LAZIO 0-0 HELLAS VERONA: Un pareggio a reti inviolate sul campo di una squadra fortissima, i gialloblù ottengono il settimo risultato utile consecutivo
RECAP & IMPRESSIONI
Buona personalità dei gialloblù in una gara molto tattica all'Olimpico per gran parte del primo tempo dove si registrano un paio di occasioni per parte sulle quali si evidenzia la bravura di STRAKOSHA da una parte e SILVESTRI dall'altra.
Sul finire dei primi 45 minuti la LAZIO comincia a sopravanzare il VERONA che forse si abbassa un po' troppo ed è fortunato sul palo clamoroso colto da LUIS ALBERTO col portiere scaligero ormai battuto.
Ad ogni modo la prima parte di gara termina a reti inviolate che sancisce il sostanziale equilibrio visto in campo.
Squadre piuttosto lunghe nel secondo tempo dove si cercano di più le ripartenze e di sorprendersi a vicenda ma i gialloblù mantengono le distanze non si disuniscono e dal 70° si fanno più vivi dalle parti di STRAKOSHA.
Negli ultimi 5 minuti è la LAZIO a premere di più ma alla fine il risultato non cambia: All'Olimpico termina a reti inviolate.
Gran bel punto degli scaligeri conquistato su un campo davvero molto difficile contro avversari di rango, RRAHMANI mette la museruola a IMMOBILE, i gialloblù ribattono colpo su colpo per gran parte della gara conquistandosi anche delle buone occasioni gol e quando SILVESTRI è battuto ci pensano i legni, che solo Domenica avevano punito il VERONA col MILAN, a fermare la LAZIO.
Meglio sarebbe stato vincere col MILAN a San Siro e perdere oggi ma evidentemente il Dio del calcio l'ha vista diversamente: Per l'HELLAS un punto prezioso frutto di una partita gagliarda che porta il settimo risultato utile consecutivo e Sabato arriva la JUVE in un Bentegodi tutto esaurito che sicuramente trascinerà i gialloblù oltre la stanchezza e le difficoltà.
LA PARTITA
Consueto 3-5-2 per mister INZAGHI con ACERBI al centro della difesa, LAZZARI e LULIC esterni e CAICEDO col 'castigamatti' IMMOBILE sul fronte offensivo (miglior coppia d'Europa quanto a gol: 32 (25 in 21 gare per Ciro)! Più di NEYMAR-MBAPPE del PSG per dire...).
Risponde col solito 3-4-2-1 mister JURIĆ privo dello squalificato AMRABAT che in mediana sarà sostituito da PESSINA al fianco di VELOSO. Sulla trequarti tocca ancora a ZACCAGNI, in coppia con BORINI (alla prima da titolare in maglia gialloblù), cercare l'innesco per VERRE falso nove.
Suggestiva scenografia in curva della LAZIO dove campeggia la sagoma di un'acquila formata da tante lucine che spiccano nel buio prima dell'accensione dei fari che illuminano il campo di gioco.
Quasi 500 i tifosi scaligeri giunti a Roma, ad arbitrare il recupero della 17esima giornata allo stadio 'Olimpico' di Roma, è il signor Rosario Abisso della sezione AIA di Palermo, si parte.
DOPPIA OCCASIONE HELLAS, RISPONDE IMMOBILE
16° Doppia occasione HELLAS con PESSINA sul quale STRAKOSHA salva con un guizzo a sinistra e sul successivo tiro di BORINI sul quale il portiere laziale si esalta ancora! Poi il signor Abisso stoppa tutto per il doppio off-side gialloblù...
20° CAICEDO imbuca in area, GÜNTER interviene ma il rimpallo premia IMMOBILE a tu per tu con SILVESTRI: Bravo Marco a murare l'avversario in uscita bassa!
23° Ostruzione di KUMBULLA su MILINKOVIC-SAVIC: Giallo per Marash e calcio di punizione al limite dell'area in zona centrale, batte lo stesso centrocampista serbo che incoccia sulla barriera.
28° Cross in area per BORINI che chiuso a sandwich tra due difensori biancazzurri non riesce ad impattare al meglio di testa e la palla scivola sul fondo.
DUELLO LUIS ALBERTO-SILVESTRI: IL PALO GRAZIA L'HELLAS!
34° CAICEDO dal limite in zona cemtrale, palla a lato.
35° LEIVA botta al volo su respinta della difesa scaligera: Palla deviata dai gialloblù sul fondo.
36° CAICEDO libera LUIS ALBERTO per il tiro a giro al limite da fuori: SILVESTRI vola a deviare sul fondo con la mano di richiamo!
43° IMMOBILE si libera in area sul vertice destr dell'area piccola ma alza troppo la mira...
45° LULIC punta FARAONI sul lato corto dell'area sul fronte sinistro poi la da al limite dove LUIS ALBERTO riesce a liberarsi di VELOSO e a scoccare un tiro che sbatte sul palo a SILVESTRI battuto! Per fortuna che i pali esistono anche per gli avversari...
46° Il signor Abisso termina il primo tempo dopo un minuto di recupero.
RIPRESA COMBATTUTA
53° Tiro pretestuoso di FARAONI dalla distanza sugli sviluppi di un calcio d'angolo battuto da sinistra da VELOSO: Palla in curva.
55° BORINI svirgola dal vertice destro: Palla sul fondo dalla parte opposta.
60° LAZOVIĆ riceve da VELOSO sul vertice sinistro e ci prova con una botta di prima: STRAKOSHA para in due tempi.
62° Colpo di testa di IMMOBILE a centro area, il contrasto di RRAHMANI riesce, palla facile per SILVESTRI.
64° LUIS ALBERTO dal limite supera FARAONI, evita VELOSO e tira sul primo palo dove SILVESTRI non arriva: Palo esterno e fondo!
65° Conclusione di VERRE direttamente sul fondo da fuori area...
68° RADU col sinistro dal vertice mancino: Palla in curva.
LAMPI HELLAS
69° ZACCAGNI riceve da LAZOVIĆ e mette al limite per il tiro a giro di VERRE che scivola di poco a lato del palo a sinistra di STRAKOSHA. Esce VERRE, debutta il nuovo arrivato EYSSERIC. Mister INZAGHI cambia i due esterni entrano JONY e MARUSIC.
73° Abisso vede un fallo di mano inesistente di GÜNTER che aveva invece controllato di petto, fortunatamente non succede nulla anche se negli sviluppi SILVESTRI si deve impegnare per evitare l'autogol di RRAHMANI che aveva appoggiato indietro...
84° LUIS ALBERTO imbuca in area per IMMOBILE che decentrato coglie solo l'esterno della rete.
85° Break fulmineo HELLAS, EYSSERIC appoggia dentro per BORINI che va alla conclusione dal vertice destro dell'area piccola: STRAKOSHA si rifugia sul fondo!
FORCING BIANCAZZURRO NEL FINALE MA LO 0 A 0 NON CAMBIA
90° Palla lunga per MILINKOVIC-SAVIC, GÜNTER scavalcato ma il serbo fortunatamente non ci crede a tu per tu con SILVESTRI.
94° Botta tremenda di LUIS ALBERTO dal vertice sinistro: SILVESTRI a due mani alza sopra la traversa!
95° Il signor Abisso fischia tre volte.
VOTI
SILVESTRI Bravo al 20° su iMMOBILE sottomisura. Pericoloso l'errore sul passaggio a RRAHMANI al 31° fortunatamente il kosovaro controlla anche se la palla finisce all'avversario. Grandissima parata su LUIS ALBERTO al 36°. Salva il risultato al 94° sulla botta micidiale ancora dello spagnolo 7
RRAHMANI Forse il migliore in campo al pari di ZACCAGNI: Gladiatorio su IMMOBILE non sbaglia una chiusura ed è chirurgico in ogni intervento 7,5
GÜNTER Come al solito fa il suo fino a commettere l'erroraccio che oggi è quella palla regalata a MILINKOVIC-SAVIC al 90°, per fortuna che il serbo non ci crede... 6--
KUMBULLA Altra partita di sofferenza e qualche errore di troppo per Marash che evidentemente sulla mancina perde un po' in sicurezza 6
FARAONI Timido anche lui nell'uno contro uno contro LULIC e quando LUIS ALBERTO lo punta c'è da coprirsi gli occhi: Che abbia sentito l'emozione nel giocare contro il suo passato? No, a mio avviso a semplicemente trovato una catena avversaria davvero al top 6
VELOSO Tanti palloni giocati e qualche errore in appoggio ma soprattutto quel calcio di punizione in curva al 79°... Anche Miguel strappa una sufficienza stiracchiata in una giornata davvero difficile contro la linea mediana più forte della Serie A in questo momento 6-
PESSINA Bravo ad arrivare con la punta su quella palla al 16° purtroppo STRAKOSHA dice no. Per il resto non fa rimpiangere AMRABAT ed è tutto dire 6,5
LAZOVIĆ Piuttosto rinunciatario nel primo tempo contro LAZZARI, anche nella ripresa non brilla particolarmente ma riesce a concludere pericolosamente al 60° 6-
BORINI Sua la seconda occasione scaligera nel primo tempo ma STRAKOSHA ripete l'intervento che già prima aveva bloccato la strada a PESSINA. Al 77° non rischia il tiro al volo su una palla che scende e perde l'attimo buono ma si rifà all'85° con quel diagonale velenoso neutralizzato dal portiere avversario 6,5 (gli da il cambio DAWIDOWICZ all'89°: non giudicabile)
ZACCAGNI La solita marea di falli subiti nel gran duello con MILINKOVIC-SAVIC e la mediana avversaria. Pregevole cross sul palo lontano dopo il rientro dal lato corto mancino dell'area al 55°. Mattia martella per tutta la ripresa attendendo i tempi giusti quando è il caso, la quota fantasia dei gialloblù in assenza (ingiustificata) di LAZOVIĆ 7,5
VERRE Piuttosto evanescente nel primo tempo, spreca tutto al 49° quando sbaglia malamente a servire ZACCAGNI ma venti minuti più tardi per poco non mette il colpo gobbo 6 (gli da il cambio EYSSERIC al 70°: Debutto in gialloblù in cui si segnala per quella gran palla a BORINI all'85°, promette bene 6)
JURIĆ Anche oggi forse aspetta troppo per dare il cambio a VERRE: Probabilmente fa parte della sua filosofia non affidarsi più o meno sempre a quelli finchè non ne hanno più ed i risultati gli stanno dando ragione dall'inizio del campionato (anche se Sabato arriva la JUVE e la terza partita in una settimana ed un po' di turn-over diventa praticamente inevitabile) 7
[Commenta qui sotto o sulla pagina Facebook di BONDOLA/=\SMARSA, condividi a piè di pagina, contenuti liberamente riproducibili salvo l'obbligo di citare la fonte: BondolaSmarsa.BlogSpot.com]
Mister INZAGHI tecnico della LAZIO «Oggi abbiamo svolto un’ottima prestazione contro un avversario di valore. Avremmo meritato di vincere e lo avrebbero meritato anche i nostri splendidi tifosi. La coreografia della Curva Nord è stata meravigliosa, ci dispiace non aver regalato ai sostenitori i tre punti. La squadra ha dato il massimo e l’ho ringraziata per questo: c’è rammarico per le occasioni create, ma abbiamo sfidato una squadra che sta ottenendo risultati importanti. L’Hellas Verona è molto orientata sull’uomo ed i miei ragazzi sono stati bravi ad allestire un’ottima prova. In alcune circostanze abbiamo perso punti nel finale al termine di prestazioni stregate, a volte bisogna esser bravi ad accontentarsi. È chiaro, però, che oggi volevamo i tre punti. Questa sera ci è mancata un po' di lucidità, la squadra ha fatto una grande partita, ho fatto i complimenti ai ragazzi. Capitano gare in cui la palla non vuole entrare, tra miracoli del portiere avversario ed imprecisione. C'è rammarico ma mi prendo questa prestazione contro una squadra di assoluto valore come l'Hellas Verona. Per quello che si è visto in campo sono due punti persi ma dobbiamo andare oltre il risultato. I ragazzi sono stati bravi ad offrire una prestazione così importante» SSLazio.it
Mister JURIĆ «Una grande partita del Veroma all'Olimpico? Oggi, da parte nostra, è stata una prestazione eccellente in tutti i sensi e sapevamo che ci voleva un grande Verona per fermare questa Lazio. Abbiamo fatto una bellissima gara sia nel primo che nel secondo tempo, in cui siamo migliorati, e durante entrambe le frazioni abbiamo avuto palle-gol nitide. Possiamo anche recriminare un po', al di là dei loro due pali che sono arrivati grazie alle qualità tecniche eccellenti di Luis Alberto. Abbiamo concesso poco e creato tanto contro una Lazio veramente forte. Possesso palla alla pari? Anche i tiri in porta e le occasioni da gol: abbiamo veramente concesso poco a una squadra capace di segnare 5 reti alla SPAL, 5 alla Sampdoria e 4 al Lecce. Anche per questo aspetto non era facile oggi, e credo che i ragazzi si siano davvero superati: siamo saliti a un livello molto alto per combattere contro una Lazio fortissima. Una condizione fisica straripante, la nostra? Ho la sensazione che cominciamo a ripartire con più facilità, con tanto possesso palla fatto bene e poche pecche: magari qualche passaggio che avremmo potuto eseguire meglio tecnicamente, ma sempre in situazioni non facili. Una grandissima prestazione da parte nostra. Io che dico che nel calcio non è vero che c'è nulla da perdere e che si può provare a guadagnare qualcosa anche contro la Juventus? È vero, beh se sara la terza partita in sei giorni e noi non siamo abituati a giocare così tanto, specie con squadre più forti. I ragazzi però hanno tanta adrenalina dentro e sento che faremo una grandissima partita» HellasVerona.it
Miguel VELOSO «La nostra prestazione? Abbiamo affrontato una squadra tosta, con tanti giocatori forti fisicamente, non a caso sono terzi in classifica. Noi abbiamo lottato consapevoli delle nostre potenzialità, cercando - a tratti - di imporre il gioco. La nostra forza? Senza alcun dubbio il gruppo: siamo riusciti ad ottenere un punto fondamentale grazie al lavoro di ogni singolo reparto. Dobbiamo continuare a lavorare con dedizione e sacrificio quotidiano verso il nostro obiettivo, la salvezza. La partita contro la Juve? Sarà una grande sfida: abbiamo bisogno di tutto il calore dei nostri tifosi, 'uomo' in più di questa squadra. La Juve è fortissima, noi cercheremo di fare del nostro meglio: umiltà e spirito di sacrificio sono le basi con le quali affrontiamo ogni partita» HellasVerona.it
ACERBI difensore della LAZIO «Non perdiamo da 17 partite in Serie A, bisogna guardare il bicchiere mezzo pieno: siamo ad undici punti dal quinto posto. Volevamo vincere ed abbiamo colpito anche due pali, affrontando una squadra fisica e molto in salute sotto il punto di vista atletico. Abbiamo pareggiato portando a casa un punto importante, per la nostra autostima è anche importante aver blindato la porta anche in questa gara. Sapevamo che l’Hellas Verona ci avrebbe affrontati uomo contro uomo: loro hanno interpretato bene la gara, l’incontro è stato molto ben combattuto e poteva essere deciso solo da un episodio. C’è del rammarico, ma anche i clivensi hanno giocato bene. È andata così, ora dovremo recuperare al meglio per disputare una gara fondamentale a Parma. Bisogna sempre lottare, e noi lo stiamo facendo, continueremo a cercare il risultato in qualsiasi gara. Il pubblico ci ha dato grande energia con una coreografia meravigliosa e sono rimasti al nostro fianco dal primo all’ultimo minuto. Avremo bisogno di loro anche nelle prossime partite che saranno come delle finali. Abbiamo dato il massimo per provare a vincere ed i tifosi lo hanno capito» SSLazio.it
Marco SILVESTRI «La parata più importante? L'ultima su Luis Alberto, ma anche la prima su Immobile, perchè se avesse segnato in quel momento la partita si sarebbe complicata. Stupiti da noi stessi? Sì, ma adesso sappiamo di potercela giocare con tutti, sempre con la massima umiltà. Il settimo risultato utile consecutivo? Questo è un pareggio importantissimo, conquistato sul campo di una squadra molto forte, che in casa segna parecchio. Siamo orgogliosi di questo risultato. Come procede il nostro percorso di crescita? Il pareggio di questa sera ci dà parecchia fiducia. L'atteggiamento che mettiamo in campo ci sta ripagando, giochiamo bene e imponiamo la nostra idea di gioco. Tutto ciò ci sta dando una consapevolezza importante, che ci servirà per andare avanti al meglio in campionato. Riduttivo pensare solo alla salvezza? No, perchè il nostro obiettivo rimane quello. Un obiettivo che, con questo spirito, potremmo raggiungere molto presto» HellasVerona.it
Giuseppe WILSON bandiera della LAZIO a cavallo degli anni '70 «Le certezze non esistono nel calcio, con il Verona io sono uscito con il bicchiere mezzo pieno. La Lazio ha comunque guadagnato un punto su Inter e Juventus. Bisogna guardare avanti, un pareggio ci sta tutto per come si è sviluppata la partita. Ci sono sicuramente sbavature che vanno corrette, soprattuto contro squadre toste a livello tattico. Ieri i nostri attaccanti ne hanno risentito, ma i biancocelesti hanno comunque creato occasioni per segnare. La Lazio è una squadra ancora sul pezzo, ma un piccolo stop può capitare. Inzaghi ha fatto bene a mettere Parolo all'ultimo al posto di Adekanye» LaLazioSiamoNoi.it
L'ex bandiera della LAZIO e opinionista TV Vincenzo D'AMICO «Un punto in cascina. La Lazio non ha giocato come ha fatto altre partite, ma c'è da dire che dall'altra parte c'era una signora squadra, con buoni giocatori e un ottimo allenatore. La Lazio ha trovato difficoltà. Il pressing ha avuto i suoi benefici per il Verona. Tolto Luis Alberto, gli altri hanno sofferto. Milinkovic soprattutto, Immobile non ha avuto grandi occasioni. Merito del Verona se la Lazio ha solo pareggiato» TuttoMercatoWeb.com
VITA DA EX: Secondo esonero stagionale per CORINI ma sulla panchina del BRESCIA non torna GROSSO (ora a libro paga di CELLINO), le Rondinelle si affidano a LOPEZ.
LIV SUPERBOWL: A 50 anni dalla finale vinta coi VIKINGS nel '69, zio REID riporta il 'Vince Lombardi Trophy' a Kansas City; niente da fare per i 49ERS che falliscono l'aggancio a STEELERS e PATRIOTS per il 6° Superbowl vinto nella storia dell'NFL...
Un post condiviso da Koray Günter (@korayguenter) in data:
17 - La #Lazio è rimasta imbattuta nelle ultime 17 partite di campionato (13V, 4N), eguagliando la sua striscia più lunga senza sconfitte in Serie A risalente all’aprile 1999 con Sven-Göran Eriksson alla guida. Percorso.#LazioVerona#SerieA
CALCIO SERIE A Lazio, coreografia con i cellulari in curva nord: le luci formano un'aquila
06.02.2020 - 19:23
Coreografia particolare allo stadio Olimpico prima della partita tra Lazio e Verona (recupero della diciassettesima giornata di serie A): si spengono i riflettori e si accendono i cellulari in Curva Nord a formare un'aquila che lascia tutti senza fiato nel settore più caldo dei tifosi biancocelesti.
FONTE: CorriereDellUmbria.Corr.it
Lazio, 40mila tifosi contro il Verona e coreografia da brividi
del 05 febbraio 2020 alle 20:46
di Luca Capriotti
La Curva Nord della Lazio aveva promesso una sorpresa, e prima di Lazio-Verona, gara valevole per il recupero della 17esima giornata di campionato, è arrivata puntualmente una coreografia da brividi.
COREOGRAFIA LAZIO - Dapprima è apparso lo striscione: "Figlia del sole, illumina le tenebre", poi, nel buio completo, un'aquila formata da centinaia di luci ha illuminato l'atmosfera. Quasi 40mila all'Olimpico nel turno infrasettimanale contro il Verona, una risposta di pubblico importante per agguantare il secondo posto in classifica.
FONTE: CalcioMercato.com
SERIE A
05 feb 2020 - 23:26
Lazio-Verona 0-0: highlights. Luis Alberto fermato dai pali, Inzaghi resta terzo Due legni rallentano la corsa della squadra di Simone Inzaghi, che resta al terzo posto della classifica a -1 dall'Inter e a -4 dalla Juventus. Anche una grande parata di Silvestri sullo spagnolo e un'occasione per Immobile nel primo tempo. Almeno due grandi interventi di Strakosha a negare la rete al Verona su Pessina e Borini. Per Juric è il settimo risultato utile consecutivo, nono posto in classifica per l'Hellas
LAZIO-HELLAS VERONA 0-0 (highlights)
LAZIO (3-5-2): Strakosha; Patric, Acerbi, Radu; Lazzari (71' Marusic), Milinkovic-Savic, Lucas Leiva, Luis Alberto, Lulic (71' Jony); Caicedo (84' Parolo), Immobile. All. S. Inzaghi
La Lazio si ferma al palo. Anzi, ai pali, quelli di Luis Alberto. Super partita dello spagnolo, ma anche super sfortuna e super serata del portiere Silvestri, eccezionale sia nel primo tempo (destro a giro smanacciato con la punta delle dita) che all'ultimo di recupero, sempre sulla botta dal limite del numero 10 di Simone Inzaghi respinta alla grande. Nel recupero della 17^ giornata il match finisce così 0-0, nonostante almeno un paio di squilli di Immobile e due altre belle risposte a firma Strakosha tra primo e secondo tempo sui tentativi del Verona. Inzaghi resta terzo a -4 dal primo posto, e allunga a 17 la striscia di imbattibilità: eguagliato il record storico del club nel 1999 con Sven-Göran Eriksson alla guida. Il Verona infila invece il settimo risultato utile consecutivo (miglior serie dal 2000), anche se manca l'aggancio alla zona Europa.
La partita
Per la Lazio un solo cambio di formazione dopo il successo sulla Spal. C'è Patric in difesa al posto di Bastos. È ancora out Correa, che non va neanche in panchina, e così è confermatissimo Caicedo in coppia con Immobile in attacco. Intoccabili anche Milinkovic-Savic, Leiva e Luis Alberto. Sul fronte opposto, anche per il Verona un solo cambio di formazione rispetto alla trasferta contro il Milan, obbligato: out Amrabat per squalifica (espulso proprio nel match di San Siro). Conferme per gli altri dieci: Pessina arretra a centrocampo, con l'inserimento di Borini (alla prima da titolare) alle spalle dell'unica punta, Verre, che vince il ballottaggio con Di Carmine.
Il primo tempo è subito ricco di emozioni all'Olimpico, anche se il risultato rimane fermo sullo 0-0. Prima chance del match per il Verona, con un grande riflesso di Strakosha a dire di no all'inserimento centrale di Pessina. La Lazio si sveglia poco dopo, con un tentativo in area di Immobile chiuso da Silvestri in uscita. Tanto quanto Strakosha, il portiere del Verona sarà super anche su Luis Alberto al 37', il cui tiro a giro dal limite viene smanacciato in corner con un grande intervento. Nel recupero, dunque, ancora il 10 di Inzaghi sfiorerà il gol, con un palo dal limite.
Quindi la ripresa, che si apre senza cambi e senza grandi occasioni nei primi minuti. Una percussione centrale di Leiva viene chiusa sul più bello dalla difesa di Juric, e un tiro di Lazovic viene bloccato in due tempi da Strakosha. Ma, soprattutto, arriva il secondo palo di giornata di Luis Alberto al 67', col legno a negargli ancora una volta la gioia del gol (quarto per lui in stagione, primo pari merito a Insigne e Mertens). Inzaghi prova allora a cambiare qualcosa cambiando esterni: dentro Jony e Marusic per Lulic e Lazzari. Mentre Juric sceglie Eysseric per Verre (vicino al gol con un tiro dal limite poco prima del cambio). La Lazio continua a provarci (Parolo per Caicedo nel finale) ma la serata sembra stregata. Strakosha salva ancora su Borini, mentre è il solito Luis Alberto l'ultimo ad arrendersi, persino all'ultimo dei cinque di recupero: prima la botta dal limite (ancora super Silvestri), poi un tiro-cross a giro largo di un soffio. Finisce così: tante emozioni, zero gol.
FONTE: Sport.Sky.it
CALCIO
06 febbraio 2020 - 7:53 A Roma è sempre derby: in Curva Nord spunta uno striscione che ringrazia…Pazzini
Ci sono giocatori che diventano eroi…per vie traverse, causando gioie a chi non sopporta determinate squadre. E quindi non c’è troppo da stupirsi se durante Lazio-Verona spunta uno striscione dei tifosi biancocelesti che saluta Pazzini, che dieci anni fa ha sfilato uno scudetto alla Roma.
di Redazione Il Posticipo
Il nemico del mio nemico, si sa, è mio amico. Un adagio vecchio quanto il mondo, ma che nel calcio assume forme davvero particolari. Ci sono giocatori che diventano eroi…per vie traverse, causando gioie non tanto ai propri tifosi, quanto a chi non sopporta determinate squadre. Marco Asensio, tanto per fare un esempio, è forse più celebre tra chi va contro alla Juventus che tra la stessa aficion del Real Madrid, grazie al 4-1 realizzato nella notte di Cardiff alla Signora. E quindi succede anche che all’Olimpico, nella partita che per la Lazio può valere il secondo posto, spunti uno striscione che ringrazia…un giocatore del Verona.
PAZZINI – L’eroe della Nord, neanche a dirlo, è Giampaolo Pazzini. L’attaccante, oggi in Veneto, è entrato nel cuore del tifo biancoceleste ormai dieci anni fa, quando una sua doppietta è di fatto costata lo scudetto alla Roma di Ranieri. Il 25 aprile 2010 all’Olimpico è stato psicodramma giallorosso, con i capitolini che finiscono il primo tempo in vantaggio con gol di Vucinic, ma che nella ripresa crollano sotto i colpi del bomber toscano. A fine stagione a mancare all’appello sono proprio quei due punti e l’Inter può festeggiare il Triplete e i cugini dei giallorossi…lo scampato pericolo. Da quel momento in poi, il “Pazzo” entra nel Pantheon del tifo laziale.
BEFFA – Dunque, dopo la coreografia con l’aquila che stupisce il mondo, la Curva Nord decide di onorare l’attaccante degli ospiti con il più classico degli striscioni: “25/4/2010, grazie Pazzini”. Parole che, nell’infuocato clima derby che a Roma non si spegne mai, sono già nella storia della rivalità tra giallorossi e biancocelesti. Per la Lazio, però, quasi finisce in beffa. Intanto…Pazzini non entra, quindi non può ricevere l’applauso che i tifosi laziali gli tributano ogni volta che gioca contro di loro. E poi il Verona rompe le uova nel paniere a Inzaghi e ai suoi, portando a casa un punto che impedisce ai capitolini di superare l’Inter. L’eroe della serata stavolta è Marco Silvestri, portiere dei veneti, che para tutto il parabile. E che non si stupirà di certo se un giorno, in futuro, dovesse ricevere uno striscione di ringraziamento da parte della Curva Sud. In fondo, a Roma è sempre derby.
CALCIO
05 febbraio 2020 - 23:32 Migliaia di smartphone, un’aquila: ecco le altre coreografie biancocelesti storiche
Contro il Verona, la Nord regala una delle più belle coreografie che sia stata fatta negli ultimi anni. Di solito, i biancocelesti danno il meglio di loro al derby.
di Redazione Il Posticipo
Capolavoro
La Lazio sfoggia un’altra coreografia delle sue contro l’Hellas Verona. Sebbene i tifosi siano sempre lì, tutto questo spettacolo sembrava fatto apposta per il sorpasso in grande stile tanto sperato. Tuttavia, bisogna registrare una delle più belle coreografie che sia stata fatta negli ultimi anni: l’aquila stilizzata disegnata sulla curva con i flash degli smartphone. Sicuramente, una delle coreografie più interessanti. Di solito, i biancocelesti danno il meglio di loro al derby.
FONTE: IlPosticipo.it
SPORT Un ottimo Hellas blocca la Lazio sul pari e sui pali: 0-0
Partita avvincente nonostante lo 0-0 finale quella tra Lazio ed Hellas Verona, recupero della 17ª di andata. I gialloblù con il loro pressing altissimo bloccano le iniziative degli uomini di Inzaghi che colpiscono due pali, uno per tempo, con Luis Alberto. E sabato al Bentegodi arriva la Juventus.
05/02/2020 di Alberto Margoni
Pari (quasi) in tutto: nel risultato 0-0, nei tiri 12-12, nei tiri in porta 6-6, nei corner 6-6. La Lazio ha avuto la prevalenza nei pali colpiti: 2-0, entrambi da Luis Alberto, migliore in campo; e nel possesso palla (52,6%), mentre il Verona ha avuto solo due ammoniti (Kumbulla e Rrahmani) contro i tre dei biancazzurri (Milinkovic-Savic, Radu e Jony). Una partita avvincente quella tra Lazio ed Hellas Verona, recupero della 17ª giornata di andata rinviata perché i laziali erano impegnati nella Supercoppa italiana vinta contro la Juventus. Due squadre che giocano un bel calcio, che sono in un momento di ottima forma e che non hanno deluso gli spettatori che hanno lasciato per una sera Sanremo o per recarsi all’Olimpico (e godere, tra le altre cose, un’ottima coreografia con la sagoma dell’aquila illuminata dalle luci dei cellulari in Curva Nord) o per rimanere davanti alla tv per scoprire se gli uomini di Inzaghi avessero sopravanzato l’Inter di Conte. E invece la Lazio rimane terza con 50 punti e il Verona nono con 31.
Negli schieramenti iniziali Inzaghi schiera Patric in difesa al posto di Bastos, mentre Juric arretra Pessina a centrocampo al posto di Amrabat, lasciando a Borini una posizione più avanzata. Dopo una prima fase di studio con pressing molto alto da parte di entrambe le formazioni e un sinistro a giro di Luis Alberto terminato largo, al 16’ il Verona ha la palla del match: cross tagliato da destra di Veloso, Pessina irrompe e colpisce di suola, ma Strakosha devia di istinto e salva porta e risultato. Al 20’ Immobile sotto porta si libera di Rrahmani con un sombrero, ma Silvestri in uscita devia di piede la conclusione dell’attaccante. Al minuto 37 sinistro a giro di Luis Alberto dai 20 metri, Silvestri ci arriva con una gran deviazione sulla sua sinistra con la mano di richiamo. La Lazio nella seconda metà del primo tempo ha assunto le redini della partita, ma il Verona è stato in grado di controllare bene le improvvise incursioni laziali che, dopo un destro altissimo di Immobile da una dozzina di metri sulla sinistra (43’), vedono al 45 Luis Alberto far partire un destro rasoterra dal limite dell’area, deviato da Veloso, con la sfera che colpisce il palo alla destra di Silvestri immobile. Dopo 1’ di recupero si va al riposo sullo 0-0. Un buon Verona è riuscito a contenere la Lazio che ha fatto la partita dopo 20’ di studio.
Ripresa in campo con gli stessi undicesimi e bisogna attendere il 60’ per vedere un destro di Lazovic dal vertice sinistro dell’area, parato in due tempi da Strakosha. Due minuti dopo è Silvestri che blocca a terra la sfera al termine di un’azione insistita ma piuttosto macchinosa della Lazio conclusa da un colpo di testa di Immobile. Al 64’ secondo palo laziale: Luis Alberto al limite spara il destro che si stampa sul legno alla destra di Silvestri. Il Verona esce e prende il sopravvento rendendosi pericoloso al 65’ con una ripartenza e conclusione a lato dai 25 metri di Verre che avrebbe potuto servire un compagno; quattro minuti dopo lo stesso attaccante di scuola romanista lascia partire un diagonale di destro che termina di poco a lato. È la sua ultima azione, visto che Juric lo richiama in panchina per far entrare il neo acquisto Eysseric, mentre Inzaghi toglie Lulic e Lazzari inserendo Jony e Marusic. Al 73’ è ancora bravo il portiere gialloblù a bloccare a terra una palla deviata all’indietro da Rrahmani. La Lazio spezza l’azione insistita ma inefficace del Verona all’84’ con una fuga di Immobile conclusa con un sinistro da posizione defilata terminato sull’esterno della rete. Dopo l’ingresso di Parolo per Calcedo, Hellas ancora pericoloso su una ripartenza di Zaccagni, palla a Borini il cui destro in diagonale è deviato in angolo da Strakosha. All’89’ Dawidowicz rileva l’infortunato Borini ma al 90’ Milinkovic-Savic si ritrova sul sinistro la palla d’oro davanti a Silvestri, ma controlla male e conclude debolmente. E il portierone gialloblù con i capelli patinati di bianco al 94’ salva la propria porta sulla botta di Luis Alberto dal limite a mezza altezza. Dopo sei minuti di recupero l’arbitro Abisso (attenta la sua prestazione, senza particolari interruzioni del Var) decreta la fine delle ostilità.
Nel Verona il migliore è stato senz’altro Marco Silvestri, ma si sono ben disimpegnati anche Zaccagni, Pessina, Borini e Lazovic. Qualche leggera defaiance Rrahmani e Gunter, che comunque sono riusciti, con Kumbulla, a bloccare un buon Immobile e un peraltro spento Calcedo. Sulla sponda laziale man of the match lo spagnolo Luis Alberto, al quale va anche la poco ambita palma del più sfortunato. Insufficienti le prove di Lulic e Calcedo.
La Lazio è attesa dalla trasferta a Parma, mentre il tour de force del Verona continua sabato in casa contro la capolista Juventus. Juric farà un minimo di turn-over?
(Marco Silvestri colto dall'obiettivo di Alberto Fraccaroli)
FONTE: VeronaFedele.it
06 FEB 2020 I CONTI SENZA L’OSTE
E tutti a dire e a scrivere di una Lazio lanciatissima verso lo scudetto, di una Lazio che dopo aver giocato la partita con il Verona sarebbe volata al secondo posto, come se fosse stata una mera formalità conquistare i tre punti con i gialloblù. I classici conti senza l’oste. L’oste sarebbe Ivan Juric che all’Olimpico ha costruito un altro capolavoro e che ha presentato il conto a Simone Inzaghi e alla sua bellissima Lazio. Un conto che poteva essere salatissimo per i Lotito boys se Borini avesse incrociato di più il suo tiro a conclusione dell’ennesima ripartenza chirurgica.
La verità è che il Verona non finisce più di stupire. Questa squadra sembra infinita. Mai un calo, mai un momento in cui possa dare l’impressione di non esserci con le gambe e con la testa. A fare una rapida carrellata delle gare giocate fino ad oggi credo che abbiamo concesso e sbagliato solo il primo tempo con il Torino. Quarantacinque minuti ampiamente riabilitati da quella ripresa con remuntada che è poi diventata uno dei ricordi più dolci della stagione. Questa forza mentale, che deriva dal grande lavoro in campo da parte del nostro allenatore, è frutto dell’alchimia che si è creata nello spogliatoio. Insomma, abbiamo un gruppo. Un grande gruppo. E quando succede, è come assistere allo spettacolo di un tramonto, è come vedere la nascita di un bambino.
Una serie incredibile di coincidenze hanno portato alla fortunata costruzione di questo Verona che sarebbe bello fermare nel tempo e cristallizzare per sempre in quell’abbraccio finale dell’Olimpico, in cui il generale da Spalato esultava consapevole di vedere finalmente in campo la creatura per cui ha tanto studiato e sofferto in precedenza.
Ora è chiarissimo che siamo davanti ad un miracolo sportivo. Che sabato sera potrebbe rivelarsi nella sua enorme bellezza nel tempio del pallone denominato Marcantonio Bentegodi, dalle parti della fatal Verona. Fossimo in Sarri non dormiremmo sonni tranquilli…
Gianluca Vighini
06 FEB 2020 IL PAGELLONE DI LAZIO-VERONA
SILVESTRI 7 Ingaggia un duello rusticano con Luis Alberto e alla fine è lui a portare a casa la pelle. Tre paratone non solo per i fotografi, non solo per far scena. Strepitosa quella nel primo tempo, sul suddetto laziale: la mette in angolo con la mano di richiamo. Mi ha ricordato il grande portiere belga Michel Preud’Homme, che amava quel tipo di parate.
RRAHMANI 7 Immobile? Ah il capocannoniere della serie A? Dev’esserci stato uno sbaglio allora. No, nessun errore, a meno che questi non si chiami Rrahmani, che giganteggia, letteralmente, sull’attaccante napoletano, forse troppo impegnato a sbraitare verso l’arbitro Abisso per ogni contrasto subito, per ricordarsi della partita in corso. Poco male per il kosovaro, che si mette sul petto un’altra medaglia al valore calcistico.
GUNTER 6.5 Una sola sbavatura, potenzialmente letale, quando fa scivolare un pallone verso Silvestri, non rendendosi conto che alle sue spalle stava arrivando Milinkovic Savic. Che a sua volta, non si aspettava un regalo così infiocchettato. Brividi lungo, la schiena, sospiro di sollievo e bene così, ancora una volta per il tedesco-turco.
KUMBULLA 6 Così così, Marash, impreciso in più di un’occasione, come mai ci era capitato di notare quest’anno. Tre, quattro palloni sciupati malamente o non giocati con la corretta lucidità. Ma io credo che, se non in condizione ottimale, paghi una posizione di campo nella quale si sta adattando. E’ una toppa, quella sul centro sinistra, ad un buco che la difesa si porta dietro da inizio stagione.
FARAONI 6.5 Costringe capitan Lulic a fare la figura del vecchietto che deve stare dietro al giovincello. Davide non deve faticare più di tanto per dettare parola su quella fascia, con solite corsa e generosità. Quando può fa l’attaccante aggiunto. Sempre è al posto giusto quando gli avversari provano a fare male in avanti. Meriterebbe la nazionale, per me, ma i giochi Mancini li ha già fatti da un pezzo.
PESSINA 7.5 Lo dice Juric e ne sono convinto anche io, che sono un pirla qualsiasi: può giocare in ogni ruolo, forse eccezion fatta per il portiere, ma “mai dire mai”. Ma che partita ha fatto? Pazzesca. Non ricordo un solo pallone perso, mentre ricordo tantissime ripartenze passate dalla sua classe incastonata in quel sinistro. Sfiora anche il gol, con tipo in acrobazia e “tap-in” mancato di un soffio. Ahhh, come gioca Pessina…
VELOSO 6.5 Si trova di fronte Milinkovic-Savic, Lucas Leiva e Luis Alberto, quest’ultimo divino. Non Pippo, Pluto e Paperino. Non abbassa mai lo sguardo e fa mulinare il sinistro e la testa con tempi di gioco mai banali. Tanti calci piazzati, non tutti efficaci, ma sempre potenzialmente capaci di creare scompiglio nella difesa laziale.
LAZOVIC 7 Partita in crescendo per il trottolino serbo che nel primo tempo, vive di rendita, ma nella seconda parte, in tandem con Zaccagni, inizia a far male. Ad un certo punto il Verona sembra anche poter fare il colpo gobbo (ops, no, gobbo non si dice, pensando a domenica) e il merito è anche delle sue giocate. Scalda i guantoni di Strakosha…
BORINI 6 Ha una grandissima occasione, a dieci dalla fine, quando, in conclusione di un bel contropiede, calcia di destro, angola tutto sommato bene, ma non abbastanza per battere Strakosha. Per il resto corre come un dannato e va in cerca di palloni da rendere pericolosi.
DAWIDOWICZ (dal 44′ s.t.) s.v.
ZACCAGNI 7.5 Sapete cosa penso? Chiaramente, quando le gambe girano tutto è più facile. Ma la mia sensazione è che Zaccagni stia acquisendo un livello di consapevolezza nei propri mezzi, in grado di consacrarlo finalmente con continuità. Tantissima qualità e tante soluzioni nei piedi. Un gran bel vedere, davvero. Ecco, aspettiamo il tiro, ma lui ce l’ha, deve solo liberarlo.
VERRE 6 Come contro il Mila, quando ha il pallone tra i piedi, è una delizia vederlo, per la qualità di sto ragazzino è davvero notevole. Però non sono convinto che il ruolo di “falso nove” gli stia bene addosso. Forse partendo da un po’ più indietro è più a suo agio. Sfiora il gol con un bel destro dai venti metri che però non prende il giro giusto per una questione di centimetri
EYSSERIC (dal 25′ s.t.) 6 Evidentemente gli sono bastati pochi allenamenti per capire le idee di Juric, perché entra bene in campo e rispetta le consegne del tecnico croato.
JURIC 8 E’ davvero lui il capitano di questo “sgangherato” Verona, parafrasando un bellissimo articolo di Vittorio Feltri che parlava di questa squadra come di una ciurma capitanata dal miglior condottiere che si potesse immaginare. Il suo Hellas non smette di stupire e si porta a casa due punti da altrettante trasferte durissime, questa di Roma quasi proibitiva. Per personalità, qualità delle giocate e capacità di soffrire nei momenti più critici, in assoluto la miglior partita del Verona in questo campionato. Standing Ovation, Ivan.
Giovanni Vitacchio
FONTE: Blog.Telenuovo.it
L’Hellas tiene testa alla Lazio e conquista un pareggio da grande squadra
By Stefano Pozza - 5 Febbraio 2020
Il recupero della 17^ giornata del campionato di Serie A vede scendere in campo Lazio ed Hellas Verona.
Settimana di fuoco per Pazzini e compagni, che dopo aver pareggiato a San Siro con il Milan giocano stasera all’Olimpico per poi tornare al Bentegodi sabato sera contro la Juventus.
Mister Juric non ama il turnover e manda in campo la formazione tipo, con Pessina arretrato a sostituire Amrabat fuori per squalifica e l’esordio dal primo minuto di Fabio Borini.
Dall’altra parte una Lazio che fa paura, in piena corsa scudetto, e con un centravanti come Ciro Immobile al quale non si può concedere nulla.
Con questi presupposti inizia la contesa e le due compagini si dimostrano molto compatte ma pronte a sfidarsi a viso aperto. Si gioca nella parte centrale del campo, la gara è ben giocata, ma la prima grande occasione è per il Verona con Strakosha che però para bene su conclusione di Borini. Qualche minuto più tardi è Silvestri a compiere una bella parata di Immobile.
Attorno alla mezz’ora sono i biancocelesti ad alzare il ritmo con gli scaligeri che provano ad ereggere un muro in difesa, con qualche difficoltà. Minuto 36 altra grande parata di Silvestri su una grande conclusione di Luis Alberto. Nel finale di primo tempo altra grande occasione per Luis Alberto che colpisce in pieno il palo con una conclusione da limite. Sullo 0 a 0 si va negli spogliatoi.
Senza cambi inizia la ripresa è la gara riprenda così come era finita. Per il Verona qualche errore di troppo in fase di ripartenza. Passano i minuti e a causa della stanchezza le squadre si allungano. Al 64esimo altro palo per Luis Alberto che sempre da fuori area si rende pericolosissimo. Il Verona attende aspettando il momento giusto per provare a colpire. Arriva il primo cambio per Juric: esce Verre entra al suo esordio in maglia gialloblù Eysseric. L’impressione è che ora i locali paghino un po’ di stanchezza così gli scaligeri provano a salire. Il Verona è vivo più che mai e cerca di trovare la rete.
Il mister toglie Borini e mette Dawidowicz a difendere il risultato. Ma i nostri non smettono di premere.
Si chiude la contesa, il Verona autore dell’ennesima grandissima prova esce dall’Olimpico con un pareggio d’oro, ma soprattutto a testa altissima.
FONTE: HellasNews.it
Spettacolo gialloblù! 7º risultato utile consecutivo
febbraio 6, 2020
Anche in casa della Lazio, l’Hellas Verona ha dimostrato tutto il suo valore. Con personalità. Senza mai abbassare la testa anche davanti ai campioni biancocelesti. Salgono a sette i risultati utili consecutivi dei ragazzi di Juric, grazie a 3 vittorie (Spal, Lecce, Genoa) e 4 pareggi (Torino, Bologna, Milan e Lazio). L’ultima sconfitta dell’Hellas Verona è datata 7 dicembre, 3-2 in casa dell’Atalanta.
Un saluto agli amici veronesi. Curva Nord Lazio
febbraio 5, 2020
Lo striscione esposto questa sera allo stadio Olimpico di Roma dai tifosi biancocelesti per gli amici gialloblù
Juric: “Grandissima prestazione. Di Carmine? Non era pronto, così non va bene. Sono già carico per la Juventus”
febbraio 5, 2020
“Prestazione eccellente in tutti i sensi. Serviva un grande Verona contro la Lazio. Abbiamo concesso poco, creando tanto contro un avversario molto forte. Abbiamo tirato e creato occasioni come i capitolini, non era facile ma oggi i ragazzi si sono superati. Poche pecche, davvero, mi rimane la sensazione di una grandissima prestazione da parte nostra. Adesso mi aspetto una grandissima partita da parte dei miei ragazzi contro la Juventus. Io sono già carico – ha dichiarato Juric – Anche a Roma abbiamo dimostrato di stare bene. Eyseeric? Ha grandi valori tecnici, dobbiamo migliorare alcuni aspetti ma la cosa importante è che ha voglia di darci una mano. Perché non è entrato Di Carmine? Non era pronto e questo non va bene. Per questo ho scelto di mandare in campo Dawidowicz. Sold out sabato sera al Bentegodi contro la Juventus? Ci saranno anche tanti tifosi bianconeri (sorride) ma noi cercheremo di fare una grande prestazione”.
Finale, Lazio-Hellas Verona 0-0
febbraio 5, 2020
Tenere testa alla terza forza del campionato. Con personalità, creando diverse azioni da gol. Questo è l’Hellas Verona di Ivan Juric. Forte di sei risultati utili consecutivi (diventati sette, ndr) i gialloblù si presentano contro la Lazio allo stadio Olimpico, nel recupero della 17ª giornata della Serie A TIM, confermando il collaudato 3-4-2-1 composto da Silvestri, Rrahmani, Gunter, Kumbulla; Faraoni, Veloso, Pessina, Lazovic; Zaccagni, Borini; Verre.
Coreografia spettacolare dei tifosi biancocelesti prima del fischio iniziale, ammirata dai 411 tifosi gialloblù al seguito della squadra scaligera.
La Lazio parte a condurre il gioco, l’Hellas Verona attende solo il momento giusto per attaccare come al 16’ quando si distende bene sulla sinistra, Pessina mette in mezzo, il portiere biancoceleste non riesce a bloccare ma in qualche modo si salva la difesa di casa, con Lulic che anticipa Faraoni. Subito dopo tocca a Borini cercare di superare, senza fortuna, Strakosha. Doppia occasione per i gialloblù. La squadra di Inzaghi non ci sta ed al 29’, con Immobile, impegna Silvestri che chiude bene lo specchio della porta. Primo cartellino del match al 23’ per Kumbulla (Faraoni, Veloso, Verre e Juric in diffidati, ndr). Al 30’ conclusione dal limite dell’area di Caicedo che si perde sul fondo, strepitoso invece Silvestri al 37’ quando si distende bene sulla sua sinistra e chiude in calcio d’angolo il tiro velenoso di Luis Alberto. Ultime occasioni del primo tempo sul destro di Immobile, al 44’, che spedisce in curva e palo di Luis Alberto al 45. Prima frazione di gioco che si chiude a reti inviolate, dopo 1’ di recupero.
Juric riparte con gli stessi undici mastini, Lazio che al 4’ si rende subito pericolosa, ma Immobile non aggancia. Sei minuti dopo, bel cross da sinistra di Zaccagni ma la difesa biancocelesti spazza, con Borini che subito dopo calcia male di sinistro, col pallone che termina persino in rimessa laterale. Al 15’ Veloso per Lazovic e conclusione di prima dell’ex Genoa che impegna Strakosha. Brividi quattro minuti dopo quando Luis Alberto colpisce ancora il palo (esterno, ndr). Rispondono i gialloblù in contropiede, con Verre che tenta la conclusione da distanza siderale, senza alcun esito positivo. Hellas Verona ancora protagonista quando l’ottimo fraseggio tra Lazovic e Zaccagni porta Verre alla conclusione, diagonale che esce di poco alla sinistra di Strakosha. È l’ultima occasione per Verre che al 25’ lascia spazio a Eysseric, all’esordio con la maglia scaligera, ex Fiorentina che si posiziona come falso nove. È il primo cambio per la squadra di Juric. Al 32’ conclusione di Borini ribattuta, mentre il cross di Faraoni tre minuti più tardi non trova alcun gialloblù pronto in area biancoceleste. Immobile al 39’ trova solo l’esterno della rete, ma l’occasione più ghiotta è sul destro di Borini, un minuto dopo, diagonale velenoso dell’attaccante gialloblù che trova però pronto Strakosha che si salva in calcio d’angolo. Al 44’, Juric manda in campo Dawidowicz per Borini, ma è la Lazio a mangiarsi le mani quando Milinkovic-Savic non aggancia in area veronese. Si gioca sino al 95’ e sul finale, Silvestri ancora protagonista su a Luis Alberto. Al triplice fischio finale, i gialloblù possono così festeggiare il pareggio conquistato in casa della Lazio, il secondo 0-0 in campionato della squadra di Juric, Hellas Verona che sale così in classifica a quota 31 punti dopo 22 giornate. E sabato sera, al Bentegodi, arriva la Vecchia Signora.
Forza gialloblù!
I 411 tifosi dell’Hellas Verona presenti questa sera allo stadio Olimpico
febbraio 5, 2020
Turno infrasettimanale? Più di mille chilometri in giornata? Nessun problema quando gioca la tua squadra del cuore. I 411 tifosi gialloblù presenti mercoledì sera allo stadio Olimpico di Roma, per il recupero della 17ª giornata della Serie A TIM in casa della Lazio.
FONTE: HellasLive.it
NEWS
06 febbraio 2020 - 13:50 Lo Stretto di Juric
La serata di Roma ha fornito conferme per chi il Verona lo conosce, e stupore per chi ne ha una visione in superficie
di Lorenzo Fabiano, @lollofab
Getty Images
E ora anche i gradoni dell’Olimpico hanno capito cos’è questo Verona. Per la Lazio era un’occasione d’oro: una vittoria nel recupero von l’Hellas si sarebbe tradotta nel sorpasso sull’Inter, il secondo posto in classifica a due punti dalla Juve, e un margine di 13 lunghezze sugli odiati cugini figli della lupa. Sembrava tutto già bello che scritto e catalogato: c’era un problema, e pure bello grosso, il Verona. Per certa stampa nazionale, per non parlare poi di quella capitolina, la banda Juric sarebbe venuta a Roma a recitare il ruolo dell’agnello sacrificale da girare arrosto sull’altare di Formello; una fiction. D’altronde il calcio accende così tanto le passioni e dà libero sfogo alle immaginazioni da confondere la fredda analisi giornalistica con il copione di una sceneggiatura buona per Cinecittà. Ci sta. Succede del resto anche a noi, quando di mezzo c’è una maglia gialloblù. Perché il cuore, mica è un microchip.
La serata di Roma ha fornito conferme per chi il Verona lo conosce, e stupore per chi ne ha una visione in superficie. La Lazio si è ritrovata a fare i conti con una squadra vera, ben organizzata che dell’intensità fa il primo comma sulle sue tavole della legge. Nulla di nuovo. Tutta roba, che sarà pure tanta, che conoscevamo già sin troppo bene. Altri evidentemente no. Pressione, occupazione di tutti spazi sul campo, profondità: gamba e polmone, frutto di una condizione atletica straripante. Tutto ok. Ma, consentiteci, c’è di più. Il Verona ammirato nella serata dell’Olimpico è stato anche altro: ha mostrato di essere una squadra figlia delle idee, che la palla la sa trattare facendola girare con autoritaria personalità. Un occhio davanti e uno dietro, ha messo per lunghi tratti sotto scacco una Lazio che ha viaggiato sulle fiammate e le invenzioni di quel genietto di Luis Alberto. Dai suoi piedi, son arrivati i maggiori pericoli per Silvestri: quando il portierone non ci poteva arrivare, sono stati i legni a dargli una mano. Sempre e solo tentativi dalla distanza, però. Perchè nella nostra area il naso la Lazio ce lo ha messo davvero poco. Immobile, lo spauracchio della vigilia, finito nella morsa di nostri mastini, non ha combinato un bel nulla ed è rimasto all’asciutto. Caicedo? Un fantasma. Milinkovic-Savic? Caricato a salve. E così il Verona se l’è giocata, ha avuto le sue belle opportunità, e nella ripresa ha tenuto a lungo il pallino del gioco in mano mostrando di averne di più del suo illustre avversario. Nel complesso, ha dimostrato di essere più squadra, e per questo si è fatto apprezzare. Magari ora anche qualche solone col parruccone, si sarà accorto che la vera sorpresa di questo campionato siamo noi. Alleluia.
Questa era la seconda tappa in una settimana foriera di un trittico che per altri saprebbe di incubo da far tremare i polsi. Due trasferte a casa di Milan e Lazio, e gran chiusura con la Juve in un Bentegodi strapieno. Roba da brividi. Non per questo Verona, che la paura non sa nemmeno cosa sia, è in piena fiducia, non perde mai la via della ragione, e l’acido lattico se lo sciroppa come un buon calice di Valpolicella. Superati a pieni voti i primi due scogli, per completare la circumnavigazione, ci attende ora Capo Horn. Juric ama la storia. Conoscerà bene anche quella di Magellano, che il pericolo lo aggirò prendendolo alle spalle, per la via che da allora porta il suo nome, lo Stretto di Magellano. Come il Verona senza punte, che la sua via l’ha trovata attraverso lo Stretto di Juric. Bella storia.
NEWS
05 febbraio 2020 - 23:18 Pagelle, Silvestri e Rrahmani giganti. Ma tutto il Verona è grande
Zaccagni sempre più maturo, Veloso capitano coraggioso. Gunter e Kumbulla, difesa okay
di Matteo Fontana, @teofontana
Getty Images
SILVESTRI 7
Attento su Immobile, decisivo su Luis Alberto. Il palo lo salva proprio su una botta dello stesso Luis Alberto, in un testa a testa che dura per tutta la gara. Di nuovo, altro palo per il solito rivale nel secondo tempo, e dopo, nel finale, ecco il miracolo che salva il pareggio. Super.
RRAHMANI 7
Ha il compito di chiudere, lui per primo, su Immobile, il bomber per eccellenza di questa Serie A. E ci riesce con una prestazione cum laude. Mai una palla concessa al bomber, mai un pertugio in cui si potesse infilare: difensore imponente.
GUNTER 6,5
Il suo ruolo è quello del pilota della difesa. Deve fronteggiare le folate della Lazio. Non se lo “bevono” mai, l’unica chance che gli scappa via è uno spiovente che, per poco, negli ultimi minuti, non porta alla beffa. Sarebbe stato troppo.
KUMBULLA 6,5
Rallentato da un’ammonizione subita presto, deve muoversi in modo guardingo. Eppure non va mai in ansia, anzi. Con la calma dei forti, non si smarrisce, tiene la rotta e non va in sofferenza.
FARAONI 6
Nella Lazio è cresciuto, ci ha passato tutta la trafila del settore giovanile, per questo la partita dell’Olimpico è, ancor di più, speciale. Lulic lo incalza e lo deve chiudere. Se ne sta a coprire, quindi, ed evita di correre pericoli gratuiti.
PESSINA 6,5
Rimpiazza lo squalificato Amrabat, e per lui non è una novità. Affianca Veloso, lo sostiene, assicura dinamismo, eclettico, polivalente, determinante. Tocca pallonii su palloni. Prospettive enormi.
VELOSO 6,5
Il comando del gioco dell’Hellas, al solito, se lo prende quale essenziale consegna. Non sbaglia un tocco, elegante e preciso. Capitano coraggioso.
LAZOVIC 6
La difesa laziale lo controlla riducendogli gli spazi, ben preparata a limitarne i metri, in questo periodo in cui sa essere sempre determinante. Impensierisce Strakosha con una conclusione di prima,
BORINI 6
Prima da titolare con il Verona. Si sacrifica in copertura, in attacco rinuncia spesso a salire. Ha sul piede l’occasione del colpo-partita, non fosse per Strakosha farebbe saltare il banco.
ZACCAGNI 6,5
Va in battaglia con Milinkovic, un carrarmato che ha pochi pari in A: a dispetto del gap di muscoli e centimetri, non si impaurisce e con la sua agilità tocca all’altro rincorrerlo. Continua a maturare, sempre più incisivo.
VERRE 6
Come con il Milan (e già con il Genoa), agisce da “falso nove”. Juric gli chiede di attaccare dando sempre uno sguardo all’indietro, alla fase di copertura. Di palloni giocabili gliene arrivano pochi, non può fare granché, ma a livello tattico è prezioso.
EYSSERIC 6
Entra con prontezza.
DAWIDOWCZ ng
JURIC 7
Da Milano a Roma, altra partita da leader. Non gli serve né urlare, né fare l’arruffapopolo: onestà, franchezza, coraggio, carattere. Per questo piace e convince. I punti sono 31, la salvezza si avvicina. Sabato c’è la Juventus, e tanto basta per rimettersi sotto di buzzo buono. Ossia, quello che il Pirata preferisce fare.
NEWS
05 febbraio 2020 - 22:43 Quanto sei bello Verona! Fermata la Lazio con una prova super, 0 a 0 all’Olimpico
Grandissima gara dei gialloblù che soffrono, lottano, e sfiorano anche il colpaccio
di Andrea Spiazzi, @AndreaSpiazzi
Getty Images
Splendido, meraviglioso Verona che lotta alla pari con la Lazio e all’Olimpico strappa un punto contro i biancocelesti che nelle ultime 12 partite solo la Roma era riuscita a fermare. Un Hellas da battaglia, con un grande Silvestri, soffre subendo due pali ma va vicino al gol con Pessina e Borini e in questo caso è Strakosha a salvare i suoi. Il carattere e la personalità di questo Hellas è da incanto, con i padroni di casa boccheggianti a fine gara e Borini che quasi fa il colpaccio. 0 a 0 il finale, le bocche di fuoco biancocelesti non vanno a segno nonostante il biglietto da visita indichi 52 reti all’attivo. Alla fine sono 12 tiri e 6 nella porta per entrambe.
FORMAZIONI
Juric conferma Verre in avanti con Borini (prima da titolare) e Zaccagni. Davanti a Silvestri ci sono Rrahmani, Gunter e Kumbulla, in mezzo al campo Faraoni, Veloso, Pessina al posto dello squalificato Amrabat e Lazovic.
Niente turnover per Inzaghi che schiera il 3-5-2: Strakosha – Patric, Acerbi, Radu – Lazzari, Milinkovic, Leiva, Luis Alberto, Lulic – Caicedo, Immobile.
Sono in 411 i tifosi del Verona all’Olimpico, arbitra Rosario Abisso
PRIMO TEMPO, SPLENDIDO VERONA
Baricentro alto fin da subito del Verona, la Lazio risponde con la stessa moneta e nascono i duelli a centrocampo e sulle fasce. Veloso fa da argine con classe davanti alla difesa, i biancocelesti non trovano alcun varco e i primi 15 minuti scorrono con grande equilibrio.
MIRACOLO DI STRAKOSHA
Al 17′ il Verona va vicinissimo al vantaggio. Una meravigliosa palla dentro di Veloso dalla destra vede l’inserimento di Pessina che sfiora il pallone. Strakosha si supera in tuffo e salva la porta, poi si ripete su Borini ma in questo caso c’è fuorigioco.
Inzaghi si infuria, il Verona mette paura e gioca con carattere da vendere.
SILVESTRI RISPONDE PRESENTE
E’ il 20′ quando Immobile entra a sinistra superando Rrahmani. Davanti a Silvestri viene ipnotizzato dal portiere coi capelli platinati.
E’ da giallo un intervento di Milinkovic su Zaccagni che sta ripartendo al 22′, Abisso non sanziona.
Kumbulla mostra la sua giovane età andando ad abbattere Milinkovic che sterza poco fuori dall’area. La punizione di Milinkovic sbatte sulla barriera. Leiva mena di brutto, al 27′ caccia a terra (e anche qui ci starebbe il giallo) Borini sulla trequarti. La punizione di Veloso mette paura in area, l’Hellas è ancora in avanti, e strappa applausi. Finalmente Abisso estrae il giallo per una smanacciata di Milinkovic a centrocampo su Kumbulla.
La Lazio preme, il Verona cala di concentrazione, si abbassa e al 34′ da una rimessa sbagliata Caicedo calcia sul fondo. Poco dopo una botta di Leiva è deviata in corner non senza pericolo di gollonzo.
MIRACOLO DI SILVESTRI
La palla è destinata sotto l’incrocio, al 37′, quando Luis Alberto si accentra da sinistra e dai 20 metri calcia a giro: Silvestri è strepitoso in tuffo. Il Verona cerca di riprendere fiato. Zaccagni prende un ennesimo fallo a sinistra.
Immobile calcia alto al 44′ servito in verticale da Leiva.
PALO DI LUIS ALBERTO
Al 45′ è il palo che respinge un tiro dal limite di Luis Alberto imbeccato da Lulic. Il Verona soffre ma tiene lo 0-0 dopo un primo tempo nel quale subisce i biancocelesti solo negli ultimi 10 minuti.
SECONDO TEMPO, IL VERONA DA’ SPETTACOLO
Borini si piazza prima punta, l’Hellas parte alto. Verre sbaglia un appoggio in avanti e vanifica una buona occasione al 49′. Immobile si tuffa in area, Abisso non ci casca.
Zaccagni guadagna un corner al 53′ dopo una bella azione dei gialloblù. Kumbulla toglie la palla dalla testa di Milinkovic. Borini svirgola al 55′ ma lui e Zaccagni pungono e il Verona guadagna metri. La Lazio riparte in maniera forsennata ma con poca precisione. Precise le trame a centrocampo del Verona, invece, con un Pessina magistrale e un Veloso che spezza e detta i tempi.
STRAKOSHA SU LAZOVIC!
Al 60′ Lazovic riceve sulla sinistra, dal vertice calcia con potenza sul primo palo e Strakosha para portandosi la palla probabilmente sul fondo, ma non viene assegnato il corner. Kumbulla blocca Caicedo, la gara è a ritmi altissimi. Lazovic e Zaccagni strappano a sinistra, l’Hellas non si abbassa.
ALTRO PALO DI LUIS ALBERTO
Luis Alberto è uno stoccatore micidiale. Al 65′ dal limite calcia ancora e centra il palo esterno alla destra di Silvestri.
Verre, bravo in contropiede, spreca un minuto dopo cercando in corsa un tiro da limite che esce, con due compagni che seguivano l’azione.
Verre calcia ancora al 70′ e stavolta sfiora il palo. E’ un grande Verona all’Olimpico.
DEBUTTA EYSSERIC
Valentin Eysseric fa il suo esordio con la maglia gialloblù al 70′, quando Juric richiama Verre. Pessina si sposta in avanti, il francese in mezzo al campo.
Lazovic spinge, il Verona è uno spettacolo. Zaccagni prende un altro corner al 77′.
Jony, entrato al posto di Lulic, ferma Eysseric sul limite con un fallo di mano, ammonito manda a quel paese Abisso. Ci sta tutto il secondo giallo che non arriva, però. Ne arriva uno per Radu.
L’Hellas attacca, la Lazio ha il fiatone.
Faraoni resta a terra ma la Lazio gioca lo stesso. Rrahmani ringhia addosso a Immobile dopo aver gettato fuori la palla, poi i biancocelesti la restituiscono.
Immobile va sul fondo e calcia sull’esterno della rete, la Lazio è furiosa perchè non trova sbocchi, con un Verona attentissimo.
Parolo per Caicedo è l’ultimo cambio di Inzaghi.
STRAKOSHA SALVA SU BORINI!
All’85’ Il Verona va in contropiede, splendida la manovra che vede Borini liberarsi a destra. Appena dentro l’area l’attaccante fa partire un diagonale che Strakosha neutralizza con un intervento strepitoso.
Dawidowicz sostituisce Borini al 90′, Juric si copre, anzi no perchè il Verona va in avanti guadagnando tre corner nel recupero. Poi la Lazio ne guadagna due e va all’assalto finale.
SILVESTRI!
Silvestri miracoleggia su Luis Alberto disinnescando una bordata a un minuto dal triplice fischio.
Un Verona splendido esce con un punto straordinario da un catino bollente come l’Olimpico che aspettava la vittoria dei suoi per superare l’Inter e andare a meno due dalla Juve. Niente di tutto ciò perchè il Verona scrive un’altra meravigliosa pagina di questa entusiasmante stagione.
FONTE: Hellas1903.it
LAZIO-VERONA 0-0 Hellas imbattuto anche all'Olimpico
05/02/2020 20:10
LAZIO-VERONA 0-0 FINALE
60', Veloso allarga a sinistra per Lazovic, botta di prima ed è bravo Strakosha a fermare la sfera sul suo palo.
55', Borini sulla destra ci prova da posizione defilata, palla addirittura in fallo laterale.
50', permane l'equilibrio all'Olimpico. Le squadre si affrontano sempre a viso aperto.
Via alla ripresa
Risultato ad occhiali alla fine del primo tempo tra Lazio e Verona. La gara si è mantenuta in equilibrio, eccetto nell'ultima parte in cui i padroni di casa hanno premuto maggiormente ed hanno prima impensierito Silvestri (grande intervento sul secondo palo) con Luis Alberto al 37' e poi sempre con il nr 10 hanno colto un palo (45').
Finisce il primo tempo dopo 1' di recupero.
45', palo per la Lazio. Luis Alberto dal limite la piazza e la sfera colpisce il legno alla destra di Silvestri battuto.
44', possibilità per la Lazio con Immobile che da posizione defilata, dalla destra, spedisce in curva.
37', occasione per la Lazio con Luis Alberto: tiro a giro dal limite, Silvestri effettua un grandissimo intervento sul secondo palo e con la mano di richiamo devia in angolo.
35', botta di Leiva dalla distanza sugli sviluppi di un corner, palla deviata in corner da un gialloblù.
34', conclusione di Caicedo dal limite, palla fuori.
29', ammonito Milinkovic-Savic per fallo su Kumbulla.
27', punizione sulla trequarti destra per l'Hellas. Batte Veloso, ma libera Patric.
23', ammonito Kumbulla per fallo su Milinkovic-Savic. Punizione dal limite per la Lazio, senza esito. La battuta di Milinkovic-Savic va sulla barriera scaligera.
20', possibilità anche per la Lazio con Immobile che liberatosi della marcatura di Rrahamani, si presenta tutto solo davanti a Silvestri, tira ed il portiere respinge coi piedi.
16', vicinissimo al gol l'Hellas. Traversone di Veloso in area per l'accorrente Pessina che colpisce la sfera al volo, ma è bravo Strakosha a salvare i suoi.
14', punizione per la Lazio sulla sinistra, in prossimità dell'area scaligera, palla con traiettoria arquata verso il secondo palo che si spegne sul fondo.
10', punizione per l'Hellas da centrocampo, ma senza esito. Verona con il solito gran coraggio, affronta la Lazio a viso aperto.
5', gara equilibrata. Al momento nessuna occasione degna di nota, né da una parte né dall'altra.
Via al primo tempo
Tutto pronto all’Olimpico per il recupero della 17^ giornata di A, tra Lazio e Verona. La gara si sarebbe dovuta giocare prima dello scorso Natale, ma i biancocelesti erano impegnati con la Juventus nella Supercoppa italiana. Dando uno sguardo alle formazioni, nell’Hellas, mister Juric deve fare i conti con l’assenza di Amrabat (squalificato) a centrocampo ed allora spazio a Pessina che affiancherà Veloso. In attacco, punta centrale Borini, assistito da Verre e Zaccagni. Sugli esterni, Lazovic a sinistra e Faraoni a destra; in difesa il trio più rodato, Rrahmani, Kumbulla e Gunter. In porta, Silvestri. Nei padroni di casa, Inzaghi schiera un 352, i cui terminali offensivi sono Caicedo ed Immobile.
SERIE A Hellas, una difesa da Champions. Con la Juve "la partita della vita"
06.02.2020 09:30 di Luca Chiarini
È passato quasi un girone dall'ultima volta che la Lazio era rimasta a secco di gol in campionato. È accaduto di nuovo ieri, per la seconda volta: a settembre fu l'Inter a blindare la porta di Samir Handanovic, ieri sera ci ha pensato l'Hellas Verona. Se non è lecito parlare di impresa, poco ci manca: l'ennesimo clean sheet - l'ottavo stagionale - è arrivato contro la formazione di gran lunga più in forma del torneo, contro il secondo miglior attacco, contro il capocannoniere della Serie A, l'uomo che insegue il record di Higuaín, che vi si approssima a grandi falcate. Non basta? A parità di gare disputate con le altre contendenti, c'è un dato che assume ancora più valore: il Verona ha una difesa da Champions League. Nessuna boutade, o sparata che dir si voglia: numeri alla mano, i gialloblù si posizionano al quarto posto della graduatoria delle formazioni che hanno incassato meno reti. Sul podio, nell'ordine, ci sono Inter, Lazio e Juventus. Non fosse ancora sufficiente, veniamo agli attori protagonisti di questo piccolo miracolo: Amir Rrahmani, fedelissimo di Juric e già acquistato dal Napoli; Marash Kumbulla, garanzia di rendimento e tenuta, nel mirino di buona parte delle big del nostro campionato. Menzione doverosa anche per chi si è guadagnato in misura minore le luci della ribalta: Koray Gunter, in crescita costante al centro della linea a tre, e Pavel Dawidowicz, prima alternativa di grande affidabilità del terzetto .
MURO SILVESTRI E LA PRIMA DI EYSSERIC - Nella serata dell'Olimpico c'è però una stella che ha brillato con particolare intensità: Marco Silvestri, con almeno due prodigi, ha apposto una firma indelebile sul punto d'oro raccolto a Roma. Una prestazione che suggella l'ottimo rendimento di questa stagione, e che certifica un processo di crescita reso possibile anche dal lavoro dietro le quinte di Massimo Cataldi, il preparatore dei portieri degli scaligeri. Ieri è arrivato anche l'esordio in maglia gialloblù di Valentin Eysseric: venti minuti abbondanti senza particolari acuti, ma utili per prendere dimestichezza con i nuovi compagni. Anche perché di tempo da perdere non ce n'è: dopo il rientro a Peschiera si riprenderà subito a lavorare, considerando che sabato c'è un avversario per nulla banale. La sfida contro la Juventus sarà la terza fatica nel giro di una settimana: "Non sarà facile recuperare - ha detto ieri in conferenza Juric - ma proveremo a fare la partita della vita". La voce "impossibile", al momento, è stata depennata dal vocabolario dell'Hellas Verona.
RASSEGNA STAMPA Corriere dello Sport (ed. Roma) sulla Lazio: "Hai dato tutto"
06.02.2020 08:28 di Alessio Del Lungo
Il Corriere dello Sport (ed. Roma) dedica l'apertura della prima pagina del giornale alla Lazio con questo titolo: "Hai dato tutto". La squadra di Inzaghi frenata da due pali: niente sorpasso. Il Verona frena i biancocelesti sullo 0-0 e spaventa Strakosha. Due legni per Luis Alberyo e parate di Silvestri. Il tecnico: "Io dico bravi a tutti". Milinkovic Savic e Radu squalificati.
RASSEGNA STAMPA Corriere dello Sport: "Lazio, solo pali. Niente sorpasso"
06.02.2020 08:13 di Alessandro Tedeschi
"Lazio, solo pali. Niente sorpasso", è il titolo del Corriere dello Sport oggi in edicola. La Lazio è scesa in campo ieri sera nel recupero del match contro l'Hellas Verona, non riuscendo a superare i veneti ma fermandosi sullo 0 a 0. Due legni di Luis Alberto e diverse grandi parate di Silvestri negano i tre punti ai biancocelesti ed il conseguente sorpasso sull'Inter seconda in classifica. La Juventus resta distante quattro lunghezze.
RASSEGNA STAMPA La Gazzetta dello Sport: "Il Verona stoppa la Lazio. L'Inter ringrazia"
06.02.2020 08:03 di Alessandro Tedeschi
"Il Verona stoppa la Lazio. L'Inter ringrazia", titola La Gazzetta dello Sport in taglio basso. E' andato in scena ieri sera il recupero della diciassettesima giornata tra Lazio ed Hellas Verona, match rimandato per la Supercoppa Italiana che vedeva impegnati i biancocelesti. La partita si è conclusa sullo 0 a 0, ma non è stata avara di emozioni, tra pali e salvataggi in extremis. Niente sorpasso degli uomini di Inzaghi all'Inter di Antonio Conte, che resta in seconda posizione.
RASSEGNA STAMPA Corriere di Roma: "Lazio, niente sorpasso. Immobile stecca"
06.02.2020 07:33 di Alessandro Tedeschi
"Lazio, niente sorpasso. Immobile stecca", così titola il Corriere di Roma all'indomani del pareggio a reti bianche della Lazio con l'Hellas Verona. La Lazio stecca, non vince l’attesissimo recupero contro il Verona e rimane al terzo posto in classifica, dietro a Juventus e Inter. All’Olimpico ieri sera è finito 0-0 un match che ha visto i biancocelesti sotto tono e poco brillanti, pericolosi soltanto con Luis Alberto che ha colpito due pali.
RASSEGNA STAMPA Il Messaggero sulla Lazio: "Niente sorpasso all'Inter"
06.02.2020 07:28 di Alessio Del Lungo
"Niente sorpasso all'Inter. Due pali negano il secondo posto". Questo il titolo che Il Messaggero riserva alla Lazio nella parte centrale della sua prima pagina quest'oggi. Il Verona - si legge all'interno a pagina 17, blocca sul pareggio la squadra di Inzaghi, che resta a -4 dalla Juventus. I biancocelesti non sfruttano il recupero della 17esima di A.
SERIE A Silvestri strepitoso, il Verona impegna la Lazio: i voti di TMW
06.02.2020 06:10 di Ivan Cardia Twitter: @ivanfcardia
LAZIO-HELLAS VERONA 0-0
Silvestri 7,5 - Il Verona si aggrappa a lui per non cadere all'Olimpico, e lui risponde con riflessi da gatto. Almeno due interventi sono davvero provvidenziali.
Rrahmani 6,5 - Alla solidità ci ha ormai abituati, tiene botta contro Immobile: non senza qualche difficoltà, ma è pur sempre Immobile. E stasera resta a secco.
Gunter 6 - Parte scivolando e fa presagire una serata di difficoltà. Poi resta in piedi e risponde agli assalti degli avanti avversari.
Kumbulla 6 - Qualche difficoltà sulla fisicità, e anche sulla qualità, di Caicedo. A conti fatti, regge.
Faraoni 5,5 - Si vede a fasi alterne, soffre la verve di Lulic che dalle sue parti, quando spinge, riesce a sfondare.
Pessina 6,5 - Arretrato in mediana, riesce comunque a rendersi l'uomo più pericoloso dell'Hellas nel primo tempo. Vince il duello (non sempre diretto) con SMS: non roba da tutti.
Veloso 6,5 - Al netto della punizione sparacchiata alta nel finale, dalle sue battute su palla inattiva arrivano le migliori occasioni per i veneti.
Lazovic 6 - Primo tempo in sordina, nella ripresa parte pimpante e costruisce subito un pericolo concreto per la difesa avversaria.
Zaccagni 6,5 - Sbaglia poco, si defila a sinistra e impegna Patric in una contesa complicata. Peperino.
Borini 6,5 - Di fiducia, per il tempo perso. Ha spunti pregevoli, si rende anche pericoloso e corre per due come al solito. Poco prima di uscire va vicino a un gol che sarebbe stato importantissimo. (Dall'89' Dawidowicz -)
Verre 5,5 - La cosa migliore la fa un secondo prima di uscire, quando con un bel destro da fuori spaventa la Lazio. Per il resto tanto movimento, qualche bella intuizione per i compagni, niente di decisivo. (Dal 70' Eysseric 6 - Chi si rivede. Desaparecido in casa Fiorentina, entra in partita con voglia di fare. Ci sarà tempo).
SERIE A Luis Alberto disegna calcio, Strakosha decisivo: i voti di TMW
06.02.2020 06:05 di Ivan Cardia Twitter: @ivanfcardia
LAZIO-HELLAS VERONA 0-0
Strakosha 7 - Decisivo, in almeno due occasioni. Nel primo tempo su Pessina, nel secondo su Borini. Tanta serenità sugli altri interventi, è tornato ad alti livelli.
Patric 6 - Qualche intervento esteticamente rivedibile, ma la sostanza c'è. Reinventato da centrale di destra, dà garanzie a Inzaghi, che di lui si può fidare.
Acerbi 6,5 - Senza un centravanti, è dura trovare riferimenti da marcare. Lui non se ne fa un problema e annulla chi gli passa intorno: una certezza.
Radu 6 - Spinge più dello spagnolo, non ha particolari difficoltà come lo spagnolo. Qualche incursione di Borini, ma a parte un paio di occasioni la retroguardia biancoceleste non è stata chiamata agli straordinari.
Lazzari 5,5 - Un passo indietro rispetto alle ultime uscite. Qualche strappo, un paio di buoni suggerimenti positivi. (Dal 71' Marusic 5,5 - Non cambia marcia alla Lazio).
Milinkovic-Savic 5,5 - Tanto fisico, meno invenzioni del solito. Il serbo stasera si vede di più quando c'è da fare a botte (restando quasi sempre nell'alveo della legalità) che quando c'è da tirare in porta.
Leiva 6,5 - Ordinato, semplice, con tanta interdizione e senza grossi picchi. Ha una buona occasione nel primo tempo e poi manda in gol Immobile, che non sfrutta il suggerimento.
Luis Alberto 7,5 - E cosa gli si può chiedere di più? Sembra un voto stonato al termine di uno 0-0, ma lo spagnolo ha letteralmente disegnato calcio questa sera. Soltanto la sfortuna (leggi due legni colpiti) e un grande Silvestri gli negano la gioia del gol. La Lazio non ha vinto, ma lui lo avrebbe meritato.
Lulic 6 - Sgroppa come di consueto sulla fascia, mette un pallone che varrebbe l'1-0 il palo non dicesse di no a Luis Alberto, poi esce perché Inzaghi cerca nuovi spunti sulle corsie. (Dal 71' Jony 5,5 - Qualcosa in più rispetto al suo dirimpettaio Marusic, ma a conti fatti poco di più rispetto a chi l'ha preceduto).
Caicedo 6,5 - È diventato il centravanti perfetto per questa squadra. Tante sponde, diversi preziosismi negli scambi coi compagni. Mai pericoloso in proprio, tante volte pronto a mandare in rete i compagni. (Dall'84' Parolo s.v.).
Immobile 5,5 - Si ferma lui, si ferma la Lazio. I movimenti sono sempre tali da mettere in crisi la difesa avversaria, ma centra raramente lo specchio della porta (quando lo fa c'è Silvestri) e sbaglia anche un paio di appoggi. Spuntato, si prende un pausa in un campionato che è un lunghissimo magic moment.
SERIE A Lazio, uno 0-0 che fa storia: in campionato non arrivava da aprile 2018
05.02.2020 23:52 di Ivan Cardia Twitter: @ivanfcardia
Lo 0-0 tra Lazio e Hellas Verona è un risultato che fa storia, almeno per i biancocelesti. Considerando il lsolo campionato, era infatti dal 15 aprile 2018, nel derby contro la Roma, che la squadra biancoceleste non chiudeva una partita con questo tabellone. Praticamente, una stagione e mezza fa. Considerando anche le altre competizioni, l'ultimo 0-0 della Lazio, sempre casalingo, era arrivato il 26 febbraio 2019, nella semifinale di andata di Coppa Italia contro il Milan.
SERIE A Lazio-Hellas, voti ai tecnici: Inzaghi sfortunato, Juric lo sfida senza timore
05.02.2020 23:37 di Ivan Cardia Twitter: @ivanfcardia
Un punto a testa per Inzaghi e Juric al termine di Lazio-Hellas Verona, conclusa sullo 0-0. Un risultato che fa sorridere, classifica alla mano, soprattutto il tecnico degli scaligeri. Ma anche a livello di voti è pareggio.
SIMONE INZAGHI 6 - Due fattori. La rosa corta: manda in campo la solita formazione e non può fare più di tanto per cambiare a gara in corso. Se i titolari non segnano, è difficile che lo facciano l'altro. Poi la sfortuna: fosse entrato uno dei due tiri stampati da Luis Alberto sul palo, gli dovremmo fare i complimenti. Lo diciamo sottovoce, ma avrebbe meritato almeno un innesto a gennaio.
IVAN JURIC 6 - Sfida la Lazio sul suo stesso terreno e lo fa senza paura. Strappa un punto d'oro contro una squadra che non chiudeva una partita sullo 0-0 da 65 partite. Mica roba da poco. L'assenza di un vero e proprio centravanti toglie riferimenti alla difesa biancoceleste, pur senza riuscire a creare tantissime occasioni pericolose. Ringrazia il palo e Silvestri per il pareggio ma la sua squadra c'è, corre, lotta e gioca.
SERIE A Il Verona e la sfortuna fermano la Lazio: all'Olimpico finisce 0-0
05.02.2020 22:42 di Ivan Cardia Twitter: @ivanfcardia
La Lazio si ferma, il Verona strappa un punto d'oro all'Olimpico. Finisce 0-0 la sfida tra capitolini e scaligeri, valida per il recupero della 17^ giornata del campionato di Serie A. Un risultato non certo abituale per la squadra di Simone Inzaghi, alla quale mancava lo 0-0 addirittura da aprile 2018, 65 partite fa. Arriva questa sera, al termine di una gara che la squadra di casa ha condotto per ampi tratti e ha anche cercato in tutti i modi di vincere. Non c'è riuscita, nonostante un Luis Alberto monumentale, fermato in due occasioni dai pali e in altrettante dalle qualità di Marco Silvestri, platinato e attento portiere di Ivan Juric. Si ferma anche Ciro Immobile, in una serata che fa pensare a quanto il ds Tare abbia cercato, senza trovarlo, un rinforzo offensivo nel mercato di gennaio appena concluso. Tra miracoli e sfortuna, finisce senza gol una partita che la Lazio avrebbe meritato di vincere ma il Verona non avrebbe meritato di perdere. I padroni di casa restano al terzo posto, -4 dalla Juve prima; gli ospiti staccano Napoli e Bologna. Contenti tutti? Forse no, ma non si può sempre segnare.
GLI UNDICI DI PARTENZA: OUT QUAGLIARELLA. JUVE IN HDR E CON DEMIRAL -
Ancora privo di Correa, Inzaghi sceglie titolari degli ultimi tempi: davanti gioca la coppia Caicedo-Immobile, con Luis Alberto e Milinkovic-Savic a centrocampo assieme a Leiva. Patric, preferito a Bastos, prende il posto di Luiz Felipe in difesa. Juric conferma Gunter nella difesa a tre con Rrahmani e Kumbulla. Out lo squalificato Amrabat, arretra in media Pessina con Veloso. Di conseguenza, lì davanti c'è Borini, supportato da Verre e Zaccagni.
IL VERONA NON HA PAURA -
La Lazio è squadra che gioca, in casa a maggior ragione. Nei primi minuti colpisce però l'atteggiamento degli scaligeri, propositivi e offensivi, anche a rischio di subire le ripartenze della squadra di casa, soprattutto quando Gunter scivola e lascia una prateria per la crosa di Caicedo. Al quarto d'ora doppio brivido per i biancocelesti: Strakosha dice no a un insidiosissimo inserimento di Pessina su punizione del solito Veloso, poi mura anche la conclusione da fuori di Borini, anche se sarebbe stato comunque fuorigioco.
IMMOBILE STRARIPANTE -
Il centravanti di Inzaghi è in gran condizione e l'intesa con Caicedo è in costante miglioramento: al 20' il tacco del secondo vale una grande occasione per il primo, che però a tu per tu con Silvestri colpisce piano. Gran riflesso del platinato portiere di Juric, nell'occasione. La partita prosegue soprattutto sulle fasce, con Luis Alberto che si allarga spesso e volentieri a sinistra, deliziando il pubblico.
CHE OCCASIONE PER LUIS ALBERTO! -
Col passare dei minuti, e l'aiuto delle preziose sponde del già citato Caicedo, i padroni di casa fanno valere il proprio maggior tasso di qualità. Soprattuto quello di Luis Alberto: poco dopo la mezz'ora, uno-due con l'ecuadoriano. Gunter saltato secco, tiro a giro da fuori del numero 10 biancoceleste dai 20 metri: Silvestri vola e devia in angolo. È la miglior occasione del primo tempo. O comunque la più bella a livello puramente estetico.
ANCORA IL 10 SPAGNOLO: PALO E 0-0 al 45' -
Sono sempre loro due a pungere il Verona. Immobile spara alto a pochi minuti un rigore in movimento, poi tocca al suo compañero Luis Alberto: azione a sinistra di Lulic, scarico a centro area, l'iberico irrompe e colpisce a botta quasi sicura. Trovando il palo: è l'azione su cui si spegne il primo tempo. 0-0 all'intervallo, più Verona nel primo quarto d'ora, poi tantissima Lazio.
ALTRO LEGNO PER LUIS ALBERTO -
La ripresa inizia come si è chiusa la prima frazione di gioco: più Lazio che Verona, ma le ripartenze degli ospiti fanno male. E si vede anche Lazovic con una bella iniziativa sulla fascia di competenza. Poi ancora Luis Alberto e il suo personalissimo duello con la sfortuna: altro tiro da fuori, altro legno, stavolta alla destra di Silvestri: non è serata, per il fantasista andaluso.
INZAGHI CAMBIA LE FASCE, POI FUORI CAICEDO -
Il copione della partita è chiaro, ma il tecnico di casa tenta di aggiungere ulteriori spunti al gioco dei suoi: fuori Lazzari e Lulic, dentro Marusic e Jony. Dopo una bella occasione per Verre (che esce anche lui per fare spazio a Eysseric), la Lazio si rivede con un corner deviato da Rrahmani verso la propria porta e poi con un'altra ghiotta occasione per Immobile, non preciso come al solito. Per l'assalto finale, mossa a sorpresa: Inzaghi toglie Caicedo per inserire Parolo, riportando Luis Alberto in attacco.
BRIVIDI FINALI -
Nel finale, Borini impegna Strakosha, che risponde presente e difende un punto non prezioso ma certo da non buttare. Inzaghi non ha armi per alzare la sua squadra, il Verona prova a fare male su calcio d'angolo. Altra grandissima occasione per la Lazio: il solito Luis Alberto ci prova due volte, Silvestri gli dice no ancora una volta.
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
SERIE A TIM: LAZIO-HELLAS VERONA 0-0
05/FEBBRAIO/2020 - 19:50
Roma - Gli aggiornamenti in diretta di Lazio-Hellas Verona, recupero della 17a giornata della Serie A TIM 2019/20, in programma oggi, mercoledì 5 febbraio (ore 20.45), allo stadio 'Olimpico' di Roma.
LAZIO-HELLAS VERONA 0-0
Dallo stadio Olimpico è tutto, buon proseguimento di serata. Alla prossima.
Nella ventitresima giornata, i ragazzi di Inzaghi faranno visita al Parma mentre la squadra di Juric ospiterà la Juventus.
Luis Alberto colpisce un palo per frazione, entrambe le squadre hanno occasioni per segnare ma il risultato non si sblocca - un punto che non cambia la classifica: i biancocelesti rimangono terzi, i gialloblu noni.
FINITA! Lazio-Verona 0-0, triplice fischio di Abisso.
90+5' Ancora Luis Alberto da angolo, destro a giro, sul fondo.
90+4' OCCASIONE LAZIO! Da corner, botta al volo di Luis Alberto, Silvestri ci mette i pugni.
90+3' Cross di Jony, Faraoni anticipa Immobile in angolo.
90+2' L'Hellas si mantiene in avanti, collezionando angoli in serie.
90+1' Verre si sposta sulla destra, Acerbi concede il corner.
90' Cinque minuti di recupero.
90' Buco di Gunter, Milinkovic-Savic manca il controllo a tu per tu con Silvestri.
89' SOSTITUZIONE VERONA. Borini lascia il campo a favore di Dawidowicz.
88' Borini a terra, gioco fermo per qualche istante.
86' AMMONITO Rrahmani per perdita di tempo.
85' OCCASIONE VERONA! Ripartenza di Zaccagni, Borini incrocia il destro, Strakosha la tocca oltre il palo.
84' ULTIMO CAMBIO LAZIO. Inzaghi rinuncia a Caicedo e inserisce Parolo, Luis Alberto a supporto di Immobile.
84' Immobile penetra in area, sinistro sull'esterno della rete.
83' Cross di Marusic, girata di testa di Immobile, Silvestri sicuro.
82' Giocata di Lazovic sulla sinistra, cross mal calibrato.
81' Faraoni nel corridoio per Borini, suggerimento troppo profondo.
80' AMMONITO Radu, ostruzione su Borini.
78' Punizione di Veloso, sinistro alle stelle.
77' AMMONITO Jony, fallo di mano al limite.
77' Sugli sviluppi del corner, Borini controlla in area, destro neutralizzato da Radu.
76' Pessina apre per Zaccagni, cross smorzato in angolo da Marusic.
75' Traversone di Zaccagni, diagonale difensiva di Jony su Faraoni.
73' Caicedo prolunga di testa, Marusic la butta in mezzo, Rrahmani devia, Silvestri evita l'autorete.
71' SOSTITUZIONE LAZIO. Inzaghi opera il doppio cambio, rinnovando le fasce: Marusic per Lazzari.
71' SOSTITUZIONE LAZIO. Jony prende il posto di Lulic.
70' SOSTITUZIONE VERONA. Finisce la gara di Verre, esordio per Eysseric.
69' OCCASIONE VERONA! Lazzari perde palla in uscita, Verre scarica il destro dal limite sfiorando il palo lontano.
67' PILLOLA STATISTICA: Nessun giocatore ha colpito più legni di Luis Alberto (quattro) in questo campionato, al pari di Insigne e Mertens.
66' Tentativo dalla distanza di Radu, palla in curva.
65' Ripartenza di Verre, destro dai 25 metri a lato, non di molto.
64' PALO LAZIO! Luis Alberto vince un rimpallo al limite ed esplode il destro, colpendo un'altra volta il legno.
63' Zaccagni caparbio sulla sinistra, Lucas Leiva si rifugia in angolo.
62' Cross di Lazzari, Immobile debole di testa, Silvestri raccoglie la sfera.
60' OCCASIONE VERONA! Lazovic riceve da Veloso, destro di prima intenzione, Strakosha blocca in due tempi.
58' Caicedo allarga per Lazzari, cross troppo arretrato per Immobile.
56' Luis Alberto in area, ottima chiusura di Rrahmani.
55' Zaccagni centra dalla sinistra, Radu allontana di testa, tiro di Borini, ampiamente a lato.
54' Lulic in area per Milinkovic-Savic, anticipato da Kumbulla.
53' Sugli sviluppi del corner, conclusione da dimenticare di Faraoni.
52' Zaccagni s'incunea in area, sinistro stoppato in angolo da Patric.
50' Lucas Leiva avanza centralmente ma non s'intende con Caicedo e l'azione sfuma.
49' Lancio di Milinkovic-Savic, Immobile sbaglia lo stop, Silvestri ringrazia.
48' Lazovic scende sulla sinistra, Lazzari lo controlla.
46' COMINCIA LA RIPRESA. Lazio-Verona 0-0, nessun cambio durante l'intervallo.
Inzaghi chiederà ai suoi di aumentare la qualità delle giocate negli ultimi metri; Juric ha bisogno di non far calare intensità e concentrazione.
Gara equilibrata, giocata a ritmi serrati, meglio i gialloblu all'inizio, i biancocelesti chiudono in crescendo: Strakosha si supera su Pessina, Silvestri salva su Immobile e Luis Alberto che allo scadere colpisce un legno.
Int.
FINE PRIMO TEMPO. Lazio-Verona 0-0, palo di Luis Alberto.
45' Un minuto di recupero.
45' Cross di Lulic, sponda di Milinkovic-Savic, girata di sinistro di Caicedo contratto da Gunter.
45' PALO LAZIO! Luis Alberto riceve al limite da Lulic, rasoterra immediato, il legno salva Silvestri.
44' Lucas Leiva libera in area Immobile, destro da posizione defilata, alto.
42' Zaccagni dal limite, destro murato da Patric.
41' Milinkovic-Savic prova a sfondare in area, Gunter non si fa superare.
39' Giro palla dei biancocelesti, pressing alto dei gialloblu.
37' Sugli sviluppi del corner, Patric dal limite, tiro in orbita.
36' OCCASIONE LAZIO! Luis Alberto piazza il destro dai 25 metri, Silvestri ci arriva con la punta delle dita.
35' Da corner, palla fuori per Lucas Leiva, destro sporcato in angolo da Pessina.
35' Traversone di Lulic, Lazovic concede il primo angolo della gara.
34' Caicedo si accentra da destra, il suo rasoterra sfila a lato.
33' Cross di Lazzari, Veloso è ben posizionato.
31' Silvestri sbaglia il rinvio, Faraoni stoppa il tentativo di Luis Alberto.
29' AMMONITO Milinkovic-Savic, braccio alto su Kumbulla.
28' Lazovic serve il taglio in area di Borini, spizzata di testa, palla sul fondo.
27' Punizione dalla destra di Veloso, Patric spazza.
26' Punizione di Luis Alberto, Silvestri agguanta in presa alta.
25' Punizione di Milinkovic-Savic contro la barriera.
23' AMMONITO Kumbulla, steso Milinkovic-Savic al limite.
22' Traversone di Radu, Lazovic salta più in alto di Lazzari.
20' OCCASIONE LAZIO! Sombrero di Immobile su Rrahmani, Silvestri riesce a chiudergli lo specchio.
18' Luis Alberto cerca spazio sulla sinistra ma non riesce a crossare prima che la palla esca.
16' OCCASIONE VERONA! Tiro cross di Veloso, zampata di Pessina, miracolo di Strakosha.
16' Pessina arriva sul fondo, Strakosha smanaccia male, Lulic libera.
14' Punizione di Luis Alberto, direttamente sul fondo.
12' Percussione di Caicedo, rifinitura sbagliata per Immobile.
11' Caicedo chiama l'uno-due a Immobile, Gunter si frappone.
10' Batte Veloso, Lulic allontana di testa.
9' Zaccagni si guadagna una punizione da posizione centrale, fallo di Lucas Leiva.
7' Avvio dai ritmi alti, le due squadre si affrontano sulla mediana.
5' Caicedo prolunga per Immobile, Rrahmani è in vantaggio.
3' Kumbulla in proiezione offensiva, Acerbi lo ferma.
2' Caicedo prova a girarsi al limite dell'area, triplicato, non passa.
1' INIZIA Lazio-Verona, palla ai gialloblu.
Terminano le fasi di riscaldamento, a breve l'inizio della gara diretta da Abisso.
Anche Juric apporta un solo accorgimento, tra l'altro obbligato per la squalifica di Amrabat: Pessina scala in mediana, Borini - alla prima da titolare - con Zaccagni a supporto di Verre.
Inzaghi conferma dieci undicesimi della squadra che tre giorni fa ha travolto la SPAL: un solo cambio in difesa, Patric preferito a Bastos.
3-4-2-1 per il Verona: Silvestri - Rrahmani, Gunter, Kumbulla - Faraoni, Veloso, Pessina, Lazovic - Borini, Zaccagni - Verre. A disp.: Berardi, Radunovic, Lucas, Bocchetti, Dawidowicz, Empereur, Adjapong, Eysseric, Dimarco, Di Carmine, Stepinski, Pazzini.
Ecco le formazioni. Lazio con il 3-5-2: Strakosha - Patric, Acerbi, Radu - Lazzari, Milinkovic-Savic, Lucas Leiva, Luis Alberto, Lulic - Caicedo, Immobile. A disp.: Proto, Guerrieri, Vavro, Luiz Felipe, Bastos, Marusic, Jony, Parolo, Lukaku, A. Anderson, Minala, Adekanye.
Le due squadre recuperano la giornata rimandata per l'impegno di Supercoppa: tre punti punti pesanti in palio che possono valere il secondo posto per i biancocelesti o il sesto - in zona Europa League - per i gialloblu.
Allo stadio Olimpico tutto pronto per Lazio-Verona, recupero della diciasettesima giornata di Serie A
LAZIO (3-5-2): Strakosha; Patric, Acerbi, Radu; Lazzari (dal 25' st Marusic), Milinkovic-Savic, Leiva, Luis Alberto, Lulic (dal 25' st Jony); Caicedo (40' st Parolo), Immobile
A disposizione: Guerrieri, Proto, Luiz Felipe, Lukaku, Bastos, Anderson, Adekanye, Minala, Vavro
All.: Inzaghi
HELLAS VERONA (3-4-2-1): Silvestri; Rrahmani, Kumbulla, Gunter; Faraoni, Veloso, Pessina, Lazovic; Zaccagni, Verre (dal 25' st Eysseric); Borini (dal 44' st Dawidowicz)
A disposizione: Berardi, Radunovic, Stepinski, Di Carmine, Pazzini, Bocchetti, Lucas, Dimarco, , Empereur, Adjapong
All.: Juric
Verona - I gialloblù hanno vinto la prima della doppia sfida semifinale di Primavera TIM Cup contro la Roma, imponendosi all’Antistadio per 2-0. Vittoria a dir poco gratificante per i ragazzi di mister Nicola Corrent, che ai risultati ultimamente non favorevoli in campionato continuano a rispondere con grandi prestazioni in TIM Cup. I gialloblù hanno battuto la quinta forza del campionato Primavera 1, appunto la Roma, grazie ai gol arrivati nel secondo tempo di Calabrese e Turra. I gialloblù hanno fallito un rigore nel primo tempo con Sane, ma non nella ripresa: al 14’ del secondo tempo è arrivato infatti il primo gol stagionale di Calabrese, glaciale dagli undici metri. Pochi minuti più tardi i gialloblù hanno raddoppiato con Turra, preciso nel battere Cardinali sul secondo palo da dentro l’area. Serviva una scossa, è arrivata. Ora tutti a Parma, dove si proverà a tornare al successo anche in campionato.
HELLAS VERONA-ROMA 2-0
Marcatori: 14' st Calabrese (rig), 23' st Turra
SECONDO TEMPO
51' Triplice fischio, la Semifinale di andata è nostra!!!
48' Siamo al terzo dei cinque minuti di recupero concessi! Hellas sempre in avanti, con la Roma che prova a partire in contropiede
44' Udogie sbaglia a tu per tu con Cardinali! Occasione unica questa, con l'Hellas veramente a un passo dal 3-0
42' Tre minuti alla fine, Hellas che cerca di attaccare nonostante il vantaggio per mantere la sfera il più possibile lontano dalla porta di Ciezkowski
37' Azione pazzesca di Pierobon! Salta tutti sulla destra e dal fondo calcias sfiorando la traversa! Che impatto sulla gara per il numero 16!
30' Siamo alla mezz'ora della ripresa: grande seconda frazione quella giocata fin qui dai ragazzi di mister Nicola Corrent
23' GOL GOL GOL!! Ci pensa Mattia Turra! Destro a rientrare sul secondo palo del centrocampista gialloblù! 2-0 all'Antistadio
19' Grande chiusura di Gresele su D'Orazio. Intervento perfetto in scivolata del terzino gialloblù che devia in angolo
17' Yeboah sbaglia davanti a Cardinali! Il numero 11 gialloblù vicinissimo al raddoppio
14' GOL!!! Non sbaglia Calabrese dal dischetto! Siamo in vantaggio al quarto d'ora della ripresa!
13' Calcio di rigore!! Fallo su Corradini in area! Calabrese dal dischetto!
8' Contropiede non sfruttato dai gialloblù! Parodi intercetta il servizio di Sane per Yeboah, che poteva andare al tu per tu con Cardinali
3' Subito occasione per Riccardi, che col mancino sfiora il pallo alla destra di Ciezkowski
1' Partiti
PRIMO TEMPO
46' Dopo un solo minuto di recupero si conclude la prima frazione: 0-0 al termine di un primo tempo giocato a ritmi decisamente elevati
44' Conclusione pericolosa di Parodi diretta in porta: Calabrese intercetta e spazza via
36' Ancora Riccardi a rendersi pericoloso. L'attaccante della Roma calcia largo col destro al termine di un'azione in solitaria
35' Sta crescendo l'Hellas, sempre più propositivo col passare dei minuti
32' Primo calcio d'angolo per l'Hellas, con Jocic che batte sul secondo palo senza trovare i compagni
30' Mezz'ora di gioco all'Antistadio: resiste lo 0-0, match altamente combattuto
29' Tentativo da parte di Riccardi. Il numero 10 della Roma entra in area da destra provando a battere Ciezkowski, che contiene il tiro senza problemi
27' Hellas che sfrutta soprattutto il settore destro del campo, con Udogie, oggi adattato a mezzala, costantemente in pressing sugli avversari
15' Superato il primo quarto d'ora a Verona: gli ospiti cercando di sfruttare il gioco in ampiezza, con l'Hellas che, invece, punta forte sulle incursioni centrali. Sane sempre pericoloso palla al piede
12' Ma che avvio per i ragazzi di mister Nicola Corrent! Impatto più che positivo sulla gara, con la lotta che in questi minuti si è spostata a centrocampo
3' Calcia alto Sane! Il numero 9 sbaglia dagli undici metri, col pallone che finisce sopra la traversa difesa da Cardinali
2' Calcio di rigore per l'Hellas! Fallo ai danni di Sane da parte di Trasciani che viene ammonito. Il capitano della Roma era diffidato, salterà quindi il match di ritorno in programma il prossimo 19 febbraio
1' Partiti
LIV SUPERBOWL: A 50 anni dalla finale vinta coi VIKINGS nel '69, zio REID riporta il 'Vince Lombardi Trophy' a Kansas City; niente da fare per i 49ERS che falliscono l'aggancio a STEELERS e PATRIOTS per il 6° Superbowl vinto... SPORT
03 febbraio 2020 Super Bowl, trionfo dei Kansas City Chiefs. San Francisco 49ers battuti 31-20
La squadra del Missouri ha vinto per 31 a 20 nella sfida a Miami. È la loro prima vittoria dal 1970. Spettacolo in campo prima del match con Demi Lovato e nell’halftime con Shakira e Jennifer Lopez. Gaffe di Trump nel congratularsi con i nuovi campioni
I Kansas City Chiefs hanno vinto la 54esima edizione del Super Bowl battendo i San Francisco 49ers con il punteggio di 31 a 20. Una partita combattuta con i Chiefs inizialmente in svantaggio prima che Patrick Mahones prendesse la squadra per mano e la portasse alla vittoria, la prima in 50 anni.
Il match
La prima parte del match è stata molto tesa, con i Chiefs in difficoltà. Nella seconda parte del match, dopo un avvio difficile in cui perdeva 20 a 10, la squadra di Kansas City ha trovato slancio e capovolto il risultato arrivando alla vittoria: per i Chiefs si tratta della seconda al Superbowl dopo quella del 1970 contro i Vikings del Minnesota.
Lo show
Sugli spalti dell'Hard Rock Stadium di Miami per seguire l'evento sportivo dell'anno molti vip: da Beyoncè e Jay Z a Paul McCartney. Prima dell'ingresso in campo delle due squadre è stato omaggiato Kobe Bryant con un momento di silenzio. Poi la voce di Demi Lovato ha intonato l'inno nazionale americano, aprendo ufficialmente la festa sugli spalti e sul campo. Durante l’halftime, per la prima volta le due protagoniste sono state due star ispaniche, Shakira e Jennifer Lopez, a dimostrazione degli sforzi della National Football Association per essere più inclusiva. Shakira ha aperto le danze sul palco allestito nel campo: tutta vestita di rosso ha intonato le sue canzoni più popolari. Poi ha passato il microfono a J-Lo che, avvolta in una bandiera double face di Porto Rico e degli Usa, si è esibita per alcuni istanti insieme a sua figlia Emme che cantava "Born in the Usa".
La gaffe di Trump
Il presidente Usa Donald Trump si è congratulato con i campioni. "Siamo orgogliosi di voi”, ha twittato pochi istanti dopo la fine del match. "Congratulazioni ai Chiefs per la grande partita e la fantastica rimonta, avvenuta sotto una grande pressione", aggiunge il tycoon scivolando però in una gaffe, citando lo stato del Kansas mentre Kansas City si trova nello Stato del Missouri. Il tweet presidenziale è stato rapidamente corretto. Il tycoon è stato in qualche modo uno dei protagonisti del Superbowl con uno spot elettorale di 60 secondi sui suoi successi nel riforma della giustizia penale. Gli ha risposto Michael Bloomberg con una pubblicità di un minuto contro la violenza con le armi da fuoco.
FONTE: Sky.it
Brescia Calcio comunica di aver affidato la conduzione tecnica della prima squadra a Diego López.
Nato a Montivideo (Uruguay) il 22 agosto 1974, Luis Diego López Breijo, nella carriera da allenatore ha condotto le compagini di: Cagliari, Bologna, Palermo e Penarol.
Nel ruolo di responsabile tecnico della Prima Squadra, Mister López sarà affiancato dai tecnici: Michele Fini (Mister in Seconda) e Francesco Bertini (preparatore atletico).
Questo pomeriggio alle ore 14.30 presso il centro sportivo del Brescia Calcio a Torbole Casaglia, Mister López prenderà il primo contatto con la squadra mentre domani, alle ore 14, si terrà il primo allenamento ufficiale del nuovo tecnico con il suo staff al completo.
FONTE: BresciaCalcio.it
Contro il razzismo. Diciamolo insieme, diciamolo ovunque: #KeepRacismOut
#VeronaInter Zanetti
Fiorentina 3-1 Verona highlights
8 aprile 2023: un compleanno indimenticabile
Prossima partita
Sabato 23 Novembre ore 15:00 (DAZN)
VS
Serie A 13ª Giornata
Classifica
Serie A 2024-2025
Napoli
25
Inter
24
Atalanta
22
Fiorentina
22
Lazio
22
Juventus
21
Milan *
17
Udinese
16
Bologna *
15
Torino
14
Empoli
14
Roma
13
Hellas Verona
12
Parma
9
Como
9
Cagliari
9
Genoa
9
Monza
8
Venezia
8
Lecce
8
* Milan e Bologna una partita in meno
Ultima partita
Domenica 10 Novembre ore 15:00 (DAZN)
3-1
Serie A 12ª Giornata
Potevo tifare mille squadre, o magari quelle che tifano tutti. E invece tu mi hai fatto gialloblù.