RECAP & IMPRESSIONI
Parte bene la LAZIO martellando i gialloblù ma BARONI, vedendo che la sua squadra è costantemente in difficoltà dietro, accentra CABAL e abbassa LAZOVIĆ a dare una mano da quinto di sinistra in fase di non possesso, mossa che complica notevolmente le manovre offensive dei padroni di casa incalzati da mister TUDOR che vuole più velocità dai suoi.
Gara piacevole comunque, che produce un'occasione per parte nel primo tempo di ISAKSEN e ŚWIDERSKI: Giusto il pari anche se i biancazzurri creano di più.
Nella ripresa il VERONA sembra prendere troppa confidenza con i più quotati avversari, commette errori banali che ad una squadra come la LAZIO non puoi concedere e infatti è sul pallone perso di SUSLOV a centrocampo che i padroni di casa ripartono per il decisivo gol dell'ex ZACCAGNI e nonostante ciò MANDAS trema sulle ultime due occasioni che il VERONA riesce a trovare.
...Anche se un pizzico di rammarico c'è, perché l'impressione è che bastasse un po' di attenzione in più da parte dei gialloblù per ottenere un punto prezioso, la LAZIO coglie la quarta vittoria consecutiva in campionato in maniera meritata con un gol del neoentrato ZACCAGNI che da ex pugnala le speranze dei suoi ex tifosi.
Dopo un primo tempo anche fortunoso ma ordinato, l'impressione è che i cambi di mister BARONI ancora una volta non siano stati all'altezza con un DUDA mai entrato in partita (se non con l'inutile nervosismo che spesso lo coglie) e un SUSLOV che sembra aver perso in qualche modo la convinzione.
IL GIORNO DOPO, A MENTE FREDDA...
...Le tre immagini che seguono fotografano al meglio la partita di ieri all'Olimpico contro la LAZIO (dominante nel complesso ma in difficoltà nel battere MONTIPÒ nonostante i due legni colpiti): Il VERONA può recriminare ma non troppo per l'occasionissima capitata sui piedi di ŚWIDERSKI nel primo tempo e per gli erroracci difensivi nel secondo quando poteva pure impattarla se HENRY non avesse tirato alle stelle dal vertice piccolo dell'area laziale.
Comunque non cambia nulla, a 4 gare dalla chiusura della Serie A, i gialloblù sono in piena corsa per la salvezza (il che è già molto considerati i saldi di Gennaio e la conseguente aria di smobilitazione che tirava a quei tempi).
Consueto 3-4-2-1 per mister TUDOR (alla prima da ex contro l'HELLAS) con MANDAS fra i pali, ROMAGNOLI al centro della difesa tra PATRIC e l'ex gialloblù CASALE, ISAKSEN esterno in luogo del convalescente LAZZARI con MARUŠIĆ dalla parte opposta e il recuperato KAMADA fra loro insieme a GUENDOUZI, Felipe ANDERSON e LUIS ALBERTO a dare fantasia e qualità qualche metro dietro a CASTELLANOS.
Mister BARONI rivoluziona ancora una volta l'11 iniziale riportando TCHATCHOUA sulla fascia destra della difesa e FOLORUNSHO in mediana (sperando mantenga le consegne e non faccia come il primo tempo a Bergamo) al posto di DUDA; fuori, almeno all'inizio, anche SUSLOV con MITROVIĆ e LAZOVIĆ confermati sulla trequarti e NOSLIN a galleggiare fra loro e a fianco di ŚWIDERSKI che torna titolare al centro dell'attacco.
713 i tifosi gialloblù giunti all'Olimpico, dirige la gara il signor Davide Massa della sezione AIA di Imperia.
PRIMO TEMPO
4° Destro di GUENDOUZI da fuori area dopo aver rubato un pallone in uscita al VERONA: Nettamente a lato.
5° CABAL intercetta palla alla LAZIO rendendo la pariglia sulla trequarti, palla al centro per NOSLIN che dalla distanza spara a lato.
13° KAMADA da fuori area sugli sviluppi di un corner battuto dalla LAZIO: Palla alta.
14° Bella spizzata di ŚWIDERSKI per MITROVIĆ che in area in mezzo a tre laziali cerca la battuta da posizione molto decentrata: La difesa di casa respinge.
18° Calcio d'angolo da sinistra di LUIS ALBERTO e conclusione a colpo sicuro da parte di ISAKSEN libero sul secondo palo: MONTIPÒ respinge di piede!
22° ANDERSON supera SERDAR e tira appena entrato in area: MONTIPÒ blocca in tuffo.
28° Fallo di SERDAR poco fuori il vertice destro dell'area gialloblù, alla battuta LUIS ALBERTO che scambia corto con un compagno al limite e spara altissimo.
31° MITROVIĆ da destra pennella per ŚWIDERSKI a centro area ma il colpo di testa del polacco vola purtroppo alto.
34° SERDAR dal limite: Palla deviata sul fondo; alla battuta da sinistra LAZOVIĆ sul secondo palo dove MANDAS di pugno allunga in out.
35° Sugli sviluppi NOSLIN vola in cielo ad anticipare il difensore avversario, palla a ŚWIDERSKI che, a porta spalancata, avendo tutto il tempo per prendere la mira, sparacchia ignobilmente fuori! Riparte fulminea la LAZIO con GUENDOUZI che cade in area sulla spintarella di SERDAR (e le proteste dei tifosi di casa), arriva ISAKSEN che tira alto... Ma che pericolo!
38° ROMAGNOLI in ritardo su ŚWIDERSKI: Massa estrae il cartellino giallo.
45°+1 Il signor Massa termina la prima frazione di gioco.
SECONDO TEMPO
46° ŚWIDERSKI non rientra negli spogliatoi ma rimane in campo dopo la botta presa sul finire del primo tempo per confermare a BARONI che è in grado di continuare...
47° KAMADA in area sull'imbucata di CASTELLANOS: CABAL provvidenziale nel murare il giapponese sul fondo. Sugli sviluppi del calcio d'angolo gran botta di ANDERSON destinata sotto la traversa ma MONTIPÒ la devia con la punta delle dita mandandola sulla traversa e salvando di fatto il VERONA!
49° CASALE col classico fallo tattico su ŚWIDERSKI: Ammonito l'ex gialloblù.
54° CABAL ritarda troppo il rilancio su CASTELLANOS, la LAZIO riparte in contropiede con LUIS ALBERTO che da fuori area cerca il bersaglio grosso ma tira alto.
58° Gran contropiede del VERONA con NOSLIN che poi serve ŚWIDERSKI a sinistra che a sua volta premia la sovrapposizione di LAZOVIĆ ma il tiro di Darko è proprio in bocca a MANDAS purtroppo...
60° ZACCAGNI per ISAKSEN e PEDRO per CASALE nelle fila della LAZIO, cambia anche il VERONA con ŚWIDERSKI e MITROVIĆ sostituiti da SUSLOV e DUDA, FOLORUNSHO sale sulla trequarti sinistra.
63° Pallonetto di LUIS ALBERTO in anticipo su MONTIPÒ e palla fuori ma l'arbitro ferma tutto a causa dell'offside dello spagnolo.
66° KAMADA anticipa netto DUDA sulla rimessa laterale ingenua di TCHATCHOUA, palla a PEDRO che solo davanti a MONTIPÒ fortunatamente sparacchia a lato!
69° GUENDOUZI con una palla pennellata sul secondo palo per CASTELLANOS che si libera di COPPOLA e spara su MONTIPÒ bravo a neutralizzare in due tempi senza concedere il corner!
71° LUIS ALBERTO non fa battere il calcio di punizione a DUDA che gli tira addosso, poi lo spagnolo va al tiro cogliendo la traversa (a gioco fermo) e protesta, risultato: Ammoniti entrambi. 72° SUSLOV perde palla a centrocampo, ZACCAGNI riparte servendo LUIS ALBERTO sulla sinistra, lo spagnolo temporeggia aspettando l'entrata in area dell'ex gialloblù che a tu per tu con MONTIPÒ non sbaglia... E va a festeggiare baciando la nuova maglia sotto la curva dei suo tifosi.
74° CABAL si fa sfuggire PEDRO poi lo atterra con una manata: Inevitabile il cartellino giallo che lo squalificherà alla prossima.
76° Cambia ancora la LAZIO: HYSAJ per LUIS ALBERTO.
78° BONAZZOLI e CENTONZE danno il cambio a LAZOVIĆ e TCHATCHOUA.
82° DUDA con un calcio di punizione dalla trequarti destra: Rimpallo sul corpo di COPPOLA e MANDAS con un mezzo miracolo che riesce a respingere!
84° PEDRO scappa ancora a CABAL che lo stende poco fuori la riga corta dell'area sul lato sinistro: Batte PEDRO direttamente in porta ma prende in pieno il palo a sinistra di MONTIPÒ.
86° COPPOLA duro da dietro su CASTELLANOS: Massa ammonisce Diego.
87° FOLORUNSHO lascia il posto a HENRY tra i gialloblù, IMMOBILE per CASTELLANOS e VECINO per ANDERSON nelle fila dei padroni di casa.
89° ZACCAGNI batte un calcio di punizione in area, sponda di ROMAGNOLI per il colpo di testa alto di VECINO.
90° KAMADA sfugge a CENTONZE che lo atterra prima che entri in area: ZACCAGNI alla battuta con una sorta di corner ravvicinato, nulla di fatto in area.
90°+2 NOSLIN esagera con le proteste sul secondo fallo che gli fischia Massa e viene ammonito.
90°+4 Palla sporca recuperata da NOSLIN su ROMAGNOLI, SERDAR la da a HENRY che dal vertice sinistro sparacchia altissimo l'ultima occasione dei gialloblù e Massa fischia la fine. Quinta vittoria di fila della LAZIO tra campionato e Coppa Italia.
VOTI
MONTIPÒ Inizia la sua ottima prestazione anche oggi al 18° con quella parata di piede sulla botta a colpo sicuro di ISAKSEN poi nel primo tempo è ordinaria amministrazione. Miracolo autentico con la punta delle dita sulla conclusione destinata sotto la traversa da parte di ANDERSON in apertura di ripresa. Bravissimo anche al 69° ad attendere fino all'ultimo il tiro di CASTELLANOS. Nulla può fare di più sul tiro di ZACCAGNI che decide il match... 7-
TCHATCHOUA Chirurgico tackle scivolata in area su MARUŠIĆ al 17°. Al 40° sull'esterno destro dell'area è troppo generoso nel ritornare palla a NOSLIN invece di tirare e CASALE intercetta... Bravo anche al 55° su MARUŠIĆ contrato in out. Ingenuo al 66° nella battuto dell'out su DUDA che infatti viene anticipato 6- (gli da il cambio CENTONZE al 78°: In precarie condizioni fisiche fa quel che può compreso il fallo per fermare KAMADA prima che entri in area al 90° 6)
MAGNANI Nel primo tempo non sbaglia nulla ma appare un po' in ritardo sull'affondo di LUIS ALBERTO che poi confeziona l'assist per ZACCAGNI 6-
COPPOLA Anche lui, dopo un primo tempo perfetto su CASTELLANOS, al 69° si fa sorprendere e lasciare sul posto dal diretto avversario che fortunatamente poi è bloccato da MONTIPÒ. All'82° con un rimpallo sul busto per poco non realizza il secondo gol consecutivo da palla inattiva. Ammonito all'86° per un intervento da dietro su CASTELLANOS 6-
CABAL Un paio di chiusure molto tempestive nei primi 20 minuti e un primo tempo che in generale è forse il migliore da quando è al VERONA. Bravissimo anche in apertura di ripresa quando è provvidenziale nel murare KAMADA sul fondo. Al 54° un erroraccio che poteva costare carissimo e al 74° è costretto al fallo d'ammonizione su PEDRO che gli scappa netto anche dieci minuti più tardi quando poi coglie un palo clamoroso direttamente da calcio di punizione 5,5
SERDAR Grandissima diga a centrocampo come succede da qualche tempo... Al 34° prova anche la conclusione personale. Rischia qualcosina su GUENDOUZI in area al 35°. Nella ripresa è fra i pochi a salvarsi... 6
FOLORUNSHO Brutta palla persa al limite dell'area avversaria al 25° e contropiede pericoloso della LAZIO ma nel primo tempo insieme a SERADR riesce a render la vita dura agli avversari, con l'ingresso di DUDA si alza sulla trequarti e ti aspetti che combini qualcosa di più ma non riesce più a farsi notare... 5,5 (gli da il cambio HENRY all'86°: Fosse stato più convinto al 94° forse saremmo qui a parlare di un altro risultato ma in generale un attaccante da quella posizione DEVE prendere almeno la porta, 5+)
MITROVIĆ Bravo e ostico al 14° in mezzo a tre nell'area avversaria quando fa il massimo che può fare in quell'occasione. Buona palla anche al 31° per ŚWIDERSKI 6- (gli da il cambio SUSLOV al 60°: Se da qualche partita dopo l'infortunio in nazionale il mister non lo fa entrare dall'inizio un motivo c'è e in effetti la sua palla persa di oggi costa un gol certamente evitabile da parte dei gialloblù; non entra affatto bene 5)
NOSLIN Anche oggi tra i migliori del VERONA, certamente il più vivace e attento nel non sprecare palloni. Al 5° purtroppo non inquadra la porta. Al 35° riesce ad anticipare MANDAS e mettere sui piedi di ŚWIDERSKI che il polacco spreca malissimamente. Veloce di gambe e pensiero anche nella ripartenza al 58°. Bravissimo a fermare KAMADA in area al 79° e a ripartire. Ammonito per proteste al 92° è l'ultimo ad arrendersi quando dalla sua pressione al 94° nasce l'occasione per HENRY 7
LAZOVIĆ In una partita in cui gioca da quinto difensore di sinistra, quando i gialloblù difendono, non si vede molto ma è comunque prezioso in fase difensiva sulla maggiore qualità degli avversari. Bravissimo al 53° su ISAKSEN chiuso in out in scivolata da gran terzino. Al 58° riesce anche ad andare al tiro ma è molto decentrato e non può fare di meglio... 6- (gli da il cambio BONAZZOLI al 78°: Non fa in tempo a farsi notare ma non è nemmeno che si fiondi su tutte le palle... 6-)
ŚWIDERSKI Bella spizzata di per MITROVIĆ al 14° ma al 35° avrebbe tutto il tempo di prendere la mira e pensare prima di sprecare malamente la grandissima occasione capitata all'HELLAS nel primo tempo. Fa ammonire sia ROMAGNOLI che CASALE con i suoi guizzi ma purtroppo non appare essere quella punta spietata di cui il VERONA avrebbe bisogno, chiude il suo match premiando la sovrapposizione di LAZOVIĆ al 58° ma quanto pesa quell'errore dahli 11 metri... 5 (gli da il cambio DUDA al 60°: Fa in tempo solo a bisticciare con il dispettoso LUIS ALBERTO al 71° per prendere l'ennesimo cartellino giallo evitabile e a mettere, questo sì, una gran palla in area sulla quale COPPOLA per poco non realizza un gollonzo all'82° 6-)
BARONI Nel primo tempo imbriglia TUDOR schierandosi a 5 in fase di non possesso ma la qualità della LAZIO è troppa anche nei cambi quando i suoi non sono altrettanto efficaci... Ovviamente ha poche colpe sugli errori individuali che ancora i gialloblù purtroppo commettono in certi momenti chiave 6
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Mister Igor TUDOR, tecnico della LAZIO, ai microfoni di DAZN «Sono soddisfatto perché era una partita molto difficile, lo sapevamo, l'abbiamo preparata come una finale perché viene al termine di un periodo di gare ravvicinato. Siamo partiti bene, poi loro si sono messi a specchio, a cinque, ed è diventato più difficile. E' stata una partita bella perché c'era stanchezza mentale e i calciatori sono andati in campo motivati, a giocarsi la vita. Hanno messo in campo valori importanti. Se crediamo alla Champions League? Fare i calcoli non serve a niente. Bisogna pensare partita per partita, come tanto piace dire a noi allenatori. Ci sono quattro gare, pochi punti, per cui bisogna sbagliare il meno possibile. Ma noi siamo sulla strada giusta e ce la giochiamo fino alla fine» TuttoMercatoWeb.com
Mister BARONI a Sky Sport «Credo che la squadra abbia disputato nel complesso una buona gara. Siamo stati aggressivi cercando di togliere loro l'iniziativa. Abbiamo purtroppo commesso alcuni errori individuali che contro una squadra di qualità come la Lazio non ci possiamo permettere perchè poi diventa difficile recuperare. Inoltre siamo stati anche poco lucidi davanti. Forse con un po' più di attenzione si poteva portare a casa qualcosa. Peccato» TuttoMercatoWeb.com
Diego COPPOLA «Potevamo portare a casa almeno 1 punto anche se loro sono una grande squadra. Ci hanno battuto sui nostri errori, ma non dobbiamo abbatterci per questo. Ora dobbiamo affrontare le prossime partite con la mentalità giusta... Bisogna stare concentrati per 90' minuti? Sì, assolutamente. Anche perché non è la prima volta che concediamo gol verso la fine della partita e su questo dobbiamo migliorare, stando più compatti e facendo meno errori possibili» HellasVerona.it
Mattia ZACCAGNI autore del gol vittoria parla a DAZN «Sono contentissimo, questo mio rientro in campo me lo immaginavo proprio così. La partita era difficile, il Verona è in salute e concede poco. Abbiamo meritato di vincere e di portare i tre punti a casa. Esultanza? Aspettavo da tanto questa serata, il gol, il rinnovo. Dedica? Per mia moglie e per la piccolina in arrivo. Il rammarico per come è andata la stagione c’è, bastavano 5 punti in più che abbiamo perso in partita alla nostra portata. Ruolo? Oggi il mister mi ha chiesto di fare l’esterno tutta fascia. L’emergenza in quel momento era quella e ho ricoperto quel ruolo senza problemi» SoloLaLazio.it
L'attaccante della LAZIO PEDRO ha parlato ai microfoni di Sky Sport «Siamo sulla strada giusta. Oggi era una partita difficile, per come gioca il Verona. Nel secondo tempo abbiamo fatto u po' di più e alla fine abbiamo fatto un gol. Vittoria importante, per continuare. L'obiettivo è andare in Europa, vediamo cosa succede fino alla fine. Crediamo al quinto posto, mancano ancora delle partite. Dobbiamo continuare con questa strada di vittorie, margini di errore non ne abbiamo. Cosa è cambiato con Tudor? E' cambiata l'idea, la mentalità è molto vincente. Ha dato energia alla squadra, stiamo lavorando bene e continuiamo così» TuttoMercatoWeb.com
Nell'anticipo di ieri 3 a 0 (prevedibile) del FROSINONE sulla SALERNITANA che retrocede matematicamente in Serie B.
Al 'Via del Mare' succede tutto nei minuti di recupero: KRSTOVIĆ porta avanti i pugliesi al 92esimo e capitan PESSINA pareggia dagli 11 metri al 96esimo.
Pareggio a reti bianche a Torino fra JUVENTUS e MILAN.
Domani alle 12.30 INTER-TORINO, alle 15.00 BOLOGNA-UDINESE, alle 18.00 NAPOLI-ROMA e ATALANTA-EMPOLI e alle 20.45 FIORENTINA-SASSUOLO.
Nel posticipo di Lunedì il match tra GENOA e CAGLIARI chiuderà la 34esima giornata del campionato di Serie A.
Sammarco: "C'è grande rammarico per il risultato perché i ragazzi hanno fatto un'ottima prestazione"
REVOCA DEL SEQUESTRO PREVENTIVO dell’intera partecipazione della società Hellas Verona F.C. s.p.a. da parte della Procura di Bologna che ha disposto così la conseguente restituzione della partecipazione all’avente diritto Star Ball s.p.a. di Maurizio Setti. Si chiude così definitivamente, in seguito agli accordi con le società di VOLPI, il contenzioso che aveva fatto temere tutti i tifosi gialloblù sul futuro prossimo della società di Via Olanda.
il blog di Gianluca Vighini PER I DURI DI COMPRENDONIO…
Sport, 28 Aprile 2024
Per i duri di comprendonio: sarà sofferta, fino all’ultimo respiro. E speriamo di cavarcela. Sarà un miracolo, un’impresa sportiva.
Per i duri di comprendonio: fosse facile salvarsi, spendendo zero, incassando tanto e bastassero le idee (buonissime) del mercato, lo farebbero tutti. E Sassuolo e Udinese, due corazzate rispetto al Verona, non sarebbero inguaiate dietro di noi.
Per i duri di comprendonio: giocarsela (quasi) alla pari sul campo della Lazio che l’anno scorso fu rivelazione del torneo (seconda) è un fatto eccezionale e non una normalità.
Sempre per i duri di comprendonio. Marco Baroni fa scelte ponderate e in base a conoscenze che noi non abbiamo. Alzi la mano chi non voleva in campo sabato sera Suslov e Duda. I due slovacchi, entrati al momento giusto hanno deluso. E questo non perché siano due giocatori scarsi (improvvisamente), ma perché non stanno bene. Baroni mica ci può raccontare tutto (dovrebbe farlo un po’ di più secondo me per aiutarci a capire), ma è comprensibile che non sia un autolesionista.
Se non fa giocare i due dall’inizio, un motivo ci sarà. Così come c’era un motivo se non abbiamo visto Centonze dopo l’ottima partita con l’Udinese e Vinagre al posto di un Cabal che ad un certo punto, ammonito, si è messo a giocare con gli avversari.
Per quanto mi riguarda continuo ad apprezzare questo Verona che se la gioca senza paura e a viso aperto anche queste gare impossibili, tentando persino di vincerle, pur con tutti i suoi enormi limiti.
E’ pur vero che ora dobbiamo andare oltre i nostri limiti e tornare a fare punti. Due turni al Bentegodi con squadre di alto valore come Fiorentina e Torino, sono da sfruttare al massimo.
Continuo a pensare che il vero miracolo, in una stagione così, sia che il Verona non abbia già fatto la fine della Salernitana, retrocessa con abbondante anticipo.
Vederlo lottare, giocare in questa maniera, ancora vivo, dovrebbe essere un orgoglio per ogni tifoso. E se poi, alla fine dell’ultimo minuto dell’ultima giornata, arrivasse la salvezza, credetemi… andrebbe festeggiata quasi come uno scudetto.
il blog di Giovanni Vitacchio IL PAGELLONE DI LAZIO-VERONA
Sport, 27 Aprile 2024
MONTIPO’ 6 – Para coi piedi su Isaksen. Con la punta delle dita, devia quel tanto che basta un bel destro di Felipe Anderson che si stampa sulla traversa. Bene anche su Castellanos, che si inceppa sul più bello. Ma sul gol non mi è piaciuto, ho trovato la posizione del corpo sbagliata. Per un portiere prendere gol sul primo palo non è mai il massimo.
TCHATCHOUA 6 Inizio difficile, con la Lazio che lo battezza e gli gioca sempre contro, puntandolo tutte le volte che può. Fatica a difendere e nei primi quindici minuti non trova grande collaborazione da parte di Mitrovic. Poi cresce e ci mette gamba, soprattutto quando il Verona è chiamato a spingere, sfruttando il calo della Lazio. Gli esce anche qualche cross interessante, ma mai precisissimo.
CENTONZE 5 (dal 78°) Probabilmente non è un giocatore capace di incidere entrando in corsa. Tanti errori.
MAGNANI 6.5 Castellanos spreca più tempo a protestare con Massa che a creare qualcosa per la Lazio. Evidentemente è infastidito dalla presenza di Jack, che lo controlla senza grandi sforzi. Come sempre, senso della posizione e capacità di far girare palla. Sul gioco aereo, che ve lo dico a fare, non si passa.
COPPOLA 6.5 E’ in fiducia dopo il gol stupendo segnato contro l’Udinese. Gioca con enorme tranquillità e fin da subito, qualunque sia il giocatore della Lazio che gli capiti a tiro, fa sentire la presenza fisica. Ottima sintonia con Magnani, riempiono e presidiano bene l’area di rigore, costringendo i laziali più che altro a provare da fuori. Ha una grande occasione, sempre da calcio piazzato, ma Mandas si supera.
CABAL 5 Primo tempo attento. Secondo disastroso, pieno di errori, disattenzioni e passaggi a vuoto preoccupanti, che, in più di un momento, rischiano di tagliare le gambe al Verona. Per carità, è giovane, ma arrivati a un certo punto, chi se ne frega. Il Verona si sta giocando una stagione e certi errori non sono più sopportabili. Salterà il prossimo turno per squalifica.
SERDAR 6 Nella prima parte di gara, col Verona un po’ schiacciato, gira un po’ a vuoto e Folorunsho non ci pensa minimamente a dargli una mano. Quando la squadra prende le misure alla Lazio, inizia a girare e a far girare i compagni. Tanti begli spunti e giocate di classe. Nella ripresa i gialloblù sognano qualcosa in più del pareggio e la squadra si sbilancia. Perde un po’ le misure, ma rimane tutto sommato composto.
FOLORUNSHO 5 Sarà la posizione di centrocampo, sarà la forza degli avversari, sarà il cambiamento climatico, fatto sta che anche stavolta ci capisce poco. Da uno come lui, che ha fisico e muscoli da vendere, ti aspetti un pelo più di grinta e determinazione, di presenza in mezzo al campo. Invece sbaglia tanto, troppo, palloni facili che affronta con poca convinzione. Mi sembra un po’ una costante nelle ultime settimane. In negativo.
HENRY 5 (dall’86°) Un’occasione ai limiti del clamoroso all’ultimo secondo di partita. La spara in curva Sud.
MITROVIC 5.5 Ancora una partita non semplice per il giovane serbo, che è uno che ha bisogno di avere il pallone tra i piedi per esprimersi al meglio. Gliene arrivano gran pochi, perché il Verona, soprattutto nella prima parte di gara, gioca tanto con lanci lunghi. Aiuta Tchatchoua nei raddoppi difensivi e quello lo fa diligentemente.
DUDA 5 (dal 60°) Lo aspettavamo come un bicchiere di acqua ghiacciata nel deserto e tutto quello che riesce a darci è un cartellino giallo per proteste. Sipario.
LAZOVIC 6.5 Partita da vero capitano, tutto orgoglio e sacrificio. Dopo i primi minuti, Baroni lo mette di fatto a uomo su Isaksen e quindi è costretto a fare il terzino, rinunciando a ogni propensione offensiva. Tatticamente è impeccabile, non sbaglia nulla. Ma si vede che ha qualcosa da dare anche in avanti e così ci prova, quando gli è consentito, a uscire dal guscio. Peccato, però, per quella grande occasione sciupata.
BONAZZOLI s.v. (dal 78°)
NOSLIN 6.5 Buona partita, ottimo primo tempo. I difensore della Lazio non riescono a tenerlo, si muove con leggerezza su tutto il fronte d’attacco gialloblù. L’unica cosa che possono fare è stenderlo. E’ bravo anche nelle spizzate, e non te lo aspetteresti, ma è quando ha la palla a terra, tra i piedi, dà il meglio di sé. Ecco, serve un po’ più di convinzione quando ha la possibilità di calciare.
SWIDERSKI 6.5 E’ vero, sbaglia un’occasione non così complicata, ciabattando male un pallone comodo a pochi passi dalla porta laziale. Però fa un lavoro pazzesco, di sacrificio tremendo. Si prende tantissime botte e altrettanti falli che permettono alla squadra di respirare. Buona l’intesa con Noslin. E’ un grandissimo lottatore, che deve però cominciare a segnare. Allora sarà difficile farne a meno.
SUSLOV 4.5 (dal 60°) Per lui vale lo stesso discorso fatto per Duda. L’aggravante sta nell’errore clamoroso che spalanca l’autostrada per il gol partita della Lazio
ALL. BARONI 6 Ennesima occasione sprecata, ennesima partita che ti fa tornare a casa con tanto rammarico e zero punti. I primi 20 minuti di gara sono della Lazio, ma il Verona sa soffrire, in maniera compatta. Quando i suoi crescono il match cambia, e i gialloblù potrebbero anche trovare il vantaggio, con una grande occasione di Swiderski. Nella ripresa fa i cambi che ci aspettiamo, ma a tradirlo sono proprio coloro che dovevano regalare un sogno al Verona, soprattutto Duda e Suslov. Che colpa ha lui? Nessuna. Ecco, io sono del partito “proviamo sempre a vincerla”. Ma a cinque giornate della fine, il famoso pullman davanti alla porta, tante volte in passato invocato dal mio amico Stefano Rasulo, schifo non mi farebbe.
FONTE: Blog.Telenuovo.it
La moviola del CdS: “A Massa manca qualche cartellino. Cabal rischia grosso”
Cabal rischia grosso, ma anche Casale viaggia sul filo del rasoio. Non c'è rigore su Guendouzi
di Tommaso Badia
28 Aprile 2024 09:35
È la gestione dei cartellini di Davide Massa a non convincere particolarmente i colleghi del Corriere dello Sport dopo Lazio–Verona, in particolare per quanto riguarda quelli tenuti nel taschino.
Il più chiaro di questi ultimi sembra essere quello non sventolato in faccia a Cabal, il quale stende Pedro al limite dell’area di rigore: lo spagnolo che stava entrando in area per un’azione d’attacco che sembrava molto promettente (la cosiddetta SPA) e il colombiano, già ammonito, viene di fatto graziato dal fischietto di Imperia. Episodio simile a quello di Centonze che, nel finale, affossa Kamada in un’azione molto simile ma non viene ammonito.
Attorno alla mezz’ora a Serdar viene invece risparmiato dopo un ruvidissimo intervento su Marusic, mentre Casale protesta in modo abbastanza veemente con un giallo sul groppone e pure lui rischia qualcosa (pochi minuti dopo sarà sostituito).
Nulla da dire invece per quanto riguarda il rigore chiesto dalla Lazio per il contatto Guendouzi–Serdar: la spintarella “di mestiere” del turco-tedesco è troppo leggera e non c’è un incrocio di gambe: giusta la scelta di campo poi confermata dal VAR.
Lazio-Verona 1-0, le pagelle gialloblù di CH
Montipò, Magnani e Noslin si salvano, malissimo invece Cabal e Suslov
di Tommaso Badia
27 Aprile 2024 23:20
Il Verona ci prova, ma all’Olimpico cade contro Lazio: a decidere la sfida è un gol di Zaccagni nato da un clamoroso errore di Suslov.
Come al solito dopo le sfide dell’Hellas, andiamo a vedere le pagelle dei gialloblù.
MONTIPÒ: 6,5
Decisivo in almeno un paio di occasioni, sembra anche toccare il pallone quando Felipe Anderson centra la traversa. Resta l’impressione che avrebbe forse potuto coprire un po’ meglio la propria porta sul gol di Zaccagni, ma il tocco di Luis Alberto è illuminante e il numero 20 biancoceleste la fa passare nell’unico punto possibile.
TCHATCHOUA: 5,5
Si arrabatta come può. Spesso e volentieri i pericoli maggiori arrivano dalla sua parte.
MAGNANI: 6
Combatte contro i numerosi assalti della Lazio, ma alla fine (non per demeriti suoi) deve cedere.
COPPOLA: 5,5
Non reattivissimo in un paio di occasioni, tuttavia in un modo o nell’altro si salva o viene salvato. Nel finale rischia di trovare un altro gol, però Mandas si oppone d’istinto.
CABAL: 4,5
Parte molto bene, poi perde un pallone velenosissimo e rischia pure di concedere rigore e di venire espulso: è fortunato che il fallo sia fuori area e che Massa non estragga un secondo cartellino giallo piuttosto evidente. A Firenze, comunque, non ci sarà…
FOLORUNSHO: 5
Kamada fa il bello e il cattivo tempo, lui no. A un certo punto proprio il giapponese gli parte alle spalle e a momenti non segna, ma il classe ’98 (con la collaborazione di Tchatchoua) è generoso nel recuperare e disturbare la conclusione. In generale, comunque, non fa una gran figura contro la squadra in cui è cresciuto.
SERDAR: 5,5
Combatte in mezzo al campo e ci prova fino alla fine, ma questa volta non basta.
MITROVIC: 5
Altra chance da titolare non sfruttata.
NOSLIN: 6
Al 94′ ha ancora forze per andare a recuperare un pallone che sembrava perso. Mette anche la testa nella clamorosa occasione cestinata da Swiderski.
LAZOVIC: 5
Un passaggio a Mandas e nient’altro.
SWIDERSKI: 5
Poche storie: quel gol divorato nel primo tempo pesa come un macigno.
DUDA: 5
Si prende un giallo quantomeno evitabile e non dà alla squadra quel fosforo che probabilmente Baroni si aspettava da lui.
SUSLOV: 4,5
Entra per creare pericoli alla retroguardia della Lazio, ma alla fine l’unico (enorme) problema viene portato all’Hellas: è lui a perdere, in modo molto goffo, la palla che porta al gol decisivo.
BONAZZOLI: 5
Non incide.
CENTONZE: 5,5
Rischia un giallo su Kamada: Massa lo grazia.
HENRY: s.v.
Entra giusto il tempo per sparare alle stelle un buon pallone. Non gli diamo il voto per non rifilargli un’insufficienza.
BARONI: 5,5
Alla fine il suo Verona non demerita e viene punito dall’errore di un singolo. Da capire i tanti cambi di formazione dopo la sfida contro l’Udinese, mentre è sfortunato con i cambi: chi è entrato ha fatto più danni che altro…
FONTE: CalcioHellas.it
28 Aprile 2024 - 11:30 Hellas Live Noi seguiamo solo te!
I 713 tifosi gialloblù presenti ieri sera allo stadio Olimpico di Roma per Lazio-Hellas Verona.
I FATTI DEL GIORNO Serie A, la classifica aggiornata. Accesa la corsa salvezza: calendari a confronto
30/04 ALLE 00:45
di IVAN CARDIA
Il successo del Genoa, già aritmeticamente salvo, non cambia la corsa alla permanenza in Serie A. Resta delicata la classifica del Cagliari, che però a quattro partite dalla fine ha ben cinque squadre sotto di sé per due posizioni, oltre alla Salernitana già retrocessa.
Molto complicata la posizione del Sassuolo: per i neroverdi diventa fondamentale battere l'Inter nella prossima giornata di campionato, altrimenti la retrocessione rischia di diventare una realtà. Di seguito il punto sui calendari delle squadre impegnate nella corsa alla salvezza: in maiuscolo le partite in trasferta. In calce, la classifica del campionato di Serie A aggiornata dopo la 34^ giornata.
Lecce - 36 punti
35^ giornata: CAGLIARI
36^ giornata: Udinese
37^ giornata: Atalanta
38^ giornata: NAPOLI
Cagliari - 32 punti
35^ giornata: Lecce
36^ giornata: MILAN
37^ giornata: SASSUOLO
38^ giornata: Fiorentina
Hellas Verona - 31 punti
35^ giornata: Fiorentina
36^ giornata: Torino
37^ giornata: SALERNITANA
38^ giornata: Inter
Empoli - 31 punti
35^ giornata: Frosinone
36^ giornata: LAZIO
37^ giornata: UDINESE
38^ giornata: Roma
Udinese - 29 punti
35^ giornata: Napoli
36^ giornata: LECCE
37^ giornata: Empoli
38^ giornata: FROSINONE
Sassuolo - 26 punti
35^ giornata: Inter
36^ giornata: GENOA
37^ giornata: Cagliari
38^ giornata: LAZIO
Salernitana - 15 punti
35^ giornata: Atalanta
36^ giornata: JUVENTUS
37^ giornata: Hellas Verona
38^ giornata: MILAN
La classifica aggiornata
Inter 89
Milan 70
Juventus 65
Bologna 63
Roma 59
Atalanta 57*
Lazio 55
Fiorentina 50*
Napoli 50
Torino 46
Monza 44
Genoa 42
Lecce 36
Cagliari 32
Hellas Verona 31
Frosinone 31
Empoli 31
Udinese 29
Sassuolo 26
Salernitana 15
Nonostante la sconfitta subita contro la Lazio, il Verona conserva due lunghezze di vantaggio sulla terzultima posizione. Si tratta, tuttavia, di un margine che non lascia tranquilli i gialloblù che ora dovranno cercare di ottenere il massimo nei prossimi quattro incontri, tre dei quali si giocheranno tra le mura del Bentegodi.
Proprio il Bentegodi potrebbe essere il vero valore aggiunto per la formazione di Marco Baroni in questo rush finale. In particolare nelle prossime due gare quando i gialloblù ospiteranno in serie prima la Fiorentina e, successivamente il Torino. Seguirà, poi, la trasferta in casa dell'oramai retrocessa Salernitana per poi chiudere in casa con l'Inter, Campione d'Italia. Sulla carta quella dell'Arechi potrebbe essere una pura formalità, ma la formazione campana vorrà sicuramente congedarsi in maniera onorevole dal proprio pubblico, che l'ha sempre sostenuta nonostante un torneo al di sotto delle aspettative di inizio stagione. Lo stesso vale per l'Inter che vorrà chiudere bene un campionato dominato quasi dall'inizio alla fine.
In questo finale, quindi, l'Hellas avrà l'occasione di sfruttare la spinta del proprio pubblico, da sempre dodicesimo uomo in campo. Ecco, quindi, che la salvezza passa proprio dal Bentegodi.
Una sconfitta di misura per il Verona. Un ko all'Olimpico che frena la corsa salvezza della squadra di Marco Baroni. "Gara ben preparata sul piano tattico - il commento alla pagelle del tecnico gialloblù della Gazzetta dello Sport - e poi adeguata alle nuove esigenze. Costa caro il black out sul gol". Per Tuttosport "prova a cambiare volto alla squadra con i cambi. Ma la peggiora".
Questo il commento di TMW: "Nel primo tempo è bravo ad incartare la Lazio, sorprendendo con la scelta di sacrificare Lazovic su Isaksen. Ripresa invece troppo passiva, dove alla fine arriva la rete che porta alla sconfitta".
I VOTI
TuttoMercatoWeb.com: 6
Gazzetta dello Sport: 6
Tuttosport: 5,5
Corriere dello Sport: 6
Corriere della Sera: 5,5
Dal ko con la Juventus in Coppa Italia del 2 aprile alla rete decisiva di ieri contro il Verona da ex. In 25 giorni Mattia Zaccagni si è ripreso prepotentemente la Lazio, ritrovando la sua centralità in un progetto che lo vedrà ancora a lungo protagonista. La rincorsa all’Europa, aggrappata ancora a quella piccola speranza chiamata Champions, passa anche dalle sue giocate e dai suoi gol. Sarà lui uno dei protagonisti della Lazio del futuro dopo il rinnovo di contratto fino al 2029. Dovrà essere grande protagonista anche nella Lazio del presente, quella che nelle ultime quattro partite vuole fare bottino pieno per inseguire un sogno.
Rientro da ex col botto
Nella prima di Igor Tudor da ex contro il Verona, decide la sfida proprio un ex gialloblu come Zaccagni. Entrato dopo un’ora di gioco al posto di uno spento Isaksen, l’esterno biancoceleste ha cambiato ritmo alla partita. Le sue sterzate, le sue giocate di qualità hanno cambiato il volto di una Lazio che nella ripresa meritava il gol ben prima delle rete di Zaccagni. Gol simbolico per il momento dei biancocelesti e per quello che ha vissuto lo stesso Zaccagni, che ha deciso poi di festeggiare andando sotto la Curva Nord baciando lo stemma che ha deciso di sposare almeno per altri cinque anni.
Non solo Zaccagni
Le risposte positive sono tante per la Lazio, a cominciare dalla seconda gara consecutiva in Serie A senza subire gol dopo lo 0-1 contro il Genoa a Marassi. Buone notizie anche da Kamada, che era rimasto ai box con la Juve per un fastidio al polpaccio e rientrato subito da titolare. Tudor se può non rinuncia mai al giapponese, questa fiducia l’ex Eintracht la sente e ora il suo addio sembra sempre meno scontato. Kamada potrebbe diventare un perno anche della Lazio del futuro. Chi lo sarà senza dubbio è Zaccagni, tornato a splendere all’Olimpico dopo un mese di fuoco.
RASSEGNA STAMPA L'Arena: "Gol di Zaccagni, Hellas punito. La corsa salvezza resta dura"
28/04 ALLE 07:58
di ANDREA PIRAS
Sconfitta esterna per il Verona. La squadra di Marco Baroni è stata battuta dalla Lazio all'Olimpico grazie alla rete biancoceleste dell'ex Zaccagni. Questo il titolo in prima pagina dell'edizione odierna de L'Arena: "Gol di Zaccagni, Hellas punito. La corsa salvezza resta dura".
Le parole di Baroni
"Non possiamo perdere fiducia e identità, non dobbiamo avere paura. Nei primi minuti ci siamo abbassati troppo, allora abbiamo cambiato e ci siamo messi a uomo, per non concedergli troppo palleggio. La squadra ha fatto bene. Peccato perché secondo me la partita era in equilibrio. Abbiamo perso 2-3 palloni che sapevamo di non dover perdere in uscita - ha detto a DAZN Marco Baroni - bisognava trovare uno scarico sotto.
Questi palloni ci hanno penalizzati perché la Lazio ne ha approfittato. Il gol nasce da un pallone perso in mezzo al campo. Questi errori ci faranno crescere. Ma a me la squadra è piaciuta, mi è piaciuto il piglio. Sarebbe un errore pensare oggi di essere conservativi, la squadra deve avere questo spirito. Abbiamo il problema del gol, ma con quest'atteggiamento lo troviamo".
RASSEGNA STAMPA Il Messaggero titola in prima pagina: "La Lazio di Tudor non si ferma più"
28/04 ALLE 07:18
di ANDREA PIRAS
"La Lazio di Tudor non si ferma più". Questo il titolo in prima pagina dell'edizione odierna de Il Messaggero. Ancora una vittoria per la formazione della Capitale che si è imposta sul Verona nell'anticipo del sabato sera. A decidere il match in favore dei biancocelesti Zaccagni che ha realizzato il più classico dei gol dell'ex. Tre punti molto importanti per la squadra di Igor Tudor che adesso vede avvicinarsi sempre di più l'Europa.
LE PAGELLE Lazio-Verona 1-0, le pagelle dei gialloblù: costano cari gli errori di Swiderski e Suslov
28/04 ALLE 00:15
di ENRICO BRIGI
per Tuttohellasverona.it
Montipò 6,5 dopo un primo tempo di quasi ordinaria amministrazione, disinnesca nella ripresa Castellanos e Pedro, che a sua volta lo grazia in un'altra occasione. Salvato due volte dai pali, nulla può, invece, sul sinistro vincente di Zaccagni;
Tchatchoua 5,5 poco supportato nei raddoppi fatica ad arginare le incursioni biancocelesti. Quando cerca di spingere è impreciso (dal 33' s.t. Centonze s.v.);
Magnani 6,5 Di testa e di piedi non ce n'è quasi per nessuno. Prestazione attenta e solida;
Coppola 6,5 Funziona bene l'intesa con Magnani. Rinfrancato dal gol con l'Udinese disputa una gara accorta e senza sbavature. Va vicino al gol del pari che Mandas gli nega con un intervento d'istinto;
Cabal 5,5 Ordinato e attento nel primo tempo, entra in crisi nella ripresa dove è vittima di alcuni ingenui errori, per sua fortuna senza conseguenze. Ammonito, era diffidato, guarderà dalla tribuna la prossima gara con la Fiorentina;
Serdar 6 solito combattente in mezzo al campo. Randella all'occorrenza;
Folorunsho 5,5 gara di grande sacrificio, dove spende molte energie. Poco preciso in alcune situazioni (dal 41' s.t Henry s.v. ha sul destro una palla invitante ma la conclusione è da dimenticare);
Mitrovic 5 Baroni gli concede un'altra chance dall'inizio. Ci mette tanta buona volontà ma non lascia alcuna traccia (dal 15' s.t. Suslov 5 impatto nullo sul match. Da una sua palla persa nasce l'azione del gol biancoceleste);
Noslin 6 Vivace e mobile per un tempo, nella ripresa diventa nervoso e improduttivo;
Lazovic 6 Privilegia con apprezzabili risultati la fase difensiva, a supporto di Cabal. Ci prova a metà secondo tempo ma la conclusione è debole e centrale (dal 33' s.t. Bonazzoli s.v.);
Swiderski 5 l'impegno è come sempre lodevole. L'errore commesso quando calcia fuori una corta respinta di Mandas è quasi da matita rossa (dal 15' s.t. Duda 5 la sua prestazione è racchiusa nella punizione dalla quale nasce il quasi gol di Coppola. Troppo poco, serviva qualcosa di più);
Baroni 6 Per un tempo la squadra, ben disposta in campo e organizzata, spegne sul nascere tutte le iniziative della formazione di Tudor. Nella ripresa, però, i biancocelesti cambiano ritmo e, complici anche alcuni errori individuali, lo spartito cambia irrimediabilmente. Peccato per la sconfitta ma nulla è perduto. Ora testa alla Fiorentina.
La Lazio batte il Verona e trova il terzo successo su tre in casa con Igor Tudor in panchina dopo Juve e Salernitana. Il tecnico croato, come sottolineato da Opta Paolo, è diventato il 2° allenatore negli ultimi 65 anni in grado di vincere tutte le sue prime tre partite casalinghe alla guida dei biancocelesti in Serie A, dopo Delio Rossi (che arrivò a quattro su quattro tra l’agosto e l’ottobre 2005).
2 - Igor Tudor è diventato il 2° allenatore negli ultimi 65 anni in grado di vincere tutte le sue prime tre partite casalinghe alla guida della Lazio in #SerieA, dopo Delio Rossi (che arrivò a quattro su quattro tra l’agosto e l’ottobre 2005). Ripartenza.#LazioVerona
Montipò 6,5 - Il migliore della formazione veneta. Nel primo tempo si fa notare per una respinta di piede su Isaksen, mentre nella ripresa compie altri due ottimi interventi per poi capitolare sul guizzo di Zaccagni.
Tchatchoua 6 - Soffre soprattutto in avvio, per poi prendere le misure agli avversari. In fase di spinta, si fa preferire rispetto a Cabal. Dal 78' Centonze sv.
Magnani 6 - Prova di buona solidità in mezzo all'area gialloblù, dove lascia poco agli attaccanti di Tudor più nel primo che nel secondo tempo.
Coppola 6 - Insieme a Magnani forma una coppia di grande affidabilità, che limita i pericoli dalle parti di Montipò. Più in sofferenza dopo l'intervallo, quando però sfiora anche il gol.
Cabal 6 - Insieme a Lazovic, garantisce una discreta copertura sulla corsia di sinistra. Pensa molto meno a spingere dalla sua parte.
Serdar 6 - Buon mastino del centrocampo, che fa da schermo davanti alla difesa fermando diverse azioni biancocelesti soprattutto nella prima parte di gara.
Folorunsho 5,5 - Dovrebbe garantire sia sostanza che qualità alla mediana, ma fatica abbastanza per quanto riguarda il secondo aspetto. Dall'86' Henry sv.
Noslin 5,5 - Con Lazovic arretrato per contrastare Isaksen, va sulla trequarti sinistra e dà un buonissimo contributo nel primo tempo per poi risultare decisamente più anonimo nella seconda frazione di gioco.
Mitrovic 5,5 - Giostra sulla trequarti, talvolta provando ad allargarsi ma senza giocate particolarmente efficaci negli ultimi metri. Dal 60' Duda 5,5 - Dovrebbe dare nuove soluzioni all'Hellas dalla metà campo in su, ma non riesce nel suo intento.
Lazovic 6 - Viene schierato in un ruolo più difensivo del solito, perché dalla sua parte imperversa Isaksen. Buon lavoro contro questo avversario. Dal 78' Bonazzoli sv.
Swiderski 5,5 - Non viene servito con grande continuità, ma quando gli capita un pallone invitante nel primo tempo lo spreca malamente. S'impegna per fare un po' di lavoro sporco. Dal 60' Suslov 5 - Impatto decisamente rivedibile sulla gara. Perde il pallone che dà il là all'azione finalizzata da Zaccagni.
Marco Baroni 6 - Nel primo tempo è bravo ad incartare la Lazio, sorprendendo con la scelta di sacrificare Lazovic su Isaksen. Ripresa invece troppo passiva, dove alla fine arriva la rete che porta alla sconfitta.
Mandas 6,5 - Si guadagna la pagnotta anche stasera, dimostrando di essere forse qualcosa in più di un vice-Provedel: nel finale un riflesso da gran portiere su una mischia in area.
Patric 6 - Tudor gli chiede di muove più velocemente il pallone ed è questa l'unica piccola macchia della sua gara. Insomma, è un po' impacciato col pallone tra i piedi, ma quand'è chiamato a fare il suo mestiere di difensore se la cava senza problemi.
Romagnoli 6,5 - Nel giorno in cui festeggia le 300 presenze in Serie A non sbaglia praticamente nulla. Tiene sempre l'avversario diretto, tenendo alta la concentrazione per tutto il match. Una garanzia.
Casale 6 - Oltre alle doti fisica, oggi mostra tutte le sue qualità nella lettura delle situazioni. Poi però becca un giallo, s'innervosisce e Tudor decide di non rischiare tirandolo fuori dalla mischia. Dal 61' Pedro 6 - Entra bene, colpisce un palo da punizione, l'atteggiamento è positivo.
Isaksen 5 - Gioca in un ruolo non suo, in cui non ha mai giocato, da esterno a tutta fascia. E, a quanto pare, non l'ha fatto ancora sua. Sciupa un paio di occasioni e sbaglia appoggi anche banali. Annebbiato. Dal 60' Zaccagni 7 - Matteo is back. Al rientro dall'infortunio alla caviglia, entra e cambia la partita. Secondo gol da ex all'Hellas Verona, quello che vale tre punti. Il titolo di MVP non può che essere suo.
Guendouzi 6,5 - Nel calcio di Tudor uno come lui ci sta a pennello, perché regge nei duelli e ha lo sguardo verticale, come piace al suo allenatore. Anche oggi riconquista e rifinitura immediata per i compagni riuscite più di una volta.
Kamada 7 - Un altro giocatore rispetto a quello visto con Sarri, più convinto, più consapevole, probabilmente anche sfruttato meglio. Dimostra sempre di essere in partita, nel finale alza il livello e diventa un fattore determinante in entrambe le fasi di gioco. Uomo-ovunque.
Marusic 6,5 - Su e giù sulla corsia senza tirare un attimo il fiato. Tudor disse di averlo convinto di essere un'ala e non un difensore. E così sembra. Anche se quando scala a braccetto dimostra di saper fare anche il difensore.
Felipe Anderson 6 - Stavolta comincia trequartista, più alto, e si accende meno che in altre partite, ma sullo 0-0 la palla-gol più grossa la crea lui, da solo, beccando la traversa. Bene quando passa di nuovo largo, facendo a tratti anche il terzino. Dall'89' Vecino s.v.
Luis Alberto 6,5 - Un po' mezzala, un po' centrocampista centrale, ma soprattutto tanto incursore. Non si contano gli inserimenti senza palla nell'area avversaria. Con uno di questi confeziona l'assist per l'1-0 di Zaccagni. Impreciso sotto porta, ma tutte le azioni della Lazio passano dai suoi piedi. Di classe. Dal 76' Hysaj s.v.
Castellanos 6 - Corre tanto, si sbatte per aiutare i compagni, fa la lotta con gli avversari. Ma anche qualche buona giocata di fino. Ha meno spazi che contro la Juventus, allora decide di abbassarsi di più e favorire le incursioni dei compagni. Dall'88' Immobile s.v.
Igor Tudor 7 - Eccezion fatta per il derby con la Roma, il suo percorso alla Lazio è stato netto. Quarta vittoria consecutiva, terza in campionato, sesto posto e speranze Champions League legittimate da un bel gioco verticale, diretto, sempre pericoloso per gli avversari. A un certo punto tiene in campo, tutti insieme, Zaccagni, Felipe Anderson, Pedro, Luis Alberto e Castellanos: il coraggio viene sempre premiato.
I fischi dei tifosi durante il match con la Salernitana - poi vinto 4-1 - sono un ricordo lontano. La Lazio si è rimessa in sesto, stavolta in via definitiva. Dopo due sconfitte con Juventus (in Coppa Italia) e nel derby con la Roma in campionato, i biancocelesti si sono ritrovati, trasformati e migliorati dalla cura Tudor. Contro l'Hellas Verona il gol di Zaccagni, al rientro dall'infortunio, vale la quarta vittoria consecutiva, la terza in campionato. E il sesto posto della classifica, con l'Atalanta scavalcata. E i capitolini possono sperare anche per la Champions League, con il quinto posto attualmente a tre punti.
Botta e risposta
Meno di quattro minuti e arriva il primo tiro della partita, di Guendouzi, che però spara fuori dal limite. La Lazio comunque tiene il pallino del gioco, fa girare il pallone e appena può verticalizza. L'Hellas Verona aspetta e prova a ripartire. Ci riesce anche in avvio, Noslin da fuori area calcia sul primo palo e spedisce di poco a lato. Poco dopo è Castellanos che prova a rendersi pericoloso, ma si alza la bandierina per fuorigioco. Tutto buono invece sulla grande occasione per Isaksen: su sviluppo d'angolo il danese si ritrova la palla sul destro, apre il piatto ma trova la risposta di Montipò.
Isaksen e Swiderski sciupano
Non c'è un attimo di respiro, si gioca parecchio in verticale sia da un lato che dall'altro. La chance più grande per la Lazio ce l'ha ancora Isaksen, su un pallone in profondità di Luis Alberto però sbaglia il controllo e la cestina. Stessa cosa fa sull'altro fronte del campo Swiderski: spizzata di Noslin, il polacco a porta sguarnita mastica la conclusione e non centra lo specchio della porta. Meglio la Lazio, ma il Verona tiene bene e si rende anche pericoloso. Bel primo tempo all'Olimpico.
La Lazio comincia a dominare
Nella ripresa la Lazio scende in campo con grande voglia di far gol e comincia ad aumentare i ritmi. Rispetto al primo tempo, oltre ad avere il pallino del gioco riesce a non concedere nulla al Verona. E fa male con le solite riconquiste e palle in verticale. Felipe Anderson colpisce la traversa, Luis Alberto dopo una bella azione corale spara clamorosamente fuori. I biancocelesti flirtano col gol, ma non arriva. E così Tudor si mette a trazione iper-offensiva mettendo dentro Zaccagni e Pedro per Isaksen e Casale.
Matteo is back
Ed è proprio il numero 20 l'uomo decisivo per Tudor. "Ci darà una mano", aveva detto il tecnico croato in conferenza stampa. E così Zaccagni entra e in meno di un quarto d'ora timbra il cartellino. E fa tutto lui, insieme a Luis Alberto: recupero a centrocampo, percussione, uno-due con lo spagnolo e battuta a rete perfetta dall'interno dell'area di rigore. Secondo gol da ex in questa stagione al Verona. Che si fa vedere una sola volta, dall'altro lato, impegnando Mandas con un colpo di testa di Coppola, su cui si supera il portiere. Ma è la Lazio a sfiorare il raddoppio con Pedro con un palo da calcio di punizione. Poco male, Tudor può gioire comunque: la Lazio si è rimessa in sesto.
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
27 APRILE 2024 Serie A TIM 2023/24 | Allo stadio 'Olimpico' la Lazio passa 1-0
Verona - Si è conclusa 1-0 Lazio-Hellas Verona, 34a giornata di Serie A TIM 2023/24.
Venendo alla cronaca, parte bene l’Hellas che al 5’ arriva al tiro grazie a Noslin, che servito da Cabal, controlla e calcia con il destro dai 20 metri, ma il suo tiro finisce a lato.
Pericolosa la Lazio al 18’. Su azione di calcio d’angolo la palla attraversa tutta l’area di rigore e arriva sui piedi di Isaksen che calcia di prima intenzione con il sinistro, sul tiro arriva però la respinta con i piedi di un attento Montipò.
Al 22’ si rende pericoloso Felipe Anderson che con un’iniziativa personale, il numero 7 biancoceleste si accentra dalla fascia sinistra verso l’area di rigore e calcia con l’interno destro, pronto Montipò che blocca il tiro.
Occasionissima Verona al 34’ con Noslin che di testa anticipa l’uscita di Mandas e appoggia il pallone per l’arrivo di Swiderski, che però di prima intenzione, con il sinistro, chiude troppo il tiro e calcia a lato.
Nella ripresa parte forte la Lazio che al 48’ colpisce la traversa con il potente tiro di destro, da fuori area, di Felipe Anderson, sul quale Montipò riesce ad arrivare con la punta delle dita.
Al 54’ è nuovamente pericolosa la Lazio. Castellanos recupera palla e manda in campo aperto Luis Alberto, che dopo un uno-due con Felipe Anderson, arriva al tiro con il destro, ma il pallone finisce alto sopra la traversa.
Ci prova l’Hellas in contropiede al 58’. Noslin porta palla nella metà campo avversaria, serve Swiderski che a sua volta innesca l’inserimento in area di Lazovic che arriva al tiro, ma il suo destro è troppo centrale per impensierire Mandas.
L’occasione per portarsi in vantaggio arriva al 66’ sui piedi di Pedro che servito in area da Kamada spedisce sul fondo con il destro davanti alla porta difesa da Montipò.
La squadra di casa ha un’altra occasione con Castellanos che viene servito molto bene in area da Guendouzi, ma sul suo tiro con il mancino arriva la grande risposta del numero 1 gialloblù che respinge.
Riesce a portarsi avanti la Lazio al 72’ con Zaccagni, che prima recupera palla a centrocampo, e dopo un uno-due con Luis Alberto riesce con il sinistro a spedire il pallone alle spalle di Montipò.
Risponde l’Hellas al 82’ che va vicino al pareggio con Coppola. Su calcio di punizione, battuto da Duda, il pallone viene messo in mezzo e dopo un tentativo di respinta della difesa trova la deviazione, con il corpo, del difensore gialloblù verso la porta avversaria, ma Mandas è reattivo e respinge.
Pochi minuti dopo, al 85’, la Lazio colpisce il palo con il tiro di mancino direttamente da punizione di Pedro, da posizione defilata sulla fascia sinistra.
All’ultimo minuto di recupero, al 90’+4’ arriva l’ultima occasione per l’Hellas con Henry che viene servito in area di rigore, ma il suo tiro con il destro finisce alto sopra la traversa.
Si conclude così la partita con il risultato di 1-0 a favore della Lazio.
Il prossimo impegno del Verona sarà quello di domenica 5 maggio (ore 15) quando i gialloblù ospiteranno al ‘Bentegodi’ la Fiorentina, match valido per la 35a giornata di Serie A TIM 2023/24.
LAZIO-HELLAS VERONA 1-0
Reti: 72' Zaccagni
LAZIO (3-4-2-1): Mandas; Patric, Romagnoli, Casale (dal 60' Pedro); Felipe Anderson (dall'86' Vecino), Guendouzi, Kamada, Marusic; Isaksen (dal 60' Zaccagni), Luis Alberto (dal 76' Hysaj); Castellanos (dall'86' Immobile)
A disposizione: Sepe, Renzetti, Pellegrini, Gonzalez, Lazzari, Cataldi, Rovella
Allenatore: Igor Tudor
Verona - Al 'Sinergy Stadium' é terminata 1-3 Hellas Verona-Genoa, 31a giornata della Primavera 1 TIM 2023/24.
Venendo alla cronaca, primo tempo di sostanziale equilibrio, con l’Hellas che riesce a rendersi pericoloso verso il finale di tempo.
Dopo alcune buone iniziative la vera palla gol per il Verona arriva al 38’ con Ajayi che riceva palla in area di rigore, fa da sponda per l’arrivo di Cisse che ha tutto lo spazio per calciare di destro verso la porta del Genoa, ma il suo tiro finisce di poco alto sopra la traversa.
Nella ripresa, parte fortissimo l’Hellas che ha più occasioni ravvicinate. Al 47’ è Agbonifo, servito da Calabrese, a presentarsi in area di rigore e a calciare forte con il destro da buona posizione, ma il suo tiro finisce alto. Solamente un minuto più tardi è D’Agostino a impensierire Calvani con un gran tiro dai 20 metri con il destro, ma questa volta il numero 1 del Genoa compie una grande parata.
A passare in vantaggio sono però gli ospiti che al 53’ trovano la via del gol. Prima un tiro dal cuore dell’area di Papadopoulos trova il palo, ma il pallone torna proprio sui piedi del 74 del Genoa che ha così una seconda chance. Su questo secondo tiro il pallone finisce in rete grazie anche alla deviazione decisiva del compagno di squadra Parravicini.
Passano pochi minuti e al 55’ l’Hellas ha la possibilità di pareggiare su calcio di rigore. Cisse si presenta dagli 11 metri e calcia basso e teso cercando l’angolo di sinistra, ma Calvani con un gran guizzo riesce a parare.
Il pareggio del Verona però non si fa attendere molto. Al 66’ è Ajayi a riuscire a girare in rete di testa un bel calcio d’angolo battuto da Agbonifo.
Al 83’ trova nuovamente il vantaggio il Genoa grazie a Sarpa, che servito molto bene da Ekhator, ha tutto il tempo per accentrarsi dalla sinistra e con il destro mettere il pallone alle spalle di Toniolo.
Al 88’ trova anche il terzo gol la squadra ospite grazie al contropiede di Venturino che recupera palla, entra in area di rigore, e serve Papadopoulos tutto libero, che deve solo appoggiare alle spalle di Toniolo.
Dopo 4 minuti di recupero finisce così la partita, con il risultato di 1-3 a favore del Genoa.
Il prossimo impegno del Verona sarà quello di sabato 4 maggio (ore 15) quando i gialloblù saranno ospiti dell’Inter, match valido per la 32a giornata del campionato di Primavera 1 TIM 2023/24.
LA CRONACA
1' Fischio d'inizio al 'Sinergy Stadium'. Forza Ragazzi!
19' Primo tiro in porta per il Verona con Cisse, che si incarica del calcio di punizione dai 25 metri e calcia con il destro, il suo tiro però, smorzato dalla barriera, è facile da bloccare per Calvani.
35' Verona in avanti con Agbonifo che sfonda sulla fascia destra ed entra in area, mette la palla forte e tesa in mezzo ma la difesa respinge. Sul pallone vagante al limite dell'area arriva Cisse che calcia di prima intenzione con il destro, ma anche il suo tiro è respinto da un difensore in calcio d'angolo.
38' Eccola la prima vera palla gol per l'Hellas. Ajayi riceva il pallone in area, fa da sponda perfettamente per l'arrivo da dietro di Cisse, che con il destro ha tutto lo spazio per calciare in porta, ma il suo tiro finisce di poco alto sopra la traversa.
45'+1' Finisce qui il primo tempo con il risultato di 0-0.
46' Inizia ora il secondo tempo. Dai Verona!
47' Subito Hellas pericoloso. Calabrese avanza e imbuca per Agbonifo che supera l'avversario e calcia con il destro da dentro l'area, ma anche il suo tiro finisce alto sopra la traversa.
48' Ancora Verona, questa volta con D'Agostino che calcia dai 20 metri da un po' defilato sulla sinistra con il destro, il suo tiro finirebbe sotto l'incrocio ma Calvani compie una grande parata e mette in angolo.
53' GOL. Segna il Genoa con Parravicini che è l'ultimo a toccare sul tiro di Papadopoulos diretto in porta. Passano in vantaggio gli ospiti.
55' Calcio di rigore per l'Hellas, guadagnato da Agbonifo che viene steso in area. Sul dischetto si presenta Cisse che calcia forte e basso verso l'angolo di sinistra ma Calvani compie una grande parata inchiodando il risultato sullo 0-1.
66' RETEEEEEEE. AJAYIIIIIII. Calcio d'angolo battuto da Agbonifo che trova la testa del proprio numero 14, bravo a saltare più in alto di tutti e a battere Calvani.
80' Pericoloso il Genoa. Arboscello colpisce di testa dal cuore dell'area su cross di Sarpa, ma Toniolo si allunga e mette in angolo.
83' GOL. Trova nuovamente il vantaggio il Genoa, con Ekhator che d'esterno trova Sarpa libero sulla sinistra, che ha tutto il tempo per puntare la porta e mettere alle spalle di Toniolo con il destro.
88' GOL. Terza rete del Genoa con Papadopoulos che deve solo mettere in rete un passaggio di Venturino sceso sulla fascia destra su un'azione di contropiede.
90'+4' Finisce qui la partita con il risultato di 1-3 a favore degli ospiti.
Si comunica che, in data 26 aprile 2024, la Procura di Bologna ha disposto la revoca del sequestro preventivo dell’intera partecipazione della società Hellas Verona F.C. s.p.a. e la conseguente restituzione della partecipazione all’avente diritto Star Ball s.p.a. di Maurizio Setti.
La revoca del sequestro preventivo è conseguente al verificarsi dei presupposti per la chiusura del fallimento H23, in seguito agli accordi conclusi tra le società di Maurizio Setti e le società Delta, Lonestar e Santa Benessere. Gli accordi erano stati raggiunti con l’assistenza dello studio Unilegal di Verona, con i partners avv. Antonella Benedetti e avv. Paolo Pasetto, per Maurizio Setti e le sue società, e dello Studio Legale Gratteri di Roma, con l’avv. Luca Gratteri e l’avv. Silvia Di Cesare, per le società Delta, Lonestar e Santa Benessere.
Maurizio Setti e le sue società ringraziano anche il pool dei loro legali (prof. avv. Vittorio Manes di Bologna, avv. Fabio Lattanzi di Roma, avv. Nicola Avanzi e avv. Paolo Pasetto di Verona) per l’efficace difesa svolta nel procedimento penale cautelare, ora concluso con la revoca del sequestro preventivo.
FONTE: HellasVerona.it
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Potevo tifare mille squadre, o magari quelle che tifano tutti. E invece tu mi hai fatto gialloblù.