ha rischiato tantissimo con quell'inutile fallo di mano sul colpo di testa diretto in porta «
L`HELLAS VERONA RESTA IN SERIE A TIM
I gialloblù vincono lo spareggio del Mapei Stadium contro lo Spezia
L`ultimo verdetto della Serie A TIM 2022/2023 sorride all`Hellas Verona, trascinato da Ngonge nel successo che vale la permanenza nel massimo campionato. Retrocede invece lo Spezia, che dopo 3 stagioni viene sconfitto, sul neutro del Mapei Stadium, 3 - 1.
A Reggio Emilia si è vista una gara aperta fin dalle prime battute, con gli scaligeri in vantaggio già al 5` con Faraoni, sul cui tiro in porta Ampadu interviene senza riuscire ad evitare il gol. Passano solo dieci minuti ed è lo stesso difensore dei liguri a farsi perdonare, con un violento tiro dal limite che si infila all`incrocio, complice una doppia deviazione, imprendibile per Montipò. Gara nuovamente in equilibrio, ma ci pensa Ngonge, acquisto azzeccato di gennaio, a diventare protagonista della salvezza gialloblù con una doppietta.
L`attaccante belga al 26` riporta avanti i suoi dopo una rapida triangolazione in area col compagno di reparto Djuric. Al 38` parte in`azione personale, penetra in area e in diagonale firma il tris dell`Hellas, ancora con la sfortunata deviazione di Ampadu.
Lo Spezia nel secondo tempo si riversa in attacco e sfiora più volte la rete, negato da Montipò che respinge in avvio di ripresa su Zurkowski. Al 67` episodio chiave del match: Shomurodov si invola verso la porta, supera il portiere e sta per depositare in porta, ma sulla linea arriva Faraoni che di mano ferma il pallone decretando il rosso per sé e un rigore a favore degli avversari. Scelta che sembra azzardata col concreto rischio di lasciare i suoi in dieci davanti all` assalto finale degli aquilotti, ma ci pensa Montipò a rendere eroica la decisione del suo capitano. L`estremo di Zaffaroni infatti intuisce l`angolo scelto da Nzola, e va in tuffo a respingere la conclusione non irresistibile del centravanti spezzino.
Nei restanti minuti finali lo Spezia sfrutta la superiorità numerica e si riversa all`attacco, ma Montipò compie interventi miracolosi in serie e la traversa, al 91`, respinge la conclusione di Ampadu che avrebbe potuto incendiare i 6 minuti di recupero, al termine dei quali scoppia la festa in casa Hellas Verona.
Gli scaligeri si assicurano di restare in A attraverso uno spareggio per la seconda volta nella loro storia (il precedente nel 2000/01 contro la Reggina).
(Foto LaPresse)
11 giu 2023
FONTE:
LegaSerieA.it
LIFESTYLE | 12 giugno 2023, 10:22
Quando anche il calcio diventa una forma d’arte
L'Hellas Verona è riuscito nell'impresa quasi impossibile di salvarsi e di rimanere nella massima serie. Una stagione folle conclusa nel migliore dei modi. Un'opera d'arte popolare che rimarrà nella storia.
Sul numero di Verona Economia di questa settimana celebriamo la nuova edizione, la 18^, di ArtVerona, che si svolgerà quest’autunno, dal 13 al 15 ottobre. L’occasione per parlarne è stata la recente presentazione al Teatro Filodrammatici di Milano, luogo in cui il direttore artistico, Stefano Raimondi, ha sottolineato ancora una volta come l’evento sia un’occasione preziosa per la valorizzazione del sistema dell’arte italiano e, al contempo un contenitore in cui far dialogare i diversi attori del collezionismo, delle istituzioni e dell’imprenditoria.
Nell’attesa di partecipare ad ArtVerona (mancano ancora alcuni mesi), celebriamo oggi una forma artistica particolare, quella legata alla passione dei veronesi per la squadra di calcio della loro città. Ci sia concessa questa licenza – appunto – artistica per passare dall’arte per definizione a un’altra forma d’arte, quella popolare.
È arrivata proprio ieri sera, infatti, una gioia grandissima per il popolo gialloblu, che dopo una stagione sofferta e a un certo punto data per fallimentare, ha festeggiato la vittoria meritata nello spareggio per rimanere in Serie A contro Lo Spezia, sul campo neutro di Reggio Emilia.
“Mai soli” è lo slogan scelto dalla società del presidente Maurizio Setti per celebrare sui social questo risultato, un messaggio rivolto chiaramente ai tanti tifosi che non hanno mai smesso di credere a una rimonta che sembrava impossibile visti i soli 5 punti realizzati prima della sosta per il Mondiale, con un ultimo posto che appariva come definitivo. E invece con qualche vittoria qua e là, qualche pareggio, alcune sconfitte impreviste, altre meritate, mister Zaffaroni (affiancato da Bocchetti) ha collezionato 26 punti conquistando assieme ai suoi ragazzi la possibilità di raddrizzare una stagione con l’occasione di giocarsi tutto nello spareggio.
Nella partita in cui bisognava dimostrare quello che nell’arco di un anno non si era stati in grado di fare, il Verona ha sorpreso tutti, vincendo e convincendo.
Stanotte, ben oltre le due, il pullman dell’Hellas ha attraversato l’orologio della Bra, accolto da una folla festante di “butei”. Tra cori, canti, urla di gioia e qualche birra, il miracolo si è compiuto.
Il Verona rimane in Serie A, e quello che è successo, in fondo, è opera d’arte consegnata alla storia.
Matteo Scolari
FONTE:
VeronaEconomia.it
L'impresa che non ti aspetti
© foto di www.imagephotoagency.it
Alzi la mano chi prima della sosta Mondiale, con una squadra con cinque punti in classifica e dieci sconfitte di fila sul groppone, sarebbe stato disposto a scommettere un solo centesimo sul raggiungimento della salvezza. L'impresa compiuta dal Verona è diventata, quindi, un miracolo sportivo inaspettato. Tra gioie e delusioni, momenti di entusiasmo e altrettanti di forte preoccupazione, la formazione gialloblù è rimasta sempre agganciata con le unghie al treno della salvezza, completando l'opera nell'ultimo e decisivo atto dello spareggio.
I meriti vanno dati a tutta la squadra tuttavia menzione particolare meritano Zaffaroni, Montipò e Ngonge. Il tecnico, chiamato ad affiancare Bocchetti sprovvisto di patentino per allenare in A, è riuscito a tenere il gruppo unito che tra alti e bassi non ha mai smarrito il focus sull'obiettivo finale. Lorenzo Montipò, errore di Bergamo a parte, ha messo la sua firma indelebile salvando più volte il risultato, con la ciliegina sulla torta rappresentata dal rigore parato a Nzola. Infine Ngonge, che con cinque gol, tutti decisivi, ha contribuito in maniera determinante al raggiungmento di una salvezza inaspettata.
Ora, dopo i festeggiamenti, sarà ora di pensare alla squadra che verrà. I cambiamenti potrebbero essere molti. L'importante è non dover più vivere stagioni tribolate e sofferte come quella appena terminata.
Sezione: Editoriale / Data: Lun 12 giugno 2023 alle 18:00
Autore: Enrico Brigi / Twitter: @enrico_brigi
Corriere dello Sport - Spezia-Verona 1-3 alla moviola: manca un rigore per parte
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Secondo il Corriere dello Sport che ha analizzato alla moviola lo spareggio salvezza tra Spezia e Verona, nella direzione di gara di Orsato (5) manca un rigore per parte. Nel primo tempo c'è un contatto sospetto di Wisniewski che in area aggancia il piede di appoggio di Lazovic mentre nel finale, su lancio lungo di Dragowski, il gialloblù Coppola, subentrato nei minuti finali a Magnani, sembra colpire la palla con il gomito destro. In entrambi i casi, supportato anche dal VAR (Irrati 5) il fischietto vicentino ha deciso di non intervenire.
Sezione: Rassegna / Data: Lun 12 giugno 2023 alle 12:30 / Fonte: Corriere dello Sport
Autore: Enrico Brigi / Twitter: @enrico_brigi
FONTE:
TuttoHellasVerona.it
Hellas Verona, rimonta da Serie A. Spezia delusione atroce
By Stefano Francesco Utzeri -12 Giugno 202338
Si è coronato ieri sera, dopo un grande primo tempo e una ripresa di sofferenza, il sogno proibito dell’Hellas Verona di rimanere in Serie A. Un rincorsa partita nel 2023, quando alla guida dei veronesi è arrivato Marco Zaffaroni. Un percorso aiutato anche dal buon lavoro della società sul mercato con l’arrivo di Ngonge, decisivo ieri con la doppietta sullo Spezia. Lo spareggio che mancava da tanti anni Serie A non è stato probabilmente “aiutato” dalla cornice di pubblico al Mapei Stadium di Reggio Emilia, ma di certo ha dato un sapore diverso alla lotta salvezza.
HELLAS VERONA, L’INCREDIBILE RIMONTA DEL 2023
Alla fine della prima parte del campionato, lo scorso novembre, erano trascorse solo 15 giornate ma il destino dei veneti sembrava segnato. L’Hellas Verona aveva appena pesro in casa proprio con lo Spezia. La squadra gialloblù aveva collezionato un striscia negativa di 10 sconfitte di fila (4 con Cioffi, 6 con Bocchetti). Per ripartire a gennaio, scaduta la deroga di Bocchetti, serviva una guida esperta e tranquilla. L’arrivo di Zaffaroni è quindi stato provvidenziale. La squadra veneta ha realizzato da allora 26 punti in 23 partite, contro gli appena 18 dello Spezia. Una gestione con alti e bassi tenendosi, soprattutto nel finale di campionato, a contatto con la zona salvezza. I veronesi sono stati ovviamente anche fortunati nell’ultima giornata di campionato dove hanno seguito da lontano la rimonta della Roma sullo Spezia. Ma di rincorsa sono arrivati in una miglior condizione mentale rispetto agli spezzini, demoralizzati da un finale di stagione negativo.
Eroi del 3-1 della serata di ieri, oltre Ngonge, Montipò che riscatta col rigore parato e altri grandi interventi l’erroraccio di Bergamo, e Faraoni protagonista di una parata che ha salvato i gialloblù dal pareggio di Shomurodov.
SPEZIA DOVE SEI FINITO?
Dal canto suo lo Spezia ha buttato via un vantaggio importante in vista della salvezza. La squadra di Semplici, lo scorso 10 marzo aveva vinto con l’Inter, alla 26^ giornata, aveva vinto contro l’Inter. In quel momento, lo Spezia avevano 5 punti sull’Hellas Verona, che aveva rallentato il suo ritmo. Da quel momento in poi la squadra bianconera ha inanellato una serie di risultato molto negativi, interrotta solo dalla vittoria in casa contro il Milan, favorita soprattutto dagli impegni europei dei rossoneri. All’ultima giornata, a Roma, la beffa col rigore decisivo firmato da Dybala nel finale. Ora il club della famiglia Platek dovrà ripartire dalla Serie B, rinunciando a tanti pezzi pregiati che in queste stagioni in A avevano ben figurato.
FONTE:
SportItalia.it
SERIE A
SPEZIA-VERONA 1-3
Serie A, Spezia-Verona 1-3: Faraoni e Ngonge salvano l'Hellas, liguri in B
La formazione di Zaffaroni si aggiudica lo spareggio del Mapei Stadium e ottiene la salvezza, Semplici retrocede
© ansa
Lo spareggio salvezza del Mapei Stadium va al Verona, che batte 3-1 lo Spezia e conferma la sua partecipazione al prossimo campionato di Serie A. Faraoni sblocca al 5' con un diagonale destro deviato da Ampadu, che 10 minuti dopo si riscatta e fa 1-1. A decidere lo scontro diretto sono allora Ngonge, che segna due reti tra il 26' e il 38', e Montipò, che al 70' para un rigore a Nzola. La formazione di Semplici è dunque retrocessa in B. Con la salvezza del Verona e la promozione del Cagliari è completo il quadro delle squadre che giocheranno la Serie A 2023/24: Atalanta, Bologna, Cagliari, Empoli, Fiorentina, Frosinone, Genoa, Hellas Verona, Inter, Juventus, Lazio, Lecce, Milan, Monza, Napoli, Roma, Salernitana, Sassuolo, Torino, Udinese.
LA PARTITA
Succede di tutto al Mapei Stadium, ma una serata incredibile si può riassumere nel verdetto più importante: il Verona è salvo, lo Spezia è in Serie B. L'Hellas vince 3-1 e condanna Semplici alla retrocessione, completando un miracolo iniziato con l'arrivo di Zaffaroni. Chi si aspetta un match con poche emozioni per la paura viene subito smentito: al 5', infatti, Faraoni insacca in diagonale grazie anche alla deviazione di Ampadu, che dieci minuti dopo si riscatta e pareggia con un tiro che viene deviato imparabilmente per due volte. Dopo un quarto d'ora è 1-1, ma le emozioni non sono finite: al 26', infatti, Ngonge riporta in vantaggio i gialloblù e, dodici minuti dopo, sigla la doppietta con un assolo completato con un sinistro corretto in porta che batte Dragowski. Un incredibile primo tempo vede così l'Hellas avanti 3-1.
L'inizio della ripresa è blando, ma il match si infiamma nuovamente a metà ripresa: per evitare il gol, Faraoni respinge dalla porta con la mano la sfera e Orsato decreta rigore ed espulsione. L'episodio che può cambiare il match, invece, lo blinda: Nzola sbaglia dagli undici metri, con Montipò che si distende sulla sua sinistra e para. C'è anche una traversa di Ampadu, ma il risultato non cambia: il Verona resta in Serie A, mentre lo Spezia retrocede insieme a Sampdoria e Cremonese.
LE PAGELLE
Ampadu 5 - Protagonista involontario e in maniera sfortunata di due reti subite. Prova a rimediare con l'1-1, ma va male.
Nzola 5 - Vede poco la palla e procura giusto qualche ammonizione, poi tradisce Semplici al momento di ribaltare la partita.
Faraoni 7 - Un voto così positivo dopo un'espulsione sembra una follia, ma ha il merito di aprire il match. E, a conti fatti, l'espulsione è stata un bene: ha evitato il 3-2.
Lazovic 6,5 - Subito protagonista con l'assist a Faraoni, gioca un'ottima partita prima di uscire.
Ngonge 7,5 - La salvezza porta soprattutto la sua firma, vista la doppietta che, ai punti, vale la permanenza in Serie A.
IL TABELLINO
SPEZIA-VERONA 1-3
Spezia (3-5-2): Dragowski 5; Wisniewski 5,5 (8' st Verde 5,5), Ampadu 5, Nikolaou 5,5; Ferrer 6 (38' st Agudelo sv), Zurkowski 5,5 (20' st Kovalenko 6), Esposito 5,5 (38' st Cipot sv), Bourabia 6, Reca 5,5; Nzola 5, Shomurodov 5,5. A disp.: Zoet, Marchetti, Zovko, Ekdal, Krollis. All.: Semplici 5
Verona (3-4-2-1): Montipò 7; Magnani 6 (40' st Coppola sv), Hien 6,5, Dawidowicz 6 (14' st Cabal 6); Faraoni 7, Tameze 6, Sulemana 6,5, Depaoli 6; Ngonge 7,5 (30' st Terracciano 6), Lazovic 6,5 (14' st Verdi 6); Djuric 6 (30' st Gaich 6). A disp.: Berardi, Perilli, Doig, Ceccherini, Veloso, Hrustic, Abildgaard, Lasagna, Braaf, Kallon. All.: Zaffaroni 7
Arbitro: Orsato
Marcatori: 5' Faraoni (V), 15' Ampadu (S), 26', 38' Ngonge (V)
Ammoniti: Hien (V), Depaoli (V), Dawidowicz (V), Montipò (V), Ngonge (V), Reca (S), Esposito (S)
Espulsi: al 22' st Faraoni (V) per fallo di mano
Note: al 25' st Nzola (S) sbaglia un calcio di rigore. Recupero 3'+7'
LE STATISTICHE
-Il Verona si è assicurato la permanenza in Serie A – attraverso uno spareggio per non retrocedere - per la seconda volta nella sua storia; infatti i gialloblù si erano già garantiti la salvezza contro la Reggina al termine del campionato 2000/01 (grazie alla vittoria per 1-0 all’andata con rete di Laursen e al gol di Cossato nella sconfitta per 1-2 al ritorno – con Attilio Perotti in panchina).
-Il Verona ha vinto il 13° spareggio salvezza nella storia della Serie A, dopo che l’ultima sfida di questo tipo si era giocata al termine del torneo 2004/05, in un doppio confronto tra Parma e Bologna – in quel caso a retrocedere in Serie B furono i rossoblù.
-Da inizio maggio, lo Spezia è la squadra che ha perso il maggior numero di partite in questa stagione di Serie A (cinque) – tra regular season e spareggio promozione.
-Era dal 3 ottobre 2021 proprio contro lo Spezia (3-0 in quel caso con Igor Tudor in panchina) che il Verona non chiudeva un primo tempo di Serie A con almeno tre reti realizzate - tra regular season e spareggio salvezza.
-Prima della rete del Verona, l'ultimo gol in uno spareggio per evitare la retrocessione dalla Serie A era stato realizzato da Alberto Gilardino in Bologna-Parma il 18 giugno 2005.
-Cyril Ngonge ha segnato otto gol in questa stagione in campionato - tra regular season e spareggio promozione (cinque con il Verona, tre con il Groningen); il classe 2000 ha così superato il suo primato di marcature stagionali (sette) nei 10 principali tornei europei, stabilito lo scorso anno proprio con la maglia del club olandese.
-Nel 2023, Cyril Ngonge è il giocatore del Verona ad aver realizzato il maggior numero di reti in Serie A tra regular season e spareggio salvezza (cinque).
-Era dal 28 agosto 2021 contro il PSV che Cyril Ngonge non realizzava una marcatura multipla (due reti con il Groningen) nei Top10 campionati europei – tra regular season e spareggio salvezza.
-Terzo gol per Marco Davide Faraoni (tutti fuori casa) in questa stagione di Serie A – tra regular season e spareggio salvezza; il classe ’91 ha così eguagliato il suo score di reti messe a segno fuori casa in un singolo campionato (tre anche nel 2019/20 e nel 2020/21 sempre con il Verona).
-Ethan Ampadu ha realizzato il suo primo gol da professonista; il classe 2000 è a quota 61 presenze in Serie A (29 con il Venezia nel 2021/22 e 32 con lo Spezia).
-Da inizio maggio, solo Musa Barrow e Lautaro Martínez (entrambi tre) hanno servito più passaggi vincenti di Eldor Shomurodov (due) tra gli attaccanti in questa Serie A – tra regular season e spareggio promozione.
-Primo errore dal dischetto per Mbala Nzola in Serie A – tra regular season e spareggio salvezza; l’attaccante angolano aveva segnato tutti i precedenti sette nel massimo campionato.
-Kevin Agudelo raggiunge oggi le 100 presenze in Serie A (87 di queste con la maglia dello Spezia) – tra regular season e spareggio salvezza.
FONTE:
SportMediaset.Mediaset.it
SPORT DOMENICA 11 GIUGNO 2023
Lo Spezia ha perso lo spareggio contro il Verona ed è retrocesso in Serie B
Lo spareggio per stabilire l’ultima retrocessione dalla Serie A alla Serie B è stato vinto dall’Hellas Verona, che ha battuto 3-1 lo Spezia e ha così ottenuto la permanenza in Serie A per il quarto anno consecutivo. Lo Spezia invece è retrocesso in Serie B (al termine della sua terza stagione consecutiva in Serie A) insieme a Sampdoria e Cremonese.
Spezia e Verona avevano concluso il campionato terzultime a pari merito con 31 punti e come da regolamento hanno dovuto giocare uno spareggio in campo neutro, in questo caso a Reggio Emilia. Tutti i gol della partita sono stati segnati nel primo tempo: da Davide Faraoni e Cyril Ngonge (doppietta) per il Verona e da Ethan Ampadu per lo Spezia.
FONTE:
IlPost.it
LE PAGELLE DI SPEZIA-VERONA 1-3: NGONGE E MONTIPÒ UOMINI SALVEZZA, SERATA DA INCUBO PER NZOLA
SERIE A - Diamo i voti allo spareggio salvezza del Mapei Stadium. Il Verona rimane in Serie A grazie alle prove strepitose di Ngonge e Montipò. Il primo segna due gol e instrada la partita sul binario giusto già nel primo tempo, mentre il secondo para l'impossibile per mantenere il vantaggio nella ripresa. Pessima serata per Nzola, che sbaglia il rigore che poteva riaprire la sfida.
DA PIETRO PISANESCHI
AGGIORNATO 12/06/2023 ALLE 00:15 GMT+2
Spezia-Verona, match valido per lo spareggio salvezza di Serie A, è terminato sul punteggio di 1-3 frutto delle reti di Faraoni, Ampadu e della doppietta di Ngonge. Con questo risultato il Verona è salvo mentre lo Spezia retrocede in Serie B. Qui di seguito i voti ai protagonisti della partita.
LE PAGELLE DELLO SPEZIA
Bartolomiej DRAGOWSKI 5 - Non è esente da colpe in nessuno dei tre gol subiti, soprattutto sul primo segnato da Ngonge sul quale poteva fare molto di più.
Salvador FERRER 5 - La sua presenza in campo risulta necessaria in virtù delle assenze di Amian e soprattutto Gyasi. Fa quel che può ma di fatto lo Spezia regala una porzione di campo al Verona per tutta la partita (dall'83 Kevin AGUDELO 5 - Entra giusto in tempo per caricare il tiro e spedire la conclusioni vicino alla bandierina. Non proprio un ingresso trionfale, ecco)
Arkadiusz RECA 5.5 - Corre tanto e prova in tutti i modi a recapitare palloni in area attraverso i cross. Peccato che le soluzioni perdano di precisione con l'andare della partita.
Dimitrios NIKOLAOU 5 - L'incertezza a metà campo libera un'autostrada verso la porta a Ngonge. È un errore che pesa perchè permette al Verona di portarsi avanti di due reti. Da un giocatore della sua esperienza, oltretutto con la fascia al braccio, ci si aspetta molto di più.
Ethan AMPADU 5.5 - Protagonista indiscusso del primo quarto d'ora al Mapei Stadium. Prima spinge goffamente nella propria porta un tiro di Faraoni, poi è lui stesso che scaglia alle spalle di Montipò il gol dell'1-1. Il gol lo revitalizza un po' e nel finale centra anche una traversa, ma difensivamente disputa una partita insufficiente.
Przemyslaw WISNIEWSKI 5.5 - Nel primo tempo, è uno dei giocatori più pericolosi dello Spezia al livello offensivo. Peccato sia un difensore (dal 53' Daniele VERDE 6 - Entra in campo e prova a risollevare le sorti della squadra ma è un altro di quelli che trova Montipò sulla propria strada)
Szymon ZURKOWSKI 6 - Ha sui piedi una delle azioni più pericolose dello Spezia ma trova la bella respinta di Montipò sulla sua girata di sinistro al volo (dal 65' Victor KOVALENKO 5 - Dovrebbe dare qualche soluzione in più a semplice e invece non entra minimamente nei radar della partita)
Mehdi BOURABIA 5.5 - Ci prova, nonostante un taglio sulla testa. Montipò gli nega pure un gol ma la sua regia questa sera è più prevedibile del solito.
M'Bala NZOLA 4 - Partita molto negativa per il capocannoniera dello Spezia. Si vede pochissimo durante tutta la partita e quando si presenta sul dischetto calcia malissimo. Un finale di stagione troppo sottotono per un attaccante che, fino a qualche anno fa, ambiva a palcoscenici più patinati. Una serata amarissima che, per ciò che ha dato allo Spezia in questi anni, certamente non meritava.
Eldor SHOMURODOV 6 - Tra tutti gli attaccanti dello Spezia è sicuramente quello che gioca meglio. Avrebbe anche segnato un gol se Faraoni non avesse deciso di travestirsi da portiere parando il suo pallonetto sulla linea di porta. Ci prova fin da ultimo.
Salvatore ESPOSITO 5 - Probabilmente sente il peso della partita, ma stasera non sembra in serata. Impreciso, macchinoso, sia in regia che sui calci piazzati che non tramuta mai in occasioni pericolose (dall'83' Tio CIPOT s.v.)
All. Leonardo SEMPLICI 4 - Purtroppo per lui, lo Spezia regala un tempo intero al Verona che scrive le sorti della partita nei primi 45 minuti. La squadra sbaglia l'approccio e ne paga le conseguenza, seppur nella ripresa faccia di tutto per provare a ribaltare le sorti. Ma non basta. Lo Spezia torna in B e paga una stagione ricca di alti e bassi nella quale ha dilapidato punti e quelle poche certezze che aveva acquisito con il tempo.
LE PAGELLE DEL VERONA
Lorenzo MONTIPO 7.5 -Tra tutte le parate della serata, e sono veramente tante, compie due autentici miracoli. Il primo ad inizio ripresa parando con la punta delle dita la girata al volo di Zurkowski, il secondo neutralizzando il rigore calciato da Nzola.
Davide FARAONI 5 - Dopo una stagione molto complessa, il capitano sfoggia una prestazione dai due volti. Sblocca la partita dopo 5 minuti e poi si mette alza il muro in difesa. Nella ripresa para volontariamente di mano il pallonetto di Shomurodov beccando l'inevitabile rosso. Col senno di poi, visto il rigore sbagliato da Nzola, potrebbe aver agito anche in maniera provvidenziale ma resta comunque la poca sportività del gesto.
Fabio DEPAOLI 5.5 - Meno dinamico del solito, viene spento dal giallo ricevuto dopo pochi minuti e per poco non si fa sorprendere dalla girata di Zurkowski.
Pawel DAWIDOWICZ 6 - Non sarà il campione dello stile, però la sua prova difensiva è maiuscola. Si gestisce bene nonostante venga ammonito poco tempo dopo l'inizio della partita. Le palle aeree sono tutte sue (dal 65' Juan CABAL 6 - Sostituisce Dawidowicz ammonito e non fa rimpiangere la sua assenza. Partita solida pur entrando in un momento di partita non semplice)
Isak HIEN 6.5 - La consueta irruenza lo porta a stendere Nzola e a prendere un giallo dopo appena 13 minuti. Da quella punizione, sacrosanta, nasce il gol di Ampadu. Si riprende però subito e sfoggia una prestazione difensiva solida. Essenziale nel finale per allontanare ogni minaccia.
Giangiacomo MANGNANI 6 - Partita di grandissimo sacrificio, offre qualsiasi energia possieda alla causa della salvezza. Esce stremato (dall'85' Diego COPPOLA s.v.)
Adrien TAMEZE 6 - Se il centrocampo dello Spezia fatica è anche merito suo. Lotta su ogni pallone e all'occorrenza corre anche per i compagni. Fondamentale.
Ibrahim SULEMANA 6.5 - Grande partita. La vicinanza di Tameze fa bene al ventenne ghanese. Il gol di Ngonge per il 2-1 del Verona nasce dalla sua caparbietà e rapidità nel rialzarsi e non decretare morta l'azione
Cyril NGONGE 7.5 -È l'uomo salvezza insieme a Montipò. Se il portiere salva il risultato maturato, è il belga a renderlo possibile con due gol nel primo tempo. Scambia bene con Djuric al limite per il gol del 2-1 e poi si fa metà campo palla al piede per siglare il 3-1. Imprendibile (dal 75' Filippo TERRACCIANO s.v.)
Darko LAZOVIC 6.5 - Gioca appena 60 minuti ma tanto basta per mettere in sicurezza il risultato. Entra in due dei tre gol del Verona e fa venire gli incubi a Ferrer (dal 59' Simone VERDI 6 - Quello che deve fare è tenere il più possibile il pallone lontano dall'area di Montipò. Ci riesce alla grande con le qualità che ha sempre avuto)
Milan DJURIC 6 - Uomo preziosissimo là davanti. Mette il fisico su ogni pallone e serve l'assist per il 2-1 firmato da Ngonge (dal 76' Adolfo Gaich s.v.)
All. Marco ZAFFARONI 7 - Il suo Verona parte meglio e instrada la partita nel verso giusto segnando 3 gol nei primi 45 minuti. Nella ripresa soffre ma non sbanda anche grazie ad uno strepitoso Montipò. Si chiude una stagione molto turbolenta per i gialloblu che comunque, hanno provato a riaggiustare la squadra nel mercato invernale e alla fine sono stati ripagati.
SERIE A - SPEZIA-HELLAS VERONA 1-3: SALVEZZA PER I GIALLOBLÙ, RETROCESSIONE PER I LIGURI DOPO UNO SPAREGGIO INFUOCATO
SERIE A – Gli uomini di Zaffaroni agguantano una delle salvezze più rocambolesche degli ultimi anni: lo fanno grazie al 3-1 dello spareggio contro lo Spezia. Al Mapei Stadium l’autorete di Ampadu, la doppietta di Ngonge e il rigore sbagliato da Nzola condannano la squadra di Semplici alla retrocessione in Serie B.
DA LORENZO RIGAMONTI
AGGIORNATO 11/06/2023 ALLE 23:07 GMT+2
La rimonta impossibile dell’Hellas Verona è appena diventata realtà: gli uomini di Zaffaroni conquistano una salvezza forgiata da una partita rovente, vinta in barba ai i ritmi forsennati e all’inferiorità numerica degli ultimi 20’. Il 3-1 dello spareggio getta, dall’altro lato, lo Spezia di Semplici nel baratro. Al Mapei Stadium decidono l’autorete di Ampadu (che poi si fa parzialmente perdonare insaccando il momentaneo pareggio nella porta giusta) e la doppietta di Ngonge, ma soprattutto il rigore fallito da Nzola nella ripresa. I liguri retrocedono in Serie B trascinando con sé una valigia piena di rimpianti e spettri.
Non è bastato un discreto girone d’andata: gli Aquilotti sono capitolati nel ritorno, collezionando solo una vittoria nelle ultime 13 partite giocate. La tredicesima è stata quella della sentenza, contro un Hellas baciato dall’inerzia opposta, e presentatosi a Reggio-Emilia con gli occhi iniettati di sangue. Nella memoria dei tifosi bianconeri frulla ancora quel rigore realizzato da Dybala nei minuti finali della scorsa partita contro la Roma: un episodio che ha tracciato un destino crudele. Ora, per entrambe le compagini, è il momento di smantellare e ricostruire. Gli scaligeri hanno ritrovato benzina grazie all’arrivo di Zaffaroni, i liguri dovranno rifondarsi assieme alle altre due retrocesse, Sampdoria e Cremonese.
Spezia-Verona, Serie A TIM
Credit Foto Getty Images
L’avvio dello spareggio è ricco di sussulti: a suonare il campanello per primo è Faraoni, bravo nell’indirizzare verso la porta un piattone poi insaccato maldestramente da Ampadu dopo soli 5’ di gioco. La partenza dell’Hellas è segnata dall’euforia, ma a mancare è l’equilibrio. Ad approfittarne è il solito Ampadu, che si redime piazzando una palla sporca sotto il sette al 15’. La squadra di Zaffaroni però non cede il passo: Dawidowicz e compagni ringhiano sulle caviglie dei bianconeri, fino a sguinzagliare Cyril Ngonge: il belga si accende al 26’ e al 38’, confermandosi l’uomo copertina della rinascita gialloblù.
La doccia, per gli uomini di Semplici, è freddissima: e la palla, al momento decisivo, finisce per pesare troppo. A tremare è il faro di questo Spezia, M’bala Nzola: succede tutto al 68’, quando Faraoni buca un intevrento difensivo e manda Shomurodov tutto solo in porta. Poco prima ceh la palla oltrepassi la linea, il difensore dei veneti devia col braccio. Rosso direto e rigore per lo Spezia, proprio sui piedi di Nzola. Dal dischetto però, l’angolano calcia debole e permette a Montipò di parare. Il portiere del Verona sale in cattedra nei minuti di inferiorità numerica, preservando il doppio vantaggio e baciando la traversa che nega la doppietta ad Ampadu nei minuti di recupero. Al triplice fischio dell’arbitro, il campo del Mapei è attraversato confusamente da tripudio e disperazione: Verona salvo, Spezia condannato.
TABELLINO
SPEZIA-VERONA 1-3
SPEZIA (3-5-2): Dragowski; Wisniewski (53’ Verde), Ampadu, Nikolaou; Ferrer (83’ Agudelo), Bourabia, Esposito (83’ Cipot), Zurkowski, Reca; Shomurodov, Nzola. All. Semplici.
HELLAS VERONA (3-4-2-1): Montipò; Magnani (85’ Coppola), Hien, Dawidowicz (59’ Cabal); Faraoni, Tameze, Sulemana, Depaoli; Lazovic (59’ Verdi), Ngonge (76’ Terracciano); Djuric (76’ Gaich). All. Zaffaroni.
Arbitro: Daniele Orsato.
Gol: 5’ aut., 15’ Ampadu (S), 26’, 38’ Ngonge (V)
Assist: Djuric (V)
Ammoniti: Hien (V), Depaoli (V), Dawidowicz (V), Montipò (V), Ngonge (V), Reca (S), Esposito (S)
Espulsi: Faraoni (V) al 68’
Note: rigore sbagliato, Nzola (S) al 69’
Spezia-Verona, Serie A TIM
Credit Foto Getty Images
LA CRONACA IN 7 MOMENTI CHIAVE
5’ - VANTAGGIO VERONA! AUTORETE DI AMPADU! Decisiva la deviazione del difensore dello Spezia sul tiro in porta di Faraoni. Il Verona passa in vantaggio al termine di un'azione perfettamente architettata.
15’ - AMPADU! PAREGGIO DELLO SPEZIA! Il difensore dello Spezia si rifa dallo sfortunato autogol. Gran destro da fuori che trova una doppia deviazione e si incastona all'incrocio dei palli. Non può niente Montipò. È 1-1 a Reggio Emilia.
26’ - 2-1 VERONA! GRAN GOL DI NGONGE! Scambio telecomandato tra Ngonge e Djuric al limite dell'area, con il numero 26 che infine calcia in porta con il destro e batte Dragowski.
38’ - ANCORA NGONGE! 3-1 VERONA! Hien serve Ngonge dentro il cerchio del centrocampo. Il belga parte palla al piede sfruttando anche un'incertezza di Nikolaou e si fa 50 metri di campo prima di battere Dragowski per il 3-1!
68’ - ROSSO PER FARAONI! Il difensore ha volontariamente colpito di mano un tiro di Shomurodov diretto in porta. Ci sarà calcio di rigore per lo Spezia!
70’ – MONTIPO’! NEUTRALIZZATO IL RIGORE DI NZOLA!
90+2’ - TRAVERSA DI AMPADU! Ancora il numero 4 con il destro potente dopo la torre di Cipot.
IL MOMENTO SOCIAL
MVP
Lorenzo MONTIPO - Tra tutte le parate della serata, e sono veramente tante, compie due autentici miracoli. Il primo ad inizio ripresa parando con la punta delle dita la girata al volo di Zurkowski, il secondo neutralizzando il rigore calciato da Nzola.
PROMOSSO
Cyril NGONGE - È l'uomo salvezza insieme a Montipò. Se il portiere salva il risultato maturato, è il belga a renderlo possibile con due gol nel primo tempo. Scambia bene con Djuric al limite per il gol del 2-1 e poi si fa metà campo palla al piede per siglare il 3-1. Imprendibile.
BOCCIATO
M'Bala NZOLA - Partita molto negativa per il capocannoniera dello Spezia. Si vede pochissimo durante tutta la partita e quando si presenta sul dischetto calcia malissimo. Un finale di stagione troppo sottotono per un attaccante che, fino a qualche anno fa, ambiva a palcoscenici più patinati.
FONTE:
EuroSport.it
Spezia in B. Lo spareggio è del Verona con la doppietta di Ngonge. Nzola sbaglia un rigore
A Reggio Emilia dopo cinque minuti goal di Faraoni con deviazione decisiva di Ampadu. Poi è lo stesso difensore a pareggiare. Scaligeri di nuovo avanti con due reti del belga. E tengono in 10 dopo l'espulsione di Faraoni che "para" su Shomurodov
11/06/2023
ANSA
La delusione dello Spezia ha il volto di Nzola, il bomber trascinatore di una stagione pietrificato dopo aver sbagliato il rigore. Nel match da dentro o fuori al Mapei Stadium di Reggio Emilia Spezia e Verona si sono date battaglia, 99 minuti spettacolari, non un momento per prendere fiato tra un'occasione e l'altra. Ma il punteggio è implacabile: 1 a 3, scaligeri che restano in A, aquilotti che sprofondano in B.
Pronti via e Ampadu “segna” da una parte e dall'altra
Le emozioni fin da subito: al quinto la sblocca Faraoni, servito da Lazovic a centro area, piatto destro deviazione di Ampadu e Dragowski battuto. La squadra di Semplici reagisce subito, prima con Reca, tiro fuori di poco, poi al 15' il gol del momentaneo pareggio: ancora protagonista Ampadu, stavolta in positivo, il potente destro del gallese fulmina Montipò dal limite dell'area.
L'uno due di Ngonge
Passano appena nove minuti e di nuovo veneti in vantaggio: lo firma l'eroe di giornata, Ngonge, sul suo destro Dragowski tocca la palla ma non riesce a respingere. 38', il trequartista belga ruba palla a centrocampo e si invola verso la porta. Il suo tiro è deviato ancora da Ampadu, 1 a 3. Tutte le reti nel primo tempo, ma la ripresa si accende subito. A salire in cattedra è Montipò, il portiere dei gialloblù salva la sua porta al 49', in allungo su Zurkowski. Semplici prova a ribaltarla con forze fresche, entra Verde per Wisniewski. Il gioco viene interrotto più volte per il lancio di fumogeni in campo.
La scelta di Faraoni e l'errore di Nzola
Al 68' la chance per riaprila: Shomurodov scavalca con un pallonetto Montipò, Faraoni toglie con le mani la palla dalla porta. Rigore e capitano del Verona espulso. Dal dischetto va Nzola, il tiro è debole e non angolato, Montipò para. Il primo errore in stagione dagli undici metri per l'angolano. Da lì in poi, forte della superiorità numerica, è assalto Spezia. Shomurodov, poi Bourabia, ancora strepitoso il portiere del Verona. L'ultima occasione al 92', il tiro di Ampadu che si stampa sulla traversa. Triplice fischio. Dopo tre stagioni cala il sipario sulla serie A dello spezia.
FONTE:
RAINews.it
Spezia-Verona 1-3: Ngonge vale la salvezza, Nzola sbaglia un rigore
Una doppietta di Ngonge permette al Verona di vincere lo spareggio salvezza e restare in Serie A, retrocede lo Spezia.
Lelio Donato
11 giu 2023 22:40+02:00
Getty Images
Chi si aspettava una partita bloccata dalla tensione si è dovuto presto ricredere. Lo spareggio salvezza tra Spezia e Verona ha regalato emozioni, spettacolo e soprattutto goal.
Alla fine a festeggiare sono gli scaligeri, che ringraziano il gioiellino Ngonge, autore di una doppietta. Niente da fare per lo Spezia che torna in Serie B dopo tre anni.
La partita si sblocca subito quando Faraoni, pescato da Lazovic, infila Dragowski dopo il disperato tentativo di Ampadu sulla linea di porta. Lo stesso Ampadu poco dopo trova il pareggio a sua volta con una doppia fortunata deviazione.
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Poi però inizia lo show di Ngonge, che prima dialoga bene con Djuric e la piazza sul secondo palo, quindi si invola da solo verso la porta e beffa di nuovo il portiere dello Spezia ancora con la sfortunata deviazione di Ampadu.
In avvio di ripresa i liguri hanno la grande occasione per riaprirla ma Montipò fa un miracolo sull'inserimento di Zurkowski.
A venti minuti dalla fine un altro episodio chiave quando Shomurodov scappa via, supera anche il portiere con un delizioso pallonetto ma Faraoni la toglie con la mano da dentro la porta: rigore e rosso inevitabile. Sul dischetto va Nzola che però calcia piano e permette a Montipò di mandarla in corner.
Le residue speranza dello Spezia si spengono definitivamente al 92' sulla traversa di Ampadu. Liguri in B, Verona salvo.
SPEZIA-VERONA, I GOAL
5' SPEZIA-VERONA 0-1: Lazovic sfonda sulla sinistra, crossa indietro basso dall'altra parte dove arriva Faraoni che la piazza, Ampadu cerca di salvare sulla linea ma spedisce la palla in rete.
14' SPEZIA-VERONA 1-1: Sugli sviluppi di un calcio di punizione, il pallone arriva al limite dell'area sui piedi di Ampadu che tira forte e trova una doppia deviazione fortunata. Palla sotto la traversa e nulla da fare per Montipò.
26' SPEZIA-VERONA 1-2: Sulemana lotta sulla sinistra e crossa basso, Djuric fa sponda appena dentro l'area per Ngonge che batte Dragowski con un tiro preciso sul secondo palo.
38' SPEZIA-VERONA 1-3: Ngonge ruba palla in mezzo al campo e si invola verso la porta, il suo tiro viene leggermente deviato ancora da Ampadu e beffa Dragowski sul primo palo.
SPEZIA-VERONA, LA MOVIOLA
Al 10' Lazovic finisce a terra in area dello Spezia dopo un contrasto con Wisniewski, il Verona reclama il calcio di rigore ma Orsato lascia proseguire ed il VAR non interviene.
In occasione del secondo goal del Verona, Sulemana lotta da terra e riconquista il pallone dopo averlo toccato con la mano. Tocco ritenuto involontario da arbitro e VAR.
Netto il rosso per Faraoni che al 68' toglie il pallone dalla porta colpendola nettamente con la mano. Al 94' altro tocco di mano in area del Verona, stavolta di Hien, ma Orsato lascia proseguire.
SPEZIA-VERONA, IL TABELLINO E LE PAGELLE
SPEZIA-VERONA 1-3
Marcatori: 5' Faraoni, 14' Ampadu, 26' e 38' Ngonge
SPEZIA (3-5-2): Dragowski 5; Wisniewski 5 (53' Verde 6), Ampadu 6, Nikolaou 5,5; Ferrer 5 (84' Agudelo sv), Zurkowski 6 (65' Kovalenko 5,5), Bourabia 6, Esposito 5.5 (84' Cipot sv), Reca 5,5; Shomurodov 5,5, Nzola 4. All. Semplici
VERONA (3-4-2-1): Montipò 8; Magnani 6.5 (85' Coppola sv), Hien 6,5, Dawidowicz 6,5 (59' Cabal 6,5); Faraoni 5,5, Sulemana 7, Tameze 6,5, Depaoli 6; Ngonge 8, Lazovic 6,5 (59' Verdi 6); Djuric 6,5. All. Zaffaroni
Arbitro: Orsato
Ammoniti: Hien, Depaoli, Dawidowicz, Montipò, Ngonge, Reca, Esposito
Espulsi: Faraoni 68'
FONTE:
Goal.com
il blog di Francesco Barana
UNA SALVEZZA FIRMATA SOGLIANO. MA ORA BISOGNA DARLE UN SENSO (E UN FUTURO)
Senza categoria, 12 Giugno 2023
Si festeggia. Il calcio è sentimento di popolo, non importa per cosa si lotta. Può essere una finale di Champions, o un lugubre spareggio nel “non luogo” del Mapei Stadium (curve piene e il resto dello stadio vuoto, i tentennamenti della Lega Calcio hanno creato uno scenario non degno della serie A). Di partite da dentro e fuori, poi, la storia del Verona è ricca. Sappiamo cosa vuol dire soffrire, piangere o gioire. Da Reggio (Calabria) a Reggio (Emilia), solo per restare ai tempi moderni.
Ora è gioia. All’ultimo respiro, dopo mesi stonati, scelte disgraziate, partite orribili. Ma i sentimenti non sono razionali, per fortuna: puoi star lì a incazzarti per Setti, l’allenatore, il mercato, ma poi c’è il Verona, l’icona, la Grande Istituzione, che prescinde dagli uomini e dalle piccolezze del tempo corrente.
Dopo la festa, ci saranno i bilanci, i ragionamenti, il futuro. E la madre di tutte le domande: cosa significa aver mantenuto la serie A? Questa salvezza è il cavallo di troia per un rilancio, o l’anticamera di una nuova agonia? Setti resta, rafforzato dalla nuova barcata di soldi dei diritti tv; oppure i guai finanziari della sua azienda aprono le porte per una cessione anche del Verona?
Nel 2007 lo spareggio perso con lo Spezia fece sprofondare il Verona in C, ma soprattutto in una palude societaria da cui ci ha risollevato Martinelli (la promozione di Salerno segna la rinascita, consolidata dai play off in B l’anno seguente). 16 anni fa fu il punto più basso della nostra storia. Sarebbe bello che, ora, lo Spezia rappresentasse invece l’anno zero di un futuro più roseo per il Verona. Cioè di una stabilità economica e di un progetto sportivo e infrastrutturale degno della serie A. Tutte cose che Setti, simpatico o antipatico, non può garantire.
L’auspicio, insomma, è che le prodezze di Ngonge e di Montipò e la grinta di Sogliano (l’avete visto come si agitava in panchina nel finale di partita?) non siano effimere. Finita la festa, va trovato un senso a questa miracolosa salvezza.
P.s. La prima firma di questa salvezza è di Sean Sogliano. Perso e ritrovato, è una sorta di figliol prodigo del Verona dell’epoca moderna. Trovatosi blindato Bocchetti dalla precedente (fallimentare) gestione, ha scelto la miglior soluzione possibile in quel momento, ergo Zaffaroni, per aiutare il giovane allenatore. Ha preso Ngonge e ceduto qualche piantagrane a gennaio. Ma soprattutto ha rimotivato una squadra che era appassita e imbolsita. Ripartiamo da lui.
il blog di Gianluca Vighini
A VOLTE I MIRACOLI ACCADONO
Sport, 12 Giugno 2023
A volte i miracoli accadono. La salvezza del Verona è uno di questi casi. Ricorderemo l’incredibile campionato 2022/2023 come le grandi gesta epiche del passato. Lo spareggio di Busto, quello di Reggio Calabria. Siamo già nel campo della leggenda. Il Verona è riuscito a colmare il gap dallo Spezia, a braccare gli avversari, a fare 26 punti da gennaio a oggi. Ha buttato via anche tante occasioni, ha fatto arrabbiare, disperare, gioire. Mai si erano vissute tante emozioni così contrastanti tutte in una stagione. Oggi è il giorno della festa, ma è giusto fare anche delle riflessioni. Setti ha compiuto un errore madornale di presunzione quando ha pensato che togliendo sessanta gol a questa squadra e quindi di fatto smembrandola, si potesse lo stesso rimanere competitivi. Un errore che si è sommato al fatto che un ciclo storico era finito, con l’addio di Tony D’Amico. Setti ha sbagliato allenatore e direttore sportivo. Marroccu, brava persona ed onesta, non era la figura adeguata per sopportare un simile cambiamento. Cioffi, un allenatore giovane ed inesperto è stato mandato allo sbaraglio, privo di qualsiasi protezione. La squadra era un impasto mal riuscito di una vecchia guardia ormai logora e altri acquisti che mal si adattavano a schemi e abitudini. Il Verona della prima parte del campionato è stato disastroso. Sono stati sbagliati letture e tempi d’intervento. Il 13 novembre prima della sosta il Verona era ultimo a cinque punti. Praticamente retrocesso. Setti in quel momento ha preso la miglior decisione possibile: richiamare Sean Sogliano, il vecchio ds con cui aveva rotto e consegnargli le chiavi del Verona. E’ la mossa decisiva della stagione. Sogliano entra nello spogliatoio e con una straordinaria capacità di analisi diagnostica tutti i mali della squadra. Un lavoro eccezionale di equilibrio e decisionismo. Prima mossa: confermare il giovane ed inesperto Bocchetti che Sogliano non ritiene la causa principale del problema per il semplice fatto che Bocchetti non è mai stato messo nella condizione giusta di allenare. Lo supporta, lo guida, gli affianca una brava e leale persona come Zaffaroni che un po’ fa il mediatore e un po’ il consigliere, oltre che risolvere la grana burocratica del patentino. Il Verona pian piano si riprende. Il mese di gennaio che poteva essere la fase conclusiva del campionato è invece il trampolino verso la rimonta. Con la cappa enorme sulla testa di non poter mai sbagliare una partita, i gialloblù giocano una, due, dieci finali. Una rincorsa che alla fine è logorante. Nella testa prima che nelle gambe. Così ogni volta che l’Hellas sta per spiccare il volo, succede che invece viene riportato sulla terra. Succede con la Fiorentina in casa e poi ancora nel finale di campionato, dopo che con la vittoria straordinaria con il Lecce, si era toccato il cielo con un dito. La sconfitta con il Torino in casa ma soprattutto il pareggio con l’Empoli al 97’ al Bentegodi, sono due mazzate che piegano gambe, morale e testa. Questo ottovolante incredibile condiziona il giudizio sui due allenatori. Il Verona gioca spesso malissimo, frutto di una tensione emotiva che impedisce alla squadra di sviluppare temi tattici, di fare due passaggi di fila. Non si tiene sufficientemente in conto, nel giudizio, che il Verona da gennaio a oggi ha comunque fatto 26 punti andando a una media che sarebbe stata ampiamente sufficiente per salvarsi. Ballardini alla Cremonese, Stankovic alla Sampdoria e Semplici allo Spezia, tutti blasonati tecnici al confronto di Bocchetti, hanno fatto molto peggio di Sasà. Sono dati oggettivi e non vale in questo caso l’ipotesi che con un altro allenatore il Verona si sarebbe salvato prima.
In un modo o nell’altro, il Verona arriva anche allo spareggio. Solo pochi e incredibili tifosi credono a questo punto ancora nella salvezza. In molti hanno abbandonato la barca da tempo. L’Hellas non è favorito nella partita secca con lo Spezia, ma gioca la miglior gara della stagione. Il primo tempo è un capolavoro che riabilita il lavoro di Bocchetti e di Zaffaroni.
Poi nel secondo tempo è il nome di Lorenzo Montipò a essere iscritto a caratteri d’oro nella storia del Verona. Montipò prende tutto quello che c’è da prendere, ma soprattutto para un rigore a Nzola che poteva cambiare l’inerzia della gara.
Il Verona si è salvato, ma Setti non deve scambiare questo straordinario risultato come il frutto della sua bravura. Il rischio corso è stato elevatissimo, il baratro era veramente ad un passo, il futuro della società messo a repentaglio.
Bisogna però oggettivamente osservare che il prossimo sarà il nono anno in cui questo presidente così anafettivo e poco empatico, mantiene la squadra in serie A nei suoi undici anni di permanenza a Verona. Come mi ha fatto notare un vecchio tifoso dell’Hellas, memoria storica della squadra gialloblù stamattina alle 2 mentre il pullman entrava in piazza Bra, solo il mitico Saverio Garonzi ha fatto meglio di Setti nella storia di questa società, con 10 campionati nella massima serie. Nel momento in cui si critica questa presidenza (e noi lo abbiamo sempre fatto) dobbiamo anche pensare che Verona e i suoi imprenditori hanno guardato da un’altra parte e spesso hanno messo la testa sotto la sabbia quando si trattava di prendersi cura di questo bene prezioso per la città. A Setti va fatto capire che il Verona va vissuto con passione e non solo come fonte di guadagno. Nessuno gli ha mai chiesto di fare il passo più lungo della gamba, nessuno gli ha mai fatto una colpa di non essere ricco come Moratti o Berlusconi. Ma stride, in questo contesto di morigeratezza, uno stipendio faraonico che è legittimo ma moralmente foriero di un messaggio contrario al lacrime sudore e sangue imposto ai tifosi. C’è molto da lavorare quest’estate, tante decisioni da prendere e una certezza. Mai più una stagione del genere.
il blog di Giovanni Vitacchio
IL PAGELLONE DI SPEZIA-VERONA
Sport, 11 Giugno 2023
MONTIPO’ 10 Bene già nel primo tempo su Zurkowski. Ma nel secondo tempo la sua partita diventa leggendaria, assume contorni mitologici. In sequenza: para un rigore a Nzola, vola su Shomurodov, respinge un colpo di testa ravvicinato di Esposito e poi, alla Garella, ipnotizza Verde. Non ce ne voglia Ngonge, ma l’uomo della partita è lui: un eroe.
MAGNANI 7 E’ sfortunato sulla doppia deviazione che porta al gol di Ampadu. Ma è l’unica sfiga di una partita giocata con enorme attenzione, con grande tranquillità, anche nei momenti più concitati del match. Controlla Shomurodov con mestiere, ma anche con le sue qualità tecniche, mai scontate per un difensore.
COPPOLA s.v. (dal 89°)
HIEN 7.5 Gioca praticamente tutta la partita con un cartellino giallo che potrebbe condizionare pesantemente la sua prestazione. Ma così non è e così entra in modalità Terminator. Da quel momento in poi, non passa più nulla e Nzola deve accontentarsi delle briciole. Fisicamente è un portento ed è talmente in fiducia che non teme lo scontro fisico, nonostante l’ammonizione. Gioca l’all in, e sbanca.
DAWIDOWICZ 6.5 Sfortunatissimo sul gol di Ampadu. Una sua deviazione e poi una di Magnani fanno impennare il pallone quel tanto che basta per battere Montipò che, forse, non ci sarebbe comunque arrivato. Con tutti i suoi limiti e le sue difficoltà, dà tutto quello che ha in corpo e non lascia spazio vitale a Zurkowski che in quanto a tecnica avrebbe tutto per surclassarlo.
CABAL 6 (dal 59°) Aiuta a raggiungere una salvezza miracolosa.
FARAONI 6 Fa una partita da 8, di nuovo su livelli astronomici: bravissimo dietro, altrettanto quando riesce a spingere in avanti. E infatti è suo il destro che provoca la deviazione decisiva di Ampadu. Un paio di chiusure in difesa sono da manuale del calcio. Ma l’ingenuità sull’espulsione è da 4 e rischia di riaprire una partita che fin lì sembrava davvero chiusa. Perché lascia la squadra in dieci con un’eternità da giocare. Ci pensa Montipò a farlo sentire meno in colpa.
TAMEZE 7 Anche lui torna a essere il gladiatore visto nelle precedenti tre stagioni. Anche fisicamente sta meglio rispetto alle ultime uscite e si vede lontano un chilometro. Macina campo senza fatica e in mezzo al campo, con Sulemana, forma una coppia che si completa perfettamente. Sfacciato il ragazzino, più ragionatore lui. Bravo anche a schermare la difesa e a fare il centrale aggiunto nei disperati minuti finale di assalto spezzino.
SULEMANA 7.5 Mamma mia che partita che ha fatto sto ragazzino. Ma siamo sicuri che sia solo un 2003? Personalità impressionante, una forza fisica e mentale da senatore. Lotta letteralmente su pallone, se ne sbatte di essere bello da vedere, non gli importa affatto, soprattutto quando la partita chiede che i palloni vengano sparati in tribuna. Lui fa tutto quello che serve, al momento giusto. Sia una colonna del prossimo Verona e non una plus valenza.
DEPAOLI 6.5 Ha sbagliato poche partite quest’anno. Magari non ha fatto prestazioni clamorose, ma difficilmente ha fatto mancare il suo apporto. E così è stato anche in questo disperato e angosciante spareggio. Nulla di clamoroso, la presidia la fascia sinistra mettendo tutto quello che ha. Fisicamente si supera, con le buone e con le cattive.
LAZOVIC 6.5 Una prima parte di partita su livelli altissimi. Fisicamente e mentalmente è leggero e sembra non accusare il peso della partita. E’ nel vivo dell’attacco gialloblù ed è bravo a creare la tanto preziosa superiorità numerica. Col Verona che si porta sul 3-1 ha la capacità di rallentare il gioco quando serve. Spende tanto, non è al meglio e va in riserva a metà della ripresa.
VERDI 6 (dal 59°) Nei minuti finali, quando riesce, tiene palla lontano dalla porta di Montipò.
NGONGE 9 E’ l’eroe della partita (insieme a Montipò). Col Verona che sembra accusare il pareggio dello Spezia, ci pensa lui, col destro, che non sarebbe nemmeno il suo piede a riportare davanti i gialloblù. Ma non finisce qui. In trance agonistica, lotta su un pallone vagante a centrocampo, se lo porta fino all’area dello Spezia e fa partire una rasoiata, leggermente deviata, per il 3-1. E’ una furia, un talento che quando si accendo è impossibile da domare. Generoso anche in difesa, si becca un giallo e così Zaffaroni, giustamente, lo richiama in panchina.
TERRACIANO s.v. (dal 76°)
DJURIC 6.5 Evidentemente in condizione fisica non perfetta, è però prezioso per il gioco che inizialmente vuole fare il Verona. E’ bravo a spizzare di testa, ma anche coi piedi ha il suo perché. E la prova è l’assist gol per la prima rete di Ngonge. Prende una valanga di scarpate e Orsato gliene fischia pochine. Di occasioni sotto porta poche, ma c’è e si fa notare quando serve.
GAICH s.v. (dal 76°)
ALL. ZAFFARONI 8 Ritrova un Verona che gioca come una squadra vera, consapevole dei proprio limiti ma disposta a morire sul campo per raggiungere qualcosa di clamoroso, insperato, miracoloso. Subito avanti, i suoi non si spaventano e già nel primo tempo ribaltano lo Spezia. Anche belli, non solo sporchi, brutti e cattivi, come la partita imporrebbe. La squadra soffre, ma lo fa insieme, senza mai scomporsi, senza sbracare. Aggiungici un miracoloso Montipò e i punti trovano tutte le giuste connessioni. Serviva l’impresa. Impresa è stata.
FONTE:
Blog.Telenuovo.it
NEWS
Spezia-Verona, la moviola del CdS: “Quanti dubbi sulla direzione di Orsato!”
Secondo i colleghi ci sarebbe un rigore per parte, oltre a qualche ombra sulla prima rete di Ngonge
di Tommaso Badia Giugno 12, 2023 - 12:35
Il Corriere dello Sport bocia la direzione di Orsato: il giorno dopo Spezia–Verona, infatti, il direttore di gara del match incassa un “5” da parte dei colleghi del quotidiano.
Gli errori più gravi sarebbero la mancata concessione di un rigore agli Aquilotti per un fallo di mano di Coppola (non ravvisato nemmeno dal VAR) e un penalty non dato all’Hellas per l’aggancio di Wisniewski su Lazovic (anche in questo caso Irrati non aveva nulla da dire). Da valutare anche l’azione che porta all’1-2 gialloblù: “Sulemana si lancia sul pallone – si legge infatti sul quotidiano – finendoci sopra. Poi, a seguito di questa caduta sicuramente non casuale (ostacola Zurkowski), il pallone finisce sul suo gomito destro e si ferma, da qui si sviluppa l’azione del gol: tocco non volontario, però…“.
Chiaramente corretta la decisione del rosso e rigore per il fallo di mano di Faraoni, ma in questo caso era davvero impossibile sbagliare.
LE PAGELLE DI CALCIO HELLAS
Spezia-Verona 1-3, le pagelle gialloblù di CH
Montipò è monumentale, Ngonge letale, Sulemana pare invece un veterano
di Tommaso Badia Giugno 12, 2023 - 01:00
Il Verona resta in Serie A! Al termine di una partita ben giocata, i gialloblù si sono infatti imposti per 1-3 sullo Spezia al Mapei Stadium, raggiungendo quindi il traguardo dopo una stagione a dir poco tribolata.
Smaltita (ma neanche troppo) la sbornia post-vittoria, andiamo a vedere le pagelle dell’Hellas!
MONTIPÒ: 9
Non può nulla sul tiro di Ampadu, ma nel finale è semplicemente INCREDIBILE. “Salva” Faraoni parando il rigore causato dal numero 5 e poi inanella una lunga serie di parate che tengono avanti il Verona. Il coro (che non possiamo trascrivervi) dedicatogli a fine partita dai tifosi dell’Hellas (i quali, come ben noto, sono piuttosto restii a inneggiare ai singoli giocatori) è abbastanza esplicativo…
DAWIDOWICZ: 6,5
Chiamato in causa quando conta di più, si fa trovare pronto.
HIEN: 6,5
Ingenuità clamorosa sul fallo che porta alla punizione dell’1-1, ma questa notte Nzola se lo sognerà a più riprese.
MAGNANI: 6,5
Sfortunato quando devia sull’1-1, però la prestazione complessiva è più che buona.
FARAONI: 6,5
Il gol che apre le danze mette la gara sul giusto binario, poi disputa una partita incredibile fino a quando prova l’azzardo più grande: parata e rosso per evitare un gol sicuro (su comunque un suo errore) per poi far andare lo Spezia dagli undici metri. La scelta paga.
SULEMANA: 8
Imperiale. Semplicemente imperiale. Partita sontuosa da parte del ragazzino che corre come un disperato e mette anche lo zampino sul gol dell’1-2. Il bocia ha un futuro.
TAMEZE: 7
Abbiamo visto uno dei migliori Tameze della stagione. Anche per lui prova di altissimo livello.
DEPAOLI: 6,5
Corona una stagione in cui ha dato un gran contributo partendo titolare nella partita decisiva e non demerita.
LAZOVIC: 6,5
Sempre pericoloso, l’azione dell’1-0 parte da lui.
NGONGE: 8
La sua doppietta vale la Serie A. Da gennaio si è acceso a sprazzi, ma il suo contributo alla fine è decisivo.
DJURIC: 6,5
Come al solito offre buone sponde, suo l’assist per l’1-2 di Ngonge.
VERDI: 6
Qualità al servizio della squadra.
CABAL: 6
Entra per l’ammonito Dawidowicz. Fa il suo.
TERRACCIANO: 6
Dentro per gestire con l’uomo in meno. Sufficienza politica.
GAICH: 6
Combatte gli ultimi minuti con la sua tipica garra.
COPPOLA: s.v.
ZAFFARONI: 7
L’approccio del suo Verona è a dir poco ottimo. Chiude il primo tempo avanti di due reti, nella ripresa gestisce al meglio. In questa Serie A c’è tanto di suo.
FONTE:
CalcioHellas.it
11 Giugno 2023 - 00:57 Hellas Live Lettura: 1 min.
Verona aspetta l’Hellas
Al rientro da Reggio Emilia, la squadra di Zaffaroni e Bocchetti passerà da piazza Bra. Questo lo scatto che ci ha invitato un lettore: tanti i tifosi pronti ad accogliere Faraoni e compagni.
11 Giugno 2023 - 23:53 Hellas Live Lettura: 1 min.
Pagelle
Montipó 9, Magnani 7 (Coppola 6), Hien 8, Dawidowicz 7 (Cabal 6.5); Faraoni 6 Sulemana 7.5, Tameze 7, Depaoli 6.5; Lazovic 7 (Verdi 6.5), Ngonge 8.5 (Terracciano 6.5); Djuric 7 (Gaich 6). All: Zaffaroni 8
FONTE:
HellasLive.it
RASSEGNA STAMPA
Moviola Spezia-Verona, CorrSport: "Orsato-Irrati, ombre sui rigori. Coppola è chiaro"
12/06 ALLE 08:23
di ANTONIO PARROTTO
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"Moviola Spezia-Verona: Orsato-Irrati, ombre sui rigori. Coppola è chiaro" scrive il Corriere dello Sport in edicola oggi. Una gara complessa, lo spareggio tra Spezia e Verona, per l'arbitro Orsato. Manca sicuramente un rigore allo Spezia, probabilmente un rigore per il Verona, la rete del 2-1 dei gialloblù potrebbe essere viziata secondo la moviola del quotidiano. "Lancio lungo, lento di Dragowski, Coppola allarga il gomito destro e colpisce il pallone, l’immagine dalla “16 metri” è impietosa: non c’è nulla che possa connotarlo come non punibile, per tutti ma non per Orsato e soprattutto Irrati al VAR". Da rigore invece il contatto Wisniewski-Lazovic in area, giusto il rosso a Faraoni che tocca il pallone con la mano. Infine "Sulla rete del Verona del 2-1 (oggetto di un lungo check), Sulemana si lancia sul pallone, finendoci sopra, poi, a seguito di questa caduta sicuramente non casuale (ostacola Zurkowski), il pallone finisce sul suo gomito destro e si ferma, da qui si sviluppa l’azione del gol: tocco non volontario, però...".
RASSEGNA STAMPA
L'Arena titola dopo lo spareggio con lo Spezia: "L'Hellas resta in A, esplode la festa"
12/06 ALLE 07:38
di PAOLO LORA LAMIA
Nella sfida decisiva per rimanere in massima serie, giocata sul campo neutro di Reggio Emilia, il Verona batte per 3-1 lo Spezia e conserva la categoria. Città veneta in delirio, come racconta oggi L'Arena: "L'Hellas resta in A, esplode la festa".
RASSEGNA STAMPA
Il Secolo XIX: "Spezia, il finale è amaro: retrocessione in Serie B, si salva il Verona"
12/06 ALLE 07:33
di ANTONIO PARROTTO
"Spezia, il finale è amaro: retrocessione in Serie B, si salva il Verona" scrive Il Secolo XIX in edicola quest'oggi. Al Mapei Stadium di Reggio Emilia vittoria degli scaligeri per 3-1: gol di Faraoni, poi l'1-1 di Ampadu e infine la doppietta di Ngonge che ha indirizzato e chiuso la gara. Retrocessione in Serie B per il club guidato da Leonardo Semplici.
SERIE A
È stata la mano di Faraoni: il Verona festeggia la salvezza. Ngonge intuizione d'oro
12/06 ALLE 07:30
di LUCA CHIARINI
© foto di www.imagephotoagency.it
È stata la mano di Faraoni. Il Verona si assicura la permanenza in Serie A al termine di uno spareggio punteggiato d'emozioni, episodi, colpi di scena. Lo fa con la firma indelebile del proprio capitano, autore del momentaneo 1-0 e di quella che, col senno di poi, è diventata la giocata della serata: una parata sul lob di Shomurodov che sul momento era parsa un'autentica follia, perché oltre a consegnare allo Spezia il pallone del probabile 2-3 ha condannato la squadra di Zaffaroni a disputare quasi mezz'ora in inferiorità numerica. E invece l'errore dal dischetto di Nzola ha ribaltato la prospettiva: quel gol negato ha consentito al Verona di sigillare il doppio vantaggio, mantenuto poi fino al fischio finale.
Ngonge, che intuizione: è lui l'eroe del Mapei
La vittoria corona una rimonta che, al netto dell'andamento sinusoidale, ha dell'incredibile: l'Hellas partiva da un meno otto a gennaio, e oggi festeggia la salvezza. Lo fa grazie ad una compattezza di gruppo che è andata cementandosi con lo scorrere delle settimane, grazie al coraggio di dare continuità al lavoro di Bocchetti integrandolo con l'esperienza di Marco Zaffaroni, e grazie anche al contributo degli acquisti di gennaio scelti da Sean Sogliano, in tandem con Marroccu.
Su tutti, ovviamente, Ngonge, che ieri ha deciso il match con una doppietta. Un'intuizione a costo zero che, a distanza di pochi mesi, rappresenta un patrimonio per il club. Il cielo all'orizzonte è finalmente terso: la permanenza nella massima serie, probabilmente, non allontanerà la rivoluzione estiva. Ma poter programmare un'altra stagione in A - la quinta consecutiva - ha tutto un altro valore.
SERIE A
Spezia-Verona 1-3, le pagelle: Nzola e Ampadu tradiscono, Ngonge manda in B le Aquile
12/06 ALLE 07:15
di NICCOLÒ PASTA
© foto di www.imagephotoagency.it
Risultato finale: Spezia-Hellas Verona 1-3
SPEZIA (di Niccolò Pasta)
Dragowski 4,5 - Torna dopo la botta alla testa che gli ha fatto saltare la Roma, ma non sembra al massimo. Non è perfetto in nessuna delle tre reti subite, con tiri che non sembrano imprendibili.
Wiśniewski 5,5 - Dei difensori è quello che combina meno errori, ma in sostanza non è perfetto nemmeno lui in occasione delle reti dell’Hellas. Dal 53’ Verde 5,5 - La mossa disperata di Semplici. Non sta bene ma allo Spezia serve la sua qualità, ma il numero 10 si vede poco o nulla.
Ampadu 4,5 - La sua peggior partita in maglia Spezia, nella giornata meno indicata. Una prestazione horror quella del giovane difensore del Chelsea, che sbaglia praticamente in tutti e tre i gol subiti dallo Spezia e ha il solo merito di rimettere in piedi la gara dopo i primi quindici minuti, con il gol della speranza dei liguri. Ma non basta.
Nikolaou 5 - L’uomo di maggiore esperienza nella retroguardia spezzina, fa tanta fatica quando l’Hellas alza i giri nella sua zona.
Ferrer 5 - Non gli si poteva chiedere molto di più visti i 131’ in Serie A in stagione. Senza Amian e Gyasi tocca a lui, ma nella sua zona l’Hellas fa ciò che vuole. Dall’83’ Cipot sv
Bourabia 5 - Lento, senza idee, toppa anche il marocchino in un centrocampo che questa sera davvero non gira. Meglio nella ripresa, dove l’Hellas si abbassa e aspetta: ma manca lucidità.
Esposito 4,5 - Pessimo, come tutto il centrocampo dello Spezia. Nullo in regia, disordinato con il pallone tra i piedi, falloso e impreciso su punizione. Serata da dimenticare. Dall’83’ Agudelo sv
Zurkowski 5 - Tanta corsa, per lo più a vuoto, e una sola occasione ad inizio ripresa, quando con un buon inserimento mette paura a Montipò. Dal 64’ Kovalenko 5,5 - Non si vede nel finale.
Reca 5 - Corre sulla sinistra, mettendo dentro diversi cross ma quasi tutti imprecisi.
Shomurodov 6 - Uno dei peggiori del girone di ritorno dello Spezia, è paradossalmente uno dei migliori questa sera. Propizia il rosso a Faraoni che gli nega un gol già fatto, poi ci prova da fuori e sbatte contro Montipò. Non si arrende fino al triplice fischio.
Nzola 4,5 - L’immagine della serata fallimentare dello Spezia. È lui l’uomo che ha tenuto in vita i liguri ed è lui che, di fatto, spegne ogni speranza salvezza con un pesantissimo errore dal dischetto a venti minuti dalla fine, con un uomo in più per lo Spezia. La sua (probabile) ultima in maglia bianca è la più amara di tutte.
Leonardo Semplici 4,5 - La differenza la fanno le motivazioni e nel primo tempo il Verona ne ha avute più dello Spezia. Molle, prevedibile, senza un piano B: lo Spezia di Semplici affonda dopo 45’ e non riesce a rimettere in piedi una gara, nella ripresa, che ha lasciato qualche porta aperta. Sotto la sua guida lo Spezia ha sprecato un vantaggio importante nel confronto con i veronesi, anche per situazioni di grande sfortuna, ma la realtà dei fatti dice che lo Spezia retrocede e il Verona si salva.
VERONA (di Andrea Piras)
Montipò 8,5 - Nulla può sulla sassata dalla distanza di Ampadu, deviata da un compagno di squadra. Nella ripresa veste il costume di Superman e toglie una quantità incredibile di palloni dalla porta respingendo anche il rigore di Nzola.
Magnani 7 - Sfortunato nell’azione che porta al pareggio dello Spezia, per il resto disputa una partita perfetta andando a chiudere gli spazi al centro della difesa scaligera andando a prendere tutti i palloni di testa. Dall’87’ Coppola s.v.
Hien 7 - Troppo precipitoso quando al quarto d’ora atterra Nzola guadagnandosi un cartellino giallo. Non si fa condizionare dalla sanzione, da un suo rinvio profondo nasce la rete del 3-1 di Ngonge ma da un colpo di testa sbagliato nasce il rigore di Faraoni.
Dawidowicz 6,5 - Si fa sempre vedere in area avversaria quando deve far valere la sua capacità in elevazione ma non riesce ad impensierire Dragowski. In difesa duella con Nzola e Shomurodov. Dal 60’ Cabal 6,5 - Alza il muro in difesa nel momento di maggiore spinta della squadra di Leonardo Semplici non senza qualche sussulto.
Faraoni 6 - Segue l’azione con grande capacità andando a calciare sull’assist a rimorchio di Lazovic generando l’autogol di Ampadu. Tradito dall'istinto quando tocca di mano il pallone sulla linea di porta, salvato però da Montipò che respinge il rigore a Nzola.
Tameze 7 - La partita non ammette distrazioni e lui non si tira indietro in ogni duello in mezzo al campo. Aiuta la squadra nella fase difensiva e accompagna l’azione nel momento in cui propone l’azione.
Sulemana 7 - Quanto lavoro sporco in mezzo al campo. Caparbio quando lotta anche da terra sradicando il possesso dei piedi di un avversario generando la rete del nuovo vantaggio scaligero.
Depaoli 6,5 - Gioca sulla corsia non sua ma non è un problema. Davanti a sé ha Ferrer che non riesce a creare occasioni pericolose. Ammonito alla mezz’ora del primo tempo, rischia lasciando Zurkowski libero di tirare nel secondo tempo.
Ngonge 8 - E’ l’uomo della salvezza di questo Hellas. Scambio nello stretto con Djuric e rasoiata in diagonale con cui supera Dragowski per il 2-1. Firma la doppietta personale partendo da metà campo e superando il portiere spezzino sul suo palo dopo una grande gioco di gambe. Dal 76’ Terracciano s.v.
Lazovic 7 - Incide subito con la sua qualità e la sua velocità lasciando sul posto Wisniewski nell’azione che porta all’autogol di Ampadu. Sempre pronto allo sprint sulla corsia di sinistra, mette in difficoltà Wisniewski. Dal 60’ Verdi 6,5 - Si guadagna diversi cartellini gialli fra le file dello Spezia con le sue movenze e la sua rapidità.
Djuric 7 - Non segnerà ma quanto lavoro per la squadra! Pivot centrale di Zaffaroni e Bocchetti, offre sponde di testa ma anche palla a terra come quando serve l’assist per il 2-1 di Ngonge. Dal 76’ Gaich s.v.
Marco Zaffaroni 7,5 - Corona un girone di ritorno arrembante che ha riacceso la speranza di salvezza. Il suo Verona chiude il primo tempo con il doppio vantaggio poi soffre incredibilmente nella ripresa, complice anche l’inferiorità numerica, ma alla fine può festeggiare.
I FATTI DEL GIORNO
La rimonta è completata, Verona può far festa: Hellas salvo dopo la gran cavalcata del 2023
12/06 ALLE 00:40
di PIERPAOLO MATRONE
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Quattromila cuori in festa. E' questa l'immagine più bella del Mapei Stadium: i tifosi dell'Hellas Verona che celebrano tutti insieme una salvezza che a fine 2022 sembrava davvero insperata. Ngonge decide lo spareggio-salvezza e condanna lo Spezia alla Serie B. La grande cavalcata del girone di ritorno trova dunque il lieto fine per Marco Zaffaroni, Salvatore Bocchetti e i loro ragazzi. "In alcuni momenti nessuno credeva in noi, ma noi lo abbiamo fatto", le parole di Zaffaroni nel post-partita, a rimarcare quanto inaspettata sia stata per tanti la salvezza dei veneti. Il prossimo anno sarà ancora Serie A, Verona può far festa.
LE PAGELLE
Spezia-Verona 1-3: i gialloblù rimangono in A, Ngonge letale, Montipò stratosferico
11/06 ALLE 23:30
di ENRICO BRIGI
per Tuttohellasverona.it
© foto di www.imagephotoagency.it
Montipò 8 Tradito dall’involontaria deviazione di Magnani sul tiro di Amian, nella ripresa chiude la porta a doppia mandata arrivando dappertutto. La ciliegina sulla torta è il rigore parato a Nzola. Mette la firma indelebile su questa miracolosa salvezza;
Magnani 7 spazza senza ricami, di testa e di piede senza far passare nemmeno uno spiffero. Sfortunato nella deviazione che inganna Montipò sul destro vincente di Amian (dal 39’ s.t Coppola s.v.);
Hien 7,5 duello senza mezze misure con Nzola fatto di robusti e vincenti corpo a corpo, senza far pesare il giallo preso dopo nemmeno un quarto d’ora di gioco.
Dawidowicz 6 Chiude bene su Shomuroduv e prova anche, senza fortuna, la conclusione di testa sottomisura. Ammonito, Zaffaroni sapientemente lo toglie (dal 13’ s.t. Cabal 6 chiude la strada a Verde che non trova quasi mai modo di mettersi in mostra);
Faraoni 6,5 Gran diagonale che regala il vantaggio. Partita di sacrificio “macchiata” dall’ingenuo fallo di mano che poteva costare molto caro. Di questo deve ringraziare Montipò.
Tamèze 7,5 Nei piedi sembra abbia un magnete dal numero di palloni che cattura. Inesauribile. Peccato sia stata probabilmente la sua ultima presenza in gialloblù;
Sulemana 7 Vince alla grande il duello con il gioiellino di casa Esposito. Lotta come un leone dimostrando una personalità quasi da veterano;
Depaoli 6,5 Chiude bene gli spazi sulla sinistra, garantendo costanti quanto utili raddoppi in fase difensiva;
Lazovic 6,5 Si accende quando mette in mezzo il servizio che Faraoni tramuta il gol. Abile a muoversi con intelligenza tra le linee.(dal 13’ s.t. Verdi 6 gestisce bene alcuni palloni dalla temperatura elevata);
Ngonge 8 Doppietta da manuale che vale la permanenza in serie A. Quinto sigillo e titolo di capocannoniere. Basta e avanza (dal 30’ s.t Terracciano 6 attento in copertura, non concede nulla);
Djuric 6,5 Le solite sponde ma questa volta di grande efficacia (dal 30’ s.t. Gaich 6 contributo alla causa alla difesa della vittoria)
Zaffaroni 8 Squadra attenta, solida e concentrata. L’espulsione di Faraoni gli complica i piani ma per fortuna si ritrova tra le mani San Montipò che gli toglie le castagne dal fuoco. Gestione attenta e oculata dei cambi, trasmette sicurezza ai suoi che non perdono mai di vista l'obiettivo. Su questa miracolosa salvezza molti meriti sono anche suoi.
SERIE A
Hellas Verona, la salvezza attiva il riscatto di Duda. Per Verdi invece niente obbligo
11/06 ALLE 23:07
di DIMITRI CONTI
© foto di www.imagephotoagency.it
Con la salvezza dell'Hellas Verona arrivano effetti anche sui giocatori in prestito con obbligo di riscatto condizionato. Grazie alla permanenza in Serie A, il centrocampista offensivo slovacco Ondrej Duda (28 anni) diventa a tutti gli effetti un calciatore dell'Hellas vedendo così tramutare in acquisto a titolo definitivo l'iniziale prestito dal Colonia.
Non sono invece scattate le condizioni per Simone Verdi (30): oltre alla salvezza, serviva il 50% delle presenze da 45 minuti, che non sono state completate dal classe '92. Se il Verona non eserciterà il diritto di riscatto che comunque detiene (5 milioni di euro), tornerà al Torino.
SERIE A
Arriva anche l'ultimo verdetto della Serie A: Verona salvo e Spezia retrocesso. Il riepilogo
11/06 ALLE 22:58
di ALESSANDRA STEFANELLI
© foto di www.imagephotoagency.it
Con lo spareggio salvezza tra Spezia e Verona, vinto dagli scaligeri, c'è anche l'ultimo verdetto della Serie A 2022/23: gli scaligeri restano in Serie A, i liguri retrocedono in Serie B. Di seguito un riepilogo di tutti i verdetti offerti da questa lunghissima annata:
Campione d'Italia: Napoli
Qualificate in Champions League: Napoli, Lazio, Inter, Milan.
Qualificate in Europa League: Roma, Atalanta,
Qualificate in Conference League: Juventus.
Retrocesse in Serie B: Sampdoria, Cremonese, Spezia.
SERIE A
Le pagelle dell'Hellas Verona - La salvezza porta i nomi di Montipò e Ngonge, Djuric prezioso
11/06 ALLE 22:49
di ANDREA PIRAS
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Risultato finale: Spezia-Hellas Verona 1-3
Montipò 8,5 - Nulla può sulla sassata dalla distanza di Ampadu, deviata da un compagno di squadra. Nella ripresa veste il costume di Superman e toglie una quantità incredibile di palloni dalla porta respingendo anche il rigore di Nzola.
Magnani 7 - Sfortunato nell’azione che porta al pareggio dello Spezia, per il resto disputa una partita perfetta andando a chiudere gli spazi al centro della difesa scaligera andando a prendere tutti i palloni di testa. Dall’87’ Coppola s.v.
Hien 7 - Troppo precipitoso quando al quarto d’ora atterra Nzola guadagnandosi un cartellino giallo. Non si fa condizionare dalla sanzione, da un suo rinvio profondo nasce la rete del 3-1 di Ngonge ma da un colpo di testa sbagliato nasce il rigore di Faraoni.
Dawidowicz 6,5 - Si fa sempre vedere in area avversaria quando deve far valere la sua capacità in elevazione ma non riesce ad impensierire Dragowski. In difesa duella con Nzola e Shomurodov. Dal 60’ Cabal 6,5 - Alza il muro in difesa nel momento di maggiore spinta della squadra di Leonardo Semplici non senza qualche sussulto.
Faraoni 6 - Segue l’azione con grande capacità andando a calciare sull’assist a rimorchio di Lazovic generando l’autogol di Ampadu. Tradito dall'istinto quando tocca di mano il pallone sulla linea di porta, salvato però da Montipò che respinge il rigore a Nzola.
Tameze 7 - La partita non ammette distrazioni e lui non si tira indietro in ogni duello in mezzo al campo. Aiuta la squadra nella fase difensiva e accompagna l’azione nel momento in cui propone l’azione.
Sulemana 7 - Quanto lavoro sporco in mezzo al campo. Caparbio quando lotta anche da terra sradicando il possesso dei piedi di un avversario generando la rete del nuovo vantaggio scaligero.
Depaoli 6,5 - Gioca sulla corsia non sua ma non è un problema. Davanti a sé ha Ferrer che non riesce a creare occasioni pericolose. Ammonito alla mezz’ora del primo tempo, rischia lasciando Zurkowski libero di tirare nel secondo tempo.
Ngonge 8 - E’ l’uomo della salvezza di questo Hellas. Scambio nello stretto con Djuric e rasoiata in diagonale con cui supera Dragowski per il 2-1. Firma la doppietta personale partendo da metà campo e superando il portiere spezzino sul suo palo dopo una grande gioco di gambe. Dal 76’ Terracciano s.v.
Lazovic 7 - Incide subito con la sua qualità e la sua velocità lasciando sul posto Wisniewski nell’azione che porta all’autogol di Ampadu. Sempre pronto allo sprint sulla corsia di sinistra, mette in difficoltà Wisniewski. Dal 60’ Verdi 6,5 - Si guadagna diversi cartellini gialli fra le file dello Spezia con le sue movenze e la sua rapidità.
Djuric 7 - Non segnerà ma quanto lavoro per la squadra! Pivot centrale di Zaffaroni e Bocchetti, offre sponde di testa ma anche palla a terra come quando serve l’assist per il 2-1 di Ngonge. Dal 76’ Gaich s.v.
Marco Zaffaroni 7,5 - Corona un girone di ritorno arrembante che ha riacceso la speranza di salvezza. Il suo Verona chiude il primo tempo con il doppio vantaggio poi soffre incredibilmente nella ripresa, complice anche l’inferiorità numerica, ma alla fine può festeggiare.
SERIE A
Le pagelle dello Spezia - Ampadu nella peggior serata, Nzola tradisce. Amarezza Semplici
11/06 ALLE 22:42
di NICCOLÒ PASTA
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Risultato finale: Spezia-Hellas Verona 1-3
Dragowski 4,5 - Torna dopo la botta alla testa che gli ha fatto saltare la Roma, ma non sembra al massimo. Non è perfetto in nessuna delle tre reti subite, con tiri che non sembrano imprendibili.
Wiśniewski 5,5 - Dei difensori è quello che combina meno errori, ma in sostanza non è perfetto nemmeno lui in occasione delle reti dell’Hellas. Dal 53’ Verde 5,5 - La mossa disperata di Semplici. Non sta bene ma allo Spezia serve la sua qualità, ma il numero 10 si vede poco o nulla.
Ampadu 4,5 - La sua peggior partita in maglia Spezia, nella giornata meno indicata. Una prestazione horror quella del giovane difensore del Chelsea, che sbaglia praticamente in tutti e tre i gol subiti dallo Spezia e ha il solo merito di rimettere in piedi la gara dopo i primi quindici minuti, con il gol della speranza dei liguri. Ma non basta.
Nikolaou 5 - L’uomo di maggiore esperienza nella retroguardia spezzina, fa tanta fatica quando l’Hellas alza i giri nella sua zona.
Ferrer 5 - Non gli si poteva chiedere molto di più visti i 131’ in Serie A in stagione. Senza Amian e Gyasi tocca a lui, ma nella sua zona l’Hellas fa ciò che vuole. Dall’83’ Cipot sv
Bourabia 5 - Lento, senza idee, toppa anche il marocchino in un centrocampo che questa sera davvero non gira. Meglio nella ripresa, dove l’Hellas si abbassa e aspetta: ma manca lucidità.
Esposito 4,5 - Pessimo, come tutto il centrocampo dello Spezia. Nullo in regia, disordinato con il pallone tra i piedi, falloso e impreciso su punizione. Serata da dimenticare. Dall’83’ Agudelo sv
Zurkowski 5 - Tanta corsa, per lo più a vuoto, e una sola occasione ad inizio ripresa, quando con un buon inserimento mette paura a Montipò. Dal 64’ Kovalenko 5,5 - Non si vede nel finale.
Reca 5 - Corre sulla sinistra, mettendo dentro diversi cross ma quasi tutti imprecisi.
Shomurodov 6 - Uno dei peggiori del girone di ritorno dello Spezia, è paradossalmente uno dei migliori questa sera. Propizia il rosso a Faraoni che gli nega un gol già fatto, poi ci prova da fuori e sbatte contro Montipò. Non si arrende fino al triplice fischio.
Nzola 4,5 - L’immagine della serata fallimentare dello Spezia. È lui l’uomo che ha tenuto in vita i liguri ed è lui che, di fatto, spegne ogni speranza salvezza con un pesantissimo errore dal dischetto a venti minuti dalla fine, con un uomo in più per lo Spezia. La sua (probabile) ultima in maglia bianca è la più amara di tutte.
Leonardo Semplici 4,5 - La differenza la fanno le motivazioni e nel primo tempo il Verona ne ha avute più dello Spezia. Molle, prevedibile, senza un piano B: lo Spezia di Semplici affonda dopo 45’ e non riesce a rimettere in piedi una gara, nella ripresa, che ha lasciato qualche porta aperta. Sotto la sua guida lo Spezia ha sprecato un vantaggio importante nel confronto con i veronesi, anche per situazioni di grande sfortuna, ma la realtà dei fatti dice che lo Spezia retrocede e il Verona si salva.
SERIE A
Ngonge manda lo Spezia in Serie B: l'Hellas è salvo, decisivo il 3-1 nello spareggio
11/06 ALLE 22:40
di NICCOLÒ PASTA
© foto di www.imagephotoagency.it
Lo spareggio è dell'Hellas Verona. I veneti battono lo Spezia al Mapei Stadium e lo condannano alla Serie B, tre anni dopo la prima, storica, promozione in massima serie. Mattatore dell'incontro Cyril Ngonge, che nel primo tempo segna una doppietta che spezza le gambe alla squadra di Semplici. Al Mapei finisce 3-1, con un finale emozionante in cui lo Spezia spreca una chance enorme dal dischetto con Nzola, per riaprire i conti. Al triplice fischio di Orsato esplode la festa del pubblico veronese: dopo una rimonta incredibile sarà ancora Serie A. Per lo Spezia, invece, si aprono le porte della Serie B.
Subito Faraoni, Spezia già in apnea
Pronti via e dopo quattro minuti lo spareggio si sblocca: la difesa dello Spezia legge malissimo l’attacco dell’Hellas, che si incunea in area con Lazovic, il cui cross sul secondo palo trova liberissimo Faraoni, che si sposta il pallone sul destro e calcia a botta sicura, battendo Dragowski incolpevole, complice anche la beffarda deviazione di Ampadu. Il gol a freddo colpisce lo Spezia, che entra in uno stato di confusione totale: l’Hellas si inserisce con vigoria nei minuti seguenti, alla caccia del bis, ma la poca precisione costa il raddoppio alla squadra di Zaffaroni.
Ampadu rimedia, ma Ngonge è scatenato e porta l’Hellas sul +2
Lo Spezia cerca la reazione, ma la difesa del Verona regge. La manovra degli spezzini sembra piuttosto confusa e poco efficace, ma al quarto d’ora anche la fortuna rema dalla parte della squadra di Semplici. Dopo una serie di cross in area, Ampadu controlla da fuori l’area di rigore e fa partire un tiro molto potente che, complice la deviazione di Magnani, si insacca sotto la traversa. È l’1-1 dello Spezia, che sembra cambiare la partita, ma poco dopo le aquile tornano sulla terra. Merito di Cyril Ngonge, uno degli uomini copertina della seconda parte di campionato dei veronesi, che nel giro di dieci minuti indirizza il match. Prima trova la rete del nuovo vantaggio dopo un bello scambio con Djuric, poi si mette in proprio, punta Ampadu e calcia con il sinistro, battendo per la terza volta Dragowksi. È il 3-1 che spezza le gambe allo Spezia, che chiude la prima frazione con un piede in Serie B.
Rosso a Faraoni, ma Nzola spreca tutto. Lo Spezia è in Serie B
Semplici non cambia e lo Spezia torna in campo con gli stessi uomini, così come il Verona. L’Hellas lascia il possesso alla squadra ligure, che ha tutto da dimostrare sotto di due reti. Zurkowski mette paura a Montipò che si salva con un super intervento, poi le Aquile cambiano, inseriscono Verde e si spostano al 4-3-3. La partita prosegue senza grosse occasioni, fino ad un episodio chiave della gara, al minuto 69’: Shomurodov si invola in area, scavalca Montipò per il 3-2 ma Faraoni interviene con il braccio e nega il gol all’uzbeko. Interviene Orsato, che espelle l’autore dello 0-1 e concede un calcio di rigore allo Spezia, che ha sul piede di Nzola la chance di cambiare il proprio destino. L’angolano parte e cerca l’angolo alla sinistra di Montipò, che si esalta e para anche il rigore. Lo Spezia non molla, si getta in avanti con la forza della disperazione ma si trova ancora di fronte al muro di Montipò, che salva prima su Shomurodov, poi con un super riflesso impedisce il 3-2 ancora ad Ampadu, che colpisce anche una traversa nel recupero. Nzola ha ancora la chance per riaprire la gara, ma stoppa male e regala palla al portiere del Verona, che fa partire un boato al Mapei: l'Hellas è salvo dopo una rimonta storica. Lo Spezia è in Serie B.
FONTE:
TuttoMercatoWeb.com
11 GIUGNO 2023
Serie A TIM | Salvezza! Spezia battuto 3-1 al Mapei Stadium
Reggio Emilia - Per il quinto anno consecutivo, l’Hellas Verona giocherà in Serie A!
Gli uomini di mister Marco Zaffaroni hanno battuto lo Spezia 3-1 nello spareggio del ‘Mapei Stadium’, e hanno così conquistato la salvezza completando nel migliore dei modi la lunga rimonta iniziata lo scorso mese di gennaio.
Per i gialloblù si sono rivelati decisivi i gol di Faraoni e Ngonge, autore di una doppietta, che hanno risposto alla rete dello Spezia siglata da Ampadu.
Venendo alla cronaca, il Verona trova il modo di sbloccare la gara dopo soli 5’ grazie a Faraoni, che si avventa su un pallone servito da Lazovic per poi calciare di potenza e trovare, anche grazie alla deviazione di Ampadu, il gol dell’1-0.
Lo Spezia pareggia così alla prima occasione utile creata, sfruttando una respinta della difesa gialloblù per portare al tiro Ampadu, che trova l’incrocio dei pali con un potente tiro deviato, però, da Dawidowicz prima e Magnani poi.
L’Hellas non demorde, resta compatto e torna subito in attacco continuando a giocare un primo tempo propositivo.
Al 25’ uno splendido dialogo in piena area tra Djuric e Ngonge libera l’attaccante numero 26, che calcio col destro e supera Dragowski per il nuovo vantaggio del Verona.
La pressione del Verona resta costante, e al 39’ è di nuovo Ngonge il protagonista: l’attaccante sfrutta un’imprecisione della retroguardia ligure, si invola verso la porta, salta Ampadu e calcia sul primo palo battendo nuovamente il portiere dello Spezia per il gol del 3-1.
La ripresa si apre col tiro insidioso di Zurkowski al minuto numero 49, ma Montipò è reattivo a distendersi sulla destra e a respingere la sfera in angolo.
Un minuto più tardi Ngonge viene servito da Djuric sul settore di destra, controlla, cerca l’interno dell’area e calcia trovando la deviazione di un giocatore dello Spezia che respinge.
Il Verona resta in 10 uomini a partire dal 68’, quando l’esterno devia con la mano il pallone calciato da Shomurodov diretto in porta a Montipò battuto.
Sul dischetto va Nzola che calcia alla sua destra trovando la grande parata del portiere del Verona che mantiene il risultato sul 3-1.
Montipò salva nuovamente la porta del Verona con un doppio intervento all’81’, sventando prima la potente conclusione di Shomurodov, e quindi quella da posizione ravvicinata di Bourabia. Un minuto più tardi il portiere del Verona è di nuovo provvidenziale nel respingere il colpo di testa di Ampadu.
Nzola ha una grande occasione da gol all’88', quando raccoglie un cross e controlla la palla a due passi dalla porta: l’ennesimo intervento decisivo di Montipò strappa il pallone all’attaccante dello Spezia.
Il Verona si compatta stringe i denti, anche dopo la traversa colpita da Ampadu nel cuore dei 6’ di recupero.
Il risultato non cambia, è 3-1 Veron al ‘Mapei Stadium’: è salvezza!
SPEZIA-HELLAS VERONA: 1-3
Marcatori: 5' Faraoni, 15' Ampadu, 25' e 39' Ngonge
SPEZIA (3-5-2): Dragowski; Wisniewski (dal 54' Verde), Ampadu, Nikolau; Ferrer (dall'83' Agudelo), Bourabia, Esposito (dall'83' Cipot), Zurkowski (dal 65' Kovalenko), Reca; Nzola, Shomurodov
A disposizione: Zoet, Marchetti, Zovko, Ekdal, Krollis
Allenatore: Leonardo Semplici
HELLAS VERONA (3-4-2-1): Montipò; Magnani (dall'85' Coppola), Hien, Dawidowicz (dal 59' Cabal); Faraoni, Tameze, Sulemana, Depaoli; Ngonge (dal 76' Terracciano), Lazovic (dal 59' Verdi); Djuric (dal 76' Gaich)
A disposizione: Berardi, Perilli, Doig, Veloso, Hrustic, Lasagna, Ceccherini, Braaf, Abildgaard, Kallon
Allenatore: Marco Zaffaroni
Arbitro: Daniele Orsato (Sez. AIA di Schio)
Assistenti: Filippo Meli (Sez. AIA di Parma), Valerio Colarossi (Sez. AIA Roma 2)
NOTE. Ammoniti: Hien, Depaoli, Dawidowicz, Montipò, Ngonge, Reca, Esposito. Espulso: Faraoni.
FONTE:
HellasVerona.it