#JuventusVerona + - =
RECAP & IMPRESSIONI
Il VERONA parte pressando altissimo come di consueto ma al primo errore la JUVENTUS è già in vantaggio al 13°: CASALE di testa libera male, DYBALA lancia in verticale per VLAHOVIC che affronta con un pallonetto l'uscita disperata di MONTIPÒ e deposita in rete la sua prima marcatura in bianconero.
I gialloblù (anche oggi i verde-AVELLINO) provano ad attaccare ma sbattono contro la superiore tecnica degli uomini di ALLEGRI che gestisono palla al meglio e, soprattutto, contro l'assenza di CAPRARI che sulla catena di sinistra è stato fino a qui (e nell'ultimo mese più che mai) ingranaggio imprescindibile.
Dopo un paio i tuffi alla ricerca di un penalty inesistente, VLAHOVIC avrebbe la possibilità di raddoppiare ma incredibilmente, ad un passo dalla porta, riesce ad allargare a lato dopo aver anticipato GÜNTER.
Per l'HELLAS nessun tiro nello specchio della porta nella prima metà di gara.
Nella ripresa mister TUDOR si gioca la carta BESSA a dare più dinamicità alla manovra gialloblù e la mossa sembra funzionare per il VERONA che nei primi cinque minuti crea più di quanto aveva creato nel primo tempo ma è un fuoco di paglia, la JUVENTUS gestisce e al 61° trova il raddoppio: MORATA cavalca nella voragine lasciata dal VERONA in mezzo al campo poi tocca a destra per il liberissimo ZAKARIA che trova il facile raddoppio a tu per tu con MONTIPÒ con un diagonale che s'infila nell'angolino...
Match virtualmente chiuso nonostante gli ingressi di KALINIĆ, RETSOS, ŠUTALO e pure PRASZELIK che non cambiano la deriva ormai decisa.
Regalare in un colpo solo CAPRARI, SIMEONE e FARAONI allo Stadium ad una squadra della qualità della JUVENTUS, perdipiù in una partita come questa dove l'attesa e l'entusismo per il nuovo bomber VLAHOVIC sono alle stelle, è semplicemente troppo per un VERONA magari anche organizzato ma che, contro una delle miglior difese del campionato, ha fatto quanto poteva senza trovare mai un'occasione degna di questo nome.
Le combinazioni sulla catena di sinistra, orfane dell'ex SAMPDORIA, intristiscono anche LAZOVIĆ che più volte non sembra saper cosa fare una volta arrivato sul fondo con la palla perchè il cross in mezzo è sempre preda delle torri juventine mentre le (rare) conlcusioni dal limite sono del tutto imprecise.
Se a questo uniamo anche la giornata bigia da parte di BARÁK (forse anche lui soffre la mancanza di CAPRARI col quale trovava un'ottima sponda) otteniamo la scarsa qualità offensiva odierna da parte dei gialloblù che, oggettivamente, non potevano fare di più; testa già all'UDINESE Domenica prossima.
Radiografia del Gol gialloblù 2021-22 | ||||
Giocatore | Coppa | Campionato | Totale | |
SIMEONE | 0 | 12 | 12 | |
BARÁK | 0 | 8 | 8 | |
CAPRARI | 0 | 8 | 8 | |
KALINIĆ | 0 | 4 | 4 | |
ZACCAGNI | 0 | 2 | 2 | |
FARAONI | 0 | 2 | 2 | |
TAMÈZE | 0 | 2 | 2 | |
ILIĆ | 1 | 1 | 2 | |
LAZOVIĆ | 1 | 1 | 2 | |
BESSA | 0 | 1 | 1 | |
LASAGNA | 0 | 1 | 1 | |
GÜNTER | 1 | 0 | 1 | |
CANCELLIERI | 1 | 0 | 1 | |
RAGUSA | 1 | 0 | 1 |
LA PARTITA
Mister ALLEGRI spedisce subito in campo i nuovi acquisti ZAKARIA e VLAHOVIC rispettivamente in mediana e in attacco, il convalescente BONUCCI parte dalla panchina mentre al centro della difesa tocca a DE LIGT e CHIELLINI.
DYBALA e MORATA nel tridente col nuovo acquisto dalla FIORENTINA in quello che sarà un 4-3-3 con La Joia che partirà spesso dalla posizione di trequarti destra.
Gravi i forfait di FARAONI (trauma distrattivo coscia destra) e CAPRARI (distorsione caviglia sinistra) per mister TUDOR che conferma il 3-4-2-1 con DEPAOLI esterno destro, ILIĆ e VELOSO a spartirsi il centrocampo e TAMÈZE qualche metro più avanti a dar manforte a BARÁK.
Squalificato SIMEONE è LASAGNA titolare al centro dell'attacco.
Serata fredda, umida e nebbiosa allo Stadium di Torino, si parte agli ordini del signor Luca Massimi della sezione AIA di Termoli.
PRIMO TEMPO
7° DYBALA libera col tacco l'affondo di RABIOT, palla a VLAHOVIC che, dal limite in zona centrale destra, spara in porta scaldando i guantoni a MONTIPÒ, palla a lato.
12° LAZOVIĆ la mette nel cuore dell'area dopo un rapido dribbling e sulla ribattuta ci prova TAMÈZE che spara a lato.
13° CASALE di testa libera male, DYBALA lancia in verticale per VLAHOVIC che affronta con un pallonetto l'uscita disperata di MONTIPÒ e deposita in rete la sua prima marcatura in bianconero.
17° DEPAOLI trattiene RABIOT che gli sfugge: Primo cartellino giallo estratto dal signor Massimi.
23° GÜNTER salta alla ricerca di un pallone DANILO con un'ancata lo sbilancia in maniera evidente, l'arbitro dice che va tutto bene...
28° VLAHOVIC giù in area tra GÜNTER e DEPAOLI, il signor Massimi consulta il VAR ma conferma la regolarità dell'azione.
29° LAZOVIĆ dal limite: palla sopra la traversa.
32° DE SCIGLIO dal vertice destro sul primo palo: Palla a lato.
37° DYBALA serve a destra MORATA che supera CECCHERINI e affonda, palla al centro dove VLAHOVIC anticipa GÜNTER ma fortunatamente la allarga troppo ad un passo dalla porta!
43° Rapido scambio LAZOVIĆ-LASAGNA-LAZOVIĆ ma Darko dal limite in zona centrale non riesce a controllare bene e cicca la conclusione che finisce a lato.
45°+1 Il signor Massimi termina il primo tempo.
SECONDO TEMPO
46° BESSA da il cambio a VELOSO nelle fila scaligere.
48° BESSA affonda per LASAGNA che si fionda sulla palla e da posizione decentrata riesce pure a tirare su SZCZESNY che ribatte sul fondo.
51° LAZOVIĆ supera DANILO e con un tiro cross dalla fascia mancina per poco non inganna SZCZESNY che riesce a metterla fuori con la punta delle dita...
58° Dopo uno scambio veloce con LAZOVIĆ TAMÈZE, va alla conclusione di controbalzo da fuori area ma non inquadra lo specchio. MORATA stende DEPAOLI, il signor Massimi estrae il cartellino giallo per l'attaccante spagnolo.
61° MORATA cavalca nella voragine lasciata dal VERONA in mezzo al campo poi tocca a destra per il liberissimo ZAKARIA che trova il facile raddoppio a tu per tu con MONTIPÒ con un diagonale che s'infila nell'angolino...
64° DANILO in area serve col tacco DYBALA che dall'angolino destro dell'area piccola cerca il 3 a 0 ma MONTIPÒ dice di no. Sul successivo calcio d'angolo DYBALA cerca ancora il gol direttamente dalla bandierina ma il portiere scaligero non si fa sorprendere.
RABIOT con un dribbling a rientrae su TAMÈZE va alla conclusione da fuori area: MONTIPÒ la smanaccia a lato.
72° Doppio cambio HELLAS: BARÁK fa spazio a KALINIĆ mentre CECCHERINI lascia il posto a RETSOS che esordisce in maglia scaligera.
74° Cambia anche la JUVENTUS: CHIELLINI lascia la fascia a DYBALA e fa spazio a RUGANI, ma deve uscire anche il fantasista argentino per CUADRADO.
78° CUADRADO da sinistra la mette sul primo palo dove VLAHOVIC in spaccata arriva con un pizzico di ritardo...
82° LAZOVIĆ da sinistra con l'ennesimo tiro-cross che SZCZESNY smanaccia fuori anticipando di un soffio LASAGNA.
83° Tocca all'ex gialloblù KEAN e MCKENNIE, fuori ZAKARIA e MORATA (che esce tra gli applausi).
84° Altro doppio cambio anche per l'HELLAS: ŠUTALO al posto di CASALE e ILIĆ per PRASZELIK anche lui all'esordio in gialloblù.
87° VLAHOVIC punta GÜNTER, temporeggia, poi dal limite prova la conclusione ma è debole, centrale e facile per MONTIPÒ.
88° PRASZELIK dal limite prova la conclusione deviata sul fondo.
89° BESSA al limite da destra per il liberissimo LAZOVIĆ che si divora una bella occasione ciabattando sul fondo...
90° MCKENNIE dal limite cerca il primo palo: MONTIPÒ riesce a deviare a lato!
90°+1 KEAN dal limite dopo un dribbling su RETSOS prova il diagonale che finisce a lato.
90°+4 Il signor Massimi fischia tre volte, la JUVENTUS vince 2 a 0 e supera l'ATALANTA al 4° posto.
VOTI
- MONTIPÒ Forse è un pizzico indeciso nell'uscita su VLAHOVIC in occasione del gol subito al 13° ma in quell'occasione è molto bravo l'attaccante che non lascia scampo al guardapali scaligero. Bravo al 64° su DYBALA e su un altro paio di interventi con cui nega il tris agli avversari 6+
- CECCHERINI Schierato a destra deve vedersela con MORATA che per la verità gli sfugge solo al 37° ma per il resto della partita Federico controlla bene lo spagnolo. 6 (gli da il cambio RETSOS al 72°: Un finale a partita decisa, giusto per 'assaggiare' il gialloblù Non giudicabile)
- GÜNTER Gran brutto cliente VLAHOVIC ma con un po' di mestiere Koray non sfigura; tagliato fuori dall'errore di CASALE in occasione del primo vantaggio juventino non può fare altro che inseguire VALHOVIC e vederlo scavalcare MONTIPÒ con un delizioso pallonetto 6
- CASALE Errato passaggio indietro a TAMÈZE sulla trequarti al 9°. Concede a DYBALA un solo vantaggio al 13° ma è sufficiente perchè 'La Joya' capitalizzi al massimo l'errato colpo di testa a liberare del difensore di Negrar con un assist perfetto per VLAHOVIC 5,5 (gli da il cambio ŠUTALO all'84°: Non giudicabile)
- DEPAOLI Ammonito al 17° spende bene il cartellino su RABIOT. Un solo traversone nel primo tempo e nel secondo nemmeno quello: Deve prendere ancora confidenza con gli schemi del mister e deve farlo quando FARAONI non c'è... 5+
- ILIĆ Parte spesso da dietro e in fase difensiva si fa anche apprezzare ma ancora una volta l'esperimento del doppio regista con Miguel non pare funzionare nel primo tempo meglio in coppia con BESSA quando esce VELOSO ma nulla di trascendentale beninteso 5,5 (gli da il cambio PRASZELIK all'84°: Pochi minuti, un paio di spunti interessanti quando la guardia della JUVE è ormai bassa... Il talento sembra esserci: Non giudicabile)
- VELOSO Brutta palla persa sulla trequarti sulla pressione di DYBALA al 21°, recupera DEPAOLI. Soffre tantissimo ZAKARIA e risulta anche meno dinamico del solito, tanto che TUDOR lo toglie alla fine del primo tempo 5 (gli da il cambio BESSA al 46°: Parte benissimo creando in 5 minuti più di quanto fatto dal portoghese nel primo tempo, poi si arrende alla superiorità degli avversari 6)
- LAZOVIĆ 33° Darko con un tocco a cercare CAPRARI che non c'è... Palla fuori. Il migliore dei gialloblù in campo stasera anche se all'82° si divora, forse per stanchezza, la più bella occasione del match per il VERONA 6,5
- BARÁK Bellissimo al 45° il dribbling col cucchiaio sulla linea laterale e il passaggio a LAZOVIĆ. In generale soffre forse oltremodo la mancanza di CAPRARI che al fianco sa creargli spazio 5,5 (gli da il cambio KALINIĆ al 72°: Ultimo spezzone di partita con la maglia scaligera prima dell'ufficialità della rescissione di stamane; buona fortuna Kale! Non giudicabile)
- TAMÈZE Sulla trequarti si perde un po' anche se combatte su ogni pallone, prova un paio di conclusioni da fuori area sulle quali è forse lui il primo a non credere... 6
- LASAGNA Nella testa di TUDOR doveva sfuggire alla retroguardia bianconera o comunque tenere occupati i difensori di casa con le sue puntate ma in realtà non ci riesce mai e solo al 48° ha la possibilità di tirare in porta (da posizione peraltro impossibile) 5+
- TUDOR Senza CAPRARI, FARAONI e SIMEONE non poteva fare di più anche se la scelta di alzare TAMEZE ed inserire BESSA solo nel secondo tempo sono forse discutibili (da fuori) 6
DICONO + - =
Mister ALLEGRI tecnico della JUVENTUS «La partita è stata tosta contro una squadra che corre molto. Abbiamo approcciato bene, c'è stata disponibilità da parte di tutti, sono contento della prestazione, ma bisogna rimanere calmi e sereni perché il cammino è lungo e oggi era importante vincere, perché sarebbe stato un peccato non sfruttare questo entusiasmo. Volevo fare i complimenti al Verona perché ha giocato una partita di sostanza ed è stata fondamentale voglia di sacrificarsi di tutti, in particolare i tre davanti. Sono davvero contento della prestazione di tutti i ragazzi, adesso concentriamoci sulle prossime gare: giovedì c'è la Coppa Italia, poi si va a Bergamo per una partita importante» Juventus.com
Mister TUDOR «Credo che la squadra questa sera abbia disputato una buona gara, ma penso anche che contro un avversario difficile come la Juventus - che in questo momento sta vivendo un ottimo momento di forma e ha entusiasmo - sarebbe servita una grande gara per riuscire ad ottenere punti. In fase offensiva questa sera siamo stati meno pericolosi ed incisivi rispetto ad altre partite, non riuscendo a concretizzare le occasioni create. La Juventus è stata brava ad approfittare di due nostri errori nei momenti dei gol. Anche senza alcuni titolari, chi è sceso in campo ha lottato per tutti i 90 minuti, provando a mettere in difficoltà la Juve sino al fischio finale. I due nuovi innesti arrivati dal mercato? Retsos e Praszelik sono due buoni giocatori, sono contento del loro arrivo. Penso che entrambi daranno un valido contributo da qui sino al termine della stagione» HellasVerona.it
Koray GÜNTER «...Abbiamo giocato contro un avversario difficile. Abbiamo fatto una prestazione ‘giusta’, ci è mancata un po' di cattiveria in zona offensiva, ma abbiamo fatto cose buone per buona parte della gara. Stiamo crescendo, e possiamo continuare a farlo. Fisicamente stiamo bene e questo è importante per il tipo di gioco che facciamo. Per arrivare pronti al weekend ci prepariamo tutta la settimana, perché la fisicità ci aiuta anche sul piano tattico. Il ritorno dei tifosi? E' bellissimo vederli, si fanno sempre sentire e ci sono vicino, siamo molto fortunati e ringrazio tutti quelli che sono venuti fin qui oggi. Spero potremo regalargli punti già dalla prossima sfida in casa» HellasVerona.it
Esordio in bianconero con gol per Dusan VLAHOVIC «Era importantissimo vincere questa partita, dopo la sosta è sempre difficile soprattutto dal punto di vista mentale. Noi abbiamo avuto il giusto approccio e siamo riusciti a fare la cosa più importante: vincere. Io devo ringraziare i miei compagni e il mister per l'accoglienza, mi hanno aiutato tanto in questi giorni e anche io sto cercando di capire prima possibile come funzionano le cose, devo continuare così per migliorare. Quello che contava e quello, però, lo ripeto, era vincere oggi. Il Mister mi ha detto di stare calmo e sono contento dell'accoglienza. Obiettivi? La Juve punta sempre al massimo e io sono qui per dare il mio contributo» Juventus.com
Grande prestazione per Alvaro MORATA applaudito dai tifosi dello 'Stadium' alla sostituzione «Sono contento della gara di oggi, abbiamo ritrovato quelle sensazioni e quella carica che ci erano un po' mancate. Il Mister e la società mi hanno fatto sentire la loro fiducia e credo sia una cosa fondamentale, mi ha fatto molto piacere anche sentire l'affetto dei tifosi. Sono felice per i tre punti, per come abbiamo giocato e per la solidità che abbiamo mostrato oggi. Sono contento dell'arrivo di Dušan, è un grandissimo giocatore, sa fare tutto e ci troviamo bene» Juventus.com
Kevin RÜEGG si presenta al LUGANO parlando a EcoDelloSport.ch «I primi contatti con la società risalgono all’estate scorsa. Allora però non me la sentivo di lasciare l’Hellas. Volevo continuare a giocarmela... Italia parentesi amara? Alcuni infortuni di troppo hanno inciso negativamente sulle mie prestazioni. L’ambiente e le relazioni personali erano buone, ma non sono stato in condizione di rendere al meglio. Ora, nonostante sia l’ultimo arrivato, voglio ritagliarmi un ruolo importante in squadra da subito. La selezione rossocrociata non è ancora nella mia testa, non è una priorità. Lo ripeto. La cosa più importante è ritornare a giocare con continuità. Fornendo un contributo concreto alla causa del Lugano» TuttoMercatoWeb
LE ALTRE DI A + - =
Negli anticipi di Venerdì: La ROMA non riesce ad andare oltre allo 0 a 0 all'Olimpico contro il GENOA mentre nel derby della Madonnina trionfa il MILAN di rimonta con la doppietta di GIROUD in 3 minuti che ribalta l'iniziale vantaggio di PERISIC.
Al 'Franchi' di Firenze crollo verticale della FIORENTINA che ne busca 3 dalla LAZIO.
Nel pomeriggio di oggi altro rumoroso tonfo interno è quello dell'ATALANTA che in 10 cede al CAGLIARI, vittoria esterna anche per il NAPOLI che va a vincere per 2 a 0 sul campo del VENEZIA.
Poker della SAMPDORIA sul malcapitato SASSUOLO e 2 a 0 dell'UDINESE sul TORINO.
0 a 0 al Dall'Ara tra BOLOGNA ed EMPOLI.
Domani alle 20.45 SALERNITANA-SPEZIA chiuderanno la 24esima giornata.
Corrent: "Questa squadra ha una grande forza d'animo, orgoglioso dei ragazzi e vittoria meritata" | Calabrese: "Gol pesante ed emozione incredibile, essere tifoso gialloblù mi dà ancora più forza" |
ALTRE NEWS IN ALLEGATO + - =
Nazionali gialloblù: Giovani campioncini crescono! GHILARDI e TERRACIANO convocati nell'ITALIA Under 19. Il CAMERUN di HONGLA si ferma in semifinale di Coppa d'Africa contro l'EGITTO che la spunta ai rigori per 3 a 1 ma nella finalina di ieri contro il BURKINA FASO con Martin in panchina, gli indomabili leoni recuperano tre gol agli avversari e la spuntano ai rigori conquistando il bronzo!
#Primavera1: Vittoria all'ultimo respiro per l'Under 19 scaligera contro i pari età del NAPOLI al Tavellin! Il VERONA era passato in vantaggio ad inizio ripresa con la girata di testa sottomisura di YEBOAH ma era stato poi raggiunto da AMBROSINO. Al 98° scoccato però, l'atterramento in area campana di PIEROBON portava al penalty e alla perfetta conclusione di CALABRESE che regalava ai gialloblù la meritata vittoria cercata fino all'ultimo secondo.
#CalcioMercato: Affare CHUKWUANI? Damiano Conati di HellasNews.it fa chiarezza 'Classe 2003 danese in crescita che ha svolto un periodo di prova a Verona e dovrebbe tornare a Marzo... Potrebbe essere un colpaccio a parametro zero oppure anche no; comunque non ha firmato coi gialloblù e semmai se ne riparlerà a Giugno' (tutti i particolari come sempre nel post B/=\S dedicato al #Calciomercato).
SOCIAL & RASSEGNA STAMPA + - =
Traduzione dal serbocroato all'italiano a cura di Google Traduttore
BENTORNATO A CASA: NIKOLA KALINIC È DI NUOVO UN NOVE BIANCO!
6/2/2022 - 00:05
Prima squadra
L'HNK Hajduk può confermare con grande soddisfazione che la nostra prima squadra nel proseguimento della stagione sarà più forte per Nikola Kalinic , che torna al Poljud dopo più di 12 anni e riprende il suo numero 9! Nikola arriva all'Hajduk all'età di 34 anni come free agent dopo aver rescisso il contratto con l'Hellas Verona.
Kalinic è il figlio di Hajduk, ha superato tutte le categorie di età della nostra Academy ed è diventato uno dei suoi prodotti più riconoscibili nella storia recente del Club. Ha giocato un totale di 79 partite ufficiali per la prima squadra dei Bianchi e ha segnato 44 gol. Nella stagione 2007/2008 ha segnato 17 gol e nella stagione successiva ha segnato 15 gol. Ha lasciato il Poljud nel 2009 con un trasferimento da record all'inglese Blackburn. Nella sua ricca carriera, ha giocato per il Dnipro ucraino, poi per i primi campionati italiani Fiorentina, Milan e Roma, e per l'Atletico Madrid spagnolo. Nella sua carriera, ha segnato oltre 170 gol in partite ufficiali e registrato oltre 50 assist per i suoi compagni di squadra.
- Sappiamo tutti molto bene che tipo di giocatore di calcio affermato è, ha giocato per alcuni dei più grandi club del mondo nei campionati più forti al più alto livello di qualità calcistica. Fin dal primo momento delle trattative, abbiamo visto la sua determinazione e il suo interesse a tornare, così come il suo desiderio di far parte del nostro progetto per creare un Hajduk forte. Nikola sta tornando nel suo club, pieno di motivazioni per aiutarci nella lotta per i trofei. Questo dice abbastanza su che tipo di persona è, perché nonostante le offerte più generose e l'opportunità di rimanere in Italia, ha scelto di tornare a casa sua. Il suo aspetto, la sua personalità e, alla fine, la cosa più importante, ovvero la qualità del calcio, porteranno molto alla nostra squadra. Non solo in termini di calcio, ma anche in termini di modelli di comportamento,
Nikola non ha nascosto la sua soddisfazione per il ritorno in maglia bianca.
- Il ritorno all'Hajduk è un momento speciale della mia vita. Ho firmato contratti con molti club, grandi club, ho giocato per loro, ma l'Hajduk è il più grande per tutti noi che siamo cresciuti qui e ci siamo emotivamente attaccati. È qui che sono cresciuto, è lì che ho ottenuto la mia affermazione calcistica, alla fine è qui che sono nato ed è qui che è la mia gente. Farò del mio meglio per rallegrare tutti coloro che respirano per l'Hajduk e conservare questo momento e l'emozione che regna intorno al club il più a lungo possibile - ha detto Kalinic.
La presentazione ufficiale di Nikola Kalinic sarà martedì alle 12 in una conferenza stampa che si terrà a Poljud.
Nicola, bentornato a casa! Vi auguriamo buona fortuna e successo con la maglia bianca!
FONTE: Hajduk.hr
NEWS
Juve Verona, sfottò dei tifosi veneti a fine gara: «Vincerete il tricolor»
Juve Verona si conclude con i cori dei tifosi gialloblù all’indirizzo di quelli juventini. Lo sfottò dei sostenitori ospiti
Pubblicato il 6 Febbraio 2022 Di Redazione JuventusNews24
La Juve supera per 2-0 il Verona grazie ai gol di Vlahovic e Zakaria e si porta momentaneamente al quarto posto in classifica. Una posizione quindi ben lontana dal primo posto e, su questo, hanno scherzato i tifosi ospiti.
Sfottò dopo il triplice fischio all’indirizzo dei bianconeri, con i veneti che hanno ribadito di come, quest’anno, lo scudetto non andrà a Torino.
FONTE: JuventusNews24.com
JUVE-VERONA 2-0
Serie A, Juve-Verona 2-0: Vlahovic e Zakaria lasciano subito il segno
Allo Stadium i bianconeri vincono grazie ai gol dei nuovi acquisti e salgono al quarto posto
06 febbraio 2022
La Juve targata Vlahovic inizia nel migliore dei modi. Nel posticipo della 24.ma giornata di Serie A la squadra di Allegri batte 2-0 il Verona e sale al quarto posto approfittando del passo falso dell'Atalanta. All'Allianz Stadium i riflettori sono tutti per i nuovi arrivati dal mercato, subito grandi protagonisti. Nel primo tempo Vlahovic (13') sblocca il match battendo Montipò con un pallonetto preciso, poi nella ripresa Zakaria (61') raddoppia i conti su perfetto assist di Morata e chiude la gara.
LA PARTITA
Dopo il mercato, la Juve risponde presente per la corsa Champions. E lo fa proprio grazie ai due nuovi arrivati Vlahovic e Zakaria. Dettaglio che non può essere una casualità. Al netto dei gol che hanno deciso la gara, contro l'Hellas si è vista infatti una Juve diversa. Più dinamica, aggressiva e coraggiosa. Merito dei nuovi innesti, certo. Ma anche di un atteggiamento differente, dinamiche di gioco più imprevedibili e voglia di aggredire, pressare e recuperare palla con cattiveria. Aspetti che finora si erano visti solo a tratti e che non hanno lasciato scampo a un Hellas meno tonico, ordinato e brillante del solito.
A caccia di punti per la corsa Champions e di un nuovo assetto per dare la svolta alla stagione, allo Stadium Allegri getta subito nella mischia i nuovi arrivati Vlahovic e Zakaria e disegna un 4-3-3 a trazione anteriore con Dybala e Morata a completare il reparto avanzato e Arthur e Rabiot in cabina di regia insieme all'ex 'Gladbach. Senza Faraoni, Simeone e Caprari, Tudor invece si affida a Lasagna in attacco e infoltisce la mediana. Scelta che nei primi minuti imbriglia la manovra bianconera e blocca il match a centrocampo. Da una parte tocca ad Arthur gestire il traffico e impostare, dall'altra sono invece Ilic e Veloso a interrompere il gioco e a cercare Barak e Tameze tra le linee. Dopo un gran colpo di tacco di Dybala in uscita, Vlahovic testa i riflessi di Montipò con un sinistro potente, poi alla seconda azione la Juve passa in vantaggio e si gusta il suo nuovo bomber. A rompere l'equilibrio, manco a dirlo, ci pensa infatti DV7 con un pallonetto preciso su assist di Dybala. Tocco che mette subito in chiaro la voglia di Vlahovic di partire col piede giusto a Torino e di prendersi la Juve sulle spalle. Anche da un punto di vista del gioco, del resto, la presenza di Dusan al centro dell'attacco bianconero consente agli uomini di Allegri di appoggiarsi in verticale con sicurezza e di sfruttare gli inserimenti a rimorchio di Morata e Dybala e la spinta degli esterni. Tema tattico che, insieme al dinamismo e alla garra di Zakaria in mediana, costringe il Verona ad arretrare e a subire la maggior fisicità e qualità del palleggio bianconero. Massimi lascia correre su un contatto in area tra Vlahovic e Gunter, poi De Sciglio ci prova da lontano e Dusan fallisce il raddoppio di destro dopo un gran cross di Morata.
La ripresa si apre con l'ingresso in campo di Bessa al posto di Veloso e con l'Hellas più aggressivo dalla parte di Lazovic. Szczesny para un sinistro di Lasagna, poi Chiellini sbroglia una situazione pericolosa. Occasioni che tengono vivo il match e costringono la Juve ad abbassarsi e a guardarsi le spalle serrando le linee e impostando la gara sulle verticalizzazioni rapide. Tameze ci prova da lontano, ma spara alto. Poi Chiellini mura un tiro di Barak e la Juve raddoppia i conti con Zakaria sfruttando alla perfezione una ripartenza micidiale e un assist perfetto di Morata. Gol che consente ai bianconeri di riprendere in mano la gara e sfruttare al meglio l'inerzia del match. In controllo, la Juve gira a mille e spinge. Montipò nega il tris a Dybala dopo un gran colpo di tacco in area di Danilo, poi disinnesca un sinistro velenoso di Rabiot e Vlahovic sfiora la doppietta in un paio di occasioni. Nel finale poi c'è spazio solo per gli ultimi cambi e le ultime emozioni. Montipò ferma un sinistro di McKennie, poi Kean fa tutto bene ma spedisce a lato un bel diagonale di destro. La Juve archivia la pratica Hellas nel segno di Vlahovic e Zakaria e, dopo i colpi sul mercato, lancia un messaggio forte e chiaro alle big della Serie A in chiave Champions League.
LE PAGELLE
Vlahovic 7: si piazza al centro dell'attacco facendo a sportellate, dando un punto di riferimento alla manovra bianconera e liberando la fantasia e il dinamismo di Dybala e Morata. Fisicità, personalità e potenza al servizio della squadra. Ci impiega 13' a sbloccare la gara e a prendersi la Juve sulle spalle. Già ottimo il feeling con i compagni di reparto
Zakaria 7: parte col freno a mano tirato e commette qualche errore di misura negli appoggi, poi cresce e dà solidità alla mediana coprendo tanto campo, pressando e firmando il raddoppio in ripartenza
Morata 7: gioca alla Mandzukic e fa un figurone. Tanta corsa e sacrificio, ma anche giocate di fino, senso della posizione e buone idee. Grande l'assist per Zakaria
Dybala 6,5: ispirato e nel vivo del gioco. Parte da destra e si accentra cercando il dialogo con Vlahovic. Tante buone giocate tra le linee e voglia di metterci la firma. Suo l'assist per Dusan, poi prova in tutti i modi a segnare, ma Montipò è attento
Gunter 5: Vlahovic è un osso duro e non basta usare le maniere forti. Patisce la fisicità e il dinamismo dell'attaccante bianconero
Lasagna 5,5: dalle sue parti i palloni arrivano col contagocce e De Lig e Chiellini non fanno sconti
Veloso 5: in mediana arranca e fatica a contrastare Zakaria. Tudor lo leva nell'intervallo
IL TABELLINO
JUVE-VERONA 2-0
Juve (4-3-3): Szczesny 6,5; Danilo 6,5, De Ligt 6, Chiellini 6 (30' st Rugani 6), De Sciglio 6,5; Zakaria 7 (38' st McKennie 6), Arthur 6, Rabiot 6,5; Dybala 6,5 (30' st Cuadrado 6), Vlahovic 7, Morata 7 (39' st Kean 6).
A disp.: Pinsoglio, Perin, Pellegrini, Bonucci, Kaio Jorge, Akè. All.: Allegri 7
Verona (3-4-2-1): Montipò 6,5; Casale 5,5 (39' st Sutalo sv), Gunter 5, Ceccherini 5,5 (27' st Retsos 5,5); Depaoli 6, Ilic 5,5 (39' st Praszelik sv), Veloso 5 (1' st Bessa 6), Lazovic 6,5; Barak 5 (27' st Kalinic 5,5), Tameze 5,5; Lasagna 5.
A disp.: Chiesa, Berardi, Cancellieri, Coppola. All.: Tudor 5
Arbitro: Massimi
Marcatori: 13' Vlahovic (J), 16' st Zakaria (J)
Ammoniti: Depaoli (V)
Espulsi: -
LE STATISTICHE
A partire dallo scorso novembre la Juventus è la squadra che ha ottenuto più clean sheet nei maggiori cinque campionati europei: 9 in 13 match.
Con i gol di Vlahovic e Zakaria, questa è solo la seconda volta che segnano due giocatori all'esordio con la maglia della Juventus nello stesso match di Serie A, nell'era dei tre punti a vittoria, dopo l'11 settembre 2011 v Parma (in gol Vidal e Lichtsteiner).
Solo Robert Lewandowski (24) ha segnato più gol di Dusan Vlahovic (18) nei maggiori 5 campionati europei 2021/22.
Dusan Vlahovic è il quarto calciatore serbo a segnare con la maglia della Juventus in Serie A, dopo Darko Kovacevic, Vladimir Jugovic e Milos Krasic.
A partire dalla scorsa stagione, Dusan Vlahovic è il calciatore che ha segnato più volte la prima rete del match in Serie A (13).
A partire dal 2010, Dusan Vlahovic è uno dei tre attaccanti della Juventus ad aver segnato all’esordio con i bianconeri in Serie A, insieme a Carlos Tevez nel 2013 e Gonzalo Higuaín nel 2016.
Per la terza volta in Serie A sia Dybala che Morata hanno fornito assist nello stesso match della Juventus, dopo il maggio 2016 v Sampdoria e il novembre 2015 v Palermo.
La Juventus ha mentenuto la porta inviolata in tre match di Serie A di fila per la prima volta dal febbraio 2021.
Denis Zakaria è il secondo calciatore svizzero a segnare con la maglia della Juventus in Serie A, dopo Stephan Lichtsteiner.
Nelle sue ultime 14 presenze da titolare con la Juventus in tutte le competizioni Paulo Dybala ha preso parte a 10 reti (sette gol e tre assist).
FONTE: SportMediaset.Mediaset.it
SERIE A - LE PAGELLE DI JUVENTUS-VERONA 2-0: VLAHOVIC E ZAKARI, I NUOVI SUBITO PROTAGONISTI
SERIE A - I voti ai protagonisti di Juventus-Verona 2-0 con le pagelle della partita: Vlahovic e Zakaria, i nuovi arrivati subiti protagonisti della Juventus. Allegri pare aver già trovato una quadra con un tridente che funziona.
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DA SIMONE ETERNO
AGGIORNATO 06/02/2022 ALLE 23:03 GMT+1
Juventus-Verona, match valido per la vantitreesima giornata della massima serie, si è chiuso col punteggio di 2-0. A decidere la partita i gol di Vlahovic e Zakari, i nuovi acquisti di casa Juventus. Qui di seguito i voti ai protagonisti della partita per capire l'andamento della gara e per un primo sguardo in ottica fantacalcio.
LE PAGELLE DELLA JUVENTUS
Wojciech SZCZESNY 6 – Una partita di ordinaria amministrazione.
DANILO 7 – Uno dei miglior stasera di questa Juventus. Grandissima attenzione dal punto di vista difensivo, ma anche due o tre lampi giusti nel trovare la giocata.
Matthijs DE LIGT 6,5 – Una buona partita anche dell’olandese, che con un Chiellini sempre tosto al fianco può giocare sereno.
Giorgio CHIELLINI 6,5 – E’ nelle giocate difensive giuste, nei dettagli del piedone da mettere lì quando serve, della spazzata al momento giusto, della chiusura degna di nota. Certezza. Dal 75’ Daniele RUGANI 6 – Ingresso morbido in partita, senza errori nella gestione di un finale tranquillo.
Mattia DE SCIGLIO 6 – Non una grandissima fase di spinta, anche perché alla fine Allegri non gli chiede quello. Un match onesto.
Denis ZAKARIA 7 – Il sogno di un allenatore che interpreta il calcio come Allegri: palloni recuperati, in primis; palloni puliti, in secundis. Inserimento, se serve. Come nell’occasione del gol. Una rondine non farà primavera, ma forse la Juventus – per come la pensa il suo tecnico – con questo ragazzo ha messo a posto il reparto. Dall’83 Weston MCKENNIE – sv.
ARTHUR 6,5 – Una partita positiva anche la sua, libero di dettare il gioco e di preoccuparsi meno dell’interdizione, ben protetto dagli altri due.
Adrien RABIOT 6,5 – E’ una partita molto buona anche quella del francese. E questa è una notizia. Tanti, tantissimi palloni recuperati. Apporto alla fase difensiva e qualche buon guizzo nel farsi vedere in mezzo.
Paulo DYBALA 7 – Quando gira lui, gira la Juventus. C’è poco da fare. Che piaccia o no ai suoi detrattori, sono i piedi di questo ragazzo da cui nascono – o meno – le giocate offensive della Juventus. Dal 75’ Juan CUADRADO 6 – Un finale senza particolari squilli.
Dusan VLAHOVIC 7,5 – Tredici minuti, questo il tempo impiegato dal serbo per entrare nel cuore dei tifosi della Juventus. Con una partita, poi, per altro, subito ‘da Vlahovic’: ovvero tanto lavoro per la squadra, movimento, sponde, palloni giocati funzionali a tutto il reparto. Per dirla con un noto giro di Jay Z: I came, I saw, I conquered.
Alvaro MORATA 7 – Che sia la svolta, anche in questo caso, della stagione? Da seconda punta infatti Morata gioca il suo miglior match dell’anno. Si abbassa, dialoga con Dybala. Si allarga, lo fa con Vlahovic. Insomma, si muove a tutto tondo sul fronte offensivo e offre una biglia a Zakaria che è un vero cioccolatino. Dall’83’ Moise KEAN – sv.
All. Massimiliano ALLEGRI 6,5 – Potrebbe aver trovato la quadra a questa squadra. Il tridente ha funzionato eccome. Zakaria e Rabiot a protezione del regista, anche. La Juve è apparsa solida ma anche capace di creare a livello offensivo, specie di fronte a una squadra che comunque, soprattutto nel primo tempo, ha tenuto un ritmo di pressione molto alto. Vediamo.
LE PAGELLE DELL'HELLAS VERONA
Lorenzo MONTIPÒ 5,5 – Vado, non vado, vado, non vado... E alla fine sul primo gol Vlahovic ruba il tempo. Indeciso.
Nicolò CASALE 5 – E’ una sua lacunosa lettura difensiva a regalare il pallone che Dybala è poi bravo a servire a Vlahovic. Dall’84’ Bosko SUTALO – sv.
Koray GUNTER 6 – Gioca una buona partita sul serbo, tiene botta, sgomita, si fa sentire. Non era semplice.
Federico CECCHERINI 6 – Anche lui come Gunter è protagonista di una partita attenta. Dal 71’ Panagiotis RETSOS 6 – Un finale di match onesto, senza sbavature.
Fabio DEPAOLI 5,5 – Qualche sbavatura in più rispetto ai compagni, specie con quel giallo che poi ne limita un po’ gli interventi.
Adrien TAMEZE 6 – Lì in mezzo impone un buon ritmo e una buonissima fisicità alla partita, specialmente nel primo tempo.
Miguel VELOSO 5 – Da lui ci si aspetterebbe sempre qualcosina in più. Forse l’unico a non girare in maniera brillantissima, rapidissima. E per questa ragione, Tudor, lo leva. Dal 46’ Daniel BESSA 6 – Il Verona non molla fino al gol di Zakaria, proponendo un buon pressing anche a inizio ripresa. Onesto il suo ingresso in campo.
Darko LAZOVIC 6,5 – Avviso forse un po’ timido ma poi esce alla distanza. Tante corse a sinistra, qualche pallone pericoloso messo dentro, specialmente a inizio ripresa.
Antonin BARAK 5,5 – Forse un filo in meno del solito, specie per lui, che era uno dei più attesi visto il rendimento. Per carità, non è una partita super negativa, solo ci si attendeva qualcosa in più, probabilmente, visto appunto il rendimento in stagione. Dal 71’ Nikola KALINIC 6 – Senza errori e senza squilli, 20 minuti di ordinaria amministrazione.
Ivan ILIC 5,5 – Ci si aspetterebbe un filo in più di qualità, invece non riesce a brillare da questo punto di vista. Dall'84’ Mateusz PRASZELIK – sv.
Kevin LASAGNA 5,5 – Anche a lui dal punto di vista offensivo – che è poi il suo lavoro – è mancato il guizzo, la giocata finale. Tanto lavoro per la squadra, ma giudicare totalmente positivamente il lavoro di una punta senza la giocata, lo squillo, diventa difficile.
All. Igor TUDOR 6 – Il suo Verona perde 2-0 a Torino, ma non sfigura affatto. Idee chiare, pressing alto, gioco moderno, squadra propositiva fino alla fine. Promosso, al di là del risultato.
SERIE A, JUVENTUS-VERONA 2-0: VLAHOVIC-ZAKARIA, I NUOVI TRASCINANO I BIANCONERI IN ZONA CHAMPIONS LEAGUE
SERIE A - Proprio i due fiammanti acquisti del mercato di gennaio consentono ai bianconeri di regolare l'Hellas: l'ex viola va a segno nel primo tempo, lo svizzero nella ripresa. Allegri supera l'Atalanta ed entra in zona Champions League. E tra 7 giorni c'è lo scontro diretto a Bergamo.
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DA STEFANO SILVESTRI
AGGIORNATO 06/02/2022 ALLE 22:44 GMT+1
Subito Dusan Vlahovic. E subito Denis Zakaria. Come nelle favole. Esordio e gol per entrambi con la maglia bianconera, come nemmeno Cristiano Ronaldo, il predecessore della maglia numero 7 del serbo, era riuscito a fare. Sono loro due, i due fiammanti nuovi acquisti del mercato di gennaio, a lanciare in orbita la Juventus, che regola per 2-0 il Verona ed entra in zona Champions, superando l'Atalanta e portandosi al quarto posto, anche se con una partita in più rispetto ai bergamaschi. Vlahovic segna il gol del vantaggio nel primo tempo, mandando in delirio l'Allianz Stadium, e la festa diventa completa quando a trovare il raddoppio è lo svizzero, servito alla perfezione da Morata. L'Hellas ci prova generosamente, pur privo dei big Simeone, Caprari e Faraoni, ma pecca in concretezza offensiva ed è costretto a cedere alla superiore qualità avversaria. La classifica della banda Allegri, dopo tanti patimenti iniziali, è sempre più dolce. E domenica sarà tempo di scontro diretto: Atalanta-Juventus, al Gewiss Stadium, rappresenterà una cartina di tornasole delle rispettive ambizioni Champions.
TABELLINO
Juventus-Verona 2-0 (primo tempo 1-0)
Juventus (4-3-3): Szczesny; Danilo, de Ligt, Chiellini (74' Rugani), De Sciglio; Zakaria (83' McKennie), Arthur, Rabiot; Dybala (74' Cuadrado), Vlahovic, Morata (83' Kean). All. Allegri
Verona (3-4-2-1): Montipò; Ceccherini (72' Retsos), Gunter, Casale (84' Sutalo); Depaoli, Ilic (84' Praszelik), Veloso (46' Bessa), Lazovic; Barak (72' Kalinic), Tameze; Lasagna. All. Tudor
Arbitro: Luca Massimi
Gol: 13' Vlahovic, 61' Zakaria
Assist: Dybala (J, 1-0), Morata (J, 2-0)
Ammoniti: Depaoli, Morata
Espulsi: nessuno
LA CRONACA IN 9 MOMENTI CHIAVE
7' – Botta mancina da fuori di Vlahovic, la prima con la maglia della Juventus, e respinta a due mani di Montipò.
13' – GOL DELLA JUVENTUS. Dybala lancia Vlahovic, che anticipa l'uscita di Montipò e con un lob d'esterno sinistro manda dolcemente il pallone in rete. Primo gol con la maglia della Juve.
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38' – Gran palla da sinistra di Morata per Vlahovic, che da un passo apre troppo l'interno e grazia Montipò. Niente doppietta.
48' – Szczesny respinge con i piedi un sinistro da posizione quasi impossibile di Lasagna, servito in profondità dal nuovo entrato Bessa.
61' – GOL DELLA JUVENTUS. Splendido tocco filtrante di Morata per Zakaria, che si inserisce dalle retrovie, si presenta davanti a Montipò e con il destro non fallisce. I due nuovi acquisti lanciano la Juve. 2-0.
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64' – Bellissimo tocco di tacco in area di Danilo per Dybala, che da pochi passi calcia col sinistro trovando la respinta di Montipò. Juve a un passo dal tris.
69' – Azione palla al piede di Rabiot, che ai 20 metri si porta la palla sul sinistro e calcia, trovando un'ottima deviazione in angolo di Montipò.
90' - McKennie si presenta al limite dell'area e incrocia col sinistro, ma Montipò si distende e respinge, evitando il 3-0 della Juventus.
91' - Missile da fuori area di Kean, Montipò questa volta è immobile ma la palla passa accanto al palo della porta del Verona.
IL MOMENTO SOCIAL
Mercato di riparazione, nel vero senso della parola. #Zakaria #Vlahovic #JuventusVerona
— Federico Casotti (@federicocasotti) February 6, 2022
MVP
Dusan VLAHOVIC - Tredici minuti: questo il tempo impiegato dal serbo per entrare nel cuore dei tifosi della Juventus. Con una partita, poi, per altro, subito ‘da Vlahovic’: ovvero tanto lavoro per la squadra, movimento, sponde, palloni giocati funzionali a tutto il reparto. Per dirla con un noto giro di Jay Z: I came, I saw, I conquered.
FANTACALCIO
PROMOSSO – Alvaro Morata. Non segna ma da 'seconda punta' è assai più funzionale, in un amen, di quanto lo fosse stato fin qui in stagione. Notevole l'assist per Zakaria.
BOCCIATO – Miguel Veloso. Incide meno del solito e all'intervallo Tudor lo leva.
FONTE: EuroSport.it
Juventus-Hellas Verona 2-0: segnano i nuovi, Vlahovic e Zakaria
La squadra di Allegri riparte dai nuovi arrivati e batte il Verona 2-0. L’allenatore bianconero schiera dal 1’ sia Vlahovic che Zakaria. L’ex Fiorentina ci mette 13’ per segnare il suo primo gol con la Juve ben servito da Dybala. Il Verona prova a reagire ma, nella ripresa, nel momento migliore dell’Hellas arriva il raddoppio di Zakaria che sfrutta un assist di Morata. La Juve prova chiudere la gara ma non trova il terzo gol. Finisce 2-0, bianconeri al quarto posto in classifica
FONTE: Sport.Sky.it
Juve-Verona 2-0: Vlahovic e Zakaria show, Allegri sorride
Gol, set, match: protagonista, il gigante serbo subito in rete all'esordio. Il bis è servito dall’altra new entry bianconera: e adesso la corsa Champions ingolosisce
Antonino Milone
06.02.2022 22:50 6 MIN
TORINO - No, non è una Juventus «fuori giri», come temeva Allegri alla vigilia. E’ un’altra Juventus, sveglia e concentrata, quella che cancella le velleità di un Verona sbarcato a Torino con l’ambizione di ripetere la straordinaria prova dell’andata, quando Simeone sembrava Cristiano Ronaldo e i bianconeri s’erano passivamente inchinati al Cholito. E’ una Juve tosta, cattiva, affamata, talmente trasfigurata da piombare su tutti i palloni con insolita veemenza e vincere i duelli: rarità, quest’anno. E poi lì davanti c’è finalmente un riferimento, un attaccante che punta la porta, una “bestia” per come azzanna il match. Gol, set, match: protagonista, Dusan Vlahovic. La prima della Juventus targata DV7 equivale al primo monumento da costruire in onore del nuovo idolo che infiamma lo Stadium, spalleggiato da un generosissimo Morata e da un Dybala che s’accende a tratti, ma quando lo fa sono dolori per gli avversari. Finisce 2-0, perché il bis è servito dall’altra new entry (monsieur Denis Zakaria), e adesso la corsa Champions, con l’Atalanta stoppata dal Cagliari, ingolosisce. Juve quarta in classifica, davanti ai nerazzurri da incrociare domenica a Bergamo. E anche se serviranno ulteriori «svenimenti» da parte dell’Inter, nessun tifoso commetterà peccato se vorrà sognare la sua squadra recuperare otto punti alla capolista che ha pure una partita in meno.
Vlahovic ha fame, tutti affamati
Nel tridente d’attacco bianconero, con Dybala che ondeggia tra il lato destro e il centro, più Morata bravo ad allargarsi, nel cuore emerge un carrarmato. Mister gol ha il profilo massiccio di un serbo approdato alla Juve nei tempi giusti. Gli stessi che consentono a Vlahovic di prendersi la partita e portarla dalla sua parte in un amen. Tre minuti gli bastano per il primo controllo, sette scarsi per il primo pallone schiaffeggiato con il sinistro e respinto da Montipò, dieci per la prima protesta per un fallo ai suoi danni, non fischiato, dodici per la palombella vincente dell’1-0 su assist sublime di Dybala. Primo gol da juventino al debutto per l’ex Fiorentina: come la Joya, Tevez, Higuain, Sivori, Charles e altre stelle nel firmamento bianconero. Vlahovic è il simbolo inconfondibile di una squadra che governa la partita a suo piacimento: attacca quando trova spazi, difende con ordine e riparte con quei tre davanti, una minaccia costante. Zakaria, altro debuttante, dà solidità e infonde sicurezza lì in mezzo, Arthur seduto sulla sedia del regista fa il suo, Rabiot e De Sciglio governano palloni scivolosi e leggono bene le mosse del nemico. Il Verona cerca di pressare alto, la Juve quand’è costretta rimane bassa e difende in undici, compatta e senza timore di sbagliare. E’ la versione “animalesca” dei bianconeri, quella che troppo spesso è mancata in questa stagione: c’è appetito, c’è fame, c’è il senso di qualcosa che si può ancora correggere come un’annata del genere. Ed è tutto orientato, costruito, finalizzato a scatenare la fisicità di Vlahovic, che meriterebbe anche un rigore dopo un contrasto al limite con Gunter in area veronese. Morata fa - bene - lo sporco lavoro di assistente e assistman geniale: ricevuto il pallone da Dybala, ecco un regalino al serbo che apre troppo l’interno e non centra il portone.
Il segno di Zakaria
Tudor, oltre a Simeone squalificato, deve fare a meno di Faraoni e Caprari: davanti c’è Lasagna e non Kalinic, con Barak chiamato anche a coprire eventuali magagne altrui. Il peccatuccio della Juve è non chiudere la gara nel primo tempo, così il Verona si arma di pazienza e coraggio e in avvio di secondo tempo è Szczesny ad alzare la voce davanti a Lasagna. Ma basta un lampo per ristabilire le distanze, giusto il tempo che serve a Morata per avviare una ripartenza con assist strepitoso per Zakaria. Solo soletto, lo svizzero rompe il ghiaccio come Vlahovic e i decibel montano allo Stadium. Anche questa, una novità a modo suo. Dybala, servito da un colpo di tacco di uno strepitoso Danilo, centra Montipò e il 3-0 resta in canna, anche quando Rabiot riduce Tameze ai minimi termini e sfiora il tris. Allegri tiene tutti in campo per tre quarti di gara, poi cambia Chiellini (che aveva chiesto di uscire) con Rugani e Dybala (non contentissimo) con Cuadrado. Tudor aggiunge Kalinic a Lasagna e toglie Barak, ormai fuori contesto. Tra un tacco e una scivolata, Vlahovic ne ha ancora. Nel finale, applausi anche per Morata sostituito da Kean, mentre Zakaria un po’ malconcio viene rimpiazzato da McKennie. Anche il texano va a un passo dal 3-0 (Kean lo imiterà nel recupero), ma Montipò si conferma di gran lunga il migliore dei suoi. Poi è solo festa, con Vlahovic e Zakaria che cominciano a godersela sul serio.
FONTE: TuttoSport.com
2 MIN
Juve-Verona, la moviola: Massimi non vede un rigore su Vlahovic. E il Var tace...
In Venezia-Napoli Mariani si perde il rosso a Ebuehi. Lo salva il Var. Atalanta-Cagliari: Prontera, giusto il rosso a Musso. Lo 0-1 buono due volte
© LAPRESSE
Edmondo Pinna ● 07.02.2022 11:31
Ecco la moviola di tutte le sfide della domenica della 24 giornata di Serie A.
Juve-Verona 2-0. Arbitro: Massimi di Termoli, voto 5,5.
Non del tutto sufficiente la partita di Massimi, fra i preferiti delle nuove leve del designatore Rocchi: si perde un rigore su Vlahovic (a gridare “al lupo, al lupo” però si fa una brutta fine), sbaglia qualcosa sia sul tecnico che sul disciplinare, soprattutto nel primo tempo, quando la contesa è ancora in bilico e gli animi caldi. Migliora nella ripresa, anche perché la partita perde di tono. La chiude con 22 falli (la sua media in 6 gare di A era di 28.50) e 2 gialli (4,83 per gara fino a ieri sera).
Da rigore
A nostro avviso manca un rigore per la Juventus al 28’ del primo tempo: in area del Verona, Günter affonda la gamba sinistra, non trova né sfiora mai il pallone, finendo per opporre solo il corpo a Vlahovic. Non solo, ma a chiusura del gesto tocca il piede destro con il suo destro. Rocchi, nella sua battaglia contro i rigorini, sta finendo per snaturare gli arbitri. E se quelli calcisticamente più preparati riescono a tenere una linea, gli altri, più scarsi, finiscono per non assegnare neanche i rigori normali. Un po’ come quando guardavamo alle statistiche dei falli: da noi si fischiava troppo? Allora i nostri arbitri non fischiavano più neanche le cose evidenti.
Niente penalty
È invece un normale contatto quello che porta alla caduta sempre di Vlahovic in area gialloblù dopo il contrasto con Ceccherini, qui fa bene Massimi a far giocare.
Var: Doveri 5,5
Da capire perché non è entrato sul fallo ai danni di Vlahovic.
5 MIN
Juventus-Verona 2-0: Vlahovic e Zakaria, gol alla prima!
Un gol per tempo dei due nuovi acquisti permettono ad Allegri di scavalcare l'Atalanta e di agganciare la zona Champions
Simone Zizzari ● 06.02.2022 22:38
Vlahovic prima, Zakaria poi. La Juve si riprende il quarto posto nella serata più bella con un 2-0 meritato contro il Verona e con entrambi i gol arrivati dal mercato, con le firme di dei due nuovi acquisti di gennaio. Una rete per tempo per i nuovi acquisti di gennaio e Allegri sorridente come non mai: la sua Juve si riprende la zona Champions e coltiva il sogno di una rimonta complicata ma non impossibile per lo scudetto: l’Inter è lontana “soltanto” otto punti. Un esordio più bello non poteva esserci per Vlahovic, capace di bagnare con gol il suo esordio in maglia bianconera dopo soli 13 minuti. Una partita splendida, quella del serbo, subito al centro dell’attacco juventino e già in perfetta sintonia con Dybala. Bene anche Zakaria, anonimo nel primo tempo ma lucido e freddo nel battere Montipò nell’unica chance avuta a disposizione. Le fiammate dei due neo acquisti sono bastati e avanzati ad Allegri per avere la meglio sul Verona dell’ex Tudor.
Le scelte di Allegri
Max conferma il 4-3-3 con l’esordiente Vlahovic al centro del tridente al fianco di Dybala e Morata. A centrocampo spazio all’altro neo acquisto Zakaria con Rabiot e Arthur. De Sciglio e Danilo agiscono sugli esterni mentre Chiellini e De Ligt formano la diga difensiva. L’ex Tudor non può sul suo bomber Simeone, squalificato e indisponibile. Davanti gioca Lasagna preferito a Kalinic, alle sue spalle Tameze e Barak.
Vlahovic, è subito show!
Il primo tempo è divertente con il duo delle meraviglie Dybala-Vlahovic a salire in cattedra. Sono i due attaccanti juventini i veri protagonisti di frazione con giocate e numeri in grado di spaccare la partita. L’affiatamento nel tridente bianconero è già al top con il serbo subito al centro della scena. Al 7’ è subito Dusan a spaventare il Verona con un sinistro dal limite forte ma poco angolato. E’ l’anticamera del vantaggio juventino che arriva subito dopo. Siamo al 13’ quando Casale sbaglia un disimpegno concedendo a Dybala la libertà di un assist al bacio per Vlahovic, bravo ad involarsi verso Montipò e a scavalcarlo con un delicato tocco di esterno. La magia di DV7 accende subito lo Stadium che abbraccia il suo nuovo bomber in gol al debutto come Kulusevski (‘ultimo a riuscirci). Il Verona prova a rispondere ma riesce solo a concludere da fuori con Lazovic senza mai inquadrare lo specchio. La gara è equilibrata fino a quando non si accendono le frecce juventine, capaci con rapide ripartenze ad incenerire le resistenze avversarie. Il centrocampo bianconero, al contrario, fa molta fatica con l’esordiente Zakaria quasi mai chiamato in causa. Al 37’ è ancora lo scatenato Vlahovic a sfiorare il raddoppio con un tocco di sinistro a lato di poco su assist di Morata. E’ l’ultimo brivido di un primo tempo che ha visto la Juve primeggiare grazie alle giocate di quei due lì davanti.
Zakaria chiude il discorso
La ripresa insiste sullo stesso spartito. Il Verona gioca a viso aperto con coraggio, la Juve attende senza necessità di accelerare. Tudor inserisce Bessa per Veloso ma al 60’ la Juve passa ancora. Morata gestisce palla in mezzo al campo e sfrutta con un preciso tocco in verticale un buco sulla fascia destra lasciato alla retroguardia veronese. Sullo spazio si inserisce Zakaria che entra in area e batte Montipò con un preciso diagonale. E’ il gol del 2-0 che regala una gioia anche all’altro acquisto bianconero, pure lui in gol all’esordio. Dopo il secondo gol subito il Verona si scioglie e la Juve riesce con maggior frequenza ad arrivare dalle parti di Montipò, bravissimo a negare la gioia del gol a Dybala (in un paio di circostanze) e successivamente a Rabiot. La partita con il passare dei minuti perde di intensità con i padroni di casa in grado di gestire senza problemi il doppio vantaggio. Allegri ad un quarto d’ora dal termine toglie Dybala per in seguire Cuadrado (con la Joya che non la prende benissimo), poi dà spazio a Rugani, McKennie e Kean per Chiellini, Zakaria e Morata. I minuti scorrono senza sussulti fino al triplice fischio finale. Allegri ne ha di motivi per festeggiare: la sua Juve scavalca l’Atalanta al quarto posto in classifica, si porta a otto punti dalla vetta e si gode gli straordinari esordi (con gol) di Vlahovic e Zakaria. Meglio di così era davvero difficile chiedere.
FONTE: CorriereDelloSport.it
Juve-Verona, le pagelle di CM: subito Zakaria, che assist per Dybala e Morata. Tameze non delude
del 06 febbraio 2022 alle 23:00
di Nicola Balice, inviato a Torino
Juventus-Verona 2-0
Juventus
Szczesny 6: sempre attento, sbroglia con le mani e con i piedi un paio di situazioni delicate
Danilo 6,5: un ritorno fondamentale, già si è visto quanta sicurezza dia nella doppia fase.
De Ligt 6,5: non si passa.
Chiellini 6,5: carica tutti a ogni intervento, appena può si propone pure dall'altra parte (29' st Rugani sv).
De Sciglio 6,5: in crescita, ha coraggio, è in fiducia. Così è molto, molto importante.
Zakaria 7: prendere le misure non è facile, appena gli spazi si allargano però sale di livello, il gol corona una notte da incorniciare (38' st McKennie sv).
Arthur 6,5: ogni azione passa dai suoi piedi, a volte rischia troppo ma non ci sono particolari problemi.
Rabiot 6,5: prestazione di sostanza e pure di qualità.
Dybala 6,5: non è al meglio, si nota soprattutto senza palla. Ma uno come Vlahovic fa bene anche a lui, che bello l'assist per Dusan (29' st Cuadrado sv)
Vlahovic 7,5: ha cambiato la Juve, almeno per questa prima partita. Il gol è solo una conseguenza, immediata. Ma fornisce un punto di riferimento che prima mancava. Ed esalta lo Stadium.
Morata 7: si sacrifica per tutti, fornisce un assist al bacio per Zakaria. Grande risposta (38' st Kean sv).
All. Allegri 7: le condizioni di Cuadrado e McKennie lo convincono a varare il tridente delle stelle, subito dentro Dybala e Morata con Vlahovic. Ha ragione lui. E per la prima volta in stagione è in zona Champions, anche se con una partita in più dell'Atalanta.
Verona
Montipò 5,5: esce forse in ritardo sul gol di Vlahovic.
Ceccherini 5,5: Morata gli rovina la serata (26' st Retsos 6: uno spezzone di sostanza)
Gunter 5: la Juve sfonda per vie centrali.
Casale 5: fuori giri quando i bianconeri passano in vantaggio (39' st Sutalo sv).
Depaoli 5,5: perde il duello con De Sciglio.
Ilic 6: taglia e cuce, pronto per una grande (39' st Praszelik sv).
Veloso 6: un solo tempo ma non è lui a deludere (1' st Bessa 5,5: dovrebbe dare qualità sulla trequarti, rivedibile)
Lazovic 6: tiene testa sulla sinistra.
Barak 5,5: non è l'uomo in più del Verona come in altre occasioni (26' st Kalinic 6: a gara praticamente chiusa non riesce a incidere)
Tameze 6,5: il migliore del Verona, quantità e pure qualità.
Lasagna 5,5: stritolato nella morsa De Ligt-Chiellini.
All. Tudor 6: perde altri pezzi in giornata, non gli riesce il colpaccio dell'andata.
La Juve vola col mercato: 2-0 al Verona grazie a Vlahovic e Zakaria. Allegri è già 4°, Inter a 8 punti
del 06 febbraio 2022 alle 23:55
Il nuovo corso. La Juventus di Massimiliano Allegri lo inaugura questa sera alle 20.45 vincendo per 2-0 contro l'Hellas Verona dell'ex Igor Tudor, nel posticipo della 24esima giornata di Serie A, in scena all'Allianz Stadium di Torino, con i gol di Vlahovic e Zakaria, entrambi appena arrivati nel mercato di gennaio, di pallonetto e con un preciso diagonale su assist rispettivamente di Dybala e di Morata. Dopo due settimane di sosta, i bianconeri trovano il decimo risultato utile di fila in campionato (7 vittorie e 3 pareggi): rete al debutto questa sera per i due nuovi acquisti, arrivati rispettivamente da Fiorentina e Borussia Monchengladbach, entrambi in campo dal 1', Con il loro arrivo, l'obiettivo quarto posto è realtà, ma forse anche qualcosa in più: Atalanta sorpassata provvisoriamente di due punti in zona Champions dopo il ko di oggi (ma con una gara in più) e Inter a 8 punti dopo la sconfitta nel derby col Milan. Uniche note dolenti, il piccolo problema fisico per Zakaria e un Dybala non contento del cambio. Abulico stavolta l'insidioso Verona, viatico per i'Atalanta e il derby: all'andata vinsero gli scaligeri per 2-1, con un sontuoso Simeone (12 gol contro i 17 di Vlahovic ma assente per squalifica questa sera).
FONTE: CalcioMercato.com
07 FEBBRAIO 2022
5 PILLS | JUVENTUS - HELLAS VERONA
- A partire dallo scorso novembre la Juventus è la squadra che ha ottenuto più clean sheet nei maggiori cinque campionati europei: 9 in 13 match.
- Con i gol di Vlahovic e Zakaria, questa è solo la seconda volta che segnano due giocatori all'esordio con la maglia della Juventus nello stesso match di Serie A, nell'era dei tre punti a vittoria, dopo l'11 settembre 2011 v Parma (in gol Vidal e Lichtsteiner).
- Solo Robert Lewandowski (24) ha segnato più gol di Dusan Vlahovic (18) nei maggiori 5 campionati europei 2021/22.
- A partire dal 2010, Dusan Vlahovic è uno dei tre attaccanti della Juventus ad aver segnato all’esordio con i bianconeri in Serie A, insieme a Carlos Tevez nel 2013 e Gonzalo Higuaín nel 2016.
- Per la terza volta in Serie A sia Dybala che Morata hanno fornito assist nello stesso match della Juventus, dopo il maggio 2016 v Sampdoria e il novembre 2015 v Palermo.
SUBITO DV7 E ZAK! 2-0 AL VERONA
06 FEBBRAIO 2022
Dopo il mercato scoppiettante di gennaio, c'era un'ovvia e comprensibile curiosità di vedere all'opera la Juve e i suoi nuovi acquisti Vlahovic e Zakaria. Beh, i due si presentano con un gol a testa, uno per tempo, e firmano il 2-0 con cui i bianconeri superano un Verona tutt'altro che remissivo, ma sempre ottimamente contenuto. Era da Juve-Parma 4-1 del settembre 2011, prima gara ufficiale allo Stadium, dalle reti di Lichtsteiner e Vidal che non segnavano due debuttanti.
INIZIA L'ERA DV7
Gli occhi sono tutti per Vlahovic, che ci mette molto poco a ripagare l'interesse. Al primo pallone giocabile trova lo spazio per il tiro in un fazzoletto e scarica un violento diagonale sinistro intercettato da Montipò. Al secondo, fa esplodere l'Allianz. Sul rilancio di Szczesny gioca di sponda e, dopo un errato rinvio di Ceccherini, si fionda ad inseguire il suggerimento in verticale di Dybala: il pallone sembra lungo, ma con due falcate Dusan lo raggiunge e supera l'uscita di Montipò con un pallonetto delizioso. Non sono ancora passati 13 minuti ed è già iniziata l'era DV7.
CHE INTESA IL TRIDENTE!
Gol a parte, e non è poco, uno degli aspetti più interessanti di inizio gara è la frequenza con cui Dybala e Morata cercano il nuovo compagno. Quando l'argentino, come spesso accade, arretra per impostare il passaggio per Vlahovic è quasi sempre la prima opzione e anche le accelerazioni dello spagnolo trovano nella fisicità del serbo un punto di riferimento per scaricare il pallone. Al 37' la combinazione tra i due potrebbe portare al raddoppio, ma il tocco di prima intenzione di Dusan termina a lato.
ZAK, RADDOPPIO!
Il Verona inizia la ripresa con maggior convinzione e per un quarto d'ora tiene i bianconeri nella propria campo. Oltre a Vlahovic però, nella Juve c'è un'altra splendida novità: Zakaria che già nel primo tempo aveva mostrato una personalità notevole, facendosi trovare puntuale in copertura e propositivo in fase di attacco. E quando Morata parte palla al piede e arriva sulla tre quarti campo, eccolo proporsi sulla destra, ricevere in corsa e, una volta entrato in area, fulminare Montipò con un perfetto rasoterra. La Juve è galvanizzata e Dybala potrebbe subito piazzare il tris, ma il suo sinistro viene respinto di Montipò, che interviene anche su una saetta di Rabiot dal limite. Allegri cambia alla mezz'ora, inserendo Rugani e Cuadrado al posto di Chiellini e Dybala, quindi Zakaria e Morata escono tra gli applausi e vengono sostituiti da McKennie e Kean. Vlahovic, McKennie e Kean provano a colpire ancora dal limite, ma anche senza un punteggio più rotondo quanto si è visto è più che sufficiente per uscire dall'Allianz con un sorriso. E con una bella iniezione di fiducia per il resto della stagione.
JUVENTUS-VERONA 2-0
RETI: Vlahovic 13' pt, Zakaria 16' st
JUVENTUS
Szczesny, Danilo (30' st Cuadrado), de Ligt, Chiellini (30' st Rugani), De Sciglio; Zakaria (38' st McKennie), Arthur, Rabiot; Dybala, Vlahovic, Morata (38' st Kean)
A disposizione: Pinsoglio, Perin, Bonucci, Pellegrini, Aké, Kaio Jorge
Allenatore: Allegri
VERONA
Montipò; Casale (39' st Sutalo), Gunter, Ceccherini (27' st Retsos); Depaoli, Ilic (39' st Praszelik), Veloso (1' st Bessa), Lazovic; Tameze, Barak (27' st Kalinic); Lasagna
A disposizione: Chiesa, Berardi, Coppola, Cancellieri
Allenatore: Tudor
ARBITRO: Massimi
ASSISTENTI: Cipressa, Fiore
QUARTO UFFICIALE: Baroni
VAR: Doveri, Di Vuolo
AMMONITI: 17' pt Depaoli, 14' st Morata
FONTE: Juventus.com
Il Verona "spuntato" è un'altra squadra
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Contro la Juventus il Verona ha rimediato una secca sconfitta per 2-0. Privi di pedine fondamentali come Simeone - squalificato - e di Caprari e Faraoni - assenti all'ultimo per problemi fisici - i gialloblù non sono apparsi brillanti come nelle precedenti uscite. Di fatto Igor Tudor si è ritrovato tra le mani, suo malgrado, tutta un'altra squadra che pur facendo una buona gara non è mai riuscita a rendersi pericolosa e a insidiare la porta bianconera. Contro una Juve apparsa in grande spolvero, Veloso & c. hanno disputato una partita soddisfacente ma questo non è bastato per tornare a casa con un risultato positivo. Venuta a mancare l'imprevidibilità offensiva - vero punto di forza della compagine scaligera di questa stagione - i gialloblù sono rimasti distanti dagli standard delle precedenti settimane. Se ci mettiamo, poi, anche la serata poco felice della retroguardia, più volte in balia delle mareggiate provocate dall'arrembante tridente bianconero, la conclusione è presto fatta.
Ora, in attesa di ritrovare davanti i propri effettivi, spetta a Tudor iniziare a pensare a qualche valida alternativa laddove tale situazione dovesse ripetersi. L'unica nota veramente "stonata" della serata, invece, è stato l'imprevisto addio di Kalinić. Il desiderio del bomber croato di far ritorno in patria era risaputo tuttavia nessuno si sarebbe aspettato un suo addio una volta chiuso il mercato, quando pareva certo che tutto fosse stato rinviato a fine stagione. L'impressione, invece, viste anche alcune foto apparse il giorno dopo su alcuni quotidiani, è che la cosa fosse già stata decisa da tempo. Ecco, forse, il tutto poteva essere gestito in maniera differente. Il calcio di oggi è anche questo...
Sezione: Editoriale / Data: Mar 08 febbraio 2022 alle 19:00
Autore: Enrico Brigi / Twitter: @enrico_brigi
L'Arena: "Hellas, i tre tenori valgono oltre 50 mln"
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Il tridente d'attacco del Verona vale una fortuna. Secondo "L'Arena", infatti, i tre tenori - così viene definito il terzetto delle meraviglie formato da Barà, Caprari e Simeone, mettendo insieme i valori dei singoli cartellini, arriva a superare la ragguardevole cifra di 50 milioni di euro. Se per Baràk il club chiede almeno 20, aggiungendo i quasi altrettanti per Simeone e circa 9 di Caprari il conto è presto fatto. E se il loro rendimento, da qui alla fine della stagione, dovesse ancora migliorare, non è da escludere che la cifra complessiva possa lievitare ancora.
Sezione: Rassegna / Data: Gio 03 febbraio 2022 alle 11:00 / Fonte: L'Arena
Autore: Enrico Brigi / Twitter: @enrico_brigi
FONTE: TuttoHellasVerona.it
LE PAGELLE DI CALCIOHELLAS
Juventus-Verona 2-0, le pagelle gialloblù di CH
I bianconeri si impongono su un Hellas spuntato. Tra le fila scaligere si salvano davvero in pochi
di Tommaso Badia Febbraio 6, 2022 - 23:25
SI chiude con una sconfitta e una prova piuttosto opaca la serate dell’Hellas: i gialloblù, apparsi piuttosto spenti di fronte a una Juventus trascinata dai propri nuovi acquisti, non sono infatti riusciti a imporre il proprio gioco.
A pesare, chiaramente, anche le pesanti assenze di Faraoni, Caprari e Simeone, oggi piuttosto rimpianti.
Di seguito, dunque, le nostre pagelle del match.
MONTIPÒ: 5,5
Qualche buona parata che evita un passivo più pesante, ma quel “esco-non esco” in occasione del gol di Vlahovic spalanca le porte al serbo e mette la gara subito in salita. Incolpevole, invece, in occasione del raddoppio firmato da Zakaria.
CASALE: 5
Da un suo colpo di testa difettoso nasce l’assist di Dybala, in occasione del raddoppio bianconero lascia dietro di sé una voragine che Morata sfrutta per servire Zakaria.
GÜNTER: 5,5
Vlahovic lo mette in enorme difficoltà soprattutto a inizio match, divorandolo in velocità in occasione dell’1-0. Alla lunga gli prende le misure e ingaggia un duello molto fisico da cui ai punti esce forse con un pareggio, ma a quel punto i buoi sono già scappati.
CECCHERINI: 5,5
Morata gli va via spesso e volentieri. Forse non era al meglio fisicamente: all’inizio dell’occasione che porta al 2-0 juventino si tocca la coscia e qualche minuto dopo Tudor lo sostituisce.
DEPAOLI: 5,5
È uno dei pochi a provarci con un minimo di convinzione, ma alla fine si arrende pure lui.
ILIC: 5,5
Continua a collezionare compitini. Sovrastato dal centrocampo bianconero.
VELOSO: 5,5
Vale bene o male lo stesso discorso fatto per Ilic.
LAZOVIC: 6
Probabilmente l’unico a crederci fino alla fine: dalle sue parti arrivano cross interessanti e anche qualche traiettoria che per poco non beffa Szczesny.
TAMEZE: 5,5
Nel primo tempo si trova ad agire sulla trequarti, un ruolo non suo e ciò si vede chiaramente. In generale, comunque, non è brillante come al solito.
BARAK: 5
Una ventina di minuti discreti, poi scompare. Probabilmente ha risentito dell’assenza del suo “gemello diverso” Caprari.
LASAGNA: 5
Evanescente, ma non è tutta colpa sua: i palloni giocabili recapitatigli si contano sulle dita di una mano.
BESSA: 5,5
Un’imbucata per Lasagna, poi anche lui non si vede più.
KALINIC: 5,5
Entra quando la gara è ormai indirizzata, non ha occasioni degne di nota.
RETSOS: 6
Debutto in gialloblù per il greco. Voto d’ufficio.
PRASZELIK: s.v.
Qualche minuto per debuttare, ma troppo poco tempo per valutarlo. Ci saranno occasioni migliori.
SUTALO: s.v.
TUDOR: 5,5
Si presenta all’Allianz Stadium senza tre pedine fondamentali come Faraoni, Caprari e Simeone. Prova a tirare fuori il proverbiale coniglio dal cilindro piazzando Tameze sulla trequarti, ma questa volta non ottiene il risultato sperato. Il doppio regista continua inoltre a non convincere.
FONTE: CalcioHellas.it
The day after. Tifosi super, Caprari può attendere e i nuovi…
By Damiano Conati - 7 Febbraio 2022
Ad un certo punto dai microfoni di Dazn si sentivano solo loro. 16500 contro 400 ma si sentiva cantare solo lo spicchio di curva gialloblù: nonostante il risultato, nonostante il freddo, nonostante l’orribile maglia verde. Non servono aggiungere altre parole per commentare l’apporto del popolo gialloblù: per battere la Juve era necessaria la partita perfetta, non commettere errori, la partita imperfetta bianconera e la spinta dei tifosi. Delle quattro componenti, salviamo solo l’ultima.
Nel frattempo Gianluca Caprari non ha giocato la 22esima gara con il Verona. Niente riscatto, 4 milioni che rimangono nelle casse gialloblù ancora qualche giorno e quell’apprensione intorno all’infortunio suo e di Faraoni: riusciranno a recuperare per la delicata sfida all’Udinese? Intando domani Tudor riavrà a tempo pieno Frabotta e probabilmente Hongla: due nuovi acquisti che torneranno utili.
A proposito di nuovi acquisti: non potevamo non chiudere il day after con un commento sugli ultimi arrivati: Depaoli è un buon gregario, fisico e gamba, qualche cross significativo, ma ovviamente non è Faraoni. È arrivato come sua riserva e in quel ruolo è più che adeguato. Retsos è piaciuto: si muove con disinvoltura, anche largo in fascia destra. Chiaro, ha un ruolo che lo costringe ad essere perfetto negli automatismi per poter giocare titolare: nell’uno contro uno a tutto campo di Tudor, uno come Retsos non può permettersi errori altrimenti il castello tattico cadrebbe. Ecco perché serve tempo per inserirlo in pianta stabile. Capitolo Praszelik: il suo arrivo, più la conferma di Cancellieri, vanno a rimpiazzare Kalinic. Con la Juve ha dimostrato coraggio: prima palla, un tiro in porta e angolo guadagnato. Troverà sicuramente posto perché i giocatori di qualità piacciono molto a Tudor.
Foto: instagram Hellas Verona
Damiano Conati
Cronistoria di un addio annunciato. Dovidenja Kale!
By Damiano Conati - 7 Febbraio 2022
Addio Kalinic. Dispiace dare questo annuncio. Dispiace per la tempistica: dopo il calciomercato, ma soprattutto immediatamente dopo una delicata sfida di campionato, addirittura prima di terminare le interviste del post gara. Dispiace non essere stati smentiti: è da dicembre che l’Hajduk lancia messaggi attraverso la stampa croata, di amore, di proposte concrete, di iniziative rivolte al tentativo di riportare Kalinic a Spalato. Addirittura prima di Natale vi riportavamo un articolo in cui era già stata fissata la gara d’esordio di Kalinic con l’Hajduk (LINK QUI). Alla fine tutto rinviato di una settimana, ma avevamo ragione a ritenere quell’offerta più che mai veritiera. Tanto che nei giorni scorsi avevamo annunciato l’addio di Kalinic a fine stagione (LINK): sapevamo di un colloquio tra l’attaccante e la squadra delle sue origini, ma nessuno immaginava un epilogo del genere. Per questo dispiace ancora di più. Perché i croati avevano già pronto il video girato nella casa natia di Nikola e poi a Verona e in Arena, avevano già fatto indossare la maglia bianca a Kale, avevano già programmato la conferenza stampa di presentazione per la giornata di domani. Dispiace vederlo andar via così, all’improvviso, quasi di soppiatto. E dispiace soprattutto non sia arrivato un sostituto: il mercato di gennaio doveva servire a colmare lacune e quella lasciata da Kalinic là davanti non può essere riempita dai soli Simeone e Lasagna, nessuno dei due, tra l’altro con le caratteristiche del 34enne croato.
È andata così e forse tutta la vicenda non è nemmeno stata gestita troppo bene nè dal Verona, nè da Kalinic stesso, nè dall’Hajduk. L’Hellas perde il suo numero 9, con il suo contratto pesantuccio, ma che sarebbe durato ancora pochi mesi. Il mercato va così e davanti alle scelte di vita non si può fare altrimenti. Arriverà uno svincolato in sostituzione? In teoria no, il Verona dovrebbe restare com’è oggi, anche perché sennò il sostituto l’avrebbe preso una settimana fa, a mercato aperto.
Dovidenja Kale! Buona chiusura di carriera nella tua Croazia.
Damiano Conati
Sconfitta giusta contro una Juve “piccola”
By Damiano Conati - 6 Febbraio 2022
Regalare Dawidowicz, Faraoni, Caprari e Simeone è improponibile contro qualsiasi avversario, figurarsi contro la Juve a Torino.
I bianconeri giocano da piccola squadra, aspettano il Verona, difendono forti e ripartono in contropiede con i tre tenori d’attacco sempre pericolosi. L’Hellas disputa una gara ordinata, prova a palleggiare e a far paura a Szczesny, ma fatica a trovare spazi e a creare azioni da gol. Nel primo tempo timbra Vlahovic a causa di una sbavatura di Casale. Nella ripresa segna Zakaria a causa di una sbavatura di Ceccherini su Morata.
La sconfitta è giusta, perchè la Juve ha fatto di più e alcuni elementi gialloblù sono clamorosamente mancati (Barak su tutti).
Il rammarico è aver trovato con troppi assenti una Juventus inferiore alle altre big, ma molto solida e con un calciomercato che le ha portato entusiasmo e entrambi i gol. Peccato!
Un appunto alla società? Gara numero 1000 in verde, sfida allo Stadium, sentitissima dai tifosi (splendidi anche stasera), in verde. No comment, ma i colori del Verona sono il blu e il giallo. Forse è il caso continuare a ricordarlo.
Foto: instagram Hellas Verona
Damiano Conati
FONTE: HellasNews.it
7 Febbraio 2022 - 12:37 Hellas Live Lettura: 1 min.
Praszelik, la nota positiva dell’Allianz Stadium
Pochi minuti, ma di personalità. Gettato nella mischia da Tudor all’84’ quando i giochi oramai erano fatti, Mateusz Praszelik si è posizionato sulla trequarti, mostrando da subito buone qualità col pallone tra i piedi e quella spigliatezza necessaria per cercare di aprire le maglie avversarie. Uno dei pochi in maglia verde, capace di andare al tiro e di creare qualche grattacapo alla difesa della Juventus. Una prima con l’Hellas Verona ed in Serie A macchiata “solo” dal risultato finale.
7 Febbraio 2022 - 10:49 Hellas Live Lettura: 1 min.
Hellas Verona, quarta partita senza andare in rete
Bologna, Cagliari, Torino e Juventus. Solo in quattro occasioni (tre con Tudor in panchina, ndr) i gialloblù non sono riusciti a segnare in 24 giornate. L’Hellas Verona si conferma comunque il sesto attacco della Serie A, con 43 reti all’attivo ed una media di 1.79 gol a partita.
6 Febbraio 2022 - 23:57 Hellas Live Lettura: 1 min.
Per Kalinic scelta di vita
L’attaccante Nikola Kalinic, da quanto appreso da Hellas Live, ha deciso di rescindere il contratto (scadenza 30 giugno 2022, ndr) con l’Hellas Verona per tornare in Croazia. Una scelta di vita per l’ex Milan, decisione che è stata avvallata dal club gialloblù. Su Kalinic resta vivo l’interesse dell’Hajduk Spalato.
6 Febbraio 2022 - 22:57 Hellas Live Lettura: 1 min.
Pagelle
Montipó 6, Casale 5 (Sutalo sv), Gunter 5.5, Ceccherini 5.5 (Retsos sv); Depaoli 5.5, Ilic 5 (Praszelik 6), Veloso 5 (Bessa 6), Lazovic 6; Tameze 6, Barak 5 (Kalinic 6); Lasagna 5.5. All: Tudor 5.5
6 Febbraio 2022 - 22:35 Hellas Live Lettura: 3 min.
Finale, Juventus-Hellas Verona 2-0
Due errori pagati a caro prezzo che costano all’Hellas Verona la nona sconfitta in campionato, la quinta lontana dal Bentegodi. Senza gli infortunati Caprari e Faraoni, insieme allo squalificato Simeone, i gialloblù di Tudor si presentano all’Allianz Stadium col 3-4-2-1 composto da Montipó, Casale, Gunter, Ceccherini; Depaoli, Ilic, Veloso, Lazovic; Tameze, Barak; Lasagna.
Spinti da 394 tifosi gialloblù, partenza di personalità della squadra veronese in casa della Juventus. Ma la prima occasione è dei padroni di casa, al 7’, col diagonale di Vlahovic che trova la pronta risposta coi pugni di Montipó. Rispondono i gialloblù con la conclusione da fuori area di Tameze che non trova però la porta. Padroni di casa che passano alla prima occasione, al 13’: Casale sbaglia il disimpegno di testa in anticipo su Dybala, Montipó è incerto nell’uscita e Vlahovic lo castiga con un pallonetto che gonfia la rete. Barak al 19’ ha sul sinistro il pallone giusto ma preferisce servire Lasagna che viene però chiuso dalla difesa bianconera. Ci prova allora Lazovic, al volo di sinistro da fuori area in diagonale, al 29’, col pallone che termina di poco a lato, sugli sviluppi del calcio d’angolo di Veloso. Tre minuti dopo, destro innocuo sul fondo di De Sciglio, con Vlahovic invece che al 37’ allarga troppo il piatto a due passi da Montipó. Svirgola da fuori al 43’ Lazovic, dopo il fraseggio al limite dell’area con Lasagna, col pallone che finisce persino in rimessa laterale. Ultima occasione del primo tempo che si chiude senza recupero.
Ad inizio ripresa, primo cambio per i gialloblù, con Bessa per Veloso, con Tameze che si abbassa in mezzo al campo, in coppia con Ilic. Il neoentrato in verticale al 48’ per Lasagna, gialloblù che si devono accontentare di un calcio d’angolo. È sempre Lazovic a creare grattacapi alla difesa bianconera, come al 51’ quando mette in mezzo ma non trova nessun compagno in area ospite. Prima Lazovic e poi Tameze, al 58’, provano senza fortuna ad impensierire Szczesny. L’Hellas Verona ma è la Juventus a raddoppiare al 60’: la difesa gialloblù scala male e ne approfitta Zakaria per superare con un diagonale preciso Montipó. Portiere gialloblù che subito dopo nega il tris a Dybala, prima con una conclusione ravvicinata e poi direttamente da calcio d’angolo. Il sinistro di Rabiot al 69’ obbliga Montipó a chiudere in calcio d’angolo. Secondo e terzo cambio per i gialloblù, con Retsos e Kalinic per Ceccherini e Barak al 71’. Cuadrado al 78’ mette in mezzo ma Vlahovic in scivolata non ci arriva. Quarto e quinto cambio per i gialloblù: Sutalo e Praszelik al posto di Casale e Ilic all’84’, con Vlahovic che due minuti più tardi calcia centrale, pallone che è preda facile di Montipó. Personalità di Praszelik all’88’ quando ruba palla sulla trequarti e arriva al tiro, conquistando corner. Ottimo l’intervento di Montipó su Mckennie al 90’, con l’ex Kean che al 91’ calcia di poco a lato, col portiere gialloblù battuto. Sfida all’Allianz Stadium che si chiude dopo 4’ di recupero.
Un ko che non deve togliere alcuna certezza all’Hellas Verona, gialloblù che domenica al Bentegodi avranno subito l’occasione di rifarsi contro l’Udinese.
3 Febbraio 2022 - 15:23 Hellas Live Lettura: 1 min.
Italia Under 19, convocati i gialloblù Ghilardi e Terracciano
Il difensore della Primavera Daniele Ghilardi ritrova la maglia della Nazionale guidata dal Commissario Tecnico Carmine Nunziata, dopo aver già disputato 5 partite con la selezione Under 19. Per Ghilardi si tratta però della prima chiamata azzurra da quando veste la maglia gialloblù.
Seconda convocazione, invece, per il centrocampista Filippo Terracciano, già in campo lo scorso agosto nell’amichevole contro l’Albania.
Italia-Turchia si disputerà allo stadio ‘Iacovone’ di Taranto alle ore 11.30 del prossimo 9 febbraio.
FONTE: HellasLive.it
HELLAS VERONA di Francesco Barana , 08/02/2022 10:42
Barana: Il futuro di Tudor non è ancora stato scritto
Tudor, foto hellas verona it
Con il mercato la società, tenendo i pezzi migliori, ha dato un segnale: si deve concludere con dignità il campionato. Pertanto niente sbracamenti, o vacanze anticipate. C’è stato il divorzio, un po’ furtivo e improvviso, con Kalinic, però nella sostanza era chiaro da mesi che in attacco, dove c’è abbondanza, uno se ne sarebbe andato. Intoccabile Simeone, restava da piazzare uno tra Lasagna e il croato, quest’ultimo con più mercato.
Le conferme di Barak, Caprari, Casale ecc sono un buon viatico per questa seconda parte di torneo. Tuttavia non basta: sarebbe auspicabile che il presidente Setti fissasse pubblicamente un nuovo obiettivo, così da legittimare il lavoro dell’allenatore e compattare lo spogliatoio da qui a maggio. L’unico che si è esposto su traguardi più ambiziosi è stato Barak, che non si è trincerato dietro le consuete minimali banalità. Ma il coming-out di un calciatore, per quanto autorevole, non basta.
Il resto è nelle mani di Tudor e della squadra. L’allenatore croato si gioca anche il suo futuro a Verona. Qualsiasi trattativa per il rinnovo e l’adeguamento dell’ingaggio è congelata, la qual cosa a occhi esterni può perfino apparire incredibile dato il ruolino di marcia che il gigante di Spalato ha realizzato dal suo arrivo a Verona. Il club però si è dato tempo e vuole capire bene se Tudor può essere il futuro. Pensiero razionale, liberato da qualsiasi condizionamento emotivo, che mi sento di condividere, come a suo tempo fui tra i pochi (forse l’unico) ad appoggiare il divorzio da Aglietti. Una società forte è indipendente dalla figura di qualsiasi allenatore e persino dal suo rendimento. Lo pensavo (e l’ho scritto) anche ai tempi di Juric, che pure è stato la figura più importante (tecnica-finanziaria) del Verona dell’era Setti.
HELLAS VERONA di Gianluca Vighini, 07/02/2022 9:59
Vighini: Quanti brutti pensieri che lascia questa partita...
Primo brutto pensiero. A 33 punti non s'è vista la fame, la rabbia, la cattiveria che rendono speciale una squadra normale. Secondo brutto pensiero: gli infortuni di Caprari e Faraoni, comunicati solo all'ultimo secondo. Terzo brutto pensiero: Casale e Barak strombazzati uomini mercato che fanno flop. Quarto brutto pensiero: l'impiego di Lasagna titolare che fa scoppiare il caso Kalinic che lascia la squadra dopo la partita (mai visto sulla faccia della terra).
Ci sta perdere con la Juventus. Non è la prima volta, non sarà l'ultima. E il Verona non è stato disastroso, solo "normale". Ma la serata ci ha lasciato quel sapore lì, come di qualcosa andato a male. Saranno state le orribili magliette verdi bianche su pantaloncino nero (diciamo basta con forza a questo scempio), sarà stata la nebbiolina o sapere di affrontare la Juve senza i tuoi uomini migliori, ma la sconfitta ha preso il gusto del latte dimenticato in frigo per un mese.
Non sarà che ora, a salvezza quasi acquisita, ci dovremo sorbire un Verona senza obiettivi che vivacchia in attesa di maggio e del prossimo mercato con giocatori che si preservano e altri con la valigia in mano? Dio ce ne scampi per favore. Noi abbiamo fiducia che non sia così perché in realtà c'è ancora tanto in ballo: il piazzamento in classifica che vuole dire soldi in più e più banalmente la valorizzazione dei giocatori migliori (Barak e Casale se giocassero da qui alla fine come ieri sera farebbero la fine di qualche criptovaluta farlocca). Già con l'Udinese capiremo se i cattivi pensieri e il gusto acido che ci ha lasciato questa gara, hanno un senso.
HELLAS VERONA di Giovanni Vitacchio, 06/02/2022 22:50
Il pagellone di Juve-Verona: Casale si perde. Giù Barak e Lasagna. Montipo' evita l'imbarcata
Nicolò Casale
MONTIPO’ 7 Se il Verona non sbraca, il merito è suo. Cinque parate determinanti, su Vlahovic, Dybala (due volte), Rabiot e McKennie. Attento anche nelle uscite, non mi si venga a dire che abbia sbagliato in occasione del gol che sblocca la partita. Se c’è qualcuno che la fa grossa è Casale. Il resto è tutto una conseguenza. Mi sembra che su questo ragazzo ci siano troppi preconcetti.
CASALE 4.5 Non è proprio la sua serata. Nasce da un suo errore l’azione che porterà al vantaggio della Juve, con Dybala che ringrazia e serve un assist al bacio per Vlahovic. Ed è ancora lui a perdersi inspiegabilmente Zakaria nel secondo tempo, lasciando una prateria davanti al giocatore bianconero. E’ stato per tantissime settimane sulla bocca di tutti in chiave mercato. Le sirene, si sa, ammaliano. Adesso il circo è finito, bisogna rimettersi a pedalare.
SUTALO s.v. (dall’84’)
GUNTER 5 Sul gol del vantaggio bianconero, Vlahovic si ritrova solo davanti a Montipò, col difensore gialloblù che rimane qualche metro più indietro. L’attaccante serbo ha altre due occasioni importanti e anche qui Gunter rimane sempre un po’ troppo staccato. Soffre nei momenti cruciali e non riesce mai a dare il suo contributo di impostazione partendo dal basso.
CECCHERINI 6 Mantiene la barra, pur non esaltandosi, per carità. Però della difesa è quello che lotta con maggiore attenzione e che a Morata lascia solo le briciole. Trova anche il tempo per spingersi in avanti, ma i risultati non sono degni di nota.
RETSOS 6 (dal 72’) Ci mette corsa e voglia.
DEPAOLI 5.5 Sostituire Faraoni non è mai un compito facile, soprattutto quando davanti hai la Juventus. Non incide come dovrebbe, svolge il compitino che però gli riserva comunque qualche segno rosso sul foglio. Mancano i cross, non la voglia. Ma nel conteggio delle cose, non basta.
ILIC 5.5 E se in realtà fosse soprattutto lui a risentire della scelta di Tudor di giocare col doppio play? Se fosse lui a non avere beneficio dall’avere al proprio fianco Veloso? Dico questo perché nel momento in cui è Tameze a giocargli vicino lui fa meglio. Nulla di trascendentale, intendiamoci, ma cambia passo. Su questo il tecnico deve fare una riflessione seria e definitiva.
PRASZELIK s.v. (dall’84’)
VELOSO 5 Sebbene davanti non si trovi due fulmini (Arthur e Rabiot), fatica tremendamente a trovare il ritmo di gioco, a prendere le decisioni giuste. Lui che è sempre stato bravo nel far circolare velocemente la palla, tentenna esageratemente, facendosi troppo spesso scippare il pallone. Rimane negli spogliatoi dopo l’intervallo.
BESSA 6 (dal 45’) Nel primo tempo il Verona manca di qualità proprio in avanti e lui, quando entra, prova a svegliare i compagni. Gli riesce qualche imbucata di qualità.
LAZOVIC 6.5 E’ l’unico davanti a provarci. I difensori bianconeri fanno una gran fatica a tenere e tante volte riesce ad arrivare sul fondo e a metterla in mezzo. Per la maggior parte delle volte sono i compagni a non farsi trovare al posto giusto nel momento giusto. Ha anche occasioni personali per poter segnare, ma non gli va bene. E’ la vera buona notizia di questa serata: Darko è definitivamente tornato.
BARAK 5 Fin da subito dà la sensazione di non essere dentro la partita. Fatica a trovare la posizione e il girovagare sulla trequarti, questa volta, non lo porta da alcuna parte. Anche fisicamente non riesce mai a incidere. Un passo falso ci sta, ci mancherebbe altro. Certo, proprio contro la Juve…
KALINIC s.v. (dal 72’)
TAMEZE 5.5 Una cosa non credo sia producente, pensare che possa davvero giocare in ogni zona del campo. Per carità, magari in emergenza, a partita in corsa può farlo. Come mezza punta non brilla, affatto. Quando torna dove deve stare, in mezzo al campo, macina strada e palloni. Ne beneficia anche Ilic. Gli manca, comunque, la solita strapotenza. Nessun dramma, sotto con l’Udinese.
LASAGNA 5 Se possiamo dare una colpa a Kevin è di essere un po’ monocorde nelle soluzioni offensive. Quando gli arriva il pallone tra i piedi punta la porta e basta. Non ci sono variazioni sul tema. Forse dovrebbe essere più bravo a dialogare coi compagni, a tenere qualche palla per far risalire la squadra. Se vedi che non riesci a sfruttare la tua velocità perché non trovi spazi, pensa ad altro. E invece si incaponisce e stecca la grande occasione di mettere in difficoltà Tudor nelle scelte.
ALL. TUDOR 5.5 Non mi è piaciuta la formazione iniziale. Continuo a non capire la scelta del doppio regista, che lo “costringe” a mettere Tameze alto, a sostituire (?) Caprari. Quando ha rimesso le cose a posto, abbassando il francese e inserendo Bessa al posto di Veloso, le cose sono andate meglio. Le assenze di Caprari, Faraoni e Simeone non devono essere un alibi, sia chiaro. Ma far finta che non siano pesate è una presa in giro.
HELLAS VERONA di A.F., 06/02/2022 20:01
Il Verona s'arrende a Torino sotto i colpi di Vlahovic e Zakaria
Allianz Stadium – foto calcio e finanza
I gialloblù di Tudor perdono 2-0 a Torino contro la Juventus, nella 24a giornata di Campionato, ma al momento restano sempre al 9° posto in classifica con 33 punti. L'Hellas gioca bene, fa la partita contro i più quotati avversari, ma basta un'ingenuità di Casale a rendere il match in salita. Il nr 16 al 13' sbaglia un disimpegno, ne approfitta Dybala che lancia Vlahovic, il quale davanti a Montipò non sbaglia. L'Hellas s'impegna ma non va mai al tiro e la Juventus conserva il vantaggio fino alla fine del primo tempo. Nella ripresa i primi 15 minuti sono solo gialloblù, ma la Juventus va in rete ancora grazie ad un errore della difesa veneta che lascia tutto solo Zakaria al 61' sulla destra. Lo svizzero viene visto da Morata, il quale gli serve l'assist per portarsi davanti a Montipò e batterlo con un diagonale. E' notte fonda per il Verona, che prova generosamente ad attaccare, non trovando quasi mai l'opportunità per riaprire la gara. Gli uomini di Tudor torneranno in campo domenica 13 febbraio alle ore 15.00 contro l'Udinese, al Bentegodi, per la 25a giornata.
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Fine match
concessi 4' di recupero
90', tiro velenoso di McKennie e Montipò devia in corner.
88', rimpalli favorevoli per l'Hellas su iniziativa di Bessa, sfera verso Lazovic che tira ma spedisce a lato.
84', nel Verona escono Ilic e Casale ed entrano Praszelik e Sutalo.
83', nella Juventus entrano Kean e McKennie ed escono Morata e Zakaria.
81', Lazovic dalla sinistra, Szczesny smanaccia la sfera e l'allontana però sui piedi di Lasagna che si gira e non inquadra la porta.
78', Cuadrado dalla sinistra mette in mezzo per Vlahovic che non ci arriva.
74', nella Juventus escono Chiellini e Dybala ed entrano Cuadrado e Rugani.
71', due cambi nel Verona: Retsos e Kalinic al posto di Ceccherini e Barak.
69', Rabiot dalla distanza, tiro e Montipò devia in corner.
64', possibilità per il 3-0 bianconero: dal fondo Danilo tacco per Dybala, tiro potente e respinta di Montipò in corner.
61', GOL-JUVENTUS: Morata serve Zakaria tutto solo a destra, ingresso in area e davanti a Montipò lo fredda con un diagonale.
60', solo Verona in questi primi 15' della ripresa. I gialloblù mettono pressione ai bianconeri, ma non riescono ad andare al tiro.
58', giallo a Morata nelle fila bianconere per fallo su Depaoli.
58', botta di Tameze dal limite e palla alta.
50', bel traversone di Lazovic sulla sinistra, allontanato da Szczesny che non permette la deviazione vincente a Lasagna e Bessa.
48', proprio Bessa lancia Lasagna sulla sinistra che da posizione impossibile prova a calciare a rete, Szczesny devia in corner.
46', cambio nel Verona: dentro Bessa e fuori Veloso.
via al 2° tempo
Terminano i primi 45' all'Allianz Stadium, Juventus in vantaggio sull'Hellas per 1-0, grazie al gol di Vlahovic al 13'. Gioca bene il Verona che non riesce a pungere, al contrario della Juventus che alla seconda occasione (la prima al 7'), punisce i gialloblù sfruttando un disimpegno maldestro di Casale. E' il 13', la sfera va a Dybala che lancia Vlahovic, pallonetto su Montipò e l'1-0 si materializza. I veneti provano a fare gioco e a reagire, ma un vero e proprio tiro in porta dalle parti di Szczesny non c'è mai stato. Al 37', possibilità con la Juventus ancora con Vlahovic, ma il nr 7 di fronte a Montipò spedisce a lato.
Fine primo tempo
43', bello scambio Lazovic-Lasagna-Lazovic, tiro del nr 8 dal limite e palla altissima.
37', occasione per la Juventus: Dybala sulla sinistra per Morata, palla in mezzo per Vlahovic che “sbuccia” la palla e manca il bersaglio.
36', fase di stallo della gara che resta equilibrata. Il Verona prova sempre a far la gara, ma la Juventus non rischia nulla.
29', conclusione al volo di Lazovic, palla alta sulla traversa.
28', azione pericolosa della Juventus, con Vlahovic che in area gialloblù va a contatto con Gunter. Per l'arbitro Massimi non ci sono gli estremi per il penalty.
23', gioca comunque bene il Verona nonostante l'1-0 bianconero. Sono i gialloblù a fare la gara, mentre la Juventus si rifà sugli errori degli avversari per ripartire. I padroni di casa del resto, per colpire, hanno sfruttato l'unica defaillance della difesa veneta.
19', il Verona prova a rispondere intercettando un pallone sulla trequarti con Barak, assist per Lasagna che viene chiuso al momento del tiro.
13', GOL-JUVENTUS: errore di Casale che favorisce Dybala, assist per Vlahovic che solo davanti a Montipò, lo scavalca con un pallonetto.
13', tiro di Tameze dalla distanza, palla abbondantemente a lato.
7', botta di Vlahovic col mancino dal limite e Montipò respinge coi pugni.
5', Verona aggressivo in questi primi minuti. Per la Juve c'è difficoltà di costruzione.
1', è Tameze a giocare alto insieme a Barak nell'Hellas, dunque Tudor a centrocampo si affida al doppio regista: Veloso-Ilic.
Via al primo tempo
Tutto pronto all'Allianz Stadium di Torino, Juventus e Verona di fronte per la 24a giornata di Serie A. Negli ospiti, fuori Caprari e Faraoni per infortunio e Simeone per squalifica. Mister Tudor corre ai ripari, ponendo alla destra del centrocampo Depaoli, mentre sulla trequarti presumibilmente Ilic a far coppia con Barak. Tameze infatti è più probabile che giochi interno con Veloso, ma bisognerà attendere l'inizio di gara, per sapere la disposizione sia del nr 61 gialloblù, che del nr 14. Per il resto, Montipò in porta e difesa a 3 composta da Casale, Gunter e Ceccherini. Come esterno di sinistra a centrocampo, c'è Lazovic, mentre in attacco Lasagna ha scalzato la concorrenza di Kalinic che partirà dalla panchina. Nella Juventus, davanti al portiere Szczesny, difesa a 4 con Danilo a destra e De Sciglio a sinistra, in mezzo De Ligt e Chiellini. A centrocampo, Arthur, Zakaria e Rabiot; sulla trequarti Dybala a sostegno del tandem Vlahovic-Morata.
TABELLINO:
JUVENTUS-VERONA 2-0
MARCATORI: 13' Vlahovic, 61' Zakaria
JUVENTUS (4-3-1-2): Szczesny; Danilo, De Ligt, Chiellini, De Sciglio; Arthur, Zakaria, Rabiot; Dybala; Vlahovic, Morata
A disposizione: Pinsoglio, Perin, Cuadrado, McKennie, Pellgrini, Kean, Bonucci, Kaio Jorge, Rugani, Ake
Allenatore: Massimiliano Allegri
HELLAS VERONA (3-4-2-1): Montipò; Ceccherini, Günter, Casale; Depaoli, Ilic, Veloso, Lazovic; Barak, Tameze; Lasagna
A disposizione: Chiesa, Berardi, Kalinic, Cancellieri, Bessa, Sutalo, Coppola, Retsos, Praszelik
Allenatore: Igor Tudor
Arbitro: Luca Massimi (Sez. AIA di Termoli)
Assistenti: Cipressa (Sez. AIA di Lecce), Fiore (Sez. AIA di Barletta)
FONTE: TGGialloBlu.Telenuovo.it
SERIE A
Le pagelle di Morata: lo spagnolo vuole essere il Robin di Batman Vlahovic
7/2 ALLE 14:00
di DANIEL UCCELLIERI
© foto di www.imagephotoagency.it
La nuova Juventus si impone 2-0 con l'Hellas Verona, a segno proprio i due volti nuovi, Dusan Vlahovic e Denis Zakaria. Il tridente varato da Allegri funziona, Alvaro Morata sembra un giocatore completamente diverso e ieri sera, nonostante non abbia segnato, è stato fra i migliori in campo. 7,5 il voto che troviamo su La Gazzetta dello Sport: "Dite a Cremonini che qualcuno vuole essere Robin. Con il Batman serbo, Alvarito svolta: sfrutta gli spazi, regala assist, lavora. Chance per il 2022/23". Stesso voto sul Corriere dello Sport: "La sorpresa della serata: apparecchia per Vlahovic che fallisce di centimetri, poi dribbling e taglio perfetto per il bis di Zakaria. Standing ovation alla sostituzione".
Voto 7,5 anche su Tuttosport: "Aveva già dimostrato in tempi recenti quanto potesse essere utile sulla fascia, con Vlahovic nuovo centravanti arriva la conferma. Lo spagnolo sa essere irresistibile nella gestione del pallone e nella ricerca di un compagno livero. Con il serbo sfiora il 2-0, fa Bingo nel secondo tempo quando imbecca Zakaria in profondità, dopo aver avviato l'azione a centrocampo". 7,5 anche nelle pagelle targate TMW: "Meglio con un centravanti vero che non lui a dovere fare la sponda. Sgomma e in velocità è difficile da fermare. È bravo quando deve imbeccare i compagni di reparto. Strappa nel secondo gol e regala l'assist a Zakaria"
TMW: 7,5
La Gazzetta dello Sport: 7,5
Corriere dello Sport: 7,5
Tuttosport: 7,5
Corriere della Sera: 7
SERIE A
Retroscena Kalinic: ha rifiutato 2 anni e mezzo all'Antalyaspor. Poi l'Hajduk Spalato
7/2 ALLE 13:56
di RAIMONDO DE MAGISTRIS
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
Retroscena di calciomercato legato a Nikola Kalinic. Prima del ritorno in patria (da stanotte è ufficialmente un nuovo calciatore dell'Hajduk Spalato), il centravanti croato è stato al centro di una trattativa con l'Antalyaspor. Il club turco ha a lungo sondato il mercato italiano nelle ultime settimane: ha presentato un'offerta per Kalinic per due anni e mezzo da 2.5 milioni di euro complessivi, ma il giocatore ha preferito tornare a casa. E a quel punto l'Antalyaspor ha virato sull'ex Milan Luiz Adriano.
NEWS
Juventus-Verona 2-0, il successo esterno resta un tabù
7/2 ALLE 13:00
di ENRICO BRIGI
per Tuttohellasverona.it
© foto di www.imagephotoagency.it
Il successo in casa della Juventus in gare di campionato rimane per l'Hellas un tabù. In 31 incontri, infatti, compreso quello di ieri sera, sono arrivate 26 sconfitte e 5 pareggi. L'unico successo è legato a una gara di Coppa Italia del lontano 1963 quando una reti di Giorgio Maioli allo scadere regalò l'insperato successo.
SERIE A
Le pagelle di Dybala: il tridente lo rilancia, l'intesa con Vlahovic una promessa di felicità
7/2 ALLE 12:45
di DANIEL UCCELLIERI
© foto di www.imagephotoagency.it
I tifosi della Juventus possono sognare, l'intesa fra Vlahovic e Paulo Dybala funziona, i due sembrano giocare insieme da sempre. La Joya funziona benissimo nel tridente varato da Allegri, per La Gazzetta dello Sport merita 7 in pagella: "Lo sguardo romantico post-gol con Vlahovic è una promessa di felicità. L'assist, il passaggio che avvia il 2-0, un bel tacco e un tiro parato: anche da finta ala, funziona". Stesso voto sul Corriere dello Sport: "Il tridente lo rilancia eccome, partire da destra non è un problema. La Joya pennella il lancio per il vantaggio, inventa, rincorre. E sono applausi".
7 anche su Tuttosport: "Si diverte, eccome, nel 4-3-3. Nel primo tempo non solo confeziona l'assist per Vlahovic, ma si vede in tutte le azioni pericolose della Juventus, con velocità di pensiero e di piede. Pronto a rientrare, per non far perdere equilibrio alla squadra. Montipò gli nega il gol nella ripresa, unico squillo della Joya fino alla sostituzione, che ce lo consegna con sguardo perplesso". Stesso voto su TMW: "Il passaggio del gol è una perla che vale il prezzo del biglietto, aiutato però da un disimpegno di Casale. Per il resto si mette a disposizione, pressando i portatori di palla"
TMW: 7
La Gazzetta dello Sport: 7
Corriere dello Sport: 7
Tuttosport: 7
Corriere della Sera: 7
SERIE A
Le pagelle di Allegri: bene il tridente, è una Juve nuova. La scalata è iniziata
7/2 ALLE 11:30
di DANIEL UCCELLIERI
© foto di www.imagephotoagency.it
Il mercato ha portato ad Allegri due volti nuovo: il colpo dell'anno Dusan Vlahovic e il nuovo polpo bianconero Denis Zakaria. Il tecnico bianconero non si è fatto pregare e li ha lanciati subito dal primo minuto. Ed i risultati si sono visti, 2-0 contro l'Hellas, a segno proprio i due volti nuovi. Per La Gazzetta dello Sport il tecnico della Juventus merita 7 in pagella: "La Juve gli confeziona l'abito su misura e lui lo indossa subito. Zakaria e Vlahovic non solo titolari, decisivi. Bene il tridentissimo, bene la sicurezza, non il post-intervallo. Fino al 2-0, la Juve rischia". 7 anche sul Corriere dello Sport: "Ci sono l’entusiasmo e i gol dei nuovi arrivi ma c’è anche una Juve diversa, che gioca bene e diverte in velocità. Max centra il decimo risultato utile consecutivo e sale al quarto posto. La scalata è appena iniziata".
Voto 7 anche nelle pagelle di Tuttosport: "Il mercato è stato estremamente generoso, a lui il compito di far decollare la Juventus. La prima uscita è un 4-3-3 che avrebbe potuto riservare carenze in equilibrio e che invece si rivela azzeccato per come viene interpretato, con attenzione e dedizione da ogni singolo bianconero". Mezzo voto in meno nelle pagelle targate TMW: "Va a dormire al quarto posto e avrà il +2 rispetto all'Atalanta nella sfida di domenica sera. C'è tutto Allegri: poca sofferenza, tanta sostanza".
TMW: 6,5
La Gazzetta dello Sport: 7
Corriere dello Sport: 7
Tuttosport: 7
Corriere della Sera: 6,5
SERIE A
Le pagelle di Zakaria: un nuovo polpo per la Juve. Tocca mille palloni e segna al debutto
7/2 ALLE 11:00
di DANIEL UCCELLIERI
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Non solo Vlahovic, la Juventus si gode anche l'altro grande acquisto di gennaio, lo svizzero Denis Zakaria. Qualità e quantità in mezzo al campo e gol al debutto in bianconero, una serata perfetta. Voto 7 da La Gazzetta dello Sport: "Il Verona si mette la maglia del Gladbach ma Zak resta lucido. E prezioso in mezzo - quei tentacoli danno fastidio a tutti - e aggiunge il gol della staffa". Stesso voto dal Corriere dello Sport: "Lo chiamano Polpo e si capisce perché: i suoi tentacoli arrivano dappertutto, intercetta e sporca mille palloni. E mette il punto esclamativo sul debutto con il gol del raddoppio".
Voto 7 anche sul Corriere della Sera: "Ben presto la guardia svizzera inizia a mulinare le gambe sul centrodestra, fino al gol della sicurezza. Sembra l'uomo giusto per il salto di qualità a centrocampo, anche se esce dolorante". Anche per TMW merita 7 in pagella: "Molta corsa, tanti palloni recuperati, non grande tecnica. Ha comunque dalla sua una freschezza che nel centrocampo di Allegri non c'era. Si mette in proprio nel secondo tempo, segnando il 2-0".
TMW: 7
La Gazzetta dello Sport: 7
Corriere dello Sport: 7
Tuttosport: 7
Corriere della Sera: 7
SERIE A
Quando i numeri non dicono tutto: la Juve più bassa e con meno possesso del Verona
7/2 ALLE 10:53
di MARCO CONTERIO
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Dominare senza comandare il possesso palla e pure contro una squadra che non fa del gioco con la sfera al piede il suo marchio di fabbrica. I numeri della gara tra Juventus ed Hellas Verona sono solo una piccola parte del dominio assoluto dei bianconeri e che male lo raccontano, per stile e approccio di gioco: il baricentro è stato infatti molto basso. 47,3 metri a differenza dei 55,6 degli scaligeri, nei dati Gazzetta e anche il possesso è stato dalla parte della formazione di Igor Tudor. 53% a 47%, ma i tiri in porta, 8 a 0, tutti per la Juve.
SERIE A
Le pagelle di Vlahovic: la notte perfetta che sognava. Sembra alla Juve da sempre
7/2 ALLE 10:15
di DANIEL UCCELLIERI
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Era l'uomo più atteso, ci ha messo 12 minuti a prendersi la Juventus. Dusan Vlahovic, il colpo dell'ultimo mercato invernale, ha trovato subito il gol e si è caricato i bianconeri sulle spalle. La vittoria contro l'Hellas, 2-0 il punteggio finale, a segno anche l'altro acquisto Zakaria, è griffata DV7. E i voti, sui quotidiani in edicola questa mattina, sono altissimi. Per La Gazzetta dello Sport, con 7,5 in pagella, il serbo è il migliore in campo dei suoi: "I gol si fanno e si sbagliano - ieri, uno e uno - ma difende palla e soprattutto calcia in porta (e quanto mancava alla Juve...). P.S: esultanza con linguaccia e Dybala mask, un bigino di storia Juve". Stesso voto dal Corriere dello Sport: "La notte perfetta che sognava. Infiamma lo Stadium con la palombella vincente e sfiora più volte il raddoppio. Sembra alla Juve da sempre".
Voto 7,5 anche da Tuttosport: "Gli bastano 12 minuti e mezzo per far innamorare un Allianz Stadium che già gli aveva dedicato il boato alla lettura delle formazioni: scatto in profondità, sul tocco di Dybala, e delizioso pallonetto per la prima rete in bianconero. Ci aveva già provato di potenza dopo 6' (bravo Montipò) e ci riprova al 38' (fuori di poco). A completare il quadro, accelerazioni, duelli (aerei e di piede) e ricerca continua del dialogo con i compagni". Stesso voto dal Corriere della Sera: "Come Sivori, Charles, Tevez e Higuain: segna al debutto, al secondo tiro, con un pallonetto per intenditore. E non si accontenta".
Voto 7 nelle pagelle targate TMW: "Un leone a cui viene aperta la gabbia. Tocca il primo pallone e spedisce una saetta con Montipo' che deve volare. Poi con un esterno manda all'angolino: sembra che sia a Torino da sempre. Sgomita, arriva davanti alla porta, si arrabbia quando manda fuori da buona posizione".
TMW: 7
La Gazzetta dello Sport: 7,5
Corriere dello Sport: 7,5
Tuttosport: 7,5
Corriere della Sera: 7,5
RASSEGNA STAMPA
La moviola di Juve-Verona, CorrSport: "Massimi non vede un rigore su Dusan"
7/2 ALLE 08:43
di ANTONIO PARROTTO
© foto di www.imagephotoagency.it
"La moviola di Juve-Verona: Massimi non vede un rigore su Dusan" scrive il Corriere dello Sport oggi in edicola analizzando gli episodi da moviola della sfida tra Juventus e Verona. Al 28' del primo tempo, contatto Gunter-Vlahovic in area gialloblù: il difensore veronese affonda la gamba sinistra, non trova né sfiora mai il pallone, finendo per opporre solo il corpo a Vlahovic. Non solo, ma a chiusura del gesto tocca il piede destro con il suo destro (e il VAR Doveri non interviene). "Rocchi, nella sua battaglia contro i rigorini, sta finendo per snaturare gli arbitri". Non c'è rigore invece sul contatto Ceccherini-Vlahovic.
RASSEGNA STAMPA
Sconcerti sul CorSera: “La Juventus è più vicina ad Allegri ma resta lontana dalla vetta”
7/2 ALLE 08:38
di NICCOLÒ SANTI
Il direttore Mario Sconcerti ha scritto un fondo sulle colonne del Corriere della Sera riguardante la vittoria della Juventus col Verona: “Non c’è dubbio che Vlahovic sia una grande differenza e che accanto a giocatori fini come Dybala e Morata possa dare ancora di più. È sicuro anche che questa sia una Juve molto vicina a quello che il suo allenatore chiede, pochi rischi in difesa, sguardo veloce al contropiede e massima fisicità in campo. […] Non bisogna però nemmeno esagerare, nel senso che la Juve da tempo si è assestata, gioca meglio, fa classifica. C’è un dato eclatante per quanto è rimasto furtivo: negli ultimi tre mesi, dal 5 novembre a oggi, tredici partite su 24, la Juventus ha fatto più punti di tutti, 27, solo uno in meno dell’Inter che resta con una partita in meno, sei più dell’Atalanta, 7 in più del Milan e del Napoli. […] Questo dice che la squadra è stata ricomposta, che Vlahovic e Zakaria sono due aggiunte ideali, ma che recuperare all’Inter i punti che ancora servirebbero, non è possibile, non c’è lo spazio”.
RASSEGNA STAMPA
Juve, subito Vlahovic e Zakaria. Gazzetta: “Il mercato ha restituito alla A una Signora diversa”
7/2 ALLE 08:28
di NICCOLÒ SANTI
© foto di www.imagephotoagency.it
La Gazzetta dello Sport propone l’analisi del successo della Juventus ieri per 2-0 contro il Verona. Subito Vlahovic e Zakaria, senza se e senza ma. Ambientamenti rapidi, conditi da due gol, uno per ciascuno. Avvertimento a chi pensava che la Juve fosse finita in fuorigioco: il mercato di gennaio ha restituito al campionato una Signora diversa, in linea con la propria storia, perché sono arrivati due giocatori essenziali e sostanziosi, dunque predisposti per natura alla juventinità. Vlahovic compenserà le reti che in estate si era portato via Ronaldo e lo farà senza equivoci sul ruolo, defilate partenze da sinistra e fisime varie. Zakaria garantirà dosi massicce di fisicità, di palloni arpionati e recuperati, di puntelli difensivi e di fughe offensive. Due rinforzi perfetti per il calcio “risultatista” di Allegri.
SERIE A
Non poteva esserci esordio migliore: Vlahovic e Zakaria si prendono subito la Juve
7/2 ALLE 06:45
di SIMONE DINOI
fonte inviato all'Allianz Stadium
© foto di www.imagephotoagency.it
L’entusiasmo andava cavalcato e trasformato in vittoria e così è stato. Le good vibes degli acquisti invernali e la sconfitta nel pomeriggio dell’Atalanta indicavano una e una sola strada alla squadra di Massimiliano Allegri: portare a casa i tre punti, scavalcare al quarto posto i nerazzurri (con una partita in meno) e mettersi davanti in vista dello scontro diretto del prossimo fine settimana. Successo è stato contro l’Hellas Verona dell’ex Igor Tudor e non poteva esserci gioia più grande che festeggiarlo con le reti dei due nuovi acquisti: Dusan Vlahovic e Denis Zakaria.
Tutti gli occhi su DV7: dopo 13 minuti fa già impazzire lo Stadium.
La corsa Champions, l’importanza della vittoria: aspetti fondamentali per il cammino stagionale della Juventus. La sfida al Verona però aveva, principalmente, il focus degli osservatori su come il grande colpo del mercato invernale si sarebbe inserito nei meccanismi di Madama alla sua prima uscita da centravanti in bianconero. L’ex Fiorentina ci ha messo 13 giri d’orologio per lasciare il segno nei cuori dei tifosi accorsi all’Allianz Stadium e di tutti quelli incollati davanti alla tv. Verticalizzazione di Dybala, profondità attaccata dal serbo e pallonetto dolce dolce di mancino che vale l’1-0. Lo Stadium esplode, il classe 2000 pure lasciandosi andare a un’esultanza di pura gioia. Poi lotta, combatte e fa da riferimento offensivo catalizzando i lanci dalla retrovie dei compagni di squadra. Imprescindibile dal giorno uno.
DV7 ma anche DZ28: Zakaria non è da meno e festeggia l’esordio con il gol.
Ovviamente, non poteva essere altrimenti, attenzioni su Vlahovic ma anche l’altro acquisto del mercato di riparazione juventino Denis Zakaria portava con sé curiosità. Mezzala nella mediana a tre con Arthur e Rabiot col compito di dialogare con Danilo e Dybala e coprirne le avanzate. Si destreggia con personalità recuperando possessi e centellinando ogni singolo movimento in base alle esigenze dei compagni. Poi, nella ripresa, legge perfettamente il buco nella retroguardia avversaria e si infila come il coltello nel burro servito in maniera magistrale da Morata: davanti a Montipò non sbaglia e anche lui prova, alla prima uscita, la sensazione provocata dalla gioia dello Stadium- 2-0 finale, vittoria, gol degli esordienti Vlahovic e Zakaria e quarto posto momentaneo: what else?
I FATTI DEL GIORNO
Serie A, la classifica aggiornata: si accorcia il divario in testa, Juventus a -8
7/2 ALLE 00:30
di ALESSANDRA STEFANELLI
© foto di www.imagephotoagency.it
Di seguito la classifica aggiornata del campionato di Serie A, in attesa del posticipo del lunedì tra Salernitana e Spezia.
Inter 53 (23 partite disputate)
Napoli 52 (24)
Milan 52 (24)
Juventus 45 (24)
Atalanta 43 (23)
Lazio 39 (24)
Roma 39 (24)
Fiorentina 36 (23)
Verona 33 (24)
Torino 32 (23)
Empoli 30 (24)
Sassuolo 29 (24)
Bologna 28 (23)
Udinese 27 (23)
Spezia 25 (23)
Sampdoria 23 (24)
Cagliari 20 (24)
Venezia 18 (23)
Genoa 14 (24)
Salernitana 10 (22)
LE PAGELLE
Juventus-Verona 2-0, le pagelle dei gialloblù. Bene Lazovic e Montipò, Günter, Casale e Ceccherini soffrono...
6/2 ALLE 23:45
di ENRICO BRIGI
per Tuttohellasverona.it
© foto di www.imagephotoagency.it
Montipò 6,5 Trafitto senza colpe da Vlahovic e Zakaria, evita con alcuni interventi che il passivo assuma contorni più pesanti.
Casale 5,5 Cerca di contenere le iniziative di Dybala che gli crea più di un grattacapo. Sull’azione del raddoppio bianconero non si accorge di Zakaria che si infila alle sue spalle (dal 39' s.t. Sutalo s.v.)
Günter 5,5 Tocca a lui la marcatura di Vlahovic. Il primo quarto d’ora è da incubo dove sembra non capirci nulla, specialmente quando se lo perde nell’azione del vantaggio. Poi, usando la giusta dose di mestiere riesce in qualche modo a prendergli le misure, anche se il peggio era già stato fatto.
Ceccherini 5,5 Gli tocca Morata che, per sua fortuna, sembra in parte aver smarrito lo spunto dei giorni migliori. Fa la sua onesta partita anche se gli sfugge nell'azione del raddoppio (dal 26’ s.t. Retsos 6 esordio in gialloblù, l’atteggiamento è quello giusto)
De Paoli 5,5 Stazione in copertura senza quasi mai affondare la falcata.
Ilić 5,5 Primo tempo in apnea, qualcosa meglio nella ripresa quando il centrocampo bianconero allenta leggermente la pressione ma non basta (dal 39’ s.t Praszelik s.v. prova la conclusione, viene murato in angolo).
Veloso 5,5 Rimane in campo solo un tempo nel quale prova, con risultato quasi sufficiente, a dare un po’ di geometria al gioco (dal 1’ s.t. Bessa 5,5 si muove alla ricerca dell’imbucata giusta ma senza riuscirci)
Lazovic 6,5 Il migliore dei gialloblù. Dalla sua parte arrivano tutte le azioni più pericolose. Tenta anche la conclusione ma è impreciso e sfortunato
Baràk 5,5 Il passo è stranamente arrugginito e privo della solita verve. Serata quasi anonima (dal 26’ s.t Kalinić 5,5 in campo nel finale quando il risultato è già compromesso. Non ha occasioni per provare a cambiare la partita)
Tameze 6 Primo tempo da trequartista, ripresa nella linea mediana. Solito lavoro a rubar pallone e a rilanciare.
Lasagna 5 Tocca a lui cercare di non far rimpiangere Simeone. Unico squillo nella ripresa quando lanciato in profondità cerca la porta da posizione troppo defilata.
Tudor 6 Senza tre pedine del calibro di Simeone, Caprari e Faraoni non è il solito Verona, Dopo il quarto d’ora iniziale, la squadra ritrova equilibrio e prova a rimettere in piedi il match facendo per alcuni tratti la partita ma senza mai riuscire a rendersi pericolosa.
SERIE A
Le pagelle dell'Hellas Verona - Quasi tutti insufficienti. Si salva solo Lazovic
6/2 ALLE 22:49
di ANDREA LOSAPIO
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
Risultato finale: Juventus-Hellas Verona 2-0
Montipo' 5,5 - Risponde presente al primo squillo di Vlahovic, ma sul gol ha una mezza responsabilità, visto che il suo balletto è quello dell'esco-non esco che lascia spazio al serbo. Incolpevole sul gol di Zakaria, fa un discreto intervento su Rabiot.
Casale 5 - Sbaglia l'intervento che dà il via all'azione della rete, colpendo di testa e servendo di fatto Dybala. Non è la sua serata migliore (dall'85' Sutalo sv).
Gunter 5 - Deve contenere Vlahovic, in qualche situazione lo fa come un pallanuotista. Sul secondo gol tiene la linea troppo bassa, seguendo Vlahovic.
Ceccherini 5 - Si arrabbia in un paio di circostanze con gli attaccanti bianconeri, rei di accenturare i contatti. Dalla sua parte la Juve sfonda relativamente poco (dal 72' Retsos sv).
Depaoli 5 - Pochi squilli nel primo tempo, nella ripresa non cambia granché.
Miguel Veloso 5 - Un po' lento nelle scelte, subisce la forza di Zakaria (dal 46' Bessa 6 - All'inizio del secondo tempo fa saltare le linee della Juventus. Dura un po' troppo poco).
Tameze 5,5 - Galleggia sulla linea dei trequartisti non avendone i piedi, ma cercando di dare forza e tenendo d'occhio Arthur.
Ilic 5,5 - Partita di sostanza più che di fioretto (dall'85' Praszelik sv)
Lazovic 6,5 - Cerca di dare la scossa, nel secondo tempo eredita la fascia di capitano da Miguel Veloso, sostituito. Qualche buono spunto per provare a infastidire la Juve, è il migliore dei suoi.
Barak 5 - Il più atteso, si fa attendere in fase offensiva, come Godot. Perché non arriva proprio mai al tiro e in partita (dal 72' Kalinic sv)
Lasagna 5,5 - Il primo squillo è dopo più di un tempo, cercando di beffare Szczesny da posizione praticamente impossibile.
Igor Tudor 5,5 - Partita del cuore, fa di necessità virtù. Ma l'attacco è spuntato e non può fare i miracoli.
SERIE A
Le pagelle della Juventus - Morata il migliore in campo, Vlahovic timbra subito
6/2 ALLE 22:45
di ANDREA LOSAPIO
© foto di www.imagephotoagency.it
Risultato finale: Juventus-Hellas Verona 2-0
Szczesny 6 - Nel primo tempo è spettatore non pagante. Poi evita che Lasagna lo possa beffare da posizione praticamente impossibile.
Danilo 6 - Dalla sua parte Lazovic ci prova in qualche circostanza, lui se la cava con mestiere.
De Ligt 6,5 - Lasagna non lo impegna poi troppo.
Chiellini 6,5 - Nei duelli è pressoché insuperabile, poi deve uscire perché acciaccato (dal 75' Rugani sv)
De Sciglio 6,5 - Un primo tempo ottimo, dove accelera con grande forza e qualche volta prova anche la sortita.
Zakaria 7 - Molta corsa, tanti palloni recuperati, non grande tecnica. Ha comunque dalla sua una freschezza che nel centrocampo di Allegri non c'era. Si mette in proprio nel secondo tempo, segnando il 2-0 (dall'83' McKennie sv).
Arthur 6 - È l'uomo dell'ordine e della partenza, come un buon quaterback di football americano. Non ne ha troppo bisogno, preferendo abbassare il ritmo lì dietro.
Rabiot 6,5 - È chiamato a fare più il frangiflutti che non l'ispiratore, lo fa discretamente nel primo tempo. Nella ripresa cerca la gloria personale con un tiro dalla distanza.
Dybala 6,5 - Il passaggio del gol è una perla che vale il prezzo del biglietto, aiutato però da un disimpegno di Casale. Per il resto si mette a disposizione, pressando i portatori di palla (dal 75' Cuadrado sv).
Vlahovic 7 - Un leone a cui viene aperta la gabbia. Tocca il primo pallone e spedisce una saetta con Montipo' che deve volare. Poi con un esterno manda all'angolino: sembra che sia a Torino da sempre. Sgomita, arriva davanti alla porta, si arrabbia quando manda fuori da buona posizione.
Morata 7,5 - Meglio con un centravanti vero che non lui a dovere fare la sponda. Sgomma e in velocità è difficile da fermare. È bravo quando deve imbeccare i compagni di reparto. Strappa nel secondo gol e regala l'assist a Zakaria (dall'83' Kean sv).
Massimiliano Allegri 6,5 - Va a dormire al quarto posto e avrà il +2 rispetto all'Atalanta nella sfida di domenica sera. C'è tutto Allegri: poca sofferenza, tanta sostanza.
SERIE A
La Juventus non prende gol e ha un centravanti nuovo: Vlahovic e Zakaria firmano il 2-0 al Verona
6/2 ALLE 22:37
di ANDREA LOSAPIO
© foto di www.imagephotoagency.it
Tre punti facili, l'ennesimo clean sheet per Szczesny, la sensazione che il quarto posto sia davvero un obiettivo sensibile, in attesa della partita di domenica sera contro l'Atalanta, al Gewiss Stadium. Il 2-0 della Juventus sul Verona è importante sia per come è arrivato, con i gol dei nuovi - Vlahovic e Zakaria - ma anche perché il tridente di Allegri sembra funzionare, trovando finalmente un centravanti vero per spostare gli equilibri.
La Juventus passa dopo tredici minuti, sulla connessione Dybala - bravo a trasformare un disimpegno errato di Casale in un assist straordinario - che dà a Vlahovic, bravo a uccellare Montipo' con un pallonetto da appena fuori area. I bianconeri gestiscono senza grossi affanni, perché Zakaria e Rabiot si alternano a fare da frangiflutti davanti ad Arthur, mentre De Ligt e Chiellini non hanno problemi a gestire la fase difensiva. Così Szczesny non deve fare mezza parata, mentre lo stesso serbo ha un paio di occasioni per rimpinguare il suo score, con il piattone che viene aperto un pelo troppo per il raddoppio. L'1-0 della prima frazione è dunque meritato, ma lascia ampi margini di manovra al Verona, forse un po' troppo tenero nella costruzione delle palle gol.
La ripresa è quindi molto differente, perché gli uomini di Tudor trovano più gioco e manovra con l'inserimento di Bessa al posto di Miguel Veloso, ma la differenza viene fatta da tutti gli interpreti gialloblù: il primo tiro verso la porta è di Lasagna, da posizione molto difficile, ma in generale Lazovic arriva più spesso sul fondo - e con più libertà - mentre la Juve soffre le iniziative degli avversari. Le due squadre si allungano molto, lasciando praterie dove il tridente della Juventus fa comunque fatica a innescarsi. Vlahovic alle volte è lezioso (fra colpi di tacco e interventi in bello stile) ma offensivamente continua a essere un punto di riferimento fondamentale.
Nel tridente di Allegri, però, Morata ha più libertà rispetto al solito. Lo spagnolo si regala una sgroppata nella metà campo del Verona, praticamente lasciato solo. Sulla trequarti vede l'accorrente Zakaria che si inserisce e davanti a Montipo' non sbaglia, con il sangue freddo che sembra da attaccante: 2-0 e partita in ghiaccio.
PRIMO PIANO
Juventus-Verona 2-0: i nuovi acquisti stendono il Verona, bianconeri vittoriosi allo Stadium
6/2 ALLE 22:40
di NICOLA SORDO
per Tuttohellasverona.it
© foto di www.imagephotoagency.it
90'+4 FINISCE QUI! CON UN GOL PER TEMPO LA JUVE BATTE IL VERONA ALLO STADIUM
90'+1 KEAN! Dribbling secco e destro a incrociare dal limite, palla fuori di poco
90' Miracolo ancora di Montipò sul sinistro di Mckennie
90' 4 minuti di recupero
88' Si presenta con una conclusione da fuori il neo acquisto Praszelik, palla in corner dopo una deviaizone
87' Vlahovic incontenibile, ci prova anche di destro, Montipò blocca
84' Ultimi cambi in casa gialloblù, escono Casale e Ilic, dentro Sutalo e Praszelik
83' Esce Zakaria, acciaccato, ed entra Mckennie. Fuori anche Morata che viene sostituito dall'ex gialloblù Kean
81' Ancora Szczesny smanaccia fuori un cross di Lazovic, azione fotocopia di quella di pochi minuti fa
78' Cross di prima di Cuadrado, Vlahovic in scivolata non ci arriva di pochissimo
74' Cambia anche la Juve, escono Chiellini e Dybala per Rugani e Cuadrado
71' Doppio cambio Hellas: fuori Ceccherini e Baràk, dentro Retsos e Kalinic
69' Ancora Montipò! Vola sul sinistro da fuori di Rabiot!
64' DYBALA! A un passo dal 3-0 la Juve, Montipò chiude la porta al fantasista argentino!
62' Super impatto per i due nuovi acquisti della Juve, entrambi a segno al loro esordio in bianconero
61' GOL DELLA JUVE! Gran palla di Morata per l'accorrente Zakaria che solo davanti a Montipò incrocia di destro e non sbaglia.
60' Non cessa intanto la nebbia all'Allianz Stadium
59' Ammonito Morata
58' Chiellini anticipa Baràk sul cross del solito Lazovic, Tameze raccoglie la palla dal limite e cerca la porta, non trovandola
50' BRIVIDO HELLAS! Tiro cross di Lazovic dalla sinistra, Szczesny smanaccia e allontana il pericolo
48' Lasagna brucia in velocità De Ligt e ci prova da posizione defilata, Szczesny chiude in corner
46' SI RIPARTE! C'è un cambio nel Verona, Bessa rileva Veloso
21.35 Primo tempo sotto la nebbia all'Allianz Stadium, dove bastano 12 minuti a Dusan Vlahovic per bagnare il suo esordio con il primo gol in bianconero. Il centravanti serbo va anche vicino al raddoppio nel finale di tempo ma sbaglia l'appoggio facile facile a due passi da Montipò. Verona che prova comunque a fare la sua partita e trova qualche combinazione interessante ma ancora troppo poco per impensierire Szczesny, inopersoso in questa prima frazione. A tra poco per i secondi 45 minuti!
45' FINISCE IL PRIMO TEMPO, JUVE IN VANTAGGIO ALL'INTERVALLO
43' Bella combinazione tra Lasagna e Lazovic con il serbo che arriva a concludere dal limite ma svirgola malamente
37' SI DIVORA IL RADDOPPIO VLAHOVIC! Morata va via dalla sinistra e mette un bel pallone in mezzo per Vlahovic che ci arriva di destro e cicca la sfera!
32' Prova la soluzione personale De Sciglio, conclusione a lato
29' Si gioca, poi Lazovic ci prova col sinistro da fuori area ma la sfera decolla sopra la traversa
28' Va giù Vlahovic per la seconda volta in pochi minuti in area, proteste bianconere ora con i giocatori che accerchiano l'arbitro
19' Prova a rendersi pericoloso il Verona, bravo Danilo in scivolata a chiudere il tentativo di triangolo da parte di Barak
17' Ammonito De Paoli, trattenuta evidente su De Sciglio
12' GOL DELLA JUVE! Lancio di Dybala per Vlahovic che dopo 13 minuti dal suo esordio in bianconero scavalca Montipò con un pallonetto e fa impazzire lo Stadium. Vantaggio Juve.
7' PRIMO LAMPO DI VLAHOVIC! Riceve palla al limite dell'area e conclude forte di mancino, attento Montipò a respingere!
5' Più possesso Verona nei primi cinque minuti di gara, ancora zero tiri verso la porta
2' Nebbia molto fitta in questa prima fase di match
1' PARTITI! Primo pallone alla Juventus!
20.43 Ci siamo quasi, inno della Serie A con entrambe le compagini schierate a centrocampo e poi sarà finalmente JUVENTUS-VERONA!
20.40 Nebbia sull'Allianz Stadium, tra poco squadre in campo!
19.50 ECCO LE FORMAZIONI UFFICIALI:
Juventus (4-3-3): Szczesny; De Sciglio, De Ligt, Chiellini, Danilo; Zakaria, Arthur, Rabiot; Dybala, Vlahovic, Morata.
Verona (3-4-2-1): Montipò; Casale, Gunter, Ceccherini; Depaoli, Ilic, Veloso, Lazovic; Barak, Tameze; Lasagna.
19.45 Dirigerà l'incontro il Sig. Massimi della sezione di Termoli. A seguire la squadra arbitrale completa:
Arbitro: Luca MASSIMI
Assistenti arbitrali: Alessandro CIPRESSA – Francesco FIORE
IV: Niccolò BARONI
VAR: Daniele DOVERI AVAR: Rodolfo DI VUOLO
19.40 I gialloblù hanno iniziato col piglio giusto questo 2022 totalizzando tre vittorie su quattro gare giocate. Assenze pesanti dell'ultima ora per Tudor che deve rinunciare a Caprari e Faraoni per la difficile trasferta di Torino. All'andata grande prova degli scaligeri che si imposero per 2-1 e sono imbattuti da quattro partite contro i bianconeri. Hellas che però non ha mai vinto contro la Juve lontano dal Bentegodi in Serie A: questa sera gli uomini di Tudor sognano l'impresa storica.
19.35 Padroni di casa galvanizzati dalla sessione di mercato appena conclusa, il cui culmine è stato l'acquisto di Dusan Vlahovic, capocannoniere del campionato prelevato dalla Fiorentina per la cifra record di oltre 75 milioni di euro. Con l'inattesa sconfitta odierna dell'Atalanta i bianconeri hanno la possibili presentarsi settimana prossima allo scontro diretto in casa degli orobici con due punti di vantaggio, tenendo conto che gli uomini di Gasperini devono recuperare la gara contro il Venezia.
Benvenuti alla diretta testuale di Juventus-Hellas Verona, match valido per la 24' giornata del campionato di Serie A 2021/2022!
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
7 FEBBRAIO 2022
Buona fortuna, Kale!
Verona - Hellas Verona FC comunica la risoluzione consensuale del contratto con il calciatore Nikola Kalinić, 34enne attaccante croato che lascia il Club gialloblù, con il quale - in una stagione e mezza - ha disputato complessivamente 33 partite in Serie A, mettendo a segno 6 reti e servendo 2 assist-gol.
Hellas Verona FC ringrazia e saluta affettuosamente ‘Kale’, augurandogli le migliori soddisfazioni per il prosieguo della sua carriera sportiva.
6 FEBBRAIO 2022
Serie A TIM | La Juve vince 2-0 allo ‘Stadium’
Torino - All’’Allianz Stadium’ i gialloblù sono stati superati dalla Juventus per 2-0, nel match valido per la 24a giornata della Serie A TIM.
La sfida è stata decisa dalle reti di Vlahovic, nel primo tempo, e di Zakaria, nella ripresa.
Venendo alla cronaca, il primo spunto offensivo è della Juventus, con Montipò subito attento e decisivo, al 7’, nel respingere la potente conclusione di Vlahovic.
L’atteggiamento dei gialloblù è coraggioso e propositivo, con gli uomini di mister Igor Tudor proiettati da subito nella metà campo avversaria.
Al 13’ Tameze cerca la conclusione al volo dal limite dell’area, calciando però sul fondo.
Al 14’ i padroni di casa sbloccano il risultato in seguito al servizio in verticale di Dybala che lancia Vlahovic in campo aperto: l’attaccante serbo opta per il pallonetto e supera nell’uno contro uno Montipò, siglando l’1-0.
L’Hellas si ripropone così in attacco al 28’, quando Lazovic va al tiro dalla distanza in seguito agli sviluppi di un corner, calciando però il pallone sul fondo, non distante dall’incrocio dei pali.
Nella ripresa l’Hellas inserisce Bessa e non rinuncia ad attaccare, creando la prima nitida occasione da gol al 7’, con Lazovic che crossa nell’area piccola chiamando Szczensy agli straordinari per respingere il pallone.
Proprio un altro cross insidioso di Lazovic, al 13’, scaturisce un’azione conclusa successivamente da Tameze, che calcia potente di poco sopra la traversa.
Al quarto d’ora la Juventus trova il raddoppio grazie a Zakaria, che – servito da Morata – si presenta davanti a Montipò per poi superare il portiere gialloblù col piatto destro ed insaccare la rete del 2-0.
Montipò compie quindi una grande parata sulla potente conclusione, da posizione ravvicinata, da parte di Dybala, servito in posizione favorevole da Danilo.
Il portiere dell’Hellas è nuovamente protagonista di una grande parata al 24’, in seguito alla conclusione di Rabiot indirizzata pericolosamente alla destra dell’estremo difensore.
Mister Igor Tudor cerca così forza fresche dalla panchina inserendo Kalinic e Retsos, quest’ultimo al debutto con la maglia dell’Hellas Verona.
I gialloblù tornano a farsi vedere nella metà campo della Juventus, portando nuovamente al cross Lazovic, che al 37’ chiama nuovamente Szczesny ad un difficile intervento per respingere il pallone.
Nel finale di gara, l’aiuto dalla panchina arriva anche da Sutalo e Praszelik, anch’egli al debutto in gialloblù e subito protagonista di una conclusione che si spegne sul fondo alla sinistra di Szczesny, a pochi minuti dal triplice fischio del direttore di gara che chiude l’incontro.
Il prossimo impegno per i gialloblù sarà quello di domenica 13 febbraio (ore 15) al ‘Bentegodi’, dove l’Hellas affronterà l’Udinese nel match valido per la 25esima giornata della Serie A TIM 2021/22.
JUVENTUS - HELLAS VERONA 2-0
Reti: 13' pt Vlahovic, 16' st Zakaria
JUVENTUS (4-3-1-2): Szczesny; Danilo, De Ligt, Chiellini (da 30' st Rugani), De Sciglio; Arthur, Zakaria (da 38' st McKennie), Rabiot; Dybala (da 30' st Cuadrado); Vlahovic, Morata (da 38' st Kean)
A disposizione: Pinsoglio, Perin, Pellegrini, Bonucci, Kaio Jorge, Ake
Allenatore: Massimiliano Allegri
HELLAS VERONA (3-4-2-1): Montipò; Ceccherini (da 27' st Retsos), Günter, Casale (da 39' st Sutalo); Depaoli, Ilic (da 39' st Praszelik), Veloso (da 1' st Bessa), Lazovic; Barak (da 27' st Kalinic), Tameze; Lasagna
A disposizione: Chiesa, Berardi, Cancellieri, Coppola
Allenatore: Igor Tudor
Arbitro: Luca Massimi (Sez. AIA di Termoli)
Assistenti: Cipressa (Sez. AIA di Lecce), Fiore (Sez. AIA di Barletta)
NOTE. Ammoniti: Depaoli, Morata. Spettatori: 16.622
6 FEBBRAIO 2022
Primavera 1 TIMVISION | Con Yeboah e Calabrese l'Hellas batte il Napoli 2-1
Verona - Si è concluso con un grande successo il girone di andata della Primavera di mister Nicola Corrent, che all’Antistadio ha superato il Napoli 2-1 trovando il terzo successo consecutivo interno e portandosi a quota 20 punti in classifica.
A valorizzare ancor di più il risultato dei gialloblù è il ruolino di marcia del Napoli in trasferta, essendo i partenopei la seconda forza in classifica lontano da casa per punti conquistati (15 dei 25 totali) e vittorie ottenute, ben 5, alle spalle della Roma capolista.
Decisive le reti di Yeboah e Calabrese, a segno dal dischetto in un concitatissimo ed emozionante finale, che hanno consentito al Verona di cogliere il sesto successo stagionale. Per il Napoli il gol ha portato la firma di Ambrosino.
Venendo alla cronaca, l’Hellas si rende subito pericoloso, al 5’, con Sulemana che serve Bosilj nel cuore dell’area, il quale cerca la rovesciata per poi essere bloccato dalla difesa del Napoli.
Nella prima parte di gara le squadre concedono poco, essendo disposte ordinatamente in campo e concentrate a non concedersi a vicenda spazi per creare occasioni da gol.
I gialloblù tornano in avanti al 24’, quando capitan Calabrese – in seguito a calcio d’angolo – stacca di testa in piena area senza trovare però lo specchio della porta.
Alla mezz’ora Bragantini è protagonista di una grande azione personale: il numero 30 supera la difesa del Napoli per poi presentarsi dalle parti di Idasiak e lasciar partire il destro, ma la sfera si spegne sul fondo.
Nel finale di primo tempo l’Hellas alza ulteriormente il ritmo. Al 39’, infatti, Yeboah si libera e calcia di potenza trovando però l’intervento dell’estremo difensore del Napoli che blocca il pallone in presa sicura.
L’ultima azione da gol prima dell’intervallo passa quindi dal mancino di Pierobon, che calcia sul fondo dopo aver raccolto l’ottimo cross rasoterra di Sulemana.
I ragazzi di mister Nicola Corrent partono forte anche nella ripresa, trovando immediatamente il gol del vantaggio. Bragantini serve un cross perfetto in area e Yeboah, di testa, trova la girata giusta per infilare il settimo gol personale in campionato valido per l’1-0.
Il Napoli reagisce e sfiora il pareggio in seguito al colpo di testa di Barba respinto, all’ultimo, da Joselito. Sulla ripartenza l'Hellas si rende a sua volta pericoloso in contropiede avvicinandosi al raddoppio prima con Bosilj e quindi con Pierobon, entrambi fermati dall’estremo difensore del Napoli.
La rete dell1-1 del Napoli arriva al 20’, quando Ambrosino, da poco entrato in campo, raccoglie la sfera e col destro calcia sul palo più lontano superando Kivila.
I gialloblù però non demordono ribaltando più volte il fronte e rendendosi pericolosi con Bosilj, Sulemana e soprattutto col neo-entrato Ebenguè, ad un passo dal vantaggio dopo aver sfiorato la porta con un colpo di testa in seguito a corner.
Lo stesso Ebenguè è decisivo al 40’ nel deviare in corner la conclusione a rete di Ambrosino, prima della forcing finale dell’Hellas che accerchia il Napoli nella propria metà campo.
Anche negli 8’ di recupero i gialloblù spingono forte sull’acceleratore, e all’ultimo secondo trovano il meritato vantaggio: Pierobon viene atterrato in area e il Direttore di gara assegna calcio di rigore al Verona.
Dal dischetto Calabrese è glaciale nel superare il portiere e siglare il definitivo 2-1 che chiude la partita regalando 3 punti di grandissima importanza ai ragazzi di mister Nicola Corrent.
I gialloblù torneranno in campo domenica 13 febbraio 2022 alle ore 12.30, contro l’Empoli, nel match valido per la 18a giornata del campionato Primavera 1 TIMVISION.
SECONDO TEMPO
53' GOOOL!!! 2-1 HELLAS, FINISCE QUI! Calabrese è perfetto dal dischetto e sigla il definitivo gol del vantaggio che chiude la partita!
53' Calcio di rigore per l'Hellas!
45' Saranno 8 i minuti di recupero
44' Forcing totale dell'Hellas, che accerchia il Napoli ma non trova il varco giusto per calciare in porta!
40' Deviazione decisiva di Ebenguè sulla conclusione di Ambrosino: pallone in angolo
33' Ritmi altissimi tra Verona e Napoli, con i gialloblù che stanno attaccando alla ricerca del nuovo vantaggio
23' Hellas vicino al vantaggio con Ebenguè, che sfiora il gol di testa!
20' GOL. Pareggia il Napoli in seguito alla rete di Ambrosino
7' Napoli che reagisce e sfiora il pareggio con Barba: Joselito allontana all'ultimo istante. Sulla ripartenza l'Hellas si rende a sua volta pericoloso in contropiede avvicinandosi al raddoppio prima con Bosilj e quindi con Pierobon!
5' GOOOL! Hellas in vantaggio! Cross di Bragantini, che pesca il colpo di testa da pochi passi di Yeboah, bravissimo nel girare a rete il settimo gol personale in campionato! 1-0!
3' Nel secondo tempo, come nel primo: Verona in avanti alla ricerca del gol del vantaggio
1' Inizia la ripresa all'Antistadio!
PRIMO TEMPO
45' Termina sullo 0-0 il primo tempo
42' Ottimo cross di Sulemana, che trova Pierobon in posizione favorevole: il sinistro del numero 10 termina sul fondo
39' Va al tiro Yeboah, con Idasiak che blocca il pallone
37' 0-0 all'Antistadio, con i gialloblù che continuano a pressare
30' Grande azione personale di Bragantini, che supera la difesa partenopea per poi cercare il gol da posizione defilata: pallone alto sopra la traversa
24' Calabrese stacca di testa in seguito a calcio d'angolo, senza trovare però lo specchio della porta
20' Ottima copertura di Gomez sul cross insidioso di Saco
16' Superato il quarto d'ora all'Antistadio: squadre ordinate in fase di copertura e attente a non concedere spazi
11' Approccio propositivo dei gialloblù alla partita, co i ragazzi di mister Nicola Corrent proiettati nella metà campo avversaria
5' Hellas subito in attacco: Sulemana prolunga di testa per Bosilj, che cerca la rovesciata per poi essere stoppato dalla difesa del Napoli
1' Inizia Hellas Verona-Napoli, forza ragazzi!
HELLAS VERONA - NAPOLI 2-1
Marcatori: 5' st Yeboah, 20' st Ambrosino, 53' st Calabrese (rig)
HELLAS VERONA: Kivila, Redondi, Calabrese, Yeboah, Pierobon, Bosilj (dal 41' st Mediero), Gomez (dal 41' st Verzini), Terracciano, Minnocci (dal 10' st Ebenguè), Bragantini (dal 19' st Florio), Sulemana
A disposizione: Boseggia, Patuzzo, Turra, Kemppainen, Diaby, Grassi, Caia, Ghilardi
Allenatore: Nicola Corrent
NAPOLI: Idasiak, Barba, Costanzo, Cioffi (dal 26' st Mercurio), Spavone (dal 26' st Toccafondi), Manè, Marchisano, Vergara (dal 50' st Gioielli), D'Agostino (dal 9' st Ambrosino), Giannini, Saco
A disposizione: Boffelli, Acampa, Di Dona, Marranzino, Pontillo
Allenatore: Nicolò Frustalupi
Arbitro: Dario Di Francesco (Sez. AIA di Ostia Lido)
Assistenti: Alex Cavallina (Sez. AIA di Parma), Marco Matteo Barberis (Sez. AIA di Collegno)
FONTE: HellasVerona.it