HELLAS che inizia a tre dietro con
LAZOVIĆ e
TCHATCHOUA esterni a fare da cerniera fra la difesa e le zone più alte del campo,
BELAHYANE che da il cambio a
SERDAR in MEDIANA accanto a
DUDA e
SUSLOV sulla trequarti con
LIVRAMENTO in appoggio a
MOSQUERA.
4-2-3-1 per la JUVENTUS di mister
MOTTA con
DI GREGORIO fra i pali
SAVONA e l'ex gialloblù
CABAL ai lati,
GATTI e
BREMER al centro,
FAGIOLI e
LOCATELLI in mediana a supporto dei trequartisti
CAMBIASO-
YILDIZ-
MBANGULA e
VLAHOVIĆ unica punta.
Oltre 29mila le presenze e biglietteria chiusa per un 'Binti' completamente esaurito in goni ordine di posto, 3.243 i tifosi ospiti.
Dopo un doveroso minuto di silenzio alla memoria di Sven-Göran
ERIKSSON si parte agli ordini del signor Antonio Giua della sezione AIA di Olbia.
PRIMO TEMPO
14°
LIVRAMENTO messo davanti alla porta da
SUSLOV non tira e di tacco la mette dietro per
MOSQUERA che non se l'aspettava,
BREMER devia oltre il fondo.
18°
LOCATELLI dalla distanza spara un diagonale sul palo lontano da sinistra:
MONTIPÒ vola a deviare sul fondo.
23° Traversone di
LOCATELLI per la spizzata di
VLAHOVIĆ sotto porta e tap-in vincente di
SAVONA in netto fuorigioco: Giua annulla.
28° La JUVE sblocca il match con VLAHOVIĆ: DUDA perde palla sul tackle di LOCATELLI, la JUVENTUS riparte, YILDIZ imbuca per il serbo che, in mezzo a COPPOLA, MAGNANI e BELAHYANE in recupero, riesce ad insaccare col destro! Vibranti le proteste di Ondrej ma il VAR approva.
35°
FAGIOLI trattiene
DUDA di poco fuori area in zona centrale: Il signor Giua assegna il fallo ma, a termini di regolamento, poteva starci un cartellino.
37° Anche
SUSLOV non si trattiene nel fallo sulla ripartenza di
CABAL ma Giua usa almeno lo stesso metro.
39° CAMBIASO lancia MBANGULA sulla sinistra, traversone dell'ala sul secondo palo, MAGNANI di testa cicca la palla che arriva a SAVONA il quale di testa la rimette davanti alla porta; VLAHOVIĆ forse la incorna forse no, fattostà che la palla carambola oltre la linea e la JUVENTUS raddoppia il vantaggio.
43° Bella percussione centrale di
SUSLOV che serve
MOSQUERA alla sua destra, il colombiano entra in area e conclude ma il muro juventino ribatte.
45°+3 Giua termina il primo tempo.
SECONDO TEMPO
52°
MBANGULA punta
TCHATCHOUA e dopo una finta entra in area,
TCHATCHOUA si lancia a cercare il pallone ma aggancia nettamente le gambe dell'avversario: Rigore netto e cartellino giallo per l'esterno gialloblù.
53° Alla battuta VLAHOVIĆ che col sinistro spiazza MONTIPÒ sulla destra: JUVENTUS 3 HELLAS VERONA 0!
55° Solito cartellino giallo per
DUDA probabilmente per proteste...
56° Doppio cambio HELLAS: MAGNANI per
FRESE, il nuovo arrivato ALIDOU per
LIVRAMENTO e
TENGSTEDT per
MOSQUERA:
ZANETTI ridisegna i suoi con una sorta di 4-2-4.
64° Tocca a
HARROUI, fuori
LAZOVIĆ autore di una prestazione largamente insufficiente purtroppo. HELLAS che ritorna al 3-4-2-1.
66° Fallo su
TENGSTEDT, alla battuta
SUSLOV da destra sul primo palo:
VLAHOVIĆ devia sul fondo.
68° Altro scampolo di partita per
DOUGLAS LUIZ, gli fa posto
MBANGULA.
77°
HARROUI prova la sortita in area ma, sbilanciato leggermente al momento del tiro, trova solo il fondo. Nella JUVENTUS dentro ROHUI e KALULU al posto di
CABAL e
SAVONA.
81°
HARROUI ci riprova dall'interno dell'area ma è murato da
BREMER.
83°
SUSLOV dentro per
TCHATCHOUA, palla in mezzo dove
DI GREGORIO è bravissimo a negare a
TENGSTEDT almeno il gol bandiera!
84° Doppio cambio JUVENTUS: Fuori
GATTI e dentro
DANILO, fuori
CAMBIASO e dentro
ANGHELE, cambia anche l'HELLAS inserendo
SILVA al posto di
DUDA.
90°+4 Il signor Giua fischia 3 volte: La JUVENTUS vince con qualità.
nuova scoperta di mister MOTTA come terzino della JUVENTUS a destra è intervenuto ai microfoni di DAZN spiegando la dinamica del secondo gol «
il blog di Gianluca Vighini
PIU’ CHE DELUSIONE, RABBIA DI AVERLA PERSA COSI’
Sport, 27 Agosto 2024
L’ha vinta la Juventus o l’ha persa il Verona? Io non ho dubbi. L’ha persa il Verona. E non perchè abbia giocato male o non ce l’abbia messa, ma perchè ha buttato alle ortiche in maniera sciagurata tutto quello che aveva preparato.
Il tema strategico di Zanetti era ben chiaro: guai scoprirsi con questa Juve di Thiago Motta, perchè quando ti alzi, i bianconeri diventano letali. Tirarti fuori dalla tua metà campo è proprio l’intendimento dell’allenatore italo-brasiliano, per poi colpirti negli spazi che lasci vuoti.
Zanetti l’ha studiata bene. Infatti la Juve non trovava sbocchi e fino al gol era stata noiosissima. A cambiare la partita è stata la palla rubata da Locatelli e data in verticale a Vlahovic, un pallone troppo semplice che la difesa del Verona ha letto in maniera pessima.
Ma c’era ancora tempo e possibilità di raddrizzare la partita. A tagliare le gambe al Verona è stato il secondo gol segnato dalla Juve. Una rete che non è frutto della grande “sapienza” tattica di Motta, assurto a nuovo profeta del calcio mondiale, così come sicuramente leggerete sui giornali nazionali oggi, ma dalla dabbenaggine di una difesa che gol così ne prende da sempre. E’ mia, è tua, è sua, una catena infinita di errori di posizione, di postura, ma anche semplicemente di mancanza di “garra”, di voglia di non prendere un gol così (vedere la chiusura di Tchatchoua col Napoli sull’errore di Frese per capire cosa intendo).
A questo punto frittata, fatta e gara in mano alla Juve col Verona che man mano perdeva distanze e convinzione. Col senno di poi, che è appunto del poi e quindi riempie le fosse, mi chiedo se non fosse meglio giocare dall’inizio con Tengstedt e qualcuno con i piedi buoni come Kastanos (o Harroui) invece del duo Mosquera-Livramento.
Era stato proprio Zanetti a spiegare pre Napoli che il danese è uno dei pochi ad essere arrivato per innalzare subito il livello e che quindi andava fatto giocare. Sono d’accordo, e infatti l’avrei schierato subito anche con la Juventus per lo stesso motivo. Mosquera, a cui voglio molto bene e che è un ragazzo generoso, è ancora troppo acerbo, ingenuo, limitato e in gare simili si vede chiaramente la sua inadeguatezza. Una spintina di Bremer, una spalletta di Gatti, difensori marpioni e per la Juve è stato tutto troppo facile.
Il risultato finale è ingiusto. Non parlo nemmeno del rigore causato da una scivolata folle di Tchatchoua, che spero abbia la conseguenza di “raffreddare” il mercato sull’esterno. Il 3-0 è troppo largo per la Juventus, i demeriti del Verona sono superiori ai meriti dei bianconeri, e questo alla fine è anche un bene. Vuol dire che c’è margine di miglioramento. Avremmo firmato per avere tre punti dopo questa partenza da brividi con Napoli e Juventus. Ma ora con il Genoa, inizia davvero il nostro campionato. Se dio vuole venerdì chiuderà questo folle mercato aperto con il campionato ancora in corso, un abominio sportivo partorito dalle solite menti malate che guardano solo ai profitti immediati e non al prodotto generale. Pensando di fare spettacolo e audience inficiano e penalizzano lo sport. Andrebbero tutti cacciati dal tempio, come fece Gesù, invece continuano a procurare danni alla nostra bellissima passione. Ma questo, me ne rendo conto, è un altro discorso. Noi che tifiamo il piccolo Hellas Verona, speriamo di andare a prenderci un punticino sul maledetto campo di Marassi. L’ultima vittoria fu con un gol di Alfonso Bertozzi. Un secolo fa.
FONTE:
Blog.Telenuovo.it
Verona-Juventus 0-3, le pagelle gialloblù di CH
Tra i titolari non si salva quasi nessuno. Meglio i subentrati, ma i cambi arrivano tardi
di Andrea Molinari
26 Agosto 2024 23:05
Troppa Juventus per il Verona che cade per 0-3 in virtù della doppietta di Vlahovic e del gol di Savona.
Non una gran partita per l’Hellas, quasi mai pericoloso e apparso spesso in balia dell’avversario.
Di seguito, dunque, le pagelle gialloblù del match.
MONTIPÒ: 5,5
Può poco sui due gol di Vlahovic, mentre appare un po’ sorpreso sul colpo di testa di Savona. La parabola trovata dal ragazzino della Juventus, comunque, è piuttosto beffarda…
MAGNANI: 5,5
Tiene botta finché può, ma affonda con la nave.
DAWIDOWICZ: 5,5
Vale bene o male lo stesso discorso fatto per Magnani.
COPPOLA: 5,5
Prova a contenere Vlahovic, ma alla fine il serbo ne fa due.
TCHATCHOUA: 5
Non disputa una brutta gara, ma è terribilmente ingenuo in occasione del rigore che mette in ghiaccio la partita. Errore pesante, anche se la gara era già compromessa.
DUDA: 5
Fino al pallone perso che porta al gol bianconero, aveva offerto una prestazione di sostanza. Nell’occasione però pecca di superbia e regala alla Juventus il vantaggio. Da lì cala vistosamente.
BELAHYANE: 5,5
Prova discreta, ma non può fare molto contro la mediana juventina.
LAZOVIC: 5
Si perde completamente Savona in occasione del gol e fatica a rendersi pericoloso. Diversi passi indietro rispetto alla prova offerta contro il Napoli.
SUSLOV: 5,5
Una punizione con cui prova a sorprendere Di Gregorio e poco altro.
LIVRAMENTO: 6
Davanti è forse l’unico a provarci con costanza. Punta l’uomo e va anche al tiro, pur senza riuscire a impensierire Di Gregorio.
MOSQUERA: 5
Avrebbe pure un paio di chance, ma non le sfrutta.
FRESE: 6
Entra a partita ampiamente compromessa, ma non sfigura. Una buona chiusura nel finale. Con il senno di poi, bocciarlo è stato un errore.
TENGSTEDT: 6
Di Gregorio gli nega il gol della bandiera. Discreto ingresso in campo.
ALIDOU: 5,5
Zanetti gli concede qualche minuto per vederlo all’opera, ma combina poco o nulla.
HARROUI: 6
Tra i più pimpanti. Prova a combinare qualcosa con un paio di guizzi personali. A Genova avrà un’occasione da titolare?
SILVA: s.v.
ZANETTI: 5,5
Non è sempre Natale e perdere contro la Juventus ci sta, ma la formazione iniziale non convince del tutto. I cambi danno una scossa quando ormai è troppo tardi.
FONTE:
CalcioHellas.it
26 Agosto 2024 - 23:46 Hellas Live
Pagelle
Montipò 5.5, Dawidowicz 5.5, Coppola 5.5, Magnani 5.5 (Frese 5.5); Tchatchoua 5, Belahyane 5.5, Duda 5 (Dani Silva sv), Lazovic 5 (Harroui 6); Suslov 5.5, Livramento 5 (Alidou 5.5), Mosquera 5 (Tengstedt 6). All: Zanetti 5.5
FONTE:
HellasLive.it
Hellas Verona di Giovanni Vitacchio, 26/08/2024 23:00
Il pagellone di Verona-Juve: difesa horror, Duda-Tchatchoua errori gravi. Suslov lotta
MONTIPO’ 5.5 Nei primi minuti parata anni ’80, quelle che piacciono ai fotografi, per intenderci, su Locatelli, che prova il tiro a giro. Poco reattivo sul gol di Savona, vuoi perché si aspettava che il bianconero la rimettesse in mezzo, vuoi perché c’è Vlahovic che gli sta davanti. Fatto nell’area piccola il pallone deve essere del portiere.
DAWIDOWICZ 5.5 Il meno peggio della difesa gialloblù. Gioca semplice, come è solito fare, senza troppi fronzoli. Deve controllare Yildiz, che è un gran bel talento, ma tutto sommato non rimedia una figuraccia, anche se le difficoltà non mancano. Quando la squadra è ormai sotto terra, tira qualche scarpata agli avversari, per far capire a tutti, compagni in primis, che non ci si arrende mai.
COPPOLA 5 Così come Magnani, si fa sorprendere dall’imbucata di Yildiz per Vlahovic. E come Jack è inspiegabilmente goffo sul timido colpo di testa di Savona, che segna quasi a sua insaputa. Pesante passo indietro rispetto alla partita contro il Napoli, a due giorni dalle parole al miele di Zanetti. Forse deve tapparsi le orecchie e fare poco caso ai complimenti.
MAGNANI 5 Lento e sorpreso, come il suo più vicino compagno di reparto Coppola, sul gol di Vlahovic. Non salta abbastanza sul cross di Mbangula che trova Savona e segna. In generale un po’ impacciato e i due errori lo condizionano non poco.
FRESE 5.5 (dall’11° s.t.) Non spinge. E non è che debba fare chissà cosa per contenere una Juve, che quando entra lui in campo ha già smesso di giocare.
THATCHOUA 5.5 Sarà che sente addosso gli occhi di quale “grande”, fatto sta che parte col turbo. Potente fisicamente, e si sa, bravo anche tatticamente. Ma l’ingenuità su Mbangula, col rigore che di fatto chiude la partita è troppo pesante e non ammette appello. Prova a rialzare la testa, ma è sembra di ghisa da quanto è pesante. Rimanga un outsider e non si senta arrivato dopo una grande partita come quella contro il Napoli.
DUDA 5.5 Nei primi venti minuti mi domando se non sia questo il suo momento migliore della carriera. Va a duecento all’ora, ma non tanto con le gambe, che comunque girano bene, quanto con la testa. E’ dappertutto. Ma poi, quando meno te lo aspetti, si addormenta su Locatelli. Sottovaluta l’aggressione del centrocampista bianconero, che lo manda per terra legalmente. Mi sembra che rimanga un po’ su quella topica, faticando a riprendere il filo del discorso.
BELAHYANE 5.5 Parte bene, con grande piglio e la voglia di andare a rompere le scatole a un centrocampo che ha sicuramente più qualità. Ci mette la grinta, ma quando il Verona inizia a subire si esaurisce abbastanza rapidamente. Fatica a ragionare e quando anche Duda perde lo verve dei primi minuti perde le misure. Sbaglia cose semplici, ed è un prezzo che si paga alto contro una squadra spregiudicata come quella di Motta.
LAZOVIC 5 Più impegnato in fase difensiva che altro, ha il suo bel da fare con Savona che prima segna in fuorigioco (e Darko manco lo aveva visto) e poi il gol lo fa per davvero. Manca lo spunto di fantasia nella metà campo della Juventus, non ci sono nemmeno le gambe di una settimana fa, che sembrano due colonne di marmo. Non riesce a prendersi la squadra sulle spalle.
HARROUI 6 (dal 19° s.t.) Entra davvero bene, con qualità. L’unico che prova a ridare morale alla squadra. Ha qualità che deve essere sfruttata meglio.
SUSLOV 6 Di quelli partiti dal primo minuto, è l’ultimo ad arrendersi e a credere in un miracolo irrealizzabile. Ma lui a testa bassa rincorre tutti e quando ha il pallone tra i piedi ci prova a inventarsi qualcosa. La grande generosità a volte viene appannata dalla fretta di rimediare un risultato pesantissimo e questo gli va concesso. Ma rimane comunque una prestazione di buon livello rispetto all’andazzo generale.
LIVRAMENTO 5 Qualcosa più di Mosquera la fa, ma non abbastanza. Cerca fortuna largo a sinistra, ma gli juventini sono bravi a raddoppiarlo e a mandarlo in confusione. Leggerino, nei piedi ha qualche numero da spendere, ma non riesce a incantare i bianconeri. Esce dalla partita ancora prima che dal campo.
ALIDOU 5.5 (dall’11° s.t.) Difficile giudicare, a risultato già abbondantemente acquisito dalla Juve. Certo è che non trova mai lo spunto. Ma, ripeto, è un voto difficile da dare.
MOSQUERA 4.5 Dopo il volo in alto alla Icaro, un tonfo che fa male. Non tiene un pallone che sia uno e finisce schiacciato senza pietà dalla difesa della Juventus. Macchinoso e con piedi non proprio delicati, ha una buona occasione, ma anche lì si fa contrastare troppo banalmente dai bianconeri. Non era un fenomeno dopo i due gol col Napoli, non cominci ora la gogna dei tifosi occasionali. Calma.
TENGSTEDT 5.5 (dall’11° s.t.) Una buona occasione, tagliando sul primo palo, ma Di Gregorio c’è. Poco altro.
ALL. ZANETTI 5 Sceglie di mandare in campo gli eroi della vittoria sul Napoli, Livramento e Mosquera, ma il risultato non paga dividendi. I suoi ragazzi partono bene, tengono il campo con personalità, ma bastano due sbavature per mandare tutto all’aria. La Juve si trova sullo 0-2 quasi a sua insaputa. Il terzo gol è la sentenza definitiva. Qualcosa avrei cambiato al rientro dopo l’intervallo, invece questa volta secondo me ha tardato troppo. Pesa il fatto che il Verona non sia mai stato pericoloso, forse perché davanti si è presentato con poca qualità. Qualità che però in panchina c’era. Siamo tornati con i piedi a terra e questo può solo essere un bene.
FONTE:
TGGialloBlu.Telenuovo.it
Serie A
Le pagelle di Zanetti: l'inizio è incoraggiante, poi scende il buio. La squadra però c'è
27/08 alle 10:30
di Andrea Piras
© foto di www.imagephotoagency.it
Da un 3-0 all'altro. Il primo è un successo rotondo sul Napoli di Antonio Conte, il secondo è invece un ko interno contro la Juventus. Il Verona esce battuto dalla sfida con i bianconeri dopo un inizio comunque incoraggiante. "Il suo Verona ci prova giusto un po’ all’inizio ma - è il commento alla pagella di Paolo Zanetti della Gazzetta dello Sport - non riesce a fare la partita che voleva, come contro il Napoli. E finisce sovrastato dal gioco della Juventus. Attacco inconsistente e troppe leggerezze dietro".
"La prima mezz’ora - si legge su Tuttosport - unita ai 90’ con il Napoli, fa sentire profumo di nuovo Bologna, poi il brusco risveglio. Ma la squadra c’è e ha una sua identità". Questa l'analisi di TMW: "Il Verona comincia con piglio sparagnino, spinto anche dal caldo ambiente del Bentegodi. Partenza con grande pressing, ma quando la Juventus riesce a trovare i varchi giusti l'organizzazione gialloblù si scioglie come neve al sole. Punizione severa, ma non proprio demeritata".
Per il Corriere dello Sport "il Verona tiene il confronto per una buona mezz’ora poi scende il buio per il grande impatto della Juve. C’è futuro, in ogni caso".
I VOTI
TuttoMercatoWeb.com: 5
Gazzetta dello Sport: 5
Tuttosport: 6
Corriere dello Sport: 5,5
Corriere della Sera: 5
Serie A
Le pagelle di Mbangula: continua a stupire. Questa volta assist e rigore procurato
27/08 alle 10:15
di Andrea Piras
© foto di www.imagephotoagency.it
In due partite si è preso la Juventus. Dopo il gol e assist contro il Como, sono arrivati un suggerimento vincente per Savona e il rigore procurato nella serata di Verona per Samuel Mbangula. "Samu continua a stupire - analizza la Gazzetta dello Sport -. Dopo il gol al debutto col Como, nel primo tempo dipinge il cross per la testa di Savona e nella ripresa si procura il rigore". "In due partite è già entrato quattro volte nelle azioni dei gol - scrive Tuttosport - dopo rete e assist contro il Como, un altro passaggio vincente a beneficio della testa di Savona e il rigore procurato in avvio di ripresa. Impiega qualche azione a entrare nel match, ma poi dimostra di sapere come si fa a incidere. Douglas Luiz (24’ st) 6 Non ha ancora benzina per reggere 90’, ma il suo ingresso è positivo".
Questo invece il commento alla partita del ragazzo di TMW: "Da oggetto del mistero in un paio di settimane si è trasformato già in una mezza icona della nuova Juventus. Al Bentegodi serve l'assist a Savona e procura il rigore dello 0-3".
I VOTI
TuttoMercatoWeb.com: 7
Gazzetta dello Sport: 7
Tuttosport: 7,5
Corriere dello Sport: 7
Corriere della Sera: 7
Bianconeranews.it: 7
Serie A
Le pagelle di Savona: rispetta la legge dell'esordiente con Motta, prende anche un 9
27/08 alle 10:00
di Andrea Piras
© foto di www.imagephotoagency.it
Difficilmente Nicolò Savona dimenticherà questa serata. Debutto dal primo minuto con la maglia della Juventus e gol in Serie A. L'esterno bianconero ha trovato la rete del raddoppio contro il Verona nel successo per 3-0 degli uomini di Thiago Motta. "La prima da titolare è da manuale del perfetto terzino - analizza la Gazzetta dello Sport - per la zuccata-gol sul 2-0 ma anche per come chiude, spinge e dialoga. Un’altra rete annullata per fuorigioco".
"Rispetta il pegno dell’esordiente, 'costretto' da Thiago Motta a segnare - riporta invece Tuttosport -. Un offside pare mandare in brandelli la favola a metà primo tempo, ma lui si ripete e questa volta è tutto buono. La sua marcatura è thiagomottismo allo stato puro: inizia l’azione, la segue, si ritrova in area e segna. Merito di una prestazione senza timori reverenziali, come certifica la sua posizione in campo sempre molto propositiva".
Questo il commento di TMW: "Presa la grande vetrina dell'esordio dal 1' con la prima squadra della Juventus e in Serie A, non c'è spazio per la timidezza: il primo gol è irregolare, il secondo è buono e libera la gioia.".
I VOTI
TuttoMercatoWeb.com: 7,5
Gazzetta dello Sport: 7,5
Tuttosport: 9
Corriere dello Sport: 7,5
Corriere della Sera: 7
Bianconeranews.it: 7,5
Serie A
Le pagelle di Vlahovic: dal digiuno alla doppietta, si riprende lo scettro del bomber
27/08 alle 09:45
di Andrea Piras
© foto di www.imagephotoagency.it
Ritrova il gol Dusan Vlahovic. L'attaccante della Juventus ha realizzato una doppietta nel successo dei bianconeri contro il Verona di Paolo Zanetti. "Dal digiuno alla doppietta - scrive la Gazzetta dello Sport - dopo i due pali e un gol annullato col Como segna di piede, dal dischetto e... quasi di testa. Fa pure il difensore sugli angoli: sempre più uomo squadra, personalità e concretezza".
"Relega a casuale la statistica del mancato gol contro il Como - l'analisi di Tuttosport - vuoi per i due legni o vuoi per quel cervellotico fuorigioco. A una settimana dallo sfortunato esordio, DV9 si riprende lo scettro di bomber: prima occasione ed è subito gol, quindi il raddoppio con freddezza dal dischetto. Qualche imprecisione negli appoggi spalle alla porta, ma non quando si ritrova di fronte a Montipò".
"Si riprende con gli interessi quanto la sfortuna gli aveva negato con il Como - si legge sul Corriere dello Sport -. Alla prima palla fa centro, sfiora soltanto sul raddoppio di Savona, poi è freddissimo per la doppietta dal dischetto". Questo il commento di TMW: "Col Como era andato bene ma mancava il graffio, in quel di Verona rimane invece nascosto fino al momento in cui segna il primo gol del match. Quindi è freddo dal dischetto per doppietta e 3-0".
I VOTI
TuttoMercatoWeb.com: 7,5
Gazzetta dello Sport: 7,5
Tuttosport: 7
Corriere dello Sport: 7,5
Corriere della Sera: 7,5
Bianconeranews.it: 8
Serie A
Hellas Verona, Juventus più forte, ora il Genoa con il mercato sullo sfondo
27/08 alle 09:45
di Francesco Galvagni @galvavr
© foto di www.imagephotoagency.it
Sconfitta netta quella subìta dal Verona di Paolo Zanetti nel match valido per la seconda giornata del campionato di Serie A. Uno 0-3 quello inflitto dalla Juventus che ha riportato la compagine scaligera con i piedi per terra (se mai ce ne fosse stato bisogno) dopo il roboante 3-0 della scorsa settimana rifilato al Napoli di Antonio Conte. Un Hellas che era sceso in campo con il piglio giusto quello del lunedì sera di un "Bentegodi" da tutto esaurito salvo poi disunirsi troppo rapidamente e facilmente in seguito al vantaggio juventino firmato Vlahovic.
Scelte azzardate e avversario più forte
Una scelta rivelatasi a posteriori azzardata quella di Zanetti di partire con la linea difensiva a tre schierando un 3-4-2-1 di "juricciana" o "tudoriana" memoria, senza però forse avere gli interpreti adatti con Tchatchoua da una parte e Lazovic dall'altra apparsi in difficoltà nel doversi muovere a tutta fascia, risultando poco incisivi in fase offensiva e lasciando molto desiderare in quella difensiva. Unitamente a ciò c'è da aggiungere una prova praticamente perfetta di una Juventus semplicemente più forte nonostante i ranghi ridotti; e oggi unica squadra della Serie A a punteggio pieno dopo due giornate non certo per caso.
Verso il Genoa con il mercato sullo sfondo
La settimana che porterà alla prima trasferta della stagione in programma domenica a Genova sarà quella della chiusura del mercato con il d.s. Sogliano che dovrà lavorare sia sugli ultimi ingressi (ad oggi mancano due esterni bassi, uno per parte) ma soprattutto sugli esuberi. Sono tanti infatti i giocatori ormai fuori dal progetto da sistemare, da Ceccherini a Faraoni passando per Ghilardi fino ad arrivare a Tavsan e Mitrovic, che ad oggi appaiono chiusi dagli ultimi arrivati Faride Alidou (già in campo ieri sera per uno spezzone) e il sempre più imminente Amin Sarr dal Lione.
Rassegna stampa
Corriere Torino in prima pagina: "La Juve di Thiago Motta è già sola al comando"
27/08 alle 08:13
di Yvonne Alessandro
"La Juve di Thiago Motta è già sola al comando", l'apertura in prima pagina del Corriere di Torino: la vittoria di ieri sera imposta sull'Hellas Verona per 3-0 è l'ennesimo squillo ad alte frequenze inviato alla Serie A.
Due successi su due all'avvio di campionato e bianconeri primi a punteggio pieno in classifica, mentre l'Inter insegue già a 2 distanze.
Le Pagelle
Verona-Juventus 0-3, le pagelle dei gialloblù: Tchatchoua ingenuo, Suslov volonteroso
27/08 alle 00:45
di Enrico Brigi
per Tuttohellasverona.it
© foto di www.imagephotoagency.it
Montipò 5,5 Incerto sulla palombella velenosa e vincente di Savona, nulla può sulle altre due reti. Parata plastica per i fotografi su un destro dalla distanza di LocatellI;
Dawidowicz 5,5 Gli tocca prendere in consegna il talentuoso Yldiz che appena cambia passo lo mette in leggera difficoltà. Alla fine dei conti, comunque, in qualche modo regge;
Coppola 5 Distratto sull'imbucata di Locatelli che libera Vlahovic in occasione del vantaggio bianconero. Non trasmette la necessaria sicurezza all'intero reparto difensivo;
Magnani 5 Sorpreso, alla pari di Coppola, dalla palla di Locatelli per Vlahovic. Come i suoi compagni di reparto appena i bianconeri accelerano entra in crisi (dall'11' s.t Frese 5,5 Incerto fin dal suo ingresso in campo);
Tchathoua 5 Costretto dal modulo a svolgere le due fasi difetta in precisione e lucidità. Ingenuo quando stende Mbangula causando il rigore che di fatto chiude la partita;
Belahyane 5,5 Confermato nel ruolo di vice Serdar. Si muove molto, ci mette tanta buona volontà ma soccombe davanti a un centrocampo bianconero maggiormente dotato sia fisicamente che qualitativamente;
Duda 5,5 Dopo un avvio promettente, con quattro palle recuperate e una buona gestione della palla, smarrisce smalto e inventiva. Da una sua palla persa, forse viziata da un lieve fallo di Locatelli, la Juve trova il vantaggio (dal 40' s.t. Dani Silva s.v.);
Lazovic 5 Non ha più la condizione per svolgere il compito di esterno a tutta fascia. Si perde Savona in occasione del raddoppio bianconero. Quasi mai in partita (dal 19' s.t. Harroui 6 entra con voglia di far bene nonostante il passivo già di tre reti. Prova un paio di incursioni, arrivando alla conclusione: la prima esce, la seconda incoccia un difensore avversario);
Suslov 6 Generoso e mai domo, ci prova fino alla fine. Avrebbe, tuttavia, bisogno di maggior sostegno;
Livramento 5 Tanta buona volontà, si muove di continuo cercando di dare profondità ma il risultato finale è decisamente sotto le aspettative (dall'11' s.t. Alidou 5,5 arrivato due giorni fa sembra, come lecito attendersi, un pesce fuor d'acqua. Forse, non poteva essere altrimenti);
Mosquera 5 Ci prova due volte ma in entrambi i casi trova l'opposizione di un difensore bianconero. Sono, però, gli unici due squilli di una prestazione piuttosto anonima (dall'11' s.t. Tengstedt 6 entra a risultato ampiamente compromesso. Sfiora la rete della bandiera quando spedisce in porta un servizio sottomisura di Tchatchoua e trova Di Gregorio a negargli la gioia del suo primo gol in maglia gialloblù);
Zanetti 5 Opta per un 3-4-2-1 alla Juric ma la scelta si dimostra poco redditizia. La squadra soffre il palleggio bianconero e lamenta mancanza di ritmo e idee. Prova a cambiare nella ripresa ma con tre reti al passivo la mossa appare tardiva. Meglio resettare e pensare alla prossima trasferta di Marassi.
Editoriale
Avere o non avere una Next Gen fa tutta la differenza del mondo anche in estate: Giuntoli ha fin qui finanziato quasi tutto il suo mercato cedendo tanti giovani, Manna e De Laurentiis sperano di rientrare (in parte) svendendo Osimhen
27/08 alle 00:00
di Raimondo De Magistris @RaimondoDM
Nato a Napoli il 10/03/88, laureato in Filosofia e Politica presso l'Università Orientale di Napoli. Lavora per TMW dal 2008, è stato vicedirettore per 10 anni. Inviato al seguito della Nazionale
Il Napoli fino a questo momento ha speso settantacinque milioni di euro per acquistare David Neres, Alessandro Buongiorno e Rafa Marin (oltre allo svincolato Spinazzola). Per soldi spesi quello partenopeo è il secondo club italiano dietro solo alla Roma e diventerà presto il primo: 30 milioni di euro serviranno per acquistare dal Chelsea Romelu Lukaku, altri 45-50 per mettere sotto contratto due nuovi centrocampisti: McTominay e Gilmour.
Facendo un paio di rapidi e semplici calcoli, il Napoli dovrebbe arrivare a sfondare il muro dei 150 milioni di euro spesi in questa finestra di calciomercato e fin qui ne ha incassati poco più di undici. Sette sono arrivati da Leo Ostigard, l'unica cessione a titolo definitivo, gli altri dai prestiti onerosi di Lindstrom, Cajuste e Natan. Ne dovrebbero arrivare un'altra ventina dalle cessioni di Gaetano al Cagliari e Folorunsho alla Lazio, ma è chiaro che la differenza tra un mercato in profondo rosso e un mercato finanziariamente più equilibrato è legato alla cessione di Victor Osimhen. Il Napoli che fino a quindici giorni fa valutava il centravanti nigeriano 120/130 milioni di euro ha ora accettato l'offerta da 70 milioni dell'Al Ahli pur di liberarsi del bomber dello Scudetto, un passaggio che comunque non è bastato per definire l'operazione perché Osimhen in Arabia Saudita (almeno per il momento) non vuole andarci.
Detto che il Napoli poteva permettersi un calciomercato così importante visti gli ultimi bilanci in attivo, c'è da sottolineare il fatto che il club partenopeo - per assecondare il suo allenatore, per tornare subito in alto dopo un'annata disastrosa - abbia deciso di puntare tutte le sue fiches su questa estate. Ha messo in conto anche spese che non sono investimenti pur di tornare immediatamente competitivo e sa che ritroverà la quadra economica tra qualche mese solo se si realizzeranno due condizioni: la cessione di Osimhen, l'immediato ritorno in Champions League. Non dovessero realizzarsi, dovrà prepararsi a un'estate 2025 di ridimensionamento in cui sarà costretto a vendere anche chi non vuole vendere, soprattutto Kvicha Kvaratskhelia.
Più del Napoli fino a questo momento ha speso la Juventus. Il club bianconero per mettere sotto contratto Douglas Luiz, Khéphren Thuram, Juan Cabal, Nico Gonzalez, Pierre Kalulu, Francisco Conceicao e Michele Di Gregorio ha abbondantemente superato quota 100 milioni di euro per i soli cartellini. A differenza del Napoli, però, Cristiano Giuntoli è in buona parte rientrato infilando tutta una serie di cessioni di calciatori che anche grazie al passaggio in Next Gen hanno poi raggiunto importanti valutazioni di mercato. Da Soulè a Huijsen, da Iling-junior a Barrenechea passando per De Winter. Poi Kean e Kaio Jorge. La Juventus s'è assicurata circa 90 milioni di euro cedendo giocatori che non rientravano nel progetto semplicemente attingendo a piene mani dal lavoro svolto negli ultimi anni dalla Next Gen. Un'incredibile risorsa finanziaria, l'ennesimo motivo che dovrebbe spingere i top club italiani a puntare forte sulle seconde squadre (e invece fin qui non è così). L'ennesimo, ma non l'unico perché Fagioli, Mbangula e Savona sono risorse tecniche che in attesa del completamento della rosa fanno più che comodo a Thiago Motta e ieri hanno fatto la differenza contro l'Hellas.
Tra un McTominay e un Koopmeiners, tra un Gilmour e un Sancho in prestito oneroso, Napoli e Juventus sabato mattina dovrebbero ritrovarsi ad aver speso sul calciomercato grossomodo una cifra simile, in entrambi i casi superiore ai 150 milioni di euro e con un disavanzo di 60-70 milioni tra entrate e uscite. Ma se da un lato questo disavanzo è certo perché già sono state definite cessioni per 90 milioni, dall'altro tutto dipenderà dalla cessione di Victor Osimhen, il bomber dello Scudetto che un anno fa valeva 200 milioni, due settimane fa 130 e ora 70...
Serie A
Le pagelle della Juventus - Thiago Motta l'alchimista, dopo Mbangula scopre Savona
26/08 alle 22:52
di Dimitri Conti @dimitri_conti
Risultato finale: Hellas Verona - Juventus 0-3
© foto di www.imagephotoagency.it
Di Gregorio 6 - A lungo rimane decisamente inoperoso, dopo oltre ottanta minuti di riposo però c'è lavoro anche per lui, che fa opposizione con il corpo su Tengstedt.
Savona 7,5 - Una volta che si è preso la grande vetrina dell'esordio, non c'è spazio per la timidezza: il primo gol è irregolare, il secondo è buono e libera la gioia.
Dal 77' Kalulu sv.
Gatti 6,5 - Seconda da capitano, nelle idee di club e allenatore deve essere una delle sicurezze sulle quali poggiarsi. Molto attento anche nella serata del Bentegodi, sul pezzo.
Dall'85' Danilo sv.
Bremer 6,5 - Il vero momento da highlights della sua partita è a inizio match, quando si oppone due volte a Mosquera nella stessa azione. Da lì in avanti il lavoro per lui calerà.
Cabal 6,5 - Motta per il momento, anche per necessità, lo vede terzino sinistro e lui non sembra aver troppo da obiettare. Tremendamente solido di fronte ai suoi freschi ex tifosi.
Dal 77' Rouhi sv.
Fagioli 6 - Preferito a Douglas Luiz, agisce a centrocampo con buona sincronia nei movimenti di reparto con Locatelli. Meno appariscente, ma comunque utile e ordinato.
Locatelli 6,5 - La rete che indirizza il match e avvia le danze sul tabellino nasce dal suo fondamentale recupero alto. Decisamente ispirato anche in fase di regia, sembra un altro.
Cambiaso 7 - Si traveste da trequartista nell'azione del 2-0, il raddoppio bianconero parte tutto dal suo controllo centrale con scarico. Polifunzionale e sempre utile.
Dall'85' Anghelè sv.
Yildiz 6,5 - La connessione tra lui e Vlahovic è uno dei pilastri di questa Juventus e base per le ambizioni bianconere. Mette a punto un altro buon test, mandando verso la porta il serbo.
Mbangula 7 - In un paio di settimane si è trasformato già in semi-icona della nuova Juventus. Al Bentegodi serve l'assist a Savona e procura il rigore dello 0-3.
Dal 69' Douglas Luiz 6 - Lasciato di nuovo in panchina, inizialmente, per lui c'è però l'occasione di fare venti minuti più recupero. Ingresso sufficiente.
Vlahovic 7,5 - Col Como era andato bene ma mancava il graffio, a Verona rimane nascosto fino al momento in cui segna il primo gol del match. Freddo poi dal dischetto, doppietta e 3-0.
Thiago Motta 8 - Solite mosse da alchimista del calcio: oltre a riproporre Mbangula, in difesa lancia all'esordio da titolare Savona e viene ripagato da un suo gol. Poco prima l'aveva già stappata Vlahovic, il serbo quindi la chiude nella ripresa su rigore. Ottima anche la seconda.
Serie A
Le pagelle dell'Hellas Verona - Tchatchoua horror, l'unico a tirare in porta è Tengstedt
26/08 alle 22:48
di Dimitri Conti @dimitri_conti
© foto di www.imagephotoagency.it
Risultato finale: Hellas Verona - Juventus 0-3
Montipò 5 - Comincia bene col volo su Locatelli, incolpevole contro Vlahovic, rivedibile sul raddoppio bianconero. Per il resto c'è poco da fare, se non raccogliere il terzo pallone.
Tchatchoua 4 - Serata horror per lui, che si accartoccia e avvia senza volerlo l'azione dello 0-1, per poi coronare il tutto con il calcio di rigore del tris bianconero procurato.
Dawidowicz 5,5 - Il più robusto nella retroguardia di Zanetti prova a ribattere alle offensive bianconere, concentrandosi specialmente su Vlahovic. Sembra il meno colpevole.
Coppola 5 - La sua non è una prestazione nel complesso da buttare, ma viene fortemente penalizzata dal movimento errato sia per idea che per realizzazione in occasione del raddoppio juventino.
Magnani 5,5 - Sa giocare anche da terzino, ma nasce centrale. E sulla corsia sinistra non sembra proprio a suo agio, anche se la Juve sfonda di più sul lato opposto.
Dal 57' Frese 5,5 - L'ingresso del biondo nordico non cambia le sorti della fascia sinistra. Anche perché quando entra il disastro è già bello che fatto.
Belhayane 5,5 - A centrocampo il Verona sembra riuscire a rispondere colpo su colpo nelle prime battute, ma sarà solamente un'impressione. Errata, perché la Signora passa. E neanche lui si oppone.
Duda 5 - Attore non protagonista, suo malgrado, nell'azione che apre le danze. Lui e Tchatchoua pasticciano da fallo laterale, spalancando la strada al gol di Vlahovic.
Dall'85' Dani Silva sv.
Livramento 5 - Nel corso del primo tempo avrebbe un paio di palloni per provare a strappare in ripartenza, ma non riesce a farli fruttare. Dopo meno di un'ora poco incisiva, esce.
Dal 57' Alidou 5,5 - Impossibile riversare su di lui più di tante responsabilità, ma il suo ingresso non cambia decisamente gli esiti in quel del Bentegodi.
Suslov 5 - Non si salva dalla serata di magra e di un solo tiro in porta fatto dal Verona. E dire che avrebbe avuto anche un paio di chance importanti, su punizione, ma non le ha sfruttate.
Lazovic 5 - Il serbo è il più esperto della sua squadra e ti attendi che possa fungere da riferimento per gli altri. Non sarà così: risulta poco visibile a occhio nudo.
Dal 64' Harroui 5,5 - Qualcuno probabilmente se lo aspettava titolare, ma così non è. Entra più tardi anche di altri, non riesce a incidere come quasi tutti.
Mosquera 5 - Dopo la doppietta al debutto in Serie A, l'esordio da titolare. Spauracchio teorico per la difesa bianconera, basta giusto un doppio muro di Bremer per fermarlo.
Dal 57' Tengstedt 6 - Probabilmente non sarebbe un subentro sufficiente in senso assoluto, però quantomeno è lui a effettuare l'unico tiro del Verona in porta.
Paolo Zanetti 5 - L'Hellas comincia sparagnino, spinto anche dal Bentegodi. Pressing furibondo in avvio, ma quando la Juventus trova i varchi giusti l'organizzazione gialloblù si scioglie come neve al sole. Punizione severa, non proprio demeritata.
Serie A
La Juventus è prima da sola. La classifica di Serie A aggiornata dopo le prime due giornate
26/08 alle 22:45
di Lorenzo Di Benedetto @Lore_Dibe88
© foto di www.imagephotoagency.it
Un altro 3-0, il secondo consecutivo in altrettante giornate di Serie A giocate, per la Juventus di Thiago Motta, che dopo aver battuto il Como all'esordio ha chiuso anche la pratica Hellas Verona al Bentegodi, grazie alla doppietta di Dusan Vlahovic e al gol di Nicolò Savona, all'esordio dal 1' nella massima serie. I bianconeri, anche se chiaramente è ancora troppo presto, mandano un messaggio a tutte le altre pretendenti allo scudetto, visto che dopo i primi 180 minuti di questo campionato si trovano da soli in testa alla classifica, a quota 6 punti.
Nella prossima giornata ci sarà il primo grande big match della Serie A 2024/2025, quello che vedrà in campo proprio la Vecchia Signora contro la Roma, in programma per domenica sera all'Allianz Stadium alle 20.45. Intanto però Thiago Motta si gode il primato, ottenuto senza gli ultimi arrivi e con tanti giovani, in attesa poi degli ultimi colpi del calciomercato.
La classifica di Serie A
Juventus 6
Torino 4
Parma 4
Udinese 4
Inter 4
Genoa 4
Empoli 4
Napoli 3
Atalanta 3
Hellas Verona 3
Lazio 3
Fiorentina 2
Cagliari 2
Bologna 1
Monza 1
Roma 1
Milan 1
Venezia 1
Como 1
Lecce 0
Il riassunto della seconda giornata di Serie A
Sabato 24 agosto
Parma-Milan 2-1
Udinese-Lazio 2-1
Inter-Lecce 2-0
Monza-Genoa 0-1
Domenica 25 agosto
Fiorentina-Venezia 0-0
Torino-Atalanta 2-1
Napoli-Bologna 3-0
Roma-Empoli 1-2
Lunedì 26 agosto
Cagliari-Como 1-1
Hellas Verona-Juventus 0-3
Serie A
La Juventus manda un segnale alla Serie A: 3-0 a Verona, Thiago Motta è primo da solo
26/08 alle 22:41
di Dimitri Conti @dimitri_conti
© foto di www.imagephotoagency.it
Ancora una bella Juventus, secondo 3-0 nel campionato dei bianconeri, che sbancano Verona e sono in testa da soli.
La Motta Move: con Mbangula c'è Savona. E segna - Al Bentegodi c'è in palio la possibilità di andarsi a prendere una settimana da capolista del campionato in solitaria ed entrambe le squadre sembrano tenerne di conto nei loro approcci. I padroni di casa del Verona partono forte in pressione, spinti anche dall'ambiente, e provano ad affacciarsi in avanti nel segno dell'intensità, risultando però poco precisi. La Signora piano piano prende campo e trova idee: al 18' serve un super Montipò per mettere fuori la conclusione dal limite di Locatelli. Dieci giri d'orologio più tardi però il portiere di casa non può niente sul tentativo ravvicinato di Vlahovic, innescato da Yildiz dopo un recupero alto di Locatelli su Duda, autore di un pasticcio in disimpegno in combutta con Tchatchoua: è 0-1. Altri dieci minuti e arriva il raddoppio bianconero, nel segno dei giovani e delle scelte di Thiago Motta. Azione della Signora che nasce a sinistra, con il cross del baby Mbangula per la corsia opposta, in cui arriva Savona a colpire di testa. Grazie anche al disturbo di Vlahovic su Montipò, ecco il primo gol del classe 2003 al debutto dal 1' in Serie A dopo che poco prima gliene era stato annullato un altro per posizione di fuorigioco. Al duplice fischio è quindi 0-2 bianconero.
Vlahovic chiude la partita, en plein bianconero - Acquisito un certo carico di certezze nei 45 minuti iniziali, la Juventus torna in campo più forte del doppio vantaggio già conseguito e continua a spingere. Arriva la ricompensa quasi immediata, grazie a un altro guizzo della baby scheggia Mbangula. L'esterno juventino classe 2004 semina sulla corsia Tchatchoua, che lo stende in piena area di rigore e manda Vlahovic dal dischetto. Freddo nell'esecuzione, il bomber serbo non sbaglia e spiazza Montipò. Si comincia con la canonica girandola dei cambi, in un match che col passare dei minuti sembra avere sempre meno da dire. C'è spazio anche per una parata di Di Gregorio, che si oppone a un tentativo ravvicinato di Tengstedt con il corpo. È l'ultimo episodio davvero da segnalare di un match che ha preso la direzione bianconera già nel primo tempo. Là dove il Napoli di Conte la settimana scorsa era colato a picco, quest'oggi la Juventus manda un segnale forte al campionato.
FONTE:
TuttoMercatoWeb.com
26 agosto 2024
Serie A Enilive 2024/25 | Al ‘Bentegodi’ passa la Juventus
Verona - Si è conclusa 0-3 Hellas Verona-Juventus, 2a giornata di Serie A Enilive 2024/25.
Venendo alla cronaca, nei primi minuti il Verona parte aggressivo e prova a mettere in difficoltà la retroguardia bianconera.
Al 14’ si fa vedere Suslov dalle parti di Di Gregorio. Dopo essersi accentrato dalla destra, il numero 31 mette dentro l’area un cross, ma il pallone sbatte su un difensore bianconero e carambola direttamente nelle braccia del portiere ospite.
Sempre al 14’, Livramento, imbucato da Suslov, prova la conclusione potente ma viene chiuso da Bremer. Il pallone resta in area dove arriva Mosquera che, senza pensarci due volte, tira forte, ma Bremer ancora una volta respinge.
Si fa vedere al 18’ la Juventus con Locatelli, che prova la conclusione da fuori, tiro che viene deviato da Montipò in corner.
Al 28’ gli ospiti passano in vantaggio. Yildiz trova Vlahovic con un passaggio filtrante, il numero 9 stoppa in area e col sinistro realizza.
Il Verona prova a reagire ma al 39’ arriva il raddoppio della Juventus. Mbangula, dalla sinistra crossa verso Savona, che di testa spizza sul secondo palo trovando il gol.
Nella ripresa, al 52’ Vlahovic trasforma il rigore, procurato da Mbangula.
Al 67’ Suslov prova la conclusione direttamente verso la porta su calcio di punizione: sinistro potente rasoterra, molto insidioso, deviato da Vlahovic in corner.
Al 76’ Harroui prova il tiro, defilato sulla destra, ma la sua conclusione termina di poco alla sinistra del portiere bianconero.
All’82’ Tchatchoua mette in mezzo un cross rasoterra: Tengstedt attacca l’area e devia, ma Di Gregorio intercetta e chiude la sua porta.
Il prossimo impegno del Verona sarà quello di domenica 1 settembre (ore 18.30) quando i gialloblù saranno ospiti del Genoa allo stadio ‘Ferraris’, match valido per la 3a giornata di Serie A Enilive 2024/25.
HELLAS VERONA-JUVENTUS 0-3
Rete: 28' Vlahovic, 39' Savona, 53' Vlahovic (rig.)
HELLAS VERONA (3-4-2-1): Montipò, Dawidowicz, Coppola, Magnani (dal 56' Frese), Tchatchoua, Belahyane, Duda (dall'85' Dani Silva), Lazovic (dal 64' Harroui), Suslov, Livramento (dal 56' Alidou), Mosquera (dal 56' Tengstedt)
A disposizione: Berardi, Perilli, Faraoni, Tavsan, Mitrovic, Okou, Kastanos, Cisse, Corradi, Ghilardi
Allenatore: Paolo Zanetti
JUVENTUS (4-2-3-1): Di Gregorio, Savona (dal 76' Kalulu), Gatti (dall'84' Danilo), Bremer, Cabal (dal 76' Rouhi) , Fagioli, Locatelli, Cambiaso (dall'84' Anghelè), Yildiz, Mbangula (dal 68' Luiz), Vlahovic,
A disposizione: Perin, Pinsoglio, Mckennie
Allenatore: Thiago Motta
Arbitro: Antonio Giua (Sez. AIA di Olbia)
Assistenti: Marco Bresmes (Sez. AIA di Bergamo), Marcello Rossi (Sez. AIA di Biella)
NOTE.
Ammonito: 52' Tchatchoua, 55' Duda. Spettatori: 29.575
26 agosto 2024
Sammarco: "Partita difficile che però ci deve servire a crescere"
Bagno a Ripoli (FI) - Le dichiarazioni dell'allenatore della Primavera gialloblù Paolo Sammarco rilasciate al termine della partita disputata al 'Viola Park' contro la Fiorentina.
Mister, un'analisi sulla partita di oggi?: "Sicuramente è stata una partita difficile, non solo per il risultato. Abbiamo iniziato il match un po' contratti e siamo andati subito sotto nel punteggio. Con il pareggio, sull'1-1, abbiamo acquisito fiducia e per tutto il primo tempo abbiamo fatto molto bene. Siamo andati più volte vicini al raddoppio, ma su una disattenzione da calcio piazzato è arrivato il 2-1 della Fiorentina, allo scadere del primo tempo. Durante il secondo tempo siamo partiti abbastanza bene, ma un'ulteriore disattenzione ci è costata il 3-1, e da lì abbiamo perso le misure della gara. Questo risultato comunque deve farci crescere, per far capire anche ai nuovi arrivati quanto è difficile la realtà della Primavera 1, un campionato con 20 squadre di alto livello. Quest'anno ci sono squadre ben attrezzate, quindi subito al lavoro per preparare la sfida di domenica prossima contro il Cagliari".
26 agosto 2024
Primavera 1 2024/25 | La Fiorentina passa 4-1 contro il Verona
Bagno a Ripoli (FI) - Si è conclusa 4-1 Fiorentina-Hellas Verona, 2a giornata di Primavera 1 2024/25.
Venendo alla cronaca, nei primi minuti di gioco entrambe le squadre provano a prendere le misure dell’avversario e giocano in spazi stretti, in mezzo al campo.
È la Fiorentina a sbloccare la partita al 7’, quando il centrocampista viola Rubino vede l’inserimento in area di Braschi e lo serve con un cross preciso: il numero 24 viola stacca in aria con la testa e riesce a superare il portiere gialloblù Zouaghi.
Al 15' l’Hellas prova a rispondere. Pavanati dribbla i difensori toscani, involandosi sulla fascia sinistra, ma non riesce a crossare il pallone in mezzo per Vermesan. Al 22' ci riprova, sulla corsia opposta, il numero 7 gialloblù Agbonifo, che, dopo una grande accelerazione, crossa verso Pavanati in area, ma la difesa della Fiorentina riesce a sventare il pericolo.
Al 28' ci riprova Agbonifo ma, dopo essersi accentrato, Balbo riesce a proteggere la sua porta e in scivolata mette la palla in calcio d'angolo.
Arriva al 36' il goal del Verona! Agustin Luna, con grande spirito di sacrificio, continua un pressing solitario e viene premiato: riesce a rubare il pallone al numero 1 viola, Vannucchi, e da pochi passi spedisce il pallone oltre la linea.
Al 38' ci prova da centrocampo il numero 19 gialloblù, De Battisti, con un tiro indirizzato proprio all’angolo destro della porta, ma il numero 1 viola riesce, mettendo il guantone, a mandare il pallone in calcio d’angolo. Al 43' ci prova invece Szimionas dalla distanza, con un tiro forte di destro: Vannucchi riesce a metterci i pugni per respingere la conclusione.
Al 45+4' arriva il raddoppio viola. Rubino, battendo un calcio di punizione dalla distanza, riesce a trovare in area il numero 73 viola, Presta, che riesce a superare Zouaghi, dopo aver staccato di testa.
Nella ripresa, parte forte la Fiorentina. Al 52' il numero 36 viola, Caprini, riesce a involarsi verso la porta, finta il tiro e la passa a Braschi, a rimorchio, che tira forte: Zouaghi si allunga e riesce a bloccare tra i guantoni il tiro da pochi passi.
Al 61' Jablonski prova il tiro defilato sulla sinistra ma il pallone è debole e termina tra le mani di Vannucchi.
Al 62' trova il terzo gol la Fiorentina. Il numero 24 Braschi, dopo un rimpallo sui piedi di un difensore scaligero, ritrova il pallone e tira centrale, riuscendo a spedire il pallone alle spalle di Zouaghi.
Sempre Viola in rete al 67'. Caprini si invola sulla fascia sinistra, mette il pallone dietro a rimorchio per Rubino che tira forte di destro in porta, superando così il portiere dell'Hellas, Zouaghi.
Il prossimo impegno del Verona sarà quello di domenica 1 settembre (ore 16.30) quando i gialloblù sfideranno allo stadio ‘Olivieri’ il Cagliari, match valido per la 3a giornata di Primavera 1 2024/25.
LA CRONACA
7' Gol Fiorentina. Rubino vede l'inserimento in area di Braschi e lo serve con un cross preciso: il numero 24 viola appoggia di testa in rete
15' Pavanati scappa via ai difensori toscani, involandosi sulla fascia sinistra, ma non riesce a crossare il pallone in mezzo per Vermesan
22' Il numero 7 gialloblù, Agbonifo, accelera sulla corsia destra del campo e crossa verso Pavanati in area, ma la difesa della Fiorentina riesce a sventare il pericolo
28' Agbonifo tenta nuovamente il cross dopo essersi accentrato, ma Balbo riesce a proteggere la sua porta e in scivolata mette la palla in calcio d'angolo
36' GOL HELLAS! Agustin Luna riesce a rubare, in pressing, il pallone al numero 1 viola, Vannucchi, e da pochi passi ribadisce in rete
38' Occasione Hellas. Il tiro da centrocampo del numero 19 gialloblù, De Battisti, è indirizzato proprio in porta, ma il numero 1 viola salva mettendo il pallone in calcio d'angolo
43' Ancora Hellas! Szimionas prova il tiro dalla distanza, dopo un rimpallo fortunato, e per poco non sorprende il portiere della Fiorentina, che riesce però a metterci i pugni per respingere il pallone
45+4' Gol Fiorentina. Rubino, battendo un calcio di punizione dalla distanza, trova in area la testa del numero 73 viola, Presta, che riesce a superare Zouaghi
52' Il numero 36 viola, Caprini, riesce a involarsi verso la porta, finta il tiro e la passa a Braschi che tira forte. Zouaghi si allunga e riesce a bloccare il tiro da pochi passi.
61' Jablonski prova il tiro defilato sulla sinistra ma il pallone è debole e termina, facile preda, nei guantoni di Vannucchi
62' Gol Fiorentina. Il numero 24 Braschi, dopo un rimpallo sui piedi di un difensore scaligero, ritrova il pallone e tira centrale, riuscendo a spedire il pallone alle spalle di Zouaghi.
65' Caprini prova il tiro dalla distanza ma il portiere gialloblù mette il pallone in calcio d'angolo
67' Gol Fiorentina. Caprini si invola sulla fascia, mette il pallone dietro a rimorchio per Rubino che tira forte in porta superando il portiere dell'Hellas, Zouaghi
83' Popovic tenta il tiro dalla distanza ma il pallone è debole e centrale
FIORENTINA-HELLAS VERONA 4-1
Reti: 7' Braschi, 36' Luna, 45+4' Presta, 62' Braschi, 67' Rubino
FIORENTINA: Vannucchi, Harder (dal 73' Gudelevicius), Ievoli, Rubino (dall'85' Keita), Romani, Trapani, Braschi, Kouadio (dal 73' Sadotti), Balbo (dal 35' Scuderi), Caprini, Presta (dal 73' Spaggiari)
A disposizione: Dolfi, Leonardelli, Tarantino, Deli, Pisani, Elia
Allenatore: Daniele Galloppa
HELLAS VERONA: Zouaghi, Dalla Riva, Nwanege, Popovic, Agbonifo (dal 72' Barry), Szimionas (dal 57' Jablonski), Vermesan (dall'82' Casagrande), Pavanati (dal 72' Bancila), De Battisti (dal 72' Philippe), Luna, Nwachukwu
A disposizione: Ravasio, Soragni, De Rossi, Doucoure, Vapore, Fagoni
Allenatore: Paolo Sammarco
Arbitro: Dario Di Francesco (Sezione AIA di Ostia Lido)
Assistenti: Alessandro Parisi (Sez. AIA di Bari), Luca Capriuolo (Sez. AIA di Bari)
NOTE.
Ammoniti: 23' Pavanati, 45+2' Szimonias, 59' Nwachukwu. Espulso: 90' Gudelevicius.
26 agosto 2024
#VeronaJuve | Il Bentegodi è sold out!
Verona – Hellas Verona FC comunica che, in occasione del match Hellas Verona-Juventus, 2^ giornata della Serie A Enilive 2024/25 e in programma oggi, lunedì 26 agosto 2024 alle ore 20.45, lo stadio ‘Bentegodi’ è SOLD OUT!
Tutti i settori dello stadio sono esauriti. Pertanto la società informa che la biglietteria del ‘Bentegodi’ oggi rimarrà chiusa al pubblico e invita tutte le persone, vista l'alta affluenza prevista per la partita, a recarsi allo stadio in anticipo per agevolare le operazioni di ingresso all'impianto.
26 agosto 2024
In ricordo di Sven
Il Presidente Maurizio Setti e tutto l’Hellas Verona FC esprimono il loro più sincero cordoglio per la scomparsa di
Sven-Göran Eriksson, apprezzato allenatore e stimato uomo di calcio, in Italia e nel mondo, e si stringono attorno alla sua famiglia esprimendo le più sentite e sincere condoglianze.
24 agosto 2024
L'Hellas Verona scende in campo al fianco di UICI Verona grazie a CMT-Translations
Verona - In occasione del match Hellas Verona-Juventus, valido per la 2a giornata di Serie A Enilive 2024/25, sarà disponibile al ‘Bentegodi’, per la prima volta, un innovativo e inclusivo sistema di audiodescrizione pensato per i tifosi ciechi, ipovedenti e con disabilità visive multiple.
Sport significa anche luoghi di passione, emozione e inclusione. La volontà di vivere a pieno questi luoghi, e i valori ad essi collegati, determina la necessità di favorire un’esperienza accessibile ad ognuno di noi. Hellas Verona, con l’aiuto della sezione veronese di UICI (Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti), lunedì sera si impegna a rendere anche l’esperienza del ‘Bentegodi’ fruibile a chiunque.
Grazie a 'Connect Me Too', il software sviluppato da CMT-Translations, i tifosi ciechi e ipovedenti, tramite il proprio smartphone e i propri auricolari, potranno ascoltare nitidamente il commento audio descrittivo della partita, curato da un professionista del settore. Un racconto estremamente dettagliato che, unito all’atmosfera dello stadio, mira a creare un’esperienza immersiva.
Nato nel 2019, il servizio è completamente digitale e si appoggia alla rete 4G/5G. Nello specifico, tale sistema è in grado di riportare fedelmente non soltanto ciò che accade nel rettangolo di gioco ma anche a bordo campo e sulle tribune. Pochi minuti prima del fischio d’inizio viene fornito un link o un QR Code (a discrezione del tifoso) che, tramite il proprio smartphone collegherà l’utente direttamente all’audiodescrizione.
"Siamo estremamente orgogliosi - dichiara Tony D'Angelo, Business Development Manager e responsabile del progetto Connect Me Too in CMT-Translations - di collaborare con l'Hellas Verona per portare l'audiodescrizione inclusiva al 'Bentegodi', un'iniziativa che riflette il nostro impegno continuo verso l'accessibilità e l'inclusione nel mondo dello sport. Il nostro progetto 'Connect Me Too' rappresenta un passo importante verso la creazione di un ambiente nel quale tutti possano condividere la passione e l'emozione che solo lo sport può offrire".
"A volte, nel corso della vita o dalla nascita, vi è un avvenimento che ti impedisce di continuare a svolgere le tue attività e di seguire le tue passioni; nel nostro caso è la disabilità visiva. L’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti, nata da oltre 100 anni, si occupa della tutela del cieco o ipovedente nell’ambito scolastico e lavorativo, oltre che in quello sportivo ed inclusivo. Proprio in quest’ultimo ambito siamo felici di dare il nostro contributo, ascoltando la prima partita audio descritta dell'Hellas Verona allo stadio 'Bentegodi'. Gli ospiti che saranno presenti lunedì sera saranno i primi a testare la descrizione audio della partita di Serie A Verona-Juventus, in cui grazie alla maestria dello speaker potranno tornare a 'vedere'. Queste le dichiarazioni di Cristian Dal Cero, Consigliere UICI Verona.
Queste le parole del Direttore Generale del Club, Simona Gioè: "Siamo orgogliosi di essere parte attiva in questa bellissima ed importante iniziativa, che sottolinea e rappresenta uno dei valori più importanti dello sport: l'inclusione. Hellas Verona FC, nella persona del Presidente Maurizio Setti e di tutto il Club, è sempre pronto a scendere in campo al fianco di realtà come CMT-Translations, che fa dell'accessibilità e dell'inclusione valori fondanti. Siamo contenti, in questa prima occasione, che tre ospiti dell'UICI Verona possano per una sera vivere le emozioni del Bentegodi".
FONTE:
HellasVerona.it
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VITA DA EX: Dopo l'ottima Olimpiade giocata con l'ARGENTINA, Bruno AMIONE è tornato ad attirare attenzione, in Serie A ma non solo...
Marco Ezio FOSSATI nuovo calciatore dell'ALBINOLEFFE.
Debutto con vittoria del CALDIERO TERME grazie alla doppietta di CAZZADORI!
Serie A
Bologna, chiesto Amione in prestito: no del Santos Laguna [...]
24/08 alle 15:45
di Giacomo Iacobellis @giaco_iaco
fonte Marco Conterio
Dopo l'ottima Olimpiade giocata con la sua Argentina si sono subito riaccese tante sirene di mercato per Bruno Amione. Il centrale sudamericano torna a fare gola a molti dopo le gare con l'Albiceleste U23 in Francia. Piace tanto al River Plate che ha però proposto 6 milioni di dollari, offerta bassa per il Santos Laguna che chiede la clausola di 10 milioni di dollari (9 di euro circa).
In tutto questo ha chiamato i messicani il Bologna, Giovanni Sartori ha proposto un prestito con diritto di riscatto fissato a 7/8 totali, ma il Santos Laguna è irremovibile e chiede solo la clausola [...]
FONTE:
TuttoMercatoWeb.com
Prima Squadra
Marco Ezio Fossati è un nuovo calciatore dell'U.C. AlbinoLeffe!
Agosto 23, 2024
U.C. AlbinoLeffe comunica di aver acquisito le prestazioni sportive del calciatore Marco Ezio Fossati, centrocampista classe 1992.
Nativo di Monza, Fossati è cresciuto calcisticamente nei Settori Giovanili di Inter e Milan.
Dopo aver debuttato tra i grandi con il Latina (Lega Pro | 1 Div.) nella Stagione 2011/12, il centrocampista brianzolo ha portato avanti una lunga e solida carriera tra i pro, totalizzato 17 presenze in Serie A con l’Hellas Verona, 173 partite,10 gol e 14 assist in Serie B con Ascoli, Bari, Hellas Verona, Cagliari (con cui ha vinto la cadetteria nel 2016), Perugia e Monza, 59 gare e 6 gol in Serie C, con i colori di Monza – club con il quale ha vinto il Girone A nel 2020 - e Latina.
Dal gennaio 2021 sino all’estate 2023, Fossati ha militato in Croazia, indossando la prestigiosa maglia dell’Hajduk Spalato, con cui ha messo a referto 78 presenze (e 2 reti), vincendo due volte la coppa croata e giocando le qualificazioni alla Uefa Conference League.
Nella Stagione 2023/24, ha messo a referto 13 presenze realizzando 1 gol con la squadra di prima serie romena Universitatea Cluj.
Con le Nazionali giovanili ha inoltre collezionato 2 presenze in U18, 9 apparizioni ed 1 gol con la U20 e 5 partite con la U21.
"Non appena varcato il cancello dell’AlbinoLeffe Campus, ho percepito sensazioni molto positive – le prime parole di Marco Ezio Fossati in bluceleste -. L’ambiente di lavoro è molto ben organizzato e trasmette al contempo grande passione ed altrettante serenità. Non vedo l’ora di rimettermi in gioco in bluceleste. Voglio disputare una grande annata per aiutare il club nel raggiungimento dell’obiettivo prefissato ed i giovani a proseguire nella loro crescita”.
A Marco Ezio un caloroso benvenuto da parte di tutta la famiglia AlbinoLeffe e un grande in bocca al lupo per il suo futuro a Zanica.
#MarcoEzioFossati #WelcometoaL
FONTE:
Albinoleffe.com
Ex gialloblù, doppietta di Cazzadori e il Caldiero debutta con una vittoria
di Tommaso Badia
25 Agosto 2024 12:00
Foto: Hellas Verona FC
Debutto in Serie C da incorniciare per il Caldiero che, grazie anche al gialloblù Cazzadori, torna dal campo dell’Albinoleffe con una vittoria per 2-3.
L’attaccante classe 2004 ha infatti firmato una doppietta che, unita alla rete messa a segno al 90′ da Furini (altro prodotto delle giovanili dell’Hellas), ha permesso ai termali di iniziare il proprio campionato con un importantissimo successo in trasferta.
Grande emozione dunque per Cazzadori che, oltre ad aver segnato i primi due gol del Caldiero tra i “pro”, ha anche cominciato al meglio la propria nuova avventura in Serie C.
FONTE:
CalcioHellas.it