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#Cagliari senza vittorie da 5 turni, #Zanetti a cuore aperto in conferenza stampa!


#CagliariVerona +   -   =

Al Sant'Elia il primo di tre scontri diretti che sapranno dirci che squadra è il VERONA dopo il clamoroso tonfo interno contro l'INTER di Domenica scorsa: La prestazione dei singoli sarà importante almeno quanto il risultato nel senso che un'altra debacle come quella contro i nerazzurri non sarà tollerata soprattutto da parte dei giocatori visto che, aldilà delle facili sparate più o meno campate in aria su possibili nuove guide tecniche, la guida di ZANETTI non appare in discussione quanto piuttosto i nomi di alcuni giocatori gialloblù che rischiano veramente di finire fuori rosa in attesa di Gennaio ma lo vedremo a brevissimo, probabilmente già alla lista dei convocati per la prossima trasferta in Sardegna.
La sensazione è che qualcosa (anche) negli spogliatoi non stia filando del tutto liscio e per il mister è di certo arrivata l'ora di tirare una bella riga e capire chi sia dentro o fuori di essa per il bene della stessa squadra gialloblù...

Precedenti
18 i match disputatisi fino ad ora a Cagliari in Serie A tra gli scaligeri e i sardi; 9 le vittorie degli isolani contro le 5 dei gialloblù e 4 i pareggi compreso l'1 a 1 dello scorso 1 Aprile quando i gialloblù non la chiusero nel primo tempo e rischiarono di perderla nel secondo.
Il VERONA tornerà in Sardegna forte però delle due vittorie consecutive sul campo isolano il 30 Aprile 2022 grazie alle reti di BARÁK e CAPRARI (e una partita determinata e tatticamente perfetta) e il 3 Aprile 2021 col 2 a 0 a domicilio griffato ancora da BARÁK e LASAGNA.
Finì invece 1 a 1 il 29 Settembre 2019 anche a causa dei tanti errori sottoporta da ambo i lati.
Tutta da dimenticare la terzultima apparizione all'allora Sant'Elia dove il VERONA passò in vantaggio per primo, il 5 Novembre 2017, salvo poi rifugiarsi in un imbarazzante catenaccio per più di 80 minuti e subire la rimonta degli isolani che sbagliarono pure un calcio di rigore e inflissero agli scaligeri la quarta sconfitta di fila di quel 2017-18!
Andò molto meglio l'1 Marzo 2015 quando fu il VERONA ha portar via i 3 punti grazie ai gol di TONI e GOMEZ.
A Marzo 2014 fu invece il CAGLIARI ad imporsi con il gol di NENÈ mentre nell'Aprile 2000 toccò ancora al VERONA a sbancare il campo sardo col terzino FALSINI.

La prima sfida in assoluto in massima serie è dell'Aprile 1969 e per l'HELLAS non vi fu scampo con la doppietta messa a segno da Gigi Rombo di Tuono RIVA, per trovare il primo pareggio strappato dagli scaligeri dobbiamo risalire al 29 aprile 1973, il presidente era Saveri GARONZI mentre in panchina guidava la squadra Giancarlo CADÈ e al cagliaritano GORI i gialloblù risposero con COZZI.
Nell'Aprile 1976 il primo successo dell'HELLAS in terra sarda: 2 a 0 griffato ROFFI a cui seguì l'autogol di FRANZOT.

Ad arbitrare la prossima sfida tra CAGLIARI e VERONA sarà il signor Maurizio Mariani della sezione AIA di Aprilia.



QUI CAGLIARI
Stadio di Cagliari verso il tutto esaurito per lo scontro diretto contro l'HELLAS: La squadra di mister NICOLA proverà ancora una volta ad arrivare ai tre punti che mancano ormai da cinque turni.
A parte DOSSENA, squalificato per il prossimo turno, il tecnico dei rossoblù avrà l'imbarazzo della scelta nel consueto 4-2-3-1, soprattutto in mezzo al campo dove ADOPO, DEIOLA, MAKOUMBOU, MARIN e PRATI saranno in lotta per una maglia fino all'ultimo.

Convocati
Come previsto tutta la rosa è a disposizione di mister NICOLA tranne lo squalificato DOSSENA.

Portieri: Scuffet, Sherri, Ciocci
Difensori: Luperto, Wieteska, Palomino, Mina, Obert,
Laterali: Augello, Zortea, Zappa, Azzi, Felici
Centrocampisti: Adopo, Viola, Deiola, Prati, Marin, Jankto, Makoumbou, Gaetano
Attaccanti: Lapadula, Pavoletti, Luvumbo, Kingstone, Piccoli

Probabile formazione
Pochi i dubbi per mister NICOLA: Tra i pali è ancora favorito SHERRI rispetto a SCUFFET mentre sull'esterna sinistra della difesa AUGELLO dovrebbe vincere il ballottaggio con OBERT così come il talentuoso GAETANO dovrebbe superare almeno inizialmente VIOLA sulla trequarti. Al centro dell'attacco si rivede il poco rimpianto ex PICCOLI.

4-2-3-1 con Sherri; Zappa-Mina-Luperto-Augello; Adopo-Marin; Zortea-Gaetano-Luvumbo; Piccoli.


QUI VERONA
Conferenza stampa a cuore aperto in puro stile ZANETTI prima della trasferta a Cagliari: Serve ritrovare concentrazione massima dal primo minuto che dovrà per forza condurre alla prestazione oppure la squadra rimarrà in ritiro finché ciò non accadrà... Semplice a dirsi ma ora il mister pretenderà i fatti sul campo, non saranno più tollerati altri comportamenti a prescindere dal risultato.
COPPOLA ancora non al meglio, possibile (e direi anche auspicabile finalmente) la riproposizione di capitan FARAONI dal primo minuto con lo spostamento a sinistra di TCHATCHOUA e magari nuova linfa anche da giocatori praticamente inutilizzati come SISHUBA o riaggregati alla Primavera dopo il ritiro con la prima squadra come CISSÈ.

Convocati
Nessuna 'sorpresa' in casa HELLAS dopo lo sconfortante match contro l'INTER: A parte i lungodegenti FRESE e CRUZ e l'infortunato DUDA tutti abili e arruolati compreso COPPOLA pur non in perfette condizioni; c'è anche il talentino CISSÈ...

1 Montipò, 4 Daniliuc, 5 Faraoni, 6 Belahyane, 7 Lambourde, 8 Lazović, 9 Sarr, 11 Tengstedt, 12 Bradarić, 14 Livramento, 17 Sishuba, 18 Harroui, 20 Kastanos, 21 Dani Silva, 22 Berardi, 23 Magnani, 25 Serdar, 27 Dawidowicz, 31 Suslov, 34 Perilli, 35 Mosquera, 38 Tchatchoua, 42 Coppola, 80 Cissè, 82 Corradi, 87 Ghilardi.

Probabile formazione
Difficile capire le correzioni in tattica e uomini che apporterà mister ZANETTI per dare una decisa svolta allo scempio visto al 'Bentegodi' nell'ultimo turno ma personalmente vedrei bene il ritorno alla difesa a quattro con l'inserimento di FARAONI, GHILARDI e Dani SILVA fra i titolari.

4-3-2-1 con Montipò; Faraoni-Magnani-Ghilardi-Tchatchoua; Belahyane-Silva-Serdar; Suslov-Lazović; Tengstedt.

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DICONO +   -   =

Mister NICOLA tecnico del CAGLIARI «Il Verona è squadra tosta, nonostante le difficoltà. Ogni avversario ha le sue qualità e le sue componenti. La grande determinazione dev'essere un punto di forza. Quanta pressione per uno scontro diretto? La pressione è un privilegio. Abbiamo bisogno di sentirla. Spesso è utilizzata in senso negativo, ma per me non è così. Personalmente la voglio sempre sentire, sennò non farei il mio lavoro... E anche giocare dopo 5 giorni non è un problema, la squadra ha recuperato. Il problema nasce quando giochi ogni tre giorni. Sto facendo anche delle valutazioni diverse sulle strategie di gioco ed in futuro potremo metterle in pratica. Rispetto a Genova dobbiamo essere più bravi nella transizione, più veloci nel leggere l'azione. Subiamo goal perchè spesso siamo in ritardo su queste letture. Quando la prestazione sarà accompagnata dalla vittoria? Ci sono momenti in cui anche il pareggio ti soddisfa, perchè hai dalla tua parte anche la prestazione. Ogni punto è importante per il raggiungimento dell'obiettivo. Nessuna partita al momento sarà decisiva, ce ne sono alcune, però, che ti consentono di prendere slancio, tipo quella di domani. La vittoria è importante, ma lo è anche il saper stare all'interno del contesto della gara stessa e la determinazione nel voler ottenere il risultato. Domani è una gara in cui sulla carta siamo favoriti? Il concetto di favoriti è divertente: che significa partire favoriti? Il Verona ha ottenuto 4 vittorie, noi no. Dobbiamo ambire alla prestazione e all'approccio determinante sulla gara stessa... La gestione è un termine che non mi piace. Dobbiamo saper leggere la gara, non gestirla. Dobbiamo essere bravi nei momenti di medio o bassa intensità. Dobbiamo essere maniacali nella gestione dei dettagli. Io voglio favorire me stesso, voglio che la squadra sia consapevole di poter portare a casa la gara. Il livello mentale e fisico è fondamentale» TuttoMercatoWeb.com

Mister ZANETTI «Settimana di riflessioni importanti? L'unica cosa che conta è la partita di Cagliari, ciò che è successo ha scosso tutti e questa scossa deve farci tirare fuori qualcosa. Siamo andati in ritiro togliendoci anche quelle che possono essere le nostre libertà. Se il ritiro funzionerà lo sapremo solo dopo venerdì, di sicuro abbiamo usato tutto il tempo della giornata per pensare al nostro prossimo impegno, senza farsi distrarre da tutto il superfluo. Se dobbiamo usare più tempo della nostra giornata e servirà lo faremo anche in futuro. A Cagliari penso che si riparta da zero, poi non tutti accettano questi momenti nello stesso modo, ad esempio all'estero è un qualcosa che non esiste e ho dovuto spiegarlo ai giocatori. Farò delle valutazioni relative alla settimana e andrà in campo chi dimostrerà di avere a cuore le sorti del club. E' una gara importante per entrambi, arriviamo da momenti diversi, il Cagliari ha probabilmente già passato il nostro momento con un ritiro a inizio stagione. Sarà una partita difficile e combattuta ma lo sarebbe stata a prescindere dal momento, andremo in un campo caldo in cui bisognerà tirare fuori il nostro meglio, dal punto di vista della mentalità noi dobbiamo dare di più. Dobbiamo concentrarci su quello che dobbiamo fare e non su quello che è stato fatto. Bisognerà avere la capacità e la lucidità di gestire i momenti. Soprattutto i calciatori che devono andare in campo senza paura, senza pensieri, e dare il 100% per l'Hellas. Se i giocatori mi seguono? Non ci sono giocatori contro di me o la società, bisogna dimostrare le cose con i fatti. Personalmente a stare in ritiro impazzisco, non torno a casa da sabato con a una moglie e due figli che chiedono dove è il papà ma lo faccio perchè questa missione per me è al primo posto e non ho paura di quello che sarà venerdì e cerco di fare il massimo ma per questo ho bisogno della squadra; poi si può parlare di tutti gli aspetti tattici che volete ma bisogna sentire il fuoco dentro ed è questo che sta mancando perchè altrimenti poi la gente va via e ci facciamo prendere in giro dai nostri tifosi, e a me questo basta anche per stare in ritiro fino a giugno e confermo che c'è stato un confronto acceso, ma non ci sono state botte, poi io penso che se succede vuol dire che qualcosa abbiamo dentro, che siamo uomini, capita qualche spintone ma poi finisce lì... nNon è successo assolutamente niente di grave» TuttoMercatoWeb.com



Antonio DI GENNARO «Che Verona sarà al 'Domus'? Un Verona che prende davvero troppi gol. Ne ha già incassati trentadue a un terzo di campionato. Zanetti deve assolutamente lavorare sugli equilibri difensivi: una squadra che si deve salvare non può permettersi di subire reti come quelle che ha subito l’Hellas nell’ultima partita contro l’Inter. Coi nerazzurri aveva proposto un 3-5-2. Di fronte all’undici di Nicola potrebbe mettersi a specchio. Ma, aldilà del modulo tattico, i giocatori dovranno fare una partita completamente diversa dalle ultime che hanno disputato, soprattutto sotto il profilo della concentrazione e dell’attenzione difensiva. Il Verona non può concedere tutte queste palle gol agli avversari. Questo non significa che non si debba giocare per vincere, ma mantenere un certo equilibrio in campo è fondamentale. A Cagliari mi aspetto di vedere un Hellas ferito. La squadra dovrà decisamente svoltare, e quando parlo di squadra mi riferisco anche all’allenatore: tatticamente c’è più di qualcosa da rivedere. Contro una corazzata come l’Inter non puoi tenere la difesa così alta… Il Cagliari è invece la tipica squadra di Nicola: aggressiva e compatta. Venerdì andrà a caccia dei tre punti: il pareggio potrebbe essere un risultato positivo per il Verona, ma Mina e compagni, davanti al proprio pubblico, spingeranno sull’acceleratore per vincere la partita. Dal canto loro credo che gli scaligeri siano consapevoli del fatto di dover cambiare registro e modo di giocare rispetto alle ultime trasferte» TuttoCagliari.net

Diego CAVERZAN parla dell'ultimo turno del VERONA contro l'INTER, delle speranze salvezza e del possibile cambio di proprietà «Ho visto la partita con l'Inter e, sinceramente, non mi aspettavo una debacle così clamorosa. Non che il Verona dovesse imporre il proprio gioco, ma, almeno, che ci fosse più determinazione. Credo che Zanetti l'avesse preparata anche piuttosto bene per cercare di non subire tantissimo da un avversario nettamente più forte, sia a livello individuale che collettivo... Dinanzi ai propri tifosi è stata la sconfitta più brutta della stagione, proprio perché in tante occasioni la squadra ha onorato la maglia fino all'ultimo secondo. Stavolta, non c'è stata traccia del Verona che si è visto negli ultimi tempi, quando gioca in casa. La squadra sta subendo tantissimi goal e si sta vedendo una fragilità anche emotiva. Appena subiscono uno svantaggio, si determina un crollo verticale che non permette più di reagire. Occorrerà lavorare molto su questo aspetto, prima che sugli accorgimenti di natura tattica. Prossime tre sfide cruciali per rimanere in Serie A? E' prematuro parlare già di permanenza, naturalmente. Che siano tre partite fondamentali per il cammino del Verona è fuori discussione. In questo momento, mi preoccupa la discontinuità di rendimento, perché vedo le squadre che la precedono riuscire a fare piccoli passi e ad essere più unite. La trasferta di Cagliari mi preoccupa, è un campo difficilissimo per qualsiasi avversario e arriva in un momento psicologico delicato. Sono tre partite fondamentali, ma è il periodo giusto per riordinare le idee. Credo che anche la società cercherà di mettere tutti i calciatori nelle giuste condizioni per ritrovare la concentrazione. Restare in Serie A è troppo importante per il Verona. Cosa ne penso sull'eventuale nuova proprietà statunitense? È da tanti anni che circolano varie voci su potenziali nuovi acquirenti, anche se, stavolta, sembra che ci siano serie condizioni per realizzare il passaggio di proprietà. In ogni caso, spero che chi sceglierà di investire a Verona lo faccia preservando il valore di questo club e la tradizione calcistica che c'è in questa città da decine di anni. Non è una piazza qualunque, ho avuto la fortuna di giocarci per 5 anni e la conosco molto bene. Mi dispiace molto vedere che non ci siano più proprietà italiane disposte a investire in una società del genere, specialmente alcune aziende molto importanti del Triveneto. L'epoca dei presidenti che sarebbero stati disposti a investire tutto il proprio patrimonio per l'amore della squadra è finita da un bel po'. Fa parte del calcio di oggi e non si può far altro che accettarlo...» News.SuperScommesse.it

Zigogol ha festeggiato gli 80 anni lo scorso Lunedì 25 Novembre e a L'Arena ha detto «Devo chiedere scusa a Valcareggi, non per la storia della pelliccia. Fu l’unico che mi portò in Nazionale. Faceva caldo a Bucarest, se non ricordo male e c’era l’ombra della tribuna. Restai la sotto tutto il tempo e Ferruccio si arrabbiò. Ma avevo caldo e poi ero più forte di Sivori. Pelè era bravo ma Di Stefano di più. Poi sono arrivato io, il più forte di tutti... Sono ancora sotto choc per il 5 a 0 con l’Inter ma il Verona lo amo e lo amerò per sempre. Tifosi state vicino all’Hellas. Come festeggerò? Ma va andate a quel paese. Non c’è nulla da celebrare. Io non so quanti anni ho, vivo come gli indiani. Conto le stelle, le lune come i pellerossa. Ho ottant’anni? Magari ne ho duecento oppure venti. Satu sa te digo? Forza Verona e alla prossima» CalcioHellas.it



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