Data di nascita: | 26/03/1981 |
Luogo di nascita: | Sedegliano (UD) |
Italiana | |
Ruolo: | Centrocampista |
Altezza: | 186 Cm |
Peso: | 75 Kg |
Posizione: |
CARRIERA DA GIOCATORE + - = | ||||||
Squadra | Stagione | Serie | Partite | Goal | ||
Bari | 2014 - 2015 | B | - | - | ||
Hellas Verona | 2013 - 2014 | A | 19 | 1 | ||
Palermo | 2012 - 2013 | A | 28 | 0 | ||
Palermo | Gen. 2012 - 2012 | A | 18 | 2 | ||
Bari | 2011 - Gen. 2012 | B | 19 | 2 | ||
Bari | 2010 - 2011 | A | 31 | 1 | ||
Bari | Ago. 2009 - 2010 | A | 32 | 1 | ||
Celtic Glasgow | 2009 - Ago. 2009 | SPL | 2 | 0 | ||
Celtic Glasgow | 2008 - 2009 | SPL | 4 | 0 | ||
Celtic Glasgow | 2007 - 2008 | SPL | 25 | 3 | ||
Atalanta | 2006 - 2007 | A | 32 | 1 | ||
Messina | 2005 - 2006 | A | 33 | 1 | ||
Messina | 2004 - 2005 | A | 34 | 1 | ||
Sampdoria | 2003 - 2004 | A | 19 | 0 | ||
Torino | Gen. 2003 - 2003 | A | 17 | 4 | ||
Parma | 2002 - Gen. 2003 | A | 7 | 1 | ||
Milan | 2001 - 2002 | A | 17 | 0 | ||
Atalanta | 2000 - 2001 | A | 26 | 1 | ||
Atalanta | 1999 - 2000 | B | 20 | 1 | ||
Atalanta | 1999 - 2000 | B | 20 | 1 | ||
Giovanili Atalanta | Fino al 1999 | - | - | - | ||
LEGENDA: SPL=Scottish Premier League (Serie A Scozzese) |
DONATI regala la vittoria in Champions contro lo SHAKHTAR DONETSK ed i tifosi scozzesi lo ringraziano al 'Celtic Park' | Col BARI gol dal limite contro la JUVE |
NEWS E CURIOSITÀ + - =
Cresciuto nelle giovanili atalantine agli ordini (fra gli altri) di Bortolo MUTTI, Massimo esordisce appena 18enne fra i professionisti (COSENZA 0-1 ATALANTA) e con 20 presenze trascina i suoi in Serie A giocando stabilmente anche nelle giovanili della Nazionale (della quale passa tutte le squadre dall'Under 16 all'Under 21).
PROTAGONISTA PRECOCE
Nella stagione successiva è subito protagonista anche nella massima Serie e nel 2001 fa i bagagli per Milano, sponda rossonera, dove però non ha molta fortuna: DONATI gioca poco, subentra spesso a partita in corso e così viene mandato al PARMA e al TORINO ad acquisire esperienza.
Nonostante i 4 gol del nostro, i granata retrocedono a fine stagione e il centrocampista viene ingaggiato dalla SAMPDORIA.
Anche a Genova Massimo non incontrerà molta fortuna e per ritrovare finalmente il campo da titolare dovrà attendere il 2004 e l'occasione offerta dal neopromosso MESSINA di mister MUTTI che l'aveva avuto con se nelle giovanili a Bergamo e che gli garantisce le chiavi del centrocampo siculo per due stagioni condite complessivamente da 67 presenze e 2 gol.
E veniamo al 2006: La vicenda legata a 'calciopoli' condanna il team siciliano alla retrocessione e DONATI fa ritorno all'ATALANTA ancora in Serie A dove gioca stabilmente...
AVVENTURA SCOZZESE CON DOPPIO ALLORO
Dalla stagione successiva gli scozzesi del CELTIC si aggiudicano per 4,5 milioni di Euro quel combattente del centrocampo che pare fatto apposta per un calcio forse meno tecnico ma più fisico: Massimo può esordire anche in Champions League e togliersi la soddisfazione di segnare anche il primo gol nella massima competizione continentale (il secondo lo realizzò all'ARSENAL nell'Agosto del 2009 poco prima di lasciare Glasgow) che valse peraltro la vittoria degli scozzesi sugli ukraini dello SHAKHTAR DONETSK al 'Celtic Park'.
Quelle col CELTIC GLASGOW rimangono le massime soddisfazioni in carriera per DONATI che vince con gli scozzesi il campionato nazionale nel 2007-2008 e la coppa di lega nella stagione successiva!
IL RITORNO IN PATRIA, PALERMO E INFINE VERONA...
Agosto 2009, il 28enne jolly di centrocampo torna in Italia per cercare di mantenere la categoria col BARI neopromosso in Serie A che se lo aggiudica per 1,2 milioni di Euro ed un quadriennale da 500mila Euro a stagione: Lo sforzo economico dei 'Galletti' viene ripagato immediatamente da Massimo che prende in mano la mediana pugliese e salva il BARI dalla retrocessione che però avviene al termine della stagione 2010-2011.
DONATI rimane in Puglia anche in Serie B agli ordini di mister TORRENTE che gli affida il ruolo di capitano ma a Gennaio 2012, dopo 19 presenze e 2 gol, il PALERMO lo richiama in Serie A: Coi rosanero 18 presenze e altri 2 gol poi 28 presenze e nessuna segnatura quando il team di patròn ZAMPARINI retrocede e Massimo risponde all'invito di SOGLIANO che lo vuole al neopromosso HELLAS...
Qui https://www.facebook.com/pages/Massimo-Donati/266236580607?fref=ts trovate una pagina Facebook dedicata al calciatore e questo https://twitter.com/massimodonati5 è il suo profilo su twitter
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ANEDDOTI & ALTRO DA RICORDARE + - =
- La stagione 2013-2014 termina il 23 Aprile per Massimo che, a causa di una lesione distrattiva del bicipite femorale destro rimediata nell'ultima gara nella 'sua' Bergamo, sarà costretto ad un mese di stop...
- Primo gol in maglia scaligera proprio a Bergamo! Dove l'HELLAS va a vincere grazie al gol di DONATI, cresciuto nel vivaio atalantino, bissato da quello di TONI...
- Presunti insulti ad un raccattapalle che poi si è scoperto essere Manolo PORTANOVA figlio del capitano dei 'Grifoni' in occasione di GENOA 2-0 VERONA: Il brutto episodio è stato smentito dall'abbraccio a fine gara tra i diretti interessati sul campo! Certo che è difficile chiamare giornalista chi si attacca a 'stè cose (per di più false)
- 300 Le presenze in Serie A festeggiate con la maglia dell'HELLAS il 6 Ottobre 2013 a Bologna nel 4 a 1 a favore dei gialloblù
- Centrocampista ecclettico, il calciatore ex PALERMO è bravo di testa, si trova a suo agio da regista ma è stato impiegato anche sulle fasce in difesa in gioventù: Nella passata stagione GianPiero GASPERINI l'ha impostato inizialmente anche come difensore centrale con compiti di impostazione...
- Omonimie... Sportive Massimo DONATI è omonimo di un ex ciclista su strada italiano, professionista dal 1993 al 2002
- Riti scaramantici pregara Mangiare pizza la sera prima del ritiro e indossare gli stessi slip con cui ha vinto la partita precedente
- La lettera del capitano... Il 19 Gennaio 2012 Massimo si trasferisce al PALERMO con una lettera aperta ai tifosi pugliesi, una lettera da vero capitano quale lui era!
- Palmares scozzese! Quelle col CELTIC GLASGOW rimangono le massime soddisfazioni in carriera per DONATI che vince con gli scozzesi il campionato nazionale nel 2007-2008 e la coppa di lega nella stagione successiva
- È sposato con Luana Di Bella, una donna siciliana che gli ha dato tre figli: Michelle, Swami e Mathias 'E' stato amore a prima vista - racconta Luana - ricordo che ero seduta al tavolo con un mio amico mentre lui era al bancone e ci guardammo per tutto il tempo. Ci siamo rincontrati dopo qualche giorno nello stesso pub e abbiamo chiacchierato e scherzato scambiandoci il numero di telefono e da quel momento non ci siamo più lasciati'
- I tatuaggi ed i condizionamenti della moglie La signora DONATI racconta 'Massimo ha due tatuaggi: un tribale sul braccio e sul petto il logo della squadra di calcio del Celtic con i nostri nomi intorno. Per Massimo, calcisticamente, in Scozia sono stati due anni meravigliosi. Il calcio in Inghilterra è inteso diversamente e soprattutto ci sono meno pressioni. Per lui è stato doloroso andar via ma l'ha fatto per amor mio e di questo gliene sarò sempre grata, anche se alle volte mi sento ancora in colpa. Da questa esperienza ho tratto che difficilmente condizionerò in futuro le sue scelte calcistiche'
- Reti in Champions... Il centrocampista friulano è andato a segno per due volte in Champions League, entrambe con la mglia del CELTIC GLASGOW contro lo SHAKHTAR DONETSK (gol vittoria a tempo scaduto al 'Celtic Park') e contro l'ARSENAL nel girone eliminatorio ad Agosto del 2009 poco prima di lasciare la Scozia
- 4 gol in mezza stagione al TORINO nel 2003: E' il record di reti segnate da DONATI in Serie A in una squadra ma dall'estate a Gennaio di quell'anno, col PARMA, Massimo era andato a segno già in un'altra occasione per cui il record stagionale di segnature nel massimo campionato di calcio italiano è 5...
- Fra i migliori per Don Balón Nel 2001 è stato inserito fra i migliori giocatori dalla rivista sportiva spagnola specializzata nel calcio spagnolo ed internazionale...
Video fotografico dedicato a Massimo DONATI |
Massimo Donati
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Massimo Donati (Sedegliano, 26 marzo 1981) è un calciatore italiano, centrocampista del Verona.
Biografia
È sposato con Luana Di Bella, una donna siciliana che gli ha dato tre figli: Michelle, Swami e Mathias (quest'ultimo nato nel 2009).
Caratteristiche tecniche
È bravo nel gioco aereo e ad impostare la manovra d'attacco.
Nella prima parte della stagione 2012-2013 col Palermo è stato impiegato da Gian Piero Gasperini nel ruolo di difensore centrale con compiti di manovra.
Nel 2001 è stato inserito nella lista dei migliori calciatori stilata da Don Balón.
Carriera
- Club
Inizi
Dopo aver fatto tutta la trafila nel settore giovanile dell'Atalanta con Bortolo Mutti come allenatore, esordisce nel campionato di Serie B con la maglia nerazzurra nella stagione 1999-2000 e contribuisce alla promozione in Serie A degli orobici con 20 presenze e una rete. Debutta fra i professionisti in Cosenza-Atalanta (0-1) della prima giornata di campionato, tornando in campo per la seconda volta nel tredicesimo turno.
Atalanta, Milan, Parma, Torino e Sampdoria
Nel campionato successivo esordisce in Serie A in Atalanta-Lazio (2-2) della prima giornata; in questa stagione disputa in totale 26 partite segnando una rete.
Nell'estate del 2001 viene acquistato dal Milan. Con la maglia rossonera colleziona 17 presenze, quasi sempre da subentrato.
Nell'estate del 2002 viene mandato in prestito al Parma, con la quale realizza 7 presenze e un gol. A gennaio cambia di nuovo maglia, passando al Torino, sempre in massima serie, con il quale disputa 17 partite segnando 4 reti, retrocedendo in Serie B a fine stagione.
Nel 2003-2004 gioca con la maglia della Sampdoria, collezionando 19 presenze.
Messina e il ritorno all'Atalanta
Nell'estate del 2004 passa al Messina dove rimane due stagioni e gioca 67 partite mettendo a segno 2 reti contribuendo alla doppia salvezza della squadra siciliana guidata da Bortolo Mutti, che lo aveva allenato anche nelle giovanili dell'Atalanta.
Nell'estate del 2006, sempre in prestito dal Milan, torna all'Atalanta, totalizzando 32 presenze e una rete in Serie A.
Celtic
Il 29 giugno 2007 passa a titolo definitivo alla società scozzese del Celtic, sua unica esperienza fuori dall'Italia, in cambio di 4,5 milioni di euro. Sotto la guida tecnica dello scozzese Gordon Strachan gioca da titolare la Scottish Premier League. Con questa squadra ha pure l'opportunità di giocare in Champions League, e il 28 novembre 2007 segna il suo primo gol in carriera nella massima competizione continentale segnando a tempo scaduto al Celtic Park il gol che vale la vittoria della sua squadra nei confronti degli ucraini dello Shakhtar Donetsk (2-1). Il 26 agosto 2009 segna un altro gol europeo contro gli inglesi dell'Arsenal, che non è sufficiente alla squadra scozzese per centrare la qualificazione alla fase a gironi della Champions League 2009-2010. Con il Celtic vince il campionato 2007-2008 e Scottish League Cup 2008-2009.
Bari
Il 27 agosto 2009 passa a titolo definitivo al Bari, società con cui firma un quadriennale da 500.000 euro a stagione. Il costo del cartellino è stato di 1,2 milioni di euro. Il 20 settembre 2009 firma la sua prima rete con la maglia dei Galletti nell'incontro vinto per 4-1 sull'Atalanta, sua ex squadra.
Inizia la stagione 2010-2011 realizzando una rete contro la Juventus alla prima di campionato, decisiva per la vittoria di misura per 1-0 della squadra pugliese. La stagione termina però con il Bari ultimo in classifica e con la conseguente retrocessione in Serie B.
Confermato per la stagione 2011-2012, grazie alla stima del nuovo allenatore Vincenzo Torrente diventa il giocatore più rappresentativo e capitano della formazione biancorossa.
Palermo
Il 19 gennaio 2012 viene ceduto a titolo definitivo al Palermo, in Serie A, firmando un contratto fino al 2014 a 700.000 euro annui. Il giorno seguente è stata pubblicata sul sito ufficiale del Bari una lettera di saluto e ringraziamento ai tifosi baresi e alla società. In Sicilia ritrova Mutti come allenatore, che lo schiera subito titolare facendolo esordire alla prima partita utile, ovvero Palermo-Genoa (5-3) della 19ª giornata di campionato giocata tre giorni dopo il suo arrivo. Realizza la prima rete col Palermo nella vittoria casalinga per 5-1 contro la Lazio del 19 febbraio e valida per la 24ª giornata, segnando il gol del 2-0 con un tiro da fuori area. Coi rosanero chiude la stagione dopo aver giocato 18 partite, tutte da titolare, saltando solamente la 31ª giornata per squalifica e l'ultima giornata per influenza; ha all'attivo anche una seconda rete, nella partita vinta per 3-1 in trasferta contro il Bologna alla 30ª giornata di campionato.
In Atalanta-Palermo (1-0) della quarta giornata del campionato 2012-2013, disputata il 23 settembre 2012, indossa per la prima volta la fascia di capitano del Palermo dato che Fabrizio Miccoli non era fra i titolari. È stato il vice capitano fino a metà stagione, quando poi il ruolo è stato preso da Édgar Barreto. Sotto la guida tecnica di Gian Piero Gasperini è stato utilizzato quasi esclusivamente come difensore centrale col compito di impostare la manovra, e mai da centrale di centrocampo; veniva piuttosto utilizzato come riserva. Conscio del ruolo, lo ha accettato anche a seguito del calciomercato invernale che ha portato in rosa dei centrocampisti. Col ritorno di Giuseppe Sannino sulla panchina della squadra, dopo l'esonero di inizio annata, gioca inizialmente a centrocampo per poi apparire anche nel reparto difensivo della squadra. La stagione si conclude con la retrocessione dei rosanero, sancita il 12 maggio 2013 dalla sconfitta esterna per 1-0 contro la Fiorentina della 37ª giornata. Chiude l'annata con 28 presenze in campionato e 2 in Coppa Italia.
Il 20 giugno 2013, seppur il calciomercato debba ancora iniziare, passa a titolo definitivo all'Hellas Verona, accordo da formalizzare dopo le visite mediche.
- Nazionale
Ha debuttato nelle Nazionali italiane nel 1998, vestendo per 9 volte la maglia dell'Under-16 con un gol all'attivo.
Nel 1999-2000 gioca 7 partite con l'Under-18.
Nello stesso anno, dopo una partita con l'Under-20, inizia a giocare con l'Under-21, con cui colleziona 26 presenze e 6 reti fino al 2004. Fa parte della spedizione azzurra agli Europei Under-21 del 2002.
Palmarès
- Club
Campionato scozzese: 1 Celtic: 2007-2008
Scottish League Cup: 1 Celtic: 2008-2009
Massimo Donati
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Massimo Donati (born 26 March 1981 in San Vito al Tagliamento, Italy) is an Italian footballer who currently plays as a central midfielder for Serie A club Verona.
Career
From Atalanta to Milan
Donati is a central midfielder and started his career at Atalanta and moved to A.C. Milan in 2001 along with Cristian Zenoni for 60 billion lire in cash plus player deal (Player asset was majority). However, due to the competition at the club, Donati was unable to claim a first team place, spending the 2002–03 season on loan at Parma and then Torino.
His second season (2003–04) at the San Siro saw him join Sampdoria on loan, before enjoying a successful spell at Messina for the 2004–05 and 2005–06 seasons.
Despite finding his form at Messina, Donati still found himself out of favour at Milan and was sent again on loan for the 2006–07 season, this time to his first club Atalanta.
Celtic
On 29 June 2007, Celtic confirmed the signing of Donati on a four-year contract for a fee of €2million. Donati was given the number 18 jersey, vacated by ex-captain Neil Lennon and was unveiled at Celtic Park. He made his Celtic debut debut in their first league game of the season on 5 August, a 0–0 draw with Kilmarnock. In Celtic's next league game against Falkirk, Donati was involved in his side's equaliser when his shot hit Kenny Milne and went into the net; Celtic won the game 4–1. The following week, Donati grabbed his first competitive Celtic goal with an equalising goal against Aberdeen and later added an assist for Kenny Miller as Celtic won 3–1.
On 28 November, Donati won the match for Celtic in the UEFA Champions League fixture against Shakhtar Donetsk, netting in the 92nd minute to win the match 2–1. This result meant Celtic only needed a point away to Donati's former club A.C. Milan in the San Siro to qualify for the last 16 stage of the tournament. Celtic lost 1–0 to Milan, but still qualified for the last 16 as runners-up in their group after Benfica defeated Shakhtar in Ukraine. As the season went on, Donati's form began to dip, resulting in the central midfield positions being changed with Barry Robson and Paul Hartley in place of Donati and Scott Brown. In May 2008, it was reported that Donati wanted to go back to Serie A.
In the 2008–09 season, Donati made only a handful of appearances for Celtic, though he started in the home game against Kilmarnock on 12 November 2008 and won the man of the match award.
After the appointment of Tony Mowbray as Celtic manager, Donati won back his place in the Celtic midfield alongside new signing Landry N'Guemo. Donati played in most of the pre-season games and scored in a 5–0 win over African Champions League winners Al-Ahly in the Wembley Cup. He started the 2009–10 campaign in fine form and scored from a spectacular volley in Celtic's 3–1 loss to Arsenal in the Champions League play-off.
Bari
On 27 August 2009, Donati left Celtic and signed a four-year contract with Serie A newcomers A.S. Bari.
Palermo
On 18 January 2012, Donati was transferred from Bari in Serie B to Palermo in Serie A.
Honours
- Celtic
Scottish Premier League : 2008 Translink Cup : 2009 Wembley Cup : 2009
FONTE: Wikipedia.org
STAGIONE 2023-24 + - =
Athens Kallithea FC appoint Massimo Donati as manager
12 June 2024
Athens Kallithea FC are pleased to announce the appointment of Massimo Donati as first team manager.
Donati, 43, made 314 appearances in Serie A for several clubs including Atalanta, AC Milan, Bari, and Palermo, plus another 72 appearances in the Scottish Premiership with Celtic and Hamilton, before retiring in 2018 and eventually emerging as one of Italy’s most impressive young managers, recently leading unheralded Legnago Salus to the Serie C promotion playoffs, with a record that included only two losses in the final seven months of the 2023/24 season and one loss in the calendar year 2024, standing out as the only undefeated team in all of Italian football from January until mid-April.
Born in Sedegliano, in the province of Udine, Donati began his playing career with Atalanta, helping the Nerazzurri achieve promotion to Serie A in 1999/00, and then impressing enough the following season to earn a transfer to Milan at age 20 in June 2001. After making 27 appearances for Milan in the 2001/02 season, playing under Fatih Terim and Carlo Ancelotti, Donati would go out on a series of loans over the next five seasons to Parma, Torino, Sampdoria, Messina, and Atalanta. In June 2007, Donati went abroad to join Scottish giants Celtic, where he would spend three seasons under Gordon Strachan, winning the Scottish Premiership and the Scottish Cup. Donati returned to Italy in August 2009, spending the next seven seasons with Bari (including under Gian Piero Ventura), Palermo (including under Gian Piero Gasperini), and Hellas Verona (under Andrea Mandorlini), before finishing his career back in Scotland with Hamilton and St. Mirren.
Following his retirement in 2018, Donati’s first coaching experience would come as an assistant to manager Angelo Alessio, who had been the longtime assistant of Antonio Conte, at Kilmarnock in the Scottish Premiership in 2019. After a short stint as manager of Sambenedettese in Serie D in 2021, Donati took over at Legnago Salus in June 2022, and he would lead the club to promotion to Serie C in the 2022/23 season, keeping the league’s best defensive record with 26 goals conceded in 34 matches. In the 2023/24 season, Legnago were tipped for relegation back to Serie D, but tuned out to be the surprise team in the league, making a sixth-place finish and qualifying for the promotion playoffs after being nearly unbeatable through the second half of the season. From 4 November, Donati’s side would lose only two matches, include one to eventual champions Mantova. Until 13 April, Legnago were Italy’s only unbeaten team in the calendar year 2024. In the 2023/24 Serie C promotion playoffs, Legnago defeated Lumezzane in the first round, but were eliminated in the second round with a 1-1 draw away to the Atalanta U23s, as a result of being the lower seed.
Welcome, Massimo.
FONTE: AKFC66.gr
L’Udinese saluta Cannavaro e pensa a Donati
L'ex gialloblù nelle scorse settimane era stato accostato anche al Verona
di Tommaso Badia
9 Giugno 2024 10:20
Nonostante la salvezza, Fabio Cannavaro non proseguirà la propria avventura sulla panchina dell’Udinese: nella giornata di ieri sia il tecnico che il club hanno infatti annunciato la separazione.
Come riportato da La Gazzetta dello Sport, la società friulana avrebbe già valutato diverse alternative per il ruolo, tra le quali ci sarebbe anche Massimo Donati. Dopo essere stato a lungo accostato al Verona, l’ex gialloblù potrebbe dunque trovare una panchina di Serie A in Friuli.
FONTE: CalcioHellas.it
HELLAS VERONA di G.Vig., 30/04/2024 14:39
MERCATO | Tutti vogliono Donati dopo la grande stagione al Legnago. E il Verona...
Massimo Donati è stato uno degli allenatori rivelazione della serie C. Con il Legnago è arrivato non solo alla salvezza ma ha trascinato la squadra addirittura ai play-off. Donati aveva conquistato la promozione dalla D nella scorsa stagione, ha idee, umiltà, parla perfettamente inglese avendo vissuto in Scozia, la sua seconda patria. Umilissimo e preparatissimo, l'ex centrocampista di Atalanta, Milan e Verona è finito nel mirino di molte squadre in vista della prossima stagione. Lo aveva cercato il Modena, che poi ha virato su Bisoli. Ora è nel mirino del Sudtirol che lo vorrebbe come prossimo allenatore. Ma attenzione perchè il nome di Donati circola anche in casa dell'Hellas Verona. Ovviamente la società scaligera è tutta protesa verso la conquista della salvezza con Marco Baroni, ma non è detto che il tecnico toscano rimanga sulla panchina veronese anche nel prossimo campionato. Così, il Verona potrebbe dare una chance proprio a Donati, che è stato seguito spesso anche dall'Atalanta, visto che il suo calcio prende ispirazione dal “maestro” Gasperini. Una scommessa, certo, ma ragionata.
FONTE: TGGialloBlu.Telenuovo.it
SERIE C
Legnago convince e sogna. Donati: "Mentirei a dire che i playoff non son l'obiettivo"
13/03 ALLE 20:04
di CLAUDIA MARRONE @CLAUDILYN87
Nel corso della trasmissione di TMW Radio Piazza Affari, è intervenuto il tecnico del Legnago Massimo, che, pur trattando a lungo della sua formazione, ha parlato anche delle squadre conosciute da calciatore.
Terzo allenatore per il Bari, ma la squadra non decolla.
"Entrare in corsa non è mai semplice, quando si inizia dal punto di partenza è già spesso faticoso perché serve tempo per conoscere tutto e collaudare meccanismi che portano poi a risultati, ci sono mille variabili da conoscere, e cambiare allenatore non può essere sempre la soluzione. Specie quando, come accade, gli allenatori vengono giudicati solo dai risultati".
Come ha cambiato e ricambiato il suo Legnago quest'anno?
"Abbiamo vinto il campionato in Serie D con il 4-2-3-1, quest’anno siamo partiti col 4-3-1-2 e non è stato tutto rose e fiori, qualche passo falso è stato fatto, ma i ragazzi sono stati bravi a crederci, hanno messo dentro tanta determinazione, e questo ha fatto la differenza. Nell'arco di una stagione contano tantissimo la voglia, la determinazione e il sentirsi a proprio agio in una categoria che i miei hanno capito di poter abitare senza patemi".
E i numeri parlano per voi, soprattutto in questa seconda parte di stagione.
"Come ho detto, si è giudicati spesso dai risultati ma io sono felice della crescita dei ragazzi, mentale, tattica e tecnica, e se questo viene moltiplicato per tutti i calciatori in rosa rosa diventa tutto ancora più bello. Poi sì, i numeri ci fanno ragione, nessuno si aspettava un campionato del genere, dove tutti noi vogliamo ancora fare qualcosa. Dove finiremo non si sa, ma spingeremo fino in fondo".
Ma i playoff sono l'obiettivo?
"Ormai siamo li, sarei bugiardo se a sette gare dal termine dicessi di no. Poi, possiamo anche uscire da quella posizione di classica, ma è chiaro proveremo a stare li".
Quale è la squadra del suo girone che l'ha sorpresa maggiormente?
"Dire il Mantova è facile, ma è una squadra che ha un'organizzazione perfetta, Possanzini ha fatto un grande lavoro inculcando ottimi principi ai suoi, ma anche l'Atalanta U23, con tanti giocatori giovani e ben allenati è stata una rivelazione. Avere la loro classifica non è da tutti".
Ma il Mantova è ormai in fuga verso la B o il campionato è ancora aperto?
"Il campiamo non è chiuso, ma recuperare quei punti in sole sette gare non è semplice. Tutto può ancora succedere, e il Padova fa bene a crederci, ma non sarà semplice".
A proposito di giovani, nota una crescita nell’attenzione verso di loro?
“Io amo lavorare con i giovani, apprendono più velocemente e spesso hanno tantissima voglia di imporsi, una voglia che a volte va a sopperire a qualche lacuna tecnica o tattica. Ieri sera guardavo Barcellona-Napoli e c’era un diciassettenne a marcare bene Osimhen, a dimostrazione che essere giovane non vuol dire non essere pronto. Ma non per tutti è così".
L’Hellas Verona ha cambiato tantissimo e sembra aver trovato la quadra: se l’aspettava?
“Giuro che quando hanno fatto quelle operazioni di mercato ho pensato che fosse una cosa positiva. Hanno preso gente affamata, che corre come matti, ragazzi che forse sono meno bravi sulla carta dei giocatori che sono andati via ma che vogliono battagliare: i risultati si stanno vedendo. Per l’Hellas non è fatta, ma hanno fatto un cambiamento importante. Sembrava si dovesse trattare di una smobilitazione, invece hanno fatto bene, per ora".
Nota conclusiva: come vede il Palermo?
"Ha vissuto un campionato a fasi alterne, e questo non aiuta a stare in vetta, serve continuità per stare in alto. Ma loro sono li, ai playoff potranno giocarsi la promozione in Serie A".
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
STAGIONE 2022-23 + - =
18 Maggio 2023 - 15:11 Hellas Live Lettura: 2 min.
Donati: “A Bergamo sono cresciuto, a Verona ci vivo. La vostra città è fantastica. Auguro all’Hellas di salvarsi”
“Il percorso che ha fatto l’Hellas nel girone di ritorno è positivo, però è anche vero che l’ultima sconfitta non ci voleva, specie in casa dopo il successo di Lecce. Un ko che può lasciare strascichi più a livello di morale che fisico. Oltre al risultato, preoccupa poi anche la lunga serie di infortuni registrati contro il Torino, dove in campo è mancato il giusto agonismo e quindi atteggiamento da parte dei gialloblù. C’è modo e modo di perdere e anche per questo il passo falso contro la squadra di Juric ha lasciato l’amaro di bocca. I risultati infatti sono sempre figli di tanti episodi.
L’Atalanta? Lotta per entrare nelle coppe e nonostante manchino solo tre partite al termine del campionato, starei focalizzato solo sulla sfida in programma sabato a Bergamo. Adesso non si può più sbagliare, anche perché il tempo è sempre meno. La squadra di Gasperini ha cambiato un po’ il suo modo di giocare, ma sono sempre difficili da affrontare perché hanno grande ritmo e corsa, oltre che ottimi giocatori. Sarà un po’ come affrontare il Torino. Anche per questo l’Hellas dovrà puntare tanto sull’agonismo e sulle seconde palle.
A Bergamo sono cresciuto come uomo e giocatore, mi hanno lanciato quindi ho grandi ricordi dell’Atalanta. All’Hellas invece ho fatto solo un anno, ma è stato fantastico. Mi sono innamorato della vostra città, è stupenda, ed anche per questo ho deciso di rimanerci a vivere.
Il mio ultimo gol in Serie A proprio contro l’Atalanta? Impossibile dimenticare quel giorno. Mandorlini mi diede, un po’ a sorpresa, la fascia di capitano ed oltre il gol feci anche assist, poi però mi stirai e quella fu la mia ultima partita nel massimo campionato italiano.
L’annata trionfale col Legnago Salus? È stata una stagione difficile perché sulla carta, all’inizio, c’erano 4/5 squadre che avevano investito molto, ma noi abbiamo costruito una squadra giovane, che aveva fame e voglia di arrivare, non di nomi importanti, un gruppo composto da tanti ragazzi che sono arrivati dal settore giovanile. La squadra ha sempre avuto voglia di affermarsi, anche nei mesi difficili di ottobre e marzo quando le cose non giravano bene: il nostro merito è stato quello di averci sempre creduto. Quando si sono presentate davanti delle difficoltà, le abbiamo sapute affrontare e superare. Una promozione che mi riempie d’orgoglio. Auguro di cuore anche all’Hellas Verona di poter festeggiare, a fine stagione, il raggiungimento del suo traguardo” ha dichiarato a Hellas Live il doppio ex di Atalanta-Hellas Verona, Massimo Donati.
FONTE: HellasLive.it
20 Novembre 2022
Cacciatore ritrova Donati: quante sfide ai tempi dell’Hellas
I due sono stati compagni di squadra nel 2013-14 sotto la gestione Andrea Mandorlini
Caldiero Terme-Legnago non è solamente un derby, ma anche Fabrizio Cacciatore contro Massimo Donati. Utilizzare la parola “contro”, probabilmente, è un pò eccessivo visto il loro ottimo rapporto: i due, infatti, hanno condiviso tanti bei momenti in Serie A con la maglia dell’Hellas Verona guidato da Andrea Mandorlini nel 2013-14. Tre le reti messe a segno da Cacciatore, una da Donati ma un’annata da protagonisti per un Verona capace di sfiorare addirittura l’Europa.
I padroni di casa vogliono riscattare la sconfitta casalinga per 1-0 contro le Dolomiti Bellunesi. Il Legnago, invece, viene da due vittorie consecutive ottenute contro le stesse Dolomiti e il Mestre. Le squadre sono molto vicine tra loro nella classifica del Girone C: Caldiero 17, Legnago 16 punti.
Massimo Donati sul Caldiero Terme e l’amico Cacciatore
Massimo Donati interviene così sul momento del Caldiero Terme: “Loro sono una buona squadra dal punto di vista tecnico, tattico e anche a livello di singoli. Cacciatore? E’ un mio caro amico, abbiamo giocato insieme nell’Hellas e gli auguro il meglio, magari non da oggi ma da lunedì! E’ un bravo ragazzo e anche un bravo allenatore”.
Massimo Donati: "Il calcio non è solo il risultato. Vi racconto la sfida con il Barcellona"
Fabrizio Cacciatore sul derby di oggi contro il Legnago
L’ex Chievo Verona spinge e carica i suoi verso l’importante sfida odierna: “E’ una situazione che viviamo con grande entusiasmo. Queste sono partite belle da giocare. E’ un derby contro una squadra che arriva dalla Lega Pro, quindi sarà una gara difficile e impegnativa perché loro sono molto forti. Speriamo di fare una grande prestazione. Spero che ci sarà anche una bella cornice di pubblico per questa partita”.
Di fronte, l’ex compagno di squadra Massimo Donati
Fabrizio Cacciatore e Massimo Donati sono stati compagni di squadra ai tempi dell’Hellas Verona. Quest’oggi, invece, l’uno contro l’altro in panchina: “Per me è un grande stimolo confrontarmi con Massimo che allena già da qualche anno. Abbiamo giocato insieme, ho avuto la fortuna di giocare con lui in un anno splendido. Sicuramente non mancherà occasione per poterci salutare”.
Di fronte ci sarà un Legnago in piena forma
Il Caldiero Terme di Fabrizio Cacciatore avrà di fronte un Legnago che è reduce da due vittorie di fila: “Loro vengono da due risultati importanti. Sicuramente hanno cambiato qualcosa e hanno trovato la quadra giusta, ma noi dobbiamo pensare a noi stessi e a fare una grande partita con ritmo e imponendo il nostro gioco”.
FONTE: SerieD24.com
STAGIONE 2021-22 + - =
Benvenuto, mister Donati!
F.C Legnago
16 Giugno 2022
F.C. Legnago Salus ha il piacere di annunciare di aver affidato a mister Massimo Donati la guida tecnica della Prima Squadra per la stagione 2022-’23.
Friulano, classe ’81, il nostro nuovo allenatore viene da una carriera importante come giocatore, che l’ha visto formarsi nel prestigioso Settore Giovanile dell’Atalanta, club con il quale ha poi debuttato da professionista.
Successivamente, ha vestito le maglie di Milan, Parma, Torino, Sampdoria, Messina, Bari, Palermo ed Hellas Verona, oltre a collezionare una serie di esperienze in Scozia difendendo i colori del Celtic di Glasgow (con cui vince campionato e Coppa di Lega), dell’Hamilton Academical e del St. Mirren.
Ha inoltre fatto tutta la trafile nelle selezioni giovanili della Nazionale, vestendo 26 volte la maglia azzurra dell’Under-21.
Appesi gli scarpini al chiodo nel 2018, ha subito intrapreso la carriera in panchina, lavorando nel Settore Giovanile dell’Hamilton Academical e poi come allenatore in seconda al Kilmarnock.
Nell’estate del 2021 gli viene affidato il suo primo incarico da capoallenatore, per guidare la Sambenedettese in Serie C.
L’esclusione della società, però, ne interrompe bruscamente l’avventura, che riparte poco dopo con la riammissione della Samb in Serie D.
Mister Donati ha inoltre lavorato come commentatore tecnico per la piattaforma digitale DAZN.
In questa sua nuova avventura sarà affiancato da quello che potremmo ormai definire lo staff “storico” biancazzurro, con Andrea Bellini in qualità di preparatore atletico e la collaborazione tecnica di Andrea Faccioli e Matteo Martini (portieri).
Benvenuto mister, e #SempreForzaLegnago!
FONTE: LegnagoCalcio.it
17 Febbraio 2022 - 09:23 Hellas Live Lettura: 1 min.
Donati: “Tudor intelligente a portare avanti quanto fatto da Juric”
"Tudor è stato veramente intelligente a portare avanti quanto fatto da Juric l'anno scorso. Ha riportato certi ritmi, venendo supportato dai risultati sin da subito. Questo è il Verona dell'anno scorso e normale che i risultati siano arrivati” ha dichiarato a tmw, l’ex centrocampista dell’Hellas Verona, Massimo Donati.
FONTE: HellasLive.it
STAGIONE 2020-21 + - =
Serie C, Sambenedettese: Donati è il nuovo tecnico
Insieme a lui anche il neo diesse Sandro Porchia: per entrambi contratto fino al 2022
© LaPresse
● 25.06.2021 14:26
SAN BENEDETTO DEL TRONTO - Novità in casa Sambenedettese. Il club rossoblù ha comunicato di aver affidato il ruolo di direttore sportivo a Sandro Porchia, oltre ad aver confermato come allenatore della prima squadra Massimo Donati: per entrambi, ha reso noto la società marchigiana, un contratto fino al 30 giugno 2022 con opzione di rinnovo per una ulteriore stagione.
FONTE: CorriereDelloSport.it
NEWS
Il doppio ex Donati: “Gasperini e Juric hanno fame”
di Simone Fornoni Marzo 18, 2021 - 18:24
L’ex atalantino e veronese Massimo Donati, tra l’altro, ha avuto entrambi come allenatori ai tempi del Palermo: “Gioco simile, fame di essere meglio dell’avversario”
“Gian Piero Gasperini e Ivan Juric giocano in modo simile: in comune hanno la fame di essere più bravo dell’avversario”. Così Massimo Donati, doppio ex di Hellas Verona-Atalanta, ai canali ufficiali del club ospitante domenica a pranzo, filtrato dai colleghi di CalcioHellas.it: “Mi aspetto una partita aperta, la differenza la faranno i singoli”, il parere dell’ex centrocampista-jolly.
DONATI: IL RICORDO DI GASPERINI E JURIC. “Al Palermo Gasperini allenava e Juric sondava gli umori dello spogliatoio: a quei tempi giocavo centrale a tre in difesa, fu difficile per un centrocampista – continua Donati, riferendosi alla stagione 2012-2013 -. Ho un ottimo ricordo di entrambi, anche se la squadra pur dominando girava poco. Giocavo centrale e dovevo avanzare come Romero oggi”.
DONATI SU VERONA-ATALANTA. “L’Atalanta ha speso tanto in Champions col Real pagando l’episodio del primo gol, il Verona invece sta facendo un ottimo campionato anche se potrebbe esprimersi anche meglio – conclude Donati -. I nerazzurri sono quarti, l’identità delle due squadre è la stessa, mi aspetto una grande partita”.
NEWS
Donati: “Ranieri e Juric molto diversi. Sarà una bella partita”
Il doppio ex di Verona-Sampdoria ha ha presentato l’incontro ai microfoni del Salotto Gialloblù di HV Channel Radio
di Tommaso Badia Dicembre 15, 2020 - 19:25
Aspirante allenatore, inviato per DAZN ma, soprattutto, doppio ex di Verona-Sampdoria: tutto questo è Massimo Donati, il nuovo ospite del Salotto Gialloblù di HV Channel Radio.
Senza perdere tempo, andiamo quindi subito a vedere le sue principali dichiarazioni.
LA LAZIO. «L’Hellas contro la Lazio mi ha fatto un’ottima impressione, come d’altronde fa sempre. È vero che i gol sono arrivati su degli errori della Lazio, però l’Hellas ha messo in campo intensità e voglia di vincere, inoltre il calcio è anche approfittare degli errori. Credo che alla fine sia stata una vittoria meritata. Tameze falso nueve? È stata una piacevole sorpresa: ha interpretato davvero bene il ruolo. Mi è piaciuto molto anche Lovato in marcatura a uomo su Milinkovic-Savic: idea ben preparata e ben interpretata».
LA SAMPDORIA. «Contro la Samp mi immagino il solito Verona con giocatori magari diversi ma con la stessa idea di gioco. I blucerchiati però devono riprendersi dopo un periodo di alti e bassi, inoltre hanno buoni giocatori, quindi non sono da sottovalutare. Penso verrà fuori una bella partita».
GLI ALLENATORI. «Ranieri è un tecnico esperto e che in carriera ha già fatto tanto, mentre Juric è giovane ma ha già messo in mostra delle belle idee. Esprimono due idee di gioco diverse, ma entrambe valide».
LA TIFOSERIE. «Ci sono molte similitudini tra le piazze di Hellas e Sampdoria: entrambe hanno tifosi passionali, inoltre sia Verona che Genova sono città bellissime».
SORPRESE A CONFRONTO. «Il “mio” Verona davanti aveva un Toni incredibile e alla fine fummo una delle grandi sorprese del campionato. L’anno scorso l’Hellas di Juric ci ha superati per quanto riguarda il piazzamento, ma è una cosa normale: prima o dopo tutti i record vengono battuti».
IL FUTURO. «Ora sono tornato a vivere a Verona e sto studiando per prendere il patentino UEFA Pro e diventare allenatore. Al momento sto anche lavorando per DAZN mi diverto, però il mio sogno è fare l’allenatore».
NEWS
Donati: “Il Verona si conferma grazie alla sua fame”
L’ex centrocampista gialloblù, intervenuto a TMW Radio, ha parlato anche degli uomini di Juric
di Tommaso Badia Dicembre 3, 2020 - 09:30
Il segreto dell’Hellas? La fame. Questa l’idea che si è fatto Massimo Donati della squadra di Ivan Juric.
Intervenuto a TMW Radio, l’ex centrocampista gialloblù ha infatti messo il focus sulla grande mentalità del Verona.
Queste, infatti, le sue principali dichiarazioni:
«Il segreto della riconferma del Verona è la fame dei giocatori e dell’allenatore, la voglia di arrivare prima degli altri e di vincere, a prescindere che poi ci riescano o meno. Questa è una delle cose più importanti nel calcio, perché senza mordente e determinazione in alto non ci si arriva… E loro, credetemi, ne hanno da vendere!».
FONTE: CalcioHellas.it
NEWS
Atalanta, senti Donati: “Verona in cerca di riscatto, gioca come la Dea”
Cresciuto a Zingonia nell’era Ruggeri, l’ex centrocampista nerazzurro parla della gara di domani sera e della sua esperienza con mister Gasperini
di Marina Belotti Novembre 27, 2020 - 12:30
L’ex centrocampista dell’Atalanta Massimo Donati, 46 presenze tra il 1999 e il 2001 a Bergamo e di nuovo in nerazzurro per 32 volte tra il 2006 e il 2007, svela a L’Eco di Bergamo quali saranno domani sera le maggiori insidie nell’affrontare il Verona, di cui ha vestito la maglia nella stagione 2013/2014: “Il Verona è come l’Atalanta, con gli stessi princìpi. Lo dicono tutti, ma io ne so qualcosa per esperienza diretta. Gasperini e Juric li ho avuti tutti e due, al Palermo, quando Juric era il vice di Gasp”.
GASPERINI. “Ah, Gasp è un tipo diretto, senza giri di parole. Il primo giorno (al Palermo, ndr) mi disse che da quel momento non ero più un centrocampista, ma il difensore centrale di una linea a tre. Punto e basta. Voleva che fossi io ad avviare la manovra da dietro. Se vogliamo, già allora, eravamo nel 2012, il suo progetto di gioco era quello attuato ora nell’Atalanta”.
L’AVVERSARIO. “Le due squadre mettono in pratica concetti simili, come il recupero palla molto alto, l’uno contro uno in difesa. Io per Dazn ho commentato Verona-Genoa 0-0, ma poteva finire 2-2 o 3-3. Fatto sta che il Verona ha un portiere strepitoso, Silvestri. (…). L’ambiente è rimasto tranquillo, andranno a Bergamo per riscattarsi, questo sì: mercoledì hanno perso in extremis anche a Cagliari, in Coppa Italia”.
FONTE: CalcioatAlanta.it
Donati: "Chiunque giochi contro il Verona deve aspettarsi una partita di sacrificio"
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
Massimo Donati, doppio ex di questa sera, ha parlato a Tuttomercatoweb.com di Milan-Verona: “È una partita complicata. Chiunque giochi contro il Verona deve aspettarsi una partita di sacrificio. La sconfitta del Milan potrebbe aver fatto suonare un campanello d’allarme”.
Sezione: Ex gialloblù / Data: Dom 08 novembre 2020 alle 17:30
Autore: Stefano Bentivogli / Twitter: @sbentivogli10
FONTE: TuttoHellasVerona.it
STAGIONE 2019-20 + - =
21.3.2020
«È giusto concludere la A Prima però viene la salute»
Massimo Donati, 38 anni, oggi allena in Scozia FOTOEXPRESS
Nella sua Scozia s’è fermato soltanto il calcio. Nient’altro. Alla porta delle Hihghlands il coronavirus ha ancora contorni sfuocati. Massimo Donati vive ad Hamilton. Dove di fatto ha chiuso la carriera, cominciata nell’Atalanta e passata dal Milan e dal primo Verona di Mandorlini di Serie A. Quello di Toni, Jorginho e Iturbe. Ora è secondo allenatore del Kilmarnock, una storia lunga 131 anni, dieci minuti di macchina dall’aeroporto di Glasgow Prestwick dove di turisti italiani non ne atterreranno per un po’. «Lunedì chiuderanno le scuole, ma per adesso la vita procede come se nulla fosse. Le uniche vere raccomandazioni sono quelle di lavarsi le mani e di mantenere una certa distanza fra una persona e l’altra», racconta Donati, 39 anni fra cinque giorni, appena finita la seduta in palestra perché la Scottish Premier ha vietato gli allenamenti a tempo indeterminato.
STRANI SILENZI. Stadi deserti, strade affollate. Qualcosa non torna. Donati è ormai cittadino di Scozia. Scelta di vita la sua. Lui, la moglie Luana e tre figli. Michelle, la primogenita, va avanti e indietro da Londra. Studia per diventare manager nel mondo della moda. Swami, nata nel 2008, ama soprattutto la danza. Mathias, l’ultimo, come suo papà non si staccherebbe mai dal pallone. Verona è un pensiero continuo come Bergamo, dove Donati è arrivato ragazzino e se n’è andato uomo. Scuola di vita l’accademia di Zingonia. «Penso a via Mazzini deserta così come ai ristorantini del centro in cui amavo andare la sera. A una città bellissima, a tifosi fantastici. Che tutto finisca in fretta anche se ancora nessuno può sapere quanto ci vorrà. Difficile avere a distanza l’esatta dimensione di quanto sta succedendo ma è chiaro che la preoccupazione c’è», i timori di Donati, visto che in Italia vivono anche i suoi genitori.
PALLONE SGONFIO. Donati è una leggenda del Celtic, due anni di gloria e lo storico gol nel 2007 in Champions allo Shakhtar al 90’ che gli è valso un coro ancora attualissimo a Parkhead e una birra puntualmente offerta appena mette piede in qualsiasi pub della Glasgow dipinta di verde e di fede cattolica. Anche in Scozia c’è un campionato da concludere, otto partite alla fine e tante strade aperte. Come in Italia. «Lasciare tutto in sospeso e finirla qui non mi sembra bello e soprattutto non sarebbe una decisione fedele ai principi dello sport ma è anche vero che nessuno sa quanto questo blocco durerà. Di sicuro le cose importanti della vita adesso sono diventate altre. Il bene comune prima di tutto», lo spirito di Donati. Con la salvezza del Kilmarnock ancora in sospeso, con gli Hearts of Midlothian scomodi ultimi se non altro perché custodi di quattro titoli e otto coppe di Scozia, espressione per di più della capitale Edimburgo. Nostalgico per un attimo Donati. «Ripenso a Peschiera, a quel Verona, a tutte le grandi soddisfazioni che riuscimmo a prenderci. Adesso però bisogna stare a casa anche se immagino il dispiacere di chi non riesce a fare il proprio lavoro. Nel mio piccolo è lo stesso anche per me», Nel mio piccolo è lo stesso anche per me», esce dal campo Donati, col calendario di Scozia congelato almeno fino al 30 aprile. Proprio come in Inghilterra. Il business vale più di secoli di feroce rivalità.
AIUTI VERI. Guarda alla base Donati, più che alla cima della piramide. Una vita trascorsa a battagliare in mediana, anche nel Milan di Pirlo e Rui Costa, quando Oltremanica c’era già Sam Dalla Bona, suo compagno ai tempi all’Atalanta preso giovanissimo dal Chelsea. «La Serie A è giusto che venga completata, così come tutti gli altri tornei. Ma adesso la priorità è aiutare le persone che hanno delle attività e che non riescono ad arrivare a fine mese. Chi ha dei bar, dei ristoranti, delle imprese di ogni genere. Una mano bisogna dargliela, altrimenti si blocca tutto. Chi governa l’Italia deve pensarci. Ho sentito quel che ha detto il primo ministro Boris Johnson. Ha parlato di immunità di gregge, ma alla fine le precauzioni a livello sanitario l’Inghilterra le prenderà. E in parallelo cercherà di proteggere l’economia», chiude Donati, mentre Michelle sta tornando da Londra. E il tramonto avvolge le colline attorno ad Hamilton, fra un po’ di pioggia e il sole che spunta appena dopo. Il calcio non sa cosa fare, nemmeno nella terra lontana in cui è nato. •
Alessandro De Pietro
FONTE: LArena.it
Donati: “Ho bellissimi ricordi di Verona e dei tifosi dell’Hellas. Amrabat? Tanta roba! È un centrocampista completo”
dicembre 4, 2019
Doppio ex della sfida in programma sabato a Bergamo sarà l’ex centrocampista Massimo Donati, in gialloblù nella stagione 2013/14, con un bilancio di 20 presenze e 1 rete, realizzata proprio contro l’Atalanta.
“Che cosa fa oggi Massimo Donati? Sono il vice allenatore di Angelo Alessio al Kilmarnock, club scozzese. Una nuova e stimolante avventura per me che ho intrapreso quest’anno. L’Hellas Verona di oggi? Sta andando bene, ho viste poche partite per i miei vari impegni sul campo, ma non posso che essere contento per la città di Verona e la tifoseria dell’Hellas, senza dimenticare Juric, un allenatore bravo e preparato che ha imparato molto da Gasperini, tecnico che ho avuto la fortuna ed il piacere di avere a Palermo – ha dichiarato Massimo Donati a Hellas Live – Che Atalanta affronterà il Verona sabato a Bergamo? È da almeno tre anni che è un piacere vederli giocare. Esprimono un bel calcio ed a Bergamo sono riusciti a trovare la giusta alchimia tra società, squadra e tifosi. Mi legano grandi ricordi all’Atalanta dove sono cresciuto calcisticamente e fatalità è anche la squadra a cui ho segnato di più in carriera – ricorda Donati alla prima app al mondo dedicata solo all’Hellas Verona – Chi mi ha più impressionato della squadra di Juric? Ho visto uno spezzone di gara contro la Roma e Amrabat ha una forza fisica impressionante, un centrocampista a tutto campo che abbina qualità e quantità. Non lo conoscevo ma è davvero tanta roba. Il mio ricordo dell’esperienza in gialloblù? Ho solo bei ricordi di Verona e dei tifosi dell’Hellas. L’ho sempre detto e lo confermo anche a te: se un giorno tornassi a vivere in Italia, verrei ad abitare con la mia famiglia a Verona. Ho trascorso un anno bellissimo, con a fianco, sempre, una tifoseria incredibile. Come dimenticare poi l’esordio in campionato, con vittoria, con il Milan. Indimenticabile la gioia del pubblico del Bentegodi. E la mia rete (l’unica con l’Hellas Verona, ndr) proprio contro l’Atalanta a Bergamo. Un gol bellissimo, il mio ultimo in Serie A (e presenza) che contribuì alla nostra vittoria finale. Per me fu anche una piccola rivincita con Mandorlini perché giocavo a singhiozzo. Ora però che sono dall’altra parte, capisco molto di più le difficoltà nelle scelte di un allenatore”.
FONTE: HellasLive.it
STAGIONE 2018-19 + - =
Donati nello staff tecnico del Kilmarnock
giugno 21, 2019
L’ex centrocampista dell’Hellas Verona, Massimo Donati, entrerà a far parte dello staff di Angelo Alessio al Kilmarnock FC, club scozzese che milita nella Scottosh Premiership.
FONTE: HellasLive.it
STAGIONE 2017-18 + - =
RASSEGNA STAMPA
L'Arena: "Donati, un addio forzato all’Hamilton"
VITA DA EX. Il centrocampista arrivato in riva all’Adige con Mandorlini in Serie A è stato costretto a lasciare la società
15.02.2018 12:00 di Camilla Dalloco Fonte: L'Arena
Ha rescisso per amore del suo club. Massimo Donati non è più un giocatore dell’Hamilton, ma non per volontà sua. Una frode subita tre mesi fa, con la perdita di un milione di sterline, ha messo in ginocchio la società. Costretta a cedere i giocatori migliori nel mercato di gennaio e a chiedere ad altri fedelissimi, seppur a malincuore, di potersi sgravare da quegli ingaggi. Donati ha detto sì, abbandonando di fatto la sua seconda casa scozzese dopo il Celtic. La sua seconda famiglia. Lasciando l’Hamilton, ora penultimo in Premiership davanti solo al Ross County, ma anche le formazioni giovanili che aveva iniziato ad allenare anticipando la sua seconda vita nel mondo del pallone. In panchina, a mettere a frutto gli insegnamenti dei maestri Ancelotti, Terim, Prandelli, Ventura, Gasperini, Ulivieri, Malesani e Mandorlini. Ora sul mercato Donati, fino al 31 marzo tesserabile in Scozia da svincolato. Deciso a restare in campo almeno fino a maggio, prima di cominciare la carriera da tecnico. A quasi 37 anni la voglia è quella di sempre.
«Mi piacerebbe continuare, almeno fino alla fine della stagione, altrimenti aspetterò quest’estate. Vorrei trovare una prima squadra in Scozia, ma sono pronto a prendere in considerazione anche altre proposte», racconta Donati, rinforzo preziosissimo per l’Hellas di Mandorlini nel primo anno di A dopo Palermo e prima di tornare al Bari, ultima tappa italiana prima di tornare in Scozia. Donati ha lasciato anche le giovanili dell’Hamilton, tecnico dell’Under 15 prima della rescissione. Anche se spesso al campo ci va anche solo per dare una mano, nonostante non sia più un dipendente del’Hamilton. In Scozia è rimasto una leggenda. Osannato ogni volta che entra a Parkhead, lo stadio del Celtic, dove Donati ha vissuto due anni intensissimi, fra il 2007 ed il 2009, entrato nella storia soprattutto per un gol al novantesimo allo Shakhtar Donetsk importantissimo per il secondo posto nel girone, chiuso davanti al Benfica, con la conseguente qualificazione agli ottavi di finale giocati col Barcellona. In attesa di una chiamata che gli prolunghi la sua vita da solido mediano, Donati continua a seguire passo dopo passo il campionato del Verona. Deluso per quel che sta dicendo la Serie A, senza però aver perso la speranza. Scontato per un combattente come lui.
«Troppi alti e bassi, mentre è la continuità a fare la differenza in momenti come questi. Bisogna assolutamente trovarla,anche se non sarà così semplice. Speriamo bene, l’Hellas sappia che in Scozia avrà sempre un tifoso speciale», ammette Donati, «una piazza come Verona, con la sua storia ed il suo pubblico, deve stare in alto. E far di tutto per cambiare l’annata. Continuando a crederci fino alla fine».
FONTE: TuttoHellasVerona.it
Donati si ritira e inizia la carriera da allenatore
gennaio 29, 2018
L’ex centrocampista dell’Hellas Verona, Massimo Donati, ha appeso le scarpe al chiodo. Il mediano ex Celtic ha risolto il suo contratto da calciatore e contestualmente ha iniziato, sempre col club scozzese, la carriera da allenatore. Da parte di Hellas Live in bocca al lupo a Donati per la nuova avventura.
Donati: “Contro la Juventus, il Bentegodi può dare una spinta in più. Mi auguro che i gialloblù facciano risultato contro i bianconeri”
dicembre 27, 2017
“Sulla carta, la Juventus è nettamente favorita perchè a livello di rosa è superiore. A Verona, però, c’è sempre una bolgia e lo stadio può dare una spinta in più. Un po’ quel che è accaduto col Milan, dove i giocatori erano veramente convinti di poter fare risultato – ha dichiarato l’ex centrocampista dell’Hellas Verona, Massimo Donati, a tuttojuve – La squadra gialloblù ha un giusto mix di giovani ed esperti, fino ad ora ha avuto un cammino altalenante ma spero possano trovare la quadratura del cerchio cominciando dall’ottenere un ottimo risultato con i bianconeri“.
FONTE: HellasLive.it
NEWS
Donati a Cassano: “Se non hai stimoli a Verona…”
L’ex gialloblù interviene sulla vicenda relativa all’attaccante barese
di Redazione Hellas1903, 24/07/2017, 17:10
Sul “caso Cassano” interviene anche Massimo Donati, mediano in forza agli scozzesi dell’Hamilton Accies e all’Hellas nella stagione 2013/2014.
L’attaccante ex Sampdoria ha postato poche ore fa un messaggio in cui diceva di non avere stimoli al Verona.
Così, Donati ha pubblicato questo status dal profilo Twitter (@massimodonati5), chiaramente inidirizzato a Cassano: “Se non hai stimoli in una città stupenda come Verona… una tifoseria pazzesca… una società sana e seria… dove li puoi avere? Boh…”
FONTE: Hellas1903.it
STAGIONE 2016-17 + - =
EX GIALLOBLÙ
L'ex della settimana: Massimo Donati
23.05.2017 11:00 di Anna Vuerich
Il giocatore: Massimo Donati è nato a San Vito al Tagliamento nel 1981. Il suo ruolo naturale è quello di mediano, ma sa adattarsi in generale al centrocampo. Molto bravo nel gioco aereo, è un giocatore abile nell’impostazione delle manovre d’attacco. Nel corso degli anni giovanili, è stato parte delle Nazionali fino all’Under 21.
I suoi numeri al Verona: Massimo Donati ha avuto una lunga carriera ricca di esperienze con numerose società calcistiche italiane, a partire dall’Atalanta che l’ha portato all’esordio in Serie A.
L’Hellas Verona annuncia l’arrivo di Donati in gialloblù il 20 giugno 2013, quando ancora il calciomercato doveva iniziare. Il calciatore esordisce con la nuova maglia il 17 agosto, in una partita di Coppa Italia proprio contro la squadra che aveva appena lasciato, il Palermo, uscito sconfitto dai veronesi in trasferta per 0-1.
Il suo primo gol arriva il 19 aprile 2014, in Atalanta-Hellas Verona (1-2), che sarà però la sua ultima partita in gialloblù: nei giorni successivi subirà una lesione al bicipite femorale che lo costringerà a fermarsi. Ad agosto cambia squadra e passa al Bari.
Perché “ex della settimana”: il 19 luglio 2016 Massimo Donati ha deciso di cambiare aria, lasciare il Bari, che ormai era un po’ come casa sua, e volare all’estero per andare a giocare nell’Hamilton Academical.
Non più giovanissimo, sembra però aver trovato una rinnovata forza nella nuova avventura con la squadra scozzese. Qui si fa valere e lotta come ha sempre fatto, dando il massimo per la maglia.
L’Hamilton ha battuto 4-0 il Dundee United sabato 20. Donati è entrato al 37’ per sostituire un compagno infortunato (Devlin) e da quel momento ha dato il suo apporto alla vittoria schiacciante dei biancorossi.
Massimo Donati sembra però che stia già pensando al futuro: in una recente intervista, ha dichiarato infatti che quando appenderà i suoi scarpini al chiodo non sarà per abbandonare il mondo del calcio, ma per diventare un allenatore.
FONTE: TuttoHellasVerona.it
EX VERONA
Ex Verona, Donati: “Celtic nel cuore, ma ora mi salvo con l’Hamilton”
Il centrocampista, all’Hellas nel 2013-2014: “Amo la Scozia, ho sempre voluto tornare qui”
di Redazione Hellas1903, 16/11/2016, 08:26
Massimo Donati, all’Hellas nella stagione 2013/2014, con cui ha collezionato 20 presenze e un gol, quest’estate è tornato in Scozia, dopo il biennio al Celtic tra il 2007 e il 2009. A luglio ha infatti firmato con l’Hamilton Academical. E, proprio pochi giorni fa, ha rinnovato il contratto con il club del Lanarkshire fino al 2019.
Ieri, intervistato dal podcast scozzese “theburstbawpodcast.net”, l’ex centrocampista gialloblù ha espresso tutta la sua soddisfazione per il ritorno in terra d’oltremanica e il suo amore per questo Paese: “Quando a giugno era terminato il mio contratto con il Bari avevo chiesto all’Hamilton di poter stare da loro per una settimana. Poi le cose sono andate bene e il club mi ha chiesto di firmare un contratto. Ho sempre desiderato di tornare in Scozia. Inoltre, qui all’Hamilton tutti mi hanno trattato come un amico sin dal primo momento. In campionato ci sono solo due o tre squadre più forti delle altre, per il resto è un torneo molto equilibrato. Noi puntiamo salvarci, il decimo posto è un buon risultato per noi”.
Prosegue Donati, il quale non può non ricordare la sua esperieza al Celtic: “E’ stata la mia prima esperienza lontano dall’Italia. Il Celtc è qualcosa di straordinario, qualcosa di difficile da spiegare e molto più di un club calcistico. Anche adesso, quando sono a Glasgow, i tifosi mi riconoscono”.
Infine, il mediano svela i suoi programmi per quando appenderà le scarpe al chiodo: “In futuro mi vedo bene nel campo del managment. Spero di essere bravo iniziando qui all’Hamilton mentre sono ancora un calciatore. Diversamente dall’Italia, qui in Scozia è tutto ben organizzato”.
FONTE: Hellas1903.it
EUROPA
TMW RADIO - Donati: "Felice all'Hamilton Academical, punto a restare a lungo"
04.10.2016 15.36 di Marco Frattino Twitter: @MFrattino
Massimo Donati, ex centrocampista di Milan, Atalanta, Bari e Verona, ha parlato a TMW Radio della sua esperienza in Scozia tra le file dell'Hamilton Academical. "Il clima - ha detto della sua nuova avventura - non è come quello italiano, ma ci cono cose che vanno prese come sono ma fanno crescere le persone. Sono situazioni importanti, che vanno vissute al massimo".
Quali sono i tuoi obiettivi per il futuro? "Il mio pensiero è a lungo termine. Ho firmato per un anno, ma ho intenzione di restare in Scozia più tempo e intraprendere la carriera da allenatore. Ho avuto mister importanti in Italia, come Ventura. Vorrei portare i loro insegnamenti anche qui. Subito dopo aver chiuso la carriera, voglio iniziare questo nuovo lavoro. Sarei molto felice, anche iniziando da qui".
L'anno prossimo ti vedremo quindi in panchina? "Non so ancora, prendo le cose un po' alla volta. Adesso giocherò questa annata, poi vedremo il futuro cosa mi riserva".
Rangers e Celtic, in passato, hanno provato a far parte della Premier inglese. "Adesso non ne sento parlare, in passato sì. Il livello in Scozia è un po' più basso, senza loro non ci sarebbe competizione e quindi bisogna prima far crescere il livello scozzese e poi pensare a questo aspetto. Ma non credo possa andare in atto".
Quale obiettivo per la tua squadra? "Ogni anno l'obiettivo è quello di mantenere la categoria, sarebbe già importante. Puntiamo a quello".
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
STAGIONE 2014-15 + - =
27.08.2014
Donati, addio all’Hellas
Ora è un giocatore del Bari
VERONA. Massimo Donati è un giocatore del Bari, ceduto dal Verona a titolo definitivo. Martedì pomeriggio Donati ha salutato i compagni a Peschiera, già sicuro che quello sarebbe stato il suo ultimo allenamento con la maglia dell'Hellas. Donati, ormai chiuso al Verona da Tachtsidis ed Obbadi, torna nella società in cui aveva già giocato dal 2009 al 2012. Per lui nell'ultima stagione all'Hellas una sola rete, a Bergamo contro l'Atalanta, e 19 presenze senza mai essere davvero una prima scelta per Mandorlini.
Alessandro De Pietro
FONTE: LArena.it
Ufficiale: Massimo Donati all'FC Bari 1908
Postata il 26/08/2014 alle ore 19:35
Verona - L'Hellas Verona FC comunica di aver ceduto, a titolo definitivo, le prestazioni sportive del calciatore Massimo Donati alla società FC Bari 1908.
Ufficio Stampa
FONTE: HellasVerona.it
MASSIMO DONATI TORNA A BARI, A TITOLO DEFINITIVO DAL VERONA
26 agosto 2014 / Sei in: Breaking news, Comunicati ufficiali.
La FC Bari 1908 comunica di aver acquisito a titolo definitivo, dall’Hellas Verona FC, i diritti sportivi di Massimo Donati (26 marzo 1981, San Vito al Tagliamento).
Il centrocampista ritorna a vestire la maglia biancorossa dopo i due anni a Palermo e a Verona. Donati ha giocato nel Bari dal 2009 al 2012 registrando 82 presenze e 4 gol.
FONTE: FCBari1908.club
Massimo Donati alla presentazione dell'HELLAS 2014-15 | 23 luglio 2014 - Massimo Donati dopo la prima amichevole stagionale finita 3 a 0 contro il St. Georgen |
Donati: "Sensazioni positive, pronti a partire" / VIDEO
Postata il 23/07/2014 alle ore 21:15
Racines (Bolzano) - Segui su Hellas Verona Channel l'intervista a Massimo Donati. Le dichiarazioni del centrocampista gialloblù, rilasciate al termine della sfida Hellas Verona-St. Georgen, primo test match del ritiro estivo #Racines2014.
RIPARTIAMO
"Abbiamo azzerato tutto quello che è successo nella passata stagione, siamo pronti per una nuova annata. Ci stiamo allenando molto per essere pronti per la prima partita di Coppa Italia. Dobbiamo conoscerci bene, ma siamo sulla buona strada. Dobbiamo capirci anche caratterialmente perché non siamo tutti uguali, quindi il rapporto si affinerà man mano. Ci si conosce un po' alla volta, giorno dopo giorno, l'importante comunque è giocare bene e vincere. Romulo? Per ora è con noi, poi si vedrà. Toni? Adesso è il nostro leader, spero faccia gli stessi gol della scorsa stagione".
I NUOVI ARRIVATI
"I nuovi? Tanti bravi calciatori, fanno solo che bene elementi così. Obbadi? Può giocare sia al centro, dove si toccano molti più palloni, che lateralmente, dove bisogna essere bravi ad inserirsi. Chanturia? E' molto bravo, adesso deve imparare i movimenti e a passare la palla, ma ha i colpi giusti e sarà utile"
Ufficio Stampa
FONTE: HellasVerona.it
STAGIONE 2013-14 + - =
11 giugno 2014 - Massimo Donati |
#SettimanaGialloblù - In spiaggia con Donati / VIDEO
Postata il 11/06/2014 alle ore 12:00
#SettimanaGialloblù
VILLASIMIUS (Cagliari) - Segui su Hellas Verona Channel l'intervista a Massimo Donati. Ecco le dichiarazioni del centrocampista gialloblù, rilasciate durante la quarta giornata della Settimana Gialloblù: "Ho ormai recuperato dall'infortunio, mi sento molto meglio e ho ricominciato l'attività fisica, ho tanta voglia di ripartire. Questa è davvero una struttura fantastica, grazie alle attività riservate ai più piccoli io e mia moglie Luana ci possiamo rilassare. E' molto importante per la società portare avanti queste inziative, aumentano la fama del brand. Chi davvero merita di essere qui è senza dubbio il team manager Sandro Mazzola, è una grande persona che lavora duramente per tutto l'anno".
Ufficio Stampa
Comunicato medico - Massimo Donati
Postata il 23/04/2014 alle ore 19:04
VERONA - In seguito a ulteriori accertamenti diagnostici, lo staff medico dell'Hellas Verona FC comunica che per il calciatore Massimo Donati "è stata evidenziata una lesione distrattiva del bicipite femorale destro". I tempi di recupero sono da stimare in circa 30 giorni.
Ufficio Stampa
Donati: "Europa? Tutto è possibile" / VIDEO
Postata il 19/04/2014 alle ore 19:15
BERGAMO - Segui su Hellas Verona Channel l'intervista a Massimo Donati. Ecco le dichiarazioni del centrocampista gialloblù, rilasciate al termine della sfida contro l'Atalanta (1-2), 34a giornata della Serie A 2013-14: "La partita? Era da un po' che non giocavo e quindi non era semplice. Il ruolo poi non era esattamente il mio, ma è andata bene. Abbiamo giocato bene e di squadra, giocando l'uno per l'altro. Abbiamo anche grandi individualità, da Iturbe a Toni a Marquinho. La vittoria non è stata casuale, abbiamo giocato quasi solo noi. Il gol? questa città e questo campo mi portano bene, ho già fatto quattro gol da avversario dell'Atalanta. Qui io sono cresciuto, sono diventato uomo e calciatore negli otto anni nerazzurri. Sono molto felice di aver fatto gol, comunque. Partita cattiva? Normale qualche contrasto duro perché nessuno ci sta a perdere in casa. Quello che conta però è il risultato. Il mio infortunio? Un piccolo stiramento al bicipe, penso nulla di grave. Iturbe? Devastante, deve trovare continuità e voglia di essere sempre il migliore. Ha qualità che hanno pochi al mondo. Deve solo restare sempre concentrato. Europa? Se oggi avessimo perso quel sogno sarebbe sfumato definitivamente. Invece Mandorlini ci ha caricati, siamo rimasti lì e abbiamo delle partite da giocare alla nostra portata. Avremo la testa sgombra perché non abbiamo pressioni particolari, ce la giocheremo con tutti".
Ufficio Stampa
19 aprile 2014 - Massimo Donati |
Hellas Verona FC - Comunicato Massimo Donati
Postata il 11/11/2013 alle ore 14:30
VERONA - In merito a quanto riportato dagli organi di informazione relativamente a "dei presunti insulti" rivolti dal calciatore Massimo Donati a un raccattapalle del Genoa (che è il figlio del difensore Portanova, Manolo) durante la partita allo stadio Luigi Ferraris di domenica 10 novembre, la società Hellas Verona FC e lo stesso calciatore gialloblù intendono smentire quanto erroneamente scritto dalla stampa. Donati non ha rivolto nessuna offesa e nessun insulto al raccattapalle, ma semplicemente ha invitato il bambino a rimettere in gioco il pallone più in fretta, considerato che avveniva in maniera sistematica il ritardo dei palloni in campo nel secondo tempo.
A testimonianza che l'episodio non ha avuto conseguenze polemiche, Donati e Portanova si sono abbracciati e salutati in presenza del figlio Manolo, con il quale si sono fermati a scherzare al termine della partita. Non è nello stile del gialloblù Massimo Donati adottare comportamenti irriguardosi in campo, tantopiù nei confronti dei bambini. Come dimostra una carriera in Serie A con oltre 300 presenze ed all'insegna della lealtà e della correttezza sportiva.
Hellas Verona FC
FONTE: HellasVerona.it
12.11.2013
Donati: «Nessun insulto al raccattapalle»
«Ho solo detto al ragazzo di buttare in fretta la palla Alla fine della partita ho abbracciato Portanova e mi sono fermato a scherzare con suo figlio»
Un brutto risveglio per Massimo Donati. Già non aveva dormito bene per la sconfitta con il Genoa, come se non bastasse il centrocampista si è ritrovato al centro di un caso che l'ha deluso e amareggiato. Un episodio «montato» e strumentalizzato. «Donati insulta un raccattapalle. È Manolo, il figlio di Portanova», il titolo della Gazzetta dello Sport che ha fatto partire un tam tam mediatico che si è allargato a macchia d'olio nel mondo web. Secondo il quotidiano «in rosa» nei minuti finali della partita di Genova, il regista gialloblù avrebbe insultato un raccattapalle, colpevole per il calciatore di aver ritardato la ripresa del gioco con il Verona proiettato in avanti alla ricerca della rete che poteva riaprire la partita. Il ragazzino è il figlio maggiore di Daniele Portanova, Manolo, che ha 13 anni e gioca nel settore giovanile del club ligure. Pronta la replica di Donati e dell'Hellas, il gialloblù ha affidato i suoi pensieri al sito ufficiale della società di Via Belgio. «In merito a quanto riportato dagli organi di informazione - si legge - relativamente a “dei presunti insulti” rivolti dal calciatore Massimo Donati a un raccattapalle del Genoa, durante la partita allo stadio Luigi Ferraris di domenica 10 novembre, la società Hellas e lo stesso calciatore gialloblù intendono smentire quanto erroneamente scritto dalla stampa.
Donati non ha rivolto nessuna offesa e nessun insulto al raccattapalle, ma semplicemente ha invitato il bambino a rimettere in gioco il pallone più in fretta, considerato che avveniva in maniera sistematica il ritardo dei palloni in campo nel secondo tempo». In effetti Donati, anche se indossa la maglia dell'Hellas solo da pochi mesi, si è sempre distinto per un comportamento ineccepibile non solo in campo ma anche fuori. «Non fa parte del mio stile adottare comportamenti irriguardosi in campo - spiega ancora Donati - tantopiù nei confronti dei bambini. Come dimostra una carriera in Serie A con oltre 300 presenze all'insegna della lealtà e della correttezza sportiva». A testimonianza che l'episodio non ha avuto conseguenze polemiche, Donati e Portanova si sono abbracciati e salutati in presenza del figlio Manolo, con il quale si sono fermati a scherzare al termine della partita. Di fatto il ragazzino è diventato la mascotte della squadra allenata da Gasperini, compare anche nelle esultanze dei due gol, abbracciato dal papà e anche da Kukca dopo la rete del raddoppio.
Il capitano rossoblù ha cercato di commentare simpaticamente l'episodio e gettare acqua sul fuoco. «Il pallone gli sarà sfuggito - ammette - li ho istruiti bene ». Se la ride anche Manolo, incolpevole protagonista di una vicenda che ha portato malumore in casa Donati. «Voleva che fossi veloce - ha detto Portanova junior -, ma stava perdendo che pensava, che mi sbrigassi?».
Una polemica che ha reso ancora più amara la sconfitta del Ferraris. Adesso l'Hellas dovrà voltare pagina e sfruttare le due settimane di sosta per recuperare le energie e ricaricare le batterie in vista del derby con il Chievo che si giocherà sabato 23 novembre. Mandorlini ha concesso un giorno di riposo, Maietta e compagni si ritroveranno oggi pomeriggio allo Sporting Center «Il Paradiso» di Peschiera. Dopodomani, giovedì 14, i gialloblù giocheranno un'amichevole contro il Petrolul Ploieti, formazione che milita nella massima divisione del campionato rumeno. Il calcio d'inizio alle 15. Non si allenerà con il gruppo Emil Hallfredsson che giocherà con la nazionale islandese lo spareggio per partecipare ai prossimi mondiali che si giocheranno in Brasile. Mercoledì a Rejkjavik ospiterà la Croazia per la gara d'andata, martedì 19 si giocherà il ritorno a Zagabria.
Luca Mantovani
FONTE: LArena.it
12:08 | 09/10
Hellas Verona, Donati: «L'appetito vien mangiando...»
Si pensa in grande al Bentegodi, domenica prossima arriva il Parma
HELLAS VERONA DONATI - L'Hellas Verona sta facendo un ottimo inizio di campionato ed è quinto in classifica contro ogni pronostico, soprattutto dopo la vittoria di Bologna di domenica scorsa. Oggi Sky Sport è entrato nel centro di allenamento del verona e ha intervistato uno dei protagonisti, vale a dire Massimo Donati. Di seguito le sue parole.
SEDERSI SUGLI ALLORI - «Aspettarsi di essere lassù in cima era impossibile, siamo neopromossi e nessuno poteva immaginarsi questa posizione. C'è entusiasmo e voglia di fare, il rischio più grande è quello di adagiarsi e di fermarsi. Molte squadre partono bene e poi si perdono per strada. E' un aspetto positivo arrivare in A per la prima volta per alcuni giocatori perché vogliono emergere, poi noi esperti possiamo dare molto. Il segreto non c'è, bisogna solo lavorare e continuare a lavorare come vuole Mandorlini. Iturbe ha qualità incredibili, ha spunto e dribbling, ha forza e vede la porta. E' completo nel ruolo in cui gioca, adesso sta a lui confermarsi e ora viene il difficile. Sono già proiettato alla partita perché con questo stato di forma l'appetito vien mangiando. Col Parma giochiamo in casa e lì le abbiamo vinte tutte ma ci prepariamo al meglio».
by Gianmarco Lotti
FONTE: CalcioNews24.com
Serie A: Donati festeggia le 300 presenze
Postata il 06/10/2013 alle ore 17:36
BOLOGNA - Importante tragurdo tagliato da Massimo Donati con la maglia dell'Hellas Verona. Il centrocampista gialloblù, nella gara giocata contro il Bologna allo stadio Dall'Ara, ha disputato la partita numero 300 in Serie A. Congratulazioni al calciatore da parte di tutto lo staff Hellas Verona FC.
Ufficio Stampa
Donati: "Contro il Torino una partita dura"
Postata il 23/09/2013 alle ore 21:54
GRANOZZO CON MONTICELLO (No) - Ecco le principali dichiarazioni del centrocampista gialloblù, Massimo Donati, rilasciate durante la trasmissione "Lunedì nel pallone" in onda su TeleArena: "Dimenticare la Juve? Teniamo quanto di buono abbiamo fatto, siamo riusciti a non sfigurare contro una grande squadra. C'è rammarico nel non aver portato a casa punti, fino al nostro gol non avevamo corso grossi rischi. Il Torino? Un gruppo che ha fame, ha lo stesso nostro obiettivo: la salvezza. E' una squadra organizzata, ha buone individualità, sta bene e la classifica lo dimostra. Ventura è un allenatore preparato e sarà una partita difficilissima dove noi cercheremo di portare a casa più punti possibili. Le prossime gare? Troveremo squadre alla nostra portata. Finora abbiamo fatto 6 punti incontrando tre corazzate, ora non dovremo pensare solo a difenderci ma avremo la possibilità di attaccare. Starà a noi creare occasioni da gol e trasformarle in rete. Luca Toni? Mi pare stia bene, spero che mercoledì riesca a giocare. Per noi è un giocatore importante, in più con lui ho un bellissimo rapporto. Siamo quelli con maggiore esperienza in questo gruppo, ma non abbiamo perso la voglia di giocare e di fare il meglio per la squadra. Il mio passato al Milan? Sono arrivato troppo giovane in una squadra di fenomeni, non ero pronto per sopportare certe pressioni. Magari, se fossi arrivato dopo, le cose sarebbero andate diversamente. Il Celtic? Un'esperienza fantastica, mi sono tolto tante soddisfazioni. Ho passato in Scozia due anni intensi in cui ho fatto subito breccia nel cuore dei tifosi".
Ufficio Stampa
FONTE: HellasVerona.it
Donati: "Mi sono trovato bene" / VIDEO
Postata il 21/07/2013 alle ore 22:07
BOLZANO - Segui su Hellas Verona Channel l'intervista a Massimo Donati. Ecco le principali dichiarazioni del centrocampista gialloblù, rilasciate in seguito alla sfida tra Hellas Verona e Sudtirol, prima amichevole del ritiro estivo 2013: "Ho fatto cose buone e cose meno buone, sicuramente si può migliorare. Il gruppo? Splendido, ci troviamo benissimo dentro e fuori dal campo. L'entusiasmo è tanto, ci si prepara volentieri e ciò è indispensabile per affrontare bene la stagione. Il mister? Molto simpatico o molto esigente a seconda delle circostanze, ed è giusto che sia così."
Ufficio Stampa
FONTE: HellasVerona.it
11.07.2013
«Corsa, esperienza, voglia: la ricetta per la A»
MASSIMO DONATI
Ha la faccia giusta, oltre ai tratti del giocatore di razza. Niente di nuovo, Massimo Donati sa quello che vuole. «Ha accettato molto volentieri di venire qua, ci darà una grossa mano», il lancio di Sean Sogliano ad aprire la presentazione, ieri al Bentegodi. Due giorni dal primo contatto alla firma. Quando si dice credere in un progetto. La sua ricetta per la Serie A è molto semplice. «Andare a mille all'ora, testa e cuore». Musica per le orecchie di Sogliano. Il ragazzo è già entrato nel clima giusto.
Donati, prime sensazioni?
«Vengo a Verona con grande entusiasmo e grande voglia di fare. Un po' di campionati alle spalle li ho, un po' d'esperienza da portare all'interno del gruppo me la sono fatta. Qui la Serie A manca da 11 anni, bisogna capire subito che ci aspetta un campionato difficile. Troveremo squadre molto attrezzate. Ci prepareremo al meglio».
Perché il Verona?
«Perché è una società che ha storia, perché c'è una dirigenza nuova che vuole inserirsi alla grande nel calcio che conta. Logico che bisogna partire subito al meglio, chi inizia bene è a metà dell'opera si dice. Da parte mia darò il mio contributo al massimo delle mie possibilità, dando consigli prima di tutto e quel che sarà necessario per il bene del gruppo. Ci aspettano momenti positivi e negativi, che dovremo superare col massimo equilibrio. Poi ci penserà l'allenatore, insieme al direttore, ad indicarci la strada».
Dove si vede in campo esattamente Donati?
«Ovunque a centrocampo, basso o da mezzala. A Palermo ho fatto anche il difensore per la maggior parte delle partite. Importante che vada bene la squadra, quella viene sempre prima del singolo. Se Donati va in porta o in attacco fa poca differenza. I risultati del gruppo in primis, quelli personali vengono dopo».
Che qualità servono per competere con la Serie A?
«Ci vuole prima di tutto una gran voglia di correre, una componente molto importante. Forse la più importante».
Quanto si sente motivato anche per cancellare la retrocessione di Palermo?
«Le motivazioni sono alla base di tutto. Quelle fanno la differenza, in tutti i settori. Non solo nel calcio. E le mie sono alte. Mi sembra incredibile che sia finita così a Palermo dopo una stagione in cui mi sento di aver fatto molto bene. Ma alla fine dei conti è stata un'annata negativa. E lo diventa anche a livello personale, se la quadra va in Serie B finisci per essere messo in discussione. Puoi giocar bene finché vuoi, ma serve a poco».
È stata una trattativa-lampo...
«Ho saputo dell'interesse del Verona due giorni prima di firmare, non ci ho pensato per niente ad accettare. Mi è piaciuta da parte della società la voglia di prendermi e le intenzioni della dirigenza, è bastato per farmi sentire un giocatore importante. Non vedo l'ora di iniziare. Qui c'è storia e tutte le condizioni ottimali per potersi esprimere al meglio».
Proprio nella stagione del derby...
«Il derby è importante a Verona, così come lo da tutte le altre parti. Normale che tutte e due cercheranno di vincerlo».
Fisicamente come sta?
«Benissimo, mi sento un ragazzino ancora».
Quanto conta agli occhi di un calciatore oggi un marchio come quello del Verona?
«Il marchio è molto importante, Verona d'altronde non la scopro certo io. La società ha vissuto picchi molto alti, si ritrova con una tifoseria su cui in pochi possono contare. Proprio per questo ci sono le premesse per vivere una stagione importante».
L'arrivo di un giocatore come Toni in quest'ottica che valore ha?
«Su Toni c'è poco da dire, è stato campione del mondo e ha segnato otto gol con la Fiorentina non giocando nemmeno tanto. Parliamo di un giocatore di livello assoluto e per di più molto motivato. Se gli avevano offerto persino un ruolo dirigenziale e lui l'ha rifiutato per continuare a giocare significa che soprattutto di testa è ancora molto concentrato sul campo».
Quale sarà la prima difficoltà per una neopromossa come l'Hellas?
«Faccio gli scongiuri prima di rispondere, ma ai tempi della prima in Serie A dell'Atalanta, del Messina e del Bari in cui c'ero io sono state tutte grandissime stagioni per la squadra. Il primo anno dovrebbe essere positivo, di solito è stato così per me. Vivi sull'entusiasmo e sulla voglia di importi. Mi auguro succeda lo stesso anche stavolta. Logico che di problematiche ce ne saranno tante, dovremo saperle superare. Una ad una. Credo che con la voglia della società, dell'allenatore e di tutti quanti si possa fare molto bene. L'entusiasmo credo ci sia, tanti giocatori la Serie A non l'hanno mai fatta e quindi gli stimoli non mancheranno. Questo è positivo, vuol dire che vorranno affermarsi. Sarà importante correre più forte degli altri al di là degli schemi. Perché se gli altri vanno più forte significa che hanno più fame di te. E non va bene».
FONTE: LArena.it
mercoledì 10 luglio 2013
Calciomercato Verona: Donati: «Bel progetto»Il centrocampista in conferenza stampa: «Toni? Giocatore di livello assoluto. Fisicamente e mentalmente sta bene, ti può far vincere le partite»
VERONA - Esperienza internazionale e muscoli. Ecco Massimo Donati, rinforzo dell'Hellas Verona per la linea mediana. Il centrocampista non vede l'ora di iniziare e incorona Luca Toni: «Verona è un marchio importante, conosciuto nel mondo del calcio. Una tifoseria come questa è rara da trovare. Toni? Giocatore di livello assoluto. Fisicamente e mentalmente sta bene, ti può far vincere le partite. Il progetto che mi hanno proposto mi ha subito convinto. La società mi ha fatto sentire un giocatore importante: Verona è una grande città. Qui ci sono tutte le componenti per fare un grande campionato. Metterò al servizio del gruppo tutta la mia esperienza in questo campionato».
FONTE: CorriereDelloSport.it
26.06.2013
Donati all'Hellas per ritrovare il tempo perduto
ALLA RIBALTA. Ha giocato con Atalanta, Toro, Samp, Bari e Messina. Ingaggiato il centrocampista del Palermo che vanta un passato nel Milan di Ancelotti e nel Celtic Spera di riscattare una carriera a volte sfortunata
Baciato da doti rare, accompagnato dalla testa giusta. Predestinato. Altrimenti non ti chiama il Milan a vent'anni, altrimenti la gente del Celtic non s'innamora di te. Massimo Donati è cresciuto tutto d'un pezzo. «Un ragazzo davvero in gamba. Era un trascinatore fin da piccolo», racconta Mino Favini, responsabile del settore giovanile dell'Atalanta, uno che ha visto maturare Donati giorno dopo giorno. «Vede le cose prima degli altri, magari non è rapidissimo negli spostamenti ma è velocissimo di testa. Ed è quello che conta davvero. Un grande organizzatore di gioco. Lo era fin da ragazzo, molto intelligente. Peccato solo per quel trasferimento al Milan, avesse aspettato uno o due anni magari sarebbe andata diversamente». Fa niente, il passato non conta più. Da ieri Donati è ufficialmente un rinforzo del Verona. Sostanza, geometrie e carattere in un colpo solo. Trentadue anni trascorsi a giocare a calcio, quasi sempre in modo superbo.
SEMPRE AL SUO POSTO. «Ciccio Mascetti stravedeva per lui», ricorda Totò Di Gennaro, leggenda dell'Hellas e vice di Fatih Terim nel Milan che nel 2001 accolse Donati come il prospetto più interessante d'Italia insieme a Sam Dalla Bona, che al Chelsea qualche anno prima era riuscito perfino a relegare in panca uno come Frank Lampard. Fatti della stessa pasta, anche se l'altro si sarebbe progressivamente perso per strada. «Donati era fra i giovani più forti in circolazione, se non il migliore. Quel Milan però non era una grandissima squadra, per di più si infortunarono Albertini, Ambrosini e Redondo. Non fu una stagione facile per Donati, ma era molto difficile riuscire a fare di meglio», diceva ieri Di Gennaro, sempre con l'orecchio teso verso Verona e il suo Hellas. Sempre ligio al dovere Donati, sempre pronto a riparare anche al minimo errore. Giocava negli Allievi quando il suo allenatore, Eugenio Perico, andò a prenderlo una domenica mattina alla «Casa del Giovane» dell'Atalanta, nonostante potesse farlo dormire qualche ora in più per una delle sue rarissime squalifiche. Si giocava a Zingonia, ma Perico fermò la macchina lungo la strada, davanti la chiesa di Stezzano. Per arrivare al campo era ancora lunga, cinque o sei chilometri almeno. «Adesso per penitenza vai a Messa e poi ci raggiungi a piedi», gli disse Perico, sicuro che Donati avrebbe eseguito alla lettera. E così fu. Massimo transitò anche da Verona, nel 1997 vinse il Trofeo Ferroli di San Bonifacio e si prese anche la coppa di miglior giocatore. Era il più bravo.
GUERRIERO DI SCOZIA. Donati si è sempre adattato. Dal Milan e al Parma fino al Torino, alla Sampdoria, al Messina e di nuovo alla sua Atalanta. Ad un certo punto chiamano il Celtic e Gordon Strachan, colonna del grande Liverpool che dominava l'Europa quando Massimo era appena uscito dalla culla. Fiducia ripagata, anche in Scozia. Donati non tradisce, si rimbocca le maniche, usa spesso la sciabola e a volte anche il fioretto. Come quella notte del 28 novembre di sei anni fa, quando Park Head esplode all'ultimo minuto grazie ad un suo gol che vale il 2-1 allo Shakhtar Donetsk. Due anni dopo Donati segna anche all'Arsenal nei preliminari per l'accesso ai gironi di Champions. Se ne torna a casa dopo aver conquistato un campionato, una Coppa di Scozia ed una delle tifoserie più calde e appassionate del mondo. Ad attenderlo tre anni di Bari ed un'Italia che l'aveva dimenticato. Non è la prima volta, non sarà l'ultima. Col Palermo ci ha provato fino all'ultimo, per la causa si è messo a fare anche il difensore. Tutto inutile, ma non per colpa sua. Un paradosso la retrocessione per un vincente come lui. Di sicuro ha tanta sete di rivincita. E il Verona lo sa fin troppo bene.
Alessandro De Pietro
FONTE: LArena.it
Ufficiale: Massimo Donati in gialloblù
Postata il 25/06/2013 alle ore 11:30
VERONA - L'Hellas Verona FC comunica di aver acquisito le prestazioni sportive del calciatore Massimo Donati a titolo definitivo dalla società US Palermo Calcio. Il centrocampista, che ha sostenuto le visite mediche a Verona, sarà presente al raduno del 10 luglio.
Ufficio Stampa
FONTE: HellasVerona.it
21.06.2013
Arriva Donati, in difesa Gonzalez e Cahais
IL PRIMO COLPO. Chiuso l'accordo con il centrocampista, nero su bianco dopo le visite mediche. Grande attenzione anche a Sapunaru, nazionale rumeno del Saragozza. Continua la trattativa con Luca Toni che ieri è diventato papà di Bianca
Massimo Donati è del Verona. Ufficiale dalla serata di ieri, pochi minuti dopo le 19, dopo una trattativa condotta con la solita abilità da Sean Sogliano. L'ex fenomeno delle giovanili dell'Atalanta diventato poi solo pedina di passaggio del Milan ma anche punto fermo al Celtic di Glasgow è pronto a firmare un biennale, lasciando un anno di contratto con cui è ancora legato al Palermo. Il nero su bianco dopo le visite mediche. Donati a centrocampo può stare ovunque, al Palermo è finito anche in difesa. Nella sua testa tanta voglia di reagire alla retrocessione palermitana, un'onta per qualsiasi giocatore. Soprattutto per i più bravi. La sua storia è lunga fra Parma, Torino, Sampdoria, Messina, ancora Atalanta, la Scozia e il Bari...
Alessandro De Pietro
FONTE: LArena.it
Hellas Verona FC - Accordo per Massimo Donati
Postata il 20/06/2013 alle ore 19:14
VERONA - L'Hellas Verona FC comunica di aver raggiunto l'accordo con la società US Palermo Calcio per il trasferimento del calciatore Massimo Donati. Dopo che il centrocampista avrà sostenuto le visite mediche, sarà completato il tesseramento definitivo...
Ufficio Stampa
FONTE: HellasVerona.it
PRIMA DI VERONA + - =
20 Giugno 2013 20:03
DONATI CEDUTO AL VERONA ALL'HELLAS ANCHE ARZAMENDIA E VERDUN
L'U.S. Città di Palermo comunica di avere ceduto Massimo Donati all'Hellas Verona. Il centrocampista si trasferisce al club gialloblù a titolo definitivo.
Si trasferiscono con la stessa formula alla società scaligera Oscar Arzamendia e Cesar Verdun.
Le tre cessioni verranno formalizzate dopo che i tre calciatori avranno effettuato le visite mediche di rito.
FONTE: PalermoCalcio.it/
CALCIOMERCATO
Palermo, è lotta a tre per Donati: Atalanta in pole?
17.06.2013 16:00 di Enea Zampoleri Twitter: @EZampoleri
Con la retrocessione del Palermo, l'addio alla maglia rosanero sembra sempre più scontato per Massimo Donati. Il centrocampista 32enne è da mesi seguito dall'Atalanta, squadra nella quale è cresciuto e nella quale è tornato nella stagione 2006-2007. In questa sessione di mercato potrebbe concretizzarsi il secondo ritorno in nerazzurro, visto il potenziale vantaggio della Dea sulle altre pretendenti al cartellino dell'ex Celtic Galsgow. In coda ci sarebbero, infatti, anche le neo-promosse Hellas Verona e Sassuolo, con entrambe che potrebbero offrire al giocatore un posto sicuro da titolare. Il club bergamasco punta forte sul gradimento di Donati nei confronti della piazza, conosciuta già molto bene. Sono solo supposizioni, ma l'Atalanta sembra in pole...
FONTE: TuttoAtalanta.com
21:05 | 21/05
Palermo, Donati: "Il mio futuro lo sceglie la società"
PALERMO DONATI-Massimo Donati, centrocampista del Palermo, oggi ospite all’istituto Falcone per il memorial di Piazza, in una breve intervista ha parlato della stagione dei rosa-nero e del suo futuro.
“Stagione storta, partita male e finita peggio. La partita di domenica con il Parma è l’emblema di tutto il nostro campionato. Nel primo tempo meritavamo di fare due tre gol, invece ci siamo trovati sotto 3 a 0. Stagione storta niente da fare. Dobbiamo prepararci, ripartire non sarà facile, ma ci attrezzeremo per farlo al meglio”.
Sul suo futuro, Donati ha detto: “Io ho ancora un anno di contratto, è la società che deve decidere su chi puntare spetta a loro scegliere”.
Poi il centrocampista ringrazia i tifosi: “Hanno mostrato grande attaccamento alla maglia, straordinari. Spero che ci seguano in questo modo anche in Serie B”.
by Nunzio Giannattasio
FONTE: CalcioNews24.com
Squadra corta e pressing alto, come Sannino ha rigenerato il Palermo
Squadra corta e pressing alto, come Sannino ha rigenerato il Palermo
„Attaccanti che svariano su tutto il fronte, Donati rimesso al "suo" posto e superiorità territoriale a centrocampo. Analizziamo le mosse del tecnico di Ottaviano contro la Roma che hanno riacceso le speranze salvezza dei tifosi“
„Alessandro Bisconti 2 aprile 2013“
La sensazione serpeggiava già da tempo. Se Sannino fosse rimasto tutto l’anno chissà che classifica avrebbe il Palermo. Suggestioni pasquali a parte, Miccoli e compagni sabato hanno giocato la miglior partita della stagione. Forse incoraggiati e alleggeriti dalla dichiarazione di resa di Zamparini (“ormai siamo in B”, aveva sentenziato la settimana scorsa), aiutati dalle vacanze romane di Totti e soci, scesi in Sicilia per fare una scampagnata (che in genere si fa il giorno dopo Pasqua, e non quello prima), sta di fatto che il primo tempo dei rosa è stato perfetto.
Squadra corta come non mai, pressing alto, intensità ai massimi livelli. Soltanto nel periodo “d’oro” di Gasperini (quello per intenderci delle tre vittorie in 45 giorni) il Palermo aveva fatto intravedere il suo potenziale. E cioè la prima mezzora col Milan in casa, e il derby. E a sprazzi, anche a Udine. Ma questo Palermo stavolta aveva Sorrentino, vero uomo in più. Leader silenzioso che ha messo in ghiaccio la vittoria con un paio di interventi tutt’altro che facili.
Sannino ha puntato sulla strana coppia Miccoli-Ilicic, lasciando in panca Dybala e Boselli, due prime punte (pur diverse tra loro) e accantonando ancora Fabbrini. I due centravanti hanno svariato molto su tutto il fronte d'attacco non concedendo punti di riferimento ai disorientati difensori della Roma, e permettendo l’inserimento dei centrocampisti. In particolar modo quelli di Kurtic, che più volte ha avuto la palla-gol, arrivando vicino come non mai alla sua prima segnatura stagionale.
Sannino ha rimesso Donati al suo posto, mandando definitivamente in archivio l’esperimento di Gasp. L’ex barese, pur a corto di condizione, ha dettato i tempi, e per la prima volta dopo diversi mesi il pubblico del Barbera ha visto il Palermo giocare in verticale. Dossena e Morganella hanno spinto come nelle giornate migliori (pochissime quest’anno). Ma il Palermo ha vinto la partita in mezzo al campo, guadagnando là la sua superiorità territoriale. Reparto lucido e aggressivo, in grande spolvero Barreto, tentacolare nei suoi interventi: quasi in piovra nella linea mediana. È lui che spesso ha fatto ripartire l’azione, rubando palla nelle zone calde e azionando le ripartenze.
Il Palermo ha puntato sulla velocità, come Delio Rossi (ammazza-Roma due mesi fa) aveva suggerito. E nella ripresa, soprattutto grazie all'innesto di Pjanic i giallorossi hanno ripreso coraggio, il Palermo è stato bravo a gestire il vantaggio e a ripartire in contropiede (bene Dybala). Questa volta i rosanero sapevano cosa fare con la palla tra i piedi (e non un caso che sabato non ci fosse Rios), e hanno azzannato la preda già dai primissimi minuti, rubando tempo e spazio agli avversari. Bene la difesa, puntuale e attenta. Lamela e Florenzi sono scomparsi dal campo sin dall’inizio e Totti è stato annullato, stretto nella morsa Barreto-Aronica.
A proposito: Sannino pare avere le idee chiare. Della valanga di volti nuovi piovuti a gennaio, il tecnico di Ottaviano non si fida, e gli unici titolari credibili per lui sono gli esperti Sorrentino, Aronica (confermato dopo il disastro milanese) e Dossena. Bocciati Nelson e Fabbrini, qualche minuto alla fine per Faurlin, utile per far rifiatare Donati. Miccoli ha bisogno di essere gestito, ed è stato furbo il cambio di Sannino, che gli ha risparmiato quasi un tempo intero. Ma d’ora in poi ci sarà poco spazio per inventare. Il tempo degli esperimenti è finito.
FONTE: PalermoToday.it
PRIMO PIANO
GASPERINI: "I nuovi hanno qualità ed entusiasmo. Donati farà bene, abbiamo una buona difesa. Domani con il giusto approccio per battere l'Atalanta"
02.02.2013 16.00 di Giancarlo Casà per palermo24.net
E' la vigilia di Palermo-Atalanta e l'allenatore del Palermo Gian Piero Gasperini ha incontrato la stampa nella consueta conferenza di fine settimana. Mister Gasperini ha parlato dei nuovi arrivi, della situazione dei rosanero e dell'imminente sfida casalinga contro i bergamaschi.
...
Gasperini, durante la conferenza stampa si è soffermato sulla partenza di Brienza e le condizioni di Donati: “... Donati è un ottimo giocatore che ha il suo ruolo ma tutti possono essere titolari o riserve. Lui ha avuto qualche problema e anche il nuovo ruolo ha sicuramente influito sulle sue prestazioni. Donati può fare il difensore centrale e in questo ruolo ha fatto delle prestazioni di spessore, poi sul fatto di non essere sempre titolari dipende da come si affronta, a volte stare in panchina può essere una buona cosa, i casi di Dybala e Garcia insegnano”.
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
lunedì, dicembre 10th, 2012 Palermo,
Donati scarica la sua rabbia su twitter: ” Mano di Pirlo in area…”
MASSIMO DONATI/PALERMO: Massimo Donati, difensore e capitano del Palermo ha commentato su twitter il responso della partita tra Palermo-Juventus, soffermandosi solo ed esclusivamente su un episodio dubbi ai limiti della regolarità. Ecco ciò che è apparso stamane sul suo account twitter: “Fallo di mano di Pirlo in area…. Nessuno se ne è accorto?????????”.L’episodio è chiaramente discutibile, ovvio, ma siamo certi che fosse all’interno dell’area di rigore? Poi se al signor Donati fa comodo attribuire la sconfitta rosanero a tale episodio, ok, ognuno è libero di esprimere la propria opinione!
di Salvatore Stella
FONTE: JuveLive.it
NOTIZIE ROSANERO
DONATI: "Adesso sono un difensore"
12.11.2012 23:00 di Arturo Leoncini Twitter: @arturoleoncini
Massimo Donati quest'anno ha cambiato ruolo: da centrocampista centrale è diventato un centrale difensivo negli schemi di Gasperini. Il diretto interessato, ospite nella trasmissione "Rosa&Nero", ha commentato questo cambio:
"Adesso sono un difensore, mi sento un difensore. La mia prima preoccupazione è non far subire gol alla mia squadra se poi ho la possibilità di spingermi in attacco e cercare il gol meglio. Gasperini ha tranquillizzato la squadra e ha cambiato il modo di porsi del gruppo. Sannino qui non ha avuto successo ma è una brava persona e un ottimo allenatore che ha fatto bene un po' ovunque".
FONTE: Palermo24.net
10/11/12 - 15.35
Donati recupera per la Samp
Massimo Donati con la Sampdoria ci sarà. Il centrocampista tornerà a dirigere le operazioni in difesa. La volontà del giocatore di non mancare a una sfida delicata come quella contro la Sampdoria e il lavoro dello staff medico per risolvere l'infiammazione mio-tendinea che lo aveva costretto a uscire dopo pochi minuti nella gara contro il Milan hanno fatto la differenza. Donati non sarà al top della forma, ma per Gasperini è già una grande notizia riaverlo in campo. Non ci sarà invece come era prevedibile Fabrizio Miccoli. In avanti dunque spazio al tridente Ilicic-Dybala-Brienza, mentre sulla corsia sinistra agirà Garcia. "Dobbiamo tornare a vincere in casa - spiega Gasperini -se riusciamo a vincere la classifica migliora di molto. Ci sono tante squadre che hanno difficoltà, compresa la Sampdoria, quindi bisogna approfittare della debolezza degli altri. Meglio incontrare una squadra che viene da sei sconfitte che da sei vittorie. Penso che la Sampdoria abbia qualche difficoltà, altrimenti non avrebbe fatto questo filotto e noi dobbiamo ripartire da quanto di buono avevamo fatto vedere prima della sconfitta con la Roma". Intanto Andrea Mantovani è stato operato a Villa Stuart dal professor Mariani al legamento crociato del ginocchio sinistro. Il giocatore dovrebbe rientrare tra quattro mesi.
Fabrizio Vitale
FONTE: Gazzetta.it
Donati: «Palermo, il gol è un grande problema»
Il difensore rosanero è deluso per il risultato, per il secondo 0-0 di fila, ma soddisfatto per la prestazione corale dei siciliani
Sabato 27 Ottobre 2012
SIENA - Niente gol per il Palermo, che fa un passettino in avanti in classifica insieme al Siena in uno scontro diretto avaro di emozioni. Troppo poco anche per il difensore Massimo Donati, che recrimina per un fallo subito in area (maglietta tirata). «Il gol? Sta diventando un problema, eppure le prestazioni non mancano e sono convinto che siamo sulla strada giusta. Con tanti pareggi non si va lontano, dobbiamo tornare alla vittoria se no le altre squadre scappano via». Sul feeling con Gasperini che lo ha arretrato sulla linea difensiva dice: «Siamo a disposizione del tecnico. Il mio ruolo? Mi diverte molto ma non posso permettermi errori».
FONTE: CorriereDelloSport.it
23 Settembre 2012 17:35
DONATI: "ORA DOBBIAMO FARE PUNTI"
"Siamo certamente dispiaciuti per il risultato, è davvero un peccato non avere portato a casa nemmeno il pari". Parte dalla rete subita nel finale l'analisi di Massimo Donati dopo la sfida contro l'Atalanta. "Dobbiamo dimenticare in fretta il risultato e ripartire, ora l'unica cosa da fare è portare a casa i punti che ci servono - spiega il numero 23 -. Il nuovo ruolo? Sono sempre pronto ad adattarmi alle esigenze del mister, l'importante è essere utili alla squadra".
23 Settembre 2012 16:53
SCONFITTA ALL'ULTIMO RESPIRO ATALANTA-PALERMO 1-0
Non è stata una partita all'insegna dei fuochi d'artificio. Ma si era visto fino all'87' un Palermo volitivo, grintoso, attento. Purtroppo per i rosanero la sfida con l'Atalanta, decisa dalla rete di Raimondi, non porta in dote il primo risultato utile in trasferta del campionato ma un'altra amarezza nei minuti finali, come accaduto contro il Cagliari.
Per la sua prima partita da allenatore del Palermo Gian Piero Gasperini sceglie un 3-4-3: Donati imposta l'azione dal centro della difesa, Giorgi e Ilicic supportano Abel Hernandez. Pochi minuti prima dell'incontro l'Atalanta deve rinunciare a Bellini per infortunio, al suo posto gioca Ferri nel 4-4-1-1 schierato da Stefano Colantuono.
Nonostante un buon ritmo, le conclusioni non sono moltissime. Il copione del primo tempo è a due facce: Palermo più attento a contenere in avvio, decisamente più offensivo e con il piede pigiato sull'acceleratore. Nel corso dei primi venti minuti, in pratica, si registrano solo due tiri verso la porta: un colpo di testa di Munoz su calcio d'angolo che non centra lo specchio e un tiro dalla distanza di Cigarini che termina sul fondo.
Poi la squadra di Gasperini comincia a macinare gioco e all'improvviso si ritrova costantemente nella trequarti avversaria. La migliore occasione è per Barreto, che al 31' viene liberato da Ilicic e di destro impegna severamente Consigli. Due minuti più tardi Donati, da ottima posizione, non trova il pallone di testa su corner dalla sinistra. Dopo una chance per Raimondi su una ripartenza, nel finale alla formazione rosanero viene annullato un gol realizzato di testa da Munoz per fuorigioco su azione di calcio piazzato. Ci prova al 45' anche Donati, su punizione, ma Consigli c'è.
Non spettacolare la ripresa. L'Atalanta attacca con maggiore convinzione, ma i rosanero chiudono bene tutti i varchi e ripartono in velocità. Le uniche due conclusioni a rete registrate in venti minuti arrivano dalla distanza (Denis e Ilicic) e terminano decisamente fuori. Insomma, non è una partita divertente.
Gasperini si gioca allora la carta Miccoli (al posto di Ilicic). Ma i rosanero non riescono a costruire apprezzabili occasioni da gol, mentre il nuovo entrato De Luca nella squadra di Colantuono si dimostra molto in palla. Ujkani deve salvare due volte il risultato sulle sue iniziative (il portiere albanese è bravo a respingere in particolare nella seconda circostanza).
Sembra che l'incontro possa chiudersi senza altre emozioni, eccetto un pericoloso tiro di Cigarini al 41' che termina di poco a lato dopo una deviazione. Ma per i rosanero arriva una doccia gelida a 3' dal termine. L'ex Raimondi trova un colpo di testa vincente su un corner dalla sinistra e regala i tre punti all'Atalanta. Il Palermo resta fermo a quota 1 in classifica.
23 Settembre 2012 14:11
ATALANTA-PALERMO: LE FORMAZIONI UFFICIALI
Queste le formazioni ufficiali di Atalanta-Palermo, incontro valido per la 4^ giornata della Serie A Tim in programma allo stadio "Atleti Azzurri d'Italia" alle ore 15.00.
ATALANTA: 47 Consigli, 3 Lucchini, 5 Manfredini, 6 Bellini (cap.), 10 Bonaventura, 11 Moralez, 19 Denis, 21 Cigarini, 28 Brivio, 44 Cazzola, 77 Raimondi.
A disposizione: 78 Frezzolini, 2 Stendardo, 9 Troisi, 16 Polito, 23 Scozzarella, 25 Matheu, 32 Ferri, 91 De Luca, 94 Palma, 99 Parra.
Allenatore: Stefano Colantuono.
PALERMO: 1 Ujkani, 5 Barreto, 6 Munoz, 11 Hernandez, 17 Giorgi, 20 Arevalo Rios, 23 Donati (cap.), 25 Von Bergen, 27 Ilicic, 29 Garcia, 89 Morganella.
A disposizione: 99 Benussi, 7 Viola, 9 Dybala, 10 Miccoli, 14 Bertolo, 15 Milanovic, 18 Labrin, 19 Budan, 22 Brichetto, 28 Kurtic, 31 Pisano.
Allenatore: Gian Piero Gasperini.
ARBITRO: Piero Giacomelli (Trieste).
Assistenti: Fabrizio Posado (Bari) - Renato Faverani (Lodi).
Quarto ufficiale: Gianluca Vuoto (Livorno).
Arbitri aggiuntivi: Daniele Doveri (Roma 1) - Diego Roca (Foggia).
FONTE: PalermoCalcio.it
29/08/2012 - 10:01
CALCIOMERCATO PALERMO 2012 LE PAROLE DELL'AGENTE DI MASSIMO DONATI
Donati resta al Palermo, l'agente conferma: "Il giocatore è incedibile"
Alessandro Pediconi | 29/08/2012
Calciomercato Palermo. Massimo Donati è destinato a restare in Sicilia. A confermarlo è Andrea D'Amico, procuratore dell'ex centrocampista di Atalanta e Bari, che smentisce le voci che vorrebbero il suo assistito diretto al Genoa, nonostante il Grifone abbia compiuto passi importanti per intavolare una trattativa con Maurizio Zamparini, presidente del club siciliano.
"Io non ho mai sentito il Genoa e neppure il Torino per Donati, e so che il Palermo lo reputa incedibile - ha affermato D'Amico al sito pianetagenoa1893.net -. Nelle scorse settimane si era fatta avanti solo l'Atalanta, che poi però ha risolto la situazione acquistando Biondini dal Genoa".
Donati, dunque, dovrebbe rimanere a disposizione di Giuseppe Sannino, che nei primi mesi della sua esperienza sulla panchina del Palermo non sembra tenere in grande considerazione il centrocampista.
Da qui nascono le tante voci che vorrebbero il calciatore interessato al trasferimento in un'altra squadra, anche se la pedina che dovrebbe lasciare il Palermo sembra sempre di più Giulio Migliaccio, al quale restano tre giorni per trovare una sistemazione gradita (ora si parla dell'interessamento dell'Udinese) che gli permetta di lasciare il club rosanero.
FONTE: Sport.it
12 Maggio 2012 11:43
DICIANNOVE CONVOCATI PER IL GENOA
Sono diciannove i giocatori convocati dal tecnico Bortolo Mutti per la sfida di domani contro il Genoa.
PORTIERI: Brichetto, Patania, Viviano.
DIFENSORI: Aguirregaray, Labrin, Mantovani, Milanovic, Munoz, Pisano.
CENTROCAMPISTI: Bacinovic, Barreto, Bertolo, Lores, Migliaccio, Vazquez, Zahavi.
ATTACCANTI: Budan, Hernandez, Mehmeti.
Federico Balzaretti e Massimo Donati non prenderanno parte alla trasferta di Genova. Il terzino dovrà rinunciare alla sfida contro i rossoblù a causa di una laringotracheite, mentre il regista dovrà "restare ai box" per una sindrome influenzale con stato febbrile.
19 Febbraio 2012 22:37
IL PALERMO VOLA AL "BARBERA" E' 5-1 ALLA LAZIO
Una prestazione da incorniciare. Il Palermo realizza la sua seconda cinquina stagionale in una partita senza storia. 5-1 il risultato per gli uomini di Mutti, attenti in ogni reparto e concreti sotto porta: di Barreto, Donati, Silvestre, Budan, Miccoli e Kozak le reti che hanno deciso l'incontro.
Sorpresa nella squadra di Reja: gioca Lulic e non Garrido. Nel Palermo Ilicic supporta il rientrante Miccoli e Budan. In avvio un brivido per i tifosi del "Barbera". Dopo meno di un minuto un preciso suggerimento di Klose libera Alfaro che calcia però malissimo. La risposta della squadra di Mutti è portata dal capitano. Prima Miccoli ci prova con un colpo di testa su cross di Balzaretti che termina fuori, poi manca l'appuntamento con un invitante cross rasoterra di Ilicic. La Lazio si rende pericolosa ancora con Alfaro, che costringe Viviano ad una grande parata su una conclusione al volo. Ma a passare in vantaggio, al 10', sono i rosanero: sugli sviluppi di una rimessa dalla destra di Pisano, Miccoli serve Barreto che il cui rasoterra dalla distanza risulta imprendibile per Marchetti. I biancocelesti provano a reagire con Hernanes, ma dopo dieci minuti dal primo gol il Palermo assesta la seconda stoccata. E' straordinario il destro di Massimo Donati, che dal centrosinistra fulmina Marchetti con un tiro all'incrocio: 2-0 per la formazione di Mutti. Al festival delle conclusioni dalla distanza partecipano anche Balzaretti e Mantovani, che però non centrano lo specchio della porta. A chiudere il perfetto primo tempo della squadra di Mutti ci pensa Silvestre. L'argentino insacca il 3-0 al 42', con un preciso colpo di testa su punizione di Miccoli.
La ripresa inizia nel migliore dei modi per i rosanero, che trovano il quarto gol. Barreto lancia Budan sulla sinistra, il croato scappa via e batte Marchetti sul suo palo. E dopo il poker, arriva la "manita". Ilicic serve Miccoli sul filo del fuorigioco, il capitano controlla e realizza di sinistro il 5-0, festeggiando nel migliore dei modi la partita numero 400 nei campionati professionistici italiani. La sfida, insomma, è chiusa con quaranta minuti di anticipo. Naturale che dietro possa quindi esserci qualche distrazione di troppo. Viviano si erge a protagonista salvando su Matuzalem e Alfaro al 9' e ripetendosi al 15' su Gonzalez: su un corner dalla destra, l'uruguagio colpisce di testa da distanza ravvicinata ma il salvataggio del portiere rosanero è da campione. Al 20' è Hernanes a provare a sfruttare un'indecisione della difesa rosanero senza però centrare lo specchio con un tocco morbido. La sfida si conferma poco fortunata per la Lazio ad un quarto d'ora dalla fine, con l'espulsione per doppia ammonizione di André Dias e quella per proteste del tecnico Reja. E' invece una serata da ricordare per tutto il "Barbera", che può festeggiare la decima vittoria consecutiva stagionale e i tredici punti in sei partite, che portano il Palermo a quota 34.
19 Gennaio 2012 13:06
DONATI E' DEL PALERMO DOMANI LA PRESENTAZIONE
L'U.S. Città di Palermo comunica d'aver acquistato a titolo definitivo dall'A.S. Bari il calciatore Massimo Donati. Il centrocampista, che ha scelto la maglia numero 23, si lega alla nostra società fino al 30/06/2014.
Donati verrà presentato alla stampa domani alle ore 14 nella sala conferenze del “Tenente Onorato” di Boccadifalco
FONTE: PalermoCalcio.it
Lettera di Donati alla Società e ai tifosi
Giovedì 19 Gennaio 2012 18:47
Oggi pomeriggio e’ arrivata l’ufficialita’: NON SONO PIU’ IL CAPITANO DEL BARI.. GIOCHERO’ PER IL PALERMO!
Sono stati giorni frenetici in cui i miei pensieri erano contrastanti: momenti di gioia e gratificazione e momenti che mi sentivo come se stessi per tradire tante persone che credevano in me e lo stesso ruolo che avevo assunto in questa squadra, in questa citta’! Per molti tifosi io non sono stato il capitano del Bari in questi mesi, bensi il mercenario che ha portato alla rovina la squadra l’anno scorso. Questi commenti che leggevo e sentivo erano frecciate al mio cuore perche’ quando ho giocato per il Bari, anzi per la Bari, ho sempre dato tutto. Ho fatto partite buone e partite disastrose ma il mio impegno e la mia serieta’ non sono mai mancate: MAI !!
Ora siamo arrivati al momento degli addii , per vari motivi. La cosa che mi rende piu’ felice e ’che in questi 5 mesi ho riconquistato la fiducia e stima di tantissime persone (purtroppo non tutte). Questo e’ stato possibile grazie ad un allenatore, ad uno staff e a compagni di squadra che mi hanno fatto sentire veramente importante. Ho cercato in ogni partita e allenamento di contraccambiare questo loro affetto. Ed e’ a loro che saro’ sempre vicino con il cuore perche’ sono un gruppo giovane che deve crescere ma che ha fame, ha voglia di arrivare in alto. Voglio ringraziare tutti i tifosi (quelli pro Donati e pure quelli contro), la proprietà, la dirigenza, team manager, magazzinieri, custode e tutte le splendide persone che ho conosciuto a Bari. GRAZIE a tutti e spero di rincontrarci l’anno prossimo in serie A, il posto dove LA BARI merita di stare.
Con affetto, massimo
Ufficiale: Massimo Donati al Palermo
Giovedì 19 Gennaio 2012 14:21
L'As Bari comunica di aver ceduto a titolo definitivo, il centrocampista, Massimo Donati al Palermo.
FONTE: ASBari.it
18/01/12 - 19.03
È fatta per Donati, domani l'ufficializzazione
Massimo Donati è virtualmente un giocatore del Palermo. Il centrocampista verrà ufficializzato domani, ma già oggi ha fatto capolino a Boccadifalco per salutare il d.s. Cattani, il tecnico Mutti (l’anno scorso erano insieme in Puglia) e i nuovi compagni di squadra. Intanto la preparazione in vista di Palermo-Genoa di domenica pomeriggio al Barbera è proseguita con una doppia seduta d’allenamento. Di mattina lavoro atletico, di pomeriggio esercitazioni tattiche e partitella finale. Miccoli e Pinilla, come previsto, sono tornati in gruppo, allenamento differenziato per Acquah e Zahavi. Riatletizzazione per Pisano ed Hernandez (daranno entrambi forfait), terapie per l’altro infortunato Bacinovic. Buone notizie per Zamparini. La Corte di Cassazione ha accolto il ricorso del numero uno rosanero per l’annullamento del provvedimento con il quale il tribunale di Benevento aveva disposto, su richiesta del pm, il sequestro delle azioni del Palermo a seguito dell’inchiesta inerente l’acquisto del centro commerciale I Sanniti di Benevento.
a.c.
FONTE: Gazzetta.it
Bari, Donati pronto a salutare: il capitano verso il trasferimento al Palermo
(17 gennaio 2012) BARI – Il Bari si prepara a salutare il suo capitano. E’ in via di definizione, infatti, il passaggio di Massimo Donati dai biancorossi al Palermo allenato dalla vecchia conoscenza barese Bortolo Mutti.
La svolta nelle ultime ore, quando il presidente rosanero Maurizio Zamparini, incassati i rifiuti di Palombo e di Luca Rigoni, avrebbe deciso di puntare tutto sull’ex centrocampista di Atalanta, Milan, Parma, Torino, Sampdoria e Celtic (tra le altre), che sarebbe stato contattato nella giornata di ieri dal ds siciliano Cattani, al quale avrebbe dato la sua disponibilità al trasferimento.
Dal canto suo, la società di via Torrebella, come già più volte anticipato da Angelozzi, avrebbe colto al volo l’occasione di alleggerirsi di un ulteriore ingaggio pesante: il 30enne nativo di Seregno, infatti, è legato ai Galletti sino al 2013 con un contratto di circa 500mila euro annui.
Il club biancorosso avrebbe così subito accettato l’offerta palermitana, che prevedrebbe una cifra pari a circa un milione di euro, a cui dovrebbe aggiungersi il prestito di un giovane rosanero, da scegliere tra il mediano ungherese Adam Simon e il difensore cileno Carlos Labrin, entrambi poco utilizzati dai tecnici alternatisi sinora sulla rovente panchina rosanero.
Per Massimo Donati, che dalla stagione 2009-2010 ha vestito la maglia biancorossa per 64 volte (condite da 4 reti), si tratterebbe della seconda esperienza in terra siciliana, avendo giocato già nel Messina dal 2004 al 2006.
Per i tifosi baresi, invece, si tratterebbe dell’ennesimo, inequivocabile, segnale che la squadra più che alla zona playoff, riagganciata dopo il successo di sabato scorso a Varese, punta ormai esclusivamente alla sopravvivenza.
Nicola de Mola
FONTE: Bari.IlQuotidianoItaliano.it/
L'ALTRA META' DI
... Massimo Donati
24.03.2011 00.00 di Barbara Carere
Tra il centrocampista della Bari Massimo Donati (30 anni) e la sua compagna Luana Di Bella (29 anni) è stata un vero e proprio colpo di fulmine, i loro sguardi si sono incrociati cinque anni fa in pub a Messina e da subito si sono amati: "E' stato amore a prima vista - confida Luana - ricordo che ero seduta al tavolo con un mio amico mentre lui era al bancone e ci guardammo per tutto il tempo."
E poi?
"Ci siamo rincontrati dopo qualche giorno nello stesso pub e abbiamo chiacchierato e scherzato scambiandoci il numero di telefono e da quel momento non ci siamo più lasciati".
Cosa ti ha fatto innamorare di Massimo?
"Il suo sguardo, cupido ha fatto centro da subito".
Come ti ha conquistato?
"Con la sua simpatia è un gran giocherellone".
Com'è Massimo nel privato lontano dai campi da gioco?
"Una persona tranquilla, che non ama parlare di calcio in casa e soprattutto dedica tutto se stesso ai nostri tre figli Michelle, Swami e Mathias".
Cosa ti fa arrabbiare di più del tuo compagno?
"E' permaloso".
I suoi pregi?
"Ne ha tanti, Massimo è una persona generosa, altruista e alle volte è troppo buono e per me l'essere troppo buono ti penalizza e non è più un pregio ma diviene un difetto".
E' una persona gelosa?
"Sì è molto geloso, soprattutto dei suoi figli".
Che papà è?
"Potrei riassumertelo in una parola è un "mammo" nel senso che tende a sostituirmi in tutti con i bambini ad esempio a Mathias (2 anni) gli cambi i pannolini e gli prepara la pappina. E' un papà meraviglioso".
Pensate mai al matrimonio?
"Sì, a dire il vero volevamo sposarci nel giugno del 2009, però poi è arrivato Mathias e così abbiamo deciso di rimandare, non ti nascondo che sogno di sposarmi con Massimo per me rappresenterebbe la coronazione di un "grande sogno d'amore".
Qual è la sua dimostrazione d'amore quotidiano?
"Al nostro risveglio mattutino mi bacia dandomi il buon giorno, però anche la sua presenza, come ti dicevo prima lui, è molto presente nel ménage familiare".
Come trascorrete il tempo libero?
"Ci piace fare delle passeggiate con i nostri bambini o andare in qualche ludoteca. Quando possiamo, trascorriamo molto tempo con la famiglia Masiello, Belmonte e Raggi, qui a Bari ho trovato delle vere amiche (Maddalena Masiello, Giusy fidanzata di Belmonte e la moglie di Raggi) alle quali ci tenevo a menzionare e salutare attraverso questa intervista".
Chi cucina in casa?
"Io anche se devo ammettere che Massimo se la cava tra i fornelli ad esempio è bravo a preparare le patate al forno".
Qual è il suo piatto preferito?
"La pasta con le zucchine".
Per prenderlo per la gola invece cosa gli prepari?
"Vado sul dolce e gli preparo il salame al cioccolato, ne è molto goloso".
Possiede dei tatuaggi?
"Sì, due: un tribale sul braccio e sul petto il logo della squadra di calcio del Celtic con i nostri nomi intorno. Per Massimo, calcisticamente, in Scozia sono stati due anni meravigliosi. Il calcio in Inghilterra è inteso diversamente e soprattutto ci sono meno pressioni. Per lui è stato doloroso andar via ma l'ha fatto per amor mio e di questo gliene sarò sempre grata, anche se alle volte mi sento ancora in colpa. Da questa esperienza ho tratto che difficilmente condizionerò in futuro le sue scelte calcistiche".
Qual è il suo rito scaramantico alla vigilia di una gara?
"La sera prima di andare in ritiro a casa ceniamo con la pizza. Invece il suo rito personale è che indossa gli stessi slip se la domenica prima ha vinto".
Cosa gli auguri per la sua carriera?
"Con tutto il cuore gli auguro che possa trovare una squadra che gli dia continuità e soprattutto che possa disputare un campionato che gli dia qualche soddisfazione perché lo merita come calciatore e soprattutto come uomo, questa è la mia preghiera quotidiana".
Avete già pensato alle vacanze estive?
"Sì, andremo in Sicilia esattamente a Trapani e poi raggiungeremo a Porto Cervo i nostri cari amici Salvatore e Maddalena Masiello".
C'è qualcosa che vorresti dire a Massimo attraverso questa intervista?
"In questo periodo di tensioni tra di noi dovute soprattutto al momento difficile che sta attraversando lavorativamente con il Bari volevo dirgli che lo amo tanto e che insieme supereremo tutte le difficoltà. Ringrazio Dio tutti i giorni per avermi donato l'amore di uomo speciale come Massimo".
Luana grazie per questa simpatica chiacchierata e per finire il tuo saluto ai nostri lettori di TMW.
"Grazie a te Barbara , saluto tutti i vostri lettori di TMW con simpatia anche da parte di Massimo".
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
Donati al Bari: è fatta
Giovedì 27 Agosto 2009 19:48
Il Celtic ha accettato l'offerta del Bari per il passaggio definitivo del centrocampista Massimo Donati alla società barese. Le formalità contrattuali saranno concluse entro domani. Il giocatore ha firmato un contratto che lo legherà al Bari per 4 stagioni. Sarà nel capoluogo pugliese probabilmente lunedì.
FONTE: ASBari.it
16:28 GMT, Sunday, 30 August 2009 17:28 UK
Bari secure Donati transfer deal
Celtic's Italian midfielder Massimo Donati has returned home after agreeing a four-year deal with Bari.
The 28-year-old, who moved to Glasgow for £3m in 2007, has been a regular under new Celtic manager Tony Mowbray.
Mowbray told BBC Scotland that the move had been completed, but suggested that any income made would not necessarily be used to bolster his squad.
"The club are looking to get a few quid back in, so the money is not openly there to go and spend," said Mowbray.
Donati admitted in April that he would welcome a return to Atalanta, where he began his career and was on loan before joining Celtic from AC Milan in 2007.
But after falling out of favour under Gordon Strachan, he has been a regular starter this season under Mowbray.
20:44 GMT, Wednesday, 26 August 2009 21:44 UK
Arsenal 3 - 1 Celtic (agg 5 - 1)
By Phil McNulty
Arsenal eased past Celtic to reach the Champions League group stage.
Eduardo's 25th-minute penalty, a contentious award after he clashed with Celtic keeper Artur Boruc, extended the Gunners' two-goal first leg lead.
Emmanuel Eboue finished a sweeping move for Arsenal's second after 53 minutes and Andrey Arshavin added another two minutes after coming on as substitute.
Massimo Donati's spectacular angled volley pulled one back for Celtic, but they now go into the Europa League.
Celtic's players accused Eduardo of diving to win the crucial penalty, but the Gunners were ultimately superior to the Scottish Premier League giants and merited the victory.
Arsenal were not at their flowing best, but demonstrated enough touches of their trademark invention to build on an impressive start to the season.
Arsene Wenger's side were without injured captain Cesc Fabregas, and Wenger also chose to leave Robin van Persie and Arshavin on the bench as they held a healthy lead from the first leg.
And they could have extended the lead inside seven minutes when the normally lethal Eduardo steered wide of an open goal from close range after Boruc had saved brilliantly from Nicklas Bendtner.
Eduardo was the central figure when Arsenal did score after 28 minutes - and he was very much the villain in the eyes of Celtic's travelling fans when he tumbled theatrically as he went around Boruc in the area.
Spanish official Mejuto Gonzalez infuriated Celtic by pointing to the spot, and Eduardo stayed cool despite the protests to send Boruc the wrong way to effectively put the tie out of the reach of Tony Mowbray's side.
Celtic thought they had given themselves a lifeline six minutes before the interval when Scott McDonald turned in Marc Antoine Fortune's cross from close range, but he was correctly ruled offside.
Arsenal ended the half in charge, with Boruc turning Eduardo's left-foot shot to safety and Bendtner heading the resulting corner from Denilson inches wide.
Aiden McGeady's ambitious effort from 25 yards flew just wide as Celtic attempted to revive the tie early in the second half - but all their hopes were snuffed out when the Gunners doubled their lead on the night after 53 minutes.
It was a goal that was typical Arsenal in creation, with Bendtner's clever flick releasing Abou Diaby. He fed Eboue, who took his time to find space and fire a low finish beyond Boruc.
With a trip to Manchester United looming on Saturday, Wenger made a double change with 19 minutes left, sending on Arshavin and Jack Wilshere for Eduardo and Eboue.
It was rewarded within two minutes when the Russian turned inside the area and slotted a composed effort past Boruc.
Donati pulled one back for Celtic with the last kick of the game, but it had no bearing on a contest that ended as a one-sided affair.
21:40 GMT, Wednesday, 12 November 2008
Celtic 3-0 Kilmarnock
By Keir Murray
Celtic moved four points clear at the top of the table with a decisive win at home to Kilmarnock.
Cillian Sheridan was the toast of the home support in 18 minutes when he clipped a low shot past Allan Combe.
The Irishman doubled his side's advantage with 15 minutes remaining when Combe spilled Massimo Donati's shot and he scored from close range.
Shunsuke Nakamura scored Celtic's third, working a neat one-two with Scott Brown and hammering home.
The first half was a comfortable affair for Celtic. Shaun Maloney had a couple of early efforts at Combe's goal and Nakamura, returning from injury, had a few opportunities to score a trademark free-kick, but could not find the back of the net.
Celtic's opening goal was created and finished by Sheridan.
He flicked Mark Brown's long kick-out on to the feet of strike partner McDonald, who shielded the ball well and returned the ball to the advancing young forward.
Sheridan raced in on goal, leaving Kilmarnock's Tim Clancy in his wake, and was composed as he dispatched the ball low past Combe at his near post.
Having gone 15 league matches since their last score draw, things did not augur well for Kilmarnock recovering to snatch a point.
Their best chance of the opening period came on the half-hour mark when joint top scorer Mehdi Taouil burst into the inside right channel and unleashed a powerful left-foot shot which Brown was relieved to see whizz past his post.
Donati and Brown's ability to retain possession and take the game to the Ayrshiremen meant that most of the game took place in the visitors' half.
Returning from suspension, Manuel Pascali fought manfully to stem the tide but, as is often the fate of teams playing at Celtic Park, Kilmarnock struggled to do anything meaningful with the ball once they broke up Celtic's play.
As the half-time whistle sounded, the only complaint from the home fans was that they had not made more of their possession.
McDonald was first to threaten in the second half, his low shot from the right almost squeezing into the near corner of the net.
Sheridan's decisive second goal, in 75 minutes, was the product of a powerful shot by Donati, which Combe saved but could not hold.
The ball fell kindly for the eager Sheridan, who pounced to lash the ball into the net from close range for his third league goal.
Nakamura guaranteed the points as the match petered out. He worked a one-two with Brown in the inside-left channel and his finish beyond Combe was clinical.
Both sides entered the match with lengthy injury lists. The depth and quality of Celtic's squad went a long way to deciding the result.
Celtic manager Gordon Strachan:
"We've won nine SPL games in a row and in that time we have had to play Champions League games and Co-operative Insurance Cup games and have had to deal with that.
"So the players can be pleased with themselves. I was pleased with their attitude against Kilmarnock, the stadium was not buzzing and we had to get the crowd on our side.
"There was good enthusiasm although we wasted too many chances which was the only disappointment.
"You are always nervous when it is only 1-0 but once we got the second I knew we were okay."
Kilmarnock manager Jim Jefferies:
"We had injuries and there were two or three players playing for the first time in a long time but they plugged away.
"Celtic had a lot of possession but until the second goal went in, I felt comfortable enough.
"We didn't do enough in terms of attacking them, but we were well organised and if Alan Combe had held the ball they wouldn't have scored their second goal. Alan was hard on himself after the game because he let the ball slip.
"But I said before the game, my priorities lie in the next seven games, four of which are at home."
Celtic: Mark Brown, Hinkel, Caldwell, McManus, Wilson, Nakamura, Scott Brown, Donati, Maloney (Mizuno 83), Sheridan (Caddis 90), McDonald (Samaras 76).
Subs Not Used: Fox, Robson, O'Dea, Hartley.
Goals: Sheridan 18, 75, Nakamura 84.
Kilmarnock: Combe, Fowler, Wright, Corrigan, Skelton, Simmonds (Cox 70), Bryson (Flannigan 75), Pascali, Clancy, Gibson, Taouil (Russell 58).
Subs Not Used: Harpur, Hay, Murray, Sammon.
Booked: Skelton, Pascali.
Att: 55,347
Ref: M Tumilty
FONTE: News.BBC.Co.uk
By Dailyrecord.co.uk
Massimo Donati wants talks over Celtic future after Italian interest claims
28 May 2008 11:43
CELTIC midfielder Massimo Donati could be set for a return to Italy after his agent claimed he is being chased by a number of Serie A clubs.
The former AC Milan midfielder arrived at Parkhead last summer, but struggled to make an impact on the team and found himself on the bench for much of the season.
And during the title run-in, manager Gordon Strachan prefered the partnership of Barry Robson and Paul Hartley at the heart of his midfield.
Now the player's agent Andrea D'Amico says he wants talks with the Parkhead management over his future.
"There is strong interest in Massimo from Serie A," he claimed.
"I now have to speak to Peter Lawwell to discuss the situation further because we don't know what will happen at Celtic next season.
"Massimo tells me that he has a close relationship with the manager, but he was disappointed in not playing in the final games of the season."
FONTE: DailyRecord.Co.uk
Tuesday, 4 December 2007, 21:36 GMT
AC Milan 1-0 Celtic
By Colin Moffat
Celtic made it into the last 16 of the Champions League, despite losing out to Filippo Inzaghi's record-breaking goal.
The AC Milan man fired in a close-range shot on 70 minutes to become the leading scorer in Uefa competitions.
However, Benfica's victory at Shakhtar Donetsk ensured Gordon Strachan's side progress to the knockout phase for the second year running.
Inzaghi had earlier missed a glaring chance, while Kaka was denied a late goal by a great Evander Sno block.
With the reigning European champions already guaranteed qualification and Celtic needing a point or Shakhtar to slip up, the game was very subdued for the first hour.
Playing in a half-full San Siro, the home side did not look particularly interested in breaking sweat, while Celtic also adopted a meek approach, not wanting to risk stinging their opponents into life.
However, the pocket of travelling supporters were soon celebrating when news of Benfica's two early goals reached the stadium.
The first shot on target at the San Siro, meanwhile, came after 38 minutes but goalkeeper Zeljiko Kalac had no trouble gathering Jiri Jarosik's long-range effort.
Milan threatened to break the deadlock shortly before half-time with Giuseppe Favalli's penetrating pass serving Clarence Seedorf inside the penalty area, only for the Dutch midfielder to blaze his angled shot high over the crossbar.
There was a sour note for Celtic when Scott Brown's booking for a needless niggle at Seedorf earned the midfielder a ban for the next match in the tournament.
Brown's evening got worse when he found himself in space behind the dozing home defence and slashed his shot horribly wide of the target.
On the hour, there was a sudden increase in pace and Gary Caldwell did well to block a Seedorf drive before Inzaghi's incredible miss.
Favalli dinked a cross right on to the head of his team-mate inside the six-yard box but the veteran striker skewed his header straight into the arms of a surprised Artur Boruc, who was stranded by his near post.
It was a miss that would have embarrassed any Sunday pub league player.
But a few minutes later, the international star was celebrating surpassing Gerd Muller as the top scorer in Uefa competitions, taking his tally to 63.
Cafu raced into the penalty box and cut the ball back for Inzaghi to slip a low shot home from five yards.
Boruc then had to get down smartly to keep out a rasping shot from substitute Cristian Brocchi, while Kalac had his palms warmed by Brown's powerful strike.
Kaka broke clear in the final minute and rounded Boruc but Sno got back to make a great saving tackle.
AC Milan: Kalac, Cafu, Bonera, Simic (Kaladze 29), Favalli, Gattuso, Pirlo (Brocchi 74), Ambrosini, Kaka, Seedorf (Gourcuff 69), Inzaghi.
Subs Not Used: Fiori, Gilardino, Oddo, Aubameyang.
Goals: Inzaghi 70.
Celtic: Boruc, Caldwell, Pressley, McManus, O'Dea, Jarosik (Zurawski 78), Donati (Sno 71), Scott Brown, Hartley, McGeady, McDonald (Vennegoor of Hesselink 65).
Subs Not Used: Mark Brown, Balde, Killen, Caddis.
Booked: Scott Brown.
Att: 38,409.
Ref: Thomas Henning (Norway).
Wednesday, 28 November 2007, 21:41 GMT
Celtic 2-1 Shakhtar Donetsk
By Clive Lindsay
Massimo Donati's last-minute goal put Celtic on the brink of qualification from Group D of the Champions League after victory over Shakhtar Donetsk.
Celtic were always chasing the game after Brandao pounced on a John Kennedy mistake to fire the Ukrainian side ahead after just four minutes.
The Scots lost Lee Naylor and Kennedy to injury, but Jiri Jarosik blasted in an equaliser just before half time.
And Donati turned the ball home via a deflection in stoppage time.
It puts Celtic second in the Group D table ahead of Shakhtar, who must hope that they beat Benfica while Celtic lose away to AC Milan in the final games.
Artur Boruc and Paul Hartley had both survived late fitness tests to return to the Celtic side after missing Saturday's win over Aberdeen.
Mark Brown and Donati dropped out, but the Italian midfielder was forced into the action after just 14 minutes following an injury to left-back Lee Naylor.
By then, Celtic were a goal behind following a nightmare start similar to when Shakhtar won the previous group game in Ukraine 2-0.
Kennedy mistimed his attempt at heading clear a long ball out of the Shakhtar defence, it struck Brandao and fell kindly for the striker to fire into the far corner of the net off the exposed Boruc's despairing hand.
That early success appeared to justify Shakhtar coach Mircea Lucescu's decision to go with two up front, matching Celtic manager Gordon Strachan's desire to go all out for a vital three points.
Shaktar were without Nery Castillo after a fall-out with Lucescu after the Mexican midfield playmaker defied orders not to take a penalty.
And, although the early goal visibly rocked Celtic's confidence, the home side began to take control of midfield and Scott McDonald fired just over from 20 yards, while a head flick from Jan Vennegoor of Hesselink drifted just wide.
But Shakhtar remained dangerous and Darijo Srna's 22-yard drive flew just a foot wide and Boruc relied on his instincts to turn a Brandao header from just six yards over the bar.
Celtic's chances appeared to take a further blow after 40 minutes, when Kennedy - not long back from serious injury - was stretchered off, with Steven Pressley making his first appearance of the season following back surgery.
However, a long ball out of defence from Gary Caldwell caused havoc in the Shakhtar defence and, when Razvan Rat and Dmytro Chygrynsky collided, Jarosik pounced to blast the ball into far corner.
The Czech midfielder ought to have grabbed himself a second goal in the closing seconds of the half but sent his diving header wide from five yards following a fine Aiden McGeady cross.
Celtic continued to press after the break, but chances were hard to come by and Jarosik was first to threaten with a glancing header just over the bar.
Just when it looked like it would end advantage to Shakhtar, Donati fired into the far corner from a McGeady cross to set Celtic Park alight.
Celtic: Boruc, Caldwell, Kennedy (Pressley 41), McManus, Naylor (Donati 16), McGeady, Scott Brown, Hartley, Jarosik, McDonald, Vennegoor of Hesselink (Killen 79).
Subs Not Used: Mark Brown, Zurawski, Sno, Caddis.
Booked: Jarosik, Vennegoor of Hesselink, Caldwell.
Goals: Jarosik 45, Donati 90.
Shakhtar Donetsk: Pyatov, Srna, Chigrinsky, Kucher, Rat, Ilsinho (Yezerskiy 83), Hubschman, Lewandowski, Jadson, Lucarelli (Gladkiy 88), Brandao.
Subs Not Used: Shust, Duljaj, Vukic, Shevchuk, Beylyk.
Booked: Brandao.
Goals: Brandao 4.
Att: 59,146
Ref: Bertrand Layec (France)
Sunday, 19 August 2007, 15:14 GMT 16:14 UK
Aberdeen 1-3 Celtic
By Thomas McGuigan
Substitute Kenny Miller fired Celtic to victory as the Glasgow side came from behind to win a pulsating league encounter at Pittodrie.
Aberdeen took a deserved lead on 24 minutes when Aiden McGeady lost possession and Barry Nicholson's low cross was swept home by Craig Brewster.
Shunsuke Nakamura hit the crossbar with a trademark free-kick before Massimo Donati equalised on the hour mark.
Miller fired home on 85 minutes and curled in his second in injury-time.
Aberdeen made two changes to the team that drew with Hearts on 12 August.
Veteran striker Craig Brewster was brought in at the expense of Steve Lovell and Andrew Considine replaced the injured Lee Mair.
Celtic welcomed back goalkeeper Artur Boruc, who had been sidelined since the start of the season with a shoulder injury.
In other changes to the side that recorded a 1-1 draw with Spartak Moscow on Wednesday, Gary Caldwell came in for the injured John Kennedy and Aiden McGeady replaced Paul Hartley.
Aberdeen started brightly and Jamie Smith tested Boruc with a 20-yard free-kick, which the keeper tipped over the bar.
Craig Brewster put the home side in front when Barry Nicholson's low cross was drilled home by the striker from inside the six-yard box.
Scott McDonald spurned a great chance to equalise when he headed wide from close range after a superb cross from Nakamura.
Darren Mackie almost put Aberdeen two up when Donati lost the ball and Boruc pulled off a great save to deny the Dons forward.
Celtic pressed for an equaliser before the interval but their neat build-up play lacked a cutting edge or a decent ball into the box.
Boruc spilled a Mackie shot before half-time but the Polish international recovered to scoop the ball off the line.
Nakamura struck the crossbar with a trademark free-kick but the visitors equalised in 61 minutes - after a neat move involving McDonald and McGeady enabled the Italian to step inside his marker and slot home from inside the box.
McGeady then hit a shot just over the bar a few minutes later as Celtic pressed for a second goal.
Nakamura then shot wide of the left-hand post from 20 yards as the visitors appeared to grow in confidence.
Mackie headed wide from eight yards with a quarter of the game remaining as both sides began to tire.
Miller fired Celtic in front when Nakamura found Donati inside the box with a crisp pass and the Scotland international sent a low shot under Soutar into the net.
The goal sparked a confrontation on the touchline, with some Aberdeen fans exchanging views with Celtic manager Gordon Strachan before the latter was sent to the stands.
Miller made the points safe when he curled home the third goal, and his second, from 25 yards into the bottom right-hand corner of the net.
Aberdeen: Soutar, Hart, Considine, Diamond (Touzani 81), McNamara, Nicholson, Severin, Jamie Smith (Foster 68), Clark, Brewster (Miller 66), Mackie. Subs Not Used: Langfield, Lovell, Daniel Smith, Maguire.
Booked: Diamond, Hart.
Goals: Brewster 24.
Celtic: Boruc, Wilson, Caldwell, McManus, Naylor, Nakamura, Scott Brown, Donati, McGeady, McDonald (Miller 76), Vennegoor of Hesselink. Subs Not Used: Mark Brown, Hartley, Sno, Pressley, Killen, O'Dea.
Booked: Donati, Wilson, McGeady.
Goals: Donati 61, Miller 85, 90.
Att: 16,232
Ref: C Richmond
Saturday, 11 August 2007, 13:27 GMT 14:27 UK
Falkirk 1-4 Celtic
By Martin Conaghan
Three goals in five minutes put Celtic's title defence back on track with an emphatic victory over Falkirk.
Michael Higdon opened the scoring for the home side after just five minutes, but that was cancelled out by Kenny Milne's own-goal in the 28th minute.
Kenny Miller gave Celtic the lead on 76 minutes with a low drive then, after Milne was sent off, Shunsuke Nakamura netted a trademark free-kick.
Jan Vennegoor of Hesselink completed the victory with a 81st minute tap-in.
Celtic had to recover from an early blow when Higdon rose above Lee Naylor at the back post to head home a Steven Thomson cross.
The reigning champions' responded and goalkeeper Tim Krul parried wide a strike by Vennegoor of Hesselink from on the edge of the penalty area.
But Higdon almost added a second goal to his tally with a searching strike from the edge of the penalty area but watched as his effort drifted narrowly over the bar.
Moments later, the 24-year-old jumped above the Celtic defence to force in a header, but yet again he sent it over the bar.
With action flowing from end to end, John Kennedy rose above the Falkirk defence but was thwarted by Krul.
However, Celtic equalised when Massimo Donati struck from close range on the left, Krul made a mess of the save and Miller forced a scrappy equaliser in off Kenny Milne.
Falkirk maintained their composure in the second-half and could have easily taken the lead shortly after the break when Patrick Cregg shot for goal, but his powerful effort was deflected away from danger.
Scott Brown could have opened his Celtic account when Miller released him inside the Falkirk penalty area, but his close-range shot lacked the power to beat Krul.
Vennegoor of Hesselink made a telling run into Falkirk's six-yard box and struck from close range, but Krul covered well and the ball flashed across the face of goal.
Donati blasted over from inside the box following a fine dummy by Miller.
Higdon yet again climbed above the slack Celtic defence to head in another powering effort, but goalkeeper Brown managed to tip the ball on to the bar and over for a corner.
With Falkirk beginning to tire, Celtic went in front after 76 minutes.
Nakamura flighted in a neat cross from the edge of the penalty area and McGeady launched in a spectacular overhead kick that bounced off Krul's left-hand post and off Milne into the net.
Milne was ordered off after Venegoor of Hesselink was pulled back when heading for goal on the counter-attack.
Nakamura stepped up to take the resulting free-kick and curved in a trademark strike to the top corner of the net for Celtic's third.
Hesselink added a fourth when Paul Hartley drifted in an inch-perfect cross to the feet of Miller, who released Vennegoor of Hesselink to round Krul and end Falkirk's hopes of a recovery.
Falkirk: Krul, Ross, Barr, Milne, Scobbie, Thomson, Riera, Cregg, Latapy, Moutinho, Higdon. Subs: Olejnik, Barrett, Arfield, Craig, Wallner, Aafjes, Allison.
Goals: Higdon (5).
Celtic: Mark Brown, Wilson, Kennedy, McManus, Naylor, Nakamura, Scott Brown, Donati, McGeady, Miller, Vennegoor of Hesselink.
Goals: Milne (30, og), Miller (76), Nakamura (79), Vennegoor of Hesselink (81).
Subs: McGovern, Sno, O'Dea, Hartley, Riordan, Zurawski, Killen.
Referee: D McDonald
Att: 6,329
Sunday, 5 August 2007, 15:02 GMT 16:02 UK
Celtic 0-0 Kilmarnock
By Colin Moffat
Celtic began the defence of their Premier League title with an uninspired draw at home to Kilmarnock.
Gordon Strachan's side were in the ascendancy throughout but lacked the creative spark to unlock Killie's well-organised defence.
John Kennedy and Maciej Zurawski were guilty of close range misses and Killie keeper Alan Combe had to tip away a last-minute effort from Scott Brown
Kilmarnock rarely threatened but Simon Ford wasted a good headed chance.
It has been almost nine years since the Ayrshire outfit picked up a league point at Celtic Park.
And a positive result for the visitors looked unlikely as the champions started strongly.
Celtic wasted no time getting forward and midfielder Paul Hartley slammed a shot high over the crossbar with less than a minute played.
Aiden McGeady was looking lively and his deep cross to the back post found Jan Vennegoor of Hesselink unmarked but the big Dutchman could only volley back across goal and wide from six yards.
In the 16th minute Killie enjoyed a rare break forward, with Steven Naismith putting Allan Johnston through on goal.
However, the veteran midfielder did not have the legs to escape, allowing Celtic right-back Mark Wilson to get in a saving tackle on the edge of the penalty area.
With the rain pouring down, Celtic were getting bogged down as the visitors put up stubborn resistance.
A loose ball broke to Brown in a congested penalty box but the summer signing failed to connect properly and the ball bounced wide.
Massimo Donati then split the Killie defence with a neat pass but Zurawski's shot on the stretch from 14 yards was gathered by Combe.
With a minute of the first half remaining, the ball fell kindly to Kennedy and the Celtic defender hurried his shot to blast over the top.
The second period was only a minute old when Hartley's looping header had to be tipped away by Combe.
There was then a let-off for the home side when Colin Nish was allowed to hook the ball into the danger zone and the unmarked Ford headed over from five yards.
Celtic immediately raced up the park and Combe made a great diving save to keep out Zurawski's stabbed effort.
And when the ball broke back to the Poland international he somehow fired wide from inside the six-yard box.
Celtic stepped up the pace in the closing minutes and Combe had to look lively to get fingertips to a Brown shot that was looping towards the top corner via the turf.
And the visiting keeper was relieved to see a Kennedy header fly straight into his arms in stoppage time.
Celtic: Mark Brown, Wilson, Kennedy, McManus, Naylor, Hartley, Donati (Nakamura 63), Scott Brown, McGeady, Vennegoor of Hesselink, Zurawski (Killen 63). Subs Not Used: McGovern, Caldwell, Miller, Sno, O'Dea.
Booked: Naylor, McGeady, Kennedy.
Kilmarnock: Combe, Fowler (Dodds 31), Lilley, Wright, Hay (Gibson 50), Naismith, Ford, O'Leary, Hamill, Johnston (Fernandez 83), Nish. Subs Not Used: Harpur, Di Giacomo, Skora, Koudou.
Booked: O'Leary, Nish, Naismith.
Att: 60,000
Ref: C Thomson
FONTE: News.BBC.Co.uk
Celtic sign Donati from Milan
GLASGOW | Mon Jun 25, 2007 3:28pm BST
(Reuters) - Scottish champions Celtic on Monday announced the signing of AC Milan midfielder Massimo Donati.
The Italian has agreed a four-year deal, reportedly worth around $6 million (3 million pounds), and will travel to Glasgow for a medical early next week.
A Celtic spokesman told the club's Web site: "We are delighted that Massimo has signed for the club.
"He is a player of real quality and we're sure he will be a great addition to the squad."
Massimo, 26, is manager Gordon Strachan's fourth summer signing having lured Australian striker Scott McDonald from Motherwell, New Zealand forward Chris Killen and Scottish international midfielder Scott Brown, who were both from Hibernian.
The 26-year-old Donati started his career at Atalanta before moving to Milan in 2001.
FONTE: UK.Reuters.com