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#TorinoVerona Perplesso da chi chiude un occhio su una mentalità perdente, JURIĆ traditore? No solo ambizioso avversario


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...Noto con una certa perplessità che nei media del web, al pari di quelli cartacei, nessuno ha 'condannato' come B/=\S il match-farsa nei 16esimi di finale di Coppa Italia e su questo permettetemi un ultimo, piccolo, inciso: Che si tratti di Coppa Italia, Campionato o... Coppa del Nonno, per come la vedo io chi scende in campo con la casacca dell'HELLAS deve impegnarsi fino alla morte per vincere e, se poi non ci riesce perchè l'avversario è risultato più forte ben venga (è la legge dello sport baby), altra cosa è fare una sorta di puntata alla roulette, un po' come ha fatto TUDOR (confortato sicuramente in questo anche da Via Olanda e lo staff scaligero), sperando di cavarsela per il rotto della cuffia perchè ciò che conta è salvarsi: È giusto avere un obiettivo primario che, ahinoi, ci tarpa costantemente le ali da quasi 25 anni (nei quali tra l'altro siamo passati vicino ad una doppia retrocessione che ci avrebbe portato in C2 a meno di un passo dai dilettanti) ma ragionare in questo modo, permettetemi, è ragionare da perdenti e per chi come il sottoscrittto ha visto il VERONA vincere il tricolore nel 1984-85 questo non è accettabile.
La cosa davvero strana però, è che quelli che 'chiudono un occhio' sull'atteggiamento di mister TUDOR (e la società), sono gli stessi che ora inveiscono contro la scelta del precedente allenatore del VERONA di seguire le proprie, legittime, ambizioni tradendo (parolone sprecato) la causa gialloblù; e con questo veniamo al prossimo match allo 'Stadio Olimpico Grande Torino' dove ad aspettarci ci sarà proprio lui, il 'grande traditore' (al quale dobbiamo l'attuale mentalità della squadra scaligera e praticamente tutto da un paio di stagioni almeno), Ivan JURIĆ che forse è stato a sua volta tradito dalle esagerate avance di Urbano CAIRO patròn granata (che poi non ha mantenuto le promesse) ma almeno ha provato, e continuerà a provare, a fare il suo calcio 'modello ATALANTA' senza dover rinunciare ogni anno ai migliori e dover ricominciare da capo.
Se uno per questo deve essere considerato un irriconoscente, un mercenario e un traditore allora significa che non distinguiamo più il lo sport e la voglia di competere, migliorandosi giorno per giorno per raggiungere obiettivi più ambiziosi, da quello che è diventato il calcio di oggi: Un affaire per i club più ricchi in cui a chi non fa parte della cerchia sono riservati solo i desideri di Serie B...
Beh scusate! Quello non è il mio mondo, non è l'arena dove voglio che il mio VERONA combatta e, definitivamente, non è il mio sogno; quindi (e poi vi giuro che la chiudo qui) la partita con l'EMPOLI poteva salvaguardare senz'altro meglio capra e cavoli senza dover platealmente dimostrare che cediamo il passo agli altri perchè non siamo all'altezza e di conseguenza è meglio ritirarsi in buon ordine (fremo ancora di rabbia al solo pensiero di questa cosa).



Comunque ormai les jeux sont faits, rien ne va plus per cui meglio presentare il prossimo avversario a prescindere da JURIĆ e da quello di cui si pensa di lui e a causa del quale sarà un AVVERSARIO, eventualmente più fastidioso del consueto, ma MAI in ogni caso un NEMICO (perchè le parole sono importanti e il loro uso mai banale): Il TORINO si trova attualmente ad un punto dall'HELLAS anche se, considerando i nomi e gli ingaggi, i granata dovrebbero essere ben più sopra in classifica rispetto ai gialloblù, colpa forse di una certa difficoltà davanti: 11 in meno dei gialloblù i gol messi a segno dalla compagine piemontese che però appare più quadrata nelle retrovie con 12 reti in meno subite.
Il TORINO è attualmente quarto in Serie A per cross effettuati ma dietro al VERONA per corner battuti segno ulteriore che al gran lavoro granata in fase offensiva non corrisponde un adeguato 'rientro' non solo di reti ma anche di calci d'angolo da trasformare in eventuali occasioni; simili le statistiche per quanto riguarda il tempo di gioco effettivo ed il possesso palla.
Per quanto riguarda i singoli un occhio particolare va dato a Tony SANABRIA nella top 15 in Serie A per quanto riguarda i tiri e a BREMER che si trova invece al primo posto nella speciale classifica dedicata a chi recupera più palloni.

Precedenti
Il prossimo match fra TORINO e VERONA sarà il 52esimo della storia! Partita di grande tradizione dunque che vede i padroni di casa in netto vantaggio nelle statistiche con 20 vittorie e 9 sole sconfitte a fronte di 22 pareggi tra i quali gli ultimi quattro match fra granata e gialloblù ossia:

Ma il pari è risultato piuttosto frequente in questi anni al comunale (rinominato 'Stadio Olimpico Grande Torino') dato che negli ultimi 11 match in Serie A tra le due compagini la X è uscita ben 7 volte...

Vittoria fortunosa ma certamente meritata nell'1 a 0 del 21 Settembre 2014 con MANDORLINI in panchina, IONITA giustiziere e 'San' RAFAEL a cui dover accendere un cero una volta di più.
2 a 2 tiratissimo anche nel 2013 con i gialloblù a sprecare ben più del dovuto ma a restare negli occhi e nelle menti di tutti i tifosi gialloblù in trasferta nella Torino granata non può che essere lo spettacolare l'1 a 4 in Serie B del 12 Marzo 2012: Con un HELLAS esagerato ed un 'Coast-to-Coast' di Mimmo MAIETTA che ancora, al solo pensarci, fa provare forti emozioni...
L'ultimo successo dei piemontesi risale al largo 5 a 1 del 2001-02 quando MUTU illuse i tifosi scaligeri prima dell'esondazione del Toro con VERGASSOLA, GALANTE, LUCARELLI e FERRANTE che segnò due volte; dolorosissimo anche il 4 a 0 del 1968-69 che rimane ad oggi la vittoria più sonante del TORINO sul VERONA in Piemonte.

La prossima sfida è stata affidata alla direzione del signor Michael Fabbri della sezione AIA di Ravenna.

La cena di Natale 2021 del Settore Giovanile gialloblù


QUI TORINO
Mister JURIĆ deluso per il mancato passaggio agli ottavi di Coppa Italia, dopo la sconfitta rimediata a Genova con la SAMPDORIA, chiama i suoi al massimo impegno e alla grinta costante: 'Se perdiamo i duelli nelle seconde palle Domenica ci sfondano' ha fra l'altro detto ai giornalisti nel dopo partita al 'Luigi Ferraris'; il difensore BREMER è ancora in forse mentre DJIDJI dovrebbe certamente recuperare per il match contro i gialloblù.
In mediana rientra POBEGA con gli esterni SINGO e VOJVODA mentre per il reparto d'attacco SANABRIA sembra in vantaggio sul 'Gallo' BELOTTI. L'under 21 azzurro BUONGIORNO centrale se BREMER non dovesse farcela, PRAET-PJACA sulla trequarti.

Convocati
BREMER c'è, DJIDJI pure, fuori il secondo portiere BERISHA a causa di noie muscolari e BASELLI con ZAZA per scelta tecnica: SANABRIA unica punta di ruolo per mister JURIĆ.

Gemello, Milinkovic-Savic, Sava; Aina, Ansaldi, Bremer, Buongiorno, Djidji, Izzo, Rodriguez, Singo, Vojvoda, Zima; Kone, Linetty, Lukic, Mandragora, Pobega, Praet, Rincon; Brekalo, Pjaca, Sanabria, Warming.

Probabile formazione
3-4-2-1 con Milinkovic-Savic; Zima-Bremer-Rodriguez; Singo-Lukic-Pobega-Vojvoda; Praet-Pjaca; Sanabria.


QUI VERONA
FRABOTTA, KALINIĆ e GÜNTER rientreranno a Gennaio mentre DAWIDOWICZ difficilmente riuscirà a tornare in campo prima del termine della stagione quindi, al netto delle indisponibilità, dopo l'allegra e ottimista 11 schierato in Coppa Italia si torna all'antico con MONTIPÒ, MAGNANI, CECCHERINI e CASALE in difesa, TAMÈZE in mediana CAPRARI e forse anche BARÁK sulla trequarti e il Cholito SIMEONE terminale offensivo.

Convocati
Torna BARÁK, c'è anche il Primavera COPPOLA ormai aggregato alla prima squadra, fuori i lungodegenti DAWIDOWICZ, GÜNTER, KALINIĆ e FRABOTTA.

1 Pandur, 4 Veloso, 5 Faraoni, 7 Barák, 8 Lazović, 10 Caprari, 11 Lasagna, 14 Ilić, 15 Çetin, 16 Casale, 17 Ceccherini, 18 Cancellieri, 20 Rüegg, 22 Berardi, 23 Magnani, 24 Bessa, 31 Šutalo, 32 Ragusa, 42 Coppola, 61 Tameze, 78 Hongla, 96 Montipò, 99 Simeone.

Probabile formazione
3-4-2-1 con Montipò; Casale-Magnani-Ceccherini; Faraoni-Ilic-Tameze-Lazovic; Barak-Caprari; Simeone.


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DICONO +   -   =

Mister JURIĆ tecnico del TORINO «A Verona il periodo più bella della mia vita, abbiamo fatto grandi cose. Ringrazierò per sempre tutto l'ambiente, è stato magnifico. Cos'ha il Verona in più del Toro? Il Toro ha una storia da far innamorare tifosi in tutta Italia, è una storia particolare anche per la tragedia. E' una società molto importante. Il Verona ha grande sentimento, lì mi sono trovato benissimo perché i veneti sono speciali: hanno grande attaccamento alle tradizioni e alla squadra, sentono loro l'Hellas. Ora loro hanno 15-20 mila persone alle partite, noi 6-7. Qua ci sono le scorie del passato e ci vuole di più per far tornare i tifosi allo stadio. Ringrazio quelli che vengono, ci danno sostegno, ma non c'è l'entusiasmo che avevo a Verona. Il patron del Verona, Setti mi ha fatto grandi complimenti? Non sono solo i risultati, ma il modo di lavorare: lui è stato un presidente eccezionale, mi ha permesso di fare ciò che avevo in testa insieme al direttore. Abbiamo cambiato mentalità e metodi, portando dentro tante persone. Potevamo fare tutto stando nel budget, lo ringrazierò per tutta la vita. E' difficile che ciò accada, che anche il direttore la pensi come te. Abbiamo messo passione e amore, siamo partiti da zero costruendo un qualcosa di fantastico. Trovare uno come Setti è difficile, qua vediamo. Come giudico il lavoro di Tudor? Allena da dieci anni, lui è mio fratello. Condividiamo tante cose, sono strafelice di ciò che sta facendo: il progetto continua, è una cosa bellissima. E' un tecnico di qualità, ma la vita è dura e a volte va bene e a volte no. D’Amico? È mio fratello, con Vagnati vorrei creare un rapporto forte per il bene della società» HellasLive.it

Mister TUDOR «Molto importante per noi. Servirà una gara seria da parte nostra, il Torino ha un modo simile al nostro di interpretare le partite e ha grande fisicità, sarà una sfida difficile. Ci sarà da lottare su ogni metro di campo, ogni duello, ogni seconda palla. Decisivo sarà anche limitare gli errori, per portare a casa il risultato: sarà una gara probante sia dal punto di vista fisico che mentale. Mi piacerebbe riproporre una prestazione simile a quella fatta contro l'Atalanta, che è stata un'ottima gara da parte nostra. Penso di avere giocatori forti, ho grande stima e fiducia in tutti i miei, e andremo a Torino per dimostrare questa forza. Juric? Non è un confronto tra allenatori, ma un grande duello sportivo; schiererò chi sarà pronto a lottare su ogni pallone. Come sta la squadra? Oggi c'è l'ultimo allenamento e solo al termine dello stesso sapremo chi avremo a disposizione. Contro l'Atalanta avremmo meritato sicuramente qualcosa in più, anche se non sono arrivati punti ci ha aiutato a capire le potenzialità di questa squadra...» HellasVerona.it



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