RECAP & IMPRESSIONI
Ritmi bassi e poche emozioni al Friuli dove l'UDINESE ha tirato un paio di volte tra i pali con i colpi di testa di LUCCA sempre ben intercettati da MONTIPÒ mentre dalla parte gialloblù ha provato l'innocua spizzata MOSQUERA; del VERONA l'unico corner battuto in un 63% di sterile possesso palla dei padroni di casa... Insomma partita quasi sonnacchiosa ma all'HELLAS va bene anche così.
Inizia la ripresa con i padroni di casa che provano a far salire i giri ma rimangono bloccati nella rete del VERONA che in ogni caso non disdegna le ripartenze, al 71° SUSLOV conquista l'ennesimo fallo e DUDA fa la magia e piazza la palla di prima all'incrocio dei pali con una traiettoria fantastica alla quale forse non può credere nemmeno lui!
Mister RUNJAIĆ prova a giocarsi le carte PAFUNDI e DAVIS ma il risultato non cambia e l'HELLAS conquista una vittoria importantissima.
Il VERONA torna al gol su calcio di punizione a quattro anni da quello di LAZOVIĆ a Genova contro la SAMP nel 2021 (ma quella volta i blucerchiati rimontarono con tre gol a loro volta) ed è gol fondamentale da parte di DUDA che regala ai gialloblù 3 punti pesantissimi in ottica salvezza!
Cade dopo 6 giornate la striscia positiva dell'UDINESE e settima partita su sette in cui la squadra scaligera riesce a vincere dopo essere passata iun vantaggio.
Ora i punti di vantaggio sulla zona retrocessione è di 7 punti in attesa che stasera l'EMPOLI giochi a Torino, spazio alla sosta e poi lo sprint finale sperando di soffrire meno in futuro ma... Si vedrà.
IL GIORNO DOPO, A MENTE FREDDA...
9 Vittorie! Tante quante ne fece mister BARONI lo scorso anno, con la differenza che nella passata stagione di BARONI e del suo 'prestativo' non ne potevo più (bravissima persona ma conferenze stampa noiose, prevedibili e soprattutto mai un sussulto d'orgoglio, mai un moto di affetto e passione vera per i nostri colori!) mentre del bersagliatissimo ZANETTI ne vorrei almeno tre: Altra pasta, altra mentalità... Altra cosa!
E se mi è permesso più 'da VERONA' che mai!
Chi l'avrebbe detto dopo la seconda mazzata con l'ATALANTA, al 'Bentegodi' prima di incrociare nell'ordine MILAN, FIORENTINA, JUVENTUS, BOLOGNA e quest'UDINESE fortissima sia fisicamente che tecnicamente che era in serie positiva da ben sei giornate!
Qualcosa è cambiato, certamente, in primis nella testa del mister che ha dovuto mediare tra il suo calcio fatto di scontri a viso aperto con tutti guardando prima al 'farne uno in più degli altri' più che al 'primo non prenderle' come è necessario fare in certe partite in cui la pressione sta tutta dall'altra parte e poi nella testa di alcuni giocatori, specialmente i veterani, che con ogni probabilità dalla prossima stagione giocheranno da altre parti ma hanno finalmente capito che, per spuntare altri contratti, avrebbero dovuto fare ben altre prestazioni in maglia gialloblù (e non parlo certo di LAZOVIĆ e FARAONI arrivati quasi ai capolinea delle rispettive carriere, pilastri dello spogliatoio ai quali spero venga offerto un ruolo da dirigenti).
9 Vittorie totali e 6 punti in questo ciclo di ferro alla media di un punto a partita non fosse che 6 pareggi sarebbero stati altrettanto divertenti che le vittorie contro FIORENTINA e UDINESE.
Ora la sosta dopo la quale, sperando di vedere di nuovo in campo i SERDAR e i TENGSTEDT, il PARMA avrà da far le sue nel segnare ai gialloblù se continueranno con questo atteggiamento...
Mister RUNJAIĆ si affida a un 4-4-2 che saprà essere camaleontico durante lo svolgersi della gara con OKOYE tra i pali, KRISTENSEN a destra e ZEMURA dall'altra al posto dello squalificato KAMARA ai lati della coppia centrale BIJOL-SOLET, KARLSTRÖM e LOVRIĆ in mediana tra gli esterni ATTA e PAYERO e poi el niño maravillaSÁNCHEZ in tandem con LUCCA in attacco visto che THAUVIN ha accusato un piccolo problema fisico stamane.
Praticamente scontate le scelte di mister ZANETTI che riporta GHILARDI titolare sul centrosinistra del suo 3-4-2-1 con TCHATCHOUA e BRADARIĆ ai lati di DUDA e NIASSE ma, al posto del malconcio TENGSTEDT, c'è MOSQUERA con SARR che presumibilmente partirà un po' più indietro sulla linea di SUSLOV, ancora panchina per BERNEDE apparso 'sbiadito' col BOLOGNA.
Arbitra il signor Giovanni Ayroldi della sezione AIA di Molfetta, sold-out il Settore Ospiti gremito dai tifosi gialloblù.
Prima del match un doveroso minuto di silenzio alla memoria di Bruno Pizzul nativo di queste parti e meraviglioso raccontatore di tante battaglie della Nazionale azzurra.
PRIMO TEMPO
9° PAYERO ci prova dalla distanza con un pezzo del suo repertotio ma il suo destro finisce altissimo.
15° SOLET intercetta SUSLOV, gli ruba palla e va al tiro di poco fuori area: Botta centrale facile per MONTIPÒ inchinarsi e raccogliere.
17° Ripartenza fulminea dettata da DUDA e terminata dalla girata di testa di MOSQUERA contrastato da KARLSTRÖM: OKOYE abbranca senza problemi.
19° KRISTENSEN abbatte SUSLOV che era partito in velocità: Cartellino giallo per il difensore bianconero.
22° ZEMURA al cross da destra per LUCCA che sovrasta BRADARIĆ ma fortunatamente incorna alto.
24° PAYERO ancora da destra ma con un passaggio profondo per LUCCA che in mezzo a COPPOLA e GHILARDI riesce comunque a deviare verso la porta: Pronto e sicuro MONTIPÒ che blocca.
26° Bella l'idea a destra per TCHATCHOUA nata da un recupero di SARR ma la palla non riesce ad essere deviata da MOSQUERA così la recupera BRADARIĆ sull'altro lato e la rimette per il colombiano che si tuffa e segna ma Domagoj non aveva evitato che la palla finisse sul fondo prima di traversare...
36° KRISTENSEN già ammonito espianta da terra BRADARIĆ che stava ripartendo: Fallo da ammonizione che tutta la panchina e il croato chiedono ma Ayroldi fa finta di nulla...
45°+1 Bella combinazione da calcio piazzato, BRADARIĆ si muove bene poi serve SARR che la tira alta ma Domagoj era (forse) partito con leggero anticipo... Palla all'UDINESE ma Ayroldi termina il primo tempo.
SECONDO TEMPO
46° Doppio ingresso per l'UDINESE con EHIZIBUE ed EKKELENKAMP che entrano al posto di KRISTENSEN e SÁNCHEZ; UDINESE con il 4-3-2-1.
47° EHIZIBUE si presenta con un diagonale rasoterra da destra sul primo palo: MONTIPÒ controlla che la palla esca...
49° SARR punta BIJOL che lo stende a centrocampo: Ammonizione per il centrale dell'UDINESE.
56° ATTA da fuori area mentre SUSLOV era ruzzolato a terra dopo un probabile fallo: Palla a lato.
59° Contatto PAYERO-GHILARDI a centrocampo, sembrerebbe un normale fallo di gioco nella contesa di un pallone sul quale i piedi arrivano insieme invece per Ayroldi il fallo è contro GHILARDI che viene pure ammonito! Scatta il difensore e con lui la panca gialloblù ma tant'è...
61° Cambia ancora l'UDINESE PAYERO fa spazio a BRAVO (che speriamo non lo sia abbastanza), padroni di casa di nuovo a due punte.
62° LOVRIĆ da palla ferma fuori area: A lato...
63° ZEMURA stop e tiro dal limite: Palla alta.
69° DUDA da fuori area: Palla a lato. Nella fila gialloblù entra KASTANOS al posto di MOSQUERA, SARR va più alto al centro dell'attacco mentre il cipriota giocherà al fianco di SUSLOV sulla trequarti.
70° SOLET da dietro su SUSLOV: Cartellino giallo per il francese. 71° Alla battuta DUDA che incredibilmente la piazza di prima all'incrocio dei pali con una traiettoria fantastica alla quale forse non può credere nemmeno lui! Destro incredibile che scende sotto la traversa imparabile per OKOYE che parte con un attimo di ritardo...
79° Iker BRAVO con una spallata intenzionale su contrasto aereo con NIASSE: Cartellino giallo per lo spagnolo e scintille fra i giganti LUCCA e COPPOLA...
81° Tocca a PAFUNDI nelle fila bianconere gli fa spazio LOVRIĆ, fuori anche LUCCA e dentro DAVIS in attacco.
83° SOLET prova il tuffo acrobatico sulla scivolata di TCHATCHOUA in area: Fortunatamente Ayroldi non abbocca, segue il tiro dal limite di ZEMURA alto.
84° SARR lascia il posto a LIVRAMENTO nelle fila gialloblù.
86° ATTA trattiene SUSLOV che stava ripartendo dopo avergli rubato palla, giusto il cartellino sventolato in faccia all'esterno bianconero (sono 5 gli ammoniti dell'UDINESE contro il solo GHILARDI fra i gialloblù).
88° ZANETTI gioca la carta FARAONI, gli fa spazio SUSLOV vittima di crampi...
89° KASTANOS in ritardo su PAFUNDI viene ammonito.
90°+1 SOLET con un cross morbido a centroarea dove ATTA la gira di testa ma tra le braccia di MONTIPÒ.
90°+3 KASTANOS servito da DUDA in area prova la sberla da posizione decentrata e sfiora la traversa! Ayroldi la termina qua: Tre punti pesantissimi per i gialloblù.
VOTI
MONTIPÒ Oggi quasi non suda la maglia visto che l'UDINESE lo 'impegna' due volte per tempo con palle assolutamente innocue 6
DAWIDOWICZ Fa il suo come braccetto di destra dove è come sempre gladiatorio... Importante averlo ritrovato in questa seconda parte di campionato anche se sappiamo ormai che a Giugno se ne andrà 6
COPPOLA Controlla al meglio LUCCA sia nelle palle alte che nelle altre e alla fine, a tu per tu col centravanti azzurro a causa di un fallo su NIASSE, gli fa capire a muso duro che non gli fa ne paura ne tantomeno gli deve riverenza... 6
GHILARDI Bravo nell'anticipo sul LUCCA al 41° in area sul quale guadagna pure il fallo. Ammonito al 59° dal mediocre Ayroldi che ha gestito i cartellini in maniera discutibile anche se fino all'86° è l'unico ripreso ufficialmente in confronto ai 5 avversari. Altra buona prestazione di Daniele che però ora davanti ha comunque VALENTINI 6
TCHATCHOUA Affondo e traversone per MOSQUERA che poteva essere più preciso al 26°. Brutto errore nel cross per SARR al 37°. All'83° fa venire a tutti la pelle d'oca con quella scivolata su SOLET che si tuffa manco fosse la CAGNOTTO; fortunatamente Ayroldi non ci casca. Jackson ha come sempre una gran corsa, avesse anche i mezzi tecnici... (probabilmente non sarebbe da noi) 6-
DUDA Bravo al 10° nel soffiar palla a SOLET meno nel portarsela in out dopo un tocco di troppo. Fulminea la ripartenza che parte dai suoi piedi al 17°. Al 69° ci prova da fuori area ma non trova la porta ma un paio di minuti più tardi è decisivo su quel calcio di punizione che vale da solo il prezzo del biglietto! Anche al 93° è sul pezzo vedendo (e servendo) KASTANOS sul fondo 8
NIASSE Forse tra i migliori gialloblù perché, pur non facendo mai nulla di speciale, lo vedi dappertutto e in ogni dove dal 1° al 95°, quel 10 che ha sulle spalle continua a stonare ma oggi qualcosina di più fa vedere a livello tecnico 6+
BRADARIĆ Oggi anche Domagoj mi è piaciuto più del solito per dinamismo e aggressività, al 36° attacca lo spazio e sorprende KRISTENSEN che, già ammonito, lo zappa alla grande: Tipo di fallo sul quale ci sarebbe stata la seconda ammonizione che solo Ayroldi non vede ma questo non toglie che il mancino croato, pur con tutti i suoi limiti, faccia sempre il massimo per spingere e ripartire (anche se non sempre si ricorda di coprire). Non si vede mai nel secondo tempo probabilmente richiamato all'attenzione difensiva da ZANETTI 6
SUSLOV Solo al 15° SOLET lo sorprende rubandogli palla e andando alla conclusione, poi Tomáš attiva la modalità feroce e diventa una furia agonistica sia in fase difensiva che offensiva, un giocatore box-to-box difficile da contenere (infatti fa ammonire 3 avversari). Da un fallo su di lui nasce la magica conclusione di DUDA... Anche oggi niente gol e assist ma una prova di spessore per la squadra si! 7 (gli da il cambio FARAONI all'88°: Entra a fare il mediano su BRAVO messo in campo per rompere le uova nel paniere e aiuta i compagni a portare a casa i 3 punti, Non giudicabile)
SARR Nasce da un suo recupero l'affondo di TCHATCHOUA al 26°. Al 49° fa ammonire BIJOL dopo un rapidissimo dribbling. Quando esce MOSQUERA va a fare la prima punta cosa che non gli riesce al meglio soprattutto col VERONA che gioca così basso ma personalmente è un attaccante che promette molto bene... Speriamo rimanga dopo Giugno 6 (gli da il cambio LIVRAMENTO all'84°: Dailon continua a non piacermi per quella sorta di timidezza che ogni tanto lo prende nel momento topico, anche oggi riceve una palla ghiottissima al limite da KASTANOS ma s'impappina sul primo controllo e poi sciupa tutto Non giudicabile)
MOSQUERA Sua l'unica puntata verso la porta bianconera nel primo tempo in una girata di testa troppo debole per impensierire OKOYE, meglio l'incornata al 26° sulla quale BRADARIĆ, che lo serve, non riesce ad evitare che la palla esca. Combatte di fisico e di voglia finché può e anche se è ancora grezzo sia tecnicamente che tatticamente e senz'altro una punta di peso sulla quale il club gialloblù ha fatto bene a rischiare 6 (gli da il cambio KASTANOS al 69°: Entra per creare scompiglio in una zona del campo dove può tornare utile anche in zona difensiva e appare più 'vivo' del solito: All'89° è in ritardo su PAFUNDI e viene giustamente ammonito ma un minuto dopo mette sui piedi di LIVRAMENTO una palla ghiottissima dopo un rapido dribbling e un grande affondo 6)
ZANETTI Il suo sorriso a fine gara dice tutto dopo tanti periodi tribolati e imbarcate clamorose... Ha probabilmente trovato il giusto equilibrio tra attacco, difesa e materiale a disposizione e anche lui è cresciuto tantissimo rispetto alle esperienze in altre piazze. Personalmente adoro il suo attaccamente ai nostri colori e quegli occhi pieni di gioia ad ogni conferenza stampa quasi come allenasse il REAL MADRID: È anche di questo che la piazza ha bisogno per crescere ed evolvere (sempre se la nuova proprietà saprà accompagnare nel modo giusto i sogni e le speranze di tifoseria e città) 7
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Mister RUNJAIĆ «Non paragonerei questa gara a quella contro la Lazio, è stata una gara diversa e dove abbiamo avuto più possesso palla. Non abbiamo avuto la giusta intensità, gli schemi offensivi non hanno funzionato bene e poi abbiamo preso il gol. Quando si gioca contro una squadra che difende bassa bisogna trovare delle possibilità alternative tramite punizioni e corner per riuscire a trovare qualcosa di diverso. E' mancata la scintilla ai ragazzi oggi per ottenere un risultato positivo, sappiamo che il Verona è bravo nelle ripartenze. Il gol su punizione è stato bello, vanno fatti i complimenti a Duda. Senza questo gol magari però sarebbe finita 0-0 o l'avremmo portata a casa nel finale, però non siamo stati decisi per guadagnarci alcuni episodi. Non abbiamo messo la qualità che dovevamo dimostrare. Un insegnamento importante oggi, non dobbiamo deprimerci e imparare dalla sconfitta guardando al futuro... Volevamo più presenza fisica in campo, volevamo aggiungere chilometri a centrocampo, Ekkelenkamp si muove sempre molto e contro squadre così serve movimento. Purtroppo non ha funzionato, non per le sostituzione ma perchè il Verona trova un gran gol su punizione, un episodio che invece noi non abbiamo trovato oggi. Pochi cross? Come si affrontano le squadre che si difendono basso? Teoricamente è facile, bisogna muoversi molto con cambi di gioco, cross e passaggi brevi. Poi bisogna trovare il momento giusto e avere a disposizione i giocatori in grado di metterlo in pratica ma sapevamo che non sarebbe stato facile perché il Verona si difende bene. Sono deluso dal primo tempo più che dal resto. Se sulla punizione Okoye poteva spingere di più? Devo rivederlo, non so dire se Okoye potesse fare di più, dalla panchina sembrava calciata molto bene. Avevamo dei minuti per recuperare però e non ci siamo riusciti» TuttoMercatoWeb.com
Mister ZANETTI «Le vittorie ci servono in primis per la classifica, vincere qui non è facile per nessuno. Incontriamo la miglior squadra del girone di ritorno, l'Udinese non è stata celebrata abbastanza per quello che ha fatto in queste giornate. I miei ragazzi hanno però fatto una gara quasi perfettamente, un atteggiamento umile ma anche ambizioso per i nostri traguardi. Dobbiamo avere un'umiltà importante con ambizione di arrivare all'obiettivo il prima possibile. Suslov ha detto che con due vittorie c'è la salvezza? Non lo so, lui è più giovane» (ride ndr) «Io con l'esperienza ho imparato che nulla è scontato, ora mi preoccupa la pausa per le nazionali, perdiamo diversi giocatori. Ad oggi non siamo salvi, abbiamo margine e possiamo anche sbagliare qualcosina, ma dobbiamo pensare a vincere in casa nostra. Un Verona che è cresciuto molto? Dal Parma in poi abbiamo trovato 17 punti, abbiamo una quadra diversa. Le stagioni poi hanno una loro storia, bisogna conoscersci, capire se le idee del tecnico sono adatte ai ragazzi, nel caso cambiarle. Possiamo avere ancora più consapevolezza, l'umiltà è una cosa, la paura è un'altra, abbiamo fatto ultimamente un percorso importante intervallato da gare molto difficile in cui dovevamo tirarci su e dovevo aiutarla anche dal mio punto di vista con uno stile di gioco anche meno sbilanciato. Cosa serve per salvarsi? Serve una grande qualità che abbiamo avuto quest'anno, ovvero risollevarsi dalle difficoltà. Le sconfitte se sono tante appesantiscono, ho giocato e ho allenato tante squadre che lottavano per salvarsi e so quanto sia importante, ci manca qualche punto per strada ma è una squadra la nostra che sa vincere perchè sa reagire. La squadra vuole arrivare all'obiettivo e deve continuare a restare in quel pensiero» TuttoMercatoWeb.com
Serie A Enilive 2024/25 | Le voci del post partita: Zanetti e Suslov
Diego COPPOLA a DAZN «So che Duda ha una grande tecnica: la prossima volta che andrà sul punto di battuta di una punizione, non andrò neanche a saltare, ma andrò già a festeggiare con la panchina!» (ride, ndr) «Oggi comunque Ondrej ci ha fatto vincere la partita ed era fondamentale fare punti prima della sosta e dopo un ciclo di partite difficili, durante le quali abbiamo comunque racimolato un buon bottino. L’obiettivo però non è ancora stato raggiunto e dobbiamo fare il massimo per arrivarci il prima possibile» CalcioHellas.it
Tomáš SUSLOV «Una vittoria molto importante, con due vittorie potremmo essere salvi quindi oggi siamo felici. Come sto? Ora mi sento stanco» (ride ndr) «Cerco di dare il massimo per la squadra, ho provato a segnare facendo però tanto lavoro per la squadra come tutti, Duda è un giocatore fondamentale della squadra e siamo felici abbia fatto gol. Siamo venuti qui per regalare una soddisfazione ai tifosi e siamo felici di esserci riusciti... Personalmente sono felice di quello che sto facendo, penso la mia posizione sia il centrocampista box to box, nella posizione in cui mi sta schierando Zanetti mi trovo bene e Verona significa molto per me, sono molto felice di giocare qui, sento fiducia ma dobbiamo giocare ogni gara pensando alla salvezza, non so con certezza quanti punti serviranno, pensiamo a vincere gara dopo gara. Se con Duda proviamo le punizioni in allenamento? Ci alleniamo su tutto in settimana, pensavo battesse Kastanos, sono rimasto sorpreso quando ho visto Duda ma sono felice che abbia segnato. La nostra caratteristica è quella di non mollare mai, ci conosciamo tutti meglio, siamo più squadra e lotteremo fino alla fine con tutti» TuttoMercatoWeb.com
Jaka BIJOL, difensore dell'Udinese, ai microfoni di DAZN «In tutta la partita ci è mancato qualcosa, loro sono stati bravi dietro, sono compatti, difendono tutti assieme, sono un avversario difficile per ogni squadra. Non abbiamo creato abbastanza davanti, ma abbiamo fatto una buona partita, poi un gol molto bello come quello di Duda ha deciso la partita. Questa partita non cambia nulla per noi. Stiamo lavorando bene, giornate come questa succedono, non abbiamo giocato male ma è mancato qualcosa. Ora analizzeremo la partita e andremo avanti, non è successo nulla di grave, siamo sulla buona strada. Abbiamo vinto tante partite fino ad adesso e ne vinceremo ancora. Mi sto trovando bene con questo modulo. Il mister vuole lavorare così e credo gli piaccia anche di più, è importante che si veda il suo stile di gioco. Tutta la squadra sta lavorando bene e l'obiettivo è che questo si veda sul campo. Oggi non abbiamo vinto ma abbiamo giocato bene» TuttoMercatoWeb.com
Martin PAYERO, centrocampista dell'Udinese, ha parlato ai canali ufficiali dell'UDINESE «Abbiamo fatto una partita ottima in quanto a possesso palla, ma è mancato qualcosa nell'ultimo quarto, dovevamo essere più creativi. È stata una partita strana ma il calcio è così, ora dobbiamo continuare a migliorare e a crescere. Noi guardiamo sempre avanti e pensiamo a dare il meglio in ogni partita per fare i tre punti. Oggi resta una sensazione strana per come è andata, ma dobbiamo andare oltre. Io cerco sempre di dare il meglio di me per dare il maggior contributo possibile alla squadra. Abbiamo giocato bene, ma ci è mancato qualcosa davanti. Oggi è mancato anche Thauvin, che è un giocatore importante. Abbiamo però preparato lo stesso bene la partita, anche se è andata così. Dobbiamo guardare avanti» TuttoMercatoWeb.com
Oumar SOLET centrocampista dell'UDINESE «Oggi non abbiamo fornito una buona prestazione, quello che abbiamo cercato è di avere possesso palla poi però non abbiamo creato buone occasioni per segnare un gol. Perciò siamo delusi, dobbiamo guardare avanti, dobbiamo continuare a lavorare bene per avere più occasioni per segnare. E' quello che ci è mancato, dovevamo creare di più. Oggi una mia palla persa è costata caro? Se si vanno a vedere le partite precedenti è stato un bel vantaggio il mio stile di gioco, oggi il Verona ha fatto una gran bella punizione, non abbiamo perso per questo singolo episodio. In generale oggi non abbiamo girato bene, ma non dobbiamo dimenticare quanto fatto da gennaio, siamo andati molto bene, adesso giochiamo bene, il nostro stile di gioco è buono, ma dobbiamo creare di più per segnare e possiamo migliorare gara per gara. Dobbiamo pensare alla prossima fin da subito» TuttoMercatoWeb.com
Nell'anticipo di ieri 2 a 1 del GENOA sul LECCE.
1 a 1 al 'Brianteo' tra MONZA e PARMA.
Alle 18.00 MILAN-COMO, alle 20.45 TORINO-EMPOLI.
Domani il lunch match della 29esima giornata tra VENEZIA e NAPOLI, alle 15.00 BOLOGNA-LAZIO, alle 16.00 ROMA-CAGLIARI e alle 18.00 FIORENTINA-JUVENTUS a rischio rinvio per maltempo.
Lunedì alle 20.45 ATALANTA-INTER.
#PRIMAVERA 1MONTICELLI alla fine del primo tempo, VERMEȘAN nel recupero del secondo e il VERONA batte la LAZIO per 2 a 0; così mister SAMMARCO 'Abbiamo dimostrato la nostra maturità, ora cerchiamo obiettivi importanti' e il difensore DE BATTISTI 'Tre punti fondamentali, che soddisfazione giocare da capitano'.
il blog di Francesco Barana LA MATURAZIONE DI ZANETTI, DA “IDEOLOGICO” A PRAGMATICO. FASE NUOVA DELLA SUA CARRIERA
Senza categoria, 17 Marzo 2025
La svolta c’è stata dopo il naufragio con l’Atalanta. Paolo Zanetti ha cambiato idea di calcio, lasciando perdere la squadra “alta” e il gioco offensivo, e badando al sodo. La filosofia del “primo non prenderle” sta pagando: vittorie di misura con Fiorentina e Udinese, sconfitte onorevoli (con tanto di recriminazioni) con Juventus e Bologna, quando – rammento – ci hanno annullato un gol (Juve) e non concesso un rigore (Bologna) sullo 0-0, a dimostrazione che la trama della nostra partita era corretta.
Qui, nel nostro piccolo, lo avevamo suggerito a suo tempo, non lo scriviamo per vezzo o ego, ma per sottolineare un passaggio a nostro avviso utilissimo: la critica, anche la più radicale e antipatica, quanto ha contenuti è sempre costruttiva. Zanetti si è convinto tardi e (forse) solo per disperazione che il canovaccio tattico andava riscritto. Ma, dal momento che se n’è convinto, è riuscito a trasmetterlo rapidamente alla squadra. Non era scontato ed è un suo merito.
Il fatto è che il calcio, pur in continua evoluzione tecnico-tattica, ha dei principi di fondo immutabili: se tu hai talento offensivo (e il Verona innegabilmente ce l’ha per la bravura dei singoli e la cultura tattica dell’allenatore) e limiti difensivi soprattutto in transizione tra le due fasi (per la lentezza dei tuoi centrali e l’assenza di mediani veri), la prima cosa che devi fare è proteggere la tua fragilità, confidando poi che le qualità che hai davanti emergano. Tradotto: l’imperativo è giocare per non prendere gol, perché in un secondo momento puoi sempre farlo. Se te invece ti esponi e capitoli subito, poi metti la partita in salita. Quante volte abbiamo preso gol nel primo tempo, addirittura nella prima mezz’ora? È come prendere la bici e cominciare a pedalare sul Mortirolo.
C’è una consapevolezza e anche un pizzico di rimpianto: il Verona avrebbe potuto fare un campionato più brillante. Infatti appena ha trovato l’equilibrio tattico si è tirato fuori dalle secche. Credo però che Zanetti in questi mesi abbia imparato qualcosa, si sia evoluto e completato. In una parola: è maturato. È il passaggio obbligato di (quasi) tutti gli allenatori idealisti e “ideologici”: a un certo punto della carriera, se vogliono restare a certi livelli, abbandonano il dogmatismo della prima fase – quella in cui sei e ti senti rampante e vuoi vincere con il tuo credo, a prescindere dalle caratteristiche dei giocatori – per adottare uno stile più pragmatico e pratico, “perché poi sono i calciatori a determinare” (Capello e Allegri dixit), o come ha detto di recente l’ex nostro terzino Gigi De Agostini: “Non ho mai visto un grande allenatore vincere con giocatori scarsi, ma ho visto allenatori scarsi vincere con grandi giocatori”.
Zanetti è un profondo conoscitore di calcio sul piano teorico e didattico, sulla lettura della partita e la gestione del gruppo può e deve crescere, mentre si sta completando tatticamente. Io credo che quest’ultimo mese a Verona se lo ricorderà per sempre: è il suo romanzo di formazione e potrebbe segnare la svolta della sua carriera.
il blog di Gianluca Vighini IL CAPOLAVORO DI ROCKY ZANETTI
Sport, 15 Marzo 2025
Il ciclo terribile iniziava con l’Atalanta. Continuava con il Milan, poi la Fiorentina, la Juventus, il Bologna e infine l’Udinese. I gufi di professione predicevano la dissolvenza del nostro povero Hellas. Mazzate sul morale, altrochè volemoghe ben. Sei partite dopo il Verona non si è dissolto. Sebbene privo dei suoi uomini migliori, dopo un mercato che invece di rafforzare la squadra ha pensato bene, per l’ennesima volta, di cedere un gioiellino del 2004 per fare cassa, l’Hellas scassato di Rocky Zanetti, ha gli stessi punti del Como del celebratissimo Fabregas che a gennaio ha immesso sessanta milioni di nuovi acquisti, oltre ai sessanta spesi l’estate scorsa.
Ha fatto sei punti, un punto a partita, un’impresa. Ha perso di brutto con l’Atalanta, che nel frattempo ha triturato persino la Juventus a casa sua, ha perso di misura con il Milan e con la Juve (che si giocava una fetta di stagione e forse la panchina di Thiago), è uscito sconfitto dall’impari sfida contro Rapuano (e il Bologna), ma ha battuto la Fiorentina e soprattutto ha vinto fuori casa contro l’Udinese.
Non è ovviamente finita e forse servirà qualche punto in più delle due vittorie indicate da Magic Box Suslov a fine gara per arrivare alla salvezza. Ma la gara con l’Udinese oltre a zittire gli iettatori (che ovviamente torneranno in vita alla prossima difficoltà), ci avvicina al traguardo.
Rocky Zanetti, che ha incassato fino ad oggi più pugni di Sylvester Stallone nei cinque film della saga, ha resistito sul ring, una resilienza encomiabile che lo ha reso più forte, più lucido, meno esposto alle emozioni che una piazza come quella gialloblù emana a profusione. A Udine il suo capolavoro tattico. Oltre a reggere alla potenza fisica dell’Udinese, il Verona è andato a sporcare ogni pallone, con Suslov che pareva una biglia del flipper, con Bradaric a Tchatchoua a stantuffare sulle fasce, con Niasse che pareva la Hoover Dam nel Black Canyon a fermare il Colorado River bianconero. Mentre Duda ha messo la pennellata finale sull’intero quadro, un colpo geniale alla Salvador Dalì.
Quarant’anni dopo il leggendario 5-3 con l’Udinese di Zico, il vecchio Verona ci ha reso ancora orgogliosi di essere suoi tifosi. E per ora basta così.
il blog di Giovanni Vitacchio IL PAGELLONE DI UDINESE-VERONA
Sport, 15 Marzo 2025
MONTIPO’ 6 L’Udinese cerca soprattutto il tiro da fuori, e il grande merito di questo è di una difesa che gioca compatta e che lascia davvero pochi spazi agli attaccanti bianconeri. Lui sta per la maggior parte della partita a guarda e quando viene chiamato in causa si fa trovare presente. Calmo e lucido nei momenti finali, quando l’Udinese, seppur senza grande convinzione, tenta l’assalto per il pareggio.
DAWIDOWICZ 7 Eccolo il polacco originale, quello che non accetta imitazioni. Quello che riconosce i suoi limiti e sui quali decide di non scherzare col fuoco. Pochi fronzoli, tanta quantità e, inaspettatamente, barlumi di qualità. Ma a noi piace così, scomposto ma comunque efficace e meno falloso del solito.
COPPOLA 7 Il ragazzo è diventato un uomo, lo dice il suo campionato. Ha Lucca da marcare, che in quanto a forza fisica può far paura, anche se lui di centimetri non gliene concede. E l’attaccante dell’Udinese si prende quel poco che viene, che sono le classiche briciole che cadono dalla tavola. Semplicemente perfetto, sbaglia nulla, ha sempre il tempo giusto nell’anticipo. Leader maximo.
GHILARDI 7 E anche a sto giovanotto comincia a spuntare la barba. C’è Sanchez sulla sua strada, giocatore sicuramente non all’apice della carriera, ma di qualità sempre elevatissima. Per lui poco cambia, perché rimane attaccato e non gli dà possibilità di ragionare. Come Coppola, sbaglia praticamente nulla e finisce la partita quasi senza sudare la maglia, da quanto sembra in controllo.
TCHATCHOUA 6 La partita, soprattutto nel primo tempo, viaggia su ritmi altissimi e lui fatica un po’ a tenere il passo. Ciò nonostante, va tante volte sul fondo, talvolta con discreta libertà di crossare. Ma i risultati sono altalenanti, a volte per imprecisione sua, a volte per mancanza di tempismo degli attaccanti, impegnati a sacrificarsi tanto in fase difensiva. Nei momenti caldi, comunque, rimane attento e dentro il match.
DUDA 7.5 Non sempre preciso in fase di impostazione, compensa con una partita di grande attenzione difensiva. Tanti gli interventi ad aiutare la retroguardia, fatti di temperamento, giusta sofferenza e voglia di arrivare al traguardo, tutti insieme. Va vicino al gol nel secondo tempo con un tiro da fuori che non gira quanto basta. Ma fa girare il pallone giusto: mette sotto il sette una punizione spettacolare, una pennellata da campione. Per un gol che può valere mezza salvezza.
NIASSE 7 La sua miglior partita da quando veste la maglia del Verona. Recupera una marea di pallone e quelli che non recupera comunque li sporca, non rendendoli non giocabili per l’Udinese. Passano i minuti e cresce la condizione fisica e mentale. Lo dimostra il fatto che sia sempre nel vivo del gioco. E anche quando c’è da sporcarsi dietro lo fa con grande diligenza e senso della posizione. Merita un applauso per essersi calato in pochissimo tempo nei meccanismi del Verona.
BRADARIC 7 Anche per lui la miglior prestazione da quando è gialloblù. Pensa soprattutto a mantenere la posizione, quello vuole da lui Zanetti. Ma ha gamba per spingersi oltre e lo fa tante volte, di fronte a un avversario che fisicamente è molto strutturato. Bella l’intesa con Suslov, l’esterno sta crescendo di gambe e di testa.
SUSLOV 7.5 Conferma uno stato di grazia clamoroso. E a poco servono i tanti raddoppi che i padroni di casa gli riservano. In qualche modo trova sempre il modo per aggirarli. Fa diventare matto Kristensen che nel giro di poco si becca subito un giallo. E rischia poi il secondo cartellino sempre per l’incapacità di fermare lo slovacco. Ha strappi e fiammate che possono spaccare la partita, e anche nello stretto e nella pressione sugli avversari è perfetto.
FARAONI s.v. (dall’88°)
SARR 6 Così come per Mosquera, partita di enorme sacrificio, con tanti ripiegamenti verso il basso che, inevitabilmente, gli tolgono tempismo in fase offensiva. Eppure parte bene, subito con grande corsa. Ma poi perde un po’ di convinzione, su alcuni palloni che poteva seguire con maggior forza e motivazione. Nella ripresa, molto stanco, fatica a essere reattivo e giustamente Zanetti lo richiama in panchina nei minuti cruciali.
LIVRAMENTO s.v. (dall’84°)
MOSQUERA 6.5 Contro una difesa di armadi, il lavoro del colombiano è tutt’altro che scontato. Si fa in quattro lottando su ogni pallone, andando a a fare sportellate senza alcuna paura. Bravo a difendere il pallone e ad aiutare i compagni a salire nei momenti di maggior possesso e pressione dell’Udinese. Chiaramente perde qualcosa sotto porta, ma il suo sacrificio, anche in fase difensiva, è fondamentale per l’equilibrio di tutto il Verona.
KASTANOS 6 (dal 69°) Finalmente entra bene, con convinzione, subito nell’atmosfera di una partita importantissima per il futuro del Verona.
ALL. ZANETTI 8 Mette in campo un Verona offensivo, che decide di giocarsela senza paura. Lascia il possesso palla all’Udinese e, a conti fatti, chi se ne frega. I gialloblù rispondono colpo su colpo, reggendo un’intensità di gara, soprattutto nel primo tempo, altissima. I suoi confermano definitivamente di essere tutt’altra squadra rispetto a un paio di mesi fa. Compatta, attenta, disposta a dare tutto per la salvezza. La decide una magia di Duda. Una vittoria che vale triplo, direi, e che permette all’Hellas di essere padrone del suo futuro. Ma deve convincere i suoi a giocare sempre con l’acqua alla gola. Solo così il capolavoro sarà completo.
FONTE: Blog.Telenuovo.it
La moviola del CdS: Kristensen rischia grosso
Il difensore dell'Udinese, già ammonito, interviene duramente su Bradaric, ma Ayroldi lo grazia
di Tommaso Badia
16 Marzo 2025 12:05
Una sola sbavatura per Ayroldi nel corso di Udinese–Verona: come infatti sottolineato anche dai colleghi del Corriere dello Sport, Kristensen avrebbe probabilmente dovuto essere espulso per doppia ammonizione. Già ammonito per un ruvido intervento su Suslov, l’esterno si ripete una ventina di minuti dopo su Bradaric, non ricevendo tuttavia un secondo cartellino giallo che sarebbe stato piuttosto meritato.
Ok invece la punizione da cui nasce il gol di Duda, con Solet che sbaglia ed è costretto a spendere il fallo tattico ancora sullo scatenato Suslov. Sacrosanta, dunque, anche l’ammonizione per il difensore bianconero.
Udinese-Verona 0-1, le pagelle gialloblù di CH
Duda MVP, anche Suslov tanta roba. E in attacco non si butta via un pallone
di Andrea Molinari
15 Marzo 2025 17:15
Il Verona porta a casa tre punti importantissimi da Udine grazie alla magia su punizione di Duda (72′): ora la classifica sorride per davvero alla squadra di Zanetti, che si trova momentaneamente a più sette dalla zona retrocessione.
Un’ottima prova difensiva, a cui i gialloblù ci hanno abituato nell’ultimo periodo, unita alla qualità tecnica del leader della squadra decreta il definitivo 1-0 contro un Udinese decisamente sterile in Friuli.
Con questa premessa, andiamo dunque a dare un’occhiata alle nostre pagelle gialloblù della partita.
MONTIPÒ: 6
Si sporca i guantoni solo con il tiro centrale di Solet e nel finale su Atta, ma Zanetti non sembra essere contento della sua prestazione: avrebbe preferito qualche rilancio veloce in più.
DAWIDOWICZ: 6,5
Concentrato al massimo dall’inizio alla fine.
COPPOLA: 7
Si spartisce con Ghilardi il compito di arginare Lucca e ci riesce alla grande.
GHILARDI: 6,5
Come Coppola, ma mezzo voto in meno per l’ammonizione.
TCHATCHOUA: 6
Spinge, ma non troppo. E che rischio la scivolata in area su Solet…
NIASSE: 5,5
Nel primo tempo perde davvero troppo palloni. Meglio nella ripresa.
DUDA: 8
Mette ordine in mezzo al campo come al solito: va vicino al colpo grosso con un tiro fuori nel secondo tempo e poco dopo disegna su punizione il gol decisivo.
BRADARIC: 6
Partita più che onesta per l’esterno ex Salernitana.
SUSLOV: 7,5
Pimpante: procura la punizione del gol e fa ammonire tre giocatori dell’Udinese. E c’è anche da dire che l’arbitro non gli facilita di certo la gara su tanti contatti…
MOSQUERA: 6
Tanto sacrificio nel gestire i palloni per far respirare la squadra.
SARR: 6,5
Non butta mai via un possesso, anche se non ha mai l’occasione per fare male.
KASTANOS: 6,5
Entra con la garra giusta e sfiora il raddoppio allo scadere.
LIVRAMENTO: s.v.
FARAONI: s.v.
ZANETTI: 7
Il Verona porta a casa da Udine tre punti importantissimi con il solito copione visto nelle ultime uscite: massima attenzione dal punto difensivo e ripartenze per fare male. Ma se contro Bologna e Juventus non era arrivato nessun jolly, in Friuli a regalare i tre punti è la magia di Duda su calcio di punizione.
FONTE: CalcioHellas.it
19 Marzo 2025 - 10:26 Hellas Live Hellas Verona, +3 rispetto all’anno scorso
Sono 29 i punti conquistati dai gialloblù di Zanetti in altrettante giornate. Nella passata stagione, con Baroni in panchina, dopo la decima giornata del girone di ritorno, Lazovic e compagni avevano conquistato 26 punti.
A nove turni dal termine della stagione, sono 7 i punti di vantaggio dalla zona rossa, l’anno scorso invece erano appena due dal Frosinone, terzultimo, poi retrocesso.
19 Marzo 2025 - 10:11 Hellas Live Hellas Verona, 17 punti conquistati nelle ultime 14 giornate
Dal successo di Parma dello scorso 15 dicembre a quello di Udine di sabato scorso, sono 17 i punti totalizzati negli ultimi quattordici turni dalla squadra di Zanetti, a cui si sommano i 12 raccolti nelle prime quindici giornate.
Per i gialloblù si contano 9 vittorie, 2 pareggi e 18 sconfitte, con 29 reti realizzate e 58 subite.
18 Marzo 2025 - 09:18 Hellas Live Hellas Verona, 6ª partita senza subire gol
I gialloblù di Zanetti, anche dopo il successo di Udine, restano la peggior difesa del campionato. In ventinove giornate, sono 58 le reti incassate, una media di 2 a partita.
Al Bluenergy Stadium, Montipó e compagni sono riusciti però a mantenere la porta inviolata per la sesta volta in questo campionato, la seconda negli ultimi quattro turni, la terza partita nel girone di ritorno.
17 Marzo 2025 - 08:41 Hellas Live Hellas Verona, Duda è il quattordicesimo marcatore gialloblù del campionato 2024/25
Grazie alla rete del centrocampista slovacco a Udine, salgono a 14 gli scaligeri andati in gol dopo la 29ª giornata.
CLASSIFICA MARCATORI HELLAS VERONA dopo 29 giornate
6 Casper Tengstedt
5 Daniel Mosquera
3 Amin Sarr
2 Jackson Tchatchoua
1 Dailon Rocha Livramento
1 Grigoris Kastanos
1 Darko Lazovic
1 Mathis Lambourde
1 Giangiacomo Magnani
1 Abdou Harroui
1 Suat Serdar
1 Diego Coppola
1 Antoine Bernede
1 Ondrej Duda
3 autoreti (Joronen, Venezia, Castro, Bologna, Lekovic, Monza).
15 Marzo 2025 - 23:58 Hellas Live +7
A nove giornate dal termine del campionato, sono sette i punti di vantaggio dalla zona rossa. Sono 29 i punti conquistati dall’Hellas Verona di Zanetti in altrettante giornate.
Il Verona ha protestato ieri nei confronti dell'arbitro Ayroldi che ha deciso di non punire con un secondo cartellino giallo l'intervento del difensore danese Kristensen - già ammonito - sull'esterno gialloblù Bradaric. Secondo la moviola del Corriere dello Sport nell'intervento falloso del giocatore friulano si potevano ravvisare gli estremi per l'ammonizione che, essendo la seconda, avrebbe decretato l'espulsione del calciatore dell'Udinese.
Ondrej Duda, centrocampista dell'Hellas Verona, ieri è stato letteralmente provvidenziale per la sua squadra dato che il bellissimo calcio di punizione segnato nella partita del Bluenergy Stadium sul campo dell'Udinese è valso il successo finale con il punteggio di 0-1. E al termine del match lo stesso autore del gol ha parlato così ai microfoni di DAZN: “L’avevo già fatto in Bundesliga, sono felice per i tre punti della squadra. Questa vittoria è troppo importante, dopo la sosta giochiamo contro il Parma in casa. Sono contento per la nostra fase difensiva, che oggi ha fatto benissimo”.
Primo Piano La partita perfetta
16/03 alle 10:30
di Nicola Sordo
per Tuttohellasverona.it
Un successo di vitale importanza quello conquistato all'ex Dacia Arena, ora Bluenergy Stadium. Il peso specifico dei tre punti portati a casa dal Friuli è raddoppiato nella serata di ieri, quando l'Empoli è stato sconfitto a Torino dopo che già Parma e Lecce erano state fermate rispettivamente da Monza e Genoa. Battuto anche il Como, oggi tocca a Cagliari nella trasferta tutt'altro che agevole contro la Roma. Insomma, un turno in cui tutto sembra essere girato dalla parte dei gialloblù di Paolo Zanetti, ieri protagonisti della partita perfetta.
Solido dietro e più propositivo davanti l'Hellas, atteggiamento figlio di un baricentro leggermente più alto rispetto alle ultime uscite.
L'Udinese ci ha provato, ha mantenuto per larghi tratti il pallino del gioco, Montipò ha potuto tuttavia dormire sonni relativamente tranquilli. Anche senza Valentini, nuova certezza della retroguardia scaligera, Lucca e Sanchez hanno avuto ben poche chance di far male. Ha pesato sicuramente l'assenza dell'ultimo minuto di un giocatore come Thauvin, ma Dawidowicz, Coppola e Ghilardi sono stati impeccabili.
Pressoché tutti dalla distanza i tentativi della squadra di Runjaic, tolto il colpo di testa finale di Atta che per poco non rovina un pomeriggio sontuoso. Di grande sacrificio la prova dei due attaccanti Sarr e Mosquera, che certamente non potevano avere vita facile contro Bijol e Solet. Ieri abbiamo assistito probabilmente alla miglior prestazione stagionale di Bradaric, pungente in avanti e attento dietro, e di Niassè, non certo educato con la palla tra i piedi ma fondamentale in fase di interdizione. Ennesima enorme gara anche di Tomas Suslov, ormai completamente ritrovato dopo una prima parte di stagione sottotono. E poi c'è lui. Il faro del centrocampo, l'uomo che alza l'asticella e che ieri ha regalato tre punti d'oro al Verona. Non poteva farlo più spettacolare Ondrej Duda, la sua punizione è stata una gioia per gli occhi proprio sotto al settore occupato dai sempre presenti sostenitori gialloblù.
Adesso la classifica fa un po' meno paura, con le dovute precauzioni perché ancora nulla è stato fatto. 7 punti sul terzultimo posto sono però una buona base per affrontare, dopo la sosta, le gare decisive, a partire dall'impegno contro il Parma al Bentegodi. Uno scontro diretto che può spostare ancora di più.
Quello andato in scena ieri dà l'idea di essere un pomeriggio chiave per la corsa salvezza. Da segnalare l'1-1 tra Monza e Parma, ma soprattutto il successo del Verona sul campo dell'Udinese. Scaligeri vittoriosi per 0-1, grazie alla magistrale punizione trasformata nella seconda metà della ripresa da Ondrej Duda. Una perla di fondamentale importanza per la squadra di Zanetti, che aggiunge altri 3 punti dopo quelli conquistati di recente in casa contro la Fiorentina. Slovacco dunque decisivo in zona gol, oltre a dettare legge per qualità e grinta nella zona nevralgica del campo.
Le valutazioni sulla prova di Duda sono ovviamente tutte molto positive, vista la continuità mostrata oltre al gol decisivo per i veneti. Spicca il 7,5 dato da TMW, che scrive: "Match winner con una punizione magistrale che si infila nel sette. Oltre al gol decisivo, offre una prestazione di grande qualità in mezzo al campo, gestendo i ritmi e distribuendo palloni con precisione". Da citare anche la valutazione de La Gazzetta dello Sport: "Punizione gioiello da 25 metri, trova la gioia, ma ci mette sempre il cuore: 10 recuperi".
Le pagelle di Ondrej Duda
TMW: 7,5
La Gazzetta dello Sport: 7
Il Corriere dello Sport: 7
Tuttosport: 7
Il Corriere della Sera: 7
La Repubblica: 7
Una vittoria pesantissima quella conquistata dall'Hellas Verona di Paolo Zanetti in casa dell'Udinese, tre punti meritati che permetteranno alla formazione scaligera di arrivare alla sosta con una situazione di classifica decisamente preziosa in vista degli scontri diretti per la salvezza, obiettivo verso il quale ora Duda e compagni sembrano viaggiare sempre più spediti e con sempre più certezze dopo la prova messa in campo nel pomeriggio friulano.
Grande prova di squadra
Semplicemente una grande prova di squadra quella di cui l'Hellas si è reso protagonista, con una rosa ancora priva di due pedine fondamentali come Serdar e Tengstedt alle quali si è unita l'assenza per squalifica di Valentini, con un Verona che nonostante ciò è arrivato al "Bluenergy Stadium" per fare la propria partita, giocando addirittura con le due punte, senza limitarsi a subire passivamente una tra le squadre più in forma del campionato.
Ora la sosta poi gli scontri diretti
Dopo la sosta per le nazionali sarà la volta della volata finale per un Verona che potrà dare l'assalto finale alla salvezza partendo a questo punto da una posizione di vantaggio, con le cinque gare rimanenti da giocare tra le mura amiche unicamente con avversarie in corsa per lo stesso obiettivo ossia Parma, Genoa, Cagliari, Lecce e Como per poi chiudere la stagione in casa dell'Empoli.
Si ferma a sei la striscia di risultati utili consecutivi per l’Udinese, che viene sconfitta tra le mura amiche dall’Hellas Verona al termine di una gara molto bloccata, anche più di quanto fosse prospettato dal pronostico. Il blocco basso dei gialloblù, tenuto ottimamente per tutti e novanta i minuti dalla squadra di Zanetti, ha sostanzialmente annullato l’attacco friulano, che non è riuscito a creare nessun pericolo dalle parti di Montipò. Alla fine, una punizione causata da un’amnesia di Solet porta Duda a mettere nel sacco il tiro della vittoria. Fa discutere Okoye, per qualcuno poteva leggere meglio la traiettoria, per altri il piazzato è stato battuto troppo bene.
Una giornata più difficile del solito per l’Udinese fin da subito. Runjaic, infatti, deve rinunciare a capitan Florian Thauvin, alle prese con la fascite plantare che si sta acutizzando. Il francese è rimasto fermo, avrà queste due settimane per recuperare e vedremo se sarà in grado di esserci per la trasferta contro l’Inter. Al suo posto un Sanchez che però non sembra ancora pronto al ruolo di leader che sembrerebbe in realtà calzargli a pennello. Qualche corsa a vuoto, un paio di tocchi di prima e un’intesa ancora scarsa con i compagni. L’aver saltato la preparazione e l’intero girone d’andata per infortunio si fa sentire eccome.
I friulani in generale tengono le redini del gioco, ma nessuno è parso in grado di prendersi quelle responsabilità che di solito si prende proprio Thauvin. Poche percussioni, pochi cross e in generale un possesso palla abbastanza lento. Una prestazione da mettere nel dimenticatoio, ma da cui probabilmente Runjaic può trarre qualche insegnamento per il futuro, specie se dovesse mancare di nuovo il capitano. Non particolarmente efficace nemmeno il tentativo di un centrocampo più folto togliendo Sanchez per Ekkelenkamp, con Lucca rimasto isolatissimo. Un incidente di percorso che, a salvezza ormai raggiunta, ci può stare, sono esperimenti utili a capire cosa questa rosa è in grado di fare meglio e cosa meno bene.
Colpo esterno importante per il Verona. La squadra di Paolo Zanetti ha superato di misura in trasferta l'Udinese di Kosta Runjaic facendo un bel balzo in classifica. Una partita portata a casa grazie ad una rete di Duda e tre punti che rappresentano una bella boccata d'ossigeno per gli scaligeri. Questo il titolo in prima pagina dell'edizione odierna de L'Arena: "Magia di Duda, espugnata Udine. Colpo dell'Hellas per la salvezza".
Felice Paolo Zanetti nel post gara: "Le vittorie ci servono in primis per la classifica, vincere qui non è facile per nessuno. Incontriamo la miglior squadra del girone di ritorno, l'Udinese non è stata celebrata abbastanza per quello che ha fatto in queste giornate. I miei ragazzi hanno però fatto una gara quasi perfettamente, un atteggiamento umile ma anche ambizioso per i nostri traguardi. Dobbiamo avere un'umiltà importante con ambizione di arrivare all'obiettivo il prima possibile".
(ANSA) - UDINE, 15 MAR - Il Verona passa di misura a Udine, 1-0 con grande punizione di Duda, e mette un mattone forse decisivo nella costruzione della salvezza. I friulani sono invece apparsi irriconoscibili rispetto alle ultime uscite e non hanno mai impensierito la retroguardia scaligera. Lo stop odierno mette probabilmente fine a qualsiasi velleità europea.
Runjaic deve rinunciare in extremis a capitan Thauvin, alle prese con un problema alla pianta del piede che lo mette a rischio anche per la ripresa del torneo in casa dell'Inter: al suo posto chance inattesa per Sanchez. Atta e Payero sono laterali sui generis del 4-4-2. Zanetti non recupera Tengsted e propone in attacco Mosquera, in difesa Ghilardi prende il posto dello squalificato Valentini. Arbitra Ayroldi della sezione di Molfetta, ma da anni curiosamente residente a pochi chilometri dal Blunenergy stadium. Per lui trasferta da affrontare in bicicletta.
Si parte al rallentatore: la prima occasione arriva solo al 22' con il solito Lucca che, di testa, manda alto sopra la traversa su assist di Zemura. Il match non decolla e gli unici brividi li regala Kristensen che, già ammonito, rischia (e forse meriterebbe) due volte il secondo giallo. Il primo tempo scivola via senza emozioni coi due portieri completamente inoperosi. Runjaic capisce che Kristensen è in confusione e lo lascia negli spogliatoi nell'intervallo: entra Ehizibue, che dopo pochi istanti lascia partire una staffilata che sibila a fil di palo. Bocciatura - l'ennesima - per Sanchez: anche lui, dopo i primi 45' da fantasma, non sbuca dal tunnel per disputare la ripresa, sostituito da Ekkelenkamp.
I padroni di casa sembrano però più determinati e al 12' Atta conclude di forza dal limite, difettando di precisione. Ci prova anche Lovric con una punizione a sorpresa, ma la sfera finisce sul fondo. La fase offensiva dell'Udinese resta timida e così c'è spazio anche Iker Bravo per Payero, per affiancare lo spagnolo a bomber Lucca. Al 24' arriva la prima - grande - occasione per il Verona: dopo un'azione di rimessa, Duda si ritrova libero al limite, il suo destro lascia di stucco Okoye, ma la traiettoria non è vincente per centimetri. E' il preludio al vantaggio: tre minuti dopo, sempre lo slovacco estrae dal cilindro una punizione dai 25 metri che si insacca all'incrocio dei pali. Runjaic a 10' dalla fine prova il tutto per tutto con Davis e Pafundi, che prendono il posto di Lucca e Lovric, entrambi sottotono. Non c'è però nemmeno la capacità di allestire un assalto finale per il pareggio: l'emblema della sterilità offensiva dei bianconeri, è la presa alta di Montipò al 92', prima sfera toccata con le mani dall'estremo difensore in tutta la gara. (ANSA).
L’Hellas Verona conquista tre punti fondamentali per la corsa salvezza battendo l’Udinese per 1-0 nel 29° turno di Serie A. Nonostante il predominio territoriale dei friulani, la squadra di Zanetti si difende con ordine e colpisce nel momento giusto, grazie a una splendida punizione di Duda al 72'. La truppa di Runjaic era partita meglio cercando il vantaggio già al 9' con Payero, che calcia alto. Al 48' Ehizibue va vicino al gol con un gran tiro a giro, mentre al 67' Zemura serve un buon pallone a Lucca, che però non trova l'impatto di testa. Il Verona soffre, ma al 72' trova il guizzo vincente: Duda calcia magistralmente su punizione, superando la barriera e battendo Okoye. Con questo successo, gli scaligeri salgono a 29 punti, allontanandosi dalla zona retrocessione, mentre l’Udinese resta ferma a 40.
Le Pagelle Udinese-Verona 0-1, le pagelle dei gialloblù: Duda sigillo d'oro, Coppola leader, Suslov vivace
15/03 alle 18:30
di Enrico Brigi
per Tuttohellasverona.it
Montipò 6,5 Pronto nelle uniche due conclusioni in porta del match di Lucca e Atta. Sempre attento tra i pali, sceglie i tempi giusti nelle uscite. L'errore commesso con il Bologna può andare in archivio;
Dawidowicz 6,5 Prestazione solida a presidio della zona di competenza;
Coppola 7 Leader difensivo comanda la retroguardia con personalità. Mette la museruola al bomber di casa Lucca al quale concede solo un quasi innocuo colpo di testa;
Ghilardi 7 Concreto senza sbavature in marcatura, gestisce bene nella ripresa il fardello di un cartellino giallo;
Tchatchoua 6,5 Partita di grande attenzione soprattutto in fase difensiva dove si rivela assai prezioso nei raddoppi;
Niasse 7 Match di grande sostanza in chiave difensiva dove diventa baluardo quasi insuperabile;
Duda 7,5 Nel giorno in cui le idee sembrano scarseggiare, rimane sempre lucido ed estrae dal cilindro un colpo da maestro che regala alla squadra una vittoria fondamentale in ottica salvezza;
Bradaric 7 Probabilmente la sua miglior partita da quando veste il gialloblù. Preciso e puntuale dietro, si propone con frequenza e tempi giusti di inserimento ogni volta che la squadra si affaccia nella metà campo avversaria;
Suslov 7,5 Conferma di godere di uno stato di forma invidiabile. Dinamico, vivace, sempre nel vivo del gioco, diventa a tratti quasi imprendibile. Peccato per il gol che tarda ad arrivare e che, invece, meriterebbe ampiamente (dal 43' s.t. Faraoni s.v.)
Sarr 6 Prima trequartista poi punta, si sacrifica al servizio della squadra (dal 39' s.t. Livramento s.v.)
Mosquera 6 Si danna l'anima su ogni pallone, è assai prezioso in fase di non possesso meno quando si tratta di offendere (dal 24' s.t. Kastanos 6 iniezione di qualità in mezzo al campo. Allo scadere sfiora il raddoppio con un forte sinistro);
Zanetti 7,5 Squadra organizzata e ben disposta in campo capace di non concedere spazi e sempre pronta a ripartire. Tre punti di immenso valore in chiave salvezza.
HELLAS VERONA
Montipò 6,5 - Attento e sicuro nelle uscite alte. Non deve compiere parate particolarmente difficili ma la sua presenza tra i pali trasmette sicurezza a tutto il reparto difensivo.
Dawidowicz 6,5 - Prestazione solida del centrale polacco che non concede spazi agli attaccanti avversari. Preciso nelle chiusure e attento nelle marcature, contribuisce in modo determinante alla solidità difensiva.
Coppola 7 - Leader della difesa scaligera, domina nel gioco aereo e nelle letture difensive. Non concede nulla a Lucca, annullandolo con interventi puntuali e precisi. Prestazione di grande maturità.
Ghilardi 6,5 - Nonostante l'ammonizione, mantiene la concentrazione e non si fa condizionare. Attento nelle chiusure e preciso negli anticipi, forma con i compagni un muro quasi invalicabile.
Tchatchoua 6,5 - Spinge con continuità sulla fascia destra creando più volte superiorità numerica. In fase difensiva è attento e disciplinato, non concedendo spazi agli esterni friulani.
Niasse 6,5 - Prestazione di grande sostanza in mezzo al campo. Recupera numerosi palloni e fa filtro davanti alla difesa con intelligenza tattica. Fondamentale nel mantenere l'equilibrio della squadra.
Duda 7,5 - Match winner con una punizione magistrale che si infila nel sette. Oltre al gol decisivo, offre una prestazione di grande qualità in mezzo al campo, gestendo i ritmi e distribuendo palloni con precisione.
Bradaric 6,5 - Spinge con continuità sulla fascia sinistra creando più volte situazioni pericolose. In fase difensiva è attento e disciplinato, contenendo bene le sortite offensive avversarie.
Suslov 7 - Tra i migliori in campo, è il catalizzatore del gioco offensivo scaligero. Si muove con intelligenza tra le linee, creando superiorità numerica e mettendo in difficoltà la difesa friulana con i suoi inserimenti. Dall'87' Faraoni 6 - Entra nel finale per dare maggiore copertura difensiva e lo fa con esperienza.
Mosquera 6 - Si sacrifica molto in fase di non possesso. Ha una buona occasione di testa ma non riesce a indirizzarla con forza verso la porta. Lavoro prezioso per la squadra. Dal 69' Kastanos 6,5 - Entra bene in partita, dando freschezza alla manovra offensiva e aiutando la squadra a gestire il vantaggio.
Sarr 6,5 - Lotta su ogni pallone creando apprensione nella difesa avversaria. Si muove con intelligenza, aprendo spazi per i compagni e tenendo impegnati i centrali friulani. Dall'84' Rocha Livramento 6 - Pochi minuti in campo ma sufficienti per dare il suo contributo alla causa.
Paolo Zanetti 7 - Prepara la partita in modo perfetto, con una squadra compatta e pronta a colpire al momento giusto. La gestione dei cambi è efficace e la vittoria è meritata per l'atteggiamento tattico mostrato dalla sua squadra. Colpaccio importante nella lotta per non retrocedere.
UDINESE
Okoye 6 - Incolpevole sulla punizione magistrale di Duda che si infila nel sette. Per il resto della gara viene impegnato raramente dagli attaccanti scaligeri, limitandosi all'ordinaria amministrazione con sicurezza tra i pali.
Kristensen 5 - La sua prestazione dura solo un tempo ed è condizionata dal cartellino giallo rimediato dopo 19 minuti. Rischia addirittura il secondo giallo per un intervento duro su Bradaric. La sua fase difensiva risulta approssimativa e in avanti non riesce a incidere. Dal 46' Ehizibue 6 - Il suo ingresso dà maggiore spinta alla fascia destra. Sfiora subito il gol con un bel tiro a giro che lambisce il palo. In fase difensiva è attento e preciso negli interventi.
Bijol 5,5 - La sua prestazione è macchiata dall'ammonizione e da qualche disattenzione di troppo. Nel complesso tiene bene la posizione ma non riesce a guidare la difesa con la necessaria autorevolezza nei momenti decisivi.
Solet 5 - Commette l'ingenuità che costa cara ai friulani, perdendo palla in uscita e fermando fallosamente Suslov, causando la punizione da cui nasce il gol decisivo. Qualche buona chiusura non basta a compensare l'errore determinante.
Zemura 6 - Tra i più propositivi della squadra di Runjaic. Spinge con costanza sulla fascia sinistra, creando più volte situazioni pericolose con i suoi cross. Manca però di precisione negli ultimi metri.
Atta 5,5 - Alterna buone giocate a momenti di discontinuità. Nel finale ha sulla testa la palla del pareggio ma la sua girata è frettolosa e imprecisa. Un'occasione sprecata che pesa sul giudizio complessivo.
Lovric 5,5 - Prestazione ordinata ma senza acuti. Non riesce a dare il giusto ritmo alla manovra offensiva e si limita a un lavoro di contenimento che non basta in una partita da vincere. Dall'82' Pafundi 6 - Entra nel finale ma ha poco tempo per incidere. Qualche spunto interessante che mostra le sue qualità tecniche.
Karlstrom 5,5 - Fatica a trovare la posizione giusta in campo. Non riesce a dare equilibrio alla squadra né a costruire gioco con continuità. Prestazione anonima in una giornata storta per il centrocampo friulano.
Payero 5,5 - Ci prova con un tiro dalla distanza in avvio, ma la sua prestazione si spegne progressivamente. Non riesce a creare superiorità numerica né a servire adeguatamente le punte. Dal 61' Iker Bravo 5,5 - Entra con buona volontà ma si fa notare più per l'ammonizione che per giocate offensive incisive.
Sanchez 5 - Prestazione deludente del cileno che non riesce mai a entrare nel vivo del gioco. Impalpabile tra le linee, viene sostituito all'intervallo dopo 45 minuti in cui non ha lasciato traccia. Dal 46' Ekkelenkamp 6 - Più dinamico del compagno che sostituisce, prova a dare vivacità alla manovra offensiva ma senza trovare lo spunto decisivo.
Lucca 5,5 - Si batte generosamente ma è poco servito dai compagni. Quando ha l'occasione di colpire di testa non trova la porta nonostante la buona elevazione. Prestazione generosa ma inefficace. Dall'82' Davis 6 - Pochi minuti a disposizione per incidere sul risultato.
Kosta Runjaic 5,5 - La sua squadra crea ma non concretizza. I cambi all'intervallo danno maggiore vivacità ma non bastano a evitare la sconfitta. La gestione tattica della gara non convince pienamente.
Serie A Colpaccio del Verona a Udine: Duda-gol su punizione e 0-1, gialloblù a +7 sulla zona rossa
15/03 alle 16:57
di Giacomo Iacobellis @giaco_iaco
Hellas Verona corsaro a Udine. Nonostante il predominio territoriale da parte dei padroni di casa, nel 29° turno di Serie A passa la squadra di mister Zanetti grazie a un calcio di punizione di Duda al minuto 72. Si tratta di tre punti preziosissimi per la corsa salvezza degli scaligeri, mentre la truppa di Runjaic resta ormai da tempo in acque sicure.
L'Udinese domina, il Verona si difende bene
La squadra di casa, nonostante il possesso palla, fatica a trovare la chiave per scardinare la solida difesa gialloblù. Sul fronte opposto, la truppa di Zanetti cerca di sfruttare le ripartenze, sbagliando sempre però il passaggio decisivo. Il primo squillo del match arriva al 9': Payero prepara il destro e scarica verso la porta ma il tiro finisce alto sopra la traversa. Il Verona risponde con un tiro debole di Mosquera, ben controllato da Okoye al 18'. I minuti scorrono via lentamente, con una squadra che attacca (l'Udinese) e una che si difende (il Verona). 0-0 dunque il risultato parziale con cui il signor Ayroldi manda tutti negli spogliatoi.
Duda cala il jolly su calcio da fermo
L'Udinese riparte subito all'attacco e al 48' Ehizibue sfiora il gol del vantaggio. Con una potente progressione sulla destra, il laterale bianconero supera Bradaric e si porta la palla sul piede sinistro. Dal limite dell'area, scarica un potente tiro a giro che sfiora il palo alla sinistra di Montipò, mancando di poco la rete. Al 67' ancora Udinese: Zemura arriva sul fondo e crossa al centro, ma Lucca non riesce a colpire di testa, lo stesso Ehizibue cerca di sorprendere tutti con una mezza rovesciata, però il pallone gli sfugge. Il Verona sembra bloccato in difesa e non riesce a trovare la forza per ripartire, fino al 72' quando una meravigliosa di Duda fa passare la palla sopra la barriera e la mette nel sette alla sinistra di Okoye. Colpaccio dell'Hellas Verona che vince 1-0 contro l'Udinese: friulani fermi a 40 punti, scaligeri che salgono a 29 punti, ampiamente fuori dalla zona calda.
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
15 marzo 2025 Serie A Enilive 2024/25 | Verona, è una punizione che vale i tre punti. A Udine vincono i gialloblù
Udine - Si è conclusa 0-1 Udinese-Hellas Verona, 29a giornata di Serie A Enilive 2024/25.
Venendo alla cronaca, la prima occasione per l’Udinese arriva al 15’ con Solet: il numero 28 recupera palla e calcia dal limite dell’area. Montipò para senza problemi il tiro centrale del difensore bianconero.
Risponde immediatamente il Verona al 16’. Mosquera colpisce di testa su cross di Tchatchoua, ma la conclusione è debole e viene bloccata da Okoye.
Al 22’ Solet scambia con Zemura che crossa dalla sinistra trovando Lucca al centro dell’area. Il colpo di testa dell’attaccante termina alto sopra la traversa.
Dopo un minuto di recupero, il primo tempo si conclude così sullo 0-0.
Nella ripresa arriva subito un’occasione per i padroni di casa. Ehizibue tira dal limite dell’area una conclusione rasoterra che termina di poco larga alla sinistra del palo.
Al 55’ si fa vedere ancora l’Udinese. Il tentativo potente da fuori area di Atta finisce largo.
Al 68’ Bradaric conduce palla al piede la ripartenza del Verona e allarga su Tchatchoua sull’altro lato del campo. Il numero 38 serve Suslov che scarica subito su Duda alla sua sinistra. Il destro a giro del centrocampista slovacco termina di poco fuori.
Al 72’ passa in vantaggio il Verona. L’arbitro assegna calcio di punizione dopo il fallo di Solet su Suslov. Duda si presenta sul pallone e dalla distanza porta avanti i gialloblù con un tiro che supera la barriera e termina sotto l’incrocio dei pali.
Al 90’ Solet crossa preciso su Atta al centro dell’area. Il colpo di testa del numero 14 viene bloccato agilmente da Montipò.
Al 90’+2’ Kastanos si invola verso l’area avversaria e tenta la conclusione con il sinistro su assist di Duda. Il pallone termina sull’esterno della rete.
Dopo tre minuti di recupero, la partita si conclude sul risultato di 0-1.
Il prossimo impegno del Verona sarà lunedì 31 marzo (ore 18.30) quando i gialloblù affronteranno il Parma allo stadio ‘Bentegodi’, match valido per la 30a giornata di Serie A Enilive 2024/25.
Verona – Allo stadio ‘Olivieri’ è terminata 2-0 Hellas Verona-Lazio, 30a giornata di Primavera 1.
Venendo alla cronaca, inizio di partita a ritmi lenti, con nessuna delle due formazioni che riesce a creare particolari palle gol. La prima occasione è per la Lazio, al 20’,che recupera palla in buona posizione e arriva al tiro con Di Tommaso, ma conclusione che finisce alta sopra la traversa.
Al 41’ azione pericolosa del Verona con Pavanati che riesce ad entrare palla al piede in area di rigore, raggiunge il fondo e serve dietro Monticelli che viene chiuso all'ultimo momento.
Al 42’ passa in vantaggio il Verona grazie al gran tocco al volo di Monticelli, che trasforma magistralmente un cross dalla sinistra di De Battisti.
Pochi minuti dopo, al 45’, grande parata di Magro su Montano, che dopo un passaggio di D'Agostini si era involato solo nell'area gialloblù. Il portiere dell'Hellas risponde presente in uscita.
Dopo 2 minuti di recupero si conclude il primo tempo, con il risultato di 1-0 per il Verona.
Nella ripresa, le due squadre continuano ad affrontarsi a metà campo, senza particolari occasioni. La prima azione pericolosa della ripresa è del Verona con Pavanati che, al 73’, sfonda in area di rigore palla al piede e viene chiuso sul più bello. Da quel corner nasce l’occasione per Vermesan che colpisce di testa ma spedisce alto di poco.
All’83’ occasione Lazio con il destro da fuori area di Munoz, che, complice anche una deviazione, diventa molto insidioso, ma finisce sul fondo.
All’84’ ci prova il Verona, sempre da fuori, questa volta con Szimionas, che però non inquadra di poco la porta con il destro.
All’89 Scharner guadagna un calcio di rigore provocando il fallo di mano di Ferrari. Dal dischetto si presenta Vermesan che con il destro non sbaglia, spiazzando il portiere.
Dopo 5 minuti di recupero si conclude la partita, con la vittoria per 2-0 del Verona.
Il prossimo impegno del Verona sarà quello di sabato 29 marzo (ore 13) quando i gialloblù saranno ospiti allo ‘Sciorba Stadium’ del Genoa, match valido per la 31a giornata del campionato di Primavera 1 2024/25.
LA CRONACA
1' Fischio d'inizio. Forza ragazzi!
20' Prima occasione per la Lazio che recupera palla in buona posizione e arriva al tiro con Di Tommaso. Conclusione alta sopra la traversa
41' Azione pericolosa del Verona con Pavanati che riesce ad entrare palla al piede in area di rigore, raggiunge il fondo e serve dietro Monticelli che viene chiuso all'ultimo momento
42' GOOOOOOOOL. LUCA MONTICELLI. Passa in vantaggio il Verona grazie al gran tocco al volo del numero 92, che trasforma magistralmente un cross dalla sinistra di De Battisti
45' Grande parata di Magro su Montano, che dopo un passaggio di D'Agostini si era involato solo nell'area gialloblù. Il portiere dell'Hellas risponde presente in uscita
45'+2' Finisce qui il primo tempo, 1-0 per il Verona
46' Ora il secondo tempo. Dai gialloblù!
73' Azione del Verona con Pavanati che riesce ancora una volta ad arrivare in area palla al piede, ma al momento del tiro viene chiuso in angolo
74' Colpo di testa pericoloso di Vermesan su corner di Agbonifo, la conclusione del 9 finisce di poco alta
83' Occasione Lazio con il destro da fuori area di Munoz, che, complice anche una deviazione, diventa molto insidioso, ma finisce sul fondo
84' Ora ci prova il Verona, sempre da fuori, questa volta con Szimionas, che però non inquadra di poco la porta con il destro
89' Rigore per il Verona per fallo di mano di Ferrari.
89' GOOOOOOOOOOOL. IOAAAAAN VERMESAAAAAAN. Si presenta dagli 11 metri e spiazza il portieri con il destro
90'+5 Finisce così, 2-0 per il Verona