RECAP & IMPRESSIONI
Primo tempo abbastanza sonnolento con il VERONA a reggere al meglio gli attacchi della FIORENTINA, COPPOLA a mettere la museruola a KEAN e VALENTINI a bloccare la fantasia di ZANIOLO; qualche grattacapo in più l'ha creato FOLORUNSHO favorito nel missmatch con DAWIDOWICZ ma, con il prezioso aiuto di FARAONI, tutto sommato la Viola non ha creato granché nemmeno sulla destra.
Nel secondo tempo la FIORENTINA continua col tran-tran del primo tempo certa che, prima o poi, com'è successo a San Siro, la qualità premierà i viola con una giocata in barba al sacrificio dei gialloblù ma non è così, l'HELLAS non demorde e con un SUSLOV gigantesco continua a ripartire a testa bassa anche se, al solito, si perde nell'ultimo passaggio ma al 95esimo, in pieno recupero, ecco il miracolo: NIASSE arpiona la palla in mediana e la da in mezzo dove DUDA la appoggia a MOSQUERA, il colombiano cerca TCHATCHOUA ma incoccia su CAPRINI che la devia nel mezzo dell'area dove c'è in agguato BERNEDE che con un rimpallo favorevole su MARÍ controlla, evita COMUZZO e deposita di giustezza alle spalle di DE GEA!
Esplode il 'Bentegodi' che ama partite così, quando la sofferenza si sublima in godimento allo stato puro quando Davide riesce a battere Golia una volta di più!
Devo dire che al 95esimo avevo le lacrime agli occhi anche se non ho pianto di gioia, vedere quella maledetta palla oltrepassare la linea difesa da DE GEA e rendermi conto che a due minuti dalla fine ben difficilmente l'avversario sarebbe riuscito a rimetterla in pari mi ha riempito il cuore di una gioia assurda, la stessa gioia non spiegabile che unisce tutti noi che tifiamo HELLAS e che, abituati alla sofferenza, ogni tanto riusciamo ad alzare la testa da sott'acqua e prendere una salutarissima boccata d'ossigeno!
Avanti un'altro, il VERONA barcolla ma... Non molla!
IL GIORNO DOPO, A MENTE FREDDA...
...Rivedo con gli occhi il film di VERONA-FIORENTINA e mi ritrovo emozionato (tanto) ma non sorpreso, ad un certo punto, diciamo dal 60esimo, avevo la netta sensazione che, magari con un pizzico di fortuna, 'sta partita la portavamo a casa e così è andata! Niente di più di quanto l'HELLAS non meritasse eh? Ha vinto la squadra che ci ha creduto di più, che ce l'ha messa di più, che magari ha opposto la sciabola al fioretto, che qualitativamente non vale metà della Viola ma che ieri, quanto a cojones, ha divorato gli avversari!
La strada è ancora lunga, il cammino periglioso e irto d'insidie, ma con questo spirito, con questa voglia di giocare gli uni per gli altri, portar via punti ai gialloblù non sarà facile, a cominciare proprio da Lunedì prossimo allo Stadium di Torino.
Mescola un po' le carte mister ZANETTI sorprendendo un po' con Capitan FARAONI dal primo minuto esterno destro con TCHATCHOUA sul lato opposto vista l'indisponibilità di BRADARIĆ e la non perfetta forma di LAZOVIC alle prese con la pubalgia e LIVRAMENTO sulla trequarti al fianco di SUSLOV a supporto di SARR; in difesa è confermato DAWIDOWICZ con COPPOLA e VALENTINI mentre GHILARDI riparte dalla panchina.
Mister PALLADINO conferma il 4-2-3-1 con DE GEA tra i pali, DODÔ e PARISI terzini ai lati del rientrante COMUZZO in coppia con RANIERI e MANDRAGORA con CATALDI a farla da mediani.
Trequarti di grande qualità e forza fisica con l'ex FOLORUNSHO tra ZANIOLO e BELTRÁN dietro allo spauracchio KEAN.
Arbitra il signor Marco di Bello della sezione AIA di Brindisi.
PRIMO TEMPO
1° ZANIOLO di poco fuori area: Palla a lato
3° KEAN salta alle spalle di VALENTINI e incorna il cross di FOLORUNSHO sfuggito a DAWIDOWICZ per il cross: MONTIPÒ si oppone e respinge bravamente...
21° Altro cross di FOLORUNSHO che anticipa FARAONI e la rimette in mezzo dove ancora una volta la FIORENTINA si rende pericolosa, stavolta con ZANIOLO, ad un passo da MONTIPÒ che blocca il pallone centrale.
22° SARR dalla distanza sorprende DE GEA che si tuffa e mette sul fondo.
23° Alla battuta DUDA sul primo palo per SARR che prova un improbabile colpo di tacco, la FIORENTINA riparte in due contro uno ma fortunatamente l'HELLAS copre con COPPOLA che di testa la alza favorendo l'interventodel portiere gialloblù in presa alta.
36° SUSLOV direttamente su DODÔ, Di Bello estrae il cartellino giallo.
38° DUDA sta per rinviare, FOLORUNSHO gli si mette non vedendo arrivare l'avversario e Di Bello stabilisce che Ondrej avrebbe dovuto avere gli occhi dietro la testa! ZANETTI protesta animatamente e viene ammonito quindi salterà la prossima trasferta allo JUVENTUS STADIUM dove sarà BERTOLINI a guidare i gialloblù in panchina.
40° Alla battuta CATALDI sulla barriera, poi la ribattuta di COMUZZO che non centra la porta...
41° Ripartenza improvvisa di FOLORUNSHO, DUDA falloso in tackle e Di Bello ammonisce Ondrej, la FIORENTINA sposta il pallone sulla destra da dove arriva ZANIOLO che si libera di TCHATCHOUA e traversa per KEAN che non colpisce bene e MONTIPÒ recupera.
43° FIORENTINA pericolosissima con un crossi in area per la girata volante di FOLORUNSHO e ZANIOLO che sciupa tutto davanti a MONTIPÒ... Ma era comunque in posizione di off-side.
45°+1 Primo tempo che si chiude col fallo assegnato a DUDA dopo un minuto di recupero.
SECONDO TEMPO
46° Nessun cambio, si riparte sotto la pioggia.
49° Buona palla di FARAONI da destra per LIVRAMENTO anticipato in area...
51° FOLORUNSHO sgambetta SARR che stava ripartendo, giusro il cartellino giallo estratto da Di bello.
56° LIVRAMENTO da posizione decentrata non trova lo specchio e il traversone finisce nel nulla dopo una buona finta ad ingannare RANIERI.
60° Fallo di SUSLOV su ZANIOLO vicino al vertice sinistro dell'area gialloblù, sulla palla MANDRAGORA e CATALDI ma è il primo a battere alto sopra la traversa.
62° KEAN rientra dopo un contrasto in sandwich di COPPOLA e DAWIDOWICZ che gli ha procurato un taglio sul sopracciglio sinistro e un vistoso incerottamento.
64° COPPOLA avvia l'azione veloce per SUSLOV che fa tutta la fascia destra partendo da metacampo poi la da a SARR che all'ultimo è murato da RANIERI! KEAN ancora a terra, serve il cambio e la barella per Moise.
67° Doppio cambio FIORENTINA: Dentro RICHARDSON e FAGIOLI, fuori MANDRAGORA e KEAN.
68° NIASSE e FARAONI conquistano un corner da destra con le unghie e con i denti: Batte DUDA con un destro a uscire in area, palla fuori ma il VERONA la riprende e con Davide la rimette sul primo palo dove DAWIDOWICZ la gira bene di testa sfiorando il palo a destra di DE GEA! Occasione HELLAS.
70° SUSLOV riparte velocissimamente e da dietro RICHARDSON lo tocca: Di Bello estrae il cartellino giallo al neoentrato viola.
71° Tocca a BERNEDE nelle fila gialloblù, gli fa spazio LIVRAMENTO.
72° Anche FOLORUNSHO a terra chiede il cambio ed entra NDOUR, esce anche RANIERI sostituito da Pablo MARÍ.
75° Capitan FARAONI a terra preda dei crampi. Nel frattempo KEAN sull'ambulanza viene portato in ospedale per dei controlli più approfonditi.
77° Doppio cambio HELLAS: Fuori FARAONI e SARR per OYEGOKE e MOSQUERA.
79° Lancio millimetrico di prima di DUDA per TCHATCHOUA, cross in mezzo di Jackson per MOSQUERA che ad un passo dalla porta non riesce a deviare di testa!
82° Grandissima ripartenza gialloblù dettata ancora una volta dall'estro di SUSLOV, palla a BERNEDE per TCHATCHOUA e rasoterra per MOSQUERA che non ci arriva...
83° ZANIOLO da destra riesce a sfuggire alla guardia scaligera, MONTIPÒ risolve in uscita bassa!
84° Fuori ZANIOLO e dentro CAPRINI nelle fila viola.
88° OYEGOKE trattiene NDOUR e viene ammonito. 90°+5 NIASSE arpiona la palla in mediana e la da in mezzo dove il VERONA riparte un'altra volta a testa bassa con DUDA che la da avanti a MOSQUERA e il colombiano che cerca TCHATCHOUA ma incoccia su CAPRINI che la devia nel mezzo dell'area dove c'è in agguato BERNEDE che con un rimpallo favorevole su MARÍ controlla, evita COMUZZO e deposita di giustezza alle spalle di DE GEA! VERONA incredibilmente in vantaggio al 'Binti' dopo un sacco di tempo!
90°+6 SUSLOV ne ha ancora e fa ammonire CATALDI che lo spinge a terra.
90°+8 Di Bello fischia tre volte! Terza sconfitta per i viola ma soprattutto vittoria salvifica per il VERONA al 'Bentegodi'!
VOTI
MONTIPÒ Nel primo tempo è subito reattivo su KEAN e nel finale esce bene su ZANIOLO nonostante quest'ultimo fosse in fuorigioco mentre nella seconda parte di partita lavora bene in uscita bassa su ZANIOLO. Non è stato impegnatissimo grazie anche ad una difesa che l'ha protetto al meglio, lui era comunque sul pezzo 6
DAWIDOWICZ Comincia male al 3° minuto facendosi subito scappare FOLORUNSHO poi però prende le misure a mano a mano che i minuti passano, al 62° insieme a COPPOLA stringe KEAN in un sandwich ma non c'è nessuna volontà di far male all'ex gialloblù che è solamente molto sfortunato. Al 68° sfiora il gol con una bella girata per forza e tempismo... 6,5
COPPOLA Partita sontuosa del buon Diego su KEAN che ad un certo punto era pure nervoso perché non riusciva a scrollarsi di dosso 'Coppolone' nostro, solo un incidente di gioco lo scontro al 62°, bravo e freddo anche al 64° a lanciare l'ennesima ripartenza gialloblù 7-
VALENTINI Non precisissimo nei rilanci consegnati spesso agli ex compagni ma su ZANIOLO è implacabile: L'esterno se la prende spesso perché l'argentino non gli da respiro anche se riesce un paio di volte ad eludere la guardia dell'ex compagno e si rende effettivamente pericoloso sul finire del primo e del secondo tempo, sono comunque briciole come quella sul colpo di testa di KEAN quando Nicolás salta in ritardo rispetto a Moise al 3° minuto 6,5
FARAONI Il Capitano mi ha davvero sorpreso con questa sua prestazione dopo che a lungo non lo abbiamo visto, si fa sorprendere solo al 21° da FOLORUNSHO poi è più prudente e nel secondo tempo esce molto bene sulla fascia al 49° e al 68° dopo la conquista di un corner importante... Inevitabile che al 75° arrivino i crampi ma questo FARAONI è ancora un gran bel vedere! 6,5 (gli da il cambio OYEGOKE al 77°: Altro ragazzo che deve ancora capire dov'è arrivato e che col ruolo che fa deve imparare alla svelta a mordere le caviglie agli avversari cosa che in quest'altra apparizione non fa e in compenso si fa pure ammonire un'altra volta... 5)
DUDA Gran chiusura in tackle su ZANIOLO che al 26° si era liberato di VALENTINI e SUSLOV ripartendo a destra. Incredibile il fallo che gli si fischia contro al 38° quando non può vedere FOLORUNSHO che gli arriva da dietro e non fa nulla per essere scorretto però l'arbitro è Di Bello e deve averne sentite di ogni dai suoi amichetti con le giacchette ex nere per cui non sente ragioni nemmeno da ZANETTI e, dato che c'è, ammonisce pure il tecnico. Giallo ben speso al 41° ma... Possibile che non riesca a finire una partita senza cartellini? Impressionante per precisione il lancio di 60 metri per TCHATCHOUA al 79°. Entra nell'azione del gol 6,5
NIASSE Tanto lavoro sporco dietro le quinte, qualche palla persa di troppo (come quella brutta la palla persa in uscita all'80° dopo un ottimo stop) ma la sua partita sta tutta in due scatti: La tenacia con la quale va a conquistarsi il corner al 68° e quella palla arpionata al 95° che da il via alla vittoria gialloblù! 6+
TCHATCHOUA A sinistra non è proprio a suo agio e lo si vede per tutto il primo tempo quando pensa più a contenere FOLORUNSHO che a rilanciare l'azione. Decisamente meglio nel finale quando fornisce a MOSQUERA due ottime palle che il colombiano purtroppo non sfrutta 6
SUSLOV Decisamente il migliore in campo fra i gialloblù dopo un primo tempo passato a difendere: È l'uomo ovunque di questo VERONA, corre come un matto in avanti e indietro, si esalta letteralmente dal 64° con quella sgroppata che poteva premiare SARR, quella che all'82° crea un'altra grande occasione per MOSQUERA o all'86° quando sguscia come un anguilla fra le maglie avversarie! All'89° va a cercar palla su DODÔ che era in netto anticipo, gli si mette davanti e si conquista un prezioso fallo sulla trequarti sinistra. Al 96° e ha ancora abbastanza per far ammonire CATALDI che lo spinge a terra 7,5
LIVRAMENTO In apertura di ripresa riceve una palla ghiotta da TCHATCHOUA sul dischetto ma non controlla, al 56° dribbla in area RANIERI ma poi il campo finisce... La sua partita finisce li... In una grande giornata dove ritroviamo un VERONA col sangue agli occhi lui e la sua flemma sono la nota stonata. 'Sto ragazzo dovrebbe giocare con un atteggiamento decisamente meno timido perché i numeri li avrebbe pure ma ho paura che non abbia la necessaria garra5,5 (gli da il cambio BERNEDE al 71°: Entra in partita all'82° con quella bella intuizione che manda TCHATCHOUA sul fondo, poi al 95° è tanto pronto quanto freddo a seminare il panico nell'area viola e poi prendere la mira e battere DE GEA in un capolavoro tecnico che regala 3 punti fondamentali all'HELLAS)
SARR Primo squillo al 22° prima di partire da più lontano cercando il dialogo coi compagni. Al 51° è fermato con le cattive da FOLORUNSHO che viene ammonito. Al 64° è murato sul più bello da RANIERI 6 (gli da il cambio MOSQUERA al 77° e due minuti più tardi averbbe un'occasione ghitiissima per sbloccare la partita ma probabilmente non ci crede abbastanza, all'82° la situazione si replica con un apllone rasoterra sul quale non arriva ma al 95° è l'involontario assist-man di BERNEDE 6)
ZANETTI La prepara al meglio con un piano tattico che prevede di far sfogare una compassata FIORENTINA nel primo tempo e aggredirla nel secondo: Missione compiuta e mister che rispetto ad inizio campionato ha fatto grandissimi passi avavnti anche nel capire che ha volte, se non riesci a vincere, meglio accontentarsi di un 'sano' catenaccio che faccia faticare gli avversari e poi magari, quando il frutto è maturo, provare a vincerla... Un po' com'è andata oggi 7
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Mister ZANETTI «Gioia pura, contento per i ragazzi, mi sono stretto a loro. Dovevamo andare oltre noi stessi, dovevamo portarlo a casa, avevamo cinque partite di livello alto e incastrare una vittoria in questa serie diventava di una valenza altissima e bisognava crederci, mettere in campo una prestazione ai limiti della perfezione, probabilmente la migliore dell'anno considerando il valore dell'avversario. Partita ottima della difesa anche per merito della squadra e non abbiamo mai smesso di provare ad attaccare. Quando si crede veramente in qualcosa si possono fare delle imprese. La salvezza? Non mi piace fare tabelle ma credo non si andrà oltre intrentotto punti. Con questi tre punti non è cambiato niente, la strada è lunga. Salvezza? Sì, giocando così. I tifosi? Sempre numerosi e ci sostengono quando li trasciniamo facendo le cose bene, molto passa da noi ma sono la nostra forza...» TuttoMercatoWeb.com
Mister PALLADINO tecnico della FIORENTINA «Che partita è stata? In questo momento bisogna stare zitti, bocca chiusa e pedalare. Sono il primo responsabile quando le cose non girano. Ci manca un po’ di serenità, dispiace, vogliamo tutti quanti uscire da questo momento. Chiediamo scusa ai nostri tifosi, volevamo regalargli una gioia ma non ci siamo riusciti. La società? Sento la fiducia della società e dei miei calciatori. Devo cercare il modo per uscire da questa situazione. Oggi le cose non girano come vorrei... Quando non si ottengono risultati, ci si fanno tante domande. Su come hai preparato la gara, cosa è mancato, ma non è facile trovare un solo aspetto. Va vista a 360 gradi, io sono il primo a mettermi in discussione e devo migliorare come tutti. Kean? Dal campo mi sono preoccupato molto. Spero non sia nulla di grave per Moise. La salute è sempre al primo posto. Abbiamo interpretato bene il primo tempo, con tanti duelli, nella ripresa invece abbiamo perso un po’ le distanze. Il gol è nato su una seconda palla persa, in mezzo al campo. Dovevamo stare più attenti, ma purtroppo abbiamo perso la partita. Una sconfitta che ci fa sicuramente male» TuttoMercatoWeb.com
Antoine BERNEDE il match-winner col su primo gol in gialloblù e in Serie A «Molto importante questa vittoria soprattutto visti gli altri risultati, siamo riusciti ad ottenere i tre punti e speriamo di continuare. I tifosi ci hanno spinto, abbiamo creato occasioni e sono contento di aver segnato il gol che ha portato la vittoria. Bello sentire l'entusiasmo dei tifosi, dei compagni. La mia esultanza del bere da una tazzina? Perché amo il caffè! Ho scelto il Verona perché questa è stata una grande opportunità per me, volevo provare questa esperienza, questo campionato e sono contento. Ho imparato tanto dal Psg, Buffon mi aveva parlato del campionato, poi il Salisburgo e questa avventura. La mia posizione preferita? Inizialmente sinistra e poi il mister mi ha chiesto di essere libero e giocare con la palla» TuttoMercatoWeb.com
Tomáš SUSLOV, grande protagonista oggi, parla ai microfoni di DAZN «Quella di oggi è una vittoria molto importante: sappiamo che questi tre punti ci hanno dato uno sprint in classifica. Sono contento di aver vinto davanti al nostro pubblico perché non succedeva da tanto tempo. Ora ci godremo due giorni liberi che il mister finalmente ci darà per ricaricare le energie e spendere del tempo con le nostre famiglie. Dalla prossima settimana, poi, testa alla gara contro la Juventus» CalcioHellas.it
Amin SARR a DAZN «Aver regalato tre punti ai nostri tifosi a casa nostra è stata una bella emozione, era molto importante anche per muovere la classifica. Ma il campionato è ancora lungo. E’ una stagione di alti e bassi, ma mi piace il nostro spirito combattivo. Io cerco di dare il mio contributo» CalcioHellas.it
Danilo CATALDI centrocampista della FIORENTINA «La partita era importante, ci è mancato un po' tutto, il secondo tempo peggio del primo e poi un episodio sfortunato e perdi la partita. In questo periodo quando il risultato é negativo e si evidenzia la prestazione che non è stata buona, dobbiamo migliorare anche se il tempo non é infinito. Come sta Kean? Non siamo una squadra fortunatissima in queste situazioni, sappiamo che sta bene, é cosciente. Non esiste alibi anche se abbiamo perso un punto di riferimento davanti... Dobbiamo mettere noi pressione agli altri, dobbiamo dare qualcosa di più e decidere cosa fare. Siamo una squadra forte, in linea con la classifica ma possiamo fare di più e dimostrare in questo periodo troppo importante. In Serie A se non sei pronto perdi ma non solo la Fiorentina, tutti. I risultati negativi portano ad evidenziare i dettagli, nelle otto vittorie consecutive su parlava di calcio spettacolare. Non è che siano cambiati i dettami dell'allenatore, dobbiamo crescere a livello tecnico e dipende da noi» TuttoMercatoWeb.com
Vittoria tra le polemiche per l'UDINESE Venerdì in quel di Lecce, dove il signor Bonacina concede un rigore molto discusso che vuole battere a tutti i costi LUCCA contro il parere di tutta la squadra che vuole batta THAUVIN, rigorista ufficiale ma anche autore di due errori dagli 11 metri; alla fine la vince il centravanti che, raccolta la palla, non la lascia a nessuno (tipo asilo) e dopo un (lunghissimo) conciliabolo la mette sul dischetto, segna e poco dopo viene richiamato in panchina da mister RUNJAIĆ...
Ieri colpaccio del PARMA del nuovo tecnico CHIVU che con un 2 a 0 griffato BONNY e SOHM ha agganciato temporaneamente l'HELLAS a quota 23, buon pari anche per il VENEZIA contro la LAZIO bloccata sullo 0 a 0.
2 a 1 del TORINO sul MILAN e soffertissima vittoria di misura dell'INTER su un'ostico GENOA che solo al 78esimo ha ceduto a Lautaro MARTÍNEZ.
Oggi nel lunch match tra il COMO e il NAPOLI i lombardi mettono a segno un altro colpaccio dopo aver sbancato il 'Franchi': Cadono in trasferta per la seconda volta i partenopei (la prima fu al Bentegodi ad Agosto) col terzo gol consecutivo del classe 2019 DIAO cedendo la testa della classifica all'INTER.
Alle 18.00 EMPOLI-ATALANTA, alle 20.45 CAGLIARI-JUVENTUS mentre domani alle 20.45 toccherà a ROMA-MONZA chiudere la 26esima giornata di Serie A.
il blog di Francesco Barana ZANETTI “REDENTO”, HA RINUNCIATO AL SUO IDEALE IN NOME DELL’OBIETTIVO FINALE
Senza categoria, 24 Febbraio 2025
Siano lodati gli infortuni. Probabilmente sono le assenze, o la disperazione, o forse un po’ tutto questo, che hanno suggerito a Zanetti di rimodellare il Verona secondo un pensiero più pragmatico e realista, tradotto nel vecchio e caro “prima non prenderle”.
Lo si era predicato, quasi sempre invano. Copriti, Zanetti. Copriti. Stupefatti, invece abbiamo assistito per mesi a un Verona che – incurante di tutto – perseverava nel giocare alto, spregiudicato, come nel dna del suo allenatore, che ama i trequartisti e predilige il gioco offensivo. Epperò il risultato erano imbarcate, o comunque gol lampo subiti, partite quasi subito compromesse, coperture preventive assenti e difensori così messi in condizione di sbagliare, condannati all’affanno di uno contro uno spericolati e spesso esiziali. Zanetti non rinunciava a se stesso in nome di una visione più ampia, del cosiddetto quadro generale.
Dopo la goledada rimediata contro l’Atalanta, qualcosa è cambiato. Sia a San Siro che ieri con la Fiorentina, il tecnico ha optato per un atteggiamento più accorto e misurato. Nessuna barricata, però il Verona ha pensato soprattutto a non prestare il fianco e ad aspettare il momento buono. Lo ha ammesso lo stesso Zanetti alla fine, memore di trascorsi turbolenti: “Noi dovevamo chiudere il primo tempo senza subire gol, è stato fondamentale quello”. A Milano un calo (mentale e fisico) nella ripresa e la tecnica (per quanto indolente e pigra) del Milan ci hanno condannato, con la Viola il copione è stato simile, ma a ruoli invertiti: Verona in crescendo rossiniano, Fiorentina a un certo punto in apnea. Morale? Il Verona finalmente gioca da umile convitata, da squadra che si deve salvare, con praticità, senza presunzione e inutili orpelli. Poi, certo, ci vuole anche la fortuna, ma anche i gol in zona cesarini non sono mai del tutto casuali: se tu tieni la partita in piedi, poi la zampata può sempre arrivare.
Attenzione, ciò non significa che con questo atteggiamento più sparagnino, automaticamente andrà sempre bene. Squadre compassate, senza ritmo e in crisetta come Milan e Fiorentina possono aver aiutato, potrebbe essere diverso con squadre più verticali e dinamiche. Ma quel che conta è aver concepito il cambio di mentalità, aver acquisito la consapevolezza che le salvezze le costruisci sulla fase difensiva, a costo anche di essere meno penetrante davanti (e comunque i rientri di Serdar e Tengstedt alzeranno la qualità offensiva).
La svolta vera è che l’allenatore ha rinunciato a un po’ di sé, al suo ideale calcistico, per lo scopo finale. In ritardo, certo, ma i tecnici emergenti, si sa, non brillano quasi mai per flessibilità, in passato è accaduto anche ai più grandi (l’Ancelotti di Parma). Ma saper cambiare è segno di intelligenza e Zanetti forse ha capito (imparato) qualcosa di più. Aiuterà anche la sua carriera.
il blog di Gianluca Vighini MALEDETTA SOFFERENZA CHE NON CAMBIEREI PER NIENTE AL MONDO
Sport, 23 Febbraio 2025
A volte mi chiedo chi me lo fa fare. Perché qualche dio ci ha fatto diventare tifosi dell’Hellas Verona? Un po’ me lo immagino quella simpatica divinità, lassù nell’Olimpo. Sicuramente è uno che non disdegna la birra, che ama vivere, che ama fare gli scherzi, che si stanca davanti alla grigia tristezza dell’essere normali. Un mattacchione insomma. E’ lui che decide se siamo degni di sopportare tutto questo. Un giorno campioni, un giorno all’inferno, un giorno sparring partner, un giorno protagonisti, un giorno brocchi, un giorno eroi. Oggi ha deciso che dovevamo essere eroi. Ha deciso con la solita perversione sadica che il destino si sarebbe compiuto al minuto 95, giusto per mettere altra sofferenza alle nostre misere vite. E ha deciso che sarebbe stato il signor Bernede il nostro traghettatore verso la felicità. Non senza aver creato una giusta ambientazione, stile Squid Game. E quindi ricapitolando. Passaggio di proprietà capace di creare aspettativa e illusioni. Infortuni in serie degli uomini migliori, mercato della suddetta nuova proprietà volto a cedere e fare cassa, umore al minimo termine, ennesima goleada con l’Atalanta, sconfitta immeritata a San Siro. E gara con la Fiorentina arrabbiata e umiliata dopo Como, terza gara impossibile di un ciclo di ferro. Insomma, aspettative azzerate, morale sotto i tacchi, gufi volteggianti sul Bentegodi pronti a starnazzare (credo però siano le anatre che starnazzano), il loro pessimismo su Zanetti e i suoi ragazzi. Ed ecco invece che il mondo si capovolge, altrimenti non sarebbe così fantastico continuare a urlare, ad arrabbiarci, a sanguinare come cinghiali feriti per questa squadra così malmessa, ma così meravigliosamente matta che non puoi non amarla. E quindi, considerazione finale. Non cambierei tutto questo con niente al mondo. E potrei persino ringraziare quel dio dell’Olimpo che si diverte a giocare con noi, Se non fosse che stasera anche lui sarà in qualche pub a festeggiare con la sua pinta di birra. O forse due…
il blog di Giovanni Vitacchio IL PAGELLONE DI VERONA-FIORENTINA
Sport, 23 Febbraio 2025
MONTIPO’ 6 Subito bene su Kean che di testa prova a sorprenderlo ma lui risponde presente. Un altro paio di interventi di normale amministrazione, poi rimane a osservare lo sviluppo della partita, attento quando serve, anche nell’accorciare sugli attaccanti della Fiorentina che si vede arrivare incontro.
DAWIDOWICZ 7 E’ una di quelle partite in cui serve quello che ha dentro questo giocatore: l’ardore, non la bellezza. Vero, non sempre lo ha usato quest’anno, ma contro la Fiorentina torna il lottatore del quale ci siamo innamorati, al di là dei suoi limiti tecnici. Combatte, picchia, alza la voce, usa la malizia quando serve. E di testa è insuperabile. Pensate un po’, sfiora addirittura il gol con una zuccata, ma il pallone esce di poco.
COPPOLA 7 Il pericolo numero uno della Fiorentina è affar suo. Il duello con Kean è, inevitabilmente, molto fisico. Coppolone riesce nella cosa più difficile, far giocare l’attaccante viola solo ed esclusivamente spalle alla porta, senza mai fargli vedere Montipò. Gli sta appiccicato manco fosse Margot Robbie e questa cosa Kean la soffre tantissimo, lo fa innervosire e gli fa sprecare energie a protestare con Di Bello. Bravo, palla a terra e palla in aria.
VALENTINI 7.5 Che classe, che qualità. Bastano dieci secondi per capire di che pasta sia fatto l’argentino, che gioca con una personalità pazzesca, davanti alla “sua” Fiorentina. Passano da lui i palloni quando il Verona deve costruire da dietro e con quel sinistro dipinge calcio, così come Tintoretto disegnava con spaventosa dovizia di particolari. Ha senso della posizione e raramente Zaniolo riesce ad andargli via. Temperamento da leader, quello che manca a questa difesa. C’è un solo un difetto: è un prestito secco, ma godiamocelo fino all’ultimo secondo.
FARAONI 6.5 Sprazzi del vecchio capitano che tanto ci ha fatto divertire un paio d’anni fa. Nonostante l’emozione per una maglia da titolare che mancava da un’era geologica, entra subito nel match con grande attenzione e quel suo marchio di fabbrica che lo ha sempre portato a fare bene nella metà campo avversaria. Tanti bei cross. Ci arrivasse qualcuno che lì in mezzo dovrebbe esserci…
OYEGOKE 6 (dal 32° s.t.) Lotta coi compagni.
DUDA 7 E’ sempre così, quando non c’è senti terribilmente la sua mancanza. E quando è in campo magari non lo vedi tanto, ma poi ci pensi ed è sempre dentro alle cose più importanti che fa questa squadra. Perché c’è lui che azzecca il primo guizzo che porterà poi al gol. E’ il nostro vero leader, per presenza, ignoranza calcistica e capacità di stabilire la velocità della manovra. Gli perdoniamo anche l’ennesimo cartellino. Questo è dura, prendere o lasciare. E io prendo.
NIASSE 6.5 Il buongiorno non era stato dei migliori, ma già dalla partita col Milan aveva fatto vedere di poterci stare in questa squadra. E contro la Fiorentina ha confermato questa cosa. Il passo, ormai lo sappiamo, è quello, compassato, non certo da centometrista. Ma la presenza là in mezzo è quello che fa la differenza. Recupera tantissimi palloni e quando il Verona si rende conto di poter fare qualcosa di più, di poterla vincere, alza i giri, va a pressare alto e questo manda in confusione gli avversari. Fino al fischio finale rimane attaccato con le unghie al campo.
TCHATCHOUA 6.5 C’è Dodo dalla sua parte e il confronto non può non giocarsi tutto sulla velocità. Il nostro Jack la porta a casa. Paradossalmente è più Zaniolo, che ha grande qualità, a impensierirlo il giusto. Non difende e basta chiaramente, perché ha grande forza per attaccare. Tanti, tantissimi crossi. Ma un paio potenzialmente letali, sbagliati di pochi centimetri. Destra o sinistra, comunque, per lui poco cambia.
SUSLOV 7.5 Un primo tempo di grande corsa, manco fosse Forrest Gump, ma un po’ fine a se stessa. Si sbatte, ma incide poco, a volte un suo grande limite. Ma la ripresa è qualcosa di clamoroso. Diventa padrone del campo, un veleno gialloblù per il quale i viola non hanno alcun antidoto. E’ dappertutto e questa volta la corsa è utile, perché spezza il gioco e lo porta dalla parte del Verona. La cosa che sorprende è che invece di finire in calando, finisce in crescita. Mostruoso.
LIVRAMENTO 5 Una sola fiammata, a inizio ripresa, è un po’ troppo poco per l’attaccante gialloblù che non riesce mai a entrare in partita. Problematico il dialogo con Sarr che, dal canto suo, accentra quasi tutti i palloni che arrivano in attacco. Ha un bello spunto al decimo della ripresa, ma gli manca fortuna.
BERNEDE 8 (dal 25° s.t.) Ma cosa vogliamo dirgli? Segna il gol dei una vittoria importantissima, vitale. E non un gol banale, perché se lo va a prendere, con la grinta, per poi finalizzarlo con qualità. San Bernede, sempre sia lodato
SARR 6 Al netto di qualche finezza che si deve dimenticare, tacchi, finte e velleità inutili, lotta con piglio su ogni pallone. Si abbassa spesso per liberarsi dalla marcatura dei difensori viola. Manovra tanto, ha qualità per farlo. Il vero problema è la mancanza di una sponda (Tengstedt, ti prego, torna presto) che lo aiuti ad avvicinarsi alla porta. Un applauso in più anche per l’aiuto che dà alla squadra in fase di copertura
MOSQUERA 6 (dal 32° s.t.) Ci mette la solita grinta.
ALL. ZANETTI 8 Sceglie la vecchia guardia, Dawidowicz e Faraoni e gli dice non bene, benissimo. Il suo Verona parte con andamento lento, calcolato, direi. Il primo tempo è equilibrato. La ripresa non dico sia un monologo gialloblù, ma si capisce se c’è qualcuno che deve vincere, è il Verona. Azzecca i cambi, perché a deciderla è proprio Bernede, con grande freddezza. Ora sono 26 punti. Stando larghi, ne mancano 14 alla salvezza. Dove sono tutti quelli che continuano a dire di mandare via l’allenatore a calci nel culo? Ci andate allo stadio o guardato dal divano? Chiedo per un amico.
FONTE: Blog.Telenuovo.it
Faraoni e Dawidowicz, la carica dei veterani. Entrambi in scadenza, ma ancora pronti alla chiamata
Il terzino e il difensore polacco sono tornati protagonisti nella vittoria contro i viola
di Redazione
25 Febbraio 2025 09:01
Come riportato dal Corriere di Verona, il riconoscimento grande da fare per la vittoria contro la Fiorentina dell’Hellas è per Pawel Dawidowicz e Davide Faraoni. Abnegazione, corsa, sempre un passo avanti per il Verona: i veterani sono tornati.
DAWIDOWICZ. Non sarà un campione d’eleganza, Dawidowicz, talvolta incappa in errori marchiani o in gesti incomprensibili. Ma se il Verona chiama, il primo a rispondere è lui. Così è stato anche con la Fiorentina, per una partita di totale attenzione in difesa, in sintonia con Diego Coppola e Nicolas Valentini, e pure facendosi notare in avanti, appena ne ha avuto la possibilità. Le presenze in gialloblù sono 171, per lui, distribuite in sette anni: Dawidowicz è il giocatore di più lunga percorrenza con l’Hellas.
FARAONI. A gennaio del 2019, al Verona arrivò Faraoni, ingaggiato dal Crotone. Quanta strada ha fatto, quanti chilometri ha percorso, da quei giorni d’inverno, «Fara». In totale, 169 gare (con 19 gol fatti), con l’intervallo in prestito alla Fiorentina, nella seconda metà della scorsa stagione. E proprio con i viola lo si è rivisto titolare, cosa che in questo campionato era avvenuta solo in trasferta con il Napoli. Faraoni a pedalare sulla fascia destra, prima contenendo e dopo, con il passare dei minuti, a spingere con crescente insistenza. Dopo aver spremuto tutte le forze a disposizione, Faraoni è uscito, sostituito da Daniel Oyegoke, e il pubblico gli ha rivolto un appassionato applauso.
FUTURO. In campo, Faraoni, è rientrato per correre ad esultare, insieme a tutti il gruppo dell’Hellas, dopo il gol di Bernede. Lui e Dawidowicz vanno in scadenza di contratto, il commiato dal Verona appare, allo stato delle cose, certo. Ma alla causa gialloblù hanno ancora molto da dare.
Verona-Fiorentina 1-0, le pagelle gialloblù di CH
Suslov è onnipresente, la difesa un muro di gomma. E che impatto di Bernede!
di Tommaso Badia
23 Febbraio 2025 18:40
Vittoria importantissima quella ottenuta dal Verona che batte per 1-0 la Fiorentina al termine di un match combattutissimo.
Ottima la prova da parte di tutti, anche se merita una menzione d’onore Suslov, oggi benedetto con il dono dell’ubiquità.
Con questa premessa, andiamo quindi a dare un’occhiata alle nostre pagelle gialloblù.
MONTIPÒ: 6,5
Attento quando chiamato in causa. Bene soprattutto sul colpo di testa di Kean e in uscita su Zaniolo, ma in generale trasmette sicurezza con diversi buoni interventi.
DAWIDOWICZ: 7
Prova maiuscola da parte del polacco che, in un modo o nell’altro, non fa passare nessuno. È lui a mettere k.o. Kean, ma lo scontro è fortuito e lui non ha colpe. Ah, va pure vicino al gol…
COPPOLA: 7
Annulla completamente Kean giocando una partita maschia e “di mestiere”. Anche per lui prestazione di altissimo livello.
VALENTINI: 7
Altra prova molto convincente per l’argentino che oggi probabilmente fa pentire la Fiorentina di averlo mandato in prestito proprio all’Hellas. Interventi sempre puntuali e pure un discreto piedino. Il centrosinistra è suo, e forse anche il ruolo di regista arretrato.
FARAONI: 6,5
Il capitano torna a riprendersi la fascia destra e pure quella al braccio, offrendo una prestazione convincente. Esce stremato dal campo.
NIASSE: 6,5
Finalmente una prova convincente! Il nuovo arrivato si piazza in mezzo al campo, calamita palloni e si concede pure qualche sortita offensiva. Dettaglio da non sottovalutare: il gol nasce da un suo recupero di palla.
DUDA: 7
Al netto di una scaramuccia finale da ammonito (il solito vecchio vizio), la sua presenza in campo è determinante. Recupera palla e la smista con sapienza, mettendo lo zampino anche in occasione del gol.
TCHATCHOUA: 7
Ara la fascia sinistra (non la sua abituale) e recapita in mezzo un paio di cioccolatini che non vengono scartati dai compagni, in particolare da Sarr e Mosquera. Che sia di qua o di là, il camerunense è una freccia troppo importante per Zanetti.
SUSLOV: 7,5
A un certo punto sembrava che il Verona giocasse in dodici o tredici e che in campo ci fossero due o tre Suslov. Corre fino al 97′, dimostrando una voglia che non gli vedevamo addosso da un po’. Prestazione monstre a cui è mancato solo i gol.
LIVRAMENTO: 6,5
Crea i suoi bei grattacapi alla difesa della Fiorentina. Prova positiva.
SARR: 6
Tanto lavoro sporco nella fase di gara in cui l’Hellas pensa più a difendere che a rendersi pericoloso. Ha sui piedi una ghiottissima occasione, ma Ranieri si immola su di lui e gli strozza l’urlo in gola.
BERNEDE: 7
Il suo gol pesa come un macigno. Da apprezzare la cattiveria con cui va a prendersi il pallone e la freddezza con cui siede un avversario prima di spiazzare De Gea.
MOSQUERA: 6
Se la fortuna fosse il parametro principale di una pagella prenderebbe 10, perché è da un suo passaggio sbagliato che nasce la rete di Bernede. La buona sorte, però, gli basta solo per salvarsi: le due grosse occasioni sciupate pochi minuti prima avrebbero infatti potuto costare due punti…
OYEGOKE: 6
Un fallo tattico e qualche sgroppata al servizio della squadra. Sufficiente.
ZANETTI: 8
Incarta Palladino alla perfezione: prima lascia sfogare la Viola, concedendo davvero poco, poi nella seconda metà della ripresa il suo Verona cresce a dismisura, mette sotto la Fiorentina e alla fine trova il gol che vale tre punti dal peso specifico incalcolabile. La sua corsa sotto la Curva Sud vale più di mille parole. Poco da dire: el ghe vol ben al Verona…
FONTE: CalcioHellas.it
Hellas Verona di Redazione, 23/02/2025 17:11 Paura per Kean al Bentegodi: si accascia e va in ospedale, trauma cranico
I soccorsi a Kean
Spavento per Moise Kean uscito in barella durante Verona-Fiorentina al Bentegodi dopo aver ricevuto un colpo volto in un uno scontro con Dawidowicz.
L'attaccante viola era stato soccorso in campo per la ferita riportata ma, come ha fatto sapere successivamente la Fiorentina, "ha riportato un trauma cranico. Il giocatore è in ospedale per accertamenti”.
FONTE: TGVerona.Telenuovo.it
24 Febbraio 2025 - 09:22 Hellas Live Hellas Verona, porta inviolata per la quinta volta in campionato
I gialloblù, pur restano la peggior difesa del campionato (54 subite in 26 giornate, ndr) domenica pomeriggio davanti al pubblico amico sono riusciti a non subire gol contro la squadra di Palladino.
All’andata gli scaligeri non avevano subito reti contro Napoli, Genoa e Udinese, nella prima parte del girone di ritorno con Monza e Fiorentina.
"Fatal Verona" è il titolo che comanda oggi la prima pagina del Corriere Fiorentino. Il riferimento è ovviamente al ko last minute incassato dalla squadra di Palladino al Bentegodi contro l'Hellas, che conquista tre punti pesanti per la lotta salvezza grazie al guizzo di Bernede.
"Terza sconfitta consecutiva per una squadra senza gioco e idee. Kean esce dal campo in barella", prosegue il quotidiano a centro pagina.
Nella prima pagina proposta oggi dal Corriere della Sera trova spazio quanto successo ieri a Moise Kean, uscito per un infortunio alla testa durante il secondo tempo di Verona-Fiorentina dopo aver preso una preso una forte botta al sopracciglio che l'ha costretto ad essere portato in ospedale. Il club viola ha poi aggiornato sulla situazione, informando che l'attaccante ha riportato un trauma cranico.
I fatti del giorno Serie A, la classifica aggiornata: Napoli ko, ora è 2° dietro all'Inter. La Juve è 4^
24/02 alle 00:57
di Alessio Del Lungo
Giornata importantissima per la Serie A quella di domenica. Il Napoli perde clamorosamente a Como dopo 3 pareggi e non risponde alla vittoria dell'Inter, perdendo così la vetta della classifica. I nerazzurri ora conducono con un punto di margine sugli uomini di Antonio Conte. Torna prepotentemente in corsa l'Atalanta, che batte 5-0 l'Empoli e si porta a -3 dal primo posto. Bene anche la Juventus, che batte 1-0 il Cagliari e supera la Lazio al quarto posto. Per Thiago Motta è la quarta vittoria di fila in campionato. Di seguito la classifica:
1. Inter 57 (26)
2. Napoli 56 (26)
3. Atalanta 54 (26)
4. Juventus 49 (26)
5. Lazio 47 (26)
6. Fiorentina 42 (26)
7. Milan 41 (25)
8. Bologna 41 (25)
9. Roma 37 (25)
10. Udinese 36 (26)
11. Torino 31 (26)
12. Genoa 30 (26)
13. Como 28 (26)
14. Verona 26 (26)
15. Cagliari 25 (26)
16. Lecce 25 (26)
17. Parma 23 (26)
18. Empoli 21 (26)
19. Venezia 17 (26)
20. Monza 14 (25)
Brutta sconfitta per la Fiorentina, che continua a vivere un gran periodo di difficoltà e sul campo dell'Hellas Verona raccoglie il terzo ko di fila in Serie A. Al termine di una partita in cui l'ha fatta da padrona la noia, con le uniche parentesi legate al preoccupante colpo all'arcata sopraccigliare preso da Kean (uscito in ambulanza e subito trasportato in ospedale per gli accertamenti del caso) e del gol vittoria di Bernede a tempo quasi scaduto. Tutto il resto è stato, molto semplicemente, noia. E gioia, quella dei padroni di casa.
Nella sua analisi del post-partita Raffaele Palladino appare più scuro in volto che mai: "In questo momento bisogna stare zitti, bocca chiusa e pedalare. Sono il primo responsabile quando le cose non girano. Ci manca un po’ di serenità, dispiace, vogliamo tutti quanti uscire da questo momento. Chiediamo scusa ai nostri tifosi, volevamo regalargli una gioia ma non ci siamo riusciti". (Le pagelle della Fiorentina)
Non può invece che essere soddisfatto il suo omologo in gialloblù Paolo Zanetti: "Gioia pura, contento per i ragazzi, mi sono stretto a loro. Dovevamo andare oltre noi stessi, dovevamo portarlo a casa, avevamo cinque partite di livello alto e incastrare una vittoria in questa serie diventava di una valenza altissima e bisognava crederci, mettere in campo una prestazione ai limiti della perfezione, probabilmente la migliore dell'anno considerando il valore dell'avversario. Partita ottima della difesa anche per merito della squadra e non abbiamo mai smesso di provare ad attaccare. Quando si crede veramente in qualcosa si possono fare delle imprese".
Antoine Bernede, centrocampista dell'Hellas Verona e match winner della gara contro la Fiorentina, terminata 1-0, è intervenuto ai canali ufficiali del club gialloblù, parlando così: "Sono molto felice di aver segnato e di aver aiutato la squadra, sono 3 punti davvero importanti quelli conquistati al Bentegodi".
Che partita è stata?
"Sapevamo che avremmo giocato contro una squadra forte come la Fiorentina, con buoni giocatori. Penso che sia stata una buona partita per noi, più il match è andato avanti e più abbiamo costruito occasioni, così abbiamo conquistato 3 punti".
L'atteggiamento vostro è stato da elogiare.
"Quello che abbiamo messo in campo oggi è lo spirito che avevamo iniziato a mostrare anche a San Siro la scorsa settimana ed è quello giusto, dobbiamo averlo in ogni gara per raggiungere il nostro obiettivo alla fine della stagione".
Serie A Hellas Verona a Torino senza Zanetti in panchina: il tecnico sarà squalificato
23/02 alle 23:59
di Alessio Del Lungo
Paolo Zanetti sentiva molto la partita contro la Fiorentina. Il tecnico dell'Hellas Verona è stato ammonito al 39' per proteste nel match poi vinto dai suoi per 1-0. Essendo diffidato, sarà dunque squalificato contro la Juventus, nella prossima sfida di Serie A. In panchina andrà il suo vice Alberto Bertolini, che avrà il compito di sostituirlo e di dirigere i gialloblù all'impresa.
News Verona: i gialloblù tornano a vincere al 'Bentegodi' dopo quasi quattro mesi
23/02 alle 23:00
di Redazione Tuttohellasverona.it
per Tuttohellasverona.it
Il Verona, battendo la Fiorentina, è tornato a vincere al 'Bentegodi' davanti ai propri tifosi a quasi quattro mesi di distanza dall'ultima volta quando i tre punti arrivarono nella sfida disputata contro la Roma, allora allenata dall'ex tecnico gialloblù Ivan Juric. Da allora la squadra di Zanetti aveva racimolato un solo punto con l'Udinese e ben cinque sconfitte contro Inter, Empoli, Milan, Lazio e Atalanta.
Erano 26.496 gli spettatori presenti sugli spalti del 'Bentegodi' in occasione della gara tra Verona e Fiorentina. Nutrita anche la presenza di tifosi viola con oltre 3mila nel settore Curva Nord-Ospiti, andato sold-out, e molti distribuiti in tutti gli altri settori, grazie anche al gemellaggio in essere tra le due tifoserie.
Montipò 6,5: decisivo su Kean in avvio, sempre attento anche nelle uscite. Spettatore non pagante nel secondo tempo;
Dawidowicz 6,5: all'inizio soffre un po', cresce alla distanza garantendo sicurezza al reparto e rendendosi pericoloso anche in avanti quando il suo colpo di testa sfiora il palo;
Coppola 7: passato lo spauracchio iniziale di Kean, il centrale gialloblù sale in cattedra e dirige con autorevolezza la retroguardia smorzando sul nascere tutte le offensive viola. Da un suo anticipo a centrocampo nasce anche un'ottima occasione da gol, prestazione solida e concreta anche nelle letture;
Valentini 7: sempre concentrato contro la squadra che ne detiene il cartellino, non perde mai la calma e neutralizza senza mai sbandare tutte le incursioni di Zaniolo. Un esordio al Bentegodi da incorniciare per solidità e temperamento, il Verona ha trovato un nuovo leader nella sua difesa;
Faraoni 6: viene rispolverato da Zanetti per via della squalifica di Bradaric e di un Lazovic non al meglio. Gara di sacrificio nel primo tempo dove soffre contro Folorunsho. Più intraprendente nella ripresa quando spinge con maggior costanza mettendo alcuni cross molto interessanti. Usato sicuro (dal 77' Oyegoke 6: entra per far rifiatare Faraoni, pochi minuti gestiti con attenzione);
Niasse 6,5: poco preciso con la palla tra i piedi ma prezioso in fase di interdizione;
Duda 6,5: partita nel suo stile, tanta lotta e sprazzi di qualità dove gestisce con ordine molti palloni sporchi. Anche oggi non si fa mancare l'ammonizione, ma lì in mezzo è una garanzia;
Tchatchoua 6,5: timido nel primo tempo, arrembante nella ripresa. Costringe Dodo a rimanere ancorato dietro, mette in mezzo alcuni palloni velenosi che Mosquera non riesce a sfruttare per questione di centimetri;
Livramento 5,5: forse il meno appariscente dei gialloblù, troppo isolato davanti dove i compagni non lo cercano mai in profondità. A inizio ripresa controlla male sprecando un contropiede, l'unico guizzo degno di nota è un tiro da posizione defilata che sfiora il palo (dal 71' Bernede 7,5: è l'eroe della domenica: entra e subito disegna un'imbucata meravigliosa per Tchatchoua, nel finale è scaltro e preciso nel confezionare la rete che regala una vittoria fondamentale);
Suslov 7,5: primo tempo a intermittenza, nella ripresa sale in cattedra con una prestazione da vero leader. È lui l'uomo che più di tutti crede alla vittoria, recupera palloni pesanti e dà il via a tutte le azioni pericolose della squadra di Zanetti. Trascinatore;
Sarr 6: viene molto incontro lasciando a Livramento la profondità nel primo tempo, non riesce a incidere davanti ma il suo lavoro spalle alla porta è sempre prezioso (dal 77' Mosquera 6,5: entra al posto di uno stanco Sarr e ha due grandi occasioni: nella prima non ci arriva per pochissimo, nella seconda il suo tiro viene ribattuto. Sul gol c'è anche il suo zampino)
Zanetti 7: probabilmente il più bel Verona della stagione. Nel primo tempo la squadra pensa più a contenere una Fiorentina tuttavia poco propositiva, nella ripresa propone una assetto più coraggioso e viene ripagato. Lo 0-0 sarebbe andato stretto per quanto offerto nella ripresa, il lampo di Bernede ripaga del secondo tempo più convincente del campionato dopo un periodo nero.
Arrivano aggiornamenti su Moise Kean, attaccante della Fiorentina uscito per un infortunio alla testa durante il secondo tempo della partita poi persa 1-0 dalla sua squadra sul campo dell'Hellas Verona. "Ha preso una botta forte al sopracciglio, ha perso molto sangue ed è stato medicato dalla Fiorentina. Ha cambiato la maglia, è rientrato, ma evidentemente un mancamento e un giramento di testa. Poi è stato trasportato via dall’ambulanza. Non era nulla di grave, ma c’era una certa serenità, è stato trasportato in ospedale. Aspettiamo comunicazioni, ma il ragazzo era cosciente", ha detto Vanessa Leonardi, bordocampista di Sky Sport.
De Gea 6 - Un solo vero intervento nei suoi 90 minuti più recupero, con cui dininnesca su Sarr. Bernede, invece, gli arriva a colpire davvero troppo da vicino.
Dodo 6 - A tratti impreciso in fase d'appoggio, fatica a costruire una vera catena con Zaniolo sulla destra. Però rimane vivo fino alla fine e non è da tutti.
Comuzzo 6 - Al rientro tra i titolari, fa sentire la sua sicurezza in difesa. Un bel salvataggio nella ripresa, solo Bernede lo mette fuori causa e fa 1-0.
Ranieri 6,5 - Per come inizia il match, può pensare di dover lavorare poco. E invece è provvidenziale quando salva su Sarr a botta sicura nella ripresa.
Dal 73' Mari 5 - Arriva per l'ex Monza il momento di debuttare con la Fiorentina. Un esordio macchiato dal mancato intervento con cui spalanca la strada a Bernede.
Parisi 6 - Chiamato a prendere il posto dello squalificato Gosens, interpreta la gara senza strafare ma non lasciando altresì varchi liberi alle sue spalle.
Cataldi 5,5 - Tra i motivi del calo vistoso della Fiorentina c'è chi mette anche il non averlo in piena forma da tempo. E al Bentegodi è una nuova replica.
Mandragora 5,5 - Tra meriti e infortuni degli altri compagni di reparto, è ormai una certezza della mediana. Al Bentegodi si limita abbastanza al compitino.
Dal 67' Fagioli 5,5 - Il bell'esordio di San Siro è stato già messo in secondo piano dalle ultime due prove. Male col Como, non esalta neppure stavolta.
Zaniolo 5,5 - Ventiquattro secondi e ci prova già, specchio della sua fame di incidere. A tratti troppa, lo fa procedere a testa bassa senza la giusta idea.
Dall'83' Caprini sv.
Beltran 5 - Tenuto dentro da Palladino dal fischio d'inizio fino ai tre di conclusione, fatica a dare tracce del suo passaggio sul rettangolo verde del Bentegodi.
Folorunsho 6,5 - I tiri in porta della Fiorentina nel primo tempo nascono tutti da sue iniziative. Gran bello spirito nel primo confronto da ex al Bentegodi.
Dal 73' Ndour 5,5 - Sarà che entra sulla fascia sinistra dell'attacco, lui che è più un mediano, ma nel tempo scarno che ha azzecca poco.
Kean 5,5 - Era mancato tantissimo contro il Como, eccolo tornare a guidare l'attacco. Due palloni buoni su Montipò, poi ci si mette di mezzo pure la sfortuna.
Dal 67' Richardson 5,5 - Palladino lo mette sulla trequarti, sembra mancargli il passo. Fuori ruolo, perde un paio di palloni da contropiedi pericolosi.
Raffaele Palladino 5 - Vuole spazzare via incertezze e voci su di lui sollevatesi nell'ultima settimana. A Verona la Fiorentina sembra di nuovo entrare bene in campo, ma la fase di spinta vera dura troppo poco. E se possibile il secondo tempo è ancora peggio del primo, considerando che la Fiorentina non fa assolutamente nulla per provare a vincere. E alla fine, con grande beffa, la perde pure. Sconfitto senza aver rischiato.
Montipò 6 - Attento subito su Kean e Zaniolo nel primo tempo. Tra i pali è una certezza, anche se i pericoli sono davvero pochi quest'oggi.
Dawidowicz 6,5 - Corre tanto per permettere ai suoi di non subire le sovrapposizioni degli avversari. In marcatura è puntuale, come nelle chiusure. Sfiora anche il gol con un colpo di testa.
Coppola 7 - Ferma con tutti gli strumenti a disposizione Kean. Bravo e attento il difensore. Mostra le proprie qualità con interventi puliti e sempre puntuali.
Valentini 6,5 - Partita speciale per lui, acquistato proprio dalla Fiorentina a gennaio. Segue Zaniolo a vista e non lo perde quasi mai.
Faraoni 6 - A sorpesa dal 1', regala una prestazione comunque ordinata senza spingere troppo sulle accelerazioni. Qualche cross anche interessante, esce stremato. Dal 77' Oyegoke sv -
Duda 6,5 - Tanti palloni sporchi da gestire a centrocampo, un'ammonizione nel primo tempo che non condiziona la prestazione.
Niasse 6 - Corsa e legna nella mediana gialloblù. Non concede quasi mai il palleggio ai viola.
Tchatchouna 6 - Non trova lo sprint giusto per offendere, ma prova comunque a reggere l'urto di Dodò sulla fascia. Cresce, però, negli ultimi minuti.
Suslov 7 - Supportato da due giocatori più offensivi, ha più spazio e alcune possibilità di creare azioni. Diventa il cervello dei suoi.
Sarr 6 - Gara complicata per l'attaccante, che comunque non rinuncia a sfruttare i pochi suggerimenti dei compagni. Si rende pericoloso nel secondo tempo con una conclusione velenosa. Dal 77' Mosquera 6,5 - Entra e diventa decisivo nell'azione del gol vittoria realizzato da Bernede.
Livramento 5 - Le difficoltà del reparto offensivo del Verona non lo aiutano, risultando spesso e volentieri fuori dalla manovra dei suoi. Dal 70' Bernede 7 - Il suo ingresso genera più imprevedibilità negli ultimi venti metri ed è protagonista dell'azione chiave del match. Il suo gol spedisce lontana dalla zona rossa la sua squadra.
Paolo Zanetti 7 - La sua squadra scende in campo con determinazione e con la voglia di far bene. Tre punti, arrivati con un acuto nel recupero, che muovono la classifica, meritati per quanto visto in tutto l'arco della sfida.
Fiorentina lenta, l'Hellas si difende - Punti pesanti in palio al Bentegodi, sia per la zona Europa che in chiave salvezza. Comincia con maggior vigore la Fiorentina, che costruisce i primi tiri: impreciso Zaniolo dopo 24 secondi, il colpo di testa di Kean poco dopo invece impegna Montipò. Con il passare dei minuti cresce in intraprendenza l'Hellas Verona, a metà frazione arriva anche il primo squillo gialloblù: ci prova Sarr in maniera velenosa ma trova De Gea. Il ritmo non si accende e si assiste perlopiù a iniziative estemporanee. Come quando, a fine primo tempo, Zaniolo ruba il tempo a Tchatchoua e cerca al centro l'amico Kean, poco letale nella girata. Il primo tempo del Bentegodi finisce con uno 0-0 abbastanza noiosetto.
Kean colpito al volto, Bernede al 95' - Né Palladino né Zanetti sembrano insoddisfatti del primo tempo a tal punto da modificare qualcosa e al rientro in campo ci sono gli stessi ventidue protagonisti del primo tempo. Il copione però è diverso dall'avvio, perché alla Fiorentina manca anche quella fiammata iniziale che aveva contraddistinto la partenza del Bentegodi. Dopo una prima metà di ripresa a fuoco lentissimo, ecco la fiammata veronese con Suslov che libera al tiro Sarr, sul quale è provvidenziale a murare Ranieri. Quindi alza bandiera bianca Kean, fermato da un duro colpo al sopracciglio che prima lo costringe al bendaggio per fermare la perdita di sangue, poi all'uscita in barella. Da lì la partita, non proprio indimenticabile, subisce un altro scossone di rallentamento del ritmo, e si trascina verso uno 0-0 a un certo punto apparso scritto a tutti. Non a Bernede, lesto ad approfittare di un pallone non allontanato dai suoi compagni di squadra in piena area e a segnare l'1-0 al 95', il gol decisivo per le sorti della partita e che regala un nuovo slancio a Zanetti e i suoi.
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
Orbassano (TO)- Le dichiarazioni del mister gialloblù Paolo Sammarco, rilasciate al termine di Torino-Hellas Verona, 27a giornata di Primavera 1 2024/25.
Mister, che analisi fa della partita? "Siamo contenti della nostra prestazione. Abbiamo iniziato molto bene e proseguito con grande attenzione. Ci sono stati anche momenti in cui abbiamo sofferto quando il Torino si è presentato nella nostra metà campo provando a riaccorciare le distanze, ma la squadra ha dimostrato concentrazione e difeso compatta. Tutti quanti hanno dato il proprio contributo, sia chi è partito titolare, sia chi è entrato nel secondo tempo. È veramente una grande vittoria di gruppo, i ragazzi se la sono meritata. Adesso analizzeremo la partita e da domani inizieremo a preparare il match di domenica contro il Milan."
Orbassano (TO) - Si è conclusa 0-5 Torino-Hellas Verona, 27a giornata di Primavera 1 2024/25.
Venendo alla cronaca, il primo squillo del Verona arriva al 6’ con Pavanati che ci prova dal limite dell’area, senza però impensierire troppo il portiere granata.
Al 13’ ancora un ispirato Pavanati viene abbattuto da Perciun in area di rigore dopo una serie di dribbling. L’arbitro indica il dischetto e Agbonifo realizza con uno scavetto che spiazza Siviero.
Al 20’ raddoppia il Verona. Nwanege scende rapidamente sulla fascia destra e con un ottimo cross trova la testa di Agbonifo che sovrasta gli avversari e realizza la doppietta personale.
Al 33’ arriva la prima occasione per i padroni di casa con il sinistro di Jatta che finisce di poco largo. Al 36’ ancora vicino al gol il Torino con Gabellini che di sinistro colpisce il palo alla destra di Zouaghi.
Dopo un minuto di recupero, il primo tempo si conclude così sullo 0-2.
A 10 minuti dall’inizio della ripresa il Verona trova la terza rete con Vermesan. Dà il via all’azione Monticelli che trova il solito Agbonifo. Sul cross del numero 7 arriva Siviero, ma l’attaccante rumeno si fa trovare pronto in area e di testa insacca la sfera.
La quarta rete per il Verona arriva al 67’. Si accende di nuovo Vermesan che, dopo aver recuperato il possesso, conduce palla verso la porta granata e serve Agbonifo che firma la tripletta personale.
Al 75’ il Torino va vicino al gol con Dalla Vecchia, ma Zouaghi si oppone e mantiene inviolata la porta.
All'86’ i gialloblù trovano la rete del 5-0. A segnare questa volta è De Battisti dalla sinistra grazie all’assist del capitano Dalla Riva da poco subentrato a Pavanati.
Dopo cinque minuti di recupero, la partita si conclude sul risultato di 0-5.
Il prossimo impegno del Verona sarà domenica 2 marzo (ore 11) quando i gialloblù affronteranno il Milan allo stadio ‘Olivieri’, match valido per la 28a giornata di Primavera 1 2024/25.
LA CRONACA
1' Inizia la partita. DAI VERONA!
6' Ci prova Pavanati che calcia col destro dal limite dell'area. Para Siviero
13' Si fa vedere ancora Pavanati che entra in area e viene abbattuto da Perciun. Calcio di rigore per l'Hellas!
14' GOOOOOOOL AGBONIFO! Il numero 7 gialloblù batte Siviero con un pallonetto dagli 11 metri e porta avanti il Verona
20' ANCORA RICHI! Arriva la doppietta personale per Agbonifo che sfrutta un ottimo cross dalla destra di Nwanege e di testa consolida il vantaggio gialloblù
33' Si fa vedere il Torino con Jatta che sfiora il palo con un tiro dal limite dell'area piccola
36' Ancora vicino al gol il Torino. Si coordina bene Gabellini con un tiro al volo di sinistro che si stampa sul primo palo
45'+1' Termina qui il primo tempo
46' Si riparte sullo 0-2. Forza gialloblù!
54' GOL DEL VERONA! Agbonifo riceve da Monticelli e crossa dalla destra. Sfiora Siviero con Vermesan che si fionda di testa e segna la rete dello 0-3
67' GOOOOOOOOL! TRIPLETTA PER AGBONIFO! Vermesan recupera palla, percorre tutto il campo e serve Agbonifo che segna la sua terza rete della partita
75' Prova a reagire il Torino con Dalla Vecchia. Zouaghi attento respinge con il piede
86' MANITA DEL VERONA! De Battisti sfrutta l'assist di Dalla Riva e segna la quinta rete gialloblù!
90'+5' Finisce qui! VINCIAMO NOIII!
HELLAS VERONA (3-5-2): Zouaghi; Nwanege, Kurti, Nwachukwu; Agbonifo (dal 68' Stella), Szimionas (dal 68' Mogentale), Peci (dall'84' De Rossi), Pavanati (dal 60' Dalla Riva), De Battisti; Monticelli (dal 60' Philippe), Vermesan
A disposizione: Castagnini, Popovic, Garofalo, Vapore, Albertini, Barry
Allenatore: Paolo Sammarco
Arbitro: Andrea Ancora (Sezione AIA di Roma 1)
Assistenti: Ionut Eusebiu Nechita (Sez. AIA di Lecco), Stefano Peletti (Sez. AIA di Crema)
NOTE. Ammoniti: 63' Szimionas, 94' Nwachukwu
23 febbraio 2025 Serie A Enilive 2024/25 | L'Hellas la vince nel recupero: al Bentegodi è grande Verona
Verona - Si è conclusa 1-0 Hellas Verona-Fiorentina, 26a giornata di Serie A Enilive 2024/25.
Venendo alla cronaca, al 3’ la Fiorentina prova a far male con Kean: al numero 20 viola si oppone però Montipò che, con un ottimo intervento sul colpo di testa da pochi passi, scongiura il pericolo.
La Fiorentina ci riprova al 20’, questa volta con un colpo di testa di Zaniolo dopo un cross di Folorunsho che si spegne tra le braccia del portiere gialloblù.
Al 22’ si fa vedere avanti il Verona con una conclusione dalla distanza di Sarr che obbliga De Gea a mettere il pallone in corner.
Al 41’, sulla palla in mezzo di Zaniolo, Kean prova a colpire al volo ma non riesce ad impattare al meglio, permettendo così la presa semplice a Montipò.
Dopo un minuto di recupero, il primo tempo si conclude così sullo 0-0.
Al 49’ della ripresa ci prova dal limite Niasse con un colpo di testa che non crea però problemi a De Gea.
Al 64’ Suslov, dopo una grande accelerazione, entra in area e scarica in mezzo per Sarr che, di prima intenzione, colpisce verso la porta, trovando però Ranieri a protezione della traiettoria.
Al 69’ ancora Verona. Sul traversone in mezzo di Faraoni impatta bene di testa, in torsione, Dawidowicz, ma il pallone sfila sul fondo dopo aver sfiorato il secondo palo.
All’82’ Tchatchoua, servito sulla corsa da Bernede, mette subito dentro per il colpo a botta sicura di Mosquera ma Comuzzo, con un ottimo anticipo, gli nega la gioia del gol.
Un minuto più tardi prova a rispondere la Fiorentina con Zaniolo, ma Montipò, in uscita bassa, anticipa il suo allungo e chiude lo specchio della porta.
Al 90+5’ arriva il gol vittoria. Dopo un rimpallo, Bernede recupera la sfera al limite dell’area di rigore, scarta due difensori, col destro batte De Gea e permette ai gialloblù di ottenere i tre punti.
Infatti, dopo sette minuti di recupero, la partita si conclude sul risultato di 1-0.
Il prossimo impegno del Verona sarà lunedì 3 marzo (ore 20.45) quando i gialloblù affronteranno la Juventus all’‘Allianz Stadium’ di Torino, match valido per la 27a giornata di Serie A Enilive 2024/25.