RECAP & IMPRESSIONI
HELLAS che parte meglio dei padroni di casa come atteggiamento e aggressività creando molte occasioni rispetto agli avversari ma quando la Dea Bendata (che all'andata contro il VENEZIA era stata molto benevola a dire il vero) volta le spalle c'è poco da fare e così il tiro di POHJANPALO murato da COPPOLA si trasforma in un assist perfetto per ZERBIN e gli arancioneroverdi passano in vantaggio... Poi ci sarebbe da capire come ha fatto l'esterno avversario a passare così facilmente sulla destra e perché poi è il più reattivo in mezzo a quattro difensori scaligeri e perché (al solito) MONTIPÒ non prova nemmeno ad uscire ma... Tant'è.
Nella ripresa i gialloblù creano meno ma non abbassano il ritmo cercando di rispondere colpo su colpo agli avversari: Al 66° SERDAR è pericoloso al tiro dal limite e dieci minuti più tardi è TCHATCHOUA, quasi di rapina, a trovare il pari dopo una bella iniziativa sulla destra del neoentrato MOSQUERA.
Partita certamente non bella (ma date le squadre in campo rispettivamente terzultima e penultima non si pretendeva di più) però dopo la batosta con la LAZIO aver rivisto un VERONA così è già tanta roba e questo punto potrebbe rivelarsi alla lunga preziosissimo a casa di una diretta concorrente alla salvezza alla quale abbiamo strappato 4 punti su 6.
D'altronde... Questo è il VERONA che abbiamo e, stando alle attuali intenzioni degli americani, questo è più o meno il VERONA che ci terremo fino a Giugno ma anche qui sforiamo in un altro discorso che però prima o poi sarà meglio chiarire fino in fondo perché non è possibile che, dopo anni di HELLAS con le pezze al c..o nella gestione SETTI, ci troviamo ancora nella medesimaa situazione con i nuovi proprietari; a meno che, e si spera di no, questi ultimi non abbiano preso a modello la gestione SETTI che investendo il minimo ricavava più del massimo (per sé stesso) e ne facciano il loro credo perché in questa maniera saremmo davvero caduti dalla padella di Maurizio all'ardente brace di Presidio Investors.
IL GIORNO DOPO, A MENTE FREDDA...
Mi porto a casa un VERONA che ha giocato per lunghi tratti meglio del VENEZIA, che si è reso certamente più pericoloso dell'avversario (5 a 1 a favore dei gialloblù i tiri nello specchio) e che forse avrebbe meritato qualcosa in più rispetto a esso ma, guardando a com'era andata la partita al 'Bentegodi' contro gli arancioneroverdi, potremmo anche considerare giusto il risultato complessivo e, credetemi, non è poca cosa di questi tempi quando i giocatori sono rimasti spiazzati come e forse anche più dei tifosi da una nuova proprietà arrivata da pochi giorni eppure già ampiamente assente, assente nello spiegare i programmi (se ve ne sono), assente sul mercato, assente nell'idea di calcio da proporre (perché quella di SETTI non può essere considerata un'idea, tutt'al più un fin che dura), assente financo nel presentarsi come imporrebbe non tanto l'etichetta quanto la buona educazione che da queste parti ancora vale qualcosa...
Ecco, io non sono mai stato un sostenitore del 'Soli contro tutti' ma in questo momento rappresenta al meglio quello che penso e quello che vedo nel futuro almeno a breve termine: Soli contro tutti davvero! Persino contro la Presidio Investors che al momento ci ha sedotti e abbandonati.
Consueto 3-5-2 per il VENEZIA di DI FRANCESCO a caccia di tre punti salvifici contro l'HELLAS per riagganciare prepotentemente il treno salvezza e al contempo mantenere basso il diretto avversario gialloblù: Tra i pali è confermato il giovane STANKOVIĆ e davanti a lui partono HAPS e IDZES mentre il neoacquisto CANDÉ da il cambio al convalescente ŠVERKO reduce da un attacco febbrile (e nemmeno in panchina così come l'altro centrale CANDELA in uscita), sull'esterna mancina è confermato il talentuoso ZERBIN mentre dalla parte opposta ELLERTSSON prende il posto dell'ex gialloblù ZAMPANO e tra loro si schiera il trio formato da BUSIO, NICOLUSSI CAVIGLIA e DOUMBIA, la coppia d'attacco sarà invece formato da ORISTANIO e POHJANPALO che non ha voluto mancare all'ultimo match con la maglia arancioneroverde (al contrario di un certo MAGNANI per dire) prima di trasferirsi al PALERMO.
Difesa a tre anche per il VERONA di ZANETTI che sostituisce, secondo attese, gli squalificati DAWIDOWICZ e DUDA rispettivamente con DANILIUC e BELAHYANE e conferma anche il terzetto d'attacco formato da SUSLOV, SARR e TENGSTEDT mentre sulla sinistra capitan LAZOVIĆ lascia ancora una volta il posto a BRADARIĆ.
Un migliaio i tifosi gialloblù presenti al 'Penzo' nonostante una nuova proprietà pressoché ectoplasmatica, match affidato alle cure alle cure del signor Gianluca Manganiello della sezione AIA di Pinerolo.
PRIMO TEMPO
9° NICOLUSSI CAVIGLIA con un tiro cross non impensierisce MONTIPÒ.
11° SERDAR pericolosissimo con un blitz in area facendo fuori due uomini in dribbling: STANKOVIĆ è purtroppo attento a respingere col piede sul primo palo.
13° COPPOLA provvidenziale nel murare la stoccata di POHJANPALO sottoporta!
15° TENGSTEDT ha un'occasione clamorosa sul cross di BRADARIĆ ma la sua spizzata finisce troppo a lato e i successivi due tentativi del VERONA con SERDAR e SUSLOV vengono murati dalla difesa di casa. 28° Alla prima da titolare al VENEZIA ecco ZERBIN che porta avanti il VENEZIA: L'esterno del NAPOLI si accentra da destra evitando BRADARIĆ poi scambia con POHJANPALO che con un tiro potente incoccia sul muro di COPPOLA ma il pallone rimane lì per il più reattivo che, guardacaso, è proprio ZERBIN alle spalle di quattro difensori scaligeri... Poi metterla dentro con un rasoterra con MONTIPÒ ben piantato sulla linea di porta è uno scherzo! VENEZIA 1 HELLAS VERONA 0.
33° TENGSTEDT altra buona occasione in area ci prova di piatto ma la palla esce ampiamente a lato.
35° CANDÉ con un tackle durissimo sulla caviglia destra di TENGSTEDT: Il signor Manganiello non ritiene di estrarre nemmeno il cartellino giallo su un intervento che era da rosso diretto a mio modesto avviso.
36° TENGSTEDT non ce la fa, e si butta a terra nei pressi della trequarti destra avversaria.
38° Gran dribbling e destro potente di SUSLOV appena entrato in area in zona centrale, IDZES mura! E poco dopo TENGSTEDT è ancora a terra ed esce zoppicando...
39° TENGSTEDT non ce la fa, entra KASTANOS e il VERONA vira su un 3-4-2-1 con SARR che si sposta a fare il riferimento centrale d'attacco e il cipriota che affianca SUSLOV sulla trequarti; intanto la pioggia aumenta sul 'Penzo'.
45° NICOLUSSI CAVIGLIA con un diagonale potente dal vertice sinistro: DANILIUC devia sul fondo!
45°+2 POHJANPALO con un'altro intervento al limite a gamba alta su KASTANOS e stavolta Manganiello estrae almeno il cartellino giallo.
45°+3 Manganiello termina la prima parte di gara.
SECONDO TEMPO
50° Altro intervento rivedibile in campo: ORISTANIO a gamba alta colpisce prima il pallone e poi, col piede a martello, il collo del piede di BRADARIĆ che era in vantaggio ma per Manganiello e il suo guardalinee di destra va tutto bene...
55° ZERBIN con un tocco d'astuzia libera DOUMBIA davanti a MONTIPÒ che una volta tanto esce in tuffo e si riappropria del pallone.
59° KASTANOS recupera palla per BRADARIĆ che stavolta pesca benissimo SARR ma HAPS in spaccata devia provvidenzialmente sul fondo anticipando lo svedese che era libero davanti a STANKOVIĆ.
61° KASTANOS al terzo corner, GHILARDI incorna anticipando tutti ma la mira è purtroppo scadente e la palla finisce sul fondo.
62° Due brutti interventi dei gialloblù su HAPS e ZERBIN, anche Manganiello se ne accorge e a farne le spese è KASTANOS che ha mollato un pestone al surinamese.
64° MOSQUERA al posto di BRADARIĆ, il VERONA torna a due punte con KASTANOS che si allarga sulla sinistra al posto del croato.
66° SERDAR al pericoloso tiro dal limite dopo uno scambio veloce con un compagno: STANKOVIĆ respinge sul fondo mandando ancora una volta l'HELLAS in corner.
68° Cambia anche il VENEZIA: Fuori ELLERTSSON e dentro l'ex ZAMPANO nello stesso ruolo di esterno destro.
70° Intervento a gamba alta di SARR sulla faccia di un avversario ma il metro di giudizio di Manganiello è sempre quello: Gioco rude spesso permesso...
74° Tiro di SERDAR deviato sul fondo e altro calcio d'angolo che non crea vantaggi all'HELLAS per come è battuto e per la grande attenzione avversaria.... 76° Pari HELLAS con esultanza polemica di TCHATCHOUA: MOSQUERA con un bel cross da destra per SARR che s'incarta senza trovare la porta ma lì c'è Jackson che ribadisce in porta il gol del meritato pari scaligero.
77° MOSQUERA si mette in proprio con un tiro da posizione decentrata che tuttavia non impensierisce STANKOVIĆ che neutralizza.
79° KASTANOS con un debole calcio di punizione di seconda: STANKOVIĆ si china e raccoglie.
80° Doppio cambio VENEZIA: Fuori ORISTANIO e DOUMBIA dentro BJARKASON e YEBOAH.
82° Cambia anche l'HELLAS: Dentro LIVRAMENTO e SARR per LIVRAMENTO e LAZOVIĆ, KASTANOS torna sulla trequarti con Darko chge si posiziona nel suo ruolo abituale da quinto: ZANETTI prova a vincerla con un po' di fantasia nel finale.
84° COPPOLA prova l'incornata vincente sul secondo palo dopo un corner ma la palla finisce alta.
85° ZAMPANO con una sponda corta per BUSIO: MONTIPÒ si allunga e toglie dall'angolino la palla del potenziale 2 a 1 arancioneroverde.
87° Altro doppio cambio dei padroni di casa POHJANPALO e ZERBIN fanno spazio a GYTKJÆR e CARBONI.
90°+4 GHILARDI decisivo sull'affondo in area di GYTKJÆR nel deviare la sua conclusione sul fondo a tu per tu con MONTIPÒ che (udite udite) esce sul successivo calcio d'angolo deviando alla larga una palla pericolosa e Manganiello fischia tre volte.
VOTI
MONTIPÒ Al 28° rimane con i piedi ben piantati a terra e non prova nemmeno ad uscire se non altro per diminuire lo spazio a disposizione di ZERBIN per il quale è un gioco da ragazzi insaccare. Messo a disagio al 54° da un passaggio indietro avventato, rinvia nel nulla ssoluto e il VENEZIA recupera la palla che aveva perso... Si rifà parzialmente nel finale quando tocca fuori l'insidiosissima conclusione di BUSIO 6-
DANILIUC Provvidenziale nel finale di primo tempo sul diagonale potente dal vertice sinistro di NICOLUSSI CAVIGLIA. In generale non si vede molto ma fa certamente il suo visto che dal fronte destro non arrivano mai insidie 6
COPPOLA Mette la museruola ad un satanasso come POHJANPALO che oggi voleva lasciare un buon ricordo ai propri tifosi e ci è in parte riuscito a causa dello sfortunato muro di Diego che si trasforma in un assist perfetto per ZERBIN e poi si produce in un paio di colpi di tacco da grande giocatore: Sul primo avvia una pericolosa azione gialloblù nel primo tempo, sul secondo, con le spalle all'avversario, trova anche il modo di fargli rimbalzare la palla addosso e a recuperare da una situazione difficile! Ma non era GHILARDI il più tecnico del duo azzurro Under 21? Nel finale non trova la porta sull'incornata dal secondo palo... 6,5
GHILARDI Nel primo tempo non si vede molto e sull'affondo di ZERBIN in occasione del gol non è proprio impeccabile... Nel secondo cerca il bersaglio grosso da ottima posizione ma non incorna bene. Nel finale salva la porta da quello che sembrava il 2 a 1 di GYTKJÆR e solo quello gli vale almeno mezzo voto in più 6-
TCHATCHOUA Mette dentro molti palloni anche se pochi sono realmente invitanti. Intervento acrobatico al 45° per tener dentro una palla dal fondo sulla quale purtroppo crede solo lui... Gol da vero rapace dell'area di rigore quello che al 76° riporta il VERONA in parità; tra i migliori insieme a MOSQUERA 7
BELAHYANE Anche lui non si nota mai veramente per un'azione particolarmente interessante ma in mediana resta tecnicamente il migliore giocatore che il VERONA può schierare (e infatti presto verrà venduto perché... Il VERONA deve vendere per poter comprare! Non come quando c'era SETTI al comando 😂 ) 6
SERDAR ...Pur prendendosi lunghe pause dal gioco è senz'altro il più pericoloso dei gialloblù con delle conclusioni che fanno gridare al gol; ecco se magari al contempo fosse di più sul pezzo nel dettare il gioco e nel distruggere (o almeno limitare) quello avversario sarebbe anche meglio 6+
BRADARIĆ Al 6° avrebbe la possibilità di prendere meglio la mira su quella rimessa in area da sinistra completamente lontana da SARR, fa molto meglio al 15° quando a sbagliare tutto è TENGSTEDT. Da rivedere il presidio della sinistra sull'affondo e il successivo gol di ZERBIN che passa con una facilità disarmante... In area si smarca bene con un dribbling intelligente al 57° poi però sbaglia completamente nell'appoggio con due ottime scelte a disposizione per il tiro! Ecco anche per lui sono più i cross sbagliati di quelli andati a segno mentre per quanto riguarda la fase difensiva... Stendiamo il classico pietoso velo 5+ (gli da il cambio MOSQUERA al 63°: È il cambio che impatta di più sul match non soo perché provoca l'assist del pari ma anche e soprattutto per l'impegno che mette anche in fase difensiva quando vede i suoi in difficoltà... È tra quelli che si sbatte di più che si sacrifica non solo a parole per la causa insomma... Uno da VERONA 7)
SUSLOV ...Anche lui cerca il gol nel primo tempo con un paio di conclusioni entrambe murate, cala vistosamente nella ripresa 5,5 (gli da il cambio LAZOVIĆ all'82°: Quando ZANETTI gli preferisce BRADARIĆ mi domando perché poi rifletto, capisco che Capitan Darko non è più un ragazzino e forse convengo con l'allenatore che forse è meglio lasciare che l'ex STELLA ROSSA dia tutto quello che ha nei minuti finali Non giudicabile)
SARR Nel primo tempo combina bene con TENGSTEDT mentre da prima punta, all'uscita del danese, si perde completamente... Troppo in anticipo anche sul cross di MOSQUERA al 76°, fortuna che TCHATCHOUA c'è (il bisticcio di parole è puramente voluto 😊 ) 5+ (gli da il cambio LIVRAMENTO all'82°: Magari 'sto ragazzo entrasse con la voglia di spaccare che ha avuto oggi MOSQUERA... Mi sembra invece rinunciatario, timido... Insomma uno che sembra volere ma non poter al cospetto di gente che ha il triplo dell sua fame: Si dia una svegliata! Non giudicabile)
TENGSTEDT Bella l'imbucata per SARR al 3° minuto! Al 15° e al 33° ha due occasionissime facili per uno come lui che qualche mese fa concretizzava le pochissime occasioni-gol che il VERONA creava... Ora purtroppo continua nel periodo no che culmina quando CANDÉ gli molla un calcione nella caviglia: Speriamo che non sia nulla di grave 5 (gli da il cambio KASTANOS al 40°: Tanti i calci di punizione guadagnati quando, soprattutto con l'ingresso di MOSQUERA, agisce da esterno dove probabilmente difende meglio di BRADARIĆ ed è molto più concreto che sulla trequarti senza tuttavia eccellere 6)
ZANETTI Tra infortuni e mercato, al netto della condizione di FARAONI e LAZOVIĆ che probabilmente ormai non reggono più di una partita dall'inizio, sta facendo con quello che ha e probabilmente chiunque altro allenatore (disposto a venire al VERONA e di una fascia che il VERONA si possa permettere) al suo posto avrebbe (avuto) i suoi stessi problemi... Speriamo che qualcuno lassù nel Texas lo capisca, metta mano sul cuore (e soprattutto nel portafoglio) ponendo rimedio al più presto ad una situazione paradossale e difficilmente comprensibile 6
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Mister DI FRANCESCO tecnico del VENEZIA «Siamo mancati nella capacità di tenere qualche pallone in più, nel far salire la squadra, nel palleggio. Il Verona è squadra fisica, dovevamo cercare di più delle trame di gioco, dove ci siamo persi un pochino nella ripresa. Secondo me ci eravamo anche difesi bene, poi abbiamo preso gol in contropiede sbagliando un raddoppio anziché andare a difendere la porta. In queste cose dobbiamo alzare l'asticella... Se oggi sentivo che il gol sarebbe arrivato? Pensavo più prima rispetto a quando lo abbiamo preso, perché avevamo ripreso campo in quel momento. Questa squadra non deve mollare niente. Uscire dal campo avendo dato tutto, questo dobbiamo fare, ma a volte non basta. Il mercato? Lo vivo con serenità perché se dovessi pensare a cosa serve non ne usciremmo. Questi ragazzi li amo, guardate Haps che partita ha fatto in quel ruolo. La settimana ho messo in campo giocatori che dovevano uscire. Ho visto una squadra che voleva comunque portare a casa il risultato. Poi a questo livello i dettagli fanno la differenza, con l'attenzione a qualche dettaglio in più potevamo avere magari un terzo dei punti in più. Vedi sul raddoppio di cui parlavo prima che è mancato. » TuttoMercatoWeb.com
Mister ZANETTI «E' stata una partita combattuta, ai punti avremmo meritato qualcosa in più dal punto di vista del gioco, dei tiri e del possesso nonostante si fosse messa male. Abbiamo lavorato tutta la partita per rimetterla in piedi, non abbiamo avuto la qualità né trovato la zampata giusta per vincerla. In un momento di mercato, squalifiche e infortuni, era una partita dall'alto coefficiente di difficoltà. Non era semplice venire qui, anche per il Venezia contava solo vincere. Questo ha complicato tutto, è stata una partita dura. La reazione della squadra al momento? Ha reagito bene, anche per il periodo di mercato. Questo porta via attenzioni. Il lavoro che ho dovuto fare è stato quello di cercare di tenere i ragazzi concentrati. Dawidowicz era fuori e un altro giocatore con già un accordo con un'altra squadra in quel ruolo, dunque era inutile portarlo. Devo dire quindi molto bene i ragazzi, come Daniluc, Serdar... Oggi è stata una partita importante da tanti punti di vista, del gioco, dell'intensità, del carattere, della voglia di vincerla fin da subito. Non era facile, l'abbiamo un po' persa per come abbiamo pareggiato. Ci siamo abbassati molto nella fine, non abbiamo avuto la forza e la rabbia per cercare di vincerla alla fine, ci siamo accontentati e non dovevamo farlo. Se su Tengstedt era rosso? L'avversario tocca la palla, ma poi anche entra con il piede a martello, sono cose di campo e al di là del giallo spero che il ragazzo stia bene. Se mi aspetto qualcosa dal mercato? Sicuramente qualcosa faremo, o meglio: sarà fatto. Io mi occupo del campo. Sono usciti due calciatori, non è entrato nessuno, ma non vuol dire che non arriverà nessuno. Siamo pronti a rischiare di perdere qualche calciatore, ma con l'intento di rimanere a livello e magari migliorarlo» TuttoMercatoWeb.com
Jackson TCHATCHOUA autore del pari gialloblù a DAZN «La partita contro la Lazio non è stata facile per me, ma oggi ho segnato un gol utile alla squadra e quindi sono contento per questo. Esultanza polemica? A volte la gente parla troppo, ma questo è il calcio. Volevo segnare per anche me, ma sono contento per la squadra, per il club e per i tifosi» HellasLive.it
Suat SERDAR «Abbiamo fatto meglio nel secondo tempo ed ora dobbiamo ripeterci contro il Monza. Questa sera meritavamo anche qualcosa di più. Ho corso tanto, ma questo è il mio compito. L’importanza di questo punto lo capiremo più avanti. Adesso dobbiamo andare a Monza e portare a casa l’intera posta in palio. Giocare con Belahyane o Duda per me non fa la differenza. Sono entrambi bravi, ma possiamo giocare anche insieme. Oggi era importante non perdere. È stata una partita difficile, giocata fuori casa e con un clima non certo facile. Ma penso che oggi meritavamo qualcosa di più» HellasLive.it
Alessio ZERBIN autore del momentaneo 1-0 del VENEZIA «Una grande soddisfazione questo gol, cercherò di dare sempre il meglio, ho trovato un gruppo fantastico che crede davvero tanto all'obiettivo finale e io voglio fare la mia parte. Se ci salveremo? Quello è l'obiettivo, ci dobbiamo credere fino all'ultimo. Per farlo dobbiamo ascoltare il mister e lavorare, credendoci sempre. » TuttoMercatoWeb.com
Serie A Enilive 2024/25 | Le voci del post partita: Zanetti e Serdar
Nell'anticipo di Venerdì il TORINO si è ripreso battendo per 2 a 0 il CAGLIARI mentre Sabato l'ATALANTA ha rimontato il COMO in trasferta con la doppietta di RETEGUI vincendo per 2 a 1 come il NAPOLI che al 'Maradona' era andato inizialmente sotto ma poi, con l'imperiosa incornata di ANGUISSA e LUKAKU dagli 11 metri, ha battuto la JUVENTUS.
Rimonta a metà invece per il BOLOGNA che al 'Castellani' non è riuscito ad andare oltre l'1 a 1 con l'EMPOLI; clamore a 'San Siro' per un MILAN che fino all'80esimo era sotto per 2 a 1 col PARMA a causa dei gol di CANCELLIERI e DEL PRATO poi REIJNDERS al 92esimo e CHUKWUEZE 3 minuti dopo ridavano la vittoria ai rossoneri padroni di casa.
Completa la rimonta anche la ROMA a Udine vincendo per 2 a 1.
Impietoso 4 a 0 dell'INTER al 'Via del Mare' di Lecce mentre la FIORENTNA, pure in inferiorità numerica dopo un'ora, ha imposto il 2 a 1 all'Olimpico ad una LAZIO che solo nel recupero è riuscita ad accorciare le distanze.
Stasera alle 20:45 il match tra il GENOA e il MONZA chiuderà la 22esima giornata del campionato di Serie A.
il blog di Francesco Barana LA NUOVA PROPRIETÀ? SITUAZIONE SFUGGENTE, IGNOTA, IMPALPABILE (PER ORA)
Senza categoria, 28 Gennaio 2025
Adda passà ‘a nuttata. Davvero ci viene in soccorso l’arte eterna di Eduardo De Filippo per raccontare i “dolori” del Verona di oggi. Il vecchio Hellas è preso in mezzo tra le incognite della nuova proprietà americana; uno spogliatoio che fino al 3 febbraio, fine del calciomercato (e anche oltre se non si rinnovano o cedono i calciatori in scadenza), rischia di essere scambiato per un porto di mare; e un allenatore – Paolo Zanetti – volonteroso, professionale, di indubbia dirittura morale, ma che non riesce a dare quel valore aggiunto a una squadra che varrebbe di più, e comunque troppo piccolo per dinamiche (finanziarie) che si muovono sopra la sua testa.
In questo momento sopravviviamo, la situazione è sfuggente, impalpabile. In questa condizione precaria di temporaneità, il pareggio di Venezia è oro (chi scrive avrebbe firmato per qualche pareggio in più in questo campionato, quando devi salvarti la mentalità da “punticino” alla resa dei conti premia). Teniamo botta, come si suol dire, in attesa che qualcosa cambi dall’alto, quindi da Austin (leggi investimenti sulla squadra), ma più verosimilmente aggrappati alla speranza del solito “miracolo” di Sean Sogliano, prosaicamente un “Sant’Antonio” del calcio.
Già, perché se è vero che per il momento il club rimane ancorato al “modello Setti” (lacrime, sudore, sangue e che Dio ce la mandi buona) possiamo solo grattare i muri, in apnea, cercando di non sprofondare. Devòti al fatalismo.
Setti è rimasto come Senior Advisor of Football Operations, definizione pomposa che vuol dir tutto e niente (accidenti agli inglesismi!). Ed è questo il punto dirimente e critico: al momento, parlando di Presidio Investors, siamo dinanzi all’ignoto. Aspettando qualcosa di più di un freddo comunicato stampa con dichiarazioni di prammatica.
il blog di Gianluca Vighini PUNTO D’ORO. ABBIAMO RISCHIATO CHE IL VERONA AFFONDASSE IN LAGUNA
Sport, 28 Gennaio 2025
Chi non si rende conto di quanto sia importante il punto conquistato a Venezia non ha capito nulla di quanto è stato difficile l’ ultima settimana in casa del Verona e quanto si sia rischiato di sfasciare squadra e ambiente. L’assurdo procedere della nuova proprietà americana che sta misteriosamente replicando le stesse modalità settiane (zero investimenti, necessità assoluta di vendere per consolidare il bilancio) ha avuto il perverso effetto di afflosciare l’ambiente e l’umore generale a partire dallo spogliatoio scaligero che vedeva nell’arrivo dello zio Sam un deciso cambio di passo rispetto al passato fatto di sacrifici, lacrime, sangue, miracoli, plusvalenze e… botte di culo. Il silenzio irrispettoso di una proprietà che ha costruito un cda di alto livello ma che non ha ancora acquistato un rinforzo vero da mettere nella squadra di Zanetti ha creato una zona grigia piena di domande irrisolte e di equivoci che fanno persino rimpiangere il recente passato dove Setti, senza soldi ma almeno chiaro nelle intenzioni, dava ordine a Sogliano di vendere il vendibile e cercare poi una disperata salvezza con gli stuzzicadenti messi a disposizione. Non è difficile comprendere che quando si assiste a simili dinamiche aziendali c’è il forte rischio che tutto venga compromesso, che l’obiettivo primario vada a quel paese e che la gente pensi solo ai fatti suoi e non al bene comune. L’episodio grave che ha visto protagonista Magnani ne è stato l’emblema principale. Insomma questa settimana c’era veramente il rischio di una catastrofe, di uno scollamento generale che poteva portare alla retrocessione. Pensare anche solo per un istante che la serie B sia tutto sommato nei programmi della Presidio Investors è una follia partorita da qualche mente complottarda e malata. La serie B, signori miei, è una sciagura totale, un rischio abissale che potrebbe affondare l’Hellas nuovamente nei meandri del calcio italiano forse per sempre. Riemergere oggi dalla B è un’impresa titanica e, a meno di non avere alle spalle la Mapei che si permette di spendere un monte ingaggi di 33 milioni di euro tra i cadetti (quasi il doppio di quanto spende il Verona in A…) risalire immediatamente è affare tostissimo al limite di una roulette russa. Guardare a Salernitana, Frosinone e compagnia per credere. La verità è che bisogna lottare con le unghie e con i denti per allontanare questo spettro. Allucinante che gli americani non l’abbiano capito e soprattutto che non l’abbiano spiegato le decine di consulenti con curricula lunghi due chilometri che hanno lavorato in questa trattativa di cessione. A meno che la verità non stia da qualche altra parte. Ecco perché a Venezia era importante non perdere. Ecco perché era importante non sbragare. Ecco perché è stato importante vedere il Verona lottare e dominare la partita. Che per quello che si è visto, l’Hellas meritava addirittura di vincere. Uscire dalla Laguna, addirittura col rammarico di non aver preso i tre punti, è un segnale altamente confortante. Lasciatemi infine la romantica illusione che nella giornata in cui un giocatore si è sottratto alla battaglia perché già in accordo con un’altra società, chi è rimasto ha giocato con orgoglio anche perché ha visto in quello stadio mille pazzi che sotto il vento, l’acqua, il freddo, l’orario e il giorno assurdi, sono andati a tifare per il vecchio Hellas. Vecchie favole di un’epoca un po’ più in là.
il blog di Giovanni Vitacchio IL PAGELLONE DI VENEZIA-VERONA
Sport, 27 Gennaio 2025
MONTIPO’ 6 + L’unica vera parata la deve fare su Busio a cinque minuti dalla fine, ed è determinante. Per il resto è di fatto spettatore non pagante perché il Venezia, se escludiamo il gol, non si rende praticamente mai pericoloso.
DANILIUC 6 Gioca di fisico e di posizione. Non è certo uno appariscente, che si lascia andare a stravaganze offensive. Mantiene le consegne di Zanetti e quelle cerca di portare alla fine senza creare problemi. Quando il Verona prova ad alzare i giri, anche lui si accoda e ci mette appunto l’irruenza fisica. Scolastico, ma efficace.
COPPOLA 7 E’ testimone di quella che probabilmente sarà l’ultima partita di Pohjanpalo con la maglia del Venezia. Ma non ha alcuna intenzione di lasciarli la passerella d’onore, anzi. Il nostro Coppolone lo domina senza grandi fatica. Se non fosse per la pioggia, probabilmente, non suderebbe nemmeno la maglia. Cerca fortuna anche nell’area avversaria ed è fondamentale nei minuti finali di gara, quando il Venezia, con la forza della disperazione, prova a vincere.
GHILARDI 7 Per lui vale lo stesso discorso fatto per Coppola, cambia solo l’avversario, ossia Oristanio. Gioca con attenzione e massima sicurezza. Prova a impostare da dietro e non sempre gli va bene, ma l’idea c’è. E’ bravissimo negli ultimi concitati istanti del match, non sbaglia un pallone che sia uno e salva di fatto sull’ultima azione del Venezia. Continua la crescita di questo giovanotto.
TCHATCHOUA 7 Ha martellato come un ossesso su quella fascia, ha fatto chilometri su chilometri, senza mai mostrare stanchezza. C’è Ellertsson dalla sua parte e gli fa passare una serata impegnativa. E’ vero che i cross non sono sempre il miglior piatto della casa, ma dai e dai e qualcosa sta cambiando. Mette la corona alla partita con un gol importantissimo e non banale.
BELAHYANE 6.5 Pronti e via e lui è già dentro la partita, prima dei compagni che, invece, ci impiegano qualche minuto in più. Bravo a non sprecare palloni, a gestirli sempre con la testa e non solo coi piedi. Un paio di spunti sono illuminanti e utili a liberare il compagno più vicino. Tanta corsa, come sempre. E la dimostrazione di avere ancora il Verona nei suoi pensieri, nonostante le tante voci di mercato. Questo è l’atteggiamento che deve sempre avere un professionista.
SERDAR 7 Inizio timido, ma è solo un’impressione. Perché ci impiega poco a prendere possesso del centrocampo, grazie anche al fedele scudiero Belahyane. Quantità e qualità e anche l’occasione per trovare il gol. Il secondo tempo la crescita non si ferma, col Verona costantemente nella metà campo dei padroni di casa. Si sacrifica come un ossesso anche in fase difensiva e sa come e quando rallentare o accelerare. Finisce stremato.
BRADARIC 6 Ha Zerbin dalla sua parte, non Garrincha, nonostante segni il gol del Venezia. E infatti ha forza e occasioni per spingere. Lo fa anche con buona qualità, alternando cross interessanti ad altri magari non precisissimi. Ma non si può dire che non ci metta tutto quello che ha, fino a quando Zanetti decide di lasciarlo in campo.
MOSQUERA 6.5 (dal 62°) Importante nel gol del pareggio, ma è l’atteggiamento generale che merita di essere premiato. Concentrato e tignoso su ogni pallone, lotta con enorme determinazione.
SUSLOV 6.5 Moto perpetuo per Tommasino, che va come un matto. Va nonostante i veneziani non giochino proprio a carte pulite con lui. Visto che faticano a controllare il suo primo metro di scatto, cosa fanno, lo abbattono. Finisce tante volte per terra e nessuno si becca cartellini. Ma lui, noncurante, va avanti per la sua strada, svaria su tutto il fronte d’attacco e cerca sempre la soluzione migliore. Voglio più coraggio al tiro, perché ce l’ha.
LAZOVIC s.v. (dall’82°)
TENGSTEDT 5.5 Non sta bene fisicamente e si vede lontano anni luce. Si abbassa tanto a cercare la manovra, ma quando poi serve veramente in area di rigore, non c’è. Gli manca il guizzo e anche con Sarr fatica a trovarti. Già in condizioni problematiche, viene azzoppato in maniera vergognosa da Candé, che non si prende nemmeno il cartellino giallo. Costretto a uscire, accendiamo qualche moccolo perché non sia qualcosa di grave.
KASTANOS 6 (dal 39°) Entra al posto di Tengstedt costretto a uscire per infortunio, ma le caratteristiche sono diametralmente opposte. Ci impiega un pochino a trovare la posizione, finendo un po’ nel traffico della partita. Poi si mette in linea di galleggiamento, pur non brillando. Ha occasione per far male da fuori, ma perde l’attimo. Lotta comunque insieme alla squadra.
SARR 5.5 Un po’ più dentro la partita rispetto a Tengstedt. Ma la scusa del danese è una condizione fisica non eccellente. Lui ha avuto un po’ meno alibi. Tanto macchinoso, poco dentro l’area di rigore, dove servirebbe lui per i tanti cross che mettono dentro sia Bradarici, sia Tchatchoua. Fisicamente non brillante e mi auguro che non stia diventando una prassi. Vero che non giocava tante partite di fila da un’eternità, ma deve lavorare di più per essere determinante.
LIVRAMENTO s.v. (dall’82°)
ALL. ZANETTI 6 Costretto a rinunciare agli squalificati Dawidowicz e Duda, può comunque contare su sostituti più che validi, a cominciare da Belahyane che non è ovviamente un rincalzo. E’ il Verona a fare la partita, lasciando al Venezia solo qualche timida ripartenza. E su una di queste prendiamo gol. Peccato, ma bugiardo come risultato. Non mi convince Kastanos per Tengstedt, ma tant’è, è un’opinione umile e personale. Nella ripresa i gialloblù dominano, ma sono poco concreti sotto porta. Finisce comunque con un pari, che non bisogna buttare via. Anche se vista la classifica, una vittoria avrebbe davvero risolto tanto. Ma vabbè, vorrà dire che toccherà andare a vincere a Monza. E chi se ne frega della scaramanzia.
FONTE: Blog.Telenuovo.it
La moviola del CdS: Manganiello un po’ troppo “inglese”, ma è ok
L'arbitro di Venezia-Verona a volte lascia troppo correre, risparmiando anche qualche ammonizione
di Tommaso Badia
28 Gennaio 2025 11:00
Venezia–Verona è stata una partita tutto sommato tranquilla dal punto di vista disciplinare: come infatti sottolineato dal Corriere dello Sport, non ci sono grandi episodi su cui recriminare né da una parte né dall’altra, con Manganiello che dunque risulta sufficiente.
Ok entrambi i gol, senza falli o fuorigioco di sorta da segnalare, e niente di clamoroso da analizzare.
Unica pecca è la parsimoniosa gestione dei cartellini all’interno di una partita maschia e a tratti al limite: l’entrata di Candé che porta all’infortunio di Tengstedt, per esempio, era chiaramente da ammonizione…
Venezia-Verona 1-1, le pagelle gialloblù di CH
Tchatchoua è il migliore, ma ci sono diversi buoni voti. Gara di sofferenza invece per Bradaric, Belahyane e Tengstedt
di Tommaso Badia
27 Gennaio 2025 20:50
Un Verona timido nel primo tempo ma in grado, nella ripresa, di rimontare e di schiacciare il Venezia, non riuscendo tuttavia a trovare il gol vittoria: questo il riassunto di quanto visto stasera al Penzo durante la sfida poi chiusasi sull’1-1 in virtù delle reti di Zerbin e Tchatchoua.
Con questa premessa, andiamo dunque a dare un’occhiata alle nostre pagelle gialloblù della partita.
MONTIPÒ: 6,5
Non può molto sulla rete di Zerbin, salva invece il risultato sul tentativo di Busio nel finale. Un solo vero intervento, ma decisivo.
DANILIUC: 6
Fa il suo, anche perché da quella parte il Venezia è abbastanza timido. Ne approfitta per farsi vedere con qualche sortita offensiva.
COPPOLA: 6,5
Due buone chiusure, una in particolare su Pohjanpalo. Sfortunato sul gol di Zerbin.
GHILARDI: 6,5
Oristanio e Zerbin sono clienti scomodi e sono entrambi dalla sua parte, ma alla fine li contiene. Al 94′, poi, mette una pezza gigantesca togliendo a Gytkjaer il gol del potenziale 2-1.
TCHATCHOUA: 7
Risponde alle polemiche post-Lazio con una partita di sostanza, forse la migliore di questa stagione. Spinge sulla destra, torna a difendere e alla fine decide di mettersi in proprio confezionando, con cinismo e opportunismo, la rete dell’1-1.
BELAHYANE: 5,5
Poco propositivo.
SERDAR: 6,5
Non molla mai in mezzo al campo e prova a rendersi pericoloso.
BRADARIC: 5,5
Dalla sua fascia giungono i pericoli più consistenti. Rispetto a Ghilardi, fatica molto di più a contenere l’esuberanza della catena di destra veneziana.
SUSLOV: 6
Un po’ impreciso quando calcia i piazzati, ma è intraprendente e crea più di qualche grattacapo ai difensori di casa che spesso, per fermarlo, sono costretti a ricorrere al fallo. E chissà dove sarebbe finito quel pallone calciato al 38′ se Idzes non ci avesse messo il piedone…
TENGSTEDT: 5,5
Egoista nell’unica occasione, se così possiamo chiamarla, della sua partita. Poi Candé lo costringe al cambio nel primo tempo per un brutto fallo.
SARR: 6,5
Tanto sacrificio e smistamento di palloni lì davanti. E gli scappa anche un assist fortuito per Tchatchoua.
KASTANOS: 6
Prova spesso la conclusione da fuori, anche se a volte è un po’ troppo ambizioso… Apprezziamo l’impegno e la voglia di fare.
MOSQUERA: 6,5
Si comporta al meglio nell’azione del gol di Tchatchoua.
LIVRAMENTO: s.v.
LAZOVIC: s.v.
ZANETTI: 6
Questa partita andava vinta? Probabilmente sì, ma stasera può anche recriminare per un pizzico di sfortuna che ha portato prima al gol del Venezia e poi a dover rinunciare al bomber della squadra per infortunio. Alla fine fa quello che può con quello che ha e azzecca il cambio di Mosquera che, tanto per cambiare, dalla panchina si rivela un’arma importante. Per dare valore a questo punto, però, ora serve battere il (disastrato) Monza.
FONTE: CalcioHellas.it
Un punto portato a casa tra vento e pioggia. Era importante non perdere al Penzo, perché una vittoria avrebbe rimesso il Venezia del mai amato ex Di Francesco in piena carreggiata. Rimangono 4 i punti di margine, al netto del fatto che i gialloblù delimitano il confine della zona rossa al pari di Lecce e Parma. Sotto le intemperie della laguna, a cui non si sono sottratti i mille impavidi sostenitori gialloblù nonostante il giorno scomodo, la squadra di Zanetti esce con un sorriso a denti stretti, diviso tra il sollievo di aver risposto nel finale all'iniziale vantaggio veneziano, e quel retrogusto di rammarico perché, in fondo, ieri sera si poteva tornare a Verona con un bottino più pesante. Dopo la zampata di Tchatchoua, invece di cavalcare l'inerzia della gara e dare il colpo di grazie ad un Venezia sulle ginocchia, sono stati i padroni di casa a sfiorare il colpo da tre punti con Busio (decisivo Montipò nella circostanza). Si è adagiato il Verona, per stessa ammissione di Zanetti.
Dopo il pareggio è subentrato un senso di appagamento che, dice sempre il tecnico, non deve esserci.
La prima finale è andata, adesso sotto con la prossima. A Monza non vincere potrebbe essere pericoloso, considerando il calendario che attende in seguito i gialloblù. Un altro ex, Bocchetti, sulla strada dell'Hellas. Stavolta serve essere spietati. Anche perché, con una vittoria, la corsa alla salvezza avrebbe, probabilmente, una rivale in meno.
Autore del gol del pari ieri sera a Venezia, il difensore gialloblù è stato premiato dalle valutazioni espresse dai principiali quotidiani sportivi e non:
Gazzetta dello Sport 6,5
Tuttosport 7
Corriere dello Sport 7,5
Tuttomercatoweb 7,5
L'Arena 7
Corriere della Sera 6,5
Serie A Le pagelle di Tchatchoua: il gol vale un tesoro. È una garanzia a centrocampo
28/01 alle 10:23
di Alessio Del Lungo
Jackson Tchatchoua salva il Verona in casa del Venezia e permette alla squadra di Zanetti di uscire con un 1-1 dal Penzo. L'esterno gialloblù è il migliore dei suoi e merita un 7 per il Tuttosport: "Il gol vale un tesoro, ma oltre a quel tocco sotto porta ha messo a disposizione muscoli e polmoni in una serata difficilissima. Una garanzia a centrocampo". Stesso voto per il Corriere della Sera, mentre per il Corriere dello Sport è addirittura da 7,5. La più severa con l'esterno è La Gazzetta dello Sport, che gli assegna un 6,5: "Al posto giusto nel momento giusto".
Gli elogi proseguono con il 7 di TuttoHellasVerona: "Primo tempo di controllo su Ellertsson, alza i giri del motore nella ripresa. Il gol è un premio a una prova decisamente convincente". Infine è da 7,5 per TMW: "Una spina nel fianco costante per la difesa del Venezia. Il gol del pareggio è un capolavoro di tempismo e coordinazione, ma è tutta la sua prestazione a meritare gli applausi. Corre per due sulla fascia, non disdegnando mai la fase difensiva nonostante il grande dispendio energetico in attacco. Nel finale sfiora anche la doppietta personale".
I voti
TMW: 7,5
La Gazzetta dello Sport: 6,5
Corriere dello Sport: 7,5
Corriere della Sera: 7
Tuttosport: 7
TuttoHellasVerona: 7
Era l'ultima gara al Penzo per Joel Pohjanpalo, che ha concluso la sua avventura a Venezia senza brillare. L'attaccante finlandese è stato protagonista di una prova abbastanza anonima nel match finito 1-1 contro l'Hellas Verona. Per La Gazzetta dello Sport è da 5,5: "Gioca con il cuore, ma è meglio in difesa che in attacco. Non dà l'addio alla fine". Il centravanti viene giudicato da 6 dal Corriere dello Sport e dal Corriere della Sera, mentre è bocciato con un 5 da Tuttosport: "Una sua conclusione ha generato il gol del vantaggio. Niente altro in quella che potrebbe essere stata la sua ultima in Laguna".
Per TuttoVeneziaSport è sufficiente: "Palermo lo aspetta, intanto dà una mano alla squadra confermando comunque che la testa c'è per giocare. Per il resto però le difficoltà sono le solite, si trova solo quando scambia con Busio. Ci mette il cuore cercando di aiutare i compagni, suo il tiro per il gol di Zerbin. Infine è da 6 per TMW: "Considerando tutto e in attesa di sapere il suo futuro, prova a rimanere sereno ed a fare il suo. Un paio di occasioni se le crea, ma viene murato. Serata che rimane surreale".
I voti
TMW: 6
La Gazzetta dello Sport: 5,5
Corriere dello Sport: 6
Corriere della Sera: 6
Tuttosport: 5
TuttoVeneziaSport: 6
Rassegna stampa Venezia, missione fallita. Il Gazzettino titola: "Un punto solo nel derby contro il Verona"
28/01 alle 08:08
di Yvonne Alessandro
Nel primo dei due posticipi di ieri sera, validi per la chiusura della 22esima giornata di Serie A, il Venezia fallisce la missione. "Un punto solo nel derby contro il Verona", l'apertura odierna de Il Gazzettino.
Zerbin viene rimontato da Tchatchoua, così gli uomini di 'DiFra' perdono la possibilità di portarsi a -1 dal Lecce demolito dall'Inter al 'Via del Mare'.
VENEZIA (di Daniele Najjar)
Stankovic 6 - Attento su Serdar dopo pochi minuti, per il resto sempre puntuale sulle uscite e sul gol non ha colpe.
Haps 6,5 - Ad ogni intervento sembra voler ribadire che non ha paura a mettersi un vestito, quello del braccetto di difesa, che non sembra cucito su misura per lui. A muso duro con tutti, ci mette l'applicazione necessaria.
Idzes 6- Elegante e puntuale e sì che la difesa attorno a lui è in continuo movimento, inteso come uomini che girano e cambiano. Sul gol di Tchatchoua anche lui finisce per terra sul tentativo di Sarr, con l'esterno che però non viene seguito dai compagni e lui che si trova preso in mezzo.
Candé 6,5 - "Piacere, Falì": ha avuto il tempo giusto di presentarsi, per poi ritrovarsi a giocare un derby decisivo per la salvezza. Lo fa con una serenità invidiabile. Unica pecca: non ci mette una pezza sul cross di Mosquera che porta al gol.
Zerbin 7 - Mi manda Conte: prima da titolare, fa capire subito che gli spunti non mancano con la palla scodellata per Doumbia. Da terzino ad ala, fa un po' tutto, con l'aggiunta del gol che nasce da una sua iniziativa. Qualità e corsa che servivano come il pane a questa squadra. (Dall'88' Carboni s.v.).
Doumbia 6 - Conferma che la personalità non gli manca affatto, aggiungendo buoni spunti per trasformare le azioni da difensive ad offensive. Nella ripresa fatica anche lui a far rialzare la squadra. (Dall'80' Bjarkason s.v.)
Nicolussi Caviglia 6 - Non è facile mettere ordine in una partita molto sporca: ci prova sempre ripulendo più palloni che può. Anche lui nei secondi 45 minuti non riesce a far respirare i compagni per la pressione veronese.
Busio 6 - Corre e difende, poi nella ripresa è anche il più pericoloso davanti: Montipò gli dice di no.
Ellertsson 6 - Un occhio sempre a Tchatchoua, cliente scomodo di serata, lo butta sempre e bada a far bene quello garantendo equilibrio al Venezia. (Dal 68' Zampano 5,5 - Entra con grinta, Tchatchoua però gli sfila alle spalle in occasione dell'1-1 e su Mosquera c'era già Candé a contrasto).
Oristanio 6 - Quando parte palla al piede puntando il mondo intero fa brillare gli occhi, si accende a sprazzi soprattutto perché la partita del Venezia diventa di pure ripartenze nel secondo tempo ed è una guerra contro tutti per lui. (Dall'80' Yeboah s.v.).
Pohjanpalo 6 - Considerando tutto ed in attesa di sapere il suo futuro, prova a rimanere sereno ed a fare il suo. Un paio di occasioni se le crea, ma viene murato. Serata che rimane surreale. (Dall'87' Gytkjaer s.v.).
Allenatore: Eusebio Di Francesco 6 - Considerando in quali condizioni si ritrova a preparare questa partita, il pareggio dovrebbe essere considerato d'oro, invece l'amaro in bocca rimane per come si era messo il match. Venezia un po' schiacciato nella ripresa, anche se Stankovic non deve fare parate: alla fine la decide un episodio per la voglia degli ospiti di attaccare, così il pari sembra giusto. Rimane il fatto che presentare una difesa così inedita complica non poco le cose. Senza parlare dell'attaccante ad un passo dall'addio.
HELLAS VERONA (di Andrea Carlino)
Montipò 6,5 - La sua presenza tra i pali trasmette sicurezza a tutto il reparto difensivo. Nelle uscite alte mostra un tempismo perfetto, come dimostra l'intervento a metà ripresa che spezza sul nascere un'azione pericolosa del Venezia. Sul gol di Zerbin viene sorpreso dalla deviazione ravvicinata, ma si riscatta ampiamente nella ripresa con una parata prodigiosa su Busio che tiene in vita le speranze dell'Hellas.
Daniliuc 6 - Una prestazione di sostanza ma con qualche sbavatura. Nel primo tempo soffre le accelerazioni di Zerbin, perdendo un paio di duelli importanti. Cresce nella ripresa quando trova le giuste contromisure, anche se in fase di impostazione potrebbe osare qualcosa in più invece di affidarsi sistematicamente al lancio lungo.
Coppola 7 - Un autentico muro difensivo che non lascia passare praticamente nulla. L'intervento su Pohjanpalo al 15' è da manuale: tempismo perfetto e senso della posizione. Domina nel gioco aereo vincendo tutti i duelli, mentre in fase di costruzione si distingue per la pulizia dei suoi interventi. Leader naturale del reparto.
Ghilardi 6,5 - Prestazione di grande attenzione e concentrazione. Non si fa mai sorprendere dalle incursioni di Oristanio, che prova spesso a puntarlo in velocità. Bravo nelle letture preventive e negli anticipi, mostra personalità quando si tratta di impostare l'azione dalle retrovie.
Tchatchoua 7,5 - Una spina nel fianco costante per la difesa del Venezia. Il gol del pareggio è un capolavoro di tempismo e coordinazione, ma è tutta la sua prestazione a meritare gli applausi. Corre per due sulla fascia, non disdegnando mai la fase difensiva nonostante il grande dispendio energetico in attacco. Nel finale sfiora anche la doppietta personale.
Serdar 6 - In mediana detta i tempi con personalità. Nel primo tempo va vicino al gol con una conclusione insidiosa respinta da Stankovic. Nella ripresa cala leggermente ma resta prezioso nel pressing e nel recupero palla. La sua fisicità nei contrasti si rivela fondamentale nei momenti più intensi della gara.
Belahyane 6 - Prestazione ordinata ma troppo conservativa. Si limita al compito di filtro davanti alla difesa, rinunciando spesso a verticalizzare quando gli spazi lo consentirebbero. Prezioso nel dare equilibrio alla squadra ma potrebbe osare qualcosa in più in fase di costruzione.
Bradaric 6 - Alterna buone giocate a momenti di appannamento. Nel primo tempo soffre la verve di Zerbin, mentre nella ripresa trova maggiore sicurezza prima di lasciare il campo. Dal 64' Mosquera 6,5 - Il suo ingresso cambia volto alla fascia sinistra. L'assist per il gol di Tchatchoua nasce da una sua iniziativa. Porta vivacità e imprevedibilità alla manovra.
Suslov 6 - La sua qualità si vede a sprazzi. Si muove molto tra le linee cercando di creare superiorità numerica, ma non sempre trova i tempi giusti nelle giocate. Alcune sue aperture sono pregevoli, ma manca continuità nella prestazione. Dall'82' Lazovic s.v.
Sarr 6,5 - Un lavoro prezioso per la squadra. Si sacrifica molto nel pressing alto e nella sponda per i compagni. L'assist per Tchatchoua è intelligente e preciso. Nel primo tempo impegna severamente la difesa del Venezia con i suoi movimenti. Dall'82' Rocha Livramento s.v.
Tengstedt 6 - La sua partita dura solo 39 minuti a causa di un problema alla caviglia. Fino all'infortunio aveva mostrato alcune cose discrete, creando apprensione alla difesa avversaria con i suoi movimenti e un paio di conclusioni interessanti. Dal 39' Kastanos 6,5 - Entra con il piglio giusto nonostante il cambio anticipato. Dà maggiore dinamismo alla manovra offensiva e si fa ammonire per eccesso di foga. Alcune sue giocate nella ripresa creano superiorità numerica.
Paolo Zanetti 6 - Prepara bene la partita dal punto di vista tattico. La sua squadra non si disunisce dopo lo svantaggio e trova il meritato pareggio grazie anche ai cambi azzeccati. Nel finale prova a vincerla con coraggio, dimostrando di aver dato un'identità precisa alla squadra. Il punto, però, sostanzialmente serve a poco.
I fatti del giorno L'addio di Pohjanpalo senza vittoria, Venezia e Verona decidono di non farsi male
27/01 alle 00:49
di Simone Bernabei @Simo_Berna
Pareggio che lascia in parte l'amaro in bocca ad entrambe, quello fra Venezia e Verona nel posticipo della 22^ giornata di Serie A. Le due squadra, a caccia di punti salvezza nello scontro diretto, si spartiscono la posta grazie alle reti, una per tempo, di Alessio Zerbin e Jackson Tchatchoua. Una sfida che ha visto l'ultimo saluto di Joel Pohjanpalo al Penzo e ai tifosi del Venezia, col Palermo che è pronto ad accoglierlo nelle prossime ore.
Le parole di Di Francesco
"Siamo mancati nella capacità di tenere qualche pallone in più, nel far salire la squadra, nel palleggio. Il Verona è squadra fisica, dovevamo cercare di più delle trame di gioco, dove ci siamo persi un pochino nella ripresa. Secondo me ci eravamo anche difesi bene, poi abbiamo preso gol in contropiede sbagliando un raddoppio anziché andare a difendere la porta. In queste cose dobbiamo alzare l'asticella".
Una mano ve la può dare Zerbin? E Pohjanpalo è un saluto definitivo?
"Ne sapete più di me, per ora è nostro, quello che sarà non dipende da me, è un grande professionista. Quello che dipende da noi è migliorarci, ci vogliono determinate caratteristiche, come quelle che porta Zerbin. Ora faccio fatica ad avere delle scelte per cambiare".
Le parole di Zanetti
"E' stata una partita combattuta, ai punti avremmo meritato qualcosa in più dal punto di vista del gioco, dei tiri e del possesso nonostante si fosse messa male. Abbiamo lavorato tutta la partita per rimetterla in piedi, non abbiamo avuto la qualità né trovato la zampata giusta per vincerla. In un momento di mercato, squalifiche e infortuni, era una partita dall'alto coefficiente di difficoltà".
Serie A Il saluto di Venezia a Pohjanpalo: cori e applausi, la reazione del Doge
27/01 alle 22:32
di Daniele Najjar
Il Venezia pareggia il derby veneto contro il Verona e un po' di amaro in bocca alla squadra di Di Francesco, seppur in una partita nella quale i gialloblù hanno creato di più, rimane. Troppo ghiotta l'occasione di conquistare tre punti nonostante tutte le difficoltà, con il tecnico di casa in difficoltà a scegliere gli 11 titolari nelle ultime settimane per infortuni e mercato.
E a proposito di mercato la serata del Pranzo è stata anche la serata di Joel Pohjanpalo. Capitano e simbolo della squadra, adottato da un popolo che in lui si è identificato in questi anni, ha vissuto una partita decisamente particolare. A pochi minuti dal termine, al momento del cambio, sono arrivati applausi per lui, con il caratteristico coro riservatogli dalla curva. A fine partita poi altri cori per lui, che non è sembrato indifferente alla situazione ed a quello che sembrava un addio in in attesa degli sviluppi di mercato che lo potrebbero portare a Palermo: anche Iceman è sembrato avere gli occhi lucidi mentre applaudiva i suoi sostenitori. Ci sarà tempo per spiegare e per parlarne, intanto Venezia ha voluto dire grazie al proprio eroe.
Le Pagelle Venezia-Verona 1-1, le pagelle dei gialloblù: Tchatchoua motorino vincente, Coppola autoritario, Serdar tanta sostanza"
27/01 alle 22:00
di Enrico Brigi
per Tuttohellasverona.it
Montipò 6 Serata piuttosto tranquilla dove non corre grandi rischi. Reattivo sul velenoso diagonale di Busio, non può nulla davanti a Zerbin che gli spunta davanti all'improvviso;
Daniliuc 6 Dalle sue parti il Venezia non sfonda quasi mai, privilegiando la fascia opposta. Lui svolge il suo compito senza sbavature e nel finale prova a dare una mano anche in avanti;
Coppola 6,5 Pohjanpalo, probabilmente alla sua ultima apparizione in maglia arancioneroverde, non gli dà alcun pensiero. Sfortunato nella deviazione che porta alla rete di Zerbin. Concreto in ogni situazione;
Ghilardi 6,5 Incrocia le armi con il gioiellino di casa Oristanio che riesce in qualche modo ad arginare. Provvidenziale chiusura nel finale;
Tchatchoua 7 Primo tempo di controllo su Ellertsson, alza i giri del motore nella ripresa. Il gol è un premio a una prova decisamente convincente;
Serdar 7 Insieme a Belahyane compone un'ottima cerniera di centrocampo capace di difendere e ripartire. Per ben due volte va alla conclusione ma in entrambe le occasioni Stankovic ci mette una pezza;
Belahyane 6,5 Ha giocato con mezza valigia in mano. Sale in cattedra nella prima frazione dove spicca per idee mentre nella seconda parte del match le giocate sono un pizzico più scolastiche ma comunque prive di errori;
Bradaric 5,5 Alterna cose buone ad altre meno. Soffre l'esuberanza di Zerbin (dal 18' s.t. Mosquera 6,5 restituisce sostanza all'attacco gialloblù. Da un suo servizio in area, al termine di un arrembante inserimento sulla destra, nasce la rete del pari);
Suslov 6,5 Senza dubbio il più intraprendente di tutti. Vivace e dinamico, spazia sull'intero fronte offensivo, senza mai risparmiarsi riuscendo a trovare qualche giocata degna di nota (dal 37' s.t. Lazovic s.v.);
Tengtedt 5,5 Avvio promettente dove, però, difetta in precisione. La zampata di Candè, che avrebbe meritato almeno il giallo, lo costringe ad alzare bandiera bianca prima della pausa (dal 40' p.t. Kastanos 6 prova due volte la conclusione ma viene murato dai difensori arancioneroverdi);
Sarr 5,5 Cerca di dare profondità alla manovra offensiva con scarsi risultati. È quasi involontario protagonista nell'azione del pari quando la palla, dopo un rimpallo, termina sui piedi di Tchatchoua che deposita nel sacco (dal 37' s.t. Livramento s.v.);
Zanetti 6 In svantaggio in maniera piuttosto casuale, la squadra disputa la ripresa con buon piglio, prendendo in mano le redini del match e conquistando un meritato pareggio. Nel finale, forse in riserva, dà l'impressione di accontentarsi quando probabilmente serviva l'ultimo sforzo per provare a vincerla
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
27 gennaio 2025 Serie A Enilive 2024/25 | Verona di lotta e di cuore, al ‘Penzo’ finisce 1-1
Venezia - Si è conclusa 1-1 Venezia-Hellas Verona, 22a giornata di Serie A Enilive 2024/25.
Venendo alla cronaca, parte avanti il Verona. All’11’ Serdar, dopo una serie di dribbling, riesce ad accentrarsi in area e calciare rasoterra sul primo palo. Stankovic si fa trovare pronto e para, con il piede destro, il pallone leggermente deviato da Haps.
Al 15’ ci riprovano i gialloblù con Bradaric che, con il suo traversone verso il centro dell’area di rigore, trova la testa di Tengstedt: l’attaccante danese riesce a colpire ma la traiettoria è larga.
Al 28’ il Venezia, alla prima vera occasione, sblocca la partita. Sul rimpallo successivo al tiro di Pohjanpalo, respinto dalla difesa gialloblù, si avventa per primo Zerbin il quale, da pochi passi, supera Montipò.
Al 38’ Suslov prova a far male ai lagunari con una conclusione a giro, dal limite, indirizzata sul palo più lontano ma colpisce Idzes, pronto a proteggere la traiettoria.
Dopo tre minuti di recupero, il primo tempo si conclude così sull’1-0.
Al 58’, nella ripresa, Coppola prova a colpire di testa la punizione battuta verso il centro dell’area da Suslov, ma Stankovic aspetta il rimbalzo e riesce a parare senza troppi problemi.
Due minuti più tardi prova a colpire sul corner di Kastanos, nuovamente di testa, Ghilardi, senza però riuscire ad avvitarsi al meglio per indirizzare verso la rete.
Al 67’ Serdar prova a impensierire il portiere avversario con una forte conclusione dal limite dell’area, ma l'estremo difensore arancioneroverde riesce a respingere con i pugni.
Al 76’ arriva l’1-1 del Verona. Mosquera riceve il pallone sulla corsa, mette in mezzo rasoterra per Sarr che prova a colpire in scivolata, il pallone arriva a Tchatchoua che, trovandosi nella giusta traiettoria, riesce ad appoggiare in rete col sinistro, pareggiando il parziale.
All’85’ Nicolussi Caviglia, grazie alla sponda di Zampano, serve Busio che, con un tiro diagonale, cerca la via del gol senza fare i conti con Montipò, il quale, con la punta delle dita distendendosi, riesce a deviare il pallone in corner.
Dopo quattro minuti di recupero, la partita si conclude sul risultato di 1-1.
Il prossimo impegno del Verona sarà sabato 1 febbraio (ore 15) quando i gialloblù affronteranno il Monza fuori casa, allo stadio ‘Brianteo’, match valido per la 23a giornata di Serie A Enilive 2024/25.
Bogliasco (GE) - Le dichiarazioni del mister gialloblù Paolo Sammarco, rilasciate al termine di Sampdoria-Hellas Verona, 22a giornata di Primavera 1 2024/25.
Mister, che analisi fa della partita? "È stata una gara intensa che ha richiesto grande carattere da parte di entrambe le squadre. Sono contento di quello che hanno messo in campo i ragazzi, ma non sono contento del risultato finale, perché un episodio nel recupero ci ha tolto dalle mani una vittoria importante, per di più in trasferta. La partita è rimasta un po’ bloccata nel primo tempo ma all’intervallo abbiamo sistemato alcuni dettagli insieme ai ragazzi e la risposta nella ripresa è stata forte, tanto da portarci al gol. Abbiamo gestito bene i tentativi dei loro attaccanti, che si sono dati molto da fare, ma i nostri difensori sono stati ancora più bravi. Ora voglio che l’energia e la rabbia per il risultato raccolti dopo questa gara, vengano usati al massimo per proseguire il nostro percorso, focalizzandoci su quanto tanto di buono si è visto oggi".
Bogliasco (GE) - Al campo sportivo 'Tre Campanili' è terminata 1-1 Sampdoria-Hellas Verona, 22a giornata di Primavera 1 2024/25.
Venendo alla cronaca, parte meglio la Sampdoria con una doppia occasione, al 9’ e all’11’, di Leonardi e Patrignani, con entrambe le conclusioni dal cuore dell’area che finisco direttamente sul fondo.
Al 15’ il numero 10 blucerchiato Leonardi ci prova in rovesciata, ma la sua conclusione finisce alta sopra la traversa.
Al 23’ si fa vedere in avanti anche l’Hellas con il colpo di testa di Vermesan su corner di Agbonifo con il pallone che finisce alto.
Al 30’ sempre sull'asse Agbonifo-Vermesan si rende pericoloso il Verona, con il tiro di quest'ultimo che viene messo in angolo da Ceppi.
Sempre Hellas al 31’ con il tiro di prima intenzione da fuori area di Szimionas che finisce però fra le braccia di Ceppi.
Al 34’ ci prova Monticelli a mettere il pallone in rete dopo una mischia in area, ma è ancora Ceppi a far suo il pallone.
Dopo un minuto di recupero si conclude il primo tempo a reti inviolate.
Nella ripresa arriva la grande rete, al 60’, di De Battisti che dai 30 metri raccoglie un pallone in uscita dall’area e calcia forte con il sinistro cogliendo di sorpresa Ceppi e portando in vantaggio il Verona.
Doppia grande occasione per il Verona al 77’ e al 78’. Nella prima situazione la grande giocata è di Monticelli che va via sulla trequarti e imbuca perfettamente per Vermesan che però con il destro non riesce a superare Ceppi che mette in angolo. Poco dopo ci prova Dalla Riva con il sinistro dal limite dell’area ma la sua conclusione si spegne di poco sul fondo.
All’80 è Zouaghi a superarsi con un grande intervento sul tiro a giro di Leonardi destinato in rete.
Al 90’ arriva il calcio di rigore per la Sampdoria dopo un contatto fra Leonardi e Zouaghi ritenuto falloso dal direttore di gara. Dagli 11 metri lo stesso Leonardi non sbaglia.
Dopo 5 minuti di recupero si conclude la partita con il risultato di 1-1.
Il prossimo impegno del Verona sarà quello di lunedì 3 febbraio (ore 15) quando i gialloblù ospiteranno allo stadio ‘Olivieri’ l’Empoli, match valido per la 23a giornata del campionato di Primavera 1 2024/25.
LA CRONACA
1' Fischio d'inizio al 'Tre Campanili'. Forza gialloblù!
9' Prima occasione della partita per la Sampdoria con Leonardi che ha provato a sorprendere Zouaghi con un destro sul primo palo, dopo la finta in area di rigore, ma la conclusione è sfilata sull'esterno della rete
11' Altra chance per la Samp questa volta con Patrignani che dal cuore dell'area di rigore non riesce a trovare l'impatto giusto con il pallone mettendo direttamente sul fondo da buona posizione
15' Ancora Leonardi che questa volta ci prova in rovesciata con il pallone che finisce alto sopra la traversa
23' Si fa vedere in avanti il Verona con il colpo di testa di Vermesan su corner di Agbonifo con il pallone che finisce alto
30' Sempre sull'asse Agbonifo-Vermesan si rende pericoloso il Verona, con il tiro di quest'ultimo che viene messo in angolo da Ceppi
31' Ottimo tiro da fuori area, di prima intenzione di Szimionas, conclusione però che finisce direttamente fra le braccia di Ceppi
34' Sale ora la pressione del Verona con la buona occasione in mischia per Monticelli su punizione di Agbonifo, ma anche questo caso Ceppi riesce a far suo il pallone
45'+1' Finisce qui il primo tempo a reti inviolate
46' Incomincia ora la seconda frazione di gioco. Forza ragazzi!
60' GOOOOOOOOOOOOL. DE BATTISTI. Che rete del numero 19 gialloblù che dai 30 metri ha messo giù il pallone e ha calciato al volo con il sinistro sorprendendo Ceppi
76' Cerca la seconda rete l'Hellas con l'uno due fra Pavanati e Agbonifo che però il numero 7 non riesce a chiudere in rete
77' Grande occasione per il Verona con la giocata da trequartista di Monticelli che dribbla un avversario e imbuca per Vermesan che però con il destro non riesce a superare un ottimo Ceppi in questa situazione
78' Ancora Hellas questa volta con il tiro dal limite dell'area di Dalla Riva che finisce di poco sul fondo
80' Che parata di Zouaghi che si supera sul grande destro a giro di Leonardi
90'+1' Gol della Sampdoria. Leonardi dagli 11 metri batte Zouaghi
90'+5' Dopo 5 minuti di recupero si conclude la partita con il risultato di 1-1
SAMPDORIA-HELLAS VERONA 1-1
Reti: 60' De Battisti, 90'+1' Leonardi
L'AS Roma è lieta di annunciare l'acquisto a titolo definitivo di Pierluigi Gollini dall'Atalanta.
Classe 1995, il portiere ha collezionato 139 presenze in Serie A vestendo le maglie di Hellas Verona, Atalanta, Fiorentina, Napoli e Genoa.
In giallorosso indosserà il numero 95.
Benvenuto a Roma, Pierluigi!
FONTE: ASRoma.com
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#VeronaLazio Zanetti e Serdar
Venezia 1-1 Verona highlights
8 aprile 2023: un compleanno indimenticabile
Prossima partita
Sabato 1 Febbraio, ore 15.00, ore 15:00 (DAZN)
VS
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Classifica
Serie A 2024-2025
Napoli
53
Inter 1
50
Atalanta
46
Lazio
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36
Milan 1
34
Bologna 1
34
Roma
30
Torino
26
Udinese
26
Genoa
26
Como
22
Empoli
21
Cagliari
21
Parma
20
Hellas Verona
20
Lecce
20
Venezia
16
Monza
13
1 Inter, Bologna, Milan e Fiorentina una partita in meno
Ultima partita
Lunedì 27 Gennaio, ore 18:30 (DAZN)
1-1
Serie A 22ª Giornata
Potevo tifare mille squadre, o magari quelle che tifano tutti. E invece tu mi hai fatto gialloblù.