RECAP & IMPRESSIONI
Primo tempo piuttosto sonnacchioso movimentato dalle ripartenze gialloblù che, contro il possesso palla dei padroni di casa, ha opposto aggressione degli spazi, verticalità e conclusioni mai peraltro finite nello specchio.
Poco meglio ha fatto il TORINO con l'unico tiro in porta del primo tempo bloccato a terra senza patemi da MONTIPÒ.
Al 59° BIRAGHI batte un calcio d'angolo da destra che sembra innocuo non fosse che SARR stoppa involontariamente con un braccio la palla che scende dall'alto e concede l'inevitabile punizione massima agli avversari; alla battuta ADAMS che tira centralmente 'aiutando' MONTIPÒ nella respinta!
L'azione riparte ma i protagonisti rimangono per due terzi quelli: BIRAGHI la da al proprio portiere che s'incarta sul pressing di SARR che respinge nel sacco il rinvio di MILINKOVIĆ-SAVIĆ!
La gioia scaligera dura però solo il tempo di portare palla a centrocampo che dalla combinazione veloce tra VLAŠIĆ e ELMAS nasce il subitaneo pari granata.
Di li in poi le squadre sembrano averne abbastanza... Il tempo di vedere l'espulsione di capitan RICCI reo di essere intervenuto col piede a martello sullo stinco sinistro del neoentrato AJAYI e dopo 5 minuti di recupero Bonacina fischia tre volte.
IL GIORNO DOPO, A MENTE FREDDA...
Terzo risultato utile consecutivo, VERONA che mantiene il +7 sulla terzultima e una partita in meno da giocare.
Questi sono i numeri che contano di più in questo finale di campionato da unire alla consapevolezza che, dopo batoste collosali, è difficile fare gol ai gialloblù e pazienza se davanti qualcosa paghiamo (in questa emergenza qualitativa che appare infinita): Il fatto di essere ben saldi dietro permette, nelle gare che rimangono, di giocare con una certa serenità contando sul fatto che sono le altre, una volta tanto, quelle costrette a giocare con un unico risultato a disposizione (e ciò è bene! È bene davvero 😉 )
Mister VANOLI ripropone il 4-2-3-1 che negli ultimi tempi si è dimostrato il più efficace con il solo GINEITIS a vincere il ballottaggio con KARAMOH per la sostituzione dell'infortunato LAZARO; fra i pali MILINKOVIĆ-SAVIĆ protetto al centro dalla coppia COCO-MARIPÁN e ai lati dai terzini WALUKIEWICZ e BIRAGHI. La mediana è affidata al nuovo acquisto di Gennaio CASADEI e a RICCI mentre sulla trequarti, detto dell'inserimento del lituano, giostreranno VLAŠIĆ ed ELMAS a supporto della punta centrale ADAMS.
Fa ancora una volta di necessità virtù mister ZANETTI che conferma GHILARDI sul centrodestra e sposta DAWIDOWICZ davanti alla difesa a dare una mano soprattutto in fase difensiva a DUDA; confermato BERNÈDE sulla trequarti a supporto della coppia SARR-MOSQUERA.
Dirige il signor Kevin Bonacina della sezione AIA di Bergamo.
PRIMO TEMPO
4° Lancio lungo di MONTIPÒ per MOSQUERA che conquista palla nel duello aereo con COCO e prova la conclusione dal limite che finisce fuori non di molto a sinistra di MILINKOVIĆ-SAVIĆ.
15° SARR in fuga verso la porta granata grazie alla giocata di BERNÈDE, lo svedese appare indeciso così MARIPÁN lo comtrae in angolo.
16° Sul successivo calcio d'angolo da sinistra DUDA la mette sul secondo palo dove MOSQUERA col destro, al volo, manca il bersaglio grosso.
19° Stacco di ELMAS a centro area sul cross di ELMAS: Palla alta.
21° ELMAS rientra dal vertice sinistro e prova il tiro dal limite: MONTIPÒ blocca a terra.
27° MOSQUERA agguanta bene il pallone in contrasto con MARIPÁN ma COCO mura il colombiano in area al momento del tiro, recupera GHILARDI con un cross in mezzo dove Daniel prova la spizzata ma la palla è alta e complicata e finisce sul fondo.
30° COCO calcia una punizione dalla trequarti: Alle stelle.
31° BRADARIĆ con un rasoterra delizioso per SARR anticipato di un soffio da MILINKOVIĆ-SAVIĆ in uscita in area...
36° Dopo un gran recupero in tackle a centrocampo, BERNÈDE rientra dal vertice sinistro e prova il tiro a giro: Palla fuori di poco sul palo opposto!
40° VALENTINI dentro per MOSQUERA, WALUKIEWICZ è in vantaggio ma frena lasciando spazio al tiro del colombiano da posizione difficile: Palla sull'esterno della porta.
45°+1 Bonacina termina il primo tempo.
SECONDO TEMPO
46° Nessun cambio nell'HELLAS mentre il TORINO inserisce PEDERSEN al posto di WALUKIEWICZ, si riparte.
53° BRADARIĆ imbuca per SARR murato da COCO in scivolata al momento del tiro.
55° BERNÈDE in anticipo su GINEITIS viene calpestato dal piede sinistro del lituano ammonito dal Bonacina.
57° MOSQUERA aggancia il cross dalla mediana, controlla in qualche modo e tira ma non inquadra la porta.
58° ELMAS prova la conclusione deviata sul fondo dalla difesa gialloblù.
59° Alla battuta BIRAGHI, il TORINO reclama un possibile tocco di mano involontario di SARR; il VAR richiama Bonacina che conferma: Calcio di rigore al TORINO. Alla battuta ADAMS ma MONTIPÒ con un tuffo prodigioso intercetta e la difesa gialloblù respinge in out!
63° KARAMOH da il cambio a GINEITIS nelle fila granata. 64° HELLAS incredibilmente in vantaggio! Clamorosa papera di MILINKOVIĆ-SAVIĆ! Lancio di DUDA senza pretese sulla destra, BIRAGHI è in netto vantaggio su SARR e passa al proprio portiere che invece di rinviare prova a temporeggiare ma lo svedese è li e ribatte il calcio del guardapali nel sacco!
68° Subito pari per il TORINO: ELMAS chiede l'uno-due a VLAŠIĆ e poi con un diagonale chirurgico fulmina MONTIPÒ baciando il palo alla sua destra!
70° Doppio cambio del TORINO: SANABRIA e l'ex gialloblù ILIĆ al posto di ADAMS e CASADEI, cambia anche ZANETTI: Dentro LIVRAMENTO per MOSQUERA.
73° DUDA giù sull'intervento di ILIĆ: Ondrej si alza giusto per mandare a quel paese l'ex compagno poi torna a terra... Nulla di fatto dal successivo calcio di punizione.
75° LIVRAMENTO in pressing su MILINKOVIĆ-SAVIĆ che rischia un'altra frittata ma stavolta fa finta di essere stato colpito gravemente e va a terra impietosendo Bonacina che ammonisce Dailon in maniera assurda!
77° LIVRAMENTO con un fallo da dietro rischioso du BIRAGHI al limite dell'area: Bonacina si ricorda dell'ammonizione inutile di poco fa e chiude un occhio ma questo fallo era senz'altro più da giallo dell'altro.
80° Cambia ancora l'HELLAS: KASTANOS e CISSE al posto di BERNÈDE e AJAYI.
86° RICCI col piede a martello sullo stinco sinistro di AJAYI! L'arbitro è lì ed estrae il rosso diretto, fortunatamente il Primaversa si rialza senza problemi ma è stato un fallo pericoloso... Intanto si rivede LAZOVIĆ che entra al posto di DUDA dolorante al ginocchio (speriamo non sia nulla di grave).
87° In inferiorità numerica VANOLI richiama VLAŠIĆ in panchina ed inserisce LINETTY.
90° Grandissima palla di DAWIDOWICZ in area per LAZOVIĆ che prova la volée fallendo a porta vuota! Peccato.
90°+5 Termina in parità all'Olimpico Grande Torino: Gialloblù a quota 31, invariato il +7 sull'EMPOLI che in contemporanea ha pareggiato in Toscana col CAGLIARI.
VOTI
MONTIPÒ Normale amministrazione nel primo tempo e tutto sommato non deve faticare più che tanto a parare il calcio di rigore battuto da ADAMS (che è centrale e nemmeno così potente) però Lorenzo è sicuramente bravo a stare in piedi fino all'ultimo e viene premiato. Nulla da fare sul gol del TORINO 7
GHILARDI È in un periodo di forma psico-fisica praticamente perfettta e in campo si vede: Mai un dubbio mai un'incertezza... Perfetto nelle dinamiche con COPPOLA 6
COPPOLA Vale quanto scritto per GHILARDI con cui peraltro gioca a meraviglia: Non si vede mai ma se nel primo tempo il TORINO tira in porta una sola volta è anche merito suo 6
VALENTINI Mezzo voto in più per quel lancio dal nulla a MOSQUERA al 40°, mezzo in meno perché il gol di ELMAS arriva pur sempre dalla sua parte, per il resto è forse meno preciso delle prime partite nel controllo palla e nella ricerca della ripartenza ma nulla di eclatante 6
TCHATCHOUA Oggi ho notato che, tra corsa e tecnica, riesce sempre fare la ciambella ma non il buco nel senso che, sul più bello al momento del cross, non trova mai un compagno: Troppo lunga, troppo corta, troppo alta, troppo bassa... Certo che se indovinasse un traversone sarebbe un'altra cosa 5,5
DAWIDOWICZ Granitico in mediana, sul pezzo fino all'ultimo, nessuno riesce a superare Paweł per vie centrali! Sparito il giocatore che ad inizio campionato pagava il fatto di avere la testa altrove, peccato abbia deciso di andrsene... Preziosissimo! E grandiosa la palla che al 90esimo mette sui piedi di LAZOVIĆ ad un passo dalla porta! 6,5
DUDA Meno propositivo che nella partita scorsa ma comunque sempre fondamentale nelle geometrie e nel carattere della squadra. Dai suoi piedi parte il lancio per SARR che grazie all'errore del portiere di casa si trasforma in gol per il VERONA 6 (gli da il cambio LAZOVIĆ all'86°: Darko è nel posto giusto nel momento giusto sul lancio altrettanto giusto di DAWIDOWICZ, peccato davvero che svirgoli la palla della vittoria! Non giudicabile)
BRADARIĆ Certamente meglio di TCHATCHOUA (senza peraltro eccellere particolarmente), mette dentro due bei palloni per SARR al 31° e al 53° 6-
BERNÈDE Buon lancio al 15° per SARR. Tignoso il recupero palla al 17° poi nel passaggio per la ripartenza si fa intercettare. Altra palla rubata dal francese in mediana al 43° poi la perde sul ritorno di GINEITIS. Al 55° fa prendere il cartellino giallo a GINEITIS che gli molla un pestone. Forse prestazione più convincente da quando è a Verona 6,5 (gli da il cambio KASTANOS all'80°: Non giudicabile)
SARR Nel primo tempo punge un paio di volte gli avversari e così anche al 53°. Non riesce a togliere in tempo il braccio al 59°, rischiando di rovinare tutto, poi MONTIPÒ lo aiuta e al 64° la determinazione di Amin viene premiata (con un po' di fortuna, ma sono palle sulle quali bisogna credere) 7 (gli da il cambio AJAYI all'80°: Il ragazzino non ha il tempo di mettersi in mostra ma procura comunque un espulsione al capitano del TORINO Non giudicabile)
MOSQUERA È di gran lunga l'attaccante più pericoloso dei gialloblù nel primo tempo, corre su tutti i palloni e si batte anche se non sempre la tecnica lo aiuta. Non riesce a inquadrare la porta ma esce dopo aver dato tutto soffrendo più di altri il primo caldo stagionale 6 (gli da il cambio LIVRAMENTO al 70°: Il solito Dailon che pecca in convinzione, ingiustamente ammonito al 75° per carica inesistente su MILINKOVIĆ-SAVIĆ è graziato pochi secondi dopo per un fallo che, quello sì, meritava l'ammonizione; fortunatamente Bonacina non peggiora la situazione commettendo comunque due errori 5,5)
ZANETTI Trovata la quadratura difensiva la sua squadra sembra giocare con una sicurezza e una determinazione mai viste sino ad ora: Anche a Torino i suoi reggono alla grande e anche davanti, nonostante le importanti defezioni, a mio avviso oggi si è visto di più; salvezza alla portata dopo tempi davvero difficili: Bravo Paolo! 7
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Mister VANOLI tecnico del TORINO «Abbiamo buttato via i primi 45 minuti, poi però siamo stati bravi a reagire alle difficoltà: non è da tutti pareggiare dopo un rigore sbagliato e un gol regalato. Nel primo tempo eravamo lenti e faticavamo a trovare Ricci, dobbiamo imparare a giocare anche contro le squadre chiuse ed è il prossimo step di crescita: è un’attitudine che dobbiamo allenare anche in settimana. L'errore di Milinkovic-Savic? Gli errori fanno parte del calcio, lui tante altre volte ci ha salvato con le sue parate ma non sono preoccupato né per lui né per Adams che ha sbagliato il rigore: entrambi sapranno riscattarsi subito» TifoGranata.it
Mister ZANETTI «Il Toro veniva da un periodo importante, con entusiasmo e lo stadio pieno. C'erano difficoltà importanti, mentre noi eravamo in emergenza. Ma non si è visto, abbiamo fatto una gara straordinaria nel primo tempo e ottima nel secondo. E' un punto importante e meritato, c'è anche un pizzico di rammarico perché avevamo anche occasioni a campo aperto...C'è la sensazione che si potesse fare qualcosa di più in fase offensiva. Meritavamo la vittoria? Appena abbiamo lasciato qualcosa, abbiamo preso gol. E sul rigore sono contento per Montipò. Gli episodi spostano le partite, abbiamo avuto un atteggiamento umile e coraggioso: abbiamo fatto una partita completa considerando anche il Toro. Tre gare utili di fila? E' corretto sottolinearlo, è sintomo di continuità e maturazione. Lo abbiamo fatto in un momento di difficoltà, non abbiamo il nostro massimo potenziale eppure... Ho sempre puntato sul gruppo, so che in un campionato serve la forza della squadra: siamo cresciuti nelle difficoltà, non è da tutti. Abbiamo passato momenti difficili ma in quei momenti siamo cresciuti e ci siamo compattati. La squadra sta rispondendo al massimo, meritano solo applausi. Cosa manca per arrivare alla salvezza? Qualche punto. Quelli che abbiamo non credo bastino, dobbiamo stare sul pezzo e farne altri il prima possibile. Ci siamo costruiti l'obiettivo di salvarci il prima possibile, senza guardare gli altri. Abbiamo un po' di margine, un ottimo equilibrio difensivo e sarebbe bello aumentare il numero di gol. Nella prima parte invece segnavamo tanto e subivamo troppo, oggi si è un po' ribaltata.» TuttoMercatoWeb.com
Lorenzo MONTIPÒ a DAZN «Oggi abbiamo difeso molto bene e dobbiamo continuare con questa attenzione e con questa voglia di non incassare reti. Peccato per il gran gol di Elmas, però abbiamo meritato il pareggio e forse avremmo anche potuto ottenere qualcosa di più. Nelle ultime partite ci siamo compattati e chi c’è non fa sentire la mancanza degli infortunati. Il gruppo è la nostra forza, tutti sono importanti. Il rigore parato? Dietro c’è sempre un lavoro settimanale con i miei preparatori» CalcioHellas.it
Amin SARR ai microfoni di DAZN «Sono contento perché il mio gol è risultato importante per la squadra, inoltre sono felice perché ho potuto riscattarmi dopo aver causato il rigore per il Torino. Fortunatamente Montipò, che è un super portiere, mi ha salvato… La mia rete? Ho visto che il passaggio per Milinkovic-Savic era un po’ lento, ci ho creduto ed è andata bene» CalcioHellas.it
Antoine BERNÈDE a DAZN «In settimana abbiamo lavorato bene e abbiamo approcciato alla partita seguendo il piano gara. Nel primo tempo siamo più volte andati vicino al gol, peccato non esserci riusciti, però siamo soddisfatti di quanto abbiamo fatto. Credo che alla fine il pareggio sia un risultato giusto. Questo per noi è un punto pesante: vincere sarebbe ovviamente stato meglio, ma l’importante è continuare a portare a casa risultati utili e quindi anche i pareggi vanno bene. L’emergenza? Abbiamo tanti giocatori infortunati, però abbiamo un gruppo di qualità e chi ha giocato non ha fatto rimpiangere gli assenti» CalcioHellas.it
Cristiano BIRAGHI terzino del TORINO «Se c'è rammarico il primo tempo? Non abbiamo avuto l'approccio delle ultime partite, che era sempre stato positivo. Ma non è nemmeno l'approccio, che intendo i primi 10-15 minuti, è stato tutto il primo tempo: non l'abbiamo interpretata come avremmo dovuto, serviva più ritmo. Ci aspettavamo un Verona più aggressivo, l'hanno preparata bene e a noi è mancata velocità del pallone e ritmo. Poi nel secondo tempo abbiamo velocizzato il ritmo e trovato più soluzioni. C'è rammarico perché abbiamo perso 45 minuti. Se siamo decimi c'è qualche lacuna, ma nel ritorno siamo sesti e ci sono stati miglioramenti. Se vogliamo competere, dobbiamo migliorare il palleggio. Volevamo un risultato diverso, ma ragionando a mente lucida abbiamo perso una volta nelle ultime 14 con un errore mio. Altrimenti non perdi nemmeno quella... Ora lo step è che in gare come oggi, per competere per altri livelli, devi vincere. A Firenze si è fatto lo step di vincere le partite che devi vincere. Come mai fatichiamo contro le squadre che si chiudono? Vorrei analizzare questa gara prima di dare una risposta. E' la prima volta che una squadra ci aspetta così tanto: da quando ci sono io, tutte le squadre facevano pressione. Visto dal campo, eravamo lenti ed era più veloce la corsa di un giocatore del Verona rispetto al pallone. E così non trovi spazio. Nella ripresa abbiamo trovato più combinazioni veloci, creando di più. E' stato quello il problema: ritmo non di gamba, ma di gioco. Zanetti prepara bene le gare, sanno ciò che vogliono e hanno fatto risultati nelle ultime gare. Oggi c'è colpa nostra, ma anche meriti loro: non abbiamo giocato 11 contro 0» TuttoMercatoWeb.com
Urbano CAIRO patròn del TORINO Peccato. Sono un po' dispiaciuto perché speravo meglio, soprattutto nel primo tempo. Questa partita era nata per non essere vinta. Primo tempo così così, nel secondo abbiamo sbagliato il rigore, poi abbiamo preso quel gol lì ed è arrivata l'espulsione di Ricci. Il pari di Elmas? È stato rabbioso, Elmas ha fatto un gol bellissimo. Proveremo a riscattarlo. Ancora non ci sono stati contatti, finiamo il campionato e poi vediamo» TuttoMercatoWeb.com
Nell'anticipo di Venerdì il GENOA ha battuto l'UDINESE col gol di ZANOLI.
Ieri il MONZA ha provato a rilanciarsi col gol di MOTA dopo 5 minuti ma il COMO non ha battuto ciglio ribaltando il risultato con IKONÉ, DIAO e VOJVODA.
Al 'Tardini' l'INTER si porta sul 2 a 0 alla fine del primo tempo, poi leva il piede dall'acceleratore (forse pensando all'impegno di Champions League col BAYERN) e il PARMA la impatta con BERNABÉ e ONDREJKA.
A Milano la FIORENTINA si porta sul 2 a 0 in 10 minuti poi il MILAN si sveglia e con un gol per tempo riporta il match in parità.
Nel lunch-match di oggi al 'Via del mare' è il VENEZIA a passare per primo, poi dopo un quarto d'ora, il pari dei padroni di casa che vanno vicinissimi al bis cogliendo un palo ma uscendo alla fine tra i fischi nell'1 a 1 finale.
0 a 0 in Toscana fra EMPOLI e CAGLIARI.
Alle 18.00 ATALANTA-LAZIO e alle 20.45 ROMA-JUVENTUS.
Domani nel posticipo alle 20.45 si sfideranno BOLOGNA e NAPOLI in Emilia.
#PRIMAVERA 1 I gialloblù di SAMMARCObattono anche la FIORENTINA e si arrampicano al sesto posto in classifica! Così il mister 'Stiamo facendo qualcosa di importante, i ragazzi stanno mettendo l'anima in campo' e il difensore NWACHUKWU 'Partita approcciata nel modo giusto, affrontiamo con entusiasmo il finale di stagione'.
Sammarco: "Stiamo facendo qualcosa di importante, i ragazzi stanno mettendo l'anima in campo"
il blog di Francesco Barana SALVEZZA (IMPROVVISAMENTE) QUIETA. E COSÌ NEMMENO CE LA GODIAMO
Senza categoria, 7 Aprile 2025
L’animo è quieto, ed è singolare per chi ha scelto la causa dell’Hellas Verona, abituato com’è all’ansia domenicale, all’incertezza dei giorni, al vivere ai bordi e perennemente sul ciglio del burrone. Eppure, diciamocelo, dopo la vittoria di Udine, l’aria che si respira – fuori da ogni frase dovuta alla prammatica – è quella che la salvezza è roba quasi fatta. L’Empoli – terz’ultima – non vince una partita dai tempi di Sparta e Atene e sette punti di margine a sette partite dalla fine sono rassicuranti. Perlopiù il nostro calendario è abbastanza agevole per quel poco che ancora ci serve. Ma soprattutto il Verona da qualche partita, come già sottolineato, ha trovato la quadra tattica: atteggiamento più solido e attento, meno spericolato e volubile. Non a caso, subendo meno, si è trovata quella continuità di risultati che prima mancava. Nel calcio non si inventa nulla, la palla può essere tonda finché volete, in realtà una logica c’è sempre. E la logica dice che servirebbe un harakiri per ritrovarsi nelle secche. Vi lascio essere scaramantici, ma chi scrive ha un approccio illuminista alla vita e in casi del genere non si scompone più di tanto.
Ecco, è la passione a passare in sordina in casi del genere. Abbiamo vissuto mesi appesi a un filo e in quella condizione di fragilità si trovava un senso. Adesso che ne siamo venuti fuori siamo più contenti e sereni, ovvio, ma ci ritroviamo involontariamente anche meno attaccati alla contingenza. Quasi che aspettassimo il prossimo campionato, la prossima sofferenza, o comunque il prossimo significato
Del resto funziona così: se lottiamo nell’affanno, soffriamo, ma anche ci divertiamo (è una sorta di sindrome di Stoccolma, forse), viviamo con emozione le partite, litighiamo, ci arrabbiamo, discutiamo, malediciamo, ma anche godiamo e gioiamo. È perché c’è un obiettivo nella nostra fatica. Appena quell’obiettivo è praticamente raggiunto (pensiamo anche agli anni di Juric o i primi di Mandorlini in A…), non avendone più altri, lasciamo tutto scorrere con placida e tiepida soddisfazione annacquata di indifferenza.
È la serie A a venti squadre con tre sole retrocessioni che porta a questo: un sistema controverso per le cosiddette piccole, alle quali garantisce la sopravvivenza (quote salvezze bassissime consentono modesti investimenti), ma anche ne paralizza le ambizioni. Siamo condannati al minimo sindacale, alla modesta gioia piccolo-borghese. E per goderla appieno necessitiamo di raggiungerla in extremis, dopo aver visto i fantasmi. Sennò non ci piace del tutto. Sennò non ce la ricordiamo. E subentra subito la voglia di girare pagina.
il blog di Gianluca Vighini LA STORIA DI QUESTO CAMPIONATO
Sport, 6 Aprile 2025
Due anni fa il Verona compiva il miracolo acciuffando all’ultima giornata lo spareggio con lo Spezia a quota 31. Fu merito di un’incredibile rimonta che il Verona fece da gennaio in poi, quando Setti operò la miglior mossa della sua vita richiamando al capezzale della squadra, ultima e con un piede nella fossa (e forse con un possibile fallimento finanziario all’orizzonte…) Sean Sogliano.
Due anni dopo, il Verona di Paolo Zanetti raggiunge quella stessa quota a sette giornate dalla fine. E già questo basterebbe a spiegare la dimensione del campionato attuale. Non capire la proporzione di questa impresa significa non capire nulla di calcio. O essere in malafede. Un vero tifoso gialloblù, oggi deve gioire perché quella che il Verona ha compiuto e sta per compiere è una grande impresa. Considerate le condizioni iniziali, la cessione dei migliori giocatori (ancora una volta), l’arrivo di una Babele infinita di nuovi giocatori (bravi giocatori, sia chiaro, ma che avevano bisogno di lavoro, di conoscenza, semplicemente di capire dove erano capitati, di imparare la lingua, di conoscere i compagni), la vecchia guardia ormai spossata e svuotata di motivazioni, l’ennesimo nuovo allenatore degli ultimi anni e una serie infinita di infortuni che hanno falcidiato la squadra nei suoi uomini chiave o se volete nei suoi giocatori fondamentali e con più qualità, si potrebbe anche iniziare a chiamare le cose come stanno. Questo signore e signori è un capolavoro.
La firma è indubbiamente di Sean Sogliano, lo abbiamo detto fino alla nausea, ma anche questo non va dato per scontato. Quando nel peggiore momento della stagione, Sogliano scelse con coraggio raramente riscontrabile tra i colleghi attualmente presenti nella serie A italiana, di continuare con Zanetti, scrissi che dovevamo fidarci di quella decisione. Perché Sogliano è uomo intelligente e non è un coglione. In quel momento non riteneva Zanetti il responsabile principale, perché conosceva benissimo gli ostacoli che impedivano a Zanetti di poter lavorare bene. Questo non significa che Zanetti allora stesse lavorando bene. Lo stesso tecnico era in crisi personale in quel momento perché non riusciva a trovare il bandolo della matassa, la chiave giusta, la formula tecnico-tattica-morale per dare la svolta. E il motivo era semplice: la squadra non c’era. Non c’era ancora. Questo sapeva Sogliano, su questo lavorava Sean, non sull’esonero del tecnico, opzione facile per liberarsi la coscienza senza prendersi responsabilità.
Ed è stato lì che con pazienza infinita e una resilienza rocciosa Zanetti e Sogliano hanno iniziato a ricostruire la tela. I vecchi del gruppo pian piano si sono riaccesi, i nuovi nel frattempo sono cresciuti, si sono integrati, hanno iniziato delle relazioni, anche personali, prima totalmente assenti. Accesa questa scintilla, l’allenatore ha iniziato a soffiare sulla paglia. Ha costruito un vestito più consono, ha semplificato alcuni concetti, ha lavorato sui particolari. E il Verona si è acceso, come un fuoco, l’autostima fa miracoli.
A Torino questo Verona non ha minimamente risentito di una sequenza di assenze che avrebbero piegato squadre molto più forti. Per dirne una: l’Udinese recriminava sabato per l’assenza di Thauvin, il loro uomo più di classe. L’Hellas ha assorbito le assenze di Serdar, Suslov, Niasse, Tengstedt (senza contare quella di Harroui) senza battere ciglio. Il pareggio va stretto al Verona che avrebbe meritato di vincere. Ma il pareggio va colto e messo in banca perché preziosissimo a questo punto della stagione e proprio per quelle assenze.
Ora segnatevi questo nome: Bernede. A mio avviso è l’ultima grande scoperta di Sogliano, il nuovo Ngonge, il nuovo Noslin, il nuovo Belahyane. Vedo in questo ragazzo delle doti e delle potenzialità incredibili. Lasciamolo crescere, lasciamo che Zanetti ne scolpisca il ruolo e credo che alla fine sarà un’altra goduria. Sperando che stavolta non ce lo prendano dopo sei mesi…
il blog di Giovanni Vitacchio IL PAGELLONE DI TORINO-VERONA
Sport, 6 Aprile 2025
MONTIPO’ 7 Una parata nel primo tempo su Elmas, una nella ripresa. Ed è quella che conta davvero perché è il rigore di Adams, che il portiere gialloblù neutralizza anche facilmente. Il Toro non lo impensierisce, merito anche dell’atteggiamento della squadra che fa di tutto per tenere il pallone lontano dall’area di rigore.
GHILARDI 7 Altra grande partita per il giovane talento gialloblù. Dalle sue parti gironzola Elmas, che è il più pericoloso dei suoi, ma Daniele gli concede esclusivamente qualche tiro da fuori, che non può impensierire Montipò. L’unica volta che l’esterno del Toro cambia zolla di campo e davanti si trova Dawidowicz e non Ghilardi, segna. Vorrà pur dire qualcosa. Sempre attento, pulito nelle giocate, bravo nelle chiusure, con quel pizzico di malizia che non guasta mai.
COPPOLA 7 Adams si è visto solo per il rigore sbagliato. Per il resto, Coppolone lo spazza via dal campo, quasi senza sudare la maglia. Personalità, attenzione e grande autorevolezza nel dirigere tutta la retroguardia. Altro tassello di una stagione da ricordare e dalla quale bisogna ripartire per costruire il Verona del futuro.
VALENTINI 6.5 Lo avevamo già capito, ma Zanetti lo ha confermato in conferenza stampa, questo ragazzo è giusto per il Verona. Grande temperamento, paura mai avuta. Fa subito sentire la sua presenza in campo, soprattutto agli avversari. Chiude sempre bene e anche tatticamente sta diventando un fattore: sono tante infatti le imbeccate per gli attaccanti che partono dal suo sinistro dolce dolce. Uno sforzo per tenerlo, io lo farei.
TCHATCHOUA 5.5 Non ha un compito facile contro il Toro, perché sulla sua fascia di sono Biraghi ed Elmas. E quest’ultimo un paio di volte gli va via troppo facilmente. Ma, nel complesso, tiene, seppur con qualche sbavatura. Come contro il Parma, i problemi arrivano quando attacca ed è veramente un paradosso. Tante possibilità di cross, e altrettanti errori. Sbaglia sempre la misura: una volta troppo lungo, una volta troppo corto, una volta nemmeno arriva in area di rigore. Ha più qualità di così ed è lecito aspettarsi che le faccia vedere.
DAWIDOWICZ 6 Meno appariscente rispetto al Parma, ma non per questo meno utile. Tira su la diga, sulla quale va a schiantarsi sistematicamente il centrocampo granata. Fisico e determinazione, su un campo delicato e contro un linea di metà campo del Toro di grande qualità. Non perfetto sul gol di Elmas, vuoi perché perde un po’ l’equilibrio, vuoi perché va un po’ troppo mollo nel contrasto.
DUDA 6.5 Sembra quasi che sia finalmente riuscito a controllare quell’irruenza che in tante partite gli è costata dei cartellini sanguinosi. Gioca sempre con la stessa tensione, ma ora la fa fruttare diversamente, a tutto vantaggio della squadra. La sua grande qualità sta tutta nel saper dettare il ritmo della partita e far viaggiare il pallone alla velocità che decide lui. Quando poi lo fai di fronte a un centrocampo di grande qualità come quello del Toro sembra tutto ancora più bello.
LAZOVIC 5.5 (dall’87°) Ha sul destro il pallone per l’1-2 del Verona, ma lo cicca clamorosamente. Peccato.
BRADARIC 6 Timidino nel primo tempo, non approfitta dell’ispirazione di Bernede che più una volta cerca la sponda. Cresce nella ripresa e quando trova il varco ci si infila con convinzione, andando fino in fondo. Anche lui conferma, partita dopo partita, di essersi abbondantemente meritato la maglia da titolare.
BERNEDE 7 Parte un po’ imballato, e subito il ricordo va alla partita contro il Parma, a dir poco sottotono. E invece gli basta andare vicino al gol con un bel tiro da fuori che va fuori di un niente per entrare nel match. Prende fiducia, ruba un paio di palloni e rilancia prontamente le azioni del Verona con imbeccate al bacio per gli attaccanti. Quando gira la testa, le gambe vanno che è un piacere. Ed è un piacere vederlo in campo, forse per la prima volta dentro le idee della squadra.
KASTANOS s.v. (dall’80°)
SARR 7 Contro il Parma troppo indolente, contro il Torino grande combattente. E beccatevi pure sta rima. Dentro la partita sin da subito, fisicamente sembra stare molto bene. Come Mosquera, si avventa su ogni pallone possibile, corre come un matto e proprio quella voglia di crederci sempre gli procura un gollonzo tanto brutto quanto importante. Questo deve fare, crederci sempre, perché i risultati poi arrivano.
AJAYI s.v. (dall’80°)
MOSQUERA 6.5 Come contro il Parma parte fortissimo e si procura subito una grandissima occasione: un bel destro piazzato va fuori per una questione di centimetri. La differenza rispetto agli emiliani è che rimane in partita e combatte su ogni pallone. Non sta mai fermo, si sacrifica e cerca sempre di sporcare le traiettorie del Toro. Ha diverse situazione per poter segnare, ma la lucidità lo abbandona nei momenti decisivi. In ogni caso, super dedizione alla causa.
LIVRAMENTO 5.5 (dal 70°) Si prende subito un giallo per un fallo inutile ed evitabile su Milinkovic-Savic. Rischia poi il rosso solo pochi minuti dopo. Nel mezzo sciupa una buona occasione. Non centratissimo.
ALL. ZANETTI 7 In emergenza totale, senza Serdar, Tengstedt, Suslov, Faraoni e Niasse, si va a prendere un punto fondamentale su un campo difficilissimo e contro una squadra in grande fiducia. E se fosse stato un incontro di boxe, il suo Verona avrebbe tranquillamente vinto ai punti. Il traguardo è sempre più vicino e le partite da giocare sempre meno. Non lasciamoci andare a trionfalismi inutili, perché l’Hellas non è salvo. Ma questo deve essere l’inizio di un percorso di consolidamento e quindi iniziamo a guardare cosa fare domani, perché manca poco. Complimenti al mister, che nelle difficoltà ha saputo costruire una squadra che non avevamo visto nella prima metà del campionato. Pensare se avessimo avuto sempre i nostri “fenomeni” in salute.
FONTE: Blog.Telenuovo.it
Torino-Verona 1-1, le pagelle gialloblù di CH
Montipò para il rigore di Adams ed è il migliore in campo. Bene anche la difesa e Sarr
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di Tommaso Badia
6 Aprile 2025 17:30
Il Verona torna dall’Olimpico con un punto che smuove la classifica: in casa del Torino arriva infatti un 1-1 che permette di tenere a distanza la “zona rossa” e di continuare ad avvicinarsi alla quota salvezza.
Bene Montipò, che para un rigore, e tutto il reparto arretrato. Sarr rischia, ma viene graziato e ricambia con la rete del momentaneo vantaggio gialloblù.
Andiamo dunque a dare un’occhiata alle pagelle dell’Hellas.
MONTIPÒ: 8
Quasi mai impegnato per più di un tempo, si fa trovare pronto quando Adams va dal dischetto: l’esecuzione è tutt’altro che perfetta, ma lui para. Sul golasso di Elmas, invece, non c’era molto da fare…
GHILARDI: 6,5
Se il Torino fatica a rendersi pericoloso, il merito è anche suo.
COPPOLA: 6,5
Vale bene o male il discorso fatto per Ghilardi.
VALENTINI: 6,5
Come sopra. Peccato per l’assist di Vlasic, ma lì è il numero 10 a fare una gran giocata…
TCHATCHOUA: 6
Senza infamia e senza lode.
DAWIDOWICZ: 6
Fa filtro a centrocampo e nel finale si inventa anche una gran palla per Lazovic che il serbo non sfrutta. Avrebbe probabilmente potuto fare qualcosa di più in occasione del gol del Torino, però è sfortunato e scivola…
DUDA: 6
Meno appariscente rispetto al solito, ma comunque sufficiente.
BRADARIC: 6
Un paio di spunti interessanti nel primo tempo.
BERNEDE: 6
Nel primo tempo è tra i più attivi del Verona e va anche vicino al gol con un gran tiro a giro. Nella ripresa, però, appare un po’ lento nel seguire Elmas che triangola e va a calciare per l’1-1 finale. Colpe da condividere con lo scivolato Dawidowicz.
SARR: 6,5
Nel primo tempo si rende pericoloso, non sfruttando tuttavia le occasioni avute. Nella ripresa è scoordinato in occasione del rigore procurato, tuttavia Montipò lo “salva”. Lui ricambia con il gol dell’1-1, una rete da cui trasuda una grande voglia di andarsi a prendere punti importanti in ottica salvezza.
MOSQUERA: 6
Tanto bravo a crearsi le occasioni e spesso a fare la cosa più difficile, quanto impreciso e goffo nei momenti “clou”. L’insufficienza sarebbe forse troppo punitiva, ma solo perché il Verona smuove ancora la classifica.
LIVRAMENTO: 6
A momenti replica il gol di Sarr, guadagnandosi invece un’ammonizione per un fallo che non c’è. Poco dopo, su un intervento che avrebbe invece meritato il cartellino giallo, viene graziato da Bonacina (compensazione?). Sufficienza con brivido.
KASTANOS: 6
Come di diceva una volta, “6 d’ufficio”.
AJAYI: 6
Rischia una caviglia, ma fa espellere Ricci.
LAZOVIC: 5,5
Gioca pochissimi minuti, ma quanto basta per cestinare una splendida palla messa in mezzo da Dawidowicz…
ZANETTI: 6,5
Nel primo tempo lascia il possesso al Torino, ma è l’Hellas a creare le occasioni più nitide (di cui un paio clamorose) ed è incredibile che si vada a riposo sullo 0-0. Nella ripresa San Lorenzo da Novara gli fa la grazia parando il rigore di Adams e Sarr trova un gol di grinta e voglia che però non basta a portare a casa i tre punti. Un po’ di rammarico c’è sicuramente, ma il suo Verona ha imparato a pareggiare e, in un momento in cui ciò che conta è solamente continuare a smuovere la classifica, va benissimo così!
FONTE: CalcioHellas.it
Un altro punticino, un altro piccolo ma importante passo verso la salvezza. I gialloblù escono con un prezioso pareggio dall'Olimpico Grande Torino, risultato che consente alla squadra di Zanetti di mantenere il margine di sicurezza di sette lunghezze sull'Empoli, ad oggi il riferimento per il terzultimo posto. La gara contro i granata è stata una delle migliori disputate dai gialloblù per solidità, pericolosità e preparazione. Un Verona attento, corto e pungente in ripartenza, ispirato da un Bernede ieri migliore in campo. Una prestazione molto incoraggiante, al netto delle pesanti assenze, figlia dell'ottimo piano gara orchestrato da Zanetti. Peccato solo per la poca concretezza davanti, dove i due attaccanti hanno spesso peccato di lucidità anche in alcune scelte. Ci sono tutti i presupposti per una salvezza tranquilla, scenario in netta e piacevole contraddizione rispetto alle ultime due annate.
Calendario alla mano, l'obiettivo è adesso pienamente alla portata per l'Hellas: l'Empoli dovrebbe infatti recuperare un ampio distacco affrontando, tra le altre, Napoli e Fiorentina in trasferta, oltre alla Lazio al Castellani, senza dimenticare la semifinale di ritorno col Bologna che, seppur i giochi siano fatti, rappresenta un impegno aggiuntivo che porterà via energie alla compagine di D'Aversa. Tutt'altro che agevole anche il percorso di Lecce e Parma, entrambe in ritardo rispetto ai gialloblù. Il Verona invece ha il destino nelle proprie mani, con il vantaggio non indifferente di avere quattro gare sulla carta abbordabili al Bentegodi. Già un successo settimana prossima contro il Genoa sarebbe una mezza ipoteca, considerando che con questi ritmi anche solo 36-37 punti dovrebbero essere sufficienti per mantenere la categoria.
Finisce con un pareggio per 1-1 il match tra Torino e Verona, nel quale la voglia dei granata di continuare a tenere un ritmo da Europa nel girone di ritorno si è scontrata con il desiderio dei gialloblù di conquistare punti salvezza. Ne è uscito un pareggio che serve a poco alla squadra di Vanoli: apprezzabile la reazione dopo il rigore sbagliato e lo svantaggio ma, come già è avvenuto altre volte in stagione, manca sempre qualcosa per il definitivo salto di qualità. Sul fronte Hellas invece, viste le assenze e il contesto sfavorevole (stadio tutto granata, dove il Toro nel 2025 ha fermato sul pari la Juve e battuto il Milan), il pareggio è da accogliere con positività. Oltretutto, rimane invariato il distacco da Parma, Lecce, Empoli e Venezia con una giornata in meno da disputare.
Vanoli usa bastone e carota
"Non possiamo buttare via 45 minuti: il caldo c'era anche per il Verona, questo è stato un altro step. La Lazio faceva la partita ed era più facile, dobbiamo imparare noi a fare la gara. Siamo stati lenti nel giropalla, a cercare Ricci, ad attaccare la profondità corta. E questo ha dato vantaggio a un Verona organizzato, per loro un punto era oro dopo il pareggio del Lecce". Non risparmia critiche Paolo Vanoli, che però poi sottolinea anche gli aspetti positivi: "Da qui alla fine dobbiamo crescere. Sono severo con i miei ragazzi, ma nel secondo tempo dopo gli episodi del rigore sbagliato e dell'errore di Vanja hanno reagito. Ed è uno step di crescita: siamo in continua costruzione, mettiamo un mattoncino per volta. Domani penseremo già al Como".
Zanetti elogia l'atteggiamento dei suoi
"Il Toro veniva da un periodo importante, con entusiasmo e lo stadio pieno. C'erano difficoltà importante, mentre noi eravamo in emergenza. Ma non si è visto, abbiamo fatto una gara straordinaria nel primo tempo e ottima nel secondo. E' un punto importante e meritato, c'è anche un pizzico di rammarico perché avevamo anche occasioni a campo aperto...". Zanetti accoglie dunque positivamente il pareggio, con però anche un pizzico di rimpianto: "C'è la sensazione che si potesse fare qualcosa di più in fase offensiva. Manteniamo lo stesso vantaggio con una giornata di meno, ora pensiamo al Genoa".
Serie A Prima lo sfottò per la punizione horror, poi la "pace": siparietto social Paleari-Coco
06/04 alle 21:0
di Ivan Cardia
Prima lo sfottò, peraltro diventato virale, poi la pace, sempre sui social. Alberto Paleari e Saul Coco sono due protagonisti di Torino-Hellas Verona, gara giocata oggi nell’ambito della 31^ giornata del campionato di Serie A e terminata sul risultato di 1-1.
Durante la partita, ha infatti colpito molto gli utenti dei social - dopo l’inquadratura di Dazn - il gesto di Paleari. Il portiere granata, in panchina, ha mimato un binocolo dopo una punizione di Coco tirata lontanissimo rispetto alla porta scaligera: un autentico sfottò.
Nel post gara, come era facile immaginare, lo stesso Paleari ha chiarito che si trattava solo di uno scherzo fra compagni di squadra. Con una stories su Instagram, l’estremo difensore ha infatti pubblicato una foto insieme a Coco nello spogliatoio, corredata dalla didascalia: “Non è andata come in allenamento… Ti voglio bene hermano, sempre forza Toro”
Montipò 7: una sola vera parata ma decisiva. Il rigore respinto ad Adams ha tenuto a galla i gialloblù che pochi minuti più tardi hanno sbloccato la gara. Poteva fare ben poco sul diagonale chirurgico di Elmas;
Ghilardi 6,5: Altra prestazione di personalità del difensore gialloblù, sempre attento e aggressivo sui portatori di palla del Torino e mai in affanno nell'arco dei 90 minuti;
Coppola 6,5: Non fa vedere palla a Che Adams e dirige la retroguardia con la solita e consolidata autorevolezza;
Valentini 6: primo tempo di ordinaria amministrazione, si fa apprezzare anche in fase di impostazione con alcuni ottimi palloni in profondità. Forse troppo morbido su Vlasic in occasione del gol del pareggio granata;
Tchatchoua 6: prestazione senza infamia e senza lode. Dopo una prima parte di gara più accorta, prova a spingere di più nella ripresa peccando di precisione al momento del cross;
Dawidowicz 5,5: nel complesso buona la prestazione in un ruolo non suo, concede però troppa libertà a Elmas quando il macedone buca la porta di Montipò;
Duda 6: dirige le operazioni con la solita geometria ed è sempre prezioso anche in interdizione. Esce nel finale per un fastidio da valutare (dall'87' Lazovic s.v. troppo poco tempo per incidere, anche se avrebbe il pallone da tre punti proprio allo scadere);
Bradaric 6: spinta costante sulla sinistra con qualche buono spunto non sfruttato dagli attaccanti;
Bernede 7: il migliore in campo per i gialloblù, nel primo tempo alza il livello tecnico e fa girare la squadra assumendosi responsabilità anche in impostazione. Sfiora il gran gol con un tiro a giro che accarezza il palo, si spegne alla distanza quando si accende la spia della riserva (dal 79' Kastanos s.v. entra nel finale quando i ritmi si sono già abbassati, non ha il tempo per mettersi in mostra);
Sarr 6: si guadagna la sufficienza per aver creduto nell'errore di Milinkovic riscattando in parte una prestazione molto sottotono. Impacciato davanti e poco lucido nelle scelte, causa anche il rigore che fortunatamente viene respinto da Montipò (dal 79' Ajayi 6: anche lui poco giudicabile, subisce però il fallo che porta all'espulsione di Ricci e a un finale più tranquillo per il Verona)
Mosquera 5,5: tanta buona volontà ma anche tanta imprecisione. Ha diversi palloni per far male soprattutto nel primo tempo, tuttavia non c'entra mai lo specchio della porta (dal 70' Livramento 5,5: entrato per sfruttare la profondità, fatica a entrare in partita)
Zanetti 7: partita preparata alla perfezione: squadra corta, solida, e pericolosa in ripartenza. Lascia pallino del gioco al Torino che tuttavia non si rende quasi mai pericoloso, e anzi le occasioni migliori sono proprio dei gialloblù. Aggiunge un altro piccolo tassello fondamentale verso l'obiettivo, con più precisione e cattiveria davanti avrebbe potuto anche tornare a Verona con una vittoria pesantissima.
Serie A Serie A, la classifica aggiornata: l'Empoli resta terzultimo, il Torino aggancia l'Udinese
06/04 alle 17:15
di Giacomo Iacobellis @giaco_iaco
Un punto per tutti: è questo il verdetto delle due gare delle 15 valide per il 31° turno di Serie A. L'Empoli manca dunque l'aggancio in classifica al Lecce, restando terzultimo, mentre il Cagliari resta sulla scia del Verona. Infine, il Torino, che approfitta della sconfitta dell'Udinese di venerdì per raggiungerla in graduatoria.
Serie A, la classifica aggiornata
Inter 68 punti (31 partite giocate)
Napoli 64 (30)
Atalanta 58 (30)
Bologna 56 (30)
Juventus 55 (30)
Roma 52 (30)
Lazio 52 (30)
Fiorentina 52 (31)
Milan 48 (31)
Udinese 40 (31)
Torino 40 (31)
Genoa 38 (31)
Como 33 (31)
Hellas Verona 31 (31)
Cagliari 30 (31)
Parma 27 (31)
Lecce 26 (31)
Empoli 24 (31)
Venezia 21 (31)
Monza 15 (31)
Serie A Le pagelle dell'Hellas - Sarr si riscatta subito, bene Bernede. Mosquera ci prova
06/04 alle 17:12
di Antonino Sergi
Risultato finale: Torino-Hellas 1-1
Montipò 7 - In una partita dove il Torino fatica a calciare in porta, aggiorna la statistica dei rigori parati ferma al 2023. Ipnotizza Adams dal dischetto, calcia male ma il portiere scaligero si fa trovare pronto.
Ghilardi 6,5 - Con il Parma è stato il migliore in campo, resiste anche in una partita ancora più complicata come quella odierna. Mostra i muscoli nei duelli ravvicinati con gli uomini offensivi dei granata.
Coppola 6 - Tenere a bada Ché Adams nella giornata di oggi sembra un gioco da ragazzi, non in grande spolvero l'attaccante del Torino. Nessuna sbavatura per il centrale scaligero.
Valentini 6 - Presta il fianco a Vlasic nell'occasione del gol del Torino ma il dieci dei granata trova un tocco da campione, per il resto serra le fila come del resto tutto il reparto.
Tchatchoua 6 - Accompagna sempre l'azione offensiva dell'Hellas, presenza fissa lungo la corsia di destra. Prova qualche inserimento ma gli spazi in questa gara erano davvero intasati.
Dawidowicz 5,5 - Un primo tempo di ordinaria amministrazione, in difficoltà nella furente risposta del Torino al vantaggio degli scaligeri. Elmas ha un passo diverso nell'occasione del gol.
Duda 6 - Sicuramente più compassato rispetto al solito, ma gioca una partita attenta anche di nervi. Gestisce con intelligenza i palloni in suo possesso, si dedica anche al lavoro sporco. Dal 88' Lazovic sv.
Bradaric 6 - Stesso discorso per Tchatchoua lungo il versante opposto, non manca la corsa lungo la propria corsia mancina. Imbecca Sarr che spreca nel primo tempo.
Bernede 6,5 - Se contro il Parma non aveva brillato, stavolta è uno degli uomini ovunque della squadra di Zanetti. Si abbassa in fase di non possesso, da trequarti invece in fase offensiva. Sfiora il gol a giro con una bella conclusione dal limite. Dal 80' Kastanos sv.
Sarr 6,5 - Fa tutto lui nel giro di pochi minuti, prima procura il rigore poi fallito da Adams e qualche minuto dopo è caparbio nell'indurre all'errore Milinkovic-Savic per il suo primo gol del 2025. Dal 80' Ajayi sv.
Mosquera 6 - Se con il Parma in avvio aveva colpito la traversa, anche a Torino è sua la prima occasione sfiorando il palo. Presenza fissa in area di rigore avversaria, fa valere la sua fisicità. Dal 71' Livramento 5,5 - Prova ed emulare Sarr, ma rischia il doppio giallo.
Paolo Zanetti 6,5 - Sacrificio, attenzione e spirito di squadra. Proprio questo voleva il suo allenatore nonostante le assenze, gli scaligeri sfoderano un'altra prova di sostanza su un campo complicatissimo come quello di Torino. Non si ferma davanti alle difficoltà, anzi reagisce e prova pure il colpaccio. La salvezza così è più vicina.
La 31^ giornata di Serie A propone Torino-Verona, squadre in buona forma e che non riescono a superarsi. Da una parte il desiderio dei granata di proseguire un girone di ritorno fin qui con una media punti da Europa, dall'altra la necessità dei gialloblù di aggiungere ulteriore vantaggio rispetto alla zona retrocessione. Vanoli cambia modulo, optando per il 4-3-2-1. Al posto dell'indisponibile Lazaro in campo Gineitis, in mediana insieme a Ricci e Casadei. 3-4-1-2 invece per Zanetti, che conferma il tandem offensivo visto contro il Parma (composto da Sarr e Mosquera) e piazza tra le linee Bernede.
Nel primo tempo vince la noia
Lo spettacolo fornito dalle due squadre all'Olimpico Grande Torino non è certo entusiasmante, quantomeno per quanto riguarda la prima parte della gara. Ci prova un po' di più il Verona, che sfiora il gol in particolare al 36' quando Bernede in area tenta il destro a giro sfiorando il palo alla sinistra di un impietrito Milinkovic-Savic. La produzione offensiva granata, invece, si traduce in un tiro da fuori di Elmas innocuo per Montipò e in poco altro. 0-0 inevitabile, dunque, all'intervallo.
Risultato deciso in 5 minuti pazzi nella ripresa
La seconda frazione di gioco sembra ricalcare il copione della prima, ma tra il 62' e il 67' accade più di quanto avvenuto nel resto dei 90 minuti. Il match può sbloccarsi con un rigore fischiato a favore del Torino, fischiato per un fallo di mano in area di Sarr. Dal dischetto, però, Adams si fa parare il tiro da Montipò. L'attaccante dell'Hellas ci mette poco a riscattarsi, siglando al 64' lo 0-1 approfittando di un erroraccio di Milinkovic-Savic nella gestione del pallone vicino alla porta. Toro dunque nel baratro? Assolutamente no, perché già al 67' trova il pareggio con Elmas che trafigge Montipò cin un gran sinistro su sponda di Vlasic. Ritmi meno folli nel finale match, con il Toro che resiste nonostante il rosso a Ricci. Termina dunque 1-1: un punto che muove la classifica di entrambe, che però speravano nel risultato pieno.
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
6 aprile 2025 Serie A Enilive 2024/25 | Un Verona solido e propositivo conquista un bel punto a Torino
Torino - Si è conclusa 1-1 Torino-Hellas Verona, 31a giornata di Serie A Enilive 2024/25.
Venendo alla cronaca, la prima occasione per il Verona arriva al 3’ con Mosquera che recupera palla approfittando di un errore difensivo del Torino. Il numero 35 non riesce però a trovare lo specchio della porta: il suo tiro sfiora il palo alla sinistra di Milinkovic Savic.
Al 14’ una nuova disattenzione della difesa granata favorisce il Verona. Sarr, servito da un lancio preciso di Bernede, accelera verso la porta, ma la sua conclusione viene deviata da Maripan e finisce in calcio d’angolo.
Al 19’ ci prova il Torino con il colpo di testa di Adams sul cross dalla sinistra di Elmas: il pallone termina alto sopra la traversa. Un minuto dopo, ancora Elmas tenta la conclusione dalla distanza. Montipò blocca senza problemi.
Al 31’ Bradaric trova in area Sarr e lo serve. L’attaccante gialloblù viene fermato dall’intervento in uscita sul pallone di Milinkovic Savic.
Al 35’ il Verona sviluppa un’ottima azione: Bradaric, sulla fascia, riceve da Mosquera; il numero 12 trova poi Bernede al limite dell’area che si coordina e conclude a giro sul secondo palo. Il suo tiro esce di un soffio.
Dopo un minuto di recupero, il primo tempo si conclude così sullo 0-0.
Nella ripresa, al 60’ l’arbitro assegna un calcio di rigore per il Torino per fallo di mano di Sarr. Adams si presenta sul dischetto, Montipò para il suo tiro poco angolato in tuffo e nega il vantaggio ai granata.
Al 65’ passa in vantaggio il Verona. Sarr va in pressing su Milinkovic Savic e intercetta il rinvio dell’estremo difensore, segnando il gol dello 0-1.
Risponde subito il Torino al 67’. Vlasic, in area, scambia con Elmas che col mancino calcia una conclusione che si stampa prima sul palo e poi termina in rete.
All’89’ Lazovic non riesce a trovare la conclusione su un assist preciso di Dawidowicz. La difesa granata concede il calcio d’angolo.
Dopo cinque minuti di recupero, la partita si conclude sul risultato di 1-1.
Il prossimo impegno del Verona sarà domenica 13 aprile (ore 15) quando i gialloblù affronteranno il Genoa allo stadio ‘Bentegodi’, match valido per la 32a giornata di Serie A Enilive 2024/25.
Verona – Allo stadio ‘Olivieri’ è terminata 1-0 Hellas Verona-Fiorentina, 32a giornata di Primavera 1.
Dopo i primi 25' di gioco, la partita è ancora in una fase di studio per le due squadre, con zero occasioni da entrambe le parti.
Al 30' calcio di punizione dal limite dell'area per la Fiorentina con Rubino che colpisce in pieno la barriera.
Al 34' calcio d'angolo per l'Hellas con Monticelli che prova la sponda sul secondo palo, ma la difesa viola respinge.
Al 42' gol annullato al Verona. Agbonifo mette una bella palla tagliata in area da calcio di punizione, nessuno tocca e il pallone entra in rete, ma l'arbitro annulla per fuorigioco di Nwachukwu che era sulla traiettoria del cross.
Dopo un minuto di recupero, finisce a reti inviolate la prima frazione di gioco.
Nella ripresa ci prova Peci, al 55', a sbloccare il risultato con il destro da fuori area, ma il suo tiro deviato finisce in calcio d'angolo.
Al 57' grande occasione per il Verona con Vermesan servito bene in area di rigore che si presenta a tu per tu con Leonardelli, prova a saltare il portiere, ma si defila troppo e il suo tiro è facile da bloccare per il portiere viola.
Al 72' tiro in porta per la Fiorentina con Rubino dal limite dell'area, blocca senza problemi Magro.
Al 74' passa in vantaggio l’Hellas. Agbonifo scappa via sulla destra, supera l'avversario e mette un pallone perfetto sul secondo palo che Monticelli deve solo spingere in rete di testa.
Poco dopo, al 74', risponde la Fiorentina che arriva pericolosamente nell'area gialloblù, ma Nwanege chiude in qualche modo in calcio d'angolo.
All’85' grande occasione per il raddoppio per il Verona con il colpo di testa di Scharner da calcio d’angolo, pallone fuori di poco.
Dopo cinque minuti di recupero si conclude la partita, con la vittoria dell'Hellas per 1-0.
Il prossimo impegno del Verona sarà quello di lunedì 14 aprile (ore 16), quando i gialloblù saranno ospiti dell’Atalanta, match valido per la 33a giornata del campionato di Primavera 1 2024/25.
LA CRONACA
1' Fischio d'inizio allo stadio 'Olivieri'. Forza gialloblù!
25' Fase ancora di studio per le due squadre, con zero occasioni da entrambe le parti
30' Calcio di punizione dal limite dell'area per la Fiorentina con Rubino che colpisce in pieno la barriera
34' Calcio d'angolo per l'Hellas con Monticelli che prova la sfonda sul secondo palo ma la difesa viola respinge
42' Gol annullato al Verona. Agbonifo mette una bella palla tagliata in area da calcio di punizione, nessuno tocca e il pallone entra in rete ma l'arbitro annulla per fuorigioco di Nwachukwu che era sulla traiettoria del cross
45'+1' Finisce a reti inviolate la prima frazione di gioco
46' Inizia ora il secondo tempo. Forza ragazzi!
55' Ci prova Peci a sbloccare il risultato con il destro da fuori area ma il suo tiro deviato finisce in calcio d'angolo
57' Grande occasione per il Verona con Vermesan servito bene in area di rigore che si presenta a tu per tu con Leonardelli, prova a saltare il portiere ma si defila troppo e il suo tiro è facile da bloccare per il portiere viola
72' Tiro in porta per la Fiorentina con Rubino dal limite dell'area, blocca senza problemi Magro
74' GOOOOOOOOL. VANTAGGIO HELLAS CON MONTICELLI. Agbonifo scappa via sulla destra, supera l'avversario e mette un pallone perfetto sul secondo palo che Monticelli deve solo spingere in rete di testa
76' Risponde la Fiorentina che arriva pericolosamente nell'area gialloblù, ma Nwanege chiude in qualche modo in calcio d'angolo
85' Grande occasione per l'Hellas con il colpo di testa di Scharner da calcio d'angolo, pallone fuori di un soffio
90'+5' Finisce qui la partita, il Verona vince per 1-0 contro la Fiorentina
HELLAS VERONA-FIORENTINA 1-0
Reti: 74' Monticelli
HELLAS VERONA (3-5-2): Magro; Nwanege, Kurti, Nwachukwu; Agbonifo (dall'81 Philippe), Szimionas, Peci (dall'81' Dalla Riva), Mogentale (dal 64' Scharner), De Battisti (dall'81' Barry); Monticelli (dal 90'+4' De Rossi), Vermesan
A disposizione: Castagnini, Popovic, Garofalo, Vapore, Stella, Albertini
Allenatore: Paolo Sammarco