RECAP & IMPRESSIONI
Passano 5 minuti e il NAPOLI passa con DI LORENZO (e la sfortunata complicità di MONTIPÒ): ANGUISSA avvia l'azione dal centro del campo lanciando POLITANO sulla destra, l'esterno punta DAWIDOWICZ poi scambia col suo capitano che a sua volta chiama al'uno-due LUKAKU e, ricevuta palla al limite dell'area, spara un terra-aria che si stampa sul palo poi sbatte sulla schiena di del portiere scaligero e termina nel sacco!
Memori di recenti prestazioni si teme l'imbarcata ma ZANETTI chiede a DUDA di abbassarsi ad intercettare i palloni per il 'centroboa' LUKAKU, il VERONA fa quadrato e piano piano ricomincia a giocare col suo tema tattico che predica aggressione e ripartenza creando qualche (piccolo) grattacapo ai padroni di casa che a loro volta sciupano un paio di occasioni davanti alla porta gialloblù ma il primo tempo termina con i partenopei in minimo vantaggio.
Secondo tempo che ricomincia col tema tattico del primo: NAPOLI a menar le danze in cerca del raddoppio e VERONA che prova a sorprendere gli avversari in contropiede ma al 62° ANGUISSA inventa un tiro fantastico dal limite dopo un velocissimo uno-due con LUKAKU e castiga MONTIPÒ chiudendo di fatto la partita che da li in poi si trascina più o meno stancamente alla fine.
Quinta vittoria consecutiva di questo NAPOLI che per la 12esima volta in queste ultime 20 partite conserva il clean-sheet: L'impresa di ottenere anche un solo punto era di quelle quasi impossibili per un HELLAS che comunque ha fatto quello che poteva come doveva contro la capolista che al momento, rispetto ai gialloblù, sembra fare un altro sport per tecnica e qualità.
Ora contro la LAZIO toccherà affrontare un'altra squadra di caratura nettamente superiore ma al 'Bentegodi' imporre un pari con l'aiuto del popolo gialloblù potrebbe non essere utopico...
IL GIORNO DOPO, A MENTE FREDDA...
C'è poco da aggiungere sulla partita di ieri nel senso che il migliore è stato il NAPOLI e il NAPOLI ha vinto, succede anche nel calcio a volte ed è giusto che sia andata così, personalmente mi tengo la terza partita in cui il VERONA ha fornito una prestazione da squadra e ha tenuto bene il campo, il resto sono sicuro verrà quando incontreremo avversari alla nostra portata al netto di un mercato di Gennaio di cui ancora non si sa nulla poiché, in attesa del closing che sperabilmente avverrà fra un paio di giorni, nemmeno gli stretti addetti ai lavori ne sanno di più; le direttive verranno impartite dalla nuova proprietà sperando che le aspettative di guadagno del fondo texano 'Presidio Investors' vadano di pari passo con le ambizioni sportive, troppo a lungo sopite, del club scaligero e dei sui tifosi
Tutto previsto nel 4-3-3 di CONTE che sostituisce BUONGIORNO con JESUS al centro della difesa accanto all'ex RRAHMANI e OLIVERA con SPINAZZOLA sulla fascia sinistra della difesa, confermato il fortissimo centrocampo formato dal trittico MCTOMINAY-LOBOTKA-ANGUISSA e tridente d'attacco con LUKAKU punta centrale fra gli esterni POLITANO e NERES.
Mister ZANETTI conferma il 3-4-2-1 visto ultimamente con la 'novità' capitan FARAONI (finalmente) dal primo minuto al posto dello squalificato TCHATCHOUA e MAGNANI a sostituire il giovane GHILARDI nei 3 della difesa; in mediana è BELAHYANE a dare il cambio a SERDAR vicino a DUDA con LAZOVIĆ sulla fascia sinistra mentre SUSLOV agirà sulla trequarti con SARR a dare una mano alla punta centrale TENGSTEDT galleggiando in quei 20 metri che lo separano dalla porta.
Prima della gara un doveroso minuto di silenzio in menoria di CUDICINI uno dei più forti portieri italiani di sempre (del piccolo Daniele tifosissimo del NAPOLI e anche di Rino Tommasi), dirige il signor Luca Zufferli della sezione AIA di Udine.
PRIMO TEMPO 5° NAPOLI subito avanti con DI LORENZO (e la sfortunata complicità del portiere scaligero): ANGUISSA avvia l'azione dal centro del campo lanciando POLITANO sulla destra, l'esterno punta DAWIDOWICZ poi scambia col suo capitano che a sua volta chiama al'uno-due LUKAKU e, ricevuta palla al limite dell'area, spara un terra-aria che si stampa sul palo poi svatte sulla schiena di MONTIPÒ e termina nel sacco!
6° NERES supera BELAHYANE e MAGNANI a destra palla in mezzo per ANGUISSA che liberissimo nel cuore dell'area spara incredibilmente in curva!
10° DUDA si abbassa a dare una mano da mediano aggiunto alla difesa e disturbare i passaggi diretti alla 'boa' LUKAKU bravissimo nel dialogare coi compagni.
11° Schema su calcio di punizione dei padroni di casa: Palla di seconda per la battuta di LUKAKU dal limite, palla a lato.
12° NERES da sinistra per la mezza girata volante di MCTOMINAY in area: BELAHYANE devia sul fondo.
14° SUSLOV riceve in area e la da fuori a FARAONI che traversa in mezzo all'area per l'inzuccata di TENGSTEDT alta di poco!
17° NERES si libera di BELAHYANE e crossa sul primo palo dove MCTOMINAY cicca di testa e MONTIPÒ abbranca in uscita in presa alta.
27° Bella ripartenza di FARAONI che cerca SARR in area, lo svedese scarica su TENGSTEDT che al volo indeciso fra tiro e passaggio sceglie questo secondo venendo intercettato da JESUS...
30° LUKAKU appoggia fuori area per ANGUISSA che dal limite spara alto ancora una volta.
31° NERES a sinistra anticipa DUDA e offre a MCTOMINAY una gran palla sottoporta ma l'angloscozzase fortunatamente non trova lo specchio da posizione favorevolissima!
37° SARR con un'imbucata deliziosa per TENGSTEDT che la lascia rimbalzare poi prova il tiro da posizione decentrata: RRAHMANI mura in maniera impeccabile purtroppo!
38° BELAHYANE sradica palla dai piedi di MCTOMINAY e lancia SARR in profondità ma JESUS e RRAHMANI riescono a chiuderlo in qualche modo sul fondo.
41° NERES in mezzo per ANGUISSA anticipato sul fondo da DAWIDOWICZ.
45° Niente recupero, il signor Zufferli terina il primo tempo.
SECONDO TEMPO
46° Si riparte senza nessun cambio.
49° MCTOMINAY da fuori area: MONTIPÒ si tuffa e respinge il tiro centrale ma potente!
49° Calcio d'angolo da destra per RRAHMANI che anticipa tutti e la gira di testa ma sulla linea di porta è provvidenziale FARAONI a respingere! Altro calcio d'angolo dal lato opposto ed è ancora l'ex gialloblù a saltare pericolosamente e a sfiorare il bersaglio grosso! 61° ANGUISSA inventa un tiro fantastico dal limite dopo un velocissimo uno-due con LUKAKU e dal limite castiga MONTIPÒ dopo il timido tentativo di tackle di DUDA: NAPOLI 2 HELLAS VERONA 0.
69° Doppio cambio HELLAS: LIVRAMENTO per SARR e BRADARIĆ per LAZOVIĆ.
74° DUDA con un tentativo poco convinto dalla distanza: Palla altissima.
76° Doppio cambio per ZANETTIDANILIUC e KASTANOS sostituiscono FARAONI e TENGSTEDT, triplo cambio anche per i padroni di casa con gli ex NGONGE e SIMEONE più RASPADORI al posto rispettivamente di POLITANO, LUKAKU e MCTOMINAY per un tridente tutto nuovo.
82° KASTANOS con un tiro improvviso da fuori area: MERET respinge a lato con difficoltà.
83° Altro cambio per CONTE: MAZZOCCHI rileva SPINAZZOLA.
84° Spazio anche a MOSQUERA nelle fila gialloblù, fuori BELAHYANE e il VERONA torna con le due punte.
86° NGONGE col destro da fuori area: Tiro a giro che non esce di molto rispetto all'incrocio a destra di MONTIPÒ.
89° DUDA la da a LIVRAMENTO che supera DI LORENZO in agilità e prova a concludere da sinistra sul primo palo: Nessun problema per MERET.
90° Fuori NERES e dentro ZERBIN nelle fila dei padroni di casa.
90°+3 Il signor Zufferli termina fischia tre volte, il NAPOLI ha vinto con merito ma il VERONA ha tutto sommato retto bene l'urto.
VOTI
MONTIPÒ Sfortunatissimo in occasione del gol subito nel primo tempo con quella palla beffarda che, dopo aver sbattuto sul palo, gli rimbalza sulla schiena e termina nel sacco. Attento e corretto al 49° su MCTOMINAY da fuori area. Incolpevole anche sulla prodezza balistica di ANGUISSA che inventa una parabola imprendibile per precisione e potenza 6
MAGNANI Torna a presidiare la zona del centrodestra dopo qualche partita perché forse mister ZANETTI cerca l'esperienza ma NERES lo fa impazzire ogni volta che lo punta e a poco servono i raddoppi di BELAHYANE e/o FARAONI perché l'esterno appare sempre imprendibile! Del resto la velocità non è nelle corde di Giangiacomo e, più in generale, della difesa scaligera... 5,5
COPPOLA Nemmeno lui demerita particolarmente nell'uno contro uno contro LUKAKU che però di spalle e col fisico lo anticipa sempre potendo fare più o meno ciò che vuole fino a quando ZANETTI non chiede a DUDA di mettersi in mezzo a bloccare le palle dirette al belga che allora è costertto ad un lavoro più difficoltoso ma comunque prezioso in entrambi i gol del NAPOLI 5,5
DAWIDOWICZ Vale più o meno quanto spiegato per MAGNANI e COPPOLA: Paweł fa quel che può ma con le sue caratteristiche non riesce ad impedire che POLITANO riceva palla e lo punti da lontano e quando lo fa (come in occasione del primo gol) al polacco non resta che attenderlo retrocedendo ma in questo modo l'avversario chiama in gioco il play offensivo LUKAKU che aggira la fisica barriera scaligera e trova la porta 5,5
FARAONI Torna in campo dal primo minuto dopo lungo e sinceramente non demerita giocando con accortezza in entrambe le fasi anche se NERES lo svernicia praticamente ogni volta che lo punta... Scende sulla fascia in maniera pericolosa al 14°, al 27° e al 31°; impensierisce MERET anche con il tiro-cross in mezzo al 33° sul quale il portiere di casa non è impeccabile. Provvidenziale al 49° nel respingere sulla riga di porta il colpo di testa di RRAHMANI 6+ (gli da il cambio DANILIUC al 76°: Non fa in tempo a lasciare il segno dato che la partita è chiusa da un po', Non giudicabile)
DUDA DOpo 10 minuti in cui il NAPOLI imperversa e schiaccia il VERONA, ZANETTI gli chiede di giocare una ventina di metri indietro, davanti alla difesa per intercettare i palloni diretti a LUKAKU e la mossa funziona però priva anche i gialloblù del regista fondamentale che è costretto a vedere il gioco da molto più indietro, ne soffre così la precisione e la rapidità dei lanci su cui si basa il piano offensivo dell'HELLAS. Da rivedere il timido tackle con cui cerca di sbarrare la strada ad ANGUISSA ma probabilmente è più la bravura del centrocampista avversario che poi con una prodezza balistica raddoppia. Buona l'imbeccata per LIVRAMENTO all'89° 6
BELAHYANE Al 6° prova a dare una mano a MAGNANI nel fermare l'indiavolato NERES. Al 12° devia sul fondo la girata volante di MCTOMINAY che poteva finire in porta. Grande uscita palla fra i piedi al 15° e servizio profondo per TENGSTEDT ma è l'unica azione offensiva portata dal marocchino che un paio di minuti dopo è battuto da NERES per l'ennesima volta in dribbling. Ottimo i tckle con cui sradica palla dai piedi di MCTOMINAY al 38° ma l'imbucata per TENGSTEDT è bloccata dalla difesa partenopea. Il canovaccio della sua prestazione si ripete anche nel secondo tempo ma, come DUDA, BELAHYANE sembra essere più preoccupato di distruggere il gioco altrui che di crearne (come avviene spesso contro avversari nettamente più forti) 6 (gli da il cambio MOSQUERA al 84°: Non giudicabile)
LAZOVIĆ Gran palla per TENGSTEDT in profondità al 16° ma è l'unico sprazzo offensivo degno di nota per Darko anche lui più legato a compiti difensivi che offensivi anche se dalla sua parte POLITANO non sembra valere NERES... 5,5 (gli da il cambio BRADARIĆ al 69°: Entra per cercare di dare una deriva diversa alla gara sulla mancina ma non si accende mai 5+)
SUSLOV Anche lui 'sacrificato' nel controllare il compatriota LOBOTKA più che a dettare gioco trova l'unico sprazzo al 14° quando riceve in area e la da fuori a FARAONI che traversa in mezzo all'area per l'inzuccata di TENGSTEDT... Troppo poco per arrivare alla sufficienza 5,5
SARR L'intesa con TENGSTEDT cresce anche se contro la fase difensiva del NAPOLI (12 clean-sheet nelle ultime 20 partite) è durissima! Gran palla al 37° per il danese che però indecisio fra tiro e cross sciupa tutto. Pericolosissimo al 38° quando sembra poter sfuggire alla guardia avversaria che invece lo riacchiappa sul più bello! Nella ripresa cala e ZANETTI lo toglie 6+ (gli da il cambio LIVRAMENTO al 69°: Vorrei averlo visto più 'cattivo' quando DUDA lo libera davanti alla porta, anche se in posizione decentrata, all'89° 5+)
TENGSTEDT Che ieri per il danese non fosse giornata lo si è visto al 27° quando fa la scelta sbagliata ma soprattutto al 37° quando perde l'attimo che di solito fa la differenza tra gol e non gol. Anche sul colpo di testa al 14° non appare convintissimo... 5,5 (gli da il cambio KASTANOS al 76°: Prova a incidere con un tiro improvviso da fuori area all'82° e mette pura a MERET, non male 6)
ZANETTI Si gioca la partita con le sue carte e il VERONA non sbraca, tutt'altro atteggiamento e mentalità rispetto alla partita con l'EMPOLI o alle imbarcate con ATALANTA e INTER, il VERONA perde è vero ma se la gioca da squadra con le sue armi cercando di opporsi come può ad un avversario molto più forte in tutti i reparti 6
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Mister CONTE tecnico del NAPOLI «Nelle ultime partite eravamo stati bravi a non avere infortuni, li abbiamo avuti: l'unico finora era stato quello di Lobotka in nazionale, poi non avevamo avuto grossi problemi. Inevitabile però averne, fa parte di una stagione: c'è stato qualche problemino non grave, quello di Buongiorno ad esempio. Ma nei momenti di difficoltà si capisce il lavoro che stiamo facendo, sta dando dei frutti perchè alla fine chi gioca porta a casa la pagnotta. Ricordo il momento del ko di Buongiorno, nei confronti di Juan Jesus c'era molta sfiducia: bisogna dargli merito, lui sta dimostrando che è un giocatore affidabile e ci sta dando ciò che avevo visto in allenamento e di cui avevamo bisogno. Anche Spinazzola è stato importante, ha sostituito due ruoli nelle ultime due partite. Il gruppo è coeso e solido, tutti quanti credono nel miglioramento. La squadra sta crescendo, per me è motivo d'orgoglio. Nuova dimensione? Quest'estate è partito un progetto che spero possa proseguire, io quello che dico è che personalmente non accetterei mai che Napoli venisse vista come una situazione di passaggio dai calciatori. Dev'essere chiaro a tutti, dovremo cercare di lavorare per far sì che la squadra ogni anno sia competitiva, non sperando nel miracolo ma costruendo qualcosa pezzo dopo pezzo, altrimenti se si spera nel miracolo ogni anno non va bene. Dobbiamo essere contenti del lavoro che stiamo facendo, se siamo allineati dobbiamo sapere che siamo solo all'inizio» TuttoMercatoWeb.com
Mister ZANETTI ai microfoni di Dazn «Per certi aspetti sono soddisfatto, per altri meno, ma più per merito del Napoli che per demerito nostro. Loro sono forti e sono in forma: c’è un motivo se sono in testa alla classifica. Nel primo tempo abbiamo avuto due o tre situazioni importanti che non abbiamo sfruttato, e sappiamo che in queste partite bisogna essere cinici perché la chance non sono molte. Nella ripresa siamo stati un po’ più imprecisi, tornando ad alzare il baricentro solo sotto 2-0. Alla fine ci portiamo a casa una gara di sacrificio e dignitosa, ora pensiamo subito alla prossima partita» CalcioHellas.it
Giovanni DI LORENZO, capitano del NAPOLI, ha parlato ai microfoni di Dazn al termine della sfida vinta dagli azzurri contro il VERONA «Peccato per il gol, penso che non mi sia stato assegnato, era una bella giocata. Siamo partiti con posizioni più statiche ad inizio anno con il mister, ora stiamo lavorando tanto sullo scambiarci di posizione, per esempio noi terzini veniamo tanto dentro al campo e lavoriamo tanto su queste cose. Stiamo imparando tanto e crescendo, siamo contenti di quello che stiamo facendo, ma dobbiamo continuare a lavorare. Quanto ha influito Conte nel nostro cambio di mentalità? Tantissimo, anche qui la squadra ha fatto miglioramenti, passi avanti. Dalla prima giornata d'andata contro il Verona siamo cresciuti tanto sul fatto di leggere i momenti della partita. La squadra è cresciuta, stiamo facendo un percorso importante a livello di campo e mentalità. Siamo diventati una squadra vera, seria, merito anche del mister che dopo un anno brutto è riuscito a ricostruire una mentalità importante. La mentalità vincente non è sinonimo di vittoria, ma ti spinge a dare il massimo ogni partita» TuttoMercatoWeb.com
Serie A Enilive 2024/25 | Le voci del post partita: Zanetti e Dawidowicz
Zambo ANGUISSA, centrocampista del Napoli in gol stasera, ha parlato al termine del match ai microfoni di Dazn «Vittoria da dedicare al piccolo Daniele? È sempre stato un ragazzo coraggioso, ci siamo detti che per lui dovevamo provare a vincere tutte le partite. Siamo contenti di aver vinto per lui. Impossibile non pensare allo Scudetto? Non vogliamo pensare a questo, pensiamo a partita dopo partita, vogliamo vincere ogni partita ma è presto per parlare di questo » TuttoMercatoWeb.com
Romelu LUKAKU a bordocampo al termine del match intervistato da Dazn «Stiamo crescendo molto con la squadra, lavoriamo tanto sull'aspetto tattico ed abbiamo un gruppo che sta insieme tanto anche fuori dal campo, siamo uniti. Vinto nonostante quanto si è detto su Kvara? Sappiamo che a gennaio ci sono sempre tanti rumors, noi siamo concentrati sulle partite e sugli allenamenti. Il mister? È sempre lo stesso, non smette mai di essere un martello, è uno stimolo continuo dall'allenamento alla partita. Questo dà stimoli a tutti i giocatori, se vuoi crescere, con uno che dà questi stimoli sai che puoi farlo dando tutto» TuttoMercatoWeb.com
Matteo POLITANO, attaccante del NAPOLI, nella conferenza stampa dopo la vittoria contro il VERONA «Rumors di mercato? Eravamo concentrati sulla partita, sappiamo che gennaio è sempre un mese particolare col mercato aperto. Dobbiamo restare concentrati su noi stessi e poi a fine mercato valuteremo chi andrà via e chi verrà... Abbiamo un grandissimo gruppo, ogni giocatore della rosa è all'altezza di questa maglia, si è visto anche a Firenze dove c'erano alcune assenze. Si vede lo spirito di gruppo che vuole il mister. Ci tenevamo a partire bene nel ritorno, anche dopo il 3-0 dell'andata. Sappiamo che ci sono tante squadre forti, ma vogliamo continuare così e restare lì su fino all'ultimo. Quanto è cambiato da quel Verona-Napoli? Tantissimo, la prima giornata ancora non eravamo squadra, ora lo siamo e si è visto in campo. Si è vista la voglia di aiutarci l'uno con l'altro» TuttoMercatoWeb.com
Andrea Stramaccioni, allenatore e opinionista, al microfono di Dazn «Io ho visto davvero un bel Napoli. La squadra di Conte ha giocato veramente bene, con grande qualità, con trame belle, con una serie di azioni codificate. Al 12° clean sheet, dato straordinario, Conte ha aggiunto anche quello che gli veniva un po' criticato, ossia la fase offensiva e il gioco convincente. Il Napoli ha giocato i primi venti minuti in maniera impressionante, ma poi ha continuano a giocare bene, ad andare al tiro con frequenza, anche con Anguissa, Di Lorenzo, con tutti i giocatori. Alla vigilia di un trittico importante il Napoli mi sembra la più brillante tra le tre di testa» TuttoMercatoWeb.com
Nell'anticipo di Venerdì la LAZIO, in inferiorità numerica dopo un'ora di gioco, non è andata oltre l'1 a 1 col COMO mentre ieri il LECCE ha messo a segno un importante colpo salvezza battendo l'EMPOLI a domicilio per 3 a 1; pareggio a reti bianche tra UDINESE e ATALANTA e 1 a 1 fra TORINO e JUVENTUS nel derby della Mole che ha visto terminare l'incontro senza i rispettivi allenatori VANOLI e MOTTA venuti quasi alle mani uno contro l'altro (dopo un presunto fallo di SAVONA su KARAMOH non ravvisato dal direttore di gara) e subito espulsi dal signor Fabbri.
In serata il MILAN era passato contro il CAGLIARI con MORATA a metà del secondo tempo venendo però ripreso pochi minuti dopo da ZORTEA che fissava il punteggio sull'1 a 1.
Oggi alle 12.30 il lunch match GENOA-PARMA è terminato con la vittoria di misura dei padroni di casa che, dall'arrivo di VIEIRA, si sono prepotentemente rilanciati in classifica.
Nel pomeriggio anche per l'INTER minimo sforzo e massimo risultato a Venezia dato che i nerazzurri, col gol di DARMIAN al 16esimo ha portato via 3 punti dal 'Penzo' mentre al Dall'Ara il BOLOGNA era riuscito a ribaltare il risultato contro la ROMA passata per prima con l'ex SAELEMAEKERS poi il pari in extremis dagli 11 metri di DOVBYK.
Domani chiuderanno la 20esima giornata MONZA e FIORENTINA che alle 20.45 si sfideranno al 'Brianteo'.
Peccato per il gol subito nel finale ma chiudiamo un girone d'andata positivo
#CALCIOMERCATO Dopo CISSÈ, POPOVIĆ: Il MILAN punta ad un altro elemento della Primavera di mister SAMMARCO; cambio di casacca per l'ex portiere della Primavera TONIOLO che è passato dal LEGNAGO al LUMEZZANE sempre in Serie C [...] (tutti i particolari come sempre nel post B/=\S dedicato al #Calciomercato).
il blog di Francesco Barana MERCATO? NON SERVONO RIVOLUZIONI. E SU PRESIDIO INVESTORS E NUOVO STADIO…
Senza categoria, 13 Gennaio 2025
Settimane di fuoco. Tra closing, mercato e due partite da non sbagliare (Venezia e Monza, il 27 gennaio e 1 febbraio). In questo breve arco di tempo capiremo molte cose del futuro del Verona.
Il centro di gravità permanente è chiaramente il cambio di proprietà, che sarà ufficiale tra pochi giorni: il fondo d’investimento americano è un’incognita nel lungo periodo, ma nel corto credo che si caratterizzerà per qualche buon investimento sulla squadra. Questione di interessi.
Sul mercato, a differenza di un anno fa, non servono rivoluzioni, ma solo qualche aggiustamento: l’idea di Sogliano (ma il lavoro del diesse dipende dalle strategie della nuova proprietà) è cedere non più di un big (Belahyane o Tchatchoua) e reinvestire qualche milione di quella plusvalenza su un difensore centrale e un terzino sinistro, forse un mediano che dia corsa e copertura a un centrocampo di piedi raffinati.
Difendere la categoria è ampiamente alla portata dei gialloblu, che dopo aver toccato il fondo, da qualche settimana sono “più squadra”, come ha rimarcato Zanetti anche ieri sera dopo l’onorevole sconfitta di Napoli. E l’allenatore, pur tardivamente, ha trovato il bandolo della matassa con le due punte e il giusto posizionamento di Suslov. Però ribadiamo, a rischio di passare per noiosi: come ultimo step sarà determinante trovare una migliore quadra sul piano difensivo: da lì passa il confine tra una salvezza onorevole e l’affanno perpetuo, quindi il rischio.
Tornando a Presidio InvestorS. Il Verona, almeno nei primi anni, certamente troverà capitali per strutturarsi maggiormente (Setti da tempo aveva esaurito le risorse gestionali), mentre sono scettico su un possibile e deciso cambio di dimensione. Del resto, è lo stesso fondo che si presenta come specializzato in investimenti sul mercato medio-basso; tuttavia lavora per “aiutare le aziende a crescere e svilupparsi”. Traduciamo: l’auspicio è che il Verona con i capitali di Austin abbandoni gli affanni di questi ultimi anni e faccia un piccolo up grade per consolidarsi con tranquillità in serie A. Ma non farei ragionamenti di lunghissimo termine, “aiutare le aziende a crescere e svilupparsi” può significare anche rivalutarle economicamente per rivenderle. Chiariamoci, la ratio dei fondi è il business finanziario, il calcio è un corollario. E la “ciccia” sono gli investimenti immobiliari, nel caso nostro il nuovo stadio e il centro sportivo della prima squadra. La copertura politica del sindaco Tommasi pare esserci (ci fosse la stessa determinazione per gli altri ambiti della città…), ma è tanta la confusione sotto il cielo sul tipo di progetto che si potrebbe realizzare e soprattutto sulle reali coperture economico-finanziare dello stesso, dal momento che difficilmente l’Europeo del 2032 sarà a Verona. Ma ci torneremo.
il blog di Gianluca Vighini SETTI VA RINGRAZIATO PER AVER RIMESSO IL VERONA AL CENTRO DEL VILLAGGIO
Sport, 13 Gennaio 2025
Dire che il Verona ha giocato una grande partita dopo una sconfitta sembra assurdo. Ma è proprio la verità. Il Verona a Napoli ha giocato una grande partita, ha fatto il massimo che era nelle proprie possibilità ha reso la vita durissima ad una squadra che costa almeno venti volte tanto e che ha già vinto lo scudetto dell’ultimo mercato. Il Napoli di Conte è fortissimo, solidissimo, prende pochi gol. Avversario impossibile se aggiungiamo che l’impegno dei partenopei era massimale, dopo aver visto l’Inter vincere nel pomeriggio contro il Venezia.
Il Verona ha cercato di rendere la vita dura ai napoletani. La squadra di Paolo Zanetti adesso ha le idee chiare e s’inizia anche a vedere il lavoro dell’allenamento. La difesa non balla più e chi vuole segnare adesso, lo deve fare con le proprie capacità e non con i nostri regali. Esattamente quello che ha fatto il Napoli, aiutato dai suoi campioni e anche dalla fortuna (vedi pallone che sbatte sul palo e che poi finisce sulla schiena di Montipò). Non solo: i gialloblù adesso giocano palla a terra, le trame offensive sono piacevoli, si arriva in zona gol con puntualità. Purtroppo non sempre le ciambelle vengono col buco e Tengstedt che ci ha abituati a caviale e champagne stavolta non è stato precisissimo. Lui e Sarr sono il naturale sbocco di questa squadra. E’ questa la sensazione che hai quando giocano assieme sebbene non in grande serata. Ma si deve insistere su questa coppia perché alla fine anche il calcio ha una sua logica e quando entrambi saranno al cento per cento e avranno perfezionato l’intesa, il Verona raccoglierà copiosi frutti. Ottima la gara di Faraoni: comunque andrà, la gara col Napoli è stata importantissima per lui. Se restasse a Verona, finalmente potremo contare su un giocatore utilissimo. Viceversa, Davide ha dimostrato di avere ancora un mercato. E’ stata probabilmente anche l’ultima partita da presidente di Maurizio Setti. Questa sarà la settimana del closing. Il Verona americano è un capitolo tutto da scrivere. Sarà la storia come sempre a giudicare i nuovi padroni. A Maurizio Setti, comunque, va detto grazie. Se il Verona è tornato ad avere orgoglio, dignità e ha ripreso il suo posto al centro del villaggio, il merito è stato suo.
il blog di Giovanni Vitacchio IL PAGELLONE DI NAPOLI-VERONA
Sport, 12 Gennaio 2025
MONTIPO’ 6 Anche lui entra, suo malgrado, nella lista dei giocatori del Verona che hanno fatto almeno un gol in questa stagione. Purtroppo se lo fa nella sua porta, complice un palo bastardo. Peccato, perché nonostante la tanta pressione del Napoli, non è chiamato a parate esemplari. Bravo comunque su un bel tiro dal limite di McTominay
MAGNANI 6 Un primo tempo in difficoltà. Accusa non poco gli strappi di Neres, che quando va su di giri fa fatica a tenerlo. Punta tutto sulle scivolate, che non danno grandi risultati. Inoltre, ogni volta, fatica a rialzarsi. Ci si aspetta qualcosa di meglio quando ha il pallone tra i piedi, libero di impostare. E invece è spesso poco preciso. Più a fuoco nella ripresa, chiude bene situazioni potenzialmente esplosive. Migliora non di poco la sua partita e alla fine la sua la dice.
COPPOLA 6.5 Molto difficile giudicare la prestazione di Coppolone. Perché è vero che i due assist gol sono proprio di Lukaku, che è l’uomo che lui deve marcare. Però è altrettanto vero che in quelle situazioni, forse, più di così non poteva fare. Il resto per il belga sono di fatto solo briciole. Mai alla conclusione, mai capace di manovrare. Ai punti la vince il nostro difensore, nonostante le due “disattenzioni” sull’attaccante napoletano.
DAWIDOWICZ 6 – Politano lo conosciamo bene, se ti prende il tempo col primo passo, sei fregato. E capita che gli vada via, sarebbe strano il contrario. Ma gli lascia spesso i soliti ghirigori tanto fumo e poco arrosto. Ecco, un po’ meglio poteva fare in occasione del vantaggio napoletano, ma è un discorso abbastanza generale.
FARAONI 7 Con Duda il migliore del Verona. Avevamo aspettative basse, forse in maniera un po’ ingenerosa. E lui ci ha sbertucciati tutti mettendo insieme una prestazione pazzesca, proprio come ai vecchi tempi. Bene dietro, anche meglio quando attacca. Dai suoi piedi partono cross che fanno male. Passano i minuti e prende le misure anche a Neres, che è un bel diavoletto. Ah, come se non bastasse, salva un gol su linea di porta.
DANILIUC s.v. (dal 76°)
DUDA 7 Per me la miglior partita di questa sua stagione, un po’ condizionata dagli infortuni. Tralasciando la prima parte di gara, col Napoli pronto a prendere l’Hellas alla gola, manco fosse il Conte Orlok, non sfigura di fronte al centrocampo partenopeo, che è tra i migliori d’Europa. Recupera una marea di palloni, riparte, detta i tempi, “parla” la stessa lingua con Belahyane. Anche in fase difensiva un vero leone, mai domo. Anche quando deve andare muso a muso contro gli avversari.
BELAHYANE 6.5 Inizia annaspando, travolto dal centrocampo del Napoli, che sembra più uno tsunami. La differenza fisica con McTominay è devastante e quindi gli serve qualche minuto per capire dove si trovi. Secondo voi si è fatto intimorire? Manco un po’. E infatti alla distanza esce bene, con personalità e anche con “arroganza” fisica, nonostante pesi 50 kg. Ottima l’intesa con Duda. Quando non arriva lo slovacco c’è lui, e viceversa. Non è stato facile, ma lui ha risposto presente.
MOSQUERA s.v. (dall’83°)
LAZOVIC 6 Come tutto il Verona soffre la prima manciata di minuti quando, presto sotto di un gol, la squadra si fa soffocare dai padroni di casa. Ma riesce anche lui, con le giuste chiusure e altrettanto azzeccate ripartenze, a togliere un po’ di certezze al Napoli. Sicuramente più prezioso in fase difensiva che offensiva. Contrariamente a quanto ci si poteva aspettare, finisce prima lui la benzina rispetto a Faraoni.
BRADARIC 6 (dal 68°) Si è visto poco, ma non sempre è una cosa negativa.
SUSLOV 6 + Grande spirito di sacrificio, tutto corsa e temperamento, con enorme voglia di soffrire con tutta la squadra e, quando necessario, ripartire. Il grande impegno nel distruggere il gioco dei padroni di casa gli toglie qualcosa in fase creativa, ma è davvero una furia e non arretra di mezzo centimetro. Nonostante la stanchezza finale, non molla. E’ un altro rispetto a qualche mese fa. Allora chiusure come quelle viste al Maradona non le avrebbe fatte.
TENGSTEDT 6 Si è fatto un mazzo tanto per la squadra, correndo su tutto il fronte dell’attacco e tornando ad aiutare i compagni molto più velocemente rispetto al compagno di reparto Sarr. Vero, un po’ meno lucido sotto porta e nelle decisioni finale. Qualche passaggio sbagliato di poco, ma quando meno era richiesto. Rimane perno fondamentale per il fronte offensivo gialloblù.
KASTANOS 6 (dal 76°) Subito in partita.
SARR 5.5 Contro la difesa del Napoli è dura per i fenomeni, per lui, che comunque fenomeno non è, non ci sono esenzioni. Tenta di non dare riferimento, abbassandosi anche lui come Tengstedt a cercare palloni giocabili. Ma fa fatica. Il primo tempo cerca di stringere i denti. Nella ripresa un paio di sussulti che fanno ben sperare, ma poco più. E infatti Zanetti lo richiama in panchina
LIVRAMENTO 6 (dal 68°) Anche lui come Kastanos prova subito a incidere.
ALL. ZANETTI 6 Difficile criticare questo Verona, che va subito sotto con un gol sfortunatissimo, sembra poter affondare come già fatto nella storia recente, e invece rialza la testa con orgoglio. Un primo tempo in cui Lazovic e compagni hanno giocato a calcio, non a calci. Mai un pallone sprecato, lanciato a caso. Sempre scambi a terra, con qualità. Poi, per carità, la qualità della capolista la senti. Al Pacino diceva che la vittoria è spesso questione di centimetri. Quelli che fanno la differenza tra vivere o morire. E ora siamo certi, che quei centimetri il Verona li vuole fare fino all’ultimo.
FONTE: Blog.Telenuovo.it
La moviola del Cds: “Manca il giallo per Rrahmani dopo il pestone su Sarr”
L'arbitro dirige una partita fluida, fischiando appena undici falli senza ammonizioni: manca però qualcosina
di Andrea Molinari
13 Gennaio 2025 09:30
Secondo i colleghi de Il Corriere dello Sport, Zufferli ha diretto la sua ottava partita stagionale in Serie A con coerenza, mantenendo un approccio fluido e fischiando appena undici falli senza ammonizioni.
Tuttavia, alcune decisioni lasciano perplessità: sul contatto in area tra Coppola e Anguissa, il difensore del Verona non tocca il pallone e affonda con una “mezza ancata” sul centrocampista del Napoli. Zufferli lascia correre, seguendo probabilmente la linea di Rocchi che sconsiglia di punire episodi di dubbia intensità.
Giusta invece la decisione di non concedere il penalty sul contatto Faraoni-Spinazzola: l’esterno dell’Hellas anticipa l’avversario e il contatto è inevitabile, ma non falloso. Grave l’errore disciplinare sul pestone di Rrahmani su Sarr: un fallo evidente che andava sanzionato almeno con un’ammonizione.
Voto finale? 6,5.
Napoli-Verona 2-0, le pagelle gialloblù di CH
Duda ci prova, Tengstedt sufficiente. Belahyane, invece, è troppo leggero in un paio di occasioni
di Tommaso Badia
12 Gennaio 2025 23:10
Il Verona ci prova, ma cade per 2-0 contro un Napoli più forte e anche un pizzico fortunato: a decidere la sfida sono l’autogol di Montipò e la botta di Anguissa.
Come di consueto, andiamo a dare un’occhiata alle pagelle dell’Hellas.
MONTIPÒ: 5,5
Sfortunato in occasione del primo gol, fulminato da Anguissa. La conclusione del centrocampista del Napoli è un bolide, ma pur sempre sul suo palo…
DAWIDOWICZ: 5,5
Non sempre puntuale.
COPPOLA: 5,5
Discreta prova su Lukaku. Forse avrebbe potuto fare qualcosina di più in occasione dei due gol…
MAGNANI: 5,5
Si arrabatta come può. Alla fine, però, è costretto a cedere anche lui.
FARAONI: 6
Neres è un cliente difficile, ma dopo aver giocato quaranta minuti in un intero girone d’andata un po’ di sofferenza era prevedibile. Ha il merito di salvare sulla riga un gol fatto di Rrahmani. Poteva andare meglio, ma poteva andare anche molto peggio: sufficienza (anche) di stima.
DUDA: 6,5
Predica in mezzo al deserto. Rincula a difendere, recupera palloni e prova a smistarli, ma non può fare miracoli.
BELAHYANE: 5
Avvio di gara da incubo: prima viene preso in mezzo in occasione dell’1-0 e poi, meno di due minuti dopo, perde un sanguinosissimo pallone al limite dell’area che non si trasforma nel raddoppio partenopeo solo perché Anguissa non centra lo specchio a dieci metri dalla porta. Graziato anche quando Neres lo salta e mette in mezzo per McTominay che si divora un gol già fatto. Meglio nella ripresa, quando però non combina granché.
LAZOVIC: 5,5
Per forza di cose è costretto più a difendere che ad attaccare. Fa quel che può finché ne ha.
SUSLOV: 5,5
Preso in mezzo tra centrocampo e difesa del Napoli. Fatica ad accendersi.
TENGSTEDT: 6
L’unico a dare l’impressione di poter davvero impensierire il Napoli. Si salva.
SARR: 5,5
Un paio di spunti interessanti, ma è troppo poco per impensierire la retroguardia di Conte. I palloni giocabili che gli arrivano, però, si contano sulle dita di una mano…
BRADARIC: 5,5
Non combina granché.
LIVRAMENTO: 6
Entra con un buon piglio. Peccato per quella conclusione strozzata.
KASTANOS: 6
Vale più o meno lo stesso discorso fatto per Livramento. Prova a impensierire Meret con una gran botta, ma la conclusione è centrale.
DANILIUC: 6
Entra a partita indirizzata. Senza infamia e senza lode.
MOSQUERA: s.v.
ZANETTI: 6
Un Verona un po’ timido, ma pensare di replicare l’impresa dell’andata era quantomeno difficile. Peccato per quello sfortunato gol preso a freddo, ma perdere contro questo Napoli ci sta…
FONTE: CalcioHellas.it
13 Gennaio 2025 - 11:46 Hellas Live Hellas Verona, ottava partita senza trovare la via del gol
Contro la squadra di Conte, i gialloblù hanno incassato la tredicesima sconfitta in campionato e per l’ottava volta, in venti giornate, non sono riusciti ad andare in rete.
13 Gennaio 2025 - 11:43 Hellas Live Hellas Verona, subite 44 reti in 20 giornate
Contro il Napoli, la porta di Montipó è stata violata in due occasioni. Sale così a 44 il numero dei gol incassati dopo la prima giornata di ritorno. Una media di 2.2 a gara. Solo in tre occasioni gli scaligeri non sono stati costretti a raccogliere palloni in fondo alla propria rete, nel girone d’andata contro Napoli, Genoa e Udinese.
L'Arena di oggi informa sul passaggio di mano che dovrebbe investire l'Hellas Verona: la firma è slittata due settimane dopo Capodanno, ma i giochi sono fatti. Il passaggio di consegne tra Maurizio Setti e Presidio Investors è fissato per mercoledì. Il fondo texano, dunque, si appresta a diventare nuovo proprietario dell’Hellas. I legali di Setti e degli americani sono al lavoro in queste ore per definire i dettagli di un’operazione lunga e laboriosa ma arrivata al suo epilogo.
Da una parte, per Setti, lo studio Unilegal, con gli avvocati Paolo Pasetto e Antonella Benedetti. Dall’altra, i rappresentanti di Presidio, Deloitte e Hogan Lovells. Il preliminare è già stato firmato poco prima della gara giocata tra Verona e Udinese. E, non a caso, la rappresentanza texana è stata immortalata sulle tribune del Bentegodi proprio la sera della gara pareggiata dai gialloblù di Zanetti contro i friulani. Setti resterà, con ruolo diverso, all’interno del nuovo board dell’Hellas. Con lui è prevista pure la permanenza dell’attuale direttore generale Simona Gioè. Ruolo centrale, salvo sorprese, anche per Sean Sogliano, che attende di ricevere dai nuovi padroni le indicazioni essenziali per dare impulso al mercato di riparazione del club scaligero.
Già designata da tempo la figura del nuovo amministratore delegato: si tratta di Italo Zanzi, atteso pure lui in città nella giornata di mercoledì, già Ceo della Roma nel quadriennio 2012-2016. Il Verona, durante questa lunga trattativa, è stato valutato tra 120 e 130 milioni di euro. Da intendersi compresi anche i 90 milioni di esposizioni verso gli istituti di credito (risultanza al 30 giugno 2024) che, però, hanno subito notevole ribasso nell’ultimo periodo. La gara di ieri sera contro il Napoli, dunque, deve essere considerata l’ultima dell’era Setti.
Proibitiva, ma già si sapeva, la sfida al Maradona. Il Napoli ha vendicato la pesante sconfitta rimediata al Bentegodi lo scorso agosto, quando la squadra di Antonio Conte era a tutti gli effetti un cantiere aperto. Troppo ampio il divario tecnico per pensare anche solo di avvicinarsi all'impresa che aveva inaugurato nel migliore dei modi l'annata di mister Zanetti. Zanetti che, memore delle imbarcate di Bergamo e contro l'Inter, ha ridato un minimo di solidità ad una squadra che però riesce anche ieri sera a subire gol al primo tiro in porta avversario. Sfortunato nell'occasione Montipò, bravo Lukaku a svolgere il compito che gli riesce meglio, la sponda per Di Lorenzo il cui tiro si ferma sul palo prima di colpire la schiena del portiere gialloblù e rotolare beffardo in rete. Proprio Lukaku, insieme a Neres e alle geometrie di Lobokta, i fattori che indirizzano la sfida. Magnani, non certo un velocista, fatica non poco a contenere le scorribande dell'ex Benfica, mentre Coppola fa quel che può sul centravanti belga che sarà decisivo, sempre con il suo gioco di sponda, anche nel 2-0 firmato nella ripresa da Anguissà.
Fa paura quando scende il Napoli, nel primo tempo lo stesso Anguissà e McTominay perdonano un Hellas frastornato dopo il gol a freddo. Dietro però la sensazione è che la squadra di Conte qualcosa possa concedere, e infatti Tengstedt di testa lascia immobile Meret mancando di poco lo specchio. Serve un mostruoso recupero dell'ex Rrhamani invece a fermare il danese pescato in area al culmine di una buona ripartenza. Fin troppo passivo invece l'Hellas nella ripresa, il raddoppio azzurro è una sentenza e da lì, tolto un mancino di Kastanos respinto da Meret, è un inesorabile countdown verso un epilogo già scritto.
Tengstedt evanescente, Duda certezza
Pochi palloni a disposizione ma qualcosa in più si poteva fare. Tengstedt, spesso uomo in più di gialloblù, è forse colui che più è mancato alla squadra di Zanetti nella trasferta in Campania. A centimetri dal gol di testa, peccato non aver centrato quanto meno lo specchio, si fa poi rimontare da Rrahmani vanificando un bel contropiede. Positivo invece l'apporto alla manovra di Sarr, giocatore sempre più centrale nelle gerarchie di Zanetti, le occasioni da gol arriveranno. Convincente il ritorno di Faraoni, usato sicuro che ieri sera si è dedicato maggiormente alla fase difensiva non facendo mancare il proprio apporto davanti: suo infatti il cross al bacio sulla testa di Tengstedt, peccato per l'esito. Zanetti l'ha impostata, come prevedibile, su difesa e ripartenze, pur mancando gli uomini adatti a pungere in velocità (Tchatchoua in particolare). Forse un po' tardivo in questo senso l'ingresso di Livramento, chiamato in causa quando il Napoli aveva già messo in ghiaccio la partita. Sempre una certezza nel mezzo Duda, in grado di reggere da solo il centrocampo e fondamentale in entrambe le fasi. È un riferimento lì nel mezzo.
Sconfitta comunque da mettere in conto contro un avversario di ben altro spessore, sicuramente più dignitosa di altre prestazioni horror viste recentemente. Adesso la Lazio al Bentegodi, poi gli snodi cruciali a Venezia e Monza. Quelle sì, partite da non sbagliare e che indirizzeranno, in un senso o nell'altro, il percorso dei gialloblù.
Sarebbe stato difficile a ranghi completi (figurarsi dunque in una situazione di emergenza come quella di ieri sera) pensare di poter tornare a casa con dei punti per l'Hellas Verona di Paolo Zanetti dalla trasferta di Napoli. Una sconfitta, quella maturata nella serata dello stadio "Diego Armando Maradona" dalla quale per la compagine scaligera le note positive sono comunque certamente in maggioranza rispetto al mero scotto del k.o. da dover, e soprattutto poter scrollarsi rapidamente di dosso.
Un buon Verona
Una serata partita sin da subito in salita per la squadra di Zanetti, chiamata a rincorrere sin dal 5' dopo lo sfortunato autogoal di Montipò per poi dover progressivamente spegnere via via le proprie speranze dopo la magia di Anguissa poco dopo l'ora di gioco. Nel complesso però quello del "Maradona" è stato un buon Verona che, privo di due pedine importanti come Tchatchoua e Serdar è riuscito a tenere bene il campo mostrando un'identità sempre più definita.
Settimana importante
Nel frattempo quella che si aprirà oggi sarà una settimana a dir poco cruciale per il futuro del club di via Olanda, con il closing della trattativa che dovrebbe portare il Verona nelle mani del fondo statunitense Presidio Investors che con molte (se non ogni) probabilità, andrà a concretizzarsi entro mercoledì. Nel frattempo per gli uomini di Paolo Zanetti sarà già ora di tornare a lavorare a Peschiera per preparare un nuovo difficile e importante impegno di campionato, con l'Hellas atteso nel week-end alla sfida del "Bentegodi" con ospite la Lazio del grande ex Marco Baroni.
Il Napoli supera l'Hellas Verona con un netto 2-0 e risponde al successo dell’Inter, allungando a +4 il vantaggio sulla seconda in classifica. Gli uomini di Antonio Conte dominano la gara, creando numerose occasioni e mostrando ancora una volta una superiorità evidente sul piano del gioco. A decidere il match un autogol di Montipò, scaturito da una conclusione di Di Lorenzo che si era infranta sul palo, e la rete di Anguissa, che ha chiuso i conti nella ripresa. Con questo successo, gli azzurri salgono a quota 47 punti, consolidando il loro primato in Serie A, mentre il Verona resta fermo a 19, di un punto fuori dalla zona retrocessione.
Tra i migliori in campo per gli azzurri, oltre ad Anguissa e Di Lorenzo, c'è il tanto atteso Neres, bravo a non far rimpiangere Kvaratskhelia. In casa Hellas Tengstedt bene, male invece Faraoni. Il Napoli gioca anche bene in questa partita, aggiungendo diverse soluzioni offensive a ciò per cui s'era già contraddistinta: una fase difensiva perfetta. Con gli scaligeri arriva il dodicesimo clean sheet in 20 giornate di campionato: non accadeva da ben 43 anni.
NAPOLI
Meret 6 - Strappa applausi al pubblico per un'uscita bassa complicata, lo stesso pubblico a cui viene i brividi per un'incertezza su un cross teso. Una buona parata su Kastanos, per il resto seratina tranquilla.
Di Lorenzo 7 - Terzino solo sulla carta, perché in realtà lo ritrovi per tutto il campo e il tiro è quasi da attaccante. Il gol dell'1-0 non è suo solo per le statistiche e lo realizza con un tiro a giro di mancino, il piede debole in teoria, ma solo in teoria.
Rrahmani 6,5 - La chiusura in estirada su Tengstedt manda in visibilio il Maradona perché vale almeno mezzo gol. Senza Buongiorno è il leader, la certezza di Conte in difesa.
Juan Jesus 6,5 - Quarta partita da titolare, quarta prova convincente e quarto messaggio di fila alla società: niente fretta per il rinforzo in difesa (Danilo?), Conte può dormire sonni tranquilli.
Spinazzola 6 - A Firenze aveva giocato da esterno alto, oggi da esterno basso e dà di nuovo buone indicazioni. Conte lo apprezza anche per questa polivalenza tecnico-tattica. Dall'83' Mazzocchi s.v.
Anguissa 7 - Che il tiro non sia il suo meglio non lo scopriamo di certo oggi quando nel primo tempo sbaglia un gol facile, il punto è che nella posizione giusta per calciare lui c'è sempre. E se ci sei sempre prima o poi la ciambella esce col buco: succede al 62', quando esplode un tiro a giro di sinistro (piede debole) che non dà scampo a Montipò.
Lobotka 6,5 - La pagella di Lobotka la affidiamo a un commento di un tifoso sui social per dare il senso di come sia chiaro a tutti quanto sia importante per questo Napoli: "Se fossi nato stupido, e mi si chiedesse a quale giocatore rubare l’intelligenza, farei soltanto un nome: Stanislav".
McTominay 6 - Meno palleggiatore, più incursore. Una minaccia costante perché si butta sempre in area di rigore, mezzo punto in meno perché sciupa una palla-gol colossale nel primo tempo. Dall'80' Raspadori s.v.
Politano 6 - Torna titolare dopo un problema fisico e la sua prova è sufficiente. Nessuno spunto particolare, ma la solita diligenza tattica che tanto piace a Conte. Dal 79' Ngonge s.v.
Lukaku 7 - Fa a sportellate spalle alla porta, vince duelli, smista al meglio quasi tutti i palloni che gli arrivano, con i tempi giusti grazie alla sua intelligenza tattica. Mette lo zampino sia nell'1-0 che nel 2-0: due assist (solo uno non per le statistiche) e un lavoro vitale per la squadra. Dall'80' Simeone s.v.
Neres 7,5 - Quando lo spazio non c'è, lui lo crea. Quando la partita sembra spenta, lui l'accende. Con un dribbling, una carezza, una magia. Che sia a destra o a sinistra, sempre imprendibile rimane. In attesa di trovare il sostituto di Kvara, il Napoli è coperto: David non lo fa rimpiangere, chiamatelo NeresTskhelia.
Antonio Conte 7,5 - Senza mezza difesa (Buongiorno e Olivera), senza il calciatore più talentuoso (Kvaratskhelia), ciononostante vince, convince e lascia quella sensazione di aver trovato la quadra, sia in difesa che in attacco, a prescindere dai calciatori in campo. E non può esserci soddisfazione più grande per un allenatore: applausi per Conte.
HELLAS VERONA
Montipò 6 - Sfortunato sul primo gol, sul raddoppio gli arriva un missile terra-aria da Anguissa. Nelle altre chance dove può risponde.
Magnani 5,5 - Che fatica contro Neres e Spinazzola. Lui e Faraoni non prendono mai le misure agli avversari che affondano spesso e volentieri.
Coppola 5,5 - Il duello con Lukaku va anche discretamente bene al netto del fatto che il belga ha tempo per difendere molti palloni, ma non di calciare. Per il resto nemmeno lui ci mette una pezza ed in area vagano tanti palloni insidiosi.
Dawidowicz 6 - Quello dei tre che soffre meno, con Politano il duello non si accende troppo spesso, lui comunque regge e copre bene anche sul gioco aereo.
Faraoni 5,5 - Salva un gol fatto, poi offre diversi cross interessanti. Il suo rientro in campo però è complicato dalle scorribande a sinistra di Spinazzola e Neres. (Dal 79' Daniliuc s.v.)
Duda 6 - Quando può ragiona e lo fa con intelligenza. Copre in maniera meno efficace.
Belahyane 5,5 - Il cervello di Zanetti si accende solamente a sprazzi: non era la partita più semplice nella quale mettersi in mostra. Perde alcuni palloni sanguinosi. (Dall'84' Mosquera s.v.)
Lazovic 5,5 - Un pallone interessante offerto a Tengstedt, poco più. Non riesce ad accendersi quanto il linguaggio del corpo suggerirebbe sulla sua volontà. (Dal 69' Bradaric 5,5 - Non riesce ad aggiungere molto rispetto al compagno, paga anche una fase della partita dove il Napoli prende sempre più campo)
Suslov 6 - Quando si accende lui, si accende il Verona e l'attacco di Zanetti. Ispira, per quanto concede una serata così.
Tengstedt 6 - Tiene in costante apprensione la difesa del Napoli, nonostante il Verona attacchi a folate. Pericoloso di testa, poi di piede, solo un super Rrahmani salva Meret. (Dal 79' Kastanos s.v.)
Sarr 5,5 - Meno attivo del compagno di reparto, avrebbe anche una chance di colpire, ma Rrahmani stasera è insuperabile. (Dal 69' Livramento)
All. Paolo Zanetti 6 - Il suo Verona ha affrontato, stavolta, tutto un altro Napoli. Era difficile fare di più, ma la sua squadra ha il merito di dare l'impressione di essere sempre potenzialmente pericolosa e viva.
Montipò 6 Sfortunato quando il pallone di Di Lorenzo respinto dal palo batte sulla sua schiena finendo nel sacco. Non può nulla o quasi sulla staffilata di Anguissa mentre è efficace sul destro di Mc Tominay. Un paio di brividi, sulle conclusioni di Rrhamani e dell'ex Ngonge;
Dawidowicz 6 Soffre l'uno contro uno di Politano ma in qualche modo se la cava;
Coppola 6 Gli tocca Lukaku, non certo il migliore dei clienti. Regge abbastanza bene la sfida;
Magnani 5,5 Le continue incursioni di Neres lo mettono sovente in difficoltà, nonostante il prezioso supporto spesso offerto in raddoppio da Faraoni;
Faraoni 6 Alla prima da titolare gli tocca l'ingrato compito di arginare Spinazzola e, in aiuto a Magnani, di mettere un freno all'indemoniato Neres. Li svolge entrambi con encomiabile applicazione e sacrificio confermando che Zanetti può ancora contare anche su di lui (dal 15' s.t. Daniliuc 6 rimane in posizione senza strafare);
Belahyane 6 Segue da vicino gli spostamenti di Mc Tominay. Primo tempo di sofferenza caratterizzato da un inizio shock con quattro palle perse. Meglio nella ripresa quando ritrova verve e limita al minimo le incertezze;
Duda 6,5 Sempre lucido in ogni situazione, dove detta i tempi riuscendo a scegliere sempre la migliore soluzione senza commettere errori;
Lazovic 5,5 Partita a intermittenza. Poco incisivo in fase offensiva, soffre quando si tratta di mettere un freno alle incursioni degli esterni partenopei (dal 24' s.t. Bradaric 5,5 il suo ingresso non cambia l'inerzia del match);
Suslov 6 Per un tempo galleggia tra centrocampo e attacco senza trovare la posizione. Migliora decisamente nella ripresa dove fa vedere alcuni interessanti spunti;
Tengstedt 6 Tiene in costante apprensione la difesa partenopea, andando due volte alla conclusione: una termina alta, l'altra è murata da Rrhamani (dal 31' s.t. Kastanos 6 si fa notare quando impegna Meret con un sinistro da fuori area);
Sarr 5,5 Funziona a dovere l'intesa con Tengstedt anche se non riesce mai a rendersi pericoloso (dal 24' s.t. Livramento 6 ci prova quando si incunea in area e obbliga Meret all'intervento a terra);
Zanetti 6 Subito sotto dopo pochi minuti la squadra accusa il colpo, correndo più di qualche pericolo ma riesce con il passare dei minuti a ricompattarsi e rimanere aggrappata al match, provando anche a rialzare la testa. La rete del raddoppio mette, di fatto, la parola fine ma i gialloblù ci provano lo stesso fino al novantesimo, segnale inequivocabile di una ritrovata consapevolezza nei propri mezzi che fa ben sperare per il futuro.
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
Verona – Allo stadio ‘Olivieri’ è terminata 0-1 Hellas Verona-Lecce, 19a giornata di Primavera 1 2024/25.
Venendo alla cronaca, al 4’ è subito pericoloso il Lecce con una doppia occasione per Bertolucci e Daka, su entrambe le conclusioni però riesce a respingere con due grandi interventi Magro.
Risponde il Verona al 5’ con la conclusione da fuori area di Cisse, ma il pallone è facile presa di Rafaila.
Al 13' il Lecce colpisce il palo. Su calcio di punizione da posizione favorevole il capitano dei giallorossi Daka va al tiro con il destro forte e preciso sul palo del portiere, Magro si distende alla sua destra e riesce a deviare sul palo.
Al 19’ il Verona trova la rete direttamente da calcio d'angolo con Agbonifo, ma il direttore di gara annulla il gol per un fallo sull'uscita alta di Rafaila.
Al 20’ secondo legno colpito dal Lecce. Su calcio d'angolo gli ospiti colpiscono il secondo palo di giornata con il colpo di testa di Pehlivanov.
Al 36’ ci prova l'Hellas con la conclusione di Vermesan dalla distanza ma il suo tiro finisce alto.
Dopo un minuto di recupero si conclude il primo tempo a reti inviolate.
Nella ripresa la partita si gioca soprattutto a centrocampo, con tanti duelli e fisicità.
Il Verona ci prova al 70’ con il colpo di testa di Vermesan e all’80’ con il tiro dalla distanza di Cisse, ma entrambe le conclusioni finisco alte sulla traversa.
All’89’ è il Lecce a trovare il gol decisivo. Delle Monache intercetta un passaggio sbagliato, si invola dentro l’area di rigore e con il destro trova l’angolo giusto sul quale Magro non può intervenire.
Dopo 4 minuti di recupero si conclude la sfida con la vittoria per gli ospiti 0-1.
Il prossimo impegno del Verona sarà quello di sabato 18 gennaio (ore 13) quando i gialloblù saranno ospiti della Cagliari, match valido per la 20a giornata del campionato di Primavera 1 2024/25.
LA CRONACA
1' Fischio d'inizio. Forza gialloblù!
4' Pericoloso il Lecce con una doppia occasione per Bertolucci e Daka, su entrambe le conclusioni però riesce a respingere con due grandi interventi Magro
5' Risponde il Verona con la conclusione da fuori area di Cisse, ma il pallone è facile presa di Rafaila
13' Palo del Lecce. Su calcio di punizione da posizione favorevole il capitano dei giallorossi Daka va al tiro con il destro forte e preciso sul palo del portiere, Magro si distende alla sua destra e riesce a deviare sul palo
19' Il Verona trova la rete direttamente da calcio d'angolo con Agbonifo, ma il direttore di gara annulla il gol per un fallo sull'uscita alta di Rafaila
20' Palo del Lecce. Su calcio d'angolo gli ospiti colpiscono il secondo legno di giornata con il colpo di testa di Pehlivanov
37' Ci prova l'Hellas con la conclusione di Vermesan dalla distanza ma il suo tiro finisce alto
45'+1' Finisce il primo tempo a reti inviolate
46' Inizia il secondo tempo. Forza ragazzi!
70' Ci prova l'Hellas con il colpo di testa di Vermesan su calcio di punizione di Agbonifo, ma la sua conclusione finisce alta
80' Occasione Verona con Cisse che si invola verso l'area di rigore e calcia dal limite, ma il suo destro finisce di poco sopra la traversa
89' GOL del Lecce. Delle Monache approfitta di un passaggio sbagliato della difesa del Verona, entra in area e batte Magro
90'+4' Finisce qui la partita, con la vittoria del Lecce per 0-1
HELLAS VERONA-LECCE 0-1
Reti: 89' Delle Monache
HELLAS VERONA (3-5-2): Magro; Nwanege, Nwachukwu (dal 90' Stella), Corradi; Agbonifo, Cisse, Szimionas, Monticelli, De Battisti (dal 84' Kurti); Cruz (dal 61' Pavanati), Vermesan
A disposizione: Zouaghi, Popovic, De Rossi, Vapore, Jablonski, Philippe, Devoti, Barry
Allenatore: Paolo Sammarco
12 gennaio 2025 Serie A Enilive 2024/25 | Al 'Maradona' passa il Napoli
Napoli - Si è conclusa 2-0 Napoli-Hellas Verona, 20a giornata di Serie A Enilive 2024/25.
Venendo alla cronaca, al 5’ si porta avanti nel punteggio il Napoli. Di Lorenzo, scambiando nell’area gialloblù con Lukaku, che fa da sponda, arriva al tiro dal limite col sinistro: la sua conclusione si stampa sul palo e poi colpisce in modo fortuito le spalle dell’incolpevole Montipò e la palla entra in porta.
Al 6’ McTominay riesce a recuperare palla e innesca subito Neres, che scarica dietro per Anguissa. Il numero 99 partenopeo, posizionato dentro il cuore dell’area, non si coordina bene e calcia alto oltre la traversa.
Al 12’, dopo uno schema su calcio di punizione, Lukaku conclude verso la porta con una conclusione a giro, senza però riuscire a inquadrare la porta.
Al 14’ si fa vedere avanti l’Hellas con Tengstedt. L’attaccante danese colpisce di testa dopo un traversone messo in mezzo da Faraoni ma non riesce a impattare bene, facendo terminare di poco alta la sua conclusione.
Al 31’ il Napoli ci prova ancora. Neres, ricevendo da Spinazzola, crossa rasoterra sul primo palo per McTominay che, col mancino, conclude alto.
Al 37’ risponde il Verona. Sarr controlla e innesca sulla corsa Tengstedt: l’11 gialloblù tenta la conclusione defilata ma, al momento del tiro, viene chiuso in scivolata da Rrahmani.
Il primo tempo si conclude così sull’1-0.
Nella ripresa, parte avanti il Napoli. Al 49’ McTominay si ritrova sul destro il pallone dopo un rimpallo e calcia forte verso la porta, ma Montipò, con un ottimo intervento, riesce a parare la sua conclusione.
Un minuto più tardi, Rrahmani colpisce di testa verso la rete, direttamente da corner, ma trova Faraoni ben posizionato che salva sulla linea di porta.
Al 61’ il Napoli segna il raddoppio con Anguissa che, dopo aver ricevuto la sponda di Lukaku, si accentra e calcia forte dal limite, trovando la rete.
All’82’ squillo del Verona con Kastanos che calcia forte dalla distanza, impegnando Meret che respinge la conclusione con i pugni.
All’86’ il Napoli risponde con un tiro dalla distanza di Ngonge che termina di poco fuori, in rimessa dal fondo, alla destra di Montipò.
All’89’ Meret viene chiamato nuovamente in causa dalla conclusione defilata rasoterra di Livramento che arriva al tiro dopo aver dribblato Di Lorenzo.
Dopo tre minuti di recupero, la partita si conclude sul risultato di 2-0.
Il prossimo impegno del Verona sarà domenica 19 gennaio (ore 18) quando i gialloblù affronteranno la Lazio allo stadio ‘Bentegodi’, match valido per la 21a giornata di Serie A Enilive 2024/25.
Parma, 10 gennaio 2025 - Parma Calcio annuncia che Richard Marcone è stato acquisito a titolo definitivo dalla Società Sportiva Turris Calcio.
Il portiere ha conseguito una lunga esperienza nei campionati professionistici italiani: dopo aver cominciato nel Settore Giovanile del Siena, ha debuttato in Serie C con il Sudtirol nel 2012, proseguendo con Club di Serie A (Hellas Verona), Serie B (Trapani, Vicenza e Pro Vercelli) e Serie C (Ternana), fino alla Società Sportiva Turris Calcio, con cui ha disputato 20 presenze nella stagione in corso. In questi 12 anni Richard ha evidenziato le sue doti, professionali e umane, che ne hanno contraddistinto il suo percorso nel mondo del calcio.
La dichiarazione di Richard Marcone: “Sono consapevole del ruolo che dovrò ricoprire in questa nuova avventura, per me rimane una grossa opportunità e una grande soddisfazione poter indossare una maglia gloriosa come quella del Parma. Ed è un orgoglio in più, poter giocare nella squadra del mio grande idolo, Gigi Buffon. Ringrazio il Club e lo staff tecnico per aver creduto nelle mie qualità a 360 gradi, non solo calcistiche ma anche al di fuori del campo. Sono pronto a mettermi a disposizione per i miei compagni e per tutti i tifosi gialloblu. Forza Parma!”.
La dichiarazione del Direttore Sportivo Mauro Pederzoli: “Richard entra a far parte della famiglia del Parma Calcio e di questo siamo felici, perché è un calciatore serio, esperto, affidabile e con i requisiti, anche umani, che stavamo cercando per completare la squadra dei nostri portieri. Sarà al fianco di Zion ed Edo, tutti i giorni, per formare un team affiatato e competitivo”.
FONTE: ParmaCalcio1913.com
ACF Fiorentina comunica di aver acquisito, a titolo temporaneo con opzione, i diritti alle prestazioni sportive del calciatore Michael Folorunsho dall’ SSC Napoli.
Folorunsho, nato a Roma il 7 febbraio del 1998, in carriera ha indossato anche le maglie della Reggina, del Pordenone e del Bari. Nella stagione scorsa, con la maglia dell’Hellas Verona, ha collezionato 34 presenze in Serie A mettendo a segno 5 reti ed è stato convocato dalla Nazionale italiana per gli Europei in Germania.
Il nuovo calciatore viola indosserà la maglia numero 90.
FONTE: ACFFiorentina.com
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Verona 0-0 Parma highlights
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VS
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Classifica
Serie A 2024-2025
Inter
67
Napoli
64
Atalanta
58
Bologna 1
56
Juventus
55
Roma
52
Lazio
52
Fiorentina
51
Milan 1
47
Udinese
40
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35
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30
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23
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20
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15
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Lunedì 31 Marzo, ore 18:30 (Sky Sport/DAZN)
0-0
Serie A 30ª Giornata
Potevo tifare mille squadre, o magari quelle che tifano tutti. E invece tu mi hai fatto gialloblù.