...E come la prepara la società di LOTITO? Protestando con gli arbitri per i presunti torti subiti nel ko interno col NAPOLI squadra alla quale, nel comunicato apparso sul sito web ufficiale laziale, da in primis il merito della vittoria proponendosi con decoubertiniani modi salvo poi scagliarsi contro singoli episodi; a rincarare la dose di un SARRI già 'estremo' nel dopogara col NAPOLI (ma che non ha mancato di tornare sull'argomento prima del match in Europa League) anche un delirante comunicato dei tifosi laziali in Curva Nord.
Cominciamo bene! E siamo solo alla quinta! Speriamo solo che l'AIC mandi un Direttore di gara di polso, che giudichi imparzialmente e non si faccia condizionare da nulla al di fuori del rettangolo di gioco ma le premesse non sono certo le più serene.
E al netto dell'ambiente il 4 a 2 rifilato dalla squadra di SARRI al FEYENOORD ieri all'esordio in Europa League raccontano meglio di tante parole il tipo di squadra a cui il VERONA contenderà dei punti: Con entrambe le squadre al meglio non ci dovrebbe essere nemmeno partita speriamo quindi che a vincere... NON siano i migliori!😉 💛💙
Precedenti
24 gli incontri tra LAZIO e HELLAS a Roma, 12 le vittorie dei padroni di casa contro le 3 gialloblù a fronte di 9 pareggi compresi gli ultimi due: quello pirotecnico all'ultima giornata della scorsa stagione con i gialloblù avanti per 2 a 0 poi superati e ripresi e quello splendido del 5 Febbraio 2020 (a detta di molti il miglior VERONA dell'annata 2019-20) ma ancor meglio è andata nell'ultima gara dei gialloblù all'Olimpico contro i biancazzurri quando, il 12 Dicembre 2020, grazie ad un capolavoro tattico di mister JURIĆ e ad un inedito TAMÈZE schierato da falso nueve, la squadra scaligera otteneva il successo a Roma a distanza di 35 anni dall'ultimo.
47 i gol per i biancazzurri contro i 24 realizzati dagli scaligeri anche a seguito del doppio 2 a 0 con cui i padroni di casa hanno regolato il VERONA nel 2017-18 e nel 2014-15.
Meglio ricordare il rocambolesco 3 a 3 del 5 Maggio 2014 con i padroni di casa a fare la partita e i gialloblù a menar fendenti in contropiede, a pochi minuti dalla fine, gli scaligeri andarono avanti ottenendo pure la superiorità numerica ma ci pensò l'arbitro Mazzoleni a regalare il pari ai laziali allora guidati da mister REJA e di fatto a togliere alla squadra di MANDORLINI ogni speranza di aggancio all'Europa... 3 a 2 in Coppa Italia il 10 Gennaio 2012 quando l'HELLAS, allora in cadetteria, sfiorò i pur clamorosi supplementari tanta era la differenza di qualità in campo.
Vittoria scaligera nell'annata dello scudetto grazie all’autogol di PODAVINI.
Ad arbitrare la prossima sfida allo stadio 'Olimpico' di Roma, sarà il signor Massimiliano Irrati della sezione AIA di Pistoia.
Cioffi
I gialloblù al lavoro verso #LazioVerona!
QUI ROMA (sponda biancazzurra)
La 100esima vittoria europea regala a mister SARRI altro materiale per i suoi avvocati o, visto che ormai i suoi erano sul 4 a 0, il rigore praticamente regalato dallo spagnolo De Burgos al FEYENOORD lo abboniamo? Boh... La LAZIO è già tanto forte sul campo, speriamo che le chiacchiere dell'ex (pochissimo rimpianto) allenatore gialloblù non condizionino la prossima sfida all'Olimpico.
Il centrocampista CATALDI è stato squalificato per somma di ammonizioni e non ci sarà, ancora in dubbio PEDRO anche per un'eventuale panchina.
Probabile formazione CASALE è rimasto l'unico, tra i nuovi acquisti dei biancocelesti, a dover ancora esordire ma difficilmente mister SARRI 'rischierà' modificando una difesa che, fino ad ora, ha dato ottime risposte con la coppia di centrali formata da PATRIC e ROMAGNOLI e gli incursori di fascia LAZZARI-MARUSIC quindi, fermo restando PROVEDEL fra i pali, HYSAJ e GILA torneranno in panchina.
In mediana il punto fermo è VECINO mentre il tridente dovrebbe rimanere quello visto contro il FEYENOORD con IMMOBILE terminale centrale tra ANDERSON e l'altro ex gialloblù ZACCAGNI.
4-3-3 con Provedel; Lazzari-Patric-Romagnoli-Marusic; Milinkovic Savic-Marcos Antonio-Vecino; Anderson-Immobile-Zaccagni.
QUI VERONA
L'ex LAZIO FARAONI dovrebbe aver recuperato e con lui PICCOLI, il nuovo arrivato HRUSTIC potrebbe essere pronto al debutto mentre per vedere VERDI bisognerà avere ancora un po' di pazienza ma la buona notizia è che per CIOFFI ci sarà l'imbarazzo della scelta con la sorpresa DOIG in rampa di lancio, il 'nuovo ruolo' scoperto per LAZOVIĆ come trequartista centrale, la solidità di HIEN al centro della difesa e i promettenti 2003 COPPOLA e TERRACCIANO a mettere un po' di pepe sul tutto.
Probabile formazione
Ancora 3-4-2-1 per mister CIOFFI che, pur recuperando tutti gli effettivi, difficilmente si discosterà molto rispetto alla formazione che ha battuto la SAMPDORIA la settimana scorsa quindi HIEN confermato al centro della difesa protetto ai lati da COPPOLA e DAWIDOWICZ, ILIĆ e VELOSO a spartirsi la mediana, DOIG e TERRACCIANO a spartirsi le fasce e LAZOVIĆ con LASAGNA qualche metro dietro a HENRY unica punta.
In panchina scalpitano per un pronto rientro FARAONI, CECCHERINI (ma anche GÜNTER) e TAMÈZE oltre a HRUSTIC che potrebbe esordire in gialloblù.
3-4-2-1 Montipò; Dawdowicz-Hien-Coppola; Faraoni-Ilic-Veloso-Doig; Lasagna-Lazovic; Henry.[Commenta qui sotto o sulla pagina Facebook di BONDOLA/=\SMARSA, condividi a piè di pagina, contenuti liberamente riproducibili salvo l'obbligo di citare la fonte: BondolaSmarsa.BlogSpot.com]
Mister CIOFFI «Se m'ha impressionato la Lazio di ieri sera (4 a 2 al FEYENOORD in Europa League n.d.S.) ? Nì. Grandissimo onore a loro, ma ho visto un Feyenoord totalmente disconnesso. Va dato merito alla Lazio, ma gli è andata un po' in discesa: si sono allenati... Com'è stato lavorare finalmente con quasi tutti gli effettivi e senza distrazioni? Bello, per il piacere di allenare e perché ho visto i ragazzi felici di essere allenati. È stata una settimana di energia positiva, abbiamo avuto l'opportunità di ritoccare tanti aspetti da migliorare e di mantenere quelli positivi che si sono già visti. Oggi abbiamo recuperato anche Dawidowicz e Piccoli, ci saranno tutti. È un bene poter scegliere: la competizione fa bene a loro e fa bene a me nel prendere le decisioni. Qualsiasi scelta io faccia casco in piedi ma dobbiamo migliorare molto, con la consapevolezza che quanto fatto nelle ultime due-tre settimane è stato tantissimo. In grande serenità, andiamo a ritoccare quella che può essere la fase offensiva nei piazzati, lo sviluppo di gioco, senza perdere la nostra identità, che dev'essere l'aggressività. Quanta consapevolezza ha acquisito il Verona in queste settimane, e quanta ne serve per fare risultato con la Lazio? Serve coraggio. Per fare risultato a Roma serve il 110%: l'ambiente sarà caldo per tanti motivi, ma noi siamo pronti alla battaglia e ce l'andiamo a giocare... Troveremo una Lazio che gioca a memoria, che probabilmente sarà un po' stanca per la coppa, ma sarà anche carica per il risultato ottenuto e per la voglia di venir fuori da un inizio di campionato un po' a singhiozzi. Loro saranno pronti, lo saremo anche noi» TuttoMercatoWeb.com
Mister SARRI, tecnico della LAZIO, torna sui presunti torti subiti contro il NAPOLI «Quello che è successo in queste partite lo hanno visto tutti. Io ho l’obbligo di difendere i miei giocatori, la squadra e il popolo laziale: lo farei tutta la vita. Penso che il mio avvocato quest’anno possa avere tanto lavoro» TGGialloblu.Telenuovo.it
Comunicato delirante dei tifosi laziali della Curva Nord «Visto l'andazzo di quest'inizio di stagione, prevenire è meglio che curare. Se qualcuno, tra dirigenti federali, arbitri e signori "cari" del palazzo si fosse messo in testa di colpire e penalizzare la Lazio, dovrà inevitabilmente rivedere i propri piani. Con la Curva Nord non si scherza, con i tifosi laziali questi giochetti non funzionano. Lo abbiamo già dimostrato in passato, bloccando la cessione di Signori, prendendoci con le unghie NOI uno scudetto che avevano deciso di rubarci per il secondo anno consecutivo. Ed ancora evitando il fallimento del club e in tante altre occasioni. Il laziale non subisce prepotenze ed è pronto a scendere in piazza anche stavolta. Quello che è successo contro il Napoli, con il successivo deferimento di Sarri e la squalifica di Cataldi, non sono certo decisioni casuali e non saranno sicuramente le ultime. Da oggi saremo attenti a tutto, alle vostre porcherie, alle vostre trame. Essere odiati per noi è e sarò sempre una medaglia gigante sul petto. E allora, intanto trasformiamo lo stadio Olimpico in una bolgia ad ogni partita a partire da oggi, una Curva Nord in un inferno sportivo per qualunque avversario e per qualunque arbitro arrivi qui, facendo passare loro la voglia di ammonire solo e soltanto i nostri giocatori e di non fischiare rigori solari. Noi il nostro campionato lo vogliamo giocare, ad armi pari. Poi sarà il campo a parlare e non gli arbitri. II ruggito della Nord sarà il tuo motore. Avanti Lazio» HellasLive.it
Isak HIEN si presenta «Perché ho scelto Verona? Per me è difficile dare una risposta unica: quando sono stato chiamato da questa società, il club mi ha fatto fin da subito una grande impressione. Verona poi è una squadra con una storia importante e dei tifosi veramente appassionati, senza dubbio questi sono stati alcuni degli aspetti che mi hanno fatto compiere la scelta. Penso che l'Hellas rappresenti un passo avanti per me e per la mia carriera: la Serie A è una grande opportunità per crescere come difensore. Che posizione preferisco in campo? Per me è indifferente: ricopro sia la posizione di centrale o quella di destro nella difesa a tre. In passato ho già giocato in entrambi i ruoli. Ti piace aggradire alto? Sì, credo che questa tipologia di gioco si addica alle mie caratteristiche: sono un difensore abbastanza veloce, ma in ogni caso sono pronto ad adattarmi ad ogni tattica difensiva scelta dal mister. In passato in realtà giocavo come attaccante, ma non avevo il minutaggio e i risultati che mi aspettavo. Un mio allenatore poi mi ha suggerito di spostarmi in difesa, data la mia grande fisicità, e così ho iniziato a giocare in questo ruolo. Devo ammettere che ad oggi non posso lamentarmi, sono felice di questa scelta e dell'intuizione del mio ex allenatore. Che impressione ho avuto della Serie A? È un campionato molto intenso, dove la qualità dei giocatori è molto più alta rispetto alla Svezia... Il mio debutto è stato emozionane. È stato tutto molto veloce perché sono sceso in campo poco dopo essere arrivato in Italia. Senza dubbi, per me è stato un momento importante, che mi ha riempito di orgoglio: da quando ero bambino sognavo di poter giocare in un campionato del genere» HellasVerona.it
Il doppio ex di LAZIO e VERONA Ernesto CALISTI «Apprezzo molto i giocatori del Verona e il lavoro che sta portando avanti il tecnico Cioffi. Le cose si stanno rimettendo un pò apposto dopo aver perso molti effettivi importanti in questa sessione di mercato. Ci sono ancora Ilic, Veloso, Lazovic, Lasagna che sono ragazzi importanti per la rosa. Per la Lazio quella di domenica può essere una partita trappola. I gialloblù vengono da una buona vittoria ottenuta contro la Sampdoria, hanno giocato molto bene meritando il successo. È una squadra pronta che fisicamente sta molto bene e si vede. È chiaro che per i biancocelesti molto dipende anche dalla sfida di Europa League di giovedì. A livello mentale fare una buona prestazione e vincere contro il Feyenoord può aiutare molto. In caso contrario, c’è il rischio di arrivare alla gara con il Verona nervosi e questo può comportare un brutto risultato, anche se la Lazio sulla carta è più forte. L’importante dunque è partire già bene giovedì per poi affrontare al meglio la sfida con il gialloblù. Gli episodi arbitrali ai danni della Lazio che stanno facendo discutere in questi giorni? Credo abbia fatto bene Sarri ad attirare l’attenzione. Ci sono molte scelte arbitrali che stanno penalizzando la Lazio, sopratutto nella gestione dei cartellini. Il tecnico ha voluto attirare l’attenzione fortemente anche se in modo discutibile. Non dovrebbe essere lui comunque a intervenire, ma una figura della Società» LazioPress.it
Yayah KALLON si presenta «Ho scelto Verona perché sentito da subito la fiducia della società, in particolare del Direttore Sportivo Marroccu che già conoscevo dai tempi del Genoa. Parlando con lui ho deciso di scegliere questa piazza per continuare a crescere e migliorarmi. Sono felice di questa decisione. Le prime impressioni sul mister? Mi trovo molto bene con lui, ci siamo parlati fin da subito, anche se ci conoscevamo già. Il mister mi ha messo subito a mio agio, mi ha dato fiducia dall'inizio così come ha fatto anche con tutti i miei compagni. Che giocatore sono? Sono un esterno, questo è il mio ruolo preferito, ma mi adatto senza problemi a fare anche la seconda o la prima punta. Con i miei compagni di reparto mi trovo molto bene: c'è una buona intesa con tutti. I miei punti di riferimento sono Cristiano Ronaldo, per la sua mentalità, e Thierry Henry, il mio giocatore preferito... È Verona dei giovani? Penso di sì, in squadra siamo tanti ragazzi giovani, ma abbiamo anche giocatori di esperienza che ci aiutano a migliorarci sia dentro che fuori dal campo. Dopo il gol a Empoli? Dopo quella partita sinceramente non ho dormito: non credevo di essere finalmente riuscito a raggiungere il mio obiettivo di arrivare in Serie A e di aver anche segnato il mio primo gol in questo campionato» HellasVerona.it
A 82 anni ci ha lasciati MAIOLI, centrocampista all'HELLAS tra il '59 e l'80 ma non solo... Anche da questo blog vanno un pensiero ed un abbraccio alla famiglia del caro Giorgio.
VITA DA EX: Faville per mister TUDOR alla guida dell'OLIMPIQUE, nonostante i tifosi marsigliesi lo abbiano in antipatia lui batte l'AUXERRE e rimane in testa al campionato a pari merito col PARIS SAINT GERMAIN delle stelle!
Appende gli scarpini al chiodo il 37enne Riccardo MEGGIORINI, il tifoso dell'HELLAS cresciuto (anche) nelle giovinili scaligere ma che col CHIEVO raggiunse le vette di carriera più alte...
Subito a segno SIMEONE in Champions League nel 4 a 1 con i vice-campioni di Europa del LIVERPOOL.
Esordio in Europa League ieri per Matteo CANCELLIERI che, via social, carica i suoi compagni con un 'Continuiamo così!'.
SERIE A: Dopo 5 giornate salta la prima panchina, è quella di Sinisa MIHAJLOVIC al BOLOGNA.
Il presidente #Setti e tutto il Club si stringono attorno alla famiglia di Giorgio #Maioli, grande ex gialloblù che ci ha lasciati oggi. Ha onorato questi colori, tra il 1959 e il 1980, come centrocampista, poi come vice allenatore e infine come mister delle giovanili.#HVFC
Disegnava calcio, lo chiamavano Penèl
La scomparsa di Giorgio Maioli, campione anni ‘60 e ‘70: aveva un sinistro magico
Di Cronaca di Verona - 7 Settembre 2022
Il suo sinistro disegnava traiettorie speciali, spesso proibite per tutti. Lui non giocava a calcio, lui disegnava calcio. Per questo, a Verona, con un’immagine semplice e straordinaria al tempo stesso, lo chiamarono Penèl. Aveva 82 anni.
Umile, discreto, mai sopra le righe, Giorgio Maioli se n’è andato in silenzio, ma proprio per questo la sua “uscita dal campo” fa adesso ancora più rumore. “Cosa vuto che te diga”“ aveva detto nell’ultima telefonata. “Son vecio, questo lè ‘n altro calcio, el nostro l’era più vero…”.
Giorgio Maioli è stato un pezzo di storia del Verona anni ‘60 e ‘70. Un talento uscito dalle giovanili, assieme a Cera, un po’ prima di Giancarlo Savoia. Giocava con l’11, all’ala sinistra, ma presto, fisico e talento lo portarono a centrocampo, dove la sua classe faceva la differenza. Prima nel Verona, un passaggio a Napoli, poi la lunga, bellissima avventura di Foggia. Leader, capitano, bandiera rossonera, dove oggi gli hanno scritto parole meravigliose. Nel Foggia, serie A, firmò l’1-0, storico alla Juve e il 3-0 (tre assist suoi) all’Inter. Se lo ricordano ancora. Poi tornò all’Hellas, casa sua, per gli ultimi bagliori della sua splendida carriera. “Fosse nato vent’anni dopo – diceva chi lo conosceva bene – sarebbe andato dritto in Nazionale”. Per finire, una parentesi al Lecco e l’addio con la maglia del Chievo, allenato da Nicola Ciccolo.
Aveva l’Hellas nel cuore, la semplicità come compagna di strada. Mai sentito criticare, mai alzato la voce, mai una volta fuori dal coro. Del Verona è stato anche allenatore delle giovanili, poi osservatore, poi ancora mister degli Ex gialloblù.
Sempre in silenzio, senza mai uscire dagli schemi, lui che gli schemi li faceva saltare con un assist, una punizione, un’invenzione del suo inimitabile Penèl. Lo cercheremo a lungo, ci mancherà per sempre.
FONTE: CronacaDiVerona.com
NEWS La Gazzetta esalta i millennials dell’Hellas
Dopo le ultime buone prove, Doig, Terracciano, Coppola e Kallon si prendono la scena
di Tommaso BadiaSettembre 6, 2022 - 12:30
I baby gialloblù incantano Verona e iniziano a far parlare di sé anche nel resto d’Italia: sull’edizione odierna de La Gazzetta dello Sport si celebrano infatti i vari Coppola, Doig, Kallon e Terracciano, tutti messisi in mostra nelle ultime uscite con l’Hellas.
Cioffi, insomma, “scatta con i millenials“, come si legge sulla Rosea. E occhio anche a Cabal, giocatore con mezzi importanti su cui il tecnico gialloblù probabilmente punterà non appena sarà terminato l’ambientamento nel calcio italiano.
FONTE: CalcioHellas.it
10 SETTEMBRE 2022 Serie A TIM | #LazioVerona: i numeri
Verona - Le statistiche, i numeri e le curiosità fornite da Opta Sports relative a Lazio-Hellas Verona, 6a giornata della Serie A TIM 2022/23, in programma domenica 11 settembre allo stadio ‘Olimpico’ (ore 18).
I PRECEDENTI
Sono 50 i confronti in Serie A tra Lazio e Verona: 19 i successi per i biancocelesti, mentre sono 13 quelli per i gialloblù. Completano il parziale 18 pareggi.
Quella di domani sarà la quarta sfida di Serie A disputata di domenica tra Lazio e Verona allo stadio 'Olimpico' dal 2000.
Il Verona è rimasto imbattuto in tutte le ultime tre trasferte disputate contro la Lazio in Serie A: per i gialloblù sono arrivati, infatti, due pareggi e una vittoria in questi precedenti.
CURIOSITÀ
Il Verona è rimasto imbattuto in otto delle ultime nove trasferte di Serie A - due vittorie e sei pareggi - e in particolare ha pareggiato le tre più recenti: 3-3 allo stadio 'Olimpico' contro la Lazio lo scorso maggio, 1-1 contro il Bologna lo scorso agosto e 1-1 al 'Castellani' di Empoli mercoledì 31 agosto 2022.
L'Hellas è l’unica squadra ad avere due giocatori nati dopo l'1 gennaio 2001 con almeno una rete segnata in questo campionato: Yayah Kallon e Josh Doig. Nei maggiori cinque campionati europei, solamente Arsenal, Barcellona e Villarreal ne contano di più.
Il pressing dei gialloblù ha prodotto l'interruzione alta di 83 sequenze degli avversari in questo campionato, almeno sei in più di ogni altra formazione in questa Serie A. Inoltre, solamente la Fiorentina (9.1) pressa più alto del Verona tra le squadre del torneo in corso (9.2 PPDA - passaggi in media permessi all’avversario per azione difensiva).
FOCUS GIOCATORI
Thomas Henry (67) - insieme a Sergej Milinkovic-Savic della Lazio (70) e Abdelhamid Sabiri della Sampdoria (73) - è uno dei tre giocatori che ha ingaggiato più duelli nella Serie A in corso.
I centrocampisti Martin Hongla e Adrien Tameze hanno segnato il loro primo gol in Serie A proprio contro la Lazio: per il numero 18 gialloblù la rete è arrivata lo scorso maggio, mentre il 21 dicembre 2020 per il numero 61.
Ivan Ilic è il giocatore del Verona che ha recuperato più palloni (40) e allo stesso tempo creato più occasioni da gol (12) in questa Serie A.
9 SETTEMBRE 2022 Sporting Center 'Paradiso': report allenamento
Castelnuovo del Garda - Oggi, venerdì 9 settembre, allo Sporting Center 'Paradiso', i gialloblù hanno svolto le seguenti attività: esercitazioni sui calci piazzati a favore e schemi per lo sviluppo delle azioni offensive.
8 SETTEMBRE 2022 Sporting Center 'Paradiso': report allenamento
Castelnuovo del Garda - Oggi, giovedì 8 settembre, allo Sporting Center 'Paradiso', i gialloblù hanno svolto le seguenti attività: gioco di possesso palla finalizzato alla costruzione e partite a tema a campo ridotto e a campo aperto.
7 SETTEMBRE 2022 Sporting Center 'Paradiso': report allenamento
Castelnuovo del Garda - Oggi, mercoledì 7 settembre, allo Sporting Center 'Paradiso', i gialloblù hanno svolto le seguenti attività:
Mattino: seduta di forza.
Pomeriggio: partite a pressione per allenare i principi tattici.
6 SETTEMBRE 2022 Sporting Center 'Paradiso': report allenamento
Castelnuovo del Garda - Oggi, martedì 6 settembre, allo Sporting Center 'Paradiso', i gialloblù hanno svolto le seguenti attività: attivazione, esercizi di possesso e lavoro aerobico.
Verona - Hellas Verona FC comunica di aver affidato il ruolo di Responsabile dell'Area Scouting del Club a Marco Cozzuto.
Cozzuto, classe 1993, ha fin da subito improntato il proprio percorso professionale sulla specializzazione nella video-analisi, l'approccio più moderno e funzionale al lavoro attuale dell'osservatore calcistico. Formatosi a Coverciano, dove ha ottenuto il diploma di Osservatore, ha poi dato il via alle proprie esperienze nei Club alla SSC Napoli e subito dopo all'Hellas Verona. Cozzuto può oggi vantare un'esperienza di sette anni da Scout professionista e - dopo un biennio al lavoro per Juventus FC - nelle stagioni 2019/20 e 2020/21, ha fatto ritorno nella stagione passata all'Hellas Verona, Club che lo ha cresciuto fin dall'inizio del suo percorso professionale.
Il Club si congratula con Marco Cozzuto per il suo nuovo incarico, augurandogli buon lavoro.
5 SETTEMBRE 2022 Settore Giovanile | I risultati del weekend: debutto vincente per l'Under 17!
Verona - Il percorso dell'Under 17 inizia con una vittoria in casa del Südtirol. I ragazzi di mister Mauro Coppini, infatti, si sono imposti per 2-0 sui padroni di casa con le reti di Nuhu e Pavanati.
L'Under 14 di mister Thomas Vicenzi, dopo aver superato il triangolare di qualificazione, si è invece aggiudicata il 'Torneo di Montagnana' superando in finale la SPAL per 4-0 grazie alle marcature di Scaduto, Tanzilli, Varali e Marcolini.
In campo anche l'Under 13 di mister Jacopo De Paolini, che si è posizionata al secondo posto nel 'Torneo Città di Fabbrico'. I gialloblù si sono fermati soltanto in finale contro l'Empoli, dopo aver superato il girone di qualificazione al primo posto vincendo con Bologna e Südtirol e pareggiando con Como e Fabbrico.
Pareggio, invece, per la Primavera di mister Salvatore Bocchetti, che ha fermato sul 2-2 l'Inter campione d'Italia in carica.
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FONTE: HellasVerona.it
[OFFTOPIC] + - = VITA DA EX: Faville per mister TUDOR alla guida dell'OLIMPIQUE, nonostante i tifosi marsigliesi lo abbiano in antipatia lui batte l'AUXERRE e rimane in testa al campionato a pari merito col PARIS SAINT GERMAIN delle stelle!
Appende gli scarpini al chiodo il 37enne Riccardo MEGGIORINI, il tifoso dell'HELLAS cresciuto (anche) nelle giovinili scaligere ma che col CHIEVO raggiunse le vette di carriera più alte...
Subito a segno SIMEONE in Champions League nel 4 a 1 con i vice-campioni di Europa del LIVERPOOL.
SERIE A: Dopo 5 giornate salta la prima panchina, è quella di Sinisa MIHAJLOVIC al BOLOGNA.
El Cholito letale in Champions League. L’ex attaccante del Verona è subentrato nel primo tempo all’infortunato Osimhen e poco dopo ha subito segnato la rete del 3-0 del Napoli contro il Liverpool.
Continua il grande campionato di Igor Tudor alla guida del Marsiglia. L’ex tecnico del Verona, contestatissimo ad inizio stagione dai tifosi della squadra francese, ha vinto sabato anche con l’Auxerre per 2-0 e resta così primo in classifica, in condominio con il Psg di Messi, Mbappè e Neymar. L’OM dopo sei partite è ancora imbattuto: quattro vittorie e un solo pareggio è lo straordinario ruolino di marcia di Tudor. Persino l‘Equipe, il prestigioso giornale sportivo francese ha dedicato questa settimana la copertina al “fenomeno “ Tudor.
FONTE: TGGialloBlu.Telenuovo.it
«Perché ho deciso di smettere? Non avevo più la testa per allenarmi tutti i giorni, per i ritiri prepartita, per i sacrifici che comporta fare il calciatore. Per onestà verso me stesso e verso chi mi aveva cercato, ho preferito dire basta. Offerte? Ne avevo ricevute sia dalla serie C che dalla D, ma ho detto no a tutti perché non me la sentivo. Continuare a giocare al di sotto della serie D? L’idea è questa: una squadra del territorio, tre allenamenti a settimana, tutto con grande spensieratezza. Perché fisicamente, ve lo assicuro, ci sono ancora. La Clivense? Ci siamo sentiti due mesi fa, ma era troppo presto. Poi non c’è stato un seguito, vedremo se ci sarà ma c’è qualche altra opzione in ballo. Sono tifoso dell’Hellas, ma non ho mai vestito quella maglia in prima squadra: è il mio grande rimpianto. Ci andai vicino due volte, poi mi legai al Chievo e da lì iniziò una bellissima storia. Di rovesciate ne ho fatte tante, le più belle a Cagliari con il Chievo, a Pisa due volte con Chievo e Vicenza, una sforbiciata anche a Cittadella. Il gol più bello? Oltre a quelli che ho detto, ci aggiungo anche un tiro al volo di destra al Padova quando ero al Torino: non era il mio piede, un gol fantastico. L’ultima esperienza a Vicenza? Mi dispiace per il secondo anno. Non c’era più fiducia in me, eppure quando sono stato chiamato il mio l’ho fatto sempre. Se ho smesso è anche per quello che è successo l’anno scorso. Cosa le hanno lasciato 18 anni di calcio? Emozioni impagabili: gonfiare la rete ed esultare sotto la curva sono cose che ti restano dentro per sempre»: queste le dichiarazioni rilasciate sulle colonne del “Corriere del Veneto” da Riccardo Meggiorini.
FONTE: TrivenetoGoal.it
Lunga e toccante lettera di addio di Sinisa Mihajlovic al Bologna, dopo l'esonero di due giorni fa. Il tecnico serbo ha scelto Gazzetta.it per salutare il mondo rossoblù, ricordando gli ultimi tre anni e mezzo, segnati inevitabilmente dalla malattia con la quale continua a lottare. Questa la lettera: "Mi è capitato spesso di salutare tifosi, giocatori, società, città, per dire addio o arrivederci. Fa parte della carriera di un calciatore e di un allenatore andare via prima o poi. I cicli sportivi nascono, si sviluppano, regalano soddisfazioni, a volte delusioni e poi inevitabilmente finiscono. Nulla è eterno. Ma stavolta il sapore che mi lascia il mio voltarmi indietro un’ultima volta è più triste.
Perché non saluto solo una tifoseria che mi ha voluto bene e appoggiato in questi tre anni e mezzo ricchi di calcio e di vita, di lacrime di gioia e di dolore, di successi, cadute e ripartenze. Saluto dei fratelli e dei concittadini. La mia avventura a Bologna non è stata solo calcio, non è stata solo sport… E’ stata un’unione di anime, un camminare insieme dentro un tunnel buio per rivedere la luce. Ho sentito la stima per l’allenatore e quella per l’uomo. Il vostro calore mi ha scaldato nei momenti più difficili. Ho cercato di ripagare tutto questo affetto con il mio totale impegno e attaccamento alla maglia: non risparmiandomi mai sul campo o da un letto di ospedale.
Tanti anni in Italia e la sofferenza vissuta mi hanno addolcito, ma non cambiato del tutto. Ho smussato qualche angolo, ma resto un serbo spesso duro, schietto, brusco: non sempre ho saputo esprimere i miei sentimenti di gratitudine. Magari non so regalare troppe parole dolci, non so lanciarmi in tanti abbracci: ma ho risposto “presente” con il mio feroce senso del dovere, non trascurando nulla del mio lavoro, svolgendo al massimo il mio ruolo, anche nelle condizioni più drammatiche, per regalare ai tifosi e al Bologna le soddisfazioni che meritano. Spero di esserci riuscito almeno in parte. Nei nostri tre anni e mezzo insieme abbiamo ottenuto un incredibile decimo posto, poi due volte un dodicesimo e infine un tredicesimo. Raggiungendo sempre, nonostante tutto - e sapete bene cosa è stato quel “tutto” -, una salvezza tranquilla: provando a fare un calcio propositivo e offensivo, lanciando giovani e permettendo al club di guadagnare molto col mercato in uscita, come dimostrano le ultime sessioni. Potevo fare ancora meglio? Forse. Ho dato tutto me stesso? Sì, senza il minimo dubbio. E questo mi permette di guardare tutti a testa alta e non rimproverarmi nulla.
Se ci sono riuscito però è anche merito di voi tifosi e di tutta Bologna. Non dimenticherò mai le vostre processioni al santuario di San Luca per me, gli incoraggiamenti, i “forza Sinisa non mollare” quando mi incontravate per strada, a Casteldebole, allo stadio. E la mia emozione quando ho ricevuto la cittadinanza onoraria sentendomi un bolognese tra i bolognesi.
Non sono mai stato un ipocrita, non lo sarò neanche stavolta: non capisco questo esonero. Lo accetto, come un professionista deve fare, ma ritenevo la situazione assolutamente sotto controllo e migliorabile. La società non era del mio stesso avviso. Siamo appena alla quinta giornata, faccio fatica a pensare che tutto questo dipenda solo dagli ultimi risultati o dalla classifica e non sia una decisione covata da più tempo. Peccato. Ci tengo però a dire, che le mie condizioni di salute sono buone e in costante miglioramento. Io non mi sto più curando, sto solo facendo controlli sempre più saltuari. Ho seguito a Casteldebole tutti gli allenamenti in queste settimane: l’unico mio temporaneo impedimento è quello di non poter espormi per troppe ore a un sole forte. Ma non sono mancato un giorno. Nulla mi impedisce di lavorare e di andare in panchina. Non è questo il momento per analisi calcistiche sull’ultimo periodo, sul mercato, sulla gestione di alcune situazioni che non mi hanno trovato d’accordo. Ora, nel ricordare tanti momenti unici e indimenticabile, voglio solo dire grazie.
Grazie agli appassionati tifosi del Bologna. Alla società, con qualche mia lecita esclusione. Al presidente Saputo che mi ha permesso di lavorare qui per tre anni e mezzo, dimostrandomi a lungo fiducia. Ai vecchi dirigenti di questi anni, da Claudio Fenucci a Walter Sabatini a Riccardo Bigon, che mi sono sempre stati vicini, in campo e fuori. Al settore medico, della comunicazione e a tutte le componenti che lavorano per il Bologna ogni giorno con amore e passione. Al mio staff, che mi ha sempre supportato. Ai miei giocatori che in queste stagioni non si sono mai tirati indietro: spero di averli migliorati e fatti crescere. Hanno sopportato i miei rimproveri, a volte duri, e mi hanno dimostrato in più occasioni, commovendomi, di volermi bene come io ne ho voluto sinceramente tanto ad ognuno di loro.
Ringrazio infine l’ospedale Sant’Orsola, una delle eccellenze di questa meravigliosa città e cito, per tutti, la dottoressa Francesca Bonifazi.
Auguro al Bologna e a tutti i tifosi i migliori successi sportivi: al mio successore lascio un gruppo sano, una cultura del lavoro e, credo, dei valori importanti condivisi con questo ambiente.
Ci rivedremo, spero presto, sul campo. Qualunque maglia vestirò, non sarò mai un avversario, ma sempre uno di Voi".
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
Si interrompe oggi il rapporto professionale tra il Bologna Fc 1909 e Sinisa Mihajlovic. Una decisione che purtroppo si è resa inevitabile, nonostante il forte legame affettivo che si è creato con la società e tutta la città in questi tre anni e mezzo emozionanti e drammatici. Sfortunatamente anche i cicli tecnici che hanno dato soddisfazioni sportive, come questo, possono esaurirsi e perdere la spinta iniziale. A Sinisa e al suo staff va un ringraziamento speciale per aver affrontato il lavoro, in condizioni straordinarie e delicatissime dal punto di vista umano, con eccezionale dedizione e professionalità.
“È stata la decisione più difficile che ho preso da quando sono presidente del Bologna”, dichiara Joey Saputo. “In questi anni abbiamo vissuto insieme a Sinisa momenti bellissimi e dolorosi che hanno cementato un rapporto non solo professionale ma soprattutto umano. Mihajlovic ha affrontato con coraggio e determinazione la malattia fin dal giorno in cui volle rendere pubblico, in una commossa conferenza stampa, il suo stato di salute. Da allora, nonostante i ricoveri in ospedale e i pesanti effetti delle cure a cui è stato sottoposto, è sempre rimasto vicino alla squadra, sforzandosi al massimo di essere in contatto con i giocatori, di persona o in collegamento, grazie anche alla professionalità del suo staff. Il club e la città intera si sono stretti intorno all’allenatore in questa difficile esperienza personale, nonostante Mihajlovic abbia sempre preteso giustamente di essere valutato solo per il suo lavoro. Ora, purtroppo, è arrivato il momento di un cambio di guida tecnica: una decisione sofferta che abbiamo dovuto prendere per il bene della squadra e del club. Ma se anche Sinisa Mihajlovic da oggi non sarà più l’allenatore del Bologna, questa società e tutte le persone che la compongono saranno sempre al suo fianco fino alla sua completa e totale guarigione e nel prosieguo della sua carriera”.
“Il rapporto che abbiamo tutti noi con Sinisa Mihajlovic va molto al di là dell’aspetto professionale”, aggiunge l’amministratore delegato Claudio Fenucci, “ed è normale che oggi siamo tutti dispiaciuti per un epilogo che abbiamo cercato per quanto possibile di evitare. A Sinisa mi legheranno sempre un’amicizia e un affetto che vanno oltre i rispettivi ruoli professionali, ma oggi ci troviamo a dover fare questa scelta dolorosa per il bene di una squadra che è prima di tutto patrimonio dell’intera città e dei tifosi. A Sinisa dico grazie per l’impegno che ha profuso nel suo lavoro, anche in condizioni di difficoltà personale. Il suo è un esempio che resta nella storia del nostro club”.
FONTE: BolognaFC.it
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Potevo tifare mille squadre, o magari quelle che tifano tutti. E invece tu mi hai fatto gialloblù.