Il VERONA ha finalmente trovato la prima punta che cercava? Già sul finire del campionato scorso, con
non potesse dare il meglio da prima punta, che non fosse nelle sue caratteristiche puntare la porta e fare da riferimento al centro dell'attacco per far salire la squadra e colpire al momento giusto; con ORBAN tutti gli addetti ai lavori sono convinti che la squadra gialloblù avrà finalmente un centravanti in grado di far girare tutto l'attacco.
Speriamo tutti sia così, lo vedremo col tempo... Di sicuro Gift è uno che vede la porta e che, stando ai numeri, segna con una regolarità impressionante sono 64 i gol messi a segno in 114 presenze in tutte le competizioni a cui ha partecipato da professionista a cui vanno aggiunti 9 assist: Il che significa più di un gol ogni due partite (un gol ogni 110 minuti per l'esattezza).
Vero che la Serie A non è paragonabile a nessuno dei campionati a cui ORBAN ha partecipato sinora ma Bundesliga (un gol ogni tre match) e Ligue 1 (un gol ogni cinque) non sono esattamente tornei facili; staremo a vedere.
Fisicamente il nigeriano non è propriamente un colosso (anche se muscolarmente esprime una certa potenza) ma supplisce a questa mancanza con un senso del gol fuori dal comune e una fulminea rapidità nel breve;
anche se 'Oba oba' aveva un elevazione sicuramente maggiore rispetto al giovane collega.
Piede destro, tecnicamente non eccelso, eccellente nella ricerca della profondità, nell'aggressività e nella freddezza sottoporta; può svariare su tutto il fronte offensivo.
un vero e proprio jolly bravo anche senza palla grazie al grande dinamismo e alle doti atletiche... L'unica perplessità? L'aver promesso tantissimo fino ad ora ma mai davvero mantenuto alla ROMA, al LIVERPOOL, al SUNDERLAND o al MILAN, chissà che il tecnico croato non riesca ad estrarre il meglio anche da Fabio!
Nato chissà dove (ho scandagliato il web alla ricerca di un paese o una città di nascita per Gift non trovando nulla di ufficiale o meno) in Nigeria e cresciuto calcisticamente nell'altrettanto sconoscito settore giovanile del BISON FC, ORBAN è stato in qualche modo scovato dagli emissari norvegesi dello STABÆK, squadra di grande tradizione norvegese che però, solo a cavallo tra la fine degli anni '90 e l'inizio del nuovo secolo ha avuto un po' di visibilità locale e al momento, dopo l'exploit del 2022-23 in cui era arrivata alle semifinali della Coppa di Norvegia, si trova nella Serie B del paese nordico; ma in quel 2021, forse a causa di una congiunzione astrale del tutto particolare,
dove continua ad impressionare con 23 centri in 28 presenze nei diversi tornei.
con un quadriennale e 'soli' 3,5 milioni e lui non si smentisce esordendo con una doppietta, andando a rete un mese più tardi in
e tre giorni più tardi quello per la tripletta più veloce nella storia delle competizioni UEFA per club, bucando per tre volte in 3 minuti e 25 secondi il portiere dell'İSTANBUL BAŞAKŞEHIR agli ottavi di
.
Termina la stagione con 20 gol in 22 presenze complessive ma a fine Luglio, risolto un acciacco alla caviglia, il bomber nigeriano riparte più o meno a razzo infilando 12 volte in porta in 30 apparizioni prima che
nel caso non fossero ripianati, le difficoltà per Gift ovviamente aumentano e tra
lo score si abbassa notevolmente: Un solo centro in 13 presenze in campionato dove non è considerato un titolare a cui fanno però da contraltare i due gol segnati in 3 partite della coppa di lega francese.
Nella stagione 2024-25 ORBAN rimane in panchina alla prima, non viene nemmeno convocato alla seconda, ma alla terza tutto sembra andare per il meglio quando il centravanti mette a segno una doppietta in mezz'ora permettendo ai suoi di rimontare e vincere con lo STRASBURGO, poi ha altre due possibilità da titolare con LENS e OLYMPIQUE MARSIGLIA ma probabilmente delude tutti considerato che sarà riconvocato solo un mese dopo per poi rimanere ai margini fino alla
che lo preleva per 9 milioni e tuttavia non riesce a farlo ambientare nemmeno nel nel Baden-Württemberg dove pure va a segno per 4 volte in 13 presenze.
: La difficoltà aumenta ancora ma se ORBAN saprà sentirsi importante e integrarsi al meglio in una squadra nuova, spinto dalla passione dei tifosi scaligeri non potrà che fare bene e magari tornare ai livelli nei quali aveva stupito tutti!
STAGIONE 2025-26 + - =
Serie A
Verona, Orban: "Cerco sempre la porta. Contento per il gol"
20/09 alle 21:30
di Giuseppe Lenoci
© foto di www.imagephotoagency.it
Protagonista del gol che, di fatto, ha deciso l'incontro con il pari in Hellas Verona-Juventus, Gift Orban ha commentato la gara ai microfoni di DAZN: "Questo è il mio primo gol, sono davvero felice. Spero di poter continuare così e me lo sono goduto. Sono un attaccante e cerco sempre di fare gol"
FONTE:
TuttoMercatoWeb.com
Orban: “Impossibile spiegare la fame a un europeo. Voglio avere successo per aiutare i poveri”
L'attaccante del Verona ha parlato a L'Equipe della propria storia
di Tommaso Badia
6 Settembre 2025 10:35
Foto: Hellas Verona FC
Dalle spiagge della Nigeria e la povertà all’Europa e al grande calcio, ma senza dimenticare le proprie origini: c’è tutto questo nelle parole di Gift Orban raccolte da L’Equipe e riportate sull’edizione odierna de L’Arena.
Di seguito, infatti, le dichiarazioni più significative del nuovo attaccante dell’Hellas.
LA POVERTÀ. «È impossibile spiegare a un europeo cos’è la fame in Africa. Se sei povero in Francia, il governo e le organizzazioni ti danno una mano. Se lo sei in Nigeria, invece, muori di fame. Ecco perché molti di noi vogliono giocare a calcio. Voglio avere successo nella vita per poter aiutare non solo la mia famiglia, ma tutti i poveri e gli orfani».
IL PERCORSO. «In Nigeria giocavo a calcio sulla spiaggia e questo mi ha permesso di sviluppare la muscolatura. Quando sono arrivato in Norvegia ero solo e mangiavo solo riso e pollo».
IL CAMPO. «Io credo che l’ideale per un calciatore sia 55% impegno e 45% talento. Il lavoro per me è sempre più importante e io mi impegnerò sempre, a prescindere da quanti minuti giocherò. Voglio fare gol, fornire assist e crescere sempre di più: se segno cinque reti, il giorno dopo l’ho già dimenticato. Per questo vado sempre avanti».
FONTE:
CalcioHellas.it
Serie A
Il viaggio scouting in Nigeria e l'incredibile storia di Orban, il nuovo 9 dell'Hellas Verona
28/08 alle 07:15
di Marco Conterio @marcoconterio
Il direttore sportivo dello Stabaek, club norvegese di seconda divisione, ogni anno andava in Nigeria per trovare talenti. Era un'abitudine consolidata di Torgeir Bjarmann, ex roccioso difensore, che era al Lyn Oslo quando c'erano Obi Mikel e che proprio in Norvegia portò Odion Ighalo. Bjarmann presenziava, ogni anno, tra ottobre e dicembre, a dei tornei amatoriali in cerca di diamanti grezzi da crescere e da svezzare. Sul volo di ritorno, sul taccuino, aveva un solo nome: Gift Emmanuel Orban.
Orban ottenne i documenti per volare in Norvegia. Qualche allenamento di prova, era il maggio del 2022, poi un ritiro in Spagna, poi il ritorno in patria perché il permesso di soggiorno (gli era stata concessa anche una proroga) era scaduto. "E' emozionante vedere i suoi progressi", disse all'epoca il direttore sportivo con la valigia, Bjarmann, una volta riaccolto nuovamente Orban in Norvegia e iscritto nei registri federali. In tutto, il nigeriano giocherà 28 partite con 23 gol tra prima squadra e squadra riserve dello Stabaek, adattandosi subito.
Il piano iniziale dello Stabaek era quello di farlo iniziare con la seconda squadra, infatti, in quarta divisione. La società era stata retrocessa a sorpresa ma in quarta serie iniziò a segnare ogni partita così a giugno iniziò in prima squadra. Due gol e nessuno sguardo indietro. "Si è adattato subito", ebbe modo di dire all'epoca l'allora compagno Fredrik Krogstad, capitano di quello Stabaek. Il resto è storia, gloria. Tutto partito da un viaggio fatto di speranze e scouting. E il presente si chiama Hellas Verona.
FONTE:
TuttoMercatoWeb.com
27 agosto 2025
Benvenuto Gift! Orban è un nuovo attaccante Gialloblù!
Verona - Hellas Verona FC comunica di aver acquisito - in prestito con diritto di opzione - da TSG Hoffenheim le prestazioni sportive dell’attaccante Gift Orban.
Nato a Benue, in Nigeria, il 17 luglio 2002, Orban è un attaccante cresciuto calcisticamente nel Bison FC, Club del suo Paese d'origine. Nel 2022 si trasferisce allo Stabæk, Club che milita nella seconda divisione norvegese, ed esordisce in campionato il 26 maggio dello stesso anno. Nella sua prima stagione segna 16 gol e fornisce 7 assist, che contribuiscono alla promozione dello Stabæk in Superligaen. Vince inoltre il titolo di capocannoniere della OBOS-ligaen e viene nominato miglior giovane della stagione.
A gennaio 2023 viene acquistato dal Gent, con cui esordisce in Pro League l’11 febbraio, siglando una doppietta nel match pareggiato per 3-3 contro il Westerlo. Poco dopo mette a segno la sua prima rete in una competizione europea, nel ritorno degli spareggi di Conference League contro il Qarabag. Nella stessa stagione batte due record: con sette gol in cinque partite diventa l’esordiente con il maggior numero di reti in Pro League, e segna inoltre la tripletta più veloce nella storia delle competizioni UEFA, mettendo a segno tre reti in meno di 4 minuti contro l’Istanbul Başakşehir. Chiude la stagione in maglia biancoblù con 20 reti e 2 assist in 22 partite.
Nel 2024 si trasferisce all’Olympique Lione, con cui realizza un totale di 5 gol tra Ligue 1 e Coppa di Francia.
Nella seconda metà della scorsa stagione ha giocato all’Hoffenheim, dove ha segnato 4 gol in 13 presenze.
Hellas Verona FC rivolge un caloroso benvenuto a Gift, augurandogli un futuro ricco di soddisfazioni personali e professionali in maglia Gialloblù.
FONTE:
HellasVerona.it
PRIMA DI VERONA + - =
Gift Orban alla ricerca della strada perduta
Fabio Alberto BisiGen 22, 2025
Disposti sul rettangolo verde, i calciatori compiono le ultime manovre di riscaldamento in attesa che l’arbitro dia il via al secondo tempo dell’incontro tra Standard Liegi e Gent. Le labbra del signor Jan Boterberg sono ancora sul fischietto quando, di prima intenzione, il numero 20 del Gent scaglia un tiro che nello spazio di tre secondi netti attraversa tutta la metà campo avversaria, stampandosi sulla traversa. Il divertito stupore dei telecronisti belgi si sovrappone allo sguardo visibilmente scosso del portiere dello Standard il quale, nemmeno in posizione tanto avanzata, si è appena visto piombare addosso un colpo di mortaio che, sebbene non andato a segno, rappresenta più delle tante reti il momento di onnipotenza che in quei mesi sembra attraversare Gift Orban.
Un rapido declino
Era il maggio del 2023 e solo una ventina di minuti prima il giovane nigeriano aveva segnato il gol del vantaggio, ultimo di una serie di 16 centri in 17 partite che suggellava una delle più folgoranti ascese a cui il calcio europeo abbia assistito negli ultimi anni. Una settimana più tardi, contro il Cercle Bruges, Orban metteva a segno una tripletta, la terza con la maglia del Gent, che solo quattro mesi prima lo aveva acquistato dai norvegesi dello Stabæk per poco più di 3 milioni di euro.
Numeri difficili da ignorare, che calamitano le attenzioni di club come Lille, Eintracht Francoforte e persino Tottenham che – alla ricerca di un sostituto per il partente Kane – si vocifera abbia pronta un’offerta da 30 milioni di euro. Man mano che le voci si rincorrono però la bolla comincia a sgonfiarsi. Alla ripresa della stagione agonistica la frequenza di circa un gol ogni 80 minuti mantenuta fino alla fine del campionato precedente è già un ricordo. Convocato dopo lunga attesa con le Super Eagles, il reclamo sporto dalla Federazione del Togo (a suo dire in possesso di documenti che ne proverebbero la nazionalità togolese) che a settembre 2023 impedisce al commissario tecnico José Peseiro di schierarlo per le qualificazioni alla Coppa d’Africa è il segno che il vento sta cambiando.
La tripletta segnata al Pogoń Stettino nel secondo turno di Conference League riaccende brevemente il fuoco di Gift Orban, che nei mesi seguenti trova nella terza competizione continentale la vetrina attraverso cui tenere vivo l’interesse dei sempre meno numerosi pretendenti. In campionato invece le reti calano vistosamente, come i minuti in campo. Il tiro che Orban scaraventa addosso a Mignolet in una partita di Coppa del Belgio contro il Club Bruges è l’atto finale di una storia forse protrattasi oltre il necessario e che si conclude esattamente dodici mesi fa con la frettolosa cessione al Lione, che scommette 15 milioni su un giocatore già in via di ridimensionamento.
A Lione Orban è accolto da una squadra in lotta per non retrocedere e alle prese con una crisi finanziaria che minaccia la sua stessa sopravvivenza: un contesto tutt’altro che idilliaco per un giocatore giovanissimo, privo di esperienza e soprattutto in cerca di conferme.
Ancor prima di scendere in campo, Gift Orban si fa notare su Instagram, dove non passa inosservato un commento lasciato sul profilo della cantante Aya Nakamura che solleva qualche dubbio circa il tipo di fame con la quale il nigeriano sia arrivato in Francia. I suoi stessi atteggiamenti – catalogabili in una gamma di aggettivi che a seconda delle fonti va da “maligni” a “maldestri” – nei confronti dei compagni, alimentano le voci circa una personalità oltremodo singolare. La situazione di emergenza però non ammette periodo di prova e Orban si vede immediatamente gettato nella mischia, a metà di una partita già compromessa dove il Lione sta perdendo in casa per 3-0 contro il Rennes.
Non si può dire che il tecnico Pierre Sage manchi di fiducia nei confronti del nuovo arrivato, che una settimana dopo parte titolare nel tridente accanto a Nuamah e al capitano Lacazette. Il successo sull’Olympique Marsiglia è il viatico per il primo sigillo con la nuova maglia, in Coppa di Francia: un’incursione palla al piede oltre la linea dei difensori, propiziata da una verticalizzazione illuminante di Rayan Cherki.
Un invito a nozze per Orban, che fa del campo aperto uno dei suoi terreni di caccia prediletti. Ma quando la stagione comincia ad avviarsi verso un insperato lieto fine, qualcosa sembra rompersi nel processo di inserimento del nigeriano, il cui appannamento procede di pari passo con la risalita in classifica della squadra. Bisogna aspettare due mesi perché il nome di Gift Orban compaia nuovamente nell’elenco dei marcatori, ancora in Coppa di Francia, quando chiude la semifinale contro il Valenciennes con un piatto da distanza ravvicinata dopo essere subentrato a Lacazette. Destino che si ripete una settimana più tardi in campionato contro il Nantes e che certifica uno status di 12° uomo – primo rimpiazzo del capitano – che si deteriora in questa prima parte di stagione, dove il Lione si batte per l’accesso alle coppe europee ma Orban vede progressivamente ridursi lo spazio a disposizione.
Il primo gol di Orban con la maglia del Lione
Tre sole partite disputate in campionato, l’ultima tre mesi fa, due gol: entrambi nella rimonta sullo Strasburgo risalente addirittura ad agosto. Ultima, provvidenziale passerella il 7 novembre scorso, in Europa League. In campo dal primo minuto al solo scopo di far rifiatare Lacazette, Orban gli fa posto dopo un’ora con il Lione sotto 1-0 contro i tedeschi dell’Hoffenheim. Finirà 2-2 con gol nel recupero del capitano francese ma anche con un’inaspettata soluzione per la situazione di stallo venutasi a creare. Il 2 gennaio infatti è proprio l’Hoffenheim ad annunciare l’acquisto dell’attaccante nigeriano per 9 milioni di euro più bonus. Un’operazione a titolo definitivo che dimostra la serietà delle intenzioni del club tedesco ma anche il ridimensionamento di un giocatore che nell’arco di 24 mesi ha visto il suo cartellino prima quintuplicarsi e poi svalutarsi di un buon 40%.
Chi è Gift Orban
Malgrado la sua apparizione improvvisa e fragorosa, Gift Emmanuel Orban non è caduto dal cielo. Ufficialmente è nato il 17 luglio del 2002 in una località che nessuna fonte cita esplicitamente ma che è comunemente accettato trovarsi nello stato di Benue, in Nigeria. L’adolescenza però Orban la trascorre in Togo, paese d’origine della madre, dove si trasferisce in tenera età cominciando la sua carriera di calciatore. È proprio in Togo che lo scout nigeriano Ola Fowler lo nota, invitandolo ad un torneo giovanile in programma ad Uyo, nella sua terra natale. Aggregato ad un’academy con sede a Lagos nota come Bison FC, Orban non fatica a catturare l’attenzione degli osservatori presenti, tra i quali c’è anche Torgeir Bjarmann, emissario del club di seconda divisione norvegese dello Stabæk.
"La cosa che mi aveva sorpreso di più è la sua capacità di andare in profondità."
È il novembre 2021 e Bjarmann si affretta a portarlo con sé in Norvegia per sottoporlo a un provino. Superato l’impatto con il rigido clima scandinavo e con un’iniziale diffidenza dello staff, alla scadenza del visto turistico Orban ha in tasca il primo contratto da professionista che l’anno seguente lo proietta in prima squadra. I gol non tardano ad arrivare e con essi anche i minuti che gli vengono concessi. Dopo cinque mesi il conto riferisce di 16 reti in 22 partite di campionato che trascinano lo Stabæk alla promozione in massima serie e allungano la lista d’attesa negli uffici del piccolo club norvegese.
Tutti i gol di Orban con lo Stabæk
A portare Gift Orban in Belgio è il paradossale incontro tra una società che non vuole vendere e una che non vuole spendere. È lo stesso Bjarmann a ribadire come all’epoca lo Stabæk non fosse intenzionato a privarsi del giocatore, soprattutto dopo il ritorno in Elitserien e con la prospettiva di monetizzarne ulteriormente la cessione in futuro. A bussare con sempre maggiore insistenza alla porta c’è però il Gent che, perso Ibrahim Salah, a gennaio 2023 si trova alla disperata ricerca di una punta che possa sostituire il marocchino partito per il Rennes.
"Avremmo preferito non spendere così tanto. Ma alla fine si è rivelato un colpo di fortuna. Con il senno di poi non è stata una spesa eccessiva."
Hein Vanhaezebrouck, l’allenatore che accoglie Orban in Belgio, non nasconde la soddisfazione per un’operazione audace, costata al Gent 3,5 milioni di euro – una delle cifre più onerose nella storia del club fiammingo – ma che dodici mesi più tardi ne frutta ben 15, quasi cinque volte tanto. Da qui la storia è nota: come e più che in Norvegia l’ambientamento è pressoché immediato, così come i gol, che iniziano a piovere a grappoli. Sono due all’esordio contro il Westerlo, addirittura quattro un mese più tardi – nel 6-2 che il Gent infligge al Zulte Waregem – ma è la tripletta in quattro minuti che tre giorni dopo sigla in Conference League ai danni del Başakşehir ad accendere le fantasie di mezza Europa.
Ad Hoffenheim alla ricerca della strada perduta
Se il Başakşehir ha finora coinciso con il punto più alto della traiettoria di Orban, allo stato attuale il rischio è che possa diventarne anche l’epilogo. A pochi mesi da quella roboante prestazione che gli costò l’eliminazione, infatti, il club turco ingaggiò una meteora di nostra conoscenza che solo qualche anno prima illuminò di luce accecante ma fugace i cieli della Serie A per poi eclissarsi nell’anonimato tra Bundesliga, Turchia e un paio di dimenticabili ritorni in Italia. Era la fine del 2018 quando Krysztof Piątek si presentò dal nulla segnando 17 gol nello spazio di nove incontri tra campionato e Coppa Italia. Lesto a monetizzarne il miracoloso stato di forma, il Genoa non aspettò neanche sei mesi per cederlo al Milan realizzando una plusvalenza da quasi 30 milioni. Circostanze nelle quali, fatte le debite proporzioni, non è difficile scorgere le similitudini.
Non senza attenuanti e con qualche primavera di vantaggio sul polacco, Gift Orban ha dunque scelto l’Hoffenheim per invertire una parabola che a soli 22 anni rischia di aver già imboccato la sua fase discendente. Un trasferimento che ad oggi – con il club tedesco terzultimo in classifica a pari merito con St. Pauli e Heidenheim – sarebbe facile bollare come azzardato, nonché pericolosamente somigliante a quello che dodici mesi fa lo condusse alla fallimentare esperienza francese. Al netto degli ostacoli ambientali però, a ben guardare buona parte delle difficoltà riscontrate da Orban nell’ultimo anno sembrerebbe derivare dall’impianto tattico nel quale Pierre Sage lo ha calato a Lione, stringendolo in un tridente probabilmente troppo limitante per una punta di movimento come lui.
Quando non confinato sulla sinistra, il suo compito principale è stato quello di fungere da riferimento centrale in alternativa o davanti a Lacazette. Forse non è un caso che le poche reti arrivate durante la cattività francese siano derivate perlopiù da colpi sotto misura, frutto di un istinto naturale mai sopito, ma che poco hanno a che fare con la varietà di repertorio a cui ci aveva abituato in Belgio e che comprendeva una veemente ricerca dello spazio, tiri di destro, sinistro, dalla distanza e persino da calcio piazzato.
Invischiato nella lotta per non retrocedere, alle prese con un cambio di allenatore che finora non ha prodotto i risultati attesi, Hoffenheim potrebbe però rivelarsi un contesto più favorevole tanto dal punto di vista ambientale che tecnico. Al centro di una territorio compreso tra i fiumi Reno e Neckar, Hoffenheim è un villaggio di poco più di 3000 anime orbitante attorno al vicino comune di Sinsheim, dove sorge il moderno stadio che ospita le partite della squadra biancoblu.
Un territorio densamente popolato ma senz’altro più vicino di Lione alla tranquillità delle Fiandre o del piccolo comune di Bærum, nel fiordo di Oslo, dove Orban ha mosso i primi passi in Europa. Sul campo invece la predilezione del tecnico Christian Ilzer per le due punte dovrebbe venire incontro alle caratteristiche di Orban, il cui acquisto è stato dipinto dal direttore sportivo Andreas Schicker come un’operazione mirata a chiudere una specifica falla nella rosa:
"In Gift Orban abbiamo trovato esattamente l’attaccante veloce con buona profondità che stavamo cercando."
Privatosi in estate di Maximilian Beier, ceduto al Borussia Dortmund dopo i 16 gol della scorsa annata, l’Hoffenheim ha cominciato la stagione senza un vero terminale offensivo in grado di concretizzare il lavoro di Kramarić sulla tre quarti, lasciando all’esperto Marius Bülter un compito che mal si addice alla sua storia di esterno offensivo. L’infortunio al tendine quadricipite che lo tiene fermo da novembre ha aperto una voragine sul fronte d’attacco, dove al fianco del ceco Adam Hložek si sono avvicendati i vari Berisha, Moerstedt e – appena rientrato dal prestito allo Sturm Graz – il turco Erencan Yardımcı: tutti giocatori che, malgrado la scarsa prolificità, per caratteristiche fisiche ricalcano il profilo che potrebbe aiutare Ilzer a ricreare l’alchimia che Orban stabilì in Belgio con Hugo Cuypers, punta di stazza che forniva il riferimento centrale di cui il nigeriano aveva bisogno per esprimere al meglio la sua rapidità e naturalezza al tiro.
Pur senza la pressione offensiva di cui era capace il Gent, lo stesso contropiede al quale è lecito aspettarsi ricorrerà nei prossimi mesi una squadra in lotta per non retrocedere potrebbe risultare congeniale a un giocatore che da sempre dimostra di esaltarsi in transizione.
Tutte speculazioni che finora non hanno avuto alcun riscontro. Nella prima uscita casalinga contro il Wolfsburg, schiacciato dalla pressione ospite che ha portato al calcio d’angolo da cui è scaturito il gol decisivo, l’Hoffenheim si è affacciato raramente in avanti, lasciando Orban pressoché da solo a galleggiare sulla tre quarti avversaria prima di essere sostituito dopo un’ora di gioco. Ancora peggio è andata all’Allianz Arena: entrato nella ripresa a giochi già abbondantemente chiusi, il nigeriano poco ha potuto contro un Bayern straripante, che si è imposto 5-0 lasciando all’Hoffenheim a malapena lo 0,37 di xG.
Il manifesto della situazione attuale: negli highlights di Wolfsburg-Hoffenheim Orban non compare mai
Insomma, Orban ha cambiato aria ma il vento pare non aver ancora smesso di spirare in direzione opposta. La stessa permanenza di Ilzer, il tecnico austriaco dal quale si presume sia arrivato l’input per il suo acquisto, è in dubbio. Subentrato due mesi fa a Pellegrino Matarazzo, l’ex allenatore dello Sturm Graz è lontano dal risolvere la crisi di risultati che attanaglia la squadra, pur essendo tornato a vincere nell’ultimo match di campionato contro l’Holstein Kiel dopo un periodo senza vittorie che durava da novembre.
Per Gift Orban la ricerca della strada perduta è appena cominciata.
FONTE:
Puntero.it
Traduzione dal tedesco di Google Traduttore
UOMINI 2 gennaio 2025
Il TSG Hoffenheim firma Gift Orban
Il club della Bundesliga TSG Hoffenheim ha ingaggiato l'attaccante Gift Orban. Il ventiduenne nigeriano si unisce all'Hoffenheim dal club della Premier League francese Olympique Lione e firma un contratto a lungo termine.
"In Gift Orban abbiamo trovato esattamente l'attaccante veloce e profondo che stavamo cercando", afferma Andreas Schicker, direttore sportivo del TSG, aggiungendo: "Gift ha ripetutamente dimostrato la sua pericolosità in porta e la sua gioia nel giocare nei suoi ruoli precedenti, quindi siamo convinti che le sue abilità daranno alla nostra squadra una maggiore versatilità in attacco".
Gift Orban si è trasferito dal club belga di prima divisione KAA Gent all'Olympique Lione in Francia nel gennaio 2024. Lì, ha collezionato 21 presenze ufficiali con il tradizionale club francese in Ligue 1, Coppa di Francia ed Europa League negli ultimi dodici mesi, segnando cinque gol. In precedenza, tra gennaio 2023 e gennaio 2024, Orban ha collezionato un totale di 52 presenze ufficiali con il KAA Gent nel campionato belga, nella Coppa del Belgio, nelle qualificazioni all'Europa League e in Conference League. In queste partite, l'attaccante 22enne ha segnato 32 gol e fornito due assist.
Orbán ha ricevuto la sua formazione calcistica nella sua nativa Nigeria, al Bison FC, da dove è stato ceduto in prestito allo Stabæk Fotball, allora club di seconda divisione norvegese, nel 2022. Lì, è diventato subito un giocatore chiave, concludendo la stagione come capocannoniere con 16 gol in 22 partite. In quella stagione, è stato anche nominato miglior giovane giocatore della seconda divisione norvegese e successivamente ha ottenuto la promozione in prima divisione norvegese con lo Stabæk Fotball a fine stagione.
FONTE:
TSG-Hoffenheim.de
Traduzione dall'inglese di Google Traduttore
ESCLUSIVA: Gift Orban guarda oltre la sconfitta contro l'Arsenal e ammette un inizio "difficile" a Lione
Shina Oludare, 13.08.2024 11:47
Gift Orban (a destra) sfida Riccardo Calafiori dell'Arsenal per la palla nell'Emirates Cup AFP
Il nazionale nigeriano Gift Orban (22) afferma che l'Olympique Lione ora è concentrato a fare una grande stagione, nonostante la sconfitta contro l'Arsenal nella sfida di domenica dell'Emirates Cup.
I gol di William Saliba e Gabriel nel primo tempo hanno permesso ai Gunners di vincere 2-0 contro la squadra della Ligue 1, mentre gli uomini di Mikel Arteta si sono aggiudicati il titolo per l'ottava volta, un record.
Les Gones hanno acquisito fiducia dopo l'ingresso di Mahamadou Diawara, Mama Balde, Ernest Nuamah e Orban. Tuttavia, non sono riusciti a rimontare.
L'ex attaccante del Gent non si è lasciato turbare dal risultato, sottolineando che l'obiettivo finale è vedere gli uomini di Pierre Sage primeggiare nella stagione 2024/25.
"Siamo delusi per la sconfitta contro l'Arsenal, ma è stata una partita impegnativa contro un avversario formidabile", ha detto Orban a Flashscore in un'intervista esclusiva.
"Anche se abbiamo dato il massimo, non siamo riusciti a farcela. Il calcio è così, ma abbiamo superato la sconfitta.
"Continueremo a impegnarci al massimo perché l'obiettivo principale è assicurarci una grande stagione".
L'ingresso di Orban al posto del nazionale georgiano Georges Mikautadze ha infuso nuova energia all'attacco del Lione, creando momenti difficili per i difensori dell'Arsenal.
Quando gli è stato chiesto se essere titolare avrebbe potuto cambiare l'esito dell'Emirates Stadium, ha continuato: "Non si sa mai, se l'allenatore mi avesse dato un posto nella formazione titolare, avrei potuto fare la differenza.
"Abbiamo una squadra molto forte e sono sempre pronto a dare il massimo quando mi viene chiesto di giocare."
Orbán ammette un inizio difficile a Lione
Orban descrive la sua prima stagione nel club come impegnativa, poiché ha avuto difficoltà ad adattarsi alla vita nella squadra francese di prima divisione.
Dopo una stagione eccezionale con il club belga del Gent, l'attaccante nato a Benue è stato ingaggiato dai sette volte campioni della Ligue 1 nel gennaio 2024 per una cifra stimata di 12 milioni di euro.
Ha segnato solo tre gol in 16 presenze in tutte le competizioni, ma dopo il suo arrivo al Groupama Stadium si sono riposte maggiori aspettative sul nigeriano.
Orbán ammette che inizialmente ha avuto difficoltà ad adattarsi al nuovo ambiente, ma ora si sente sistemato e pronto a contribuire agli sforzi del club per riaffermarsi come una delle migliori squadre d'Europa.
Ha aggiunto: "Era la mia prima volta nel club ed è stato difficile ambientarmi perché giocavo con un nuovo allenatore e in un ambiente diverso.
"Non avere molti minuti in campo ha reso le cose ancora più difficili, ma nel calcio è normale. Continuerò a lavorare sodo.
"Il campionato francese è duro e molto fisico, ma non ho scuse: sono qui per dare il massimo. Il mio rapporto con il mio allenatore, Pierre Sage, è buono, perché tra noi c'è rispetto reciproco."
Con il Gent, il 22enne ha stabilito uno straordinario record in UEFA Europa Conference League, segnando la tripletta più veloce nella storia delle competizioni UEFA. Ci è riuscito in soli 3 minuti e 25 secondi contro l'Istanbul Basaksehir il 15 marzo 2023, superando il precedente record di Mohamed Salah.
Il Lione può competere per l'Europa League?
Il Lione ha avuto una stagione altalenante nella stagione 2023/24. Ha concluso al sesto posto nella massima serie francese ed è arrivato secondo nella Coppa di Francia, perdendo contro il Paris Saint-Germain, che poi ha vinto il trofeo.
Questa stagione sperano di ottenere risultati migliori, soprattutto con la partecipazione all'Europa League.
Orban non può prevedere quanto successo avrà il suo club nella prossima stagione, ma può promettere prestazioni migliori su tutti i fronti.
"Onestamente, non posso prevedere come andrà questa stagione, ma quello che posso promettere è che lavoreremo sodo per consolidare i risultati dell'anno scorso", ha continuato.
Personalmente, non mi pongo un obiettivo specifico. Farò del mio meglio per raggiungerlo ogni volta che ce ne sarà bisogno.
Il Lione inizierà il suo campionato il 18 agosto con una partita in trasferta al Roazhon Park, dove affronterà il Rennes di Julien Stephan.
FONTE:
FlashScore.com
Approfondimenti, New Wave | 7 Marzo 2024
Lorenza Suriano
Emmanuel Gift Orban va aspettato
E l'Olympique Lione sembra disposto a farlo.
Sei mesi o poco più possono fare una differenza enorme. Gift Orban era uno dei nomi più caldi del calciomercato estivo 2023. Si rincorrevano le voci di offerte vicine ai 30 milioni da parte di Tottenham e Liverpool. Un’attenzione che il talento nigeriano si era meritato sul campo, con una stagione straordinaria in maglia Gent. Nella seconda parte del 2023, le attenzioni e le aspettative attorno al suo nome si sono ridimensionate, permettendo al Lione di piazzare il colpo a cifre più contenute (12 milioni circa) e assicurarsi un 2002 dal futuro brillante.
Le prime uscite di Orban in maglia Olympique hanno avuto andamento ondivago. L’esordio contro il Rennes è arrivato con i bretoni in vantaggio per 0-3. La scelta di Pierre Sage, che insieme a lui ha inserito anche Henrique e Nuamah, ha sortito gli effetti sperati. Ha ridato vivacità a una squadra completamente tramortita, ma alla fine il Lione non è riuscito a completare la rimonta.
Nelle due gare successive, in Ligue 1 col Marsiglia e in coppa contro il Lille, Orban è partito nell’undici titolare, dando un saggio delle sue qualità. Con i primi ha iniziato la partita da esterno sinistro in un tridente, per poi andare a cercare palloni in ogni zona del campo; contro la squadra di Fonseca l’ex Gent è stato schierato centravanti, ruolo che - nonostante la velocità e l’abilità nel saltare uomo - sembra riuscire a interpretare in modo più naturale. Non è un caso se proprio in questa occasione è arrivato il primo gol francese: scatto bruciante su Lenny Yoro, mandato completamente fuori equilibrio, e pallonetto a superare Chevalier in uno contro uno.
La rete non gli è servita a guadagnare posizioni nelle gerarchie. Sul gong della sessione invernale è arrivato a Lione anche Said Benrahma, le cui doti probabilmente meglio si sposano con quelle del capitano e inamovibile Lacazette. Nei 15’ concessigli contro il Nizza, comunque, Orban ha fatto vedere un paio di sgasate interessanti, voglioso di riprendersi il posto di titolare. La settimana seguente, sul campo del Metz, l'occasione è arrivata e puntualmente buttata alle ortiche: suo è stato il retropassaggio sconsiderato da cui è nata la rete di Mikautadze dopo soli 13 minuti, errore che è valso a Orban la sostituzione a fine primo tempo.
Panchinato nuovamente, in Coup de France contro lo Strasburgo è subentrato a Lacazette, nella posizione che appare essergli più congeniale. Dopo 24 minuti vivaci ma poco incisivi, Orban si è presentato con coraggio dal dischetto in occasione della serie dei rigori: la sua realizzazione ha contribuito al passaggio del turno, complici anche i miracoli di Lucas Perri.
Da quando è arrivato a Lione, comunque, l'andamento dell'OL è in netta crescita. L’obiettivo della società era inserire forze fresche, risollevare il morale di una rosa avvilita e incapace di divincolarsi dalle sabbie mobili della zona retrocessione. Obiettivo raggiunto: l’OL si trova al decimo posto, ha vinto le ultime 5 partite tra tutte le competizioni.
Sarebbe assurdo attribuire meriti eccessivi a Orban: abbiamo già parlato delle sue montagne russe in termini di rendimento. Con lui sono arrivati 3 titolari - Matic, Orel Mangala e Benrahma - ma la sua incoscienza giovanile ha contribuito a ricompattare un ambiente comprensibilmente teso. Dopo la vittoria in casa contro il Nizza in Ligue 1, le telecamere lo hanno ripreso intento a festeggiare sotto il settore più caldo dello stadio, prendendosi anche la briga di agire come una sorta di lanciacori.
Un viaggio per farsi un regalo
Quando è arrivato in Europa, questa energia tendente al caos è stata origine di qualche incomprensione di troppo. Inizialmente, allo Stabaek hanno faticato a comprenderne il carattere, e il cortocircuito generato dall’incontro tra Gift Orban e la cultura norvegese ha messo in pericolo anche la sua carriera calcistica. La sua espansività e un senso dell’umorismo, a detta dei compagni, al limite del surrealismo non si sposavano particolarmente bene con la proverbiale reticenza nordica. Con il tempo, Orban ha imparato a ricalibrare i suoi comportamenti in base al contesto e a canalizzare questa sua elettricità per metterla a disposizione dello spogliatoio in campo e fuori.
Nella giovane carriera di Gift Orban, una cosa è sempre stata chiara: il ragazzo sa fare gol. Il primo a notare le sue qualità è stato Torgeir Bjarmann, DS dello Stabaek. Bjarmann ha costruito una buona rete di connessioni con la Nigeria, conosce bene il calcio africano e ogni anno si reca personalmente a fare scouting nel Continente Nero. Il processo per convincere la società di ciò che lui aveva visto non è però stato semplice. Dopo un primo periodo di prova in Norvegia, quindi, Orban è stato rimandato indietro, temporaneamente, al Bison FC. Il suo modo di giocare era infatti reputato troppo confusionario, e l’ansia della riconferma ne condizionava le scelte tecniche in campo.
Quando ha ottenuto una seconda possibilità, però, il suo approccio è cambiato in modo radicale. Prima con le riserve e poi con la squadra principale, Orban ha iniziato a dimostrare una precisione sotto porta e una capacità di calcio superiori al livello in cui doveva destreggiarsi, e non di poco. Il suo rendimento in seconda serie norvegese è stato quasi inarrestabile. In poco più di metà stagione ha raccolto un bottino pari a 16 gol (19 in totale) a corollario della promozione in prima divisione. Numeri che hanno inevitabilmente destato l’attenzione di varie squadre, soprattutto in zona mitteleuropea. Tra queste, la più decisa è stata il Gent, disposto a sborsare circa 3,5 milioni di euro pur di averlo.
L’adattamento al nuovo calcio per Orban è stato immediato. Il campionato belga in questi anni ha lanciato la carriera di tanti attaccanti dal profilo diverso, ma paradossalmente è sempre stato più adatto ad attaccanti strutturati e più o meno classici. Il nigeriano ha invece portato una ventata d’aria fresca, fatta di ricerca della profondità, transizioni e corse volte a svariare su tutto il fronte d’attacco. Nonostante la giovane età e una selezione delle giocate talvolta incoerente, Orban è da sempre giocatore tatticamente molto interessante, con uno spiccato senso dello spazio. Nello scacchiere di Van Haezebrouck il suo ruolo era quello di seconda punta accanto a Cuypers, un centravanti fisico e opportunista ma anche molto generoso. L’interscambiabilità tra i due è stata una delle migliori intuizioni del tecnico, e ha permesso a entrambi di esprimersi al meglio.
Un saggio della Premiata Ditta Orban-Cuypers.
Un paio di prestazioni di Gift Orban, all’interno di una (mezza) stagione da 20 gol in 22 partite, hanno catturato l’attenzione mediatica iscrivendo il suo nome sulla mappa del calcio europeo nel giro di neanche una settimana. In campionato, contro lo Zulte Waregem, Orban ha segnato 4 gol in una vittoria per 6-2. A impressionare, al di là del numero in sé, è stata soprattutto la varietà stilistica delle marcature. Un sinistro dal centro dell’area dopo un’incomprensione tra portiere e difensore, un tap-in di destro su cross basso da sinistra, un destro piazzato dal limite correndo a rimorchio per raccogliere il passaggio, e un calcio di punizione diretto da destra, una posizione inusuale per un destro. Un compendio perfetto della sua tecnica di calcio e dell’aggressività da nove puro con cui tende ad aggredire il pallone. Tra l’altro, in occasione dei 3 gol su azione Orban non ha mai avuto bisogno di stoppare la sfera, tale era il livello di fiducia nel suo calcio, di posizionamento e di equilibrio del corpo.
Soltanto 3 giorni dopo, in Conference League sul campo del Basaksehir, Orban ha realizzato una tripletta decisiva per l’1-4 finale. Già all’andata aveva lasciato il suo segno con la rete dell’1-1, ma una tris in una gara da dentro o fuori ha sicuramente un eco e un’importanza maggiore. Anche in questo caso si è trattato di 3 reti diverse tra loro, per di più arrivate nell’arco di tre minuti di pura onnipotenza. Un clamoroso destro da fuori area, un controllo e tiro da distanza ravvicinata di mancino con il portiere in uscita, e un altro sinistro dopo che l’estremo difensore avversario aveva respinto il suo destro di prima.
Dopo l’esaltazione generale e qualche voce di mercato di troppo, Gift Orban ha avuto un brusco ritorno sulla terra. Nella prima parte del 2023/24 col Gent, ha faticato specialmente in campionato. Le motivazioni sono difficili da trovare, ma possono riassumersi in un cocktail di responsabilità eccessive, accorgimenti più specifici delle difese avversarie e un fisiologico calo per un ragazzo comunque ancora molto giovane. Complicazioni che tra l’altro gli sono probabilmente costate anche la convocazione per la Coppa d’Africa.
All’inizio, Orban aveva ripreso da dove aveva lasciato, ma la coda del suo buon rendimento si è trascinata solo in Europa contro squadre di livello inferiore. In campionato, il classe 2002 si è visto spesso superato nelle scelte del suo allenatore da Tarik Tissoudali, e all'alba di gennaio aveva segnato soltanto 3 gol. In termini numerici questo dato è riscontrabile sia nel rapporto gol/tiri (0.09, 26° percentile tra gli attaccanti di Pro League) che nella differenza negativa tra gol e xG. Nella scorsa stagione, le due voci statistiche lo vedevano rispettivamente nel 96esimo e nel 99esimo percentile. Diminuito è anche il numero di xA (0.05 vs 0.19) e azioni da tiro (2.71 vs 2.86) per 90 minuti, a fronte di un numero di tocchi e di passaggi tentati aumentato.
Giudicare la sua esperienza al Lione sarebbe oggettivamente affrettato, ma in questo primo scorcio transalpino sembrano essere sorti altri problemi, principalmente di natura tattica. Sage non sembra disposto a rinunciare ad uno schieramento con tre giocatori offensivi, lontano anni luce dal 3-4-1-2 o 3-5-2 del Gent. Nella posizione di ala Orban sembra trovare difficoltà in termini di porzione di campo da occupare: l’impiego in zona laterale ne fa risaltare l’attuale scarso impatto a livello fisico. In campionato Orban ha vinto soltanto il 30% dei contrasti, e portato a termine il 40% dei propri tentativi di dribbling. In coppa, da centravanti, il sample è decisamente troppo scarno per fare una valutazione completa, ma comunque entrambi i dati riflettono un miglioramento (1/1 nei dribbling, 4/9 nei contrasti vinti).
Fare il centravanti in un 4-3-3 è in ogni caso diverso da giocare da seconda punta in un attacco a due. Gift Orban ha dimostrato di avere bisogno di toccare tanti palloni e allo stesso tempo di dover giocare vicino alla porta, combinazione di eventi che il Lione attuale non può garantirgli con continuità. L’assegnazione della maglia numero 9 - Paquetà, Cherki, Moussa Dembelè, Memphis e Lisandro Lopez, giusto per citare alcuni dei 9 dell'OL del Nuovo Millennio - oltre che una bella investitura, sembra però suggerire che anche il club francese abbia dei piani precisi per lo sviluppo del suo percorso futuro. Nel frattempo, il ragazzo di Benue dovrà essere bravo a sfruttare ogni occasione e impegnarsi nel tentativo di arricchire il proprio bagaglio. Con calma. Perché Emmanuel Gift Orban va aspettato.
Lorenza Suriano
Romanista e autista del Carro Lorenzo Pellegrini. Bevitrice di Peroni in offerta. Fondamentalista lucana. Noel è il Gallagher superiore.
FONTE:
Sportellate.it
L'attaccante nigeriano Gift Orban si unisce all'Olympique Lyonnais fino al 2028
L'Olympique Lyonnais è lieto di ufficializzare l'arrivo dell'attaccante nigeriano Gift Orban, proveniente da La Gantoise, che ha firmato con il club per un periodo di quattro stagioni e mezzo, fino al 30 giugno 2028.
Olympique Lyonnais
18 gennaio 2024 - 3 minuti
Il prezzo di trasferimento è di 12 milioni di euro, a cui si possono aggiungere un massimo di 8 milioni di euro di bonus, oltre a una partecipazione agli utili del 20% sulla plusvalenza di un eventuale trasferimento.
Nato nel 2002 in Nigeria, Gift Orban ha iniziato ad allenarsi nel suo paese d'origine prima di essere notato dalla dirigenza dello Stabaeck nell'estate del 2022. Dopo aver superato con successo i provini, ha firmato un contratto quadriennale con il club norvegese di seconda divisione, mettendosi subito in luce segnando 19 gol in 22 partite. Dopo essere diventato il capocannoniere del campionato, è stato trasferito sei mesi dopo al Gent, l'ultimo giorno del mercato invernale.
In Belgio, Gift Orban ha mantenuto la sua forma impressionante fin dall'inizio. Il centravanti alto 1,78 m ha segnato 20 gol nelle sue prime 22 partite, di cui quattro contro il Basaksehir negli ottavi di finale di Conference League. Nella partita di ritorno, terminata 4-1, ha segnato tre gol in soli tre minuti, stabilendo il record per la tripletta più veloce nella storia delle competizioni UEFA per club. Questa prestazione significativa ha permesso al Gent di qualificarsi per i quarti di finale della competizione contro il West Ham.
Con un totale di 32 gol segnati nel 2023 e una notevole media di 0,68 a partita dal suo debutto da professionista (51 gol in 75 partite), l'attaccante 21enne è oggi considerato una delle giovani speranze del calcio africano nel suo ruolo.
L'Olympique Lyonnais, che deve affrontare una forte concorrenza in questo reclutamento, è particolarmente lieto di essere riuscito ad ingaggiare Gift Orban, che diventa così il primo giocatore nigeriano nella storia del club.
Foto: Damien LG
FONTE:
OL.fr
NIGERIA NATIONAL TEAMS
EXCLUSIVE: My Mission In Super Eagles — Orban
September 8, 2023 Updated: September 8, 2023 1 Min Read
Gift Orban says he wants to make a name for himself in the Super Eagles.
The 21-year-old caught the eye following his superlative displays for Belgian Pro League club, KAA Gent in the second half of last season.
The powerful striker has also impressed for the Buffalos this season.
Orban is currently on international duty with Nigeria.
It’s the first time he has been invited to the Super Eagles and the player has expressed his desire to become a regular in the team.
“I not only like Nigeria, but love the country. I’m happy with the chance to play for my country,”he told Complete sports.com.
“I want to become a regular in the team and become a legend.”
Orban will look to make his debut for the Super Eagles when they take on Sao Tome and Principe in a 2023 Africa Cup of Nations qualifier at the Godswill Akpabio International Stadium, Uyo on Sunday.
By Adeboye Amosu in Uyo
FONTE:
CompleteSports.com
CALCIOMERCATO
Calciomercato, chi è Gift Orban: il talentino del Gent da 9 gol in 10 giorni, oggetto dei desideri della Serie A
di Gianluca Sisti 22 Marzo 2023
Calciomercato, Gift Orban sta facendo faville in Conference League, ha realizzato la tripletta più veloce della storia nelle Coppe Europee. Nove reti negli ultimi dieci giorni nella Jupiler League Belga, scopriamo chi è la stellina del Gent che ha stregato alcuni club del campionato italiano
Riflettori puntati su Gift Orban, l’ennesimo talento della scuola Gent che sta segnando a raffica in Belgio. Il centravanti nigeriano di 20 anni ha segnato 12 gol in 10 partite tra Jupiler Pro League e Conference League, attirando tutte le attenzioni dei club europei, oggetto dei desideri anche di Milan e Napoli in Serie A. Basta guardare le ultime tre partite in cui il classe 2002 ha rifilato 4 reti al Waregem in campionato e la tripletta più veloce delle Coppe Europee, in Conference League, nella trasferta in Turchia contro il Basaksehir.
Chi è Gift Orban
Gift Emmanuel Orban è il nome completo del nuovo enfant prodige del campionato belga. Nato il 17 luglio 2002, non si sa esattamente dove ma sicuramente in Nigeria. Cresciuto nel Bison FC, squadra del suo paese, nel 2022 viene scoperto dagli scout dello Stabæk, squadra norvegese che inizialmente lo ingaggia in prestito prima di fargli firmare un contratto di quattro anni con il club del sobborgo di Oslo. Nella OBOS-Ligaen colleziona 22 presenze con 16 gol e 7 assist, inoltre realizza 3 reti nella NM Cup norvegese. Grazie ai suoi gol lo Stabæk raggiunge la promozione in Eliteserien, la Serie A in Norvegia. Orban viene anche premiato come miglior giovane della seconda divisione.
Nella finestra invernale di calciomercato 2023 viene acquistato dal Gent per 3,3 milioni di euro. Dal suo arrivo con i Buffalos ha realizzato 12 gol in 10 partite, 7 in campionato e 4 in Conference League. Una macchina da gol che ha già infranto alcuni record, tra cui come accennato la tripletta più veloce nelle competizioni UEFA. A dicembre 2022 la sua quotazione era di 1 milione di euro, quella attuale su Transfermarkt è aumentata a 9 milioni di euro. Se la vena realizzativa di Orban continuerà su questo trend, il suo valore di mercato è destinato ad aumentare vertiginosamente, per la gioia del lungimirante KAA Gent che lo ha pagato poco più di 3 milioni di euro.
La tripletta da record di Gift Orban
In Conference League Gift Orban ha calato il tris in 4 minuti contro i turchi del Basaksehir. La sequenza dei tre gol che hanno permesso al Gent di approdare ai quarti di finale è avvenuta al 31’, 32’ e 34’ superando il record precedente di Mohamed Salah con il Liverpool che aveva realizzato una tripletta in 6 minuti e 12 secondi contro i Rangers nel 7-1 per i Reds in Champions League. Il classe 2002 sta seguendo le orme di due suoi connazionali che di gol ne sanno qualcosa, Victor Osimhen che era esploso in Jupiler Pro League con il RSC Charleroi (12 gol in 25 partite) e Cyriel Dessers, capocannoniere in carica della Conference League.
Le parole dell’allenatore del Gent
“Abbiamo visto molte delle sue partite. Ho visto un enorme potenziale e sono diventato un suo fan. Il nostro budget era di circa un milione/un milione e mezzo di euro. Non voleva lasciare la vecchia squadra per quei soldi”. Questo il commento dopo la tripletta storica in Conference League dell’allenatore dei Buffalos, Hein Vanhaezebrouck.
Le caratteristiche tecniche di Gift Orban
Gift Orban è alto 178 cm, é agile e scattante, con un tiro esplosivo che ricorda il suo connazionale Osimhen e un innato senso del gol. Il classe 2002 possiede una buona tecnica e il suo piede preferito è il destro. Il suo ruolo prediletto è quello di punta centrale ma può tranquillamente giocare come ala destra o nel versante opposto.
Orban e la nazionale
Il classe 2002 è stato definito il nuovo talento della Nigeria e il suo potenziale è sotto gli occhi di tutti. Il giovane prodigio si è unito al Gent soltanto a gennaio, ma il club belga è disposto a venderlo per il giusto prezzo. Orban non giocherà la prossima partita della Nigeria U23 contro la Guinea, il Gent ha chiesto di farlo riposare in vista della prossima sosta internazionale. Tuttavia l’attaccante ex Stabæk è stato incluso nella lista dei convocati del commissario delle Super Aquile, Salisu Yusuf per la doppia sfida di qualificazione alla Coppa delle Nazioni Africane (AFCON) contro i Syli.
Le squadre italiane su Gift Orban
Per la prossima sessione di calciomercato, Milan e Napoli hanno messo nel mirino Gift Orban del Gent. Il classe 2002 è in stato di grazia, gol in campionato e in Conference League, che non sono passati inosservati agli addetti ai lavori. Secondo i rumors di mercato, rossoneri e partenopei sono pronti a sfidarsi, non soltanto nel match dei quarti di Champions League, ma anche per accaparrarsi questo prodigioso centravanti nigeriano. I due club potrebbero essere in competizione per acquistare Gift Orban quest'estate, il giovane attaccante è stato recentemente nominato “Player of the Week” della UEFA Europa Conference League dopo la sua tripletta contro il Basaksehir.
L’interesse per l’attaccante 20enne nigeriano non sorprende, viste le sue impressionanti prestazioni di questa stagione. Il wonderkid del Gent ha fatto faville sottoporta e ha attirato l’attenzione di altri club in tutta Europa. Paolo Maldini ha un disperato bisogno di un centravanti per poter competere allo scudetto in Serie A il prossimo anno. Quest’anno i problemi in attacco sono stati evidenti e Orban potrebbe essere la soluzione per aumentare la vena realizzativa. Cristiano Giuntoli dal canto suo, sta cercando di ampliare le opzioni per il reparto offensivo e vede l’attaccante dei Buffalos come potenziale sostituto di Victor Osimhen nel lungo termine.
Gianluca Sisti
Copywriter con la passione per il calcio e la scrittura sportiva. Vivo tra Terni, Lisbona e il resto del Mondo. Sono autore per Calciodangolo e scrivo anche per altre aziende e web agency, in Italia e all’estero. ⦿ Piatto preferito: spaghetti aglio & olio ⦿ Ultima città visitata: Tbilisi ⦿ Squadra Preferita: Ternana ⦿ Fonte d’ispirazione: Corrado Guzzanti ⦿ Prossima meta: Marte
FONTE:
CalcioDAngolo.com
Traduzione dall'olandese di Google Traduttore
"Un killer che sa segnare dal nulla": Gift Orban ha avuto l'inizio migliore in Belgio dall'inizio del secolo
Lunedì 13 marzo 2023 07:25
Gift Orban ha segnato l'1-3, il 2-4, il 2-5 e il 2-6 contro Zulte Waregem.
Le preghiere del KAA Gent sono state esaudite. Il nuovo arrivato invernale Gift Orban è più di una semplice iniezione di qualità offensiva. Con quattro gol contro lo Zulte Waregem, ha fatto la storia. Dopo sette gol in cinque partite nella Prima Divisione belga, detiene un record dall'inizio del secolo.
"Anche se questo non mi preoccupa più di tanto", l'attaccante rimane stoico.
"Il fatto che a volte non abbia alcun occhio di riguardo per un compagno di squadra è tipico di un giocatore come Gift Orban ", ha detto Gent dopo la partita.
Ma vabbè. Chi può biasimare il nigeriano dopo aver segnato quattro gol in una partita? Soprattutto quando è il suo nome a passare alla storia.
Orbán ha avuto il miglior inizio nella massima serie belga dai tempi di Nenad Jestrovic (Mouscron) nell'estate del 2000. Ha anche segnato 7 (!) gol nelle sue prime 5 partite."
È un killer", elogia Castro-Montes. "E uno che sa sempre segnare dal nulla", aggiunge il suo allenatore.
Anche invisibilmente pericolosi per la vita
"No, non si può ignorare Orbán dopo quattro gol", ha riso Hein Vanhaezebrouck dopo la partita. "Anche se non l'ho nemmeno visto nel primo tempo".
Eppure può colpire in qualsiasi momento, soprattutto in modalità in incognito. "Non aveva nemmeno bisogno di essere in partita per segnare dal nulla, più e più volte. Questo ci ha risparmiato una partita difficile."
"Si può sempre migliorare", dice il T1, tenendo con i piedi per terra il suo nuovo acquisto. "Ha ancora un po' di lavoro fisico da fare, e deve anche imparare a festeggiare con la squadra. Non puoi segnare da solo, quindi dovremo insegnarglielo..."
Altri invece si credono degli specialisti, per fortuna lasciano che sia Orbán a battere la punizione.
Hein Vanhaezebrouck
Il suo secondo gol, segnato su punizione, ha sorpreso i suoi compagni di squadra. "Non sapevamo che avesse un talento del genere", ha detto Castro-Montes, sorpreso.
"Lo so", ridacchia Vanhaezebrouck. "Perché so tutto, sai."
"Certo, ci sono altri giocatori che si credono specialisti, non segnano mai, ma pensano comunque di dover tirare. Per fortuna, oggi gli hanno lasciato tirare."
E se Gift Orbán continuerà così , nessun record nella Jupiler Pro League sarà al sicuro. "Anche se niente di tutto ciò significa molto per me", ha detto il nigeriano.
FONTE:
Sporza.be
Traduzione dall'olandese di Google Traduttore
WELCOME GIFT!
31 GENNAIO 2023
Il KAA Gent è lieto di annunciare l'arrivo di Gift Emmanuel Orbán ! Il ventenne attaccante nigeriano arriva dal club norvegese Stabæk Fotball. Con lo Stabæk, Gift ha segnato 19 gol in 24 partite la scorsa stagione, di cui 16 in campionato e tre in coppa. I suoi gol, tra gli altri, hanno contribuito alla promozione dello Stabæk in Prima Divisione norvegese.
Gift è cresciuto in Togo e ha continuato la sua crescita calcistica in Nigeria, fino a quando lo Stabæk lo ha portato in Norvegia l'anno scorso. Il KAA Gent aveva già scoperto Andreas Hanche-Olsen allo Stabæk . La Ghelamco Arena è ora la prossima tappa della giovane carriera di Gift. Ha firmato un contratto pluriennale con il nostro club.
"Siamo lieti di dare il benvenuto a un talento promettente", afferma il nostro capo scout Samuel Cardenas . "Siamo riusciti a portarlo nel nostro club dopo difficili trattative. Gift è un attaccante agile che ha catturato la nostra attenzione durante la sua stagione d'esordio in Norvegia. Insieme a Hein, lo abbiamo seguito da vicino negli ultimi mesi."
"Gift è molto agile, esplosivo nei primi metri, usa gli spazi aperti con intelligenza e lavora anche sodo." - Samuel Cardenas, capo scout KAA Gent
Ha un vero fiuto per il gol e combina il suo istinto con una buona tecnica ambidestro. Non vediamo l'ora di vederlo crescere qui. Gli daremo la pazienza e il tempo necessari per adattarsi al nostro campionato.
Benvenuto, Gift!
FONTE:
KAAGent.be
Traduzione dal norvegese di Google Traduttore
Gift ha firmato un contratto a lungo termine
Gift Emmanuel Orban ha impressionato tutti al Nadderud da quando si è unito a noi in prestito all'inizio di quest'anno. Siamo lieti di annunciare che Gift ha firmato un contratto a lungo termine.
ANNUNCIO:
L'attaccante ha ora firmato un contratto che durerà fino al 2026.
– Sono molto felice qui. Che il contratto sia di quattro o dieci anni non è la cosa più importante. Il mio obiettivo è solo fare nuovi passi avanti. Poi devo giocare bene e segnare gol. Continuerò a lavorare sodo per raggiungere questo obiettivo, dice Gift.
Anche il direttore sportivo Torgeir Bjarmann è soddisfatto di aver stipulato un accordo a lungo termine con Gift, dopo averlo avuto in prestito fino ad ora.
– Abbiamo avuto il controllo della situazione per tutto il tempo, quindi la cosa più importante è stata prenderlo in prestito l'ultimo giorno dell'ultima sessione di mercato. Ma si è integrato rapidamente e ha una grande comprensione del gioco. È un attaccante versatile che sa tenere palla, combinare azioni e apparire in area. Segna molti gol diversi, il che è positivo.
Torgeir Bjarmann, Gift e Atta Aneke
Pubblicato: 03.08.2022
Scritto da: Joakim Miøen
Contatto: joakim.mioen@stabak.no
FONTE:
Stabak.no