Precedenti
Match equilibrato nel computo delle vittorie per parte quello tra VERONA e NAPOLI al 'Bentegodi' fino al 2022 poi il doppio successo ospite a cambiare la deriva: 3 a 1 il 21 Ottobre dell'anno scorso quando i gialloblù di BARONI regalavano agli avversari il primo tempo e addirittura 5 a 2 all'esordio della stagione 2022-23 con l'HELLAS di mister CIOFFI che arrivava dall'inopinata caduta interna contro il BARI in Coppa Italia (in cui CHEDDIRA e FOLORUNSHO parevano marziani) con i campani che sarebbero poi diventati Campioni d'Italia in una giornata triste, che univa nel ricordo entrambi i colori, giocata col lutto al braccio a causa della scomparsa di Claudio GARELLA 🙏 💛💙 all'età di 67 anni.
15 a 13 perciò, le vittorie a favore del NAPOLI al Bentegodi fra A e B nei 39 match sin qui disputati, le ultime tre consecutive se aggiungiamo quella del 13 Marzo 2022 con i partenopei troppo solidi anche per il VERONA di mister TUDOR...
11 i pareggi, ultimo dei quali a Verona risale al 1987-88 quando l'iniziale vantaggio griffato MARADONA fu pareggiato dal gladiatore scaligero GALIA; da allora ad ora solo vittorie o sconfitte per le due compagini sul campo di casa gialloblù con la squadra di JURIĆ a centrare l'ultima vittoria contro il NAPOLI il 24 Gennaio 2021 quando DIMARCO, BARÁK e ZACCAGNI ribaltarono l'iniziale gol di LOZANO.
Prima di allora furono gli ospiti ad esultare nelle altre tre ultime occasioni pareggiando l'allora conto delle vittorie:
L'arbitro della prossima sfida sarà il signor Matteo Marchetti della sezione AIA di Ostia Lido.
Zanetti
Conte
QUI VERONA SERDAR pronto a tornare in mediana, FRESE dovrebbe tornare a disposizione dopo l'infiammazione al ginocchio ma non sarà sicuramente al 100%, FARAONI (per quel che ne sappiamo) ancora ai box e comunque in uscita causa ingaggio 'inarrivabile' al pari di quello di CECCHERINI nonostante anche quest'anno l'HELLAS abbia venduto i migliori e sia in attivo sul mercato con una doppia cifra di milioni ma tant'è, la tiritera è sempre la stessa ed ora che in Via Olanda hanno scoperto che il 'giochino' che si faceva in estate può valere anche al mercato di Gennaio ho idea che sarà sempre peggio da quel punto di vista...
Convocati
Tornano FRESE e FARAONI, assente CECCHERINI in uscita, ci sono anche i giovani CISSÈ e CORRADI.
Probabile formazione
Dalla conferenza stampa di ZANETTI recuperiamo qualche punto fermo: FRESE sarà in campo dal primo minuto, ne consegue che il mister partirà ancora una volta a quattro dietro con TENGSTEDT titolare al posto di MOSQUERA e SERDAR, squalificato col CESENA, in coppia con DUDA in mediana. SUSLOV? È alle prese con un'infiammazione ma se starà bene anche lui giocherà dall'inizio mentre FARAONI è tornato a lavorare in gruppo e sarà convocato (anche se, come CECCHERINI, rimane purtroppo in uscita).
4-2-3-1 con Montipò; Tchatchoua-Magnani-Coppola-Frese; Duda-Serdar; Suslov-Harroui-Lazović; Tengstedt.
QUI NAPOLI ZERBIN squalificato, OSIMHEN in attesa di partire come GAETANO, RUI e i veronesi FOLORUNSHO e NGONGE 'bocciati' da mister CONTE che spera prima o poi di arrivare al pupillo LUKAKU, nel frattempo al 'Bentegodi' dovrà fare di necessità virtù (si fa per dire vero) memore, al pari della squadra campana, di essere stato ad un passo dalla clamorosa eliminazione dalla Coppa Italia ad opera di un MODENA che al 'Maradona' non s'è fatto intimorire... Insomma l'esordio in campionato in quel di Verona (senza i tifosi residenti in Campania) non sarà affatto una passeggiata sempre se l'HELLAS ritroverà da par suo quell'atteggiamento che (anche) col CESENA ha a lungo latitato.
Probabile formazione
Problema alla caviglia per BUONGIORNO che rischia di dare forfait, al suo posto è probabile l'impiego di MARIN (o dell'ex gialloblù RRAHMANI), inamovibili al centro del campo LOBOTKA e ANGUISSA mentre sulle esterne qualcosa potrebbe cambiare a destra a seconda delle condizioni dell'ex centrale del TORINO che potrebbero far virare mister CONTE su MAZZOCCHI retrocedendo magari DI LORENZO.
Out OSIMHEN sarà RASPADORI a partire da titolare al centro dell'attacco al posto del CholitoSIMEONE.
3-4-2-1 con Meret; Rrahmani-Buongiorno-Olivera; Di Lorenzo-Lobotka-Anguissa-Spinazzola; Politano-Kvaratskhelia; Raspadori.[Commenta qui sotto o sulla pagina Facebook di BONDOLA/=\SMARSA, condividi a piè di pagina, contenuti liberamente riproducibili salvo l'obbligo di citare la fonte: BondolaSmarsa.BlogSpot.com]
Mister ZANETTI «L'esordio in campionato? Non vedo l'ora, aspetto questa partita da tanto, stiamo lavorando per arrivarci al massimo. Dal punto di vista della motivazione c'è poco da aggiungere. È una partita dal fascino incredibile, che per noi arriva dopo una difficoltà che abbiamo avuto, dobbiamo avere una reazione. C'è tanto entusiasmo, voglia, fiducia. Vogliamo fare il nostro percorso, che sarà lungo ma nel quale ogni settimana lavoreremo per aggiungere qualcosa per alzare il livello... Per noi la partita col Cesena è stata un'opportunità per crescere, per capire i nostri errori. Se non siamo supportati al massimo dall'aspetto emotivo e da quello fisico non andiamo lontano. L'approccio deve e sarà sicuramente diverso, le motivazioni sono diverse. Nessun dramma per la partita contro il Cesena: può rappresentare un momento in cui prendere uno schiaffo e poi andare più forte. Non me l'aspettavo ma non sono preoccupato. Sono film già visti nel calcio, cose che succedono, soprattutto a un gruppo in costruzione dal punto di vista dell'amalgama, della coesione. Stiamo lavorando per diventare un gruppo solido, cosa che non si è vista contro il Cesena. Dopo la partita mi è scattata la necessità di lavorare in settimana non solamente sull'intensità, ma anche sull'aspetto morale, sul cuore di questa squadra. Un tempo si può sbagliare, non bisogna esagerare, ma senza l'aspetto emotivo non si va da nessuna parte. I ragazzi devono andare in campo per aiutarsi l'un l'altro. Nel momento in cui la squadra è ancora un cantiere aperto ci stanno degli alti e bassi, la bravura sta nel far tesoro di quello che è stato e fare meglio. La difesa alta non ha funzionato? Se prepari una partita in cui ti immagini di dominare il gioco quando hanno la palla gli avversari devi pressare, essere aggressivo. È successo questo, è mancata la pressione sulla palla. Poi ci è mancata anche l'esperienza, c'è stata poca coesione dei reparti stessi, ma senza pressione sulla palla bisogna scappare prima. Siamo stati inesperti, poco lucidi, ma anche poco aggressivi. Se si vuole fare un calcio d'attacco, bisogna essere aggressivi» HellasVerona.it
Mister CONTE nuovo tecnico del NAPOLI «Lavoriamo da più di un mese, quello che stiamo facendo con la squadra mi soddisfa perché i ragazzi hanno voglia di lavorare e di crescere. Questo mi aiuta e mi dà entusiasmo. Sul mercato sapete benissimo che la situazione è molto complicata e dispiace. Il mantra nostro dovrà essere di dare il 200% perché dobbiamo capire che dovremo andare oltre i nostri limiti perché è un momento critico per il Napoli... Quello che dobbiamo avere come monito è il decimo posto dell'anno scorso che non è frutto del caso o sfortuna. La classifica e il distacco dalle altre squadre parlano chiaro. Chi pensa che sia solo sfortuna è lontano dalla verità. Mi aspettavo una situazione migliore, pensavo ci fossero anche cose positive. Ma ho avuto difficoltà, mi aspettavo di meglio ma siamo qui per lavorare. Non dico che siamo all'anno zero ma molto vicini all'anno zero ed è meglio essere chiari. A me questo non spaventa. Il mercato? Dobbiamo viaggiare su determinati parametri: costo, ingaggio e convincere i giocatori a venire a Napoli senza giocare le coppe. Dobbiamo trovare soluzioni per tamponare, non si può fare tutto in una sola sessione di mercato perché sono troppe le cose da fare, bisogna prendere lo stretto necessario anche perché soldi non stanno entrando quindi capisco le difficoltà del club. C'è una situazione bloccata che tutti conoscono. Per questo vi esorto a capire bene la situazione. Non vuol dire che non ho entusiasmo, anzi sono più incazzato di prima e voglio trasferire ai ragazzi questa "cazzutaggine". Se arriveranno giocatori bene sennò valorizzeremo i giovani. Se domani si potrebbe giocare con due attaccanti per riempire meglio l'area? Io vi chiedo umilmente di non andare su discorsi tattici perché questo vuol dire non aver capito niente. Fateci lavorare. Se andiamo su discorsi tattici non abbiamo capito niente» SportMediaset.Mediaset.it
L'ex Amir RRAHMANI a 'Radio CRC' «Stiamo lavorando e siamo tutti pronti. Esordio a Verona contro la mia ex squadra? Ho giocato solo un anno lì, è una partita contro una ex ma non conta nulla per me. Voglio giocare tutte le partite per vincere. Dobbiamo dare tutto in campo per provare a vincere, sempre e non solo domenica con il Verona. Se mi sento napoletano? Ormai si, questo è il mio quinto anno qui. Non è stato difficile abituarmi con la gente e la città, mi trovo benissimo» CalcioHellas.it
Grīgorīs KASTANOS si presenta «Ho sempre giocato in tanti ruoli in carriera, e questo mi ha sempre fatto crescere anno dopo anno. Sono a disposizione del mister e darò il 100% in qualsiasi parte del campo dovesse servire, come ho sempre fatto. Ho scelto il Verona perché ho percepito subito la fiducia della società, del Direttore e del mister. Volevo restare in Serie A e l'Hellas mi ha dato questa grossa opportunità, che voglio sfruttare al massimo tutti i giorni. Devo lavorare bene per ottenere il posto in squadra, ma soprattutto per fare bene, sia per gli obiettivi della società sia per quelli personali. L’anno scorso la mia migliore stagione in Serie A? Lo scorso anno sono stato infortunato per tre mesi e nonostante questo ho fatto la mia migliore stagione in carriera. Io gioco a calcio, faccio sempre il massimo nel rettangolo verde... Noi, in questo momento, dobbiamo solo pensare a lavorare per raggiungere il nostro obiettivo. La Salernitana mi ha dato tanto in questi tre anni, e io ho dato tanto a loro. Mi sono sentito bene: sono un ragazzo che vuole dare tutto se stesso per raggiungere gli obiettivi. Abbiamo ottenuto due salvezze: secondo me, la chiave per la salvezza è lavorare con entusiasmo ogni giorno. Senza entusiasmo non puoi raggiungere gli obiettivi. Al Bentegodi il mio primo gol in Serie A? Il Bentegodi mi ha regalato il mio primo goal in Serie A, qualcosa che ho sempre sognato da bambino. L’emozione è stata forte. Non vedo l’ora di affrontare gli avversari nello stadio che mi ha regalato proprio questa emozione» HellasVerona.it
Kastanos: "Il Verona mi ha dato l'opportunità di restare in A, voglio sfruttarla ogni giorno"
IL VALORE DELLE ROSE DI SERIE A stilato da Transfermarkt.it: Meno dei 64 milioni del VERONA solo VENEZIA e EMPOLI, l'INTER prima con 681 milioni precede il MILAN a 598 e la JUVENTUS a 532 milioni; fortunatamente, anche se il costo delle varie rose è direttamente proporzionale alla qualità delle squadre, non è affatto detto che assicuri di centrare l'obiettivo, come ha insegnato il SASSUOLO nella passata stagione.
il blog di Gianluca Vighini RICOMINCIAMO (CON LA SOFFERENZA E SPERIAMO CON L’ENNESIMA GIOIA)
Sport, 16 August 2024
Quarant’anni fa il Verona vinceva lo scudetto. Volpati allora disse: “Ci accorgeremo di quello che abbiamo fatto tra qualche anno”. Ce ne siamo accorti. Ogni anno quella vittoria, quel successo diventa sempre più leggendario e impossibile da raccontare nelle proporzioni. Il Verona vinse il campionato quando la serie A era davvero il torneo più importante del mondo e quando in Italia giocavano i più forti calciatori del pianeta. In mezzo a questi 40 anni c’è stato di tutto. Ancora qualche gioia ma soprattutto tantissimi dolori. Il Verona è fallito nel ’91, ha rischiato di scomparire, è tornato, è sprofondato in B, poi in C, sembrava destinato un’altra volta a fallire, nella migliore delle ipotesi a fondersi con l’altra squadra della città che nel frattempo aveva preso lo scettro del comando sia dal punto di vista “politico” che delle prestazioni sportive.
Negli ultimi anni il Verona è tornato. Non ai fasti dello scudetto, ma almeno al centro del Villaggio. A credere nel Verona, che ci piaccia o meno, non sono stati i veronesi che continuano a ritenerlo inutile o quantomeno una seccatura ma un imprenditore che arriva da una provincia limitrofa. Da dodici anni questo personaggio guida il timone del Verona, per nove anni ci ha tenuto in serie A, per tre volte è stato promosso dalla B. Questo è il suo sesto campionato di serie A, un filotto che prima di lui è riuscito solo al presidentissimo Garonzi e appunto nella magica parentesi degli anni ’80.
Tra alti e bassi, errori e redenzioni, Setti ha dato al Verona una continuità che per quasi quarant’anni era sconosciuta. Sia dal punto di vista aziendale, sia da quello sportivo. In mezzo ci sono state anche annate bellissime come la prima di Mandorlini in serie A, la prima di Juric, quella di Tudor. Ma la cifra del Verona di Setti è la sofferenza. Una sofferenza che appartiene proprio al dna della squadra e che permette di superare il gap tecnico-finanziario con le avversarie.
Setti però deve capire che non è possibile fare ogni stagione le nozze con i fichi secchi. Il rischio è altissimo e non sempre ti può andare bene. Accanto alla (giusta) coerenza finanziaria è necessario che il Verona trovi una coerenza tecnica e sportiva. Cedere ad ogni mercato i migliori della squadra e prendere sostituti a costo zero non può sempre riuscire. Leggere che un attaccante da tre milioni di euro come Bozenik diventa un impossibile investimento è sconfortante. Non solo per i tifosi ma anche per gli stessi giocatori e l’allenatore. Tra il prendere Ilic a 14 milioni (una follia vista con gli occhi attuali) o Lasagna a 11 (pazzia totale) e il prendere lo slovacco a 3, c’è di mezzo il mare. Setti deve coniugare questi due aspetti ed è il suo compito più difficile. Inoltre, nemmeno per un secondo, deve pensare di poter condurre da solo il Verona ancora per molto. Non deve smettere mai di cercare un acquirente (che possa essere anche un socio) che rafforzi l’Hellas da questo punto di vista. L’illusione di essere invincibile non lo deve sfiorare. Viceversa rischia di essere travolto da una frana inarrestabile non appena le cose dovessero girare (e nel calcio sappiamo con che velocità girano).
Ci apprestiamo a vivere un’altra annata di durissima sofferenza. L’avvisaglia arrivata alla prima sconcertante partita persa in Coppa Italia contro il Cesena ha spazzato via quel filo di ottimismo che si stava creando nelle nostre menti da tifosi. E l’arrivo di una corazzata come il Napoli ci fa tremare. Se il Verona giocherà come col Cesena sarà sicuramente massacrato dalla squadra di Conte.
E’ necessario quanto prima trovare un minimo di “quadra” tattica e di forza morale nello spogliatoio. I vecchi, i senatori, invece di incarnare lo spirito di questa squadra, appaiono quelli più stanchi, più intristiti. L’allenatore Zanetti, arrivato con la valigia piena di voglia di rivalsa personale e onorato che il Verona l’abbia scelto non è ancora riuscito a entrare nell’anima di questi ragazzi. La speranza è che questa settimana sia servita per un primo serio confronto tra tutti: società, allenatore, ds, giocatori. E che domenica vada in campo il Verona che amiamo di più. Il Verona che santifichi la maglia che indossa, i suoi tifosi e anche quello scudetto vinto 40 anni fa. Perché giocare nell’Hellas Verona, cari ragazzi, è un onore che non vi ricapiterà la seconda volta nella vostra vita da calciatori.
il blog di Francesco Barana AL VERONA MANCA UN PIZZICO DI LIBERTÀ
Senza categoria, 12 Agosto 2024
Paolo Zanetti è un bravo allenatore. Sulla carta e per le tasche del Verona era la scelta più sensata tra i nomi papabili. Ha già esperienza – alti e bassi in serie A, come l’illustre predecessore Juric, in B ha vinto – ma è ancora un tecnico giovane e rampante ed è venuto a Verona con fortissime motivazioni e sete di rilancio.
Motivazioni che però vanno gestite e controllate. L’entusiasmo è tutto, ma se diventa smania, ossessione, fondamentalismo può essere un boomerang. Vedo un Zanetti molto pressante con la squadra, in versione sergente di ferro fin dal primo giorno di ritiro. Chiede, pretende, martella. E ancora: martella, chiede e pretende. Giusto. Però – suggerisco – ogni tanto serve anche lasciar correre, girarsi dall’altra parte, prendere e dare fiato. Essere insomma un pizzico più liberali. Ai giocatori di serie A, tra cui molti nazionali, devi anche concedere delle pause mentali, non puoi essere ossessivo, talvolta meglio essere comprensivo. Non parliamo di ragazzini, ma di iperprofessionisti profumatamente pagati che hanno già raggiunto il vertice. Insomma, un tasso di (loro) egocentrismo lo devi mettere in conto. Dunque per motivarli e – come ama dire Zanetti – “creare mentalità” (mentalità che appunto ancora non c’è, ha ammesso il tecnico) devi essere abile ad alternare bastone e carota, severità e tolleranza, pressione e (un minimo di) distrazione, determinazione ed empatia.
Il Verona tecnicamente c’è (se arriva Bozenik saremmo completi). Tatticamente Zanetti sa il fatto suo. Piccolo particolare: finora in campo non ho percepito quella voglia di divertirsi e di sentirsi liberi.
FONTE: Blog.Telenuovo.it
di Andrea Molinari
15 Agosto 2024 09:30
Manca sempre meno all’inizio della Serie A 2024/25: il Verona debutterà contro il Napoli al Bentegodi il prossimo 18 agosto con il solito obiettivo stagionale, la salvezza. Sulla carta non sarà un compito facile in quanto stando al valore delle rose, l’Hellas si trova al terzultimo posto.
Di seguito, dunque, il valore delle rose dei club di Serie A secondo Transfermarkt.it.
20. Empoli, 56 milioni
19. Venezia, 59 milioni
18. Verona, 64 milioni
17. Cagliari, 67 milioni
16. Como, 84 milioni
15. Monza 84 milioni
14. Parma, 88 milioni
13. Lecce, 89 milioni
12. Genoa, 135 milioni
11. Udinese, 150 milioni
10. Torino, 173 milioni
9. Lazio, 229 milioni
8. Bologna, 245 milioni
7. Fiorentina, 256 milioni
6. Roma, 334 milioni
5. Atalanta, 433 milioni
4. Napoli, 461 milioni
3. Juventus, 532 milioni
2. Milan, 598 milioni
1. Inter, 681 milioni
Zanetti e il rebus modulo. Contro il Napoli si torna a 3?
L’iniziale 4-2-3-1 o la difesa a tre che contro il Cesena in coppa ha saputo creare occasioni? Zanetti studia la disposizione da attuare contro il Napoli
di Mattia Zupo
14 Agosto 2024 10:30
La «Formula 3» per fermare il Napoli? Paolo Zanetti ci pensa. Come riportato da Il Corriere di Verona, in queste settimane di preparazione, a cominciare dal ritiro a Folgaria, l’allenatore del Verona ha seguito una traccia precisa, annunciata, peraltro, già nella conferenza stampa in cui è stato presentato. Ossia, il 4-2-3-1, assetto tattico tra i più frequentati da Zanetti e impronta chiara della passata stagione gialloblù.
Il solco lasciato dal predecessore Marco Baroni, il modulo utilizzato per centrare l’impresa della salvezza, come punto di partenza. Poi, com’è naturale, Zanetti ci ha aggiunto concetti e principi di gioco che sono nel bagaglio della sua esperienza. Soltanto nel primo tempo dell’amichevole disputata a Rovereto con la Feralpisalò c’è stata una modifica sul campo, con la virata verso, appunto, la linea a tre. Un tentativo, quello, poco soddisfacente. Ma un’idea, questa, che è stata applicata contro il Cesena, sabato in Coppa Italia. E, nel contesto di una prova negativa della squadra, carente innanzitutto sul piano dell’atteggiamento, ma pure traballante dal lato tattico, la soluzione è stata utile.
Zanetti, con il Verona sotto per 2-0, ha scelto la disposizione con il 3-4-1-2 e l’Hellas ha trovato spunti e occasioni che prima non si erano visti. Tomas Suslov è stato schierato alle spalle di Daniel Mosquera e Dailon Livramento. Poi, ci sono stati gli ingressi di Grigoris Kastanon e Casper Tengstedt. Non suona come una casualità che in questo lasso di tempo il Verona sia andato più volte vicino al gol per dopo segnarlo proprio con Tengstedt. Non è stato sufficiente per riprendere la gara, ma le indicazioni che sono arrivate dal campo sono state incoraggianti, di certo opposte rispetto alla pochezza mostrata per 50’ minuti dall’Hellas. E allora la possibilità che i gialloblù giochino contro il Napoli in una maniera diversa rispetto a quella che è stata la routine delle scorse settimane non sembra una semplice suggestione.
FONTE: CalcioHellas.it
14 Agosto 2024 - 13:14 Hellas Live Stadio Bentegodi, murales dedicato alle Brigate in Tribuna Superiore Ovest
Tra Emiliano “Ciccio” Mascetti e Roberto Puliero da quest’anno capeggerà una nuova opera a tinte gialloblù.
Per l’inizio della nuova stagione, un altro “grande pezzo” del Nostro puzzle arricchisce la Tribuna Superiore Ovest. Che sia di auspicio per un buon campionato a tutto il popolo gialloblu!
FORZA /= VERONA
13 Agosto 2024 - 09:19 Hellas Live Serie A, gli incassi dei club negli ultimi 5 anni: 10º posto per l’Hellas Verona
Transfermarkt ha stilato la classifica delle società che hanno incassato più soldi dalle cessioni nelle ultime cinque stagioni. Per la società veronese 199.8 milioni di euro, più di Milan (12º, 166.9) e Lazio (14º, 120.9).
Primo posto per l’Atalanta (474.5) seguita da Inter (455.5) e Juventus (443.7).
11 Agosto 2024 - 09:46 Hellas Live Riqualificazione Curva Sud, l’ottimo lavoro di Hellas Army
Aldilà del risultato sul campo, uno ancor più grande ieri sera ci ha accolto tutti al Bentegodi, in particolare in curva. Complimenti ai butei dell'Hellas Army per aver dato continuità (dopo la realizzazione dei murales) al lavoro di riqualificazione del settore che molti abbiamo frequentato e stiamo vivendo, che amiamo e consideriamo una seconda casa. Proprio per questo motivo, adesso ancor di più, dobbiamo preservare e curare. Un Grande applauso a tutti voi. Fonte e foto: Coordinamento Calcio Club Hellas Verona
FONTE: HellasLive.it
Inizia a suonare qualche campanello d'allarme in casa Hellas Verona ad una settimana dall'esordio in quello che sarà il sesto campionato consecutivo per la compagine scaligera in Serie A. L'eliminazione per mano del Cesena in Coppa Italia avrà certamente fatto scattare più di un pensiero nella testa di Paolo Zanetti che da oggi dovrà provare a far cambiare rapidamente rotta in vista dei primi, eufemisticamente ostici impegni in massima serie con il Verona che riceverà nelle prime giornate al "Bentegodi" le visite in successione di Napoli prima e Juventus poi.
Carburazione troppo flemmatica
E' stato un Verona uscito alla distanza ma con un ritardo che non ha permesso di rimettere a posto il risultato quello visto sabato al "Bentegodi", rimasto in balìa del Cesena dell'ottimo Michele Mignani (tecnico che più di molti altri meriterebbe una panchina di A) nel corso dei primi 45 minuti per poi trovare la scintilla nella ripresa grazie anche all'ottimo impatto dei subentrati Livramento e Tengstedt, al quale sono serviti appena quattro minuti per firmare il suo primo goal in maglia Hellas dopo essere arrivato il giorno prima dal Portogallo.
Con il mercato ancora sullo sfondo
Con il campionato ormai alle porte serviranno invece altre due settimane per chiudere il calciomercato attraverso il quale il ds Sogliano dovrà completare una rosa alla quale servono ancora diverse operazioni prima di potersi dire completata. Priorità agli esterni di difesa, dove servono un vice Frese (out con il Cesena per infortunio) a sinistra e un vice Tchatchoua (non del tutto scontata la sua permanenza) a destra. Davanti invece non è da escludere un tentativo in extremis per Robert Bozenik, giocatore che potrebbe garantire al reparto offensivo veronese un peso specifico piuttosto rilevante.
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
17 agosto 2024 Serie A Enilive 2024/25 | #VeronaNapoli: i numeri
Verona - Le statistiche, i numeri e le curiosità fornite da Opta Sports relative a Hellas Verona-Napoli, 1a giornata della Serie A Enilive 2024/25, in programma domani, domenica 18 agosto (ore 18.30), allo stadio 'Bentegodi'.
PRECEDENTI
In occasione del match di domani, domenica 18 agosto, Hellas Verona e Napoli si sfideranno per la quarta volta nella loro storia alla prima giornata in Serie A.
L'ultima vittoria dei gialloblù al 'Bentegodi' contro il Napoli risale alla stagione 2020/21. Dopo l'iniziale vantaggio ospite al primo minuto con Lozano, l'Hellas ribaltò la sfida grazie alle reti di Dimarco al 34', Barak al 62' e Zaccagni al 79'.
L’ultimo pareggio tra Hellas Verona e Napoli arrivato al 'Bentegodi' in Serie A risale al 24 aprile 1988: risultato di 1-1 grazie alle reti di Maradona per gli azzurri e di Galia per i gialloblù.
Quella di domani sarà la 63a sfida in Serie A tra Hellas Verona e Napoli.
CURIOSITÀ
Nell'anno del 40esimo anniversario dello Scudetto la prima giornata di campionato sarà nuovamente Hellas Verona-Napoli, proprio come nel 1984. In quell'occasione il match terminò con il risultato di 3-1: per i gialloblù aprì le marcature Briegel, seguito poi da Galderisi e Di Gennaro. Per il Napoli segnò Bertoni.
L’Hellas Verona è la formazione che ha vinto il maggior numero di duelli aerei nello scorso campionato: 763.
FOCUS GIOCATORI
Diego Coppola ha segnato il suo primo gol in Serie A proprio contro il Napoli nella scorsa stagione, il 4 febbraio 2024.
Da quando ha esordito con l’Hellas Verona in Serie A (25 agosto 2019), Darko Lazovic è il giocatore gialloblù con più assist (27) e più presenze (166 - escluso lo spareggio salvezza contro Spezia, dell'11 giugno 2023) nel massimo campionato.
Nel 2024, solo Matias Soulé (sei - aprile 2003) è più giovane di Tomas Suslov (sei - giugno 2002) tra i giocatori che hanno preso parte attiva a più di cinque reti in Serie A. Inoltre, Suslov è andato a segno nelle ultime due presenze della scorsa stagione, contro la Salernitana e l'Inter lo scorso maggio.
17 agosto 2024 L'Hellas Verona e il Napoli ricordano insieme Giuliano Giuliani
Verona - Domenica 18 agosto, alle ore 18.30 allo stadio 'Bentegodi', Hellas Verona e Napoli inizieranno, rispettivamente, la loro 34esima e 79esima stagione in Serie A. Una partita che, a suo modo, sarà diversa dalle altre.
Le due società hanno infatti deciso di dedicare un momento nel prepartita del match al ricordo di Giuliano Giuliani, portiere che ha difeso i pali sia dell'Hellas Verona (dal 1985 al 1988), sia del Napoli (dal 1988 al 1990): per l'occasione, allo stadio sarà presente la figlia Gessica, che riceverà una maglia ricordo di entrambi i Club.
Giuliani è stato uno dei migliori portieri della sua epoca, vestendo negli '80 la maglia Azzurra, con cui ha partecipato alle Olimpiadi di Seul del 1988 grazie alle prestazioni con la maglia dell’Hellas, e conquistando uno Scudetto e una Coppa UEFA con il Napoli. Ciò che ha contraddistinto maggiormente però la figura di Giuliano Giuliani è stato l'uomo, prima ancora del calciatore.
Nato a Roma nel 1958, Giuliani inizia a giocare a calcio da ragazzo ad Arezzo con il sogno di imitare le gesta del suo idolo Albertosi. Un sogno che si trasforma in realtà nell'estate del 1980, quando con il Como esordisce in Serie A. Nel 1985 indossa la maglia di Campione d'Italia del Verona e conosce Osvaldo Bagnoli, che lo ricorderà come un "buonissimo portiere" ma anche come un ragazzo che "si isolava parecchio: io parlavo poco, lui ancora meno, eppure c’era intesa tra di noi".
Un giocatore forte, che non inseguiva a tutti i costi le luci della ribalta. Un atleta dalle grandi potenzialità, di carattere schivo, riservato. Un uomo partito dal basso e arrivato ai vertici del calcio fermato da un destino crudele.
La sua storia, per troppo tempo dimenticata, viene raccontata dal giornalista Paolo Tomaselli nel libro "Giuliano Giuliani, più solo di un portiere”, e dal documentario di Sky “L’uomo della domenica” di Giorgio Porrà.
Hellas Verona e Napoli domenica scenderanno in campo uniti nel ricordo di un grande portiere, ma soprattutto di una persona che ha sofferto tanto e in silenzio, per troppo a lungo.
FONTE: HellasVerona.it
Secondo quanto riportato da La Gazzetta dello Sport, l’avventura di Cyril Ngonge al Napoli sembra già arrivata al termine.
Il fantasista belga, acquistato lo scorso gennaio per diciotto milioni di euro più bonus dal Verona, non rientrerebbe nei piani di Antonio Conte e potrebbe partire in prestito prima della fine del mercato.
FONTE: CalcioHellas.it
Redazione 14 Agosto 2024 15:25
Novara Football Club comunica di aver acquisito il diritto alle prestazioni sportive di Simoneandrea Ganz. L’attaccante firma un contratto fino al 30/06/2026.
Attaccante con il gol nel DNA, sono 88 le reti tra i professionisti in più di 300 presenze. Simoneandrea cresce nel settore giovanile del Milan, dove fa tutta la trafila fino alla prima squadra. Coi rossoneri esordisce in Champions League a 18 anni. Sviluppa poi la carriera tra Serie B e C. Nella terza divisione vince i playoff, trascinando il Como in B con 15 gol in stagione nel 2014/15. L’anno successivo si conferma in cadetteria con i lariani segnando 16 gol. Successivamente il trasferimento a Verona, dove ottiene una promozione diretta in Serie A. Un totale di 60 gol in Serie C, categoria che si appresta ad affrontare nuovamente col Novara.
Indosserà la maglia numero 90.
A Simoneandrea il benvenuto da parte del Club azzurro.
Nato il: 21/09/1993
Luogo di nascita: Genova
Altezza: 1,75 m
Ruolo: attaccante
FONTE: NovaraFootballClub.it
Parma, 14 agosto 2024 – Parma Calcio annuncia di aver acquisito dalla SS Lazio le prestazioni sportive di Matteo Cancellieri a titolo temporaneo con diritto di riscatto.
Arrivato nel Settore Giovanile della Roma a 8 anni, Matteo ha disputato le ultime tre stagioni in Serie A rispettivamente tra le fila dell’Hellas Verona, della Lazio e dell’Empoli, collezionando 68 presenze totali nella massima serie e distinguendosi come il più giovane calciatore italiano tra quelli con almeno 36 presenze nella scorsa Serie A. Attaccante esterno di piede mancino, Cancellieri ha militato nella Nazionale U17 e U21 per poi fare il suo debutto, a giugno 2022, nella Nazionale maggiore guidata dal commissario tecnico Roberto Mancini. Matteo ha fatto della rapidità e della velocità, oltre che del dribbling, uno dei suoi tratti distintivi, ma nella scorsa stagione sportiva ha trovato anche la via del gol: si è distinto come il calciatore più giovane, tra quelli con almeno 3 reti realizzate da subentrato (4 in totale in Serie A nel 2023/24).
La dichiarazione di Matteo Cancellieri: “Quando sono arrivato a Parma, in sede, ciò che mi ha impressionato di più, oltre all’accoglienza, sono le immagini dei grandi calciatori che sono passati di qui. Penso che questo sia uno stimolo straordinario per un ragazzo giovane come me, potersi confrontare con una storia gloriosa ma con la voglia di scrivere un grande presente con questi colori. Mi sento nel posto giusto al momento giusto per la mia carriera, ho avvertito subito delle belle emozioni fin dal mio arrivo. Ho l’obiettivo personale di volermi confermare in Serie A, cercando di dare il massimo per la squadra e per questa tifoseria. Ho scelto di venire qui perché ho seguito il progetto dell’allenatore e del suo staff, valorizza molto gli esterni e credo che sia un gioco molto adatto alle mie caratteristiche. Ho voglia di cominciare, di fare un grande lavoro insieme a tutti i miei compagni e di portare il Parma dove merita di stare” [...]
FONTE: ParmaCalcio1913.it