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#VeronaMilan Match tradizionalmente sentitissimo al Binti pronto a spingere i gialloblù alla terza 'Fatal Verona'!


#VeronaMilan +   -   =

...Come sempre, quando per il MILAN è in gioco qualcosa di importante, la trasferta al Bentegodi risveglia i sopiti fantasmi della 'Fatal Verona' che ai rossoneri ha fatto perdere un paio di scudetti ma forse mai come in questa annata la squadra di mister PIOLI deve temere.
Chiariamo subito che, sulla carta, le due formazioni non potrebbero essere nemmeno messe a confronto per ingaggi e obiettivi stagionali ovviamente, però la squadra scaligera sta facendo sul serio in questo finale di campionato all'inseguimento del record di punti e di gol ed è effettivamente diventata un po' la mina vagante del finale di stagione, capace di alternare gare scialbe come quella contro la SAMPDORIA ad altre di una determinazione e ferocia tale da impensierire anche le big del campionato: Il MILAN che, incalzato dall'INTER, potrebbe non doversi accontentare di un pari, è avvisato...

Bentegodi verso il tutto esaurito con un totale di circa 31mila presenze per uno stadio che sarà praticamente diviso a metà nel tifo e nei settori misti creando potenziali situazioni ad alta tensione tra sostenitori gialloblù e rossoneri ma nessuna restrizione è stata imposta dall'Osservatorio, per cui si confida nel buon senso di tutti per una partita che è e deve rimanere uno spettacolo sportivo anche sugli spalti.

Precedenti
'Uno stadio e una squadra storicamente ostili', 'Un campo maledetto' e, senza passare dal consueto refrain delle due Fatal Verona (con altrettanti scudetti persi al Bentegodi da parte dei rossoneri nel 1973 e nel 1990), è un dato di fatto che il MILAN ha vinto solo quattro di volte negli ultimi venti anni contro l'HELLAS a Verona ma le ultime due coincidono purtroppo anche con i match più recenti tra le due compagini nello stadio veronese:


Vittorie scaligere nel 2015-16 (per 2 a 1 grazie ad una magia su calcio di punizione di SILIGARDI a tempo ormai scaduto) e nel 2017-18 (per 3 a 0 con i gialloblù a restituire in campionato i tre schiaffi appena presi a San Siro in Coppa Italia dai rossoneri).
Sconfitta per l'HELLAS il 19 Ottobre 2014 con MARQUES in vena di regali e il portiere opposto ABBIATI in vena di miracoli, ma personalmente preferisco ricordare la vittoria per 2 a 1 in rimonta del 25 Agosto 2013 col VERONA di nuovo all'esordio in Serie A dopo 11 lunghissimi anni e la spietata doppietta del redivivo Luca TONI a portare in paradiso la gran parte degli oltre 25mila spettatori al Binti!

Sono comunque in totale 33 i VERONA-MILAN giocati a Verona con bilancio in assoluto pareggio fatto da 11 vittorie per parte, la stessa quantità di pareggi e i rossoneri che, a 3 giornate dalla fine e a sole 2 lunghezze di vantaggio dall'odiata INTER nella corsa al tricolore, sanno che dovranno far di tutto per vincere ma che in ogni caso non potranno permettersi di perdere.

Ad arbitrare la prossima sfida è stato chiamato il signor Daniele Doveri della sezione AIA di Roma 1.


QUI VERONA
L'unico dubbio per TUDOR dovrebbe essere il ritorno di GÜNTER al centro della difesa perchè, con un CASALE così in forma, un CECCHERINI 'sporco' ma sempre efficace ed un TAMÈZE che dove lo metti lo metti fa sempre anche più del suo... I 'chiari di luna' di Koray potrebbero anche non essere necessari.

Convocati
Ancora fuori DAWIDOWICZ, COPPOLA e ovviamente PANDUR che rientrerà solo nella prossima stagione.

4 Veloso, 5 Faraoni, 7 Barák, 8 Lazović, 10 Caprari, 11 Lasagna, 12 Chiesa, 14 Ilić, 16 Casale, 17 Ceccherini, 18 Cancellieri, 21 Günter, 22 Berardi, 29 Depaoli, 30 Frabotta, 31 Šutalo, 45 Retsos, 61 Tameze, 74 Boseggia, 78 Hongla, 88 Praszelik, 96 Montipò, 99 Simeone.

Probabile formazione
LAZOVIĆ tornerà a scorazzare sulla mancina e ad inventare calcio con CAPRARI mentre BARÁK e SIMEONE completeranno i triangolo offensivo scaligero.
Detto del dubbio in difesa, anche HONGLA potrebbe essere confermato in mediana in coppia con ILIĆ.

3-4-2-1 con Montipò; Tamèze-Casale-Ceccherini; Faraoni-Ilic-Hongla-Lazovic; Barák-Caprari; Simeone.


QUI MILAN
Mister PIOLI ritroverà BENNACER e KESSIE al top della forma dopo la fine del Ramadan, a Milanello dopo quasi un mese si è rivisto anche FLORENZI ma, se sarà convocato, al Bentegodi partirà certamente dalla panchina.
Fuori il lungodegente KJAER dopo la ricostruzione al legamento crociato subita a fine Gennaio e Daniel MALDINI.

Convocati
Torna a disposizione FLORENZI dopo più di un mese, fuori LAZETIC.

Probabile formazione
Tra i pali certamente l'inamovibile MAIGNAN tra i migliori interpreti del ruolo nella stagione, TONALI e BENNACER pronti a fare da mediani davanti alla difesa nel 4-2-3-1 che vedrà anche un KESSIÉ trequartista atipico fra i tre fantasisti dietro GIROUD.
IBRAHIMOVIC, ancora alle prese con i problemi al ginocchio, partirà dalla panchina.

4-2-3-1 con Maignan; Calabria-Kalulu-Tomori-Theo Hernández; Tonali-Bennacer; Messias-Kessié-Leão; Giroud.


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DICONO +   -   =

Mister TUDOR «E' stata una settimana vissuta con la giusta concentrazione, in vista di una gara bella ed entusiasmante, importante per entrambe le squadre. Il Milan punta allo Scudetto, ma anche noi abbiamo i nostri obiettivi da raggiungere e giocheremo esclusivamente in quest'ottica, per noi stessi. Il Milan ha fatto un lavoro straordinario a livello di Club e di guida tecnica, faccio i complimenti a Pioli per quello che è riuscito a fare in questi tre anni. Hanno una grande fisicità e giocatori forti, quindi sarà molto dura e dovremo essere altrettanto bravi e motivati. Come sta la squadra? Stiamo bene fisicamente, e questo è un punto di forza, ma deciderò chi giocherà domani solo dopo la rifinitura. Hongla? Può essere un'opzione importante, ha fatto una grande crescita da tutti i punti di vista, mi è piaciuto sia contro l'Empoli che contro il Cagliari e può darci una mano da qui alla fine. Dawidowicz? Rientrerà tra i convocati contro il Torino. Frabotta? Sarà convocato. Le belle parole di Marcello Lippi? (che potete leggere qui n.d.S.) Nutro una stima enorme per questo allenatore che fatto la storia, è stato il mister più importante della mia carriera, quello che mi ha portato in Italia, tra le altre cose. La sua serietà e la sua cultura del lavoro sono alla base della mia formazione come allenatore, gli voglio bene anche se non ci vediamo da un po' di tempo. Sono i complimenti più belli che ho ricevuto in questi ultimi anni» HellasVerona.it

L'ex difensore gialloblù PIOLI ora allenatore al MILAN «Per tutti noi sarà bello affrontare un'altra partita così importante con tanti tifosi milanisti. La loro presenza ci sta dando grande energia e un entusiasmo importante, tutte qualità che vogliamo mettere in campo anche contro il Verona. Nei ragazzi ho visto grande attenzione e motivazione. Affrontiamo un avversario di spessore, in grado di crearci difficoltà, ma queste sfide possono permetterci di acquisire consapevolezza. Non dobbiamo dimostrare solo che siamo bravi, ma che siamo migliori. I ragazzi sono sul pezzo e motivati, stanno gestendo bene queste pressioni. In questo aspetto riconosco una grande crescita del gruppo. Dobbiamo continuare su questo percorso che ci ha permesso di salire sempre più in alto. Adesso ci mancano 7 punti per fare qualcosa di straordinario. Servirà una gara da Milan. Il Verona farà di tutto per cercare di batterci. Siamo una rivale prestigiosa, ma noi faremo di tutto per vincere. Dovremo fare attenzione al loro reparto offensivo, hanno giocatori di qualità e dovremo fare una fase difensiva importante. La storia del Milan a Verona? Non guardo al passato. Stiamo cominciando a scrivere la nostra storia, e la storia si scrive col presente» ACMilan.it

TudorPioli


20 Maggio 1973, ipse dixit di Gianfranco ZIGONI entrando in campo al Bentegodi contro il MILAN «Vidi il mio stadio, il nostro stadio, completamente rossonero. Mi girai verso i miei compagni e dissi: “Che cazzo festeggiano questi? Non sanno che oggi vinciamo noi?”»

Pierino FANNA a 'Tuttosport' parla della seconda 'Fatal Verona' «Nel ’90 il Milan arrivò a Verona già nervoso, mentre per noi la sfida era fondamentale per la corsa alla salvezza. Loro con l’andare del tempo diventavano sempre più agitati e noi alla fine ne approfittammo, anche se alla fine non bastò per rimanere in Serie A. La sfida di domenica? L’Hellas di Tudor non regala nulla e vuole il record di punti. I tifosi gialloblù ricordano il ’73 e il ’90 e credono nella vittoria» CalcioHellas.it

Antonio DI GENNARO a 'TMW Radio' «Quanto è delicata Verona per il Milan? Tanto, anche per la storia dietro a questa partita, se ne parlava già quando ci giocavo io. Tudor sta portando avanti quanto iniziato da Juric negli scorsi anni, con un gioco anche esteticamente valido, il Milan però ha grande spirito e metà stadio: è davvero da tripla. I rossoneri però hanno 20-30% di vantaggio» TuttoMercatoWeb.com

L'ex allenatore Alberto BIGON giocava nel centrocampo rossonero nella prima 'Fatal Verona' e così ricorda al quotidiano 'TuttoSport' «La Fatal Verona del ’73 brucia tantissimo ancora dopo cinquant’anni, fu una delusione tremenda per tutti. Arrivammo stanchi nella mente e nel corpo dopo la finale di Coppa delle Coppe contro il Leeds. Poi successe una serie di coincidenze avverse, dalla nebbia a Salonicco che ci fece rientrare in ritardo alla mia febbre e all’infortunio nel riscaldamento di Schnellinger, oltre agli autogol che ci condannarono. Il destino aveva deciso che dovessimo perdere. Il ricordo però è dolceamaro: nel ’90 infatti vinsi lo scudetto da allenatore del Napoli proprio grazie al k.o. del Milan a Verona. Domenica, visti i precedenti, sarà decisiva» CalcioHellas.it

Nanu GALDERISI a 'Sky Sport' «Fatal Verona? Guardando un po’ come sta andando il campionato ci sono 2-3 squadre che io non vorrei mai incontrare in questo momento: la Fiorentina, il Verona e il Torino. Il Milan ha incontrato la Fiorentina e ha sofferto, ci ha creduto e ha giocato con grande intensità. E’ stato bravo a vincere. Il Verona è un’altra squadra che va a mille e ha la fiducia: è una piazza in fermento ed è convinta di poter battere il Milan. Sarà un test importante e il Milan dovrà stare attento, anche se ha recuperato giocatori importanti dal punto di vista fisico e mentale. Il Milan ha imparato a gestire queste difficoltà, ma il Verona non lo vorrei incontrare» CalcioHellas.it

Ivan ILIĆ a L'Arena «Noi rispettiamo tutti, ma non abbiamo paura di nessuno. Il Milan è una grande squadra e si sta giocando lo scudetto, ma dopo la sfortunata partita d’andata e con lo stadio pieno vogliamo fare il massimo per i nostri tifosi e cercare anche di battere il record di punti in Serie A. Sono convinto che ci riusciremo, ma intanto spero di disputare una buona gara per aiutare la squadra. Siamo consapevoli del grande campionato disputato, ma ci aspettano tre incontri di fuoco. Nella seconda parte di stagione sono migliorato e il merito è dei compagni e dello staff. Sono più dentro al gioco della squadra e mi sento bene. In mezzo mi trovo alla grande con tutti, anche se con Tameze c’è più affinità perché abbiamo giocato molto insieme. Differenze tra Juric e Tudor? Poche, sono molto simili e sono entrambi due grandi allenatori» CalcioHellas.it


...Anche Luigi MASCALAITO fu tra i protagonisti di quel 20 Maggio 1973 come spiega al 'Corriere di Verona' «Tre giorni prima della partita contro di noi il Milan aveva vinto la finale di Coppa delle Coppe contro il Leeds. Fu una gara durissima e si presentarono al Bentegodi sfiniti, noi ne approfittammo. A fine partita Albino Buticchi, il loro presidente, ci portò due bottiglie di champagne che aveva portato per festeggiare lo scudetto e ci fece i complimenti. Un signore. La prossima sfida col Milan? Il Verona è leggero e libero da ansie e preoccupazioni come lo eravamo noi nel ’73. È la situazione ideale per dare il meglio. Il Verona gioca bene e libero da responsabilità, quindi è pericolosissimo e il Milan dovrà stare molto attento. Tudor ha avuto l’intelligenza di non snaturare la squadra e sono entusiasta di quanto ha fatto. Il Verona è una gran bella squadra in cui tutti si mettono al servizio degli altri, combina aggressività e tecnica» CalcioHellas.it

Il Campione del Mondo ex gialloblù Luca TONI a 'La Gazzetta dello Sport' «Sarà sicuramente una bella lotta fino all'ultimo, ma penso che l'Inter alla fine possa farcela. Da ex attaccante punto tutto sul centravanti, decidono sempre loro. Lautaro da una parte, Giroud ma anche Ibrahimovic dall'altra. Per i nerazzurri la partita plù difficile nel calendario delle ultime tre è sicuramente quella in trasferta sul campo del Cagliari: hanno una salvezza da conquistare. Per Il Milan sarà fondamentale la prossima in casa del Verona: li conosco, stanno bene fisicamente e giocare lì non è davvero mai facile» HellasLive.it

Gigi BUFFON a 'La Gazzetta dello Sport' «Sarà anche per la storia che ci riporta alla fatal Verona, ma se c’è una partita delicatissima è quella che il Milan giocherà domenica al Bentegodi. Se i rossoneri supereranno lo scoglio, anche pareggiando, penso che potranno arrivare a dama» TGGialloBlu.it

Mister MANDORLINI a RadioRossonera.it «Per lo scudetto vedo favorito il Milan. E’ vero, ha un calendario più difficile rispetto all’Inter, però arrivati a questo punto del campionato diventano importantissimi e decisivi i punti, e il Milan ne ha di più. L’Hellas ha fatto un ottimo campionato lottando contro chiunque dando sempre tutto sul campo. Fatico a sbilanciarmi per la partita di domenica, ma se il Verona dovesse fare risultato per me l’uomo decisivo sarà Barak. Nel Milan vedo molto bene Tonali, non lo conoscevo, ma quest’anno mi ha stupido, ha fatto un campionato pazzesco trascinando il centrocampo rossonero. L’uomo simbolo del Milan? Senza dubbio ti dico Leao. Si vedeva che aveva del potenziale, ma quest’anno ha fatto veramente qualcosa di incredibile. Mi piace, è un attaccante concreto, ovvero che bada alla sostanza. E’ molto adatto al gioco di Stefano Pioli e del Milan. L’allenatore rossonero? Non ha mai vinto uno scudetto. Quest’anno ha fatto un grandissimo lavoro, se dovesse arrivare in fondo al primo posto, se lo meriterebbe. Mi piace perché è uno che non è mai sopra le righe ma a cui piace rispondere sul campo» HellasLive.it


Xavier Jacobelli popolare opinionista e giornalista sportivo a L'Arena «La seconda Fatal Verona? Ricordo un Milan e un arbitro non particolarmente in forma, oltre ad Arrigo Sacchi che imbocca la via del tunnel degli spogliatoi. Non so se Setti voglia davvero vendere il Verona, certo non è facile continuare a questi livelli con plusvalenze e diritti televisivi. La società però è lanciata, D’Amico e Tudor hanno fatto un grandissimo lavoro e quest’anno la squadra a tratti ha giocato il miglior calcio d’Italia. Domenica sera al Bentegodi sarà una grande emozione: il Milan è a tre partite dello scudetto, ma sulla sua strada ci sarà ancora una volta l’Hellas. I rossoneri faranno meglio a non rilassarsi mai perché la squadra di Tudor è un diavolo ed è fortissima. Mi aspetto grande calcio e un incontro spettacolare» CalcioHellas.it

L’ex difensore gialloblù Victor Hugo SOTOMAYOR al 'Corriere di Verona' «Il calcio di Igor Tudor mi piace e la squadra fa un ottimo gioco, segna molto, diverte. Il Milan è primo e tutto è in discussione per lo scudetto: penso che debba stare molto attento all’Hellas. La vittoria del 1990? Noi giocammo bene. Avevamo avuto delle occasioni prima del loro vantaggio. C’era un solo risultato per continuare a credere nella salvezza ed eravamo determinati a coglierlo. Ci fu quel calcio d’angolo, con il pallone messo in mezzo benissimo da Piero Fanna. Staccai, fu una rete che ci esaltò. E dopo, nel finale, Davide Pellegrini mise dentro il gol della vittoria. Loro erano furibondi, fu espulso anche Costacurta. Lo stadio impazzì» HellasLive.it

Pierluigi PIZZABALLA difendeva la porta scaligera in quel giorno di primavera inoltrata al 'Binti' «Quella domenica del 20 maggio 1973 è entrata a far parte della mia storia, di uomo e di calciatore. Chi può dimenticare quel 5-3 rifilato dal Verona al Milan, che costò lo scudetto ai rossoneri? Negli anni viene ricordata come la ‘Fatal Verona’ ed è rimasta scolpita nell’immmaginario collettivo. Tutt’ora è considerato uno degli episodi più bislacchi nella storia del calcio italiano. il Milan partiva favorito: aveva un punto di vantaggio sulla Juve, e 2 sulla Lazio. Invece, alla fine del primo tempo, i rossoneri erano sotto 3-1: una cosa incredibile e assolutamente imprevedibile. Singolare che, un mese dopo, sarei stato ceduto proprio al Milan. Come mi salutò Rivera quando arrivai a Milano? Mi disse solo ‘ben arrivato, con un risultato diverso avresti avuto delle soddisfazioni anche a Milano'» TGGialloBlu.it

Paolo Tomaselli giornalista del 'Corriere della Sera' «Per il Milan non c’è peggior avversario del Verona. Questo è certo. Il Verona gioca benissimo, è libero di testa e affronterà i rossoneri con la voglia di fare un’impresa. Però se vuoi vincere uno scudetto queste partite le devi giocare e vincere. C’è poco da fare» TGGialloBlu.it



L'ex gialloblù Francesco GUIDOLIN a 'La Gazzetta dello Sport' «L’Hellas è combattivo. Il Milan dovrà restituirgli tanta aggressività, “andare a prendere” a sua volta i gialloblù nei loro territori. Sono cose che negli spogliatoi si dicono: “Ragazzi, ci attaccheranno e morderanno e noi dovremo rispondere colpo su colpo”. Il Milan dovrà pareggiare l’intensità del Verona per far valere la maggior cifra tecnica. Ci vorrà una grande reattività sulle seconde palle. A quel punto, a parità di condizioni fisico-agonistiche, verrà fuori la maggior qualità rossonera» TuttoMercatoWeb.com

Francesco Repice, noto radiocronista per 'Tutto il calcio minuto per minuto' su Rai Radio 1 «Sarò lì a raccontarla, importante è che venga vissuta e goduta con serenità anche dagli spalti. E’ una partita da corsi e ricorsi storici, sono in tanti a parlare di “Fatal Verona” e anche a me vengono in mente tante cose. Gli occhi di Sacchi, Van Basten che abbandona il campo, il 1973. Il Milan, oltre alla corsa Scudetto, ha la possibilità di sfatare un tabù pesante nella sua storia» MilanNews.it

L'ex allenatore della JUVENTUS e cittì della Nazionale Marcello LIPPI a 'La Gazzetta dello Sport' «Il Verona di Tudor, organizzatissimo, con motivazioni forti. Un pò mi ha sorpreso, non era come Conte o Deschamps, ma un lavoratore serio e taciturno. Ora è proprio bravo» Calciostyle.it

L'ex difensore e commentatore tecnico Fulvio COLLOVATI «Percentuali scudetto? 51% a favore del Milan, 49% Inter. Molto dipende dal Verona: sappiamo che il Milan ha preso due lezioni lì. Non devono toccare ferro su di me, devono toccare ferro sul passato: la partita di Verona è quella che lo può consacrare campione o non campione» NerazzurriSiamoNoi.it

Stefano De Grandis giornalista di Sky Sport «A due punti di distanza ora può fare la differenza la cattiveria. Il Milan quello deve fare: essere concentrato quando le partite non sono semplici! L’Hellas Verona mette paura ai tifosi del Milan per ciò che ha rappresentato in passato… Mi sento di dire che, se vince a Verona, il Milan vince lo Scudetto. Poi può fare un pareggio, ad esempio contro l’Atalanta. E all’ultima giornata non sarà un problema il Sassuolo, proprio per la questione della cattiveria» Inter-News.it

L'ex portiere Simone BRAGLIA «La corsa Scudetto? Penso che il Milan sia avvantaggiato. La giornata decisiva sarà la prossima, se riuscirà a battere il Verona, che non regala niente a nessuno, si lancerà davvero verso la vittoria del campionato» TuttoMercatoWeb.com

Antonio CASSANO a 'Bobo TV' «Da qui alla fine della stagione, solo il Verona che va a mille all'ora può dare fastidio ai rossoneri. Poi avrà in casa l'Atalanta che sta facendo fatica. Sacchi ha detto una cosa fondamentale: l'Inter fa un buon calcio per l'Italia, mentre il Milan fa risultati con la voglia. Bisogna far solo loro gli applausi alla squadra di Pioli perché è meritatamente prima e io era uno di quelli che non la considerava neanche tra le prime due. Simone Inzaghi? Se non vince il campionato, è un fallimento. Lo sta vincendo la quarta forza del campionato, non Juve o Napoli» FCInterNews.it




ALTRE NEWS IN ALLEGATO +   -   =

#CalcioMercato L'ATALANTA punta (anche) BARÁK.
Si va verso il riscatto definitivo per Martin HONGLA, per la fascia destra occhi su un terzino del PISA [...] (tutti i particolari come sempre nel post B/=\S dedicato al #Calciomercato).




IN BREVE A PIÉ PAGINA +   -   =

VITA DA EX: ...Con AGOSTINI, promosso sulla panchina della prima squadra del CAGLIARI, anche Andrea COSSU, già Coordinatore dell'area Scouting, che seguirà Alessandro da vicino.
'È lui! È lui! È Gianni BUI!' e ora si diletta con la pittura...
Vangelis MORAS torna a Verona. Nasce Save Moras Italia: 'Venerdì prossimo non vedo l’ora di riabbracciare città e tifosi'

SERIE A: A tre giornate dal termine salta la panchina di Walter MAZZARRI al CAGLIARI; fatale la sconfitta di Sabato scorso contro l'HELLAS. Non può non lasciare perplessi l'allontanamento dell'ormai ex tecnico dei sardi soprattutto e l'affidamento della panchina all'ex gialloblù Alessandro AGOSTINI a sua volta ex tecnico della Primavera isolana (portata da lui ai playoff scudetto) all'esordio da tecnico in Serie A: In una posizione di classifica allarmante, a sole due lunghezze dalla SALERNITANA terzultima ma in grande crescita, da affrontare in trasferta seguita dalla gara interna con l'INTER in piena corsa scudetto e, in chiusura di stagione, da un altro scontro diretto al 'Picco' di Venezia non si capisce appieno la mossa della proprietà che sarà pure costretta, come da clausola contrattuale, a rinnovare per un anno l'accordo con l'allenatore esonerato quando il CAGLIARI non risulta ancora nelle ultime tre in classifica.




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