. Sì, perché l'Italia di Mancini non può fare a meno di chi in questa settimana è mancato: Jorginho.
DA SAN SIRO A PUNTO FISSO - Il centrocampista del Chelsea, ammirato in Italia con le maglie di Verona e Napoli, rivelandosi tra i top in Europa con Maurizio Sarri, tanto da guadagnarsi la chiamata dei Blues, è il vero ago della bilancia di Mancini, l'equilibratore perfetto, colui che detta i tempi, l'allenatore in campo, direttore d'orchestra di gioco e compagni. Capace di mettere in ritmo chi gli sta attorno, ha in Verratti il compagno preferito: parlano la stessa lingua, amano il fraseggio corto, creano superiorità col possesso. E infatti il Gufetto di Manoppello si è acceso solo a sprazzi in questo trittico. E pensare che Jorginho, chiamato da critica e pubblico, aveva provato a dirigere anche nella sciagurata notte di San Siro contro la Svezia, nel suo debutto in competizione ufficiale con la maglia Azzurra: gesticolava, sbracciava, indicava, ma la banda era troppo stonata. E così il Mondiale svanì. Ora, invece, l'Italia va al suo ritmo.
STONATA - E infatti la bella Italia che si era vista precedentemente, tra Nations League e qualificazioni europee, si è vista poco a questo giro: tre partite contro avversari dediti prettamente alla fase difensiva, rinunciatari e ostruzionisti, una palla che circolava troppo lenta e una manovra prevedibile. Non è colpa di Locatelli, o di Sensi, che hanno preso il posto dell'italobrasiliano in mezzo al campo, sia chiaro: la squadra non si trovava da 5 mesi, i meccanismi andavano riassorbiti, gli avversari sembravano pronti ad allenarsi per fare solo la fase di non possesso. Però, proprio in questi casi, l'assenza dell'allenatore in campo si fa sentire ancora di più: un esempio per capire chi è Jorginho lo si è visto contro la Polonia di Lewandowski, con 100 palloni giocati, 95% di passaggi riusciti e ben 8 palloni recuperati. E sempre in quella partita, si è visto Locatelli mezzala, che ha duettato bene proprio con l'ex Napoli. Rivali no, compagni sì. Ma con Jorginho al centro, sempre e comunque. Mancini lo aspetta, l'Italia anche. Poi, in futuro, toccherà a Locatelli. Ora, però, nessuno sposta Jorginho.
@AngeTaglieri88
FONTE: CalcioMercato.com
Ag. Jorginho: «Può tornare in Italia ma...»
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
Joao Santos, agente tra gli altri dell'ex Verona Jorginho, ha parlato del futuro del proprio assistito ai microfoni di ‘Radio Marte’ e ha aperto ad un possibile ritorno al Napoli: “È una situazione di cui si parla spesso, lui ha fatto benissimo nel Napoli. Oggi c’è un momento diverso per lui, è al Chelsea ed è un giocatore importante per l’allenatore. Tornare al Napoli sarebbe un passo indietro? Ovviamente parliamo di un giocatore della Nazionale italiana, quindi dopo il Chelsea il nostro pensiero è quello di tornare in Italia. Se quando vorrà tornare il Napoli farà un’offerta la considereremo, abbiamo trascorso tanti anni felici a Napoli e abbiamo tanti amici”.
Sezione: Ex gialloblù / Data: Mer 24 marzo 2021 alle 20:44
Autore: Stefano Bentivogli / Twitter: @sbentivogli10
FONTE: TuttoHellasVerona.it
UEFA NATIONS LEAGUE
La scalata di Jorginho, faro dell'Italia nel segno di Sarri
Esploso a Verona, consacratosi col Napoli di Sarri, certezza anche al Chelsea: oggi Jorginho è la 'mente' della Nazionale di Mancini.
Claudio D'Amato
Ultimo aggiornamento 1 ora fa
10:11 20 dic 2020
Getty Images
Un po' italiano, un po' brasiliano. Un oriundo, uno di quelli che quando ci fu da iniziare a convocarli divisero tifosi e opinione pubblica. Ma mai oriundo fu più azzeccato, perchè adesso l'Italia senza Jorginho perderebbe un pilastro.
Merito di Roberto Mancini e del ragazzo, che hanno unito le forze ridando impulso ad un azzurro sbiaditosi dopo quel maledetto Italia-Svezia di San Siro, che ci precluse Russia 2018 e segnò il punto più basso del calcio italiano.
Via Ventura, panchina al Mancio e rivoluzione servita: palleggio, possesso, mediana brevilinea e 4-3-3 di qualità, Mancini di Jorginho ne ha fatto il faro, consegnandogli le chiavi del nuovo corso. E lui non ha tradito, diventando imprescindibile. Fondamentale la naturalizzazione, avvenuta nel 2012.
Jorginho perno dell'Italia è la somma delle tappe che lo hanno portato alla ribalta: nato in Brasile, sangue veneto, 'Giorgio' si è formato nel vivaio del Verona ed è esploso con l'Hellas, dopo una brillante trafila nelle giovanili condita dalla parentesi al Sassuolo con cui Jorginho - nel 2010 - ha disputato un 'Viareggio'.
Nereo Bonato, all'epoca direttore sportivo del Verona, scelse di fargli disputare il prestigioso torneo giovanile spedendolo al club neroverde. Queste le sue parole in un'intervista a 'Il Roma'.
Jorginho-Sassuolo è stato un matrimonio breve, ma nei ricordi dell'ex tecnico della Primavera emiliana Paolo Mandelli ancora vivo. Ecco quanto raccontato a 'Tuttonapoli'.
Un'esperienza che ha formato 'Giorgio' nel corpo e nella mente, perchè il seguito è stato una continua ascesa. Quando Mandorlini lo ha lanciato in prima squadra, l'Hellas ha trovato una nuova fonte di gioco: trequartista di manovra, regista, interno di qualità. Gli scaligeri, con lui, sono volati in A.
L'attuale tecnico del Padova, a 'Radio Kiss Kiss', ha svelato un interessante aneddoto.
Compassato ma con tecnica da vendere, tanto da guadagnarsi la fama di rigorista senza se e senza ma. Doti dal dischetto rare, già mostrate nella città di Romeo e Giulietta: ecco perchè a Napoli, al Chelsea e in Nazionale, i penalty sono diventati roba sua.
Il trasferimento all'ombra del Vesuvio a gennaio 2014 ha rappresentato il primo grande salto di Jorginho, al quale Rafa Benitez ha affidato i tempi in un 4-2-3-1 che però - oltre a confermarne il talento - ha fatto emergere lacune dal punto di vista del dinamismo. 'Giorgio' in un centrocampo a due ci perde, meglio con due interni ai lati: il 'Sarrismo' è la scintilla, quella che ha aperto il ciclo in cui l'italo-brasiliano si è esaltato, diventando tra i 'play' più quotati.
Jorginho - sempre allegro e prezioso anche nello spogliatoio - non è un fulmine in quanto a corsa ma lo è in termini di pensiero, sapendo in anticipo cosa fare del pallone: un tocco, appoggio corto, lancio lungo, orizzontale, verticale, le referenze non gli mancano.
A Napoli con Sarri ha sfiorato lo Scudetto, poi i due si sono ritrovati al Chelsea dove, nonostante qualche momento 'down' per un passo considerato poco idoneo al calcio inglese, 'Giorgio' è riuscito comunque a imporsi.
Il 2018 ha segnato l'addio a Partenope, l'approdo ai 'Blues' e l'investitura in Nazionale. Appena 5 presenze tra Conte e Ventura, ben 22 con l'attuale ct: Jorginho è il calciatore dell'era Mancini con più gettoni (a pari merito con Bonucci) e, a 5 goal, ne è anche il capocannoniere insieme a Belotti. Da Italia-Arabia Saudita a Bosnia-Italia (28 maggio 2018 / 18 novembre 2020), i ritmi dell'Italia li ha sempre dettati lui. Come ammesso dall'allenatore jesino, "In quel ruolo per noi è fondamentale".
Qualificazioni Mondiali, Euro 2020 e Final Four di Nations League: la rinascita Azzurra passa dai piedi (e dalla mente) di Jorginho.
FONTE: Goal.com
STAGIONE 2019-20 + - =
Jorginho ricorda: “Non mi allenai per un mese, mangiai tanto e persi la fiducia di Benitez”
14/04/2020 19:05
JORGINHO BENITEZ – Nel corso della diretta con gli Autogoal, ha parlato l’ex calciatore del Napoli Jorginho. L’italobrasiliano ha raccontato un retroscena relativo alla sua esperienza in azzurro. Tra il 2014 e il 2015, infatti, con il Napoli allenato da Benitez, Jorge compì alcune scelte di cui ad oggi si pente.
JORGINHO BENITEZ
“A Napoli ho trascorso anni importanti, ricordo la finale vinta di Coppa Italia, quando a Roma vennero a vedermi anche mia madre e mia moglie, è stata un’emozione grandissima. Anche la finale di Europa League con il Chelsea è un altro grande ricordo. Sarri? Grandissimo tecnico, ha una preparazione incredibile, sa praticamente tutto, ha una risposta per ogni cosa che chiedi. Con lui sai sempre cosa fare in campo, a livello tattico è strepitoso. Una cosa che non farei? Al primo anno di Napoli dopo sei mesi decisi di andare in vacanza in Brasile, per un mese non feci niente, non mi allenai e mangiai tanto. Quando tornai a Napoli ero completamente fuori forma e persi la fiducia di Benitez, persi il posto da titolare, il tecnico aveva ragione, c’erano compagni nettamente più in forma di me. Tornando indietro non farei mai più quel mese”.
JORGINHO NAPOLI
Arrivato a Napoli nel gennaio 2014, Jorginho si era messo in mostra nella prima parte di quella stagione con la maglia dell’Hellas Verona. Era ritenuto uno dei colpi di maggior prospettiva, ma nel primo anno e mezzo non rese come sperato. Fu Sarri a riportarlo tatticamente al centro, in cabina di regia. Con lui, Jorginho si è imposto come perno del centrocampo e con il resto della squadra ha sfiorato uno scudetto nel 2018. Non solo: ha affinato le sue abilità da rigorista. Oggi è il rigorista designato di Italia e Chelsea.
Nel luglio del 2018, seguendo Sarri, passò proprio ai Blues per circa 58 milioni di euro, ma non ha mai nascosto il suo affetto per l’esperienza in azzurro.
FONTE: SpazioNapoli.it
Juanito Gomez su Jorginho: "Negli anni di Verona mi ha aiutato a crescere"
10/4 ALLE 23:49 ALTRE NOTIZIE
di CLAUDIA MARRONE @CLAUDILYN87
Nel corso dello speciale AspettateC, in onda ogni venerdì su Sportitalia, è intervenuto l'attaccante del Gubbio Juanito Gomez, che, tra le altre, ha ripercorso gli anni all'Hellas Verona, dove ha militato con il centrocampista del Chelsea Jorginho: "Sono stato sette anni a Verona, è un ricordo bellissimo quello che porto di quella piazza, tanto che sono rimasto a vivere qui vicino. Io più forte di Jorginho? Tecnicamente è fortissimo, e riesce a far giocare bene anche chi gli sta vicino: gli anni con lui sono stati esaltanti, ha fatto crescere anche a me. Quando sei in difficoltà ti dà sempre una via d'uscita. Adesso è cresciuto molto, anche fisicamente. Mi ha fatto piacere lo scorso anno andarlo a vedere a Londra, ma spero di vederlo presto di nuovo in Italia, in Serie A: la comunque è contento, e sta facendo bene".
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
20 novembre 2019 - 22:18
Chelsea, Jorginho: “Da piccolo mi chiamavano ‘Haginho’, ecco perché…”
Il centrocampista classe ’91 al sito ufficiale dei Blues
di Redazione ITASportPress
Un buonissimo inizio di stagione per Jorginho, sia con il Chelsea che con la Nazionale italiana. Al sito ufficiale dei blues, il centrocampista ha rilasciato un’intervista in cui parla di sé e della sua “scalata” verso i piani più alti del calcio internazionale. “Non ridete, ma il mio soprannome da piccolo era ‘Haginho‘, nel periodo ovviamente in cui giocava Gheorghe Hagi” è una delle curiosità emerse, a testimoniare il fatto che fin dai primi calci tirati al pallone era considerato uno dei più grandi talenti. Peraltro, giocava nello stesso ruolo del romeno, sulla trequarti, anche i primi tempi con la maglia dell’Hellas Verona. Solo in seguito, infatti, è stato indietreggiato. Perché Haginho? Nato in Brasile, il classe 1991 per forza di cose ha assunto quel tipo di denominazione.
FONTE: ITASportPress.it
Jorginho su Balotelli: “Quante volte è successo anche in altre città?”
novembre 6, 2019
Il centrocampista del Chelsea, Jorginho, è solidale con l’attaccante del Brescia, ma chiede di non punire solo i tifosi del Verona: ”Hanno sbagliato, non è la prima volta, ma quante volte è successo anche in altre città? Il problema è più ampio”. Fonte: gazzetta.it
FONTE: HellasLive.it
Chelsea, petizione dei tifosi per Jorginho rigorista: “E’ benedetto dal Papa”
di Andrea Pelagatti
Pubblicato il 17 Ottobre 2019 21:01 | Ultimo aggiornamento: 17 Ottobre 2019 20:32
Chelsea, Jorginho esulta dopo un rigore segnato in Nazionale (foto Ansa)
LONDRA (INGHILTERRA) – I tifosi del Chelsea sono stufi di vedere sbagliare rigori o di perdere trofei ai rigori. L’ultimo, in ordine di tempo, è stata la Supercoppa Europea contro il Liverpool della scorsa estate. Per questo motivo, i tifosi del Chelsea hanno aperto una petizione online per nominare Jorginho come nuovo rigorista del club. Il centrocampista ha già segnato dal dischetto con il Chelsea oltre ad essersi dimostrato infallibile anche con la maglia della Nazionale Italiana.
Ma i tifosi del Chelsea non vogliono Jorginho rigorista solamente per motivi tecnici ma anche per ragioni… spirituali! Infatti i tifosi della squadra di Londra hanno visto che Jorginho è stato ricevuto da Papa Francesco così come il resto dei calciatori della Nazionale Italiana. Per questo motivo, nella petizione online i tifosi dei Blues hanno scritto: “Jorginho deve essere il nostro nuovo rigorista perché è benedetto dal Papa!”.
Jorginho è nato in Brasile ma la sua carriera calcistica è iniziata in Italia, nelle giovanili del Verona, perché sua madre, ex calciatrice, giocava proprio in Veneto. Successivamente è entrato a far parte nel vivaio del Sassuolo prima di esordire tra i professionisti con la maglia della Sambonifacese.
Nel 2011 è tornato al Verona e ci è rimasto per tre stagioni per un totale di 100 presenze con 11 gol all’attivo. Dal 2014 al 2018 ha vestito la maglia del Napoli per un totale di 160 partite con 6 gol complessivi.
Lo scorso anno è stato acquistato dal Chelsea, su richiesta di Maurizio Sarri, per 63 milioni di euro. Con il club di Londra ha giocato complessivamente 65 partite mettendo a segno 4 gol (3 su calcio di rigore a dimostrazione di come sia infallibile dagli undici metri).
Nel corso della sua carriera di calciatore professionista, Jorginho ha giocato 358 partite realizzando 22 gol. Con la maglia della Nazionale Italiana di calcio, è sceso in campo per venti volte segnando 3 gol (tutti su rigore).
FONTE: BlitzQuotidiano.it
CALCIO
13 ottobre 2019 - 15:30
Jorginho, che media sui rigori. 93,7% di realizzazioni
Ecco la media di Jorginho da calcio di rigore tra Hellas Verona, Napoli, Chelsea e Italia
di redazionecittaceleste
ROMA – Oltre che giostrare alla perfezione il gioco delle proprie squadre, una delle grandi capacità di Jorginho risiede nell’abilità da calcio di rigore. Tra Hellas Verona, Napoli, Chelsea e Italia, il regista è quasi infallibile. In carriera ha tirato in totale 16 rigori. In 15 casi è andato a segno manifestandosi uno specialista vista la media ri realizzazione del 93,7% (statistica Opta). Intervistato da RaiSport ecco come si è espresso il calciatore a tal proposito: “Dicono che non sbaglio mai i rigori? Bella gufata! (ride, ndr) Mi sono allenato ma sono contento perché abbiamo vinto, è più importante il risultato. La squadra ha meritato. Un grande Olimpico stasera, anche all’esordio agli europei sarà così. L’Italia merita questo entusiasmo e merita di divertirsi venendo allo stadio”.
FONTE: CittaCeleste.it
EX VERONA
09 settembre 2019 - 09:31
Ex Verona, Jorginho decisivo per l’Italia in Finlandia
Il centrocampista firma il rigore che dà la vittoria agli Azzurri a Tampere
di Redazione Hellas1903
Poco meno che infallibile dal dischetto: una dote che Jorginho ha iniziato a evidenziare a Verona.
Il centrocampista, ex gialloblù, ora al Chelsea, ha confermato questa speciale attitudine nella gara di qualificazione a Euro 2020, giocata dall’Italia a Tampere, con la Finlandia.
Sua la trasformazione del rigore che ha dato agli Azzurri la vittoria per 2-1. Freddo e preciso, Jorginho ha messo a segno il penalty che ha consegnato i tre punti alla formazione di Roberto Mancini, dopo la rete di Ciro Immobile e il temporaneo pareggio siglato, sempre su rigore, da Pukki.
FONTE: Hellas1903.it
STAGIONE 2018-19 + - =
SERIE A
Jorginho: "Vivevo con 20 euro a settimana. E il mio agente guadagnava"
15.06.2019 17:19 di Ivan Cardia Twitter: @ivanfcardia
Diventare Jorginho. Mica facile. Il centrocampista italo-brasiliano del Chelsea ha raccontato ai canali ufficiali del club come è arrivato ad alti livelli. Rivelando anche di aver giocato per 20 euro a settimana, e di essere stato sfruttato dal suo agente dell'epoca. Si parte dagli inizi: "Giocavo un torneo in Brasile e un agente mi ha notato. Mi ha portato alla sua scuola, a 200 km da dove vivevo. Ci sono stato per due anni, l'idea era che quando pensava che qualche ragazzo fosse abbastanza bravo lo mandava in Italia. Con me è successo a 15 anni, mi ha organizzato un provino al Verona e mi hanno preso.
Trasferirmi in Italia all'inizio è stato facile, stavo vivendo il mio sogno. Poi è iniziata la routine: allenamento, scuola, casa, scuola, allenamento. È tutto quello che ho fatto per 18 mesi, avevo 20 euro per vivere in settimana e non potevo fare altro. Mi allenavo e andavo a scuola, e basta.
Giocavo nella Berretti del Verona, lì ho conosciuto Rafael e siamo diventati amici. Mi ha chiesto come me la passassi e gli ho detto che vivevo con 20 euro a settimana. Ha detto 'Aspetta un attimo, qualcosa non torna'. Ha fatto alcune ricerche e ha scoperto che il mio agente prendeva soldi senza che io ne sapessi niente.
A quel punto volevo mollare, ero completamente devastato. Ho chiamato casa in lacrime e mia madre mi ha detto che ero così vicino al traguardo, che non dovevo tornare, che dovevo tenere duro. Così sono rimasto, ho continuato ad allenarmi con la prima squadra. Potevo rimanere nella Berretti, ma a quel punto sono voluto andare in prestito, in C2, alla Sambonifacese.
Quando l'anno dopo sono tornato al Verona, nel frattempo promosso in Serie B, il tecnico Mandorlini mi ha detto che non avevano bisogno di me, che avevo giocato soltanto in C2. Uno dei dirigenti che conoscevo si è impuntato per me, ha discusso col tecnico. A ottobre non avevo ancora mai giocato e pensavo di andarmene a gennaio, poi il titolare nel mio ruolo si è infortunato e anche la sua riserva naturale era out. Il tecnico non sapeva se improvvisare o scegliere me. Ho giocato io e ho fatto bene, sono rimasto e da allora lui mi ha aiutato molto e ha fatto tanto per me".
SERIE A
Jorginho: "L'Italia manca, un giorno vorrei tornare. Felice per l'Hellas"
03.06.2019 16:36 di Andrea Losapio Twitter: @losapiotmw
Il centrocampista del Chelsea, Jorginho, ha ammesso di volere ritornare in Serie A durante la consueta conferenza stampa dal ritiro degli azzurri. "Sicuramente l'Italia manca. Un giorno vorrei tornare, sinceramente, amo questo paese, mi piace e mi piacerebbe vivere ancora qui. Il Verona? Sono molto felice, per la piazza che è dovrebbe essere sempre in A".
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
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NEWS
Europa League, trionfa il Chelsea degli ex gialloblù Sarri e Jorginho
Primo titolo internazionale per il centrocampista italobrasiliano e per l’allenatore ex Hellas Verona, protagonisti a Baku della vittoria nel derby londinese contro l’Arsenal
di Redazione maggio 29, 2019 - 23:08
Allo Stadio Olimpico di Baku, il Chelsea batte l’Arsenal 4-1 nel derby londinese in finale di Europa League. Dopo un primo tempo finito sullo 0-0, la squadra allenata dall’ex tecnico gialloblù, Maurizio Sarri, passa in vantaggio con il colpo di testa di Giroud su assist di Emerson Palmieri al 49′, per il più classico dei gol degli ex. Al 60′ Pedro raddoppia per i blues e al 65′ Hazard chiude i conti dal dischetto con il gol del 3-0. Al 69′ l’Arsenal prova a riaprirla con Iwobi, ma si rivelerà solo il gol della bandiera, dato che tre minuti dopo Hazard trova la doppietta personale e il 4-1 finale. In campo per tutto l’arco della gara il centrocampista ex Hellas Verona, Jorginho.
FONTE: CalcioHellas.it
L'EX VERONA
Mourinho: Jorginho più forte mediano d'Europa
07/05/2019 10:30
Sono passati tanti anni da quando Jorginho è andato via da Verona, dopo molte stagioni passate tra giovanili e prima squadra.
José Mourinho, intervistato a BeIN Sports, ha lodato il regista del Chelsea: “Per me Jorginho è il miglior centrocampista d’Europa.
E’ incredibile il mondo in cui controlla il gioco, come recupera il pallone in fase di transizione e come riesce a sopportare la pressione”.
FONTE: TGGialloBlu.it
APPROFONDIMENTI
Rafael e i ricordi di tre ragazzi brasiliani che hanno fatto tanta strada
Il portiere del Cagliari ha postato un ricordo su Instagram risalente al 2009 insieme a due giovanissimi Diego Farias e Jorginho
di Redazione marzo 22, 2019 - 21:26
SOGNANDO LA SERIE A. Due sbarbatelli e un giovanotto più maturo, una Coca Cola e una cenetta modesta da studenti fuori sede. Una foto che vista a distanza di dieci anni fa sorridere. Era il 2009 e questi tre ragazzi non sono altro che Jorginho, Rafael e Diego Farias. Il portiere brasiliano del Cagliari ha postato su Instagram un ricordo dei tempi di Verona, quando ancora le luci della Serie A erano lontane e la popolarità solo un miraggio.
CARRIERE IN ASCESA. Da quella foto a oggi sono passate tre carriere di tutto rispetto e che ancora hanno molto da dire. Rafael con i suoi 37 anni sta vivendo la fase conclusiva della sua vita da calciatore, ma ad oggi risulta ancora un secondo portiere affidabilissimo e un ottimo uomo spogliatoio. Farias ha da poco lasciato Cagliari per approdare all’Empoli e dare una scossa a un periodo di malcontento e rendimento altalenante. Jorginho vive un sogno ad occhi aperti: è il regista titolare del Chelsea e della nazionale italiana.
SGUARDO AL PASSATO. Insieme questi tre giocatori hanno vissuto gli inizi sui campi di Serie C con l’Hellas Verona, i problemi di ambientamento naturali per tre giovani sudamericani in Italia, gioie e dolori di un periodo in cui il futuro era tutto da scrivere. Oggi, guardando quella foto, possono solo essere orgogliosi della strada fatta.
FONTE: CalcioCasteddu.it
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CALCIO
09 gennaio 2019 - 19:13
I tifosi del Chelsea furiosi con Jorginho: “Duemila passaggi e ha fatto meno assist di…Ederson!”
L’ex playmaker del Napoli, portato a Londra da Maurizio Sarri per un prezzo considerevole, piace stilisticamente ma non è mai decisivo: i tifosi del Chelsea si stanno spazientendo e lo sfottono sui social.
di Redazione Il Posticipo
Il gioco di Maurizio Sarri è semplice e intuitivo. Un gioco classico basato sul playmaker vecchie maniere, quello al centro del centrocampo munito di due ‘bodyguard’ ai lati. Era così ai tempi dell’Empoli ed era così a Napoli, dove Jorginho passava le sue giornate a fare il metronomo, a far girare la squadra e a servire palloni al millimetro. Ora, dopo aver causato qualche grattacapo a N’Golo Kanté per avergli cambiato ruolo proprio per schierare l’italo-brasiliano al centro della mediana, Sarri sta facendo i conti con lo scarso rendimento di Jorginho. Per carità, è irremovibile e gioca bene ma…non ha fatto neanche un assist finora e i tifosi lo hanno notato.
SOPRAVVALUTATO – Infatti, molti supporter dei Blues, si sono riversati su Twitter per dire la propria sul playmaker della nazionale italiana, confrontandolo con il rendimento di… altri giocatori piuttosto insospettabili. Secondo gli habitué di Stamford Bridge, infatti, non ci vuole poi tanto per superare il centrocampista: basta essere… un giocatore di calcio e non necessariamente un giocatore di movimento. Già, perché come riporta un tifoso, anche Ederson, portiere del Manchester City, ha fatto più assist dell’ex Napoli e Hellas Verona. Letteralmente, l’utente ha risposto “Mi sono appena reso conto che Ederson ha fatto più assist di Jorginho” alla domanda Footbal Tweets “Qual è il giocatore più sopravvalutato della Premier League al momento?”.
Most over-rated player in the Premier League right now? 🤔🤔
— Football Tweets (@FutballTweets) 8 gennaio 2019
State your case ⬇⬇
COSA FA – Certo, Ederson avrà fatto anche più assist del regista del Chelsea, ma non ha segnato, cosa che, sebbene una sola volta, Jorginho ha fatto. Il sunto però è che il centrocampista è giustamente uno dei giocatori più cercati dai suoi compagni, ma dei 1896 passaggi fatti, nessuno ha mandato direttamente un giocatore del Chelsea in porta. Certo, moltissimi passaggi dell’italo-brasiliano hanno pescato un uomo libero che a sua volta ha fatto un assist, ma questo le statistiche non lo considerano. Così come non considerano gli assist potenziali, i passaggi perfetti a chi poi spreca sotto porta. C’è poi un tifoso particolarmente infuriato, che risponde alla stessa domanda: ”I suoi passaggi sembrano belli ad alcuni ma una sola grossa occasione creata in circa 2.000 passaggi è qualcosa di patetico. La maggior parte dei suoi passaggi sono ai difensori. Tutto ciò che fa è tenere Kanté fuori dal suo solito ruolo e Loftus-Cheek da un minutaggio consistente”. Insomma, per il povero Jorginho, tempi duri…
FONTE: IlPosticipo.it
Un post condiviso da Jorginho Frello (@jorginhofrello) in data:
LA CLASSIFICA DEL CIES OBSERVATORY FOOTBALL
E' Jorginho l'italiano che vale di più!
05/11/2018 16:31
E pensare che Setti lo cedette al Napoli in comproprietà per nove milioni di euro (successivamente abbassati dopo due stagioni pessime con Benitez allenatore). Oggi Jorginho, secondo la classifica stilata dal Cies Observatory Football, è l'italiano che vale di più sul mercato. Dopo essere diventato il pupillo di Sarri che lo ha portato con sè al Chelsea, Jorginho è oggi il decimo centrocampista più valutato del mondo: vale 72 milioni di euro. Dalla sua cessione al Chelsea, è bene ricordarlo, il Verona ha comunque tratto un'ulteriore plusvalenza di quasi un milione e mezzo.
FONTE: TGGialloBlu.it
Non sparate sul regista: Jorginho indispensabile con il 4-3-3
Il regista azzurro sarà confermato nuovamente nella formazione titolare. Jorginho, specie con il 4-3-3, diventa indispensabile
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Di Antonio Parrotto - 10 settembre 2018
Non sparate su Jorginho! Il centrocampista centrale dell’Italia e del Chelsea è uno dei top player azzurri. Il calciatore ex Hellas Verona è stato convocato da Ventura solo nelle battute finali della sua avventura ma è già divenuto un pilastro con Mancini. Il centrocampista non ha brillato nella sfida di Nations League contro la Polonia ma ha realizzato il gol dell’1-1 su calcio di rigore, dimostrando grande personalità. Il centrocampista di Sarri è indispensabile anche per la Nazionale, specie in un 4-3-3.
La Nazionale non è un club e Mancini non ha tempo, non può permettersi di lavorare per cambiare ruolo a Jorginho, per farlo diventare un ottimo centrocampista anche in una mediana a due. Il commissario tecnico non ha la fortuna di poter allenare i suoi calciatori ogni giorno e deve necessariamente fare di necessità virtù. Con il 4-3-3 serve un regista e Jorginho non ha un alter ego. Il problema principale, forse, è trovare due mezze ali adatte al gioco del regista. Gagliardini e Pellegrini, sulla carta, sembrano essere complementari ma a Bologna hanno faticato. Presto tornerà Verratti ma neanche il centrocampista del PSG sembra in grado di risolvere il problema: Marco non è un regista e potrebbe fare fatica insieme all’italobrasiliano. Ma non sparate su Jorginho: con il 4-3-3 è indispensabile.
FONTE: CalcioNews24.com
SERIE A
La nuova Italia - Jorginho, il regista dimenticato da Ventura
07.09.2018 17:45 di Marco Conterio Twitter: @marcoconterio
Brasiliano d'Italia, Jorginho è il perno e il cervello della nuova Nazionale di Roberto Mancini. E' lui il regista scelto dal nuovo commissario tecnico azzurro, l'uomo che ha già nei piedi il ciak del Chelsea di Maurizio Sarri con cui è diventato grande nella sua esperienza al Napoli. Un talento nato, cresciuto e formato nel settore giovanile dell'Hellas Verona, passato poi al Sassuolo ma che ha esordito con la maglia della Sambonifacese tra i pro. La prima in B è con il Verona, dove diventa giocatore prezioso per la promozione in A nella stagione 2012-2013. Nel gennaio del 2014, cambia la vita di Jorginho. Passa al Napoli in comproprietà, metterà subito in bacheca una Coppa Italia e una Supercoppa Italiana e nell'ultima stagione è stato fondamentale nel campionato dei record, per gli azzurri, con Maurizio Sarri. Con l'Italia, però, un rapporto nato di fatto quasi solo nell'era del dopo Giampiero Ventura. Perché l'ex ct non lo ha mai considerato nelle sue gerarchie, tanto da schierarlo in fretta e furia, stravolgendo schemi e formazioni, solo nello 0-0 di Milano contro la Svezia. Con Di Biagio prima e Mancini poi, invece, Jorginho è stato in campo contro Argentina, Inghilterra, Arabia Saudita, Francia e Olanda. Per una nuova storia. Che doveva già nascere con Ventura ma che è rimasta anche lei fuori dal Mondiale.
Data di nascita: 20 dicembre 1991
Club di appartenenza: Chelsea
Presenze in Nazionale: 8 presenze
SERIE A
Joringho, 57 milioni di motivi per essere icona del Sarri-ball
22.08.2018 16:15 di Gaetano Mocciaro Twitter: @gaemocc
Con i 57 milioni spesi dal Chelsea, Jorginho è il sesto acquisto più caro di questa sessione di Premier League. Ma il brasiliano non sembra aver affatto sofferto il passaggio in un campionato diverso, più fisico. Grazie a Maurizio Sarri, tecnico che a Napoli lo ha esaltare al punto da far incrementare il suo valore 6 volte tanto la cifra che i partenopei avevano speso per prelevarlo dal Verona. La sua presentazione con la maglia dei blues, in un'amichevole giocata contro il Perth, ha fatto registrare un dato che ha fatto strabuzzare gli occhi a tifosi e addetti ai lavori: in 45 minuti 101 palloni toccati, 98 dei quali passaggi andati a buon fine. È già punto di riferimento del centrocampo del Chelsea, trovando anche il gol su calcio di rigore. Poteva essere il playmaker del Manchester City di Guardiola, è diventato invece già icona del Sarri-ball.
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
Esordio con vittoria in Premier League per Sarri e Jorginho. Subito in gol l’ex centrocampista gialloblù
agosto 11, 2018
Buona la prima per Maurizio Sarri e Jorginho col Chelsea. Esordio con successo in Premier League per i londinesi ex Hellas Verona. In rete su rigore Jorginho al 45’. Tre a zero il risultato finale a favore del Chelsea contro l’Huddersfield Town
FONTE: HellasLive.it
Jorginho al Chelsea: super plusvalenza per il Napoli
Posted on luglio 16, 2018 by Emanuele Cuomo
Nel fine settimana è stato ufficializzato il passaggio di Jorginho al Chelsea. Il centrocampista italo-brasiliano ha siglato un contratto di cinque anni e vestirà la maglia numero 5. Il 26enne, che ha salutato affettuosamente i tifosi del Napoli, si è legato al club londinese sino a giugno 2023. In Inghilterra Jorginho ritroverà anche Maurizio Sarri, con l’allenatore che ha siglato un triennale. Il tecnico di Figline Valdarno ha allenato il Napoli dalla stagione 2015/2016, facendosi apprezzare a livello mondiale per la sua idea di calcio offensivo e la ricerca continua del bel gioco. Nella sua avventura partenopea, il nuovo coach dei Blues ha valorizzato le caratteristiche di diversi giocatori. Tra i calciatori che hanno giovato delle idee e degli schemi di Sarri c’è sicuramente Jorginho, che proprio in maglia azzurra si è guadagnato la convocazione in Nazionale. La doppia operazione permette al Chelsea di avvalersi delle prestazioni di due professionisti di alto livello. Per il Napoli, invece, l’affare è di natura economica. Jorginho si è trasferito dall’Hellas Verona al Napoli a gennaio 2014. Per la comproprietà del mediano, all’epoca valutato 9 milioni di euro, Aurelio De Laurentiis sborsò subito 4,5 milioni di euro. Nell’estate del 2015 il club campano rilevò anche la seconda metà del cartellino. Per le prestazioni del giocatore classe 1991, il Chelsea del presidente Abramovic verserà nelle casse del Napoli circa 57 milioni di euro, oltre a bonus legati alle prestazioni che potrebbero portare il club partenopeo a incassare più di 60 milioni. La cessione di Jorginho assicurerà al Napoli una plusvalenza importante, con buona parte del costo di acquisto del calciatore che risulta già ammortizzato. Il club campano per l’iscrizione in bilancio dei diritti pluriennali relativi alle prestazioni dei calciatori, utilizza piani di ammortamento a quote decrescenti al fine di ripartire i relativi oneri pluriennali. Per i contratti della durata di cinque anni vengono utilizzate le seguenti aliquote di ammortamento: 40%, 30%, 20%, 7% e 3%. A bilancio il valore netto del cartellino di Jorginho è ormai inferiore al milione di euro. Dunque, per la S.S.C. Napoli l’addio di Jorginho va a collocarsi tra quelle operazioni di calciomercato che negli ultimi anni hanno inciso in maniera decisamente positiva sui conti del club.
FONTE: EconomiaESport.it
Jorginho al Chelsea, sorride anche il Verona: ecco quanto incassa
del 14 luglio 2018 alle 21:53
Il trasferimento di Jorginho dal Napoli al Chelsea per circa 65 milioni di euro fa felice anche il Verona, club in cui il nazionale azzurro è cresciuto e dove ha militato dal 2011 al 2014. Gli scaligeri riceveranno infatti oltre 1,5 milioni di euro come contributo di solidarietà per aver formato il centrocampista.
FONTE: CalcioMercato.com
SERIE A
Jorginho al Chelsea. Dall'Inghilterra: il City è furioso col Napoli
14.07.2018 14:37 di Raimondo De Magistris Twitter: @RaimondoDM
Il Manchester City è furioso col Napoli per il trasferimento del regista italo-brasiliano Jorginho al Chelsea. Il club guidato da Guardiola - scrive il Manchester Evening Standard - non ha in alcun modo digerito le pressioni fatte dal club partenopeo affinché l'ex Hellas Verona - dopo aver già trovato l'accordo coi citizens - facesse retromarcia per accettare la corte dei blues.
Il motivo delle pressioni del Napoli è presto detto: Col City era stato trovato un accordo di poco inferiore ai 60 milioni di euro, mentre col Chelsea l'accordo è stato chiuso a 65 milioni di euro. Una cifra più alta che ha permesso anche di sbloccare il trasferimento a Londra di Maurizio Sarri.
A Jorginho - scrive il tabloid inglese - è stato detto che se non avesse accettato il Chelsea sarebbe rimasto bloccato a Napoli per altri due anni. Un assist perfetto per sbloccare la trattativa coi blues definitivamente conclusa questa mattina.
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
CALCIOMERCATO
11 luglio 2018 - 11:32
Jorginho-Chelsea, il Verona ci guadagna di più
Sale l’offerta del club e il contributo di solidarietà per i gialloblù
di Redazione Hellas1903
La trattativa instaurata dal Manchester City di Guardiola per strappare Jorginho al Napoli, nel corso degli ultimi giorni, è stata superata dall’intromissione del Chelsea, pronto ad offrire una cifra più alta per il centrocampista.
I milioni proposti dal City erano 55, il club di Londra è salito a 65 (57 più milioni più 8 di bonus): questo implica che il contributo di solidarietà, previsto dalla FIFA per i club che hanno formato i giocatori, sarà più alto.
Sulla base di queste cifre, il Verona vedrà aumentare l’importo di questo contributo, che passerà da 1,5 a circa 1,8 milioni .
FONTE: Hellas1903.it
STAGIONE 2017-18 + - =
Jorginho saluta Napoli, l’agente: «Ogni momento può essere quello buono per andare al City»
Il futuro di Jorginho sarà al Manchester City, ormai ci sono pochi dubbi a riguardo, ma le contrattazioni tra i club stanno andando per le lunghe
Di Francesca Flavio - 27 giugno 2018
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La cessione di Jorginho porterà nelle casse del Napoli tanti, ma tanti, milioni. Tra i 50 ed i 60, una parte dei quali sono già destinati al pagamento della clausola rescissoria di Fabian Ruiz, erede designato del playmaker italo brasiliano. Come ogni operazione complessa che si rispetti, però, si sta andando per le lunghe, con Napoli e City ancora a colloquio per definirla. Joao Santos, agente dell’ex centrocampista dell’Hellas Verona, è intervenuto sulle frequenze di Radio Kiss Kiss Napoli per offrire gli ultimi aggiornamenti sulla questione:
«Il Manchester City sta lavorando per accontentare le richieste fatte dal Napoli di De Laurentiis. Quindi ogni momento può essere quello buono per chiudere la trattativa. Il mio assistito, attualmente, si trova in vacanza in Brasile, suo paese natale, mentre io sono in Inghilterra, dove ho casa. Siamo in attesa che ci chiamino il direttore sportivo Cristiano Giuntoli oppure il presidente Aurelio De Laurentiis. Nel momento in cui arriverà questa telefonata, io mi muoverò per parlare con il Manchester City». Jorginho-City, siamo davvero alle battute finali di questa lunga ed estenuante trattativa.
FONTE: CalcioNews24.com
RASSEGNA STAMPA
Jorginho, parla uno dei primi allenatori: "Che errore cederlo al City"
Così al Roma
25.06.2018 13:50 di Redazione Tutto Napoli.net Twitter: @tuttonapoli
Fonte: di Fabio Tarantino per "Il Roma"
Il Napoli sta perfezionando la cessione di Jorginho al Manchester City per una cifra che si avvicina, anzi supera, i 50 milioni di euro. Si tratta della terza plusvalenza più alta per la società azzurra dopo quelle di Higuain e Cavani, ceduti (ma con clausola) rispettivamente a Juventus e Psg. Una grande operazione di mercato incentivata da molteplici fattori: la volontà di Jorginho di lavorare con Guardiola, la necessità del City di acquistare un regista con determinate caratteristiche e, soprattutto, la disponibilità di Ancelotti a privarsi del calciatore, convinto di poter sostituirlo con un elemento differente per indole tecnica. Jorginho lascerà un bel ricordo ai tifosi, lo stesso che custodisce Gian Marco Remondina, ex centrocampista, uno dei suoi primi allenatori all'Hellas Verona: lo notò nelle giovanili, lo convocò in prima squadra e da allora Jorginho ne ha fatta di strada, tanto da arrivare a giocare in Premier League.
Jorginho al Manchester City, se l'aspettava?
"Per me è una grossa perdita, per il Napoli. Jorginho era decisivo nello scacchiere di Sarri, perfetto per il suo sistema di gioco. Di sicuro non mi stupisce questo trasferimento per il valore del ragazzo, che ho conosciuto da piccolissimo, al Verona, quando s’intuiva già il suo talento".
E ancora: si aspettava, ad un certo punto della sua carriera, che valesse cinquanta milioni di euro?
"I giocatori crescono, maturano, migliorano. Jorginho con Sarri è migliorato tantissimo. L’allenatore lo ha valorizzato al cento per cento dal punto di vista umano e tattico. Jorginho vedeva calcio ogni secondo già da ragazzino, lo intuiva prima di tutti gli altri. Con Sarri c’è stato il vero salto di qualità. Oggi Jorginho è fondamentale anche per la Nazionale, specialmente se Mancini continuerà col 4-3-3".
Quanto è gratificante sapere che, presto, Jorginho sarà allenato da un “top” della categoria come Guardiola?
"Tanto, anche perché Guardiola l’ho conosciuto e ricordo sempre un episodio: io allenavo gli allievi del Brescia e il maestro Mazzone, quando la prima squadra andava in ritiro la domenica per giocare, lasciava a noi gli infortunati o gli squalificati. Tra questi, oltre a Baggio, c’era anche Guardiola. Mi diceva sempre di soffrire il calcio italiano perché in Spagna non era abituato a correre così tanto ma era abituato a far correre la palla. Io, da allenatore alle prime armi, cercavo di accontentarlo: non lo facevo mai riscaldare senza pallone. Pensandoci, in panchina Guardiola è lo stesso e Jorginho, da questo punto di vista, è il giocatore ideale per la sua idea di calcio".
Come lo sostituirà, il Napoli?
"Non so, tutto dipende da come giocherà Ancelotti. A prescindere dal modulo, lui ha sempre avuto un pensatore a centrocampo, mi viene in mente Pirlo al Milan, quindi sicuramente arriverà un calciatore dalle caratteristiche simili".
FONTE: TuttoNapoli.net
CALCIOMERCATO
Jorginho al City
Setti gode
21/06/2018 13:07
E' fatta per Jorginho al Machester City. L'ex talento del Verona di Martinelli andrà alla corte di Guardiola per 49 milioni di euro più bonus. Una parte di questi soldi andranno anche al Verona come contributo di solidarietà previsto dalla Fifa. Jorginho va in Inghilterra e Setti gode.
CALCIOMERCATO
Sblocco Jorginho-City
Verona alla finestra
10/06/2018 16:00
"Non abbiamo ancora un accordo definitivo sul prezzo, ma negli ultimi giorni ci stiamo avvicinando alla chiusura. Può accadere tutto, è possibile che si chiuda il trasferimento nei prossimi giorni. Dobbiamo negoziare, ma abbiamo un ottimo rapporto con i dirigenti del Manchester City". Così il presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis sulla trattativa Jorginho-City, stando alle parole riportate dal tabloid britannico Sun.
Si parla di una cifra totale attorno ai 60 milioni: una piccola parte finirà nelle casse del Verona di Setti come contributo di solidarietà fissata dalla FIFA. Circa 1,5 milioni.
FONTE: TGGialloBlu.it
Da panchinaro con Benìtez alla scelta di Guardiola: la scalata di Jorginho
del 05 giugno 2018 alle 13:18
di Alessandro Surza
Quando, nel gennaio del 2014, il Napoli comunicò l’acquisto di Jorge Luiz Frello Filho Jorginho dal Verona neopromosso, in molti rimasero perplessi. Non un cattivo giocatore, l’italo-brasiliano, autore fino a quel momento di 7 reti in 18 presenze alla sua prima mezza stagione in Serie A, ma di sicuro non un profilo internazionale. In estate Rafa Benìtez aveva sostituito Mazzarri alla guida degli azzurri e, con gli acquisti di Higuain, Callejon, Albiol e Reina, i tifosi avevano davvero cominciato a sognare. Ecco perchè, in questo contesto, il nome di Jorginho strideva un po’. Ma De Laurentiis era sicuro di aver preso un gran giocatore e con il tempo ha avuto ragione.
LE PANCHINE CON BENITEZ - Dopo i primi sei mesi tutto sommato positivi, iniziano ad aumentare i dubbi durante la stagione 2014/15. 23 presenze in campionato, solo 14 da titolare. Poche, troppo poche. Il 4-2-3-1 del tecnico spagnolo fa naufragare l’ex Verona: troppo larghi gli spazi tra i giocatori, troppo campo da coprire, un ruolo, il mediano basso, non propriamente congeniale. Spesso e volentieri a Jorginho vengono preferiti Gargano e David Lopez, meno tecnici ma più aggressivi e quindi più propensi a coprire gli spazi lasciati dai quattro attaccanti. In questo modulo così sbilanciato Jorginho non riesce ad emergere e finisce nel dimenticatoio. A fine stagione il Napoli perde lo scontro diretto con la Lazio e dice addio alla Champions.
IL RILANCIO CON SARRI - Nell’estate del 2015 il Napoli cambia: via Benìtez, dentro Sarri, autore di una straordinaria salvezza con l’Empoli. Il suo calcio entusiasma De Laurentiis che lo accontenta sul mercato: arrivano il terzino Hysaj e il regista Valdifiori, entrambi dalla squadra toscana. Già, il regista. Lo stesso ruolo di Jorginho. Lui viene riscattato dal Verona più che altro per essere subito ceduto o per essere utilizzato come contropartita. Qualche allenamento e Sarri inizia a vedere qualcosa in lui fino a decidere di tenerlo come vice di Valdifiori. Comincia il campionato e il Napoli non ingrana: 2 punti nelle prime 3 giornate e un modulo, il 4-3-1-2, che non convince. Il 20 settembre è la data della svolta: al San Paolo arriva la Lazio. Sarri cambia e schiera un 4-3-3. Risultato? 5-0 Napoli. Chi ha giocato vertice basso nel centrocampo a tre? Jorginho, che da quel momento non esce più. 33 presenze da titolare su 38. Il Napoli lotta per lo scudetto fino alla fine contro la Juventus. Non vince, ma convince. Jorginho, invece, vince la sua battaglia personale: dimostrare di poter giocare titolare ad altissimi livelli.
COSA È CAMBIATO – Certo, il modulo, ma non solo. Jorginho era sprofondato nel centrocampo a due di Benìtez semplicemente perché era inadatto alle sue caratteristiche. La sua scarsa fisicità e il calcio veloce e poco tattico dello spagnolo mandavano in tilt uno come lui, nato per ragionare e inventare calcio con la palla tra i piedi. Sarri ha avuto successo perché è riuscito ad adattare il suo calcio ai suoi interpreti. Hamsik non trequartista ma mezz’ala, Insigne non trequartista ma esterno, Jorginho non mediano ma regista. Un calcio ragionato, più tattico e basato su tanto possesso palla e tanti fraseggi stretti. C’è un dato, più di ogni altro, che spiega il calcio semplice di Sarri e che trova in Jorginho il miglior interprete possibile: l’ex Verona è il leader della classifica dei giocatori con più tocchi di palla a partita nei principali campionati europei con una media mostruosa di 117 tocchi a gara. Un dato assolutamente straordinario, che mette in riga tutti gli altri giocatori presenti nella graduatoria (da Rabiot a Verratti, da Gündogan a Busquets). In media tocca la palla 1.4 volte al minuto. Jorginho, quindi, sembra smarrirsi completamente in un centrocampo a due come era quello di Benìtez, dove il lavoro in copertura aumenta e la capacità di illuminare il gioco si appanna, ma si esalta in un centrocampo a tre con due giocatori ai suoi lati.
FUTURO – Con Sarri, che in tre anni l’ha schierato titolare in totale 102 volte su 108 presenze, Jorginho è diventato uno dei più forti registi dell’intero panorama calcistico europeo. Su di lui hanno messo gli occhi molti club, in particolare i due club di Manchester. Guardiola si è innamorato di lui nell’ambito della doppia sfida di Champions dello scorso autunno e il calcio proposto da Sarri, in cui Jorginho si è esaltato, si avvicina molto a quello dell’ex allenatore di Barcellona e Bayern Monaco. De Laurentiis ha confermato di aver rifiutato un’offerta da 45 milioni più 5 di bonus dai Citizens, contando di poterne guadagnare anche 60. Il Napoli intanto attende e riflette. Anche perché con l’arrivo in panchina di Ancelotti, si dovrà valutare proprio il possibile rendimento dell'italo-brasiliano. Il tecnico di Reggiolo professa un calcio leggermente differente rispetto a Sarri, ma di registi se ne intende: ai tempi del Milan in quel ruolo aveva a disposizione un maestro nel ruolo che di nome fa Andrea Pirlo. Che fare quindi? Tenere un fuoriclasse in rosa oppure venderlo e reinvestire quella cifra per il suo sostituto (Fabian Ruiz? Badelj?) e un portiere di alto livello? Se quattro anni e mezzo fa qualcuno ci avesse detto che Jorginho sarebbe diventato uno dei centrocampisti più forti del mondo, probabilmente nessuno ci avrebbe creduto. Invece oggi è proprio così.
FONTE: CalcioMercato.com
De Laurentiis: “Ho rifiutato 50 milioni di euro dal Manchester City per Jorginho”
giugno 2, 2018
“Ho rifiutato i 45 milioni più 5 di bonus del City per Jorginho”. Queste le dichiarazioni del presidente del Napoli, Aurelio De Laurentiis, rilasciate al Corriere dello Sport. Il trasferimento dell’ex centrocampista gialloblù interessa da vicino anche l’Hellas Verona a cui spetta il contributo di solidarietà da parte della FIFA.
FONTE: HellasLive.it
SERIE A
Napoli, per Jorginho nessuna chiamata da Ancelotti: pronto l'addio
31.05.2018 08:45 di Antonio Gaito Twitter: @antonio_gaito
Le telefonate di Carlo Ancelotti non hanno riguardato tutti. Mertens e Hamsik hanno pubblicamente fatto capire di aver cambiato idea dopo i contatti con il neo-tecnico del Napoli, ma l'hashtag ironico #mihachiamatoAncelotti dei tifosi azzurri, arrivato addirittura tra le tendenze twitter ieri, sicuramente non è stato usato da Jorgnho. "E' stata una sorpresa per tutti ed è stato un gran colpo. Ho sentito solo grandi cose ed è normale che il pensiero di essere allenato da lui ci sia, ma non l'ho sentito", ha detto ieri il regista dal ritiro della nazionale. E non è una casualità che non ci sia stato un contatto col tecnico, visto che l'italo-brasiliano sembra ormai essere l'indiziato a partire - ritenuto evidentemente un giocatore 'di sistema' -, sacrificabile tra quelli che sono stati i fedelissimi di Sarri nell'undici titolare.
La trattativa con il City è alle battute finali, il Napoli aspetta l'ultimo rilancio per portare gli inglesi a sfondare quota 50mln di euro e monetizzare dalla cessione del giocatore (che fu prelevato per 8mln dal Verona) che dovrebbe percepire oltre 4mln per cinque anni. Un addio che dovrebbe evitare al club partenopeo di trattare il rinnovo (l'attuale contratto scade nel 2020), ma sicuramente presa di comune accordo con Ancelotti. Il regista non sarebbe centrale nel suo progetto tecnico e non a caso i nomi che circolano sono di giocatori con caratteristiche diverse, più vicine a Diawara. Il sostituto potrebbe avere maggiore fisicità e la capacità di giocare anche in una mediana a due nel 4-2-3-1 che dovrebbe rappresentare l'alternativa al 4-3-3 base. Si delineano le strategie del nuovo Napoli.
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
NEWS
30 maggio 2018 - 08:39
Su Jorginho Utd, City e Chelsea: il Verona spettatore interessato
Asta per il centrocampista, se ceduto all’estero all’Hellas spetta il contributo di solidarietà
di Redazione Hellas1903
Getty Images - Coverciano, 26 maggio 2018
Stando al Daily Mirror il Napoli ha rifiutato una prima offerta del Manchester City di circa 45 milioni di euro per Jorginho. De Laurentiis chiede almeno 60 milioni di euro per lasciar partire l’italo-brasiliano: a far concorrenza ai Citizens c’è anche il Chelsea, che potrebbe presto annunciare Sarri come nuovo tecnico. Non solo, anche il Manchester United da tempo segue l’ex Hellas e potrebbe inserirsi in una vera e propria asta di mercato.
IL CONTRIBUTO DI SOLIDARIETÀ
La FIFA, dal 2001, al fine di incentivare lo sviluppo del calcio giovanile ha creato un metodo per portare denaro alle società che sviluppano giovani talenti, i quali vengono successivamente utilizzati dalle società più “grandi”.
Attraverso il meccanismo di solidarietà, ogni qual volta un calciatore si trasferisce con uno scambio di denaro da una società di una Federazione ad un’altra (trasferimenti internazionali), porta nelle casse delle società che lo hanno formato (dai 12 ai 23 anni di età) il 5% di qualsiasi compenso (eccezion fatta per l’indennità di formazione) che deve essere dedotto dal totale del prezzo pagato per il calciatore e calcolato e distribuito dalla nuova società a quelle che hanno formato il calciatore nel corso degli anni.
Il calcolo si fa secondo questo schema:
12 – 15 ANNI 0,25% del totale (per ogni stagione)
16 – 23 ANNI 0,50 % del totale (per ogni stagione)
La nuova società deve pagare il contributo entro 30 giorni dal tesseramento o dalla frazione dell’eventuale pagamento rateale.
Tornando a Jorginho, arrivato nel Settore Giovanile del Verona nel 2007, a 16 anni (compiuti il 20 dicembre), in gialloblù è rimasto per 5 stagioni e mezza, fino al gennaio 2014, con una parentesi di un anno alla Sambonifacese (2010-2011) e un brevissimo periodo di tesseramento nel Sassuolo per disputare un Torneo di Viareggio (2010).
Ipotizzando una cessione di Jorginho all’estero per 50 milioni, quindi, al Verona, osservatore interessato dell’asta di mercato, spetterebbe un contributo di circa 1 milione e 375 mila euro. A.S.
FONTE: Hellas1903.it
CALCIOMERCATO
10 maggio 2018 - 16:31
Calciomercato Napoli: attento De Laurentiis! Il Barcellona tenta Jorginho. Il suo agente…
Il Barcellona pensa al centrocampista del Napoli, Jorginho, per sostituire Andres Iniesta
di Mediagol92
Dopo l’addio al calcio giocato di Andres Insiesta, Il Barcellona è alla ricerca di un nuovo centrocampista in vista della prossima stagione.
Secondo alcune indiscrezioni riportate da “Sky Sport” nel mirino del club spagnolo sarebbe recentemente finito l’italo-brasiliano, Jorginho, che dopo un’ennesima stagione brillante avrebbe richiamato le attenzioni di più top club europei. A corteggiare il classe 91 oltre ai balugrana, infatti, ci sarebbero anche l’Arsenal e il Manchester. Tuttavia il Napoli non avrebbe mai fatto sapere il prezzo del giovane centrocampista, il cui futuro, – secondo il suo agente Joao Santos – non dipenderà dalla permanenza di Maurizio Sarri nel club partenopeo: “Il futuro di Jorginho non e’ legato a quello di Sarri per cui se l’allenatore azzurro dovesse andare via, Jorginho continuera’ nella sua strada – ha dichiarato il procuratore portoghese ai microfoni di “RaiSport” – Il Barcellona? E’ molto difficile perche’ il club spagnolo ha preso Arthur del Gremio che gioca nello stesso ruolo di Jorginho. Piste inglesi calde? Tutti chiedono informazioni, ma nessuno fa richieste ufficiali quindi non saprei dire quale pista sia piu’ calda. Se andasse via da Napoli, posso dire che Jorginho pur non avendo nessuna clausola non giochera’ in un’altra squadra italiana. Abbiamo ancora 2 partite da giocare, vediamo come finira’ il campionato del Napoli e poi penseremo a tutto il resto. Allenatore e calciatori del Napoli tra cui Jorginho vengono accostati prima ad una squadra e poi all’altra, ma non c’e’ nulla di ufficiale. Mendes vorrebbe portare Jorginho allo United, ma non ne so nulla perche’ nessuno mi ha chiamato”.
FONTE: MediaGol.it
Mandorlini ci scherza su: «Jorginho? Non ci metterebbe tanto ad imparare l’inglese»
Le dichiarazioni del tecnico
BY : FLAVIO FRANCESCA 23 MARZO, 2018 20:00
Andrea Mandorlini conosce bene Jorginho per averlo avuto alle sue dipendenze quando allenava l’Hellas Verona. Ha colto così l’occasione per parlare della sua crescita, della meritata convocazione in nazionale e sui rumors relativi al mercato e agli interessamenti dei club inglesi. Di seguito le sue parole, rilasciate nel corso di “Si Gonfia La Rete”, su Radio Crc. Ecco quanto evidenziato da “ilnapolionline.com”:
«Mister Luigi Di Biagio ha convocato Gianluigi Buffon ed altri senatori perché portano sempre qualcosa in uno spogliatoio. Per dare le basi e per capire i meccanismi della Nazionale, calciatori esperti come Buffon servono. Non mi stupisce Jorginho, lo vedo bene in un centrocampo a 3. E’ cresciuto tantissimo grazie alla squadra e all’allenatore e tutto quello che sta ottenendo se l’è meritato e guadagnato. Ho sentito Jorginho, lui è un po’ come mio figlio. In un contesto come il Napoli viene valorizzato ancor di più, ma le sue qualità le avevo viste anche a Verona. Jorginho è talmente intelligente che non ci metterebbe tanto ad imparare l’inglese, ma, al di là delle battute, non so quale sarà il suo futuro, anche se va detto che i giocatori rendono bene se giocano in un determinato contesto e quello del Napoli è il migliore per lui».
FONTE: IlNapoliOnLine.com
SERIE A
ESCLUSIVA TMW - Prisciantelli: "Portai Jorginho a Verona. Sarri già nel destino"
23.03.2018 14:15 di Gaetano Mocciaro Twitter: @gaemocc
Oggi su Tuttomercatoweb speciale su come hanno lavorato i vivai delle squadre di Serie A. Nel corso della giornata verranno mostrate le 20 rappresentanti del massimo campionato in un'inedita rosa di giocatori cresciuti nel proprio vivaio.
Riccardo Prisciantelli è stato direttore sportivo dell'Hellas Verona e negli anni ha scovato talenti sconosciuti: fu lui a portare alla ribalta Marco Parolo e sempre lui a intuire per primo le potenzialità di Miguel Layun, portato all'Atalanta ma esploso altrove: oggi è il terzino del Siviglia e della nazionale messicana. Nel corso della sua esperienza ha scoperto un giocatore che si è rivelato una pepita per il calcio italiano: Jorge Luiz Frello Filho, per tutti Jorginho. È lui il fiore all'occhiello delle giovanili del Verona.
Riccardo Prisciantelli, come ha scoperto Jorginho?
"Mi chiamò un signore veronese che aveva un'attività in Brasile, mi segnalò un ragazzo e lo portò in Italia. Era novembre e ricordo che le sue doti erano evidenti sin da subito. Gli trovai una soluzione abitativa all'interno del centro di Verona, dove c'era un collegio che gli permetteva di studiare, oltre ad avere un tetto e dove mangiare. Ricordo che non fu tesserato subito, tanto che quando io lasciai per andare all'Atalanta ancora il ragazzo non era a tutti gli effetti un giocatore dell'Hellas".
Come mai aspettarono tutto questo tempo?
"All'epoca la squadra era in Serie C e la situazione non era delle migliori, oltre al fatto che bisognava sottostare a regole totalmente diverse da quelle che ci sono adesso. Certo che spendere soldi in un settore giovanile di terza divisione quando si faceva fatica a pagare gli stipendi della prima squadra era la questione principale. Serviva coraggio in un periodo onestamente delicato dove i carabinieri ci facevano visita non certo per scortarci..."
Che ricordo ha del ragazzo Jorginho?
"Un ragazzino dalle potenzialità ma che magari non ti aspettavi facesse la carriera che ha fatto. Del resto lo vedevi così picciolino, magrolino, scheletrino. Quando lo vedevo a volte gli allungavo la mano e gli davo i 20 euro per comprarsi qualcosa o uscire a divertirsi. Ogni tanto lo portavo ad allenarsi in prima squadra. Pensi che quando ha iniziato a fare le prime sedute con le giovanili all'Hellas c'era un allenatore che poi si sarebbe ritrovato dopo qualche anno: Maurizio Sarri. Incredibile, il destino".
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
Calciomercato Napoli: offerte mostruose dalla Premier per Jorginho
Di Stefano Lillo - 22/03/2018
CALCIOMERCATO NAPOLI, JORGINHO- Nonostante un campionato apertissimo, con il Napoli e la Juventus a darsi battaglia per lo scudetto, i rumors di calciomercato sono sempre più numerosi. Le prestazioni del Napoli di Sarri, in particolare quelle del play Jorginho, non sono passate inosservate oltremanica. Manchester City e soprattutto Manchester United sarebbero disposte a fare follie per portare in Inghilterra il talento classe ’91. L’entourage del calciatore sarebbe stato infatti avvistato in quel di Manchester, probabilmente per avviare i contatti con i due club in vista di un possibile trasferimento nella prossima finestra di mercato. Il ragazzo, al momento, è impegnato con la Nazionale italiana per le amichevoli contro Inghilterra e Argentina.
CALCIOMERCATO NAPOLI: ANCHE IL LIVERPOOL SU JORGINHO
Stando a quanto riportato dai tabloid inglesi anche il Liverpool avrebbe messo gli occhi sul regista del Napoli. Il suo futuro non è ancora chiaro visto che il rinnovo con il club partenopeo non sarebbe poi così vicino. L’attuale accordo tra le parti prevede l’attribuzione di un milione di euro all’ex Hellas Verona e i Reds sarebbero quindi disposti a quadruplicare il suo ingaggio (portandolo a 4 milioni) per consegnare a Klopp l’erede di Emre Can. Il tedesco è ormai destinato a un futuro lontano dalla Premier.
FONTE: SportPaper.it
CALCIOMERCATO
Napoli, rebus Jorginho: addio o rinnovo? Sarà decisiva la moglie…
Il futuro del centrocampista dei partenopei è ancora tutto da decifrare
di Redazione ITASportPress, 8 marzo 2018, 12:26
Il Napoli ha iniziato questa stagione praticamente con gli stessi uomini di quella precedente, ma per la prossima qualcosa cambierà.
OFFERTE – Dopo Pepe Reina, promesso sposo del Milan, diversi calciatori azzurri hanno offerte dall’Italia e dall’estero e, tra questi, c’è anche Jorginho, autore di un’annata super e non solo sul piano delle prestazioni, visto che non sono mancati anche assist e gol.
RINNOVO – Prima era il club partenopeo a prendere tempo, mentre adesso è lo stesso calciatore classe ’91 a frenare: la trattativa per il rinnovo contrattuale non sembra decollare per questo tira e molla e, di conseguenza, diversi club inglesi sperano nella rottura per sferrare l’assalto.
MOGLIE – Un ruolo decisivo potrebbe giocarlo Natalia Leteri. Stando a quanto riporta Cronache di Napoli, infatti, la moglie del calciatore brasiliano naturalizzato italiano vorrebbe restare all’ombra del Vesuvio dove si trova bene insieme al piccolo Vitor che oggi ha tre anni. D’altronde, non è una novità: spesso la scelta di un giocatore è legata anche al punto di vista della compagna e questo potrebbe essere il caso anche dell’ex Hellas Verona, ormai insostituibile nello scacchiere di mister Maurizio Sarri.
FONTE: ItaSportPress.it
Perché Jorginho piace alle big della Premier e vale 70 milioni
Arsenal, City e United hanno inviato i loro osservatori in Italia per visionare le prestazioni del centrocampista, cresciuto in maniera esponenziale in questa stagione. A giugno, con l’offerta giusta potrebbe anche lasciare Napoli.
6 MARZO 2018 12:01 di Marco Beltrami
Quella in corso è senza dubbio la stagione della consacrazione per Jorginho. Il centrocampista italobrasiliano del Napoli, è cresciuto in maniera esponenziale, confermandosi un perno per la squadra di Maurizio Sarri capace di incantare l'Italia e l'Europa. Le prestazioni del classe 1991 non sono rimaste inosservate anche in Premier League, con Arsenal, Manchester United e Manchester City pronte a sfidarsi a suon di milioni per il mediano. Ma quanto vale realmente il cartellino di Jorginho? Aurelio De Laurentiis potrebbe lasciar partire l'ex Verona per 70 milioni di euro.
Jorginho nel mirino di calciomercato delle big della Premier
Le ultime indiscrezioni di calciomercato su Jorginho arrivano da oltremanica e in particolare del tabloid Sun. Il rendimento stagionale del calciatore che potrebbe trovare molto più spazio nel nuovo corso della Nazionale azzurra, ha colpito in primis 3 top club della Premier ovvero Arsenal, Manchester United e Manchester City. Gli osservatori di queste società sono stati spediti in Italia per poter visionare dal vivo il calciatore e prendere nota sulle sue caratteristiche tecniche.
Perché Jorginho potrebbe essere un affare per Arsenal e City
Il centrocampista che in stagione ha collezionato 30 presenze impreziosite da 4 gol e altrettanti assist, ha tutte le doti per far bene in Premier soprattutto in squadre come Arsenal e City che fanno del palleggio il loro punto di forza. Una media impressionante quella di Jorginho, vera e proprio cervello del Napoli con una media di quasi 91 passaggi a partita, con una percentuale di precisione negli stessi dell’89.1% e la media di 1.5 assist chiave a partita. Ecco allora perché Wenger e soprattutto Guardiola, che ha avuto modo di affrontarlo in Champions, potrebbero giovare di una sua presenza in mediana
in foto: I numeri impressionanti del palleggiatore Jorginho (foto Whoscored.com)
Rivoluzione di mercato in mediana allo United, Mourinho pensa a Jorginho
Quantità e qualità quelle dell'ex Verona, che ha dimostrato di essere cresciuto anche dal punto di vista del temperamento e del recupero palloni. Un aspetto che ha aumentato il bagaglio tecnico di un giocatore che nello United farebbe comodo a Mourinho che si prepara a fine stagione ad una rivoluzione dopo gli addii di Carrick (ritiro), Fellaini e probabilmente anche Pogba.
Quanto vale Jorginho sul calciomercato
C'è la volontà dunque di bussare alla porta del Napoli per il 26enne che attualmente ha un contratto in scadenza nel 2020. Una situazione che non rappresenta un ostacolo per i top club citati che sarebbero pronti ad un'offerta importante per Jorginho sia al club partenopeo, sia al ragazzo con un ingaggio nettamente superiore a quello attuale (1.6 milioni). Quanto vale però realmente il cartellino del centrocampista italo brasiliano? Il prezzo attuale per convincere De Laurentiis si aggirerebbe intorno ai 70 milioni di euro.
Jorginho-Napoli, a fine stagione potrebbe essere addio
Per il futuro del calciatore l'appuntamento è a fine stagione. Il suo agente Joao Santos ha rimandato infatti a giugno i discorsi sul suo assistito. C'è la disponibilità a rinnovare il contratto con il Napoli, ma l'ipotesi Premier è intrigante per il futuro di un calciatore su cui potrebbe influire anche l'eventuale vittoria dello scudetto. Queste le parole di Santos al The Sun: "È normale che i grandi club europei tengano giocatori di questo tipo nei loro radar. Stiamo aspettando maggio, speriamo che il Napoli vinca il campionato. Dopo, se il Napoli vuole rinnovare il contratto (in scadenza nel 2020), ne possiamo parlare. Jorginho è un top player e ha le caratteristiche per giocare in Premier. Siamo disponibili ad un accordo con il Napoli, è diventato napoletano e si sente in famiglia".
FONTE: Calcio.FanPage.it
Manchester United e City su Jorginho: pronti 40 milioni di euro! Ecco il piano del Napoli
di Emanuele Patacca
24 GEN 2018
Manchester United e Manchester City sulle tracce di Jorginho. Per il centrocampista del Napoli si profila un derby di mercato, molto acceso, con la terza incomoda, la società partenopea.
I due club inglesi sono pronti a sfidarsi per prendere l'ex Hellas Verona. Entrambe le società sborserebbero 40 milioni di euro, cifra ritenuta bassa dal club campano.
https://t.co/bqqle0KjwZ CdM - Derby di Manchester per strappare Jorginho al Napoli: pronti 40 milioni! Torreira per provare a cautelarsi pic.twitter.com/SPtGwUhOms
— Spazio Napoli (@Spazio_Napoli) 24 gennaio 2018
Infatti, secondo il presidente De Laurentiis, il 26enne è valutato di più, ma oltre questo, il patron azzurro non vuole cederlo ed è pronto a rinnovare il suo contratto.
FONTE: 90Min.com
ZOOM
Jorginho si racconta in Brasile: "Ho pianto per l'Italia. A Verona ho pensato di mollare, devo tutto alla famiglia"
Così il brasiliano
15.01.2018 10:53 di Redazione Tutto Napoli.net Twitter: @tuttonapoli
"Quando l’ Italia è stata eliminata dal Mondiale, erano così tante le lacrime che i giocatori non riuscivano a parlare è stata un’esperienza durissima, ma per me molto importante. Buffon mi ha impressionato per quanto piangeva. Così parla Jorginho ai microfoni di Esporte Espectacular, emittente brasiliana alla quale il regista del Napoli ha concesso una lunga intervista. SI parte dalla scelta della Nazionale Italiano: "Ad un certo punto non ci ho capito più nulla, andavo a letto e dicevo a mia moglie mio Dio cosa devo fare? Poi quando Ventura mi ha chiamato per il Play Off contro la Svezia, ho chiamato un assistente del Ct Tite (commissario tecnico brasiliano, ndr) e gli ho spiegato quale fosse la mia scelta".
Il periodo a Verona. "Sono arrivato in Italia e vivevo con 20 euro a settimana, l’agente che mi aveva portato lì mi deluse con una cosa che non mi piacque. Ho pensato che il calcio poteva non essere per me, chiamai i miei genitori piangendo che volevo tornare in Brasile. Loro però mi hanno sostenuto e mi hanno convinto a restare, al primo stipendio pensai ‘Sono ricco!” e feci un regalo ad i miei compagni del seminario dove vivevo".
Jorginho si è soffermato sul ruolo avuto dalla madre: "Non è vero che il calcio non sia per le donne, non è vero. Credo invece che le donne dovrebbero avere più opportunità. Mia madre era un ex calciatrice, era severa negli allenamenti”.
FONTE: TuttoNapoli.net
CALCIOMERCATO
E ora Jorginho piace allo United
04/01/2018 13:11
"Svenduto" in fretta e furia al Napoli a gennaio, Jorginho è uno dei grandi rimpianti del Verona.
La società poteva ricavare molto di più da questa cessione (che avvenne a gennaio), in realtà fu costretta a rivedere addirittura le cifre al ribasso dopo la svalutazione del giocatore sotto Benitez.
Jorginho oggi è una delle perle di mercato del Napoli e potrebbe addirittura finire al Manchester United che lo sta seguendo da tempo.
La valutazione, ovviamente, è altissima: oltre 40 milioni di euro. Il Verona ne ha incassati appena otto per il suo gioiellino.
FONTE: TGGialloBlu.it
CALCIO
Napoli, Jorginho: “Il mio calcio tra la spiaggia e le balene. Scudetto? Juventus favorita, ma…”
Lunga intervista rilasciata dal centrocampista dei partenopei ai taccuini de La Repubblica
di Redazione ITASportPress, 29 dicembre 2017, 8:57
Lunga intervista concessa da Jorginho ai taccuini de La Repubblica; ecco quanto dichiarato dal centrocampista di un Napoli capolista che tra poche ore sfida il Crotone nell’ultima giornata del girone d’andata: “Campioni d’inverno? Sarebbe solo una soddisfazione, ma anche il premio parziale per il nostro lavoro. I conti si fanno a maggio e la strada è ancora lunga. Non basta essere primi a metà strada e non siamo così ingenui da farci delle illusioni”.
INFANZIA – “Ho imparato a calciare sulla spiaggia, ascoltando il respiro delle balene e dell’oceano. Mia madre mi accompagnava ad allenarmi in spiaggia, vicino casa nostra, dove il mare è più caldo e le balene vanno a riprodursi. Playa Imbituba è un luogo magico, specie per un bimbo. Ero un dormiglione: mi svegliavano il pallone e i rumori dell’oceano. Avevo 15 anni quando sono andato via dal Brasile e ho iniziato la mia trafila nelle giovanili del Verona. Ma per fortuna a quell’età si è incoscienti, i sogni vincono sulle paure. La nostalgia invece non passa mai, anche se sono qui da una vita. Torno a casa appena posso. Respirare quell’aria mi dà tanta carica ed energia positiva”.
ITALIA – “Ho cominciato a sentirmi italiano con la cittadinanza. Ma lo sono stato da sempre. Amavo l’Italia, avevo voglia di scoprirla. I miei bisnonni erano del Veneto, qui ho ritrovato anche le mie radici. Se mi sono pentito di aver scelto la Nazionale azzurra? Macché: esordire con la maglia dell’Italia è stata una felicità enorme. Ho provato a prendere la parte buona anche di un’esperienza negativa. Ma ho ancora la pelle d’oca ripensando al momento in cui ho cantato l’inno di Mameli. Mi è passato davanti il film della mia vita: mia madre, le balene e i sacrifici fatti per arrivare a San Siro. Tuttavia, il mio nome nel tabellino di Italia-Svezia rimarrà per sempre una ferita, ma dentro di me so di aver dato tutto e potrò andare avanti a testa alta. E’ stata colpa di tutti, giocatori compresi. Ma non spetta a me giudicare il momento del calcio italiano. Devo onorare la maglia azzurra e questo paese, che ormai è parte di me. Ventura? Il rapporto con lui è normale: mi ha dato una chance, che ho cercato di sfruttare al meglio”.
SARRI – “Rispetto a Ventura, con Sarri c’è molto più feeling e confidenza, lavoriamo insieme da tre stagioni. Il suo calcio è perfetto per le mie caratteristiche”.
2017/18 – “Finora è stata la migliore stagione della mia carriera. Continuo a crescere e ho più autostima. Sono felice di essermi meritato la fiducia di tutti. Sono il giocatore del Napoli che tocca più palloni durante la partita e fuori dal campo abbiamo un rapporto splendido. Nelle ultime due stagioni il nostro è diventato un gruppo granitico”.
CAPOLISTA – “Viviamo il primo posto con spensieratezza, senza pressione. I 96 punti nel 2017 sono il risultato del lavoro fantastico che stiamo facendo e ci indicano il percorso su cui dobbiamo proseguire, senza mai smettere di crescere”.
CHAMPIONS LEAGUE – “Ci siamo lasciati alle spalle la amarezza per la Champions League, memorizzando però gli errori che abbiamo commesso e ci sono costati l’eliminazione. Gli eventi negativi vanno cancellati subito, voltando pagina”.
SCUDETTO – “La Juventus resta favorita: ha vinto sei campionati di fila e ha un gruppo super. Non dobbiamo pensare a loro, ma al Crotone: un avversario combattivo, un campo caldo. Il Napoli dovrà fare le cose per bene, con organizzazione e personalità. Dobbiamo concentrarci su una gara per volta, a partire dal Crotone. Vinciamole tutte e il resto verrà da sé, compreso il triangolino bianco, rosso e verde”.
SPOGLIATOIO – “Il leader è Reina. I più forti Mertens, Insigne, Hamsik e Koulibaly, ma non dico in quale ordine. Il più simpatico? Io, ma anche Albiol non è male”.
FONTE: ItaSportPress.it
Mandorlini esalta Jorginho: «Merita la Nazionale. Sarebbe bello…»
Il parere del tecnico sul playmaker del Napoli
BY: FLAVIO FRANCESCA 10 NOVEMBRE, 2017 17:15
Andrea Mandorlini, ex tecnico dell’Hellas Verona tra le altre, ha detto la sua su Jorginho ai microfoni di Radio Crc. Ecco quanto evidenziato da “Ilnapolionline.com”:
«Jorginho merita la convocazione in Nazionale e sarebbe bello vederlo in campo stasera contro la Svezia. Ma, già esserci, è una bella cosa. Non mi ricordo, personalmente, un Mondiale senza l’Italia, motivo per cui sono ottimista su questo playoff. Penso che dovremo essere bravi sulle palle inattive.
[...]
FONTE: IlNapoliOnLine.com
L'agente di Jorginho: "Se non dovesse giocare con l'Italia, non sceglierà il Brasile". E sul pari del Napoli a Verona...
LE DICHIARAZIONI DI JOAO SANTOS A RADIO CRC
Redazione Fantagazzetta | 06/11/2017 18:17 1'
Jorginho, centrocampista del Napoli, è stato convocato dal ct Ventura per le sfide contro la Svezia, valide per i playoff verso i Mondiali 2018.
Joao Santos, procuratore del calciatore, ha così parlato oggi sulle frequenze di "Radio Crc": "Jorginho ha scelto l’Italia e non cambierà idea neppure se non dovesse giocare contro la Svezia. Ventura vuole andare al Mondiale potendo disporre di più di un modulo, questo dà garanzie a Jorginho.
La cosa importante per il mio assistito è fare bene col Napoli, perché la Nazionale viene dopo e arriva solo se si comporta bene con il proprio club.
Era un pò arrabbiato per la mancata vittoria del Napoli di ieri contro il Chievo. Se non giocasse con l’Italia neppure un minuto contro la Svezia, Jorginho non sceglierà il Brasile, perché abbiamo fiducia nel ct Ventura. Il ragazzo non ha avuto rassicurazioni dal ct, perché nel calcio questo non può accadere come non accade in un club...poi figuriamoci in ottica Mondiale".
FONTE: FantaGazzetta.it
Playoff Russia 2018, Italia-Svezia, i convocati del Ct Ventura. C’è l’ex Jorginho
novembre 4, 2017
Si giocherà venerdì 10 in Svezia l’andata del playoff valido per le qualificazioni ai Mondiali in programma in Russia nel 2018. Il CT azzurro ha diramato la lista dei 27 convocati per la doppia sfida agli svedesi (ritorno lunedì 13 a San Siro). L’elenco completo, con le novità Jorginho e Zaza. Per l’ex centrocampista dell’Hellas Verona, prima chiamata con la Nazionale italiana. Portieri: Buffon, Donnarumma, Perin; Difensori: Astori, Barzagli, Bonucci, Chiellini, D’Ambrosio, Darmian, Rugani, Spinazzola, Zappacosta; Centrocampisti: Bernardeschi, Candreva, De Rossi, El Shaarawy, Florenzi, Gagliardini, Insigne, Jorginho, Parolo, Verratti; Attaccanti: Belotti, Eder, Gabbiadini, Immobile, Zaza.
FONTE: HellasLive.it
Calciomercato Napoli, ultime notizie: Jorginho vale almeno 35 milioni, l’Arsenal ci prova
Il centrocampista dal doppio passaporto brasiliano e italiano, dopo l’ottima prestazione – condita dal gol su rigore – contro il City è entrato nelle mira dei gradi club europei. Tra cui l’Arsenal. Ma De Laurentiis lo ritiene incedibile sotto i 35 milioni di euro. Intanto, il Brasile pensa alla convocazione, mentre Ventura tentenna.
2 NOVEMBRE 2017 10:57 di Alessio Pediglieri
Un gol al Manchester City e un'altra prestazione importante. Per l'italo brasiliano Jorginho la maturazione tattica e tecnica sembra essersi completata alla corte di un Maurizio Sarri che ne sta gestendo egregiamente la presenza in campo. Tanto che per Jorginho adesso si stanno muovendo i grandi club attratti da un giocatore che in mediana riesce a fare la differenza: copre, propone e segna. Il tutto con una costanza da potenziale top player. E mentre c'è chi bussa già alle porte di De Laurentiis in vista del mercato estivo, c'è chi nicchia: è il ct azzurro Ventura che non ha ancora convocato il giocatore, malgrado godendo del doppio passaporto, potrebbe essere utile alla causa dell'Italia già dai prossimi play-off con la Svezia.
La crescita di Jorginho "Joga Bonito", indispensabile
Jorginho oramai è un elemento su cui il Napoli e Sarri sa di potersi appoggiare nei momenti che contano. Anche nell'ultima gara contro il Manchester City, persa 4-2 ma giocata per almeno 30 minuti anche in modo degli inglesi, Jorginho è stato tra i migliori. E il rigore siglato con freddezza e personalità è stata la dimostrazione finale che quando c'è bisogno, il centrocampista italo brasiliano non si tira indietro.
CALCIOMERCATONAPOLI 2 NOVEMBRE 2017 10:57 di Alessio Pediglieri
Un gol al Manchester City e un'altra prestazione importante. Per l'italo brasiliano Jorginho la maturazione tattica e tecnica sembra essersi completata alla corte di un Maurizio Sarri che ne sta gestendo egregiamente la presenza in campo. Tanto che per Jorginho adesso si stanno muovendo i grandi club attratti da un giocatore che in mediana riesce a fare la differenza: copre, propone e segna. Il tutto con una costanza da potenziale top player. E mentre c'è chi bussa già alle porte di De Laurentiis in vista del mercato estivo, c'è chi nicchia: è il ct azzurro Ventura che non ha ancora convocato il giocatore, malgrado godendo del doppio passaporto, potrebbe essere utile alla causa dell'Italia già dai prossimi play-off con la Svezia.
La crescita di Jorginho "Joga Bonito", indispensabile
Jorginho oramai è un elemento su cui il Napoli e Sarri sa di potersi appoggiare nei momenti che contano. Anche nell'ultima gara contro il Manchester City, persa 4-2 ma giocata per almeno 30 minuti anche in modo degli inglesi, Jorginho è stato tra i migliori. E il rigore siglato con freddezza e personalità è stata la dimostrazione finale che quando c'è bisogno, il centrocampista italo brasiliano non si tira indietro.
Il mercato chiama
Wenger su Jorginho
Tra i grandi estimatori di Jorginho c'è anche Arsene Wenger che avrebbe messo gli occhi sul centrocampista metodista del Napoli. Cresciuto nell’Hellas Verona da cui fu acquisito da De Laurentiis per circa 10 milioni di euro nel 2014, oggi è il perno del gioco partenopeo trasformandosi in un elemento oramai indispensabile. Sarri lo dichiara incedibile ma, secondo quanto riportato dal “Daily Star”, il patron De Laurentiis potrebbe ripensarci davanti alla cosiddetta offerta irrinunciabile.
35 milioni di euro
Si parla comunque di un'offerta superiore ai 35 milioni di euro, tanto dovrebbe spendere l'Arsenal perché i “Gunners” acquistino il fuoriclasse italo-brasiliano il cui contratto è in scadenza nel 2020. In questa stagione Jorginho ha totalizzato 11 presenze, 2 gol e 1 assist, numeri più che soddisfacenti da risvegliare il mercato internazionale.
L'Italia non lo convoca Ventura nicchia, la Seleçao no
Non sembra invece dello stesso avviso il ct della Nazionale azzurra, Gian Piero Ventura che fatica a convocarlo. Il venticinquenne dal doppio passaporto sembra più che mai prossimo ad accettare le lusinghe di Adenor Leonardo Bacchi, detto Tite, selezionatore della compagine brasiliana. E' più vicina una convocazione con la Seleçao piuttosto con gli Azzurri anche se in mediana un giocatore alla Jorginho farebbe sicuramente comodo all'Italia.
FONTE: Calcio.FanPage.it
CALCIO ESTERO
Arsenal assalto a Jorginho, dall’Inghilterra il Napoli trema mentre Ventura…
Il fulcro del gioco del Napoli è corteggiato da numerosi club europei ma non trova spazio in Nazionale.
di Niccolò Maria Santi, @https://twitter.com/Niccolo_Santi 31/10/2017, 15:00
Jorge Luiz Frello Filho, meglio noto come Jorginho, 25 anni
Arsene Wenger avrebbe messo gli occhi su Jorge Luiz Frello Filho, meglio noto come Jorginho, centrocampista metodista del Napoli. Cresciuto nell’Hellas Verona da cui fu acquisito per circa 10 milioni di euro nel 2014, oggi il natio di Imbituba è il volante del gioco partenopeo e pertanto indispensabile. Sarri lo dichiara incedibile ma, secondo quanto riportato dal “Daily Star”, il patron De Laurentis, difronte a un’offerta superiore ai 35 milioni di euro, potrebbe decidere di cedere ai “Gunners” il fuoriclasse italo-brasiliano il cui contratto è in scadenza nel 2020.
In questa stagione “Joga Bonito”, come viene soprannominato dai suoi beniamini, ha finora totalizzato 11 presenze, 2 gol e 1 assist, numeri più che soddisfacenti ma che non hanno ancora persuaso il C.T. della Nazionale azzurra Gian Piero Ventura a convocarlo. Pertanto il venticinquenne sembra più che mai prossimo ad accettare le lusinghe di Adenor Leonardo Bacchi, detto Tite, selezionatore della compagine verdeoro andando così ad arricchire la rosa dei “Pentacampeones” in vista degli imminenti Mondiali di Russia.
FONTE: GazzaMercato.it
Jorginho, il Brasile fa sul serio: lettera alla Figc!
Ventura continua a ignorare Jorginho e il centrocampista decide di optare per il Brasile: la CBF scrive alla Figc per ufficializzare il tutto
Di Gabriele Anello - 12 ottobre 2017
E chi l’avrebbe mai detto che sarebbe finita così? Due anni fa, sarebbe stato esagerato pensare a uno scenario del genere: Jorginho conteso da due delle nazionali più importanti al mondo, l’Italia e il Brasile. Invece, il numero 8 del Napoli si è guadagnato questo risultato, visto il suo rendimento sotto Maurizio Sarri, che è riuscito a tirare fuori il meglio dal centrocampista, regista oscuro – ma nemmeno troppo – della squadra che guida la classifica. L’ex Verona è sopravvissuto persino alla concorrenza di un ’97 come Diawara (anch’egli osservato dalla Figc) e ora si gode il momento di celebrità, ma non quello con la nazionale italiana. Ventura non vede il centrocampista e a questo punto Tite – il ct del Brasile – non può più far finta di niente.
PRONTO IL CAMBIO – Già annunciato in tribuna a Manchester per assistere a City-Napoli (un buon modo per saggiare le capacità di Jorginho), Tite è rimasto impressionato dai progressi del ragazzo e ora la CBF – la federazione brasiliana – ha fatto il passo ufficiale. Come riporta “Il Corriere dello Sport”, la Figc è di fronte a un caso simile a quello di Diego Costa nel 2014, quando l’attaccante del Chelsea aveva già giocato un paio di amichevoli con il Brasile prima di accettare la chiamata della Spagna in vista dell’ultimo Mondiale. Il Brasile stavolta è dall’altra parte della barricata: Jorginho ha giocato un paio di amichevoli pre-Euro ’16, ma non ha mai esordito ufficialmente e la CBF ha scritto alla Figc per dichiarare l’interesse su Jorginho, che a sua volta dovrà scrivere alla Fifa per dichiarare lo switch. L’impressione è che vedere il centrocampista alzare la Coppa del Mondo a Mosca nella prossima estate potrebbe costare caro a Ventura.
FONTE: CalcioNews24.com
SERIE A
Italia, Jorginho attende ma in Brasile sono sicuri: Tite lo vuole in verdeoro
06.10.2017 11:00 di Marco Frattino Twitter: @MFrattino
Giampiero Ventura non lo ritiene adatto alla sua Nazionale, per questo Jorginho continua ad attendere una chiamata dalla Nazionale italiana ma l'ex Verona potrebbe alla fine essere convocato dal Brasile. Il portale sudamericano UOL Esporte fa sapere che il ct del Brasile Tite starebbe monitorando con attenzione il centrocampista del Napoli. Qualora Casemiro e Fernandinho non dovessero dare le dovute garanzie, Tite starebbe pensando di chiamare proprio Jorginho e dagli la soddisfazione di indossare la maglia verdeoro. L'ex Hellas Verona, considerato dal vecchio ct azzurro Antonio Conte, fu impiegato per pochi minuti in due amichevoli e - per questo - potrebbe ancora essere convocato dal Brasile.
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
LUNEDÌ 2 OTTOBRE 2017
Il centrocampista italiano più in forma non gioca in Nazionale
Jorginho è il regista del Napoli e sta giocando a livelli altissimi, ma per Giampiero Ventura è un giocatore inutile
Jorginho durante Napoli-Cagliari di Serie A (LaPresse/Gerardo Cafaro)
Chiunque abbia visto una partita del Napoli negli ultimi due anni lo avrà probabilmente notato, Jorginho, perché è lui che da due anni a questa parte imposta la maggior parte delle azioni offensive della squadra. Il centrocampista italo-brasiliano è un calciatore fondamentale del Napoli di Maurizio Sarri, che ora si trova da solo in testa alla Serie A per la seconda volta in 27 anni. Per via del particolare sistema di gioco della squadra, nessun altro giocatore del campionato si avvicina al numero di passaggi che Jorginho realizza in una partita: e non solo ne fa tanti, non ne sbaglia quasi mai. Jorginho è seguito dalle migliori squadre d’Europa, anche se per il Napoli è incedibile. Nonostante questo, probabilmente non lo vedremo in Nazionale di qui a breve, perché il ct Giampiero Ventura, pur stimandolo, non lo ritiene adatto al sistema di gioco con cui sta lavorando, che non prevede l’utilizzo di un regista puro o “centrocampista metodista”.
Qualche mese fa Radja Nainggolan della Roma, uno dei migliori centrocampisti d’Europa, lo ha indicato come l’avversario più difficile da affrontare, dicendo: «È veramente complicato seguirlo e fermare le sue giocate. Ti stanchi e lui manco si muove. Devi metterci tutte le energie per contrastarlo». E a dirlo è Nainggolan, uno dei centrocampisti più atletici e resistenti oggi in attività, uno che deve tagliarsi i calzettoni per farci stare dentro i polpacci. Jorginho, diminutivo di Jorge Luiz Frello Filho, ha 25 anni ed è nel pieno della sua carriera. È originario di Imbituba, città dello stato brasiliano di Santa Caterina, e da ragazzino si trasferì nel nord Italia con la famiglia nell’ambito di un progetto calcistico tra Brasile e Italia. Lì iniziò a giocare con l’Hellas Verona, facendo tutta la trafila delle squadre giovanili e andando poi in prestito in Serie C2. Nel 2011 entrò nella prima squadra, dove divenne presto titolare e nei successivi tre anni fu protagonista della scalata dell’Hellas dalla Serie C alla Serie A. Gioca al Napoli dal 2014 e con Sarri è diventato un centrocampista di livello internazionale.
Jorginho vs. Lazio. [@Matt_Santangelo]
— Breaking The Lines (@BTLvid) 21 settembre 2017
Orchestrator. pic.twitter.com/nwdUpg5oSS
Nel Napoli di oggi viene utilizzato come regista, ruolo in cui può sfruttare appieno le sue migliori qualità, cioè l’abilità nei passaggi e la visione di gioco. Nove delle dieci prestazioni con più passaggi di sempre in Serie A sono di Jorginho (una sola di Andrea Pirlo) e nel 2015, proprio contro l’Hellas Verona, completò 218 passaggi, che è tuttora il record della Serie A. Per molti aspetti può essere paragonato a Pirlo, anche se predilige passaggi rasoterra e non ha un tiro dalla distanza come quello di Pirlo; la precisione dei suoi passaggi invece è altrettanto alta, e da tre anni si aggira tra l’87 e il 91 per cento. Non è molto adatto per essere impiegato in contrasti e corpo-a-corpo, anche se ultimamente si è irrobustito e resta più in piedi che nel passato. Svolge i suoi compiti in campo con estrema naturalezza: riceve il pallone, lo controlla, e apre il gioco, solitamente di piatto e nel modo più adatto alla situazione che lo circonda. Tira anche i rigori.
Jorginho ha già due presenze con la Nazionale italiana, entrambe nel 2016, quando entrò a partita in corso nelle amichevoli contro Spagna e Scozia. Da quando l’allenatore dell’Italia è Giampiero Ventura, tuttavia, la Nazionale non l’ha più vista nonostante le sue prestazioni siano sempre migliori. Lo scorso agosto, parlando di lui, Ventura ha detto:«Lo ritengo uno dei migliori interpreti del suo ruolo di metodista. Per come stiamo giocando ora non c’è un ruolo per lui, ma se un domani avremo la necessità di giocare con il metodista verrà sicuramente preso in considerazione». Pochi giorni prima, intervistato dalla Gazzetta dello Sport, Jorginho aveva parlato brevemente della strana situazione in cui si trova: «So che non condivido le scelte di Ventura, a volte neanche le capisco. In certi momenti mi pare che si voglia negare l’evidenza, non saprei cos’altro dire».
FONTE: IlPost.it
SERIE A
Napoli, Jorginho è il faro di Sarri: una consacrazione in salsa azzurra
23.08.2017 13:30 di Pietro Lazzerini Twitter: @PietroLazze
Jorginho ieri ha dimostrato ancora una volta che la stagione appena iniziata potrebbe essere quella della definitiva consacrazione e visto che sarà anche quella che porta al Mondiale in Russia, quale miglior momento per salire di livello? La polemica a distanza con Ventura è ancora freschissima, una ferita aperta per l'oriundo azzurro, che però non ha perso certo la speranza di poter partecipare alla competizione con la Nazionale italiana. Tra andata e ritorno contro il Nizza è stato uno dei protagonisti assoluti: gol all'andata su calcio di rigore e partita all'Allianz Riviera da incorniciare. Ha dettato i tempi di gioco sbagliando pochissimo e soprattutto rispondendo a chi lo critica perché considerato 'troppo leggero'. Se il gioco di Sarri è ormai palesemente il migliore in Italia, è anche merito dell'ex Verona, che dopo anni di limbo è pronto a sbocciare per diventare un punto fermo di una squadra che adesso può veramente sognare in grande.
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
Jorginho si prende il Napoli: è il nuovo rigorista e lancia un segnale a Ventura
del 17 agosto 2017 alle 15:30
di Alessandro Cosattini
Un gol dai molteplici significati. Soprattutto perché Jorginho nella sua carriera non ha abituato a segnare tanti gol, anzi, tutt’altro. Con la maglia del Napoli, il centrocampista italo-brasiliano ha realizzato solo due reti in Coppa Italia, zero tra Serie A e Champions League. Fino a ieri, poi è arrivato quello del raddoppio contro il Nizza, nei preliminari per la qualificazione ai gironi della massima competizione europea. Sul dischetto i tifosi del Napoli aspettavano Dries Mertens o Lorenzo Insigne, invece si è presentato Jorge Luiz Frello Filho, in arte Jorginho. Il centrocampista classe 1991 con grande freddezza ha trovato il gol, il primo in azzurro in Champions League.
RIGORISTA A VERONA - Non è un caso che sul dischetto sia andato proprio Jorginho. L’italo-brasiliano a Verona era il rigorista numero uno nella stagione 2013/2014, in Serie A. 5 dei 7 gol realizzati in 18 partite con la maglia dell’Hellas erano arrivati proprio dagli undici metri. Non casuale, appunto, la scelta di Maurizio Sarri di mandare sul dischetto il proprio regista, leader silenzioso del centrocampo. L’agente del giocatore, Joao Santos, all’indomani della sfida col Nizza ha dichiarato a Radio CRC: “Aveva già tirato i rigori ai tempi del Verona. A Napoli era solo questione di tempo, ieri ha giocato bene e la vittoria della squadra ha esaltato la sua prestazione. Era importante vincere in casa, non era facile”.
LA GERARCHIA - Questione di tempo, ora può essere arrivato quello di Jorginho dagli undici metri. In casa Napoli non c’è una vera e propria gerarchia: i rigoristi sono Dries Mertens e Jorginho, volta dopo volta decideranno chi dovrà presentarsi dagli undici metri. Ieri il penalty se l’è procurato Mertens, ma quando Jorginho gli si è avvicinato, il belga non ha avuto dubbi nel cedergli il pallone. Un bel segnale da parte del capocannoniere della scorsa stagione azzurra. Jorginho con grande sicurezza si è presentato sul dischetto, ha guardato il portiere fino alla fine e l'ha spiazzato, completamente. Un rigore da manuale per lui, infallibile dagli undici metri sin dai tempi di Verona. "Dedica? E' tanto che non faccio gol, quindi lo dedico a tante persone - ha dichiarato dopo la partita col Nizza. A tutta la mia famiglia, ai compagni, ai tifosi. Anche a Ventura? Sì, certo".
LA NAZIONALE - Un gol per allontanare la concorrenza di Amadou Diawara e per avvicinarsi alla Nazionale di Gian Piero Ventura. Quel Gian Piero Ventura che lo ha escluso dalle gare di qualificazione ai prossimi Mondiali e anche dalle amichevoli. “Se mi sono pentito di aver scelto la nazionalità italiana e non quella brasiliana? Non lo so - ha dichiarato Jorginho in una recente intervista a La Gazzetta dello Sport - ma so che non condivido le scelte di Ventura, a volte neanche le capisco. In certi momenti mi pare che si voglia negare l’evidenza. Non saprei cos'altro dire”. La risposta del CT azzurra non si era fatta attendere: “Sono sorpreso e anche un po’ stupito dalle sue parole. Lo ritengo uno dei migliori interpreti del suo ruolo di metodista. Per come stiamo giocando ora non c’è un ruolo per lui, ma se un domani avremo la necessità di giocare con il metodista verrà sicuramente preso in considerazione”. Nell’anno dei Mondiali, Jorginho vuole prendere per mano il centrocampo del Napoli e conquistare una chiamata nella Nazionale di Ventura. È finito il tempo delle frecciatine, ora Jorginho vuole far parlare i fatti.
FONTE: CalcioMercato.com
Jorginho: “Esordio a Verona? Tornarci è un’emozione”
By Federico Messini - 8 agosto 2017
Le dichiarazioni dell’ ex gialloblù Jorginho alla GdS in merito all’esordio del suo Napoli al ‘Bentegodi’:
“Tornare al Bentegodi è sempre un’emozione. Verona mi ha accolto bene, mi ha aiutato a maturare. Mi dispiace che tra le due tifoserie ci sia tanta rivalità. A Verona ho tanti amici che tifano per me, tornarci è sempre un piacere”.
FONTE: HellasNews.it
Jorginho © Getty Images
Sotto il cielo di Dimaro c’è un azzurro che più di tutti ha conquistato il cuore dei tifosi. Ponendo Mertens fuori concorso è certamente Jorginho lo showman del Napoli in questa prima parte di preparazione estiva. L’ex Verona è diventato vera e propria anima del gruppo a suon di sfottò, foto, video e tanto altro. Una metamorfosi radicale per l’italo-brasiliano timido e gracilino che Napoli ha conosciuto nel gennaio 2014. Dopo una prima parte di avventura azzurra in grande affanno con Benitez, la cura Sarri lo ha fatto letteralmente rinascere, regalando al popolo azzurro un calciatore completamente rinnovato. Jorginho ha comunque vissuto un’annata in versione diesel con la partenza in sordina e l’avvento prorompente di Amadou Diawara. In avvio di campionato il Napoli ha faticato e lui con la squadra, tanto da perdere il posto in favore dell’ex Bologna. Il momento peggiore è coinciso quindi con l’esplosione del 19enne Diawara, che sembrava aver scalzato definitivamente Jorginho dall’undici titolare e aveva messo in discussione la sua permanenza all’ombra del Vesuvio. Ma poi la situazione si è completamente ribaltata e l’italo-brasiliano è tornato ad essere centrale nel gioco di Sarri, anche più di prima. Una rinascita in stile fenice che ha unito ancora di più il numero 8 alla piazza e al gruppo azzurro.
Napoli, Jorginho re dei social
Ieri Jorginho ha parlato direttamente dalla piazza di Dimaro, dicendo la sua sulla prossima stagione e non solo: “Stiamo lavorando per arrivare pronti al preliminare Champions di metà agosto. Ci faremo trovare pronti sicuramente. Qualsiasi squadra arrivi, dobbiamo essere pronti per vincere. Il lavoro in preparazione è cambiato quest’anno per arrivare più rodati al 15 agosto per il preliminare di Champions”. Le ultime news Napoli hanno visto uno Jorginho estremamente napoletanizzato: “Da uno a cento quanto mi sento napoletano? Cento! La parola che uso di più? Maronna…! C’è Insigne nello spogliatoio che parla solo napoletano”. Una trasformazione confermata dai video-sfottò al connazionale Leandrinho, così come dalle risposte schiette e divertenti rifilate ai tifosi. Qualcosa è cambiato in Jorginho: è evidente come l’italo-brasiliano sia diventato un vero e proprio idolo della tifoseria azzurra. Video e foto dai social ed un napoletano in costante miglioramento rappresentano le tappe fondamentali del suo percorso di maturazione. Ora Jorginho è un pilastro imprescindibile dentro e fuori dal campo.
di Giuseppe Barone
FONTE: NapoliCalcioLive.com
Ag. Jorginho: “Tante offerte per lui, ma resta a Napoli”
Di Agenti Anonimi
Dal nostro partner Agenti Anonimi
Joao Santos, agente del mediano italo-brasiliano del Napoli Jorginho, ha spento ogni voce di mercato circa un possibile futuro del giocatore lontano dal club di Aurelio De Laurentiis.
Queste le parole del procuratore a “Radio Crc”: "Jorginho è tra i migliori registi d’Europa e il Napoli è contento d’averlo in rosa. E’ normale parlare con i direttori sportivi ma oggi lui pensa solo al Napoli. Offerte? Ci sono, ma lui resta in azzurro. Su di lui molti club di Premier e Ligue 1, ma non posso fare il nome. Clausola? Non c’è nel suo contratto“.
Jorginho è a Napoli da gennaio 2014, quando gli azzurri lo acquistarono dall’Hellas Verona. In quest’ultima stagione ha collezionato 31 presenze e 4 assist tra Serie A e Champions League.
FONTE: It.Eurosport.com
STAGIONE 2016-17 + - =
KICKOFF – Jorginho, il faro più splendente della Serie A
Il Napoli vince e convince allo Stadio San Paolo contro il Cagliari. Una prestazione che non ha lasciato scampo agli avversari, tralasciando la solita disattenzione nel finale di gara che ha portato al gol i sardi con Farias. Un 3-1 firmato dal duo delle meraviglie Dries Mertens e Lorenzo Insigne: il primo ha siglato una doppietta nel giorno del suo 30esimo compleanno, il napoletano ha invece messo a segno il terzo gol proprio su assist del belga. Ad illuminare la scena azzurra, però, non ci sono stati solamente i due match winner di giornata ma anche un giocatore che in silenzio continua a regalare prestazioni sontuose e decisive per i risultati della squadra di Maurizio Sarri: trattasi di Jorginho che ha ancora una volta illuminato il gioco del Napoli.
Jorginho, in Serie A nessuno come lui negli ultimi 2 anni
Il centrocampista italo-brasiliano ha portato a termine con successo 182 passaggi su un totale di 207, sfiorando la soglia del 100%. Il dato incredibile non è però questo: dal 2015 ad oggi, infatti, nel top 10 dei palloni giocati in Serie A il numero 8 azzurro è presente in ben 9 posizioni. Il suo dominio viene intervallato solamente al nono posto con l’inserimento di un mostro sacro come Andrea Pirlo. La gara in cui è riuscito a giocare più palloni risale al 2015, contro il suo ex Hellas Verona con 218 tocchi in totale. Una supremazia che lo pone tra i migliori registi del nostro campionato, oltre che della nostra Nazionale considerando il sempre aperto discorso riguardante una sua convocazione con l’azzurro Italia. Jorginho si erige quindi a faro non solo del Napoli, ma di tutta la Serie A. Il ballottaggio con il giovane Diawara è sempre aperto, Sarri però non avrà problemi a schierare l’ex veronese fin quando riuscirà a portare a casa risultati simili.
a cura di Emanuele Catone (Twitter @CatoneEmanuele)
FONTE: NapoliCalcioLive.com
SERIE A
Napoli, Jorginho: “Questa città è nel mio cuore. Crediamo al secondo posto”
Le parole del centrocampista dei partenopei ai microfoni di “Radio Goal”, programma in onda sulle frequenze di Radio Kiss Kiss Napoli
di Redazione ITASportPress, 20 aprile 2017, 14:16
Dopo un periodo negativo vissuto più in panchina che in campo, Jorginho si è ripreso una maglia da titolare a partire dal match vinto all’Olimpico contro la Roma e non l’ha più mollata. Il centrocampista del Napoli si è confidato ai microfoni di “Radio Goal”, programma in onda sulle frequenze di Radio Kiss Kiss Napoli; ecco quanto dichiarato dall’ex Hellas Verona: “Stiamo facendo un lavoro straordinario, quello che faccio in mezzo al campo è anche merito di tutta la squadra. Crediamo tantissimo al secondo posto, sappiamo cosa dobbiamo fare. Intesa con i compagni? Molto gratificante essere abbracciato da Mertens dopo il gol con l’Udinese, era una gara difficile. Ho indovinato quel passaggio anche grazie al movimento di Hamsik: avevamo provato quella soluzione. Stiamo lavorando bene e riusciamo a divertirci e a divertire chi ci guarda. Le squadre ormai ci conoscono e non è facile affrontarle. Può sembrare semplice ma non lo è. Il Sassuolo? Sta bene e mette tutti in difficoltà inoltre giocare alle 12:30 non è per niente semplice. Allan e Zielinski? Mi trovo bene sia con Allan che con Zielinski, sono giocatori molto diversi. Allan mi da una mano nella fase difensiva, ma Piotr è bravo in fase di palleggio, mi trovo bene con entrambi. Champions? Vogliamo tornare giocarla, ma bisogna pensare solo alla gara di domenica. Sto bene, ma posso ancora crescere e migliorare. Io sto lavorando molto, i margini di miglioramento ci sono. Nazionale? Ogni giocatore lavora per questo, vedremo quello che succederà, penso solo al Napoli. Vincere qui è speciale, non come da altre parti. Stiamo lavorando oggi anche per il futuro. Io sto benissimo qui, è nato anche mio figlio. Questa città è entrata nel mio cuore”.
FONTE: ItaSportPress.it
Napoli, Sarri ha sciolto i dubbi: Jorginho è tornato importante
di Luca Russo
30 MAR 2017
In vista della sfida contro la Juventus, che si giocherà allo Stadio San Paolo giorno 2 aprile (ore 20,45), Maurizio Sarri ha iniziato a lavorare sulla formazione titolare che affronterà la Vecchia Signora. I dubbi più grandi, finora, hanno sempre riguardato il centrocampo. Poiché il tecnico italiano ha spesso dovuto scegliere tra gli 'affidabili' della passata stagione, cioè Jorginho e Allan, e i nuovi talenti in rampa di lancio, ovvero Diawara e Zielinski. Quest'ultimi, nel giro di pochi mesi, sembravano aver scalzato i punti fermi della passata stagione, ma adesso le cose potrebbero cambiare nuovamente.
In base a quanto raccolto da La Gazzetta dello Sport, infatti, Sarri appare intenzionato a rilanciare Jorginho come pilastro della mediana. L'allenatore del Napoli dovrebbe dunque affidare le chiavi del centrocampo all'ex calciatore dell'Hellas Verona, che sta vivendo una stagione alquanto discontinua e sicuramente meno esaltante rispetto a quella 2015-2016. A cambiare le carte in tavola ci hanno pensato le prestazioni non brillanti offerte, nell'ultimo periodo, da Diawara. Dunque Sarri, per la volata finale, rimetterà Jorginho in regia.
Probabilmente, a riguardo, si è rivelata importante l'ultima partita disputata contro l'Empoli. Poiché fino a quando Jorginho è rimasto in campo la squadra partenopea ha dominato il match con disinvoltura (era in vantaggio 3-0, ndr), ma nel momento in cui è stato sostituito con Diawara la situazione si è capovolta. Il Napoli ha subito due reti rischiando la grande beffa (risultato finale 3-2, ndr). Lo stesso Sarri, al termine del match, ha ammesso l'errore. E adesso è pronto a ridare fiducia al suo playmaker titolare.
FONTE: 90Min.com
CALCIOMERCATO
Napoli, il Paris Saint-Germian piomba su Jorginho
L’operazione potrebbe andare in porto anche perché i rapporti tra le due società sono ottimi
di Redazione ITASportPress, 22 dicembre 2016, 15:51
14 SETTEMBRE 2016 10:14 di Alessio Pediglieri
Secondo quanto riporta France Football, il Paris Saint-Germain sarebbe fortemente interessato a Jorginho. L’ex Hellas Verona, che a Napoli sta trovando poco spazio in virtù dell’esplosione di Amadou Diawara, andrebbe rinforzare la mediana dei parigini, che sta soffrendo parecchio a causa dei tanti infortuni. L’operazione potrebbe andare in porto anche perché i rapporti tra le due società sono ottimi.
FONTE: ItaSportPress.it
Napoli si gode Jorginho, il regista perfetto della vittoria di Kiev
L'italo-brasiliano ex Verona è stato tra i protagonisti assoluti, insieme a Mertens e Milik, del successo in Chempions League contro la Dinamo. Il centrocampista di Sarri ha fatto registrare il 100% di passaggi riusciti (103 su 109) confermandosi ancora una volta pedina fondamentale, ma in Nazionale nessuno sembra accorgersene.
14 SETTEMBRE 2016 10:14 di Alessio Pediglieri
Prima lo sconforto, poi la gioia. Il Napoli a Kiev ha sfiorato la disfatta per concludere il debutto in Champions League nel migliore dei modi: vittoria in trasferta, doppietta del nuovo bomber Milik e vetta del Girone B. Insomma, tutto in una notte in cui gli azzurri di Sarri hanno dato prova di carattere e di spirito di sacrificio. Grazie all'ottima condizione di forma di Mertens, decisivo per far segnare il polacco che non ha fatto rimpiangere Higuain segnando due gol decisivi.
La partita perfetta
L'ex centrocampista esploso nell'Hellas Verona e subito opzionato dal Napoli, a Kiev ha giocato una partita da leader in campo. Il gioco dei partenopei è transitato dai suoi sapienti piedi, le azioni più pericolose hanno avuto la sua benedizione e grazie ai 103 passaggi realizzati il Napoli nei 90 minuti ha potuto esprimere una qualità e livello di gioco all'altezza della situazione. L'ex Verona ha completato 103 passaggi in maniera positiva sui 109 complessivamente tentati, in pratica il 100% delle palle che arrivavano tra i suoi piedi finivano ad un compagno, senza essere sprecate.
in foto: La partita di Jorginho in Dinamo–Napoli
Mai prima della serata di Kiev il Napoli era riuscito a esprimere in campo internazionale una così dettagliata e precisa mole di passaggi dalla mediana. Con il successo sulla Dinamo, in Champions, il Napoli ha vinto 7 delle ultime 9 partite giocate andando a segno in 14 partite su 15 giocate ma subendo sempre goal in 8 occasioni su 9. Dati che però confortano Sarri che ha avuto risposte positive dal gruppo.
Tra i migliori di Sarri
L'italo-brasiliano è risultato tra i migliori in assoluto in campo, ancora una volta. Insieme a lui il bomber polacco Milik che ha sfruttato le occasioni avute per far vincere il Napoli con una doppietta europea al debutto in Champions con i colori azzurri. Insieme a Jorginho e Milik, ha entusiasmanto anche i belga Mertens autore di una eccellente partita, propiziando i gol di Milik, colpendo un clamoroso palo e andando ripetutamente vicino alla realizzazione personale.
Il silenzio dei ct
Il 24enne brasiliano naturalizzato italiano, malgrado una nuova partenza ad altissimi livelli non sembra aver entusiasmato le idee tattiche di Giampiero Ventura che nella sua Nazionale non lo ha mai preso in considerazione. Il ct ha appena iniziato un nuovo ciclo, ma di Jorginho non vi è ombra. Eppure nella mediana azzurra avrebbe la possibilità di dare qualità e tempi, potendosi complementare alla perfezione con l'insostituibile Verratti. Ma il feeling tra il centrocampista del Napoli e l'Italia non è mai sbocciato. Pur rispondendo subito nel 2012 alla chiamata del CT dell'Under 21 Devis Mangia per l'amichevole contro la Spagna, Jorginho ha dovuto attendere il 19 marzo 2016 per venire convocato per la prima volta nella Nazionale maggiore italiana. Grazie ad Antonio Conte che lo inserirà poi nel gruppo dei 30 pre-convocati per l'Europeo 2016 in Francia, per poi escluderlo. Non senza polemiche, visti i giocatori portati con sè Oltralpe. Adesso la storia rischia di ripetersi, con Ventura che sembra essersi dimenticato di un giocatore in grado di alzare l'asticella della mediana della Nazionale.
FONTE: Calcio.FanPage.it
CALCIO
Jorginho, l’agente: “Vuole portare il Napoli in alto. Sogna l’Italia”
Le parole dell’agente del centrocampista azzurro a tuttomercatoweb.com
di Redazione ITASportPress, 28 luglio 2016, 12:04
Joao Santos, agente del centrocampista del Napoli Jorginho, è intervenuto ai microfoni di tuttomercatoweb.com per parlare del suo assistito. Ecco quanto dichiarato dal procuratore dell’ex Hellas Verona: “Jorginho ha un contratto lungo, vuole portare il Napoli più in alto possibile e fare la sua prima Champions League. E magari, chissà, sognando la maglia dell’Italia. Higuain? Quando su un contratto c’è una clausola e un’altra squadra la paga non si può fare niente. Fa parte del gioco. Sicuramente il Napoli deve prendere un attaccante. Non so chi potrebbe essere, ma l’ideale sarebbe uno con le caratteristiche di Higuain anche per facilitare il lavoro di Sarri”.
FONTE: ItaSportPres.it
STAGIONE 2015-16 + - =
CALCIOMERCATO
Napoli, Jorginho: “Pirlo e Xavi sono i miei esempi”
Il centrocampista ex Hellas Verona parla al canale Youtube del club partenopeo
di Redazione ITASportPress, 7 giugno 2016, 9:47
Chi non prenderà parte a Euro 2016 è Jorginho. Il centrocampista del Napoli, nonostante fosse in piena forma dopo un’ottima stagione, non partirà per la Francia con la Nazionale italiana. L’ex Hellas Verona ha parlato al canale Youtube del club partenopeo, toccando svariati temi:
LE IMPRESSIONI SULLA CITTA’ – “Grazie all’accoglienza della gente, calorosa come in Brasile, mi sono sentito subito a mio agio. Sinceramente qui sto bene con la mia famiglia, ogni tanto cerchiamo di vivere la città, voglio viverla nei migliori dei modi e il bel tempo partenopeo ci aiuta in questo”.
IL SAN PAOLO – “Sicuramente è molto bello, si sente, mi piace tantissimo. I tifosi sono sempre al nostro fianco, giocare con lo stadio sempre pieno per un calciatore è la cosa più bella che c’è. Ogni partita è una grande emozione”.
L’INCONTRO CON I BAMBINI NEL CENTRO STORICO – “E’ stata una delle cose più belle che mi siano capitate, è bellissimo avere a che fare con la purezza e la sincerità dei bambini. Ero andato a mangiare la pizza con la mia famiglia, stavamo tornando verso l’auto verso le dieci di sera, ho visto dei bambini che giocavano davanti al Duomo e questo mi impressionò, non l’avevo mai vista una cosa del genere in Europa. In Brasile è normale, anche io giocavo con gli amici a piedi scalzi. Quando vidi quei ragazzini dissi a mia sorella e alla mia ragazza ‘guarda che bello, ora faccio loro una sorpresa’, e loro mi incoraggiarono entusiasmati. Non sapevo come avrebbero reagito, magari potevano non riconoscermi perché ero appena arrivato, ma non volevo perdere quest’occasione. Avevo detto ai miei amici di non fare video, ma mia sorella ha tirato subito fuori il telefonino. Ho raggiunto i ragazzini, ho chiesto di passarmi la palla, loro inizialmente mi guardarono incuriositi, poi uno di loro mi riconobbe e non vollero più giocare. Iniziarono a scattarmi foto, uno scettico mi chiese un documento perché non ci credeva, ma non lo avevo con me. Lui mi rispose ‘allora fai qualche palleggio, altrimenti non ti credo, non puoi andare in giro vestito così’. Lo accontentai e da lì sono impazziti di gioia, è stata una delle cose più belle che mi sono capitate”.
RAPPORTO CON I GENITORI – “Entrambi volevano che facessi il calciatore, ma, mi dispiace per papà, devo dire che chi gioca a calcio in famiglia è mamma, le mie qualità le ho prese da lei, lei mi portava in spiaggia a giocare. Papà era un po’ scarso…”.
LA REAZIONE DOPO L’INTERESSE DEL NAPOLI – “Dissi andiamo, subito! Era il mio sogno arrivare in una grande squadra come questa. Quando il mio procuratore Joao mi ha detto che c’era questa possibilità ho detto che non c’era niente da pensare, non vedevo l’ora”.
LA CRESCITA – “Ho fatto dei passi importanti in avanti, anche nell’anno e mezzo con Benitez utilizzando un altro modulo, mi ha fatto capire tante cose. Con Sarri stiamo facendo un grande lavoro ed è molto importante per me”.
IL SEGRETO E’ LO SPOGLIATOIO – “Andiamo tutti d’accordo. Ma tutti, davvero. Siamo uniti. Tutti scherziamo insieme e ci divertiamo. E’ questo il segreto”.
I MODELLI – “Da piccolo mi piaceva Kakà, ma il mio ruolo è diverso. Pirlo e Xavi sono i miei esempi, dal punto di vista tecnico”.
FONTE: ItaSportPres.it
NEWS
Ex Verona, niente Europeo per Jorginho
Il centrocampista escluso dal ct Conte dalla lista per il torneo francese
di Redazione Hellas1903, 31/05/2016, 11:21
Non ci sarà Jorginho nella lista dei 23 convocati dell’Italia per l’Europeo al via tra pochi giorni in Francia.
Questa la decisione di Antonio Conte. Il ct azzurro comunicherà l’elenco ufficiale stasera, ma a sorpresa ha scelto di non chiamare l’ex giocatore del Verona, da gennaio 2014 al Napoli, tra i migliori centrocampisti della Serie A, per la competizione continentale.
Così i 23 chiamati per il torneo francese, più le tre riserve, saranno questi.
Portieri: Buffon (Juve), Marchetti (Lazio), Sirigu (Psg);
Difensori: Barzagli (Juve), Bonucci (Juve), Chiellini (Juve), Darmian (Manchester United), De Sciglio (Milan), Ogbonna (West Ham).
Centrocampisti: Bernardeschi (Fiorentina), Candreva (Lazio), De Rossi (Roma), El Shaarawy (Roma), Florenzi (Roma), Giaccherini (Bologna), Sturaro (Juventus), Thiago Motta (Psg), Parolo (Lazio).
Attaccanti: Eder (Inter), Immobile (Torino), Insigne (Napoli), Pellè (Southampton), Zaza (Juve).
Riserve: Zappacosta (Torino), Rugani (Juventus), Benassi (Torino)
FONTE: Hellas1903.it
SERIE A
Conte, perché? Escluso l'unico regista top (non infortunato) dell'ultima A
31.05.2016 10.30 di Raimondo De Magistris Twitter: @RaimondoDM
Le indiscrezioni apparse questa mattina tramite Sky sulla definitiva lista dei 23 destano più di qualche perplessità. Tra i sette esclusi, non manca qualche nome eccellente: Jorginho e Bonaventura, oltre a Rugani, Astori, Zappacosta, Benassi e Montolivo.
Conte ha deciso di confermare in blocco i cinque attaccanti inseriti nella lista dei preconvocati e, a sorpresa, ha escluso due difensori centrali confermando Angelo Ogbonna, difensore reduce da una stagione con alti e bassi col West Ham.
E' a centrocampo però che arrivano maggiori sorprese. Escludere Bonaventura vuol dire privarsi di un centrocampista polivalente che, nonostante la stagione negativa del Milan, s'è confermato su buoni livelli. Ancor più difficile da spiegare, però, l'esclusione di Jorginho. L'italo-brasiliano era l'unico regista di livello che ha proposto l'ultima Serie A ed è stato sacrificato per lasciar spazio a Daniele De Rossi - il vertice basso titolare di questa Nazionale - e Thiago Motta.
Jorginho, tra i protagonisti del Napoli che ha chiuso il campionato alle spalle di una imbattibile Juve, resta invece a casa. Con buona pace delle ottime risposte che l'ex Hellas Verona ha dato in questi giorni di ritiro.
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
Maledizione del centrocampo: Jorginho studia da leader della Nazionale
LaPresse
Pubblicato on 26/05/2016 at 10:32
Articolo di Paolo Pegoraro
Alla luce degli infortuni che hanno falcidiato il settore nevralgico della Nazionale, salgono le quotazioni del centrocampista italo-brasiliano Jorginho, autore di un'ottima stagione nel Napoli di Sarri.
Dal considerare la Nazionale azzurra un sogno irrealizzabile, all'essere a rischio taglio dal "listone" di Antonio Conte, alla prospettiva di vestire i panni del metronomo titolare del centrocampo: è la favola di Jorge Luiz Frello Filho in arte Jorginho, il cui lieto fine si delinea ogni giorno di più a causa di una interminabile sfilza di disgrazie altrui. Mors tua vita mea, direbbero i latini. Sì perché l'infiammazione al tendine d'Achille accusata da Daniele De Rossi è solo l'ultimo di una lunga serie di infortuni che hanno interessato il settore nevralgico della nazionale. Una vera moria: dalle sanguinose perdite dei top player Marchisio e Verratti, ai risentimenti muscolari di Thiago Motta e Montolivo, il quadro clinico è dei più allarmanti. Guardando al campionato disputato da Jorginho con la maglia del Napoli, tuttavia, la maledizione del centrocampo azzurro incute meno timore.
La cura Sarri lo ha trasformato
Arrivato a Napoli nel gennaio del 2014 dopo la fortunata parentesi a Verona tra Serie B e piano superiore, il centrocampista nato nella città portuale brasiliana di Imbituba era stato presto accantonato da Rafa Benitez: nella batteria dei due centrocampisti del 4-2-3-1 il ragazzo risultava un pesce fuor d'acqua nelle convinzioni del tecnico madrileno. L'avvento di Maurizio Sarri ha trasformato anche lui: più a suo agio in un centrocampo a tre da riferimento centrale, Jorginho è cresciuto in termini di personalità e tenuta difensiva - in quello che era il suo tallone d'Achille - e, dati alla mano, si è ritagliato un ruolo centrale nel Napoli seconda forza del campionato dietro all'imprendibile Juventus. La chiamata in nazionale di Conte è solo la diretta conseguenza di una stagione esaltante: il sogno di quel ragazzino che a 15 anni è sbarcato in Italia, da solo, in cerca di un contratto può dirsi portato a compimento dopo la gavetta spesa tra giovanili del Verona, torneo di Viareggio disputato con il Sassuolo, Lega Pro con la Sambonifacese e definitivo salto di qualità da cavallo di ritorno con l'Hellas Verona
Centrocampista robotico: margine d'errore minimo
Primatista nei cinque maggiori campionati europei per palloni toccati in media ogni partita (a marzo inoltrato erano 117), il centrocampista centrale del Napoli si è fatto apprezzare per eleganza, pulizia e precisione nel gioco corto, la specialità di casa: la percentuale dei passaggi completati in Serie A ammonta al 90,9. Al netto del sangue brasiliano che scorre nelle sue vene, Jorginho può a ragion veduta essere considerato alla stregua di un infaticabile stakanovista: in campionato ha infatti saltato solo tre partite (due per squalifica, dieci cartellino gialli e un rosso non gli rendono proprio onore) disputando la bellezza di 3051 minuti. Con 11,395 chilometri percorsi in media a partita, inoltre, l'italo brasiliano guarda tutti i compagni di squadra dall'alto in basso in questa speciale classifica. Al netto dei numeri il classe 1991 si è rivelato una pedina strategica: grazie alla sua affidabilità da perno centrale di centrocampo - e il suo gioco volto a privilegiare il passaggio corto in luogo della lunga e più aleatoria sventagliata - ha concesso maggiori libertà a Marek Hamsik in fase di impostazione e rilancio dell'azione.
Insomma, la ferita dovuta alla perdita dei nostri gioielli Claudio Marchisio e Marco Verratti non è ancora stata rimarginata e i recenti infortuni che hanno falcidiato il nostro supporting cast di centrocampo destano più d'una preoccupazione, ma forse Antonio Conte ha una freccia di tutto rispetto nella sua faretra: se ha saputo caricarsi sulle spalle la linea mediana dello spumeggiante Napoli versione 2015/2016, perché Jorginho non potrebbe concedere il bis in azzurro?
FONTE: It.EuroSport.com
RETROSCENA – Jorginho tentato dal ritorno a Verona la scorsa estate, decisivo l’intervento di Sarri
25 maggio 2016 Carmine Gallucci
La Gazzetta dello Sport racconta un interessante retroscena legato a Jorginho
“Piedi educati, ottima visione di gioco e rapida circolazione della palla: Jorginho è uno degli uomini chiave del piccolo miracolo targato Sarri. Rendimento talmente convincente fin dal ritiro di Dimaro da costringere proprio l’ex tecnico dell’Empoli ad accantonare quasi subito la regia del pupillo Valdifiori. Un’altra vita per Jorginho rispetto alla gestione Benitez: non era infatti il suo mestiere là in mezzo, a dettare i tempi nel 4-2-3-1; nella mediana a due di Rafa faceva una fatica boia soprattutto quando era costretto ad allargarsi per raddoppiare sulle fasce. E non a caso la scorsa estate emerse la tentazione di tornare a Verona: fu appunto Sarri a mettersi di traverso”
FONTE: ForzAzzurri.net
SERIE A
TMW RADIO - Ag. Jorginho: "Il suo futuro dopo gli Europei"
18.05.2016 14.45 di Gaetano Mocciaro Twitter: @gaemocc
Joao Santos, agente di Jorginho, ai microfoni di TMW Radio: "Il futuro? Tutto è possibile, adesso si concentra agli stage per andare agli Europei e speriamo vadano bene, per poi mettersi in mostra in Francia. Ha fatto molto bene al Napoli, tutte le squadre di Premier League lo conoscono e ovviamente ci sono squadre che cercano un giocatore con le sue caratteristiche. Aspettiamo l'apertura del mercato e se ci sarà la possibilità per il Napoli di fare una plusvalenza si valuterà. Lui è tranquilo, sereno e in forma. Aspettiamo la fine dell'Europeo".
su Coronado: "Sarebbe bello vederlo in Serie A col Trapani, quindi aspettiamo questi giorni di playoff".
su Joao Pedro: "Stiamo discutendo il rinnovo di contratto col Cagliari, siamo ai dettagli e siamo ottimisti per la buona riuscita. Offerte? Per ora solo qualche parola di direttori sportivi. Ma il Cagliari è salito in Serie A e vuole essere competitivo, per cui vorrà trattenere Joao Pedro".
su Rafael: "Se rimane a Cagliari? Possibile, dato che in Sardegna sono contenti di lui. Ma bisogna vedere col Verona, intanto tornerà all'Hellas".
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
“Sì, lo voglio!”: da Imbituba fino a Udine passando per Napoli, il sogno è realtà!
Da quando il giovane Jorginho ha iniziato a muovere i primi passi sui campi da calcio al centro d’allenamento del Verona, a soli 16 anni, ne è passato di tempo. Probabilmente nemmeno lui si auspicava di arrivare a questi livelli in Serie A, fino a realizzare uno dei suoi sogni: essere convocato in nazionale. Sì, quella italiana però. Il centrocampista azzurro è nato a Imbituba in Brasile, ma sin da piccolo si era trasferito in Italia con i genitori e grazie ad alcuni suoi lontani parenti italiani, ha avuto la possibilità di acquisire il passaporto del nostro paese.
“Sì, vorrei giocare con l’Italia. I miei parenti vengono da Vicenza. Mi sento italiano. Il sogno di ogni bambino è giocare in Nazionale. E il mio desiderio più grande è vincere il Mondiale”. Queste le sue parole rilasciate ad ottobre 2013, quando ancora vestiva la maglia del Verona insieme a Toni e Iturbe, nell’annata meravigliosa alla guida di Mandorlini. Non così meravigliosi invece sono stati i suoi primi tempi dell’esperienza a Napoli, dove con Benitez non è mai riuscito ad esprimersi al meglio riscontrando notevoli difficoltà soprattutto nella seconda stagione, dove era stato relegato a panchinaro fisso.
Poi l’arrivo di Sarri ha cambiato tutto, con il mister toscano che si è imposto per non farlo vendere così come la società voleva. Dalla sfida contro il Bruges in poi in quel 17 settembre, nonostante l’arrivo di Valdifiori in sede di mercato ad agosto, Jorginho si è imposto titolare spodestando l’ex empolese e diventando il miglior regista del campionato italiano. A dirlo sono i numeri, che parlano chiaro. Miglior media di passaggi realizzati in tutta la Serie A con numeri altissimi che sfiorano la perfezione. Fino ad arrivare al 19 marzo, quando il suo primo sogno si è realizzato: Antonio Conte lo ha convocato con la nazionale maggiore dell’Italia per le sfide amichevoli contro Germania e Spagna, con quest’ultima che si giocherà a Udine domani sera. Ora, caro Jorge, il sogno è realtà!.
di Marco Lombardi - twitter: @marcolombardi24
FONTE: CalcioNapoli24.it
Jorginho convocato in Nazionale per le amichevoli con Spagna e Germania
Jorginho convocato in Nazionale, oggi arriverrà ufficialmente la chiamata di Antonio Conte per le amichevoli di lusso degli azzurri, in programma il 24 a Udine contro la Spagna e il 27 a Monaco di Baviera campione del mondo 2014. Il brasiliano sarà provato dal ct dell'Italia, che in questi mesi - dall'amichevole di inizio novembre contro la Romania a Bologna, non ha potuto organizzare stage a Coverciano per testare i calciatori in vista degli Europei, a causa della opposizione dei club. Un'occasione d'oro per il regista del Napoli, considerando le assenze degli infortunati Verratti e Marchisio. Pressoché scontata anche la convocazione di Insigne.
FONTE: Sport.IlMattino.it
SERIE A
Napoli, da esubero alla nazionale: Jorginho simbolo del sarrismo
19.03.2016 08.45 di Antonio Gaito Twitter: @antonio_gaito
Dal perdere l'azzurro in estate a conquistare anche quello della nazionale. Dall'arrivo di Sarri, è cambiata drasticamente la vita calcistica di Jorginho che stasera dovrebbe ricevere la convocazione di Antonio Conte per le amichevoli con Spagna e Germania. Una sorta di stage per l'italo-brasiliano, considerando anche diversi azzurri fuori per infortunio, ma che rappresenta una conquista straordinaria: l'ex Verona ad inizio stagione, dopo tanta fatica con Benitez ed un finale relegato in panchina, neanche partiva tra i candidati ad una maglia e s'è conquistato l'ammirazione di Conte crescendo partita dopo partita, grazie ad un campionato finora da incorniciare.
Primo in Italia ed in Europa per passaggi, con la media di 102 tocchi a partita, Jorginho ha trovato la sua dimensione nel centrocampo a tre di Sarri. Possesso palla, scambi stretti, ma anche improvvise verticalizzazioni, la capacità di fornire sempre una soluzione di scarico al compagno in difficoltà ed una crescita notevole in fase d'interdizione, risultando sempre il giocatore con più km percorsi della squadra. Qualcosa di inimmaginabile ad inizio stagione, dopo un campionato di enorme difficoltà nel 4-2-3-1 di Benitez, arrancando nel rincorrere gli avversari, coprendo porzioni di campo troppo ampie per dare equilibrio e con le sue geometrie scavalcate dall'ansia di affidarsi frettolosamente all'estro del tridente.
In realtà, oltre alla crescita esponenziale, Jorginho deve a Sarri anche la permanenza a Napoli. Dopo le tante difficoltà, il riscatto è arrivato più per difendere l'investimento iniziale che per qualche buona prova senza continuità. Inserito in tante trattative, a partire da quella col Torino per Darmian, Sarri ha poi bloccato tutto, ammirando il regista sin dalla B col Verona. E l'arrivo di Valdifiori - bloccato da De Laurentiis già a marzo - non l'ha condizionato. "Ad oggi non saprei chi schierare titolare", assicurò il tecnico nella prima conferenza in ritiro e, proprio le difficoltà incontrate nelle prime tre gare, portarono poi Sarri a lanciare Jorginho in campionato relegando l'ex Empoli all'Europa League. Da quel momento, il '91 di Imbituba è diventato insostituibile e simbolo della filosofia di Sarri.
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
Jorginho nel mirino di Real e Arsenal.
"Ma la sua priorità resta il Napoli"
NAPOLI - Jorginho nel mirino di grandi club europei. Lo ha confermato Joao Santos, agente del centrocampista del Napoli, rivelando l'interesse di due top club per il suo assistito in una intervista a Radio Kiss Kiss. «L’interesse dell’Arsenal? E’ così, è vero. Sono arrivati, dopo la partita con il Palermo, anche i complimenti del Real Madrid. Solo complimenti, nulla di più. Ma fa piacere ricevere attestati di stima da uno dei club più prestigiosi al mondo. Per il futuro aspettiamo la fine del campionato: Jorginho vuole vincere lo scudetto con il Napoli, è carico per queste ultime nove finali. Voglio ribadire il concetto per non essere frainteso: la sua priorità è e resta il Napoli». Ma nonostante una stagione straordinaria da centrocampista centrale e la possibilità di giocare con la maglia dell'Italia, Jorginho non è stato ancora preso in considerazione da Antonio Conte per gli imminenti europei.
FONTE: Leggo.it
Da Benitez a Conte: favola Jorginho
di Giovanni Scotto
14 marzo alle 16:50
Se si guarda il risultato finale uno pensa che la partita è stata molto equilibrata. Se, però, si vanno a guardare i numeri di Palermo-Napoli ci si rende conto che gli azzurri hanno dominato in lungo e in largo allo stadio Barbera. Non c’è stata praticamente storia sotto tutti i punti di vista. Partiamo dal possesso palla.
RE DEL CENTROCAMPO - Il Napoli l’ha tenuto per il 75%, praticamente il Palermo non ha mai visto il pallone se non in qualche ripartenza e quando gli azzurri hanno mollato per un attimo. A comandare la classifica dei passaggi è stato Jorginho con 196. I passaggi completati sono stati ben 781. Sono 71 i palloni in area di rigore del Palermo contro i 9 dei siciliani. I tiri sono stati 18, ben otto le azioni da gol. Se non ci fosse stato Sorrentino, il risultato finale sarebbe stato diverso. Il Napoli ha vinto anche nei contrasti aerei con il 59,4%, anche nei duelli conquistati si è arrivati primi con il 53,3%. Il brasiliano è l'emblema della gestione Sarri: proprio a Palermo, nello scorso campionato, giocò una partita vergognosa. Gli azzurri furono sconfitti per 3-1 dopo una prestazione sconcertante. Jorginho si 'salvò' dall'onta del peggiore solo grazie a una prova indecorosa del portiere Rafael, autore di papere incredibili tra cui il gol regalato a Lazaar con un tiro senza troppe pretese quasi da centrocampo. Il presidente De Laurentiis non si è fatto trovare impreparato, prolungandogli il contratto già lo scorso dicembre.
CONTE, CHIAMALO - Oggi invece Jorginho è diventato un giocatore completo e indispensabile. Si parla tanto di Higuaìn, anche a voler togliere meriti a Sarri. Ma se il regista è diventato un altro giocatore (riprendendo in verità il discorso interrotto a Verona) il merito è soprattutto suo. Il 53,8% la precisione dei tiri. Numeri, dunque, da primato visto che per le avversarie non sembra esserci scampo. L’unica cosa che stona, e lo ha ammesso pure Sarri, è l’unico gol realizzato. Bisogna chiudere le sfide prima per evitare di essere raggiunti eventualmente nei finali di gara. Ne sa qualcosa la Fiorentina che si è allontanata sempre di più dalle prime posizioni di classifica subendo la rete di Pisano a cinque minuti dal termine dell’incontro casalingo con l’Hellas Verona. E ora la nazionale deve guardare a Jorginho: prima che Conte saluterà l'azzurro la chiamata di Jorginho è obbligatoria, per puntare a un Europeo di spessore.
FONTE: CalcioMercato.com
Napoli, ufficiale il rinnovo di Jorginho fino al 2020
Autore: Michele Ranieri - 23 dicembre 2015 - 22:15
Jorginho, centrocampista del Napoli (fonte foto: Jorginho Frello-Oficial/facebook)
Il club azzurro ha comunicato il prolungamento di contratto per il centrocampista brasiliano
RINNOVO JORGINHO – Dopo un avvio di stagione straripante, arriva il meritato premio per Jorginho. Il Napoli ha comunicato il rinnovo di contratto firmato dal centrocampista brasiliano attraverso una nota ufficiale sul proprio sito: “Il Napoli annuncia di aver rinnovato il contratto con Jorginho fino al 30 giugno 2020″.
Arrivato nell’estate del 2014 dall’Hellas Verona, Jorge Luiz Frello semplicemente conosciuto come Jorginho, non è mai esploso alla corte di Rafa Benitez. Alla guida del tecnico spagnolo, il centrocampista classe ’91 ha collezionato 23 presenze in campionato senza mai brillare davvero.
Sotto la gestione Sarri, il trend è stato subito invertito. Eccezion fatta per la prima partita di questa stagione in trasferta contro il Sassuolo, Jorginho è sempre stato utilizzato da titolare: 16 presenze su 16 tutte ad altissimo rendimento. Per il Napoli, è un rinnovo importante in ottica futura.
FONTE: StopAndGoal.net
SERIE A
Dall'addio al rinnovo. Jorginho, quando l'allenatore fa la differenza
22.12.2015 07.00 di Raimondo De Magistris Twitter: @RaimondoDM
L'imminente rinnovo del contratto di Jorginho in casa Napoli è la vittoria di Maurizio Sarri. Il centrocampista italo-brasiliano, a un passo dall'addio la scorsa estate, è stato rivalutato con l'arrivo in panchina dell'allenatore campano e adesso è un pilastro dell'undici partenopeo.
La partita del 17 settembre contro il Club Brugge è stata quella della svolta. Prima di allora, Sarri decise di affidarsi al suo fedelissimo Valdifiori senza grossi risultati. Il Napoli a fine estate ha stentato e s'è già dalla prima gara di Europa League ha dato una importante svolta alla sua stagione è stato anche per merito del centrocampista italo-brasiliano.
Lucidità in fase di impostazione, ma anche tanta forza e tenacia in fase di non possesso palla. Jorginho ha ben presto dato a Sarri quelle garanzie necessarie per supportare il tridente offensivo Insigne-Higuain-Callejon. Da inizio campionato ha già collezionato più di 1300 minuti, un minutaggio ben diverso da quello collezionato con Benitez.
Sotto l'egida del manager spagnolo Jorginho non era mai riuscito a esprimersi sui livelli mostrati a Verona con la casacca dell'Hellas. Il 4-2-3-1 ha compromesso il primo anno e mezzo alle falde del Vesuvio del regista di Imbituba che ora, alle luce degli ultimi quattro mesi, ha anche rilanciato la sua candidatura in vista di Euro 2016.
Il giocatore ha già lanciato diversi messaggi al ct, ma per ora da Coverciano non sono arrivate risposte. In attesa che anche in questo senso la situazione possa sbloccarsi, ci ha pensato il Napoli a far trascorrere un Natale ancora più sereno a Jorginho con un rinnovo del contratto fino al 2020 che certifica la sua importanza nel progetto Napoli.
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
Martedì, 24 Novembre 2015 21:27
Straordinario Jorginho: battuto un record europeo decennale
Scritto da Valerio Intermoia
Il regista azzurro si è esaltato nel ritorno da ex al Bentegodi.
Da quando è arrivato Sarri sulla panchina del Napoli, Jorginho ha ritrovato una continuità di rendimento che in maglia azzurra aveva avuto solo nei primi sei mesi a Napoli, dove aveva giocato molto bene nel centrocampo a due targato Benitez. Dopo un'annata negativa in cui spesso il tecnico spagnolo gli preferiva Gargano e Lopez, l'italo-brasiliano è rinato. Sotto la guida di Sarri, Jorginho è riuscito a scalzare Valdifiori dalla formazione titolare e a dimostrare di essere all'altezza di un posto in Nazionale. Contro l'Hellas Verona, Jorginho ha disputato un'ottima partita, battendo un record decennale: 218 palloni giocati, nessuno nei cinque campionati migliori d'Europa negli ultimi 10 anni ha fatto meglio. Il record era precedentemente detenuto da Xabi Alonso a quota 216. Per Jorginho si aggiungono le soddisfazioni personali a quelle di squadra. La speranza di Sarri e dei tifosi del Napoli è che continui su questa strada.
FONTE: 100x100Napoli.it
Jorginho in soccorso di Mandorlini: 'Ha capacità per venirne fuori'
13 novembre alle 18:24
Ai microfoni del portale l’Arena, l’ex centrocampista del Verona, Jorginho, adesso al Napoli, si mostra dispiaciuto per la posizione in classifica che occupano i suoi ex compagni: Sono un po’ triste per il Verona ma sono sicuro che si risolleveranno. Mi sento spesso con Hallfredsson, Rafael e Gomez, ma non parliamo tanto di calcio. Che partite ho visto quest’anno del Verona? Contro Udinese e Chievo, che potevano essere due vittorie. Società, tecnico e ragazzi hanno le capacità per venirne fuori. Che partita sarà contro il Verona? Difficile, come del resto lo sono tutte in Italia. I miei ex compagni hanno una classifica bugiarda. Sarri ci ha messo in guardia, per il Napoli non sarà facile. Sarà bello per me tornare al Bentegodi e giocare contro degli amici”
FONTE: CalcioMercato.com
Napoli, Jorginho: "Nel centrocampo a tre mi trovo meglio. Crediamo allo Scudetto, ci proveremo"
Andrea Bugno 12-11-2015
Il centrocampista italo brasiliano ha commentato ai microfoni di Radio Kiss Kiss Napoli il momento della squadra partenopea, guardando alla sfida contro la sua ex squadra, il Verona, oltre a commentare la sua mancata convocazione in nazionale e gli obiettivi del suo Napoli.
Da possibile partente a titolarissimo. La parabola di Jorge Luiz Frello Filho, detto comunemente Jorginho, è quella che maggiormente colpisce all'interno del gruppo Napoli che vola sotto i dettami tattici di Maurizio Sarri, che oltre a riportare la chiesa al centro del villaggio ha ri-piazzato l'ex Verona al centro del campo, circondato da fidati scudieri che ne proteggono possesso e geometrie. In questo contesto Jorginho sta mettendo in mostra tutte quelle qualità che erano andate perse nel biennio di dominazione spagnola, non per demeriti dell'allenatore ma per incongruenze di tipo tattico.
"Sinceramente si, nel centrocampo a tre riesco ad esprimermi meglio e stiamo vedendo i risultati. Tutto questo riesce grazie all'aiuto del mister e dei miei compagni. Quanto mi aiuta avere Allan accanto? Lui è un grandissimo calciatore e lo stiamo vedendo. Aiuta tanto tutta la squadra, fa un lavoro impressionante. Avere Allan ed Hamsik a fianco ti facilità molto".
Dall'aspetto tattico a quello mentale, fondamentale per esprimersi al meglio: "Mi sento bene, mi sto esprimendo al top, ringrazio Sarri e i compagni per il sostegno che mi danno. Sono molto contento il merito è di tutta la squadra e dello staff tecnico se sto facendo bene. Qui non conta chi gioca ma conta la squadra". Oltre la modifica tattica, dunque, è cambiato qualcosa anche dal punto di vista dell'atteggiamento e della cattiveria agonistica: "Forse non si notava, secondo me ho sempre avuto questa cattiveria ma la cosa più importante è la squadra e quello che stiamo facendo. Non ci sono undici titolarissimi, tutta la rosa è importante. Chi scende in campo è molto bravo e dà lo stesso contributo alla squadra".
Restanto in tema di mentalità, in campo, Jorginho spiega quella che Sarri ha cercato di innestare all'intero del gruppo partenopeo: "La mentalita del mister è la stessa mia, a me piace pressare e recuperare palla in avanti. Credo che la tattica migliore sia quella di difendere con la linea alta e con Sarri ci stiamo riuscendo. Quando ti difendi bene poi col potenziale offensivo che abbiamo prima o poi il gol arriva".
Alla ripresa del campionato Jorginho si troverà, per la seconda volta da quando è arrivato a Napoli, ad affrontare a Verona il suo Hellas, che non vive un periodo facilissimo, senza nessuna vittoria in campionato: "Sì e so che ci aspetta una trasferta molto difficile davanti a una tifoseria molto calda. C’è anche una rivalità forte con il Napoli e quindi giocheremo su un campo che sarà duro. Non conta la classifica che ha il Verona perché ogni partita ha una sua storia e loro vorranno tirarsi fuori dalla zona calda. Dovremo dare in cento per cento per cercare di ottenere un buon risultato".
Sulla chiamata da parte della Nazionale italiana di Conte, il play del Napoli si sbilancia, affermando di esserci rimasto male per la mancata convocazione: "Un po' si ma il mister fa le sue scelte, io rimango tranquillo perchè il mio primo pensiero è il Napoli e far bene qua".
Infine, inevitabile il pensiero del regista italo-brasiliano riguardo gli obiettivi stagionali, con lo Scudetto sempre in primo piano: "Noi ci proviamo sempre. Se non dovessimo riuscire non sarà un dramma, ci sono altre squadre forti in campionato e dovremo continuare su questa strada. Mancano tanti mesi e non possiamo mollare una virgola, bisogna lavorare e restare concentrati partita per partita. Siamo un bel gruppo, c’è una rosa importante e unita, non ci sono titolari e riserve ma tutti ci stiamo dimostrando all’altezza del compito e quelli che entrano stanno dando un apporto fondamentale. La cosa principale non è il singolo ma che la squadra vinca".
FONTE: Vavel.com
13:23 | giovedì 12 novembre 2015
Jorginho: «Non sottovalutiamo l'Hellas Verona»
Il centrocampista del Napoli: «Umiltà per tutta la stagione»
di Andrea Bartolone - twitter: @andreabartoloneFoto: ©Imagephotoagency.it
NAPOLI JORGINHO HELLAS VERONA - Intervistato ai microfoni di Radio Kiss Kiss,Jorginho, centrocampista del Napoli, mette nel mirino la sfida con l'Hellas Verona: «Il nostro è stato un ottimo avvio di stagione, sia in campionato che in Europa League, ma per poter continuare a giocare su questi livelli ci vorrà tanta umiltà da parte di tutto il gruppo per l'intero resto della stagione. Al termine della sosta per le Nazionali affronteremo una delicata trasferta a Verona contro l'Hellas di Mandorlini e penso che al Bentegodi sarà un match molto difficile».
LE DICHIARAZIONI - Jorginho non sottovaluta l'incontro del Bentegodi: «Non bisogna guardare la classifica e non dobbiamo farci illudere dalla posizione degli avversari, sarà una partita dura contro un'ottima squadra. Mi piace molto giocare in un centrocampo a tre e ho trovato un'ottima intesa con Hamsik e Allan che sono due grandi giocatori. In Serie A ci sono tante squadre forti, per questo principalmente dobbiamo concentrarci solo su di noi stessi e pensare a lavorare».
FONTE: CalcioNews24.com
SERIE A
LIVE TMW - Jorginho: "Felice del mio momento. Proveremo a vincere qualcosa"
12.11.2015 13.33 di Simone Bernabei
Il centrocampista del Napoli Jorginho, grande protagonista in questo inizio di stagione, ha parlato ai microfoni di Radio Kiss Kiss. Queste le sue parole in presa diretta:
Sulla sua crescita: "Sono davvero felice, ma il merito è di tutta la squadra e dello staff del mister".
Sul centrocampo a tre: "Per me cambia molto, i risultati si vedono credo".
Sugli obiettivi: "Guardiamo giorno dopo giorno, è giusto così. Abbiamo perso poco trovando continuità, ma dobbiamo continuare a lavorare così e forse ci toglieremo delle soddisfazioni".
Sulla forza del gruppo: "Non ci sono titolari, ci sono tanti bravi giocatori. Chi scende in campo fa sempre bene e riesce a dare continuità alla squadra".
Sulla sua personalità: "Avevo cattiveria agonistica anche lo scorso anno, ma la cosa principale non è Jorginho, è il Napoli".
Sul Verona: "E' un campo difficile, non guarderemo la classifica perché quello di Verona è uno stadio davvero complicato anche per la rivalità fra le tifoserie".
Su Allan: "E' un grandissimo calciatore, lo stiamo vedendo. Aiuta me e tutta la squadra, per me averlo con Hamsik a fianco è importante".
Su Sarri: "Mi piace, la mentalità è quella che piace a me. Giochiamo a prescindere dall'avversario, pressiamo alti e difendiamo fin dall'attacco".
Sulla convocazione in azzurro: "Io sono sereno e tranquillo, penso principalmente al Napoli".
Sui pochi gol presi: "Per noi è importante difendere bene perché davanti abbiamo tanti ragazzi bravi che prima o poi un gol lo segnano".
Sul gol: "Voglio segnare il primo gol, assolutamente, ma l'importante è che vinca il Napoli".
Sui trofei da vincere col Napoli: "Secondo me possiamo vincere qualcosa entro il prossimo anno. Ovviamente ci proveremo ma ci sono squadre molto forti, dobbiamo stare tranquilli e continuare sulla strada del lavoro".
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
Napoli, l’agente di Jorginho avverte Conte: “E’ seguito dal Brasile”
Il procuratore del centrocampista si è espresso su un'eventuale convocazione del suo assistito: "Sarà a disposizione di chi lo vorrà"
Autore: Marco De Lorenzo - 10 novembre 2015 - 19:26
Jorginho (fonte foto: sscnapoli.it)
JORGINHO-BRASILE – Le prestazioni della prima parte di stagione di Jorginho hanno davvero sorpreso tutti: infatti, il centrocampista del Napoli è passato da ‘oggetto misterioso’ a giocatore fondamentale per i progetti tattici di Maurizio Sarri. Con il nuovo 4-3-3, infatti, il calciatore classe ’91 sembra essere ritornato il metronomo visto con la maglia dell’Hellas Verona.
Il suo rendimento, però, sembra essere passato inosservato dai commissari tecnici di Italia e Brasile che hanno optato per diverse soluzioni. Il procuratore del calciatore ha così risposto a Radio Crc: “Jorginho è molto tranquillo perchè ad oggi è un titolare del Napoli, poi se arriverà un’eventuale convocazione di Italia o Brasile sarà tutto di guadagnato”.
“Siamo tranquilli – ha continuato – anche perchè Gilmar Rinaldi, coordinatore della nazionale brasiliana, mi ha confermato che Jorginho piace molto ed è seguito. Lui sarà a disposizione di chi lo vorrà”. Sulla scelta di Conte di optare per Montolivo a discapito del suo assistito: “Capisco la scelta di Conte perchè ci sono delle gerarchie da rispettare. Non so se il suo staff abbia contattato il Napoli, ma generalmente si chiamano i calciatori sotto osservazione e non che saranno necessariamente convocati a breve”. Riguardo alle sue sensazioni: “Sinceramente non conosco le sue idee, ma io essendo brasiliano preferirei che scegliesse il Brasile”.
FONTE: StopAndGoal.net/
ALTRE NOTIZIE
Bordin su Jorginho: "Napoli, è normale che piaccia ai club prestigiosi"
03.11.2015 21.24 di Marco Frattino Twitter: @MFrattino
Attraverso Radio Marte, l'ex calciatore del Napoli ed ex viceallenatore del Verona Roberto Bordin ha parlato di Jorginho, centrocampista che ha gestito proprio tra le file dell'Hellas. "Col 4-2-3-1 - ha spiegato Bordin - non riusciva a rendere bene. Il centrocampista brasiliano ha ritrovato la forma giusta nel centrocampo a tre di Sarri, perchè è bravo a leggere le traiettorie e riesce a esprimersi al meglio in fase di interdizione. E' ovvio che abbia attirato l'interesse di alcuni club prestigiosi. Nazionale? Può rientrare negli schemi di Conte in un eventuale centrocampo a tre.
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
Napoli, la rivelazione Jorginho in Premier?
L'italo-brasiliano piace all'Arsenal di Wenger
L'italo-brasiliano del Napoli Jorginho finisce nel mirino dell'Arsenal per il mercato di gennaio. Lo scrive oggi il britannico 'Sun', aggiungendo che osservatori di Arsene Wenger erano ieri a Marassi per osservare il 23enne centrocampista di origini brasiliane nel match tra Genoa e Napoli.
Il tecnico francese, alle prese con diversi infortunati a centrocampo lungo-degenti (Alex Oxlade-Chamberlain, Aaron Ramsey e Jack Wilshere) avrebbe individuato nel n.8 del Napoli, arrivato sotto il Vesuvio nel gennaio 2014 proveniente dal Verona, il rinforzo giusto per spingere i Gunners a giocarsi la Premier, che manca dal 2004.
FONTE: Leggo.it
Calciomercato Napoli, Liverpool e Southampton su Jorginho
8 ottobre 2015
Con l’avvento di Sarri sulla panchina del Napoli, Jorginho è tornato a splendere come ai tempi dell’Hellas Verona. Secondo quanto riportato da Talksport sul centrocampista partenopeo si è attivato il forte interesse di numerose squadre di Premier League. Tra queste spiccano Liverpool e Southampton. Al momento Jorginho rappresenta il cervello del gioco di Sarri e difficilmente il Napoli vorrà privarsene.
FONTE: CalcioMercatoNews.com
Jorginho, ‘scusate il ritardo': ora Napoli è sua.
L’agente: “Poteva andare via, Giuntoli lo ha blindato”
Jorginho - Napoli
Redazione 06-10-2015 18:00
Nel calcio, così come nella vita, non c’è mai nulla di scritto. Ciò che oggi è bianco, domani può diventare nero. E con estrema facilità. Lo sa bene Jorginho. In estate sembrava che la sua avventura al Napoli si fosse ormai conclusa, ora invece è diventato un ‘intoccabile’ nello scacchiere di Sarri. Qualità, geometrie e serietà. Così ha conquistato l’allenatore.
Un momento ‘magico’, una prestazione super contro il Milan e tanta voglia di continuare a stupire. Ma sempre con i piedi ben piantati a terra. Con quel volto da bravo ragazzo e quelle giocate che prima hanno incantato Verona e, ora, Napoli. A GianlucaDiMarzio.com parla l’agente del centrocampista classe ’91, Joao Santos: “Sta facendo benissimo, è molto felice. Abbiamo parlato dopo la partita contro il Milan ed era assolutamente entusiasta, non si aspettava una vittoria così rotonda. Ha finalmente trovato quella continuità che gli serviva per esprimere tutto il suo potenziale. E anche l’allenatore giusto. Con Sarri ha un rapporto bellissimo. Mi dice sempre che è un gran lavoratore e una persona onesta. In più il suo modo di lavorare lo fa stare tranquillo perché alla fine scende in campo sempre chi lavora meglio durante la settimana. Ma era felice anche con Benitez, lo spagnolo aveva grande fiducia in lui.
Rispetto a quest’estate è cambiato tutto. Dopo l’arrivo di nuovi giocatori, infatti, pensavamo che fosse arrivato il momento di andare via. Un calciatore di qualità come lui non può fare panchina. A Jorginho si erano interessate cinque squadre: quattro italiane e una inglese. Eravamo davvero vicini a cambiare aria, poi è arrivato il direttore sportivo Cristiano Giuntoli. Ci ha detto che credevano molto in lui e che lo ritenevano incedibile. Così abbiamo deciso di rimandare ogni discorso a gennaio”.
Un avvio splendido, le attenzioni del Ct della Nazionale, Antonio Conte e un obiettivo ben preciso: “Jorginho vuole assolutamente giocare l’Europeo. Ci crede davvero, qualche mese fa ha parlato con Conte. Aspetta solo che il telefono squilli…”.
Lorenzo Buconi
FONTE: GianlucaDiMarzio.com
ALTRE NOTIZIE
L'ex ds Gibellini: "Mandorlini era un po' restio su Jorginho"
29.09.2015 12.00 di Chiara Biondini Twitter: @ChiaraBiondini
L'ex direttore sportivo del Verona Mauro Gibellini è intervenuto ai microfoni di Radio Crc nella trasmissione "Si gonfia la rete" di Raffaele Auriemma parlando del centrocampista del Napoli, Jorginho da lui conosciuto dai tempi del settore giovanile del Verona.
"Jorginho con Benitez non si esprimeva al meglio perché nel centrocampo a due aveva troppo campo da coprire e lui non ha una corsa tale da poter coprire tanto spazio, questa è una sua pecca. Con Sarri invece, può fare tutti e tre i ruoli a centrocampo e mi fa piacere rivedere quel giocatore che conoscevo.
Jorginho credo sia da Nazionale perché in quel ruolo non esiste un calciatore migliore di lui, nemmeno Verratti. E' bravo a fare le due fasi, sa contrastare, intuisce le traiettorie, è intelligente e nonostante non abbia una corporatura massiccia, corre 90 minuti ed ha una estrema capacità di distribuire il gioco palla al piede. Le caratteristiche di Jorginho sono quelle del regista, è un piccolo Pirlo.
Ricordo che andai a casa di Jorginho, viveva in una casa sul mare, per convincere la madre a non farlo andare al Sao Paulo, ma farlo venire nella nostra scuola calcio. Poi, per diverse motivazioni io lasciai la scuola calcio e lo ritrovai al Verona nel settore giovanile e da lì lo mandai alla Sambonifacese per fargli fare un po' di esperienza, ma l'anno dopo ho premuto affinché restasse al Verona perché conoscevo le qualità del giocatore. A Mandorlini dissi di tenerlo in seria considerazione e lui il primo periodo era un po' restio, ma poi lo fece giocare ed i risultati sono sotto gli occhi di tutti".
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
STAGIONE 2014-15 + - =
26.06.2015
Si chiude la «telenovela Jorginho» Il Napoli si prende tutto il cartellino
La società campana versa quattro milioni di euro nelle casse gialloblù, nel gennaio 2014 ne aveva già dati quattro e mezzo per prendere la metà del regista
Il sì all'ora di pranzo, pochi minuti dopo l'una. Il Verona stava aspettando una risposta dal Napoli, a cui in mattinata aveva ribadito che non avrebbe concesso sconti sul prezzo per il riscatto della seconda metà del cartellino di Jorginho. E così è stato. Il Napoli ci ha pensato, quasi con le spalle al muro perché per l'Hellas a quel punto l'unica alternativa, prendere o lasciare, sarebbe stata andare alle buste. Evitate, quando il silenzio dei giorni scorsi, i tentennamenti di lunedì e martedì a Milano e il freno nella serata dell'altro ieri si sono trasformati in un accordo raggiunto alle condizioni poste da Riccardo Bigon. L'ufficialità alle 16.36 sul sito del Verona, quando il cordone ombelicale che legava ancora Jorginho al Verona s'è spezzato definitivamente.
GRANDE AFFARE. Quattro milioni più i quattro e mezzo della prima metà consegnano al Verona una plusvalenza notevolissima, superiore a quella della cessione di Iturbe alla Roma. Una grande operazione, avviata a gennaio dell'anno scorso dopo che Jorginho aveva giocato sei mesi di A a livelli da star, con sette gol e gli occhi di tutti addosso. Bigon era dall'altra parte della barricata, motore di una trattativa diventata per il Verona un autentico affare un anno e mezzo dopo. Perché il Verona, a dicembre già con 28 punti, era già salvo e poteva digerire la cessione. E il Napoli del ragazzo aveva bisogno subito.
DIETRO LE QUINTE. Jorginho, cento presenze e undici gol col Verona dalla C alla Serie A dal 2009 al 2013, è costato all'Hellas trentacinquemila euro più undici e mezzo al giorno di convitto per un letto e due pasti caldi, in Italia poco più che bambino e talmente bravo da conquistare il Verona dopo una sola partitella, con altri ragazzi brasiliani come lui a caccia di sogni, al centro Monsignor Carraro nel lontano 2007. Il nuovo Verona ha sempre creduto in Jorginho, che ai tempi bui quando il campo proprio non lo vedeva voleva raggiungere a Mantova, e ci provò più volte, Claudio Valigi che l'aveva allenato ai tempi della Sambonifacese. Bisognava solo aspettare, prima della consacrazione nel primo anno di B grazie alla mano esperta di Andrea Mandorlini così come nel campionato della promozione in A, quando gli anni di Jorginho erano solo 22 e le sue presenze già 77 in due stagioni, sempre lottando per il vertice ed in una piazza fra le prime dieci d'Italia che ti fa maturare in fretta. Jorginho però era molto di più, un sicuro punto di forza dell'Under 21 se a bloccarlo non ci fossero stati paletti rigidissimi sulla nazionalità e magari anche della selezione maggiore di Cesare Prandelli, che definì più volte Jorginho «un profilo molto interessante davvero».
SPALLE COPERTE. L'Hellas ha adesso un gruzzolo interessante, risorse in più da investire sul mercato ora che la questione-chiave delle prime settimane è stata sciolta nel migliore dei modi. Nessun margine possibile per il Verona, che al giorno decisivo si è presentato a Milano a testa alta e senza alcuna intenzione di indietreggiare a costo di arrivare alle 19 e di sfidare il Napoli alle buste. Le certezze dell'Hellas erano poggiate sulla voglia del Napoli di avere comunque Jorginho, per dare a Maurizio Sarri un giocatore con le qualità giuste per il suo gioco ma anche e soprattutto per avere in mano una carta potenzialmente decisiva per ammorbidire la trattativa col Torino ed arrivare così a Matteo Darmian percorrendo una strada meno in salita. Così lo scenario, farraginoso mercoledì fino a sera, è diventato ieri mattina molto più favorevole ad un'intesa anche rapida. Il Napoli ci ha pensato, il Verona ha atteso con pazienza. Prima di ricevere l'unica risposta possibile per archiviare il fascicolo Jorginho proprio come voleva l'Hellas.
A.D.P.
FONTE: LArena.it
Ufficiale: Jorginho passa all'S.S.C. Napoli
Postata il 25/06/2015 alle ore 16:36
Verona - L'Hellas Verona FC comunica di aver raggiunto un accordo con l'S.S.C. Napoli per la risoluzione a favore del Club partenopeo della compartecipazione riferita al calciatore Jorge Luiz Frello detto Jorginho.
FONTE: HellasVerona.it
25.06.2015
Conclusa la trattativa: Jorginho è tutto del Napoli
Jorginho è tutto del Napoli, che poco dopo le 13 ha accettato le condizioni del Verona che per la seconda metà del suo cartellino non è mai sceso sotto i quattro milioni pattuiti. Dopo una breve riflessione il Napoli ha detto sì all'Hellas, chiudendo un'operazione complessiva da 8,5 milioni di euro e garantendo al Verona un'ottima plusvalenza. Si attendono solo le firme, ma ormai la trattativa è conclusa. Jorginho potrebbe restare nell'organico del Napoli o essere ora ceduto al Torino a parziale contropartita per l'acquisto di Darmian.
Alessandro De Pietro
25.06.2015
Si va in volata. Impossibile fare prima, troppo intricata la questione.
Si va in volata. Impossibile fare prima, troppo intricata la questione. Jorginho ha la faccia rivolta più verso Napoli che verso Verona, ma solo oggi il quadro sarà finalmente nitido. Dovrà essere per forza così, perché c'è tempo fino alle 19 altrimenti a decidere saranno le buste. Dura d'altronde mettere d'accordo due parti che già in partenza non erano vicinissime, dall'alto dei quattro milioni pattuiti a gennaio di un anno fa e che adesso agli occhi del Napoli rappresentano una quotazione sovradimensionata rispetto al rendimento del giocatore. Il direttore sportivo del Verona, Riccardo Bigon, si è calato subito nella parte, ha fissato in questi giorni la sua residenza a Milano dove la prima questione di un certo peso specifico ha riguardato ironia della sorte un'operazione che lui stesso aveva avviato quand'era al Napoli. Giornata pesante quella di ieri, in cui l'Hellas nel pomeriggio ha stretto la mano all'Inter e preso tutto il cartellino di Bianchetti ma senza mai perdere di vista Jorginho. Il Verona non ha cambiato idea, fedele alla teoria del direttore generale Giovanni Gardini che lunedì alla presentazione della campagna abbonamenti aveva detto chiaro e tondo che «per quel che ci riguarda Jorginho in questo periodo al Napoli non si è svalutato. Avrà sì reso non sempre in base al suo potenziale, ma ha pur sempre giocato il cinquanta per cento delle partite in una squadra che l'anno scorso è arrivata terza, che ha vinto Coppa Italia e la Supercoppa italiana, che ha fatto strada in Europa League fino a raggiungere le semifinali. E lui ha giocato anche nelle gare più delicate della stagione. In ogni caso un accordo cercheremo di trovarlo».
VERSO LA SCHIARITA. Non sarà semplice ma il mercato ha dinamiche strane. Spesso quando al gong manca poco qualcosa succede e ognuno fa un passo verso l'altro. Succederà così anche stavolta, la sensazione è quella. L'Hellas fa bene a rivendicare il massimo, ma in una trattativa come questa c'è un margine tollerabile entro cui muoversi e ritenersi comunque soddisatti se alla fine la cifra non dovesse essere esattamente di quattro milioni. Anche solo due e mezzo significherebbero una plusvalenza di sette milioni, considerati i quattro e mezzo della prima metà del cartellino propiziati da sei mesi al Verona, i primi in Serie A, in cui Jorginho inanellò 18 presenze segnando sette gol e diventando in fretta uno dei giovani più bravi di tutto il campionato grazie ad un bagaglio tecnico che non può aver smarrito per qualche panchina di troppo con Benitez.
STRETTA FINALE. Al di là del tira e molla di questi giorni il Verona sa bene che in fondo Jorginho al Napoli interessa parecchio, sulla carta al centro del progetto di Maurizio Sarri che ne ha sempre apprezzato le doti di atleta moderno in grado di far fatica in mediana ma anche di accendere la luce spesso e volentieri. Anche per questo l'Hellas può tener duro il più possibile. Il Napoli dal canto suo potrebbe tenere Jorginho ma anche usarlo come pedina strategica per le sue operazioni a cinque stelle. Come quella avviata per Matteo Darmian del Torino, società che prima ha provato a soffiare al Napoli un pupillo di Sarri come Valdifiori e ora vorrebbe con tutte le sue forze Jorginho visto che Gianpiero Ventura desidera fortemente un regista classico da piazzare davanti alla sua difesa. Anche per questo il Napoli farà di tutto per prendersi Jorginho, magari ammorbidendosi all'avvicinarsi delle 19 perché le buste sono pur sempre un rischio per tutti. Dopo aver riscattato anche l'altra metà del giocatore il club napoletano potrebbe metterlo a disposizione fin dal ritiro all'ex mister dell'Empoli oppure usarlo come pedina di scambio pesante per portare a casa giocatori importanti. Improbabile, viste le logiche di mercato, che Jorginho possa comunque diventare di nuovo un giocatore tutto del Verona.
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FONTE: LArena.it
SERIE A
Ag. Jorginho: "Il Napoli lo riscatta per tenerlo. Non andrà al Torino"
25.06.2015 14.35 di Gaetano Mocciaro Twitter: @gaemocc
L'agente di Jorginho, Joao Santos, conferma ai microfoni di Radio CRC l'imminente riscatto del suo assistito da parte del Napoli: "Il Napoli sta trovando un accordo col Verona per esercitare il riscatto a 4milioni e mezzo. Ho sentito il direttore sportivo del Napoli e quello del Verona e da quello che ho capito, il club azzurro è intenzionato a riscattare Jorginho. Credo che il mio assistito con Sarri possa fare molto bene perché giocherà con un modulo diverso. Il calcio è come una bicicletta, quando impari non lo dimentichi più e sono convinto che Jorginho possa esprimere tutte le sue qualità nella prossima stagione, può dare un grande contributo a questo nuovo Napoli e credo che De Laurentiis abbia fatto bene a cambiare tutto.
Jorginho riscattato e girato al Torino per Darmian? No, il Napoli me lo avrebbe detto. Secondo me, Jorginho giocherà al Napoli ed è quello che vuole il mio assistito.
Jorginho ha bisogno di giocare per esprimersi al meglio e con Benitez non ha avuto continuità, ma vedremo con Sarri".
SERIE A
Napoli, a un passo l'accordo con l'Hellas per Jorginho
25.06.2015 13.29 di Tommaso Maschio
Secondo quanto rivelato da Sportmediaset Napoli e Hellas Verona avrebbero praticamente l'accordo per la risoluzione della comproprietà del centrocampista Jorginho. L'italo-brasiliano diventerà un giocatore interamente del club azzurro, club in cui ha giocato nelle ultime stagioni, per una cifra vicina ai 3,5 milioni di euro.
RASSEGNA STAMPA
Corriere di Verona: "Sprint per Jorginho, rischio buste tra Hellas e Napoli"
25.06.2015 09.13 di Marco Frattino
"Sprint per Jorginho, rischio buste tra Hellas e Napoli". Titola così il Corriere di Verona in merito alla comproprietà del centrocampista italo-brasiliano. Il termine per la definizione è oggi, alle ore 19. Se non sarà trovato un accordo la sfida si giocherà alle buste: chi offrirà di più si aggiudicherà il giocatore. L'intesa finora non è stata raggiunta, la distanza tra la cifra proposta e quella richiesta è da limare. Il Napoli non vuole andare oltre i 2.8 milioni di euro, mentre per l'Hellas la quotazione di Jorginho è di 4 milioni. Il calciatore piace al Torino, club pronto a chiederlo al Verona in caso di un ritorno temporaneo al Bentegodi. In caso contrario, il Toro potrebbe chiedere Jorginho (23) come contropartita tecnica nell'ambito dell'affare legato al passaggio di Matteo Darmian (25) al San Paolo.
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
Ag. Jorginho: 'Oggi si decide il suo futuro'
25 giugno alle 12:51
Joao Santos, procuratore del centrocampista in comproprietà ta Verona e Napoli Jorginho,ha parlato a Radio Kiss Kiss: "Oggi è il giorno delle comproprietà e non nascondo di essere felice, finalmente, che non si parlerà più di questo tipo di stituazione. Ho avuto modo di parlare sia con Giuntoli del Napoli che con Bigon dell'Hellas Verona ed entrambi mi hanno detto che stanno trattando e parlando tra loro per trovare la miglior soluzione al mio assistito. Aspettiamo e vediamo cosa succederà".
FONTE: CalcioMercato.com
12:00 | giovedì 25 giugno 2015
Napoli: riscattato Jorginho per 4,5 milioni
Risolta la comproprietà, a Verona torna Chanturia: le ultime
di Michele Ruotolo - twitter:@michelenews24
CALCIOMERCATO NAPOLI JORGINHO VERONA ULTIME - E' quasi ufficiale: alla fine Napoli ed Hellas Verona sono riuscite a trovare un accordo di massima per risolvere la comproprietà di Jorginho, il centrocampista preso un anno e mezzo fa dagli azzurri in compartecipazione. Come riportato poco fa l'accordo tra le due società sarebbe di circa 4,5 milioni di euro: dunque il Napoli con quei soldi riscatterà il giocatore, che a questo punto, è confermato, rimarrà in rosa. Il termine per risolvere le comproprietà, lo ricordiamo, era oggi alle ore 19, dunque i due club hanno trovato una scappatoia proprio sul filo di lana riuscendo a scongiurare il rischio buste.
JORGINHO TUTTO DEL NAPOLI - Jorginho è quasi ufficialmente un giocatore tutto del Napoli, attendiamo il comunicato ufficiale, mentre a Verona torna dopo il prestito al Cluj, Giorgi Chanturia, attaccante soprannominato "il Messi di Georgia" per le sue caratteristiche fisiche e tecniche. Probabilmente per il giocatore ci sarà una nuova occasione per mettersi in mostra, riferisce TGGialloblu.
FONTE: CalcioNews24.com
SERIE A
Napoli, domani il riscatto di Jorginho
23.06.2015 23.43 di Marco Frattino
Il Napoli si avvicina al riscatto di Jorginho (23), centrocampista in comproprietà tra gli azzurri e l'Hellas Verona. Sky Sport svela che domani i partenopei dovrebbero riuscire a riscattare la seconda metà del calciatore italo-brasiliano, ancora in possesso del club scaligero.
SERIE A
Sampdoria, piace Jorginho ma prima c'è una comproprietà da risolvere
23.06.2015 18.25 di Gaetano Mocciaro Twitter: @gaemocc
Tra le ultime comproprietà da risolvere entro giovedì vi è anche quella di Jorginho, il cui cartellino è a metà tra Verona e Napoli. I partenopei potrebbero raggiungere l'intesa con il club veneto sulla base di 2,5 milioni, ma il centrocampista brasiliano potrebbe comunque lasciare la squadra di Maurizio Sarri.
In questo senso il giocatore piace a Torino e Sampdoria, con i granata che ne stanno già parlando anche con il Verona (qualora la comproprietà dovesse risolversi a favore dei gialloblù) e potrebbero sfruttare la carta Darmian su cui il Napoli ha messo gli occhi da diverso tempo.
A rivelare la notizia è l'esperto di mercato Alfredo Pedullà sulle pagine di alfredopedulla.com.
SERIE A
Napoli, 2,5 milioni per Jorginho. E il Toro...
23.06.2015 12.52 di Gianluigi Longari Twitter: @Glongari
Il Napoli sta parlando fisso con il Verona per trovare una soluzione relativa alla seconda metà del cartellino di Jorginho. La valutazione era di circa 3,5 milioni, il Napoli può avvicinarsi fino a 2,5 milioni alzando la proposta iniziale. Poi Jorginho sarà valutato da Sarri, ma potrebbe andar via. Piace molto al Toro e anche la Samp è alla finestra: i granata stanno parlando con il Verona nel caso in cui fosse la società di Setti a riscattarlo. Se Jorginho fosse riscattato dal Napoli, potrebbe entrare nell'operazione Darmian che prevede già l'inserimento di El Kaddouri e Zapata. Per El Kaddouri si sta cercando un'intesa già in queste ore, il Napoli potrebbe utilizzarlo come pedina di scambio (per esempio piace all'Atalanta), ma Ventura insiste per averlo ancora nel Toro.
RASSEGNA STAMPA
Hellas, il dg Gardini: "Troveremo una soluzione per Jorginho"
23.06.2015 08.43 di Pietro Lazzerini
Il Corriere di Verona di questa mattina, riporta alcune dichiarazioni del direttore generale dell'Hellas Verona Giovanni Gardini a proposito del futuro di Jorginho, ancora in comproprietà tra partenopei e scaligeri: "In quest'ultimo anno e mezzo, il Napoli ha vinto la Coppa Italia e la Supercoppa. In Europa League è arrivata alla semifinale. Jorginho ha giocato la metà delle partite e dunque non credo che il suo valore sia cambiato. Restiamo fiduciosi, penso che alla fine una soluzione che accontenti tutti verrà trovata sicuramente". La seconda metà dell'italo-brasiliano è stata fissata a 4 milioni di euro, ma il Napoli vorrebbe ottenere uno sconto che al momento sembra molto difficile da ottenere.
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
MERCATO
Napoli-Hellas, accordo difficile per Jorginho. E il Toro può infilarsi
17.06.2015 13:12 di Claudio Colla
Sportitalia riepiloga la situazione relativa al 24enne regista di centrocampo Jorginho, brasiliano di nascita, italiano naturalizzato. Il Napoli, dopo un anno e mezzo di militanza in comproprietà, è interessato a riscattarlo a titolo definitivo, e propone all'Hellas Verona, club di provenienza e tuttora detentore dell'altro 50% del cartellino, un milione e mezzo di euro; gli scaligeri, dal canto loro, ne chiedono esattamente il doppio, per un totale di 6 milioni di euro come valutazione complessiva della proprietà del giocatore.
Jorginho, perplesso sia da un ritorno in gialloblù sia da una permanenza in azzurro, per via del probabile arrivo di Valdifiori, pupillo del nuovo tecnico Sarri, la cui presenza rischierebbe di limitarne fortemente il minutaggio in campo, sembra invece allettato dalla proposta del Torino, innanzitutto per via della prospettiva di lavorare con un tecnico come Giampiero Ventura, mentre resta sul tavolo l'offerta granata, che ammonta a 5 milioni di euro per l'intero cartellino.
FONTE: TorinoGranata.it
pubblicato da Redazione il 16-06-2015 | 10:30
TS - Torino, Valdifiori o Jorginho per il centrocampo: i granata attendono il giudizio di Sarri
Quest'anno il mercato di Torino e Napoli è particolarmente intrecciato: i motivi sono due
L'edizione odierna del quotidiano 'TuttoSport' si concentra sul mercato del Torino, che in questa sessione è particolarmente legato a quello del Napoli, per due motivi in particolare: il primo è, naturalmente, Mirko Valdifiori. I granata avevano provato a prenderlo quando gli azzurri sembravano essersi defilati, ma con il summit Napoli-Empoli alle porte, il club piemontese ha cominciato a guardarsi attorno. Il secondo, invece, è l'azzurro Jorginho: il cartellino del centrocampista brasiliano è a metà tra Napoli ed Hellas Verona, con il club partenopeo che possiede il diritto di riscatto. "Sul suo destino - si legge - peserà il giudizio di Maurizio Sarri e quindi il Torino, per ora, non può far altro che aspettare come si evolverà la situazione". Nelle idee dei piemontesi, però, c'è un altro nome che riporta alla mente Napoli ed è quello di Luca Cigarini, in azzurro nella stagione 2009-2010.
Il destino di Jorginho, va precisato, andrà risolto entro le ore 19.00 del 25 giugno, quando scadrà il termine ultimo per trovare una soluzione alla comproprietà del calciatore. Se così non sarà, si andrà alle buste, che saranno aperte dalle 20.30 della sera stessa. Sarà l'ultima volta che accadrà una cosa del genere: l'anno scorso, infatti, è stata vietata la stipulazione di comproprietà e non sarà più possibile dividere a metà tra due club il cartellino di un calciatore.
FONTE: CalcioNapoli24.it
12:46 | domenica 14 giugno 2015
CdV: Sarri avvicina Jorginho al Napoli
Il calciatore, a metà con l'Hellas Verona, verrà riscattato dai partenopei
di Andrea Bartolone - twitter: @andreabartolone foto: © Imagephotoagency.it
CALCIOMERCATO NAPOLI JORGINHO SARRI HELLAS - Jorginho sembra sempre più destinato a vestire la maglia del Napoli anche nella prossima stagione. Il centrocampista, infatti, è a meta con l’Hellas Verona e prima del 25 giugno, data ultima che sancirà la chiusura definitiva delle compartecipazioni di cartellino tra società professioniste, dovrà risolvere la grana legata alla comproprietà con il club veronese. La richiesta dell’Hellas Verona per la metà rimanente del cartellino è prevista a 4,5 milioni di euro da versare nelle casse della società scaligera e riscattare interamente il cartellino del calciatore.
RISCATTO - In casa Napoli, intanto, in questi giorni la notizia principale è stata la scelta del nuovo tecnico per la prossima stagione, Maurizio Sarri, con cui ripartirà un nuovo progetto dei partenopei. E, secondo quanto riportato quest’oggi dal Corriere di Verona, Jorginho è un calciatore di pieno gradimento a Sarri e dunque si vorrebbe evitare il rischio di andare alle buste con l’Helllas, ma intanto il Napoli tratterà su una base inferiore ai 4,5 milioni di euro previsti.
FONTE: CalcioNews24.com
Calciomercato Napoli, Jorginho al Torino per avere Darmian
13/06/2015 09:53
CALCIOMERCATO HELLAS VERONA SARRI VALDIFIORI / NAPOLI - L'arrivo ufficiale di Maurizio Sarri ha dato un'accelerata al calciomercato Napoli in mediana, dove l'ex tecnico dell'Empoli ha 'imposto' l'acquisto in regia di Mirko Valdifiori, su cui il Torino sembrava fino a qualche giorno fa in vantaggio. Ma l'idea di Cairo è quella di non incrinare i rapporti con gli azzurri, tanto che il possibile nuovo regista granata potrebbe arrivare proprio da Napoli: come scrive 'Tuttosport', il Toro pensa a Jorginho, 23enne centrocampista italo-brasiliano in comproprietà tra Napoli ed Hellas Verona. La priorità di Jorginho è restare a Napoli, ma gli azzurri potrebbero decidere di riscattarlo per poi usarlo come parziale contropartita nell'affare Darmian, su cui è però tornato forte il pressing del Galatasaray.
M.D.F.
FONTE: CalcioMercato.it
SERIE A
ESCLUSIVA TMW - Ag. Jorginho: "Futuro da decidere, la priorità è del Napoli"
12.06.2015 15.34 di Gaetano Mocciaro Twitter: @gaemocc
Ancora incerto il futuro di Jorginho. Il centrocampista fino al 25 giugno è in comproprietà fra Napoli e Verona. Ai microfoni di Tuttomercatoweb l'agente del regista, Joao Santos, precisa: "Tutto è ancora da vedere, si potrebbe sbloccare la situazione il 25 o anche domani. Noi aspettiamo che Napoli e Verona si siedano a un tavolo e ne parlino. Allo stato attuale la priorità è del Napoli".
Crede che il ragazzo avrebbe potuto giocare di più?: "A mio avviso ha fatto un buon numero di partite, 33 in una stagione non sono poche. Il Napoli è una grande squadra e non puoi pretendere di giocare 60 partite".
Jorginho è selezionabile per l'Italia. Quanto può influire sul giocatore l'Europeo alle porte?
"Conte lo tiene già sott'occhio e ci ha parlato nel suo periodo al Napoli. Sta al ragazzo essere protagonista la prossima stagione per sperare nella convocazione".
SERIE A
Napoli, si valuta il riscatto dell'altra metà di Jorginho
07.06.2015 23.48 di Raimondo De Magistris Twitter: @RaimondoDM
Difficilmente Jorginho lascerà il Napoli in questa finestra di calciomercato. Secondo quanto riportato dall'esperto di calciomercato Alfredo Pedullà sul suo blog, il club partenopeo in questi giorni sta seriamente prendendo in considerazione l'ipotesi di riscattare l'altra metà del suo cartellino dall'Hellas Verona.
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
Napoli, non solo l’Hellas su Jorginho: interesse anche del Palermo
Jorginho - Napoli
Gianluca Di Marzio 29-05-2015 13:56
Il futuro di Jorginho potrebbe essere lontano da Napoli. Dopo una stagione e mezza con il club azzurro, il centrocampista brasiliano classe 1991 potrebbe cambiare aria. Non solo l’Hellas Verona alla finestra, che in caso di arrivo di Bigon potrebbe pensare di riportarlo nella sua ex squadra, per permettergli di tornare ai livelli a cui si era espresso proprio a Verona.
Ma su Jorginho ci sarebbe anche l'interesse concreto del Palermo, che pensa proprio a lui per rinforzare il centrocampo. Un ritorno al passato o una nuova avventura in Sicilia, il futuro del centrocampista del Napoli ancora tutto da decidere.
FONTE: GianlucaDiMarzio.com
SERIE A
Torino, piace Jorginho per la mediana: possibile l'affare col Napoli
22.05.2015 09.23 di Marco Frattino
Non solo Albin Ekdal (25) del Cagliari, il Torino segue più piste per la mediana della prossima stagione. Tuttosport oggi in edicola scrive che il sodalizio granata continua a seguire Luca Cigarini (28) dell'Atalanta, mentre l'ultimo nome sul taccuino è quello di Jorginho (23), italo-brasiliano in forza al Napoli ma in compartecipazione tra gli azzurri e l'Hellas Verona. Il quotidiano rivela che è possibile l'affare tra Toro e Napoli, che riscatterà il centrocampista per circa cinque milioni di euro prima di cederlo. Possibile il prestito oneroso in Piemonte, mentre Urbano Cairo dovrà esercitare il diritto di riscatto per Omar El Kaddouri (24) versando quattro milioni nelle casse del club di Aurelio De Laurentiis.
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
Napoli: quante pretendenti per Jorginho
22 maggio alle 16:39
Secondo quanto riporta Tuttosport, oltre al Torino si è aggiunta anche la Fiorentina alla corsa per aggiudicarsi Jorginho, centrocampista in comproprietà tra Verona e Napoli.
FONTE: CalcioMercato.com
Calciomercato Napoli, il Torino vuole Jorginho
Nell'affare con i granata per il regista italo-brasiliano potrebbe rientrare El Kaddouri
Jorginho (Getty Images)
21/05/2015 09:10
CALCIOMERCATO NAPOLI BENITEZ JORGINHO / TORINO - Alla fine della stagione il Napoli dovrà decidere se riscattare o meno Jorginho, attualmente in comproprietà con l'Hellas Verona. La stagione del regista italo-brasiliano non è stata entusiasmante e per questo, nonostante l'agente di Jorginho, Joao Santos, sia convinto che resterà al Napoli, il futuro del ragazzo di Imbituba resta in bilico: secondo 'Tuttosport', sulle sue tracce si è mosso allora il Torino, in cerca di un giocatore di qualità da collocare in mediana. Per portarlo alla corte di Ventura i granata sono pronti anche ad usare la carta El Kaddouri.
M.D.F.
FONTE: CalcioMercato.it
SERIE A
Napoli, ag. Jorginho: "Vestirà la maglia azzurra anche il prossimo anno"
05.05.2015 14.56 di Chiara Biondini Twitter: @ChiaraBiondini
A Radio Crc nella trasmissione “Si gonfia la rete” di Raffaele Auriemma è intervenuto Joao Santos, procuratore del centrocampista del Napoli Jorginho.
"Jorginho vestirà la maglia del Napoli anche nel prossimo anno nonostante la comproprietà. Anzi, credo che il Napoli lo riscatterà. Se poi dovesse tornare a Verona, vorrà dire che Jorginho sarà un uomo-mercato. Non so chi sarà il prossimo allenatore del Napoli, ma Benitez ha fatto giocare Jorginho diverse volte per cui immagino che gli piaccia come calciatore. Jorginho è un calciatore duttile e credo possa fare molto bene in azzurro".
"Credo sia stato giusto sostituire Jorginho nel match contro il Milan perché il Napoli doveva attaccare. Il calcio è così e ad esempio Benitez in futuro, se dovesse andare al City, potrebbe portare Jorginho con se, non sarebbe strano nonostante abbia giocato poche partite.
Il Palermo su Jorginho? No, il club non mi ha mai contattato. Prima che arrivasse a Napoli, invece, ci sono stati dei contatti con Milan e Fiorentina”.
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
05/mag/2015 08.10.27
Per restare alla guida del Napoli, Benitez ha presentato a De Laurentiis una lista di richieste sul calciomercato: prevista una mini-rivoluzione a centrocampo, via Jorginho?
Un centrale di difesa, un terzino destro, un centrocampista centrale che abbini quantità e qualità: questa la short list minima elaborata da De Laurentiis e Benitez per continuare il loro connubio partenopeo. Se dovesse restare il tecnico spagnolo sulla panchina del Napoli, partirebbe una mezza rivoluzione a centrocampo, con Jorginho che riveste il ruolo di primo candidato a lasciare il San Paolo.
L’italo-brasiliano, in comproprietà con l’Hellas Verona, ha dimostrato (in ultimo domenica sera contro il Milan) la sua scarsa adattabilità al 4-2-3-1 di Benitez: ma gli estimatori non mancano ed il centrocampista potrebbe lasciare Napoli dopo 18 mesi dal suo arrivo. Il ds Riccardo Bigon, suo sponsor principale per l’approdo a Napoli nel gennaio 2014, sta vagliando diverse soluzioni, partendo da un presupposto: il Napoli non è più disposto a sborsare i 5.5 milioni versati per la prima metà del cartellino e che, in teoria, il Napoli dovrebbe corrispondere al Verona al termine di questa stagione, quando non sarà più possibile (per regolamento) rinnovare le comproprietà.
Il Napoli ha già fatto sapere alla dirigenza scaligera probabilmente non è intenzionato a riscattare il brasiliano e che potrebbe trattare solo per una una cifra inferiore ai 3 milioni l’altra metà del mediano. La risposta gialloblù non si è fatta attendere: l’Hellas ha chiesto di poter riprendersi Jorginho oppure di ottenere un’opzione alcuni talenti della cantera partenopea, oltre ai 3 milioni e mezzo di valutazione del 50% del cartellino.
La contro-risposta partenopea si è concretizzata in una chiusura netta a qualsiasi opzione sui calciatori maggiormente futuribili del vivaio e nella possibilità di rispedire, invece, Jorginho in Veneto. Perché se dovesse restare Mandorlini, il tecnico ha chiesto alla proprietà proprio il ritorno del centrocampista italo-brasiliano al Bentegodi. Nelle casse del Napoli finirebbero circa 3 milioni di euro che, iscritti a bilancio, rappresenterebbero il completamento dell’ammortamento del cartellino di Jorginho, senza realizzare pesanti minusvalenze.
Al momento, però, Napoli e Verona hanno deciso di congelare il discorso, visto l’inserimento di un altro club importante. Infatti, se l’ipotesi Palermo venuta fuori nei giorni scorsi rappresenta poco più di una suggestione da inserirsi nell’affare Dybala (con il Napoli che ormai sembra molto lontano dall’attaccante argentino), c’è un’altra idea che sta prendendo corpo nelle ultime ore. Perché Montella è alla ricerca del nuovo Pizarro e la Fiorentina ha già sondato il territorio per Jorginho.
Il tecnico viola ama giocare con un regista ed una mediana a 3: nella sua idea di calcio, uno come Jorginho potrebbe esaltarsi. I rapporti tra Napoli e Fiorentina sono ottimi, il dg Pradé ha già scambiato più di una parola con Bigon. Il Napoli, allora, potrebbe prelevare il cartellino del classe ’91 dal Verona per una cifra vicina ai 4 milioni e girarlo alla Fiorentina per circa 10 milioni. Jorginho, al momento, non rappresenta, però, l’unica scelta dei viola che stanno lavorando anche a profili di maggiore spessore internazionale.
FONTE: Goal.com
SERIE A
Napoli, il riscatto di Jorginho è tutt'altro che certo
04.05.2015 19.12 di Simone Lorini Twitter: @Simone_Lorini
Secondo quanto riferisce Il Mattino è ancora incerta la posizione di Jorginho, regista di centrocampo ancora in comproprietà tra Napoli e Verona. Il diritto di riscatto è a favore degli azzurri ma la stagione tra alti e bassi disputata dal brasiliano in Campania non ha convinto i partenopei a fare lo scatto decisivo. Il giocatore è peraltro in orbita Palermo, come confessato qualche settimana fa dallo stesso presidente Zamparini.
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
27/apr/2015 22.54.11
L'agente del centrocampista del Napoli Jorginho, ha parlato del futuro del giocatore brasiliano: "E' sempre più napoletano, a giugno verrà riscattato".
Il Napoli cavalca l'onda del periodo positivo, la squadra di Benitez ha ritrovato il giusto spirito e si appresta ad un finale tutto da vivere tra la semifinale di Europa League e la lotta per il secondo posto. Sul fronte mercato arrivano interessanti novità dall'agente di Jorginho, giovane centrocampista brasiliano.
Intervistato ai microfoni di 'Radio Kiss Kiss', Joao Santos si mostra ottimista sull'operazione che dovrebbe confermare il giocatore in maglia azzurra: "Credo che a giugno il Napoli lo riscatterà dal Verona. Parliamo di un ragazzo classe '91 che, in squadra, gioca con altri calciatori della stessa età che in prospettiva possono formare una squadra fortissima".
Jorginho è ormai un cuore partenopeo, il procuratore del regista conferma le volontà del diretto interessato: "Jorginho è anche papà da pochi giorni, ormai è sempre più napoletano". Parole che scaldano il cuore dei tifosi del Napoli, per un giocatore dalle indiscusse qualità tecniche, che potrà dunque crescere ulteriormente alle pendici del Vesuvio.
FONTE: Goal.com
SERIE A
Milan, per il centrocampo c'è anche l'idea Jorginho
16.04.2015 09.28 di Antonio Gaito Twitter: @antonio_gaito
C'è un nome nuovo per il mercato del Milan che si prepara ad una rivoluzione a centrocampo, considerando che gli svincoli di Essien e De Jong e la fine del prestito di Van Ginkel. Secondo quanto riferisce Tuttosport il club rossonero sta pensando anche a Jorginho, italo-brasiliano in comproprietà tra Verona e Napoli ma col diritto di riscatto da parte dei partenopei. Non si esclude un possibile intreccio tra il Napoli e Milan: anche i rossoneri seguono Valdifiori, ma l'approdo del regista dell'Empoli a Napoli libererebbe a questo punto proprio l'ex Verona.
SERIE A
Napoli, rebus Jorginho: senza riscatto duello Milan-Fiorentina
11.04.2015 09.18 di Daniel Uccellieri
In casa Napoli si parla del futuro di Jorginho. Come si legge sulle pagine de Il Mattino il club partenopeo ha un impegno con il Verona per riscattarlo per 4.5 milioni di euro (9 milioni la spesa complessiva per il brasiliano). Tutto però dipende da chi siederà sulla panchina del Napoli la prossima stagione. In caso di mancato riscatto il brasiliano tornerà sul mercato, con Milan e Fiorentina pronte a darsi battaglia.
SERIE A
Fiorentina, Montella spinge per avere Jorginho
10.04.2015 20.52 di Luca Bargellini Twitter: @barge82
Fonte: firenzeviola.it
Eppur si muove. La Fiorentina inizia a guardasi intorno e a progettare la stagione che verrà. Vietato farsi cogliere impreparati e il diktat è quello di ripetere gli ottimi risultati raggiunti grazie alla sessione invernale del mercato. Sessione, che ha visto Vincenzo Montella recitare un ruolo da protagonista e indirizzare pedissequamente la società. E proprio l'Aeroplanino sembra spingere per avere un rinforzo in mediana. Senza Pizarro la Fiorentina cambia faccia. Montella e Pradè lo sanno bene e la carta d'identità del Pek, nonostante l'imminente rinnovo per un anno, fa sì che la società si concentri su quella zona di campo per sferrare il colpo di mercato. Secondo quanto raccolto da Firenzeviola.it, il profilo ideale individuato da Montella sarebbe quello di Jorginho, centrocampista brasiliano in comproprietà tra Verona e Napoli. Caratteristiche che si sposano alla perfezione con l'idea di gioco del tecnico campano, che sembra spingere per l'apertura di una trattava. Tanto dipenderà dalla scelta del Napoli di riscattarlo o meno, ma se i partenopei dovessero lasciarlo andare, la Fiorentina potrebbe seriamente pensare al centrocampista brasiliano. Il mercato viola si muove...
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
09:25 | sabato 11 aprile 2015
Mattino: Napoli, duello Milan-Fiorentina per Jorginho
In caso di mancato riscatto da parte degli azzurri il brasiliano tornerà sul mercato
di Antonio Parrotto - twitter:@AntonioParr8 © www.imagephotoagency.it
CALCIOMERCATO MILAN FIORENTINA JORGINHO - Tiene banco in casa Napoli il futuro di Benitez ma non solo. Sono in tanti a non avere il posto assicurato in vista della prossima stagione e tra questi sicuramente c'è Jorginho, centrocampista arrivato oltre un anno fa nel mercato di gennaio, e lasciato troppo spesso in panchina in questa stagione. L'italo-brasiliano è stato pagato 4,5 milioni di euro e per riscattare la sua seconda metà, il Napoli dovrà versare la stessa cifra nelle casse del Verona. C'è l'impegno dei partenopei per riscattare completamente il cartellino di Jorginho ma molto dipenderà da chi siederà sulla panchina dei partenopei nella prossima stagione.
IN BILICO - Infatti, stando a quanto riferito da "Il Mattino", la permanenza di Jorginho non è affatto scontata. Se il Napoli non dovesse riscattare il centrocampista, due club di A sono pronti al duello per strapparlo al Verona. Milan e Fiorentina seguono da tempo Jorginho e in estate potrebbero tornare alla carica.
FONTE: CalcioNews24.com
SERIE A
Jorginho: Napoli, Verona o Milan?
Jorginho (foto Facebook)
verona.iamcalcio.it scritto il 08 Aprile 2015, ore 17:48
Si è parlato tanto di lui. E se ne parlerà ancora. Già quest'inverno sembrava facesse ritorno a Verona, poi non si è fatto più nulla. Tempo fa il patron del Napoli, De Laurentiis, aveva dichiarato che sarebbe rimasto con i partenopei anche la prossima stagione. Ora, invece, è spuntato anche il Milan. Insomma su Jorginho, a quanto pare, si sta creando una vera e propria telenovela. Il centrocampista oggi a Napoli ma ancora in comproprietà con l’Hellas Verona potrebbe tornare sul mercato, ovviamente se a giugno il Napoli non riscatta l’altra metà del cartellino. Proprio oggi a MilanNews.it il suo agente Joao Santos ha fatto il punto sulla situazione e così ha detto: “Con il Milan attualmente non c’è niente. La comproprietà tra Napoli e Verona sta per scadere e se a giugno il Napoli non dovesse riscattarlo allora Jorginho tornerebbe al Verona e li si aprirebbe il mercato. Lo hanno cercato tante squadre in passato, anche il Milan era molto interessato, ci sono stati dei sondaggi direttamente con il Verona, ma non è mai partita una trattativa ufficiale. Ad oggi non c’è molto, perché il Napoli ha la proprietà a giugno, se invece gli azzurri non dovessero riscattarlo ovviamente si riaprirebbe il mercato per il giocatore”.
Lorenzo Morandini
FONTE: IAmCalcio.it
SERIE A
Napoli, ag. Jorginho: "In caso di mancato riscatto si aprirebbe il mercato"
08.04.2015 16.02 di Simone Lorini Twitter: @Simone_Lorini
Ai microfoni di MilanNews.it, Joao Santos, agente di Jorginho, parla del futuro del centrocampista del Napoli: "Con il Milan attualmente non c'è niente. La comproprietà tra Napoli e Verona sta per scadere e se a giugno il Napoli non dovesse riscattarlo allora Jorginho tornerebbe al Verona e li si aprirebbe il mercato. Lo hanno cercato tante squadre in passato, anche il Milan era molto interessato, ci sono stati dei sondaggi direttamente con il Verona, ma non è mai partita una trattativa ufficiale. Ad oggi non c'è molto, perché il Napoli ha la proprietà a giugno, se invece gli azzurri non dovessero riscattarlo ovviamente si riaprirebbe il mercato per il giocatore".
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
aprile 7, 2015
Milan, per il centrocampo torna di moda Jorginho
Jorginho (Getty Images)
C’è aria di rivoluzione in casa Milan. La prossima finestra di calciomercato, infatti, potrebbe segnare veramente una grande epurazione all’interno della rosa rossonera. I nomi in uscita sembrano essere tanti e il reparto che dovrebbe subire i cambiamenti più numerosi è il centrocampo: Sulley Muntari non rientra più nei piani della società, arrivando a rifiutare ogni convocazione fino alla fine della stagione e, oltre a questo addio ormai scritto, anche l’altro ghanese Michael Essien è pronto a salutare l’Italia. Le voci su Nigel De Jong, invece, non sono più una novità e l’olandese, in scadenza di contratto, sembra proprio destinato a non rinnovare per potersi accasare al Manchester United. Infine, è ancora da valutare il futuro di Marco Van Ginkel: il prestito secco dal Chelsea scade a giugno, ma dopo le ultime prestazioni il Milan potrebbe chiedere un prolungamento per un altro anno.
Così, per almeno quattro nomi che non dovrebbero più far parte dell’organico della prossima stagione, la società è chiamata a rimpolpare la mediana con dei colpi in entrata. In questi giorni però, alcuni obiettivi che sembravano essere tanto vicini ai rossoneri come Daniele Baselli e Mirko Valdifiori si starebbero allontanando, con il primo che ha aperto a un passaggio alla Fiorentina e il secondo sempre più prossimo al trasferimento al Napoli. Ecco dunque che il Milan si vedrebbe costretto a varare il classico “piano B”, che in questo caso potrebbe condurre all’identikit di un altro giocatore azzurro, Jorginho. Il centrocampista brasiliano naturalizzato italiano era già stato cercato da Adriano Galliani nel 2012, ma l’Hellas Verona si accordò con il Napoli per una comproprietà.
Schiacciato forse dalla difficile piazza partenopea, chiuso da altri compagni di squadra e sfavorito tatticamente dal modulo di Rafa Benitez, Jorginho non è però riuscito a ripetere le grandi cose che aveva mostrato con gli scaligeri, finendo per perdere il posto. L’arrivo dall’Empoli di Valdifiori, potrebbe quindi ridurre ulteriormente gli spazi per il classe 1991 e spingerlo a chiedere la cessione. Pochi giorni fa, l’agente aveva parlato della situazione legata la riscatto del proprio assistito, presumendo un futuro ancora all’ombra del Vesuvio ma non escludendo altre opzioni, proprio come il Milan. Ulteriori sviluppi di mercato, potrebbero anche cambiare le carte in tavola e portare il giocatore a sposare la causa rossonera, che gli garantirebbe un posto da titolare in un centrocampo tutto italiano. Galliani dovrebbe in tal caso trovare un accordo con Napoli e Verona, squadre che si dividono ancora il cartellino, ma Jorginho potrebbe davvero tornare un obiettivo di mercato per la prossima estate.
Andrea Panzeri – Redazione MilanLive.it
FONTE: MilanLive.it
SERIE A
Jorginho-Napoli: riscatto a un passo, ma l'agente nicchia
06.04.2015 16.40 di Gianluca Losco Twitter: @MrLosco
Il futuro di Jorge Luiz Frello Filho, più comunemente conosciuto come Jorginho è al Napoli. Il centrocampista arrivato l'anno scorso a gennaio dal Verona è in realtà ancora in compartecipazione fra i due club, ma un accordo esiste già da tempo e non ci dovrebbero essere sorprese in questo senso. Partenopei e scaligeri si incontreranno per mettere tutto nero su bianco al termine della stagione, anche se qualche tempo l'agente dell'italo-brasiliano, Joao Santos, ha cercato di creare suspance: "Nel calcio estivo possono cambiare tante cose, ma se si lavora con serietà sono certo che anche le prestazioni miglioreranno". Come tutti gli altri centrocampisti a disposizione di Benitez, anche Jorginho è stato ruotato per far fronte ai tanti impegni, partecipando a tutte le competizioni anche se non certamente a tutte le gare. Ancora non ci possono essere conferme, garanzie al 100%; queste, come detto, potranno arrivare solo a giugno. Napoli e Verona hanno già un accordo sulla base di 4,5 milioni di euro, è probabile che il giocatore stesso voglia qualche garanzia. "Lui si trova bene con Benitez", ha ripetuto più volte Santos; se l'allenatore non proseguisse con i campani, le cose potrebbero anche cambiare.
ALTRE NOTIZIE
Napoli, ag. Jorginho: "Riscatto? A giugno si troverà un accordo"
31.03.2015 14.37 di Chiara Biondini Twitter: @ChiaraBiondini
L'agente FIFA Joao Santos, procuratore del centrocampista del Napoli Jorginho è intervenuto sulle frequenze di Radio Crc nella trasmissione "Si gonfia la rete" di Raffaele Auriemma.
"Dopo la sosta inizierà un nuovo mini campionato tra le squadre che lottano per un posto in Europa e speriamo che Jorginho possa dare il proprio contributo e che il Napoli inizi vincendo contro la Roma. Il mio assistito sta bene, bisogna lavorare per affrontare al meglio questo mese di aprile che è fondamentale per il Napoli. Jorginho sa giocare bene la palla e sono convinto che dimostrerà di essere un grande giocatore".
"Jorginho riscattato dal Napoli? Non lo confermo, a giugno credo che il club azzurro troverà un accordo col Verona, l'intenzione del Napoli immagino sia quella di riscattarlo. Jorginho si trova bene con Rafa Benitez e non credo che il Napoli dopo questo investimento decida di privarsene, ma dobbiamo aspettare giugno per avere conferme. In Italia non solo il Milan, ma anche la Fiorentina lo voleva e credo che tutte le squadre di serie A reputino Jorginho un bravo giocatore, a prescindere dal momento positivo o negativo che attraversi. Il futuro di Jorginho è nelle mani del Napoli che può decidere se riscattarlo o meno. Speriamo che nella prossima stagione possa giocare di più".
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
Hellas Verona, dalla super-plusvalenza Jorginho i soldi per il mercato estivo
Il centrocampista sarà probabilmente riscattato dal Napoli per una buona cifra e darà il via al restyling scaligero
Jorginho in azione (Getty Images)
29/03/2015 18:41
VERONA CESSIONE JORGINHO / VERONA - Jorginho Frello è una delle chiavi di volta del prossimo mercato, sia del Napoli che del Verona. Nonostante la stagione non esaltante, che l'ha portato ad una parabola discendente dalle promesse di Nazionale fino alla panchina, il centrocampista italo-brasiliano sarà comunque riscattato dagli azzurri a fine stagione, anche perché se non resta in squadra potrebbe comunque diventare una preziosa pedina di scambio in sede di calciomercato. La cifra di 4,5 milioni per il riscatto - riportata da 'L'Arena' - non è quella che ci si sarebbe aspettati un anno e mezzo fa, anzi è anche più bassa rispetto alla prima metà, ma è comunque una cifra di tutto rispetto per le casse di una squadra come il Verona. Ottimo viatico per iniziare bene la stagione, anche perché la cessione di Jorginho sarà per il bilancio una mega-plusvalenza, visto che fu preso a soli 16 anni e inserito nella squadra Allievi, quindi a tutti gli effetti un prodotto del vivaio veronese.
A.P.
FONTE: CalcioMercato.it
29.03.2015
Napoli pronto a chiudere per l'altra metà di Jorginho
Jorginho in azzurro
Il Napoli è intenzionato a tenere Jorginho, soprattutto a riscattare dal Verona anche l'altra metà del suo cartellino.
Quattro milioni e mezzo netti finiranno nelle casse dell'Hellas, dopo un'analoga cifra già pattuita a gennaio di un anno fa quando «Giorgio» fu il logico sacrificio per dare solidità ad una società che dall'alto dei ventotto in classifica ed una salvezza ormai ampiamente raggiunta già d'inverno potè giocare d'anticipo e ragionare lucidamente per il futuro.
La conferma di Jorginho è indipendente da quel che sarà il destino di Rafa Benitez, che dovrebbe lasciare il Napoli dopo le ultime frizioni con la piazza e risultati non in linea con le previsioni oltre alle offerte che per lui piovono da mezza Europa. Il rapporto tecnico fra il Napoli e Jorginho non è stato esaltante, per quel centrocampo a due che certo non esalta le doti di costruttore di gioco che ha sempre avuto «Giorgio» ma che è sempre stato invece un must nel calcio di Benitez. Il profilo giovane e la consistenza dell'investimento, in tutto nove milioni, non dovrebbe far tornare indietro il Napoli, deciso a chiudere l'operazione con altri quattro milioni e mezzo.
Una plusvalenza clamorosa per il Verona, considerato che Jorginho è arrivato all'Hellas ancora in età Allievi, costato appena diecimila euro.
A.D.P.
FONTE: Larena.it
Jorginho, De Laurentiis ha deciso: resta a Napoli
Jorginho (foto Facebook)
verona.iamcalcio.it scritto il 26 Marzo 2015, ore 17:23
Il Napoli, scusate De Laurentiis ha deciso. Jorginho restarà ancora al Napoli. Il brasiliano è attualmente ancora in comproprietà con l'Hellas Verona. 5,5 milioni di euro è la cifra per il riscatto del giocatore dai gialloblù, e la cosa sembra essere già chiusa. Si perchè nonostante l'ex gialloblù quest'anno con la maglia del Napoli non abbia ben figurato, la società partenopea non lo vuole comunque lasciare andar via. E, come riporta calciomercato.com, sembra proprio che il presidente De Laurentiis voglia puntare ancora su di lui. A questa punto l'Hellas può veramente dire definitivamente addio al suo ex giocatore.
Lorenzo Morandini
FONTE: Verona.IAmCalcio.it
COPERTINA
ESCLUSIVA – Jorginho, il primo allenatore: “Può giocare in un centrocampo a due. Fui colpito dal suo dinamismo, vi racconto un aneddoto..."
17.03.2015 08:20 di Fabio Tarantino Twitter: @FabTarantino_19
9 febbraio 2010, Monterotondo Marittimo. A due passi da Grosseto, negli ottavi della 62^ edizione del Torneo di Viareggio, Jorginho incrocia per la prima volta il Napoli sulla sua strada. Il ricordo di quel giorno è agrodolce. Il Sassuolo supera gli azzurri di un baby Lorenzo Insigne ai rigori, ma Frello è l’unico dei cinque a fallire il penalty. Unica macchia in una competizione che lo vedrà protagonista con i suoi compagni, che saluteranno la Viareggio Cup solo ai quarti, eliminati dalla Juventus di Ciro Immobile (poi vincitrice).
Il Torneo di Viareggio sarà l’unico ricordo che legherà la carriera di Jorginho al Sassuolo. Nereo Bonato, attuale direttore sportivo neroverde, notò l’italo-brasiliano all’Hellas Verona, che decise di “prestarlo” al Sassuolo per fargli vivere l’esperienza del prestigioso torneo a livello giovanile: “Di lui ho un ricordo positivo, tant’è vero che espressi il desiderio di averlo con noi anche per la stagione seguente ma non fu possibile”. Paolo Mandelli, attuale allenatore della Primavera del Sassuolo, ha un ricordo vivo di Jorginho: “Mi fece un’ottima impressione. In pochi giorni era già parte integrante del gruppo – rivela in esclusiva alla nostra redazione -, fu capace di inserirsi subito nello spogliatoio. Negli occhi gli si leggeva la sua fame e voglia di arrivare in alto. L’unico dubbio era legato al suo fisico. Era molto gracilino, ma coi piedi ci sapeva fare eccome”.
Qual era la caratteristica che la impressionò maggiormente? “Il dinamismo che aveva in mezzo al campo, la sua capacità di giocare in velocità, di far girare la palla in spazi stretti con pochissimi tocchi. Tecnicamente era ancora un po’ ibrido, non si capiva se fosse più adatto a giocare come regista o come interno. Ad esempio era molto bravo ad inserirsi senza palla. Nel mio Sassuolo lo alternai in tutti i ruoli del centrocampo a tre”.
C’è qualche ricordo particolare legato a quel Torneo di Viareggio? “Contro la Juventus, ai quarti, fu una partita molto particolare. Giocammo sotto una pioggia ghiacciata, ci furono parecchi problemi perché diversi giocatori andarono in ipotermia. Uno di questi fu proprio Jorginho. Ad un certo punto scomparì dal campo perché si sentì male. Andò direttamente negli spogliatoi inseguito dal fisioterapista”.
Oggi le difficoltà di Jorginho sono altre… “Lo so, e non riesco a spiegarmi il perché. Sembrava stesse facendo bene, ora invece è un po’ scomparso. Benitez è un grande allenatore, sa far giocar bene le sue squadre ed apprezza i giocatori di qualità. Inoltre credo sia adatto come mediano in un centrocampo a due, molto dipende anche dal compagno che lo affianca. In un centrocampo a tre, invece, credo renda meglio come mezzala e non come centrale. Con le dovute proporzioni, Jorginho è un giocatore con le caratteristiche da centrocampista del Barcellona, ovvero uno di quei motorini che, pur non avendo gran fisico o passo, sanno giocare la palla con qualità”.
FONTE: TuttoNapoli.net
23:38 | venerdì 13 marzo 2015
Agente Jorginho: «Vuole restare al Napoli»
Il centrocampista fino ad ora non ha convinto del tutto
di Giuseppe Carotenuto - twitter:@GiuCarotenuto Foto: © www.imagephotoagency.it
CALCIOMERCATO NAPOLI JORGINHO - In casa Napoli il calciomercato è sempre all'ordine del giorno e a tenere banco in queste ore sono le voci che circolano attorno a Jorginho. Il centrocampista italo-brasiliano domenica affronterà l'Hellas Verona, sua ex club ancora possessore dell'altra metà del cartellino. A fine stagione i partenopei dovrebbero riscattarlo definitivamente, ma il futuro del regista è ancora in bilico.
PARLA L'AGENTE - Sono tanti i club sulle tracce del centrocampista, ma a fare chiarezza sulle intenzioni del giocatore è stato Joao Santos, agente del mediano che ha parlato dell'attuale situazione contrattuale. Queste le sue parole rilasciate ai microfoni di Radio Kiss Kiss Napoli: «A giugno i due club si incontreranno per risolvere la comproprietà. La volontà è quella di rimanere in azzurro, vedremo come andrà a finire». Parole chiare quindi: De Laurentiis sarà pronto ad accontentarlo?
FONTE: CalcioNews24.com
RASSEGNA STAMPA
Il Corriere di Verona: "Jorginho, il piccolo principe che non è diventato big"
14.03.2015 08.48 di Antonio Vitiello Twitter: @AntoVitiello
L'hanno visto poco, a Napoli, il piccolo principe che per due anni e mezzo ha incantato Verona. Quel ragazzo smilzo, mingherlino, che coi piedi dirigeva un'orchestra affiatata, e a cui la bacchetta l'aveva affidata Andrea Mandorlini, di cui era pressoché il figlioccio. Torna al Bentegodi per giocare contro l'Hellas, Jorginho, e chissà se Rafa Benitez gli assegnerà una maglia da titolare, riporta il Corriere di Verona. Il brasiliano, dopo un buon avvio, sul golfo non è più riuscito a giocare ai livelli celestiali raggiunti al Verona. Limitato da un modulo, il 4-2-3-1 invariabile adottato da Benitez, in cui ha fatto fatica a calarsi e che l'ha progressivamente relegato tra le riserve.
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
Calciomercato, si lavora sull’asse Verona-Napoli: pronto il riscatto di Jorginho
Trattativa pronta per il riscatto di Jorginho: il mediano del Napoli sarà a breve riscattato dal Verona, che ne gestisce il cartellino
Fonte: Twitter – @sscnapoli
Il Napoli non si ferma: nonostante il suo principale obiettivo sia quello di monitorare attentamente giocatori talentuosi e d’esperienza che potranno tramutarsi in potenziali nuovi acquisti durante la sessione estiva di mercato, i partenopei si guardano intorno e vogliono conservare quel che di buono c’è già! Prima di pensare ad ulteriori new entry quindi, si lavora sull’asse Verona-Napoli per ufficializzare la situazione di Jorginho.
In attesa di eventuali sviluppi di calciomercato, la dirigenza azzurra ha intanto deciso di riscattare a titolo definitivo il giovane centrocampista Jorginho, approdato lo scorso gennaio al Napoli guidato da Rafael Benitez, del cui cartellino è ufficialmente proprietario l’Hellas Verona. Il mediano classe ’91 è stato infatti ceduto dalla società scaligera attraverso un prestito con eventuale diritto di riscatto e la cifra dell’accordo tra i due club si aggira intorno ai 4,5 milioni di euro, una somma che, seppur considerevole, è leggermente inferiore a quella versata dai partenopei per la prima metà del pagamento.
Sembrano ormai certe, secondo quanto riporta la “Gazzetta dello Sport”, le intenzioni del club gestito dal patron Aurelio De Laurentiis: a breve infatti si attende la conclusione definitiva della trattativa. L’imminente riscatto di Jorginho avverrà nonostante la decisione del Napoli di agire tempestivamente sul mercato estivo per acquistare un nuovo centrocampista di livello internazionale che possa ben figurare all’interno del 4-2-3-1, il modulo offensivo scelto da Benitez ed in cui il giocatore partenopeo, ad oggi, fatica ad emergere.
FONTE: SoccerMagazine.it
SERIE A
Napoli, si continua a puntare su Jorginho: pronto il riscatto dal Verona
04.03.2015 09.18 di Antonio Gaito Twitter: @antonio_gaito
Nonostante l'intenzione di intervenire sul mercato in estate per un centrocampista di livello internazionale e le difficoltà riscontrate nel 4-2-3-1 di Benitez, il Napoli intende continuare a puntar su Jorginho. L'edizione odierna della Gazzetta dello Sport riferisce che il club partenopeo riscatterà il classe '91 dal Verona per circa 4,5mln di euro, cifra leggermente più bassa rispetto a quella versata ai gialloblù per la prima metà.
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
14:00 | mercoledì 04 marzo 2015
SM: il Napoli riscatterà Jorginho
4.5 milioni di euro al Verona per la seconda metà
di Gianmarco Lotti - twitter:@GianmarcoLotti © www.imagephotoagency.it
NAPOLI VERONA CALCIOMERCATO JORGINHO - Il Napoli potrebbe riscattare Jorginho dal Verona a fine stagione. Ricordiamo che dalla prossima sessione di calciomercato dovranno finire in maniera improrogabile le compartecipazioni e questa pratica non verrà più utilizzata nel sistema calcistico italiano e quindi giocatori come Jorginho dovranno essere per forza comprati da una delle due società che al momento ne detengono il cartellino, nel suo caso Napoli e Verona.
MOSSA TATTICA - Nel 4-2-3-1 di Rafa Benitez per adesso Jorginho non si è mai mosso veramente a suo agio e non ha mostrato la continuità di rendimento che ha avuto nella sua esperienza a Verona quando si era parlato anche di convocazione in nazionale (italiana, ha il doppio passaporto) per lui. Adesso stando a Sport Mediaset il Napoli lo riscatterà comunque e verserà 4,5 milioni di euro, un po' meno rispetto a quanto sborsato per la prima metà.
FONTE: CalcioNews24.com
Di Marzio: “Il futuro di Jorginho dipenderà dal prossimo allenatore del Napoli”
Andrea Postiglione
Non è ancora chiaro se Benitez resterà sulla panchina del Napoli ancora, dalla prossima stagione, e al suo futuro è legato quello di Jorginho.
Il brasiliano prelevato dall’Hellas Verona poco più di un anno fa non è mai entrato nelle grazie del mister iberico soprattutto per l’inadattabilità al 4-2-3-1. Sull’argomento, ha detto la sua Gianni Di Marzio, giornalista, il quale ha lasciato intendere che in un caso o nell’altro le strade tra i due si divideranno con ogni probabilità.
JORGINHO NON ADATTO AL 4-2-3-1 – Queste le parole rilasciate nel corso della trasmissione di Radio Marte: “Era considerato un calciatore per il futuro, in prospettiva, ma in un grande club come il Napoli non è facile giocare senza pressioni, senza essere messo in discussione, soprattutto se non si ha la giusta personalità. Di certo il modulo non lo aiuta, ecco perché il suo futuro dipenderà dal prossimo allenatore. Se Benitez andasse via, e al suo posto arrivasse un tecnico che predilige il centrocampo a tre, Jorginho potrebbe restare e recitare un ruolo da protagonista”.
pubblicato il: 3 marzo 2015
FONTE: CanaleNapoli.it
Calciomercato Napoli, Jorginho sarà tutto azzurro a giugno
Il brasiliano naturalizzato italiano verrà riscattato a fine stagione da De Laurentiis. L'accordo c'è già e malgrado il poco utilizzo attuale sarà uno degli elementi su cui continuerà il progetto tecnico partenopeo
25 FEBBRAIO 2015 13:04 di Alessio Pediglieri
Non ha giocato molto e ha inciso ancor meno ma Jorginho è da considerarsi tra quei giocatori che faranno parte del progetto tecnico partenopeo anche del futuro visto che l'ex scaligero verrà riscattato da De Laurentiis a fine stagione. Un investimento, dunque, con il quale il Napoli diverrà l'unico titolare del cartellino del giocatore e non più - come or - al 50% con l'Hellas Verona. Non è un caso dunque che malgrado abbia giocato poco (in totale 23 presenze complessive e una sola rete) il brasiliano naturalizzato italiano sia stato impiegato in tutte le competizioni in cui il Napoli ha militato o ancora gioca, spesso per solo qualche stralcio di gara, ma senza svalutare un investimento che costerà alla società campana una spesa totale attorno agli 11 milioni dieuro.
Oggi Jorginho è ancora un giocatore in bilico, con il cartellino diviso a metà, in comproprietà tra Hellas e Napoli. Il centrocampista brasiliano, quest’anno ha racimolato poche presenze rispetto alle previsioni di inizio stagione, è però da considerarsi virtualmente un calciatore azzurro perché in estate il riscatto dovrà essere una semplice formalità. a confermarlo, Gianluca Di Marzio di Skysport: "Le due società hanno stipulato una comproprietà formale, c’è già l’accordo per il riscatto da parte del club di De Laurentiis a fine stagione. Il cartellino di Jorginho apparterrà interamente al Napoli".
Considerato un centrocampista totale capace di esprimersi al meglio sia come centrale che come sulle fasce, Jorginho è sbocciato la scorsa stagione nel Verona delle meraviglie di Mandorlini, società in cui ha fatto tutte le trafile giovanili. Un anno davvero importante per lui con 7 gol e 4 assist in 18 presenze in campionato che lo ha come uno tr i più interessanti giovani emergenti.
FONTE: Calcio.FanPage.it
Published On: Wed, Feb 25th, 2015 By Marco Credentino
Napoli Have Agreement To Sign Jorginho Outright
Napoli have reached an agreement with Hellas Verona to sign midfield play-maker Jorginho outright at the end of the season.
The 23-year-old Brazilian is currently co-owned by both clubs, but Napoli looked to have been convinced to ensure Jorginho will remain with them despite the player’s struggles this season.
Sky Sport Italia report that Napoli have reached an agreement with Verona to buy their half of the player at the conclusion of this campaign.
“The two companies have entered into a formal co-ownership, but there is already an agreement for the purchase by the club of De Laurentiis at the end of the season,” Sky expert Gianluca Di Marzio told Radio Marte.
“The sporting rights of Jorginho will belong entirely to Napoli.”
Jorginho has struggled to establish himself as first-choice this campaign, making only nine starts in the league.
FONTE: VareseNews.it
SERIE A
Napoli, c'è già l'accordo col Verona per il riscatto di Jorginho
24.02.2015 22.58 di Antonio Gaito Twitter: @antonio_gaito
Jorginho è da considerarsi un giocatore interamente del Napoli. In comproprietà tra i partenopei ed il Verona, per l'italo-brasiliano classe '91 c'è già l'accordo sul riscatto, come rivela l'esperto di mercato di Sky, Gianluca Di Marzio, intervenendo a Radio Marte: "Le due società hanno stipulato una comproprietà formale, c'è già l'accordo per il riscatto da parte del club di De Laurentiis a fine stagione. Il cartellino di Jorginho apparterrà interamente al Napoli", riporta Tuttonapoli.net
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
CALCIOMERCATO/ Milan, il dopo De Jong si chiama Jorginho
23 febbraio 2015 17:00 Matteo Passeggia
Con la partenza ormai quasi certa dell’olandese De Jong verso Manchester sponda United, il Milan è già alla ricerca del suo sostituto.
Anche se con caratteristiche differenti, l’a.d. Galliani sarebbe interessato a portare a Milano l’italo brasiliano del Napoli, Jorge Luiz Fello, in arte Jorginho. L’ex Hellas Verona già in passato è stato vicino ai colori rossoneri quando l’a.d. Galliani prese informazioni del giovane nell’estate 2013 senza chiudere la trattativa. Nel gennaio del 2014 è stato Bigon a chiudere la trattativa con i clivensi ed ad assicurarsi la metà del cartellino del brasiliano per cinque milioni di euro.
Ora il Napoli dovrà decidere se riscattare l’altra metà versando altri cinque milioni per un giocatore che non ha saputo rispettare le grandi aspettative del pubblico partenopeo. Proprio il pessimo rapporto con il mister Benitez, il quale lo considera l’ultima scelta a centrocampo, rende difficile il riscatto del classe ’91. Nel caso di mancato riscatto, l’Hellas vorrà monetizzare e Galliani è già pronto a sferrare l’attacco, questa volta decisivo.
FONTE: SpazioMilan.it
Napoli, il declino di Jorginho: in dubbio il riscatto dal Verona
Jorginho con la maglia del napoli
17 febbraio alle 14:07
Un lento, ma inesorabile degrado. Così le prestazioni di Jorginho da quando è arrivato nel Napoli. Bene nei primi mesi dello scorso anno, ma col passare dei mesi una sofferenza che è aumentata progressivamente. Rendimento sempre più incerto, soprattutto sul finire del campionato. Invece all’inizio di questa stagione sembravano esserci segnali di ripresa. Il 4-2-3-1 di Benitez non è territorio per lui. Le discussioni degli addetti ai lavori si sono sprecate sul tema. Ma lui, almeno fino alla gara con la Roma, è riuscito a mantenere un certo livello pur non giocando mai con continuità.
La pausa natalizia sembra aver fatto più danni che altro. Jorginho è irriconoscibile, e quello che prima sembrava solo un certo impaccio ora è arrivato ad essere un vero e proprio disagio. Esemplare la gara di Palermo, dove pure lui ha fatto un grosso errore (non solo Rafel, quindi) regalando la palla per il secondo gol dei rosanero. E nel giorno dopo, quello dei “processi” il suo agente chiamato in causa apre a qualche scenario a sorpresa: 'In estate tutto può succedere', ha detto interrogato a radio crc. Il brasiliano è in comproprietà col Verona, ed entro l’estate questa dovrà essere necessariamente risolta. Possibile che il Napoli non lo riscatti, ma questa è una storia ancora da scrivere.
FONTE: CalcioMercato.com
22:52 | giovedì 12 febbraio 2015
SM: Fiorentina, anche Jorginho nel mirino
Il centrocampista del Napoli interessa alla squadra viola
di Giuseppe Carotenuto - twitter:@GiuCarotenuto Foto: © www.imagephotoagency.it
CALCIOMERCATO FIORENTINA NAPOLI JORGINHO - Il calciomercato estivo è ancora lontano ma le voci circa le possibili operazioni che potrebbero andare in porto continuano a circolare nonostante tutto. Una delle squadre più attese a fine stagione sarà la Fiorentina che si è già messa alla ricerca del possibile sostituto di Pizarro, centrocampista cileno che nelle ultime stagioni ha preso per mano la mediana dei toscani.
TANTI NOMI - I nomi sul taccuino della dirigenza viola sono tanti ma stando a quanto riportato da SportMediaset in queste ore ci sarebbe stato un ritorno di fiamma per Jorginho. Il centrocampista in forza al Napoli, corteggiato già ai tempi dell'Hellas Verona, sarebbe uno dei nomi sul taccuino della Fiorentina: Allan, Fernando e Baselli le alternative al mediano azzurro.
15:50 | lunedì 02 febbraio 2015
Napoli, ag. Jorginho: «Non è sul mercato»L'agente del centrocampista: «Il contratto scade a giugno, ma il Napoli ha il diritto di riscatto»
di Alessandro Naimo - twitter:@AleNai13 ©imagephotoagency.it
CALCIOMERCATO NAPOLI JORGINHO AGENTE - Il Napoli esce con una vittoria dal Bentegodi. Il match contro il Chievo è stato decisivo per gli uomini di Benitez, che hanno accorciato sulla Roma, adesso lontana solo quattro lunghezze. Chi è sceso in campo ieri è stato Jorginho, pedina che però Benitez non ha utilizzato con costanza. A proposito del suo assitito ecco come ha parlato l'agente del calciatore, Joao Santos, ai microfoni di Radio Crc: «Ieri il Napoli meritava qualcosa in più ma il calcio è strano. Ho visto la partita del Napoli in tv. E' Benitez che decide chi far giocare, e con che modulo, e Jorginho si è adattato alla squadra. Se l'allenatore schiera il mio assistito, allora significa che ha qualità importanti».
CONTRATTO - Santos continua: «Il contratto di Jorginho scadrà a giugno, e il Napoli ha il diritto di riscatto. Io penso in positivo e aspetto le decisioni della dirigenza. Il mio assistito è bravo, può fare la differenza in ogni squadra. Contro il Chievo non è stato facile, ma tutta la squadra è all'altezza. Il Napoli non ha messo Jorginho sul mercato, non c'è stata nessuna richiesta neanche dal Verona. L'anno scorso Jorginho segnò un gol importante in Coppa contro la Roma, e spero che mercoledì faccia la stessa prestazione. Lui è contentissimo di giocare a Napoli».
FONTE: CalcioNews24.com
Napoli, c'è un Jorginho ancora da decifrare
23 gennaio alle 16:14
Il primo anno in maglia azzurra non ha ancora dato la svolta alla sua carriera. Napoli doveva essere il suo trampolino di lancio per affermarsi nel calcio che conta, sia per il club sia per un’eventuale chiamata in Nazionale. Ma per Jorginho non è ancora stato così. Il brasiliano, di origini italiane, è stato acquistato lo scorso gennaio dall’Hellas Verona. Il Napoli ha rilevato la metà del suo cartellino per 5 milioni di euro. Doveva essere l’uomo intorno al quale sarebbe girata la squadra, un centrocampista dotato di visione di gioco e buona tecnica. Secondo il Roma il modulo di Benitez, il 4-2-3-1, invece, lo ha penalizzato; i ripiegamenti difensivi non sono nelle corde del calciatore.
Così, il tecnico spagnolo spesso lo ha provato al posto di Hamsik, come trequartista. Una mossa, questa, a cui l’allenatore ricorre quando bisogna dare un po’ più di copertura al centrocampo, senza però rinunciare alla precisione nei passaggi. Con Mandorlini, Jorginho aveva molta più libertà in mezzo al campo, forte della presenza di altri due centrocampisti in fase di interdizione; un caso, questo, che il Napoli aveva già vissuto (e che a sprazzi si ripresenta) con Inler.
G.S.
FONTE: CalcioMercato.com
Napoli, è assalto ai gioielli azzurri: lo Shakhtar su Zapata, il Parma su Inler, mentre il Verona rivuole Jorginho
20 gennaio alle 12:30
Un assalto alla diligenza. A tutti gli effetti. Il ds del Napoli Riccardo Bigon tiene strette le redini e sprona i cavalli ad andare dritti senza fermarsi. L’obiettivo è arrivare alle 23 del 2 febbraio senza farsi tentare e perdere pezzi pregiati. Non è facile perché ogni giorno arrivano offerte per alcuni giocatori del Napoli meno utilizzati e sarà così fino alla fine, se non peggio.
[...]
TENTAZIONI PER JORGINHO E INLER - Un altro azzurro che ha richieste è Gokhan Inler: anche in questo caso sono fioccati i no, ma attenzione. Questo è l’unico giocatore che il Napoli sarebbe disposto a cedere, ma per una cifra non inferiore ai 7 milioni di euro. Non sono arrivate offerte di questo tipo, ma il club azzurro aspetta. Si è parlato di interessamenti dalla Turchia e dalla Germania. In realtà, l’agente dell’ex Udinese sta cercando una soluzione ma finora non ha portato nulla di concreto sulla scrivania di Bigon. L’unica offerta è stata quella del Parma, che lo ha chiesto in prestito. Anche la Fiorentina avrebbe valutato Inler, ma non per l’acquisto a titolo definitivo. Stesso discorso per il Torino. Quindi senza un bel po’ di soldi anche Gokhan rimarrà almeno fino alla prossima estate.
Giovanni Scotto
FONTE: CalcioMercato.com
PRIMO PIANO
Verona, possibilità di ritorno per un centrocampista?
20.01.2015 20:05 di Matteo Rocchini Twitter: @RoccoN71
Di ritorni a Verona, l’Hellas ne ha visti parecchi basti vedere alla voce Tachtsidis o Greco. Ma nelle ultime ore sta prendendo piede la voce di un rientro ancora più incredibile. Stiamo parlando del centrocampista cresciuto nelle giovanili gialloblù Jorginho. Secondo Sportmediaset, l’italo-brasiliano, partito durante la sessione invernale dello scorso anno, vorrebbe giocare con più continuità e perciò per lui si aprirebbero le porte di un prestito secco alla società di via Belgio.
Per il tecnico potrebbe essere un rinforzo più che gradito ma ci sono alcuni aspetti da considerare. I partenopei al momento non avrebbero intenzione di privarsi di pedine importanti per il campionato e i futuri impegni in Europa League. Inoltre molto dipenderà anche dallo svilupparsi della trattativa in uscita Inler (cercato soprattutto dal Parma oltre che da altri club italiani) e di quella in entrata Brozovic, giocatore in forza alla Dinamo Zagabria. Lo svizzero, valutato dal club 7 milioni di euro, potrebbe essere l’unico che i napoletani lascerebbero partire ma soltanto per una cessione a titolo definitivo e non per prestiti.
Finora le richieste per il centrocampista giunte sul tavolo del DS Bigon sono appunto prestiti, questo indurrebbe Inler a restare a Napoli e quindi a partire potrebbe essere Jorginho, ammesso anche che si trovi (o convinca) il sostituto,ossia il croato Brozovic. Infatti l’agente del giocatore ha smentito nel modo più assoluto le voci di un interesse partenopeo sul centrocampista, dichiarando che le uniche offerte ricevute sono di club inglesi. Perciò un ritorno dell’italo-brasiliano è fattibile o è impossibile? Difficile valutare la cosa con chiarezza, bisognerà attendere i prossimi giorni e tenere anche un occhio sul mercato in uscita del Napoli.
FONTE: TuttoHellasVerona.it
13:56 | martedì 20 gennaio 2015
CdS: Napoli, Jorginho verso il rinnovo
Il centrocampista italo-brasiliano sarà blindato
di Silvana Palazzo - twitter: @silvpalazzoFoto: www.imagephotoagency.it
CALCIOMERCATO NAPOLI JORGINHO - Mentre poco fa l’agente di Christian Maggio ha aperto al rinnovo (clicca qui per i dettagli), il Napoli pensa a blindare Jorginho. La società partenopea ha, infatti, già fissato l’appuntamento per prolungare il contratto del giovane centrocampista, che ha scadenza nel 2018.
IL PIANO - Stando a quanto riportato dal Corriere dello Sport, il Napoli ha intenzione di riscattare l’altra metà del cartellino di Jorginho, detenuta ancora dall’Hellas Verona, e di definire poi con l’entourage del calciatore italo-brasiliano i dettagli per il rinnovo.
FONTE: CalcioNews24.com
MERCATO HELLAS VERONA
TORNA JORGINHO? AGENTE: IMPOSSIBILE
Jorginho in azione contro la Roma (Foto Zimbio.com)
19/01/2015 21:58
A Napoli Jorginho sta faticando ad emergere. Benitez lo aveva richiesto, ma lo sta utilizzando a singhiozzo e quasi sempre a gara in corso. I tifosi del Verona sognano il suo ritorno in gialloblù in questo mercato di gennaio, ma l'agente del centrocampista João Santos, intervenuto a radio Kiss Kiss Napoli, ha parlato chiaro: "Jorginho resta un elemento importantissimo per Benitez e posso assicurare che non sarà ceduto". Diversa la situazione di Inler, che nell'ultima partita contro la Lazio, è finito per la sesta volta consecutiva in panchina senza essere impiegato. Se il Napoli dovesse acquistare un nuovo centrocampista centrale, sarebbe Inler e non Jorginho a lasciare la squadra partenopea.
(L.F.)
FONTE: TGGialloBlu.it
Napoli, Jorginho è ancora in bilico con la comproprietà
26 novembre alle 11:46
Contro il Cagliari si è sentita la mancanza dell’uomo d’ordine del Napoli, il centrocampista brasiliano Jorginho. L’ex Verona aveva giocato contro la Roma e la Fiorentina dando tanta qualità al reparto. L’italobrasiliano sarà schierato contro lo Sparta Praga e nel posticipo con la Sampdoria, in quanto ha scontato la squalifica. Anche la nazionale italiana lo aspetta, e lui cerca di tenersi stretto il posto da titolare nel Napoli.
Ma sul suo futuro permangono dei dubbi: il centrocampista è in comproprietà col Verona. Situazione che doveva risolversi in estate col risccato del Napoli, ma ogni discorso è stato rimandato. Se ne potrebbe parlare anche a gennaio, ma è più probabile che si rinvierà il tutto all'estate, quando sarà obbligatorio che una tra Napoli ed Hellas riscatti il giocatore. Ecco perché la conferma di Jorginho in azzurro è ancora in discussione.
G.S.
FONTE: CalcioMercato.com
16:24 | mercoledì 26 novembre 2014
Napoli, ag. Jorginho: «Può ancora migliorare»
Continua Joao Santos: «Se arrivasse qualche giocatore di assoluto livello, potrebbe crescere ancora di più»
di Massimo Balsamo - twitter:@Massimo_Bals
NAPOLI AGENTE JORGINHO - Il salto di qualità in casa Napoli potrebbe passare dai piedi di Jorginho. Arrivato nel mercato invernale della passata stagione, Jorginho si sta ambientando in casa partenopea ed è pronto a prendere le chiavi della mediana di Rafa Benitez. Ha fatto il punto della situazione, a Radio Kiss Kiss Napoli, il suo agente Joao Santos: «Il mio assistito dà sempre il 100% in campo, come successo nelle gare di campionato contro Roma e Fiorentina. Jorginho è al primo anno di Napoli e può ancora migliorare».
CONTINUA JOAO SANTOS - Continua l'agente FIFA, parlando anche delle preferenze dell'ex Hellas Verona: «Se arrivasse qualche giocatore di assoluto livello, potrebbe crescere ancora di più. Nella gara di domani di Europa League contro lo Sparta Praga credo possa partire dal 1': lui gioca davanti alla difesa, anche nella mediana a due. Il suo stile di gioco preferito è legato al tocco di prima, serve affiatamento».
FONTE: CalcioNews24.com
AG. JORGINHO: “CENTROCAMPO A DUE NON È UN PROBLEMA. JORGE A DISPOSIZIONE PER LA GARA CONTRO L’INTER”
Jorge Santos, procuratore di Jorginho, è intervenuto nel corso della trasmissione di Radio Crc, “Si gonfia la rete”.
Santos ha analizzato il momento del suo assistito in particolare, non tralasciando l’andamento della squadra. Rassicurati i tifosi per il recupero del centrocampista ex Hellas Verona per la gara contro l’Inter, ha sostenuto di essere molto disponibile per rinnovare il contratto che lo lega al Napoli
RECUPERO EFFETTUATO - “Jorginho sta bene, ora è a disposizione di Rafa Benitez. Credo che non solo il mio assistito, ma tutta la squadra si aspettava di fare meglio. Contro l’Athletic Bilbao non è andata benissimo, l’inizio di stagione è stato complicato, ma dopo le tre vittorie consecutive, il gruppo vuole vincere anche contro l’Inter”.
CAPACITA’ DI ADATTAMENTO - “Questo inizio di stagione è stato condizionato dal Mondiale, credo che di più non si potesse fare e ogni squadra avrebbe fatto fatica contro l’Athletic Bilbao. Al San Mames l’aspetto ambientale, tra l’altro, è determinante. I tifosi dopo aver subito l’1-0 hanno dato una carica in più alla propria squadra mentre al San Paolo questo spesso non accade. Jorginho può giocare in tutti i moduli, il centrocampo a due non è un problema, ma ha bisogno di star bene fisicamente”.
PRONTI AL RINNOVO - “Jorginho vuole restare a Napoli per altri 10 anni. Attualmente ha tre anni e mezzo di contratto e se il Napoli ci chiedesse di rinnovare, prenderei un aereo immediatamente per firmare”.
FONTE: CanaleNapoli.it
STAGIONE 2013-14 + - =
SERIE A
Napoli, ag. Jorginho: "Giocato il 90% delle partite. Il club lo riscatterà"
09.06.2014 17.19 di Luca Bargellini Twitter: @barge82
Attraverso i microfoni di ItaSportPress b>Joao Santos, agente del centrocampista del Napoli Jorsinho ha fatto il punto sul futuro del giocatore ancora in comproprietà fra i partenopei e il Verona: "Jorginho è molto felice di come sono andate le cose in questa stagione in maglia azzurra. A Napoli si è trovato subito bene ed ha giocato quasi sempre, qualcosa come il 90% dei match ufficiali. Di più era impossibile fare. Il Napoli sono certo che dopo aver speso 5 milioni, acquisterà tutto il cartellino di Jorginho".
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
15:29 | 29/05
Napoli, ag. Jorginho: «Resta qui, sceglie l'Italia»
L'agente dell'italo-brasiliano: «A breve il suo riscatto dal Verona, spera negli Europei»
CALCIOMERCATO VERONA NAPOLI JORGINHO ITALIA - Il futuro del centrocampista del Napoli Jorginho sarà ancora azzurro: qusto è poco, ma sicuro. Il giocatore brasiliano, ma naturalizzato italiano, è arrivato a Napoli appena a gennaio dal Verona: molto presto il club azzurro acquisterà anche la seconda metà del suo cartellino, come da accordi. Il suo futuro potrebbe essere ancora più azzurro in ottica Nazionale: così l'agente Joao Santos sulle aspirazioni del ragazzo.
AZZURRO - Le parole dell'agente a "Radio Kiss Kiss" poco fa: «Jorginho resterà a Napoli, non vedere l'ora di giocare la Champions ed i prossimi Europei con la maglia dell'Italia. Il riscatto dal Verona? A breve il Napoli prenderà il 100% del suo cartellino. La Nazionale? E' arrivato in Italia che aveva 15 anni e sceglie gli azzurri piuttosto che il Brasile».
by Michele Ruotolo
13:45 | 22/05
Napoli, Jorginho: «Arrivare qui è stata l'emozione piu' bella della mia vita»
Continua il centrocampista: «La città mi ha accolto splendidamente»
SERIE A NAPOLI JORGINHO - Una delle rivelazioni stagionali in Serie A è stato il centrocampista in forza al Napoli di Rafa Benitez Jorginho, giunto al San Paolo nel mercato di gennaio dall'Hellas Verona; il classe 1991 di Imbituba ha collezionato tra gialloblù e partenopei trentatre presenze con sette reti all'attivo, mostrando ottime qualità tecniche ed una predisposizione per il palleggio; ecco le sue parole a Repubblica.it: «Napoli è stata l'emozione più bella della mia vita. Per me che sono un ragazzo umile, arrivare in una grande piazza quale è quella di Napoli rappresenta un premio per tutti i sacrifici che ho fatto in carriera, una gioia immensa. Il sogno che finalmente si avvera».
LE PAROLE DI JORGINHO - Continua il centrocampista con un passato alla Sambenedettese: «Ambientamento? Mi hanno accolto tutti in maniera straordinaria, da Benitez a tutti i compagni. Anche la città mi ha accolto splendidamente e mi ha fatto sentire subito a mio agio dandomi tanto affetto. Sono arrivato con umiltà, come è nel mio carattere, ma anche con grande fiducia in me stesso. Sapevo che potevo fare bene e che potevo dare il mio contributo. Certo, non immaginavo un impatto immediato così positivo, però ripeto che avevo fiducia nelle mie potenzialità e sapevo di poterle esprimere».
by Massimo Balsamo
FONTE: CalcioNews24.com.com
17.05.2014
Mandorlini: «Grande anno da chiudere con vittoria»
VERONA. Il Verona vuole chiudere bene la stagione. «Un'annata straordinaria, un risultato positivo sarebbe la ciliegina sulla torta», le parole oggi pomeriggio di Andrea Mandorlini a Peschiera, poco prima della partenza per Napoli. Romantico l'incrocio con Jorginho, che Mandorlini ha fatto crescere fino a farlo diventare un grande giocatore: «È stato un figlio per me, ricordo il giorno del suo debutto e quando, il giorno dopo, mi raccontò delle critiche ricevute e che gliene avevano dette e scritte di tutti i colori. Gli consigliai di andare avanti per la sua strada. Ed ho avuto ragione». Domani a Napoli esordio di Nicolas, con Rafael in panchina.
FONTE: LArena.it
17:28 | 08/04
Napoli, Jorginho: «Resterei per una vita»
Il centrocampista convinto della lunga permamenza al Napoli
NAPOLI JORGINHO - Il centrocampista Jorginho, arrivato a Napoli nel corso del mercato invernale, si è intrattenuto oggi a margine di un evento pubblicitario coi tifosi partenopei e non si è tirato indietro di fronte alle tante richieste, in particolare legate alla permanenza dell'ex Hellas nel capoluogo campano. L'evento, organizzato dalla moglie di Christian Maggio, ha visto partecipare anche Henrique insieme a molti ragazzi delle scuole della zona.
VEDI NAPOLI, E CI RESTI - Jorginho non ha dubbi e, rispondendo a un giovanissimo tifoso, si è espresso così di fronte alla richiesta relativa al suo futuro: «Se rimango a Napoli? Per una vita!», riporta tuttonapoli.net. L'intenzione del centrocampista, protagonista di un sorprendente debutto nel massimo campionato col Verona di Mandorlini, è dunque quella di restare a lungo al Napoli, diventandone un cardine delle prossime stagioni.
by Matteo Baldini
11:02 | 04/04
Napoli, Jorginho chiama Prandelli
Il brasiliano ha il passaporto italiano e sogna la convocazione, ma prima deve far bene a Napoli
SERIE A NAPOLI JORGINHO - Un messaggio a Prandelli quello di Jorginho, centrocampista brasiliano del Napoli, ma in possesso del passaporto italiano e quindi convocabile dal Ct. Il giocatore ha disputato una prima parte della stagione straordinaria con la maglia dell'Hellas Verona, segnando addirittura 7 reti e diventando un punto di riferimento per i compagni. A gennaio il passaggio al Napoli ne ha inevitabilmente ridotto le presenze, vista la folta concorrenza in casa partenopea, ma quando chiamato in causa ha dimostrato tutta la sua classe. Adesso ha sette partite per convincere mister Prandelli a portarlo in Brasile con la maglia azzurra.
FARE BENE A NAPOLI - Intervistato da Sky, il centrocampista ha dichiarato: «Una chiamata da parte della Nazionale italiana sarebbe il massimo per me. Non ho mai giocato con la maglia della Seleçao, e la maglia azzurra per me rappresenterebbe molto». Ma per andare ai mondiali, Jorginho deve finire bene la stagione con il Napoli per sperare nella chiamata azzurra, e il giocatore lo sa bene: «La Nazionale è una conseguenza di quello che un calciatore fa con il club. Per questo penso a giocare bene e poi si vedrà».
by Redazione Calcio News
14:48 | 25/03
Napoli, agente Jorginho: «Vuole la Coppa Italia»
Così l'agente del centrocampista azzurro: «E' in attesa del primo trofeo in carriera, ci spera»
NAPOLI JORGINHO - A pochi mesi dal suo arrivo al Napoli, a gennaio, l'ex centrocampista dell'Hellas Verona Jorginho ha già fatto sentire il suo peso specifico. Come è andato il suo inserimento? Di questo ha parlato oggi il suo agente, Joao Santos, intervenuto ai microfoni di "Radio Kiss Kiss". Tutto pare andare bene.
COME UN VETERANO - Così l'agente di Jorginho: «Jorginho si è inserito molto bene nello spogliatoio azzurro, spero possa giocare sia domani che contro la Juventus. Adesso gli azzurri devono vincere, poi si vedrà dove sono a fine stagione. Coppa Italia? Sarebbe il primo trofeo per Jorginho, per un giovane come lui può essere un grandissimo traguardo, quindi aspettiamo con grande interesse il prossimo 3 maggio». Vada come vada, insomma, come diceva qualcuno, sarà un successo.
10:59 | 23/03
Napoli, si cambia: l'unica certezza è un riscatto
Gli azzurri potrebbero dare vita ad un nuovo centrocampo, verrà riscattato però Jorginho dal Verona
CALCIOMERCATO NAPOLI JORGINHO HELLAS VERONA - Nonostante la tutto sommato positiva stagione fino a questo momento, il Napoli in estate si preparerebbe ad una rivoluzione, soprattutto a centrocampo, dove in molti potrebbero partire. Una sola certezza però resta: la permanenza di Jorginho.
FINCHE' QUALCOSA CAMBIERA' - Secondo quanto scritto oggi da "Il Corriere dello Sport" gli azzurri sarebbero determinati semplicemente a riscattare la seconda metà del cartellino di Jorginho dall'Hellas Verona per 5 milioni di euro. Poi, per il resto, tutto rimane un punto interrogativo, a partire dal capitano Marek Hamsik...
by Michele Ruotolo
FONTE: Calcionews24.com
Napoli, cinque milioni all'Hellas per la conferma di Jorginho
I partenopei vogliono il brasiliano a titolo definitivo e sono pronti a rilevare dal Verona la seconda metà del suo cartellino.
postato 1 giorno fa da SPORTAL
Tra tante incognite, il Napoli ha una certezza: Jorginho.
Il flop europeo potrebbe generare un'autentica rivoluzione di mercato nella prossima estate, soprattutto a centrocampo.
Un giocatore però avrebbe la conferma garantita, proprio il brasiliano giunto a gennaio dal Verona e che, secondo il 'Corriere dello Sport', verrà sicuramente acquistato a titolo definitivo dal club di Aurelio De Laurentiis.
Gli scaligeri infatti detengono la seconda metà del suo contratto, che gli azzurri intendono pagare versando 5 milioni di euro al termine del corrente campionato.
FONTE: Sport.Virgilio.it
ALTRE NOTIZIE
Napoli, Jorginho: "Col Toro bravi a difenderci e a colpire al momento giusto"
18.03.2014 07.31 di Elena Rossin
Il centrocampista del Napoli riconosce la bravura del Torino e attribuisce il merito della vittoria a tutta la sua squadra. Sulla rincorsa al secondo posto reputa che non bisogna pensarci e giocare al meglio tutte le partite. Augura ai compagni di battere il Porto e passare il turno in Europa League.
Il Napoli ha sofferto, però fino alla fine ha creduto nella vittoria con il Torino e i tre punti sono arrivati. Contento?
"Sì, sono tre punti pesanti e penso che siamo stati bravi a crederci fino alla fine rimanendo concentrati, cosa non facile in una partita difficile quando l'avversario è una buona squadra com'è il Torino. Comunque abbiamo meritato la vittoria".
Ancora una volta Higuain è stato decisivo.
"Sì, credo che quello che fa lui abbia un peso, ma penso che da solo non potrebbe fare niente, il merito è di tutta la squadra, siamo rimasti in partita difendendoci bene anche in occasione dei contropiede del Torino. Quando tutta la squadra va bene alla fine avendo un giocatore come Higuain si riesce a fare la differenza anche negli ultimi minuti".
Con la vittoria sul Torino il Napoli ha praticamente blindato il terzo posto, può quindi continuare a inseguire il secondo?
"Il campionato è ancora lungo e dobbiamo pensare solo a noi stessi partita dopo partita cercando di vincere, perché se pensiamo a quello che potrà succedere non andiamo da nessuna parte, dobbiamo stare con i piedi per terra e continuare a lavorare bene e poi vedere alla fine dove saremo".
Il Torino ha protestato in occasione del gol per un contatto fra Higuain e Glik, lei che era in campo cosa può dirci?
"Ero molto lontano, ma se c'è stato un contatto credo che sia stato involontario e poi conta l'interpretazione dell'arbitro e se lui ha interpretato così è andata meglio per noi, ma se avesse fischiato il fallo poteva starci, però non lo so con esattezza bisognerebbe rivedere l'episodio, perché, come ho detto, ero distante. Alla fine è l'arbitro che decide".
Com'è cambiato il Torino da quando lo aveva affrontato all'andata segnando e lei era un giocatore del Verona?
"Il Toro da tanti anni lavora con Ventura e quindi ha le idee ben chiare e gioca bene".
Giocare con il Torino non sarà stato facile poiché i granata erano arroccati in difesa e non c'erano spazi.
"E' una squadra difficile da affrontare perché si chiude bene e tanto, ma anche quando avevano la palla palleggiavano bene, sono bravi".
Come giudica la sua prestazione?
"Sinceramente sono un po' rigoroso con me stesso è ho sbagliato un paio di palloni, mi sentivo un po' appesantito e mi sono un po' arrabbiato con me stesso, però credo che la cosa più importante sia stata la vittoria della squadra".
Che cosa avete pensato quando sono entrati Cerci e Immobile?
"Eh, il Torino è una buona squadra e all'inizio il loro mister ha lasciato due grandi giocatori in panchina e quando sono entrati sapevamo che avrebbero potuto fare la differenza. Siamo stati bravi a difenderci e a colpire al momento giusto quando abbiamo avuto l'occasione".
Quanto le dispiace non poter giocare giovedì in Europa League poiché non è inserito nella lista dei giocatori che disputano la coppa?
"Sinceramente non penso più a quello che riguarda solo me, penso che sia più importante il risultato della squadra. Non sono stato messo in lista, però non c'è nessun problema, è stata una scelta del mister ed io tifo per la mia squadra e spero che vinceremo".
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
Napoli, Jorginho punta la Roma: "Abbiamo fame, Benitez e' la nostra garanzia"
Il centrocampista italo-brasiliano sui Mondiali: "Brasile favorito"
Napoli | 05/03/2014 - 08:09
VERONA JORGINHO MONDIALI / NAPOLI - Dal Verona al Napoli. Passando per i Mondiali di giugno. In pochi mesi è cambiata totalmente la vita di Jorginho. "Devo tanto a Verona e al Verona, mi hanno aiutato a crescere ed hanno creduto in Jorginho almeno quanto me. - spiega il centrocampista al 'Corriere dello Sport' - Poi è arrivato il Napoli ed ho scoperto negli occhi della gente la soddisfazione per il mio arrivo. Sono in debito, per questo sono qui per vincere. Benitez è una garanzia, con lui si può puntare a qualsiasi obiettivo. E poi c'è un pubblico che fa impazzire. I miei punti di riferimento sono due: Xavi che ha velocità di pensiero e di esecuzione, Pirlo che ha capacità balistiche non comuni, perchè sa pescare il compagno al di là degli avversari".
ROMA - "Possiamo afferrare ancora il secondo posto. Ora dobbiamo affrontarla senza De Rossi, non so se sia un vantaggio: noi abbiamo fame, dal prossimo anno proveremo ad avvicinare la Juventus".
MONDIALI - "Il Brasile penso sia favorito di poco sulla Spagna. Poi c'è l'Olanda, la Germania che non fallisce mai e l'Italia che è sempre pericolosa. L'Argentina? Non ce lo metto, vediamo che dice Higuain..."
FONTE: CalcioMercato.it
di Alessio Pediglieri15 febbraio 201416:23
Napoli, Jorginho: “Voglio vincere qui, sognando i Mondiali”
L'italo-brasiliano prelevato a gennaio dal Verona ha già contribuito attivamente al raggiungimento della finale di Coppa Italia. Ma nel mirino c'è un trofeo con il Napoli e una convocazione in Nazionale.
Se il Napoli è in finale di Coppa Italia, dopo aver battuto la Roma in un clamoroso 3-0 al San Paolo, lo deve anche a Jorginho, l’ultimo arrivato in casa partenopea che ha contribuito al successo e alla qualificazione per la sfida di Roma contro la Fiorentina anche con un gol nella gara di ritorno. Dimostrandosi un elemento importantissimo per le dinamiche pretese da Rafa Benitez da qui fino a fine stagione, per giocarsi qualsiasi chance su tutti e tre gli obiettivi in cui il Napoli (finchè la matematica non lo vieta) è in corsa: scudetto, Europa League, Coppa Italia. Malgrado sia arrivato solamente nella parentesi di gennaio, il centrocampista italo-americano ha subito confermato tutte le proprie qualità già espresse con l’Hellas Verona integrandosi alla perfezione in un gruppo con ambizioni importanti.
Ambiente perfetto - La notte magica del Napoli contro la Roma ha avuto anche spazio per omaggiare Jorginho, centrocampista giunto solo qualche settimana fa per volontà di Benitez che non ha voluto attendere giugno, e che gioca e segna come un veterano. Calandosi perfettamente nel clima di Napoli dove, tra città e squadra, si è sentito subito a casa propria mettendosi a disposizione del progetto: “A Napoli mi trovo benissimo, sto vivendo grandi emozioni, il gruppo mi ha aiutato tanto, i compagni mi hanno fatto subito ambientare, mi sto trovando benissimo e ringrazio il tecnico e la squadra per l’accoglienza e la fiducia. Benitez è un grande allenatore, e’ un vincente e con lui posso solo migliorare. E poi gioco con campioni di altissimo livello quali Inler, Higuain, Callejon, per me sono un esempio e mi stanno dando una grandissima mano”.
Dalla Coppa Italia al Mondiale - Il gol in Tim Cup lo ha subito inserito tra i giocatori più amati dai tifosi partenopei, in attesa di coronare il sogno ‘proibito’, quello di una convocazione da parte di Cesare Prandelli: “La gente mi ha fatto sentire a casa e mi riempie di calore, anche se per il momento cerco di uscire di casa il meno possibile per stare più tranquillo. Contro la Roma e’ stata una notte fantastica: vincere, fare gol, avere anche Maradona in tribuna, cinquantamila tifosi che urlavano il mio nome e cantavano. E’ stato davvero un momento meraviglioso. Arrivare in Azzurro e giocare i mondiali? Magari, sarebbe un sogno. Adesso penso solo a fare il massimo per il Napoli, poi si vedrà: abbiamo grandi potenzialità e vogliamo puntare in alto”
FONTE: Calcio.FanPage.it
ALTRE NOTIZIE
Oriali: "Jorginho non è una sorpresa, diventerà ancora più forte"
15.02.2014 16.10 di Antonio Gaito Twitter: @antonio_gaito
Gabriele Oriali, ex calciatore e dirigente dell'Inter, intervenendo a Radio Kiss Kiss ha parlato del grande impatto avuto a Napoli il centrocampista Jorginho, prelevato a gennaio dal Verona: "Jorginho non è una sorpresa, è un giovane ma ha già dimostrato ampiamente di poter stare ad alti livelli e diventerà ancora più forte col tempo".
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
15:09 | 14/02
Napoli, Di Biagio su Jorginho: «Da due anni proviamo...»
NAPOLI JORGINHO - Uno degli acquisti più importanti del mercato di gennaio è stato sicuramente Jorginho, centrocampista italo-brasiliano passato dall'Hellas Verona al Napoli. In queste prime apparizioni in azzurro il regista ha confermato le sue grandi qualità e sono tante le voci che lo spingono verso il Mondiale con la maglia dell'Italia. A tornare sull'argomento è stato Luigi Di Biagio, ct della Nazionale Under 21.
NEI PIANI DI PRANDELLI - Ecco le parole di Di Biagio rilasciate ai microfoni di Radio CRC: «Da due anni proviamo a farlo diventare italiano, volevamo portarlo all'Europeo. Per noi non è di certo una scommessa recente anche se è cresciuto tantissimo in quest'ultimo periodo. Nazionale? Non so se parteciperà al Mondiale ma è nei piani miei e quelli di Prandelli. Farebbe molto comodo all'Italia».
FONTE: CalcioNews24.com
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Mondonico: "Higuain fuoriclasse. Jorginho in nazionale come vice-Pirlo"
13.02.2014 17.15 di Antonio Gaito Twitter: @antonio_gaito
Intervenendo a Kiss Kiss Napoli, l'ex tecnico del Napoli Emiliano Mondonico ha analizzato la grande vittoria di ieri dei partenopei contro la Roma che vale l'accesso alla fine: "Ieri è stata una partita spettacolare, la presenza di Diego è stata la ciliegina sulla torta. Higuain ha fatto vedere la sua grandezza, tutte le sue qualità. Per vincere bisogna giocare da squadra e non a livello individuale, lui lo fa. Il gol di ieri è la conseguenza che dimostra quanto è grande questo fuoriclasse.
Jorginho? Non mi aspettavo fosse così determinante, ha grande personalità. Ieri il centrocampo del Napoli è stato superiore a quello della Roma. Non voglio dare consigli a nessuno, il problema della nazionale è l'alternativa a Pirlo e ho saputo che Jorginho ha passaporto italiano... Prandelli forse per questo è andato più volte a Verona, va fatto un plauso a chi l'ha acquistato".
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Napoli, Jorginho: "Un onore giocare con Higuain, Callejon e Inler"
30.01.2014 23.44 di Marco Frattino
Il nuovo acquisto del Napoli Jorginho (22) ha commentato i suoi primi giorni partenopei ai microfoni di Topmercato.com. Ecco la traduzione di Tuttonapoli.net: "Con la Lazio era una partita complessa, ma siamo riusciti a spuntarla grazie all'opportunismo di Higuain, che ha segnato un gran gol. I biancocelesti hanno giocato in difesa e non è mai semplice giocare contro squadre del genere. Benitez ci ha chiesto di essere pazienti ed alla fine abbiamo meritato la qualificazione".
Semifinale di Coppa Italia? "La Roma ha dimostrato di essere una grandissima squadra, ho giocato contro di loro col Verona e mi hanno impressionato. Sarà dura, ma daremo il massimo per guadagnarci la finale. Il mio ambientamento a Napoli sta andando bene, non potevo approdare in un club migliore. E' un vero privilegio per me giocare in un club importante a livello mondiale. Giocare con campioni del calibro di Higuain, Callejon ed Inler è qualcosa di unico. Sono stato accolto molto bene, i miei compagni di squadra mi aiutano molto e sento che presto mi sentirò molto a mio agio negli schemi di Benitez".
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Mondonico: "Napoli, Jorginho grande colpo. Ha avuto un impatto favoloso"
30.01.2014 20.20 di Marco Frattino
Emiliano Mondonico applaude l'ingaggio di Jorginho (22) da parte del Napoli. L'ex allenatore di Atalanta e Torino, intervistato da Radio Kiss Kiss, ha parlato del centrocampista italo-brasiliano all'indomani della gara di Coppa Italia contro la Lazio: "Ieri il Napoli mi è piaciuto tantissimo, la squadra di Benitez ha fatto una buona partita. Mi ha colpito tantissimo Jorginho, non credevo fosse così forte. Sapevo delle sue prestazioni col Verona ma ha avuto un impatto favoloso col Napoli. Sentiremo parlare di lui, ha classe e intelligenza".
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
Jorginho migliore in campo. Personalità da leader e palo clamoroso
29 gennaio 2014 23:08 Riccardo Nicotra
Il neo acquisto del Napoli, Jorginho, prelevato dall’Hellas Verona, è stato senza dubbio il migliore in campo nella partita di stasera, valida per la Coppa Italia, contro la Lazio.
Se è vero che Higuain ha sbloccato la partita con il gol all’81′, determinando la vittoria del Napoli e quindi il suo passaggio in semifinale, Jorginho lo ha fatto, in maniera diversa, per tutta la partita con una prestazione ottima, che ha permesso di far girare tutta la squadra: tempi giusti nei passaggi, idee corrette ed anche tiri dalla distanza che hanno impensierito Berisha. Il palo clamoroso, colpito nei minuti finali del primo tempo, indica quanta voglia e quanta personalità abbia il ragazzo brasiliano.
Probabilmente, in pochi, si sarebbero aspettati una prestazione così convincente da parte dell’ex Verona, soprattutto alla prima da titolare, infatti, quando esce per Dzemaili al 90′, il San Paolo lo applaude come se giocasse da mesi in maglia azzurra.
FONTE: SpazioNapoli.it
Gazzetta, Jorginho al Napoli un forte messaggio per il calcio italiano
23 gennaio 2014 11:27 Alessia Bartiromo
Il trasferimento di Jorginho dal Verona al Napoli racconta il nostro calcio più e meglio di un dotto saggio. Era il 1984 quando un altro Verona, il Verona di Osvaldo Bagnoli, cominciò l’arrampicata verso uno storico scudetto. La serie A contemplava sedici squadre, con tre retrocessioni (presidente Beretta, ripeto: tre) e la «miseria» di due stranieri tesserabili; gli arbitri venivano designati per sorteggio (non integrale, però); la vittoria valeva due punti. Trent’anni orsono. Era il Verona del vulcanico Ferdinando Chiampan, finito poi in carcere per bancarotta fraudolenta, e del laborioso Celestino Guidotti. L’Hellas di quello scorcio fu costruita pezzo su pezzo da Emiliano Mascetti. Bagnoli la prese in serie B, nel 1981, la portò in A, in Europa, a due finali di Coppa Italia, al titolo e la riconsegnò in B nel 1990. Andrea Mandorlini è arrivato nel 2010. Il Verona vivacchiava addirittura nella prima divisione della Lega Pro, la serie C-1 di una volta. Jorginho ne ha incarnato lo spirito euclideo e salgariano: classe 1991, la prolunga di Antonio Di Gennaro, tanto per saldare i rimpianti del passato alle esigenze del futuro.
Ecco: «quel» Verona aggiungeva in estate; «questo» sottrae in inverno. Scritto di Jorginho, occhio al ventenne Juan Manuel Iturbe, un paraguagio naturalizzato argentino dal dribbling ficcante e il sinistro esplosivo. Il cartellino appartiene al Porto. Non sono pochi i club che gli ronzano attorno. Se non ora, quando? Semplice: a luglio. Il Verona di Jorginho, Iturbe e Luca Toni, l’usato sicuro che avrebbe commosso persino l’Osvaldo della Bovisa, è stato la sorpresa del girone d’andata. Divide il quinto posto con l’Inter, ha raccolto 32 punti, sette in più di quel Milan dal quale è stato sconfitto, di misura, domenica sera a San Siro. Sbircia l’Europa League. Jorginho non è un fuoriclasse – non ancora, almeno – ma credo che la sua partenza costituisca una ferita, un messaggio. Nel secolo scorso, le province erano laboratori creativi, dalla Salernitana di Gipo Viani al Padova di Nereo Rocco, su su fino agli eccessi di Zemanlandia e all’officina parmigiana di Arrigo Sacchi, così «intensa» da anticipare la rivoluzione del Milan. Oggi, sono colonie.
Hans-Peter Briegel e Preben Larsen-Elkjaer furono le rotelle che, ultime in ordine di tempo ma non certo d’importanza, raffinarono i meccanismi di Bagnoli, allenatore italianista tra i più pratici e flessibili. L’anno prima, la Juventus aveva sganciato Giuseppe «Nanu» Galderisi, il bracconiere che mancava. A parlare di ceto medio decaduto e di rose più umane, rispetto agli sterminati harem della modernità, si rischia di cadere nel patetico. Il Verona del miracolo domò l’impossibile. Quarto, sesto, primo, decimo, quarto, ancora decimo, undicesimo, sedicesimo. Sbriciolò i luoghi comuni, prese a pedate le mezze misure: dal minimo al massimo, dal massimo al fallimento.
Con la salvezza già in tasca, il presidente Maurizio Setti marca stretto il bilancio. I controlli sono meno allegri. Lo capisco. Resta la cesura di carattere tecnico. Non è tutto, non è poco.
FONTE Roberto Beccantini per La Gazzetta dello Sport
FONTE: SpazioNapoli.it
Jorginho: «Napoli, eccomi. Ammiro il gioco di Pirlo»
L'ex Hellas Verona: «Sono cresciuto imparando a fare tutti i ruoli del centrocampo, ma in generale mi piace giocare centrale, avere la palla e gestire la squadra»
NAPOLI - E' un tipo sveglio, Jorginho. Il centrocampista ha lasciato l'Hellas Verona per abbracciare il progetto Napoli: «In questi giorni sono stato molto attento, ho cercato di imparare in fretta. Mi sento pronto per giocare già sabato se il mister vorrà. Mi hanno detto della forza e dell'emozione che ti dà il San Paolo, ma io credo che avere un pubblico così sia solo un punto di forza, non avrò timore, so di poter giocare tranquillo come ho fatto in altro stadi. Nessuno gioca per perdere, io, come il Napoli sono qui per vincere».
ESEMPIO PIRLO - Come idoli ha i più grandi del pianeta. Jorginho non lo nasconde durante la sua presentazione ufficiale: «Ho sempre ammirato grandi campioni come Xavi e Pirlo. Sono cresciuto imparando a fare tutti i ruoli del centrocampo, ma in generale mi piace giocare centrale, avere la palla e gestire la squadra. Nella fase difensiva ho più difficoltà da un punto di vista fisico, ma ho sempre cercato di sopperire con la velocità, puntando sull'anticipo. Potrei anche giocare da mezz'ala ma mi sento più a mio agio da regista. Paragoni con altri giocatori azzurri? Io sono Jorginho e voglio solo continuare ad essere me stesso».
FONTE: TuttoSport.com
SERIE A
LIVE TMW - Jorginho si presenta: "Pronto per sabato, il San Paolo non mi farà paura"
23.01.2014 13.32 di Simone Bernabei
Giorno di presentazioni ufficiali per il Napoli di Rafa Benitez. A Castelvolturno infatti sta per prendere la parola il centrocampista Jorginho, arrivato nei giorni scorsi dal Verona. Queste le sue parole:
Sull'accoglienza: "Mi ha colpito l'accoglienza, mi è piaciuta moltissimo".
Sul possibile arrivo di un nuovo centrocampista: "Il Napoli fa il suo lavoro, se pensa che sia giusto prendere altri giocatori è giusto che lo faccia. Io comunque sono felicissimo che abbiano scelto me".
Sul ruolo: "Mi piace giocare al centro, avere la palla e gestire la circolazione".
Sugli obiettivi: "Pensiamo partita dopo partita, non guardiamo avanti, poi alla fine faremo le valutazioni del caso".
Sulla Nazionale: "La convocazione in azzurro sarà una conseguenza delle prestazioni nel Napoli, io farò del mio meglio poi starà a Prandelli scegliere".
Sui rigori: "Non ne ho parlato, ma il rigorista c'è già, poi col tempo ne parleremo".
Sui modelli e sul numero di maglia: "Non ho un modello preciso, ovviamente ammiro Xavi e Pirlo. L'8 mi è sempre piaciuto, poi a Napoli so che è un bel numero".
Su Benitez: "Il mister sta cercando di insegnarmi i movimenti, chiaramente è diverso giocare a due o tre".
Sulle sue condizioni e sull'ambientamento: "Devo continuare a fare quello che ho sempre fatto, cercando di crescere con umiltà. Sono venuto qui e ho cercato subito di imparare i giusti movimenti. Se Benitez vuole io sono pronto".
Sul suo passaggio: "E' successo dopo la partita col Verona, io sapevo dai giornali dell'interesse azzurro. E' sempre un piacere e uno stimolo in più per fare bene".
Sul San Paolo: "Un pubblico così è un punto di forza, non mi devo lasciare intimorire".
Sulla possibilità di giocare mezzala: "L'ho fatta a Verona, ma mi sento a mio agio giocando da regista".
Sulla possibilità di restare a lungo: "Sono felice dell'accoglienza, ora lavorerò duramente. Per me la squadra viene prima di tutto il resto, poi vedremo".
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ESCLUSIVA TMW - Gibellini: "Jorginho è da Napoli. Ricordo quando lo scoprii..."
22.01.2014 18.46 di Antonio Vitiello Twitter: @AntoVitiello
Fonte: intervista di Raffaella Bon
La redazione di TuttoMercatoWeb.com ha contattato il dirigente del Como Mauro Gibellini, ex direttore sportivo dell'Hellas Verona e conoscitore di Jorginho: "I grandi calciatori si scoprono da soli non hanno bisogno di scopritori. Quando avevo la scuola calcio in Brasile l'ho prelevato andando a casa dalla mamma e portandolo a 250 km da dove abitava. Aveva 14 anni e si intravedevano già le sue qualità. La mattina dopo doveva andare al San Paolo ed invece l'ho preso e portato da noi. Quando sono andato al Verona mi sono trovato lui nel settore giovanile alla Beretti e l'ho fatto giocare alla Sambonifacese. Fece un grande campionato. L'anno dopo in serie B l'ho messo in rosa, prima squadra".
Benitez ha detto che si affiderà alla sua qualità di palleggio...
"Un grande professionista. E' un brasiliano atipico, non ha mai avuto problemi di inserimento. Si è inserito subito nel gioco europeo. In piccolo ricorda Falcao, un giocatore essenziale che non spreca una palla e le gioca tutte bene. Sa essere al posto giusto e al momento giusto. Aiuta i compagni in difficoltà e rimedia agli errori. Ha tante doti contrariamente al fisico non possente, in realtà è abituato molto alla fatica. E' sempre il primo ai test della fatica. Sa impostare bene gioco, molto duttile perché gioca a centrocampo in tutti e tre i ruoli. Ma la sua vera posizione è quella di regista basso".
Ti aspettavi che Benitez lo mettesse subito?
"Si perche non ha giocatori di questa qualità in mezzo al campo, giocatori importanti come Dzemaili e Behrami ma non hanno le sue stesse qualità. A Napoli può esprimere il suo talento".
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
JORGINHO - L'agente: "Nel Napoli per almeno 10 anni, il numero 8 gli porta bene, vuole onorare la maglia"
19.01.2014 11:40 di Napoli Magazine
Fonte: Raffaeleauriemma.com
NAPOLI - Jorginho al Napoli, è il day after. Un colpo importante per il club azzurro che si è assicurato uno dei giovani più interessanti del panorama italiano; i 7 gol sinora messi a segno, conditi per altro da 4 assist nella stagione dell'esordio assoluto in serie A, non possono che testimoniarlo. L'italo-brasiliano arriva in comproprietà dall'Hellas Verona per 5,5 milioni di euro, con la possibilità per il Napoli di riscattarne immediatamente l'altra metà del cartellino entro i prossimi 18 mesi versando nelle casse degli scaligeri ulteriori 5 milioni più bonus. Per conoscere le sensazioni e le aspettative del nuovo centrocampista azzurro e per svelare gli eventuali retroscena della trattativa, la redazione di RaffaeleAuriemma.com ha contattato in esclusiva Joao Santos, procuratore del calciatore.
Giornata intensa per il suo assistito, l'approdo a Napoli, le visite mediche e poi finalmente le firme: ci racconta un po' delle sue emozioni e del perchè abbia voluto così fortemente il Napoli?
"Parlo per quelle che sono le mie sensazioni, non posso parlare a nome di Jorginho che conoscerete sicuramente meglio in occasione della conferenza stampa di presentazione. Siamo molto felici e soddisfatti; c'erano ben cinque club (di cui non posso svelarvi il nome) dello stesso spessore del Napoli, su di lui. Per noi però, la cosa più importante in assoluto, era scegliere un progetto ambizioso e lungimirante che ci convincesse a pieno e ciò è avvenuto con quello presentatoci dal club azzurro. Parliamo di una squadra molto forte che già quest'anno è al vertice della classifica e gioca da anni costantemente in Europa, ma soprattutto un club che vorrà continuare a crescere progressivamente nel tempo".
Spesso si dice che trattare con il Napoli non è semplice, ci racconta qualcosa dell'operazione appena portata a termine? Se è stata complessa e quando è stata avviata?
"La trattativa è stata avviata non più di 10 giorni fa. Non vi sono state grandi difficoltà, giusto il tempo di valutare tutte le proposte ricevute di cui parlavo in precedenza e di scegliere quella piú convincente: il Napoli. Dopo che i club hanno trovato l'accordo tra loro, non è stato difficile per noi accettare l'offerta (anche se sono esausto per aver firmato un contratto di ben 50 pagine, ride, ndr)".
Che idea si è fatto il ragazzo di mister Rafa Benitez? C'è inoltre un calciatore nella rosa del Napoli che ammira in modo particolare?
"Come già detto, a queste domande potrà senz'altro rispondervi meglio Jorginho, in sede di conferenza stampa. Ciò che posso dire è che Benitez è un grande, un mito del calcio europeo ed il fatto che sia lui l'attuale allenatore del Napoli, ha sicuramente facilitato la nostra scelta".
Perchè ha scelto di indossare la maglia numero 8?
"E' un numero che gli porta bene, mi ha spiegato. Sappiamo che è stato il numero di un grande capitano del Napoli come Antonio Juliano e ciò lo gratifica e gli trasmette ancor più la voglia di onorare al meglio e portare sempre più in alto i colori di questa maglia. Sperando magari di riuscire a fare la storia del Napoli proprio come fece il suo predecessore".
Napoli: trampolino di lancio o già punto d'arrivo?
"Stiamo scherzando? Il ragazzo è arrivato in un grandissimo club, se ci sarà la possibilità, noi resteremo qui per almeno 10 anni".
FONTE: NapoliMagazine.com.cn
Ecco Jorginho, futuro regista del Napoli? La scheda
Posted on gen 17 2014 - 11:00am by Giuseppe Barone
Jorge Luiz Frello, meglio noto ai più con il nome di Jorginho è un centrocampista brasiliano, naturalizzato italiano, classe 1991 dell’Hellas Verona, che al suo primo anno di Serie A sta dimostrando già tutto il suo valore e la sua personalità.
LA STORIA – Nato il 20 dicembre 1991 a Imbituba, piccolo comune nello stato di Santa Catarina in Brasile, inizia a giocare a calcio fin dalla tenera età nelle selezioni locali, prima del grande salto, quando a soli 15 lascia famiglia e amici per cercare fortuna in Italia. Si allena un mese con il San Martino Speme, poi l’allora responsabile del settore giovanile del Verona, Riccardo Prisciantelli, si accorge del suo talento e decide di tesserarlo. Così il giovanissimo Jorge costato circa 35000 euro inizia la sua storia giallo-blu facendo tutta la trafila del settore giovanile. Nel 2010 viene girato in prestito per un breve periodo alla Primavera del Sassuolo, per permettergli di disputare il torneo di Viareggio, per poi essere mandato ancora in prestito alla Sambonifacese (Lega Pro Seconda Divisione), dove colleziona 31 presenze segnando una rete, nella stagione seguente. Tornato alla base inizia la preparazione con la prima squadra, appena approdata in Serie B. Inizialmente viene visto da tifosi e addetti ai lavori solo come un giocatore in esubero, preso solamente per far numero, ma inizia presto a ripagare la fiducia di mister Mandorlini con prestazioni in crescendo. A fine stagione saranno 30 le volte in cui è stato chiamato in causa, impreziosite da due reti contro Empoli e Livorno. Nel 2012/13 è uno dei maggiori artefici della promozione dei gialloblu nella massima serie, condendo la grande stagione con due reti. Jorginho a questo punto della sua carriera era atteso alla grande prova della Serie A e ha risposto finora benissimo, dimostrando grande intelligenza tattica e freddezza per un ragazzo della sua età, mettendo a segno anche 7 reti di cui 5 su rigore.
IL SOPRANNOME – Il giovane prodotto del vivaio gialloblù porta un soprannome importante: ‘Jorginho’ era infatti anche il nickname del più famoso Jorge Amorim Campos, ala destra del Brasile campione del mondo nel ’94 e protagonista nel Flamengo in Germania ed in Giappone con dieci vittorie in campionato.
CARATTERISTICHE – Centrocampista dai piedi vellutati e dotato di grande visione di gioco, Jorginho può giocare come regista davanti alla difesa o come mezz’ala in un centrocampo a tre. Nella stagione 2011-2012 Mandorlini lo ha utilizzato a volte anche come “falso trequartista”, con compiti di impostazione alle spalle delle punte. Spesso e volentieri sottovalutato, come detto dagli addetti ai lavori, oggi è tra i più promettenti della Serie A. Tecnica sopraffina, capacità eccellente di giocare sullo stretto, grande visione di gioco e intelligenza tattica, tutte caratteristiche che fanno di Jorginho un giocatore molto ambito dai maggiori club, tra questi il Napoli che sembra sempre più vicino al suo acquisto. Nel centrocampo azzurro manca un elemento con le sue caratteristiche, un tassello fondamentale per una squadra che fa del possesso palla una priorità assoluta e una lacuna che i partenopei devono colmare da ormai qualche anno. Può giocare accanto a qualsiasi centrocampista presente nella rosa (Inler, Dzemaili, Behrami e Radosevic) e potrebbe diventare ben presto un cardine indispensabile della squadra, soprattutto in partite complesse e difficili da sbloccare assicurando quella fluidità di gioco che spesso viene a mancare.
Ad ottobre ha anche ottenuto la cittadinanza italiana (il trisnonno paterno è di Lusiana, in provincia di Vicenza), diventando così merce ambita anche per Prandelli e Di Biagio. Devis Mangia, peraltro lo aveva già convocato per l’under 21 senza però farlo scendere in campo.
FONTE: MaiDireCalcio.com
Il centrocampista italo-brasiliano ha firmato fino al 2018
Il Napoli ufficializza l'acquisto di Jorginho. ll centrocampista italo-brasiliano ha firmato fino al 2018. Jorginho prende la maglia numero 8.
Frello Filho Jorge Luiz, detto Jorginho, è nato a Imbituba, in Brasile, il 20 dicembre del 1991.
Cresciuto calcisticamente a Verona, ha giocato un torneo di Viareggio con il Sassuolo per poi, nel 2010/11, giocare un anno in Seconda Divisione con la Sambonifacese: un gol in 31 presenze.
Nell’estate del 2011 il ritorno al Verona: 2 gol in 32 partite, playoff compresi, nel torneo di B-2011/12, 2 reti in 41 presenze nello scorso torneo cadetto ed i 7 gol in 18 presenze in questo girone d’andata di serie A dove ha esordito in Verona-Milan 2-1 dello scorso 24 agosto e dove è sempre stato schierato tra i titolari saltando, per influenza, soltanto la trasferta di Catania del 14 dicembre.
Vanta anche 2 presenze nella coppa di Lega Pro con la Sambonifacese e 5 in coppa Italia TIM con il Verona.
18/01/2014
FONTE: SSCNapoli.it
Ufficiale: Jorginho al Napoli
Postata il 18/01/2014 alle ore 17:30
VERONA - L'Hellas Verona FC comunica di aver ceduto, con la formula del trasferimento a titolo di compartecipazione, le prestazioni sportive del calciatore Jorge Luiz Frello Filho "Jorginho" al SSC Napoli. Il presidente Maurizio Setti, la società, l'allenatore Andrea Mandorlini, lo staff tecnico e gli ex compagni di squadra, augurano le miglior fortune al nostro "Giorgio" per quanto realizzato con i colori gialloblù e per il prosieguo di una splendida carriera professionale.
Ufficio Stampa
FONTE: HellasVerona.it
ALTRE NOTIZIE
Bjelanovic: "Napoli, Jorginho ottimo affare. E' umile e può migliorare"
16.01.2014 21.28 di Antonio Gaito Twitter: @antonio_gaito
Intervenendo a Radio Crc, l'ex attaccante del Verona attualmente al Varese, Saša Bjelanovic, ha parlato dell'imminente approdo al Napoli del suo ex compagno di squadra Jorginho: "Se il Napoli lo prende fa un ottimo affare. È un ragazzo umile, disposto a lavorare. Ascolta tanto ed è per questo che ha ampi margini di miglioramento. Nonostante la sua età, ha sempre i piedi per terra. Jorginho può giocare anche in un centrocampo a due, nonostante il modulo del Napoli sia diverso da quello del Verona. Il ragazzo ha tante qualità e può solo migliorare con Benitez e gli altri campioni che il Napoli ha in rosa.
Auguro a Jorginho di continuare così. L'ho sentito anche poco prima della partita contro il Napoli ed abbiamo scherzato tanto. Gli auguro di togliersi tante soddisfazioni con la nuova maglia".
SERIE A
ESCLUSIVA TMW - Onofri: "Napoli-Jorginho, che colpo! E' in enorme crescita"
16.01.2014 20.00 di Antonio Gaito Twitter: @antonio_gaito
Il Napoli è vicino a mettere a segno il primo colpo nel mercato invernale. Con l'infortunio di Valon Behrami, che ha complicato i piani di Benitez che ha solo tre centrocampisti per tre competizioni, ed il rendimento altalenante di Gokhan Inler, la società partenopea ha messo le mani su Jorginho del Verona. Il classe '91 italobrasiliano è tra le rivelazioni di questo campionato di serie A con 7 gol e 4 assist in 18 presenze. Del giocatore TuttoMercatoWeb.com ne ha parlato con Claudio Onofri, ex giocatore ed allenatore attualmente commentatore televisivo che ha seguito la crescita di Jorginho nelle ultime stagioni fino all'ultima gara di domenica scorsa proprio contro il Napoli: "Sì, da anni sto seguendo la sua crescita ed è davvero notevole. Fu mandato in prestito, ma negli ultimi due campionati di B già si intravedevano le sue qualità. Anche domenica l'ho commentato ed ha confermato le sue grandi qualità. Non è forte fisicamente, ma è comunque utile in fase di rottura, ha tecnica, è veloce, rapido, può giocare da regista davanti alla difesa ma anche da mezz'ala eventualmente, ha anche un buon lancio e tiro dalla distanza. E non bisogna dimenticare che è un '91 e se le cifre che circolano sono vere si può dire che è un buon affare per il Napoli".
E' quello che servirebbe al Napoli? "Credo di sì, anche perchè Benitez ha tutti giocatori che si somigliano molto e danno il loro meglio in fase d'interdizione. L'unico aspetto da capire è quello fisico perchè ad alti livelli i centrocampisti sono sempre forti fisicamente, ma comunque Jorginho non è fragile e riesce comunque ad essere deciso nei contrasti. Credo possa essere molto utile, anche perchè gli esterni si inseriscono spesso con dei tagli ma non vengono serviti o questo lavoro viene fatto male"...
ALTRE NOTIZIE
Napoli-Jorginho, Valigi: "Fa la differenza, è il nuovo Falcao"
14.01.2014 18.36 di Antonio Gaito Twitter: @antonio_gaito
Il Napoli è ad un passo dall'acquisto di Jorginho. Il centrocampista classe '91 del Verona, tra le rivelazioni di questa stagione, iniziò la sua esperienza nel calcio professionistico in prestito alla Sambonifacese allenata all'epoca da Claudio Valigi: "Jorginho può esprimersi al meglio come regista davanti alla difesa. Non ha un grande fisico ma - ha proseguito Valigi - è molto intelligente tatticamente e rapido. E' un ragazzo che può fare la differenza anche a livello mentale visto che ha senso della posizione. Spero che il Napoli riesca a prenderlo, è davvero il nuovo Falcao, riesce a fare delle cose in mezzo al campo con molta facilità".
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
PRIMO PIANO
Jorginho, in grande spolvero anche col Napoli
13.01.2014 10:10 di Michele Zomer Twitter: @Mikzomer
Buonissima prova per il centrocampista del Verona nonostante la sconfitta casalinga rimediata contro un ottimo Napoli.
Non solo impressioni personali a conferma della grande prestazione, ma soprattutto i numeri, che attestano ancora una volta un elevato rendimento da parte dell'uomo mercato in casa Hellas Verona. Il calciatore italo-brasiliano è risultato essere il più preciso nei passaggi: 56 completati sui 63 effettuati, 88% per cento di precisione. Non solo passaggi, ma anche grande prestazione sotto il profilo delle palle recuperate (28), anche in questo caso meglio di tutti gli uomini in campo. All'interno delle palle recuperate svetta ancora una volta per gli anticipi (7), dietro il centrocampista del Verona si piazza Fernandez (3).
Ancora una grande prova, a dimostrazione delle enormi capacità del talento di casa Hellas, richiestissimo in sede di mercato.
FONTE: TuttoHellasVerona.it
SERIE A
Jorginho, stella annunciata. Anche sul mercato
09.01.2014 14.09 di Andrea Losapio Twitter: @losapiotmw
Poteva già esserlo la scorsa estate, ma l'intenzione era quello di testarlo in Serie A. Salvo poi scoprire, senza nemmeno troppo clamore, che Jorge Luiz Frello Filho, al secolo Jorginho, è un centrocampista di levatura superiore, sicuramente più importante di quanto non possa sembrare per il gioco dell'Hellas Verona. Non sono solo i 7 gol in Serie A - da regista di centrocampo - a parlare. Perché la qualità del gioco scaligero passa spesso dai suoi piedi, con la possibilità di accendere la luce a comando, avendo la possibilità di inventare il passaggio smarcante con la stessa facilità di altri grandi del ruolo.
In estate era stato accostato alla Fiorentina, per il dopo Pizarro, che poi si è prolungato nonostante gli ultimi avvenimenti. I viola sono ancora interessati, ma l'infortunio di Giuseppe Rossi - combinato al fatto che a centrocampo, almeno per il momento, i toscani non hanno palesato particolari problemi di sorta - potrebbe quindi portare un po' più lontano Jorginho, che ora piace davvero a tutti. In estate pure qualche big, come il Liverpool, si era avvicinata per chiedere informazioni. Il Verona aveva deciso di tenerlo per un altro anno, ma con la salvezza vicinissima - quasi conquistata dopo un girone, se non è record poco ci manca - potrebbe pure pensare di sacrificare il proprio uomo copertina, al pari del sempreverde Toni e del Messi Guaranì Iturbe. Il sostituto dopo tutto ci sarebbe già, in casa, ed è quel Cirigliano che finora ha trovato poco spazio, ma che appare davvero molto promettente. Jorginho, invece, l'investitura l'ha già avuta, e se dovesse arrivare un'offerta importante - come quella, ipotetica ma possibile, del Napoli - allora potrebbe pure cambiare aria. Da protagonista annunciato sul campo a stella sul mercato, il passo è davvero breve.
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
Jorginho: "Il 2013? Un anno fantastico" / VIDEO
Postata il 27/12/2013 alle ore 14:00
VERONA - Segui su Hellas Verona Channel l'intervista a Jorginho. Ecco le principali dichiarazioni del centrocampista gialloblù, rilasciate alla vigilia delle festività: "La mia prima stagione in Serie A? Sta andando molto bene, abbiamo avuto un periodo buio, speriamo di continuare a crescere. Io determinante? Ho sempre creduto nelle mie capacità, col sostegno di tutti ho potuto lavorare con calma e dare meglio di me. Il 2013? Un'annata molto importante, speciale anche per me, dove ho potuto fare la storia con la maglia dell'Hellas. Il mio proposito personale? Continuare a crescere per vedere dove posso arrivare".
Ufficio Stampa
FONTE: HellasVerona.it
27 dicembre 2013 - Jorginho |
23.12.2013
Jorginho, l'assist è il mio mestiere «Così Toni mi fa calciare i rigori»
IL PERSONAGGIO. Smaltita l'influenza il baby regista ritrova una maglia da titolare e serve all'attaccante i due palloni che hanno portato al gol. «Lo schema della prima rete l'abbiamo provato almeno mille volte in allenamento. Lavoriamo tanto, ci meritiamo questo sesto posto»
La fabbrica del gol si attiva subito. In zona vip qualcuno sta ancora addentando il cotechino con la pearà quando da un destro «colorato di caco» parte un pallone al bacio per la testina emiliana... Altro che carrello dei bolliti, signori siamo alla fabbrica del gol ovvero la premiata ditta «Jorginho & Toni», uno inventa, l'altro ci mette la firma... Già quattordici reti in due, calci di rigore compresi, anche se quelli li ha segnati tutti il piccolo brasiliano con passaporto italiano. «Devo continuare a fargli assist, altrimenti cominci a tirarli lui».
La frase con tanto di sorriso senza piombo visto che il baby regista ha tolto l'apparecchio, è di Jorginho, l'uomo dalle scarpette arancioni che hanno portato subito fortuna. Al giocatore e anche allo sponsor. «Cosa volete che vi dica, ho firmato un nuovo contratto e quelle sono, però gli assist e le reti le facevo anche prima...». Strizza l'occhio il buon Jorginho, anche ieri fra i migliori in campo. La punizione per Toni è stata provata e riprovata in allenamento, questa volta hanno fatto centro anche in partita. «È vero ci addestriamo a lungo sulle palle inattive - spiega -. Il mister non molla un centimetro ed ha ragione. In Serie A le palle inattive sono troppo importanti». Il centrocampista del Verona ha servito Toni come faceva Corini al tempo del Palermo. Con il «Luca Nazionale» è facile giocare anche se a volte si concede una pausa. Voci di spogliatoio raccontano che al termine della gara Romulo abbia detto al bomber «Luca non puoi giocare al calcio con quei piedi lì», chiaro il riferimento al pallonetto fallito davanti a Marchetti che avrebbe dato la quinta rete al Verona e regalato una tripletta all'attaccante gialloblù. Pronta la risposta del bomber a Romulo. «Ma sei sicuro di essere brasiliano? Non ho mai visto un brasiliano correre così...».
Jorginho se la ride. «Sapete sempre tutto voi, però qualcosa di vero c'è. Siamo felici e, alla fine, stare nel nostro spogliatoio era bellissimo. Ci facciamo un gran mazzo tutta la settimana e adesso si vedono i risultati. Scrivilo, ci meritiamo tutto questo. Siamo un grande gruppo con un ottimo allenatore e una grande società».
Jorginho è molto stanco, il campo e l'andamento della gara hanno provato il regista gialloblù. «Il terreno era davvero brutto. Si aspettavano la pioggia che non è arrivata ed hanno riempito il campo di sabbia. Capita, purtroppo ha un po' falsato alcune azioni di gioco: peccato. Ciò nonostante abbiamo fatto la nostra partita contro una grande squadra. La Lazio ha un grande organico con molti nazionali. Vincere non era facile, con quel punteggio poi...».
Una vittoria fortemente voluta che però passa attraverso anche una grande prova in trasferta a Catania. «Esatto - ammette Jorginho - non c'ero perchè influenzato, ma i miei compagni sono stati formidabili. Il Catania era all'ultima spiaggia e ha gettato nella battaglia tutto quello che aveva. Credetimi stiamo vivendo un grande sogno, ma in campo ci sono anche gli altri, non dimenticatelo. Pareggiare qualche partita non è un reato, non lo era l'anno scorso, figurarsi quest'anno in A». Inevitabile parlare della classifica e della possibilità, vista la gestione dei record i Mandorlini, d'Europa. Dopo undici anni la Serie A, magari dopo venticinque anni il Verona potrebbe tornare a disputare una Coppa europea. «Il nostro obiettivo resta la salvezza e basta - precisa -. Se arriverà qualcosa in più ben venga, ma non parliamo di altro per favore». Scusa e Jorginho dove giocherà l'anno prossimo? «Nel Verona, ho un contratto molto lungo e qui sto bene. Sono arrivato che ero un ragazzo qui ed ora sto giocando in serie A con tantissimi campioni. Devo molto a questo club e non sarò certo io a volermene andare o cercare altre soluzioni. Adesso vado in Brasile con la mia famiglia e stacco un po' la spina per tornare e disputare un grande girone di ritorno insieme ai miei compagni».
La strada per tornare a casa lui la conosce molto bene. Lì si disputerà la prossima Coppa del Mondo e il buon «Giorgio» spera sempre in una convocazione. D'altronde dopo Pirlo, il solo Verratti sembra avere le caratteristiche ed il passo del centrocampista del Verona. Jorginho in più ha pure una certa adattabilità verso altri ruoli del centrocampo. «Non posso dire nulla - conclude - dove mi mettono gioco»...
FONTE: LArena.it
22 dicembre 2013 - Jorginho |
Jorginho: "Dedico questo 2013 a Martinelli" / VIDEO
Postata il 22/12/2013 alle ore 18:31
VERONA - Segui su Hellas Verona Channel l'intervsita a Jorginho. Ecco le principali dichiarazioni del centrocampista gialloblù, rilasciate al termine della vittoria per 4 a 1 sulla Lazio: "Sapevamo che la Lazio era molto forte, ma siamo riusciti a imporre il nostro gioco e a portare a casa i tre punti. Questi 29 punti ci danno ulteriore forza e consapevolezza di ciò che possiamo fare. Tutti rientrano, tutti corrono, tutti ci sacrifichiamo e questa è la nostra forza. La classifica? Meglio guardarla alla fine e continuare a concentrarsi di partita in partita come abbiamo fatto finora. E' stato un anno bellissimo, per me, per la squadra e per tutta la società. I tifosi? Sono contento dell'affetto che hanno per me, sono indimenticabili, primo fra tutti Giovanni Martinelli, una persona meravigliosa che ci guarda da lassù".
Ufficio Stampa
FONTE: HellasVerona.it
18.12.2013
Jorginho resta Zenit e Milan aprono l'asta
Il brasiliano vale oggi 11 milioni Fiorentina e Siviglia alla finestra Il Barcellona ha seguito Iturbe Su di lui anche l'Atletico Madrid
Nessun tocchi Jorginho. Il gioiellino brasiliano dell'Hellas a gennaio non entrerà in nessuna trattativa. Troppo importanter per gli equilibri del Verona. Troppo importante, per lui, dare continuità alle proprie prestazioni. «Giorgio» ha bisogno di avere ancora la possibilità di esibirsi senza pesi sulla coscienza o intoppi di qualsiasi sorta. Verona è casa. Verona è cuore. Verona è mondo. Fino a giugno sarà così. Poi arriverà la separazione. Che è giusto non definire dolorosa. Perche tutto va come deve andare.
Intanto, le cifre: oggi Jorginho vale 11 milioni. Il mercato dice questo. E va ricordato che non tanto tempo fa si era partiti da una base d'asta molto più bassa: 7 milioni. Ma poi il centrocampista si è affermato. Trovando reti e notorietà anche in serie A.
Inevitabile, dunque, che anche il costo del suo cartellino lievitasse. E si è arrivati a undici milioni dopo che all'orizzonte ha fatto capolino il ricco Zenit San Pietroburgo. Eh già, ci sono pure i russi per il brasiliano che avrebbero intenzione di superare proprio la soglia dei dieci milioni per battere qualsiasi tipo di concorrenza. Oggi Jorginho diventa osservato speciale. Sarà così da qui alla fine del campionato. Quando Setti e Sogliano si ritroveranno a valutare offerte presunte e reali per Jorginho.
SOGNO VIOLA. Attenzione, però, anche alle altre. In Italia Milan e Fiorentina. Con la Viola che pare essersi mossa in largo anticipo rispetto alle rivali. Già questa estate si era parlato a lungo della possibilità di un trasferimento immediato di Jorginho alle dipendenze di Montella. Ma poi non se n'è fatto nulla. Romulo è arrivato dalla città del Giglio.
Jorginho è rimasto a Verona. Inizialmente la Fiorentina sembrava disposta a valutare il giocatore intorno ai 7-7,5 milioni di euro. Adesso dovrà fare uno sforzo più importante, inserendo eventualmente qualche contropartita tecnica.
Discorso a parte merita il Milan. E qui è troppo facile pensare ad un'altra situazione possibile in casa Hellas, e cioè l'addio a fine stagione di Sogliano, con passaggio del direttore proprio al club rossonero. Si dice: se Sean va da Berlusconi porta con sè anche il piccolo Giorgio. Ci sta.
Ma a oggi siamo solo alle supposizioni. Di sicuro, il Milan ha fatto un sondaggio poco prima dell'inizio della stagione. Giusto per capire a cosa andava incontro. Nell'ultimo mese anche il Siviglia è volato in Italia con i suoi uomini mercato. Ha preso appunti e se n'è tornato in Spagna...
Simone Antolini
12.12.2013
Jorginho, un «cecchino» dal dischetto
«Non ci sono segreti Cerco solo di rimanere freddo e di capire dove va il portiere per spiazzarlo»
Sette gol come Tevez, Higuain e Gilardino. La compagnia non è male. Jorginho è quarto nella classifica cannonieri, prima di lui solo Pepito Rossi, Palacio e Cerci. Grandioso. Viaggia per i quindici di media Giorgio, almeno se mantiene questo passo. Un anno fa Hernanes e Hamsik, non esattamente gli ultimi arrivati, si fermarono a undici. I cinque rigori l'hanno aiutato parecchio, ma a Bologna e Firenze ha dimostrato di vedere la porta come prima non succedeva anche quando c'è da provarci dal limite o a rimorchio dell'azione. E quando i metri di distanza diventano undici Jorginho non sbaglia proprio mai. «Il segreto? Non ci sono segreti. Cerco solo di rimanere freddo in quel momento, di capire dove va il portiere e provare poi a spiazzarlo», la fotografia di Jorginho ai microfoni di TeleArena.
Punti d'oro sulla strada della salvezza, tasselli preziosi per chi come lui vive dentro una favola splendidamente reale da un po' di tempo ormai. Jorginho appartiene alla razza dei brasiliani europei. Talento sudamericano ma anche tanta concretezza, soprattutto quando in mediana c'è da costruire e serve tanta applicazione quando il pallone ce l'hanno gli altri e bisogna riprenderselo. Guarda avanti il Verona, guarda avanti anche Giorgio. Senza dimenticare l'ultimo mese: «Siamo riusciti a venir fuori dal periodo buio che abbiamo attraversato. Prima o poi capitano questi momenti».
È passato, forse non è mai arrivato veramente a rivedere certe prestazioni, esclusa quella del derby. La proiezione nel lungo periodo è presto fatta, considerati i 25 punti dopo appena 15 giornate. Anche se Jorginho preferisce restarsene coi piedi ben saldi a terra: «Pensiamo ai 40, magari il prima possibile. La salvezza intanto, dopo se ci saranno le condizioni giuste penseremo a qualcosa d'altro».
Sabato c'è il Catania, cliente duro ma pur sempre ultimo.
Valori potenziali ma mai mostrati veramente. Giorgio si fida poco: «Il Catania è una squadra difficile da affrontare, anche se il nostro atteggiamento dovrà sempre essere quello di chi vuole provare a vincere ovunque e contro chiunque. È vero, ci siamo riusciti meno in casa che al Bentegodi. Alla fine però la classifica ci sta premiando comunque. Va bene così». Attorno a Jorginho anche il terreno giusto, la percezione che questo sia solo l'inizio. Non solo per lui, attorniato da lusinghe (per ora solo virtuali) di tanti club d'élite. Sogliano ieri è stato chiaro, ma i pensieri di Jorginho adesso non corrono propriamente al mercato: «Si vede da parte di tutti disponibilità e voglia di vincere. Soprattutto voglia di crescere. E così dobbiamo continuare a ragionare».
FONTE: LArena.it
Jorginho: "Il nostro segreto? Gruppo umile e unito"
Postata il 13/11/2013 alle ore 17:58
PESCHIERA DEL GARDA - Ecco le dichiarazioni del centrocampista gialloblù, Jorginho, rilasciate ai microfoni di Sky Sport 24 prima della seduta d'allenamento pomeridiana: "La Nazionale azzurra? Ovviamente sono molto interessato. Per me sarebbe un sogno e un onore poter vestire la maglia azzurra, poi in occasione di un Mondiale sarebbe ancora più speciale. Il segreto del Verona? Ci impegniamo al massimo durante la settimana, lavoriamo duramente, siamo un gruppo umile e molto unito. Credo che i risultati positivi siano un insieme di questi particolari. Il derby? È una partita speciale, inutile nasconderlo. Personalmente capisco quanto i tifosi ci tengano, dopo 6 anni che vivo a Verona mi rendo conto che non è una sfida come le altre. Noi non vediamo l'ora di scendere in campo, penso che tutti vogliano giocare partite come queste. Loro con il cambio in panchina avranno una scossa ulteriore ma noi ci stiamo preparando bene. La più forte? Abbiamo già affrontato diverse grandi squadre, personalmente quella che mi ha impressionato di più è stata sicuramente la Roma. Lo spot per Trivellato/Mercedes-Benz? Mi sono divertito davvero tanto e devo dire che mi sono sentito anche a mio agio, qualcuno mi ha detto che ho tutte le carte in regola per fare anche il trasportatore d'acqua. Ovviamente la sfida di palleggi con Martinho l'ho vinta io. Il mio maestro calcistico? Mi piace riguardarmi le partite nelle quali giocano i più forti e cercare di "rubare" sempre qualcosa dei loro movimenti. Però un mio punto di riferimento fin da quando ero più piccolo è sicuramente Pirlo. Poi credo che per migliorarsi sempre serva allenarsi con costanza e impegno".
Ufficio Stampa
FONTE: HellasVerona.it
ALTRE NOTIZIE
Hellas, Jorginho: "Sarebbe un sogno e un onore giocare con l'Italia"
13.11.2013 15.54 di Antonio Vitiello Twitter: @AntoVitiello
Il centrocampista offensivo dell'Hellas Verona, Jorginho, è stato intervistato da SkySport24: "Sono interessato alla Nazionale italiana, sarebbe un sogno e un onore, continuo a lavorare per quello. Segreto del Verona? Lavoriamo tanto e bene, siamo a disposizione del mister e della squadra con grande umiltà, cerchiamo di crescere in ogni allenamento. Derby con Chievo? Sono qui da tanto, sono 6 anni, il derby è sentito, ma siamo tranquilli, non vediamo l'ora di entrare in campo. Non abbiamo paura, solo rispetto per gli avversari. Juve o Roma? Mi ha impressionato di più la Roma sinceramente, la Juve però è una gran bella squadra. A chi mi ispiro? Cerco di guardare le cose positive da tutti, non uno in particolare, comunque da piccolo Pirlo è per me un esempio".
SERIE A
Verona, osservatori di Chelsea e Siviglia al Bentegodi per Jorginho
01.11.2013 18.19 di Raimondo De Magistris Twitter: @RaimondoDM
I radar dei club europei sono sempre accesi su Jorginho, talento dell'Hellas Verona che si sta mettendo in luce anche in Serie A agli ordini del tecnico Mandorlini. Secondo Sky, osservatori di Chelsea e Siviglia mercoledì sera erano allo stadio Bentegodi per monitorare dal vivo il centrocampista di Imbituba durante la sfida contro la Sampdoria
SERIE A
ESCLUSIVA TMW - Ag.Jorginho: "In Europa col Verona"
31.10.2013 11.06 di Alessio Alaimo Twitter: @alaimotmw
"Jorginho è stato scoperto da Riccardo Prisciantelli nel 2007". Joao Santos, agente del centrocampista dell'Hellas Verona, Jorginho, a TuttoMercatoWeb.com ci tiene ad assegnare la giusta paternità della scoperta del suo assistito. Poi spazio alla vittoria del Verona ottenuta ieri sulla Samp: "L'Hellas gioca sempre per vincere, al di là del gioco espresso conta il risultato e questo è importante, la squadra sta bene, è un grande gruppo. Ora sotto col Cagliari...".
E gennaio sarà tempo di mercato.
"Leggo tanti accostamenti, ma fin adesso, veramente, nessuno si è presentato con una proposta concreta dal Verona. E po il mercato di gennaio è di riparazione, più facile, eventualmente, che Jorginho parta in estate se dovesse confermarsi a grandi livelli. Anche se, qualora il Verona andasse in Europa League, mi farebbe piacere vedere ancora lui, Martinho e Rafael con la maglia gialloblu' a giocarsela in campo europeo. Oggi l'obiettivo, il sogno, è andare in Europa con il Verona".
SERIE A
ESCLUSIVA TMW - Galli: "Ho portato Jorginho a Verona per quarantamila euro"
26.10.2013 12.00 di Simone Bernabei
Una delle grandi sorprese di questa prima parte di campionato è senza dubbio il centrocampista del Verona Jorginho, che grazie alle ottime prestazioni ha attirato su di se gli interessi di molte big europee. L'esplosione del centrocampista ha sorpreso molti addetti ai lavori, ma sicuramente non Giovanni Galli, suo scopritore ai tempi del Verona. L'ex portiere di Milan e Fiorentina, nonostante il poco tempo avuto a disposizione, nei mesi in cui ha lavorato come direttore sportivo al Verona è riuscito a portare al Bentegodi questo talento il cui valore sale giorno dopo giorno. In esclusiva per TuttoMercatoWeb.com, lo stesso Galli ha raccontato la sua scoperta.
Lei che lo ha portato al Verona, ci racconta come ha scoperto il talento di questo ragazzo?
"Era nella scuola calcio di una mia persona di fiducia che prendeva i giovani dal Brasile e li portava in Italia formandoli come uomini e come calciatori. Mi bastò vederlo una volta per capire che aveva qualità fuori dal comune".
Ci racconta cosa la colpì?
"Aveva già qualità importanti, specialmente se consideriamo che all'epoce il Verona era in serie C. Era un po' esile di fisico, ma mi colpì la personalità con cui stava in mezzo al campo, oltre ovviamente alla buona tecnica".
Si aspettava questa esplosione?
"Quando uno prende un giocatore giovane spera sempre che possa sfondare. Aveva delle ottime prospettive, sapevo che sarebbe potuto diventare un giocatore importante. Arrivò per poche migliaia di euro, se pensiamo che adesso vale oltre 10 milioni si capisce la bontà dell'investimento...".
Ci svela le cifre?
"Arrivò per circa 5 mila euro più altri 10 mila per il riscatto a fine stagione. Poi avevamo concordato altri 25 mila euro in caso di esordio in serie A. In sostanza Jorginho al Verona è costato 40 mila euro".
Secondo lei a giugno sarà pronto per il grande salto?
"Credo proprio di si. Jorginho oltre che le gambe utilizza il cervello in campo, e questo è fondamentale. Ha grande carattere e grande personalità, come dimostra il fatto che è il rigorista della squadra. Per me è lanciato verso una grandissima carriera".
ALTRE NOTIZIE
ESCLUSIVA TMW - C. Pin: "Jorginho? Difficile resti in Italia, è da Barca o Bayern"
25.10.2013 11.12 di Chiara Biondini
Fonte: Lorenzo Marucci
Intervistato da TuttoMercatoWeb.com, l'ex difensore di Fiorentina e Verona attualmente dirigente sportivo, Celeste Pin, ha parlato del campionato degli scaligeri e del futuro di Jorginho.
[...]
"Jorginho? Mi sta piacendo tanto, si è calato in questo campionato con le giuste dimensioni che sbalordisce domenica dopo domenica. Direi che è stato un acquisto azzeccato al 100%. Dove me lo immagino il prossimo anno? E' difficile, quando un giocatore si esprime a questi livelli, le grosse squadre a livello europeo si muovono, Barcellona, Real Madrid, Bayer Monaco, vedo anche difficile una sua permanenza in Italia, credo che sia un giocatore predestinato al calcio europeo".
[...]
SERIE A
Verona, oltre all'Inter anche l'Arsenal su Jorginho
24.10.2013 19.24 di Antonio Vitiello Twitter: @AntoVitiello
Sabato sera sarà certamente un osservato speciale. In campo e fuori. Il centrocampista dell'Hellas Verona Jorginho piace all'Inter che lo sta seguendo da vicino. Secondo il Daily Star, oltre ai nerazzurri anche Arsenal e Liverpool hanno messo gli occhi su di lui. Già quest'estate - per il tabloid inglese - due offerte di Chelsea e dei Reds vennero rifiutate.
SERIE A
Hellas Verona, lo United prepara un'offerta sontuosa per Jorginho
24.10.2013 00.05 di Alessandra Stefanelli
Jorginho, centrocampista dell'Hellas Verona, ha stregato tutti. Il brasiliano con passaporto anche italiano piace moltissimo anche alle big italiane ma anche europee, tanto che sarà difficilissimo per il presidente Setti trattenerlo. Stando a quanto rivelato dall'esperto di mercato Alfredo Pedullà, però, nelle ultime ore si sarebbe fatto sotto anche il Manchester United, che avrebbe pronta un'offerta da 13-14 milioni di euro per sbaragliare la concorrenza.
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
10:56 | 23/10
Inter, progetto Jorginho: ecco le cifre
L'esterno italo-brasiliano dell'Hellas Verona potrebbe costare circa 10 milioni di euro
CALCIOMERCATO HELLAS VERONA JORGINHO INTER - L'Inter pensa già al futuro: con l'arrivo dei capitali freschi di Thohir ora i nerazzurri potranno progettare con tutta tranquillità la prossima sessione di mercato, quella di gennaio. Un nome spicca tra gli altri tra i progetti nerazzurri: quello dell'esterno dell'Hellas Verona Jorginho, giocatore che, secondo "Tuttosport", sarebbe in cima alla lista degli acquisti della società milanese per il prossimo futuro.
BUONI RAPPORTI - I nerazzurri contano di sfruttare gli ottimi rapporti con la società scaligera per provare a prendere Jorginho, ma non sarà così semplice: secondo le indiscrezioni Jorginho potrebbe arrivare a costare intorno ai 10 milioni di euro. Una cifra che, a questo punto, l'Inter potrebbe pagare, sempre che l'Hellas Verona non si veda arrivare offerte migliori da qualche altro blasonato club...
by Michele Ruotolo
FONTE: CalcioNews24.com
mercoledì 23 ottobre 2013
Serie A, Inter: Thohir vuole giovani stelle, Jorginho è la prima
Il magnate indonesiano cercherà di svecchiare la rosa e con Cambiasso in scadenza di contratto, il tesseramento dell'italo-brasiliano del Verona sarebbe l'ideale
MILANO - Thohir la vorrebbe giovane e stellare. L'Inter che presto verrà potrebbe avere Jorginho, una delle scoperte dell'Hellas Verona di Mandorlini. Cinque gol nelle prime otto gare di campionato, al suo primo anno in Serie A, si è messo subito in luce. Ventuno anno, il sangue è brasiliano ma è naturalizzato italiano. Tant'è che anche Cesare Prandelli, spesso, invia suoi emissari in giro per l'Italia per capire se Jorginho vive di exploit o il suo talento sia veramente sbocciato. Il magnate indonesiano punterebbe su Jorginho, che è stato accostato anche al Milan. o del Verona Jorginho, sembra infatti chel'Inter nelle ultime settimane abbia cercato di recuperare terreno mostrandosi particolarmente interessata al ragazzo. Emissari nerazzurri stanno seguendo in maniera piuttosto assidua i match dei veneti. Thohir cercherà di svecchiare la rosa e con Cambiasso in scadenza di contratto, il tesseramento di Jorginho sarebbe l'ideale.
FONTE: CorriereDelloSport.it
PRIMO PIANO
Jorginho, Pedullà: "Sul talento del Verona anche lo United"
24.10.2013 09:19 di Michele Zomer Twitter: @Mikzomer
Il giovane centrocampista del Verona sta incantando tutti. Determinazione, velocità, lucidità e voglia di continuare a far bene. Una lieta conferma di quanto dimostrato in cadetteria, anzi addirittura meglio della stagione passata, per lo più in una serie superiore. Prestazioni esaltanti, che a detta di uno dei maggiori esperti di mercato, Alfredo Pedullà, avrebbe suscitato l'interesse persino dello United. Secondo il giornalista di Sportitalia, sull'italo-brasiliano del Verona oltre alla Fiorentina, da tempo sulle tracce al giocatore, ci sarebbero diversi club di Premier League: Everton, Aresnal, Liverpool e Manchester United, come rivelto appunto da Pedullà.
FONTE: TuttoHellasVerona.it
Hellas Verona: sirene inglesi per Jorginho
OTTOBRE 23
L’Hellas Verona di Andrea Mandorlini è sicuramente la sorpresa di questo inizio di stagione: in pochi avrebbero scommesso di vedere gli Scaglieri tra le prime cinque classificate dopo le prime giornate di campionato. Il merito non è solo dell’allenatore ma anche di un gruppo formato da giovani talentuosi aiutati da giocatori di indiscussa esperienza, creando il giusto mix di grinta, spettacolo e determinazione.
Tra quei ragazzi che stanno trascinando i gialloblu tra le parti più alte della classifica, ce n’è uno in particolare che ha attirato più di tutti l’attenzione: stiamo parlando del fulcro del centrocampo gialloblu Jorge Luiz Frello, comunemente noto come Jorginho. Centocampista totale, capace di ricoprirne tutti i ruoli, è stato recentemente inserito nella lista della spesa di due storici club inglesi: Arsenal e Chelsea. Come spiega il Daily Express, le due squadre londinesi hanno inviato i propri scout ad assistere alla partita che l’Hellas Verona ha disputato tra le mura amiche contro il Parma (partita poi vinta dalla truppa di Mandorlini per 3-2, ndr). Al termine del match, lo stesso mediano italo-brasiliano ha ammesso di esser stato avvisato che sugli spalti erano presenti gli osservatori di Arsenal e Chelsea, quindi “se continuerò a giocare bene, potrò dimostrare realmente quanto valgo”, ha affermato il nativo di Imbituba.
Il giovane classe ’91 è stato continuamente definito da Mandorlini come un giocatore insostituibile del suo 4-3-3; tuttavia sia l’allenatore stesso, sia la dirigenza hanno ammesso che, di fronte ad un’offerta irrinunciabile, sarebbero pronti a lasciarlo partire ed a rimpiazzarlo con un altrettanto promettente centrocampista. Lo stesso tecnico gialloblu, intervistato dall’emittente radiofonica Radio 1 durante la trasmissione Radio Anch’io Sport, che “sarà difficile convincere Jorginho a restare, così come è duro trovarne uno con le sue stesse caratteristiche, ma noi abbiamo tanti ragazzi da far crescere e maturare: noi vogliamo utilizzare quei ragazzi ai quali viene dato poco spazio ma che in futuro potranno essere fondamentali per questo club”, ha poi concluso Mandorlini.
Valerio Scalabrelli
FONTE: TuttoCalcioNews.net
SERIE A
Inter e Juve in collisione per un gioiello "italiano". Sabato giorno chiave
23.10.2013 12.15 di Gianluigi Longari Twitter: @Glongari
Attesa una svolta, e non troppo lontana nel tempo. Il nuovo gioiello in grado di sprigionare luce ed impreziosire la nostra serie A sta entrando di prepotenza nel mercato, acquisendo una posizione di rilievo ancora maggiore rispetto a quanto già in estate era riuscito a fare. Per restare nei confini dello stivale, sono nientemeno che Inter e Juventus le società disposte ad intavolare una contesa che abbia come effetto e conseguenza il suo tesseramento. Allargando il quadro anche al resto d'Europa, non c'è big inglese che non abbia ricevuto rapporti lusinghieri sulle abilità di Luiz Frello Filho in arte Jorginho.
Il centrocampista italo brasiliano in forza all'Hellas Verona sta incantando dimostrandosi come uno dei calciatori con il maggiore rendimento dell'intero nostro panorama calcistico nazionale; i numero sono dalla sua parte e raccontano le caratteristiche che lo contraddistinguono, allargando le sue abilità anche in una fase che non gli dovrebbe direttamente competere come quella realizzativa (influente la freddezza nel tirare i calci di rigore). Nelle 8 partite sin qui disputate ha messo a segno ben 5 realizzazioni, condite da un assist e da statistiche di grande rilievo.
L'87 % dei suoi passaggi vanno a buon fine ed anche a livello difensivo riesce a concedere equilibrio alla squadra senza limitarsi a vestire i panni del centrocampista di costruzione puro e semplice. La Juventus in estate sembrava averlo prenotato prima dell'intervento del Liverpool che pure mollò la presa sul più bello complice la caparbietà di Sean Sogliano nel volerlo trattenere a Verona. Scelta ponderata e lungimirante, tanto che solo due mesi dopo la lista delle pretendenti è aumentata a dismisura: Arsenal e Chelsea Oltremanica mentre in Italia l'arrivo a San Siro di Thohir proprio in occasione del match contro gli scaligeri sarà l'occasione giusta per discutere ed intavolare una trattativa con la controparte. Per caratteristiche, qualità ed età Jorginho sembra il prototipo di acquisto per un nuovo corso da iniziare e per nuove basi da gettare. Concorrenza permettendo, ovviamente, e soprattutto a condizione che l'Hellas Verona decida di privarsene a stagione in corso.
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
Jorginho vuole (ri)prendersi il Milan
21 ottobre alle 17:00
L'Hellas Verona è la vera sorpresa del campionato. Grazie alla vittoria in rimonta sul Parma, gli scaligeri neo-promossi in Serie A sono saliti al quarto posto in classifica sorpassando l'Inter, che sfideranno sabato sera a San Siro, dove da giocatore mister Mandorlini vinse lo scudetto dei record con Trapattoni in panchina nel 1989.
Sempre a Milano, ma sullo sponda rossonera del Naviglio, sarebbe potuto andare Jorginho, protagonista di un grande avvio di stagione insieme a Toni e Iturbe. Infatti il centrocampista italo-brasiliano classe 1991, salito a quota 5 gol in campionato con la doppietta di ieri su rigore, era stato bloccato dal Milan, che poi ha preferito puntare su Poli.
Un futuro in rossonero non va comunque escluso, anche se nel frattempo è aumentata la concorrenza. In tribuna allo stadio Bentegodi c'erano degli osservatori inglesi, che lo hanno seguito con molta attenzione. Jorginho piace in Premier League, mentre in Italia interessa anche a Juventus e soprattutto Fiorentina.
FONTE: CalcioMercato.com
08:12 | 22/10
Hellas Verona, Jorginho: «Mi sento italiano. Futuro...»
Il centrocampista italo-brasiliano ha parlato del momento positivo con uno sguardo al futuro.
CALCIOMERCATO HELLAS VERONA JORGINHO – Uno dei simboli del sorprendente Hellas Verona è senza dubbio Jorginho, gioiello in vetrina che ha provato a farsi conoscere meglio: «Sono venuto in Italia a 15 anni: facevo parte di un gruppo di 50 ragazzini gestiti in Brasile da un agente italiano. Quelli più pronti venivano portati in Italia per fare dei provini, così arrivai a Verona con tante speranze. L’impatto fu durissimo: per un anno e mezzo sono stato senza contratto, mangiavo e dormivo in una specie di convitto e con una paghetta di 20 euro a settimana che ricevevo dal procuratore. Stavo per tornare in Brasile. Poi mi prese il Verona e la mia fortuna è stata conoscere Rafael: mi ha aiutato tanto, poi ho anche cambiato agente», ha dichiarato il centrocampista a “La Gazzetta dello Sport”.
Jorginho ha parlato poi del suo stile di gioco: «Il mio ruolo ideale è davanti alla difesa però mi piace coprire più ruoli, cerco di essere sempre nel vivo dell’azione, due tocchi e via, cose semplici, inserimenti e corro tanto: faccio 12 chilometri a partita. Per essere sempre motivato da due anni lavoro con un mental coach, Nicola Fittà. Alleno la testa con degli esercizi: fissare per tanto tempo un oggetto aiuta a essere freddi, stare per un minuto immobili senza pensare a nulla svuota la mente».
E sull’exploit della squadra veneta: «Ce lo meritiamo perché stiamo lavorando tanto, Mandorlini è un martello. Ieri ha detto che ho giocato male e ha ragione: mi sono aiutato con i due gol... Rigori? Ho accettato volentieri questa responsabilità. Già chiudere il torneo a 8 reti sarebbe fantastico. Bagnoli? In città se ne parla tanto, talvolta anche nello spogliatoio, ma noi dobbiamo pensare a fare in fretta i 40 punti e poi ci divertiamo. L’obiettivo è la salvezza. Chi mi ha sorpresa di più? Vedere Toni sacrificarsi, tutta la voglia che ha ancora è impressionante. Rafael è passato dalla C alla A continuando a fare parate importanti. Iturbe? Ha classe ma va lasciato tranquillo».
Sulla Nazionale e le indiscrezioni di calciomercato Jorginho ha, infine, spiegato: «Mi sento italiano: sogno di giocare e vincere un Mondiale con la Nazionale. Spero che la questione burocratica si sistemi presto. Domenica sono stato “spiato” da Arsenal e Chelsea? Fare ancora un anno a Verona mi farà solo bene. Qui mi sento a casa e c’è grande entusiasmo».
by Silvana Palazzo
08:54 | 21/10
Hellas Verona, Jorginho ieri visionato dagli osservatori di...
Cresce l’interesse nei confronti del giovane centrocampista gialloblù.
HELLAS VERONA JORGINHO – Gongola il patron Maurizio Setti, che ha in vetrina diversi gioielli. Continua a brillare la vetrina dell’Hellas Verona ed in particolare Jorginho, il cui valore continua a crescere. Al momento il valore del cartellino del centrocampista, un cecchino dal dischetto, è salito a 10 milioni di euro. Cresce, però, anche l’interesse nei suoi confronti: al di là di quello ben noto del commissario tecnico della Nazionale, Cesare Prandelli, anche quello dei club, soprattutto esteri. Piace in Premier League Jorginho, che ieri è stato seguito dagli osservatori di Arsenal e Chelsea, dopo aver sfiorato il Milan la scorsa estate.
TIRATA D’ORECCHIE – Intanto, però, Mandorlini lo tiene con i piedi ben saldi per terra: «Jorginho in Nazionale? Per me ha giocato la peggiore partita di questa stagione. Ho cambiato più volte la sua posizione in campo con Romulo perché stava facendo fatica. Alla fine non l’ho sostituito, magari ho fatto bene…», ha dichiarato, come riportato da “La Gazzetta dello Sport”, l’allenatore gialloblù.
by Silvana Palazzo
FONTE: CalcioNews24.com
Jorginho: "Classifica? Godiamoci questa vittoria " / VIDEO
Postata il 20/10/2013 alle ore 21:00
VERONA - Segui su Hellas Verona Channel l'intevista a Jorginho. Ecco le principali dichiarazioni del centrocampista gialloblù, rilasciate dopo la vittoria per 3-2 contro il Parma, 8a giornata del campionato Serie A TIM 2013-14: "Una vittoria stupenda, che dedico a due persone speciali: una è Giovanni Martinelli, l'altra è mia sorella, che sta passando un periodo difficile. Il nostro atteggiamento nella ripresa? A fine primo tempo, negli spogliatoi, ci siamo guardati e abbiamo chiarito un po 'di cose. La classifica? Godiamoci ancora questa vittoria e tutto quanto di positivo abbiamo fatto. Poi inizieremo a pensare alla prossima partita, la classifica la guarderemo alla fine".
Ufficio Stampa
FONTE: HellasVerona.it
20 ottobre 2013 - Doppietta per Jorginho in Verona 3-2 Parma |
Calciomercato Milan, il grande rimpianto è Jorginho
BY IL MONACO – OTTOBRE 15, 2013
PUBBLICATO IN: NEWS
Le news di mercato – A dispetto del nome è italiano e sta disputando un campionato strepitoso con l‘Hellas Verona. Già dalla prima giornata, contro il Milan, ha fatto vedere di che pasta è fatta. 22 anni, buona visione di gioco, Jorginho è in grado di garantire qualità e quantità al centrocampo. I rossoneri lo avevano seguito a lungo e un certo punto erano stati a un passo dal prenderlo, per una cifra intorno ai 6 milioni di euro. Galliani, però, stabilì che era troppo rischioso investire una cifra simile per un calciatore che non aveva ancora giocato con continuità in Serie A. Così il giovane centrocampista è rimasto a Verona.
Ma le voci di calciomercato, dopo l’ottimo avvio in campionato, non si sono placate, anzi. Secondo Sportitalia, il giocatore di origini brasiliane è ormai al centro di una vera e propria asta tra Everton, Arsenal, Tottenham e Manchester United. Le italiane sembrano tagliate fuori, anche perché il prezzo del cartellino del veronese si aggira ormai intorno ai 12 milioni di euro.
Un vero peccato che il Milan non abbia voluto rischiare spendendo la metà. Viste le pessime prove dei centrocampisti rossoneri (gli unici che si stanno salvando sono De Jong, Muntari e Poli), uno come Jorginho avrebbe di sicuro fatto comodo.
FONTE: ACMilanMania.it
Il Verona farà fatica a trattenere Jorginho: nella corsa per il talento italo-brasiliano s'è inserito anche il Liverpool
di Federico Gottero
12/ott/2013 00.00.00
Il talento dell'Hellas Verona Jorginho fa gola a molte squadre: una di queste è il Liverpool. Il tecnico dei 'Reds' Rodgers lo vuole a tutti i costi e a gennaio tenterà l'assalto.
Una cosa è sicura, il Verona farà molta fatica a trattenere Jorginho fino al termine della stagione. Il talento italo-brasiliano, infatti, in questo campionato è definitivamente esploso, dopo l'ottima stagione disputata l'anno scorso in serie B.
I 3 goal nelle prime sette partite non sono passati inosservati e molte squadre, anche di grande prestigio, hanno già messo gli occhi sul giovane centrocampista gialloblù. Una di queste è il Liverpool. Secondo quanto riporta 'TalkSport Radio' i 'Reds' sarebbero pronti a dare l'assalto a Jorginho. Il ventuenne del Verona, infatti, è diventato un pallino del tecnico Brendan Rodgers.
La Fiorentina, che lo segue da tempo, rimane comunque in pole. Vincenzo Montella avrebbe chiesto l'italo-brasiliano come rinforzo per il centrocampo, ma battere la concorrenza non sarà facile. Rimane invcece indietro nella corsa il Milan.
FONTE: Goal.com
08:08 | 10/10
Hellas Verona, Jorginho: «Nazionale? Sì, voglio l'Italia»
Il centrocampista gialloblù ha svelato il sogno di vestire la maglia azzurra.
HELLAS VERONA JORGINHO – Simbolo di una squadra che sta sorprendendo in Serie A, Jorginho sta cominciando a suscitare l’interesse delle grandi e della Nazionale, visto che ha la cittadinanza italiana. A margine della presentazione di una nuova iniziativa della Panini, il centrocampista dell’Hellas Verona ha parlato della sua scalata: «Sono venuto in Italia per cercare di sfondare e perché il mio procuratore era di Verona. Ma, quando sono rimasto senza contratto, stavo per tornare in Brasile perché volevo aiutare la mia famiglia e non potevo farlo. Sono stati proprio i miei parenti a consigliarmi di restare per provarci ancora. Ed è stato un suggerimento giusto perché poi è arrivato il settore giovanile del Verona, quindi la Sambonifacese, il torneo di Viareggio col Sassuolo e poi il ritorno in gialloblù. Ma quei mesi senza contratto a 16 anni sono stati duri», ha dichiarato Jorginho, come riportato da “Tuttosport”.
MOMENTO D’ORO – A proposito dell’exploit in campione del club scaligero, Jorginho ha spiegato: «Ci stiamo meritando questi risultati perché abbiamo lavorato molto in estate. Siamo tutti pronti a seguire quello che dice il mister, in particolare la sua richiesta a ricoprire più ruoli in campo. Questo è il nostro punto forte. Con il mister abbiamo legato subito perché lui crede in chi ha voglia di fare. E io ne ho sempre tanta e spero di averla sempre. Mandorlini è un martello, ci dice sempre di restare sul pezzo senza mollare niente. Iturbe? Se continua a fare così va benissimo, è un ragazzino, ha 20 anni ed è molto sveglio. Sono contento per lui. Ha tanta voglia di fare. Ha tanto da crescere e da imparare tatticamente. E’ molto bravo. Noi come il Verona di Bagnoli? In questi giorni i giornali in città ne parlano tantissimo. Qualche volta nello spogliatoio è uscito il ricordo di quella squadra. Ma noi dobbiamo solo pensare ad andare avanti così. E il nostro obiettivo resta la salvezza».
GRANDE SALTO – In merito alle voci di mercato e ad un futuro in azzurro, il regista ha aggiunto: «Milan? Ma ci sono tante squadre importanti in Italia. Mi fa piacere che si parli di me ed è uno stimolo a migliorare sempre. So dove voglio arrivare, ma me lo tengo per me. E penso al Verona. E’ la maglia che indosso e voglio dare il massimo per questa squadra. Sì, vorrei giocare con l’Italia. I miei parenti vengono da Vicenza. Mi sento italiano. Il sogno di ogni bambino è giocare in Nazionale. E il mio desiderio più grande è vincere il Mondiale».
by Silvana Palazzo
10:30 | 09/10
Verona, Jorginho: si avvicina il futuro in azzurro
L'ala brasiliana può essere convocata per l'Italia e così, probabilmente, sarà prossimamente
ITALIA HELLAS VERONA JORGINHO - Una nuova ala per l'Italia? Potrebbe essere Jorginho, l'esterno dell'Hellas Verona, brasiliano, che tanto bene sta facendo nel nostro campionato. La sua convocazione non è fantascienza, come riporta il sito de "La Gazzetta dello Sport", visto che il giocatore è sì brasiliano, ma di origini chiaramente italiane (il bisnonno era veneziano ed emigrà dall'Italia agli inizi dello scorso secolo).
ITALO-BRAZIL - Jorginho, tra l'altro, era già stato convocato da Mangia nella Nazionale Under 21, non potendo però scendere in campo a causa di una normativa UEFA che impedisce ai neo-comunitari di giocare in nazionale prima che siano trascorsi almeno 5 anni di militanza nel calcio professionistico. Per il futuro Jorginho potrebbe essere un'arma in più per gli azzurri.
by Michele Ruotolo
FONTE: CalcioNews24.com
LA MEGLIO GIOVENTU’ – Jorginho
1 ottobre 2013 10:30 | Marco Giordano
Hellas Verona-Sassuolo serie BUn apparecchio per sfondare. Sorrisi metallici e tanto talento, di campioni con l’apparecchio ai denti la nostra Serie A ne ha conosciuti tanti. Dopo i vari Cavani, Pato, Marquinhos che ne hanno fatto un vero e proprio amuleto, adesso tocca ad un giovane che con giocate brillanti come il suo sorriso, sta impressionando il nostro campionato: parliamo di Jorge Luiz Frello, noto come Jorginho, una delle belle rivelazioni di questo inizio di stagione. A dire il vero il catarinense dai piedi fatati si era già fatto conoscere nello scorso campionato di B nell’anno che ha sancito il ritorno dell’Hellas Verona nella massima serie.
Nato il 20 Dicembre 1991 nel piccolo comune brasiliano di Imbituba, nello stato di Santa Catarina, il piccolo di casa Frello a soli 15 anni prende il suo primo volo internazionale e sbarca in Italia pronto a realizzare il sogno di diventare calciatore. L’intermediario Alessandro De Biasi chiede all’allora ds del Verona, Giovanni Galli, e al responsabile del settore giovanile, Riccardo Prisciantelli, di visionare due ragazzini, uno argentino e l’altro brasiliano: Juanito Gomez e appunto Jorginho. Il primo non convinse particolarmente e fu girato in prestito al Brescia, il piccolo e gracile Jorginho invece stupì subito per i suoi mezzi tecnici e il ds Galli con soli 5 mila euro lo assicurò alle giovanili scaligere.
Il ragazzo dopo la prima esperienza con la Beretti veronese, dimostrandosi più maturo dei suoi compagni viene girato in prestito al Sassuolo, per un breve periodo, utile a permettergli di partecipare al Torneo di Viareggio. Tornato alla base dopo il noto torneo l’Hellas decide di girare il ragazzo nella Seconda Divisione di Lega Pro, in modo da farlo giocare più frequentemente con la maglia della Sambonifacese: scende in campo in 30 occasioni e segna anche una rete.
Nella stagione seguente il Verona è appena tornato in Serie B dalla Prima Divisione e Jorginho dopo la preparazione estiva con la prima squadra, viene aggregato alla rosa come uno dei giovani di completamento, utili in caso di necessità nel lungo campionato cadetto. A parte l’esordio a 15 minuti dalla fine nella vittoria in casa contro il Sassuolo (il 4.09.2011) il suo inizio di campionato si svolge nell’anonimato più totale. Ma al Castellani di Empoli, alla 16° giornata cambia tutto: viene schierato titolare dal tecnico Mandorlini, a cui Jorginho sente di dover ripagare la fiducia mostratagli, e lo fa con una prestazione meravigliosa arricchita dal primo gol e dall’assist ad Halfredsson per il definitivo 3 a 0 degli Scaligeri. Da quel momento la sua storia calcistica cambia definitivamente, diventa un titolare inamovibile, e la stagione successiva, quella del ritorno in A, le manovre avvolgenti che hanno fatto la fortuna dei gialloblu partono tutte dai suoi piedi, che a fine stagione conteranno un minutaggio di 3.878 minuti e una sola partita ufficiale saltata. Una grande stagione impreziosita dalla convocazione nell’Under21 italiana di Devis Mangia. Si perché grazie al bisnonno paterno veneto, il giovane brasiliano è stato naturalizzato e ha scelto di vestire azzurro.
Jorginho è il regista che ogni allenatore vorrebbe, praticamente un vice allenatore in campo con una tecnica di base ed una visione di gioco sopra le righe. Assoluto padrone del centrocampo veronese, anche l’impatto con la massima serie è stato dei migliori, già a segno in due occasioni e con due assist all’attivo. Davanti alla difesa inizia la sua zona di competenza, fino a diventare “falso” trequartista all’occorrenza, un’assoluta certezza per Mandorlini, un desiderio di molti per il futuro: Fiorentina, Inter, Juve e Milan in Italia, Arsenal, Everton, Liverpool e Manchester City in Inghilterra, sono pronte a metter su un’asta per un ragazzo che potrà rivelarsi top player un domani. D’altronde come è stato per altri, la fortuna è con un apparecchio, la fortuna è con La Meglio Gioventù.
FONTE: CalcioWeb.eu
Jorginho |
30.09.2013
Luca & Giorgio, un patto di rigore
IL RETROSCENA. In pochi giorni ha fatto centro due volte dal dischetto
«Un accordo top secret, lo conosciamo solo io e lui La chiamata in azzurro? Ora penso solo al gialloblù»
Il patto di «Luca & Giorgio». Chissà quando è nato, ma certo non è stato concepito nel ritiro estivo. È cosa recente, la stretta di mano fra Toni e Jorginho. Il primo rigorista perchè bomber di fama mondiale, il secondo neospecialista dagli undici metri. Ad occhio e croce, il numero «9» dell'Hellas deve avergli detto: «finchè segni, vai avanti tu...». Ride Jorginho con l'apparecchio che oltre a sistermargli i denti, gli consente di giocare sempre a testa alta. «Che vuol dire, dai. No, non è proprio così il patto - esordisce il centrocampista brasiliano - e poi è un patto, quindi top secret». Alla luce del sole invece c'è la seconda trasformazione in tre giorni che porta il regista gialloblù a quota due reti, proprio come Toni. «No scherziamo è lui il bomber oppure Juanito Gomez. Ma ci sono anche Longo, Cacia e tanti altri. Io mi limito a tirare i rigori. Non ho cambiato parte, è il portiere che mi ha obbligato a farlo». Assomiglia al primo Gianni Rivera, il bravo Jorginho. Qule giovane centrocampista del Milan riproposto nei filmati della Rai ad inizio della sua straoridnaria carriera. Il capello corto, la gracilità della struttura, ma quel fosforo che solo i grandi campioni riescono a distribuire in ogni zona del campo, rigori compresi, quando sono ancora giovani.
«Cerco di fare sempre la mia partita - spiega - contro il Livorno abbiamo avuto dei cali di tensione nel primo tempo ma è normale. Abbiamo speso tanto con Juve e Torino e poi voi vi dimenticate sempre una cosa; in campo ci sono anche gli altri. Il Livorno è partito benissimo e ha giocatori di grande qualità, Paulinho su tutti». Con l'ingresso di Donati in campo e le altre mosse tattiche di Mandorlini è cambiata anche la gara. «Non sta a me decidere, c'è il mister per quello - comunque -. Comunque è vero, anche perchè Donati è entrato benissimo e poi loro avevano speso parecchio. È stata una grande vittoria, perchè arrivata conto una diretta concorrente e un'ottima squadra. Dobbiamo continuare così, prima ci salviamo e prima possiamo giocare più rilassati».
Difficile pensare che il «martello brasiliano» si rilassi, lui che è abituato a pressare come un matto. «Guardate che l'ha fatto anche Iturbe - continua - è questo che ci chiede il mister. Sono felice per il gol dell'argentino. Un ragazzo di qualità che si impegna molto in allenamento». Jorginho è un osservato speciale da parte di Prandelli. Il ct azzurro lo vorrebbe son sé, con Pirlo e Verratti. «Giorgio» fra l'altro sa ricoprire più ruoli in mezzo al campo. «Non fatemi questa domanda - allarga le braccia a questo punto l'italobrasiliano - non ho ancora potuto rispondere alla convocazione perchè manca un documento, non so quale. Lo sanno in Federazione di certo. Intanto gioco al Verona e scusate se è poco».
FONTE: LArena.it
ALTRE NOTIZIE
Collovati: "Verona ben costruito, Jorginho da Nazionale"
29.09.2013 23.01 di Alessio Alaimo Twitter: @alaimotmw
"Il Verona è stato costruito con intelligenza, Jorginho potrebbe tornare utile anche alla Nazionale. E un giocatore come Toni lì davanti è eccezionale". Così a La Domenica Sportiva su Rai Due Fulvio Collovati.
A Collovati fa eco Ivan Zazzaroni. Il giornalista afferma: "Sean Sogliano è molto bravo e ha ottimi consulenti". E il Verona sorride...
SERIE A
Verona, Jorginho da uomo-mercato a uomo-campionato
30.09.2013 08.00 di Gianluca Losco Twitter: @MrLosco
Dopo essere stato fra i protagonisti principali della scorsa stagione in Serie B, molte squadre si sono fatte avanti per Jorginho. Molti i sondaggi, molte volte il centrocampista del Verona è stato richiesto. Tentazioni italiane e non solo: perché oltre a Milan, Juventus e Fiorentina (con i viola in realtà i discorsi non si sono mai chiusi del tutto; il prestito di Romulo potrebbe aver lasciato aperta un'opzione per gennaio o l'estate prossima) per il brasiliano si sono fatte aventi le varie big inglesi come Liverpool, Everton, Chelsea e Manchester City. Nel cuore del mercato sembrava veramente difficile prevedere un futuro di Jorginho ancora in gialloblù.
Invece poi Jorginho è rimasto ed è ripartito come aveva finito l'anno scorso. Facendo girare la squadra, dai suoi piedi nascono tutte le azioni degli scaligeri. Intelligenza tattica, senso della posizione e tecnica da vendere: queste le sue armi migliori, oltre ad una certa freddezza dagli undici metri (vedi le realizzazioni perfette contro Torino e Livorno). Adesso sicuramente l'interesse da parte dei grandi club per il brasiliano non è scemato, anzi. Le sue giocate e la sua personalità hanno portato il Verona a ridosso delle grandi; e il Verona se lo gode, pur sapendo che probabilmente non potrà trattenerlo ancora a lungo.
ALTRE NOTIZIE
Hellas Verona, Jorginho: "Il rigore c'era e la vittoria è meritata"
29.09.2013 17.43 di Alessandra Stefanelli
Ai microfoni di Sky Sport è intervenuto il centrocampista dell'Hellas Verona Jorginho: "Secondo me era rigore - ha detto sulle polemiche per il match contro il Livorno, vinto proprio con un calcio di rigore dubbio -. Se c'è un patto tra me e Toni per i rigori? Sì, è vero. E ci porta bene. Io punto a fare bene con la squadra, credo che la Nazionale sia una conseguenza di quello che faccio con la mia squadra e se la aiuto sarà una soddisfazione in più arrivarci. Se meritavamo o meno di vincere? Ognuno ha le proprie opinioni, noi abbiamo fatto bene e credo sia stata una bella partita, aperta, chiunque poteva vincerla. Non credo si possa dire che non abbiamo meritato, potevamo vincere entrambe. Iturbe? E' un ragazzo che ha delle doti importanti, si vede anche in allenamento e ha voglia di crescere. Si mette sempre a disposizione. Deve imparare tatticamente ma è uno che ascolta tanto e imparerà".
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
ALLA SCOPERTA DEL CENTROCAMPISTA GIALLOBLU
Jorginho, giovani campioni crescono
La nostra Serie A quest'anno finalmente ha ricominciato ad accogliere non solo i famosi "top player" come Higuain, Tevez e Gomez, ma anche parecchi ottimi giocatori come Strootman e Callejon, cosa che non succedeva ormai da parecchie stagioni. Oltre a questi affermati campioni, arrivati tutti da campionati esteri, c'è un altro giocatore che sta deliziando gli appassionati del calcio, un giocatore che ci siamo costruiti in casa, che proviene dalla meno esotica Serie B, Jorge Luiz Frello ai più noto come Jorginho.
Jorginho è un centrocampista moderno, capace di fare con disinvoltura tutti i ruoli del centrocampo, da regista basso a trequartista passando per mezzala sinistra, nonostante la giovane età è alla sua terza stagione da perno insostituibile dello scacchiere tattico dell'Hellas Verona di mister Mandorlini.
Nasce a Imbituba, in Brasile, il 20 dicembre del 1991 e già da giovanissimo si trasferisce a Verona dove, sotto età, viene inserito nella formazione Beretti. Il suo nome inizia a comparire sui taccuini dei più attenti addetti ai lavori nel 2010 quando dopo un Torneo di Viareggio disputato in prestito con la maglia del Sassuolo si fanno avanti alcuni importanti club italiani ed esteri (tra cui non la Juventus che per recente ammissione dell'ex tecnico della primavera, nonostante le sue segnalazioni, preferì non affondare il colpo). Nonostante i corteggiamenti il Verona, che in quel periodo militava in Lega Pro, scelse di mantenere la proprietà del cartellino e di fargli fare la prima esperienza da professionista, sempre in prestito, con la maglia della Sambonifacese, terza squadra veronese impegnata in Seconda Divisione. Il suo primo campionato nei pro fu buono, 33 presenze impreziosite da una rete, contro il Casale, e da una stupenda prestazione in Coppa Italia di Lega Pro quando fu uno dei protagonisti dell'eliminazione dei gialloblu proprietari del suo cartellino allenati allora da Giannini. La stagione seguente le sue prestazioni convinsero Mandorlini, nel frattempo diventato allenatore del Verona promosso in Serie B, prima a testarlo nel ritiro e poi a farlo debuttare a 19 anni nei minuti finali contro il Sassuolo e di riproporlo la giornata dopo da titolare contro la corazzata Torino, nonostante una prima prestazione negativa il tecnico continuò a dare fiducia a questo esile giovane brasiliano che lo ripagò con una straordinaria stagione in continuo crescendo diventando uno dei migliori centrocampisti (dietro forse al solo Verratti) chiusa con 32 presenze e 2 gol e la finale Play off mancata per un soffio. La stagione dopo, sempre in Serie B, è stata quella della conferma, il ragazzo infatti, nel frattempo diventato italiano il 16 ottobre 2012 grazie ai nonni originari del vicentino e convocato da Mangia in Under 21, è uno dei principali protagonisti della promozione in Serie A.
Il seguito è storia recente, Jorginho non patisce minimamente neanche l'esordio nella massima categoria risultando tra i migliori in campo in tre delle prime cinque partite della sua squadra.
Le sue caratteristiche sono quelle riassunte in queste prime giornate, grandissima duttilità tattica essendo stato impiegato da regista, da mezzala e da trequartista annullando completamente Pirlo allo Juventus Stadium, eccezionale capacità di verticalizzare come testimonia l'assist di ieri a Toni per il gol dell'1 a 1 di Gomez e un gioco semplice ma intelligente basato nella maggior parte dei casi su un solo tocco grazie alla capacità di vedere il gioco prima degli altri. Col passare del tempo sta migliorando anche sotto l'aspetto fisico, cosa che gli garantisce di essere bravissimo non solo nelle geometrie ma anche nel recuperare i palloni che poi, come già detto, sa trasformare in oro per gli attaccanti.
Oggi è sin troppo semplice pronosticare per questo giovane con la testa sulle spalle e i piedi ben ancorati al terreno (qualità sempre più rare) un radioso futuro con la maglia della Nazionale e di una big europea sperando che i nostri club non ricadano nell'errore fatto ai tempi con Verratti e non si lascino scappare un altro sicuro campione. In attesa di vedere cosa gli riserverà il futuro tutti gli amanti del bel calcio possono ammirarlo nel centrocampo dell'Hellas Verona, molto lungimirante nel respingere ogni attacco estivo potendo contare ora su un patrimonio che aumenta di valore di giornata in giornata, così possono anche unirsi alle richieste che tutti i tifosi gialloblu fanno al loro mister: vederlo titolare affiancato a Cirigliano, altra new entry di cui sentiremo molto parlare.
Fabio Groberio Scritto il 26/09/2013
FONTE: FantaGazzetta.com
Jorginho: "Teniamoci stretto questo pareggio" / VIDEO
Postata il 25/09/2013 alle ore 23:10
TORINO - Segui su Hellas Verona Channel l'intervista a Jorginho. Ecco le principali dichiarazioni del centrocampista gialloblù, rilasciate dopo il pareggio per 2-2 nella sfida contro il Torino, 5a giornata del campionato Serie A TIM 2013-14: "Il gol? Me la sentivo ed è andata bene. E' il mio primo in Serie A, me lo immaginavo in tutti i modi ed è arrivato su rigore, dove ho deciso di guardare il portiere e piazzare forte il pallone. A chi lo dedico? Sicuramente alla mia famiglia. La partita? Abbiamo disputato una buona prestazione, peccato per gli errori ma è un punto guadagnato contro il Torino che è un'ottima squadra. Siamo arrivati a giocare queste partite dopo tanto lavoro e sacrificio, ci meritiamo tutto. La classifica? Forse, visto quanto lavoriamo in settimana, ci meritiano anche di più".
Ufficio Stampa
FONTE: HellasVerona.it
EDITORIALE
Jorginho, pronto per stregare ancora Torino
25.09.2013 07:00 di Michele Zomer Twitter: @Mikzomer
Molti, forse troppi, coloro che ritenevano il giovane centrocampista brasiliano eccessivamente fragile ed inesperto per guidare il centrocampo di una neopromossa nel difficile cammino della Serie A. Jorginho, abile scoperta del mercato scaligero ai tempi della Lega Pro, lavorando a testa bassa ha risposto con i fatti, nessuna parola fuori posto. Diligente con il Milan, rampante con il Sassuolo, strepitoso allo Juventus Stadium, tanto da essere inserito, queste le voci provenienti dall'ambiente bianconero, nella lista degli osservati speciali del direttore sportivo della Vecchia Signora, Fabio Paratici.
Contro i bianconeri il centrocampista italo-brasiliano, grazie anche alle sapienti indicazioni di Mandorlini, ha letteralmente annientato le giocate di Pirlo, senza però rinunciare ad impartire palloni per le veloci ripartenze gialloblù. Jorginho, giovane della scuderia di Joao Santos, procuratore fra gli altri di Martinho e Rafael, è riuscito grazie ad una superba prestazione a stregare l'ambiente bianconero. Tanti gli elogi, da Conte ai molti addetti ai lavori, dalle testate giornalistiche piemontesi a quelle nazionali. Una sicurezza, anzi una garanzia, che ora il Verona dovrà sfruttare al meglio per costruire quella mole di gioco capace di mettere in difficoltà gli avversari, arma in più per cercare di raggranellare il maggior numero di punti possibili al fine di raggiungere quanto prima la quota salvezza. A Torino si parla un gran bene di lui, c'è da stare certi che in serata il giovane campioncino gialloblù proverà ancora una volta a far parlare di sé.
FONTE: TuttoHellasVerona.it
SERIE A
Sassuolo, giocando così arriveranno le vittorie. Verona, Jorginho è un talento puro
16.09.2013 07.25 di Daniel Uccellieri
[...]
In casa Verona sono due le note positive: il primo gol in serie di Martinho (davvero inspiegabile la sua sostituzione al termine del primo tempo) e soprattutto il talento di Jorginho. Il secondo gol, firmato Romulo, nasce grazie ad una sua giocata pazzesca. Talento cristallino, futuro da top player: per lui al termine della stagione (ma forse anche a gennaio) si scatenerà un'asta milionaria con le big di serie A pronte a darsi battaglia.
SERIE A
Tutti su Jorginho, candidato come rivelazione della prossima A
08.08.2013 07.45 di Andrea Losapio Twitter: @losapiotmw
Jorge Luiz Frello, anche noto come Jorginho, è uno dei volti nuovi della prossima Serie A. Di più, essendo un centrocampista capace di ricoprire tutti i ruoli nel 4-3-3 del Verona di Mandorlini si può legittimamente considerare come uno dei migliori prospetti per le stagioni a venire, perlomeno per quel che concerne la duttilità. Due stagioni di Serie B, dopo un prestito alla Sambonifacese in Lega Pro Seconda Divisione, lo hanno consacrato come uno dei giovani più inseguiti del panorama italiano, alla stregua di Daniele Baselli, altro ragazzino terribile da tenere molto in considerazione per la stagione a venire.
La differenza sta proprio nella capacità di essere un centrocampista box to box, mentre l'atalantino è più regista di centrocampo e dovrà contendere la titolarità con Luca Cigarini (e non sarà semplice). Negli ultimi mesi si è però assistito a un vero e proprio assalto all'italobrasiliano, poiché moltissimi club di primissima fascia ne hanno monitorato le prestazioni, potendo inserirlo in più ruoli della mediana. In primis è stato il Milan, molto attivo sul mercato dei giovani, a fare un sondaggio. Anzi, sembrava che il club rossonero lo avesse pressoché acquistato, mentre a inizio giugno le grandi inglesi hanno più volte chiesto la disponibilità.
Così l'Hellas è tornato sui suoi passi, togliendolo dal mercato e cercando di valorizzarlo in Serie A, nonostante una sfilza di richieste dai due club di Liverpool (con i Reds pronti a offrire 9 milioni di euro), dal Chelsea - seppur Mourinho volesse giocatori più pronti - e pure dalla Fiorentina. Che sta provando a trovare un accordo per il 2014, quando probabilmente Pizarro lascerà e si cercheranno ulteriori alternative ai tre tenori di centrocampo. Difficile prevedere quale sarà il finale, ma una cosa è certa: Jorginho, per arrivare dalla Serie B, promette già molto bene.
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
Jorginho: "Che stimoli l'esordio contro il Milan" / VIDEO
Postata il 04/08/2013 alle ore 21:28
VILLACH - Segui su Hellas Verona Channel l'intervista a Jorginho. Ecco le principali dichiarazioni del centrocampista gialloblù, rilasciate dopo la vittoria per 2-1 contro il Torku Konyaspor, quinta amichevole ufficiale della stagione 2013-14: "Amichevole di buon livello, anche se era difficile perché faceva tanto caldo. Stiamo lavorando tanto, le gambe sono pesanti. Ma tutto sommato sta andando bene. I moduli del mister? Cerco di mettermi a disposizione, dove mi farà giocare cercherò di fare il meglio. Il gol? L'ho rubato di punta, serve per l'autostima. L'esordio con il Milan? Tanta roba, sarà bellissimo. Un inizio così sarà ricco di motivazioni".
Ufficio Stampa
FONTE: HellasVerona.it
01.07.2013
Liverpool e Arsenal vogliono Jorginho
LA TRATTATIVA. Sono state offerte al Verona otto milioni di sterline. Anche Chelsea e Manchester seguono il baby regista ma la filosofia dei Reds può favorire i giovani talenti: «Con l'Hellas in B dovevamo cederlo, ora è diverso»
Il Liverpool si fa avanti. Vuole Jorginho e i suoi piedi morbidi. Dall'Inghilterra giungono solo segnali forti, stavolta molto più concreti di quelli che ad esempio mandò l'Arsenal a gennaio. Giorgio è uno dei giovani talenti più desiderati d'Europa. I dvd con le sue giocate sono finite sulle scrivanie delle più gloriose società inglesi e russe, il suo nome conosciuto da mezzo mondo. Il Manchester United ha mandato tre volte uno dei suoi principali osservatori al Bentegodi per vederlo all'opera, a ruota si sono accodati Chelsea e Manchester City. Adesso è scesa in campo un'altra big assoluta, che a Jorginho potrebbe regalare più minuti e spazio rispetto a chi giocherà per vincere la Premier ma anche la Champions.
TUTTO QUADRA. Il Liverpool sta guardando con grande interesse al mercato italiano, basti pensare ai recenti acquisti di Fabio Borini dalla Roma e Coutinho dall'Inter. La politica del leggendario club di Anfield inoltre è sempre più rivolta ai giovani di prospettiva, basti pensare a Sturridge, Anderson, Sterling, Kelly, Flanagan e non solo. Jorginho per di più aderirebbe perfettamente anche col disegno tattico di Brendan Rodgers, manager che sta costruendo una manovra basata molto sul possesso palla e in generale su una filosofia destinata a dare risultati nel tempo, convinto che la distanza sensibile con le superpotenze d'Inghilterra vada colmata passo dopo passo. Il titolo manca da Anfield da 23 campionati. E neanche il prossimo sarà quello giusto per ridare alla gente della parte rossa di Liverpool un attimo di gloria e permetterle di non pensare solo al suo sfavillante passato. Il centrocampo del Liverpool verrà rimodellato quasi in toto. Lucas Leiva potrebbe seguire Rafa Benitez a Napoli, Jonjo Shelvey è sul mercato. Lo spazio c'è, prevedendo anche che un mostro sacro come l'immenso Steven Gerrard, che ha già superato i 33 anni, non possa essere eterno.
SGUARDO VERSO MILANO. Per Jorginho si era mosso prima di tutti però il Milan, che ha più volte dimostrato di allargare i suoi orizzonti verso i giovani. El Shaarawy ne è l'esempio più limpido, vicino a Niang e agli arrivi di due fra i migliori prospetti prodotti dalla Serie B come Saponara dall'Empoli e Salamon dal Brescia. Il Verona ha ottimi rapporti col Milan e prima di valutare certi scenari magari Sogliano racconterà a Galliani e Braida quel che sta succedendo attorno a Jorginho. Meglio rafforzare legami con società che possono in ogni momento tornarti utili che dirigersi all'estero per un'operazione sola. Vecchia regola, ma solo a parità di condizioni.
CIFRA SOSTANZIOSA. L'offerta è pronta. Otto milioni di sterline, dicono al di là della Manica. Più o meno come la valutazione ipotizzata da Maurizio Setti qualche mese fa, quando Jorginho era sulla bocca di tutti. Ci sta, considerato che Rodgers ha sborsato 13,3 milioni di euro più uno di bonus per Borini e 10 più tre per Coutinho. Il Verona è nella posizione ideale, volendo avrebbe in mano Jorginho fino al 2016 e senza alcuna strada obbligata da percorrere. «Avremmo certamente dovuto cederlo se fossimo rimasti in Serie B, adesso il discorso è molto diverso», la posizione della società evidenziata più volte da Sean Sogliano a campionato finito. Il concetto, chiarissimo, non sottintende però che Giorgio sia diventato incedibile. Nessuno lo è, soprattutto al giusto prezzo. Per di più Sogliano ha evidenziato con grande trasparenza di non poter «prevedere quanto i giocatori protagonisti in Serie B sapranno dare nella categoria superiore». Un teorema valido per tutti, senza troppe eccezioni. Per questo Jorginho può anche partire. E più di nove milioni di euro in tasca permetterebbero di aprire tante altre porte.
Alessandro De Pietro
FONTE: LArena.it
STAGIONE 2012-13 + - =
SERIE A
ESCLUSIVA TMW - Jorginho-Milan, l'agente: "Se va non è detto che resti a Verona"
30.05.2013 13.37 di Alessio Alaimo Twitter: @alaimotmw
"Jorginho al Milan? Io recentemente non sono stato chiamato da nessuno, sarò in Italia la prossima settimana e parlerò con i vari dirigenti, non solo della situazione di Jorginho". Così a TuttoMercatoWeb.com l'agente del centrocampista dell'Hellas Verona Jorginho, Joao Santos.
Preso dal Milan e disposto a giocare un altro anno a Verona: tutto vero?
"Per andare al Milan dovremmo accordarci anche noi... poi si potrebbe parlare di altro. Prima è inutile parlarne e noi non ci siamo accordati con nessuno. Il Milan può comprarlo e poi girarlo in prestito ad un'altra squadra, ma se lo comprassero davvero i rossoneri perché dovrebbe restare un altro anno a Verona? Potrebbe anche andare da un'altra parte. Oggi però sono ipotesi, non abbiamo ancora parlato di niente"....
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
02.04.2013
Non solo Cacia. C'è anche Jorginho tra i Top della B
LA CORSA ALLA A. L'attaccante sul trono dei cannonieri cadetti. Il baby regista guida la classifica dei passaggi riusciti davanti a Magnanelli del Sassuolo e Budel del Brescia: «Il Milan lo vuole, ne riparleremo a fine campionato»
Ha solo vent'anni ma ha la stoffa del leader. Basta vederlo prima della partita, quando abbraccia tutti i compagni, uno a uno. Per caricarsi, per caricarli. Trisnonni italiani, genitori brasiliani, Jorginho è un punto di riferimento nello scacchiere tattico di mister Mandorlini, il valore aggiunto di un Verona che viaggia verso la serie A. Nelle classifiche di rendimento della serie B non c'è solo Daniele Cacia che ha già realizzato 18 reti e divide il trono dei bomber con Sansovini, Ardemagni e Zaza. Il giovane regista gialloblù guida la graduatoria che tiene conto dei «passaggi riusciti».
Nelle prime 32 giornate di campionato ne ha messi insieme ben 2120, 85 nella sfida con la capolista Sassuolo. Nessuno ha fatto meglio di lui nell'ultimo turno di campionato e neppure nell'arco del torneo. Alle spalle di «Giorgio» due veterani come Magnanelli, capitano del Sassuolo, fermo a quota 2092 e Budel del Brrescia con 2032 passaggi riusciti. Lontanissimi tutti gli altri, in quarta posizione, a sorpresa, spunta un altro gialloblù: Fabrizio Cacciatore. Più staccati Galardo del Crotone, Longhi del Sassuolo e Valdfiori dell'Empoli. Sono numeri che confermano la grande crescita di un ragazzo che interpreta nel miglior modo possibile il ruolo del centrocampista moderno, bravo non solo davanti alla difesa ma anche da interno nel centrocampo a tre - a destra o a sinistra non cambia - capace di adattarsi anche quando il tecnico decide di giocare con due uomini in mezzo al campo com'è successo nell'ultima mezz'ora al Braglia o nella felice rimonta con il Crotone.
Un campionato da protagonista, su Jorginho sono stati puntati non solo i riflettori di Devis Mangia, il ct dell'Under 21 è pronto a convocarlo in Nazionale dopo la sua decisione di acquisire anche il passaporto italiano, ma di grandi club italiani e stranieri. L'Arsenal ha già bussato alla porta di Setti e Sogliano ma si è accesso un derby anche tra Milan e Inter con i rossoneri in pole position nella trattativa visti i buoni rapporti tra Galliani e i dirigenti di Via Torricelli. Nei giorni scorsi il procuratore di Jorginho, Joao Santos, è stato in Italia e ha incontrato il diesse scaligero. «L'interesse del Milan nei confronti del giocatore c'è ma non c'è ancora nessun accordo - ha detto l'agente brasiliano ai microfoni di MilanNews.it -. Sono tante le grandi squadre che lo vogliono». Solo pretattica o dichiarazioni mirate per alzare la posta in palio. «Io credo - ha aggiunto - che qualcosa possa muoversi a maggio. Lì si potrà fare qualcosa, iniziare a definire le trattative. A oggi, però, non abbiamo nessun contratto con altre squadre».
Un segnale distensivo per non turbare la volata finale dell'Hellas. Il Verona si sta giocando la possibilità di andare direttamente in A, meglio parlare più avanti del mercato. Oltretutto Joao Santos rappresenta anche gli interessi di Martinho, un altro pezzo pregiato, arrivato in riva all'Adige con la formula del prestito con diritto di riscatto dal Catania. Il brasiliano ha tanti estimatori in Italia ma negli ultimi tempi si sono fatti vivi anche gli osservatori inglesi del Fulham. Anche per Martinho, però, Joao Santos alza uno scudo protettivo. «Ne riparleremo a maggio», taglia corto. D'altronde le prestazioni dei singoli gialloblù si riflettoni anche sulle classifiche generali del campionato cadetto. L'Hellas infatti comanda la graduatoria che tiene in considerazione i passaggi riusciti, con percentuale che supera il 67 per cento, merito anche della cura maniacale che mister Mandorlini dedica alla manovra collettiva. I gialloblù sono al secondo posto per la supremazia territoriale - il parametro tiene conto di quanto tempo una squadra sta nella metà campo avversaria - alle spalle del Sassuolo e anche per il possesso palla, sempre dietro gli emiliani. Anche i numeri non hanno dubbi sulle squadre migliori della B.
Luca Mantovani
14.02.2013
Jorginho scomoda le grandi d'Europa. Milan in vantaggio
UN PEZZO DA 90. Sul centrocampista anche lo Zenit San Pietroburgo. Sabato è stato osservato dagli emissari di Ferguson per il Manchester. Ma ci sono anche Arsenal e lo Shakhtar. E pensare che «costò» 35mila euro...
Prendeva il minimo sindacale. Mille e trecento euro al mese in C2, più altri mille ogni dieci presenze. I famosi bonus, quelli che vanno tanto di moda oggi. Cento euro a gettone, tremila in tutto il campionato, che Jorginho all'epoca avrebbe volentieri barattato con una macchina usata. L'aveva chiesta alla Sambonifacese tramite il suo agente Joao, lo stesso di Rafael. Bastava una piccola, magari pure ammaccata, giusto per non dover sempre prendere il treno a San Bonifacio o chiedere un passaggio per venire a farsi un giro a Verona. Il Manchester United non conosce nelle pieghe la storia di Jorginho, è solo passato dal Bentegodi per capire quanto bravo sia davvero questo ragazzo finito sulla bocca di mezza Europa. Una, due, tre volte. Non può essere un caso. Gli uomini di Sir Alex Ferguson non si muovono mai a caso. Così come tutte le altre big. Milan e Arsenal in testa.
COME UNA FAVOLA. Jorginho arrivò poco più che bambino in Italia, uno dei tanti di uno dei tantissimi viaggi verso l'eldorado del calcio. Le strade in questi casi sono due: o emergi o rimpiangi persino di essertene andato di casa. Uno su mille ce la fa. Ed già è tanto. La via a Giorgio la suggerì Alessandro De Blasi, imprenditore appassionato di calcio che ben conosce le rotte brasiliane, dove ama scovare talenti. Nel mazzo c'erano fra gli altri Emerson, un altro passato dall'Hellas, ma anche Ronaldo Pompeu, piazzato all'epoca al Mantova e finito a gennaio dal Grosseto al Catanzaro. Il crack però era Giorgio. Il Verona lo portò a casa per trentacinquemila euro, pensando al futuro e senza guardare a quelle casse societarie desolatamente vuote. Il resto è venuto facile, bastava dargli il pallone. Dai primi vagiti col Verona di Remondina alla Sambonifacese e a quel 20 ottobre di tre anni fa in Coppa Italia, quando Jorginho con la maglia numero dieci sulle spalle fece girare a vuoto l'Hellas di Beppe Giannini. Finì 5-2 al Bentegodi, ma per la Sambo.
VENTO DELL'EST. Il ragazzino dalle gambe esili adesso domina la serie B. Giorgio è primo assoluto nella classifica dei passaggi riusciti, in tutto 1.546 e 108 solo col Cittadella. Regista di ghiaccio, un brasiliano-europeo che ha attirato mille occhi sul Bentegodi. Classe e freddezza, il massimo se vuoi puntare sul sicuro. Jorginho ha estimatori anche in Russia, uno di quei mercati che può far saltare il banco in ogni istante. «Vengo, firmo un bonifico e porto a casa», il teorema dei miliardari dell'Est tanto simpatici a chi ha un buon prodotto da vendere. Lo Zenit di San Pietroburgo ci aveva fatto un pensierino, così come la Dinamo Kiev. Per non parlare dello Shakhtar Donetsk, popolata da giovani brasiliani di grande talento. La Russia è una pista secondaria, possibile ma non attualissima.
DIAVOLO AL POTERE. Jorginho piace tanto al Milan. Piace da sempre ad Allegri. Il Verona e il Diavolo ne hanno parlato anche a pranzo di recente, con Devis Mangia seduto allo stesso tavolo. Il gradimento è altissimo. Nell'idea del Milan c'è uno scheletro di squadra molto giovane da mettere in piedi in fretta. Una ricostruzione già cominciata con gli acquisti di Bartosz Salamon per la difesa e Riccardo Saponara per la zona avanzata. Al mosaico potrebbe aggiungersi presto Simone Zaza, attaccante della Samp in prestito all'Ascoli. Il cerchio lo chiuderebbe proprio Jorginho, centrocampista totale già visto e rivisto dagli osservatori di un Milan deciso a prendersi i migliori '91 in circolazione. Due li ha già, gli altri due sono da tempo nel mirino. Eppure Jorginho poteva essere altrove già da un bel po'. Luciano Bruni, vice di Remondina in Lega Pro, lo segnalò alla Juve di cui stava allenando la Primavera. Non lo ascoltarono, il fascicolo di Giorgio passò da tante scrivanie senza mai essere preso davvero in considerazione. «Meglio per l'Hellas», dice ancora oggi Bruni. Meglio per tutti, perché la serie A passa anche dai suoi piedi. Il Manchester United, per ora, può solo guardare e prendere appunti.
Alessandro De Pietro
FONTE: LArena.it
SERIE A
Milan, il Psg vuole soffiare Jorginho a Galliani
07.02.2013 18.25 di Arturo Minervini
E' un affare ormai noto. Il Milan vuole trovare un accordo con l'Hellas Verona per Jorginho, centrocampista classe '91 che rappresenterebbe un nuovo tassello nel progetto giovani rossonero. A guastare i piani di Adriano Galliani, però, potrebbe essere il Paris Saint Germanin, intenzionato a regalare un nuovo rinforzo di qualità ad Ancelotti. Questi gli aggiornamenti sulla questione di Alfredo Pedullà, che sul suo blog scrive:
"Il Milan è forte su Jorginho, centrocampista del Verona di grande prospettiva, ma il Paris Saint Germain intende anticipare. Confermato quanto vi abbiamo anticipato nei giorni scorsi: la missione europea dell'agente di Jorginho prevede diverse tappe, Parigi in primo piano. Molto interessato Leonardo che apprezza Jorginho. La valutazione, tra i sette e gli otto milioni, può salire. E un'eventuale asta metterebbe in difficoltà il Milan che non smette di pensare al centrocampista".
SERIE A
Milan, ag. Jorginho: "Pronto a dire si, ma piace a molti club"
07.02.2013 15.45 di Simone Bernabei
L'agente del talento del Verona Jorginho, Joao Santos, fa chiarezza sulla situazione del suo assistito ai microfoni di MilanNews.it:
Joao Santos, è vero che il Milan avrebbe bloccato Jorginho?
"Finora nessuno del Milan ha parlato con me. Io posso dire che abbiamo un contratto col Verona. Detto questo io intorno al 23 sarò in Italia e se c'è qualcosa ne parleremo".
Immagina Jorginho in Serie A il prossimo anno?
"Questo è sicuro, Jorginho il prossimo anno giocherà in Serie A, anche perché il Verona sarà certamente promosso. Se poi allude al Milan bisognerebbe chiedere a Sogliano, ma ovvio che se ci fosse un'offerta dei rossoneri il ragazzo avrebbe tutto l'interesse ad accettare".
Possiamo dire che Jorginho andrebbe di corsa al Milan?
"Questo no, perché ci sono tante grandi squadre che lo vogliono, hanno fatto dei sondaggi. Certamente avrebbe piacere a giocare nel Milan ma ripeto in molti gli hanno messo gli occhi addosso".
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
25.01.2013
Spunta l'Arsenal. Anche i Gunners vogliono Jorginho
L'ASTA CONTINUA. Sky riprende la voce che rimbalza dal Regno Unito. La conferma arriva da giornali e televisioni londinesi «Il ragazzo piace, Wenger lo sta seguendo da tempo». Ma Setti incontra a pranzo i dirigenti del Milan
A nord di Londra di Jorginho si parla da un paio di settimane ormai. Gli occhi dell'Arsenal si sono posati su Giorgio da un bel po'. Hanno visto e registrato tutto. L'indiscrezione di Sky Sport di queste ore non ha fatto altro che aggiungere un altro tassello e completare il mosaico. Ai desideri di mezza serie A si sono aggiunti quelli di Arsène Wenger, manager dei Gunners e di un progetto che ha sempre messo i prospetti di talento davanti a tutto anticipando quasi sempre la concorrenza. Per la verità a ventun anni Jorginho bambino non lo è più, all'Arsenal sono abituati a partire molto più in anticipo. Fabregas a vent'anni era vecchio e quasi capitano, Walcott a 23 sembra un veterano vicino ai quaranta.
ALLA CORTE DI ARSENE. Nella rosa dell'Arsenal tanti giocatori appena maggiorenni e già consacrati al calcio d'élite. Un modello unico in Europa. «Il ragazzo piace all'Arsenal», confermano in Inghilterra, dove attorno al calciomercato le luci si accendono solo quando dietro una voce si nasconde un po' di verità. Nessuno Oltremanica ama inseguire piste false. L'Arsenal è in questo momento fra i club più attivi, uno dei pochi a poter spendere davvero dopo aver stretto la cinghia e costruito lo spettacolare Emirates, un gioiello da 66mila posti ed un sold out garantito per le partite di Premier, di Champions, di FA Cup e di Coppa di Lega. Tutto esaurito sempre. Come essere nel salotto di casa propria, con seggiolini imbottiti e la fermata della metropolitana (Arsenal, ovviamente) che ti lascia quasi davanti allo stadio. «Abbiamo i soldi per prendere Cavani», disse giorni fa Wenger, giusto per far capire all'Europa che l'Arsenal vuole tornare quello dei tempi di Adams, Henry, Vieira e Bergkamp che vinse tutto negli anni Duemila. «La pista è viva», dicono i siti e i giornali in Inghilterra, decisi a seguire il sentiero che conduce a Verona.
L'ITALIA E SAN BONIFACIO. L'Arsenal ha già fatto la spesa in Italia, anche se è naturalmente la Francia il mercato estero prediletto da Wenger. Nel 2005 toccò ad Arturo Lupoli, preso dal Parma dove aveva segnato una caterva di gol negli Allievi Nazionali insieme a Giuseppe Rossi che proprio quell'estate firmò per il Manchester United. Cinque anni fa Wenger scippò all'Atalanta un giovanissimo Vito Mannone, adesso secondo portiere in prima squadra alle spalle di Wojciech Szczesny. Curioso l'intreccio con Verona e in particolare con San Bonifacio, che ha visto muovere i primi passi di Jorginho professionista. Il Trofeo Ferroli, vetrina fra le più importanti d'Europa, incoronò al Tizian nel 2007 sia Szczesny come miglior portiere che Jack Wilshere come miglior giocatore, ora titolare inamovibile dell'Arsenal e della nazionale inglese a ventun anni appena compiuti.
FAVOLA PURA. L'Arsenal si aggiunge a Napoli, Lazio, Inter, Milan e Fiorentina, tutte attente a monitorare uno dei ragazzi più bravi della B titolare in un ruolo fra i più difficili come quello di centrale di metà campo. Anche il vento del mercato soffia alle spalle di Jorginho. L'Italia non vuole più lasciarsi soffiare sotto il naso le sue giovani stelle. Proprio il Diavolo sta provando ad accelerare, come confermerebbe l'incontro di ieri a pranzo fra Ariedo Braida e Maurizio Setti alla presenza anche di Devis Mangia, commissario tecnico dell'Under 21 che ha già convocato Jorginho in occasione dell'amichevole di Siena con la Spagna. L'asta è aperta, a suon di milioni. E pensare che Jorginho al Verona è costato appena trentacinquemila euro, arrivato in Italia insieme a tanti altri ragazzini brasiliani con la voglia di sfondare ma senza nessuna certezza di riuscirci. Una favola, dal primo provino all'Istituto Salesiani ai primi passi con l'Hellas, molti dei quali contornati da fischi e perplessità. «Dove volete che vada uno così, peserà sì e no quaranta chili», urlava qualcuno dalle tribune del Bentegodi. Le grandi d'Italia non la pensano così. E nemmeno Wenger.
Alessandro De Pietro
25.01.2013
Il suo gol con il Modena imperversa sui siti inglesi
Il video del gol al Modena sta facendo il giro dell'Inghilterra. Giornali, siti internet specializzati e forum parlano di Jorginho. Express.co.uk, portale del Daily Express, conferma come l'Arsenal si sia già messo in moto. «Jorginho è stato l'ultimo giocatore ad aver catturato l'attenzione di Wenger, che deve prendere un centrocampista prima della chiusura della finestra di gennaio», scrive Charles Perrin, evidenziando il rendimento sempre molto alto di Jorginho in questi mesi di campionato con l'Hellas ma anche l'interesse di Wenger per Mohamed Diame del West Ham. Una trattativa però saltata proprio ieri pomeriggio, vista la volontà di Diame di voler restare al West Ham, come riportato dal Dailymail online qualche ora dopo. «Il Verona vuole sei milioni di sterline per lui», prosegue Perrin, che nell'articolo riporta anche un'offerta di 3.3 milioni di euro della Lazio.
Anche Arsenalnews.co.uk sottolinea la necessità per il club di «dover acquistare qualcuno in mediana per gli infortuni di Arteta e Diaby» ma pure un po' di diffidenza sull'arrivo di Jorginho a breve: «Alla fine del mercato mancano pochi giorni, improbabile che avremo qualcosa da festeggiare alla fine». Fra i primi a riprendere la notizia di Sky Sport è stato il portale 101greatgoals.com, che nel servizio ha inserito quattro minuti di sintesi di Hellas-Modena chiusi dal 3-1 di Jorginho con tanto di voce di Roberto Puliero come nella radiocronaca originale di RadioVerona. Il portale mostra una certa reticenza di fondo nei confronti del presunto corteggiamento dell'Arsenal, ma riconosce come «a Wenger piaccia prendere giocatori giovani da affinare e far crescere. Proprio come può essere Jorginho», legato al Verona da un contratto fino al 2016 e puntualmente blindato da Sean Sogliano, almeno fino a giugno. La notizia è stata ripresa ieri a metà mattinata anche da newsnow.co.uk, nella sezione dedicata all'Arsenal, di media una notizia pubblicata ogni due minuti all'indomani del 5-1 al West Ham nel recupero di campionato.
A.D.P.
FONTE: LArena.it
Under 21, convocato Jorginho
Postata il 09/11/2012 alle ore 20:42
Prima chiamata per il centrocampista italo-brasiliano: il c.t. Mangia lo ha convocato per l'amichevole contro la Spagna in programma martedì a Siena
Prima convocazione in Nazionale per Jorginho. Il centrocampista gialloblù è stato chiamato dal c.t. Devis Mangia per l'amichevole che l'Italia Under 21 disputerà martedì a Siena contro la Spagna. La squadra si radunerà domenica entro le ore 12.30 a Siena, a esclusione dei giocatori impegnati con il club di Serie A che si aggregheranno al termine delle partite.
Ecco l'elenco dei convocati "Under 21".
Portieri: Bardi (Novara), Colombi (Modena), Perin (Pescara).
Difensori: Barba (Grosseto), Caldirola (Cesena), Capuano (Pescara), De Sciglio (Milan), Donati (Grosseto), Frascatore (Sassuolo), Romagnoli (Pescara), Sampirisi (Genoa).
Centrocampisti: Baselli (Cittadella), Florenzi (Roma), Luiz Jorge Frello "Jorginho" (Verona), Insigne (Napoli), Marrone (Juventus), Sala (Amburgo), Saponara (Empoli), Viviani (Padova).
Attaccanti: De Luca (Atalanta), Gabbiadini (Bologna), Immobile (Genoa), Longo (Espanyol).
Ufficio Stampa
FONTE: HellasVerona.it
«Ora l'azzurro. Sono matti se non lo chiamano...»
02/11/2012
Un plebiscito per Jorginho. Tutti puntano su di lui, molti erano sicuri che prima o poi sarebbe diventato quel che è ora. Luciano Bruni, vice di Gian Marco Remondina, l'aveva consigliato alla Juve ai tempi in cui allenava la Primavera bianconera. «Era facile prevedere un grande futuro per uno così - racconta l'ex centrocampista dello scudetto gialloblù -, aveva appena giocato il Viareggio col Sassuolo quando lo segnalai alla Juventus. Il suo nome finì su molti tavoli, ci fu tanta “burocrazia” fra osservatori e dirigenti. E Jorginho restò al Verona. In fondo è stato meglio così». Ottenuta la cittadinanza italiana, Jorginho è diventato un potenziale convocato anche di Devis Mangia, tecnico dell'Under 21. «L'ho visto, so quanto vale - ha detto durante il derby con il Padova -. Ha qualità, ma la precedenza l'aveva il vecchio gruppo. Di sicuro Jorginho è uno di quelli che tengo maggiormente sott'occhio».
Impressionato del suo rendimento è rimasto anche Daniele Cacia, superbomber dell'Hellas. «Lui per me è il vero leader del Verona - ha ammesso l'attaccante gialloblù -, insieme a Laner. Jorginho è uno che sputa sangue ad ogni allenamento, che dà tutto ogni giorno, che sa abbinare doti tecniche a generosità e ad un impegno sempre totale. Un ragazzo giovane ma è un esempio per tutti». Non ci ha messo molto ad intuire il suo valore Andrea Mandorlini.
«Per me è un figlioccio, lo guido ad ogni allenamento - ammette il tecnico gialloblù - perché so quanto può dare e crescere ancora. Continui così». Non ha dubbi Riccardo Prisciantelli, che prese Jorginho quando era il responsabile del settore giovanile del Verona: «Aspetto solo la maglia della Nazionale, gliel'ho già detto - sorride l'ex ds del Verona -. Sono dei matti se non lo chiamano. I suoi margini? Tanti. Lui continua ad apprendere, calcisticamente è molto intelligente. Il fisico è l'unica sua lacuna. Quando arrivò all'Hellas c'era un preparatore che si dedicava solo a lui per rafforzarne la muscolatura. Ma lui ha questa conformazione. Avesse qualche chilo in più sarebbe come Andrea Pirlo».
A.D.P.
Jorginho sul trono. L'alunno «modello» decolla con l'Hellas
QUANTI APPLAUSI. Da poco è diventato italiano, è nel mirino dell'Under. È costato trentacinquemila euro, ora vale molto di più «Arrivare a Verona è stata una grande fortuna La Nazionale? Un onore per me e per la mia famiglia»
02/11/2012
Trentacinquemila euro, non uno di più. Più undici e cinquanta al giorno di convitto per un letto ed un piatto caldo. La storia di Jorginho ha radici profonde. La luce del centrocampo dell'Hellas mostrò per la prima volta il suo talento a Verona cinque anni fa in una partitella a luci spente al centro Monsignor Carraro, organizzata giusto per vedere all'opera qualche ragazzino brasiliano a caccia di sogni. Non erano bei tempi, il Verona ne aveva appena per sopravvivere. Andava avanti per orgoglio e idee. Il centrocampista più forte della serie B e probabilissimo futuro Under 21 fece naturalmente un figurone, mostro qualità note adesso all'Italia intera, incantò tutti. Magazzinieri e osservatori. A bordo campo c'erano anche Riccardo Prisciantelli e John Frinzi, rispettivamente responsabile del vivaio e allenatore degli Allievi Nazionali del Verona. Non ci volle molto a capire che quello sarebbe diventato un giocatore vero. Il volo di ritorno di Jorginho venne ovviamente annullato, non era proprio il caso di lasciarsi scappare quel giovane fenomeno.
CASSE VUOTE. Trovare all'epoca trentacinquemila euro però era un'impresa, il Verona non aveva neanche quelli per il panino e la bibita di fine partita per i giocatori. Figurarsi scommettere su un ragazzino così gracile, bravo sì ma ancora tutto da scoprire. Una scommessa troppo rischiosa, troppi fattori da valutare con attenzione. Dall'ambientamento alla saudade tipica dei brasiliani, da un calcio diverso ad un fisico più da ballerino che da calciatore. Senza dimenticare le casse del Verona, assolutamente vuote. Prisciantelli i soldi in un modo o nell'altro li trovò, ma non disse nulla dell'operazione al Conte Arvedi e a Nardino Previdi. Troppo pericoloso parlarne, meglio starsene zitti e aspettare. Jorginho intanto iniziava a respirare l'aria della prima squadra, di un calcio fino ad allora inesplorato. Sempre a testa alta, senza mai perdere la testa, lucido fino alla noia. I primi passi verso la gloria.
FUTURO AZZURRO. Esattamente un mese fa è diventato cittadino italiano, altre porte presto gli si apriranno. «Penso soprattutto alla mia famiglia, a mia sorella, che possono diventare italiani anche loro», ha ricordato lo scorso 2 ottobre Jorginho sulle scalinate di Palazzo Barbieri con la maturità dell'uomo maturo. «Sono arrivato a Verona e per me è stata una fortuna, perché ho avuto tante difficoltà. La Nazionale italiana? Sarebbe un onore, un orgoglio per me e per la mia famiglia. Soprattutto perché ho avuto tante difficoltà. Le persone pensano che sia facile diventare un calciatore, ma non è così. Io ho lasciato la mia famiglia giovanissimo per andare dall'altra parte del mondo. Per fortuna certi sacrifici sono stati ripagati, ma è stata dura».
PREDESTINATO. La serie B l'ha incoronato come uno dei suoi giocatori-simbolo. Giovane e bravo, ossigeno puro per un calcio italiano mai così arido e alla ricerca disperata di potenziali campioni. I numeri parlano per lui, come i voti in pagella di un alunno-modello. Con il Crotone ha recuperato 37 palloni, nessuno ha osato avvicinarsi a quella vetta mostruosa. Giusto per non farsi mancare niente martedì ha indovinato anche 107 passaggi, primo della giornata ma anche della graduatoria generale. Merito soprattutto suo se il Verona è la squadra in testa nella supremazia territoriale e nel numero di passaggi giusti. Il possesso palla che tanto piace ad Andrea Mandorlini parte proprio dalla testa di baby Jorginho, uno che capisce un attimo prima dove il pallone finirà. Questione di intelligenza e di istinto, segnale forte e chiaro per tutti. Jorginho diventerà un grande giocatore, probabilmente lo è già. Al Monsignor Carraro quel ragazzino dalle gambe esili se lo ricordano ancora.
A.D.P.
Jorginho diventa italiano e ora sogna l'azzurro
L'APPUNTAMENTO. Accompagnato dal presidente Giovanni Martinelli, il giovane centrocampista è stato ricevuto dal sindaco Tosi a Palazzo Barbieri. «Sono orgoglioso e molto felice, per me e anche per la mia famiglia Un premio per tutti i sacrifici fatti e le difficoltà superate nella vita»
03/10/2012
Stringe tra le mani la bandiera tricolore e non può nascondere l'emozione. Jorge Luiz Frello Filho, per tutti «Jorginho», da oggi è un cittadino italiano. Ieri mattina, accompagnato dal vice presidente del Verona Giovanni Martinelli, è stato ricevuto a Palazzo Barbieri per la firma di rito. Grazie a un trisavolo originario di Lusiana, in provincia di Vicenza, Jorginho ha acquisito la nazionalità italiana per «nascita». «Però non chiamatemi Giorgio, preferisco restare Jorginho - ha detto con un bel sorriso dopo la cerimonia -. Sono onorato e orgoglioso per chè ho raggiunto un obiettivo importante. Sono molto felice. Sono diventato italiano e posso pensare anche alla mia famiglia, a mia sorella. Adesso possono diventare italiani anche loro». E così, grazie alle origini vicentine, il baby regista di Mandorlini, è diventato un cittadino italiano. Un altro derby vinto... «Vorrei andare a Lusiana, a vedere la città del mio trisnonno - racconta - fino a poco tempo fa non sapevo dove fosse. Ora mi piacerebbe scoprire le mie origini». Ma il presente di Jorginho è Verona, la maglia dell'Hellas, il legame con i tifosi.
«Sono arrivato a Verona e per me è stata una fortuna - ammette il nuovo cittadino italiano - perchè ho incontrato tante difficoltà nella mia vita. Questa è una bella città, accogliente, il sindaco e il Comune mi hanno aiutato tanto». Una vita difficile, una storia fatta di tanti sacrifici, il pallone è diventato un'ancora di salvataggio. «Da piccolino sono cresciuto dormendo con il pallone - continua - anche la mia mamma giocava a calcio, il pallone è sempre stata la mia vita e ora posso continuare a vivere questo sogno». Lo portò in Italia Alessandro De Blasi, l'imprenditore che qualche anno cercò anche di acquistare il Verona. Era in età da Allievi, fu aggregato alla Primavera, iniziò subito ad allenarsi con la prima squadra. I compagni più vecchi giravano al largo da quel «talentino» tutto ossa e pochi muscoli che però sapeva giocare un gran calcio. Tutti capirono che poteva arrivare in alto, aveva qualità e classe, testa sulle spalle e tanta «fame».
Riccardo Prisciantelli, allora diesse del Verona, convinse Previdi e il Conte Arvedi e lo mise sotto contratto. Nell'estate del 2010 Gibellini lo mandò in prestito alla Sambo, un anno dopo lo riportò in maglia gialloblù e lo inserì nella rosa della prima squadra. Mister Mandorlini lo ha «plasmato», adesso è un punto di riferimento dell'Hellas. Ora è italiano a tutti gli effetti, potrebbe farci un pensierino anche Prandelli in futuro, adesso potrebbe convincere Devis Mangia tecnico dell'Under 21. «La Nazionale italiana? Sarebbe un onore, un orgoglio per me e per la mia famiglia - conclude Jorginho - un premio perchè ho superato tante difficoltà: le persone pensano che sia facile diventare un calciatore, però non è così semplice. Io ho lasciato la mia famiglia a 13 anni per andare lontano da casa e poi a 15 anni l'ho lasciata di nuovo per andare dall'altra parte del mondo. Arrivare qui mi rende orgoglioso per quello che ho fatto. Ma sulla Nazionale azzurra non voglio crearmi troppe aspettative».
Luca Mantovani
FONTE: LArena.it
Jorginho italiano: "La Nazionale? Sarebbe un onore"
Postata il 02/10/2012 alle ore 13:49
Il centrocampista brasiliano ha ottenuto la cittadinanza dal sindaco Tosi: "Non aspetto altro che una chiamata dall'Under 21. E devo ringraziare Verona per quello che mi ha dato"
VERONA - Frello Filho Jorge Luiz, conosciuto come Jorginho, è un cittadino italiano. A Palazzo Barbieri è stato ricevuto dal sindaco Flavio Tosi per la firma di rito. Originario di Lusiana (provincia di Vicenza), Jorginho ha acquisito la nazionalità italiana per "nascita". Ecco le sue dichiarazioni dopo la cerimonia: "Però non chiamatemi Giorgio, preferisco restare Jorginho (ride,ndr). Sono onorato e orgoglioso per essere riuscito a raggiungere questa cosa, sono molto felice. Sono diventato italiano e posso pensare anche alla mia famiglia, a mia sorella, che possono diventare italiani anche loro. Vorrei andare a Lusiana, a vedere la città del mio trisnonno, fino a poco tempo fa non sapevo dove fosse. Ora mi piacerebbe scoprire le mie origini. Sono arrivato a Verona e per me è stata una fortuna, perché ho avuto tante difficoltà. E' una bella città, accogliente, il sindaco e il Comune ci hanno aiutato tanto. Da piccolino sono cresciuto dormendo con il pallone, il calcio è sempre stata la mia vita e ora posso continuare a vivere questo sogno. La Nazionale italiana? Sarebbe un onore, un orgoglio per me e per la mia famiglia. E soprattutto perché ho avuto tante difficoltà: le persone pensano che sia facile diventare un calciatore, però non è così semplice. Io ho lasciato la mia famiglia a 13 anni per andare lontano da casa e poi a 15 anni l'ho lasciata di nuovo per andare dall'altra parte del mondo. Arrivare qui mi rende orgoglioso di quello che ho fatto e di ciò che potrò fare. Ma sulla Nazionale azzurra vediamo, non voglio crearmi delle aspettative".
Ufficio Stampa
FONTE: HellasVerona.it
Jorginho regala sorrisi all'Hellas: «Modena? E' solo un episodio»
PROTAGONISTI. Il giovane centrocampista brasiliano è stato tra i migliori anche nella serata non esaltante del Braglia: ormai è una certezza: «Siamo all'inizio, ci sta di non essere al top. Anch'io ho sbagliato cose che di solito mi riescono. Niente paura, non abbiamo sottovalutato la partita...»
27/08/2012
«Mi tengo i complimenti ma avrei preferito vincere. Nessun dramma comunque. Rimettiamoci sotto. Ci sono ancora quarantuno partite davanti e la possibilità di migliorare, tutti assieme»: la prima di Modena probabilmente non ha tolto il sonno a Jorginho. Il centrocampista del Verona - il più brillante della truppa scaligera stando alla quasi unanimità dei giudizi - riduce la sua analisi del match all'essenziale e punta immediatamente l'orizzonte.
C'è il tempo di guardarsi in faccia, confrontarsi su quello che non ha funzionato al debutto ma non è proprio il caso di istruire processi. Anche perché il calendario propone immediatamente l'incrocio più temuto, quello con lo Spezia al Bentegodi.
Paradossalmente può essere l'occasione migliore per rialzare subito la testa e zittire i critici. Rialzare le quotazioni, in ribasso contenuto, del Verona, e dare nutrimento alla classifica.
Jorginho, brasiliano nel sangue, nelle movenze e nel modo di calciare, ha mescolato le doti innate col passo e la psicologia nostrane. Nel suo (ricco) bagaglio c'è la giocata immediata, l'occhio che scruta oltre, la capacità di infilarsi negli spazi, di inventare l'appoggio verticale che mette improvvisamente sottosopra lo schieramento nemico.
Solo vent'anni all'anagrafe e la maturità del veterano. Corretta dalla determinazione di chi gioca sempre per vincere: «A Modena», ricorda ancora il centrocampista di Mandorlini, «è andata come è andata. Dobbiamo sapere che i punti vanno sudati gara per gara. L'importante è dare il massimo e a Modena l'abbiamo fatto tutti. Sempre il massimo per questa squadra». E ancora: «Anch'io ho tanto da migliorare, così come i miei compagni. Dobbiamo fare tutti un passo avanti e lo faremo».
Sapendo però che sul piano dell'impegno il Verona non ha tradito. Lo pretende il club, lo pretendono i tifosi, lo reclama soprattutto Andrea Mandorlini: «Non credo che abbiamo sbagliato l'approccio alla partita», spiega ancora Jorginho. «Ci abbiamo messo il cuore, ci abbiamo messo sacrificio. Non è mancata neppure la cattiveria. Direi piuttosto che la squadra è stata in gran parte rifatta quest'estate e che abbiamo lavorato molto sul piano fisico. Siamo ancora un po' sulle gambe. Cresceremo. Ricordiamoci che il campionato è appena iniziato».
E poi è corretto dare meriti anche all'avversario, «che ha fatto il suo gioco, la sua bella partita. Il Modena ci ha messo in difficoltà, è vero. Poi è arrivata anche l'espulsione di Sasa... Ci sta, non eravamo al meglio ma è stata solo la prima partita. Cos'è mancato? Difficile dirlo. Pochi tiri in porta? Magari abbiamo sbagliato tante volte l'ultimo passaggio, qualche cross... Anch'io, ripeto, ho sbagliato cose che di solito mi riescono meglio. C'è tempo e voglia di rimediare, c'è voglia di rimettersi sotto, lavorare duro e guadagnare la condizione migliore».
Senza lasciarsi distrarre dai riflettori puntati. Jorginho manda l'ennesimo messaggio a chi, nella file della concorrenza, spera che l'eccesso di pressione possa disturbare le vicende dell'armata gialloblù: «Nessun problema. Sappiamo quello che vogliamo», dice. «Si tratta semplicemente di stare tranquilli, lavorare tranquilli. Fare quello che ci chiede Mandorlini, il club. La pressione non disturba nessuno».
Nè sembra disturbare troppo lo Spezia. «Gara difficile? In Serie B tutte le partite sono difficili». Niente batticuore, niente ansie. «Conosciamo il nostro valore...».
Francesco Arioli
FONTE: LArena.it
Jorginho: "La fiducia va conquistata ogni giorno"
Postata il 25/07/2012 alle ore 19:56
"Sono contentissimo per Tachtsidis, l'ho visto già fare un gran gol. Ha sempre lavorato bene, mi ha aiutato tanto"
SANTA CRISTINA - Nonostante la carta d'identità sia quella di un giovane dalle ottime prospettive, Jorginho parla già da veterano. Reduce da un campionato di spessore, il brasiliano guarda al futuro con concretezza: "La fiducia va guadagnata ogni giorno. La scorsa stagione non conta più, ad ogni allenamento bisogna dare il massimo per il bene della squadra".
Le prime sedute di allenamento saranno utili per amalgamare il gruppo: "I nuovi acquisti sono tutti bravi ragazzi, credo che la formazione sia ben attrezzata. Il mister è carico come sempre, è normale che si arrabbi quando sbagliamo".
Un pensiero per Tachtsidis, già diventato importante per lo scacchiere della Roma: "Sono contentissimo per lui, l'ho visto già fare un gran gol. Ha sempre lavorato bene, mi ha aiutato tanto e spero possa avere molto di positivo ancora davanti a sé".
Ufficio Stampa
FONTE: HellasVerona.it
STAGIONE 2011-12 + - =
«Il rigore? Gli arbitri sbagliano. Come noi...»
JORGINHO
29/04/2012
Mentre parla pensa ancora all'occasione che poteva cambiare la partita. Sembra rivivere quel momento. Lì, a pochi passi dalla porta, con un gol che sembrava già fatto. Niente da fare, perché quella sarebbe stata solo la prima di tante chance non sfruttate dall'Hellas nella gara di venerdì sera con l'Empoli. Jorginho però non è tipo da abbattersi, a vent'anni gioca come un veterano e pochi minuti dopo quell'errore aveva già messo i brividi all'Empoli con un tiro da quaranta metri finito fuori di pochissimo ed una prestazione apparsa comunque molto positiva.
Jorginho, è ancora arrabbiato per l'errore?
«Non posso star lì a pensare a quel gol sbagliato, altrimenti non vado più avanti. Charo che mi dispiace tanto perché quel gol poteva cambiare la partita». Un eccesso di sicurezza?
«Non credo, forse potevo stoppare la palla e non calciare di prima, purtroppo mi sono trovato davanti alla linea del pallone senza riuscire a colpire bene». È stato comunque votato come migliore in campo da quasi tutti.
«Avrei preferito fare gol e magari giocare meno bene, comunque sono abituato a non abbattermi neanche davanti agli errori, a rialzare subito la testa e ad andare avanti, se non facevo così la partita finiva subito, almeno per me».
Il Verona ha avuto tante altre occasioni per segnare.
«In campo credo ci sia stata solo una squadra, avevo in mano il gioco e sempre il pallone, purtroppo è stata una giornata storta».
Capita.
«Sì, a volte capita. Costruisci tanto ma la palla non vuole saperne di entrare: Gomez, Galli, io e altri ancora ci siamo andati vicino ma si vede non che era la giornata giusta».
Il rigore su Ferrari era netto?
«Penso che l'arbitro abbia sbagliato. Può capitare, visto che sbagliamo anche noi. Non possiamo dimenticare però che abbiamo avuto tante altre occasioni per segnare, quella era una ma ripenso anche al mio errore. Non ha senso adesso pensarci ancora».
E adesso arriva Reggio Calabria, un'altra trasferta complicata.
«Andremo là per vincere, ci alleniamo per quello e proviamo sempre a farlo, a volte capita altre volte no, ma di certo è il nostro obiettivo».
Jorginho e Tachtsidis a scuola: «Ci portavamo il pallone a letto»
LA VISITA. I due centrocampisti del Verona hanno incontrato gli alunni delle elementari «Callisto Zorzi» di Parona: «Viviamo un'avventura bellissima, si sente il grande amore dei tifosi per l'Hellas. Verona è bellissima Mandorlini? Il nostro maestro»
25/01/2012
Dieci anni fa erano seduti anche loro sui banchi di una scuola elementare. Adesso sono i beniamini di tanti ragazzini che tifano Hellas. Ieri mattina Panagiotis Tachtsidis e Jorginho sono stati sommersi dall'abbraccio degli scolari della scuola elementare di Parona, con un po' di timidezza e tanta emozione hanno risposto alle domande degli alunni e si sono raccontati. Dai momenti felici con il Verona alla nostalgia per la famiglia lontana, dalle passeggiate in centro con gli amici alle passioni condivise con tanti coetanei. L'HELLAS. Sono giovani ma sono diventati un punto di riferimento nella squadra di Mandorlini che ha scalato le posizioni della classifica di B. «La prima partita con l'Hellas - racconta Jorginho - l'anno scorso giocavo nella Sambonifacese, ora faccio parte di un gruppo che lotta per un obiettivo importante. Bellissimo». «Il mister chiede grande applicazione e ci fa lavorare molto - continua Tachtsidis - ma lui è un maestro per tutti e i risultati si vedono».
LA CITTÀ. Jorginho è arrivato a Verona nel 2007 e vive in città da quattro anni, Tachtsidis è sbarcato in riva all'Adige sei mesi fa ma si sono integrati perfettamente. «Esco, vado in giro con gli amici - racconta Jorginho - oppure ci troviamo a casa di compagni di squadra. Abbiamo creato un bel gruppo». «La città è bellissima - aggiunge Panagiotis - io sono nato e cresciuto in una capitale come Atene ma qui sto veramente bene. C'è la grande passione dei tifosi ma la vita è tranquilla».
LE PASSIONI. E dopo il calcio, alla fine degli allenamenti. Le passioni sono quelle degli altri ragazzi di vent'anni. «Spesso ci ritroviamo per andare al cinema - dice Tachi - vado a vedere un po' di tutto, il modo migliore per stare insieme e passare il tempo. Anche per imparare un po' l'italiano. Mi piace moltissimo anche passeggiare in centro, quando ci sono delle belle giornate». «Anche a me piace andare al cinema - continua Jorginho - soprattutto perv i film d'azione. Oppure in casa, a giocare con la play station».
LA FAMIGLIA. Uno brasiliano, l'altro greco. Hanno lasciato le famiglie a migliaia di chilometri di distanza, sono partiti da bambini, adesso possono tornare quando il campionato si ferma. «Non è stato facile - racconta Jorginho - soprattutto quando ho preso le valige e me ne sono andato da casa che ero un ragazzino come voi. Però sono molto legato alla mia famiglia, adesso la tecnologia è cambiata, ci sentiamo spesso, il rapporto è molto forte e con la distanza si è consolidato». «Torno a casa appena posso - spiega Tachtsidis - ma durante il campionato non è facile prendere l'aereo e correre in Grecia. Ogni tanto i miei genitori vengono qua, stanno con me, Fosse per loro mi chiamerebbero ogni momento».
LA SCUOLA. Impossibile cancellare i ricordi della scuola. «Mia mamma ci teneva molto - sorride Jorginho - ma io non vedevo l'ora di correre fuori per giocare a calcio, anche in strada». «Mi sono divertito andare a scuola, avevo tanti amici - conclude Tachtsidis - ma sognavo le partite, avevo sempre in mente il pallone, me lo portavo anche a letto».
Luca Mantovani
«Non so come finirà... Ma ci stiamo divertendo»
LA RIVELAZIONE. Primo gol in gialloblù da incorniciare ed una prestazione di grande spessore
Jorginho si gode la grande festa: «Ancora fatico a rendermi conto di quello che è successo Certo non intendo fermarmi qui»
20/11/2011
L'asso nella manica di Mandorlini stavolta è Jorginho. Lo avevamo già visto in campo per una toccata e fuga. Il tecnico del Verona ha seguito intuito ed istinto e ha riproposto il giovane brasiliano. Con successo.
Perché Jorginho ha lasciato il segno, riuscendo a mettere in porta anche il suo primo gol in campionato. La prestazione, comunque, è stata equilibrata. Segno che Mandorlini vede, provvede e a volte addirittura prevede quello che accadrà.
Jorginho, è stata una festa...
«Una grande festa. Ancora non me ne rendo conto. Sono felicissimo per la partita, per il gol, per la fiducia data».
Chissà quanta gente deve ringraziare. Cominciamo?
«La famiglia, gli amici, la gente che mi sostiene. Pure Rafael e Nicolas che mi stanno sempre vicino e mi danno consigli. Se sento sostegno, riesco a dare il massimo».
E Mandorlini?
«Pure lui, ci mancherebbe. Il mister mi ha schierato nonostante qualcuno lo avesse massacrato in passato quando mi ha fatto scendere in campo. Mi ha fatto sentire importante, mi sono sentito responsabilizzato. E penso di essere riuscito a fare quello che mi ha chiesto».
Il passo successivo?
«Giocare ancora, riuscire a dare spessore alle mie prestazioni, trovare altre conferme».
Per lei è forse la miglior prestazione da quando veste la maglia del Verona.
«Penso proprio di sì. Quando la gente che ti sta intorno ti aiuta, ti permette di giocare con tranquillità, tutto diventa più facile. Ti senti stimolato a dare il meglio di te stesso. E poi giocare oggi in questo Verona è molto bello. La squadra gioca bene e i risultati non vengono per caso».
Nello spogliatoio è iniziata la festa?
«Ho ricevuto tanti complimenti. I ragazzi mi hanno detto tante cose. Ma intendiamoci: molte sono destinate a restare nello spogliatoio».
La quinta vittoria di fila cosa rappresenta per il Verona?
«Certamente è bello prendere coscienza di quello che stiamo facendo. Ma in questo momento non esiste futuro. Pensiamo solo alla partita che ci aspetta alla fine della settimana. Il passato se ne va in fretta. Il futuro non esiste. Il presente ci regala soddisfazione. Tutto il resto non conta. Il lunedì ci guardiamo in faccia, focalizziamo i nostri pensieri. E quello che arriva è tutto guadagnato. Non so dire quello che può succedere da qui ai prossimi mesi. Certo ci stiamo divertendo».
Mandorlini cambia molto, dà spazio a tutti, e poi rimette tutto in gioco. Come pensa di fare per conquistarsi il posto fisso?
«Il mister dà grande importanza a tutti. E poi credo che il lavoro paga. Chi viene scelto da Mandorlini va in campo per la squadra, mai per se stesso. Così funziona. E così deve continuare».
Simone Antolini
FONTE: LArena.it
STAGIONE 2010-11 + - =
L’avversario di turno: A.C. Sambonifacese
Pubblicato il 16 aprile 2011 da lrappazzo
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La squadra allenata da Claudio Valigi viene schierata dal tecnico con un collaudato 3-5-2 che diventa un 3-4-1-2 in fase d’attacco. A parte le difficoltà delle ultime settimane, il punto di forza di questa squadra è il reparto avanzato. La coppia Pietribiasi-Brighenti è la migliore del torneo (19 gol in due) e anche il centrocampista Staiti ha il vizio del gol (5 reti). Quasi sicuramente però Pietribiasi non riuscirà a recuperare dall’infortunio e verrà sostituito dal giovane Rampinini. A centrocampo il talentuoso brasiliano Jorginho Frello di proprietà del Verona e il capitano Claudio Sarzi sono pedine imprenscindibili. A completare il reparto dovrebbero essere il regista Carlini e l’esterno sinistro Ruggeri in ballottaggio con Tommaso Racchioccioli. La difesa a 3 verrà messa a dura prova perché sarà orfana del veterano Orfei, squalificato per due turni. Accanto a Dal Degan dovrebbero giocare il rientrante Morello e l’esperto Viskovic. In porta confermatissimo Luca Milan.
I rossoblu hanno 5 punti sulla Sacilese terz’ultima in classifica. E’ un margine salvezza non troppo rassicurante, serve ancora qualche punto per la certezza matematica. Oltretutto il calendario non è dei più semplici. Di fronte avrà squadre come Virtus Entella e FeralpiSalò che avranno molto probabilmente ancora qualcosa da chiedere a questo campionato. Non si può più scherzare col fuoco.
Luca Rappazzo
FONTE: Tritium1908.it
Jorginho lancia la Sambo in zona playoff
14/11/2010 16:59
Successo esterno della Sambonifacese che passa 2-0 a Casale. Le reti all'inizio del brasiliano Jorginho, in prestito dal Verona, sempre più leader del team allenato da Valigi e nel finale dell'attaccante Pietribiasi. Successo che lancia la Sambonifacese in piena zona playoff.
Questi risultati e classifica del girone A di Seconda Divisione.
Valenzana-Sacilese 0-0
Sanremese-Renate 2-2 13' rig. Ravasi (R), 29' rig. Moronti (S), 40' Brognoli (R), 70' Siciliano (S)
Rodengo Saiano-Montichiari 1-1 20' Dimas (M), 50' Piras (R)
Pro Vercelli 1892-Feralpi Salò 2-2 4' rig. e 10' Bonomi (P), 31' Graziani (F), 64' rig. Quarenghi (F)
Pro Patria-Tritium 3-2 30' rig. Dionisi (T), 42' Lenzoni (T), 53' e 62' rig. Ripa (P), 57' Nossa (P),
Mezzocorona-Savona 0-1 75' Garin (S)
Lecco-Canavese 1-0 55' Fabbro (L)
Casale-Sambonifacese 0-2 8' Frello Filho (S), 83' Pietribiasi (S)
A riposo la Virtus Entella.
Classifica: Pro Patria 27, FeralpiSalò 23, Pro Vercelli 22, Tritium 21, Sambonifacese e Savona 19, Lecco 17, Canavese 15, Valenzana 14, Montichiari e Rodengo Saiano 12, Mezzocorona e Renate 11, Virtus Entella 10, Sacilese 8, Sanremese e Casale 6.
Note: Canavese 2 punti di penalizzazione, Rodengo Saiano 1.
Prossimo turno (21 novembre) Virtus Entella-Pro Patria; Tritium-Rodengo Saiano; Savona-Casale; Sacilese-Mezzocorona; Renate-Sambonifacese; Montichiari-Valenzana; Feralpi Salò-Lecco; Canevese-Pro Vercelli 1892; Sanremese: riposa.
FONTE: TGGialloBlu.it
14 Novembre 2010
CASALE 0-2 SAMBONIFACESE
8' Frello Filho 83' Pietribiasi
...Angolo di Staiti, prima respinta di Fiory, poi Frello Filho corregge di testa in rete!
FONTE: DataSport.it
Una notte da sogno
21 ott 2010
Un'emozione indescrivibile. Quella di mercoledì sera al Bentegodi è stata una serata che la Sambonifacese non dimenticherà tanto facilmente, una serata che è già nella storia della società rossoblù. Il sonoro 5-2 con cui i ragazzi di Valigi hanno superato in Coppa Italia l'Hellas Verona la dice lunga sulla qualità del gioco espresso da Orfei e compagni. Una prestazione straordinaria, tutti da applausi, nessuno escluso. Era solo Coppa Italia, ma poco importa. Perchè bisogna essere orgogliosi della Sambonifacese, di questa Sambonifacese. E adesso sotto con la Pro Vercelli!
Verona: Caroppo, Vergini, Joao Pedro, Malomo (10' st Campagna), Esposito, Cangi, Russo (20' st Martina Rini), Garzon, Selva, Hakim (10' st Vriz), Ferrari. Allenatore: Giannini.
Sambonifacese: Nardoni, Viskovic, Fiorotto, Tecchio, Orfei, T. Rocchiccioli (25' st Smania), Creati, Tartabini, Brighenti (1' st Staiti), Jorginho, Montagnani (15' st Carlini). Allenatore: Valigi.
Arbitro: Bindoni di Venezia
Reti: al 19' e al 42' Brighenti (S), al 27' Tartabini (S), al 35' pt e al 33' st su rig Ferrari (V), al 41' st Staiti (S), al 48' st Orfei (S).
Note: angoli 7 a 1 per il Verona. Espulso Caroppo, ammoniti Garzon, Viskovic. Spettatori paganti 581, incasso € 5.212,00.
27 lug 2010
La AC Sambonifacese Srl ha ufficializzato l’arrivo di Davide Rampinini e di Jorge Luiz Frello Filho.
Due giovani promettenti sono arrivati alla corte di Mister Claudio Valigi. Si tratta del centrocampista Davide Rampinini (scuola Milan, lo scorso anno all’Olginatese) che sarà in comproprietà con il Sassuolo e dell’ancor più giovane (21/12/1991) Jorge Luiz Frello Filho in prestito dall’Hellas Verona.
FONTE: Sambonifacese.it
STAGIONE 2007-08 + - =
Tiboni e Da Dalt, due sberle al Team
LE NEWS. LA TRUPPA DI REMONDINA HA BATTUTO IN AMICHEVOLE IL SANTA LUCIA PER DUE A ZERO
Al termine della partita Corrent e compagni ricevuti dal vescovo Zenti per gli auguri di Natale
12/12/2008
Tiboni e Da Dalt fanno centro e regalano al Verona la vittoria con il Team, la squadra di Promozione allenata da Gigi Possente. Ieri pomeriggio i gialloblù hanno giocato un'amichevole centro sportivo di via Bisenzio, a Santa Lucia, contro la formazione locale per rinforzare anche il rapporto con il club biancazzurro che ha «gemellato» il proprio settore giovanile con il Punto Hellas.
Si è giocato su un campo al limite della praticabilità per le abbondanti piogge di questi giorni ma le due squadre hanno onorato l'impegno. Remondina ha mescolato le carte e ha provato qualche schema nuovo.
Alla fine del primo tempo Jorginho Frello ha preso il posto di Bellavista, un ragazzo brasiliano del '91 che ha già fatto vedere cose egregie. Le due reti sono arrivate nella ripresa. La prima di Tiboni che ha sfruttato un lancio di Jorginho e ha messo dentro con un pallonetto.
La seconda è stata firmata da Dalt che ha concluso una buona manovra corale.
Ancora a riposo Marco Mancinelli dopo la botta al tendine d'Achille al termine della gara con il Venezia, è uscito dopo pochi minuti di gioco anche Emanuele Politti per un problema alla coscia. Terapie per Dario Bergamelli e Gabriele Puccio.
Al termine della partita amichevole di Santa Lucia, intorno alle 18, la squadra, i dirigenti e lo staff tecnico sono stati ricevuti dal vescovo, monsignor Giuseppe Zenti, per i tradizionali auguri di Natale.