#Juric firma imminente, anzi no... + - =
Ottimo HELLAS anche contro l'ATALANTA (a detta dello stesso tecnico scaligero la miglior squadra in Serie A attualmente) ma il trend topic del momento non può che essere il rinnovo che ancora non arriva tra Via Olanda e JURIĆ:
- Anzitutto parlare di rinnovo è improprio dal momento che il rinnovo è scattato in automatico al matematico raggiungimento della salvezza; altro discorso è che alle formalità contrattuali corrisponda poi la volontà del professionista di mantenerle. Detto in altri termini: Il VERONA potrebbe teoricamente impuntarsi e forzare il tecnico croato perchè rimanga in panchina almeno un altro anno (cosa che, giustamente, SETTI non ha la minima intenzione di fare) ma trattenere a capo del progetto chi non condivide il progetto stesso sarebbe ovviamente stupido oltre che controproducente...
- Non capisco poi la stampa locale che da Vighini (di TGGialloBlu.it per il quale era tutto fatto) a Tavellin (de L'Arena che oltre alla permanenza del tecnico parlava pure delle conferme di PESSINA e SALCEDO) dava per certa e scontata la permanenza del tecnico: Probabilmente parlavano e scrivevano sulla base di rumors provenienti da fonti affidabili ma, a sentire le risposte del mister a precisa domanda alle conferenze stampa, se persino ad un inesperto e poco scafato blogger come il sottoscritto veniva il sospetto che la vicenda fosse tutt'altro che chiusa e che anzi di problemi ce n'erano e non erano di semplice risoluzione (guardatevi la faccia e sentite le parole di JURIĆ al minuto 6:02 della conferenza stampa prima della trasferta al 'Rigamonti' del 4 Luglio scorso ad esempio), avrei preferito che due dei media di riferimento dalle nostre parti fossero stati più pacati e prudenti prima di dare false (o giù di lì) speranze allo scrivente e ad una piazza piagata da anni di delusioni e umiliazioni come quella scaligera
- ...Ma quindi rimane o non rimane? Personalmente non credo che il tecnico rimarrà, non lo credevo quando gente ben più brava di me lo pensava e non lo credo a maggior ragione ora quando sappiamo (più o meno) dell'intervenuta offerta da parte della FIORENTINA...
- Tifando prima di tutto la maglia, pur essendo un accanito sostenitore di JURIĆ (uomo prima che allenatore di una squadra di calcio) che ringrazio in maniera davvero sentita a prescindere per la splendida stagione che ci ha regalato, più che scrivere di sensazioni personali porrei invece in primo piano il vero punto della questione: Possibile che ha fronte del un centinaio di milioni che incasserà, anche quest'anno SETTI ci venga a parlare di parametri da mantenere e passi a misura di gamba da fare? Attenzione: Nessuno fra i tifosi sta chiedendo RONALDO (o anche solo e molto più verosimilmente il redivivo MANDZUKIC associato all'HELLAS pochi giorni fa) ma possibile che non si riesca a fornire al tecnico di Spalato garanzie tecniche sull'immediato futuro? Perchè, anche quando va grassa come quest'anno, non è possibile accantonare almeno 60/70 milioni per arrivare a sconosciuti ma promettenti giocatori di proprietà che JURIĆ ha già probabilmente negli occhi per mantenere, almeno sulla carta, lo standard visto in questa tribolata (per via del Covid non certo sul campo) stagione? Questo è quello che i suddetti giornalisti (capofila di tutti gli altri) dovrebbero scoprire e/o far ammettere al numero uno di Via Olanda che parlava di modello 'BORUSSIA DORTMUND' agli albori della sua venuta a Verona salvo poi passare al modello CROTONE e non avvicinarsi neppure a quello prima di questo fortunatissimo 2019-20! Vero è che via JURIĆ i tecnici a spasso sono parecchi dall'esoso SPALLETTI al rimpianto PRANDELLI, passando per COLANTUONO, GUIDOLIN e il promettentissimo ITALIANO ma, ammesso e non concesso che al nuovo tecnico venga consegnata una squadra all'altezza e che si ripeta la stagione che si avvia a terminare (se non nel gioco almeno negli obiettivi), c'è da giurarci che a Giugno 2021 i discorsi saranno simili a quelli che stiamo facendo ora...
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Juric prima di BRESCIA-VERONA parla (anche) del suo futuro
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RASSEGNA STAMPA + - =
SCRIVE DI MARZIO
"Juric resta a Verona? Decisiva la famiglia"
22/07/2020 11:35
Verona è ancora col fiato sospeso per sapere il futuro di Ivan Juric. Il tecnico croato, ieri in conferenza stampa, ha dichiarato che deciderà a breve. Intanto, l'esperto di mercato Gianluca di Marzio scrive che Juric potrebbe rimanere a Verona nonostante le offerte e sarebbe decisiva la sua famiglia:
Scrive Di Marzio sul suo portale: "Le ore di riflessione di Ivan Juric stanno per terminare. L'allenatore del Verona, dopo aver ricevuto la proposta di rinnovo del contratto (in scadenza a fine stagione) da parte della propria società, si è preso qualche giorno di tempo prima di dare una risposta definitiva, che però sta per arrivare. A turbare i pensieri dell'allenatore croato non sono soltanto i dubbi sul percorso di crescita del club in vista della prossima stagione, ma anche l'interessamento negli ultimi giorni di club importanti come Fiorentina, Torino, Cagliari e Watford.
Juric, però, nelle ultime ore sembra essere sempre più deciso a sposare ancora il progetto Verona, per riconoscenza nei confronti di chi gli ha dato fiducia in un momento complicato della sua carriera e per non lasciare a metà un lavoro che, nelle idee sue e del club, non è ancora arrivato a compimento.
Nella giornata di oggi, l'allenatore gialloblù si confronterà ancora con la propria famiglia, legatissima alla città di Verona, sul da farsi e infine comunicherà la propria decisione alla società".
FONTE: TGGialloBlu.it
TMW
Hellas Verona, si va verso la fumata bianca: Juric deciso a rinnovare
22 ALLE 09:16 SERIE A
di MARCO CONTERIO @MARCOCONTERIO
Fiorentina e Torino cercheranno di fargli cambiare idea. Ma Juric ha deciso: ancora all'Hellas
Ivan Juric sembra aver preso la sua decisione sul futuro. L'allenatore è uno dei grandi artefici della stagione dell'Hellas Verona del presidente Maurizio Setti che sembra aver portato a termine l'opera di convincimento del tecnico verso il rinnovo. Secondo quanto raccolto da Tuttomercatoweb.com, si va verso la fumata bianca: Juric ancora a Verona, con il rinnovo contrattuale che sembra esser pronto per essere firmato a cifre importantissime, tra 1 e 1.5 milioni di euro a stagione.
Fiorentina e Torino sperano ancora Sono le due squadre che lo vogliono a ogni costo. Però Juric (per il quale è scattata anche la proroga automatica del contratto dopo la salvezza, ndr) si è preso ore importanti di riflessione che sembrano aver portato alla decisione di rimanere ancora a Verona. Fiorentina e Torino non mollano, fino al comunicato ufficiale proveranno a fargli cambiare decisione. Ma la strada sembra decisa.
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
VISTO DA NOI
21 luglio 2020 - 11:11
Juric che va, Juric che resta, questo è il dilemma
La telenovela continua, il Verona ha fatto il possibile, adesso spetta al tecnico decidere
di Lorenzo Fabiano, @lollofab
M’ama o non m’ama, va o resta, Juric o non Juric. Povere margherite, sfogliate dal tormentone di questa anomala estate. Dopo il pari al Bentegodi contro l’Inter, la conferma pareva cosa fatta: «Stiamo parlando, con la società va tutto bene» aveva detto egli stesso. Questione di dettagli, se non una formalità. Anche perché un contratto, come ha sottolineato Maurizio Setti davanti agli affamati microfoni di Sky a pochi minuti dal calcio d’inizio del match contro l’Atalanta, il tigrotto spalatino ce l’ha: rinnovo automatico in caso di salvezza e adeguamento che si aggirerebbe nell’ordine di un milioncino. Mica pizza e fichi per i budget di spesa «frugali» di via Olanda (toh, beccati la coincidenza). E invece dettagli non erano. E formalità ancor meno.
Sempre davanti ai microfoni di Sky, nella sala stampa dell’olimpico di Roma, Juric ha spiazzato tutti: «Non so cosa farò. Ci devo pensare». Ahi, ahi, ahi…Parole che nel pallonese corretto spostano le lancette del barometro al cattivo tempo. Nuvoloni in arrivo? Si vedrà, per il momento tutto è di nuovo in ballo, tutto in discussione. E ora? La palla ce l’ha Ivan il Terribile, insieme all’offerta del Verona e l’eco delle sirene in arrivo da Firenze, ma non solo (anche il Torino si sarebbe unito al corteggiamento). Certo, andare a prestare i servigi alla corte di Rocco Commisso o Urbano Cairo, è ipotesi allettante e gratificante per la carriera. Piazze ambiziose che puntano all’Europa e inclini a mettere mano al portafoglio per raggiungerla. Soprattutto la prima dove Rocco «vuò fa l’americano» e non lesina a staccare assegni, un po’ meno la seconda, che tuttavia nel tecnico croato troverebbe il profilo giusto per condurre l’operazione rilancio dopo una stagione tribolatissima.
Di ciò che Juric ha dato al Verona, è persino scontato e superfluo dire. Di questi tempi, un anno fa la squadra veniva liquidata come sicura retrocessa, e il suo allenatore bollato come primo esonero della serie A. È andata ben diversamente. Il Verona più bello degli ultimi vent’anni è oggi «la piccola Atalanta», nonché la vera sorpresa del campionato; se la gioca con tutti (memorabile il capolavoro della vittoria sulla Juventus), non molla mai, ha lanciato nuove stelle e rigenerato l’usato dato per rottamabile; il suo modo di approcciare le partite piace e diverte, ha un’idea di calcio precisa che ha convinto tutti, anche i più scettici. Risultato: salvezza raggiunta con largo anticipo, e classifica nell’anticamera dell’Europa. Un’impresa bella e buona.
Ma se Juric ha dato molto al Verona, è pur vero anche il contrario: merito di una società e un giovane ds che hanno creduto e puntato su di lui, quando nessuno ci avrebbe messo un penny. Un debito di riconoscenza che andrebbe quanto meno onorato. Ma c’è di più: il Verona oltre alla fiducia, gli ha dato ampia libertà d’azione, fattore assai raro su altri lidi dove le invadenze quotidiane dei dirigenti son prassi. Juric prima di fare la sua scelta, farebbe quindi bene a tenerlo a mente. Poi, per carità, sia quel che sia. Qui abbiamo dato meriti, reso tributi di parole senza mai tuttavia beatificare né idolatrare nessuno. Stiamo semmai con Franchino, anima saggia del rione Carega, uno che ne ha viste tante, e tante ne ha vissute: «Se Juric va via, ghe ne vien un altro…Hellas 1903» l’ha messa giù così. Ecco, appunto.
FONTE: Hellas1903.it
CALCIOMERCATO
Verona, attento su Juric anche il Toro
21/07/2020 10:50
Non c'è solamente la Fiorentina a volere fortemente Ivan Juric. Anche il Torino continua la sua corte all'allenatore croato del Verona. Una corte meno "evidente" ma altrettanto insidiosa. Ed è per questo che Giuseppe Riso, che cura gli interessi di Juric, ha "frenato" nella trattativa con l'Hellas dopo aver ricevuto la superofferta di Setti. Riso è convinto di poter spuntare condizioni ancora migliori e un miglior ingaggio per il tecnico proprio per questa asta che si è aperta. Anche per questo, Setti ha posto un limite alla trattativa. Entro questa settimana Juric dovrà sciogliere la riserva.
CALCIOMERCATO
Juric-Verona
Tutte le cifre
21/07/2020 10:35
Due anni di contratto a quasi 1,5 a stagione. Sarebbe questa la superofferta che Setti ha fatto a Ivan Juric. Un'offerta che il presidente del Verona sperava potesse convincere l'allenatore che invece ha rallentato vistosamente nell'ultima settimana la sua decisione.
Tutta colpa della Fiorentina: colpiti dal gioco dell'Hellas proprio nella gara di Firenze, i dirigenti viola si sono mossi con grande impeto. E hanno alzato ulteriormente quell'offerta (si parla di 2 milioni a stagione) cifra che il Verona non può ovviamente pareggiare. Ma non è solo l'ingaggio il problema. A Firenze hanno promesso a Juric carta bianca sul mercato e spese ingenti. Setti, invece, su questo punto è stato molto più prudente, anche se è pronto a riconoscere al tecnico che con il suo lavoro ha portato ricchissime plusvalenze, ampia autonomia gestionale.
A pesare sul piatto della bilancia veronese, l'affetto dei tifosi, la chiarezza nei rapporti che ha portato alla grande stagione, la stima e la posizione che Juric si è conquistato. Particolare non secondario: la moglie del tecnico croato è legatissima a Verona dove si è trovata molto bene.
Ovviamente Firenze gioca le sue carte con una squadra che già ora è potenzialmente più forte, tanti soldi e maggiori ambizioni. Si vedrà se conteranno di più anche per Juric. (g.vig.)
FONTE: TGGialloBlu.it
NEWS
21 luglio 2020 - 08:58
Juric-Verona, la proposta dell’Hellas
Aumento dell’ingaggio, centralità nel progetto, miglioramenti tecnici, ma senza spese “pazze”: l’offerta gialloblù
di Redazione Hellas1903
L’intesa era ormai stata raggiunta.
Dopo la partita con l’Inter, Ivan Juric parlava da allenatore del Verona per la prossima stagione. Dopo, però, qualcosa è cambiato e le certezze sono sparite.
Sirene dall’esterno per Juric (Fiorentina e Torino). Per l’Hellas, invece, nulla è variato. Resta ferma l’offerta del club gialloblù al tecnico di Spalato.
Si parla di un consistente aumento di ingaggio, con Juric che, con i bonus compresi nel contratto, potrebbe arrivare a 1 milione di euro netto a stagione, da una base che supera abbondantemente gli 800mila euro.
Di fatto, si tratta del più ricco stipendio riconosciuto dal Verona a un allenatore in tutta la storia della società gialloblù, riconoscimento al formidabile lavoro svolto da Juric all’Hellas.
Proprio Juric sarebbe al centro del progetto del Verona, nelle scelte e nelle valutazioni. Il rapporto di ferro con il ds Tony D’Amico rappresenta una garanzia in questo senso.
L’Hellas si è già mosso per accontentare le richieste di Juric. L’ha fatto con il rinnovo di Miguel Veloso, con la chiusura con la Roma per Mert Cetin. Tenterà anche di confermare Matteo Pessina, ma l’operazione è a dir poco improbabile, con l’Atalanta che ha altre idee per il giocatore.
E poi ci sono le conferme di Davide Faraoni, Darko Lazovic, Mattia Zaccagni, Marco Silvestri. La trattativa con il Genoa per Koray Gunter, quella con l’Inter per Eddie Salcedo. Il dialogo con la Sampdoria per Valerio Verre.
In sostanza, il Verona dello Juric-bis non sarebbe un cantiere aperto. Certo, le modifiche non sarebbero da poco, con la cessione di Marash Kumbulla da aggiungere a quelle di Sofyan Amrabat e Amir Rrahmani. Ma l’Hellas cercherà di ottenere una quadratura, per la partenza di Max, per cui il difensore possa anche rimanere per la prossima stagione a Verona. Difficile, ma non impossibile. Come non è impossibile che si riesca a convincere Fabio Borini a legarsi a lungo termine con l’Hellas.
In entrata, il Verona investirà senza spese “pazze”, secondo una linea che è radicata e non si sposterà, a prescindere dalla guida in panchina. Se si ritiene che l’Hellas possa aggiudicarsi calciatori alla Radja Nainggolan, per fare un esempio, si è del tutto fuori strada. Ma giocatori con un potenziale da valorizzare, con qualità da far emergere, questo sì: il profilo è quello giusto.
Per Juric, contratto biennale, da figura di riferimento. In un contesto in cui è apprezzato e stimato, in una realtà che l’ha preso a ben volere e che lo stima non solo come allenatore, ma per quel che è l’uomo.
Questa è Verona, questo è il Verona per Juric. Tocca a lui scegliere, ora.
M.F.
@teofontana
NEWS
21 luglio 2020 - 07:35
Attenzione, anche il Torino pensa a Juric
Il club granata resta interessato al tecnico del Verona. Che oggi parla in conferenza stampa
di Redazione Hellas1903
Non solo Fiorentina.
Anche il Torino, che già da mesi segue Ivan Juric, pensa al tecnico del Verona.
Proprio domani l’Hellas giocherà sul campo dei granata. Juric, questo pomeriggio, tornerà a parlare in conferenza stampa. Si sbilancerà sul suo futuro? Difficile.
Comunque una risposta da parte dell’allenatore di Spalato è attesa nel giro di due o tre giorni.
NEWS
20 luglio 2020 - 17:43
Juric, chi lo vuole deve pagare il Verona
Per l’allenatore è scattato il rinnovo con la salvezza, per risolvere il contratto servirebbe un accordo economico
di Redazione Hellas1903
Sono ore determinanti per la decisione di Ivan Juric riguardo al Verona: restare o andare, dopo che tutto era ormai stato definito con il tecnico di Spalato.
Ci sono altri club che guardano nella direzione di Juric, con in testa la Fiorentina. L’allenatore croato, peraltro, è legato all’Hellas per contratto al club gialloblù per la prossima stagione. Il rinnovo è scattato automaticamente con il raggiungimento della salvezza.
Questo significa che chi volesse ingaggiarlo dovrebbe rivolgersi al Verona per trovare un accordo economico per risolvere l’impegno di Juric.
Fosse così, la dirigenza dell’Hellas, visti i rapporti che ci sono con lui, cercherebbe una soluzione condivisa, ma di sicuro chiederebbe un adeguato pagamento.
INVITATO SPECIALE
20 luglio 2020 - 16:03
Vignola: “Juric, ambizioni o cuore? La scelta è difficile”
L’ex gialloblù: “Per il Verona sarebbe una perdita notevole, spetta a lui decidere: all’Hellas sa che cosa può fare”
di Redazione Hellas1903
Beniamino Vignola, ex giocatore del Verona, parla, contattato da www.hellas1903.it, della vicenda che riguarda la permanenza o meno di Ivan Juric all’Hellas.
Dice: “Dopo una stagione come questa è naturale che Juric attiri l’interesse di club che hanno grande ambizioni, a cominciare dalla Fiorentina. La tentazione di mettersi alla prova in un determinato contesto è ovvia e comprensibile. Per il Verona sarebbe una perdita notevole veder andare via un tecnico come lui, che ha valorizzato la rosa e ha fatto maturare i giovani“.
Aggiunge Vignola: “La scelta è difficile anche per Juric. All’Hellas ha dato molto ma ha anche ricevuto tanto, qui si è rilanciato, ha potuto impostare il calcio che gli piace e ha raccolto splendidi risultati. Sicuramente si è legato alla piazza, al Verona e a Verona. Non sarà semplice nemmeno per lui andarsene, credo debba pensarci con attenzione e credo che sia proprio quel che sta facendo“.
FONTE: Hellas1903.it
Juric, settimana decisiva
By Redazione - 20 Luglio 2020
C’è un mercato da pensare e imbastire. E un conto è preparare la squadra per Ivan Juric, un altro è allestirla per un tecnico diverso.
Il Verona ha fretta di capire cosa farà l’allenatore croato e l’impressione è che questa sia la settimana decisiva.
D’Amico sta portando avanti le operazioni che non dipendono direttamente da Juric: quindi rinnovo a Miguel Veloso, prestito definito del centrale turco Çetin dalla Roma, dialogo costante con l’Inter per Dimarco e Salcedo, ma non può procedere ad altre trattative se non sa chi siederà sulla panchina del Verona che sarà.
In standby c’è Ninkovic dell’Ascoli, pupillo del tecnico, ma anche un dialogo aperto su Mandzukic, che solo Juric potrebbe convincere ad indossare il gialloblù con uno stipendio ridotto rispetto alle sue pretese.
E poi c’è il mercato allenatori che non può aspettare e i vari Semplici, Italiano e Maran che potrebbero accordarsi altrove lasciando poche scelte alla società di Setti.
Insomma tutto in una settimana, con la speranza che il matrimonio possa continuare.
Damiano Conati
FONTE: HellasNews.it
CALCIOMERCATO
Rinnovo Juric, c’è l’ultimatum del Verona?
La Società vuole una risposta certa nei giorni subito successivi alla sfida contro il Torino. D’Amico, intanto, è costretto a “rallentare”
di Tommaso Badia Luglio 20, 2020 - 15:30
“Si attende una risposta, domina l’ottimismo. La verità dopo giovedì”: questo si legge su L’Arena in edicola oggi.
L’argomento trattato è ovviamente il rinnovo di Juric, mentre le notizie sono due, la prima delle quali riguarda la fiducia che sembra regnare in casa Hellas. Nonostante le tante voci di questi ultimi due giorni, in via Olanda sembra dunque esserci una certa tranquillità.
La giornata di giovedì è invece l’argomento principale della seconda news: come si può infatti leggere tra le righe, la Società ha di fatto dato un ultimatum al tecnico croato, dal quale ci si aspetta una risposta nei giorni immediatamente successivi alla sfida contro il Torino.
Alla base di questa scelta non ci sarebbe (solo) impazienza, ma anche un motivo decisamente più “pratico”: non avendo certezze sul futuro allenatore, Tony D’Amico ha infatti dovuto “rallentare” sul fronte mercato. Visto che questa “frenata” potrebbe far saltare trattative magari già ben avviate, riuscire a chiudere il discorso rinnovo nel più breve tempo possibile è ovviamente la priorità principale in casa gialloblù.
FONTE: CalcioHellas.it
Verona ambizioso o no? Dalla strategia di Setti dipende il futuro di Juric
Contro l'Atalanta abbiamo avuto un'altra dimostrazione della forza del Verona. L'Hellas è la squadra che, tra girone d'andata e ritorno, ha messo in maggiore difficoltà quella che probabilmente è la miglior formazione italiana e la miglior squadre europea almeno sotto il profilo del gioco. Il Verona ha messo in mostra tutto il suo potenziale, di una squadra che, con le operazioni giuste nel mercato, potrebbe veramente fare il grande salto di qualità.
Proprio la strategia di Setti avrà un peso fondamentale per l'eventuale permanenza o meno di Ivan Juric in gialloblu. Il tecnico deve ancora decidere, sta parlando con il club, la volontà sarebbe quella di restare, ma tutto dipenderà dalle ambizioni della società. Con tanti giocatori destinati a lasciare l'Hellas (Rrahmani, Amrabat, Kumbulla, Pessina) il Verona dovrà essere rifondato. Chi partirà lascerà un grande vuoto che la società dovrà colmare. Ma come lo farà? E' proprio questo il punto. Verrà costruita una squadra per migliorarsi o una squadra che dovrà lottare fino all'ultimo per mantenere la categoria?
Juric aspira a qualcosa di grande altre squadre restano alla finestra. La Fiorentina vorrebbe affidargli la panchina (ritroverebbe anche Amrabat), ma tutto dipende da Juric, la decisione spetta a lui. Juric ha dimostrato di essere un grande allenatore che con la squadra giusta potrebbe fare grandi cose, magari ripercorrere le gesta del suo mentore Gasperini. I due sono stati spesso paragonati e in campo le similitudini nel gioco sono molte. Sta a Juric decidere cosa fare, ma sta anche al Verona prendere la decisione su quale sarà il futuro del club. Si potrà lottare per qualcosa di importante o no? Dalla risposta dipende il futuro di Juric in gialloblu.
Sezione: Primo Piano / Data: Dom 19 luglio 2020 alle 15:30
Autore: Stefano Bentivogli / Twitter: @sbentivogli10
FONTE: TuttoHellasVerona.it
VERONA COL FIATO SOSPESO
Il progetto di Setti e i dubbi di Juric
19/07/2020 17:45
Tutto in stand-by. Ivan Juric non ha firmato ancora il rinnovo, la situazione è cambiata rispetto ad una settimana fa quando il tecnico croato affermava: "Resto a Verona o vado all'estero". Semplicemente perché in Italia si è modificato lo scenario: le big, causa il finale balbettante di campionato, non sono sicure di confermare gli allenatori a fine stagione e questo potrebbe innescare un valzer di panchine, con Juric che è considerato uno di quegli allenatori giovani ed emergenti su cui puntare.
Inoltre la Fiorentina, accantonata l'ipotesi pindarica di De Rossi in panchina, è tornata all'attacco e, forte dell'arrivo di Amrabat, sta ingolosendo Juric. Commisso garantirebbe milioni per un progetto importante per rilanciare i Viola, che ora annaspano nelle retrovie, nel calcio che conta: in Europa. Pradè potrebbe facilmente prendere alcuni gioielli che l'anno prossimo lasceranno Verona, fra tutti Pessina, che tornerà all'Atalanta, con un misero premio di valorizzazione (chiamato controriscatto) per il Verona di 500 mila euro, strappato da Tony D'Amico la scorsa estate. Giocatori che sanno perfettamente cosa vuole il mister di Spalato e che sanno interpretare il suo moderno e dinamico 3-4-2-1.
E il Verona? Setti è stato chiaro: "Prima di tutto i conti" è il mantra dell'imprenditore carpigiano. Nonostante i tanti milioni fatti con le plusvalenze (se Kumbulla verrà venduto a 30 si supereranno i 60 milioni solamente in questa stagione). Insomma, la linea appare chiara in via Olanda: prestiti di giovani promettenti, qualche acquisto a parametro zero di giocatori d'esperienza con stipendi non troppo elevati, mentre la parte minore verrebbe utilizzata per gli investimenti sui giocatori (l'anno scorso scommessa vinta con i 3 milioni spesi per Rrahmani). Un progetto che non si sposa perfettamente con le idee di Juric che nelle conferenze di questo inverno aveva ribadito sempre lo stesso concetto: "La società ha poca disponibilità finanziaria? Bene, ma se per le cessioni entra 10, per gli acquisti deve uscire 8".
Come dare torto al tecnico croato? Juric ama Verona e vorrebbe restarci a lungo: è una piazza che lo ha rilanciato. Ma il prossimo anno, senza progetti realmente seri, anche lui rischia nel metterci la faccia. Sarebbe una scommessa: senza Amrabat, Kumbulla, Pessina, Rrahmani, e probabilmente altri titolari se dovessero arrivare offerte gradite a Maurizio Setti, bisogna rifare tutto da capo e certo non è facile. Il giocattolo senza troppi pezzi è poi difficile da ricostruire bello come prima: per questo Juric, dopo le nuove offerte che gli sono arrivate, sta prendendo tempo.
Il contratto, c'è da dire, è già stato automaticamente rinnovato a giugno 2021 dopo la salvezza matematica (con lo stipendio praticamente di quest'anno), ma senza la volontà di continuare, Juric non avrebbe problemi a stracciarlo: il tecnico croato non è certo una persona attaccata ai soldi, come qualche allenatore gialloblù in passato, e se dovesse avere una panchina pronta da un'altra società, sarebbe il primo a dire addio a Verona senza chiedere un euro per la buonuscita.
La società si lascerà scappare cosi l'artefice del miglior Verona degli ultimi anni o cercherà di rilanciare per trattenere Juric sulla panchina gialloblù? Questa settimana sarà decisiva.
FONTE: TGGialloBlu.it
19.7.2020
Setti adesso aspetta Juric La Viola ultimo... ostacolo
Inciampare su una Viola, sulla linea del traguardo. Sarebbe un peccato capitale. Verona e Ivan Juric sono vicini. Molto vicini. Rinnovo quasi fisiologico. Due anni ancora insieme. Tutto fatto, si era detto, fino a qualche giorno fa. Ma la vita è fatta anche di tentazioni. Inaspettate, improvvise, colorate. E la tentazione, stavolta, ha colore Viola. Il club del patron Commisso pare avere accelerato i tempi in questi ultimi giorni. Per cercare di tornare in corsa per l’allenatore croato. Che con l’Hellas, però, aveva già fatto importanti passi in avanti per il rinnovo. L’offerta del club toscano è comunque di quelle da non sottovalutare: 800mila euro a stagione, per tre anni. Possibilità di costruire una rosa da... Champions. Obiettivi ambiziosi. L’Hellas, però, ha giocato d’anticipo. Giochi non ancora fatti, sia inteso.
E ieri, le parole di Maurizio Setti, nel pre partita della sfida con l’Atalanta hanno lasciato la porta ancora aperta al dubbio. «Juric ancora a Verona? Fino a quando non si firma, non si sa. Noi stiamo parlando. In realtà, c’è un contratto che già ci lega. Ma siamo disposti giustamente a rivedere tutto quello che è, perchè il mister è stato un valore aggiunto. Penso che abbiamo fatto belle cose insieme. Sia noi con lui che lui con noi. La speranza è quella di continuare assolutamente insieme». Ambizioni che vanno di pari passo? «Credo che il nostro modo di operare sia quello di fare i passi nel modo in cui possiamo permetterci di farli. Siamo una neopromossa, non ce lo dimentichiamo. Dobbiamo fare i conti, proprio in termini economici, di rispettare certi parametri dai quali non possiamo prescindere. Da parte nostra, ce la metteremo tutta per fare meglio dell’anno che stiamo ancora vivendo. Penso che ci riusciremo». Fino a qualche giorno fa la riconferma sembrava cosa fatta. Poi la trattativa sembra avere subito un rallentamento. C’è una forte tentazione che blocca Juric? «Questo bisogna chiederlo a lui. Noi, l’unica cosa che sappiamo fare è essere molto chiari e molto trasparenti in quelle che sono le nostre possibilità e le nostre ambizioni. Il mister lo sa e penso che tutto questo abbia un peso specifico nella vicenda. Abbiamo dato un termine e stiamo aspettando. Lui sta facendo le sue valutazioni. Da parte nostra problemi non ce ne sono».
A giorni, forse a ore, la verità. E la chiusura della trattativa Juric. Il Verona in pole. La Viola che romba. In Inghilterra, il West Ham defilato. Ma nell’ultimo mese Hellas e Juric si sono scambiati messaggi d’amore. Il campionato volge al termine. La salvezza è acquisita. Il pari con la Dea è altro zuccherino da gustare. Manca solo la firma del tecnico croato. A breve il dubbio verrà sciolto.
• Simone Antolini
FONTE: LArena.it
Non rovinate tutto
luglio 19, 2020
A quattro giornate dalla chiusura del campionato, con l’obiettivo salvezza già raggiunto, a tenere banco in casa Hellas Verona è il futuro dell’allenatore Ivan Juric. Le sue parole pre Inter e Fiorentina avevano fatto più che ben sperare il popolo gialloblù, tecnico di Spalato che parlava già del futuro ancora a tinte gialloblù. Ma qualcosa deve essere cambiato perché le sue dichiarazioni allo stadio Olimpico hanno ridimensionato tutto. E non poco. Lo stesso presidente Setti, intervistato ieri da Sky Sport prima di Hellas Verona-Atalanta, ha confermato che Juric ci sta pensando, parole a cui hanno fatto eco, al triplice fischio finale, anche quelle del vice allenatore scaligero, Matteo Paro. “Il mister sta valutando con la società il progetto che deve mettere d’accordo le due parti”. Persi già Amrabat e Rrahmani, con Kumbulla anche lui destinato a spiccare volo, sarebbe davvero un peccato perdere il vero autore di questo miracolo sportivo. L’unica cosa certa è che il popolo scaligero, costretto ad assistere solo da casa al più bel Verona degli ultimi anni, merita chiarezza. Da entrambe le parti. Al più presto.
FONTE: HellasLive.it
NEWS
19 luglio 2020 - 09:53
Juric-Verona, la risposta entro pochi giorni
L’allenatore dell’Hellas sta decidendo se restare in gialloblù
di Redazione Hellas1903
Hellas Verona FC
Le parole di Maurizio Setti di ieri hanno in parte chiarito la situazione che riguarda Ivan Juric e la sua permanenza o meno alla guida tecnica del Verona.
Juric ha già un contratto che lo lega all’Hellas (con la salvezza matematica è scattato il rinnovo per un anno). Questo contratto, naturalmente, si può rompere in caso di mancata volontà dell’allenatore di rimanere. Nessuno tiene a forza nessuno. Il mister di Spalato ha avuto un tempo per decidere, che è già scaduto. Non c’è nessun braccio di ferro in atto tra le parti. L’Hellas ha illustrato a Juric il suo progetto.
In questo momento Juric sta decidendo se accettare, e lo farà entro pochi giorni. Può essere che la risposta definitiva arrivi a metà settimana.
Il Verona aspetta Juric e vuole proseguire con lui. Non trovano alcuna conferma le voci di un interessamento dell’Hellas per Vincenzo Italiano, né la Fiorentina avrebbe già proposto un contratto all’allenatore di Spalato.
NEWS
18 luglio 2020 - 21:37
Juric e la conferma, tutto aperto, con tante incertezze. E la Fiorentina spinge
Non sono i soldi a decidere, ma il progetto tecnico. Il tempo per la firma si accorcia
di Redazione Hellas1903
La conferma di Ivan Juric, che era ormai vicina, ora è di nuovo incerta.
Tutto aperto, ma le dichiarazioni dei diritti interessati, dal tecnico di Spalato a Maurizio Setti, fanno capire quanto il rebus sia ancora da risolvere. La firma non c’è.
La discriminante sta nel progetto per il prossimo Hellas. L’ha chiarito, dopo la gara con l’Atalanta, Matteo Paro, vice di Juric, amico e collaboratore strettissimo dell’allenatore croato.
Il lavoro di Juric, con il tandem che ha funzionato a meraviglia con Tony D’Amico (lo stesso Juric ha lodato il direttore sportivo, in tempi non sospetti, per come si è mosso sul mercato, in piena sintonia e condivisione), ha portato grandi risultati e ricche entrate per il club.
Adesso la richiesta è di fare un passo in avanti. Ed è qui che si arriva al bivio decisivo. Quanto in avanti? Setti ha spiegato che il Verona punta a una crescita graduale. Fuor di metafora, significa che gli investimenti saranno calibrati, che non ci saranno spese fuori dal budget tracciato.
Juric, dal canto suo, è il primo a sapere quanto si sia valutato l’Hellas in questa stagione. E sono lì a dimostrarlo le cessioni ricche di Sofyan Amrabat ed Amir Rrahmani, senza dire di quella, probabile e pure di più, di Marash Kumbulla.
Con Matteo Pessina, giocatore dall’impatto straordinario che con Juric si è consacrato tra i migliori centrocampisti della Serie A, che il Verona non potrà trattenere, ci sarà da rimettere mano in maniera notevole alla rosa.
Che fare, dunque? Juric fermerebbe all’Hellas: tanto ha dato ai colori gialloblù, tanto ha ricevuto, con un rilancio in grande stile dopo le stagioni “sballate” al Genoa. Il Verona, tra l’altro, gli assicurerebbe un lauto aumento d’ingaggio. Ma un professionista deve fare delle valutazioni il più possibile oggettive e appropriate.
Con la Fiorentina che è disposta a fargli i classici ponti d’oro, con Amrabat già in viola e, chissà, pure qualche altre pupillo da consegnargli (lo stesso Pessina), con un patron colmo di risorse economiche qual è Rocco Commisso, dire di no, a essere sinceri, sarebbe difficile per chiunque.
Se Juric dira di sì al Verona, sarà perché gli saranno state date totali garanzie sulla competitività della rosa. E il confronto, che era vicinissimo a una soluzione favorevole e che, in questo momento, è in stand-by – tra domani e lunedì sono attesi sviluppi -, è tutto qui. Non è poco, già.
FONTE: Hellas1903.it
18 LUG 2020
LA QUESTIONE JURIC
Non posso sinceramente pensare ad un futuro del Verona senza Ivan Juric. E non posso onestamente pensare che il presidente del Verona Maurizio Setti perda quella che è stata la sua più bella scommessa. Non posso pensarlo perché significherebbe tornare nell’incertezza, perché vorrebbe dire che Juric non ha voluto mettere il suo timbro di garanzia sul prossimo progetto, perché è troppo bello quello che abbiamo visto quest’anno per perderlo così. Non so se è una fase della trattativa e se la trattative si conducono in questa maniera.
Però, vi dico la verità: mi piace questo onesto modo di fare sia di Setti, sia di Juric. Piuttosto di false promesse o di scelte non convinte è meglio che si “scazzino” adesso per poi essere uniti dopo. A patto che questo porti ad un’unione evidentemente e non ad un divorzio. Cosa può andare storto? Beh, per esempio che Juric chieda garanzie sulla futura squadra. Non mi pare un segreto. E’ da febbraio che il mister ripete che se entra 100 bisogna investire 80. Non credo sia difficile capire che poi deve crescere il livello generale della società. Assurde trasferte in treno per risparmiare i costi di un charter non devono più esistere. Anche qui: non lo dico io ma lo ha detto Juric. Poi bisogna pensare a prendere giocatori di proprietà. Basta prestiti, basta formule astruse. Un anno ti può andare bene, ma due no. Questo non è il modo di fare calcio. E’ solo una mera speculazione. Ovviamente il mister ha accettato di veder partire le sue stelle, quelle che lui ha valorizzato, solo a patto che Setti metta quel denaro per costruire una squadra che inizi un vero ciclo.
Ci sono poi fattori “esterni” ovvero altre società. Che possono offrire a Juric più mezzi e più soldi. Ovviamente la Fiorentina è una di queste ma non solo. Io credo che Setti pensasse che Juric avrebbe accettato di buon grado la sua offerta la settimana scorsa ma evidentemente qualcosa deve essere intervenuto a bloccare la trattativa. Juric pareva ben disposto, ha dichiarato che in Italia avrebbe allenato solo il Verona, poi improvvisamente quel “non ho ancora deciso” di Roma che ha frenato la firma.
A quanto sappiamo, Juric ha ricevuto alcune offerte, una sicuramente sopra le aspettative (Fiorentina), ma vuole restare a Verona dove ha grande margine di azione e dove la famiglia si trova benissimo. Entro una settimana dovrebbe sciogliere la riserva. Non è ancora andato via. Non facciamoci ancora prendere dallo sconforto e non innalziamo processi alla società adesso. Ci sarà tempo dopo per tutte le valutazioni.
Gianluca Vighini
FONTE: Blog.Telenuovo.it
PARLA IL GIORNALISTA
Condò: Juric via da Verona, andrà a F...
18/07/2020 19:34
"Il futuro di Juric non sarà a Verona. Juric continuerà ad allenare in Italia in una squadra che inizia con la F..." Così il giornalista Paolo Condò, negli studi di Sky Sport, ha detto quale sarà il futuro di Ivan Juric, senza lasciare alcun dubbio: secondo lui andrà alla Fiorentina, squadra che ha già preso Amrabat dal Verona.
FONTE: TGGialloBlu.it
ESCLUSIVE
IND. CH – Juric-Verona, nuova data fissata per la firma
Questa volta dovremmo esserci: lunedì il tecnico e l’Hellas potrebbero davvero mettere tutto nero su bianco
di Tommaso Badia Luglio 17, 2020 - 14:30
Forse i tempi sono stati più lunghi del previsto, ma questa volta dovremmo davvero esserci: a quanto infatti appreso dalla nostra redazione, Ivan Juric lunedì dovrebbe firmare il nuovo contratto che lo legherà all’Hellas per le prossime due stagioni (con opzione per la terza).
Il tecnico gialloblù si è preso qualche giorno per ponderare la propria scelta (su di lui era tornato molto prepotentemente anche il Torino), ma alla fine sembra essersi deciso a rimanere ancora per un po’ all’ombra dell’Arena.
FONTE: CalcioHellas.it
CALCIOMERCATO
Valzer delle panchine se saltano Conte e Sarri
17/07/2020 14:53
Sembrava un'estate tranquilla sul fronte del mercato delle panchina. Il lungo lockdown pareva aver spento tante situazioni che improvvisamente si sono riaccese invece con il ritorno al calcio giocato. E così quello che ci aspetta tra un po' sarà un calciomercato destinato a farci avere clamorosi colpi di scena. Basti pensare alle panchine di Juve e Inter, le squadre che hanno speso di più nell'ultima campagna acquisti. Per entrambe le big potrebbe esserci all'orizzonte una rivoluzione. Sarri non ha legato con la Juve, la promessa di bel gioco è rimasta un'utopia, la squadra e Cristiano Ronaldo non ne hanno digerito i metodi e la filosofia. Quindi, a meno che la Juve non vinca la Champions, Sarri potrebbe saltare. In questo caso si fa il nome di Pochettino, ma non solo. Ancora più ingarbugliata la situazione di Conte all'Inter. E' il nostro top-player aveva detto Marotta, ma Conte non ha fatto la differenza. Almeno fino ad oggi. Ora a sei punti dalla Juventus e con lo scudetto ancora virtualmente da assegnare potrebbe cambiare tutto. A cascata, quindi, potrebbe cambiare tutto anche per le altre formazioni. Torino e Fiorentina cercano sicuramente un tecnico per il prossimo campionato, ma forse lo potrebbero cercare anche la Roma e la Lazio, dove Inzaghi ha deluso nella seconda parte del campionato. E qui, per forza, le strade portano a Ivan Juric. L'allenatore ha mercato, in Italia, ma non solo. Lo hanno cercato anche all'estero e il fatto che ancora Setti non gli abbia sottoposto un piano che lo abbia convinto, lo rimette automaticamente sul mercato. Juric sembrava vicinissimo alla firma con il Verona, ma qualcosa si è inceppato, o lo ha indotto a prendere tempo. Tenendo tutti i tifosi del Verona in ansia. (g.vig.)
FONTE: TGGialloBlu.it
16 Luglio · 10:55
di Lisa Grelloni
DIN DON, È ORA DI PROGRAMMARE IL FUTURO. JURIC E QUELLE PAROLE CHE FANNO PENSARE ALLA FIORENTINA
La Fiorentina sta programmando il suo futuro, sarà Juric il prossimo allenatore viola?
La Fiorentina è praticamente salva, manca solo la certezza matematica ma la bella vittoria di ieri con le ottime prestazioni di Ribery, Ghezzal, Chiesa e Cutrone ha riportato entusiasmo nel gruppo viola. L’obiettivo di Iachini quindi è ormai raggiunto. Il club gigliato si sta muovendo per il futuro. L’idea di Commisso per la prossima stagione è puntare subito all’Europa League, lottare fino all’ultimo per quest’obiettivo che manca ormai da più di cinque anni. Una bella e calda piazza come Firenze, merita molto di più che lottare per restare in Serie A.
Il Tycoon quindi per puntare in alto sta pensando insieme al duo di mercato Barone-Pradè non solo a rinforzare la rosa attuale ma a trovare una guida tecnica con bel gioco e grande voglia di fare o con un’esperienza internazionale alle spalle.
Tra i nomi dei papabili allenatori viola per la prossima stagione è spuntato il nome di Ivan Juric. L’allenatore croato sta disputando un buon campionato con l’Hellas Verona, il rinnovo con gli scaligeri sembrava essere vicino ma queste sono state le parole da lui rilasciate ieri sera a Sky Sport nel post gara della sfida contro la Roma: “Se metterò la firma sul rinnovo con l’Hellas? Ancora non lo so, stiamo parlando ma non ho preso una decisione, ci sto pensando”.
Il croato quindi crederà ancora nel progetto dell’Hellas Verona e del presidente Setti oppure preferirà cambiare aria e gettarsi in un’ambiziosa avventura quale può essere quella della Fiorentina di Commisso?
FONTE: LabaroViola.com
13 LUG 2020
IL CROLLO DI JURIC
Quell’immagine dell’uomo di Spalato in panchina, quel piccolo crollo emotivo, dopo tre punti buttati negli ultimi dieci secondi della gara di Firenze dal Verona, spiegano meglio di ogni altra immagine lo spessore dell’allenatore che siede quest’anno sulla panchina gialloblù.
Non siamo solo davanti ad un professionista, ma a un maestro, ad un condottiero che credeva veramente nell’Impresa, vanificata da un errore umano che probabilmente costerà al Verona il sogno europeo. Juric non è solo il tecnico del Verona. In questo momento è “il Verona”, l’uomo che è tornato a farci battere il cuore per i colori gialloblù dopo lo schifo di due stagioni senza capo nè coda, (altro che maalox presidente, lei ci ha fatto tracannare due litri di olio di ricino…).
Ora questo omino così perbene, così bravo, così attaccato al suo lavoro, così normale non bisogna perderlo. Setti che crede che noi siamo prevenuti nei suoi confronti solo perché al contrario della sua corte di lacchè non gli risparmiamo critiche quando è necessario, è stato bravissimo a volerlo e a imporlo quando tutti noi (TUTTI) avremmo voluto Aglietti. Ma non è sufficiente. Perchè a Juric vanno riconosciuti i meriti di questa eccezionale stagione. Come abbiamo più volte detto: nel Verona non è cambiato niente in questi due anni (stesso ds di prima, stesso direttore operativo, stessi dirigenti nel settore giovanile). L’unica cosa che è cambiata è l’allenatore. Va da sè (lo capirebbe anche un bambino) che a fare la differenza è stato lui. Che ha scelto uno per uno i giocatori da portare, che ha sfrondato la “paccotiglia” che era rimasta in rosa (giocatori non all’altezza), che ha operato scelte chiare e nette in ogni direzione, parlando chiaro come MAI questa società aveva fatto in precedenza. E’ stato per quel suo modo diretto e semplice che finalmente abbiamo capito. Abbiamo capito che nel Verona non circolano soldi, abbiamo capito che qui non venivano neanche gli scarti delle altre squadre, abbiamo capito che il gap economico era enorme. Juric ha spogliato, mi si permetta, quel fare sborone di Setti, lo ha denudato e mostrato in piazza. Ma, al contempo lo ha vestito di umiltà, e con quel saio, il Verona e Setti hanno percorso le vie di questa serie A, nonostante i pochi mezzi, con grande dignità e con la missione di rendere la vita dura a tutti. Fino a diventare la squadra rivelazione, fino a diventare una miniera d’oro.
Ora le cose cambieranno. Setti sarà sempre il presidente più povero della categoria, ma stavolta avrà qualche soldino da spendere. E questi soldini devono andare nell’Hellas Verona, permettere alla società di crescere e a Juric di costruire un ciclo. Nessuno chiede la luna, i tifosi non l’hanno mai chiesta, ma solo serietà, verità e fatti. Fossimo nel presidente non butteremmo via questa fortuna e circonderemmo Juric di talent scout, di gente che sappia pescare giocatori, e gli consegneremmo le chiavi della società così come ha fatto giustamente Percassi con Gasperini. Ma Percassi ha anche Sartori e Costanzi, due super professionisti che fanno plusvalenze anche con giocatori che non giocano nemmeno nell’Atalanta. Questa è la via. Vedremo se Setti la seguirà.
Gianluca Vighini
FONTE: Blog.Telenuovo.it
Firma o non firma? Il futuro del Verona e di Juric
Resta incerta la permanenza dell’allenatore croato, anche se filtra un certo ottimismo. Con lui ancora in panchina l’Hellas ripartirebbe da basi solide. Manca l’intesa finale con Setti, che l’anno scorso l’aveva voluto per sostituire Aglietti. Un azzardo riuscito
Di Cronaca di Verona - 11 Luglio 2020
foto di Renzo Udali
Un anno fa, più o meno di questi tempi, Setti decideva di sostituire Aglietti con Juric. Aglietti aveva appena riportato il Verona in serie A, dunque era una decisione impopolare. Il presidente si era ravveduto appena in tempo su Grosso, la cui gestione era stata disastrosa, e affidando la squadra all’ex puntero è riuscito a centrare l’obiettivo stagionale. Oggi, tra i tifosi del Verona, di Aglietti non parla più nessuno. Non per irriconoscenza, ma perché il tecnico di Spalato ne ha raccolto l’eredità al meglio, ha plasmato una squadra che sulla carta era da retrocessione certa e l’ha portata alle soglie dell’Europa. Obiettivo ormai difficilmente raggiungibile, ma l’Hellas è salvo da inizio febbraio e questo vale un trionfo.
Aglietti era stato messo al volante di una Formula Uno che prima viaggiava al ritmo di una 500. Juric di una Panda che va come una Mercedes di grossa cilindrata. Il Verona si è consolidato tra le prime 8 squadre d’Italia. Alcuni pezzi da 90 sono già stati ceduti ma la permanenza di Juric sarebbe un’ottima garanzia per la prossima stagione e forse per quelle a venire. L’allenatore, a specifica domanda sul suo futuro, da mesi risponde con schiettezza che ne sta parlando col presidente. Significa che finora i due non hanno la stessa visione del futuro. Juric vuole alzare l’asticella, anche perché le offerte dall’Italia e dall’estero non gli mancano. Setti vuole andarci coi piedi di piombo. In queste ore si vocifera di un accordo imminente, ma in questo calcio nulla è scontato.
Juric è arrivato al Verona tra lo scetticismo generale. La sua carriera è costellata di sali e scendi. Di lui si diceva che avesse solo un gran carattere e poco più. In realtà ha costruito un Verona che per gioco, guardando agli ultimi vent’anni, forse è inferiore solo a quello di Prandelli. C’è chi dice che il Verona, con il croato ancora al timone, diventerebbe la nuova Atalanta. Sbagliato, perché l’Atalanta sforna talenti da trent’anni. Il Verona, per fare un paragone, potrebbe ripercorrere le orme dell’Udinese, non quello delle ultime tribolate annate, ma la squadra che lottava costantemente per un piazzamento Uefa. Juric ha detto che senza l’interruzione la squadra avrebbe centrato l’Europa League. Non c’è la controprova, ma l’impressione è questa.
Alessandro Gonzato
FONTE: CronacaDiVerona.com
IL MISTER CROATO
Juric: Il mio futuro? all'Hellas o all'estero
10/07/2020 24:37
"Il mio futuro? Se dovessi valutare altre squadre, andrei all'estero. Ma qui in Italia sto bene al Verona". Queste le dichiarazioni del mister dell'Hellas, Ivan Juric a Sky Sport, al termine della gara pareggiata contro l'Inter 2-2. Chiara la volontà del croato di restare in gialloblù anche la prossima stagione.
A.F.
IL MISTER DEL VERONA
Battibecco Juric-Conte, il croato:Sei a casa mia
10/07/2020 24:21
Lite tra i due allenatori, Juric e Conte, durante il primo tempo di Verona-Inter.
Ad un fallo di Lukaku su Kumbulla al 35', l'allenatore nerazzurro, s'è lamentato per 3 volte contro l'arbitro chiedendo che tipo di fallo era stato commesso.
Per l'episodio è intervenuto anche il mister gialloblù Juric, chiedendo al direttore di gara come mai all'allenatore avversario venivano permesse determinate parole.
Ciò ha scatenato le ire di Conte, il quale rivolgendosi al suo collega gli avrebbe detto di: "non rompere il ca... e stai zitto". Secca la risposta del croato: "Non rompere tu, qui sei a casa mia".
A.F.
SERIE A
Juric ormai è un veronese
10/07/2020 16:34
La potenza di Verona ha fatto un'altra magia. Ivan Juric è l'ultimo professionista del calcio che arrivato nella città scaligera, pian piano ne è diventato parte. Giovedì sera Juric lo ha fatto capire chiaramente quando a Conte che urlava come un ossesso sulla sua panchina ha sibilato "Come ti permetti? Qui sei a casa mia".
Ecco Juric, cittadino del mondo ha trovato casa. Tra poco firmerà il contratto che lo lega al Verona e si spera per un lungo periodo. Ma prima di tutto si è legato alla città, alla gente, ai tifosi, alla sua squadra. Così come Bagnoli, Prandelli, Ficcadenti, Mandorlini, anche Juric è diventato "veronese". Ed da oggi in poi si e ci divertirà ancora di più. (g.vig.)
FONTE: TGGialloBlu.it
NEWS
10 luglio 2020 - 11:29
Juric, la firma con il Verona è a un passo
Aumentano le conferme: l’accordo è in dirittura d’arrivo, contratto pluriennale. Il ruolo di D’Amico
di Redazione Hellas1903
La firma di Ivan Juric con il Verona è a un passo.
Aumentano le conferme, in queste ore, sull’accordo imminente tra il tecnico e l’Hellas. Si va verso un contratto pluriennale con un consistente adeguamento dell’ingaggio per l’allenatore di Spalato.
Si aspetta un’ufficializzazione che dovrebbe scattare nel giro di una decina di giorni.
Figura fondamentale nella costruzione della squadra per la prossima stagione sarà Tony D’Amico, direttore sportivo che, per lo stesso Juric, è interlocutore di totale fiducia, per un rapporto strettissimo e sempre più solido.
Da questa coppia ripartirà l’Hellas.
FONTE: Hellas1903.it
10.7.2020
Ivan, le zanzare e il contratto
Altri due anni da... visionario
Ivan Juric
Chiede lo spray anti zanzare. Pungono nel primo tempo. Più dell’Inter. Che poi si risveglia. Poi, protesta. Perché Conte canta, e Ivan viene zittito. Si beccano i due. L’eco del Bentegodi amplifica note nervose. È la strana serata di Juric. Lezione di calcio per quasi un tempo alla squadra nerazzurra. Caldo, talento e pure una panchina più lunga poi si fanno sentire. Ma dentro ad una partita dolce, traviata, sofferta, ruggente con riscatto finale, resta una grande certezza. Juric sarà faro nella tempesta per i prossimi due anni. Non può esserci soluzione di continuità. Il Verona, che pur sarà costretto a cambiare in corso d’opera pedine preziose, non può più prescindere dal tecnico croato. Lo si è visto una volta di più nel primo tempo di ieri. Sontuoso. Verona a memoria, Verona aggressivo, Verona mosso da un oceano di idee. Verona che viaggia ispirato su melodia croata, scritta di getto - e perfezionata però nel tempo - dal visionario di Spalato. Che, di visioni ne ha avute tante. Ma allo stesso tempo ha saputo scendere a patti con il senso pratico che imponeva al Verona di correre bene, difendere meglio e attaccare duro. Ecco allora: due anni di contratto, con opzione per il terzo. Comunque finisca, ci sarà sempre futuro con Juric.
• S.ANT.
8.7.2020
Juric, altri due anni all’Hellas Pessina e Salcedo le garanzie
Il diesse gialloblù Tony D’Amico dopo un gol del Verona FOTOEXPRESS
Tifosi del Verona brindate. Ivan Juric sta per firmare un biennale con opzione per un eventuale terzo anno. L’accordo subito dopo la vittoria con il Parma. Il presidente Maurizio Setti, il diesse Tony D’Amico e Ivan Juric hanno fatto «serate» a parlare di calcio e futuro nella quiete blindata di Peschiera. «D’accordo sono pronto» avrebbe detto il tecnico una sera a Setti. Due anni il nuovo contratto per poter programmare meglio il futuro. Le cifre? C’è un accordo di massima sugli 800mila a stagione, esclusi premi importanti. Ma i soldi non erano un problema anche se Juric andrà a guadagnare più del doppio del vecchio contratto. L’importante è il progetto, ovvero chi arriverà e chi se ne andrà.
PESSINA E SALCEDO. Tutti importanti nel Verona e ci mancherebbe, ma sono due i giocatori che avrebbe richiesto l’allenatore: Matteo Pessina ed Eddie Salcedo. Entrambi hanno già espresso alle loro società di appartenenza (Atalanta e Inter) l’intenzione di rimanere. Una volontà ancor più marcata ora che Juric ha trovato l’accordo con il Verona. Per il giovane italo-colombiano, la cosa è certamente più semplice. L’Inter ha tutto l’interesse a lasciarlo in gialloblù. Per Pessina il discorso è più complesso ma non per questo impossibile. L’Atalanta valuta il calciatore dopo questa stagione poco meno di 10 milioni di euro. L’Hellas di Setti non ha mai speso una cifra simile ma il centrocampista sarebbe fondamentale per il gioco di Juric. Le formule per pagarlo meno, magari inserendo nell’affare anche qualche giovane, ci sono. Mister Gasperini, pur giudicando Pessina un ottimo elemento, non può assicurargli minutaggio e il club nerazzurro non ha necessità di incassare a breve. I buoni rapporti tra tecnici e tra club potrebbero giocare un ruolo fondamentale nella riconferma in gialloblù anche per l’anno prossimo di Pessina.
DOPO LA FIORENTINA. Il diesse Tony D’Amico inizierà i colloqui con alcuni calciatori la prossima settimana. In tutto l’ambiente c’è la voglia di riscattare il passaggio a vuoto col Brescia e, seppur gli avversari siano di un altro pianeta, provare a infastire sia l’Inter che la super Atalanta.
DI CARMINE E BORINI. Il Verona inizierà a risolvere le questioni relative a Samuel Di Carmine e Fabio Borini. Già proprio l’ex milanista che sembrava già destinato alla Premier League. Il prolungamento del rapporto tra l’Hellas e Juric può già far registrare i primi benefici. Non è un mistero che Borini sia arrivato a gennaio proprio perchè stimolato dal Mago di Spalato. Ora è tutto in gioco, anche perchè l’ingaggio dell’ex Chelsea potrebbe essere spalmato in più anni. Più semplice la posizione di Samuel Di Carmine. Il protagonista dei play off promozione ha un impegno con la società che scadrà nel giugno del prossimo anno. Potrebbe essere allungato sino al 2023. Singolare la stagione del «DiCa». Subito dentro e subito acciaccato. Prestazione sontuosa a Torino con la Juve e poi qualche incomprensione con Juric. Ma la forza del mister sta nello stimolare e ripescare i giocatori quando meno te l’aspetti. Insomma a lui piacciono i tipi diretti e Di Carmine l’ha capito. Meglio un confronto duro e poi pancia a terra a lavorare che tanti inutili mugugni. Tutti a parlare, giustamente di altri gialloblù, ma in pochi a sottolineare i grandi miglioramenti tattici di Di Carmine che resta un giocatore tecnico.
SANTANDER. L’anno scorso il Verona fu ad un passo da Cornelius e Santander. Entrambi vecchi pallini di D’Amico. L’attaccante del Bologna torna di moda per capacità, spirito di abnegazione, costo, ingaggio e fine del suo rapporto al Bologna.
• Gianluca Tavellin
FONTE: LArena.it
FONTE: LArena.it
Torino, per Longo conferma difficile. I tifosi sognano Juric, Cairo ha in mente altri due nomi
IERI ALLE 15:08 SERIE A
di RAIMONDO DE MAGISTRIS @RAIMONDODM
Difficilmente Moreno Longo siederà sulla panchina del Torino anche il prossimo anno. Urbano Cairo è infatti sempre più convinto di cambiare tecnico per la stagione 2020/21 e, al momento, sta valutando soprattutto due nomi: Marco Giampaolo e Stefano Pioli. Due nomi che - scrive 'Repubblica.it' - non sembrano scaldare particolarmente i tifosi granata, che invece sognano l'ingaggio di Ivan Juric, attuale tecnico dell'Hellas Verona.
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
I tentennamenti di Juric determinati dalla Fiorentina. E un altro giocatore del Verona potrebbe vestire la maglia viola
REDAZIONE
7 LUGLIO 2020
Il Verona vende e questo elemento sta condizionando la trattativa per il rinnovo contrattuale dell’allenatore Ivan Juric. Questo è quello che si legge stamani su Tuttosport. Tentennamenti da parte del tecnico determinati anche dai sondaggi fatti da Fiorentina e Torino [...]
FONTE: FiorentinaNews.com
JURIC: «NON DOBBIAMO LASCIARE NULLA DI INTENTATO: OCCASIONI COSÌ CAPITANO POCHE VOLTE. IL MIO FUTURO? NE STIAMO PARLANDO»
04/LUGLIO/2020 - 11:00
Verona - Le principali dichiarazioni dell'allenatore gialloblù Ivan Juric, rilasciate alla vigilia di Brescia-Hellas Verona, 30a giornata della Serie A TIM 2019/20.
«La salvezza virtualmente raggiunta? Vanno fatti grandissimi complimenti ai ragazzi, hanno fatto qualcosa di stupendo e gran parte del merito va a loro. Sono un gruppo straordinario, molto unito e per tutto l'anno si sono spronati l'un l'altro nei momenti difficili. Se adesso puntiamo ad un posto in Europa? Poche volte capita di trovarsi in una situazione così, è vietato rilassarsi, dobbiamo dare il massimo, sfruttare questa grande occasione e poi vedere come va. Mi auguro non subentri alcun tipo di appagamento, queste situazioni capitano poche volte nella vita e bisogna dare il 100%, andando oltre gli infortuni, il caldo e tutte le difficoltà inevitabili di un periodo così particolare. La partita a Brescia? E' una squadra viva, noi cercheremo di fare la nostra gara come sempre. Non faccio calcoli sulla formazione, è normale ci siano alcuni elementi reduci da 4 partite consecutive un po' affaticati, valutiamo come sempre di giorno in giorno. Badu? Sta bene, è un'opzione. Parma? Alcuni dei ragazzi hanno dovuto stringere i denti, è un periodo così, ma sono complessivamente contento di tutta la rosa e anche di chi ha giocato meno. Sono felice anche per Paro, il mio vice, che era in panchina. Mi fido di lui, ha la mia stessa visione ed è andato tutto bene. Verre? Discorso simile a Zaccagni: sta facendo molto bene e con maggiore concretezza in attacco può fare un ulteriore salto di qualità. Se penso al mio futuro o se è troppo presto? Ci penso, come tutti, e ne sto parlando da un po’ di tempo con la società».
FONTE: HellasVerona.it
02/07/2020 17:26
ESCLUSIVA: JURIC FIRMA VICINISSIMA
Salvezza acquisita e rinnovo contrattuale praticamente pronto. Ivan Juric, a meno di clamorosi colpi di scena, non ipotizzabili al momento, resterà per un'altra stagione l'allenatore del Verona.
La notizia che tutti i tifosi del Verona attendono è sempre più vicina. Setti, dopo questa formidabile stagione è intenzionato sia a concedere uno stipendio più alto al proprio tecnico (si parla di un milione di euro) sia di alzare il livello della società creando una struttura tecnica ancora più solida e ancora più vicina all'allenatore.
Confermato il ds D'Amico, è molto probabile che venga notevolmente potenziato lo scouting del Verona, per cercare quei talenti che possano contribuire a creare una stabilità in serie A.
Juric, dal canto suo, dopo aver posto dei precisi paletti ha capito di poter continuare il progetto con i gialloblù, piazza dove è amatissimo e dove ha iniziato un ciclo che potrebbe portarlo tra qualche anno in una big. L'accordo dunque appare vicinissimo e sarà ufficializzato entro la fine del campionato. (g.vig.)
FONTE: TGGialloBlu.it
Hellas Verona, plusvalenze e bel gioco: per guardare avanti serve il rinnovo di Juric
22/6 ALLE 17:45SERIE A
di PIETRO LAZZERINI @PIETROLAZZE
Bel gioco, vista Europa e plusvalenze milionarie. E' questo il bottino che il Verona di Setti sta conquistando settimana dopo settimana grazie alla scommessa vinta con Juric in panchina. Il tecnico croato è la certezza dei gialloblu come il suo mentore Gasperini lo è per l'Atalanta, ma il contratto in scadenza nelle prossime settimane lo pone al centro dell'attenzione di diversi club. Per questo, il compito del presidente Setti oltre che del ds D'Amico deve essere quello di trovare l'intesa per il prolungamento, così da poter godere delle sue qualità anche l'anno prossimo, puntando a nuovi grandi obiettivi a cominciare dalla stabilità del club. A riportarlo è Tuttosport.
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
NEWS
14 giugno 2020 - 08:39
Juric-Verona un anno dopo. Aspettando la nuova firma con l’Hellas
Il 14 giugno scorso l’ufficialità dell’accordo tra il tecnico e il club. Una scalata gialloblù
di Redazione Hellas1903
Un anno fa arrivò l’ufficialità dell’accordo tra il Verona e Ivan Juric.
L’Hellas era stato appena promosso e aveva deciso di affidare la panchina al tecnico croato, nonostante l’impresa realizzata da Alfredo Aglietti.
Juric, da allora, ha fatto cose eccezionali, tra risultati e giocatori valorizzati al pieno del potenziale. Un impatto forte sul mondo del Verona.
Tra pochi giorni riprende il campionato, la salvezza va messa al sicuro, è molto vicina, ma manca ancora qualche punto. Dopo, si vedrà.
E poi si aspetta la nuova firma di Juric con l’Hellas, per programmare insieme il futuro. L’uomo di Spalato al centro dei progetti del club: il futuro può essere questo, se tutti lo vorranno.
FONTE: Hellas1903.it
CALCIOMERCATO
Ecco cosa serve per far restare Juric
31/05/2020 08:39
Terra di mezzo. Frontiera fragile. Né di qui né di là, né sopra né sotto la linea gotica. Il futuro di Juric è materia delicata. Tre nomi ballano sul labile confine che separa l'allenatore di Spalato dalla permanenza o dall'addio al Verona: Kumbulla, Pessina e Borini. Juric chiede un segnale a Setti: non smantellare e provare a ripartire da tre dei cinque assi dell'attuale rosa (gli altri due, Amrabat e Rrahmani, sono già persi). E, con loro, lo zoccolo duro Faraoni, Lazovic e Veloso e il talentino Salcedo. Da qui l'ipotesi che Kumbulla, se dovesse essere ceduto all'Inter, possa rimanere un altro anno in prestito. Da qui l'idea di proporre a Borini un contratto pluriennale poco sotto le sei cifre. Da qui il possibile approccio con l'Atalanta per il rinnovo del prestito (con aumento sostanziale degli oneri, of course) di Pessina.
Una premessa: il calciomercato oggi come oggi, con il campionato ancora fermo fino al 20 giugno, è soprattutto una grande supercazzola. Niente si muove, la giostra vera comincerà a girare a metà luglio, dopo 5-6 partite dalla ripresa. Quindi i tifosi non si preoccupino se l'affaire Juric è ancora impantanato. E' così per (quasi) tutti.
Tuttavia, facendo un giro di telefonate con qualche addetto ai lavori, una certezza emerge: Setti non deve peccare di vanità, non deve dare per scontato che Juric – in assenza di offerte dai top club – rimanga e non opti per piazze medio-alte.
Sull'allenatore ci sono Fiorentina e Torino, club danarosi in cerca di rilancio. Juric - in assenza di un progetto tecnico di medio livello al Verona – potrebbe essere seriamente tentato di accettare la corte di Cairo o Comisso. Intendiamoci, la sua priorità rimane l'Hellas, ma al di là dell'adeguamento contrattuale, occorre partire da un presupposto: trattenere i gioielli. Kumbulla, Pessina e Borini, dicevamo.
Se confermare un'altra stagione Kumbulla, previa cessione all'Inter, sembra una strada tutt'altro che impervia (l'italo-albanese è giocatore di proprietà, perciò il Verona ha un certo peso nella trattativa con l'Inter) e per Borini è “solo” una questione di rinnovo del contratto, la faccenda si complica con Pessina, giocatore chiave per Juric ma controllato dall'Atalanta, che ha il coltello dalla parte del manico. Il club di Percassi lo riporterà a casa solo se dovessero partire Freuler o De Roon, l'alternativa è venderlo a chi metterà nel piatto non meno di 20 milioni. Solo se non dovessero realizzarsi questi due scenari, entrerebbe in gioco il Verona, che preferirebbe lavorare su un rinnovo del prestito oneroso. A quel punto l'Atalanta, in un'ottica di valorizzazione ulteriore di un giocatore considerato autentico patrimonio, darebbe priorità assoluta all'Hellas, dove Pessina si è perfettamente integrato, per non correre inutili rischi di deprezzamento.
Insomma, le parole “progetto” e “programmazione”, spesso inflazionate e svuotate di significato, questa volta si traducono in precisi nomi e cognomi: Kumbulla, Pessina e Borini. Juric vuole ripartire da loro.
FRANCESCO BARANA
FONTE: TGGialloBlu.it
Torino: per Juric trattativa ferma
del 30 maggio 2020 alle 16:58
Ivan Juric è uno dei principali candidati alla panchina del Torino per la prossima stagione, la trattativa si è però ora bloccata. Il presidente Urbano Cairo e il direttore tecnico sono infatti intenzionati a dare una chance a Moreno Longo che, la squadra dovesse riprendersi dalla crisi di risultati e terminare al meglio il campionato, potrebbe essere confermato.
Per questo motivo al momento è stata messa in stand-by la trattativa con l'allenatore croato dell'Hellas Verona. Nel caso in cui il Torino dovesse decidere di cambiare tecnico, i contatti con Juric riprenderebbero.
FONTE: CalcioMercato.com
18.5.2020
Londra chiama, Juric che fa? West Ham sfida Toro e Viola
Il tris d’assi gialloblù: D’Amico, Juric e Setti FOTOEXPRESS
Londra chiama. Da due mesi anche. E la Premier potrebbe diventare la nuova casa di Ivan Juric. C’è una storia nuova dentro ad una storia vecchia. Due mesi fa il West Ham si è interessato – concretamente – al tecnico dell’Hellas. L’allenatore croato piace non poco a David Sullivan, presidente degli Hammers. In Inghilterra pare faccia impazzire il calcio “mordi e riparti” del Verona di Ivan. Un calcio spregiudicato ma non troppo. Spettacolare, quanto basta, per produrre fuochi d’artificio al momento giusto. L’entourage di Juric avrebbe già ricevuto segnali di stima a distanza.
FILOSOFIA. Il West Ham è alla ricerca di un tecnico che possa sposare alla perfezione la filosofia britannica. Calcio da battaglia sotto la pioggia. Calcio da eroi su prati accarezzati dagli ultimi timidi soli autunnali d’Albione. I nove risultati utili di fila raccolti dal Verona di Juric (prima dello stop contro la Samp) hanno convinto fino in fondo Sullivan e i suoi uomini di fiducia. L’idea è convincere l’allenatore di Spalato ad accettare la scommessa degli Hammers.
RINASCITA. La classifica cristalizzata della Premier vede oggi il West Ham al quint’ultimo posto, in piena corsa per la salvezza. Stagione difficilissima per il club londinese, che ha sostituito in corsa Manuel Pellegrini con David Moyes. Ma, di fatto, non c’è stata inversione di tendenza e il club inglese si pensa già al futuro. Dopo otto anni consecutivi passati in Premier, per il West Ham diventa fondamentale confermarsi nella massima lega inglese, condizione necessaria per poter provare ad arrivare a Juric nei prossimi mesi.
PRECEDENTE. La scorsa estate il nome di Sullivan era già stato accostato all’Hellas. Ma per ben altri motivi: si pensava che il co-presidente (la carica è condivisa con David Gold) degli Hammers potesse essere interessato a rilevare da Maurizio Setti la società. Ipotesi, questa, prontamente smentita dal diretto interessato che aveva dichiarato, in merito alla notizia: «Non c’è neanche l’un per cento di verità. Non sono mai stato a Verona in vita mia e non vado in Italia da diversi anni». La leggenda narrava di un viaggio lampo di Sullivan in città. Ma raccogliendo le poche e fumose informazioni legate a questa storia - al netto della netta smentita arrivata da Londra - alla fine non è rimasto nulla di concreto. Più che il Verona, il vero obiettivo oggi sarebbe Juric. E per Ivan sarebbe stato preparato un contratto biennale. La Premier, si sa, è vetrina di prestigio.
CARA ITALIA. Poi, però, c’è l’Italia. Che da tempo si è accorta di Juric. E Ivan potrebbe anche decidere di pensare esclusivamente alla serie A anche per il futuro. E qui, c’è solo da sbizarrirsi. Il Verona, in primis. Il presidente Maurizio Setti cercherà di trattenere il suo “allenatore dei miracoli“, perché Juric - a oggi – è andato oltre ogni più rosea aspettativa alla guida dei gialloblù. Il tecnico croato, però, ha già avuto modo di chiarire i suoi pensieri. Con i pezzi da novanta che se ne vanno (Amrabat, Rrahamni, Kumbulla, Borini, forse Pessina), da parte del club servirà un piano di rinnovamento e rilancio che possa garantire a Juric un campionato all’altezza delle sue aspettative. Quindi: non partire ancora nella ipotetica griglia delle ultime tre d’Italia.
PROFUMO DI VIOLA. E qui spunta la Fiorentina. Il patron Commisso ha già messo nel suo radar Juric. Se il campionato non dovesse essere portato a naturale compimento, le chance che Ivan possa vestirsi di viola potrebbero essere ancora più elevate. Il motivo? Iachini, attuale tecnico della Viola, può guadagnare share solo nel caso gli riesca di chiudere la stagione con una cavalcata trionfale. A Firenze, con aspirazioni addirittura da Champions, il sogno proibito resta Spalletti. Ma poi se la giocano proprio Juric e Di Francesco.
CUORE TORO. L’alternativa, per il tecnico di Spalato, è rappresentata oggi dal Torino di Urbano Cairo. In panca, al Toro, c’è Moreno Longo. Il campo ha detto che i granata spesso non hanno convinto. E Cairo è diventato uno dei principali estimatori di Juric. Con lui, in lizza per la panchina granata, sono finiti anche Rolly Maran e Marco Giampaolo. Corsa al sorpasso. E forse non siamo neanche a metà gara. Prima il Verona, poi, chissà. Juric è sulla bocca di tutti. •
Simone Antolini
FONTE: LArena.it
NEWS
13 maggio 2020 - 08:29
Juric, il paragone di Setti: “Somiglia a Bagnoli”
Il tecnico e le parole del presidente: “Anche lui è un uomo di poche parole e molti fatti”
di Redazione Hellas1903
“Nella nostra città, ma anche in Italia e direi pure oltre i confini nazionali, il Verona del 1985 è un monumento sacro, una leggenda, qualcosa di inarrivabile e inimitabile. Lo è ancora oggi e probabilmente lo rimarrà per sempre. Ma qualche segno distintivo c’è, in comune, fra quella squadra e il Verona di questa stagione. Anzitutto lo spirito, da intendersi come furore agonistico, ‘fame’ di vittorie, umiltà, voglia di stupire, unità di squadra… E poi i due condottieri hanno personalità simili. Come Bagnoli, anche Juric è un anti-personaggio: poche parole e molti fatti”.
Queste le dichiarazioni di Maurizio Setti, pubblicate oggi da “La Gazzetta dello Sport”.
FONTE: Hellas1903.it
TORO
09 maggio 2020 - 06:30
Il Torino resta vigile su Juric, il tecnico chiede certezze al Verona
Lo scenario / L’ex tecnico del Genoa piace al presidente Urbano Cairo e il contratto in scadenza a giugno 2020 può essere un’opportunità
di Nicolò Muggianu
Il Torino continua a monitorare Ivan Juric. Il tecnico del Verona, che tanto ha stupito in questa stagione, è tra i profili che hanno attirato l’attenzione del presidente del Torino Urbano Cairo in vista della prossima stagione. Un profilo che piace per carattere, ma anche per un’idea di calcio particolarmente offensiva che ha fatto le fortune della formazione veneta nel corso di questo campionato. È presto però per parlare di una vera e propria trattativa, visto che Juric ha un contratto in essere con l’Hellas Verona e ha ancora molto da dare nel finale di stagione a una squadra che è in lotta per un piazzamento europeo.
CONTRATTO – Riflessioni in corso da ambo i lati, con Juric che ha con l’Hellas Verona un contratto in scadenza al 30 giugno 2020 (che, in caso di possibilità a concludere il campionato, sarà derogato e prolungato per permettergli di portare a termine la stagione) con opzione di riconferma per la stagione successiva. Opzione che il Verona eserciterebbe senza pensarci, ma che dovrà prima passare da un confronto con il tecnico che chiede certezze e spazio di manovra per poter programmare una nuova stagione di crescita il prossimo anno.
CERTEZZE – Un progetto ambizioso insomma, che non è detto che il Verona possa garantire. Il patron Setti, infatti, ha già venduto due dei pezzi più pregiati della rosa (Amrabat e Rrahmani) ed è pronto a privarsi anche di Kumbulla; altro giocatore che ha molto mercato in Serie A. Cessioni importanti, a fronte delle quali Juric avrebbe chiesto alla società altrettante certezze nel poter reinvestire parte del ricavato sul mercato. Se ne parlerà nelle prossime settimane, con il Torino che osserva con interesse da lontano in attesa di poter compiere una prima mossa più concreta.
FONTE: ToroNews.net
Rassegna Stampa
La Stampa: Per Juric è duello tra Fiorentina e Torino
Di Redazione Fiorentina.it - 07/05/2020 13:52
Il tecnico attualmente all’Hellas Verona è nel mirino delle due squadre. Anche se Commisso pare intenzionato a tenere Iachini
Questa mattina La Stampa scrive del futuro di Ivan Juric, attualmente tecnico dell’Hellas Verona. Secondo il quotidiano ci son due squadre che stanno pensando all’ex centrocampista come allenatore per la prossima stagione.
Da una parte il Torino, che ha ora in Longo un traghettatore fino al termine della stagione. Dall’altra una Fiorentina che però sembra sempre più convinta di dare un’altra possibilità a Beppe Iachini.
Juric comunque è un tecnico osservato anche dalla Fiorentina. E come lui anche altri in Serie A.
FONTE: Fiorentina.it
Hellas Verona, stagione straordinaria di Juric. Molto dipende da Gattuso
3/5 ALLE 17:45 SERIE A
di ANDREA LOSAPIO @LOSAPIOTMW
Una stagione straordinaria, frustrata dal Coronavirus. È la storia di Ivan Juric, tecnico dell’Hellas, che a Verona ha trovato la sua dimensione dopo tre esperienze al Genoa che non hanno lasciato il segno, se non in leggero negativo. Arrivato a giugno dell’anno scorso - prendendo il posto di Aglietti - è riuscito a costruire una squadra combattiva, che prende pochi gol e che, in qualche modo, trova sempre la zampata. L’idea di calcio è molto simile a quella del maestro Gasperini, in costante pressione e uno contro uno, con tre calciatori sopra tutti: Kumbulla, Rrahmani e Amrabat, 50 milioni in tre.
IL FUTURO - A gennaio c’è stato un contatto con il Napoli, prima che Gennaro Gattuso riuscisse a ingranare del tutto con gli azzurri. Juric sembrava la scelta giusta per un progetto che andasse al di là della singola annata, con un tecnico emergente che potesse far giocare bene la squadra ma che poi raggiungesse anche risultati. E poi le richieste sul mercato non dovevano essere così pressanti, anche perché c’era già Rrahmani, potevano arrivare anche Kumbulla e Amrabat. Il terzo è andato alla Fiorentina, il secondo probabilmente sceglierà l’Inter. E anche Juric potrebbe cambiare, ma è un condizionale d’obbligo.
Hellas Verona 60%
Napoli 20%
Altro 20%
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
CALCIOMERCATO
Gattuso resta a Napoli
Juric vicino all'Hellas
27/04/2020 11:42
L'emergenza coronavirus ha congelato molte panchine in serie A. Gattuso, per esempio, è sempre più vicino a restare sulla panchina del Napoli anche per la prossima stagione e questa è una buona notizia per il Verona. Juric, allenatore della squadra veronese, infatti era il candidato numero uno per la panchina napoletana ed è evidente che la conferma di Gattuso lo avvicini di più a Setti. Resta sempre in ballo però la questione dei programmi. Juric ha chiesto con chiarezza alla società un programma di crescita, in cui arrivino finalmente giocatori di proprietà su cui investire e soprattutto con cui iniziare un progetto a lunga durata. Il Verona di questa stagione poggia le basi su ben dieci giocatori in prestito più altri tre a scadenza di contratto. E' evidente che in queste condizioni un allenatore si trova a lavorare con una squadra rivoluzionata ogni anno. Ed è questo che Juric vuole evitare.
FONTE: TGGialloBlu.it
Hellas Verona, Juric in bilico: il tecnico potrebbe salutare a fine stagione
ENZO BELLINO
26/04/2020 19:33
Aggiornamento: 26/04/2020 19:33
Hellas Verona, Juric in bilico: il tecnico potrebbe salutare a fine stagione. L’Hellas Verona è la grande rivelazione dell’attuale stagione di Serie A. Il merito, oltre che ai giocatori, va dato soprattutto al tecnico Ivan Juric. Secondo quanto riporta il Corriere di Verona, la dirigenza scaligera vorrebbe rinnovargli il contratto, ma non ostacolerà l’allenatore croato, qualora l’ex Genoa volesse cambiare aria.
FONTE: FootballNews24.it
Hellas Verona, per il futuro di Juric decisivo il progetto: niente barricate se arrivano offerte
26/4 ALLE 17:12 SERIE A
di PIERPAOLO MATRONE @PIEROMATRONE
Quale futuro per Ivan Juric? Il tecnico-rivelazione della Serie A sta bene a Verona e, prima dell'emergenza coronavirus, c'erano già stati dei contatti tra l'allenatore croato e la dirigenza dell'Hellas per allungare il legame. La chiave sarà il programma di crescita della società, che ha già previsto un aumenti d'ingaggio per Juric ma che, se quest'ultimo volesse cambiare aria in presenza di offerte che lo stuzzicano, non alzerebbe barricate. A riportarlo è il Corriere di Verona.
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
ESCLUSIVE
Naletilic (ex ag. Juric) a CH: “È già un allenatore importante. Futuro? Dipenderà dal progetto”
Intervista all’ex procuratore dell’attuale allenatore croato dell’Hellas Verona
di Mattia Zupo Aprile 26, 2020 - 13:05
In attesa di una soluzione per quanto riguarda la ripresa o la sospensione definitiva della stagione, a Verona continua ad essere un tema d’attualità il destino di Ivan Juric. L’allenatore croato è il principale responsabile del grande cammino dell’Hellas in questo campionato. Ha valorizzato giocatori e ha ottenuto risultati sul campo attraverso uno stile di gioco tra i migliori della Serie A. Il suo operato non è passato inosservato, sia in Italia che all’estero, e per questo resta da capire quale sarà il suo futuro. Per commentare la sua situazione, CalcioHellas.it ha contattato in esclusiva Marko Naletilic, agente che ha curato gli interessi di Juric nella sua carriera da giocatore:
Come sta vivendo questa quarantena?
“Sono a Zagabria, ma credo che siamo tutti nella stessa situazione. Cerco di stare il più possibile in casa e di uscire solo per fare la spesa. Rispetto all’Italia, noi abbiamo meno restrizioni riguardo alle uscite. Comunque le vie della città sono abbastanza vuote, c’è poca gente in giro. Ho sentito Juric in queste settimane, e so che si trova a Verona. Non sono più il suo procuratore, ma resto un suo grande amico”.
Come nasce il vostro rapporto con Ivan Juric e si aspettava che potesse fare così bene in panchina?
“Sono stato il suo procuratore per tutta la sua carriera. Caratterialmente è stato uno dei giocatori più bravi con cui ho lavorato. È sempre stato una persona umile e molto semplice. Sin da giovane si vedevano le sue qualità di corsa e generosità. Ha esordito presto nell’Hajduk Spalato, ha fatto tutta la trafila delle nazionali giovanili e dopo due stagioni si è trasferito in una squadra spagnola importante come il Siviglia. Lì, c’è stato quattro stagioni e ha condiviso lo spogliatoio anche con l’attuale ds Monchi. L’ultimo anno è passato in prestito all’Albacete a causa del cambio di allenatore. Si è trasferito al Crotone, grazie anche a Franco Ceravolo, e ha incontrato Gasperini, che ha seguito successivamente al Genoa. Ricordo che quando era a Genova, già mi parlava di tattica e già lì si intravedeva la sua passione. Già da calciatore si vedevano personalità, cultura del lavoro, disciplina e senso tattico. Dopo le esperienze da vice di Gasperini, è stata molto importante la fiducia di Preziosi nell’affidargli la panchina del Genoa Primavera. È stato un grande piacere lavorare con lui e nel vederlo oggi come allenatore sono convinto che avrà una carriera ancora più importante. È una persona molto umile ed è difficile non amarlo”.
Da giocatore ad allenatore ha notato qualche differenza?
“No, da allenatore non è cambiato. L’unica differenza sta nella crescita personale, perché ormai è diventato un personaggio. So che è uno duro, che non ha paura dei confronti e ci tiene tanto alla disciplina. Ha fatto molto bene a Crotone, dove ha ottenuto un risultato storico, quasi un miracolo. A Genova non lo so perché non sia andata così tanto bene, ma sono episodi che capitano. Sicuramente per lui allenare il Genoa non era come allenare le altre squadre. Farà una grande carriera”.
Crede che rimarrà a Verona dopo questa stagione?
“Non escludo uno soluzione o l’altra. Per me è un allenatore importante. Se deciderà di rimanere a Verona non credo che sbaglierà. Credo che lui sia il punto di forza di questa squadra. Se rimarrà non è perché ha bisogno di affermarsi. Se gli sarà offerto un progetto importante, che lo convince completamente, allora forse farebbe bene ad andare, altrimenti credo che a Verona farà un altro anno come questo. Lui è molto bravo a creare il gruppo e a dare un gioco. I giocatori lo seguono e giocano col cuore perché è uno diretto, non è un falso. Credo che a lui non cambi molto restare o cambiare società perché ormai il livello lo ha raggiunto”.
Tra i suoi assistiti attualmente c’è Marko Pjaca: il Verona si era interessato a lui negli scorsi mesi?
“Pjaca è stata un’idea che risale al mercato di gennaio, ma non si è realizzata. A Juric piaceva il giocatore e si era interessato alla sua situazione fisica, ma niente di più. La Juventus aveva altre idee, così come Marko, e non è successo niente”.
L’Hellas ha dimostrato di essere un club attento ai talenti della zona balcanica: c’è qualche profilo che potrebbe interessare ai gialloblù?
“I migliori talenti croati giocano nella Dinamo e nell’Hajduk, ma hanno già delle valutazioni importanti. Vedremo adesso con questa situazione come cambieranno. Lo scorso anno l’Hellas è stato abile ad acquistare Rrahmani a un prezzo bassissimo, in un momento dove non era titolare alla Dinamo. Ha fatto molto bene in questa stagione anche grazie a Juric che lo ha inserito al meglio e di conseguenza la società ha fatto una plusvalenza incredibile. È abbastanza raro vedere una plusvalenza del genere con un giocatore al primo anno di Serie A, ma lui ha dimostrato sin da subito di saper fare quel salto”.
FONTE: CalcioHellas.it
NEWS
25 aprile 2020 - 09:11
Sconcerti: “Verona e Juric avanti insieme? Sì, se…”
L’editorialista: “Quella gialloblù piazza ideale per il tecnico, ma il club dia garanzie”
di Redazione Hellas1903
Mario Sconcerti, editorialista del “Corriere della Sera”, ha parlato di Ivan Juric e della sua permanenza all’Hellas, intervistato dal “Corriere di Verona” oggi in edicola.
Dice il giornalista: “Verona è una grande piazza, una realtà che ha storia, tradizione. Non se ne trovano tante in Italia. Prima di lasciarla ci penserei su. Altrettanto chiaro è, allo stesso modo, che a un allenatore in rampa di lancio come Juric servano delle garanzie. Il Verona dovrebbe proporgli, se non l’ha già fatto, un robusto aumento di stipendio, un contratto pluriennale e una programmazione che sia, rimanendo in linea con i mezzi economici della società, ambiziosa. Credo che, su queste basi, a Juric per primo converrebbe restare“.
NEWS
20 aprile 2020 - 13:06
Juric, l’elogio di Sconcerti: “Il suo gioco senza solisti figlio di Gasp e Phil Jackson”
L’editorialista del “Corriere della Sera”: “Nel Verona segnano in tanti, è basket applicato al calcio”
di Redazione Hellas1903
Mario Sconcerti, editorialista del “Corriere della Sera”, ha dedicato un articolo a Ivan Juric, tecnico del Verona.
Un intervento, quello di Juric, che traccia un ritratto elogiativo per l’allenatore gialloblù. Scrive Sconcerti: “Dopo Gasperini, l’altro uomo della vita è stato Phil Jackson, uno dei più grandi allenatori nella storia del basket americano. Inventò l’attacco a triangolo, cioè faceva girare continuamente i tre uomini offensivi, teneva i più alti in difesa e mandava al tiro soprattutto le guardie. In sintesi, non dava punti di riferimento e lasciava a tutta la squadra il compito di creare gioco offensivo“.
Aggiunge il giornalista: “Secondo Juric, quel concetto applicato al calcio riequilibra la personalità dei giocatori e portava amicizia nello spogliatoio perché tende a eliminare i solisti, mette tutti sullo stesso piano. Il basket applicato al calcio come rincorsa di schemi era cominciato con Gigi Radice al Torino, quando Graziani (il pivot) era il primo che attaccava il difensore centrale quando ricominciava l’azione. Ma Juric ha fatto di più, ha preso uno schema del basket come modello psicologico. E lo ha portato nel profondo del suo calcio. Se osservate il Verona, troverete sette-otto giocatori che si muovono contemporaneamente scambiandosi la palla non da fermi. Non ha mai avuto grandi attaccanti Juric. A Verona il centravanti è Di Carmine, il suo compagno è il vecchio Pazzini, ancora utile ma che spesso parte dalla panchina. Eppure le squadre di Juric portano sempre in gol tanti giocatori“.
FONTE: Hellas1903.it
NEWS
Re Mida Juric ha trasformato il Verona, sarà un mercato dorato
Da Glauco Dusso - 2 Aprile 2020
Fonte milanlive.it
Nonostante l’attuale stop per l’emergenza Coronavirus la stagione degli scaligeri può considerarsi un successo, il tecnico ha valorizzato giocatori sconosciuti o che avevano deluso nelle precedenti annate. Tra poco ci sarà il mercato
El Dorado si trova in Veneto. Più precisamente a Verona, scoperto dal “conquistador” croato Ivan Juric. La neopromossa formazione gialloblu ha stupito tutti gli addetti ai lavori giocando un torneo al di sopra di ogni aspettativa. E’ lo stesso Juric che ha ritrovato quella credibilità lasciata a Crotone e completamente persa nella centrifuga di Genova, sponda rossoblu. Il tecnico di Spalato ha impressionato soprattutto per il suo gioco e la valorizzazione del materiale umano che aveva a disposizione, giudicato dai più insufficiente per salvarsi.
È soprattutto la collettività di questo Verona a far stropicciare gli occhi, non a caso Juric è un discepolo di Gian Piero Gasperini e per qualche tratto la sua squadra ricorda proprio l’Atalanta del Gasp. Gioco sulle fasce, grande movimento da parte di tutti e aggressività sul pallone, ecco le principali caratteristiche del gioco gialloblu. Ne sa qualcosa la Juventus sconfitta al Bentegodi su tutta la linea.
Il calciomercato, nonostante il finale di stagione sia ancora un punto interrogativo, si avvicina. Purtroppo per il Verona e i suoi tifosi probabilmente si assisterà al saccheggio della squadra, già in parte iniziato. La forza di un progetto, però, si vede anche dal saper valorizzare le pedine che arriveranno in futuro nonostante le partenze, reinvestendo il tesoretto guadagnato. Facciamo un rapido excursus di chi si è messo principalmente in mostra vedendo lievitare la propria valutazione e diventando un potenziale pezzo pregiato del prossimo mercato.
Marash Kumbulla è sicuramente una delle sorprese più liete e andrà via a peso d’oro. Proveniente dalle giovanili veronesi, 20 anni e nessuna paura. Juric lo ha buttato subito nella mischia nella sua difesa a tre e il giovane albanese lo ha ripagato con prestazioni di altissimo livello. Su di lui si è già scatenata un’asta tra diverse squadre tra cui le big del nostro campionato. Vedremo come andrà a finire.
Amir Rrahmani, 26 anni kosovaro, a inizio anno faceva il suo esordio nel nostro campionato. Nel terzetto difensivo è diventato subito un leader e insieme a Gunter (o Dawidowicz) e Kumbulla ha creato una retroguardia quasi imperforabile. Grande fisico e personalità è stato già acquistato dal Napoli per la prossima stagione per una cifra che si aggira sui 14 milioni.
Davide Faraoni è l’esempio che con impegno e dedizione arriva sempre un’altra possibilità. A 28 anni sembra aver fatto finalmente il salto di qualità. Esordio in serie A con l’Inter dove aveva già mostrato buoni numeri, negli anni successivi si è perso in una serie infinita di prestiti. Udinese, Watford, Perugia, Novara, Crotone e poi l’approdo a Verona. Esterno destro a tutta fascia incontenibile, quest’anno oltre agli assist ha trovato anche qualche gol. Chissà quale sarà il suo futuro.
Sofyan Amrabat è forse il giocatore che più ha impressionato, uno dei migliori centrocampisti del torneo. Non a caso la Fiorentina se lo è già accaparrato mettendo sul piatto ben 20 milioni di euro. Juric lo ha piazzato subito come scudiero di Miguel Veloso al centro del campo e lui lo ha ripagato con quantità e qualità lottando su ogni pallone. Sicuramente del marocchino si sentirà parlare molto a lungo visti i suoi 23 anni.
Valerio Verre e la sua storia potrebbero essere paragonati a quella di Faraoni. Lui come l’esterno è passato da promessa a giocatore sempre con la valigia in mano. Partito dalle giovanili della Roma ha girato mezza Italia nell’ultima decina d’anni. Ora a Verona anche lui sta dimostrando il suo vero valore, Verre è di proprietà della Sampdoria ma sicuramente ci sarà qualche cambiamento al termine della stagione.
Ci sono tanti altri che andrebbero nominati. Da Miguel Veloso e Lazovic, pupilli di mister Juric, a Zaccagni e Pessina, quest’ultimo in prestito dall’Atalanta e che probabilmente tornerà a Bergamo rigenerato dalla cura del tecnico. Ora l’attenzione è rivolta tutta alla fine dell’emergenza che ha colpito l’Italia e il mondo intero. Se mai si tornerà sui campi in questa stagione il Verona ha un discorso in sospeso, la salvezza è cosa fatta ma se si alza di poco lo sguardo l’Europa non è così lontana, anzi.
Glauco Dusso
FONTE: PassioneDelCalcio.it
CALCIOMERCATO
LO STOP AVVICINA JURIC AL VERONA
26/03/2020 15:46
Lo stop al campionato di serie A e le incertezze sulla ripresa (durissima si possa giocare entro tempi brevi e finire tutto a giugno) paradossalmente hanno un effetto benefico: sarà più difficile infatti che Ivan Juric lasci la società scaligera a fine stagione. Il mercato, anche quello degli allenatori in questo omento appare bloccato e poche panchina cambieranno faccia il prossimo anno. Juric, così, dovrebbe restare a Verona per continuare l'ottimo lavoro di questa stagione.
FONTE: TGGialloBlu.it
Verona, decisione a sorpresa per il futuro di Juric
del 12 marzo 2020 alle 14:19
Ivan Juric non è sicuro di restare a Verona. Al tecnico croato, infatti, non è stato proposto un rinnovo alle sue condizioni: se l’ex Genoa, come scrive Tuttosport, dovesse andare via, i gialloblù punterebbero su un profilo giovane.
FONTE: CalcioMercato.com
L'ANALISI DI FRANCESCO BARANA SUL TEMA DEL MOMENTO
Ma Juric rimane? Il pathos tra i tifosi
18/02/2020 12:40
Un'unica preoccupazione. La sola ansia. “Ma Juric rimane?”. Lo sento dappertutto 'sto refrain, accidenti. E' comprensibile. Il tifoso del Verona se lo sta chiedendo da un po'. Mentre la squadra prova a inseguire l'Europa, fuori dal campo è già cominciato un campionato parallelo, quello del futuro. Hai voglia di dire che è presto e tutto si decide in primavera. A parte che primavera è...domani, ma nel calcio degli affari c'è una massima imperante: non è mai presto.
Il 28 gennaio scrivevo che nella partita Setti-Juric il cerino in mano ce l'ha il presidente, a cui spetta la prima mossa. Se avevate dubbi, Juric venerdì scorso in conferenza stampa, rispondendo a Gianluca Vighini, ha confermato questa mia lettura. Non solo ha allontanato (per ora) le voci di mercato - “Io non ho firmato con nessuno” - ma ha ammesso candidamente che lui attende di capire cosa vuole fare Setti (“tocca a lui fare le mosse, non a me”). Anzi, Juric è andato oltre, spiegando, parola per parola, cosa da Setti vuol sentirsi dire. Pensieri limpidi: “Il Verona – ha detto Juric – l'anno prossimo sarà potente a livello economico”. Quindi, ha aggiunto in sostanza, non esiste che lui debba ancora andare in giro a elemosinare giocatori o chiedere “gli scarti dell'Udinese a Tudor”. Perché – segnatevi questo passaggio – “se la società incassa cento deve mettere 80, così si possono fare le cose perbene e creare un futuro a lungo termine. Qui si gioca la partita di quello che sarà il Verona”. E, beninteso, la sua permanenza.
Parole chiare. Parole, per certi, versi sorprendenti, perché in genere un allenatore in questi casi dribbla e svia. E invece Juric si è esposto. Ciò significa una sola cosa: che vorrebbe rimanere un altro anno, ma che ancora non sa se potrà. Se avesse già deciso di andarsene, non avrebbe risposto, si sarebbe limitato a temporeggiare.
Parole, per inciso, che smentiscono i soliti lecchini salivanti che erano già gaudenti e godenti nello scrivere di un “progetto Setti” che, fino a oggi, invece purtroppo ancora non esiste (“il 60% dei giocatori non sono di proprietà, questa non è pianificazione” ha scoperchiato il vaso di Pandora Juric; e ancora “in estate non mangiavamo assieme e non prendevamo l'aereo perché costava troppo”).
Ciò non esclude che una programmazione non possa esistere d'ora in avanti. Lo auspichiamo. I soldi, come dice Juric, ci sarebbero. Facciamo i famosi conti della serva: il club ha incassato solo dalle plusvalenze di Amrabat e Rrahmani 30 milioni di euro e Kumbulla ne vale almeno 35 da solo. Si aggiungano altri 5 milioni da operazioni di mercato “minori” e 40-45 tra diritti tv, sponsorizzazioni e abbonamenti. Parliamo di una forbice di 110-125 milioni di introiti. Spendendone meno della metà (e meno del rapporto 100:80 auspicato da Juric) - quindi 45-50 milioni di euro tra stipendi e cartellini - nella prossima stagione si può costruire un Verona in partenza da centro classifica, che "all'inizio parta sempre per salvarsi, ma poi cresca" ha detto Juric, che è un tecnico manager che le squadre prima se le costruisce e poi le allena. A queste condizioni il piratesco spalatino potrebbe rimanere. E se a queste condizioni non rimanesse (perché tentato da una big), Setti avrebbe perlomeno un alibi. Non così se a fronte degli incassi corposi di cui sopra, si dovesse procedere con il solito mercato al risparmio e l'eterna scusa del bilancio.
Setti l'8 febbraio a L'Arena ha rimarcato la voglia di “portare avanti un progetto di lungo corso con Juric”. Bene, ma aspettiamo i fatti, ché di inutili (e spesso smentite) parole in questi anni abbiamo fatto collezione. Solo così Setti comincerebbe a riacquistare quella credibilità che oggi non ha, neanche a dispetto di un sesto posto strameritato in campo ma totalmente casuale sul piano societario. Per Setti è l'ultimo appello.
FRANCESCO BARANA
FONTE: TGGialloBlu.it
SERIE A
Hellas Verona: Ivan Juric, l'uomo che nessuno voleva. In estate era un condannato all'esonero, oggi si è tutto rovesciato
Hellas Verona: Ivan Juric, l’uomo che nessuno voleva, oggi si è tutto rovesciato. In estate era un condannato all’esonero e il Verona una candidata alla retrocessione: oggi si è tutto rovesciato
Hellas Verona: Ivan Juric, l’uomo che nessuno voleva
Ivan Juric, l’uomo che nessuno voleva. In estate era un condannato all’esonero e il Verona una candidata alla retrocessione: oggi si è tutto rovesciato. Quando fu scelto come allenatore dell’ Hellas Verona, appena risalito in serie A dopo un drammatico spareggio con il Cittadella, nessuno lo voleva. L’eroe della promozione, Aglietti, fu liquidato, scatenando tra la tifoseria più di un malumore.
Accolto tra scetticismo e diffidenza, Juric fu bollato dalla grande stampa nazionale come primo sicuro esonero della stagione. Mese dopo mese, settimana dopo settimana, partita dopo partita, il Verona ha fatto ricredere tutti, ritagliandosi l’ambito ruolo di sorpresa del campionato, tanto da essere definita la “Piccola Atalanta” e sfiorando in una settimana, la vittoria a San Siro contro il Milan, fermata la Lazio all’ Olimpico, e fatto fuori la Juventus al Bentegodi.
A luglio nessuno lo voleva Ivan Juric; ora la tifoseria lo adora e ne chiede a gran voce la conferma, perché in lui si rivede e ha trovato il capo tribù che sognava: poche parole, sempre dirette e schiette, messaggi chiari e asciutti, pane al pane e vino al vino.
In campo la ricetta del tecnico è fatta di aggressività e sacrificio che si traduce in un calcio muscolare e animoso. Davanti a tutto ciò il popolo va in delirio. Attenzione però, che il Verona di Juric non è solo gamba e polmoni, ma è anche una squadra che pensa e ragiona a calcio.
All’ inizio del campionato, lo davano già con la valigia in mano, ora pare lo cerchino tutti e il presiedente Setti a giugno avrà il suo bel daffare a trattenerlo anche per il prossimo anno. Il Verona che in estate non aveva scampo, è adesso a giocarsi un posto in quell’ Europa che non frequentava dalla metà degli anni ottanta.
13 FEBBRAIO 2020 di Ugo Frusciante
FONTE: sport mediaset
FONTE: Calcio.OcchioNotizie.it
ESCLUSIVE
IND. CH – Juric fa gola a molti, ma l’Atalanta…
A quanto appreso dalla nostra redazione, Giovanni Sartori sarebbe stato più volte avvistato durante le partite dell’Hellas
di Tommaso Badia 12 Febbraio, 2020 - 14:00
Che il Napoli tenti Juric non è un segreto, ma il tecnico croato sembra avere parecchi estimatori, tra i quali sembra esserci pure l’Atalanta, che lo starebbe seguendo molto da vicino.
A quanto infatti appreso dalla nostra redazione, il responsabile dell’area tecnica nerazzurra Giovanni Sartori sarebbe stato più volte avvistato in tribuna sia al Bentegodi che durante le trasferte dei gialloblù: certo, l’ipotesi che il dirigente lombardo stia osservando qualche giocatore (Pessina, Kumbulla…) è tutto fuorché da escludersi, però non ci sarebbe nemmeno da stupirsi se in casa bergamasca si stesse già pensando a un eventuale dopo-Gasperini.
FONTE: CalcioHellas.it
NEWS
12 febbraio 2020 - 09:03
Juric, Gazzetta: “Setti spinge per il rinnovo, ma è pressing Napoli”
Il quotidiano: “L’Hellas ha pronto un contratto al rialzo per il tecnico, anche l’Atalanta pensa a lui”
di Redazione Hellas1903
Getty Images
Sull’edizione di oggi de “La Gazzetta dello Sport”, Carlo Laudisa fa il punto della situazione sul futuro di Ivan Juric.
Scrive il giornalista : “Le voci più ricorrenti sussurrano di un feeling del Napoli per il tecnico croato. Nonostante un contratto da 600mila euro, in scadenza tra un anno, il presidente Setti non si sente tranquillo e si sta adoperando per prolungargli il contratto, ovviamente con una sostanziosa integrazione“.
FONTE: Hellas1903.it
La rivincita di Juric: dagli esoneri alla sorprendente “favola Verona”
Giancarlo Labate 10 Feb 2020
In un campionato di Serie A che si sta dimostrando forse il più bello e combattuto degli ultimi anni, una delle note più liete è sicuramente il Verona di Juric. Gli Scaligeri, tornati in nella massima serie dopo un anno di B, stanno impressionando tutti giocando un gran calcio con sorprendenti risultati.
La vittoria con la Juventus di sabato sera è una delle dimostrazioni di quanto la squadra di Juric stia lavorando bene per togliersi grosse soddisfazioni, divertirsi e far divertire i propri tifosi. Tre gare consecutive, contro Milan, Lazio e Juventus e ben 5 punti in cascina con due pareggi in trasferta ed una vittoria in casa. Questi sono solo alcuni dei numeri che stanno facendo sognare tutta Verona. Gli altri recitano otto risultati utili consecutivi, 34 punti in classifica ed un sesto posto a meno cinque dalla Roma quinta e quindi da una qualificazione in Europa League che sarebbe storica.
Il lavoro di Juric e dei suoi ragazzi è stato ed è strepitoso, un’annata ricca di soddisfazioni ed un risultato (almeno per ora) ben al di sopra dell’obiettivo salvezza iniziale. Il tecnico, dopo la storica promozione con il Crotone, è tornato a sorridere e a riprendersi tutto dopo le polemiche e i vari esoneri che fin qui avevano caratterizzato la sua carriera. Buone notizie anche dal punto di vista economico sul fronte mercato. I vari Rrahmani, Kumbulla, Amrabat, ma anche Pessina, Verre, Zaccagni sono stati e saranno protagonisti nelle prossime sessioni e potranno portare diversi milioni nelle casse gialloblu. La “favola Verona” ha impressionato tutti ed ha risposto sul campo allo scetticismo iniziale, la squadra di Juric vuole continuare così, sulle ali dell’entusiasmo, per togliersi tutte le soddisfazioni possibili e scrivere, passo dopo passo, una storia perfetta.
FONTE: ZonaCalcio.net
NEWS
Il Napoli pensa a Juric per la prossima stagione
La sorprendente stagione sin qui sulla panchina gialloblù ha attirato l’attenzione del club azzurro per l’allenatore croato
di Mattia Zupo 10 Febbraio, 2020 - 17:01
Secondo quanto riportato da Sky Sport, il profilo di Ivan Juric sarebbe il primo sulla lista del Napoli qualora Gattuso non riuscisse ad invertire la rotta da qui al termine della stagione.
Le prestazioni dell’Hellas Verona non stanno passando inosservate, specie dopo la vittoria contro la Juventus, e le prime attenzioni di grandi club cominciano a posarsi nei confronti dell’allenatore croato.
FONTE: CalcioHellas.it
Hellas Verona, il ‘mondo’ Juric stupisce tutti: i segreti del successo gialloblù
Di Redazione CalcioNews24 - 10 Febbraio 2020
© foto www.imagephotoagency.it
La vittoria dell’Hellas Verona contro la Juventus non è stata casuale. Pressing, idee e coraggio: ecco il ‘mondo Juric’
Una vittoria che ha sorpreso tutti, ma non così casuale. La Gazzetta dello Sport in edicola oggi analizza il successo della squadra di Ivan Juric ottenuto contro la Juventus: l’Hellas Verona è sicuramente una delle squadre rivelazione di questo campionato.
Allenamenti durissimi, attenzione quasi maniacale ai dettagli ed un’aggressività che ricorda quella del ‘maestro’ Gasperini. I segreti di Ivan Juric stanno stupendo il mondo del pallone, il Verona ‘operaio’ continua a volare in paradiso.
FONTE: CalcioNews24.com
SERIE A
Setti-Juric
La partita è iniziata
28/01/2020 13:12
Gioco dei ruoli, pretattica. Maurizio Setti e Ivan Juric si annusano e si pesano. Rimarrà l'allenatore di Spalato? Proprio Juric, interpellato domenica, sostanzialmente ha detto che è presto per parlarne. E, dal suo punto di vista, come dargli torto: il Verona vola e lui è concentrato sul campo, ma proprio l'aver costruito dalle fondamenta la squadra rivelazione del campionato lo mette nella posizione privilegiata di chi sa di poter temporeggiare e aspettare che gli eventi (in un senso o nell'altro) maturino da sé.
D'altro canto il calciomercato, anche degli allenatori, è sempre in movimento e dunque è legittimo sviluppare qualche ragionamento. Mai come la prossima estate nei club di media-alta fascia ci sarà un valzer di panchine vorticoso: Torino, Fiorentina, probabilmente Milan, forse il Napoli cambieranno allenatore. E magari anche l'Atalanta potrebbe perdere Gasperini e guardare all'allievo che più gli somiglia.
Non a caso abbiamo esortato Setti a fare la prima mossa e a giocare d'anticipo con una proposta (tecnica ed economica) per trattenere un cavallo di razza come Ivan. Non giriamoci attorno: Juric è conteso, presto (molto presto) sarà corteggiato, meglio agire in fretta.
Eppure Setti, paradossalmente, potrebbe fare l'esatto opposto e, ancora una volta, spiazzare tutti: non escluderei che anche lui, come Juric, possa prendere tempo e preferisca aspettare senza smania. Ma per motivi diversi: si tratta di non mostrare debolezza non tanto o solo con la controparte (Juric), ma all'interno del club per non scalfire l'unica vera legge che ha guidato il patron in questi anni: non attaccarsi mai davvero a nessun cavallo, non creare figure troppo forti dentro alla società, all'insegna del tutti utili (per un periodo circoscritto e a determinate condizioni) e nessuno indispensabile. Eppoi, penserà Setti, che da imprenditore coglie le dinamiche psicologiche di ogni trattativa, perché fare un offerta oggi sapendo che Juric preferisce aspettare? Sarebbe un errore e non si va in guerra sapendo di perdere.
Per questo Setti e Juric fino a primavera continueranno ad annusarsi e pesarsi. Oggi il borsino dice 50 e 50, ma - ribadiamo - il cerino è in mano al presidente.
FRANCESCO BARANA
FONTE: TGGialloBlu.it
RASSEGNA
L'Arena: "Il Verona...corteggia Juric"
23.01.2020 12:00 di Enrico Brigi Twitter: @enrico_brigi
Fonte: L'Arena
Il quotidiano "L'Arena" punta oggi la sua attenzione su Ivan Juric, il cui contratto con la società gialloblù scadrà a giugno di quest'anno. Alla luce dei risultati ottenuti alla guida della squadra scaligera, il tecnico è già stato messo sotto osservazione da Fiorentina, Napoli e Milan. Anche il Cagliari, laddove se ne andasse Maran, non nasconde la sua attenzione per il mister croato. L'obiettivo della società è sicuramente quello di trovare un punto d'incontro e proseguire con il rapporto, nel dichiarato intento di aprire un ciclo. Sempre secondo il quotidiano un contatto esplorativo con il presidente Setti ci sarebbe già stato. Nel frattempo il direttore sportivo D'Amico, che con Juric si confronta giornalmente, cercherà di capirne le intenzioni future. L'obiettivo sembra quello di trovare un rinnovo su base biennale o triennale. Dopo la partita con il Lecce, la trattativa potrebbe prendere piede in maniera più definita.
FONTE: TuttoHellasVerona.it
SERIE A
ESCLUSIVA TMW - Zeman: "Insigne resti a Napoli. Ho un debole per Orsolini"
22.01.2020 10:00 di Lorenzo Marucci
Nel corso dell'intervista in esclusiva a TMW Zeman ha fatto un punto della situazione in generale sul campionato [...]
Juric allenatore pronto per una big?
"Non credo, gioca alla Gasp come impostazione e dipende dalle qualità dei giocatori il suo andazzo e non dalla sua impostazione personale. Il Verona sta ottenendo buoni risultati perchè gioca un calcio fisico ma tecnicamente non è una grossa squadra" [...]
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
20 gennaio 2020 - 14:54
L’equazione Juric
Così l’uomo di Spalato è riuscito a far respirare grandi sensazioni al popolo del Verona
di Lorenzo Fabiano, @lollofab
«Andemo in Europa» sentiamo dire il lunedì mattina per il rituale caffè al bar. Vero che questo Verona ci ha abituati bene, ma ‘calma e gesso’ è quell’adagio che recitavano i vecchi saggi, che ora facciamo nostro. Alla pausa natalizia, si guardava a gennaio come mese cruciale: quattro gli incroci, dai cui esiti molte delle sorti del Verona sarebbero dipese. Bene, superati i primi tre, ne abbiamo ricavato sinora sette punti. E ora sotto con il quarto, domenica contro il Lecce.
Ventisei, i punti in saccoccia: non male per una squadra data in agosto per spacciata e per un allenatore ritratto come uno scappato di casa già con la valigia in mano: pensavamo allora all’attore della canzone di De Gregori scritta da Alessandro Haber. Si ironizzava sul fatto che non l’avesse nemmeno disfatta al suo arrivo, tanto sarebbe durato poco. E invece la sua bella valigia, Ivan Juric ce l’ha nell’armadio da fine giugno. D’altronde di cattivi profeti, abbonda il mondo. Ha pure una partita da recuperare il Verona; sulla carta assai è difficile, certo, ma occhio che questo veliero di pirati ha già ampiamente messo in chiaro come di scogli insormontabili non ne esistano. E dal mercato, che ci ha appena portato un Borini in lustro, in cassa arriva più pecunia che alla Depositi e Prestiti. Buon segno, perchè da lì passa il nostro futuro.
Non sappiamo, né a dire il vero c’interroghiamo troppo, dove possa arrivare, speriamo raggiunga il possibile quota 40 punti (ma per mettere in cassaforte la salvezza, ne potrebbero bastare meno) poi vedremo. Tanto, il Verona un suo piccolo scudetto lo ha già vinto: l’ultima volta che sentimmo un «Andemo in Europa», era la stagione 2013/2014, primo anno in A della gestione Setti; Toni granatiere e Iturbe spacca difese, Mandorlini in panchina: arrivarono 54 punti e il decimo posto in classifica. In Europa non ci andammo, ma fu tanta roba. A fine stagione, quel Verona batté il record di reti totali (62) segnate dai gialloblù in un campionato di A e il numero di partite vinte (16).
In Europa non ci andremo nemmeno questa volta, e in fondo chi se ne frega. Molto più importante è che da allora in città non si respirava un clima simile. Non solo affetto, quello c’è sempre stato, ma un ritrovato entusiasmo. Più o meno un anno fa il Bentegodi fu lasciato deserto per protesta contro la società in una delle serate più desolanti di tutta la storia del Verona. Sembrano passati secoli. Ora il popolo giallobù non vede l’ora arrivi il fine settimana per stare vicino e godersi la sua squadra. È rifiorito l’orgoglio. Nelle osterie, uno che ti pazza una battuta sul Verona col sorrisone stampato, lo becchi di sicuro, stanne certo. Un anno fa c’era da arrossire solo a sfiorare l’argomento.
Il calcio è passione, pathos pulsante e intensa partecipazione quanto la liberà cantata da Gaber: tornare a respirare sensazioni così è il nostro piccolo scudetto. Il merito di uomo come Ivan Juric è soprattutto questo. Con i suoi modi chiari e spicci ha fatto breccia nel cuore della gente, perché in lui la gente del Verona ritrova i suoi, di modi. Un’equazione. E la matematica, non è un’opinione.
FONTE: Hellas1903.it
SGUARDO AL FUTURO
BLINDARE JURIC
IMPERATIVO DI SETTI
Le mille facce di Juric
14/01/2020 10:10
Ho già le mani alla fondina. Metaforicamente, s'intende. Vado ai matti perché so che qualcuno è già pronto a chiamarlo “Ivan Il Terribile”. Per carità. A parte l'espressione orribilmente abusata, Ivan - dice chi gli è amico - è tutt'altro. Sanguigno, certo, ma non quel tipo da urlacci o porte spaccate, come vorrebbe lo stereotipo (perché poi?) di chi pensa al popolo balcanico senza conoscerlo. Juric è personalità complessa, profonda, anche contraddittoria. Che non si può ridurre a un cliché. Schivo ma non chiuso, Juric anzi è brillante, determinato, carismatico. Ma è anche ciò che non penseresti mai: dolce e riflessivo. Eppure anche emotivo, dicono a Genova. A tratti malinconico. “Siccome siamo creature, siamo contraddizione” sosteneva la scrittrice francese Simone Weil. Ivan il Sensibile, al limite, altroché Terribile.
L'uomo è intellettualmente impegnato, che si parli di politica e storia (in particolare quelle dell'ex Jugoslavia, della sua Croazia e del post Tito), di musica o letteratura. Ivan il Sensibile ama scavare dentro di sé e guardare al mondo: ha letto Dostoevskij e Tolstoj e ascolta il metal, soprattutto nella sua declinazione death, dark, quella dai suoni oscuri e striscianti.
Juric è stato una bandiera del Genoa, è già un riferimento al Verona. I tifosi lo adorano, sebbene lui non si sia mai eretto a capo-popolo, tutt'altro. Non succederà mai, non appartiene alla sua cultura un po' anarcoide, totalmente distante dalle tentazioni plebiscitarie. Juric allena e si fa i fatti suoi, non si mischia, non frequenta giornalisti e tifosi, non lecca e non ama le ruffianerie - a volte pare addirittura sorpreso da certe (non) domande troppo tenui che gli vengono poste. Juric, insomma, mette le giuste distanze che lui ritiene necessarie al suo ruolo. In questo ricorda tanto Bagnoli e poco Prandelli o Mandorlini, che per attitudine e carattere avevano un altro approccio. Anche nel gioco (pur nella differenza di epoche) ricorda il miglior Osvaldo, quello del 1982-83 e 1984-85: velocità, verticalità e fantasia nel dar pochi punti di riferimento agli avversari.
Inutile girarci intorno: Setti dovrebbe tenerselo stretto Juric. Il quale, com'è solito fare, ha già messo le cose in chiaro delineando il futuro: “Se esce dieci deve entrare otto” ha detto. Insomma i soldi che si ricaveranno dalle cessioni eccellenti devono essere (in gran parte) reinvestiti per costruire una squadra che sappia dire la sua. Ecco, Setti per convincere Ivan a restare deve partire da questo assunto. E' il nodo gordiano. Credo che sul resto (ingaggio, anni di contratto) invece sia più facile mettersi d'accordo. Mentre non sono convinto che Setti potrà giocare la carta della riconoscenza. Non perché Juric non ce l'abbia, ma perché nel calcio (e nel lavoro in generale) non si parte mai dai sentimenti, o dal passato, per costruire il futuro. Lo ha dimostrato lo stesso Setti con Aglietti.
Poi, certo, va capito anche cosa vorrà fare davvero Juric. E' l'allenatore del momento e presumibilmente lo sarà della stagione. E' probabile che ci sarà la fila per lui. Tanti club quotati (e più ricchi) tenteranno il rilancio, nell'estate del 2020 si prospetta un valzer sulle panchine di Fiorentina, Torino, Napoli e Milan. E la stessa Atalanta, dovesse perdere Gasperini, potrebbe pensare al suo successore più naturale. E pure la Lazio potrebbe non avere più Inzaghi.
Certi treni, si sa, non passano sempre, penserà Juric. Ma anche certi allenatori non li trovi sotto casa, deve pensare Setti. La partita è tutta qui. La prima mossa spetta al patron. E va fatta in fretta. Occorre giocare d'anticipo.
FRANCESCO BARANA
FONTE: TGGialloBlu.it
E se Juric fosse il Re Mida gialloblù
By Redazione - 2 Gennaio 2020
Non abbiamo l’intenzione di sminuire nessuno. Anzi, mai come quest’anno il lavoro del direttore sportivo del Verona merita solo elogi: il lavoro in simbiosi con il mister, cessioni importanti, gestione ottima di alcuni casi spinosi e soprattutto la scoperta di due potenziali crack come Amrabat e Rrahmani, rendono più che onore a D’Amico.
Però qualcosa non quadra. Iniziano già i primi mugugni della piazza perché a giugno se ne andranno i due talenti sopracitati e perché il giovane Kumbulla è chiacchierato sul mercato. Però dall’altra parte una firma illustre come Gianni Mura scrive che Juric sta facendo le nozze coi fichi secchi. Chi ha ragione? Mura, che vede una rosa gialloblù con scarsa qualità ma guidata da un grande condottiero? O chi si dispera per la partenza dei suoi presunti campioni? Probabilmente la verità sta nel mezzo e la risposta si può trovare in Gasperini e nel suo giocattolo Atalanta, modelli a cui Juric si ispira.
Dal momento del suo arrivo a Bergamo, la meravigliosa società nerazzurra, ha venduto a Gasperini un sacco di pezzi pregiati, alcuni anche a stagione in corso, a cifre altissime. Quante di queste cessioni oggi sono effettivamente dei rimpianti per l’Atalanta? Probabilmente nessuno. Gagliardini è riserva all’Inter, Caldara zero minuti giocati in due stagioni al Milan, mentre Conti e Kessiè in rossonero deludono ogni domenica. Bastoni venduto giovanissimo all’Inter farà parlare di sè, ma non ha ancora iniziato a farlo. Spinazzola tornato alla Juve ha deluso e oggi a Roma non brilla di certo. Kurtic, Paloschi, Petagna, Berisha e Reca non stanno facendo fuochi d’artificio a Ferrara, mentre Cornelius a Parma ha passato più tempo in infermeria che in campo. Gli unici sono Cristante e Mancini che a Roma, dopo un inizio difficile, sembrano aver trovato una loro dimensione, anche se il centrocampista scuola Milan è spesso infortunato.
Tutto questo per dire innanzitutto che le cessioni non accadono solo a Verona, ma che, se vengono accompagnate da investimenti, possono servire per crescere ancora. E poi l’intenzione era sottolineare che questi giocatori brillavano a Bergamo, ma altrove stanno faticando. Erano figli del progetto tecnico di Gasperini e la dirigenza atalantina è stata bravissima a cederli alle big non appena ne ha avuto la possibilità perché sapeva che poteva farlo. Questo ha permesso a Sartori di blindare campioni come Gomez, di investire su altri giocatori importanti come Ilicic e Zapata e di scommettere su altri semisconosciuti come Castagne, Gosens e Freuler.
Tornando al pianeta Hellas, probabilmente il punto è proprio lo stesso. Amrabat e Rrahmani oggi brillano, ma siamo sicuri che lontani dal mentore Juric facciano lo stesso? Non stiamo parlando di due scoperti in paesi caraibici, ma di due nazionali che disputavano la Champions League fino a pochi mesi fa. Possibile che nessuno li avesse notati prima? È una improvvisa esplosione dovuta alle acque termali di Sirmione o sono frutto del lavoro di Juric? Senza il tecnico croato saranno gli stessi?
Di fronte a tutte queste domande e al fatto poi che il Napoli ha proposto loro contratti faraonici, è più che giusto cedere i due. Ad una condizione però: rinforzare la squadra con gli oltre 30 milioni che entreranno, darle stabilità e blindare Ivan Juric che, come l’amico Gasperini a Bergamo, sa trasformare in oro anche i fichi secchi.
Damiano Conati
FONTE: HellasNews.it
NEWS
30 dicembre 2019 - 16:59
Juric, per Mura c’è anche lui tra i 100 nomi del 2019
Il giornalista elogia il tecnico del Verona nel suo bilancio di fine anno: “Merita 8”
di Redazione Hellas1903
Gianni Mura esalta Ivan Juric nel pezzo che su “la Repubblica” dedica ai 100 nomi di rilievo nel 2019.
Il giornalista, insieme a tanti campioni non solo del calcio, ma anzi di molte discipline (ci sono, tra l’altro, Paola Egonu, Marcel Hirscher e Megan Rapinoe), inserisce personaggi di spicco della cultura e della società.
Per Juric c’è una citazione speciale: “A Verona, con l’organico che ha, sta facendo molto più delle nozze coi fichi secchi. 8“.
FONTE: Hellas1903.it
Zazzaroni: "Napoli, per il prossimo anno si parla di Juric come nuovo allenatore!"
Ivan Zazzaroni, direttore del Corriere dello Sport, ha rivelato che il Napoli sarebbe interessato a Ivan Juric per il prossimo anno.
Alessandro Sepe
Interviste
16 DIC 2019 ORE 21:35
L'esordio di Gennaro Gattuso sulla panchina del Napoli è stato davvero terribile, pessima prestazione della squadra e sconfitta in casa contro il Parma. L'allenatore calabrese dovrà lavorare tantissimo per uscire da quesa situazione. Enrico Fedele si è espresso in termini molto negativi: "Gattuso ha un contratto di soli sei mesi, a fine stagione andrà via. Il Napoli di questa stagione è il fallimento di tre persone: De Laurentiis, Ancelotti e Giuntoli".
Ivan Zazzaroni è intervenuto sull'argomento rivelando una importante indiscrezione sulla panchina del Napoli: "Gattuso avrà un contratto di 18 mesi se porterà il Napoli in Champions League, in caso contrario si parla di Ivan Juric come prossimo allenatore del Napoli". Ricordiamo che Ivan Juric attualmente allena il Verona. Anche Enrico Fedele ha confermato l'interesse del club azzurro per il tecnico attualmente in forza alla squadra scaligera. Un nome che sicuramente non scalderà i tifosi del Napoli.
FONTE: AreaNapoli.it
27 NOV 2019
PIENI POTERI A JURIC
Qual è l’elemento di discontinuità col passato, la differenza tra le scelte scellerate di Pecchia, Fusco, Grosso e D’Amico e il presente? Uno solo: Ivan Juric. Non c’è dubbio che questa sia la miglior scelta della gestione di Setti. Come criticavamo pesantemente il presidente per la disgraziata stagione scorsa, che solo Aglietti ha raddrizzato in modo miracoloso, così gli va riconosciuto che stavolta non ha sbagliato il tecnico. Qualcuno, scherzando ma non troppo, ha detto che per la legge dei grandi numeri anche Setti ne ha finalmente imbroccata una, ma sarebbe ingeneroso metterla sotto questo piano.
Credo che invece Setti, pur non ammettendolo mai per orgoglio e per quell’aria da sborone emiliano che non riesce proprio a togliersi a causa del suo Dna, abbia in realtà capito moltissimo dai suoi errori. Finalmente ha scelto un allenatore che per mentalità, gioco, dedizione al lavoro, comunicazione è esattamente ciò che serve al Verona e alla sua tifoseria. Juric è il vero miracolo di questa squadra e su di lui bisogna costruire il Verona del futuro.
L’allenatore è un tassello troppo importante per una società. Inutile che stiamo qui a girarci intorno. La più grande panzana che raccontano è che un tecnico conti solo il venti per cento nelle fortune di una squadra. Alzerei questa percentuale almeno al settanta per cento. Guardate Gasperini all’Atalanta ad esempio. Certo, poi è molto meglio se la società è strutturata e in grado di assecondare il lavoro dell’allenatore. Ma questo aspetto viene dopo. Prima di tutto ci sono i risultati, il campo, l’empatia con la piazza, le scelte di mercato. Juric è esattamente tutto questo ed è evidente che tra il Verona di Grosso e quello di quest’anno la discriminante sta proprio nel tecnico.
Ecco perché, dopo essersela guadagnata sul campo con questi brillanti risultati, sarebbe molto bello che Juric potesse veramente avere carta bianca nel Verona. Un potere che il tecnico si è certamente conquistato e che, comunque, anche qui serve onestà nel dirlo, Setti con chiarezza e senza fronzoli gli ha concesso fino ad oggi. Il discorso è stato chiaro: non abbiamo i soldi delle altre, abbiamo il budget più basso della serie A, per salvarci serve un miracolo, per favore pensaci tu. E Juric ci ha pensato. Ha ispirato il mercato prendendo giocatori che sono andati a comporre in modo quasi perfetto il suo mosaico, ha detto le cose come stavano, ha pungolato, ma non ha mai cercato di scaricare il barile su altri. Consapevole di non poter avere Icardi, ma solo Stepinski si è messo di buzzo buono per trovare soluzioni e gol. Con il suo lavoro sta creando plusvalenze che potrebbero rappresentare il futuro del Verona. Uno così, quando lo trovi, non puoi perderlo. E lo devi responsabilizzare ancora di più. Fino a farlo il cardine del tuo domani.
Gianluca Vighini
FONTE: Blog.Telenuovo.it
IL TECNICO CROATO ARTEFICE DEL CAMBIAMENTO
Ivan Juric, l'uomo che ha rianimato l'Hellas
13/11/2019 11:30
Quando era stato annunciato più di un tifoso aveva storto il naso: Aglietti, il vero artefice del miracolo promozione, non era stato confermato dalla società che aveva deciso di puntare sul quel tecnico croato che sì, aveva portato il Crotone in A, ma veniva da più di un esonero dal Genoa. Però sono bastate poche settimane per capire che Ivan Juric, invece, era il tecnico giusto per questo Verona.
Allenamenti intensi che si sono prontamente riverberati nelle prime amichevoli: fin da subito l'impronta dell'allenatore è stata chiara, con la difesa come punto di forza, comandata dal sorprendente Kumbulla. Una squadra che corre, pressa a tutto campo ed è capace di verticalizzare: una gioia per gli occhi dopo anni di sterile tiki-taka improvvisato firmato da Pecchia e Grosso. Ad aggiungere credito a Juric le parole dirette, senza filtri, nelle conferenze stampa. Non più giri di parole o scuse risibili: quando c'è un problema lo affronta senza nasconderlo.
C'è veramente poco da ribadire, è evidente a tutti: Ivan Juric è il vero artefice di questo bel Verona. E' lui che ha rianimato l'Hellas, dopo anni difficili. Nonostante il problema del gol degli attaccanti gialloblù, la squadra viaggia a metà classifica ed è una delle sorprese di questa Serie A (seconda miglior difesa dopo la Juve).
Anche se il valore di mercato dei giocatori è uno dei più bassi della massima serie, l'Hellas può guardare dall'alto molte squadre che hanno speso il doppio, il triplo o anche il quadruplo. E questo grazie a Juric, l'uomo che ha resuscitato l'Hellas, riportando la passione che si era un po' persa negli ultimi anni.
FONTE: TGGialloBlu.it