RECAP & IMPRESSIONI
Il VERONA non ha un approccio corretto alla partita, imposta troppo basso con BELAHYANE che, per giunta, gioca corto e orIZZOntale rendendo troppo prevedibile la manovra gialloblù; scarsa l'aggressione sui portatori di palla avversari soprattutto sul lato destro dove TCHATCHOUA appare in eterno ritardo su KYRIAKOPOULOS e su CAPRARI che si sovrappone non marcato da SUSLOV o LAZOVIĆ (a seconda).
Quasi naturale arriva così, proprio dalla catena mancina dei brianzoli, il vantaggio per la squadra di NESTA: MAGNANI copre in ritardo su CAPRARI la macata uscita di TCHATCHOUA, cross all'altezza del angolo destro dell'area scaligera dove MOTA CARVALHO scarica una volée bella quanto fortunosa che passa tra le gambe di BRADARIĆ e termina nell'angolino a destra di MONTIPÒ vanamente proteso in tuffo!
Il gol ha scuote il VERONA più del dovuto e i gialloblù appaiono quasi in balia degli avversari dal 9° a metà del primo tempo, poi qualcosa finalmente scatta nelle gambe e nella testa dell'HELLAS che chiude il MONZA in difesa ma l'unica occasione che riesce a creare è col colpo di testa di GHILARDI al 23° e il tiro da posizione impossibile di TENGSTEDT al 43°.
Chi si aspetta un HELLAS col sangue agli occhi nella ripresa rimane deluso, il match s'incattivisce anche a causa di un Dionisi non sempre inappuntabile nelle decisioni e nemmeno il triplo cambio di ZANEETI che butta in mischia SERDAR, KASTANOS e SARR da la scossa ai gialloblù e alla deriva del match.
Così al 74° la prima spizzata di ĐURIĆ sul rinvio di TURATI manda in porta (più o meno indisturbato) MOTA per la personale doppietta e, a risultato ormai ampiamente deciso, la seconda azione in fotocopia premia BIANCO dopo l'intervento scomposto di FARAONI e l'indecisione di MONTIPÒ che, nel dubbio, rimane sempre incollato sulla linea di porta.
Un tiro in porta per parte nel primo tempo, la differenza è che quello del MONZA entra, quello del VERONA purtroppo no, per il resto sono i gialloblù ad avere i numeri migliori per quanto riguarda tiri totali, possesso palla e passaggi, alla fine i tiri in porta saranno pari ma ovviamente la maggiore concretezza ospite, unita alla maggiore qualità generale e ai consueti errori difensivi dei gialloblù, fanno pendere nettamente l'ago della bilancia del match dalla parte dei brianzoli.
Tre passi indietro per l'HELLAS che parte male e finisce peggio, punizione certamente eccessiva ma tutto sommato meglio tre punti (in gran parte fortunosi) col VENEZIA che un paio di pareggi con gli arancioneroverdi e il MONZA che rimane imbattuto in Serie A al 'Bentegodi' e che non vinceva da 16 partite (9 nella scorsa stagione e in queste prime 7 partite).
Prima vittoria da allenatore in Serie A per mister NESTA, complimenti a lui ma l'HELLAS prende ancora 3 pappine rivedibili di cui due su lancio lungo del portiere per la torre ĐURIĆ: Non uno schema irresistibile e anzi primo tipo di azione da cui guardarsi quando si affronta una squadra come quella BIANCOrossa e un centravanti di sfondamento come il centravanti bosniaco che dovremmo ormai conoscere... Tutto troppo facile per gli ospiti e inevitabile delusione stasera.
IL GIORNO DOPO, A MENTE FREDDA...
Qualche considerazione sulla brutta sconfitta di ieri:
Prima di tutto se BRADARIĆ e FARAONI son questi e OKOU ancora quello che abbiamo visto, molto meglio tornare e tre dietro con due esterni a difendere il giusto ai lati! Davanti alla porta (forse) saremmo più solidi e sulle esterne magari più spensierati perché quel TCHATCHOUA imbarazzante all'inizio e preoccupato per il resto della partita... Anche no! Si decida come impiegarlo al meglio mettendogli al fianco qualcuno con cui si trova meglio (la sintonia con MAGNANI ha lasciato spesso a desiderare) e chi lo debba coprire (BELAHYANE?) quando e se decide di sgasare sulla destra
Mi preoccupa non poco che nel dopopartita mister ZANETTI, dopo un veloce mea culpa, si concentri sulla bravura del portiere avversario e affermi che il VERONA non ha mancato nell'atteggiamento: Si riveda la partita e guardi se per almeno i primi 20 minuti i gialloblù non siano stati timidi e rinunciatari e se anche dopo sia arrivata appieno la voglia (che non dovrebbe mai mancare) di 'mangiare' gli avversari per arrivare almeno al pari. La fase difensiva è stata davvero inguardabile con le due 'ciliegine' finali regalate da ĐURIĆ ma anche il resto non è stato esaltante con poche occasioni nitide create dall'HELLAS
In metà delle partite sin qui disputate il VERONA ha beccato tre pere e con 15 gol subiti in totale parte mediamente con un handicap di quasi due gol subiti a partita (una quota che farebbe paura come pegno anche ad attacchi decisamente più forti di quello scaligero); che sia ora di fare qualcosa? Capisco (e apprezzo) che il gioco di ZANETTI non si basi sulla passività e il contropiede opportunista ma forse, concentrandosi sulla fase offensiva da tenere dignitosamente in Seire A, stiamo dimenticando che una squadra con gli obiettivi di quella gialloblù deve in primis badare al sodo, a soffocare in marcatura qualunque soggetto si muova nei pressi della nostra area, ad essere sempre sul pezzo e aggressivi soprattutto fra le mura amiche
Che la fortunosa vittoria col VENEZIA abbia illuso qualcuno? Se così fosse ricordo (un'altra volta) che al 'Bentegodi' non siamo stati superiori all'ultima in classifica e che senza la papera di JORONEN il VERONA mai avrebbe portato a casa la vittoria: Il sacro suolo deve certamente dare forza e vigore alla causa scaligera ma la squadra non deve mai dimenticare che per essere competitiva in questa Serie A deve dare sempre il 110% (non come ieri per capirci)
Come da previsioni mister ZANETTI ripropone il 4-4-1-1 vincente contro il VENEZIA con un SUSLOV (tornato dalla squalifica) in più e un LIVRAMENTO in meno per il resto sono confermati TCHATCHOUA e BRADARIĆ sulle esterne di difesa e la coppia MAGNANI-GHILARDI al centro, BELAHYANE al fianco di DUDA, SUSLOV e LAZOVIĆ a connettere dai lati difesa e attacco e poi TENGSTEDT a cercare di approfittare degli spazi aperti dallo 'schiacciasassi' MOSQUERA.
Poche le variazioni sul tema anche da parte di mister NESTA che dal canto suo conferma il consueto 3-4-2-1 che rivede TURATI fra i pali, Pablo MARÍ in mezzo a IZZO e CARBONI dietro, PESSINA e BONDO nel mezzo della mediana a quattro chiusa ai lati da PEREIRA e KYRIAKOPOULOS, l'ex CAPRARI e Dani MOTA a dare fantasia dietro al 'pennellone' ĐURIĆ che ben conosciamo da queste parti.
Circa 24mila le presenze al 'Binti', 357 i tifosi ospiti, dirige il signor Federico Dionisi della sezione AIA di L'Aquila.
PRIMO TEMPO 9° Destro al volo all'angolino da una certa distanza sul tra versone di CAPRARI e il MONZA è in vantaggio: Il VERONA si conferma la squadra che prende più gol nel primo tempo...
15° Corner da destra per il colpo di testa alto di GHILARDI.
22° La conclusione di LAZOVIĆ da sinistra colpisce in pieno IZZO.
23° Altro corner da destra battuto da DUDA: MOSQUERA e GHILARDI saltano insieme in fila tipo le ballerine del Bol'šoj ma è Daniele a colpire e ad impegnare a terra TURATI palla respinta dall'altra parte e terzo corner in pochi secondi per l'HELLAS.
32° Bella incursione di TCHATCHOUA che poi s'accentra e la mette poco fuori area per DUDA che sbilanciato all'indietro spedisce in Curva Sud.
35° Il fallo di ĐURIĆ che sgomita DUDA da dietro non è rilevato dal signor Dionisi ma il pestone di TCHATCHOUA su Milan sì e merita pure l'amonizione secondo il direttore di gara che negli utlimi minuti sembra non controllare appieno il match.
41° CARBONI in ritardissimo sulla caviglia sinistra di SUSLOV! Prende l'ammonizione e si lamenta pure...
43° TENGSTEDT con un mezzo miracolo supera PESSINA e PEREIRA sulla linea di fondo poi cerca il bersaglio grosso da posizione impossibile e la palla finissce sul lato opposto!
44° GHILARDI stende netto MOTA che era in netto anticipo: Altro giallo estratto da Dionisi.
45°+1 Il signor Dionisi termina il primo tempo visto che l'HELLAS cincischia e arrivato sulla trequarti con BRADARIĆ torna indietro; così non va! Serve una scossa.
SECONDO TEMPO
46° MOSQUERA prende palla e scambia corto con TENGSTEDT che dopo qualche passo imbuca per LAZOVIĆ il cui tiro sottomisura è murato da TURATI!
47° Fallo su BRADARIĆ sulla trequarti mancina, palla a MAGNANI sul secondo palo: Giangiacomo impatta e schiaccia bene la palla a terra che però rimbalza sopra la traversa.
52° CAPRARI dal corner destro per ĐURIĆ che fa volare a terra MAGNANI e con un'incornata violenta impegna severamente MONTIPÒ.
53° Fallo da dietro di DUDA su PESSINA, Ondrej era diffidato e salterà la prossima trasferta a Bergamo.
55° ZANETTI (e il popolo gialloblù) protesta vibratamente sull'evidente fallo di BONDO ai danni di TENGSTEDT e viene ammonito.
66° Bordata clamorosa di KYRIAKOPOULOS che, forse deviata, scheggia la traversa!
62° Triplo cambio HELLAS: DUDA per SERDAR, SUSLOV per KASTANOS e SARR per MOSQUERA.
69° LAZOVIĆ fa spazio a LIVRAMENTO nelle fila gialloblù.
70° Occasione SERDAR dopo la respinta della difesa BIANCOrossa: Il tiro a colpo sicuro di Suat è respinto dal muro avversario!
71° KASTANOS col mancino dalla distanza: TURATI in qualche modo respinge! CAPRARI con un calcione su GHILARDI: Dionisi ammonisce.
72° Doppio cambio MONZA: BIANCO e D'AMBROSIO sostituiscono CAPRARI e PEREIRA.
73° Calcio d'angolo da sinistra per l'incornata di GHILARDI che purtroppo è bloccata ancora una volta da TURATI che non si fa sorprendere. 74° Il MONZA raddoppia: Palla lunga di TURATI su ĐURIĆ che spizza per MOTA lasciato libero da BRADARIĆ che vanamente lo insegue, il fantasista avversario arriva quasi in porta col pallone prima di battere MONTIPÒ!
77° Ultimo cambio HELLAS: BRADARIĆ fa spazio a capitan FARAONI. 79° La frittata è completa con la palla lunga su ĐURIĆ che ancora spizza in profondità, FARAONI si fa scavalcare dalla palla ed è spinto da dietro di quel tanto che basta a prendere il tempo a Davide e con un tocco sporco ad infilare MONTIPÒ come al solito ben rintanato fra i pali.
85° Fuori PESSINA e ĐURIĆ dentro MARIĆ e GAGLIARDINI per il MONZA.
88° BELAHYANE prova la cocnlusione angolata dalla distanza: Tiro debole che finisce sul fondo dalla parte opposta.
90° Spazio a VIGNATO nelle fila monzesi, gli da il cambio MOTA.
90°+3 Dionisi fischi tre volte: MONZA batte VERONA 3 a 0!
VOTI
MONTIPÒ Incolpevole sul primo gol è pronto al 52° nel deviare il colpo di testa di ĐURIĆ. Piantato sulla linea di porta sia nel primo che, soprattutto nel secondo gol anche se la responsabilità ricade maggiormente su BRADARIĆ e FARAONI 5,5
TCHATCHOUA Qualche problema di troppo in uscita su KYRIAKOPOULOS stasera ed è evidente che in occasione del primo vantaggio Jackson si perde. Primo affondo interessante solo al 32° e tre minuti più tardi, con un pestone su ĐURIĆ, guadagna il cartellino giallo. Pessimo il tentativo di traversone al 60° palla direttamente sopra la traversa difesa da TURATI ma in generale risulta non pervenuto nel secondo tempo 5
MAGNANI Un pizzico in ritardo sul cross di CAPRARI per il vantaggio di MOTA e quell'errore lo allarma oltremisura per il resto di una partita che gioca costantemnte preoccupato. Buono il colpo di testa in apertura di ripresa. Al 52° avrebbe il fisico per resistere meglio sullo sfondamento di ĐURIĆ. Gigioneggia troppo prima di liberarsi della palla al 67° poi spara su su un gialloblù e il MONZA riparte. Anche oggi sottotono 5+
GHILARDI Bell'anticipo in mediana al 3° e rilancio dell'azione. Gran ripartenza al 6° ma il cross per LAZOVIĆ sul lato opposto viene intercettato e respinto. Al 15° prende le misure alla porta avversaria e 8 minuti dopo impegna TURATI a terra co un'incornata che meritava sorte migliore. Speso bene il cartellino che prende al 44° ma al 71° il fallo che subisce da CAPRARI è altrettanto da ammonizione. Altro bel colpo di testa al 73° e altra gran risposta del portiere avversario e questo fa di Daniele non solo il miglior difensore di oggi ma anche il miglior attaccante (o perlomeno quello che crea maggior pericolo alla porta del MONZA) 6+
BRADARIĆ Incerto al 4° nel controllare una palla alta, fortuna che SUSLOV ripiega e in qualche modo risolve. In leggero ritardo nell'opporsi alla volée di MOTA che porta gli ospiti in vantaggio (ma anche sfortunato perché il pallone gli passa proprio fra le gambe). Buona la galoppata che in apertura di ripresa fa guadagnare ai gialloblù un calcio di punizione interessante. Al 74° MOTA gli sfugge con troppa facilità per il 2 a 0 che mette in ghiaccio la partita per gli avversari 5 (gli da il cambio FARAONI al 77°: Decisiva la decisione di lasciar rimbalzare la palla per poi cercare l'anticipo impossibile sull'avversario che pressa da dietro: Bruttissimo errore da parte di un giocatore che non vedevo l'ora di rivedere in campo dall'inizio ed oggi mi ha stupito in negativo. Lodevole su quella palla di BELAHYANE all'85° ma è complicata e infatti finisce sul fondo 4,5)
LAZOVIĆ Parte a destra poi cambia fascia con SUSLOV e al 22° la sua conclusione è murata purtroppo da IZZO. In apertura di ripresa avrebbe una grande occasione ma probabilmente non è abbastanza freddo per battere TURATI ad un paio di passi dalla riga di porta. Esce anzitempo quando ormai inizia ad avere il fiato corto 6- (gli da il cambio LIVRAMENTO al 69°: Non riesce a trovare il suo spazio in questa partita nella quale anche la grinta sembra gli difetti rispetto al solito... 5,5)
BELAHYANE Seconda palla persa e poi subito recuperata con cattiveria da Reda. Gran palla dal limite per FARAONI all'85 e tre minuti più tardi prova a mettersi in proprio ma ne esce una conclusione debole che esce sul palo lontano. Tocca 1000 palloni cercando di costruire qualcosa ma in generale è troppo basso, gioca orizzontale e condiziona in negativo sia il ritmo che l'aggresività dei gialloblù soprattutto nel primo tempo 6-
DUDA Troppo timido in fase di impostazione nella prima metà del primo tempo. Pessima la conclusione al 32°. Al 53° la consueta ammonizione (la quinta in sei partite) che lo escluderà dalla trasferta a Bergamo. Brutta palla corta al 58° su BELAHYANE che non se l'aspettava e il MONZA riparte pericolosamente andando al tiro. 5,5 (gli da il cambio SERDAR al 62°: Torna dopo lungo tempo a calcare il sacro suolo del 'Binti' e questa è già di per sé una buona notizia, impossibile al momento chiedergli di più di qualche tignosa difesa di palla ma Sabato sarà già imprescindibile nella sostituzione di DUDA... Suat fa presto perché questo HELLAS che difetta di personalità ha più che mai bisogno di te! 6)
SUSLOV Bravo in fase difensiva su MOTA al 4° dopo l'errore di BRADARIĆ ma si vede poco nel resto del match anche perché probabilmente non si sa gestire al meglio da esterno; mai influente oggi 5 (gli da il cambio KASTANOS al 62°: Entra con la voglia di spaccar tutto e teoricamente avrebbe tempo e modo per raddrizzare la gara, buono intercetto palla in mediana che fa ripartire il VERONA al 66° e anche la conclusione col mancino dalla distanza che al 71° impegna TURATI 6)
TENGSTEDT Trova pochissimo spazio nel primo tempo ma al 43° riesce a creare dal nulla un'occasionissima tanto insperata quanto purtroppo difficile. Geniale l'imbucata per LAZOVIĆ in apertura di ripresa. PESSINA perde palla in uscita ma Casper aspetta troppo al 64° per darla a SARR e gliela da pure troppo lunga sprecando tutto! 5,5
MOSQUERA Anche lui nel primo tempo si vede poco, promette meglio in apertura di ripresa quando conquista palla sulla trequarti e la da a TENGSTEDT per l'azione più promettente del VERONA oggi ma è un fuoco di paglia che si spegne prestissimo 5+ (gli da il cambio SARR al 62° e due minuti dopo invoca palla da TENGSTEDT che invece di dargliela perde tempo prezioso e poi gliela mette troppo lunga! Lui c'è il danese un po' meno... 6)
ZANETTI Anche oggi, checché ne abbia detto MAGNANI nel dopopartita, la sua squadra si sveglia dopo metà tempo: Perché? Per quale motivo poi il VERONA è quasi timido e non è subito aggressivo al 'Bentegodi' al cospetto di tifosi meravigliosi? Aldilà del primo gol subito, i cui meriti, sono da ascrivere alla gran volée di MOTA, la difesa ha molto di cui rendere conto sul secondo e terzo gol (in fotocopia peraltro) frutto di due spizzate di un giocatore (ĐURIĆ) che fino a non molto tempo fa giocava con noi: Com'è stata preparata la partita su questo giocatore? Troppe domande che corrispondono ad altrettante ingenuità imperdonabili in Serie A, ingenuità alle quali è il mister a dover trovare rimedio facendo in modo che il VERONA scenda sempre in campo, se non proprio con la bava alla bocca, almeno concentrato su ciò che deve fare senza concedere tempo agli avversari... 5
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Mister ZANETTI «Normale che quando si perde 3-0 in casa bisogna innanzitutto prendersi le responsabilità. Sicuramente abbiamo sbagliato, inutile andare ad accampare scuse. E' un risultato figlio di nostri errori, il primo goal è stato un gran goal, da lì in poi ho visto una squadra che ha provato a far di tutto per sfondare il muro avversario. Poi ci si è allungati, il loro portiere è stato il migliore in campo, due salvataggi sulla linea, la squadra ci ha provato, con il Venezia siamo riusciti a rimetterla in piedi, oggi non ci siamo riusciti ma situazioni come il secondo o il terzo goal fanno arrabbiare. Sono stati due goal da un rinvio del portiere con Djuric che ci ha fatto male dopo che fino a quel momento eravamo anche riusciti ad arginarlo. Normale che un 3-0 ci faccia vedere tutto negativo ma non è tutto negativo, serve analizzare con lucidità la gara. Ad oggi la squadra prende troppi goal ma il nostro atteggiamento ci ha portato fino a qui ad una buona situazione di classifica. Non serve adesso sputare solo mer*a sulla squadra, da parte mia, e continuare il percorso che abbiamo iniziato, proseguendo con la buona fase offensiva e migliorando una fase difensiva che ora è carente. Quanto ha pesato l'aspetto mentale? Volevamo questo risultato, probabilmente questa cosa ci ha giocato contro, per tirare fuori un risultato serve sempre essere al limite. Dobbiamo fare questo passaggio, dobbiamo crescere, siamo una squadra giovane che deve superare degli ostacoli insieme. Anche oggi abbiamo preso troppe ripartenze non allargando il gioco, avremmo dovuto creare molto di più. Oggi un reparto offensivo che ha funzionato meno bene delle ultime uscite? Oggi ha funzionato meno dal punto di vista della concretezza e della brillantezza nell'ultimo passaggio. Mosquera ha ciccato un pallone davanti alla porta, Tengstedt poteva fare un gran goal. Le occasioni sono arrivate ma non siamo riusciti a capitalizzare ma per larghi tratti di partita abbiamo avuto una buona pressione, poi è chiaro che quando si perde bisogna sempre prendersi le responsabilità, però per gran parte della gara non parlerei di atteggiamento sbagliato della squadra, abbiamo pagato caro delle situazioni difensive specifiche anche perchè di parate di Montipò non me ne ricordo. Nei primi dieci minuti siamo entrati male poi siamo cresciuti costruendo diverse occasioni anche perchè penso che se l'avessimo pareggiata saremmo qui a dire che siamo incazzati perchè avremmo meritato di più» TuttoMercatoWeb.com
Mister NESTA tecnico del MONZA «Tridente molto offensivo che ha aggredito gli avversari? A volte abbiamo messo i tre attaccanti, a volte abbiamo giocato con il centrocampo a tre ma a fare la differenza è stato l'atteggiamento, poi quando sblocchi subito la partita e si mette bene ci devi credere. Sono contento per la squadra e per i giocatori che hanno sofferto e ci tengono. Il Monza non vinceva da marzo, speriamo questa vittoria serva da slancio. Retto bene l'urto del Verona? Si siamo stati bravi a contenerli, hanno battuto molti piazzati, adesso la vittoria deve servire da svolta perchè quando si perde vuol dire che si è sbagliato. Bianco? Contento per lui, me lo porto dietro dall'anno scorso, è un ragazzo molto sveglio che si merita questa gioia. Djuric? E' un fattore per noi che va sfruttato, l'importante è riuscire a creare situazioni da goal. Pessina e Bondo? Hanno lavorato bene sia in fase di interdizione sia in fase di costruzione, sono due giocatori diversi che si completano, Bondo ti viene ad aggredire, Pessina è più tecnico ma il Monza in generale è una buona squadra. Zanetti aveva detto che il Monza non può giocare per la salvezza con la rosa che ha? Io non l'avrei detto ma parlo personalmente, me lo sarei tenuto per me, forse voleva mettere pressione come a volte prova a fare Conte» TuttoMercatoWeb.com
Giangiacomo MAGNANI «Nel calcio quando prendi tanti gol è riduttivo incolpare la difesa, anche se oggi abbiamo sbagliato noi. Sicuramente c’è qualcosa che non funziona. Stasera per esempio abbiamo preso due gol su due situazioni identiche in cui è stato decisivo Djuric, un giocatore che conosciamo bene. Possiamo solo lavorare per crescere e migliorare. Approccio sbagliato? L’unica partita in cui non siamo riusciti a entrare bene in campo è stato a Como. Contro il Venezia abbiamo preso gol contro due minuti, ma non abbiamo sbagliato l’approccio, mentre stasera siamo partiti bene e abbiamo schiacciato il Monza, prendendo gol nell’unica occasione creata nel primo tempo. Nel nostro momento migliore, poi, abbiamo incassato la seconda rete… Il Monza ci ha messo in difficoltà con Djuric e con gli esterni d’attacco, difendendosi poi basso e ripartendo velocemente. Sicuramente abbiamo sbagliato tanto anche noi, soprattutto andando a incartarci in mezzo dove loro facevano densità invece di giocare più sugli esterni. Troppi cambi nel modo di giocare in difesa? Negli ultimi anni in difesa abbiamo giocato indifferentemente a tre o a quattro, a volte con successo e altre senza. Quando si cambia vuol dire che ci sono dei problemi, ed evidentemente al momento non abbiamo ancora trovato la ricetta giusta» CalcioHellas.it
Dany MOTA CARVALHO a DAZN «Non sapevo si trattasse della prima doppietta in serie A, non ci avevo nemmeno pensato. Quel che conta è aver conquistato la prima vittoria stagionale dopo tante gare in cui ci siamo espressi bene senza portare a casa il risultato pieno. Nesta? Non ci ha detto niente di diverso rispetto al passato, è un allenatore che vuole arrivare al successo attraverso il gioco e gli atteggiamenti. Oggi il Monza è stato molto compatto e ha mostrato equilibrio, sfruttando le occasioni» TuttoMercatoWeb.com
Alessandro BIANCO autore del tris e del primo gol in Serie A parla ai microfoni di 'Sky Sport' «Dedico il gol in primis alla mia famiglia, agli amici e alla fidanzata, il primo devo dedicarlo a tutti. Ci ho creduto, sapevo che Djuric le prende tutte e forse abbiamo trovato un nuovo schema. Lancio lungo e la spizzata schema preferito di Berlusconi? Aveva ragione. Quanto è stato importante Nesta in questo periodo difficile? Conosco bene il mister e se sono qua devo ringraziarlo. Noi abbiamo sofferto, lui ancora di più. Abbiamo però continuato a lavorare sulle nostre idee, abbiamo giocato con tante big e abbiamo comunque fatto punto con Inter, Roma e Fiorentina. Oggi siamo stati ripagati di tutti gli sforzi. In che ruolo mi sento meglio? La duttilità è il mio punto di forza, non mi reputo un playmaker da solo, vado in difficoltà, ma mi adatto e faccio quello che mi chiede il mister. Devo continuare così perché voglio essere utile ad aiutare la squadra» TuttoMercatoWeb.com
Stefano TURATI, portiere del Monza, è intervenuto ai microfoni di 'Sky Sport' «Il mister come tutti noi dà l'anima per cercare di vincere più partite possibile e raggiungere il nostro obiettivo, la salvezza. Oggi è stata una grande dimostrazione da parte di tutti, mancava da tanto, speriamo che sia un punto di partenza» TuttoMercatoWeb.com
Le voci del post partita: Paolo Zanetti e Giangiacomo Magnani
Sabato il BOLOGNA s'era portato sul 2 a 0 a Genova grazie a ORSOLINI e al danese ODGAARD poi al 73esimo l'errore di CASALE ha aperto alla rimonta genoana con la doppietta di PINAMONTI; pari e patta anche al 'Giuseppe Sinigaglia' dove il PARMA era passato dopo 20 minuti col solito BONNY prima di essere raggiunto alla fine del primo tempo dal talentuoso argentino PAZ: COMO 1-1 PARMA.
Vittoria di misura a San Siro per il MILAN, in inferiorità numerica dal 29esimo, grazie a CHUKWUEZE; stesso risultato anche allo Stadium dove però la JUVENTUS ha avuto ragione della LAZIO solo all'85esimo grazie all'autogol di GILA ma i capitolini di BARONI, nonostante l'espulsione di ROMAGNOLI al 24esimo, avevano reistito a lungo ai bianconeri non certo irresistibili.
Ieri il NAPOLI ha faticato più del previsto nel lunch-match contro l'EMPOLI al 'Carlo Castellani' ma alla fine l'ha decisa KVARATSKHELIA dagli 11 metri.
Poi è toccato all'ATALANTA battere il VENEZIA a domicilio grazie alle marcature di PAŠALIĆ e RETEGUI mentre il LECCE crolla al 'Via del Mare' contro una FIORNETINA senza pietà che, già sul 2 a 0 al 43esimo quando GALLO dei giallorossi è stato espulso, ne ha fatti altri quattro ai malcapitati pugliesi: 6 a 0 per la Viola con le doppiette di CATALDI e COLPANI e i gol di BELTRÁN e PARISI.
Partita avvincente a Cagliari dove il TORINO, sotto di uno a causa di una decisione invertita del direttore di gara e del gran destro di VIOLA su calcio di punizione, era riuscito a ribaltarla con SANABRIA e LINETTY prima di subire la controrimonta sarda di PALOMINO e dallo sfortunato autogol di COCO.
Infine nel big match della serata all'Olimpico tra ROMA e INTER i giallorossi del traballante JURIĆ hanno subito una sconfitta di misura inflitta dal gol di Lautaro MARTÍNEZ
il blog di Francesco Barana MANCA (ANCORA) L’EQUILIBRIO, TOCCA A ZANETTI TROVARLO
Senza categoria, 22 Ottobre 2024
Siamo Dr Jekyll e Mr Hide. Dopo otto partite il Verona non ha ancora un suo equilibrio. Zanetti deve incidere di più. La classifica, discreta, è più figlia degli assoli dei talenti (che dalla cintola in su non mancano), assecondati certamente dalla predisposizione all’attacco, più che alla difesa, del tecnico. La squadra però è disarticolata nelle due fasi, pressa “alto” e sa offendere, ma si scopre dietro. Risultato? Vittorie altisonanti e rumorosi tonfi, mai un pareggio. Non sarà un caso. E 15 gol presi sono tanti, troppi, 12 solo nelle ultime cinque partite. Houston abbiamo un problema! E non si possono mettere in croce i singoli difensori, sarebbe riduttivo, anche perché i nostri, presi uno a uno, sono comunque di categoria.
Piuttosto c’è una tema tattico da affrontare: con una squadra che ha qualità offensiva e giocate individuali, e quindi il gol prima o poi lo trova (solo con Juve e Monza non siamo andati a referto), non varrebbe forse la pena giocare un po’ più coperti, meno “alti”, un po’ sornioni, pensando innanzitutto a non subire, in attesa degli eventi? Forse così perdi in trame di gioco, ok, la coperta potrebbe essere corta, ma è compito dell’allenatore trovare il giusto compromesso.
Tradotto: perché non giocare con i tre a centrocampo – Serdar, Belahyane, Duda – in modo da proteggere maggiormente la difesa? A maggior ragione con un terzino offensivo come Bradaric. Perché Suslov deve essere confinato sulla linea laterale, all’ala, quando è una mezza punta naturale? Prima di “punirlo” con la panchina, come sento dire da qualche tifoso, non sarebbe il caso di valorizzarlo? Zanetti, anche sabato scorso in conferenza stampa, ha sottolineato che lui punta a mettere i migliori nei ruoli più adatti: non è sempre stato così.
Il Verona ha potenziale, che per ora è rimasto lì, un po’ strozzato, a metà del guado. Zanetti ha competenze e conoscenze, ma commette un errore di fondo che è tipico degli allenatori emergenti: spingere molto sulla didattica, gli schemi e il proprio “credo”, trascurando però la visione d’insieme e un po’ di sana praticità. Occorre badare più al sodo, disegnare un assetto che sappia nascondere i difetti congeniti (hai difensori lenti? Crea filtro per evitare loro gli uno contro uno a campo aperto) ed esaltare i pregi (il rombo in mezzo al campo è l’ideale per una squadra ricca di mezz’ali e trequartisti). Missione pragmatismo.
il blog di Gianluca Vighini UN PECCATO DI PRESUNZIONE DA EVITARE DA QUI ALLA FINE
Sport, 22 Ottobre 2024
È successo ancora. Ogni volta che il Verona tenta un piccolo salto di qualità, fa un passo indietro, scende sulla terra, ci ricorda e si ricorda di quanto la salvezza sia dura, difficile, tutt’altro che scontata. Banalizzare a ordinaria amministrazione gli ultimi campionati e le ultime salvezze, pensare che siano dovute solo perché “siamo il Verona” è un argomento che appartiene agli stolti. Quelle miracolose salvezze, quelle straordinarie imprese ci danno invece il vantaggio di sapere esattamente cosa si prova, che nulla è finito fino all’ultimo secondo e quanto la sofferenza sia il necessario viatico verso la felicità ovvero un altro anno di serie A. Questa la premessa. Necessaria per capire la sconfitta (pesante, oltre misura) contro il Monza. L’impressione è che si sia stato un piccolo e inconsapevole peccato di presunzione. A fin di bene, sia chiaro. Con l’intenzione di divertire, divertirsi e fare magari anche punti per sognare un pochetto. Perdendo un po’ di vista quella sana ruvidezza di talune partite in cui il gioco e l’estetica devono lasciare il posto alla concretezza e alla sporcizia. Il Monza, ultimo e un po’ alla disperazione ci ha messo nel sacco proprio con le nostre armi. Palla lunga per la spizzata di Djuric, un banalissimo artificio che conosciamo perfettamente e che la dabbenaggine di una difesa imbarazzante ha trasformato in una portentosa goleada. Abbiamo un evidente problema difensivo, un problema legato ai singoli, certamente, ma anche a letture imperfette, a sbavature assurde, ad un lavoro, mi si permetta una piccola critica a Paolo Zanetti, che non riesce ancora ad andare in profondità. Il mister credo sia il primo ad essere angustiato per questo problema che sta rovinando le partite e le prestazioni. Non l’aiuta certamente una rosa che avrà bisogno di ritocchi pesanti a gennaio, almeno nella retroguardia e non solo per dare qualità al reparto ma anche per dotare la squadra di giocatori con caratteristiche diverse rispetto a quelle degli attuali. Manca un vero regista difensivo, manca un terzino sinistro, manca un giocatore veloce che sappia recuperare in rapidità quando ci si sbilancia in avanti. Ma poiché fino a gennaio la situazione non potrà cambiare, Zanetti deve fare di tutto per trovare soluzioni adeguate.
Lascio per ultimo l’argomento Montipó. Se da una parte il portiere ha meritato qualche critica nelle prime gare, trovo vergognosi i fischi che gli sono piovuti addosso dopo il Monza. Fischi che non appartengono alla cultura sportiva della tifoseria dell’Hellas che si è sempre elevata rispetto ad altre proprio per lo straordinario supporto che ha sempre dato anche nei momenti più duri e difficili alla squadra e ai suoi giocatori. Montipó è il primo a sapere che il suo campionato non è all’altezza delle sue doti e del suo passato ma credo sia proprio questo il momento di stargli vicino. Per riconoscenza, per stima e perché criticarlo, creargli pressione, mettergli insicurezza è fare come quel tale che se lo taglió per fare dispetto alla moglie…
il blog di Giovanni Vitacchio IL PAGELLONE DI VERONA-MONZA
Sport, 21 Ottobre 2024
MONTIPO’ 5.5 Benché sui gol non abbia responsabilità, e mi fanno ridere quelli che lo insultano soprattutto per il primo segnato da Mota, non mi pare sicuro nelle piccole giocate. Il dialogo coi compagni di reparto è in stile “Non guardarmi, non ti sento”, e gli amanti del cinema capiranno.
TCHATCHOUA 5 Partenza sonnecchiante, con poca voglia di spingere, ma anche poca lucidità nel difendere. I brianzoli dalla sua parte entrano facile facile, senza grandi problemi. Prova ad aggiustare il tiro ma sembra sempre in affanno. Anche in avanti ci impiega un po’ ad accendersi. Lo fa una volta sì e altre cinque no. Insomma, se la squadra pare confusa lui non fa niente per distinguersi.
MAGNANI 5.5 Non so, non riesce a trovare continuità di prestazioni. Ma pare un po’ sbadato, pur non commettendo errori clamorosi. Di sicuro non aiuta Bradaric in occasione del secondo gol. C’è Ghilardi che gli copre le spalle e la cosa fa sorridere pensando che sia solo un ragazzino alla seconda da titolare in serie A.
GHILARDI 6 Perde un contrasto di testa con Djuric, ma è fatale per il raddoppio del Verona. Ma il duello non lo perde affatto, anzi, è il migliore della difesa gialloblù. E non si limita a difendere. Va infatti vicino alla rete con due bei colpi di testa da calcio d’angolo, ma Turati, in entrambe le occasioni, para in tuffo. Salva anche un gol praticamente fatto su Pablo Marì. Buona anche la seconda, seppur con tante cose ancora da imparare, com’è giusto che sia.
BRADARIC 4 Forte della buona prestazione contro il Venezia, si riprende la maglia da titolare, anche perché, comunque, con Frese fuori, le alternative scarseggiano. Vive una serata da incubo, a cominciare dalla marcatura soporifera su Mota che segna il gol del vantaggio e poi quello del raddoppio, col difensore del Verona che si fa fregare ancora una volta. Anche quando c’è da attaccare le idee sono parecchio confuse.
FARAONI 4 (dal 32° s.t.) In tempo per regalare il gol dello 0-3. Bianco ringrazia.
LAZOVIC 5 Il capitano parte sulla destra, suo ruolo storico. Eppure non trova mai le distanze giuste, non è mai in grado di creare la giocata in grado di svegliare la squadra da un torpore inspiegabile. Visti i risultati impietosi a destra, anche lui viene dirottato sulla fascia opposta, ma rimane tutto come prima, non all’altezza di una serata importante come questa.
LIVRAMENTO 5 (dal 24° s.t.) Passa inosservato.
DUDA 5 Andamento lento, che più lento non si può. Non ha il passo, le gambe sono pesanti e anche la testa non gira come dovrebbe. Tiene sempre troppo il pallone tra i piedi, rallentando sistematicamente l’azione del Verona. Probabilmente affaticato dall’impegno con la nazionale, non entra mai in partita. Si fa notare per l’ennesimo cartellino giallo che gli farà saltare la trasferta contro l’Atalanta.
SERDAR 6 (dal 16° s.t.) Ha un bella occasione per riaprire la partita, con un bel tiro da fuori, ma la fortuna non lo assiste. Meglio di Duda, di sicuro. E’ già una buona notizia riaverlo in campo, quindi la sufficienza la giustifico così.
BELAHYANE 5.5 Primo tempo di grande sofferenza ed è inevitabile che per un giovane di poca esperienza come lui l’impegno con la nazionale abbia pesato. Mettici anche che più passano le partite e più gli avversari gli prendono le misure. Nella ripresa un po’ meglio, sembra più determinato e ritrova la voglia di metterci sempre la gamba. Si prende comunque la responsabilità di far partire sempre l’azione da dietro.
SUSLOV 5 Come Duda, anche lui particolarmente non in giornata, stanco e nervoso. Vero che lui fa della tensione emotiva uno dei suoi punti di forza, ma questa volta la cosa è controproducente. Non trova mai lo spunto, non salta l’uomo, non accende la luce in questa serata buia. Zanetti prova a cambiargli fascia, ma i risultati restano gli stessi.
KASTANOS 6 (dal 16° s.t.) Entra in campo e scalda subito le mani a Turati con un bel sinistro da fuori. E’ bello dinamico e va a cercarsi il pallone ben al di là della propria zona di competenza. Non so se in questo momento si possa prescindere da uno come lui.
TENGSTEDT 5 C’è attesa per l’attaccante danese, ma le aspettative rimangono deluse. A parte una grande azione con tunnel su Pereira, botta a giro, e Turati che manda in angolo (ma l’arbitro non vede) si vede poco. Prova come sempre a venire a prendersi il pallone fuori dall’area, ma ne becca pochi. Sciupa poi un’occasione clamorosa, sbagliando il passaggio a Sarr, solo davanti a Turati. Sarebbe stato il momento giusto per rimettere le cose al loro posto.
MOSQUERA 5 Questa volta il tandem con Tengstedt fa cilecca. Prova a fare qualche sponda, tenta di dialogare con l’attaccante danese, ma il più delle volte sbaglia cose semplici. Gioca tanto spalle alla porta e di conseguenza non riesce mai a rendersi pericoloso. La sosta non gli ha fatto granché bene.
SARR 5 (dal 16°s.t.) Entra con la partita ancora in bilico, ma di lì a poco le cose precipitano e non riesce a dare una mano per riemergere da questo risultato pesantissimo.
ALL. ZANETTI 5.5 L’approccio alla partita è sbagliato, troppo compassato e il Verona non può permettersi di concedere da un punto di vista emotivo. Per carità, ancora una volta si perde per tre errori individuali. E però lui deve lavorare ancora più duro su una fase difensiva che si sta rivelando molto, ma molto complicata. In otto partite quindici gol presi sono decisamente troppi. La colpa non ricada solo sulla difesa, per carità, ma bisogna alzare la qualità. Era una grande occasione per prendere ancora un po’ di ossigeno, sprecata malamente. Serve a tornare coi piedi per terra, quindi.
FONTE: Blog.Telenuovo.it
La moviola del CdS: “Dionisi non sufficiente, la spinta su Faraoni…”
Nella spinta su Faraoni la mano era in pieno volto, male la gestione dei cartellini
di Giovanni Vit
22 Ottobre 2024 09:22
Anche i colleghi del Corriere dello Sport reputano insufficiente la prova di Dionisi ieri al Bentegodi durante Verona-Monza.
Oltre ad una discutibile gestione dei cartellini, preoccupa la mancanza di rispetto soprattutto dei giocatori brianzoli. Emblematico l’episodio nel quale il direttore si avvicina a Izzo per rimetterlo in gioco e il difensore glielo allontana con un calcio quando stava per prenderlo…
Meritava più attenzione la spinta su Faraoni da parte di Bianco in occasione del 3-0, la mano era sul volto e nonostante le proteste non è stata presa in considerazione. Il var non poteva intervenire?
È una disfatta quella di ieri per l'Hellas Verona, che ha perso 3-0 in casa contro il Monza. Inevitabilmente uno dei principali responsabili è Paolo Zanetti, che non ha saputo contrastare le mosse di Nesta. Per La Gazzetta dello Sport è da 5,5: "L'ambizione tattica non fa rima con ordine, attacca con tanti e crea pure, ma dietro la fragilità è davvero eccessiva". Al tecnico viene invece assegnato un 5 dal Corriere dello Sport, il Corriere della Sera e Tuttosport: "Corregge subito l'equivoco Lazovic-Suslov, ma la formula con il doppio centravanti piatto funziona solo in parte e mai in combinazione. Da rivedere le preventive". Stesso voto pure per TMW: "Il timore è che, come sempre, le sue squadre partano forte per poi calare alla distanza. Sembrano lontani anni luce i tempi del 3-0 sul Napoli. Prova davvero incolore".
I voti
TMW: 5
La Gazzetta dello Sport: 5,5
Corriere dello Sport: 5
Corriere della Sera: 5
Tuttosport: 5
Finalmente è arrivata la prima vittoria per il Monza di Alessandro Nesta in questa Serie A. Il 3-0 contro l'Hellas Verona al Bentegodi è una rivincita dopo le critiche e le difficoltà delle prime giornate. La Gazzetta dello Sport lo ha voluto premiare con un 7: "Il primo successo conquistato in A è frutto di attenzione difensiva - chi meglio di lui? - e mosse preparate per far male". Stesso voto per il Corriere della Sera e Tuttosport: "Alla prima vera occasione alla portata, imbastisce un fortino con mura altissime e frecce ben scoccate, sfruttando a pieno le caratteristiche della rosa a disposizione per la prima vittoria in carriera da allenatore in A". Il voto più basso è il 6,5 del Corriere dello Sport, mentre per TMW è ancora da 7: "La prima vittoria in serie A non si dimentica mai, ripaga al meglio la fiducia di Galliani schierando una squadra cinica e compatta. Che sia l'inizio di un nuovo corso?".
I voti
TMW: 7
La Gazzetta dello Sport: 7
Corriere dello Sport: 6,5
Corriere della Sera: 7
Tuttosport: 7
Rassegna stampa Verona sconfitto al Bentegodi, L'Arena apre: "Hellas ko col Monza, serata nera"
22/10 alle 07:43
di Stefano Bertocchi
Brutto e pesante ko interno per l'Hellas Verona, che cade al Bentegodi sotto i colpi del Monza nel Monday Night dell'ottava giornata di Serie A. I gialloblu, ko con un secco 3-0 firmato dalla doppietta di Mota e dal sigillo di Bianco, restano fermi a 9 punti in classifica e si fanno agganciare da Como, Cagliari e Bologna.
"Hellas ko col Monza, serata nera", si legge nel titolo proposto oggi da L'Arena nel fondo della prima pagina.
Serie A Hellas Verona-Monza 0-3, le pagelle: super Dany Mota. Disastro gialloblù
22/10 alle 06:42
di Lorenzo Di Benedetto @Lore_Dibe88
Risultato finale: Verona-Monza 0-2
VERONA (a cura di Luca Esposito)
Montipò 5,5 - Difficile attribuirgli responsabilità sulle tre reti del Monza, forse sul gol di Bianco esce in ritardo inducendo Faraoni all'errore.
Tchatchoua 5 - Serata molto negativa per il difensore gialloblu, in difficoltà contro Caprari e spesso impreciso al momento del cross.
Ghilardi 5,5 - Partita ampiamente sufficiente fino alla rete dello 0-2, anche lui si fa trovare fuori posizione e Dani Mota ne approfitta per chiudere il discorso. In precedenza un salvataggio super e due occasioni per segnare il gol del pareggio.
Magnani 5 - Avrebbe la stazza fisica per tenere botta a un calciatore di livello come Djuric, invece alla lunga perde tutti i duelli aerei e soffre come raramente si era visto in quest'avvio di stagione.
Bradaric 4,5 - Pronti, via e lascia troppo spazio a Dani Mota consentendogli di prendere la mira e di piazzarla all'angolino. Il pallone, tra l'altro, gli passa sotto le gambe. Ed è in ritardo anche su Djuric in occasione dell'azione del raddoppio. Serataccia. Dal 75' Faraoni 5 - Errore decisivo sulla terza rete.
Duda 5 - Nesta gli piazza Pessina a uomo e non la vede quasi mai. Un fallo di frustrazione gli costa giallo e squalifica in vista della prossima gara con l'Atalanta. Giusto il cambio. Dal 60' Serdar 5 - Sbaglia tanto anche lui.
Belahyane 5 - Inizia con il solito pressing a tutto campo, ma è fuoco di paglia perché si spegne abbastanza rapidamente e scompare dalla scena soffrendo il palleggio biancorosso.
Suslov 5 - Quando ci sono pochi spazi a disposizione ci vorrebbe la giocata del talento, invece è giornataccia anche per lui e non riesce mai a trovare l'intuizione giusta per spaccare la difesa ospite. Dal 60' Kastanos 5,5 - Una squadra che fatica a costruire occasioni può rinunciare a uno dei calciatori più tecnici? Parte subito bene, con Turati che gli dice di no. Predica nel deserto, senza dubbio il subentrante che ha fatto meglio.
Tengstedt 5 - Resta incomprensibilmente in campo fino alla fine pur essendo palesemente in difficoltà. Sullo 0-1, con Serdar libero, sbaglia un passaggio facile e fa arrabbiare il Bentegodi. Mezzo voto in più per aver sfiorato il pari a fine primo tempo dopo una bella giocata personale. L'unica della sua gara.
Lazovic 5 - Stesso discorso fatto per Suslov, si fa notare solo per un tiro a inizio ripresa ben parato da Turati. Dal 70' Livramento 5 - Fumoso.
Mosquera 4,5 - La difesa del Monza lo annulla completamente e non gli fa toccare palla, la sensazione è che le squadre avversarie lo abbiano studiato. Dal 60' Sarr 5 - Non ha inciso.
Paolo Zanetti 5 - Il timore è che, come sempre, le sue squadre partano forte per poi calare alla distanza. Sembrano lontani anni luce i tempi del 3-0 sul Napoli. Prova davvero incolore.
MONZA (a cura di Luca Esposito)
Turati 7 - Il Bentegodi lo fischia per qualche perdita di tempo di troppo, ma non può che ammirare la sua prestazione autorevole. Non deve compiere parate decisive, ma in tante occasioni è impeccabile e si fa trovare pronto. Portiere completo che non sta facendo rimpiangere Di Gregorio.
Izzo 6,5 - Un grande salvataggio in rovesciata per inaugurare una partita quasi perfetta e senza sbavature. Personalità e carattere in uno stadio ostico per tutti.
Marì 7 - Una sicurezza, si conferma uno dei difensori più sottovalutati della categoria. Salva un gol quasi fatto sul risultato di 0-1 immolandosi su Serdar. Nel finale determinante di testa in piena area piccola, quando anticipa Sarr con perfetta scelta di tempo. Gigantesco.
Carboni 6 - Il meno brillante del terzetto difensivo, forse condizionato dal cartellino giallo che prende nel primo tempo. Ordinaria amministrazione.
Pereira 5,5 - Non cattura l'occhio soprattutto quando è chiamato ad impostare, da un suo errore nasce un'azione potenzialmente molto pericolosa per il Verona. Meglio in interdizione, si sacrifica a protezione della retroguardia. Dal 65' D'Ambrosio 6 - Tutta la sua esperienza per gestire una fase delicata del match.
Pessina 6,5 - Meno appariscente del solito, Nesta gli chiede di giocare a uomo su Duda e rispetta perfettamente le consegne senza sbagliare un solo intervento. Quando il Verona concede spazio si fa vedere anche in avanti e non spreca un solo pallone. Dall'80' Gagliardini sv.
Bondo 6,5 - Non è al top della forma e deve gestirsi, lo fa con grande intelligenza ingranando la quinta dopo una partenza in sordina. Nel secondo tempo si fa apprezzare per alcuni recuperi preziosi, con annesse serpentine coraggiose e di qualità tra tre avversari.
Kyriakopoulos 7 - Grande partita da parte dell'esterno biancorosso, insuperabile nell'uno contro uno e generosissimo quando era necessario sovrapporsi per partecipare all'azione corale. Solo la traversa gli nega la gioia del gol.
Caprari 6 - Prima mezz'ora di grande spessore, è suo l'assist per la rete del vantaggio. Alla lunga perde brillantezza, il calo fisico è evidente e gli costa giallo e sostituzione. Ingenerosi i fischi di uno stadio che ha deliziato in passato a suon di gol. Dal 65' Bianco 6,5 - Ottimo impatto, beffa Faraoni e Montipò e segna il primo gol in serie A.
Mota 7,5 - Grandissima partita per un giocatore di talento che, da anni, fa la differenza con la maglia biancorossa. Imprendibile. Prima doppietta in serie A per un calciatore imprescindibile in chiave salvezza. Dal 90' Vignato sv.
Djuric 6,5 - Ha, di testa, la chance per segnare lo 0-2 ma grazia Montipò. Non è da lui. Si riscatta subito con due assist di testa e con un lavoro incredibile a tutto campo. Spirito di sacrificio e ruolo determinante anche sulle palle inattive a sfavore.
Alessandro Nesta 7 - La prima vittoria in serie A non si dimentica mai, ripaga al meglio la fiducia di Galliani schierando una squadra cinica e compatta. Che sia l'inizio di un nuovo corso?
Serie A Hellas Verona, con il Monza un passo indietro in vista del doppio impegno
22/10 alle 06:30
di Francesco Galvagni @galvavr
Almeno uno se non due i passi indietro compiuti dall'Hellas Verona di Paolo Zanetti nel monday-night dell'ottava giornata di andata del campionato di Serie A. Da quella che potrebbe essere stata una prova di maturità importante la serata del "Bentegodi" si è tramutata in una debacle che ha a suo modo dell'incredibile per quello che è stato l'andamento di un match che ha visto i padroni di casa chiudere gli ospiti nella propria metà campo per larghi tratti della contesa. .
Problemi difensivi cronici
È un Hellas con lacune difensive sempre più evidenti che dovranno essere rapidamente colmate quello visto in campo ieri sera, una squadra in grado di schiacciare per lunghi tratti il Monza sul piano del possesso palla per poi però sciogliersi su due rapide ripartenze in sequenza nella ripresa, oltre all'handicap, così come avvenuto con il Venezia, di dover giocare in salita fin dalle prime battute. Ci sarà da resettare velocemente tutto e ripartire per Zanetti atteso ora da due trasferte in rapida sequenza.
Ora Atalanta poi Lecce
Sarà un Verona chiamato prima alla proibitiva sfida in casa dell'Atalanta per poi spostarsi a Lecce nell'infrasettimanale in un nuovo scontro diretto per la salvezza che metterà in palio punti che varranno doppio. La priorità a Castelnuovo, serve però ribadirlo, sarà quella di perfezionare i movimenti di una linea difensiva che ad oggi non è in grado di fornire garanzie di solidità per quella che sarà una corsa salvezza in cui la compattezza di squadra potrebbe risultare elemento imprescindibile per il raggiungimento dell'obiettivo.
Le Pagelle Verona-Monza 0-3, le pagelle dei gialloblù: Bradaric serata no, Duda senza idee, Suslov fumoso
22/10 alle 00:30
di Enrico Brigi
per Tuttohellasverona.it
Montipò 5 pur non avendo particolari responsabilità sulle tre reti, dà l'impressione di non trasmettere la necessaria sicurezza all'intero reparto difensivo che si conferma ancora perforabile con troppa facilità;
Tchatchoua 5 prova a spingere ma non trova mai un varco nel quale infilarsi. Fase difensiva svolta in maniera piuttosto approssimativa;
Magnani 5 sarebbe l'unico in grado di arginare Djuric ma i risultati sono deludenti. La direzione della retroguardia presenta ampie sbavature;
Ghilardi 6 Fa quel che può con Djuric, riuscendo qualche volta a spuntarla, tranne che sul secondo gol quando la "spizzata" dell'ariete brianzolo risulta fatale. Per ben due volte va vicino al gol di testa ma trova a sbarrargli la strada un ottimo Turati;
Bradaric 4,5 nella doppietta di Dany Mota c'è, purtroppo, il suo zampino. Sul primo gol la marcatura è troppo superficiale - anche se l'attaccante brianzolo è comunque bravo e fortunato a indovinare l'angolo - mentre sul secondo è fatalmente distratto quando lo stesso attaccante, abile a sfruttare la sponda del solito Djuric, gli ruba il tempo lasciandolo sui blocchi. Forse, con la spia della riserva accesa da un po', andava tolto prima (dal 32' s.t. Faraoni 5 entra e con un errato retropassaggio apparecchia involontariamente per Bianco che firma la terza rete brianzola);
Duda 5 Prova a dettare i tempi ma questa sera le idee scarseggiano. Il quinto cartellino giallo della stagione, era diffidato, lo costringerà a saltare la trasferta con l'Atalanta di sabato prossimo (dal 18' s.t Serdar 6 non si vedeva dalla prima giornata. Grande volontà, approccio importante. Ha sui piedi la palla del possibile pari ma il suo destro, destinato probabilmente nel sacco, è murato con un pizzico di fortuna da Pablo Mari);
Belahyane 5,5 questa volta fatica a trovare gli spazi nei quali verticalizzare. Ha comunque il merito di non smarrire verve e determinazione;
Suslov 5 Indemoniato, volonteroso ma improduttivo 5 (dal 18' s.t. Kastanos 5,5 unico squillo un sinistro da fuori area che impegna in tuffo il rientrante Turati);
Lazovic 5,5 Inizialmente schierato a destra, torna poi sulla corsia di sinistra a lui tanto cara. A inizio ripresa tenta la conclusione, respinta dall'estremo brianzolo. Prova un paio di incursioni ma stasera non è serata di grazia nemmeno per lui (dal 24' s.t. Livramento 5 ingresso quasi impercettibile);
Tengstedt 5 Quaranta minuti di anonimato prima di sfiorare l'eurogol dopo un dribbling da circo sulla linea di fondo campo. Nella ripresa l'errore di appoggio sullo smarcato Sarr pronto a colpire, grida ancora vendetta;
Mosquera 5 Si consuma in un dispendioso lavoro di sponda che porta decisamente pochi frutti (dal 18' s.t. Sarr 5,5 potrebbe diventare l'uomo del pari ma l'appoggio di Tengstedt è da dimenticare. Tanta buona volontà che da sola non basta);
Zanetti 5 Subito il gol a freddo la squadra si ricompone, riprende in mano le redini dell’incontro e nella ripresa, grazie anche ad alcuni cambi, va vicina al meritato pari. Il micidiale uno-due firmato da Dany Mota e Bianco affossa però ogni residua speranza di rimonta. Urge trovare una medicina per una fase difensiva che mostra crepe sempre più preoccupanti.
Erano 24.854 gli spettatori presenti questa sera sugli spalti del 'Bentegodi' per la sfida con il Monza, terminata con la vittoria per 3-0 della formazione di Alessandro Nesta. Poco più di 350 i tifosi brianzoli, presenti nel settore a loro risevato.
Serie A Dany Mota trascina il Monza a Verona: 0-3 all'Hellas e primo successo in campionato
21/10 alle 22:37
di Lorenzo Di Benedetto @Lore_Dibe88
Risultato senza appello nel monday night dell'ottava giornata di Serie A con il Monza che ha battuto l'Hellas Verona al Bentegodi per 0-3 grazie alla doppietta di Dany Mota Carvalho e alla rete di Alessandro Bianco. Prima vittoria in campionato per la squadra di Alessandro Nesta che ha condotto la partita dall'inizio alla fine resistendo a inizio secondo tempo quando gli scaligeri hanno provato ad alzare il ritmo.
Subito Dany Mota.
La prima rete è arrivata dopo neanche 9 minuti, con una grandissima giocata di Dany Mota. Cross di Caprari dalla trequarti e destro al volo a incrociare del portoghese che ha battuto Montipò sul secondo palo, portando in vantaggio i suoi che nel resto del primo tempo hanno mantenuto alto il baricentro non accontentandosi della rete dello 0-1, mentre l'Hellas ha provato a incidere, senza però impensierire particolarmente Turati.
Pressing Hellas e Monza cinico.
Nella ripresa i padroni di casa hanno provato a spingere sull'acceleratore cercando la rete del pareggio ma nel momento di massimo sforzo è arrivata la rete del raddoppio, ancora di Dany Mota, abile a sfruttare una spizzata di Djuric su rinvio lungo di Turati e a battere ancora Montipò con l'esterno destro. Poco grave indecisione di Faraoni che nel tentativo di passare indietro il pallone al suo portiere ha invece servito Bianco che ha realizzato lo 0-3. Partita a quel punto chiusa, con i brianzoli che possono festeggiare il primo successo in questo campionato.
Serie A Il Monza lascia l'ultimo posto, Hellas ancora a 9. La classifica aggiornata della Serie A
21/10 alle 22:45
di Lorenzo Di Benedetto @Lore_Dibe88
Prima vittoria in campionato per il Monza che ha battuto l'Hellas Verona in trasferta con un netto 0-3. Partita solida per la squadra di Alessandro Nesta, che ha centrato il suo primo successo da allenatore in Serie A, con Dany Mota Carvalho grande protagonista della sfida. Doppietta per il portoghese, con un gol per tempo, mentre la rete della sicurezza è stata realizzata da Bianco, per un'altra prima volta. Grazie a questi tre punti i brianzoli hanno lasciato l'ultimo posto in classifica, occupato dal Venezia, e sono saliti a quota 7. Resta a 9 invece l'Hellas di Paolo Zanetti che non ha dato continuità alla vittoria contro i lagunari prima della sosta.
Questa la classifica aggiornata di Serie A dopo le prime otto giornate.
Napoli 19
Inter 17
Juventus 16
Milan 14
Fiorentina 13
Atalanta 13
Lazio 13
Udinese 13
Torino 11
Roma 10
Empoli 10
Verona 9
Bologna 9
Como 9
Cagliari 9
Monza 7
Parma 7
Genoa 6
Lecce 5
Venezia 4
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
MONZA SHOW A VERONA: 3-0 E PRIMA VITTORIA
21-10-2024
Con la doppietta di Dany Mota e il gol di Bianco, il Monza espugna 3-0 Verona e centra la prima vittoria in campionato, abbandonando la zona retrocessione.
I biancorossi non si fanno intimorire dal clima caldissimo del Bentegodi e al 5’ spaventano l’Hellas col tiro di Pedro Pereira, deviato in corner. Sono le prove generali del vantaggio brianzolo che arriva al 9’. E’ un gol spettacolare quello di Dany Mota, che sul cross pennellato di Caprari si coordina alla perfezione col destro al volo e trova l’angolino. Seconda rete consecutiva, terza in campionato per l’attaccante portoghese, che manda in delirio i tifosi arrivati da Monza. L’Hellas sembra accusare il colpo e fatica a costruire una reazione concreta. Fino al 23’, quando il colpo di testa di Ghilardi impegna Turati, che devia in corner. I padroni di casa provano ad aumentare la pressione offensiva sul finire del primo tempo. Al 43’ guizzo sulla sinistra di Tengstedt, che rientra e calcia col destro mancando il secondo palo.
L’Hellas parte forte a inizio ripresa con Lazovic che sfreccia a sinistra al 46’, ma trova sulla sua strada il solito Turati a dirgli di no. Il Monza non sta a guardare e al 52’ va vicinissimo al raddoppio. Sul colpo di testa dell’ex Djuric è Montipò a salvare i suoi. I brianzoli ci credono e insistono, colpendo una traversa clamorosa col gran sinistro di Kyriakopoulos al 61’. Tra i nuovi entrati nell’Hellas invece c’è Serdar, che al 70’ prova un gran sinistro su cui si immola Pablo Marí nella respinta in corner. E quando è Kastanos a centrare la porta con una conclusione violenta, ci pensa ancora un super Turati. Mister Nesta si gioca un doppio cambio al 72’, inserendo Bianco e D’Ambrosio. L’Hellas ha un’altra occasione con il colpo di testa di Ghilardi, ma Turati è insuperabile.
E Il portierone biancorosso diventa protagonista anche del 2-0 biancorosso che arriva poco dopo. Su rinvio del numero 30, Djuric spizza per Dany Mota che è freddo davanti a Montipò, infilandolo per la seconda volta. Prima doppietta in Serie A per il numero 47, che sale a quota 34 gol col Monza. Non è finita qui perché al 79’ arriva anche il terzo gol, firmato da Bianco. Lo schema è sempre lo stesso: rinvio di Turati, sponda di Djuric e complice l’errore di Faraoni, Bianco si fa trovare pronto per la prima rete in Serie A e in maglia biancorossa. Al 85’ si rivede dopo l’infortunio Gagliardini, che entra insieme a Maric per il finale di una serata bellissima.
Trionfa 3-0 il Monza che bissa il successo di un anno fa al Bentegodi e fa un bel balzo in classifica. Nel prossimo turno i biancorossi ospiteranno il Venezia, domenica 27 ottobre alle 15 all’U-Power Stadium.
FONTE: ACMonza.com
21 ottobre 2024 Serie A Enilive 2024/25 | Al ‘Bentegodi’ vince il Monza
Verona - Si è conclusa 0-3 Hellas Verona-Monza, 8a giornata di Serie A Enilive 2024/25.
Venendo alla cronaca, si fa vedere avanti il Monza al 5’ con un taglio tra le linee di Pedro Pereira il quale, concludendo verso la porta, scheggia il palo esterno, sfruttando la deviazione della difesa gialloblù sulla traiettoria del tiro.
Al 9’ arriva il vantaggio per il Monza. Sulla sventagliata di Caprari verso l’altro lato del campo, Dany Mota colpisce al volo di destro: la conclusione diagonale supera Montipò.
Al 15’ prova a rispondere l’Hellas. Su uno schema da calcio d’angolo, Bradaric arriva al cross e trova al centro dell’area Ghilardi, che di testa in avvitamento non riesce però a tenere basso il pallone.
Al 23’ il numero 87 gialloblù ci riprova, ancora di testa, sul corner di Duda: svettando sopra la difesa brianzola, Ghilardi schiaccia verso il terreno un pallone insidioso che, dopo aver rimbalzato a pochi centimetri dai suoi guantoni, impegna in tuffo Turati.
Al 43’ ci prova Tengstedt in azione personale. L’attaccante danese, dopo aver superato con un dribbling in area un difensore, calcia forte, ma la sua conclusione defilata viene contrastata da Turati e si spegne sul fondo.
Nella ripresa, si fa vedere avanti l’Hellas al 46’. Tengstedt, riceve da Mosquera, stoppa il pallone e lo scambia velocemente con Lazovic che prova la conclusione defilata, ma Turati in tuffo risponde.
Due minuti più tardi è ancora Verona. Al 48’ Magnani schiaccia verso terra il calcio piazzato battuto dal limite da Suslov: il pallone, rimbalzando, si spegne però oltre la traversa.
Il Monza risponde al 53’: sul corner di Caprari ci prova Djuric di testa, ma Montipò respinge.
Al 61’ il Monza si fa vedere ancora in avanti con Kyriakopoulos, che dalla distanza colpisce la traversa.
Al 70’ il neoentrato Serdar conclude a botta sicura verso la porta, ma Pablo Marì respinge con il corpo e manda il pallone in corner.
Doppia occasione ravvicinata per l’Hellas. Al 71’ Bradaric, direttamente da calcio d’angolo, conclude verso la porta ma Turati riesce a respingere. Al 72’ a provarci è Kastanos che, defilato dalla distanza, lascia partire il tiro, ma ancora una volta il portiere ospite risponde.
Al 73’ ci prova Ghilardi, ancora di testa, indirizzando il pallone verso l’angolino basso ma il tuffo del numero 30 brianzolo gli nega il gol.
Un minuto più tardi Dany Mota trova il raddoppio. Inserendosi tra le linee sul prolungamento di testa di Djuric, a tu per tu col portiere, conclude verso la porta e realizza.
Al 79’ il neoentrato Bianco, con una azione simile che coinvolge nuovamente Djuric, firma il terzo gol per i biancorossi.
Dopo tre minuti di recupero, la gara termina sul punteggio di 0-3.
Il prossimo impegno del Verona sarà quello di sabato 26 ottobre (ore 20.45) quando i gialloblù affronteranno in trasferta l’Atalanta al ‘Gewiss Stadium’ di Bergamo, match valido per la 9a giornata di Serie A Enilive 2024/25.
Formello - Al 'S.S. Lazio Training Center' è terminata 2-1 Lazio-Hellas Verona, 8a giornata di Primavera 1 2024/25.
Venendo alla cronaca, parte bene il Verona che al 2’ si rendere pericoloso con l’inserimento di Agbonifo servito bene da Monticelli, ma sull’ultimo passaggio del numero 7 la difesa di casa chiude bene in angolo.
All’11’ passa in vantaggio la Lazio alla prima occasione. Balde scappa via sul filo del fuorigioco e a tu per tu con Magro non sbaglia.
Risponde il Verona al 15’ con il tiro di De Battisti dal limite dell’area, ma Renzetti riesce a bloccare.
Il primo tempo trascorre su ritmi bassi fino al 44’ quando il Verona trova la rete del pareggio. Monticelli dalla fascia destra trova il passaggio centrale per Agbonifo, il numero 7 dell’Hellas controlla dal limite dell’area e calcia con il destro, il suo tiro, deviato da un difensore, diventa imparabile per Renzetti.
Nella ripresa, arriva la doppia occasione per l’Hellas al 54’. Pavanati si mette in proprio e arriva al limite dell’area, lascia partire un buon tiro angolato con il sinistro, ma Renzetti, con l’aiuto del palo, riesce a mettere in angolo. Sul corner l’Hellas arriva al tiro anche con Monticelli, sempre dal limite dell’area, ma è ancora il numero 1 della Lazio a parare.
Al 65’ la Lazio trova nuovamente il vantaggio. Serra, dopo la respinta della difesa su calcio d’angolo, calcia forte, di prima intenzione, dai 25 metri e, complice anche una deviazione, riesce a superare Magro.
Il prossimo impegno del Verona sarà quello di domenica 27 ottobre (ore 15) quando i gialloblù ospiteranno allo stadio ‘Olivieri’ l’Atalanta, match valido per la 9a giornata del campionato di Primavera 1 2024/25.
LA CRONACA
1' Inizia ora la partita. Forza ragazzi!
2' Attenzione al Verona. Monticelli trova il corridoio giusto per servire Agbonifo che dall'interno dell'area cerca un compagno in mezzo, ma la difesa biancoceleste è brava a mettere in angolo
11' GOL LAZIO. Balde scappa via sul filo del fuorigioco, si presenta davanti a Magro e con il destro non sbaglia
15' Risposta del Verona. De Battisti calcia con il sinistro dal limite dell'area, ma il suo tiro finisce fra le braccia di Renzetti
44' RICHIIIIIII AGBONIFO. PAREGGIO HELLAS. Agbonifo viene servito al limite dell'area da Monticelli, il numero 7 controlla e calcia con il destro, il suo tiro viene deviato da un difensore e diventa imparabile per Renzetti.
45' Finisce senza recupero il primo tempo. 1-1 fra Lazio e Verona
46' Parte ora la seconda frazione di gioco. Forza Verona!
54' Occasione Hellas. Azione solitaria di Pavanati che arriva al limite dell'area e calcia con il sinistro, il tiro è ben angolato ma Renzetti, con l'aiuto del palo, riesce a deviare in angolo
55' Sul corner precedente il Verona costruisce lo spazio per Monticelli che, sempre dal limite dell'area, calcia verso la porta, ma il numero 1 della Lazio riesce a bloccare
63' Grande opportunità per la Lazio. Dopo un tiro deviato la palla arriva sui piedi di Munoz solo in area di rigore, ma il numero 10 della Lazio calcia alto
65' VANTAGGIO LAZIO. Su azione di corner il pallone viene messo fuori da un difensore, sul pallone arriva Serra che calcia di prima intenzione e, complice anche una deviazione, riesce a battere Magro
90'+5' Finisce qui la partita, con il risultato di 2-1 a favore della Lazio