#VeronaJuventus + - =
RECAP & IMPRESSIONI
L'HELLAS parte a bomba e mette paura ai bianconeri per una buona mezz'ora prima di subire il naturale calo dopo più di 225 minuti tiratissimi in sei giorni.
Prima del gol annullato a KUMBULLA per fuorigioco (galeotti furono almeno 4 centimetri di gomito rilevati dall'uso chirurgico del VAR) la traversa colta da DOUGLAS COSTA (con deviazione decisiva di SILVESTRI) in azione solitaria e poco dopo il palo di RONALDO dal vertice sinistro.
JUVE in vantaggio nella ripresa poco dopo l'ora di gioco ma il VERONA di questi tempi è come l'Araba Fenice: Non muore mai!
E infatti al 76° l'intervento difensivo di PJANIC mette BORINI davanti a SZCZESNY e il pari è cosa fatta...
All'85° il colpo di testa di KUMBULLA è intercettato dal braccio di BONUCCI, nessuno se ne accorge a parte l'addetto al VAR che chiama il signor Massa e gli fa notare l'azione: Rigore inevitabile!
Sul Binti cala il silenzio, alla battuta va il neoentrato PAZZINI che spiazza SZCZESNY sulla destra e il gioco è fatto: HELLAS batte JUVE 2 a 1!
Ecco la vittoria che mancava! Il risultato di prestigio, troppe volte sfuggito per un soffio, in una stagione per certi versi miracolosa...
Ma si sa... L'appetito vien mangiando: A -6 dalla fatidica quota 40, con 45 punti ancora a disposizione, davvero l'Europa League non sembra fantacalcio: Altro che salvezza butei!
Ottavo risultato utile consecutivo e una tigna letale: Giocare contro il VERONA è complicato per tutti anche per squadre fortissime con calciatori tra i migliori al mondo ma... Non imbattibile.
La cosa che però non smette di stupirmi è la fantastica organizzazione della squadra di JURIĆ dove ogniuno sa esattamente cosa deve fare, in che tempi e in che modi: Roba da lustrarsi gli occhi!
I due legni presi dai bianconeri che fanno il paio con quelli colti dalla LAZIO Mercoledì? Episodi: Anche l'HELLAS meritava la storica vittoria a San Siro solo sei giorni fa! E vogliamo i pali colti dai gialloblù nella prima parte della stagione? E che ne dite delle tante volte in cui l'11 di JURIĆ meritava la vittoria (leggi la sconfitta in casa col MILAN o in trasferta allo Stadium oppure ancora la sconfitta al Bentegodi col SASSUOLO tanto per citare tre gare a caso) e invece non ha raccolto niente?
Fortuna e sfortuna tendono ad equilibrarsi all'interno di un campionato, la differenza vera la fanno l'organizzazione (appunto), le motivazioni e la convinzione nei propri mezzi!
Tutte doti che questo VERONA ha in abbondanza: Che il successo contro la JUVE non sia allora un punto di arrivo ma di partenza, verso traguardi impensabili ad inizio stagione ma assolutamente meritati.
LA PARTITA
Consueto 3-4-1-2 per mister JURIĆ che conserva gli stessi 11 che hanno impattato con la LAZIO ad eccezione del rientrante AMRABAT che spinge PESSINA sulla trequarti in coppia con ZACCAGNI. VERRE riposa, il falso nueve è BORINI.
4-3-3 per mister SARRI che pone CUADRADO e ALEX SANDRO sulle esterne di difesa, PJANIC a dirigere le operazioni a centrocampo con RABIOT e BENTANCUR e HIGUAIN tra DOUGLAS COSTA e RONALDO.
Inizialmente in panca DYBALA pronto a entrare comunque a partita in corso.
Bentegodi tutto esaurito (incasso record di tutti i tempi allo stadio scaligero) in una serata magica dalle grandi aspettative, si parte agli ordini del del signor Davide Massa della sezione AIA di Imperia.
HELLAS AGGRESSIVO, TRAVERSA DI COSTA
2° RONALDO delizioso tacco ad imbucare per HIGUAIN che penetra dal vertice destro dell'area piccola, murato da GUNTER!
8° VELOSO con un calcio di punizione in area, incorna GUNTER altissimo...
10° FARAONI ad incrociare: SZCZESNY sopra la traversa, sul successivo angolo di VELOSO da destra, volée di PESSINA troppo aperta sul secondo palo ma il rimpallo premia RRAHMANI che di tacco sfiora il gol!
14° BONUCCI con un tiro pretestuoso dalla grandissima distanza, palla fuori e fischi dagli spalti...
18° BORINI dal vertice destro: Palla che esce a lato del palo opposto.
19° Contropiede fulmineo della JUVE condotto da DOUGLAS COSTA che la porta fino al limite e scocca un tiro che, leggermente deviato da SILVESTRI, si stampa sulla traversa!
GOL DI MARASH NON VALIDO: IN OFF-SIDE COL GOMITO DI ALMENO 4CM!
21° VELOSO crossa in area con un liftato calibrato, KUMBULLA salta e di testa devia in porta dove SZCZESNY la intercetta ma non riesce ad evitare che la palla caramboli in porta! Ma il signor Massa è richiamato dal VAR che dopo un paio di minuti di suspence annulla tutto per offside: Tutto da rifare... Dalle immagini si vede che la punta del gomito del difensore di Peschiera è effettivamente in fuorigioco: Incredibile! Al giorno d'oggi basta il naso lungo di un giocatore ad annullare una rete.
30° ZACCAGNI la consegna sul vertice destro a FARAONI che di prima la apre troppo dalla parte opposta, palla sul fondo.
PALO DI RONALDO
36° RONALDO dal centrosinistra a giro: Palla velenosa che sbatte sul palo!
41° RONALDO dal vertice sinistro, finta e controfinta su VELOSO e GUNTER, ma il tiro a giro stavolta non è preciso...
43° DOUGLAS COSTA in area per il colpo di testa rubato in tuffo di RONALDO, palla a lato.
46° Dopo un minuto di recupero il signor Massa termina il primo tempo.
ESPISODIO DUBBIO SU ZAC, RONALDO FA IL FENOMENO
55° FARAONI traversa in mezzo all'area dove arriva ZACCAGNI tamponato da CUADRADO al momento della conclusione, protesta vibratamente il Bentegodi, Massa sembra non consultare nemmeno il VAR e ferma il gioco solo per soccorrere i giocatori (il silent-check evidentemente ha sentenziato: Tutto a posto)...
61° Imbucata in area per BORINI accompagnato quasi sul fondo dall'avversario prova il tiro che gli esce però strozzato, recupera facile SZCZESNY.
65° RONALDO parte da metacampo inseguito da RRAHMANI, 1-2 con un compagno, penetrazione in area doppio passo e palla piazzata nell'angolino basso: Il portoghese purtroppo dimostra di meritare appieno anche stasera il titolo di fenomeno!
BORINI! 1 A 1
69° DOUGLAS COSTA imbecca RONALDO sul vertice sinistro, RRAHMANI stavolta devia la conclusione sul fondo...
71° AMRABAT da sinistra la mette in mezzo per la girata del neoentrato PAZZINI, SZCZESNY raccoglie la palla lenta.
76° PJANIC intercetta la palla di LAZOVIĆ da sinistra ma premia l'inserimento di BORINI che a tu per tu con SZCZESNY non sbaglia e lo uccella nell'angolino lontano!
78° ALEX SANDRO al limite per la conclusione al volo di DYBALA: Palla in curva...
83° BORINI scatenato BONUCCI non lo tiene ma devia in angolo la sua conclusione, sulla successiva battuta da sinistra VELOSO la mette sul primo palo per KUMBULLA il cui colpo di testa è deviato ancora in corner. Il signor Massa ferma tutto e indica il VAR: L'incornata di Marash è stata deviata dal braccio di BONUCCI, la decisione del direttore di gara è conseguente e indica il dischetto. Alla battuta va il neoentrato PAZZINI che spiazza SZCZESNY sulla destra! VERONA in vantaggio...
90° Azione infinita al limite dell'area del VERONA: Conclude DYBALA in curva.
96° Dopo 6 minuti tiratissimi con la JUVE a cercare il pari e i gialloblù strepitosi in difesa, il signor Massa fischia tre volte e sancisce l'impresa scaligera!
Radiografia del Gol gialloblù 2019/2020 | ||||
Giocatore | Coppa | Campionato | Totale | |
PAZZINI | 0 | 4 | 4 | |
DI CARMINE | 0 | 3 | 3 | |
VERRE | 0 | 3 | 3 | |
PESSINA | 0 | 3 | 3 | |
FARAONI | 0 | 3 | 3 | |
VELOSO | 0 | 2 | 2 | |
STĘPIŃSKI | 0 | 2 | 2 | |
BORINI | 0 | 2 | 2 | |
KUMBULLA | 0 | 1 | 1 | |
LAZOVIĆ | 0 | 1 | 1 | |
SALCEDO | 0 | 1 | 1 | |
ZACCAGNI | 0 | 1 | 1 | |
DAWIDOWICZ | 0 | 1 | 1 | |
EMPEREUR | 1 | 0 | 1 |
VOTI
- SILVESTRI Il solito rinvio affidato direttamente ai racattapalle ma nel complesso non corre troppi rischi. Decisiva la sua deviazione sul tiro di DOUGLAS COSTA al 19°, un intervento che vale un gol! 7
- RRAHMANI Altra grande partita di Amir contro un certo RONALDO... Alla fine qualcosa deve concedere (un gol e poco altro) ma, fatte le debite proporzioni, il kosovaro è un mostro di fisicità e determinazione contro uno dei giocatori più forti al mondo (e scusate se è poco) 7
- GÜNTER Il neoentrato DYBALA se lo beve con un gran trick al 60° ma è l'errore solito che nelle prestazioni di Koray non manca mai, come il neo che, si dice, esalti la bellezza: Personalmente non amo i nei ma devo dire che GÜNTER ha giocato ieri una signora partita annullando nientemeno che il 'Pipita' 7
- KUMBULLA Lascia da parte in un botto tutte le incertezze che lo hanno afflitto in settimana e ritrova la sicurezza del veterano; esemplificativo in questo senso il grande intervento in area su DYBALA al 74°. La sorte gli aveva concesso anche il gol del vantaggio ma galeotta fu li la genetica che gli ha appioppato quei 4 centimetri di troppo sul gomito sinistro... Peccato 7
- FARAONI Pericoloso al 10°, comunque incisivo al 30°, nella discesa del 55° fornisce a ZACCAGNI una palla in area sulla quale CUADRADO è probabilmente in ritardo ma il VAR la vede diversamente... 6,5
- VELOSO Una gran partita per il regista portoghese quella di stasera, si è rivisto a tratti il Miguel pre-infortunio con qualità di impostazione pochi errori e carisma nel condurre i suoi alla vittoria 6,5 (gli da il cambio VERRE al 58°: Le tre partite in sei giorni devono aver colpito in maniera particolare Miguel così JURIĆ fa scalare PESSINA in cabina di regia e rimette Valerio nella sua posizione naturale... Nulla da segnalare nella partita dell'ex SAMP che si applica eseguendo il compitino anche perchè a sua volta appesantito dal forcing fisico dell'ultima settimana, 6)
- AMRABAT Un'altra gara piuttosto sottotono rispetto alle prestazioni alle quali Sofyan ci aveva abituato: Erroraccio sul passaggio a SILVESTRI al 48°, imperioso in quel recupero sulla discesa di DYBALA al 60°... In generale però non è questo l'AMRABAT che ha fatto innamorare i tifosi gialloblù 6
- LAZOVIĆ L'abbiamo ammirato in giorni decisamente migliori e tuttavia è dal suo piede che nasce il rocambolesco pari gialloblù. Probabilmente stanco gioca finchè ne ha (e già all'inizio sembra averne poca) una partita sufficiente 6 (gli da il cambio DIMARCO all'80° poco più di un quarto d'ora che gli vale l'esordio in gialloblù in una gara che segnerà la storia scaligera e che probabilmente ricorderà a lungo... Ci si attende tanto da questo ragazzo ex INTER 6)
- PESSINA Dove lo metti sta e farebbe la gioia di qualunque allenatore come fa (da tempo) le gioie di JURIĆ. Prima sulla trequarti, poi regista: Il buon Matteo è fondamentale nello scacchiere tattico del tecnico croato, a Giugno l'ATALANTA se lo riprenderà per un tozzo di pane... Il brutto anatroccolo s'è trasformato in splendido cigno ed è pronto a spiccare il volo 7
- ZACCAGNI È evidentemente munto ma, al pari dei colleghi, accantona la stanchezza e affronta l'impossibile avversario al massimo delle sue capacità riuscendo pure ad impensierirlo di tanto in tanto e quell'intervento con cui CUADRADO lo stende in area sarebbe da riconsiderare... 6,5 (gli da il cambio PAZZINI al 69°: 50esimo sigillo in maglia scaligera per il Pazzo ed è un sigillo che vale i 3 punti contro la super JUVENTUS. Nulla conta il fatto che arrivi dagli 11 metri, i rigori non si tramutano necessariamente in gol e quella palla ieri pesava come un macigno! Grande capitano ora pure capocannoniere scaligero nonostante lo scarso minutaggio che JURIĆ gli concede).
- BORINI Il retropassaggio sciagurato a SILVESTRI al 54° è l'unico neo nella generosissima partita di Fabio, spirito guerriero e voglia di sacrificarsi non gli mancano e il gol del pari premia le sue qualità 'operaie'. A tratti sembra di rivedere per determinazione il miglior 'Iron Nick' FERRARI che da queste parti ha scritto pagine importanti: Il 'degaio' MILAN è alle spalle già da tempo 7
- JURIĆ Senza voto. Nel senso che... Come fai a giudicare uno che, dopo tre brutti esoneri al GENOA ed un solo successo di prestigio in Serie B, arriva a Verona per sostituire un autentico eroe come AGLIETTI e ti conduce la squadra a prestazioni del genere? FANTASTICO (improbabile che uno così rimanga a Verona ancora a lungo a meno che... SETTI non reinvesta un po' dei milioni che il buon Ivan gli ha fatto incassare in un progetto che coinvolga il tecnico croato: Insomma si chiede a SETTI di non fare il SETTI!).
DICONO + - =
Mister JURIĆ «Una vittoria straordinaria, commovente al termine di una settimana che sembrava 'terrificante' col trittico Milan-Lazio-Juve? Oggi è stata una vittoria fantastica perché non era assolutamente facile. Abbiamo giocato la prima mezz'ora in modo eccezionale, dominando, e avremmo dovuto fare gol per legittimare la schiacciante supremazia. Poi, come tutti hanno visto, la Juve ha una qualità immensa e ci ha puniti con Ronaldo, ma i ragazzi sono andati oltre l'ostacolo con il cuore: volevano recuperare la partita, riprendendosi ogni pallone e correndo tanto, e alla fine ci siamo riusciti. Abbiamo saputo reagire nonostante la fatica e e il gol di CR7? I ragazzi sanno che una partita dura 90 e più minuti e hanno imparato ad andare al massimo per tutta la gara: sia che si perda sia che si vinca, bisogna fare così, cioè dare tutto. Otto risultati utili consecutivi e sesto posto in classifica: che effetto fanno questi numeri? Strafelice e strasoddisfatto, perché nessuno se lo poteva immaginare e invece questi ragazzi mi stanno dando soddisfazioni in ogni partita e in ogni allenamento. Un 2020 nel quale abbiamo sinora fatto più punti di tutti significa che il Verona è cresciuto sotto tutti i punti di vista anche dopo un grande girone d'andata? Bisogna continuare così, senza mollare e insistendo nel dare il massimo: ogni gara va affrontata come fosse l'ultima perché sono convinto che se ci rilassiamo rischiamo molto, contro tutti. Dobbiamo tenere duro e non accontentarci. Se inserendo prima Verre e poii Pazzini volevo far capire alla squadra che ci credevo? Verre e Pazzini sono entrati bene, così come Dimarco che ha debuttato. Poi il 'Pazzo', come sempre, è stato fantastico: ha calciato un rigore difficile, ma lo ha fatto benissimo e ci ha dato una grande carica» HellasVerona.it
Mister SARRI tecnico della JUVENTUS «In questo momento abbiamo una differenza di rendimento tra le partite in casa e quelle in trasferta, oggi sapevamo sarebbe stato difficile, e così è stato perché ci hanno aggredito con cuore anima e dedizione, e ci sarebbe stato da soffrire. L'abbiamo fatto bene inizialmente, poi dopo i due pali siamo andati in vantaggio. Dobbiamo capire che vincere non è scontato, è difficile e non si devono avere cali di attenzione. Ci alleniamo nel modo giusto, dobbiamo riuscire a tirare fuori tutto il nostro potenziale nelle partite perché questo sarà un campionato che si combatterà punto a punto» Juventus.com
Rigore del Pazzo: VERONA 2 JUVENTUS 1 «La partita di stasera? Ci tenevamo a fare una prestazione importante contro una squadra come la Juventus. Sono veramente contento, volevamo fortemente fare una partita del genere davanti a uno stadio pazzesco. Dove abbiamo trovato la forza per vincere? Questa squadra ha un cuore grandissimo, non finisce mai di stupire. Avevamo preparato questa partita per giocare in attacco, e anche quando siamo andati sotto non abbiamo mai smesso di lottare, credendoci fino all'ultimo minuto. Se ci aspettavamo una gara così? No, però la mentalità che ci trasferisce mister Juric ci spinge ad affrontare qualsiasi difficoltà. La nostra idea di gioco non cambia in base a situazioni di vantaggio o svantaggio, cerchiamo sempre di dare il massimo per tutti i novanta minuti. Sono veramente contento per la prestazione di oggi. Cosa è meglio tra giocare e segnare? Va benissimo così, entrare e segnare è fantastico. Sto provando una sensazione di felicità indescrivibile, siamo sesti, è tutto pazzesco. Abbassare la guardia? Sono tranquillo da questo punto di vista perchè abbiamo un mister che non molla mai. Sono sicuro che da martedì tornerà a farci lavorare duramente, ma ora è giusto godersi questo momento» HellasVerona.it
BORINI autore del temporaneo pareggio «Una grande vittoria? Abbiamo fatto quello che nessuno si sarebbe mai aspettato, ovvero battere la Juventus, la squadra più forte della Serie A. Noi ci abbiamo creduto sempre, anche quando siamo andati in svantaggio. Il mio gol? Sono contento perchè è arrivato dopo una prestazione importante da parte mia e, soprattutto, di tutta la squadra. Sono soddisfatto perchè è la rete che ci ha permesso di iniziare questa splendida rimonta. Provo sempre questo tipo di soluzione anche in allenamento, cercando di segnare da posizioni più defilate. La nostra fase difensiva? È stata una prova di grande spessore e sacrificio da parte di tutti i reparti. Il mio impatto con la squadra? Sono felice per come sto lavorando, era quello che mi ero prefissato quando ho scelto di venire all'Hellas Verona. Il mio obiettivo è quello di fare più gol possibili, dando sempre il 100%, allenamento dopo allenamento. L'atmosfera del 'Bentegodi'? Qualcosa di indescrivibile: i nostri tifosi ci hanno spinto verso questo importante risultato, l'esultanza finale è stata bellissima, mi sono emozionato» HellasVerona.it
Wojciech SZCZESNY portiere della JUVENTUS «Non stiamo riuscendo a esprimere le nostre qualità in trasferta come in casa e oggi abbiamo lasciato tre punti. Siamo la stessa squadra ovviamente, magari cambia l'approccio degli avversari, che in casa loro hanno più fiducia, ma noi non dobbiamo lasciare punti per strada. A inizio partita ci hanno aggredito, mettendoci in difficoltà, però abbiamo subito i due gol quando sembravamo in controllo, penso ci sia stata un po' di leggerezza. Per vincere le partite bisogna essere concentrati sempre al 100% e con l'esperienza che abbiamo riusciremo a tirare fuori le nostre qualità anche in trasferta. Abbiamo margini di crescita enormi, la strada è quella giusta» Juventus.com
Gigi DE AGOSTINI, indimenticato terzino gialloblù, analizza la gara da doppio ex a 'Radio Sportiva' «La Juventus ha pagato due errori decisivi e ha dimostrato di essere una squadra a cui Ronaldo da solo non basta più. I bianconeri poi subiscono troppi gol, soprattutto su calcio da fermo: il recupero di Chiellini diventa fondamentale. L’Hellas da canto suo ha meritato la vittoria: i gialloblù avevano già messo in difficoltà Milan e Lazio, giocano a un ritmo indiavolato e se non tieni il loro passo vai in difficoltà. Complimenti a chi ha scovato questi giocatori e a chi li sta valorizzando, il loro valore si è decuplicato. Juric? Lui mette in difficoltà gli avversari perché non dà punti di riferimento, ha un gioco totale» Hellas1903.it
Pazzini | Juric | Borini |
LE ALTRE DI A + - =
Colpaccio del BOLOGNA ieri all'Olimpico di Roma: ORSOLINI e la doppietta di BARROW abbattono le velleità giallorosse.
Prima della partita al Bentegodi, il TORINO del nuovo allenatore LONGO cadeva in casa sotto i colpi della SAMP; nell'altro anticipo al Franchi di Firenze tra la Viola e l'ATALANTA, il gol decisivo di MALINOVSKYJ fissava sul 2 a 1 la rimonta della Dea.
ALTRE NEWS IN ALLEGATO + - =
Bum bum bum VERONA e la Primavera torna alla vittoria in trasferta a Parma! Di SANE, JOČIĆ e FELIPPE le marcature scaligere...
RASSEGNA STAMPA + - =
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Questa è Verona ❤️⚽️ @hellasveronafc
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Una notte da ricordare... #forzahellas
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What a night😍 +3 @hellasveronafc 💛💙
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It wasn’t the result we wanted but we need to keep working hard to achieve our goals. #finoallafine
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La Juventus di Maurizio Sarri fa davvero fatica contro l’Hellas Verona di Ivan Juric. I bianconeri, infatti, hanno subito la furia dei gialloblu sia all’andata che al ritorno ed ieri sera hanno patito la terza sconfitta del loro campionato. Contro gli scaligeri, Bonucci e compagni hanno disputato una gara negativa, non riuscendo mai ad avere il pieno controllo del match. Significativa a tal proposito è la statistica che riguarda i tiri in porta. Sia nel girone di andata che nel posticipo di ieri, infatti, il Verona è stata la squadra che ha concesso meno tiri nello specchio della porta ad i bianconeri. Questo dato rappresenta pienamente il tipo di partita che ha giocato la compagine gialloblu e le difficoltà che incontra la Juventus quando affronta i veneti in questo campionato.
FONTE: CronacheDiSpogliatoio.it
SPORT
09 FEB 2020
Verona-Juventus 2-1: la festa dei tifosi dell'Hellas
Capoluogo Scaligero in festa per la grande prestazione di sabato notte contro la prima in classifica. Ora, dicono, l’obiettivo è l’Europa.
di Arianna Garavaglia
FONTE: RaiNews.it
Serie A
Da esonerato a condottiero: tutti pazzi per Juric, è il Man of The Day!
Questo Verona è un capolavoro del suo "Man of the Day", Juric
Di Sara Montanelli - 10/02/2020
Ronaldo. Borini. Pazzini. Hellas 2, Juve 1. Il Verona, al Bentegodi, segna e sogna.
Spedisce a casa la Juve e fa urlare di gioia un intero stadio. Merito di tutta la squadra, ma più di tutti del condottiero Juric che ha reso possibile ciò che fino a qualche settimana fa sembrava irrealizzabile.
Chi l’avrebbe mai detto a inizio campionato che una piccola squadra come il Verona facesse un’impresa simile? Nessuno. Era spacciato ancor prima di iniziare. E invece il “cocktail Juric” è composto da ingredienti come fame, cuore, sudore, tanto spirito di squadra e voglia di rivalsa.
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È euforico Juric dopo l’impresa. Il suo Verona ha regalato una grandissima prestazione facendo sognare il popolo veronese, quello nerazzurro e quello biancoceleste. L’Inter, con la vittoria al Derby della Madonnina ora è lì, agganciata alla Juve, Lazio appena dietro ma molto vicina. Troppo vicina.
Non era la prima volta che Juric facesse fuori la Juve, lo aveva già fatto quando era tecnico del Genova ma questa volta è più bello perché la sua “squadretta” ha il monte ingaggi più basso della Serie A: 10 milioni, un terzo di quanto prende CR7 dalla Juventus. È proprio questa l’impresa, è proprio questo di cui è capace il Verona: non farsi sottomettere dalle grandi. Testa alta, sempre.
A inizio stagione era la squadra cuscinetto della Serie A: un calciomercato scarso, un allenatore preso dopo un esonero, un’umile squadra neopromossa. Sono bastati pochi mesi per far ricredere l’Italia intera. Oggi il Verona è la migliore difesa del campionato insieme a quella della Juventus: appena 9 i gol subiti dalla squadra di Juric.
L’ultima sconfitta è stata contro l’Atalanta a inizio dicembre, da lì tutto in discesa. Punti su punti. Spal, Genoa, Lecce e due pareggi contro le grandi: Milan e Lazio. Sabato, contro la capolista, la squadra di Juric, ha lasciato tutte le paure nello spogliatoio, è scesa in campo con il coltello tra i denti pronta a mietere vittime.
Foto: Profilo Ufficiale Instagram Hellas Verona
Il Verona ora fa paura a tutti: ha un’identità ben definita. Si mangia le piccole e spaventa le grandi. Anzi, inizia a diventare l’incubo delle grandi! Circonda i suoi avversari in tutte le zone del campo. Aggredisce continuamente. Non lascia spazi. Si muove con grande ritmo. È solida. Aveva bisogno di dimostrare sul campo, di imporre la propria presenza: un senso di rivalsa. “Ci siamo anche noi”. Tutti avevano bisogno di urlarlo: la Società, l’allenatore, i giocatori. Pochi chiacchiere e muovere le gambe. E ci sono riusciti.
Juric ha creato una famiglia. Il contatto umano, quel bisogno di essere una “squadra”, un team che lavora all’unisono perchè come dice lui “È la base di tutto”. Quella di Juric con il Verona è una bellissima storia d’amore nella città degli innamorati. Da grande dubbio, esonerato dal Genoa, è approdato a Verona e ha saputo farsi voler bene. Ora tutti sono pazzi di lui.
Ad oggi il Verona è al sesto posto della classifica, dopo 23 giornate bussa alle porte dell’Europa League. Carattere, cuore e grinta. I gialloblù stanno vivendo il loro, meritato, momento d’oro. Sudano e onorano la maglia. Poi gioiscono perché i sogni possono diventare realtà, perché il lavoro paga. Sempre.
FONTE: GolDiTacco.it
Verona: Hellas da notte degli Oscar, le code ai tornelli del Bentegodi un po’ meno
10TH FEBBRAIO, 2020
Non smette di stupire la squadra gialloblù guidata dal tecnico Juric. Dopo un Milan-Verona denso di rimpianti (due febbraio), e l’ottimo punto di Roma, sponda Lazio (cinque febbraio), ecco la partita perfetta contro gli ormai perenni campioni d’Italia della Juventus.
Il primo tempo è stato caratterizzato da alti ritmi e dal goal di Kumbulla annullato dal VAR per fuorigioco (offside trovato, probabilmente, grazie all’impiego di potenti microscopi in uso in qualche centro di ricerca internazionale). A seguito di questi eventi il match sembrava segnato. La scontata rete di CR7 a metà ripresa pareva, di fatto, la logica conseguenza di un incontro destinato all’inevitabile trionfo bianconero. A sorpresa, invece, prima Borini, destinato a diventare un nuovo idolo del Bentegodi, e poi l’eterno capitan Pazzini su rigore (concesso grazie al VAR) hanno ribaltato il risultato, riaprendo, clamorosamente, il campionato.
Tutto perfetto, quindi? Quasi! Doveroso segnalare le lunghissime code ai cancelli e ai tornelli per accedere allo stadio. I più sfortunati hanno accumulato un’ora di fila, entrando a partita iniziata. Di chi la colpa? In attesa di risposte, perché non pensare, per superare almeno parzialmente i disagi, a punti di ingresso dedicati ai soli abbonati? O si dovrà attendere il nuovo “Arena Stadium” per avere una soluzione?
Cosa aggiungere, in conclusione?
Forse, citando, ancora una volta, il compianto Pietro Arvedi, solo un: “Forza Hellas, e tochemose le b*le!”
di Matteo Peretti
FONTE: IlGiornaleDeiVeronesi.it
08 feb 2020
SERIE A TIM
L'HELLAS VERONA FERMA LA CAPOLISTA
L'Hellas Verona chiude in gloria il trittico di grandi sfide: dopo i pareggi con Milan e Lazio la formazione di Juric si toglie la soddisfazione di battere la Juventus 2 - 1.
Al Bentegodi è stata una partita ricca di emozioni, con 3 reti, due legni, un gol annullato dal Var e tante altre occasioni. Alla fine ha festeggiato l'Hellas, che sale al sesto posto in classifica, a 5 punti dalla Roma. Gli scaligeri mettono in campo da subito un pressing asfissiante per bloccare sul nascere la manovra bianconera. La tattica di Juric funziona, ma la Juventus nel primo tempo coglie comunque due pali, uno con Douglas Costa che parte dalla linea di centrocampo e stampa il pallone sulla traversa dal limite e uno con una conclusione di Ronaldo. In mezzo c'è il gol annullato, dopo ricorso al Var, a Kumbulla, a segno di testa partendo da una posizione di fuorigioco per pochi centimetri. Nel secondo tempo la gara si sblocca al 65' con una prodezza di Ronaldo, che parte palla al piede e supera Silvestri dopo una corsa di trenta metri palla al piede. Juric corre subito ai ripari inserendo Pazzini e il centravanti, ancora una volta, trascina i suoi al successo. Borini pareggia al 76' sfruttando un errato disimpegno della difesa bianconera, dieci minuti dopo il Var ravvisa un tocco di mano di Bonucci su colpo di testa di Kumbulla e a 4' dallo scadere l'Hellas ottiene un rigore. Sul dischetto si presenta Pazzini che si conferma infallibile (24 reti su 25 rigori tirati in A) e regala la vittoria ai gialloblù. Domani Inter e Lazio proveranno a sfruttare il passo falso della capolista, rendendo ancora più avvincente ed incerta la corsa al titolo.
(Foto Getty Images)
FONTE: LegaSerieA.com
RASSEGNA
GdS titola: "Fatal Verona"
09.02.2020 13:30 di Stefano Bentivogli Twitter: @sbentivogli10
Fonte: Gazzetta dello Sport
"Fatal Verona", titola cosi La Gazzetta dello Sport dopo la splendida vittoria dell'Hellas contro la Juventus.
Il Verona ha meritato senza alcun dubbio la vittoria, è riuscita a reagire nel momento più delicato.
La Juve, di contro, ha confermato la sua precaria forma e l’incapacità di cambiare passo quando serve.
Qualche segnale c’era già stata nella vittoria contro la Fiorentina. Adesso il segnale è diventato d’allarme.
Vediamo se Inter e Lazio riusciranno ad approfittarne.
FONTE: TuttoHellasVerona.it
CALCIO
Un sorprendente Verona sgambetta la Juve
Gli scaligeri non si scompongono e ribaltano la capolista negli ultimi quindici minuti
Pubblicato il: 08 febbraio 2020 22:55
Grossa sorpresa al Bentegodi di Verona, dove l'Hellas sempre più rivelazione del campionato ha inflitto la terza sconfitta stagionale alla Juventus capolista. Il 2-1 finale è il risultato di una sfida sempre in bilico in cui i locali, dopo essersi visti annullare un gol per fuorigioco, hanno subito l'intraprendenza dei torinesi senza però sbandare. I legni colpiti da Douglas Costa e Cristiano Ronaldo hanno fatto da preludio al punto d'apertura dello stesso portoghese (in rete per la decima partita consecutiva), ribaltato nel quarto d'ora finale dagli ex Milan Borini e Pazzini, quest'ultimo su rigore. Di scena domani nel derby, l'Inter avrà dunque la possibilità di raggiungere la vetta, mentre la Lazio, impegnata a Parma, potrà portarsi a -1 dai bianconeri.
Pubblicato il: 08 febbraio 2020, 22:55 Ultima modifica il: 08 febbraio 2020, 23:32
FONTE: RSI.ch
Com'è nato il Verona che ha sconfitto la Juventus di Ronaldo: tutti i segreti
Verona
09/02/20 00:41 | Storie | Autore: Redazione
Oggi la domanda è: “Dove può arrivare questo Verona?”. A inizio anno il dubbio era simile ma non esattamente lo stesso: “Ma dove va questo Verona?”. Cambia giusto qualche sfumatura, ma suvvia, siate onesti: in quanti, a settembre, avrebbero scommesso anche un solo centesimo sul sesto posto di questa squadra (a 34 punti) alla 23esima giornata di campionato, per di più dopo aver battuto gli otto volte Campioni d’Italia della Juventus, pareggiato a Roma contro la Lazio e sfiorato l’impresa a San Siro contro Inter e Milan? Alzate la mano, grazie. Immaginiamo un grandissimo deserto. D’altronde il primo acquisto dell’estate è stato un certo Amir Rrahmani dalla Dinamo Zagabria, un difensore centrale mezzo sconosciuto di cui si sapeva poco o nulla e che a Malpensa, al suo arrivo in Italia, è stato accolto dall'indifferenza generale. “Come si pronuncia?”, era il dilemma principale. Eppure è arrivato per 1,7 milioni di euro e dopo appena 5 mesi è stato rivenduto - per giugno 2020 - al Napoli per 15 milioni più 1,5 di bonus. Altro piccolo quiz. A luglio qualcuno conosceva Sofyan Amrabat? Forse dalle parti di Napoli si perché questo ragazzotto del 1996 nel settembre del 2017 ha segnato proprio al San Paolo (in panchina c’era Sarri!) in Europa League. Ecco, il Verona è riuscito a strappare questo marocchino alla concorrenza prendendolo in prestito con diritto di riscatto a 3,5 milioni di euro dal Brugge e poi a rivenderlo nell’ultima sessione di mercato a 20 milioni più 1 di bonus alla Fiorentina. Plusvalenza chiama plusvalenza. Il progetto è vincente quando l’idea, quella giusta - chiamasi anche intuizione - vince su tutte le altre scorciatoie, soldi - tanti! - compresi. Adesso vi spieghiamo come il Verona, costruito con poco meno di 2 milioni di euro (quelli di Rrahmani! Perché l'obbligo di riscatto per Stepinski ovvero 5 milioni, parte dalla stagione 20/21) e con un monte ingaggi, al netto, di quasi 10 milioni di euro (solo Cristiano Ronaldo ne prende 31) sia riuscito a battere la Juventus e si stia confermando come vera rivelazione di questa Serie A. Vi diamo un indizio, anzi tre: Setti-D’Amico-Juric. Presidente, spessissimo criticato dai tifosi di casa ma sempre presente, direttore sportivo, che due anni fa dirigeva l'area scouting e in poco tempo ha già conquistato una promozione e una quasi salvezza in A, e allenatore, esonerato, malamente, dal Genoa nel dicembre 2018. Vi diciamo anche dov’è nato questo tridente che funziona: il primo, vero, incontro è avvenuto il 10 giugno, a cena, a Milano. No giornalisti, no occhi indiscreti: una saletta esclusiva prenotata e menù a base di sogni. Negli uffici di Maurizio Setti, sempre a Milano, è stato poi sancito il matrimonio definitivo.
Fame. Corsa. Voglia di rivalsa. Aggiungiamoci anche un bel pizzico di ‘appartenenza’ perché tra Kumbulla e Zaccagni il marchio ‘made in Hellas’ incide eccome, facendo nettamente spostare la bilancia in positivo. Ah, a proposito di Marash: il difensore classe 2000, che d’estate ha sempre aiutato gli allenatori del settore giovanile a organizzare i campus per i bambini, ha segnato un gol alla Juventus, poi annullato dal VAR per centimetri, marcato (senza soffrire) Ronaldo e annullato nell’uno contro uno un certo Paulo Dybala. Gambe lunghe modalità piovra, senso della posizione e un talento che si può solo ammirare; Lo voleva la Juventus, quando in Serie B nemmeno giocava - causa infortunio - eppure il Verona è stato bravo a dire di no, sempre e comunque, anche ad eventuali prestiti in altre categorie. Ci ha creduto la società, è stato lesto e intelligente Ivan Juric a dargli un posto da titolare sin dai primi giorni del ritiro estivo. Bingo. Adesso Kumbulla vale minimo 25 milioni e su di lui ci sono soprattutto Napoli e Inter. Ma in questa realtà funziona tutto, gira la squadra. Silvestri para qualsiasi cosa, anche con un'acconciatura ossigenata. Veloso non era finito? Oggi detta i tempi e regala gol e assist. Gunter è arrivato gratis, in prestito secco dal Genoa, Faraoni preso per 300 mila euro dal Crotone nel luglio 2019. Altri prestiti azzeccati, di calciatori che dovevano ancora dimostrare: Verre, Salcedo e Pessina. Lazovic era svincolato: preso a zero. Di recente, nel corso dell'ultimo gennaio, inoltre, è stato convinto un giocatore dall’esperienza internazionale come Borini, su cui c’erano Samp, Genoa e Torino. Spendendo praticamente zero, essendo un titolo gratuito dal Milan. Ah, Pazzini? Immortale. A 35 anni - va per i 36 - continua ad essere decisivo, continua ad esserlo anche contro la Juventus. Ma quindi, dopo tutto questo, vi siete fatti un idea su dove possa arrivare questo Verona?
FONTE: GianlucaDiMarzio.com
Gol Kumbulla era regolare? Verona Juventus: ecco cos’è successo
Il gol di Kumbulla durante Verona Juventus era regolare oppure no? Il Var lo ha annullato ma ci sono forti dubbi: ecco cos’è successo.
Da Bergamaschi F - 08/02/2020 ULTIMO AGGIORNAMENTO 21:18
gol kumbulla verona juventus
Era giusto annullare il gol di Kumbulla che avrebbe potuto portare in vantaggio gli scaligeri durante Verona Juventus? Questo si chiedono i moltissimi tifosi della compagine di Juric che si sono visti non ufficializzare il gol di testa del difensore centrale dal Var.
Il motivo sembra essere al quanto oscuro ma dai replay si capisce il motivo: la mano del centrale dei padroni di casa infatti è leggermente in fuorigioco. Stiamo chiaramente parlando di una questione di millimetri, nemmeno centimetri, ma il regolamento in tal senso parla chiaro e c’è poco da fare.
Nessuna polemica quindi: la rete del potenziale vantaggio inaspettato dei padroni di casa, ma meritato per quello che si è visto nei primi 25 minuti di gioco, era da annullare e non era regolare. I tifosi però si sono mangiati le mani.
Kumbulla va in gol, ma viene annullato per fuorigioco 😮
Resta l'amaro in bocca al difensore dell'Hellas, che compie oggi 20 anni#VeronaJuventus #DAZN
FONTE: JuveLive.it
IL MIRACOLO HELLAS VERONA TARGATO IVAN JURIC: SI PUÒ SOGNARE L’EUROPA
La clamorosa rimonta alla Juventus sancisce il definitivo miracolo-bis dell’Hellas Verona: Juric non come Bagnoli, ma autore di un capolavoro
Di Nando Armenante - 8 Febbraio 2020 - 23:33
Foto: Facebook Hellas Verona
Alzi la mano chi ad inizio stagione avrebbe puntato un euro su questo campionato disputato fino ad oggi dall’Hellas Verona di Ivan Juric. Forse neanche lo stesso mister degli scaligeri ma stando ai fatti (ed alla classifica), l‘ex-centrocampista è l’artefice di un vero e proprio miracolo, un bis nei pressi dell’Arena dopo quello storico di Osvaldo Bagnoli nel 1985 con lo Scudetto vinto.
L’ultima pennellata è la rimonta alla Juventus di Maurizio Sarri: da 0-1 a 2-1 nell’ultimo quarto d’ora di match con il rigore di Pazzini a far esplodere il Bentegodi e regalare forse la più grande gioia della stagione, ovvero battere la capolista. Dopo 23 giornate, l’Hellas ha 34 punti: una salvezza praticamente acquisita dopo poco più di un girone ed un sogno nel cassetto chiamato Europa.
Ma quando inizia il miracolo Hellas? Il 2 giugno 2019. Già, perché in quella data c’è segnata la prima impresa dei gialloblu. Finale playoff di Serie B, derby contro il Cittadella che all’andata si era imposto per 2-0. La squadra scaligera – allora allenata da Alfredo Aglietti, arrivato sotto l’Arena da traghettatore, subentrando alla penultima giornata della regular season – ribalta completamente il tutto, spinto dal Bentegodi con le reti di Zaccagni, Di Carmine e Laribi. Al triplice fischio, il Verona torna in Serie A ed è festa grande.
Già, senza quella impresa, non sarebbe potuto cominciare tutto: ad inizio stagione, Juric prende il posto del traghettatore Aglietti (che ringrazia da signore e va via, finito il suo compito) e con il duo Setti-D’Amico si iniziano a buttare le basi per campionato della rinascita. Dal mercato arrivano nomi all’apparenza sconosciuti (o quasi) come Rrhamani, Kumbulla e Amrabat (citando calciatori già pronti a sbarcare in una big da giugno) più qualche elemento conosciuto nel panorama italiano come Verre, Pessina, Stepinski e Miguel Veloso. Senza dimenticare l’eterno Gianpaolo Pazzini, rimasto anche in B per riportare il Verona nel massimo campionato e confermato, nonostante qualche screzio con Juric ad inizio annata.
L’avventura di Juric in panchina non parte benissimo: eliminazione al terzo turno di Coppa Italia per mano della Cremonese, militante in Serie B. Però in campionato le cose vanno diversamente: una grande prestazione allo Stadium contro la Juventus (seppur conclusa con una sconfitta) è il preludio di una grande stagione. E così è: il Verona disputa una prima parte di campionato sempre al centro della classifica, scivolando soltanto contro le big ma sempre ben figurando.
La svolta decisiva arriva il 15 dicembre 2019: dopo due sconfitte consecutive contro Atalanta e Roma, l’Hellas è sotto 3-0 al 61′ contro il Torino di Walter Mazzarri. Ivan Juric inserisce Gianpaolo Pazzini, fino a quel momento praticamente inutilizzato e segna il punto di svolta. Proprio un gol del Pazzo, più Verre e Stepinski riprendono la partita e regalano un punto decisivo nella stagione degli scaligeri.
Infatti, da qui si apre un cerchio di 8 partite senza sconfitte che si è chiuso sabato 8 febbraio contro un’altra piemontese: la Juventus di Maurizio Sarri. Un gol annullato, lo svantaggio firmato da Ronaldo al 65′ e di nuovo la svolta: un errore di Pjanic spalanca le porte al gol di Borini (arrivato a gennaio, scaricato dal Milan), poi un mani di Bonucci concede a Pazzini la possibilità dagli undici metri di far esplodere il Bentegodi, tutto esaurito per una serata storica per l’Hellas Verona.
Il Verona di Juric è la squadra al sesto posto in classifica, avendo la quarta miglior difesa del campionato ed ha il monte-ingaggi più basso della Serie A. E pensare che l’ultima vittoria è arrivata contro la squadra che detiene quello più alto in assoluto.
Ivan Juric non sarà Osvaldo Bagnoli, colui che con il suo Verona riuscì nella grande impresa di vincere uno scudetto nel 1985. Ma certamente il mister croato ha vinto il ‘suo’ titolo personale, portando i tifosi dell’Hellas a sognare un posto in Europa e prendendosi una rivincita contro lo scetticismo iniziale nei suoi confronti e della squadra.
FONTE: Zon.it
Eccezionale prova dell' Hellas Verona che batte la Juve al Bentegodi.
09/02/2020 02:29 - by Gaudio_Pedalino
Con una super prestazione l’Hellas Verona rimonta la Juve e la batte al Bentegodi. Juric conferma la formazione che solo tre giorni fa aveva pareggiato all’Olimpico con l’unica eccezione il rientro, dalla squalifica di Amrabat, che va a occupare il posto di Pescina che avanza nel ruolo di Verre. Dopo un paio d’interventi fallosi dei bianconeri, al secondo minuto, la Juve si rende pericolosa con Higuain che, servito da Douglas Costa, costringe Silvestri in angolo. Prima del decimo una punizione di Veloso trova pronto al colpo di testa Gunter ma la palla finisce alta. Subito dopo un’autentica fucilata di Faraoni trova pronto il portiere a salvare in angolo. I gialloblù, che hanno preso possesso pieno della metà campo avversaria, cercano in continuazione la via della rete ma non sempre sono precisi. Dopo un tiro fuori misura di Pessina su assist di Veloso, da palla inattiva, anche Rrahmani non inquadra lo specchio della porta su servizio di Pessina, infine è la volta di Borini (foto) che, su iniziativa di Zaccagni, tira a lato. Poco prima del ventesimo si sveglia improvvisamente Douglas Costa che scaglia un missile terra aria che centra in pieno la traversa. Un minuto dopo fallo di Alex Sandro che gli costa il primo giallo della gara. Sulla susseguente punizione di Veloso, Kumbulla anticipa tutti e insacca. L’arbitro prima convalida quindi, su richiamo del Var, annulla per millimetrica posizione di fuorigioco del difensore scaligero. Alla mezzora ancora Faraoni al tiro, ma anche in quest’occasione la mira non è precisa. Passano cinque minuti e si vede, per la prima volta, Ronaldo che si gira e calcia di prima intenzione cogliendo il palo alla sinistra di Silvestri sorpreso dal tiro di CR7. Al quarantesimo giallo anche per Lazovic. Subito dopo girata di Ronaldo a lato, il portoghese, due minuti dopo, gira di testa un servizio di Douglas Costa, ma anche in quest’occasione la palla esce di poco, intanto anche Pessina è ammonito.
Si va al riposo a reti inviolate ma la pressione e gli attacchi tambureggianti degli scaligeri avrebbero meritato altra soluzione, anche se i bianconeri, grazie a due iniziative personali dei suoi solisti, hanno colpito una traversa e un palo. La ripresa vede le stesse formazioni in campo. Al cinquantottesimo Juric richiama Veloso per Verre e la fascia di capitano passa a Faraoni. Qualche minuto dopo esce un opaco Higuain per Dybala. Dopo una punizione causata da Lazovic, senza esito, c’è un tiro parato a Borini su assist di Zaccagni. Il ritmo degli scaligeri è leggermente calato e, i bianconeri hanno alzato il loro baricentro. Al sessantacinquesimo Juve in vantaggio. A metà campo Bentancur lancia Ronaldo che parte a tutta velocità affiancato da Rrahmani. Il kosovaro non si lascia staccare ma, entrato in area, il portoghese, con un paio di finte, lo beffa e batte sul palo lungo l’incolpevole Silvestri. Passano quattro minuti e Juric effettua la seconda sostituzione richiamando Zaccagni per l’applauditissimo Pazzini. Poco dopo il settantesimo traversone di Amrabat e girata di testa di Pazzini facile preda del portiere. Passano cinque minuti e dopo una punizione per fallo di Dybala, che è ammonito, c’è un batti e ribatti, sul lato sinistro del fronte d’attacco scaligero, con Borini che scippa la palla a Bentancur e, pur da posizione decentrata, con un autentico colpo di bigliardo, mette la palla sull’angolino lontano dove il portiere non può arrivare. Tiro e posizione sono simili a quello negli ultimi minuti con la Lazio ma questo è molto più preciso. La Juve cerca il nuovo vantaggio e Juric ricorre a forze fresche richiamando Lazovic per far debuttare, l’ex interista, Dimarco. Proprio il neo entrato crossa per Borini con palla deviata in angolo. Sul corner imperioso stacco di testa di Kombulla che colpisce la traversa, su deviazione di Bonucci. Il Var conferma che la deviazione del capitano bianconero è stata con il braccio e Massa decreta il penalty che Pazzini, con un violentissimo tiro a mezz'altezza trasforma. Nei sei minuti di recupero, nonostante l’orgoglio, i bianconeri non impensieriscono Silvestri e compagni che, al novantunesimo, possono festeggiare sotto la curva. Arriva a otto giornate l’imbattibilità dei gialloblù che, con trentatré punti, possono, per una sera, posizionarsi in sesta posizione in classifica. Il terribile trittico Milan, Lazio e Juve si chiude quindi con un bottino di cinque punti, assolutamente insperato in partenza. Domenica, a mezzogiorno, pericolosa trasferta al Friuli con l’Udinese.
FONTE: RadioRCS.it
CALCIO
Lo sfogo di Mughini dopo il disastro a Verona
Il giornalista tifoso della Juve analizza i difetti dei bianconeri
Non aveva dei presentimenti felici ed ha avuto ragione. Giampiero Mughini, come tutti i tifosi della Juventus, è rimasto deluso dalla sconfitta della sua squadra del cuore a Verona ed ora comincia ad aver paura. Un sentimento diffuso tra tutti i fan bianconeri che vedono la loro squadra arrancare, prendere valanghe di gol e perdere con una continuità sconosciuta negli ultimi 8 anni.
LA PAURA – Mughini si sfoga con una lettera aperta a Dagospia in cui esprime la sua amarezza ma non se la prende con Sarri, a differenza della stragrande maggioranza del popolo bianconero: “Una partita che temevo moltissimo e che è andata peggio di quanto mi aspettassi. Un Verona che ha dominato per i primi trenta minuti e che poi non s’è intimidita dopo un gol di Ronaldo nel secondo tempo da favola”.
NON BASTA – Mughini racconta il capolavoro di Cr7 (“Lo spiraglio era minimo, e lì dentro lui ha cacciato la palla dentro la rete. Meraviglia”) ma poi inizia lo strazio: “A questo punto la partita sarebbe finita, non fosse che la Juve di quest’anno non è una squadra sovrana. Da che mondo è mondo le partite si vincono in difesa, tenendo botta quando ti aggrediscono. Da che mondo è mondo è così, altro che il “sarrismo” contrapposto alla maniera “Allegri”, ossia una squadra che fluttua a meraviglia in attacco. Ma nemmeno per idea”.
L’ERRORE – Il giornalista scrive: “Hai un gol di vantaggio, capitalizzalo. E invece la Juve 2019-2020 è riuscita a prendere due gol in venti minuti, uno più sciocco dell’altro. Succede…E’ la bellezza di un torneo dove la competizione per lo scudetto è aperta, apertissima. Sta all’Inter confermarlo. Se mette sotto il Milan, siamo a pari punti ahimé”.
ASSOLUZIONE – Arriva però l’assoluzione per Sarri: “E comunque Sarri, che tanti miei amici juventini crocifiggono, non c’entra nulla. E’ un grande uomo di calcio, solo che non significa niente. In campo vanno i giocatori…Quel che conta è che quest’anno siamo di un bel po’ di punti sotto la squadra di Allegri che non giocava chissà quale calcio ma che stravinceva. Quel che conta è che non uno dei giocatori arrivati quest’estate è minimamente decisivo. Niuno”.
SPORTEVAI | 09-02-2020 10:34
FONTE: Sport.Virgilio.it
Favola Verona: l’intera rosa costa un terzo dell’ingaggio di Cristiano Ronaldo
Chi sono i protagonisti della favola Verona, allenato da Juric. La squadra scaligera è la rivelazione della Serie A e lotta per un posto in Europa League. Da Kumbulla a Pessina, l’intera rosa guadagna, complessivamente, un terzo dello stipendio annuo che Cristiano Ronaldo percepisce alla Juventus.
12 FEBBRAIO 2020 11:51 di Fabrizio Rinelli
Un gruppo di ragazzi vogliosi di mettersi in mostra e di regalare un sogno al proprio allenatore, alla società e all’intera città. E’ questa Verona oggi: una squadra in piena zona Europa League, che se dovesse finire adesso il campionato, avrebbe compiuto un vero e proprio miracolo. Un’età media di 26 anni, con Pazzini e Miguel Veloso, fra i più esperti del gruppo allenato da Juric, a tenere alta l’attenzione dei più giovani. Talenti che sabato scorso sono stati in grado di battere la Juventus dei campioni, quella di Cristiano Ronaldo, davanti agli occhi attoniti, commossi e divertiti del popolo scaligero. Ecco, proprio CR7, mister 31 milioni di euro all’anno.
È quanto percepisce il portoghese con i bianconeri. Pensate che l’intera squadra del Verona percepisce meno di un terzo di quello che guadagna il fuoriclasse della Juventus in un anno intero: 9,5 milioni di euro. E fa specie vedere i vari Pessina, Zaccagni e Verre, autentici sconosciuti prima dell’inizio di questa stagione, esultare sotto gli occhi dell’ex Real. Loro che, di Ronaldo, avevano solo potuto ammirare le sue gesta in tv fino a qualche mese fa.
Da Kumbulla Gunter: difesa sconosciuta ad inizio stagione
Alzi la mano chi pensava che leggere una difesa composta da Kumbulla, Gunter e Rrahmani potesse fare così bene. Già, perché forse nessuno conosceva chi fossero questi calciatori, anzi, ne ignoravano assolutamente l’esistenza. E allora ecco che direttamente dalle giovanili dell’Hellas è emerso il classe 2000 Kumbulla, capace anche di fare un gol alla Juventus (poi annullato dal Var). Origine albanese ma nato a Peschiera del Garda, sta già dimostrando il suo enorme valore. Così come Rrahmani, preso lo scorso luglio dal Verona per 2 milioni di euro dalla Dinamo Zagabria e ora rivenduto al Napoli dopo soli 6 mesi per 14.
Numeri assolutamente pazzeschi e inaspettati anche per Koray Gunter, tedesco con passaporto turco che dopo essere approdato in Italia al Genoa dal Galatasaray la scorsa stagione, senza trovare fortuna, si è trasferito all’Hellas in prestito trovando un successo assolutamente meritato.
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Il centrocampo offensivo con Verre e Pessina a fare i gol con Zaccagni
E che dire dei centrocampisti offensivi dell’Hellas? Senza una punta di ruolo infatti, Juric s’affida all’imprevedibilità di gente come Valerio Verre, una vita in Serie B per un predestinato cresciuto nella Roma e che solo quest’anno ha avuto modo di far vedere il suo enorme valore come ‘falso nove’. Al pari di Pessina, che in prestito dall’Atalanta, ha confermato ciò che si diceva di lui nel club bergamasco, che da sempre l’ha definito come uno dei talenti più preziosi del nuovo corso delle giovanili della Dea.
A soli 22 anni ha già realizzato 3 gol diventando una sorta di talismano per la curva scaligera. Con loro, anche Mattia Zaccagni che si è subito ritagliato un posto importante in Serie A segnando anche la prima rete decisiva dell’Hellas, quella dei primi tre punti sul campo del Lecce. Falso nove anche lui con una tecnica sublime e un’intelligenza tattica capace di leggere ogni spazio di giocata. Cesenate di nascita, per lui gli assist, ora, sono addirittura 6 con 1 rete all’attivo.
Visualizza questo post su InstagramÈ SUCCESSO? È SUCCESSO! #GoodMorning #Verona #hellasverona #TIfiAMOHELLAS
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Lazovic e Faraoni riemersi e tornati a fare i fenomeni sugli esterni
Il computo dei talenti del Verona nell’11 titolare, lasciando per un attimo da parte uno come il portiere Marco Silvestri, che prima di questa stagione in Serie A aveva giocato solo 5 presenze delle 28 attuali maturate soprattutto in virtù delle 23 volte in cui è sceso in campo quest’anno, la vera sorpresa arriva dagli esterni. Lazovic già al Genoa, aveva dimostrato di poter essere un giocatore affidabilissimo in fase offensiva e lo sta confermando lungo l’out sinistro scaligero, assolutamente di sua proprietà.
Mentre a destra Davide Faraoni, da sempre un predestinato quando giocava nella Primavera di Lazio e Inter, ha saputo confermare la già ottima annata vissuta la scorsa stagione con la promozione in A, rilanciandosi dopo alcuni campionati vissuti nell’anonimato. Spinta, grinta e determinazione che hanno messo in difficoltà anche Alex Sandro e Rabiot nella notte in cui l’Hellas è diventato grande battendo i campioni d’Italia. A 28 anni, dopo una stagione simile, Faraoni adesso potrebbe anche sognare una convocazione a sorpresa in vista di Euro 2020.
Gli stipendi del Verona
Il prossimo 30 giugno 2020, Matteo Pessina, centrocampista offensivo del Verona, classe 1997, tornerà all’Atalanta dopo il prestito dell’attuale stagione. Lui, che è diventato il fulcro del gioco di Juric, è i terzultimo nella classifica degli stupendi dell’Hellas. ‘Soli’ 200mila euro per un giocatore che è riuscito a mettere a ferro e fuoco la retroguardia bianconera. E che dire di Valerio Verre e di Mattia Zaccagni: 400mila euro. Con il primo, rigorista quando in campo non c’è Pazzini, e il secondo a fare da punta aggiunta nel 3-4-2-1 senza attaccanti di ruolo creato da Juric.
Con la stessa cifra anche Miguel Veloso, mentre gli emergenti di lusso come Amrabat (già preso dalla Fiorentina) e Rhahmani (acquisto del prossimo anno del Napoli), con il ritrovato Faraoni, sono fermi a 300mila al pari del portiere rivelazione Silvestri e dell’altra sorpresa in difesa, Gunter. E pensare che Pazzini (1,3 milioni, il più alto ingaggio), Stepinsiki (600mila euro) e Di Carmine (800mila euro) con ingaggi nettamente più alti, sono panchina fissi. Al pari di Bocchetti e Badu (500mila euro). Solo Borini, arrivato a gennaio (con 700mila euro di ingaggio) gioca con maggiore continuità rispetto a coloro i quali guadagnano molto di più rispetto a tutto il resto del gruppo.
40 - Giampaolo Pazzini vanta la miglior media gol in questa Serie A (considerando i giocatori in campo più di 90’), segnando in media una rete ogni 40 minuti. Letale. pic.twitter.com/YiWChSb1Ar
— OptaPaolo (@OptaPaolo) February 10, 2020
Le pagelle di Verona – Juventus 2-1: CR7 da ’10’ ma non basta, Amrabat e Kumbulla al top
Le pagelle di Verona – Juventus: Amrabat e Kumbulla tra i migliori, Pjanic invece finisce tra i flop del match del Bentegodi. Cristiano Ronaldo segna per la decima volta consecutiva in Serie A, ma non basta. Sugli scudi soprattutto il centrale albanese che ha trascinato l’Hellas al successo per 2-1 conquistando il rigore (trasformato poi da Pazzini) che ha permesso agli scaligeri di rimontare i bianconeri, frenare la propria corsa in vetta alla classifica e portarsi momentaneamente in zona Europa League. Tra i peggiori del match invece lo juventino Pjanic autore di una gara sottotono e dell’errore che ha favorito la rete del momentaneo pareggio siglato da Borini.
8 FEBBRAIO 2020 22:49 di Michele Mazzeo
Le pagelle di Verona – Juventus: Amrabat e Kumbulla tra i migliori, Pjanic invece finisce tra i flop del match del Bentegodi. Sugli scudi soprattutto il centrale albanese che ha trascinato l'Hellas al successo per 2-1 conquistando il rigore (trasformato poi da Pazzini) che ha permesso agli scaligeri di rimontare i bianconeri, rendere inutile la rete del solito Cristiano Ronaldo (a segno per la 10a gara di campionato consecutiva), frenare la corsa in vetta alla classifica dei piemontesi e portarsi momentaneamente in zona Europa League. Tra i peggiori del match invece lo juventino Pjanic autore di una gara sottotono e dell'errore che ha favorito la rete del momentaneo pareggio siglato da Borini. Detto ciò andiamo a vedere tabellino, voti e pagelle commentate della sfida del Bentegodi valida per la 23a giornata della Serie A 2019/2020 tra l'Hellas Verona di Ivan Juric e la Juventus di Maurizio Sarri.
Tabellino e Voti
VERONA (3-4-2-1): Silvestri 6; Rrahmani 5.5, Kumbulla 7, Gunter 6; Faraoni 7, Amrabat 7, Miguel Veloso 6.5 (dal 58′ Verre 6), Lazovic 6.5 (dal 79′ Dimarco sv); Pessina 6, Zaccagni 6 (dal 69′ Pazzini 7); Borini 7. All. Juric 7.
JUVENTUS (4-3-3): Szczesny 6; Cuadrado 6, Bonucci 5, De Ligt 6.5, Alex Sandro 5.5; Bentancur 6 (dal 82′ De Sciglio sv), Pjanic 5, Rabiot 5.5; Douglas Costa 6.5 (dal 72′ Ramsey 5.5), Higuain 5.5 (dal 59′ Dybala 5.5), Ronaldo 6.5. All. Sarri 5.
CR7 da 10 (di fila) ma non basta, Borini e Pazzini ribaltano la sua Juve
Tempo di conferme per Maurizio Sarri che come avvenuto contro la Fiorentina si affida al tridente composto da Cristiano Ronaldo, Gonzalo Higuain e Douglas Costa, con Paulo Dybala ancora in panchina. Nella prima parte di gara, quasi dominata dalla formazione veronese, si vede poco il fenomeno portoghese, mentre il brasiliano e l'argentino sono protagonisti delle uniche due occasioni da rete create dagli ospiti in evidente difficoltà: è Douglas Costa infatti a guidare la ripartenza che porterà il Pipita al tiro deviato in angolo da un provvidenziale in scivolata di Kumbulla, ed è sempre lui che nella seconda occasione fa tutto da solo centrando in pieno la traversa con una conclusione dal limite dell'area. Il cinque volte Pallone d'Oro si accende però a dieci minuti dall'intervallo prima con un tiro a giro, non potente ma precisissimo, che colpisce il palo alla sinistra di Marco Silvestri e poi con altre due conclusioni chirurgiche (una di piede e l'altra di testa) che sfiorano di poco lo stesso montante.
Nel secondo tempo cambia il copione della gara e gli attaccanti bianconeri vengono trovati con maggiore continuità senza però riuscire ad impensierire seriamente l'estremo difensore avversario. Al 15′ della ripresa Sarri da vita nuovamente alla staffetta tra argentini con Dybala che prende il posto del connazionale Higuain. Ci pensa però il solito Cristiano Ronaldo a sbloccare il match qualche minuto più tardi: la Joya protegge un ottimo pallone sulla propria trequarti e serve il portoghese che avanza e chiede l'uno-due a Bentancur sulla linea di centrocampo che di prima lo lancia in profondità, il numero #7 bianconero batte nell'uno contro uno Rrhamani e con un diagonale sorprende Silvestri portando in vantaggio la Juventus e scrivendo il proprio nome sul tabellino dei marcatori per la decima gara consecutiva di Serie A. Gol bellissimo che non servirà alla sua squadra di portare a casa dei punti, ma che gli permette, nella prossima giornata, di avere la chance di eguagliare il record assoluto di Batistuta e Quagliarella per segnature di fila nel massimo campionato italiano.
10 - Cristiano #Ronaldo è il 1° giocatore della Juventus ad aver trovato il gol per 10 partite consecutive giocate dai bianconeri nella storia della #SerieA. Star.#VeronaJuventus pic.twitter.com/j1Ug1eqQRu
— OptaPaolo (@OptaPaolo) February 8, 2020Molto più continuo nel rendimento invece il reparto offensivo scaligero con la mobilità di Mattia Zaccagni, Matteo Pessina e Fabio Borini che mette in grande difficoltà la retroguardia juventina disorientata dalla mancanza di punti di riferimento. I tre attaccanti gialloblu nei primi 45′ di gioco si mettono in evidenza sia per la costante pressione portata ai costruttori di gioco dal basso della Juventus che per le numerose conclusioni verso la porta difesa da Szczesny che, per loro sfortuna, peccano però in termini di mira. Come tutto il Verona i tre calano d'intensità nella ripresa pur mantenendo una certa pericolosità nelle sporadiche ripartenze di marca scaligera. Juric prova allora a ravvivare l'attacco scaligero inserendo il centravanti Giampaolo Pazzini al posto di Zaccagni, ma è Fabio Borini che approfitta di un errore di Pjanic per siglare la rete del meritato pareggio. Il "Pazzo" si prende però la scena finale trasformando il calcio di rigore assegnato con l'ausilio del Var per un tocco di mano di Bonucci su colpo di testa di Kumbulla e completando la rimonta dal profumo di impresa.
Amrabat ‘moto perpetuo', Faraoni spina nel fianco, disastro Pjanic
Anche nel duello più ravvicinato tra le due linee mediane a farsi preferire in termini di continuità di rendimento nel corso del primo tempo è stato quella veronese composta dal regista Miguel Veloso affiancato dall'instancabile Sofyan Amrabat che con la loro dinamicità hanno surclassato i più compassati dirimpettai in maglia bianconera con, soprattutto, Adrien Rabiot e Miralem Pjanic in grande difficoltà a mantenere l'elevato ritmo imposto dai padroni di casa e poco reattivi in fase d'interdizione. Non va meglio per i bianconeri sulle corsie laterali dove Davide Faraoni e Darko Lazovic nella prima mezzora di gara costringono ad occuparsi esclusivamente della fase difensiva i laterali avversari Juan Cuadrado e Alex Sandro. Del capitano gialloblu anche la conclusione che ha impegnato maggiormente Wojciech Szczesny nei primi 45′ del match.
Nella ripresa invece i centrocampisti bianconeri, favoriti anche da un maggior predominio territoriale della propria squadra e del calo di ritmo della pressione avversaria, riescono ad essere maggiormente coinvolti nella manovra bianconera e soffrono meno in fase d'interdizione anche se continuano a soffrire il "moto perpetuo" offerto dal marocchino Amrabat che continua a farsi apprezzare sia in fase d'interdizione che di transizione dalla fase difensiva a quella offensiva. Ma dopo il vantaggio bianconero il Verona torna a spingere e sono proprio Bentancur e Pjanic a tradire la Juventus: sono loro infatti a spalancare le porte a Borini in occasione del gol del pareggio dei padroni di casa. Sulle corsie esterne invece, anche nel secondo tempo, continua a farsi preferire Faraoni, spesso l'uomo più avanzato della formazione scaligera.
Kumbulla decisivo, Bonucci ingenuo
Si destreggiano molto bene i due giovanissimi difensori più attesi alla vigilia del match. Partita di grande attenzione e abnegazione infatti sia per il 20enne olandese Matthijs de Ligt, sempre più a proprio agio al fianco di Leonardo Bonucci, che per l'albanese Marash Kumbulla (20 anni compiuti oggi, già nel mirino di Inter e Napoli) che oltre alla fase difensiva si rende utile anche in avanti con la sua abilità nel gioco aereo sui calci piazzati: proprio in un'occasione del genere aveva trovato di testa la rete del vantaggio scaligero, poi annullata dal Var per un millimetrico fuorigioco di partenza al momento della battuta del calcio di punizione da parte dello specialista Veloso e nella ripresa su calcio d'angolo, sempre di testa, manda il pallone sul braccio largo (visto dal Var) di un ingenuo Bonucci concedendo così a Giampiero Pazzini di completare dal dischetto la rimonta dei padroni di casa.
FONTE: Calcio.FanPage.it
08.02.2020 22:46 - in: Match Report
CR7 non basta, il Verona vince in rimonta
Ottima prova dei padroni dei gialloblu che con Borini e Pazzini rispondono al gol di Ronaldo e costringono la Juve a incassare la terza sconfitta in campionato
Che al Bentegodi sarebbe stata dura Sarri lo aveva detto alla vigilia, ma forse neanche lui poteva immaginare una prova tanto gagliarda del Verona, che dopo un ottimo primo tempo, va sotto grazie all'ennesima prodezza di Ronaldo, ma trova la forza di ribaltare il risultato con Borini e Pazzini, dimostrando di meritare pienamente la sua ottima classifica.
VERONA A TUTTO GAS, DUE LEGNI PER LA JUVE
I gialloblu pressano, fanno densità a metà campo e verticalizzano rapidamente. La Juve fatica a uscire, Szczesny deve volare per mettere in angolo il tiro cross di Faraoni e anche se Douglas Costa centra una clamorosa traversa dopo una lunga fuga palla al piede, i padroni di casa comandano il gioco e al 21' passerebbero anche in vantaggio con Kumbulla, che infila di testa la punizione di Veloso, ma parte in posizione irregolare e il VAR annulla. Si gioca su ritmi altissimi, con i veronesi che aggrediscono ogni pallone e arrivano ancora al tiro con Faraoni, che colpisce male da buona posizione e non centra la porta. La squadra di Juric sfrutta bene l'ampiezza del campo e Sarri è costretto a far arretrare Douglas Costa sulla linea dei centrocampisti per trovare equilibrio. Dopo un'abbondante mezz'ora giocata ai mille all'ora, il Verona inevitabilmente cala e la Juve sfiora il vantaggio con Ronaldo, che centra il secondo legno della serata e mette poi sul fondo un diagonale e un colpo di testa prima di andare al riposo.
CR7 INCONTENIBILE, GOL E RECORD
Quando si riparte è la Juve a prendere in mano il gioco. I ritmi ora sono più compassati e i bianconeri provano a ragionare e a far valere la qualità del palleggio, ma è nuovamente il Verona a creare un pericolo, con un cross dalla destra del solito Faraoni, al quale segue una mischia in area sbrogliata non senza fatica. Sarri opera il primo cambio al quarto d'ora richiamando Higuain e inserendo Dybala ed è la Joya a dare il via all'azione che Ronaldo prosegue, difendendo palla, appoggiando a Bentancur e, una volta ricevuto il passaggio di ritorno, puntando l'area, disorientando Rrahmani con un doppio passo e infilando Silvestri con un diagonale rasoterra. Una dimostrazione pazzesca di tecnica, freschezza e freddezza, che vale l'ennesimo record: CR7 è il primo giocatore della storia della Juve a segnare per 10 partite consecutive in Serie A.
PAREGGIA BORINI
Il Verona prova a reagire con Pazzini che, appena entrato, impegna Szczesny con un colpo di testa centrale, quindi Sarri perde Douglas Costa per un fastidio muscolare e manda in campo Ramsey. La Juve sembra in pieno controllo, ma un tocco sbagliato di Pjanic alla mezz'ora, libera Borini in area e l'attaccante gialloblu, a tu per tu con Szczesny, piazza il destro nell'angolino, siglando il pareggio.
DECIDE PAZZINI DAL DISCHETTO
La mossa di Sarri è il cambio Bentancur-De Sciglio, con Cuadrado che va formare il tridente con Dybala e Ronaldo e Ramsey che scala a mezz'ala. Non c'è il tempo di vedere gli effetti del cambio, perché Borini procura un altro brivido, con un sinistro deviato in angolo. Sugli sviluppi del corner Kumbulla stacca di testa e Bonucci, nel tentativo di ostacolarlo, tocca con un braccio. Dopo il richiamo del VAR, Massa concede il rigore e Pazzini trasforma dal dischetto, condannando la Juve alla terza sconfitta del campionato.
FONTE: Juventus.com
La moviola di Verona-Juventus: giusto il rigore dato all'Hellas per mani di Bonucci
Gli episodi più controversi dell'anticipo della 23a giornata di Serie A in programma al Bentegodi di Verona. L'arbitro Massa attende novità dalla VAR per il gol di Kumbulla: gol annullato per fuorigioco. Nella ripresa rigore per l'Hellas per mani di Bonucci in area: l'arbitro decreta, giustamente, il penalty.
Diretta minuto per minuto
Di Eurosport
La moviola di Verona-Juventus (arbitro Davide Massa di Imperia)
Minuto 20': ammonito Alex Sandro che interviene in ritardo su Faraoni. Giusto il giallo.
Minuto 21': gol di Kumbulla sugli sviluppi di un calcio di punizione battuto da Miguel Veloso. L'arbitro attende prima di convalidare la rete: dalla VAR arriva infatti il responso negativo per un fuorigioco dell'albanese. Fuorigioco di millimetri con la parte sinistra del corpo anche se resta qualche dubbio.
Minuto 41': Pessina ammonito per un braccio largo su de Ligt. Pignolo, in questo caso, il sig. Massa.
Minuto 52': Higuain chiede un rigore per un tocco di mano di Günter, ma il braccio è attaccato al corpo. Non c'è nulla.
Minuto 56': rischia qualcosa Cuadrado nell'intervento all'ultimo su Zaccagni. Il silent check non dà il rigore.
Minuto 77': molti dubbi sul contatto Bonucci-Pazzini all'altezza del limite dell'area di rigore. L'arbitro lascia continuare.
Minuto 84': mano di Bonucci sul colpo di testa di Kumbulla sugli sviluppi del corner (tra l'altro Kumbulla aveva preso la traversa). L'arbitro va a rivedere alla VAR e decreta il penalty agli scaligeri: giusto.
Le pagelle di Verona-Juventus 2-1: Ronaldo non basta, male Bonucci. Kumbulla e Amrabat show
CR7 segna un gol capolavoro partendo dalla propria metà campo e colpisce un palo. Higuain spento, bocciato l'intero centrocampo dei bianconeri. Rabiot e Ramsey oggetti misteriosi. Nell'Hellas non ci sono insufficiente. Brillano Rrahmani e Borini. Pazzini entra e decide il match trasformando un rigore con grande freddezza. E anche Juric si merita un 8.
Di Simone Pace
VERONA
Marco SILVESTRI 6 - Poco reattivo sul destro a giro di Ronaldo, ma per sua fortuna il palo gli dà una mano. Incolpevole sul gol, per il resto non deve fare grandi interventi.
Amir RRAHMANI 7 - Altra prestazione super del 25enne kosovaro. Chiude la saracinesca, non fa passare nulla. È vero, nell'azione del gol della Juventus concede un po' troppo spazio a Ronaldo ma di fronte a un fenomeno così c'è poco da fare.
Koray GUNTER 6,5 - Molto bene fino all'ingresso in campo di Dybala, poi l'argentino si piazza dalle sue parti e va in sofferenza. Bravo a non demoralizzarsi e a rimanere concentrato fino all'ultimo secondo.
Marash KUMBULLA 8 - Sicuro e attento dietro dove non sbaglia praticamente nulla. E quando si spinge in avanti fa malissimo. Solo un fuorigioco millimetrico gli nega la gioia del gol, poi nel finale guadagna anche il rigore inducendo Bonucci a commettere il fallo di mano.
Davide FARAONI 7 - Sulla destra sfida Alex Sandro nell'uno contro uno e spesso ha la meglio. Macina chilometri su e giù per il campo lanciandosi benissimo negli spazi. Motorino inesauribile.
Sofyan AMRABAT 7,5 - Idee chiare, forza fisica e personalità. Sa sempre cosa fare quando ha il pallone tra i piedi. Dominatore del centrocampo, grande prova. Sempre nel vivo del gioco.
Miguel VELOSO 6,5 - Il suo sinistro è velenoso. Dai suoi calci piazzati nasce sempre qualcosa, vedi il gol annullato a Kumbulla e il corner da cui ha origine l'occasionissima per Rrahmani.
dal 58' Valerio VERRE 6 - Entra e offre il suo contributo in termini di qualità e quantità. Molto prezioso nei minuti finali.
Darko LAZOVIC 6 - Mette pressione a Cuadrado costringendolo sulla difensiva. Si perde un po' quando arriva negli ultimi 16 metri, ma il suo apporto rimane prezioso.
dal 79' Federico DIMARCO 5,5 - Qualche intervento scomposto e una punizione regalata alla Juventus sulla trequarti che poteva far male.
Matteo PESSINA 6,5 - Giocatore molto interessante, attaccante che non dà punti di riferimento. Tra i migliori in avvio, poi col passare dei minuti si spegne ma Juric giustamente non rinuncia a lui.
Mattia ZACCAGNI 6,5 - Pronti, via e semina il panico tra i difensori della Juventus con accelerazioni e incursioni. Gioca tra le linee e spesso sparisce dai radar della difesa juventina che fa fatica a prenderlo. Bel giocatore.
dal 69' Giampaolo PAZZINI 7 - Entra in partita con la garra. Impegna Szczesny con una girata di testa e poi trasforma un rigore con un destro perfetto sotto l'incrocio dei pali. Determinante.
Fabio BORINI 7 - L'ex attaccante del Milan si posizione sul lato destro dell'attacco dell'Hellas e dà fastidio ad Alex Sandro con il suo movimento perpetuo. Tatticamente prezioso, diventa persino fondamentale quando segna il gol dell'1-1 con un guizzo da rapace dell'area di rigore.
All.: Ivan JURIC 8 - Alzi la mano chi in estate aveva immaginato un Verona così. L'Hellas gioca a memoria, arriva sempre primo sul pallone, ed è di fatto già salvo quando manca quasi un intero girone di ritorno. Chapeau a un tecnico che sta dimostrando tutto il suo valore.
Pazzini - Verona-Juventus - Serie A 2019/2020 - Getty Images
JUVENTUS
Wojciech SZCZESNY 6 - Bravissimo ad alzare in corner un destro da posizione defilata di Faraoni in avvio. Incerto sull'incornata vincente di Kumbulla cancellata dal VAR. Il suo voto è la media tra questi estremi.
Juan CUADRADO 5,5 - Primo tempo di enorme sofferenza, passato quasi interamente sulla difensiva. Prova ad alzarsi nella ripresa, ma si rivela decisamente poco brillante.
Matthijs DE LIGT 6,5 - Senza dubbio il migliore nel reparto difensivo bianconero. Non sbaglia quasi mai, e quando lo fa rimedia con tempismo. Sicuro nelle palle alte e bravo a giocare in anticipo. In crescita.
Leonardo BONUCCI 5 - Mal posizionato in occasione del gol di Kumbulla poi cancellato dal VAR per un fuorigioco millimetrico. Imperdonabile il fallo di mano che induce Massa - grazie all'aiuto del VAR - a fischiare il rigore che manda in estasi l'Hellas.
Alex SANDRO 5 - Faraoni e Borini agiscono dalla sua parte e lo mettono in grande apprensione. Anche in fase offensiva si vede pochissimo.
Rodrigo BENTANCUR 5,5 - Fino alla palla persa dell'1-1 era stato uno dei più lucidi e continui mettendo lo zampino anche nell'azione del gol di Ronaldo. Ma tentare un colpo di tacco al limite dell'area al 76' è davvero un errore da matita blu.
dall'82' Mattia DE SCIGLIO s.v. - Entra in campo nel finale senza incidere. Non giudicabile.
Miralem PJANIC 5 - Soffre il dinamismo dei centrocampisti dell'Hellas e tocca pochissimi palloni rispetto ai suoi standard. Non sembra al meglio della condizione fisica.
Adrien RABIOT 5 - Onestamente si fa fatica a comprendere il suo ruolo in mezzo al campo. Lento col pallone tra i piedi, non attacca la profondità e va in tilt quando viene aggredito. Altra bocciatura.
Douglas COSTA 6 - Fa tremare la traversa con una bordata di sinistro dai venti metri, sembra ispirato e voglioso. L'unico a dare un po' di vivacità nel primo tempo, oltre a Ronaldo. Costretto a uscire per l'ennesimo problema muscolare.
dal 72' Aaron RAMSEY 5,5 - Ha a disposizione oltre 20 minuti ma non combina niente di apprezzabile.
Gonzalo HIGUAIN 5,5 - Un destro pericoloso in avvio, poi il nulla o quasi. Prestazione opaca per il Pipita, che esce scuro in volto per la classica staffetta con Dybala. Ha il merito di sacrificarsi molto in fase di non possesso.
dal 59' Paulo DYBALA 5,5 - Entra in partita con un buon piglio mandando in confusione Gunter. Perde lucidità col passare dei minuti e nel finale spara in curva un paio di palloni che andavano gestiti meglio.
Cristiano RONALDO 7,5 - Un gol così lo prendi e lo esponi al Louvre. Trova il gol per la decima partita di fila in campionato, è a un passo dal record di Batistuta e Quagliarella. Anche nel primo tempo ci aveva provato in almeno 3 occasioni colpendo il palo con un velenoso destro a giro. Altra prestazione fenomenale, ma ai bianconeri non basta.
All.: Maurizio SARRI 5 - Non ci siamo. Seconda sconfitta consecutiva in trasferta dopo quella di Napoli, altra prova poco convincente (eufemismo) dal punto di vista del gioco. Poche volte abbiamo visto una Juve così dimessa e schiacciata come quella del primo tempo contro l'Hellas. Il centrocampo non funziona: insiste su Rabiot ma il francese non ripaga la sua fiducia. Se non ci fosse Ronaldo...
Juve ko a Verona: Ronaldo si 'consola' con la 10a partita consecutiva in gol, record vicino
Di Luca Stamerra
Il portoghese segna ininterrottamente dal 1° dicembre 2019, quando trovò il gol contro il Sassuolo. Da allora Cristiano Ronaldo ha sempre segnato in campionato: sono 10 di fila e il record di Batistuta e Quagliarella sta per tremare. Alla prossima ci sarà Juventus-Brescia.
Cristiano Ronaldo non si ferma più. Contro l’Hellas Verona è arrivato il 20° gol in campionato in 20 partite, ma il portoghese è andato oltre. Sono 10 gare consecutive, infatti, che l’ex Real Madrid piazza almeno una rete a partita, andando così molto vicino al record di 11 gare consecutive siglato da Gabriel Omar Batistuta (con la Fiorentina nella stagione 1994-1995) e Fabio Quagliarella (con la Sampdoria nella stagione 2018-2019).
Le 10 squadre colpite da Ronaldo
Partite | Gol segnati | Risultato |
Sassuolo | 1 gol | Juventus-Sassuolo 2-2 |
Lazio | 1 gol | Lazio-Juventus 3-1 |
Udinese | 2 gol | Juventus-Udinese 3-1 |
Sampdoria | 1 gol | Sampdoria-Juventus 1-2 |
Cagliari | 3 gol | Juventus-Cagliari 4-0 |
Roma | 1 gol | Roma-Juventus 1-2 |
Parma | 2 gol | Juventus-Parma 2-1 |
Napoli | 1 gol | Napoli-Juventus 2-1 |
Fiorentina | 2 gol | Juventus-Fiorentina 3-0 |
Hellas Verona | 1 gol | Hellas Verona-Juventus |
FONTE: It.EuroSport.com
09 FEB 2020
NELLA STORIA
Abbiamo esaurito voci e aggettivi. Che altro c’è da aggiungere? Sembra un sogno, invece è tutto vero. Un anno fa eravamo qui a toccare il punto più basso del nostro entusiasmo per colpa di una squadra squinternata e di un allenatore nel pallone ed oggi battiamo la Juve. Come si fa a non dire grazie a Juric e alla sua meravigliosa squadra? Come si fa a non volere bene a questi ragazzi che ci hanno fatto vivere una serata del genere? Stasera vi siete conquistati un pezzetto di gloria di questa incredibile società capace vincere uno scudetto, di fallire, di finire in C1, di rischiare la C2, di essere di nuovo sul punto di fallire e poi di rinascere e di fare cose incredibili, di toccare vette pazzesche.
Il Verona è la nostra vita, i nostri affetti, la nostra passione. Per questo va trattato bene, per questo va rispettato. Per questo chi lo onora ricorderà sempre Verona nella sua vita come una città calorosa e accogliente, qualcosa che ti entra nella pelle e non te la togli più. Juric sta onorando Verona come i grandi allenatori del passato hanno fatto. Come Bagnoli, Prandelli, Mandorlini, Ficcadenti, Perotti e a questi aggiungo Alfredo Aglietti e prima di lui Davide Pellegrini, due che hanno lasciato tracce profonde nella nostra storia pur in brevi apparizioni.
Il generale Ivan Juric a capo di una squadra pazzesca, costruita a costo zero, ha messo la sua firma su questo campionato di serie A. Il Verona è la squadra rivelazione, la squadra che gioca il calcio più bello, ed è ancora e sempre la fatal Verona. Lui è l’uomo della rinascita, lui è l’uomo del futuro. Lui sarà la certificazione che segnerà anche il domani di Setti e la sua riabilitazione a Verona dopo lo schifo diffuso a piene mani negli ultimi due anni. La permanenza in gialloblù di Juric, inutile girarci attorno, significherà che il presidente ha veramente in cantiere qualcosa di importante e a lungo termine per questa società. Juric sarà la garanzia sulle intenzioni di Setti.
Se invece Juric se ne andrà vuol dire che il progetto non era ritenuto valido e per noi vorrà dire rischiare ancora sofferenza e patimenti. Io credo che il presidente stavolta farà di tutto per non disfare questo giocattolo che si è trovato tra le mani. Spero di non sbagliarmi.
Gianluca Vighini
09 FEB 2020
L’EUROPA NON È SOLO UN SOGNO
“Non lo disse ad alta voce perché sapeva che a dirle, le cose belle non succedono” scriveva Hemingway ne Il vecchio e il mare. Anche il nostro Ivan Juric, uomo di letture e figlio di un uomo di lettere, deve pensarla così. Lui dribbla l’insidia di pronunciare la parola Europa, che almeno nel calcio rimane un concetto ancora affascinante. Juric, da tanti anni in Italia, recita la filastrocca italiana dei “40 punti”, quelli intesi della quota salvezza (che se va bene invece sarà a 36 punti). “E poi vedremo” aggiunge però sibillino il pirata di Spalato.
No, meglio non dirlo ad alta voce. Eppure il Verona (in attesa dei risultati odierni) è sesto in classifica, ma il discorso si spinge oltre. Se batti la Juve (con il miglior Ronaldo) con l’autorevolezza di ieri sera (in rimonta, con la prima mezz’ora sublime, con la capacità di gestire il calo e la sfrontatezza di ribaltare in un quarto d’ora il risultato) hai la conferma che sei forte. Scrivo la conferma e non la scoperta, perché che il Verona sia un’ottima squadra allenata divinamente lo sappiamo da un po’. A inizio dicembre qua scrivevo che eravamo da 9°-12° posto, ma da allora alcuni giocatori sono cresciuti ulteriormente (Pessina, Lazovic e Zaccagni), altri si sono confermati (Amrabat, Rrhamani, Kumbulla, Veloso), altri ancora sono arrivati (Borini ha alzato il livello tecnico davanti), aggiungici un Pazzini che gestito in questo modo sa ancora far valere la sua classe di vecchio campione (117 gol in serie A con quello di ieri).
Insomma ora non possiamo più nasconderci: si deve puntare all’Europa League, poi vada come vada.
Un inciso: dovremmo volerci un po’ più bene, almeno a livello di città e di critica. Essere per una volta meno umili e provinciali e smetterla di ridurre il Verona a una questione di cuore, grinta ed entusiasmo. Solo con quelli non vai da nessun parte. Diamoci un taglio con la retorica e godiamoci per un anno (almeno per un anno) la consapevolezza di essere una squadra medio-grande del campionato italiano. Per organizzazione tattica, of course, ma non solo, anche per qualità tecnica individuale, che spesso crediamo appartenga solo ai giocatori dal nome altisonante.
Invece il calcio ha storie complesse. Ci sono i fuoriclasse, i campioni, gli ottimi giocatori, i buoni giocatori e quelli di categoria. Veloso è un ottimo giocatore con tratti da campione (50 partite e oltre nel Portogallo di Ronaldo), ma non ha sfondato. E’ a fine carriera ma rimane uno che sa giocare come pochi e il “suo” Juric e l’aria veronese lo hanno rivitalizzato (direi anche l’essersi liberato del peso di essere il genero del presidente del club per cui gioca). Idem Lazovic, che pure al Genoa ha ben figurato, ma che ai tempi della Stella Rossa era uno dei ventenni più chiacchierati d’Europa. Amrabat a 23 anni vanta presenze in Champions e al Mondiale: se poi i dirigenti dei grandi club non se ne sono accorti prima è un problema loro. Ma ottimo giocatore è, per di più nel pieno della carriera. Per Rrahmani si può dire lo stesso. Kumbulla invece è più di un ottimo giocatore, è un campione che può diventare fuoriclasse, ma già oggi è uno dei più forti difensori italiani e tra i pochi con profilo europeo (non per niente lo vuole mezzo continente). Pessina è stimato dall’Atalanta, che infatti ce lo ha dato in prestito con valorizzazione: oggi è tra i migliori centrocampisti del campionato, è già un ottimo giocatore e probabilmente diventerà un campione. Ottimo giocatore che sembrava poter diventare campione è Borini (il gol di ieri è da cineteca per fattura), che però rimane tra i migliori nel suo ruolo tra gli italiani. Poi ci sono i buoni giocatori, quelli da media classifica: Zaccagni, Silvestri e Faraoni.
Voglio dire, non siamo sesti per caso, la sorpresa oggi è realtà. Per questo è giusto provare ad andare fino in fondo, verso l’Europa. Con questi valori potrebbe non essere solo un sogno.
Francesco Barana
09 FEB 2020
TROPPO BRAVI, ANZI… MASSA
Tre partite in una settimana contro Milan, Lazio e Juventus. Dopo i primi due entusiasmanti pareggi, al termine di prove convincenti, ero pronto a scommettere sul ko dei gialloblù. Per fortuna non sono un appassionato di puntate sportive, altrimenti sarei in bancarotta. Il ragionamento però era semplice e piuttosto logico. Arriva la Juve – pensavo – più riposata non avendo giocato a metà settimana. Arriva anche l’arbitro Massa, che di certo non è un amico del Verona e dei veronesi. E quando giochi tre volte in una settimana, la terza gara la paghi sul piano fisico. Risultato scritto, insomma.
Invece questo Hellas non smette mai di stupire. Riesce addirittura a ribaltare il risultato dopo la rete di Cristiano Ronaldo, quando il match sembrava incanalato nel verso da me previsto. Prima un fuorigioco millimetrico aveva tolto il gol a Kumbulla che a tutti era sembrato regolare. Tutto normale quando gioca la Juve, pensavo. Le gare da vincere sono altre. Eppure mentre osservavo i ragazzi di Juric lottare su ogni pallone, difendersi con coraggio, ripartire in velocità, la speranza di una grande impresa si faceva spazio tra i miei pensieri. Sensazioni.
Più passavano i minuti e più l’arbitro Massa appariva stranamente equilibrato. Ha fischiato tanto, anche troppo e da entrambi le parti. Altra inaspettata sorpresa. Già il pareggio di Borini mi sembrava un mezzo miracolo. Quando Massa, chiamato al Var, ha assegnato il rigore al Verona per un tocco di braccio che in passato mai sarebbe stato punito, ho capito che la serata era di quelle speciali, di quelle che entrano di diritto nella storia dell’Hellas Verona. Pazzini ha calciato con freddezza e precisione nonostante un’attesa da brividi che mi sembrava eterna. Il Bentegodi è esploso, i 6 minuti di recupero hanno aggiunto altra tensione, poi la meritata festa, la gioia per un’impresa fantastica, straordinaria, stupenda.
Avremo tempo per parlare del futuro, dei nuovi obiettivi (la salvezza è già al sicuro da settimane), adesso è giusto restare al presente e godere per quanto sta facendo la magica truppa di Juric. Finalmente il Verona fa parlare tutta Italia (e non solo) per come gioca a calcio e per i risultati ottenuti sul campo. Meraviglioso.
Luca Fioravanti
09 FEB 2020
BELLI E POSSIBILI
Nella vita ci sono momenti che non hanno prezzo… la vittoriosa rimonta sulla Juventus è uno di questi.
È la notte che aspetti da sempre e che arriva se non ad ogni lustro, quasi. Ma quando arriva, lasciatemelo dire, è godimento allo stato puro.
Gioia ed euforia… lo meritano i ragazzi, lo merita Juric… lo meritano i tifosi tutti.
Certo i due pali ci hanno aiutato, ma per battere la Juve anche il Fattore C deve fare la sua parte.
La sensazione è che i bianconeri targati Sarri amino specchiarsi troppo, essere Narcisi in modo esasperato, pensando che alla fine con tanti campioni in un modo o nell’altro, la porteranno a casa.
L’Hellas di Juric al contrario non ha specchi in cui bearsi e non conosce la vanità… è in sè bellezza, ma da Cenerentola nel regno di ”Monte Ingaggi”, sa che “bello” deve esserlo ogni volta che scende in campo, al prezzo di una grande abnegazione, tanto sudore e unità d’intenti.
Una serata davvero perfetta… persino l’arbitro Massa alla fine ha diretto bene e con lui l’addetto al Var che ha scovato, ma soprattutto segnalato al direttore di gara, la mano di Bonucci sull’incornata di Kumbulla che ha portato al penalty vincente.
Già, Kumbulla, 20 anni compiuti nel giorno della vittoria su Ronaldo e compagni.
Un gol segnato per un millimetrico fuorigioco, il rigore della vittoria procurato e una prestazione da predestinato… e la vittoria finale con esultanza sotto la Sud. Il tutto davanti a osservatori di Borussia Dortmund e Manchester United. Non male come regalo di compleanno. AUGURI RAGAZZO.
Godiamoci il momento, ma non fermiamoci proprio adesso.
Da lunedì, testa all’Udinese e… mi raccomando… niente specchi in giro.
Lasciamo agli altri dire quanto siamo belli.
Mauro Micheloni
09 FEB 2020
IL PAGELLONE DI VERONA-JUVENTUS
SILVESTRI 6 Immagino che a casa abbia un altarino di devozione a “San Palo” che in due partite lo ha protetto ben quattro volte. Ma, si sa, la fortuna aiuta gli audaci, o comunque aiuta e basta. Tutto sommato i bianconeri non lo chiamano a imprese epiche, anzi.
RRAHMANI 6.5 Di differenze tecniche e di qualità tra lui e Ronaldo ce ne sono a bizzeffe. Sullo scatto che porta al gol del portoghese sembra quasi tenere la stessa velocità. Poi le doti di CR7, inevitabilmente, emergono. Ma nel corso di tutta la gara, riesce a controllarlo, per quanto sia possibili limitare un fenomeno come lui. Se non altro, lo costringe spesso a partire da lontano.
GUNTER 7 Autoritario e autorevole in mezzo alla difesa. Bada al sodo e conferma l’anticipo il suo vero punto di forza. Bravo a far partire l’azione da dietro e sempre posizionato alla perfezione in fase di marcatura. Quando serve, la spara in curva, tanto, visto la bellezza alla quale ci ha abituato questo Verona, qualche credito se lo potrà pure spendere.
KUMBULLA 8,5 La foto della sua partita, a mio modesto avviso, è il superbo anticipo che fa su Dybala, entrato in campo “fresco fresco” per portare i bianconeri alla vittoria. Un piccolo grande gesto che consacra questo neo ventenne (ha compiuto proprio oggi gli anni) al grande calcio. Grandissima prestazione, sempre preciso, sia col destro, sia col sinistro. Riesce anche a segnare ma il Var gli annulla il gol per un pezzo di gomito oltre a tutti. Ha scelto di restare a Verona e i miei “uccellini” mi confermano che un altro anno qui lo farebbe. Ma temo che la realtà sarà ben diversa. Campioncino.
FARAONI 7 Inizia con un paio di galoppate che mettono paura ad Alex Sandro. Al decimo un missile terra-aria non finisce sotto al sette solo per lo straordinario intervento di Szczesny. E ancora a correre come un matto, fino ad esaurimento fiato e fibre muscolari. Ancora un bel tiro che finisce fuori non di molto. Sempre tra i migliori.
AMRABAT 7 Inesauribile, come sempre. Più fresco degli altri dopo aver saltato la Lazio per squalifica. E si vede. Esce spesso dalle spire dei bianconeri, disorientando loro, e facendo finta di disorientare anche sé stesso. Questo crea un corto circuito tutto gialloblù. Tuttocampista, gestisce una marea di palloni e ne perde forse due. Più di così, mancherebbe solo il gol. Ma per i miracoli si sta ancora attrezzando.
VELOSO 6.5 I suoi calci piazzati sono sempre risorsa preziosa per questo Verona. Dal suo calcio di punizione arriva il gol-non gol di Kumbulla, annullato per centimetri. Poi la solita gestione in mezzo al campo, davanti a gente abituata a giocare in Champions League. Alla fine i suoi “enta” si sono fatti sentire.
VERRE (dal 13′ s.t.) 6.5 Entra in campo come un gladiatore al Colosseo, ops all’Arena. Si butta su ogni pallone, aiutando i suoi a guadagnare metri in vista del gran premio della montagna. Prezioso in mischia, quando le punte dei suoi piedi spesso spizzicano la palla di quanto basta per riprendere il filo del discorso.
LAZOVIC 6.5 Sprazzi di grande giocate, sapientemente miscelate all’arte della difesa davanti a Cuadrado che, se gli lasci due metri, se ne va e non lo prendi più. Il serbo, a dispetto di un fisico mingherlino, trova sempre lo strappo per ripartire. Oggi è arrivato davvero cotto alla sostituzione.
DI MARCO (dal 34′ s.t.) 6 Partecipa alla grande festa e alla grande volata finale.
PESSINA 7 Quando vedi uno come lui, che ha qualità da vendere, ti domandi cosa ci faccia appiccicato a Pjanic. La risposta è così semplice, quanto scontata: spegne la luce della Juve. Ma se qualsiasi altro giocatore si sarebbe accontentato di questo, lui no, lui crea e inventa con la sua classe cristallina. Non spreca niente, mai.
ZACCAGNI 7 Le ultime tre partite sono state un crescendo per Zac, sempre più convinto delle sue qualità e sempre più bello da ammirare in questo Verona. Ai ghirigori di inizio stagione ha aggiunto il pragmatismo e la concretezza del giocatore con la G maiuscola.
PAZZINI (dal 24′ s.t.) 8 Cinquantesimo gol con la maglia del Verona, quarto in questa stagione, il più pesante in assoluto. L’apertura alare di Szczesny sarà di otto metri, ma lui sa bene che non sbaglierà. E non sbaglia, sotto quella curva che lo ama come pochi altri ne ha amati. E’ a un solo gol dal suo amico Toni. Avanti così, vecchio Pazzo, prova a portare il tuo Hellas in Europa.
BORINI 7.5 Per lui Juric a fine partita ha avuto parole al miele: “Fabio è un ragazzo pulito, che ha voglia, è concreto, segna… ha tutto”. Più di così cosa potrebbe chiedere questo ragazzo che in una manciata di partite ha già fatto due gol, pesantissimi. Se questo è il suo modo di mettersi in gioco, penso che sarà naturale per il Verona, a fine stagione, proporgli un rinnovo di contratto. Ammesso che lui lo voglia.
JURIC 10 A questa squadra mancava l’impresa contro una grande. E’ arrivata la più bella, contro la più grande. Una vittoria autorevole, dopo una prima mezz’ora a tenere la Juve nella sua metà campo. Tre punti in rimonta, quando il gol di Ronaldo sembrava potesse uccidere questa Armata Brancaleone. Che invece, d’orgoglio, di forza, di qualità e di cuore si è andata a piazzare, almeno per una notte, in Europa League. Anche se questo Hellas viaggia a ritmo scudetto. Il fenomeno ce l’abbiamo noi…
Giovanni Vitacchio
FONTE: Blog.Telenuovo.it
“Vo a tocar col deo le stele” c’eri anche tu Roberto!
By Stefano Pozza - 9 Febbraio 2020
In molti ci hanno pensato al triplice fischio: Roberto Puliero era lì con noi al Bentegodi a tifare e a gioire per aver battuto la Vecchia Signora in una notte incredibile, magica.
La tua voce, la tua canzone dopo i gol ma soprattutto dopo quel rigore trasformato dal Pazzo in cui si è scritta una pagina di storia gialloblù: “Salta in gola le buele, vo’ a tocar col deo le stele”, impossibile non pensarti!
Una dedica anche a te in una serata memorabile, ciao Roberto!
L’Hellas Verona compie l’impresa! Sconfitta 2 a 1 la Juventus al Bentegodi
By Stefano Pozza - 8 Febbraio 2020
La 23^ giornata del campionato di Serie A vede scendere in campo Hellas Verona e Juventus.
È una di quelle sfide che aspetti da tutta la stagione, una partita carica di storia e dai tantissimi significati. Il Bentegodi è gremito con più di 28.000 persone accorse per il grande match.
Mister Juric si affida alla formazione che è scesa in campo nel match infrasettimanale all’Olimpico con la sola eccezione per Amrabat che che torna ad occupare la parte centrale del campo dopo ave scontato la squalifica. Di fronte invece la Juventus si affida ai grandi campioni con un 4-3-3 in cui trovano spazio su tutti Cristiano Ronaldo e Gonzalo Higuain.
Inizia la gara e i gialloblù provano con grande coraggio e caparbietà a fare la gara costringendo gli ospiti a chiudersi in difesa. Al decimo minuto un potentissimo tiro di Faraoni costringe alla paratona Szczesny. Il pressing scaligero sembra mettere in difficoltà i bianconeri.
C’è solo Verona con la Juventus che sembra voler colpire i nostri in contropiede, è quasi ci riescono al 19esimo con Douhlas Costa che colpisce la traversa con una cannonata. Ma al 20 arriva il gol scaligero: calcio di punizione dai trenta metri palla in area e Marash Kumbulla svetta infilando la biglia in rete. Al VAR annulla per fuorigioco tra i fischi del Bentegodi, si resta sullo 0 a 0.
Si prosegue con i nostri che continuano a macinare bel gioco e i locali provano a rendersi pericolosi talvolta affidandosi alle doti individuali. Al 35 Cristiano Ronaldo colpisce il palo con un tiro che sembrava non pericoloso e che Silvestri aveva addirittura battezzato fuori. Nel finale di primo tempo i locali calano e ne beneficiano gli juventini che con Ronaldo ci provano senza trovare però la zampata finale. Si chiude sullo 0 a 0 la prima parte.
Si riparte con gli stessi 22 protagonisti e se inizialmente sembra volerci provare la Vecchia Signora tornano poi gli scaligeri a macinare gioco. Arriva il primo cambio per noi: entra Valerio Verre al posto di Miguel Veloso.
La partita prosegue e al minuto 19 la Juve passa in vantaggio: bellissima ripartenza per Ronaldo che arriva davanti a Silvestri e insacca la rete del vantaggio. Juric decide di mandare nella mischia il capitano Gianpaolo Pazzi che al minuto 23 subentra a Zaccagni.
I nostri ci credono e al minuto 30 trovano il pareggio con Borini che abile a sfruttare un rimpallo a tu per tu con Szczesny insacca. 3 minuti più tardi arriva il turno di Dimarco che subentra a Lazovic.
I nostri ci credono, vogliono l’impresa! Al minuto 38 corner, Kumbulla svetta e colpisce la traversa. Ma l’arbitro corre al VAR e assegna il calcio di rigore per noi. Si incarica della battuta Giampaolo Pazzini che insacca il gol del vantaggioooooo! Mancano 4 minuti più recupero…
L’Hellas compie il miracolo, con una partita meravigliosa batte la Juventus e guadagna tre punti che valgono doppio!
FONTE: HellasNews.it
Hellas Verona, l’11 titolare contro la Juventus costa meno dello stipendio di un anno di Ramsey
febbraio 12, 2020
L’Hellas Verona di Ivan Juric sabato sera allo stadio Bentegodi ha scritto una pagina indelebile nella ultra centenaria storia del club gialloblù. Una squadra allestita con poco e resa unica dall’allenatore di Spalato. Il valore dei cartellini degli scaligeri si aggira intorno ai 6 milioni di euro, meno dello stipendio base annuale di Aaron Ramsey che alla Juventus percepisce 6.5 di euro all’anno.
Hellas Verona-Juventus 2-1, la VAR toglie e dà ai gialloblù di Juric
febbraio 9, 2020
Un’impresa cercata e trovata. Con merito. I gialloblù contro la Juventus si sono visti annullare nel primo tempo un gol per fuorigioco di Kumbulla, rete non convalidata dopo il consulto al VAR. Arbitro Massa che ha poi, al 39’ del secondo tempo, concesso un calcio di rigore ai gialloblù per fallo di mano di Bonucci sul colpo di testa di Kumbulla, sanzione arrivata solo dopo aver visionato le immagini al VAR. Il gol di Pazzini e la corsa di tutti i gialloblù sotto la Curva Sud sono oramai già diventati storia. Una serata indimenticabile per il fantastico popolo scaligero.
Allo stadio per tifare gialloblù
febbraio 9, 2020
Ieri sera al Bentegodi insieme agli oltre 28 mila spettatori, c’erano anche questi due tifosi che hanno voluto dimostrare la loro simpatia verso la squadra di Juric con un cartone dipinto a mano che ritrae il logo dell’Hellas Verona.
Il gol annullato di Kumbulla
febbraio 9, 2020
Ieri ha compiuto 20 anni ma in campo pare già un veterano. Una partita impeccabile quella del classe 2000 gialloblù, una serata che poteva essere coronata al meglio col gol, annullato solo per un fuorigioco millimetrico come mostra l’immagine. Resta comunque una prestazione maiuscola da parte della squadra di Juric che, con merito, è riuscita a fermare i campioni d’Italia, regalando una serata indimenticabile al popolo scaligero.
Pagelle
febbraio 8, 2020
Silvestri 6, Rrahmani 6.5, Gunter 7, Kumbulla 7.5; Faraoni 6.5, Amrabat 7, Veloso 6 (Verre 6), Lazovic 6 (Dimarco 6), Pessina 7; Zaccagni 6.5 (Pazzini 8), Borini 8. All: Juric 8
FONTE: HellasLive.it
NEWS
09 febbraio 2020 - 14:03
Il punto tattico, così il Verona ha battuto la Juventus
L’analisi di Michele Tossani sulla straordinaria vittoria dell’Hellas
di Michele Tossani, @MicheleTossani
Getty Images
Una vittoria di prestigio (che mancava dal 2016) al termine di un’ottima prestazione. Il Verona di Juric ha così imposto lo stop alla Juventus, riuscendo ad imporsi (2-1) con il proprio calcio fatto di pressione e duelli individuali.
Dal punto di vista tattico l’allenatore dell’Hellas ha presentato l’ormai consolidato spartito. Il Verona ha lasciato ai bianconeri il controllo del pallone (53% di possesso per la squadra di Sarri) cercando di dettare il contesto attraverso l’occupazione aggressiva degli spazi.
Contro il 4-3-3 fluido della Juventus del primo tempo (che in fase difensiva diventata un 4-4-2 con l’arretramento di Douglas Costa sulla linea dei centrocampisti), Juric ha accettato di difendere a schema puro (cioè tre contro tre) in difesa, a costo di rischiare di trasformare questa situazione in due contro due o uno contro uno sul movimento degli avanti bianconeri. E proprio da una situazione di transizione in uno contro uno è venuto il gol del vantaggio di Ronaldo.
Il vantaggio di rischiare situazioni di parità numerica a campo aperto è stato quello di disorganizzare la fase di costruzione juventina, costringendo spesso Bonucci e compagni a saltare il centrocampo con palle lunghe per Higuain a causa proprio del fatto che Rabiot, Pjanic e Bentancur erano marcati a uomo. Di conseguenza, soprattutto nei primi trenta minuti di gara, la Juve ha effettuato pochissime risalite palleggiate.
A questa situazione in fase di non possesso si aggiungeva quella della ricerca dell’ampiezza con palla ai gialloblù. Juric ha infatti preparato la partita chiedendo a Zaccagni e Borini di giocare nei mezzi spazi, in modo da costringere la linea difensiva della Juve a restare stretta con Cuadrado e Alex Sandro vicini a De Ligt e Bonucci.
Così facendo il Verona creava situazioni di superiorità numerica in fascia, delle quali potevano approfittarsi Lazovic (53 palle giocate) e Faraoni (58). Quando poi la ricerca dell’ampiezza avveniva tramite un cambio di campo, la Juve confermava le recenti difficoltà negli scivolamenti esterni.
Dopo un calo sul finire della prima frazione (del quale gli ospiti non riuscivano ad approfittare) il Verona ha iniziato la ripresa con una buona intensità, nonostante il fatto che la partita con i bianconeri facesse seguito alle fatiche del recupero infrasettimanale con la Lazio. A tal proposito è da sottolineare come i gli scaligeri ieri, rispetto alla partita dell’Olimpico, abbiano prodotto meno in termini di velocità media (-0.3 km/h) e sprint (-0.215 km) anche se alla fine hanno percorso una distanza maggiore (+0.745 km), anche in virtù del minor possesso registrato contro i biancocelesti (-2%).
Il gol subito sembrava poter indirizzare la gara a favore della compagine di Sarri. Invece la Juventus non è riuscita a consolidare il possesso in zone più avanzate di campo, allungandosi (26.45m di media) e creando meno rispetto ad un Verona che non è stato pulitissimo tecnicamente (appena il 78.3% di passaggi completati) ma che ha finito per sporcare anche il possesso avversario (80.2% di precisione nei passaggi, un dato basso per una squadra come la Juve).
Alla fine quindi un successo meritato per la squadra di Juric, sempre più lanciata in questo sorprendente campionato.
NEWS
09 febbraio 2020 - 11:47
Pazzini vola, sono 50 i gol con il Verona
Con un’altra rete, la punta gialloblù entrerà nella top 5 di sempre dell’Hellas
di Redazione Hellas1903
Con quello di ieri, sono 50 i gol segnati da Giampaolo Pazzini con la maglia del Verona.
Una rete pesantissima e decisiva, firmata su rigore alla Juve, per dare la vittoria all’Hellas e avvicinarsi, sul piano statistico, alla top 5 dei realizzatori gialloblù si ogni tempo.
A 51, alla pari, al quinto posto, ci sono Egidio Chiecchi e Luca Toni.
Un’altra marcatura e il Pazzo entrerà in questo speciale “club”. Quarto, poi, è a 52, è Martins Bolzan Adailton, mentre il podio è più distante, con i 58 gol di Guido Tavellin, terzo.
VISTO DA NOI
09 febbraio 2020 - 11:38
L’attimo fuggente
Juric come Robin Williams nel celebre film: il professor Keating della Serie A è lui
di Matteo Fontana, @teofontana
Chi ha visto almeno una volta “L’attimo fuggente” non può non essersi commosso (cuori di pietra a parte, ma quelli non ci interessano).
Allo stesso modo, gli appassionati, tifosi, suiveurs, beat writers che guardano giocare questo Verona si sentono pervasi dalla medesima empatia: quella del carpe diem. Alla maniera dell’insegnamento del professor John Keating, citando Henry David Thoreau: “Succhiare il midollo della vita”. Un gagliardo spartano per un club che nel nome ha il destino: Hellas, Grecia.
L’Hellas di Ivan Juric va in campo come se ogni partita fosse l’ultima, spremendo energie, correndo all’infinito, facendo impazzire i rilevatori statistici che registrano i chilometri coperti. Ma non di solo “podismo” vive il Verona. È una squadra che unisce teoria e pratica, fantasia e ragione, che urla il proprio barbarico yawp, il grido primigenio rivolto al mondo per dire: “Eccomi, sono qua”.
Juric, l’allenatore metal, è il professor Keating di questa Serie A. I suoi ragazzi, come la classe della storica pellicola con Robin Williams protagonista, sono la setta dei poeti estinti, una sfida alle convenzioni di questo campionato. La vittoria con la Juventus ha sempre un valore “altro”, che porta fuori dal concetto della gara. I “provinciali” di cui parlò l’Avvocato Agnelli dopo i fatti del 6 novembre 1985 – non c’è bisogno di ricordare quanto accadde nel silenzio del Comunale di Torino, in Coppa dei Campioni – contro la Grande più vincente di tutti in Italia. Un contrasto antropologico.
Un po’ come ne “L’attimo fuggente”, con Keating che invita i suoi studenti a uscire dagli schemi imposti dalla scuola esclusiva in cui si trovano, a farsi beffe dell’establishment, a essere se stessi. Cosa che è, d’altronde, la più bella di tutte.
Ci si ricorderà a lungo di questi giorni. Il futuro è da scrivere, ed è evidente che non si può immaginare che lo Juric-Williams dell’Hellas debba essere costretto, come avviene nel film, ad andarsene. Questi sono soltanto cattivi pensieri e, in una domenica così, li lasciamo volentieri ai gufacci e avvoltoi in servizio permanente effettivo.
Cogli l’attimo, già.
NEWS
09 febbraio 2020 - 08:43
Gazzetta: “Rigore Verona, bene la Var”
Il quotidiano sul penalty per l’Hellas: “Fallo di mano di Bonucci netto”
di Redazione Hellas1903
Nell’analisi dell’operato arbitrale relativo alla partita del Verona con la Juventus, “La Gazzetta dello Sport” oggi in edicola non ha alcun tentennamento: il decisivo penalty per l’Hellas è fuori discussione.
Scrive Edoardo Lusena sul quotidiano: “All’85’ dopo un calcio d’angolo del Verona il Var Fabbri manda il direttore di gara al monitor e fa bene: Bonucci colpisce il pallone col braccio, un fallo di mano netto quanto difficile da vedere, tanto che nessuno aveva protestato. Giusti rigore e giallo“.
NEWS
08 febbraio 2020 - 23:47
Pagelle, Verona: sei fantastico
Kumbulla, Borini e Pazzini al top. Amrabat travolgente. Juric, è un capolavoro
di Matteo Fontana, @teofontana
SILVESTRI 6
La traversa lo salva su Douglas Costa, il palo su Cristiano Ronaldo. Poi gli tocca arrendersi di fronte al tocco di precisione dello stesso Cristiano Ronaldo: poteva fare meglio? No, l’angolo di tiro lo mette fuori portata. Poi, sembrerà strano, ma la Juve non gli crei grandi pensieri.
RRAHMANI 6,5
Dal suo lato marcia con gran passo Sua Maestà CR7. Lo contiene a lungo, e sempre con grande concentrazione, ma poi deve cedere alla giocata solenne del fuoriclasse portoghese, che con un movimento mette fuori causa lui e, di conseguenza, Silvestri.
GUNTER 7
Dirige la difesa con dedizione, respinge un tentativo dopo l’altro, sempre più determinante nella logica organizzatissima della linea a tre di Juric. Più che mai insostituibile, e meno male che i chiacchieroni sostenevano fosse l’anello debole del reparto arretrato.
KUMBULLA 8
È il giorno del suo compleanno: sono venti. La Var gli toglie un gol per fuorigioco, questione di un’inezia. Da un suo colpo di testa, deviato sulla traversa di mano da Bonucci, nasce il rigore che dà il vantaggio all’Hellas. Non sbaglia un intervento, è sempre preciso, ferma Douglas Costa, esce palla al piede con regale eleganza. Il prototipo del difensore moderno. Il regalo se lo fa insieme ai suoi compagni, ed è questa grande vittoria.
FARAONI 6,5
Scalda subito le mani di Szczensny con una botta dalla destra che il portiere della Juve devia in corner. Presidia la fascia destra testa e cuore. Nel finale, dopo il 2-1, con i bianconeri che cercano di recuperare (non molto disordine), alza lo steccato.
AMRABAT 7
Al rientro dalla squalifica, garantisce corsa, sostanza e qualità in lungo e in largo. Spadroneggia minuto dopo minuto, i centrocampisti della Juve sono spesso travolti dalla sua forza fisica, dal vigore poderoso che sprigiona in ogni azione. Formidabile.
VELOSO 6
Come d’abitudine, assume la guida delle operazioni a centrocampo. A Milano e con la Lazio ha speso molto, e così le energie si esauriscono dopo poco più di un tempo.
LAZOVIC 6
Incrocia Cuadrado e lo salta spesso. Naturale che debba faticare maggiormente in fase di copertura, e per questo rimane con il serbatoio scarico. Non vai mai a meno di cento all’ora.
PESSINA 7
Agisce da sostegno ai più avanzati Zaccagni e Borini. Va a disturbare Pjanic, gli toglie lucidità, fa un lavoro difensivo eccellente. Inoltre, appena gli è possibile contribuisce alla costruzione del gioco in attacco, senza buttarla mia via, sempre con intelligenza
ZACCAGNI 6,5
Si fa notare in avanti, è sempre propositivo e frizzante. Dai suoi piedi spiovono in area palloni interessanti. Esce nel momento in cui Juric sceglie di aggiungere un attaccante puro, con l’ingresso di Pazzini.
BORINI 8
Si scambia di continuo con Zaccagni come riferimento avanzato. La difesa della Juve gli si avventa contro riservandogli cure particolari, ma appena abbassa la guardia la punisce con la rete del pareggio del Verona. In trance agonistica, si esalta nella battaglia.
VERRE 6
Alcuni tocchi di fino, gestisce il pallone nelle ultime battute.
PAZZINI 8
Scuote l’Hellas, appena andato (immeritatamente) sotto nel punteggio, con esperienza e carisma. Infila il rigore della vittoria, piazzando in rete un pallone che pesa una tonnellata e che lui riesce a rendere leggero quanto una piuma.
DIMARCO 6
Contribuisce allo scatto decisivo.
JURIC 8
Si devono trovare nuovi aggettivi per questo allenatore che vive in simbiosi con la propria squadra. L’uomo è schivo e poco propenso ai facili complimenti. Meglio, allora, dire che siamo di fronte a un tecnico dalla straordinaria preparazione, dalla magistrale capacità di lettura delle partite, di una visione ampia del gioco. Questa vittoria è l’ennesimo capolavoro che compie.
NEWS
08 febbraio 2020 - 22:52
Viene giù tutto! Il Verona batte la Juve 2-1 e il Bentegodi impazzisce!
Rimonta portentosa, gara fantastica. A CR7 rispondono Borini e Pazzini su rigore
di Andrea Spiazzi, @AndreaSpiazzi
Getty Images, 8 febbraio 2020
Non ci sono più aggettivi per questo Verona. L’Hellas arriva in cielo battendo in rimonta la Juventus dopo una gara straordinaria. Un primo tempo magnifico, un secondo di più. CR7, che è il 90 per cento della sua squadra segna, Borini pareggia, Pazzini segna il rigore della vittoria. Gioco, aggressività, capacità di reagire, desiderio di regalare ai tifosi la vittoria più bella. La classifica da Europa League passa in secondo piano, quella si guarderà domani. Perchè la notte sarà lunga, la festa tanta. Questo Verona che fa strabuzzare gli occhi, che riempie di orgoglio chi la segue, merita di essere celebrato. Perchè il Verona di Juric è il più bello dagli anni 80′.
FORMAZIONI
Juric cambia in avanti. Verre siede in panchina, al suo posto Borini, con Pessina e Zaccagni a supporto. Davanti a Silvestri Rrahmani, Gunter e Kumbulla, centrocampo con Faraoni, Veloso, Amrabat e Lazovic.
Sarri schiera il tridente Costa-Higuain-Ronaldo. In porta Szczesny, linea dietro con Cuadrado, De Ligt, Bonucci e Alex Sandro, a centrocampo ci sono Betancur, Pjanic e Rabiot.
Il Bentegodi è esaurito in ogni ordine di posto praticabile: sono 28 mila i presenti. Arbitra Davide Massa. Juventus col lutto al braccio per la scomparsa del difensore anni 70′ Benito Sarti.
PRIMO TEMPO, VERONA ALL’ATTACCO, DUE PALI JUVE
Ritmi altissimi fin da subito, il Verona spinge. Veloso si lascia sfuggire un pallone al limite e un tiro di Higuain è fermato in corner da Gunter al 2′. Pessina si appiccica a Pjanic, Rrahmani a CR7.
La Juve cerca Higuain a smistare palloni, l’Hellas ringhia e interrompe le trame, poi parte, pressa alto, si allarga con Lazovic.
FARAONI E RRAHMANI! VERONA A UN PASSO DAL VANTAGGIO
Il ritmo dei gialloblù è forsennato, al 10′ un bolide di Faraoni in controbalzo quasi sul fondo a destra viene messo in corner da Szczesny che vola. Sugli sviluppi del corner Rrahmani non riesce nella deviazione da due passi.
La Juventus non riesce a superare la trequarti, il Verona verticalizza il gioco e cerca di sorprendere i bianconeri. Borini calcia da fuori al 18′, la palla va sul fondo.
TRAVERSA DI COSTA
Al 20′ Costa trova un corridoio centrale e parte in velocità, Gunter tarda ad andargli incontro e il brasiliano spara una cannonata appena entrato in area che si stampa sulla traversa.
IL VAR TOGLIE UN GOL A KUMBULLA!
Niente paura per il Verona, che si getta in avanti e trova il gol. Il Bentegodi esplode al 21′, ma il Var vede un fuorigioco millimetrico sul colpo di testa vincente di Kumbulla servito da Veloso. Il pubblico è inferocito. Il vantaggio dell’Hellas sarebbe meritato.
I bianconeri boccheggiano, Amrabat ara la fascia al 26′, Bonucci arranca e chiude il cross.
La mira di Faraoni non è buona al 30′ quando Zaccagni lo serve sulla destra. L’Hellas è sempre in avanti e tiene saldamente le redini del gioco. Pessina, Zaccagni e Borini svariano sul fronte d’attacco e si scambiano la posizione centrale. Amrabat, Pessina e Veloso ringhiano a centrocampo quasi a uomo su Betancur, Pjanic e Rabiot: il pressing del Verona è asfissiante
PALO DI CRISTIANO RONALDO
Con un’azione classica delle sue Cristiano Ronaldo al 36′ si accentra dalla sinistra, supera Faraoni in orizzontale e calcia piano. La palla percorre l’area in diagonale e si appoggia sul palo lontano.
Lazovic entra duro su Cuadrado, il giallo è inevitabile al 39′.
Cristiano prende spazio, e calcia ancora sul fondo al 41′. Nel finale di tempo il Verona perde un po’ la sua spinta e qualche misura. Pessina prende un’ammonizione al 41′ per un intervento falloso su De Ligt.
CR7 si avvita di testa al 43′ su cross di esterno di Costa, la palla è fuori.
SECONDO TEMPO, RIMONTA STORICA DELL’HELLAS
La Juventus alza le linee e manovra la palla in avvio di tempo. Amrabat spreca un contropiede sbagliando l’appoggio per Faraoni.
All’11’ il Verona si ributta in avanti, dalla sinistra Zaccagni si avventa su un pallone in area. Cuadrado ci mette il piede e prende il gialloblù, forse intervenendo prima sulla palla. Il Var non interviene.
Il primo cambio di Juric è Verre per Veloso al 13′. Pessina si abbassa a centrocampo. Sarri risponde con Dybala al posto di Higuain un minuto dopo. L’argentino scappa subito a Gunter, i compagni della difesa rimediano. Zaccagni serve Borini che girandosi calcia, Szczesny interviene senza patemi. Entrambe vogliono vincere, la gara è elettrizzante.
CRISTIANO RONALDO SEGNA, LA JUVE PASSA
La Juventus è Cristiano Ronaldo. Vero che i bianconeri nella ripresa giocano meglio, o meglio, giocano, ma solo lui può superare il Verona. Al 65′ CR7 scambia con Dybala scattando in contropiede. Rrahmani non lo tiene, il portoghese sterza a destra e in area trafigge Silvestri.
Juric manda in campo Pazzini al posto di Zaccagni al 24′. Il Verona generosamente si getta in avanti, ma le forze calano e la Juventus prende campo. Amrabat crossa, Pazzini va di testa, la palla è morbida per Szczesny.
Al 27′ Costa lascia spazio a Ramsey.
BORINI!! 1 A 1!!
Il Verona non muore mai, e la Juve dovrebbe saperlo. Quando tutto sembra farsi difficile i gialloblù trovano il pareggio che stavolta fa esplodere lo stadio. Al 32′ pjanic sbaglia una palla al limite, Borini si avventa come un falco, entra e calibra il destro sul secondo palo su cui Szczesny nulla può. Tutto vero, il Verona la riagguanta. Lazovic esce al 35′ e lascia il posto a Dimarco, che debutta.
L’Hellas torna ai 100 all’ora, vuole vincere. De Sciglio prende il posto di Betancur al 37′, Cuadrado avanza in attacco.
Straordinaria azione di Borini al 37′. L’attaccante scappa, entra in area e il suo tiro è deviato in corner.
RIGORE PER IL VERONA! PAZZINI FA 2 A 1!!
Bonucci tocca di mano nell’azione da corner in cui Kumbulla colpisce la traversa. Il Var richiama Massa, che va a vedere e indica il dischetto! Pazzini non sbaglia infilando Szczesny alla sua sinistra. Tutta la squadra va sotto la curva, il Bentegodi è in delirio.
Il finale vede la Juve attaccare, il Verona difendere con i denti. Ci sono sei minuti di recupero, ma l’Hellas lotta a dismisura: i bianconeri ci provano, ma sparacchiano. La Vecchia Signora è servita, l’Hellas di Juric tocca la vetta più alta in classifica con un successo che fa sognare i tifosi. Ora sì, si può davvero sognare perchè la parola limite non esiste nel vocabolario dei gialloblù.
FONTE: Hellas1903.it
Il Verona è una miniera: l'Inter ha il sì di Kumbulla. Pessina, la Juve e non solo
del 09 febbraio 2020 alle 09:00
di Fabrizio Romano
Una miniera d'oro. Questo è oggi l'Hellas Verona, pensare che in estate lo davano praticamente tutti per spacciato. Un mercato fatto con investimenti mirati ma semi-sconosciuti, qualche prestito inaspettato, una rosa che lasciava perplesso l'intero mondo del calcio italiano. Il ds Tony D'Amico ha plasmato una squadra che si è rivelata piena di giocatori importanti, Ivan Juric ha esaltato le caratteristiche di ognuno col gioco e con un'identità da grande allenatore: il Verona batte la Juventus non per caso, ha meriti precisi e chiari.
CHI ANDRA' VIA - Amrabat (preso in prestito con diritto di riscatto per 3 milioni da riserva del Brugge) è già promesso alla Fiorentina per 20 milioni più bonus, Rrahmani sarà del Napoli per 14 milioni, ovvero 13 in più rispetto al milione pagato in estate per pescarlo in Croazia. Ma non finisce qui: dalla miniera Verona usciranno altre pepite d'oro, Marash Kumbulla ha confermato il suo talento anche contro la Juve, è un classe 2000 e da settimane l'Inter ha il sì del giocatore su cui però il Napoli non intende mollare. Sfida totale ma i nerazzurri premono, Kumbulla ha la stoffa del giocatore vero. Matteo Pessina è di proprietà dell'Atalanta che lo riprenderebbe volentieri a giugno ma sa che diversi club si attiveranno come per Kulusevski: la Juve si è informata da tempo, il Milan lo ha cresciuto e lo monitora. Attenzione anche a Eddie Salcedo che rientrerà dall'infortunio e vuole mettersi in mostra, lui che è ancora di proprietà dell'Inter. Tutti in vetrina con Juric, il Verona decolla. Con una macchina piena di talenti nel proprio motore.
FONTE: CalcioMercato.com
Verona: Lazovic e Faraoni non fanno respirare Alex Sandro e Cuadrado
Di Jacopo Azzolini - 12 Febbraio 2020
© foto www.imagephotoagency.it
Il pressing del Verona ha stroncato la Juve, e va segnalato l’atteggiamento di Lazovic e Faraoni. Uscivano sempre su Cuadrado e Alex Sandro
Nel trionfo dell’Hellas Verona contro la Juventus, è stato fondamentale il primo pressing. Gli scaligeri non hanno praticamente mai fatto respirare i bianconeri in impostazione, costretti tante volte al lancio lungo.
La Juve aveva tutti i centrocampisti marcati: Pessina si occupava di Pjanic, mentre Amrabat e Veloso accorciavano su Rabiot e Bentancur. Per la Juve, era però impossibile anche anche allargare il gioco sui terzini. Lazovic e Faraoni erano infatti sempre tempestivi nell’uscire su Alex Sandro e Cuadrado. Anche i laterali bianconeri erano sempre marcati.
Verona: la pulizia tecnica di Amrabat
Di Jacopo Azzolini - 12 Febbraio 2020
© foto www.imagephotoagency.it
Amrabat è uno dei trascinatori del Verona. Anche contro la Juve, il centrocampista ha fatto la differenza in mezzo
Amrabat è forse il principale simbolo di un Verona che è tra le principali sorprese della stagione. Oltre alla grande intensità senza palla, il centrocampista olandese sta dimostrando qualità tecniche che si sottovalutano.
Un esempio nella slide sopra, in cui riceve palla sul cerchio di centrocampo e serve Faraoni sul lato debole con un cambio di gioco spettacolare. La Fiorentina si è assicurata un giocatore di grandissima qualità.
FONTE: CalcioNews24.com
L'IMPRESA CONTRO LA JUVE
L'Hellas sulle pagine dei quotidiani del mondo
11/02/2020 10:51
La favola dell'Hellas di Juric appassiona anche all'estero. L'impresa "Davide contro Golia" di sabato sera contro la Juventus non è passata inosservata anche al di là delle Alpi. Il prestigioso quotidiano inglese "The Guardian" (uno dei più importanti al mondo) ha dedicato la prima pagina, della sezione sportiva del calcio estero, all'Hellas.
"Il Verona ha fatto una grande partita per battere i leader della Serie A, la Juventus, per 2-1 allo stadio Bentegodi sabato, infliggendo la terza sconfitta della stagione ai Campioni d'Italia - si legge su The Guardian - Cristiano Ronaldo ha segnato un nuovo record per la Juventus segnando nella decima partita consecutiva ma questo non è servito. I gialloblù hanno lasciato i bianconeri sbalorditi quando Fabio Borini ha pareggiato e poi il rigore di Giampaolo Pazzini ha ribaltato il match. La Juve resta in testa a 54 punti, ma è raggiunta dall'Inter. Ora Il Verona è salito al sesto posto con 34 punti, allungando la propria corsa imbattuta a otto partite".
L'HELLAS AL MOMENTO E' AL SESTO POSTO
L’armata gialloblù di Ivan che viaggia in Europa
09/02/2020 10:10
L’Hellas di Juric non ha più limiti: anche la capolista Juventus si è inchinata alla micidiale armata del tecnico croato che continua ad impressionare per la qualità del gioco e l’atletismo che viene espresso ogni settimana sul campo.
Il Verona, davanti al marziano Cristiano Ronaldo, è stato ancora una volta commovente. Borini e Pazzini hanno fatto esplodere il Bentegodi, consegnando i tre punti al popolo gialloblù. Succede tutto nella ripresa: al vantaggio della Juventus, con Cristiano Ronaldo, ha risposto Borini con un diagonale chirurgico. E nel finale segna capitan Pazzini, su rigore, che mette ancora una volta la firma sulla vittoria.
L’Hellas al momento è virtualmente dentro l’Europa con il sesto posto, a 34 punti, che significa qualificazione all’Europa League. Un’impresa, in questo primo bilancio della stagione a febbraio, che nessuno poteva pronosticare. Un rendimento eccezionale che porta la firma di un nome e cognome preciso e ben riconoscibile: Ivan Juric.
LA TECNOLOGIA POI INTERVIENE SUL RIGORE DECISIVO
L'Hellas più forte anche delle linee del Var
09/02/2020 09:30
E pensare che era stato annullato un gol per un fuorigioco millimetrico a Kumbulla, un rigore non dato che, dal vivo, sembrava netto (Cuadrado su Zaccagni) e infine la direzione di Massa, per alcuni falli non fischiati, che aveva indispettito, per usare un eufemismo, il Bentegodi (anche per i precedenti con l'arbitro ligure). Ma alla fine è stata proprio una decisione del Var a decretare un rigore sacrosanto per l'Hellas che ha portato Pazzini sul dischetto per il gol della vittoria.
Il Verona di Juric vince contro tutto e tutti: questa volta è andato anche oltre il Var che era intervenuto in maniera pignola nel primo tempo per annullare (dopo due minuti, a festeggiamenti fatti e finiti) il gol, in fuorigioco millimetrico, del difensore albanese. Anche questa volta si è cercato il pelo nell'uovo, per questo episodio chiave del match che poteva affossare il morale della squadra, come era successo con il piede di Lazovic contro la Roma. Ma questa volta la forza del Verona è andata anche oltre le linee del Var e la Juventus della stella CR7 è uscita con le ossa rotta dal Bentegodi.
VERONA-JUVENTUS 2-1
Un grandissimo Verona ribalta la Juventus: 2-1
08/02/2020 19:52
Straordinario Verona. Continua il capolavoro di Ivan Juric. L'Hellas affonda anche la Juventus capolista e lo fa in rimonta da 0-1 a 2-1. E' l'8° risultato utile consecutivo per i gialloblù che adesso sognano l'Europa. Con questa vittoria l'Hellas è 6° in classifica (zona Europa League) con 34 punti. Una gara fantastica quella degli uomini di mister Juric che già nel primo tempo, dominano per mezz'ora, vanno al tiro più volte, segnano con Kumbulla, ma la rete viene annullata dal VAR per fuorigioco millimetrico dello stesso difensore . I ritmi sono altissimi, seppur per gli scaligeri era la 3^ gara in 7 giorni. Hellas in gran spolvero in tutti i sensi, ma la Juventus mette paura coi pali di Douglas Costa e Ronaldo. Nella ripresa, bianconeri in vantaggio con Ronaldo al 65' e Juric risponde togliendo Zaccagni per mettere Pazzini. Il "Pazzo" si mette subito in evidenza con un colpo di testa al 71', facilmente parato da Szczesny e dialoga bene con Borini. Proprio quest'ultimo al 76', pareggia i conti approfittando di un errore di controllo di Pjanic. Discesa dalla sinistra e palla sull'angolo lontano. L'Hellas ci crede. All'83', sponda di Pazzini per Borini, altra conclusione del nr 16 e palla deviata in corner. Dall'angolo nasce la rete del vantaggio gialloblu': palla in mezzo e Bonucci nel contrastare Kumbulla colpisce la sfera col braccio. L'arbitro Massa viene richiamato dal VAR e concede il penalty, trasformato da Pazzini (86'). Il Bentegodi è una bolgia. Vengono concessi 6' di recupero ma il risultato non cambia più. Il Verona vince meritatamente una grandissima gara ed ora nel prossimo turno affronterà l'Udinese in trasferta il 16 febbraio alle ore 12.30.
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Fine Match
concessi 6 minuti di recupero
86', GOL-VERONA: il rigore viene battuto da Pazzini che spiazza Szczesny.
84', dal corner Kumbulla svetta di testa, palla leggermente deviata che scheggia la traversa. Massa viene richiamato al VAR e concede il rigore al Verona perchè la deviazione è avvenuta di braccio da Bonucci che viene ammonito.
83', occasione per il Verona: Pazzini fa sponda per Borini che si lancia verso la porta bianconera, tiro e deviazione in corner.
82', cambio nella Juventus: dentro De Sciglio e fuori Bentancur.
79', cambio nel Verona: dentro Dimarco e fuori Lazovic.
76', GOL-VERONA: Borini!!! Errore di controllo di Pjanic che serve Borini che si lancia dalla sinistra verso Szczesny: diagonale e rete gialloblù.
75', giallo a Dybala per fallo su Borini.
72', esce Douglas Costa e dentro Ramsey.
71', subito il "Pazzo" in evidenza: colpo di testa su assist di Lazovic, ma Szczesny è ben piazzato.
69', nel Verona esce Zaccagni e va dentro Pazzini.
65', GOL-JUVENTUS: triangolazione Ronaldo-Dybala-Ronaldo, con quest'ultimo che si lancia verso Silvestri, elude la marcatura di Rrahmani e deposita in rete.
61', conclusione di Borini in diagonale dalla sinistra: parata facile di Szczesny.
59', cambio nella Juventus dentro Dybala e fuori Higuain.
58', cambio nel Verona fuori Veloso e dentro Verre.
55', Juventus che ragiona, ma Verona che appena può non disdegna di attaccare. Faraoni dalla destra mette in mezzo, arriva nel Zaccagni al centro dell'area e contrastato da Cuadrado non riesce a battere a rete.
50', partenza favorevole alla Juventus che ha iniziato con un piglio diverso rispetto al primo tempo.
Via alla ripresa
Grande primo tempo dell'Hellas contro la Juventus. I gialloblù giocano meglio dei bianconeri capolisti ed arrivano al gol al 21' con Kumbulla di testa su assist di Veloso. Peccato però che l'arbitro Massa, dopo qualche minuto, annulli tutto con l'ausilio del VAR per fuorigioco millimetrico dello stesso nr 24. Prim'ancora però (19'), la Juventus con Douglas Costa, in contropiede colpisce la traversa. Il Verona non demorde e continua a farsi apprezzare per ritmo, coraggio, schemi e palleggio. Al 10' è Faraoni ad impensierire Szczesny e successivamente all'11' sfiora il gol Rrahmani. Al 18' a provarci è Borini, ma il suo tiro potente dalla destra, si spegne sul fondo dall'altra parte. L'ultimo sussulto scaligero arriva al 30' con Faraoni: botta e palla fuori. Nella prima mezz'ora c'è solo L'Hellas in campo. Verso la fine del tempo però, sale in cattedra la Juventus grazie soprattutto a C. Ronaldo che colpisce un palo al 36'. Ancora CR7 si rende pericoloso al 41' (diagonale) e al 43' (colpo di testa).
finisce il primo tempo dopo 1' di recupero
43', cross di Douglas Costa per la testa di Rolando, palla fuori. Juventus pericolosa.
42', ammonito Pessina per fallo su De Ligt.
41', altra occasione per la Juventus con Ronaldo, sempre sulla sinistra, conclusione in diagonale, palla esce dall'altra parte.
39', giallo per Lazovic per fallo su Cuadrado.
36', discesa di Ronaldo sulla sinistra, il nr 7 bianconero si accentra, conclude debolmente e la palla colpisce il palo alla sinistra di Silvestri.
30', Zaccagni si accentra e poi appoggia verso destra per l'accorrente Faraoni: botta in diagonale, palla fuori.
21', punizione di Veloso dalla trequarti, testa di Kumbulla che sbuca alle spalle di Bonucci al centro dell'area e Szczesny è battuto. L'arbitro annulla la rete con l'ausilio del VAR per fuorigioco del difensore.
20', Alex Sandro ammonito per fallo su Faraoni.
19', alla prima occasione, in contropiede, la Juve prende la traversa con Douglas Costa lanciato a rete.
18', continua a comandare il Verona: tiro rasoterra di Borini dal limite, palla che sfila fuori.
11', dall'angolo, sfera a Pessina che tira verso il secondo palo, Rrahmani col tacco sfiora, ma la palla esce sul fondo. Verona comanda il gioco.
10', tiro potente di Faraoni dalla destra, alza in angolo Szczesny.
8', punizione per l'Hellas: Veloso dalla trequarti batte verso il centro dell'area per la testa di Gunter, palla alta.
5', gara veloce e di buon ritmo. Verona aggressivo con Pessina che al momento gioca a uomo su Pjanic.
Via al primo tempo
Tutto pronto al Bentegodi. Hellas e Juve di fronte per la 23^ giornata di Campionato. Nessuna sorpresa nell'11 titolare scaligero. Mister Juric, ritrova Amrabat a centrocampo (che agirà insieme a Veloso), mentre in avanti, Pessina va ad affiancare Zaccagni sulle trequarti, per dar manforte alla punta Borini. Sulle fasce, manco a dirlo, Lazovic e Faraoni e nel pacchetto arretrato i soliti Rrahmani, Kumbulla e Gunter. Nella Juventus, l'allenatore Sarri pare che abbia scelto il modulo 433 (poi si vedrà in corso di gara) con il trio Douglas Costa, Higuain e Ronaldo in prima linea. In difesa, Cuadrado a destra e Alex Sandro a sinistra, mentre in mezzo De Ligt e Bonucci. A centrocampo, Pjanic giocherà da play, affiancato da Rabiot e Bentancur.
TABELLINO
VERONA-JUVENTUS 2-1
MARCATORI: 65' Ronaldo, 76' Borini, 86' Pazzini su rigore
HELLAS VERONA (3-4-2-1): Silvestri; Rrahmani, Kumbulla, Gunter; Faraoni, Amrabat, Veloso, Lazovic; Zaccagni, Pessina; Borini
A disposizione: Berardi, Radunovic, Eysseric, Stepinski, Di Carmine, Pazzini, Verre, Bocchetti, Dimarco, Dawidowicz, Empereur, Adjapong
All.: Juric
JUVENTUS (4-3-3): Szczesny; Cuadrado, De Ligt, Bonucci, Alex Sandro; Rabiot, Pjanic, Bentancur; Douglas Costa, Higuain, Ronaldo
A disposizione: Pinsoglio, Buffon, De Sciglio, Ramsey, Dybala, Matuidi, Rugani, Olivieri, Coccolo
All.: Sarri
Arbitro: Davide Massa (Sez. AIA Imperia)
Assistenti: Alberto Tegoni (Sez. AIA Milano), Valerio Colarossi (Sez. AIA Roma 2)
ANDREA FAEDDA
FONTE: TGGialloBlu.it
SERIE A
Pazzini meglio di CR7 e Ibra: top rigorista nella storia della Serie A
09.02.2020 13:46 di Giacomo Iacobellis Twitter: @giaco_iaco
Gli anni passano, ma i gol restano... Così, dopo il 2-1 firmato dal dischetto ieri sera contro la Juventus, Giampaolo Pazzini è diventato il miglior rigorista della storia della Serie A. Alla soglia dei 36 anni, il centravanti dell'Hellas Verona ha trasformato infatti 23 rigori su 24 totali battuti nel massimo campionato italiano: una statistica del 95,8%, con un solo errore contro l'Udinese dell'allora portiere Samir Handanovic commesso il lontano 3 dicembre 2011.
Chi dietro al Pazzo? Cristiano Ronaldo della Juventus, con 12 rigori trasformati su 13 (percentuale del 92,3%), e Zlatan Ibrahimovic del Milan, con 23 rigori trasformati su 25 (percentuale del 92%).
SERIE A
Le pagelle di Borini - Scaricato dal Milan, riscoperto (e rilanciato) da Juric
09.02.2020 11:52 di Giacomo Iacobellis Twitter: @giaco_iaco
"Un'energia da caricare le auto elettriche nel parcheggio: pressa per due, calcia, nell'azione dell'1-1 è freddissimo. Riscoperto da Juric". La Gazzetta dello Sport di questa mattina premia con un 7 in pagella la bella partita di Fabio Borini contro la Juventus. È stato l'ex Milan, d'altronde, a riaccendere le speranze del Verona segnando l'1-1 (secondo centro in gialloblù), oltre a offrire la solita prestazione di grande sacrificio a tutto campo, proprio come evidenzia anche il Corriere dello Sport: "Gioca da attaccante lavorando come un mediano ma restando lucido come un bomber. Il gol del pareggio arriva in mezzo a una partita che dovrebbe essere d'esempio per chi ricopre il suo ruolo. Dimostra che fatica e tecnica possono stare insieme". Il Milan a gennaio lo ha scaricato senza troppi pensieri, ora Borini è l'autentico uomo in più della rivelazione Verona.
Questi tutti i voti di Fabio Borini:
TMW: 7
La Gazzetta dello Sport: 7
Corriere dello Sport: 7,5
Tuttosport: 7
TuttoHellasVerona: 8
SERIE A
Le pagelle di Pjanic - Messo in crisi da Pessina. Poi l'assist a... Borini
09.02.2020 11:33 di Giacomo Iacobellis Twitter: @giaco_iaco
"L'errore sul gol di Borini è la foto sulla sua gara, ma c'è altro: il Verona, a quel ritmo, gli toglie l'ossigeno. E Mire non trova mai la strada". La Gazzetta dello Sport di oggi analizza così la prova insufficiente di Miralem Pjanic contro l'Hellas Verona. Messo in crisi dal ben più giovane (e quindi molto meno esperto) Matteo Pessina, il centrocampista della Juventus al Bentegodi ha infatti sofferto tantissimo, soprattutto nel primo tempo. Fino alla ciliegina sulla torta - si fa per dire - della ripresa: l'assist, seppur involontario, a Borini per l'1-1 gialloblù che ha avviato la rimonta. Troppa leggerezza, poca fame e scarsa lucidità: dov'è finito il vero Miralem Pjanic?
Questi tutti i voti di Miralem Pjanic:
TMW: 5
La Gazzetta dello Sport: 4,5
Corriere dello Sport: 5
Tuttosport: 5
TuttoJuve: 4,5
SERIE A
Le pagelle di Sarri - Juve brutta, molle e CR7-dipendente: alibi quasi finiti
09.02.2020 11:14 di Giacomo Iacobellis Twitter: @giaco_iaco
"La sconfitta è brutta, bruttissima, ma è l'atteggiamento della sua squadra, soprattutto dietro, che lo deve preoccupare".
"La Juve parte male, va sotto fisicamente e mentalmente: morbida, mai cattiva, con meno voglia di vincere del solito. Brutti, brutti segnali".
Il Corriere dello Sport e La Gazzetta dello Sport, questa mattina, leggono rispettivamente così la sconfitta della Juventus sul campo dell'Hellas Verona. Con un aggettivo che sembra farla da padrone in entrambe le pagelle: "Brutto". La squadra di Maurizio Sarri, d'altronde, continua a non convincere per molteplici ragioni: terza sconfitta nelle ultime cinque trasferte, un gioco che non si vede, tanti giocatori spaesati, il cui rendimento è al di sotto delle aspettative, e gli alibi che diminuiscono settimana dopo settimana. E intanto, ieri al Betengodi, ecco un altro grave passo falso, specialmente dal punto di vista della mentalità. La dipendenza totale da Cristiano Ronaldo non può essere la soluzione a tutti questi problemi.
Questi tutti i voti di Maurizio Sarri:
TMW: 5
La Gazzetta dello Sport: 5
Corriere dello Sport: 5
Tuttosport: 5
TuttoJuve: 5
ALTRE NOTIZIE
Verona-Juve, moviola Gazzetta: rigore impeccabile, bravi Fabbri e Var
09.02.2020 11:05 di Pierpaolo Matrone Twitter: @pieromatrone
La Juventus cade sul campo dell'Hellas Verona dopo esser passata in vantaggio con la rete di Ronaldo, rimontata da Borini prima e Pazzini poi su calcio di rigore. Ma c'era quel penalty? Sì, come scrive La Gazzetta dello Sport nella sua consueta moviola post-partita: "Al 52’ la Juventus reclama un mani di Gunter in area Verona, Massa fa giocare e le immagini mostrano che ha visto bene: il gialloblù ha rischiato, il suo braccio sinistro era aperto, ma il pallone lo prende sul destro regolarmente chiuso. Al 56’ in area Juve Cuadrado e Gunter vanno giù, ma Massa vede bene: entrambi vanno sul pallone, non è rigore. All’85’ dopo un calcio d’angolo del Verona il Var Fabbri manda il direttore di gara al monitor e fa bene: Bonucci colpisce il pallone col braccio: un fallo di mano netto quanto duro da vedere, tanto che nessuno aveva protestato. Giusti rigore e giallo".
SERIE A
Le pagelle di Juric - La sua Atalanta in miniatura strapazza la Juventus
09.02.2020 10:55 di Giacomo Iacobellis Twitter: @giaco_iaco
"Stordisce la Juve col suo calcio trap, altro ritmo senza respiro. Oltre a questo - e si sa - c'è la testa: il Verona vince perché vuole vincere". La Gazzetta dello Sport di oggi celebra così la sontuosa prova dell'Hellas Verona di mister Ivan Juric, ieri sera contro la Juventus (2-1 in rimonta). "Firma l'impresa della stagione veronese. Stravince per come prepara la partita, come la guida e come la cambia con le sostituzioni", fa prontamente eco alla rosea il Corriere dello Sport. Il tecnico gialloblù, d'altronde, in questi mesi ha plasmato una squadra piena di coraggio, identità e personalità, esaltandone i singoli e soprattutto il collettivo. Una sorta di Atalanta in miniatura, capace di correre e pressare a ritmi altissimi per 90 minuti, che ormai non può più essere definita una semplice sorpresa.
Questi tutti i voti di Ivan Juric:
TMW: 7
La Gazzetta dello Sport: 7,5
Corriere dello Sport: 8
Tuttosport: 8
TuttoHellasVerona: 8
SERIE A
Le pagelle di Cristiano Ronaldo - Il CR10 della Juve oggi è un uomo solo
09.02.2020 10:36 di Giacomo Iacobellis Twitter: @giaco_iaco
"Un uomo solo al comando. Un uomo solo, più che altro: un palo dal nulla, un'altra occasione autoprodotta, quel gran gol. Che può fare di più?". La Gazzetta dello Sport di stamane lancia questo interrogativo dopo l'ennesima prova convincente - un lampo nel buio - di Cristiano Ronaldo. Primo calciatore della storia della Juventus ad andare a segno in ben dieci partite consecutive di Serie A, CR7 ieri sera a Verona ha trovato d'altronde il suo 23° gol stagionale (20° in campionato): numeri straordinari, che confermano l'eccellenza dell'asso portoghese, ma allo stesso tempo anche la dipendenza totale che si è creata nei suoi confronti in casa bianconera. La Juve di Sarri è infatti ancora ben lontana dal calcio totale ed emozionante del suo Napoli, con l'ex Real Madrid unico riferimento offensivo in un sistema di gioco che soffre l'assenza di una vera alternativa. E così, alla lunga, non può funzionare...
Questi tutti i voti di Cristiano Ronaldo:
TMW: 6,5
La Gazzetta dello Sport: 7
Corriere dello Sport: 7,5
Tuttosport: 7
TuttoJuve: 7
RASSEGNA STAMPA
Juventus, La Stampa: "Ronaldo illude, il Verona la ribalta di rigore"
09.02.2020 09:33 di Pierpaolo Matrone Twitter: @pieromatrone
Taglio alto interamente dedicato al calcio quest'oggi su La Stampa. Si parte dal Torino, andato k.o. in casa contro la Sampdoria nell'anticipo di ieri. "La cura Longo non funziona. Anche la Samp batte i granata", si legge. A piangere è anche l'altra torinese, la Juventus, battuta a Verona da un Hellas sorprendente: "Ronaldo illude i bianconeri, poi il Verona ribalta e vince di rigore". Infine spazio al derby tra Inter e Milan: "L'Inter cerca i tre punti per agguantare la capolista".
RASSEGNA STAMPA
Il Gazzettino: "Impresa Verona che ferma la corsa della Juve"
09.02.2020 08:53 di Pierpaolo Matrone Twitter: @pieromatrone
La Juventus cade sul campo dell'Hellas Verona e adesso rischia di essere raggiunta dall'Inter in vetta alla classifica. In prima pagina Il Gazzettino dedica spazio anche alla debacle bianconera, scrivendo così in taglio alto: "Ronaldo non basta, impresa Verona che ferma la corsa della Juve".
RASSEGNA STAMPA
Juventus, La Gazzetta dello Sport: "Ahi Juve! Ricaduta Sarri"
09.02.2020 08:03 di Pierpaolo Matrone Twitter: @pieromatrone
Se per l'Inter questo derby vale tanto il merito è anche della Juventus, che nell'anticipo di ieri sera è andata k.o. sul campo di un Hellas Verona straordinario. E La Gazzetta dello Sport dedica il suo taglio alto proprio ai problemi della Vecchia Signora. "Ahi Juve!", si legge sulla Rosea, che poi fa un sunto di quanto accaduto al Bentegodi: "CR7 non basta più. Super Verona, ricaduta Sarri". Prima Ronaldo illude, poi Borini e Pazzini spazzano via i bianconeri.
RASSEGNA STAMPA
L'apertura del Corriere dello Sport su Verona-Juve: "Roba da Pazzini"
09.02.2020 07:13 di Pierpaolo Matrone Twitter: @pieromatrone
L'illusione di Cristiano Ronaldo, la concretezza di Fabio Borini e Giampaolo Pazzini. Hellas Verona-Juventus, risultato finale 2-1, è stata una partita tirata e alla fine spettacolare per quanto s'è visto nel finale. Al punto da far titolare al Corriere dello Sport in apertura "Roba da Pazzini", perché è proprio dell'attaccante scaligero - che entra e segna su rigore - la rete che vale i tre punti per Juric e la sua banda. Un k.o. clamoroso per i bianconeri, che ora rischiano di essere ragigunti in vetta dall'Inter.
Che derby - Per l'Inter l'occasione è ghiottissima, ma di certo non sarà facile conquistare i tre punti nel derby contro il Milan in programma per stasera. "Inter all'attacco, guarda che derby", titola sotto l'apertura il Corriere dello Sport, che si sofferma sulla vetrina del Meazza: Conte vuole la vittoria per agganciare i bianconeri, mentre Pioli - che recupera Ibra - non vuole perdere il treno per l'Europa.
Vola l'Atalanta - Ad aprire il sabato di Serie A un altro big match, quello tra Fiorentina e Atalanta al Franchi, e anche in questo caso le emozioni non sono mancate. "Chiesa c'è, la Dea di più", titola il Corriere dello Sport, ponendo l'accento sul successo orobico che vale il quarto posto in solitaria in classifica. I ragazzi di Gasperini sono stati bravi a sfruttare il passo falso della Roma con il Bologna, mentre ai viola non è bastato il ritorno al gol di Federico Chiesa, che è valso solo l'illusione del primo tempo.
Roma in crisi? - Ad aprire questo turno di Serie A è stata la Roma, che venerdì sera è andato k.o. all'Olimpico contro il Bologna. Per i giallorossi potrebbe essere nata una crisi, per il Corriere dello Sport non c'è bisogno neanche del condizionale. "La Roma all'ultimo veleno", il titolo del quotidiano romano che fa un viaggio nei problemi giallorossi, dai punti di riferimento che mancano fino a qualche scelta sbagliata e dissidio interno.
RASSEGNA STAMPA
L'apertura di Tuttosport: "Il Verona è super. Sarri non va"
09.02.2020 07:08 di Andrea Piras
"Il Verona è super. Sarri non va". Questo il titolo in prima pagina dell'edizione odierna di Tuttosport. La Juventus è stata battuta a Verona da un ottimo Hellas che invece aggancia la zona europea. Per i bianconeri di Sarri è la seconda sconfitta di fila in trasferta dopo Napoli.
Stasera il derby - Occasione ghiotta questa sera per l'Inter che sarà però impegnata nel derby della Madonnina. Questo il titolo in taglio basso: "Inter, se vinci prendi la Juve".
Super Atalanta - "Festival Atalantaè la Dea del gol". Questo il titolo relativo alla formazione di Gasperini che nell'anticipo del pomeriggio si è imposta 2-1 sulla Fiorentina e si è confermato miglior attacco del torneo.
Crisi Toro - Non basta al Torino il cambio di allenatore. E' amaro il debutto di Longo sulla panchina granata, sconfitto in rimonta 3-1 dalla Sampdoria. Questo il titolo: "Sprofondo granata".
SERIE A
Pjanic in affanno, Douglas Costa sfortunato: i voti di TMW
09.02.2020 06:05 di Michele Pavese Twitter: @7mp84
Szczesny 6 - Mette una pezza quando può (straordinaria la parata su Faraoni), incolpevole sui due gol subiti.
Cuadrado 5,5 - Schierato ancora una volta da terzino, non riesce a incidere, anche se non soffre particolarmente Lazovic. Nel finale alza il raggio d'azione con l'ingresso di De Sciglio, senza creare pericoli.
De Ligt 6 - Prestazione senza particolari sbavature per il difensore olandese, che è sempre molto attento e limita i danni.
Bonucci 5,5 - Sbroglia un paio di situazioni complicate, soprattutto nel primo tempo. Poi commette l'ingenuità decisiva, regalando il rigore al Verona.
Alex Sandro 5,5 - Nel primo tempo sembra un pesce fuor d'acqua. Il Verona attacca molto dalle sue parti e non riesce a prendere le misure. Nella ripresa migliora ma non arriva alla sufficienza.
Bentancur 5,5 - Uno dei più positivi in una serata negativa per la Juventus. Personalità e buone geometrie, i compagni di squadra non lo aiutano. Ha un po' di responsabilità nell'azione che porta al pareggio di Borini e questo incide sulla valutazione finale. (Dall'82' De Sciglio s.v.).
Pjanic 5 - In grande difficoltà sul pressing degli avversari, perde qualche pallone di troppo e serve inavvertitamente Borini in occasione del gol dell'1-1.
Rabiot 6 - È in crescita, ma non riesce ancora ad essere determinante, un fattore. Quando i ritmi si alzano, va in difficoltà.
Douglas Costa 6 - Qualche accelerazione, una traversa e poco più. E arriva anche un altro infortunio muscolare. Quando esce, i bianconeri si spengono. (Dal 72' Ramsey 5,5 - Non riesce a entrare col piglio giusto, non trova mai la giocata vincente).
Higuain 5,5 - Si muove e prova a giocare di sponda. Ha una sola occasione, dopo 90", poi viene sempre controllato bene. (Dal 59' Dybala 5,5 - Entra con la voglia di spaccare il mondo e la Juve sblocca la partita. Poi cala alla distanza).
Cristiano Ronaldo 6,5 - Ormai la squadra bianconera dipende da lui, e questo è un fattore su cui Sarri deve lavorare. È l'unico a creare pericoli per tutta la partita, trova la rete per la decima partita consecutiva.
SERIE A
TMW - Juve, Szczesny: "In trasferta ci sono difficoltà. CR7 era arrabbiato"
09.02.2020 00:45 di Rosa Doro
Dopo la sconfitta rimediata a Verona, il portiere della Juventus Szczesny è intervenuto in mixed zone. Ecco le sue parole riprese da TMW:
Vi siete confrontati tra di voi?
"No, parleremo domani come sempre".
Ciò che vi preoccupa?
"Abbiamo capito che nei momenti importanti della partita non siamo stati attenti, dobbiamo capire cosa è successo".
Le motivazioni vengono meno?
"Non credo perché in casa abbiamo fatto molto bene, abbiamo fatto molti gol, mentre in trasferta abbiamo fatto più difficoltà e bisogna correggerlo subito perché è imbarazzante che una squadra di questo valore lasci punti per strada in questo modo".
C'è il rischio che Sarri non sia perfetto per questa squadra o la strada è quella giusta?
"No, io credo che la strada sia quella giusta però è chiaro che c'è un grande margine di crescita. In casa abbiamo visto una Juve che vince e gioca bene, in trasferta non siamo riusciti a farlo ma la strada è quella giusta".
Ronaldo era arrabbiato?
"Sì come tutti noi perché abbiamo lasciato tre punti importanti per strada, era arrabbiato. Lui fa di tutto per farci vincere, fa gol in ogni partita, invece noi oggi non siamo stati in grado".
SERIE A
L'Atalanta 2.0 emersa dal nulla: il Verona è la sorpresa più bella
09.02.2020 00:04 di Michele Pavese Twitter: @7mp84
Il campionato italiano ha già trovato la nuova Atalanta? Forse è presto per dirlo, ma i risultati ottenuti fino a questo momento dall'Hellas Verona sono emblematici e raccontano la grandissima stagione della squadra di Ivan Juric, vera sorpresa della Serie A 2019-20. Alzi la mano chi, a inizio stagione, avrebbe mai potuto immaginare che a questo punto l'Hellas sarebbe stata in lotta per un posto in Europa. Il sesto posto attuale non era nemmeno lontanamente immaginabile, probabilmente nemmeno nei sogni più arditi del presidente Setti.
Sogni e programmazione - Otto risultati utili consecutivi, tre partite difficilissime nell'arco di una settimana, contro avversari che sulla carta, ad agosto, sembravano nettamente più forti. Invece, i gialloblù hanno dato filo da torcere a Milan, Lazio e Juventus, conquistando cinque punti e togliendosi la soddisfazione di ottenere la posta piena in palio con i campioni in carica. Una vittoria arrivata, ancora una volta, grazie a un impianto di gioco collaudato, in cui tutti recitano alla perfezione il proprio spartito. Ritmi forsennati, difesa alta, nessun punto di riferimento offensivo e tanti singoli (carneadi, scarti o esordienti) capaci di esaltarsi ed esaltare una piazza che, dopo anni di anonimato e risultati altalenanti, è tornata nei piani alti del calcio nostrano. Con la speranza che questo entusiasmo non svanisca troppo in fretta; Juric dovrà essere bravo a mantenere alta la concentrazione, la società a programmare il futuro con la stessa intelligenza.
SERIE A
Hellas-Juve, i voti ai tecnici - Juric fa miracoli. Sarri, il gioco dov'è?
08.02.2020 23:18 di Michele Pavese Twitter: @7mp84
Non è più una sorpresa, non può esserlo dopo sette partite senza sconfitte, comprese quelle contro Milan e Lazio in trasferta. Imprese a metà, che avevano lasciato un retrogusto quasi amaro. Stasera, invece, l'Hellas si regala una gioia incredibile, battendo 2-1 in rimonta la Juventus. Cristiano Ronaldo illude (decima partita consecutiva a segno), Borini e Pazzini regalano a tutta la città di Verona una soddisfazione immensa.
Ivan Juric 7 - Coraggio, identità, personalità. Un'Atalanta in miniatura, che corre e pressa a ritmi altissimi. Un trittico sulla carta difficilissimo chiuso nel migliore dei modi, portando l'imbattibilità a otto partite e battendo la capolista. Contro Lazio e Milan erano arrivati due pareggi, stasera un successo meritato, frutto di una prestazione davvero perfetta; l'Hellas non si è abbattuto dopo lo svantaggio e ha ribaltato il risultato grazie agli elementi di maggiore esperienza. In una squadra composta da tanti giovani ed esordienti in Serie A, l'apporto di Borini e Pazzini può risultare determinante; proprio l'ingresso in campo del Pazzo è stato la mossa decisiva.
Maurizio Sarri 5 - Terza sconfitta nelle ultime cinque trasferte, un gioco che non si vede, tanti giocatori spaesati, il cui rendimento è al di sotto delle aspettative, e gli alibi che diminuiscono settimana dopo settimana. La Juve fa fatica a contrastare la veemenza del Verona e domani può essere raggiunta dall'Inter in vetta alla classifica; doveva essere un weekend da sfruttare, invece i bianconeri incappano nell'ennesima prova deludente. Si salva solo Ronaldo e la dipendenza dal portoghese comincia a essere un motivo di grande preoccupazione.
SERIE A
Serie A, la classifica aggiornata: frena la Juve, Verona a -5 dalla Roma
08.02.2020 22:57 di Alessandra Stefanelli
Risultato a sorpresa nell’anticipo serale della 23esima giornata di Serie A. La Juventus è infatti incappata nella sua terza sconfitta stagionale, perdendo sul campo del sempre più sorprendente Verona. I bianconeri restano al primo posto in classifica con 54 punti, ma domani rischiano di essere agganciati dall’Inter e avvicinati dalla Lazio, se le due rivali della Vecchia Signora dovessero vincere le loro rispettive gare. Continua a volare, intanto, la formazione scaligera, che si porta al sesto posto a cinque punti dalla Roma quinta. Di seguito la classifica aggiornata:
Juventus 54*
Inter 51
Lazio 50
Atalanta 42*
Roma 39*
Hellas Verona 34
Bologna 33*
Cagliari 32
Parma 32
Milan 32
Napoli 30
Torino 27*
Sassuolo 26
Fiorentina 25*
Udinese 24
Sampdoria 23*
Lecce 19
Genoa 16
Brescia 15
SPAL 15
* Una partita in più
SERIE A
La Juve cade a Verona: non basta CR7, Borini e Pazzini puniscono Sarri
08.02.2020 22:46 di Michele Pavese Twitter: @7mp84
Non è più una sorpresa, non può esserlo dopo sette partite senza sconfitte, comprese quelle contro Milan e Lazio in trasferta. Imprese a metà, che avevano lasciato un retrogusto quasi amaro. Stasera, invece, l'Hellas si regala una gioia incredibile, battendo 2-1 in rimonta la Juventus. Cristiano Ronaldo illude (decima partita consecutiva a segno), Borini e Pazzini donano a tutta la città veronese una soddisfazione immensa.
Pali e fuorigioco - Higuain va al tiro da buona posizione dopo 90", Gunter evita guai grossi a Silvestri con una provvidenziale scivolata. Sembra un inizio promettente per la Juventus, ma la serata dei bianconeri sarà molto complicata. L'intensità dei gialloblù mette in crisi gli ospiti, che fanno molta fatica a contrastare con efficacia gli avversari, che giocano con grande precisione, senza dare punti di riferimento alla difesa. Szczesny si supera su una saetta di Faraoni, poi Rrahmani manca la deviazione da due passi. La fase centrale è tutta di marca veronese: dopo una clamorosa traversa di Douglas Costa, al 21' i ragazzi di Juric passano con Kumbulla, bravo a svettare su un calcio di punizione battuto da Veloso. Il difensore non fa nemmeno in tempo a scartare il suo regalo di compleanno (oggi compie 20 anni) perché il VAR richiama Massa, segnalando un fuorigioco millimetrico. Gli scaligeri abbassano i ritmi nel finale e la Juventus rischia di approfittarne: Ronaldo prima colpisce il palo da fuori, poi spedisce a lato di pochissimo.
Segna sempre Ronaldo - Sarri chiede più attenzione e determinazione alla sua squadra, che nei primi 45' ha sofferto davvero troppo. E la Juve che rientra in campo è sicuramente diversa, mentre il Verona sembra più guardingo. Un atteggiamento che costa subito caro alla formazione di casa, perché Ronaldo punisce al 65': il portoghese, servito dal neo-entrato Dybala, si invola nella metà campo avversaria, punta Rrahmani e calcia in diagonale. Nulla da fare per Silvestri, bianconeri avanti, ma Sarri perde nuovamente Douglas Costa: il brasiliano si ferma improvvisamente in mezzo al campo per un problema ai flessori della coscia sinistra.
Borini e Pazzini la ribaltano - L'Hellas si sveglia dal torpore e torna a giocare come nel primo tempo, con aggressività e senza paura. E al 76' trova il meritato pareggio: un rimpallo al limite dell'area bianconera favorisce Borini, che è freddo davanti al portiere polacco e fa 1-1. I gialloblù a questo punto non si accontentano: l'area ospite è presa d'assalto e da un contrasto tra Bonucci e Kumbulla nasce l'episodio decisivo. Il VAR richiama Massa, che nota il braccio largo del difensore azzurro; dal dischetto si presenta Pazzini, che non sbaglia e fa impazzire di gioia il Bentegodi. Ottavo risultato utile consecutivo per l'Hellas e sesto posto solitario in classifica. Verona sogna, la Juve avrà molto da riflettere dopo l'ennesimo passo falso. E domani l'Inter può trovare l'aggancio in vetta.
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
La vittoria del Verona sulla Juventus ha avverato uno dei sogni più anelati dai tifosi dell'Hellas. Allo stadio, nei bar e sul web è stato un tripudio gialloblù. E noi, fra le innumerevoli manifestazioni di giubilo, abbiamo deciso di pubblicare questa lettera da brividi arrivata in redazione.
Ieri sera sono andato a letto tardi, verso le 2.30, per guardare la fine di Sanremo. Il solito istrionico Fiorello mi ha tenuto sveglio fino alla proclamazione di Diodato. Mi sono addormentato con questo ragazzo che urlava: “Fai rumore!”.
L’andare a dormire tardi mi ha stimolato un sonno profondo e pregno di sogni. E sono stati sogni pazzeschi.
Ho sognato che in città e sui social, prima del fine settimana, si respirava una atmosfera frizzantina, tutta intorno al big match che avrebbe riempito il catino Bentegodi di 28 mila tifosi. L’Hellas veniva da un paio di gare molto convincenti con Milan e Lazio in trasferta ed era chiamata ad una prova impossibile: fermare la capolista Juventus.
Nel mio sogno però c’era qualcosa di magico nell’atmosfera del pre-partita in città: bastava parlare con qualcuno, fare un giro sulle pagine facebook degli amici o dei gruppi social dei tifosi, per sentire una ventata di speranza tenuta nascosta, di consapevolezza mal celata, di quasi certezza però non dichiarata apertamente.
Tanti post con fotografie di vecchi successi dell’Hellas sulla Juve nell’anno dello scudetto, il gol di Preben Elkjear Larsen senza una scarpa, il tabellone segnapunti del Bentegodi pre-Italia 90, sopra la Sud. Una cosa che ricordo molto chiaramente è di avere sentito, nel sogno, la stessa tensione emotiva che avevo provato prima di Verona-Cittadella, ritorno della finale di playoff di serie B, quando dopo una sconfitta per 2-0 a Cittadella, l’Hellas era chiamata all’impresa davanti ai suoi tifosi, e si sa, “al Bentegodi, è tutta un’altra storia”.
Mi rigiro su un fianco e vedo le squadre scendere in campo. Vedo un Hellas che nei primi trenta minuti di partita schiaccia la capolista nella sua metà campo.
Dalla curva famiglia in cui sono seduto vedo una Squadra con la S maiuscola, con la casacca blu, che gioca all’unisono: 11 giocatori che si trovano a memoria, che giocano uno con l’altro e uno per l’altro e per l’allenatore, il loro condottiero. Dall’altra parte undici campioni vestiti di bianco, un po' spaesati, che cercano di fare del loro meglio ciascuno con le proprie innegabili capacità ma senza aver lo spirito d’orchestra di quelli vestiti di blu.
Mi rigiro sull’altro fianco, nel mio comodo materasso, e vedo l’Hellas andare in gol con colpo di testa di Kumbulla su cross perfetto di Veloso (per me Caetano, per l’armonia che imprime al pallone quando crossa). Vengo urtato con una spalla, in modo millimetrico da Michela quando il gol viene annullato per fuorigioco, guarda caso millimetrico e di spalla, dello stesso Marash. Ricordo poi di essermi svegliato di soprassalto sentendo una metà stadio ululare “UUUUUUUU” ad un gol che quel gran campione di CR7 si è costruito e ha finalizzato, stordendo il nostro (fino a Giugno..) solidissimo Amir Rrahmani.
E come fai a non svegliarti di soprassalto con un incubo cosi? Ho faticato non poco a rimettermi a dormire e tornare in fase onirica. Circa 11 minuti per la precisione. Il primo sogno in cui vengo catapultato dopo essermi riaddormentato mi ha mostrato un Fabio Borini, col coltello fra i denti, avventarsi su un pallone sulla fascia sinistra, dopo uno sventurato intervento di Pjanic, entrare sicuro in area di rigore, spostarsi la palla sul destro e trafiggere la password del WiFi (soprannome del portiere della Juve per la complessità nel pronunciare il suo cognome n.d.r.) con un precisissimo tiro a rientrare.
Verona-Juventus (Fotoexpress)
Ho visto i bambini davanti a me, in curva famiglia, esultare come quando gli viene regalato a Natale il gioco da loro più desiderato. Ho abbracciato il Simo e il Toto alla mia sinistra e alla mia destra. Dentro di me ho pensato: “ma che figata di sogno sto facendo?” E anche strano perché il calore dei corpi che mi abbracciano sembra proprio vero.
E’ stato allora che mi sono girato sulla schiena, godendo appieno dello strato di cinque centimetri di memory del mio materasso e forse grazie anche a questo il sogno è diventato incredibilmente ancora più bello. Dopo circa dieci minuti in questa posizione, la fase REM mi mostra Kumbulla che stacca più alto di tutti, Bonucci (uno dei giocatori più antipatici della serie A, diciamolo pure) che saltando in modo scomposto, con un braccio ancora più scomposto, devia la palla del nostro Marash sulla traversa. Il resto, nel sogno, è molto concitato, non sono sicuro di ricordarlo bene, anche perché non proprio cosa usuale quando si gioca contro la Juve, ma ci provo ugualmente.
Ricordo di aver visto l’arbitro andare verso il video del VAR a bordo campo, di tornare indietro verso l’area Juventina e indicare il dischetto del rigore. Ricordo il nostro numero 11 fermo dietro al pallone sul dischetto per minuti interminabili, forse ore. Ricordo di aver sentito una voce dentro di me sussurrarmi: “Pazzo non aver paura di tirare un calcio di rigore, non è mica da questi particolari che si giudica un giocatore.” Ricordo la palla partire dal dischetto, colpita in modo perfetto con sapienza calcistica e freddezza tipiche dei grandi campioni, gruppo nel quale il Giampaolo si annovera con una certa tranquillità. Sono certo di aver visto la palla sfiorare il palo alla sinistra del portiere, sfuggendo al di lui slancio tanto plastico e bello quanto inutile di fronte alle scelte del destino nella fatal Verona.
Sono altrettanto certo di aver visto la rete gonfiarsi e il numero 11 correre sotto la curva indicandosi con due dita della mano destra gli occhi.
Nel sogno, per un attimo, mi pare di aver fatto pace con quel 6 Novembre del 1985 dove un evidente colpo di mano di Aldo Serena nell’area Juventina, contribuì impunito a far passare un turno ai bianconeri nella prima Coppa dei Campioni giocata dal Verona, nell’anno dopo la sua cavalcata trionfale terminata con un tricolore cucito sulle maglie, e a fare dire al grandissimo Osvaldo Bagnoli a fine partita, ai carabinieri che presidiavano l’entrata degli tunnel per gli spogliatoi: “se state cercando i ladri, sono nell’altro spogliatoio”.
Ricordo un Bentegodi in festa come dopo le partite che hanno sancito una promozione di categoria. Abbracci di bambini, scambi di sorrisi, voci ormai rauche dalle urla di incitamento (“SOLI ! Insieme a voi !”).
Stamattina mi sono svegliato e mi sono prepotentemente tornati in mente i versi finali di “Cercando un altro Egitto”, una bellissima canzone di Francesco De Gregori: “Un amico di infanzia (evidentemente Juventino..), dopo questa canzone, mi ha detto: "È bellissima: è un incubo riuscito. Ma dimmi, sogni spesso le cose che hai scritto, oppure le hai inventate solo per scandalizzarmi?". Amore, amico, naviga via… devo ancora svegliarmi.“
Domenico Clementi
FONTE: LArena.it
SERIE A TIM: HELLAS VERONA-JUVENTUS 2-1
08/FEBBRAIO/2020 - 19:50
Verona - Gli aggiornamenti in diretta di Hellas Verona-Juventus, 23a giornata della Serie A TIM 2019/20, in programma oggi, sabato 8 febbraio (ore 20.45), allo stadio 'Bentegodi'.
HELLAS VERONA-JUVENTUS 2-1
Marcatore: 21' st Ronaldo, 31' st Borini, 41' st Pazzini (rig)
E dal ''Bentegodi'' per Verona-Juventus è davvero tutto, buon proseguimento di serata.
Balzo in classifica del Verona che sale al 6° posto a quota 34 punti. La Juventus rischia di essere raggiunta dall'Inter, che domani affronta il Milan nel derby.
Il Verona continua la striscia positiva e batte la capolista in rimonta grazie alla rete di Borini e al rigore di Pazzini. Alla Juventus non basta il gol del solito Cristiano Ronaldo. Nel primo tempo, legni di Douglas Costa e CR7, gol annullato a Kumbulla.
E' FINITA! VERONA-JUVENTUS 2-1! Reti di Cristiano Ronaldo, Borini e Pazzini (rig.).
90+5' Ultimi secondi al ''Bentegodi''.
90+4' La battuta raggiunge Cristiano Ronaldo, sinistro al volo debole, blocca Silvestri.
90+3' Gunter ferma Rabiot in corner.
90+2' De Ligt entra in maniera fallosa su Borini: il Verona può respirare.
90+1' Si gioca il primo dei sei minuti di recupero.
90' Sinistro altissimo di Dybala, pallone alle stelle.
88' La Juventus si riversa in attacco: calcio d'angolo.
87' PILLOLA STATISTICA: Giampaolo Pazzini ha realizzato il suo 50º gol in tutte le competizioni con la maglia del Verona.
86' GOL! VERONA-Juventus 2-1! Rigore di Pazzini. Padroni di casa in vantaggio: destro potente e angolato dal dischetto che non lascia scampo a Szczesny.
85' AMMONITO BONUCCI: fallo di mano da rigore.
85' CALCIO DI RIGORE PER IL VERONA! Tocco di mano di Bonucci sul colpo di testa di Kumbulla.
84' KUMBULLA SCHEGGIA LA TRAVERSA! Colpo di testa vicinissimo al bersaglio grosso!
83' BORINI PERICOLOSO! Borini entra in area e calcia: sinistro deviato da Bonucci in corner.
82' ULTIMO CAMBIO NELLA JUVENTUS: entra De Sciglio, esce Bentancur.
81' Gioco fermo: Rabiot a terra dopo un contrasto con Verre.
79' ULTIMO CAMBIO NEL VERONA: entra Dimarco, esce Lazovic.
78' Dybala si avventa su un pallone di Alex Sandro deviato: sinistro potente alto sopra la traversa.
77' PILLOLA STATISTICA: Fabio Borini ha segnato due gol in cinque presenze di Serie A con il Verona, tanti quanti nelle precedenti 23 gare di campionato giocate con la maglia del Milan.
76' GOL! VERONA-Juventus 1-1! Rete di Borini. Pareggio dei padroni di casa: Pjanic intercetta un passaggio ma finisce per favorire Borini, il quale trova l'angolo vincente.
75' AMMONITO DYBALA: fallo su Borini.
74' Cross di Faraoni a mezza altezza, allontana la difesa bianconera.
72' SECONDO CAMBIO NELLA JUVENTUS: entra Ramsey, esce Douglas Costa.
72' Qualche problema di carattere muscolare per Douglas Costa.
71' Colpo di testa di Pazzini: stacco imperioso ma pallone centrale per la presa di Szczesny.
69' SECONDO CAMBIO NEL VERONA: entra Pazzini, esce Zaccagni.
69' Pallone carambolato che arriva a Cristiano Ronaldo, sinistro smorzato in corner.
67' Juric manda a scaldare Pazzini.
66' PILLOLA STATISTICA: Cristiano Ronaldo è il primo giocatore della Juventus ad aver trovato il gol per 10 partite consecutive giocate dai bianconeri nella storia della Serie A.
65' GOL! Verona-JUVENTUS 0-1! Rete di Cristiano Ronaldo. Ospiti in vantaggio: assist di Dybala a campo aperto, il portoghese resiste a Rrahmani e batte Silvestri in diagonale.
63' De Ligt chiude con tempismo sull'avanzata degli scaligeri.
61' SINISTRO DI BORINI! Conclusione da posizione defilata, blocca il portiere ospite.
59' PRIMO CAMBIO NELLA JUVENTUS: entra Dybala, esce Higuain.
58' PRIMO CAMBIO NEL VERONA: entra Verre, esce Veloso.
57' Il laterale colombiano zoppica ma prova a rimanere in campo.
56' Azione pericolosa del Verona: Cuadrado si oppone alla conclusione di Zaccagni e salva Szczesny.
54' Retropassaggio pericoloso di Borini per Silvestri, il quale rinvia prima che sulla sfera si avventi Cristiano Ronaldo.
52' Proteste degli ospiti per un presunto tocco di braccio di Gunter sul tiro di Higuain: silent check che conferma la regolarità dell'intervento del difensore.
51' Lungo possesso palla dei bianconeri.
49' Baricentro molto più alto da parte della Juventus in questo inizio di ripresa.
47' Amrabat spinge il contropiede ma poi sbaglia completamente la misura del passaggio a Faraoni.
46' Nessun cambio nel corso dell'intervallo.
46' INIZIA IL SECONDO TEMPO DI VERONA-JUVENTUS! Si riparte dal risultato di 0-0.
Squadre negli spogliatoi: Juric e Sarri studiano le mosse in vista della ripresa.
Pareggio a reti bianche all'intervallo ma gara piena di emozioni: gran ritmo del Verona per mezzora, in gol con Kumbulla ch però era in fuorigioco, poi la Juventus è uscita. Legni colpiti da Douglas Costa e Cristiano Ronaldo.
Int.
FINE PRIMO TEMPO! VERONA-JUVENTUS 0-0.
45' Un minuto di recupero.
43' COLPO DI TESTA DI CRISTIANO RONALDO! Assist d'esterno di Douglas Costa, incornata del portoghese fuori di poco.
41' AMMONITO PESSINA: gomito largo su de Ligt.
41' JUVENTUS PERICOLOSA! Cristiano Ronaldo punta Gunter e poi calcia a giro, pallone fuori di poco.
40' Filtrante di Douglas Costa fuori misura, pallone comodo per il portiere di casa.
39' AMMONITO LAZOVIC: fallo in ritardo su Cuadrado.
36' PALO DI CRISTIANO RONALDO! Diagonale destro del portoghese, pallone lento che sorprende Silvestri e si stampa sul montante!
34' Rrahmani anticipa Cristiano Ronaldo sul cross di Bentancur.
32' Lancio di Amrabat irraggiungibile per Borini.
30' Zaccagni apre a destra per l'accorrente Faraoni: tiro-cross fuori!
28' Veloso taglia la linea di passaggio di Cuadrado e chiude in fallo laterale.
26' Ripartenza veloce dei padroni di casa, Bonucci è costretto a fare gli straordinari. Poi Pjanic commette fallo sulla trequarti.
26' Silvestri respinge con i pugni la punizione battuta in mezzo da Douglas Costa.
24' De Ligt si sgancia in attacco, destro potente murato da Veloso.
23' Kumbulla batte Szczesny di testa sul cross di Veloso ma il Var ravvisa il fuorigioco del difensore del Verona.
21' GOL ANNULLATO AL VERONA!
20' AMMONITO ALEX SANDRO: fallo su Faraoni.
19' TRAVERSA DI DOUGLAS COSTA! Ripartenza di Bentancur che lancia il brasiliano: sinistro potentissimo dal limite che si stampa sul montante!
18' Destro da fuori area di Borini: tiro alla destra di Szczesny di un paio di metri.
17' Traversone di Zaccagni sul secondo palo per il taglio di Faraoni, sfera direttamente sul fondo.
16' Pessina ruba la sfera, entra in area ma non riesce a trovare lo spazio per la conclusione.
14' Bonucci anticipa l'avversario e dai 45 metri calcia di prima intenzione: pallone largo sul fondo.
13' La Juventus prova a uscire passando per Cristiano Ronaldo.
11' VERONA PERICOLOSO! Sinistro al volo di Pessina, Rrahmani devia ma non basta a centrare la porta.
10' FARAONI! Gran destro da posizione defilatissima destinato sotto l'incrocio, volo di Szczesny a deviare in corner.
9' Pjanic si oppone a Pessina e concede il tiro dalla bandierina agli scaligeri.
8' Colpo di testa di Gunter in mischia, pallone altissimo.
7' Fallo di de Ligt ai danni di Zaccagni: punizione per i padroni di casa.
6' Cross di Lazovic da sinistra, Bonucci anticipa Borini.
5' Taglio di Lazovic, pallone troppo profondo preda di Szczesny.
3' Tocco falloso di mano di Rabiot.
2' HIGUAIN AL TIRO! L'argentino imbeccato da Douglas Costa, destro potente deviato in corner da Gunter.
1' Pallone in area di Faraoni, Alex Sandro allontana la sfera.
1' INIZIA VERONA-JUVENTUS! Primo pallone giocato da Pessina.
Le squadre fanno il loro ingresso in campo agli ordini di Massa: padroni di casa in completo blu, ospiti in casacca bianca.
Juric ritrova Amrabat dopo la squalifica; al centro dell'attacco agirà Borini, preferito a Di Carmine. Sarri con il tridente: Douglas Costa in campo, Dybala in panchina; Rabiot ancora titolare.
FORMAZIONE JUVENTUS (4-3-3): Szczesny - Cuadrado, Bonucci, De Ligt, Alex Sandro - Rabiot, Pjanic, Bentancur - Douglas Costa, Higuain, Cristiano Ronaldo. A disposizione: Buffon, Pinsoglio, De Sciglio, Rugani, Matuidi, Ramsey, Dybala, Olivieri, Coccolo.
FORMAZIONE VERONA (3-4-2-1): Silvestri - Kumbulla, Rrahmani, Gunter - Faraoni, Amrabat, Veloso, Lazovic - Pessina, Zaccagni - Borini. A disposizione: Berardi, Radunovic, Eysseric, Stepinski, Di Carmine, Pazzini, Verre, Bocchetti, Dimarco, Dawdowicz, Empereur, Adjapong.
Il Verona è reduce dal pareggio in casa della Lazio nel recupero di mercoledì, la Juventus ha battuto nettamente la Fiorentina.
Nel match d'andata, vittoria bianconera di misura: Ramsey e Cristiano Ronaldo in rimonta dopo il gol di Veloso.
L'arbitro dell'incontro è il signor Massa di Imperia. Al Var c'è Fabbri.
In classifica, i padroni di casa inseguono il treno Europa mentre gli ospiti comandano la graduatoria con tre lunghezze di vantaggio sull'Inter.
Benvenuti alla diretta di Verona-Juventus, gara valida per il 23° turno di Serie A.
HELLAS VERONA (3-4-2-1): Silvestri; Rrahmani, Kumbulla, Gunter; Faraoni, Amrabat, Veloso (dal 13' st Verre), Lazovic (dal 35' st Dimarco); Zaccagni (dal 24' st Pazzini), Pessina; Borini
A disposizione: Berardi, Radunovic, Eysseric, Stepinski, Di Carmine, Bocchetti, Dawidowicz, Empereur, Adjapong
All.: Juric
JUVENTUS (4-3-3): Szczesny; Cuadrado, De Ligt, Bonucci, Alex Sandro; Rabiot, Pjanic, Bentancur (dal 37' st De Sciglio); Douglas Costa (dal 27' st Ramsey), Higuain (dal 14' st Dybala), Ronaldo
A disposizione: Pinsoglio, Buffon, Matuidi, Rugani, Olivieri, Coccolo
All.: Sarri
Arbitro: Davide Massa (Sez. AIA Imperia)
Assistenti: Alberto Tegoni (Sez. AIA Milano), Valerio Colarossi (Sez. AIA Roma 2)
NOTE. Ammoniti: Alex Sandro, Lazovic, Pessina, Dybala, Bonucci. Spettatori: 28.654
PRIMAVERA: PARMA-HELLAS VERONA 0-3
08/FEBBRAIO/2020 - 14:25
Parma - Non poteva esserci modo migliore di tornare al successo in campionato per i ragazzi di mister Nicola Corrent, che hanno battuto il Parma in coda ad una prestazione estremamente convincente. Ha ritrovato il sorriso Sane, giunto al 14esimo centro stagionale. In gol anche Jocic, autore di una prodezza balistica dal limite dell’area allo scadere del primo tempo. Nella ripresa l’Hellas ha gestito il vantaggio, annullando efficacemente le iniziative dei Ducali per poi lasciare ancora il segno, questa volta in contropiede, con Lucas, preciso nel finalizzare una splendida azione corale di rimessa. Il calendario dei gialloblù prevede ora il ritorno all’Antistadio: sabato 15 febbraio è in programma il match contro lo Spezia.
PARMA-HELLAS VERONA 0-3
Marcatori: 38' pt Sane, 42' pt Jocic, 32' st Lucas
SECONDO TEMPO
48' Finisce qui! Dopo 3' di recupero arriva il triplice fischio del direttore di gara, che chiude un grande match giocato dai gialloblù. L'Hellas ritrova il successo in campionato!
45' Ultimo giro d'orologio del match: Hellas ad un passo dal ritorno al successo in campionato
41' Grande secondo tempo quello giocato dai gialloblù, con la gara che entra nella sua fase conclusiva
32' GOL! GOL! L'ha messa Lucas! Il Capitano, servito al centro dell'area da Yeboah, controlla col destro per poi andare ad incorciare col mancino: 3-0 gialloblù, col Capitano!
22' Ennesimo intervento preciso di Calabrese, che va a bloccare sul nascere la ripartenza dei padroni di casa, consentendo all'Hellas di mantenersi nella metà-campo offensiva
15' Primo quarto d'ora di ripresa a Collecchio: i gialloblù mantengono il possesso palla, col Parma che va a pressare alto sulla prima costruzione dei gialloblù
4' Doppia occasione in avvio di ripresa per i gialloblù: prima Sane e poi Udogie sbattono su Corvi dall'interno dell'aerea di rigore
1' Partiti
PRIMO TEMPO
45' Finisce qui il primo tempo! Uno-due micidiale da parte dei ragazzi di mister Nicola Corrent, con Sane e Jocic che portano l'Hellas a riposo sullo 0-2
42' GOOL! Raddoppia l'Hellas con Jocic! Sinistro pazzesco del serbo dal limite dell'area! Gol meraviglioso del centrocampista gialloblù!
38' GOL GOL GOL! Vantaggio firmato Sane! Pallone servito da Jocic in area, con la sfera che prosegue sul secondo palo dove Sane è libero di controllare per poi battere Corvin da pochi passi! 14esimo centro in campionato per Sane!
37' Il primo calcio d'angolo della partita lo porta a casa il Parma: conclude l'azione Napoletano spedendo tra le braccia di Aznar
32' Che spunto di Bertini! Il numero 7 gialloblù fa tutto da solo, scavalcando tre avversari per poi essere stoppato al momento di concludere dall'intervento di Corvi
30' Mezz'ora di gioco a Collecchio: partita accesa, con l'Hellas che mantiene il possesso palla cercando la profondità per gli inserimenti dei tre attaccanti
25' Calcio di punizione per i gialloblù da posizione defilata. Jocic va sul pallone e opta per la conclusione diretta sul secondo palo, calciando alto
22' L'occasione più nitida di questa prima frazione passa tra i piedi del Parma. Napolitano apre troppo con l'interno del piede a pochi metri dalla porta, spedendo alta la sfera sopra la traversa
16' Occasione per Artistico, che da posizione favorevole calcia sull'esterno della rete alla sinistra di Aznar
12' Si fa vedere l'Hellas in avanti, con Sane che, servito sulla profondità da Bertini, entra in aera senza riuscire a servire i compagni a pochi passi da Corvi
8' Primo intervento in presa sicura di Aznar, che blocca la conclusione di Artistico
3' Hellas che torna a riproporre il tridente Yeboah-Sane-Bertini, con Lucas in regia affiancato da Brandi e Jocic. Udogie e Gresele i terzini, mentre a completare la retroguadia ci sono Bracelli e Calabrese. Tra i pali chiude l'undici iniziale Victor Aznar
1' Partiti
PARMA: Corvi, Radu, Di Maggio, Ankrah (dal 37' st Kone), Cipolletti, Balogh, Goglino (dal 22' st Mallamo), Kosznovszky, Artistico, Napoletano (dal 12' st Petronelli), Piazza (dal 13' st Trezza)
A disposizione: Rinaldi, Turk, Ruggeri, D'Aloia, Miceli, Nucci
All.: Veronese
HELLAS VERONA: Aznar, Gresele, Udogie (9' st Corradini), Bracelli, Lucas (dal 37' st Squarzoni), Calabrese (dal 37' st Ilie), Bertini (dal 20' st Zingertas) Brandi (dal 37' st Pierobon), Sane, Jocic, Yeboah
A disposizione: Fontana, Bernardinello, Coppola, Turra, Amayah
All.: Corrent
Arbitro: Zucchetti (sez. AIA Foligno)
Assistenti: Della Croce (sez. AIA Rimini) e Trasciatti (sez. AIA Foligno)
NOTE. Ammoniti: Yeboah, Cipolletti
FONTE: HellasVerona.it