...Noto con una certa perplessità che nei media del web, al pari di quelli cartacei, nessuno ha 'condannato' come B/=\S il match-farsa nei 16esimi di finale di Coppa Italia e su questo permettetemi un ultimo, piccolo, inciso: Che si tratti di Coppa Italia, Campionato o... Coppa del Nonno, per come la vedo io chi scende in campo con la casacca dell'HELLAS deve impegnarsi fino alla morte per vincere e, se poi non ci riesce perchè l'avversario è risultato più forte ben venga (è la legge dello sport baby), altra cosa è fare una sorta di puntata alla roulette, un po' come ha fatto TUDOR (confortato sicuramente in questo anche da Via Olanda e lo staff scaligero), sperando di cavarsela per il rotto della cuffia perchè ciò che conta è salvarsi: È giusto avere un obiettivo primario che, ahinoi, ci tarpa costantemente le ali da quasi 25 anni (nei quali tra l'altro siamo passati vicino ad una doppia retrocessione che ci avrebbe portato in C2 a meno di un passo dai dilettanti) ma ragionare in questo modo, permettetemi, è ragionare da perdenti e per chi come il sottoscrittto ha visto il VERONA vincere il tricolore nel 1984-85 questo non è accettabile.
La cosa davvero strana però, è che quelli che 'chiudono un occhio' sull'atteggiamento di mister TUDOR (e la società), sono gli stessi che ora inveiscono contro la scelta del precedente allenatore del VERONA di seguire le proprie, legittime, ambizioni tradendo (parolone sprecato) la causa gialloblù; e con questo veniamo al prossimo match allo 'Stadio Olimpico Grande Torino' dove ad aspettarci ci sarà proprio lui, il 'grande traditore' (al quale dobbiamo l'attuale mentalità della squadra scaligera e praticamente tutto da un paio di stagioni almeno), Ivan JURIĆ che forse è stato a sua volta tradito dalle esagerate avance di Urbano CAIRO patròn granata (che poi non ha mantenuto le promesse) ma almeno ha provato, e continuerà a provare, a fare il suo calcio 'modello ATALANTA' senza dover rinunciare ogni anno ai migliori e dover ricominciare da capo.
Se uno per questo deve essere considerato un irriconoscente, un mercenario e un traditore allora significa che non distinguiamo più il lo sport e la voglia di competere, migliorandosi giorno per giorno per raggiungere obiettivi più ambiziosi, da quello che è diventato il calcio di oggi: Un affaire per i club più ricchi in cui a chi non fa parte della cerchia sono riservati solo i desideri di Serie B...
Beh scusate! Quello non è il mio mondo, non è l'arena dove voglio che il mio VERONA combatta e, definitivamente, non è il mio sogno; quindi (e poi vi giuro che la chiudo qui) la partita con l'EMPOLI poteva salvaguardare senz'altro meglio capra e cavoli senza dover platealmente dimostrare che cediamo il passo agli altri perchè non siamo all'altezza e di conseguenza è meglio ritirarsi in buon ordine (fremo ancora di rabbia al solo pensiero di questa cosa).
Comunque ormai les jeux sont faits, rien ne va plus per cui meglio presentare il prossimo avversario a prescindere da JURIĆ e da quello di cui si pensa di lui e a causa del quale sarà un AVVERSARIO, eventualmente più fastidioso del consueto, ma MAI in ogni caso un NEMICO (perchè le parole sono importanti e il loro uso mai banale): Il TORINO si trova attualmente ad un punto dall'HELLAS anche se, considerando i nomi e gli ingaggi, i granata dovrebbero essere ben più sopra in classifica rispetto ai gialloblù, colpa forse di una certa difficoltà davanti: 11 in meno dei gialloblù i gol messi a segno dalla compagine piemontese che però appare più quadrata nelle retrovie con 12 reti in meno subite.
Il TORINO è attualmente quarto in Serie A per cross effettuati ma dietro al VERONA per corner battuti segno ulteriore che al gran lavoro granata in fase offensiva non corrisponde un adeguato 'rientro' non solo di reti ma anche di calci d'angolo da trasformare in eventuali occasioni; simili le statistiche per quanto riguarda il tempo di gioco effettivo ed il possesso palla.
Per quanto riguarda i singoli un occhio particolare va dato a Tony SANABRIA nella top 15 in Serie A per quanto riguarda i tiri e a BREMER che si trova invece al primo posto nella speciale classifica dedicata a chi recupera più palloni.
Precedenti
Il prossimo match fra TORINO e VERONA sarà il 52esimo della storia! Partita di grande tradizione dunque che vede i padroni di casa in netto vantaggio nelle statistiche con 20 vittorie e 9 sole sconfitte a fronte di 22 pareggi tra i quali gli ultimi quattro match fra granata e gialloblù ossia:
Ma il pari è risultato piuttosto frequente in questi anni al comunale (rinominato 'Stadio Olimpico Grande Torino') dato che negli ultimi 11 match in Serie A tra le due compagini la X è uscita ben 7 volte...
Vittoria fortunosa ma certamente meritata nell'1 a 0 del 21 Settembre 2014 con MANDORLINI in panchina, IONITA giustiziere e 'San' RAFAEL a cui dover accendere un cero una volta di più.
2 a 2 tiratissimo anche nel 2013 con i gialloblù a sprecare ben più del dovuto ma a restare negli occhi e nelle menti di tutti i tifosi gialloblù in trasferta nella Torino granata non può che essere lo spettacolare l'1 a 4 in Serie B del 12 Marzo 2012: Con un HELLAS esagerato ed un 'Coast-to-Coast' di Mimmo MAIETTA che ancora, al solo pensarci, fa provare forti emozioni...
L'ultimo successo dei piemontesi risale al largo 5 a 1 del 2001-02 quando MUTU illuse i tifosi scaligeri prima dell'esondazione del Toro con VERGASSOLA, GALANTE, LUCARELLI e FERRANTE che segnò due volte; dolorosissimo anche il 4 a 0 del 1968-69 che rimane ad oggi la vittoria più sonante del TORINO sul VERONA in Piemonte.
La prossima sfida è stata affidata alla direzione del signor Michael Fabbri della sezione AIA di Ravenna.
La cena di Natale 2021 del Settore Giovanile gialloblù
QUI TORINO
Mister JURIĆ deluso per il mancato passaggio agli ottavi di Coppa Italia, dopo la sconfitta rimediata a Genova con la SAMPDORIA, chiama i suoi al massimo impegno e alla grinta costante: 'Se perdiamo i duelli nelle seconde palle Domenica ci sfondano' ha fra l'altro detto ai giornalisti nel dopo partita al 'Luigi Ferraris'; il difensore BREMER è ancora in forse mentre DJIDJI dovrebbe certamente recuperare per il match contro i gialloblù.
In mediana rientra POBEGA con gli esterni SINGO e VOJVODA mentre per il reparto d'attacco SANABRIA sembra in vantaggio sul 'Gallo' BELOTTI. L'under 21 azzurro BUONGIORNO centrale se BREMER non dovesse farcela, PRAET-PJACA sulla trequarti.
Convocati BREMER c'è, DJIDJI pure, fuori il secondo portiere BERISHA a causa di noie muscolari e BASELLI con ZAZA per scelta tecnica: SANABRIA unica punta di ruolo per mister JURIĆ.
Probabile formazione
3-4-2-1 con Milinkovic-Savic; Zima-Bremer-Rodriguez; Singo-Lukic-Pobega-Vojvoda; Praet-Pjaca; Sanabria.
QUI VERONA FRABOTTA, KALINIĆ e GÜNTER rientreranno a Gennaio mentre DAWIDOWICZ difficilmente riuscirà a tornare in campo prima del termine della stagione quindi, al netto delle indisponibilità, dopo l'allegra e ottimista 11 schierato in Coppa Italia si torna all'antico con MONTIPÒ, MAGNANI, CECCHERINI e CASALE in difesa, TAMÈZE in mediana CAPRARI e forse anche BARÁK sulla trequarti e il CholitoSIMEONE terminale offensivo.
Convocati
Torna BARÁK, c'è anche il Primavera COPPOLA ormai aggregato alla prima squadra, fuori i lungodegenti DAWIDOWICZ, GÜNTER, KALINIĆ e FRABOTTA.
Probabile formazione
3-4-2-1 con Montipò; Casale-Magnani-Ceccherini; Faraoni-Ilic-Tameze-Lazovic; Barak-Caprari; Simeone.
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Mister JURIĆ tecnico del TORINO «A Verona il periodo più bella della mia vita, abbiamo fatto grandi cose. Ringrazierò per sempre tutto l'ambiente, è stato magnifico. Cos'ha il Verona in più del Toro? Il Toro ha una storia da far innamorare tifosi in tutta Italia, è una storia particolare anche per la tragedia. E' una società molto importante. Il Verona ha grande sentimento, lì mi sono trovato benissimo perché i veneti sono speciali: hanno grande attaccamento alle tradizioni e alla squadra, sentono loro l'Hellas. Ora loro hanno 15-20 mila persone alle partite, noi 6-7. Qua ci sono le scorie del passato e ci vuole di più per far tornare i tifosi allo stadio. Ringrazio quelli che vengono, ci danno sostegno, ma non c'è l'entusiasmo che avevo a Verona. Il patron del Verona, Setti mi ha fatto grandi complimenti? Non sono solo i risultati, ma il modo di lavorare: lui è stato un presidente eccezionale, mi ha permesso di fare ciò che avevo in testa insieme al direttore. Abbiamo cambiato mentalità e metodi, portando dentro tante persone. Potevamo fare tutto stando nel budget, lo ringrazierò per tutta la vita. E' difficile che ciò accada, che anche il direttore la pensi come te. Abbiamo messo passione e amore, siamo partiti da zero costruendo un qualcosa di fantastico. Trovare uno come Setti è difficile, qua vediamo. Come giudico il lavoro di Tudor? Allena da dieci anni, lui è mio fratello. Condividiamo tante cose, sono strafelice di ciò che sta facendo: il progetto continua, è una cosa bellissima. E' un tecnico di qualità, ma la vita è dura e a volte va bene e a volte no. D’Amico? È mio fratello, con Vagnati vorrei creare un rapporto forte per il bene della società» HellasLive.it
Mister TUDOR «Molto importante per noi. Servirà una gara seria da parte nostra, il Torino ha un modo simile al nostro di interpretare le partite e ha grande fisicità, sarà una sfida difficile. Ci sarà da lottare su ogni metro di campo, ogni duello, ogni seconda palla. Decisivo sarà anche limitare gli errori, per portare a casa il risultato: sarà una gara probante sia dal punto di vista fisico che mentale. Mi piacerebbe riproporre una prestazione simile a quella fatta contro l'Atalanta, che è stata un'ottima gara da parte nostra. Penso di avere giocatori forti, ho grande stima e fiducia in tutti i miei, e andremo a Torino per dimostrare questa forza. Juric? Non è un confronto tra allenatori, ma un grande duello sportivo; schiererò chi sarà pronto a lottare su ogni pallone. Come sta la squadra? Oggi c'è l'ultimo allenamento e solo al termine dello stesso sapremo chi avremo a disposizione. Contro l'Atalanta avremmo meritato sicuramente qualcosa in più, anche se non sono arrivati punti ci ha aiutato a capire le potenzialità di questa squadra...» HellasVerona.it
Verona va da Ivan: l’ex innamorata pazza dal suo traditore
By Damiano Conati - 16 Dicembre 2021
Si va a Torino e contro il Verona per la prima volta c’è Ivan Juric. Il croato è colui che con D’Amico ha costruito il Verona dei miracoli: risultati sul campo e plusvalenze sul mercato hanno dato solidità alla società che oggi viaggia tranquillamente in una classifica medio alta e con giocatori di livello.
Verona per Juric è stata la morosa perfetta! Verona ha amato Juric, lo ha stimato e l’aveva eletto nuovo idolo. Dopo un anno insieme, si è arrivati addirittura a parlare di matrimonio. Nonostante alcuni suoi atteggiamenti antipatici, le varie espulsioni in campo, l’attacco sistematico a Setti e una scarsa considerazione costante verso i suoi giocatori. E la famiglia del tecnico si era innamorata a sua volta di quella fidanzata di nome Verona, tanto che nella città di Romeo e Giulietta c’è ancora adesso una casa con la scritta Juric sul campanello.
Ma Ivan di Spalato non si è accontentato. Si è fatto attrarre da una morosa all’apparenza più bella, più formosa e ambiziosa e anche più ricca, ha lasciato la fidanzata gialloblù che era ancora innamorata di lui, deludendo la sua famiglia, e si è trasferito in Piemonte. La morosa gialloblù ha pianto molto per questo inaspettato addio, ha parlato di lui per tutta estate, ma con l’autunno se n’è fatta una ragione. Ha trovato sempre a Spalato un nuovo amore che ha fatto dimenticare il passato, perché ha dimostrato di essere migliore di lui.
Oggi a Torino Ivan semina calcio e insieme zizzania: giusto qualche giorno fa diceva che Cairo “non ha fatto niente di quello pensato in estate”; mentre a Verona Igor cucina un calcio ancora più bello e aggiunge in conferenza stampa elogi ai suoi giocatori, richieste rispettose alle società, e in più si comporta da signore dentro e fuori dal campo.
La morosa gialloblù oggi non piange nè rimpiange più il suo Ivan. Anzi… lo ringrazia perché con lui è cresciuta, ha imparato dagli errori e si è resa conto di essere andata in meglio. Nel contempo però non lo perdona, perchè rimane con la rabbia per il tradimento ricevuto, nessuna delusione, ma più che altro una sorta di disprezzo che domenica forse lo porterà semplicemente ad ignorarlo. Purtroppo nel mondo del calcio, raramente c’è stato spazio per il romanticismo e oggi vedere come la fidanzata torinese stia tradendo a sua volta tutte le aspettative di Juric fa godere Verona.
Domenica Hellas e Ivan si incontreranno nuovamente. Con più obiettivi dalla parte dei traditi: vincere, cantare più dei suoi tifosi, giocare meglio, per fargli capire una volta di più cosa ha perso.
Damiano Conati
FONTE: HellasNews.it
JURIC, CARISSIMO NEMICO… POTEVA FARE LA STORIA E’ DIVENTATO UN “TRADITORE”
Sport, 14 Dicembre 2021
Tony D’Amico sa perfettamente qual è la verità: Juric è stato l’uomo più importante del Verona negli ultimi anni. Proprio lui che aveva scelto Fabio Grosso come allenatore, non ha dubbi. E, forse proprio per quell’esperienza negativa, per lui l’arrivo di Juric ha sancito il cambio di passo, il salto di qualità, il triplo carpiato del Verona. Ruvido fino all’esagerazione Juric ha tracciato un solco profondo nella società di Setti.
Incontentabile, sempre in fermento, esagerato nel tenere tutti sulla corda, Juric ha “costretto” ogni angolo della sede ad alzare il livello, a marciare veloce, a migliorare. Logorante, senza dubbio. Ma decisivo nella crescita dell’Hellas. D’Amico ha grandi meriti in questa crescita.
E’ stato il cuscinetto perfetto tra l’irruenza dell’allenatore, le sue richieste e le esigenze della proprietà. Mica facile. Trovare un punto d’equilibrio in un contesto del genere deve aver fatto venire il mal di testa al malcapitato Tony che però ha lavorato sia per l’allenatore sia per la società.
Quando si parla di Juric bisogna scindere nettamente due piani: quello sportivo e quello comunicativo. Nel primo piano l’allenatore croato è un fuoriclasse. Nella valutazione dei giocatori, nell’imprimere una svolta dal punto di vista dell’intensità, nel creare un gruppo sano, nell’applicazione di metodologie rigorose che spostano avanti le lancette degli orologi. E poi c’è Juric che comunica. Senza filtri, direttamente, fantastico nel mondo plastificato del calcio moderno, ma purtroppo con effetti collaterali pesanti. Perchè poi un conto sono le parole e l’altro i fatti. Juric poteva essere anche compreso nei suoi sfoghi se questi fossero stati finalizzati ad essere un pungolo per Setti e per la società. Ma tutto è crollato quando se n’è andato frettolosamente, due giorni dopo la fine del campionato, senza una riflessione, come se avesse già deciso da tempo. Ed è quello che è accaduto, perché ora che emergono altri particolari del clamoroso divorzio, si sa che Juric ha parlato con Cairo addirittura prima di Napoli e, dunque, quegli sfoghi altro non erano che tentativi di rompere con Setti, altrochè pungolo.
Ecco perchè Juric ora è diventato il grande nemico. Quello che stava per nascere tra lui e Verona era un amore enorme che l’allenatore ha buttato via senza romanticismo, senza sentimento e anche senza riconoscenza. Ci siamo sentiti “usati” e alla fine, lui che era in apparenza così diverso ha adoperato gli stessi metodi di tanti mercenari passati qui prima di lui. Difficile perdonarlo.
Gianluca Vighini
FONTE: Blog.Telenuovo.it
HELLAS VERONA di Gianluca Vighini, 18/12/2021 19:14 Vighini: Una sola domanda per Juric. Scusi mister, ma allora perché se n'è andato?
Juric in un locale veronese
Verona è l’eden, il paradiso terrestre, il Nirvana. Noi in 20 mila suglia spalti, nella fredda Torino sono sei settemila. Setti? Un presidente “illuminato” di più, eccezionale. E D’Amico? Un fratello. Le dichiarazioni di Juric alla vigilia della gara con il Verona contengono una verità diversa, dunque, rispetto a quella che lo stesso tecnico ci ha raccontato per tanti mesi. O forse, è stata solamente un’altra “genialata” dell’intelligentissimo allenatore croato. Esaltare Verona, per sferzare Torino, Cairo, Vagnati, i granata. Altrimenti, la domanda sorge spontanea. Scusi mister, ma perchè allora se n’è andato?
HELLAS VERONA di Redazione, 18/12/2021 12:01
CALCIOEPEPE. L'Allievo e l'Allievo dell'Allievo: chi sarà l'erede del Maestro?
Juric e Tudor
Il Maestro. Gasperini. L'Allievo. Juric. L'Allievo dell'Allievo. Tudor.
Eccoli qua, i tre che stanno rivoluzionando il calcio italiano. Uno è sopra tutti, innovatore e vincente. Ma non è di lui che vogliamo scrivere. Fa un campionato a sé e questa è un'altra storia. Vogliamo raccontare dell'ombra di uno dentro l'ombra dell'altro. E viceversa. Vogliamo raccontare che l'Allievo oggi, per motivi di classifica, rincorre l'Allievo dell'Allievo. Ma l'Allievo sta compiendo una sfida nella sfida, ricostruire da zero una piazza (Torino), delusa da troppi anni di delusioni, astinenza e austerity. L'Allievo a Verona ha avuto lo stesso compito, ci è arrivato per costruire il suo progetto, vincere con i giovani o con quello che aveva a disposizione. E ha vinto. Ha perfino straconvinto. Poi se ne è andato, come sappiamo. Ma a Verona ci è arrivato fra lo scetticismo generale, non lo volevano perché c'era Aglietti che aveva vinto il campionato e Setti, contro la volontà di tutti, ci ha messo la firma. Operazione top, poi finita a stracci e con un addio che ha fatto rumore (e male). Ma l'Allievo, i suoi concetti di gioco e vincenti ("lavori poco, vinci poco; lavori tanto, vinci tanto" confidava una sera a Supermercato Massimo Donati che aveva appena preso parte a una lezione online dell'Allievo), li ha lasciati qui, fra il Bentegodi e Peschiera. Sono nell'aria e nella testa dei suoi ragazzi.
Parentesi a parte di Di Francesco (una preparazione estiva, tre partite e poi via), c'è l'Allievo dell'Allievo che ne ha raccolto il testimone. Stesso destino, stesso scetticismo e forse anche stessa fortuna. Ma questa chi lavora, prima o poi, sa che la ottiene. Stesso modo di parlare, davanti e dietro alle telecamere, dentro e fuori dal campo. Forse meno dirompente nei rapporti con il Club, con il Presidente, quello che ha spaccato il destino dell'Allievo. Invece, l'Allievo dell'Allievo, al quale pochi o nessuno avrebbero dato un euro per portare il Verona alle porte della zona Europa, con il suo fare e il suo testone ciondolante, si è messo lì a studiare. Ad imparare. Non da Pirlo, da cui avrà tratto qualche segreto. Ma dall'Allievo del Maestro. E così, per respirare l'aria fino in fondo, anche stessi ristoranti frequentati, chissà poi che non si siano anche incrociati qualche notte in settimana e chissà che non abbiano perfino parlato dei loro schemi, di cosa migliorare, di tattica, di tecnica, davanti a un risotto all'Amarone. E magari su qualche foglietto sul tavolo l'Allievo avrà scritto all'Allievo dell'Allievo che Veloso gioca meglio se in coppia ci sta con Tameze perché etc etc, o che Ilic deve ancora crescere perché etc etc…
Un destino, due allenatori, una squadra e una città. Forse l'Allievo Juric è ancora così indossolubilmente legato a Verona, ma oggi la sua più grande sfida è dimostrare che l'Allievo dell'Allievo non lo ha superato anche sul campo. Perché c'è un Maestro che guarda tutti dall'alto, osserva chi sarà il prossimo innovatore del calcio italiano.
FONTE: TGGialloBlu.Telenuovo.it
18 DICEMBRE 2021 Sporting Center 'Paradiso': report allenamento
Castelnuovo del Garda - Nella vigilia di Torino - Hellas Verona, i gialloblù hanno sostenuto una seduta di allenamento pomeridiana incentrata sulle seguenti attività: rapidità e lavoro tattico.
18 DICEMBRE 2021 Serie A TIM | #TorinoVerona: i numeri e dove seguire il match
Verona - Le statistiche, i numeri e le curiosità fornite da Opta Sports e relative a Torino - Hellas Verona, 18a giornata della Serie A TIM 2021/22, in programma domani, domenica 19 dicembre (ore 18), allo stadio 'Olimpico Grande Torino' di Torino.
I PRECEDENTI
Sette delle ultime otto sfide tra Torino e Hellas Verona in Serie A sono terminate in parità: dalla stagione 2015/16 ad oggi, solo il match tra Fiorentina e Genoa - 8 pareggi in 13 sfide - ha registrato più 'x' nel massimo campionato. Il Torino è, peraltro, la squadra contro cui i gialloblù hanno ottenuto più pareggi in Serie A, ben 24.
Il punteggio più frequente tra Torino e Verona nel massimo campionato è lo 0-0, risultato di 11 incontri: l’ultimo ottenuto nel gennaio 2016, proprio allo stadio 'Olimpico Grande Torino'. Inoltre, tutte le ultime quattro sfide dell'Hellas in Serie A in casa dei granata sono terminate in pareggio, le ultime due per 1-1: in queste due occasioni, per i gialloblù andarono in gol nella stagione 2019/20 Fabio Borini e Federico Dimarco in quella successiva.
Il Verona ha registrato 14 pareggi esterni in 27 trasferte contro il Torino in Serie A: è la squadra contro cui ne conta di più nella massima serie.
CURIOSITÀ
Nessuna squadra ha realizzato più marcature nei primi 30' di gioco dell'Hellas Verona nella Serie A in corso: 13, al pari di Atalanta, Inter e Milan.
Nelle ultime 12 giornate di campionato, il Verona non ha mai ripetuto per due match consecutivi lo stesso risultato: i gialloblù nel parziale hanno ottenuto cinque vittorie, quattro pareggi e tre sconfitte.
Nelle ultime sette trasferte del Verona in campionato, entrambe le squadre in campo sono sempre andate a segno e sono stati realizzati in totale 30 gol: oltre quattro reti di media a partita.
FOCUS GIOCATORI
Il Torino è la squadra contro cui l'attaccante gialloblù Giovanni Simeone ha partecipato a più azioni da gol in Serie A: otto, grazie a sei reti e due assist. Il 'Cholito' ha realizzato, inoltre, 12 reti in questo campionato finora: tra i giocatori stranieri del Verona, solo Emanuele Del Vecchio - 13 nella stagione 1957/58 - ha fatto meglio in una singola stagione di Serie A. L’argentino ad oggi è già il miglior marcatore dell’Hellas in un singolo girone d’andata di Serie A ed è a sole due reti dal suo record personale in un singolo massimo torneo italiano, 14 con la Fiorentina nel campionato 2017/18.
L'esterno gialloblù Marco Davide Faraoni ha effettuato 51 cross su azione nella Serie A in corso sinora, secondo tra i difensori in questa speciale classifica, dietro solamente a Cristiano Biraghi della Fiorentina (60). Inoltre, il numero 5 del Verona ha preso parte a due reti nelle sue prime tre sfide contro il Torino: un gol realizzato con la maglia del Crotone ed un assist, invece, con quella del Verona.
Il numero 10 gialloblù Gianluca Caprari ha completato 29 dribbling nel campionato in corso: tra i giocatori italiani, l'attaccante del Verona è secondo in questo fondamentale, dietro solo a Nicolò Zaniolo della Roma (30).
17 DICEMBRE 2021 Sporting Center 'Paradiso': report allenamento
Castelnuovo del Garda - È proseguita oggi, venerdì 17 dicembre, la preparazione dei gialloblù alla sfida di campionato contro il Torino, in programma domenica 19 dicembre (ore 18) allo 'Stadio Olimpico Grande Torino' e valida per la 18esima giornata della Serie A TIM 2021/22.
Di seguito le attività svolte nella seduta odierna, tenutasi in mattinata: attivazione, partita a tema e lavoro tattico.
16 DICEMBRE 2021 Sporting Center 'Paradiso': report allenamento
Castelnuovo del Garda - Dopo il match di Coppa Italia contro l'Empoli, è iniziata oggi, giovedì 16 dicembre, la preparazione dei gialloblù a Torino - Hellas Verona, match in programma domenica 19 dicembre (ore 18) allo stadio 'Olimpico Grande Torino' e valido per la 18a giornata della Serie A TIM 2021/22.
Queste le attività svolte nella seduta odierna, tenutasi in mattinata allo Sporting Center 'Paradiso': attivazione in palestra, esercitazioni tattiche e partita a campo ridotto per chi non è stato utilizzato in Coppa Italia contro l'Empoli, mentre - per tutti gli altri - lavoro di recupero.
FONTE: HellasVerona.it
Contro il razzismo. Diciamolo insieme, diciamolo ovunque: #KeepRacismOut
#VeronaInter Zanetti
Fiorentina 3-1 Verona highlights
8 aprile 2023: un compleanno indimenticabile
Prossima partita
Sabato 23 Novembre ore 15:00 (DAZN)
VS
Serie A 13ª Giornata
Classifica
Serie A 2024-2025
Napoli
25
Inter
24
Atalanta
22
Fiorentina
22
Lazio
22
Juventus
21
Milan *
17
Udinese
16
Bologna *
15
Torino
14
Empoli
14
Roma
13
Hellas Verona
12
Parma
9
Como
9
Cagliari
9
Genoa
9
Monza
8
Venezia
8
Lecce
8
* Milan e Bologna una partita in meno
Ultima partita
Domenica 10 Novembre ore 15:00 (DAZN)
3-1
Serie A 12ª Giornata
Potevo tifare mille squadre, o magari quelle che tifano tutti. E invece tu mi hai fatto gialloblù.