RECAP & IMPRESSIONI
Catena sinistra del CAGLIARI molto pericolosa con LUVUMBO e AUGELLO che mettono inizialmente in difficoltà TCHATCHOUA ma, al contrario del match contro l'INTER, in campo sembra esserci un altro VERONA dal punto di vista dell'atteggiamento con SUSLOV che si sacrifica a recuperare sino a fare il terzino e nonostante questo è il più vivace sulla trequarti, BRADARIĆ che inizia il match con una perfetta diagonale a chiudere, MAGNANI che mette la museruola a PICCOLI e SERDAR che dopo aver murato l'avversario appena uscito dall'area gli urla in faccia tutta la sua grinta!
Questo è l'HELLAS che tutti vogliono aldilà del risultato che rimane bloccato sullo 0 a 0 nel primo tempo a causa della scarsa mira degli opposti attaccanti.
Nella ripresa il VERONA sembra tenere al meglio il campo e al 56° solo la traversa nega ai gialloblù il vantaggio con LAZOVIĆ che si dispera e quando tutto lasciava presagire che potesse arrivare il primo pari in campionato per ZANETTI e i suoi ecco l'ingiusta punizione al 75°: Doppio scambio MAKOUMBOU-FELICI, quest'ultimo affonda in area perso da TCHATCHOUA, palla indietro a PICCOLI sul quale COPPOLA arriva con un pizzico di ritardo e l'ex gialloblù buca MONTIPÒ con un rasoterra velenoso!
L'all-in del mister che butta in mischia MOSQUERA e LAMBOURDE non produce purtroppo frutti ma questo HELLAS c'è dopo il ritiro che ha schiarito alcune idee sul peso di una maglia che non va calpestata com'è successo con l'INTER.
Grinta spiana sin dai primi minuti e parecchi i segnali ricevuti da ZANETTI (e i tifosi gialloblù tutti) dopo l'extrema ratio di portare la squadra in ritiro per un confronto anche duro nello spogliatoio ma di certo corroborante per quanto s'è visto sul campo soprattutto nel primo tempo mentre nel secondo, quando il VERONA sembrava averne più degli avversari e coglieva una traversa piena con LAZOVIĆ i padroni di casa approfittavano dell'unico errore difensivo importante dei gialloblù stasera.
Sesta sconfitta nelle ultime sette, la terza di fila per il VERONA ma oggi, aldilà del risultato, si pretendeva dai gialloblù uno scatto d'orgoglio per la maglia che indossano e quello c'è sicuramente stato; la vera domanda è: Quanto durerà?
La squadra rimarrà in ritiro a perfezionare motivazioni e amalgama o, com'è successo anche recentemente, ci si accontenterà di questa (dovuta) reazione? Si vedrà ma con l'EMPOLI è chiaro che oltre alla riconferma caratteriale servirà far pace col 'Bentegodi' e non sbagliare più magari tornando a punti...
IL GIORNO DOPO, A MENTE FREDDA...
I gialloblù escono sconfitti ancora una volta, è la decima in quattordici partite, la terza consecutiva ma credetemi se vi dico che per me il risultato oggi era tra le ultime cose in gioco sul campo dell'ex Sant'Elia (ribatezzato a fini commerciali da questo calcio nel quale a essere l'ultima cosa che conta è la passione dei tifosi messa sempre più a repentaglio da partite ad orari assurdi in giorni improbabili per tutta la settimana), veniva prima la maglia, l'onore e l'orgoglio dei nostri colori calpestati contro l'INTER.
Poi a LAZOVIĆ (due volte) e a TENGSTEDT ha detto male? Pazienza, il calcio è fatto di episodi che stavolta hanno arriso agli avversari (mai nemici e non è la stessa cosa ma questo è un altro discorso sui tempi grami che viviamo anche in fatto di sinonimie e omonimie), capita, non è necessario farne una tragedia e l'eccessivo pessimismo che vedo girare sui social a poche ore dalla sconfitta di Cagliari mi disturba, molto.
I tanti che chiedono la testa di ZANETTI cosa si aspettavano? Di vincere in carrozza a casa di una diretta concorrente? Siamo tutti più realisti cortesemente, il VERONA ha giocato alla pari contro una squadra del poule in lotta per la salvezza e, a causa di un episodio, ha perso come a causa di un altro episodio al Bentegodi col VENEZIA aveva vinto: La cosa fondamentale è che i butei in gialloblù non smarriscano un'altra volta l'identità, la grinta e l'orgoglio di indossare i colori che indossano perché allora sì, a Gennaio, sarà necessaria un'altra rivoluzione!
Io sto col mister: 'Avessimo giocato con questo atteggiamento sempre non saremmo in questa situazione...' Bene, ora che s'è capito (speriamo), muso duro e bareta fracada come sempre, più di sempre.
Mister NICOLA passa dal consueto 4-2-3-1 al 4-4-2 e quindi la variazione sul tema é rappresentata da MAKOUMBOU che affiancherà MARIN in mediana mentre in attacco l'ex gialloblù PICCOLI sarà affiancato da LAPADULA con ZORTEA e LUVUMBO ad agire sulle esterne; nessuna novità dalla cintola in giù dove ZAPPA e AUGELLO faranno i terzini ai lati di MINA e LUPERTO a protezione della porta difesa da SHERRI.
4-2-3-1 alternativo ma non troppo per mister ZANETTI che rinuncia una volta di più a FARAONI e GHILARDI ma rinuncia solo a DAWIDOWICZ dal primo minuto riportando COPPOLA al fianco di MAGNANI al centro della difesa davanti a MONTIPÒ, sulle fasce confermati un'altra volta sia TCHATCHOUA a destra che BRADARIĆ a sinistra mentre in mediana SERDAR avrà BELAHYANE (perché Dani SILVA si è infortunato nel riscaldamento prepartita) come partner; sulla trequarti ecco il ritorno dal primo minuto di LIVRAMENTO e LAZOVIĆ ma mentre Darko si prende la fascia sinistra sarà Dailon il riferimento centrale mentre TENGSTEDT partirà dalla trequarti insieme a SUSLOV.
CAGLIARI col lutto al braccio in memoria di omaggio a Mario VALERI che militò nel club sardo per cinque stagioni dal 1973 al 1978, 354 i gialloblù presenti alla 'Domus' di Venerdì sera (non male e complimenti a loro e alla loro estrema fede), dirige l'incontro il signor Maurizio Mariani della sezione AIA di Aprilia.
PRIMO TEMPO
1° SUSLOV di tacco evita che la palla esca sul fondo, recupera LAZOVIĆ che prova il cross in area dove TENGSTEDT incorna alto.
5° MARIN per LUVUMBO che punta TCHATCHOUA e va al tiro respinto sul fondo, sulla battuta di AUGELLOMINA libero in area mette sul fondo col piattone ma che pericolo!
8° AUGELLO ricicla un pallone sulla sinistra e la mette al centro dove PICCOLI anticipa MAGNANI ma fortunatamente incorna a lato!
10° PICCOLI ruba un sacco di metri battendo veloce una rimessa, LUVUMBO va nello spazio e la mette in mezzo da sinistra: Bravo BRADARIĆ (una volta tanto) a chiudere in diagonale e disinnescare il pericolo!
12° SUSLOV ruba palla in pressione sulla trequarti, palla a TENGSTEDT che imbuca per LIVRAMENTO che purtroppo perde l'attimo buono e viene murato da MINA!
17° LUVUMBO riceve sul limite da AUGELLO ma non si fida del destro e col sinistro sparacchia sul fondo da ottima posizione.
27° SUSLOV con un doppio passo evita MARIN e riparte ma il rumeno lo stende netto prendendo un giallo inevitabile.
33° AUGELLO da sinistra per LAPADULA anticipato da COPPOLA sul fondo. Alla battuta ancora AUGELLO che trova ZAPPA sul primo palo lestissimo di testa a girarla in porta dove MONTIPÒ, con una specie di miracolo, mantiene la porta imbattuta!
36° SERDAR da fuori area: Palla deviata sul fondo. Alla battuta LAZOVIĆ sul secondo palo dove TENGSTEDT non può però arrivare anche perché è abbracciato 'affetuosamente' da LAPADULA...
37° PICCOLI dalla distanza forza inspiegabilmente: Palla che abbatte la bandierina a destra!
41° TENGSTEDT riceve in area, si libera di LUPERTO ma col destro trova solo l'esterno della rete!
45° LUVUMBO decentrato all'esterno del vertice destro con una bomba che finisce sul fondo sopra il palo lontano.
45°+
45°+1 SUSLOV accende BRADARIĆ che affonda sula sinistra e la mette sul primo palo dove LAZOVIĆ prova la volée sottoporta: Palla a lato ma grandissima occasione per i gialloblù! MARINi termina il primo tempo.
SECONDO TEMPO
46° Cambio nel CAGLIARI: L'ammonito MARIN rimane negli spogliatoi, al suo posto toca ad ADOPO mentre LUVUMBO torna a sinistra e ZORTEA dall'altra parte.
48° LIVRAMENTO aiuta SERDAR a recuperare palla sulla trequarti offensiva, Suat affonda poi al limite dell'area appoggia per TENGSTEDT che sparacchia debolmente in rasoterra fra le braccia di SHERRI.
55° SUSLOV corre in tondo sulla trequarti poi dalla distanza prova il rasoterra che parte forte ma arriva, forzatissimo, debole e impreciso.
56° SUSLOV lancia sulla verticale TCHATCHOUA palla in mezzo dove LAZOVIĆ incorna al meglio di testa ma la traversa dice no!
58° MAGNANI provvidenziale anche se con qualche rischio a mettere sopra la traversa un cross dalle retrovie e, sulla successiva battuta, ad anticipare MINA in area...
60° Doppio cambio CAGLIARI LAPADULA per VIOLA e ZORTEA per FELICI, LUVUMBO cambia ancora fascia lasciando la mancina al neoentrato ex FERALPISALÒ alla quinta presenza in campionato.
61° Sul rinvio di SHERRIBELAHYANE serve in verticale SUSLOV che punta la porta e ci prova con un rasoterra di poco fuori area: Palla a lato purtroppo...
66° Nelle fila scaligere tocca a SARR, gli fa spazio LIVRAMENTO ma è TENGSTEDT a partire sempre basso rispetto allo svedese che farà il centravanti.
67° VIOLA con un calcio di punizione in area per PICCOLI che la gira a lato del palo sinistro di MONTIPÒ che comunque c'era.
72° Doppio cambio HELLAS: TENGSTEDT e LAZOVIĆ lasciano il posto a KASTANOS e HARROUI. 75° Dagli sviluppi di una rimessa laterale doppio scambio MAKOUMBOU-FELICI, quest'ultimo affonda in area perso da TCHATCHOUA, palla indietro a PICCOLI sul quale COPPOLA arriva con un pizzico di ritardo e l'ex gialloblù buca MONTIPÒ con un rasoterra velenoso.
77° PICCOLI lascia il posto a PAVOLETTI tra i padroni di casa.
78° ZAPPA da fuori area: Palla sopra la traversa.
79° Ripartenza HELLAS, BRADARIĆ scende a sinistra e la da a SERDAR sul dischetto, pronto il sinistro murato da MINA letteralmente sdraiato sulla schiena davanti a SHERRI!
81° COPPOLA ingenuo nel trattenere VIOLA nonostante MAGNANI lo potesse agevolmente coprire: Diego era diffidato e salterà il match contro l'EMPOLI.
82° Dentro OBERT fuori LUVUMBO nelle fila rossoblù.
84° All-In ZANETTI: Dentro MOSQUERA e LAMBOURDE al posto di BELAHYANE e SUSLOV.
86° ADOPO da fuori area: Forte ma centrale e MONTIPÒ blocca senza patemi.
87° FELICI penetra da destra fino a MONTIPÒ che si oppone con un gran muro! Il CAGLIARI la recupera e ci riprova con VIOLA e OBERT col portiere gialloblù che ancora una volta è insuperabile e poi si oppone il legno.
89° FELICI ruba palla a LAMBOURDE che rinviene e commette fallo: Per Mariani Mathis merita l'ammonizione.
90°+4 Al CAGLIARI i 3 punti all'HELLAS una ritrovata verve dopo i tantissimi dubbi degli ultimi tempi.
VOTI
MONTIPÒ Miracoloso il riflesso con cui si oppone a ZAPPA al 33°. Non può mai arrivare sul tiro di PICCOLI che va purtroppo nel sacco. All'87° limita nuovamente i danni con quella tripla parata su FELICI, VIOLA e OBERT 6,5
TCHATCHOUA Inizia piuttosto in apnea sulla catena AUGELLO-LUVUMBO poi però, con il ripiegamento di SUSLOV, trova le misure agli avversari. Perfetto il travesone con cui al 56° trova LAZOVIĆ in area ma purtroppo la traversa si mette di mezzo. Macchia la sua partita perdendo completamente FELICI che fornisce a PICCOLI la palla decisiva al 75° ma in generale sono notevoli anche per lui la crescita sia in fase offensiva che difensiva rispetto alle ultime gare 6-
MAGNANI Non parte benissimo perdendo il duello aereo con PICCOLI all'8° ma per il resto del match è gladiatorio. Attento al 29° su PICCOLI in area senza concedere nemmeno il corner. Provvidenziale al 58° (anche se con qualche rischio) a mettere sopra la traversa. Ottima la chiusura al 72° su VIOLA. Altra chiusura di rincorsa su FELICI al 75° 7
COPPOLA Buono l'anticipo su LAPADULA al 33°. Bell'anticipo sul neoentrato VIOLA al 64°. Diego chirurgico sulle gran falcate di LUVUMBO che galoppava a destra e poi riparte con personalità. Peccato per qul pizzico di ritardo con cui arriva sul tiro decisivo di PICCOLI al 75° a causa del quale non arriva alla sufficienza piena 6-
BRADARIĆ Forse la sua miglior partita in gialloblù: Inizia al meglio con una diagonale inaspettatamente precisa e imperiosa al 10° per tempismo e determinazione. Nel recupero del primo tempo fornisce una gran palla a LAZOVIĆ che non sente TENGSTEDT messo ancora meglio alle sue spalle. Al 79° altra bella discesa che stavolta premia l'inserimento di SERDAR. Continui su questa strada migliorando magari la sinergia con LAZOVIĆ 6+
SERDAR Carico a pallettoni al 12° quando mura AUGELLO in ripartenza e gli urla in faccia. Al 22° è troppo profondo il passaggio per TENGSTEDT in area: SHERRI esce e recupera agevolmente. Prima conclusione al 36° deviata fuori. Quanti i palloni intercettati in mezzo al campo o sulla trequarti come al 48° ma bello anche il recupero palla al 50°. Bella discesa di SERDAR dopo aver soffiato palla a ADOPO ma poi insiste troppo e la perde. Al 79° è murato da MINA dopo un tiro che poteva diventare pericoloso 7
BELAHYANE Anche lui in ripresa dopo il tonfo con l'INTER anche se, forse per consegne tattiche, rimane molto più basso nel primo tempo ed è probabilmente la ragione principale per cui il baricentro gialloblù si alza nella ripresa. Scaltro al 61° ad intercettare il rinvio del portiere avversario e nel servire SERDAR sulla verticale. Si fa notare anche per due o tre uscite dalla propria trequarti con le quali dimostra la consueta padronanza tecnica 6 (gli da il cambio LAMBOURDE all'84°: Troppo tardivo il suo ingresso per poterlo giudicare ma almeno all'89° non tira indietro la gamba su FELICI Non giudicabile)
SUSLOV Certamente tra i migliori in campo per i gialloblù e il più propositivo per netto distacco. A sprazzi sembra davvero di rivedere il miglior Tomáš e dal primo minuto quando raggiunge quella palla destinata sul fondo riciclandola per LAZOVIĆ. Al 12° nasce da un suo recupero sulla trequarti la buona occasione di LIVRAMENTO e nemmeno 60 secondi dopo si fa tutto il campo per recuperare una palla sulla fascia in difesa: Questo è il SUSLOV che vogliamo! Molto attivo anche in fase difensiva. Esaltante al 27° quando fa fuori MARIN con un rapido tocco destro-sinistro che costringe il centrocampista rumeno al fallo da ammonizione ed è ancora lui che sul finire del primo tempo avvia quell'azione pericolosa dell'HELLAS. Poco lucido al 55° ma si riprende subito servendo TCHATCHOUA che in sovrapposizione confeziona per Darko la miglior occasione odierna per i gialloblù. Pericoloso al 61° con quel rasoterra che purtroppo finisce a lato 7 (gli da il cambio MOSQUERA all'84°: Da tempo sembra smarrito in campo... Deve ritrovare entusiasmo e convinzione perché l'HELLAS ha bisogno anche di lui Non giudicabile)
TENGSTEDT A forza di andare a prendersi palla sulla trequarti convince ZANETTI a provarlo sottopunta a LIVRAMENTO ma è comunque subito pericoloso di testa dopo mezzo minuto. Al 12° imbuca benissimo per Dailon che perde purtroppo l'attimo esitando. Al 41° poteva forse fare meglio dopo aver fatto il più difficile saltando LUPERTO e invece trova solo l'esterno della rete. Pessima la conclusione in apertura di ripresa quando forse poteva fare qualche passo avanti prima di tirare. Non è sicuramente il miglior Casper che abbiamo visto fin'ora... 5,5 (gli da il cambio KASTANOS al 73°: Ininfluente e forse pure demotivato... 4,5)
LAZOVIĆ Prova a mettere il suo sigillo dopo 30 secondi scarsi ma purtroppo TENGSTEDT incorna alto. Sul finire del primo tempo forse non sente il danese che chiama palla alle sue spalle e 'soffia' la conclusione al compagno meglio piazzato sparando a lato da ottima posizione. Sua al 56° la miglior occasione dei gialloblù: Purtroppo la traversa si oppone clamorosamente e il potenziale vantaggio sfuma. Dimostra anche oggi di essere fondamentale per questa squadra 6,5 (gli da il cambio HARROUI al 73°: Abdou bravo solo a recuperare su FELICI in difesa all'83° ma anche lui non può entrare come entra oggi, senza dare nulla, senza nemmeno provarci... Deludentissimo 5-)
LIVRAMENTO Al 12° perde l'attimo fuggente, lo si vede chiaramente e purtroppo lo capisce anche MINA che lo mura inesorabilmente! Generoso al 25° ad aiutare COPPOLA in difesa mettendo sul fondo. Si nota poco fino alla ripresa quando al 48° aiuta SERDAR in uno dei suoi intercetti. La sensazione è che ancora una volta gli difetti la convinzione... 5,5 (gli da il cambio SARR al 66°: Forse è tra gli stranieri che non hanno capito il senso del ritiro punitivo dato che per temperamento i nordici considerano il calcio... Solo calcio; però ora è in Italia, anzi al VERONA e qui si pretende molto di più della deludente chance che Amin spreca anche oggi 5)
ZANETTI Nonostante qualche scelta iniziale non mi convinca (BRADARIĆ e COPPOLA su tutte nonostante le loro buone prove) e non riesca a pire come mai FARAONI e GHILARDI debbano fare panchina fissa, dimostra che oggi aveva ragione lui e solo a causa di una sorte avversa non riesce a conquistare almeno un punto. Viene tradito da chi subentra ma la via dell'emotività come leva per arrivare al cuore della squadra sembra aver funzionato anche se la vera domanda è per quanto? Non vorrei che dalla prossima gra ricominciasse il calo di atteggiamento e orgoglio perché non è nemmeno pensabile che il ritiro duri a oltranza... 6
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Mister NICOLA tecnico del CAGLIARI «Vittoria molto sofferta? Assolutamente. Abbiamo lavorato molto sulle transizioni, capitalizzato le occasioni create. Il Verona aveva preparato molto bene la gara. Questa vittoria è motivo di orgoglio. Ho scelto Lapadula, mai utilizzato da titolare, per conquistare più spazi tra i centrali difensivi per seguire i mediani in fase di palleggio e utilizzare Piccoli non solo davanti, ma nel tentativo di creare varchi. Se sono più soddisfatto per la porta inviolata o per la gara di Felici? Non devo dare contentini a nessuno. Sta a loro sfruttare le occasioni a loro disposizione. Il giocatore deve fare la differenza ogni qualvolta entra in campo. Felici ha fatto bene, sta lavorando tanto, e deve continuare così. Vittoria della pazienza? Anche della voglia e della determinazione. A volte siamo ancora frenetici, e per una squadra come noi trovare il goal non è semplice. In gare come oggi se non stai concentrato rischi pure di perderla» TuttoMercatoWeb.com
Mister ZANETTI «Se c'è stata reazione? Assolutamente sì, la partita è stata comunque combattuta e i ragazzi hanno dato tutto. Su spirito e atteggiamento non posso dire niente, hanno recuperato la dignità che avevamo perso. Da lì si riparte, la squadra ha lottato su tutti i palloni al netto delle difficoltà del momento e della situazione psicologica diversa rispetto agli avversari. Non mi sento di rimproverare i ragazzi sotto questo punto di vista, volevamo fare risultato, abbiamo avuto le nostre occasioni, ma poi alla fine è arrivata un’altra sconfitta con rammarico... La fiducia va ritrovata nelle cose positive, se si vive nelle negatività è impossibile esprimersi. Oggi comunque ho visto tanti giocatori fare una prestazione che da un po’ non vedevo. L’orgoglio l’hanno tirato fuori, poi sicuramente c’è un po’ di paura generale. La nostra è una condizione particolare, ma la squadra è pronta a lottare e a soffrire per ribaltare questa situazione. Siamo i primi dispiaciuti e vorremmo fare di più. Abbiamo combattuto colpo su colpo, ma ci è mancato qualcosa. Oggi abbiamo recuperato qualcosa dal punto di vista mentale, non basta, dobbiamo ancora crescere ripartendo dalle cose positive viste oggi. Non so se continueremo a stare in ritiro. Non abbiamo parlato di questo, in spogliatoio c’era grande dispiacere. I ragazzi hanno dato tutto, e quando si dà tutto si può girare a testa alta sempreOgni partita è importante, non mi interessa dalla mia posizione, mi interessa della squadra che oggi ha dato una risposta, che non devono dare all’allenatore, ma a loro stessi. Se avessimo giocato le partite precedenti con questo spirito probabilmente non saremmo in questa situazione» CalcioHellas.it
Suat SERDAR «E’ stata una gara dura per entrambe, avremmo meritato un punto. Serve andare avanti con questa energia nelle prossime classifiche. Sarà una stagione lunga, abbiamo fiducia nella squadra e nello staff» CalcioHellas.it
Tommaso AUGELLO esterno sinistro del CAGLIARI «Siamo contenti per questa vittoria, darà tanto morale. Ora arriveranno gare difficili e sarà importante arrivare con il massimo della concentrazione. Oggi abbiamo concesso poco ed abbiamo trovato una vittoria meritata. Oggi abbiamo lavorato molto sulle fasce? Del resto il goal è arrivato proprio da lì. Lavoriamo parecchio con i vari Luvumbo, Zortea e Felici. I frutti del lavoro si vedono. Ma abbiamo un grande gruppo, che lavora tanto. E' importante che non ci abbattiamo, che dimostriamo il nostro carattere. A fine gara il mister ci ha fatto i complimenti» TuttoMercatoWeb.com
Domani alle 15.00 COMO-MONZA seguita alle 18.00 da MILAN-EMPOLI e alle 20.45 da BOLOGNA-VENEZIA.
Domenica aprirà la giornata il lunch-match UDINESE-GENOA che sarà seguito alle 15.00 da PARMA-LAZIO e TORINO-NAPOLI poi alle 18.00 FIORENTINA-INTER e alle 20.45 LECCE-JUVENTUS.
Lunedì chiuderà la 14esima ROMA-ATALANTA alle 20.45.
VITA DA EX: Nato a Verona da genitori nigeriani, il neo 22enne Destiny UDOGIE fu quasi regalato dall'HELLAS all'UDINESE che, un paio di stagioni più tardi, lo vendette a peso d'oro al TOTTENHAM dove ora è tra i migliori giovani e in azzurro è una presenza fissa (per ora dietro a DIMARCO)...
il blog di Francesco Barana LA CRISI NON È MORALE (VEDI RITIRO), MA TECNICO-TATTICA. ECCO PERCHÉ SOGLIANO STA CON ZANETTI (FINO A PROVA CONTRARIA)
Senza categoria, 30 Novembre 2024
Credo che stiamo sbagliando prospettiva. La causa dei problemi del Verona non è morale, ma prettamente calcistica. Le dissoluzioni morali viste contro Atalanta e Inter sono conseguenze della mancanza di solide fondamenta tecnico-tattiche. Per questo ho creduto poco nel ritiro “punitivo” dopo lo 0-5 contro l’Inter, giunto poche settimane dopo il 6-1 di Bergamo. Quelle partite sono situazioni estreme, clamorose, casi limite che non fanno “analisi”. L’analisi parte da un dato di fatto più asettico, se vogliamo: dal “trend” e dall’inerzia. Abbiamo perso 9 delle ultime 11 partite, tra cui Monza e Cagliari, compagini mediocri. Le due vinte sono contro il modestissimo Venezia e la disastrata Roma di Juric. Poco, troppo poco. E tralasciamo i 30 gol subiti in questo lasso di tempo. Da settimane sostengo che la nostra classifica è fuorviante, perché tiene conto anche delle due vittorie iniziali con Napoli e Genoa, e che la situazione è decisamente più seria. La “tendenza” dell’Hellas è (sportivamente) drammatica.
Nelle conferenze stampa Zanetti tocca sempre corde emotive. Il tecnico è un passionale, un sanguigno, vedi che ci tiene. Però noto che parla poco di calcio, non spiega il perché di queste sconfitte in serie. Sogliano finora lo ha sempre difeso a spada tratta, non con le parole, ma coi fatti. Anche la scelta del ritiro “punitivo” (un paternalismo tutto italiano che nel calcio globalizzato del 2024 non so quanto sia sensato) è stata dettata non tanto da convinzione (il diesse è uomo di mondo, profondamente intelligente), ma piuttosto dalla necessità di mettere il cerino in mano ai giocatori, spingerli a guardarsi dentro e a fare un esame di coscienza. Sogliano finora ha fatto una scelta di campo precisa: sto con l’allenatore, i giocatori si adeguino.
Un modo di agire inusuale nel calcio, ma lo sappiamo, Sogliano nei suoi pregi (tanti) e difetti (la scelta degli allenatori a mio avviso gli ha frenato la carriera, di certo gli ha fatto perdere alcuni campionati) ha caratteristiche temperamentali indiscutibili: è leale, onesto, coerente. Ma non c’è solo questo: Sogliano con il suo allenatore da sempre crea un rapporto osmotico, per questo poi gli diventa complicato esonerarlo.
Ma, come cantavano gli Afterhours, “non c’è niente che sia per sempre”. Con Empoli e Parma si decideranno i futuri equilibri del Verona.
il blog di Gianluca Vighini ZERO PUNTI RACCOLTI, MA ANCHE TANTI SEGNALI POSITIVI. ORA SERVE LUCIDITÀ
Sport, 30 Novembre 2024
Il momento è durissimo. C’è poco da fare. Quando stacchi la spina come ha fatto il Verona con l’Inter, riaccendersi non è semplice. A Cagliari si cercavano risposte e molte sono arrivate. La prestazione c’è stata, certo non spettacolare, ma nessuna di queste gare in cui ci si gioca la vita e la morte, lo è. Sono gare tiratissime, in cui un episodio sposta l’equilibrio. La bravura è proprio quella: spostare l’episodio dalla tua parte, cosa che al Verona non è riuscita, purtroppo. E così resta l’amarezza di aver raccolto zero punti, nonostante tanta attenzione, tanta concentrazione, tanta voglia di reagire. Ci potevamo aspettare le peggio cose viste le premesse. Anche un’altra batosta, un crollo verticale, un chiaro segnale che la squadra aveva mollato il proprio tecnico, dopo gli abomini che avevamo visto e sentito contro l’Inter. Invece abbiamo visto ragazzi che si davano il cinque in campo dopo una chiusura, gente che si incitava nella difficoltà, gente che ci ha provato e persino qualche lacrima alla fine. Il Verona è parsa una squadra ancora viva, ancora in grado di giocarsi la salvezza e un campionato che non è compromesso.
Ecco questo è un concetto che va ribadito con grande chiarezza. Se qualcuno si era illuso che quest’anno si potesse giocare una stagione senza soffrire si è sbagliato di grosso. Il compito del Verona è cercare di salvarsi, in un modo o nell’altro, all’ultimo secondo dell’ultima giornata. E finché la matematica non lo condannerà, bisognerà lottare per questo. Non ci sentivamo condannati due anni fa dopo dieci sconfitte consecutive, non lo eravamo l’anno scorso con due punti in meno rispetto ad oggi e quindi non lo siamo nemmeno in questo momento. Attenzione però: questo non vuol dire essere incoscienti o non essere preoccupati. Lo dobbiamo essere ma senza quella frenesia di voler distruggere tutto buttando il bambino e l’acqua.
Ed arrivo alla questione: l’allenatore. Cambiare oggi Zanetti, dopo aver perso a Cagliari in questa maniera, può essere una soluzione ma può anche condannare definitivamente il Verona. Il cambio a mio avviso è necessario solo quando non ci sono alternative, fosse arrivata un’altra disfatta come contro l’Inter, vi dico la verità: non avrei avuto dubbi e pur con dispiacere avrei detto che la sostituzione del tecnico era l’unica strada percorribile. Ora però dopo questa gara va usata lucidità e razionalità. All’orizzonte ci sono due gare delicatissime e molto importanti. Credo sia giusto concedere a Zanetti la possibilità di giocarsele per tirare fuori il Verona da questa crisi. Solo dopo Empoli e Parma, e alla vigilia del mercato di gennaio,Sogliano avrà completamente chiara la situazione per prendere le decisioni migliori per il Verona.
il blog di Giovanni Vitacchio IL PAGELLONE DI CAGLIARI-VERONA
Sport, 29 November 2024
MONTIPO’ 7 Parata da gatto su Zappa, che colpisce di testa a due passi dalla porta. E ancora nel secondo tempo tiene il Verona in partita, nella speranza di un pareggio che sarebbe stato decisamente più giusto. In generale dà sicurezza a tutta la difesa e per la prima volta, almeno quest’anno, è padrone dell’area di rigore. Peccato per il gol beffa di Piccoli.
TCHATCHOUA 6.5 Se in fase offensiva non è più una sorpresa, è soprattutto dietro che dimostra di essere in partita. E’ sempre attento, razionale e mai precipitoso nei contrasti. Marca bene, sempre bilanciato tra irruenza e capacità di aspettare l’avversario. Quando riparte fa sempre male e per i giocatori del Cagliari fermarlo è un’impresa. Tanti cross in mezzo, poca fortuna.
MAGNANI 7 Gli attaccanti del Cagliari hanno vita difficile con Jack, che sembra davvero il più motivato lì dietro. Lapadula non tocca un pallone e in generale al Cagliari viene più che altro lasciato lo spazio per tirare da fuori. Vice capitano con tutti gli onori, speriamo leader ritrovato.
COPPOLA 6 Una partita praticamente perfetta, con un paio di recuperi difensivi da applausi, rovinata da un’unica sbavatura in 95 minuti. Si perde Piccoli, che è bravo a liberarsi dalla marcatura e a segnare sotto porta. Peccato perché era riuscito a tirare fuori una delle sue migliori partite stagionali, sempre attento e in fiducia. Un errore pesante, che deve essere bravo comunque a superare.
BRADARIC 6 Uno dei più bastonati in queste ultime settimane, a ragione, aggiungerei. Non pensa a strafare ma a fare le cose più semplicemente possibile. Mantiene la posizione, ma ha anche il brio per spingersi spesso e volentieri nella metà campo del Cagliari, soprattutto nella ripresa, quando cresce l’intesa con Lazovic. Finisce molto stanco, con il motore abbondantemente in riserva
SERDAR 7 Inizio sottotono, poi una crescita impressionante. Padrone incontrastato del centrocampo, ha piedi educati e due palle grandi come tutta la Domus Arena. Perché è anche andando a muso duro contro gli avversari si fa capire che il Verona è vivo. C’è lui nel momento migliore dei gialloblù, quando la squadra sente addirittura il profumo del colpaccio. Non va bene, purtroppo, ma su questo giocatore bisogna ricostruire fiducia e campionato del Verona.
BELAHYANE 6 Viene messo in campo in extremis, dopo l’infortunio in riscaldamento di Dani Silva. E si vede che non era “caldo” al punto giusto. Fatica infatti a trovare il ritmo, ad aiutare Serdar in mezzo al campo. Non ha la brillantezza di qualche tempo fa, ma prova ad arrangiarsi con la qualità, che non gli manca. Piano piano si scrolla di dosso il torpore, ma non abbastanza perché brilli.
LAMBOURDE s.v. (dall’84°)
LAZOVIC 6.5 Il capitano fatica un po’ a entrare in partita. Il primo tempo sembra più un rodaggio che altro. Ma nei minuti finale della prima frazione inizia a far vedere quello che poi confermerà nella ripresa. Più spensieratezza, più voglia di arrivare sul fondo e sempre maggiore intesa con Bradaric. La qualità non gli manca ed è solo la sfortuna a negargli il gol, quando stampa un bel colpo di testa sulla traversa.
HARROUI 5 (dal 73°) Non entra bene
SUSLOV 6 Come altri, ci impiega un po’ per spezzare il fiato. Ha una buona occasione sul suo sinistro, ma la cicca goffamente. Va a fiammate e quando si accende pensi sempre che possa tirare fuori la giocata. Ma rimane una mezza incompiuta, per quanto la voglia di dare tutto non gli manchi.
MOSQUERA s.v. (dall’84°)
LIVRAMENTO 6 Se fosse un film sarebbe “Il Rompiscatole”, blockbuster poco conosciuto con Jim Carrey. Si fionda su ogni pallone, che sia raggiungibile o no. E’ un tormento per i difensori del Cagliari che se lo trovano sistematicamente tra i piedi. Non incide tanto quando bisogna fare male, però si spende veramente tanto per la squadra e per dare equilibrio all’azione offensiva.
SARR 5 (dal 66°) C’erano grandi aspettative. Purtroppo deluse.
TENGSTEDT 6 Si trova una posizione non vicinissima alla porta, lasciando a Livramento più controllo dell’area. Cerca l’intesa col compagno di reparto, ma va un po’ a singhiozzo. Ha qualità nelle giocate e dai suoi piedi ti aspetti sempre la decisione giusta al momento giusto. Ma non è sempre lucido. Ha un’ottima occasione, imbeccato alla perfezione da Serdar, ma prende solo l’esterno della rete con un destro che doveva sfruttare meglio
KASTANOS 5 (dal 73°) Anche lui non incide.
ALL. ZANETTI 6 Dopo una settimana di ritiro, con ignobili e chirurgiche voci di risse tra giocatori (vere o false a me frega niente), quello che gli serviva era ritrovare la squadra. Cambia qualcosa rispetto all’Inter e, soprattutto, torna alla difesa a quattro. Il Verona è compatto, attento, difende e attacca di gruppo. Deve rammaricarsi anche per una traversa che grida vendetta. L’Hellas perde per l’unico errore individuale, che pesa più sul morale che sulla classifica. Difficile superare anche questa, ma Lazovic e compagni hanno dimostrato di esserci. Alla faccia dei pettegoli.
FONTE: Blog.Telenuovo.it
La moviola del CdS: due gli episodi principali di Cagliari-Verona
I contatti Lapadula-Tengstedt e Viola-Belahyane sotto osservazione, ma Mariani lascia proseguire
di Tommaso Badia
30 Novembre 2024 11:20
Il giorno dopo Cagliari–Verona, sarebbero due i principali episodi da analizzare nella moviola, almeno secondo quanto riportato dai colleghi del Corriere dello Sport. Oltre ad adottare una gestione dei cartellini un po’ troppo “parsimoniosa”, il signor Mariani avrebbe infatti lasciato correre con troppa leggerezza su due potenziali rigori (uno per parte).
Il primo sarebbe in favore dell’Hellas, con Lapadula che al 37′ trattiene Tengstedt, lasciandolo andare solo dopo un “un lunghissimo secondo” durante il quale “si è “disinteressato completamente dell’azione“. L’italo-peruviano non sembra comunque andare oltre “il limite del consentito“ e il fatto che nemmeno i giocatori del Verona protestino più di tanto sembra dare ragione all’arbitro.
Il secondo è invece il contatto Belahyane-Viola, con i due giocatori che al 65′ si agganciano in area Hellas e il marocchino che “tira la maglia da terra, fa leva sull’avversario per rialzarsi e lo butta giù“. Episodio giudicato dubbio, ma Mariani (molto vicino) vede tutto e non ritiene il contrasto così significativo. In questi casi, la decisione di campo regna sovrana e il VAR rimane silente.
Cagliari-Verona 1-0, le pagelle gialloblù di CH
Male Tchatchoua e Coppola, prestazione importante di Montipò e sprazzi del vecchio Suslov
di Andrea Molinari
29 Novembre 2024 22:55
Niente da fare per l’Hellas di Paolo Zanetti, che a Cagliari non riesce a smuovere la classifica. Il ritiro è servito, almeno sotto il punto di vista dell’atteggiamento, ma non per il risultato.
All’Unipol Domus, infatti, i sardi vincono 1-0 grazie alla rete di Piccoli, ex della partita, anche se sono da segnalare due occasioni super Lazovic.
Di seguito, dunque, le nostre pagelle gialloblù della partita.
MONTIPÒ: 6,5
Coraggio e riflessi: quello su Zappa tanta roba… Anche nel finale tante parate per tenere in partita i suoi fino alla fine.
TCHATCHOUA: 5,5
Più impegnato a contenere gli esterni del Cagliari che a spingere. Si perde Felici nell’azione del gol del Cagliari.
COPPOLA: 5
Nei minuti iniziali si perde Mina e Piccoli, che per fortuna lo graziano. Anche Piccoli doveva essere suo. Anche il giallo fa abbassare il voto.
MAGNANI: 6,5
Un altro Magno rispetto all’Inter. Preciso anche in fase di impostazione.
BRADARIC: 6,5
Attento, concentrato e con un’inaspettata proiezione offensiva.
SERDAR: 6
Tantissimo lavoro sporco.
BELAHYANE: 6
Come Serdar.
SUSLOV: 6,5
Garra e diversi palloni recuperati. Sprazzi del vero Suslov.
LAZOVIC: 6
Si addormenta sul primo palo nell’occasione di Zappa, Montipò lo salva. Ha nei piedi (e nella testa) le due occasioni più grandi del match: prima si mangia un gol, poi colpisce la traversa.
LIVRAMENTO: 5,5
Si sacrifica nel pressing e con Tengstedt ha una buona intesa, peccato per il super intervento di Mina. Con il passare dei minuti si spegne.
TENGSTEDT: 6
Parte ispirato, ma non riesce a pungere. Anche lui nel secondo tempo esce dal gioco.
SARR: 5,5
Sembra gestire meglio, rispetto a Livramento, il duello con Mina. Per il resto poca roba.
HARROUI: s.v.
KASTANOS: 6
Qualche imbucata importante, forse un suo ingresso anticipato avrebbe giovato i gialloblù.
LAMBOURDE: s.v.
MOSQUERA: s.v.
ZANETTI: 5,5
La settimana in ritiro ha cambiato il volto del suo Verona, cento volte più concentrato rispetto alle ultime uscite. Le occasioni non mancano, il cinismo sì, e alla fine la spunta il Cagliari, che forse nel finale ha voluto maggiormente i tre punti rispetto all’Hellas.
FONTE: CalcioHellas.it
Una reazione c'è stata ma i tre punti no. Esce ancora dal campo con una sconfitta il Verona di Paolo Zanetti. Gli scaligeri sono stati battuti 1-0 dal Cagaliri nell'anticipo del venerdì sera. "La squadra ritrova la dignità - sottolinea la Gazzetta dello Sport nel commento alla pagella del tecnico gialloblù - quando sembra poter dare una scrollata alla partita con i cambi non ottiene nulla dai subentrati". "Le cifre sono impietose - riporta Tuttosport -. Sesta sconfitta nelle ultime sette uscite ma soprattutto un altro scontro diretto perso dopo quelli con Lecce e Monza. La panchina è a forte rischio".
Questo il commento di TMW: "E' vero che viene colpito nel momento migliore, ma sei sconfitte su sette costituisce un dato tale da giustificare le voci di un ribaltone. Assente la reazione dopo lo svantaggio".
I VOTI
TuttoMercatoWeb.com: 5
Gazzetta dello Sport: 5,5
Tuttosport: 5,5
Corriere dello Sport: 5
Rassegna stampa L'Arena in apertura: "Hellas sconfitto a Cagliari. La crisi della squadra di Zanetti"
30/11 alle 08:13
di Andrea Piras
Prosegue il momento nero del Verona. La squadra di Paolo Zanetti, nonostante abbia mostrato più determinazione, è uscita battuta dalla Unipol Domus di Cagliari. Nell'anticipo del venerdì sera l'Hellas infatti è stato sconfitto 1-0 dagli uomini di Davide Nicola e sono stati sorpassati in classifica proprio dai sardi. Questo il titolo in prima pagina dell'edizione odierna de L'Arena: "Hellas sconfitto a Cagliari. La crisi della squadra di Zanetti".
Rassegna stampa L'Unione Sarda in prima pagina sul successo contro il Verona: "Cagliari, Piccoli e Felici"
30/11 alle 08:03
di Andrea Piras
"Cagliari, Piccoli e Felici". Questo il titolo in prima pagina dell'edizione odierna de L'Unione Sarda. Gioco di parole per il quotidiano che analizzato il successo di ieri sera della squadra di Nicola sugli scaligeri di Zanetti. Una vittoria di misura per 1-0 arrivata grazie ad un gol del centravanti degli isolani che ha consegnato tre punti ai rossoblù.
Una sconfitta che fa male, quella rimediata dall'Hellas Verona di Paolo Zanetti nel venerdì sera cagliaritano, l'ennesimo stop in uno scontro diretto in cui la compagine scaligera ha palesato una volta di più quelle fragilità sempre più marcate che sembrano ora aver condotto ad un punto di non ritorno. Il week-end entrante coinciderà inevitabilmente con un momento di riflessioni nella stanza dei bottoni gialloblù sulla posizione di un tecnico che appare ad oggi, come definito da egli stesso, francamente indifendibile.
Reazione flemmatica
Una reazione, quella ricercata in seguito al ritiro punitivo deciso dopo la scoppola subìta per mano dell'Inter, che non è stata quella che ci si sarebbe potuti aspettare, con furore e temperamento rimasti probabilmente soltanto in albergo, all'interno di quei confronti accesi di cui tanto si è vociferato in settimana ma che gli uomini di Zanetti non sono propriamente riusciti a tradurre in campo. Un Verona andato a letteralmente a sbattere sulla traversa, quella colpita da Lazovic nella ripresa, decisamente troppo poco di fronte ad un Cagliari che con il passare dei minuti ci ha creduto di più, andando a prendersi tre punti nel complesso meritati.
E adesso?
E' un Hellas che adesso resta lì, in un limbo sempre più vorticoso, con le sabbie mobili della zona retrocessione sempre più vicine e con la palla che passerà ora alla società, che dovrà valutare la posizione di un Paolo Zanetti al quale va riconosciuto il merito di averci sempre e comunque messo la faccia unitamente ad aver mostrato fin da subito un forte attaccamento alla maglia e alla piazza ma che ad oggi sembra non aver più saldamente in mano le redini di una squadra che rischia di poter prendere una deriva pericolosa.
Serie A Il Cagliari ritrova la vittoria: contro l'Hellas Verona basta Piccoli
30/11 alle 07:00
di Giancarlo Cornacchia
Era una gara che nascondeva molte insidie e così in effetti è stato. Il Cagliari che ha affrontato l'Hellas Verona ha dovuto faticare parecchio per avere la meglio di un avversario provato dallo snervante periodo di crisi, ma che ha dato timidi segnali di vita. La rete di Roberto Piccoli, la quarta in campionato, è arrivata soltanto a quindici minuti dalla fine. Per Zanetti lo spettro dell'esonero si fa sempre più concreto.
LE SCELTE INIZIALI. Nicola ha confermato il 4-2-3-1, con Sherri ancora tra i pali, e relegando Scuffet alla terza panchina consecutiva. Se non è un caso, poco ci manca. Per il resto ha spiccato la presenza di Lapadula come terminale offensivo, con Piccoli arretrato sulla trequarti. L'intento era di creare maggiori spazi, sfruttare il massacrante lavoro del centravanti ex Lecce a favore del peruviano. L'inizio della gara è stato pimpante, gradevole e con ritmi mediamente alti. Il Verona ha aggredito l'avversario con un pressing molto alto, mentre il Cagliari rispondeva con alcune situazioni interessanti. Piccoli, Mina e Zortea hanno impensierito la difesa scaligera grazie ai cross di un superbo Augello. Montipò si è dovuto superare per neutralizzare un colpo di testa di Zappa, ed alla fine della prima frazione è stato Lazovic a fallire una favorevole occasione a pochi passi da Sherri.
SECONDA FRAZIONE. Nicola ha mandato in campo Adopo al posto dell'ammonito, quanto evanescente Marin, per conferire maggiore energia al centrocampo, ma fin dall'inizio sono parsi gli ospiti maggiormente in palla. Al 55' è arrivata la traversa di Lazovic: colpo di testa a botta sicura su cross da destra, ma palla che si è stampata sul legno con Sherri battuto. Lo scampato pericolo ha dato una sensibile scossa ai rossoblù, con Nicola che gettava nella mischia Felici e Viola in luogo di Zortea e di Lapadula (per il peruviano prova opaca). Grazie alla tecnica dell'ex Benevento ed al brio del giovane esterno, i rossoblù guadagnavano metri e occasioni, fino al goal partita al 75': recupero palla di Makoumbou, servizio all'interno dell'area per Felici che non si è fatto pregare a centrare la sfera. Su di essa piombava come un falco Piccoli, riportato in attacco dopo l'uscita di Lapadula, che di punta anticipava il diretto avversario e batteva Montipò. Il Verona ha accusato il colpo e, di fatto, non ha prodotto alcuna circostanza pericolosa, se non qualche mischia all'interno dell'area, ed un tiro di Serdar fermato con il corpo da Mina. Dal canto suo il Cagliari ha sfiorato il raddoppio con lo stesso Felici, Viola e Obert. Al termine della gara il pubblico rossoblù ha potuto festeggiare la vittoria, assente da ben cinque turni. Per Zanetti un destino che sembra segnato, nonostante i timidi segnali di risveglio da parte della sua squadra.
Serie A Cagliari-Hellas Verona 1-0, le pagelle: Piccoli fa quello che gli riesce e inguaia Zanetti
30/11 alle 06:15
di Dimitri Conti @dimitri_conti
fonte pagelle a cura di Luca Esposito
Risultato finale: Cagliari-Verona 1-0
CAGLIARI
Sherri 6 - Lazovic e la traversa lo graziano due volte, deve tanto Mina se non gli arrivano palloni pericolosi.
Zappa 6,5 - Una grande parata di Montipò gli nega la gioia del gol, colpo di testa a botta sicura che sembrava destinato all'incrocio. Solito imprescindibile contributo a tutto campo.
Mina 7 - Il leader della retroguardia, il calciatore bastone e carota che capisce quando alzare il livello dell'attenzione e quando incoraggiare i compagni in difficoltà. Dalle sue parti non passa quasi nulla.
Luperto 6 - Gara molto ordinata anche da parte del centrale fortemente voluto in estate da Davide Nicola. Un giocatore che è diventato una piacevole realtà per la categoria.
Augello 7 - Indossasse un contachilometri lo farebbe esplodere, macina chilometri sulla corsia di competenza e sforna almeno una decina di cross di qualità per i compagni. Perfetto anche in fase difensiva, saltarlo era impresa praticamente impossibile. Il migliore in campo.
Zortea 6 - E' in fiducia e lo dimostra con alcune cavalcate sulla fascia e con un paio di tentativi da posizione non semplice. A destra o a sinistra non fa differenza, del resto Nicola lo conosce benissimo e sa sfruttare al massimo caratteristiche preziose se messe a disposizione di una squadra che lotta per la salvezza. Dal 60' Felici 6,5 - La mossa a sorpresa di Nicola. Sostituisce Zortea che, tutto sommato, stava facendo bene e dimostra di avere carattere e personalità. Mette a referto il primo assist in A della sua carriera e sfiora anche il gol.
Marin 5,5 - Il cartellino giallo costringe l'allenatore a lasciarlo negli spogliatoi all'intervallo. Non era stato comunque brillantissimo come nelel precedenti occasioni. Dal 45'st Adopo 6 - Fa il suo.
Makoumbou 6 - Le statistiche dicono che, rispetto alla scorsa stagione, tocca molti più palloni nell'arco di una partita. E, da una sua giocata, nasce l'azione del vantaggio definitivo.
Luvumbo 5,5 - Ci prova dalla distanza ma non inquadra lo specchio della porta. Mina apprezza e lo incoraggia. Non segna in casa da 9 mesi ed è un dato allarmante per un attaccante. Dall'80' Obert 6 - Concreto come sempre, colpisce il palo.
Piccoli 6,5 - Uno degli attaccanti italiani con la media gol più alta. Con Lapadula si pesta i piedi e fa fatica a trovare posizione, quando invece è unico centravanti fa quello che gli riesce al meglio. Dal 77'Pavoletti sv.
Lapadula 5 - Titolare a sorpresa, è la nota stonata della serata. Non pervenuto. Dal 60' Viola 5,5 - Perde un paio di palloni sanguinosi a metà campo e non entra da subito in partita. Nel finale sfiora il 2-0.
Davide Nicola 6,5 - Primo tempo discreto, pur con brivido finale. Nella ripresa il Verona sembra padrone del campo ed è bravo e fortunato a cambiare modulo e ad azzeccare i cambi.
VERONA
Montipò 6 - Messo in discussione ingenerosamente dopo le goleade subite contro Atalanta e Inter, è invece tra i pochissimi a meritare la sufficienza. Grande intervento su Zappa nel primo tempo, nella ripresa tiene a galla la sua squadra opponendosi di piede a un tiro pericoloso di Viola.
Tchatchoua 5 - Offre la peggior versione di sè, soffrendo dall'inizio alla fine la rapidità di Augello e di tutti gli esterni in maglia rossoblù. Impreciso e fumoso nelle rare sortite offensive.
Magnani 6 - Forse anche lui è fuori posizione quando Piccoli insacca condannando l'Hellas alla sesta sconfitta nelle ultime sette partite. Tuttavia impossibile non attribuirgli almeno la sufficienza visti i tanti interventi decisivi a centro area. E' l'unico, in retroguardia, davvero imprescindibile.
Coppola 5,5 - Prende un giallo che gli farà saltare la prossima, delicatissima gara con l'Empoli. Tiene egregiamente botta per un'ora, poi cambiano le caratteristiche dell'attacco del Cagliari e fa più fatica a prendere le misure.
Bradaric 6 - E' l'unico, del quartetto arretrato, a non avere responsabilità sul gol che decide lo scontro diretto. Niente di eccezionale, ci mancherebbe, ma almeno non commette errori particolari rispetto alle precedenti, disastrose esibizioni.
Suslov 5 - La sensazione è che gli avversari abbiano imparato a prendergli le misure, limitandolo moltissimo. Ad ora non si è quasi mai visto il calciatore devastante che contribuì alla conquista di una storica salvezza. Giusta la sostituzione. Dal 85' Mosquera sv
Serdar 5,5 - Un paio di buone occasioni, ma manca la freddezza al momento della conclusione e Mina può immolarsi evitando il peggio. Si accende a intermittenza.
Belahyane 5 - Titolare all'improvviso causa infortunio di Dani Silva nel riscaldamento, fatica un po' a carburare ma tutto sommato dà un contributo in interdizione. Fa fatica, invece, quando è chiamato ad impostare. Dall'85' Sishuba sv.
Lazovic 6 - Una grande occasione a fine primo tempo per sbloccare lo 0-0, ma non inquadra la porta. Poteva cambiare la storia. La traversa gli nega la gioia del gol a inizio ripresa.
Livramento 5 - Si muove tanto, ma non riesce quasi mai a trovare la posizione giusta. Calciatore che ha talento, ma che si vede poco nell'arco di una gara. Dal 65' Sarr 5 - Non si è visto.
Tengstedt 5,5 - Mezzo voto in più rispetto al compagno di reparto perchè almeno ci prova e mette a referto tre tiri verso lo specchio della porta. Ha perso brillantezza, ma certo non è stato il peggiore. Dal 73' Harroui sv.
Paolo Zanetti 5 - E' vero che viene colpito nel momento migliore, ma sei sconfitte su sette costituisce un dato tale da giustificare le voci di un ribaltone. Assente la reazione dopo lo svantaggio.
Montipò 6,5 quattro interventi risolutori dei quali uno - quello su Zappa nel primo tempo - strepitoso. Nulla può sulla zampata felina dell'ex Piccoli;
Tchatchoua 5,5 I continui inserimenti di Luvumbo e Augello lo costringono per buona parte della gara a giocare con il freno tirato. Nell'unica occasione in cui si fa strada serve Lazovic che coglie la traversa;
Magnani 6,5 Interventi in chiusura tempestivi e determinanti, ci mette più volte una pezza senza mai smarrire la lucidità;
Coppola 5 Non demerita fino al momento in cui si fa anticipare da Piccoli che condanna i gialloblù ad un'altra sconfitta;
Bradaric 6 Questa volta si merita la sufficienza. Attento in fase difensiva si rende pericoloso in un paio di incursioni che portano la squadra molto vicina al vantaggio;
Serdar 6 Prezioso in copertura, intraprendente quando si tratta di ripartire. Prova la conclusione, ben servito da Bradaric, ma il suo debole sinistro incoccia il corpo di Mina:
Belahyane 5,5 titolare in seguito al forfait nel riscaldamento di Dani Silva, esce dall'apnea dopo un tempo. Indomito combattente ma privo di giocate in grado di attirare attenzione (dal 39' s.t. Lambourde s.v.);
Suslov 5,5 Vivace e vispo, ma incapace di trovare l'imbucata giusta. Da una sua apertura nasce l'unica azione pericolosa della prima frazione di gara che Lazovic, strozzando il tiro, spedisce a lato (dal 39' s.t. Mosquera s.v.);
Livramento 5 Mossa quasi a sorpresa di Zanetti. Unico squillo quando imbeccato da Tengstedt si fa murare dal corpulento Mina. Per il resto tanto movimento infruttuoso (dal 21' s.t. Sarr 5 Ingresso ininfluente);
Lazovic 6 Lavoro oscuro per un tempo fino all'invitante servizio di Bradaric, spedito a lato. Sfortunato a inizio ripresa quando spedisce sulla parte alta della traversa un servizio dalla destra di Tchatchoua (dal 28' s.t. Harroui 5 Non riesce ad incidere, l'entrata con gol nel match con la Roma rimane per ora un ricordo);
Tengstedt 5,5 Solito movimento che risente, però, dei pochi palloni giocabili. Ci prova nel primo tempo ma colpisce male, senza trovare lo specchio della porta (dal 28' s.t. Kastanos 5 non porta alcun giovamento);
Zanetti 5,5 Dopo un avvio convincente lascia il pallino del gioco in mano al Cagliari puntando sulle ripartenze, quando possibile. Per due volte a cavallo dei tempi sfiora il gol poi la rete di Piccoli chiude purtroppo i conti. La reazione c'è stata ma le idee ancora non ci sono e le sconfitte sono sei nelle ultime sette gare. La sua panchina, nonostante tutto, resta traballante.
Che risposte ha avuto dalla squadra?
"Siamo ovviamente rammaricati per il risultato, ceravamo punti su un campo difficile ma soprattutto una risposta per noi stessi. Oggi non mi sento di dire niente ai ragazzi che hanno dato l'anima. Bisogna ripartire da lì, da una prestazione che c'è stata e uno spirito completamente diverso, dalle occasioni create. Credo che oggi la dignità e l'orgoglio li riportiamo a casa e per noi è importante. Se avessimo avuto prima questo atteggiamento, probabilmente non saremmo così preoccupati".
Come vede la sua posizione e crede che il ritiro possa andare avanti?
"Del ritiro non lo so, non abbiamo ancora parlato. Nello spogliatoio c'è rammarico e dispiacere per noi, per il club e per i tifosi, volevamo onorarli. Lo abbiamo fatto solo con l'atteggiamento e non col risultato. La mia posizione non mi interessa, non è importante, la cosa importante è la squadra e i ragazzi che in settimana mi hanno dimostrato di volermi bene. Avevano tutto il tempo per andare dalla società e dire che non volevano più l'allenatore. Non è stato così. Conosco il mio ruolo, so come funziona, ma quando si dà tutto si gira a testa alta. Io vado avanti a testa alta, in settimana abbiamo fatto il massimo per venire qua e fare una grande partita".
Serie A Il ritiro non ha funzionato: Cagliari batte Verona 1-0. E ora Zanetti rischia l'esonero
29/11 alle 22:37
di Dimitri Conti @dimitri_conti
L'anticipo della 14^ giornata di Serie A sorride al Cagliari, battuto 1-0 l'Hellas Verona.
Parte meglio il Cagliari, poi esce anche l'Hellas - Rispetto alle formazioni consegnate nel pre-partita, si registra un cambio dell'ultimo secondo nell'Hellas Verona: nel riscaldamento Zanetti perde Dani Silva per un problemino fisico e alla fine dunque Belahyane, uno degli esclusi eccellenti, scende comunque in campo. L'avvio di gara sembra promettere bene, dopo cinque minuti c'è già il primo tiro verso la porta, con Mina che non inquadra la porta di Montipò in correzione di un calcio d'angolo. E invece in avvio di contesa prevale un po' di tensione da parte di entrambe le squadre, alle prese con periodi recenti non del tutto positivi. Alla mezz'ora ancora segnali di Cagliari, con Lapadula che però non corregge bene il preciso cross di Augello, ma soprattutto col gran riflesso di Montipò su Zappa sul successivo calcio d'angolo. Il Verona si aggrappa alle folate di Suslov ma fatica ad arrivare alla conclusione con regolarità. Lo fa Tengstedt al 41', mancando però la porta da buona posizione. Gli ultimi tentativi del primo tempo, nel recupero e imprecisi, sono di Luvumbo e poi di Lazovic, che manda clamorosamente alto a porta vuota. Al 45' punteggio cristallizzato sullo 0-0.
Piccoli e una zampata da tre punti - Nicola spende subito un cambio al rientro in campo, togliendo Marin e inserendo Adopo, ma è il Verona a ripartire come aveva concluso il primo tempo, con il piede sul gas. E gli scaligeri costruiscono le prime occasioni della ripresa, arrivando a centimetri dal vantaggio al 56' con il colpo di testa di Lazovic che scheggia la traversa e si perde alto. Sembrano le premesse per una ripresa tutto brio e invece il ritmo cala di nuovo, con qualche tifoso di casa che inizia prima del tempo a esprimere dissenso tramite dei fischi che destano il Cagliari quantomeno sul piano temperamentale. I mugugni danno i loro frutti: al 75' bella azione del Cagliari, con Makoumbou che libera Felici al cross in area. Palla al bacio per Piccoli, tap-in di prima intenzione e 1-0. Il Verona prova comunque a reagire e libera Serdar al tiro da ottima posizione: provvidenziale Mina a far muro col corpo. Da lì fino al finale succede poco, poi divampano le iniziative dei sardi: all'87' Adopo scalda le mani a Montipò, un giro d'orologio dopo clamorosa tripla chance per il raddoppio non sfruttata da Felici, Viola e Obert, ancora grazie al portiere ospite. Nei quattro minuti di recupero poi la squadra di Nicola si limita a gestire e placare la voglia di rimonta dell'Hellas, portandosi a casa tre punti e inguaiando la posizione di Zanetti, al quale non sembra essere servito il ritiro. Il tecnico dell'Hellas adesso rischia seriamente l'esonero.
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
29 novembre 2024 Serie A Enilive 2024/25 | A Cagliari termina 1-0
Cagliari - Si è conclusa 1-0 Cagliari-Hellas Verona, 14a giornata di Serie A Enilive 2024/25.
Venendo alla cronaca, parte forte il Verona. Sul cross in mezzo di Lazovic si fa trovare pronto Tengstedt, che svetta più alto di tutti ma non riesce a impattare bene di testa.
Il Cagliari prova a rispondere al 6’. Sul corner di Augello sbuca Mina, che calcia col destro senza inquadrare lo specchio della porta.
All’8’ i rossoblù ci provano con Piccoli che, di testa, non riesce a impattare verso la porta il traversone di Augello.
All’11’ Livramento, imbucato tra le linee da Tengstedt, calcia verso la porta da posizione defilata. Mina, in scivolata, ferma l’insidiosa conclusione.
Al 33’ il Cagliari si rende pericoloso. Sul corner di Augello, Zappa si inserisce sul primo palo e colpisce rapido di testa verso la porta: Montipò ci mette i pugni e con un grande riflesso salva il risultato.
Al 42’ si fa vedere nuovamente avanti il Verona. Serdar serve sulla corsa Tengstedt, ma l’attaccante danese è troppo defilato e la sua conclusione termina sull’esterno della rete.
Al 45’ Luvumbo calcia dalla distanza ma la sua conclusione termina oltre la traversa.
Un minuto più tardi il Verona si rende molto pericoloso: Bradaric, servito da Suslov, si inserisce in area in progressione e scarica per Lazovic. Il numero 8 gialloblù calcia di prima intenzione ma non riesce a colpire bene con il sinistro.
Nella ripresa, al 48’, Serdar conquista un pallone in zona offensiva e lo serve per Tengstedt, che calcia rasoterra dai venti metri: la sua conclusione non prende velocità e si spegne tra i guantoni di Sherri.
Al 57’ Tchatchoua mette un traversone pericoloso in mezzo sul quale arriva in terzo tempo Lazovic di testa: il pallone sbatte sulla traversa.
Al 61’ si fa vedere ancora avanti il Verona. Suslov prova la conclusione col sinistro dai venti metri ma il pallone esce di poco alla sinistra del palo protetto da Sherri.
Al 68’, i rossoblù provano a rendersi pericolosi. Sulla punizione dalla distanza battuta da Viola sbuca in mezzo Piccoli che, di testa, prova a colpire ma non inquadra la porta.
Al 75’ il Cagliari trova la rete. Felici si inserisce tra le linee servito da Makoumbou, e scarica dietro per Piccoli che, da pochi passi, supera Montipò.
Al 79’ il Verona prova a rispondere. Kastanos serve sulla corsa Bradaric che, scarica subito indietro per Serdar. Il 25 gialloblù calcia forte dal limite ma trova a protezione della porta Mina.
All’87’ Adopo calcia forte dalla distanza ma centrale, tra le braccia di Montipò.
Un minuto più tardi ci riprova il Cagliari con Felici: Magnani, in copertura, mette la gamba impedendo di concludere al numero 97 rossoblù.
Il portiere gialloblù si fa trovare ancora pronto in una tripla occasione dopo pochi secondi, sempre all’88’, prima sul tiro di Viola e poi sulla doppia conclusione di Obert, che colpisce anche il palo sul rimpallo.
Dopo 4 minuti di recupero, la partita si conclude sul risultato di 1-0.
Il prossimo impegno del Verona sarà quello di domenica 8 dicembre (ore 15) quando i gialloblù affronteranno in casa l’Empoli allo stadio ’Bentegodi’, match valido per la 15a giornata di Serie A Enilive 2024/25.
[OFFTOPIC] + - = VITA DA EX: Nato a Verona da genitori nigeriani, il neo 22enne Destiny UDOGIE fu quasi regalato dall'HELLAS all'UDINESE che, un paio di stagioni più tardi, lo vendette a peso d'oro al TOTTENHAM dove ora è tra i migliori giovani e in azzurro è una presenza fissa (per ora dietro a DIMARCO)...
Lo ha preso Antonio Conte, ma se lo sta godendo Ange Postecoglou. Destiny Udogie al Tottenham sta facendo benissimo, ha già raccolto 16 gettoni di presenza con il club, 6 con la nazionale, dove però ha un avversario come Federico Dimarco sulla fascia mancina. Postecoglou lo ha aiutato molto, perché "Il giorno che sono arrivato mi ha chiamato per dirmi che ero un giocatore chiave per lui e mi ha spiegato cosa voleva da me". Anche perché a Udine era riuscito a esplodere con il 3-5-2, da esterno a tutta fascia, mentre a Londra è passato a essere un difensore di fascia per una retroguardia a quattro. Nella prima stagione è stato anche nominato fra i migliori giovani dell'anno.
Qualche tempo fa Udogie parlava così del suo nome. “Diciamo che è un nome con un significato, spetta a me dimostrare sul campo il valore. La lezione più importante che i miei mi hanno insegnato è quella di esser sempre umile, nonostante tutto, mi dicono sin da piccolo di rispettare gli altri e di non guardare dall’alto in basso nessuno. Il mio più grande sogno è vestire l'azzurro, rappresenta tutta la nazione, non c'è cosa più bella. Parlavo sin da piccolo con mio padre, sono cresciuto con le giovanili”.
Nato a Verona da genitori nigeriani, è stato acquistato nel 2022 per una ventina di milioni, salvo poi rimanere un'altra stagione all'Udinese. Oggi Destiny Udogie compie 22 anni.
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
Contro il razzismo. Diciamolo insieme, diciamolo ovunque: #KeepRacismOut
#ParmaVerona Zanetti e Duda
Parma 2-3 Verona highlights
8 aprile 2023: un compleanno indimenticabile
Prossima partita
Venerdì 20 Dicembre ore 20:45 (DAZN)
VS
Serie A 17ª Giornata
Classifica
Serie A 2024-2025
Atalanta
34
Napoli
32
Inter *
31
Fiorentina *
31
Lazio
31
Juventus
27
Milan *
22
Bologna *
22
Udinese
20
Empoli
19
Roma
16
Torino
16
Parma
15
Genoa
15
Cagliari
14
Lecce
13
Como
12
Hellas Verona
12
Monza
10
Venezia
9
* Milan, Bologna, Inter e Fiorentina una partita in meno
Ultima partita
Domenica 15 Dicembre ore 15:00 (DAZN)
2-3
Serie A 16ª Giornata
Potevo tifare mille squadre, o magari quelle che tifano tutti. E invece tu mi hai fatto gialloblù.