RECAP & IMPRESSIONI
Il VERONA parte come allo 'Stadium' di Torino coperto, quadrato e spigoloso il giusto per far capire, ad un avversario tecnicamente e qualitativamente di un altro pianeta, che oggi dovrà sudarseli i punti al 'Bentegodi' e così per quasi tutto il primo tempo è il BOLOGNA a mantenere un possesso palla interrotto poche volte dal VERONA che quando trova qualche varco si perde poi, a causa della scarsa qualità, nell'ultimo passaggio.
Al 40° il vantaggio felsineo: CALABRIA supera SUSLOV sulla destra poi inventa un'imbucata perfetta per ODGAARD che riceve tra DUDA e VALENTINI e, in anticipo sulla chiusura di COPPOLA, mette alle spalle di MONTIPÒ; tutto molto bello e l'HELLAS si trova ad inseguire nonostante un sostanziale equilibrio (2 a 2) nei tiri totali.
Nella ripresa il BOLOGNA scende in campo ben deciso a chiuderla per non concedere pericolose speranze al VERONA e ai suoi tifosi e, quando al 70esimo VALENTINI subisce la seconda ammonizione e i gialloblù subiscono la seconda rete otto minuti più tardi a causa della papera di MONTIPÒ, il piano sembra riuscire senza problemi e invece ecco il neoentrato MOSQUERA ad accorciare le distanze per un finale d'orgoglio che purtroppo non serve a portare punti alla causa salvezza.
HELLAS che fa quel che può con la scarsa qualità di cui dispone contro un BOLOGNA bellissimo per come gestisce palla e crea pericoli, anche stavolta è decisiva la giocata ('aiutata' non poco però, dalla mancata chiusura di SUSLOV su CALABRIA e da un VALENTINI non impeccabile su ODGAARD) ma soprattutto il giocare con un uomo in meno nel finale e quella tragicomica papera con cui MONTIPÒ non riesce a fermare il tiro di CAMBIAGHI, perché il VERONA di carambola era pure riuscito ad aprirla... Ma il dio del calcio aveva deciso diversamente vedi anche quell'episodio su BRDADARIC in area e i 10 centimetri che bocciano il gol di TENGSTEDT. Peccato.
IL GIORNO DOPO, A MENTE FREDDA...
Al netto degli episodi arbitrali (rigore si, rigore no, rigore se) e dei centimetri di off-side che rovinano ignobilmente e inevitabilmente il gioco del calcio (sono tra quelli che non possono soffrire il fuorigioco di naso, di tacco, di gomito ecc... Sia a favore che contro ma se la regola c'è bisogna pure rispettarla) ma che col senno del poi non servono ad altro che a guastare con le dietrologie il poco di bello che è rimasto, mi tengo un VERONA finalmente (?!?) squadra che però ancora una volta incappa in errori individuali che in Serie A non ci si può permettere e che alla fine risultano decisivi, segnalo che la squadra gialloblù, insieme ad altri record negativi, ha pure quello delle espulsioni (l'ottava ieri, più di tutti in Italia e anche nei top 5 campionati europei) ma anche che, con tutto quello che è successo (anzi che NON è successo) dall'arrivo degli americani in poi e un monte ingaggi ridicolo, è già un miracolo essere a +4 dalla zona retrocessione con 10 partite ancora da giocare.
Si sarebbe potutto fare meglio? Forse sì e forse, se mia nonna avesse avuto le ruote...
FARAONI è ancora convalescente ma DAWIDOWICZ riparte dal primo minuto nella difesa a tre scaligera al fianco di COPPOLA e VALENTINI mentre BRADARIĆ ritorna titolare sull'esterna sinistra con TCHATCHOUA dalla parte opposta ai lati di NIASSE e DUDA; completano il 3-4-2-1 di mister ZANETTIBERNEDE e SUSLOV trequartisti dietro all'unica punta SARR.
4-2-3-1 per mister ITALIANO che schiera SKORUPSKI tra i pali, CALABRIA e MIRANDA terzini, BEUKEMA e LUCUMÍ nel mezzo, capitan FERGUSON a dare il cambio FREULER, fermato dal Giudice Sportivo, e MORO mediani dietro al trio-qualità formato da ORSOLINI, ODGAARD e NDOYE a supporto di CASTRO punta centrale.
Circa 4mila i tifosi ospiti attesi al 'Bentegodi', la direzione sarà del signor Antonio Rapuano della sezione AIA di Rimini.
PRIMO TEMPO
2° ODGAARD prova la volée di poco fuori il limite: Palla alta.
9° VALENTINI costretto a placcare FERGUSON che l'aveva saltato sulla fascia, giallo speso bene dall'argentino.
31° BERNEDE recupera sulla trequarti e palla col contagiri a SARR che supera in velocità CALABRIA ma poi è troppo decentrato e trova solo l'esterno della rete.
38° Errore di CALABRIA con la spalla nel passaggio al portiere, BRADARIĆ s'inserisce, risolve SKORUPSKI in uscita ma l'HELLAS guadagna un corner sul quale BEUKEMA contrasta alto VALENTINI che spedisce alto di testa. 40° CALABRIA supera SUSLOV sulla destra poi inventa un'imbucata perfetta per ODGAARD che riceve tra DUDA e VALENTINI e in anticipo sulla chiusura di COPPOLA mette alle spalle di MONTIPÒ: BOLOGNA in vantaggio
43° VALENTINI sbaglia clamorosamente su una palla alta, ne approfitta ORSOLINI che parte a razzo ma fortunatamente COPPOLA recupera in extremis favorendo l'intervento in controllo di MONTIPÒ.
45°+2 Il signor Rapuano termina il primo tempo.
SECONDO TEMPO
46° Mister ITALIANO richiama in panchina l'ammonito MORO e inserisce al suo posto AEBISCHER, risponde ZANETTI con TENGSTEDT, fuori da Gennaio, al posto di BERNEDE.
48° Gran palla di NDOYE sul primo palo per ODGAARD: Paratona di MONTIPÒ che alza sopra la traversa!
49° ORSOLINI dal limite lasciato incustodito da VALENTINI: MONTIPÒ blocca tuffandosi sulla sinistra.
54° AEBISCHER da fuori area: MONTIPÒ blocca ancora a terra.
58° Cambia ancora il BOLOGNA, fuori ORSOLINI e dentro CAMBIAGHI che spingerà NDOYE sul lato destro.
61° SUSLOV con un doppio dribbling sulla trequarti parte in velocità poi l'imbucata per TENGSTEDT che con due tentativi riesce di testa a insaccare ma la partenza del danese era in leggero offside purtroppo...
63° Altro triangolo a destra del BOLOGNA che con AEBISCHER si presenta davanti a MONTIPÒ: Bravo ancora una volta il portiere a rimanere in piedi e difendersi deviando sul fondo...
67° LAZOVIĆ rileva BRADARIĆ nelle fila gialloblù, aumenta ancora la qualità ITALIANO: Dentro DOMÍNGUEZ al posto di ODGAARD.
69° CASTRO in area con un tiro 'masticato' sulla respinta gialloblù: Direttamente sul fondo.
70° VALENTINI già ammonito entra spinge leggermente NDOYE, fallo veniale ma netto: Rapuano estrae il secondo giallo e manda fuori l'argentino. MIRANDA alla battuta da fuori area: MONTIPÒ blocca in presa alta.
72° SARR in anticipo su BEUKEMA spizza per TENGSTEDT che controlla, entra in area, ma sul più bello spara altissimo! Peccato...
76° Doppio cambio HELLAS: Dentro KASTANOS e MOSQUERA al posto di SUSLOV e SARR. 78° Primo gol col BOLOGNA per CAMBIAGHI che con un rasoterra praticamente innocuo passa tra in guanti di MONTIPÒ che sbaglia di grosso purtroppo. 2 a 0 BOLOGNA.
81° Il VERONA accorcia subito col triangolo chiesto da MOSQUERA a TENGSTEDT e concluso dal colombiano che cadendo sembra deviare involontariamente col braccio... Anche il VAR approva!
84° Il BOLOGNA cambia il riferimento offensivo: DALLINGA al posto di CASTRO.
85° All-In di ZANETTI con LIVRAMENTO al posto di NIASSE.
90°+1 LAZOVIĆ di pco fuori area prova il tiro: Palla alta.
90°+4 NDOYE temporeggia in area poi la da a DALLINGA che col piattone in diagonale la mette larga sul palo opposto da posizione ghiottissima.
90°+5 Termina ora, terza vittoria consecutiva per il BOLOGNA, al VERONA non basta l'orgoglio.
VOTI
MONTIPÒ Uscita azzardatissima di Lorenzo sulla testa di ORSOLINI al 26°, fortuna che la difesa gialloblù rilancia e il pericolo rientra ma nel resto del primo tempo non è mai impegnato. Paratona su ODGAARD al 48°, bravissimo anche su AEBISCHER al 63° poi, anche stavolta, quella leggerezza sul secondo gol del BOLOGNA che alla fine risulta purtoppo decisiva 5
DAWIDOWICZ In ritardo sulle caviglie di NDOYE al 16° rischia il giallo poi la solita partita gladiatoria con qualche rudezza ogni tanto ma sempre nei limiti del regolamento... 6
COPPOLA Deve controllare a uomo CASTRO al quale non concede letteralmente nulla! Provvidenziale al 43° nel togliere palla a ORSOLINI praticamente solo davanti alla porta 6,5
VALENTINI Spende bene il cartellino giallo al 9°. Rilancio rivedibile quello che al 19° finisce direttamente sull'out sinistro. Grave al 40° lasciare quello spazio di manovra a ODGAARD sul primo gol ma anche l'errore di tre minuti dopo su quella palla alta che lascia campo libero a ORSOLINI verso la porta. Al 70° subisce la seconda ammonizione che non meritava nemmeno... 5,5
TCHATCHOUA Bravo al 18° ad anticpare NDOYE, proteggere palla col corpo e poi ad uscire sul raddoppio di un avversario. Partita tutto sommato sufficiente per il buon Jackson che, data la caratura dell'avversario, ha dovuto badare più alla fase difensiva che all'offensiva 6
NIASSE Ormai lo conosciamo: Non si vede ma intercetta un sacco di palloni, alcuni li ricila, altri no ma alla fine risulta prezioso in una zona nevralgica del campo, avesse qualche mezzo tecnico in più (...Probabilmente non sarebbe qui) 6 (gli da il cambio LIVRAMENTO all'83°: Se solo avesse metà della voglia di spaccare il mondo che ha MOSQUERA... Non giudicabile)
DUDA Condivide la responsabilità con VALENTINI in occasione del primo gol avversario, per il resto solito lavoro di geometria nel cercare di scavalcare gli avversari e metter palla sulla trequarti cosa che qualche volta è riuscita ma in maggior parte no 6-
BRADARIĆ Grande giocata in uscita dal corner poi in area FERGUSON lo fa cadere con un calcetto che il VAR non condanna alla massima punizione, rimane la bella giocata del croato (e tanto tanto rammarico fra i gialloblù in campo e sugli spalti)... La sua partita sta tutta lì perché poi non esce benissimo dal duello con ORSOLINI prima e NDOYE poi... 6- (gli da il cambio LAZOVIĆ al 68°: Gioca a non più del 60% che in questo momento il principio di pubalgia gl'impone e si vede con quel tiro alle stelle dal limite ma, sopratutto, il non arrivare su quella buona palla che KASTANOS gli mette quasi sui piedi e sulla quale lui non riesce ad arrivare 5+)
SUSLOV Primo tempo un po' in appannamento culminato con quella 'fuga per la vittoria' di CALABRIA al 40°. Meglio nella ripresa quando, oltre a difendere, il VERONA deve rischiare qualcosa di più e Tomáš si esalta come al 57° con un gran recupero difensivo poi esagera con ORSOLINI, allontana la palla sul fischio dell'arbitro e viene ammonito ma anche al 61°, con quel doppio dribbling in velocità sulla trequarti seguito dall'imbucata per TENGSTEDT. Con un'ammonizione sul groppone, e il nervosismo che cresce, il mister lo toglie prima del tempo per non rischiare di finire la partita in nove... 6+ (gli da il cambio KASTANOS al 76°: Tocca due palloni, sul primo continua a retrocedere, fintare, ripensare fino a che, persi metri preziosi, non è costretto a ripartire da COPPOLA, sulla seconda LAZOVIĆ non arriva 5,5)
BERNEDE Recupero sulla trequarti al 31° e palla col contagiri a SARR. Altra bella palla di Antoine sulla destra per la corsa di TCHATCHOUA al 33° 6- (gli da il cambio TENGSTEDT al 46°: In qualche modo la insacca al 61° ma purtroppo parte con una decina di centimetri d'anticipo in questo calcio troppo fiscale in queste occasioni quando il buon senso vorrebbe almeno la luce tra due corpi ma la regola no. Grave, per uno come lui, l'errore al 72° ma si riscatta parzialmente con l'ottimo assist per MOSQUERA)
SARR Difficile per lui giocare senza la spalla TENGSTEDT in partite come questa, nel primo tempo però si crea comunque un'occasione al 31° e al 72° riesce a regalare una possibilità importante e Casper che purtroppo la butta un po' via 6 (gli da il cambio MOSQUERA al 76°: Gol di carambola a parte, adoro quel suo impatto alla partita, come si trattasse di una finale, cuore gigante! 7,5)
ZANETTI La gioca come ha se l'è giocata nelle ultime difficilissime partite contando sul supporto del 'Bentegodi' decisivo contro la FIORENTINA ma oggi (quasi) tutti gli episodi gli giocano contro e alla fine deve inchinarsi all'infinità qualità in più di cui può disporre ITALIANO 6
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Mister ZANETTI «Non voglio commentare gli episodi arbitrali, anche se credo che il rigore su Bradaric fosse netto e che Rapuano abbia avuto il cartellino un po’ troppo facile nei nostri confronti… Sull’occasione di Domagoj ho anche chiesto spiegazioni al quarto uomo, ma non so perché non ci sia stata una chiamata all’on field review… Di solito il Bologna crea moltissimo, oggi invece Montipò è stato a lungo inoperoso, se non per i due gol. Le reti? Purtroppo Duda e Valentini non si sono capiti sulla prima rete, mentre sulla seconda c’è un errore che comunque può capitare. In ogni caso abbiamo dato buoni segnali, trovando il gol in inferiorità numerica e non mollando fino alla fine. Tengstedt? Mi ha stupito: ho dovuto forzare il suo cambio nonostante non avesse tanti minuti nelle gambe e lui mi hanno dato un’ottima risposta, così come Mosquera. Ora aspettiamo anche Serdar. Valentini? Con il senno di poi era meglio cambiarlo prima che venisse espulso, ma non possiamo sempre togliere i giocatori ammoniti… Suslov rischiava la stessa cosa perché aveva appena discusso con l’arbitro, quindi ho optato per la sostituzione. » CalcioHellas.it
Mister ITALIANO «Volevamo rispondere dopo trasferte non belle da parte nostra, dovevamo dare a noi stessi quella svolta anche mentale. E' più facile farlo davanti al nostro pubblico, fuori avevamo perso qualcosa. Siamo stati bravissimi a gestire i momenti della gara. Bene anche i subentrati. Diamo grande supporto a chi parte dall'inizio, la classifica è bella. Siamo stati bravi a vincere la partita, se avete visto gli altri risultati, tutte faticano a vincere una partita, i punti ora pesano, andare a vincere negli altri campi non è semplice. Il Verona quando gioca con un blocco basso non è facile da affrontare. Non è mai semplice mettere in difficoltà gli avversari. Oggi la bravura nostra è stata quella, non abbiamo mai commesso errori e non abbiamo concesso ripartenze, sfruttando le nostre palle gol. Risposta da squadra matura dei miei. Sapevamo che era dura, vincere è stato un merito incredibile. Portare via punti da questo campo sarà complicato per tutti, Suslov sta benissimo, gli attaccanti stanno bene, ha trovato compattezza, faccio sempre il tifo per il Verona, ma sempre dal 90' in poi, entrare in questo stadio è sempre un'empzione incredibile» TuttoMercatoWeb.com
Serie A Enilive 2024/25 | Le voci del post partita: Zanetti e Bradaric
Domagoj BRADARIĆ ai microfoni di DAZN «Abbiamo disputato una buona partita sotto il punto di vista difensivo, riuscendo anche a renderci pericolosi nel primo tempo. La ripresa poi è stata più difficile. Peccato per l’episodio del rigore non concesso, anche perché poco dopo abbiamo subito gol. Per me quello è fallo netto perché c’è contatto sulla mia gamba destra. A volte gli arbitri riguardano gli episodi, altre no… Non voglio comunque parlarne più di tanto perché ora non serve a niente. Il nostro momento? Nelle ultime partite abbiamo cambiato testa e atteggiamento e ora siamo una squadra diversa. Adesso dobbiamo alzare il livello per raggiungere la salvezza» CalcioHellas.it
Nicolò CAMBIAGHI, attaccante del BOLOGNA, è intervenuto ai microfoni di DAZN «Finalmente abbiamo vinto una partita sporca per consolidare la nostra classifica, siamo felicissimi. Il gol è una sorta di liberazione dopo un momento difficile, ero un po' spaventato per l'infortunio ma ho sentito la vicinanza di tutti e si sono ripreso bene. Lavoriamo tutti i giorni per arrivare il più in alto possibile. Tutti insieme possiamo fare grandi cose» TuttoMercatoWeb.com
Jens ODGAARD, attaccante del BOLOGNA, ha parlato così ai microfoni di DAZN «Gioco con fiducia in questa posizione da trequartista, sono contento del mio nuovo ruolo. Qual è il nostro obiettivo? Non lo so, dobbiamo pensare partita dopo partita. Fare tre punti fuori casa è sempre difficile. Sono contento per Cambiaghi e per tutti i nostri tifosi» TuttoMercatoWeb.com
Jhon LUCUMÍ «Tutto il gruppo ha fatto una grande partita, volevamo questa vittoria, ci mancava in trasferta. Portiamo tre punti importanti a casa. Pensiamo a partita dopo partita, ci mancano ancora diverse partite, andiamo avanti con questo atteggiamento, possiamo fare qualcosa di straordinario come fatto l'anno scorso, c'è un gruppo umano molto buono e questo aiuta. Italiano e il gruppo mi hanno aiutato a ritrovare fiducia per poter tornare al mio livello. Ma questo succede nel calcio, dobbiamo lavorare giorno per giorno per migliorare le giocate che non vanno bene Quanto è stato importante il segnale mandato al campionato? Molto, anche per noi stessi, perché abbiamo dimostrato di poter dare il massimo e che possiamo fare qualcosa di straordinario» TuttoMercatoWeb.com
1 a 1 nell'anticipo di Venerdì in Sardegna tra CAGLIARI e GENOA, stesso risultato ieri tra COMO e VENEZIA mentre in Emilia è finita 2 a 2 tra PARMA e TORINO con i ducali a recuperare nel finale.
Il 3 a 2 in serata del MILAN in quel di Lecce ha frenato la corsa dei salentini verso la salvezza nonostante il doppio vantaggio iniziale mentre l'altra milanese ha dovuto faticare non poco per piegare un orgoglioso MONZA che al 45esimo era in vantaggio per 2 a 0 ma poi ha perso per 3 a 2.
Alle 15.00 NAPOLI-FIORENTINA, alle 18.00 EMPOLI-ROMA e alle 20.45 JUVENTUS-ATALANTA, domani alle 20.45 LAZIO-UDINESE chiuderà la 28esima giornata del campionato di Serie A.
il blog di Francesco Barana LA STRADA È GIUSTA
Senza categoria, 10 Marzo 2025
Al netto del pessimo arbitraggio di ieri con il Bologna, della delusione per la sconfitta, quel che conta, ora, è che il Verona sia squadra. È la tendenza che rassicura e assicura: sia con il Bologna che la settimana prima allo Juventus Stadium si è vista solidità e continuità nell’atteggiamento tattico. Sono arrivate due sconfitte, vero, ma non sono le sconfitte di qualche mese fa: adesso l’Hellas ha logica e identità. La qualità c’è sempre stata e con Tengstedt e presto Serdar aumenteremo la cilindrata per le partite decisive. Taccio per carità di patria sui limiti del nostro portiere, li conosciamo da anni, lì si sarebbe dovuti intervenire la scorsa estate e non lo si è fatto. Un errore.
Certo, questo non è il Verona che Zanetti immaginava a inizio campionato. Il tecnico, conscio di avere a disposizione delle buone individualità e dopo un avvio positivo, aveva altre ambizioni di classifica, però per mesi si è intestardito con un gioco offensivo non adatto a questa squadra, che è senza veri interditori in mezzo e dispone di difensori non rapidissimi che faticano negli uno contro uno a campo aperto. Ma queesto, ora, è il Verona che serve per affrontare la lotta per la salvezza. Squadra coperta, attenta, che cerca di non prestare il fianco, per poi colpire. Con Juve e Bologna ci eravamo anche riusciti (rispettivamente un gol annullato e un rigore negato sullo 0-0), mentre con la Fiorentina abbiamo raccolto tre punti vitali. Significa che è la strada giusta e si può affrontare il finale di campionato con una certa convinzione. Avrei firmato per raccogliere due punti nelle cinque partite di fuoco (dall’Atalanta al Bologna), ne abbiamo presi tre. Per salvarsi ne bastano altri dieci in queste ultime dieci partite. Si può fare.
Ma quel che più conta è la classifica reale: quattro punti dall’Empoli terz’ultimo sono un buon vantaggio. E il calendario non è impossibile: sabato c’è l’Udinese, ma è dopo la sosta che si decide tutto, il Verona non deve perdere gli scontri diretti con Parma, Cagliari, Lecce ed Empoli; si è messo nelle condizioni di poterli giocare con due risultati su tre a disposizione. Ma deve mantenere questo atteggiamento. Prima non prenderle, che davanti sa far male in ogni momento.
il blog di Gianluca Vighini QUANDO L’ARBITRO METTE LA MAGLIETTA DEGLI AVVERSARI
Sport, 9 Marzo 2025
Assistiamo sempre più rattristati e addolorati alla morte del calcio. Il Var doveva essere un supporto oggettivo che aiutava l’arbitro, è diventato uno strumento di potere che decide tutto nelle sale super tecnologiche più di prima, molto più di prima. Capire perché qualche volta il Var interviene, qualche volta no, capire il margine di discrezione, la zona grigia è come interrogare la Sibilla o l’Oracolo. Arrivano sempre risposte di convenienza, fumose, che aumentano la confusione. Gli arbitri, che vedevano minacciato probabilmente il loro potere, si sono riservati questa discrezionalità per dare il colpo di grazia alla nostra passione preferita. Oggi come oggi il calcio è inguardabile. L’esultanza di un gol meraviglioso come quello di Suslov, viene strozzata dalla bandierina non alzata dal guardalinee in attesa di rimandare la decisione al Var, l’inadatto Rapuano che al tempo dei Casarin e degli Agnolin avrebbe probabilmente arbitrato gare in Prima Categoria per manifesta incapacità, rovina la gara del Verona contro il Bologna non vedendo un rigore ma il colpo di grazia lo dà la Penna che non lo richiama nemmeno (visto che lo strumento c’è), a guardare alla tv il piede di Bradaric che viene “sradicato” da quello di Ferguson. Senza parlare dei fuorigioco millimetrici, paradossi di un calcio che ormai assomiglia più al Wild West di Buffalo Bill che non ad un grande e nobile sport.
Possiamo parlare all’interno di questo di Verona-Bologna? Se volete ci proviamo. Detto di Rapuano, il Verona continua a commettere una serie di errori individuali che hanno francamente stufato. Ogni partita c’è qualcuno che si distrae e commette delle sciocchezze. Capisco che giocare con lo stress emotivo di una squadra che si deve salvare non è facile, tanto più se poi l’arbitro si mette la divisa degli avversari, ma prima o poi questa storia deve finire. Bisogna stare concentrati 95 minuti e basta. Per i tifosi è già un supplizio, vedere ogni domenica qualcuno che si dimentica l’uomo che deve marcare o che si fa sfuggire il pallone dalle mani è come essere presi a calci nel sedere da un tuo amico.
Due belle notizie a margine. La prima. Nonostante gli errori di cui sopra, oggi il Verona è solido e equilibrato. Il tempo delle imbarcate pare (speriamo) finito per sempre. La seconda: è tornato Tengstedt, ne abbiamo bisogno, tanto in questo finale. In attesa di Serdar, l’altro nostro fuoriclasse. Sperando da qui alla fine di non vedere più i Rapuano e i Fabbri, mediocri arbitrini figli di questo circo Barnum che ancora ci sforziamo di chiamare calcio.
il blog di Giovanni Vitacchio IL PAGELLONE DI VERONA-BOLOGNA
Sport, 9 March 2025
MONTIPO’ 4 Nonostante i lunghi tratti di pressione del Bologna, è chiamato a due sole vere parate, entrambe nella ripresa. Nella prima occasione, su Aebischer, non si fa sorprendere. Il dramma si compie sul tiro di Cambiaghi, più un passaggio a dire il vero. Si butta con la convinzione di averla già presa e invece la palla finisce goffamente in porta. Alla fine un errore che si rivela decisivo, al pari della sciagurata decisione di Rapuano di non dare un rigore netto al Verona.
DAWIDOWICZ 6 E’ il solito Dawidowicz, arruffone, maldestro, poco coordinato, ma con il cuore che non si intoppa mai. Solo che non sempre solo il cuore basta. E così cerca di portarla a casa, tra alti e bassi e qualche inevitabile scivolone un po’ più goffo del solito. Ma in una partita così, visto che era capitano, mi sarei aspettato più personalità nell’andare a parlare con l’arbitro, non proprio in giornata, diciamo così.
COPPOLA 6.5 Sfrutta la differenza fisica con Castro, che gli deve concedere parecchi centimetri. Ma anche quando la palla è a terra è sempre bravo a non farsi sorprendere e ad azzeccare il tempo giusto dell’anticipo. Un po’ più incerto nella costruzione da dietro, ma gioca sempre con grande tranquillità
VALENTINI 5 Dopo due prestazioni top, un tonfo che non ci si aspettava. Anche perché parte bene, difende con attenzione e ordine e non lascia spazi pericolosi al Bologna. Poi, complice anche il cartellino giallo, perde le sue sicurezze e inizia ad andare in affanno e a gestire con tensione anche le palle più semplici. Gli avversari gli vanno via spesso e in una di quelle occasioni si prende il secondo cartellino giallo che gli costa rosso e, ovviamente, squalifica per la trasferta di Udine.
TCHATCHOUA 5.5 Polveri bagnata per Jackson, che non riesce per lunghi tratti della partita a sprigionare i cavalli che ha nel motore. Quando è costretto a difendere si sa che va un po’ in crisi e la qualità del Bologna non lo aiuta. Ha qualche slancio in avanti, ma in generale fa davvero un po’ poco.
DUDA 5 + Oggi il perno del centrocampo gialloblù ha addosso un po’ di ruggine e, va da sé, il meccanismo si intoppa. Nella fase più critica resiste, ma poi è decisivo in occasione del vantaggio del Bologna. Si perde infatti Odgard che entra in area di rigore e batte facilmente Montipò. Sempre nervoso, ma non è una novità, questo giro non riesce a trasformare la rabbia in qualcosa di positivo.
NIASSE 5.5 Filtro in mezzo al campo quando il Bologna nella prima parte di gara spinge più che può per trovare il gol e spezzare il muro gialloblù. Pur con i suoi limiti dinamici sembra starci nella contesa, ma manca l’appuntamento con un paio di ripartenze che andavano gestite molto ma molto meglio. In generale l’affanno si vede e questo giro non lo aiuta nemmeno la giornata non esaltante di Duda.
LIVRAMENTO s.v. (dal 40° s.t.)
BRADARIC 5 Partita di grande difficoltà, molto scolastico, come sempre, anche se non rinuncia, in quelle poche occasioni che la partita gli concede, a spingersi in avanti. In una di quelle situazioni viene steso in area di rigore. Vede tutto lo stadio tranne arbitro e collaboratori vari ed eventuali. Al di là di questo, però, soffre gli attacchi del Bologna e anche con Valentini l’intesa non c’è proprio.
LAZOVIC 5 (dal 22° s.t.) Non sta bene e si vede. Entra male, gestisce freneticamente una buona occasione, ma in generale è tutta la prestazione a essere sottotono.
SUSLOV 6.5 Uno dei più vivi del Verona, che si mette l’elmetto dalla parte giusta e con la baionetta sotto al braccio passa sopra le trincee quando vede lo spiraglio per andare. Anche quando il Verona soffre la pressione degli ospiti lui, come una pallina impazzita, corre su ogni pallone e va a mordere le caviglie degli avversari. Nel momento in cui il Verona cresce c’è sempre lui nel vivo del gioco, difende bene la palla e la fa girare altrettanto bene. Ecco perché non prende bene la sostituzione.
KASTANOS 5 (dal 30° s.t.) Non dà nulla.
BERNEDE 5 Questa volta il supereroe degli ultimi minuti contro la Fiorentina non è riuscito a usare i suoi super poteri. Non riesce mai a ingranare e quei pochi palloni che tocca li tiene troppo spesso tra i piedi, finendo, inevitabilmente, per rallentare il gioco del Verona, proprio quando l’Hellas sta provando ad alzare il ritmo.
TENGSTEDT 7 (dal 1° s.t.) La vera buona notizia di questa giornata è il suo ritorno in campo. In un tempo segna un gol (annullato per fuorigioco millimetrico) e si crea un paio di occasioni potenzialmente decisive. Ah, dimenticavo, suo l’assist per il gol di Mosquera. Fondamentale per questa squadra.
SARR 5 Voto che va sicuramente condiviso con il resto della squadra che non lo mette certo nelle migliori condizioni per fare bene. Ma tanta responsabilità è sua perché è sempre in ritardo su spizzate, lanci in profondità. Non tiene palloni e quando è lui a gestirli sbaglia sempre la scelta e il tempismo della giocata. Qualcosina cambia quando entra Tengstedt, ma non abbastanza per girare la sua prestazione.
MOSQUERA 6.5 (dal 30° s.t.) Segna il gol della speranza. Goffo quanto volete, ma in area di rigore difficilmente sbaglia.
ALL. ZANETTI 6 Nella prima parte di gara il Verona gioca tutto rannicchiato nella propria metà campo, non lasciando spazio al Bologna. Una scelta che ci sta, ma che che non viene sfruttata con adeguate ripartenze. Il mancato rigore su Bradaric risveglia i gialloblù che cambiano la partita. Pur con tutti i limiti, i suoi ce la mettono, non tutti, per carità, ma rimangono in partita, fino alla papera di Montipò. Vero, un po’ rinunciatari, ma abbiamo visto quanto può cambiare la presenza di Tengstedt in campo. Dalla prossima non ci saranno più scusa, il Verona la salvezza deve andare a prendersela coi suoi attaccanti, visto che sulla difesa blindata non si può mai fare affidamento.
FONTE: Blog.Telenuovo.it
La moviola del CdS: “Rigore negato al Verona per il contatto di Ferguson su Bradaric”
Giuste invece le due ammonizioni a Valentini
di Andrea Molinari
10 Marzo 2025 09:30
Secondo i colleghi de Il Corriere dello Sport, la direzione di Rapuano di Verona-Bologna, gara intensa con 34 falli fischiati, non è stata priva di sbavature: c’è rigore negato al Verona per il contatto di Ferguson su Bradaric, ignorato anche dal VAR.
Non serve un fallo clamoroso per assegnare un rigore: Ferguson tocca Bradaric sullo scarpino destro, ma Rapuano, con visuale libera, lascia correre. Il VAR, allineandosi alla nuova tendenza, evita di intervenire. Giuste invece le due ammonizioni a Valentini.
Verona-Bologna 1-2, le pagelle gialloblù di CH
Valentini e Montipò fanno al frittata. Bene Suslov, Coppola e i subentrati Tengstedt e Mosquera
di Tommaso Badia
9 Marzo 2025 15:00
Il Verona cade per 1-2 contro il Bologna: i gialloblù, rimasto in dieci per al 70′ per l’espulsione di Valentini, non sono infatti riusciti a ribaltare il doppio vantaggio firmato Odgaard–Cambiaghi.
Come di consueto, andiamo a dare un’occhiata alle pagelle dell’Hellas.
MONTIPÒ: 5
Un paio di ottime parate, non può nulla sulla prima rete bolognese. Sulla seconda, invece, ha grosse, grossissime colpe…
DAWIDOWICZ: 6
Tutto sommato tiene botta e non può fare molto sui gol.
COPPOLA: 6,5
Anche lui tiene bene e nel primo tempo compie un recupero clamoroso su un erroraccio di Valentini. In mezzo alla difesa a tre sembra trovarsi meglio ogni giorno che passa.
VALENTINI: 5
In generale disputa una buona partita, ma è protagonista di diversi episodi negativi: rischia la frittata lasciando rimbalzare un pallone insidioso, poi viene sorpreso dal filtrante che porta allo 0-1 e infine è ingenuo in occasione dell’espulsione. Ndoye, comunque, si lascia cadere molto facilmente…
TCHATCHOUA: 5,5
Qualche buona sgroppata, ma appare meno incisivo del solito.
NIASSE: 5
A tratti è davvero troppo lento, sia a livello di gambe che di pensiero.
DUDA: 5,5
Costretto più a coprire che a creare. Anche lui tirato in mezzo in occasione del primo gol ospite.
BRADARIC: 5,5
Quantomeno spinge un po’. Per lui timide proteste per un contatto in area rossoblù che però, secondo Rapuano e il VAR, non vale il rigore.
SUSLOV: 6,5
Dopo il gol contro la Juventus, gli annullano pure l’assist contro il Bologna. Forse avrebbe potuto fare qualcosa in più su Calabria in occasione dello 0-1, ma per abnegazione e voglia è ancora una volta tra i migliori dell’Hellas.
BERNEDE: 5,5
Deve preoccuparsi più di difendere che di attaccare, quindi davanti si vede poco. Da segnalare un buon pallone per Sarr e poco altro. Esce all’intervallo.
SARR: 5
Abbandonato là davanti, non può combinare granché. Meglio quando può dialogare con Tengstedt, ma oggi si vede solo per una conclusione da posizione defilata nel primo tempo.
TENGSTEDT: 7
Entra a fine primo tempo e mette a referto un gol annullato e un assist. Speriamo che dalla prossima possa partire dall’inizio: con lui è stato un altro Verona.
LAZOVIC: 5
Un tiraccio alto e poco altro.
MOSQUERA: 6,5
Entra e segna, confermandosi arma importante da subentrato (cinque gol su cinque dalla panchina). Fa il suo.
KASTANOS: 5,5
Combina poco.
LIVRAMENTO: s.v.
ZANETTI: 5,5
Prova a giocare come contro la Juventus, ma questa volte le barricate reggono solo fino al 40′. Forse, in casa, si sarebbe potuto osare qualcosina in più…
FONTE: CalcioHellas.it
10 Marzo 2025 - 09:08 Hellas Live La Gazzetta dello Sport. Hellas Verona-Bologna 1-2. Rigore su Bradaric: prima c’è la caduta. Mosquera braccio?
All'11' manca il giallo a Bernede su Calabria. Al 28', Bradaric giù in area: il laterale scivola nella sterzata e poi c'è il contatto, La Penna conferma il non-rigore. Ripresa: al 16', fuorigioco di Tengstedt, gol annullato. Fiscale il 2° giallo a Valentini. AI 35': braccio, ascella o fianco di Mosquera nel 2-1? Pare sotto-braccio. Pare.
RAPUANO (arbitro) 5.5: all’inizio qualche colpo gli sfugge. Bene, col Var, su Bradaric.
Hellas Verona di Redazione, 09/03/2025 17:25 LA MOVIOLA | Bradaric agganciato in area, Rapuano non vede, il Var non interviene
Bradaric "agganciato" in area
L'episodio è chiaro: al 29' Bradaric entra in area di rigore servito da Sarr, l'esterno gialloblù viene “agganciato” sul piede da Ferguson, il contatto è evidente ma l'arbitrop Rapuano lascia correre. Veementi le proteste dei veronesi, dello stesso Bradaric, di Suslov, della panchina, ma Rapuano non ha dubbi. L'aggravante è che la Var, dopo una rapida visione delle immagini, non interviene. Inspiegabile il comportamento della squadra arbitrale (al Var c'era La Penna di Roma). Per l'Hellas un grave danno che ha condizionato l'intera gara.
FONTE: TGGialloBlu.Telenuovo.it
Nicolas Valentini è stato uno dei protagonisti in negativo della sconfitta dell'Hellas Verona per 2-1 al Bentegodi contro il Bologna. Per La Gazzetta dello Sport è da 4,5: "Da già ammonito, non interviene su Odgaard sullo 0-1. Poi si prende il secondo giallo su Ndoye". Stesso voto per il Corriere dello Sport: "Subito ammonito, si porta dietro il giallo nella testa, sul gol di Odgaard non è in posizione giusta con il corpo. A metà secondo tempo rimedia il secondo giallo su Ndoye e viene espulso". Se per il Corriere della Sera è da 4, per Tuttosport è invece da 5: "Deve adattarsi al calcio italiano. Troppo aggressivo negli anticipi quando sarebbe meglio temporeggiare".
TuttoHellasVerona è più generoso con il difensore di proprietà della Fiorentina e lo giudica da 5,5: "Ammonito ingenuamente dopo solo dieci minuti, dopo una partenza incoraggiante con il passare dei minuti smarrisce la lucidità e da un suo errore per poco non ci scappa un gol. A venti minuti dal termine, poi, la seconda ammonizione - apparsa un pelino eccessiva - che mette fine anzitempo alla sua partita". Infine è da 5 per TMW: "Aggressività estrema negli anticipi, forse esagera quando sarebbe meglio temporeggiare. Rasenta la perfezione, ma dal misunderstanding con Coppola le cose cambiano".
I voti
TMW: 5
La Gazzetta dello Sport: 4,5
Corriere dello Sport: 4,5
Corriere della Sera: 4
Tuttosport: 5
TuttoHellasVerona: 5,5
Niente da fare per il Verona. Al Bentegodi è arrivata la 18° sconfitta stagionale, un k.o. che fortunatamente non sposta quasi nulla sulla lotta salvezza visti i risultati favorevoli dagli altri campi. Qualche rammarico resta, e non solo per gli errori individuali e qualche possibile svista arbitrale. Ancora una volta la squadra di Zanetti ha impostato la partita con un blocco basso lasciando totalmente il pallino del gioco agli avversari affidandosi a lanci in profondità e ripartenze, spesso mal gestite. Un tipo di approccio che può essere, con i dovuti limiti, comprensibile all'Allianz Stadium contro la Juventus, o a San Siro contro il Milan. È davvero impensabile conciliare un'accurata fase difensiva con un atteggiamento maggiormente propositivo? Contro la Fiorentina, nel secondo tempo, si è visto il miglior Verona della stagione proprio quando i gialloblù hanno iniziato a spingere e giocare, trovando il meritato gol della vittoria nel finale. Con ogni probabilità, questa scelta da parte di Zanetti e del suo staff è motivata dalle scottanti imbarcate subite nel recente passato, ma la coperta non può essere così corta. La squadra sembra avere gli elementi per proporre qualcosa in più, specialmente in casa con la spinta del sempre caloroso Bentegodi. Con le due punte qualcosa stava intravedendosi nella ripresa, purtroppo l'espulsione di Valentini (ieri per la prima volta sotto la sufficienza) ha compromesso ogni discorso.
Al di là di tutto, la classifica al momento resta ancora favorevole ai gialloblù, i quali navigano a +4 sul terzultimo posto e con un calendario che da qui in avanti è certamente più abbordabile rispetto all'ultimo mese. In più stanno rientrando tutti gli infortunati: ieri ha riassaggiato il campo Casper Tengstedt, con un buon impatto a oltre un mese dall'infortunio alla caviglia. Tra poco sarà anche il momento di Serdar, altra pedina chiave dello scacchiere di Zanetti. Ci sono tutti i presupposti per terminare la stagione nel migliore dei modi e, altro aspetto a favore dei gialloblù, quasi tutti gli scontri diretti si giocheranno al Bentegodi: Parma, Genoa, Cagliari e Lecce, più il Como che però difficilmente può essere considerata una rivale per la salvezza considerando le spese fatte tra agosto e gennaio. All'ultima giornata ci sarebbe l'Empoli al Castellani, con l'auspicio di arrivarci con l'obiettivo già in tasca.
Un primo tempo privo di vere emozioni per 40 minuti, poi succede di tutto a Verona-Bologna. La prima frazione la decide Jens Odgaard al 40' su un bell'assist di Calabria. Al 71' il Verona rimane in dieci: Ndoye parte centralmente, Valentini già ammonito lo stende e rimedia il secondo giallo. Il Bologna raddoppia al 79': Dominguez approfitta di una dormita difensiva di Niasse e serve Cambiaghi, che lascia partire un tiro non irresistibile, Montipò fa una vera papera e la palla si infila all'angolino. Passa un minuto e arriva il gol che riapre subito la partita: Tengstedt da destra mette un pallone basso al centro, Mosquera anticipa tutti e tira, Skorupski si oppone ma il rimpallo favorisce l'attaccante e la palla finisce in rete. Il Verona ora è gagliardo e attacca ogni volta che può, come quando Lazovic manda alto un tiro dal limite di controbalzo. Non basta, finsice 1-2 con Dallinga che nel recupero spreca malamente la palla del terzo gol. Il finale è all'insegna delle polemiche, tutto è nato da un contatto dubbio fra Bradaric e Beukema ad inizio secondo tempo, con i veneti che hanno chiesto a gran voce il calcio di rigore.
Zanetti: "Non parlo dell'arbitro, ma rigore lampante"
Il tecnico del Verona in conferenza ci torna su: "Non voglio spingere molto sull'arbitro, sul rigore di Bradaric credo sia lampante, poi con la gestione del cartellino facile è normale che succedano queste cose. Giornata difficile anche per queste cose. Cosa si porta a casa da questa partita? Le buone partite di Tengstedt e Mosquera? Tengstedt mi ha stupito, arrivava da un mese e mezzo di inattività, anche Mosquera arrivava da un infortunio muscolare, sono contento che non si sono fatti male e hanno fatto una buona prestazione. Rimaniamo squadra, uniti, compatti e convinti. Il Bologna crea moltissime occasioni di solito, Montipò è rimasto senza parare per lungo tempo".
Italiano: "Serviva una risposta"
Così l'allenatore del Bologna, Vincenzo Italiano: "Volevamo rispondere dopo trasferte non belle da parte nostra, dovevamo dare a noi stessi quella svolta anche mentale. E' più facile farlo davanti al nostro pubblico, fuori avevamo perso qualcosa. Siamo stati bravissimi a gestire i momenti della gara, venivamo da Parma, una trasferta diversa dalle altre, oggi abbiamo fatto qualcosa in più. Bene anche i subentrati. Diamo grande supporto a chi parte dall'inizio, la classifica è bella".
Montipò 4,5 Incolpevole sul gol di Odgaard, tiene in partita la squadra su Orsolini e Aebischer ma "rovina" tutto con l'errore sull'innocuo tiro del subentrato Cambiaghi;
Dawidowicz 6 novanta minuti di frequenti corpo a corpo con Ndoye che contiene con sufficienti risultati;
Coppola 6 se la vede con Castro, gioellino di casa rossoblù, che non trova spazi nei quali farsi notare;
Valentini 5,5 Ammonito ingenuamente dopo solo dieci minuti, dopo una partenza incoraggiante con il passare dei minuti smarrisce la lucidità e da un suo errore per poco non ci scappa un gol. A venti minuti, poi, la seconda ammonizione - apparsa un pelino eccessiva - che mette fine anzitempo alla sua partita:
Tchatchoua 6 prima frazione con il freno a mano tirato, prova a spingere con maggior insistenza nei secondi quaranticinque minuti;
Duda 6,5 Cerca di dare ordine alla manovra, sempre lucido nelle scelte;
Niasse 5 Vicino alla sufficienza in fase di interdizione, latita in impostazione dove l'ispirazione ancora latita (dal 37' s.t. Livramento s.v.);
Bradaric 5,5 Poco efficace in fase di spinta. Si lamenta per un contatto in area subito da Beukema dove, secondo molti, si ravvisavano gli estremi di un penalty (dal 23' s.t. Lazovic 5 l'assenza di alcune settimane sembra aver lasciato il segno. Arrugginito);
Suslov 6,5 Pimpante e determinato, prova a a scardinare la retroguardia rossoblù. Difficile comprendere la sua sostituzione (dal 31' s.t. Kastanos 5,5 ingresso che non porta beneficio alcuno);
Bernede 5 Galleggia sulla trequarti senza mai trovare una giocata degna di nota (dal 1' s.t. Tengstedt 6 Impatto subito positivo sul match. Gli annullano un gol per fuorigioco e spreca malamente, calciando alto, la rete del possisile pari);
Sarr 5,5 i rimbocca le maniche e si dà da fare ma il suo apporto rimane sterile (dal 31' s.t. Mosquera 6 fa subito a sportellate, segna in maniera rocambolesca ma il gol si rivela purtroppo inultile;
Zanetti 5,5 squadra sottopalle fin dai primi dieci minuti che lascia il pallino ai rossoblù senza rischiare nulla, fino al gol del vantaggio. Nella ripresa cambia spartito inserendo Tengsetedt ma il raddoppio felsineo e il rosso a Valentini mettono di fatto fine al match.
Skorupski 6 - Non è che debba fare molto, ma quando è chiamato ad uscire su Sarr lo fa in modo provvidenziale evitando l'1-0 dei padroni di casa.
Calabria 6 - Regge bene a destra, a parte in una occasione in cui viene scippato del pallone da Sarr. Poi la percussione che sblocca il match e l'assist per Odgaard. Unica macchia: su Mosquera chiude in ritardo.
Beukema 6,5 - Sarr gli rimbalza addosso, in quelle poche occasioni in cui gli sembrano arrivare palloni buoni. Crescita costante.
Lucumì 7 - Controlla bene i tentativi di contropiede avversario, è a suo agio anche quando deve difendere in campo aperto. La chiusura su Sarr lanciato in campo aperto vale mezzo gol.
Miranda 6 - Poche vere iniziative in avanti, ma deve anche guardarsi dai possibili strappi di un cliente difficile come Tchatchoua, che controlla bene. Ci prova su punizione.
Ferguson 6,5 - Punto di riferimento in mediana, procura subito un giallo a Valentini ed è il primo a cercare di alzare i ritmi e di verticalizzare.
Moro 6 - Fa bene il suo compito, in sostituzione di Freuler, limitandosi a non commettere sbavature. (Dal 46' Aebischer 6 - Entra con la giusta verve e voglia di combattere su ogni pallone. Va anche vicino al gol con un tiro che Montipò devia in corner).
Orsolini 5,5 - Poco ispirato. Va detto: ad ogni pallone viene sistematicamente raddoppiato e/o triplicato. (Dal 59' Cambiaghi 6,5 - Alla prima palla buona, calcia di prima e viene premiato dalla papera di Montipò).
Odgaard 7 - Ci prova subito al volo: tiro alto. Anche prima del gol era l'unico a provare davvero qualcosa negli ultimi 20 metri e non è un caso che sia lui a sbloccare la situazione. Decisivo. (Dal 68' Dominguez 6,5 - Aggiunge vivacità in mezzo e fa subito assist per il gol di Cambiaghi).
Ndoye 6,5 - Quando prova a puntare, di fronte si trova un motorino come Tcatchoua e per 45 minuti non punge. Nella ripresa si accende, manda in porta Odgaard, poi si mette in proprio anche grazie allo spostamento a destra deciso da Italiano dopo l'ingresso di Cambiaghi. Procura il rosso a Valentini.
Castro 5,5 - Ingabbiato da Coppola oggi, che lo segue anche al bagno, lo sovrasta sui palloni alti ed arriva spesso in anticipo. (Dall'84' Dallinga 5 - Pochi minuti, ma si mangia un gol fatto che poteva costare caro).
Allenatore Vincenzo Italiano 6,5 - Il piano del suo Bologna sbatte per quaranta minuti sulla compattezza dell'avversario, poi una volta che si sblocca il match i suoi sembrano in pieno controllo fino, paradossalmente, al gol del raddoppio. Qualche patema d'animo per quel gol di Mosquera che riapre tutto, ma i rossoblu centrano una vittoria importantissima e che fa legittimare i sogni europei dei suoi.
Dopo un primo tempo noioso, nel quale a sbloccare la situazione era stata una rete di Jens Odgaard al 40' su un bell'assist di Calabria, la ripresa di Verona-Bologna ha tutt'altro tenore e regala emozioni a non finire. Prima il rosso a Valentini che sembrava aver chiuso i giochi, poi il gol di Cambiaghi, infine l'immediato 1-2 di Mosquera con annesso finale concitato. Il Bologna vince e si regala nuovi sogni europei.
Squillo Odgaard, poi equilibrio in campo
Il primo squillo è di marca rossoblu: Odgaard si avventa su un pallone vagante al limite dell'area e calcia al volo, mandando però alta la sfera sopra alla traversa. I minuti trascorrono lenti con un sostanziale equilibrio. I rossoblu cercano di imporsi con il possesso palla, in attesa di trovare il varco giusto ed i veneti che si affidano alle ripartenze. Al 23' il Bologna riesce ad entrare di nuovo pericolosamente in area con l'inserimento di Moro, ma Dawidowicz è attento a sbrogliare una situazione che poteva farsi complicata. Complicata l'uscita tentata da Montipò su Calabria due minuti più tardi, che provoca qualche brivido ai tifosi locali. Il Verona protesta per un contatto in area di rigore con Bradaric che finisce a terra dopo un pregevole inserimento premiato da Sarr, con Calabria fatto fuori ed un contrasto sospetto con Beukema. L'arbitro Rapuano però fa cenno di continuare anhe dopo aver atteso il check del Var.
Odgaard la sblocca
Al 40' si sblocca il risultato allo stadio Bentegodi. Dopo 40 minuti di sostanziale equilibrio e privi di veri emozioni, pregevole percussione centrale di Calabria Orsolini dal centro-sinistra che premia l'inserimento di Odgaard, il danese controlla e apre il sinistro spiazzando Montipò sul secondo palo a tu per tu con il portiere avversario. Prima della fina c'è un altro brivido per il Verona su una sbavatura di Valentini, ma Orsolini non ne approfitta scivolando al momento della giocata.
Secondo tempo: ancora Odgaard vicino al gol
Zanetti inserisce Tengstedt per Bernede, aumentando il peso offensivo dei suoi. Italiano risponde con Aebischer per Moro. Dopo 3 minuti Odgaard viene premiato nell'inserimento da Ndoye, il danese calcia con forza da posizione defilata, Montipò risponde come può mandando in corner. Ndoye si mette in proprio al 51', si accentra e calcia, tiro alto. Aebischer ha lo spazio per tirare sugli sviluppi di un corner, conclusione smorzata che viene controllata da Montipò.
Tengstedt segna, ma è in fuorigioco
Al 61' si accende Suslov: salta sia Aebischer che Ferguson, poi imbuca alla perfezione per Tengstedt che prima si fa fermare da Skorupski in uscita, poi insacca di testa. Tutto fermo però: l'attaccante era partito in posizione irregolare, confermata poi dal check del VAR. Potenziale grande occasione per i padroni di casa, ma Lucumi è monumentale a chiudere Sarr lanciato in ripartenza in 2 vs 1.
Valentini la combina grossa: doppio giallo e rosso
Al 71' il Verona rimane in dieci: Ndoye parte centralmente, Valentini già ammonito lo stende e rimedia il secondo giallo inevitabile. Miranda dal piazzato che ne consegue mira al "sette", ma il suo tiro non è abbastanza potente e Montipò fa buona guardia. Tengstedt ha la palla dell'1-1 un minuto dopo, ma dopo un bel controllo la spara alta. Zanetti prova anche a rimescolare le carte inserendo Mosquera per Sarr e schierandosi con un 4-3-2, ma il Bologna addormenta il match con un possesso palla lungo che manda fuori giri i rivali.
Raddoppio di Cambiaghi, ma risponde subito Mosquera
Raddoppio del Bologna al Bentegodi al 79'. Dominguez approfitta di una dormita difensiva di Niasse e serve Cambiaghi, che lascia partire un tiro non irresistibile, Montipò fa una vera papera e la palla si infila all'angolino. Passa un minuto e arriva il gol che riapre subito la partita: Tengstedt da destra mette un pallone basso al centro, Mosquera anticipa tutti e tira, Skorupski si oppone ma il rimpallo favorisce l'attaccante e la palla finisce in rete. Il Verona ora è gagliardo e attacca ogni volta che può, come quando Lazovic manda alto un tiro dal limite di controbalzo. Non basta, finsice 1-2 con Dallinga che nel recupero spreca malamente la palla del terzo gol.
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
9 marzo 2025 Serie A Enilive 2024/25 | Al 'Bentegodi' passa il Bologna
Verona - Si è conclusa 1-2 Hellas Verona-Bologna, 28a giornata di Serie A Enilive 2024/25.
Venendo alla cronaca, dopo una mezz’ora di pieno equilibrio tra le due squadre, la prima occasione per il Verona arriva al 29’. Sarr approfitta dell’errore di Calabria e serve Bradaric che subisce un contrasto di Ferguson e cade in area, ma si riparte da rimessa dal fondo.
Al 31’ ci provano ancora i gialloblù. Bernede recupera palla e lancia Sarr che, da posizione defilata, colpisce l’esterno della rete.
Tentativo di Valentini al 38’. Sugli sviluppi di un calcio d’angolo, il numero 6 stacca di testa ma il pallone finisce alto sopra la traversa.
Gli ospiti vanno in vantaggio al 40’ con Odgaard. Calabria avanza sulla fascia destra e imbuca per il numero 21 rossoblù che batte Montipò con un sinistro sul secondo palo.
Al 43’ il Bologna ha l’occasione per il raddoppio con Orsolini. Coppola, con un grande intervento difensivo, sventa il pericolo.
Dopo un minuto di recupero, il primo tempo si conclude così sullo 0-1.
Nella ripresa, parte in attacco il Bologna. Al 48’ Ndoye serve un assist preciso per il taglio in area di Odgaard. Il danese tenta la conclusione ma Montipò spedisce il pallone in angolo con un grande intervento.
Al 50’ arriva un’altra occasione per gli ospiti. Orsolini tira da fuori area una conclusione bloccata da Montipò.
Al 61’ Suslov trova verticalmente Tengstedt che, dopo una prima conclusione salvata da Skorupski, colpisce di testa spedendo il pallone in rete. Il guardalinee alza la bandierina e si rimane sullo 0-1.
Al 62’ Aebischer si coordina sulla destra dell’area di rigore e fa partire un tiro che viene deviato in angolo dal numero 1 gialloblù.
Al 72’ ci prova ancora Tengstedt che sfrutta la sponda di Sarr e si gira davanti a Skorupski. La sua conclusione finisce alta sopra la traversa.
Al 78’ raddoppia il Bologna con Cambiaghi, servito in area da Dominguez. Il numero 28 batte Montipò con un diagonale che termina nell’angolino alle spalle del portiere gialloblù.
All’80’ accorcia le distanze il Verona con Mosquera. L’attaccante gialloblù si fionda sul pallone spedito centralmente da Tengstedt, anticipa Skorupski e firma l’1-2 a tre minuti dal suo ingresso in campo.
Dopo cinque minuti di recupero, la partita si conclude sul risultato di 1-2.
Il prossimo impegno del Verona sarà sabato 15 marzo (ore 15) quando i gialloblù affronteranno l’Udinese al Bluenergy Stadium di Udine, match valido per la 29a giornata di Serie A Enilive 2024/25.
San Pietro in Lama (LE) - Le dichiarazioni del mister gialloblù Paolo Sammarco, rilasciate al termine di Lecce-Hellas Verona, 29a giornata di Primavera 1 2024/25.
Mister, che analisi fa della partita? "Peccato per la sconfitta. Sappiamo che qua a Lecce è sempre un campo in cui è difficile giocare. Loro sono molto fisici e l'hanno dimostrato anche oggi. L'approccio alla partita è stato buono, avevamo il controllo della gara, e loro giocavano solo di contropiede. Però abbiamo preso un gol un po’ sfortunato e da lì la partita si è sporcata. Nel secondo tempo ci siamo un po’ innervositi, abbiamo giocato poco a calcio e poi, secondo me, c'era un rigore per noi che purtroppo l'arbitro non ha assegnato. Però i ragazzi ci hanno provato fino alla fine e ce l'ha messa tutta. Ora bisogna voltar pagina, fare i complimenti agli avversari e pensare alla prossima partita perché comunque il percorso che stiamo facendo è quello giusto. I ragazzi stanno crescendo di partita in partita e anche oggi hanno messo in campo una grande concentrazione e una grande voglia poi a volte i risultati non vengono come si spera".
San Pietro in Lama (LE) - Al 'Deghi Center' è terminata 1-0 Lecce-Hellas Verona, 29a giornata di Primavera 1 2024/25.
Venendo alla cronaca, dopo un avvio senza particolari occasioni, al 24’ passa in vantaggio il Lecce alla prima palla gol. Addo sfonda sulla sinistra, arriva a fondo campo nell'area piccola e crossa forte in mezzo; il pallone viene deviato sfortunatamente da Dalla Riva ed entra in porta.
Al 28’ è ancora il Lecce ad arrivare al tiro da buona posizione con Kovac, ma Magro riesce a bloccare la conclusione.
Al 36’ ci prova l'Hellas con Monticelli che sfrutta la sponda di Vermesan e calcia con il sinistro dal limite dell'area, ma la sua conclusione finisce di poco a lato.
Al 40’ grande occasione per il Verona con Agbonifo che si accentra dalla fascia sinistra, arriva al limite dell'area e fa partire un grande sinistro a giro che di pochissimo non trova la porta.
Al 45’, senza recupero, si conclude il primo tempo con il Lecce in vantaggio 1-0.
Nella ripresa, al 51’ pallone pericoloso dentro l'area dell'Hellas con Pehlivanov che non arriva di poco alla deviazione.
Al 60’ punizione dai 20 metri per il Lecce, con Yilmaz che calcia con il sinistro e Magro che blocca senza problemi.
Al 65’ occasione per il Verona con Pavanati che si invola da solo davanti a Rafaila, ma all'ultimo momento arriva la chiusura da dietro di Pehlivanov e per il direttore di gara è rimessa dal fondo.
Al 75’ il Lecce colpisce la traversa con Pehlivanov che arriva bene su un cross di Delle Monache dalla sinistra.
Il Verona ci prova nei minuti finali, ma il Lecce si chiude bene e, dopo tre minuti di recupero, si conclude la gara con il risultato di 1-0.
Il prossimo impegno del Verona sarà quello di sabato 15 marzo (ore 13) quando i gialloblù ospiteranno allo stadio ‘Olivieri’ la Lazio, match valido per la 30a giornata del campionato di Primavera 1 2024/25.
LA CRONACA
1' Fischio d'inizio. Forza ragazzi!
24' GOL. Passa in vantaggio il Lecce alla prima occasione. Addo sfonda sulla sinistra, arriva a fondo campo nell'area piccola e crossa forte in mezzo, il pallone viene deviato sfortunatamente da Dalla Riva ed entra in porta
28' Buon momento dei salentini che ora arrivano al tiro da buona posizione con Kovac, ma Magro riesce a bloccare la conclusione
36' Ci prova ora l'Hellas con Monticelli che sfrutta la sfonda di Vermesan e calcia con il sinistro dal limite dell'area, la sua conclusione finisce di poco a lato
40' Grande occasione per il Verona con Agbonifo che si accentra dalla fascia sinistra, arriva al limite dell'area e fa partire un grande sinistro a giro che di pochissimo non trova la porta
45' Finisce qui il primo tempo, Lecce in vantaggio 1-0
46' Incomincia il secondo tempo. Dai gialloblù!
51' Pallone pericoloso dentro l'area dell'Hellas con Pehlivanov che non arriva di poco alla deviazione
60' Punizione dai 20 metri per il Lecce, con Yilmaz che calcia con il sinistro e Magro che blocca senza problemi
65' Occasione per il Verona con Pavanati che si invola da solo davanti a Rafaila, ma all'ultimo momento arriva la chiusura da dietro di Pehlivanov e per il direttore di gara è diretta dal fondo
75' Traversa del Lecce con Pehlivanov che arriva a colpire con il destro sul secondo palo su cross di Delle Monache
90'+1' Ci prova fino alla fine l'Hellas, in questo caso con Mogentale che conclude con il sinistro dal limite dell'area, ma il suo tiro finisce alto
90'+3' Finisce così, con la vittoria del Lecce per 1-0
LECCE-HELLAS VERONA 1-0
Reti: 24' Dalla Riva (aut.)
HELLAS VERONA (3-5-2): Magro; Nwanege, Kurti, Nwachukwu; Agbonifo, Dalla Riva (dal 46' Szimionas), Peci (dal 66' Mogentale), Pavanati, De Battisti (dall'86' Vapore); Monticelli (dal 66' Stella), Vermesan
A disposizione: Zouaghi, Popovic, De Rossi, Scharner, Albertini, Philippe, Barry
Allenatore: Paolo Sammarco
Arbitro: Leonardo Mastrodomenico (Sezione AIA di Matera)
Assistenti: Andrea Maria Masciale (Sez. AIA di Molfetta) e Vincenzo Abbinante (Sez. AIA di Bari)