
Data di nascita: | 16/12/1982 |
Luogo di nascita: | Valdagno (VI) |
Italiana | |
Contratto: | Definitivo fino a Giugno 2025 |
Ruolo: | Centrocampista |
Altezza: | 186 Cm |
Peso: | 82 Kg |
Posizione: | ![]() |
SQUADRA
STAGIONE
SERIE
PARTITE
RUOLO

Hellas Verona
2024-25
A
-
-

Empoli
2023-Set.2023
A
4 (+1CI)
Allenatore

Empoli
2022-23
A
38 (+1CI)
Allenatore

Venezia
2021-Apr.2022
A
33 (+3CI)
Allenatore

Venezia
2020-21
B
38 (+2CI +5POff)
Allenatore

Ascoli
2019-Gen.2020
B
21 (+3CI)
Allenatore

Südtirol
2018-19
C
38 (+4CI +1CIC +2POff)
Allenatore

Südtirol
2017-18
C
34 (+2CIC +4POff)
Allenatore

Reggiana
2016-17
Beretti
-
Allenatore

Reggiana
2015-16
Lega Pro
-
Collaboratore tecnico

Reggiana
Nov. 2014-2015
Lega Pro
-
Collaboratore tecnico
LEGENDA: POff=Playoff, CIC=Coppa Italia Serie C, CI=Coppa Italia
SQUADRA
STAGIONE
SERIE
PARTITE
GOAL

Reggiana
2014-Nov.2014
LP
3 (+2CILP)
0 (+0)

Reggiana
2013-14
LP
24 (+3CILP)
1 (+0)

Reggiana
Gen.2013-2013
LP
8 (+1POut)
0 (+0)

Sorrento
2012-Gen.2013
LP
13 (+1CI)
1 (+0)

Sorrento
Gen.2012-2012
LP
10 (+2POff)
0 (+0)

Grosseto
2011-Gen.2012
B
14 (+2CI)
0 (+0)

Torino
2010-11
B
15
0

Atalanta
Gen.2010-2010
A
2
0

Torino
2009-Gen.2010
B
14 (+1CI)
0 (+0)

Torino
2008-09
A
19 (+3CI)
1 (+1)

Torino
2007-08
A
24
0

Ascoli
2006-07
A
29 (+2CI)
1 (+0)

Empoli
2005-06
A
8 (+2CI)
0 (+0)

Empoli
2004-05
B
30 (+3CI)
2 (+0)

Empoli
2003-04
A
13
0

Vicenza
2002-03
B
26 (+4CI)
1 (+0)

Vicenza
2001-02
B
18
0

Vicenza
2000-01
A
2
0

Giovanili Vicenza
1997-2000
-
-
-
LEGENDA: CI=Coppa Italia, LP=Lega Pro, POff=Playoff, POut=Playout, CILP=Coppa Italia Lega Pro
NEWS E CURIOSITÀ + - =
Dopo l'addio di BARONI la piazza avrebbe forse preferito in assoluto VANOLI (che dopo la promozione in Serie A col VENEZIA pare destinato al TORINO) o al limite la 'scommessa' DONATI, altro ex rivelatosi al LEGNAGO con una Promozione dalla D e il raggiungimento dei playoff nell'ultima stagione, personalmente ho sperato anche stavolta che si optasse per ANDREAZZOLI e invece il club scaligero ha preferito Paolo ZANETTI che ha una grandissima voglia di rivalsa dopo essere stato esonerato dall'EMPOLI il 19 Settembre 2023 in seguito al catastrofico 7-0 subito dalla ROMA (e alle 5 sconfitte consecutive di quel pessimo avvio di stagione).
Tatticamente il nuovo allenatore si muove sulle variazioni del 4-3-3 con preferenza al 4-3-1-2 ma anche al 4-2-3-1 (visto con BARONI dalla fine di Novembre e applicato ad Empoli) quindi il nuovo assetto della squadra gialloblù non cambierà di molto se non per la costruzione dal basso, marchio di fabbrica di ZANETTI insieme all'aggressività (anche) in fase difensiva quando il/i trequartisti devono sacrificarsi per primi e i difensori alzarsi fino a centrocampo per mettere in off-side il più velocemente possibile gli avanti avversari e cercare di recuperare palla per ripartire con verticalità estrema.
Quello che probabilmente cambierà (e non poco) sarà l'intensità durante gli allenamenti che tornerà più o meno quella dei tempi di JURIĆ, con ZANETTI e il suo staff a far lavorare 'a manetta' la squadra per prepararla ai ritmi che necessariamente dovrà tenere sul campo.
Rimane da vedere se e come il Direttore Sportivo SOGLIANO riuscirà a ridisegnare la difesa in maniera da disporre di centrali in grado di impostare perché spero non ci si voglia affidare a MAGNANI e/o a DAWIDOWICZ o COPPOLA dei quali tutto si può dire ma non che abbiano sin qui dimostrato di poter essere affidabili in questo senso (ed è facile pensare a disastri se disgraziatamente si dovesse perdere spesso palla a 20 metri dal portiere com'è successo a metà Marzo a Paweł contro il MILAN al Bentegodi per dire)...
DA CENTROCAMPISTA A CAVALLO TRA LA B E LA A...
Da giocatore mister ZANETTI è cresciuto nelle giovanili del LANEROSSI debuttando con il club vicentino in Serie A nel Gennaio 2001 grazie a Edj REJA; con la retrocessione dei biancorossi il centrocampista trova più spazio nelle due annate successive fino a ritrovare la Serie A nel 2003 con l'EMPOLI e rimanendo in Toscana per altre tre stagioni dove è titolare inamovibile in B dopo un'altra retrocessione e comprimario in massima serie.
La vera svolta per il ZANETTI giocatore arriva ad ASCOLI nel 2006-07 dove trova una sua precisa dimensione da protagonista anche in Serie A prima di accettare la corte del TORINO e ritornare nell'antica incertezza fino al 2011.
Fine carriera tra GROSSETO, SORRENTO e infine REGGIANA in Lega Pro, squadra per la quale, da Novembre 2014, diventa collaboratore tecnico ritirandosi dal calcio giocato.
...AD ALLENATORE (PER ORA) PURE MA CON GRAN VOGLIA DI RIVALSA
Dopo due stagioni da apprendista sul campo, nel 2016 la REGGIANA gli affida la formazione Beretti e l'anno dopo per ZANETTI ecco subito una panchina tra i Pro, ad offrirgliela è il SÜDTIROL squadra con la quale si piazza al secondo posto nel suo girone in Serie C e aggancia i playoff anche nella seconda annata quando arriva sesto.
Nell'allenatore vicentino cresce così l'ambizione e anche la categoria visto che l'ASCOLI, squadra nella quale aveva fatto molto bene da giocatore in Serie A, lo ingaggia con un biennale per la cadetteria ma le cose non si mettono male e 6 mesi più tardi la dirigenza bianconera picena decide di esonerarlo; ma la delusione per Paolo dura solo un'altra mezza stagione, il tempo che arrivi l'estate e l'ambizioso VENEZIA gli affidi un'altro incarico in Serie B riportandolo in Veneto: ZANETTI mette in mostra un gran calcio e i lagunari, arrivati quinti in campionato, riescono a ritrovare la Serie A dopo 19 anni attraverso i playoff.
Con gli arancioneroverdi non fa male all'andata del torneo di Serie A 2021-22 ma il ritorno gli è fatale e, in seguito a 8 ko consecutivi, a fine Aprile viene di nuovo esonerato.
Il VENEZIA viene retrocesso (nonostante i 9 gol messi a segno da HENRY alla prima esperienza nel massimo campionato di calcio italiano) ma poco più di un mese dopo ZANETTI ritrova la Serie A grazie alla chiamata dell'EMPOLI con i quali si salva con tre giornate di anticipo ma nella stagione appena trascorsa parte malissimo con 5 sconfitte consecutive in campionato (tra cui il match d'esordio col VERONA, lo ricorderete) e il pesantissimo 7 a 0 in Coppa Italia contro la ROMA, inevitabile l'esonero fino ad una nuova chiamata dalla Serie A del VERONA; facile immaginare l'immensa voglia di rivalsa del nuovo tecnico gialloblù.
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ANEDDOTI & ALTRO DA RICORDARE + - =
- Dentro o fuori? Dopo il pesante ko interno contro l'EMPOLI ad inizio Dicembre, il settimo negli ultimi otto match e il quarto 4 di fila per il VERONA, per mister ZANETTI sembrava non ci fosse più futuro nonostante SOGLIANO avesse detto che il club si sarebbe dato 24/48 ore per prendere una decisione, si vociferava di BOCCHETTI poi di una promozione della Primavera SAMMARCO invece alla fine, dopo un colloquio del diesse alla squadra alla ripresa degli allenamenti a cui il tecnico non ha partecipato per lasciare sereni gli animi, la squadra sarebbe stata ancora una volta dalla parte dell'allenatore e Sean avrebbe deciso di dare un ultima possibilità a ZANETTI; o almeno questa è più o meno la ricostruzione secondo 'Sky Sport'
- Contestato da giocatore dai tifosi del GROSSETO alla sostituzione, ZANETTI risponde malamente poi ci ripensa e si scusa 'Sono consapevole di non essermi comportato da professionista in quanto gli spettatori pagano il biglietto per assistere alla partita e hanno il diritto di criticare. Nonostante fossi stato insultato da una frangia di tifosi ho sbagliato a lasciarmi andare ad un simile comportamento e mi rendo conto di aver agito in modo troppo istintivo e con scarsa lucidità, anche per via della tensione causata dallo svantaggio della mia squadra. Non ho alcuna giustificazione e voglio chiedere scusa a tutto il pubblico presente oggi allo stadio'
Paolo Zanetti
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Paolo Zanetti (Valdagno, 16 dicembre 1982) è un allenatore di calcio ed ex calciatore italiano, di ruolo centrocampista. Dal 1º luglio 2024 sarà il nuovo tecnico del Verona.
Caratteristiche tecniche
- Giocatore
Era un regista di centrocampo.
- Allenatore
Agli esordi usava prevalentemente il 4-3-3, salvo poi utilizzare con maggior frequenza il 4-3-1-2. Le sue maggiori peculiarità sono l'attenzione al giro palla, una forte propensione alle ripartenze e al contropiede e la moltitudine di giocatori dotati di grande tecnica.
Carriera
- Giocatore
CLUB
Gli inizi
Compie i suoi primi passi nell'Us Ponte dei Nori, squadra del suo paese, per poi approdare nel settore giovanile del L.R. Vicenza.
Esordisce in Serie A, sotto la guida di Edy Reja, il 21 gennaio 2001 in Vicenza-Brescia (1-1), subentrando al 55' al posto di Raffaele Longo. Ottiene un'altra apparizione la settimana successiva contro la Juventus (4-0 per i bianconeri).
L'11 dicembre 2001 firma il suo primo contratto da professionista, legandosi alla società berica fino al 30 giugno 2006 con opzione per la stagione successiva. Segna la sua prima rete tra i professionisti il 31 agosto 2002 in Vicenza-Genoa (1-0).
Il 12 luglio 2003 passa in comproprietà all'Empoli, in Serie A. Esordisce in campionato il 26 ottobre contro il Chievo (sconfitta per 0-1), subentrando al 22' della ripresa al posto di Vincenzo Grella. Conclude la stagione - terminata con la retrocessione in Serie B - con 13 presenze. Il 23 giugno 2004 la comproprietà viene risolta a favore degli azzurri.
Il 5 giugno 2005 la squadra ottiene la promozione in Serie A - con annessa vittoria del campionato - con una giornata in anticipo.
Ascoli, Torino e Grosseto
Il 7 luglio 2006 passa all'Ascoli tramite la formula della comproprietà. Esordisce con i marchigiani il 19 agosto in Ascoli-Cervia (6-0), partita valida per il primo turno di Coppa Italia, venendo sostituito al 53' da Viktor Budjanskij. Mette a segno la sua prima rete con i bianconeri il 22 aprile contro il Catania (3-3 il finale). Conclude l'annata - terminata con la retrocessione in Serie B - rendendosi autore di buone prestazioni. Il 20 giugno 2007 viene riscattato dall'Ascoli.
Il 21 giugno 2007 passa in comproprietà al Torino. Esordisce in campionato il 25 agosto contro la Lazio (2-2 il finale), subentrando al 22' della ripresa al posto di Vincenzo Grella. Il 31 gennaio 2008 le due società si accordano per risolvere anticipatamente la compartecipazione a favore del Torino. Termina la stagione con 24 presenze.
Il 19 gennaio 2010 passa in prestito all'Atalanta fino al termine della stagione.
Il 9 agosto 2011 rescinde consensualmente il contratto che lo legava alla società granata, sottoscrivendo un contratto annuale con il Grosseto. Esordisce con i toscani il 14 agosto in Grosseto-Prato (3-2), valida per il secondo turno di Coppa Italia, subentrando al 45' al posto di Mancino.
Il 26 novembre in Grosseto-Juve Stabia (0-3), al momento della sua sostituzione risponde ai tifosi che lo stavano contestando. Il giocatore si scuserà in seguito tramite una lettera.
Sorrento
Resosi autore di un girone di andata al di sotto delle aspettative, il 31 gennaio 2012 firma un contratto annuale con il Sorrento, in Lega Pro Prima Divisione.
Esordisce con i campani il 5 febbraio in Sorrento-Avellino (2-0), giocando titolare. Il 15 maggio rinnova il suo contratto fino al 30 giugno 2014. Termina la stagione - conclusa con l'eliminazione contro il Carpi ai play-off per via del miglior piazzamento in classifica degli emiliani - con 12 presenze.
Segna la sua prima rete con i rossoneri il 16 settembre 2012 contro la Carrarese (vittoria per 2-0), sbloccando l'incontro con una punizione a giro all'incrocio dei pali.
Reggiana
Il 23 gennaio 2013 viene ingaggiato a titolo definitivo dalla Reggiana, con cui firma un contratto di un anno e mezzo. Esordisce con i granata da titolare alla prima partita utile, il 26 gennaio seguente contro il Cuneo (0-0 il finale), uscendo al 53' al posto di Matteo Arati.
Il 16 aprile alcuni accertamenti evidenziano uno strappo all'aduttore della gamba sinistra, infortunio che lo tiene fermo per un mese. Rientra in campo il 26 maggio nell'incontro di andata dei play-out giocati contro il Cuneo, lasciando il terreno di gioco all'inizio della ripresa (la partita terminerà 1-1).
Il 26 agosto prolunga il suo contratto fino al 2015.
NAZIONALE
Ha esordito in nazionale con l'Under 18 il 9 ottobre 2000 in Italia-Andorra (9-0). In totale conta 22 presenze e 2 reti con le selezioni giovanili.
- Allenatore
Gli esordi
Il 18 novembre 2014 si ritira dal calcio giocato, entrando nello staff tecnico della Reggiana nel ruolo di collaboratore tecnico. Il 1º agosto 2016 diventa l'allenatore della squadra Berretti del club emiliano.
Südtirol e Ascoli
Il 6 luglio 2017, dopo aver rescisso il suo contratto con la società emiliana, viene scelto come nuovo tecnico del Südtirol. Al primo anno a Bolzano arriva secondo nel girone B di Serie C e ai play-off esce in semifinale per mano del Cosenza; al secondo anno arriva sesto venendo eliminato al secondo turno play-off dal Monza.
Il 7 giugno 2019 firma un contratto biennale con l'Ascoli, dove aveva giocato nel 2006-2007. Il 27 gennaio 2020 viene sollevato dall'incarico con la squadra al tredicesimo posto a tre punti dalla zona play-off (27 punti in 21 partite).
Venezia
Il 14 agosto 2020 si accorda con il Venezia, con un contratto biennale. In campionato si piazza quinto con 59 punti e accede ai play-off. Dopo aver eliminato il Chievo nel turno preliminare e il Lecce in semifinale, il 27 maggio 2021 ottiene la promozione in Serie A con i lagunari avendo la meglio sul Cittadella in finale (0-1 all’andata e 1-1 al ritorno), riportando gli arancioneroverdi in massima serie dopo 19 anni. In massima serie conclude il girone d'andata in zona salvezza, salvo poi vivere un difficoltoso girone di ritorno. Dopo aver ottenuto otto sconfitte consecutive, il 27 aprile 2022 viene sollevato dall'incarico con la squadra all’ultimo posto con 22 punti raccolti in 33 partite.
Empoli
Il 6 giugno 2022 viene annunciato come nuovo allenatore dell'Empoli, con cui sigla un accordo biennale. Nella prima stagione alla guida dei toscani raggiunge la salvezza con tre giornate di anticipo pareggiando per 1-1 contro la Sampdoria allo stadio Luigi Ferraris. A fine stagione rinnova il proprio contratto fino al 2025 con opzione per un’ulteriore stagione. Complice un pessimo avvio di stagione con cinque sconfitte in altrettante partite disputate (Coppa Italia compresa), culminato dal 7-0 subito dalla Roma, il 19 settembre 2023 viene esonerato. Rimane sotto contratto con i toscani, il 12 giugno 2024 rescinde il suo contratto con il club.
Verona
Il 13 giugno 2024 viene annunciato come nuovo allenatore dell'Verona, con cui sigla un accordo di un anno con opzione sul secondo, a partire dal 1º luglio seguente.
Palmarès
- Giocatore
CLUB
Campionato italiano di Serie B: 1 Empoli: 2004-2005
NAZIONALE
Torneo Quattro Nazioni: 1 2001-2002
- Allenatore
INDIVIDUALE
Panchina d'oro Serie C: 1 2017-2018
FONTE: Wikipedia.org
Zanetti: “Salvezza anticipata come uno scudetto. Suslov ha una lesione”
Le dichiarazioni rilasciate in conferenza dall'allenatore gialloblù dopo il match contro il Parma
di Andrea Molinari
31 Marzo 2025 21:00
Paolo Zanetti è intervenuto in sala stampa dopo la partita contro il Parma, match terminato 0-0.
Di seguito, dunque, le principali dichiarazioni del mister gialloblù.
L’INFERMERIA E I SINGOLI. «Suslov ha una lesione di primo grado e credo che non ci sarà per tre o quattro partite. Niasse potrebbe rientrare alla prossima, altrimenti sarà per la partita successiva. Quest’anno con la sosta Nazionali va così… Chi ha giocato però ha fatto bene: penso per esempio a Dawidowicz che ha giocato in un ruolo che non ricopriva da un po’. Bernede poteva fare meglio e gli attaccanti potevano segnare, ma chi è subentrato mi è piaciuto».
IL PAREGGIO. «Quello di oggi è un punto importante: loro dovevano vincere per forza, noi invece con questo pareggio siamo a +7 dalla zona retrocessione e abbiamo raggiunto i trenta punti. Rimaniamo umili e andiamo avanti».
UN ALTRO VERONA. «Le stagioni hanno delle metamorfosi per tanti motivi: con il Monza, per esempio, abbiamo preso dei gol incredibili che ci hanno già fatto cambiare il progetto tecnico. La squadra è cambiata, anche grazie a giocatori come Valentini, e sono cambiato io: credo un allenatore debba capire i giocatori che ha a disposizione, diventando più pratico che filosofico. Il merito di quanto stiamo facendo è di tutti, così come lo sono le responsabilità. Ci tengo però a sottolineare che avevamo chiuso il girone d’andata a diciannove punti: al netto di alcune partite disastrose, non era andato così male… Oggi comunque c’è più confidenza e le cose vanno via più lisce, il che si vede in campo».
L’OBIETTIVO. «Sono concentrato sulla salvezza del Verona, non metto mai prima me stesso rispetto al club. Ho fatto capire ai ragazzi quanto sia importante la piazza, poiché non esiste sport se non si ama il club in cui si è. Noi come il Como, ma con meno risonanza mediatica? Non mi pongo questi problemi, ma sicuramente in termini economici siamo oltre le aspettative. Per noi la salvezza anticipata sarebbe come uno scudetto».
Zanetti: “La forza di questo gruppo è saper reagire alle difficoltà”
Le dichiarazioni dell’allenatore gialloblù sulla stagione in corso
di Redazione
24 Marzo 2025 23:24
L’allenatore del Verona, Paolo Zanetti ha parlato a DAZN: “Ho trovato un ambiente bellissimo, chiunque ha la fortuna di passare in un club del genere capisce cosa significhi per questa città e per questi tifosi l’Hellas: noi lavoriamo sempre in un ambiente che ci mette ogni cosa a disposizione, che nei momenti di difficoltà sa compattarsi insieme alla squadra. Percepiamo sempre la vicinanza dei nostri tifosi. Senza di loro non possiamo giocare, perché è un campionato difficile di per sé e loro ci danno sempre l’esempio, ci indicano la strada per superare le difficoltà con onore, senza piangersi addosso, combattendo gli avversari con la giusta mentalità. Spero che rimarranno al nostro fianco per regalar loro un grande finale di stagione”.
VERONA SENZA MEZZE MISURE. “Vincere in Serie A non è semplice, la squadra ha dei valori importanti e mi sarebbe piaciuto fare qualche punto in più. Qualche rimpianto ce l’abbiamo. Ci sono sfuggiti dei pareggi che alla fine dei conti sono importanti per la classifica. Le vittorie contano e speriamo di farne altre. Cerchiamo di migliorarci, senza dimenticare che per vincere le partite bisogna far gol: per noi è importante trovare un equilibrio difendendo da squadra come stiamo facendo ultimamente, ma anche sapendo come far male all’avversario. Abbiamo imparato tanto dalle sconfitte, siamo stati bravi a reagire e ripartire: se potessi tornare indietro però mi piacerebbe che queste cose non accadessero”.
GRUPPO. “La forza di questo gruppo è saper reagire alle difficoltà. È una grande dote per una squadra che deve salvarsi. Saper reagire e rimettersi in pista è la cosa più importante e lo abbiamo fatto tante volte”.
INFORTUNI. “Incidono tanto. Non tutte le squadre hanno lo stesso tipo di organico: non possiamo prescindere da giocatori fondamentali. Quando vengono a mancare bisogna trovare le risorse nel gruppo”.
CLASSIFICA. “La squadra è nella posizione che merita, anche se qualche rimpianto c’è. Le partite che abbiamo vinto le abbiamo vinte meritatamente, quelle che abbiamo perso anche. Quindi cerchiamo un equilibrio diverso per costruire un progetto tecnico che vada avanti nel futuro”.
TALENTI. “Siamo la squadra più giovane del campionato, abbiamo puntato su talenti giovani. Ne abbiamo tanti. Ne abbiamo più di qualcuno cristallino. Abbiamo dei 2006 come Cisse, Lambaurde e Slotsager che sono il futuro. Veramente dei ragazzi interessanti”.
FONTE: CalcioHellas.it
Serie A
Hellas, Zanetti: "Pressioni per la salvezza? Questi punti non bastano ma siamo sul pezzo"
18/03 alle 14:15
di Niccolò Righi
© foto di Federico De Luca 2025
Il tecnico dell'Hellas Verona Paolo Zanetti ha parlato ai microfoni di Sky Sport della stagione che i suoi stanno disputando: "Qui a Verona ho trovato un ambiente bellissimo. Chi non ci passa non può capirlo. Abbiamo la fortuna di lavorare in un ambiente che nei momenti di difficoltà ci aiuta. Percepiamo sempre la vicinanza dei tifosi. Le tante vittorie? Vincere non è facile in Serie A e ciò dimostra che la squadra ha dei valori. Abbiamo qualche rimpianto perché potevamo fare dei punti in più in qualche partita sporca. Alcune sconfitte potevano essere pareggi. La forza di questo gruppo però è quella di saper reagire nelle difficoltà ed è una dote per le squadre che vogliono salvarsi. Saper reagire e rimettersi in pista da squadra è la cosa più importante. Salvezza? La pressione c'è perché con questi punti non ci salviamo. Sappiamo cosa manca e siamo sul pezzo. Le partite che abbiamo portato a casa le abbiamo vinte meritatamente. Ora siamo alla ricerca di un equilibrio per la salvezza immediata e per un futuro in cui vogliamo sempre alzare l'asticella".
Serie A
Verona, Zanetti: "Battuta la miglior squadra del girone di ritorno, prestazione quasi perfetta"
15/03 alle 17:41
di Davide Marchiol
© foto di www.imagephotoagency.it
17.05 - Atteso tra pochi minuti in conferenza stampa Paolo Zanetti, allenatore del Verona, per commentare il risultato maturato contro l'Udinese nel ventinovesimo turno di Serie A. Segui la diretta testuale su TuttoMercatoWeb.com.
Il match:
"Le vittorie ci servono in primis per la classifica, vincere qui non è facile per nessuno. Incontriamo la miglior squadra del girone di ritorno, l'Udinese non è stata celebrata abbastanza per quello che ha fatto in queste giornate. I miei ragazzi hanno però fatto una gara quasi perfettamente, un atteggiamento umile ma anche ambizioso per i nostri traguardi. Dobbiamo avere un'umiltà importante con ambizione di arrivare all'obiettivo il prima possibile".
Suslov ha detto che con due vittorie c'è la salvezza, possibile? Scontri diretti in casa?
"Non lo so, lui è più giovane (ride ndr). Io con l'esperienza ho imparato che nulla è scontato, ora mi preoccupa la pausa per le nazionali, perdiamo diversi giocatori. Ad oggi non siamo salvi, abbiamo margine e possiamo anche sbagliare qualcosina, ma dobbiamo pensare a vincere in casa nostra".
La trasformazione tattica di Suslov sta incidendo:
"Intanto è un giocatore a cui non rinuncio mai, lo abbiamo provato in quella che è la miglior posizione per lui. Non è la miglior annata per lui dal punto di vista realizzativo, però è la migliore dal punto di vista prestativo. Fa molto bene da raccordo quando giochiamo con due punte, può fare poi nel caso bene anche la seconda punta. Per come ragiono io lo vedo molto bene dentro al campo, sta crescendo e crescerà anche dal punto di vista dei numeri. Dietro c'è anche un lavoro di squadra che lo sta valorizzando.
Un Verona che è cresciuto molto:
"Dal Parma in poi abbiamo trovato 17 punti, abbiamo una quadra diversa. Le stagioni poi hanno una loro storia, bisogna conoscersci, capire se le idee del tecnico sono adatte ai ragazzi, nel caso cambiarle. Possiamo avere ancora più consapevolezza, l'umiltà è una cosa, la paura è un'altra, abbiamo fatto ultimamente un percorso importante intervallato da gare molto difficile in cui dovevamo tirarci su e dovevo aiutarla anche dal mio punto di vista con uno stile di gioco anche meno sbilanciato".
State lavorando al rinnovo? Duda?
"Anche perchè la risposta è no (ride ndr), ragioniamo sul nostro obiettivo chiaramente. E' importante andare in gol con tanti giocatori, è un concetto che ho portato avanti fin da subito con la squadra. Lo siamo facendo bene, sono contento per Duda perché le punizioni sa calciarle bene, però ne prendiamo poche. Si è preso una bella soddisfazione e sono contento per lui e per la squadra. Tengstedt? Ha una lesione di bassissimo grado, lavoriamo per riaverlo prossima giornata, si parla di una quindicina di giorni. Per Serdar se non è il Parma spero di averla quella dopo".
Cosa serve per salvarsi?
"Serve una grande qualità che abbiamo avuto quest'anno, ovvero risollevarsi dalle difficoltà. Le sconfitte se sono tante appesantiscono, ho giocato e ho allenato tante squadre che lottavano per salvarsi e so quanto sia importante, ci manca qualche punto per strada ma è una squadra la nostra che sa vincere perchè sa reagire. La squadra vuole arrivare all'obiettivo e deve continuare a restare in quel pensiero. Bradaric? Ottima partita, l'Udinese ha la particolarità di saper difendere in un modo e attaccare in un altro restando molto mobile, Bradaric doveva andare a fare il quarto per permettere a Tchatchoua di pressare Zemura e ha lavorato molto bene Bradaric".
Arrabbiato per il possibile secondo rosso a Kristensen? Montipò prima parata nel finale:
"Non siamo stati fortunatissimi in alcuni episodi arbitrali quest'anno e ci siamo arrabbiati. La gara è stata molto spezzettata e sporca da ambo i lati, l'Udinese è in salute su più fronti, fisico, tecnico, mentale e anche di classifica, volevano vincere per guardare più in alto in classifica. Dovevamo essere perfetti e lo abbiamo fatto".
Dawidowicz oggi molto bene:
"Dawidowicz è un ragazzo importante, è in scadenza ma non si fa condizionare. E' uno dei veterani, ci sono tanti ragazzi nuovi e hanno bisogno di essere supportati da questi ragazzi, mi viene in mente anche Faraoni, Lazovic, Montipò stesso. Singolarmente è una stagione non facile per tanti motivi, però da un po' siamo squadra e i punti non stanno arrivando per caso".
17.53 - Finisce la conferenza stampa.
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
Zanetti: “Preso gol su due errori. L’arbitro? Non voglio parlarne troppo, però…”
Il tecnico del Verona ha parlato in conferenza stampa dopo la sconfitta contro il Bologna
di Tommaso Badia
9 Marzo 2025 15:25
Intervenuto in conferenza stampa, Paolo Zanetti ha commentato la sconfitta rimediata contro il Bologna.
Di seguito, dunque, le principali dichiarazioni post-partita del tecnico del Verona.
GLI EPISODI. «Non voglio commentare gli episodi arbitrali, anche se credo che il rigore su Bradaric fosse netto e che Rapuano abbia avuto il cartellino un po’ troppo facile nei nostri confronti… Sull’occasione di Domagoj ho anche chiesto spiegazioni al quarto uomo, ma non so perché on ci sia stata una chiamata all’on field review…».
I SINGOLI. «Tengstedt mi ha stupito: ho dovuto forzare il suo cambio nonostante non avesse tanti minuti nelle gambe e lui mi hanno dato un’ottima risposta, così come Mosquera. Ora aspettiamo anche Serdar. Valentini? Con il senno di poi era meglio cambiarlo prima che venisse espulso, ma non possiamo sempre togliere i giocatori ammoniti… Suslov rischiava la stessa cosa perché aveva appena discusso con l’arbitro, quindi ho optato per la sostituzione».
LA PARTITA. «Di solito il Bologna crea moltissimo, oggi invece Montipò è stato a lungo inoperoso, se non per i due gol. Le reti? Purtroppo Duda e Valentini non si sono capiti sulla prima rete, mentre sulla seconda c’è un errore che comunque può capitare. In ogni caso abbiamo dato buoni segnali, trovando il gol in inferiorità numerica e non mollando fino alla fine».
LA CONFERENZA. «La decisione di non parlare nel pre-partita non è mia, è la società che gestisce queste cose: a volte parliamo, altre no».
IL TOUR DE FORCE. «Le ultime cinque partite sono state difficili e c’era il rischio di sbragare, invece con la Fiorentina abbiamo preso tre punti importanti e c’è anche un po’ di rammarico perché pure oggi avremmo potuto portare a casa qualcosa. Tutte le partite comunque sono difficili e ora dobbiamo continuare a lavorare e a essere umili per raggiungere un obiettivo che, per merito nostro, è ancora a portata».
FONTE: CalcioHellas.it
Zanetti (DAZN): “Siamo stati squadra. Dedico la vittoria a mia madre che dal cielo mi ha aiutato”
Le dichiarazioni dell'allenatore gialloblù dopo la vittoria sulla Fiorentina al Bentegodi
di Andrea Molinari
23 Febbraio 2025 19:00
Paolo Zanetti ha commentato la vittoria contro la Fiorentina grazie al gol di Bernede al 94′ ai microfoni di Dazn.
Queste, dunque, le principali dichiarazioni dell’allenatore dell’Hellas:
SODDISFAZIONI. «Oggi è una bella giornata perché i ragazzi hanno messo in campo una prestazione di alto livello contro un avversario di grande qualità. Abbiamo concesso poco e siamo stati squadra, senza smettere di attaccare fino alla fine. Faccio i complimenti ai ragazzi, era una vittoria di cui avevamo bisogno».
BENTEGODI FELICE. «Dobbiamo costruirci la nostra impresa tra le mura amiche, al Bentegodi. I nostri tifosi sono troppo importanti, abbiamo bisogno di loro. Poi dipende sempre dal nostro atteggiamento, oggi ci hanno spinto a una grandissima vittoria».
PRESTAZIONE. «Oggi la difesa molto bene, ma anche i centrocampisti e gli attaccanti. La fase difensiva è un lavoro di squadra che va fatta con grande mentalità e umiltà. Tutti hanno fatto bene, è giusto parlare della squadra non del singoli».
L’OBIETTIVO. «Noi dobbiamo fare più punti possibili, è un campionato combattuto dietro. Ragioniamo gara per gara, questi tre punti ci hanno fatto tornare nella media. Però oggi non siamo salvi e non saremmo retrocessi in caso di sconfitta. Ci godiamo la giornata, ma da domano subito a lavoro per la prossima».
DEDICHE.«La vittoria la dedico ai tifosi che hanno dovuto soffrire soprattutto tra le mura amiche più di qualche volta e anche a mia madre che dal cielo oggi mi ha aiutato».
FONTE: CalcioHellas.it
14 febbraio 2025
Zanetti: "A Milano per reagire con grinta, decisione e credendoci"
Verona - Le dichiarazioni dell'allenatore gialloblù Paolo Zanetti, rilasciate oggi alla vigilia di Milan-Hellas Verona, match valido per la 25a giornata di Serie A Enilive 2024/25, in programma domani, sabato 15 febbraio alle ore 20.45, allo stadio 'Meazza'.
Mister, che Verona vedremo a Milano? “Sicuramente cambierà qualcosa nella formazione, ci sono diversi giocatori che si candidano per partire dal primo minuto. Dobbiamo reagire a quello che è successo, perché noi per primi non siamo contenti. Dobbiamo concentrarci su quello che possiamo fare ora, senza perdere di vista il nostro obiettivo”.
Avete già dimostrato di saper reagire a partite molto negative, che punti è andato a toccare nella squadra questa settimana? “Dobbiamo reagire e lo sappiamo fare. Per caratteristiche, ogni tanto ci ritroviamo in situazioni di cui ci vergogniamo, ma d’altra parte a volte ci emozioniamo per le cose positive che riusciamo a fare. Questa settimana i primi due giorni sono stati difficili, ma poi abbiamo fatto un lavoro insieme per tornare alla realtà e pensare al futuro, perché siamo in una posizione che ci permette di lottare per il nostro obiettivo, e questo è solo grazie a noi. Abbiamo avuto una situazione difficile, senza giocatori importanti e a pochi giorni dalla chiusura del mercato, contro un avversario molto forte. Ora non dobbiamo perdere la fiducia in noi stessi e pensare alla prossima partita difficile, che è ciò che conta di più”.
Vuole vedere una reazione dell’anima della squadra oltre che tecnica? “Serve una reazione sotto ogni punto di vista: tecnico, tattico e caratteriale. Bisogna essere squadra a 360 gradi, al di là dell’ultima prestazione. Bisogna farlo sempre, perché la difficoltà del campionato ce lo impone. Queste partite da giocare sono anche belle, oltre che difficili, rappresentano la parte affascinante di essere in Serie A. Non dobbiamo avere paura di quello che è successo e dobbiamo fare tutto perché non risucceda".
Quanto è importante il ritorno di Duda? Mentre Valentini può giocare dall’inizio? “Valentini si candida per un posto. Mi è piaciuto quando è entrato con tanto carattere e voglia. Duda è uno di quei 4 o 5 giocatori determinanti per noi, e in certi momenti, senza alcuni giocatori, non riusciamo a resistere ai momenti di difficoltà. Questo non significa che deve essere tutto sulle sue spalle, perché anche i più giovani possono sbagliare, ma devono anche crescere. La mancanza di questi giocatori non può essere un alibi. Tutti devono crescere dal punto di vista caratteriale".
La situazione di difficoltà numerica può essere un’opportunità per altri giocatori, anche più giovani, di incidere di più? “Ragazzi come Lambourde, Ajayi e Cisse hanno già avuto qualche minuto in più e altri ne avranno. Ma d’altra parte, secondo me, ci deve essere un tipo di contorno per lanciare alcuni giovani. In questo tipo di partita, l’esperienza è importante e determinante. In questo momento bisogna stare attenti a non bruciare certi giocatori giovani importanti. Siamo in un momento di difficoltà anche per il calendario e gli avversari, e l’esperienza conta e ha il suo perso. È normale che un giocatore giovane come Cisse possa fare la differenza, ed ha tutta la mia stima, ma inserirlo dentro una squadra già giovane può essere una scelta troppo rischiosa".
Un Milan molto diverso da quello visto poco tempo fa al ‘Bentegodi’, che squadra si aspetta di incontrare? “Sarà una partita difficilissima, probabilmente di più dell’andata. Perché è una squadra con un coefficiente tecnico impressionante, con super campioni. Non dobbiamo concentrarci troppo sulla forza del Milan, ma su quello che possiamo e dobbiamo fare meglio noi. Con la voglia di fare dei punti in una partita difficile, ma del resto siamo in Serie A e certi avversari bisogna incontrarli in maniera decisa, grintosa e credendoci, non con paura e timore. Dobbiamo crederci di più, perché queste partite sono le più belle da giocare, è stupendo andare a giocare in certi stadi. Quest’anno forse si è creata una psicosi contro le grandi squadre e questo, secondo me, è il grande errore che i ragazzi non riescono a gestire dentro la gara stessa. Questo fatto non è successo sempre, basti pensare alle partite contro squadre come Milan, Napoli e Roma, quindi vuol dire che lo sappiamo fare anche contro squadre più forti di noi".
Nella partita contro l’Atalanta si poteva fare qualcosa di diverso a livello tattico? “Con il senno di poi si può sempre fare tutto, ma parlare dopo è sempre facile. Noi volevamo dare un segnale di coraggio alla squadra, l’approccio è stato buono. Abbiamo fatto delle scelte, probabilmente sbagliando, anche se i primi 20 minuti hanno detto che potevamo giocarcela, ma poi non si possono prendere 4 gol in 20 minuti. È l’abbassamento dell’agonismo, dato dalla paura, più che un discorso tattico, la motivazione della nostra brutta prestazione".
Il Verona nelle ultime 10 partite è la squadra che ha fatto più punti, 11 insieme al Lecce, rispetto a chi è in lotta per la salvezza. Bisogna vedere il bicchiere mezzo pieno? “Io lo guardo il bicchiere mezzo pieno, ma poi è normale che certe prestazioni ci mettano in difficoltà. Noi dobbiamo avere equilibrio anche nella difficoltà, non perdere l’autostima, perché, dopo un momento difficile, nelle ultime 10 partite abbiamo fatto più di un punto a partita e la squadra c’è e c’è stata. Domenica, invece, è stata una giornata estremamente negativa. Non perdiamo di vista l’obiettivo, perché noi ci crediamo e io credo nei miei giocatori, che a volte mi emozionano e a volte mi fanno diventare matto, ma questa squadra sa reagire e sa fare 7 vittorie, ed è in piena lotta per raggiungere l’obiettivo. Guardiamo avanti con la giusta rabbia, anche perché siamo in debito con i nostri tifosi e dobbiamo ridare indietro tutto sul campo".
Per lei mister sarà la 100a panchina in Serie A, cosa vuol dire? “Vuol dire sicuramente ritornare indietro nel tempo e ricordarmi da dove sono partito per arrivare qui. Io sono partito dal basso e con il lavoro sono arrivato in una piazza meravigliosa, che è quella dei miei sogni. Detto ciò, a me oggi interessa solo la salvezza dell’Hellas, nient’altro".
Giocatori come Faraoni e Lazovic possono essere utili in questa seconda parte di campionato? “Assolutamente. È stato un problema solamente fisico il loro: Lazovic ha avuto un principio di pubalgia ed è rientrato ieri, mentre Faraoni ha avuto un piccolo problema muscolare da 15 giorni. Solo quello è stato il problema, daranno il loro contributo come è stato in passato".
Si rivede nel carattere di Conceição? Mentre qual è il punto sull’infermeria? “Tengstedt e Serdar sono fuori ancora 2 o 3 partite, anche se speriamo rientrino prima. Tengstedt dovrebbe farcela prima di Serdar. Livramento è tornato a disposizione giovedì ed sarà della partita, utile a gara in corso. Per quanto riguarda la domanda che mi fai su Conceição, ognuno ha il suo carattere e quindi non saprei rispondere, ma ogni allenatore ci tiene molto perché siamo tutti in prima linea a combattere".
FONTE: HellasVerona.it
Serie A
Le pagelle di Paolo Zanetti: giustificazioni finite, la peggior difesa del campionato
09/02 alle 11:45
di Yvonne Alessandro
© foto di www.imagephotoagency.it
Una prestazione indecorosa che riporta a galla il 5-0 patito contro l'Inter, sempre al Bentegodi, ma stavolta per mano dell'Atalanta. Un pokerissimo che riacutizza le ferite a novembre, ma che incagliano nei bassifondi gli scaligeri, immobili al quattordicesimo posto in classifica con 23 punti e la zona retrocessione distante solo tre lunghezze. Insomma, le preoccupazioni tornano a balenare nella testa del primo condottiero dell'Hellas Verona, ossia l'allenatore Paolo Zanetti.
I quotidiani nazionali ci vanno giù pesanti, con palesi insufficienze. A partire dalla critica di Tuttosport, con giudizio allineato al Corriere dello Sport: "Giustificazioni finite. O meglio la società ancora una volta non lo supporta con il mercato ma deve capire che contro squadre più forti vale il principio primo non prenderle. E il Verona è la peggior difesa, di gran lunga, del campionato".
Mentre La Gazzetta dello Sport: "Ci prova con il 3-5-2 indigesto alla Dea, ma la fase difensiva è horror. Non basta far bene negli scontri diretti". Parere allineato all'analisi proposta da TuttoMercatoWeb: "Un'altra goleada subita dall'Atalanta, dopo il 6-1 rimediato a Bergamo nel girone d'andata. Non è con questo atteggiamento che può arrivare la salvezza".
Le pagelle di Paolo Zanetti
TMW: 4,5
La Gazzetta dello Sport: 4,5
Il Corriere dello Sport: 4
Tuttosport: 4
Il Corriere della Sera: 5
La Repubblica: 4,5
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
Zanetti: “Ci mancava l’ossatura della squadra, adesso dobbiamo rimettere insieme i cocci”
Il tecnico del Verona è intervenuto ai microfoni della sala stampa del Bentegodi dopo la gara contro l'Atalanta
di Andrea Molinari
8 Febbraio 2025 18:00
Paolo Zanetti è intervenuto ai microfoni della sala stampa del Bentegodi dopo la gara contro l’Atalanta, match terminato 5-0 per gli avversari.
Di seguito, dunque, le sue principali dichiarazioni post-partita.
LA PARTITA. «I primi venti minuti siamo partiti con il piglio giusto, poi abbiamo subito quattro gol nelle quattro azioni successiva ed è finita lì. Abbiamo rifatto errori del passato e dobbiamo chiedere scusa ai nostri tifosi, non volevamo fare questa partita, ma c’era un divario importante e ci mancava l’ossatura della squadra. Il risultato è pesante, anche se abbiamo avuto le nostre occasioni per fare gol. Ora bisogna mettere da parte velocemente questa sconfitta e rimettere insieme i cocci, facendo in modo che non lasci strascichi. Sappiamo quanti punti dobbiamo fare per la salvezza, ma con queste squadre devi essere perfetto, altrimenti diventa difficile. Adesso dobbiamo ricreare positività».
DIFESA FRAGILE. «I gol subiti sono tanti, succede qualcosa nella testa. Nelle ultime partite il trend era diverso, il problema è che non riusciamo ad essere solidi. Fa parte delle nostre caratteristiche, ma tra queste c’è anche il saper reagire. Vedere tutto nero oggi è facile, l’importante è ora recuperare giocatori importanti come Duda e Serdar».
BATTUTA D’ARRESTO. «Non mi sono mai creato alibi, ho scelto di stare dentro questa barca e so che il mio ruolo è il più bersagliato in questi momenti. Oggi è un momento non semplice, per tanti motivi, gli altri discorsi li farà chi di dovere. Ad oggi saremmo salvi con il lavoro e con questi giocatori, se non mi stesse bene dovrei stare a casa io».
SINGOLI. «I nuovi sono stati subito catapultati dentro, è presto dare giudizio. Ho invertito Ghilardi con Daniliuc perché era palesemente in difficoltà su De Ketelaere».
MERCATO. «Di Tchatchoua non ne abbiamo parlato e non risultano movimenti ulteriori in uscita, siamo questi».
FONTE: CalcioHellas.it
7 febbraio 2025
Zanetti: "Atalanta avversario fortissimo, continuiamo a dimostrare di essere una squadra unita"
Verona - Le dichiarazioni dell'allenatore gialloblù Paolo Zanetti, rilasciate oggi alla vigilia di Hellas Verona-Atalanta, match valido per la 24a giornata di Serie A Enilive 2024/25, in programma domani, sabato 8 febbraio alle ore 15, allo stadio 'Bentegodi'.
Mister, mercato chiuso e ciclo di partite molto impegnative... “Rimaniamo concentrati sull’obiettivo. I ragazzi si stanno comportando da squadra e questo è l’antidoto per le problematiche. Il ciclo di partite è di livello altissimo, dobbiamo pensare gara per gara con la mentalità giusta, che possiamo giocarcela con tutti e portare a casa dei punti. Dobbiamo crederci, fermo restando la forza degli avversari. Dobbiamo continuare a dimostrare che siamo una squadra, con il nostro obiettivo fisso in testa”.
Contro l’Atalanta vedremo una coppia inedita a centrocampo con Bernede e Niasse? Mentre Serdar quanto starà fuori? “Serdar non ci sarà per circa 5 o 6 settimane. A centrocampo ci può essere la possibilità di vedere i nuovi insieme. Domani servirà tanta corsa e giocatori specifici. Niasse può darci una mano, l’abbiamo già visto. Bernede è da scoprire e mi ha fatto vedere di che pasta è fatto in allenamento. Avranno la possibilità di presentarsi subito alla realtà che hanno voluto a tutti i costi”.
È stato fatto quello che serviva sul mercato? I nuovi come li descriveresti? “Non so dare un giudizio, so il potenziale che mi ha messo a disposizione la società. Alla fine faremo i conti ora pensiamo a far rendere al massimo questa squadra. Qualche ragazzo è da scoprire, altri giocatori importanti sono da recuperare come Serdar e Duda. Continuiamo il nostro percorso, pensando settimana per settimana e sono sicuro che tutti daranno una mano. Sono arrivati ragazzi interessanti con del potenziale. Devono avere del tempo anche se c’è né poco. Dipende anche dai ragazzi che già ci sono che devono inserirli velocemente e noi come staff aiutarli a capire quello che vogliamo. Bernede è un centrocampista offensivo con buona tecnica, a noi per caratteristiche ci servono giocatori bifase. Lui, quindi, sicuramente deve aiutarci anche in difesa, ma l'ho visto con la mentalità giusta. Niasse è l’opposto, giocatore fisico di equilibro che fa filtro tra centrocampo e difesa e contrasta molto, con una mentalità di un certo tipo e una certa esperienza. Ci mancava come caratteristiche uno come lui. Oyegoke è un’alternativa a Tchatchoua a destra e devo capire se può giocare anche a sinistra, ha una buona corsa sia senza che con la palla. Valentini ha doti importanti ma non gioca dal 10 aprile, deve fare un percorso per essere al top quando servirà, è un mancino che ci manca che può fare il quinto e anche il braccetto. Devo ancora conoscere Slotsager che ha qualche problema fisico”.
Perché stai preferendo Bradaric a Lazovic? “Bradaric ha la stessa storia di Daniliuc, due giocatori che stanno facendo bene ed è giusto darli continuità quando fanno queste prestazioni. In questa fase Lazovic e Dawidowicz ci danno una mano dalla panchina, ma noi guardiamo partita per partita, quindi non è detto che sarà sempre così. Ora abbiamo un buon equilibrio e quindi guardo alla squadra non al singolo, senza mai andare sul personale. In attacco non avremo Livramento, che ci sarà dalla prossima. Abbiamo fatto esordire Ajayi, abbiamo soluzioni diverse come Lambourde, come Kastanos e Suslov, oltre a Mosquera e Sarr che stanno migliorando”.
Oltre Ajayi e Cisse, potranno esordire altri ragazzi dalla Primavera? “Cisse si allena con noi e gioca con la Primavera e sta crescendo cercando di migliorare le sue lacune, ha un grande talento e ha il futuro dalla sua parte e più va avanti più deve pensare di entrare in questa squadra. Credo in lui e i giovani possono avere un vantaggio dal fatto di essere numericamente con qualche assenza. Non faccio nomi di altri giocatori della Primavera che seguo, ma ci sono ragazzi molto interessanti e allenati molto bene, che vedo anche quando si allenano con noi e se servirà non avrò problema a chiamarli”.
L’Atalanta che avversario è? “Un avversario che ha appena pareggiato a Barcellona. È una squadra fantastica e non voglio dire altro. Noi dobbiamo continuare ad essere una squadra, quello che non siamo stati all’andata. Se oggi abbiamo questi punti è anche per partite che come queste che ci hanno aperto gli occhi, come contro Atalanta e Inter, che ci hanno fatto andare più nello specifico nelle nostre qualità e difetti, ci hanno fatto aprire gli occhi per migliorare. Ora siamo in linea perfetta per l’obiettivo e gara per gara non dobbiamo perdere fiducia e rimanere ludici, ogni partita vogliamo dimostrare di essere una squadra che c’è”.
Può essere una carica far rivedere la partita d’andata ai ragazzi? “Preferisco di no, perché superarla è stata dura. Nel calcio succedono anche queste giornate anche se non dovrebbero, la bravura sta nell’andare avanti. Dobbiamo rimanere nel trend positivo, cercando di fare una grande partita, dando il massimo, correndo tanto avanti e indietro, difendendo bene a sfruttando le occasioni che avremo. Nessuno singolo può darci punti ma solo il collettivo, la squadra. L'energia è la cosa più importante".
Se prima serviva un’impresa ora serve un miracolo dopo questo mercato, sei d’accordo? “Qui bisogna fare un’impresa, una parola usata dal nostro Ds già dal primo giorno. È così dall’inizio e il mercato è in linea con questa parola e le nostre possibilità. Questa è la realtà non abbiamo tempo o energia per lamentarci e a me non piace, perché i giocatori non devono farlo e non devono avere alibi. Devono dare il 100%. Il mercato si poteva fare meglio o peggio, risponderà il Ds, pensiamo all’oggi, con i nostri calciatori e puntiamo a vincere il nostro scudetto, la salvezza alla 38a giornata”.
Ha paura di perdere Tchatchoua in Turchia? Sul mercato degli svincolati guardate qualcuno? “Sugli svincolati non so. A noi ci servono giocatori pronti e di queste situazioni si occupa il Ds. Su Tchatchoua non ho nessuna avvisaglia, penso che saremo questi fino alla fine”.
Kastanos difficilmente parte titolare, potrebbe trovare spazio con l’Atalanta dal primo minuto? “Sì, è una possibilità. Ultimamente Kastanos parte poche volte dall’inizio ma è un giocatore che mi mette sempre in difficoltà, è un giocatore forte, che ha determinate caratteristiche e in questo momento ne prediligiamo altre, anche se quando entra da sempre una grande mano e si impegna al massimo. Ho apprezzato molto il fatto che non abbia avanzato la voglia di andare via anche giocando poco. Ha sposato la causa in pieno e ha la mia totale stima. Le due punte pesanti a Monza ci hanno dato tanto, dipende dalla partita e dalla strategia. Ci tengo a dire che Kastanos è un giocatore importante che a gara in corso può cambiare le partite”.
Sei più triste per aver perso Belahyane o sollevato per aver perso solo lui? “Sono triste per i giocatori persi per squalifica e infortuno. Non per Reda che ha avuto un’opportunità importante. Lo ringrazio per quello che ha dato tutto il mese di gennaio, anche a Monza, pur essendo al centro del mercato. Poi le situazioni accadono, abbiamo perso lui e altri sono rimasti. Non sono triste per chi va via".
Cos’è cambiato da quella partita d’andata? “Siamo una squadra completamente diversa nella mentalità e nel modo di stare in campo, nell’aiutarci. Non eravamo una vera squadra all’ora, eravamo sempre in ritardo, lunghi, con pressioni sbagliate. Ora siamo diversi, ma domani c’è la partita e vedremo, ma abbiamo già dimostrato nelle ultime 8 partite che abbiamo un'altra faccia, un'unità diversa e i punti sono arrivati. C’è il potenziale e all’inizio mancava un po’ di unità che adesso vedo”.
FONTE: HellasVerona.it
Serie A
Le pagelle di Zanetti: gara da squadra vera, tre punti d'oro per la salvezza
02/02 alle 12:00
di Paolo Lora Lamia
© foto di www.imagephotoagency.it
Sfida quasi da dentro o fuori quella andata in scena ieri pomeriggio a Monza tra la formazione brianzola e il Verona. La spuntano gli scaligeri allenati da Paolo Zanetti che, dopo essere stato più volte ad un passo dall'esonero, sta mettendo le basi per l'ennesima salvezza di questi anno ottenuta dai gialloblù. La strada è ancora lunga, ma le sensazioni - visti anche gli avversari - sembrano essere positive.
La valutazione dominante per quanto riguarda la pagella del tecnico scaligero è 6,5. Tra le testate che hanno optato per questo voto figura TMW, che scrive: "La sua squadra ha un'identità ben precisa scolpita da mesi di duro lavoro, fa quanto basta per imporsi in uno scontro diretto fondamentale: spedisce gli avversari a -10, di fatto eliminando o quasi dalla corsa una diretta concorrente".
Stessa valutazione numerica da parte de La Gazzetta dello Sport, che sottolinea quanto l'Hellas sappia essere bravo a fare punti contro le concorrenti per non retrocedere: "Quattro punti negli ultimi due scontri diretti. Squadra matura e capace di gestire". Tuttosport premia il mister addirittura con un bel 7: "Se la gioca bene, sfruttando l’inconsistenza degli avversari".
Le pagelle di Paolo Zanetti
TMW: 6,5
La Gazzetta dello Sport: 6,5
Il Corriere dello Sport: 6,5
Tuttosport: 7
Il Corriere della Sera: 6,5
La Repubblica: 6,5
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
1 Febbraio 2025 - 19:00 Hellas Live
Zanetti: “Vittoria meritata, ma dovevamo chiuderla prima. Chiedo solo che la squadra non venga indebolita nelle ultime ore di mercato”
“Vittoria importante. Questi tre punti hanno un peso specifico di alto livello. Una vittoria meritata. Ci siamo subito presentati in campo con la giusta voglia.
Ci siamo comportati come dovevamo fare, anche se dovevamo chiuderla prima. Cuore ed interpretazioni sono sicuramente le note positive.
Sono abbastanza preoccupato per Serdar. Suat per noi è un giocatore fondamentale e speriamo non sia troppo pesante il suo infortunio. Anche Livramento è uscito per un problema muscolare, ma sembra qualcosa di più leggero
Niasse non conosce ancora i nomi dei compagni, ma oggi mi ha impressionato. Avevo anche altre scelte, ma mi servivano le sue caratteristiche, ci ha dato centimetri e qualità. Mi è piaciuto. Ha voglia di dare una mano alla causa gialloblù ed è questa la cosa più importante.
Per caratteristiche questa è una squadra che ha bisogno di spazi, ma non credo ci sia una squadra da trasferta o da casa. Col nostro pubblico poi, noi giochiamo sempre in casa. Ci piacerebbe vincere di più al Bentegodi, questo sicuramente, ma in trasferta è sempre difficile prendere punti.
Quattro punti in due scontri salvezza in trasferta, vuole dire aver fatto il nostro. Ora però siamo consapevoli che ci attende un momento davvero duro, guardando il calendario.
Serve sempre qualcosa a qualsiasi squadra, tutte possono essere migliorate. Il mercato ha tante sfumature, con contratti in scadenza o giocatori infortunati o squalificati. Non ho mai chiesto nulla e non ho pretese. Conosco le dinamiche del club. Chiedo di non indebolirci, questo sì, anche perché tutti sono sostituibili. Non chiedo nomi, ma spero che la squadra non venga indebolita. Ci penserà Sogliano: è un grande direttore, lui sa cosa bisogna fare. Gli piace anche stupire e chissà che non ci faccia anche qualche sorpresa.
Sono soddisfatto di come gli attaccanti oggi hanno interpreto la partita, mesi fa non avremmo fatto così. Non hanno fatto gol perché gli è mancato un pizzico di qualità negli ultimi metri, ma la loro prestazione è stata positiva” ha dichiarato l’allenatore Paolo Zanetti dopo Monza-Hellas Verona 0-1.
FONTE: HellasLive.it
31 gennaio 2025
Zanetti: "Sarà una partita di grande agonismo, mi aspetto maturità dalla squadra"
Verona - Le dichiarazioni dell'allenatore gialloblù Paolo Zanetti, rilasciate oggi alla vigilia di Monza-Hellas Verona, match valido per la 23a giornata di Serie A Enilive 2024/25, in programma domani, sabato 1 febbraio alle ore 15, all''U-Power Stadium'.
Le prossime ore saranno importanti sia sul campo che per il mercato, cosa si aspetta? “La cosa più importante in assoluto è la partita. Mi aspetto di dare continuità all’ottima prestazione di Venezia, dove purtroppo non abbiamo portato a casa quello che volevamo. Abbiamo fatto un’ottima settimana di preparazione, e dobbiamo pensare solo alla partita senza farci distrarre dal resto. Sono al corrente che potrebbero esserci cambiamenti sia in uscita che in entrata ma questo è il mercato ed è così per tutti”.
Per quanto tempo starà fuori Tengstedt? Belahyane, che è al centro delle voci di mercato, sarà della partita? “Reda sarà della partita, è molto concentrato anche se è al centro di discorsi che magari potrebbero distrare un ragazzo della sua età, ma non lui. Tengstedt non ha fratture ma ha un legamento rotto della caviglia quindi i tempi di recupero, per restare larghi, possono essere tra i 30 ai 40 giorni. Faremo delle valutazioni”.
Per sostituire Tengstedt pensa di mettere un’altra punta o magari un trequartista? “Ho a disposizione entrambe le soluzioni. Chi giocherà al posto di Tengstedt aspetta questo momento da tempo e tutti hanno voglia di dimostrarlo sul campo. C’è anche Suslov che può giocare più avanti mettendo qualcun altro in mezzo al campo. Sono valutazioni che stiamo facendo e domani decideremo. Sicuramente manterremo un certo assetto tattico”.
Sarebbe più difficile sostituire Belahyane o Tchatchoua se dovessero partire? “Entrambi sono difficili da sostituire perché hanno caratteristiche spiccate nei loro punti di forza. Trovare giocatori veloci come Jackson non è facile e Reda se è così richiesto da certe squadre importanti è perché ha una grande gestione della palla fuori dal comune e questa è la sua grande qualità, oltre al lavoro che fa senza il pallone. L’importante nel caso è prendere gente che abbia fame e che si voglia mettere in mostra, che veda l’Hellas come l’opportunità della vita. I giocatori più utili sono quelli che vogliono sposare totalmente la causa. Poi le valutazioni tecniche sul mercato le farà il direttore”.
Oyegoke e Niasse, che sembra essere molto vicino al Club, cosa possono dare alla squadra? “Parlo di Oyegoke, visto che Niasse ancora non è ufficiale e voglio restare cauto. Oyegoke ha sposato la causa e ha dimostrato la grande voglia di venire qui e di combattere fino all’ultimo minuto. È un laterale, un quinto di centrocampo, con ottima corsa, veloce e con una buona gestione della palla e una buona fase difensiva. Chiarisco che non è stato preso perché Tchatchoua andrà via, ma a prescindere perché era un’opportunità. Niasse, invece, ha esperienza, con partite di Champions e ha giocato per vincere i campionati. Ha caratteristiche opposte a quelle di Reda, ma è diverso da tutti quelli che abbiamo. Ha centimetri, corsa, muscoli e sa fare la fase di filtro tra difesa e centrocampo molto bene. Ci mancava un giocatore così, che possa proteggere la difesa. A prescindere, quindi, da Reda volevamo un giocatore come lui, con queste caratteristiche”.
Che Monza ti aspetti di incontrare domani? “È un avversario con valori come ha dimostrato all’andata. Noi avevamo fatto una buona partita, ma abbiamo subito una sconfitta pesante. Loro si sono rinnovati molti, con qualità in ogni reparto. Per noi tutte le partite hanno una valenza importante, visto che siamo nel girone di ritorno, ed è così per tutte le squadre. Sarà una gara molto agonistica dove bisognerà dare il massimo, sarà una battaglia da dove dovremmo uscire con più punti possibili”.
Com’è la situazione dello spogliatoio a livello di umore? “Abbiamo sbagliato solo la partita con la Lazio nelle ultime 7 partite. Nelle altre sfide abbiamo fatto punti con tutti tranne che con il Milan. Credo che stiamo mantenendo una tendenza che dobbiamo confermare e mi viene impossibile pensare che domani andremo in campo leggeri o deconcentrati, mi aspetto maturità dalla squadra. La strada ora è segnata e dobbiamo andare avanti e migliorarci. I volti nuovi credo che daranno nuova energia e ci toglieranno alcune negatività. Da loro mi aspetto energia positiva per arrivare a tutte le partite con una grande mentalità”.
Sono cambiati i leader della squadra, Ghilardi può essere uno di questi? “Parlando di Ghilardi c’è da capire la sua storia. Ha fatto un campionato intenso l’anno scorso con la Sampdoria. Lui ha le caratteristiche del leader dentro di sé, anche se ora punta ad essere un leader tecnico in campo, non a parole, ed è un ragazzo molto intelligente. È attenzionato spesso, perché viene richiesto a lui quello che sarà il suo futuro, perché è un centrale completo che sta giocando fuori ruolo, come braccetto di sinistra. È un giocatore importante anche a livello di potenziale, come lo è Coppola. Sono giovani e possono sbagliare qualche partita ma andando avanti miglioreranno. Io credo tanto nei giovani come loro, come Reda, come Cisse, che, se dovesse mettere quel qualcosa in più anche nella fase senza palla potrà diventare un giocatore importante per il futuro del Club. Sta a me poi valorizzare i giovani”.
A Venezia ha giocato Daniliuc, lo rivedremo a Monza? “La scelta tra lui e Dawidowicz me la porterò fino all’ultimo. Daniliuc ha fatto molto bene nell’ultima partita e Pawel per noi è un giocatore importante. Valuto in allenamento chi potrà fare meglio in partita e dovrò fare una scelta come dovrò farla davanti”.
Se fosse lei a decidere, sarebbe disposto a sacrificare Ghilardi per portare qui dei giocatori come Valentini e Biraghi? “In generale posso dire che io sono per continuare a lavorare con dei ragazzi che sono in fase di crescita ma la linea che condividiamo con il direttore è che noi vogliamo cercare di tenere i giocatori bravi. Poi ci sono delle offerte irrinunciabili, ma l’idea del gruppo tecnico è di non cedere dei giocatori che riteniamo in rampa di lancio. Si possono fare più considerazioni su giocatori che hanno fatto il loro tempo qui”.
È stato respinto il ricorso per la squalifica di Duda, cosa ne pensa? Mentre c’è qualche altro indisponibile, oltre a Tengstedt? “In infermeria c’è solo Tengstedt in questo momento. Mentre i ricorsi alle squalifiche a volte vanno bene e altri no, sicuramente dispiace di aver perso un giocatore come Duda per 3 giornate, parlando con lui mi ha detto che non rifarebbe certe cose ma era sicuro di aver subito un torto. Ora però dovremmo stare più attenti ai cartellini in questo girone di ritorno perché perdere giocatori per squalifica pesa”.
Lambourde può essere una soluzione per il girone di ritorno? “Sishuba e Lambourde erano adatti a un altro tipo di gioco, anche se Lambourde può fare la seconda punta. Sishuba invece è un esterno classico e stiamo valutando se mandarlo a giocare dove può trovare più spazio. È normale che con alcuni giocatori in uscita questi ragazzi potrebbero trovare più spazio. Ma sono tutti giocatori sul quale costruire un percorso per il futuro”.
FONTE: HellasVerona.it
27 Gennaio 2025 - 22:28 Hellas Live
Zanetti: “Ai punti, meglio noi. Bel segnale della squadra. Qualcosa faremo in sede di mercato”
“È stata una partita combattuta. Per noi si era messa male, ma ai punti meritavamo qualcosa di più rispetto a loro. Abbiamo subito un gol che non dovevamo prendere e ci è mancata poi la qualità e la zampata giusta per vincerla. Bel segnale della squadra, i ragazzi hanno risposto alla grande. Tornare al Penzo è sempre emozionante, insieme abbiamo scritto pagine di storia. A Venezia ho dato e ricevuto tanto. Il fallo su Tengstedt? L’ho rivisto, il difensore prende prima il pallone ma il piede è a martello. Casper ha subito un trauma distorsivo importante e spero non abbia fratture. Ci siamo riattaccati al treno e sarà così fino alla fine. L’importante era tornare a casa con dei punti, anche perché il Venezia doveva vincere questa sera. La squadra ha reagito da squadra. Ci sono tante voci, anche per esigenza di club, e queste portano via un po’ di attenzione. Ho cercato di tenere i ragazzi concentrati. Questa sera poi mancavano per squalifica sia Dawidowicz che Duda, più la partenza di Magnani. Era inutile portare a Venezia Giangiacomo. Ma si guarda avanti. La squadra deve sopperire a queste mancanze, ma tutti hanno e avranno le loro occasioni. Daniliuc ha fatto bene. Serdar, insieme a Duda, sono i nostri punti di riferimento. Anche Belahyane lo è ed oggi ha fatto bene. Oggi è stata una partita importante sotto tanti punti di vista, per carattere e voglia. Volevamo vincere ed in campo si è visto. Gli ultimi 10’ però ci siamo abbassati un po’ troppo, rischiando qualcosa. Gliel’ho detto ai ragazzi, ci siamo forse accontentati e non dovevamo farlo. La paura di non portare a casa niente forse si è fatta sentire. Cosa mi aspetto dal mercato? Di sicuro qualcosa sarà fatto. Al momento sono usciti due giocatori, ma non è entrato nessuno. Ma qualcosa faremo. Siamo pronti a tutto. Le dinamiche di mercato sono tante e speriamo, a fine mercato, di poter fare un buon bilancio” ha dichiarato l’allenatore Paolo Zanetti.
FONTE: HellasLive.it
Primo Piano
Verona-Lazio 0-3, Zanetti: "Giornata negativa, rosso a Duda eccessivo"
20/01 alle 20:35
di Francesco Galvagni
per Tuttohellasverona.it
© foto di www.imagephotoagency.it
Il tecnico dell'Hellas Verona Paolo Zanetti si è così espresso in sala stampa dopo la sconfitta interna con la Lazio dell'ex Baroni: "Giornata negativa sotto tanti punti di vista, ovviamente ci dobbiamo prendere sempre le responsabilità di quello che facciamo, siamo stati superficiali rispetto alle ultime prestazioni in cui il piglio era stato diverso, abbiamo avuto una buona reazione con Tengstedt ma poi abbiamo sbagliato troppi passaggi, la gestione non è stata buona, è stata una giornataccia".
Il tecnico vicentino ha così proseguito: "Non siamo riusciti ad essere incisivi nei duelli, abbiamo lasciato troppi spazi aperti. Sicuramente c'è anche la bravura della Lazio, non ci arrivavamo, sicuramente abbiamo preso qualche infilata di troppo, c'è stata una voglia di provare a riprendere la partita nel secondo tempo, poi c'è stato un errore che ci ha portato a non avere più la forza di essere concreti".
Zanetti ha poi così chiosato: "Abbiamo creato delle situazioni nel secondo tempo, la Lazio poi era sicuramente in giornata e l'abbiamo messa in giornata noi con un suicidio. Non possiamo permetterci di regalare niente, serve avere un'aggressività diversa fin da subito al netto degli errori evidenti. Rosso a Duda? Lo devo rivedere, dal campo sembrava un normale fallo, al 90' è stato molto fiscale ma non voglio parlare senza aver rivisto bene l'episodio ma mi è sembrato un contrasto di gioco normalissimo".
Serie A
Hellas Verona, Zanetti: "Nuova proprietà? Squadra concentrata sul campo"
18/01 alle 11:54
di Francesco Galvagni @galvavr
fonte dall'inviato a Verona
Tra poco il tecnico dell'Hellas Verona Paolo Zanetti parlerà dalla sede del club per presentare il match che domani vedrà la compagine scaligera ospitare la Lazio dell'ex Marco Baroni allo stadio "Bentegodi" nel match valido per la seconda giornata di ritorno del campionato di Serie A. Potrete come di consueto seguire la diretta live testuale della conferenza stampa su TUTTOmercatoWEB.com.
11.40 - Inizia la conferenza stampa
Hai incontrato la nuova proprietà?
"Abbiamo visto di sfuggita tre emissari del fondo ma ci siamo semplicemente presentati, ci sarà tempo e modo di conoscerci, ho voluto che la squadra fosse concentrata sul campo per una partita difficile contro una squadra forte che è prima nel girone di Europa League".
Ti aspetti qualche regalo dal mercato?
"In questo momento penso solo a cercare di migliorare il percorso che abbiamo intrapreso. Ci sono delle situazioni in uscita e in entrata ma sono fiducioso che se ci sarà la possibilità si proverà a rinforzare la squadra".
Girone di andata a 19 punti, ci sono ancora margini?
"Spero che ce ne sia tanto, la continuità è importante, l'aspetto fisico è importante".
Sarr e Tengstedt?
"Stanno trovando minuti e continuità di prestazioni, soprattutto il primo mentre il secondo si è inserito alla grande fin da subito. Sarr può ancora migliorare nel recupero post-partita e può esprimersi a livelli ancora più alti. Oltre a loro due Mosquera sta facendo passi avanti, Livramento è un giocatore interessante, Suslov anche, poi ci sono altri giovani di lanciare, abbiamo tante soluzioni".
Ti piace questo modo di giocare?
"Mi piace, ci sono delle componenti che mi piacciono, aggressività e dinamismo, poi è anche vero che è un modo diverso dalla mia prima parte di carriera ma a questi livelli un allenatore deve sapersi adattare rapidamente, non è una squadra che ho costruito io quindi dovevo capire che è un modo di giocare che si adatta maggiormente alle caratteristiche dei giocatori. E' un tipo di calcio che paga, moderno e che molti fanno. Mi piacerebbe nel tempo di provare a imporre il nostro gioco".
Faraoni?
"E' stato bravo, ha fatto un'ottima partita a Napoli, l'ho scelto per quello che vedo in allenamento e per l'uomo che è, non avevo dubbi che mi avrebbe risposto positivamente. Il dualismo con Tchatchoua oggi c'è, poi non so se Jackson ci sarà anche dopo gennaio, potrebbero anche giocare insieme, magari Faraoni potrebbe giocare qualche metro più avanti".
Come cambia, se cambia, il tuo rapporto con Setti?
"Non cambia molto, Setti cambia ruolo ma la garanzia di avere uomini di calcio come Setti e Sogliano penso possa essere importante per tutto l'ambiente, magari cambia che non lo chiamerò più Pres ma direttore".
Ghilardi?
"E' recuperato, c'è Suslov che ha avuto la febbre, valuterò oggi se metterlo dal 1' o a partita in corso".
Frese?
"Potrebbe essere un acquisto più per marzo che per gennaio, non ha ancora iniziato a correre ed è in lento recupero".
11.54 - Finisce la conferenza stampa
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
12 Gennaio 2025 - 00:47 Hellas Live
Zanetti: “Il Napoli ha vinto più per meriti suoi che per demeriti nostri. Non siamo felici, ma la squadra ha dato tutto”
“Si può fare sempre di più. Oggi ha vinto il Napoli più per meriti suoi che per demeriti nostri. Dovevamo cercare di fare un gol per restare aggrappati alla partita. Nel secondo tempo non abbiamo invece avuto la forza, specie quando i nostri avversari hanno alzato il ritmo. In altri tempi tornavamo a casa con le ossa rotte, ma il nostro atteggiamento adesso è cambiato. Non siamo felici, ma la squadra questa sera ha dato tutto. Ora testa già alla prossima partita.
Faraoni l’ho scelto in una partita difficile, contro un avversario importante e ha fatto bene. Se lo merita per quello che ha dato a questa squadra, ha aiutato sia me che il club. Lo ritengo un calciatore ancora di un certo livello e metterà un po’ di pepe a Tchatchoua. Contro il Napoli ha dimostrato il suo valore
Mercato e cessione? C’è la possibilità che questo accada e non devo avere paura di questo. Con grande umiltà, l’unica strada resta sempre il lavoro. Speriamo di non ritoccare il fondo e se ci saranno cessioni, ci saranno anche degli arrivi.
I troppi gol subiti sono figli di un atteggiamento che era sbagliato in passato” ha dichiarato in conferenza stampa l’allenatore Paolo Zanetti dopo il ko di Napoli.
FONTE: HellasLive.it
Zanetti: “Se sono rimasto è perché la società crede in me. Sul mercato…”
Le dichiarazioni rilasciate in sala stampa dall'allenatore dell'Hellas dopo il match contro l'Udinese
di Andrea Molinari
4 Gennaio 2025 23:50
Paolo Zanetti è intervenuto nella sala stampa del Bentegodi dopo la gara contro l’Udinese, match terminato 0-0.
Di seguito, dunque, le sue principali dichiarazioni post-partita.
LA PARTITA. «Punto importante, preso contro una squadra forte. Dal punto di vista fisico abbiamo combattuto colpo su colpo, ci sono state occasioni da una parte e dall’altra. Dopo l’espulsione siamo riusciti a tenere la porta chiusa e ho visto un bell’atteggiamento. Questo risultato dà ai ragazzi la sensazione di poter fare qualcosa di importante. Proseguiamo le ottime prestazioni delle ultime partite».
COSA È CAMBIATO. «Ho scelto un lavoro tattico e un modo di giocare completamente diverso perché non mi piaceva la poca aggressione che aveva la squadra. Quando sono rimasto mi è stato chiesto semplicemente di trovare soluzioni, se mi hanno tenuto è perché credevano in me. I meriti vanno ai ragazzi, io sono pagato per prendermi i demeriti nelle difficoltà. Mi sono concentrato totalmente sui miei giocatori per far squadra».
MERCATO E FUTURO. «Conosco le dinamiche di mercato, so che qualcuno può partire. Non so nulla sull’aspetto societario. Il futuro è difficilmente decifrabile, dobbiamo pensare al presente. Finché si è qui bisogna pensare solo all’Hellas, poi le vie del mercato sono infinite».
SINGOLI. «Montipò ha passato un momento difficile, ma si è ripreso come tutta la squadra. Loro avevano dei saltatori con centimetri fuori logica. Dovevamo mettere in campo il massimo dell’attenzione e l’abbiamo fatto. Ci sono stati alti e bassi, ma ora l’importante è la classifica».
FONTE: CalcioHellas.it
News
D'Amico: "Verona e Sogliano conoscono le qualità di Zanetti, bravi a dargli tempo"
04/01 alle 14:00
di Stefano Bentivogli
per Tuttohellasverona.it
Il procuratore sportivo Andrea D'Amico agente tra gli altri anche del tecnico gialloblù Paolo Zanetti, ha parlato a Radio Sportiva si è soffermato sull'attuale situazione del proprio assistito: "Gli allenatori si valutano solo in base ai risultati. Solo vedendo però il rapporto tra allenatori e giocatori si può capire se un tecnico sta facendo bene o male. Le prestazioni non erano buone rispetto a quelle iniziali, ma il club e Sogliano, conoscendo le qualità di Zanetti, hanno aspettato sapendo che avrebbe fatto bene il suo lavoro. Da quel momento sono tornati i buoni risultati".
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
30 Dicembre 2024 - 01:00 Hellas Live
Zanetti: “In campo ho visto lo spirito Hellas. Oggi si può dire che siamo una squadra. L’unica cosa che mi interessa è che il Verona l’anno prossimo sia in Serie A”
“Vittoria importante e pesante, figlia di un lavoro di squadra. Nelle ultime tre partite siamo sempre stati squadra ed abbiamo fatto grossi passi in avanti. I ragazzi stanno mettendo in campo tutto, lo spirito Hellas, come vogliono i nostri tifosi. Abbiamo vinto contro una grande squadra e con un pizzico di fortuna, che a volte non guasta. Il girone d’andata non è ancora finito e la prossima avrà un alto coefficiente di importanza.
Con Duda in campo difficilmente abbiamo sbagliato partita. Sia lui che Serdar sono molto importanti per noi, come Sarr e Tengstedt che questa sera hanno fatto molto bene insieme. Anche Suslov per noi è importante ed il gol prima o poi arriverà. Se c’è lo spirito, abbiamo dimostrato che ci possiamo sbilanciare anche un po’. Oggi si può dire che il Verona è una squadra. Abbiamo cambiato modulo e uomini, facendo delle scelte in momenti difficili. Tengstedt arrabbiato al momento del cambio? È un ottimo segnale la sua “arrabbiatura”. Veniva da un infortunio e sappiamo quanto ci può dare.
Fatica di più in superiorità numerica? È vero, abbiamo avuto paura ed è uscita anche la nostra inesperienza. Dobbiamo fare tanti miglioramenti, anche se non siamo neanche a metà del cammino. Ma abbiamo dimostrato di saper uscire, tutti insieme, da momenti complicati. La sostituzione di Lazovic? Ha avuto un problema intestinale.
L’augurio che faccio a tutti i tifosi dell’Hellas è la salute, il calcio in questo caso viene dopo. L’unica cosa che mi interessa è che l’anno prossimo il Verona sia ancora in Serie A” ha dichiarato in conferenza stampa, all’allenatore Paolo Zanetti dopo Bologna-Hellas Verona 2-3.
FONTE: HellasLive.it
Zanetti meglio Baroni? La classifica dice così
Comunque vada con Bologna e Udinese, il Verona 24/25 chiuderà il girone d'andata con più punti di quello della scorsa stagione
di Tommaso Badia
28 Dicembre 2024 12:30
Come riportato da L’Arena, le imbarcate incassate contro Atalanta, Inter ed Empoli sembrano aver un po’ alterato la percezione del Verona 2024/2025: il rendimento nel girone d’andata della squadra di Zanetti, comunque vadano le partite contro Bologna e Udinese, sarà infatti superiore a quello della scorsa stagione.
In questo campionato i gialloblù, con ancora due sfide da giocare prima del “giro di boa”, hanno infatti raccolto quindici punti contro i quattordici della formazione al tempo allenata da Baroni.
Un anno fa il Verona era peraltro in zona retrocessione, mentre a oggi viaggia al di sopra della linea di galleggiamento. Per fare un paragone corretto, però, questo parametro andrà valutato dopo la diciannovesima giornata di campionato…
Zanetti (DAZN): “Ho visto carattere, corsa e qualche buona costruzione”
L'allenatore del Verona ha parlato dopo il k.o. interno contro il Milan
di Tommaso Badia
20 Dicembre 2024 23:45
Raggiunto dai microfoni di DAZN, Paolo Zanetti ha analizzato la partita persa contro il Milan.
Di seguito, dunque, le principali dichiarazioni rilasciate dal tecnico del Verona.
LA PARTITA. «Oggi abbiamo offerto un’altra ottima prestazione dopo quella di Parma, ribattendo colpo su colpo contro una grande squadra. Ho visto carattere, corsa e qualche buona costruzione. Ci è mancata solo un po’ di qualità, quella che ha avuto il Milan in occasione della nostra unica sbavatura. Suslov? In mezzo al campo è un altro giocatore rispetto a quando gioca sull’esterno. Ha gamba e tiro e per caratteristiche in quella posizione è molto più pericoloso. Credo gli manchi solo il gol».
IL FINALE CONCITATO. «Il Milan a tratti ha perso un po’ di tempo e noi ci aspettavamo un recupero un po’ più corposo, ma sono cose che ci stanno e non voglio polemizzare a riguardo».
LA SALVEZZA. «Difficile dire quale sia la quota con cui girare a fine girone d’andata, anche perché dipende pure dai risultati degli altri. Noi cercheremo di fare più punti possibili, continuando su questa strada e con questa identità che ora finalmente abbiamo trovato».
FONTE: CalcioHellas.it
News
Verona-Parma 2-3: vittoria e regalo di compleanno per Zanetti
16/12 alle 10:30
di Redazione Tuttohellasverona.it
per Tuttohellasverona.it
© foto di www.imagephotoagency.it
Con l'importante vittoria ottenuta ieri contro il Parma la squadra gialloblù ha, di fatto, salvato la panchina al tecnico Paolo Zanetti che può quindi oggi festeggiare il suo compleanno con un regalo decisamente "speciale" da parte dei suoi giocatori.
Serie A
Hellas Verona, Zanetti: "Bisogna esser degni di questa piazza. Ci siamo ricompattati"
15/12 alle 18:03
di Tommaso Rocca
© foto di www.imagephotoagency.it
17.30 - Il Verona rinasce a Parma e trova una vittoria fondamentale in uno scontro diretto. Zanetti salva la sua panchina e può guardare al futuro con più serenità. Tra pochi minuti, Paolo Zanetti commenterà la sfida dalla sala stampa del Tardini. Segui le sue parole in diretta, grazie al LIVE! di TMW.
Che settimana è stata e come è arrivata questa vittoria?
"Ci son tante cose che al momento non voglio dire. C'è l'orgoglio di essere usciti insieme da questa tempesta. Sono responsabile della squadra, settimana scorsa abbiamo fatto una figura pessima ma è parte del passato ormai. E' stata una settimana dove ci siamo ricompattati, abbiamo deciso di continuare la nostra battaglia insieme. Si attraversano delle difficoltà, ma rimanendo uniti abbiamo dimostrato prima di tutto a noi stessi che si possono fare partita importanti, degne della piazza in cui siamo. Le sconfitte son parte del percorso, alcune invece no. Oggi era chiaro servisse una reazione ma è la base da cui partiamo, serve per tutte le partite".
Tengstedt fuori, ma le sue scelte hanno funzionato:
"Ho fatto delle scelte considerando il momento. Non possiamo permetterci giocatori a mezzo servizio come oggi Tengstedt, aveva avuto un problema al polpaccio, non abbiamo voluto rischiare. Ma questo è il concetto di squadra, chiunque giochi deve dare il massimo, allenatore compreso. C'è bisogno di tutte le componenti, mettendo da parte i problemi personali e mettersi a disposizione di un concetto comune, che oggi si è visto. Il risultato è la conseguenza di una mentalità senza la quale si fanno figuracce".
Cosa si è detta con Sogliano e cosa avete detto alla squadra?
"Abbiamo ragionato da squadra, senza toccare argomenti che ci hanno portato fuori fase. In questo percorso si è perso a tratti la cosa più importante, il pensiero comune. Il rapporto con Sean è profondo, schietto e onesto. Non ti regala mai nulla, se ha scelto di tenermi è perché crede possa dare ancora qualcosa. Io sono orgoglioso di aver risposto e di aver dimostrato che aveva ragione, ma entrambi abbiamo lo stesso sentimento. Non abbiamo fatto nulla, questa è la nostra mentalità e in campo ci vanno i ragazzi, devono mettere la nostra mentalità. Poi si vince o si perde, ma oggi nelle difficoltà abbiamo fatto di tutto per vincere, mettendo il cuore oltre l'ostacolo. Sembravamo un'altra squadra rispetto a settimana scorsa. Ho cercato di ridare autostima dopo le brutte figure. Il rischio quando si perde è di perdere anche autostima, tutti dicono che siamo scarsi ma poi ci si gioca sul campo. Se abbiamo vinto contro questo avversario vuol dire che qualcosa dentro abbiamo. E' arrivata la reazione, ora dobbiamo mantenere questa mentalità".
Questo è l'assetto giusto a livello tattico?
"Potremmo aprire mille discorsi. La strada ora è questa, ho cercato di metter tutti a proprio agio. Con questo sistema alcuni fanno fatica a trovare, altri sono più a loro agio. Ci aspettano partite difficile, in Serie A bisogna saper stare dentro le difficoltà con la testa giusta. Altrimenti si è sempre in discussione, anche se perdo settimana prossima contro il Milan. E' importante come affronteremo il Milan, con che testa e con che cuore. Dobbiamo avere il dna del Verona, che ritengo sia il mio, quello del direttore sportivo. Siamo stati degni della piazza e della tifoseria. La strada è quella, oggi i ragazzi son stati come noi e si son tolti questa soddisfazione".
Come racconteresti questa settimana ai tifosi?
"Settimana difficile. Mi sono ricordato dello striscione messo da loro in ritiro "Soli contro tutti". Ho seguito la mentalità dei miei tifosi. E' importante per un allenatore giovane anche saper star dentro la difficoltà, riuscire a gestire certe pressioni e certi momenti. Devo aiutare i miei giocatori a superare questi momenti, mettendo da parte la situazione personale e accettando tutto. Ho sempre detto di voler rimanere e lottare fino all'ultimo, credo nei giocatori e nella squadra, questo è l'importante".
18.04 - Termina la conferenza.
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
Confermato Zanetti, con lui si va a Parma
Fine dei ripensamenti, ecco la conferma definitiva per la gara decisiva domenica pomeriggio a Parma
di Giovanni Vit
11 Dicembre 2024 12:31
Arrivano le prime conferme anche dai colleghi nazionali, Setti e Sogliano hanno deciso di tenere Zanetti e reputare però la prossima gara in programma domenica pomeriggio contro i gialloblù di Parma come ultima spiaggia.
Ora c’è molto da fare sul piano sportivo e moltissimo sull’aspetto psicologico. Zanetti siederà in panchina dopo aver saltato un allenamento e gli impegni “istituzionali” di ieri.
FONTE: CalcioHellas.it
il blog di Francesco Barana
ZANETTI E IL PARADOSSO DI SOGLIANO
Senza categoria, 11 Dicembre 2024
Una scelta, quella del Verona di confermare Zanetti, che è un eufemismo definire controcorrente e impopolare. Va contro l’evidenza, la logica e i numeri, ma – al netto dell’aspetto economico (il Verona ha poco budget) e del prossimo probabile cambio di proprietà (ma in un affare in cui ballano 70-75 milioni di euro non incide l’ingaggio di un allenatore) – forse si può spiegare così: Zanetti è funzionale al metodo di lavoro di Sogliano, che ha bisogno di essere quotidianamente dentro la squadra e di mantenere un filo diretto ed ultra-dialettico con il suo allenatore, per incidere, nella convinzione che solo in questo modo la situazione può restare sotto controllo e si può raggiungere l’obiettivo finale. Con l’attuale tecnico il feeling c’è, mentre con qualsiasi altro il rapporto sarebbe tutto da costruire.
Chi scrive pensa che questo sia un limite del nostro diesse. Un limite relativo e non assoluto, intendiamoci, perché se poi questo metodo, in un modo o nell’altro, porta al risultato è chiaro che il gioco vale la candela. Eppure un cambiamento di paradigma probabilmente aiuterebbe non poco anche la carriera dello stesso Sogliano, che con allenatori di profilo diverso valorizzerebbe meglio la sua indiscutibile abilità nello scegliere i calciatori. Ecco, se vogliamo, sta tutta qui l’anomalia e la contraddizione di Sogliano: difendendo Zanetti indirettamente espone alle critiche (ingiuste) il suo calciomercato, dunque se stesso. Tradotto: ma se non è colpa dell’allenatore, sarà che la squadra è scarsa? Ma come si possono considerare scarsi calciatori di livello internazionale come Serdar, Duda e Suslov, un gioiellino come Belahyane e un attaccante come Tengstedt che finalmente sta mostrando le qualità che gli addetti ai lavori gli hanno sempre riconosciuto? Gli stessi Magnani e Dawidowicz, che hanno centinaia di presenze in serie A, non saranno diventati brocchi tutti di un colpo. La verità è che sul piano tecnico e individuale questo Verona è da salvezza tranquilla.
Del resto, il “metodo Sogliano” con gli allenatori lascia molte domande aperte. Per esempio, non sapremo mai se con un altro tecnico al posto di Bocchetti e Zaffaroni, o di Baroni l’anno scorso, avremmo fatto meglio o peggio (però Zaff è arrivato in corsa e ha inciso, quindi quello si può considerare un cambio). Conta il risultato finale e se l’obiettivo è minimale, cioè una salvezza anche risicata (retrocedono tre squadre su venti, salvarsi mica è questa questa impresa…), forse Sogliano pensa ancora che può riuscirci con Zanetti, nonostante tutto. Salvaguardando il suo metodo di lavoro. Fino a prova contraria: Parma questa volta decide davvero.
FONTE: Blog.Telenuovo.it
Zanetti verso la conferma, Sammarco con la Primavera
Salvo ribaltoni in serata, Sogliano conferma Zanetti e gli da un'ultima possibilità
di Giovanni Vit
10 Dicembre 2024 16:51
Paolo Zanetti in queste ore ha ripreso ad allenare. O meglio, pare che solo lo staff di Zanetti si sia ritrovato con Lazovic e compagni in quel di Castelnuovo del Garda. Presente pure Sogliano che con ogni probabilità ha voluto vedere la tenuta della squadra.
Il tecnico solo domani incontrerà i suoi ragazzi, tornando al suo posto di direzione.
Sammarco invece è impegnato nell’allenamento della sua Primavera, il suo arrivo in prima squadra non è stato reputato dalla dirigenza, secondo Sky Sport, di molto migliorativo.
Anche le altre alternative non sono state reputate all’altezza, allora pare che tutti resteranno al proprio posto, in attesa della gara (veramente) decisiva contro il Parma.
Salvo ribaltoni in serata Zanetti si conferma al timone dei gialloblù almeno per un’altra giornata quando dovrebbe essere in dirittura d’arrivo l’ingresso della nuova proprietà.
FONTE: CalcioHellas.it
Hellas Verona di Gianluca Vighini, 10/12/2024 15:14
CRISI HELLAS | Fidiamoci di Sogliano e che Dio ce la mandi buona...
L'indecoroso spettacolo visto al Bentegodi contro l'Empoli investiva pienamente anche la guida di Paolo Zanetti. Una squadra completamente in balia di se stessa, senza arte nè parte, senza nemmeno l'alibi di avere contro una grande come Inter e Atalanta. Impossibile non prendere in considerazione un cambio che tutti ritenevamo inevitabile. Non perchè Zanetti non sia un buon allenatore ma perché evidentemente il suo messaggio, la sua proposta calcistica non riusciva ad essere credibile per questo gruppo di giocatori. Impossibile non tenere conto della terribile involuzione della squadra, al netto di assenze importanti (Duda, Serdar, Frese) e del “tradimento” di una vecchia guardia che ha alzato bandiera bianca ormai da tempo, pienamente corresponsabile di questa situazione. Zanetti ha però continuato a tenere dentro il gruppo questi giocatori che lo hanno affondato. Questa forse una colpa grave del tecnico. Eppure la società ha deciso di dare un'altra chance a Zanetti.
Sogliano e Setti si prendono un rischio molto alto, ma essendo in possesso di dati che probabilmente a noi sfuggono. Le alternative prese in esame non convincevano fino in fondo. Impossibile riproporre Bocchetti. Rischioso dare la squadra a Sammarco. Un rischio anche andare a prendere un tecnico “navigato” solo per il gusto di cambiare. Ballardini, Semplici e tutti gli altri non convincevano. Una non scelta forse per prendere tempo, forse per la convinzione-speranza che ci sia ancora da tirare fuori qualcosa da questo gruppo, in attesa di gennaio e forse del cambio di proprietà. Sogliano, negli anni passati, ha dimostrato di aver avuto ragione difendendo tecnici che la piazza voleva esonerare a gran voce. Lo fece con Bocchetti e lo ha fatto con Baroni che oggi è l'allenatore più in copertina d'Italia. Speriamo abbia ragione anche stavolta. Fidiamoci di lui e che Dio ce la mandi buona…
FONTE: TGGialloBlu.Telenuovo.it
Serie A
Hellas Verona, il dado non è tratto: oggi la ripresa con lo staff di Paolo Zanetti
10/12 alle 12:23
di Raimondo De Magistris @RaimondoDM
fonte Dal nostro inviato, Francesco Galvagni
L'Hellas Verona non ha ancora sciolto le riserve sulla guida tecnica e di conseguenza sul futuro di Paolo Zanetti. Quest'oggi la squadra scaligera riprenderà gli allenamenti allo Sporting Center Paradiso di Castelnuovo del Garda per preparare la sfida di domenica in casa del Parma dell'ex Pecchia e a condurre la seduta ci sarà lo staff dell'attuale allenatore. Al momento, però, non è da escludere che lo stesso Zanetti potrebbe presenziare la seduta perché in questo momento Setti e Sogliano ancora non hanno preso una decisione definitiva sulla guida tecnica.
Al momento, dovesse essere esonerato Zanetti, la soluzione più probabile resta la promozione di Paolo Sammarco, allenatore della squadra Primavera che potrebbe allenare in deroga per un mese prima di arrivare a una soluzione definitiva.
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
10 Dicembre 2024 - 09:27 Hellas Live
Hellas Verona, dall’esonero di Zanetti, alla conferma di Zanetti, dalla bocciatura di Bocchetti alla promozione di Sammarco
Ad ora, nessuna comunicazione ufficiale sul futuro dell’allenatore da parte del club gialloblù dopo l’ennesima figuraccia rimediata in campionato, nello scontro salvezza di domenica pomeriggio al Bentegodi, contro l’Empoli.
Al momento la soluzione parrebbe essere quella di promuovere dalla Primavera, Paolo Sammarco, dopo l’esonero di Paolo Zanetti.
Sammarco preferito quindi a Bocchetti, sia pur sotto contratto con l’Hellas Verona sino al 30 giugno 2027. Quello che potrebbe diventare l’ex allenatore della Primavera scaligera però è senza patentino UEFA Pro, ma potrà grazie ad una deroga di trenta giorni sedersi in panchina, per poi essere affiancato dal “nuovo Zaffaroni”.
Ma attenzione perché alle prime ore di martedì 10 dicembre, non è esclusa una clamorosa conferma di Zanetti.
L’unica cosa certa è che al momento la squadra capitanata da Lazovic non sa ancora chi sarà oggi a dirigere l’allenamento in vista della trasferta di Parma.
FONTE: HellasLive.it
I fatti del giorno
L'Hellas Verona scarta Bocchetti e pensa a Sammarco: il punto sulla panchina gialloblù
10/12 alle 00:53
di Giacomo Iacobellis
fonte Francesco Galvagni
Dopo l'incontro prolungato andato in scena oggi in sede tra il ds Sogliano e il presidente Setti le due opzioni rimaste sul tavolo per la panchina dell'Hellas Verona sono quelle di affidare la squadra al tecnico della Primavera Paolo Sammarco, per il quale servirebbe una deroga e poi la nomina di un tutor essendo sprovvisto del patentino UEFA Pro necessario per allenare in Serie A, oppure - scenario più complicato - di proseguire con Paolo Zanetti.
Scartata la pista che porta a Bocchetti
È stata totalmente esclusa invece la strada che porta a Salvatore Bocchetti, tecnico ancora sotto contratto con il Verona fino al 2027. La decisione definitiva dovrebbe essere comunicata nella mattinata di domani.
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
Hellas Verona di Andrea Faedda, 09/12/2024 20:56
PANCHINA | Verona resta in riflessione, queste le opzioni: ancora Zanetti o promuovere Sammarco
Sono ore decisive per la panchina del Verona e la società al momento resta sempre in riflessione nella scelta dell'allenatore. La situazione è molto delicata e la dirigenza scaligera non vuol prendere scelte azzardate di cui poi potrebbe pentirsi addirittura nel breve periodo. Le opzioni in ballo al momento sono due: proseguire con Paolo Zanetti, dandogli l'ultima chance nella prossima gara contro il Parma (domenica 15 dicembre alle ore 15.00), oppure promuovere in Prima Squadra, Paolo Sammarco, tecnico della Primavera gialloblù. Se si optasse per questa seconda soluzione, il ruolo di Sammarco però dovrà essere considerato come “rafforzato” e non come quello di un semplice traghettatore da qui fino a gennaio 2025, in cui si aprirà il calcio-mercato invernale. Il nodo verrà sciolto nella mattinata del 10 dicembre e sono assolutamente escluse le ipotesi di un ritorno di Bocchetti e Zaffaroni.
FONTE: TGGialloBlu.Telenuovo.it
il blog di Gianluca Vighini
LE COLPE DI ZANETTI? ESSERSI FIDATO DI UN GRUPPO DI GIOCATORI SCARSI E LOGORI
Sport, 8 December 2024
Paga Zanetti. Per tutti. Indifendibile, come lui stesso si era definito dopo la partita con l’Inter. Il calcio ha riti antichi e vecchie abitudini. L’allenatore è il capro espiatorio. La gara con l’Empoli sancisce la crisi del Verona. Squadra che si è persa dentro le proprie paure. Nemmeno i tentativi di rianimarla attraverso il ritiro è servito.
Zanetti ha colpe e responsabilità non c’è dubbio. Si è fidato di un gruppo di giocatori vecchi e logori che hanno deciso di staccare la spina dopo anni di battaglie. Dovevano essere loro a guidare il gruppo, sono diventati il problema. La colpa di Zanetti è di essere morto con loro, credendo ancora che potessero essere utili. Doveva fare scelte, anche dure, intransigenti. Metterli fuori rosa, affidarsi a qualche ragazzino che sicuramente ci avrebbe risparmiato lo spettacolo penoso di oggi e quelli passati. Si è appellato al sentimento, all’orgoglio, ha alzato i toni, non si è fatto capire. Troppi errori individuali, troppa gente che gioca distratta, con la tesa chissà dove. Dicono, come se fosse un alibi, che il problema sono i contratti in scadenza. Come se questa gente che guadagna trenta, quaranta, cinquanta, sessanta, forse settanta mila euro al mese non venisse pagata fino a giugno, come se fosse giusto smettere di giocare adesso. Insulto alla gente che lavora dieci ore al giorno per 1200 euro e che magari spende i propri risparmi per andare allo stadio e in trasferta.
I problemi di questa squadra non saranno risolti da chi arriverà. Non subito, sicuramente non senza una profonda rivoluzione a gennaio. Chiunque sarà. Ma dopo la gara di oggi è altrettanto certo che serva un cambio, quantomeno per togliere tutti gli alibi a chi sta calpestando la maglia dell’Hellas Verona nell’anno del quarantennale della vittoria del tricolore.
Si sperava che andasse diversamente che oggi il Verona riuscisse a cambiare finalmente rotta. Invece è finita a schiaffi in faccia, con una tifoseria calpestata e ferita che davanti a questo scempio ha perso la pazienza. “Volemoghe ben al Verona” era lo slogan meraviglioso della Curva, ma i primi che non hanno voluto bene al Verona sono questi giocatori, ormai indegni di vestire questa gloriosa maglia. Pagherà Zanetti, perché è giusto così. Ma fateci un favore: tirateci via dalla vista per sempre questi ignobili personaggi che ci rifiutiamo di chiamare calciatori. Al massimo questa gente potrebbe pulire le scarpe agli eroi dello scudetto.
FONTE: Blog.Telenuovo.it
8 Dicembre 2024 - 18:15 Hellas Live
Sky Sport. Hellas Verona, Zanetti verso l’esonero, Bocchetti possibile sostituto
Dopo la pesante sconfitta subita al Bentegodi contro l’Empoli, la posizione di Zanetti pare sempre più critica. Al suo posto, in caso di esonero, potrebbe subentrare Salvatore Bocchetti, sotto contratto con l’Hellas Verona sino al 30 giugno 2027.
FONTE: HellasLive.it
Primo Piano
La Caporetto di Paolo Zanetti
09/12 alle 13:00
di Nicola Sordo
per Tuttohellasverona.it
La Caporetto di Paolo Zanetti
Era l'ultima spiaggia. Scontro diretto in casa di fronte ad una rivale in chiave salvezza, la classica partita che non puoi sbagliare. Paolo Zanetti, reduce da sei sconfitte nelle ultime sette, si giocava la panchina in quello che doveva essere il pomeriggio della svolta dopo il ritiro forzato e la mezza reazione di atteggiamento abbozzata a Cagliari. Nulla di tutto ciò, la gara del Bentegodi si è rapidamente trasformata in uno psicodramma, l'Empoli ha passeggiato e perforato la difesa gialloblù con una semplicità disarmante. La difesa, appunto, il principale ma sicuramente non unico problema di una squadra che sembra ormai aver perso la fiducia nell'allenatore. I gol incassati diventano 37, numeri impietosi a cui nelle ultime settimane si sono aggiunte anche le difficoltà a buttarla dentro. Dati pesanti e classifica che, adesso sì, inizia a far paura. Un bilancio nefasto la cui naturale conseguenza non può che essere un cambio al timone.
Tuttavia le responsabilità vanno condivise. Come ha affermato Sogliano nel dopo gara, le colpe non sono e non possono essere solo dell'allenatore. Ma a questo punto il cambiamento appare necessario, perché Zanetti sembra veramente aver sparato tutte le cartucce a disposizione.
Cambiamenti in vista: da Bocchetti al mercato
Da capire chi sarà, eventualmente, il successore. Con la cessione societaria che incombe, la soluzione più semplice porterebbe al ritorno di Salvatore Bocchetti, già sotto contratto e apprezzato da Sogliano stesso. Possibile, se non necessario, anche qualche intervento nel mercato di gennaio al netto di possibili cessioni, anche illustri, che potrebbero materializzarsi. I maggiori indiziati sono Belahyane, corteggiatissimo nonostante un crollo verticale del rendimento da un mese a questa parte (forse a causa proprio di queste voci), e Suslov, il quale, fosse dipeso da lui, probabilmente avrebbe fatto le valigie già a luglio. Discorsi ancora prematuri ovviamente, adesso la priorità è ritrovare la bussola. Il calendario non offre di certo scorciatoie, nell'ordine i gialloblù affronteranno Parma, Milan, Bologna, Udinese, Napoli e Lazio prima degli scontri diretti con Venezia e Monza. Molte nubi all'orizzonte, ma il campionato è lungo e la storia, anche recente, ha messo i gialloblù di fronte a situazioni forse anche peggiori.
Serie A
Le pagelle di Zanetti: "Errori seriali che non sa correggere. E il tempo sembra scaduto"
09/12 alle 11:15
di Simone Lorini @simo_lor
© foto di www.imagephotoagency.it
Ore contate per Paolo Zanetti, tecnico dell'Hellas Verona. Questa la pagella di TMW dopo il ko interno contro l'Empoli, che segna il destino del tecnico scaligero: "Altra goleada subita in casa dopo quella contro l'Inter, tra l'altro con dinamiche abbastanza simili. La difesa è un colabrodo e la reazione ai gol azzurri è stata quasi inesistente: urge una svolta".
Questo invece quanto scrive la Gazzetta dello Sport: "Errori seriali, non occasionali, che non riesce a correggere. E ora forse non c’è più tempo per provarci".
Infine, il giudizio di TuttoHellasVerona.it: "Doveva essere la partita del riscatto e invece la squadra si scioglie come neve al sole. Mancano gioco, idee, determinazione e identità. La sua avventura sulla panchina gialloblù è molto vicina ai titoli di coda".
Le pagelle di Zanetti
TMW - 4,5
Gazzetta dello Sport - 4
Corriere dello Sport - 4
TuttoSport - 4
TuttoHellasVerona.it - 4
Serie A
Hellas Verona, un brutto k.o. che porta al capolinea
08/12 alle 09:15
di Francesco Galvagni @galvavr
Capolinea Hellas, la sconfitta della domenica del "Bentegodi" con l'Empoli di Roberto D'Aversa dovrebbe portare inevitabilmente al fisiologico esonero di un Paolo Zanetti ormai da diverse settimane privo del timone di una squadra entrata per la prima volta in stagione in zona retrocessione. L'ennesima imbarcata, quattro goal subiti nei primi 45 minuti, che hanno portato a 37 il numero di reti subite nelle prime quindici giornate del campionato, 2,46 goal di media presi a partita, un dato decisamente elevato e preoccupante, che non può certamente essere abbinato ad una squadra con in mente l'obiettivo salvezza.
Gioco di incastri
La strada più percorribile è quella che dovrebbe portare a Salvatore Bocchetti, tecnico ancora sotto contratto fino al 2027 con il club di via Olanda e ancora fermo dopo la salvezza conquistata in tandem con Marco Zaffaroni nella stagione 2022-2023 dopo lo spareggio con lo Spezia a Reggio Emilia. Una scelta che potrebbe nascondere la volontà societaria di non mettere un terzo allenatore a libro paga in una fase di potenziale transizione dei vertici del club sebbene nella conferenza post gara il ds Sogliano (presentatosi a parlare al posto di Zanetti) non abbia, almeno a parole, chiuso definitivamente alla potenziale scelta di un nuovo profilo e nemmeno alla permanenza (comunque piuttosto improbabile) del tecnico ex Venezia ed Empoli.
Uno o due giorni
"Ci prenderemo 24-48 ore per decidere", queste le parole chiave di Sean Sogliano che apriranno dunque ad una due giorni cruciale per la prosecuzione della stagione di un Hellas Verona atteso ora dall'insidiosa trasferta di Parma, in quello che sarà un nuovo scontro diretto salvezza che assumerà un'importanza piuttosto marcata dal momento che successivamente il calendario presenterà poi i proibitivi impegni con Milan in casa e Bologna in trasferta.
Serie A
Hellas Verona, in arrivo l'esonero per Zanetti. Bocchetti può essere il sostituto
08/12 alle 17:55
di Lorenzo Di Benedetto @Lore_Dibe88
fonte Niccolò Ceccarini e Francesco Galvagni
© foto di www.imagephotoagency.it
Un ko che probabilmente costerà il posto a Paolo Zanetti quello dell'Hellas Verona contro l'Empoli. L'1-4 del Bentegodi è stato tanto perentorio quanto pesante per gli scaligeri e secondo quanto raccolto dalla redazione di TMW è in arrivo l'esonero per il tecnico, che a questo punto sembra essere davvero inevitabile. In questo momento i gialloblù si trovano al quartultimo posto in classifica ma se il Como dovesse battere il Venezia al Penzo nella partita di questo pomeriggio entrerebbero in zona retrocessione. Serve una svolta e il club non pensa che Zanetti abbia la possibilità di far cambiare marcia alla squadra.
Bocchetti in pole.
Le ultime notizie che abbiamo raccolto per il possibile sostituto alla guida tecnica dell'Hellas portano al nome di Salvatore Bocchetti, allenatore che è ancora sotto contratto con il Verona. Visto anche il probabile passaggio di proprietà la società in questo momento non vorrebbe infatti un altro tecnico a libro paga e tutto lascia pensare che alla fine possa essere l'ex difensore a prendere in mano la squadra.
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
7 dicembre 2024
Zanetti: "Partita importante, vogliamo tornare a fare bene"
Verona - Le dichiarazioni dell'allenatore gialloblù Paolo Zanetti, rilasciate oggi alla vigilia di Hellas Verona-Empoli, match valido per la 15a giornata di Serie A Enilive 2024/25, in programma domani, domenica 8 dicembre alle ore 15, allo stadio 'Bentegodi'.
Mister, quanto pesa questa partita? "È una partita che conta, si tratta di uno scontro diretto. Sarà una sfida importante per noi, per vedere i miglioramenti, i passi avanti che abbiamo fatto. Questa settimana ho visto i ragazzi allenarsi bene, con la testa giusta. Domani dovremo fare di tutto per portare a casa punti".
È un Verona che prende gol ma da qualche partita non segna più... "Abbiamo incontrato due squadre importanti contro cui abbiamo creato meno, mentre nell'ultima partita contro il Cagliari non siamo stati precisi come al solito, non abbiamo concretizzato le azioni imbastite. L'importante però è continuare a lavorare per creare occasioni. Guardiamo con positività al futuro, abbiamo ancora del tempo a disposizione, dobbiamo continuare a lavorare con la testa giusta come ho visto nell'ultimo periodo"
Mister domani conterà di più la prestazione o il risultato? "Conteranno entrambe, ma sicuramente domani il risultato pesa. Lo ricercheremo mediante una prestazione importante, è un risultato che ci serve per tutto, a cominciare dall'ambiente. La ricerca del risultato attraverso la prestazione è sempre necessaria, ma il risultato ha una valenza importante domani, dobbiamo fare di tutto per portarlo a casa".
Che settimana è stata? "Una delle migliori da quando sono qui, ma sarà il campo a parlare. Dal punto di vista dell'impegno e dell'intensità la squadra ha lavorato con grande umiltà, come sempre deve fare, sono stati tutti partecipi, dal primo all'ultimo. L'importanza della partita di domani la conosciamo tutti. Vogliamo tornare a fare bene, vogliamo tornare a essere quelli dei 12 punti, non quelli visti contro l'Inter. Dobbiamo dimostrarlo sul campo. Domani abbiamo un'altra possibilità per farlo".
Le voci sulla cessione danno fastidio? "Le voci proprio perché sono voci non le conosco, non ne so nulla e non sono la persona incaricata a rispondere a queste domande. In ogni caso i calciatori devono saper gestire qualsiasi cosa, qualsiasi voce, sia societarie che di contatto. Quello che conta, ciò che è al primo posto è l'Hellas, è la squadra, non c'è nient'altro. Bisogna mettere da parte i pensieri personali per il bene del Club e dei tifosi, che anche domani ci supporteranno come sempre. Domani dovremo cercare di farci spingere da loro perché in casa nostra il loro supporto deve fare la differenza e ci serve sempre".
L'Empoli è una squadra messa bene in campo, con ottime individualità, come la si affronta? "Sono d'accordo. È una squadra che merita di stare dov'è, hanno una grande mentalità e si vede sul campo. È una formazione costruita bene, più avanti di noi dal punto di vista della mentalità di squadra, c'è uno zoccolo duro che spinge. Io sono stato bene lì sia da calciatore che da allenatore, conosco bene la realtà. Incontreremo una squadra in fiducia, ma noi dobbiamo pensare a continuare a costruire il nostro percorso, abbiamo ancora del tempo davanti per fare bene. Concentriamoci su quello che diamo in campo quando indossiamo questa maglia".
Empoli reduce dalla Coppa Italia, saranno più entusiasti o più stanchi? "La differenza domani la farà la testa, noi dovremo tirar fuori qualcosa in più. È arrivato il momento di spingere senza tornare indietro e ricommettere gli stessi errori. Dobbiamo fare il massimo per fare una grande partita".
Come sta la squadra? "Dani Silva rientra, mentre Duda torna settimana prossima. Degli altri Okou ha la febbre e Lambourde una distorsione alla caviglia, non saranno a disposizione".
FONTE: HellasVerona.it
Serie A
Le pagelle di Zanetti: la squadra ritrova la dignità ma non i tre punti. Cifre impietose
30/11 alle 10:00
di Andrea Piras
© foto di www.imagephotoagency.it
Una reazione c'è stata ma i tre punti no. Esce ancora dal campo con una sconfitta il Verona di Paolo Zanetti. Gli scaligeri sono stati battuti 1-0 dal Cagaliri nell'anticipo del venerdì sera. "La squadra ritrova la dignità - sottolinea la Gazzetta dello Sport nel commento alla pagella del tecnico gialloblù - quando sembra poter dare una scrollata alla partita con i cambi non ottiene nulla dai subentrati". "Le cifre sono impietose - riporta Tuttosport -. Sesta sconfitta nelle ultime sette uscite ma soprattutto un altro scontro diretto perso dopo quelli con Lecce e Monza. La panchina è a forte rischio".
Questo il commento di TMW: "E' vero che viene colpito nel momento migliore, ma sei sconfitte su sette costituisce un dato tale da giustificare le voci di un ribaltone. Assente la reazione dopo lo svantaggio".
I VOTI
TuttoMercatoWeb.com: 5
Gazzetta dello Sport: 5,5
Tuttosport: 5,5
Corriere dello Sport: 5
News
Mandorlini: per ora la scelta rimane congelata
29/11 alle 11:00
di Redazione Tuttohellasverona.it
per Tuttohellasverona.it
fonte L'Arena
In caso di esonero di Paolo Zanetti, secondo L'Arena la possibilità che Sean Sogliano ricorra ad Andrea Mandorlini sembrerebbe più che una suggestione. Il fatto che Maurizio Setti abbia chiamato lo scorso anno proprio l'attuale direttore sportivo gialloblù, è un segno, secondo il quotidiano, che il anche il rapporto con l'ex tecnico, nonostante tutto, non si sarebbe mai interrotto del tutto. Prima, però, bisogna attendere il risultato di Cagliari, poi le varie ipotesi, in primis quella di Mandorlini, potrebbero improvvisamente farsi strada.
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
Hellas Verona di Gianluca Vighini, 28/11/2024 7:00
LETTERA APERTA | Caro Paolo, a Verona non sarai mai solo. Giocatela fino in fondo...
Caro Paolo, eccoci qui alla vigilia di una gara importante, forse fondamentale per il futuro del nostro Verona. Sappiamo entrambi, senza bisogno di dircelo, che questa gara riveste tanti significati. Si tratta di ritrovare uno spirito che purtroppo, per tanti motivi che abbiamo scandagliato, non ha ancora trovato. O meglio: quando pareva averlo trovato, poi l'ha smarrito.
E' da questa estate che lavoriamo assieme, tu allenatore, io giornalista. Ci conosciamo dai tempi del Venezia, quando tu eri dall'altra parte della barricata e stavi diventando uno degli allenatori emergenti del calcio italiano. Mi piace seguire le carriere degli allenatori giovani, vedere la loro crescita e da quel campionato di serie B, quando con un'impresa arrivasti alla serie A, ho sempre guardato le tue squadre, il tuo modo di allenare. Quest'estate ero felicissimo di averti finalmente trovato all'Hellas. Mi ricordo ancora quel pomeriggio quando dopo la tua prima conferenza, siamo rimasti a parlare della squadra. Tu affacciato alla finestrella della sede mentre prendevi il caffè, io dall'altra parte. Avevi gli occhi che brillavano, un entusiasmo contagioso. Parlavi dei tuoi giocatori che avevi iniziato a conoscere da un paio di giorni con un trasporto e un'ammirazione fenomenali, era come se ti avessero appena accolto al Real Madrid. Conscio che sarebbe servita un'altra impresa per restare in serie A, ma anche onorato che il Verona ti avesse scelto. Avevi voglia di spaccare il mondo, di dimostrare che l'esonero di Empoli era stato ingiusto e soprattutto che chi ti aveva scelto non aveva sbagliato. Ho imparato a conoscerti sempre meglio, ad apprezzare la tua genuinità, la tua sincerità e vivo malissimo, perché so cosa rappresenta il Verona per te, questo momento. Sei un ottimo professionista, non c'è dubbio, totalmente dedito alla causa dell'Hellas, anche se questo ora, davanti a risultati che non arrivano e a prove sconcertanti come quella con l'Inter, sembrano discorsi vacui, vuoti, inutili.
Anzi, appaiono per certi tifosi, ed è pure comprensibile, delle prese in giro. Ma posso testimoniare, se mai servisse, che Paolo Zanetti è proprio così, come appare. C'è la necessità di risintonizzare il Verona al tuo pensiero, a questa enorme voglia, grinta, onestà e trasparenza che hai. In questo momento è come se i tuoi messaggi cadessero nel vuoto, come se nella testa di qualche giocatore non venissero recepiti.
Da una parte, un gruppo di calciatori stranieri, avulsi dalla realtà del calcio italiano, non abituati a vivere situazioni di questo tipo, giocatori che ancora non hanno tatuato il Verona nella propria anima, dall'altra un gruppo di anziani che avrebbero dovuto agevolare il loro inserimento, che avrebbero dovuto condurre per mano il gruppo e che invece, per una serie di motivi, non ultimo un logorio psicologico notevole dati gli ultimi stressanti campionati, hanno rappresentato loro stessi un problema. In mezzo ci sei tu. Pronto a immolarti per loro, petto in fuori, a prendere schiaffoni, coerente all'eccesso, mai dietro ad alibi (che pure ci sarebbero, e molti).
Hai però una fortuna, e lo sai benissimo. A Verona in questa società, con questo ds, non sarai mai solo. E' quello che ha fatto la differenza nelle ultime stagioni e che, sono certo, la farà anche quest'anno. E poi hai dietro il popolo del Verona, questa meravigliosa città che hai sposato e che ha solo bisogno di un po' di benzina per accendersi in un abbagliante incendio. Parola al campo, adesso. Altro non c'è da dire.
FONTE: TGGialloBlu.Telenuovo.it
27 novembre 2024
Zanetti: "Gara importante per entrambe, a Cagliari per dare il massimo"
Verona - Le dichiarazioni dell'allenatore gialloblù Paolo Zanetti, rilasciate oggi nell'antivigilia di Cagliari-Hellas Verona, match valido per la 14a giornata di Serie A Enilive 2024/25, in programma venerdì 29 novembre alle ore 20.45, allo stadio 'Unipol Domus' di Cagliari.
Mister, qual è stata la prima domanda che si è fatto durante questo ritiro e che risposte vorrebbe trovare?" L’unica cosa che conta è la partita di Cagliari. Quello che è successo sabato ci ha scosso, ma la scossa deve farci tirare fuori qualcosa in più. Siamo andati in ritiro per confrontarci e preparare al meglio questa partita. Ripeto che possiamo ancora giocarci il campionato, se saremo bravi a reagire a questo momento con grande orgoglio, lasciandoci quello che è successo alle spalle. Devo trasmettere questo ai ragazzi, analizzando quello che è successo per fare in modo che non accada mai più”.
A sé stesso cosa chiede in questo momento? “A me stesso chiedo sempre di più e la faccia ce la metto sempre. Sono fatto così di carattere, tiro fuori tutto quello che penso esponendomi, forse anche troppo. Devo dare il massimo, senza rimpianti, come faccio sempre. Sono una persona che va in difficoltà quando ha la percezione di non aver dato il massimo. Venerdì servirà che tutti daremo in campo più del 100%".
È servito il ritiro di questa settimana? Ci sono stati dei confronti particolari? “Se sia servito o meno lo sapremo venerdì. Contano i fatti, il risultato. Abbiamo usato tutto il tempo a disposizione in funzione della partita e del Verona. Ci siamo tolti tutto ciò che è importante per noi per pensare solo a quello che stiamo facendo. I confronti ci sono stati ma niente di grave, cose normali che accadono in questi momenti se c’è dell’orgoglio, della voglia di non accettare le situazioni negative. C’è la voglia di ribaltare queste situazioni, trasformandole in prestazioni. Conta solo questo, contano i fatti e dobbiamo dimostrarlo in campo. Se ci servirà più tempo lo faremo ancora. A questo è servito il ritiro: abbiamo usato tutto il nostro tempo per il Verona”.
Ci saranno scelte drastiche per quanto riguarda la formazione di venerdì? "Penso che in questo momento si riparta da zero. La valutazione della settimana è determinante, non tutti affrontano questi momenti allo stesso modo. Ci sono ragazzi che non hanno mai vissuto nella loro vita un situazione simile, sono cose che all’estero non succedono e ho dovuto spiegare loro perché lo facciamo. Farò delle valutazioni in base alla settimana: andrà in campo chi mi ha fatto vedere che ha a cuore le sorti del Club e della maglia che indossa”.
In questo campionato spesso dopo un periodo negativo è arrivata una grande prestazione, cosa dobbiamo aspettarci venerdì? “L’acqua alla gola per noi non riguarda la posizione in classifica. I problemi li abbiamo noi come li hanno anche gli altri. Ad oggi siamo dentro l’obiettivo con la possibilità di raggiungerlo. L’acqua alla gola è arrivata per un’asticella che abbiamo voluto mantenere alta. Quando non diamo il massimo per noi diventa motivo di reazione, di far vedere quello che dobbiamo fare. Il messaggio che dobbiamo far passare è che sul campo diamo tutto. Si può perdere contro l’Inter o contro l’Atalanta, sono grandi squadre, ma va fatto in modo diverso, dando un’impressione diversa. Questa piazza ce l’ha nel DNA: non mollare mai, lottare nelle difficoltà, stare dentro questi momenti che sono già capitati anche negli scorsi anni. Oggi ci sentiamo scarsi, inadeguati, come se stessimo retrocedendo, ma la realtà delle cose è che abbiamo tutte le carte in regola per fare il nostro campionato. A noi per primi dà fastidio vivere questa situazione, quando diamo l’impressione di non crederci veramente. Ci siamo sentiti non veramente dentro quello che dovevamo fare, quando è successo abbiamo reagito e non ci siamo nascosti. Nascondersi non fa parte né della mentalità del Club né di quella dell’allenatore. La ricerca di una continuità dal punto di vista della mentalità è il lavoro quotidiano che dobbiamo fare, in un gruppo che ha delle difficoltà a farlo e trova questo aspetto con alti e bassi. Una reazione ci deve essere, la ricerchiamo e ci deve essere per forza".
Quello di venerdì sarà anche uno scontro diretto, come vi siete preparati da questo punto di vista? “È una gara importante per entrambe le squadre. Il Cagliari ha già passato un momento simile al nostro, la differenza sta nella condizione psicologica nostra e loro. I valori e gli obiettivi delle due squadre sono gli stessi. Andremo in un campo caldo a giocare al massimo la nostra partita. Poi sarà il campo a parlare, ma dal punto di vista della mentalità abbiamo l’obbligo di fare di più al di là dell’avversario. C’è ancora una grossa fetta di campionato da giocare, pensiamo a quello che dobbiamo fare, che è l’unica cosa che conta. Deve essere chiaro che per noi conta solo la salvezza. Bisogna avere la capacità e la lucidità di gestire questi momenti: dobbiamo averla io, il Club, ma anche i giocatori, che devono andare in campo senza pensieri, senza paura, per dare il massimo per il Verona”.
Ha trovato la cura per farsi capire dai suoi giocatori dopo gli errori dell'ultima partita? “Non seguendo quello che avevamo preparato in settimana i calciatori non hanno tradito me, ma hanno interpretato individualmente delle situazioni in un momento di difficoltà. Siamo stati passivi pensando in maniera individuale, cosa che non andava fatta. Abbiamo lavorato tanto per migliorare questi momenti. Bisogna essere concentrati dal primo minuto all’ultimo e mettere in campo ciò che si prova in settimana. Da lì in poi partono i discorsi. Le cose devono essere chiare, ma non colpevolizzo nessuno. Io ho sbagliato, ma è importante, se vogliamo imparare qualcosa, che il pensiero sia comune. I giocatori sono tutti con me, ma non dobbiamo più sbagliare. Per non farlo bisogna essere concentrati, fare fatica tutti insieme. La mentalità deve essere questa. Bisogna fare in modo che questa avventura sia al primo posto nella nostra vita. Questa missione per me è al primo posto, non esiste nient’altro, per questo viaggio a testa alta, non ho paura di quello che sarà venerdì. Faccio il massimo per quello che posso fare, per fare in modo di fare una grande prestazione venerdì, ma ho bisogno della squadra. Ho bisogno che questo pensiero sia dentro al cuore di tutti i miei giocatori. Da questo punto in poi possiamo parlare di tattica, ma la tattica va tramutata sul campo con i fatti. Siamo una squadra, un gruppo di lavoro che deve avere una mentalità chiara. Questo fa fare la prestazione, non so se fa vincere la partita ma fa fare la prestazione, senza si va avanti con alti e bassi. Questo è il nostro problema che io non ho ancora risolto. Non devono essere i tifosi a cambiarci, siamo noi che dobbiamo trascinare loro, la storia del Club va rispettata con le prestazioni”.
La sentono i giocatori quest’appartenenza? “Devono, e se la esprimono a parole devono dimostrarla poi anche sul campo. Ad esempio sabato, si parte bene, siamo in partita, dopodiché subiamo un gol, che ci può stare contro l'Inter. Ciò che non ci sta è prenderne poi altri quattro in 14 minuti. Sono stato indifendibile io ma come lo siamo tutti. Le reazioni che non ci sono mettono in crisi chiunque. Tutti dobbiamo prenderci veramente le nostre responsabilità”.
In ritiro è vero che c’è stato un confronto acceso tra alcuni giocatori? “C'è stato un confronto acceso, ma nessuno ha alzato le mani, solo discussioni. Questo però significa che abbiamo dentro qualcosa, che l’umiliazione subita ci ha fatto male e che c’è un orgoglio dal quale ripartire. Ripeto però, non è successo nulla di grave”.
Quanto possono essere importanti i giocatori della vecchia guardia in questo momento? “I giocatori più esperti devono trascinare insieme all’allenatore un gruppo di ragazzi che si trova qui e che ha bisogno di altri che prendano in mano la situazione. In ritiro l’ho visto, ho visto questa voglia di provare a cambiare. Il nostro non è un gruppo che non va d’accordo, ma che deve alzare il livello della mentalità. Bisogna dimostrarlo però sul campo. A gestire le situazioni ci siamo io e il Direttore Sportivo, ma poi è il campo che deve far vedere che un giocatore è importante. Lo fa avendo un atteggiamento sempre giusto, cercando di reagire subito quando si sbaglia. La vera mano va data in campo da parte di tutti”.
FONTE: HellasVerona.it
Serie A
Le pagelle di Zanetti: ko pesantissimo, così la salvezza diventa un'utopia
24/11 alle 13:15
di Paolo Lora Lamia
© foto di www.imagephotoagency.it
Dopo la netta sconfitta contro l'Atalanta di qualche settimana fa, il Verona cade ancora in modo fragoroso. Stavolta tra le mura amiche, venendo surclassato dall'Inter con uno 0-5 senza diritto di replica. Ad aggravare il tutto, c'è da sottolineare che la formazione di Paolo Zanetti ha subito tutti i gol nel corso del primo tempo. Il tecnico deve correggere molto, perché difficilmente con una difesa del genere a fine anno arriva la salvezza.
Eccezion fatta per La Repubblica, che decide di dare 4,5 al mister scaligero, il resto delle testate è concorde sul 4. Scrive così TMW: "Ripristina la difesa a tre, ma il castello crolla nel giro di una ventina di minuti: gli argini si rompono e l'Inter esonda come un fiume in piena. Era già successo a Bergamo, la lezione non è servita".
Non solo molto diversi i giudizi espressi dal Corriere dello Sport ("Sceglie la difesa a cinque con lo scopo evidente di coprirsi meglio. E ne prende 5 in 40’. Quattro cambi nell’intervallo senza risultato. Impossibile fare peggio") e da Tuttosport, con il quotidiano di Torino che si affida anche all'ironia ("La linea difensiva del Verona sembra un plotone di concorrenti de La Corrida").
Le pagelle di Paolo Zanetti
TMW: 4
La Gazzetta dello Sport: 4
Il Corriere dello Sport: 4
Tuttosport: 4
Il Corriere della Sera: 4
La Repubblica: 4,5
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
22 novembre 2024
Zanetti: "Servirà la partita perfetta, daremo tutto spinti dal nostro pubblico"
Verona - Le dichiarazioni dell'allenatore gialloblù Paolo Zanetti, rilasciate alla vigilia di Hellas Verona-Inter, match valido per la 13a giornata di Serie A Enilive 2024/25, in programma sabato 23 novembre, alle ore 15, allo stadio 'Bentegodi' di Verona.
Mister, che Verona ritroviamo dopo la pausa? “Dobbiamo ritrovare sicuramente il miglior Verona. La squadra si è riunita al completo ieri, sappiamo che le soste ci tolgono delle forze importanti. Questa volta, purtroppo, ci mancherà Duda. Ora vedremo con l’ultimo allenamento e manderemo in campo chi sta meglio. Oltre a questo, però, siamo in casa nostra: vogliamo e dobbiamo fare una grande partita”.
L’anno scorso a San Siro c’è stato un grosso errore dell’arbitro. Come valuta la designazione di Colombo, direttore di gara giovane in una gara difficile? “Non ero il mister dell’Hellas, ma mi ricordo bene quell’episodio pesante. Ora fa parte del passato e non mi va di rimarcarlo. Per quanto riguarda la nostra posizione, non ci deve interessare l’età, la provenienza o l’esperienza dell’arbitro. Noi dobbiamo dare il massimo e sono sicuro che anche il direttore di gara farà lo stesso in una partita importante per entrambi. Non dobbiamo assolutamente fare retropensieri o altri discorsi: conta il campo e questo vale per tutti. Poi la partita ci dirà quello che succederà”.
A livello fisico, chi c’è e chi non c’è? Torna Dawidowicz tra i convocati? “Dawidowicz si candida per un posto, sarà della partita. Coppola ha avuto una distorsione alla caviglia e ieri non si è allenato; vedremo come starà oggi. Duda l’abbiamo perso per 3 settimane o un mese, ha subito una lesione di primo grado. Gli altri hanno giocato tanto: dobbiamo vedere come sta Suslov, che ha giocato due partite, e come stanno Tchatchoua e Livramento, che hanno viaggiato tanto oltre ad aver giocato. Sono giocatori che in pochi giorni fanno parecchi chilometri tra viaggi e spostamenti. Faccio fatica a dirti chi stia meglio, lo vedrò oggi pomeriggio. Chi è rimasto qui, però, ha lavorato tanto e bene. Sono tutte valutazioni che farò per mettere in campo chi starà meglio fisicamente”.
Contro una squadra forte come l’Inter si può pensare a una difesa con tre centrali? Mentre in attacco la soluzione migliore potrà essere Tengstedt? “Se ragioniamo sull’Inter e sui suoi punti di forza, diventa difficile, perché sono completi in ogni zona del campo e rischia di diventare una partita troppo attendista. Io vorrei giocarmi la gara, anche contro una delle quattro squadre più forti d’Europa, com’è l’Inter. Noi siamo in casa nostra, al Bentegodi, dove abbiamo già fatto cose straordinarie. Anche per questo motivo possiamo tirare fuori qualcosa in più per cercare di colmare un divario evidente. Faremo delle considerazioni tattiche per cercare di fare una partita non da spettatori, ma mettendoli in difficoltà”.
La partita si affronterà con la voglia di osare prima ancora di quella di aspettare? “Bisognerà avere il giusto equilibrio, non scoprire il fianco a loro osando troppo, ma neanche pensare solo a difenderci. Dovremo avere tanta gamba e tanta corsa per fare entrambe le fasi. Dobbiamo essere aggressivi, mantenendo le giuste distanze, perché altrimenti loro ti puniscono. Cercheremo di fare una partita equilibrata. Abbiamo lavorato su alcuni concetti con chi è rimasto, soprattutto con i difensori centrali come Dawidowicz, Magnani e Daniliuc. Stiamo cercando di migliorare questa fase che va fatta di squadra, ma su alcuni dettagli bisogna alzare l’asticella. Quello che noi possiamo fare è lavorare, faticare sul campo per vedere i frutti poi in partita”.
Chi giocherà al posto dell’infortunato Duda? “Belahyane non ha giocato in Nazionale, quindi sicuramente sarà della partita. Non ho mai nascosto la mia stima verso questo giovane talento straordinario che ha ancora tanto margine e domani avrà la possibilità di confrontarsi con giocatori di altissimo livello. Mentre Serdar è un punto fermo per noi e abbiamo anche Dani Silva, che ha sempre fatto bene quando è stato chiamato in causa”.
Possiamo dire di essere usciti dalla crisi dopo le partite con Roma e Fiorentina? “Ogni partita è a sé. Avevamo fatto meglio nel primo tempo a Firenze pur prendendo gol dopo due minuti. Nella seconda parte della gara siamo calati anche mentalmente. Ora il nostro grande obiettivo è cercare la continuità di prestazioni, che è stata una nostra difficoltà in questa prima parte. È un obiettivo mio, perché alla fine avrà la meglio chi riuscirà ad avere più continuità. Per farlo bisogna creare un nucleo forte dentro la squadra, perché abbiamo dimostrato chi possiamo essere, oltre i risultati, con le prestazioni. La vittoria forse ci ha tolto un po’ di paura di essere all’ultima spiaggia. Noi con l’acqua alla gola rispondiamo sempre, ma non deve essere così. Dobbiamo dare sempre il 110%, non il 95%, altrimenti emergono i nostri limiti. Dobbiamo trovare in questo la continuità; questo è il lavoro quotidiano che ci aspetta. Nel lungo periodo questo farà la differenza. La squadra deve avere una grande mentalità e ancora stiamo ricercando quella che serve per arrivare in fondo, all’obiettivo”.
Come si affronta il problema dei 27 gol subiti? “Non è la prima volta che mi succede in carriera. A Empoli, l’anno dei 43 punti, non subivamo mai e avevamo il problema dell’attacco. I momenti nelle stagioni sono così. Io odio colpevolizzare i singoli: i gol vengono presi di squadra, l’unico a essere colpevolizzato deve essere l’allenatore. Si superano questi problemi con il lavoro di squadra, cambiando qualcosa, e anche per questo a volte effettuo dei cambi. A volte giocatori di grande livello, che stanno benissimo in Serie A, fanno 90 minuti buoni ma sbagliano una cosa, un singolo errore che può determinare la gara. Questi sono tutti dettagli che dobbiamo analizzare per capire anche la responsabilità che abbiamo indossando questa maglia. L’atteggiamento per noi è tutto, perché si può sbagliare, ma dimostrando di dare il 110%, non l’80%, altrimenti lì c’è un problema. Più singoli hanno fatto errori e questo dimostra che solo con il lavoro di squadra si migliora e si limitano queste situazioni”.
Quanto sarà importante l’approccio alla gara? “Sarà determinante, come la tenuta e il finale di gara. Con l’Inter è la partita in cui bisogna essere perfetti per portare a casa punti. Quando avremo la possibilità bisognerà sfruttarla e, soprattutto, crearsela con l’atteggiamento giusto e con equilibrio. Con la Fiorentina non mi è piaciuto il fatto che nel secondo tempo non siamo stati propositivi: abbiamo tirato poco in porta. Quindi dobbiamo creare anche le occasioni, perché quello è un nostro punto fermo. Con l’Inter va fatto questo: una fase difensiva perfetta, ma anche una fase offensiva convinta di poter segnare”.
Sarà importante capire anche cosa succederà a gennaio con il mercato, potrebbe esserci l’ennesima rivoluzione… “Quando sono venuto qui al Verona il Presidente e il Direttore sono stati molto chiari con me spiegandomi tutte le necessità della società. Io so cosa potrebbe accadere, ma questa è una sfida che ho accettato con grande coraggio e se ci saranno delle difficoltà diverse io sarò sempre qui a combattere in questa sfida che ha un fascino incredibile. Quindi se Reda o altri andranno via, ne arriveranno altri, io allenerò sempre al massimo delle possibilità, perché l’unica cosa che conta è che il prossimo anno il Verona sia ancora in Serie A e questo è ciò che penso ogni mattina e che ripeto ogni giorno ai giocatori. Non mi interessa l’individualità, queste deve essere messa al servizio della squadra e della gente. Non mi sentirete mai lamentarmi su quello che potrà succedere in futuro”.
FONTE: HellasVerona.it
Hellas Verona di Redazione, 18/11/2024 11:00
Stipendio allenatori, Paolo Zanetti è il meno pagato in Serie A dopo Giampaolo
Chi è l'allenatore più pagato in Serie A? E chi è il più "economico" per le casse del club? Transfermarkt ha stilato la classifica degli ingaggi (a livello netto) dei tecnici del campionato. I più "cari" sono Antonio Conte e Simone Inzaghi. I più "economici" Marco Giampaolo, appena arrivato al Lecce al posto di Gotti e Paolo Zanetti (con Pecchie e D'Aversa).
La classifica:
Conte (Napoli) 6.5 milioni di euro
Inzaghi (Inter) 6.5
Motta (Juventus) 3.5
Gasperini (Atalanta) 3
Fonseca (Milan) 2.5
Italiano (Bologna) 2.1
Palladino (Fiorentina) 1.6
Baroni (Lazio) 1.5
Fabregas (Como) 1
Gilardino (Genoa) 1
Nesta (Monza) 1
Nicola (Cagliari) 1
Ranieri (Roma) 1
Vanoli (Torino) 1
Di Francesco (Venezia) 750.000
Runjaic (Udinese) 750.000
D’Aversa (Empoli) 600.000
Pecchia (Parma) 600.000
P. Zanetti (Verona) 600.000
Giampaolo (Lecce) 500.000.
FONTE: TGGialloBlu.Telenuovo.it
Serie A
Le pagelle di Zanetti: punta al pari. Il Verona non costruisce nulla e la difesa balla troppo
11/11 alle 12:08
di Andrea Piras
© foto di www.imagephotoagency.it
Una sconfitta esterna per il Verona. Dopo il successo del "Bentegodi" contro la Roma, la squadra di Paolo Zanetti esce sconfitta dal "Franchi" per 3-1 contro i viola di Raffaele Palladino. "Punta al pari e ci sta - è l'analisi alla pagelle del tecnico dell'Hellas della Gazzetta dello Sport - ma il Verona non costruisce nulla contro una Fiorentina normale. Le sostituzioni non convincono". "La squadra rimonta il primo gol e si chiude dietro - è quanto riporta l'edizione odierna di Tuttosport - ma la difesa balla troppo e fuori casa non vince dal primo settembre".
"Per quasi un’ora il Verona lotta e ci crede - si legge sul Corriere dello Sport - poi la variabile irrisolta Kean gli scombussola tutti i piani". Questo il commento di TMW: "Non riesce a trovare le soluzioni giuste per scardinare un'ottima difesa messa a terra dal collega Palladino. Solo la magia di Serdar riesce a rimettere in corsa la sua squadra. Il cambio modulo non migliora la gara dei suoi".
I VOTI
TuttoMercatoWeb.com: 5,5
Gazzetta dello Sport:
Tuttosport: 5
Corriere dello Sport: 5,5
Corriere della Sera: 5,5
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
Zanetti: “L’atteggiamento non è mancato, ma per fare punti serviva essere perfetti”
Le dichiarazioni dell'allenatore gialloblù dopo il 3-1 contro la Fiorentina
di Andrea Molinari
10 Novembre 2024 17:45
Paolo Zanetti ha commentato nella sala stampa del Franchi la sconfitta contro la Fiorentina, in cui Kean, ex della gara, è stato protagonista con una tripletta.
Di seguito, quindi, le principali dichiarazioni dell’allenatore gialloblù.
IL MATCH. «Si doveva fare di più. Impegno e atteggiamento ci sono stati, per gran parte la partita è stata combattuta. Eravamo in gara, poi abbiamo preso gol su calcio d’angolo, in marcatura, quindi ci siamo allungati per rimetterla di nuovo in piedi e abbiamo preso il 3-1. La Fiorentina ha grande qualità e fiducia, un centravanti supportato dalla squadra che segna a ogni palla che tocca».
CARATTERE. «Per noi l’autostima è importante. Dobbiamo passare da vittorie importanti e sconfitte pesanti, il percorso non è semplice ma ho buoni giocatori. Siamo alla ricerca di una solidità diversa, oggi il risultato ci punisce ma l’atteggiamento c’è stato. Però siamo stati imperfetti e per fare punti qui devi essere perfetto».
RITMO. «Sicuramente siamo calati, ma nel primo tempo avevamo speso per tenere bassa la Fiorentina. Andavamo bene in ripartenza, la partita era in bilico. Nel secondo tempo abbiamo calato la pressione e ci siamo abbassati troppo. Il gol preso su angolo è stato brutto, il binario è cambiato e il risultato ci penalizza oltremodo. Credo che comunque i ragazzi abbiano dato tutto, probabilmente non ne hanno avuto. La scorsa abbiamo speso tanto, il periodo è difficile e siamo un po’ calati sulle energie nervose alla lung».
UNA DIFESA CHE BALLA. «La continuità di prestazione c’è stata, i ragazzi hanno dato tutto e questo è importante. In altre partite siamo stati diversi, cerchiamo la continuità soprattutto in questo. Non è la stessa prestazione della settimana scorsa, è evidente ma non era facile ripetersi contro questa Fiorentina. Non siamo stati al livello di una squadra proiettata alla Champions e non mi sento di dire nulla ai ragazzi su impegno e partecipazione. Hanno voluto provarci. Poi, certo, i numeri dicono così. L’ultimo gol subito oggi è stato figlio di una ripartenza nostra, in cui siamo saliti con tutti i giocatori per ritrovarci scoperti dietro. Dobbiamo essere più solidi nel lavoro di squadra, non possiamo abbandonare da soli i nostri difensori o i gol li subiamo. D’altra parte però si è segnato pure oggi e continuiamo nella striscia».
ZERO PAREGGI. «Ancora non abbiamo fatto uno 0-0, prima o poi… Sul primo gol stavamo attaccando noi, ci siamo scoperti un attimo con Serdar che si era inserito e siamo stati vulnerabili. Il processo deriva dalla paura per i tanti gol stupidi presi nella prima parte. Vedo comunque passi avanti, la difesa lotta diversamente. Non siamo ancora dove dovremmo, ma ci stiamo muovendo meglio. L’importante è continuare a segnare, per vincere bisogna fare gol».
FONTE: CalcioHellas.it
2 novembre 2024
Zanetti: "Ritroviamo il giusto atteggiamento al di là dell'avversario"
Verona - Le dichiarazioni dell'allenatore gialloblù Paolo Zanetti, rilasciate alla vigilia di Hellas Verona-Roma, match valido per la 11a giornata di Serie A Enilive 2024/25, in programma domani, domenica 3 novembre, alle ore 20.45, allo stadio 'Bentegodi'.
Mister, in questo momento lo slogan può essere 'tutti uniti per la Serie A'? "Lo slogan è giusto, ci serve per uscire da questo momento. Nulla è compromesso, il campionato è lungo. Siamo in una posizione dignitosa figlia del lavoro che abbiamo fatto i primi mesi. Quello che abbiamo fatto ultimamente invece non è all'altezza di quello che siamo. Tutti insieme dobbiamo farlo sul campo. In questi momenti si parla tanto, ci si guarda dentro, poi alla fine della settimana c'è la partita, l'unica cosa che conta. Dobbiamo tornare a essere ciò che siamo stati: mai perfetti, ma consci delle nostre qualità e dei nostri difetti. Ora stiamo pensando troppo solamente ai difetti, dobbiamo svoltare. Mandiamo via la paura e combattiamo su ogni campo. Recuperiamo l'atteggiamento, che deve esserci al di là dell'avversario, deve essere la nostra condizione minima".
Zanetti ha un leader in spogliatoio? "Questa squadra penso sia particolare, ha leader tecnici, ma non grandi leader caratteriali, lo devono diventare. È una situazione figlia di tante altre situazioni, di cambiamenti e tante altre cose. Esiste la squadra, questa è l'unica cosa che conta, l'Hellas. Penso che leader in questi momenti devono esserlo tutti, a maggior ragione chi è qui da più tempo, chi vuole bene al Verona, non con le parole ma con gli atteggiamenti in campo, che vanno oltre a ciò che ognuno deve fare per sé stesso. Bisogna mettersi a disposizione dei compagni. Nell'ultimo periodo abbiamo un po' perso il concetto di squadra, concentrandoci troppo sugli errori continui e sulla ricerca ogni volta di un singolo colpevole. Di errori ne faremo sempre perché siamo una squadra che deve salvarsi. Forse una grande partenza ci aveva distratti dal nostro obiettivo. Avevamo un po' il sogno di andare in una posizione di classifica diversa prima della partita contro il Monza. Si era innescata una bella magia tra noi e la gente. Se siamo arrivati invece in questa situazione la colpa è solo nostra. Nelle difficoltà si vedono gli uomini e qui bisogna tirare fuori qualcosa perché le difficoltà le avremo anche quando usciremo da questo momento. Bisogna saper stare lì dentro. Ogni settimana dobbiamo ragionare sul fatto che i punti che facciamo sono vitali, settimana per settimana. Io sono coerente. Sono onorato di essere qui e combatto ogni settimana per restare. È un onore essere al Verona e devo meritarmelo, sono figlio dei risultati e di quello che la squadra esprime sul campo. Posso esprimere la rabbia e il dispiacere che ho dentro, il dispiacere per i tifosi, per chi mi ha dato fiducia e continua a darmela. Spero che i ragazzi domani mi facciano vedere questo al di là del risultato. Voglio vedere una squadra che combatte fino alla fine come abbiamo sempre fatto. Questo atteggiamento dobbiamo recuperarlo a partire da domani, con l'aiuto della magia del Bentegodi, la migliore medicina che possiamo ricevere in questo momento".
Come si trova una soluzione a questo momento? "Quando ci si sente scarsi bisogna andare a guardare quello che si è fatto prima. Se oggi avessimo zero punti penseremmo che non siamo una squadra adeguata alla Serie A, invece dobbiamo ripartire dalle cose che sappiamo fare, dalla consapevolezza dei nostri mezzi e anche dei nostri problemi. L'atteggiamento deve essere di squadra, qui non ci sono singoli che possono risolvere la situazione da soli. In questo periodo forse non siamo stati una squadra e dobbiamo ripartire da questo: dal quotidiano, dal voler soffrire insieme conoscendo i nostri reali obiettivi. Dobbiamo sapere che la nostra missione è quella di salvarci, quello che potremo fare di più ben venga. I campionati sono lunghi, sono fatti di momenti e bisogna saperci stare dentro. Si riparte dalla risposta che vogliamo dare. Non mi nascondo, i problemi si affrontano di petto. Sono qui perché ho un'opportunità incredibile. Mi sono innamorato di questa piazza, ora forse non ne sono nemmeno degno, ma lo sono stato e voglio ritornare in quella situazione. Voglio rivedere la mia squadra sul campo. Ora il calendario è questo, la Serie A è difficile, ma ricominciamo domani facendo una grande prestazione".
Mister Juric ha dichiarato di aver avuto confronti duri con i suoi giocatori, è successo anche a lei? "Noi forse siamo in un ambiente un po' più ovattato, ma i confronti li abbiamo sempre, sia quando vinciamo sia quando perdiamo, più o meno duri, ma mai violenti. Da uomini ci guardiamo in faccia e ci diciamo le cose. Non sono uno che si nasconde, dico le cose come stanno e me ne prendo le responsabilità, ci sono sempre dei motivi se faccio qualcosa. Il mio obiettivo è quello di mettere sempre in campo la squadra tecnicamente, ma soprattutto mentalmente più pronta ad affrontare un ostacolo. Abbiamo sempre dei confronti quando vedo qualcosa che non mi piace, come penso succeda in tutti gli spogliatoi. Nel calcio queste cose succedono, ma ora siamo in 10 squadre tutte lì. Chi sarà più bravo a tirar fuori qualcosa di più arriverà in fondo. La cosa che più mi è dispiaciuta a Lecce è stato l'atteggiamento, che è stato buono solo in parte, lì nasce il confronto. Avrei voluto una reazione di rabbia, invece l'abbiamo avuta di paura, ci siamo portati dietro la paura, abbiamo sbagliato in questo. Non ho trovato la chiave giusta per dare una scossa, il nostro confronto è stato su questo. Il nostro atteggiamento deve essere diverso al di là dell'avversario".
Nel tuo progetto tecnico c'è stata troppa ambizione? "L'idea è ambiziosa perché io sono ambizioso, e penso di essere in un Club così, quando metto piede in questo stadio sogno di portare questo Club più in alto. Questo progetto ci ha portati a fare 13 gol nelle prime 10 giornate, ma ce ne ha fatti anche prendere 22, che vanno comunque analizzati per come sono arrivati. I nostri migliori giocatori oggi sono quelli offensivi, e ho l'imbarazzo della scelta. Tengstedt e Kastanos sono andati in gol, così come Sarr e Lambourde. Suslov può daci una mano, Lazovic ha fatto quattro assist, questa squadra è costruita per andare a fare gol, non per chiudersi e ripartire in contropiede. Se avessi la sensazione di portarmi il pericolo in porta e di poterlo reggere forse lo farei anche, e sarebbe più semplice giocare solo in contropiede. In questo momento però abbiamo dato la sensazione di non avere grande solidità. Dobbiamo diventare più solidi a prescindere, al di là della nostra aggressività davanti. Abbiamo perso un po' di sicurezza e stiamo diventando un po' ibridi, dobbiamo sistemare la fase difensiva. Se giochiamo fuori dalle nostre caratteristiche rischiamo di non segnare più, ma di continuare comunque a prendere gol. Ci siamo adattati agli avversari, lo abbiamo fatto a Bergamo e abbiamo preso comunque sei gol. Bisogna ripartire dall'atteggiamento, dall'aggressività, dalla voglia di vincere i duelli. Ad oggi siamo scadenti nei duelli difensivi. Il lavoro difensivo di squadra non è stato corretto e ho provato a cambiare, ma tornassi indietro non lo rifarei. Cerco comunque oggi di trovare una soluzione per la squadra. Io credo nei leader in campo: ai giovani certe cose sono concesse, ai più esperti meno, bisogna assumersi le proprie responsabilità. Dentro una squadra ci sono dei giocatori su cui i giovani si devono poter aggrappare: ho visto poco di questo in questo periodo e lo voglio di più. Poi si può anche perdere, ma ho visto delle cose sotto il nostro limite. Siamo in Serie A, serve che i giocatori forti facciano i forti, che il mister tenga la barra dritta, che anche il Club lo faccia, tutti con l'atteggiamento giusto. C'è ancora un campionato di fronte: prima torniamo a essere al nostro livello, prima ci giochiamo le nostre carte".
Cosa si aspetta per la partita di domani quindi? "Abbiamo avuto poco tempo rispetto alla settimana tipo, ma abbiamo parlato tanto, ci siamo confrontati. Se devo mettere una fiche la metto sul fatto che faremo una grande partita. Se non sarà così ci riconfronteremo, ma è arrivato il momento di tirare fuori tutto per il Verona, per l'Hellas. I ragazzi non devono giocare per me, devono farlo per loro, per il Club, per la gente. Bisogna dare il 100%, dobbiamo dare questa impressione a tutti".
Che Roma si aspetta di trovare? "Non lo so. La Roma è una grandissima squadra e ha un ottimo allenatore, questo è quello che so. Noi abbiamo i nostri problemi, loro i loro. Domani c'è una partita da giocare e noi dobbiamo fare il nostro massimo. Oggi non possiamo permetterci di pensare a quanto è forte la Roma, ma dobbiamo pensare a quanto possiamo veramente dare. Ripartiamo da noi stessi".
Viste le assenze si tornerà a una difesa a 3 o potrebbe riproporre Faraoni? "Faraoni stanotte non è stato bene. Diamo continuità, ci mancano giocatori importanti ma se non ragioniamo di squadra ogni settimana battiamo sullo stesso tasto. Dobbiamo andare ad attingere a tutto, pensiamo da squadra. Tutti devono mettere il loro mattoncino, non è un problema chi manca. Concentriamoci su chi c'è perché chi c'è deve dare il massimo, ogni partita qui è un'opportunità".
Con la Roma giocherà ancora Perilli? "Sono stato molto chiaro. Ho dato un turno di riposo in 38 partite, in una partita infrasettimanale, a un portiere. Gli ho dato modo di recuperare energie psicofisiche. Montipò per noi è determinante, ma mi serve il vero Montipò. Ho una stima infinita per lui. Penso che in questa prima parte abbia sottoperformato, una panchina a volte più servire a rigenerarsi. Ha reagito di rabbia come volevo, si è allenato a 300 all'ora e domani giocherà. Un leader deve fare il leader: Montipò lo è e ci serve. Ho bisogno che anche il portiere faccia il suo. Abbiamo un grande portiere e ne ho bisogno, dentro la testa, il cuore e l'anima. L'ho visto da avversario: a volte ha giocato come ho visto a volte no, non l'ho visto sempre avvelenato come lo voglio. Mi serve al 100%. Questo messaggio l'ho dato a lui come alla squadra. Abbiamo anche un secondo portiere che è un ottimo secondo, che ha fatto il suo e si allena sempre al massimo, sta lì per avere una chance. Tutti devono sapere che al di là del blasone e ciò che hanno fatto, devono essere al massimo mentalmente. Pretendo questo dai leader: da Magnani, Montipò, Dawidowicz, Duda, Lazovic, Serdar. Dobbiamo ritrovare il motore di questo gruppo. A volte l'allenatore deve fare delle scelte forti, impopolari, ho voluto scatenargli dentro qualcosa che ho visto e sono contento. Sono convinto che per lui domani ricomincerà un campionato. Montipò domani torna in porta, allo stesso tempo faccio i complimenti a Perilli che si è fatto trovare pronto".
A Lecce avremmo potuto vedere Sarr in campo? "L'ho fatto scaldare, ma si è fatto male e non è entrato. Ha una contrattura al polpaccio che lo attanaglia. Aveva tutta la partita con l'Atalanta, andando anche sopra ai crampi per sette-otto minuti, si sta portando dietro quel dolore. È un giocatore sul quale conto, ha buone qualità e lo ha dimostrato. Ci darà tanto, vediamo come arriva a domani. Tengstedt è un altro dei leader tecnici che deve spingere, aumentare il ritmo. Il motore dell'Hellas sono giocatori come lui. Non ci sono problemi tra noi, ci parliamo negli occhi e ci confrontiamo. Anche da Magnani voglio di più, perché è un giocatore fortissimo che ha tutto. Ho bisogno che sia sempre al top, il Verona ne ha bisogno. Abbiamo giocatori esperti che hanno già passato momenti peggiori di questo e ce l'hanno fatta: vuol dire che dentro hanno qualcosa di importante, non si possono portare a termine delle imprese senza avere qualcosa dentro. Senza uomini è impossibile. Con gli uomini salveremo il Verona. Si riparte insieme e si prepara una grande partita domani".
FONTE: HellasVerona.it
Serie A
Le pagelle di Zanetti: Hellas ancora sconfitto, non convincono alcune sue scelte
30/10 alle 11:30
di Andrea Piras
Ancora una sconfitta per il Verona. L'Hellas non riesce ad uscire da un periodo davvero negativo perdendo anche uno scontro diretto come quello del Via del Mare contro il Lecce. "Cambia molto rispetto a Bergamo ma i suoi deludono - è il commento alla pagelle del tecnico gialloblù Paolo Zanetti della Gazzetta dello Sport -. L’inferiorità numerica non spiega del tutto la prova sottotono. E Serdar 'sottopunta' non convince". "Primo tempo in affanno. Secondo ancora di più" si legge su Tuttosport.
Questo il commento di TMW: "Al di là degli episodi, alcune scelte iniziali non convincono del tutto. Le due espulsioni dimostrano la poca tranquillità".
I VOTI
TuttoMercatoWeb.com: 5
Gazzetta dello Sport: 5
Tuttosport: 5
Corriere dello Sport: 5,5
Corriere della Sera: 5
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
Zanetti: “Dispiace perché oggi c’era un altro piglio. Sul rischio esonero…”
L'allenatore del Verona ha commentato il k.o. rimediato quest'oggi al Via del Mare
di Tommaso Badia
29 Ottobre 2024 21:30
Intervenuto in conferenza stampa, Paolo Zanetti ha parlato del match di stasera e anche della propria panchina, al momento più traballante che mai.
Di seguito, dunque, le principali dichiarazioni rilasciate dal tecnico del Verona.
LE ESPULSIONI. «Mi dispiace perché oggi abbiamo messo un piglio diverso dopo l’Atalanta. Stavamo combattendo colpo su colpo, poi l’espulsione ha spostato la bilancia a favore del Lecce. Abbiamo provato a rispondere anche in nove, ma oggi non è girata».
I SINGOLI. «Il cambio di portiere è stata una scelta tecnica: Perilli meritava una chance, ma questo non significa che Montipò non sia un buon portiere. È giusto far giocare chi ha energia e chi mi dà la sensazione di esserci. Serdar viene da due mesi di assenza e non ha nelle gambe una fase difensiva straordinaria, quindi l’ho avanzato un po’. Dopo il rosso a Tchatchoua, però, non è giudicabile».
IL MOMENTO. «Uscire da una scoppola come quella che abbiamo subito a Bergamo non è facile se la prepari in un giorno. Il momento è difficile, ma ci sono cose da salvare per ripartire: oggi ho visto un altro atteggiamento e una reazione veemente. Se saremo squadra, verremo fuori da questa spirale in cui siamo entrati per nostre ingenuità. Non siamo retrocessi. Le prossime gare? Sono difficili, ma la Serie A è questa».
IL RISCHIO ESONERO. «Non ho avuto nessun confronto con Sogliano, ma conta solo l’Hellas, non l’allenatore. Sappiamo che dobbiamo fare dalle otto alle dieci vittorie per salvarci e ne abbiamo già fatte tre. Io non ho paura e giro a testa alta, poi la società fa le proprie scelte. Quando gli altri decidono per me accetto, ma io do sempre l’anima e non mollo».
I TIFOSI. «Non sono andato sotto il Settore Ospiti perché discutevo con lo staff. Colgo l’occasione per scusarmi con i nostri tifosi per la settimana scorsa: oggi la squadra ha dato tutto, ma bisogna vergognarsi quando si fanno magre figure come quelle contro l’Atalanta. Io sono il sempre primo che ci mette la faccia e sono dispiaciuto. Il Verona non merita una situazione simile, bensì dei campionati più importanti invece che di sofferenza».
FONTE: CalcioHellas.it
Primo Piano
Verona spazzato via, Zanetti deve trovare le giuste soluzioni
27/10 alle 16:00
di Stefano Bentivogli
per Tuttohellasverona.it
Difesa troppo fragile, con il Lecce è vietato sbagliare.
Con il più classico dei punteggi tennistici il Verona è caduto contro l'Atalanta a Bergamo. Non c'è stata partita, con la squadra di Gasperini che non ha avuto problemi a superare e umiliare un Hellas apparso in evidente difficoltà, quasi come non fosse mai entrato in campo.
Una sconfitta che apre molti interrogativi e riporta alla mente problemi strutturali della squadra. Dietro il Verona balla e anche troppo, pagando forse un sistema di gioco troppo offensivo che spesso lascia la retroguardia gialloblu senza un schermo davanti.
Adesso è compito di Paolo Zanetti ritrovare la strada giusta. Una sconfitta del genere rischia di portarsi dietro scorie pesantissime che potrebbero influire nelle prossime prestazioni della squadra. Il tecnico gialloblù è un buon allenatore e sa il fatto suo, ma deve assolutamente lavorare prima sulla testa della squadra che deve smaltire questa pesante sconfitta, poi sul campo perché con un assetto così troppo speculativo il rischio di incappare in altre imbarcate è dietro l'angolo.
Il primo pensiero ora è per la sfida con il Lecce di martedì prossimo, una partita dove sarà assolutamente necessario tornare a casa con un risultato positivo, anche per non peggiorare una classifica che potrebbe farsi improvvisamente preoccupante.
Serie A
Le pagelle di Zanetti - Morale da ricostruire, Verona travolto nell'atteggiamento
27/10 alle 13:08
di Patrick Iannarelli @p_iannarelli
© foto di www.imagephotoagency.it
Gara da dimenticare per Paolo Zanetti, bocciato per le scelte e per la gestione dell'intera gara. "L'impatto delle sue scelte è relativo, il Verona è travolto innanzitutto nell'atteggiamento. Morale da ricostruire, Lecce è alle porte". Dello stesso avviso Tuttosport: "Incassa una sonora lezione sotto ogni punto di vista. Sei reti, ma sarebbero potuto essere di più".
Serata davvero storta per i gialloblù: "Si mette a specchio con Gasperini, ma dopo un quarto d'ora è già sotto di tre gol che potevano essere cinque e alla fine diventeranno sei. A Bergamo si chiude una settimana da incubo, cominciata male e finita peggio. Sarà ancora in panchina nello scontro diretto col Lecce?", il giudizio di TMW. Analisi identica per TuttoHellasVerona: "Cambia ancora modulo passando a un 3-4-2-1 ma la prestazione della squadra è disarmante sotto ogni punto di vista, oggettivamente difficile da commentare".
Le pagelle di Paolo Zanetti
TMW: 4
Gazzetta dello Sport: 4
Corriere dello Sport: 4
Tuttosport: 4
Corriere della Sera: 4,5
Repubblica: 4
TuttoHellasVerona: 4
News
Atalanta-Verona 6-1: nessuna dichiarazione di Zanetti
27/10 alle 00:10
di Enrico Brigi
per Tuttohellasverona.it
Dopo la sconfitta subita a Bergamo contro l'Atalanta, il tecnico gialloblù Paolo Zanetti non ha rilasciato le consuete dichiarazioni agli organi di stampa. A parlare è stato il direttore sportivo Sean Sogliano.
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
26 Ottobre 2024 - 22:57 Hellas Live
Atalanta-Hellas Verona 6-1, le scuse di Zanetti
Al triplice fischio finale al Gewiss Stadium di Bergamo, l’allenatore gialloblù si è presentato sotto il Settore Ospiti occupato dai 1304 tifosi scaligeri per chiudere scusa. Eloquente il suo gesto, come la prestazione della squadra capitanata questa sera da Magnani, scaligeri capaci di subire ben cinque reti in 28’. Sono ben 9 i gol subiti nelle ultime due partite.
FONTE: HellasLive.it
Hellas Verona di Gianluca Vighini, 25/10/2024 10:44
Non lasciamo solo Zanetti. Erano anni che non c'era un allenatore così innamorato dell'Hellas
L'inevitabile destino di un allenatore, come di un comandante, sia esso un generale o un leader di partito è la solitudine. Momenti in cui si devono prendere decisioni che influiscono sul destino di altre persone, la responsabilità di essere padroni del domani, senza sapere cos'è il domani, un bivio eterno o, se volete, le sliding doors che la vita offre e ci offre ogni giorno. Così è Paolo Zanetti, allenatore dell'Hellas Verona oggi. Un uomo solo al comando, come Faustino Coppi quando scappava via dal gruppo. Zanetti è la davanti, petto in fuori, sparate a me ma lasciate stare la mia squadra, giù le mani dai miei ragazzi. Il 3-0 con il Monza deve averlo toccato nel cuore. E nella mente.
Cosa sbaglio, cosa sbagliamo, perché? Domande che frullano nella testa a cui l'uomo solo al comando deve tentare di dare risposte che non siano banali: è colpa di Tizio, è colpa di Caio, è colpa di tutti, fino ad arrivare inevitabilmente a Setti che le colpe se le deve prendere sempre tutte, visto che è il capo supremo. Ma l'esercizio di dare la colpa è il più vecchio del mondo, facile da fare per ogni piccolo manager che si annida in qualche azienda, infrattato nei gangli del fancazzismo e dello scarica barile. Quanti ne abbiamo conosciuti…
No Paolo Zanetti non è di questa pasta. Il ragazzo, butel se volete, il Verona se l'è proprio preso in carico. Se l'è caricato sulle spalle, lo ha voluto, cercato. Potremo dire amato se questa storia (d'amore), non fosse appena all'inizio. E forse le pagine belle non sono ancora state scritte. Sarà quel che sarà, ma quel Zanetti lì è tanto che non lo vediamo qui a Verona.
Tra gente che urlava la propria insoddisfazione fino a scoprire che non c'è mondo fuor di queste mura (Juric), gente che passava da predestinata e che finì ghigliottinata (Cioffi), gente che è fuggita dopo la salvezza per prendersi i meritati frutti di una carriera in ritardo ma mai troppo (Baroni), ecco il veneto che vive e si nutre del Bentegodi, ne beve l'entusiasmo, ne apprezza i colori. Solo, come è giusto che sia. Ma a Verona non sarà mai solo. Sean lo accompagnerà e con lui tutto il popolo dell'Hellas. Che ha già capito tutto e aspetta le pagine più belle del libro.
FONTE: TGGialloBlu.Telenuovo.it
Zanetti: "A Bergamo voglio vedere carattere e coesione di squadra"
Verona - Le dichiarazioni dell'allenatore gialloblù Paolo Zanetti, rilasciate nell'antivigilia di Atalanta-Hellas Verona, match valido per la 9a giornata di Serie A Enilive 2024/25, in programma sabato 26 ottobre, alle ore 20.45, al 'Gewiss Stadium' di Bergamo.
Mister, dopo la partita con il Monza si è preso tante responsabilità, si sente il parafulmine della squadra? "Non sono il parafulmine, sono l'allenatore e lo sono sempre, sia quando le cose vanno bene sia quando vanno meno bene. Questo mestiere ha oneri e onori, e io difenderò sempre la mia squadra a spada tratta. Sono in trincea con loro, combatto per la mia squadra e la proteggerò sempre, sono fatto così. Ogni giorno lavoro per migliorarmi e per aiutare i miei giocatori a crescere. Riguardando la partita con il Monza ho visto una buona gara, non straordinaria, in cui avremmo meritato almeno il pareggio per gran parte della sfida. Ora però non dobbiamo perdere l'autostima, continuiamo a credere in quello che stiamo facendo, perché il percorso c'è ed è giusto. Noi dobbiamo sempre dare il 110% per fare punti e lo sappiamo, ma se perdiamo dobbiamo farlo a causa della bravura degli altri, non per demeriti nostri, questa è la condizione minima”.
Può essere il momento di qualcuno che ha giocato meno fino ad ora? "Bisogna fare della valutazione anche perché martedì giocheremo subito un’altra partita importante. Sabato incontreremo l'Atalanta, una squadra difficilmente descrivibile per quanto è forte e per la storia che ha fatto il suo allenatore nel nostro calcio. Dobbiamo ragionare gara per gara. Per me i giocatori sono tutti importanti, e tutti devono lottare per il posto e sfruttare le occasioni a disposizione, come hanno fatto Ghilardi, Belahyane e Lambourde. Il campionato ha la sua evoluzione e sono pronto a modificare le situazioni in base a quello che vedo sul campo, che è l’unico parametro che conta veramente”.
Andrete in cerca di maggior equilibrio per riuscire a portare a casa un risultato positivo? “Noi andiamo in cerca di una grande prestazione dal punto di vista caratteriale e di squadra. Dobbiamo superare alcune ingenuità che commettiamo, perché ad esempio siamo a metà classifica come tiri subiti, ma siamo terz'ultimi per reti prese. Le ingenuità che abbiamo commesso non devono mettere in dubbio ciò che abbiamo fatto finora. Abbiamo bisogno di certezze: andiamo alla ricerca di una grande prestazione per arrivare con la testa giusta anche alla prossima partita”.
Quanto le sue scelte saranno determinate dalla partita che giocherete tre giorni dopo? Farà turnover? "Ci sono valutazioni da fare al di là del fatto che andrà in campo la formazione migliore possibile. Abbiamo dei giocatori che hanno sottoperformato nell'ultima partita anche perché venivano da sfide da 90 minuti giocate con le Nazionali; non possiamo chiedergli di giocare sei partite in 20 giorni. Faremo dei ragionamenti da questo punto di vista. Cambierò qualcosa probabilmente, ma non sarà turnover. Farò delle valutazioni fisiche per affrontare al meglio questo ciclo di gare”.
Serdar è rientrato, potrà partire titolare? "Penso che Suat abbia recuperato dall'infortunio e che possa giocare titolare, anche se non è ancora al 100%, ma la forma migliore potrà raggiungerla solo giocando. Sicuramente non ha i 90 minuti nelle gambe. Dovremo dargli il giusto minutaggio anche in funzione della partita di martedì, da Bergamo potrà iniziare a fare questo percorso".
Quanto possono dare a questa squadra Faraoni e Kastanos? "Kastanos è un giocatore importante per noi, ci dà dinamismo in diversi ruoli e può cambiare le partite anche da subentrato. Giocherà sicuramente da titolare in alcune delle sfide che ci aspettano, mentre su Faraoni sono stato più dispiaciuto che arrabbiato lunedì. Sono coerente e dico che per me meritava dei minuti per quello che mi ha fatto vedere. Sono dispiaciuto umanamente per lui e per l’errore, ma so che reagirà nella maniera giusta e aiuterà la squadra al meglio, sia in campo che fuori. Siamo un gruppo che ha bisogno di stare insieme il più possibile, e quando i ragazzi rientrano dalle Nazionali ho l'impressione che perdiamo delle energie. Non dobbiamo volere tutto subito, ma dobbiamo dare il massimo dal punto di vista dell'impegno e della concentrazione. Il nostro obiettivo è la ricerca della continuità, abbiamo fatto ottime partite e altre meno. Dobbiamo trasformare i nostri pregi in certezze e fare in modo che i nostri limiti vengano oscurati da un lavoro comune, di squadra. Questo vuol dire creare una squadra, dobbiamo lavorare a testa bassa guardando avanti perché possiamo cambiare solo il nostro futuro, non il passato".
Come si ferma l’attacco dell’Atalanta e una punta come Retegui? “Contro grandi squadre con questi giocatori bisogna giocare uniti con una fase difensiva importante, perché loro portano in gol tanti giocatori. Sono una squadra dinamica con un allenatore che ritengo essere il numero uno. Dovremo fare tanta fatica tutti insieme, andare in campo con un atteggiamento umile, per limitare la coralità dei nostri avversari figlia di un lavoro che va avanti da anni, ben consolidata, mentre noi siamo ad inizio percorso".
La squadra non ha ancora pareggiato, c'è un perché secondo lei? "A volte ci piacerebbe pareggiare, ma se posso scegliere preferisco vincere qualche partita in più e perderne altre. Penso che comunque anche il pareggio arriverà, perché ogni punto conta. Sono contento che la mia squadra ragioni per vincere, anche rischiando qualcosa, ma dobbiamo essere equilibrati”.
FONTE: HellasVerona.it
Zanetti (DAZN): “C’è poco da commentare dopo una sconfitta 0-3 in casa”
L'allenatore del Verona ha analizzato il pesante k.o. rimediato contro il Monza
di Giovanni Vit
21 Ottobre 2024 23:35
Raggiunto dai microfoni di DAZN, Paolo Zanetti ha analizzato il pesante k.o. rimediato dal suo Verona nel Monday Night di Serie A.
Queste, dunque, le principali dichiarazioni dell’allenatore dell’Hellas dopo la sfida contro il Monza:
«Quando si perde 0-3 in casa c’è poco da dire. Oggi abbiamo avuto una brutta serata: siamo stati ingenui in occasione dei gol e non abbiamo letto bene la costruzione del gioco, mentre gli avversari sono stati più svegli.
Ci abbiamo provato, ma non siamo riusciti a recuperare lo svantaggio: abbiamo sì creato tanto, ma senza mai concretizzare.
Il campionato è lungo, nulla è compromesso, ma dobbiamo riflettere. Domani ci guarderemo in faccia e analizzeremo gli errori e quanto fatto di buono, per poi cercare di ripartire con coraggio».
FONTE: CalcioHellas.it
19 ottobre 2024
Zanetti: "Partita difficile per entrambi, ci faremo trovare pronti"
Verona - Le dichiarazioni dell'allenatore gialloblù Paolo Zanetti, rilasciate nell'antivigilia di Hellas Verona-Monza, match valido per l'8a giornata di Serie A Enilive 2024/25, e in programma lunedì 21 ottobre, alle ore 20.45, allo stadio 'Bentegodi' di Verona.
Il 4-4-2 visto contro il Venezia è un modulo che potrà essere riproposto? "È un modulo che si sposa bene con le caratteristiche che abbiamo, ma non è l'unico. Il calcio oggi va in questa direzione: ci sono spazi diversi di gara in gara, tanta strategia. Ciò che è importante è l'identità, la mentalità. Se abbiamo una certezza è quella che finora abbiamo sempre giocato con almeno tre punte, mentre per necessità abbiamo cambiato la difesa. Ora abbiamo perso Frese fino a gennaio e Dawidowicz per almeno otto/dieci partite. Questi imprevisti cambiano i progetti, ma la squadra ha fatto vedere di sapersi comportare bene anche a quattro dietro. La nostra mentalità è figlia del pressing che facciamo davanti: il recupero palla alto, l'aggressività, soprattutto in casa davanti al nostro pubblico, sono aspetti che fanno parte della nostra identità. Lunedì avremo un rientro importante, quello di Serdar. Farò delle considerazioni su quale sarà il vestito giusto per noi per far giocare i migliori".
Serdar sarà della partita da subito? Ora ha a disposizione tre ottimi centrocampisti... "Suat rientra, da 15 giorni fa parte del gruppo, si candida per giocare. Non ho mai nascosto la mia stima per lui, come non l'ho fatto nemmeno per Duda e Belahyane. Un ragionamento va fatto sia ora che in futuro, poi sarà sempre il campo a parlare. Starà a loro dimostrare di meritarsi la titolarità. Abbiamo bisogno di tutti, ora inizia un ciclo difficile, con tante partite ravvicinate. Ci servirà l'organico al completo".
Come stanno gli altri Nazionali? "A parte Pawel, purtroppo stavolta l'infortunio è capitato a lui, gli altri sono rientrati abbastanza bene, meglio dell'altra volta. Hanno dovuto recuperare un paio di giorni dopo le loro partite, in questo senso è un piccolo vantaggio giocare di lunedì sera, ma si candidano tutti per giocare. Dal punto di vista fisico sono a posto, ma conta anche l'aspetto mentale. Abbiamo una partita importante davanti e abbiamo bisogno che anche l'aspetto mentale sia al massimo, questa è un'altra valutazione che va fatta".
Che Monza si aspetta? "Una squadra che era stata costruita per altri obiettivi, per salvarsi agevolmente e poi guardare all'Europa. Difficile pensare che un gruppo così oggi possa lottare per salvarsi nonostante ciò che dice la classifica, siamo solamente all'inizio. Quella di lunedì sarà una partita difficile e importante per entrambi. Ci faremo trovare pronti".
Potremmo vedere a breve un centrocampo a tre? "Sì, perché no? Non sono legato ai numeri, a me interessa che i giocatori siano tutti nelle posizioni giuste, e che i migliori vadano in campo. Duda gioca a due con noi, ma in Nazionale fa la mezz'ala e ci si adatta benissimo. Ha fato un Europeo al top in quel ruolo. Non ci sono problemi per giocare a tre. I problemi nascono nel momento in cui si perde la giusta mentalità e aggressività, in cui non si è equilibrati nella fase di non possesso. L'equilibrio deve far parte della nostra identità difensiva, nell'essere solidi: il sistema di gioco deve andare in questo senso. Se mi dimostreranno che giocando insieme riusciranno a garantirmi sia qualità che solidità non ci saranno problemi".
L'esperienza di Faraoni può essere d'aiuto al gruppo? "Ho un rispetto enorme e grande stima sia del giocatore che del ragazzo, sempre a disposizione anche se sta giocando poco. Ha davanti un giocatore importante per noi per qualità e fisicità come Tchatchoua, un giocatore importante per il Club. Per quanto riguarda la mentalità può aiutarci, si allena bene, c'è sempre, è tra quei giocatori che vogliono bene al Verona, si sente. Bradaric ha dimostrato di meritarsi il posto oggi, ma le partite sono tante. Ci saranno da fare delle riflessioni. Potrà avere più minuti in futuro, lo meriterebbe anche".
Mosquera in coppia con Tengstedt è una delle chiavi del suo Verona? "Sì assolutamente. Avevo già detto in tempi non sospetti che si sarebbero trovati bene insieme: Mosquera fa un lavoro sporco incredibile per Tengstedt che così può concentrarsi di più sulla parte qualitativa, anche se questo non significa che Casper non si debba preoccupare del pressing. Abbiamo bisogno che tutti ragionino allo stesso modo. Tengstedt non è un giocatore che fa reparto da solo, ma è un connettore incredibile. Gli piace muoversi, arrivare da dietro, ma in quella posizione non voglio che diventi un assist man, deve continuare a giocare per il gol, è qui per segnare. Quello che vorrei è avere più soluzioni e imprevedibilità. Loro due sono una coppia interessante, ma anche Sarr è un giocatore che sta crescendo, e ha caratteristiche diverse. Meno gioco 'sporco' rispetto a Mosquera, ma attacca di più lo spazio. Stanno bene insieme tutti e tre, mentre Livramento ha dimostrato di saper fare bene anche l'esterno".
Con Daniliuc, Magnani, Coppola e Ghilardi ha tanta scelta in difesa... "Senza Dawidowicz e Frese in realtà abbiamo perso pezzi importanti. Per quanto riguarda Ghilardi posso dire questo. Un giocatore che gioca poco combatte ogni giorno per farsi trovare pronto per quando sarà chiamato in causa. Lui ha sfruttato il suo momento e per come ragiono io lunedì va in campo. Ragiono per meritocrazia, penso si sia meritato il posto come dovrà anche continuare a fare. È un esempio che serve anche per gli altri, non solo per chi è fuori, ma anche per chi è titolare. Bisogna combattere e lavorare ogni giorno per conquistarsi il posto. Giocare titolare nell'Hellas Verona è un onore e un privilegio: bisogna meritarlo o qualcun altro sarà pronto a rubare il posto".
FONTE: HellasVerona.it
La Gazzetta esalta Zanetti, “il re dei cambi”
Quattro (e mezzo) le reti del Verona arrivate dalla panchina in questo inizio di stagione
di Tommaso Badia
6 Ottobre 2024 12:40
Zanetti, il re dei cambi: titola così stamattina La Gazzetta dello Sport. Sulla pagine della Rosea oggi si esalta infatti la capacità del tecnico gialloblù di pescare dalla panchina la mossa giusta, un’abilità che ha sin qui portato a “quattro gol e mezzo” (sul “mezzo” ci arriviamo dopo) arrivati da subentrati.
Tre di questi sono peraltro stati segnati da un singolo giocatore, vale a dire Mosquera (due contro il Napoli, uno contro il Torino), mentre il quarto è stato firmato a Como dal giovane Lambourde.
E il “mezzo gol”? Contro il Venezia, a provocare l’autorete di Joronen è stato Kastanos, buttato nella mischia un quarto d’ora prima proprio da Zanetti. Da regolamento la marcatura non può essere assegnata al cipriota, ma è indubbio che il suo apporto sia stato decisivo alla vittoria.
La questione ora è: fortuna o grande capacità di lettura delle partite? Difficile a dirsi, ma intanto va bene così…
FONTE: CalcioHellas.it
Serie A
Hellas Verona, Zanetti: "Vincere un derby è il massimo"
04/10 alle 23:38
di Francesco Galvagni @galvavr
fonte dall'inviato allo stadio "Bentegodi" di Verona
Tra poco il tecnico dell'Hellas Verona Paolo Zanetti parlerà dalla sala stampa dello stadio "Bentegodi" per commentare la vittoria in rimonta sul Venezia. 2-1 il risultato finale con i goal di Tengstedt e Kastanos a ribaltare l'iniziale vantaggio di Oristanio. Potrete come di consueto seguire la DIRETTA LIVE testuale della conferenza stampa su TUTTOmercatoWEB.com.
23.24 - Inizia la conferenza stampa
Cosa le è piaciuto di più della squadra?
"Venivamo da una prestazione scadente che ci ha fatto arrabbiare. Questa è stata una settimana molto intensa. Oggi ho visto molto bene tutti, quando vai sotto dopo un minuto è venuto fuori tutto il nostro carattere e ho visto la squadra che voglio. Sono contento per i ragazzi perchè se lo meritavano. Vincere le partite in Serie A è difficile e noi ne abbiamo già vinte tre e quindi vuol dire che questa squadra ha dei valori. Vincere un derby penso sia il massimo e ovviamente lo dedichiamo ai nostri tifosi perchè spingerci fino a ribaltare una gara del genere in questo stadio non ha eguali".
Ghilardi e Belahyane?
"Ghilardi è un ragazzo che aveva mercato, stabile in Under 21 che non ho voluto cedere, voleva giocatore ma gli ho detto rimani con noi perchè avrai la tua grande chance che dovrai sfruttare e penso che oggi l'abbia sfruttata. Come lui anche Bradaric ha giocato una partita straordinaria dopo che Frese ci ha mollato ieri per un problema al ginocchio. Belahyane è un giocatore stratosferico nel cervello e nell'anima, non voglio esaltarlo troppo ma è un ragazzo che ha 20 anni e ha un margine incredibile, di giovani come lui ne ho visti pochi".
E' un Verona votato all'attacco?
"Possiamo dire di sì, ho messo in campo due punte, due esterni di spinta, siamo stati solidi quando siamo alti poi quando non riusciamo ad essere aggressivi fatichiamo a trovare solidità nel blocco basso, fa anche parte di un aspetto mentale. Poi mancavano anche giocatori importanti fuori come Serdar o Suslov ma non significa che chi ha giocato oggi non sia importante. Abbiamo creato 13 situazioni pericolose che per noi non sono poche. Queste vittorie servono anche per scacciare dei fantasmi e tornare ad avere più consapevolezza in noi stessi".
Quello di stasera è un sistema di gioco riproponibile?
"Assolutamente sì, è quello che volevamo fare fin dall'inizio, abbiamo dovuto mettere delle pezze ma penso che il 4-2-3-1 questa squadra lo possa tranquillamente reggere. Oggi ho fatto queste scelte ma con squadre di altro tipo magari si può anche pensare di coprirti di più".
Questa partita quanto è figlia della settimana che avete vissuto?
"Sicuramente tanto, questa vittoria è figlia di confronti anche feroci e pesanti dove io ho spinto dicendo tutto quello che pensavo senza mezzi termini perchè io sono questo. Devo essere il garante quando le sconfitte arrivano con un atteggiamento sbagliato. Abbiamo preparato bene la partita guardando anche il Venezia ma soprattutto lavorando dentro l'anima dei ragazzi".
Kastanos?
"Per me è un titolare, lui si aspettava di giocare ed è stato in ballottaggio fino alla fine poi ho maturato una scelta diversa ma il suo ingresso è stato importante. Sono contentissimo che mi abbia risposto bene da grande giocatore e grande uomo quale è".
23.38 - Finisce la conferenza stampa
Serie A
Verona, Zanetti: "Espulsione Suslov? Arbitro frettoloso, se c'è fallo non è il suo"
29/09 alle 18:15
di Patrick Iannarelli @p_iannarelli
fonte da Como, Marco Romualdi
Paolo Zanetti, allenatore dell'Hellas Verona, è intervenuto al termine del match perso contro il Como: "Nel primo tempo il demerito è stato nostro, abbiamo preparato la gara per essere aggressivi, ma non siamo riusciti ad esserlo. Eravamo sempre in ritardo e bloccati, mai aggressivi. Abbiamo avuto l'atteggiamento sbagliato. Quello che volevamo fare lo abbiamo fatto nel secondo tempo, ovvero combattere su tutti i palloni. Fino all’espulsione eravamo in controllo, avevano reagito bene. Rimasti in dieci e la partita si è indirizzata diversamente".
Preoccupato per il terzo ko di fila?
"Le sconfitte pesano, ci sono delle cose che dobbiamo migliorare in fretta. Dobbiamo essere aggressivi sempre. Il primo tempo è stato orribile, nel secondo siamo stati diversi. Devo capire perché questa diversità, succede qualcosa nella testa, devo trovare la soluzione".
L’espulsione di Suslov?
"Ammetto che non abbiamo fatto bene, non voglio attaccarmi a questo. C’è stato un errore, se c’è un fallo non è suo. L'arbitro è stato frettoloso, secondo me ha sbagliato. Dispiace per questa cosa. Tanti gol presi dal Verona? Si, vero. Dobbiamo essere più solidi, forse abbiamo una scarsa aggressività. Nel secondo tempo abbiamo fatto meglio e abbiamo alzato l'attenzione. Anche in dieci abbiamo preso gol evitabili, non è mai colpa di un giocatore solo: dobbiamo migliorare l'atteggiamento di squadra. Devo trovare soluzioni tattiche ed individuali".
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
27 settembre 2024
Zanetti: "I ragazzi hanno voglia di fare bene, mi aspetto una reazione importante"
Verona - Le dichiarazioni dell'allenatore gialloblù Paolo Zanetti, rilasciate all'antivigilia di Como-Hellas Verona, match valido per la 6a giornata di Serie A Enilive 2024/25, e in programma domenica 29 settembre, alle ore 15, allo stadio 'Sinigaglia' di Como.
Mister, che primo bilancio fa di quest'inizio di campionato?
"Io penso che una certezza sia che in tutte le partite che abbiamo giocato la squadra non ha mai sbagliato la prestazione. Poi c'è qualche limite e ci sono dei difetti da migliorare, ma dal punto di vista della voglia e della mentalità, e del combattere su ogni pallone andando oltre le avversità abbiamo dimostrato coraggio, perché siamo andati sotto nel risultato nelle ultime due partite ma abbiamo recuperato velocemente. Da questo punto di vista sono soddisfatto, il bilancio è buono, d'altra parte abbiamo questo sentimento dentro che potevamo fare qualcosa in più nei dettagli e in meno negli errori commessi, perché potevamo avere una classifica anche migliore".
Duda e Suslov possono partite titolari? Belahyane è imprescindibile?
"Reda è insostituibile per quello che ha dimostrato, solo un pazzo lo toglierebbe. Duda e Suslov sono recuperati e sono rientrati appieno da mercoledì, li terrò in conto per la partita".
La gara di domenica sarà il primo passaggio chiave della stagione?
"No, la ritengo una partita importante come tutte, ma è ancora veramente lunga. È un campionato molto equilibrato, senza squadre più deboli, e bisognerà sempre crescere di gara in gara e mantenere i nervi saldi. Ho visto i ragazzi arrabbiati nel modo giusto, sentivano dentro di loro di poter fare una prestazione importante, al netto della forza dell'avversario che avevamo davanti, e non è da tutti fare quella partita con un uomo in meno, ma questo aumenta il rammarico di quello che potevamo fare. Dovremo mettere questa voglia nella prossima gara, anche se incontreremo un avversario con grande qualità, e giocare ogni gara come se fosse la più importante della vita".
Come ha lavorato sulla fase difensiva?
"Abbiamo lavorato tanto, credo che ci sia bisogno, perché numeri alla mano è così. Noi lavoriamo sempre su tutte le fasi ma in questo momento c'è da migliorare quella fase lì, mentre quella offensiva ha buoni numeri, ma dobbiamo prendere meno gol".
Avete affrontato molte squadre forti, ora inizia una fase in cui avrete molti scontri diretti, come ci arriva la squadra?
"Io spero ci arrivi bene, consapevole che può giocarsela contro tutti. Non vuol dire che le prossime saranno squadre inferiori a quelle già affrontate, ogni partita è a sé, e gli scontri diretti sono difficili, ma contro il Como si può davvero dire che sia uno scontro diretto? Noi pensiamo gara per gara, con la consapevolezza che siamo cresciuti dall'inizio, è un lavoro a lungo termine, ma vogliamo fare anche risultati nell'immediato. Di sicuro arrivano delle partite che scoprono le carte e ci diranno chi siamo veramente, e dobbiamo arrivarci al nostro massimo".
Sarr, Livramento e Alidou: quanto sono pronti questi ragazzi per le prossime sfide?
"Sarr ha iniziato titolare l'ultima gara, quindi lo pensavo già pronto. Domani farò delle scelte, e le farò in base a quello visto in questa settimana, e ai giocatori che abbiamo recuperato. Sono tutti ragazzi che possono dare tanto al Verona, Livramento è entrato benissimo contro il Torino, come fatto già in altre occasioni, gli basta poco per tornare al massimo della forma, ha grande velocità e strappo, può essere utile sia dall'inizio che dalla panchina, come Mosquera, che può fare bene sia dall'inizio che da subentrato. Sono delle scelte settimanali. Alidou ha un piccolo risentimento e vedremo se sarà della partita. Metteremo sempre in campo la squadra migliore per il tipo di partita. Ricordando che chi entra è ugualmente importante rispetto chi inizia se non di più, e noi spesso le partite le cambiamo con le sostituzioni".
Cosa hai detto ai ragazzi dopo i gol presi contro il Torino?
"Gli errori individuali fanno parte del gioco, non è la prima volta che succede e non sarà l'ultima. Ma il concetto è che si vince e si perde tutti insieme, non c'è mai chi ci fa vincere o chi ci fa perdere. Se c'è un momento di difficoltà va risolto come nelle migliori famiglie e noi siamo una grande famiglia. Poi si va infondo negli errori e si studiano, ma l'allenatore ha stima di tutti i calciatori. Ai giocatori ho detto che quello che è stato non si può cambiare, ma quello che possiamo decidere lo abbiamo davanti a noi. Dawidowicz ha sbagliato, soprattutto per un ragazzo che è un leader di questa squadra, e ha pagato con la sconfitta della squadra e in più ha pagato la multa, la cena alla squadra e due giornate di squalifica. Ma gli ho detto che per pareggiare un giorno ci farà fare un gol su calcio d'angolo e ci regalerà i tre punti. Non bisogna pensare troppo su quello che abbiamo già fatto, ma su quello che dovremo fare".
I gol presi possono essere causa del fatto che la fase offensiva lasci un po' scoperta la difesa?
"No, perché sul primo gol preso contro il Torino sono stati bravi loro e disattenti noi. Sul secondo gol eravamo in 10 ma con 9 uomini dentro l'area di rigore, quindi non eravamo scoperti. Noi non abbiamo preso reti in ripartenza, su quel gol abbiamo sbagliato la marcatura in area, è li che va alzata l'attenzione, nella paura di prendere gol. Non dobbiamo essere titubanti nell'attaccare o nel giocare ma dobbiamo cercare un equilibrio. Nelle situazioni individuali dobbiamo avere molta più attenzione, più di quella dimostrata. Analizzando il secondo gol è veramente evitabile, perché eravamo schierati bene".
Preferisci la difesa a tre o quella a quattro?
"Noi abbiamo Frese che è mancino ed è fondamentale, perché gli altri mancini non li ho visti ancora pronti, quindi per questo ho messo un difensore in più. Noi impostiamo a 4 e le caratteristiche cambiano in base a chi gioca al posto di Frese Comunque lui è recuperato per la prossima partita".
Duda lo vedi meglio in coppia in mezzo al campo o sulla trequarti?
"Duda può giocare ovunque per quanto lo ritengo forte. In futuro dipenderà dal rientro di Serdar, perché lui è molto importante per noi e con questo Belahyane e le ottime partite di Dani Silva, potremmo fare dei ragionamenti anche su Duda più avanzato. Dal punto di vista della proposta un centrocampo così è molto importante per una squadra che si deve salvare".
FONTE: HellasVerona.it
Zanetti: “Dawidowicz? Si vince e si perde insieme. Serdar starà fuori altre tre settimane”
L'allenatore del Verona ha parlato della sala stampa del Bentegodi dopo la partita contro il Torino
di Andrea Molinari
20 Settembre 2024 23:55
Intervenuto in conferenza stampa, Paolo Zanetti ha analizzato la sconfitta maturata al Bentegodi contro il Torino per 3-2.
Di seguito, dunque, le principali dichiarazioni del tecnico dell’Hellas.
LA PARTITA. «Devo essere coerente con quello che dico ai giocatori, noi vinciamo e perdiamo insieme. La responsabilità è mia. Non mi sentirete mai colpevolizzare un singolo. La squadra aveva voglia di portare a casa la gara, che era già difficile per le tante assenze. Abbiamo sbagliato, ora servono le energie per diventare ancora più squadra. Mi dispiace per i ragazzi, Dawidowicz era distrutto nello spogliatoio, ma chi mastica calcio sa che sono cose che a volte accadono. Trovare dei perché è difficile, lo troverà dentro di lui il motivo».
I GOL SUBITI. «Non abbiamo dato una continuità di squadra dopo il Genoa, dove avevamo lavorato su un’identità ben chiara. Dobbiamo migliorare i numeri difensivi, mentre quelli offensivi sono ottimi per una squadra che deve salvarsi. Serve essere più puliti e umili, partendo prima dai gol da non prendere. I punti si fanno così, non abbiamo la forza di battere 4-3 il Torino, non è la nostra dimensione. Il cuore e il carattere non bastano, serve alzare il tasso tecnico. Ma alla lunga questi aspetti ritorneranno».
INFERMERIA. «Duda e Suslov spero di recuperarli. Probabilmente tra due giorni saranno in campo. Per Serdar serviranno altre tre settimane, ha una lesione di secondo grado».
FONTE: CalcioHellas.it
Serie A
Verona, Zanetti: "Grandi meriti alla Lazio, Belahyane? Rischio che me lo portino subito via"
16/09 23:30
di Lorenzo Beccarisi
© foto di www.imagephotoagency.it
22.50 - Tra pochi minuti il tecnico del Verona Paolo Zanetti interverrà in conferenza stampa dopo il ko dello Stadio Olimpico contro la Lazio per 2-1. Segui la diretta live su TUTTOmercatoWEB.com
23.16 - È iniziata la conferenza stampa di Paolo Zanetti
Con queste assenze è difficile giocarsela con una squadra come la Lazio.
"La Lazio non la scopriamo di certo oggi, è una squadra forte ed è normale che quando si affrontano squadre con obiettivi diversi ci sia qualità diversa. Abbiamo avuto il merito di restare sempre in partita, abbiamo avuto il carattere di riprenderla e giocare come l'avevamo preparata. La Lazio è molto dinamica e ti metti in difficoltà nell'uno contro uno, ci ha fatto soffrire più del solito. Hanno grandi meriti, per l'atteggiamento posso dire poco ai ragazzi. Potevamo fare di più sul calcio d'angolo, su quell'aspetto lavoriamo tanto. Abbiamo battuto tanti corner veramente male, sono situazioni che spostano i risultati".
Un giudizio sui nuovi? Che partita ha fatto Belahyane?
"Non voglio esagerare, magari me lo portano via subito ma ha fatto un'altra partita incredibile, con grandissima personalità tecnica e lettura del gioco. È un giocatore importante, ai nuovi bisogna dar tempo. Mi è piaciuto l'impegno, si è vista qualche giocata ma devono ancora crescere e diventare più concreti ed efficienti. Tengstedt ha avuto bisogno di tempo ma ha già fatto due gol in quattro partite, sono giovani che devono adattarsi al campionato".
La squadra è stata troppo bassa?
"Non siamo riusciti ad essere aggressivi nel primo tempo, Zaccagni un paio di volte ci ha puntato e ha fatto saltare il banco, ci siamo un po' impauriti. Nel secondo tempo abbiamo fatto meglio, ci siamo alzati e siamo stati più presenti nella loro area. Abbiamo toccato tanti palloni in area loro, ci sono state tante situazioni interessanti ma abbiamo tirato poche volte".
Un giudizio su Faraoni e Mosquera?
"Faraoni è entrato bene, può darci una mano anche perché Tchatchoua può giocare bene a sinistra. Mosquera si impegna, ha qualità ma gioca in maniera istintiva perché viene da un calcio diverso, molto meno tattico. Ha problemi comunicativi perché non parla italiano né inglese, io non so lo spagnolo e cerchiamo di migliorarlo con i video, sia facendogli vedere gli allenamenti che le partite. Ha potenzialità importanti, ha tante belle cose ma ha bisogno di tempo per capirci".
Montipò viene criticato troppo?
"È uno dei pilastri della squadra, per adesso ha sempre fatto buone prestazioni. Anche i portieri hanno uno stato di forma e quindi siamo a inizio campionato anche per lui, oggi ha fatto 2-3 parate interessanti. Le critiche le prendiamo tutti, ma metterlo in discussione è esagerato. Ha dimostrato tanto a Verona in questi anni, quando sono arrivato ho pensato di avere un grande portiere e lo sta dimostrando".
Come giudica la prestazione di Coppola?
"Ha fatto la sua solita buona per non dire ottima partita. Ha fatto duelli importanti con giocatori forti, poi c'è stato un errore di malizia e gioventù che non deve farsi spostare visto che è un ragazzone di un metro e 96. Credo di dimostrare di credere in lui, l'ho sempre messo in campo ed è un ragazzo che merita. Ci dà personalità, ha grande margine e può ambire a situazioni diverse perché è molto giovane. La Serie A è difficile e verrà messo a dura prova ogni partita, dovrà crescere come tutti. Nella Lazio mi ha impressionato il terzino sinistro, ha una fisicità straripante. Zaccagni e Guendouzi poi sono i due giocatori che spostano gli equilibri per personalità e tecnica, hanno dei valori da grandissima squadra".
Come esce la squadra dopo questo calendario difficile?
"Il calendario quando è uscito ad agosto sfidavo chiunque a pensare che il Verona potesse avere sei punti. Le partite più semplici in realtà non esistono, bisogna ragionare gara per gara. Nessuno pensava potessimo fare questi punti in partite dove non abbiamo rubato nulla, abbiamo fatto punti con prestazioni. A volte siamo riusciti a ottenere il risultato altre no, ma mi interessa che la squadra possa uscire sempre con la sensazione di avere dei valori. Potevamo fare cose migliori oggi, ma abbiamo tenuto bene il campo e la squadra se l'è giocata. Abbiamo fatto molti gol su azione, per una squadra che deve salvarsi non è facile segnare su azione e non su episodi. Venerdì avremo una partita difficilissima, abbiamo giocato un posticipo e giocheremo in anticipo, non so come sia possibile. Avremo un giorno per preparare la partita col Torino".
23.30 - È terminata la conferenza stampa di Paolo Zanetti
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
Zanetti: “Allenare il Verona ti fa sentire un gigante. Klopp veneto? Lavoro con passione”
Le dichiarazioni dell'allenatore gialloblù che ripercorre la sua storia
di Mattia Zupo
11 Settembre 2024 17:57
L’allenatore dell’Hellas Verona, Paolo Zanetti ha parlato al canale della Lega Serie A: “Ho iniziato a tirare i primi calci in parrocchia, erano tempi diversi da quelli di oggi. Con poco si faceva tanto. Avevamo tutti un pallone e un sogno da raggiungere fino a quando non si aveva il primo approccio con le società professionistiche. Ho dei ricordi bellissimi che sono le basi per un futuro difficile, perché è molto difficile fare il calciatore e poi l’allenatore, ma si parte sempre da una base di un certo tipo. Il calcio però sin da piccolo riesce a farti crescere tanto”.
DA GIOCATORE. “Ero un giocatore di grande mentalità e di conoscenze tattiche. Era facile collocarmi, non avevo doti tecniche incredibili anche se avrei voluto averle. Dal punto di vista del giocatore che sono diventato, non sono stato il giocatore che avrei voluto essere, ma d’altra parte ho fatto il massimo. Ognuno ha le sue categorie e sono arrivato al mio massimo, non ho rimpianti, anche se avrei voluto essere più un regista che un incontrista”.
DA ALLENATORE. “Fare l’allenatore è diverso, si pensa tanto in questo mestiere. Le caratteristiche di ognuno sono poi quelle che poi porti in campo per rivedere la tua squadra. Questa umiltà insieme all’aggressività e alla cattiveria agonistica sono sempre state caratteristiche che mi sono portato da quando ero giocatore. Poi ci sono tante idee che si spera i ragazzi devono portare in campo”.
VERONA. “Vado controcorrente: per me Verona rappresenta un punto di arrivo e non di partenza. Io sono veneto e so cosa significa essere qui oggi, in tanti vorrebbero essere al mio posto. Essere l’allenatore dell’Hellas ti fa sentire un gigante, questa è una piazza che trasmette emozioni incredibili. E’ una grande squadra anche se a livello tecnico poi dobbiamo lavorare per poter esserlo, ma la piazza lo è a tutti gli effetti. Per come sono fatto io è un grande stimolo e una scelta semplicissima. Quando il direttore Sogliano mi ha chiamato la scelta è stata facilissima, non ho avuto alcuna esitazione”.
KLOPP VENETO. “E’ un soprannome che mi hanno dato, ma non scomoderei i mostri sacri del calcio. Vivo in modo passionale questo mestiere, in maniera viscerale e certe caratteristiche si possono avvicinare, ma io voglio essere me stesso e ho tanta strada da fare”.
PERCORSO. “Avendo fatto tutte le categorie sono sempre stato l’allenatore più giovane del campionato, ora non più, ma ho più esperienza. La cosa più importante non è guardare gli altri, ma guardare quello che facciamo noi. E’ un campionato in cui per gran parte delle partite essendo il Verona sei inferiore all’avversario, poi il campo dice altro. Il nostro pensiero è questo. L’identità ti fa affrontare l’avversario con grande consapevolezza”.
PARTITE VISTE. “Io seguo tutte le partite di tutti i campionati e di tutte le categorie, per conoscere i giocatori, ma anche per guardare le idee degli allenatori. Ma guardo anche gli altri sport”.
TRA UN ANNO. “Tra un anno mi piacerebbe ritrovarmi qui, dopo avere conquistato l’obiettivo stagionale, per cercare di costruire qualcosa in più”.
FONTE: CalcioHellas.it
Serie A
Le pagelle di Zanetti: non solo copertura, il suo Verona fa male e farà divertire
Oggi alle 12:15
di Pierpaolo Matrone @pieromatrone
© foto di www.imagephotoagency.it
Due vittorie in tre partite, comincia bene l'avventura di Paolo Zanetti sulla panchina dell'Hellas Verona. Dopo il successo al debutto contro il Napoli, ne arriva uno a domicilio, sul campo del Genoa, per il quale l'allenatore gialloblù fa incetta di elogi: "Un bel Verona che non si limita alla copertura ma che sa ripartire e colpire su uno dei campi più difficili della Serie A. Bravo soprattutto a sfruttare il materiale a disposizione", scrive Tuttosport.
Voto 7 da parte del quotidiano piemontese, lo stesso assegnatogli da La Gazzetta dello Sport: "Cancellato il k.o. con la Juve. Buona lettura della gara: anche questo Verona farà divertire". Anche da parte di TMW arriva lo stesso giudizio: "Prepara la partita nel migliore dei modi, mettendo in campo una squadra ordinata e cinica. I suoi ragazzi interpretano alla perfezione il piano partita, concedendo pochissimo al Genoa e colpendo al momento giusto. Sei punti in tre gare, migliore inizio non poteva esserci per la squadra scaligera".
Le pagelle di Paolo Zanetti
TMW: 7
La Gazzetta dello Sport: 7
Il Corriere dello Sport: 7
Tuttosport: 7
Il Corriere della Sera: 7
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
30 agosto 2024
Zanetti: "Trasferta difficile, per noi è imprescindibile dare il 100%"
Verona - Le dichiarazioni dell'allenatore gialloblù Paolo Zanetti, rilasciate nell'antivigilia di Genoa-Hellas Verona, match valido per la 3a giornata di Serie A Enilive 2024/25, e in programma dopodomani, domenica 1 settembre, alle ore 18.30, allo stadio 'Ferraris' di Genova.
Mister, può fare già un bilancio di queste prime due giornate? "Il percorso se si parla di bilancio è lungo e si deve ragionare su più tempo. Sicuramente all'uscita del calendario, quando lo avevamo visto, avremmo sperato di avere tre punti oggi. Abbiamo incontrato due squadre molto forti e abbiamo fatto punti importanti per noi. La squadra ha margini di miglioramento grandi. Si va avanti con fiducia, la partita contro la Juventus ormai fa parte del passato, è già stata abbondantemente analizzata. Abbiamo fatto errori che a questi livelli si pagano caro. Domenica abbiamo una partita difficile, ci siamo preparati bene con la giusta intensità e voglia di riscatto".
Ci sarà qualche sorpresa a livello di idee? "In questo momento dobbiamo cercare la quadra migliore. Per me la strategia con cui si affronta la partita conta. Ho tanti giocatori che hanno voglia di esprimersi e sono ancora inespressi, sono arrivati dei nuovi che devono essere integrati e messi nella giusta condizione nel più breve tempo possibile. Nella nostra testa abbiamo in mente una squadra tipo, ma siamo ancora lontani dall'avere tutti al top. Il concetto di squadra è importante, tutti sono parte del progetto. Ora c'è un po' di diseguaglianza come livelli di conoscenza, di condizione, di connessione tra loro e anche tra loro e il mister, ma il tempo è ancora dalla nostra parte. Lavoriamo con fiducia, le partite si vincono con le strategie".
Cosa si aspetta in queste ultime ore? "Oggi è un giorno particolare, ma il mercato non vedo l'ora che finisca. Quello che conta ora non è chi arriva, ma consolidare questo gruppo. Se restano questi per me va bene, da domani ci compatteremo ancora di più come gruppo. La cosa più importante è che chi rimane deve essere fiero e orgoglioso di giocare per l'Hellas Verona, questa è una condizione minima per me. Penso che i ragazzi lo siano per quello che li ho conosciuti. Da domani conta solo il Club, gli aspetti personali vanno messi da parte. Esiste solo la squadra, i risultati e i nostri tifosi, che vengono sempre in massa a vederci. Dobbiamo sempre rispondere con il giusto atteggiamento sul campo, questa è la cosa più importante. A livello numerico siamo a posto, non mi aspetto grandi cose se non qualche cessione".
Il Genoa sembra più alla portata rispetto a Juventus e Napoli, ma quanto sarà difficile affrontarli? "Molto difficile, è una trasferta complicatissima, su campo storicamente ostico contro una squadra forte e attrezzata, con un attacco di alta qualità e allenata bene. Non so quantificare il livello di difficoltà rispetto ad altre partite, per noi sono tutte difficili. L'unico modo che abbiamo per tornare a casa con dei punti è fare una prestazione al 100%, qualunque sia l'avversario. Il nostro campionato lo conosciamo, ma conosciamo anche il nostro valore e la forza degli avversari. Andremo a battagliare per portare a casa dei punti, umili ma con la consapevolezza dei nostri mezzi".
Quanto della partita contro la Juventus fino al raddoppio si porta a Genova? "Mi porto tanto, anche il finale, perché abbiamo fatto tante cose buone, ma anche non buone. È stata una partita non perfetta, e sappiamo che per battere o far punti contro una squadra come la Juve serve la perfezione. Il coefficiente realizzativo di queste squadre è alto, abbiamo pagato al massimo tutti i nostri errori, ma l'interpretazione della gara è stata giusta. Quando si fa un errore poi bisogna continuare, nel calcio può capitare di sbagliare, di andare sotto. Io voglio una squadra che recupera e ribalta le partite, è un aspetto sul quale sono stato molto chiaro. Per noi è importante non subire gol, ma quando lo si subisce bisogna reagire sempre, le partite si possono riprendere e ribaltare. Questo è stato un grande insegnamento della partita".
Che giocatori sono Sarr e Alidou? "Sono giocatori poco pronti fisicamente, ma saranno importanti per noi. Sono stati scelti per alzare il livello della squadra, ragazzi che giocavano in Bundesliga, un campionato di alto livello. Rispetto ad altri non sono scommesse, devono entrare pesantemente in questa squadra. Sono entrambi un po' vittime del sistema del mercato: spesso chi viene messo sul mercato viene messo anche da parte, e la condizione fisica rimane precaria. Alidou è un po' più avanti, Sarr ha bisogno di tempo, ha pochi minuti nelle gambe. La sua condizione fisica va molto migliorata, gli ci vorranno quattro o cinque settimane per vederlo al top. Serve pazienza".
Come mai ha scelto Mosquera dall'inizio al posto di Tengstedtn contro la Juventus? "Ne ho fatto un discorso di meritocrazia, in questo momento conta. Ho voluto riconfermare chi ci aveva fatto vincere la partita precedente. Non penso che Daniel abbia fatto così male. Ci ha fatto vedere che le sue qualità in questo momento emergono quando ci sono più spazi, mentre Tengstedt è un po' più rapido in questo momento. La partita ha detto questo. Tengstedt è entrato bene, sono partite difficili per gli attaccanti che devono fare un grande lavoro di non possesso con pochi spazi per ripartire. Ho fatto lo stesso con Livramento, con Belahyane. Ogni gara è a sé, ora farò altre scelte".
Perché dice che questa squadra è più forte di ciò che la squadra stessa crede? "Perché li vedo tutti i giorni e non ho ancora visto in qualcuno esprimere il proprio massimo. Quando si costruisce una squadra di potenziale, ma con poca esperienza ci sono delle difficoltà come quella comunicativa, di condizione fisica non omogenea tra tutti. Nell'analisi generale penso che questa squadra possa evolvere. Abbiamo preso giocatori con storie importanti come Alidou, Sarr, Kastanos, Harroui, Tengstedt che ancora non abbiamo visto esprimere in campo il proprio massimo. L'espressione della squadra per me deve migliorare verso l'alto. Serve tempo, tanto lavoro quotidiano, ma i ragazzi questo lo fanno ogni giorno. Il tempo è dalla nostra parte, bisogna avere fiducia, mantenere equilibrio. Credo in loro e sono sicuro che ci porteranno al nostro obiettivo".
Il Genoa si schiera con 3-5-2, Lazovic giocherà ancora come quinto oppure ci sarà spazio per Frese? "Abbiamo le idee abbastanza chiare da questo punto di vista. Chiunque ci sarà sa cosa deve fare in campo, al di là dell'avversario. Il Genoa gioca così ma imposta diversamente, è una squadra camaleontica con mezzali particolari. Li abbiamo studiati, domani farò le mie scelte. Chi giocherà e chi entrerà mi darà il massimo per fare punti".
Rivedremo Serdar? "Suat rientrerà dopo la sosta o la settimana successiva".
FONTE: HellasVerona.it
Serie A
Le pagelle di Zanetti: l'inizio è incoraggiante, poi scende il buio. La squadra però c'è
27/08 alle 10:30
di Andrea Piras
© foto di www.imagephotoagency.it
Da un 3-0 all'altro. Il primo è un successo rotondo sul Napoli di Antonio Conte, il secondo è invece un ko interno contro la Juventus. Il Verona esce battuto dalla sfida con i bianconeri dopo un inizio comunque incoraggiante. "Il suo Verona ci prova giusto un po’ all’inizio ma - è il commento alla pagella di Paolo Zanetti della Gazzetta dello Sport - non riesce a fare la partita che voleva, come contro il Napoli. E finisce sovrastato dal gioco della Juventus. Attacco inconsistente e troppe leggerezze dietro".
"La prima mezz’ora - si legge su Tuttosport - unita ai 90’ con il Napoli, fa sentire profumo di nuovo Bologna, poi il brusco risveglio. Ma la squadra c’è e ha una sua identità". Questa l'analisi di TMW: "Il Verona comincia con piglio sparagnino, spinto anche dal caldo ambiente del Bentegodi. Partenza con grande pressing, ma quando la Juventus riesce a trovare i varchi giusti l'organizzazione gialloblù si scioglie come neve al sole. Punizione severa, ma non proprio demeritata".
Per il Corriere dello Sport "il Verona tiene il confronto per una buona mezz’ora poi scende il buio per il grande impatto della Juve. C’è futuro, in ogni caso".
I VOTI
TuttoMercatoWeb.com: 5
Gazzetta dello Sport: 5
Tuttosport: 6
Corriere dello Sport: 5,5
Corriere della Sera: 5
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
Zanetti: “Puniti a ogni nostro errore. Lavoriamo per trovare l’equilibrio”
L'allenatore del Verona ha commentato il k.o. contro la Juventus ai microfoni della sala stampa del Bentegodi
di Tommaso Badia
26 Agosto 2024 23:40
Intervenuto in conferenza stampa, Paolo Zanetti ha analizzato il k.o. rimediato quest’oggi per mano della Juventus, uscita vittoriosa per 0-3 dal Bentegodi.
Di seguito, dunque, le principali dichiarazioni del tecnico dell’Hellas.
LA PARTITA. «Oggi siamo partiti bene, tenendo bene il campo, ma poi dopo l’episodio del gol abbiamo un po’ perso le distanze e e la fiducia, mentre loro sono cresciuti. Sicuramente potevamo sbagliare meno, soprattutto perché a ogni errore la Juventus ci ha puniti. Ci sono delle cose positive, come il fatto di non aver sbragato nel finale, ma sicuramente potevamo fare di più. Il possibile fallo su Duda? Non l’ho visto, ma ci sono il VAR e tantissime telecamere…».
LA SQUADRA. «Così come dopo il Napoli, ripeto che questa squadra ha dei valori e il fato di aver creato delle occasioni anche oggi lo certifica. Lavoriamo per cercare il nostro equilibrio».
I SINGOLI. «Harroui è un giocatore forte e per me, al di là di queste ultime due partite, è un titolare. Ha qualità e quantità, ma gioca in un ruolo particolare e domenica scorsa e oggi ho puntato su giocatori più rapidi come Livramento. Abdou è più adatto ad avversari più alla nostra portata, contro i quali può far valere la sua tecnica. Abbiamo anche altri giocatori di qualità, come Kastanos e Suslov, tutti elementi che possono decidere le partite con una giocata. Mosquera invece è più un giocatore da lotta e oggi si è sacrificato molto, così come aveva fatto Tengstedt contro il Napoli. Abbiamo un attacco assortito, i ragazzi devono solo conoscersi un po’».
LA STAGIONE. «L’inizio contro Napoli e Juventus era devastante a livello psicologico, ma abbiamo portato a casa tre punti che ci teniamo stretti. Questa sconfitta sicuramente non ci ridimensiona perché non lottiamo certo per lo scudetto, bensì ci dà materiale su cui lavorare. Ora pensiamo all’importantissima partita contro il Genoa».
FONTE: CalcioHellas.it
24 agosto 2024
Zanetti: "Affrontiamo la Juventus con umiltà e consapevoli della nostra identità"
Verona - Le dichiarazioni dell'allenatore gialloblù Paolo Zanetti, rilasciate nell'antivigilia di Hellas Verona-Juventus, match valido per la 2a di Serie A Enilive 2024/25, e in programma dopodomani, lunedì 26 agosto, alle ore 20.45, allo stadio 'Bentegodi'.
Mister, dopo la vittoria contro il Napoli è stata una settimana al centro dell'attenzione per il Verona, teme qualche distrazione? "Non dobbiamo avere timore, ma dobbiamo stare attenti, ed è un aspetto su cui abbiamo lavorato in settimana. Abbiamo dimostrato di avere degli alti e bassi e non dobbiamo rischiare di riaverne. Nelle ultime due partite abbiamo fatto esperienza, sia in negativo che positivo. L'esperienza ci fa capire come dobbiamo andare in campo, come preparare una partita importante con le giuste motivazioni. La settimana è stata ottima, non poteva che essere così. Il morale è alto come è giusto che sia, ma bisogna continuare a essere umili, se non ancora di più. Ci aspetta una prova molto difficile, lunedì giocheremo contro una squadra che sta bene fisicamente ed è già rodata".
In attacco vedremo ancora il cambio Mosquera per Tengstedt? "La scorsa domenica non ha vinto chi ha fatto gol, ma ha vinto la squadra. C'è stato chi ha corso tantissimo nel primo tempo, e poi la partita si è evoluta nella ripresa. Considero chi entra importante come chi parte dall'inizio. Nel calcio moderno è così. I ragazzi si giocano il posto ogni settimana in allenamento, sgomitano per una maglia da titolare, la conquistano o la perdono. Le scelte vengono fatte in base alla partita e a chi sta meglio, a chi mi ha dato dei segnali, vado a guardare anche i dettagli. Gioca chi sta meglio".
Con il Napoli avete sorpreso per il disegno tattico messo in atto, come giocherete lunedì? "La Juventus è una squadra molto dinamica in fase di costruzione, con pochi punti di riferimento, è difficile ragionare sulle loro posizioni in campo. Giocano sempre a cinque in fase offensiva, ma i giocatori tra loro sono intercambiabili. Hanno un mister dalle idee interessanti, che destabilizza la tattica che l'avversario può immaginare. Per tutti questi motivi noi dobbiamo ragionare sul nostro modo di difendere. Non possiamo concedere spazio, loro hanno giocatori importanti, di gamba, forti nell'uno contro uno, le distanze saranno fondamentali".
Vedremo Belahyane in campo dal primo minuto dopo la prestazione fatta contro il Napoli? "Ho scelto Reda in quel momento non perché Dani non sia pronto, ma perché ha caratteristiche diverse. Serviva un giocatore che entrasse in gara subito e così è stato. È entrato in partita bene, sulla pressione, sulle seconde palle. Per lui vale lo stesso discorso come per gli altri: tutti giocano e si allenano per conquistare il posto, e l'allenatore a volte deve rendere anche qualcosa indietro. Faremo le nostre valutazioni anche in base all'avversario, alle caratteristiche che ci servono lunedì. È entrato bene e si meriterebbe di giocare".
Settimana più difficile dopo la vittoria con il Napoli per mantenere equilibrio? "Alla squadra ho fatto un paragone su quello che eravamo stati sei giorni prima e sei giorni dopo. Come dicevo anche dopo il Cesena, la squadra ha qualità e capacità, si deve consolidare e fare il proprio percorso di crescita. Conosciamo i nostri limiti quando andiamo in campo senza la giusta condizione. È importante dopo un risultato così consolidare le nostre capacità, avere entusiasmo e credere nel nostro lavoro. Se affrontassimo la Juve in maniera presuntuosa prenderemmo una scoppola. L'umiltà deve essere al primo posto, consapevoli che abbiamo le nostre armi per fare male a tutti".
Come si affronta questa Juventus? "Sarà determinante la nostra identità, quello che dovremo fare noi. Non possiamo concedere spazi, essere lunghi o non essere aggressivi. L'idea di gioco che hanno tende a scomporre un po' il tuo modo di difendere, quindi dovremo mettere in campo un blocco squadra importante, che sa quello che si deve fare, con atteggiamento umile. Non prendere gol diventa determinante per noi".
Come sta la squadra? "Siamo messi bene a parte Serdar, tutti disponibili. A livello numerico dovrò fare delle scelte, sono in una difficoltà 'positiva'. In tanti meriterebbero una maglia, i ragazzi hanno fatto un buon lavoro. La partita contro il Napoli - a parte Suat - non ha lasciato strascichi, andiamo avanti con la giusta condizione mentale e fisica".
Sta dando grande fiducia a Coppola, un ragazzo del 2003 ma con 50 presenze in Serie A, cosa le sta dando? "Penso che Diego possa diventare un giocatore importante per il calcio italiano. Può davvero ambire a un qualcosa di grosso. Ha un po' di tutto ed è un ragazzo molto intelligente, sempre con l'atteggiamento giusto sia in settimana che in partita. Sente la mia fiducia e sta rispondendo bene. Deve rimanere umile, concentrato, sul pezzo, lui come tutti gli altri. Penso sia un ragazzo che può ambire a un futuro importante".
Un parere sulla partita di Frese contro il Napoli? "La sua prestazione l'ho analizzata con attenzione. Dal punto di vista difensivo penso non abbia mai fatto una gara così importante. Con la palla ha avuto tre situazioni dove in pochi minuti è andato in confusione, ma può starci. Al di là dei suoi errori, a me sono piaciuti i compagni che ci hanno messo una pezza, cosa che la settimana prima non avevamo fatto. La squadra ha voluto far vedere a tutti che sta lavorando per diventare squadra. Il risultato spesso è dimostrazione di quello che si fa in campo. Ai ragazzi ho mostrato il loro lavoro per ricucire a uno sbaglio, non gli errori di Frese, interventi che dimostravano l'atteggiamento di una squadra che non voleva prendere gol. Significa essere gruppo. Frese in quel momento andava rincuorato, altre volte l'ho bastonato, come con tutti, non ho preferenze per lui. Ora c'è un'altra partita, per me lui è un buon giocatore e continuerà a giocare se se lo merita".
Difficile amalgamare questo gruppo così eterogeneo? "È difficile dal punto di vista comunicativo, ma quello che conta poi è la predisposizione dei giocatori. Ad esempio con Livramento parlo in inglese, ma ciò che dico lo fa, come con altri giocatori. Lui è un ragazzo sveglio, predisposto, affamato e con qualità. Quello che è davvero importante è il rapporto che si crea tra i calciatori, conta la loro comunicazione. Il calcio è un insieme di connessioni, tecniche e comunicative. Stiamo crescendo anche in questo, i ragazzi si stanno conoscendo, fa parte del percorso. La bravura sta nel loro mettersi a disposizione. Il linguaggio comune poi è sempre quello del campo".
FONTE: HellasVerona.it
Primo Piano
Verona da capogiro: Sogliano e Zanetti i valori aggiunti
20/08 alle 09:00
di Stefano Bentivogli
per Tuttohellasverona.it
© foto di www.imagephotoagency.it
Sean Sogliano e Paolo Zanetti possiamo considerarli assolutamente gli artefici dello strepitoso successo del Verona all'esordio in campionato con il Napoli. Il primo è riuscito a costruire ancora una volta una squadra con giocatori di talento, ai più sconosciuti. L'allenatore, invece, ha subito applicato le scelte giuste all'inizio e durante la prima partita di campionato, trasmettendo alla squadra una mentalità vincente.
Contro i partenopei, Il neo tecnico gialloblù ha indovinato tutte le mosse. Formazione iniziale e cambi in corso di gara ma, soprattutto, è riuscito a tirare fuori le qualità di ogni singolo giocatore. E' lui il direttore d'orchestra perfetto di una squadra costruita ancora una volta in modo magistrale da Sean Sogliano. Il diesse gialloblu è il vero valore aggiunto. Si conferma nel corso degli anni di essere uno dei migliori. Visiona in giro per il mondo giocatori, trovando calciatori sconosciuti che spesso consentono la realizzazione di importanti plusvalenze.
Ora, però, il Verona non deve commettere l'errore di volare troppo in alto. Serve restare con i piedi per terra. Giusto godersi questa vittoria, ma meglio mantenere un profilo basso. C'è una stagione intera davanti e una salvezza da conquistare.
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
Ma quanto gasa Paolo Zanetti?!
Il tecnico, sanguigno e genuino sia negli atteggiamenti che nelle parole in sala stampa, inizia già a farsi spazio nei cuori gialloblù
di Tommaso Badia
19 Agosto 2024 10:05
Un inizio da incorniciare: impossibile chiedere di meglio al Verona che, con la pressione psicologica di un inizio di campionato sulla carta complicatissimo, ha dato il via alle danze schiantando il Napoli della “superstar” Antonio Conte con un secco 3-0.
La zampata di Livramento e le due reti di Mosquera hanno spazzato via i partenopei, facendo esplodere tutto il Bentegodi e, in particolare, una persona: parliamo ovviamente di Paolo Zanetti, le cui esultanze ai tre gol gialloblù non certo sono passate inosservate né ai presenti allo stadio né a chi, da casa, l’ha visto inquadrato dalle telecamere.
Il mister, uno che già in passato aveva dimostrato di essere piuttosto sanguigno (Henry ne sa qualcosa…), non si è infatti trattenuto e, fomentato dalla bolgia dello stadio, ha esultato in modo vero e genuino, trasmettendo una carica fuori dal comune e spingendo i suoi a dare il massimo per chiudere la partita. Pure le dichiarazioni post-partita, espresse senza peli sulla lingua, sanno di allenatore che potrebbe subito legare con la piazza dell’Hellas.
Certo, il percorso è ancora lungo e già l’anno scorso una partenza razzo aveva illuso i tifosi di poter vivere una stagione tranquilla, ma l’impressione è che il tecnico vicentino, dopo un ritiro in cui il gioco non ha brillato e il passo falso contro il Cesena, abbia iniziato a trovare una prima quadra del cerchio. In attesa di definire quale sarà il suo Verona (il mercato è ancora lungo e spaventa), ciò che ieri si è visto è la grinta di uno che ha voglia di tornare ad azzannare la Serie A e gli avversari, un aspetto che in riva all’Adige è apprezzato e non poco.
Galvanizzati dai primi tre punti, Lazovic (a proposito: che partita ieri per il capitano!) e soci dovranno ora cercare di confermarsi anche contro la Juventus, altra squadra che ha cambiato guida tecnica e che al pari del Napoli potrebbe dunque pagare un po’ sotto il profilo delle certezze.
Con un mister così, in grado di assorbire la carica del Bentegodi e di trasmetterla ai suoi giocatori, l’impresa non pare poi così impossibile…
FONTE: CalcioHellas.it
Serie A
Hellas Verona, Zanetti: "E' la vittoria dei ragazzi, tifosi di altra categoria"
18/08 alle 21:36
di Francesco Galvagni @galvavr
fonte dall'inviato allo stadio "Bentegodi" di Verona
© foto di www.imagephotoagency.it
Tra poco il tecnico dell'Hellas Verona Paolo Zanetti parlerà dalla sala stampa dello stadio "Bentegodi" per commentare la vittoria all'esordio sul Napoli di Antonio Conte, 3-0 il risultato finale con i goal di Livramento e Mosquera (doppietta). Potrete come di consueto seguire la DIRETTA LIVE testuale della conferenza stampa su TUTTOmercatoWEB.com.
21.23 - Inizia la conferenza stampa
Una vittoria ampia e meritata?
"Mi bastava molto meno, è stata la vittoria dei ragazzi, la settimana scorsa abbiamo preso una bella sberla che abbiamo fatto diventare un'opportunità di crescita. Questo risultato ce lo godiamo tutto, oggi siamo stati una squadra nella sofferenza e nella proposta. Ha fatto benissimo chi è partito e soprattutto chi è entrato e questa è la cosa più importante per andare a giocarci l'obiettivo che resta quello. E' la vittoria dei ragazzi, lo ripeto, non voglio prendermi meriti".
La corsa sotto la curva...
"Emozione indescrivibile, devo ammettere che raramente ho avuto le sensazioni di stasera in carriera. I nostri tifosi sono di un'altra categoria e meriterebbero di giocarsi ben altri obiettivi in ben altri palcoscenici. Quando si entra in questo stadio è impossibile non essere caricati da quella che è l'atmosfera".
Oggi serata magica di Lazovic?
"Lazovic è il nostro capitano, le critiche le prendiamo tutti, lui è un giocatore importante, un esempio, oggi gli ho chiesto di fare una gara particolare dal punto di vista tattico, ha fatto il quinto, un ruolo che ha sempre interpretato bene in carriera ed ha fatto una grande gara non calando nemmeno dal punto di vista fisico".
Oggi hai azzeccato tutto tra formazione e cambi, questo può essere un assetto tattico base per la stagione?
"Il modulo è determinato dalla scelta del modo di difendere, ho dei ragazzi più predisposti ad essere aggressivi e lavorare sull'uomo oltre all'inserimento degli stranieri in cui ci sono delle fisiologiche difficoltà dal punto di vista comunicativo per il quale bisogna ridurre i tempi di crescita. Oggi abbiamo deciso di difendere a specchio, il modulo è stato determinato dall'avversario".
Cosa ti ha sorpreso di più di stasera?
"Mi ha sorpreso di più la settimana scorsa, questa è la nostra normalità poi capita all'11 agosto di sbagliare una partita che poi è normale faccia crescere lo scetticismo, non mi ha sorpreso la partita dal punto di vista caratteriale ma più i singoli perchè se mi aveste chiesto se mi fossi aspettato una doppietta di Mosquera al Napoli vi avrei detto di no, ma questo certifica il buon lavoro di tutti, del direttore che lo ha pescato in Colombia, della società che ha creduto in lui e del lavoro che si fa in settimana".
21.36 - Finisce la conferenza stampa
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
17 agosto 2024
Zanetti: "Domani inizia il nostro percorso, cerchiamo un'altra impresa lavorando giorno dopo giorno"
Verona - Le dichiarazioni dell'allenatore gialloblù Paolo Zanetti, rilasciate alla vigilia di Hellas Verona-Napoli, match valido per la 1a di Serie A Enilive 2024/25, e in programma domani, domenica 18 agosto, alle ore 18.30, allo stadio 'Bentegodi'.
Mister, come si immagina l'esordio in campionato? "Non vedo l'ora, aspetto questa partita da tanto, stiamo lavorando per arrivarci al massimo. Dal punto di vista della motivazione c'è poco da aggiungere. È una partita dal fascino incredibile, che per noi arriva dopo una difficoltà che abbiamo avuto, dobbiamo avere una reazione. C'è tanto entusiasmo, voglia, fiducia. Vogliamo fare il nostro percorso, che sarà lungo ma nel quale ogni settimana lavoreremo per aggiungere qualcosa per alzare il livello".
Nel Napoli Osimhen domani non ci sarà, nel Verona invece ci sarà Frese? "Osimhen non c'è, ma ce ne saranno altri forti. Frese sta meglio, è rientrato in gruppo mercoledì. Non è al top, ma tra i giocatori che sono arrivati è il più pronto dal punto di vista tattico. Sarà in campo. Penso sia un ragazzo che potrà darci tanto, ha una buona fase difensiva, ma anche un'ottima offensiva. In futuro potrà essere uno dei nostri punti di forza".
Sarà fondamentale avere domani un altro approccio rispetto a quello visto contro il Cesena... "Per noi quella partita è stata un'opportunità per crescere, per capire i nostri errori. Se non siamo supportati al massimo dall'aspetto emotivo e da quello fisico non andiamo lontano. L'approccio deve e sarà sicuramente diverso, le motivazioni sono diverse. Nessun dramma per la partita contro il Cesena: può rappresentare un momento in cui prendere uno schiaffo e poi andare più forte".
Tengstedt, Mosquera, chi gioca domani in attacco? "Penso che Tengstedt sia un giocatore che fa parte di quei calciatori arrivati per alzare il nostro livello. Non è una scommessa, è un giocatore importante. In campo devono andare i migliori".
È preoccupato dopo la partita vista contro il Cesena? Se l'aspettava? "Non me l'aspettavo ma non sono preoccupato. Sono film già visti nel calcio, cose che succedono, soprattutto a un gruppo in costruzione dal punto di vista dell'amalgama, della coesione. Stiamo lavorando per diventare un gruppo solido, cosa che non si è vista contro il Cesena. Dopo la partita mi è scattata la necessità di lavorare in settimana non solamente sull'intensità, ma anche sull'aspetto morale, sul cuore di questa squadra. Un tempo si può sbagliare, non bisogna esagerare, ma senza l'aspetto emotivo non si va da nessuna parte. I ragazzi devono andare in campo per aiutarsi l'un l'altro. Nel momento in cui la squadra è ancora un cantiere aperto ci stanno degli alti e bassi, la bravura sta nel far tesoro di quello che è stato e fare meglio".
La difesa alta non ha funzionato a dovere... "Se prepari una partita in cui ti immagini di dominare il gioco - cosa che abbiamo fatto anche se avremmo potuto farlo meglio - quando hanno la palla gli avversari devi pressare, essere aggressivo. È successo questo, è mancata la pressione sulla palla. Poi ci è mancata anche l'esperienza, c'è stata poca coesione dei reparti stessi, ma senza pressione sulla palla bisogna scappare prima. Siamo stati inesperti, poco lucidi, ma anche poco aggressivi. Se si vuole fare un calcio d'attacco, cosa necessaria in quella partita non in tutte - ogni partita ha le sue caratteristiche - bisogna essere aggressivi. Sette giorni prima contro una squadra secondo me più forte del Cesena avevamo fatto un'ottima figura. Va capito quello che è successo per non ripetersi più".
Conte ha parlato di un Napoli ancora in costruzione, è un buon momento questi per affrontarli? "Non mi interessa parlare del Napoli, a loro pensa il loro allenatore, che è uno dei migliori al mondo e allena una grande squadra. Hanno avuto le loro difficoltà, noi le nostre, forse entrambi siamo alla ricerca di una quadra. Bisogna avere equilibrio, essere chiari quando si comunica. Per salvarsi quest'anno serve fare un'impresa, l'ho detto con il Direttore quando sono arrivato. Bisogna quindi passare dalle difficoltà, con il lavoro però si può fare tanto. Io credo ciecamente nella squadra, nei miei giocatori, sono innamorato di loro. Non ho mai avuto una squadra che pedala così, voglio lavorare per migliorare i calciatori che ho".
Serdar torna domani? "Parte dal primo minuto, e rientra anche Faraoni in gruppo. C'è da valutare Suslov che ha un'infiammazione a un tendine che lo attanaglia, vedremo domani se recupera al 100%. Per me Suslov è un giocatore determinante, che deve entrare in forma. Oggi è alla ricerca della forma migliore che troverà giocando. Se starà bene giocherà".
FONTE: HellasVerona.it
il blog di Francesco Barana
AL VERONA MANCA UN PIZZICO DI LIBERTÀ
Senza categoria, 12 Agosto 2024
Paolo Zanetti è un bravo allenatore. Sulla carta e per le tasche del Verona era la scelta più sensata tra i nomi papabili. Ha già esperienza – alti e bassi in serie A, come l’illustre predecessore Juric, in B ha vinto – ma è ancora un tecnico giovane e rampante ed è venuto a Verona con fortissime motivazioni e sete di rilancio.
Motivazioni che però vanno gestite e controllate. L’entusiasmo è tutto, ma se diventa smania, ossessione, fondamentalismo può essere un boomerang. Vedo un Zanetti molto pressante con la squadra, in versione sergente di ferro fin dal primo giorno di ritiro. Chiede, pretende, martella. E ancora: martella, chiede e pretende. Giusto. Però – suggerisco – ogni tanto serve anche lasciar correre, girarsi dall’altra parte, prendere e dare fiato. Essere insomma un pizzico più liberali. Ai giocatori di serie A, tra cui molti nazionali, devi anche concedere delle pause mentali, non puoi essere ossessivo, talvolta meglio essere comprensivo. Non parliamo di ragazzini, ma di iperprofessionisti profumatamente pagati che hanno già raggiunto il vertice. Insomma, un tasso di (loro) egocentrismo lo devi mettere in conto. Dunque per motivarli e – come ama dire Zanetti – “creare mentalità” (mentalità che appunto ancora non c’è, ha ammesso il tecnico) devi essere abile ad alternare bastone e carota, severità e tolleranza, pressione e (un minimo di) distrazione, determinazione ed empatia.
Il Verona tecnicamente c’è (se arriva Bozenik saremmo completi). Tatticamente Zanetti sa il fatto suo. Piccolo particolare: finora in campo non ho percepito quella voglia di divertirsi e di sentirsi liberi.
FONTE: Blog.Telenuovo.it
Zanetti: “Non siamo ancora squadra a 100%, ma non facciamo drammi”
Le dichiarazioni del tecnico gialloblù dopo la sconfitta contro il Cesena in Coppa Italia
di Andrea Molinari
10 Agosto 2024 21:15
Paolo Zanetti è intervenuto in conferenza stampa nella pancia del Bentegodi dopo la sconfitta contro il Cesena nei trentaduesimi di Coppa Italia nel suo esordio ufficiale con l’Hellas. Il match è terminato 1-2 con le reti di Kargbo (44′), Shpendi (49′) e Tengstedt (74′).
Di seguito, dunque, le principali dichiarazioni del tecnico
L’APPROCCIO. «Il primo tempo è stato negativo e onestamente non me lo aspettavo, ma è successo. Non bisogna fare drammi, ora è il momento della costruzione. Mi dispiace per la gente che è venuta a vederci, ci hanno applaudito ed è stato importante. Abbiamo avuto diverse occasioni per fare il gol, poi ne abbiamo presi due a caso su lanci lunghi. C’è stata spesso anche la voglia di risolvere le cose da soli quando potevamo servire il compagno. Questo significa che non siamo ancora squadra al 100%.».
SINGOLI. «Okou ha avuto un debutto timido, non gli metto una croce addosso. Ovviamente non si può parlare in negativo solo di lui».
L’EPISODIO SU TCHATCHOUA. «Un fallo sacrosanto nell’azione della seconda rete, ma è una cosa che mi interessa relativamente. Dobbiamo migliorare perché abbiamo fatto la stessa partita della Feralpisalò sbagliando l’approccio e poi rincorrendo».
I NUOVI. «Nel finale abbiamo messo dentro giocatori offensivi, probabilmente con cinque minuti in più l’avremmo ripresa. Dobbiamo avere più fiducia perché al momento ne abbiamo poca. Comunque ci sono degli aspetti positivi come il gol di Tengstedt».
FONTE: CalcioHellas.it
9 AGOSTO 2024
Zanetti: "Prima al Bentegodi emozionante, vietato sottovalutare il Cesena"
Verona - Le dichiarazioni dell'allenatore gialloblù Paolo Zanetti, rilasciate alla vigilia di Hellas Verona-Cesena, match valido per i 32esimi della Coppa Italia Frecciarossa 2024/25, e in programma domani, sabato 10 agosto, alle ore 18.30, allo stadio 'Bentegodi'.
Per la prima volta siederai sulla panchina del Verona al Bentegodi, come ti immagini questo debutto? "É un'onore e una grande emozione, spero che anche i ragazzi nuovi abbiano questo sentimento. L'ho detto ieri ai ragazzi, oltre all'aspetto delle partite, dell'importanza generale di passare il turno e di conquistare i punti in campionato, tutte le volte che metteremo piede dentro uno stadio del genere, davanti a tifosi che invece di andare in ferie vengono a vedere l'Hellas, dovremo avere sempre uno spirito di grande orgoglio e soprattutto non sbagliare mai l'atteggiamento. Questo deve essere un punto fermo della nostra stagione. In mezzo ci saranno mille difficoltà tecnico-tattiche, ma su questo aspetto noi costruiamo il nostro futuro. La mia mentalità è questa, grande orgoglio e fino all'ultimo giorno sarà così".
Su Suslov ci sono state tante voci dopo l'Europeo. Come lo hai ritrovato? "Ho trovato un ragazzo molto motivato, il suo atteggiamento in campo è quello di uno che ci vuole stare, di uno che vuole dare tutto per la maglia e che va sempre al massimo. È un caratteriale, anche se ha un ruolo da attaccante, rientra, aiuta la squadra, 'picchia' duro anche i compagni in allenamento. Mi piace molto questo suo modo di essere e vorrei che quest'annata potesse essere per lui un aiuto che magari anch'io e il Club riusciremo a dargli per completarlo, perché penso che sia un giocatore che può ambire, vista la giovane età, anche a palcoscenici più prestigiosi".
A che punto speri di vedere il tuo Verona domani rispetto al progetto che hai in testa? "Ogni settimana bisogna fare dei passi in avanti, dobbiamo mettere a posto delle cose che non abbiamo fatto bene in precedenza e consolidarne altre. Questo è il momento di trovare una quadra, fermo restando che mancano ancora tanti giorni di mercato e siamo ancora un cantiere aperto, stanno ancora arrivando giocatori e vedremo poi l'undici finale quale sarà. In questo momento stiamo lavorando su un concetto di squadra e sto vedendo grande predisposizione da parte dei ragazzi. Dobbiamo dare continuità, domani sarà un ennesimo banco di prova e non possiamo sbagliare".
Sta per arrivare un'attaccante. Come commenti l'arrivo di Tengstedt? Ti aspetti ancora qualcosa in attacco? "Per quanto riguarda sia l'attacco sia altri reparti, stiamo cercando di completare la squadra. Lo faremo, e in alcune zone cercheremo anche di alzare il livello. Adesso inizia la stagione, iniziano le partite serie, bisogna avere le armi per riuscire a starci dentro. Tengstedt è un ragazzo che volevamo, che abbiamo inseguito e che ha scelto il Verona con grande entusiasmo arrivando da una grande squadra nella quale non è riuscito però a imporsi. Nel Rosenborg ha fatto molto bene e penso che sia per lui che per noi sia una grande occasione. Spero che la sfrutti e colgo l'occasione per dargli il benvenuto".
Parliamo della partita contro il Cesena, sembra quasi che sia scontato fare risultato. Quali sono le insidie? "Sono partite nelle quali sembra che tutto sia scontato, poi nella realtà è sempre calcio d'agosto e i valori sono tutti un po' più livellati rispetto poi al campionato, nel quale alla lunga vengono fuori. Se affronti male partite come queste, si fanno le figuracce. Se le affronti bene invece hai la possibilità di passare il turno. Questo è l'obiettivo, lo vogliamo raggiungere sia per la gente che per noi stessi. Noi dobbiamo continuare a voler fare risultati, a non voler perdere e a non prendere gol. Vincere aiuta a vincere, dà entusiasmo e ci fa sentire forti ed è quello di cui oggi abbiamo bisogno per creare una squadra".
Che rapporto hai con Mosquera? Hai sempre avuto grandi apprezzamenti su di lui... "Non ho mai parlato di tecnica ma di atteggiamento. Dovrà dimostrare lui quello che vale in campo, con i numeri e con le prestazioni. Per quello che riguarda invece l'atteggiamento, ripeto che è un esempio di una persona che arriva qui e pensa che l'Hellas sia l'opportunità della vita e questo lo porterà sicuramente a migliorare. Io non so se oggi è pronto a essere quel tipo di giocatore che ci prende per mano e che ci porta alla salvezza, per questo motivo stiamo cercando di togliergli delle responsabilità e di avere attaccanti che diano il loro contributo. I gol comunque devono arrivare da tutti i giocatori se abbiamo un impianto di gioco che ha un senso. Anche Livramento è un giocatore che mi ha dimostrato di avere delle doti, grande velocità, gli manca un po' di cattiveria sotto porta ma sono ragazzi che sono appena arrivati e dobbiamo dargli il tempo necessario per crescere. Sono contento di come si sono presentati sia Mosquera che Livramento".
Il Cesena arriva da una grande stagione, una promozione meritata e ha cambiato guida tecnica. È una bella prova anche per la qualità di chi avrete davanti... "È una partita difficile sia per l'aspetto psicologico sia per la qualità dell'avversario che vive sull'entusiasmo di una promozione e che ha fatto molto bene con dei giocatori che conosco e che sono molto interessanti soprattutto davanti. Questo ci impone di non abbassare mai la guardia, di essere svegli in tutte le situazioni perché altrimenti si va a fare figure che oggi non vogliamo e non dobbiamo fare. Facciamo in modo che questa sia l'occasione per rodarci in vista di un campionato nel quale incontreremo squadre ancora più forti del Cesena".
Siamo in giorni di Olimpiadi, c'è un'impresa di qualche atleta italiano a cui vorresti che il tuo Verona si ispirasse? "Devo ammettere che sto seguendo poco. A me interessa il risultato finale, sicuramente è importante come ci arriviamo ma ciò che conta è il risultato che è figlio di un percorso lungo, di crescita, di difficoltà e dove dentro dovremo essere uniti ed essere squadra. Le basi che si preparano oggi sono fatte per quei momenti. Mi interessa partire con grande umiltà e voglia di lavorare. Più si va avanti e più dobbiamo credere nelle nostre possibilità di arrivare al nostro obiettivo, solo così ci arriveremo. Parlando degli atleti alle Olimpiadi, c'è chi parte favorito e chi per stupire. Noi vogliamo stupire, sempre con grandissima umiltà ma anche con la consapevolezza dei nostri mezzi che secondo me non sono pochi".
Sempre in ottica mercato, come vede Ceccherini, considerando anche l'inserimento di Okou? "Ceccherini ha sempre dimostrato di non risparmiarsi mai, dal punto di vista del temperamento e di cattiveria agonistica non è secondo a nessuno. Nel mercato ci sono tante situazioni. Ma è un ragazzo che apprezzo e che finché è qua si gioca il posto con gli altri. È una risposta che ti avrei dato su qualsiasi giocatore mi venisse fatta la domanda".
Per la partita di domani, a parte Cruz, sono tutti disponibili? "Non ci sarà Frese per un'infiammazione al ginocchio, niente di grave, ma l'ha avuta ieri e oggi è ancora dolente quindi domani non ci sarà. Questo ci darà la possibilità di vedere Okou all'opera. Rientra Suslov e ovviamente non ci sarà Serdar perché squalificato".
FONTE: HellasVerona.it
Zanetti, il “Sergente di ferro” e il suo Verona
Concluso il ritiro e viste le amichevoli, ecco cosa aspettarsi dal nuovo Hellas
di Giovanni Vit
8 Agosto 2024 09:50
Paolo Zanetti è arrivato a Verona con la voglia di riscatto, di dimostrare il suo valore.
L’esperienza a Empoli, con un esonero che si può reputare frettoloso, l’ha inevitabilmente segnato, ma come nello storico film degli anni ’30 “Il sergente di ferro”, Zanetti sta lavorando alla sua rivincita.
Un lavoro che fin da Folgaria è parso meticoloso, un’idea di gioco precisa da raggiungere sempre e comunque.
Così, Zanetti urla, si sbraccia, non fa passare un errore ai suoi. Pretende tanto da tutti, che siano titolari o riserve, nuovi arrivi o probabili cessioni.
Dal punto di vista tattico il suo Verona dev’essere senza paura: la palla va tenuta poco, ma, per farlo, è necessario essere tutti compatti in ogni zona del campo, come insegna il boemo Zeman. La pressione dev’essere alta e le ripartenze devono essere veloci, lo sanno bene Ceccherini, Dawidowicz, Tchatchoua i più martoriati a Folgaria.
L’attacco Zanetti lo vuole fantasioso con un centrale importante capace di trovare soluzioni, ma intelligente a fare la boa quando serve. A chi arriva in zona tiro viene chiesto di tirare, vietato perdere tempo.
Un Verona che piace e che, conoscendo la piazza, piacerà pure ai tifosi, ma attenzione al grande pericolo legato alla grinta trasmessa dal mister: non bisogna cadere in un gioco eccessivamente nervoso, frammentato. Ecco cosa aspettarsi da questo Hellas.
FONTE: CalcioHellas.it
4 AGOSTO 2024
Zanetti: "Ottimo test, al termine di una preparazione dura"
Rovereto - Le dichiarazioni dell'allenatore gialloblù, Paolo Zanetti, rilasciate al termine di Hellas Verona-Asteras Aktor, ultima amichevole del precampionato del Verona.
Questa sera si è giocato contro un avversario di livello, l’asticella si è alzata. Quali indicazioni e risposte ha avuto questa sera dalla squadra? "È stata una partita difficile ce l'aspettavamo, avevamo già visto i nostri avversari contro il Bologna. Serviva fare una prestazione di carattere e stasera ho visto l'aspetto mentale che chiedo alla squadra, che non c'era stato la scorsa settimana. È stato un allenamento importante".
Amichevoli terminate: ci dà un resoconto finale di questa preparazione estiva? "È stata una preparazione dura come deve essere, fatta bene con pochissimi infortuni. I ragazzi stanno mettendo benzina e minuti nelle gambe. In Coppa Italia sabato prossimo dovremo presentaci vicini al massimo, siamo a buon punto".
Altra settimana intensa di lavoro a Peschiera, in generale come sta la squadra e come hai visto i nuovi Okou e Kastanos? "Bisogna lasciare loro il tempo di integrarsi, di capire la indicazioni. Dal punto di vista fisico devono crescere, ma questa sera mi è piaciuto il loro atteggiamento. La squadra in generale sta bene, Suslov ha una piccola infiammazione ma già da martedì sarà in gruppo".
A livello tattico, che spunti si porta via? Abbiamo visto anche stasera qualche nuova soluzione... "Stasera abbiamo provato le due punte e i ragazzi hanno risposto bene. Siamo stati equilibrati, i quattro giocatori offensivi davanti hanno aiutato la squadra, abbiamo fatto bene sia in pressione in fase di attesa, e siamo stati umili ma aggressivi in fase difensiva. È una soluzione che mi è piaciuta, ci penserò per il futuro".
Sabato si inizia a fare sul serio: come si aspetta il debutto al Bentegodi? "Deve essere il debutto di una squadra consapevole del percorso che deve fare. Da ora in poi il risultato conta. Oggi abbiamo giocato come fosse una partita ufficiale, mettendoci la giusta voglia e sapendo stare nelle difficoltà, nella gestione. L'atteggiamento deve sempre essere quello di stasera come punto di partenza".
FONTE: HellasVerona.it
SERIE B
Zanetti era vicino al Palermo? L'agente: "Solo un pour parler. Il mister voleva la A"
29/07 ALLE 10:19
di CLAUDIA MARRONE @CLAUDILYN87
Sembrava potesse sposare il progetto Palermo, dove è invece approdato mister Alessio Dionisi, e così Paolo Zanetti è ripartito dall’Hellas Verona in Serie A, mantenendo quella categoria persa con l'esonero dall'Empoli nel settembre 2023. A spiegare il percorso del tecnico, nell'intervista rilasciata in esclusiva ai microfoni di TuttoMercatoWeb.com nel corso dell'appuntamento odierno con la rubrica A tu per tu, è stato l'agente del trainer valdagnese, Andrea D’Amico.
Queste le sue parole: "Dopo l’esonero a Empoli riparte da un Hellas Verona che è stato una sorpresa e sia a gennaio che a giugno ha fatto un ottimo mercato. Il Verona ha un presidente capace e un direttore come Sean Sogliano molto competente. Con il Palermo? C’è stato un pour parler ma il desiderio di Paolo era quello di rimanere in Serie A. L’esonero di Empoli è stato ingeneroso, gusto che sia tornato in Serie A dalla porta principale”.
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
28 LUGLIO 2024
Zanetti: "Sfida che ci lascia un grande insegnamento per il futuro"
Rovereto - Le dichiarazioni dell'allenatore gialloblù, Paolo Zanetti, rilasciate al termine di Hellas Verona-Feralpisalò, ultima amichevole del ritiro gialloblù di #Folgaria2024.
Mister, quarta amichevole in 13 giorni, che indicazioni le ha dato questa partita? "Quella di oggi è stata una partita non approcciata nella maniera giusta. L'indicazione che mi dà è quella che se questa squadra non è concentrata, non sta al 100% fisicamente, escono i nostri difetti. È un bene che tutto ciò sia successo oggi, ci lavoreremo. I ragazzi al termine della sfida erano arrabbiati, giocavamo davanti a tanti tifosi, questo atteggiamento mi fa piacere. Il primo tempo oggi non è stato un bello spettacolo".
Tra gli esperimenti abbiamo visto Mitrovic largo a destra anche in posizione più difensiva del solito, come è nata l’idea? "L'idea nasce dal fatto che in questo momento devono giocare due squadre e non abbiamo ricambio sui terzini, quindi ho dovuto pensare a un'alternativa".
Un paio di giorni di riposo, poi come proseguirà il lavoro a Peschiera? "Adesso si stacca, questo è stato un periodo in cui i ragazzi sono stati spremuti, oggi eravamo pesanti e non avevamo la testa giusta. Ovviamente non deve più accadere. Ora si stacca un paio di giorni e si ripartirà martedì con lo stesso piglio che ho visto fino a stamattina".
Dopo questa seconda settimana di ritiro, come sta procedendo il processo di integrazione dei nuovi? "Il processo non è breve perché serve tempo. Appena si arriva si vuole fare bene dando il massimo, ma poi escono le difficoltà. I carichi di lavoro sono pesanti ma abbiamo ancora 15 giorni prima dell'inizio della stagione, questo è ancora il momento di caricare. L'integrazione deve avvenire con i tempi giusti".
In generale dopo questo primo periodo di lavoro, quali sono gli aspetti che vede a buon punto e quelli invece su cui serve lavorare e migliorare? "Al di là dell'amichevole di oggi, in cui sono rimasto sorpreso dell'approccio sbagliato della squadra, cosa che non era mai successa, sono state tre settimane ottime, di grande lavoro, sia le due di ritiro che la precedente a Peschiera. I ragazzi hanno sempre dimostrato di sopportare i carichi e le pressioni. Io non sono un allenatore leggero, ma loro hanno sempre risposto bene. La partita di oggi è un grande insegnamento, perché noi non possiamo mai permetterci di approcciare in maniera sbagliata alle partite".
24 LUGLIO 2024
Zanetti: "Fatto dei passi avanti, siamo all'inizio del nostro percorso"
Folgaria - Le dichiarazioni dell'allenatore gialloblù Paolo Zanetti, rilasciate al termine di Hellas Verona-Virtus Verona, terza amichevole del ritiro dell'Hellas Verona.
Mister, cosa si porta a casa da questa partita? "Abbiamo fatto dei passi avanti, i ragazzi hanno risposto con una partita aggressiva, concentrata. Queste sono partite che nascondono delle insidie, non vanno prese sottogamba, ma vanno affrontate come fosse il campionato. È stata una partita a senso unico, abbiamo vinto meritatamente creando tanto. Siamo all'inizio del nostro percorso, ma sono stati fatti dei progressi. In questo momento mi interessa creare una mentalità di squadra, e i ragazzi stanno rispondendo bene".
Cosa la incuriosisce di più della squadra? "Penso che questa squadra abbia buone individualità. Oltre all'aspetto dell'agonismo che ci deve rappresentare, deve rappresentare la nostra mentalità, quella del nostro Club, sto conoscendo ragazzi con delle doti, qualcuno che ha delle qualità inespresse e si deve liberare. Serve che si liberino, perché arriviamo con il gioco in una zona dove poi bisogna determinare. Il passo in avanti va fatto nella concretezza, nella cattiveria negli ultimi metri. Le occasioni, se avremo identità di gioco, le avremo e andranno trasformate. Molti singoli mi incuriosiscono, più di uno, alcuni sono delle certezze mentre altri potrebbero essere delle rivelazioni".
Mosquera ha tanta voglia, come si sta comportando? "Encomiabile il suo atteggiamento, non solo oggi ma in ogni allenamento. Si vede che è felice di essere qui, che questa è un'opportunità per lui, lo dimostra sempre. Deve migliorare, è un diamante grezzo ma ha delle potenzialità enormi. È all'inizio di un percorso, dovremo essere bravi a non bruciarlo, a non mettergli troppa pressione. Arriverà perché ha l'atteggiamento giusto, sarà ripagato. È un esempio per i compagni".
Un primo parere su Livramento? "Lo conosco poco, ma l'ho visto in video ovviamente. Oggi mi ha ben impressionato. È un ragazzo disponibile, ha una buona velocità e qualità, la prima sensazione è stata ottima".
Com'è stato l'impatto per gli ultimi arrivati? "Suslov e Duda sono una settimana indietro rispetto agli altri, ma recupereranno in fretta. Sono giocatori di qualità, i nostri leader tecnici, faranno una stagione di alto livello. Braaf è arrivato ieri. È un ragazzo con delle caratteristiche che mi piacciono, strappa, gioca uno contro uno. Dipenderà da lui meritarsi la conferma".
L'assenza di Serdar? "Suat ha subito una botta al polpaccio, ma ci sarà alla prossima partita così come Magnani, che ha avuto un piccolo risentimento muscolare, come Cruz".
De Battisti potrebbe essere un'alternativa a Frese? "È prematuro pensare alla Serie A per lui oggi, ma penso che potrà diventare un giocatore di quel livello. Ha delle qualità, è giovane, si deve strutturare in tutto, ma è un ragazzo interessante".
Faraoni è fuori dal progetto? "Faraoni è infortunato in questo momento, si sta curando. Ha subito un problema al polpaccio dopo cinque giorni che era qui e si allenava come tutti gli altri. Deve risolvere questo problema, ma io lo considero un buon giocatore. Qui ha una bella storia, ho il massimo rispetto per lui. Vedremo in base alle sue condizioni e a quello che sarà il mercato".
21 LUGLIO 2024
Zanetti: "Buona prima settimana, lavoriamo per migliorare la cattiveria in attacco"
Folgaria - Le dichiarazioni dell'allenatore gialloblù Paolo Zanetti, rilasciate al termine di Hellas Verona-Rovereto, seconda amichevole del ritiro dell'Hellas Verona.
Mister, a distanza di tre giorni possiamo dire che si sono visti già buoni tanti progressi? "Ci sono tante cose ancora da migliorare, sono partite da allenamento però nascondono delle indicazioni interessanti. Una cosa su cui dobbiamo migliorare è che dobbiamo essere più cattivi e più concreti, anche se in questa fase mi interessa che i ragazzi creino occasioni. Nel primo tempo abbiamo creato una ventina di occasioni nitide e non siamo riusciti a segnare. Questo mi fa pensare che i ragazzi sono in difficoltà a livello di lucidità e a livello fisico, che ci sta in questa fase, però bisogna essere più cattivi e aggressivi, non solo per difendere ma anche per attaccare. Le occasioni in campionato non saranno così tante e fin da oggi dobbiamo creare una mentalità e avrei voluto che segnassimo più gol di quelli che abbiamo fatto".
Chiede più personalità ai giocatori, ha chiamato spesso Mosquera e tutti i compagni lo stanno cercando molto... "Daniel ha un atteggiamento incredibile, ha già dimostrato ampiamente il suo carattere, poi anche le sue qualità verranno fuori. Secondo me ha un margine infinito di crescita, è un ragazzo che non si risparmia mai e che lavora tanto, ed è già un esempio per gli altri. Fa di tutto per entrare il più velocemente possibile in un calcio diverso. Ha tanta fame e questa per noi deve essere la caratteristica principale anche del nostro Verona".
Se Tavsan si piacesse come Cisse sarebbe già un bel passo avanti... "Sono ragazzi che hanno delle qualità importanti, qualche volta si vedono ma poi non sono concreti. Il salto lo devono fare nei numeri, nessuno mette in discussioni le qualità di Tavsan, anzi penso che sia un giocatore molto interessante e io gli devo dare una mano a fargli portare gol e assist in squadra, perchè poi sono le cose che contano. Cisse è un giocatore molto interessante, penso che oggi si sia visto, a livello tecnico è un ragazzo che può già stare in Prima squadra. Deve migliorare nella fase di non possesso, perché a volte si piace un po' troppo, ma ha un ruolo dove bisogna faticare parecchio".
Ha cambiato qualcosa nella ripresa a livello tattico? "I ruoli in questo momento non sono tutti coperti, mi interessa mettere i giocatori sempre nel posto giusto. Nel secondo tempo abbiamo giocato con tre difensori che sono abituati a giocare a tre. Queste sono partite nelle quali mi interessano meno gli aspetti tattici ma mi interessa di più l'atteggiamento, vedere la voglia di andare a vincere le partite e segnare tanti gol, perché anche oggi sono arrivati tanti tifosi e volevo farli divertire perché sono la nostra forza e non dobbiamo assolutamente deluderli in nessun momento".
Qual è il suo giudizio sui mediani? "Quello è un reparto dove siamo ampiamente coperti, ci sono giocatori importanti e adesso conoscerò finalmente anche Duda, che ho visto in video e che ho seguito agli Europei. Sarà per noi un punto di forza, ma dietro ci sono dei ragazzi che spingono tutti aumentando così la competizione, che è quello che noi cerchiamo per tenere sempre alto il livello".
La soluzione della difesa a tre è solo per necessità di adesso o è una soluzione su cui lavorare per il campionato? "è una soluzione che ci interessa provare. Noi facciamo spesso una costruzione a tre e in transizione spesso difendiamo a tre, quindi anche se questo mi porta a cambiare per necessità in realtà non mi da tanti problemi. Quello che mi è piaciuto oggi è che vedo i ragazzi che iniziano a fare le trame di gioco che chiedo, giocando palla a terra e in velocità. Anche se abbiamo ancora ampio margine di miglioramento, mi piace la loro predisposizione nel provare le cose che facciamo in settimana".
Come ha visto i giovani impegnati oggi in partita? "Li ho visti molto bene, il Verona ha dei ragazzi molto interessanti, si sono comportato molto bene. Nel secondo tempo hanno dimostrato di avere anche carattere. Più di qualcuno ha la qualità per provare a mettere il piede nel Verona del futuro".
Parlando di singoli, oltre a Mosquera abbiamo visto Harroui sempre più leader in mezzo al campo. Come li ha visti? "Li vedo ben predisposti, spero che migliorino ancora tanto. Dobbiamo sostenere un campionato di altissimo livello e questo è solo il punto di partenza. Ci attendono ora delle sfide in crescita, che ci metteranno di fronte a delle difficoltà, anche perché spingeremo sempre di più con i carichi di lavoro e questo ci consentirà di analizzare dove migliorare".
Qual è il suo bilancio di questi primi giorni di ritiro? "Il bilancio è ottimo per quello che riguarda il lavoro e il rapporto con i giocatori. La cosa più importante è quello che stiamo vivendo qui, con tanti tifosi, una marea di famiglie che vengono qui a sostenerci. Una passione incredibile, il Verona è questo e noi dobbiamo lavorare ogni giorno per essere degni di una piazza come questa".
17 LUGLIO 2024
Zanetti: "Buon allenamento, i ragazzi hanno dimostrato la giusta mentalità"
Folgaria - Le dichiarazioni dell'allenatore gialloblù Paolo Zanetti, rilasciate al termine di Hellas Verona-Top 22 Dilettanti Verona, prima amichevole del ritiro dell'Hellas Verona.
Mister, una buona prima 'sgambata' quella di oggi. "Si un buon allenamento. I ragazzi hanno mostrato la giusta mentalità, bisogna faticare tanto qui in ritiro, questo è l'obiettivo. È il momento di dimostrare di avere aggressività e voglia, e questa oggi c'è stata e l'atteggiamento generale mi è piaciuto, andando anche oltre il risultato che oggi conta poco".
Che impressione le hanno fatto i nuovi arrivati? "Hanno tantissimo margine di miglioramento e grandi qualità. Mosquera ha fatto gol e ha avuto occasioni importanti. È arrivato da poco, ha mentalità e dobbiamo modellarlo, ma ha la testa giusta. Frese ha gambe, palleggio e deve migliorare nella fase difensiva perché viene da un campionato diverso, meno tattico e dovrà abituarsi alla Serie A. Harroui può giocare dentro e fuori le righe della partita Oggi ha alternato belle cose a qualche errore 'estivo' che ci sta in questi momenti, ma ha grandi qualità".
Com'è andata dal punto di visto tecnico? "Abbiamo delle idee da sviluppare, ci sono varie cose sulla quale lavoriamo. Già ora si inizia a vedere qualcosa, anche se ci mancano ancora dei giocatori che c'erano l'anno scorso da aggregare alla squadra. La cosa importante oggi è mettere dentro benzina e lavorare su un identità ben chiara e su questo aspetto ho visto la squadra fare cose positive".
Sembra che Cabal cambierà maglia, sarà complicato fare a meno di lui? "Oggi non è stato della partita per un problemino muscolare, ma so della sua situazione di mercato e se andrà in una grande squadra gli faccio un grande 'in bocca al lupo'. Per una squadra come il Verona deve essere un orgoglio quello di vedere dei propri giocatori andare in dei top club. Per sostituirlo c'è la massima fiducia nel direttore sportivo e nel mercato".
C'è qualche giovane che vorresti aggregare alla prima squadra? "Si, oltre alla partita di oggi, credo ci siano alcuni di loro, 2 o 3, che hanno le capacità per provare a stare dentro a questo gruppo. Per farlo devono essere pronti psicologicamente, oltre che qualitativamente, per giocare al 'Betengodi'. Per fare questo serve lavoro e farsi esperienza, chi dimostrerà di essere pronto caratterialmente avrà sicuramente la sua possibilità".
FONTE: HellasVerona.it
Zanetti: “Dobbiamo sudare e onorare la maglia. Ci aspetta una stagione difficile e affascinante”
Le dichiarazioni dell’allenatore gialloblù
di Andrea Molinari
11 Luglio 2024 20:42
L’allenatore dell’Hellas Verona, Paolo Zanetti ha parlato così all’evento per la presentazione della nuova maglia alla Loggia del Consiglio in piazza Dei Signori a Verona:
“Sono felice, carico ed emozionato. Basta vedere dove siamo. E non avevo visto ancora la maglia che secondo me è la cosa più importante per un club. Abbiamo il dovere di sudarla e di onorarla. Il nostro mestiere è questo. Dobbiamo metterci subito a lavoro e spingere forte, far fatica. Dobbiamo essere pronti a un campionato difficile, ma sicuramente molto affascinante”.
FONTE: CalcioHellas.it
il blog di Francesco Barana
ZANETTI A VISO APERTO, FINALMENTE UNA CONFERENZA STAMPA VERA
Senza categoria, 10 Luglio 2024
Temperamento, schiettezza e versatilità. Sono le tre parole che prenderei dalla conferenza stampa di ieri di Paolo Zanetti.
Il nuovo allenatore del Verona si è mostrato a viso aperto, spiegando ciò che doveva spiegare, in primis sul piano tattico, cioè che non è un fondamentalista: “Ripartiamo dal 4-2-3-1, ma con margini di adattabilità e la capacità di avere delle modifiche. Contano i principi di gioco e non i sistemi”. Tradotto: mi adeguo alle caratteristiche dei giocatori a disposizione. Snodo fondamentale, questo, con un diesse “fantasista” come Sogliano, che nell’assemblamento delle rosa guarda più al talento individuale e alla personalità del calciatore che alle caratteristiche tattiche. Perciò serve un tecnico che sappia adattarsi al mercato del direttore sportivo e non viceversa.
E proprio sul rapporto con Sogliano, Zanetti è stato chiaro, confermandoci perché è stato lui il prescelto nella rosa di Sean: “Io sono uno diretto e mi piacciono le persone dirette. In questo io e il direttore siamo simili. Il direttore è un libro aperto, ti dice le cose anche scomode, ma preferisco uno scomodo ma vero, a uno che ti dice che sei un grande e poi ti manda a casa dopo quattro partite (il riferimento a Empoli non era causale, nda). Anch’io sono così. Il nostro rapporto, dunque, si manterrà come è stato in questa fase iniziale, improntato alla schiettezza”. Attenzione, come andrà la relazione Sogliano-Zanetti è probabilmente la madre di tutte le questioni, la variabile dipendente che inciderà più di tutte. Questo perché quando lavori con un uomo totalizzante come Sogliano, ogni giorno sul campo, non puoi essere troppo primadonna o adombrarti di permalosità. Devi, anzi, avere dialettica, capacità di confronto (anche duro) e forza delle tue idee.
E Zanetti è certamente uomo di temperamento e passioni forti. Lo si è evinto anche ieri, sentendolo parlare. Non sono tanto le dichiarazioni ad avermi colpito, ma il tono di esse, la determinazione nel pronunciarle. Zanetti ha fame di rivincita e lo ha detto senza auto-censure, non gli è andato giù l’esonero di Empoli dopo i 43 punti della stagione precedente (“un’impresa sportiva. quella” ha ricordato). Per questo “quando mi ha chiamato il Verona ho sentito il serpente nello stomaco, per venire qui ho rinunciato a proposte economicamente più allettanti, ma non mi interessano i soldi, ho fame e spirito di rivalsa e questo è un club importante, allenare il Verona è una grande responsabilità”. Zanetti poi ha ammesso di sentirsi in sintonia sentimentale con la piazza, altro particolare non banale, perché il Verona storicamente ha sempre fatto bene con allenatori dal forte carattere più che con i giochisti.
Le premesse morali, tecniche e tattiche ci sono, l’impressione è (decisamente) buona. La parola al campo.
FONTE: Blog.Telenuovo.it
Zanetti: “Ecco cosa non deve mancare al mio Hellas. E sul mercato…”
Il tecnico gialloblù si è presentato alla stampa in conferenza
di Andrea Molinari
9 Luglio 2024 15:00
Intervenuto ai microfoni della sala stampa della sede di via Olanda, Paolo Zanetti ha risposto alle domande dei giornalisti presenti nella sua conferenza di presentazione.
[...] Queste, invece, la parole di Paolo Zanetti.
PRESENTAZIONI. «Voglio ringraziare chi mi ha dato la fiducia per questo ruolo, che è super affascinante per un allenatore. Sono partito dal basso e se otto anni fa mi aveste detto che sarei diventato il mister dell’Hellas avrei firmato con il sangue. E’ un grande responsabilità, ma mi sono costruito con il lavoro e voglio portare questa mentalità. Il percorso è difficile e duro, ma può dare tante soddisfazioni se si avranno umiltà e voglia di lavorare. Il mio Verona deve essere basato su questo, serve creare fin da subito un gruppo unito. Ho conosciuto i ragazzi, parlano lingue diverse. Il linguaggio comune è poi il campo: fondamentali nel mio calcio sono l’aggressività, il sacrificio e la passione di fare il miglior mestiere del mondo. In alcuni frangenti ho anche un brutto carattere per chi non segue questi concetti, che poi sono gli stessi del nostro pubblico. Ci saranno tante battaglie, ma dietro abbiamo un esercito».
IL 40° ANNIVERSARIO DELLO SCUDETTO. «Avevo due anni quando il Verona ha vinto lo scudetto, ma da malato di calcio conosco la storia. L’esempio me lo dà Bagnoli, che qui ha fatto la storia con una squadra di campioni, ma non la miglior in quel campionato».
L’ULTIMA STAGIONE. «Baroni ha fatto un lavoro importante. A gennaio è successo un qualcosa a cui tutto gli allenatori si sarebbe aggrappati per gli alibi. La verità è che la persona qui a fianco (Sogliano, ndr) è riuscito a portare dei giocatori ancora migliori di quelli che c’erano prima. Poi nel calcio si parla tanto, ma non c’è un regola: in campo ci vanno i ragazzi e il mister deve cercare di non far danni.».
MODULO. «Serve consolidare il 4-2-3-1, tra i giocatori Cabal è l’unico adattato, ma non è detto che rimanga. Serve anche avere delle armi per cambiare anche i principi di gioco. Attaccare gli spazi è determinante, così come i movimenti senza il pallone. Pressing e il recupero palla su tutte. L’importante è non perderla, se vedo un giocatore di Serie A che la butta via non sono contento».
MERCATO. «In questo momento siamo in una fase primordiale, il mercato incide. Io non ho fatto nessuno nome, ho chiesto delle caratteristiche. Cercheremo di avere una certa flessibilità tecnica, poi arriverà Harroui che è perfetto perché può ricoprire in tanti ruoli. Per i terzini cercheremo di mettere dentro profili con qualità diverse, ma serve stare dentro i principi altrimenti si fa casino. Partenze? Finché si ha la maglia del Verona addosso considero i giocatori dentro il progetto, poi il calcio va veloce e noi dobbiamo vivere il quotidiano. Chi resta oggi lavoro al 100%, la prima cosa è il rispetto del club in cui ti trovi. Henry non è stato convocato per una trattativa avanzata con il Palermo. Non va via perché arrivo io, lo ritengo un giocatore molto bravo. L’ho voluto a Empoli e gli faccio in bocca al lupo per il futuro. Ho chiesto al direttore di tenere Lazovic. Il giocatore ha fatto delle rinunce e mi aiuterà a far capire cosa significa vestire la maglia dell’Hellas. Per me il senso di appartenenza è importante, poi è fondamentale anche in campo».
L’ULTIMO ESONERO. «Dopo 43 punti a Empoli mi sono trovato a casa dopo un mese. Mi resta un carico di esperienza ma anche rabbia e spirito di rivalsa da trasmettere ai ragazzi. Io voglio consolidarmi in Serie A e ho scelto una piazza con caratteristiche ideali per il mio modo di essere. Non sono qui per soldi, ho rifiutato offerte più importanti. Ho fatto errori personali in passato, ma non ho pagato solo per quelli. Probabilmente quando fai un campionato del genere in A ti aspetti un grande salto e inconsciamente ho trasmesso qualcosa di sbagliato, pretendevo qualcosa in più di quello che i giocatori potevano darmi».
DIRIGENZA. «Con Sogliano mi immagino un rapporto onesto e schietto. Il direttore è una persona semplice da capire perché è un libro aperto e su questo siamo abbastanza simili».
GIOVANI. «Corradi e Cisse sono due ragazzi molto interessanti, il secondo verrà subito con noi in ritiro perché non è stato convocato dall’Italia Under 19. Io ho già dimostrato nella mia carriera di lanciare tantissimi giovani, che con me giocano se se lo meritano. Serve il coraggio di rendersi conto che la carta d’identità non conta».
CALENDARIO. «L’inizio di campionato non è semplice, ma bisogna guardare il bicchiere mezzo pieno. Per me è il miglior inizio possibile perché si è costretti a dare subito il 100%».
FONTE: CalcioHellas.it
Andrea D’Amico: “Zanetti una garanzia. Il suo Verona sarà elastico”
Il procuratore del nuovo allenatore dell'Hellas ha parlato anche di mercato e della dirigenza gialloblù
di Tommaso Badia
2 Luglio 2024 11:10
Raggiunto dai microfoni de L’Arena, Andrea D’Amico ha commentato l’approdo di Paolo Zanetti (suo assistito) sulla panchina del Verona, ma non solo.
Di seguito, dunque, le principali dichiarazioni rilasciate dal noto procuratore veronese.
IL MISTER. «Già a vent’anni Zanetti aveva le idee ben chiare. La sua più grande qualità è un’applicazione alimentata dalla determinazione che ha sempre avuto. È un ragazzo intelligente e saprà migliorare i calciatori, per l’Hellas è una garanzia. Verona potrebbe essere determinante per lui: ci metterà intuizioni, passione, tanto lavoro e la ferocia di chi ha fatto la gavetta, oltre al valore aggiunto fornito dal suo staff».
IL NUOVO HELLAS. «Il Verona di Zanetti sarà elastico e saprà cambiare in base alle situazioni. Il calcio ha tante variabili, non è una scienza esatta, e Paolo non è un integralista» [...]
FONTE: CalcioHellas.it
il blog di Francesco Barana
…DI ZANETTI E DI ALTRE COSE (CENTRO SPORTIVO)
Senza categoria, 17 Giugno 2024
Paolo Zanetti non è il migliore del mondo, ma è il migliore dei mondi possibili (per il Verona). Nel mazzo di carte che aveva in mano Sogliano, dato il budget, era la scelta più sensata, più di Donati o Inzaghi: perché già esperto, ma ancora tra i rampanti; perché di forte temperamento – come si conviene storicamente alla piazza di Verona – ma non egotico; perché allenatore tout court e non sbiadito di luce riflessa del passato di ex campione; perché tecnico dalla marcata identità tattica, ma non talebano – vedi la capacità di variare schieramento dalla trequarti in su, dove serve adattarsi ai calciatori di talento. Inoltre, Zanetti ha dimostrato che, se supportato dalla società e da calciatori di qualità, raggiunge gli obiettivi prefissati. Ecco, sebbene nel calcio moderno lo si dimentichi e si conceda eccessiva vanagloria agli allenatori, poi sono i calciatori che fanno la differenza e determinano fortune e sfortune. Baroni si è salvato – e bravo Baroni! – ma nel girone di ritorno disponeva del miglior Serdar (a lungo nel giro della nazionale tedesca), Noslin (ne sentiremo parlare a lungo), Suslov e l’azzurro Folorunsho, più una serie di altri ottimi giocatori di categoria e-o nel giro delle loro nazionali.
Una mia perplessità, poiché sono per il calcio essenziale, veloce, verticale, piuttosto può riguardare la cosiddetta e controversa “costruzione dal basso”, di cui Zanetti si fa portatore. È un’idea tattica che se da un lato permette di far salire gli avversari in modo da colpirli poi sulla trequarti, dall’altro necessità di interpreti, ergo difensori, bravi nel palleggio. Sembra però che Zanetti non la applichi in modo totale e comunque si serve di un centrocampista che si abbassa sulla linea dei difensori. Questo è un tema che sarà interessante approfondire anche nella conferenza stampa di presentazione del tecnico di Valdagno.
Ci sono gli scettici su Zanetti (ed è comprensibile), ma vorrei aprire una breve riflessione-digressione: noi a volte pensiamo che Verona sia il centro del mondo, in realtà siamo sì un club di serie A, ma economicamente non di fascia media (vedi Torino o Monza), ma piccola. Tradotto: non possiamo ambire a nomi di richiamo, ma arrivare agli emergenti o a chi ha sete di rilancio [...]
FONTE: Blog.Telenuovo.it
SERIE A
Hellas Verona, è ufficialmente partito il nuovo corso targato Zanetti
16/06 ALLE 08:30
di FRANCESCO GALVAGNI @GALVAVR
© foto di www.imagephotoagency.it
Sarà dunque Paolo Zanetti l'allenatore dell'Hellas Verona in quella che sarà la sesta stagione consecutiva per il club scaligero in massima serie, classe 1982 nativo di Valdagno il tecnico veneto sarà chiamato a compiere una nuova impresa chiamata salvezza all'interno di un campionato di anno in anno sempre più competitivo anche verso il basso, attraverso le promozioni di squadre con proprietà straniere sempre più forti, vedasi Genoa la scorsa stagione, Parma e Como in quella da poco terminata.
Allenatore costruito e forgiato dal lavoro
Un allenatore di gavetta Zanetti, uno abituato a conquistare i traguardi con il duro lavoro scalando le categorie. Dalla C con il Sudtirol passando per la B con Ascoli e Venezia fino ad arrivare alla Serie A, conquistata prima sul campo con la stessa compagine lagunare, riportata in massima serie dopo 19 anni di assenza, poi mantenuta con l'Empoli la stagione successiva. Uno abituato a lottare il vicentino, che non dovrebbe avere troppe difficoltà a calarsi fin da subito nell'ambiente Hellas.
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
13 GIUGNO 2024
Paolo Zanetti è il nuovo allenatore dell'Hellas Verona
Verona - Hellas Verona FC comunica di aver affidato la conduzione tecnica della Prima Squadra a Paolo Zanetti, che si è legato al Club gialloblù fino al 30 giugno 2025 con opzione per il secondo anno.
Zanetti, 41 anni, originario di Valdagno, dopo due anni in Lega Pro, sulla panchina del Südtirol, approda in Serie B con il Venezia, con il quale ottiene la promozione in Serie A. Dopo la stagione di Serie A con i veneti, passa all'Empoli con il quale raggiunge l'obiettivo della salvezza nel campionato 2022/2023.
Hellas Verona FC rivolge a mister Paolo Zanetti, e a tutti i componenti del suo staff, un caloroso benvenuto e gli augura buon lavoro.
FONTE: HellasVerona.it
PRIMA DI VERONA + - =
Risolto il contratto con Paolo Zanetti
12 Giugno 2024 - 5:16 -- NEWS
Empoli Football Club comunica di aver trovato l’accordo per la risoluzione del contratto con l’allenatore Paolo Zanetti e con i membri del suo staff.
Al tecnico e al suo staff il ringraziamento per il lavoro svolto e l’augurio delle migliori fortune per il futuro sportivo e professionale.
FONTE: EmpoliFC.com
HELLAS VERONA di G.Vig., 12/06/2024 15:06
Zanetti-Verona: ecco perché l'allenatore non ha ancora firmato
Zanetti sarà il prossimo allenatore del Verona, su questo non ci sono dubbi. Nè sorprese. Sarà lui a sedersi sulla panchina gialloblù nella prossima stagione e a sostituire Marco Baroni che nel frattempo è diventato il tecnico della Lazio.
Perché allora la società scaligera non dà l'annuncio ufficiale? Perché Paolo Zanetti è ancora legato all'Empoli e prima di firmare per il Verona è necessario che trovi un accordo con i toscani. C'è stato già un incontro tra il procuratore dell'allenatore Andrea D'Amico e la dirigenza dell'Empoli, che tra l'altro è alle prese con il problema della riconferma di Davide Nicola e il cambio di direttore sportivo (via Accardi, arriva Gemmi, in passato braccio destro proprio di Sogliano a Verona). Questo ha rallentato la trattativa che dovrebbe concludersi sicuramente entro questa settimana. Ma intanto Zanetti ha iniziato a lavorare a Verona, ha visitato gli impianti di Castelnuovo del Garda e continua a confrontarsi con il ds sportivo Sogliano con cui ha evidentemente iniziato a parlare di mercato.
Zanetti firmerà un contratto di un anno, con rinnovo automatico in caso di salvezza. Per lui sono previsti bonus e incentivi.
FONTE: TGGialloBlu.Telenuovo.it
PRIMO PIANO
Hellas Verona : Zanetti, trattativa in chiusura: i dettagli
10/06 ALLE 17:00
di REDAZIONE TUTTOHELLASVERONA.IT
per Tuttohellasverona.it
fonte Sky Sport
© foto di www.imagephotoagency.it
Come conferma Sky la trattativa per Paolo Zanetti è in chiusura. Il tecnico firmerà con il club gialloblù un contratto fino al 30 giugno 2025 con opzione di rinnovo in caso di salvezza. L' ufficialità è attesa entro le prossime 24 ore.
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
Sky: “Il Verona ha scelto Zanetti, si lavora su un contratto biennale”
L'ex allenatore è il prescelto per la panchina gialloblù: la situazione
di Andrea Molinari
7 Giugno 2024 08:30
Paolo Zanetti sembra sempre più destinato a sostituire Marco Baroni sulla panchina del Verona. Per l’ingaggio dell’ex tecnico dell’Empoli, infatti, mancherebbe solo qualche dettaglio come riportato da Sky Sport.
Le parti stanno lavorando a un contratto biennale, ma al momento Zanetti ha ancora un contratto di due anni con l’Empoli e per arrivare a Verona dovrebbe prima risolvere con il club di Corsi.
FONTE: CalcioHellas.it
SERIE A
Hellas Verona, sciolte le ultime riserve: il nuovo allenatore sarà Paolo Zanetti
06/06 ALLE 19:37
di SIMONE BERNABEI @SIMO_BERNA
fonte Marco Conterio
Trovano forti conferme le indiscrezioni di mattinata che davano l'Hellas Verona vicinissimo all'accordo per il tecnico che dovrà raccogliere l'eredità lasciata da Marco Baroni, allenatore artefice di una grande salvezza nell'ultima stagione.
Secondo le ultime raccolte da TMW, infatti, la società scaligera ha sciolto le ultime riserve e deciso di puntare forte su Paolo Zanetti per la panchina del prossimo anno. Il tecnico, legato contrattualmente ancora all'Empoli che però lo libererà senza particolari problemi, nelle scorse settimane era stato in trattativa anche col Palermo ed era stato sondato da Udinese e Monza.
Ora la nuova occasione al Bentegodi, con l'Hellas che nelle prossime ore definirà gli ultimi dettagli contrattuali per poi annunciarlo come tecnico per la prossima stagione.
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
Zanetti, domenica può liberarsi con l’Empoli. Donati ci spera ancora
Le ultime sulla panchina gialloblù con Zanetti favorito su Donati
di Mattia Zupo
6 Giugno 2024 09:47
Come riportato da L’Arena, Paolo Zanetti si sta liberando dal contratto con l’Empoli ma prima dovrà avere il definitivo ok da parte del Verona. Un interessamento modesto del Palermo e del Venezia, avrebbero intorbidito le acque. Ci spera Massimo Donati, che in queste ore è rimasto più indietro rispetto all’ex allenatore dell’Empoli. Cellulare staccato per Sean Sogliano. Nuovo incontro oggi tra il dirigente e il presidente Maurizio Setti per decidere chi siederà sulla panchina gialloblù. Le percentuali non cambiano e gli accordi ci sarebbero già. Zanetti in pole con Donati come alternativa.
Forse è davvero questione di qualche giorno. Dipende molto anche dalle altre squadre e dai movimenti che si verificheranno. Una cosa è certa: Paolo Zanetti non vede l’ora di tornare in campo. Combattente con idee chiare, l’ex mister di Empoli e Venezia avrebbe dato la sua disponibilità prima di altri club all’Hellas. «Mi ribolle il sangue» avrebbe detto ad un amico. Verona rimane per i tifosi e per la società che comunque ti lascia lavorare una di quelle panchine di grande rilievo. Sarebbe bello avere pure qualche soldino in più di spendere in sede di mercato. Zanetti dovrebbe chiudere il proprio rapporto entro domenica con l’Empoli, tra l’altro l’addio del ds Accardi ha complicato le cose. lunedì potrebbe essere il giorno dell’annuncio. Zanetti avrebbe il profilo ideale per l’Hellas e non solo perché parla in veneto. Lui o Donati, il dado è tratto.
FONTE: CalcioHellas.it
NEWS
Nuovo allenatore Hellas Verona: sondaggio TuttohellasVerona, il 37% vuole Donati
05/06 ALLE 14:00
di REDAZIONE TUTTOHELLASVERONA.IT
per Tuttohellasverona.it
Secondo un sondaggio promosso dalla nostra redazione, il 37% dei lettori vorrebbe sulla panchina gialloblù al posto di Marco Baroni l'ex centrocampista gialloblù Massimo Donati. Circa il 12% vuole, invece, Paolo Zanetti, che al momento secondo le voci sembrerebbe in leggero vantaggio nelle prefenze di Sean Sogliano. C'è anche un 13% che vorrebbe l'altro ex gialloblù Pippo Inzaghi, veccio pallino del presidente Setti, che nelle ultime ore si è avvicinato al Pisa, che cerca un sostituto di Roberto Aquilani.
SERIE A
Hellas Verona, scelto Zanetti per la panchina: domani o venerdì l'annuncio ufficiale
05/06 ALLE 12:08
di SIMONE LORINI @SIMO_LOR
© foto di www.imagephotoagency.it
L'Hellas Verona ha scelto Paolo Zanetti come prossimo allenatore: sarà lui a raccogliere l'eredità di Baroni, come anticipato in questi giorni da TMW. Sogliano lo ha seguito spesso fin dai tempi che giocava a calcio e poi poco più che trentenne ha iniziato a fare il tecnico. È partito dalla Reggiana, prima di approdare come detto al Sud Tirol dove ha vinto la panchina della Serie C. Grande motivatore e organizzatore del gioco, Zanetti ha bisogno ora di una società che sappia sostenerlo nei momenti delicati, cose che non gli capitò nè a Venezia, nè ad Empoli.
In più c’è la questione economica, non di seconda importanza. Zanetti in Toscana percepiva un ingaggio di 600mila euro netti, lo stesso che andrà ad incassare a Verona. La formula potrebbe essere un biennale ma si sa, i contratti sono fatti per essere stracciati. Domani o entro venerdì l’annuncio ufficiale, scrive oggi L'Arena.
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
HELLAS VERONA di G.Vig., 04/06/2024 16:17
PANCHINA VERONA | Zanetti adesso è in pole position. La situazione
Paolo Zanetti sale nettamente in pole position per la panchina del Verona. Negli ultimi giorni il ds Sogliano ha intensificato i contatti con la rosa dei pretendenti. E Zanetti ha “scalato” velocemente le posizioni. Mai preso in considerazione realmente Dionisi, Sogliano ha pensato a Pippo Inzaghi, non scartando l'idea di assumere Massimo Donati. Paolo Vanoli, che era un'ipotesi, è invece ormai d'accordo con il Torino dove sostituirà Juric.
Zanetti viene ritenuto perfetto per il Verona. Giovane, rampante ha alle spalle due esoneri (Venezia ed Empoli) e una salvezza tranquilla (Empoli). Ha rabbia, capacità di lavorare sul campo e voglia di rivalsa. Soprattutto ritiene Verona un punto d'arrivo della sua carriera, una grande opportunità.
FONTE: TGGialloBlu.Telenuovo.it
Esclusiva Si Verona, Paolo Zanetti vicino al Verona
03/06/2024 - 23:10 di Carlo Pozzoli
Secondo quanto riportato in esclusiva dal nostro Michele Criscitiello, non dovrebbe essere il Palermo la prossima casa di Paolo Zanetti. Il tecnico ex Venezia ed Empoli infatti potrebbe già firmare domani con l’Hellas Verona.
FONTE: SportItalia.it
Toto allenatore, per il Verona spunta anche Zanetti
Nome nuovo per la panchina dell'Hellas: ecco anche l'Empoli
di Giovanni Vit
3 Giugno 2024 08:45
Paolo Vanoli sembra allontanarsi dal Verona: come infatti riportato da L’Arena, Setti avrebbe preventivato una spesa massima annuale di settecentomila euro per l’allenatore, cifra che verosimilmente il tecnico del Venezia (fresco di promozione) riterrebbe inadeguata.
A caccia di alternative, Sogliano potrebbe dunque puntare su Paolo Zanetti, tecnico a caccia di riscatto dopo l’esperienza con l’Empoli. Attesi dunque sviluppi a riguardo, con il d.s. gialloblù che potrebbe incontrare il classe ’82 già in questi giorni.
FONTE: CalcioHellas.it
PRIMO PIANO
Palermo, Paolo Zanetti a un passo dalla panchina
di Marco Gullà - 01 Giu 2024
Il Palermo ha ormai scelto il suo nuovo allenatore: a meno di clamorosi colpi di scena dovrebbe essere Paolo Zanetti.
I contatti infatti tra l’allenatore ex Empoli e il City Group sono diventati sempre più fitti negli ultimi giorni: zanetti, che ha un contratto con l’Empoli fino al 2026 che però potrebbe essere rescisso a stretto giro, spinge per insediarsi sulla panchina rosanero e l’affare dovrebbe chiudersi a prescindere da quello che sarà il nuovo direttore sportivo [...]
FONTE: Sicilia.LIdentita..it
Il Pisa pensa a Paolo Zanetti?
Di Tommaso Chelli - 29 Marzo 2024
Alcune squadre stanno già pensando a come programmare la prossima stagione e tra queste ci sarebbe il Pisa in Serie B che a giugno potrebbe perdere il proprio allenatore Alberto Aquilani, attratto da altri lidi in categoria superiore. Secondo alcuni siti specializzati, la società neroazzurra non vuole farsi trovare impreparata e avrebbe messo nel mirino l’ex tecnico azzurro, Paolo Zanetti. Per l’allenatore di Valdagno potrebbe essere una buona opportunità ripartire dalla B in una piazza ambiziosa come quella pisana.
In questa stagione Zanetti è stato esonerato a settembre dopo la pesante sconfitta con la Roma rimpiazzato da Andreazzoli ed è sotto contratto con la società azzurra fino al 2025, quindi è necessario prima un accordo con l’Empoli per liberarsi e accettare qualsiasi altra proposta.
FONTE: PianetaEmpoli.it
Comunicato ufficiale
18 Settembre 2023 - 1:15 -- TOP NEWS
Empoli Football Club rende noto di aver sollevato dall’incarico di responsabile tecnico della Prima Squadra Paolo Zanetti ed i suoi collaboratori Alberto Bertolini, Nicola Beati e Fabio Trentin.
A mister Zanetti, protagonista della cavalcata che nella stagione passata ci ha condotto alla salvezza, vanno i più sentiti e sinceri ringraziamenti per il lavoro svolto in questi mesi. Al contempo Empoli Football Club augura al tecnico ed ai suoi collaboratori le migliori fortune per il futuro sportivo e professionale.
Comunicato ufficiale
21 Giugno 2023 - 2:30 -- TOP NEWS
Empoli Football Club è lieta di annunciare che Paolo Zanetti sarà ancora alla guida della prima squadra azzurra. Il contratto del tecnico scadrà nel giugno del 2025, con opzione di rinnovo per un’ulteriore stagione.
“Mister Zanetti sarà ancora il nostro allenatore – ha dichiarato il presidente azzurro Fabrizio Corsi -. La volontà è sempre stata quella di proseguire insieme visto il grandissimo lavoro svolto e da lì ripartire. Abbiamo programmato la nuova stagione e definito le strategie per affrontare un campionato che sarà ancor più difficile di quelli passati. Da parte di Paolo ho visto grande entusiasmo nel voler continuare con l’Empoli e di confermarsi alla guida della nostra squadra; insieme siamo pronti per questa stagione, con l’obiettivo di portare a casa una nuova, storica, salvezza”.
“La conferma di Zanetti – ha aggiunto il Direttore Sportivo Pietro Accardi – è stata fortemente voluta da tutta la società. Ho visto in lui lo stesso entusiasmo e la stessa voglia della prima volta, di ripetere il campionato passato con la consapevolezza delle difficoltà che potrebbero presentarsi ma anche tantissima convinzione nei nostri mezzi. Abbiamo un appuntamento con la storia e sono convinto che Zanetti sia la persona giusta per guidare la squadra verso l’obiettivo”.
“Ringrazio la Famiglia Corsi e il Direttore Accardi per l’ennesima dimostrazione di fiducia nei miei confronti – ha detto mister Paolo Zanetti -. Com’è normale che sia, ci siamo confrontati per programmare la nuova stagione e nel farlo ho trovato grande unità d’intenti tra le parti, voglia di fare bene e di proseguire il lavoro iniziato un anno fa. Sappiamo quanto sia difficile il campionato di Serie A ma allo stesso tempo è altamente stimolante provare a confermarsi. Abbiamo ben chiaro il nostro obiettivo, vogliamo provare a fare un’impresa mai riuscita all’Empoli, sono fortemente motivato e darò tutto per raggiungere la terza salvezza consecutiva e regalare nuove gioie ai nostri tifosi”.
FONTE: EmpoliFC.it
EMPOLI SALVO MATEMATICAMENTE !!!!! E’ ANCORA SERIE A !!!!
Di Redazione PianetaEmpoli - 15 Maggio 2023
QUESTA SERA E’ UNA GRAN SERA, SIAM RIMASTI IN SERIE A !!!!!!
Adesso è davvero fatta, senza se e senza ma, e soprattutto senza dover aspettare nessun altro verdetto. Obiettivo centrato sul campo ed unicamente per merito nostro visto che tra venerdì e sabato erano arrivati risultati che hanno dato importanza alla nostra partita. Grazie al risultato maturato questa sera a Marassi, con il pari per 1-1, l’Empoli raggiunge quota 39 e non potrà essere superato dalle tre squadre che stanno in fondo. Tutto questo si traduce nell’aritmetica salvezza e, con tre giornate di anticipo, si può festeggiare la permanenza nella massima categoria.
Gli ultimi due successi interni con Bologna e Salernitana sono stati l’ultima zampata, quella arrivata in coda ad un non semplice girone di ritorno, ma due successi che hanno vidimato quanto di straordinario fatto nel girone di andata. Stasera la ciliegina. Seconda salvezza consecutiva ed il prossimo anno, per la terza volta, disputeremo la terza A di fila a caccia di quella quarta che non siamo mai riusciti a disputare. Quella 2023-24 sarà la sedicesima partecipazione al massimo campionato, andando a raggiungere Ascoli e Padova nella classifica all time. Un traguardo davvero incredibile solo a pensarlo qualche anno fa.
Una stagione che analizzeremo poi nel dettaglio al suo termine ma giusto spendere già un grande ringraziamento a mister Zanetti per il grande lavoro fatto, cosi come al direttore sportivo Accardi che ha saputo anche quest’anno allestire una rosa all’altezza della sfida. Un applauso a tutti i tifosi che ci sono sempre stati e che non hanno mai fatto mancare il loro affetto, soprattutto nei momenti più difficili. Siamo salvi, lo possiamo urlare al cielo !!!!
FONTE: PianetaEmpoli.it
Paolo Zanetti è il nuovo allenatore dell’Empoli
6 Giugno 2022 - 6:00 -- TOP NEWS
Empoli Football Club comunica di aver affidato la guida tecnica della prima squadra a Paolo Zanetti. Il tecnico ha firmato un contratto biennale con opzione di rinnovo per un’ulteriore stagione.
Paolo Zanetti è nato a Valdagno il 16 dicembre 1982. Da calciatore ha vestito la maglia dell’Empoli dal 2003 al 2006, giocando 57 gare con 2 reti e conquistando una promozione in A. Terminata la carriera da calciatore, nel novembre del 2014 entra a far parte dello staff tecnico della Reggiana nel ruolo di collaboratore tecnico per guidare poi la Beretti della formazione emiliana. Nell’estate del 2017 firma con il Südtirol, dove resta due anni conquistando in entrambi i casi i playoff. Allena quindi l’Ascoli, per poi, nell’agosto del 2020, firmare con il Venezia: al primo anno con i lagunari conquista la promozione in A, esordendo lo scorso agosto nella massima serie.
FONTE: EmpoliFC.it
NEWS / PRIMA SQUADRA
PAOLO ZANETTI SOLLEVATO DALL’INCARICO
27 APRILE 2022
Venezia FC comunica che Paolo Zanetti è stato sollevato dal suo incarico di allenatore della Prima Squadra.
La Società desidera ringraziare il tecnico per aver scritto una magnifica pagina della storia arancioneroverde con la promozione in Serie A dello scorso anno.
Con mister Zanetti sono stati sollevati dall’incarico anche l’allenatore in seconda Alberto Bertolini, l’assistente Nicola Beati e il preparatore Fabio Trentin, a cui vanno i ringraziamenti della Società per la collaborazione in queste due stagioni.
Queste le parole del Presidente Duncan Niederauer:
“Come abbiamo detto nei giorni scorsi, tutti condividiamo il merito dei successi della scorsa stagione, e tutti dobbiamo assumerci la responsabilità dei fallimenti di questa stagione.
È anche chiaro che dobbiamo fare del nostro meglio per lottare con tutti i nostri mezzi fino alla fine della stagione, e fare tutto ciò che pensiamo sia necessario per realizzare questo miracolo. I nostri fan non meritano nulla di meno.
Partendo da queste considerazioni, abbiamo chiesto a Paolo Zanetti e al suo staff di fare un passo indietro per il resto della stagione. Abbiamo passato momenti belli e brutti insieme, e abbiamo costruito un buon rapporto. Questi avvicendamenti sono normali nel mondo del calcio.
Per le restanti cinque partite, abbiamo chiesto ad Andrea Soncin di guidare la squadra. Andrea conosce molto bene la società e i giocatori, e secondo noi ha fatto un ottimo lavoro con la Primavera in questa stagione.
Andrea è consapevole che si tratta di una soluzione temporanea, fino alla conclusione della stagione.
Capisce anche che stiamo chiedendo a lui e ai giocatori di provare a fare un miracolo. Non abbiamo nulla da perdere e impareremo molto sulla nostra squadra dal modo in cui finiremo la stagione.
Con questo cambiamento, ora tocca ai giocatori dimostrare che sono pronti a fare la loro parte. La responsabilità del nostro rendimento in questa stagione è anche loro, e come ci comportiamo da ora fino alla fine della stagione dipende interamente da loro. Niente alibi. Niente scuse.“
FONTE: VeneziaFC.it
Le cause della crisi del Venezia
Numero Diez
25/04/2022
É il 7 novembre 2021, si gioca la dodicesima giornata di campionato. Allo stadio Penzo il Venezia ospita una strafavorita Roma. Lo scontro però è tutt’altro che a senso unico e i lagunari riescono a strappare i 3 punti con un 3-2 in rimonta. Da quel momento in poi gli arancioneroverdi non sono più riusciti a vincere una sola partita fra le mura amiche. Una crisi che, a quattro giornate dalla fine, sembra ormai aver compromesso la stagione del Venezia.
Dopo il match contro i giallorossi il Venezia occupa la quindicesima posizione in classifica con 12 punti. Dopo questo entusiasmante inizio di stagione, i ragazzi di mister Zanetti continueranno con altre buone prestazioni che permetteranno alla squadra di piazzarsi fuori dalla zona retrocessione a metà campionato.
Il club sembra aver azzeccato la scelta di puntare sul blocco della promozione dell’anno precedente, andando a spendere solo per l’acquisto di molti giovani, su tutti Gianluca Busio, pagato 6 milioni e, soprattuto, per il miglioramento del centro tecnico e delle infrastrutture. Dando un chiaro segnale di progettualità a lungo termine da parte del club.
Per quanto riguarda il lato tecnico Zanetti insiste sulle idee di gioco che hanno permesso la promozione in Serie A dei veneti. Il modulo è il 4-3-3 o il 4-3-2-1. La Costruzione della manovra parte dal basso, anche grazie all’acquisto di Romero fra i pali, abilissimo anche con i piedi. Le azioni di gioco sono ragionate e sono continui i dialoghi fra i tre attaccanti con Aramu, vero leader tecnico della squadra, ben coadiuvato dalla freccia Okereke, dal funambolico Johnsen e dalla fisicità di Henry. In mediana Busio, nonostante l’età, sembra giocare in Serie A da anni. La linea di pressing è alta, anche se, quando il caso lo richiede, la squadra può arretrare il proprio baricentro.
Grazie a questa organizzazione il Venezia chiude il girone di andata con 4 vittorie e 5 pareggi e con un vantaggio di 6 punti sulla zona retrocessione.
La situazione rispetto alla prima parte di stagione è ora completamente cambiata. Quella contro la Roma è infatti l’ultima vittoria casalinga del Venezia in campionato. Dopo la sconfitta con l’Atalanta di questa giornata sono ben 8 le partite senza punti per i lagunari, evento che non si registrava dal dopoguerra. Una sola è la vittoria in campionato nel 2022, a febbraio contro il Torino, e sono solo 5 i punti conquistati dall’inizio del girone di ritorno. Da aggiungersi inoltre il buon momento di forma di Salernitana, Genoa e Cagliari, che rosicano punti su punti per la lotta salvezza, declassando inevitabilmente il Venezia all’attuale ultimo post0 in classifica.
Il problema è nell’involuzione del gioco della squadra di Zanetti. L’entusiasmo di inizio stagione sembra completamente esaurito. I giocatori sembrano correre a vuoto e le azioni offensive portano a pochi tiri nello specchio degli avversari. Aramu e Busio sembrano aver smarrito il tocco magico di inizio stagione e l’attacco regge tutto sulle spalle di Henry. In generale l’ambiente sembra poco sereno, come dimostra la sfuriata di Zanetti ad Henry nel match contro la Sampdoria.
Il Venezia ha inoltre fatto la scelta di optare per calciatori giovani e con pochissima esperienza in Serie A. Alla lunga questo fattore, forse troppo sottovalutato dalla dirigenza, è risultato essere determinante. La lotta per la retrocessione è dura per chiunque ed è facile esserne logorati da un punto di vista mentale prima ancora che fisico. Un gruppo di giocatori più preparato a questa lotta avrebbe di certo trovato meno difficoltà.
Il mercato di gennaio poi non ha aiutato il club. Nani, preso dopo essersi svincolato dagli Orlando City, è già da qualche anno sulla via del tramonto. Ullmann e Nsame hanno finora racimolato poche presenze. Forse al posto loro si sarebbe potuto optare per giocatori già pronti ad affrontare il campionato. Altro discorso va fatto per Cuisance, preso per 4 milioni dal Bayern Monaco. Il centrocampista francese per età e doti tecniche è sicuramente un buonissimo prospetto ed è subito entrato far parte dei titolari di Zanetti, ma ovviamente gli va dato tempo per poter essere più incisivo. E nel marasma della lotta salvezza il poter attendere non è di certo un lusso che ti puoi permettere. Inoltre desta qualche perplessità la cessione di Mazzocchi, che ha ben figurato nel girone d’andata, per giunta a una diretta concorrente per la salvezza come la Salernitana.
I tifosi veneti non hanno nascosto il loro malcontento per la situazione e durante il match con l’Atalanta hanno fatto partire dei cori sarcastici inneggiati al ritorno degli arancioneroverdi in Serie B, con critiche anche alla dirigenza. La situazione è quindi rovente in casa dei lagunari, e non aiuta il nuovo rinvio della partita contro la Salernitana, spostata dal 27 aprile al 5 maggio, che profila un vero tour de force per il Venezia, che dall’1 all’8 maggio affronterà in successione Juventus, Salernitana e Bologna, dove, con tutta probabilità, si decideranno le sorti della squadra.
Amareggiato, ma tuttavia ancora combattivo Paolo Zanetti, che dopo la partita con l’Atalanta ha commentato:
“Non possiamo pretendere che la nostra gente sia felice e che ci sostenga a prescindere. Veniamo da un momento difficile lungo. Dobbiamo essere noi a portare i tifosi dalla nostra parte. Abbiamo un calendario non semplice, ma non è impossibile. Alla fine tireremo le somme. Io non mollerò mai fino all’ultimo respiro”
FONTE: Numero-Diez.com
SERIE B
Venezia-Cittadella 1-1: un gol di Bocalon manda la squadra di Zanetti in Serie A
27 mag 2021 - 23:15
a squadra di Venturato gioca una gara generosa nel tentativo di ribaltare lo 0-1 dell’andata. Il Cittadella sblocca il match al 26’ con Proia e sul finire di primo tempo ha anche il vantaggio di un uomo per il doppio giallo a Mazzocchi. Nella ripresa, il Venezia si difende con grande compattezza e sacrificio e al 93' trova il pari con Bocalon che regala la Serie A alla squadra di Zanetti
SERIE B
Cittadella-Venezia 0-1: Di Mariano decide l'andata della finale playoff di Serie B
23 mag 2021 - 23:33
Nella finale d'andata dei playoff di Serie B, prezioso successo del Venezia che espugna il Tombolato di Cittadella 1-0 grazie al gol di Di Mariano al 50'. Una vittoria che sbilancia le chance di promozione in favore degli arancio-nero-verdi. Il match di ritorno è in programma giovedì 27 maggio
SERIE B
Lecce-Venezia 1-1, gol di Aramu e Pettinari: veneti in finale playoff
20 mag 2021 - 17:45
Al “Via del Mare” il Lecce, battuto all’andata, non riesce ad andare oltre il pareggio, con Mancosu che sbaglia il rigore della possibile vittoria a 10' dalla fine. Aramu porta avanti il Venezia su rigore nel recupero del primo tempo, nella ripresa pareggia Pettinari, poi l'errore di Mancosu. Il Venezia vola in finale playoff dove attende la vincente tra Monza e Cittadella per decretare la terza promossa in Serie A
FONTE: Sport.Sky.it
Venezia FC comunica che Paolo Zanetti è il nuovo tecnico arancioneroverde.
L’allenatore classe 1982, originario di Valdagno, ha sottoscritto con il club un contratto biennale fino al 30 giugno 2022.
Zanetti inizia la sua carriera da allenatore nel 2014 entrando nello staff tecnico della Reggiana, nel 2017 si lega al Sudtirol con cui per due anni consecutivi raggiunge i play-off, vincendo inoltre nel 2018 la Panchina d’Oro di Serie C. Nel 2019 diventa l’allenatore dell’Ascoli fino a quando gli subentra Abascal che eredita una squadra a 3 punti dalla zona play-off.
Zanetti verrà presentato lunedì 17 agosto alle ore 15,30 presso la sede della società lagunare in Viale Ancona 43 a Mestre.
FONTE: VeneziaFC.it
Comunicato: esonero per Paolo Zanetti.
27 January 2020
L'Ascoli Calcio 1898 FC S.p.A. comunica di aver sollevato dall'incarico di responsabile tecnico della prima squadra il Sig. Paolo Zanetti.
Il Club bianconero, nel ringraziare Mister Zanetti per la serietà, la professionalità, l'impegno e la dedizione sempre profusi per la causa bianconera, gli augura le migliori fortune.
L'Ascoli Calcio comunica di aver affidato temporaneamente la panchina al tecnico della Primavera Guillermo Abascal in attesa della nomina del nuovo Allenatore.
Paolo Zanetti guiderà l’Ascoli per le prossime due stagioni.
07 June 2019
L'Ascoli Calcio 1898 FC S.p.A. comunica che dal prossimo primo luglio il Signor Paolo Zanetti sarà responsabile tecnico della prima squadra per le stagioni sportive 2019/20 e 2020/21.
Per il neo allenatore, nato a Valdagno il 16 dicembre 1982, si tratta di un ritorno ad Ascoli Piceno, avendo vestito la maglia bianconera da calciatore nel campionato di Serie A 2006/07. Zanetti negli ultimi due anni si è distinto sulla panchina del Sud Tirol in Serie C, squadra con la quale ha ottenuto il prestigioso riconoscimento della Panchina d'oro di categoria per aver condotto nel primo anno gli altoatesini al secondo posto in campionato e alla semifinale playoff. Nella stagione 2018/19 ha chiuso al sesto posto accedendo nuovamente ai playoff.
Il Club bianconero rivolge un caloroso benvenuto a Mister Zanetti con l'auspicio di poter condividere traguardi ambiziosi e prestigiosi.
FONTE: AscoliCalcio1898.it
Ufficiale: Paolo Zanetti è il nuovo allenatore del Sudtirol
06.07.2017 | 16:26
Sarà Paolo Zanetti il nuovo allenatore del Sudtirol. Lo rende noto lo stesso club biancorosso che, attraverso i propri canali di comunicazione, ha ufficializzato l’accordo fino al 30 giugno 2018 con il tecnico 35enne. Questa la nota ufficiale: “F.C. Südtirol comunica che il nuovo responsabile tecnico nonché allenatore della prima squadra è il Sig. Paolo Zanetti, che si è legato al Club biancorosso con un contratto annuale, cioè sino al 30 giugno 2018”.
Foto: sito ufficiale Sudtirol
FONTE: AlfredoPedulla.com
UFFICIALE
Reggiana, Zanetti entra nello staff tecnico
MARTEDÌ 18 NOVEMBRE 2014, 18:082014
di TOMMASO MASCHIO
La Reggiana ha comunicato attraverso il proprio sito ufficiale che il centrocampista Paolo Zanetti entra a far parte dello staff tecnico della prima squadra e sarà collaboratore dell'allenatore Colombo. Questo il comunicato del club: "A.C. Reggiana 1919 S.p.A. comunica che da oggi, martedì 18 novembre 2014, Paolo Zanetti è entrato a far parte dello Staff della prima squadra granata, assumendo il ruolo di collaboratore tecnico di Prima Squadra. A.C. Reggiana augura a Paolo un brillante futuro in questa sua nuova avventura professionale".
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
NOTIZIE UFFICIALI
UFFICIALE: Reggiana, Zanetti prolunga fino al 2015
26.08.2013 18:09 di Valeria DEBBIA
La Reggiana ha raggiunto l'accordo per il prolungamento fino al 30 giugno 2015 del contratto economico del centrocampista Paolo Zanetti (classe 1982). Il giocatore si è reso disponibile ad una significativa riduzione del proprio ingaggio.
FONTE: TuttoLegaPro.com
LA SQUADRA
Zanetti si è strappato, stagione finita
Alessi potrà essere recuperato per la prossima partita col Pavia
17 aprile 2013 1 MINUTI DI LETTURA
REGGIO. La Reggiana ha ripreso ieri gli allenamenti. Erano presenti anche gli infortunati Giuseppe Alessi e Paolo Zanetti, pur ovviamente senza allenarsi. I due si sono sottoposti all'ecografia prevista: nel caso di Zanetti è stato riscontrato uno strappo all'adduttore della gamba sinistra, nel caso di Alessi invece [...] Per Paolo Zanetti, invece, si può dire che la stagione regolare si è conclusa in anticipo. Si tratterà di capire se eventualmente potrà essere recuperato per le due partite dei play out anche se dopo un periodo di riposo il centrocampista dovrà riprendere la preparazione.
FONTE: GazzettaDiReggio.it
EX GRANATA
UFFICIALE: Paolo Zanetti alla Reggiana
MERCOLEDÌ 23 GENNAIO 2013, 20:14
di CLAUDIO COLLA
per Torinogranata.it
fonte www.reggianacalcio.it
© foto di Federico Gaetano
Al Torino tra il 2007/08 e la prima età del 2009/10, e ancora nel 2010/11, il 30enne mediano Paolo Zanetti è ora un giocatore della Reggiana. Per l'atleta del vicentino nuova esperienza in Prima Divisione, dopo la militanza tra le file del Sorrento.
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
Pagellone finale 35 biancorossi sotto i raggi X
Sufficienze e insufficienze: le valutazioni dei giocatori e dei quattro allenatori
di Paolo Franzò
03 giugno 2012
[...]
5 ZANETTI. Una delle maggiori delusioni della stagione. Giunto dal Torino con grandi aspettative e invece, finisce per deludere tutto e tutti sino all'inevitabile cessione di gennaio al Sorrento [...]
FONTE: IlTirreno.it
UFFICIALE
Sorrento, colpo Paolo Zanetti
MARTEDÌ 31 GENNAIO 2012, 20:402012
di STEFANO SICA
Con Maritato, il Sorrento ufficializza anche l'acquisto di Paolo Zanetti (29), centrocampista proveniente dal Grosseto a titolo definitivo. Per l'ex atleta di Vicenza, Empoli, Ascoli, Atalanta e Torino, contratto fino a giugno del 2013.
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
Il solito disastroso Grifone
Asfaltato anche dalla Juve Stabia, per Giannini in casa solo ko
27 novembre 2011
GROSSETO. Signori, la crisi è servita. Chiamatela maledizione dello Zecchini, chiamatela sfortuna di Giannini, chiamatela come volete. Ma il Grosseto surclassato anche dalla Juve Stabia, al terzo ko di fila in casa, ormai riesce solamente a confezionare catastrofi [...] La sostituzione di Zanetti scatena risentimenti tra alcuni sostenitori del Grifone (che la giudicano tardiva) e il giocatore, che risponde alla tribuna mentre sugli spalti si solleva un mezzo parapiglia subito sedato [...]
(p.s.)
Le scuse di Zanetti. In serata Paolo Zanetti ha fatto recapitare una dichiarazione: «Sono consapevole di non essermi comportato da professionista in quanto gli spettatori pagano il biglietto per assistere alla partita e hanno il diritto di criticare. Nonostante fossi stato insultato da una frangia di tifosi ho sbagliato a lasciarmi andare ad un simile comportamento e mi rendo conto di aver agito in modo troppo istintivo e con scarsa lucidità, anche per via della tensione causata dallo svantaggio della mia squadra. Non ho alcuna giustificazione e voglio chiedere scusa a tutto il pubblico presente oggi allo stadio».
FONTE: IlTirreno.it
UFFICIALE
Grosseto, arriva Paolo Zanetti
MARTEDÌ 9 AGOSTO 2011, 21:582011
di CLAUDIO COLLA
fonte www.usgrosseto1912.it
Come ampiamente preannunciato per mezzo delle esclusive di TuttoMercatoWeb, il mediano Paolo Zanetti (28), dopo la rescissione di contratto dal Torino, si è accasato tra le file del Grosseto. Seguito in precedenza dal Modena e rifiutato dal Cesena, l'ex-Vicenza, Empoli e Ascoli ha firmato un contratto annuale per i biancorossi toscani.
UFFICIALE
Zanetti all'Atalanta
MARTEDÌ 19 GENNAIO 2010, 18:49
di ANDREA LOLLI
Con una nota sul proprio sito ufficiale, l'Atalanta ha comunicato l'ingaggio del centrocampista Paolo Zanetti (27). Il giocatore arriva in prestito fino al termine della stagione dal Torino.
UFFICIALE: Torino, riscattato Zanetti dall'Ascoli
GIOVEDÌ 31 GENNAIO 2008, 15:092008
di DANIELE FELICETTI
Ascoli e Torino hanno raggiunto poco fa l'accordo per risolvere anticipatamente la comproprietà di Paolo Zanetti in favore della società granata. Lo hanno comunicato i due club attraverso i rispettivi siti ufficiali. Ora Zanetti è un giocatore di proprietà del Torino al 100%.
UFFICIALE: Bjelanovic e Zanetti al Torino
GIOVEDÌ 21 GIUGNO 2007, 14:22
di CHRISTIAN SEU
fonte Comunicato Torino FC
Il Torino Football Club S.p.A. è lieto di comunicare di aver acquisito a titolo definitivo con diritto di partecipazione dall'Ascoli Calcio 1898 S.p.A. il diritto alle prestazioni sportive dei calciatori Sasa Bjelanovic e Paolo Zanetti.
UFFICIALE: Zanetti, Boudianski e Soncin all'Ascoli
MERCOLEDÌ 20 GIUGNO 2007, 22:12
di GIUSEPPE DI NAPOLI
La società marchigiana ha risolto in proprio favore le comproprietà di Paolo Zanetti con l'Empoli, di Boudianski con la Juventus. Riscattato invece dall'Atalanta Soncin che presumibilmente guideràl'attacco dei bianconeri la prossima stagione. Sorprende, invece, che la Juventus non abbia creeduto nel forte e promettente centrocampista ucraino Boudianski, reduce da un'ottima stagione.
Ascoli, Zanetti: "Mi piacerebbe restare"
MERCOLEDÌ 23 MAGGIO 2007, 18:40
di CHRISTIAN SEU
Paolo Zanetti (24) è una delle poche note positive della stagione dell'Ascoli. Il centrocampista ex Vicenza cerca di far luce sul proprio futuro: "Il rinnovo del contratto lo discuteremo dopo l'ultima partita, attualmente posso dire di stare bene in questo gruppo. Il fatto essere di capitano mi inorgoglisce, ci tengo a questa maglia e spero di rimanere qua".
UFFICIALE: Zanetti all'Ascoli
VENERDÌ 7 LUGLIO 2006, 09:14
di CHRISTIAN SEU
L'Empoli ha comunicato di aver perfezionato nella serata di ieri il trasferimento di Paolo Zanetti all'Ascoli. In cambio, i marchigiani girano a titolo definitivo agli azzurri Vittorio Tosto, arrivato in Toscana lo scorso gennaio. Attraverso il proprio sito ufficiale inoltre, la società del presidente Corsi rende noto che Agnorelli, Bertoncini e Caponi sono stati ceduti al Prato, Rebecca al Venezia e Gamma alla Spal.
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
Il Bentegodi accende Zanetti «Per me sarà come un derby»
EMPOLI.Per lui sarà come vivere un derby. O quasi. Di sicuro Paolo Zanetti attende con grande interesse la sfida di Verona ed è lui stesso a confermarlo. «Quella di sabato sarà una partita particolare: sono vicentino, cresciuto calcisticamente nel vivaio del Vicenza, vivrò la gara contro il Verona - spiega il centrocampista come il più atteso dei derby».
Un motivo in più per fare bene. «Il fatto di sentire la partita in maniera speciale è senz'altro uno stimolo - continua Zanetti - uno stimolo a fare bene il mio dovere e a cercare la vittoria. Il campionato di serie B è lungo, pieno di insidie: contro l'Ascoli siamo stati in grado di fare vedere buone cose, di rimontare lo svantaggio iniziale fino ad ottenere la prima vittoria della stagione».
Ma il pensiero di Zanetti e dei suoi compagni di squadra ora è già focalizzato sul futuro. «Siamo contenti del nostro debutto - conclude - è stato un ottimo inizio, ora però dovremo essere bravi a ripeterci al Bentegodi e a continuare su questa strada».
16 settembre 2004
E' Paolo Zanetti il rinforzo per il centrocampo
EMPOLI. Il penultimo round milanese è terminato con il miglior colpo piazzato dall'Empoli su questo mercato. Come previsto, infatti, Vitale ieri mattina ha definito l'acquisto di Paolo Zanetti, centrocampista centrale del 1982, prelevandolo in compartecipazione dal Vicenza per una cifra che dovrebbe oscillare tra l'1,5 e i 2 milioni di euro. Il giocatore era nel mirino di molte società. Il Brescia sembrava vicino al suo ingaggio, ad esempio, ma negli ultimi giorni si era mosso con prepotenza anche il Palermo. Bravo Vitale, dunque, a bruciare la concorrenza.
Zanetti, nazionale Under 21, pochi giorni fa aveva creato una specie di caso chiedendo di essere ceduto perché percepiva uno stipendio irrisorio. Ora arriva in azzurro carico di entusiasmo. «La serie A è una vetrina importantissima - ha detto il nuovo centrocampista di Daniele Baldini - ed Empoli la piazza ideale per un giovane come me. Arrivo con umiltà, ma deciso a ritagliarmi uno spazio. Le mie caratteristiche? Non tiro mai indietro la gamba. Ora devo crescere come personalità, per diventare, magari, come il giocatore a cui mi ispiro, Albertini».
Vitale aveva provato ad inserire in questa trattativa una pedina di scambio. Ma il Vicenza non era interessato né a Agostini, né a Bonetto, né a Carparelli. Così ieri mattina il dg ha deciso di stringere e chiudere solo per soldi. Poi ha rapidamente raggiunto l'accordo con Pasqualin, procuratore del giocatore, e ha fatto firmare un quadriennale a Zanetti.
Conclusa questa operazione, Vitale ha nuovamente contattato il Cesena per il difensore Terlizzi. Il prezzo, però, è considerato ancora troppo alto (1 milione di euro per la metà) e l'Empoli ha deciso di lasciar perdere (e il giocatore è stato preso dal Palermo). Anzi, ha cambiato proprio idea e, pur continuando a sondare il mercato, ha deciso di confermare Mirrie Vettori, rientrato dal Prato.
Presa questa decisione (dunque è sfumato anche l'arrivo del baby Girardidalla Salernitana), il team empolese (con Vitale c'erano anche Calistri, Carli e Lodi) ha lasciato Milano. Lunedì, però, ci sarà una nuova tappa al Quark. E la giornata potrebbe rivelarsi interessante. Come riferiamo a parte, infatti, potrebbe sbloccarsi lo scambio Berti- Vannucchicon il Palermo. Ma non solo. Sono attesi, infatti, nuovi contatti con la Juventus per cercare di portare avanti il discorso, abbozzato l'altro ieri, per l'uruguaiano Ruben Olivera. Perduto Kallstrom, infatti, il bianconero e Vannucchi sono cresciuti di quotazione nella lista dei possibili arrivi.
12 luglio 2003
FONTE: IlTirreno.Gelocal.it
Con Perotti in panchina i biancazzurri non trovano la vittoria
Il Chievo di Del Neri a ridosso delle prime posizioni
Allenatore nuovo, Empoli vecchio
Toscani sconfitti, passa il Chievo
EMPOLI - Allenatore nuovo, Empoli vecchio. Almeno nel risultato, ancora negativo, mentre il gioco non dispiace come già succedeva prima [...] Perotti imita il collega, mette dentro Cappellini e Zanetti ma non ottiene lo stesso effetto mentre il Chievo porta a casa tre punti d'oro.
EMPOLI-CHIEVO 0-1
EMPOLI: Bucci; Belleri, Cribari (36'pt Pratali), Lucchini, Cupi; Giampieretti, Grella (22'st Zanetti); Busc�, Di Natale, Carparelli (22'st Cappellini); Rocchi.
In panchina: Cassano, Agostini, Ficini, Gasparetto.
Allenatore: Perotti
CHIEVO: Marchegiani; Moro, Sala, D'Anna, Lanna; Santana (42'st Franceschini), Perrotta, Zanchetta (11'st Morrone), Semioli; Amauri, Cossato (11'st Pellissier). In panchina: Frezzolini, Malagò, Barzagli, Sculli. Allenatore: Del Neri
ARBITRO: Ayroldi di Molfetta
RETI: 15'st Amauri.
NOTE: serata fredda con vento, terreno in buone condizioni, spettatori 8.000 circa. Angoli 4-3 per l'Empoli. Ammoniti Giampieretti, Lucchini, Zanchetta, D'Anna, Moro, Morrone. Recupero: 5'; 2'.
(25 ottobre 2003)
VICENZA - GENOA 1-0
VICENZA: Sterchele, Rivalta, Bordin, Faisca, Tamburini, Zanetti, Cristallini, Marcolini (35' st Fissore), Zanchetta (25' st Semioli), Margiotta (27' st Jeda), Schwoch. In panchina: Avramov, Dal Canto, Bernardini, Veronese.
Allenatore: Mandorlini.
GENOA: Brivio, Malagò, Chini, Cvitanovic, Rossini, Bressan (23' st D'Isanto), Codrea, Boisfer, Carparelli, Gabsi (39' st Mhadhbi), Floccari (33' st Mihalcea). In panchina: Ferro, Arrieta, Scantamburlo, Moscardi. Allenatore: Lavezzini.
ARBITRO: Palmieri
RETE: 35' pt Zanetti.
NOTE: serata fredda, terreno in buone condizioni, spettatori 4.500 circa. Angoli 9-3 per il Vicenza. Espulso al 41' st Boisfer per gioco falloso. Ammoniti: Zanetti, Cristallini, Margiotta, Malagò, Chini, Floccari, Mhadhbi. Recupero: 2' pt e 4' st.
(5 novembre 2002)
I bianconeri travolgono il Vicenza per quattro a zero con tre gol di "Superpippo"
Inzaghi trascina la Juve alla caccia della Roma
TORINO - Tutto troppo facile per la Juventus. La resistenza del Vicenza è minima: in svantaggio dopo soli otto minuti, i ragazzi di Reja vanno all'intervallo con ben tre reti contro e la consapevolezza che, per restare in serie A, ci vorrà altra determinazione [...]
JUVENTUS-VICENZA 4-0
JUVENTUS: Van der Sar, Paramatti, Iuliano, Montero, Pessotto, Tacchinardi, Davids, Zambrotta, Zidane (28' st Brighi), F. Inzaghi, Trezeguet (13' pt Del Piero). Allenatore: Ancelotti.
VICENZA: Sterchele, Cardone(14' st Beghetto), Marco Aurelio (31' pt Comotto), Dicara, Tomas, Dal Canto(24' st Zanetti), Sommese, Firmani, Bernardini, Zauli, Toni. Allenatore: Reja.
ARBITRO: Bertini di Arezzo 6.5.
RETI: 8' pt, 43' pt e 23' st Inzaghi, 23' pt Davids.
NOTE: giornata grigia, terreno in pessime condizioni, spettatori 37.000 mila circa. Ammoniti: Cardone e Firmani. Angoli 1-1. Recupero: 3' e 2'.
(28 gennaio 2001)
Segna Hubner ma Turkylmaz non chiude la gara nella ripresa arriva l'1 a 1 dei veneti
Il Brescia spreca troppo e il Vicenza pareggia
VICENZA - Un pareggio che serve più al Vicenza, ma il Brescia visto al Menti avrebbe meritato probabilmente qualcosa in più [...]
VICENZA-BRESCIA 1-1
VICENZA: Sterchele, Comotto, Marco Aurelio, Di Cara, Rossi (1' st Sommesse), Firmani (1' st Cardone), Longo (10' st Zanetti), Beghetto, Zauli, Toni, Esposito. In panchina: Santarelli, Maggio, Tomic, Jeda Allenatore: Reja.
BRESCIA: Castellazzi, Petruzzi, Calori, Bonera, Diana (30' st Marino sv), E. Filippini, Bisoli, A. Filippini, Bachini, Turkyilmaz (20' st Kozminski), Hubner. In panchina: Aiardi, Galli, Correa, Esposito, Guana. All. Mazzone.
Arbitro: Rodomonti di Teramo
Reti: 4' Hubner, 3' st Zauli
Note: giornata buona, terreno in discrete condizioni. Spettatori: 16 mila circa. Espulsi: 23' st Di Cara per doppia ammonizione. Ammoniti: Di Cara, Bisoli, Beghetto, Kozminski, Bachini, Toni, Marino.
(21 gennaio 2001)
FONTE: Repubblica.it