RECAP & IMPRESSIONI BERNÈDE torna mezzala lasciando ad AKPA-AKPRO il ruolo di regista basso e il VERONA parte bello aggressivo sui bianconeri che però, come previsto, mettono in campo una qualità molto superiore rispetto ai gialloblù passando al 19° con CONCEIÇÃO che dal vertice destro balla al limite dell'area superando prima BERNÈDE, poi NÚÑEZ e concludendo rasoterra nell'angolino lontano.
L'HELLAS non si abbatte e con l'aiuto del pubblico prova a sfoderare le armi che ha con la fantasia di GIOVANE e la determinazione di ORBAN che però sbattono sui colossi avversari che però, sul finire del primo tempo, vengono presi in castagna dal VAR che evidenzia al signor Rapuano il braccio galeotto in area di João MÁRIO: È calcio di rigore! Prende palla GIOVANE ma dalla panchina indicano ORBAN e il nigeriano non si fa pregare! Un bacio al pallone, una finta e la battuta alta a destra che 'uccella' DI GREGORIO.
Finisce il primo tempo col punteggio di 1 a 1.
Nella ripresa la JUVENTUS prova a vincerla con TUDOR che da fondo a tutto il talento a disposizione in attacco ma il VERONA ribatte colpo su colpo pungendo gli avversari in contropiede e andando anche in vantaggio con SERDAR prima che Rapuano annullasse per la partenza in off-side del capitano sulla spizzata di NÚÑEZ.
Il VERONA ferma la JUVENTUS che arrivava da tre vittorie in tre match in campionato e si riprende il primo dei due punti persi Lunedì con la CREMONESE.
Match gagliardo e quadrato dei gialloblù super-attenti dietro (aldilà del gol concesso ai bianconeri frutto della classe singola di CONCEIÇÃO più che ad un errore di squadra) e pericolosi davanti con ORBAN che ci prova sempre (anche a sproposito) e termina con 8 conclusioni davanti a tutti gli altri in campo.
Partita in parità anche nei numeri con 14 tiri totali da parte dei gialloblù contro i 10 degli avversari e un 4 a 4 in quelli terminati a bersaglio.
Statistiche che fotografano al meglio anche la superiore qualità degli avversari nel possesso palla e nella precisione dei passaggi ma l'HELLAS ha senz'altro retto l'urto superando la JUVENTUS anche nei calci d'angolo battuti: 5 a 3.
Avanti dunque con fiducia verso la durissima trasferta all'Olimpico contro la ROMA di Domenica prossima.
IL GIORNO DOPO, A MENTE FREDDA...
Sono orgoglioso del mio VERONA che, come avevo detto nel post pre-JUVE, poteva fermare i bianconeri e l'ha fatto!
Il resto sono noiose chiacchiere da bar di gente alla quale il calcio moderno piace fino a che non colpisce i loro interessi ma sono, appunto, discorsi faziosi mentre la realtà che rimane è che l'HELLAS ha costretto al pari una JUVENTUS che certo non si è espressa ai massimi livelli ma il bello del calcio è anche questo: Non sempre vince il più forte (come ahinoi abbiamo visto con la CREMONESE), con buona pace della 'Vecchia Signora' e del signor TUDOR dal quale, per inciso, sono molto deluso.
Se n'era andato da sportivo e da professionista esemplare dopo che pure SETTI gli aveva detto di dover smontare un giocattolo splendido (per cambiare) e dopo aver portato la serenità dei forti all'indomani della dipartita di DI FRANCESCO, lo ritroviamo 'Juventino a tutto tondo' solitamente incapace di riconoscere meriti agli avversari e tipicamente accusatore nelle rare volte in cui 'il palazzo' non lo tratta con i guanti di velluto: Ce ne faremo una ragione!
Io guardo i numeri che dicono che i gialloblù hanno tirato più degli avversari (14-10) pareggiando la quantità di conclusioni in porta (4) e sono stati superiori anche nei calci d'angolo mentre in possesso palla, passaggi e precisione degli stessi sono stati soverchiati dagli avversari com'era prevedibile data la differenza di classe (e stipendi) che c'è tra le due squadre.
Tre partite in sette giorni per la JUVE? Il VERONA ha giocato Lunedì e, a differenza dei bianconeri, non può contare su due rose complete costruite apposta per reggere certi ritmi che, fra l'altro, non hanno voluto certo le provinciali come l'HELLAS che hanno una squadra con solo qualche cambio all'altezza e tanta voglia di dimostrare di non essere inferiori a quelle più attrezzate e certamente meglio pagate.
Gli episodi? Nemmeno a me piacciono certi rigori ma non solo quando me li fischiano contro (come invece ragliano certi juventini!); il fallo di ORBAN su GATTI? M'è piaciuto poco anche quello, come m'è piaciuto poco quello dello stesso GATTI su BRADARIĆ nell'azione in cui, ad inizio match, Domagoj lottava con uno grosso il doppio di lui che, detta dritta, se ne fregava del pallone e allargava il braccio alla ricerca del bersaglio gialloblù, ma anche dopo quando, non contento, lo spintonava sulla schiena a provocarlo e sbeffeggiarlo (strano l'abbia visto tutto lo stadio tranne TUDOR 🤔) ma, come dicevo, non mi farò rovinare la festa da gente con le fette di salame sugli occhi.
Si poteva vincere? Anche sì se SERDAR fosse partito con un secondo di ritardo evitando un off-side che solo la tecnologia del calcio moderno è in grado di vedere e di apprezzare, lo stesso calcio moderno che ha imposto 'rigorini facili' e costretto i difensori a muoversi contronatura; nemmeno quello mi piace ma ho almeno la coerenza e la decenza di accettare regole che non posso cambiare e che sono state sottoscritte dai professionisti del calcio.
3-5-1-1 secondo attese per l'HELLAS con FRESE regolarmente al suo posto come braccetto di sinistra e AKPA-AKPRO al posto di GAGLIARDINI, BELGHALI parte ancora dal primo minuto sull'esterna destra con BRADARIĆ dalla parte opposta e GIOVANE qualche metro dietro ORBAN sul fronte d'attacco; a completare l'11 scaligero sono capitan SERDAR e BERNÈDE in mediana, MONTIPÒ fra i pali e NÚÑEZ con NELSSON in difesa.
Consueto 3-4-2-1 la JUVENTUS di mister TUDOR che conferma DI GREGORIO a difesa della porta, GATTI in difesa tra KELLY e KALULU, LOCATELLI e THURAM a centrocampo affiancati da João MÁRIO a destra e CAMBIASO a sinistra, la coppia CONCEIÇÃO-YILDIZ sulla trequarti e lo spauracchio VLAHOVIĆ punta centrale.
Prima della gara sarà ricordato con un minuto di silenzio il discesista Matteo FRANZOSO, morto tragicamente nei giorni scorsi dopo un incidente nel tracciato in cui si stava allenando per la nuova stagione: Avrebbe compiuto 26 anni lo scorso Martedì.
Arbitra il signor Antonio Rapuano della sezione AIA di Rimini.
PRIMO TEMPO
7° AKPA-AKPRO sui piedi di CONCEIÇÃO: Rapuano estrae il primo cartellino giallo.
9° GATTI insegue la palla con BRADARIĆ mirando al croato col suo solito stile (non certo Juve) se ne accorge Rapuano che chiude gli occhi sulla sacrosanta reazione dell'esterno gialloblù e ammonisce il difensore bianconero.
11° Retropassaggio pericoloso di GATTI che per poco non premia ORBAN anticipato da DI GREGORIO. 19° CONCEIÇÃO al limite dal vertice destro in uno contro uno contro BERNÈDE, un paio di finte a saltare il francese, poi NÚÑEZ e la conclusione rasoterra sotto i piedi di AKPA-AKPRO: JUVENTUS in vantaggio al 'Bentegodi' grazie alla classe del portoghese...
27° BELGHALI prova a fare il CONCEIÇÃO dalla stessa mattonella ma guadagna 'solo' un corner: Alla battuta da destra BRADARIĆ ma nell'HELLAS non si sono torri che possano approfittare del bel cross.
29° GIOVANE libera BRADARIĆ a sinistra palla sul secondo palo respinta al limite dove SERDAR se la accomoda e prova la botta rasoterra ribattuta dalla difesa ospite.
35° BERNÈDE duro da dietro su CONCEIÇÃO, il signor Rapuano minaccia verbalmente l'ammonizione ad Antoine ma non interviene ufficialmente.
39° Duello GIOVANE-KELLY, il brasiliano supera l'avversario che gli mette una mano in faccia, fallo all'HELLAS e ammonizione al difensore bianconero. TUDOR protesta e viene ammonito pure lui...
41° BRADARIĆ con un out dalla trequarti sinistra, palla che scavalca NELSSON e va sul braccio di MÁRIO: Rapuano chiamato al VAR a fine azione spiega che il giocatore ospite KALULU e non il portoghese commette un chiaro fallo di mano è calcio di rigore! 44° Sul dischetto GIOVANE ma dalla panchina chiedono ORBAN, palla dunque al nigeriano che dagli 11 metri fa un balletto, si ferma un attimo e infine batte alto verso destro, DI GREGORIO intercettta in tuffo ma con la mano destra riesce solo a deviare sotto la traversa! Il VERONA la raddrizza!
45°+2 ORBAN difende palla col braccio alto su GATTI: Fallo evidente (il nigeriano prende anche la mira) e ammonizione per il centravanti. SOGLIANO dalla panchina probabilmente sopra le righe e Rapuano gli comunica che può accomodarsi fuori accompagnandoli con un cartellino rosso.
45°+3 Rapuano termina il primo tempo.
SECONDO TEMPO
46° KOOPMEINERS rileva LOCATELLI, si riparte.
51° YILDIZ da rimessa laterale lancia VLAHOVIĆ che sfugge al marcatore e prova il diagonale: MONTIPÒ si rifugia sul fondo col piedone destro (bravo anche TUDOR a a dare subito palla al suo giocatore mentre NELSSON protesta per un presunto fallo subito).
53° Tremenda botta di YILDIZ appena fuori area: NÚÑEZ stoppa di petto e viene abbattuto in area.
54° Ripartenza centrale dell'HELLAS con ORBAN che nessuno ferma fino al limite dove GATTI non riesce comunque a murare: Il nigeriano spara la botta deviata sopra la traversa da DI GREGORIO che subisce una carica sul corner successivo.
57° Doppio cambio JUVE: Dentro ADŽIĆ e OPENDA al posto di THURAM e VLAHOVIĆ.
61° ADŽIĆ dal limite con un calcio a giro fra le braccia di MONTIPÒ. Uno-due interessantissimo tra GIOVANE e BELGHALI che si libera in area ma il suo cross viene respinto sul fondo: BRADARIĆ dal corner con un cross sul secondo palo per DI GREGORIO.
62° SARR al posto di GIOVANE nelle fila gialloblù.
64° BELGHALI ruba palla con un tunnel su ADŽIĆ, ORBAN si fionda ma è lunga e dal vertice sinistro non riesce a centrare la porta...
65° BERNÈDE danza a centrocampo e KOOPMEINERS lo stende senza pietà: Inevitabile il cartellino giallo per l'ex ATALANTA.
67° HELLAS in vantaggio! FRESE batte il corner da sinistra, NÚÑEZ spizza sul secondo palo dove SERDAR brucia KALULU e incorna in porta: Check VAR e Rapuano annulla per posizione di off-side del capitano; nulla di fatto.
70° Altro cambio JUVENTUS: DAVID sostituisce CONCEIÇÃO.
73° Ripartenza fulminea di BELGHALI che ribalta fronte alla perfezione servendo ORBAN che sale sul lato opposto: Il nigeriano rientra e scarica dal vertice sinistro ma il suo tiro a giro esce a lato.
76° BERNÈDE con un fallo su MÁRIO: Giallo ad Antoine. Palla in mezzo ribattuta dai gialloblù su YILDIZ che spara alto.
77° NIASSE per AKPA-AKPRO e KASTANOS per BELGHALI nelle fila gialloblù: KASTANOS trequartista dietro le punte.
78° KASTANOS per la testa di SARR a liberare ORBAN che dal limite viene murato sul fondo! Alla battuta KASTANOS palla fuori per FRESE che mette in difficoltà DI GREGORIO in tuffo, poi SARR di testa la mette alta.
80° OPENDA non aggancia in area poi riesce a concludere ma MONTIPÒ respinge con entrambe le mani.
83° Dentro anche ZHEGROVA nella JUVE che vuole vincere, fuori João MÁRIO. NIASSE in area da posizione decentrata a destra non trova la porta.
86° Con KASTANOS fuori la JUVE prova il colpo gobbo col rimpallo di CAMBIASO su BRADARIĆ che finisce appena fuori dopo il cross da sinistra di DAVID lasciato colpevolmente passare da NELSSON.
90° Dentro YELLU SANTIAGO per SERDAR che da la fascia a MONTIPÒ, fuori anche ORBAN per AJAYI.
90°+1 Rimpallo fuori area per YELLU che forza il tiro dalla distanza: Palla alta.
90°+5 Prezioso fallo colto da FRESE caricato da ZHEGROVA.
90°+7 Finisce al 'Bentegodi': L'HELLAS si riprende il primo dei due punti persi contro la CREMONESE.
Highlights Serie A Enilive 2025/26 | Hellas Verona-Juventus 1-1
Hellas Unfiltered | Tutte le emozioni di Hellas Verona-Juventus
VOTI
MONTIPÒ Mai impegnato nel primo tempo, quando sul gol deve arrendersi alla magia di CONCEIÇÃO, nel secondo si guadagna la pagnotta al 51° su YILDIZ e all'80° su OPENDA 6
NÚÑEZ 2° Grande in area su YILDIZ! Intervento perfetto in scivolata... Bravissimo anche a bloccare KALULU al limite al 49°. Al 53° s'immola in area sul terra-aria di YILDIZ. Al 67° spizza sul secondo palo fornendo un assist a SERDAR che purtroppo parte con un attimo di anticipo 7
NELSSON 14° Intervento volante in area di testa ad anticipare VLAHOVIĆ e liberare l'area. Sempre attento e preciso nel far girare al meglio i suoi compagni di reparto. Al 41° va in cerca di gloria sul corner di BRADARIĆ e la trova di riflesso quando la palla lo scavalca e cade sul braccio di MÁRIO provocando il penalty. Un po' ingenuo all'86° quando lascia sfilare la palla su cui CAMBIASO invece si fionda e per centimetri non costringe BRADARIĆ all'autogol 6,5
FRESE Ormai lo conosciamo: Martin non sràfa mai però è sempre mediamente efficace e posizionato al meglio. Suo al 67° il corner per la spizzata di NÚÑEZ e il gol poi annullato a SERDAR. Bravo in area a murare YILDIZ che lo puntava al 76° e due minuti più tardi mette in difficoltà DI GREGORIO con un tiro da fuori area che meritava maggior sorte. Prezioso il fallo che si prende al 95° su ZHEGROVA facendo respirare la squadra 7
BELGHALI Al 27° prova a fare il CONCEIÇÃO dalla stessa mattonella ma guadagna 'solo' un corner. Bel fallo conquistato alla mezz'ora sulla sua fascia. Bravo al 48° a murare THURAM che lo puntava sulla trequarti offensiva. Uno-due interessantissimo con GIOVANE al 61° e ottimo cross in area su cui nessuna maglia gialloblù è purtroppo presente. Tre minuti dopo intercetta palla agli avversari fa un tunnel ad ADŽIĆ e ribalta al meglio per ORBAN. Ripartenza fulminea anche al 73° e altra gran palla per l'attaccante nigeriano. Rafik cresce a vista d'occhio, quando imparerà anche a difendere meglio ci troveremo un gran bell'esterno destro 7- (gli da il cambio KASTANOS al 77°: Si prende un paio di falli permettendo ai compagni di guadagnare minuti preziosi nel finale ma la cosa più preziosa la fa probabilmente al 92° quando bravamente stoppa una pericolosa ripartenza di OPENDA 6+)
SERDAR Al 19° deve arrendersi anche lui al numero di CONCEIÇÃO. Prova la conclusione dal limite al 29° ma il suo rasoterra viene ribattuto dalla difesa ospite. A metà del secondo tempo brucia KALULU e incorna nel sacco pertendo purtroppo con un attimo di anticipo. Continua il buon momento di forma di un giocatore che l'anno scorso è mancato tantissimo, speriamo rimanga a questi suoi livelli a lungo 7- (gli da il cambio YELLU all'89°: Non giudicabile)
AKPA-AKPRO Comincia male con quel fallo evidente che gli costa il cartellino al 7° ma col passare dei minuti mostra perché ZANETTI lo ha inseguito in ogni squadra in cui è stato: Tatticamente è il classico giocatore che da equilibrio a tutta la squadra ispirando al contempo tutti i compagni. Bravo al 22° quando MÁRIO parte in contropiede e lui tampona in collaborazione con NÚÑEZ evitando il peggio ma in generale in tutto il match fa ciò che sa fare meglio: Porsi in mezzo ai passaggi avversari non lasciando mai una linea pulita. Preziosissimo! 7 (gli da il cambio NIASSE al 77°: Prezioso nel togliere agli avversari le residue speranze di cogliere una vittoria che sarebbe stata immeritata per quanto visto in campo 6)
BERNÈDE Al 19° non riesce a contrastare CONCEIÇÃO che con un paio di finte lo lascia sul posto, si beve anche NÚÑEZ e trova l'angolino basso. Al 35° rischia il giallo con quel fallo da dietro su CONCEIÇÃO ma mezz'ora più tardi il cartellino lo fa prendere a KOOPMEINERS che non può esimersi dal fargli fallo. Il giallo Antoine lo busca a sua volta al 76°. Prestazione qualitativa del francese che come al solito batte tutti in corsa con 10,3 km 6,5
BRADARIĆ Al 9° GATTI prende la mira e lo sgomita ma Domagoj non si fa impressionare e al termine dell'azione va a spiegarsi con l'avversario che è grosso il doppio di lui. Al 29° è sua la palla che libera SERDAR al tiro e la rimessa che al 41° atterra sul braccio di João MÁRIO in area bianconera. All'86° rischia l'autogol, rivedibili i corner che batte sempre troppo alti, troppo in la, troppo in qua o magari è solo che il VERONA non ha torri in grado di far male in area se non BELLA-KOTCHAP. Anche lui corre come un matto e con 10,2 Km arriva dietro solo a BERNÈDE 6,5
GIOVANE Ormai tutti i compagni gli riconoscono il ruolo di fantasista della squadra sapendo che, palla tra i piedi, può sempre inventarsi qualcosa come al 29° quando vede libero BRADARIĆ o al 39° quando costringe KELLY al fallo o ancora al 61° quando ridà palla a BELGHALI per l'inserimento in area 6,5 (gli da il cambio 63' SARR: Anche oggi non entra al meglio visto che al 66° al limite riceve una palla ghiotta ma non controlla. Al 71° BELGHALI gli consegna la rimessa sui piedi ma lui non trova di meglio che metterla a sua volta oltre la linea di out e poco dopo non si capisce sulla rimessa con BRADARIC e perde un'altra volta palla in maniera sanguinosa. Buona la spizzata per ORBAN al 78° e sul seguire dell'azione incorna alto 5)
ORBAN All'11° è in agguato sul retropassaggio di GATTI. Prova il tiro da distanza siderale al 23° con un tiro debole, il 'Bentegodi' lo rimbrotta. Va a recuperare palla sui piedi di LOCATELLI fin sul cerchio di centrocampo al 33° poi riparte ma se l'allunga troppo e la palla finisce in out. Al 44° mette a segno il suo primo gol in Serie A anche se dagli 11 metri. Al 54° parte a razzo e dal limite impegna severamente DI GREGORIO. Al 64° potrebbe fare meglio ma da posizione decentrata non riesce a trovare la porta. Al 73° il suo tiro finisce a lato e al 78° viene murato sul fondo. Con 8 conclusioni è il giocatore che tira di più in porta (a volte anche a sproposito); al VERONA serviva uno con la sua fame di gol e ora che si è sbloccato... Mezzo voto in meno per quella gomitata a GATTI che poteva condizionare la gara sua ma soprattutto quella dei suoi compagni-. Si faccia più furbo alla svelta! 7 (gli da il cambio AJAYI all'89°: Non giudicabile)
ZANETTI Altra partita dove la sua squadra mette a segno un'ottima prestazione ma stavolta l'avversario è di quelli proibitivi (con tutto il rispetto per la CREMONESE) e il VERONA gioca con una gran personalità, personalità da riproporre anche a Roma con i giallorossi passando per il match di Coppa Italia che non va sottovalutato sfruttando magari chi ha giocato meno e ha bisogno di trovare la condizione al più presto 7
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Mister ZANETTI nell'intervista nel dopogara «Bisogna avere rispetto di un avversario importantissimo, è un punto importante perché la Juve può farti gol da un momento all’altro. Il calcio è fatto di episodi e per un centimetro potevamo vincerla. Abbiamo fatto una prestazione fantastica, difeso bene a parte sul gol e tirato più di loro. I ragazzi sono usciti stremati, ma queste partite ci servono per capire chi siamo e sono veramente orgoglioso dei ragazzi. Grande mentalità? Io passo ore a parlare con i giocatori, ma poi sono loro che devono scendere in campo con coraggio e stanno cominciando a far affezionare la piazza. Io percepisco una bellissima energia, non dobbiamo disperderla perché abbiamo una tifoseria fuori categoria e arriveranno momenti difficili... Il siparietto dagli 11 metri? Giovane è un ragazzo straordinario, è venuto a chiedermi scusa per il rigore. Avevo scritto che fosse Orban il rigorista, quindi non ha rubato nulla e ha seguito le mie indicazioni. Deve stare tranquillo, i gol arriveranno per lui. Questo agonismo lo vedo come una cosa positiva. L'arbitraggio? Rispetto il punto di vista di Tudor, gli episodi accadono, ma oggi abbiamo meritato il pareggio. Non voglio sporcare la prestazione commentando queste situazioni» CalcioHellas.it
Mister TUDOR tecnico della JUVENTUS «La stanchezza non ha permesso alla Juve di esprimersi al 100%? Sì, la squadra era stanca la squadra, questo è un calcio diverso, è mancata energia. Non ho niente da dire, anche chi è entrato ha messo voglia, ma non c'era freschezza. Dietro hanno retto bene, ma in mezzo e davanti è mancata freschezza per fare qualcosa in più. Magari si poteva farci giocare domani sera. In 7 giorni facciamo 3 partite, poi questi sono punti che perdiamo per strada. Chi decide queste cose ci deve pensare. Io ho giocato una vita, so che giocare il 4° o 5° giorno fa tutta la differenza fra i punti persi o guadagnati. Non cerco scuse, ma se si subisce zitti e buoni... Non lo so, ma a me cambia la vita giocare dopo 4 o 5 giorni. Poi passa sottotraccia. Chiedo uguaglianza per tutti. L'episodio del rigore e sull'intervento da rosso di Orban? Sono due decisioni da 100 a 0, due decisioni incredibilmente sbagliate. Il Var lo ha anche rivisto, mi ha spiegato che non ha caricato il gomito (Orban). Incredibile. Da tanti anni non si vedono due decisioni così sbagliate. Il Verona? Oggi il Verona ha fatto il suo, quello che aveva preparato, una buona gara» TuttoMercatoWeb.com
Gift ORBAN ha commentato la gara ai microfoni di DAZN «Questo è il mio primo gol, sono davvero felice. Spero di poter continuare così e me lo sono goduto. Sono un attaccante e cerco sempre di fare gol» TuttoMercatoWeb.com
Antoine BERNÈDE è intervenuto in conferenza stampa dopo la partita «Partite come quelle di stasera ci spingono a fare sempre meglio. Le ultime due ci danno la base per ricordarci chi siamo quando arriveranno momenti difficili. A quando il prossimo caffè in campo? Se segnerò farò l’esultanza del caffè, ma conta la squadra. Sto trovando il ritmo della Serie A. Dove mi piace di più giocare? Gioco dove mi dice il mister, anche se preferisco un ruolo più avanzato» CalcioHellas.it
Suat SERDAR ha commentato la gara ai microfoni di DAZN «Abbiamo giocato davvero bene questa gara, meritavamo forse i tre punti come nell'ultima gara disputata. Siamo stati compatti. Nella nostra squadra ci sono davvero dei bravi giocatori, ideali per un gioco veloce» TuttoMercatoWeb.com
Francisco CONCEIÇÃO ha commentato il match ai microfoni di DAZN «Sono felice di tornare in campo, niente di grave ma non potevo giocare nelle ultime due. Sono tornato con la voglia giusta, voglio aiutare la squadra e non sono felice. Prepariamo una grande partita per la prossima, sappiamo che le gare sono tutte difficili in Serie A. Ti vengono sempre dietro, il mister mi ha chiesto di accelerare e creare spazi. Dobbiamo lavorare al meglio per vincere» TuttoMercatoWeb.com
Ilyas ZEYTULAEV l'eroe della mancata retrocessione in C2 agli spareggi del 2007-08 «I ricordi che ho di Verona sono bellissimi, non solo per quel gol nello spareggio contro la Pro Patria che ha permesso alla squadra di evitare la retrocessione in C2. Quella salvezza fu raggiunta con tanta sofferenza. Partimmo per tornare in Serie B e ci ritrovammo a lottare per la salvezza fino alla fine. Quel gol mi fece gioire tantissimo. L’esperienza all’Hellas mi segnò molto. So che c’è affetto nei miei confronti, ancora oggi nelle interviste mi ricordano la rete. Il pubblico di Verona era impressionante anche allora: a Busto Arsizio ci fu un esodo l’esodo di Busto Arsizio di settemila tifosi, più tanti spettatori, con tanti bambini e anziani, davanti allo schermo di Piazza Bra. Nonostante l’annata negativa, facevamo quindicimila spettatori in Serie C. La squadra era malata psicologicamente, soffrivamo e in campo avevamo paura. Non uscivamo dalle sabbie mobili. La contestazione che subimmo fu giusta, ma mettere d’accordo venticinque teste non era facile. Con Pellegrini, comunque, alla fine riuscimmo a raddrizzare la stagione» CalcioHellas.it
SOTTIL per GABRIEL e dopo meno di 5 minuti al 'Via del Mare' il LECCE è passato in vantaggio sul CAGLIARI che reagisce immediatamente con varie occasioni e poco dopo la mezz'ora FOLORUNSHO parte in percussione centrale, serve PALESTRA che in area vede BELOTTI ed è pari col 350esimo gol in Serie A per il bomber ancora alla ricerca del centravanti che fu.
A fine primo tempo il palo interno preso da ESPOSITO dopo un gran tiro a giro dalla sinistra e al 70esimo è ancora 'Il Gallo', atterrato in area, a realizzare dagli 11 metri e regalare altri 3 punti agli isolani.
Pertenza a handicap anche per il BOLOGNA che subisce al 63esimo lo 0 a 1 al dall'Ara da un GENOA determinato e tignoso, CASTRO la pareggia 10 minuti dopo e, in un finale ad alta tensione ORSOLINI (che all'89esimo aveva centrato la traversa), va a realizzare i 2 a 1 felsineo al 99esimo dopo lungo consulto al VAR!
Alle 20.45 UDINESE-MILAN.
Domani il derby capitolino tra LAZIO e ROMA alle 12.30, seguito alle 15.00 da TORINO-ATALANTA e CREMONESE-PARMA alle 18.00 da FIORENTINA-COMO e alle 20.45 da INTER-SASSUOLO.
Il posticipo di Lunedì alle 20.45 tra il NAPOLI e il PISA chiuderà la quarta giornata di Serie A.
VITA DA EX: Maurizio SETTI a 'Tuttosport' prova ancora a fare sensazione 'A fine anno, quando ci siamo trovati e gli ho spiegato che avrei dovuto cedere i big, Tudor aveva già il contratto automaticamente rinnovato dopo la salvezza. Io gli dissi: "Ti sconsiglio di restare qui, perché non so quanti giocatori sarà costretto a cedere”. Lui mi ha guardato, mi ha abbracciato e ha strappato il contratto, rinunciando ai soldi. Grosso? È quello che forse ha più prospettiva. Sbagliai a esonerarlo in Serie B, penso che sia un altro in grado di ambire alla Juve o ad una big'.
Paweł DAWIDOWICZ a CalcioHellas.it confida di essere ancora svincolato 'C’era stata una possibilità, in Arabia Saudita con l’A-Hazem. Ho fatto tre settimane di ritiro, è andato tutto alla grande e ho firmato. Poi è arrivata mia moglie, incinta, e mio figlio piccolo. Avevano fatto delle promesse alla mia famiglia, che però non si trovava bene. Allora ho lasciato i soldi per loro, ho rescisso il contratto e siamo tornati in Polonia. Uno sbaglio lasciare Verona? Si era parlato di rinnovo, ma non abbiamo mai commentato cifre e durata. A volte nella vita alcune cose vanno bene, altre meno. Io ho fatto la mia scelta perché sentivo che cambiare era più la cosa giusta per me in quel momento ma non lo so se mi pento... Penso che fosse giusto così, quando prendo una decisione vado in fondo'.
Davide FARAONI intervistato da 'Tuttosport' esalta mister TUDOR 'La personalità di Tudor è molto forte, si fa sentire con la società, difende sempre il gruppo. Ricordo che grazie alle sue parole ribaltammo una gara chiusa contro il Venezia. Perdevamo 3-0 alla fine del primo tempo. Nell’intervallo il mister entrò in spogliatoio e con la massima pacatezza ci disse due frasi che ci fecero vergognare di essere li, ci sentimmo tutti piccoli. Tornammo in campo e finì 4-3 per noi. Ci chiamava sempre ‘campioni’, non perchè lo fossimo, ma perchè quando perdi si innescano strani meccanismi in testa e quello era il suo modo per dire: credici!'.
il blog di Francesco Barana ZANETTI HA UNA NUOVA LUCE NEGLI OCCHI: HA TROVATO LA CHIAVE
Senza categoria, 21 Settembre 2025
Sean Sogliano ha costruito una squadra solida e completa. Sul piano individuale abbiamo tecnica, corsa e personalità: pensate al centrocampo, Gagliardini, Bernéde, Serdar e Akpa-Akpro si completano, e in attacco e difesa abbiamo alzato decisamente il tasso tecnico e di carisma.
Cremonese e Juventus ci dicono che Zanetti forse ha trovato una quadra tattica e anche un blocco nell’undici titolare. Due fattori l’anno scorso mai pervenuti (per gli infortuni, per caratteristiche sbilanciate della rosa, ma anche per gli errori di valutazione del tecnico).
Questo, se mi permettete, vale più dei (quattro) punti persi con Cremonese e Juve. Quelli, se c’è quella che ieri Zanetti ha definito “la nostra identità”, il Verona se li andrà a riprendere con gli interessi.
Ecco, Zanetti. A differenza della scorsa stagione, l’allenatore è visibilmente contento della rosa a disposizione. Lo si vede in campo e traspare chiaramente nelle interviste. Zanetti ora gioca con equilibrio e, fateci caso, ha cambiato radicalmente sguardo, posa e narrazione nelle conferenze stampa, nelle quali parla di calcio, si sofferma su disamine tecniche prima mai sentite, e cita diffusamente e loda i giocatori. L’allenatore ha una nuova luce negli occhi. Questo Verona lo sente suo, ama allenarlo, gli dà entusiasmo. Non che Zanetti l’anno scorso difettasse di passionalità, anzi, ma quella era più frutto di una sua predisposizione caratteriale, mentre ora è alimentata dal contesto attorno.
Quel che conta, adesso, è gestire questo entusiasmo con la dovuta razionalità. Zanetti è stato chiaro, non vuole più gli alti e bassi e certe imbarcate che nella sua gestione abbiamo visto fino alla debacle dell’Olimpico con la Lazio. Ma il suo 3-5-2 può diventare una garanzia: la chiave è sempre il centrocampo: con Serdar in salute, non servono trequartisti di fioretto, meglio centrocampisti di sostanza. L’anno scorso non li avevamo, adesso con Gagliardini, Akpa, Bernede e ci metto pure Yellu Santiago, siamo a posto. E Nelson e Nunez sono difensori forti (e ci manca Valentini e non abbiamo ancora visto Bella-Kotchap). Il paradosso è che Zanetti, allenatore culturalmente offensivo, può creare una squadra Maginot: e subendo poco, gli ottimi Orban e Giovane possono crescere con qualche pressione in meno e, nel tempo, farci la differenza (e allora i pareggi diventeranno vittorie)
P.S. Con la nuova proprietà americana, il Verona oggi è una società più forte. Rispetto a Setti è cambiato molto, se non tutto, altro che medesimo copione. Ci torneremo.
il blog di Gianluca Vighini LA RIVINCITA DI ZANETTI: GIOCO, IDENTITÀ, ANIMA. ORA È IL SUO VERONA
Sport, 21 Settembre 2025
Il vero miracolo lo ha compiuto l’anno scorso. Quando cambiò pelle, mangiò vari piatti di liquame, incassò critiche pretestuose, resse la pressione e portò il Verona alla salvezza. Quel Verona era una squadra ormai a fine ciclo. Si appoggiava su uno spogliatoio mugugnante, in perenne lotta contro la società, con una vecchia guardia ormai al capolino e i nuovi arrivati da mezzo mondo. In questo contesto già durissimo, Zanetti dovette far senza per larghi tratti del campionato dei suoi uomini più forti a causa degli infortuni e visse anche la tempesta di un cambio di proprietà. Nonostante tutto questo, Zanetti portò la barca in porto. Un capolavoro, viste le premesse.
Dopo quel campionato e quello che ha passato, Zanetti non deve avere più paura di nulla. Le difficoltà che chiaramente ci sono state e ci saranno in questa stagione saranno sempre uno scherzo rispetto al passato. Ma le basi su cui si è costruita questa squadra sono sanissime. L’aria è stata ripulita, non ci sono scorie. Il gruppo di lavoro si diverte, ora andare al campo non è una tortura è una gioia.
Sono certo che Zanetti non lo dirà mai pubblicamente. Ma questa senza dubbio è la “sua” squadra, figlia delle sue idee, del suo lavoro. Non l’ha ereditata, non ha ereditato situazioni pregresse. E’ una lavagna pulita in cui lui finalmente può scrivere il suo tema.
Si è riempito di gioia al primo allenamento di Giovane. E’ profondamente stupito dalla professionalità e dalla spontaneità di Orban. Si coccola una difesa che finalmente segue le sue indicazioni. Ha trovato in Akpa Akpro un suo vecchio guerriero. E’ rimasto incredibilmente sorpreso da Gagliardini, dall’umiltà del ragazzo, dalla voglia di riscatto. Con Sogliano, ormai non c’è nemmeno bisogno di parlare, tanta è la stima e il legame dopo quello che hanno passato assieme.
L’Hellas delle ultime due bellissime partite è figlio di questo clima. Dell’identità che allenatore e ds hanno dato. E anche di valori. Sembrerà strano parlare di queste cose nel 2025. Quando i sentimenti e il romanticismo hanno lasciato spazio solo agli interessi, al denaro, all’assenza totale di idealità.
Invece vi posso dire che Zanetti, umile e concreto ragazzo veneto, questi valori ce li ha nel dna. Insegnati dal suo papà, grande lavoratore, dalla sua mamma che è volata in cielo l’anno scorso (altra botta terribile di quella stagione…). Zanetti viene dal basso, dalla gavetta. Nessuno gli ha regalato mai nulla nel calcio. Nè da giocatore, nè tantomeno da allenatore. Ha vinto campionati, ha raggiunto miracolose salvezze. Quando guarda la Curva Sud, Zanetti si commuove. Lui e Sogliano assieme. “Vinciamo per la nostra gente”, dicono alla squadra. Verona è il Real Madrid di entrambi.
Nel cuore di Zanetti c’è la segreta ambizione di far divertire i tifosi dell’Hellas che hanno sofferto come cani negli ultimi anni. Senza perdere di vista l’obiettivo, senza voli pindarici. Con umiltà, come sempre. E forse la voglia di scrivere una pagina di storia per questa gente. Da pelle d’oca solo a pensarci.
il blog di Giovanni Vitacchio IL PAGELLONE DI VERONA-JUVENTUS
Sport, 20 Settembre 2025
MONTIPO’ 6 Bravo in un paio di parate, soprattutto su Openda nella ripresa. Sul gol davvero poteva nulla sul colpo da biliardo di Conceiçao. Sempre attento, bravo anche nei rilanci coi piedi.
NUNEZ 7 Pronti e via e sfodera un grande intervento in area di rigore su Joao Mario. Di lì in avanti è un continuo crescendo. Dalla sua parte non si pazza manco ad ammazzarlo. Sguardo sempre sul pallone, sempre a contatto con gli avversari, dimostra qualità, come sottolineato più volte da Zanetti. Nella ripresa si immola su una bomba di Yildiz che lo manda ko.
NELSSON 7.5 Un gigante. Ingaggia una bellissima lotta con Vlahovic che forse, in maniera presuntuosa, pensava di avere vita facile. Invece non ha toccato palla. E’ impressionante nel gioco aereo, sono tutti suoi i palloni che spiovono in area di rigore. Gioca pulito e anche nella zona calda non ha paura di rischiare l’intervento, sempre e sistematicamente pulito.
FRESE 7 Mamma mia che partita che ha fatto il danese, questa volta ha sorpreso anche me, che l’ho sempre considerato uno da compitino. Col piffero. Bravissimo, nonostante dalla sua parte ci sia Conceiçao che può far paura. Tantissimi interventi risolutivi. Va anche vicino al gol con un gran bel tiro da fuori che impegna Di Gregorio.
BELGHALI 7 Dovrei limitarmi a dire questa cosa: a me Tchatchoua non manca per niente. Basterebbe quello per parlare della partita dell’esterno gialloblù. Ma è giusto tributargli il giusto omaggio. Prende coscienza sempre di più delle proprie qualità, è in fiducia e questa cosa cresce col passare dei minuti. Punta l’avversario con disinvoltura e anche nella ripresa è scatenato. Bye bye Tchatchoua.
KASTANOS 6 (dal 32° s.t.) Entrato bene, lotta coi compagni-
SERDAR 7 Una sola sbavatura: si fa saltare troppo facilmente da Conceiçao in occasione del gol. Ma per il resto è ancora lui il padrone del centrocampo con una qualità impressionante. Recupera davvero una caterva di pallone ed è costantemente in avanzamento contro gli avversari, non indietreggia mai. Urla di gioia per il gol del 2-1, che fa impazzire il Bentegodi. Dannato fuorigioco.
YELLU s.v. (dal 44° s.t.)
AKPA AKPRO 6 Primo tempo di sofferenza, fatica a trovare il ritmo e anche la giusta posizione in campo. Deve fare il regista ma non sembra proprio essere nelle sue corde. Si impegna, però, corre come un dannato e nella ripresa cresce. Spende davvero tutto quello che ha e, infatti, è costretto a lasciare il campo coi crampi.
NIASSE 6 (dal 32° s.t.) Anche lui concentrato, ci mette tutto il fisico che ha.
BERNEDE 6.5 Non inizia bene, molto impreciso, sbaglia tantissime cose facili, che uno come lui non dovrebbe mai ciccare. Ma superato l’impatto con il fisico dei bianconeri, sembra essere più a suo agio. Sensazione che conferma soprattutto nella ripresa recuperando tantissimi pallone e riuscendo immediatamente a ribaltare l’azione. Sporca il gioco della Juve e questo manda in tilt il centrocampo bianconero.
BRADARIC 7 Sempre uno dei miei preferiti e anche stavolta lo ha confermato. Inesauribile sulla fascia, spinge davvero tanto e crossa con facilità. Ma la differenza la fa dietro questa volta, perché aiuta tantissimo a contenere i bianconeri, quando provano a mettere in difficoltà l’Hellas. Ha polmoni a mantice e gambe d’acciaio
GIOVANE 5.5 Questa volta non gira tutto alla perfezione. Fatica contro la difesa della Juve che in quanto a centimetri gli fa pagare dazio. Tenta qualche giocata, ma va sempre a sbattere contro il muro bianconero. Anche l’intesa con Orban zoppica un po’. E forse quel piccolo siparietto sul calcio di rigore lo ha leggermente innervosito anche se, va detto, è stato il primo a esultare per il gol del pareggio.
SARR 6 (dal 17° s.t.) Anche lui entra bene, si crea un paio di occasioni interessanti.
ORBAN 7.5 Nel primo grande tempo una grande occasione che si inventa da solo, a tu per tu con Di Gregorio. Quando al Verona viene concesso il calcio di rigore, con ignoranza calcistica si va a prendere il pallone. Ha fegato, ma ha ragione lui. Nella ripresa spella le mani al portiere bianconero con una mina da fuori. E’ un demonio, è dappertutto, tiene sempre in allerta la difesa della Juve che non sa come fare per tenerlo. Una prestazione sontuosa, di grande dedizione anche in fase difensiva. Da stropicciarsi gli occhi.
AJAY s.v. (dal 44°s.t.)
ALL. ZANETTI 8 Era per tanti una partita persa in partenza. Invece i suoi, dopo la delusione contro la Cremonese, ripercorrono la stessa strada: la qualità. Raramente si sceglie di sparare il pallone in avanti per poi pregare. Al contrario, i suoi giocano palla a terra e lo fanno sempre alla grande, non facendo capire una mazza alla Juve. Pareggio giusto? Manco per niente. Il Verona crea molte più occasioni da gol della Juve. Alla faccia della sconfitta scritta. La strada è tracciata, guai a tornare indietro.
FONTE: Blog.Telenuovo.it
Verona-Juventus: Rapuano in confusione totale, c’è chi invoca la ripetizione del match: cosa dice il regolamento
Il fischietto di Rimini nell’annuncio al microfono confonde Joao Mario e Kalulu come autore del fallo da rigore, e sui social il giornalista Pistocchi parla di errore tecnico e possibile ripetizione del match
Pubblicato: 20-09-2025 23:16
Gerry Capasso
GIORNALISTA
Un episodio che farà discutere a lungo, la Juventus si sente penalizzata per la decisione presa dall’arbitro Rapuano nel finale del primo tempo con il calcio di rigore concesso al Verona che ha permesso agli scaligeri di trovare la rete del pareggio. Ma quanto avvenuto al Bentegodi (non solo il rigore concesso) rischia di far discutere a lungo.
Rapuano in confusione
La decisione dell’arbitro Rapuano di concedere un calcio di rigore al Verona (poi decisivo per il risultato finale del match) non ha trovato tutti d’accordo. E il direttore di gara, soprattutto nel finale del primo tempo, ha dato la sensazione di aver perso un po’ il controllo del match. Una confusione che poi è risultata ancora più evidente nel momento dell’annuncio dopo aver rivisto il fallo di mano di Joao Mario all’onfield review.
Il fischietto di Rimini deve far fatica per allontanare i giocatori di Verona e Juventus che chiedono spiegazioni su quanto sta avvenendo, e quando annuncia la decisione segnala il fallo di mano del numero 15 che è Kalulu, mentre il tocco è avvenuto sul braccio del numero 25 Joao Mario.
La richiesta di Pistocchi
Sui social il giornalista Maurizio Pistocchi critica con veemenza la decisione presa da Rapuano e lancia anche la possibilità di un errore tecnico che possa far ripetere il match: “Incredibile a Verona: dopo l’OFR l’arbitro Rapuano concede il rigore al Verona per un fallo di mano del numero 15 Kalulu: peccato che il mani non sia suo (si trova a due metri) ma di Joao Mario numero 25. . Si tratta di un clamoroso errore tecnico (scambio di persona) che se certificato in referto comporterebbe la ripetizione della partita”. Poi il giornalista critica la scelta di Capuano in toto: “Nelsson salta davanti a Joao Mario, che abbassa la testa per evitare il pallone inatteso. Fallo di mano non punibile. Mai rigore”.
Cosa dice il regolamento
La richiesta di Maurizio Pistocchi che giudica la confusione di Rapuano come un errore tecnico potrebbe però non trovare riscontro nel regolamento. Innanzitutto in questa circostanza a essere sbagliato è semplicemente l’annuncio fatto dal direttore di gara dopo la decisione presa all’onfield review; un errore anche comprensibile dato il momento concitato della partita.
Il regolamento del resto parla chiaro, l’errore tecnico va distinto da un errore di valutazione dell’arbitro e in questa categoria rientrano: un calciatore che viene ammonito due volti seni esse espulso, un calcio di rigore assegnato per un’infrazione che prevede solo ed esclusivamente un calcio di punizione indiretto, la gara viene svolta anche parzialmente senza la presenza dei due portieri, una gara giocata senza la presenza degli assistenti, e il calcio di inizio dei due tempi battuti dalla stessa squadra. Ma anche in questo caso la ripetizione non è automatica. In nessuno di questi casi rientra l’annuncio sbagliato dopo una decisione presa con l’aiuto della tecnologia.
FONTE: Sport.Virgilio.com
AGGIORNAMENTO 20 SETTEMBRE 2025 Il paradosso di Orban in Verona-Juve: gomitata in faccia a Gatti, è il player of the match
Il giocatore dell’Hellas ha ricevuto il premio a fine incontro per la bella prestazione disputata. Ma sotto i riflettori è finito anche per la reazione nei confronti del difensore bianconero: l’arbitro lo ha solo ammonito.
A cura di Maurizio De Santis
Gift Orban del Verona ha giocato davvero una bella partita contro la Juventus. È stato decisivo non solo per il rigore del pareggio (1-1) ma per la prestazione che nel complesso gli ha permesso di meritare il premio di Player of The Match. Il paradosso, alla luce delle polemiche furibonde sollevate da Igor Tudor (anche per il penalty per il tocco di Joao Mario) e dalla decisione clamorosa dell'arbitro Rapuano che lo ha solo ammonito, è che lo abbia ricevuto a corredo di un match nel quale è stato graziato per la gomitata data in faccia a Gatti. Avrebbe meritato il cartellino rosso diretto, con tanto di squalifica (con un minino di 3 giornate, qualora fosse stata accertata anche la condotta violenta in base all'articolo 38 del Codice di Giustizia Sportiva) ma se l'è cavata. È una macchia che un po' offusca la ottima prova al cospetto dei bianconeri.
La gomitata di Orban a Gatti punita solo con un giallo
Oltre al calcio di rigore, l'episodio che ha fatto schiumare rabbia alla Juventus è stato il colpo rifilato in pieno viso da Orban a Gatti. "Mi hanno detto che non ha caricato…", è stata la battuta tanto sarcastica quanto amara dell'allenatore bianconero, che ha usato l'ironia per contestare aspramente la scelta del direttore di gara di estrarre solo il cartellino giallo nei confronti dell'autore del gesto.
La domanda che tutti si sono fatti è: com'è possibile che non sia stato espulso? Un dubbio divenuto martellante notando anche cosa è successo nel corso dell'azione incriminata. La sequenza videoclip mette in risalto un particolare: Orban è nei pressi di Gatti, si gira, lo guarda e poi lo colpisce muovendo con decisione il braccio verso il suo volto. Il difensore della Juve cade, il giocatore dell'Hellas viene graziato. Rapuano non ha dubbi e lo ammonisce (il Var non lo richiama). Ironia della sorte, sarà proprio lui a calciatore il tiro dal dischetto che vale il pareggio d'oro per gli scaligeri e una beffa atroce per la ‘vecchia signora'.
La moviola in tv su Orban e Gatti: "Era da cartellino rosso diretto"
Gli ex arbitri Luca Marelli su DAZN e Gianpaolo Calvarese, attraverso i propri canali social, esprimono lo stesso parere. Quel gesto di Orban andava punito con il cartellino rosso.
"Orban non guarda il pallone, la sensazione è che miri alla testa – dice Marelli in tv -. La decisione corretta sarebbe stata il rosso, il giallo è uno sconto sulla punizione che avrebbe meritato. Il colpo non è stato diretto ma ha toccato anche la spalla e da questo punto di vista il Var potrebbe non essere intervenuto per la valutazione se il giocatore va con il pungo chiuso o con la mano aperta. Nel primo caso ci sarebbe stata la condotta violenta".
Calvarese analizza quella situazione di gioco e si pronuncia a favore della massima sanzione: "Mi sento di dire con assoluta certezza che, se l'arbitro di Rimini avesse estratto il cartellino rosso, il Var non sarebbe intervenuto". L'ex direttore di gara motiva così la sua opinione: "Su un pallone alto, il calciatore scaligero, leva il contatto con il pallone, guarda Gatti, lo cerca, fa uno scatto e lo colpisce con una gomitata all'altezza del volto di lato. Il calciatore juventino va giù. Rapuano senza esitazioni estrae il cartellino giallo".
MOVIOLA VERONA-JUVE: RAPUANO SBAGLIA RIGORE ED ESPULSIONE.
FONTE: FanPage.it
Rocchi a Open Var: “Rigore per il Verona decisione errata. Orban andava espulso”
Le dichiarazioni del designatore degli arbitri sugli episodi di Hellas-Juve al Bentegodi
di Andrea Molinari
23 Settembre 2025 17:00
Durante l’ultima puntata di Open Var su Dazn, Gianluca Rocchi, designatore e responsabile degli arbitri di Serie A e B, ha riconosciuto come errate le due decisioni prese nella gara tra Verona e Juventus dall’arbitro Rapuano e dai colleghi Aureliano e Massa al VAR.
Il primo riguarda il rigore assegnato ai gialloblù per il tocco di mano di Joao Mario. Rocchi ha spiegato: «La decisione non è corretta, per noi questo non è calcio di rigore e non è neanche corretto, secondo me, ritirare in ballo l’episodio (tocco di braccio di Hien, ndr) occorso in Atalanta-Udinese dello scorso anno, che è simile ma non uguale a questo. Ogni episodio è una storia ha sé. Può rientrare in quella casistica, ma sono episodi completamente diversi come dinamica. La distanza c’è, sono d’accordo; può esserci anche un discorso di punto di contatto perché il pallone va sull’avambraccio e non sulla spalla di Joao Mario, ma la dinamica è assolutamente non punibile. Joao Mario va per cercare di colpire di testa, il pallone gli scivola su un braccio che sta, per altro, in posizione naturale, perché sta scendendo e sta rientrando da un salto. Decisione errata, non era calcio di rigore, errato l’on-field review».
Il designatore ha poi affrontato l’episodio del contatto tra Orban e Gatti, giudicato con un’ammonizione. Qui Rocchi è stato chiaro: «Il provvedimento corretto era il cartellino rosso. Orban guarda Gatti, già è un motivo in più per accendere la lampadina. La decisione va presa in campo e poi al monitor. Al Var c’erano due ragazzi di esperienza, che liquidano troppo velocemente l’episodio. Andava analizzato meglio, è un on-field review mancante. La decisione è assolutamente da cartellino rosso».
Infine, sulle parole di Tudor: «Non contesto quando discutono su decisioni che siano corrette o meno, in questo caso ha anche ragione, per essere chiari ma ribadisco una cosa molto forte: di usare termini corretti quando si finisce la partita perché poi usare termini eccessivi non ci fa impazzire. A noi e a chi segue il gioco del calcio. Siamo qui ad ammettere i nostri errori, senza problemi, ma chiedo massima collaborazione. Per noi è fondamentale perché altrimenti diventa una gazzara, un problema per tutti».
La moviola del CdS: “Rapuano stecca, ancora peggio il VAR sul rigore e Orban”
L'analisi della direzione di gara al Bentegodi non lascia spazio a interpretazioni: secondo i colleghi non è stata all'altezza
di Andrea Molinari
21 Settembre 2025 10:15
Secondo i colleghi de Il Corriere dello Sport, la direzione di gara di Rapuano non ha convinto, ma ancora peggio è stato il lavoro del VAR, affidato ad Aureliano.
Al 42’, su una rimessa laterale di Bradaric, Joao Mario tocca il pallone con un braccio piegato, non particolarmente largo. Rapuano lascia correre, ma il VAR richiama l’arbitro all’OFR e la decisione si trasforma in rigore. Una scelta che appare forzata: secondo il giornale si tratta di un errore grave, anche se per Rocchi il penalty sarebbe invece giustificato perché il pallone arrivava da distanza considerevole
Ben più evidente l’errore nel finale del primo tempo: Orban colpisce Gatti al volto con un pugno chiuso, un gesto che rientra a pieno titolo nella condotta violenta. Rapuano estrae soltanto il giallo, mentre Aureliano non interviene: qui il cartellino rosso era inevitabile
Voti finali? 5 per Rapuano, 4 per Aureliano.
Verona-Juventus 1-1, le pagelle gialloblù di CH
Grande prestazione del terzetto difensivo, molto bene anche Belghali
di Andrea Molinari
20 Settembre 2025 20:15
Come contro la Cremonese, forse il Verona meritava qualcosa in più contro la Juventus al Bentegodi. Dopo il gol di Conceicao, i gialloblù di Zanetti escono dal guscio e giocano una gran partita, trovando il pareggio su rigore con Orban e andando più volte vicini al gol vittoria.
Da sottolineare le prestazioni di Nunez (ma in generale di tutta la difesa), Belghali e il duo offensivo.
Di seguito, dunque, le nostre pagelle gialloblù dell’incontro del Bentegodi.
MONTIPÒ: 6
Su Conceicao non può nulla, reattivo invece su Vlahovic.
NUÑEZ: 7
Tre grandi interventi in scivolata! Il suo livello si sta alzando partita dopo partita, chissà che non possa tornare a tutti gli effetti quello dell’Athletic Bilbao.
NELSSON: 7
Gran partita in marcatura su Vlahovic.
FRESE: 7
Partita ordinata. Va anche vicino al gol con un bel mancino dalla distanza.
BELGHALI: 7
Tanti buoni spunti sulla fascia destra nella ripresa. Nel primo tempo invece pensa più a contenere i vari Yildiz e Cambiaso.
SERDAR: 6,5
Forse poteva fare meglio sull’azione del gol di Conceicao, ma per il resto la solita prestazione da leader in mezzo al campo. Peccato per il gol annullato.
AKPA AKPRO: 6
Non è sicuramente facile debuttare da titolare contro la Juventus: fa quello che deve fare nonostante il giallo (un po’ ingenuo) nel primo tempo.
BERNEDE: 6
Tanto lavoro sporco per il francese. Anche lui non perfetto su Conceicao.
BRADARIC: 6
Sempre molto attento in fase difensiva.
GIOVANE: 6,5
Forse più lezioso rispetto alla Cremonese, ma lotta, smista palloni e si arrabbia con Orban per il rigore. Lo aveva detto Zanetti prima del calcio d’inizio: talento, ma anche tanta fame.
ORBAN: 7
Trasforma il rigore dopo un primo tempo di ‘botte’ con Gatti, da cui di certo non si tira indietro. Quando può tira e mette i brividi a Di Greogorio.
SARR: 6
Si vede che vuole mettersi mostra.
KASTANOS: 6
Entra in campo con la garra giusta.
NIASSE: 6
Gioca in un insolito ruolo da esterno: applicato.
AJAYI: s.v.
YELLU: s.v.
ZANETTI: 7
Altra grande partita del Verona: tutto passa dalla prestazione e il mister lo sa. I gialloblù sono solidi e giocano bene. E non sarebbe sbagliato dire che all’Hellas mancano quattro punti totali in classifica…
FONTE: CalcioHellas.it
21 settembre 2025 10:44 | HELLAS LIVE Hellas Verona-Juventus 1-1, Suslov presente al Bentegodi
C’era anche Tomas Suslov ieri ad assistere alla partita tra i gialloblù ed i bianconeri. Il trequartista slovacco prosegue il recupero personalizzato dopo l’intervento di ricostruzione del legamento crociato anteriore del ginocchio sinistro dello scorso 18 agosto.
Nella foto di Davide Casentini, Suslov è in compagnia di Valentini prima del calcio d’inizio.
20 settembre 2025 21:33 | Alberto Fabbri Pagelle gialloblù. Hellas Verona-Juventus
LE PAGELLE DI HELLAS VERONA-JUVENTUS 1-1: ORBAN CREA TANTO, CONCEICAO LUCE DI UNA JUVE UN PO' SPENTA
DI SIMONE ETERNO
Aggiornato 20/09/2025 alle 20:24 GMT+2
SERIE A - I voti a tutti i protagonisti di Verona-Juventus 1-1 con le pagelle della partita: il migliore in campo è Orban che non solo va in gol, ma dà tanto fastidio alla difesa della Juve. Nei bianconeri promosso Conceicao, poi tante ombre in una squadra stanca e che è girata un po' a vuoto.
Hellas Verona-Juventus, match valido per la quarta giornata di Serie A 2025-26, si è concluso col punteggio di 1-1. I bianconeri rimangono così in testa alla classifica in attesa di capire i risultati delle altre. Qui di seguito i voti a tutti i protagonisti della partita.
LE PAGELLE DEL VERONA
Lorenzo MONTIPO' 6 - Incolpevole sul gol, per il resto passa un pomeriggio tranquillo con la Juve che non lo stuzzica nemmeno più di tanto.
Unai NUNEZ 7 - Gran prestazione dietro, dove inizia con un tackle pulito e termina quasi spadroneggiando. Davvero una partita da protagonista.
Victor NELSSON 6,5 - Bella anche la sua partita, con tante letture corrette e poche sbavature.
Martin FRESE 6 - Forse quello un po' più in difficoltà della linea difensiva del Verona, ma in ogni caso protagonista di un match senza particolari note negative.
Rafik BELGHALI 6,5 - Avvio un po' timido, ma già da metà primo tempo esce e va in crescendo. Davvero tante belle soluzioni in uscita proprio dal punto di vista tecnico. Dal 77' Grigoris KASTANOS - sv.
Suat SERDAR 6,5 - Con autorità in entrambe le fasi, il Verona rischia poco e produce molto anche grazie alle sue letture in mezzo.
Jean AKPA-AKPRO 6,5 - Corre veramente tantissimo, lì in mezzo al campo. Partita generosa anche la sua, ciò che serviva al Verona oggi. Dal 77' Cheikh NIASSE - sv.
Antoine BERNEDE 6 - Rispetto agli altri soffre un po' l'intraprendenza di Conceicao; ma al netto di questo corre per chilometri e chilometri.
Domagoj BRADARIC 6 - Come il compagno "di zona" deve tamponare sia Conceicao che Joao Mario. Fatica un po', facendosi così vedere meno del solito in zona offensiva.
GIOVANE 6,5 - Tiene impegnato - e non poco - Kelly e la retroguardia della Juventus. Tecnicamente un giocatore davvero valido che dà un buon contributo alla prestazione odierna del Verona. Dal 63' Amin SARR 6 - Si era fatto trovare nel posto giusto al momento giusto, 'fregando' Kelly con quel colpo di testa. Solo la tecnologia gli nega la gioia.
Gift ORBAN 7,5 - Non è tanto il rigore - che rischia per altro di farsi parare - quanto la quantità di occasioni create, di movimenti che hanno dato fastidio - e tanto - alla difesa della Juventus. Alla fine è lui l'uomo partita. Dall'89' Junior AJAYI - sv.
All. Paolo ZANETTI 7 - Un Verona battagliero e convinto, che non va non imbarca o va in panico dopo il gol subito, ma anzi che ne viene fuori paradossalmente alla distanza. Se fosse pugilato, 'ai punti', la partita l'avrebbero vinta gli scaligeri per via di una ripresa decisamente più brillante e convinta. Deve ancora trovare la prima vittoria in campionato, ma se sarà sempre questo lo spirito allora anche quest'anno - e di nuovo contro pronostico - l'Hellas potrebbe trovare una salvezza più comoda del previsto.
LE PAGELLE DELLA JUVENTUS
Michele DI GREGORIO 6 - Una settimana dove è stato messo in discussione, se non altro a livello di una parte della carta stampata. Gioca con buona personalità. Sfiora anche il rigore di Orban.
Pierre KALULU 5,5 - Rischia grosso perdendosi Sarr nell'occasione del secondo gol del Verona, poi cancellato per posizione di fuorigioco.
Federico GATTI 5,5 - Prende quasi subito un giallo di rara stupidità, poi rischia con un retropassaggio rischiosissimo. Ha il merito di non buttarsi giù però per l'inizio assai molto complicato, giocando alla fine una gara che non si può attestare come negativa.
Lloyd KELLY 5,5 - Soffre un po' l'intraprendenza di Giovane, che qualche volta gli ruba il tempo o lo obbliga agli straordinari. Non sempre il centrocampo gli fornisce il filtro necessario, ma l'inglese dà tutto fuorché una sensazione di 'sicurezza'.
Joao MARIO 5,5 - Gioca sì generoso, ma è un po' troppo pasticcione nelle sue scelte. Sul mani in area è più che altro sfortunato e vittima di un regolamento che, ormai, ovunque, si è fatto veramente cervellotico. Dall'83' Edon ZHEGROVA - sv.
Manuel LOCATELLI 6 - Prova a dare i ritmi alla Juve, alternando buone giocate ad altre un po' meno precise. Non incanta, ma nemmeno sbaglia. Dal 46' Teun KOOPMEINERS 5,5 - Prova a giocare una partita ordinata, senza strafare. Fatica però nel tamponare e chiudere gli spazio, rivelandosi alla fine opzione meno funzionale dello stesso Locatelli.
Khephren THURAM 6 - Un discreto primo tempo, ma da inizio ripresa inizia un po' ad andare in apnea, apparendo provato dal punto di vista fisico. E dopo neanche un'ora Tudor lo leva. Dal 57' Vasilije ADZIC 6 - Ingresso discreto nel match, con una Juve stanca e che risponde poco ai comandi c'è anche poco spazio per inventarsi qualcosa.
Andrea CAMBIASO 5,5 - Si batte e si sbatte, anche se spesso si ritrova più a rincorrere che correre in maniera funzionale. Prestazione figlia di una Juve ancora alla ricerca di un vero equilibrio.
Francisco CONCEICAO 7 - Colui che con più continuità e costanza prova a inventarsi qualcosa nella Juve. Di tanto in tanto si intestardisce in qualche ricerca solitaria della soluzione, ma il gol è suo e la prestazione c'è senza dubbio. Dal 70' Jonathan DAVID 6 - Mette dentro un bel pallone nel finale per Cambiaso, con l'esterno però che è quasi sorpreso dal buco generale. Poco altro.
Kenan YILDIZ 6 - Qualche intuizione qua e là, come quella rimessa laterale che manda in porta Vlahovic. E' un Yildiz però spesso chiuso e quasi sempre sotto controllo, un giocatore che così è impossibilitato a creare qualcosa per i bianconeri.
Dusan VLAHOVIC 5 - Si conferma la regola non scritta: quando gioca da titolare, non incide. In pochi spazi il serbo fatica sia a farsi vedere che a lavorare spalle alla porta per la squadra. Dal 57' Lois OPENDA 5 - Dal suo ingresso in campo scatta più il conteggio dei controlli sbagliati che altro. Non un grande impatto, va detto.
All. Igor TUDOR 5,5 - Una Juve che non convince, quella del Bentegodi. E non tanto per il risultato, anche oggi tutto sommato "secondario" nell'analisi delle cose, quanto per l'idea di calcio proposto e quella sensazione che ai bianconeri continui a mancare tantissimo l'equilibrio. Una squadra che corre tanto ed è generosa, ma lo fa molto spesso un po' a vuoto o tamponando emergenza. E senza equilibrio è difficile andare lontano...
FONTE: EuroSport.it
L'AIA ha deciso di fermare Matteo Marcenaro e spostare a fare il quarto uomo in Serie B Michael Fabbri dopo che i due, rispettivamente arbitro e VAR della partita, avevano commesso un errore in Milan-Bologna, non concedendo un rigore ai rossoneri per un fallo ai danni di Nkunku. Secondo quanto riportato su La Gazzetta dello Sport succederà praticamente la stessa cosa o quasi per Antonio Rapuano e Gianluca Aureliano, direttore di gara e VAR di Hellas Verona-Juventus.
Gli episodi incriminati sono sostanzialmente due: il primo è il rigore concesso ai gialloblù per un fallo di mano di Joao Mario, che allarga sì il braccio, ma viene colpito dal pallone dopo che Victor Nelsson non impatta la sfera, peraltro con gli occhi chiusi, a dimostrazione di quanto sia inconsapevole della traiettoria della stessa. La responsabilità evidente però è sulla carica con il braccio di Gift Orban ai danni di Federico Gatti: è condotta violenta, con colpo che addirittura arriva al volto, parte del corpo attenzionata maggiormente, ricorda La Gazzetta dello Sport.
Nella quinta giornata di Serie A spiccano Juventus-Atalanta e Milan-Napoli, ma anche il derby toscano tra Pisa e Fiorentina, che non si disputa da ben 34 anni nel massimo campionato, e Cagliari-Inter.
Serie A Tacchinardi duro: "Rigore al Verona con la Juventus follia. E pure quello dato al Bologna"
22/09 alle 11:45
di Simone Bernabei
Ai microfoni di Pressing su Mediaset, l'ex centrocampista della Juventus oggi opinionista Alessio Tacchinardi ha detto la sua su due episodi dell'ultimo week end di campionato come i rigori assegnati all'Hellas Verona contro la Juventus e al Bologna contro il Genoa:
"Una follia, sia quello del Verona contro la Juventus che quello del Bologna. Cosa c'è? Malafede? Incompetenza di chi è al VAR? Io l'arbitro lo posso anche capire, c'è pressione magari o sta sentendo il momento della partita. Ma chi guarda allo schermo, come fa a dare un calcio di rigore del genere?", si è interrogato Tacchinardi.
Serie A Cesari contro i rigori di Verona e Bologna. "E Orban doveva essere espulso"
Oggi alle 10:53
di Simone Bernabei @Simo_Berna
Nel corso della sua analisi a Mediaset, l'ex arbitro Graziano Cesari ha duramente contestato i rigori assegnati nell'ultimo fine settimana di campionato al Verona contro la Juventus e al Bologna nel caldo finale di gara contro il Genoa:
Sulla Juventus: "Rapuano è piazzatissimo e fa continuare l'azione. Poi ci si ferma e lo mandano all'on field review. Nelsson si alza verso il pallone e cerca di colpire, il pallone dopo è inaspettato per i difensori della Juventus, i due giocatori abbassano la testa e non fanno movimenti del braccio verso il pallone, il movimento è congruo. Non sono assolutamente d'accordo con la decisione. Si è parlato tanto di rigorini, Rocchi si è arrabbiato in questo senso dicendo "il calcio di rigore è una cosa seria". Ecco, questa non è una cosa seria.
Lo scontro Orban-Gatti costato il giallo all'attaccante del Verona?
"Orban lo punta, Gatti se ne accorge e si protegge. Il giallo non può bastare, deve essere rosso".
Il rigore al Bologna:
"Credo che sia impossibile, credo sia follia. Un calciatore del Genoa che colpisce il pallone con la spalla e la butta sul suo compagno che ha un disequilibrio… Dopo 5 minuti al VAR viene chiamato il direttore di gara. Il Var intervenendo mette a disagio il direttore di gara, che era messo bene".
Gli errori in Hellas Verona-Juventus sono costati carissimo all’arbitro Antonio Rapuano. Il fischietto di Rimini si è reso protagonista, suo malgrado, in due occasioni: generoso il rigore concesso agli uomini Paolo Zanetti in occasione del fallo di mano di Joao Mario (anche se forse l’errore sta anche nel richiamo del VAR), ma soprattutto nel non sanzionare con il rosso una gomitata che Gift Orban ha rifilato al volto di Federico Gatti.
Due decisioni che hanno mandato su tutte le furie il tecnico bianconero Igor Tudor, che al termine del match ha definito la direzione di gara come “vergognosa”.
Un arbitraggio che, secondo quanto riferito da Gazzetta.it, non sarebbe andato giù nemmeno ai vertici dell’AIA che sono pronti a retrocedere Rapuano in Serie B e la sensazione, si legge sul sito della rosea, è che la decisione durerà per un bel po’ di tempo.
"Direzione davvero pessima di Rapuano". Esordisce così La Gazzetta dello Sport nella moviola dedicata all'arbitraggio di Verona-Juventus di ieri pomeriggio al Bentegodi, gara terminata 1-1 per le reti di Conceicao e Orban. Un punto a testa ma che sta stretto a Igor Tudor, che infatti ha manifestato tutto il suo disappunto per l'esito della partita al termine di quest'ultima in pubblico. Sono due le decisioni controverse ravvisate anche dal quotidiano a tinte rosa e la prima si riferisce al rigore assegnato agli scaligeri al 40'.
"Il problema è la regola. C'è il dubbio della palla imprevista (Nelsson salta davanti allo juventino) e il braccio di Joao Mario non sembra così largo, ma spesso in quei casi il rigore è quasi automatico". Altro caso invece Orban quando colpisce Gatti con un gomito e non viene ravvisato fallo da rosso, visto che il direttore di gara al Bentegodi estrae solo un giallo e al VAR Aureliano non lo aiuta.
Graziato dunque il centravanti del Verona, un'espulsione che avrebbe certamente mutato gli equilibri della partita. Al termine del match infine, non convince nemmeno il fischio finale di Rapuano, con "10 secondi di anticipo". "Ma perché? Decisione incomprensibile", sentenzia la Rosea, in edicola oggi. Tudor e la Juventus hanno più di una ragione per stizzirsi, dunque.
La Juve paga gli sforzi fatti nelle ultime due partite contro Intere Borussia Dortmund e da Verona torna solo con un pareggio, al termine di una partita in cui ha vinto soprattutto la stanchezza. Bene Di Gregorio, che trova il riscatto, fiacchi Locatelli e Thuram.
I bianconeri passano in vantaggio dopo meno di venti minuti grazie alla prima rete stagionale messa a segno a Francisco Conceicao. I padroni di casa però sono più pimpanti e trovano il gol del pareggio pochi minuti prima della fine del primo tempo grazie a Orban che trasforma un calcio di rigore discutibile che manda su tutte le furie Igor Tudor nel post partita.
Questo pomeriggio, alle ore 15:00, il Torino scenderà in campo e ritroverà Ivan Juric, tecnico dell’Atalanta. I granata puntano a dare conti ai 4 punti ottenuti nelle ultime due partite, terminate entrambe con un clean sheet. La Dea però potrà beneficiare del ritorno in gruppo di Ademola Lookman, che ha concesso una pausa al proprio club ed è tornato a disposizione.
L'infortunio rimediato in Nazionale lo ha tenuto fuori dal giro contro Inter e Borussia Dortmund, facendogli mancare il debutto stagionale in Champions League e anche il primo Derby d'Italia. Ma Francisco Conceicao ieri, di ritorno in campo, ha fatto faville e trovato un gol d'autore che ha permesso momentaneamente alla Vecchia Signora di condurre i giochi al Bentegodi. "Ma la Juventus frena a Verona", il riassunto proposto da Corriere Torino in prima pagina: è bastato un rigore di Orban per riprendere i bianconeri e il punteggio (1-1).
Igor Tudor, tecnico della Juve, però non si è trattenuto e al termine della partita ha tuonato all'indirizzo dell'arbitro: "Episodio del rigore e il rosso non assegnato a Orban? Sono due decisioni da 100 a 0, due decisioni incredibilmente sbagliate. Il Var lo ha anche rivisto, mi ha spiegato che non ha caricato il gomito (Orban). Incredibile. Da tanti anni non si vedono due decisioni così sbagliate".
Terzo pareggio in quattro partite per l’Hellas Verona, che inchioda la Juventus sull’1-1 al termine di una gara coriacea e ben giocata dagli uomini di Paolo Zanetti, che dopo essere andati in svantaggio al 19’ per il gol di Conceicao, trovano il pareggio poco prima del duplice fischio di fine primo tempo grazie al rigore trasformato da Orban.
Nella ripresa i gialloblù avrebbero anche trovato il gol del pareggio ma l’arbitro ha annullato la gioia a Serdar per evidente fuorigioco dello stesso centrocampista sulla sponda di Unai Nunez. Padroni di casa vicini al gol anche pochi minuti dopo, con un Orban scatenato che dopo essere andato via a Kalulu lascia partire un destro che finisce di poco a lato.
Zanetti a fine partita guarda il bicchiere mezzo pieno e applaude i suoi: “Dobbiamo fare i punti, il mio lavoro si concentra su ciò che fa muovere la classifica. Grandissima prestazione contro una squadra di livello altissimo: abbiamo rischiato anche la vittoria, negata da centimetri".
L’edizione odierna di Tuttosport apre con il secondo pareggio consecutivo della Juventus, che dopo il 4-4 rimediato in Champions League contro il Borussia Dortmund, viene inchiodata al Bentegodi dall’Hellas Verona.
Nonostante un brivido iniziale per un pasticcio di Gatti, si mette in discesa la gara dei bianconeri, bravi a sbloccarla al 1’ grazie ad un bello spunto di Conceicao, che parte da destra, vince il rimpallo con Bernede, supera anche Serdar e di sinistro dal limite insacca all'angolino. Sul finale di primo tempo, però, il fallo di mano in area di Joao Mario porta al calcio di rigore trasformato da Gift Orban.
Una decisione, quella di Rapuano, pesantemente criticata da Tudor nel post partita: “Avrei voluto un altro arbitro, il rigore dato è vergognoso. Lo possono dare solo chi non ha mai giocato a calcio. Non esistono, così come manca il rosso a Orban: l'arbitro mi ha detto che non aveva caricato. Sono decisioni su cui non so cosa dire, non guarda la palla: è una vergogna, con la presenza del VAR”.
Arriva la prima frenata in campionato della Juventus in Serie A. Termina a Verona il filotto di tre vittorie consecutive dei bianconeri (tra Parma, Genoa e Inter): proprio ieri al Bentegodi infatti sono stati rimontati dopo la rete di Conceicao su calcio di rigore da Gift Orban, rinunciando a due punti e permettendo così ora al Napoli di poter scappare via, visto l'imminente incrocio con il Pisa.
Nel post-partita però Igor Tudor ha perso le staffe: "L'ira sull'arbitro", titola in taglio basso e in prima pagina La Stampa. Infatti, nel post-partita l'allenatore bianconero si è lamentato di due decisioni prese da Rapuano, direttore di gara di ieri: "Episodio rigore e l'intervento da rosso di Orban? Sono due decisioni da 100 a 0, due decisioni incredibilmente sbagliate. Il Var lo ha anche rivisto, mi ha spiegato che non ha caricato il gomito (Orban). Incredibile. Da tanti anni non si vedono due decisioni così sbagliate".
Bisogna ammettere, però, che la Juventus fosse con le batterie scariche dopo l'impegno infrasettimanale di Champions League e il 4-4 impartito in rimonta sul Borussia Dortmund: "Sì, era stanca la squadra, questo è un calcio diverso, è mancata energia", ha riconosciuto Tudor in conferenza stampa. "Non ho niente da dire, anche chi è entrato ha messo voglia, ma non c'era freschezza. Dietro hanno retto bene, ma in mezzo e davanti è mancata freschezza per fare qualcosa in più".
L'edizione odierna del Corriere dello Sport apre dando ampio spazio alla quarta giornata di Serie A. Nel posticipo serale, il Milan ha centrato la sua terza vittoria di fila imponendosi con autorità sul campo dell’Udinese per 0-3. Protagonista assoluto Pulisic, autore di una doppietta, con Fofana a segno tra i due gol.
Nel pomeriggio, la Juventus ha trovato un ostacolo sulla propria strada al Bentegodi: dopo essere passata in vantaggio con Conceicao, è stata raggiunta da un Verona combattivo grazie a un rigore trasformato da Orban e ha scatenato la furia di Tudor. Il tecnico croato nel post gara ha tuonato: "Il rigore dato è vergognoso. Lo possono dare solo chi non ha mai giocato a calcio".
La gara d’apertura della giornata, tra Bologna e Genoa, è stata un concentrato di emozioni. I rossoblù di Vincenzo Italiano, dopo essere andato in svantaggio per il gol di Ellertsson e averla pareggiata con Castro, hanno ribaltato il risultato in extremis, trovando il gol decisivo al 97’ su rigore con Orsolini. Oggi si parte alle 12:30 con l’attesissimo derby della Capitale tra Lazio e Roma. In serata, il posticipo di San Siro vedrà contrapporsi Inter e Sassuolo.
La Juventus sbatte sul Verona al Bentegodi: la banda di Paolo Zanetti incarta la partita preparata da Igor Tudor, che deve fare i conti con la stanchezza, fisica e mentale, della partita di Champions.
I bianconeri approcciano anche bere la gara, indirizzandola al 19' con Conceicao: il portoghese parte da destra, vince il rimpallo con Bernede, supera anche Serdar e di sinistro dal limite insacca all'angolino. Il Verona però reagisce e rimane in partita e chiudendo ogni spazio dietro. Venendo premiato dall'episodio, poi contestato da un furibondo Tudor a fine partita, del rigore: braccio largo di Joao Mario, Orban insacca il rigore dopo averlo 'strappato' a Giovane. Il ds Sogliano si fa espellere, per proteste.
Secondo tempo: primo squillo Vlahovic, poi Orban pericoloso
Nella ripresa Tudor prova a mischiare le carte inserendo Openda, David, Adzic, Koopmeiners, ma il risultato non cambia. Anzi, ad essere più pericoloso è ancora il Verona, Orban ci prova con due iniziative in contropiede: una finisce alta non di molto, l'altra a fil di palo. Poi Serdar colpisce su corner, ma è in fuorigioco, anche se di poco.
Tudor non ci sta: "Errori vergognosi"
A fine partita, l'allenatore bianconero Igor Tudor a DAZN pone l'accento sugli errori: "Oggi dovevamo avere più energia, abbiamo giocato tre partite in sette giorni. Avrei voluto però un altro arbitro, il rigore dato è vergognoso. Lo possono dare solo chi non ha mai giocato a calcio. Non esistono, così come manca il rosso a Orban: l'arbitro mi ha detto che non aveva caricato. Sono decisioni su cui non so cosa dire, non guarda la palla: è una vergogna, con la presenza del VAR. Tornando a noi, l'abbiamo preparata al massimo e siamo arrivati stanchi".
In conferenza stampa poi fa notare, riguardo la stanchezza dei suoI: "Magari si poteva farci giocare domani sera. In 7 giorni facciamo 3 partite, poi questi sono punti che perdiamo per strada. Chi decide queste cose ci deve pensare. Io ho giocato una vita, so che giocare il 4° o 5° giorno fa tutta la differenza fra i punti persi o guadagnati. Non cerco scuse, ma se si subisce zitti e buoni...".
Verona, Zanetti fiero: "Punto importantissimo"
Il tecnico del Verona, Paolo Zanetti, esprime tutto il proprio orgoglio a fine gara: "Bisogna avere rispetto di un avversario importantissimo, è un punto importante. La Juventus è piena di campioni che ti possono punire in qualsiasi momento. Per un centimetro non l'abbiamo vinta, abbiamo fatto una prestazione fantastica. Dal punto di vista difensivo abbiamo concesso il minimo che si possa concedere a una squadra del genere, dall'altra parte abbiamo tirato più di loro. Con trame importanti contro una squadra di livello altissimo. I ragazzi sono usciti stremati. Bernede che è qui con me per primo, partita straordinaria la sua e dei suoi compagni. Sono davvero orgoglioso di quello che ci stanno dando".
Sul siparietto fra Giovane e Orban per il rigore: "Giovane è straordinario perché è venuto a chiedermi scusa. I rigoristi li decido prima e avevo scritto Orban. Giovane non avevo letto. Aveva voglia di spaccare il mondo, è giusto che ce l'abbia. Il siparietto ci sta. Ma Orban ha seguito le mie indicazioni".
VERONA
Montipò 6 - Ben protetto dai compagni in questa serata, non deve compiere miracoli e sul gol non può molto. Reattivo quando serve, anche in uscita.
Unai Nunez 7 - Subito chiusura su Joao Mario a far capire che non si passa: non ha paura di affondare anche i tackle più rischiosi.
Nelsson 7 - Che gran duello con Vlahovic: vinto in ogni contrasto, aero o via terra.
Frese 7- Difensivamente conferma la sua capacità di coprire bene come 'braccetto'. In impostazione è preciso e va anche vicino al gran gol con un sinistro volante.
Belghali 6,5 - Nel primo tempo balla un po' con Cambiaso che spinge, ma conferma la crescita a livello tattico applicandosi con dedizione. Sfiora il gran gol su un bell'inserimento.
Serdar 7 -Capitano autorevole ed elegante nel dettare ritmi e nel gestire la situazione con aperture al millimetro. Il vero acquisto in mediana del Verona fino a qui. (Dall'88' Yellu Santiago s.v.).
Akpa-Akpro 6,5 - Rapuano lo ammonisce al primo fallo su Conceicao. Si capisce perché Zanetti lo abbia voluto e subito schierato: è un motorino instancabile lì davanti alla difesa, quando c'è da fare 'legna'. (Dal 77' Niasse s.v.).
Bernede 6,5 - Attendiamo il dato su chilometri percorsi e palloni strappati. Pazienza se ne perde uno sul quale Conceicao poi fa 0-1, perché per il resto della partita è davvero prezioso.
Bradaric 6,5 - Su e giù per quella fascia, dove deve sudare sette camicie con Conceicao e Joao Mario. Lavoro enorme su ogni pallone.
Giovane 6 - Niente da eccepire su autorevolezza, lavoro per la squadra e capacità di portare su la squadra. Un po' lezioso in questo pomeriggio, poi Orban gli nega la gioia del primo gol sul rigore. I tifosi di casa si spellano comunque già le mani per lui. (Dal 62' Sarr 6 - Entra in quella che sembra più un'arena per il clima infuocato, ma perde un paio di palloni sanguinosi. Però lotta e si rende pericoloso di testa).
Orban 7,5 - Subito pericoloso, è una mina vagante per l'iperattività che ha in corpo nella difesa bianconera. Esecuzione potente e coraggiosa del rigore dopo averlo 'strappato' a Giovane. Nella ripresa si aprono spazi e diventa incontenibile: sfiora a ripetizione la doppietta. Rischia il rosso per una gomitata. Diavolo della Tasmania. (Dall'88' Ajayi s.v.).
Allenatore Paolo Zanetti 7,5 - Il suo Verona sembra a sua immagine e somiglianza: battagliero e convinto, pronto a colpire con coraggio. Ci si chiede come sia possibile dato che la squadra è rivoluzionata rispetto a un anno fa. Se il punto con la Cremonese ha lasciato rimpianti, questo è d'oro considerate le premesse della vigilia.
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JUVENTUS
Di Gregorio 6,5 - Salva subito in uscita su Orban. Il rigore lo intuisce, senza trattenerlo, poi si ripete su Orban. Meno sicuro in uscita, ma in crescita rispetto alle ultime uscite.
Kalulu 5,5 - Più cresce Orban, più balla lui: non è facile contenere il nigeriano in campo aperto.
Gatti 5,5 - Pronti-via è ammonito e quasi la combina grossa lanciando Orban a rete: inutilmente frenetico nei primi minuti, poi cresce.
Kelly 6 - Regge Giovane in progressione a fasi alterne, poi il brasiliano lo fa ammonire. Regge tutto sommato l'urto in quella fascia anche grazie a Cambiaso.
Joao Mario 5,5 - Dopo un inizio propositivo, si fa ingannare in occasione del rigore con un braccio largo che costa carissimo, anche se il rigore fa discutere. Poi cala anche in avanti.
Locatelli 6 - Geometria lineare a buona personalità, Tudor opta per il cambio a fine primo tempo probabilmente per alzare la spinta bianconera. (Dal 46' Koopmeiners 5 - Entra per aumentare il peso offensivo, ma non si sente affatto la sua spinta).
K. Thuram 6 - Solita presenza fisica in mezzo al campo, le percussioni offensive però sono più limitate di quello cui ha abituato. (Dal 57' Adzic 5,5 - Entra quasi intimorito e penalizzato dalla battaglia in campo).
Cambiaso 6,5 - Spinta costante su quella fascia nel primo tempo: nella difficoltà nel trovare spazi, la Juventus si appoggia soprattutto sugli spunti suoi e di Conceicao dall'altro lato.
Yildiz 5,5 - Non è che sbagli a giocare i palloni che ha, ma di fatto non si accende mai per davvero. Nella ripresa aumenta i rifornimenti in mezzo, ma è anche poco sostenuto.
Conceicao 7 - Scambia, dribbla, tira e segna: il Conceicao che vuole Tudor oggi si è visto. (Dal 70' David 5,5 - Ha un paio di chance per colpire, ma fallisce lo stop e i tempi di conclusione).
Vlahovic 5 - Nelsson di fatto lo fa sparire dal campo, annullando ogni sua giocata. L'unica volta che il difensore è fuori causa va al tiro, ma Montipò respinge. (Dal 56' Openda 5 - Non porta nulla in più rispetto al compagno, sbagliando a gestire qualche pallone).
Allenatore Igor Tudor 5,5 - La Juventus approccia benissimo il match, lo sblocca, ma poi sembra perdere convinzione e idee di fronte a una squadra che non lascia molti spazi. Difensivamente poi, rimane la sensazione che questa squadra possa subire gol da un momento all'altro.
È finita la sfida dello stadio Bentegodi fra l'Hellas Verona e la Juventus. I gialloblu di Paolo Zanetti hanno incartato la partita contro i bianconeri strappando un punto pesante, al termine di una gara combattuta, che i bianconeri non solo non hanno saputo gestire dopo il vantaggio. Alla fine sembra subentrare stanchezza per Locatelli e compagni, che hanno rischiato di capitolare visto il gol annullato a Serdar e le occasioni create ancora da Orban.
Pasticcio Gatti. Poi Conceicao la sblocca
Tudor punta su Yildiz e Conceicao dietro a Vlahovic. Orban ha subito la palla dell'1-0: all'11' pasticcio di Gatti, salvato dall'uscita di Di Gregorio sul nigeriano. Dopo una fase combattuta e con poche occasioni, al 19' si sblocca la sfida: grande spunto da parte di Conceicao che parte da destra, vince il rimpallo con Bernede, supera anche Serdar e di sinistro dal limite insacca all'angolino.
Mano di Joao Mario, Orban fa 1-1 da rigore
Il Verona reagisce al gol subito aumentando la produzione offensiva. Serdar ci prova al volo al 29', ma viene murato da Kelly. Al 44' calcio di rigore per il Verona. Rimessa di Bradaric dalla sinistra, fallo di mano di Joao Mario che salta con un braccio largo. Rapuano chiamato al VAR, assegna il penalty. Disputa fra Orban e Giovane per chi deve batterlo, alla fine il brasiliano contrariato cede il pallone al nigeriano. Orban batte e supera Di Gregorio, che pure aveva intuito.
Secondo tempo: primo squillo Vlahovic, poi Orban pericoloso
Tudor inserisce Koopmeiners per Locatelli. La prima azione del secondo tempo è di marca bianconera: Vlahovic va via a Nunez, sinistro respinto sul primo palo da Montipò. Il Verona in contropiede punge: al 54' Orban parte in solitaria in azione di 3 contro 3 e conclude dai 20 metri: Di Gegorio salva in corner. Adzic e Openda rilevano Thuram e Vlahovic.
Sorpasso annullato a Serdar. Brivido Juve
La Juventus fa circolare la sfera, ma è ancora Orban a bussare al 65' con una botta che finisce di poco alta. Serdar fa esplodere il Bentegodi al 69', ma era partito in fuorigioco sulla sponda di Unai Nunez. Orban è scatenato: al 73' va via a Kalulu e conclude a giro, palla a fil di palo. David ha un paio di palloni per colpire, ma non li sfrutta. La Juve gira e rigira, ma non trova veri varchi. Finisce così: punto d'oro per il Verona
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
20 settembre 2025 Serie A Enilive 2025/26 | Grande Verona! Al Bentegodi i gialloblù fermano sull’1-1 la Juventus
Verona - Si è conclusa 1-1 Hellas Verona-Juventus, 4a giornata di Serie A Enilive 2025/26.
Venendo alla cronaca, al 2’ ci prova la Juve: Yildiz lancia in profondità Joao Mario, ma l’intervento provvidenziale di Nuñez interrompe l’azione bianconera.
All’11’ risponde il Verona: Orban, sfruttando un errore di Gatti, si ritrova a tu per tu con Di Gregorio. La conclusione dell’attaccante gialloblù trova però l’opposizione del portiere juventino, che protegge bene lo specchio della porta.
Al 19’ la Juventus passa in vantaggio: Thuram conduce palla centralmente e serve Conceicao sulla destra. Il numero 7 si accentra al limite dell’area e con il mancino rasoterra insacca il pallone all’angolino.
Il Verona prova a reagire al 29’ con un diagonale dal limite di Serdar, ma Kelly interviene.
Al 42’, dopo un controllo del Var, l’arbitro assegna un calcio di rigore a favore del Verona per un fallo di mano di Joao Mario. Dal dischetto si presenta Orban: Di Gregorio intuisce, devia il pallone sotto la traversa e la sfera termina in rete. È 1-1 per l’Hellas con il primo gol in maglia gialloblù del numero 16.
Dopo due minuti di recupero, il primo tempo si conclude così sull’1-1.
Nella ripresa la Juventus ci prova subito al 51’: Vlahovic, trovato sulla corsa da rimessa laterale, calcia da posizione defilata trovando la risposta di Montipò in angolo.
Tre minuti più tardi, al 54’, Serdar libera a campo aperto Orban che, dopo la falcata, tenta il destro dalla distanza, costringendo Di Gregorio a intervenire in angolo.
Al 67’ segna il Verona con Serdar su calcio d’angolo, ma la rete viene annullata per la posizione irregolare del numero 8 al momento dell’assist di Nuñez.
Poco dopo, al 73’, Belghali cambia gioco per Orban: l’attaccante supera Kalulu e calcia dal limite: il pallone termina di poco al lato del palo alla sinistra di Di Gregorio.
Al 79’ arriva una doppia occasione per il Verona: prima con Frese, che impegna Di Gregorio in tuffo con un destro dalla distanza, poi con Sarr che, di testa, non trova lo specchio della porta.
All’80’ Openda, servito da Adzic, non controlla bene ma riesce comunque a concludere al volo da posizione defilata: Montipò respinge con i pugni.
Dopo 7 minuti di recupero, la partita termina sul risultato di 1-1.
Il prossimo impegno del Verona sarà mercoledì 24 settembre alle 18.30, quando i gialloblù affronteranno il Venezia nella sfida valevole per i 16esimi di finale di Coppa Italia Frecciarossa 2025/26, mentre il prossimo impegno in campionato sarà quello di domenica 28 settembre alle 15, contro la Roma, allo stadio 'Olimpico'.
Verona - Le dichiarazioni di mister Paolo Sammarco al termine di Parma-Hellas Verona, 5a giornata del campionato Primavera 1 2025/26.
Mister, che analisi fa della partita? "È stata una partita non giocata bene da parte nostra, mentre devo fare i complimenti al Parma per come hanno interpretato la gara. Abbiamo fatto fatica dall'inizio, sia fisicamente sia mentalmente e tatticamente. I ragazzi nel secondo tempo hanno provato a reagire mettendocela tutta, ma oggi c'è stata una squadra più forte di noi in campo. Sappiamo che dobbiamo lavorare e far crescere i ragazzi, perché dobbiamo crearci dell'alternative nel momento in cui ci manchi qualche soluzione. Ora dobbiamo continuare a lavorare, pensando partita per partita, sapendo che il nostro obiettivo è sempre quello della salvezza".
Noceto (PR) - Al Centro Sportivo 'Il Noce' di Noceto è terminata 3-0 Parma-Hellas Verona, 5a giornata del campionato di Primavera 1 2025/26.
Al 17’ il Parma costruisce una potenziale occasione: Tigani non riesce ad agganciare un suggerimento in area e il pallone termina sul fondo.
Al 22’ opportunità per i padroni di casa: Conde calcia di destro dall’interno dell’area sugli sviluppi di un calcio d’angolo, ma la difesa gialloblù riesce a respingere.
Al 33’ il Parma passa in vantaggio. Mikolajewski si presenta dal dischetto e calcia di destro. Castagnini intuisce la traiettoria e devia sul palo, ma lo stesso attaccante ribadisce di testa in rete sulla respinta.
Al 35’ il Verona tenta la reazione con un’incursione di Pavanati, fermata dall’intervento in tuffo di Astaldi.
Al 40’ ci prova ancora Mikolajewski dalla distanza, ma la conclusione termina alta sopra la traversa.
Al 42’ occasione per Ciardi che, di testa, manda il pallone a lato di poco.
Dopo quattro minuti di recupero, il primo tempo si chiude con il Parma in vantaggio per 1-0.
Nella ripresa, al 52’ Castagnini esce con tempismo sul tentativo di Mena Martinez, ben servito in area.
Al 63’ Balduzzi ruba palla sulla trequarti e conclude di sinistro in area, ma Kurti respinge in scivolata. Sulla ribattuta, Ciardi calcia alto.
Un minuto più tardi, al 64’, arriva il raddoppio del Parma: Balduzzi, servito da Konate, conclude di destro e supera Castagnini.
Al 76’ il Verona resta in dieci uomini: Mussola viene espulso per fallo da ultimo difensore al limite dell’area.
All’80’ il Parma realizza la terza rete: Cardinali conclude di destro su assist di Ciardi, insaccando sul secondo palo.
Dopo cinque minuti di recupero, la partita termina con la vittoria del Parma sul Verona per 3-0.
Il prossimo impegno del Verona sarà domenica 28 settembre alle ore 11, quando i gialloblù ospiteranno all'Olivieri il Sassuolo nella sfida valevole per la 6a giornata di Primavera 1 2025/26.
LA CRONACA
1' Si comincia a Noceto. Forza Gialloblù!
17' Potenziale occasione per il Parma con Tigani che non aggancia un buon suggerimento in area di rigore con il pallone che si spegna sul fondo
22' Occasione per la formazione ducale con Conde che calcia con il destro dal cuore dell'area sugli sviluppi di un calcio d'angolo, ma la difesa gialloblù riesce a respingere in qualche modo
33' Gol del Parma. Passa in vantaggio la squadra di casa su calcio di rigore. Mikolajewski si presenta dagli 11 metri e calcia con il destro, Castagnini intuisce e devia sul palo, ma sulla ribattuta lo stesso numero 9 del Parma insacca in rete di testa
35' Prova subito a rispondere il Verona con una bella incursione di Pavanati, ma Astaldi respinge in tuffo
40' Ci prova ancora da fuori il numero 9 del Parma Mikolajewski ma il pallone finisce alto sopra la traversa
42' Pericolosa ancora la formazione di casa con il colpo di testa di Ciardi che finisce di poco a lato
45+4' Finisce il primo tempo. Parma in vantaggio per 1-0
46' Inizia ora la ripresa. Forza ragazzi!
52' Bravo Castagnini in uscita ad arrivare sulla conclusione di Mena Martinez, ben imbucato in area di rigore
63' Balduzzi ruba palla sulla trequarti e si invola in area di rigore, calcia con il sinistro, ma Kurti respinge in scivolata, prima che Ciardi calci alto sulla ribattuta
64' Gol. Raddoppio del Parma. Questa volta Balduzzi non sbaglia e con il destro incorcia bene su assist di Konate, superando Castagnini
76' Espulsione per il Verona con Mussola che commette un fallo da ultimo uomo al limite dell'area di rigore
80' Gol. Terza rete per il Parma con Cardinali che di destro mette dentro un bel suggerimento sul secondo palo di Ciardi
90'+5' Finisce qui. Parma-Verona 3-0
[OFFTOPIC] + - = VITA DA EX: Maurizio SETTI a 'Tuttosport' prova ancora a fare sensazione 'A fine anno, quando ci siamo trovati e gli ho spiegato che avrei dovuto cedere i big, Tudor aveva già il contratto automaticamente rinnovato dopo la salvezza. Io gli dissi: "Ti sconsiglio di restare qui, perché non so quanti giocatori sarà costretto a cedere”. Lui mi ha guardato, mi ha abbracciato e ha strappato il contratto, rinunciando ai soldi. Grosso? È quello che forse ha più prospettiva. Sbagliai a esonerarlo in Serie B, penso che sia un altro in grado di ambire alla Juve o ad una big'.
Paweł DAWIDOWICZ a CalcioHellas.it confida di essere ancora svincolato 'C’era stata una possibilità, in Arabia Saudita con l’A-Hazem. Ho fatto tre settimane di ritiro, è andato tutto alla grande e ho firmato. Poi è arrivata mia moglie, incinta, e mio figlio piccolo. Avevano fatto delle promesse alla mia famiglia, che però non si trovava bene. Allora ho lasciato i soldi per loro, ho rescisso il contratto e siamo tornati in Polonia. Uno sbaglio lasciare Verona? Si era parlato di rinnovo, ma non abbiamo mai commentato cifre e durata. A volte nella vita alcune cose vanno bene, altre meno. Io ho fatto la mia scelta perché sentivo che cambiare era più la cosa giusta per me in quel momento ma non lo so se mi pento... Penso che fosse giusto così, quando prendo una decisione vado in fondo'.
Davide FARAONI intervistato da 'Tuttosport' esalta mister TUDOR 'La personalità di Tudor è molto forte, si fa sentire con la società, difende sempre il gruppo. Ricordo che grazie alle sue parole ribaltammo una gara chiusa contro il Venezia. Perdevamo 3-0 alla fine del primo tempo. Nell’intervallo il mister entrò in spogliatoio e con la massima pacatezza ci disse due frasi che ci fecero vergognare di essere li, ci sentimmo tutti piccoli. Tornammo in campo e finì 4-3 per noi. Ci chiamava sempre ‘campioni’, non perchè lo fossimo, ma perchè quando perdi si innescano strani meccanismi in testa e quello era il suo modo per dire: credici!'.
Contro il razzismo. Diciamolo insieme, diciamolo ovunque: #KeepRacismOut
'Gli Unici nella storia: il documentario'
40 anni dalla conquista di un sogno
8 aprile 2023: un compleanno indimenticabile
Prossima partita
Sabato 18 Ottobre, ore 15:00 (DAZN)
VS
Serie A 7ª Giornata
Classifica
Serie A 2025-2026
Napoli
15
Roma
15
Milan
13
Inter
12
Juventus
12
Atalanta
10
Bologna
10
Como
9
Sassuolo
9
Cremonese
9
Cagliari
8
Udinese
8
Lazio
7
Parma
5
Lecce
5
Torino
5
Fiorentina
3
Hellas Verona
3
Genoa
2
Pisa
2
Ultima partita
Venerdì 3 Ottobre, ore 20:45 (Sky Sport/DAZN)
0-1
Serie A 6ª Giornata
Potevo tifare mille squadre, o magari quelle che tifano tutti. E invece tu mi hai fatto gialloblù.