TRA PASSATO E FUTURO... Al termine della disgraziatissima stagione 2015-16 culminata con la giusta retrocessione dell'HELLAS, il presidente ha risposto a molte domande nella conferenza stampa organizzata per dissipare dubbi sul futuro più prossimo nella gestione della squadra scaligera nonchè qualche situazione in divenire.
Di seguito i punti cruciali chiariti dal patròn:
- TONI rimarrà come consulente/stagista a diretto contatto con la proprietà, non avrà potere decisionale diretto ma consiglierà SETTI da molto vicino
- Nuovi soci e/o compratori? Nonostante alcune voci non c'è assolutamente nulla di concreto (ma le porte rimangono spalancate se qualcuno volesse dare una mano)
- BIGON con ogni probabilità si accorderà col BOLOGNA ma per dirla col presidente, considerata anche la fallimentare stagione, non è necessariamente detto che sia un fatto negativo nonostante il diesse abbia fatto risparmiare un sacco di soldi negli ingaggi all'HELLAS in quest'annata...
- La partenza del diggì GARDINI per l'INTER? Il dirigente non avrebbe nemmeno voluto rinnovare il contratto ed in ogni caso l'accordo era di 'liberarlo' in caso di offerta da parte di una grossa squadra
- L'anticipo sul paracadute è stato chiesto ma non per problemi di liquidità, solo perchè era previsto dalle attuali norme in Lega: Le finanze del VERONA sono a posto e gli stipendi ai giocatori sono stati pagati col massimo ritardo consentito solo per ripicca del presidente verso una squadra che, dilaniata anche da conflitti interni, non si sarebbe impegnata alla morte...
- Il centro sportivo rimane una priorità ma non è vero che mancano i soldi! Mancano le autorizzazioni necessarie essendo il Forte di Pastrengo proprietà demaniale
- Questione ingaggi e nuova squadra: Sarà allestita una rosa all'altezza con un budget di circa tre volte quello di una media squadra della cadetteria (circa 15/18 milioni) ma non sarà 'scialaquato' tutto il paracadute! Prima si guarda alla regolarità dei conti e poi al resto... Perchè una squadra faccia bene del resto non sono per forza necessari nomi ma l'unità di inetnti!In quest'ottica dovranno essere per forza rivisti gli ingaggi di PAZZINI e ROMULO che, se vorranno rimanere e saranno compresi nel nuovo progetto tecnico, dovranno fare dei sacrifici
'SETTI HA PERSO UNA BUONA OCCASIONE PER STARE ZITTO' L'intervista del presidente a Radio Anch'io non poteva non provocare la risentita risposta del patròn del CARPI che infatti non si fa attendere (ed è davvero difficile dargli torto visto che l'HELLAS è arrivato ultimissimo senza praticamente mai dare segni di risveglio) 'Siamo orgogliosi di una squadra e di un allenatore che ci hanno regalato un sogno. Setti ha detto che il nostro valore è questo? Non perde occasione per stare zitto. Dovrebbe tacere visti i risultati della sua squadra, già retrocessa alla fine del girone d'andata. Un retrocesso a dicembre dovrebbe astenersi da fare certe affermazioni'
A CAMPIONATO FINITO LE PRIME PAROLE DEL PRESIDENTE a Radio Anch'io 'Il Verona ha fatto quello che doveva fare, com'è stato per tutta la stagione: quella che si è creata è una situazione irreale, come se uno onesto sia una rarità... Se faceva gola il paracadute? Ricordo a tutti che su questa materia noi ci siamo schierati contro. E ricordo anche che quello non è uno strumento a misura di una singola società, ma per tutte. Nessuna squadra, perciò, deve pensare al paracadute per avere vantaggi. La verità è che per noi, purtroppo, è stata un'annata così, molto sfortunata, tra pali, traverse e infortuni. Ad ogni modo, se siamo retrocessi, la prima colpa è nostra: è la società, come anche altre, ad aver sbagliato. Noi non credo che meritassimo di retrocedere; i punti di Frosinone e Carpi, invece, mi sembra che rispecchino i rispettivi valori e, purtroppo per loro, confermano il fatto che tra Serie A e B c'è differenza. Quindi, forse la terza possibile era il Palermo: ieri ce la saremmo dovuta giocare proprio con loro. Questione allenatore? Nel mio insediamento dirigenziale forse dovevo capire che era necessario anche un ricambio generale. Mandorlini, per esempio, è voluto rimanere a tutti i costi, ma invece quel ciclo si era chiuso. E con lui, probabilmente, andava sostituito anche qualcuno dei giocatori che erano qui da più tempo. Questo è il mio rammarico più grande. Per il futuro, dell'allenatore non abbiamo ancora parlato. Delneri, certamente, ha dato più cuore alla squadra: se lo avessimo avuto dall'inizio, ci saremmo salvati'
...AD UNA GIORNATA DAL TERMINE È IL PALERMO IN VANTAGGIO SUL CARPI ed è il presidente degli emiliani ad avanzare (legittimi) sospetti sull'ultima gara al Barbera tra rosanero e VERONA; il presidente SETTI è costretto ad intervenire ancora 'Non accetto lezioni di fair play e di etica calcistica, da nessuno, sono atteggiamenti tipici del nostro Paese. Si guarda prima a gli altri e poi in casa propria. L'Hellas onorerà il suo percorso come ha sempre fatto, siamo retrocessi e non abbiamo mai guardato gli altri. Invito tutti a fare lo stesso, facendo parlare solo il campo'
VELENI DI UN TRISTE FINE CAMPIONATO: ZAMPARINI, presidente del PALERMO sempre più a rischio retrocessione, dopo aver avanzato sospetti su un paracadute sostanzioso grazie al quale si scenderebbe in B volentieri, invita chi di dovere ad indagare perchè 'Sul gol del Frosinone i giocatori del Verona si sono girati dall'altra parte' a cui segue (per forza di cose) la piccata risposta di Via Belgio attraverso il sito web ufficiale, come si sentisse il bisogno di aggiungere inutili veleni a questa sciagurata stagione scaligera...
DOPPIO SALVATORE DEL BOLOGNA... A giochi ormai tristemente fatti per l'HELLAS e alla vigilia del match col BOLOGNA al Dall'Ara, il presidente ricorda con gioia i tempi passati con i rossoblù da vicepresidente e rivela di averli salvati un paio di volte dal fallimento
STAGIONE DA DIMENTICARE TGGialloblu.it raccoglie tutte le frasi del Presidente che, rilette attraverso la realtà di oggi con la retrocessione in arrivo, fanno sensazione... Ma è inevitabile: Col senno di poi son bravi tutti (anche se le persone sagge in teoria ascoltano molto e parlano poco)
DOPO LA GARA COL CARPI LA RETROCESSIONE È PRATICAMENTE CERTA, è quindi periodo di grandi riflessioni per SETTI: Tenere DELNERI o richiamare MANDORLINI a libro paga fino a Giugno 2017? Che fare con TONI qual'ora smettesse col calcio giocato? E BIGON? Nel frattempo il presidente, con una lettera aperta sul sito web scaligero, invita tutti ad onorare la maglia fino alla fine
SECONDO IL SOLE 24 ORE I CONTI SONO IN ROSSO... Dopo aver acquisito la totalità delle azioni scaligere, per coprire i buchi di bilancio patròn SETTI ha fatto quello che in molte società calcistiche hanno fatto vendendo (ma solo virtualmente) il marchio HELLAS VERONA, purtroppo però l'effetto è stato sostanzialmente un placebo! A rivelarlo un articolo apparso sul 'Sole 24 Ore' il più autorevole giornale economico-finanziario italiano...
IL SALUTO AL DIGGI' GARDINI Il 25 Febbraio, dopo mesi di indiscrezioni, il braccio destro del patròn scaligero annuncia il suo distacco dall'HELLAS: SETTI ringrazia il Direttore per il lavoro svolto ed assicura 'Daremo continuità al progetto'...
HELLAS CON UN PIEDE E MEZZO IN SERIE B a seguito dell'immeritata sconfitta interna col PALERMO: Dopo mesi di silenzi, pressato dalle voci più disparate ed incontrollate il presidente dice la sua nella conferenza stampa appositamente convocata dalla società di Via Belgio e afferma:
- Questa squadra, nonostante la classifica dica altro, è la migliore che si è approntata negli ultimi anni
- La proprietà continua a credere in una difficilissima salvezza ma, nella peggiore ipotesi, rimarrà al timone dell'HELLAS
- Mandorlini non tornerà sulla panchina scaligera nemmeno in caso di retrocessione ma si cercherà di proseguire con Delneri
- L'esonero di mister Mandorlini doveva arrivare prima? Forse sì, col senno di poi avremmo 'guadagnato' 2/3 partite ma come fai a mandar via uno che in due stagioni di A ti ha fatto 100 punti, che è stimatissimo da squadra e piazza e che è straconvinto di risollevare la situazione?
- Marquez? È stata una mia idea forse sbagliata e anche se lo stile dell'addio non mi è piaciuto abbiamo preferito accontentarlo per investire i costi del suo ingaggio su altro in difesa
- Matuzalem? L'aveva voluto Mandorlini che dopo il forfait di Viviani aveva solo Greco in quel ruolo, poteva essere d'aiuto sia tecnico che caratteriale dopo l'ottimo campionato dello scorso e invece s'è fatto male pure lui...
- Pazzini? Mandorlini aveva spiegato bene al giocatore la situazione tecnica: Giocando con una sola punta il ruolo sarebbe stato quasi sempre di Toni ma Gianluca ha accettato lo stesso
- Fare mercato nell'attuale condizione di classifica è pressochè impossibile! Non si tratta di soldi ma di situazioni ed in questa i giocatori ti rispondono che non se la sentono...
PROFONDO ROSSO nel bilancio dell'HELLAS, a rivelarlo Matteo Spaziante del sito web Calcio & Finanza che riporta le perdite delle casse scaligere per almeno 7 milioni di Euro!
IN CONTROTENDENZA rispetto ad altre squadre di Serie A messe in classifica anche meglio del VERONA attuale, il patròn gialloblù conferma ancora una volta mister MANDORLINI sulla panchina scaligera a meno di 48 ore dalla rovinosa sconfitta interna contro la diretta concorrente BOLOGNA
5 PUNTI IN 10 GARE, da più parti si invoca una svolta a partire dalla guida tecnica e finalmente interviene il patròn per stabilire che
1. Il tecnico non si tocca (almeno fino a Dicembre) perchè in questo momento più che mai, conoscendo piazza e ambiente, è il meglio che l'HELLAS possa avere...
2. Il VERONA si salverà perchè quando rientreranno gli infortunati ha una rosa nettamente superiore alle altre che annaspano in bassa classifica
3. Il gruppo è unito e compatto, niente potrà andar storto perchè alla fine il lavoro paga e i gialloblù in allenamento stanno dando il massimo
NUOVO CONSIGLIERE DI LEGA nel corso dell'Assemblea ordinaria della Lega Serie A svoltasi il 19 Ottobre 2015 a Milano il patròn dell'HELLAS è stato nominato nuovo consigliere di Lega (al posto di Tommaso Ghirardi, ex numero uno del Parma)...
...MA SETTI È IL VERO PROPRIETARIO DELL'HELLAS? Un'inchiesta del Corriere della Sera (che coinvolge anche altre squadre della Serie A) insinua dubbi sulla reale proprietà della società di Via Belgio risalendo ad 'oscure' società lussemburghesi: Il presidente si difende 'Verona calcio? Tutto è stato fatto in maniera trasparente!' assicura telefonicamente alla Gazzetta di Modena
PAZZINI-TONI COPPIA GOL! E PER QUESTA STAGIONE IL SOGNO È VINCERE UN TROFEO... Dalla coppia Toni-Pazzini mi aspetto almeno 45 reti!' Così il presidente prima della gara amichevole ad Amburgo nell'intervista rilasciata alla Gazzetta dello Sport...
TONI? FUN UN'IDEA DI SOGLIANO... rivela il presidente a Sky Sport e aggiunge 'Futuro da dirigente? Perché no... Ma è ancora presto'
ALLA PRESENTAZIONE UFFICIALE DELL'HELLAS 2015-2016 il presidente svela a tutti i presenti com'è nato il colpaccio PAZZINI: Il patròn gialloblù, invitato alla festa di battesimo dell'ultimo figlio di TONI, incontra il 'Pazzo'; la scena viene immortalata in una foto ed inviata al mister al quale viene chiesto chi dei tre sia il più forte (dato che anche SETTI, a sentir lui, era un centravanti mica male)...
MANDORLINI che - scherza il Presidente - è un lecchino, sceglie proprio il numero uno della società di Via Belgio ma da questo scherzo nasce poi un'idea che si sviluppa fino a culminare nell'ingaggio in gialloblù del 31enne PAZZINI che si lega al VERONA fino al 2020 e ha la possibilità concreta di rimettersi in gioco non solo in Serie A ma anche in chiave azzurra...
DOPPIO COLPO IN ENTRATA, VIVIANI e SOUPRAYEN presentano le nuove maglie 2015-16...
...VIA SOGLIANO ARRIVA BIGON! Dopo 3 stagioni e tante battaglie combattute col fido SOGLIANO, il presidente vuole cambiare rotta nella nuova stagione... Essere più presente in società, mettere più paletti nel lavoro del Direttore Sportivo, cosa che mal si sposa con il modo di essere e di lavorare di Sean che prima della gara con la JUVE (ultima giornata di campionato) annuncia l'addio.
Com'era da tempo nell'aria il suo sostituto è BIGON che rescinde col NAPOLI e si accorda per un triennale con il nuovo HELLAS; il giorno dopo è il turno del mister, MANDORLINI rinnova per due anni con opzione sul terzo.
Stagione 2014-2015: Stagione tribolata per l'HELLAS col presidente che forse imputa a SOGLIANO scelte non condivise (l'acquisto di SAVIOLA?)... A metà stagione è frattura tra la dirigenza e il diesse e dopo la salvezza SETTI annuncia di voler essere più presente in società e novità nella gestione per la prossima stagione che non convincono Sean, il direttore se ne va e al suo posto viene preso BIGON
Stagione 2013-2014: ...Dopo 11 anni il VERONA torna in Serie A e si fa onore sino alla fine!
Stagione 2012-2013: Maurizio SETTI è il 32° Presidente dell'HELLAS VERONA F.C. e dopo 11 anni gli scaligeri tornano in Serie A!
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Maurizio Setti
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Maurizio Setti (Carpi, 5 giugno 1963) è un imprenditore e dirigente sportivo italiano.
Dopo aver militato in gioventù nei dilettanti dell'Athletic Carpi, intraprende diversi mestieri come il magazziniere o il fotografo. Nel 1989 fonda la società di moda femminile Antress Industry Spa assieme alle sue attuali socie e stiliste Sonia De Nisco e Alessia Santi, che vanta un fatturato di poco superiore agli 80 milioni di euro.
Socio per tre anni del Carpi F.C. con cui ha conquistato due promozioni, è quindi stato socio e vicepresidente del Bologna Calcio (nell'"operazione salvataggio" della società felsinea), fino a quando non rileva l'Hellas Verona dall'allora proprietario Giovanni Martinelli, nel 2012, conquistando subito la promozione in Serie A. Inizialmente entrato come socio di maggioranza con l'80% delle azioni nel marzo del 2013 acquista l'intero pacchetto azionario della società scaligera, diventandone in toto proprietario ma comunque lasciando la carica di vicepresidente a Giovanni Martinelli, ancora molto amato dalla tifoseria gialloblù.
FONTE: Wikipedia.org
Tutto il Verona del Presidente - Parte 1
24/MAGGIO/2016 - 15:00
Verona - Di seguito il contenuto della conferenza di questa mattina, tenuta dal Presidente Maurizio Setti:
«Il futuro di Toni? Abbiamo già parlato con lui, vuole passare dall’altra parte per capire che cosa significhi lavorare in un Club. E’ molto incuriosito ma chiaramente non ha le competenze. Ha chiesto di far parte della Società, ma un conto è fare il calciatore, fare il dirigente è tutt’altra cosa. L’ho osservato negli anni e ho potuto valutarlo come persona; in lui ho visto diverse caratteristiche che apprezzo, come l’equilibrio e la serietà. Speriamo che possa infondere la sua esuberanza anche all’interno del Club, con altre vesti rispetto al passato. Sarà un consulente molto vicino a me, lavorerà a tutto tondo dal punto di vista tecnico, gestionale, marketing e altro. Bigon a Bologna e i contatti con Fusco? Sono due notizie che hanno una base di verità importante. Il Direttore Sportivo potrebbe essere ai titoli di coda e il nome di Filippo (Fusco), come quello di altri, lo stiamo valutando. Tutte queste situazioni verranno sistemate la prossima settimana. Stellone vicino alla panchina? E’ un nome, come ce ne sono altri… direi 3 in lizza. De Zerbi? Piace anche lui, ma come dico sempre i contratti hanno una logica, qui ci sono situazioni da chiarire, tra una settimana tireremo righe più nettamente. Anche per l’allenatore decideremo la prossima settimana. L’obiettivo per il futuro? Fare una squadra competitiva. Se l’anno scorso mi avessero detto di puntare sul Leicester non l’avrei fatto e avrei dato al Verona in B la stessa quota. Noi abbiamo un dovere verso i tifosi. Quando sono arrivato non c’era una Società strutturata e un settore giovanile. Abbiamo fatto capire all’Italia che qua c’è un pubblico particolare e che non ha pregiudizi razziali, non come tante altre cose che sono state dette negli anni. Il mio impegno è riportare il Verona dove merita, questa piazza ha tanto entusiasmo. Da fine settimana prossima avremo tutto per riprogrammare e ripartire. Che Verona sarà? In rosa ci sono calciatori importanti, i nomi li sapete, sul fatto che possano rimanere è una questione di testa. Se uno resta a Verona e pensa di non essere in grado di reggere sul profilo mentale un campionato di Serie B allora non diventano propedeutici, mentre è normale che ci siano alcuni stipendi non sostenibili per la cadetteria. La settimana prossima ci sarà un mister che valuterà se i calciatori saranno adatti al suo gioco o meno. Chi non vuole rimanere, ha il diritto e il dovere di andarsene. Le maglie? Abbiamo un contratto con Nike che verrà ridiscusso alla fine della stagione 2017/18. Dopo lunghe battaglie abbiamo ottenuto maglie con caratteristiche esclusive, saranno sempre una chiara e una scura, con i colori gialloblù. Abbonamenti? Vogliamo dare un aiuto ai tifosi, abbasseremo i prezzi rispetto alla stagione in Serie B del 2012/13. Stipendi non pagati? E’ stata una mia scelta, per un’arrabbiatura nei confronti della squadra e non per una crisi finanziaria. I conti sono tiratissimi e fa parte del gioco del calcio. L’anticipo del paracadute è frutto di una delibera prodotta in Lega e i soldi sono arrivati anche a Carpi e Frosinone. Noi obbligati a vincere? L’unico obbligo che ho io personalmente è di dare continuità all’attività dell’Hellas Verona; questi anni hanno dimostrato che non va per forza in Serie A chi ha più forza economica. I soldi del paracadute servono per ammortizzare la caduta in Serie B. Sono sicuro che faremo una squadra competitiva, la certezza di andare in Serie A non ce l’avevo nemmeno 4 anni fa. C’è l’ambizione di tornare nella massima serie, ma senza andare in deficit economico. Attualmente il nostro monte ingaggi è pari a 22 milioni di euro, la prossima stagione la squadra potrebbe valere 3 volte una squadra di Serie B ma l’importante sarà avere un gran gruppo. Sono i gruppi che hanno voglia di arrivare, non i nomi. Sarà un campionato difficile, tutti i nomi della rosa corrispondono a situazioni che vanno aggiustate. Un mese fa avrei mandato a casa tutti, ora a mente fredda ragiono diversamente. Chi rimarrà qui dovrà capire che questa è l’occasione della vita, dovrà avere cultura del lavoro, fame e cattiveria. Tra Serie A e Serie B ci sono circa il 40/50% di introiti in meno, il paracadute ci permette di ammortizzare parte delle perdite del Club. Noi in Serie B volutamente? Sarebbe stato da kamikaze. Il Verona non è una società come Genoa, Sampdoria, Torino o Bologna, lasciando stare le grandi. A livello di introiti siamo come Atalanta, Chievo, Empoli e Udinese. Possibile ritorno di Sogliano? Assolutamente no. Mandorlini ancora qui? Direi, anche in questo caso, assolutamente no. Gardini longa manus sul Verona? Non l’ha mai avuta. Gardini ha avuto solo un difetto, di essere troppo rispettoso, come Bigon, di certe situazioni precedenti. Ho imparato però che nel calcio a volte bisogna entrare anche un po’ a gamba tesa. Il settore giovanile? Vogliamo potenziare e portare avanti questa struttura. Abbiamo portato qualche ragazzo a giocare da noi, qualcuno è andato in Serie B e Zaccagni ha vinto la Lega Pro. Cerchiamo di individuare ragazzi che abbiano qualità per poter giocare nel Verona. Fares ha una prospettiva importante, rimarrà con noi, le sue qualità fisiche sono da top club. Se avesse avuto meno infortuni avrebbe anche giocato di più, Delneri l’ha valorizzato subito e chiunque arriverà qui deve sapere che avrà a che fare con i giovani. Checchin? Sicuramente rimarrà e sarà fisso nella rosa della prima squadra. Qualcuno di utile ci sarà già per l’anno prossimo, altri magari andranno ancora in giro a farsi le ossa, poi ci sono dei calciatori in giro che paghiamo e che non rientrano nel progetto tecnico. Ci costeranno dei soldi, perché sono errori che devi ripianare. Pavanel confermato? Ha fatto bene, è stimato e ben voluto da noi. La situazione non è definita ma è ancora il candidato numero uno per continuare un percorso».
Tutto il Verona del Presidente - Parte 2
24/MAGGIO/2016 - 14:30
Verona - Di seguito il contenuto della conferenza di questa mattina, tenuta dal Presidente Maurizio Setti:
«Il Verona sta bene. Ne sono state dette tante sul paracadute, chiariamo che questo è il frutto di una delibera prodotta dalle tredici Società che hanno fatto riunioni e pre convocazioni in Lega, dove è stato stabilito che i costi della caduta in Serie B non possono essere ammortizzati in un anno solo, quindi abbiamo sentito la necessità di avvicinarci ai paracaduti dei campionati stranieri. La solidità del Club passa anche da qua. Lo scopo iniziale era quello di avere un paracadute di 3 anni ma non ci siamo ancora arrivati, magari sul discorso se ne continuerà a discutere in Lega. Per assurdo il paracadute delle squadre retrocesse dopo un anno è raddoppiato rispetto al nostro, il nostro paracadute di 25 milioni ci permetterà di ammortizzare le perdite esagerate dal passaggio della Serie A alla B e gli ingaggi onerosi. Possibili compratori per il Verona? Non so chi siano, li aspetto volentieri, compreso qualche imprenditore veronese. Sto facendo il possibile per dare continuità e solidità al Club e in questi anni l’ho sempre dimostrato, non ho mai chiuso la porta ma ho fatto cene con gli industriali, siamo disponibili a collaborare. L’anticipo del paracadute? È stata fatta una delibera in cui è stato discusso il modo in cui utilizzare il paracadute stesso, la legge prevede di riceverlo a stagione iniziata e questo crea una disparità verso la Serie A, nella quale si versano in anticipo una percentuale dei diritti TV. È stato stabilito che una percentuale possa essere anticipata. Questo vale per tutte le Società, non è stata una delibera ad hoc per il Verona e in quanto tale deve essere interpretata come un salvataggio dell’azienda calcio. Se ben ricordo la piazza di Verona è andata tante volte ad un passo da tracolli non indifferenti. Il centro sportivo? Il progetto è una cosa reale ed esistente, abbiamo iniziato un percorso tempo fa, come ho detto al momento del mio insediamento, è e rimane la priorità, penso che faccia per patrimonio di un’azienda che fa calcio perché è il luogo dove si producono i calciatori. Giusto avere il controllo di quello che succede attorno alla patrimonialità di un’azienda. L’area scelta è ancora quella di Lugagnano, c’è l’assenso del Comune e siamo arrivati al dunque. Abbiamo fatto un piano di massima con l’architetto Zavanella, la fattibilità è legata a due situazioni: una economica, che va gestita sul lungo periodo e deve essere sviluppata a prescindere. Poi c’è il parere di massima della Sovrintendenza ma manca l’ok. Le burocrazie comunali hanno tempi piuttosto lunghi e una volto avuto l’ok inizieremo i lavori. Il fallimento di quest’anno? È normale che se dicessi che è stato fatto tutto bene sarei un matto, abbiamo ammesso di aver commesso errori tempo fa, altrimenti non saremmo andati in B. Si è lavorato bene dal punto di vista aziendale, la squadra che ha fallito all’inizio del campionato per nove undicesimi era la stessa dell’anno scorso e avevano valori di un certo tipo, evidentemente era stata acquisita una serenità che in Serie A non ti puoi permettere. Io non sono un Presidente che alla fine del primo tempo chiama il mister per imporre dei cambi, lascio molta autonomia. Però quando entravo negli spogliatoi prima della partita vedevo una luce diversa negli occhi dei ragazzi, anche in quelli di Luca Toni. La sfortuna e gli infortuni hanno fatto la loro, si è scatenato qualcosa a cui il mister per amore e per non so quale tipo di enfasi non è riuscito a porre rimedio. Luca si è fatto male, se non si fosse infortunato… anche Pazzini, magari Giampaolo sarebbe riuscito a fare 15 gol e non 6. Siamo la squadra che ha fatto più cross… Ma non abbiamo fatto gol con gli attaccanti. Abbiamo cambiato mister, che ha dato un entusiasmo diverso ma abbiamo sbagliato i match point e ne abbiamo avuti tanti. Gardini? Chiariamo una cosa, ho cambiato Direttore Sportivo perché avevo avvertito che fosse finito un ciclo. E non per suggerimento di Giovanni Gardini. Lui non voleva rinnovare, forse era in odore di ciò che poi è davvero successo. C’è chi pensa che Gardini fosse il deus ex machina di tutto ma sono state scelte mie, io ho messo 15 milioni in questa Società, devo pensare ai costi. Quest’anno ho risparmiato 9 milioni di ingaggio e ritenevo che la rosa fosse più forte, invece siamo in Serie B. Al momento del rinnovo Gardini non voleva firmare, ha chiesto di essere liberato qualora fosse arrivata l’offerta di una grande. Per onestà ha lasciato i soldi qui, non come altra gente che se n’è andata via prendendo i soldi fino al 30 giugno. Mai trovato gente che non discuta alla fine di un rapporto. I contratti hanno un peso specifico, moralmente parlando, trovare l’onestà è qualcosa di raro. Bigon? Ora se ne dovrebbe andare, l’opportunità che gli è arrivata è dettata da mille motivi, c’è stato un fallimento sportivo, purtroppo è stata sbagliata l’annata calcistica, ma mi sembra di ricordare che dallo Scudetto in avanti il Verona non sia mai riuscito a stare più di 3 anni in Serie A e che in questi anni si siano alternati diversi presidenti. Mi pare che gli anni che abbiamo fatto fino a questo siano stati positivi, devono essere considerati prima di tutto i fatti. Ho maturato un certo credito qua a Verona, ma se quel credito vale 5/7 milioni all'anno di perdite allora non ce lo possiamo permettere. Antistadio? Anche quest’anno c’era l’intenzione di fare qualche allenamento. I lavori che andremo a fare saranno indirizzati anche per ospitare qualche seduta. Questo è nel mio interesse, per portare la squadra vicino alla città. Le dimensioni del campo non sono più a norma per le amichevoli, mentre vorremmo portare la Primavera a Peschiera perché i ragazzi devono respirare il profumo del grande calcio».
FONTE: HellasVerona.it
PRESIDENTI CONTRO
Bonacini contro Setti: "Meglio che stia zitto"
17/05/2016 10:26
Il Carpi è retrocesso in B, nonostante 38 punti. Dopo le polemiche di settimana scorsa, il patron del Carpi, Stefano Bonacini, sperava in un risultato positivo del Verona a Palermo. Ma alla fine i rosanero hanno vinto e si sono salvati: dopo l'intervista di Setti a Radio Anch'io, Bonacini ha replicato al suo ex socio dalle pagine del Resto del Carlino: "Siamo orgogliosi di una squadra e di un allenatore che ci hanno regalato un sogno. Setti ha detto che il nostro valore è questo? Non perde occasione per stare zitto. Dovrebbe tacere visti i risultati della sua squadra, già retrocessa alla fine del girone d'andata. Un retrocesso a dicembre dovrebbe astenersi da fare certe affermazioni".
L.VAL.
ALLENATORE
Setti: Con Delneri dall'inizio era salvezza
16/05/2016 10:49
Al presidente del Verona, Maurizio Setti, intervistato da "Radio Anch'io sport" su Rai Radio 1, è stato chiesto quali errori non vorrebbe ripetere la prossima stagione, ma la sua risposta ha guardato più al passato, suonando come una stroncatura per il vecchio allenatore Andrea Mandorlini.
"Nel mio insediamento dirigenziale - ha spiegato Setti - forse dovevo capire che era necessario anche un ricambio generale. Mandorlini, per esempio, è voluto rimanere a tutti i costi, ma invece quel ciclo si era chiuso. E con lui, probabilmente, andava sostituito anche qualcuno dei giocatori che erano qui da più tempo. Questo è il mio rammarico più grande. Per il futuro, dell'allenatore non abbiamo ancora parlato. Delneri, certamente, ha dato più cuore alla squadra: se lo avessimo avuto dall'inizio, ci saremmo salvati".
DOPO LE POLEMICHE
Setti: ''Non abbiamo puntato sul paracadute''
16/05/2016 10:39
"Il Verona ha fatto quello che doveva fare, com'è stato per tutta la stagione: quella che si è creata è una situazione irreale, come se uno onesto sia una rarità". Il presidente del Verona Maurizio Setti commenta così, a Radio Anch'io sport su Rai Radio 1, le polemiche che avevano accompagnato l'ultima settimana di Serie A, con i gialloblù già retrocessi al centro dell'attenzione per i sospetti sull'impegno da profondere nel finale di stagione e, in particolare, nella gara di ieri contro il Palermo ancora in bilico.
Setti, che era stato preventivamente attaccato dal "collega" rosanero Maurizio Zamparini, respinge anche le osservazioni sul cosiddetto paracadute, ovvero la somma garantita ai club che retrocedono e su cui le società hanno recentemente deliberato.
"Ricordo a tutti che su questa materia noi ci siamo schierati contro - sottolinea il presidente - E ricordo anche che quello non è uno strumento a misura di una singola società, ma per tutte. Nessuna squadra, perciò, deve pensare al paracadute per avere vantaggi. La verità è che per noi, purtroppo, è stata un'annata così, molto sfortunata, tra pali, traverse e infortuni. Ad ogni modo, se siamo retrocessi, la prima colpa è nostra: è la società, come anche altre, ad aver sbagliato".
Da Setti, infine, un giudizio sui verdetti del campionato: "Noi non credo che meritassimo di retrocedere; i punti di Frosinone e Carpi, invece, mi sembra che rispecchino i rispettivi valori e, purtroppo per loro, confermano il fatto che tra Serie A e B c'è differenza. Quindi, forse la terza possibile era il Palermo: ieri ce la saremmo dovuta giocare proprio con loro".
ARGOMENTO
Paracadute anticipato? Il no di De Laurentiis
14/05/2016 11:43
Il presidente del Verona Maurizio Setti avrebbe chiesto in uno degli ultimi consigli di Lega il pagamento anticipato di una parte del paracadute per poter far fronte alle scadenze di questo campionato.
Ma questa richiesta avrebbe trovato un forte ostacolo nel presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis. La clamorosa indiscrezione è uscita nei giorni scorsi su un sito di Napoli (iamnaples.it) e ha trovato conferme anche da altri fonti che però hanno voluto rimanere anonime.
De Laurentiis avrebbe avuto anche un pesante alterco con Setti durante questa riunione che è finita ad un orario inconsueto proprio per il protrarsi della discussione.
Per De Laurentiis si sarebbe creato un precedente molto pericoloso, con il rischio di alterare la fase finale di campionato, già "incendiato" dalla vicenda Bonacini-Zamparini.
Setti avrebbe comunque ottenuto quello che voleva. Un anticipo di 10 milioni di euro che andranno a coprire le esigenze di questa stagione.
Formalmente però la decisione sarà ufficializzata a fine campionato, così almeno le "apparenze" verranno salvate.
(g.vig.)
IN ATTESA DEL PRESIDENTE
Le 10 domande da fare a Setti
11/05/2016 08:16
Il pessimo campionato del Verona sta terminando e tutti i tifosi sono in attesa che il presidente Maurizio Setti convochi una conferenza stampa per spiegare cos'è successo e cosa ha intenzione di fare per la prossima stagione. Ecco le 10 domande da porre al presidente dell'Hellas in quella occasione. Tggialloblu le lascerà in homepage, finchè non vi saranno le risposte.
1) Il sindaco Tosi ha detto che l'iter per la costruzione del nuovo centro sportivo é pronto. C'è persino il sì della Soprintendenza al restauro di Forte Lugagnano. É pronto a investire 7 milioni di euro per realizzare questo centro? Entro quando?
2) A gennaio lei disse che Mandorlini non sarebbe tornato sulla panchina nonostante un ricco contratto fino al 2017. Può ancora affermare questo?
3) Che ruolo offrirà a Luca Toni in società nel caso avesse intenzione di offrirglielo?
4) Che fine ha fatto Antoine Viterale, definito il nuovo Beckham? É vero che era un giocatore portato dallo sponsor Jetcoin? Nel caso fosse vera questa circostanza la ritiene giusta per una società con il blasone del Verona?
5) É al corrente che il Verona aveva stipulato un accordo con una Ulss trevigiana per il recupero dei giocatori? Quanti giocatori si sono curati in questa Ulss durante la stagione? Era necessario stipulare questo accordo viste le enormi difficoltà nel recupero dei giocatori nella prima parte del campionato?
6) Alla luce dei risultati pessimi lei é soddisfatto del mercato fatto a gennaio?
7) Delneri si é assunto la responsabilità dell'esclusione tecnica di Luca Toni in alcune gare di questo campionato. Lei ha appoggiato questa scelta? E cosa ne pensa?
8) Ci può spiegare quali sono i suoi rapporti con il procuratore Tullio Tinti e ci può spiegare che ruolo ha il commercialista Guastoni nel Verona?
9) E’ vero, come ci risulta, che gli stipendi della squadra non sono pagati da gennaio?
10) Ha intenzione di ritornare ai colori gialloblú originali per le prossime maglie e in vista del campionato di serie B abbasserà il costo degli abbonamenti?
FONTE: TGGialloBlu.it
09.05.2016
Polemica salvezza
Setti: «Non accetto lezioni di fair play»
Maurizio Setti, presidente dell'Hellas Verona
Maurizio Setti, presidente del Verona, ha risposto duramente alle dichiarazioni dell'amministratore delegato del Carpi, Stefano Bonacini, terzultimo ad una giornata dalla fine del campionato con 35 punti, costretto domenica sera a vincere a Udine e sperare che il Palermo, salito a 36 dopo il pari con la Fiorentina, non batta l'Hellas per ottenere una salvezza difficile dopo la sconfitta con la Lazio. «Mi piacerebbe veder giocare il Verona contro il Palermo come ha fatto con Juventus e Milan, onorando il campionato come tutti hanno fatto contro di noi. Il Verona non è una squadra da retrocessione, conosco la serietà del presidente Setti. Possono smentire Zamparini, quando disse che regalarono un gol al Frosinone», le parole di Bonacini, a cui Setti ha risposto attraverso un comunicato, alludendo anche alle allusioni del presidente del Palermo che aveva accusato l'Hellas di aver di fatto concesso a Frara il gol del 2-1 del Frosinone al Bentegodi. «Non accetto e non accettiamo – ha evidenziato Setti - noi come Hellas lezioni di fair play e di etica calcistica, da nessuno; purtroppo questi sono atteggiamenti tipici del nostro Paese dove si guarda prima a gli altri e poi alle proprie situazioni. So e sappiamo bene cosa fare e l’Hellas onorerà il suo percorso come ha sempre fatto. Noi siamo retrocessi e sappiamo che siamo stati artefici del nostro destino e non abbiamo mai guardato in casa d’altri ne tantomeno, pur avendone come tanti avuto l’opportunità di farlo, dubitato di qualcuno. Invitiamo quindi tutti gli altri a farlo facendo parlare solo il campo!».
Alessandro De Pietro
FONTE: LArena.it
Nota Ufficiale
09/MAGGIO/2016
Verona - A fronte di quanto emerso stamani dall’intervento a mezzo stampa di Stefano Bonacini, il Presidente Maurizio Setti puntualizza con fermezza, così come già fatto in occasione delle dichiarazione del Presidente Zamparini che lo hanno riguardato personalmente: «Non accetto e non accettiamo noi come Hellas lezioni di fair play e di etica calcistica, da nessuno; purtroppo questi sono atteggiamenti tipici del nostro Paese dove si guarda prima a gli altri e poi alle proprie situazioni. So e sappiamo bene cosa fare e l’Hellas onorerà il suo percorso come ha sempre fatto. Noi siamo retrocessi e sappiamo che siamo stati artefici del nostro destino e non abbiamo mai guardato in casa d’altri ne tantomeno, pur avendone come tanti avuto l’opportunità di farlo, dubitato di qualcuno. Invitiamo quindi tutti gli altri a farlo facendo parlare solo il campo!».
FONTE: HellasVerona.it
Polemica Carpi-Palermo
Botta e risposta in radio fra Zamparini e Bonacini
Finale di campionato rovente per la bassa classifica e le residue speranze di salvezza per Palermo e Carpi. Stamane i presidenti dei due club, Maurizio Zamparini e Stefano Bonacini, sono stati protagonisti di un botta e risposta a distanza, ai microfoni di 'Radio anch'io lo sport'. Al patron dei rosanero, che ha detto di aver "furbescamente polemizzato col mondo arbitrale e alzato un pò di polvere per fare in modo che i direttori di gara delle ultime di campionato fossero i migliori e i più in forma", ha replicato il presidente del Carpi Stefano Bonacini, che ha telefonato in studio per dire la sua: "Noi abbiamo sempre cercato di far parlare il campo, e mai polemizzato - ha esordito Bonacini.
Zamparini settimane fa ha in qualche modo accusato il Verona per la partita persa con il Frosinone. Mi piacerebbe vedere che domenica, a Palermo, il Verona giocasse come ha giocato col Milan e con la Juve. A noi nessuno ha regalato niente, spero che il Verona domenica faccia la sua parte. Fossi il presidente del Verona, se mi dicono che il risultato col Frosinone ha aspetti non molto corretti, cercherei di incitare la squadra al massimo".
Per Bonacini è di "cattivo gusto" che Zamparini dica che "furbescamente ha fatto illazioni sugli arbitri". E ha concluso: "Se meriteremo di retrocedere, lo accetteremo, ma ognuno deve fare la sua partita". Nel suo intervento Zamparini rispondendo a una domanda dallo studio aveva detto: "Se rifarei le accuse ? Io non ho mai fatto accuse. Sono nel calcio da 35 anni e sono smaliziato come voi. Ho voluto richiamare l'attenzione di tutti. Ci sono traguardi importanti, non c'è solo lo scudetto, c'è anche la salvezza. Bisogna avere attenzione. Abbiamo visto le cose accadute negli anni scorsi, le vicende di calciopoli. Io ho lanciato un messaggio per fare in modo che gli arbitri delle partite siano sempre i migliori ed i più in forma".
FONTE: RaiSport.Rai.it
16:00 | martedì 26 aprile 2016
Setti: «Toni e Delneri? Valuteremo»
«E' stato un anno sfortunato, ma dobbiamo tirare fuori l'orgoglio»
di Silvana Palazzo - twitter: @silvpalazzo© Foto: www.imagephotoagency.it
HELLAS VERONA SETTI ULTIME - L’Hellas Verona riparte dalla Serie B. La nuova sfida di Maurizio Setti è tornare quanto prima nella massima serie italiana. E’ già tempo di programmazione nel club veneto: lo ha assicurato il presidente del Verona prima di assistere alla vittoria contro il Milan. «Bigon? Ha un contratto, resta con noi. Sogliano? No a un cavallo di ritorno», ha dichiarato Setti, che deve poi chiarire la posizione di Mandorlini, ancora sotto contratto. Per Toni l’avventura si chiuderà qui, mentre Pazzini pare blindato. «A breve prenderemo delle decisioni sui giocatori che vogliono rimanere o andare. Sono pronto per il futuro: ripartiamo eccome, onorando fino in fondo questo campionato. Pazzini? È stato sfortunato, dopo la forma non è arrivata. Poi ha giocato come alternativa a Toni e non è mai riuscito a esprimere il proprio lavoro», ha aggiunto Setti.
PORTA APERTA - Setti guarda indietro per analizzare gli errori commessi e con entusiasmo volge lo sguardo al futuro: «Questo è stato un anno sfortunato, insistiamo lavorando sempre con il massimo dell’entusiasmo. Ci sono ancora da giocare tre partite, bisogna che si tiri fuori l'orgoglio per dimostrare che i ragazzi hanno altre qualità rispetto a quello che dice la classifica. Dobbiamo ripartire in modo migliore, anche per il prossimo anno, vedendo chi avrà voglia e chi invece vorrà andare. La porta sarà aperta, noi dobbiamo fare in modo che questo fine di campionato non sia tragico, ma di grande spessore».
VALUTAZIONI - Non si distruggerà il “giocattolo”, andrà solo aggiustato: «Io ho sempre cercato di fare bene. L'amarezza aumenta, la gente da fuori non può immaginare: il Verona era undici anni che non giocava in A, abbiamo fatto due anni anche molto belli. Quest'anno si sono accumulate varie cose. Toni e Delneri? Ci troveremo, si valuterà. Penso che entrambi hanno dimostrato cosa possano fare, noi ripartiremo con umiltà, questa piazza merita i palcoscenici più importanti del nostro calcio».
FONTE: CalcioNews24.com
PARLA IL PRESIDENTE
Setti: Anno sfortunato
C'è Bigon, no a Sogliano
25/04/2016 16:17
"E' tempo di valutazioni. A breve prenderemo delle decisioni sui giocatori che vogliono rimanere o andare. Sono pronto per il futuro: ripartiamo eccome, onorando fino in fondo questo campionato. Bigon? Ha un contratto con noi, per cui non prevedo cambiamenti. Dobbiamo ripartire, con le idee chiare, faremo il possibile. Sogliano? Non sarà un cavallo di ritorno". Il Presidente Maurizio Setti rompe il silenzio e parla a 3 televisioni (Sky, Mediaset e Milan Channel) prima del match contro il Milan.
L'imprenditore carpigiano ha dato la sua versione dell'imminente retrocessione: "E' stato un anno sfortunato, insistiamo lavorando sempre con il massimo dell'entusiasmo. Pazzini? E' stato sfortunato, dopo la forma non è arrivata. Poi ha giocato come alternativa a Toni e non è mai riuscito a esprimere il proprio lavoro. Partita di oggi? Sarà uno spettacolo, sperando sia una partita aperta, magari con tanti gol".
Infine, parole anche sul futuro di Toni e Delneri: "Col mister ci parleremo, giustamente si stanno valutando tante cose come ovviamente le sue opportunità. Toni? Stesso discorso del mister. Con lui abbiamo fatto delle chiacchiere ma senza definire niente. Se le volontà collimeranno potrebbe essere un argomento fattibile, oppure ognuno per la sua strada".
L.VAL.
FONTE: TGGialloBlu.it
SERIE A
Verona, dura tre anni la Serie A di Setti. 14 anni fa l'ultima caduta in B
25.04.2016 21.33 di Gaetano Mocciaro Twitter: @gaemocc
Ha resistito tre anni l'Hellas Verona di Maurizio Setti in Serie A. Non è bastato il successo contro il Milan per gli scaligeri, già in situazione critica in inverno. Dal contro il Frosinone nel 14° turno che ha fatto precipitare la squadra in ultima posizione, gli scaligeri non sono mai più riusciti a risalire, trovando il primo successo in campionato solamente alla 23esima giornata. Si tratta dell'ottava retrocessione dal massimo campionato in cadetteria, l'ultima volta era accaduta nel 2002. Da allora e prima del ritorno al massimo campionato l'Hellas ha conosciuto anche l'onta della retrocessione in C1, poi denominata Lega Pro.
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
16:29 | lunedì 25 aprile 2016
Verona, Setti: «Sogliano non torna, Bigon ha un contratto»
Il presidente gialloblu si sofferma sulla voglia di ripartire
di Matteo Baldini - twitter:@Teo_Baldini© www.imagephotoagency.it
SETTI VERONA - Momento difficile per il Verona, epilogo di una stagione da incubo: la retrocessione matematica è vicina e, qualora il Carpi battesse l'Empoli, potrebbe non bastare un successo sul Milan per prolungare la possibilità di restare nella massima serie, comunque ormai fantascientifica. Maurizio Setti, presidente dei gialloblu, ha parlato nel pre-partita della sfida contro i rossoneri e si è soffermato sulla volontà di ripartire al meglio, concentrandosi anche su conferme e novità sul fronte dirigenziale.
UN FINALE DA ONORARE - Queste le parole di Setti riportate dal profilo ufficiale su Twitter dell'Hellas: «Dobbiamo ripartire con le idee chiare, faremo il possibile. Sogliano? Non sarà un cavallo di ritorno. Ripartiamo eccome, onorando fino in fondo questo campionato. Bigon ha un contratto con noi, per cui non prevedo cambiamenti. E' tempo di valutazioni. A breve prederemo decisioni sui giocatori che vogliono rimanere o andare. Sono pronto per il futuro». La B è ad un passo, Setti guarda al futuro e alla ricostruzione.
FONTE: CalcioNews24.com
19.04.2016
Zamparin accusa Hellas e Frosinone Setti: «Stucchevole»
Il giorno dopo la sconfitta del suo Palermo contro la capolista Juventus, Maurizio Zamparini se la prende con Frosinone e Verona con un’accusa davvero pesante: «Nel secondo gol del Frosinone i giocatori del Verona si girano dall’altra parte, anzichè andare sulla palla», l’accusa del presidente dei rosanero ai microfoni de "La politica nel pallone" su Gr Parlamento. Un’accusa pesante respinta al mittente sia dal Verona sia dal Frosinone in serata, con due note sui rispettivi siti ufficiali.
«Alla luce delle stucchevoli dichiarazioni rilasciate dal presidente Zamparini a Gr Parlamento - indica una nota del Verona a firma del presidente Maurizio Setti - il Verona respinge con sdegno le accuse mosse dal patron del Palermo. E lo invita a occuparsi delle problematiche interne al suo Club e a non distogliere l’attenzione da quelle, evitando così di spendere energie in polemiche sterili e fini a se stesse».
Le accuse di Zamparini vengono respinte «con sdegno e fermezza» anche dal Frosinone e dal suo presidente Maurizio Stirpe che nella nota diffusa in serata, sottolineando che il contenuto delle dichiarazioni del n.1 del Palermo sono offensive dell’intero movimento calcistico, della credibilità
del gioco del calcio, della scrivente società, dei propri tesserati e tifosi».
Secondo il Frosinone «affermazioni come quelle in commento, a maggior ragione nel momento storico in cui si collocano, alimentano, gratuitamente, sospetti e ombre che il calcio italiano, i suoi dirigenti e tutti gli addetti ai lavori non meritano». Il Frosinone ed il suo presidente «dicono no a qualsivoglia illazione e strumentalizzazione dei risultati conseguiti sul campo, frutto esclusivamente degli sforzi e del lavoro che con serietà, ogni giorno, la società profonde, invitando il Sig. Zamparini, qualora disponga di prove circa le affermazioni rese, a rivolgersi agli organi interni alla giustizia sportiva, segnatamente la Procura Federale».
FONTE: LArena.it
Nota Ufficiale
18/APRILE/2016
Verona – Il Presidente dell’Hellas Verona FC, Maurizio Setti, alla luce delle stucchevoli dichiarazioni rilasciate dal Presidente Zamparini a Gr Parlamento, respinge con sdegno le accuse mosse dal patron del Palermo. E lo invita a occuparsi delle problematiche interne al suo Club e a non distogliere l’attenzione da quelle, evitando così di spendere energie in polemiche sterili e fini a se stesse.
FONTE: HellasVerona.it
DICHIARAZIONI PESANTI
Zamparini accusa Hellas "Erano fermi sul gol"
18/04/2016 19:31
Un'accusa davvero pesante e davvero poco velata: "Nel secondo gol del Frosinone i giocatori del Verona si girano dall'altra parte, anzichè andare sulla palla". Il gol partita di Frara in pieno recupero ieri al Bentegodi e che condanna momentaneamente al penultimo posto il classifica il Palermo ha mandato su tutte le furie il presidente rosanero, Maurizio Zamparini che ci è andato oggi giù pesante: "La nostra situazione è disperata - dice Zamparini, ospite de "La politica nel pallone" su Gr Parlamento - ma con la Juventus sapevamo che andava così. Quello che mi fa disperare è vedere il secondo gol del Frosinonee, con i giocatori del Verona che si sono girati dall'altra parte e questo non deve succedere. Basta guardare l'azione e capire cosa succede nel calcio italiano. Guardate il cross dell'ala del Frosinone e guardate il comportamento dei difensori del Verona. Mi auguro che la prova tv qualche volta serva anche per questo - conclude - E' grave che voi giornalisti fate silenzio, impariamo piuttosto dal calcio inglese".
"E' grave quello che dico? E' grave che fate silenzio - rincara Zamparini - dovete smetterla di fare silenzio, queste cose succedono nel calcio italiano da 20 anni. Io non faccio nessuna denuncia, ma io questo ho visto. Sarò un folle ma questo è quello che hanno visto tutti", aggiunge il patron rosanero che poi parla anche dell'infelice stagione della sua squadra: "E' stata un'annata paradossale quella di quest'anno, l'unica cosa di cui mi pento è di aver mandato via Ballardini dopo che un giocatore (Sorrentino, ndr) me lo ha esonerato in diretta tv. Ecco, in quel frangente avrei dovuto prendere una decisione e non l'ho fatto e da lì è crollato tutto. Poi mi ha abbandonato anche Schelotto che è andato al Boca".
FONTE: TGGialloBlu.it
Setti: “Sarà bello tornare al Dall’Ara, il Bologna ha una grande proprietà e una grande piazza”
Le parole del presidente del Verona Maurizio Setti, ex dirigente del Bologna protagonista del salvataggio del 2011. Da ‘Il Resto del Carlino’.
di Redazione TuttoBolognaWeb, @TuttoBolognaWeb 01/04/2016, 10:45
Maurizio Setti è stato uno degli imprenditori protagonisti del salvataggio del Bologna nel 2011 dopo la catastrofe Porcedda. Il dirigente 52enne ha ricoperto la carica di vicepresidente e faceva parte della cordata che ha evitato ai rossoblu il fallimento, così ricorda quel periodo: “Sono contento di vedere che con Saputo si è completato il percorso di salvataggio iniziato tanto tempo fa a cui sento di aver contribuito due volte: la prima con la cordata, la seconda nell’estate 2014, se non avessi comprato Christodoulopoulos, il Bologna non avrebbe avuto i soldi per iscriversi alla serie B e oggi la storia sarebbe diversa.” Poi però a causa di divergenze con Albano Guaraldi ha deciso di lasciare il Bologna e ha rilevato il Verona per ripartire con un’avventura tutta sua. In tre anni ha trascinato l’Hellas in serie A ottenendo un’agevole salvezza nel 2013/2014 chiudendo al decimo a posto. Quest’anno la situazione è cambiata e il Verona sembra ormai condannato a tornare in serie B: i 9 punti di distacco dal Carpi quartultimo sembrano un abisso incolmabile.
In una lunga intervista a ‘Il Resto del Carlino’ l’ex Setti ha parlato anche della situazione negativa del suo Verona: “Siamo la dimostrazione che l’annata storta può capitare a tutti, pur facendo le cose per bene. Abbiamo abbassato l’età media della rosa a 23-24 anni, abbiamo giocatori di prospettiva che interessano a tante squadre, come Gollini, Helander, Bianchetti e Fares. In estate nessuno ci dava per retrocessi, poi a inizio stagione abbiamo perso sette titolari tra cui Toni e Pazzini: per tre mesi in allenamento non abbiamo potuto fare altro che preservare la salute dei reduci e l’allenatore non ha avuto la forza di cambiare le proprie convinzioni, l’abbiamo pagata carissima. Ora ci proveremo fino alla fine ma è dura: abbiamo l’obbligo di finire con dignità e orgoglio perchè lo dobbiamo a noi stessi e ai nostri grandi tifosi.”
Il numero uno dell’Hellas ha anche parlato del buon momento del calcio emiliano anche in ottica futura: “Bologna e Sassuolo hanno grandi proprietà, ma i rossoblu hanno dalla loro la grande piazza e in prospettiva non è poco. Il Carpi ha fatto le cose per bene pur non avendo le stesse potenzialità.”
Infine Setti ha presentato così la sfida di lunedì tra Bologna e Verona: “Sarà piacevole tornare al Dall’Ara, Bologna mi è rimasta nel cuore. Sarà un’emozione come lo sarà per Moras e Donsah, che a Verona ha esordito in A e da voi si sta consacrando.”
Redazione TuttoBolognaWeb
FONTE: TuttoBolognaWeb.it
Setti: “La retrocessione non è la fine del mondo”
Il presidente del Verona a “la Repubblica”: “Ripartiremo per tornare in A. Lo devo ai tifosi”
di Redazione Hellas1903, 01/04/2016, 08:35
Maurizio Setti, presidente del Verona, ha rilasciato un’intervista a “la Repubblica”.
Il presidente dell’Hellas, oltre a soffermarsi sulla gara con il Bologna di lunedì, ha analizzato la situazione gialloblù e le immediate prospettive future.
Queste le sue parole: “È una retrocessione, ma non è la fine del mondo. Si riparte e l’anno prossimo cercheremo di tornar su: lo devo a una piazza come questa e ad una tifoseria che non ha eguali, credo, al mondo”.
FONTE: Hellas1903.it
L'EX VICEPRESIDENTE ROSSOBLÙ
Setti e quel ritorno amaro a Bologna
31/03/2016 20:14
Dopo il Carpi, ecco il Bologna, è il passato che ritorna per Maurizio Setti. Il presidente del Verona torna nella città felsinea da ultimo in classifica. Sono lontani i tempi quando il Verona maramaldeggiava al Dall'Ara (1-4 a Bologna con un Jorginho perfetto e un super-Iturbe: 6 ottobre 2013) e l'imprenditore carpigiano si prendeva la sua personale rivincita sull'ex socio Albano Guaraldi, l'ex presidente del Bologna, lasciato tra le polemiche. In quel pomeriggio d'autunno, il Bologna confermò il trend negativo di quella stagione, finita con la retrocessione in B, mentre il Verona chiuse il suo campionato a pochi punti dall'Europa League.
L'ADDIO AL ROSSOBLU'. Oggi, purtroppo, è il Verona ad essere condannato alla retrocessione. Setti torna quindi da sconfitto a Bologna, dove aveva fatto per un anno il vicepresidente e dove se ne andò sbattendo la porta, con parole al vetriolo: "Di Bologna e del Bologna non mi è piaciuta la concezione lobbistica del fare sport. Io del calcio ho una visione più romantica e non credo che si debba mescolare lo sport con gli affari che possono venire di conseguenza". Ora è cambiato tutto: non c'è più il suo amico-nemico Guaraldi, ma nella città delle due torri sono arrivati gli americani (secondo alcune indiscrezioni giornalistiche, poi smentite da Setti, c'era un'altra cordata americana che era pronta a prelevare anche il Verona a maggio 2015), prima Joe Tacopina e poi Joey Saputo (tra l'altro anche loro hanno litigato). Se la partita di lunedì varrà poco, sarà importante, per la prossima stagione, emulare il Bologna: essere promossi subito in A dopo un solo anno.
L.VAL.
STAGIONE DA DIMENTICARE
Così parlò
Maurizio Setti
27/03/2016 11:44
Ormai manca solo la matematica per condannare il Verona alla Serie B. Questa stagione è stata una delle più disastrose di sempre. Prima della squadra, degli allenatori e del loro staff tecnico, la dirigenza gialloblù che ha programmato questa stagione dovrebbe fare autocritica (se non pubblica, almeno interna). La speranza del tifoso medio gialloblù è quella di risalire subito in Serie A: per farlo ci vorrà una dirigenza solida, lungimirante e che faccia valere i fatti, più che le parole. In questa stagione di parole ne sono state spese anche troppe, e non tanto per fare autocritica, ma spesso per giustificarsi. Ecco alcune dichiarazioni del Presidente Setti che, purtroppo, si sono scontrate inesorabilmente con la realtà dei fatti:
Il presidente Setti al Vighini Show – 26 maggio 2015: “Sogliano? Per lui, io ero il presidente perfetto: era libero di fare quello che voleva. Adesso le decisioni le prenderò principalmente io. Il prossimo anno sarò più presente per il Verona”.
Pasqua 2016 - Nonostante la presenza più assidua del Presidente Setti, il Verona in questa stagione è desolatamente ultimo a 19 punti.
Maurizio Setti dopo Verona-Fiorentina al microfono di Giovanni Vitacchio - 28 ottobre 2015: “Ho visto una squadra viva. Bisogna stare uniti, noi sappiamo cosa dobbiamo fare, la cosa importante è che la società sia viva: il mister è vivo e la squadra è viva. La squadra è super-unita con il mister, e anche noi siamo super-uniti con lui”.
30 novembre 2015 - Dopo un mese da queste dichiarazioni, Mandorlini viene esonerato.
Maurizio Setti dopo Verona-Fiorentina – 28 ottobre 2015: “Siamo stati molto sfortunati oggi, magari se facevamo un punticino, qualcosa cambiava. Aspettiamo i recuperi e qualcosa di buono verrà fuori. Guidolin? Può anche andare in vacanza, noi sappiamo cosa fare e andiamo avanti così. Adesso recuperiamo giocatori come Romulo e vedrete che qualcosa di buono verrà fuori”.
17 gennaio 2016 – Guidolin non va in vacanza, ma firma con lo Swansea, in Premier League.
Maurizio Setti al “Lunedì nel pallone” - 15 novembre 2015: “L’addio di Sogliano? La decisione non nasce in estate ma prima. Dal punto vista tecnico in tre anni ha lavorato bene per un anno e mezzo e male per altrettanto tempo. E’ stata colpa mia, ho dato troppo spazio alla parte tecnica. Bigon? Per me è stato fatto il miglior mercato possibile, abbiamo una rosa equilibrata e di proprietà”.
Maurizio Setti 2 al “Lunedì nel pallone” - 15 novembre 2015: “Se qualcuno oggi ha da criticare la società allora c’è qualcosa che non va. Non mi stanno bene nemmeno le critiche al calciomercato, abbiamo speso dei soldi per prendere calciatori di ottima prospettiva e riconosciuti a livello nazionale. Questo è l’anno più bello a livello societario, perché lavoriamo nel vero modo che ho sempre desiderato, che è di altissimo livello“.
Pasqua 2016 - Il Verona è mestamente ultimo a 19 punti. Dei giocatori di proprietà portati da Bigon non si intravedono plusvalenze per il futuro, plusvalenze che la precedente gestione sportiva aveva garantito. Chissà se non “si fosse lavorato ad altissimo livello” dove sarebbe oggi l’Hellas.
Maurizio Setti 3 al “Lunedì nel pallone” - 15 novembre 2015: “Rafa Marquez non è stato preso solo per vendere magliette, non sono discorsi da fare, è stato scelto per la sua storia, è stata una scelta tecnica. Se leggesse quello che scrivono certe persone Gianni Brera si rivolterebbe nella tomba”.
Natale 2015 - Rafa Marquez saluta frettolosamente la squadra (ultima in classifica) e torna in Messico. Più che Gianni Brera, forse la terra in prossimità della tomba di Saverio Garonzi ha fatto registrare qualche movimento tellurico.
Maurizio Setti 4 al “Lunedì nel pallone” - 15 novembre 2015: “Matuzalem ha una personalità esagerata e se giocherà la metterà in campo, il mister cerca giocatori così. Le maglie non piacciono? Non potevo proporre di nuovo la maglia bianca. Bisogna uscire dal guscio, i veronesi non sono diversi dagli altri, siamo tutti uguali".
Febbraio 2016 - Bigon svela in conferenza stampa che il contratto di Matuzalem era (con accordo verbale) solo di tre mesi. Il prossimo anno verrà riproposta la maglia fluo?
Conferenza di Setti - 13 gennaio: “Noi stiamo cercando di migliorare la difesa: il difensore che cerchiamo deve avere delle caratteristiche adatte a noi, che abbia esperienza e che almeno sappia parlare l’italiano per integrarsi subito”.
Gennaio 2016 – Pochi giorni dopo, nel pieno del mercato invernale, in difesa è arrivato solo Samir (e Gilberto, se lo consideriamo un terzino), che non sapeva una parola di italiano ed era totalmente privo di qualsiasi esperienza nel campionato italiano. Non ha ancora giocato 1 minuto.
Conferenza di Setti 2 - 13 gennaio: “Abbiamo uno dei migliori sistema di scouting di Italia, abbiamo una trentina di profili per ogni ruolo. Comunque i nostri difensori buoni ce li abbiamo: per esempio Bianchetti è un giovane di prospettiva e adesso sta crescendo”.
Pasqua 2016 – Vista la stagione che si sta per concludere, “il miglior sistema di scouting in Italia” non ha sortito i frutti sperati.
Conferenza di Setti 3 - 13 gennaio: “Sono contento del nuovo direttore sportivo? Assolutamente sì. A gennaio, non abbiamo molto da spendere: non ho dato un budget a Bigon. Se avessimo avuto 14 punti i discorsi sarebbero stati diversi, se spendessi 2 milioni oggi, per cosa li spenderei?”
Pasqua 2016 – Il mercato di gennaio si è basato praticamente solo su prestiti secchi. A parte Marrone (due ottime partite, e poi in calo), gli altri non hanno inciso per la causa salvezza. In questo caso, le affermazioni di Setti si sono concretamente realizzate, non si sono spesi soldi nel mercato di gennaio, perché forse il primo a non credere alla salvezza, dopo la sconfitta contro il Palermo (10 gennaio), era proprio lui…
LUCA VALENTINOTTI
FONTE: TGGialloBlu.it
Lettera del Presidente
23/3/2016
Cari tifosi dell’Hellas Verona,
In un momento così difficile dal punto di vista sportivo, vi chiedo di guardare al futuro a prescindere dagli ultimi risultati. Anche io, come voi, vi assicuro, sto soffrendo per l’attuale situazione, che mai avrei paventato a inizio stagione. Abbiamo però il dovere di provare a raggiungere un obiettivo, onorando la maglia fino all’ultimo minuto del campionato. Non molliamo, continuiamo a stare uniti, fermo restando che il vostro attaccamento mostrato finora non ha eguali ed è stato costante per tutta la stagione; vi ringrazio, pur sapendo che non vi sia ragione per ribadirlo essendo un fatto lampante ma non scontato. Accetto le critiche, qualsiasi esse siano, purché costruttive, ma dobbiamo tutti assieme insistere e perseguire perché siamo l’Hellas e questo non dobbiamo dimenticarlo, mai. A fine anno, ci saranno, in ogni caso e in ogni modo, le occasioni per analizzare a fondo la stagione e tirare le somme. Adesso dobbiamo crederci e dobbiamo imporcelo. Il Club, costante nella sua attività e presente, deve e dovrà avere la capacità di rialzarsi dopo una caduta, con ancor più entusiasmo e fiducia rispetto a prima. Ora però, in questi dodici giorni, prepariamo a dovere la sfida con il Bologna, noi e voi assieme.
Maurizio Setti
FONTE: HellasVerona.it
PANCHINA BOLLENTE
Toni dirigente e Mandorlini in panca?
22/03/2016 14:52
Ore concitate in casa del Verona. La gara con il Carpi ha fatto precipitare la fiducia di Setti. Il presidente per ora non parla, ma è chiaro che in questo momento sta riflettendo sul domani. Continuare con Delneri, Bigon, Barresi e la "longa manus" di Gardini da Milano o cambiare tutto? Attenzione perché in queste ore sta circolando un'altra ipotesi. Una rivoluzione morbida, appoggiata da Tullio Tinti, procuratore di Toni, Pazzini e in ottimi rapporti con Mandorlini. L'idea del potente procuratore bresciano sarebbe quella di far tornare Mandorlini sulla panchina del Verona, dando un ruolo dirigenziale a Luca Toni, relegando quindi in un angolo Bigon che resterebbe solo perché legato da un contratto. Resta da vedere se anche Setti si farà convincere da questo scenario, dopo la netta chiusura di gennaio al ritorno di Mandorlini, sebbene in presenza di un contratto che lega il tecnico romagnolo sino al 2017. (g.vig.)
SERIE A
Verona, quel futuro così nebuloso
22/03/2016 14:46
"Ora bisogna capire cosa fare, con il presidente ci vedremo prima di Pasqua e decideremo la linea da tenere...".
Le parole di Delneri, pronunciate domenica scorsa dopo la gara persa contro il Carpi, aprono scenari diversi in casa del Verona. C'é la necessità di non far diventare queste ultime otto gare una lunga "via crucis", ma non solo. C'é anche il pensiero rivolto al domani. Cosa succederà in casa del Verona adesso quando anche il capitano Luca Toni ha parlato di squadra non adeguata alla serie A?
IN CAMPO I GIOVANI. Si fa presto a dire che ora devono giocare solo i giovani che forse hanno più motivazioni del gruppo attuale. Ma il rischio di esporre i ragazzi a figuracce é dietro l'angolo. Con in più il pericolo di "bruciare" i ragazzini. É una scelta non facile né cosi scontata. E poi chi far giocare? Checchin? Tupta? E al posto di chi?
DELNERI AL CAPOLINEA. Anche questa é una possibilità. Accertato il fallimento anche della gestione di Delneri, potrebbe essere che anche il tecnico friulano faccia un passo indietro. Setti potrebbe rimettere sulla panchina Mandorlini o promuovere il tecnico della Primavera Pavanel. Due opzioni per chiudere questa sciagurata stagione.
AVANTI COSÌ IN ATTESA DELLA RIVOLUZIONE. La via più semplice é quella di continuare così in attesa di fare le scelte giuste a fine stagione. Magari cercando di inserire qualche ragazzo e cercare di salvare almeno la dignità.
FONTE: TGGialloBlu.it
SERIE A
Setti contro il passato
Ma quanto brucia...
17/03/2016 10:43
Partendo da Carpi, passando per il Carpi, arrivando a Carpi... Il destino di Setti sembra sempre segnato dalla sua cittadina. Gente operosa, gente per bene, gente che ha fatto i soldi. Ma gente strana, come dicono in Emilia: "Quelli di Carpi? Sono tutti "sboroni"... Hanno fatto i soldi con le maglie (s'intende la maglieria...), ma amano spararle grosse e giocare agli smargiassa...".
LA STORIA. Posto che vai, gente che trovi. Ma la storia di Setti è proprio questa: fa il magazziniere, s'industria, vuole fare il fotografo, poi trova la strada vincente. Una piccola azienda, per carità, niente roba esagerata, una filiera semplice semplice. Setti lavora prima per conto terzi, poi decide di fare il salto di qualità. Moda giovane, prima con Antress Industry, poi con Manila Grace. Fatturato da 55 milioni di euro, tante idee e una passione: il calcio. "Che va fatto con equilibrio, perchè è un attimo farsi prendere la mano. Io lo so bene. Per questo sembro distaccato. In realtà mentre si esulta io sto già pensando al domani" spiega l'imprenditore.
TRIENNIO D'ORO. Lo ha fatto anche nel Verona, proprio all'indomani di tre anni eccezionali. Un cambiamento di rotta che nonostante i disastrosi risultati lo ha portato a dire che "questa è la miglior stagione di sempre". L'animo del carpigiano doc gli deve essere uscito prepotente quel giorno, anche se ammise l'errore di aver tenuto troppo Mandorlini.
Di certo questo campionato se lo immaginava diverso. Mai e poi mai Setti poteva pensare di giocare una partita come quella di domenica quando l'amico-rivale Stefano Bonacini (marchio Gaudì, stesso settore...) arriverà al Bentegodi addirittura con il Carpi davanti al Verona.
TROPPO TIRCHIO. "E' troppo tirchio" disse Setti di Bonacini alla Gazzetta dello Sport quando aveva il vento in poppa. Un'altra battuta da smargiassa, forse.
Setti pensava di salvarsi facilmente quest'anno, invece la sua stagione e quella del Verona è diventata un incubo. Scelte sbagliate, cambi ritardati, recupero degli infortunati imbarazzante, l'arriverderci, mascherato da addio, di Gardini: forse solo l'arrivo di Delneri ha dato la sensazione al presidente di un Verona diverso. Una decisione che Setti ha preso in autonomia: Gardini voleva Corini, lui ha preso Delneri.
SLIDING DOORS. Ora è ancora il Carpi nel destino di Setti che nel Carpi ha anche giocato. Una gara che il Verona deve assolutamente vincere e che il Carpi deve solo non perdere. Sarà una sfida ad altissima tensione, uno scontro diretto, uno di quelli che troppe volte il Verona ha fallito quest'anno. Setti lo giocherà in tribuna, dopo essere tornato da una vacanza e dopo aver fatto visita mercoledì alla squadra. Sigaro in bocca e pochi sorrisi. Ma stavolta un motivo c'è. Con il Verona ultimo e con un piede e mezzo in B, c'è poco da stare allegri...
GIANLUCA VIGHINI
L'INCHIESTA DEL QUOTIDIANO
Il Sole 24 ORE scava nel bilancio Hellas
06/03/2016 14:09
Dall'autorevole "Il Sole 24 ORE" e dall'importante firma di Gianni Dragoni arriva una dettagliata analisi sulla situazione finanziaria del Verona. Nell'articolo, uscito ieri, intitolato: "Il Verona, il marchio e i conti in rosso", il quotidiano economico milanese ha fatto il punto sulla gestione finanziaria dell'Hellas Verona: "Il carpigiano Maurizio Setti è entrato da pochi anni nel calcio di serie A con il Verona Hellas Fc, di cui ha comprato l’80% nel giugno 2012 e l’anno successivo è salito al 100 per cento. Tuttavia, per tentare di far quadrare i conti che non tornano, l’imprenditore emiliano della moda già socio del Bologna ha fatto ricorso a un vecchio metodo, un’operazione di cosmesi contabile praticata da molte squadre con i bilanci in profondo rosso, per esempio Inter, Milan, Roma, Lazio, il fallito Parma, Sampdoria, Genoa (ma non Juventus e Napoli): la “vendita” del marchio, per far emergere una plusvalenza che coprisse i buchi nel bilancio. Però non si tratta di vera vendita, perché a “comprare” il marchio è una società posseduta dalla stessa squadra di calcio o dal suo azionista. Insomma, è un'operazione fittizia che genera un guadagno solo sulla carta, ma nella sostanza nulla cambia".
Dragoni ha continuato: "Con atto del notaio Luca Barassi del 13 dicembre 2013 l’Hellas Verona, tornato in serie A sei mesi prima, ha ceduto i marchi “Verona” alla Hellas Verona marketing & communication Srl, all'epoca interamente posseduta dall'azionista unico del club di calcio, la Hv7 Srl, che ha sede a Carpi. Prezzo di cessione 16 milioni di euro. La “cessione” del marchio ha fatto iscrivere una plusvalenza di 15,985 milioni nel bilancio della società di calcio, come segnala anche il revisore Baker Tilly Revisa. E questa, insieme alle plusvalenze nette da calciomercato per 10,2 milioni, ha portato il bilancio 2014 dell'Hellas Verona in utile per 5,28 milioni, dopo il rosso di 5,35 milioni nell'anno precedente".
Infine, ecco i dati sul bilancio in rosso, sul monte ingaggi, sulle plusvalenze gestite dalla Hv7 Srl (di Carpi) posseduta a sua volta dalla "Falco Investments Sa" con sede in Lussemburgo: "Nell'esercizio successivo Setti ha fatto un'altra operazione. La società di calcio è diventata proprietaria dell'8,89% della società a cui aveva “venduto” il marchio, “versando” 5,09 milioni in un aumento di capitale nel quale Hv7 ha rinunciato al diritto di opzione, riducendo la sua quota all'11% circa. In realtà non si sono mossi soldi, perché Hellas Verona ha usato come moneta parte del credito per la “vendita” del marchio. Nell'esercizio al 30 giugno 2015 il giro d'affari dell'Hellas Verona è diminuito da 43,4 a 40,76 milioni, mentre è aumentato il costo del personale da 29,1 a 33,9 milioni (monte ingaggi al lordo, ndr). Sul calciomercato il club ha realizzato le stesse plusvalenze dell'anno prima, 10,3 milioni: di cui 7 milioni dalla cessione di Juan Iturbe all'As Roma per 22 milioni. Il pagamento è in parte coperto dalla vendita, per 4 milioni, di un calciatore della Roma al Verona, Federico Viviani. Senza più plusvalenze fittizie come quella per il marchio, il bilancio dell'Hellas Verona nel 2015 è tornato in rosso per 6,92 milioni. Il socio unico Hv7 ha anche ricapitalizzato il club per 2,5 milioni convertendo un prestito in riserva in conto capitale. E il socio ha preannunciato che nella stagione in corso verserà altri 7 milioni al club, che è ultimo in serie A. Da notare infine che il socio unico Hv7 è interamente posseduto dalla Falco Investments Sa. Una società che non ha sede a Carpi, come il patron Setti, ma in Lussemburgo".
L.VAL.
LA VICENDA
Setti in tribunale a Bologna
02/03/2016 12:39
Maurizio Setti e Albano Guaraldi, ex presidente del Bologna, sono stati convocati ieri al Tribunale di Bologna per una vicenda di calciomercato che nella città delle due torri ricordano come il più "incredibile, tragicomico errore che il calciomercato ricordi".
A processo c'era l'avvocato Davide Fazzi, 44 anni, procuratore sportivo e tifoso del Bologna che avrebbe telefonato sotto falso nome ad una radio bolognese per chiedere di una presunta cresta fatta da Setti, Bagni e Pedrelli, aleggiando una verità diversa sul caso Viviano, che la società aveva perso alle buste (il portiere che era nel giro della nazionale e per metà del Bologna venne clamorosamente "regalato" alle buste all'Inter).
"Incompetenti sì ma non disonesti" ha raccontato l'attuale presidente del Verona ai giudici. Il pm ha poi chiesto a Setti che danni avesse subito da quella trasmissione. "I giornali ci avevano dato dei pirla, ma dopo quelle accuse fu anche peggio. Prima venivamo bollati come incapaci, dopo anche come disonesti. I tifosi ci accusavano, le banche chiedevano chiarimenti e senza il loro aiuto saremmo morti".
APPROVATO IL FONDO PER LE RETROCESSE
Paracadutissimo
Bingo per Setti
27/02/2016 11:47
E' stata una grande giornata quella di venerdì per il presidente del Verona Setti. Il patron dell'Hellas ha infatti portato a casa un risultato storico dopo la riunione di Lega che doveva finalmente decidere come le società di serie A si sarebbero spartiti i soldi dei diritti tv.
La questione aperta era quella relativa al famoso "paracadute" per le squadre retrocesse in serie B. Una sorta di indennizzo per chi fallisce il campionato. Le previsioni più rosee si sono avverate: alle retrocesse spetteranno 60 milioni di euro. Soldi che saranno ripartiti poi in base agli anni consecutivi di serie A. Se una squadra ha disputato tre anni di A negli ultimi quattro avrà la fetta maggiore. Proprio il caso del Verona.
Alla società scaligera in pratica spetterà una cifra "monstre" in caso di retrocessione con Carpi e Frosinone che invece hanno solo un anno di serie A: 25 milioni di euro, praticamente la stessa cifra percepita in serie A.
E non solo: se il Verona non dovesse farcela a risalire subito, ci sarebbe un altro ulteriore bonus, quantificabile sui 15 milioni di euro per la stagione successiva.
Ovviamente con un simile budget a disposizione la serie B eventuale, dovrebbe solo essere un "passaggio" per l'Hellas. Setti potrà tenere tutti i big (Pazzini?) e continuare con l'attuale struttura societaria.
Il Carpi, tanto per fare un esempio, ha vinto il campionato con un monte stipendi di 4 milioni di euro.
GIANLUCA VIGHINI
FONTE: TGGialloBlu.it
Setti: «Grazie Giovanni, diamo continuità al progetto»
25/2/2016
Verona - «Sono orgoglioso del percorso fatto al fianco di un professionista affermato quale Giovanni Gardini e sono felice che un Club blasonato e titolato come l’Inter abbia scelto un dirigente cresciuto insieme a noi. Le strade si separano ma a prescindere il legame rimane e rimarrà certamente forte, soprattutto in virtù del senso di gratitudine che permane per quanto fatto, per la professionalità che ha contraddistinto l’operato di Giovanni dal primo all’ultimo giorno. Oggi non nasce un nuovo Hellas Verona. E’ infatti nostra intenzione, nella maniera più naturale possibile, dare continuità al progetto e alle idee sviluppate anno dopo anno con Giovanni, grazie anche all’esperienza e alla collaborazione di un dirigente preparato come Riccardo Bigon. L’uscente Direttore Generale non sarà rimpiazzato, verranno invece ulteriormente responsabilizzati i professionisti che già lavorano in Hellas, a cominciare dai capi area. Verrà perseguita la linea giovane anche da un punto di vista manageriale oltreché sportivo, a fronte di un’unità di intenti andatasi a creare, che caratterizza ormai il quotidiano della nostra azienda. Francesco Barresi, con noi da luglio 2014, a partire dal 1° marzo ricoprirà il ruolo di Direttore Operativo e funzionerà da collante tra me e le altre aree che compongono il Club. A me personalmente, per le mie vedute imprenditoriali, questi cambiamenti stimolano e spingono a valutare nuovi percorsi, con un unico fine: il bene della Società, che ha davanti un futuro a prescindere dagli accadimenti sportivi e che può contare sul sostegno di una tifoseria dai tratti unici».
Setti: «Questo il futuro del Verona...»
Postata il 13/01/2016 alle ore 17:00
Verona - Ecco le principali dichiarazioni del Presidente Maurizio Setti, rilasciate durante la conferenza stampa
NON MI VERGOGNO, ANDIAMO AVANTI!
«Mi ero ripromesso di non parlare fino a fine stagione, purtroppo il percorso sportivo non ci sta dando ragione, in certi momenti è giusto farsi sentire. Sento e leggo tante cose, ma sfido chiunque a dire che non ho fatto le cose che dissi fin dalla prima intervista. Ci sono dei media che non dicono cose esatte, ritengo che siano fatti alcuni attacchi personali piuttosto che accuse sensate alla squadra, c’è chi ci dice di vergognarci senza la cultura di costruire ma di rompere e di dare fastidio, questo è un po’ denigrante, soprattutto se pensiamo a quello che abbiamo fatto da quando siamo arrivati in città: abbiamo creato un Settore Giovanile prima inesistente, tanto per dirne una. Non mi devo vergognare se vado in Serie B, la vera vergogna sarebbe far fallire la società, ma noi andremo avanti a costruire. Il fallimento sportivo ci può stare, il campionato lo vince una squadra sola, dal secondo posto in poi bisogna fare mea culpa, ma il bello dello sport è che ti dà sempre un’altra possibilità. Al di là del risultato sportivo, se si guarda l’impegno non si può dire niente, esorto i ragazzi a liberare la testa, poi a fine campionato tireremo le somme. Cercheremo di andare avanti, se poi non arriverà la salvezza sarà meno bello, ma la consapevolezza di tutto ciò che abbiamo fatto in questi anni è motivo di orgoglio. Siamo aperti a qualsiasi tipo di collaborazione, ma sono ancora qua da solo, va bene così. Mi sono fatto tatuare i colori dell’Hellas perché quando faccio una cosa la faccio con impegno, sarò un piccolo imprenditore ma ho sempre fatto le cose a modo mio. Metterò altri soldi per il bene di questa società, il Verona deve lottare per rimanere in A».
IL MERCATO
«Marquez? E’ stato un mio errore consigliare di prenderlo, quest’anno ha reso meno dell’anno scorso. Pazzini? E’ stato un acquisto fatto mettendomi seduto ad un tavolo insieme al Direttore Sportivo e a Mandorlini, il mister fu chiaro fin da subito. Ha spiegato che avrebbe giocato con una sola punta centrale e che ci sarebbe stato posto per Toni e Pazzini insieme solo in alcuni casi. Poi Toni si è fatto male e questa possibilità è sfumata. Il giocatore si è messo a disposizione, ho dato una certezza al Verona: se si fosse fatto male Toni avrei avuto a disposizione un attaccante che aveva già fatto più di 100 gol in Serie A, siamo stati bravi a portare a casa un calciatore con del potenziale. Viviani? Quando l’abbiamo ingaggiato non aveva la pubalgia ma aveva problemi alla caviglia di cui eravamo a conoscenza, ha sforzato per giocare la finale degli Europei Under 21. Romulo sembrava recuperato, poi ancora una ricaduta, lui è stato un acquisto molto importante. Abbiamo una buona base per la B, in caso cercheremo degli innesti. Il mercato di gennaio? Cercheremo di migliorare la difesa, con un italiano possibilmente, abbiamo già preso un esterno, Emanuelson, e cercheremo anche un attaccante. Verona è una piazza che attira, ma chi viene qui deve sapere che ci sarà da lottare e soffrire».
IL FUTURO
«Il futuro? Sto lavorando per rimanere in Serie A, la percentuale è bassa ma non ci siamo arresi. Anche altri imprenditori come Pozzo e Garrone sono dovuti retrocedere, non c’è vergogna in questo, non si cancella quello che è stato fatto. Stiamo facendo crescere tanti ragazzi, di questo sono contento, mi piacerebbe che quello che abbiamo costruito non venga buttato via, questo creerebbe danno al Verona e ai nostri tifosi. Se fosse Serie B? I progetti rimangono tutti in piedi, si va avanti. Solo 8 punti dopo 19 partite? Sono stati fatti errori, quando dico che non abbiamo mai lavorato bene come quest’anno a livello societario è la verità, abbiamo un’organizzazione da top club, tutti gli acquisti hanno avuto l’ok dell’allenatore, l’errore c’è per forza, altrimenti non avremmo così pochi punti. Sparare su Mandorlini sarebbe troppo facile, ha fatto 5 anni ad alti livelli. Abbiamo tutti quanti delle colpe, poi c’è anche il capitolo infortuni, ci sono stati momenti in cui avevamo 5 titolari infortunati, abbiamo dovuto chiamare i giovani della Primavera. Troppo facile dire di cambiare Mandorlini prima, ho sempre creduto nel dialogo e ho visto che voleva provarci ancora, così gli ho dato altre 2 o 3 partite. Come attenuante c’erano gli infortuni a catena e poi sapevo che lui avrebbe dato anche il sangue per il Verona. Ad ognuno il suo ruolo, se il mister aveva dato fiducia a Gomez allora si gioca con Gomez, forse non ha avuto la forza di cambiare modulo, ma in un momento di grandissima difficoltà non avevamo un centravanti. Delneri? In lui ho trovato un professionista serio con tantissima voglia di lavorare e uno staff importante, in lui ho trovato un modo di lavorare che mi piace molto. I test fatti con Mandorlini davano risultati migliorativi, ora Delneri fa test diversi basati sull’intensità, ora siamo all’85% della capacità della squadra. Non abbiamo ancora vinto ma non possiamo vivere in funzione degli 8 punti. Speriamo che rimanga anche il prossimo anno, anche se sarà Serie B».
I TIFOSI
«I nostri tifosi sono spaziali, da pelle d’oca, averli è privilegio che pochi in Serie A possono vantare, sono loro i veri vincitori del torneo fino a qua».
FONTE: HellasVerona.it
13.01.2016
Setti: «Hellas in B? Non sarebbe una vergogna»
Setti durante la conferenza stampa
Setti a ruota libera sulla situazione dell'Hellas. "Se andiamo in B, non è una vergogna". Il patron dell'Hellas in conferenza stampa ha parlato del presente (nero, ultimo posto in classifica) e del futuro del Verona. "Non penso alla categoria", ha detto Setti, "ma alla continuità della squadra". E poi ha precisato: "L'Hellas economicamente è a posto: gli stipendi ci sono per tutti, e vengono pagati". Un rimprovero è andato alla squadra: "Non ha lo spirito per combattere per la salvezza, perché è stata progettata per altri traguardi. Non è una squadra "cattiva", nel senso di temperamento".
Mai così in basso. L’Hellas si trova all’ultimo posto in classifica, alla fine del girone d’andata, con solo otto punti all’attivo e solamente una grande impresa nel girone di ritorno potrà regalare al Verona la possibilità di rimanere per un altro anno in Serie A. Dopo la sconfitta casalinga con il Palermo Setti ha indetto la conferenza, in diretta streaming sul nostro sito.
Situazione molto negativa, quella dell'Hellas dopo la gioia per il ritorno in A, la lotta per l’Europa da «matricola», l’ultima salvezza tranquilla con la soddisfazione di aver vinto con il Napoli, battuto la Fiorentina al Franchi, pareggiato con la Juve campione d’Italia.
Ricordi ormai sbiaditi, anche se sono passati pochi mesi, visto il cammino dei gialloblù nella prima parte di questa stagione: zero vittorie in diciannove partite, ben undici sconfitte e solo otto pareggi, nemmeno l’esonero di Mandorlini e l’arrivo in panchina di Delneri ha portato l’effetto sperato.
FONTE: LArena.it
13:38 | mercoledì 13 gennaio 2016
Verona, Setti: «Serie B? Io non mi vergogno»
Il presidente gialloblu spiega: «Tanti giocatori non vengono qui»
di Matteo Baldini - twitter:@Teo_Baldini © www.imagephotoagency.it
VERONA SETTI - Stagione da incubo fin qui per l'Hellas Verona: nel girone d'andata i gialloblu non sono mai riusciti a vincere e la salvezza a questo punto appare davvero un miraggio. Maurizio Setti, presidente del club scaligero, ha parlato in conferenza stampa soffermandosi sulle difficoltà riscontrate dalla squadra fin qui e provando ad analizzare quanto accaduto.
ATTACCHI PERSONALI - Queste le parole del patron gialloblu: «Sono molto dispiaciuto per la situazione, avevo deciso di non parlare più ma penso sia arrivato il momento di farlo. La stampa locale è andata sul personale, con veri attacchi, e l'unico privilegio qui sono i nostri tifosi. Non penso di dovermi vergognare: ho messo soldi e ne metterò altri ma sono un piccolo imprenditore, non un arabo. Non credo che uno si debba vergognare di andare in B, è successo anche a società come Torino e Genoa». Setti si è soffermato anche sul mercato: «Se dovessimo scendere in B avremmo l'obbligo di fare una squadra per tornare in Serie A subito. In questa fase non è facile fare mercato, tanti giocatori ti dicono che non se la sentono di venire».
FONTE: CalcioNews24.com
LA CONFERENZA
Setti: Se sarà B, con Delneri, non Mandorlini
13/01/2016 11:55
“Intanto ringrazio tutti per essere venuti. Sono contento che ci siano tutti. Non volevo parlare fino a fine campionato: però il percorso sportivo non ci sta dando ragione e quindi è giusto farsi sentire. Il nostro lavoro non è stato apprezzato dai media, soprattutto da quelli locali, e dai blog: probabilmente non vogliono bene a questa società. Ci sono state critiche pesanti ed attacchi personali: dal “vergogna” a “fallimento”. E non ce li meritiamo”. Il Presidente dell'Hellas Verona, Maurizio Sertti, inizia la sua conferenza stampa criticando frontalmente la stampa.
Poi il Presidente del Verona inizia a rispondere alle domande: "Il Verona normalmente incassa meno di altre squadre: l’obiettivo è sempre quello di evitare la B. Sicuramente degli errori sono stati fatti: anche se quest’anno abbiamo lavorato molto bene, perché abbiamo lavorato in gruppo. L’errore quest’anno c’è: se non abbiamo vinto neanche una partita, di sicuro sono stati fatti degli errori, da parte di tutti. Quando Pazzini e Toni erano fuori, forse Mandorlini poteva anche cambiare il modulo. Localizzare l’errore esatto di quest’anno? Non so dirlo esattamente adesso: è da dividere fra tutti”.
Setti parla di Viviani, Mandorlini e Pazzini: “L’acquisto di Pazzini è stato condiviso con il mister: Mandorlini gli aveva detto chiaramente che giocavamo solo ad una punta. Viviani? E' stato il miglior in campo contro il Palermo, il problema che aveva in estate non era pubalgia: avevamo fatto esami accurati. Il problema che aveva era alla caviglia. Mandorlini esonerato tardi? Forse dovevo cambiarlo prima, ho cercato il confronto: avevo visto una persona che voleva riscattarsi. Ma forse non aveva più quella “cattiveria” dentro".
Su Delneri e la B: "Se andassimo in B, l’obiettivo sarebbe quello di tornare subito in A perché Verona è una piazza importante: ha una tifoseria da brividi. Ci saranno investimenti in B? Quest’anno ci ho messo di mio 7 milioni, per la Serie B abbiamo un base di giocatori validi, probabilmente servirà qualche innesto. Ma non sto pensando alla B, perché siamo ancora in serie A. Delneri? Mi piace come lavora, ha uno staff importante: oggi siamo ancora al 85% della capacità fisica. Delneri è una grande persona, di spessore, è un grande professionista e lui è contento di essere qua”.
Sul mercato di gennaio: “Noi stiamo cercando di migliorare la difesa: il difensore che cerchiamo deve avere delle caratteristiche adatte a noi, e che almeno sappia parlare l’italiano per integrarsi subito. Poi usando il 4-4-2 abbiamo preso Emanuelson, e magari dobbiamo trovare una seconda punta”.
Setti continua: “Io voglio continuare a fare calcio a Verona, ma la piazza di Verona sa che dovrà soffrire: non ho la disponibilità economica di Squinzi, l’obiettivo è sempre quello di sopravvivere in A, o risalire dalla B. Programmazione futura: Europa League? Ci potremmo arrivare con “un colpo di culo". Non finiremo come le squadre che falliscono da un punto di vista societario, io pago tutti i mesi gli stipendi. L’importante è che la società ci sia: l’importante è che cresca il settore giovanile. Speranza di salvarsi quest’anno? La rosa ha meno infortunati. Delneri ha vissuto una cavalcata importante con la Sampdoria nel girone di ritorno, è abituato a viverle: certo non con il baratro della B sulle spalle. Questo è un campionato strano, non dobbiamo abbatterci: ci dobbiamo provare”.
Sul mercato in generale. "Abbiamo uno dei migliori sistemi scouting di Italia, abbiamo una trentina di profili per ogni ruolo. Comunque i nostri difensori buoni ce li abbiamo: Helander e Bianchetti sono giovani di prospettiva e adesso stanno crescendo. I giocatori che vengono a Verona devono essere motivati".
Su Sogliano: "Rispetto alla gestone dirigenziale precedente, è cambiato il direttore sportivo perché si era chiuso un ciclo. Tornando indietro a luglio adesso potrei dire che ho sbagliato a fare alcune scelte ma sarei ipocrita: quindi rifarei tutto. Sono contento del nuovo direttore sportivo? Assolutamente sì. A gennaio, abbiamo qualcosa da spendere: non ho dato un budget a Bigon. Se avessimo avuto 14 punti i discorsi sarebbero stati diversi, se spendessi 2 milioni oggi, per cosa li spenderei?"
Tornando a Mandorlini: "Quest’anno nella squadra di Mandorlini non vedevo più quello spirito battagliero di una volta: anche se è troppo facile ora dare la colpa a Mandorlini. Forse ad inizio anno non c’era la convinzione di fare un campionato di sofferenza: e purtroppo alla fine è andata male.
Sull'addio del capitano del Messico: "Marquez? Non mi è piaciuta la gestione del suo addio: ma dovevamo trovare un nuovo difensore e lo stiamo cercando. Non escono notizie nel mercato di entrata del Verona? Vuol dire che lavoriamo sottotraccia. Noi avevamo preso Paulinho, poi è scappato via: forse è meglio lavorare sottotraccia".
Se sarà Serie B non ci sarà Mandorlini: “Delneri o Mandorlini in serie B? La prima opzione assolutamente si, la seconda opzione assolutamente no. Moras? È un nostro difensore: se ci danno un milione ci potrei pensare. 250 mila euro? assolutamente no.
L.VAL.
FONTE: TGGialloBlu.it
Hellas Verona, Setti: “Non ho nulla di cui vergognarmi, con questa situazione tanti giocatori non vogliono venire”
Maurizio Setti - Hellas Verona
Redazione13-01-2016 13:19
Ultimo posto in campionato, zero vittorie in tutto il girone d'andata e una salvezza che adesso sembra davvero un'impresa. Stagione da dimenticare fino a questo punto quella dell'Hellas Verona, non è servito nemmeno l'avvicendamento in panchina tra Delneri e Mandorlini per dare una svolta all'ambiente gialloblu.
Tra chi è stato oggetto di diverse critiche c'è anche il presidente Maurizio Setti, che oggi è intervenuto in conferenza stampa per chiarire la posizione della società. "Sono molto dispiaciuto per la situazione che si è venuta a creare, il percorso sportivo purtroppo non ci sta dando ragione, ma adesso credo sia arrivato il momento di farsi sentire anche se avevo deciso di non parlare più - ha detto Setti - La stampa locale, in particolare, è andata sul personale, facendo veri e propri attacchi e non accuse sensate alla squadra. L'unica nota positiva sono i nostri tifosi, un vero privilegio. Non credo che mi debba vergognare, dovrei farlo se fallissi come società, se non riuscissi a pagare gli stipendi, non se finisco in Serie B. Ho già messo e metterò altri soldi, ma sono un piccolo imprenditore, non un arabo. Verona è una società che deve lottare ogni anno per rimanere in Serie A, ma può anche capitare che si vada in B, è successo anche a società come Torino o Genoa, non credo sia un discorso per cui vergognarsi. Sono sicuro del fatto che ciò che è stato portato avanti non andrà perso, da una stagione come quella attuale si impara e si cresce, ma mi piacerebbe che tutto ciò che è stato costruito non venga buttato via".
Una stagione iniziata male e caratterizzata da tanta sfortuna, il Verona non è riuscito ad avere la meglio neanche nell'ultimo turno contro il Palermo: "Non mi voglio nascondere dietro la sfortuna, ma perdere con una squadra senza allenatore credo sia il massimo - continua Setti - Perchè stiamo andando così male? Sicuramente degli errori sono stati fatti, ma sarebbe sbagliato sparare su chi c'era prima, in primis su Andrea Mandorlini, che in cinque anni ci ha portato a livelli elevatissimi. A suo tempo il mister ha dato l'ok su tutto quello che è stato fatto anche in sede di mercato. Ovviamente un errore c'è stato altrimenti adesso non avremmo 8 punti, non era mai successo di non riuscire a vincere una partita anche per fortuna. Quando abbiamo avuto gli infortuni di Toni e Pazzini a catena avevo detto che doveva fare qualcosa lui, magari un cambio di modulo, purtroppo non ce l'ha fatta. Marquez probabilmente è stato un errore mio, consigliai a Sogliano di prenderlo, ma quest'anno ha reso ancora meno dell'anno scorso. L'acquisto di Pazzini non è stato fatto alla cieca. Quest'estate ci siamo seduti a un tavolo con Mandorlini e il direttore sportivo, l'allenatore ha detto al ragazzo di venire, ma ha chiarito che avrebbe giocato una sola punta, quella più in forma. Lui ha detto che gli andava bene. C'era la possibilità che Toni non potesse giocare tutte le partite, ma quando doveva giocare Pazzini non abbiamo avuto la possibilità di sfruttarlo. L'operazione comunque è stata ottima, abbiamo portato un giocatore che ha fatto 100 gol in serie A". E ancora sul mercato: "Viviani? Domenica è stato il migliore in campo, quando è arrivato non aveva la pubalgia, aveva un problema che si portava dalla fase finale degli europei. Non credo che non fosse integro, il suo è un discorso cronico. Rómulo si era già operato, era pronto, ha giocato 20 minuti con la Roma e poi è sparito. L'esonero di Mandorlini? Forse era da fare prima, ma il mio modo di ragionare non è come quello di Zamparini. Ci siamo confrontati e gli ho dato due o tre partite in più, fino a quel punto senza gli infortuni a catena poteva avere chances. Avrebbe dato il sangue, ma forse a quel punto non aveva più la cattiveria giusta".
Chiusura sul mercato e sui prossimi obiettivi, Setti ha parlato delle difficoltà incontrate ad ingaggiare alcuni giocatori: "Come piazza Verona è da brividi, se scendiamo in Serie B è un obbligo fare una squadra per tornare subito in A. Le cose non le faccio tanto per fare, porto avanti un progetto importante, continuando il processo di ringiovanimento. O si fa come il Sassuolo che compra i giovani più forti, o si fa come noi che usiamo quelli del settore giovanile e li facciamo crescere. Quest'anno non ci siamo rincoglioniti, ma in questa fase non è facile fare mercato, perché a 8 punti tanti giocatori ti dicono 'mi piace la piazza ma non me la sento di venire'. Certo è che se comprando Pazzini, Rómulo, Viviani, Helander si dice che ci siamo indeboliti vuol dire che non avete collegato il cervello".
FONTE: GianlucaDiMarzio.com
SERIE A
Verona, Setti: "Marquez errore. Acquisto Pazzini non è stato alla cieca"
13.01.2016 13.54 di Tommaso Bonan
Il presidente dell'Hellas Verona, Maurizio Setti, ha parlato in conferenza stampa analizzando anche le scelte sbagliate sul mercato: "Perchè stiamo andando così male? Sicuramente degli errori sono stati fatti, ma sarebbe sbagliato sparare su chi c'era prima, in primis su Andrea Mandorlini, che in cinque anni ci ha portato a livelli elevatissimi. A suo tempo il mister ha dato l'ok su tutto quello che è stato fatto anche in sede di mercato. Ovviamente un errore c'è stato altrimenti adesso non avremmo 8 punti. Marquez probabilmente è stato un errore mio, consigliai a Sogliano di prenderlo, ma quest'anno ha reso ancora meno dell'anno scorso. L'acquisto di Pazzini non è stato fatto alla cieca. Quest'estate ci siamo seduti a un tavolo con Mandorlini e il direttore sportivo, l'allenatore ha detto al ragazzo di venire, ma ha chiarito che avrebbe giocato una sola punta, quella più in forma. Lui ha detto che gli andava bene. C'era la possibilità che Toni non potesse giocare tutte le partite, ma quando doveva giocare Pazzini non abbiamo avuto la possibilità di sfruttarlo. Viviani? Domenica è stato il migliore in campo, quando è arrivato non aveva la pubalgia, aveva un problema che si portava dalla fase finale degli europei. Non credo che non fosse integro, il suo è un discorso cronico. Rómulo si era già operato, era pronto, ha giocato 20 minuti con la Roma e poi è sparito. L'esonero di Mandorlini? Forse era da fare prima, ma il mio modo di ragionare non è come quello di Zamparini. Ci siamo confrontati e gli ho dato due o tre partite in più, fino a quel punto senza gli infortuni a catena poteva avere chances. Avrebbe dato il sangue, ma forse a quel punto non aveva più la cattiveria giusta. Come piazza Verona è da brividi, se scendiamo in Serie B è un obbligo fare una squadra per tornare subito in A. O si fa come il Sassuolo che compra i giovani più forti, o si fa come noi che usiamo quelli del settore giovanile e li facciamo crescere. Quest'anno non ci siamo rincoglioniti, ma in questa fase non è facile fare mercato, perché a 8 punti tanti giocatori ti dicono 'mi piace la piazza ma non me la sento di venire'. Certo è che se comprando Pazzini, Rómulo, Viviani, Helander si dice che ci siamo indeboliti vuol dire che non avete collegato il cervello".
SERIE A
Verona, Setti: "Non ho nulla di cui vergognarmi. Può capitare di andare in B"
13.01.2016 13.45 di Tommaso Bonan
Il presidente dell'Hellas Verona, Maurizio Setti, ha parlato in conferenza stampa analizzando il difficile momento della squadra in campionato: "Sono molto dispiaciuto per la situazione che si è venuta a creare. Adesso credo sia arrivato il momento di farsi sentire anche se avevo deciso di non parlare più. La stampa locale, in particolare, è andata sul personale, facendo veri e propri attacchi e non accuse sensate alla squadra. L'unica nota positiva sono i nostri tifosi, un vero privilegio. Non credo che mi debba vergognare, dovrei farlo se fallissi come società, se non riuscissi a pagare gli stipendi, non se finisco in Serie B. Ho già messo e metterò altri soldi, ma sono un piccolo imprenditore, non un arabo. Verona è una società che deve lottare ogni anno per rimanere in Serie A, ma può anche capitare che si vada in B, è successo anche a società come Torino o Genoa, non credo sia un discorso per cui vergognarsi. Sono sicuro del fatto che ciò che è stato portato avanti non andrà perso, da una stagione come quella attuale si impara e si cresce, ma mi piacerebbe che tutto ciò che è stato costruito non venga buttato via".
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
L'ANALISI DI CALCIO E FINANZA
Bilancio Verona
Perdita di 7 milioni
09/12/2015 20:56
Calcio & finanza, sito specializzato, ha analizzato il bilancio dell'Hellas Verona. Ecco il resoconto di Matteo Spaziante che ha elaborato l'articolo.
"Bilancio Hellas Verona 2015, ritorna il rosso: il rendiconto al 30/6/2015 del club gialloblu evidenzia infatti una perdita netta di 7 milioni di euro, in peggioramento rispetto alla scorsa annata. Nel 2014 fu la cessione del marchio ad evitare il rosso, oggi invece i conti non quadrano di nuovo, ritornando in negativo per la prima volta dal ritorno in serie A. E sotto lo 0 sono anche i bilanci della controllata Hellas Verona Marketing & Communication S.r.l. e della controllante HV7 S.r.l., holding che ha alle spalle una catena non chiarissima, come era già emerso qualche mese fa in seguito ad un’indagine del Corriere della Sera sulla proprietà Setti.
Bilancio Hellas Verona 2015, i costi
Continuano a salire, dopo il ritorno in A, i costi per il Verona: dai 54 milioni del 2014 si è passati, nel 2015, a 58 milioni. Crescono, infatti, tutte le voci, dagli ammortamenti ( che passano da 3,5 a 5,6 milioni di cui 5,1 riguardanti i calciatori) ai servizi (da 9 a 11 milioni) passando per i procuratori e le consulenze sportive (da 2 a 4,9 milioni), ma soprattutto aumenta il costo del personale, in salita del 16% (da 29,1 a 33,9 milioni). In particolare, i compensi dei calciatori sono passati da 20,9 milioni a 25,9, mentre stabili sono rimasti quelli di allenatori e istruttori (intorno ai 2.4 milioni).
Bilancio Hellas Verona 2015, i ricavi
Contestualmente alla crescita dei costi, però, non c’è stata una crescita dei ricavi, che anzi sono calati rispetto al 2014, da 53,6 a 51 milioni, diminuzione dovuta soprattutto alla cessione del marchio a Hellas Verona Marketing & Communication S.r.l., che infatti ha fatto registrare nel suo bilancio circa 5.6 milioni di ricavi tra sponsorizzazioni e vendite. Per quanto riguarda il bilancio Helllas, invece, i 7 milioni di plusvalenza per la cessione di Iturbe alla Roma (che ha un debito verso i gialloblu di 12.5 milioni) stabilizzano il totale delle plusvalenze sui 10 milioni come l’anno passato, mentre i diritti tv sono saliti a 24,8 milioni di euro. Gli sponsor della squadra hanno contribuito con 1,2 milioni, di cui 1 pagato da Agsm, Leaderform, Franklin & Marshall) e 193 mila da Nike. Il leggero calo di abbonamenti e biglietti invece ha fatto scendere i ricavi da vendite da 5.3 a 5.1 milioni
Controllanti e controllate
Il bilancio del Verona però non è l’unico che serve per capire l’andamento del club. La società infatti detiene l’88,89% Hellas Verona Marketing & Communication S.r.l., che come detto sopra ha la gestione di alcuni elementi per i ricavi (ed ha chiuso il 2015 con un rosso di 350 mila euro) ed è detenuta al 100% dalla HV7 di Carpi, una società a responsabilità limitata di cui Setti, presidente gialloblu, è amministratore unico".
DOPO IL FROSINONE
Mandorlini vacilla Lunedì la decisione
29/11/2015 20:32
Setti, Gardini e Bigon se ne sono andati dal Matusa in auto. Un viaggio che servirà a riordinare le idee e a capire se è il caso di continuare con Mandorlini. "Qualcosa bisogna fare" ha detto Bigon ai vari microfoni. Leggendo tra le righe (ma neanche tanto), la posizione di Mandorlini non è mai stata così in dubbio. L'alibi degli infortuni non regge più, anzi in questo momento è un aggravante. La notizia che anche Pazzini e Gomez hanno subito due infortuni muscolari è la spia che qualcosa non funziona anche a livello di preparazione. Il mister del Verona non è mai stato così vicino all'esonero. Pur concedendogli tutte le attenuanti, unitamente ad una fiducia che è durata sino ad oggi, i risultati sono impietosi. "Siamo ultimi" ha sussurrato Bigon "e questa purtroppo è l'unica certezza in questo momento". Toccherà poi a Setti prendere l'ultima decisione, così come da filosofia di Bigon che anche recentemente in una lezione a Coverciano spiegava che non tocca al ds scegliere l'allenatore ma che è il presidente che si deve "esporre" in una decisione così strategica.
In una situazione molto "liquida" ovviamente si è subito scatenato il toto allenatore. Rispetto a qualche settimana fa la rosa dei papabili si è fatta molto più esigua. C'è la pista che porta a Corini (amico di Toni e quindi "agevolato"), quella che porta a Inzaghi (uomo di Tinti, procuratore molto influente oggi nel Verona...) e poi tutte le altre: da Malesani a Del Neri non necessariamente in quest'ordine.
Ma sicuramente bisogna fare in fretta e la decisione arriverà già lunedì, magari in mattinata. Poi il Verona dovrà preparare la gara con il Pavia in Coppa Italia e soprattutto l'altra sfida salvezza con l'Empoli (che ha sconfitto 1-0 la Lazio nel posticipo e che è salito a 18 punti in classifica). Se con un nuovo tecnico lo si saprà molto presto.
FONTE: TGGialloBlu.it
Setti: «I tifosi sono la nostra anima»
Postata il 27/11/2015 alle ore 12:30
Provaglio d'Iseo (Brescia) - Ecco le dichiarazioni del presidente Maurizio Setti, rilasciate in occasione dell'evento per il 50° anniversario dalla fondazione di Metano Nord, Main Jersey Sponsor dell'Hellas Verona, tenutasi presso la Tenuta Bersi Serlini (Provaglio d'Iseo, BS).
«Una serata molto bella, anche commovente nelle parole di Marco e Ruggero Barzaghi (Presidente e Vicepresidente di Metano Nord, ndr), nelle quali si è percepito l’impegno e il sacrificio che ci hanno messo per costruire questa azienda. Anche la location è davvero di qualità, siamo felici di poter partecipare a questa festa. Unione e sacrificio, parole importanti anche per il Verona? In questo momento sicuramente, solo così si può uscire da questa situazione. Domenica è determinante per noi, non ci meritiamo questa posizione in classifica e dobbiamo dimostrare che ne usciremo tutti insieme. I tifosi? Sono una parte fondamentale, quando dico tutti insieme intendo gli sponsor, la società ma soprattutto i tifosi. Sono una fattore importantissimo a Verona, sono l’anima dell’Hellas e ci aiuteranno. Noi come società faremo tutto il possibile, crediamo che questa situazione si possa rovesciare. Squadra a Coverciano? Ritiro condiviso da tutti: società, staff tecnico e calciatori, per ricercare la massima concentrazione e trovare la prima vittoria, si ricollega a quell’idea di tutti insieme di cui parlavamo prima. Il Verona? Questo Verona può tutto, soprattutto con il recupero degli infortunati, speriamo che domenica sia l’inizio di un nuovo percorso».
Setti: «Il mio Verona si deve salvare»
Postata il 17/11/2015 alle ore 00:50
Verona - Le dichiarazioni del Presidente gialloblù, Maurizio Setti, rilasciate durante la trasmissione 'Lunedì nel Pallone' condotta dal giornalista Gianluca Tavellin.
IL MIO VERONA
«Il Verona è tutto di Setti, ci sono delle società fiduciarie ma sono tutte mie anche quelle. Nella vita contano i fatti, dirigo la mia azienda dall’89, lo stesso telefono dal ‘90, ho una passione, quella del calcio, non mi interessa apparire ma il fare. La mia amicizia con Volpi? Ormai è una leggenda metropolitana, un personaggio che prima non esisteva e ora per mille motivi compare nelle cronache. Non mi interessano le voci, se un domani Volpi vorrà venire a darmi una mano non lo rifiuterò, come ho chiesto una mano agli imprenditori veronesi, ma finora nessuno si è fatto avanti, ma questo non lo dico per criticare. Se i tifosi si preoccupano del risultato sportivo li capisco, ma altri discorsi no, siamo una società solida e questo è riconosciuto da tutti a livello nazionale. Su questa città e questi tifosi, che sono il valore aggiunto, stiamo facendo un percorso coerente dal primo giorno. Se qualcuno oggi ha da criticare la società allora c’è qualcosa che non va. Non mi stanno bene nemmeno le critiche al calciomercato, abbiamo speso dei soldi per prendere calciatori di ottima prospettiva e riconosciuti a livello nazionale. Io a Verona per fare Io venuto per fare business del calcio? Mi basterebbe non rimetterci soldi, il bilancio che andiamo a chiudere presenta un meno che andrà sanato, questo fa parte del gioco. Non ho guadagnato niente, siamo sotto, pronto a dimostrarlo a chiunque. Lo stadio? Il Comune è predisposto ad ascoltarci, la mia priorità rimane il centro tecnico, una struttura adatta per la prima squadra e per crescere i ragazzini, il futuro del Verona».
IL VALORE DELLA SOCIETÀ
«Quanto vale il Verona? La quotazione è figlia di tanti fattori. Possiamo fare affidamento sui diritti tv, che sono una voce molto importante, e l’anno scorso sono stati di circa 27 milioni, più eventuali plusvalenze, merchandising e i ricavati della biglietteria. Il discorso principale è quello degli stipendi, che vanno ad incidere molto. La retrocessione sarebbe per noi un danno esagerato, nelle logiche moderne è un baratro inaffrontabile, ma non dobbiamo pensarci, la salvezza è alla nostra portata. Ma se andremo in Serie B non ci tireremo indietro, nel calcio devi pensare sempre in avanti, senza ripensamenti. Ci manca il risultato ma questo è l’anno più bello a livello societario, perché lavoriamo nel vero modo che ho sempre desiderato, che è di altissimo livello. Quest’anno abbiamo speso 7 milioni in meno e tutti i calciatori sono di proprietà tranne uno. Preferisco avere una società con logica aziendale di sostenimento, inoltre paghiamo regolarmente gli stipendi regolarmente ogni mese».
MANDORLINI, GARDINI E BIGON
«La conferma di Mandorlini? Non è stata scelta economica, il mister è stato confermato esclusivamente perché ha dimostrato che ha in mano la squadra. Il mio rapporto con l’allenatore è cresciuto tantissimo col tempo, abbiamo cercato il confronto ogni volta che c’è stato problema, abbiamo deciso di continuare il nostro percorso insieme. Non pensiate e che lui sia contento di questa situazione, è il primo che sta male per la situazione del Verona. Se Delio Rossi l’anno scorso è stato vicino alla panchina del Verona? Da parte mia e di Gardini no, per Sogliano ci sarebbero state più possibilità. L’addio a Sogliano? La decisione non nasce in estate ma prima. Dal punto vista tecnico in tre anni ha lavorato bene per un anno e mezzo e male per altrettanto tempo. E’ stata colpa mia, ho dato troppo spazio alla parte tecnica, e ci sono cifre che il Verona non si può permettere, non posso spendere un milione per Chanturia e non sapere dov’è e cosa fa. O per Fernandinho o Saviola che mi costano 3-400 mila euro a partita. Sean ha avuto troppe libertà, non ha nelle sue corde il modo di fare calcio che volevo io, e questo mi dispiace perché questi aspetti sono stati traviati. Perché scegliere Bigon? L’ho ritenuto in possesso delle qualità giuste per il Verona. Basta guardare la rosa del Napoli, 9 titolari su 11 sono calciatori suoi. Bigon va al campo alla mattina e torna al pomeriggio, un professionista che si tiene aggiornato costantemente sulla squadra confrontandosi con staff tecnico e medici. Gardini più importante? Non solo il tipo che si fa soggiogare, c’è qualcosa che non torna, non capisco che pro faccia al Verona scrivere queste cose, figuriamoci se mi metto in una posizione in cui qualcuno mi possa comandare. Gardini è un professionista di altissimo livello, ci confrontiamo spesso. Credo nella condivisione, nelle mie aziende come nel calcio, perché è condividendo un’idea che salta fuori la soluzione migliore».
LA ROSA E IL MERCATO
«Un commento sul mercato? Per me è stato fatto il miglior mercato possibile, abbiamo una rosa equilibrata e di proprietà. Pazzini? E’ stato preso a parametro zero, operazione riuscitissima, è uno che garantisce il gol, un bomber da Serie A, categoria nella quale ne ha fatti più di 100, una garanzia, tra cinque anni sarà comunque più giovane di Toni. Sta soffrendo per la caviglia, quando starà meglio farà vedere il suo valore. Souprayen? Dopo la prima partita con la Roma almeno tre società hanno chiesto informazioni su di lui. In difesa abbiamo preso Helander e Bianchetti che hanno fatto bene in Under 21, due giovani al fianco a due calciatori esperti. Viviani? Ha fatto 30 presenze al Latina e la finale degli Europei Under 21 e anche lì zero problemi legati alla pubalgia. Non sono un esperto ma è una patologia subdola, una grande sfiga. Federico sta facendo di tutto e di più per tornare, si riaggregherà al gruppo con il Frosinone. Sala ha qualità importanti e il carattere giusto, quest’ano è stato insignito della maglia da titolare. E’ un momento di sofferenza e anche lui fa fatica, sono contento che sia rimasto. Se Rafa Marquez è stato preso solo per vendere magliette? Non sono discorsi da fare, è stato scelto per la sua storia, è stata una scelta tecnica. Se leggesse quello che scrivono certe persone Gianni Brera si rivolterebbe nella tomba. Romulo? Il suo procuratore non lo aiuta molto. Nessuno rinuncia alla Nazionale a cuor leggero, vuol dire che non stava bene. Contiamo di recuperarlo a gennaio e puntiamo ancora su di lui come è normale che sia. Se torneremo sul mercato a gennaio? Noi ci muoviamo sempre, deve essere ben chiaro che andiamo avanti perché sappiamo ciò che bisogna fare, se servirà intervenire allora lo faremo. Iturbe e Schelotto? Di sicuro non c’è nulla, stiamo cercando informazioni ma dobbiamo aspettare gennaio. Il ritorno di Juancito lo vedo difficile, ma dovesse partire da Roma sicuramente non disdegnerebbe una squadra e una piazza che già conosce».
LO SPOGLIATOIO
«Toni? Con Luca ho un bellissimo rapporto, ci sentiamo spesso. Quando è arrivato a Verona era nella fase del passaggio da ragazzo a uomo ed è diventato un leader indiscusso di questa squadra. La sua mancanza si sente, allo stadio cerca sempre di dare la carica ai ragazzi. E’ un capitano vero, rientrerà quando sarà al 100%. Chi ha personalità per trascinare? Nonostante le qualità che abbiamo viviamo di entusiasmo, in alcuni casi non abbiamo la testa per gestire la pressione. Matuzalem ha una personalità esagerata e se giocherà la metterà in campo, il mister cerca giocatori così. Il Verona è una società che deve fare del salvataggio il suo mestiere, il mister lo sa e deve dare qualche stimolo in più. Difendere meglio dopo l’1 a 0? Questo è uno degli aspetti da migliorare, Mandorlini sa dove deve intervenire, ci siamo parlati. Non sono arrabbiato, ho sensazioni positive di chi sa che deve lottare per salvarsi. Il Napoli? Loro stanno vivendo un grande momento, ma il calcio è bello perché non è scontato. Firmerei per chiudere l'andata con 15-16 punti e pensiamo al Napoli come ad una ripartenza dal punto di vista dell’atteggiamento, si può perdere ma se arrivano i segnali giusti…».
LE MAGLIE
«Un commento alle maglie? Abbiamo continuato il rapporto con Nike che è il marchio più importante in ambito sportivo. Sulla questione della seconda e terza maglia ci sono regolamenti di Lega che siamo tenuti a rispettare, questo fa parte del modo di giocare il calcio al giorno d’oggi. Bisogna dare un’alternativa, non potevo proporre di nuovo la maglia bianca. Bisogna uscire dal guscio, i veronesi non sono diversi, siamo tutti uguali».
FONTE: HellasVerona.it
SERIE A
Altro che mangiallenatori: Setti va controtendenza e Mandorlini resta
12.11.2015 08.30 di Marco Conterio Twitter: @marcoconterio
Un allenatore. Uno solo. Di tutti i proprietari dei club di Serie A, anche degli ultimi arrivati, Maurizio Setti ha avuto un solo tecnico. Andrea Mandorlini. Gli altri hanno già cambiato, anche i più freschi come Saputo, Thohir e Pallotta. Il Verona no. Nonostante una stagione difficile, da ultima della classe a ben sei punti dal quartultimo posto dopo sole dodici giornate, ha deciso di prendere una strada diversa dalla moda, dalla tendenza.
Ieri vi abbiamo raccontato di ben 228 cambi, in ogni categoria, delle 20 squadre di A con gli attuali proprietari. Ed in questo mare magnum, il Verona di Setti ha una sola casella occupata, da Andrea Mandorlini. "E' l'uomo giusto per la risalita", dice il ds Riccardo Bigon. Una scelta coraggiosa e forte, solo il tempo dirà se la costanza e la fiducia nelle proprie scelte ripagherà la voglia di non tradire il proprio credo e di dare ancora chances al tecnico che ha riportato gli scaligeri dai bassifondi della C alla A.
Ieri si sono presentati in conferenza insieme, ds e tecnico, per mostrare e dimostrare ancora compattezza. Nonostante gli errori, nonostante una classifica deficitaria, questo merita un grande plauso. La costanza. Solo il tempo dirà se perseverare sarà diabolico o se sarà la strada giusta. Ma in un'Italia di mangiallenatori, Setti ha un record. Al contrario, ma di tutto rispetto. Un solo allenatore, nella gestione del suo Verona. Andrea Mandorlini.
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
SOS SALVATE IL VERONA
08 NOV 2015 AUTORE Gianluca Vighini
Tutto può succedere dopo la sconfitta con il Bologna. Ogni scenario è possibile, perchè in questo momento il Verona è un malato che appare moribondo e con un piede in serie B.
Può ovviamente saltare Mandorlini, perchè in questo momento, a mercato chiuso, è l’unica strada che la società può percorrere per rivitalizzare la squadra. Guidolin, Di Carlo, Corini e Ballardini sono alla finestra.
Altrettanto ovviamente è possibile che Setti decida di dare ancora a fiducia a Mandorlini, come ha già dichiarato dopo la Fiorentina. Ma quella gara veniva prima dei due scontri diretti, con il derelitto Carpi e con il Bologna in cui il Verona ha incassato uno stiracchiato punticino solo grazie alle parate di Rafael. Non credo che Setti pensasse a questo epilogo. Ma il presidente ha parlato di superconferma, ribadendo ai microfoni di essere uno che dà seguito a quello che dice, cioè appunto confermare Mandorlini.
Esiste anche una terza via che qualcuno aleggiava stasera dopo il match. E cioè che in cuor suo Setti (a cena sabato sera a Sommacampagna nè con Gardini nè con Bigon) possa pensare di tenere Mandorlini e di ricomporre la coppia con Sean Sogliano, il direttore sportivo a cui è stato più legato e con cui ha ottenuto risultati eccezionali.
Un’idea che appare al momento fantamercato e che darebbe il via ad un ribaltone interno di enormi proporzioni, ma nel calcio mai dire mai. Due anni fa era, per esempio, impensabile ipotizzare un divorzio tra Setti e Sogliano e abbiamo visto com’è andata. Francamente mi sembra una via poco percorribile, ma, ripeto, nel calcio mai dire mai e se certi voci serpeggiano è perchè da qualche parte se ne parla.
Di certo, l’unica cosa che Setti non può permettersi è l’immobilismo. Perchè stando fermi e andando avanti così la baracca sta affondando. Faccia qualcosa e la faccia in fretta.
SETTI RIFLETTA ANCHE SULL’ASSETTO SOCIETARIO
08 NOV 2015 AUTORE Francesco Barana
In principio furono le maglie, con quei colori sociali così sconosciuti. Due anni fa qualcuno mi disse e scrisse che in fondo “è un dettaglio”, e “conta la serie A”, e “sono discorsi estivi” eccetera, come se l’argomento identità fosse equiparato a una ‘sveltina’ estiva da rotocalco patinato, o Parigi valesse bene una messa. In realtà il sottoscritto – memore di un grande proverbio popolare, rivisitato alla sua maniera dal Manuel Fantoni di Borotalco – ha sempre pensato che “l’abito fa il monaco, eccome se lo fa!” e vedeva nella scelta di Gardini di abdicare alla tradizione in nome del puro marketing, la cartina di tornasole di una certa freddezza della dirigenza nei confronti dell’ambiente e della piazza.
Con l’addio di Sogliano, ancora acerbo sul piano “politico” (le vicende di Carpi lo confermano) ma uomo passionale e ”di campo”, e la promozione del ‘cardinale’ Gardini (attraverso la nomina del ‘parroco’ Bigon alla direzione sportiva) a deus ex machina di via Belgio, questa freddezza si è riverberata anche nella sfera tecnica. E così ecco un calciomercato estivo verticistico, con non pochi denari, ma senza intuito e fantasia, condotto dagli uffici (Bigon ha dichiarato che lui non visiona direttamente i giocatori, ma delega al suo scouting) e ridotto perlopiù a un collezionismo di ‘figurine’ di giocatori imbolsiti (Pazzini, quinquiennale a 31 anni), poco utili (Bianchetti, riscattato a 1 milione) e in discutibili condizioni fisiche (Viviani, costato 4 milioni). Aggiungici un Mandorlini gestito come mai si dovrebbe: blindato da un biennale (lui che il meglio di sé lo ha sempre dato sotto pressione) e senza un sano rompicoglioni alla Sogliano a fargli da contraltare.
Ora (quasi) tutti chiedono l’esonero di Mandorlini ed è comprensibile vista la fallimentare gestione tecnica di queste prime 12 partite. Tuttavia io mi chiedo se non sia il caso che Setti rifletta anche sull’assetto dirigenziale. Lo schema della netta separazione tra aree (amministrativa e tecnico-sportiva) funzionava alla perfezione. Perché non riproporlo?
FONTE: TGGialloBlu.it
Il Presidente Setti vicino alla squadra
Postata il 04/11/2015 alle ore 18:15
Peschiera - Ha seguito da bordocampo gran parte della seduta odierna. Ha parlato con alcuni singoli della rosa sul campo prima che iniziasse l'allenamento, prima ancora si è intrattenuto nello spogliatoio con mister e staff. Il Presidente Setti, accompagnato dal DG Gardini e dal DS Bigon, ha trascorso un intero pomeriggio nel quartier generale gialloblù di Peschiera, per tastare l'umore e caricare l'ambiente in previsione della sfida di sabato. Intanto Pazzini ha proseguito il lavoro personalizzato programmato, in campo e poi in palestra. Matuzalem e Sala, lievemente affaticati, hanno lavorato al coperto. Iter personalizzato, all'aperto, per Albertazzi. Nessun'altra novità dai lungodegenti. Domani allenamento pomeridiano a porte chiuse.
FONTE: HellasVerona.it
14:50 | giovedì 29 ottobre 2015
Setti: «Tutto il Verona sta con Mandorlini»
Il presidente: «Siamo uniti, ne usciremo insieme»
di Giovanni Maffeis - twitter:@giomaff092 ©imagephotoagency.it
HELLAS VERONA SETTI ULTIMISSIME - Nel momento più difficile dal ritorno in Serie A, Maurizio Setti, presidente del Verona, scende in campo per metterci la faccia. Ieri, contro la Fiorentina, per i gialloblu è arrivata l'ennesima sconfitta stagionale, ma la posizione di Andrea Mandorlini non è a rischio: «Troppe volte la gente pensa che il silenzio da parte della società significhi chissà cosa, in realtà è solo perché stiamo lavorando. Mandorlini è super confermato. La squadra è viva, c'è molta sfortuna e siamo perseguitati dagli infortuni. Siamo tutti uniti, come i tifosi che ci hanno sostenuto anche oggi. Abbiamo gli attributi per venirne fuori».
SACRIFICIO - «Sapete - prosegue Setti - che, anche se non parlo molto, quando lo faccio, dico sempre quello che penso. Le condizioni adesso sono fondamentalmente di recuperare gli infortunati, perché una squadra come la nostra non può permettersi di non avere un centravanti vero, abbiamo molte assenze pesanti, senza sostituti non possiamo reggere. Alcuni giocatori, cinque o sei, giocano con infiltrazioni ormai da qualche partita, è chiaro che non si può andare avanti così. Sappiamo che ne verremo fuori. La classifica la conosciamo, ma è inutile guardarla ora, si tireranno le prime somme a dicembre. Bastano un paio di partite, per risistemare la situazione. Domenica a Genova l'atteggiamento non mi era piaciuto e l'avevo detto anche ai ragazzi, mentre oggi sì, mi è piaciuto molto, c'era lo spirito giusto, battagliero, pur trovandoci di fronte ad una squadra nettamente superiore. Mercato? Interverremo sicuramente, ma la salvezza comunque dipenderà dal sacrificio, dall'atteggiamento della squadra e non dal singolo».
FONTE: CalcioNews24.com
Setti: «Squadra viva, continueremo a lottare»
Postata il 29/10/2015 alle ore 00:15
Verona - Segui su Hellas Verona Channel l'intervista a Maurizio Setti. Ecco le principali dichiarazioni del Presidente, rilasciate al termine di Hellas Verona-Fiorentina (0-2): «Siamo consapevoli del momento ma anche della forza di questa squadra e stasera ho visto una squadra viva, di questo sono contento. Siamo tutti uniti, però adesso non ce ne va bene una, speriamo finisca qui. La classifica dobbiamo guardarla più avanti. Carpi? È una partita importa a per noi, speriamo di recuperare qualcuno, in certi ruoli servono calciatori che fanno quello di mestiere, come i nostri attaccanti. Voglio ringraziare i nostri tifosi perché ci hanno sostenuto per tutti i 90' e oltre, prometto che lotteremo fino alla fine. Mandorlini? È blindato e sta con noi, ci vuole calma e pazienza, dobbiamo analizzare la situazione».
FONTE: HellasVerona.it
Lega: Setti consigliere, commissione per la A a 18 squadre
19 ottobre alle 18:11
Il presidente dell'Hellas Verona, Maurizio Setti è stato nominato nuovo consigliere della Lega Serie A al posto di Tommaso Ghirardi, ex numero uno del Parma. Lo ha deciso oggi l'Assemblea ordinaria dei club riunita nella sede di via Rosellini a Milano, dove è stata composta una commissione sulla riforma dei campionati in vista di una riduzione della Serie A da 20 a 18 squadre.
La commissione, che sarà composta da un rappresentante di ogni società, si riunirà la prima volta il prossimo 30 ottobre. Il presidente Maurizio Beretta ha spiegato: "Approfondiremo i temi per prendere eventualmente una posizione sulla riforma dei campionati e solo successivamente ci saranno dei confronti con le altre leghe. Ci sono temi da approfondire, ci sono posizioni e sensibilità diverse che la commissione cercherà di uniformare. Non andremo troppo in là, ma faremo un lavoro molto serio nella valutazione di tutti gli aspetti".
FONTE: CalcioMercato.com
Maurizio Setti nuovo Consigliere di Lega
Postata il 19/10/2015 alle ore 16:18
Milano - L'Hellas Verona FC comunica che oggi pomeriggio, nel corso dell'Assemblea ordinaria della Lega Serie A svoltasi nella sede di via Rosellini a Milano, si è provveduto a nominare nuovo Consigliere di Lega il Presidente Maurizio Setti.
FONTE: HellasVerona.it
MAURIZIO SETTI SI DIFENDE
«Verona calcio: tutto trasparente»
Dopo la pubblicazione della lunga catena di società proprietarie
14 ottobre 2015
L’imprenditore carpigiano Maurizio Setti è davvero il proprietario del Verona calcio? La domanda è al centro di un’inchiesta giornalistica nazionale che descrive le peculiarità degli assetti proprietari delle squadre di calcio che militano in serie A.
E, al riguardo, l’Hellas Verona di cui è presidente Maurizio Setti rappresenta un caso curioso. In particolare, viene evidenziato che il club Hellas Verona è controllato al 100% dalla HV7 di Carpi che finanzia la squadra con un prestito da 14 milioni, in parte restituito al 6%. HV7 si è indebitata a sua volta, al 5,5 per cento, con la controllante lussemburghese Falco Investments. E la Falco ha raccolto i soldi piazzando un prestito obbligazionario da 20 milioni a ignoti sottoscrittori. Sopra la Falco c’è un’altra holding,
la Seven e infine, in cima alla catena, una fiduciaria, la Argos.
Dov’è Setti? E se è il proprietario, perché questa catena societaria, ci si chiede. Interpellato telefonicamente dalla Gazzetta, Maurizio Setti risponde che «tutto è trasparente, tutto è stato fatto alla luce del sole».
FONTE: GazzettaDiModena.it
Proprietà Hellas Verona, i dubbi del Corriere della Sera sul ruolo di Setti
di Redazione - 12 ottobre 2015
Proprietà Hellas Verona – È davvero Maurizio Setti il proprietario dell’Hellas Verona? La domanda, non certo retorica, se l’è posta oggi il Corriere della Sera, in un ampio servizio dedicato alle stranezze negli assetti proprietari di alcuni club di Serie A.
Nell’articolo, ospitato nelle pagine dello sport, ma firmato dall’inviato della sezione economia del quotidiano di Via Solferino, Mario Gerevini, viene ricostruita non solo la catena societaria che sta a monte della società gialloblu, ma vengono posti alcuni seri interrogativi che, se non dovessero trovare una risposta da parte dei diretti interessati (e in particolare dal presidente dell’Hellas, Maurizio Setti), rischiano di alimentare un mistero che di sicuro non farebbe bene al calcio italiano.
Proprietà Hellas Verona – La catena societaria ricostruita dal Corriere della Sera
L’Hellas Verona Football Club, come si evince dalla tabella, è infatti controllato al 100% dalla HV7 di Carpi, una società a responsabilità limitata di cui Setti è amministratore unico, la quale finanzia il club scaligero con un prestito da 14 milioni (in parte restituito) al tasso del 6%. HV7, scrive il Corriere della Sera, si è indebitata a sua volta, ad un tasso del 5,5%, con la controllante lussemburghese Falco Investments.
Ma la Falco, fa notare Gerevini, ha raccolto le risorse necessarie a finanziare HV7 emettendo un prestito obbligazionario da 20 milioni sottoscritto da investitori di cui non è nota l’identità. Questi soggetti, di cui non si conosce il nome, sono dunque il vero polmone finanziario del’operazione Verona.
Gli aspetti opachi dell’intera catena societaria non si fermano qui. Sopra la Falco, scrive ancora il Corriere, c’è un’altra holding (di diritto italiano, ndr), la Seven, il cui capitale è detenuto integralmente dalla Argos SpA, una fiduciaria con sede a Milano (in via Paleocapa 6) dietro i quali si celano i reali proprietari del Verona. “Dov’è Setti? E se è il proprietario, perché questa costruzione così «carbonara»?”, conclude la sua disamina il Corriere.
FONTE: CalcioEFinanza.it
L’inchiesta: Ferrero non ha azioni della Samp, l’Hellas non è di Setti, il Chievo in mano a due anziane
Interessante analisi sulle proprietà delle squadre del massimo campionato italiano, tutte le curiosità e le sorprese, Ferrero non possiede nemmeno un’azione della Samp
13 ottobre 2015 12:05 - Stefano Vitetta
Il campionato di Serie A si è fermato per lasciare spazio alle Nazionali, in attesa di rivedere le squadre in campo è stata effettuata un’analisi approfondita dal ‘Corriere dello Sera’ su proprietà delle squadre del massimo campionato italiano, sono usciti fuori numeri interessanti, curiosità ed anche qualche sorpresa. Presenti tre club quotati in borsa, la Juventus, la Lazio e la Roma: a Torino la famiglia Agnelli governa tramite la holding quotata Exor che ha il 64% della Juve, la proprietà della Roma è invece di due società del Delaware mentre i biancocelesti hanno il 34% flottante in Borsa ma il resto è nelle immobiliari e società di pulizia di Claudio Lotito.
Una curiosità riguarda il Chievo, tutti ritengono che la proprietà sia di Campedelli ma in realtà le padrone della Paluani sono le sorelle Maria Adua (79 anni) e Berta Cardi (84), mamma e zia di Campedelli che dunque deve farsi approvare i bilanci. Antonio Percassi custodisce il 70% dell’Atalanta mentre Silvio Berlusconi controlla il Milan al 99,93% tramite la Fininvest, nello 0,7% sono compresi ben 111 soci, anche il giornalista Carlo Pellegatti. Il canadese Saputo comanda il Bologna, la società fa capo alla lussemburghese Bfc 1909 Lux che è totalmente controllata dalla connazionale Fastpad, costituita da un gruppo di avvocati.
Sorpresa anche per quanto riguarda la Sampdoria, Massimo Ferrero non ha nemmeno un’azione, il club è della figlia Vanessa. Il Verona è controllato al 100% dalla HV7 di Carpi che finanzia la squadra con un prestito da 14 milioni, HV7 si è indebitata a sua volta, al 5,5%, con la controllante lussemburghese Falco Investments. Sopra la Falco c’è un’altra holding, la Seven e infine, in cima alla catena, una fiduciaria, la Argos. E Setti?
FONTE: CalcioWeb.eu
Hellas Verona, Setti: “Sconfitta col Genoa meritata. Mercato? Importante trattenere i big”
Setti e Bigon - Hellas Verona (Grigolini)
Redazione 08-09-2015 23:18
Ospiti di lusso nella serata celebrativa della Pro Recco, la società di pallanuoto più titolata al mondo. Tanti i personaggi del mondo dello sport che stasera, a Genova, hanno voluto partecipare all’evento dedicato alla squadra di proprietà di Gabriele Volpi. Tra questi Maurizio Setti, il presidente dell’Hellas Verona che, ai microfoni di Sky Sport, ha parlato dell’inizio di stagione dei gialloblù: “Contro il Genoa abbiamo sofferto molto, ci sta, loro sono una squadra molto forte – ha detto Setti – adesso ci aspetta il Torino, credo che giocare in casa ci aiuterà parecchio. Bisogna riconoscere i meriti della società di Cairo, hanno saputo creare il giusto mix tra giovani e vecchi, hanno un grande allenatore come Ventura e meritano di essere primi. Noi però siamo consapevoli dei nostri mezzi e speriamo di dimostrarlo domenica".
Poi il mercato: "Il nostro colpo migliore è stato trattenere Romulo e Sala. Su Jacopo non c’era solo il Napoli, abbiamo rifiutato tante altre offerte. Abbiamo deciso di tenere tutti i giocatori con qualche sacrificio, tutto questo perché pensiamo possano far davvero bene”.
Setti ha poi affrontato l’argomento Football Cares, dicendosi totalmente d’accordo con il progetto avviato dal presidente della Roma James Pallotta: “Siamo favorevoli alle iniziative che vanno oltre il prato verde da sempre. Riteniamo che il calcio debba avere degli aspetti diversi, è doveroso per tutti i club fare qualcosa per il sociale e che aiuti a far crescere lo sport nel mondo”.
FONTE: GianlucaDiMarzio.com
Verona, Setti: “Sogno di vincere la Coppa Italia. Modelli? Juventus e Borussia”
Maurizio Setti - Hellas Verona
Redazione 31-07-2015 10:30
Per Maurizio Setti, al quarto anno di presidenza dell'Hellas Verona, il sogno è di poter vincere qualcosa d'importante con il proprio club, dopo aver conquistato la promozione in Serie A nel 2013. Magari la Coppa Italia, come ha rivelato nel corso di un'intervista concessa a "La Gazzetta dello Sport", nella quale ha esordito parlando del duro avvio di campionato della formazione gialloblu: "Sarà una partenza durissima, come nel primo anno di A. Però sta venendo su una buona squadra: vorrei qualche punto in più rispetto allo scorso anno, magari contro le big. Più italiani in rosa? Creano meno problemi e la squadra fa più gruppo: ci sono momenti in cui essere uniti aiuta". L'estate del Verona ha anche osservato un cambio nel ruolo di ds: "Sogliano è un istintivo, un solista che mi portava a casa il lavoro già bello e fatto. E’ stato un bel ciclo, poi ho deciso di voltare pagina. Bigon è più riflessivo, per organizzazione e modo di lavorare è un tedesco e ti rende partecipe delle operazioni in corso. Preferisco questo metodo".
Mandorlini è stato vicino all'esonero in passato: "Ci sono stati un paio di momenti delicati, situazioni risolte grazie a confronti leali. Propone un bel gioco e i gol li fa fare, ora deve aggiustare la fase difensiva e nei primi test ho visto una difesa più alta, compatta e vicina alla metà campo. Pazzini? E' stato lanciato da Mandorlini all’Atalanta e con Toni ha un legame fortissimo: chiaro che per la trattativa ha contato molto la sua volontà di rimettersi in gioco, di tornare protagonista. Lui e Toni possono giocare assieme, dagli attaccanti mi aspetto 40-45 gol". La squadra del cuore, prima del Verona, per Setti era un'altra: "Sono juventino, però ormai mi sento veronese a tutti gli effetti. Società in vendita? No, qualcuno si diverte a mettere in giro certe voci ma non è mai arrivata nessuna offerta".
Tra modelli da seguire, sogni e qualche sassolino dalla scarpa da togliersi, in particolare con la Lega Calcio, Setti ha concluso così: "Nel calcio c’è chi pensa solo a sottrarre soldi o energie. Con 50 milioni di fatturato annuo so bene che il Verona non competerà mai con le grandi ma vorrei avvicinarmi per modo di lavorare sempre più a Juve e Borussia Dortmund, i miei modelli. Viviani? Ha il carattere giusto per sfondare, mentre Rafa Marquez deve mostrare il suo valore e aiutare a crescere Bianchetti ed Helander. A Toni auguro di rivincere il titolo marcatori. La salvezza sarà il nostro scudetto, l’Europa? Il mio sogno è vincere la Coppa Italia".
FONTE: GianlucaDiMarzio.com
Verona, Setti: "Non cedo il club. Toni-Pazzini? Idea nata da una foto"
Il presidente gialloblu firma l'obiettivo: "La salvezza è il nostro Scudetto"
31/07/2015 08:40
CALCIOMERCATO VERONA INTERVISTA SETTI / MILANO - Il presidente del Verona Maurizio Setti è il protagonista di una lunga intervista sulle colonne de 'La Gazzetta dello Sport':
CALENDARIO - "Roma, Inter e Lazio nelle prime 6 giornate: una partenza durissima, come nel primo anno di A. Sta venendo su una buona squadra: vorrei qualche punto in più rispetto allo scorso anno, magari contro le big".
ROSA - "Gli italiani creano meno problemi e la squadra fa più gruppo: ci sono momenti in cui essere uniti aiuta. L’età? In A bisogna correre, anche un vecchietto (sorride, n.d.r.) come Toni lo fa, ma lui è un fenomeno. Chi corre di più vince".
DA SOGLIANO A BIGON - "Sogliano è un istintivo, un solista che mi portava a casa il lavoro già bello e fatto. E’ stato un bel ciclo, poi ho deciso di voltare pagina. Bigon è più riflessivo, per organizzazione e modo di lavorare è un tedesco e ti rende partecipe delle operazioni in corso. Preferisco questo metodo".
MANDORLINI - "Ci sono stati un paio di momenti delicati: in B e lo scorso anno dopo 5 partite perse di fila. Situazioni risolte grazie a confronti leali. Siamo maturati assieme e lui ha capito che in A bisogna comportarsi diversamente, nei primi anni di Verona faceva da parafulmine per tutto. Propone un bel gioco e i gol li fa fare, ora deve aggiustare la fase difensiva".
TONI E PAZZINI - "Ero al battesimo del figlio di Toni e lì ho incontrato Pazzini. Facciamo una foto tutti assieme e la invio a Mandorlini chiedendogli: chi fai giocare di noi tre? Lui ha risposto: faccio giocare te. E da uno scherzo è nata una cosa seria. Pazzini e Toni possono giocare assieme. Quanti gol mi aspetto? Dagli attaccanti mi aspetto 40-45 gol".
FEDE - "Sono juventino, però ormai mi sento veronese a tutti gli effetti. Il Verona non è in vendita, qualcuno si diverte a mettere in giro certe voci ma non è mai arrivata nessuna offerta".
OBIETTIVI - "La salvezza sarà il nostro scudetto. L’Europa? Meglio stare con i piedi per terra però vorrei regalare un trofeo a Verona. Il mio sogno è vincere la Coppa Italia. Nel tabellone dalla nostra parte c’è la Juve, se però ci sottovaluta, chissà...".
S.D.
FONTE: CalcioMercato.it
09:08 | venerdì 31 luglio 2015
Verona, Setti: «Vi svelo l'affare Pazzini»
Il presidente ha un sogno: «Vincere la Coppa Italia»
di Silvana Palazzo - twitter: @silvpalazzo © www.imagephotoagency.it
HELLAS VERONA SETTI - Si reca a Verona solo una volta a settimana, preferendo delegare molto ai suoi dirigenti. Più presente è, invece, suo figlio Federico, che lavora nell’area marketing del club. Arrivando da una famiglia di operai, Maurizio Setti sa bene cosa siano i sacrifici e quanto sia dura la scalata verso il successo. Lo stesso vale per il suo club: «Roma, Inter e Lazio nelle prime 6 giornate: una partenza durissima. Però sta venendo su una buona squadra: vorrei qualche punto in più rispetto allo scorso anno, magari contro le big», ha dichiarato il patron ai microfoni de La Gazzetta dello Sport.
CAMBIAMENTI – Setti ha parlato, però, anche del suo progetto di rinnovamento del Verona: «Gli italiani creano meno problemi e la squadra fa più gruppo: ci sono momenti in cui essere uniti aiuta. L’età? In A bisogna correre, anche un vecchietto (sorride, ndr) come Toni lo fa, ma lui è un fenomeno. Chi corre di più vince. Sogliano è un istintivo, un solista che mi portava a casa il lavoro già bello e fatto. E’ stato un bel ciclo, poi ho deciso di voltare pagina. Bigon è più riflessivo, per organizzazione e modo di lavorare è un tedesco e ti rende partecipe delle operazioni in corso. Preferisco questo metodo».
IL MISTER – Non sono mancati i momenti difficili, soprattutto per l’allenatore Andrea Mandorlini, ma sono stati superati grazie a confronti leali: «Siamo maturati assieme e lui ha capito che in A bisogna comportarsi diversamente. Nei primi anni di Verona faceva da parafulmine per tutto, da quando ha una struttura organizzata alle spalle e fa solo l’allenatore le cose sono migliorate. Propone un bel gioco e i gol li fa fare, ora deve aggiustare la fase difensiva e nei primi test ho visto una difesa più alta, compatta e vicina alla metà campo».
IL RETROSCENA – Inevitabilmente si passa a parlare di Luca Toni e Giampaolo Pazzini, su cui ha svelato un retroscena: «Ero al battesimo del figlio di Toni e lì ho incontrato Pazzini. Facciamo una foto tutti assieme e la invio a Mandorlini chiedendogli: chi fai giocare di noi tre? Lui ha risposto: faccio giocare te. E da uno scherzo è nata una cosa seria. Pazzini è stato lanciato da Mandorlini all’Atalanta e con Toni ha un legame fortissimo: chiaro che per la trattativa ha contato molto la volontà di Pazzini di rimettersi in gioco, di tornare protagonista. Lui e Toni possono giocare assieme. Quanti gol mi aspetto? Dagli attaccanti mi aspetto 40-45 gol», ha raccontato Setti, che poi ha ammesso di essere juventino, ma anche di sentirsi veronese a tutti gli effetti e quindi di meditare uno scherzetto ai bianconeri.
PROGETTI E SOGNI – Infine, Setti ha escluso la possibilità di cedere il club, ma si è detto invece aperto a nuove forme di collaborazione per consolidare ed esportare il brand del Verona. Stadio di proprietà o centro sportivo? Il presidente del club veneto vuole migliorare il Bentegodi insieme al Chievo, nel frattempo lavora al centro sportivo. Per il futuro punta, dunque, al modello della Juventus e del Borussia Dortmund. Il sogno, però, è un altro: «La salvezza sarà il nostro scudetto. L’Europa? Meglio stare con i piedi per terra però vorrei regalare un trofeo a Verona. Il mio sogno è vincere la Coppa Italia. Nel tabellone dalla nostra parte c’è la Juve, se però ci sottovaluta, chissà...».
FONTE: CalcioNews24.com
ALTRE NOTIZIE
Hellas, Setti: "Inizio in salita, ma tanto bisogna incontrare tutti"
27.07.2015 20.12 di Ivan Cardia Twitter: @ivanfcardia
Presente a Milano per il sorteggio del calendario della prossima stagione di Serie A, il presidente dell'Hellas Verona, Maurizio Setti, ha parlato dell'inizio che attende gli scaligeri, nonché del derby, in programma alla settima giornata, contro il Chievo: "È un calendario simile a quello del primo anno, contro squadre molto forti e una partenza in salita. Comunque bisogna incontrare tutte le squadre, quello veronese è l'unico derby che non si svolge in un capoluogo di regione, di questo siamo orgogliosi".
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
Hellas, Setti: “L’ acquisto di Toni un’idea di Sogliano. Quando lo incontrai, capiì subito chi avevo di fronte”
Luca Toni - Grigolini
Redazione 25-07-2015 00:46
L'Hellas Verona vuole confermarsi dopo le due ottime stagioni disputate dopo il ritorno in Serie A. Artefice del progetto gialloblù è sicuramente il presidente Maurizio Setti, che è riuscito a portare alla corte di Mandorlini giocatori importanti come Toni ,prima, e Pazzini poi. Intervenuto alla trasmissione "Calciomercato - L'originale" su Sky Sport, ecco le sue parole:
"L'idea Toni nacque da Sean Sogliano in primis. Ci fu un incontro a Carpi dove capiì subito con chi avevo a che fare. Sua moglie era incinta e lui mi disse che, solo se tutto fosse andato per il meglio, avrebbe continuato a giocare. Aspettammo allora che tutta la situazione si risolvesse in positivo, per poi iniziare la splendida avventura tutt'insieme . Futuro da dirigente per lui? In linea di massima, è una persona che stimo molto. Si è creato un ottimo rapporto tra noi, e quando smetterà questa possibilità non gli verrà preclusa. Per noi sarebbe un'onore, se ne riparlerà comunque a tempo debito".
FONTE: GianlucaDiMarzio.com
La carica del Pres in ritiro
Postata il 23/07/2015 alle ore 16:00
Racines - Ha raggiunto la squadra ieri per seguire l'amichevole con il Trapani. Ha avuto modo di confrontarsi con il Sindaco Tosi nella sede alberghiera che ospita il ritiro gialloblù per poi dedicarsi a Toni e compagni. E' carico il Presidente Setti, accompagnato in Val Ridanna dal Dg Gardini e voglioso di iniziare quanto prima a respirare l'atmosfera delle gare ufficiali. Si coccola i suoi gioielli e non perde occasione per scambiare quattro chiacchiere con i nuovi arrivati e mister Mandorlini, per percepire lo stato del gruppo e l'evoluzione della nuova creatura da lui forgiata, in simbiosi con il Ds Bigon. Disponibile con i tifosi per foto e autografi, in tenuta corporate Hellas, Setti sarà anche sabato sera a Rovereto, dove salvo contrordini sarà disposizione dei media al termine del match con i turchi del Caykur Rizespor.
FONTE: HellasVerona.it
Il presidente Setti alla presentazione dell'Hellas 2015-16 | |
10 Luglio 2015: Gran serata alla presentazione del nuovo Hellas |
Hellas Verona, Setti: “Ecco com’è nata l’idea Pazzini”
Redazione 10-07-2015 23:19
Un arrivo importante, quello di Pazzini al Verona. Che torna a formare la coppia con Toni dei tempi della Fiorentina. Il tutto è nato quasi per caso, raccontato in un aneddoto dal presidente Maurizio Setti alla presentazione della squadra: "Sono andato quest'estate a festeggiare il battesimo del figlio di Toni e c'era anche Pazzini. Abbiamo fatto una foto insieme e l'ho mandata a Mandorlini chiedendogli 'lo vuoi?'. Lo abbiamo accontentato con questo regalo, che è per lui e per i tifosi".
FONTE: GianlucaDiMarzio.com
11.07.2015
Setti, la foto e il fatal mojito «Così abbiamo fatto colpo»
« Al battesimo del figlio di Toni ho trovato Giampaolo Ci siamo fatti uno scatto e l'abbiamo inviato al mister Lì è nato qualcosa. L'Hellas la terra del suo rilancio»
Il destino vuole, la vita muove. Gianpaolo Pazzini è adagiato da qualche minuto sulle scalette che portano all'imbocco del campo di via Sogare. Nel tunnel nessuno vede, lui attende l'attimo. Tutti aspettano, tutti sanno, tutti immaginano. Maurizio Setti, dal palco, prende in mano la situazione. «Vi abbiamo fatto una sorpresa, ma prima datemi un minuto di silenzio. Tempo fa mi sono trovato al battesimo del figlio di Toni. Con lui c'era anche un suo amico. Abbiamo fatto una foto insieme. E quel battesimo è diventato costoso, molto costoso». Lì il Verona si è preso il Pazzo. Esce. Applausi. E Setti racconta la notte pazza del Verona.
«Sono stanco, ma è tutta gioia. Sono contento di quello che stiamo facendo e credo che siano contenti anche i tifosi e la città. E quindi va bene così». Il Verona s'accende d'immenso. «Mandorlini» continua Setti «partirà da una base solida, da un gruppo di ragazzi che si conoscono già, da un buon livello qualitativo. Possono fare bene. Sono sicuro, ci toglieremo qualche bella soddisfazione quest'anno».E si arriva al retroscena dell'acquisto di Pazzini: «I matrimoni si fanno in due. Da parte nostra c'è stata un'operazione di serietà che ha portato il ragazzo a prendere in considerazione l'idea di rinunciare ad ingaggi ben più elevati. Pazzini è un top player che ha capito che qui avrà la possibilità di esprimersi in maniera importante. E questo è un aspetto che viene prima dei soldi. Lui ne ha già presi tanti. E quindi va sposato un progetto che gli può regalare prestigio, almeno che Toni non decida di giocare a calcio altri 6-7 anni. Luca è felicissimo di questo arrivo, e l'intelligenza delle persone fa sempre la differenza in queste situazioni».
Si scherza: la foto fatta al battesimo del figlio di Toni schierava il tridente: Luca con il Pazzo e pure Setti. «Ma io» sorride Setti «sono quello che costa meno e non va in campo e quindi mi chiamo fuori. Che giochino loro. A Mandorlini avevamo mandato quella foto: noi tre con un mojito in mano e gli avevamo chiesto chi avrebbe preferito far giocare tra noi». E il mister? Setti la butta sul ridere: «Da lecchino ha detto il presidente, è normale. A parte gli scherzi, questa operazione è nata dalla volontà di avere serenità in tutti ruoli. E questa è stata una scelta importante».
Ma quanto è costato il mojito del Pazzo? Un milione e trecentocinquantamila euro? «Non ha importanza quanto, è costato parecchio. Speriamo che il mojito almeno sia buono». Non solo Pazzini, però. Perché il Verona rinnova e compra. E fin qui si è regalato un mercato scoppiettante. Giusto presidente? «Vero, c'è Siligardi, ci sono i rinnovi di Juanito e Jankovic. Lo stesso Fares fa parte dell'organico. Non dimentichiamoci dei giovani. Perché è il mix che volevo fare. Perché oltre ai vecchietti la programmazione ha bisogno dei giovani. E Bigon sta lavorando davvero molto bene».
Edulcorando un coro dei tifosi, la piazza ha chiesto a Mandorlini l'Europa. Setti coglie al volo: «Al mister dico: portaci il più lontano possibile. E più gli prendo giocatori importanti e più deve dimostrare di saperlo fare. E quindi, di conseguenza, ci porterà il più in là possibile. Partiamo, come prima cosa, per salvarci e divertirci. C'è spazio per tutti. Abbiamo una rosa completa». Sala resta? «Non so, penso che con il rinnovo abbia dimostrato la volontà di rimanere e rifiutare offerte. Poi, il mercato chiude a settembre, e tutto è possibile. Stiamo tranquilli, avremo una rosa all'altezza». E Romulo? «E contentissimo di rimanere qua, può cancellare una stagione sfortunata»
Simone Antolini
FONTE: LArena.it
ALTRE NOTIZIE
Verona, Setti: "Pazzini grande arrivo. Sala? Valuteremo solo l'offerta giusta"
10.07.2015 22.52 di Rosa Doro
Ai microfoni di Mediaset, è intervenuto il presidente dell'Hellas Verona, Maurizio Setti, che ha parlato dell'arrivo di Pazzini: "Lo abbiamo preso come ciliegina sulla torta, c'è stato un entusiasmo incredibile. Pazzini è un giocatore che ha preso parte a grandi palcoscenici internazionali e siamo tutti molto contenti. Abbiamo sempre cercato di crescere e lavoriamo sempre per questo e prendere un giocatore così con questo contratto fa parte di questo progetto. Non ho paura di coloro che dicono che abbiamo speso troppi soldi, ma se vogliamo qualcuno che ci garantisca 10-15 gol in Serie A, se vi fate due conti forse non è poi così caro. Sala? Le offerte sono arrivate e ne arriveranno ancora. Il giocatore è diventato importante qui, ha delle ambizioni in quanto giocatore maturo e se arriverà l'occasione giusta la valuteremo altrimenti il giocatore sarà contento di restare qui", ha aggiunto Setti.
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
02.07.2015
Setti disegna il suo nuovo Verona «Viviani bel colpo, adesso c'è Sala»
«Vogliamo dare stabilità oltre che svecchiare la rosa Pazzini? Ottimo giocatore ma non è la nostra priorità Sondaggio per Biraghi. In ritiro vedrete tanti giovani»
Maurizio Setti è tornato a parlare ieri di mercato e di futuro FOTOEXPRESS
Il Verona di Maurizio Setti? Ha la faccia giovane, la barba appena fatta e l'occhio furbo. Il Verona di Setti pensa al futuro, chiude al passato, sorride al presente. Il presidente oggi sembra essere soddisfatto di come è partito il mercato. L'Hellas ha passo slanciato. Allo «start» subito lo scatto giusto. Andrea Mandorlini si gode gli ultimi giorni di vacanza e intanto vede la sua squadra cambiare lentamente profilo. Il nuovo diesse Riccardo Bigon finora ha assestato pennellate decise. Colori forti, figli di un romanticismo travolgente. Il Verona si appresta a partire per la nuova avventura. Terzo anno consecutivo in serie A. Tanti volti che cambiano, la stessa guida tecnica. E Setti, con grande disinvoltura racconta il suo mercato. C'è poco da nascondere. Il Verona vede, provvede e chiude i giochi in fretta.
Presidente Setti, il Verona si è mosso in anticipo sul mercato. La strategia qual è?
«Proseguire sulla strada di quello che abbiamo fatto sino ad oggi. E cioè, dare maggiore stabilità alla squadra nell'arco dei prossimi tre anni. La rosa va svecchiata, Naturalmente dobbiamo riuscire a prendere qualche gol in meno e magari anche proporre un bel gioco. Mandorlini ci ha fatto vedere che tutto questo è possibile».
Viviani è l'esempio della filosofia di mercato del Verona?
«Assolutamente. Per noi è stato un investimento importante. Confermo che la spesa è stata di quattro milioni di euro. Volevamo un giocatore di prospettiva. Uno dei ragazzi italiani emergenti, e lui si è rivelato essere la scelta migliore».
É arrivato anche Souprayen...
«Come giocatore non lo conoscevo. Ma possiede le caratteristiche giuste per poter essere inserito nella nostra difesa. La struttura è ideale, gioca con il sinistro, è adatto per il calcio di Mandorlini».
Il prossimo passo?
«Il rinnovo del contratto di Sala, ormai siamo arrivati ai dettagli».
Le scelte di rinnovare Gomez e Jankovic?
«Loro sono contentissimi di essere rimasti con noi. Hanno dato tanto per la causa del Verona. Era la cosa giusta da fare».
E i giovani?
«Ne vedrete tanti in ritiro con il Verona. Perché ne abbiamo tanti di interessanti in giro per l'Italia ed è ora che prendano confidenza con la categoria e si mettano alla prova. Andranno in ritiro sicuramente Torregrossa, Zampano, Zaccagni e Checchin. Bisogna avere la forza di puntare ahnche sui giovani emergenti».
Solo loro?
«No, c'è anche Valoti che ha già avuto modo di mettersi in mostra con la prima squadra. Anche con lui siamo a buon punto».
Si era parlato pure di un interessamento per Biraghi
«Diciamo così: siamo ai sondaggi».
Impossibile non parlare di Pazzini
«Lui e Toni sono grandi amici. E su questo non ci sono dubbi. Il valore del ragazzo, poi, è fuori discussione. Non lo scopro certo io Pazzini. Il campo, però, è un'altra cosa. E chi arriva vorrebbe giocare sempre. Sappiamo, però, che anche la tattica e i moduli contano e hanno il loro valore. E noi non possiamo non considerare questo aspetto. Ma è giusto continuare a guardarci i intorno».
Quindi?
«Quindi oggi la ricerca di un attaccante alla Toni non rappresenta una nostra priorità. Aggiungo: con Pazzini abbiamo fatto un sondaggio molto approfondito, anzi, una chiacchiera approfondita. Continueremo ad essere dinamici».
Simone Antolini
FONTE: HellasVerona.it
Setti: «Maglie, Sponsor e nuova stagione»
Postata il 01/07/2015 alle ore 19:05
Verona - Le dichiarazioni del Presidente gialloblù, Maurizio Setti, rilasciate durante la conferenza stampa di presentazione delle maglie Away & Third 2015/16 e di Metano Nord, nuovo Main Jersey Sponsor gialloblù.
BENVENUTO METANO NORD
«Sono molto contento di poter presentare oggi il nuovo Main Jersey Sponsor, Metano Nord. Come prima cosa voglio ringraziare chi è stato con noi in questi ultimi anni, Franklin & Marshall e AGSM. Un grazie speciale va a Leaderform, che ha deciso di proseguire assieme a noi questa avventura. Per quanto riguarda Metano Nord, siamo felici di poter essere affiancati nel nostro viaggio da un’azienda così solida. L’accordo siglato ci soddisfa molto, avrà durata triennale».
DETTAGLI BELLISSIMI, ASPETTANDO LA PRIMA
«Siamo decisamente felici, questo è il terzo anno di accordo con Nike. Oggi ci tenevamo a presentare le maglie facendole indossare ai calciatori per valorizzarle al massimo. Credo che i dettagli facciano la differenza: si rafforza il legame con la tradizione attraverso il ritorno dei Mastini e la presenza della data di fondazione, il 1903. A questo si aggiunge una frase di Shakespeare, che certifica ancora una volta il legame tra l’Hellas e Verona».
MERCATO E FUTURO
«Nei prossimi 3 anni abbiamo intenzione di svecchiare la rosa e di trovare calciatori che siano utili alla nostra crescita globale. Vogliamo creare una squadra che abbia qualità e che prenda meno gol. È presto per sapere quali saranno i prossimi passi intanto sono arrivati Viviani, un giovane italiano in ascesa e un difensore mancino e strutturato come Souprayen. Siamo convinti che la strada intrapresa sia quella giusta, considerando anche che Jankovic è felicissimo di rimanere, proprio come Juanito Gomez. Mercato? Ci stiamo muovendo, abbiamo appena iniziato, c’è tempo. Però sono contento di andare in ritiro con una squadra già a buon punto».
FONTE: HellasVerona.it
16:00 | mercoledì 01 luglio 2015
Verona, Setti: «Viviani e Souprayen bei colpi»
Setti presenta la seconda e la terza maglia del Verona
di Gianmarco Lotti - twitter:@GianmarcoLotti
VERONA SETTI VIVIANI SOUPRAYEN MAGLIE - Federico Viviani e Samuel Souprayen sono due nuovi giocatori dell'Hellas Verona, due colpi importanti per il presidente Maurizio Setti e per i gialloblu, che soprattutto per il centrocampista hanno messo a referto un bel colpo di scena sul mercato. Oggi il Verona ha presentato la nuova maglia away e third e le due casacche sono state indossate dai nuovi acquisti, dei quali lo stesso Setti ha avuto modo di parlare davanti ai giornalisti presenti.
DUE NUOVI - «Visto che Viviani e Souprayen erano qua abbiamo detto che le nuove maglie dovevano indossarle loro per fare più bella figura. Siamo contenti di aver preso sia Viviani che Souprayen, sono due colpi importanti per la nostra società, daranno il loro apporto durante la prossima stagione e anche lo sponsor ha apprezzato. Quest'anno andiamo in ritiro con tanti tasselli messi al loro posto, penso sia una delle prime volte» ha detto il presidente del Verona Setti ai microfoni di Sky.
Nuove maglie anche per il #Verona pic.twitter.com/nyBdKhxvel
— Tutti Convocati (@tutticonvocati) 1 Luglio 2015
FONTE: CalcioNews24.com
Setti: «Ripartiamo con un nuovo ciclo»
Postata il 18/06/2015 alle ore 14:37
Verona - Le dichiarazioni del Presidente gialloblù, Maurizio Setti, rilasciate durante la conferenza stampa di presentazione del Direttore Sportivo Bigon.
VI PRESENTO RICCARDO BIGON
«Ripartiamo dopo 3 anni con delle novità. Sono molto contento di quello che stiamo facendo. Riccardo Bigon è un grande acquisto, viene da un’esperienza in una società importante, ha fatto la gavetta e sa cosa vuol dire lavorare in una piazza calda. E’ una persona abituata a stare sul campo e non negli uffici, con lui e il suo staff abbiamo deciso di intraprendere un percorso che durerà almeno tre anni. Quindi credo che il modo migliore per ripartire in questo modo è avere certezze, quando sono arrivato a Verona ho detto che bisogna dare stabilità, ora abbiamo fatto il primo passo. Le cose da fare sono tantissime, sono una persona che ama avere collaboratori di fiducia su cui costruire un percorso. Bigon è stato scelto per questo, d’altra parte tutti i miei collaboratori sono stati scelti per meriti sportivi e per professionalità, credo che questo sia molto importante per questa città».
RITIRO, CAMPAGNA ABBONAMENTI E CENTRO SPORTIVO
«Un commento sul ritiro? Mi piacerebbe avere una rosa delineata, ma ho imparato che le rose si completano in agosto. Abbiamo la fortuna di avere un organico già definito, rientrano dai prestiti molti ragazzi bravi e li valuteremo insieme con il mister. Ci sarà qualche nuovo inserimento, ma non aspettatevi che la rosa sia completa per la partenza di luglio. La campagna abbonamenti? La presenteremo lunedì, chiaramente non ci saranno grandi cambiamenti. Qualche anticipazioni sulle nuove maglie? Non svelo nulla, ho le mie idee e le porto avanti. Il centro sportivo? Stiamo valutando un’area cittadina, se riusciremo a realizzarlo sarà una struttura degna di essere visitata, per me sarebbe motivo di vanto riuscire a concretizzare questo progetto, è uno dei miei obiettivi».
FONTE: HellasVerona.it
SERIE A
Verona, Setti: "Con Bigon intraprenderemo un discorso di tre anni"
18.06.2015 13.02 di Gaetano Mocciaro Twitter: @gaemocc
Il presidente del Verona, Maurizio Setti, alla presentazione di Riccardo Bigon come nuovo direttore sportivo parla delle strategie del club: "Bigon è stato un acquisto importante e abbiamo deciso di intraprendere un discorso di almeno tre anni. Campagna abbonamenti? Non ci saranno troppe variazioni rispetto a quella dell'anno scorso".
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
Il Presidente e il mister: "Guardiamo al futuro con fiducia"
Postata il 09/06/2015 alle ore 20:09
Verona - Le dichiarazioni del Presidente Setti e di mister Mandorlini, rilasciate dopo il rinnovo e il prolungamento del contratto dell'allenatore gialloblù.
PRESIDENTE SETTI
"Continuiamo un percorso che ci ha portato a conquistare negli anni grandi risultati. Siamo felici di aver raggiunto questo accordo che ci permette di guardare al futuro con fiducia".
[...]
Ancora insieme a te Mister
Postata il 09/06/2015 alle ore 18:54
Verona - La Società comunica di aver ufficialmente provveduto a rinnovare e prolungare il contratto di mister Andrea Mandorlini. Pertanto la nuova scadenza è stata portata a giugno 2017, con un'ulteriore opzione per la stagione successiva a favore del Club.
Il Presidente Setti e tutto l'Hellas Verona FC augurano al tecnico e ai suoi collaboratori di inanellare altri eccellenti risultati sulla falsariga di quelli ottenuti nelle ultime annate, e di condividerli ancora una volta con i sostenitori gialloblù, per il bene e il futuro del Club.
Comunicato - Riccardo Bigon nuovo direttore sportivo
Postata il 08/06/2015 alle ore 18:00
Verona - L'Hellas Verona FC comunica di aver affidato, a partire dal 1 luglio 2015, la direzione sportiva a Riccardo Bigon per le prossime tre stagioni.
Il Presidente Maurizio Setti e la società danno il benvenuto al nuovo direttore sportivo gialloblù e ringraziano Sean Sogliano e i suoi collaboratori per l’impegno e la professionalità dimostrata in questi anni di collaborazione, augurandogli le migliori fortune per il loro futuro professionale.
Hellas Verona FC
FONTE: HellasVerona.it