RECAP & IMPRESSIONI
Il match si mette subito bene per il VERONA che trova il vantaggio con il tocco di punta di SERDAR a fil di palo dopo un buon inserimento, l'EMPOLI subisce il colpo e per un quarto d'ora vacilla sentendo la retrocessione vicina ma pian piano acquista fiducia e alza il baricentro sulle folate di FAZZINI che effettivamente sul finire di primo tempo trova il pari con un tap-in di rapina dopo la respinta di PERILLI sul colpo di testa di ESPOSITO.
Intanto il LECCE è passato incredibilmente in vantaggio all'Olimpico sulla LAZIO mentre i PARMA è sotto di due all'Atleti Azzurri d'Italia quindi l'EMPOLI avrebbe bisogno di una vittoria per evitare la Serie B.
Nella ripresa il VERONA, pur basso, si difende con ordine e al 69° trova persino il guizzo decisivo e vincente con BRADARIĆ al primo gol in Italia!
Si chiude dopo 7 minuti di recupero col VERONA salvo che parteciperà per la settima volta consecutiva alla Serie A mentre l'EMPOLI retrocede dopo quattro annate in massima serie.
Partita brutta com'era inevitabile che fosse data la grandissima posta in palio e risultati strani che non mancano in un tipico finale di campionato all'italiana dove il PARMA recupera due gol all'ATALANTA all'Atleti Azzurri d'Italia e va addirittura a vincere, come il LECCE che batte la LAZIO all'Olimpico pure essendo in inferiorità numerica dalla fine del primo tempo.
Orgogliossimo del mio HELLAS che si salva senza dover ringraziare nessuno ma già da subito si cominci a pensare seriamente alla prossima stagione e si capisca una volta per tutte che una squadra col monte ingaggi da media Serie B è, di fatto, un'intrusa nella massima serie calcistica italiana!
Il Napoli è Campione d'Italia accede alla fase a gironi della Champions League con Inter, Atalanta e Juventus
La Roma si qualifica alla fase a gironi dell'Europa League mentre la Fiorentina andrà ai preliminari della Conference League
Empoli e Venezia raggiungono il Monza in Serie B
IL GIORNO DOPO, A MENTE FREDDA...
Il VERONA arriva primo tra le ultime sorpassando pure il CAGLIARI che al Bentegodi qualche settimana fa ci aveva dato una lezione di umiltà e determinazione col MONZA che alla fine prende anche la palma della peggior difesa, oltre che di squadra che si scansa (nel penultimo turno con l'EMPOLI) insieme all'ATALANTA (davvero inverosimile che il PARMA rimonti 2 gol all'Atleti Azzurri d'Italia com'è di fatto successo) ma anche alla LAZIO (di un BARONI che, pur avendoci salvato, alla fine del campionato scorso non sopportavo davvero più) anche se ci ha rimesso l'Europa ma se perdi contro il LECCE che gioca in 10 per un tempo intero significa che magari è giusto così...
Tornando a noi: 21 sconfitte sono tante ma anche 10 vittorie se è per quello... Magari per il futuro vorrei vedere una squadra più equilibrata, che non subisca certe batoste ma soprattutto che sia 'squadra' poi mi guardo indietro, analizzo le ultime tre annate e capisco che una squadra ha bisogno di uno zoccolo duro, di veterani che giochino (anche) per la maglia, che trascinino gli altri quando si naviga nella tempesta e qui arriviamo per l'appunto al futuro vero: Che farà la 'Presidio Investors'?
Possibile che 'sti qua arrivino fin qui dal Texas per proseguire sulla falsariga di SETTI come il mercato di Gennaio (che nessuno ha ancora spiegato aldilà delle supercazzole di ZANZI) farebbe supporre?
Speriamo che la verità stia almeno nel mezzo, che qualche soldo in più venga effettivamente investito e che non ci siano più regali, né a LOTITO né agli altri 'compagni di merende' dell'ex patròn (che ha creato non pochi grattacapi ai nuovi proprietari con quella pessima intervista a Gennaio) e che mi auguro venga 'silurato' quanto prima...
3-4-2-1 per l'EMPOLI di mister D'AVERSA che schiera VÁSQUEZ tra i pali, GOGLICHIDZE e VITI ai lati del centrale ISMAJLI in difesa, GRASSI e l'ex gialloblù HENDERSON mezzali tra gli esterni GYASI e PEZZELLA e poi FAZZINI e CACACE sulla trequarti a supporto dell'unica punta ESPOSITO.
3-5-1-1 per ZANETTI costretto a rinunciare all'acciaccato MONTIPÒ sostituito in porta dal secondo PERILLI, il consueto trio difensivo composta da destra a sinistra da GHILARDI, COPPOLA e VALENTINI, DAWIDOWICZ, DUDA e SERDAR in una mediana che dovrebbe amalgamare al meglio qualità e muscoli, TCHATCHOUA e BRADARIĆ come spesso sulle fasce e SUSLOV libero di seguire il suo estro tra centrocampo e attacco dove SARR agirà da prima punta.
Prima del match un minuto di doveroso silenzio alla memoria del grandissimo pugile che fu Nino Benvenuti.
'Carlo Castellani' delle grandi occasioni per spingere i suoi alla salvezza, più di 1.200 i tifosi gialloblù in trasferta per lo stesso motivo, arbitra il signor Daniele Doveri della sezione AIA di Roma 1.
PRIMO TEMPO 4° Pronti-Via e il VERONA è già avanti: Out battuto dalla trequarti destra, palla a DUDA che vede l'inserimento di SERDAR il quale affonda e dal limite trova con la punta l'angolino a destra di VÁSQUEZ.
11° FAZZINI ci prova dal limite: VALENTINI mura sul fondo.
15° DUDA costretto a concedere un fallo dal lato corto dell'area essendo in ritardo nel tackle su GRASSI: HENDERSON prova il tiro a giro che PERILLI alza sulla traversa.
19° SARR riceve il lancio lungo a liberare l'area di TCHATCHOUA e salta ISMAJLI che lo stende prendendo il cartellino giallo.
23° ESPOSITO con un calcio di punizione di prima nei pressi del vertice sinitro dell'area scaligera: direttamente sopra la traversa.
24° GYASI per FAZZINI che di testa alza sopra la traversa...
31° Sinistro di HENDERSON dal vertice destro: Palla deviata in angolo dalla difesa gialoblù.
34° D'AVERSA protesta vibratamente dopo un fallo sul gioiellino di casa FAZZINI e viene ammonito da Doveri.
37° VALENTINI col piede a martello su FAZZINI: Cartellino giallo anche per il difensore argentino.
42° FAZZINI dal limite con un gran destro sul quale PERILLI si tuffa a destra e bravamente respinge. 43° Anche l'EMPOLI trova il pari sugli sviluppi di una rimessa laterale sulla quale PEZZELLA mette da sinistra sul primo palo dove ESPOSITO di testa costringe al mezzo miracolo PERILLI! FAZZINI è il più lesto a sfuggire a COPPOLA e ad anticipare VALENTINI nel tap-in vincente. EMPOLI 1-1 VERONA.
45°+2 DOveri termina il primo tempo.
SECONDO TEMPO
51° Reazione di FAZZINI su DAWIDOWICZ a palla lontana, Pawel si butta a terra in preda al dolore (finto) ma dalla regia avvisano che non c'è nulla anche se dalle immagini non sembrerebbe...
59° Doppio cambio EMPOLI: CACACE e HENDERSON e fanno spazio a COLOMBO a ANJORIN, EMPOLI a due punte per provare a vincere; cambia anche l'HELLAS con MOSQUERA e LIVRAMENTO al posto di SARR e SUSLOV.
64° PEZZELLA da fuori area: Palla ampiamente a lato.
68° GHILARDI in contrasto su FAZZINI al limite: Rimpallo agguantato comodamente da PERILLI. 69° TCHATCHOUA riceve da LIVRAMENTO e la mette in mezzo dove BRADARIĆ sfugge al controllo di GOGLICHIDZE e GYASI e di testa insacca il suo primo gol da quando gioca in Italia! EMPOLI 1-2 HELLAS VERONA.
74° SOLBAKKEN da il cambio a GYASI nelle fila dei padroni di casa.
76° Destro di ANJORIN da fuori area: PERILLI, senza patemi, para in due tempi.
77° Ci prova DUDA dalla distanza con un tiro velenoso che finisce però a lato.
81° Doppio cambio HELLAS: BERNÈDE e FRESE sostituiscono SERDAR e BRADARIĆ mentre nell'EMPOLI entrano KONATE e SAMBIA al posto di ESPOSITO e GOGLICHIDZE.
90°+1 FAZZINI con un calcio di punizione dalla distanza la mette a fil di palo...
90°+2 MOSQUERA protesta e viene ammonito.
90°+5 Tiro-Cross di PEZZELLA nel cuore dell'area gialloblù dove abbranca facilmente PERILLI.
90°+7 Gioco pericoloso di LIVRAMENTO: Doveri estrae il giallo e poco dopo decreta la fine della partita e la retrocessione dei toscani dopo quattro stagioni in massima serie.
VOTI
PERILLI Alla seconda presenza in campionato poteva palesare qualche incertezza dovuta allo stadio (comprensibilmente contro) e alla situazione da dentro o fuori e invece fa il suo al meglio come al sul gran destro di FAZZINI al 42° anche se nulla può sul tap-in dello stesso fantasista dopo aver bloccato l'incornata ravvicinata di ESPOSITO. Nel secondo tempo ordinaria amministrazione 6+
GHILARDI Partita ordinata e coperta come di consueto, si distingue al 68° in contrasto su FAZZINI al limite: Puntuale e chirurgico con l'aiuto di PERILLI sul successivo rimpallo 6+
COPPOLA Imperioso come sempre anche se in occasione del pari di FAZZINI si fa un po' sorprendere insieme a VALENTINI... 6-
VALENTINI Ottima la chiusura in velocità su FAZZINI al 13° sulla fascia destra. Rischia qualcosa al 37° col piede a martello sullo stesso Under 21 azzurro e prende il giallo. In occasione del temporaneo pareggio FAZZINI sorprende anche lui. Rischia un altro cartellino in apertura di ripresa ancora su FAZZINI ma fortunatamente l'avversario lo salta... 6-
TCHATCHOUA Più attento a difendere che a contrattaccare nel primo tempo anche se quando libera l'area al 19° per poco non lancia SARR in porta, meglio al 69° quando pennella sulla testa di BRADARIĆ il gol che abbatte l'EMPOLI! 6,5
DAWIDOWICZ Se all'andata la fisicità degli avversari sulla mediana ci aveva asfaltato (aldilà dello 0-5 finale) questa volta, con un Paweł in più in quella zona, l'EMPOLI ha potuto contare solo sulle fiammate di FAZZINI e nulla più: Ci mancherà (e non solo tecnicamente dato il carattere da guerriero che ha contraddistinto la sua parentesi di carriera in gialloblù e questa ultima sua presenza omaggiata dai butei con uno striscione dedicato) 6,5
DUDA Suo l'assist del subitaneo vantaggio poi poco altro ma Ondrej fa il suo anche in fase difensiva, tiene palla quando scotta e al 77° prova la prodezza balistica che esce di poco 6+
SERDAR Sommerso dalle polemiche a causa di una stagione in cui, anche non per colpa sua, non ha potuto dare quanto il VERONA si aspettava da lui, ripaga tutti con quello splendido inserimento che al 4° minuto porta avanti l'HELLAS. Normale amministrazione il resto del match 6,5 (gli da il cambio BERNÈDE all'81°: Non giudicabile)
BRADARIĆ Forse la sua miglior partita in gialloblù quest'ultima della stagione, non solo per il gol (peraltro di pregevole fattura tra intuizione ed esecuzione) ma anche per l'attenzione messa in fase difensiva 7 (gli da il cambio FRESE all'81°: Non giudicabile)
SUSLOV Poco incisivo anche se ci ha provato... 5+ (gli da il cambio Livramento al 60°: Lo sapete che io non vedo mai l'utilità di questo giocatore per quanto ogni volta mi sforzi ma del resto, se hai mezz'ora per metterti in mostra e l'unica cosa che riesci a produrre è il passaggio a TCHATCHOUA per il gol... Non mi sembra granché! Mai un guizzo mai un po' di Garra mai niente di niente... Boh 5)
SARR Al 19° riceve il lancio lungo a liberare l'area di TCHATCHOUA e salta ISMAJLI che lo stende prendendo il cartellino giallo: Bella cosa ma rimane l'unico spunto... E d'altronde la prima punta non è propriamente il suo ruolo 5,5 (gli da il cambio Mosquera al 60°: All'88° di prepotenza scappa sulla fascia dando respiro alla difesa gialloblù e pochi minuti dopo viene ammonito per proteste; fa poco ma sempre più di LIVRAMENTO per dire... 5,5)
ZANETTI Mette in campo una formazione accorta togliendo TENGSTEDT e inserendo un DAWIDOWICZ in più in mediana bloccando di fatto il 90% delle idee dell'EMPOLI che punta tutto su FAZZINI 'facilitando' i check difensivi dei gialloblù: Ottima l'intuizione che paga alti dividendi, felice per lui che ama la maglia (quasi) quanto noi 7
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Mister D'AVERSA tecnico dell'EMPOLI «La squadra questa sera era un po’ contratta in avvio: la tensione l’ha fatta da padrona e si è visto sul primo gol, preso da una rimessa laterale. Peccato aver sbagliato in quella che era la partita decisiva» CalcioHellas.it
Mister ZANETTI «Ritrovata la squadra nel momento più difficile? Questo è un grande risultato, lasciarci sei squadre sotto, frutto di un lavoro difficile. Abbiamo attraversato momenti negativi e li abbiamo risolti, per trentasette giornate siamo sempre stati salvi. Sono legato alla piazza dell'Empoli, mi spiace per i nostri avversari di stasera. Si tratta di un risultato fantastico, dedico questa vittoria i nostri tanti tifosi che non ci hanno mai abbandonato... È stata una grande esperienza, ma ci credevo e ,l'ho sempre detto. Mi sento di celebrare i nostri ragazzi e il direttore sportivo. Hanno creduto in me anche quando c'era grande pressione ne cambiarmi, lui ha avuto le palle di tenermi. A me non interessano gli elogi e le cose negative, spesso di essermi guadagnato un po' di rispetto. Se merito di rimanere? ...Non so, deve decidere chi domanda. Senza risultato sportivo non ci sarebbe stato nessun futuro, così si discuterà del futuro e si vedrà. Mi godo questa serata e questa difficile salvezza. So i valori e i limiti del mio gruppo, abbiamo lavorato tanto e trovato la quadra. In quel momento in cui ero in bilico era la sconfitta all'andata con l'Empoli, eravamo a -9 e abbiamo recuperato tanti punti. Potevamo salvarci anche primo, ciò ci ha condizionato ma siamo riusciti a portare a casa la decima vittoria nel giorno più importante. Abbiamo gestito la pressione visti anche i risultati delle altre... Noi i punti li abbiamo fatti lo stesso anche con tanti infortuni. Questa è stata la bravura del gruppo, noi non avevamo giocatori che ti risolvono la partita ma pensare di squadra. Sopperendo all'assenza dei giocatori importanti. Alcuni giocatori in questo finale sono arrivati un po' tirati dal punto di vista fisico, ma è normale. Se la svolta è stata anche il cambio difensivo con l'innesto dei giovani? Sicuramente ho fatto scelte radicali e importanti, quando sei nella condizione dentro o fuori ho scelto la cosa che so fare meglio ossia lavorare coi giovani. A inizio anno quando avevo parlato col Presidente mi aveva dato due obiettivi: salvare il Verona e valorizzare i ragazzi creando un patrimonio. Abbiamo Ghilardi che è un altro ragazzo molto seguito, c'è stata la consacrazione di Coppola che era già più esperto. Questo per dire che abbiamo centrato tutti gli obiettivi con un lavoro di staff e di squadra» TuttoMercatoWeb.com
Il match-winner Domagoj BRADARIĆ a DAZN «Sono molto felice per me, per la squadra e per i tifosi. Abbiamo fatto una grande impresa, adesso dobbiamo festeggiare. Se è una rivincita dopo la retrocessione con la Salernitana? L'anno scorso è stato un anno difficile, quest'anno pure siamo partiti con un po' di difficoltà, ma nella seconda parte abbiamo dimostrato che siamo una squadra e ci siamo salvati» TuttoMercatoWeb.com
Suat SERDAR in conferenza stampa «Quanto è importante questa salvezza? Molto difficile, siamo contenti di avercela fatta. E adesso è il momento di festeggiare. Io e Duda siamo la colonna del Verona? Cerco di dare sempre meglio, lui è un gran bel giocatore, di grande qualità. Faremo del nostro meglio anche il prossimo anno. Sono un giocatore del Verona, ho un contratto fino al 2028. Il momento più difficile? È stata l'andata contro l'Empoli, dopo questa partita qualcosa è cambiata nella nostra squadra. Nel corso del tempo avremmo potuto chiudere prima il discorso salvezza ma ce l'abbiamo fatta ora ed è questa la cosa più importante. Oggi un gol pesantissimo, una liberazione? Per me era molto importante, la mia stagione è stata non semplice per via degli infortuni. Sono contento per il gol e per la vittoria, come una squadra ce l'abbiamo fatta» TuttoMercatoWeb.com
Diego COPPOLA a DAZN «È una grandissima emozione, è la quarta da quando sono qua in prima squadra, è stata sofferta quasi come quella dello spareggio. Non siamo mai stati in zona retrocessione e non meritavamo di andare giù, ci sono squadre che hanno fatto molto peggio di noi e noi abbiamo fatto meglio di loro. È giusto che siamo rimasti in Serie A anche per i tifosi, abbiamo un tifo che fa invidia penso a metà campionato. Va bene così. Come festeggeremo ora? Non lo so, vedremo. Non posso festeggiare troppo perché questa estate ho l'Under 21, ma una notte me la concedo» TuttoMercatoWeb.com
Fabrizio CORSI patròn dell'EMPOLI «I ragazzi si sono battuti con grande generosità, senza risparmiarsi. Spesso le partite sono segnate da un episodio: il Lecce a Roma ha trovato il gol contro la Lazio e poi si è guadagnato la salvezza con una prova quasi eroica. La nostra prestazione è stata sufficiente, ma non abbastanza per salvarci. Il Verona ha fatto due azioni e due gol e ha vinto, quindi complimenti a loro» CalcioHellas.it
Lo scudetto s'è giocato Venerdì ed è andato al NAPOLI che, battendo per 2 a 0 il CAGLIARI, ha superato l'INTER di un punto nonostate i nerazzurri abbiano battuto il COMO con lo stesso punteggio.
Ieri le altre due partite con squadre che non avevano altro da chiedere alla stagione: Il GENOA è andato a vincere per 3 a 1 sul campo del BOLOGNA mentre il MILAN ha battuto per 2 a 0 il MONZA già retrocesso da tempo.
L'ATALANTA, in doppio vantaggio sul PARMA con la doppietta di MALDINI in un minuto, viene rimontata dai ducali per 3 a 2 mentre il LECCE, pure in inferiorità numerica alla fine del primo tempo, va a vincere di misura sul campo della LAZIO estromettendola dall'Europa.
Rimonta vincente anche per la FIORENTINA sul campo dell'UDINESE per 3 a 2 e della JUVENTUS su quello del VENEZIA con identico punteggio.
2 a 0 della ROMA a domicilio sul campo del TORINO che mestamente chiude l'ennesimo campionato incolore.
il blog di Francesco Barana ONORE A ZANETTI (MA NON SALGO SUL CARRO…). LA NUOVA PROPRIETÀ NON TOCCHI SOGLIANO
Senza categoria, 26 Maggio 2025
Il Verona si è salvato e ora, nel momento della festa, tutto il resto passa in secondo piano. Va reso onore alla squadra e al suo allenatore, qui spesso criticato: a Zanetti era stato chiesto di salvarsi e si è salvato. Tradotto: il tecnico ha centrato l’obiettivo e dunque ha fatto il suo dovere. Comprensibile quindi che ieri sera, nella sala stampa del Castellani, Zanetti abbia voluto rimarcare, con decisione e anche con un sentimento di legittimo orgoglio, anche i suoi meriti. È la sua seconda salvezza in serie A (la prima proprio a Empoli due stagioni fa), ma questa – come avevo scritto a suo tempo – può essere determinante anche per la sua carriera. Non solo perché sa di conferma a certi livelli, ma anche perché è stata raggiunta in una piazza più importante di Empoli, dove il carico ambientale e di pressioni è tangibile. Citando Allegri, “nel calcio esistono le categorie”: ebbene Zanetti si è legittimato come allenatore “da serie A”.
Il diretto interessato, non a caso, lo ha ribadito a modo suo: “Penso di essermi guadagnato un po’ di rispetto”. Lasciando intendere che quel “rispetto” lo farà valere anche con la nuova proprietà nel discutere la sua riconferma, che indipendentemente dal rinnovo automatico scattato ieri va discussa da ambo le parti (quindi anche dell’allenatore, che magari aspira a un ritocco economico)
Poi ognuno può avere le sue (legittime) opinioni sul lavoro svolto quest’anno da Zanetti. La mia, si sa, non è entusiasta, e mi sembra onesto ribadirlo in ore in cui lo sport nazionale di “salita sul carro” in genere diventa molto praticato. Il tecnico non mi ha convinto né sul piano tattico – non ha mai stato trovato un vero equilibrio (si è passati dal gioco iperoffensivo e spregiudicato, con tanto di imbarcate, a un calcio rinunciatario) – né su quello della gestione mentale e fisica. La squadra è sembrata arrivare svuotata al rush finale.
Questo non significa che Zanetti non meriti una seconda chances, anzi: un conto sono le riserve personali, un conto il quadro generale e i fattori oggettivi (budget, ambizioni, alternative). Ma è prematuro ora sbilanciarsi sul suo futuro finché non sarà sciolto il nodo più importante: la permanenza del direttore sportivo Sean Sogliano. È questo l’aspetto dirimente e imprescindibile: Sogliano è più di un ds, è l’anima del Verona. Con budget modesti porta qui buoni giocatori e crea plusvalenze. Sarebbe già sufficiente, ma il suo lavoro va oltre: Sogliano è ogni anno il leader maximo del gruppo, che gestisce, striglia, blandisce, sostiene. Sogliano, come successo con Baroni (ma anche con Bocchetti-Zaffaroni e prima ancora con Mandorlini), ha supportato Zanetti, in modo vivace e dialettico, ma leale. Questo ha dato fiducia e tranquillità all’allenatore, ma soprattutto lo ha accreditato con i giocatori.
Però Sogliano può esercitare questa forza solo se gli si dà carta bianca, senza troppi lacci e lacciuoli. Insomma, calciatori e allenatore devono sapere chi comanda, cioè chi ha voce in capitolo sui loro contratti (quindi la loro carriera). Non ci può essere ambiguità.
il blog di Gianluca Vighini GHE L’EMO FATTA
Sport, 26 Maggio 2025
Ghe l’emo fatta… Ghe l’emo fatta da soli. Soli contro tutti… Come sempre del resto. Lo scudetto del Verona anno 2025 si chiama salvezza. Per il settimo anno consecutivo il povero e misero Verona si iscriverà alla serie A. Una continuità di rendimento che ha pochi precedenti nella storia ultracentenaria di questa società.
Banalizzare e ridurre a “normalità” questa terza salvezza consecutiva è un atto blasfemo nei confronti di chi ha permesso al Verona di colmare l’incredibile gap economico e tecnico. Forza di volontà, orgoglio, appartenenza, fino a spingere il gruppo di giocatori a dare sempre tutto, oltre le proprie responsabilità è il segreto di queste tre salvezze miracolose.
Dietro le quali c’è la costante di un ds che oggi è il vero valore aggiunto di questa società. Sean Sogliano ormai è un veronese a tutti gli effetti. Domenica sera appena terminata la partita mi ha confessato il suo unico rammarico: “Mi dispiace solo non aver vestito la maglia del Verona da giocatore”. Sean è veronese nel midollo. Duro, tenace, concreto, romantico. Con le dovute proporzioni è il sindaco di questi anni, in cui la società non si può permettere di acquistare un bomber del valore di Elkjaer o Toni.
Poi spendo una parola per Paolo Zanetti. Un ragazzo d’oro, che ha sposato il Verona. Allenatore giovane, sicuramente, ma convinto che Verona fosse la sua piazza, un punto d’arrivo della sua carriera, non un trampolino. Avrebbe voluto regalare grandi partite e grandi gioie alla tifoseria gialloblù. Si è sentito in debito per tutto il campionato, soprattutto per quelle gare sbagliate in casa. Guardava la Curva e pensava di essere nel posto più bello del mondo. Al contempo era frustrato, persino troppo, quando il suo Verona non riusciva a ripagare quella meravigliosa gente. In parte c’è riuscito a Empoli. Conquistando 37 punti, frutto di dieci vittorie, sei fuori casa. Un bottino eccezionale per tutto quello che ha passato questa squadra in questa stagione. Una squadra che non ha avuto, almeno all’inizio, il collante del gruppo dei senatori, svuotati, stanchi e delusi dalla società dopo anni di battaglie. Che doveva cementarsi in un manipolo di giovani scommesse che arrivavano da tutto il globo, senza un minimo di idea di cosa fosse il Verona e dove fossero capitati. E che ha sopportato anche una serie infinita di infortuni nei suoi uomini migliori, cosa che avrebbe piegato chiunque.
Come una canna di bambù, Zanetti si è piegato, non si è spezzato. Ha trovato in Sogliano un compagno di viaggio leale e coerente. I due si sono scontrati e aiutati a vicenda. Con l’onestà di fondo che li caratterizza, senza ipocrisia, dicendosi in faccia tutto quello che dovevano dirsi. Sempre tenendo presente che non era importante il loro bene personale ma l’Hellas Verona.
Da oggi si guarda al futuro. La palla passa nelle mani di Chris Puscasiu, di Italo Zanzi, di Dirk Swaneveld, alla Presidio Investors. Il nuovo e anomalo fondo americano col cuore tedesco che deve tornare a far grande il nostro Verona. Da quello che abbiamo capito fino ad oggi, non girano grandi soldi dalle parti di Austin. Ma c’è onestà di fondo e idee chiare. Puscasiu è alla ricerca di nuovi investitori, ha messo Verona, come città, al centro di tutto. Avrà un compito durissimo. Far amare il Verona agli imprenditori veronesi, che non lo hanno mai amato troppo e che da sempre però vorrebbero metterci becco senza investire un euro. Verona è stupenda, potenzialmente una città europea, che potrebbe ogni anno giocare partite internazionali che contano. Abbiamo tutto, l’Arena, l’opera lirica, la storia, la bellezza. Il club ha tradizione, ha vinto un fantastico scudetto, ha una tifoseria pazzesca, innamorata e attaccata come poche al mondo.
Manca solamente una regia che metta tutto assieme, che ci faccia uscire dal nostro provincialismo che è al tempo stesso catena e identità imprescindibile. E’ la sfida più grande che ci attende da oggi in poi. Senza la serie A non si sarebbe potuto fare niente di tutto questo e non ci sarebbe stato un futuro. Teniamolo presente. E volemoghe ben al Verona.
il blog di Giovanni Vitacchio IL PAGELLONE DI EMPOLI-VERONA
Sport, 25 Maggio 2025
PERILLI 7 Gioca la partita più importante della sua carriera, complice l’infortunio di Montipò. E’ ovviamente nervoso, gli occhi non mentono. Ma appena Doveri fischia l’inizio entra in modalità “zero paura”. Attento sulla punizione “traditrice” di Henderson, che prova a ingannarlo. Bravissimo sul tiro a giro di Fazzini. A dire il vero sarebbe attentissimo anche sul colpo di testa di Esposito, che anticipa di qualche frazione di secondo il gol del momentaneo pareggio di Fazzini. Insomma, tutto perfetto, c’è anche la sua firma su questa dannata salvezza.
GHILARDI 7 Partita di grande attenzione e qualità, e anche di quel pizzico di cattiveria, o se volete chiamarla malizia, che un ragazzo della sua età sta costruendo dopo partita. Personalità a pacchi, colpisce per l’eleganza dei tanti anticipi che colleziona, soprattutto quando l’Empoli cerca l’impossibile. E se non bastasse difendere, cerca gloria anche in avanti.
COPPOLA 7 Una sola sbavatura, sul gol dell’1-1 quando si fa prendere il tempo da Esposito sul colpo di testa, comunque ben parato da Perilli. Di lì in avanti sale in cattedra soprattutto insieme a Ghilardi. Tante chiusure provvidenziali, che evitano guai irreparabili. Anche lui come Daniele, personalità da vendere, nonostante sia ancora un bocca. Bravo Coppolone.
VALENTINI 6 Arrivato a questo finale di stagione incerottato, è comunque al 100% dentro la partita. L’unico appunto sul gol di Fazzini. Non è infatti reattivo sulla respinta di Perilli e si lascia anticipare. Al netto della sofferenza fisica, comunque, non arretra, petto in fuori, la porta a casa anche stavolta.
TCHATCHOUA 6.5 Spesso bastonato per i tanti, troppi, esagerati cross sballati clamorosamente, mette quello giusto al momento giusto, per il capoccione di Bradaric che regala la salvezza al Verona. Prima del fischio d’inizio viene premiato come giocatore più veloce della serie A. Avesse anche i piedi calibrati a dovere, non giocherebbe a Verona. E nonostante questo è comunque uno di quelli destinati, con ogni probabilità, a lasciare l’Hellas.
SERDAR 6 Sprazzi del vero Serdar nei primi minuti. Trova un gol tanto bello quanto prezioso. Anticipa tutti i difensori dell’Empoli calciando di punta, come si fa nelle partite a calcetto con gli amici. Il gol chiaramente gli dà autostima, che però piano piano si ammoscia. Fatica a contenere il centrocampo toscano che prende coraggio e costringe l’Hellas a difendersi. Non pochi errori, anche banali. Ma non abbassa mai il livello di guardia.
BERNEDE s.v. (dall’81°)
DUDA 6 Un primo tempo di enorme sofferenza. Nonostante il vantaggio, e la partita tatticamente perfetta, non riesce a prendere in mano il gioco dell’Hellas, preso sempre sul tempo dagli avversari. Sbaglia tantissimi palloni, ma nella ripresa sale di livello e pur non giocando una partita indimenticabile, accetta di sporcarsi la maglia e di gettarsi nella mischia. Fondamentale nei minuti finali quando bisogna gestire un pallone che pesa 50 chili. Va anche vicino al gol.
DAWIDOWICZ 6.5 Cuore gialloblù. Ci sarebbe da dire poco altro. Le partite sporche e brutte tecnicamente sono il suo pane, visto che quei piedi di più non possono pretendere. Sempre dentro la mischia, sempre a morsicare le caviglie degli avversari, sempre pronto a far valere le ragioni del Verona con un modesto arbitro Doveri. Storico, al di là della prestazione di oggi, a fine partita gli oltre 1.500 tifosi in curva gli dedicano uno striscione, prima dell’addio alla città. Peccato, ma è stato un onore vederti vestire questi colori.
BRADARIC 7 L’inizio del match sembra creare le migliori condizioni per un giocatore come lui, sempre bravo a spingere offensivamente. Invece il Verona rincula eccessivamente sotto la pressione dell’Empoli. Non rinuncia però a qualche guizzo. Ma la cosa migliore della sua partita la fa segnando il raddoppio dell’Hellas con un bellissimo taglio in area di rigore. Il colpo di testa è la giusta magia dopo il cross altrettanto magico di Tchatchoua.
FRESE s.v. (dall’81°)
SUSLOV 6 Che la condizione fisica non sia quella dei giorni migliori mi pare una grande ovvietà. Ciò nonostante cerca davvero di andare oltre e si assume il ruolo di rompiscatole. Tenta di sporcare tutti i palloni dell’Empoli, andando a rincorrere ogni cosa gli passi a un palmo di naso. Tanto, troppo nervoso e questo gli toglie comunque un po’ di lucidità.
LIVRAMENTO 6 (dal 60°) Capisce il momento, si mette l’elmetto e va al fronte.
SARR 6 Impatto positivo sulla partita. Col Verona che trova subito il vantaggio, rimane un po’ isolato, ma è comunque bravo a fare la lotta su tutti i palloni. Fisicamente uno di quelli che sta meglio, è efficace anche quando costringe gli avversari al fallo. Costringe Ismajli a giocare con il cartellino giallo sul groppone.
MOSQUERA 6 (dal 60°) Come Livramento, si cala nella parte e fa sportellate con tutti.
ALL. ZANETTI 7 I suoi entrano subito in partita, trovando un gol pesantissimo. E così si smonta subito il copione secondo il quale il Verona doveva andare a perdere a Empoli. No, non è andata così. E nonostante le sofferenze, ma assolutamente preventivatili, finisce la stagione con una vittoria, piazzandosi al 14esimo posto (avevo pronosticato il 13esimo), davanti a società che spendono e spandono clamorosamente più del Verona. Tra alti e bassi, vittorie epiche e sconfitte fantozziane, ha compiuto un miracolo. Il punto più alto della sua carriera, viste le premesse. Ora si faccia subito chiarezza per il futuro, perché da domani (vabbè magari tra una settimana) bisogna già pensare a ciò che verrà.
FONTE: Blog.Telenuovo.it
Intervento alla mano riuscito per Montipò
Il portiere si è operato alla mano questa mattina e dovrebbe tornare a disposizione per l’inizio del ritiro estivo
di Tommaso Badia
26 Maggio 2025 22:00
Emergono dettagli per quanto riguarda il problema che ha impedito a Lorenzo Montipò di prendere parte alla sfida contro l’Empoli: come infatti riportato da L’Arena, il portiere dell’Hellas non era infatti alle prese con un problema muscolare (come circolato in un primo momento), bensì con una microfrattura al dito.
A quanto appreso da CalcioHellas, già questa mattina l’estremo difensore gialloblù si è sottoposto a intervento chirurgico e dovrebbe essere a disposizione per il del ritiro estivo.
Giudice Sportivo, Duda espulso e squalificato per una giornata
Il centrocampista ha ricevuto due cartellini gialli (che nessuno aveva probabilmente notato) ed è quindi stato fermato per un turno
di Tommaso Badia
26 Maggio 2025 16:35
C’è un episodio che, nell’euforia generale, probabilmente nessuno ha notato al termine di Empoli–Verona: Ondrej Duda è infatti stato espulso per doppia ammonizione “per proteste nei confronti degli ufficiali di gara e per comportamento non regolamentare in campo“.
Il centrocampista gialloblù, reo anche di avere “al termine della gara, dopo la notifica del provvedimento di espulsione, assunto un atteggiamento provocatorio nei confronti dell’allenatore della squadra avversaria“, è quindi di conseguenza stato squalificato per una giornata (da scontare la prossima stagione), venendo anche multato per diecimila euro.
Sanzione di cinquemila euro invece per l’Hellas “per avere suoi sostenitori, al termine della gara, lanciato un petardo e numerosi fumogeni nel recinto di giuoco“.
Da segnalare sul comunicato ci sarebbe poi anche la diffida per Daniel Mosquera, arrivato a quattro cartellini gialli in campionato. Ciò ovviamente è piuttosto ininfluente, in quanto con l’inizio del nuovo campionato la “fedina” di tutti i giocatori viene “ripulita”.
La salvezza deve essere un punto di partenza per il Verona
Dopo una stagione sofferta ma conclusa con la permanenza in Serie A, l’Hellas è chiamato a costruire un progetto solido e duraturo
di Redazione
26 Maggio 2025 15:35
Con la vittoria di Empoli, per il Verona si è chiusa una stagione decisamente sofferta. Attenzione, però, perché la salvezza gialloblù è stata assolutamente meritata, come confermato dal Mister Zanetti nel post-partita: «Abbiamo avuto momenti di difficoltà – ha infatti detto l’allenatore dell’Hellas – ma siamo stati bravi a non mollare. È stato merito dei giocatori, che mi vogliono bene e che hanno creato un grande gruppo. È vero che ci siamo salvati all’ultima giornata, ma è altrettanto vero che siamo stati sopra la zona retrocessione per tutta la stagione».
E il mister gialloblù ha effettivamente ragione, perché è statistica: il Verona quest’anno ha navigato sempre in acque più o meno tranquille, ma non si può dire che non si siano attraversate burrasche, anche piuttosto tempestose. Come prima della trasferta di Parma, quando, proprio dopo la sconfitta casalinga contro l’Empoli nella gara di andata (1-4 al Bentegodi), ci furono momenti di riflessione in società. E Zanetti ha identificato esattamente quel momento come le sliding doors della stagione gialloblù: «In quel frangente abbiamo riflettuto molto, ma il direttore (Sogliano, ndr) ha detto che la colpa era di tutti e, alla fine, ha deciso di confermarmi. Mi ha dato fiducia e io ho ripagato con i risultati e con questa salvezza».
Ora, però, per l’Hellas si apre una nuova fase, cioè quella della ricostruzione. Utilizziamo questo termine come augurio, perché è questo quello che servirebbe, piuttosto che distruggere o rivoluzionare nuovamente. Le squadre vincenti si basano sulla solidità di un progetto lungimirante piuttosto che sulle scelte a breve termine che possono essere funzionali nell’emergenza, ma che non danno certezze e serenità nel lungo periodo. Per questo, per esempio, sarà fondamentale capire se si ripartirà proprio da mister Zanetti in panchina. Questa sarà la prima e fondamentale scelta della dirigenza gialloblù, perché un progetto degno di questo nome si basa certamente su un tecnico che rispecchi i valori della storia del club, ma anche sulla continuità tecnica del progetto stesso.
Una volta messe le fondamenta, la società dovrà poi cominciare a impilare i mattoncini. Ci sarà da capire se ci sarà la forza economica per resistere alle offerte che certamente arriveranno per i prezzi pregiati. Le “big”, per esempio, hanno già messo gli occhi su Coppola, difensore classe 2003 prodotto del settore giovanile e ragazzo di grande prospettiva a cui, però, probabilmente, farebbe bene fare ancora esperienza prima di spiccare il volo verso altri lidi. E, sempre per restare in difesa, ci sarà da capire anche il futuro del compagno di reparto Ghilardi (anche lui classe 2003). Poi ci sono le bandiere Montipò e Lazovic, i quali potrebbero rappresentare la memoria e lo spirito gialloblù, quelle colonne che servono sempre per appoggiare un progetto a lungo termine e spiegare ai nuovi arrivati i valori dell’ambiente.
Ma la grande incognita sarà in attacco: in attesa di capire quale sarà il progetto tecnico, i giocatori in prestito torneranno infatti probabilmente alle rispettive squadre di appartenenza. Una volta chiarita la situazione, si proverà quindi a lavorare su eventuali riscatti o, in alternativa, su nuovi innesti. Con l’augurio che non ci si debba ancora una volta accontentare, qualsiasi siano le scelte della società, di comparse di passaggio.
Così come accade per le partite di campionato, anche per chi volesse provare l’ebbrezza di puntare sui possibili potenziali arrivi ci sono diversi bookmaker che offrono questo servizio. E, qualora fosse questa l’intenzione, si può anche beneficiare del codice promozionale SNAI per ricevere il bonus e utilizzarlo, appunto, per divertirsi a ipotizzare il Verona del futuro.
La moviola del CdS: “Gomitata di Fazzini da on field review e da rosso”
Il VAR Marini (sbagliando) ha optato per non far rivedere a Doveri il colpo rifilato a Dawidowicz
di Tommaso Badia
26 Maggio 2025 11:20
Un solo episodio da moviola in Empoli–Verona, ma alquanto importante: ci riferiamo ovviamente alla gomitata rifilata da Fazzini a Dawidowicz al 52′. Il numero 10, giratosi di scatto, rifila infatti un colpo a palla lontana al polacco che si accascia a terra.
Doveri è di spalle e il VAR Marini non lo aiuta. Come infatti sottolineato anche dai colleghi del Corriere dello Sport, l’impressione è che in quel caso ci fossero gli estremi per chiamare l’arbitro all’on field review per un’eventuale espulsione per condotta violenta.
Il fatto che ciò non sia accaduto, lascia quantomeno perplessi…
Dopo la salvezza, per il Verona scatta il “rompete le righe”
I gialloblù ora andranno in vacanza, poi si comincerà a pensare alla prossima stagione
di Tommaso Badia
26 Maggio 2025 08:45
Il giorno dopo la festa, cominciano le vacanze dei giocatori del Verona: all’indomani del successo che è valso la salvezza, i gialloblù hanno infatti ricevuto il “rompete le righe“.
Adesso, dunque, la squadra godrà di qualche settimana di riposo. Poi, una volta ricaricate le batterie, si comincerà a pensare alla prossima stagione.
Empoli-Verona 1-2, le pagelle gialloblù di CH
Perilli si fa trovare pronto, Bradaric e Serdar trovano il gol al momento giusto. Non entusiasmante, invece, l'ingresso di Livramento...
di Tommaso Badia
25 Maggio 2025 23:25
E alla fine è salvezza! Grazie a una prova di grande compattezza e sofferenza, il Verona ha infatti espugnato il campo dell’Empoli, portando a casa l’obiettivo al termine di una stagione (come spesso accaduto ultimamente) tutt’altro che semplice.
Senza troppi preamboli, andiamo dunque a dare un’occhiata alle pagelle dell’Hellas.
PERILLI: 7
Dopo un grandissimo intervento su Fazzini, anche in occasione del gol empolese stava per fare il miracolo su Esposito. Per il resto è sicuro nelle uscite e, di esperienza, fa scorrere il tempo quando serve. Prova di livello: si è fatto trovare pronto.
GHILARDI: 7
Nella partita maschia, ne esce vincitore. Prova di sostanza in cui offre anche una galoppata da terzino. Si ferma sulla trequarti, ma ci aveva esaltato…
COPPOLA: 6,5
Sbanda un po’ e viene anticipato da Esposito in occasione del gol, però cresce e alla fine aiuta a tenere su la baracca.
VALENTINI: 6,5
Anche lui non è reattivissimo in occasione della rete dell’Empoli, ma poi mette l’elmetto e inizia a chiudere gli spazi.
TCHATCHOUA: 7
Corre come un matto e spesso dà l’impressione di poter creare pericoli, ma non trova il guizzo. Al 69′, però, ecco la giocata: cross millimetrico per la testa di Bradaric e assist che vale la Serie A.
DAWIDOWICZ: 7
In quella che è probabilmente la sua ultima da giocatore del Verona, sfodera un’altra grande prova da guerriero e per l’Empoli è fastidiosissimo. L’omaggio finale dei butei è meritato.
SERDAR: 7
Pronti, via e trova un gol che mette subito la partita sui giusti binari. Per lunghi tratti, poi, sembra l’unico giocatore del Verona arrembante. È tornato a essere sé stesso quando più serviva.
DUDA: 7
Calma olimpica nel gestire il pallone e assist per Serdar, va anche vicino al gol con un gran tiro da fuori. L’accoppiata che a lungo tempo è mancata a Zanetti stasera si è rivelata decisiva.
BRADARIC: 7
Il suo primo gol stagionale, di fatto, vale la Serie A. Questa rete è la ciliegina su una stagione che l’ha visto in costante crescita.
SUSLOV: 6
Poco ispirato, piuttosto nervoso. Sufficienza stiracchiata perché ha corso e guadagnato qualche buon fallo, ma soprattutto perché il Verona ha vinto e quindi ci sentiamo in vena di festeggiamenti.
SARR: 6
Ha il merito di entrare nel gol del Verona, poi lotta ma là davanti è solissimo. Esce stremato.
MOSQUERA: 6
Entra bene e offre un paio di spunti interessanti.
LIVRAMENTO: 5,5
Decisamente meno impattante rispetto al colombiano.
BERNEDE: s.v.
FRESE: s.v.
ZANETTI: 7,5
Il suo Verona l’ha tirata lunga nonostante un margine importante sulla zona retrocessione, ma alla fine ce l’ha fatta con il risultato meno atteso: la vittoria sul campo di un Empoli in pieno mood rimonta. Gara di grande sofferenza da parte dei suoi che però hanno saputo sfruttare le poche occasioni avute. Il bel calcio lo lasciamo al Real Madrid, quel che conta è il risultato…
FONTE: CalcioHellas.it
29 maggio 2025 14:46 | HELLAS LIVE Hellas Verona 2024/25, media 0.97 a partita. Più punti all’andata, lontano dal Bentegodi e gol in trasferta
I gialloblù di Zanetti hanno conquistato l’obiettivo stagionale grazie alla vittoria di Empoli nell’ultima giornata di campionato.
Quattordicesimo posto finale in classifica con 37 punti conquistati in 38 giornate.
Sono 19 i punti ottenuti nel girone d’andata, 18 invece quelli raccolti nella seconda parte di campionato.
Media di 0.89 punti davanti al pubblico amico, 1.05 in trasferta.
Sono 15 le reti realizzate al Bentegodi e 36 quelle subite, mentre fuori casa sono 19 le reti fatte e 30 quelle incassate.
29 maggio 2025 09:08 | Alberto Fabbri Hellas Verona, un punto in meno rispetto l’anno scorso
La squadra di Zanetti ha raccolto 37 in 38 giornate, un punto in meno rispetto al campionato scorso, quando gli scaligeri di Baroni conquistarono la matematica salvezza, con una giornata di anticipo, grazie alla vittoria di Salerno.
Se quest’anno per salvarsi bastavano 32 punti (Empoli retrocesso a 31, ndr) nella stagione 2023/24 ne servivano 36 (Frosinone in B con 35 punti).
Quest’anno si contano 10 vittorie, 7 pareggi e 21 sconfitte, con 34 gol fatti e 66 subiti. Nel campionato 2023/24, si contarono 9 vittorie, 11 pareggi e 18 sconfitte, con 38 reti all’attivo e 51 al passivo.
26 maggio 2025 14:36 | HELLAS LIVE Serie A Enilive 2024/25, Hellas Verona, 14º posto in classifica: 2.2 milioni di euro
In base al posizionamento in classifica, ogni singola squadra del massimo campionato italiano incassa una determinata somma. Le cifre:
- Napoli: 15.7 milioni (campione d'ltalia)
- Inter: 13.2 milioni (Champions League)
- Atalanta: 11.3 milioni (Champions League)
- Juventus: 9.4 milioni (Champions League)
- Roma: 8.1 milioni (Europa League)
- Fiorentina: 6.9 milioni (Conference League)
- Lazio: 5.6 milioni
- Milan: 5.0 milioni
- Bologna: 4.4 milioni (Europa League)
- Como: 3.8 milioni
- Torino: 3.1 milioni
- Udinese: 2.8 milioni
- Genoa: 2.5 milioni
- Verona: 2.2 milioni
- Cagliari: 1.9 milioni
- Parma: 1.6 milioni
- Lecce: 1.3 milioni
- Empoli: 0.9 milioni (Retrocesso in B)
- Venezia: 0.6 milioni (Retrocesso in B)
- Monza: 0.3 milioni (Retrocesso in B).
26 maggio 2025 09:08 | HELLAS LIVE Hellas Verona, Coppola: “Per sempre nel cuore”
Il messaggio e la foto pubblicati su Instagram dal difensore veronese classe 2003, Diego Coppola, una delle colonne portanti della squadra di Zanetti, dopo la vittoria di Empoli che ha sancito la salvezza dei gialloblù.
26 maggio 2025 01:02 | Alberto Fabbri Dawidowicz: “Il mio cuore resta per sempre gialloblù”
Il messaggio e la foto pubblicati sui social dal jolly polacco dopo l’ultima partita giocata con la maglia dell’Hellas Verona. Pawel Dawidowicz ha ringraziato così il pubblico veronese dopo lo striscione esposto dai tifosi scaligeri a Empoli,
Nella serata di ieri l'Hellas Verona è una delle squadre che ha festeggiato la salvezza. Il successo in casa dell'Empoli ha regalato la certezza matematica alla squadra scaligera e, parallelamente, ha portato al rinnovo automatico per il tecnico Paolo Zanetti che così si è regalato un altro anno di legame con la società attualmente di proprietà di Presidio Investors.
A prescindere dal rinnovo automatico, secondo quanto raccolto da TMW, la prossima settimana è già in programma un incontro fra l'allenatore e la dirigenza per discutere delle prospettive future. In quell'occasione si capirà meglio se, a prescindere dal contratto, ci saranno i presupposti per continuare insieme o se si arriverà ad una separazione.
Ieri sera, lo stesso Zanetti aveva così parlato della sua situazione: "Una grande esperienza, ma ci credevo e l'ho sempre detto. Mi sento di celebrare i nostri ragazzi e il direttore sportivo. Hanno creduto in me anche quando c'era grande pressione nel cambiarmi, lui ha avuto le palle di tenermi. A me non interessano gli elogi e le cose negative, spero di essermi guadagnato un po' di rispetto. Secondo lei merita di rimanere? Non so, deve decidere chi comanda. Senza risultato sportivo non ci sarebbe stato nessun futuro, così si discuterà del futuro e si vedrà. Mi godo questa serata e questa difficile salvezza".
Poco più di un anno fa l'Empoli lo esonerava, adesso Paolo Zanetti si prende la sua rivincita salvandosi proprio al Castellani e condannando i toscani alla Serie B. TuttoMercatoWeb premia il tecnico degli scaligeri con un 6,5: " Si toglie una bella soddisfazione contro la squadra che lo esonerò un anno e mezzo fa dopo la batosta di Roma. Il gioco latita da diverse settimane, anche oggi il risultato lo premia oltremisura. Ma contano i fatti: si è salvato e va bene così".
Sale a 7 La Gazzetta dello Sport: "A dicembre era quasi esonerato. Ha resistito e portato a una salvezza per niente scontata", stesso voto del quotidiano locale L'Arena: "L'aveva detto in tempi non sospetti che una squadra che vince per dieci volte in Serie A, si salva e pure bene. La decima è stata tanto sospirata - arrivata giusto sull’ultimo ostacolo, ma è giunta, tanto da permettere di toccare quota 37 punti. Ha passato mesi di grande difficoltà e deve dire grazie a Sogliano che ne ha scongiurato lo scorso dicembre l'esonero. Ha fatto un buon lavoro considerando che negli ultimi anni chi allena all’Hellas non sa con che squadra parte ne con quella che arriva. Merita un affettuoso applauso dai veronesi".
Queste le pagelle di Paolo Zanetti
TMW: 6,5
La Gazzetta dello Sport: 7
Il Corriere dello Sport: 6,5
Tuttosport: 6
La Repubblica: 7
Il Corriere della Sera: 7
L'Arena: 7
Arriva la sesta salvezza consecutiva per l'Hellas Verona che con la vittoria dell'ultima giornata in casa dell'Empoli conquista così la possibilità di poter giocare la Serie A per la settima stagione consecutiva. E' una nuova piccola grande impresa quella realizzata dagli uomini di Paolo Zanetti, in grado di scrivere una nuova pagina della storia del club scaligero proprio contro il proprio recente passato, condannando infatti l'Empoli alla retrocessione in Serie B dopo quattro anni trascorsi in massima serie.
Capolavoro firmato Sogliano
E' soprattutto un nuovo capolavoro firmato Sean Sogliano, il terzo consecutivo dopo il ritorno in riva all'Adige, una squadra, l'Hellas di quest'anno, costruita con il monte ingaggi più basso del campionato, pochi investimenti e tante giovani scommesse ma in grado nuovamente di trasformarsi in giocatori affermati che in estate potrebbero andare a produrre delle nuove interessanti plusvalenze, ogni riferimento a Diego Coppola e Daniele Ghilardi è puramente voluto.
L'anno che verrà
Dando uno sguardo al futuro l'estate in procinto di cominciare potrebbe segnare una profonda rivoluzione in casa scaligera, con diversi senatori che potrebbero salutare dando il via ad un nuovo corso aspettando al contempo di capire quelle che saranno le intenzioni e il modus operandi che la nuova proprietà a stelle e strisce deciderà di adottare. Ora però è solo il momento di festeggiare il raggiungimento dell'obiettivo e di godersi delle meritate vacanze prima di tornare in trincea.
Il quotidiano L'Arena oggi in edicola in prima pagina si è concentrato anche sull'Hellas Verona, che ha festeggiato la salvezza in Serie A proprio all'ultima giornata. La formazione di Paolo Zanetti ha piazzato un colpo importantissimo in casa dell'Empoli, sconfitto 1-2 dai veneti e condannato ad un'amara retrocessione in Serie B. Il Verona ha aperto il conto del Castellani con Serdar, subendo l'1-1 di Fazzini che ha soltanto illuso i toscani all'inizio della ripresa. L'Hellas infatti nel secondo tempo si è riportato avanti con Bradaric, mettendo praticamente le mani sulla salvezza.
Il Verona grazie a questa vittoria, la decima in assoluto in questa Serie A, si è portato al quattordicesimo posto con 37 punti. Un margine rassicurante per i veneti, che hanno chiuso il proprio percorso in campionato a +6 rispetto all'Empoli. Delusione totale per i toscani, che dopo quattro stagioni di fila nella massima serie ripartiranno proprio dalla B. Un viaggio che riguarderà anche il Venezia, che dopo il ko subito contro la Juventus è stato condannato alla retrocessione. La missione quindi è compiuta per l'Hellas, che senza ombra di dubbio nella prossima stagione vorrà salvarsi prima dell'ultimo turno e magari incrementare il proprio piazzamento e di conseguenza il numero di punti raccolti nell'arco di tutta la stagione.
Vasquez 5,5 - Sul gol di Serdar sembra avere davvero poche colpe, discorso diverso sul secondo gol veronese: pareva poter uscire meglio su Bradaric.
Goglichidze 6 - Il giovane georgiano si presta con attenzione alla fase difensiva della sua squadra, opponendosi con forza e resistenza fin dove può.
Ismajli 5 - Chiude troppo lentamente su Serdar, che segna. Poi è anche il primo ammonito del match: la sua probabile ultima in maglia azzurra è da dimenticare.
Viti 6 - Il centrale di sinistra non ha granché lavoro nella fase di non possesso. Prova a farsi vedere in appoggio quando i suoi hanno il pallone, anche.
Gyasi 5 - Discreta intraprendenza nell'aggredire la fascia destra, difetta però nell'ultimo tocco. E ha sulle sue spalle la dormita difensiva sul 2-1 veronese.
Dal 75' Solbakken sv.
Grassi 6 - Cerca di dare l'esempio pratico a qualche compagno di squadra fin troppo teso, facendo la rincorsa in più. Ha mostrato la strada, non è bastato.
Henderson 6 - Primo della sua squadra a calciare verso la porta, interrompe il torpore con una punizione quasi impossibile. Finché rimane dentro, si spende.
Dal 60' Anjorin 5,5 - Non cambia il corso del match, ma in realtà nemmeno riesce a inciderci più di tanto dentro.
Pezzella 5,5 - Sulla fascia sinistra c'è lui, fedelissimo di D'Aversa. Questa volta però non è in grado di sprintare come al solito: poco propositivo.
Fazzini 6,5 - Il colpo ravvicinato per l'1-1 è di vitale importanza. Viene graziato dal possibile rosso a inizio secondo tempo ma è anche l'ultimo a mollare.
Cacace 6 - Adattato nel ruolo di trequartista come ormai da molti mesi a questa parte, porta gamba alle azioni empolesi, difettando però in precisione.
Dal 60' Colombo 5,5 - C'è chi se lo aspettava in campo già tra i titolari, D'Aversa attende e lo mette dentro dopo un'ora. Senza risultati.
Esposito 5,5 - Mette il suo zampino nel gol del momentaneo 1-1, ma sarà l'unico vero guizzo della sua partita. In un appuntamento così, non sa incidere.
Roberto D'Aversa 5 - La sua squadra si gioca tutto ed è costretta a vincere. L'approccio fa temere una serata infernale: in apertura l'Hellas segna subito, l'Empoli ci mette un po' ma appena prima dell'intervallo ritrova la parità. Ti aspetti un assalto azzurro nel secondo tempo, ma prevale invece la tensione e a metà ripresa arriva il pesantissimo macigno del gol di Bradaric. Prova qualche mossa dalla panchina, ma non cambia mai davvero l'inerzia e perde malamente la sfida salvezza: per lui e la sua squadra è Serie B.
HELLAS VERONA (a cura di Luca Esposito)
Perilli 6,5 - Si ritrova titolare per l'infortunio di Montipò e si fa trovare pronto. Ottima parata su Fazzini, poi respinge d'istinto su Esposito senza che nessuno riesca ad evitare il tap-in vincente dello stesso Fazzini. Ordinaria amministrazione nella ripresa, mostra personalità e non gli tremano le gambe in una serata decisiva.
Ghilardi 6 - Il solito cartellino giallo e un piazzamento non perfetto sulla rete dell'Empoli, alti e bassi.
Coppola 6,5 - E' vero che il gol dell'Empoli poteva essere evitato, ma nel secondo tempo è stato un gigante e ha recuperato un sacco di palloni anticipando puntualmente Colombo ed Esposito.
Valentini 6,5 - Quando decide di giocare in anticipo non sbaglia quasi mai, perfetto per scelta di tempo. E si fa rispettare anche nel gioco aereo.
Tchatchoua 6,5 - Prima della partita è stato premiato come calciatore più veloce della categoria, vince la sfida con Piccoli e Ederson dell'Atalanta. Suo l'assist per la rete di Bradaric che vale la vittoria al Castellani.
Dawidowicz 6 - Ancora una volta Zanetti lo schiera a centrocampo, l'obiettivo è quello di francobollare Fazzini. Gli riesce a metà. Prende una gomitata proprio dal fantasista biancazzurro, l'arbitro sorvola ma ci sarà da discutere.
Duda 6 - Va vicino al gol dell'1-3 con un tiro molto potente dalla distanza che fa la barba al palo. Non è stato il calciatore decisivo delle scorse stagioni, ma negli scontri diretti ha sempre trasmesso cattiveria agonistica e sicurezza ai compagni.
Serdar 7 - 4 minuti e, di punta, la mette all'angolino facendo esplodere il settore ospiti. Episodio che manda in tilt l'Empoli. Nell ripresa è un gigante a protezione della retroguardia, esce stremato. Dall'85' Barnade sv
Bradaric 7 - Il gol della vittoria dal giocatore meno atteso, addirittura di testa. Poco dopo potrebbe siglare addirittura una doppietta, ma Ismajili si immola e dice di no. Dall'85' Frese sv
Suslov 5,5 - L'esperimento non è riuscito, visto che aveva il compito di spaziare su tutto il fronte offensivo per favorire gli inserimenti degli esterni e delle mezzali ma è rimasto piuttosto statico. Giusto il cambio. Dal 60' Livramento 5,5 - Con gli spazi a disposizione poteva fare di più.
Sarr 5,5 - Buon inizio, con l'assist vincente per il gol del provvisorio 0-1. Poi si spegne e va a sbattere contro un muro, peccando di egoismo in un paio di circostanze. Dal 60' Mosquera 6 - Ci mette il fisico per tenere alta la squadra.
Paolo Zanetti 6,5 - Si toglie una bella soddisfazione contro la squadra che lo esonerò un anno e mezzo fa dopo la batosta di Roma. Il gioco latita da diverse settimane, anche oggi il risultato lo premia oltremisura. Ma contano i fatti: si è salvato e va bene così.
I fatti del giorno Dopo il Monza, giù anche Empoli e Venezia: la corsa salvezza premia Lecce, Parma e Verona
26/05 alle 00:53
di Simone Bernabei @Simo_Berna
Il Monza era già consapevole da tempo del proprio destino. La squadra di Nesta nelle scorse ore è stata raggiunta da Empoli e Venezia, ovvero le altre due squadre che sono andate a completare il terzetto retrocessione. Una corsa terminata agli ultimissimi minuti del campionato, con Parma, Hellas Verona e soprattutto Lecce che hanno conquistato una combattutissima salvezza.
Per l'Empoli parla il presidente Corsi
"Sono qui per salutare e per ringraziare dell'attenzione prestata. L'epilogo per noi è triste, ma è nella normalità che ogni anno si affronti il campionato di Serie A con molte probabilità di retrocedere. Stavolta è successo, dopo 4 anni, si ripartirà con i nostri concetti, la nostra filosofia e i nostri valori. Quelli che ci hanno fatto mettere più giovani di tutti in campionato. Sappiamo benissimo che i nostri non sono numeri da Serie A e dobbiamo avvalerci di certi valori, della cultura delle idee. Proveremo a rimetterci in atto e a ripartire, dopo qualche giorno per assorbire la delusione. Spero che sia un arrivederci".
Di Francesco ci mette la faccia col Venezia
"Ringrazio innanzitutto questo pubblico strepitoso che ha omaggiato tutta la squadra. Oggi eravamo in vantaggio e siamo stati ingenui a farci ribaltare, ma abbiamo fatto una grande prestazione anche oggi. Hanno dato tutto, il pubblico lo ha riconosciuto, io l'ho riconosciuto. Peccato per una salvezza, che avremmo meritato".
L'Hellas Verona si impone 2-1 sul campo dell'Empoli nella partita valevole per la 38^ e ultima giornata della Serie A 2024/25, confermando la propria posizione in zona salvezza e concludendo anzi con questi tre punti il cammino in campionato al 14° posto.
La salvezza ottenuta dal club in maglia gialloblù ha dei riflessi immediati sul mercato in entrata, visto che con la certezza della permanenza del Verona nella massima divisione del calcio professionistico italiano, scatta in automatico il riscatto di Antoine Bernede, centrocampista prelevato dal Losanna in inverno. Il franco-camerunense classe '99 è ora a tutti gli effetti un giocatore del Verona, che versa circa 2 milioni di euro nelle casse degli svizzeri del Losanna. E non solo lui, perché con la permanenza in Serie A l'Hellas riscatta pure il difensore Cheikh Niasse dal Young Boys, per una cifra simile.
Così Paolo Zanetti, allenatore dell'Hellas Verona, in conferenza stampa al termine della vittoria sul campo dell'Empoli: "Questo è un grande risultato, lasciarci sei squadre sotto, frutto di un lavoro difficile. Abbiamo attraversato momenti negativi e li abbiamo risolti, per trentasette giornate siamo sempre stati salvi. Sono legato alla piazza dell'Empoli, mi spiace per i nostri avversari di stasera. Si tratta di un risultato fantastico, dedico questa vittoria i nostri tanti tifosi che non ci hanno mai abbandonato".
Vasquez 5,5 - Sul gol di Serdar sembra avere davvero poche colpe, discorso diverso sul secondo gol veronese: pareva poter uscire meglio su Bradaric.
Goglichidze 6 - Il giovane georgiano si presta con attenzione alla fase difensiva della sua squadra, opponendosi con forza e resistenza fin dove può.
Ismajli 5 - Chiude troppo lentamente su Serdar, che segna. Poi è anche il primo ammonito del match: la sua probabile ultima in maglia azzurra è da dimenticare.
Viti 6 - Il centrale di sinistra non ha granché lavoro nella fase di non possesso. Prova a farsi vedere in appoggio quando i suoi hanno il pallone, anche.
Gyasi 5 - Discreta intraprendenza nell'aggredire la fascia destra, difetta però nell'ultimo tocco. E ha sulle sue spalle la dormita difensiva sul 2-1 veronese.
Dal 75' Solbakken sv.
Grassi 6 - Cerca di dare l'esempio pratico a qualche compagno di squadra fin troppo teso, facendo la rincorsa in più. Ha mostrato la strada, non è bastato.
Henderson 6 - Primo della sua squadra a calciare verso la porta, interrompe il torpore con una punizione quasi impossibile. Finché rimane dentro, si spende.
Dal 60' Anjorin 5,5 - Non cambia il corso del match, ma in realtà nemmeno riesce a inciderci più di tanto dentro.
Pezzella 5,5 - Sulla fascia sinistra c'è lui, fedelissimo di D'Aversa. Questa volta però non è in grado di sprintare come al solito: poco propositivo.
Fazzini 6,5 - Il colpo ravvicinato per l'1-1 è di vitale importanza. Viene graziato dal possibile rosso a inizio secondo tempo ma è anche l'ultimo a mollare.
Cacace 6 - Adattato nel ruolo di trequartista come ormai da molti mesi a questa parte, porta gamba alle azioni empolesi, difettando però in precisione.
Dal 60' Colombo 5,5 - C'è chi se lo aspettava in campo già tra i titolari, D'Aversa attende e lo mette dentro dopo un'ora. Senza risultati.
Esposito 5,5 - Mette il suo zampino nel gol del momentaneo 1-1, ma sarà l'unico vero guizzo della sua partita. In un appuntamento così, non sa incidere.
Roberto D'Aversa 5 - La sua squadra si gioca tutto ed è costretta a vincere. L'approccio fa temere una serata infernale: in apertura l'Hellas segna subito, l'Empoli ci mette un po' ma appena prima dell'intervallo ritrova la parità. Ti aspetti un assalto azzurro nel secondo tempo, ma prevale invece la tensione e a metà ripresa arriva il pesantissimo macigno del gol di Bradaric. Prova qualche mossa dalla panchina, ma non cambia mai davvero l'inerzia e perde malamente la sfida salvezza: per lui e la sua squadra è Serie B.
Disastro Empoli al Castellani: vince 2-1 l'Hellas Verona e manda i toscani in Serie B.
Fazzini riprende Serdar - Punti pesantissimi in palio al Castellani, che vedono interessate anche altre squadre oltre le due coinvolte. L'Empoli ha assoluto bisogno di una vittoria, per portarsi nel peggiore dei casi allo spareggio, ma è l'Hellas che comincia meglio. E al 4' passa proprio in vantaggio la squadra allenata dal grande ex Zanetti, grazie a un colpo da calcetto con la punta di Serdar, a conclusione di una bella trama offensiva. Il primo quarto d'ora empolese è di torpore, prova a interromperlo Henderson con una velenosa punizione sulla quale è però attento Perilli. A metà frazione salgono finalmente in cattedra i padroni di casa, che iniziano ad aumentare pressione e situazioni pericolose. Per un po' il forcing non porta frutti, ma il premio per l'Empoli arriva appena prima dell'intervallo con il gol dell'1-1 segnato da Fazzini. Tutto riaperto perciò al Castellani, con ancora tutta la ripresa da giocare.
Bradaric manda l'Empoli in B - Nessuno dei due allenatori mette mano alla propria panchina per il rientro in campo e l'avvio del secondo tempo. Dopo qualche minuto di studio, un potenziale episodio da VAR: Fazzini sbraccia su Dawidowicz, che crolla a terra e se la prende con la squadra arbitrale per la mancata revisione VAR che grazia l'autore del pareggio azzurro. Ti aspetti un Empoli garibaldino e a caccia del raddoppio, ma la tensione gioca un brutto scherzo agli azzurri, molto contratti nell'interpretare la ripresa. E a metà seconda frazione è di nuovo sorpasso Hellas Verona, con un'azione confezionata dagli esterni: Tchatchoua da destra trova Bradaric sul lato opposto, per l'1-2 gialloblù. Il gol subito taglia le gambe all'Empoli, che prova a reagire affidandosi perlopiù alla forza dei nervi, con ancora Fazzini il più pericoloso (spizza il sette con una punizione da lontanissimo) ma senza riuscire a colpire di nuovo. Al triplice fischio, mentre l'Hellas festeggia la salvezza, piange l'Empoli per la retrocessione in Serie B.
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
25 maggio 2025 Serie A Enilive 2024/25 | Il Verona vince a Empoli e la prossima stagione giocherà la 7^ Serie A consecutiva
Empoli - Si è conclusa 1-2 Empoli-Hellas Verona, 38a giornata di Serie A Enilive 2024/25.
Al 4’ il Verona passa in vantaggio. Sarr aggancia la rimessa laterale battuta da Tchatchoua e serve Duda, che di prima gira per Serdar ben posizionato a pochi passi dal limite dell’area. Il numero 25 riceve, avanza, e fa partire il destro indirizzato all’angolino che batte Vasquez.
Al 14’ Henderson si incarica della battuta del calcio di punizione dalla sinistra dell’area. Sulla conclusione centrale è attento Perilli che respinge in calcio d’angolo.
Al 22’ Grassi recupera palla e serve Fazzini, che scarica subito su Cacace. Il numero 13 allarga per Gyasi che, dalla fascia destra, tenta il traversone: Fazzini sfiora la sfera di tacco senza trovare lo specchio della porta.
Al 24’ l’Empoli si rende ancora pericoloso con il colpo di testa di Fazzini su assist di Gyasi. Il tentativo termina alto.
Al 42’ Fazzini riceve da Viti sulla trequarti, si accentra e tenta la conclusione con il destro dalla distanza. Perilli si allunga e para in tuffo.
Al 43’ pareggia l’Empoli. Pezzella, da rimessa laterale, scambia con Grassi, che serve nuovamente il numero 3, autore di un traversone su cui arriva di testa Esposito. Perilli para, ma sulla ribattuta si avventa Fazzini che segna il gol dell’1-1.
Dopo due minuti di recupero, il primo tempo si conclude così sull’1-1.
Nella ripresa, al 47’ Cacace batte corto l’angolo su Henderson, che vede Esposito pronto a ricevere al limite dell’area. L’attaccante tenta la conclusione potente con il destro, che viene murata da Duda.
Al 69’ raddoppia il Verona. Serdar anticipa Anjorin e trova Livramento che, dopo uno scambio con Mosquera, serve sulla destra Tchatchoua. Il numero 38 disegna un cross perfetto verso il cuore dell’area, dove Bradaric anticipa Gyasi e insacca di testa, portando i suoi sull’1-2.
Al 75’ ci prova Anjorin dalla distanza, ma Perilli blocca senza problemi.
Un minuto dopo, al 76’, è Duda a tentare il tiro con il destro da 30 metri: il pallone termina di poco al lato del palo alla destra di Vasquez.
Al 90+1’ Fazzini, con una punizione dai venticinque metri, sfiora il palo alla destra di Perilli.
Dopo sei minuti di recupero, la partita si conclude si conclude così sull’1-2, il Verona si assicura un’altra salvezza e la prossima stagione giocherà il settimo campionato consecutivo in Serie A!