MILAN 1-1 HELLAS VERONA: Un autogol, due pali e l'espulsione di AMRABAT salvano i rossoneri a San Siro. Con l'inferiorità numerica ai gialloblù non resta che stringere i denti e contenere gli avversari.
RECAP & IMPRESSIONI
Il VERONA parte molto meglio degli avversari e per i primi 20 minuti è costantemente nella metacampo del MILAN ma, dopo il meritatissimo vantaggio griffato FARAONI, i gialloblù hanno la colpa di retrocedere troppo, aldilà della pressione applicata dai rossoneri alla ricerca del pari.
Quasi normale l'1 a 1 di CALHANOGLU con la sfortunata complicità di VERRE e, da li in poi, i numerosi errori tecnici da parte dell'HELLAS che conclude il primo tempo quasi nel guscio suscitando le ire di JURIĆ dalla panchina.
La musica cambia decisamente nella seconda metà di gara quando evidentemente il tecnico di Spalato si fa sentire negli spogliatoi: Il VERONA entra in campo determinato e fa soffrire enormemente i padroni di casa: Solo la sfortuna, deviando sul palo il colpo di testa di PESSINA e il destro di ZACCAGNI, evita ai gialloblù il meritato vantaggio fino all'espulsione di AMRABAT grazie all'occhio lungo del (ma discutibile) VAR.
L'HELLAS rischia grosso solo nel finale quando anche HERNANDEZ coglie il palo.
In gol da 12 partite consecutive e sesto risultato utile di fila, lo splendente 11 di JURIĆ stupisce anche a San Siro dove solo la capricciosa Dea Bendata non vede una vittoria scaligera che sarebbe finalmente stata nell'ordine delle cose.
Peccato e tanto rammarico ma non c'è tempo per piangersi troppo addosso, Mercoledì è già tempo di recuperare la 17esima giornata a Roma contro la LAZIO squadra tra le più in forma della Serie A.
LA PARTITA
Consueto 4-4-2 per il MILAN di mister PIOLI orfano dell'influenzato IBRAHIMOVIC: Il convalescente CALABRIA da il cambio a CONTI (colpito da tonsillite) sulla fascia destra della difesa, MUSACCHIO sostituisce KIAER anche lui messo ko dall'influenza, BONAVENTURA torna a spingere sull'esterno della mediana con CASTILLEJO dalla parte opposta e ai lati di KESSIÈ e CALHANOGLU, mentre la coppia d'attacco è formata da LEÃO e l'ex REBIĆ
Risponde col 3-4-2-1 mister JURIĆ che riporta GÜNTER al centro della difesa e VERRE, come falso nove, al centro dell'attacco con l'idea di attaccare i rossoneri sulla velocità e il pressing alto.
Più di 1500 i tifosi scaligeri in trasferta alla 'Scala del Calcio', dirige la sfida il signor Daniele Chiffi della sezione AIA di Padova.
20 MINUTI DI GRAN VERONA
4° Tiro dal limite di VERRE dopo una gran percussione centrale di FARAONI, DONNARUMMA smanaccia a lato ma il signor Chiffi ferma tutto in ogni caso...
13° Gran giocata di ZACCAGNI che dribbla CALABRIA e la mette in mezzo dove irrompe FARAONI che, con un movimento da rapace d'area, anticipa HERNANDEZ e insacca il tap-in! HELLAS in meritato vantaggio a San Siro.
15° HERNANDEZ perde palla al limite, VERRE ci prova con un tiro a giro che esce largo sulla destra di DONNARUMMA.
17° Contropiede sulla mancina dei gialloblù, LAZOVIĆ prende il tempo a CALABRIA e prova la conclusione dal vertice sinistro ma il suo tiro è telefonatissimo: Nessun problema per DONNARUMMA
L'1 A 1 DI CALHANOGLU INVERTE LA DERIVA
21° REBIC spalle alla porta si gira di forza su RRAHMANI e ci prova dal limite: Tiro strozzato e centrale, SILVESTRI controlla agevolmente.
29° FARAONI irruento su BONAVENTURA poco fuori al limite dell'area, alla battuta va CALHANOGLU che conclude sulla barriera dove VERRE salta girandosi e con la spalla imprime alla palla una traiettoria imprendibile per l'incolpevole SILVESTRI.
31° AMRABAT perde una palla sanguninosa favorendo il rapidissimo contropiede dei rossoneri con LEÃO, la palla finisce al solitario REBIC che scarta anche SILVESTRI ma poi si decentra e viene murato in calcio d'angolo dalla difesa scaligera!
37° CASTILLEJO batte un calcio d'angolo dal fronte destro, in area ROMAGNOLI anticipa GÜNTER ma fortunatamente non inquadra la porta.
43° KUMBULLA sorpassato da LEÃO ma il suo tiro dal limite va ampiamente a lato.
46° Dopo un minuto di recupero il signor Chiffi termina il primo tempo.
PALO DI PESSINA!
48° AMRABAT dal vertice destro, palla di facile lettura per DONNARUMMA.
49° BONAVENTURA da fuori area in zona centrale: Palla a lato.
52° LAZOVIĆ in mezzo per PESSINA che di testa ruba il tempo a HERNANDEZ ma coglie la parte esterna del palo a sinistra di DONNARUMMA!
54° PESSINA dal limite in zona centrale non inquadra la porta ma Chiffi ferma tutto per fuorigioco di PESSINA che aveva provato l'assist.
56° CALHANOGLU dal vertice sinistro anticipa KUMBULLA con un tiro-cross che vola di poco sopra l'incrocio del palo lontano.
58° Sovrapposizione di CALABRIA che va alla conclusione dal vertice sinistro: Palla in curva...
PALO DI ZACCAGNI! AMRABAT ESPULSO
63° FARAONI in area di tacco per PESSINA, irrompe ZACCAGNI a botta sicura e palo clamoroso!
64° Sul successivo calcio d'angolo in area con RRAHMANI che di testa mette in area, palla a CALABRIA che rinvia prendendo la testa di GÜNTER ad un paio di metri dalla porta e carambola a lato di pochissimo!
67° Espulsione per AMRABAT decretata dal VAR: Galeotto il piede a martello di Sofyan su CASTILLEJO.
BORINI PER VERRE, PESSINA SCALA A FIANCO DI VELOSO
69° CALABRIA si libera bene e dal vertice sinistro calcia poco lontano dall'incrocio dei pali.
72° LEÃO si gira velocemente dal vertice sinistro: Tiro debole che SILVESTRI raccoglie con facilità.
78° Assedio MILAN: GÜNTER mura il tiro di PAQUETÀ, CASTILLEJO non riesce a deviare di testa a un metro dalla porta scaligera, recupera SILVESTRI.
84° LEÃO dalla distanza, SILVESTRI in colpevole ritardo non trattiene, risolve RRAHMANI in out.
89° Il neoentrato SAELEMAEKERS dalla distanza: palla alta.
91° Tacco di REBIC per HERNANDEZ che dal vertice sinistro tira a lato sul secondo palo.
92° Tiro di HERNANDEZ dal vertice sinistro ribattuto da SILVESTRI, CASTILLEJO prova il tap-in ma sbatte sul palo!
93° Con Daniel che sostituisce CASTILLEJO: inizia la terza generazione dei MALDINI al MILAN dopo Cesare e Paolo.
95° HERNANDEZ dal limite spara in curva.
96° CALHANOGLU da distanza siderale, palla a lato.
SILVESTRI Oggi in (improbabile) versione platinata non è particolarmente brillante: Al 40° perde palla in uscita alta e torna precipitosamente in porta ma fortunatamente BONAVENTURA non inquadra lo specchio; a fine gara saranno tre i rilanci di Marco direttamente in out. All'84° sul tiro di LEÃO dalla distanza è in colpevole ritardo e non trattiene. Si riscatta appena un po' nel finale sul tiro di HERNANDEZ che comunque non trattiene 5,5
RRAHMANI Solita, impeccabile gara di Amir alle prese con le sovrapposizioni di HERNANDEZ e la forza fisica di REBIĆ non demerita 6
GÜNTER Si vede poco ma non sbaglia nulla e per poco al 64° non realizza un gollonzo 6
KUMBULLA Parecchio impreciso Marash oggi, il centrale di Peschiera soffre CASTILLEJO e CALABRIA poco aiutato da LAZOVIC in giornata bigia 5,5
FARAONI Parte arrembante e al 13° porta in vantaggio l'HELLAS con un gol da attaccante di razza, nella seconda metà di gara, forse per ordini di scuderia, non spinge più 6,5
VELOSO Ottimo il ripiegamento difensivo con cui all'11° ferma l'incursione di HERNANDEZ da destra, solite pregiate geometrie con le quali conduce la squadra 6
AMRABAT FIno all'espulsione è tra i migliori ma ha la grave colpa di lasciare i compagni in dieci proprio nel momento topico in cui sembrava che i gialloblù potessero passare in vantaggio da un momento all'altro 5,5
LAZOVIĆ Pigro nell'intelligente apertura di VERRE, spreca al 20° un break potenzialmente importante ma oggi abbiamo visto al fantasma del miglior Darko per quasi tutta la partita: Annebbiato, commette parecchi errori anche nelle scelte 5
PESSINA Probabilmente il migliore in campo fra i gialloblù, sulla trequarti fa malissimo agli avversari soprattutto nel secondo tempo quando coglie il palo a sinistra di DONNARUMMA in seguito ad un ottimo inserimento. Puntuale anche quando scala in mediana a causa dell'espulsione di AMRABAT esce completamente munto 7
ZACCAGNI Suo l'assist col contagiri per il vantaggio di FARAONI, suo il palo clamoroso colto al 63° e suo anche il tentativo col quale nel finale per poco non sorprende il MILAN; in mezzo tantissima qualità: Il migliore al pari di PESSINA 7 (gli da il cambio DAWIDOWICZ al 94° ingiudicabile)
VERRE Sfortunato in occasione dell'autogol, da falso nove non incide praticamente mai 5,5 (gli da il cambio BORINI al 70°: Si impegna al massimo com'è nel suo stile ma con l'inferiorità numerica i difensori del MILAN hanno gioco facile nel controllare le velleità del fresco ex 6)
JURIĆ A mio modesto avviso, come contro il BOLOGNA, ritarda troppo l'ingresso di BORINI nel momento in cui il VERONA poteva passare da un momento all'altro. L'espulsione di AMRABAT lo condiziona nella mezz'ora finale che probabilmente si sarebbe giocato diversamente 6
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Stefano PIOLI tecnico del MILAN «Con più lucidità, il Milan avrebbe vinto. Dopo l'espulsione di Amrabat avremmo dovuto gestire meglio la situazione e occupare meglio il campo. Peccato, si poteva vincere. Lo spirito e la generosità stanno facendo la differenza, su queste basi dobbiamo costruire qualcosa di importante. Abbiamo quattro partite importanti ora. Se l'assenza dello svedese ha pesato? Ibra è un valore aggiunto sia per lo spessore che per il timore che incute. La voglia e lo spirito dello squadra mi sono piaciuti, abbiamo dimostrato anche nelle difficoltà di essere squadra. L'esordio di Daniel Maldini? Il ragazzo ha qualità, ha talento. Chiaramente il talento da solo non è sufficiente, ma si allena bene. Gli ho detto solamente la posizione che doveva tenere e che gli sarebbe arrivata una buona palla, ma non sono stato un buon veggente» ACMilan.com
Mister JURIĆ «Rammarico per i due pali o soddisfazione per il pari nonostante l'inferiorità numerica? Possiamo dire che c'è un po' di entrambe le cose. La squadra ha fatto una grande prestazione, sia in undici che in dieci, dominando in alcuni tratti della gara, almeno fino all'espulsione. Il cartellino rosso ad Amrabat ha cambiato la partita, però i ragazzi sono stati splendidi, perché non è facile cambiare mentalità e difendersi in questo modo per portare un punto a casa. Sei risultati utili consecutivi e dodicesima gara in gol: numeri sorprendenti? La squadra sta bene da tanto tempo, abbiamo aggiunto alcune cose nel nostro gioco, ma l'importante è continuare con l'umiltà che i ragazzi mi hanno dimostrato negli ultimi venti minuti di oggi e cercare di fare punti ovunque si riesca: solo così potremmo avvicinarci al nostro obiettivo, che è la salvezza. Se il mercato mi ha aiutato nell'avere più alternative? Abbiamo sostituito giocatori che giocavano poco con altri che possono aiutarci di più. Non abbiamo stravolto niente e per questo sono contento, spero solo che i nuovi arrivati si inseriscano al meglio nel più breve tempo possibile, dato che alcune volte non è facile allinearsi ai ritmi di una nuova squadra. Il prossimo impegno con la Lazio? È una squadra forte, ma per noi è partita-jolly. Ce la vogliamo giocare bene, affrontando la gara determinati e risoluti come oggi» HellasVerona.it
Il presidente SETTI a 'La Domenica Sportiva' «Qualche punto sicuramente ci manca, soprattutto con il Milan. Sia all'andata che al ritorno. Oggi magari non se ne sono accorti, ma c'era un rigore per noi. Poi siamo rimasti in dieci e abbiamo sofferto un quarto d'ora ma è stata una grande partita» HellasVerona.it
FARAONI ha segnato il gol del vantaggio «Il mio gol? Sono molto contento, soprattutto perché è servito per ottenere un punto importante su un campo difficile e contro un avversario tosto. La partita? Non abbiamo mai abbassato la guardia, anche se abbiamo un po' sofferto negli ultimi 20 minuti di entrambe le frazioni, nel secondo però ha influito anche l'uomo in meno. Sicuramente c’è stato anche un pizzico di sfortuna in occasione dei due pali che abbiamo colpito. La nostra forza? L'atteggiamento dentro e fuori il campo è fondamentale, a partire dall'intensità, dalla voglia e dalla grinta che tutta la squadra dimostra allenamento dopo allenamento. La sfida contro la Lazio? Metteremo in campo le nostre qualità e li affronteremo, senza paura, come in ogni partita di questo campionato» HellasVerona.it
ZACCAGNI autore di un gran assist «Ce la siamo giocata? Si abbiamo fatto la nostra partita e giocato alla pari. Poi siamo rimasti in dieci, ma non ci siamo abbattuti, continuando a pressare come facciamo di solito, portando a casa un punto importante. Se siamo stati sfortunati? In alcuni episodi sicuramente, ma non dobbiamo pensare a queste cose. Dobbiamo analizzare gli errori e pensare alla prossima gara. Se sento di essere cresciuto? Credo che il modo di giocare che ci chiede il mister esalta le qualità della squadra ma anche dei singoli. Se siamo consapevoli della nostra forza? Noi cerchiamo sempre di essere propositivi. Siamo andati in vantaggio, giocando una grande gara e colpendo anche due pali. Siamo contenti della nostra prestazione. La gara contro la Lazio? Andremo a giocarcela come sempre, anche se sarà una gara difficilissima. Cercheremo di imporre il nostro gioco per portare a casa il massimo» HellasVerona.it
Negli anticipi di ieri: Il BOLOGNA rimonta e vince sul BRESCIA per 2 a 1 al Dall'Ara, poker del SASSUOLO alla ROMA in inferiorità numerica dal 69°, 2 a 2 in Sardegna fra CAGLIARI e PARMA.
14 gol di fila in 9 partite consecutive RONALDO mette a segno una doppietta (su rigore) anche oggi nel 3 a 0 con cui la JUVE ha battuto la FIORENTINA nel lunch-match di oggi: Molto duro COMMISSO patròn dei viola contro il direttore di gara nel postpartita.
LAZIO a valanga sulla SPAL: All'Olimpico finisce 5 a 1, mister SEMPLICI sulla graticola.
2 a 2 a Bergamo tra ATALANTA e GENOA.
HELLAS miglior neopromossa d'Europa per quanto riguarda la media punti conquistati in rapporto alle partite giocate: Ben 1,38! Nessuno come il VERONA (Sky Sport)
Terza sconfitta consecutiva in campionato per la formazione Primavera di mister CORRENT che perde anche col PORDENONE.
Gunter e i difensori del Verona inseguono i propri avversari a tutto campo. Juric vuole una squadra che difenda soprattutto a uomo
Juric adotta un pressing fortemente orientato sull’uomo. La priorità è occuparsi dell’avversario, prima ancora che del pallone. Capita quindi che i giocatori debbano seguire un rivale anche fuori dalla propria zona di competenza.
Nella slide sopra c’è un esempio lampante. Gunter si sgancia dal centro-sinistra della difesa del Verona e va a inseguire Leao in una zona quasi opposta del campo. Nelle gare dell’Hellas, è frequente vedere duelli individuali a tutto campo, che ricordano molto quelli dell’Atalanta di Gasperini.
L’intelligenza tattica di Miguel Veloso è fondamentale per il Verona di Juric. Il portoghese ha caratteristiche diverse rispetto ad Amrabat
Amrabat e Miguel Veloso sono forse l’ossatura principale dell’Hellas Verona di Juric. Se il primo si distingue per una grande intensità, il secondo lavora meglio sulle linee di passaggio. Non a caso, Amrabat ha numeri migliori nei contrasti mentre Miguel Veloso fa meglio negli intercetti.
La slide sopra mostra l’intelligenza tattica del portoghese. Legge in anticipo il passaggio di Rebic, andando bene ad anticipare Leao ed impedire così una conclusione pericolosa.
I quinti di Juric sono fondamentali. Lazovic e Faraoni danno grande pericolosità offensiva all’Hellas Verona
L’utilizzo dei quinti è uno dei tratti più caratteristici del Verona. Juric li utilizza infatti in modo molto simile a quello di Gasperini: su attacco consolidato, Lazovic e Faraoni ricoprono una posizione avanzatissima. Inoltre, la loro velocità è fondamentale per consentire alla squadra di risalire con rapidità.
Un esempio nella slide sopra, con Lazovic che addirittura il riferimento più avanzato del Verona. L’ex Genoa approfitta del cattivo posizionamento di Calabria, attaccando bene lo spazio. Insomma, l’Hellas
FONTE: CalcioNews24.com
02 feb 2020
SERIE A TIM PAREGGIO A SAN SIRO TRA MILAN ED HELLAS VERONA
Il Milan pareggia 1 - 1 a San Siro contro l'Hellas Verona, che conferma con una buona prestazione quanto di buono mostrato in questa stagione. Gli scaligeri vanno infatti in gol con Faraoni poco prima del quarto d'ora e colpiscono nella ripresa due pali, con un colpo di testa di Pessina e con una conclusione di Zaccagni. La squadra di Pioli risponde con il gol realizzato da Calhanoglu su punizione deviata dalla barriera al 29' e col palo colpito nel forcing finale da Castillejo, quando gli ospiti erano rimasti in dieci per l'espulsione di Amrabat al 68'. Nel recupero esordio per il terzo Maldini della storia rossonera, Daniel.
Il pareggio permette al Milan di restare agganciato a Cagliari e Parma e alla formazione di Juric di continuare a sognare in grande.
[...]
(Foto Getty Images)
FONTE: LegaSerieA.it
Milan-Hellas Verona finisce 1-1. Calhanoglu risponde a Faraoni
2 Febbraio 2020 Redazione Cronache
Alle 15 si sono sfidate Milan ed Hellas Verona a San Siro, entrambe reduci da risultati utili nella scorsa giornata.
Parte bene L’Hellas, con il cross di Zaccagni che trova Faraoni sul secondo palo sul filo del fuorigioco. L’ex Inter anticipa Musacchio e batte Donnarumma. La reazione del Milan arriva subito con Calhanoglu su punizione che firma l’1-1. Il primo tempo si conclude così. Nella ripresa ritmi spenti, ma il Verona colpisce due pali, prima con Zaccagni e poi con Pessina. Nel finale arrembaggio Milan con il legno di Castillejo. Nervi tesi nel finale in cui volano ammonizioni. Espulso Amrabat per un entrata da killer su Castillejo.
Per il Milan un punto che permette di rimanere agganciato alla zona Europa. L’Hellas continua a sognare.
FONTE: CronacheDiSpogliatoio.it
SERIE A Milan-Verona 1-1, gol e highlights. Esordio per Daniel Maldini
02 feb 2020 - 17:50
Il Milan non riesce a vincere la quarta partita di fila in Serie A: contro il Verona a San Siro finisce 1 a 1. La squadra di Juric colpisce due pali nel secondo tempo. Poi l’espulsione di Amrabat per un fallo su Castillejo e l’assedio rossonero negli ultimi minuti, con il palo colpito dallo stesso Castillejo. Al 93' un momento storico per il club rossonero: l'ingresso in campo di Daniel Maldini, figlio di Paolo
FONTE: Sport.Sky.it
Non basta Calhanoglu, il Milan pareggia con il Verona
Termina 1-1 la sfida di San Siro con i rossoneri orfani di Ibra. Per gli scaligeri a segno Faraoni e ultima mezz'ora in dieci per il rosso ad Amrabat
domenica 2 febbraio 2020
FONTE: TuttoSport.com
Le pagelle di Milan-Verona 1-1: Zaccagni spina nel fianco, Leao e Rebic non pungono
Di Paolo Pegoraro
Migliori e peggiori della sfida di San Siro tra Milan e Verona. Man of the match Mattia Zaccagni, Leao e Rebic non pungono.
Le pagelle del Milan
Gianluigi DONNARUMMA 6 – Non può nulla sulla zampata ravvicinata di Faraoni, poi lo sla
Davide CALABRIA 6 – Soffre come di consueto quando si tratta di coprire, ma cresce alla distanza ed è un fattore sulla destra nella seconda parte di gara. Sufficiente, seppur “stiracchiato”. (77’ SAELEMEKERS 5,5 – Gran corsa, piedi ruvidi).
Mateo MUSACCHIO 6 – Non sempre irreprensibile in marcatura, ma se la cava tutto sommato e contribuisce a costruire gioco dalla prima linea
Alessio ROMAGNOLI 6,5 – Autoritario dietro e propositivo quando si tratta di cercar fortuna davanti.
Theo HERNANDEZ 6 – Partita dai due volti: carente in fase difensiva, straripante dalla metà campo in sui. È comunque sempre un bel prendere.
Samuel CASTILLEJO 6 – Fa e disfa ma nel complesso crea qualche grattacapo alla difesa scaligera e non si tira indietro. Per poco non autografa il gol vittoria: lo ferma il palo. (90’ MALDINI sv)
Franck KESSIE 5,5 – Soffre il dinamismo degli avversari e certo il migliore e più ispirato dei facitori di gioco. Lì in mezzo si è sentita eccome l’assenza di Bennacer.
Hakan CALHANOGLU 6,5 – Segna un gol fondamentale e si adatta da interno di centrocampo. Diligente.
Giacomo BONAVENTURA 6 – Non è in perfette condizioni fisiche e si vede, ma dà il 100% e ha il merito di procurarsi la punizione del gol. Buon interprete del ruolo di esterno sinistro nel 4-4-2 di Pioli, ma lo stato di forma deve giocoforza salire. (64’ PAQUETA’ 5,5 – Il mistero s’infittisce: entra e sembra sul punto di spaccare la partita, poi il black out totale)
Rafael LEAO 5,5 – Non riesce mai a sfondare del tutto, gli è mancato qualcosa quest’oggi. Orfano di Ibra, perde qualche colpo.
Ante REBIC 5,5 – Vedi sopra, troppo altalenante la sua prestazione contro la sua ex squadra
All.: Stefano PIOLI 5,5 – Un Milan oggettivamente falcidiato dalle assenze strappa un pari al solidissimo Hellas Verona: avete letto bene, al netto della superiorità numerica della ripresa per il Diavolo il punticino è guadagnato visto che ai punti avrebbe meritato la banda Juric. Il tecnico emiliano è chiamato agli straordinari: se a Ibra viene il “raffreddore” (come si è puntualmente verificato quest’oggi) sono guai là davanti.
Castillejo - Milan-Hellas Verona - Serie A 2019/2020 - Getty Images
Le pagelle del Verona
Marco SILVESTRI 6 – Beffato dalla deviazione della barriera sul gol di Calhanoglu.
Amir RRAHMANI 6,5 – Funzionano quest’oggi tutti i centrali dell’Hellas. Concentrati, sul pezzo e in qualche occasione provvidenziali.
Koray GÜNTER 6 – Vedi sopra, più attento del solito.
Marash KUMBULLA 6,5 – Gran prospetto non c’è che dire.
Davide FARAONI 6,5 – Firma il suo terzo gol in campionato, a San Siro da ex interista. Uno dei propulsori del compattissimo Verona di Juric.
Sofyan AMRABAT 5,5 – Sino all’espulsione è tra i migliori in campo, quel tackle sulla gamba di Castillejo non è giustificabile e pregiudica la vittoria al suo Hellas.
Miguel VELOSO 6 – Regista poco appariscente ma efficace. Il metronomo di questa squadra.
Darko LAZOVIĆ 6,5 – Bene al solito in fase offensiva con tante sgroppate. Spina nel fianco.
Matteo PESSINA 6,5 – Sarebbe potuto essere l’eroe di giornata ma la sua incornata aerea sbatte sul palo.
Mattia ZACCAGNI 7 - Simbolo di un Hellas Verona atletico ma anche tecnico: suo l'assist per Faraoni, ma nella partita di San Siro ci mette dentro tante accelerazioni e intuizioni tra le linee. (90 DAWIDOWICZ sv Entra nei secondi finali).
Valerio VERRE 6 – A corrente alternata, ma quando si accende sa far male alla difesa rossonera. (70’ BORINI 5,5 – Non incide nell’ultimo scampolo di match).
All. Ivan JURIĆ 6,5 - Applausi per un Verona solido, compatto e con le idee chiare. Che ai punti avrebbe meritato la vittoria, vittoria che forse sarebbe maturata se Amrabar non avesse commesso quella sciocchezza.
No Ibra, no party: Milan bloccato dal Verona sull'1-1 nonostante il rosso ad Amrabat
Di Paolo Pegoraro
Il Milan non va oltre l’1-1 interno contro un Verona compatto e organizzato. Hellas in vantaggio in avvio grazie al gol di Faraoni, Calhanoglu riequilibra il punteggio con un calcio di punizione deviato che beffa Silvestri. Nella ripresa il Milan guadagna la superiorità numerica grazie all’espulsione di Amrabat, ma il risultato non cambierà sino al triplice fischio. Esordio per Daniel Maldini.
Privo di Ibrahimovic, Bennacer, Kjaer, Krunic e Conti il Milan di Pioli non riesce a dare continuità alla sua striscia di vittorie arenandosi al cospetto di un Hellas Verona più che meritevole. Capace, la squadra di Juric, di resistere all'urto rossonero anche una volto ridotto all'inferiorità numerica dall'espulsione di Amrabat per sciagurato intervento sulla gamba di Castillejo. Anzi, ai punti la squadra scaligera avrebbe addirittura meritato la vittoria considerando i legni sverniciato. Si ferma dunque la rincorsa ai posti che valgono l'Europa del Diavolo, mentre l'Hellas si conferma splendida realtà del nostro campionato.
Il tabellino
Milan (4-4-2): Donnarumma, Calabria (77’ Saelemekers), Musacchio, Romagnoli, Hernandez; Castillejo (90' Daniel Maldini), Kessié, Calhanoglu, Bonaventura (64’ Paquetà); Leao, Rebic Allenatore: Pioli
La cronaca in 7 punti chiave
Minuto 13: GOOL! FARAONI!! VANTAGGIO MERITATO DELL'HELLAS!! Zampata dell'esterno destro del Verona su cross potente di Zaccagni dalla sinistra! NO OFFSIDE!
Minuto 29: GOOOOOL!! 1-1!!! Punizione dal limite di Calhanoglu, deviata, che inganna Silvestri! La punizione se l'era procurata Bonaventura su fallo di Faraoni!
Minuto 31: REBIC!!! COSA SI E' DIVORATO!!! Dribbla il portiere ma poi è troppo defilato!!! Castillejo gli aveva dato una palla d'oro!
Minuto 53: PALO DI PESSINA!! Colpo di testa imperioso a centro area su cross dalla sinistra di LAZOVIC!! OCCASIONE HELLAS!!!
Minuto 62: PALO DI ZACCAGNI!! Sinistro secco!!! ANCORA HELLAS!!!
Minuto 67: ROSSO AD AMRABAT!!! Chiffi rivede al monitor il suo tackle su Castillejo e prende la decisione! Giusta, ci pare!
Minuto 90+2: PALO DI CASTILLEJO!!! Flipperata clamorosa in area scaligera!!! Non ne approfitta l'esterno spagnolo!
Il momento social
Il 19/9/54 Cesare Maldini esordisce in Milan-Triestina 4-0.
Il 20/1/85 Paolo Maldini,figlio di Cesare,esordisce in Serie A in Udinese-Milan 1-1.
Il 2/2/2020,Daniel Maldini,figlio di Paolo,nipote di Cesare,fa il suo esordio in Serie A.
MVP
Mattia Zaccagni, simbolo di un Hellas Verona atletico ma anche tecnico: suo l'assist per Faraoni, ma nella partita di San Siro ci mette dentro tante accelerazioni e intuizioni tra le linee.
Fantacalcio
Promosso
Hakan CALHANOGLU 6,5 – Segna un gol fondamentale e si adatta da interno di centrocampo. Diligente e in crescita. Non tagliatelo all'asta invernale!
Bocciato
Sofyan AMRABAT 5,5 – Sino all’espulsione è tra i migliori in campo, quel tackle sulla gamba di Castillejo non è giustificabile e pregiudica la vittoria al suo Hellas. Un -1 che fa male ai fantallenatori...
FONTE: It.EuroSport.com
NEWS MILAN
02 febbraio 2020 - 17:04 Milan-Verona, i rossoneri soffrono senza Ibra: 1-1 a San Siro
Il match di San Siro tra Milan e Hellas Verona, si conclude 1-1. I rossoneri non approfittano del vantaggio numerico del seocnod tempo
di Redazione Il Milanista
MILAN-HELLAS VERONA
Primo Tempo
MILANO – Il Milan ritorna a San Siro per la ventiduesima giornata di Serie A e trova sulla sua strada l’Hellas Verona di Ivan Juric. Gli Scaligeri non sembrano soffrire lo stadio e la carica dei tanti tifosi rossoneri, accorsi al Meazza per la partita. Infatti si sblocca il risultato grazie alla rete di Faraoni al 13′. I rossoneri orfani di Ibrahimovic, Kjaer, Bennacer e Krunic non riescono ad entrare in partita e lasciano ai veneti campo e occasioni. Il dato statistico sul possesso palle, nei primi 45′, è emblematico. Gli uomini di Pioli provano ad affidarsi a Rebic, l’uomo più informa tra le fila del Diavolo, il croato è sicuramente più dentro la gara rispetto al compagno di reparto: Leao. Arriva il pareggio grazie a Calhanoglu, schierato oggi da regista al posto di Bennacer, su calcio di punizione al 29′. Con la rete rossonera cambia l’inerzia del match, con gli uomini di Pioli che crescono in intensità e s’impadroniscono del match.
Secondo Tempo
Il Secondo tempo continua sulla falsa riga del primo, con l’Hellas a fare la partita grazie al tanto agonismo messo in campo. Il punto di svolta arriva, però, al 68′ con l’espulsione diretta di Amrabat per un brutto fallo su Castillejo. Il Milan approfitta della superiorità numerica tornando, come nella prima frazione di gara, padrone del campo. Non arriva, però, la rete del possibile vantaggio. L’assenza di Ibra, vero e proprio punto di riferimento, si fa sentire e non solo in attacco. Leao è sicuramente quello che risente di più dell’assenza dello svedese, il portoghese è apparso spento e inconcludente. Si addormenta, incredibilmente, al 92′ tutto da solo davanti al portiere e si fa rimontare da un difensore. Un visibile passo indietro rispetto alle ultime uscite. Rebic, insieme a Castillejo e Calhanoglu, prova a caricarsi la squadra sulle spalle, non trova il goal ma sembra ancora in crescita, anche dal punto di vista della personalità.
Nel pareggio odierno va dato grande merito all’Hellas Verona, che in tutte e due le frazioni di gioco, mette sotto i rossoneri, i gialloblù sono stati più pericolosi, fino a quando era undici contro undici. L’espulsione ha cambiato l’inerzia del match, ma gli uomini di Pioli non ne hanno approfittato. L’assenza di Ibra ha pesato tantissimo, fallito il primo test di maturità per il Milan.
FONTE: IlMilanista.it
COPERTINA Le pagelle del Verona: Una rete di Faraoni non basta a sfatare il tabù San Siro.
02.02.2020 19:00 di Enrico Brigi Twitter: @enrico_brigi
Silvestri 6 Si nota subito per il nuovo look canuto. Attento sullo squillo di Rebic (22’), mette un po' di ansia quando calcola male i tempi di un’uscita in presa alta (40'). Nella ripresa corre l’unico vero pericolo su una conclusione ravvicinata di Castillejo (91') ma lo salva il palo. Beffato dalla sfortunata deviazione di Verre.
Rrhamani 6,5 Duello fisico con il talentuoso Rebic che lo costringe al giallo dopo 23 minuti. Nella ripresa gli prende in qualche modo le misure. Sbroglia di testa due pericolose situazioni dentro l’area.
Gunter 6 Si perde Romagnoli che in terzo tempo di testa spedisce di poco a lato. Incerto quando sbaglia l’uscita su Leao. Per il resto amministra la difesa con sufficiente personalità.
Kumbulla 6,5 Dirottato nuovamente a sinistra. Patisce a tratti la maggior velocità di Castillejo, in alcune occasioni poco aiutato nei raddoppi da Lazovic. Lo contiene e lo argina mostrando, quando serve, gli artigli.
Faraoni 6,5 Segna la sua terza rete in campionato con un inserimento da attaccante vero, pescato con il contagiri da Zaccagni. Attento nelle diagonali difensive deve fare i conti con le veloci e ripetute incursioni di Hernandez.
Veloso 6 Sale subito in cattedra e dirige il traffico, effettuando anche alcune interessanti chiusure. Quando viene "abbandonato" da Amrabat, soffre il pressing rossonero.
Amrabat 6 Primo tempo da uomo ovunque come sempre. Un fallo decisamente ingenuo a metà campo, sfuggito al direttore di gara ma non al VAR, gli costa il rosso. Da quel momento in poi la sua mancanza si sente, eccome.
Lazovic 5,5 Parte bene con qualche accelerazione. Nella ripresa, assist su Pessina a parte, commette qualche inusuale errore in disimpegno. Meno brillante del solito anche se quando si innesca è sempre pericoloso.
Pessina 6 Primo tempo in sordina con alcuni errori. Nella ripresa, coglie un palo clamoroso, imbeccato da Lazovic. Nel finale, complice anche l’inferiorità numerica, accende la spia della riserva.
Zaccagni 6,5 Pregevole l’assist al bacio per l’imbucata vincente di Faraoni. Sfiora il successo personale quando coglie il palo (62’). Nel ripresa, con la squadra in dieci, predilige un lavoro di attenta copertura con estrema attenzione cercando, quando possibile, di ripartire. (dal 92’ Dawidowicz s.v).
Verre 6 Torna a fare il falso centravanti. Efficace nella difesa della palla spalle alla porta e nelle sponde. Impensierisce Donnarumma con un tiro a giro dai sedici metri. Sfortunato quando devia con la schiena la punizione vincente di Cahlanoglu. (dal 69’ Borini 5,5 ha voglia di ben figurare ma non trova spunti degni di nota. L'inferiorità numerica non lo aiuta. )
Juric 6,5 Gioca nuovamente la carta del “finto nueve”. Nel primo tempo, fino al vantaggio, la squadra è padrona del campo, poi si rintana troppo e concede al Milan di pareggiare e sfiorare in alcune occasioni il vantaggio. Al rientro dagli spogliatoi i suoi trovano nuove energie e sfiorano il gol in due occasioni con i pali di Pessina e Zaccagni. L’espulsione di Amrabat lo costringe a alzare una linea Maginot. Nel finale, forse, con qualche giocatore in riserva, sarebbe stato utile anticipare un cambio. Complessivamente, comunque, un’altra prova decisamente convincente.
FONTE: TuttoHellasVerona.it
Il Milan frena senza Ibrahimovic: solo 1-1 contro un Verona in dieci
del 02 febbraio 2020 alle 17:25
La prima senza Zlatan Ibrahimovic è senza vittoria per il Milan: solo 1-1 in rimonta a San Siro contro l'Hellas Verona, nonostante venti minuti di superiorità numerica per l'espulsione di Amrabat. Succede tutto nel primo tempo: Faraoni porta avanti gli ospiti con una zampata al 13', Calhanoglu risponde su punizione al 29' grazie alla deviazione decisiva di Verre. Nella ripresa sono i pali ad essere protagonisti: l'Hellas di Juric ne colpisce due con Pessina e Zaccagni, i rossoneri di Pioli uno con Castillejo. Al 68' Amrabat viene espulso, su richiamo del VAR, per una brutta entrata su Castillejo, ma il Milan non ne approfitta: non bastano i debutti dell'ultimo acquisto Saelemaekers e di Daniel Maldini, solo 1-1 a San Siro contro il Verona.
Milan-Verona, oltre 55mila a San Siro
del 02 febbraio 2020 alle 15:49
Arriva il dato sugli spettatori per Milan-Hellas Verona: 55.355 tifosi riempiono gli spalti di San Siro, per un incasso totale di 1.423.794,10 euro.
FONTE: CalcioMercato.com
02 FEB 2020 CINQUE (BUONI) MOTIVI PER CUI JURIC NON LASCERA’ VERONA
Ci sono cinque buoni motivi per cui Juric non se ne andrà il prossimo campionato e resterà ancora a Verona. Eccoli
1) LA RICONOSCENZA. Juric ha un debito di riconoscenza nei confronti di Setti. Il presidente lo ha cercato, voluto e imposto anche dopo l’incredibile scalata alla serie A di Aglietti. Una scelta impopolare, allora, ma che poi ha pagato. L’allenatore di Spalato non se ne può scordare a cuor leggero. Non era facile per Setti, che aveva già clamorosamente ciccato le scelte di Pecchia e Grosso, rischiare anche con Juric.
2) CREDITO (QUASI) ILLIMITATO. Dopo un campionato del genere, Juric avrà a Verona un credito quasi illimitato. E’ vero che nel calcio, come dice lo stesso allenatore, tutto è subordinato ai risultati e che senza quelli non c’è credito che possa salvare una panchina, però è anche vero che adesso Juric a Verona può permettersi anche dei passi falsi che altrove lo metterebbero subito sulla graticola.
3) ARRIVANO SOLDI. Il Verona della prossima stagione avrà a disposizione un importante budget da reinvestire sul mercato. Juric potrà scegliere giocatori di qualità e sempre affini al suo gioco per iniziare un importante ciclo. Certo, non c’è una possibilità di spesa infinita, ma rispetto allo zero di questa stagione è già molto.
4) POTERE AL TECNICO. A Verona la parola di Juric sul mercato ha contato e conterà molto. Sarà così anche da altre parti? E’ un altro aspetto che l’allenatore deve tenere in considerazione. Magari con meno soldi ma qui può costruire una squadra che sia perfetta per il suo gioco con giocatori che prima di tutto siano uomini, come quelli che compongono l’attuale gruppo.
5) IL RISCHIO DI BRUCIARSI. E’ già successo a Juric quando ha lasciato il Crotone dopo il miracoloso campionato vinto. Al Genoa, diciamoci la verità Juric ha rischiato la carriera e solo gli attuali risultati veronesi lo hanno riabilitato. Vale la pena andare in una grande o in una presunta tale e fare la fine che altri prima di lui hanno fatto (vedi Giampaolo al Milan quest’anno)?
Gianluca Vighini
02 FEB 2020 IL PAGELLONE DI MILAN-VERONA
SILVESTRI 6.5 Un solo brivido quando, su un cross tutto sommato banale, si fa sfuggire il pallone regalando a Bonaventura una buona occasione per segnare. Preziosissimo nella parte finale della gara quando il Milan, rivitalizzato dalla superiorità numerica, butta dentro un numero incalcolabile di palle nell’area gialloblù. Sono quasi tutte sue, in particolare quelle alte.
RRAHMANI 7 Riporta indietro di qualche anno Rebic, facendolo somigliare all’ectoplasma visto a Verona, nell’anno della retrocessione con Del Neri. Gli sfugge una volta, una. Per il resto lo annulla con fisico, giocate di anticipo e tanta qualità nell’uno contro uno. Ancora una volta pericoloso sottoporta, ma il suo colpo di testa non trova la collaborazione dei compagni.
GUNTER 7 Un pilone d’acciaio in mezzo alla difesa, dove dimostra sempre più di essere “a casa sua”. Intercetta tantissime azioni del Milan e nel finale ribatte infinti palloni, su tutti quello di Paquetà, dal limite dell’area di rigore. Fa sparire dal campo il giovane Leao. Una certezza di qualità, che val bene il sacrificio di Kumbulla sul centro sinistra.
KUMBULLA 7 Come sopra. Concentrato dal primo all’ultimo minuto. Laddove non riesce a giocare di fino, non si fa tanti problemi a spararla in tribuna. Grande personalità di fronte a Castillejo che, prova qualche gioco di prestigio, ma ci sbatte sempre il muso. Al cento per cento con la testa in questo Verona. Come già a dimostrato nei giorni scorsi non volendo firmare la sua scontata cessione.
FARAONI 6.5 A questo punto della stagione, tre gol per un difensore esterno sono davvero tantissima roba. Ha l’intuizione di inseguire la giocata di Zaccagni e con un movimento da punta vera, danzando sul filo del fuorigioco, batte Donnarumma. Corre tantissimo in avanti ma aiuta in maniera preziosa anche dietro, dove sbroglia un paio di situazione pericolose. Finisce stremato, senza rinunciare ad andare anche oltre le proprie residue energie.
AMRABAT 5.5 Imperdonabile il brutto fallo su Castillejo che gli costa il rosso diretto. Imperdonabile perché arriva a centrocampo, durante un’occasione tutt’altro che pericolosa del Milan. Peccato, perché costringe il Verona a giocare gli ultimi 25 minuti in grande affanno. E’ stato, forse per la prima volta in campionato, poco lucido. Suo anche l’errore in disimpegno che spalanca al Milan la strada per un contropiede che sarebbe potuto essere letale.
VELOSO 6 Il momento è questo per Miguel: alterna partite da fenomeno, ad altre da giocatore normale. Il Verona si prende pochi calci d’angolo e pochi calci piazzati e già questo ne limita le potenzialità. Prova comunque a dare ordine e geometrie al gioco dell’Hellas. Come sempre è bravo a sprecare pochi palloni. Meno delle altre volte, però.
LAZOVIC 6 Calabria lo soffre tremendamente nella prima mezz’ora del primo tempo. Lui spinge come aveva fatto vedere nelle ultime partire, ma piano piano si spegne non riuscendo a rendersi particolarmente pericoloso. Come tutti i compagni, risente tremendamente l’espulsione di Amrabat e dal quel momento in poi non riesce praticamente più a superare la metà campo.
PESSINA 6 Nel primo tempo fa il terzino destro aggiunto e segue a uomo Hernandez. Un ruolo tutto corsa che alla lunga risente, e infatti arriva alla fine spompato, ma mai domo. Meglio quando Juric lo mette dietro le due punte. Di testa prende un palo con Donnarumma imbambolato. Avrebbe meritato il secondo gol di fila.
ZACCAGNI 7 Grande partita per il prodotto del vivaio giallobù. Nei primi minuti, l’attacco del Verona passa esclusivamente dai suoi piedi. E’ ispirato come non mai nel ruolo di rifinitore e infatti è da un suo cross meraviglioso che arriva il terzo gol stagionale di Faraoni. Ma sono altri i compagni che tentano di beneficiare delle sue illuminazioni. Centra un palo clamoroso, che sta ancora tremando, a Donnarumma battuto.
DAWIDOWICZ (dal 49′ s.t.) s.v.
VERRE 5.5 Si segnala per un bel tiro, fuori di poco, e per tanta corsa. Questa volta, però, fatica a vestire la maglia del “falso nueve”. Difficile, per lui giocare senza riferimento, così come diventa difficile per i compagni servirlo correttamente. Il rosso ad Amrabat costringe Juric a sacrificarlo.
BORINI 6 Ha il compito difficile di far respirare il Verona, in affanno per il forcing, comunque non particolarmente pericoloso, del Milan. Prova sgomitare di qua e di là. Aveva sicuramente voglia di lasciare il segno nel suo ex stadio.
JURIC 6.5 Regala la solita, meravigliosa prima mezz’ora di calcio spettacolare, davanti ad un Milan suonato, che manco Rocky 10. Poi i suoi calano e il Milan si rinfranca dopo il pareggio. Nel secondo tempo si ricomincia come nel primo, ma l’espulsione di Amrabat manda tutto in malore. Compresi i suoi piani di provare a vincerla fino alla fine, ne sono certo.
Giovanni Vitacchio
FONTE: Blog.Telenuovo.it
2 febbraio 2020
IL VERONA RESISTE: 1-1 A SAN SIRO Çalhanoğlu pareggia l'iniziale vantaggio di Faraoni, l'assalto finale non produce il gol
Non arriva la quarta vittoria consecutiva in campionato: a San Siro contro il Verona succede tutto nel primo tempo e la partita si chiude in parità. Faraoni porta avanti il Verona al 13', Çalhanoğlu pareggia su punizione al 29' e, nonostante l'assalto finale nella ripresa, i rossoneri non trovano la zampata decisiva. Tante le occasioni, tanta la mole di gioco prodotta dalla formazione di Pioli che, purtroppo, si ferma sul palo finale di Castillejo, a pochi centimetri dai tre punti. Il Verona, in dieci uomini dal 68' per il rosso ad Amrabat, riesce a resistere all'assedio dopo un match giocato a viso aperto, con due pali colpiti in apertura di ripresa. Nei minuti conclusivi, primi passi in rossonero per Alexis Saelemakers e per Daniel Maldini, terzo membro della dinastia dopo Cesare e Paolo a esordire in Serie A con la nostra maglia. Con questo punto, il Milan sale a quota 32 punti in classifica, all'ottavo posto e si prepara al Derby di Milano di domenica sera alle 20.45 contro l'Inter.
LA CRONACA
Proprio come contro l'Udinese, i rossoneri soffrono l'inizio aggressivo dell'avversario, che passa in vantaggio al 13' con la deviazione da pochi passi di Faraoni, su assist di Zaccagni. Dopo il primo momento difficile, ecco la reazione rossonera, che passa principalmente dai piedi di Rebić, prima pericoloso in area e poi con un sinistro dal limite. Il pareggio arriva al 29' con Çalhanoğlu: punizione dal limite deviata dalla barriera e Silvestri battuto. Il Milan prende vigore e spinge con costanza: Leão si lancia in contropiede al 31', Castillejo subentra nell'azione e serve Rebić, che salta Silvestri ma non riesce a concludere a rete. Al 37' Romagnoli sfiora il palo di testa. A inizio ripresa, il Verona colpisce il palo in due occasioni: al 52' con Pessina, di testa su cross di Lazović, e al 63' con il sinistro potente da centro area di Zazzagni. Pochi minuti più tardi, Amrabat lascia in 10 il Verona per una brutta entrata su Castillejo, rivista da Chiffi al VAR. Pioli passa al 4-3-3 inserendo Paquetá e Saelemaekers. Al 76' Calabria crossa da destra ed è provvidenziale il salvataggio di Rrahmani. Sempre e solo Milan in campo: due occasioni ravvicinate per Paquetá e Castillejo, ma libera la difesa dell'Hellas. Nel finale è assedio: Castillejo da due passi colpisce il palo, Theo calcia alto l'ultimo pallone del match.
Il Verona torna da San Siro con un punto, finisce 1 a 1 con il Milan
By Stefano Pozza - 2 Febbraio 2020
La 22^ giornata del campionato di Serie A vede scendere in campo Milan ed Hellas Verona.
Sfida suggestiva per gli scaligeri che oggi a San Siro proveranno a trovare quella vittoria che avrebbe un sapore storico visto che il Verona non ha mai vinto a Milano.
Mister Juric decide di non fare punti di riferimento davanti, e si affida al trio Pessina, Zaccagni e Verre. Negli altri reparti nessuna sorpresa, con Günter che torna nel terzetto di difesa. Per i rossoneri in molti hanno parlato di emergenza con alcuni giocatori indisponibili, su tutti Zlatan Ibrahimovic.
Inizia la gara e le due compagini cercano di imporsi sugli avversari con l’obiettivo di incutere timore. Grande personalità dei veronesi che con il passare dei minuti attaccano in maniera molto insistente. Così al minuto 12 i nostri passa i in vantaggio: bel cross dalla sinistra di Zaccagni palla in area e Faraoni insacca una bellissima rete.
Il ritmo dei nostri cala e i rossoneri aumentano la pressione cercando di tenere palla. Al 28esimo gli ospiti pareggio: punizione dal limite calciata da Calhanoglu dal limite dell’area, Verre devia spiazzando Silvestri che può solo guardare la palla che entra in rete. I rossoneri spingono e rischiano di allungare su una veloce e fortunata ripartenza, ma in qualche modo i nostri si salvano. La gara è molto maschia, le due squadre creano azioni interessanti, ne giova lo spettacolo. Sullo 0 a 0 si chiude il primo tempo.
Senza cambi si riparte e il Milan sembra giocare meglio. Ma il Verona c’è e al 52 Pessina trova il palo con un bel colpo di testa dopo una bella biglia di Lazovic. I rossoneri con il passare del tempo calano e allora i nostri provano a trovare la zampata decisiva.
Al minuto 64 bellissima azione dei nostri, botta in area di Zaccagni che colpisce un palo clamoroso. Ma al 67esimo l’arbitro dopo aver consultato il VAR espelle Amrabat per un brutto fallo nella zona centrale de campo. Arriva il turno dell’ex Borini che subentra a Verre, siamo al 69 minuto, primo cambio per Juric. Con il Verona in 10 il Milan riesce a trovare maggiore spazio, e se prima stava subendo un buon Verona ora può provare l’assedio.
I nostri devono tenere il più possibile palla cercando di far scorrere i minuti verso il novantesimo. In pieno recupero palo clamoroso per il Milan. C’è tempo nel recupero per Dawidowicz che subentra a Zaccagni.
Si chiude una gara in cui il Verona ha alternato momenti di grande gioco ad altri di sofferenza. Resta comunque una buona prestazione del Verona che esce da San Siro con un punto importante.
FONTE: HellasNews.it
Sesto risultato utile consecutivo per l’Hellas Verona di Ivan Juric. Alla Scala del calcio, i gialloblù si presentano in casa del Milan confermando il 3-4-2-1 con Silvestri; Rrahmani, Gunter, Kumbulla; Faraoni, Amrabat, Veloso, Lazovic; Pessina, Zaccagni; Verre.
La sfida allo stadio Meazza si apre al 3’ col battibecco tra Romagnoli e Juric, con l’arbitro Chiffi che è costretto a richiamare entrambi. All’11’ chiusura provvidenziale di Veloso di Hernandez e due minuti più tardi, gialloblù con merito in vantaggio. Zaccagni, uno dei migliori, mette in mezzo e tra le maglie rossonere spunta Faraoni che batte Donnarumma. Per l’esterno gialloblù, terza rete in campionato. Il Milan accusa il colpo ed al 15’ Hellas Verona vicino al raddoppio col sinistro a giro, da fuori area, di Verre. Un minuto più tardi, Zaccagni per Lazovic, ma la conclusione è debole e centrale, con Donnarumma che blocca facilmente. Al 19’ cross pericoloso di Rebic spazzato da Gunter, ex gialloblù ancora protagonista al 21’ quando si libera della marcatura di Rrahmani e calcia verso Silvestri, tiro però debole e centrale. Ma è proprio nel momento migliore del Verona che la squadra di Pioli trova il pareggio grazie alla deviazione decisiva di Verre, al 29’, sulla punizione battuta da Calhanoglu. L’Hellas Verona cala vistosamente ed il Milan cerca di approfittarne, come al 37’ quando Romagnoli mette i brividi alla difesa scaligera col colpo di testa, di poco a lato. Si va negli spogliatoi sul risultato di 1-1 dopo 1’ di recupero.
La ripresa si apre col sinistro debole e centrale, da fuori area, di Amrabat al 3’ bloccato senza problemi da Donnarumma . Replicano i rossoneri con la conclusione a lato di Bonaventura a lato ed al 6’, gran palla di Zaccagni per Pessina che aggancia ma non controlla bene in area. Un minuto dopo, Lazovic per Pessina, centrocampista gialloblù che colpisce, di testa, il palo alla sinistra di Donnarumma. Al 10’ tiro-cross di Calhanoglu alto sopra la traversa e tre minuti dopo, conclusione forte ma non precisa di Calabria che termina in curva. Un altro palo viene colpito dall’Hellas Verona, al 18’ con Zaccagni e subito dopo rimpallo in area rossonero, col pallone che rimbalza sulla faccia di Gunter ed esce di un nulla alla destra di Donnarumma. La partita prende un’altra piega dal 23’ quando il direttore di gara sventola il cartellino rosso in faccia a Amrabat per il fallo commesso su Castillejo. Il Milan ci prova al 24’ col sinistro, a lato, di Calabria, gialloblù che effettuano il primo cambio al 25’ con Borini al posto di Verre. La squadra di Pioli prova a sfruttare la superiorità numerica ma la difesa gialloblù si salva. Ci prova al 44’ dalla distanza Saelemaekers, conclusione che non impensierisce Silvestri. L’arbitro Chiffi decreta 4’ di recupero e nel primo, tiro di Castillejo, deviato da Kumbulla, che termina sul palo alla sinistra del portiere gialloblù. Secondo cambio per i gialloblù, con Dawidowicz al posto di Zaccagni, il migliore in campo. L’Hellas Verona conquista in casa del Milan un pareggio importante che porta i gialloblù a quota 30 punti in classifica
FONTE: HellasLive.it
VISTO DA NOI
03 febbraio 2020 - 12:09 Innamorarsi a Milano
L’Hellas fa tremare il tabù di San Siro, la storica vittoria non arriva, ma che bel Verona contro il Diavolo
di Lorenzo Fabiano, @lollofab
Getty Images, 2 febbraio 2020
Ma, scusate, se non ieri quando? Perché mai avevamo visto in tanti anni il nostro Verona presentarsi a San Siro con così tanta personalità da puntare dritto dritto alla posta piena. Nemmeno l’8 gennaio del lontano 1978, quando in vantaggio grazie a un gol di “Ciccio” Mascetti i gialloblù alzarono le barricate dati a Francone Superchi (parò anche un rigore al signor Rivera) per essere poi raggiunti allo scadere da una zampata, arruffata in mischia, di Ramon Turone. E nemmeno ai tempi dell’età dell’oro, quando nell’anno dello scudetto ce ne uscimmo dal catino meneghino con uno 0-0 frutto di prudenza e accortezza.
Si dice, «Milàn l’è sempre un gran Milàn». Mica tanto. Dinanzi al Verona di Juric «el Milàn l’è semmai assai picenìn». Occhi di tigre, spirito da guerriglia, strategia d’assalto, coltello fra i denti. Come i Vietcong nelle giungle dell’Indocina. Il Verona, è forza fisica e mentale, è organizzazione e intensità, ed è soprattutto coraggio. In condizioni normali, il rischio sarebbe quello di consumarci per mesi i polpastrelli sulle tastiere per finire col ripeterci fino all’asfissia. E invece non è così, perché questa squadra, questa nostra squadra, rende benedetta ogni maledetta domenica (ma anche il lunedì, il martedì, il mercoledì, il giovedì, il venerdì e il sabato).
Qualcuno potrà obiettare che questo Milan fondiario è un brutto anatroccolo, ed è assolutamente vero, ma è altrettanto insindacabile come bene e male venisse da cinque vittorie consecutive, compresa quella acciuffata in Coppa Italia sulle rovine del Torino. Non perdeva dal 22 dicembre, quando a Bergamo finì seppellito dall’Atalanta. Vero, non c’era il totem Ibra, ma al suo posto mica giocava Cotechiño. E invece a San Siro il diavolo il Verona ce l’aveva per capello: per un’oretta il Milan se lo è preso per le orecchie trascinandoselo dove voleva per le praterie del Meazza. Alla conta avrebbe certamente qualcosina di più che un pari.
Eppure, dopo la tacchettata maligna del nostro feroce e sciagurato Saladino sul “Tatoo” Castillejo, la frittata si sarebbe anche potuta rigirare nella più atroce delle beffe. Perché il calcio, se vuole è carogna. Bene allora così, prendiamoci sto punto, facciamo fagotto e adesso andiamo a Roma a rendere visita a quella macchina da gol che è la Lazio di Simone Inzaghi. Poi sabato sera al Bentegodi, sarà la volta di quella Signora che ieri ha fatto andare su tutte le furie Rocco Commisso.
Bella settimana, come sempre da agosto. D’altronde con un Verona così…
NEWS
02 febbraio 2020 - 17:11 Pagelle, che bravo Zaccagni. E Kumbulla arriva dappertutto
Pessina si accende nel secondo tempo, Verre fatica. Gunter dirige bene dietro
di Matteo Fontana, @teofontana
Getty Images, 2 febbraio 2020
SILVESTRI 6
Beffato dalla deviazione in barriera di Verre sulla punizione di Calhanoglu che porta al pareggio del Milan, ci sono momenti in cui finisce sotto assedio. Respinge, si affida alla muraglia dei compagni che gli fanno da scudo e resiste.
RRAHMANI 6
Dalla sua parte passa con insistenza Rebic, con cui ingaggia continui duelli. In uno di questi testa a testa viene ammonito, con la gara che è ancora lunga. Tra quelle che prende e quelle che dà, regge con carattere.
GUNTER 6,5
Ha il compito di comandare la difesa. Non è semplice controllare l’onda milanista che si scaglia contro le linee arretrate dell’Hellas, soprattutto quando Leao, Rebic e Calhanoglu prendono velocità. Sfiora il gol con rimpallo rocambolesco in mischia, di fronte a Donnarumma.
KUMBULLA 7
Torna a giocare sul lato mezzo sinistro della difesa. Gli attaccanti milanisti sono delle furie, lui li respinge con la testa e con le gambe. Quando l’Hellas si ritrova in dieci, moltiplica gli sforzi e arriva ovunque. Decisivo il salvataggio sul tiro di Castillejo che devia sul palo.
FARAONI 6,5
Deve fronteggiare la “scheggia” Hernandez, lo incrocia con passo diverso: il terzino del Milan è un centometrista, lui è da 400. Lo contiene bene, e su questo non c’è dubbio, e segna il gol che fa sognare l’Hellas, con un guizzo aereo su un “taglio dentro” che è per lui un classico.
AMRABAT 5,5
Si avventa su ogni pallone con feroce determinazione. Quando il Verona si schiaccia all’indietro, prova a fargli recuperare metri con la corsa e con il fisico. Sul più bello, alza la gamba e incoccia lo stinco di Castillejo: il conto lo presenta il Var e lo fa pagare Chiffi, è espulsione.
VELOSO 6
Dirige il gioco, ne tiene i tempi, scandendo il ritmo. Poco per volta rallenta, si mostra meno lucido. Gestisce con mestiere situazioni che potrebbero diventare difficilissime e se la cava senza danni.
LAZOVIC 6
Spinge forte a sinistra, ma non sempre riesce a farlo con precisione. La sua tecnica, tuttavia, è sempre un valore aggiunto per questo Verona e le accelerazioni che dà restano fondamentali.
PESSINA 6
Gioca prestando grande attenzione alla fase difensiva, ma soffre parecchio la forza d’urto del Milan nella sua zona di campo. Poi si alza e comincia a farsi sentire in avanti. Centra, di testa, un clamoroso palo.
ZACCAGNI 7
Taglia dentro, con solenne finezza, il cross che manda in gol Faraoni, per l’1-0 gialloblù. Si muove con intelligenza, distribuendo palloni e dando elettricità alla manovra dell’Hellas. Come Pessina, colpisce un palo, secondo del pomeriggio per il Verona. Il migliore.
VERRE 5,5
Riproposto nel ruolo di “falso nove”, è jellato sul gol rossonero: suo il tocco che spiazza Silvestri che rimette la partita in equilibrio. Non gli dice bene, ma in generale è una giornata in cui fatica ad innescarsi.
BORINI 6
Entra con il Verona in inferiorità numerica, cerca di dare respiro alla squadra, non è facile.
JURIC 6,5
A San Siro si vede un Hellas quadruplo: in piena carica fino al gol del vantaggio, costretto a starsene rintanato dopo (e ci mancherebbe: la qualità del Milan è abbondantissima), bravo a rilanciarsi nella prima metà della ripresa, infine sulle barricate una volta espulso Amrabat. Non è ancora tempo per vincere in questo stadio, ma il cuore gialloblù batte sempre fortissimo.
NEWS
02 febbraio 2020 - 16:56 Il Verona sbatte sui pali, ma è punto d’oro col Milan a San Siro
1 a 1: vantaggio con Faraoni, legni di Pessina e Zaccagni, poi rosso ad Amrabat e sofferenza
di Andrea Spiazzi, @AndreaSpiazzi
Getty Images
Il cartellino rosso sventolato in faccia ad Amrabat arriva nel momento migliore del Verona, che, nella ripresa, sull’1 a 1 in seguito alle reti di Faraoni e di Calhanoglu, stava mettendo alle corde il Milan dopo aver preso due tragicamente sfortunati pali con Pessina e Zaccagni. L’espulsione cambia l’inerzia, il Verona passa sulla difensiva, resiste, subisce un palo ma alla fine strappa un punto prezioso.
FORMAZIONI
Juric ripropone l’attacco con Verre falso nove, a suo supporto Zaccagni e Pessina. Torna Gunter davanti a Silvestri, ai suoi fianchi Rrahmani e Kumbulla. Centrocampo con Faraoni,
Amrabat, Veloso e Lazovic.
4-4-2 di Pioli che deve rinunciare a Ibrahimovic, Kjaer e Krunic per l’influenza e a Bennacer squalificato: Donnarumma – Calabria, Musacchio, Romagnoli, Hernandez – Castillejo, Kessie, Calhanoglu, Bonaventura – Rebic, Leao.
A San Siro presenti 1.552 tifosi dell’Hellas, arbitra Chiffi.
PRIMO TEMPO, L’HELLAS PARTE MEGLIO E SEGNA
Da subito nessun timore reverenziale del Verona che al 4′ va al tiro con Verre (paratona di Donnarumma) che però si aggiusta il pallone con un leggero tocco di braccio. Il Milan cerca la verticalità per Rebic, Lazovic punge a sinistra.
L’Hellas sta nella metà campo del Milan che non riesce a ripartire, l’avvio dei gialloblù è eccellente. Hernandez mette la freccia al 12′, Veloso interviene a spazzare.
FARAONI! VERONA IN VANTAGGIO!
Il Verona passa meritatamente in vantaggio al 13′. Zaccagni fugge a sinistra e pennella in mezzo, dove Faraoni anticipa Hernandez e al volo da due passi insacca.
L’Hellas domina, il Milan non ci capisce nulla: Verre calcia di poco a lato al 16′ dopo un’altra azione travolgente dei gialloblù.
I rossoneri si affidano alle giocate dei singoli. Rebic sfugge a Rrahmani ma viene stoppato in area al 20′, poi calcia debole dalla distanza con Silvestri, dai capelli platinati, che raccoglie. Rrahmani ci va pesante sul croato e viene ammonito al 24′.
CALHANOGLU CON DEVIAZIONE, 1 A 1
Bonaventura prende un fallo furbo al 28′, con Faraoni che ci casca. La punizione di Calhanoglu trova la deviazione di Verre in barriera, la palla cambia giro e beffa Silvestri.
L’Hellas prende subito un corner, da cui però si innesca il contropiede del Milan per un errore di Amrabat. Rebic arriva sul fondo ma, superato Silvestri trova la difesa del Verona che respinge. Lazovic, poi, riparte ancora ma si porta la palla sul fondo.
Al 37′ Romagnoli prende il tempo a Gunter e da corner stacca di testa con palla sul fondo, il Milan preme. Leao e Rebic mettono a dura prova Rrahmani e Kumbulla, mentre Hernandez raddoppia il carico sulla sinistra. Amrabat viene steso da Hernandez, è giallo. Il Milan chiude il tempo con predominio territoriale, Juric sprona i suoi, che non riescono a ripartire sbagliando gli appoggi.
SECONDO TEMPO, IL VERONA RIPRENDE CAMPO
I rossoneri ricominciano da dove avevano lasciato cercando il pressing. Bonaventura va con un rasoterra da fuori, con palla a lato di un metro. Verre cerca i movimenti della prima punta e prende qualche fallo. Poi il Verona torna in avanti, e il Milan trema.
PALO DI PESSINA!
Sfortuna marcia per il Verona al 53′ quando Pessina si inserisce alla perfezione su un cross dalla sinistra di Lazovic. Il colpo di testa mette fuori causa Donnarumma che guarda la palla sbattere sul palo e tornare in campo prima di essere messa fuori pericolo.
Calabria spreca al 58′ dopo essersi inserito pericolosamente in area, le squadre giocano a viso aperto ed entrambe vogliono vincere.
Al 61′ Chiffi regala una rimessa laterale al Milan nonostante l’ultimo tocco non sia di Verre, che viene inoltre redarguito per le sommesse proteste.
PALO ANCHE DI ZACCAGNI!
La supremazia del Verona meriterebbe di essere premiata. Un’azione tra Pessina e Faraoni crea il panico in area milanista, la palla al 63′ giunge all’indietro a Zaccagni che calcia centrando il secondo clamoroso palo. Pochi secondi dopo un’altra carambola pazzesca vede Calabria colpire la testa di Gunter col pallone che sfiora il palo. Al 64′ Paquetà sostituisce Bonaventura.
ROSSO PER AMRABAT, VERONA IN DIECI
Sofyan Amrabat, il migliore dei suoi fino a quel momento, fa una sciocchezza al 70′ quando sulla linea di metà campo apre in contrasto la gamba andando a toccare quella di Castillejo. Al Var Chiffi decide per il rosso.
Juric reagisce inserendo Borini per Verre. Il Verona si abbassa, troppo, e il Milan inizia il giro palla alla ricerca dell’uomo giusto da servire, pur facendolo goffamente. L’Hellas cerca di far passare i minuti facendo sfogare i rossoneri, ma non riesce a ripartire. Saelemaekers sostituisce Calabria. gunter e Faraoni si immolano su alcuni tentativi rossoneri, poi Castillejo non riesce a colpire di testa da pochi passi. Il Verona soffre terribilmente mentre il Milan attacca a testa bassa pur senza grande lucidità. Leao da fuori impegna Silvestri all’85’. Il portiere sventa un cross un minuto dopo.
PALO DI CASTILLEJO
Il forcing del Milan sembra avere successo, ma nel terzo di recupero stavolta il palo è a sfavore dei rossoneri. Silvestri respinge un tiro di Hernandez, sulla palla arriva Castillejo che centra il legno. Il Milan attacca fino al 96′ ma il fortino gialloblù tiene.
Alla fine il punto è da festeggiare. Il Verona conferma tutto il buono che c’è in questo gruppo che non smette di stupire e di fare divertire, e sognare, i suoi sostenitori.
FONTE: Hellas1903.it
LA MOVIOLA Gazzetta: Rigore netto non dato all'Hellas
03/02/2020 12:01
"Sorprende, in negativo, la prestazione dell’arbitro Chiffi in Milan-Verona. Una gestione, la sua, che vive di alti e bassi. Al 68’, dopo aver assegnato solo una punizione sul contrasto Amrabat-Castillejo, torna giustamente sui suoi passi una volta mandato al monitor dal Var Valeri: l’intervento a gamba alta del marocchino sullo spagnolo merita il rosso diretto. All’85’ brutta entrata da dietro di Theo Hernandez su Pessina che non viene sanzionata con il secondo giallo. Ma al 91’ il cortocircuito è totale: Borini va giù in area dopo un contrasto di Calhanoglu. Il veronese non protesta, Chiffi giudica tutto regolare, il Var non interviene. Ma le immagini parlano chiaro: quello del turco è un pestone duro e deciso dentro l’area. E quello non dato dall’arbitro era un rigore per l’Hellas". Anche la Gazzetta dello Sport, nella sua moviola, certifica come "netto" il rigore non concesso al Verona nei minuti di recupero a San Siro col Milan (1-1).
VERONA PAREGGIA A SAN SIRO Impresa non riesce (1-1) ma punto d'oro a Milano
02/02/2020 15:00
Un gran bel Verona non riesce nell'impresa storica di vincere a San Siro: finisce 1-1 contro il Milan (succede tutto nel primo tempo: vantaggio con Faraoni, il Milan pareggia con una punizione di Calhanoglu). A condizionare la partita del Verona molta sfortuna: l'Hellas nella ripresa prende due pali (con Pessina e Zaccagni) e rimane in 10 per l'espulsione di Amrabat al 68' (fallo su Castillejo). Inoltre nel recupero l'arbitro Chiffi non concede un rigore su Borini. Una gran bella partita dell'Hellas che ha sofferto solamente negli ultimi 10 minuti quando il Milan ha preso anche un palo con Castillejo. Ma ora non c'è tempo per rifiatare: mercoledì si gioca a Roma nel recupero contro la Lazio e poi sabato sera arriva la Juventus al Bentegodi.
Finisce qui: Milan-Verona 1-1
95' L'arbitro allunga il recupero per i cambi.
94' Sostituzione Verona: entra Mattia Zaccagni per Paweł Dawidowicz.
93' Entra il figlio di Paolo Maldini, esce Castillejo.
92' Castillejo prende il palo e poi Leao non riesce a segnare. Prima c'era stata la paratona di Silvestri su Hernandez.
91' Fallo di Romagnoli in area su Borini ma l'arbitro non concede rigore.
Quattro minuti di recupero
89' Tentativo dalla distanza di Saelemaekers: palla in curva. Il Verona tiene in inferiorità numerica.
86' Ammonito Pessina.
85' Ennesimo tentativo di Leao: Silvestri respinge con difficoltà ma riesce a salvare la porta.
83' Il Milan attacca ma non è lucido sotto porta: l'Hellas si difende con le unghie.
80' Castillejo pericoloso nell'area piccola: Silvestri blocca la palla. Il Verona soffre in 10.
78' Ci prova Paqutà: Kumbulla "para" col corpo.
76' Il Milan attacca, il Verona si difende. Intanto per i rossoneri entra Saelemaekers, esce Calabria.
72' Tentativo di Leao da fuori area: Silvestri blocca la palla. Ora il Verona deve stringere i denti.
70' Esce Verre, entra Borini. Pessina arretra a metà campo al fianco di Veloso.
68' CARTELLINO ROSSO. Amrabat espulso per un fallo su Castillejo dopo il check del Var. Verona in 10.
65' Il Verona sfiora ancora il vantaggio con un colpo di testa di Rrahmani: in qualche modo Donnarumma (dopo un "flipper" in area) respinge.
63' Ancora Hellas sfortunatissimo!!! Dopo un'azione insistita di Pessina, la palla arriva a Zaccagni che colpisce il palo con un tiro potente. Il secondo palo in 10 minuti!
60' Partita equilibrata: Verona e Milan si equivalgono.
57' Lampo di Calhanoglu: un tiro-cross del trequartista turco, ex Bayer Leverkusen, stava per beffare Silvestri. Palla fuori.
54' Ci prova ancora il Verona con Verre (assist di Pessina): palla fuori di un soffio.
52' Sfortuna Hellas! Lazovic crossa in mezzo per Pessina che, da dentro l'area, colpisce di testa prendendo in pieno il palo con Donnarumma immobile. Si rimane 1-1
49' Tentativo di Bonaventura da fuori area. Palla fuori di poco.
46' Nessun cambio durante l'intervallo.
Parte la ripresa
1-1 dopo 45 minuti tra Milan e Verona a San Siro. Ottimo Hellas che trova il vantaggio con Faraoni (assist di Zaccagni), poi il Milan pareggia con una fortunata punizione di Calhanoglu (deviazione di Verre).
Finisce qui il primo tempo: Milan-Verona 1-1.
Un minuto di recupero.
45' Ammonito Hernandez per un fallo su Amrabat.
44' Ci prova Leao per due volte in un minuto: la difesa del Verona si rifugia in corner. L'Hellas ora è in difficoltà, Juric è arrabbiato.
40' Il Milan è ancora aggressivo: l'Hellas tiene in difesa.
37' Corner di Castillejo, colpo di testa di Romagnoli: pallone non distante dalla porta.
34' Pericoloso traversone di Bonaventura in area: Kumbulla spazza via dall'area piccola. Il Milan ora spinge sull'acceleratore.
31' Errore di Amrabat a metà campo: il contropiede del Milan è quasi letale. Rebic supera Silvestri ma fortunatamente Gunter respinge la conclusione del croato. Che pericolo per l'Hellas! Partita cambiata in due minuti.
29' GOL MILAN Con tantissima fortuna, il Milan trova il pareggio (praticamente il primo vero tiro in porta). Calhanoglu batte una punizione dal limite dell'area e, per una decisiva deviazione di Verre, Silvestri è battuto. 1-1 a San Siro.
25' Il Verona è sempre padrone del campo a San Siro. La squadra di Juric è corta e compatta fra i reparti e concede pochissimo al Milan.
24' Ammonito Rrahmani per un fallo su Rebic.
21' Squillo dell'ex Verona Rebic: Silvestri para con facilità.
17' Ancora Hellas pericoloso: Lazovic calcia in porta ma Donnarumma blocca senza problemi.
15' Verre ci prova da fuori: palla di poco a lato. Milan in forte difficoltà. Ottimo Hellas, padrone del campo.
13' GOOOOOOLL DEL VERONAAAAAAAA!!!!! Zaccagni scende sulla sinistra e rientra sul destro crossando perfettamente per Faraoni che davanti alla porta batte Donnarumma. 0-1 Hellas a San Siro!!!
11' Hernandez scende sulla fascia pericolosamente, entrando poi in area e servendo in mezzo Rebic; Veloso è provvidenziale e spazza via la palla.
10' Hellas aggressivo e pimpante a San Siro. Gioca nella metà del campo del Milan. I rossoneri stanno faticando in questo inizio di match.
4' Ci prova Verre da fuori: Donnarumma respinge.
Live
L'Hellas cerca una vittoria storica in casa del Milan (mai vinto a San Siro). Juric stupisce tutti ancora una volta rinunciando alle prime punte e schierando Verre come falso nueve. In difesa torna Gunter (Dawidowicz in panchina) mentre a centrocampo è confermato il quartetto formato da Faraoni, Amrabat, Veloso e Lazovic. I trequartisti sono Zaccagni (al ritorno dalla squalifica) e Pessina. Pioli invece deve rinunciare ad Ibra (influenzato): davanti giocano Leao e Rebic, in regia c'è Calhanoglu,
LE FORMAZIONI
MILAN (4-4-2): Donnarumma G.; Calabria, Musacchio, Romagnoli, Hernandez, Castillejo, Kessie, Calhanoglu, Bonaventura; Leao, Rebic. A disposizione: Begovic, Donnarumma A., Conti, Paquetà, Gabbia, Saelemaekers, Laxalt, Brescianini, Maldini. All.: Pioli
SERIE A Dinastia Maldini, atto III: l'alba di una nuova era
02.02.2020 18:32 di Gaetano Mocciaro Twitter: @gaemocc
Cesare, Paolo Cesare, Daniel. È nata oggi ufficialmente la terza generazione della dinastia Maldini con la maglia del Milan in Serie A. Pochissimi scampoli oggi contro il Verona, per il classe 2001 che peraltro è il primo giocatore nato negli anni 2000 a giocare nel massimo campionato con i rossoneri.
A differenza di nonno e papà, eccelsi difensori, Daniel è un trequartista. Secondogenito di Paolo e Adriana Fossa, ha l'istinto del gol e dell'assist. Con la Primavera in questa prima parte di stagione ha segnato 8 reti e mandato in gol per 5 volte i compagni di squadra.
Nonno Cesare, il capostipite, al Milan era arrivato dopo essersi messo in mostra con la Triestina: alle spalle con i giuliani già 32 presenze in Serie A. A 22 anni il suo esordio in rossonero, ironia del destino proprio contro la Triestina, il 19 settembre 1954. Saranno 12 anni in cui vincerà quattro scudetti e soprattutto la Coppa dei Campioni nel 1963. È il primo italiano ad alzare al cielo il trofeo più ambito e si distinguerà come uno dei migliori difensori della sua genrazione. 12 anni, 412 partite col Milan che arriverà anche ad allenare, con l'apice del 6-0 nel derby nel 2001.
Quando Paolo muoveva i primi passi, era per tutti "Il figlio di Cesare". L'etichetta di raccomandato era automatica, ma data da chi non l'aveva mai visto giocare. Nils Liedholm è stato il primo a non ascoltarle, quelle voci. Tanto da convocarlo in prima squadra a 16 anni. A Udine, il 20 gennaio 1985, Paolo ha la numero 14 e non pensa nemmeno che quello sarà il suo esordio fra i grandi. Fino a quando non si fa male Battistini e il "Barone" dice al giovanotto di entrare. La seconda generazione della dinastia ha inizio, ed è persino più vincente e lunga della precedente: 25 anni, nei quali si contano 7 scudetti, 5 Coppe dei Campioni, due delle quali da capitano. E poi due Intercontinentali, un Mondiale per Club, una Coppa Italia, 5 Supercoppe italiane e altrettante europee. Il 31 maggio 2009, contro la Fiorentina, l'ultima partita e la maglia numero 3 ritirata. 3899 giorni dopo dietro una maglia rossonera si rilegge il nome di Maldini. La storia continua.
SERIE A Milan, D. Maldini: "Un sogno il debutto, peccato non aver vinto"
02.02.2020 18:12 di Alessandra Stefanelli
Reduce dall’esordio in Serie A contro il Verona (gara terminata 1-1), Daniel Maldini ha parlato così ai microfoni di MTV: “
Il tuo cognome appartiene alla storia. "È stato un sogno, peccato per il risultato. La prossima speriamo di portare a casa i 3 punti".
Hai dato un senso importante a questa stagione? "Era un obiettivo che mi ero prefissato, ora speriamo di andare avanti così".
Che sensazioni hai respirato nel post partita? "Si poteva fare di più, ma c’è stata comunque emozione".
È stata una partita molto difficile “Squadra tosta, difficile da affrontare. Magari meritavamo i tre punti, però abbiamo portato a casa un pareggio”.
Papà ti tranquillizza? “Sì, mi tranquillizza".
Ora la promozione con la Primavera “Speriamo”.
SERIE A Milan-Hellas, i voti ai tecnici: Pioli fa quel che può, Juric quasi lo incarta
02.02.2020 17:41 di Gaetano Mocciaro Twitter: @gaemocc
Occasione persa dal Milan che doveva approfittare del pareggio fra Cagliari e Parma, ma non va oltre un pari sofferto contro l'Hellas. Partita che i rossoneri rischiano anche di perdere, che raddrizzano e che non riescono a ribaltare nonostante la sorte sorrida e dia l'occasione di giocare gli ultimi 23 minuti più recupero in superiorità numerica.
STEFANO PIOLI 6 - Si ritrova una squadra decimata dagli influenzati e dalle squalifiche e fa quello che può col materiale a disposizione. Rilancia Paquetà e ha coraggio con Saelemaekers in un ruolo che non è il suo. Certo, con Ibrahimovic è tutto più semplice.
IVAN JURIC 7 - Incarta il Milan per alcuni tratti della partita con un gioco armonioso, veloce, corale. Senza primedonne gioca senza paura a San Siro e resiste in inferiorità numerica per quasi mezz'ora.
SERIE A Le pagelle dell'Hellas - Faraoni esterno top. Amrabat, che combini?
02.02.2020 17:36 di Gaetano Mocciaro Twitter: @gaemocc
MILAN-HELLAS VERONA 1-1 - 13' Faraoni, 29' Calhagnoglu
Silvestri 6 - Qualche uscita spericolata, anche troppo. Sfortunato in occasione del gol di Calhanoglu, dove trova la deviazione decisiva di Verre.
Rrahmani 6.5 - Ingaggia un duello con Rebic non mollando mai l'osso. Preciso negli interventi e nel gioco aereo.
Gunter 6 - In campo al posto di Dawidowicz, è il meno sicuro del reparto tuttavia sforna una prestazione dignitosa senza evidenti errori.
Kumbulla 6.5 - Elegante, preciso. Ha talento e personalità. Sarebbe stato interessante vederlo contro un gigante come Ibrahimovic.
Faraoni 7 - Juric lo ha trasformato. La promessa delle giovanili della Lazio è oggi uno dei migliori esterni della Serie A. Bel gol per esecuzione e tempismo, degno di un numero 9. Bravo in fase d'appoggio e di spinta, si permette anche un colpo di tacco nella ripresa che quasi manda in gol un compagno di squadra.
Amrabat 4 - Macchia un'ottima prestazione con un assurdo e pericoloso fallo a centrocampo su Castillejo, lasciando i suoi in 10 negli ultimi 25 minuti.
Veloso 6.5 - È il cervello della squadra. Gioca con una facilità incredibile, sbaglia pochissimi palloni ed è efficace negli interventi.
Lazovic 6 - Riesce a creare interessanti palle gol, ma non brilla per continuità.
Pessina 6.5 - L'ex cerca di farsi rimpiangere. Svaria sul fronte offensivo, duetta bene con i compagni di squadra e trova anche il palo nella ripresa.
Zaccagni 7 - Un assist al bacio, un palo clamoroso e un ottimo lavoro fra centrocampo e attacco. (Dal 90' Dawidowicz sv).
Verre 6.5 - Finto 9 che sembra un centravanti fatto e finito quando impegna dopo pochi minuti Donnarumma. Bravo in fase d'appoggio, sfortunata la sua deviazione sulla punizione di Calhanoglu. (Dal 70' Borini 6 - Contro la sua ex squadra è bravo ad aiutare gli scaligeri a gestire il pari col possesso palla).
SERIE A Milan-Hellas 1-1: chance sprecata dai rossoneri. Scaligeri senza paura
02.02.2020 17:00 di Gaetano Mocciaro Twitter: @gaemocc
Occasione persa dal Milan che doveva approfittare del pareggio fra Cagliari e Parma, ma non va oltre un pari sofferto contro l'Hellas. Partita che i rossoneri rischiano anche di perdere, che raddrizzano e che non riescono a ribaltare nonostante la sorte sorrida e dia l'occasione di giocare gli ultimi 23 minuti più recupero in superiorità numerica.
FARAONI GELA SAN SIRO, CALHANOGLU PAREGGIA Senza Ibrahimovic, Kjaer, Krunic, Bennacer e Conti, gli uomini di Pioli faticano a entrare in partita contro un Hellas compatto e dal gioco fluido, sceso in campo senza attaccanti di ruolo e senza dare punti di riferimento alla difesa. Verre scalda dopo pochi minuti i guanti di Donnarumma, poi Faraoni va in gol bruciando sul tempo Théo Hernandez su cross dalla sinistra di Zaccagni. Senza il suo leader, il Milan prova ad affidarsi a Rebic, ben più intraprendente di Leao. Trova il pareggio al 29' direttamente su punizione: fallo al limite dell'area di Faraoni su Bonaventura e Calhanoglu finalmente fa vedere la sua specialità, superando Silvestri grazie alla deviazione decisiva di Verre. Il pareggio cambia l'inerzia dell'incontro, col Milan trasformato e dominante. L'Hellas perde sicurezza e rischia di sbandare, Silvestri però non deve compiere parate anche se rischia in più di un'occasione, regalando una palla gol a Castillejo e trovandosi a tu per tu con Rebic, che manca l'attimo allargandosi troppo.
FOLLIA AMRABAT. MALDINI, STORICO ESORDIO Stesso leit motiv nel secondo tempo, col Verona che parte forte e fa paura: Pessina centra il palo, stessa sorte capita a Zaccagni. Il Milan è fortunato ed è ulteriormente aiutato quando Amrabat, fra i migliori in campo, entra col piede a martello su Castillejo a centrocampo: rosso diretto ed Hellas in inferiorità numerica dal 67'. Pioli si gioca le carte Paquetá, in campo 18 giorni dopo l'ultima volta, e Saelemaekers, all'esordio in Serie A, impiegato nel ruolo di terzino destro al posto di un Calabria non al top della condizione ma autore di una buona prestazone. Il Milan prova a giocarsi la carta delle palle alte, ma senza Ibrahimovic non ci sono torri e i palloni sono tutti di Silvestri. Castillejo ha una grande occasione nei minuti di recupero, ma trova il palo. Gli ultimi secondi di gara servono a far entrare nella storia la dinastia Maldini: al 93' entra il figlio di Paolo e nipote di Cesare, Daniel, 18 anni. E 3899 giorni dopo l'ultima partita del papà. Viene accolto dall'ovazione di San Siro.
SERIE A La dinastia Maldini continua: Daniel fa il suo esordio in Serie A
02.02.2020 16:54 di Gaetano Mocciaro Twitter: @gaemocc
3899 giorni dopo, un Maldini si vede su un campo di Serie A. Al 93' della partita contro l'Hellas Verona fa il suo esordio nel massimo campionato Daniel Maldini, secondogenito di Paolo. Il padre giocò la sua ultima partita il 31 maggio 2009 contro la Fiorentina. La dinastia arriva ufficialmente alla terza generazione, considerando il capostipite Cesare, giocatore dal 1954 al 1966 dei rossoneri. Per Daniel oggi pomeriggio un altro record: è il primo giocatore degli anni 2000 ad avere almeno un gettone di presenza in Serie A.
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
SERIE A TIM: MILAN-HELLAS VERONA 1-1
02/FEBBRAIO/2020 - 14:45
Milano - Un grande Hellas chiude in pareggio la trasferta di San Siro, fermando il Milan sull’1-1, risultato utile per strappare un punto fondamentale in ottica salvezza. Decisivo nel primo tempo Faraoni, che al 13’ è sfuggito alla marcatura di Theo Hernandez per infilare da pochi passi Donnarumma: terzo gol stagionale per lui. La risposta del Milan è arrivata con Calhanoglu, che su calcio di punizione ha battuto Silvestri grazie ad una deviazione involontaria di Pessina.
I gialloblù, però, hanno continuato a spingere sull’acceleratore, sbattendo sul palo prima con Pessina e quindi con Zaccagni. L’espulsione di Amrabat al 23’ della ripresa ha quindi complicato le cose, costringendo gli uomini di Ivan Juric a difendere il risultato per poi cercare di far male in contropiede. L’ultimo pericolo è stato creato da Castillejo, fermato da palo ad una manciata di secondi dalla fine.
Risultato importante per l’Hellas che, anche in un pomeriggio difficile come quello di Milano, ha trovato il modo di dar continuità alla striscia di risultati utili consecutivi inaugurata nel match di dicembre contro il Torino. Questo è solo l’inizio di una settimana ricchissima di impegni: mercoledì 5 febbraio i gialloblù giocheranno, infatti, il recupero della 17a giornata all’Olimpico di Roma, contro la Lazio, prima di fare ritorno al Bentegodi per la sfida alla Juventus in programma sabato 8 febbraio (ore 20.45).
Grazie per avere seguito con noi la diretta di questo match, arrivederci al prossimo turno di Serie A!
Nel prossimo turno di campionato per il Milan c'è il derby contro l'Inter, il Verona affronterà in casa la Juventus.
Finisce 1-1 il match tra Milan e Verona, partita densa di emozioni. Sblocca il risultato al 13' Faraoni, al 29' Calhanoglu pareggia i conti. Nella ripresa due pali per gli ospiti con Pessina e Zaccagni, un legno anche per i rossoneri con Castillejo, espulso Amrabat al 68'. Esordio per Daniel Maldini.
Fine partita: MILAN-VERONA 1-1 (13' Faraoni, 29' Calhanoglu).
90+5' Ammonito SILVESTRI per comportamento non regolamentare.
90+5' Ancora Hernandez pericoloso, tiro fuori misura.
90+4' Sostituzione VERONA; entra Dawidowicz esce Zaccagni.
90+3' Sostituzione MILAN: esce Castillejo entra Maldini.
90+3' L'arbitro ha concesso un ulteriore minuto di recupero, saranno cinque.
90+3' Ammoninto BORINI per gioco scorretto su Kessie.
90+2' PALO MILAN! Conclusione di Hernandez respinta da Silvestri, pallone a Castillejo che da distanza ravvicinata colpisce il palo.
90+1' Diagonale di Hernandez, pallone ampiamente largo.
90' L'arbitro Chiffi concede quattro minuti di recupero.
89' Saelemaekers carica il sinistro da fuori area, tiro impreciso.
88' Due minuti più recupero al termine, Milan in avanti alla ricerca del gol.
86' Ammonito PESSINA per comportamento non regolamentare.
84' OCCASIONE MILAN! Tiro angolato da fuori area di Leao, respinge in tuffo Silvestri, spazza Rrahmani.
83' Pessina si trascina il pallone in fallo laterale, riparte il Milan.
81' Lancio da dietro di Gunter, Saelemaekers di testa allontana la sfera.
79' Ci provano da fuori Paquetà ed Hernandez, entrambi i tiri respinti dalla difesa.
77' Sostituzione MILAN: entra Saelemaekers esce Calabria.
77' Castillejo dalla bandierina, Silvestri fa sua la sfera in presa alta.
75' Fallo in attacco di Rebic che spinge Faraoni, si ferma l'azione del Milan.
73' Hernandez al limite dell'area non trova lo spazio per il tiro, si chiude la difesa del Verona.
71' Leao in area si gira ma in precario equilibrio conclude in modo debole, blocca Silvestri.
70' Sostituzione VERONA: entra Borini esce Verre.
69' OCCASIONE MILAN! Calabria esplode il sinistro da dentro l'area, pallone largo di circa un metro.
68' Rosso diretto per Amrabat, l'arbitro ha rivisto le immagini al Var.
68' Espulso AMRABAT per gioco scorretto su Castillejo.
68' Var in corso per un duro intervento di Amrabat su Castillejo.
66' Due legni colpiti dal Verona, nel Milan entra Paquetà, intanto problemi per Castillejo.
64' Sostituzione MILAN: entra Paquetà esce Bonaventura.
64' OCCASIONE VERONA! Da corner, colpo di testa di Rrahmani, rimpallo tra Bonaventura e Musacchio quasi sulla linea, il pallone carambola su Verre e termina di poco a lato.
63' PALO VERONA! Sponda di Pessina, conclusione di Zaccagni sul legno.
62' Zaccagni non controlla la sfera, chiude Castillejo.
60' La partita resta equilibrata, il risultato è in bilico.
58' OCCASIONE MILAN! Calabria ha spazio e va al tiro da dentro l'area, pallone sul fondo.
56' Tiro-cross insidioso da parte di Calhanoglu, pallone direttamente sul fondo.
54' Azione prolungata e pericolosa del Verona, ma il gioco viene poi fermato per un fuorigioco.
52' PALO VERONA! Traversone di Lazovic, colpo di testa di Pessina, pallone sul legno con Donnarumma immobile.
51' Pessina in area perde l'attimo per andare al tiro, efficace la chiusura di Romagnoli.
49' OCCASIONE MILAN! Tiro velenoso da fuori area di Bonaventura, il pallone termina a lato ma non di molto.
48' Tiro di sinistro centrale di Amrabat, Donnarumma blocca in due tempi.
46' Inizio secondo tempo di MILAN-VERONA. Nessun cambio durante l'intervallo.
Nel secondo tempo il Milan dovrà aumentare la pressione in avanti per cercare la rete del sorpasso, il Verona potrà sfruttare gli spazi in contropiede.
Finisce in parità il primo tempo tra Milan e Verona, match equilibrato. Ospiti avanti con un gol di Faraoni al 13'. Calhanoglu al 29' sigla il pareggio su punizione.
Int.
Fine primo tempo: MILAN-VERONA 1-1. Apre Faraoni al 13', risponde Calhanoglu al 29'.
45+1' Ammonito HERNANDEZ per gioco scorretto su Amrabat.
45' Pallone vagante, conclusione dal limite di Calhanoglu murata da Veloso.
44' Leao avanza e ci prova da fuori area, tiro respinto da Kumbulla.
43' Tiro di sinistro sbilenco di Leao, pallone abbondantemente a lato.
42' Lazovic arriva sul fondo, Hernandez di testa intercetta il cross e dà avvio all'azione dei rossoneri.
40' Silvestri in uscita alta non trattiene il pallone, Bonaventura subito rimette al centro, Lazovic spazza.
40' Spunto di Leao che salta Kumbulla, corner per il Milan.
38' Si distende in avanti il Verona: cross di Verre, di testa allontana Romagnoli.
37' OCCASIONE MILAN! Corner di Castillejo, colpo di testa di Romagnoli: pallone non distante dalla porta.
35' Veloso in verticale per Verre, intercetta la sfera Musacchio.
33' Tiro-cross di Bonaventura, Kumbulla libera l'area di rigore.
32' PILLOLA STATISTICA: le ultime tre reti messe a segno da Calhanoglu in Serie A sono arrivate a San Siro.
31' OCCASIONE MILAN! Contropiede del Milan, Rebic evita Silvestri in uscita ma da posizione decentrata non riesce a indirizzare il pallone verso la porta.
29' GOL! MILAN-Verona 1-1! Rete di Calhanoglu. Calcio di punizione battuto da Calhanoglu, deviazione in barriera di Verre, nulla da fare per Silvestri.
27' Faraoni trattiene Bonaventura, punizione per il Milan da posizione invitante.
26' Rebic prolunga per Hernandez, ma il terzino del Milan non è scattato.
24' Ammonito RRAHMANI per gioco scorretto su Rebic.
23' Pessina in area viene chiuso da Hernandez, il terzino subisce anche un fallo.
21' Tentativo di Rebic da fuori area, comoda la presa di Silvestri.
20' Rebic penetra in area ma non riesce a servire nessun compagno, si chiude la difesa ospite.
19' Guizzo di Leao, Rrahmani lo ferma in modo irregolare.
17' Contropiede pericoloso del Verona, ma Lazovic conclude debolmente: nessun problema per Donnarumma.
15' Insiste il Verona, conclusione di Verre dal limite: il pallone termina largo.
13' GOL! Milan-VERONA 0-1! Rete di Faraoni. Cross di Zaccagni, zampata vincente di Faraoni da dentro l'area piccola.
12' Hernandez salta Faraoni, entra in area ma Veloso intercetta il suo passaggio verso il centro.
10' Malinteso tra Kessie e Rebic, nulla di fatto per il Milan.
8' Lungo possesso palla da parte degli ospiti, il Milan attende nella propria metà campo.
6' Traversone dalla trequarti di Castillejo, pallone raccolto da Silvestri.
4' Verre impegna Donnarumma, ma l'arbitro ferma il gioco per un tocco di braccio del centrocampista.
4' Gunter centrale della difesa a tre, Kumbulla alla sua sinistra.
3' Rebic mette il pallone al centro, spazza Veloso.
1' Inizio primo tempo di MILAN-VERONA. Dirige la gara l'arbitro Chiffi.
Momento positivo per il Milan, dall’inizio di dicembre ha ottenuto 17 punti in classifica (meno solo della Lazio).
Le scelte di Juric: in avanti Zaccagni con Pessina e Verre a sostegno. Veloso e Amrabat a metà campo, in difesa Gunter preferito a Dawidowicz. In panchina Dimarco.
Le scelte di Pioli: out Ibrahimovic, in avanti spazio a Rebic e Leao. Squalificato Bennacer, in mediana c'è Calhanoglu. Bonaventura e Castillejo gli esterni, in panchina Saelemaekers.
Pordenone - Si è chiusa con una sconfitta la trasferta a Pordenone per i gialloblù, che hanno perso contro i neroverdi per 2-1. I ragazzi di mister Nicola Corrent hanno dominato sul piano del gioco, non riuscendo però a concretizzare la grande mole di gioco prodotta. Nella prima frazione il risultato è stato sbloccato da Sbaraini, decisivo al 9’ nello smarcarsi e nel battere Ciezkowski con un pallonetto dal limite dell’area piccola.
Nella ripresa Corrent ha cambiato l’assetto, accentuando la trazione anteriore: dentro Corradini, con Amayah terzino e Udogie in mediana. Il gol di Osayande al 14’ della ripresa ha però complicato ulteriormente le cose, con il forcing nell’ultima mezz’ora di gioco che ha prodotto solo l’ininfluente gol di Sane su calcio di rigore, in pieno recupero, per il 2-1 finale in favore del Pordenone.
Ora testa alla semifinale di andata di Primavera TIM Cup, che si giocherà mercoledì 5 febbraio tra le mura amiche dell’Antistadio.
PORDENONE-HELLAS VERONA 2-1
Marcatore: 9' pt Sbaraini, 14' st Osayande, 47' st Sane (rig)
SECONDO TEMPO
51' Finisce qui. Un Hellas arrembante quello che nel finale sfiora un pareggio incredibile! Finisce 2-1 per i neroverdi
48' Hellas in avanti per cercare di trovare il gol del pareggio!
47' GOL! Accorcia le distanze l'Hellas con Sane! Il numero 9 non sbaglia dagli undici metri e riapre la partita. Finale da vivere a Pordenone! Non è finita!
46' Calcio di rigore per i gialloblù! Atterrato Corradini in area
45' Saranno 4 i minuti di recupero
43' Ultimi minuti a Pordenone: i padroni di casa difendono il 2-0 contro un Hellas costantemente propositivo
36' Occasione Pordenone. Banse serve Bertoli al centro dell'area. L'attaccante neroverde non trova la porta da pochi passi
34' Doppia ammonizione per Esajas, costretto al fallo su Yabre. I gialloblù giocheranno in dieci questo finale di partita
29' L'occasione per riaprire la sfida passa tra i piedi di Sane: grandissima azione di Bertini che, dalla destra, fa partire un rasoterra indirizzato al centro dell'area sul quale l'attaccante gialloblù non riesce ad arrivare
26' Forze fresche in questo secondo tempo per l'Hellas: dentro Bertini e Pierobon per aumentare la produzione offensiva
20' Grandissimo intervento di Ciezkowski, che toglie il pallone dallo specchio della porta in seguito al colpo di testa di Osayande
15' Superato il quarto d'ora a Pordenone. Pomeriggio difficile per i gialloblù, che fin qui non hanno raccolto i frutti della mole di gioco creata
14' GOL. Il Pordenone sfrutta al meglio una rimessa laterale per consentire a Osayande di entrare in area e battere Ciezkowski. 2-0
7' Avvio deciso anche in questa seconda frazione per i ragazzi di mister Nicola Corrent: l'Hellas va alla ricerca del pareggio
2' Cambio nell'intervallo per i gialloblù: Corradini prende il posto di Bernardinello. Il neo entrato agirà però sulla sinistra, con Amayah nel ruolo di terzino destro e Udogie adattato a mezz'ala. Assetto offensivo in questo avvio di ripresa per mister Nicola Corrent
1' Partiti
PRIMO TEMPO
45' Senza nemmeno un minuto di recupero si chiude la prima frazione. Il gol di Sbaraini decide, momentaneamente, un match più che mai aperto. Servira il cuore gialloblù per rimettere in piedi le cose. Dai ragazzi!
43' La Primavera gialloblù prova a chiudere in attacco un primo tempo dominato sul piano del possesso palla, ma in cui sono mancate le occasioni per segnare
35' Occasione per Sane! Il numero 9 gialloblù raccoglie in rovesciata un pallone vagante in area, sfiorando un grandissimo gol
30' Mezz'ora di gioco a Pordenone: lotta che si è spostata a centrocampo, difficile sia per i padroni di casa che per i gialloblù trovare gli spazi giusti per creare pericoli
23' Hellas che si affida al palleggio per manternersi in zona gol, dinanzi ad un Pordenone che pensa a difendere il vantaggio iniziale
17' Ottimo spunto dei gialloblù! Bernardinello rientra sul mancino servendo Yeboah, che stoppa di petto e calcia di poco alto sopra la traversa
15' Primo quarto d'ora di gioco al 'Bottecchia': Hellas subito chiamato alla reazione dopo lo svantaggio iniziale
9' GOL. La prima proiezione offensiva del Pordenone si conclude col gol di Sbaraini, che da posizione defilata trova il modo di battere Ciezkowski
3' Partenza grintosa dei gialloblù, che già dai primi minuti provano a portarsi nella metà campo dei padroni di casa
1' Partiti
PORDENONE: Ronco, Basso, Yabre, Cotali, Tomasi (dal 38' st Spader), Ristic, Sbaraini (dal 44' st Sautto), Pinto, Osayande (dal 32' st Bertoli), Bric, Banse (dal 38' st Carraretto)
A disposizione: Passador, Tinazzi, Feltrin, Trentin, Carli, Mandato, Sanzovo, Toffoli
All.: Favaretto
HELLAS VERONA: Ciezkowski, Bernardinello (dal 1' st Corradini), Udogie (dal 36' st Bracelli), Esajas, Squarzoni (dal 16' st Bertini), Dal Cortivo (dal 23' st Pierobon), Amayah, Brandi, Sane, Jocic, Yeboah
A disposizione: Fontana, Gresele, Turra, Zingertas
All.: Corrent