...Finalmente archiviata anche ques'ultima sessione di mercato divisa tra chi ha dovuto guardare il centesimo e chi, come la JUVENTUS, ha potuto spendere 75 milioni battendo tutti i record di spesa per un solo giocatore a Gennaio (nonostante l'indagine avviata a fine Novemnbre dalla Procura di Torino che prevede l'ipotesi di falso in bilancio per il club bianconero, il presidente AGNELLI e altri ex dirigenti), si riparte con l'obiettivo Champions ancora ad un solo punto per i padroni di casa e una salvezza ormai quasi acquisita da parte del club scaligero che potrà (e speriamo vorrà) lottare fino all'ultimo per posizioni di assoluto prestigio rispetto al recente passato.
Impegno proibitivo a dir poco per l'HELLAS che però, forte di un 2022 in cui ha messo a segno tre vittorie ed una sola sconfitta in quattro match disputati e di un CASALE che ha annullato lo spauracchio VLAHOVIC quando ancora vestiva la maglia viola, non parte certo battuto.
Precedenti
...Per quanto riguarda il prossimo match tra i bianconeri di casa e la squadra scaligera, va descritta una gara di grande tradizione risalente addirittura al campionato 1928-29 su un campo assolutamente tabù per il VERONA che ha ottenuto 5 pareggi (tra i quali va annoverata anche l'ultima trasferta allo Stadium dei gialloblù di JURIĆ che, con FAVILLI, riuscirono ad acciuffare un punto sul campo delle Zebre dopo ben 32 anni), 24 sconfitte e mai nessuna vittoria in Piemonte.
12 le vittorie consecutive per la JUVENTUS, l'ultima il 21 Settembre 2019 quando i gialloblù cedettero nonostante una gara tanto gagliarda quanto sfortunata.
3 a 0 il 5 Gennaio 2016 con i bianconeri che superarono in surplace i gialloblù di DELNERI, 4 a 0 il 18 Gennaio 2015 (fra l'altro anticipato 3 giorni prima dal devastante 6 a 1 agli ottavi di finale di Coppa Italia).
Il 2 a 1 con cui il 19 Maggio 2018 la compagine torinese sconfisse l'HELLAS va ricordato per due sole cose: L'addio (durato l'arco un paio di stagioni come abbiamo visto) di BUFFON ed il record più negativo di sempre degli scaligeri nella massima Serie scolpito peraltro da numeri impietosi composti da 27 Sconfitte, 78 gol subiti e 25 miseri punti ottenuti!
La prossima sfida è stata affidata alle cure del signor Luca Massimi della sezione AIA di Termoli.
recupera.
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Portieri: Szczesny, Perin, Pinsoglio.
Difensori: De Sciglio, Chiellini, De Ligt, Danilo, Bonucci, Cuadrado, Pellegrini, Rugani.
Centrocampisti: Arthur, McKennie, Zakaria, Rabiot.
dopo l'inopinata rottura del crociato).
scalpitanti in caso di necessità.
4-2-3-1 con Szczesny; Danilo-De Ligt-Chiellini-Pellegrini; Rabiot-Arthur; Cuadrado-Dybala-McKennie; Vlahovic.
ancora impegnato nelle semifinali di Coppa d’Africa (stasera contro l'EGITTO) non sarà disponibile, come lui
che dovrebbe però ricominciare a lavorare col gruppo dalla prossima settimana.
assente col BOLOGNA a causa di un risentimento al muscolo flessore della coscia sinistra, difficile vedere (almeno dall'inizio) i nuovi acquisti RETSOS e PRASZELIK che dovranno prima prendere confidenza al meglio coi meccanismi di mister
saltano la sfida allo 'Stadium', dura doppia tegola per il VERONA in un match già di per sè proibitivo... Non ci voleva! Fuori anche
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4 Veloso, 7 Barák, 8 Lazović, 9 Kalinić, 11 Lasagna, 12 Chiesa, 14 Ilić, 16 Casale, 17 Ceccherini, 18 Cancellieri, 21 Günter, 22 Berardi, 24 Bessa, 29 Depaoli, 31 Šutalo, 42 Coppola, 45 Retsos, 61 Tameze, 88 Praszelik, 96 Montipò.
in mezzo al campo col primo favorito (in maniera altrettanto consueta) mentre il posto del Cholito dovrebbe essere preso da
altrettanto pronto a seconda di come il tecnico spalatino vorrà giocarsela tatticamente.
3-4-2-1 con Montipò; Casale-Gunter-Ceccherini; Faraoni-Ilic-Veloso-Lazovic; Barak-Caprari; Kalinic.
, che partì dal vivavio bianconero per venire a Verona a vincere lo scudetto, dice a TMW «
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L'AVVERSARIO
QUI VERONA - All'Allianz Stadium scaligeri a caccia di un tris storico
03.02.2022 22:30 di Redazione TuttoJuve Twitter: @Tuttojuve_com
© foto di www.imagephotoagency.it
All'Allianz Stadium, domenica Sera, l'Hellas Verona andrà a caccia di uno storico tris. Dopo i successi conseguiti contro Sassuolo e Bologna nelle ultime due gare di campionato, la squadra gialloblù potrebbe vincere tre partite consecutive in Serie A TIM per la prima volta dall'ottobre 2013, quando sulla panchina sedeva Andrea Mandorlini.
FONTE:
TuttoJuve.com
Attenta Juventus, contro l’Hellas c’è il rischio di un record negativo!
di Alessandro Calvetto Febbraio 3, 2022
VERONA, ITALY - OCTOBER 30: (L-R) Gianluca Caprari of Hellas Verona competes for the ball with Manuel Locatelli of Juventus during the Serie A match between Hellas and Juventus at Stadio Marcantonio Bentegodi on October 30, 2021 in Verona, Italy. (Photo by Pier Marco Tacca\/Getty Images)
Dopo la sosta per le Nazionali torna finalmente la Serie A. La 24esima giornata si appresta ad essere una delle più intense e concitate dell’intero campionato, visto che per la prima volta le squadre potranno schierare i loro colpi di mercato dell’ultimo minuto. La Juventus, regina indiscussa della sessione invernale, affronterà in casa l’Hellas Verona di Tudor. Le premesse sono quelle di una partita affascinante ed imperdibile, vista la probabile titolarità di Vlahovic e il gioco spumeggiante dei gialloblu. Prima che una partita sarà una festa. L’Allianz Stadium va verso il tutto esaurito, rispettando i limiti attuali, e saranno presenti tutte le alte cariche societarie, per dimostrare ulteriore solidità dopo questo mese di gennaio. Ma attenzione Juve, c’è in ballo un record negativo che non capita dal novembre 2012!
RISCHIO DI DUE PARTITE DI FILA SENZA RETI IN SERIE A
La Juventus ci ha sempre abituati a valanghe di reti, ma da due anni a questa parte il trend sta cambiando. Più solidità difensiva e meno proiezione in attacco. Proprio per questo l’incubo di entrare negli annali per record offensivi in negativo è sempre dietro l’angolo. E anche in questa occasione, come già accaduto dopo la sconfitte con Empoli ed Atalanta, la Juventus è “costretta” a segnare un gol per evitare di ripetere ciò che accadde nel novembre 2012, l’ultima volta in cui non andò a segno per due partite consecutive in Serie A. Anche in quel caso ci fu di mezzo il Milan, e precedentemente i bianconeri non andarono a segno nemmeno contro la Lazio. Da quel momento, sono quasi 10 anni che la Vecchia Signora segna almeno un gol in due partite del nostro campionato. Difficile credere che tale record possa ripetersi in un weekend benevolo come questo, ma proprio per evitare ogni male mister Allegri e la sua Juventus dovranno prestare attenzione all’ostico Hellas Verona.
FONTE:
Numero-Diez.com
CALCIATORE DEL MESE 2021/22 | Daniele Manusia | 1 febbraio 2022 8'
Caprari è diventato un attaccante completo
A gennaio è stato premiato come calciatore del mese AIC dai suoi colleghi.
Emmanuele Ciancaglini/Ciancaphoto Studio/Getty Images
Il 25 agosto 2011 la Roma, alla sua seconda partita con Luis Enrique in panchina, veniva eliminata dallo Slovan Bratislava agli spareggi preliminari all’Europa League, pareggiando 1-1 all’Olimpico dopo aver perso 1-0 in Slovacchia una settimana prima. Lo sfogo di un tifoso registrato all’uscita dello stadio diventerà virale: «Ma te rendi conto è entrato Verre? Ventisei euro per vede’ Verre. Chi cazzo è Verre oh?». Un ritornello che più di dieci anni dopo è ancora ricordato da molti (e viene ancora memificato) mentre quasi tutti hanno dimenticato che, poco più avanti in quello stesso sbrocco, si parla anche di un altro giocatore. «Caprari? Chi cazzo è Caprari? Io pago per vede’ Caprari… me dovrebbe da’ i sordi lui a me per venillo a vede’».
Gianluca Caprari aveva compiuto da poco diciotto anni e qualche mese dopo quella partita, nonostante Luis Enrique gli chiedesse di aspettare, si sarebbe trasferito a Pescara. Per rendersi conto di quanto tempo fa fosse basta ricordare che c’era Zeman in panchina, con Immobile, Insigne e Verratti in campo. Caprari ci avrebbe passato sei anni, con due promozioni (quella immediata del 2012 e quella del 2016, con Verre che nel frattempo era venuto a fargli compagnia sul litorale Adriatico) prima di fare ingresso con stabilità in Serie A. Dopo tre stagioni, e dopo un’infortunio al perone nel gennaio 2019 che ha troncato a metà quella in cui si stava esprimendo meglio, la Sampdoria ha perso fiducia in lui, preferendo darlo in prestito. Solo quest’anno con la maglia dell’Hellas Verona Gianluca Caprari sta mostrando il suo vero potenziale.
Nessuno, oggi, si permetterebbe di dire «chi cazzo è Caprari» e gol come quello segnato di tacco al Bologna valgono molto più dei ventisei euro che quel tifoso si lamentava di aver speso dieci anni fa. A fine gennaio 2022 Caprari ha già segnato 8 gol e realizzato 5 assist (ha fatto meglio solo nella stagione 2015-16 con il Pescara: 13 gol e 12 assist) e può dire di aver compiuto la missione impossibile di sostituire Zaccagni, finito alla Lazio di Sarri dopo una stagione ad altissimo livello. Caprari ha speso parole al miele per la società scaligera, che potrà riscattarlo per poco più di quattro milioni quest’estate, e per Igor Tudor che lo allena: «Magari prima mi accontentavo», ha detto in un’intervista alla Gazzetta dello Sport, «Adesso Tudor mi ha aiutato a capire che devo essere sempre concentrato».
A ventotto anni, come dire, era ora.
Quest’anno Gianluca Carprari ha fatto cambiare idea a molte persone che pensavano di aver già inquadrato il suo talento entro limiti ben precisi. Ma non si tratta di un errore di valutazione individuale, quanto piuttosto di una dimenticanza collettiva. Troppo spesso, cioè, non si tiene conto che i calciatori migliorano.
Almeno quei calciatori che adattano e modellano le proprie capacità giorno dopo giorno, con l’esperienza e la conoscenza di se stessi, degli avversari, del gioco. Quelli che, appunto, non si accontentano – il che significa che una parte di Caprari non si è mai accontentata, altrimenti non sarebbe sopravvissuto così a lungo a questi livelli: in un contesto spietatamente selettivo, in cui ci si aspetta che i giovani siano dei giocatori completi a ventidue, ventitré anni, è già qualcosa arrivarci all’età in cui si matura veramente. In questo senso sì, avevamo un po’ sottovalutato Caprari.
Ma l’incomprensione è dovuta anche al fatto che si tratta di un tipo di calciatore che agli italiani non piace, che tollerano con diffidenza. Questo vale anche per Valerio Verre (anche lui capace di costruirsi una carriera in Serie A, dopotutto): giocatori piccoli, tecnici ma non abbastanza da colmare i limiti fisici, con un’idea di calcio che per qualche ragione consideriamo poco “italiana”. Giocatori che, intervistati in coppia come un paio di amici che hanno vinto un concorso a premi che li ha portati in Serie A (su Sportweek, nel 2016) dicono che il loro campionato estero preferito è la Liga, e quando gli chiedono qual è il gesto tecnico che preferiscono rispondono «dribbling» (Caprari) e «veronica» (Verre). Normale che ci sia stato conflitto con una cultura calcistica in cui l’atletismo e l’applicazione viene prima di tutto – altrettanto normale che uno dei primi allenatori a credere in loro fosse spagnolo.
Eppure che Caprari fosse capace di cose eccezionali è stato chiaro più o meno dall’inizio. Nella partita che nel 2012 ha dato al Pescara di Zeman la matematica certezza della promozione in A, a Genova contro la Sampdoria (vinta 3-1), Caprari ha segnato una doppietta. Nel secondo gol salta prima un difensore con un tunnel in area, di esterno, poi protegge palla e sterza verso l’interno, prima di concludere di piatto sul palo più lontano. Una qualità del genere in spazi stretti, un simile controllo di palla, non sono davvero da tutti.
Pochi mesi fa, dopo che Tudor era riuscito a raddrizzare l’inizio di campionato (con Di Francesco esonerato dopo appena tre partite), Caprari rifletteva: «Di me dicevano: bravo, bello da vedere, ma… Ed è proprio il dubbio che voglio togliere. Voglio diventare un attaccante senza i “ma”». In questa prima metà di stagione Caprari sembra essere diventato uno dei migliori trequartisti esterni del campionato, al punto che è sembrato strano quando Roberto Mancini non l’ha convocato per lo stage con la Nazionale di fine mese (in passato ha ricevuto una convocazione ma non è mai sceso in campo con la maglia azzurra). A gennaio 2022 Caprari ha segnato 4 gol nelle tre vittorie del Verona in campionato (con in mezzo il passaggio a vuoto difficile da spiegare in casa con la Salernitana) e ha convinto così i suoi colleghi a votarlo come miglior giocatore del mese AIC, superando altri giocatori molto in forma come Rafael Leao, Ivan Provedel e Gleison Bremer. Una piccola consolazione dopo la mancata convocazione.
Il gol di tacco al Bologna, in torsione, al volo, con un angolo stretto sul primo palo – una conclusione più sorprendente perché difficile tecnicamente che imparabile – ruba l’occhio, ma è da altri dettagli che si vede la crescita di Caprari. Poche settimane fa ha deciso la partita con lo Spezia – in teoria uno scontro diretto per la salvezza anche se, nella pratica, il Verona è più vicino a un piazzamento UEFA e anche lo Spezia sta facendo una grande stagione – con due gol di sinistro. Anche nel 4-2 con il Sassuolo ha segnato con un diagonale preciso di sinistro, che nell’intervista citata a Sportweek indicava come proprio punto debole.
Nell’azione del primo gol allo Spezia, oltretutto, Caprari recupera palla due volte nella propria metà campo, la seconda lanciando la transizione di Lasagna che lui stesso accompagna e finalizza nell’area di rigore avversaria, mostrando una durezza anche atletica, che fino a poco tempo fa non avremmo mai e poi mai nominato tra le sue qualità. Caprari è cambiato sotto ogni aspetto e anche se i limiti fisici sono sempre quelli (un metro e settanta non troppo esplosivo sulle gambe) è diventato abile nel nasconderli.
Se da giovane puntava tutto sulla sua tecnica provando ad essere un giocatore rapido ed elusivo, oggi utilizza il proprio corpo per proteggere palla e, soprattutto, tiene conto del corpo dei suoi avversari e accetta la lotta quando serve. Anche se non ha grande forza sulle gambe sa come mettersi tra la palla e l’avversario, girarsi dalla parte giusta e, appena ha spazio, usare la tecnica per portare palla, nascondendola agli avversari. I suoi rallentamenti, le sue pause, servono ad aspettare un movimento, a permettere a un compagno di creare un’opportunità attaccando uno spazio o occupando l’area di rigore. Poi, se può giocare rapidamente, anche scaricandola vicino, lo fa senza mai tenere palla più del dovuto.
Caprari è il piccolo 10 in maglia verde che prima resiste a una spallata di Reca poi prova il tunnel su Strelec e, dato che non gli riesce, resta in pressione fino a riprendersi la palla e cominciare l’azione di attacco. Azioni così non le avrebbe fatte un tempo.
Caprari è diventato un giocatore ostinato, quantitativo, che prova cose difficili e se non gli riescono – perché spesso non gli riescono – ci riprova poco dopo. Il gioco dell’Hellas lo aiuta proprio in questo, nel garantire un ritmo alto, assicurandogli compagni vicini e molti movimenti senza palla. Incontro, in profondità, tanto che Caprari se rallenta è perché decide di farlo ma ogni volta che vuole può giocare sullo slancio, in rapidità, e questo è il calcio che più gli si addice. Lui stesso si muove molto, isolandosi sull’esterno sinistro e venendo nel mezzo spazio, sia per ricevere palla dalla difesa o dal centrocampo e far salire l’azione, sia per ricevere lo scarico all’indietro del terzino che si è sovrapposto o dell’attaccante che si è allargato.
Basterebbe un dato a rendere Caprari interessante: gli 11 tunnel fatti in questa Serie A, più di ogni altro giocatore del campionato. Il tunnel come mossa utile e furba, l’ultimo spazio disponibile dove far passare il pallone. Come detto, quello che rende davvero solido il gioco di Caprari è il volume di azioni con cui partecipa alla fase offensiva dell’Hellas: anche se non è tra i giocatori con una percentuale migliore di riuscita nel dribbling (anzi, è piuttosto bassa: 57.8%) è il quarto giocatore del campionato ad aver dribblato più avversari (39, viene dopo Leao, Kyine e Felipe Anderson; i dati sono Statsbomb via Fbref) e il quarto ad aver portato più palle in area di rigore in conduzione (29, sempre dopo Leao, poi ci sono Deulofeu, Politano; e a parimerito con Caprari c’è il suo compagno di squadra Lazovic). È anche il quinto ad aver creato più azioni che hanno portato ad un tiro, il terzo per passaggi filtranti effettuati, il quarto per passaggi in area di rigore.
La sua qualità dipende anche dalla capacità di smarcarsi e muoversi negli spazi vuoti, altra capacità acquisita per sopravvivere ad alto livello con il suo fisico. In questo modo è diventato un punto di riferimento per far salire il campo all’Hellas. È il settimo giocatore del campionato ad aver ricevuto più passaggi verticali, una classifica dominata da grandi attaccanti (Vlahovic è primo, poi ci sono Immobile, Pinamonti, Zapata) con due eccezioni: Giacomo Raspadori e, appunto, Gianluca Caprari.
Se 5 assist sono leggermente di più della prestazione prevista (4.3 xA) e quindi merito dell’efficacia dei suoi attaccanti (Simeone soprattutto) Caprari è nei primi dieci ad aver generato più Expected Assist in assoluto e la facilità con cui ha messo in porta i compagni in alcune partite, con un filtrante di pura visione e tecnica (Lasagna contro la Fiorentina, due volte Simeone con la Lazio), racconta di un giocatore a cui non serve pescare conigli dal cilindro per avere un grande impatto nella partita.
Lo scorso settembre (c’era ancora Di Francesco sulla panchina dell’Hellas) il principale quotidiano veronese, L’Arena, gli ha chiesto perché fin lì avesse reso «la metà» di quello che ci si sarebbe aspettati. Caprari ha risposto: «Penso sia un fatto di testa». La mia impressione, però, è che abbia seguito uno sviluppo tutto sommato normale. Che non sia “esploso”, come ormai ci si aspetta faccia qualsiasi giocatore giovane con un minimo di talento, ma che sia salito piano piano di livello, passando attraverso alcune stagioni difficili e deludenti ma anche alcune in cui aveva fatto abbastanza bene da meritare un po’ di pazienza e fiducia.
Il Caprari versione 2021-22 è un giocatore di alto livello, completo anche al di là di quello che si chiede a un attaccante esterno o a una seconda punta. Sicuramente è migliorato sotto il profilo mentale, più concentrato, più tenace (più tignoso come si dice a Don Bosco, quartiere di Roma in cui è cresciuto, con il soprannome ironico fino a un certo punto di Maradona di Don Bosco), ma ha anche più strumenti tecnici a disposizione e una migliore visione di gioco. È diventato un giocatore che gioca con la squadra e al tempo stesso che crea molto nell’ultimo terzo e finalizza, che usa il destro e il sinistro, che dribbla divertendosi ma pensando già a dove può portarlo, a cosa fare dopo aver saltato l’uomo. Non un fenomeno generazionale, d’accordo, ma tutto quello che quando aveva diciotto anni si pensava potesse diventare, lo è diventato. La sua promessa, l’ha mantenuta.
Daniele Manusia, direttore e cofondatore dell'Ultimo Uomo. È nato a Roma (1981) dove vive e lavora. Ha scritto: "Cantona. Come è diventato leggenda" (Add, 2013) e "Daniele De Rossi o dell'amore reciproco" (66th & 2nd, 2020) e "Zlatan Ibrahimovic, una cosa irripetibile" (66th & 2nd, 2021).
FONTE:
UltimoUomo.com
HELLAS VERONA
Bologna- Hellas Verona, le pagelle degli ospiti: Florio e Verzini gli unici a salvarsi e a dare un senso alla partita dei veneti
Le pagelle degli scaligeri
(Via HV Giovanili Instagram)
LUCA OTTAVIANO 02.02.2022 17:15
Kivila 6,5: sfortunato nel gol, il pallone si insacca anche grazie alla sua schiena. Tutto sommato però, buone risposte soprattutto nel duello a distanza con Paananen.
Engué 5,5: compie un miracolo difensivo su Urbanski, ma nel corso della partita soffre maledettamente la fantasia degli avversari.
Calabrese 6: il solo a salvarsi nel pacchetto arretrato, anche lui però risente dei movimenti sbagliati e delle sofferenze dei compagni.
Florio 7: è di gran lunga il più ispirato, l'unico a sparigliare le carte di una difesa emiliana altrimenti inoperosa. L'allenatore lo sostituisce troppo presto, rinunciando prematuramente alla sua classe. Dal 58' Sulejmane 5: il suo ingresso prematuro in campo è lo specchio della partita, non dà nulla a livello offensivo e il paragone con Florio è per questo ingiusto; neanche difensivamente però, la sua presenza è di aiuto.
Turra 5,5: fino al momento della sostituzione sottotono. Dal 58' Verzini 7: inutile fare confronti impietosi; prova a fare la differenza e a trascinare da solo i suoi in acque calme. E' lui l'arma in più nel finale del Verona, ma in uno sport di squadra anche la sua partita pazzesca è inutile se non arriva nessun impulso dai compagni.
Yeboah 5: opaco e inconcludente; poche idee, tutte confuse e spunti verso la porta inesistenti.
Flakus 5: si nasconde nel taschino di Amey e si annulla sin dai primi minuti. Dal 64' Mediero 5,5: c'è poco da dire, fa leggermente meglio del compagno che sostituisce, si impegna ma è inconsistente.
Joselito Gomez 6: così come Calabrese in difesa, è lui l'unico a salvarsi a centrocampo. Buon passo nella conduzione delle limitate folate offensive, pochi errori in impostazione. Dall'82' Caia S.V.
Terracciano 5,5: si allinea ai compagni nell'agonia generale. Si fa vedere di rado e va in apnea complice anche una cooperazione inesistente.
Bragantini 6: inizio promettente nel quale si mette in affari con Florio e crea qualche grattacapo alla retroguardia, nel secondo tempo però sprofonda insieme ai compagni nell'inconcludenza.
Ghilardi 5,5: la sua partita è una sofferenza continua, gli Emiliani sembrano imprendibili. Dall'82' Grassi S.V.
FONTE:
MondoPrimavera.com
Gazzetta dello Sport - "Un Verona grandi numeri, e con un Caprari in più"
© foto di www.imagephotoagency.it
In vista della ripresa del campionato, dopo la sosta, la "Gazzetta dello Sport" oggi in edicola approfondisce i numeri della formazione gialloblù. Con Tudor in panchina - si legge. - l'Hellas viaggia a ritmi da zona Champions. Uno dei protagonisti principali è Gianluca Caprari, votato giusto ieri come miglior giocatore AIC della serie A del mese di gennaio. Dopo il mercato di gennaio, che ha visto rimanere i pezzi migliori e più cercati, si ripresenta ben assortita ed equilibrata. Grande merito - conclude il quotidiano - va dato a Setti e D'Amico estremamente bravi a saper conciliare la bontà dei bilanci con il risultato sul terreno di gioco.
Sezione: Rassegna / Data: Mer 02 febbraio 2022 alle 11:00 / Fonte: La Gazzetta dello Sport
Autore: Enrico Brigi / Twitter: @enrico_brigi
L'Arena: "Hellas, e se la sorpresa fosse Hongla?"
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
Martin Hongla sta disputando da protagonista la Coppa d'Africa con il suo Camerun, che si appresta a disputare la semifinale. In gialloblù fino a ora il centrocampista camerunense non ha convinto più di tanto. Tuttavia - secondo "L'Arena" - potrebbe diventare proprio lui la vera sorpresa della squadra di Tudor in questa seconda parte di stagione.
Sezione: Rassegna / Data: Mer 02 febbraio 2022 alle 10:00 / Fonte: L'Arena
Autore: Enrico Brigi / Twitter: @enrico_brigi
FONTE:
TuttoHellasVerona.it
Riscatto Simeone. Quando Radiomercato si accende per hobby
By Redazione - 3 Febbraio 2022
Il 31 gennaio, con il Verona senza movimenti particolari, Radiomercato ha iniziato a far circolare la voce che la società scaligera avrebbe riscattato Simeone. La classica non notizia pensata per dare un po’ di brio al mercato gialloblù.
Come detto in un nostro precedente articolo del 13 gennaio (VEDI QUI), D’Amico ha tutto il tempo del mondo per decidere se riscattare il giocatore (cosa che oggi sembra ovvia), se comprarlo per cederlo (improbabile, se non davanti ad offerte altissime), se acquistarlo per farlo diventare un cardine del Verona. Da qui a giugno può accadere qualsiasi cosa (Marchizza docet), se ne riparlerà tra 5 mesi, sperando che Radiomercato nel frattempo sia azionata sul tasto “mute”.
Foto: instagram Hellas Verona
Damiano Conati
Verso la Juve. È cambiato davvero tutto in casa bianconera?
By Damiano Conati - 2 Febbraio 2022
La Juventus dell’anno scorso aveva Cristiano Ronaldo, Kulusevski e Chiesa in attacco. Quella di quest’anno nessuno dei tre. Arriverà alla sfida contro il Verona in una posizione di classifica non brillante e con lo spauracchio Vlahovic in avanti, già annullato una volta in questa stagione da Casale.
I juventini dal mercato hanno perso in mezzo al campo anche i deludenti Ramsey e Bentancur e li ha sostituiti con Zakaria, gigante svizzero della mediana, che non è propriamente il campione che fa pendere l’ago della bilancia. Esce rinforzata la Juve dal mercato? Sì, perchè Vlahovic è un campione, ma esce soprattutto con più entusiasmo. Basteranno questi due fattori per sopperire anche alle assenze di Locatelli (squalificato), Alex Sandro (positivo) e probabilmente Bonucci e Bernardeschi (problemi muscolari)? La Juve è più forte del Verona, gioca in casa, ma è un paziente malato da oltre un anno e non può essere certo il solo Vlahovic a guarirla. L’Hellas parte sfavorito, ma non ha niente da perdere, sa quanto i tifosi ci tengono a questa gara e la affronterà con la spensieratezza di chi ha una classifica serena e sogna di fare il colpaccio. Speranze affidate a Tudor, uno che ha il dna bianconero, ma il cuore oggi è gialloblù.
Damiano Conati
Kalinic, sarà addio, ma solo a giugno
By Damiano Conati - 2 Febbraio 2022
Nikola Kalinic alla fine ha deciso di restare e come lui hanno scelto Tudor e D’Amico. Ultimi 6 mesi di contratto rispettati, come chioccia di Simeone, ma soprattutto come valore aggiunto, partendo dalla panchina o anche titolare, quando l’argentino non potrà giocare, come accadrà domenica prossima.
Kalinic ha dimostrato con Tudor di non essere un errore di mercato, anzi… si tratta di un giocatore forte, che vede la porta e che ha qualità da vendere. Purtroppo con il gioco super difensivista di Juric e nel periodo sfortunato di Di Francesco, non è mai stato realmente in condizione di segnare. Con Tudor, che gioca sempre per farne uno in più dell’avversario, è esplosa tutta la vena realizzativa del croato, alla quale si aggiungono grinta e esperienza da vendere. Il fisico ovviamente non è più quello di un tempo ed è per questo che a giugno non rinnoverà. Avrà 34 anni e mezzo e dirà addio al calcio che conta. Tornerà nella sua Croazia, nella sua Spalato, dove è nato e dove è cresciuto come calciatore. L’Hajduk, che l’ha tentato parecchio proprio in questo gennaio, lo aspetta a braccia aperte e lui tornerà volentieri. Non sappiamo come andranno questi ultimi 6 mesi in gialloblù, ma è sicuro che lascerà un bel ricordo nei tifosi del Verona.
Soprattutto se continuerà a segnare, magari già contro la Vecchia Signora.
Foto: instagram
Damiano Conati
Calciatore del mese AIC: 2 su 5 sono veronesi!
By Damiano Conati - 2 Febbraio 2022
Un premio assegnato direttamente dai colleghi calciatori di Serie A su richiesta dall’Associazione Italiana Calciatori: il premio del mese AIC è arrivato alla sua quinta premiazione mensile ed è la seconda per un calciatore veronese, un record assoluto per la storia gialloblù. In ottobre Simeone, in gennaio Caprari: grande soddisfazione per la famiglia Hellas.
Ecco i calciatori premiati finora. Settembre: Osihmen; ottobre: Simeone; novembre: Vlahovic; dicembre: Calhanoglu; gennaio: Caprari.
Ennesimo grande risultato in questa splendida stagione gialloblù.
Damiano Conati
Vice Lazovic: c’è Frabotta
By Damiano Conati - 1 Febbraio 2022
Gianluca Frabotta è praticamente pronto dopo il grave infortunio di inizio stagione. Non ha ancora il ritmo partita, però può essere considerato di fatto un nuovo acquisto in questo girone di ritorno. Con Lazovic titolare e con l’innesto di Depaoli, capace di giocare in entrambe le corsie, la fascia sinistra del Verona può ritenersi coperta.
Capitolo diverso riguarda il discorso del braccetto sinistro di difesa. Doveva essere Marchizza, ma l’infortunio lo ha bloccato. Si dovranno adeguare nel ruolo Casale e Retsos, o può essere dirottato nei tre dietro Frabotta. Forse effettivamente Marchizza sarebbe stato il tassello perfetto del puzzle, ma il Verona non è certo impreparato nemmeno in quel ruolo.
Di certo un difensore centrale mancino dovrà essere un obiettivo per la prossima estate.
Damiano Conati
FONTE:
HellasNews.it
3 Febbraio 2022 - 08:14 Hellas Live Lettura: 1 min.
Caprari, da lunedì sarà 100% Hellas Verona
Ultima presenza prima di far scattare l’obbligo di riscatto. Domenica sera a Torino contro i bianconeri di Allegri, Gianluca Caprari collezionerà il gettone n.22 in campionato, obiettivo prefissato al momento del suo trasferimento dalla Sampdoria in gialloblù per diventare a tutti gli effetti un giocatore dell’Hellas Verona. Un’operazione da circa 4 milioni di euro.
1 Febbraio 2022 - 12:30 Hellas Live Lettura: 1 min.
Frabotta, l’obiettivo è quello di rientrare in gruppo la settimana prossima
Buone notizie per l’esterno Gianluca Frabotta. Da quanto appreso da Hellas Live, è oramai pronto l’ex Juventus dopo l’intervento al tendine di Achille destro dello scorso 3 novembre, con seguente Covid-19 che ne ha ulteriormente rallentato il recupero. L’obiettivo del club gialloblù ora è quello di farlo tornare a lavorare col gruppo guidato da Tudor dalla prossima settimana. Anche per questo, la società in sede di mercato non ha chiuso altre operazioni in quel ruolo, avendo in rosa Faraoni, Lazovic, Depaoli e Frabotta. Oltre a Ruegg.
1 Febbraio 2022 - 09:03 Hellas Live Lettura: 2 min.
1 febbraio 1976, la pelliccia di Gianfranco Zigoni
Scese dal pullman con l'aria stropicciata di sempre. Capelli scombinati, lo sguardo da duro, i suoi soliti stivaletti da cow-boy. "Questa - penso' - la vinco da solo. Mi sento proprio bene...”. Lo aspettava la Fiorentina di Superchi e Antognoni. Lo aspettava una sorpresa. Zigogol prese posto sulla solita panca. Entro' zio Uccio Valcareggi. “Ragazzi, oggi giocano...”. Zigogol ascoltava distratto, “tanto, davanti giochiamo io e Livio...”. Zio Uccio interruppe i suoi pensieri. “Davanti, giocano Luppi e Macchi. Zigo, te vieni in panchina”. Zigo guardò il mister con la faccia da duro. Lo sguardo di sfida. Valcareggi lo conosceva bene. E mentre qualcuno dei compagni cercava di “consolarlo”, decise di protestare a modo suo. “Io vado in panchina con la pelliccia...” brontolò. Il Livio, suo amico, gli fece una smorfia. “Dai, Zigo, non sei capace di farlo...”. Non l'avesse mai detto. “Scommettiamo che ci vado?” fece Zigo. “Se mi date 10 mila lire, vi faccio vedere io, lo spettacolo...”. Il Livio fu il primo. Poi arrivò Mascalaito, poi altri ancora, poi Bachlechner, che i soldi non li buttava mai via. “Se ci sta anche Klaus, ne vale proprio la pena...” disse tra se' Zigogol. Continuò a spogliarsi, senza ascoltare il mister. Butto' da una parte il giaccone, sopra la tuta infilo' la pelliccia. Vriz, che andava in panchina con lui, sorrise: “Cosa fai, Gianfranco?“ Zigogol s'avvio'. Zio Valca fece in tempo a vederlo, ma forse non a capire che cosa stava succedendo. Quando realizzo', Gianfranco era già sulla scaletta. Dopo un attimo, un boato. Il Bentegodi lo vide entrare in campo così. Zigo cammino' con passo lento verso la panchina, come fosse la cosa più normale del mondo. S'accomodo' la' in fondo, lontano dal mister. La gente impazziva sugli spalti. I fotografi pure. Si chiuse bene la pelliccia. Click. Forse non lo sapeva. O forse sì. Quella foto e' diventata il poster di una stagione bella e impossibile. Una stagione infinita. Questo il ricordo su Facebook del giornalista Raffaele Tomelleri. Il primo febbraio 1976, l’Hellas Verona ospita la Fiorentina, Viola che si impongono 2-1 (reti Busatta, Antognoni, autorete Busatta) una data entrata di diritto nella storia dell’Hellas Verona non certo per la gara contro i toscani ma per l’immagine di Zigoni con tanto di cappello da cow-boy e pelliccia, in panchina. Vecchie favole di un’epoca un po’ più in là...
29 Gennaio 2022 - 18:53 Hellas Live Lettura: 1 min.
Coppa d’Africa, Gambia-Camerun 0-2. Hongla in semifinale
La nazionale camerunese ha superato ai quarti di finale i gambiani grazie alla doppietta (50’ e 57’) di Ekambi. Maglia da titolare e 81’ in campo per il centrocampista dell’Hellas Verona, Martin Hongla. Foto Instagram
FONTE:
HellasLive.it
HELLAS VERONA di Gianluca Vighini, 02/02/2022 13:51
Simeone va riscattato ma non per farci un'altra plusvalenza
Il Cholito Simeone
Il Verona ha fatto un altro ottimo affare. Il riscatto di Simeone con il Cagliari è un'occasione da prendere al volo. Simeone costerà 10,5 milioni di euro all'Hellas (1,5 di prestito oneroso), un prezzo abbordabile per un attaccante. Per questo Simeone va preso ma stavolta non per costruirci sopra la solita plusvalenza. Simeone deve diventare un mattone per la squadra scaligera e anche il segnale del consolidamento di Setti.
Con l'argentino il Verona ha trovato l'uomo giusto al posto giusto. Simeone ha girovagato tanto, forse non è da grandissima squadra, è un tipo da Hellas, garra, corsa e umiltà. Perché privarsene? Per poi essere costretti a cercare disperatamente un'altra punta che forse nemmeno esiste? Ricordare il passato aiuta anche a interpretare presente e futuro. Il Verona spese 5,5 milioni di euro per Stepinski.
Un'operazione che ha lasciato cicatrici sul bilancio e che dal punto di vista tecnico fu un fallimento. Poi prese Kalinic con i suoi problemi fisici. Poi Lasagna che ancora non è esploso. Mettete tutto assieme e capirete che il vecchio detto “chi meno spende più spende” è sempre attuale. Ora che c'è Simeone, sarebbe da pazzi prenderlo per poi cederlo immediatamente. A meno che non arrivino cinquanta, sessanta milioni di euro. Ma in questo momento cifre del genere sono fuori dimensione. E allora si punti sul Cholito, senza se e senza ma.
FONTE:
TGGialloBlu.Telenuovo.it
5 FEBBRAIO 2022
Serie A TIM | #JuveVerona: i numeri
Castelnuovo del Garda - Nella vigilia di Juventus - Hellas Verona, i gialloblù hanno svolto una seduta di allenamento mattutina incentrata sulle seguenti attività: rapidità e lavoro tattico.
Verona - Le statistiche, i numeri e le curiosità fornite da Opta Sports e relative a Juventus - Hellas Verona, 24a giornata della Serie A TIM 2021/22, in programma domani, domenica 6 febbraio (ore 20.45), all''Allianz Stadium' di Torino.
I PRECEDENTI
L'Hellas Verona è rimasto imbattuto nelle ultime quattro sfide di Serie A contro la Juventus, ottenendo due vittorie e due pareggi.
CURIOSITÀ
L'Hellas ha segnato sinora 43 reti in questa Serie A, già record dopo 23 giornate di Serie A per i gialloblù. Infatti, nelle 30 stagioni disputate nella massima serie, in ben 24 occasioni il Verona non era riuscito a realizzare così tante marcature in tutto il campionato.
Il Verona conta tre giocatori con almeno otto reti in questo campionato, più di ogni altra squadra della Serie A in corso e al pari di Liverpool e Strasburgo nei maggiori cinque campionati europei.
FOCUS GIOCATORI
Il centrocampista ceco Antonin Barak ha realizzato sinora otto gol in questo campionato. In una singola stagione di Serie A, solo due centrocampisti dell'Hellas hanno fatto meglio del numero 7 gialloblù: Emiliano Mascetti nel campionato 1977/78 e Hans Peter Briegel nel 1984/85, con 9 reti. Barak, inoltre, ha partecipato a 12 azioni da gol nelle prime 23 giornate, mettendo a referto 8 reti e 4 assist: record personale per lui in una singola stagione nel massimo campionato.
Con quattro reti, l'attaccante gialloblù Nikola Kalinic è il giocatore croato che ha realizzato più gol contro la Juventus in Serie A.
5 FEBBRAIO 2022
Sporting Center 'Paradiso': report allenamento
Castelnuovo del Garda - Nella vigilia di Juventus - Hellas Verona, i gialloblù hanno svolto una seduta di allenamento mattutina incentrata sulle seguenti attività: rapidità e lavoro tattico.
4 FEBBRAIO 2022
Sporting Center 'Paradiso': report allenamento
Verona - Nuova seduta di allenamento settimanale per i gialloblù, in preparazione alla sfida contro la Juventus in programma domenica 6 febbraio, alle ore 20.45, all'Allianz Stadium di Torino.
Nella tarda mattinata di oggi, venerdì 4 febbraio, queste le attività svolte: attivazione, esercitazioni tecniche, lavoro tattico e partita a campo ridotto.
3 FEBBRAIO 2022
Sporting Center 'Paradiso': report allenamento
Verona - Nuova seduta di allenamento settimanale per i gialloblù, in preparazione alla sfida contro la Juventus in programma domenica 6 febbraio, alle ore 20.45, all'Allianz Stadium di Torino.
Nella tarda mattinata di oggi, giovedì 3 febbraio, queste le attività svolte: lavoro di forza e agilità, a seguire esercitazione tecnica.
2 FEBBRAIO 2022
Corrent: "Non abbiamo fatto la partita che volevamo, la testa è già al Napoli"
Bologna - Le principali dichiarazioni dell'allenatore della Primavera gialloblù Nicola Corrent, rilasciate al termine di Bologna - Hellas Verona, 16a giornata del campionato Primavera 1 2021/22.
Mister, come valuta questa partita? "Abbiamo perso meritatamente, soffrendo troppo nonostante la gara sia stata sempre in equilibrio. Non sono contento per il risultato, perché non abbiamo fatto la partita che volevamo e che avevamo preparato. Il Bologna ha pressato molto, lasciandoci pochi spazi e senza lasciarci giocare. Dovremo analizzare la partita in maniera critica e guardare oltre".
La testa è già al match contro il Napoli? "Sì, perché in questi casi, nel calcio, conta subito il domani, ovvero pensare subito alla prossima sfida. Giocare tra pochi giorni è una cosa favorevole per noi. Sarà, inoltre, la gara che chiuderà il girone di andata, per questo ci teniamo a fare una partita diversa da quella di oggi, consapevoli delle tante sfide delicate che ci attendono."
2 FEBBRAIO 2022
Primavera 1 TIMVISION | Gialloblù superati di misura in trasferta dal Bologna
Bologna - Si è conclusa col risultato di 1-0 Bologna - Hellas Verona, 16a giornata del campionato Primavera 1 TIMVISION 2021/22.
E’ un match ad alta intensità quello che va in scena al Centro Tecnico ‘Galli’ tra rossoblù e gialloblù, con le due squadre che corrono e pressano con grande ritmo fin dai primissimi minuti della sfida.
La prima chance della gara è di marca gialloblù: all’11’ Florio riceve palla sulla fascia sinistra, salta due avversari e apre sulla destra per Bragantini: il numero 30 del Verona prova la conclusione dai venti metri, senza però trovare lo specchio della porta.
Al 22’ la prima occasione del Bologna nasce dai piedi di Paananen, che impegna Kivila con un potente mancino dal limite dell’area: il portiere gialloblù si fa trovare pronto e con un’ottima parata respinge il tentativo del numero 37 emiliano.
L’Hellas prova a rispondere per tutta la restante frazione del primo tempo con delle buone combinazioni tra Bosilj e Yeboah, che non riescono però a trovare la via della rete.
Nella ripresa, al 6’, l’Hellas ha subito l’occasione per sbloccare il match. Calabrese serve sulla corsa Yeboah con un lancio profondissimo: il numero 9 gialloblù riesce a stoppare il pallone e ad aprire verso il centro, dove a rimorchio arriva Florio che va alla conclusione; tiro intercettato, però, dalla difesa rossoblù.
Sei minuti più tardi l’occasione dell’1-0 ospite capita sui piedi di Bosilj, che vede Bagnolini fuori dai pali e prova il pallonetto: la conclusione del numero 11 gialloblù viene respinta in corner.
Al 16’ è tuttavia il Bologna a sbloccare il match: sullo sviluppo di un corner, Motolese stacca di testa nel cuore dell’area e porta così in vantaggio i padroni di casa. L’Hellas prova con i cambi a rendersi pericoloso e a raggiungere il pareggio sino al termine della sfida, non riuscendo però a trovare la via del gol.
Il prossimo impegno dei gialloblù sarà quello di domenica 6 febbraio, alle 10.40, all’Antistadio Guido ‘Tavellin’, dove i ragazzi di mister Corrent sfideranno il Napoli, nel match valido per la 17a giornata del campionato Primavera 1 TIMVISION 2021/22.
SECONDO TEMPO
48' Termina 1-0 Bologna - Hellas Verona
45' Tre minuti di recupero
36' Doppio cambio per il Verona: escono Gomez e Ghilardi, entrano Caia e Grassi
32' Calcio di punizione per l'Hellas dalla trequarti di sinistra battuta da Verzini: conclusione che termina tra le braccia di Bagnolini
29' Cambio per il Bologna: esce Urbanski, entra Casadei
24' Doppio cambio per il Bologna: escono Bartha e Paananen, entrano Rocchi e Wieser
19' Cambio per il Verona: esce Bosilj, entra Anwar
16' GOL. Bologna in vantaggio con Motolese che stacca di testa sullo sviluppo di un corner e porta in vantaggio i rossoblù
13' Doppio cambio per il Verona: escono Florio e Turra, entrano Sulemana e Verzini
12' Tentativo di Bosilj che vede Bagnolini fuori dai pali e prova il pallonetto: la conclusione del numero 11 gialloblù viene respinta in corner
8' Calcio di punizione conquistato dal Verona nei pressi della bandierina di sinistra: Florio si presenta sul punto di battuta, il suo traversone termina però sul fondo
6' Occasione Hellas! Calabrese serve sulla corsa Yeboah con un lancio profondissimo: il numero 9 gialloblù riesce a stoppare il pallone e ad aprire verso il centro dove a rimorchio arriva Florio che va alla conclusione; tiro intercettato però dalla difesa rossoblù
5' Ci prova il Bologna con Urbanski con un tiro dalla distanza, conclusione che termina alta sul fondo
1' Grandissima risposta di Kivila sul tiro dal limite dell'area di Paananen; sulla respinta ci prova Corazza, ma la sua conclusione termina sul fondo
1' Doppio cambio per il Bologna: escono Cupani e Wallius, entrano Raimondo e Corazza
1' Inizia la ripresa al Centro Tecnico 'Galli' di Bologna, forza ragazzi!
PRIMO TEMPO
45' Termina senza recupero il primo tempo tra Bologna e Verona
44' Buona trama dell'Hellas che muove palla al limite dell'area avversaria con i suoi attaccanti: Yeboah apre per Bosilj, il numero 11 gialloblù prova l'imbucata per Florio, azione che però viene interrotta all'ultimo dalla difesa rossoblù
38' Altro calcio di punizione conquistato sempre dal numero 7 gialloblù: sullo sviluppo il Verona conquista il primo corner della sua partita
34' Calcio di punizione conquistato da Florio sulla trequarti di sinistra: gialloblù che si portano in avanti alla ricerca della rete del vantaggio
27' Calcio di punizione per il Bologna dal limite dell'area: sullo sviluppo, Urbanski prova la conclusione, tiro respinto dalla difesa del Verona
22' Occasione per il Bologna: Paananen va al tiro col mancino dai 20 metri, grandissima risposta di Kivila che in tuffo e con l'aiuto del palo respinge la conclusione
19' Pericoloso l'Hellas con Yeboah che dal fondo della fascia destra prova a servire i compagni al centro dell'area, ma il suo traversone viene respinto dalla difesa rossoblù
11' Bella iniziativa di Florio che riceve palla sulla fascia sinistra, salta due avversari e poi apre sulla destra per Bragantini: il numero 30 gialloblù prova la conclusione dai 20 metri, tiro che però termina alto
9' Primo calcio d'angolo della sfida per il Bologna: dalla bandierina va al cross Bartha, traversone respinto dalla difesa gialloblù
5' Ottimo intervento di Kivila che si allunga e respinge il tentativo di tiro dalla distanza di Pyyhtia
1' Inizia la sfida tra Verona e Bologna! Forza gialloblù!
BOLOGNA - HELLAS VERONA 1-0
Rete: 16' st Motolese
BOLOGNA: Bagnolini, Amey, Stivanello, Urbanski (da 29' st Casadei), Bartha (da 24' st Rocchi), Pyyhtia, Cupani (da 1' st Raimondo), Paananen (da 24' st Wieser), Motolose, Wallius (da 1' st Corazza), Annan
A disposizione: Raffaelli, Franzini, Sakho, Arnofoli, Mazia, Pietrelli
Allenatore: Luca Vigiani
HELLAS VERONA: Kivila, Ebenguè, Calabrese, Florio (da 13' st Sulemana), Turra (da 13' st Verzini), Yeboah, Bosilj (da 19' st Anwar), Gomez (da 36' st Caia), Terracciano, Bragantini, Ghilardi (da 36' st Grassi)
A disposizione: Boseggia, Patuzzo, Redondi, Kemppainen, Diaby, Minnocci, Cisse
Allenatore: Nicola Corrent
Arbitro: Ermes Fabrizio Cavaliere (Sez. AIA di Paola)
Assistenti: Galimberti (Sez. AIA di Seregno), Conti (Sez. AIA di Seregno)
NOTE. Ammoniti: Florio, Cupani, Wallius, Ghilardi, Calabrese, Caia
1 FEBBRAIO 2022
Sporting Center 'Paradiso': report allenamento
Verona - Seconda seduta di allenamento settimanale per i gialloblù, in preparazione alla sfida contro la Juventus in programma domenica 6 febbraio, alle ore 20.45, all'Allianz Stadium di Torino.
Nella tarda mattinata di oggi, martedì 1 febbraio, queste le attività svolte: attivazione, lavoro sulla forza in palestra e lavoro tattico in campo.
31 GENNAIO 2022
Sporting Center 'Paradiso': report allenamento
Verona - Prima seduta di allenamento settimanale per i gialloblù, in preparazione alla sfida contro la Juventus in programma domenica 6 febbraio, alle ore 20.45, all'Allianz Stadium di Torino.
Nella tarda mattinata di oggi, lunedì 31 gennaio, queste le attività svolte: attivazione in palestra, esercitazioni tecniche, possessi-palla e lavoro aerobico.
FONTE:
HellasVerona.it
[OFFTOPIC] + - =
VITA DA EX: Luca SILIGARDI lascia il PARMA e va al FERALPISALÒ in Serie C a titolo definitivo; cambia anche CÁCERES che dal CAGLIARI si trasferisce al LEVANTE a titolo definitivo.
IL MONDO DEL CALCIO PIANGE MAURIZIO ZAMPARINI ex patròn di VENEZIA e PALERMO che si è spento ad 80 anni a causa del complicarsi di una peritonite
SCRITTO DA: REDAZIONE 1 FEBBRAIO 2022
L’addio a Maurizio Zamparini.
Maurizio Zamparini, ex presidente di Palermo e Venezia, è scomparso nella notte, all’età di 80 anni, all’ospedale Cotignola di Ravenna, per le complicazioni di una malattia per la quale era ricoverato da prima dello scorso Natale. L’ex dirigente sportivo viene ricordato anche dall’Hellas Verona, che si stringe alla sua famiglia.
Ma a ricordare Zamparini c’è anche il governatore del Veneto Luca Zaia: “Il calcio perde uno dei suoi vulcani. Sotto la sua presidenza – è il commento di Zaia – sono state scritte pagine storiche del Venezia Calcio, e quindi del calcio Veneto in generale. Con Maurizio Zamparini è scomparso un personaggio nel vero senso della parola: vulcanico, schietto, appassionato, di quelli che i tifosi non dimenticano”.
FONTE:
VeronaOggi.it
30 gen 2022
Caceres al Levante
Il Cagliari Calcio comunica il trasferimento a titolo definitivo del calciatore Martin Caceres al Levante. Il difensore uruguaiano ha collezionato 15 presenze e una rete dal suo arrivo in Sardegna quest’estate.
A Martin va l’augurio di un buon proseguimento di carriera nella Liga spagnola.
FONTE:
CagliariCalcio.com
SILIGARDI, COMUNICATO UFFICIALE
29-01-2022
Feralpisalò Srl comunica di aver acquisito a titolo definitivo, dal Parma Calcio 1913, le prestazioni sportive del calciatore Luca Siligardi.
L’attaccante, che vanta oltre 300 presenze tra Serie A e Serie B, ha firmato con i Leoni del Garda fino al 30 giugno 2023 e vestirà la maglia numero 26.
Siligardi sarà presentato domani mattina, alle 10, nella sala stampa dello stadio Lino Turina di Salò.
FONTE:
FeralpiSalo.it