RECAP & IMPRESSIONI
VERONA che parte malissimo regalando il vantaggio agli avversari su un'evidente disattenzione al primo calcio d'angolo dopo meno di due minuti e prosegue anche peggio venendo schiacciato dagli esterni difensivi della LAZIO e in gran confusione come era accaduto nel periodo più buio della gestione di ZANETTI. Al 21° altro clamoroso buco difensivo dei gialloblù che offrono su un piatto d'argento il raddoppio ospite con DIA ma, quando hai paura che finisca in un'altra goleada dato che gli avversari dominano e l'HELLAS perde un sacco di palloni fischiata dal pubblico del 'Bentegodi', ecco che a 5 minuti dalla fine del primo tempo i butei in campo si svegliano e in tre minuti creano tre occasioni.
Nella ripresa gli scaligeri sembrano poter continuare come avevano concluso il primo tempo e invece arriva la doccia fredda con il gol che, di fatto, chiude il match al 58°: Sciagurato passaggio indietro di TCHATCHOUA che diventa un cioccolatino solo da scartare per DIA, palla a ZACCAGNI che ha tutto il tempo di mirare all'incrocio dei pali e trovarlo con l'involontaria ma determinante deviazione di GHILARDI.
Esordio amaro per la nuova proprietà (che magari si sveglierà in chiave mercato?) che vede una LAZIO dominare per quasi tutto il primo tempo e chudere la partita doppo meno di un'ora al 'Bentegodi'.
Per il VERONA i soliti buchi in difesa che giustificano solo in parte i 47 gol presi si qui, è l'atteggiamento di una squadra che ad un certo punto continua ad uscire dalla partita il guaio più grosso della squadra di ZANETTI che nelle prossime due partite dovrà per giunta fare a meno di DAWIDOWICZ e soprattutto di DUDA che cerca e trova la prima ammonizione e nel finale ne va a strappare un'altra al signor Fabbri... Male, male e ancora male: Non era il momento migliore per incrociare la LAZIO, d'accordo, ma regalare al talento dei fortissimi avversari anche tre gol fa davvero inca...e come delle bisce!
IL GIORNO DOPO, A MENTE FREDDA...
...Mi sento deluso e tradito, tradito prima di tutto da una squadra mentalmente fragile (che peraltro ancora squadra non è nonostante quanto ci ha assicurato mister ZANETTI al quale ho cercato di credere con tutte le mie forze), tradito da giocatori che probabilmente si sentono delle star e danno le colpe della situazione ai compagni, tradito dai veterani gialloblù che evidentemente non hanno saputo trasmettere ai nuovi arrivati la responsabilità che comporta indossare i nostri colori, tradito dallo stesso allenatore che non riesce a trovare una soluzione definitiva (e perché anche se certi errori barbini non sono di sua responsabilità, lui che vede i suoi tutti i giorni dovrebbe avere il coraggio di fare determinate scelte anche rischiando di tenere fuori i presunti migliori) e tradito anche dai nuovi proprietari che, per non sbagliare, hanno deciso di non decidere, continuando col 'modello Setti' che fin qui di riffe o di raffe ci ha tenuto a galla nonostante abbia trasformato l'HELLAS in un porto di mare da cui tutti scappano appena possono, un trampolino di lancio per lidi migliori dato che la programmazione è stata azzerata e ogni prospettiva di crescita pure ma paradossalmente non mi sento tradito da SETTI che continua a fare ciò che ha sempre fatto senza nemmeno esserne più responsabile in prima persona, in questo VERONA gattopardesco in cui tutto è cambiato senza che sia cambiato nulla, compresa fortunatamente la passione e l'amore che i tifosi riversano sugli ultracentenari colori gialloblù che al momento vengono bistrattati anche da chi, con le solite belle parole, ha promesso di dare tutto per risollevarli e invece probabilmente pensa solo a come far più soldi col progetto del nuovo stadio o almeno questo è quello che sembra a poco più di 10 giorni dalla fine di un calciomercato in cui si parla concretamente solo di uscite e zero di entrate, ovvero dalla padella di SETTI alla brace di 'Presidio Investors'.
Formazione praticamente tipo per mister ZANETTI che riporta GHILARDI fra i tre di difesa con COPPOLA e DAWIDOWICZ, in meDIAna ritrova SERDAR accanto a DUDA e TCHATCHOUA esterno con BRADARIĆ al posto di capitan LAZOVIĆ dalla parte opposta e sulla trequarti la coppia SUSLOV-SARR in appoggio a TENGSTEDT attaccante centrale.
Consueto 4-2-3-1 per mister BARONI con PROVEDEL fra i pali, HYSAJ che ritorna a giocare dal primo minuto come terzino destro dopo esseere stato a lungo ai margini e TAVARES dalla parte opposta ai lati di della coppia formata da GILA e GIGOT che da il cambio a ROMAGNOLI; meDIAna imprescindibile con ROVELLA e GUENDOUZI e trequarti di livello con DIA in mezzo a ISAKSEN e all'ex gialloblù ZACCAGNI pronti a mandare in gol CASTELLANOS.
700 i tifosi ospiti nonostante le restrizioni alla vendita della vigilia, dirige il signor Michael Fabbri della sezione AIA di Ravenna.
PRIMO TEMPO 2° Non sono passati 2 minuti quando DUDA recupera sul fondo un buco di SERDAR in uscita su TAVARES quando, sul successivo corner da sinistra, GIGOT anticipa bellamente COPPOLA e di testa la gira nel sacco!
4° TENGSTEDT non controlla bene davanti a PROVEDEL sulla spizzata di SARR e si divora una buona occasione da gol...
5° Pasticcio difensivo tra TCHATCHOUA e DAWIDOWICZ e altro corner regalato ai biancocelesti.
14° GIGOT durissimo su SARR, cartellino giallo estratto da Fabbri in faccia al difensore ospite.
18° CASTELLANOS da fuori area: Conclusione che termina a lato. 21° GUENDOUZI inizialmente bloccato nella ripartenza da DAWIDOWICZ trova un buco centrale per DIA inseguito vanamente da TCHATCHOUA e BRADARIĆ in un buco clamoroso della difesa gialloblù: L'attaccante senegalese ha tutto il tempo di prendere la mira e far secco MONTIPÒ ignorando per giunta il compagno liberissimo alla sua sinistra... Difesa horror da parte del VERONA al 46esimo gol subito.
26° DAWIDOWICZ in ritardissimo su CASTELLANOS rifila un calcione all'attaccante avversario e viene giustamente ammonito: Paweł era diffidato e salterà la prossima trasferta al 'Penzo' di Venezia.
34° Altro erroraccio in uscita di SERDAR sul pressing di ZACCAGNI, palla a CASTELLANOS che, solo-soletto fortunatamente mette sul fondo il DIAgobnale.
36° ZACCAGNI indietro per ISAKSEN che scarica pericolosamente in porta: MONTIPÒ si rifugia sul fondo.
40° Bel cambio lato di SUSLOV per TCHATCHOUA che affonda sulla destra e la mette in mezzo per TENGSTEDT preso in contropiede, palla indietro per DUDA che controlla e poi scarica il destro che finisce a lato.
42° Altra bella iniziativa di SUSLOV che trova BRADARIĆ a sinistra, palla a SERDAR che appoggia in area per TENGSTEDT in leggero ritardo: Tiro che non impensierisce PROVEDEL.
43° DUDA al limite dell'area piccola per il colpo di testa di SERDAR che scheggia la parte alta della traversa!
45°+1 Il signor Fabbri termina la prima parte di match.
SECONDO TEMPO
46° LIVRAMENTO rileva l'ammonito DAWIDOWICZ e il VERONA che vira su una sorta di 4-2-3-1 con TCHATCHOUA e BRADARIĆ terzini.
48° COPPOLA in scivolta sulle gambe di ZACCAGNI che ripartiva pericolosamente, ammonizione spesa al meglio da parte di Diego.
49° Ammonito anche BRADARIĆ per un'entrata da dietro su ISAKSEN che si stava girando.
52° Esterno destro di DUDA da posizione decentrata fuori area: PROVEDEL respinge con i pugni.
57° TENGSTEDT mette in area una palla che carambola fra i piedi di GHILARDI di fronte a PROVEDEL e poi SARR e SERDAR che non riescono ad intervenire.... 58° Sciagurato passaggio indietro di TCHATCHOUA che diventa un cioccolatino per DIA, palla a ZACCAGNI che ha tutto il tempo di mirare all'incrocio dei pali e trovarlo con l'involontaria ma determinante deviazione di GHILARDI.
61° DUDA svirgola da fuori area: Palla molto a lato.
64° TAVARES in mezzo per CASTELLANOS che anticipa netto GHILARDI ma fortunatamente sciupa tutto sparando fuori ma LAZIO vicinissima al poker.
65° LAZOVIĆ e KASTANOS rilevano TENGSTEDT e SUSLOV, cambiano anche gli avversari con ZACCAGNI, GIGOT e ISAKSEN che lasciano il posto rispettivamente a DELE-BASHIRU, ROMAGNOLI e ISAKSEN.
72° PELLEGRINI da il cambio a TAVARES nelle fila della LAZIO (ammonito il portoghese che per perdere tempo esce dal lato più lontano dalla sua panchina), nell'HELLAS FARAONI rileva TCHATCHOUA e BELAHYANE da il cambio a SARR.
74° Bell'uno-due LAZOVIĆ-BRADARIĆ con Domagoj che impegna PROVEDEL in tuffo. GHILARDI chiude fallosamente sul velocissimo DIA lanciato ancora una volta da GUENDOUZI: Cartellino giallo anche per Daniele.
78° Fallo inutile di DUDA da dietro su GUENDOUZI e cartellino giallo anche per lo slovacco che proprio non può fare a mano di farsi trascinare in queste scemenze...
84° Dentro anche CASTROVILLI nella LAZIO, a fargli spazio è ROVELLA.
89° DUDA con un altro fallo inutile viene ammonito un'altra volta e, per giunta manda a quel paese, Fabbri: Normale l'espulsione che, in previsione delle prossime delicate trasferte contro VENEZIA e MONZA, è davvero pesante.
90°+4 Con le squadre che si trascinano in campo consce da tempo del risultato finale, Fabbri termina la gara.
VOTI
MONTIPÒ Come al solito non esce sui calci d'angolo e questo, unito all'errore di COPPOLA che si fa anticipare netto, costa il primo gol della LAZIO. La sensazione è che non sia piazzato benissimo nemmeno sul raddoppio avversario al 21° ed è sfortunato sul 3 a 0 di ZACCAGNI (che contro di noi deve avere un conto aperto) perché sembra essere in traiettoria ma la deviazione di GHILARDI lo spiazza di netto. Normale amministrazione il resto 5
DAWIDOWICZ Inizia la sua partita con un pasticcio al 5° minuto con TCHATCHOUA. Si dimentica di GUENDOUZI dopo averlo bloccato una prima volta al 21° lasciandolo lanciare DIA per il secondo gol. Al 26° in ritardissimo su CASTELLANOS prende l'ammonizione che lo escluderà dalla prossima trasferta al 'Penzo'. Non aiuta in maniera sufficiente TCHATCHOUA sugli attacchi degli esterni avversari e rimane negli spogliatoi alla ripresa 5- (gli da il cambio LIVRAMENTO al 46°: Il ragazzo ha velocità ma solo quella non basta contro una difesa arcigna e quadrata come quella avversaria e in più ha sempre quell'atteggiamento incerto davanti ai difensori che non lo aiuta... Fa parte della conoscenza con la Serie A, tutto normale, però deve crescere più in fretta e invece non mostra miglioramenti 5+)
COPPOLA Si fa anticipare in maniera barbina da GIGOT in occasione del subitaneo vantaggio della LAZIO e questo probabilmente ne condiziona il resto della prestazione. Spende bene l'ammonizione in apertura di ripresa ma la sua partita rimane insufficiente 5+
GHILARDI Nel primo tempo è il meno peggio la dietro, nella ripresa si trova fra le gambe un pallone inaspettato e davanti alla porta non può fare meglio. Sfortunato al 58° sulla deviazione che spiazza MONTIPÒ. Al 64° non è attento su CASTELLANOS che va ad un passo dal poker. Ammonito al 74° per un fallo su DIA 5,5
TCHATCHOUA Inizia male nell'intervento difensivo in cui pasticcia con DAWIDOWICZ. Attende DIA in occasione del raddoppio avversario al 21° ma lo attende troppo. Bravo alla mezz'ora ad intervenire in area in scivolata su TAVARES senza fare fallo ma al 33esimo il portoghese lo chiude sulla trequarti e riparte con eleganza. Buona la palla che mette in mezzo al 40° ma al 58° con quello sciagurato passaggio regala il tris ai biancocelesti e il 'Bentegodi' non lo perdona fischiandolo clamorosamente! L'errore ci può stare ma l'atteggiamento di sufficienza che tiene per tutta la gara (forse distratto dalle voci di mercato) anche no... 4,5 (gli da il cambio FARAONI al 73°: Entra in campo a partita ampiamente in ghiaccio Non giudicabile)
SERDAR Il primo vantaggio della LAZIO nasce da un suo errore in uscita e già questo lascia intravedere la giornata no di Suat... ROVELLA sembra avere almeno due marce in più rispetto al turco-tedesco che per gran parte della partita non lo prende mai! Sbaglia male anche al 34° ma CASTELLANOS ci grazia (bontà sua). Nel finale di primo tempo le cose migliori con quel passaggio indietro a TENGSTEDT e il colpo di testa che non riesce a tenere basso. Cala nella ripresa stritolato dal più forte centrocampo avversario 5
DUDA ...Anche lui fa vedere le cose migliori sul finire di primo tempo ed è pericoloso al 52° con quel tiro che impegna PROVEDEL ma come al solito non riesce a tenersi a freno in occasione del primo cartellino giallo, poi quasi cerca il secondo con un altro fallo assolutamente inutile in cui forse anche il signor Fabbri è un po' troppo fiscale fattostà che, pensando alle prossime decisive due trasferte non doveva permettersi queste leggerezze! Per me è imperdonabile 4
BRADARIĆ Brutta palla persa da Domagoj in uscita al 12° e stop mancato che finisce in out in apertura di ripresa ma nel complesso, tolto qualche bello scambio con i compagni, non arriva alla sufficienza... 5
SUSLOV Due belle iniziative alla fine del primo tempo poi il nulla ma almeno lui in settimana ha avuto l'influenza e non poteva essere al meglio... 5+ (gli da il cambio KASTANOS al 65°: Entra in campo a partita ampiamente in ghiaccio Non giudicabile)
SARR Fa quel che può nel cercare di aiutare TENGSTEDT in mezzo all'organizzatissima difesa ospite ma con scarsi risultati... 5+ (gli da il cambio BELAHYANE al 73°: Entra in campo a partita ampiamente in ghiaccio Non giudicabile)
TENGSTEDT Al 4° minuto davanti a PROVEDEL non riesce a controllare bene divorandosi una buonissima occasione e anche nel finale di primo tempo sembra aver perso lo smalto di qualche tempo fa... Sparisce nella ripresa 5- (gli da il cambio LAZOVIĆ al 65°: Entra in campo a partita ampiamente in ghiaccio Non giudicabile)
ZANETTI L'impressione è che sia completamente sorpreso dalla forza degli avversari sulle fasce visto che TAVARES da una parte e HYSAJ dall'altra sembrano non avere opposizioni e affondano come lame calde nel burro. Non si capisce poi la scelta di tenere LAZOVIĆ (ma anche FARAONI) inizialmente in panchina o perché non varare un centrocampo a tre che si opponga meglio alla coppia ROVELLA-GUENDOUZI che domina in lungo e in largo... Il suo VERONA oggi fa un paio di passi indietro davanti alla nuova proprietà per giunta prima di due importantissime trasferte 5,5
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DICONO + - = Mister ZANETTI a 'Sky Sport' «Oggi è stata una giornata negativa sotto tanti punti di vista. Già di per sè era una partita difficile, ma noi abbiamo spianato la squadra al nostro avversario. Abbiamo preso gol su calcio d’angolo, su una ripartenza da una nostra punizione e se un retro-passaggio. In più abbiamo creato occasioni, ma non siamo riusciti a far gol. Oggi veramente è stata una giornata no che va subito accantonata per cercare già da domani di proiettarci sul futuro... Va detto che nelle ultime due partite abbiamo giocato con Napoli e Lazio, venivamo da un periodo di ottime prestazioni, oggi non mi è piaciuta neanche quella. Bisogna dire la verità, non è stata una buona partita e questo ci deve far riflettere e ricompattare. Non è successo ovviamente niente, c’è un girone da giocare e siamo tutti lì, ma dobbiamo mettere in campo qualcosa di diverso, è fuori discussione. Avevamo trovato equilibrio, poi esiste anche l’avversario. Sappiamo creare, ma oggi subiamo tanto perché siamo imprecisi e superficiali. Dobbiamo toglierci questa caratteristiche perché questi alti e bassi non fanno bene a livello psicologico» CalcioHellas.it
Mister BARONI a 'Sky Sport' «La partita non era facile, ma l’abbiamo indirizzata subito scendendo in campo con il giusto atteggiamento. Sono orgoglioso della squadra e della prestazione. Oggi non era facile affrontarci... Perché l'addio a Verona nella passata stagione? A Verona ho dato tutto. Prima di andare via ho avuto un incontro di due ore con Setti e Sogliano e loro hanno capito che non avevo più energie. Zanetti sta facendo un ottimo lavoro e penso che la squadra abbia tutti i mezzi per salvarsi. Chiaramente ci sarà da lottare fino all’ultimo…» CalcioHellas.it
Amin SARR nella conferenza post-match «Il risultato di oggi non è quello che vogliamo. Non siamo scesi in campo con la solita aggressività e dopo il gol preso a inizio partita abbiamo sbagliato troppo. Ci sta che i nostri tifosi non siano contenti, ma ora dobbiamo tenere alta la testa in vista della partita di lunedì contro il Venezia, un match molto importante. Avremo bisogno anche di loro per vincere. Come sto e come mi trovo con Tengstedt? Fisicamente mi sento bene e sto migliorando di giorno in giorno. Con Casper mi trovo bene, anche perché in campo parliamo la stessa lingua…» CalcioHellas.it
Mattia ZACCAGNI capitano della LAZIO nella conferenza post-match «Stasera abbiamo ritrovato la Lazio, disputando una grande gara sotto l’aspetto mentale. Credo comunque che l’Hellas abbia tutte le carte in regola per salvarsi, anche perché a tratti gioca un ottimo calcio. Tornare qui a Verona per me è sempre una grande emozione: qui sono cresciuto calcisticamente, i tifosi mi hanno sempre trattato bene e io provo grande rispetto per loro. Vorrei anche scusarmi per l’esultanza dello scorso anno all’Olimpico: ero appena rientrato da un lungo infortunio e non ci avevo pensato…» CalcioHellas.it
Italo ZANZI a 'Sky Sport' «Voglio vedere prima di tutto una vittoria, a livello personale è un onore tornare in Italia, per la proprietà è un grande onore fare parte di un club e un città con tanta storia e potenziale. Mantenere nello staff Setti e Sogliano? Una scelta studiata, ma alla fine parliamo di un gruppo di lavoro che ha tutti gli elementi per avere successo. La continuità per noi è importantissima, abbiamo la massima fiducia in entrambi. Forse non è una cosa comune nel calcio, ma dobbiamo dare continuità al lavoro di questi anni. Per quanto riguarda noi stiamo lavorando da pochi giorni e stiamo imparando, la serenità arriva per la gente che lavora con noi e che continua a farlo. Il club merita persone con esperienza per aiutare tutti gli elementi del club e portare avanti un grande Verona» CalcioHellas.it
L'ex attaccante e diesse gialloblù Mauro GIBELLINI ha parlato al 'Corriere di Verona' «Ritengo che Setti non avesse più le risorse per andare avanti. I mezzi erano scarni e la necessità di vendere era chiara, non più prorogabile. La scelta è stata fatta al momento giusto. Ora tocca a Presidio muoversi per costruire l’Hellas già nell’immediato... Sono sempre i risultati a parlare e non c’è dubbio che diano ragione a Setti. Per molti anni l’Hellas con lui è rimasto in Serie A e sempre è stato promosso quando era in B. Leggo di alcune possibili partenze eccellenti, di Belahyane e Tchatchoua. Serve comprendere la linea di Presidio in questo senso. Mi aspetto degli acquisti, più che le uscite di giocatori di rilievo. So che il Verona ha l’esigenza di realizzare delle plusvalenze. Al tempo stesso, da una nuova proprietà c’è da aspettarsi che faccia degli investimenti. Ce ne sarà bisogno» CalcioHellas.it
L’ex difensore del Verona Sergio GUIDOTTI a L’Arena «Se Presidio Investors ha fatto questo investimento avrà fatto le sue valutazioni. Sulla città, sullo stadio, sulla squadra. Il periodo di Setti è stato fra i più floridi della storia dell’Hellas, secondo solo all’epoca dello scudetto, in un momento fra l’altro molto complicato per il calcio. Da tifoso lo ringrazio. Abbiamo visto tanta Serie A e tre promozioni dalla B, il Verona è stabilmente in Primavera 1, tanti giovani del vivaio sono arrivati in prima squadra, è stato acquisito un centro sportivo come il Bottagisio oltre alla riqualificazione dell’antistadio. Questo dicono i fatti. Il resto si vedrà da ora in avanti» CalcioHellas.it
Nell'anticipo di Venerdì all'Olimpico il GENOA era riuscito ad impattare quasi subito con MASINI il gol di DOVBYK che aveva portato avanti la ROMA, poi nella ripresa EL SHAARAWY e un autogol di LEALI consegnava definitivamente i 3 punti ai giallorossi.
Sabato il MONZA è passato dopo pochi minuti al Dall'Ara poi il BOLOGNA ha rimontato e vinto per 3 a 1 mentre in serata JUVENTUS-MILAN è finita 2 a 0 con i bianconeri ad interrompere la lu ga striscia di paregi che li ha accompagnati fin qui e ATALANTA-NAPOLI che ha visto in un match combattuto trionfare i partenopei per 3 a 2 rimontando gli avversari per ben tre volte!
Nel lunch match di oggi tra FIORENTINA e TORINO, i granata in inferiorità numerica dopo mezz'ora, hanno imposto l'1 a 1 ai viola padroni di casa mentre alle 15.00 anche PARMA-VENEZIA è finita 1 a 1 e il CAGLIARI ha rifilato un poker al malcapitato LECCE (l'ex gialloblù REBIĆ espulso al 73esimo sul 2 a 1 in favore dei sardi).
Alle 20.45 INTER-LECCE e nel posticipo di domani toccherà a COMO-UDINESE chiudere la 21esima giornata di Serie A.
#CALCIOMERCATO: ...E mentre il VERONA valuta se prendere o meno di prendere o meno il fratello meno famoso di PAŠALIĆ per un paio di milioni, sulla corsa a NGONGE s'iscrive anche il COMO che sta conducendo un mercato di riparazione che tutto sembra meno che di riparazione spendendo suon di milioni! Insomma anche se SETTI non è più il padrone della baracca sembra proprio che il suo modo di fare calcio sia sopravvissuto e sia passato in eredità ai nuovi proprietari che, per quanto mi riguarda, non stanno affatto partendo colpiede giusto! Non si pretende certo che d'un colpo arrivino HAALAND, MBAPPE o NEYMAR ma che ci sia un diverso modo di fare calcio con un po' più di fondi... Anche sì! [...] (tutti i particolari come sempre nel post B/=\S dedicato al #Calciomercato).
il blog di Gianluca Vighini PER RAGGIUNGERE LA SALVEZZA SERVE RITROVARE SUBITO LA COMPATTEZZA DELLA SOCIETÀ
Sport, 19 Gennaio 2025
Verona lo sa benissimo. Quando sei una società con pochi mezzi finanziari riesci a colmare il gap solo attraverso la compattezza dell’ambiente, la ferocia nel voler ottenere gli obiettivi, la trasparenza nel dichiararli. E’ quello che è successo nelle ultime stagioni quando sono state raggiunte due salvezze miracolose.
Per tanti motivi il Verona ha disperso questa compattezza nell’ultima settimana. La cessione della società, il passaggio agli americani, è stato un momento delicatissimo in un campionato delicatissimo, con equilibri delicatissimi, in uno spogliatoio, lo sappiamo fragile e che aveva appena ritrovato un minimo di stabilità. Con costi elevati. Ancora una volta si è raschiato il fondo del barile, forti del fatto che, arrivato gennaio, sarebbe finalmente cambiato qualcosa.
Invece ci stiamo rendendo conto che poco o niente fino ad oggi è cambiato. L’arrivo della nuova società doveva servire anche per dare una prospettiva diversa alla squadra, linfa nuova per una squadra che ha necessità assoluta di immettere energie rinnovate, gente motivata, con la testa sgombra. Non una rivoluzione, sullo stile della passata stagione, ma un maquillage importante.
L’anno scorso, paradossalmente, il Verona aveva le idee molto più chiare. Si sapevano due cose: la prima che bisognava cedere il migliori della rosa per fare cassa e salvare il bilancio. La seconda che bisognava cambiare tante facce per cambiare inerzia allo spogliatoio. Tutto molto trasparente, fin dai primi giorni di gennaio.
Oggi il Verona è rimasto bloccato. Non è colpa di nessuno, ma la realtà è esattamente questa. Prenderne atto, fare un’ammissione di verità non nascondendo i pericoli che stanno in un campionato durissimo, vuol dire recuperare tempo perso. Procedere con il “modello Setti” come lo abbiamo definito, cioè con il cedere prima di acquistare, senza pensare di alzare il monte ingaggi, esponendo ancora una volta lo spogliatoio alle intemperie del mercato (guardate la gara di Tchtachoua oggi…), significa mettersi una corda attorno al collo e aspettare che qualcuno ti dia la spinta per impiccarti.
Questa sconfitta con la Lazio è un pesante campanello d’allarme. Ed ancora una volta incolpare solo Zanetti di questa sconfitta appare come il più banale tribunale dell’inquisizione che guarda al dito e non alla luna. Lo ripetiamo per l’ennesima volta. Il male del Verona di quest’anno è molto più profondo delle capacità o dell’incapacità di un tecnico, sarebbe come curare il mal di testa tagliandosela.
Facciamo quindi che da oggi la nuova proprietà americana dia veramente inizio alla nuova era. Convochi Sogliano, si faccia spiegare i problemi, chieda cosa serve per arrivare alla salvezza. Pensare che basti aver dato un ruolo a Setti come continuità con il passato per arrivare alla salvezza in un campionato del genere è un errore che rischia di costare caro. Siamo ancora in tempo. Ma non perdiamone più.
il blog di Giovanni Vitacchio IL PAGELLONE DI VERONA-LAZIO
Sport, 19 January 2025
MONTIPO’ 4.5 Va bene che Coppola si dimentica di marcare completamente Gigot, libero di colpire di testa senza contrasti. Ma dovrebbe capire il nostro portiere che si può anche uscire dalla porta, soprattutto quando il pallone è nell’area piccola. Gli manca tremendamente questa cosa. Anche sul raddoppio della Lazio ci prova a pagare, goffamente, coi piedi, ma il risultato è pessimo. Sul terzo gol, obiettivamente, non può nulla.
DAWIDOWICZ 5 Deve marcare una vecchia conoscenza gialloblù, Mattia Zaccagni. Che ogni volta che ha il pallone tra i piedi lo punta senza pietà. E ha ragione a farlo. Fa una fatica tremenda a stare dietro al talento laziale e va sempre in apnea in tutte le situazioni di attacco degli ospiti. Si becca anche un giallo che gli farà saltare la difficilissima trasferta di Venezia.
LIVRAMENTO 5 (dal 1° s.t.) Non pervenuto, ma non è ancora dotato del dono dei miracoli.
COPPOLA 5 In serie A non ci si può permettere di distrarsi nemmeno mezzo secondo e quando la partita inizia, inizia. Sul calcio d’angolo che porta al gol della Lazio, si perde clamorosamente Gigot, che non deve fare altro che appoggiare di testa, dentro l’area di rigore. Poi non che conceda tantissimo a Castellanos, ma rimane davvero su quell’errore. Nervoso, si fa anche ammonire e questo condiziona ulteriormente una partita già compromessa.
GHILARDI 5 L’uomo di competenza è Isaksen, non proprio una passeggiata di salute. Quando può, l’esterno della Lazio lo punta e spesso gli va via. Il giovanotto gialloblù prova a metterci il fisico, ma poche volte gli va bene. Tutte le volte che la squadra di Baroni scende non è esente da attacchi di panico onestamente inspiegabili.
TCHATCHOUA 4 Tavares sembra Giggs al cospetto dell’esterno gialloblù che è totalmente in bambola. Non ha mezzi tecnici e fisici per contrastare l’esterno laziale che fa il bello e il cattivo tempo. Prende un po’ di coraggio quando la partita è di fatto finita. Qualche cross gli riesce, ma un po’ a caso. Quando il Verona aveva una seppur piccola speranza di rientrare in partita si è inventato un retropassaggio osceno per Montipò. Lo intercetta Dia che imbecca Zaccagni per lo 0-3. Disastroso.
FARAONI s.v. (dal 28° s.t.)
DUDA 5 Si fa travolgere senza pietà dal centrocampo della Lazio, che si trova delle vere e proprie praterie per arrivare dalle parti di Montipò. Viene costantemente saltato e quando si ritrova col pallone tra i piedi, complice anche l’immobilismo dei compagni, non sa cosa farsene. Non dirige, non contiene. Insomma, quello che fa lo fa male male. E si prende anche l’ennesimo cartellino rosso.
SERDAR 4.5 Vedi Duda. Con l’aggiunta che si mangia un gol clamoroso a mezzo metro dalla linea di porta di Provedel.
BRADARIC 5 Deve aiutare Ghilardi su Isaksen e vabbè. Poi, seppur timidamente prova anche a spingere. E tutto sommato va spesso sul fondo con la possibilità di crossare anche abbastanza liberamente. Quello che ne esce, però, non è che rimarrà nella storia del calcio, diciamocelo senza timore di smentita.
SUSLOV 5 Un primo tempo da incubo per il talentino gialloblù che paga una condizione fisica non eccellente, dopo l’influenza settimanale. Viene saltato sistematicamente, con una facilità clamorosa. Corre male e con poca lucidità, ma co passare dei minuti sembra trovare leggermente il ritmo. E’ comunque una semplice illusione. Nella ripresa qualche piccola fiammata, spenta con una semplice folata di vento.
KASTANOS s.v. (dal 20° s.t.)
TENGSTEDT 4 Non ne ha imbroccata una giusta. Per quanto sia dentro il gioco, sbaglia tutto quello che è possibile sbagliare e anche l’impossibile. Ha subito una grande occasione per pareggiare il gol della Lazio ma non controlla come saprebbe fare. Giova freneticamente, perché sa, probabilmente, di non essere in giornata. Anche il fraseggio con Sarr è disastroso. Giornata che più storta non si può.
LAZOVIC s.v. (dal 20° s.t.)
SARR 4 Se non altro Tengstedt ha le occasioni, lui nemmeno quello. Totalmente fuori dal gioco, non è mai in grado di impensierire la difesa della Lazio. La cosa migliore la fa con un recupero difensivo. E questo la dice lunga sulla sua partita.
BELAHYANE s.v. (dal 27° s.t.)
ALL. ZANETTI 5 Partita condizionata dai soliti errori individuali, con tre gol presi per sbagli clamorosi dei gialloblù. Però quello che colpisce è la mancanza di reazione o, quantomeno, troppo tardiva, quantomeno nel primo tempo. Perché sullo 0-2 il Verona meriterebbe di rientrare in partita. E invece si becca il terzo gol per una sciagurata cappella di Tchatchoua. Da lì in avanti il nulla più totale e anche i cambi dalla panchina non danno nulla. Ora in successione si andrà a Venezia e Monza. Le parole, ancora una volta, stanno a zero. E anche lui deve recuperare lucidità.
il blog di Francesco Barana LUCI E OMBRE DI SETTI, VINCENTE MAI AMATO. FONDI STRANIERI? CALCIO SPECCHIO DEL PAESE
Senza categoria, 17 Gennaio 2025
Maurizio Setti, nel Verona, è stato soprattutto e certamente un ottimo uomo d’affari, che ha comprato il club a poco e lo ha rivenduto a molto, anche al netto dei debiti. E nel frattempo ci ha guadagnato (e bene).
In questi suoi 12 anni e mezzo ha saputo costruire e sfruttare relazioni “politiche” nel palazzo calcistico, è stato fortunato e certamente abile, ma soprattutto ha avuto intuizione e timing: cioè ha saputo entrare e operare nel calcio nel periodo storico giusto, quello dove medi imprenditori come lui, forse anche con qualche aiuto personale (per anni si è parlato del cono d’ombra dei rapporti con Volpi…), potevano inserirsi e poi camminare da soli grazie a un sistema che grazie a enormi diritti tv e a paracaduti per le retrocesse dava la benzina necessaria per fare business speculativo (compra e vendi giocatori). Ed è uscito di scena prima di essere fagocitato dallo stesso sistema che sta cambiando alla velocità della luce, con i nuovi fondi della finanza globale che la fanno sempre più da padrone.
Questo timing perfetto ha permesso a Setti di essere il presidente del Verona più vincente dell’era moderna (quindi degli ultimi 35 anni). Eppure, il meno amato (in tandem con Pastorello). Perché?
Forse perché non è mai stato del tutto trasparente, né nella gestione (la Falco e la complessa architettura finanziaria in Lussemburgo nei primi anni, le indagini, la querelle con Volpi…), né nella comunicazione. Sono stati anni contradditori, i suoi: di sparate (“modello Borussia”) e di silenzi; di campionati illuminanti (con Mandorlini, Juric e Tudor) e di retrocessioni umilianti; di investimenti (primi anni di Sogliano-Mandorlini e poi stagione di Tudor) e di inopinate spending review (chiedere a Fusco e Pecchia). Il suo Verona ha sempre vissuto di chiari di luna, sul filo, volubilmente, tra curve e cambi di direzione improvvisi. Fino al sipario, che per Setti era calato da almeno un anno, in un calcio che non era più adatto alle sue possibilità e al suo modus operandi.
La sua, dicevo, è stata un’uscita di scena perfetta, per se stesso e anche il Verona. Ed è questo, alla resa dei conti, il merito storico di Setti: non tanto o solo i dieci campionati di serie A (questo è il sesto consecutivo), ma l’aver condotto l’Hellas da un’era all’altra del calcio: da quella ancora naif (per quanto già moderna) degli imprenditori nostrani, al capitalismo finanziario e globalista di oggi.
Un calcio che non è più sport, ma nemmeno intrapresa economica, ma perlopiù un contenitore di mera finanza, con centinaia di milioni di euro che girano protetti da complessi meccanismi e articolazioni. In questo contesto non potevamo pretendere che fossero dei veronesi – ma nemmeno degli italiani – a comprare il club. Non solo è un business che non interessa, ma è soprattutto un business a loro inaccessibile per molte ragioni. Inoltre l’Italia è segnata dalla deindustrializzazione e ancora caratterizzata da un capitalismo familiare ormai al crepuscolo. Non è un caso che anche molte aziende veronesi siano state acquisite da fondi. Come scriveva il compianto Oliviero Beha, il calcio non è altro che lo specchio del Paese.
FONTE: Blog.Telenuovo.it
La moviola del Cds: “Doppio giallo a Duda corretto, anche se…”
La prima ammonizione ricevuta dallo slovacco appare severa, ma non sbagliata
di Andrea Molinari
20 Gennaio 2025 09:30
Secondo i colleghi de Il Corriere dello Sport, Michael Fabbri ha confermato il suo momento positivo con una gestione solida di una gara complicata come Verona-Lazio.
Per il quotidiano romano è corretto il secondo giallo a Duda per l’intervento su Pellegrini, mentre il primo appare severo, ma non sbagliato. Per quanto riguarda gli episodi nelle rispettive aree, il tocco di Coppola sul tiro di Rovella è con il braccio aderente al corpo, e il contatto in area tra Sarr e Gila è solo un contrasto di gioco: giusto non assegnare rigori.
Il voto finale? 6,5.
Verona-Lazio 0-3, le pagelle gialloblù di CH
Tchatchoua è un disastro, Tengstedt si divora un gol fatto. Impossibile, comunque, salvare qualcuno...
di Tommaso Badia
19 Gennaio 2025 20:20
Il Verona cade contro una Lazio che, di fatto, spadroneggia al Bentegodi: partita già in ghiaccio nel primo tempo, quando l’incornata di Gigot e il gol di Dia permettono agli uomini di gestire nella ripresa.
La follia di Tchatchoua, poi, chiude i conti regalando a Zaccagni il quarto gol da ex contro l’Hellas.
Difficile dunque trovare qualcuno da salvare tra le fila gialloblù, come si evince anche dalle nostre pagelle.
MONTIPÒ: 5,5
Poteva probabilmente fare di più in occasione del primo gol: la palla è nell’area piccola e nemmeno eccessivamente tesa. Può poco invece in occasione delle altre due reti.
DAWIDOWICZ: 5
Costantemente in affanno, ci capisce poco. Ammonito dopo nemmeno mezz’ora, salterà la partita contro il Venezia.
COPPOLA: 5
Bruciato da Gigot in occasione della prima rete della Lazio.
GHILARDI: 5,5
Probabilmente il meno peggio della retroguardia, anche se è sfortunato sulla deviazione che porta al tris ospite. Peccato anche per quel gol fallito a pochi metri dalla porta. Quantomeno nel finale evita lo 0-4…
TCHATCHOUA: 4
Annichilito da Tavares e scherzato in occasione del raddoppio della Lazio, mette la “ciliegina” regalando agli ospiti il tris con un retropassaggio a dir poco suicida.
DUDA: 5,5
Un paio di conclusioni insidiose. Peccato per quel rosso (a nostro avviso severo) che gli costerà la squalifica contro il Venezia.
SERDAR: 5,5
Regala alla Lazio il brivido più grande della serata incornando sulla traversa.
BRADARIC: 5
Conferma le sue lacune difensive. Anche lui portato spasso in occasione dello 0-2.
SUSLOV: 5,5
Nel primo tempo rincorre tutti e prova a rendersi pericoloso. Alla fine si adatta alla mediocrità generale.
TENGSTEDT: 5
Dopo quattro minuti si divora un’occasione clamorosa. Errore pesante non da lui e che poi ne condiziona gara: basti pensare a quel passaggio a Provedel da dentro l’area…
SARR: 5
Non pervenuto.
LIVRAMENTO: 5
Un tentativo piuttosto elaborato al limite dall’area e basta.
LAZOVIC: 5,5
Entra a partita già compromessa e può fare poco.
KASTANOS: 5,5
Come sopra.
BELAHYANE: s.v.
FARAONI: s.v.
ZANETTI: 5
Il suo Verona crolla già nel primo tempo, anche perché viene tradito da alcuni dei suoi uomini più fedeli. Qualche fiammata si è vista, ma la prestazione della squadra è ampiamente insufficiente.
L’Arena racconta la storia del bandierone… premonitore!
Già negli anni Settanta in Curva Sud sventolava un vessillo statunitense, ma gialloblù...
di Tommaso Badia
19 Gennaio 2025 10:35
Il Verona è americano: al termine di una lunga trattativa, il fondo Presidio Investors è infatti il nuovo proprietario del club gialloblù.
Un Hellas a stelle e strisce non è tuttavia una vera e propria novità, in quanto si era in un certo senso già visto in Curva Sud a partire già dagli anni Settanta. Come infatti ricorderanno i “meno giovani”, all’epoca i tifosi gialloblù cominciarono a sventolare una bandiera americana che, al posto dei consueti colori rosso, bianco e blu, riportava quelli dell’Hellas.
Ha raccontarne la storia sono i colleghi de L’Arena, i quali spiegano che in realtà di quel vessillo ve ne furono due esemplari: il primo, quello appunto degli anni Settanta, fu confezionato da Antonio Bissoli di Ponte Crencano e acquistato da Sandro Masetti, terminando la propria vita per usura, mentre il secondo fu riprodotto da Moreno Matteoni e Renato Villaboni e sventolato anche in occasione di Atalanta-Verona del 12 maggio 1985. Di quest’ultima bandiera, però, si persero le tracce a fine anni Novanta, quando venne trafugata dal deposito della Curva Sud.
Che ora, vista la nuova proprietà, sia giunto il momento per una terza “edizione”?
FONTE: CalcioHellas.it
20 Gennaio 2025 - 10:16 Hellas Live Hellas Verona, subite 47 reti in 21 giornate. Gialloblù a -4 dai gol subiti l’anno scorso
La squadra di Zanetti, dopo la seconda giornata del girone di ritorno, si conferma la peggior difesa del campionato. Anche contro la Lazio, gli scaligeri sono stati costretti a raccogliere più palloni in fondo alla propria rete.
Su 47 gol incassati, 25 sono stati subiti al Bentegodi e 22 in trasferta, per una media di 2.2 gol a partita.
Nel campionato 2023/24, con Baroni in panchina, subite 51 reti.
20 Gennaio 2025 - 10:10 Hellas Live Hellas Verona, terza partita consecutiva senza andare in gol
In casa gialloblù, si crea poco e si finalizza ancora meno, specie ultimi 270 minuti: zero reti segnate e cinque subite.
In nove partite su ventuno, gli scaligeri non sono riusciti a segnare.
Un gol che spiana la strada alla vittoria della Lazio. Boualye Dia firma il raddoppio per la sua squadra nel match di Verona contro l'Hellas di Paolo Zanetti: "Tra trequarti e attacco - riporta l'edizione odierna della Gazzetta dello Sport - come una lama: affetta la difesa con la fuga del 2-0, rapina 'altruistica' sul 3-0". "Nella rete del 2-0 per la Lazio - analizza Tuttosport - c'è tutta la forza e la qualità di questo giocatore. Scatto di ottanta metri per andare sulla palla e trovare l’angolino".
"Il gol a campo aperto - scrive il Corriere dello Sport - ondeggiando, aspettando l’attimo fatale, mirando all’angolino. L’assist per Zaccagni servendolo all’indietro, aspettando che sbuchi. Non ha mai sbagliato tempi e giocate". Questo il commento di TMW: "Torna a lavorare da trequartista, è il migliore in campo: non solo segna lo 0-2, ma con intelligenza offre a Zaccagni il tris. Cerebrale". "Monta sullo scooter e passa sul Verona - si legge su Lalaziosiamonoi.it -. La fuga del 2-0 è la giocata migliore, punta la porta e punisce Montipò, sfrutta lo spazio e la fame di gol. Anche altruista, premia Zaccagni per il terzo, forse lì poteva (doveva) tirare. Il migliore in campo".
Le pagelle di Boulaye Dia
TuttoMercatoWeb.com: 7,5
Gazzetta dello Sport: 7,5
Tuttosport: 7
Corriere dello Sport: 8
Corriere della Sera: 7,5
Lalaziosiamonoi.it: 7,5
Serie A Le pagelle di Tchatchoua: sullo 0-3 la combina grossa, soffre la velocità di Tavares
20/01 alle 11:00
di Andrea Piras
Serata da dimenticare per Jackson Tchatchoua. Il difensore dell'Hellas, in difficoltà nel match contro la Lazio, ha commesso una leggerezza molto grave in occasione del gol del 3-0 sbagliando un retropassaggio per Montipò. "Preventive queste sconosciute - riporta la Gazzetta dello Sport - e poi la follia che avvia il terzo gol biancoceleste. Tolto (tardi) per disperazione". Per Tuttosport "l'errore per la terza rete della Lazio è imperdonabile".
"L’harakiri finale spiana la strada per il tris - è l'analisi dell'edizione odierna del Corriere dello Sport -. Un abbaglio ingiustificabile". Questo il commento di TMW: "Soffre la velocità straripante di Tavares. Ad inizio ripresa la combina grossa sbagliando il retropassaggio per Montipò, spalancando la strada al tris della Lazio".
Le pagelle di Jackson Tchatchoua
TuttoMercatoWeb.com: 4
Gazzetta dello Sport: 4
Tuttosport: 5
Corriere dello Sport: 4
Corriere della Sera: 4
Un assist e un gol. Il ritorno a Verona di Mattia Zaccagni è dolce. Il numero 10 della Lazio è stato fra i protagonisti del successo per 3-0 degli uomini di Baroni sull'Hellas di Paolo Zanetti. Torna a conquistare i tre punti la squadra biancoceleste che torna ad affacciarsi alle prime posizioni della classifica. "Suo l’angolo dell’1-0 - si legge sulla Gazzetta dello Sport -. Si muove 'dentro' e sfugge ai controlli, pianta il chiodo del 3-0 ed esce". "Suo l'angolo del vantaggio - analizza Tuttosport - sua la rete da ex non esultante che chiude definitivamente la contesa". "Corner al bacio per Gigot, gol all’incrocio stoppando e - riporta il Corriere dello Sport - mirando. Partita fatata e da capitano-soldato".
"Inaugura una bella serata - scrive TMW - offrendo sulla testa di Gigot la palla del vantaggio, la completa al meglio esultando il giusto per lo 0-3". Questo il commento di Lalaziosiamonoi.it: "Risolve la pratica cancellando le imprecazioni per il passaggio troppo generoso di Dia: stop e tiro all’incrocio, partita di spessore e concretezza. Mette dentro il corner del vantaggio: con lui è diventata una soluzione top".
Le pagelle di Mattia Zaccagni
TuttoMercatoWeb.com: 7,5
Gazzetta dello Sport: 7
Tuttosport: 6,5
Corriere dello Sport: 7,5
Corriere della Sera: 6,5
Lalaziosiamonoi.it: 7,5
E' stato un esordio non esattamente memorabile quello del nuovo Hellas Verona targato Presidio Investors, davanti alla nuova proprietà è arrivato infatti un k.o tecnico per la squadra di mister Paolo Zanetti, che ha nettamente ceduto in casa alla Lazio di un Marco Baroni senza alcuna pietà verso il proprio recente passato in grado di trasformarlo ad oggi in uno degli allenatori più affermati dell'intera Serie A. Uno 0-3 che non lascia appelli quello del "Bentegodi" con la compagine scaligera chiamata rapidamente a premere il pulsante del reset.
Calciomercato che si accende
Sarà la prima vera settimana di calciomercato quella che si aprirà oggi in casa Hellas con il d.s. Sogliano che dopo il primo periodo di stand-by per via del cambio di proprietà ora portato a compimento avrà a disposizione una decina di giorni per cercare di sistemare una rosa che sembra in ogni caso aver bisogno solo di qualche piccolo ritocco per essere messa a punto in vista di un girone di ritorno in cui come da tre anni a questa parte l'obiettivo da raggiungere per il Verona coinciderà sempre e soltanto con una parola: salvezza.
Ora due scontri diretti fondamentali
Dopo gli oggettivamente proibitivi ultimi due confronti con Napoli e Lazio per l'Hellas sarà ora la volta di due scontri diretti fondamentali da affrontare entrambi in trasferta. Prima sarà la volta del derby veneto in casa del Venezia in programma lunedì prossimo in laguna poi toccherà invece all'insidiosa trasferta in casa del Monza dell'ennesimo ex della panchina, Salvatore Bocchetti. Due tappe a dir poco cruciali all'interno delle quali Paolo Zanetti andrà inevitabilmente a giocarsi tanto del proprio futuro immediato.
Rassegna stampa Il Messaggero: "Riscatto Lazio: grande tris a Verona e torna al quarto posto"
20/01 alle 07:28
di Antonio Parrotto @AntonioParr8
"Riscatto Lazio: grande tris a Verona e torna al quarto posto" scrive Il Messaggero in prima pagina stamani. Vittoria per 3-0 della Lazio in casa dell'Hellas Verona e Baroni nuovamente al quarto posto in classifica.
Successo al Bentegodi per i biancocelesti grazie alle reti di Gigot, Dia e dell'ex Zaccagni. I biancocelesti hanno nuovamente scavalcato la Juventus, riportandosi a +2 sui bianconeri e mettendosi all'inseguimento dell'Atalanta, ora a -4.
Si è ritrovata in quel di Verona la Lazio di Marco Baroni. Dopo un periodo difficile con una sola vittoria nelle ultime cinque partite di Serie A è arrivato il successo al Bentegodi contro l’Hellas dove si è vista la miglior versione della Lazio. Una squadra capace di ritrovare quell’intensità e quel ritmo che erano mancati nelle ultime settimane. Sono stati sicuramente importanti i nove giorni di recupero, sia fisico che mentale, dopo la sfida contro il Como. Ancor più importante però per Baroni aver ritrovato le alternative, specialmente in attacco. I rientri di Zaccagni e Castellanos dalla squalifica ai quali si sono aggiunti quelli di Pedro e Noslin dall’infermeria hanno fatto la differenza. E c’è un fattore che la Lazio sta sottolineando sempre di più, la squadra di Baroni non può fare a meno della coppia Dia-Castellanos. Lo dice il campo, lo sottolineano ancor di più i numeri di questa prima parte di stagione.
Lazio, una coppia gol da 13 reti: Dia e Taty portano in alto Baroni
Basterebbero le 13 reti segnate fino a questo momento dal duo Dia-Castellanos per sottolineare che la Lazio ha una coppia gol che può trascinarla in Champions. Con Dia e Castellanos insieme dal primo minuto la Lazio ha ottenuto 25 punti in 10 partite, una media che permetterebbe ai biancocelesti di tenere addirittura il passo del Napoli capolista. Con solo uno dei due in campo da titolare il rendimento crolla a 14 punti in 11 giornate, media da zone calde della classifica. Il lavoro che fa Castellanos spalle alla porta permette a Dia di giocare più libero dalla marcatura degli avversari. “Mi piace giocare con un altro attaccante vicino. Con Baroni sto facendo il trequartista, mi trovo bene anche qualche metro più arretrato” ha detto qualche settimana fa Dia. “Questa squadra ha un suo sistema che conosce bene, ma non è sempre facile sfruttarlo al meglio specialmente quando abbiamo delle assenze” ha spiegato ieri Marco Baroni nella panchina del Bentegodi. Una cosa è chiara, con questa coppia dal primo minuto la Lazio è da Champions League.
È una Lazio famelica, determinata e con l'aura della grande squadra, quella capace di imporsi con un netto 0-3 finale sul campo dell'Hellas Verona. Certo, per i gialloblù è una punizione molto pesante ma si cadrebbe in errore nel sostenere che il punteggio sia eccessivamente sproporzionato. Difatti i biancocelesti hanno azzannato gli avversari già dal fischio d'inizio e a testimonianza c'è il vantaggio arrivato al minuto 2, corroborato poi dal raddoppio al 20'. Di indubbio rimane che esordio peggiore per la nuova proprietà degli scaligeri, gli americani di Presidio Investors, difficilmente poteva esserci esordio peggiore.
Montipò 5 non è esente da responsabilità sulle prime due reti biancocelesti dove poteva sicuramente fare di più, almeno sulla prima quando rimane piantato sulla linea di porta. Tradito dalla deviazione di Ghilardi sul destro vincente di Zaccagni, risponde presente su una conclusione di Isaksen;
Dawidowicz 5 in costante difficoltà sui continui repentini movimenti dell'ex Zaccagni al quale fatica a prendere le misure. Ammonito, rimane negli spogliatoi a fine primo tempo. Era diffidato e salterà l'importante trasferta di Venezia (dal 1.s.t. Livramento 5 due improbabili slalom improduttivi e un inserimento dove si autoelimina sgambettandosi da solo);
Coppola 4,5 Colpevolmente disattento e distratto sull'inzuccata di Gigot, errore che ne condiziona fin troppo la gara. Sovente in crisi nella marcatura di Castellanos;
Ghilardi 5,5 Forse il meno peggio della retroguardia anche se non dà mai la piena sensazione di essere sul pezzo. Sfortunata deviazione sulla conclusione di Zaccagni;
Tchatchoua 4 Perde nettamente il confronto diretto con un arrembante Tavares che fa il bello e il cattivo tempo. Da matita rossa il retropassaggio che apre la strada al terzo gol biancoceleste che mette di fatto fine alle ostilità (dal 28' s.t. Faraoni s.v. si limita a rimanere nella zona di competenza);
Serdar 4,5 non riesce a stare al passo con il ritmo del centrocampo biancoceleste e ne paga inevitabilmente le conseguenze, soprattutto in fase di contenimento. Unico sussulto un colpo di testa sul finire del primo tempo di poco altro sopra la traversa;
Duda 4 La bacchetta di regista rimane negli spogliatoi. Incapace di prendere in mano il gioco rovina la sua già deludente prestazione quando si fa ingenuamente espellere nel finale per somma ammonizioni, un comportamento imperdonabile per un giocatore della sua esperienza;
Bradaric 5 Debole in fase di raddoppio su Isaksen e improduttivo in quella di spinta. Non è, ahimè, una novità;
Suslov 5 Si accende a sprazzi, animato da tanta buona volontà, ma non combina un granchè (dal 30' s.t. Kastanos s.v. gettone di presenza);
Tengstedt 5 Controllo da rivedere quando ha suoi piedi la palla del possibile pari mentre calcia debolmente verso Provedel un interessante servizio dal fondo di Serdar. Questa sera le polveri erano bagnate (dal 30' s.t. Lazovic s.v.);
Sarr 5 Non c'è traccia alcuna dell'intesa con Tengstedt vista nelle precedenti gare. Cerca, invano, di trovare spazi nei quali infilarsi (dal 28 ' s.t. Belahyane 6 un paio di giocate interessanti. Peccato perché potrebbe già avere la valigia in mano);
Zanetti 4 Sconfitta pesantissima condizionata dall'ennesima serie di errori difensivi e da un atteggiamento non adeguato allo spartito dell'incontro. Senza dimenticare l'assenza quasi costante di una vera e propria idea di gioco che rende le cose ancora più difficili. Sicuramente non è stato il modo migliore di presentarsi davanti alla nuova proprietà.
Erano 25.747 gli spettatori presenti questa sera sugli spalti dello stadio 'Bentegodi' per assistere alla gara Verona-Lazio, vinta per 3-0 dalla formazione biancoceleste dell'ex Marco Baroni.
Provedel 6 - Fino al termine del primo tempo non c'è lavoro, poi tocca sporcare i guanti. Nessun intervento appare così difficile, a dirla tutta.
Hysaj 6 - Da fuori lista a titolare a Verona il passo è breve, ci corre un attimo. O sono 90 minuti fatti come si dovrebbe in quel del Bentegodi.
Gigot 7 - Indirizza la partita dopo neanche due minuti con la girata aerea del vantaggio, con cui lascia di stucco Montipò. Poi rimane attento.
Dal 66' Romagnoli 6 - Una mezz'ora scarsa a sua disposizione, in cui però deve fronteggiare un Verona ormai alle corde.
Gila 6,5 - Appare decisamente solido e ben piantato già dal suo ingresso in campo e col passare dei minuti non arrivano altro che conferme.
Tavares 6,5 - Non il fattore assoluto che ha incantato il pubblico italiano con le sue prime uscite, ma spinge tanto e bene. Evitabile il giallo.
Dal 73' Pellegrini 6 - Il grosso, quando Baroni lo fa alzare dalla panchina, è già stato fatto. 'Vittima' di Duda, ne causa il rosso.
Guendouzi 7 - Disegna l'imbucata perfetta per il raddoppio di Dia, con la gentile collaborazione della difesa di casa. Però non si ferma mai.
Rovella 6,5 - Comincia sin da subito con personalità e voglia di farsi dare il pallone, oltre ad essere ovunque. Poi passa in modalità gestione.
Dall'85' Castrovilli sv.
Isaksen 6 - Il movimento sulla fascia destra dell'attacco non manca, difetta casomai un po' nell'ispirazione e nella scelta giusta a concludere.
Dal 66' Pedro 6 - Lo spirito con cui entra in partita sarebbe da far vedere agli aspiranti campioni. Di giocate, invece, non ne servono.
Dia 7,5 - Torna a lavorare da trequartista, è il migliore in campo: non solo segna lo 0-2, ma con intelligenza offre a Zaccagni il tris. Cerebrale.
Zaccagni 7,5 - Inaugura una bella serata offrendo sulla testa di Gigot la palla del vantaggio, la completa al meglio esultando il giusto per lo 0-3.
Dal 66' Dele-Bashiru 6 - Non è che ci sia poi bisogno di chissà cosa, lui non lo sa e si spende. Risultando però un po' pasticcione.
Castellanos 6 - Il voto vero e proprio, considerando anche la chance mancata a inizio ripresa, non sarebbe sei. Prende la riserva per lo spirito.
Marco Baroni 7,5 - A Verona ha scritto una pagina importante della sua carriera, quella valsa la chiamata della Lazio, tornarci per la prima volta da ex e avversario non è banale. La sua squadra però non tradisce emozioni e porta la partita dalla sua parte già nel primo tempo, con un approccio killer. E il secondo tempo serve per arrotondare il punteggio. Nota felice a margine, tiene la porta inviolata. Quest'anno non è capitato poi così spesso.
Serie A Le pagelle dell'Hellas Verona - Tchatchoua disastroso, dei titolari si salvano in tre
19/01 alle 20:00
di Matteo Trevisi
Risultato finale: Hellas Verona-Lazio 0-3
Montipò 6 - Non può nulla sul colpo di testa di Gigot, sul gol di Dia, invece, si poteva fare qualcosa in più. Copre bene il proprio palo sulla conclusione fortissima di Isaksen.
Dawidowicz 5 - Soffre contro gli attaccanti della Lazio. A metà primo tempo si fa soffiare il pallone da Castellanos e si becca un giallo pesante che lo terrà fuori nel big match di settimana prossima contro il Venezia. Dal 46’ Livramento 5.5 - Entra male in partita. Un paio di volte riesce a liberarsi all’interno dell’area ma inciampa sul pallone.
Coppola 5 - Si fa sorprendere da movimento di Gigot a centro area e il centrale biancoceleste può depositare in porta il pallone del vantaggio.
Ghilardi 5.5 - Difensivamente è il meno peggio del terzetto arretrato. Sfortunato nella deviazione sul tiro di Zaccagni che si incastra all’angolino alto.
Tchatchoua 4 - Soffre la velocità straripante di Tavares. Ad inizio ripresa la combina grossa sbagliando il retropassaggio per Montipò, spalancando la strada al tris della Lazio. Dal 73’ Faraoni 6 - Difficile far peggio di chi lo ha preceduto, si limita a fare bene la fase di non possesso.
Duda 4.5 - Non riesce a far filtro in mezzo al campo e viene attaccato alle spalle dai centrocampisti della Lazio. Poco preciso anche in fase di impostazione. Nel finale prende due gialli evitabili e viene mandato anzitempo sotto la doccia.
Serdar 5 - Come il suo compagno fatica in fase di non possesso e concede troppi spazi agli avversari nella zona centrale del campo e lascia troppo campo sulla ripartenza che porta al 2-0 della Lazio.. A fine primo tempo spaventa la Lazio con un colpo di testa che scheggia la traversa.
Bradaric 5.5 - Da quel lato l’Hellas soffre meno. Anche in fase di spinta offre qualcosa di buono con una conclusione che sporca i guanti a Provedel.
Suslov 5.5 - Entra in partita intorno alla mezz’ora e da quel momento l’Hellas comincia a giocare. Ad inizio ripresa cala nuovamente e Zanetti decide di richiamarlo in panchina. Dal 65’ Kastanos 6 - Entra quando la partita è già in ghiaccio e non si rende pericoloso.
Tengstedt 5 - Ha subito l’occasione per realizzare il gol del pareggio ma prima sbaglia lo stop, poi calcia addosso a Provedel a tu per tu con il portiere della Lazio. A fine primo tempo ha un’altra opportunità ma calcia ancora tra le braccia del portiere avversario. Dal 65’ Lazovic 6 - Trova spazio tra le linee e si muove bene, anche se la Lazio aveva già abbassato i ritmi.
Sarr 6 - Si abbassa molto a legare il gioco e lo fa bene come sulla spizzata che manda in porta Tengstedt. E’ il migliore nel reparto offensivo dell’Hellas. Dal 73’ Belahyane 6 - Prova a dare maggior qualità al centrocampo veronese.
Paolo Zanetti 5 - Il suo Verona approccia malissimo alla partita e dopo due minuti va sotto per il colpo di testa di GIgot. Inspiegabile l’atteggiamento sul gol del 2-0 dove da calcio di punizione parte il contropiede vincente dei biancocelesti. Con il passare dei minuti l’Hellas prova a reagire ma non basta per riaprire il match e complice l’errore di Tchatchoua subisce anche il terzo gol.
La Lazio si impone sul campo dell'Hellas Verona. Al Bentegodi finisce 0-3.
Autostrada spalancata per Gigot e Dia - Contesto particolare al Bentegodi, dove Baroni torna per la prima volta da avversario e di fronte ai nuovi proprietari gialloblù di Presidio Investors. A partire fortissimo è però la Lazio, che quando sul cronometro non è ancora stato completato il secondo minuto si trova già 0-1 grazie alla zuccata di Gigot sul preciso calcio d'angolo di Zaccagni. Il Verona prova a reagire, ma forse esagera nello sbilanciarsi e al 20' si apre il corridoio per il raddoppio biancoceleste. Stavolta lo segna Dia, lanciato in campo aperto da Guendouzi: 0-2 Lazio, ma a far impressione è la voragine difensiva spalancata dalla squadra di casa. Dopo l'uno-due degli ospiti, cala l'intensità e fa spazio a una sorta di reazione da parte dei gialloblù, poco efficaci però nei loro tentativi, con Serdar a fine frazione che si rivela il più pericoloso. E sotto di due gol contro la Lazio all'intervallo.
Zaccagni chiude i conti col gol dell'ex - La ripresa ricomincia con gli stessi ventidue protagonisti che hanno iniziato e concluso il primo tempo, né Zanetti né Baroni mettono mano alla panchina. L'approccio del Verona con la ripresa è convincente e suggerisce la possibilità di una rimonta, stroncata però da quanto avviene attorno all'ora di gioco. Ennesimo svarione della difesa scaligera, questa volta ad opera di Tchatchoua: l'esterno destro fa un involontario assist per Dia, che sceglie la via dell'altruismo e si vede ricompensato dal gol di Zaccagni che vale lo 0-3 e un assist per lui. È un gol che taglia le gambe alla possibile reazione del Verona e apre le porte ad un'ultima mezz'ora senza granché da dire, con i padroni di casa che giocano per salvare la faccia e gli ospiti che lavorano su micro-obiettivi come, per esempio, tenere inviolata la porta. E ci riescono. Nel mezzo però c'è ancora tempo per pessime notizie in casa Hellas, visto che la squadra di Zanetti finisce il match in dieci uomini per via dell'espulsione rimediata da Duda. La prima dell'era Presidio Investors a Verona non è andata assolutamente come sperato.
Ufficializzato il cambio di proprietà alla guida dell'Hellas Verona si inizia già a pensare al nuovo stadio. Palazzo Barbieri ha seguito da vicino la trattativa che ha portato il club nelle mani del fondo statunitense Presidio Investors con il progetto che prevede un nuovo moderno impianto in grado di ospitare anche eventi extra-calcistici. La nuova struttura sarà di categoria UEFA 4, nel rispetto dei parametri della Federcalcio per poter eventualmente inserirsi anche nella lista per Euro 2032 (il che comporterebbe una capienza di almeno 30.000 posti).
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
19 gennaio 2025 Serie A Enilive 2024/25 | Al 'Bentegodi' passa la Lazio
Verona - Si è conclusa 0-3 Hellas Verona-Lazio, 21a giornata di Serie A Enilive 2024/25.
Venendo alla cronaca, la Lazio parte subito avanti. Al 2’, sul corner di Zaccagni verso il cuore dell’area di rigore, Gigot colpisce di testa verso la porta, trovando così la rete.
Prova a rispondere subito il Verona al 4’, grazie al prolungamento di Sarr che, con la testa, innesca Tengstedt. L’11 gialloblù prova il tocco sotto da pochi passi, ma Provedel è bravo a chiudergli lo specchio della porta.
Al 18’ la Lazio si fa vedere nuovamente avanti. Sul passaggio tra le linee di Guendouzi si fa trovare pronto Castellanos che, con un controllo a seguire, si accentra e tira dal limite, senza però riuscire a trovare la porta.
Al 21’ i biancocelesti trovano il raddoppio. Il lancio filtrante di Guendouzi pesca il movimento alle spalle della difesa gialloblù di Dia che, dopo una lunga accelerata palla al piede, conclude con il sinistro, superando Montipò.
Al 37’ Zaccagni scarica dietro per Isaksen che, da posizione defilata, calcia forte sul primo palo: Montipò respinge, anche grazie alla deviazione di Serdar, proteggendo con il suo intervento la propria porta.
Al 40’ il Verona va vicinissimo al gol con Duda. Il 33 gialloblù riceve il retropassaggio di Tengstedt, controlla e lascia partire una forte conclusione che sfiora il palo alla destra di Provedel.
Due minuti più tardi i gialloblù provano a colpire di nuovo. Serdar, dopo aver ricevuto palla sulla sinistra dell’area di rigore, crossa rasoterra verso il centro per Tengstedt che, di prima, calcia senza però riuscire a dare la giusta forza.
Ancora una grande occasione per il Verona un minuto più tardi, al 43’, quando Serdar, servito dal traversone di Duda, con il suo colpo di testa pizzica la traversa.
Dopo un minuto di recupero, il primo tempo si conclude così sullo 0-2.
Nella ripresa, arriva lo 0-3. Al 58’ Dia intercetta il retropassaggio della difesa scaligera e serve subito Zaccagni, che calcia dal limite trovando la rete.
Al 74’ il Verona prova a far male con la conclusione rasoterra da posizione defilata di Bradaric, ma il suo tiro viene respinto da Provedel.
Al 90’ l’arbitro mostra il secondo cartellino giallo a Duda, per un fallo in mezzo al campo su Pellegrini.
Dopo quattro minuti di recupero, la partita si conclude sul risultato di 0-3.
Il prossimo impegno del Verona sarà lunedì 27 gennaio (ore 18.30) quando i gialloblù affronteranno il Venezia fuori casa, allo stadio ‘Penzo’, match valido per la 22a giornata di Serie A Enilive 2024/25.
Verona - Hellas Verona FC è lieta di annunciare la composizione del nuovo Consiglio di Amministrazione del Club, che sarà guidato da Italo Zanzi nel ruolo di Presidente Esecutivo.
Faranno parte del Board, insieme a Zanzi, Christian Puscasiu, Dirk Swaneveld, Thomas Hitzlsperger, Donata Hopfen e Isabella Thun.
Tutto l’Hellas Verona porge gli auguri di buon lavoro ai componenti del Consiglio di Amministrazione.
Assemini (Ca) - Le dichiarazioni del mister gialloblù Paolo Sammarco, rilasciate al termine di Cagliari-Hellas Verona, 20a giornata di Primavera 1 2024/25.
Mister, che analisi fa della partita? "È stata sicuramente una partita fisica, una battaglia, visto anche il terreno di gioco che ha risentito di un violento acquazzone che c'è stato proprio poco prima del fischio d'inizio. È stata una sfida molto equilibrata, come tutte quelle che abbiamo giocato contro il Cagliari, una squadra sempre temibile, come ha dimostrato anche oggi. Abbiamo avuto un avvio un po' sottotono nei primi minuti ma poi siamo riusciti a prenderli le misure e abbiamo fatto un ottimo finale di primo tempo. Nella ripresa è stata ancor di più una battaglia, con i ragazzi bravi anche a resistere ai loro assalti finali. Poi all'ultimo minuto è arrivato questo gol incredibile di Ioan (Vermesan, ndr) nato da una nostra bella ripartenza con qualità. I ragazzi erano molto felici perché vincere così è bellissimo. Adesso ritorniamo a casa e subito da domani iniziamo a pensare alla partita di mercoledì con l'Inter".
Assemini (Ca) - Al 'CRAI Sport Center' è terminata 0-1 Cagliari-Hellas Verona, 20a giornata di Primavera 1 2024/25.
Venendo alla cronaca, dopo una fase di studio fra le due squadre al 26’ si segnala la prima occasione della partita per l'Hellas. Su azione di calcio d'angolo Vermesan arriva sul pallone con il sinistro, ma non riesce ad inquadrare di poco la porta difesa da Iliev.
La partita si accende al 37’ con due grandi occasioni per entrambe le formazioni in pochi secondi. Prima è il Cagliari a rendersi molto pericoloso con il colpo di testa di Bolzan dal cuore dell’area, con Magro che compie una gran parata.
Sul capovolgimento di fronte Agbonifo approfitta di un errore della difesa avversaria involandosi verso la porta difesa da Iliev, ma il suo tiro con il sinistro finisce sul fondo.
Dopo 2 minuti di recupero si conclude il primo tempo a reti inviolate.
Nella ripresa la partita non si sblocca, con tanti duelli in mezzo al campo e nessuna delle due squadre che riesce a creare occasioni pericolose.
Al 87' ci prova Monticelli a fare male al Cagliari con la punizione dal limite dell'area, ma il suo tiro supera la barriera e finisce alto sopra la traversa.
Proprio quando la partita sembra conclusa arriva il gol del Verona. Dalla Riva recupera un pallone che stava uscendo dall’area e serve Vermesan al limite, il numero 9 gialloblù stoppa, si gira e calcia al volo con destro, trovando la traiettoria perfetta che batte Iliev e regala i 3 punti all’Hellas.
Dopo 3 minuti di recupero si conclude 0-1 la partita tra Cagliari e Verona.
Il prossimo impegno del Verona sarà quello di mercoledì 22 gennaio (ore 16) quando i gialloblù ospiteranno allo stadio ‘Olivieri’ l’Inter, match valido per la 21a giornata del campionato di Primavera 1 2024/25.
LA CRONACA
1' Fischio d'inizio ad Assemini. Forza Gialloblù!
26' Prima occasione della partita per l'Hellas. Su azione di calcio d'angolo Vermesan arriva sul pallone con il sinistro, ma non riesce ad inquadrare di poco la porta difesa da Iliev
37' Importante occasione per il Cagliari. Bolzan di testa su cross di Sardu stacca più in alto di tutti, ma Magro con un gran riflesso riesce a respingere
38' Risponde subito il Verona con una grandissima opportunità per Agbonifo che approfitta di un errore della difesa avversaria e si invola verso la porta difesa da Iliev, ma il suo tiro con il sinistro finisce sul fondo
45+1' Ci prova la formazione di casa con Sulev direttamente da calcio di punizione, ma il su tiro finisce direttamente sul fondo
45'+2' Finisce qui il primo tempo a reti inviolate
46' Incomincia il secondo tempo. Dai ragazzi!
87' Punizione dal limite per il Verona, con Monticelli che scavalca la barriera con il destro ma con il pallone che finisce alto sopra la traversa
90'+3' VERMESAAAAAAAAAAAAAAAN. GOL DEL VERONA. MAGIA DEL NUMERO 9. Dalla Riva recupera il pallone, serve in qualche modo Vermesan al limite dell'area con il numero 9 che si gira e calcia al volo con il destro trovando l'angolino giusto sul quale Iliev non riesce ad arrivare
90'+3' Finisce qui, colpo del Verona in trasferta e Cagliari battuto 0-1.
HELLAS VERONA (3-5-2): Magro; Nwanege, Kurti (dall'84 Popovic), Nwachukwu; Agbonifo (dall'84 Stella), Szimionas, Dalla Riva, Pavanati (dal 61' Monticelli), De Battisti; Cisse (dal 75' Philippe), Vermesan
A disposizione: Zouaghi, Garofalo, De Rossi, Vapore, Albertini, Devoti, Barry
Allenatore: Paolo Sammarco
Arbitro: Antonio Liotta (Sez. AIA di Castellammare di Stabia)
Assistenti: Andrea Zezza (Sez. AIA di Ostia Lido), Andrea Pasqualetto (Sez. AIA di Aprilia)
Franco Zuculini se incorporó como Team Manager. Trabajará en la gestión operativa diaria del plantel de fútbol masculino. Cumplirá un papel fundamental en el desarrollo del potencial humano de los deportistas. El ex jugador de La Academia, surgido… pic.twitter.com/6OIEIndP0d