RECAP & IMPRESSIONI
Il VERONA parte col botto creando due grandi occasioni al 8° e al 10° con i traversoni di LAZOVIĆ poi si 'accomoda' sul ritmo proposto degli avversari e giochicchia ai minimi regimi: Darko si spegne, CAPRARI gira, BARÁK è anonimo e SIMEONE piuttosto avulso dal gioco aldilà di un paio di affondo che non vanno a segno; ne approfittano gli ospiti che ottengono un penalty (sacrosanto a termini di regolamento) al primo pericolo che creano grazie all'ingenuità di GÜNTER che calpesta il piede destro dell'avversario dopo la conclusione. MONTIPÒ è bravo a intuire il tiro dagli 11 metri di CAPUTO ma poi ribatte sui piedi dell'avversario che deposita nel sacco il più facile dei tap-in.
Nella ripresa ti aspetti un HELLAS all'assalto e invece le giocate al piccolo trotto aumentano, gli errori aumentano e quando pensi di riuscire a perdere anche una partita come questa ecco il lampo di CAPRARI a rimettere un po' d'ordine nell'universo (e ci tocca pure ringraziare la divina provvidenza se riusciamo a non perdere!).
...Come all'andata partita indegna dei gialloblù mai in partita aldilà delle due occasioni iniziali e del pari di CAPRARI nel secondo tempo, aveva ragione TUDOR nella conferenza stampa prepartita: Troppi complimenti dopo la vittoria con l'ATALANTA hanno 'anestetizzato' i gialloblù che hanno giocato al piccolo trotto senza mai premere sull'acceleratore affrontando l'impegnao con una sufficienza a tratti irritante.
Cos'hanno fatto gli avversari? Nulla più dei gialloblù! Hanno pescato il jolly sull'ennesimo regalo di GÜNTER e grazie a quello hanno portato a casa il risultato a cui probabilmente miravano rischiando addirittura di vincere.
Scusate ma la chiudo qua, sono troppo inviperito quando assisto a partite come queste da parte degli scaligeri e la ciliegina sulla torta l'inutile doppio cambio di TUDOR a 120 secondi dal termine così...
Tanto per far bagnare un po' la maglietta (ma dalla pioggia non certo di sudore) a VELOSO e BESSA: Mister si ricorda di avere anche CANCELLIERI in panca? E PRASZELIK? E RETSOS? Dobbiamo 'sorborci' sto GÜNTER fino al 22 Maggio? Suvvia, un po' di amor proprio...
TUDOR ripropone la formazione 'tipo' che ha trionfato a Bergamo mentre GIAMPAOLO sembra schierare i suoi con un prudente 4-5-1 nella fase di non possesso che vira al 4-3-3 con gestione palla: BEREZYNSKI e AUGELLO terzini, l'ex FERRARI al centro della difesa in coppia con COLLEY, RINCON e THORSBY a centrocampo con l'altro ex VIEIRA (alla prima da titolare) in aiuto e CANDREVA con SABIRI in appoggio alla mediana o ai lati dell'unica punta CAPUTO a seconda delle situazioni di gioco.
Prima della gara un doveroso ultimo saluto all'immenso 'Ciccio' MASCETTI con un minuto di silenzio, si parte con la direzione del signor Giovanni Ayroldi della sezione AIA di Molfetta.
PRIMO TEMPO
6° Lancio dalle retrovie per SIMEONE anticipato da una grande uscita di AUDERO che disinnesca il pericolo.
8° LAZOVIĆ sul lato opposto in attesa dell'arrivo di FARAONI che non si coordina al meglio e spara malamente sopra la traversa la prima occasione-gol del VERONA.
10° Altro gran traversone di LAZOVIĆ dalla mancina a pescare BARÁK nel cuore dell'area blucerchiata ma l'incornata di Antonín viene deviata da un avversario e finisce sopra la traversa.
12° SABIRI dalla distanza tra le braccia di MONTIPÒ che poi sbaglia clamorosamente la rimessa: La difesa scaligera è costretta a concedere un corner dal fronte d'attacco destro blucerchiato.
23° TAMÈZE ci prova con un volée da fuori area: AUDERO è in ritardo ma dopo un rimbalzo la palla esce a lato...
32° Gioco pericoloso di RINCON che alza la gamba e calcia in faccia CASALE: Cartellino giallo al sudamericano che era diffidato e salterà il Derby della Lanterna al prossimo turno.
37° TAMÈZE forza dalla distanza una conclusione sballata che termina direttamente in Curva Nord.
42° GÜNTER si fa sfuggire CAPUTO servito dall'imbucata di THORSBY, Koray molla un pestone all'attaccante proprio quando quest'ultimo conclude il penalty appare purtoppo abbastanza netto: Batte lo stesso centravanti doriano, MONTIPÒ bravo a ribattere ma serve l'avversario sul destro che appoggia in porta il più facile dei tap-in.
45°+1 Il signor Ayroldi chiude il primo tempo con la SAMPDORIA in vantaggio al Bentegodi.
SECONDO TEMPO
46° Come a Bergamo TUDOR cambia GÜNTER ammonito in occasione del fallo da rigore, tocca a ŠUTALO con CASALE che si sposta al centro.
50° Altra inutile conclusione dalla distanza di TAMÈZE deviata in sul fondo da un avversario ma Ayroldi non concede nemmeno il corner...
51° VIEIRA entra durissimo sula caviglia destra di FARAONI: Ammonizione anche per l'ex gialloblù che forse meritava anche un cartellino più pesante.
57° ŠUTALO di testa su un cross dalla mediana, palla che sorvola ampiamente la traversa.
59° CAPRARI temporeggia un attimo di troppo prima di servire FARAONI sulla sovrapposizione, davide poi si produce in un tiro-cross che SIMEONE non intercetta e la palla finisce sul fondo: HELLAS arruffone e impreciso.
61° Doppio cambio HELLAS tocca a LASAGNA e l'ex DORIA DEPAOLI al posto di BARÁK e FARAONI.
64° Doppio cambio anche per la SAMP: SENSI e EKDAL danno il cambio a RINCON e VIEIRA.
72° CAPRARI imbuca per LASAGNA anticipato di un soffio dall'uscita di AUDERO.
74° L'ex FERRARI esce tra i fischi del Bentegodi per aver perso troppo tempo in preda ai crampi, entra il giapponese YOSHIDA.
78° Finalmente CAPRARI: CASALE lancia lungo per l'affondo di CAPRARI che viene prima murato da YOSHIDA e poi, ripreso il possesso palla, si allarga sulla destra, evita l'uscita di AUDERO e poi scarica con rabbia nella porta sguarnita. Pareggio risultato minimo in una gara 'sonnacchiosa come questa da parte dei gialloblù...
80° BEREZYNSKI da dietro su CAPRARI: Ayroldi estrae il giallo.
82° TUDOR protesta una volta di troppo sulla segnalazione di fuorigioco a LASAGNA, Ayroldi lo ammonisce: Il mister era diffidato e salterà la trasferta a Cagliari.
86° Tocca a QUAGLIARELLA, gli fa spazio CAPUTO.
90°+2 Fuori ILIĆ e CAPRARI dentro VELOSO e BESSA nel VERONA.
90°+4 Il signor Ayroldi termina il match, punto che premia oltremodo un HELLAS svogliato e a tratti irritante.
VOTI
MONTIPÒ Una rimessa sbagliata al 12° che fa rischiare qualcosina ai gialloblù, bravo nel ribattere il calcio di rigore poi purtroppo il caso premia CAPUTO che non può sbagliare il tap-in. Poco sollecitato nel primo tempo, mai nel secondo 6
CASALE In controllo nel primo tempo quando forse dovrebbe spingere un po' di più sollecitando il gioco sull'esterno dal momento che il DORIA non sfonda dal suo lato; nella ripresa si sposta al centro non concedendo nulla a CAPUTO. Suo il lancio profondo per CAPRARI che riacciuffa il pari. 6,5
GÜNTER Seconda partita gravemente insufficiente per Koray che a Bergamo ha rischiato di lasciare i suoi in inferiorità numerica e oggi regala un penalty agli ospiti andando a pestare CAPUTO che aveva ormai concluso (male) l'azione. Nel secondo tempo, ammonito e poco sereno, rimane negli spogliatoi 5- (gli da il cambio ŠUTALO al 46°: Come a Bergamo fa il suo senza sbavature e d'altra parte i blucerchiati non creano nulla tutti a proteggere l'1 a 0 davanti ad AUDERO 6)
CECCHERINI Aldilà di qualche errore di misura a causa di piedi non eccelsi, non deve faticare molto per controllare le (inesistenti) manovre offensive avversarie 6
FARAONI All'8° fallisce clamorosamente l'occasione che avrebbe potuto dare alla gara una svolta decisiva al match, poi sparisce per il resto del primo tempo. Il fallo ad inizio ripresa forse lo intimidisce fattostà che al 59°, quando avrebbe la possibilità di concludere in porta pericolosamente, ci pensa quell'attimo di troppo che gli fa sciupare un'altra buona palla. TUDOR lo vede in difficoltà e, saggiamente, lo toglie anzitempo 5+ (gli da il cambio DEPAOLI al 61°: Non commette errori ma nemmeno incide in qualche modo 5,5)
TAMÈZE Buona l'intuizione su quella volée al 23° anche se non inquadra la porta. Grande verticalizzazione al 35° quando salta VIEIRA e serve SIMEONE in profondità. Esagera nel forzare i tiri al 37° e al 50°. Solito impegno ma alla lunga è inglobato nella giornata no dei compagni 6-
ILIĆ Mai in partita... 5+ (gli da il cambio VELOSO al 92°: Non giudicabile)
LAZOVIĆ La sua partita si concentra nei due minuti che vanno dall'8° al 10° minuto quando mette in area due traversoni pericolosi poi si estranea e si nasconde nelle pieghe della gara 5+
BARÁK Mette a referto il colpo di testa che al 10° sbatte su un avversario e finisce sul fondo, poi anche per lui più nulla. Attendiamo fiduciosi un suo ritorno ai livelli che ci aveva abituato e che nel 2022 non abbiamo ancora visto: Che le sirene di mercato lo distraggano? 5+ (gli da il cambio LASAGNA al 61°: Sempre troppo irruento e precipitoso... Capiamo tutti la sua voglia di dimostrare ma in questo modo, quando non è in fuorigioco, commette fallo o arriva con un pizzico di ritardo 5)
CAPRARI Nel primo tempo rimane mentalmente negli spogliatoi, si sveglia finalmente nella ripresa con quelle belle imbucate per FARAONI al 59° e per LASAGNA al 72° poi si mette in proprio e, con un pizzico di fortuna dopo la prima conclusione, riprende palla evita l'uscita di AUDERO e deposita nel sacco la palla dell'1 a 1 6+ (gli da il cambio BESSA al 92°: Non giudicabile)
SIMEONE Al 6° AUDERO lo anticipa in uscita poi anche lui perde la tramontana e non si vede più 5
TUDOR Nel dopopartita dice di faticare a prendersela con i suoi ma invece avrebbe dovuto perlomeno incalzarli a dare di più nel secondo tempo quando invece la squadra prosegue nell'adeguamento al ritmo da allenamento degli avversari. Anche stavolta, pure in svantaggio, tiene CANCELLIERI al calduccio in panca e da un'altra chance (puntualmente sprecata) a LASAGNA... Perchè poi non provare la carta PRASZELIK? Perché insistere con un GÜNTER così distratto invece di 'rischiare' RETSOS? E poi, capisco tutto, ma a cosa sono serviti i cambi al 92°? Per conservare il pareggino? Deludentissima lettura del match da parte del mister 5
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Mister TUDOR ai microfoni di Sky Sport «Penso che quella di questa sera contro la Sampdoria non sia stata una bella partita dal punto di vista dello spettacolo, credo sia stata più una 'battaglia'. Abbiamo espresso il nostro gioco nel primo quarto d'ora, dominando ed occupando bene il campo, ma poi ci siamo adeguati al loro ritmo spezzettato, prendendo gol sulla loro prima vera occasione della partita. Nella ripresa il pareggio è stato meritato: abbiamo creato molte occasioni per segnare e ci siamo riusciti con Caprari. La prestazione di questa sera è stata un po' sotto tono, c'era un po' di stanchezza dopo la trasferta di Bergamo, ma quello conquistato resta un buon punto che conferma lo straordinario campionato fatto finora» HellasVerona.it
Mister GIAMPAOLO tecnico della SAMPDORIA «Un punto importante, anche se una vittoria sarebbe stata un passo avanti importantissimo. Che questa partita l’avremmo giocata così lo sapevo già da un paio di settimane. Il Verona è una squadra forte, che ha qualità, leggerezza e meccanismi. Ti fanno patire, creando tantissimo. Oggi però li abbiamo fatti creare qualcosa in meno del solito. Noi abbiamo fatto una partita di equilibrio, di ordine. Ogni calciatore ha rispettato le consegne. Peccato però... Il gol è arrivato in un momento in cui eravamo in pieno controllo. Ma ho dovuto rinunciare a due difensori e chi è subentrato ha fatto più fatica. Tensioni tra di noi? Adesso le partite sono pesanti. Siamo sempre al limite, anche dal punto di vista nervoso: ci sta essere arrabbiati e risentiti a fine partita. Vuole dire che siamo vivi» Sampdoria.it
Casale: “Sfida molto fisica, punto meritato per quanto messo in campo”
11esimo centro stagionale per Ginaluca CAPRARI «Volevamo dare continuità alla vittoria di Bergamo continuando a fare punti e ci siamo riusciti, nonostante sia stata una gara molto tosta. La Samp è una buonissima squadra con ottimi interpreti, sapevamo sarebbe stata una partita difficile. 11 gol e 7 assist per me? Sono molto contento, è evidente. Verona mi sta dando tanto, qui ho trovato continuità e la mia forma migliore. Ora però ci sono altre quattro partite, quattro occasioni per fare ancora punti e finire bene la stagione» HellasVerona.it
Nicolò CASALE a 'Hellas Channel' «È una partita che volevamo vincere, ma rimane un buon punto contro una squadra che deve salvarsi e contro cui abbiamo fatto fatica: ci aspettavano molto e quindi abbiamo faticato a trovare degli spazi, ma come detto è un buon risultato.... Sapevamo sarebbe stata una gara da giocare tutta sulle secondo palle perché loro lanciavano molto in avanti. Il mio lancio? Era una cosa che ci ha richiesto il mister in settimana, io ho visto Simeone e Caprari in avanti, ma mi è andata bene perché la palla è arrivata giusta sulla corsa di Gianluca. Ora vogliamo chiudere al meglio, anche se ci aspettano quattro partite dure. Siamo un gruppo forte e ora che abbiamo raggiunto la salvezza giocheremo spensierati per terminare questo campionato nel migliore dei modi» CalcioHellas.it
Ciccio CAPUTO fortunato dagli 11 metri «Ho cambiato alla fine l’idea di tirare in quell’angolo il rigore, perché volevo chiuderla. Montipò me l’ha parata, ma per fortuna la respinta è rimasta là e l’ho messa dentro. In quell’attimo in cui stavo per calciare mi è passato di tutto per la testa... Buon pari? Abbiamo avuto un atteggiamento positivo, la gara è stata interpretata bene. Anche dal punto di vista tattico, dove abbiamo cambiato qualcosa. E non era facile farlo qui. La partita si era anche messa sul binario giusto, poi però abbiamo subito un gol ingenuo quando mancava poco. L’atmosfera nello spogliatoio? Sapevamo che con i tre punti forse avremmo chiuso il discorso salvezza, ma ci prendiamo il punto. Ora guardiamo avanti, pensiamo al derby» Sampdoria.it
Il TORINO ha battuto lo SPEZIA per 2 a 1 grazie alla doppietta di LUKIC, torna al successo l'ATALANTA dopo 3 turni a secco: 3 a 1 a domicilio ad un sempre più inguiato VENEZIA.
3 a 1 anche per l'INTER che al 'Meazza' batte la ROMA in Serie positiva da 15 turni.
Domani alle 12.30 SALERNITANA-FIORENTINA, alle 15.00 BOLOGNA-UDINESE e EMPOLI-NAPOLI, alle 18.00 GENOA-CAGLIARI, alle 20.45 LAZIO-MILAN.
SASSUOLO-JUVENTUS Lunedì alle 20.45 chiuderà la 34esima giornata del campionato di Serie A.
VITA DA EX: Nando SFORZINI e Andrea COSSU hanno superato gli esami FIGC da Direttori Sportivi. ZACCAGNI già in discussione alla LAZIO? Secondo il 'Corriere dello Sport' anche sì...
LE PAGELLE DI CALCIOHELLAS Verona-Sampdoria 1-1, le pagelle gialloblù di CH
Gli uomini di Tudor non incantano ma portano a casa un punto che smuove la classifica. Molto bene il “solito” Tameze
di Tommaso Badia Aprile 23, 2022 - 23:05
È un Verona bruttino ma che alla fine smuove la classifica quello uscito questa sera dalla sfida contro la Sampdoria: i gialloblù, pur senza giocare il solito calcio spumeggiante, sono infatti riusciti a rimontare lo svantaggio e a portare a casa un punto.
Sugli scudi, come spesso capita, Adrien Tameze, ma disputano una buona gara anche Lorenzo Montipò e Nicolò Casale. Sufficienza piena pure per Gianluca Caprari, autore del gol dell’1-1, male invece Koray Günter e Antonin Barak.
Di seguito, dunque, le nostre pagelle gialloblù dell’incontro.
MONTIPÒ: 6,5
Il suo lo fa e para anche il rigore di Caputo. purtroppo non ha i superpoteri e quindi non può nulla sulla respinta successiva.
CASALE: 6,5
Partita solida, anche perché è poco sollecitato. Suo il lancio da cui nasce il gol di Caprari.
GÜNTER: 5
Regala il rigore alla Samp con un intervento in netto ritardo. Resta negli spogliatoi. Dopo la prova di Bergamo, altra prestazione insufficiente.
CECCHERINI: 6
Anche lui poco sollecitato come l’altro braccetto. Prova onesta.
FARAONI: 5,5
Parte bene, cala alla distanza e si divora un gol.
TAMEZE: 6,5
Corre per quattro e nei momenti di stanca (che sono parecchi) è uno dei pochi a cercare di dare una scossa. Tra i “6,5” di queste pagelle, è quello più “pieno”.
ILIC: 5,5
Un paio di spunti, il più notevole dei quali è uno slalom gigante nella ripresa, ma per il resto di adegua alla mediocrità generale.
LAZOVIC: 6
Parte fortissimo mettendo in mezzo un paio di palloni a dir poco golosi ma non sfruttati dai compagni. Anche lui cala con l’andare dei minuti, però si salva.
BARAK: 5
Chi l’ha visto? I palloni giocati si contano forse sulle dita di una mano.
CAPRARI: 6,5
Fa poco più del collega di reparto, poi però si inventa il gol del pareggio e quindi la sua valutazione schizza verso l’alto.
SIMEONE: 5,5
Battaglia in mezzo ai difensori blucerchiati, ma per il resto non può fare molto.
SUTALO: 6
Altro ingresso positivo. Forse meriterebbe una chance da titolare.
DEPAOLI: 6
Voto d’ufficio.
LASAGNA: 5,5
Confusionario, non sfrutta l’occasione.
VELOSO: s.v.
BESSA: s.v.
TUDOR: 6
Si salva perché alla fine porta a casa un punto che smuove la classifica, ma la prestazione della squadra è a tratti soporifera. Vista la classifica e le giornate mancanti, si potrebbe forse provare a dare un’occasione a chi ha giocato meno.
FONTE: CalcioHellas.it
The day after. Turnover, questo sconosciuto. E quella pista da atletica assurda…
By Damiano Conati - 24 Aprile 2022
Abbiamo finalmente capito, dopo la Samp, qual è il vero limite di questo Hellas: giocare a calcio contro squadre chiuse che di giocare non ne hanno molta voglia. È successo con il Cagliari, in cui Mazzarri al Bentegodi ha praticato l’anticalcio, è successo a Torino con il Toro del difensivista Juric, in casa con la Salernitana remissiva, ed è accaduto con la Samp. Mister Giampaolo in realtà non ha fatto vero e proprio catenaccio, ma già la scelta di formazione parlava chiaro: 4 difensori immobili con nessuna licenza di offendere e davanti a loro 3 centrocampisti fisici, agonisticamente cattivi, come Rincon, Thorsby e Vieira. Sette a protezione di Audero significa difendere e mettere così in difficoltà la squadra di Tudor che quest’anno ha sempre faticato davanti a squadre non propositive.
Il tecnico croato ha aggiunto anche che forse qualcuno dei suoi era stanco fisicamente e mentalmente. Anche questa cosa non è la prima volta che avviene. Già la stagione scorsa si era notato che Ilic, ad esempio, non era ancora pronto per giocare più gare ravvicinate alla stessa intensità, quest’anno è successo di nuovo. Ma non solo lui: Barak nel 2022 non ha ancora giocato alla Barak (colpa delle voci di mercato?), Simeone ha faticato oltremodo, Günter dopo l’8 in pagella con il Genoa ha inanellato due 5 consecutivi e due sostituzioni premature. Anche Faraoni e Lazovic con la Samp non hanno brillato. Turnover? Beh, se i panchinari giocano poco, mister Tudor avrà i suoi buoni motivi, però Sutalo ha ampiamente dimostrato di valere la categoria, Veloso è tornato, Lasagna e Depaoli scalpitano. Sugli altri c’è poco da dire: Cancellieri rimane il cruccio tattico dell’allenatore, mentre Praszelik e Retsos non hanno avuto la possibilità di dimostrare se e quanto valgono. Forse, comunque, è ora di far riposare un paio di elementi, anche perché chi è in panchina può avere motivazioni in più.
A proposito di motivazioni. Ieri il pareggetto incolore con la Samp ha portato a pensare al classico biscotto di fine stagione, anche legato ai tanti denari che girano in questi giorni tra le due società (Caprari, Magnani, Depaoli). Biscotto è parola grossa, patto di non belligeranza forse anche. Magari si è trattata più di una partita brutta, tra una squadra sottotono e una scarsa, e in cui la fame di vittoria non era così presente in nessuna delle due. Alle volte non serve dirsele certe cose, basta uno sguardo nel tunnel degli spogliatoi e tutti felici.
In questo day after vogliamo fare un appunto finale per quel meraviglioso adesivo con il simbolo del Verona applicato sulla pista da atletica davanti alle panchine. Splendido, ma… è mai possibile che nel 2022 non si sia in grado di usare materiali antiscivolo? Giocatori, tecnici, raccattapalle, bambini di inizio match: erano già caduti con l’asciutto due settimane fa, figurarsi ieri con il bagnato. Sembrava di essere a Mai dire gol… L’elemento grafico è indubbiamente molto bello, ma si sta rivelando pericoloso e inaccessibile, non solo per chi indossa le scarpe con i tacchetti. Fossimo in Setti, una telefonata alla ditta che ha realizzato quest’opera d’arte inadeguata la faremmo… ma finchè sono questi i problemi che assillano il Verona, allora si può dormire più che tranquilli!
Foto: instagram Hellas Verona
Damiano Conati
Con la Samp pareggio brutto dal profumo di biscottino
By Damiano Conati - 23 Aprile 2022
È un Verona che domina il primo quarto d’ora di gara e che poi entra nell’oblio di un match sapientemente reso brutto e spezzettato da mister Giampaolo, che non fa catenaccio ma si presenta a Verona con 4 difensori e 3 mediani “mordi caviglie” che non hanno aiutato a rendere la gara più bella.
Alla fine ne esce una partita fisica e noiosa, con un Verona sottotono e una Samp che di suo non è piacevole a vedersi. Una partita decisa dai soliti due errori di due difensori che quest’anno ogni tanto hanno avuto passaggi a vuoto decisivi: Günter da una parte (rigore giusto su Caputo) e Yoshida dall’altra che si fa scappare Caprari da vero dilettante. L’1-1 accontenta entrambe, nonostante le dichiarazioni di rammarico di facciata. Sapore di biscotto? Probabilmente no, ma di certo la bava alla bocca per vincere sotto la pioggia del Bentegodi stasera non si è vista in nessuna delle due. Diciamo, profumo di biscottino, mettiamola così.
Nota di merito a Montipò che ha parato un rigore a Caputo, poi purtroppo ribadito in rete. Peggiore in campo un arbitro che ha sbagliato tantissime scelte banali, rendendo a tratti nervosa una partita che era tranquillamente inserita in binari di non belligeranza. Per fortuna non ha condizionato il risultato.
Foto: instagram Hellas Verona
Damiano Conati
FONTE: HellasNews.it
24 Aprile 2022 - 13:39 Hellas Live Lettura: 1 min. L’Hellas di Tudor eguaglia il primo Verona di Juric. I gialloblù hanno già conquistato più punti del girone d’andata
Grazie al pareggio contro la Sampdoria, i gialloblù salgono in classifica a quota 49 punti. A quattro giornate dal termine del campionato, la squadra di Igor Tudor ha già eguagliato il primo Verona di Ivan Juric e superati i 24 punti raccolti nel girone di andata. Negli ultimi 360’, l'obiettivo è quello di battere il record di 54 punti dell’Hellas Verona di Andrea Mandorlini, nella stagione 2013/14.
24 Aprile 2022 - 12:27 Hellas Live Lettura: 1 min. Hellas Verona in gol in 9 partite consecutive al Bentegodi. È record!
I gialloblù di Tudor sono andati in gol in 9 gare interne consecutive. Non era mai successo nell’era dei tre punti a vittoria.
23 Aprile 2022 - 22:06 Hellas Live Lettura: 1 min. Pagelle
23 Aprile 2022 - 21:40 Hellas Live Lettura: 2 min. Finale, Hellas Verona-Sampdoria 1-1
Settimo punto nelle quattro partite giocate ad Aprile per i gialloblù. Contro la Sampdoria, decimo pareggio in campionato, il terzo davanti al pubblico amico nel terzultimo appuntamento stagionale al Bentegodi. Tudor si presenta col 3-4-2-1 con Montipó, Casale, Gunter, Ceccherini; Faraoni, Tameze, Ilic, Lazovic; Caprari, Barak; Simeone.
Prima del calcio d’inizio, 1’ di raccoglimento per ricordare Emiliano “Ciccio” Mascetti, leggenda gialloblù prima da calciatore e poi da dirigente, scomparso lo scorso 7 aprile.
Partono forte gli scaligeri con Tameze che all’8’ cerca la testa di Simeone ma il cross è troppo alto, pallone che cambia corsia ed arriva a Lazovic che cerca sul secondo palo Faraoni, ma di prima intenzione l’esterno non trova la porta. Al 10’ cross ancora di Lazovic e colpo di testa di Barak che sbatte su Thorsby, coi blucerchiati che si salvano in calcio d’angolo. Due minuti dopo, tiro dalla distanza di Sabiri respinto da Montipó e sugli sviluppi di un calcio d’angolo, svirgola di sinistro Augello col pallone che si perde sul fondo. Azione personale al 22’ di Tameze che dopo un scambio, partendo dalla sua trequarti, riesce a conquistare calcio d’angolo. Centrocampista gialloblù che subito dopo prova la conclusione al volo, dal limite dell’area, mandando il pallone di poco a lato, alla sinistra di Audero. Tameze ruba l’ennesimo pallone e serve Barak al 35’, verticalizzazione per Simeone ma l’attaccante argentino viene chiuso dalla difesa sampdoriana. Ma alla prima vera occasione, la squadra di Giampaolo si porta in vantaggio. Al 43’ Gunter atterra in area Caputo, è calcio di rigore. Dagli undici metri si presenta il n.10 blucerchiato che prima si fa parare il penalty e poi sulla ribattuta, gonfia la rete della porta scaligera sotto la Curva Sud. Primo tempo che si chiude dopo 1’ di recupero.
La ripresa si apre col primo cambio per i gialloblù, con Sutalo al posto di Gunter. Al 4’ cross da sinistra di Caprari con Audero che smanaccia ed anticipa Simeone. Alto il colpo di testa di Sutalo sulla punizione di Caprari al 12’, con Faraoni che due minuti dopo serve troppo in profondità Simeone, col pallone che si perde sul fondo. Secondo e terzo cambio per i gialloblù al 16’, con Depaoli e Lasagna per Faraoni e Barak. Al 27’ Caprari serve in diagonale Lasagna che viene però anticipato da Audero, Hellas Verona che trova il pareggio al 33’ grazie all’undicesima rete in campionato di Caprari. L’ex di turno si libera della marcatura di Yoshida e supera Audero, sedendone tre e facendo esplodere di gioia la Curva Sud. Cartellino giallo pesante al 38’ per Tudor: l’allenatore gialloblù era in diffida e non sarà quindi in panchina a Cagliari sabato prossimo. Alto il colpo di testa di Lazovic al 43’, con Tudor che nel primo dei quattro minuti di recupero effettua il quarto e quinto cambio, con Veloso e Bessa per Caprari e Ilic. Ultimo atto di una partita avara di emozioni, che permette ai gialloblù di salire in classifica a quota 49 punti.
FONTE: HellasLive.it
HELLAS VERONA di Francesco Barana, 24/04/2022 16:55 Barana: Se Setti vende fa l'affare della vita
Veloso e Setti
Igor Tudor ha aperto una breccia sul (suo) futuro: “Con questo Verona firmerei cento anni”. Uno slancio sentimentale del momento, certo, che chiaramente non basta a chiarire se resterà. Però quella frase è anche una presa d’atto di rilievo: il Verona oggi è un club strutturato economicamente, con giocatori forti e realtà brillante del calcio italiano. È merito di Setti, che dopo le altalene, le omissioni, le opacità anche finanziarie (vedi il caso Volpi) ha trovato una certa solidità di gestione da società di medio livello.
Ma fino a quando possiamo stare tranquilli? Nel calcio attuale tutto è scivoloso, labile, provvisorio. Mi fa ridere quando sento qualcuno parlare di progetto: appena si è parlato di progetto-Atalanta, Percassi ha venduto. Non esistono progetti, ma solo il presente. Tudor infatti ha detto che firmerebbe con “questo” Verona.
Arrivo al punto: in settimana sono uscite indiscrezioni, con tanto di cifre, su una trattativa tra Setti e degli investitori per la cessione della società. Setti non solo non le ha smentite, ma qualche giorno dopo alla Gazzetta di Mantova ha dichiarato che, a meno di sorprese, non venderà il Mantova, suo secondo club. Parole non casuali: sappiamo che dal 2024-25 non saranno più ammesse le doppie proprietà, Setti entro allora dovrà decidere dove restare.
Pare dunque che Setti sia intenzionato a scegliere il Mantova e non si tratterebbe solo di un’imposizione del regolamento: Setti, al di là della facciata ranzanesca da rampante ganassa di provincia, è un uomo pratico e realista, da emiliano delle Basse. Sa che qui ha ottenuto quasi il massimo, che il Verona – che oggi vale 100-120 milioni – con lui non può crescere poi così oltre. Inoltre il calcio continua a cambiare in fretta e sono i fondi d’investimento internazionali a farla sempre più da padrone. Dieci anni fa Setti prese il Verona a poco e in questo lasso di tempo, tra diritti tv e plusvalenze, il club ha già incassato qualche centinaio di milioni. Business lo ha già fatto, ma diciamocelo: vendendo farebbe l’affare della vita.
Secondo questo ragionamento la domanda, quindi, non è tanto se vende, ma quando. Qualche voce accreditata nel mondo del calcio prevede che possa accadere già entro l’estate. Non è da escludere, anche se credo che un altro anno Setti potrebbe prenderselo per acquistare un centro sportivo – o un terreno dove costruirlo – in modo da accrescere definitivamente il valore del club (e della cessione).
In questo ampio scenario ballano, di conseguenza, anche le posizioni di D’Amico e a ruota Tudor. C’è ancora da aspettare.
“Non è stata senz’altro una bella partita. Direi più una battaglia. Nel primo quarto d’ora siamo entrati bene ed abbiamo dominato e poi abbiamo commesso l’errore di accontentarci. Forse pensavamo che sarebbe stato facile e ci siamo adeguati al loro ritmo. Poi abbiamo preso gol alla loro prima vera occasione. La Samp ha preso coraggio, si è galvanizzata e ciò gli ha dato più spinta. Noi abbiamo un po’ accusato il colpo ed abbiamo fatto fatica a creare là davanti. Il pareggio alla fine è meritato, perché nella ripresa abbiamo creato più di loro. Oggi però per vincere servivano più giocatori in serata e ciò non è successo”. Queste in sintesi le parole del mister del Verona, Igor Tudor, al termine del match pareggiato 1-1 contro la Sampdoria. Continua l’allenatore gialloblù: “L’atteggiamento della Samp ci ha un po’ sorpreso? Hanno giocato meno rispetto al loro solito modo di fare, ma non è per questo che non siamo riusciti ad esprimerci come sempre. C’era ancora un po’ di stanchezza dopo il match di Bergamo e forse si pensava che sarebbe stata una gara facile. Invece ci hanno fregato. Non dovevamo adeguarci al loro ritmo”.
Sul suo futuro: “Se devo firmare per progettare una stagione del genere, firmo per altri 100 anni col Verona. E’ stata un’annata pazzesca. Faccio anche fatica ad essere arrabbiato con i giocatori per la prestazione di stasera. E’ tutto il Campionato che vanno a mille. Voglio bene ai miei ragazzi. Oggi potevamo fare di più, ma va bene anche così. Con la società ci siederemo attorno ad un tavolo e decideremo che fare alla fine di queste utime 4 gare”
HELLAS VERONA di Giovanni Vitacchio, 23/04/2022 22:54 Il pagellone di Verona-Sampdoria: Casale e Lazo spiccano, Simeone e Gunter si inceppano
Lazovic, foto hellasverona.it
MONTIPO’ 6 Rispetto al suo collega sampdoriano, è più lui a dover fare qualche parata, ma tutte a livello estremamente scolastico. Para il rigore a Caputo, ma è poco fortunato perché la respinta finisce proprio sui piedi dell’attaccante blucerchiato che non può sbagliare.
CECCHERINI 6 Nella pochezza dell’attacco doriano, si arrangia col minimo indispensabile, senza dover fare chissà cosa. Si limita a controllare senza lasciarsi andare a tanti fronzoli
GUNTER 5.5 Rovina un primo tempo perfetto proprio nei minuti finali, con un fallo tanto ingenuo quanto evitabile. Si fa prendere leggermente d’anticipo da Caputo, che si becca un pestone per il quale il rigore è sacrosanto. Peccato, perché era stato, fin lì, uno dei migliori in campo. Tudor lo lascia negli spogliatoi durante l’intervallo.
SUTALO 6 (dal 1’ s.t.) Partita attenta, condita dalla solita forza fisica.
CASALE 6.5 In assoluto il migliore della difesa. Per carità, la Samp non è che faccia soffrire, ma quelle poche volte che ci prova, trova sempre Casale sulla sua strada. Bene come “braccetto” di destra, ancora meglio quando prende il posto di Gunter al centro della difesa.
FARAONI 6- Nel primo tempo è uno dei più attivi del Verona, in palla e bravo ad accompagnare l’azione offensiva. Proprio nel momento di maggior pressing sulla Samp, sbaglia una grandissima occasione, solo davanti ad Audero. Nella ripresa un duro fallo di Vieira lo azzoppa e lo costringe al cambio. Ma sembrava comunque in calo.
DEPAOLI 6 (dal 16’ s.t.) Rispetta le consegne senza infamia e senza lode.
TAMEZE 6 + Anche quando gioca male, gioca bene. Nel senso che, pur andando sotto i suoi standard, che sono paurosi, rimane uno dei più svegli in campo. Cerca anche il gol da fuori. Per carità, ci siamo fatti la bocca buona con lui e le aspettative sono sempre altissime. Ma la verità è che difficilmente sbaglia partita. E’ più probabile che io vinca il superenalotto. Ho però una sensazione amara: me lo godo finché c’è, perché temo che sarà il primo ad andare via.
ILIC 5.5 Un po’ impreciso, sbaglia tanti palloni rispetto alle ultime. Cerca troppe volte il lancio lungo e spesso gli va male. Fisicamente mi piace perché combatte come un leone. Ma sembra più concentrato a distruggere gli avversari che creare gioco per il Verona. Un piccolissimo passo indietro rispetto al capolavoro di Bergamo.
BESSA s.v. (dal 47’ s.t.)
LAZOVIC 6.5 Una prima parte di gara eccezionale, una delle migliori della sua stagione. Non c’è verso che i sampdoriano possano fermarlo e infatti non trova alcuna opposizione. Fa piovere in area blucerchiata un’infinità di palloni, che trovano poca fortuna. Nella ripresa subisce il calo generale e quando il Verona perde la spinta propulsiva, si rimbocca le maniche e aiuta dietro, sebbene la Samp si davvero poca cosa.
CAPRARI 6.5 Tantissimi palloni toccato e la voglia di dire alla sua ex squadra “di me non avete capito nulla”. La voglia di rivincita lo porta a un eccesso di frenesia che lo rende un po’ impreciso nei passaggi finali. Però rimane concentrato, sul pezzo, e si crea da solo, con testardaggine esemplare, il gol del pareggio che dedica, guardando verso il cielo, al nonno scomparso in settimana. Ed è l’undicesimo in campionato.
VELOSO s.v. (dal 47’ s.t.)
BARAK 6 – Sprazzi di vero Barak, dopo settimane di calo, dovuto prima alla schiena dolorante e poi all’influenza intestinale. Fisicamente si fa sentire nel classico ruolo di raccordo tra centrocampo e attacco. Bello da vedere, sì, ma non efficace in maniera continua, anzi. Cala un po’ nella ripresa, così come tanti compagni. Lascia il posto a Lasagna.
LASAGNA 6 (dal 16’ s.t.) Più che altro fa sportellato, cerca di far salire la squadra cercandosi qualche fallo
SIMEONE 5 Dura un tempo e non molto di più. E in quel tempo non è che lasci grandi tracce di sé. Appare più stanco del solito e quando le gambe non lo sostengono per lui diventa tutto più difficile perché è costretto a rinunciare al ruolo di rompiscatole, quello che va inesorabilmente su ogni pallone che giochi la difesa avversario. Senza benzina.
ALL. TUDOR 6 Un Verona bello che non balla nel primo tempo. Inspiegabilmente addormentato nella ripresa, davanti a una Sampdoria che rinuncia a giocare, si mette l’elmetto e quasi rischia il colpo grosso. I gialloblù hanno giocato bene per una mezz’ora, ma forse specchiandosi un po’ troppo di fronte a un avversario che poteva essere spazzato via senza grande affanno. Il pareggio, ci sta, comunque.
HELLAS VERONA di A.F., 23/04/2022 20:15 Caprari risponde a Caputo, pari al Bentegodi tra Hellas e Samp
Stadio Bentegodi
Stadio Bentegodi
Pareggio per 1-1 tra Verona e Sampdoria nella 34^ giornata di Serie A. Gara per la maggiore abbastanza bloccata, poco ritmo e poca fluidità di manovra per ambedue le formazioni. Ciò che è principalmente emerso, è stato il tatticismo e la fisicità. Il Verona ha cercato più degli avversari di fare qualcosa in più, ma ha trovato pochi spazi. Inoltre stavolta i gialloblù, sarà per il terreno bagnato del Bentegodi (ha piovuto per tutto il match), non hanno brillato per precisione e scelta di giocate. Gli uomini di Tudor si sono trovati inaspettatamente in svantaggio alla fine del primo tempo, a causa del gol di Caputo su azione da calcio di rigore. Il penalty era stato assegnato per fallo di Gunter sullo stesso attaccante blucerchiato. Il tiro dagli 11 metri era stato parato da Montipò, il quale però ha respinto il pallone proprio sui piedi di Caputo che da due passi ha realizzato il momentaneo 0-1. Nella ripresa l'Hellas attacca maggiormente per raggiungere il pari, ma va a sbattare contro il sistema difensivo sampdoriano. Manca un'inventiva per sorprendere i liguri, la quale però arriva al 78' con un lancio dalle retrovie per Caprari. Il nr 10 gialloblù, entra in area e si porta dietro tutti i difensori ospiti. Il suo primo tiro viene respinto, ma al secondo tentativo, dopo aver seminato anche il portiere Audero, infila in porta. Dopo questo pareggio, il Verona sale a quota 49 punti ed è sempre 9° in classifica.
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Fine match
92', nell'Hellas entrano Bessa e Veloso e vanno fuori Ilic e Caprari.
concessi 4' di recupero
86', ultimo cambio per la Samp: dentro Quagliarella e fuori Caputo.
83', ammonito mister Tudor nel Verona, per proteste.
80', giallo a Bereszynski per fallo su Caprari.
78', GOL-VERONA: lampo del Verona: passaggio dalle retrovie per Caprari che s'inserisce in area, semina gli avversari e deposita in rete.
74', nella Samp dentro Yoshida e Murru e fuori Augello e Ferrari.
72', possibilità per l'Hellas: angolo di Caprari dalla destra e Bereszynski salva su Simeone impedendogli di colpire la palla di testa sul secondo palo.
70', gara spezzetata da troppi falli. Inoltre all'Hellas manca la velocità e la precisione nel chiudere l'azione offensiva. Tanti passaggi sbagliati, così come le scelte negli ultimi 16 metri.
63', nella Samp entrano Sensi ed Ekdal e vanno fuori Vieira e Rincon.
61', nel Verona due cambi: Lasagna e Depaoli al posto di Barak e Faraoni.
59', bell'azione del Verona: Simeone mette in moto centralmente Caprari che allarga a destra a Faraoni, cross basso del nr 5 sul secondo palo, dove però non c'è nessuno a correggere in porta.
55', il Verona attacca maggiormente per trovare il pareggio, ma il castello difensivo della Samp regge bene.
51', ammonito anche Vieira per fallo su Faraoni.
46', nel Verona è entrato Sutalo al posto di Gunter.
Via alla ripresa
Terminano i primi 45' al Bentegodi con la Sampdoria clamorosamente in vantaggio per 0-1, grazie alla rete siglata da Caputo su calcio di rigore (penalty parato da Montipò e palla che sulla respinta del portiere, viene ripresa dall'attaccante che infila in rete). Gara bloccata nella quale accade poco o nulla. I ritmi non sono elevati, c'è molto tatticismo e fisicità. Possesso palla al Verona che però non riesce a dar sfogo alla manovra. A sorpresa, al 42', rigore ai liguri: Gunter dà un pestone a Caputo e l'arbitro Ayroldi assegna il rigore, grazie al quale i blucerchiati vanno negli spogliatoi in vantaggio.
Fine primo tempo
44', GOL-SAMPDORIA: battuta affidata a Caputo che si fa parare il rigore da Montipò, il quale gli respinge la palla sui piedi: tap-in dell'attaccante a portiere disteso ed i blucerchiati vanno in vantaggio.
42', rigore alla Sampdoria: Gunter dà un pestone a Caputo in area e l'arbitro Ayroldi indica il dischetto. Giallo al difensore gialloblù.
40', possesso palla del Verona. I gialloblù gestiscono e appena possono si riversano nella metà campo della Samp. Gli affondi però non graffiano la difesa ligure che si difende bene e riparte.
35', bella azione del Verona con uno strepitoso Tameze che fa fuori 3 avversari, serve Barak, il quale lancia Simeone. Il nr 99 però non riesce a controllare, viene raggiunto dai difensori blucerchiati e la palla termina fra le braccia di Audero
32', giallo a Rincon per fallo su Casale.
30', succede pochissimo al Bentegodi. Le due squadre si annullano a vicenda. Fa qualcosina in più il Verona, ma non trova sbocchi in avanti.
23', tiro pericoloso di Tameze dalla distanza che termina fuori di un metro, alla sinistra di Audero.
20', match sempre equilibrato, senza particolari emozioni. Le due squadre si affrontano a viso aperto, ma i ritmi non sono elevatissimi. C'è molto tatticismo che rallenta le scelta delle giocate.
12', Sabiri prova dalla distanza, facile la parata di Montipò. Nell'azione successiva, palla rubata dai blucerchiati che con Candreva sulla destra, mettono in difficoltà la difesa scaligera: palla in mezzo e Montiò respinge col piede.
10', ancora Hellas sulla sinistra: Lazovic al centro per la testa di Barak che colpisce un avversario e la palla termina in corner.
8', Lazovic dalla sinistra crossa dall'altra parte per Faraoni che con l'esterno cerca di sorprendere Audero, ma la sfera finisce alta.
5', gara equilibrata nei primi minuti, tra Verona e Samp. I blucerchiati hanno guadagnato un corner che non ha prodotto effetti.
Via al primo tempo
Per la 34^ giornata di Serie A, l'Hellas di Tudor ospita la Sampdoria di Giampaolo. Il Verona è reduce dalla bella vittoria di Bergamo (1-2) ed in classifica è 9° a quota 48. L'obiettivo per gli uomini allenati da Tudor, da qui alla fine del torneo, è quello cercare di superare il record di punti (54) ottenuto nel 2013/14 dai gialloblù allenati all'epoca da Andrea Mandorlini. Per la Sampdoria di Giampaolo invece, il traguardo ancora da ottenere è la salvezza matematica. I blucerchiati hanno 29 punti (+7 dalla zona retrocessione) e sono reduci da 3 KO consecutivi. Dando uno sguardo agli 11 di partenza, formazione tipo per i padroni di casa scaligeri. Montipò in porta, difesa composta da Ceccherini, Gunter e Casale. A centrocampo, interni Ilic e Tameze e sulle corsie esterne, Faroni e Lazovic. Sulla trequarti, Caprari e Barak a sostegno della punta Simeone. Per la Samp, modulo 442, con le punte Sabiri e Caputo, sostenuti alle spalle dalla linea mediana a 4, Candreva, Rincon, Vieira, Thorsby. In porta Audero ed in difesa tra gli altri, Bereszynski e Colley.
Arbitro: Giovanni Ayroldi (Sez. AIA di Molfetta)
Assistenti: Di Vuolo (Sez. AIA di Castellammare di Stabia), Moro (Sez. AIA di Schio)
NOTE: biglietti venduti 6812, abbonati 9376 per un totale di 16188 spettatori
FONTE: TGGialloBlu.Telenuovo.it
NEWS Serie A, 34^ giornata: il Genoa batte il Cagliari, lotta salvezza riaperta.
24/4 ALLE 20:30
di ENRICO BRIGI
per Tuttohellasverona.it
Dopo la vittoria ottenuta nel pomeriggio dalla Salernitana, sono arrivati tre punti anche per il Genoa nello scontro salvezza con il Cagliari. A regalare l'insperata vittoria ai rossoblù è stata una rede di Badelj messa a segno a due minuti dal termine. La lotta salvezza ora si infiamma con Genoa e Cagliari appaiate a 28 punti, a sole due lunghezze di distacco dalla Sampdoria mentre il Venezia rimane ultimo con 22 punti. E domenica prossima c'è il derby della Lanterna, una sfida che si annuncia a dir poco infuocata.
NEWS Serie A 34^ giornata: nuovo colpo della Salernitana, tonfo Napoli
24/4 ALLE 19:00
di ENRICO BRIGI
per Tuttohellasverona.it
Incredibile quanto successo oggi sui campi di Salerno ed Empoli. All'Arechi la formazione granata di Nicola ha battuto la Fiorentina (2-1 il punteggio finale ndr) compiendo un ulteriore balzo in avanti verso una salvezza considerata fino a poche settimane fa una vera e propria chimera. In Toscana, invece, è capitato l'incredibile. Il Napoli, infatti, in vantaggio per 2-0 a poco più di mezz'ora dal termine, ha subito l'incredibile rimonta dell'Empoli che in dieci minuti ha ribaltato il risultato a proprio favore. Mentre la squadra di Andreazzoli compie un passo decisivo verso la permanenza in serie A, i partenopei rischiano di dover dire quasi definitivamente addio ai sogni di scudetto.
Contro la Sampdoria la prestazione di Giovanni Simeone è stata inferiore alle aspettative. Nonostante i pochi palloni giocabili non si sono visti grandi spunti da parte dell'attaccante gialloblù. Questi i voti assegnati al bomber argentino dai principali quotidiani sportivi:
Tuttomercatoweb: 5
La Gazzetta dello Sport: 5,5
Corriere dello Sport: 5
Tuttosport: 5
SERIE A Serie A, la classifica: la Salernitana batte anche la Fiorentina e si porta a -3 dal Cagliari
24/4 ALLE 14:34
di GIACOMO IACOBELLIS
La Salernitana vince anche contro la Fiorentina e mette pressione al Cagliari, ora a +3. Questa la classifica aggiornata di Serie A dopo le prime cinque gare del 34° turno:
La Sampdoria pareggio sul campo dell'Hellas Verona e non è ancora al sicuro in classifica. Marco Giampaolo viene giudicato bene per il punto conquistato al Bentegodi, a cominciare dal 6 di TMW. Il passaggio al 4-5-1, modulo più prudente, funziona. A sottolinearlo è La Gazzetta dello Sport: "Cerca la centesima vittoria in A, la manca di poco. Il cambio di sistema funziona per difendersi". Infine il giudizio di Tuttosport: "Disegna una Samp inedita cambiando modulo e con scelte coraggiose (Vieira al posto di Sensi) che però non gli danno pienamente ragione".
I VOTI DI GIAMPAOLO
TMW: 6
La Gazzetta dello Sport: 6
Corriere della Sera: 6
Corriere dello Sport: 6
Tuttosport: 5,5
Uno come lui vive per il gol e quando non arriva per un po' diventa egoista e comincia a sbagliare. Giovanni Simeone, uno dei migliori calciatori di questo campionato in corso, stecca contro la Sampdoria. "Manca soprattutto l'ingrediente fondamentale: il veleno sotto porta. Non punge mai", scriviamo noi di TMW bocciandolo con un 5 in pagella. Per il Corriere di Verona la colpa non va a lui perché "non gli arriva un pallone decente ed è troppo solo in una marea di maglie doriane". Per La Gazzetta dello Sport la sua prova è da 5,5: "Anche il consueto lavoro fatto su tutto il fronte dura meno del solito", mentre Tuttosport racconta di "una serata no" dell'argentino.
I VOTI DI SIMEONE
TMW: 5
La Gazzetta dello Sport: 5,5
Corriere della Sera: 5,5
Corriere dello Sport: 5
Tuttosport: 5
HELLAS VERONA (A cura di Luca Chiarini)
Montipò 6,5 - Brividino sul blitz di Candreva, provocato da un suo eccesso di approssimazione in fase di rinvio: ha il merito di metterci subito una toppa con il guizzo sul tiro-cross dell'ex Inter. Sul rigore fa quel che può: si oppone a Caputo, che ha però l'ultima parola.
Ceccherini 6 - Il Verona di questa sera è un cumulo di ingranaggi arrugginiti (e oliati solo in un paio di circostanze), ma la difesa non imbarca acqua. Tutto il contrario: si fa trafiggere per la distrazione di un singolo, e per il resto non corre pericoli. Lui amministra e non commette errori.
Gunter 5 - Lucidità azzerata sul fallo da rigore: non frena la corsa in tempo e prende in pieno Caputo. La non-protesta dinanzi al giallo sventolato da Ayroldi fuga ogni dubbio residuo. Dal 46' Sutalo 6 - Subito in partita, contraerea efficace: promosso.
Casale 6,5 - La prestazione è di livello: duella con nerbo e sbaglia di rado la scelta dell'intervento. In totale controllo nella ripresa, anche perché dopo l'intervallo la Samp non affonda più. È dal suo lancio che scaturisce - in maniera un po' fortuita - il timbro di Caprari.
Faraoni 5,5 - Sfreccia subito sulla destra: impatto che scotta Augello, costretto subito a indossare l'elmetto. Ha un'occasione enorme in avvio, ma dopo un inserimento con perfetto timing spara alle stelle di controbalzo. Rapido deterioramento: il calo è vistoso e induce Tudor a sostituirlo. Dal 61' Depaoli 6 - Pochi spunti, ma tiene diligentemente il campo.
Tameze 6 - Nel primo tempo bloccato del Bentegodi è uno dei pochi, se non l'unico, che riesce a distinguersi nel valzer monotematico dei duelli uomo contro uomo. Cuce gioco, rammenda, conclude (sfiorando anche il gol). In riserva dopo l'intervallo: regge e lotta fino all'ultimo.
Ilic 5,5 - Il traffico convulso nella zona mediana lo obbliga quasi sempre a forzare la giocata. Poche occasioni per distendersi e allungare il passo, uno dei pezzi forti del repertorio del serbo. Dal 92' Veloso s.v.
Lazovic 6 - È lui a confezionare la maxi-occasione per Faraoni nel primo tempo: elegante il cambio di direzione che mette a sedere Bereszynski, telecomandato il cioccolatino per il compagno. Quando può, cerca lo spunto.
Barak 5 - Galleggia per inerzia, non lega con i due centravanti e palleggia solo quando si abbassa sulla linea dei centrocampisti. Serata complessa per il ceco. Dal 62' Lasagna 5,5 - Anziché squarciare l'impasse alimenta il caos.
Simeone 5 - Il richiamo del gol ha un effetto gravitazionale sui suoi movimenti e sulle sue intenzioni: in un paio d'occasioni pecca d'egoismo, cercando l'assolo anziché la rifinitura. Manca soprattutto l'ingrediente fondamentale: il veleno sotto porta. Non punge mai.
Caprari 6,5 - Raddrizza una serata che stava assumendo pieghe preoccupanti con un gol che è una commistione di tenacia e freddezza. Due, tre, quattro tocchi: mette a sedere tutti e sigla l'1-1 dopo quasi ottanta minuti di evanescenza. Dal 92' Bessa s.v.
Igor Tudor 6 - Sufficienza tirata: l'appello lanciato alla vigilia cade nel vuoto, l'atteggiamento di squadra è a tratti irriconoscibile. La forza della sua ciurma è però quella di non staccare mai totalmente la spina, presupposto fondamentale per il pari agguantato nel finale.
SAMPDORIA (A cura di Andrea Piras)
Audero 6 - Molto attento sui palloni che arrivano dai cross dal fondo ma anche sulle uscite fuori dall’area come quella su Simeone nella prima frazione di gara quasi come un libero d’altri tempi. Nulla può sul gol di Caprari.
Bereszynski 6 - Quando accompagna l’azione sulla destra fa vedere buoni spunti ma è in difesa che fa vedere le cose migliori duellando con Lazovic e mettendoci tanta corsa.
Ferrari 6,5 - Confermato dal primo minuto nonostante una prestazione non perfetta conto la Salernitana. Questa volta offre più garanzie seguendo Simeone ovunque si muova quando il Cholito gravita dalla sua parte. Esce dopo aver dato tutto. Dal 74’ Yoshida 5 - Prova a metterci una pezza sulla conclusione di Caprari ma è troppo morbido.
Colley 6 - Chiude nella morsa Simeone facendo valere il suo senso della posizione e il suo fisico. Preciso nei palloni di testa che arrivano dalla sua parte.
Augello 6 - Giampaolo lo schiera dal primo minuto al posto di Murru. Dopo i primi minuti in cui soffre le offensive di Faraoni. Cresce però col passare dei minuti dimostrando sicurezza. Dal 74’ Murru 5 - Entra e subito Depaoli sfonda dalla sua parte andando a creare l’azione del pareggio veronese..
Vieira 6 - Si posizione davanti alla difesa mettendoci tanta grinta e tanta determinazione. Qualche passaggio a vuoto quando viene puntato da Barak ma la sua prestazione è comunque positiva. Dal 64’ Sensi 5,5 - Prova a dare qualità al centrocampo ma anche questa sera il suo apporto si vede pochissimo.
Candreva 5,5 - Torna ad occupare la posizione più a lui congeniale. Impatto non esaltante con diverse imprecisioni. Fa vedere qualche buono spunto sulla corsia ma anche diverse imprecisioni.
Rincon 6 - General del centrocampo blucerchiato. Lotta e combatte in mezzo al campo senza mai risparmiarsi. Unico neo, il giallo che gli farà saltare il derby del prossimo 30 aprile. Dal 64’ Ekdal 6 - Buono il suo ingresso in partita per dare equilibrio alla squadra. Nessun acuto ma neanche nessuna sbavatura.
Thorsby 6 - Viene cercato spesso dai lanci profondi per sfruttare le sue lunghe leve. Combatte e aiuta anche molto i difensori sulle sfuriate della squadra di Igor Tudor.
Sabiri 5 - Allargato a sinistra non dà la giusta copertura ad Augello dalla sua parte. Prova lo spunto ma spesso manca nell’ultimo passaggio. Prova il tiro dalla distanza ma non impegna Montipò.
Caputo 6,5 - Costretto a fare reparto da solo anche se spesso viene sovrastato da Gunter. Si procura il rigore che inizialmente fallisce ma che poi ribadisce in rete sbloccando la partita. Dall’86’ Quagliarella s.v.
Marco Giampaolo 6 - Cambia la sua squadra schierando un più prudente 4-5-1. La sua Samp passa in vantaggio ma nel finale, complice anche i cambi, viene raggiunta da Caprari. Un punto che porta per il momento la squadra a +8 sulla zona retrocessione ma non basta per mettersi al sicuro.
Finisce 1-1 la sfida fra Hellas Verona e Sampdoria. Al gol di Caputo nel primo tempo, ha risposto l'ex Caprari nella ripresa. Un pareggio che, per come si erano messe le cose, fa male alla Sampdoria, che con una vittoria avrebbe ipotecato il discorso salvezza. Il gol di Caprari invece (il migliore dei suoi nelle pagelle targate TMW) frena i blucerchiati, che adesso sono a 30 punti ma con un calendario difficilissimo. Tutto passa dalla prossima gara, il derby con il Genoa, mai così importante.
C'è rammarico nelle parole di Giampaolo al termine della gara: "C'è grande rammarico, perché l'avversario è di valore, ha qualità ed è spensierato: crea molto ed è difficile affrontarli. La partita era in pieno controllo, siamo stati bravi nel limitarli e nel togliergli le soluzioni che hanno. Abbiamo subito un gol evitabilissimo. I tre punti ci avrebbero fatto svoltare".
Anche Tudor non è felice della gara giocata: "È stata una partita non troppo bella da vedere, è stata una battaglia. Siamo entrati bene, abbiamo dominato per un quarto d'ora, poi ci siamo adeguati al ritmo della Samp. Abbiamo preso gol sulla prima incursione della Samp nella nostra area. Nella ripresa hanno preso coraggio, ma il pareggio è meritato. Per vincere forse servivano più giocatori in serata, ma non è successo: forse un po' di stanchezza, forse qualche elogio di troppo".
Erano oltre sedicimila gli spettatori presenti oggi al 'Bentegodi' per l'incontro tra il Verona e la Sampdoria. Oltre ai 9.376 abbonati sono stati 6.812 i biglietti venduti.
Montipò 6,5 Serata di quasi ordinaria amministrazione. Bravo a intuire e respingere il rigore di Caputo, nulla può fare sulla pronta ribattuta dell'attaccante blucerchiato.
Ceccherini 6 Più di spada che di fioretto. Chiude bene gli spazi, senza concedere sconti.
Günter 5,5 Caputo non gli crea grandi pensieri, peccato che nell'azione del rigore, forse per troppa foga, gli rifili un pestone risultato, ahimè, determinante..Ammonito, come a Bergamo Tudor opta per un cambio anticipato. (dal 1' s.t. Sutalo 6 Prova convincente, determinato e attento).
Casale 6,5 Un tempo da esterno dei tre e un altro da centrale, una volta uscito Günter. Sceglie sempre bene i tempi degli interventi senza correre alcun rischio. Parte dai suoi piedi il pallone che Caprari addomestica e spedisce in porta.
Faraoni 5,5 Spreca malamente una palla gol quando, pescato da Lazovic, sceglie la soluzione di esterno destro. Come tanti altri suoi compagni, gioca con il freno tirato. Dopo un'entrataccia dell'ex Vieira esce (dal 16' s.t. Depaoli 6 apporto di sostanza)
Tameze 6,5 Il solito indomabile gladiatore in mezzo al campo
Ilić 6 Nella prima frazione di gara si dedica al controllo di Rincon, meglio nella ripresa dove riesce a farsi notare con alcune interessanti iniziative (dal 47' s.t. Veloso s.v.)
Lazovic 6 Partenza da incorniciare con due palloni per Faraoni e Baràk che per un niente non si trasformano in gol. Anche lui cala progressivamente e scompare piano piano dai radar.
Baràk 5,5 Nei primi venti minuti sembra tornato quello prima dell'infortunio. Poi si affievolisce fino al cambio (dal 16' s.t. Lasagna 5,5 cerca, senza trovarlo, l'affondo giusto)
Caprari 6,5 Contro la sua ex squadra va a corrente alternata ma rimane quello più incisivo. Con talento e caparbietà segna la rete del pareggio.(dal 47' s.t. Bessa s.v.).
Simeone 5,5 Non gli arrivano tanti palloni giocabili. Un paio di accelerazioni e niente più.
Tudor 6 Dopo un avvio convincente, dove avrebbe meritato il gol, la squadra abbassa il ritmo subendo gol nell'unica azione avversaria. Nel secondo tempo la reazione porta al giusto pareggio. Non è stato un gran Verona, tuttavia ai punti avrebbe comunque meritato di più. Ammonito, era diffidato, a Cagliari guarderà la partita dalla tribuna.
Momenti di tensione al termine della sfida fra Hellas Verona e Sampdoria, protagonisti Yoshida e Quagliarella. L'attaccante ha avuto qualcosa da ridire, il giapponese ha risposto duramente. Caputo e Candreva hanno provato a riportare la serenità, il difensore ha abbondonato il campo senza salutare compagni e avversari. Lo riporta DAZN.
Audero 6 - Molto attento sui palloni che arrivano dai cross dal fondo ma anche sulle uscite fuori dall’area come quella su Simeone nella prima frazione di gara quasi come un libero d’altri tempi. Nulla può sul gol di Caprari.
Bereszynski 6 - Quando accompagna l’azione sulla destra fa vedere buoni spunti ma è in difesa che fa vedere le cose migliori duellando con Lazovic e mettendoci tanta corsa.
Ferrari 6,5 - Confermato dal primo minuto nonostante una prestazione non perfetta conto la Salernitana. Questa volta offre più garanzie seguendo Simeone ovunque si muova quando il Cholito gravita dalla sua parte. Esce dopo aver dato tutto. Dal 74’ Yoshida 5 - Prova a metterci una pezza sulla conclusione di Caprari ma è troppo morbido.
Colley 6 - Chiude nella morsa Simeone facendo valere il suo senso della posizione e il suo fisico. Preciso nei palloni di testa che arrivano dalla sua parte.
Augello 6 - Giampaolo lo schiera dal primo minuto al posto di Murru. Dopo i primi minuti in cui soffre le offensive di Faraoni. Cresce però col passare dei minuti dimostrando sicurezza. Dal 74’ Murru 5 - Entra e subito Depaoli sfonda dalla sua parte andando a creare l’azione del pareggio veronese..
Vieira 6 - Si posizione davanti alla difesa mettendoci tanta grinta e tanta determinazione. Qualche passaggio a vuoto quando viene puntato da Barak ma la sua prestazione è comunque positiva. Dal 64’ Sensi 5,5 - Prova a dare qualità al centrocampo ma anche questa sera il suo apporto si vede pochissimo.
Candreva 5,5 - Torna ad occupare la posizione più a lui congeniale. Impatto non esaltante con diverse imprecisioni. Fa vedere qualche buono spunto sulla corsia ma anche diverse imprecisioni.
Rincon 6 - General del centrocampo blucerchiato. Lotta e combatte in mezzo al campo senza mai risparmiarsi. Unico neo, il giallo che gli farà saltare il derby del prossimo 30 aprile. Dal 64’ Ekdal 6 - Buono il suo ingresso in partita per dare equilibrio alla squadra. Nessun acuto ma neanche nessuna sbavatura.
Thorsby 6 - Viene cercato spesso dai lanci profondi per sfruttare le sue lunghe leve. Combatte e aiuta anche molto i difensori sulle sfuriate della squadra di Igor Tudor.
Sabiri 5 - Allargato a sinistra non dà la giusta copertura ad Augello dalla sua parte. Prova lo spunto ma spesso manca nell’ultimo passaggio. Prova il tiro dalla distanza ma non impegna Montipò.
Caputo 6,5 - Costretto a fare reparto da solo anche se spesso viene sovrastato da Gunter. Si procura il rigore che inizialmente fallisce ma che poi ribadisce in rete sbloccando la partita. Dall’86’ Quagliarella s.v.
Marco Giampaolo 6 - Cambia la sua squadra schierando un più prudente 4-5-1. La sua Samp passa in vantaggio ma nel finale, complice anche i cambi, viene raggiunta da Caprari. Un punto che porta per il momento la squadra a +8 sulla zona retrocessione ma non basta per mettersi al sicuro.
Montipò 6,5 - Brividino sul blitz di Candreva, provocato da un suo eccesso di approssimazione in fase di rinvio: ha il merito di metterci subito una toppa con il guizzo sul tiro-cross dell'ex Inter. Sul rigore fa quel che può: si oppone a Caputo, che ha però l'ultima parola.
Ceccherini 6 - Il Verona di questa sera è un cumulo di ingranaggi arrugginiti (e oliati solo in un paio di circostanze), ma la difesa non imbarca acqua. Tutto il contrario: si fa trafiggere per la distrazione di un singolo, e per il resto non corre pericoli. Lui amministra e non commette errori.
Gunter 5 - Lucidità azzerata sul fallo da rigore: non frena la corsa in tempo e prende in pieno Caputo. La non-protesta dinanzi al giallo sventolato da Ayroldi fuga ogni dubbio residuo. Dal 46' Sutalo 6 - Subito in partita, contraerea efficace: promosso.
Casale 6,5 - La prestazione è di livello: duella con nerbo e sbaglia di rado la scelta dell'intervento. In totale controllo nella ripresa, anche perché dopo l'intervallo la Samp non affonda più. È dal suo lancio che scaturisce - in maniera un po' fortuita - il timbro di Caprari.
Faraoni 5,5 - Sfreccia subito sulla destra: impatto che scotta Augello, costretto subito a indossare l'elmetto. Ha un'occasione enorme in avvio, ma dopo un inserimento con perfetto timing spara alle stelle di controbalzo. Rapido deterioramento: il calo è vistoso e induce Tudor a sostituirlo. Dal 61' Depaoli 6 - Pochi spunti, ma tiene diligentemente il campo.
Tameze 6 - Nel primo tempo bloccato del Bentegodi è uno dei pochi, se non l'unico, che riesce a distinguersi nel valzer monotematico dei duelli uomo contro uomo. Cuce gioco, rammenda, conclude (sfiorando anche il gol). In riserva dopo l'intervallo: regge e lotta fino all'ultimo.
Ilic 5,5 - Il traffico convulso nella zona mediana lo obbliga quasi sempre a forzare la giocata. Poche occasioni per distendersi e allungare il passo, uno dei pezzi forti del repertorio del serbo. Dal 92' Veloso s.v.
Lazovic 6 - È lui a confezionare la maxi-occasione per Faraoni nel primo tempo: elegante il cambio di direzione che mette a sedere Bereszynski, telecomandato il cioccolatino per il compagno. Quando può, cerca lo spunto.
Barak 5 - Galleggia per inerzia, non lega con i due centravanti e palleggia solo quando si abbassa sulla linea dei centrocampisti. Serata complessa per il ceco. Dal 62' Lasagna 5,5 - Anziché squarciare l'impasse alimenta il caos.
Simeone 5 - Il richiamo del gol ha un effetto gravitazionale sui suoi movimenti e sulle sue intenzioni: in un paio d'occasioni pecca d'egoismo, cercando l'assolo anziché la rifinitura. Manca soprattutto l'ingrediente fondamentale: il veleno sotto porta. Non punge mai.
Caprari 6,5 - Raddrizza una serata che stava assumendo pieghe preoccupanti con un gol che è una commistione di tenacia e freddezza. Due, tre, quattro tocchi: mette a sedere tutti e sigla l'1-1 dopo quasi ottanta minuti di evanescenza. Dal 92' Bessa s.v.
Igor Tudor 6 - Sufficienza tirata: l'appello lanciato alla vigilia cade nel vuoto, l'atteggiamento di squadra è a tratti irriconoscibile. La forza della sua ciurma è però quella di non staccare mai totalmente la spina, presupposto fondamentale per il pari agguantato nel finale.
SERIE A Caputo non basta, Caprari si prende la rivincita: Hellas Verona-Sampdoria finisce 1-1
23/4 ALLE 22:41
di DANIEL UCCELLIERI
Finisce 1-1 la sfida fra Hellas Verona e Sampdoria. Al gol di Caputo nel primo tempo ha risposto l'ex Caprari nella ripresa. Un punto che permettere alla Samp di salire a quota 30 punti in classifica: il derby della prossima settimana sarà decisivo per la salvezza.
Le scelte iniziali
Igor Tudor conferma in blocco l'attacco con Simeone supportato da Barak e Caprari mentre sulle corsie laterali agiranno a destra Faraoni e a sinistra Lazovic. Cambia Marco Giampaolo che schiera un coperto 4-1-4-1 con Caputo unica punta supportato sulle corsie da Candreva e Sabiri. Vieira invece agirà davanti alla difesa con Sensi che si accomoda in panchina.
L'Hellas parte con il turbo, la Samp passa nel finale del primo tempo
Parte forte la squadra di Tudor, che nei primi 10 minuti mette alle corde la Samp sfiorando il vantaggio in almeno un paio di occasioni: Faraoni calcia alto da ottima posizione, mentre il colpo di testa di Barak viene deviato in corner da Thorsby. La Samp cresce con il passare dei minuti, anche se la squadra di Tudor alla mezz'ora ha un'altra grande occasione con Tameze: tiro da fuori che finisce fuori di pochissimo. A pochi minuti dalla fine del primo tempo, Ciccio Caputo guadagna un calcio di rigore. E' lo stesso attaccante della Sampdoria ad incaricarsi della battuta: conclusione non perfetta, Montipò riesce a parare, ma la palla arriva sui piedi di Caputo che è lesto a mandare il pallone in rete. La Samp chiude il primo tempo in vantaggio, gol importantissimo di Caputo.
La rivincita di Caprari
Sotto una pioggia battente, l'Hellas Verona prova a trovare il pari, ma salvo un rito-cross di Faraoni che finisce sul fondo, la squadra di Tudor non crea pericoli alla Samp. La musica cambia nel finale, quando l'ex Caprari si prende la sua personale rivincita: il numero 10 scatta sul filo del fuorigioco, la prima conclusione viene murata da Yoshida ma la palla torna suoi sue piedi. Caprari mette a sedere tutti, compreso Audero, e manda il pallone in porta. La squadra di Giampaolo accusa il colpo, ma tenta il forcing finale alla ricerca del gol della vittoria. La rete non arriva, le due squadre portano a casa un punto a testa. Si muove la classifica dei blucerchiati, che ora hanno 30 punti: sarà una lotta fino alla fine per la salvezza.
PRIMO PIANO Verona-Sampdoria: 1 - 1 a Caputo risponde Caprari
23/4 ALLE 22:30
di ENRICO BRIGI
per Tuttohellasverona.it
Finisce con una rete per parte la sfida con la Sampdoria. I gialloblù non hanno disputato una grande partita tuttavia se una squadra doveva vincere era quella di Tudor che almeno ci ha provato e ha subito il gol sull'unica azione pericolosa della formazione di Giampaolo. Peccato per l'ammonizione a Tudor che, diffidato, sarà squalificato sabato prossimo contro il Cagliari.
Trova il pareggio il Verona con Gianluca Caprari. Lancio in profondità di Casale con l'attaccante gialloblù che raccoglie al limite dell'area e al termine di un'azione insistita, evita Audero e deposita in gol.
Doppio cambio nei gialloblù con Lasagna e Depaoli che prendono il posto rispettivamente di Faraoni e Baràk. A seguire due cambi anche per i blucerchiati con Ekdal e Sensi dentro al posto di Rincon e Vieira.
Iniziato il secondo tempo con Tudor che lascia negli spogliatoi Günter, ammonito in occasione del rigore, e lo sostituisce con Sutalo.
Finisce il primo tempo con la Samp in vantaggio sugli sviluppi di un calcio di rigore di Caputo, respinto da Montipò, ribadito in rete dallo stesso attaccate blucerchiato. I gialloblù hanno fatto la partita per i primi venti minuti poi, dopo una fase piuttosto blanda della partita, la formazione di Giampaolo ha trovato il vantaggio sull'unica azione della partita.
Quando mancano pochi minuti al termine della prima frazione di gara la Sampdoria trova il vantaggio con Caputo. Su calcio di rigore concesso per un fallo di Günter, poi ammonito, commesso sullo stesso attaccante doriano, Montipò respinge la prima conclusione dell'ex attaccante del Sassuolo che, però, è il più lesto a raccogliere la respinta e a depositare in rete il pallone del vantaggio.
L'inizio è dei gialloblù che vanno vicini al gol in due occasioni. La prima è per Faraoni che pescato sul secondo palo da un traversone millimetrico di Lazovic strozza la conclusione di esterno e spedisce alto. Cinque minuti dopo la palla giusta è sulla testa di Baràk, ancora su assist di Lazovic, che sulla traiettoria probabilmente destinata in porta trova la testa di Thorsby che devia la sfera in angolo.
Le due squadre hanno iniziato il match. Formazioni schierate a specchio con il 4-3-2-1. I gialloblù sono nella consueta formazione mentre nei blucerchiati alle spalle di Caputo giostrano Rincon e il giovane Sabiri.
Queste le formazioni ufficiali della sfida Verona - Sampdoria:
HELLAS VERONA (3-4-2-1): Montipò; Ceccherini, Günter, Casale; Faraoni, Tameze, Ilic, Lazovic; Barak, Caprari; Simeone
A disposizione: Chiesa, Boseggia, Veloso, Lasagna, Cancellieri, Bessa, Depaoli, Frabotta, Sutalo, Retsos, Hongla, Praszelik.
Allenatore: Igor Tudor
Arbitro: Giovanni Ayroldi (Sez. AIA di Molfetta)
Assistenti: Di Vuolo (Sez. AIA di Castellammare di Stabia), Moro (Sez. AIA di Schio)
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
23 APRILE 2022 Serie A TIM | Caprari risponde a Caputo: 1-1 tra Verona e Samp
Verona - Si è conclusa 1-1 Hellas Verona - Sampdoria, 34a giornata della Serie A TIM 2021/22. I gialloblù hanno conquistato il 49esimo punto in campionato grazie alla rete di Gianluca Caprari, che ha risposto nella ripresa al vantaggio blucerchiato realizzato da Francesco Caputo.
Venendo alla cronaca, sono subito pericolosi i gialloblù, che vanno vicinissimi alla rete del vantaggio all’8’. Lazovic con una finta salta Candreva e crossa sul secondo palo dove arriva Faraoni: il numero 5 prova il colpo con l’esterno destro al volo, ma la sua conclusione impatta sul palo ed esce.
Due minuti più tardi è Barak a provarci di testa - sempre su cross di Lazovic dalla sinistra - ma la conclusione del numero 7 gialloblù termina alta sopra la porta difesa da Audero.
Il Verona continua a creare gioco ed al 23’ va vicino ancora al vantaggio, questa volta con Tameze, che dal limite dell’area prova la conclusione di piatto al volo: tiro che termina non lontano dalla porta blucerchiata.
Allo scadere del primo tempo è però la Sampdoria a passare in vantaggio: Caputo - conquistatosi un calcio di rigore subendo fallo da Günter - si presenta sul dischetto e riesce a ribattere in porta la sua conclusione, inizialmente parata da Montipò.
Nella ripresa, il Verona non smette di costruirsi occasioni per trovare la rete del meritato pareggio: al 14’ Caprari apre sulla destra per Faraoni, il numero 5 si inserisce con i tempi giusti e prova a servire Simeone al centro dell’area, ma il suo traversone è leggermente lungo per il 99 gialloblù.
Al 28’ Caprari vede l’inserimento tra le maglie della difesa blucerchiata di Lasagna e lo serve, ma il numero 11 viene anticipato dalla provvidenziale uscita di Audero prima di poter colpire a rete.
Cinque minuti più tardi arriva la rete del pareggio per i gialloblù: Caprari - lanciato nello spazio da Sutalo - prova prima la conclusione, che viene ribattuta da Yoshida, riconquista poi palla e con una bellissima azione personale salta Audero e batte con preciso destro la difesa blucerchiata.
Al 43’ il Verona costruisce anche la chance per vincere il match con Ilic che stacca di testa nel cuore dell’area e prova la conclusione, che termina però di poco alta sopra la porta blucerchiata.
Il prossimo impegno dei gialloblù sarà quello di sabato 30 aprile (ore 15) quando i gialloblù affronteranno il Cagliari in trasferta, match valido per la 35a giornata della Serie A TIM 2021/22.
[OFFTOPIC] + - = VITA DA EX: Nando SFORZINI e Andrea COSSU hanno superato gli esami FIGC da Direttori Sportivi. ZACCAGNI già in discussione alla LAZIO? Secondo il 'Corriere dello Sport' anche sì...
22 Aprile 2022 - 07:09 Hellas Live Lettura: 1 min. Sforzini nuovo direttore sportivo
L’ex attaccante dell’Hellas Verona, Ferdinando Sforzini, ha superato gli esami da Direttore Sportivo. Insieme a lui anche l’ex gialloblù, Andrea Cossu. Foto Instagram
FONTE: HellasLive.it
Mattia Zaccagni, dopo le ultime prestazioni in chiaroscuro, potrebbe clamorosamente finire sul mercato in estate. Arrivato in prestito con obbligo di riscatto dall'Hellas Verona per 7 milioni di euro, davanti a una proposta allettante potrebbe essere ceduto a sorpresa. Lotito non sarebbe contrario ad inserirlo tra i "sacrificabili", anche se l'eventuale proposta dovrebbe essere davvero interessante. A riportarlo è il sito del Corriere dello Sport.
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
Contro il razzismo. Diciamolo insieme, diciamolo ovunque: #KeepRacismOut
#VeronaInter Zanetti
Fiorentina 3-1 Verona highlights
8 aprile 2023: un compleanno indimenticabile
Prossima partita
Sabato 23 Novembre ore 15:00 (DAZN)
VS
Serie A 13ª Giornata
Classifica
Serie A 2024-2025
Napoli
25
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24
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22
Fiorentina
22
Lazio
22
Juventus
21
Milan *
17
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16
Bologna *
15
Torino
14
Empoli
14
Roma
13
Hellas Verona
12
Parma
9
Como
9
Cagliari
9
Genoa
9
Monza
8
Venezia
8
Lecce
8
* Milan e Bologna una partita in meno
Ultima partita
Domenica 10 Novembre ore 15:00 (DAZN)
3-1
Serie A 12ª Giornata
Potevo tifare mille squadre, o magari quelle che tifano tutti. E invece tu mi hai fatto gialloblù.